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Percorsi delle Albisole e delle Stelle

Istituzione Secondaria di Primo Grado “F. De Andrè” La presente pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo dei Comuni di Albisola Superiore, e Stella. La raccolta delle informazioni, la stesura dei testi, i disegni, le foto, la sperimentazione degli itinerari, la segnatura dei sentieri e tutto ciò che è presente in questa guida, è frutto del lavoro svolto dagli alunni del Gruppo Escursionistico dell’Istituzione Scolastica di Primo Grado “F. De Andrè” e degli allievi di alcune classi delle tre sedi di Albisola Superiore, Albisola Marina e Stella L’attività, negli anni scolastici 2003/04 e 2004/05, è stata coordinata dai responsabili del Gruppo Escursionistico: prof. Ferro F., Genta E., Noceto F. Tessitore M. Hanno collaborato all’iniziativa gli insegnanti: Begliomini A., Faino L., Ferro A., Gobbi L., Rizzo C., Rossi I., Vado A. L’itinerario “I mulini del colore” è stato elaborato dagli alunni delle classi quinte della scuola elementare di Albisola Superiore coordinati dall’insegnante Carretto A. Un ringraziamento all’A.I.B. di Albisola S. per il mantenimento di alcuni sentieri, alle Guardie del Corpo Forestale della stazione di Celle L. e alla F.I.E. per la collaborazione.

Stampa: Marco Sabatelli Editore, Savona. ssere a scuola, fare scuola, non significa essere impe- gnatiE esclusivamente nelle attività didattiche indicate nei programmi. Essere a scuola deve anche significare crescere con gli altri, collaborare con gli altri, condividere con gli altri. La realizzazione di questa pubblicazione è stata progetta- ta per cercare di conseguire questi obiettivi: stare insieme, accettarsi (anche nelle diversità), conoscere aspetti di vita locale, vivere il territorio attraverso esperienze dirette, fare scelte autonome, produrre materiale fruibile da chi ha desi- derio di percorrere o ripercorrere itinerari, magari già cono- sciuti, con occhio più attento. Chi consulterà questa piccola guida, mi auguro, avrà modo di apprezzare l’impegno e l’entusiasmo di alunni, genitori, educatori e di tutti quei docenti che per due anni, anche con difficoltà e condividendone i fini, hanno collabo- rato alla realizzazione dell’opuscolo, resa possibile grazie ai contributi delle Amministrazioni Comunali di Albisola Superiore, Albissola Marina e Stella.

Paolo Ferro (Dirigente dell’Istituzione Scolastica di 1° grado “F.De Andrè”) Portali Ceramici

Il percorso ha un Itinerario notevole interesse Il percorso preso in esame può essere paragonato ad artistico, poiché fa una galleria d’arte all’aperto poiché, camminando, il conoscere nume- visitatore si trova di fronte ad opere ceramiche di faci- rose opere cera- le fruibilità e di notevole interesse artistico. Queste miche di artisti del opere sono principalmente collocate nei portali dei pa- Novecento ed un lazzi che costituiscono il percorso stesso; la costru- sito archeologico zione di tali palazzi risale agli inizi degli anni sessanta. risalente all’impe- Si tratta per lo più di pannelli monocromi in bassorilie- ro romano vo L’itinerario inizia dal casello autostradale di Albisola Tempo Superiore, in Corso Mazzini, e termina all’incrocio di di percorrenza: tale viale con la Via Aurelia in prossimità della spiag- 90 minuti circa gia. Proprio di fronte al casello Interesse: dell’autostrada, al Storico - artistico civico 61, si trova un portale cerami- Curiosità: Tutte le co di manifattura opere ceramiche Pacetti, in smalto prese in esame turchese con raffi- sono state realiz- gurazioni di cor- zate intorno agli nucopie che si al- anni Sessanta a ternano ai segni seguito dell’ordi- dello zodiaco; al- nanza voluta dal- l’interno del porto- l’allora consigliere ne, pregevole bas- comunale Angelo sorilievo di Eliseo Barile secondo la Salino. quale una percen- Al civico n° 71 tuale del costo troviamo un por- per la costruzione tale opera dello degli edifici, dove- scultore Roberto va essere speso, Bertagnin; sempre per l’abbellimento nello stesso pa- degli stessi, in lazzo ha sede il museo Pacetti

4 che contiene molte opere ceramiche opere ceramiche. di artisti contem- A. Barile fu consi- poranei. gliere comunale Proseguendo ver- ad Albisola S. dal so il mare, sempre 1946 al 1964; lau- sul lato sinistro di reato in giurispru- Corso Mazzini, si denza, dopo la incontra il piazzale scomparsa del della Stazione Ferroviaria nel quale è possibile soffer- padre dovette de- marsi a visitare il piccolo sito dicarsi, insieme al archeologico (*) di epoca ro- fratello Giulio, alla mana della “Mansio”, la rico- fabbrica “La casa struzione della chiesetta di S. dell’arte”. Pietro ed il pannello ceramico (*) Sito archeolo- di Scirocci, sulla facciata della gico: fu scavato stazione stessa. Sul lato op- nel 1881 dal Ca- posto di corso Mazzini si tro- nonico Giovanni vano alcuni portali (civici 64 e Schiappapietra 72) opera dello scultore An- (parroco di S. Ni- selmo. Nello stesso edificio, colò) e riportò alla altri portali si incontrano in luce i ruderi di un Via del Levantino ai numeri piccolo edificio, 12, 20, 26, 34, raffiguranti storie dell’automobile, del- probabilmente le imbarcazioni ed altro. adibito ad uso ter- Il percorso prosegue sul male. Tra il 1969 lato sinistro del Corso fino ed il 1975, grazie ad arrivare all’incrocio con all’opera della via XXV Aprile dove, al ci- prof. Fernanda Ti- vico 3, si trova un portale nè Bertocchi, furo- opera dello scultore De no recuperati i re- Salvo. Sempre sullo stes- sti di una grande so lato della strada, al civi- villa di tipo agrico- co 20, troviamo un pannel- lo con annesse lo ceramico dello stesso strutture produtti- autore raffigurante una ve- ve (magazzini). nere ed un flautista,

5 LeChiese di Albisola

L’itinerario prevede Itinerario la visita alle tre Partendo dallo svincolo autostradale di Albisola Supe- chiese di Albisola riore si percorre Corso Mazzini in direzione nord, s’im- Superiore edificate bocca via Turati e si prosegue fino all’innesto di via in tre periodi storici Alessandria. diversi: la Parroc- Arrivati al bivio si svolta a sinistra e si prosegue per via chia di San Nicolò Schiappapietra che conduce in piazza San Nicolò ove del 1600, la chie- setta di S. Pietro in ha sede l’omonima parrocchia (testimonianza del più stile romanico, la antico insediamento religioso del borgo albisolese) Parrocchia di Stella La chiesa sorge sull’impianto di quella più antica del Maris del 1873. 1050 ed è stata ricostruita nel 1600 secondo il gusto dell’epoca. E’ a pianta basilicale divisa internamente in Interesse: tre navate. In essa sono racchiusi parecchi capolavori storico artistico di artisti liguri quali Domenico Buscaglia, Francesco Gandolfi,Gerolamo Brusco, F.M. Schiaffino e A.M. Ma- Tempo ragliano. L’itinera- di percorrenza: rio riprende riper- 150 minuti circa correndo il tragitto iniziale fino allo Cosa vedo: Nella svincolo autostra- parrocchia di S. Ni- dale e prosegue colò, tra le molte per Corso Mazzi- opere d’arte, citia- ni, direzione sud, mo in particolare, fino a metà viale nella controfaccia- dove, sulla sini- ta, il grande dipinto stra, troviamo la di Francesco Gan- stazione ferrovia- dolfi (metà del ria e, di fronte alla 1800) che rappre- senta il “Patrocinio stessa, la chieset- di S.Nicolò”. Sul- ta romanica di S. l’ maggiore e Pietro. La chiesa nella terza cappella romanica è stata di destra, due sta- ricostruita, dopo tue marmoree ope- la distruzione a ra di F.M. Schiaffi- causa del terre- no. Nella cappella a moto del 1887, su disegni di Alfredo

6 Superiore

D’Andrade, sulla pianta di quella destra del presbite- precedente; origi- rio è conservato un nale è ancora una prezioso crocifisso parte dell’abside. ligneo di Antonio L’edificio è co- Maria Maragliano (del 1727). Nella struito in pietra chiesa vi sono an- arenaria e presen- che alcuni impor- ta in facciata un tanti arredi lignei protiro con due eseguiti nel XVII se- leoni stilofori, ele- colo, come la “Cat- menti tipici dello tedra Vescovile” e il stile romanico; “Pulpito”, eseguiti viene utilizzata so- da Pietro Ratto prattutto per ceri- (1625). Degno di ri- monie. lievo è anche il co- Riprendendo il ro ligneo del 1640 percorso verso il mare si arriva al termine di corso sempre opera del Mazzini e, all’incrocio con corso Ferrari, si svolta a si- Ratto. nistra; dopo pochi metri si imbocca a destra via IV Novembre e quindi via Don Natale Leone. Ci si ritrova Curiosità: nella di fronte alla cappella della “Ma- Parrocchia di donna del rosario” Stella Maris, di F.M. Schiaffino dedicata alla possiamo notare “N.S. Stella del che sul basamento mare”. La co- della statua compa- struzione è a re ancora, visibil- pianta centrale mente danneggiato, e di modesto lo stemma della fa- interesse artisti- miglia Della Rovere. co; l’unico par- La deturpazione av- venne ad opera dei ticolare apprez- francesi che, a se- zabile è la porti- guito della rivoluzio- cina del taber- ne, vollero annullare nacolo, opera di ogni riferimento no- G. Manzù (1920 biliare. circa).

7 Villa Gavotti

La villa Gavotti è un Itinerario edificio architettonico risalente al Rinasci- Partendo dallo svincolo autostradale di Albisola Su- mento, che subì diver- periore, si percorre Corso Mazzini in direzione nord se trasformazioni nelle per poche decine di metri fino ad incontrare, sulla si- epoche successive ed nistra, il muro di cinta della villa. Si fiancheggia il mu- in particolare durante ro fino a ritrovarsi in Via Della Rovere (Centro storico il predominio degli stili della cittadina) e, continuando lungo le costruzioni Barocco e Rococò. che fanno parte della villa, si arriva al portale centrale Riconosciuta come di accesso, sovrastato dallo stemma della casata dei casa natale di Giuliano della Rovere, divenuto Della Rovere. nel 1503 papa Giulio II, è un esempio di pu- Cosa vedo: ro Rococò negli stuc- chi che decorano i sa- Il giardino della villa è un esempio di giardino all’italia- loni delle feste. na, cui fanno da cornice due ampie scalinate simme- Tempi di apertura e triche che si incontrano sul piano rialzato della fonta- modalità di visita: na “La Peschiera”. Alle spalle della fontana vi è un pic- da concordarsi diret- tamente con l’attuale proprietario. Interesse: storico artistico Tempo di percorrenza: 90 minuti circa Curiosità: sulla fac- ciata ovest della villa è ancora evidente un affresco che rap- presenta una fan- ciulla al davanzale, omaggio e ricordo di una domestica tragicamente scom- parsa a causa di un fulmine.

8 colo boschetto con piante secolari ed una statua che rappresenta Ercole che uc- cide il leone. I corpi laterali, aggiunti alla villa solo in un secondo momento, so- no opera di Gerolamo Brusco (XVIII secolo), architetto della Repubblica di Ge- nova, che diresse i lavori di trasformazione, integrando le nuove strutture con terrazze ingentilite da balaustre marmoree e ornate da statue e vasi di marmo, opera dei carcaresi Lorenzo Lenzetti e dei fratelli Antonio e Francesco Binelli. Nei corpi laterali aggiunti alla villa sono situati i saloni delle feste, i cui interni pro- pongono il tema delle stagioni, con grandi gallerie che circondano il giardino e si aprono sullo stesso con grandi porte- finestre. Nel corpo annesso alla villa si sus- seguono tre grandi sale con i temi della “Primavera”, dell’”Estate” e dell’”Autunno”, decorate con stucchi policromi e soggetti con- notativi di ogni stagione. La sala dell’”Inverno”, situata nel braccio opposto, è stata realizzata con stalattiti e stalagmiti vere (Questa sala è attualmente chiusa per re- stauro).

9 Mulini daColore nella

Durata Itinerario escursione: 2 ore circa Percorrendo la Strada Provinciale che collega Albisola Su- periore con Stella San Giovanni, passando per Ellera, al- Interesse: l’altezza della località Olmo si attraversa la strada e, pro- Storico-Artistico. seguendo a piedi verso l’Enoturist a Cantin-a, si giunge al Dalla prima metà del Mulino dell’Olmo. Si ritorna sulla Provinciale, dopo circa XVII secolo si svilup- 600 m. la si lascia nuovamente e, sulla sinistra, scenden- parono, nella zona do verso il Sansobbia, troviamo il Mulino delle Chiappe. Si di Ellera, mulini che percorre ancora la Provinciale per altri 400 m., la si abban- macinavano i mate- dona e si scende verso il fiume lungo una strada asfaltata riali per la prepara- che, prima di attraversare un ponte di ferro colorato di zione delle vernici arancione, si trasforma in sentiero. Appena oltre il fiume ci per la ceramica (tali si trova davanti al complesso dei mulini d’Alto. Da qui, per mulini rimasero attivi giungere al Mulino di Gallò, si può proseguire a piedi per sin verso il 1930). circa 20 minuti, percorrendo una strada sterrata che si Nei testi del censi- inoltra nel bosco toccando le località Parvino e Piano, op- mento dei mulini da pure si torna indietro e si raggiunge il centro abitato di El- parte del prefetto Chabrol si parlava di 18 mulini ad acqua destinati alla prepa- razione di vernici, ma forse il prefetto parlava di ruote da colore, poiché dai documenti ritrovati risultano, nel territo- rio di Ellera, sola- mente 10 mulini: 1 Mulino dell’Olmo; 2 Mulino delle Chiappe (si legge Ciappe) ; 3 Mulino d’Alto; 4 Muli- no del Gallò; 5 Muli- no del Suffragio (Ri- storante); 6 Mulino del Rosario o del Beo

10 Valle diEllera lera. Subito do- po l’edificio delle (Ristorante); 7 Mulino vecchie scuole del Campasso; 8 Mu- del paese, si lino di Remenun; 9 svolta a sinistra Mulino di Marone; 10 e si imbocca Via Mulino di Barban. Riccardo Poggi Curiosità: (o Via del Gallò) I Beudi (o Bei in dia- e si giunge al letto) erano canali di suddetto Mulino. legno, poi rifatti in Nel centro di El- cemento, lunghi an- lera, attraversan- che diversi chilome- do il ponte, si ar- tri, che scorrevano riva alla Trattoria con una leggera del Molino che pendenza rispetto al riunisce il Mulino fiume che affianca- del Suffragio e vano. Il dislivello pro- quello del Rosa- vocava la caduta rio. Proseguen- dell’acqua in cascata do oltre la Piaz- sulla ruota del mulino zetta del Beudo, per metterla in movi- lungo il Rio Mon- mento. tegrosso, si arriva al Mulino del Campasso, l’unico posi- Le Pietre o Macine zionato su un affluente. Tornando sulla Provinciale e pro- erano di due tipi: seguendo verso quelle fisse o dor- Stella, troviamo, mienti (poste sotto e dopo un piccolo lisce) e quelle di mo- ponte, in basso a vimento o attive (po- sinistra, il Mulino ste sopra e, a volte, del Remenun; a spicchi). Le macine 200 m. più avan- da grano, di pietra ti, sulla destra, giallastra, erano lar- attraversando il ghe e piatte, abba- torrente Sansob- stanza sottili; le ma- bia, il Mulino di cine da piombo, in Marone, dopo pietra grigia, erano altri 300 m., più massicce, con lo sempre sulla de- stesso diametro, ma stra, il Mulino di più spesse. Barban.

11 Stazione F.F.S.S. ParcoZambellini

Tempo Itinerario di percorrenza: 15 minuti, escluso Si parte da Piazza Giulio II, dall’uscita della stazione visita al parco ferroviaria; prima di iniziare la passeggiata ci si può soffermare a visitare il complesso archeologico di Dislivello: epoca romana risalente ai secoli V – VI d.c. e la attigua 80 metri nel parco chiesetta di S. Pietro. Ponendosi fronte alla stazione ci si avvia verso destra Segnavia: fino ad incontrare un tunnel che passa sotto la ferrovia assente (poco illuminato). A fine tunnel si gira a destra per via Paolo VI, strada che fiancheggia a destra l’autostrada, Interesse: a sinistra orti e serre. Al termine della strada si prose- naturalistico gue a sinistra, su un tratto di vecchia “Creusa” e s’in- contra la chiesa di S. Rocco; si svolta a destra per via Curiosità: è pre- dei Siri seguendo l’indicazione “Parco Zambellini”; in sente nel parco pochi minuti si giunge all’ingresso del parco, al cui in- una casetta di av- vistamento per terno è presente una villa ottocentesca, ora adibita a uccelli migratori residenza per anziani. Il parco, ricco di flora tipica del- la macchia mediterranea, occupa una porzione di col- lina esposta a sud – ovest; un percorso botanico si snoda in salita fino a raggiun- gere un punto panoramico che spazia su tutto il territo- rio albisolese; tra le specie presenti ricor- diamo il bam- bù, il corbez- zolo, le palme, le piante offici- nali.

12 ParcoZambellini Torre Bregalla

Tempo Itinerario di percorrenza: ore 2.30 (andata e Partendo dall’ingresso di villa Zambellini si percorre via dei ritorno) Siri tra campi coltivati, case contadine, “Crose” (antiche vie interpoderali liguri) e serre. Si sale sino ad un colletto dove Segnavia: passava l’antica via romana. Qui si prosegue a destra se- dall’inizio sino allo guendo il segnavia Sulla nostra destra si può ammirare spartiacque Albiso- l’antica casa dei Paraxi. Il percorso continua tra fasce di col- la-Celle poi si- tivi ad ulivo ed abitazioni che mantengono la struttura delle no a Torre Bregalla vecchie case contadine liguri (la zona viene chiamata “la co- sta dei Siri”). Difficoltà: In 20 minuti si giunge ad una vasca per l’acqua piovana, do- escursionista ve si abbandona la strada asfaltata e si imbocca un sentiero sterrato, in salita, che si inerpica in mezzo a boschi di quer- Interesse: ce, lecci, corbezzoli e con un fitto sottobosco a macchia me- paesaggistico / na- diterranea; si giunge in una piccola pinetaia che si estende su turalistico di un falso piano. Il sentiero attra- versa quindi un bosco di castagni Curiosità: con un sottobosco di erica, corbez- Torre Bregalla zoli e felci. Ad un’ ora circa dalla partenza, si giunge sulla sommità Collegamenti: per della collina dove si trovano le indi- il ritorno è possibi- cazioni che portano al mulino a vento di Sanda (percorso na- le, seguendo il se- tura svoltare a sinistra) e a torre Bregalla – Pecorile (sulla de- gnavia giungere stra). Qui avviene anche il cambio di segnavia Seguen- a Pecorile-Celle do- do le indicazioni a destra ci si inerpica per una breve, ma sco- ve è possibile trova- scesa salita che dopo circa re l’autobus di linea, 5 minuti porta al punto pa- oppure si ritorna al noramico di torre Bregalla. bivio (dove cambia Per il ritorno si procede sullo il segnavia ), si stesso itinerario dell’andata. prosegue sullo Oltre agli stupendi panorami spartiacque giun- che si possono ammirare gendo a Sanda, da nelle giornate di nitidezza, il dove, con mezzo percorso offre all’escursio- pubblico (linea nista la possibilità di racco- Sanda-Celle), si ar- gliere diverse specie di erbe riva a Celle. aromatiche e piante della flora mediterranea.

13 Castellaro Pace

Tempo Itinerario di percorrenza: Dalla piazza della chiesa di S. Nicolo si imbocca V. Emi- 2 ore circa lia, fino a raggiungere, sulla destra, una scalinata e quin- Dislivello: di un sentiero in salita che porta al Castellaro (15 min.). m. 200 circa Poco prima del Castellaro si incontra un bivio: imboc- cando il sentiero a destra si rag- Segnavia: giungono in pochi minuti i ruderi Interesse: dell’antico castello (panorama a paesaggistico / 360°), seguendo, invece, il sen- naturalistico tiero di sinistra si prosegue fra “fasce” coltivate ed uliveti. Il sen- Collegamenti: tiero sale fino a raggiungere “Pin linee di mezzi pub- du Ciulla”, una pineta (pino domestico) quasi interamen- blici dal Santuario te distrutta dagli incendi negli anni scorsi. In leggera di- della Pace (Albiso- scesa si raggiunge “Pian Gaggin”. Tra pinastri ed arbusti la S – Savona) della macchia mediterranea si raggiunge una radura (Pra- Il castellaro: castello to dello specchio). S’imbocca il sentiero in salita (tracce) e più volte manomesso e tenendo la destra si arriva allo spartiacque. In alto, di fronte riedificato, ha le proprie a noi, si intravvede origini in epoca me- la casa di “Banin”; dioevale; faceva parte proseguendo in di- di un sistema di fortilizi rezione della casa, del marchesato alera- prima di raggiun- mico. Passato di pro- gerla, si piega an- prietà prima al libero cora a destra. Arri- di Savona vati ad un vecchio ((1216) poi alla Repub- ovile si percorre un blica di Genova (1251) sentiero che, in ripi- venne presidiato fino al 1805 quando, con la da discesa, ci con- venuta di Napoleone, duce alla strada sta- fu abbandonato e andò tale del . Da ben presto in sfacelo. I qui è possibile tor- ruderi si sviluppano per nare al punto di par- una lunghezza di 70m. tenza a piedi, se- ed una larghezza di 24 guendo la statale, m. con orientamento oppure utilizzare il nord – sud. Dagli spalti mezzo pubblico che il panorama è magnifi- fa capolinea al San- co. tuario della Pace.

14 Ellera Ellera

Tempo Itinerario di percorrenza: Si parte dalla strada provinciale n° 2 cha collega Albi- 3 ore sola S. a Stella S.G., a circa 1,5 Km. oltre l’abitato di El- Dislivello: lera in direzione di Stella (possibilità di posteggio del- m 300 circa l’auto privata prima di oltrepassare il ponte sul rio Ros- ▲ sella). Subito oltre il ponte, una strada asfaltata in forte Segnavia: ▼ salita conduce verso le località Striera e Pernigari; per- Difficoltà: corsi circa 600 metri si incontra una biforcazione; si escursionistica prende a destra fino al gruppo di case della località Striera; poco prima di arrivare alle abitazioni un sentie- Interesse: ro sulla sinistra porta al di sopra delle case e prosegue paesaggistico / inoltrandosi in un bosco di pini e castagni (attenzione: naturalistico si può incontrare un cancello che sbarra il sentiero, Collegamenti: aprirlo, oltrepassare e richiuderlo, grazie). La salita nel linee di mezzi bosco è costante, ma non impegnativa ed in circa 20 pubblici per Ellera minuti porta su un lungo crinale; la strada prosegue ora (Linea Savona – in falsopiano per un lungo tratto; si arriva in un punto Stella S.Bernardo) caratterizzato da prati (si consiglia di abbandonare mo- mentaneamente il sentiero per salire su una collinetta alla propria destra, 5’ di forte salita, dove si gode un ot- timo panorama) Si continua sul sentiero principale per circa 15’ fino ad una grande curva verso destra, dove la strada incomincia a scendere; prima di iniziare la di- scesa si abbandona la strada principale e ci si inoltra a sinistra in un bosco di faggi e ca- stagni, in direzione di un capanno di caccia. Il sentiero prosegue in piacevole discesa, lungo il crinale opposto a quello di salita, passa sotto al Bric Schiena attraversan- do località Pisciarotta fino alla lo- calità Marrone, dove si trova una strada quasi tutta sterrata che conduce alla provinciale n°2. Per tornare al punto di partenza occorre percorrerne circa 600 metri in direzione monti.

15 Ellera - Naso di Gatto - Ellera

Tempo di Itinerario percorrenza: 6 ore Si parte dal centro dell’abitato di Ellera, in piazza Cairo- Dislivello: li, e si percorre via che costeggia l’omonimo m. 700 circa rio, affluente del torrente Sansobbia. Si sale per circa 2 Km. di strada asfaltata tenendo sempre la riva sinistra Segnavia: del rio fino a raggiungere località Brigna e quindi loca- X per i tratti di colle- lità Campanin. Si lascia la strada sulla destra per attra- gamento con l’Alta versare il ponte e procedere, in Via dei monti liguri; notevole salita, lungo una sterra- per il tratto di Alta Via ta. In prossimità delle case delle Cerce la strada si biforca. Si pren- Difficoltà: de a sinistra per una sterrata che, molto impegnativa dopo aver fatto un’ampia ansa at- torno ai ruderi delle case delle Interesse: Cerce, sale la costa per un tratto più impegnativo, in storico / naturalistico mezzo ai faggi. Il percorso va a collegarsi con la ster- rata che, partendo da Stella S. Bernardo, porta a Naso Curiosità: di Gatto. All’incontro della segnaletica dell’Alta Via dei sul Monte Negino, Monti Liguri, svoltando a sinistra, si segue la sterrata l’aprile 1796, i solda- più vicina alla cresta dei monti e attraverso un percorso ti francesi riuscirono pianeggiante ed un ultimo tratto in discesa, si arriva a a respingere gli at- Naso di Gatto. Prima di imboccare la strada provinciale tacchi austro-pie- che collega Savona a Naso di Gatto, si svolta a sinistra montesi bloccando- per una strada asfaltata che scende fino a località Mon- ne lo sbocco su Sa- te Negino dove è situata una stele in memoria di una vona ed Albisola e battaglia napoleonica. Si prosegue sulla strada princi- creando le condizio- pale asfaltata, evitando i sentieri e le strade che dipar- ni favorevoli a Napo- tono da essa. Dopo leone per il buon esi- un ulteriore tratto in to della battaglia di asfalto, la strada si fa Montenotte (10 – 15 sterrata; si prosegue aprile). fino a alla Madonetta del Crovaro da dove, Collegamenti: svoltando a sinistra e linee di mezzi pubbli- lasciata la via princi- ci per Ellera (Linea pale, un sentiero in Savona - Stella S. discesa, lungo e non Bernardo). sempre agevole, con- duce ad Ellera.

16 Ellera - Stella S. Bernardo

Tempo Itinerario di percorrenza: Dalla strada provinciale che collega Ellera a Stella S. percorso diretto Giovanni, poco prima del ponte sul fiume Sansob- 50’; percorso con bia, nei pressi di una cartiera, si sale sulla sinistra deviazione 90’ per via dei Ritani. La strada, dopo un primo tratto di Dislivello: asfalto, m 200 circa diventa sterrata Segnavia: assente e sale in mezzo Difficoltà: facile alle “fa- Interesse: sce” ; il paesaggistico / percorso naturalistico segue un torrente Collegamenti: ed arriva linee di mezzi a Stella pubblici per Ellera S. Ber- (Savona – Stella) e nardo in da Stella S. Ber- 50 minuti nardo (Stella S.B. circa. Un itinerario più interessante prevede una de- – Savona) viazione sulla sinistra (appena superato un ponte in cemento) che conduce alla cava dismessa di Stella. Poco prima della cava un sentiero taglia in costa un castagneto. Do- po alcune centinaia di metri si svol- ta a sinistra su una strada tagliabo- schi in salita. Si prosegue fino a che il sentiero s’interrompe e ci si arrampica per cresta raggiungendo la cima della collina; da qui una strada sterrata scende dolcemente fino alle prime case di Stella S. Bernardo in locali- tà Groppo.

17 Verso P iazza della Concordia

Tempo totale: 30’ Itinerario L’itinerario prende avvio da Piazza S. Benedetto, il cui no- Interesse: me ricorda la più antica parrocchia albissolese. storico artistico Proseguendo per via M. Repetto incontriamo a sinistra Curiosità “Parco Puccio”, piacevole area giochi per bambini, già …..sul muro “Rakù” parco di Villa Rosenda, proprietà dell’antica famiglia Ge- Uscendo dalla chiesa novese De’Mari e poi di E. Puccio. Superato l’incrocio di Nostra Signora del- con via dei Ceramisti, oltrepassato un archivolto a sini- la Concordia si incon- stra si scopre “Pozzo Garitta”, uno dei luoghi più antichi tra, sulla destra, una e suggestivi del borgo. Continuando a percorrere via Re- discesa che immette petto si incontra via C. Colombo; a sinistra una scalinata in via S. Grosso. Lo sguardo si posa su un conduce in Piazza della Concordia, classico esempio di muro arricchito con la ciottolato artistico La piazza si apre di fronte alla Chiesa tecnica “Rakù”. L’idea della Concordia, nome attribuitole per l’unione delle due di decorare il muro è antiche parrocchie S. Benedetto e S. Antonio, come ben nata dall’incontro tra si può notare negli affreschi della facciata, sui portali la- Adriano Bocca e J. terali.La posa della prima pietra risale al 1590, ma la fac- Santilli, esperto di ciata tripartita è del 1903. Al centro un affresco ricorda la questa tecnica. Con donazione del terreno da parte di Lucrezia Conradi. loro un gruppo di vo- lenterosi artisti ha co- struito cinque forni nei quali si cocevano i mattoni dipinti dagli artisti stessi e dalla gente comune che, emotivamente coin- volta e trascinata dalla atmosfera un po’ ma- gica delle intense e creative notti estive, desiderava lasciare una testimonianza di sé. Questa realizza- zione non intende es- sere un’opera d’arte, bensì la testimonianza di un’azione.

18 Cosa vedo Piazza della concordia La piazza, che completa la bel- lissima scenografia di questo suggestivo angolo del nostro borgo, è stata ristrut- turata nel 1986. Presenta un impianto ellittico concentrico, a ciottoli bianchi e ne- ri. Al centro è raffigurato un grande albero sulla cui chioma compare una colom- ba, simbolo di pace. Intorno all’ellisse tante mani bianche si tendono verso il centro. La piazza è stata progettata dagli artisti Mario Rossello e Agenore Fab- bri. Per costruirla, quattro persone per tre mesi hanno incastonato nel cemento fresco i ciottoli uno ad uno. La piazza è stata ed è testimone delle feste parrocchiali e, da al- cuni anni, di manifestazioni arti- stiche e culturali.

La tecnica: Costruire piazze con il ciottolato è una tradizione anti- chissima: in passato i ciottoli levi- gati erano raccolti sul greto del fiume. La tecnica può essere così sinte- tizzata: 1) Gli artisti creano un bozzetto. 2) Il bozzetto scelto viene riportato, a misura naturale, su una carta oleosa molto resistente. 3) La carta viene bucherellata seguendo il contorno del disegno (sistema dello spolvero). 4) Il disegno viene poi tagliato in vari fogli di formato più piccolo. 5) Viene fatta una piccola gettata di cemento (circa 2m x 2m). 6) Vengono incastonati, uno ad uno, i ciottoli nel ce- mento fresco, dopo aver posato sul cemento la parte di spolvero col disegno. 7) Una volta asciutto il manto di cemento, lo spolvero viene tolto. Oggi Albissola ha ripreso nelle sue piazze questa antica tradizione usando, però, i ciottoli in marmo costruiti con macchine levigatrici.

19 I nsegne, portali e

La nascita della Itinerario ceramica in Albis- In piazza del Popolo, che sola Marina ha ospita l’edificio del Comune, origini antichissi- merita attenzione il pannello me. Sembra, in- “I cavalli del sole” di A. Sas- fatti, siano stati i su. Attraverso il sottopas- monaci benedet- saggio, arricchito con le ope- tini, che avevano re di Caldanzano, Carlè, la loro sede pres- Dangelo ed Elde si raggiunge so la Parrocchia la passeggiata degli artisti. È di S. Benedetto, a questa la testimonianza più promuovere l’av- significativa di arte applicata vio di rudimentali sul nostro territorio. Per una fabbriche, fornen- conoscenza artistica più ap- do la legna dei profondita si rimanda alla lettura delle targhe esplica- “loro” boschi e tive. Giunti al Castello di S. Antonio è possibile visi- “cavando” l’argil- tare il laboratorio “Ceramiche San Giorgio” e osser- la nei possedi- vare vari pannelli. Superata Piazza S. Antonio si en- menti situati in lo- tra in Via Italia, dove si incontrano insegne e portali calità Grana .Un significativi. ricordo di tale an- tica lavorazione sono i “murai”, muri con mattoni pieni disposti di taglio, utilizzati per l’asciugatura dell’argilla. Li po- trete vedere a Pozzo Garitta e in Vico Chiuso.

Tempo totale: 60’

Interesse: storico artistico

20 pannelli ceramici ad A lbissola Marina Cosa vedo Curiosità: I quattro pannelli delle ceramiche S. Giorgio sono stati dipinti con la solita vena satirica di E. Salino in “bianco Osservando la e blu”, colori tipici della nostra produzione ceramica. Fabbrica San Gior- Raffigurano i lavoranti, le maschere, le streghe, sogget- gio, percorrendo il to particolarmente caro all’artista recentemente scom- primo tratto della parso. Proseguendo in Via Italia sulla sinistra si incontra stretta via sulla vo- il primo esempio di portale in ceramica del centro stori- stra sinistra, si pos- co caratterizzato da una decorazione a rilievo sul tema sono notare, oltre della vendemmia, ideato dall’artista De Salvo; è interes- ai resti dell’antico sante la decorazione con simboli geometrico astratti e castello, ciò che re- naturalistici del portale del ceramista Giannici. A destra sta della prima in- si scoprono antichi aspetti della storia del borgo sui segna di questa pannelli che incorniciano l’entrata della bottega dell’arti- fabbrica. Si tratta di sta Turi d’Albissola. Superata piazza dei Leudi e piazza un’ insegna liberty del Popolo, in Via Repetto sono ubicate numerose inse- che riporta l’ antico gne: da segnalare per la particolarità della tecnica a “ce- nome : “Piccone”. ramica impressa” l’insegna del ferramenta, ottenuta con la pressione, sull’argilla ancora fresca, degli attrezzi e della minuteria tipica del negozio. L’autore è Antonio Sabatelli. Vicino alla bottega del ferramenta, sono presenti alcune insegne con le tipiche de- corazione “Antico Savona” in bianco e blu fra cui segnaliamo la “Macelleria”e il nego- zio della “Moquette”, opera dell’artista Bruno Tedesi. Entrambe sono caratteriz- zate da puttini che reggono i simboli dei negozi. Le scritte sono in caratteri go- tici; è insieme molto lavora- to nei particolari, evidenzia una buona armonia compo- sitiva e freschezza nelle de- corazioni.

21 A lla scoperta …di Fabbrica, casa,

FUTURISMO: Itinerario nella seconda me- L’itinerario prende l’avvio dal castello di S. Antonio. L’at- tà degli anni ’20, tuale costruzione del 1885 in stile neogotico ingloba i re- Albissola vive il sti dell’antica Chiesa di S. Antonio, protettore dei cera- suo momento più misti, edificata nel 1538. In questa parrocchia si trovava esaltante grazie l’ “Adorazione dei pastori”, bellissimo pannello in cera- alla presenza sul mica importante esempio di arte rinascimentale, attual- suo territorio di mente sito nella parrocchia di N.S della concordia (cap- artisti legati al pella in fondo a sinistra). “secondo futuri- Il Castello custodisce anche i resti dell’antico fortilizio, smo” richiamati eretto per proteggere la popolazione dalle incursioni dei da Tullio d’Albis- turchi. Il forte era cinto da mura che servivano come sola che trasfor- frangiflutti, dal momento che la spiaggia era molto più ma la sua fabbrica stretta e bassa dell’attuale. Proseguendo lungo la via in un centro di ri- Aurelia si incontrano, sulla sinistra, gli edifici della fabbri- trovo fondamen- ca Casa Museo Mazzotti di impronta futurista. tale per lo svilup- po di nuove ten- denze nel campo della ceramica. Frequentarono la fabbrica: Fontana, Manzoni, Munari, Farfa, Martini…

Tempo totale: 60’

Interesse: storico artistico Il progettista: Nicolaj Diulgheroff Nasce a Kiusten- dil in Ungheria il 20 Dicembre 1901. Nel 1926 si trasferisce in Ita-

22 una architettura futurista: museo Mazzotti Cosa vedo Fabbrica casa museo Mazzotti lia. A Torino aderi- Voluta da Tullio d’Albisola proprio come abitazione, nego- sce al Movimento zio e laboratorio, è stata progettata dall’architetto futurista Futurista; parteci- Nicolaj Diulgheroff. Rappresenta l’unico esempio di abita- pa alla prima mo- zione futurista nelle Albissole. Iniziata nel 1930 e terminata stra di architettura nel 1934, attualmente ospita la ditta Ceramiche Mazzotti e Futurista, e suc- l’archivio documentale di Tullio d’Albissola. cessivamente In precedenza la fabbrica era sita in “pozzo Garitta” e do- esegue opere in ve adesso una targa ricorda lo studio di Tullio d’ Albissola . molte città tra le Grazie ai suoi volumi geometrici colorati e aggregati se- quali Mantova, condo le varie funzioni, la villa presenta uno stile dinami- Venezia, Roma e co. La vicinanza alla spiaggia ha ispirato l’architetto per la Parigi. Nel 1931- scelta dei colori e così scriveva il 26 luglio 1932: “Ho scel- 32 lavora alla ca- to tre toni: paglierino (quasi bianco) per l’avancorpo del sa Mazzotti ad Al- negozio che spicchi bene nel complesso plastico della ca- bissola Marina. sa d’abitazione, invece in tinta grigio blu, sulla quale la tor- re della scala, che si incastra nel blocco cen- trale è tinteggiata in giallo terra o viceversa…” I colori suggeriti sono stati fatti realizzare da Tullio e ancora oggi spiccano inconsueti sul lungomare ligure. All’interno, sotto la protezione diretta di un grande ed irascibile “Coccodrillo” di L. Fonta- na, compaiono molte opere di famosi artisti.

23 Passeggiando in riva al mare

Tempo di Itinerario percorrenza: Si parte da Albissola Marina, in prossimità degli stabilimenti balnea- 30 minuti circa ri “Mirage” e si prosegue parallelamente alla strada Statale “Aurelia, Interesse: in direzione Genova, per circa un chilometro. artistico / La prima parte del tragitto, denominata “Passeggiata degli Artisti”, si naturalistico sviluppa nel comune di Albissola Marina ed è stata pensata e realiz- Curiosità: zata intorno agli anni ’60; si snoda sopra una pavimentazione fatta a da vedere i centri mosaico che eleva l’arredo urbano ad opera d’arte. I 20 pannelli che storici delle Albi- s’ incontrano, sono opere realizzate da 20 importanti artisti (fra cui sole, con le tipi- molti albisolesi). Un 21° pannello è stato inserito in omaggio all’artista Asper Jorn. Pannelli esplicativi, situati ai margini di ogni mosaico, for- che vie e le botte- niscono le informazioni necessarie alla comprensione delle opere ghe degli artigiani d’arte. La “Passeggiata degli artisti”, deteriorata dalle intemperie, è ceramisti. stata completamente ristrutturata nel 2000 e si caratterizza, ormai, come un vero e proprio museo all’aperto: assolutamente da vedere il Monumento ai caduti di L. Leoncillo e le “Nature” di L. Fontana. La prima parte del percorso si completa in circa 15 – 20 minuti. Oltrepassando il ponte in ferro sul torrente Sansobbia, si arriva ad Al- bisola Superiore. La passeggiata, ristrutturata di recente, costeggia l’abitato di Albisola Capo e prosegue fine alla galleria Torre che sepa- ra i comuni di Albisola e Celle L. Anche in questo tratto di passeggia- ta si possono ammirare diverse opere d’arte realizzate in occasione della prima biennale artistica.. A metà del percorso si incontrano sul- la sinistra due piazzette carat- teristiche: piazza Matteotti e piazza del Talian. Poco prima della fine dell’itinerario si può ammirare l’opera d’arte “l’On- da” realizzata dagli artisti Cami- nati, Carlè e Luzzati. Questo itinerario ha la possibilità di essere proseguito in entrambe le di- rezioni: ● ad est, proseguendo parallela- mente all’Aurelia, si può raggiun- gere in circa 45 – 60 minuti e, sempre a piedi, 90 minuti circa. ● ad Ovest in circa 20 – 30 minuti si arriva a Savona.

24 Albissola Mare Santuario Savona

Tempo Itinerario di percorrenza: Si parte da Piazza del Popolo (dove ha sede il Comune di 4 ore circa Albissola M.) e si procede in direzione monte per via Co- Dislivello: lombo. Arrivati in piazza della Concordia si sale a sinistra per m 530 in salita, m. via I. Negri quindi ci si immette a destra in via Collette e la si 350, circa, in discesa percorre tutta in salita, fino agli ultimi numeri civici, dove ha Segnavia: assente termine la strada asfaltata. Un breve tratto di discesa ster- rata, fra piante di ulivo, conduce fino ad un bivio: si prende Difficoltà: a destra per una ripida salita con tratti in asfalto alternati a escursionistica sterrato, fino ad arrivare su una strada asfaltata (provenien- Curiosità: te da v. Ranco) che si apre sul golfo questo itinerario era di Savona. Si prosegue a destra, in uno dei principali per- salita, tralasciando una deviazione a corsi seguiti dai fedeli sinistra che conduce per v. S. Na- provenienti dalla rivie- zario fino a Savona. Al termine del- ra di Levante, per arri- la salita, inizia una sterrata: al primo vare al Santuario della bivio si svolta a destra e si prosegue Misericordia di Savo- sulla strada principale, tralasciando le secondarie che si in- na in occasione delle tersecano, fino ad arrivare ad un ripetitore. Da qui si scende ricorrenze religiose. fino ad incontrare un piazzale, incrocio di più strade; si pro- Collegamenti: segue in leggera salita a mezza costa su sterrato, fino a rag- linee di mezzi pubblici giungere la cappella votiva della Madonna del Crovaro. Si Santuario - Savona. prosegue affrontando una ripida salita fino a raggiungere un Itinerario alternativo: gruppo di case (località Priocco); si oltrepassano e si prose- pochi metri prima del cappella della Madonna gue per poche centinaia di metri fino alla località Palaiella del Crovaro, si diparte (533m.) Qui si incontra un bivio: si lascia la strada principa- un sentiero sulla sinistra le per scendere, a sinistra, su strada asfaltata per una lunga (mantenuto generalmen- discesa che condu- te in buone condizioni ce, in circa 45’, al dalle squadre di caccia- Santuario della Mi- tori della zona) che in sericordia di Savo- circa 30’ conduce, sulla strada provinciale 12, al- na. Il ritorno ad Al- la frazione S. Bernardo. bissola Marina è Da tale località si proce- garantito dal servi- de sulla provinciale in di- zio di autobus della rezione monte per circa linea Santuario – 1 km, fino ad arrivare al Savona, con coinci- Santuario della Miseri- cordia. denza con la linea Savona – Albisola.

25 Giro delle Cinque S telle

Il Comune di Stel- Itinerario automobilistico Partendo da Albisola Superiore, si percorre la SP. 334 in dire- la è formato da zione di Sassello; dopo il ristorante “la Greppia” si devia sulla cinque diverse fra- destra ed in pochi minuti si raggiunge la frazione di Gamera- zioni: Stella S. gna. Martino, la più an- Tornati sulla statale e continuando in direzione Sassello si at- tica, S. Giovanni, traversa a Stella S. Giovanni. In fondo ad un lungo rettilineo in sede del munici- salita, in prossimità delle ultime case di questa frazione, un bi- pio, Gameragna, vio sulla sinistra, conduce in un paio di km a Stella S. Bernar- S. Giustina e S. do Rimanendo invece sulla provinciale, si prosegue fino alla Bernardo, chiama- Cappella del Salto: qui si può svoltare a destra per dirigersi a ta anche Corona. S. Martino (3 Km. circa) o procedere diritti fino ad arrivare a Stella S. Giustina. Tempo di Stella S. Martino può esse- percorrenza: re raggiunta facilmente 3 ore, tenendo dalla costa anche parten- conto della visita do da Varazze o da Celle L. a piedi in ogni Le diverse frazioni sono borgo collegate fra loro da al- cune strade asfaltate o sterrate, di facile percor- Interesse: ribilità. paesaggistico/na- turalistico/stori- co/artistico: chie- se, monumenti, Passeggiando quadri, ruderi di cosa vedo castelli, torri in un S. Martino: località ricca paesaggio di bo- di storia ed antiche leg- schi e prati che gende, è composta da fanno da sfondo quattro borgate: Mezza- ai nuclei abitativi; no, Centro, Teglia, Ver- molte casette so- ne. no sparse, ma La sua posizione, parti- unite da colori co- colarmente protetta e muni che a volte soleggiata, permette col- contrastano col tivazioni tipiche della co- verde intenso del- sta. Viottoli e stradine rendono caratteristico

26 questo borgo ligure. Da vedere: la chiesa del 1560 è abbellita da affreschi e prezio- la natura. In pri- si quadri (tele del Brusco e statue del Maragliano); le diverse mavera ed in meridiane dipinte sulle case; la chiesetta di S. Pietro col cam- estate è un’armo- panile in pietra; il monumento dedicato ai caduti di guerra, sul- nia di colori e pro- la piazza centrale. fumi che rendono S. Giovanni: sede del municipio; nel paese c’è la casa natale maggiormente ap- di , Presidente della Repubblica dal 1978 al prezzabili il silen- 1985. Il nostro Presidente riposa nel piccolo cimitero sotto zio, la tranquillità l’antica chiesa del 1600 ed i ruderi del castello dei Marchesi la natura non in- Del Bosco. quinata La chiesa, sulla piazza centrale, fu eretta alla fine dell’800 quando quella cinquecentesca venne venduta alla confraterni- ta di S. Sebastiano per diventare oratorio; grandi vetrate policrome, con raffigurazioni di santi, illuminano il suo interno, dove si trovano due casse lignee del Brilla e precisamen- te il gruppo del battesimo di Cristo e S. Rocco. Il castello di S. Giovanni fu eretto dai marchesi aleramici del Bosco in posizione di domi- nio e controllo delle basse valli del Sansobbia e del Riobasco che portano ad Albisolav La tradizione vuole che nel 1244 vi abbia soggiornato Papa Innocenzo IV, in viaggio da Varazze ad Acqui, diretto a Lione. Del castello si conservano consistenti resti della cinta poligonale e, sul fronte sud, una torre a base quadrata con la parte superiore circolare, probabilmente della fine del secolo XIV. Gameragna: borgo circondato da ulivi, tutto “carruggi” e case di pietra, con scorci sug- gestivi di archi, piccole finestre, viottoli lastricati contornati da piante di rosmarino. E’ possibile visitare anche vecchi frantoi. S. Giustina: la parrocchia, al centro del paese, è stata dedicata ai combattenti partigia- ni; poco prima, sulla destra, una strada, conduce ai famosi “laghetti del gotto”, dove, d’estate, è possibile fare il bagno nelle fre- sche acque del Sansobbia che scendono dal monte Beigua. S. Bernardo: le borgate che la compongo- no sono Contrada, Corona, Ritani e Castel- lari; questa frazione, posta a “Corona” della collina, ha come sfondo le pareti rocciose e boscose del Monte Bonomo; dalla piazza del paese una strada asfaltata, che si fa in seguito sterrata, conduce in località Ritani, dove si trova un mulino che fino a quaranta anni fa macinava il grano degli abitanti del paese.

27 Andar per Formaggi Azienda agricola “Il Mulino”: si percorre la strada che dalla “Cap- pella del Salto conduce a Stella S. Martino (SP..542); circa 100 metri pri- ma di giungere all’insegna del paese, si svolta a sinistra per una strada ster- rata in salita (la zona è detta “Lava- gin”); si può giungere all’azienda agri- cola in pochi minuti di auto, ma noi consigliamo di parcheggiare sulla sta- tale e percorrere a piedi il tragitto che offre un’ottima vista sulle colline cir- costanti. Dietro alla chiesa del paese, parte un sentiero scorciatoia che permette di arrivare all’azienda agricola dopo aver parcheggiato l’auto direttamente sulla piazza. Nell’azienda, che si sta ampliando in agriturismo, si possono assaggiare le famose “Formaggette di Stella” ed osservare gli innumerevoli animali della fattoria. Azienda agricola Usai: si percorre la strada provinciale che da Stella S. Giovanni sale verso Stella S. Bernardo. Arrivati in località “Contrada”, oltrepassata l’insegna che segnala V. Donatelli, si procede ancora per circa 100 m. e si devia a sini- stra per una comoda sterrata. In pochi minuti si arriva all’azienda. Si consiglia di compiere a piedi l’ultimo tratto di percorso, una volta abbandonata la strada pro- vinciale: sono 20’ minuti di cammino in piena campagna, osservando anima- li nelle stalle o liberi di pascolare nei prati e boschi tutt’intorno. I proprietari dell’azienda, di origine sarda, pro- ducono dell’ottimo formaggio “sardo”, fresco e stagionato, formaggette, ricotte. Interessan- te visitare il piccolo caseificio, con la cella di stagionatura e vedere, o farsi raccontare da Paola e Lino, il processo di produzione arti- gianale.

28 Giovo Ligure Stella S. Martino

Tempo Itinerario di percorrenza: Si parte dalla S.P. 334 appena usciti dall’abitato di 4 ore Giovo L. (m 516) in direzione di Sassello. Sulla destra Dislivello: si prende una larga stra- m 300 circa da che si fa subito ster- rata (V. dei Rocchi) con- Segnavia: trassegnata dal simbolo +(per il primo trat- dell’Alta Via . Dopo alcu- to si segue il sim- ne centinaia di metri in bolo dell’Alta Via salita, si prosegue sulla dei monti liguri ) sterrata a destra abban- donando il sentiero del- Difficoltà: l’Alta Via che conduce al monte Beigua. La strada escursionistica prosegue in falsopiano fino alla “casa delle ortensie” do- Interesse: ve si inoltra in un bosco di paesaggistico / naturalistico castagni prima, e di faggi successivamente. Si prose- Curiosità: gue in salita fino alla “casci- “La casa delle or- na Lunotti” e quindi alla tensie” è un picco- Rocca di Pra Rossa, punto lo Museo privato più alto di tutto l’itinerario (m 833 ; punto panorami- con una bellissima co). Si inizia a scendere esposizione di og- su un sentiero che se- getti della cultura gue la strada dell’ac- contadina (i genti- quedotto di Celle L.,fino lissimi proprietari, ai “piani di Gamondio” su richiesta, illu- (grandi prati all’uscita strano la loro espo- del bosco). Mantenen- sizione) dosi sul pendio di de- stra, si scende verso l’a- Collegamenti: bitato di Stella S. Marti- linee di mezzi pub- no (m 330) lungo una blici per Giovo L. comoda sterrata fino a (Linea Savona - poco prima dell’azienda Sassello) e da Stel- agricola “Il Mulino”, do- la S. Martino (S. ve un ripido sentiero Martino- Celle L.). sulla sinistra ci conduce in paese.

29 S tella S. Bernardo Giovo Ligure Stella S. Bernardo

Tempo Itinerario di percorrenza: Si parte da Stella S. Bernardo e si percorre via Ca- itinerario completo stellari fino in fondo alla strada asfaltata; si prosegue 3 ore circa. Stella su una bella sterrata che continua con tratti di breve – Giovo L. 75’ salita e lunghi falsopiani che offrono la vista sulla val- Dislivello: lata delle Stelle. m. 400 circa itine- Appena oltrepassata la prima casa dell’abitato di rario completo. Giovo Ligure, si attraversa un Stella - Giovo L. m. ponte e si prosegue in legge- 200 circa ra discesa, fino a che si scor- Segnavia: ge, sulla sinistra, la segnaleti- assente, anche se ca dell’Alta Via dei monti ligu- si segue per un ri lungo tratto il se- Si segue il sentiero in salita gnavia dell’Alta Via (ben segnalato) lasciando an- dei monti liguri che alla propria destra, a me- tà salita, una strada asfaltata. Difficoltà: Si prosegue sullo spartiacque escursionistica fra la valle delle Stelle e la Val Bormida, seguendo Interesse: sempre i segnali dell’Alta Via fino ad incontrare una paesaggistico / strada asfaltata. Ci si immette svoltando a sinistra e. naturalistico dopo poche centinaia di Collegamenti: metri, si svolta ad un bi- linee di mezzi pub- vio, ancora a sinistra, in blici per Stella S. una strada che si fa im- Bernardo (Savona mediatamente sterrata e – Stella S.B.) e da conduce, sempre in di- Giovo L. (Sassello scesa, fino al centro di – Savona) Stella S. Bernardo. Chi desiderasse com- piere una passeggiata meno impegnativa può percorrere solo il primo tratto di percorso e prendere un mezzo pub- blico a Giovo Ligure per tornare verso la costa.

30 Stella S.Giustina Stella S.Bernardo

Tempo Itinerario di percorrenza: In prossimità delle 50’ circa prime case di Stel- la S. Giustina si Dislivello: svolta a sinistra sul m. 80 circa ponte che scaval- ca il rio Sansobbia Segnavia: assente e dopo 300m. in leggera salita si Difficoltà: raggiunge uno passeggiata spiazzo utilizzato come deposito per Interesse: la legna. Si prose- paesaggistico / gue lungo una stra- naturalistico da sterrata che al- terna brevi tratti di Collegamenti: salita e discesa, a più lunghi tratti pianeggianti, inol- linee di mezzi trandosi in bo- pubblici per Stella schi di castagni, S. Giustina(Savo- frassini, roverel- na –Sassello) e da le e noccioli. Si Stella S. Bernardo rimane sempre (Stella S.B. – Sa- sulla sterrata vona) principale, trala- sciando le ster- rate che porta- no in direzioni diverse. Dopo circa 40’ si arri- va alle prime ca- se di Stella S. Bernardo: la strada diventa asfaltata ed in breve conduce al centro dell’a- bitato.

31 Giovo Ligure Stella S.Giustina

Tempo Itinerario di percorrenza: Si parte dalla S.P. 334 appena usciti dall’abitato di 6 ore circa Giovo L. (m 516) in direzione di Sassello. Sulla destra Dislivello: si prende una larga strada che si fa subito sterrata (V. m 770 circa in sali- dei Rocchi), contrassegnata ta; m.1000 circa in dal simbolo dell’Alta Via discesa che conduce fino alla som- mità del Monte Beigua Segnavia: (m.1286). La prima parte di per il tratto Giovo percorso si snoda fra bo- L. – M.te Beigua, schi di castagno e faggio ed per il tratto M.te alterna tratti lunghi di salita Beigua – Stella S. a brevi falsopiani. Il sentiero è ben tracciato ed ampio, Giustina attraversa nel suo tratto finale la costa della Bandia e Difficoltà: la costa Giancardo, ed arriva al rifugio – ristoro del escursionistica, ma monte Beigua. abbastanza lunga La seconda parte dell’itinerario, m.te Beigua – Stella ed impegnativa S. Giustina (contrassegnata dal segnavia ), parte Interesse: nei pressi della grande Croce posta a poca distanza paesaggistico / dal rifugio; si snoda in una lunga discesa attraverso naturalistico boschi di castagno e faggi e costeggia, per un lun- ghissimo tratto, il torrente Sansobbia, fiancheggiando Collegamenti: la sua sponda destra; il sentiero non è ben definito linee di mezzi pub- come nella prima parte dell’itinerario ed è quindi ne- blici per Giovo L. cessario seguire i numerosi segnavia presenti. Oltre- (Linea Savona -Sas- passato il sello) e da Stella S. Sansobbia Giustina (Linea sul P.te Sac- Sassello - Savona) cone, si in- contra una strada prima sterrata, poi asfaltata che conduce in poco tempo a Stella S. Giu- stina.

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