Maasiana & Callimachea
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Consonanze 1 Maasiana & Callimachea comprende una scelta di 44 articoli da Lehnus congiuntamente dedicati alla storia degli studi classici – e alle figure di Paul Maas (1880-1964) e di Ulrich von Wilamowitz- Luigi Lehnus Moellendorff (1848-1931) in particolare – e alla trasmissione delle opere di Callimaco. Il volume raccoglie in forma corretta e ag- giornata la maggior parte delle ricerche che Lehnus ha rivolto Lehnus Luigi al restauro di frammenti callimachei e all’edizione di contributi marginali di Maas (ma anche di Wilamowitz, Diels, Lobel, Pfeiffer MAASIANA & CALLIMACHEA e altri) di interesse callimacheo o pindarico. Per questa via esso si affianca, integrandola, alla raccolta diIncontri con la filologia del passato dallo stesso autore pubblicata nel 2012 presso Dedalo. Provvisto di indici dei nomi antichi e moderni, il libro intende consentire agli studiosi di poesia ellenistica un uso più ampio e una più esatta valutazione dell’inesausto contributo di Paul Maas critico del testo e metricologo al recupero di quella impervia pro- vincia del sapere. AUTORE Luigi Lehnus è stato professore ordinario di Grammatica greca e latina all’Uni- versità di Genova (1986-1989) e di Filologia classica all’Università di Milano Callimachea & Maasiana (1989-2015). Si è occupato di lirica greca, di poesia ellenistica, di poesia dotta latina, e di storia degli studi di antichità in Inghilterra e Germania. Ha tradotto e commentato le Olimpiche di Pindaro e il De facie in orbe lunae di Plutarco. Ha studiato di preferenza testi poetici antichi pervenuti in frammenti, sia per tradizione indiretta sia attraverso i papiri, con speciale attenzione a Callimaco; di Callimaco ha in preparazione una nuova edizione dei frammenti. Nel 2010 ha ricevuto dall’Accademia Nazionale dei Lincei il Premio Antonio Feltrinelli per la Filologia e la Linguistica. www.ledizioni.it ISBN 978-88-6705-551-7 € 28,00 Luigi Lehnus Maasiana & Callimachea LEDIZIONI CONSONANZE Collana del Dipartimento di Studi Letterari, Filologici e Linguistici dell’Università degli Studi di Milano diretta da Giuseppe Lozza 1 Comitato scientifico Benjamin Acosta-Hughes (The Ohio State University), Giampiera Arrigoni (Università degli Studi di Milano), Johannes Bartuschat (Universität Zürich), Alfonso D'Agostino (Università degli Studi di Milano), Maria Luisa Doglio (Università degli Studi di Torino), Bruno Falcetto (Università degli Studi di Milano), Alessandro Fo (Università degli Studi di Siena), Luigi Lehnus (Università degli Studi di Milano), Maria Luisa Meneghetti (Università degli Studi di Milano), Michael Metzeltin (Universität Wien), Silvia Morgana (Università degli Studi di Milano), Laurent Pernot (Université de Strasbourg), Simonetta Segenni (Università degli Studi di Milano), Luca Serianni (Sapienza Università di Roma), Francesco Spera (Università degli Studi di Milano), Renzo Tosi (Università degli Studi di Bologna) Comitato di Redazione Guglielmo Barucci, Francesca Berlinzani, Maddalena Giovannelli, Cecilia Nobili, Stefano Resconi, Luca Sacchi, Francesco Sironi ISBN 978-88-6705-551-7 Luigi Lehnus, Maasiana & Callimachea © 2016 Ledizioni – LEDIpublishing Via Alamanni, 11 20141 Milano, Italia www.ledizioni.it È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno o didattico, senza la regolare autorizzazione. Indice Premessa 7 1. Spigolature callimachee e neoteriche 9 2. Una scena della Ciris (vv. 220 ss.): Carme e l’Ecale di Callimaco 19 3. Pindaro fr. 168(b).3 Snell-Maehler e Callimaco Victoria Berenices fr. B II 24 Livrea 27 4. Minima Maasiana 31 29 5. Notizie callimachee I 35 6. Callimaco Suppl. Hell. 252.2 41 7. Notizie callimachee II 43 8. Callimaco fr. 1.7 Pf. 55 9. Callimaco fr. 1.5 Pf. 57 10. Ancora su Callimaco in P.Mich. inv. 6235 59 11. Ecale e la lana 61 12. Emendazioni di Hermann a epigrammi di Callimaco 63 13. I due Dionisii (PSI 1219 fr. 1.3-4) 69 14. Callimaco tra la polis e il regno 73 15. Antichità cirenaiche in Callimaco 95 16. Riflessioni cronologiche sull’ultimo Callimaco 111 17. Callimaco fr. 76.1 Pf. tra Ε.Α. Barber e Paul Maas 119 18. Notizie callimachee III 125 19. Ipotesi sul finale dell’Ecale 131 20. In margine a un recente libro su Callimaco 133 21. Notizie callimachee IV 153 22. P. Maas and the crux in Callimachus’ Hymn to Delos 41 159 23. Notizie callimachee V 163 24. Posidippean and Callimachean queries 173 25. Callimaco prima e dopo Pfeiffer 177 26. Two notes on Callimachean fragments 199 27. Argo, Argolide e storiografia locale in Callimaco 203 28. A Callimachean miscellany 213 29. Notizie callimachee VI 221 30. Contributi inediti di Paul Maas al testo di Callimaco: un rapporto preliminare 227 31. Notizie callimachee VII 237 32. Nota sulle osservazioni di Lobel a Vitell a proposito delle Diegeseis 243 33. Hermann Diels studioso di Callimaco 247 34. Prima e dopo ΑΙ ΚΑΤΑ ΛΕΠΤΟΝ 255 35. Un intervento lessicografico di Paul Maas nel Branco di Callimaco (fr. 229.6 Pf., con una postilla su fr. 80.19) 269 36. Lettere di Lobel a Vitelli e Lobeliana minora di interesse callimacheo 275 37. Postille inedite di Paul Maas alla Apoteosi di Arsinoe di Callimaco 289 38. Postille inedite di Paul Maas ai primi due libri degli Aitia di Callimaco 297 39. Callimaco tra ‘il Prussiano e il Poeta’ in alcune carte inedite di A.S. Hunt 309 40. Una nuova edizione di Callimaco, Aitia 3-4 317 41. Breve storia della Graeca wilamowitziana 329 42. Postille inedite di Paul Maas a Pindaro, Epinici e frammenti 339 43. Wilamowitziana 351 44. Wilamowitz e ‘il miglior grecista’ 375 Bibliografia 381 Indice dei nomi antichi (mitologici storici geografici) 449 Indice dei nomi moderni 461 PREAMBOLO Nell’autunno del 2014, quando la nuova collana di pubblicazioni del “Dipartimento di studi letterarî, filologici e linguistici” avviò la sua attività, il Direttore del Dipartimento, prof. Alfonso D’Agostino, e io venimmo a sapere dall’amico e collega Luigi Lehnus l’intenzione di raccogliere in volume, come già aveva fatto qualche anno prima per gli Incontri con la filologia del passato, altri suoi contributi apparsi nel corso degli anni su riviste prestigiose, con gli aggiustamenti e gli aggiornamenti bibliografici indispensabili, così da renderli ancora completamente attuali e più facilmente fruibili. A entrambi noi parve che quella potesse essere l’inaugurazione migliore possibile per la nostra neonata collana. Luigi accettò con grande cortesia e si mise al lavoro, che si è rivelato non semplice né breve, per approntare il volume. Ora, dopo molti mesi, anche grazie all’intelligente solerzia del comitato di redazione e all’impegno dell’Editore, esso vede finalmente la luce, almeno simbolicamente primo numero della collana; e mi pare che il risultato sia ottimo. Luigi Lehnus, da poco tempo in pensione ma fortunatamente ancora molto presente fra noi, non ha certo bisogno di presentazioni. La sua straordinaria erudizione in ogni campo della Altertumswissenschaft (e non solo) e la sua acribia interpretativa l’hanno reso noto come uno dei massimi filologi viventi e gli hanno meritato un prestigioso riconoscimento quale il “Premio Antonio Feltrinelli” nel 2010. Anche dalla lettura dei contributi qui raccolti si evincono l’ampiezza dei suoi orizzonti culturali e nello stesso tempo la mai smentita fedeltà ad alcuni autori prediletti: Callimaco su tutti, ma anche Pindaro. Molto presente, accanto alla pratica più strettamente filologica, il fortissimo interesse per la storia della filologia, soprattutto di quella tedesca nella sua età aurea fra Ottocento e prima metà del Novecento, che Luigi Lehnus sta coltivando ormai da molti anni e ha trasmesso agli allievi migliori. A tal proposito, suo merito certo non secondario è l’acquisizione per la nostra università del Nachlaß di Paul Maas, sul quale ha lavorato, e lavora tuttora, alacremente. Sono due campi di ricerca convergenti, che rendono fortemente unitario e organico questo volume, testimonianza di una fede inconcussa nella filologia intesa nel suo senso più alto, come palestra di rigore scientifico ed etico. Da collega, ma ancor più da amico, mi sia permesso di aggiungere che Luigi unisce all’altissimo profilo accademico un garbo squisito, un’inalterata gentilezza, che rendono piacevolissimi l’incontro e il dialogo con lui. Il mio augurio, al quale credo si uniscano tutti coloro che lo conoscono, è che egli continui ancora per molti anni ad arricchirci culturalmente e umanamente. Milano, 22 maggio 2017 Giuseppe Lozza Premessa Aderisco con gratitudine all’autorevole invito degli amici e colleghi Alfonso D’Agostino e Giuseppe Lozza, rispettivamente Direttore del Dipartimento di Studi Letterari, Filologici e Linguistici e Direttore della Collana dipartimentale ‘Consonanze’, di pubblicare in forma riveduta una raccolta di miei scritti maasiani e callimachei. Quanto Maas abbia contribuito al restauro del testo di Callimaco e in particolare del Callimaco frammentario, e quanto Callimaco con la pletora di problemi di trasmissione, metrica, papirologia, lingua, lessicografia, grammatica e critica letteraria che pone agli studiosi abbia a sua volta contribuito al consolidamento della amicizia filologica tra Berlino, Firenze e Oxford (e anche Milano, ove si ricordi il contributo di Achille Vogliano), è sotto gli occhi di tutti, e tanto più risulterà chiaro dalla considerazione sinottica dei testi e documenti qui di seguito proposti – invero, assai più da loro che non da eventuali mie note di accompagnamento e spiegazione. La ‘collaborazione’ tra Paul Maas e Callimaco è dunque, e fin dal titolo, l’argomento di questo libro. Maas peraltro, è appena il caso di precisare, significava, sia per le scuole filologiche in cui crebbe – dalla Monaco di Christ e Krumbacher alla Berlino di Wilamowitz, Diels e Norden – sia per gli incontri cui una vita travagliata (non si scordi l’esilio imposto dal nazismo) e una natura riservata quanto scientificamente socievole lo portarono, si collocò per più di mezzo secolo, dalla prima guerra mondiale agli anni ’60 del Novecento, nel cuore della grecistica europea. È per questo, per il loro frequente essersi trovati accostati a Maas oltre che per la comune militanza callimachea, che i nomi di Vitelli, Hunt, E.A.