BOB: PER DISCESE DA BRIVIDO Uomini E Sport | Pubblicazione Periodica Gratuita Giugno 2019 | 30 Numero - EDITORIALE
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w 30 STESSE PISTE PER SLITTINO E BOB: PER DISCESE DA BRIVIDO Uomini e Sport | Pubblicazione periodica gratuita | Giugno 2019 30 -numero EDITORIALE La montagna ce l’ho nel cuore: non ri- rare, ma di cui prima ci si interessa per conoscere cosa offrire perché sia il cordo di essere mai stato indifferente a meglio di quello che gli può servire, stabilendo insieme un rapporto comuni- nessuno dei suoi avvincenti aspetti, nel cativo, che è poi ciò che ognuno desidera in cuor suo. confronto delle sue vette e delle vertigi- Non mi ero accorto che questo comportamento stava venendo meno altro- nose pareti, come pure al sorprendente ve, in quanto nel mio negozio, nei miei punti vendita, il rapporto personale e mutare dei suoi colori nella lenta progres- cordiale non era ancora stato intaccato. Percepii però che, per le dimensioni sione delle stagioni. Diciamo che nella solamente grazie alle quali un’attività come quella di DF Sport Specialist po- montagna, nel suo insieme, ritrovo il mio teva reggersi economicamente, la continuità di un rapporto similare esigeva ambiente ideale, anche se non disdegno, opportune iniziative per mantenersi adeguata alla sua storia originaria. nei miei ritorni al piano, di godere l’incon- Penso di non poter presentare nessun’altra più valida motivazione per giu- tro con la vivacità della gente che riempie stificare l’oneroso impegno che mi sono allora istintivamente accollato per le strade, specialmente al calar del sole, organizzare in forma periodica e continuativa lo svolgimento delle importanti quando queste esplodono di luci e colori. serate “A tu per tu con i grandi dello Sport”, dove anche il concomitante invito Qui tuttavia non mi sento ormai più pienamente a mio agio come al tempo conviviale, che rallegra l’entusiasmante intervento del pubblico, contribuisce dei miei anni giovanili, soprattutto perché non posso reprimere la tristezza a consolidare il senso di un’amicizia sentita e vissuta insieme. che mi avvolge nel vedere tante serrande abbassate, tante vetrine al buio. È stato in seguito a questa iniziativa che ho intravisto poi l’opportunità di cre- Mi chiedo cosa sia successo anno dopo anno: che spiegazione posso dare a are nuovi momenti di vicinanza con i miei normali o possibili clienti attraverso questo strano cambiamento se, pure io che lavoro nel commercio, mi accor- un contatto incisivo, rappresentato da ciò che si tiene tra le mani e sotto gli go ora come di sorpresa di un fenomeno che evidentemente non è apparso occhi. È così che ho dato vita a quella rivista, che diviene ogni volta più bella all’improvviso, ma si è sviluppato con una progressione che non si poteva e apprezzata: “Uomini e Sport”, dove “Uomini” sta per “Persone”, termine che arrestare? include entrambi i sessi, perché anche qui le donne trovano ampio spazio. Una risposta me la posso dare, anche in modo convincente, ma non per que- Dove “Sport” include ogni genere di attività sportiva, anche le più umili, perché sto meno penosa: tutto quello che caratterizzava la vendita sotto casa si è meno raccontate e meno conosciute: per tutte c’è sempre spazio e qualcosa pian piano concentrato in un solo punto, negli enormi spazi dei centri com- di nuovo. Mi sono concesso soltanto, me lo perdonerete, di non nascondere merciali. Da questo punto di vista non c’è nulla da obiettare e da lamentarsi, per niente, qui, la mia predilezione per la montagna: ma mi accorgo con pia- anzi la nuova situazione risulta certamente più economica, e in fondo anche cere che non mi trovo solitario in questa inclinazione. Le esperienze che si per l’acquirente è molto più comodo poter reperire in un unico complesso i vivono in montagna sono indubbiamente le più profonde: e noi cercheremo differenti articoli che necessitano in ogni famiglia, senza dover girovagare di farne tesoro con i ricordi dei grandi alpinisti del passato, che andremo a da un punto vendita all’altro. A maggior ragione da quando anche la donna cercare nei racconti più difficili da reperire, come abbiamo sempre fatto con svolge un ulteriore lavoro fuori casa a tempo pieno. Non faccio fatica a rico- appassionato impegno. noscere che al nuovo che avanza e che subentra non si possono muovere Ma intanto queste suggestive rievocazioni potranno rivestire anche il ruolo obiezioni: anch’io non ho trascurato niente in questo senso, e per la soprav- specifico per farci confrontare e comprendere meglio come si muove l’alpini- vivenza della mia azienda mi sono immediatamente adeguato sotto tutti gli smo attuale, quello appunto che noi presentiamo attraverso gli alpinisti che aspetti alle innovazioni che man mano si presentavano per offrire procedi- ospitiamo nelle nostre serate o che intervengono nella collaborazione con menti vantaggiosi e addirittura indispensabili per non venire estromessi dal questa nostra rivista. mercato, tanto nell’organizzazione aziendale quanto per l’incremento nelle vendite. Eppure se tanto mi aveva rattristato l’esplosiva constatazione delle serrande chiuse e delle vetrine non più illuminate, nel frattempo non mi ero accorto di un meno visibile fattore che era subentrato in forma negativa in seguito alla chiusura dei negozi a conduzione familiare. Insieme all’apparato esteriore, se n’era andato anche il tradizionale rapporto umano che coinvolgeva, con reciproca amicizia e fiducia, acquirente e negoziante. Da parte mia a questo tipo di rapporto mi ci ero abituato fin dall’inizio della mia attività, facendolo diventare come lo stile anche dei miei collaboratori, e non avrei mai potuto rinunciarvi, nemmeno a scapito delle forme tecnologi- che e digitali che venivano imposte anche nel settore del commercio. Per me il cliente non era mai stato qualcosa di astratto, che al limite potrebbe venire servito perfino da un robot: cosa che, a quanto pare, non dovrebbe attendere molto tempo per diventare realtà. Il cliente per me è stato e rimarrà sempre una persona in carne ed ossa, ma soprattutto un individuo con una mente e con un cuore, con il quale certamente si parla di merce da vendere o compe- SOMMARIO GIUGNO 2019 - ANNO X - N° 30 Editoriale Il punto di vista 2 7 Vincenzo Mancini 4 Anche qui c’è DF Sport Specialist 7 “Un nome”: da non dimenticare Giacomo Scaccabarozzi Accadeva nell’anno... 2 Trenta: quando l’alpinismo 10 era in embrione 13 Settanta: il mito del Cerro Torre I consigli degli esperti 15 E-Bike Sport a tutto campo 16 Slittino e Bob 10 13 Proposta di viaggi particolari 27 Norvegia Interviste ad alpinisti 29 Aldo Anghileri 32 Stefano Ghisolfi A proposito delle serate “A tu per tu” 33 16 Uno sguardo sulle ultime affollate serate Abbiamo letto per Voi I prossimi appuntamenti alle nostre serate In copertina: 27 32 Armin Zoeggeler in pista Fondatore: Sergio Longoni “Uomini e Sport” è consultabile e scaricabile alle Olimpiadi invernali 2010 Coordinamento della pubblicazione: online sul sito www.df-sportspecialist.it a Vancouver Giuseppe Zamboni (Fonte: sport.leonardo.it) Redazione: Renato Frigerio Posta e risposta: Angolo dei lettori Grafica: Martina Lagorio [email protected] Hanno collaborato: Valentina d’Angella - Operazioni di partenza della Cristina Guarnaschelli - Giuliano Orlando - DF Sport Specialist Nazionale Italiana di bob Sara Sottocornola Redazione “Uomini e Sport” alla Coppa del Mondo 2017 Via Figliodoni, 14 - 23891 Barzanò - LC a Pyeongchang Numero chiuso in redazione: 30/05/2019 Diffusione: 8.000 copie (Fonte: www.sportfair.it) Distribuzione nei negozi DF Sport Specialist IL PUNTO DI VISTA Vincenzo Mancini, come viene ricordato in un’intervista rilasciata da una sua storica collaboratrice intervista di Valentina d’Angella Cisalfa è un marchio di cui obiettivamente si può supporre che almeno uno dei suoi appetibili articoli sia entrato a far parte dell’attrezzatura e dell’abbigliamento di tutti coloro che sono animati dalla passione sportiva. Dispiace che recentemente il titolare e fondatore di questa importante azienda sia venuto improvvisamente a mancare. È stata proprio la sua prematura scomparsa che ci ha indotto ad anticipare su questo numero di “Uomini e Sport” quello che già avevamo in animo di fare quanto prima: presentare cioè la persona che si nascondeva dietro la facciata di un marchio tanto prestigioso, Vincenzo Mancini. Sergio Longoni ha fermamente voluto dedicare quest’intervista alla memoria di Vincenzo Mancini, un amico, un eccellente imprenditore e un uomo vero Vincenzo Mancini era Cisalfa Sport. In Italia ha fatto la storia della grande distribuzione di articoli sportivi e per il tempo libero, rivelandosi un imprenditore di grande talento, capace di guardare lontano. Partito da Tivoli alla metà degli anni ’70, costruì un impero che oggi conta 2.800 tra dipendenti e collaboratori e una rete di 150 negozi sparsi sul territorio italiano. Nel 2006 Mancini mise un punto a questa storia, vendendo la società. Col tempo si rivelò solo un punto e virgola, perché nel 2012 la ricomprò e la salvò dal fallimento: in una prima fase sistemando i conti, e di seguito investendo in una versione dell’azienda 3.0 che oggi strizza l’occhio alla digitalizzazione dell’e-commerce e all’eco-sostenibilità. Vincenzo Mancini è venuto a mancare poche settimane fa, all’inizio dell’aprile 2019. Lo ricordiamo allora insieme a Raffaella Paganelli, che cura l’ufficio stampa di Cisalfa da 22 anni: un rapporto di lavoro che era diventato anche di amicizia e di stima reciproca. Quando e dove è nato Vincenzo Mancini? fare, non di rimanere in un retrobottega. Così a Lo fece nei primi anni ’80, ma poi andò ben ol- Vincenzo Mancini nasceva nell’agosto del un certo punto lui e suo fratello Maurizio ebbe- tre la Capitale. Il salto di qualità, dal punto di 1953 alla Maddalena, che amava definire “l’iso- ro l’opportunità di trovare uno spazio a Tivoli, vista commerciale ed imprenditoriale, lo fece la nell’isola”.