Processo Strage Di Capaci
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Load more
Recommended publications
-
Orario Autolinea Extraurbana: Altavilla - Termini Imerese Stazione FS (696)
Allegato "C" Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità - Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti Servizio 1 "Autotrasporto Persone" Contratto di Affidamento Provvisorio dei servizi Extraurbani di T.P.L. in autobus già in concessione regionale Impresa: Azienda Siciliana Trasporti - A.S.T. S.p.A. Codice 64 Orario Autolinea Extraurbana: Altavilla - Termini Imerese Stazione FS (696) C O R S E C O R S E 1A 4A 2A 3A 1R 2R 3R 5R KM STAZIONAMENTI KM FERIALE FERIALE FERIALE FERIALE FERIALE FERIALE FERIALE FERIALE SCOLASTICA SCOLASTICA SCOLASTICA SCOLASTICA 7.10 0,0 Capolinea 18,7 9.25 14.55 Altavilla - via Loreto 7.25 10.15 12.45 I Fermata intermedia 10,5 9.10 10.10 12.40 14.40 S.Nicola l'Arena - corso Umberto 7.35 7.50 10.25 12.55 I Fermata intermedia 6,2 9.00 10.00 12.30 14.30 Trabia - via la Masa 8.05 8.20 10.55 13.25 18,7 Capolinea 0 8.30 9.30 12.00 14.00 Termini I. - Scalo F.S. Prescrizioni d'Esercizio Divieto di servizio locale fra Termini Alta-Termini stazione f.s. e viceversa. Allegato "C" Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità - Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti Servizio 1 "Autotrasporto Persone" Contratto di Affidamento Provvisorio dei servizi Extraurbani di T.P.L. in autobus già in concessione regionale Impresa: Azienda Siciliana Trasporti - A.S.T. S.p.A. Codice 64 Orario Autolinea Extraurbana: BAGHERIA - ALTAVILLA (cod. 722) C O R S E C O R S E 1A 6A 2A 7A 3A 8A 9A 4A 5A 1R 10R 8R 7R 2R 11R 9R 3R 6R 4R 5R KM KM feriale feriale feriale feriale -
Mafia Linguaggio Identità.Pdf
EDIZIONI MAFIA LINGUAGGIO IDENTITÁ di Salvatore Di Piazza Di Piazza, Salvatore <1977-> Mafia, linguaggio, identità / Salvatore Di Piazza – Palermo : Centro di studi ed iniziative culturali Pio La Torre, 2010. (Collana studio e ricerca) 1. Mafia - Linguaggio. 364.10609458 CDD-21 SBN Pal0224463 CIP – Biblioteca centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace” 5 Nota editoriale di Vito Lo Monaco, Presidente Centro Pio La Torre 7 Prefazione di Alessandra Dino, sociologa 13 Introduzione Parte Prima 15 Il linguaggio dei mafiosi 15 Un linguaggio o tanti linguaggi? Problemi metodologici 17 Critica al linguaggio-strumento 18 Critica al modello del codice 19 Critica alla specificità tipologica del linguaggio dei mafiosi 19 Mafia e linguaggio 20 La riforma linguistica 21 Le regole linguistiche: omertà o verità 22 La nascita linguistica: performatività del giuramento 23 Caratteristiche del linguaggio dei mafiosi 23 Un gergo mafioso? 26 Un denominatore comune: l’“obliquità semantica” 30 Impliciti, non detti, espressioni metaforiche 36 Un problema concreto: l’esplicitazione dell’implicito Parte Seconda 41 Linguaggio e identità mafiosa 41 Sulla nozione di identità 42 Linguaggio e identità mafiosa tra forma e contenuto 43 Prove tecniche di appartenenza: così parla un mafioso 44 La comunicazione interna 45 La comunicazione esterna 49 La rappresentazione linguistica: un movimento duplice 49 Dall’interno verso l’esterno 51 Dall’esterno verso l’interno 52 Un caso emblematico: i soprannomi 54 Conclusioni 57 Bibliografia di Vito Lo Monaco Il presente lavoro di Salvatore Di Piazza fa parte delle ricerche promosse dal Centro Studi La Torre grazie alla collaborazione volontaria di autorevoli comitati scientifici e al contributo finanziario della Regione Sicilia. -
STRUTTURE Cosa Nostra E 'Ndrangheta a Confronto
STRUTTURE Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto Francesco Gaetano Moiraghi Andrea Zolea WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea La mafia dura da decenni: un motivo ci deve essere. Non si può andare contro i missili con arco e frecce: in queste vicende certe intemperanze si pagano duramente. Con il terrorismo, con il consenso sociale, potevi permettertele: con la mafia non è così. Nella società c’è un consenso distorto. Altro che bubbone in un tessuto sociale sano. Il tessuto non è affatto sano. Noi estirperemo Michele Greco, poi arriverà il secondo, poi il terzo, poi il quarto. Giovanni Falcone 1 www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea PREMESSA Questo lavoro ha lo scopo di offrire uno sguardo d’insieme sulle articolazioni strutturali delle organizzazioni mafiose denominate Cosa nostra e ‘ndrangheta . La prima sezione, curata da Francesco Gaetano Moiraghi, si concentra sull’analisi di Cosa nostra. La seconda sezione, che sposta il focus sulla ‘ndrangheta, è curata da Andrea Zolea. Come si potrà notare, le due sezioni non sono state realizzate secondo uno stesso modello, ma analizzano le due organizzazioni con un approccio differente. Ad esempio, la parte su Cosa nostra avrà un orientamento maggiormente diacronico, diversamente da quella sulla ‘ndrangheta, basata su un approccio sincronico. Il presente testo ha infatti l’obiettivo di offrire due proposte di analisi differenti che riescano a mettere in luce le analogie e le differenze delle strutture delle due organizzazioni mafiose. -
PIPPO POLLINA ABITARE IL SOGNO: Un Viaggio Di Musica E Parole Lungo 30 Anni
PIPPO POLLINA ABITARE IL SOGNO: un viaggio di musica e parole lungo 30 anni. Special guest Roberto Petroli (TOUR EUROPEO 2011/2012) Pippo Pollina è sempre stato un musicista poliedrico, in grado di sorprendere il pubblico per la capacità di offrire le diverse sfaccettature del suo repertorio in maniera fresca e convincente. Lo spettacolo “ABITARE IL SOGNO: un viaggio di musica e parole lungo 30 anni” fa riferimento alla biografia dell'uomo e del musicista Pippo Pollina. E così negli anni, oltre alle collaborazioni di grande prestigio internazionale (fra le quali ricordiamo quelle con Konstantin Wecker, Linard Bardill, Georges Moustaki, Franco Battiato, e tanti altri ancora...) l'artista siciliano ha proposto degli spettacoli sempre differenti e raffinati, sia che si presentasse accompagnato da un'orchestra sinfonica che da un trio di Jazz acustico, sia che si avvalesse di un quartetto d'archi che di una agguerrita band elettrica. Sul palco Pippo Pollina, sarà accompagnato dalla sua chitarra, dal suo pianoforte e dai fiati di Roberto Petroli. E poi...racconti e aneddoti tratti appunto dal libro biografico ABITARE IL SOGNO. VITA E MUSICA DI PIPPO POLLINA, scritto dal giornalista Franco Vassia e pubblicato sia in lingua italiana che tedesca. Inoltre tra le canzoni e i racconti verranno proiettati dei sorprendenti filmati. Immagini private e pubbliche, sequenze delle stazioni artistiche di Pippo Pollina e momenti di vita comunitaria che fanno di questo spettacolo, per il suo carattere multimediale, una novità assoluta nel repertorio dell’artista. Un concerto imperdibile per i fans storici del cantautore siciliano, ma anche un'occasione preziosa per tutti coloro che non hanno avuto ancora modo di incontrarlo nel proprio cammino. -
23 Gennaio 1998
PRESIDENTE: Buongiorno, vediamo i presenti. Bagarella? IMPUTATO Bagarella: (voce fuori microfono) Presente. PRESIDENTE: Avvocato Ceolan, avvocato Cianferoni; è presente l’avvocato Ceolan. Barranca Giuseppe. AVV. Cianferoni: (voce fuori microfono) Sì, Presidente, è presente anche l’avvocato Cianferoni. PRESIDENTE: Ah, c’è anche lei, grazie. SEGR. D’UDIENZA: (voce fuori microfono) Rinunciante. PRESIDENTE: Avvocato Barone e avvocato Cianferoni, che è presente. Benigno Salvatore. SEGR. D’UDIENZA: (voce fuori microfono) Rinunciante. PRESIDENTE: Rinunciante. Avvocato Farina e avvocato Maffei, è sostituito dall’avvocato Ceolan. Brusca Giovanni: ora entrerà. Avvocato Li Gotti e avvocato Falciani. E’ presente l’avvocato Li Gotti. Calabrò Gioacchino. IMPUTATO Calabrò: (voce fuori microfono) Presente. PRESIDENTE: Avvocato Gandolfi, Fiorentini e Cianferoni, che è presente. Cannella Cristoforo. SEGR. D’UDIENZA: (voce fuori microfono) E’ rinunciante. PRESIDENTE: Avvocato Di Peri e avvocato Rocchi, sostituito dall’avvocato Cianferoni. Carra Pietro: libero, assente. Avvocato Cosmai e avvocato Batacchi… E’ presente l’avvocato… AVVOCATO Falciani: Falciani, Presidente.. PRESIDENTE: …Falciani in sostituzione. Di Natale Emanuele: contumace. Avvocato Gentile, Di Russo, Falciani, che è presente. Ferro Giuseppe: rinunciante. Avvocato Miniati Paoli, sostituito dall’avvocato Falciani. Ferro Vincenzo: libero, assente. Avvocato Traversi e avvocato Gennai… AVVOCATO Traversi: E’ presente PRESIDENTE: E’ presente l’avvocato Traversi. Frabetti Aldo. IMPUTATO Frabetti: (voce fuori microfono) Presente. PRESIDENTE: Avvocato Monaco, Usai, Roggero, sostituiti dall’avvocato Pepi. Giacalone Luigi. SEGR. D’UDIENZA: (voce fuori microfono) Rinunciante. PRESIDENTE: Avvocato Priola, avvocato Florio, sostituito dall’avvocato Pepi. Giuliano Francesco. IMPUTATO Giuliano: (voce fuori microfono) Presente. PRESIDENTE: Avvocato Farina e avvocato Pepi, che è presente. Graviano Filippo: rinunciante. Avvocato Oddo, avvocato Gramigni, sostituito dall’avvocato Cianferoni. -
Calogero Zucchetto
Calogero Zucchetto Calogero Zucchetto, per gli amici Lillo, nacque a Sutera in provincia di Caltanissetta il 3 febbraio del 1955. Si arruolò nell'arma molto giovane, iniziando il suo apprendistato già a 19 anni nella prima rudimentale scorta del giudice Falcone. Ma Lillo era un ragazzo dinamico, intraprendente, ed a lui la scorta stava stretta. Voleva la strada, e fu accontentato: nei primi anni 80 entrò a far parte della Squadra mobile di Palermo, alle dipendenze di Ninni Cassarà, assassinato a sua volta il 6 agosto 1985. Esuberante, intelligente, gran lavoratore, Zucchetto intraprese la sua missione con grande entusiasmo. Trascorreva nottate intere nelle discoteche e nelle paninerie palermitane, aveva agganci nel mondo della prostituzione, delle sale corse e del mercato ortofrutticolo, punti di raccolta dei malavitosi dell'epoca. Collaborò con Cassarà alla stesura del “rapporto Greco Michele + 161” che tracciava un quadro della guerra di mafia iniziata nel 1981, dei nuovi assetti delle cosche, segnalando in particolare l'ascesa del clan dei corleonesi di Leggio, Riina e Provenzano. Riuscì a entrare in contatto anche con il pentito Totuccio Contorno convincendolo a collaborare, tanto che le sue confessioni furono utilissime per la redazione del rapporto dei 162, una vera e propria mappa sulle famiglie mafiose di Cosa Nostra. Fu uno dei primi agenti a giungere in via Carini, il luogo in cui il 3 settembre del 1982 venne ucciso il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Con il Commissario Ninni Cassarà andava spesso in giro in moto, anche pagando di tasca propria il carburante consumato, per i vicoli di Palermo, in particolare per quelli della borgata di Ciaculli, il feudo del boss Michele Greco. -
Richiesta Di Archiviazione Della Procura Di Caltanissetta Per
PROCURA DELLA REPUBBLICA Presso il Tribunale di Caltanissetta Direzione Distrettuale Antimafia N. 1370/98 R.G. Mod. 21 Richiesta di archiviazione (artt. 408/411 c.p.p., 125 e 126 d. l.vo 271/89) Al Signor Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale S E D E Il Pubblico Ministero, in persona del dott. Giovanni TINEBRA, Procuratore della Repubblica, del dott. Francesco Paolo GIORDANO, Procuratore Aggiunto della Repubblica e del dott. Salvatore LEOPARDI, Sostituto Procuratore della Repubblica. Visti gli atti del procedimento n. 1370/98 R.G. mod. 21 nei confronti di “Alfa” e “Beta, iscritti nel registro delle notizie di reato in data 23 luglio 1998, per il delitto di cui agli artt. 110, 422 c.p. e 7 d.l. 13.5.1991, n. 152, convertito nella l. 12.7.1991, n. 203. Osserva in fatto e in diritto. Quest’Ufficio ha disposto l’iscrizione quali persone sottoposte ad indagini di due soggetti imprenditoriali – politici le cui generalità sono state mascherate, nel registro delle notizie di reato modello 21, con le denominazioni “Afa” e “Beta”, con provvedimento di stralcio del 22 luglio 1998, che viene ivi allegato sub a), il cui contenuto deve intendersi richiamato nella presente. 2 La S.V., su conforme richiesta di quest’Ufficio, ha emesso due provvedimenti di proroga del termine delle indagini, rispettivamente d, in data 26 agosto e 29 febbraio 2000: il termine ultimo per l’espletamento delle investigazioni era fissato al 23 luglio 2000. Occorre, pertanto, rassegnare le conclusioni con riferimento alle posizioni dei soggetti indagati. A tal uopo, si impone una breve illustrazione ragionata delle più significative risultanze di indagine, compendiate dettagliatamente nell’indice generale ed analitico (che si compiega sub b), per verificare se l’ipotesi investigativa sia fondata o meno e, comunque, se sia o meno sostenibile proficuamente l’accusa in giudizio. -
19. Energia.Piattaforme Biomassa.APQ
Scheda intervento Si precisa che il colore verde individua i dati essenziali delle schede intervento quando si allegano alla Strategia mentre il colore rosso identifica le informazioni che a completamento devono contenere le schede intervento allegate all' Accordo di Programma Quadro (allegato 3) Codice Intervento (CUP) riportare codice provvisorio/definitivo assegnato all'intervento dal sistema CUP Titolo dell’intervento Realizzazione di una rete di piattaforme di trattamento di biomassa lignocellulosica e agricola di filiera corta L’intervento prende le mosse dallo Studio di Fattibilità finanziato alla SO.SVI.MA. spa dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per la produzione, a partire da biomassa, di energia elettrica, di prodotti energetici e di prodotti capaci di sostituire il consumo di materia prima fossile. Lo studio ha consentito di effettuare una verifica puntuale delle potenziali convergenze esistenti tra peculiarità colturali (aspetti pedologici, climatici, idrologici del territorio), imprenditoriali (investimenti e loro remunerazione, costi, ricavi ed utili), istanze sociali (possibilità di coinvolgimento degli attori locali) ed ambientali (attuazione di cicli colturali virtuosi e contributi alla riduzione di gas serra). In atto resta tipicamente diffuso l’abbandono degli sfalci colturali e delle potature nei campi, con un minimo utilizzo energetico in ambito domestico o da parte di piccole attività nel settore alimentare e turistico. L’area di filiera corta (raggio 70 km) di riferimento vede 580.000 Descrizione sintetica dell'intervento (massimo 2000 ha impegnati in colture estensive; 75.000 ha di uliveti; 39.000 di vigneti; 15.000 ha di frutteti ed agrumeti. Ad esse caratteri) si aggiungono oltre 100.000 ha di colture riferibili ad aree di demanio forestale (eucalipteti, conifere, sugherete, querceti) i cui residui di manutenzione potrebbero essere progressivamente integrati nella filiera di lavorazione. -
Le Mani Della Criminalità Sulle Imprese, 2011
Le mani della criminalità sulle imprese XIII Rapporto di Sos Impresa Aliberti Editore SosImpresa.indd 5 09/11/11 12:18 © 2011 Aliberti editore Tutti i diritti riservati Sede legale: Via dei Cappuccini, 27 - 00187 Roma Sede operativa: Via Meuccio Ruini, 74 - 42124 Reggio Emilia Tel. 0522 272494 Fax 0522 272250 - Ufficio Stampa 329 4293200 Aliberti sul web: www.alibertieditore.it blog.alibertieditore.it [email protected] SosImpresa.indd 6 09/11/11 12:18 A Libero Grassi, nel ventennale della scomparsa SosImpresa.indd 7 09/11/11 12:18 SosImpresa.indd 8 09/11/11 12:18 Il Rapporto di Sos Impresa Le mani della criminalità sulle imprese è frutto di numerosi apporti e collaborazioni senza i quali non sarebbe stato possibile realizzarlo. Un ringraziamento particolare va a Danila Bellino, Laura Galesi, Massi- mo Giordano, Nino Marcianò, Marcello Ravveduto, Valeria Scafetta e Ga- briella Sensi. I testi sono di Lino Busà e Bianca La Rocca. I dati che forniamo sono nostre elaborazioni sulla base delle statistiche Istat, delle rilevazioni fornite dal Ministero dell’Interno, dei sondaggi condotti da Swg per Confesercenti, delle ricerche del Centro Studi TEMI e delle numerose informazioni e testimo- nianze raccolte da Sos Impresa. Il Rapporto come sempre contiene molti nomi di persone, aziende, luo- ghi. Nomi presenti nelle inchieste giudiziarie, nelle relazioni degli organismi antimafia e delle Forze dell’ordine, nelle cronache giornalistiche. Per tutti coloro che sono chiamati in causa, eccezion fatta per quelli condannati in via definitiva, valgono la presunzione d’innocenza e le garanzie individuali costituzionalmente garantite. 9 SosImpresa.indd 9 09/11/11 12:18 Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia Quali sono le ragioni dell’inaudita potenza di alcuni? Dov’è la forza che assicura l’impunità ai loro delitti? Si chiede se sono costituiti in associazio- ni, se hanno statuti, pene per punire i membri traditori: tutti rispondono che lo ignorano, molti che non lo credono. -
LUCIANO VIOLANTE INDICE Pag
<pre> Pag. 215 AUDIZIONE DEL DOTTOR ELIO SPALLITTA, PROCURATORE DISTRETTUALE DELLA REPUBBLICA (F.F.) DI PALERMO E DI ALCUNI SOSTITUTI PROCURATORI DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI PALERMO</pre> <pre> PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE INDICE pag. Audizione del dottor Elio Spallitta, Procuratore distrettuale della Repubblica (f.f.) di Palermo e di alcuni sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia di Palermo: Violante Luciano, Presidente ............ 217, 219, 220, 221 222, 229, 234, 235, 239, 240 241, 242, 243, 244, 245, 246 Ayala Giuseppe Maria ................................... 232 Brutti Massimo .......................... 230, 240, 242, 244 Cabras Paolo ....................... 219, 220, 234, 240, 243 Calvi Maurizio ......................................... 232 Cutrera Achille ........................................ 229 D'Amato Carlo ...................... 229, 240, 241, 245, 246 D'Amelio Saverio ....................................... 233 Ferrauto Romano ................................... 234, 240 Folena Pietro ................................ 227, 228, 241 Frasca Salvatore .................................. 233, 234 Galasso Alfredo .................... 224, 225, 239, 240, 246 Imposimato Ferdinando .................................. 223 Matteoli Altero ........................................ 222 Natoli Gioacchino, Sostituto procuratore della Repubblica presso la Direzione distrettuale antimafia di Palermo .............................. 219, 220 221, 228, 236, 238, 239, 240 241, 242, 243, 244, 245, -
Mafia Carini Capaci Isola Delle Femmine E Dintorni
Mafia Carini Capaci Isola delle Femmine e dintorni Comuni sciolti per mafia 25 09 09 Uploaded by isolapulita . - News videos from around the world. Figura 1 Cipriano Santo Inzerillo Gianni SIINO dichiara: DI MAGGIO Salvatore Emanuele Io l’ho conosciuto all’interno della fattoria di Bellolampo intorno alla fine degli anni ’70. I DI MAGGIO hanno avuto varie vicissitudini in negativo all’interno dell’organizzazione mafiosa, perché messi da parte. L’ho rivisto insieme ad un DI MAGGIO detto “u’ figghiu da za’ lena” che mi venne indicato come capo della famiglia di Torretta. I due vennero a raccomandare un imprenditore di Torretta al quale ho fatto aggiudicare, perché loro me lo avevano chiesto, la scuola media di Isola delle Femmine. (Ordinanza di Custodia cautelare Operazione Oldbridge N. 11059/06 R. mod. 21 D.D.A.) Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine ............. 1 Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine ............. …… Ed è un dato ormai processualmente acquisito che, fino a quando il suo capo indiscusso, Gaetano BADALAMENTI, non fu espulso da Cosa Nostra, la famiglia di Cinisi costituiva uno dei più importanti mandamenti della provincia di Palermo, ricomprendendo, oltre al circondario di Cinisi e Terrasini , anche i territori di Balestrate, Carini, Capaci e Isola delle Femmine (cfr. BUSCETTA, MARINO MANNOIA e MUTOLO, nonché DI MATTEO Mario Santo). Successivamente, il mandamento venne sciolto e la famiglia aggregata al mandamento di Partinico, mentre i territori che ne avevano fatto parte furono divisi tra lo stesso mandamento di Partinico e (dopo il 1982) il neo- mandamento di San Lorenzo , dopo la ristrutturazione seguita alla conclusione della sanguinosa guerra di mafia dei primi anni ’80. -
Giuseppe Montalto
Giuseppe Montalto Giuseppe Montalto nacque a Trapani il 14 maggio 1965 e morì a soli 30 anni il 23 dicembre 1995, ucciso da Cosa Nostra. Prestò servizio per vari anni nel carcere “Le Vallette” di Torino, prima di essere trasferito, nel 1993, a Palermo, nella tana dei boss, nella sezione di massima sorveglianza dell’Ucciardone, quella destinata ai criminali che dovevano scontare il regime carcerario del 41 bis. Era il giorno precedente la vigilia di Natale del 1995 quando in contrada Palma, una frazione di Trapani, Giuseppe Montalto fu assassinato da due killer davanti alla moglie: erano in auto e sul sedile posteriore c’era la loro figlioletta, Federica di 10 mesi. La moglie Liliana ancora non sapeva di aspettare la loro secondogenita, Ilenia, che purtroppo non conobbe mai il padre. Era un uomo generoso e buono che mostrava sempre comprensione verso chi viveva tra le sbarre per ripagare il proprio debito con lo Stato, anche quando fu trasferito in Sicilia e cominciò a lavorare a contatto con i boss dell’Ucciardone, nonostante questi continuassero ad ostentare avversione nei confronti dello Stato e delle Istituzioni anche in quel contesto seguitando a recitare la parte dei capi, protetti dallo loro stessa fama di uomini feroci e spregiudicati, nonché scrivendo e spedendo i loro ordini attraverso i pizzini. Anni dopo un pentito, Francesco Milazzo, rivelò che l’agente fu ucciso proprio perché aveva sequestrato un bigliettino fatto arrivare in carcere ai boss Mariano Agate, Raffaele Ganci e Giuseppe Graviano e Cosa nostra non gli perdonò questa applicazione delle norme nel rispetto dello Stato.