«Io, a Otto Anni Vidi I Deportati Fermi a Rezzato»
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GIORNALE DI BRESCIA · Lunedì 27 gennaio 2020 11 BRESCIA E PROVINCIA PIETRE D’INCIAMPO IN PROVINCIA DI BRESCIA Adro Via Cavour, 19 ATTILIO EMILIO MENA Corso Zanardelli, 7 ARTURO SOLIANI UMBERTO SOLIANI Brescia Viale Venezia, 45 MARIO BALLERIO Corso Della Repubblica, 57 Contrada Carmine, 39 ROBERTO CARRARA Gavardo Benecco di Soprazocco, 48 DAVIDE ARDITI DOMENICO PERTICA RIVKA JEROCHAN DOMENICO CONTRATTI Contrada Carmine, 16 ALESSANDRO GENTILINI Ghedi Via XXIV Maggio, 16 FRANCESCO PRATINI Via delle Battaglie, 16 ANGELO COTTINELLI Via Giuseppe Verdi, 23 Via Giuseppe Verdi, 52 MARTINO PASINI Piazza Vittoria, 11 GUIDO DALLA VOLTA Via Dante Alighieri, 8/a ANGELO MOR ALBERTO DALLA VOLTA ANGELO DANDER EMILIO FALCONI Via Geremia Bonomelli, 20 Via XX Settembre, 130 SANTO BORGHETTI Via F.lli Ugoni, 6 SEVERINO FRATUS Palazzolo s/O. Ponte Fusia, 2 ANGELO BELOTTI ANDREA TREBESCHI Via delle Battaglie, 50 Via Lancini (San Pancrazio) CELESTINO BOLIS Vicolo Inganno, 1 UBALDO MIGLIORATI Via Mura REMO DEL TON Via 25 Aprile, 18/a ROLANDO PETRINI Via Raspina, 45 BATTISTA FUMAGALLI Via N. Tartaglia, 47 PIETRO PIASTRA Via Zanardelli FRANCESCO GIOVANESSI Vicolo Dimesse, 2 FEDERICO RINALDINI Via G.B. Sufflico, 7 MARIO GUARIENTI Via Pila, 37 SILVESTRO ROMANI Cascina Gonzere CARLO MARELLA Via Corsica, 88 ORESTE GHIDELLI Piazza Roma, 17 MARIO RUGGERI AMELIO REGGIO Via D. Giacomo Vender, 59 GUSTAVO MORELLI Stazione Piazza V. Rosa RENZO SACERDOTI Via XX Settembre, 22 GIULIO ANGELI Ponte Zanano Via Marconi, 1 SPARTACO BELLERI Calvagese d/R. Località Basse Mocasina ASSALONNE NATAN MASSIMO LÖWY RAOUL ELIA NATAN Salò Via Barbarano Sarezzo Piazza Cesare Battisti, 18 GIOVANNI COLOSIO Cevo Via Fiume, 2 FRANCESCO VINCENTI Via Dante, 150 PIETRO VITTORIO POZZI GIOVANNI BATTISTA MATTI Via San Vigilio, 124 RODOLFO LUIGI POZZI Via Trento, 8 INNOCENZO GOZZI MARIO POZZI Collebeato Via Roma, 10 ENRICO BROGNOLI Via Capomaggiore, 39 ANTONIO PEDERGNAGA Gardone R. Vicolo Ars, 6-8 ALFREDO RUSSO Tignale Via San Pietro, 24 MAURIZIO BENGHIAT All’opera. L’artista Gunter Demnig mentre posa una Pietra Orrore. Un’immagine della Shoah L’episodio cui si riferisce è LA RIFLESSIONE quello svelato da Giuseppe Va- «Io, a otto anni lota,presidentedell’AneddiSe- sto San Giovanni e Monza, in- Il treno per Auschwitz e le scuole, le famiglie, i ragazzi cappatonellavicendadi250uo- mini arrestati per aver parteci- vidi i deportati pato a scioperi e, nel viaggio in IL VALORE DELLA MEMORIA direzione dei lager tedeschi, temporaneamente prigionieri fermi a Rezzato» aRezzato.Quiinfattisierabloc- VIVE DENTRO OGNI BIMBO cato il loro convoglio, poiché la ferrovia aveva subìto un bom- Ermelina Ravelli* bardamento e di conseguenza eranosaltatiibinari.Aquelpun- a scuola bresciana ha sempre togliuominieranostatitrasferi- partecipato al viaggio della ti in una cascina dei dintorni il memoria. In tanti istituti il Giorno cuiproprietarioeraun«notofa- rappresenta un momento di scitun», inattesadipoterprose- Lriflessione, di studio, vengono promosse e guire quel terribile viaggio. realizzate mostre e attività teatrali Le notizie raccolte da Valota (iniziative che comportano un intenso e cessavanolì.Maqualcunosape- convinto lavoro da parte degli insegnanti). va, qualcuno li aveva visti quei Il Capirola da sempre ha aderito con molti prigionieri ed erano Rosalia e la studenti al viaggio della memoria sua famiglia. «I proprietari era- promosso nell’ambito dell’iniziativa «Un no del lago d’Iseo, e il cascinale treno per Auschwitz». proprio in centro al paese dove La mostra poi realizzata anche con il ora c’è un complesso residen- contributo di testimonianze da parte dei ziale,bensiprestavaatenerpri- partecipanti ha visto genitori e figli attenti gionieri tutti quegli uomini, cir- e commossi. condato come era da alti muri, Ho visto bambini con occhi fissi sui senza possibilità di fuga. Ero giocattoli, sulle scarpine, sui vestitini che piccola - ricorda - e i particolari testimoniano quanti loro coetanei siano Lei era lì. L’84enne Rosalia Bertocchi all’epoca dei fatti aveva otto anni si dissolvono, ma è impossibile passati attraverso l’inferno dei lager. Ho dimenticare.Ricordosoprattut- visto occhi lucidi. Ed ho apprezzato il Indimenticabile. Il campo di Auschwitz veva. Sarebbero stati lì prigio- to la disperazione delle fami- tono con il quale hanno partecipato i Testimonianza nieri per alcuni giorni, prima di glie, che saputo che i loro cari si genitori, praticamente nessuno aveva invito: basta fare le madri elicottero. Ai ripartire per i campi di concen- erano fermati a Rezzato, erano voluto portare con sé figli troppo piccoli. bambini, ai figli, va trasmesso il valore del tramento in Germania, in arrivate con valigie piene di ci- In questo momento storico politico il sacrificio, dell’impegno, della comunità, Rosalia Bertocchi ha quell’enorme cortile occupato bo e vestiti per poter dare loro valore della memoria dovrebbe della collaborazione. Tutto questo deve riconosciuto i luoghi perbuonaparte da un letamaio qualche conforto. Purtroppo rappresentare il faro guida per tutte le essere una priorità familiare da dove 250 condannati - ricorda Rosalia - e avrebbero nel frattempo i prigionieri era- coscienze. Un faro led sempre acceso condividere con la comunità scolastica. dormito all’aperto su alcune no già partiti per andare incon- nelle aule scolastiche, aule che sono Sono profondamente convinta che la avevano atteso il treno balle di fieno. Ora Rosalia di an- tro al loro tragico destino e i pa- luoghi di vera cittadinanza attiva, aule che scuola debba fare al meglio una ni ne ha 84, eppure quando le è rentinonavevano potutofar al- diventano palestra e laboratorio di vita operazione di ostetricia verso i ragazzi, REZZATO. Aveva solo otto anni stato riferito dalla figlia Claudia tro che piangere disperati». Il reale non fiction, luoghi dove ai nostri tirare fuori anziché riempire. Sono certa Rosalia Bertocchi in quel lonta- di quella storia emersa per caso cerchio in qualche modo si è ragazzi deve giungere la foto del mondo che il valore della memoria vive nascosto no inverno 1944, quando circa dall’oblio degli anni - e apparsa chiuso e il ricordo di chi, come reale. Di come è oggi e di come è stato nel in ogni bimbo, la scuola sia allora il luogo 250uominientrarononel gran- sul nostro giornale nei giorni Rosalia e molti altri, non vuole passato, per poter tracciare un ponte ove fare volare in alto il valore della decortilediunacascinainmez- scorsi - non ha avuto un attimo dimenticare diventa la restitu- verso un futuro forse migliore. memoria. Ricordare per non dimenticare. zo a Rezzato, fra via Italia e via di esitazione: «Sono loro quelli zione di tante sofferenze. // Alle mamme mi permetto di lanciare un *già dirigente dell’Istituto Capirola Chizzola,dovelasuafamigliavi- del treno, io me lo ricordo». FRANCESCA ZANI.