Anno IV n. 2/2016

RIVISTA UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO DEL CORPO NAZIONALE

PRONTI? AZIONE!

CORPO NAZIONALE ANNIVERSARI MUSEI ASSOCIAZIONE DIVENTARE IL TERREMOTO I GIOIELLI TESSERAMENTO VIGILE DEL FUOCO IN FRIULI DI MANTOVA A GESTIONE 2.0

POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 n. 46) ART. 1 COMMA 1 - AUT. C/RM/10/2016 003VdF2-2016_VigiliDelFuoco 19/05/16 06:07 Pagina 3

Sommario SERVIZI IL VIGILE DEL FUOCO RIVISTA UFFICIALE DELL'ASSOCIAZIONE 6 LA VOCAZIONE NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO DI UN MESTIERE DEL CORPO NAZIONALE AD ALTO RISCHIO WWW.ANVVF.IT 14 LA LEZIONE DEL FRIULI 16 La parola chiave è coordinamento Giuseppe Zamberletti venne nominato Commissario Speciale e diede impulso a tutte Anno IV n. 2/2016 le operazioni di soccorso e ricostruzione. Pubblicazione trimestrale 22 COSÌ È RISORTA Registrazione Tribunale di Roma DALLE CENERI n. 197 del 02/12/2015 Iscrizione al ROC n. 26136/2016 26 La sicurezza nei luoghi di spettacolo Direttore Responsabile Andrea Pucci 28 IN PRIMA FILA SUL SET Editore Star nazionali e internazionali si sono Editoriale Idea Srl cimentate in film che hanno avuto Via A. Gandiglio, 81 - 00151 Roma per soggetto i pompieri, eroi nella realtà Tel. 06 65797535 - Fax 06 65741338 e anche nel mondo di celluloide www.editorialeidea.it 37 Dai fratelli Lumière [email protected] a Hollywood, quando il fuoco è nel copione Pubblicità Alessandro Caponeri 46 UNA RUBRICA Tel. 335 5683698 ONLINE SULLA [email protected] POLIZIA GIUDIZIARIA Abbonamenti 48 I GIOIELLI Per tutti i Soci ANVVF DI MANTOVA l’abbonamento è compreso nel costo della tessera annuale. 54 IN MEMORIA Nessuna azienda è stata autorizzata DEI MARTIRI alla raccolta degli abbonamenti. DI VIA PALESTRO Stampa 56 LA QUALITÀ Arti Grafiche Agostini Srl Strada Selciatella snc DI UN PROGETTO 03012 Anagni (FR) 58 TESSERAMENTO A GESTIONE 2.0 Stampato a Maggio 2016 On line un nuovo programma all’insegna del rinnovamento informatico e gestionale Foto e articoli, anche se non pubblicati, non si restituiscono. RUBRICHE Ogni collaborazione è volontaria e gratuita. 60 Eventi 61 Vita dell’Associazione 66 Libri - Lettere al direttore

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Editoriale

Il Raduno Nazionale in Sardegna, una scelta di grande valore e qualità

Gianni Andreanelli Presidente dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale a scelta di tenere il XXIII Raduno Nazionale dell’ANVVF, dal 29 maggio Lal 5 giugno, in Sardegna è stata premiata dai nostri Soci, i quali hanno garantito una presenza che è andata oltre ogni più rosea aspettativa. Il Sodalizio non può che prendere atto con soddisfazione di questa parteci- pazione che, sicuramente, sarà destinata a qualificare l’evento e a rafforzare i legami con le Istituzioni locali e con la stessa popolazione. Le ragioni di questa scelta sono molteplici, ma per la loro particolare importanza ne vanno sottolineate almeno tre:

La vocazione turistica La Sardegna è una Regione di grandi tradizioni storiche e folcloristiche, con un elevato patrimonio culturale, architettonico e di bellezze naturali, con- giuntamente a un tessuto paesaggistico tra i più suggestivi in Italia e in Europa. Tutto ciò, insieme alle splendide zone balneari, ha fatto della Sardegna una regione a vocazione turistica, capace di attrarre vacanzieri non solo dall’Italia, ma anche dal resto del mondo. L'Associazione ha voluto premiare con la sua scelta questa importante risorsa economica della Sardegna sulla quale, negli anni, l'impegno della co- munità sarda è stato lodevole.

La cultura delle prevenzione Con la nostra presenza vogliamo sottolineare l’importanza della cultura della prevenzione per difendere il nostro Paese dai rischi del dissesto idro- geologico (frane – inondazioni, etc), fonte di enormi disagi e drammi per la popolazione, nonché di perdite di vite umane. Da questo punto di vista anche la Sardegna ha avuto e ha i suoi problemi e quindi vogliamo stimolare le Istituzioni territoriali, forti come siamo della nostra passata esperienza di soccorritori, a fare, pur nelle difficoltà finanziarie presenti, quanto è nelle loro possibilità, non solo nei momenti dell'emergenza, ma anche praticando, attraverso una sistematica e quotidiana azione di prevenzione, coerenti scelte urbanistiche e interventi di controllo e cura del territorio.

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Il Sodalizio, attraverso le sue iniziative, ha l’obiettivo di mantenere viva la memoria storica delle tante tragedie passate e recenti che hanno colpito il nostro Paese, e ciò rappresenta un valido motivo per ricordare questi eventi calamitosi, soprattutto per evitare che si ripetano in futuro.

Medaglia d’oro al Valor Militare La scelta della città di Cagliari non è stata fatta solo perché è il capoluogo della regione, ma anche e sopratutto perché è città insignita di Medaglia d'oro al Valore Militare, per le terrificanti distruzioni subite nella Seconda guerra mondiale, recate dall’intensa offensiva aerea, e per l’eroismo del popolo, sublime in ogni sacrificio, per l’onore della Patria. Con la nostra presenza vogliamo onorare la città, sottoposta dal febbraio al maggio 1943 a bombardamenti che per la loro intensità non trovano precedenti, e allo stesso tempo rendere omaggio alle oltre 2.000 vittime causate da questi avvenimenti.

Queste tre motivazioni di fondo sono state accolte e apprezzate dalle autorità territoriali di Cagliari e della regione Sardegna, che hanno ringraziato il Corpo Nazionale e l'Associazione per la scelta operata, quale segno di grande sensibilità umana e sociale, di apprezzamento per la città e vicinanza con la popolazione. Attraverso la nostra rivista ho l’obbligo di ringraziare sentitamente per l’accoglienza ricevuta in questi incontri e per la fattiva col- laborazione istituzionale che ci è stata offerta. A chiusura di questa presentazione del XXIII Raduno Nazionale, non posso non ricordare i nostri operatori incaricati di organizzare l’evento, e le tante altre manifestazioni in esso previste, per il prezioso lavoro che stanno svolgendo, nonché il Dipartimento, il Corpo Nazionale e il Comando Provinciale VVF di Cagliari per il sostegno e l’apporto fornito per la migliore riuscita dell’evento.

A tutti un grazie e un arrivederci in Sardegna.

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CORPO NAZIONALE

La vocazione di un mestiere ad alto rischio

Il Corpo Nazionale conta circa 32mila unità operative e migliaia di volontari. Un’organizzazione ben addestrata che assicura oltre 2.000 interventi giornalieri di soccorso tecnico urgente

di Guido Parisi*

importanza dei Vigili del Fuoco viene percepita so- prattutto quando li si vede intervenire nelle grandi disgrazie (nei terremoti, L’alluvioni, incidente della “Concor- dia”, etc..), mentre viene trascurata nelle maxi emergenze. Durante pompiere”. Con l’età questo sogno per le attività ordinarie quando sono l’estate, poi, questo Corpo è chiamato spesso sfuma a causa della difficoltà chiamati a risolvere incidenti quoti- in causa più spesso del dovuto a e della pericolosità della professione diani, siano essi incendi modesti o causa dei tanti incendi boschivi e di che certamente offre grandi oppor- danni di altra natura, che interessano sterpaglie che si accendono nella tunità e gratificazione personale, no- una persona o poco più, per cui la penisola italica. Alcuni sono dovuti nostante uno stipendio mensile di loro azione non fa notizia. È difficile forse al grande caldo ma la maggior millequattrocento euro, ma chi riesce ricordare il volto di un Vigile del parte è causata da piromani o dalla a conoscerci meglio rimane per sem- Fuoco in televisione o sui giornali trascuratezza dei cittadini che rovi- pre affascinato da questa professione perché quasi sempre sono inquadrati nano il paesaggio e la natura per la che diventa una vera e propria vo- di spalle a lavorare. È sbagliato e loro negligenza, costringendo i Vigili cazione da esercitare in una orga- superfluo ridurre tutto alla gestione del Fuoco a un lavoro straordinario nizzazione, alle dipendenze del Mi- delle calamità perché grazie al fatto per riportare la quiete e la tranquillità. nistero dell'Interno, che da quasi che intervengono ogni giorno nelle Purtroppo in alcuni casi, l’alto servizio ottanta anni è al servizio dell’intera abitazioni o negli opifici, dalla sem- di queste persone non basta per evi- popolazione italiana: nel 1939 il plice fuga di gas, all’ascensore bloc- tare la tragedia e sentiamo anche Corpo dei pompieri assunse defini- cato o alla valutazione dei dissesti storie di Vigili del Fuoco che non tivamente il nome di Corpo Nazio- statici, salvano tante vite ed evitano tornano a casa perchè muoiono sul nale dei Vigili del Fuoco secondo danni irreparabili alle strutture e posto di lavoro. La memoria va alla quanto fissato dal Regio Decreto n. conseguenze gravi per la comunità: tragedia dell’esplosione di via Ven- 333 del 27 febbraio e due anni dopo basti ricordare l’ultimo episodio del totene a Roma o di via Palestro a venne definitivamente organizzato crollo dell’edificio nel quartiere Fla- Milano o dell’elicottero caduto su anche in materia tecnico-ammini- minio di Roma. Monte Gennaro durante la ricerca strativa con la legge n. 1570. Con le Gli oltre duemila interventi giornalieri di una persona dispersa, scenari recenti leggi di riordino sono stati di soccorso tecnico urgente sono as- dove squadre di pompieri hanno meglio definiti i compiti di un Vigile sicurati grazie al fatto che esiste sacrificato la loro vita per salvare del Fuoco che sono finalizzati a un’organizzazione ben addestrata, quella dei cittadini. Perciò, i Vigili "salvaguardare l’incolumità delle che entra in opera ogni qualvolta ci del Fuoco sono delle figure che pos- persone e l’integrità dei beni attra- siano problemi che mettono in peri- sono sembrare degli eroi agli occhi verso interventi tecnici caratterizzati colo l’incolumità della persona o soprattutto dei più giovani e molti dal requisito dell'immediatezza della della cittadinanza e per questo ri- bambini alla domanda “Cosa vorrai prestazione". Nello specifico, il Corpo sultano essere pronti, allenati e capaci fare da grande?”, rispondono “Il Nazionale dei Vigili del Fuoco “in-

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Domare il fuoco o lavorare in aria e in acqua, sono tante le specializzazioni dei Vigili del Fuoco

terviene in caso di incendi, di in- minimi per l’accesso al concorso massimo d’età per accedere al Corpo controllati rilasci di energia, di im- sono quelli che, solitamente, vengono è di 30 anni. Inoltre, disporre della provviso o minacciante crollo strut- richiesti per accedere ai pubblici patente di guida di categoria C co- turale, di frane, di piene, di alluvioni impieghi, tra i quali: essere mag- stituisce sicuramente un requisito o di altra pubblica calamità”. giorenne, possedere la cittadinanza importante per questa attività, per italiana e aver terminato la scuola cui viene giudicato titolo aggiuntivo DIVENTARE VIGILE DEL FUOCO dell’obbligo. ma possedere un titolo professionale A tutt’oggi, il Corpo conta quasi Per superare i test preselettivi, oltre e avere svolto un mestiere da arti- 32mila unità operative a cui bisogna a possedere una buona cultura ge- giano (meccanico, carpentiere, idrau- aggiungere alcune migliaia di vo- nerale occorre essere preparati su lico, fabbro, elettricista etc..) sicura- lontari. Per essere un Vigile del materie in qualche modo attinenti mente aiuta a svolgere al meglio le Fuoco permanente è necessario su- alla professione: Matematica, Fisica, attività manuali dei Vigili del Fuoco. perare un concorso pubblico nazio- Chimica e Biologia. Naturalmente, Come abbiamo visto, il diploma o la nale composto da impe- bisogna essere in laurea non sono richiesti ma a volte gnative prove scritte, possesso anche capita che alcuni Vigili del Fuoco fi- pratiche, fisiche e ora- di requisiti fisici niscono poi per passare ad altre car- li, secondo un bando e psico-fisici re- riere interne dove questi titoli sono del Ministero del- golamentati necessari. Ulteriori informazioni sono l'Interno pubblicato da specifici disponibili sulla sezione “Vigili del sulla Gazzetta Uf- decreti mini- Fuoco lavora con noi” del sito internet ficiale. I requisiti steriali. Il limite dei Vigili del Fuoco, www.vigilfuoco.it. Dopo il concorso pubblico, per di- ventare un Vigile del Fuoco operativo occorre superare il percorso formativo di ingresso curato dalle Scuole Cen- trali Antincendi. Il corso ha la durata di quasi un anno, di cui almeno sei mesi presso la Scuole di Capan- nelle e di Montelibretti, e tre di applicazione pratica nei Comandi provinciali del Corpo. I futuri Vigili del

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CORPO NAZIONALE

A sinistra, in un percorsi formativi altamente quali- ambiente invaso ficati. La formazione è il primo dal fumo. “D.P.I.” che deve possedere chi è In basso, sulla scala chiamato ad intervenire in situazioni antincendio per di rischio. Infatti, solo le organizza- portare in salvo zioni che operano in ambienti sem- qualcuno plici e stabili possono limitare gli in- vestimenti nella formazione. Nelle Scuole centrali antincendi e nei poli distaccati sul territorio nazionale si svolgono continuamente corsi di ag- giornamento e di adeguamento delle capacità professionali a nuovi stan- dard. I corsi sono organizzati in modo tale da garantire l’acquisizione di competenze tecniche in tempi re- lativamente brevi, assicurando elevati standard d’esperienza operativa sul campo.

LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI È bene sottolineare che die- tro l’immagine valorosa dei pompieri, c’è un mondo di pro- fessionisti della sicurezza com- posto da ingegneri, architetti, ri- Fuoco, oltre ad acquisire nozioni mento, in questo modo uomini e cercatori che seguono una forma- teoriche di base di fisica e di chimica donne provenienti da diverse parti zione continua per essere sempre al dell’incendio, imparano a conoscere d’Italia possono intervenire in modo passo con le innovazioni tecnologiche e a utilizzare correttamente attrez- coordinato e tempestivo sui luoghi che consentono di affrontare le con- zature di lavoro finalizzate al soccorso dell’emergenza, avendo anche im- tinue e diverse crisi e rispondere e dispositivi di protezione individuale. parato a lavorare in squadra attra- alle sempre più esigenti richieste Nella Scuola di Formazione Operativa verso la formazione esperenziale. dei cittadini. L’alta formazione per di Montelibretti si esercitano in attività Le cose sono diverse se si decide di il personale laureato e diplomato professionali all’interno di strutture essere un Vigile del Fuoco volontario. del Corpo si svolge nell’Istituto Su- di simulazione che riproducono sce- In questo caso, dovrà essere fatta periore Antincendi (ISA), vero e pro- nari reali di intervento, mettendo in esplicita richiesta al Comando Pro- prio centro internazionale di studio atto quanto appreso a Capannelle. vinciale di residenza. Il limite d’età che si affianca alle attività di ricerca La peculiarità di questo sistema for- per i volontari è spostato a 37 anni. e sperimentazione dei laboratori di mativo fa sì che ciascun vigile segua Anche per i volontari è previsto un Capannelle (ex CSE), anche essi di la stessa preparazione professionale corso di formazione che dura 120 livello internazionale. Sia l’ISA sia i e sia dotato dello stesso equipaggia- ore che viene svolto nei poli didattici laboratori dell’ex CSE sono sedi di territoriali, ma anche da volontario approfondimenti sulle tematiche esistono molte gratificazioni profes- relative alla sicurezza antincendio, sionali e umane derivanti dalla con- inclusi i materiali e le attrezzature sapevolezza di poter aiutare il pros- da utilizzare sugli scenari operativi simo o, addirittura, di riuscire a sal- e grazie alle iniziative che si svolgono vare una vita. Il Corpo Nazionale in queste sedi si ottiene che le dota- dei Vigili del Fuoco, essendo un’or- zioni antincendio siano in continuo ganizzazione altamente tecnica che aggiornamento. Infatti, lo sviluppo opera in un ambiente dinamico e di nuova tecnologica riguardante complesso, non può fare a meno l’equipaggiamento, costituita da ma- d'investire nelle competenze pro- teriali, mezzi, attrezzature e dispositivi fessionali dei suoi operatori se vuole individuali, richiede un continuo continuare a fornire il servizio di confronto, anche alla luce della co- soccorso con successo, attraverso stante evoluzione normativa europea,

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ricolo sono: • i corpi pesanti, taglienti, pungenti, abrasivi (aggressione meccanica); • la temperatura (aggressione ter- mica); • l’elettricità (aggressione elettrica); • le sostanze pericolose (aggressione chimica e biologica). Ad esempio, nella progettazione dei dispositivi di protezione individuale si deve porre anche attenzione a tutto ciò che può avere un contenuto di energia: è infatti dall’energia ac- cumulata che può liberarsi la forza contenuta. Quando le forze agiscono oltre i limiti di tollerabilità per l’uomo, si possono avere danni fisici, ad esempio: • un corpo pesante posto in alto, una struttura portante, ecc., possono cadere (energia potenziale); • muovendosi o correndo, si può ur- tare un corpo acuminato (energia Tra i compiti dei Vigili del Fuoco, anche quello di portare cinetica); in salvo i feriti con elisoccorso • un deposito di combustibile può incendiarsi (energia chimica); • un serbatoio, una condotta in pres- con le realtà esterne che vanno dal dell’uomo (vista, udito, olfatto, tatto, sione possono esplodere (energia mondo del soccorso, dell’università, gusto). Fanno eccezione gli stimoli di pressione); dell’industria e della sicurezza non- elettromagnetici o quelli delle ra- • un cavo, un’apparecchiatura elet- ché attraverso momenti di sintesi diazioni ionizzanti e di alcune so- trica possono folgorare (energia quali workshop internazionali per stanze pericolose che, entro certi li- elettrica). presentazioni e dimostrazioni di miti, non sono percepiti dai sensi: se nuovi studi, prodotti, tecniche o ser- gli stimoli sono troppo deboli, possono er quanto riguarda gli effetti delle vizi innovativi e tecnologicamente non essere avvertiti e causare ma- Psostanze pericolose, si può dire evoluti, che possano aiutare e mi- lattie in modo subdolo; se troppo innanzi tutto che, in teoria, nessuna gliorare il variegato campo della si- forti, possono determinare lesioni sostanza è perfettamente innocua curezza, del soccorso e dell'emer- temporanee o permanenti; se troppo e, in pratica, molti effetti nocivi ven- genza che può essere suddiviso in: numerosi, possono superare le pos- gono annullati dalla capacità di • Tecniche di soccorso; sibilità di ricezione ed elaborazione; difesa dell’organismo. Ciò, tuttavia, • Mezzi; vi possono poi essere, a livello del- è possibile solo entro certi limiti. • Attrezzature; l’uomo, ulteriori problemi causati da L’uomo incontra le sostanze che lo • Dispositivi di protezione indivi- stati particolari quali l’emozione, la circondano in uno dei seguenti modi: duale. fatica e lo stress. L’evoluzione delle tecnologie con- Quindi il Vigile del Fuo- sente oggi ai Vigili del Fuoco di di- co, se non è opportu- sporre dei più variegati equipag- namente preparato e giamenti in modo da poter affrontare protetto, è soggetto al ogni situazione con le dovute misure. rischio di contrarre le- Per operare in sicurezza, infatti, è sioni o malattie di vario necessario riconoscere i rischi pre- tipo e gravità a seguito senti nell’ambiente ed essere con- dell'esposizione a nu- sapevoli dei limiti delle prestazioni merosi agenti dannosi psicofisiologiche dell’uomo. L’am- dovendo intervenire biente esterno si manifesta attraverso sempre in situazioni pe- diversi segnali, che vengono avvertiti ricolose. come stimoli dagli organi di senso Le principali fonti di pe-

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CORPO NAZIONALE

Sopra e a destra, lavorare in sicurezza è la prima regola dei Vigili del Fuoco

per contatto, per inalazione e per ingestione. L'inalazione è il modo di gran lunga più pericoloso. Per quasi tutte le sostanze pericolose sono stati stabiliti limiti di tollerabilità che non vanno superati: ciò non può accadere ai Vigili del Fuoco i quali devono conoscere i pericoli e prestare a essi la massima attenzione, intro- ducendo il concetto e la tecnica della sicurezza in tutte le loro azioni.

INNOVAZIONE TELEMATICA Finalmente, l’evoluzione degli studi ricolose di sostanze o l’ampliamento namento. Riguardo al primo punto con le loro applicazioni a livello in- delle possibilità di esplorazione alla occorre specificare ad esempio la dustriale riguardante i sistemi tele- ricerca di eventuali vittime, dovuto funzionalità di esplorazione (come matici e robotici ha raggiunto ade- all’impiego di dispositivi con carat- individuare vittime e costruire la guati livelli di affidabilità e di soste- teristiche di comunicazione e movi- mappa di un ambiente inaccessibile), nibilità economica, per cui inco- mentazione specializzate rispetto a di azione (ad esempio spegnere in- minciamo a vedere utilizzate sempre quelle del corpo umano. cendi o misurare le concentrazioni) più soluzioni tecnologiche evolute mentre per il secondo punto occorre sui diversi scenari incidentali, me- o sviluppo di un sistema evoluto scegliere tra un comportamento com- diante dispositivi di ausilio agli ope- Lper il soccorso è un compito com- pletamente tele operato e uno com- ratori del soccorso. Le motivazioni plesso e richiede ancora studi di ap- pletamente automatico, tenendo pre- di questa scelta sono da ricercarsi profondimento poiché coinvolge nu- sente la possibilità di avere livelli di nella facilità d’impiego, ad esempio, merosi settori di ricerca: meccanica, autonomia intermedi. La scelta del i droni o i robot potranno offrire un elettronica, robotica, informatica e livello di autonomia dipende anche supporto alle operazioni di salva- intelligenza artificiale. dalla criticità della funzione che il taggio e di messa in sicurezza degli La realizzazione di un dispositivo sistema deve svolgere: per compiti insediamenti, riducendo così i rischi telematico o robotico deve iniziare delicati, come ad esempio l’estra- a cui è sottoposto il personale ope- dalla definizione delle funzionalità zione di una vittima intrappolata, è rativo: la semplificazione di alcune che si devono svolgere e dal suo li- opportuno un basso livello di auto- attività di intervento relative all’in- vello di autonomia: si deve cioè sta- nomia, in quanto errori o disfunzioni quadramento della situazione, come bilire cosa il sistema deve fare, e in nella gestione del sistema potrebbero la generazione automatica di una quale misura tale sistema deve essere avere conseguenze inaccettabili, mappa dell’ambiente da esplorare controllato durante le operazioni, al mentre per semplici compiti di esplo- o di misura delle concentrazioni pe- fine di garantirne il corretto funzio- razione o di misura un alto livello di

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autonomia è opportuno, in quanto tuazioni di pericolo legate all’ele- del Fuoco è unico rispetto a tutti permette di risparmiare risorse umane. mento acqua o agli operatori NBCR gli altri corpi dello Stato sia per la Questi aspetti, corrispondono ad al- che sono adeguatamente formati e forma sia per il significato che trettanti temi di interesse scientifico dotati oltre che di procedure opera- rappresenta come elemento di pro- nel campo della robotica e dell’in- tive standard, di attrezzature, stru- tezione non solo per se stessi ma telligenza artificiale. Ad esempio le menti e dispositivi di protezione per per la collettività. soluzioni proposte per operazioni al interventi in atmosfere pericolose. Prima dell’istituzione del Corpo na- suolo possono essere classificate in Gli stessi Elicotteristi e il personale zionale, i corpi civici dei pompieri si tre tipologie, sulla base della loro SAF (speleo, alpino, fluviale), pro- erano dotati ciascuno di un proprio forma e caratteristiche di movimen- fessionalità sviluppatesi nell’ultimo copricapo, adottando il nome delle tazione: robot su ruote, su cingoli e decennio insieme ai nuclei Cinofili città dove venivano utilizzati: a forma di serpente. I robot su ruote ai quali si è aggiunto recentemente “Roma”, “Milano”, “Firenze”, “Bo- ottengono misure abbastanza efficaci la componente TAS, personale esper- logna” etc. Con la Seconda guerra della propria posizione, ma non sono to in topografia applicata al soccorso, mondiale e con l’unificazione dei in grado di affrontare terreni dissestati che intervengono in caso di valanghe, corpi si adottò un modello definito al contrario di quelli su cingoli che ricerca di dispersi in superficie e “Nazionale 38”: l’elmo era in cuoio, sono capaci di muoversi in ambienti sotto le macerie ed etc., secondo i di colore nero, sormontato da una più complessi ma non hanno la me- vari profili delle missioni richieste. cresta in lamiera metallizzata che desima precisione di lettura sugli lo irrigidiva. Anche il fregio frontale odometri, ma sono anche più com- SIMBOLO DI PROTEZIONE venne standardizzato e coincide an- plessi da pilotare. I robot a forma di Ma tra tutti gli equipaggiamenti cora con quello attuale: una fiamma serpente possono essere utilizzati in vorrei prendere a riferimento come sopra un ampolla circolare che ri- situazioni ambientali particolari, ad esempio di evoluzione storica l’el- portava il numero distintivo del Co- esempio per esplorare canali chiusi mo: da sempre, quello dei Vigili mando e sovrastante due asce. o in aree particolarmente a rischio, nelle quali non è possibile usare altri tipi di robot. I diversi dispositivi possono essere allestiti con sensori, come le teleca- mere o gli infrarossi che consentono di individuare direttamente un corpo umano o corpi diversa emissione, mentre altri sensori possono misurare concentrazioni di atmosfere esplosive o presenza di sostanze pericolose, nonché di rilevare una combinazione di segnali, come suoni, movimenti, temperatura etc.. Le tante specializzazioni del Corpo Nazionale hanno già in uso alcuni di questi dispositivi a partire dai Sommozzatori dei Nuclei di soccorso subacqueo e acquatico, che sono in grado di intervenire nelle varie si-

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CORPO NAZIONALE

Il nuovo elmo dei VVF avrà dei sensori per segnalare i pericoli per l’operatore

Sopra, il caro “vecchio” MISPA

Alla fine degli anni ‘40, cominciò zione della qualifica operativa del maniera che l’elmo già in uso al la diffusione di un nuovo elmo pro- personale (V.F., C.S. e C.R., Funzio- Corpo Nazionale sia accessoriato di dotto da una ditta di Milano (VIO- nari e Dirigenti). sensoristica. LINI) insieme a una ditta di Pavia La calotta esterna, realizzata in ma- Il nuovo elmo potrà consentire sia (SARCHI) e realizzato con un im- teriali speciali tra cui Kevlar, fibre di registrare sia di segnalare all’ope- pasto di resine e tessuti, di colore composite e resine ad alta tecnologia, ratore eventuali situazioni di pericolo nero, e con la parte interna in garantisce prestazioni di eccellenza a cui è esposto durante l’intervento cuoio, che rimase immodificato per nel rispetto dei più elevati standard di soccorso. Tramite un dispositivo e venti anni. Infatti, alla fine degli europei per resistenza agli urti, al un sensore cardiaco alloggiati nel- anni ’60, un’azienda di Torino (MI- calore e ai rischi elettrici. La contro l’elmo, il sistema potrà segnalare e SPA) che subentrò alla VIOLINI calotta interna, in EPS a struttura memorizzare le seguenti informa- modificò l’interno con materiale cellulare chiusa, è conformata per zioni: plastico senza alterarne la forma ridurre al minimo l’energia trasmessa • frequenza cardiaca; esterna sostituendo solo il distintivo dagli urti. La doppia visiera a scom- • temperatura interna (e temperatura metallico con materiale plastico. parsa è composta da una trasparente esterna per interpolazione); Nel 1985, cominciò a essere utilizzato in policarbonato antigraffio, antiap- • immobilità; al posto del materiale plastico la ve- pannante e resistente agli urti e al • urti subiti dall’elmo. troresina di colore nero con l’aggiunta calore per proteggere gli occhi e la Quindi, l’equipaggiamento del Vigile di una visiera esterna e una striscia seconda come schermo riflettente del Fuoco a breve sarà arricchito di colore giallo riflettente sulla calotta. argentata. L’elmo è dotato di una con dispositivi sensoristici, renden- Dobbiamo aspettare il 2003 per l’ado- serie di attacchi a innesto rapido dolo un po’ più simile a uno dei pro- zione di un elmo di nuova conce- per gli accessori: l’autoprotettore, tagonisti di War Games. zione, a protezione totale e con la dispositivi di illuminazione e copri- La stessa attenzione rivolta all’elmo doppia visiera a scomparsa: il VFR spalle. Ma, la sicurezza degli ope- sta anche interessando le restanti 2000, prodotto da una azienda di ratori non può fare sconti ai senti- parti dell’equipaggiamento e i mezzi Pero (SICOR) in tre colorazioni di- mentalismi per cui si sta avviando in dotazione al Corpo: nei prossimi verse, nero, rosso e argento in fun- ora una nuova sperimentazione in mesi si attiveranno delle sperimen-

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tazioni in diversi Comandi provin- o dai ricordi dei genitori, poiché la un vecchio Vigile del Fuoco che ha ciali per quanto riguarda sia gli in- sirena era la stessa che veniva usata confidato del suo rapporto con l’elmo: dumenti protettivi sia gli automezzi durante la guerra per avvertire i cit- “Quante ore passate insieme, fedele di soccorso con dimensioni ridotte tadini dell’incombente incursione compagno di lavoro? Sempre in at- per i centri storici. aerea o che “invitava” i paesani al tesa, giorno e notte, appoggiato sul pasto di mezzogiorno in tempo di sedile dell’autopompa e poi, un CONCLUSIONI pace. Molte di queste sirene sono suono di allarme e... tutti sull’auto- Perchè pompiere? È una domanda state smantellate, un po’ crudelmente mezzo, pronti a partire con il nostro che ho posto a parecchi Vigili del e senza troppo riguardo per ciò che amico ben calzato sul capo, a guardia Fuoco che ho frequentato nella hanno significato. Sentendo quel tri- dei pericoli che incombono durante mia carriera professionale. Non mi plice urlo nelle orecchie qualcuno gli interventi, dai più semplici ai più hanno dato una risposta univoca, di loro mollava merenda e compiti complicati. Lui sta lì”. poiché non esiste solo una motiva- per correre a vedere “il camion” Non è raro trovare ancora nell’ar- zione ma sono tante e diverse e che usciva dal portone, magari lo madietto di qualche “vecchio pom- comunque nessuna davvero esau- rincorreva lungo la strada: chi era piere” il prode “MISPA”, compagno riente: molto è dipeso dagli am- fortunato sul ciclomotore o in bici e di tanti interventi e che si sta godendo bienti dove sono cresciuti o in città chi lo era meno a piedi. Alcuni poi il suo meritato riposo. o in un paese con la presenza di sono entrati, anche se fanno fatica Concludo questo mio contributo con- una sede dei Vigili del Fuoco, per- ad ammetterlo, per il fascino che dividendo una frase che amo spesso manente o volontaria. questa uniforme ha sulle ragazze. ripetere: “Non c’è futuro senza me- Voglio comunque citare alcune mo- moria del passato, ma con un pre- tivazioni che mi sono tornate in men- anti sono i giovani che hanno sente capace di innovarsi” te: da bambino vedevo passare il Tsognato di salire sul camion rosso camion rosso urlante o sentivo suo- con l’elmo indossato ma pochi ci *Dirigente generale nare le campane della Chiesa o la sono riusciti, visto che abbiamo un della Direzione Centrale sirena posta su quello che era il mu- Vigile del Fuoco ogni 20mila cittadini. per le Risorse Logistiche nicipio, richiami ereditati dai pompieri Ma vorrei ricordare la riflessione di e Strumentali

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La lezione del Friuli Quarant’anni fa il devastante terremoto che sconvolse la regione e gettò le basi personificazione dei terremoti. Quel terremoto resta nei ricordi indelebili per la nascita della Protezione Civile degli italiani, perché fra i tristi pri- mati ha quello di essere il primo si- sma a forte impatto mediatico. Per di Sveva Bizzarri Trasaghis, Bordano. Un numero im- la prima volta ci sono telecamere e pressionante di vittime, 965, alle televisioni a documentare la tra- quali seguiranno altre 24 nella scos- gedia di una popolazione, facendo sa di “assestamento” del 15 set- entrare morte e disperazione nelle I 6 maggio 1976, in Friuli tembre: 400 morti solo a Gemona, case della gente attraverso il tubo Venezia Giulia, una tranquilla 3mila feriti, 200mila sfollati senza catodico. Ma allo stesso modo en- serata primaverile viene più una casa. Un boato il cui epi- trano anche i soccorritori e i loro sconvolta alle 21,06 da un centro è la zona del monte san Si- sforzi per portare aiuto a chi non terremoto di 6,4 gradi Richter meone ma che provoca danni fino ha più nulla, Vigili del Fuoco ed Idi magnitudo (9-10 gradi della scala in Slovenia e Austria ed è avvertito Esercito, volontari da tutta Italia e Mercalli). Colpite 77 località delle in mezza Italia, fino a Roma, dove dall’estero. I soccorsi sono allertati province di Udine e Pordenone, il lo sciame sismico arriva indebolito. immediatamente, tanto che poco sisma rade al suolo interi paesi Per gli abitanti, ancora oggi, quello dopo sui luoghi ci sono squadre di come Gemona, Osoppo, Venzone, è il grido dell’Orcolat, la terrifica Vigili del Fuoco e automezzi inviati

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A sinistra, ricordo Ci sono voluti dieci anni per rico- dei Vigili del Fuoco struire tutto. I friulani, gente capace su un muro rimasto e operosa, si sono tirati su le mani- in piedi. che e hanno aiutato le istituzioni a Sotto, si scava tra ricostruire tutto come prima com- le macerie presi, a Gemona, il duomo e i portici. Su qualche pietra si legge ancora un numero, è il segno di quel lavoro, ogni pietra identificata, segnata e rimessa al suo posto. Ricostruzione impeccabile, tanto che da allora si parla di “modello Friuli” ma va anche detto che forse non sarebbe stata così esemplare se il governo non avesse affidato il mandato per la ricostruzione alla stessa Regione. I friulani la ricostruzione se la sono

dall'Ispettorato interregionale dei VVF per il Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Ci sono anche i militari. Un lavoro duro per tutti e pericoloso, tanto che muoiono 4 Vigili del Fuoco, 28 alpini della Brigata Julia e il capitano dell'Ae- ronautica canadese Ronald Mc Bry- de, caduto con il suo elicottero an- che lui durante le operazioni di salvataggio. Solo due giorni dopo il sisma, l’8 maggio, il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia stanzia 10 miliardi di lire per l’assi- stenza e la ricostruzione e l’allora Presidente del Consiglio Aldo Moro affida a Giuseppe Zamberletti l’in- carico di Commissario straordinario dei soccorsi e della gestione dei fondi. Poco tempo dopo, l'Ispettore interventi concreti in favore delle fatta da soli. È stato il primo esempio Generale Capo del Corpo Nazionale popolazioni colpite dal sisma. E, di una delega di poteri che, evi- dei Vigili del Fuoco Alessandro nell’organizzazione centrale del suo dentemente, funziona perché legata Giomi è nominato vice Commissa- ufficio, il Centro Operativo della al territorio, a chi ci vive e lo cono- rio. In quel luogo, tra le case sgre- Prefettura di Udine e Centro di Co- sce. E funziona quando le risorse tolate, i morti da vengono impie- sistemare pieto- gate davvero per samente e i vivi NELLE GRANDI CALAMITÀ I VIGILI DEL FUOCO il bene comune. da proteggere, nasce l’embrione SONO DA SEMPRE IL PRIMO ANELLO NELLA ono passati 40 di quella Prote- CATENA DEI SOCCORSI Sanni dalla tra- zione Civile dove gedia friulana e i Vigili del Fuoco le ferite sembra- sono da sempre il primo anello ordinamento dei Centri Operativi no rimarginate. Ma per non di- nella catena dei soccorsi. intercomunali, chiede un nucleo di menticare, a partire da maggio la ingegneri e geometri del Ruolo- Regione Friuli Venezia Giulia e i l Commissario Straordinario Zam- Tecnico Antincendi. Oggi a Ge- cittadini dei luoghi colpiti ricorde- Iberletti, infatti, vuole alle sue di- mona, il paese più colpito, c’è il ranno le vittime, i soccorritori e la rette dipendenze il Servizio Ope- monumento a quei Vigili del Fuoco ricostruzione con un fitto calendario rativo dei Vigili del Fuoco per gli che ne ricorda il lavoro e le vittime. di eventi e iniziative.

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ANNIVERSARI

La parola chiave è coordinamento Giuseppe Zamberletti venne nominato Commissario Speciale e diede impulso a tutte le operazioni di soccorso e ricostruzione. “Così superammo l’emergenza”

di Giusy Federici

iaggiavo solo con gli A destra, Giuseppe Zamberletti. elicotteri dei Vigili del Sopra, con l’ing. Giomi “VFuoco, mi fidavo solo si valutano i danni. di loro, perché era l’unico Corpo Sotto, una tendopoli tra capace di volare nelle situazioni le macerie causate dal sisma più estreme. Quell’elicottero, che chiamavano Number One perché ci viaggiavo io, era un monomo- Zamberletti, ex parla- tore, ce l’ho impresso nella me- mentare democristiano, moria. Io con i Vigili del Fuoco ho ha coordinato i soccorsi passato una vita. E naturalmente e il post terremoto in sarò in Friuli Venezia Giulia per Friuli nel 1976, un lavoro le cerimonie dei 40 anni dal sisma. sul campo eccezionale Di quel maggio 1976 e dei mesi che gli viene da sempre successivi ricordo tutto come fosse riconosciuto. Oggi è presidente infatti la competenza era del Mi- ieri". Giuseppe Zamberletti è il dell’Istituto Grandi Infrastrutture. nistero del Lavori Pubblici e non padre fondatore di quel sistema "Non c’era ancora l’organizzazione degli Interni. Nel 1970 avevamo di Protezione Civile, che funziona nazionale del sistema di Protezione alle spalle il terremoto del Belice, benissimo e che in molti ci invi- Civile che, dal terremoto di Mes- altro sisma di grosse dimensioni diano. Oggi sembra scontato, ma sina del 1908, si pensava si do- e in cui già il Corpo del Vigili del c’è voluto tempo, esperienza e im- vesse occupare solo di ricostru- Fuoco, ormai statale, era stato il pegno. Nato a Varese, classe 1933, zione e interventi successivi. E regista delle operazioni di soc- corso. Era la mia prima legislatura parlamentare, presentai un dise- gno di legge, che mancava e che individuava nella Direzione Na- zionale dei Servizi Antincendio quello che poi è diventato, presso la Presidenza del Consiglio, il Di- partimento Nazionale della Pro- tezione Civile. La Direzione Nazionale dei Servizi Antincendio, però, non aveva po- teri di coordinamento sulle altre componenti: Forze Armate, Poli- zia, Croce Rossa o Corpo Fore- stale. Dopo il terremoto del Friuli si è pensato di creare una strut- tura, con i Vigili del Fuoco, capace di coordinare a tutti gli effetti an- che le altre forze, comunque im- portanti”.

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Istituendo la Protezione Civile, aveva visto lontano. La sera del 6 maggio ’76, io ero Sot- tosegretario e Francesco Cossiga Ministro degli Interni, ricevetti a casa la telefonata del Prefetto Mario Morcone, Direttore generale dei Servizi Antincendio, carica che esiste ancora: c’era stata una forte scossa di terremoto in Friuli, loro erano tutti nella sala operativa dei Vigili del Fuoco per cercare informazioni e contattare le altre Forze (Esercito, Carabinieri, Polizia, Croce Rossa, etc) per capire come si stavano muo- vendo. Morcone aveva parlato con Cossiga, che ci avrebbe raggiunti dopo cena. Così è cominciata quella notte lunghissima, c’erano difficoltà anche con le comunicazioni, non stema di comunicazione delle radio gretario Brusasca. Sono stati i VVF i esistevano cellulari e si lavorava era andato in tilt e, a un certo punto, primi ad accorgersi che bisognava con le radio di Vigili del Fuoco e sulle radio dei Vigili del Fuoco c’era agire in questo senso. Parallelamente, Forze Armate. Una radio dei VVF l’interferenza delle comunicazioni la stessa cosa era venuta in mente a nella stanza del Prefetto di Udine dell’Esercito che si era messo in Cossiga che mi comunicava la deci- era il mio unico punto di ascolto su movimento, per cui non riuscivamo sione di nominarmi Commissario cosa stesse accadendo, in tempo più a parlare neanche con le radio. per il Friuli. Sono arrivato in Friuli reale. Quando il Prefetto mi comu- Nella notte ho svegliato il Ministero non pensando che ci sarei stato un nicò che le notizie che riceveva dal della Difesa Arnaldo Forlani, che è anno con la sola interruzione di territorio erano gravi, capimmo che dovuto intervenire per rimettere or- luglio. D’accordo con Cossiga, si no- dovevamo mobilitare tutte le forze dine nelle Forze Armate. minavano vice Commissari del Go- possibili, mettendo in moto la co- verno i due prefetti di Udine e Por- lonna mobile centrale del Corpo Mancava ancora un coordina- denone, il generale Mario Rossi Co- Nazionale dei Vigili del Fuoco, che mento centrale... mandante della Divisione Mantova era a Passo Corese, vicino Roma. Questo dimostra come la Protezione e l’ingegnere Alessandro Giomi, Non avevano ancora le Colonne Civile in cui ogni Corpo ammini- Ispettore Generale del Corpo Na- mobili provinciali, solo alcune a li- strava i suoi uomini senza un co- zionale dei VVF. Cominciava a na- vello regionale. Nello stesso tempo, mando interforze, non portasse da scere un comando interforze che allertavamo l’Esercito che, in Friuli nessuna parte. Ecco un altro dei poteva stabilire la dislocazione dei e per il modello di difesa del tempo motivi per cui doveva avere un soccorsi, un coordinamento unitario, della soglia di Gorizia, era presente unico referente. Non c’era un co- senza che ognuno andasse a so- massicciamente sul territorio. Il si- ordinamento, ognuno si muoveva vrapporsi ad altri. Ed è con un pro- come voleva e si dovette intervenire blema poi risolto che è nata l’intui- sul Ministro perché provvedesse. zione della Protezione Civile come Il mattino dopo Cossiga e il presi- è oggi: sul territorio, nei paesi, chi dente del Consiglio Aldo Moro an- comanda? Un ufficiale mandato da darono in Friuli. Ormai era chiaro noi? No. Il più adatto è il sindaco, che la situazione era gravissima. che riceve le Forze dello Stato e I rappresentanti dei tre sindacati dei magari le unisce a quelle sul posto, Vigili del Fuoco vennero da me in ma tutte dipendono solo da lui. Una sala operativa dicendo che la mia decisione difficile perché alcuni, legge del 1970 prevedeva, in questi come le Forze Armate, non erano casi, la nomina di un commissario abituati a sottoporsi a un comando straordinario. Era la novità della non politico ma operativo e del sin- legge stessa, prendeva lo spunto daco, che è un civile. Oggi sembra della nomina a commissario, da parte una cosa semplicissima, nel ’76 era del governo De Gasperi, durante un problema molto delicato e gli uf- l’alluvione del Polesine, del sottose- ficiali delle Forze Armate, soprattutto

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i vertici, erano preoccupati della rot- all’organizzazione dei pasti, a quei tura di un principio che sembrava tempi il servizio di mensa lo fornivano inviolabile. Nei giorni successivi, per i militari con le cucine da campo. darci una mano, entravano in Friuli reparti della Germania Federale, In emergenze del genere è nor- della Nato, reparti canadesi. A fianco male che ci sia anche qualche di- di ogni sindaco mettemmo un uffi- sguido, che si creino tensioni e ciale delle FF.AA. che fungeva da polemiche politiche. All’epoca ci Capo di Stato Maggiore. Così è stato cono state? organizzato tutto il sistema. Abbiamo iniziato subito la ricostru- zione, ma la gente è stata parecchio Quello del Friuli è stato anche il tempo nelle tende e negli alloggi di primo terremoto mediatico, ave- fortuna. Era evidente che i tempi vate il fiato sul collo di stampa, tecnici non c’erano, se si vuole rico- radio e televisioni di tutta l’Italia. struire nello stesso luogo e come pri- È stato un lavoro difficile e impe- ma ci vogliono 10 anni, ieri come gnativo, ma anche una grande sod- oggi. Aggiungiamo che in Friuli a disfazione vedere che i sindaci ri- settembre cominciava a piovere, era spondevano bene. Sono stato accu- quasi inverno. La prima emergenza sato di scaricare sui sindaci una re- era passata. Però ai primi di settembre sponsabilità troppo grossa: era vero, uno sciame sismico ha causato il se- ma sapevo anche che la popolazione condo terremoto del 15. Ma le diffi- conosce chi la guida, è una persona coltà ci sono state sempre. A giugno che hanno eletto, del territorio e in c’erano le elezioni politiche generali. grado di capire i loro problemi meglio E durante ogni campagna elettorale di qualunque esterno per quanto la polemica politica diventa stru- bravo sia. È stata la grande scelta mentale, per guadagnare voti. Il pe- fatta sul momento. Poi c’è stata l’azio- ricolo che vedevo era che la polemica ne per l’emergenza, dalle tendopoli nazionale potesse coinvolgere il Friuli, Sopra, la campana di Venzone

Le nostre riflessioni sul sisma

di Leonardo Corbo, Prefetto, già Direttore generale Quasi 40mila sfollati hanno passato quell’inverno sulla costa della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi Adriatica, per poi rientrare tutti, entro il 31 marzo 1980, in villaggi prefabbricati costruiti nei rispettivi paesi. ra il 7 maggio del 1976, all’epoca ero Comandante dei La ricostruzione totale è durata 10 anni. Finito il mandato di EVigili del Fuoco di Lucca quando, intorno alle 12, sono Zamberletti, nell’aprile 1977, il governo regionale del Friuli arrivato con 90 Vigili del Fuoco della Toscana a Gemona, il Venezia Giulia, grazie a un’attenta ed efficiente gestione luogo più colpito dal terremoto del Friuli Venezia Giulia e delle risorse, nell’arco di quei dieci anni ha potuto ricostruire dov’era installato il primo campobase dei soccorritori intere località. Ancora oggi il modo in cui è stato gestito provenienti da altre regioni d’Italia. Da qui, dopo una il post-terremoto viene ricordato come un alto esempio settimana, sono stato chiamato a far parte dello staff del di efficienza e serietà. Commissario speciale Giuseppe Zamberletti, staff che ha Nel 1994 sono stato nominato Prefetto – Direttore Generale lavorato all’emergenza e al post terremoto fino all'aprile della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi, ora 1977. Dall’impatto con la drammatica realtà di quel Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico terremoto, noi soccorritori ci siamo posti una serie di riflessioni, tecniche e umane, sulla tutela da calamità naturali o dolose nell’ambiente in cui si vive. Presi alla gola dai problemi del soccorso per le vittime friulane, come operatori dell’emergenza siamo stati tra i primi a chiederci se fosse possibile organizzare meglio gli interventi a disastro ormai avvenuto, ma anche evitare, in qualche modo, conseguenze tanto gravi dopo una catastrofe. Quel terremoto, devastante, ha comunque dato un impulso importante alla formazione della Protezione Civile.

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perché ogni partito puntava il dito guenza negative e polemiche, avevo su qualcosa che non funzionava. chiesto a tutti i segretari nazionali Aldo Moro tutte le mattine mi tele- dei partiti di designare un loro rap- fonava per informarsi su come an- presentante parlamentare friulano. dassero le cose, soprattutto si preoc- Era il Comitato Politico Operativo, cupava della salute della gente. Un oggi non c’è più. Ogni partito, da giorno mi disse di aver letto di un Berlinguer ad Almirante, aveva de- caso di tifo in una tendopoli. Gli signato un rappresentante parla- risposi che era già stato isolato, di mentare e tutti assistevano il Com- non preoccuparsi. Non ho mai di- missario. Questo Comitato è stato menticato la sua frase: “Zamberletti, la mia forza, perché ha evitato che stai attento. Perché un caso di tifo in in campagna elettorale, dove si spre- campagna elettorale sui giornali di- cano le accuse false, ci fosse una venta un’epidemia di colera”. Mi speculazione sulla gestione del- metteva in guardia sulle tensioni che l’emergenza in Friuli. Infatti non c’è nascono prima delle elezioni. stata alcuna strumentalizzazione da parte di nessun partito, né sulla Nel ’76 non c’erano nemmeno i por- stampa, pur in una campagna elet- tavoce per le informazioni alla stam- torale durissima. pa. Come filtravano le notizie? Il Messaggero Veneto era diventato A settembre la situazione migliorò? la centrale delle informazioni per Il 13 settembre, ero ancora Sottose- tutte le testate nazionali e interna- gretario ma non più Commissario, zionali. Per evitare, anche lì, una tornavo in Friuli con Giulio Andreotti, dispersione dell’informazione e che nuovo presidente del Consiglio. circolassero notizie false, la testata La situazione era difficile: pioveva era diventata una sorta di ufficio da giorni, c’erano scosse frequenti. stampa e portavoce di tutti i colleghi. Andreotti girava per le tendopoli Nel frattempo, per evitare conse- dei vari paesi accolto, direi, con

e della Difesa Civile, incarico lasciato volontariamente nel 1999. Fin dal mio primo mandato, ho cercato di far modificare la struttura di Protezione Civile imperniata su due Dipartimenti, uno presso il Ministero dell’Interno e uno presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. A questo proposito, ritengo sia un obbligo morale ricordare la dichiarazione, proprio sulla Protezione Civile, del Presidente presso la Presidenza del Consiglio, come un Ministero di della Repubblica Francesco Cossiga il 14 novembre 1991, spesa, finalizzando invece la sua azione verso l’efficienza durante l’inaugurazione della nuova sede della Scuola del soccorso e della prevenzione. Oggi, più che mai, Superiore dell’Amministrazione dell’Interno a Roma. si sente la necessità di attribuire con chiarezza le "Ritengo che l’Amministrazione dell’Interno debba, responsabilità istituzionali proprie delle Amministrazioni e non a caso, vedere accresciuti i suoi compiti e abbia un suo degli Enti che partecipano in tutte le fasi di questa attività. ruolo, un suo dovere anche nell’ambito della riforma delle Delle quattro funzioni principali della Protezione Civile, che Istituzioni. Io credo che essa abbia una grande funzione, sono previsione, prevenzione, soccorso e avviamento di ma questo fenomeno di espropriazione al quale abbiamo ricostruzione, la capacità di previsione del rischio costituisce assistito si deve ricomporre. Dico una cosa che è ignota il momento più qualificante e va potenziata con le strutture a nessuno: aver duplicato i servizi di Protezione Civile esistenti da valorizzare e con mezzi da mettere è una sciocchezza”. a disposizione. L’efficacia e tempestività del soccorso va Mi limito a segnalare la contrapposizione paralizzante organizzata con ogni mezzo istituzionale e volontaristico e confusionaria dei due Dipartimenti chiamati a svolgere disponibile, da creare o da riqualificare. La prevenzione, più o meno la stessa attività. Ho sempre ritenuto che insieme alla ricostruzione, vanno invece riviste, bisogna smettere di rappresentare e intendere il servizio attribuendole a Ministeri di gestione ordinaria, di Protezione Civile, cioé il Dipartimento di Protezione Civile riorganizzati nello spirito, nell’efficacia e nella modernità.

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molta tensione. Ricordo un episodio per i poteri eccezionali al Commis- stica, di requisire tutte le seconde che, nel dramma, è stato divertente. sario, che io stavolta avevo chiesto case da Bibbione e Iesolo fino a Una donna si era affacciata da una perché non si doveva solo coordinare Grado, poiché nessun proprietario tenda, aveva visto Andreotti e, an- le forze d’intervento ma anche pren- si era presentato a dare le chiavi dandogli incontro, si era tolta uno dere decisioni estreme. Due giorni spontaneamente. Il battaglione co- zoccolo dai piedi e glielo aveva dopo la nomina, ecco l’altra grande razzato di Carabinieri a Gorizia ve- tirato, colpendolo in fronte. Un colpo scossa, ma avevo il vantaggio di niva impegnato per le requisizioni. talmente forte e rumoroso che ho avere tutta la mia squadra a Udine. Una decisione impopolare, lo am- pensato: “ecco, me l’ha ammazza- metto. Si buttava giù la porta, si to...”. Invece no, anzi. Andreotti pri- Lei ha parlato di decisioni estreme cambiavano le chiavi, l’ufficio tecnico ma si è tolto col fazzoletto il fango da prendere, quali sono state? stilava il verbale di consistenza in che gli colava sulla faccia. Poi, sul- In estate avevamo affrontato il pro- caso di danneggiamento e si con- l’elicottero mi ha detto: “Tu adesso blema di dove mettere le masserizie segnava alla famiglia. La mia idea non vieni a Roma con me. Ti fermi delle persone che non poteva por- è stata quella di mettere negli al- qui, io chiedo ai partiti di rinominarti tarsele nelle tende. Le Ferrovie dello berghi gli anziani non autosufficienti Commissario perché la gente non Stato hanno collaborato prontamen- o soli e di tenere insieme le famiglie può essere lasciata tutto l’inverno te, mettendomi a disposizione mi- nelle case. E anche di tenere uniti i così”. Nonostante i soccorsi tempe- gliaia di vagoni del treno, dislocati paesi in modo che, ad esempio, la stivi, neanche la Regione aveva nei vari paesi. È stata una decisione classe scolastica di Gemona rima- fatto in tempo a realizzare un pro- che ho potuto prendere avendo i nesse a Lignano tutta insieme per gramma di circa 20mila alloggi, in poteri per farlo. La gente però doveva non perdere l’anno scolastico. È 2 mesi era impossibile. I partiti die- andare via. Decidemmo di portarla stato ovviamente complicato. Ma dero l’ok per la seconda nomina e sulla costa e, finita la stagione turi- alcuni, come l’agricoltore che aveva

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le vacche, dovevano restare sul posto, come i dipendenti comunali, il personale degli uffici tecnici, etc. Non si potevano tenere nelle tende, ci volevano le roulotte, dove si può vivere anche d’inverno. Ma non po- tevo comprare 20mila roulotte, in quel momento c’era una crisi finan- ziaria e il ministro del Tesoro Rinaldo Ossola mi diceva sempre di non far mancare niente a nessuno ma di stare attento perché le risorse erano scarse. Da qui la decisione di re- quisire le roulotte agli italiani. Ho fatto un’ordinanza a tutti i prefetti di individuare in ogni provincia quelle destinate al turismo, con l’im- pegno che le avremmo restituite il 31 marzo quando, prevedendo che sarebbe finita la fase critica, gli sfollati sarebbero tornati a casa. En- rico Berlinguer, spesso in Friuli, pen- sando che difficilmente ce l’avrei fatta per il 31 marzo, mi è venuto incontro: “Ti diamo come termine ultimo il 30 aprile”. Le roulotte ve- tamente preparati. Arrivavano con perché ho messo sullo stesso piano nivano requisite e portate su, il 30 le scarpe da tennis, bisognava farli i sindaci del nord e del sud Italia. aprile sul campo di aviazione a mangiare, non erano vestiti per Per me i sindaci sono bravi oppure Campoformido, erano raccolte tutte stare sotto la pioggia, si ammala- no ma dappertutto, al sud magari e i proprietari sono venuti a ripren- vano e bisognava ricoverarli. Da lì mancava una struttura tecnica suf- derle. I tecnici hanno controllato abbiamo capito che il volontariato ficientemente valida. Noi avevamo eventuali danni, ma per tutti le rou- o viene formato, organizzato e ha creato gli uffici speciali anche per lotte erano meglio di quando erano le sue strutture, oppure è meglio avere tecnici come gli ingegneri, state consegnate. Le famiglie che non averlo. Io ho dovuto firmare un solo geometra per 3 comuni avevano vissuto lì, per ringrazia- centinaia di fogli di via. Mentre al- non poteva fare tutto. Però devo mento avevano lasciato anche un cuni gruppi di volontari, al contrario, dire che il risultato è stato buono, mazzo di fiori. È stato bello e com- si sono resi molto utili. Tra questi, fino alla fase del reinsediamento movente. Da quel momento gli sfol- persone specializzate che hanno della popolazione. abbiamo portato lati hanno fatto ritorno a casa. classificato le pietre dei monumenti. i sindaci in Friuli con dei voli char- Ma per il soccorso è stato diverso. ter per mostrare come avevano Era nata la Protezione Civile. lavorato, sono rimasti in contatto La Protezione Civile è un’orchestra, Da quell’esperienza è nato il Mo- e la ricostruzione anche in Irpinia dove c’è il primo violino ma anche dello Friuli, la competenza affi- è avvenuta con gli stessi tempi quello che suona il tamburo. Biso- data alle Regioni. Perché non è del Friuli. Adesso è un po’ cam- gna farla funzionare tutta insieme. stato esportato altrove, visto che biato perché c’è sempre qualcuno È la storia di una vicenda bellissima funziona? che vuole inventarsi cose nuove, ma anche terribile. E di tante diffi- Ha funzionato in Irpinia nell’emer- che non sempre funzionano. E poi coltà, a cominciare dal numero genza. Poi, nella fase successiva, il c’è il ricambio generazionale e esatto dei morti, difficile perché si modello della ricostruzione affidata ai chi arriva, per forza di cose, ha trovavano man mano, a volte lo sindaci non è andato bene come nel meno esperienza. Molti dicono stesso decesso era segnato due vol- Friuli, lo ha fatto solo parzialmente. che la politica è sempre più lontana te, nel paese e in ospedale. Un dalla gente, un po’ è vero. altro grosso problema che abbiamo È dipeso dai sindaci o dalla poli- La politica in Italia non sa affron- avuto è stato quello della gestione tica nazionale? tare gli oppositori, basta un gruppo del volontariato. C’era, ma non po- È dipeso un po’ dalla politica na- di antagonisti e si blocca tutto. tevamo utilizzarlo perché i volontari zionale. Io in Irpinia ho portato lo Invece bisognerebbe confrontarsi, non erano organizzati né adegua- stesso modello, mi hanno criticato seriamente. Le cose vanno fatte.

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ANNIVERSARI

Così è risorta dalle ceneri Venti anni fa un immenso rogo distrusse il teatro simbolo della città di Venezia

di Michele Barca cato a quello che era successo. ORE 20.59, SCATTA L'ALLARME Per alcuni la distruzione della Fe- Sono le 20.59 quando una Volante nice rappresentava il funereo pre- della Polizia, transitando per caso sagio di una città che non è più in dalle parti del Teatro, vede del a notte del 29 gennaio grado di salvaguardarsi e che len- fumo uscirne, sente i crepitii del 1996 un disastroso rogo tamente si sta autodistruggendo. fuoco e avvisa immediatamente distrugge a Venezia il Per altri era il simbolo della nuova la sala operativa del 113. Nel frat- teatro La Fenice. Uno rinascita. Il dopo Fenice, con l’ope- tempo arrivano le prime telefonate dei simboli della città, ra di ricostruzione alla Sala Operativa Luno dei teatri più belli, dalla stra- del teatro, rappre- dei Vigili del Fuoco ordinaria acustica e protagonista sentava una finestra di Venezia, sita a Cà da sempre della vita operistica, mondiale per il ri- Foscari. Le prime in- musicale e culturale italiana ed lancio di Venezia, formazioni descrivo- europea. La Fenice, che ha ospitato una città in grado di no la presenza di un le prime delle più note opere risorgere e potersi fumo denso e acre liriche di Rossini, Bellini e Verdi, affermare nel nuovo provenire da Corte è stato ridotto in poche ore in ce- millennio. Ma ciò San Gaetano, un pic- nere. Una notte terribile il cui ri- che probabilmente colo campiello che cordo è ancora vivo nella memoria sfuggì a molti è che si affaccia sul Teatro dei veneziani. Il dibattito che si quella notte Venezia La Fenice. Alle 21.03 scatenò nei giorni seguenti al rogo corse il suo più ter- la prima partenza di coinvolse le forze politiche, storici ribile pericolo trenta anni dopo Venezia è sul posto. Il Capo Squa- e grandi firme del giornalismo. l’alluvione del 1966. In quei giorni dra si rende subito conto della Tutti espressero le loro opinioni, fu la potenza della natura, ele- gravità della situazione chiedendo rilasciarono dichiarazioni, parte- mento incontrollabile da parte l’invio di ulteriore personale. Le ciparono ad accesi dibattiti su cosa dell’uomo, che mise in apprensione finestre del ridotto del loggione non funzionò quella notte e su i cittadini. La sera del 29 gennaio sono aperte, non ci sono i tipici cosa bisogna fare per evitare ul- 1996, fu la stupidità dell’uomo e balconi veneziani, rimossi per la teriori disastri del genere. una serie di circostanze a far si manutenzione, solamente dei fogli Altri cercarono di dare un signifi- che il disastro si materializzasse. di nylon sono messi a protezione.

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A sinistra, La Fenice UN INTERVENTO COMPLESSO ricostruita. L’incendio di un teatro è abba- A destra, stanza difficile da affrontare, per l’intervento dei Vigili la sua struttura, se l’incendio rag- del Fuoco. giunge il tetto non c’è più nulla Sotto e in basso, da fare. Alle 21.18 le fiamme fo- le fiamme rano il soffitto delle sale e fuorie- avvolgono il teatro scono dal torrino della scenografia, che si trova nel sottotetto della Fenice, quindi l’incendio ha rag- giunto l’ultimo piano del teatro e velocemente inizia ad aggredire il tetto. Fuoriuscendo dal torrino della scenografia, le fiamme portano nel cielo lapilli e cenere, e dall'alto Venezia si colora di un rosso spettrale. Alle 21.25 viene fatto un ul- teriore tentativo per cer- care di salvare il teatro. Una squadra entra dal lato portineria, che co- munica direttamente con il palco del teatro. Ma una volta all’interno il fuoco ha già distrutto una Questo, a causa dell’elevata tem- di guardia, il perito Muneretto, buona parte dei palchi. Non c’e' peratura, si rompe e fuoriescono viene informato sulla situazione. più niente da fare. A quel punto, le prime fiamme. In pochi minuti Decide di raggiungere subito Ve- non resta che cercare di recuperare arriva la seconda squadra, le fiam- nezia avvisando la Sala Operative tutte le bombole GPL, utilizzate me si stanno propagando veloce- di Mestre di mettere in allarme i per i lavori di restauro, nelle di- mente hanno già coinvolto tutto il comandi di Treviso e Padova per verse zone della Fenice. Alla fine primo piano. Mentre la prima inviare personale in supporto a di questa operazione il Coman- squadra stende le tubazioni sul quello già operante. Ma oltre al dante impartisce l'ordine che nes- lato sinistro del teatro, la seconda personale in servizio suno entri nel teatro squadra inizia a operare sul lato sono molti i Vigili e che le squadre si destro. Le fiamme fuoriescono dai del Fuoco del Co- posizionino tutte at- balconi e lambiscono gli edifici mando di Venezia, torno alla Fenice, sia vicini, le calli in quella zona sono fuori servizio, che nelle strette calli sia molto strette, si cerca di circoscri- volontariamente de- sui tetti degli edifici vere l’incendio impedendo che cidono di rientrare e vicini. Ormai l’obiet- questo si propaghi anche agli edi- si presentano alla tivo è quello di evi- fici adiacenti. Nel frattempo il co- sede di Cà Foscari. tare che l’incendio mandante Alfio Pini assieme al Le squadre non po- si propaghi agli edi- Capo Squadra della prima par- tendo entrare nel fici circostanti, quin- tenza, Dario Visinoni, riescono a teatro dal foyer ten- di di salvare Vene- entrare nel teatro dal portone prin- tano di fermare l’in- zia. Un ulteriore pro- cipale. Salgono rapidamente le cendio dalle Sale Apollinee che si blema è stato dell’acqua. In quel scale che portano dal foyer verso affacciano in Campo San Fantin, periodo il comune di Venezia ave- le Sale Apollinee. Si accorgono ma le finestre sono chiuse da grossi va deciso, con la chiusura del tea- che oramai il fumo ha completa- balconi alti un paio di metri. Nel tro, di provvedere all’escavo dei mente invaso il piano e le fiamme tempo impiegato per aprirli, le rii attorno all’insula della Fenice, corrono velocemente attraverso le fiamme riescono a propagarsi e che si trova nel cuore del centro mura e il soffitto. una volta aperti i balconi le sale storico. I quattro canali che la cir- Alle 21.10 parte anche una squadra sono completamente invase dal condano sono chiusi. A causa di dalla sede di Mestre. L’ufficiale fuoco. È impossibile fermarle. questo le autopompe lagunari non

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ANNIVERSARI

A sinistra e in basso, i Vigili del Fuoco spengono il rogo e controllano l’edificio. A destra, il tetto della Fenice crollato sulle rovine fumanti

possono posizionarsi nella parte ché bisogna predisporre il mate- sibile conoscere infatti eventuali posteriore del Teatro. Alle 21.30 riale da usare per proseguire le conseguenze. Le squadre arroccate per risolvere questo problema si operazioni di spegnimento e ora- sui tetti degli edifici che circondano decide di far intervenire la moto- mai non si può più perdere tem- il teatro la Fenice sono informate pompa della Marittima. Il mezzo po.La lunghezza delle tubazioni, che di li a poco l’elicottero passerà viene fatto attraccare nell’approdo l’altezza degli edifici, creano ul- sopra le loro teste rovesciando più vicino, Santa Maria Del Giglio, teriori problemi con la pressione centinaia di litri d’acqua. All’eli- che comunque dista centinaia di delle tubazioni in alcuni casi in- cottero viene agganciata un’ap- metri dal luogo dell’intervento. sufficienti. parecchiatura che di solito è usata Per realizzare la rete di tubazioni per lo spegnimento degli incendi ci vogliono molti minuti. DIECI ORE PER SPEGNERE IL ROGO boschivi, un serbatoio di mille litri, I tizzoni infuocati iniziano a volare Alle 22.13 crolla il tetto della sce- tentare di usarla sull’incendio di sopra i tetti di Venezia anche a nografia. E circa tre quarti d'ora un edificio in pieno centro urbano causa del forte vento. È un nuovo dopo, alle 22.55, crolla anche il è una sfida dalle molte incognite. problema, il timore è che questi tetto della platea. Psicologicamente Non solo. Volare di notte sopra i tizzoni possano in qualche modo è un intervento difficile, la veloce tetti di una città già è difficile di innescare l’incendio sui tetti della propagazione delle fiamme crea giorno, di notte è ancora peggio, citta. Alle squadre viene dato l’or- uno stato d’impotenza e agitazione, mancano punti di riferimento: i dine di raggiungere i tetti degli vedere l’incendio progredire molto tetti non sono tutti alla stessa al- edifici adiacenti al teatro, dai quali rapidamente e non dare il tempo tezza, ci sono le antenne, i camini. si cerca di controllare che l’incen- di posizionare una squadra in un L’intento è quello di scaricare l’ac- dio non si propaghi. La cosa non punto da dover rapidamente spo- qua all’interno del teatro, per 122 è facile, Venezia ha una struttura starla o posizionare una nuova volte l’elicottero farà la spola dal- architettonica molto particolare, squadra per poterlo contenere.Alle l’adiacente Bacino di San Marco non è detto che da un determinato 23.05 per la prima volta viene uti- al teatro, sganciando ogni tre mi- edificio si possa raggiungere il lizzato un elicottero per spegnare nuti mille litri d’acqua. Il suo con- tetto. Bisogna accertarsi che l’edi- un incendio di un edificio. Il suo tributo sarà determinante anche ficio sia quello giusto, anche per- utilizzo è un’incognita, non è pos- per bagnare i tetti degli edifici

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Cinema Statuto di Torino la tragedia più grande

he fosse una data maledetta, quel 13 febbraio 1983, lo si era capito Cdalla mattina, quando a Champoluc, in Val d’Aosta, tre cabinovie erano precipitate uccidendo undici persone. Era una giornata fredda, quella domenica a Torino. Alle 18 al cinema Statuto di via Cibrario c’erano molte persone, soprattutto ragazzi, ma anche famiglie e coppie. Tutti lì per stare al caldo e divertirsi, nessuno pensava a una fine orribile, soprattutto assurda. Si proiettava il film comico "La capra” con Gérard Depardieu. All’improvviso, una fiamma provocata da un corto circuito incendiava una tenda, che cadeva sulle poltrone delle ultime file infuocandole e chiudendo quasi del tutto un’importante via di fuga che comunque qualcuno riusciva a superare. In un attimo, l’inferno. I testimoni ricordano ancora le grida di aiuto provenire dall’interno dello Statuto. Gli spettatori, terrorizzati, si erano lanciati subito verso le uscite di sicurezza trovandole pero' tutte fatalmente chiuse, tranne una. Non vennero accese le luci di emergenza dopo che l’illuminazione era saltata, né venne interrotta la proiezione del film, nel tentativo di contenere il panico. Così molti spettatori si accorsero dell’incendio solo quando il fumo, ormai pieno di esalazioni tossiche, aveva reso l'aria irrespirabile. Qualcuno tentò la fuga verso l’atrio, nessuno riuscì a raggiungerlo. Tra galleria e platea, morirono 64 persone (31 uomini, 31 donne, una bambina e un bambino), il più grande aveva 55 anni, il più piccolo 7. Due ventenni vennero trovati abbracciati: stavano per sposarsi, i familiari li vestirono da sposi per il funerale. Molti vennero trovati ancora seduti in poltrona, altri in bagno, dal quale non riuscirono a scappare, qualcuno vicinissimo all’uscita o nel corridoio. Su tutti, inequivocabilmente, il volto adiacenti evitando la propagazio- annerito dai fumi imbevuti di acido cianidrico. Sul ne. Alle prime luci dell’alba il tea- posto, l'allora sindaco Diego Novelli e il procuratore tro si presenta con un’enorme sca- capo Bruno Caccia. Poi le polemiche, naturalmente tola vuota, la polvere, i calcinacci, l’inchiesta, affidata a Giancarlo Caselli, allora giudice le travi bruciate e l’acqua grigia istruttore. L'inchiesta ha permesso di stabilire tutte che fuoriesce dalla Fenice. Ci sono le responsabilità. Tra i condannati, il proprietario del volute circa dieci ore per avere cinema Statuto Raimondo Capella, morto da qualche ragione delle fiamme, il fumo acre anno e che non ha mai smesso di sentirsi in colpa per e denso nasconde dei focolai che quanto accaduto. I Vigili del Fuoco accorsero subito, bisogna estinguere. ma lo Statuto era già una pira funebre. I corpi, una volta tirati fuori, vennero allineati sul marciapiede, MEDAGLIA D'ARGENTO coperti da teli e poi spostati in un vicino garage per AL VALOR CIVILE il riconoscimento. Al funerale, celebrato il 15 febbraio Per giorni i Vigili del Fuoco ve- in Duomo, anche un commosso presidente della glieranno sulle rovine del teatro. Repubblica Sandro Pertini. Il cinema Statuto da allora Sullo sfondo, la città di Venezia è rimasto chiuso e nel 1996 è stato abbattuto per far rimasta stordita dall’evento e in- posto a un condominio. Dal rogo del cinema Statuto capace di reagire. è cambiata la normativa sulle norme di sicurezza nei Nei giorni a seguire i media danno locali pubblici, fino ad allora esistente ma molto vaga. molto risalto all’operato dei Vigili Si è capito che non basta che materiali come sedie del Fuoco, riconoscendo loro il o tendaggi siano certificati come ignifughi, quelli dello merito di aver salvato Venezia da Statuto lo erano, perché il pericolo è dato dai fumi un disastro che poteva avere pro- tossici oltre che dalle fiamme. Come le uscite porzioni bibliche. di sicurezza che, a norma, vanno tenute libere e in Con Decreto del Presidente della grado di aprirsi, insieme alle maniglie antipanico, che Repubblica, il 16 maggio 1996 fu esistevano già sulla carta e solo oggi, come i rilevatori conferita la Medaglia d’argento antincendio e le messe in sicurezza, sono una realtà. al Merito Civile.

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PREVENZIONE La sicurezza nei luoghi di spettacolo

Dal cinema Statuto all’incendio della Fenice, ecco 18 giugno 1931, n. 773, “Appro- come si è evoluta la legislazione. vazione del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza”, artt.141, di Enrico Marchionne 141 bis e 142. In seguito, è stato emanato l'Allegato al DM 22-2- 1996 n. 261 “Regolamento recante l 7 dicembre 2011 è entrato in In particolare, il DPR 151 calcola norme sui servizi di vigilanza an- vigore il nuovo Regolamento nella categoria B i locali fino a tincendio da parte dei Vigili del Idi Prevenzione Incendi, DPR 1 200 persone e nella categoria C Fuoco sui luoghi di spettacolo e agosto 2011 n. 151, emanato per quelli con oltre 200 utenti. trattenimento”. Con i necessari la semplificazione burocratica. La Nel secondo caso, l'attività è con- aggiornamenti, il servizio di vigi- norma contiene la novità della siderata ad alto rischio e quindi lanza continua a essere svolto nei SCIA (Segnalazione Certificata di sussiste l'obbligo del rilascio del locali di spettacolo pubblico. Inizio Attività), con la quale il ti- Certificato di Prevenzione Incendi È chiaro che questo servizio non tolare di un’attività, con il supporto da parte del Comando Provinciale va a sostituire misure di sicurezza di professionisti, può dichiararne dei Vigili del Fuoco. previste dalla normativa ma si ag- la conformità alle normative vigenti giunge, come ulteriore prevenzio- senza attendere che i Vigili del UN PO’ DI STORIA ne, alle altre precauzioni previste. Fuoco diano l'autorizzazione al- L'immagine romantica del Pom- Il problema della sicurezza, in Italia l'esercizio. piere ottocentesco che dietro le ma non solo, particolarmente nei All'interno del DPR 151 i locali di quinte del teatro vigila sulla sicu- teatri, si è posto da sempre perché pubblico spettacolo sono inclusi al rezza degli spettatori, pronto a questi ultimi sono in gran parte di punto 65 dell'Allegato I “Locali di contrastare sul nascere un incen- origini antiche, risalenti al 1600 e spettacolo e di trattenimento in ge- dio, rappresenta una prima mo- 1700, realizzati con criteri archi- nere, impianti e centri sportivi, pa- derna misura di prevenzione ap- tettonici e con strutture e materiali lestre sia a carattere pubblico che plicata a un locale di pubblico di decorazione e arredo del periodo. privato, con capienza superiore a spettacolo. Da allora, fino ai nostri La resistenza al fuoco di questi 100 persone, ovvero di superficie giorni, questa popolare figura è luoghi, le vie di fuga, la combusti- lorda in pianta al chiuso superiore a stata celebrata con commedie, bilità dei materiali e gli altri temi 200 metri quadrati. Sono escluse le film, canzoni interpretate da per- della sicurezza delle persone non manifestazioni temporanee, di qual- sonaggi famosi: i più grandi d’età, costituivano a quei tempi argo- siasi genere, che si effettuano in come me, ricordano il film I Pom- menti particolarmente sensibili, locali o luoghi aperti al pubblico”. pieri di Viggiù con Totò o la can- non avendo a sostegno le tecnolo- Il nuovo parametro di 200 mq di zone Marianna col pompiere. gie e le sperimentazioni di oggi. I superficie lorda viene introdotto La Vigilanza nei locali di pubblico materiali usati una volta, come la per la prima volta, non era presente spettacolo è prevista dal Testo carta pressata per gli stucchi, le nel precedente dispositivo norma- Unico delle Leggi di Pubblica Si- stoffe delle poltrone e delle pareti, tivo di cui al DM 16 febbraio 1982. curezza (TULPS), Regio Decreto le lane o i legni, erano particolar-

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mente combustibili e producevano punto da risultare imprecisa e a giudizio della Commissione Pro- fumi tossici in abbondanza. vaga in parti importanti. vinciale di Vigilanza di cui all'art. Come è successo, ad esempio, nei In particolare, è noto che le per- 80 del TULPS”, nei termini e con disastrosi incendi della Fenice di sone coinvolte negli incendi degli le modalità stabilite dallo stesso Venezia del 1836 e del 1996, del ambienti al chiuso muoiono prin- ente che, però, non è in possesso Teatro Regio di Torino del 1936, cipalmente (65%) per l'azione dei delle conoscenze e degli strumenti del Petruzzelli di Bari del 1991, del fumi e dei gas prodotti. Le persone necessari per giudicare. Teatro Comunale di Treviso del trovate bruciate, in genere, sono La resistenza al fuoco delle strut- 1868, del Teatro di Siena del 1742, già morte in precedenza per asfis- ture, muri e solai, è indicata in di quello di Cremona del 1824, per sia e avvelenamento: asfissiate maniera generica come “taglia- non parlare di quelli accaduti al- per aver respirato fumi con un fuoco” così come quella degli in- l'estero tra i quali il più tragico, tasso di ossigeno inferiore al 21% fissi di chiusura dei magazzini e quello di Chicago all'Iroquois Thea- e avvelenate da ossido di carbonio dei laboratori. E nonostante che, tre del 1903 che causò 600 vittime. o acido cianidrico e altri gas vele- con la Circolare n. 91 del 1961, Nell'era moderna ai teatri si sono nosi, prodotti dalla combustione siano indicate esplicitamente le aggiunte, in particolare, le disco- dei materiali che compongono i classi di resistenza al fuoco delle teche e le sale cinematografiche, tendaggi, le moquettes, i rivesti- strutture in 30, 60, 90, 120 minuti che hanno contribuito ad ampliare menti in stoffa delle pareti, le rifi- e le protezioni da applicare. il numero dei locali di pubblico niture e imbottiture delle sedute Le porte delle uscite di sicurezza spettacolo e i problemi per la si- posizionate nelle sale. I materiali non hanno l'obbligo dei maniglioni curezza delle persone. ignifughi, pur riconosciuti nella antipanico, ma sono indicate come Molti sono stati gli incendi di di- loro utilità, sono autorizzati all'im- “apribili” e non comportano l'ob- scoteche all'estero con numerose piego senza essere corredati di bligo di essere sempre fruibili. vittime, come quello a Bucarest notizie e limitazioni sulla tossicità Al cinema Statuto, 5 uscite su 6 del 2015 (30 vittime) o quello in dei fumi prodotti. erano chiuse a chiave, senza in- Brasile del 2013 (100 vittime). In Secondo la Circolare n. 16 “l’igni- frangere la normativa vigente. Italia il più grave si è verificato il fugazione dei materiali scenogra- 13 febbraio 1983 a Torino, con il fici esistenti deve essere effettuata 1 - Continua rogo del cinema Statuto che ha fatto 64 vittime. È da questa data e dalle analisi di quel disastro che è iniziato il lungo cammino di revisione e approfon- dimento di tutta la normativa di prevenzione incendi sui locali di pubblico spettacolo in Italia.

LA NORMATIVA ITALIANA La norma in vigore al momento della tragedia di Torino era la Cir- colare n. 16 del Ministero dell'In- terno del 15 febbraio 1951 “Norme di sicurezza per la costruzione, l'esercizio e la vigilanza dei teatri, cinematografi e altri” e successivi aggiornamenti di cui alle Circolari n. 12 e 28 del 1963, n. 84 del 1964 e n. 79 del 1971. La direttiva interessa i locali di nuova costruzione, mentre quelli esistenti si devono adeguare alle nuove leggi entro sei mesi. La legge, definitivamente abrogata nel 1996 a eccezione della parte dedicata ai servizi igienici, pur trattando i vari settori della sicu- rezza non è del tutto chiara, al

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SPETTACOLI In prima fila sul set Star nazionali e internazionali si sono cimentate in film che hanno avuto per soggetto i pompieri, eroi nella realtà e anche nel mondo di celluloide

a cura di Giusy Federici malgrado. Se al lavoro dei Vigili campo. È anche vero che il soggetto del Fuoco sono stati dedicati in è maggiormente presente nei film tutto il mondo film e serie televisive, stranieri, americani in testa ma un motivo ci sarà. In tutti, che si non solo, alcuni entrati di diritto a persona che ci salva è tratti di commedia, dramma o do- nella storia del cinema. E nel cuore il nostro amico della por- cumentario, c’è sempre rispetto e di chi li guarda. E anche nei sorrisi ta accanto che ci fa sen- simpatia per la figura e il lavoro di e negli attestati di simpatia: pen- tire protetti, rassicurati. questi uomini e donne, le loro av- siamo, ad esempio, al coro dei É uno di famiglia con la venture che finiscono per coincidere pompieri del film "Altrimenti ci Ldivisa, il poliziotto, il carabiniere, con le nostre. In Italia i film dedicati arrabbiamo" del 1974, con due il volontario della Croce Rossa. ai Vigili del Fuoco non sono tanti, grandi Bud Spencer e Terence Hill. Il soccorritore piace, nella realtà e ma questo non vuol dire che i pro- Da Bud e Terence è facile passare nella finzione, letteraria come ci- tagonisti non siano amati. Basti ai bambini. Per i quali, alla do- nematografica, fa audience. E il solo pensare a tutti i documentari manda “che vuoi fare da grande?”, pompiere, capace di domare fuoco proiettati nei cinema di una volta, la risposta è in maggioranza: “il e acqua, non fa eccezione. Di solito prima di ogni pellicola, quelli della pompiere!”. Non è quindi un caso così schivi nella vita di tutti i giorni, Settimana Incom dedicati ora a se molti cartoni animati di ieri e di che considerano quasi routine tu- un’intervista a un Comandante dei oggi hanno come protagonista as- telare le vite altrui, al cinema come pompieri, ora alla loro preparazione soluto un Vigile del Fuoco. Perché nelle fiction diventano eroi loro ginnica, ora a un intervento sul alla fine, che lo vogliamo ammettere

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A destra e in senso orario, fotogrammi di film dedicati ai pompieri: Squadra 49, I pompieri 2- Missione Eroica, Charlot Pompiere, Chicago Fire, I pompieri di Viggiù

o no, a tutti e a ogni età piace l’idea di poter essere salvati. che li rappresenta, 120 CINEMA ITALIANO AGLI INIZI FU IL MUTO anni fa. Pochi i film italiani dedicati ai vigili E pensare che il cinematografo do- É infatti nel 1896 che i Lu- del fuoco ma divertenti e poetici, veva essere un’invenzione senza mière costruiscono uno dei primi tanto che ce li ricordiamo tutti e li futuro, secondo i detrattori del- esempi di film dedicato, 4 bande citiamo come se in quelle pellicole l’epoca. Invece, i fratelli francesi di 17 metri l’una trasmesse in se- ci fossimo stati anche noi, attori e Auguste e Louis Lumière hanno quenza, senza intervalli quando fu spettatori allo stesso tempo. Sicu- rivoluzionato l’immagine e il modo possibile, per raccontare proprio ramente ci sono i nostri ricordi per di guardarla e comunicarla. Feste un intervento dei pompieri: Sortie chi ha qualche anno in più e c’è la popolari, militari, gente che cam- de la pompe, Mise en batterie, At- nostra cultura, profondamente ita- mina per strada, brevi film confe- taque du feu, e Le sauvetage. Un liana, quella dell’autoironia e del- zionati ad hoc ma, soprattutto, ri- breve filmato che però farà scuola, l’apparente svogliatezza che, ap- prese della vita di tutti i giorni, visto che sarà modello per il cinema pena serve, diventa un servizio della gente che lavora, dalla fab- inglese dei primi del Novecento e agli altri e puro altruismo e, mal- brica ai campi. E i pompieri, in in particolare per "Vita di un pom- grado noi stessi, diventa persino quello che forse è il primo filmato piere americano" di Edwin Porter. eroismo.

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SPETTACOLI

I POMPIERI DI VIGGIÙ Sopra e nella pagina accanto: locandine spettacoli dei grandi attori, mon- I Pompieri di Viggiù è una diver- e momenti del film I Pompieri di Viggiù tandoli poi come fosse un unico tente commedia musicale, il primo film. Così, a Roma veniva ripresa film italiano dedicato ai Vigili del Wanda Osiris che canta Sentimen- Fuoco e legato al mondo della ri- tal, a Torino Totò, poi Dapporto vista. Ma quando uscì, nel 1949, i canta il motivetto di Armando Fra- che parodiava Maurice Chevalier, commenti non furono tutti lusin- gna, testo di Alberto Larici e Nino Petronio e monsieur Verdoux, o ghieri, nonostante il cast all’epoca Rastelli, lo stesso trio de "I Cadetti Nino Taranto con il suo vigile mo- stellare. Diretto da Mario Mattoli, di Guascogna". In realtà, i pompieri ralista. De Laurentiis faticò anche soggetto e sceneggiatura di Mar- vogliono vedere da vicino e me- nel far distribuire il film, all’inizio cello Marchesi e Steno, fra i prota- scolarsi alle soubrettes, mentre il proiettato solo in due sale di se- gonisti ci sono Carlo Campanini, loro comandante (Campanini) vuole conda visione a Roma. Ma, visto Totò e Silvana Pampanini, poi Mario riportare a casa la figlia Fiamma l’immediato e grande successo, la Castellani, Nino Taranto, Carlo (Pampanini), che lavora in quello Lux dovette distribuirlo in tutto il Dapporto, Ave Ninchi, Isa Barzizza, spettacolo. Totò, oltre al finale tra- Paese. Successo al botteghino, ma Wanda Osiris, Dante Maggio, solo volgente alla “bersagliera”, pro- critiche feroci sui giornali. per citarne alcuni. Nella trama di pone lo sketch del manichino, nel Enzo Biagi, sul Giornale dell’Emilia Viggiù, paese che esiste davvero, negozio di un venditore di stoffe del 24 aprile 1949, scriveva di “una è nel Varesotto e c’era il Distacca- (Castellani) e della moglie di cui è serie di sketches pallidamente fo- mento che oggi si trova a Broni, invaghito e che corteggia (Barzizza). tografati da Mario Mattoli che di- non scoppia mai un incendio e il Il film è la presentazione della mi- mostra, ancora una volta, di non gruppo dei Vigili del Fuoco non gliore rivista dell’epoca, la trama saper adoperare la macchina da può mostrare il proprio valore. è poco più di una scusa. Il produt- presa... Censurate abbondante- In più, sta spopolando la canzone tore della Lux Film Dino De Lau- mente le ballerine. Abbiamo un I pompieri di Viggiù, che i Vigili rentiis lo produsse a sue spese, governo che pensa a tutto”. del Fuoco ritengono offensiva. Così, poiché gli altri dirigenti non cre- Alberto Albertazzi, sulla rivista In- decidono di recarsi a Milano per devano nel progetto. Il regista Mat- termezzo del 5 maggio 1949, rin- interrompere una rivista dove si toli girò l’Italia per riprendere gli carava la dose. “Bisognerebbe co-

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niare una nuova parola per de- finire adeguatamente questo ignobile susseguirsi di quadri di rivista mal fotografati, cuciti in- sieme dalla trama più stupida che si possa immaginare. Ma non ne vale certo la pena. C'è solo da deplorare che nomi illustri, o quasi, del nostro cinema e del nostro va- rietà abbiano apposto la loro firma a questa roba. Pare che la pellicola abbia fatto parecchi soldi. Ne farà ancora, ma ciò non significa che il dola migliore o peggiore. Gli basta I comici, le ballerine e i cantanti pubblico, che ha poi tanto cattivo che la pellicola non prenda luce, sono ripresi allo stato naturale e gusto, ne sia rimasto edificato”. che la gente si muova e faccia mostrano un volto familiare, affet- Solo Ennio Flaiano difende il film. chiasso: si comporta cioè con la tuoso, senza inganni... Il film, di- Su Il Mondo del 30 aprile 1949, stessa discrezione di un esploratore ciamolo pure, ha qualche cosa di commenta: “L’errore dei critici è che fotografa un branco di leoni umano. E proprio in questo sta la di voler considerare I pompieri di nella foresta e per prima cosa ha sua forza. Lo spettacolo che offre Viggiù un film, mentre si tratta di cura di non rivelare la sua presenza. non è mai corruttore, ossia non un documentario che anticipa in Così inteso, I pompieri di Viggiù è spinge al sogno, non esprime quella Italia le gioie della televisione. Del un capolavoro involontario di "re- pornografia sentimentale, rosea dei documentario questa pellicola ha portage" e di osservazione. Si pensa film americani dello stesso genere... infatti tutti i pregi, che non sono alla "Vita degli insetti" del Fabre Qui le ballerine sono vive, bene in mai quelli previsti dal produttore... o ai "Ricordi di viaggio" del Darwin, carne e hanno la tesserina del sin- Del resto il direttore lascia girare alla sincera ingenuità che spesso dacato...”. Il film ha fatto scuola e la macchina senza curarsi di inter- queste opere denunciano e che sono numerose le citazioni a po- venire, di truccare la realtà, facen- non sono il loro pregio minore. steriori. Tra queste, la scena del-

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SPETTACOLI

A sinistra, locandina de I 2 Il brigadiere però ritrova Helga Pompieri con Franco Franchi e (Lisa Halvorsen), una vecchia fiam- Ciccio Ingrassia. Sopra, un ma tedesca che lavora al Luna fotogramma della pellicola Park e lo chiama Chicchio. Il lieto fine, d’obbligo, vede Franco sposare Caramella e Ciccio Helga. E anche bucci, basato tutto sulla co- il lavoro di pompieri termina con micità facciale e gestuale di successo, perché dopo i disastri Franco Franchi, accompa- iniziali i due cugini, involontaria- gnato come sempre dalla sua mente, smascherano una banda di l’incendio in Nuovo Cinema Para- spalla d’autore Ciccio Ingrassia. pescatori di frodo con finte sapo- diso di Giuseppe Tornatore, quando Bruno Corbucci è il fratello minore nette esplosive. Il film, definito il fuoco divampa durante la proie- di Sergio e regista sia di spaghet- anonimo dalla critica dell’epoca, zione proprio della pellicola in que- ti–western che di alcuni musicarelli. in realtà è pieno di citazioni im- stione. O La dottoressa ci sta con il Soprattutto, è noto per aver diretto portanti. La prima parte è girata in colonnello, di Michele Massimo Tomas Milian nei panni del mare- una vera scuola di formazione di Tarantini, film con Nadia Cassini, sciallo Nico Giraldi e, in "Miami Vigili del Fuoco, dove il brio di quando Lino Banfi evoca I pompieri Supercops" del 1985, la coppia Franco la fa da padrone citando le di Viggiù nella scena della visita Bud Spencer e Terence Hill. La comiche dei film muti, ad esempio di leva con Alvaro Vitali. Il film è trama de "I due pompieri" inizia quando lucida le gomme dell’au- citato anche in alcune canzoni ita- in una scuola di addestramento tobotte con la ceretta per gettare liane, da La Rivoluzione di Ascanio dove l’imbranato allievo Franco subito dopo la benzina sul fuoco Celestini a C’era una volta di Edo- causa guai a non finire al suo istrut- che deve spegnere, aumentandolo. ardo Bennato. tore, il brigadiere Ciccio. I due, Indimenticabile la gag del tuffo di cugini, sono innamorati della stessa Franco sul telone di salvataggio e I DUE POMPIERI donna, Caramella (Monica Pardo), l’effetto molla che lo fa tornare al “Se ci fossimo stati noi: Nerone promessa sposa di Franco rimasta punto di partenza, come fosse un non si sarebbe permesso di incen- al paese. Il film intreccia i due ar- cartone animato. diare Roma”, recita la locandina gomenti, i disastri dei pompieri e Nel secondo tempo del film, nella del 1968 de "I due pompieri" , un l’amore, dove Ciccio fa di tutto per caserma del paese di Roccamarina, film farsesco diretto da Bruno Cor- soffiare la fidanzata a Franco. Ciccio tenta di rubare la fidanzata

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Paolo Villaggio, e Richy Tognazzi ne I Pompieri. A sinistra, il manifesto del film.

al cugino. Ma è anche la parte POMPIERI in cui troviamo i momenti più È del 1985 e ambientato a Roma divertenti e non solo della cop- "Pompieri", il film commedia diretto pia comica siciliana. Basti pen- da , un cast che racco- sare a Dante Cleri, il padre sor- glie tra i migliori attori comici del do di Caramella che dirige la periodo e dove compare una Moana banda, Nino Terzo, il capo della Pozzi in piena forma. Protagonista, caserma che parla con la voce la squadra 17 della caserma Sette- afona caratteristica, lo svogliato camini del Corpo Nazionale dei pompiere Lino Banfi con il suo Vigili del Fuoco, un gruppo pa- inconfondibile accento pugliese. sticcione e goffo che, al momento E ulteriori citazioni: dai film muti giusto, riuscirà a tirare fuori il suo come la valigia sui piedi dei col- valore, a far ricredere i capi e per- leghi di Franco, a "Indovina chi sino a ricevere un premio dal loro viene a cena?" di Stanley Kramer comandante per il coraggio mo- Allen quando Ciccio diventa nero strato. Film divertente, in alcuni per colpa della fuliggine oppure momenti anche tenero, ruota in- "Vado, l’ammazzo e torno" di Enzo torno alle vicende umane e pro- G. Castellari che diventa "Vado, testa Al fuoco è cantata da Rocky fessionali del Comandante Pacini sommozzo e torno". E i giochi di Roberts. Franco e Ciccio, criticati (Gigi Sammarchi), del caposquadra parole come “Tra moglie e marito in Italia – erano gli anni della Con- di notte sonnambulo Armando Bi- non mettere il pappafico” o Una testazione – per poi venire rivalutati, gotti (Andrea Roncato), del neo lacrima sul dito”, i riferimenti a hanno avuto un grande successo vedovo e giovane padre Daniele Totò e la superba imitazione di all’estero e questo nonostante i Traversi (Richy Tognazzi), dell’”im- Franco Franchi del suono della si- film fossero in lingua originale, boscato” che è entrato in quella rena mentre spinge l’autobotte. Né perché si basavano sulla mimica caserma per evitare il servizio mi- si salvano popolari canzoni, da Vo- comica. Non solo in Europa o in litare altrove, pensando di non do- lare di Domenico Modugno, di- America, come ci si aspetterebbe, ver lavorare troppo, Alberto Spina ventata Mollare a Vengo anch’io. ma anche nel vicino Oriente, con (), del pompiere No tu no! di Enzo Iannacci. Nella tanto di locandine persino in lingua richiamato in servizio dopo 25 anni colonna sonora del film, la sigla di turca. Nicola Ruoppolo (Lino Banfi) e

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SPETTACOLI

L’ANVVF Al Giffoni Film Festival nche quest’anno la nostra Associazione ha partecipato che si propone, sull’impegno diffuso accanto al Corpo Nazionale A al Giffoni Film Festival per l’intera durata della per promuovere la cultura e la sicurezza fra i giovani. L’esperienza manifestazione, sia come supporto che con la Pompieropoli positiva derivata da questa importante collaborazione, ha aperto e con l’autopompa americana d’epoca esposta dal Comando nuove prospettive per la prossima edizione del Festival Provinciale. Eventi visitati e graditi dai circa 2.000 ragazzi Internazionale del Cinema per Ragazzi, dove l'ANVVF, con la provenienti da varie parti del mondo, ospiti del festival. Nel nostro sezione di Salerno, sarà impegnata a illustrare ai giovani i principi primo incontro all’Auditorium, ho potuto parlare a 900 giovani della “sicurezza e della salvaguardia della propria incolumità in che hanno ascoltato con attenzione, hanno visitato il campo caso di emergenza nei locali di pubblico spettacolo”, oltre che allestito e si sono poi cimentati nel percorso di Pompieropoli, con la collaudata “Pompieropoli”. All’indomani della conclusione ricevendo così il meritato diploma di “Pompiere Junior”. dell’edizione 2015 del Giffoni Film Festival, è arrivata una mail Pompieropoli ha suscitato interesse non solo tra i più piccoli di ringraziamento da parte di Lea Mancino, responsabile ma anche tra gli adulti, tanto che le è stata dedicata un’intera Entertainment Giffoni Experience. "Desidero ringraziare ognuno trasmissione televisiva da un’emittente locale collegata in rete di voi, anche a nome del Direttore Gubitosi e del Presidente nazionale con altre televisioni. Tra gli intervistati, il Comandante Rinaldi – si legge – con grande spirito di collaborazione avete Provinciale VVF di Salerno Emanuele Franculli, il Segretario contribuito alla realizzazione della 45a Edizione del Giffoni Nazionale ANVVF Antonio Grimaldi, in rappresentanza del Experience. Un grande successo dipende sempre e soltanto dalla Presidente nazionale Gianni Andreanelli e il sottoscritto come capacità che i singoli attori hanno nell'interpretare ciascuno la Presidente della sezione provinciale ANVVF di Salerno. La messa propria parte. Voi tutti avete fatto qualcosa in più. E tutti insieme in onda è stata interamente dedicata alla sicurezza, alle attività avete contribuito a rendere ancora più magico l’evento festival, svolte sul territorio dalla nostra Associazione e all’attenzione dei creando un grande team. È per questo che vi rinnovo i più sentiti giovani verso il Corpo Nazionale. I soci hanno preso parte anche ringraziamenti e spero di poter collaborare insieme in futuro”. a un programma radiofonico, dove gli ascoltatori sono stati informati sulle finalità del nostro Sodalizio, sugli scopi divulgativi Enzo Luordo, Presidente provinciale sezione ANVVF di Salerno

Paolo Casalotti (), sembra. Il giovane padre Traversi, delle formalità burocratiche, è co- richiamato per sbaglio perché mai ad esempio, si innamora di Cristina, stretta ad accamparsi con la roulotte stato pompiere. Con loro, alla ri- l’assistente sociale ma pensando di fronte alla caserma e solo con la cerca continua di uno scoop, il fa- erroneamente che la ragazza voglia lingua dei segni riesce a comuni- stidioso giornalista Max Pirovano togliergli l’affido del figlio Tonino, care con lui. Di donne parla sempre (). Le missioni della lo nasconde in caserma, anche con Spina, spacciandosi come irresi- Squadra 17 sono sempre enormi la complicità del caposquadra Bi- stibile dongiovanni. La realtà è di- flop, eppure gli uomini aspettano gotti. Per nascondere il fatto e di- versa, perché l’unica donna che l’occasione di riscatto agli occhi strarre il comandante, Bigotti è frequenta è la filippina Maria, che dei loro superiori, tra voglia di ri- quasi costretto ad accettare un im- lo molla per sposare il connazionale valsa e vita personale. A cominciare portante incontro pugilistico a cui Ramon. Innamoratissimo è Ruop- dal comandante polo, che non Pacini, la cui ca- smette di elogia- serma sarebbe LE MISSIONI DELLA SQUADRA 17 SONO SEMPRE re la moglie con un esempio di i colleghi. Sarà perfezione e UN DISASTRO, EPPURE GLI UOMINI ASPETTANO Bigotti che, in un tempismo se non LA LORO OCCASIONE DI RISCATTO, TRA VOGLIA attacco di son- fosse, proprio, nambulismo, sco- per i disastri DI FARCELA E VITA PERSONALE prirà che la mo- compiuti dalla gliettina tradisce squadra. Disastri amplificati dal Pacini tiene particolarmente per l’amico da molto tempo. Lo stesso giornalista Pirovano, che segue i compiacere i superiori. Casalotti, Ruoppolo viene cacciato dal Corpo pompieri sperando sempre in un invece, non riesce in nessun modo perché porta la squadra 17 a de- improbabile scoop a bordo dello a dimostrare la sua estraneità al molire la casa del comandante Pa- studio mobile di Telecosmo, la pic- mondo dei Vigili del Fuoco, un cini al posto di un’altra. Diventato cola emittente televisiva per cui mondo che però comincia ad ap- cameriere, si accorge di un incendio lavora. Anche le vicende private prezzare e in cui inizia a calarsi nell’hotel dove lavora e allerta gli di questi uomini sono complicate, con gioia. La moglie, credendo di amici. La Squadra 17 arriva sul dove niente sembra essere come aspettare il marito solo il tempo posto per prima, salva i clienti e

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dei valorosi pompieri. Quindi non demorde, nemmeno di fronte agli insuccessi clamorosi del gruppo. Il problema è che il comandante è pazzo o, quantomeno, uno di quelli d’un pezzo che rappresentano la tipica macchietta di ceri graduati americani. Così, quando si tratta In alto a destra, il poster de I Pompieri 2 – MISSIONE EROICA - I POMPIERI 2 di aderire a una missione perico- Missione Eroica. Sopra, foto tratte dal film Missione eroica - I pompieri 2, del losissima come portare un carico 1987, è diretto da Giorgio Capitani, di nitroglicerina in un pozzo in che ha riunito quasi tutto il cast fiamme, non esita a farsi avanti spegne l’incendio, dimostrando fi- principale del "I pompieri" di Neri con la sua squadra di allievi. I cin- nalmente il proprio valore e la stes- Parenti. Al posto di Gigi e Andrea que prendono la missione alla leg- sa cosa fa Ruoppolo, riabilitato. e Richy Tognazzi entrano Teo Teo- gera, pensando si tratti di un’eser- Pacini si ricrede e premia la squa- coli (Pullini) e Luc Merenda (Co- citazione e non credono che nel dra, mentre Casalotti, che ora ama mandante McFarland), mentre ri- camion ci sia davvero la nitrogli- il suo nuovo lavoro, viene rimandato troviamo Ruoppolo (Lino Banfi), cerina. Per sbaglio lo fanno saltare alla sua vita perché ci si accorti Spina (Christian De Sica), Massimo in aria, accusando del fatto un ipo- dell’errore, con suo gran dispiacere. Boldi (Pirovano) e Paolo Villaggio tetico sabotatore. Si rendono allora Pirovano prende il posto di Casalotti (Casalotti). Al centro dell’attenzione conto che la missione è pericolosa perché ha smesso di fare il giorna- e dei disastri, sempre la Squadra e cercano di svignarsela, ma il co- lista diventando pompiere. La Squa- 17, maldestra e pericolosa, capace mandante americano vuole proprio dra 17 non è d’accordo, si libera di riattivare un incendio quasi do- loro, divide il carico su due camion del sempre fastidioso Pirovano e mato buttando benzina sul fuoco per farne arrivare almeno uno a richiama Casalotti, in attesa di nuo- o farsi trascinare da un paracadute. destinazione e li trascina attraverso ve missioni. La pellicola ha ottenuto Vengono così affidati alle “cure” percorsi difficili tra foreste e paludi. un grande successo al botteghino di un istruttore americano, il co- Riusciranno ad arrivare al pozzo e e due anni dopo è stato girato un mandante Mc Farland, convinto di a spegnere le fiamme con un lavoro sequel, "Missione eroica – I pom- poter far diventare chiunque un di squadra, per essere poi portati pieri 2". eroe ed estrarre dalla Squadra 17 in trionfo e acclamati come eroi.

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SPETTACOLI

L’esperienza di “Codice Rosso”

odice Rosso“ è stata ed è ancora la prima e unica fare i conti anche con un piromane, pericoloso, che si muove “Cfiction italiana dedicata ai Vigili del Fuoco, sei puntate nell’ombra ed è il colpevole del rogo di dieci anni prima. trasmesse da Canale 5, ogni giovedì in prima serata tra il 16 Lo scopriranno dopo un po’. La serie è anche una riflessione novembre e il 15 dicembre 2006. Prodotta per un sola corale sull’incuria della capitale, di quanto maltrattiamo la stagione da Cattleya per Rti Mediaset, regia di Monica Vullo natura, di quanto siamo incivili noi “civili”. Il clima, nelle storie, e Riccardo Mosca, è ambientata in una vasta e disagiata zona è drammatico come nelle serie americane, con quel pathos di Roma e racconta di salvataggi e vite personali che si che toglie il fiato e poi si torna a respirare con qualche battuta intrecciano, soprattutto quella di Pietro Vega (Alessandro da commedia. Soprattutto, “Codice Rosso” è un tributo al Gassman), Capo della squadra 15A di cui fanno parte altre durissimo lavoro dei Vigili del Fuoco, anche se, per esigenze di cinque persone. Sono Fausto Rossi (Pietro Taricone), giovane copione, un po’ spettacolarizzata nella fiction. “Il rischio è il pompiere eroe se proprio è necessario, però simpatico e alla nostro mestiere, ma dobbiamo avvertire le nostre famiglie che fine altruista; l’altro pompiere Ivan Amidei (Claudio Gioé) che su Canale 5 vedranno una fiction”, aveva infatti dichiarato ha perso il fratello collega in un incidente dieci anni prima; dopo la presentazione della seria al Comando romano di via Rocco Parrino (Silvio Laviano) da Catania a Roma per guidare Genova, l’ex Capo del Corpo dei VVF, l’allora Direttore della i camion equipaggiati ma che non conosce le strade. Poi Stella Direzione Centrale per l’Emergenza e il Soccorso Tecnico Sandri (Ilaria Spada), l’unica donna operativa della squadra. presso il Dipartimento, Alfio Pini. Ma questo non ha tolto Infine, il capo reparto Silvio Tossi, veterano di esperienza nulla alla bellezza di un prodotto la cui lavorazione è durata pompieristica e di vita, amico di Pietro. Pietro Vega è l’uomo quasi 30 settimane per 6 serate, costata 9 milioni di euro, tra che si porta dietro profondi sensi di le più dispendiose fiction Mediaset e con tanti effetti speciali. colpa perché, dieci anni prima durante L’ammirazione è autentica, per il lavoro dei Vigili del Fuoco, un incendio ha perso la squadra per il loro senso del dovere e di squadra. In “Codice Rosso” e soprattutto un amico, Giovanni, hanno messo professionalità e cuore sia il cast che la regia il fratello di Ivan. Si sente colpevole e la produzione, che pensava al progetto già dal 2000, di essere sopravvissuto, come accade, quindi prima dell’11 settembre. Tutti gli attori si sono davvero, ai soccorritori in certe situazioni. allenati ad affrontare il fuoco per una settimana al centro E, per una sorta di contrappasso, di addestramento dei Vigili del Fuoco di Montelibretti, vicino incontra Aisha, la compagna dell'amico Roma. E lo stesso Corpo Nazionale è stato molto vicino scomparso che, da sola e con un figlio, alla troupe, con consigli, supporto e supervisione nei 6 mesi ha bisogno di aiuto. Aiuto che Pietro le di riprese, soprattutto la Squadra 7 di Roma Ostiense, darà senza poterle raccontare la verità nella cui vecchia caserma di via Marmorata sono state girate dei fatti. La nuova squadra 15A deve le scene di interno.

Giuliano Gemma, uno di noi

n viso da sciupafemmine e una volontà di ferro, attore e doti che in effetti mi servirono in Uscultore, sempre alla ricerca di stimoli, quindi sempre giovane: palestra ma anche per l’addestramento era Giuliano Gemma. Acrobata, tanto da aver lavorato pure come VVF... e poi nel cinema”. Cinema come stuntman, pugile e ginnasta, la disciplina sportiva forgiata che lo chiama nel 1961, appena da ausiliario del 27esimo Corso VVF alle Scuole Centrali congedato, con “Arrivano i titani” di Antincendi di Capannelle, nel 1960 insieme al grande campione Duccio Tessari. Tessari lo dirigerà anche nel ’69, in “Vivi o di boxe Nino Benvenuti. Poi il cinema, Hollywood che si accorge preferibilmente morti”, insieme a Nino Benvenuti. Una carriera di lui dopo l’Italia. Una star che aveva nel DNA l’essere pompiere. straordinaria quella di Gemma,film e personaggi memorabili. Non è un caso se, dopo la morte nell’incidente che lo ha Poi gli spaghetti western che lo consacrano come divo, da coinvolto il 1 ottobre 2013, al suo funerale i Vigili del Fuoco gli "Ringo" a "Per pochi dollari ancora". La maturità artistica arriva hanno tributato il picchetto d’onore portandone il feretro a spalla. con il maggiore Matis nel "Deserto dei Tartari" di Valerio Zurlini Giuliano Gemma il sogno di entrare nel Corpo dei VVF lo aveva e interpretando Cesare Mori ne "Il prefetto di ferro" di Pasquale fin da ragazzino. “Significava, per me, non addestrarsi a fare il Squitieri. O Nino Peralta drammatico, splendido protagonista di soldato, ma imparare a proteggere e soccorrere gli altri”, aveva "Un uomo in ginocchio" di Damiano Damiani. Poi gli anni ’80 confessato in un’intervista a Luca Cari su Obiettivo Sicurezza. con "Tenebre" di Dario Argento e "Speriamo che sia femmina" “Il Vigile del Fuoco lo devi fare con questo spirito di altruismo, di Mario Monicelli. E ce lo ricordiamo tutti, divo e mito dei non può essere diversamente. Ero un acrobata, un ginnasta, fumetti, nel suo "Tex e il signore degli abissi".

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Dai fratelli Lumière a Hollywood, quando il fuoco è nel copione

Le fiamme hanno sempre rappresentato nel cinema internazionale un forte elemento di attrazione, unito all’atto eroico dello spegnimento

ollywood e il cinema indi- oppure no, ma sono comunque pendente americano sono interessanti da vedere. Hforse le realtà di celluloide che hanno prodotto più pellicole VITA DI UN POMPIERE AMERICANO dedicate al lavoro, alla vita, alla (THE LIFE OF AN AMERICAN fatica e ai sentimenti dei Vigili FIREMAN) del Fuoco. Film bellissimi, di ampio Si deve a Edwin Porter, nel 1903, In alto, locandina di The life of an american respiro o forte impatto emotivo, la realizzazione del primo film sta- fire-man. Sopra e a sinistra, scene dal film adrenalinici o commoventi, tutti tunitense dedicato ai pompieri, danno uno spunto, una riflessione “Vita di un pompiere americano”, sul qui e ora, su come sarebbe il titolo originale “The life of an documentari e comiche per la Edi- mondo delle emergenze senza i american fireman”, film muto di son Company. Dal 1902 al 1914 la pompieri. I film europei dedicati 12 minuti con Arthur White e Vi- sua produzione era ritenuta su- ai Vigili del Fuoco, invece, ne co- vian Vaughan. È ritenuto il suo periore alla media, sia tecnica- nosciamo meno, anche per una primo capolavoro, in cui narra la mente che artisticamente. È stato questione di lingua, oltre che di vicenda di una donna e una bam- Edwin Porter a dare un impulso distribuzione. Lo stesso vale per i bina prigioniere delle fiamme. In determinante alla diffusione del Paese asiatici. Ma ci sono e, quan- questo film sono stati inseriti degli cinema. “Life of an American Fi- do capita che vengano presentati spezzoni sulla vita dei pompieri. reman“ è stato un esperimento a una kermesse cinematografica Porter ha iniziato la sua carriera tecnico per gli accorgimenti adot- internazionale possono piacere cinematografica nel 1899 girando tati e una serie di inquadrature

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A sinistra e sotto, spezzoni del film di Edwin S. Porter del 1903

CHARLOT POMPIERE (THE FIREMAN) Proiettato per la prima volta il 12 giugno del 1916, “Charlot Pom- piere” (The Fireman) è il film di 32 minuti prodotto, diretto e in- terpretato da Charlie Chaplin. È la pellicola che da quel giorno detta le regole per tutti i film comici successivi. Qui Charlot è un Vigile del Fuoco pasticcione che ne combina una dopo l’altra, tenuto in scarsa considerazione dal suo comandante. L’uomo, poco onesto, tiene i suoi pompieri im- pegnati altrove perché d’accordo con un uomo che brucerà la sua casa per riscuotere il premio di “Life of an American Fireman” assicurazione. In cambio, il co- segue un processo lineare, dove mandante sposerà sua figlia, di dal momento dell’allarme all'arrivo cui però è invaghito anche Charlot. dei pompieri alla casa in fiamme, Quando la casa va a fuoco, ci si il film ripropone “una sequenza, accorge troppo tardi che la figlia preparazione e corsa verso l'in- è intrappolata in casa e il padre cendio, ben nota a qualsiasi abi- corre a chiamare i Vigili del Fuoco, tante di una grande città. L'azione impegnati però a domare l’incen- fisica che percorre l'inquadratura, dio di un’altra dimora in fiamme. i pompieri che scivolano lungo il Sarà Charlot a salvarla. Avendo palo, i carri che escono dalla sta- perso nella corsa la pompa del- zione e si lanciano lungo le strade, l’acqua, si arrampica lungo i muri è anche la molla che dà impulso e passa dalla finestra della camera al film, nonostante qualche appa- da letto in fiamme. A missione connesse tra loro, per costruire rente incoerenza. Al di là delle compiuta, si accascia esausto al una storia che fosse, anche, una sovrapposizioni temporali che pro- suolo, risvegliato e rinfrancato da- narrazione più ampia, drammatica lungano l'azione da un'inquadra- gli abbracci della ragazza. Il film e continua, che desse importanza tura all'altra, alcune smagliature è ambientato in una vera caserma all’azione più che ai personaggi. nella continuità testimoniano di dei Vigili del Fuoco, così come Per lo studioso Charles Musser, una scarsa attenzione per quella sono vere le case che vanno a “il salvataggio dall'incendio” era coerenza che invece più tardi Hol- fuoco, approfittando di due immi- un tema familiare, rappresentato lywood avrebbe cercato di man- nenti demolizioni e per dare mag- nelle lastre delle lanterne magiche tenere: ad esempio, il numero dei giore realismo alle scene. Si ve- o messo in scena nei parchi dei carri e il colore dei cavalli cambia dono anche i mezzi antincendio divertimenti, tanto che “la lotta da scena a scena... Le azioni, non dell’epoca, quindi la pellicola è contro le fiamme” divenne un’at- i personaggi, costituiscono l'ossa- una testimonianza storica delle trazione a Dreamland e in altri tura del film. I pompieri non sono attrezzature in dotazione ai pom- parchi”. Era anche una scena rap- caratterizzati individualmente, e pieri, originali pur se con le mo- presentata frequentemente nei persino la donna e il bambino, difiche dello stesso Chaplin a fini teatri, dall’Ottocento in poi. Quindi, che ovviamente suscitano la sim- comici, come i due rubinetti del- l'incendio e il conseguente salva- patia del pubblico, rimangono fi- l’autopompa da cui spilla caffè e taggio erano “uno spettacolo, gure distanti, distinguibili più per latte. Un film memorabile, sotto un’attrazione, prima ancora che il loro agire che per i lineamenti ogni punto di vista. Dove, se ce una situazione narrativa”. del volto”. ne fosse bisogno, si capisce la dif-

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Sopra e a destra, poster e fermo immagini di Charlot Pompiere

ferenza di Chaplin da tutti gli altri, membro più anziano ora in pen- la particolare maestria nel mesco- sione. Il ragazzo che sta attaccando lare comicità, tenerezza, senso eti- il cartellone di benvenuto cade co, il potente e prepotente di turno dalla scala mandandolo a fuoco e ridicolizzato che scatena la risata, nessuno dei tre anziani Vigili del insieme alla grande poesia di un Fuoco presenti riesce ad aprire gesto o di uno sguardo. “Credo l’estintore. Ma in questa cittadina nel potere del riso e delle lacrime della Boemia dove è ambientata come antidoto all’odio e al terrore”, la pellicola non funziona niente: i dichiarò una volta Charlie Chaplin. premi della lotteria sono stati ru- bati, il concorso di bellezza è un AL FUOCO POMPIERI! fiasco totale, la festa viene inter- (HORI, MA PANENKO) rotta e disturbata dall’incendio di “Al fuoco pompieri!” (titolo origi- una casa vicina. Questo film, qual- nale “Hori, ma panenko”), è una che anno dopo, è stato letto come che la casa del vicino va a fuoco. commedia piena di ritmo del 1967, una profetica anticipazione della Si va a vedere la casa in fiamme diretta dal grande regista ceco- Primavera di Praga, del destino come se fosse uno spettacolo, salvo slovacco Milos Forman, l’ultimo della Cecoslovacchia dal 1968 poi consigliare a chi ha perso tutto film in patria prima di approdare quando fu invasa dai carri armati di non pensarci e di bere. Il film a Hollywood. Una commedia che sovietici. Perché quello di Forman fu proibito dalla censura e i vigili qualcuno ha definito scoppiettante, è uno spaccato della società, per- del fuoco si arrabbiarono molto. altri “ad alto tasso alcoolico”, ma ché qui i Vigili del Ma ci sono momenti esilaranti an- drammatica nelle Fuoco sono l’allego- che ispirati ai Fratelli Marx e più sequenze iniziali e ria dell’autorità e gli di un occhio strizzato alla com- finali, pur non man- invitati del popolo, media all’italiana. La pellicola è cando mai l’ironia. dove si gioca ru- una co-produzione italo-cecoslao- Si ride, ci si arrab- bando le vincite, ci vacca, per metà prodotta da Carlo bia, si piange, si tor- si diverte bevendo Ponti e ha guadagnato la nomi- na a sorridere con fiumi di birra, nation all’Oscar come miglior film amarezza. Comincia ognuno pensa a sé straniero. in una grande sala e non ci si accorge Il 12 e 13 gennaio 2016 “Al fuoco dove si sta allestendo pompieri!” è stato proiettato, in la festa annuale dei versione restaurata, al cinema pompieri, particolar- A sinistra, locandina Massimo di Torino, nel primo ap- mente importante in lingua originale di puntamento dell’anno di Magni- perché si deve con- Al fuoco pompieri! fiche Visioni – Festival Permanente segnare un premio al di Milos Forman del Film Restaurato.

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che, in lite dopo la morte del padre, affrontano il disastro con ruoli diversi: il primo è un ufficiale dei pompieri, il secondo è manager di una ditta di impianti antincendio che ha scelto una vita tranquilla ma si trova per caso coinvolto nel rogo dell’edificio, dove per caso è anche la moglie del vigile (Ange- lica Lee). Azione spettacolare e indagine sui sentimenti sono le due linee guida del film che, so- prattutto per il rapporto tra i fratelli, strizza l’occhio a Fuoco Assassino, il film di Ron Howard con uno straordinario Robert De Niro. I fratelli Pang a Hong Kong sono famosi e il loro nome è legato al genere horror (The Eye del 2002). “Out of Inferno” è invece di genere "OUT OF INFERNO" catastrofico, la regia è ottima e la (TAO QU SHENG TIAN) macchina da presa usata in modo Out of Inferno (titolo originale intelligente. INFERNO SU BERLINO "Tao Qu Sheng Tian") è un film (DAS INFERNO – FLAMMEN ÜBER cinese, girato nel 2013 a Hong L’INFERNO DI CRISTALLO BERLIN) Kong dai fratelli Danny e Oxide (THE TOWERING INFERNO) Film tedesco del 2007, “Inferno Pang e distribuito nelle sale in enere drammatico-catastrofi- su Berlino” (titolo originale “Das 3D. La storia è ambientata a Can- Gco, film statunitense del 1974 Inferno – Flammen über Berlin”) ton dove, nel giorno più caldo da diretto da Irwin Allen e John Guil- è diretto da Rainer Matsutani. 50 anni, scoppia un incendio di lermin, "l’Inferno di cristallo" (The Spettacolare e da vertigine la pa- un centro commerciale in un grat- Towering Inferno) è una di quelle noramica sulla torre tv dell’Ale- tacielo, affollatissimo. I Vigili del pellicole entrate nella storia del xanderplatz di Berlino, a 200 metri Fuoco accorrono subito sul luogo cinema e nell’immaginario collet- di altezza, dove è ambientato l’in- del disastro. Nel cast, attori noti tivo sia per la spettacolarità delle cendio che minaccia il ristorante anche fuori della Cina come Sean immagini, all’avanguardia negli e la sala panoramica. Anche qui, Lau e Louis Koo, i due protagonisti anni ’70, sia per il cast: Faye Du- come in tutte le pellicole del ge- naway, Fred Astaire, Jennifer Jo- nere, si intrecciano lavoro e vita nes, O. J. Simpson, Paul Newman, privata. Nella storia, i Vigili del Richard Chamberlain, Robert Wa- Fuoco si ritrovano nello stesso luo- gner, Steve McQueen, Susan Bla- go dove, un anno prima, il figlio kely, William Holden. Il soggetto del capo dei pompieri Horst Stras- è preso da ben due libri, "The To- ser è morto per la negligenza di wer" di Richard Martin Stern e Tom, radiato dal Corpo e che ora "The Glass Inferno" di Thomas fa il tassista. Nel nuovo incendio M. Scortia e Frank M. Robinson. sono intrappolate 80 persone, tra cui Katja, figlia del capo ed ex fi- danzata di Tom. Quest’ultimo elu- de la sicurezza, sale sulla torre e riesce a rendersi utile e, anche grazie a Katja, si ristabilisce un gioco di squadra per portare la gente in salvo. Accantonati i ma- lumori, riusciranno nell’impresa. Questa volta si trovano ad affron- tare un tragico incendio nel risto- rante torre.

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A San Francisco si festeggia l’inau- sente di far saltare i serbatoi con molti il più bel film dedicato ai gurazione della Torre di Cristallo, 5milioni di litri d’acqua del solaio. Vigili del Fuoco. Girato nel 1991 un grattacielo di 138 piani voluto “E chi verrà poi a tirarmi fuori da da Ron Howard è drammatico, dal magnate James Duncan (Wil- lassù.?". Nessuno parla, tutti guar- spettacolare, ben recitato e con liam Holden) e progettato da Dugh dano in basso. Dugh si offre di effetti speciali notevoli, conside- Roberts (Paul Newman). Il genero aiutarlo, come architetto preoget- rando che non sono ancora digi- Robert Simons (Richard Cham- tista sa meglio di tutti dove siste- talizzati. Ed è un film onesto, oltre berlain), a cui stato affidato l’im- mare l’esplosivo C4. Pochi minuti la patina dei luoghi comuni, perché pianto elettrico, ha voluto fare per tornare indietro e trovare un i Vigili del Fuoco del regista sono economia all’insaputa di tutti e appoggio, perché:"...qui tra poco eroi ma anche uomini con le loro nel sistema ci sono delle falle. ci sarà il diluvio...”. Pare che questa fragilità, con la possibilità di im- Così, mentre tutti brindano all’ul- scena, al cardiopalma, sia stata pazzire pensando di essere nel timo piano, all’81esimo un corto davvero rischiosa anche per gli giusto o facendosi corrompere. E circuito, di cui ci si accorge dopo stuntmen. L’impresa riesce, le il giudizio resta sospeso, perché ore, scatena il panico e la torre fiamme sono vinte, quasi tutti in Howard non giudica, lascia il libero diventa un inferno di cristallo, ap- salvo ma il rogo ha fatto duecento arbitrio a sé stesso e agli spettatori. punto. Il capo dei pompieri Michael le vittime. "Quando smetterete di Due storie personali e professionali O’ Hallorhan (Steve McQueen) cer- costruire questi mostri d'acciaio?", che si intrecciano, l’antagonismo cherà di salvare più vite possibili. chiede O’ Hallorhan-Mc Queen a di due uomini che prima lavora- “Quando c’è un incendio, sono io Dugh-Newman. che comando!", intima perentorio "Finché ci saranno a Duncan che sulle prime non ancora pompieri vuole saperne di evacuare il grat- pronti per tirarci fuo- tacielo. Sarà una lotta durissima, ri...”, la sua risposta. perché le fiamme si espandono a ogni piano, le condutture scop- FUOCO ASSASSINO piano, gli ascensori si bloccano. (BACKDRAFT, 1991) C’è un solo modo, disperato e ri- “Fuoco Assassino” schioso ma potrebbe funzionare: (titolo originale Back- gli ingegneri dei Vigili del Fuoco draft, ritorno di fiam- chiedono a O’ Hallorhan se se la ma) è considerato da

L’11 settembre al cinema el marzo 2002, pochi mesi dopo l’attacco ancora una volta il coraggio straordinario dei pompieri, Nterroristico al World Trade Center di New York, i dei poliziotti e dei civili che hanno partecipato agli fratelli Gedeon e Jules Naudet e James Hanlon hanno sforzi per salvare vite umane”, ha spiegato De Niro realizzato uno speciale documentario di due ore," in un'intervista.“Quando i fratelli Naudet e la Cbs mi 11/09", per ricordare quella tragedia che ha sconvolto hanno chiesto di prestare la mia voce alla narrazione, il mondo. Tra attori come Steve Buscemi e personalità di stare davanti le telecamere e introdurre le varie parti che hanno contribuito in forma gratuita al del filmato, ho visto – ha spiegato – che era materiale documentario (persino l’allora presidente degli Stati importante e che non sfruttava la tragedia di quella Uniti Geoge W. Bush), c’è Robert De Niro, che giornata, né il dolore di tutte le persone che vi sono commenta le immagini da Ground Zero del tv movie. state coinvolte. Sono immagini uniche che bisogna De Niro, che ha voluto esserci non come attore ma vedere e ricordare. Penso sia importante sia per la come cittadino che presta il suo volto e il suo nome nostra generazione che per quelle future vedere la per il Paese, è accompagnato da un anziano Vigile realtà di quello che è successo e non dimenticarla del Fuoco di una delle stazioni più antiche della città, mai». Schivo nel raccontare quello che ha fatto come costruita a Manhattan nel 1772, il New York Ladder 1. solo un grande uomo sa essere, Robert De Niro ha Alla fine, senza le consuete interruzioni pubblicitarie, partecipato intensamente anche con la sua casa di De Niro e il pompiere chiedono fondi a nome della produzione TriBeCa Film Center alla raccolta di fondi Uniformed Firefighters Association Scholarship, che per le famiglie dei pompieri morti nell’attentato sostiene le famiglie dei pompieri morti o rimasti invalidi dell’11 settembre. Nel 2006 Oliver Stone ha diretto dopo l’11 settembre. quello che è l’ideale continuazione del progetto, il film “È un filmato che permetterà al pubblico di ricordare World Trade Center, con Nicolas Cage e Michael Peña.

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vano insieme e ora sono divisi, si scoprirà, sono tutti legati, a vario fiammata di ritorno la morte e il freddi tra loro dopo la morte del titolo, per aver tentato di togliere ferimento dei colleghi a causa padre, anche lui pompiere. Sono i fondi ai Vigili del Fuoco per ot- della mancanza dei fondi. il Comandante della Squadra dei tenere favori personali. I due sco- Ma nel momento di chiamare la Vigili del Fuoco Stephen McCaf- priranno che la fiammata di ritorno polizia e far arrestare il responsa- frey (Kurt Russell) e il fratello è una costante di tutti gli incendi, bile, un incendio causa la morte Brian (William Baldwin) che ha arrivando alla conclusione che il di Axe e di Stephen, che chiede scelto di lavorare per il Comune piromane non sia uno qualunque, al fratello di non rivelare il nome affiancando Donald Rimgale (Ro- ma proprio un vigile del fuoco. dell’assassino. Brian accetta, ma bert De Niro), ispettore del Corpo La caccia all’incendiario assassino riuscirà a portare in tribunale il che indaga su una serie di incendi porta Brian a sospettare il fratello consigliere municipale Martin dolosi (un po’ quello che fa il Stephen, anche perché sulla sua Swayzak , l’uomo corrotto che ha nostro NIA). L’uomo giusto al mo- barca trova taniche con un com- tagliato il budget per scopi perso- mento giusto, perché tempo prima posto chimico usato appositamente nali. Stephen e Axe, per tutti, sa- ha mandato in carcere il piromane per provocare il ritorno di fiamma, ranno degli eroi. Ronald Bartel (Donald Sutherland). il tricticlorato, che nessuno usa Negli incendi sono morte persone più tranne i pompieri. Capirà di SQUADRA 49 che, almeno apparentemente, essersi sbagliato lottando con il (LADDER 49) niente hanno in comune. Invece, vero assassino nella casa di una “Squadra 49” (Ladder 49) è un delle vittime, un Vigile del Fuoco film americano di Jay Russel girato e amico, John Axe Adcox (Scott nel 2004, quindi dopo l’attentato Glenn), che ha vendicato con la alle torri gemelle di New York

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dell’11 settembre 2001 e dopo il FAHRENHEIT 451 noscono le grandi opere, ognuno sacrificio estremo di tanti pompieri. Tratto dal libro omonimo di Ray sa un pezzo a memoria perché il Ed è evidente che, dopo quell’atto Bradbury del 1953, “Fahrenheit grande sapere dell’umanità non terroristico, le ferite siano ancora 451” è fantascienza, angoscia ma vada perduto e possa essere con- aperte e il lavoro dei Vigili del anche resistenza e speranza. diviso e trasmesso. Alcune scene Fuoco venga raccontato in modo La pellicola è del 1966, regia di di “Fahrenheit 451” sono entrate diverso dai film precedenti, con François Truffaut che ha girato in di diritto nell’immaginario collet- maggiore umanità ma anche con Inghilterra, vicino Londra, attori tivo, dall’anziana che preferisce il rischio di cadere nella retorica. principali Oskar Werner e Julie bruciare con i suoi libri immolan- Squadra 49 è su quel limite ma Christie. In un futuro indefinito dosi come su una pira sacrificale riesce a non superarlo e a rendere ma prossimo, un regime totalitario piuttosto che farsi arrestare, alla lo spettatore partecipe. Protagonisti ha proibito la lettura e chi viene commozione del vigile del fuoco principali sono Mike Kennedy trovato in possesso di libri è arre- protagonista quando legge le pri- (John Travolta) capo della Squadra stato. Qui i pompieri non spengono me righe di David Copperfield. 49 di Baltimora e Jack Morrison i fuochi ma li provocano, incen- (Joaquin Phoenix), Vigile del Fuoco diando le case che nascondono i che, dopo aver salvato un uomo libri punendo così i colpevoli. "Fa- da un edificio in fiamme rimane hrenheit 451" del titolo è infatti la intrappolato all’interno. Ferito, ri- temperatura in cui brucia la carta. masto solo senza i suoi compagni, Questo lavoro è svolto con grande Jack deve lottare per sopravvivere. senso del dovere dal vigile del All’esterno, il suo capo e amico fuoco Guy Montag (Oskar Wer- Mike fa di tutto per portarlo fuori ner)e per questo tenuto in grande dal rogo. considerazione dal suo capitano. Il film è strutturato con la tecnica Sua moglie Linda è la personifi- del flashback. Così Jack, pensando cazione del politicamente corretto di dover morire, rivive i momenti imposto dall’alto. Le certezze di della vita che lo hanno portato a Guy cominciano a sgretolarsi scegliere il suo lavoro, a come sia quando incontra la giovane Cla- arrivato lì, alle amicizie, agli amori rissa, che risveglia la sua voglia e alle esperienze. In un crescendo di conoscenza. Il pompiere comin- di emozioni verso il finale, che è cerà a leggere, di nascosto, poi un tributo e un ringraziamento al con la moglie e anche davanti alle lavoro e al Corpo dei Vigili del amiche di lei, che si scandalizzano. Fuoco. Tradito da Linda, viene condannato a incendiare la sua casa e i suoi FIREPROOF libri. Allora si ribella, scappa nei Fireproof, è un film statunitense boschi inseguito da cani robotiz- del 2008, diffuso in Italia solo in zati. Qui troverà una comunità di edizione home video, ma che in uomini esiliati che leggono e co- patria ha avuto un successo cla- moroso e un effetto “Cupido di ri- torno”, visto che molte coppie in procinto di separarsi si sono riav- vicinate dopo averlo visto. È scritto e diretto dal pastore battista Alex Kendrick e unisce il lavoro dei Vigili del Fuoco, Dio e la famiglia. Il Capitano dei Vigili del Fuoco Caleb Holt (Kirk Cameron) sul la- voro segue il motto dei vecchi pompieri: “Mai lasciare indietro il proprio compagno”. Ma a casa è molto freddo con la moglie Ca- therine Holt (Erin Bethea) che fin da piccola aveva sognato di spo- sare un pompiere coraggioso e amabile come suo padre, ma ora

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la realtà non è quella che imma- "The Love Dare", per 17 settimane città chiede la collaborazione di ginava. Dopo sette anni di matri- in testa alle classifiche dei libri chiunque voglia dare una mano monio la coppia sembra arrivata più venduti negli Stati Uniti L’edi- volontariamente. Si presentano tre al capolinea, discute su tutto, dalla zione italiana, La sfida dell’amore, bellissime e procaci ragazze che gestione della casa e delle finanze, è pubblicata dalla casa editrice riusciranno nell’impresa e salve- alle storie extraconiugali e al lavoro Uomini Nuovi. ranno il quartiere e la città. del marito. Mentre i due avviano Nel cast Gianna Ranaudo, Martha le pratiche per il divorzio, il padre SCUOLA DI POMPIERI Peterson, Renee Raiford, Gideon di Caleb propone al figlio “la sfida (FIREHOUSE) Fountain, Peter Mackenzie e, agli dell’amore”, 40 giorni per ricon- “Scuola Di Pompieri” (Firehouse), esordi, una giovanissima Julia Ro- quistare la moglie. Caleb all’inizio è un film americano del 1987 di- berts. non è convinto, è un percorso di retto dal regista danese J. Christian fede come quello dei suoi genitori Ingvordsen. È un lavoro scollac- FIREHOUSE DOG che non sente suo, quindi chiede ciato e infantile, ma quantomeno (IL CANE POMPIERE) al padre “Come posso dimostrare diverte. C’è un intero quartiere Dopo UnderDog, il cane supereroe, amore a qualcuno che mi respin- del North End che sta bruciando, a Hollywood nel 2007 è arrivato ge?”. L’uomo gli risponde che perché un potente gruppo di spe- un cane pompiere, Rex il suo quello è l’amore di Cristo per gli culatori ha nome, in “FireHouse Dog”. Diretto uomini e Caleb cambia, affidandosi progettato da Todd Holland, tra gli attori a Dio e mostrandosi meno egoista. un piano Josh Hutcherson, Bruce Green- Rifà i letti, lava i piatti, poi compra criminale wood, Bill Nunn, Scotch Ellis Lo- fiori per la moglie, cucina per la per radere ring, Mayte Garcia, Teddy Sears. cena, porta la moglie al ristorante, al suolo i Rex, nella storia, è un cane famoso le presta attenzione. Ha sempre vecchi edi- e una vera star, viziata, del cinema salvato gli altri, ora con la fede fici e co- che, durante un volo sul suo jet salverà anche il suo matrimonio. struirci una privato, cade dall’aereo riuscendo Il libro che Caleb legge per risco- zona resi- a rimanere vivo ma perdendo il prire l’amore e il matrimonio, non denziale. Il padrone Trey. Ma da quel mo- è una finzione cinematografica, è sindaco della mento cambia vita, non è più al

Telefilm a sirene spiegate telefilm americani incontrano sempre più il gusto e l’attenzione impegnativo, come sempre accade quando si tratta di salvare Idegli italiani. Quei pochi, ma buoni, che hanno per protagonisti vite umane. Telefilm adrenalinico, che ci mostra come sia vivere i vigili del fuoco non fanno eccezione. Sarà perché ormai siamo in una città come la Grande Mela e quanto sia stressante abituati a quel gusto per l’adrenalina di scene complesse ma il lavoro dei pompieri. Inoltre Tommy è un uomo che non riesce anche piene di effetti speciali. O, magari, perché ci piacciono, a “chiudere la valigia” quando torna a casa e gli restano in anche fisicamente, gli interpreti; o anche per il modo tutto mente i suoi colleghi persi in azione, così come le persone transoceanico di concepire la giustizia e fermare i colpevoli. che non è riuscito a salvare. E, su tutti, il pensiero dell'ex moglie Per un motivo o per l’altro, una cosa è assoluta e certa: ci Lucky (Andrea Roth) da cui ha appena divorziato, dei suoi tre toccano le corde giuste, ci piacciono e li seguiamo con passione. figli, del fastidio di sapere che la ex frequenta altri uomini.

Rescue me - Il fuoco dentro Squadra Emergenza (Third Watch) È una serie televisiva del 2004 che in Italia è andata in onda dal In onda dal 1999 al 2005, è dedicata a quegli uomini e donne 2008 al 2011, con episodi di un’ora ciascuna. Prodotto da Sony che lavorano di notte al servizio della città di New York, nel International, narra le storie di distretto Camelot, tra la King e la Tommy Gavin (Denis Leary) , Arthur, un distretto inventato ad Vigile del Fuoco famoso per hoc per la fiction. Sono poliziotti, i modi schietti al limite del medici e Vigili del Fuoco. mansioni brutale e per l’abnegazione diverse ma spesso un’unica al lavoro, insieme alla sua squadra di salvataggio squadra, la Truck Company 62 nell’emergenza. Il pubblico ha di New York. Il lavoro è gradito, perché gli eroi sono quelli

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centro di atten- REC sigillano la palazzina, non zioni, deve ca- Non è uno di quei facendo capire né agli altri varsela da solo. film eclatanti da sto- condomini, né ai protago- All’inizio è ria del cinema, ma ha nisti del film che sta succe- scambiato per avuto un grande suc- dendo. Il film è girato con un randagio e cesso di critica (Mo- la telecamera a mano, come ospitato in un stra del Cinema di Ve- in “Cloverfield, Diary of canile. Riesce nezia) e cita pellicole the Dead” o “The Blair a scappare, di genere del passato Witch Project” e quindi lo inseguito dai sorveglianti del canile lo spagnolo “Rec”, un spettatore segue l’azione attraverso e rimane intrappolato in un palazzo horror diretto nel 2007 da Jaume l’occhio della cinepresa e a tratti dove è scoppiato un incendio. Balaguero e Paco Plaza e che ha è un incubo nell’incubo. La casa È salvato da una squadra di pom- già avuto almeno due sequel. Si risulterà sempre più orribile man pieri, diventa la loro mascotte, fa narra la storia della giornalista mano che si sale ai piani alti, il amicizia con Shane, il figlio dodi- Angela Vidal (Manuela Velasco) senso di impotenza e claustrofobia cenne del caposquadra Connor e del suo cameraman Pablo (il è asfissiante, i colpi di scena sono Fahlay e contribuirà a far riavvi- vero direttore della fotografia Pablo serrati come il ritmo del film. Si cinare padre e figlio. Quando i Rosso) che girano una puntata di scopre che c’è un virus simile alla suoi ex padroni si rifanno vivi e lo “Mentre tu dormi”, trasmissione rabbia, che contagia attraverso la reclamano, ormai Rex è diventato dedicata a chi lavora di notte. saliva e chi viene infettato poco un eroe. Per questo film, diversa- Sono alla stazione dei Vigili del dopo attacca le persone per divo- mente da altre pellicole, gli sce- Fuoco di Barcellona. Arriva una rarle. È un “qualcosa” di maligno. neggiatori hanno scelto di non far chiamata, c’è una donna anziana Anche la squadra di vigili del parlare il cane, di non attribuirgli che sembra stare male in un ap- fuoco si ritrova a sua volta prigio- nessuna voce, di non farne un’ul- partamento e due pompieri an- niera, con la telecamera che regi- teriore macchietta. dranno a controllare, accompagnati stra tutto. Il finale, quasi esoterico Eppure, o forse proprio per questo, da Angela e Pablo. L’anziana sem- e spietato secondo la tradizione il cane si fa capire, da vero attore bra rabbiosa e morde un pompiere di questi film, omaggia pellicole navigato. al collo. Le altre forze dell’ordine come “La Casa” di Sam Raimi.

di tutti i giorni, con la forza interiore che li contraddistingue (Taylor Kinney ) è un po’ il suo alter ego, bello ma inquieto, con ma anche con le loro debolezze, personaggi credibili e puntate la carriera a rischio di riposo forzato per un problema alla spalla con ritmi incalzanti, tanto che lo spettatore ha la sensazione e una serie di storie sentimentali. È grazie all’amica Leslie Shay di trovarsi in mezzo a loro. (Lauren German)che Severide comincia ad accettare i suoi problemi fisici. L’altro bel personaggio è Gabriela Dawson Chicago Fire (Monica Raymund), paramedico e attratta da Casey. Gli eroici e Vigili del Fuoco tra pericolose emergenze e storie sexy pompieri piacciono così tanto al pubblico americano che personali spesso al limite, attori e attrici belli sono in arrivo serie analoghe ispirate ai "Chicago Fire": come divinità greche e quel certo non so che "Chicago Med", dedicato al personale sanitario dei vigili del capace di far entrare una serie televisiva nel fuoco e "Chicago Pd" con protagonisti i poliziotti, sempre cuore degli spettatori. È la ricetta di Chicago prodotti da Dick Wolf. Negli Usa a gennaio 2016 sono già Fire, giunta alla quarta stagione sul canale andate in onda due puntate in cui i personaggi principali americano NBC da marzo 2016 e nota anche delle tre serie si sono incontrati per analizzare e risolvere da noi. Dietro la serie c’è l’uomo chiamato, a un caso ragione, il re Mida delle serie televisive, quel misterioso Dick Wolf che ha inventato "Law and e difficile. Order", solo per citare il suo più conosciuto serial in Italia. Matthew Casey (Jesse Spencer) è il capo della squadra della caserma Firehouse 51, l’altruista eroe senza macchia. Kelly Severide

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ATTUALITÀ Una rubrica online sulla Polizia giudiziaria 046-047VdF2-2016_VigiliDelFuoco 19/05/16 05:49 Pagina 47

La Direzione regionale della Basilicata ha ideato sul web uno strumento che mette insieme una raccolta di studi molto utile al nostro personale

di Maurizio Alivernini*

l Direttore regionale VVF della Basilicata e quella appartenente ai Corpi di Maurizio Alivernini e il collaboratore Polizia, la certificazione dell’avve- Iamministrativo, avvocato in servizio alla nuta notifica, gli esempi che spie- Direzione regionale Giuseppe Sirica, hanno gano bene lo “stato di necessità”. ideato una rubrica online di Polizia giudi- Ancora, i POS ricerca-persona del Comando ziaria, dedicata al Corpo Nazionale dei Provinciale VVF di Potenza che riguardano Vigili del Fuoco. varie materie come l’attività istituzionale Si tratta di una raccolta organica di studi, di soccorso a persona, i differenti profili realizzata per rispondere ai dubbi dei par- istituzionali con i Corpi di Polizia dello tecipanti ai corsi di formazione a Capo Stato italiano e quelli con il Corpo Nazionale squadra e, più in generale, di quelli dei Soccorso Alpino e Speleologico. corsi di Polizia giudiziaria dei Comandi Altre voci esaminano il soccorso tecnico VVF di Potenza e Matera e dei Capi squadra non urgente, con l’analisi strutturale dell’art. in servizio operativo. 25 del D. Lgs. n. 139/2006, il contratto per La rubrica è continuamente aggiornata e prestazioni di soccorso tecnico non urgente, disponibile, per tutto il personale VVF della i parametri che determinano i compensi ai Basilicata, sul sito intranet della direzione, sensi del D.M. del 02/03/2012, l’intervento dentro una bacheca interattiva che consente controverso di “apertura porte”. domande e risposte in tempo reale. Inoltre, Tutti gli argomenti trattati sono stati speri- già costituisce materia di formazione e ap- mentati con successo nel territorio regionale, profondimenti sia per i corsi di Polizia giu- consentendo di operare in piena consape- diziaria nelle sedi VVF della Basilicata, sia volezza dei doveri e dei compiti di Ufficiale per i corsi di formazione a Capo Squadra. di Polizia giudiziaria VVF. Varie le tematiche affrontate, tra cui le più L’interesse e l’attenzione attuati nello svol- significative sono le attività istituzionali del gimento della attività di Polizia giudiziaria, CNVVF ai sensi del D. Lgs. n. 139/2006, il ha prodotto un salto di qualità nei rapporti soccorso tecnico-urgente e l’analisi strutturale con i colleghi delle forze di Polizia, accre- dell’art. 24 del D. Lgs. n. 139/2006, le diffe- scendo la stima e la considerazione nei renze in materia di attività istituzionali fra il confronti del Corpo. CNVVF e i Corpi di Polizia dello Stato ita- liano. Poi, le diversità fra la figura di operatore *Direttore regionale VVF Sotto alcune di Polizia giudiziaria appartenente al CNVVF della Basilicata schemate del sito

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MUSEI

I GIOIELLI DI MANTOVA Da un quarto di secolo ospita la più grande e completa esposizione di documenti, mezzi e materiali dei Vigili del Fuoco

di Maurizio Fochi Corpo Nazionale celebra il 50° an- zioni, un ottimo gruppo di pompieri niversario della propria nascita, che all’occorrenza sanno trasfor- quando a Mantova da alcuni anni marsi anche in abili artigiani, sem- è comandante l’ingegner Nicola pre pronti nel far funzionare i vari a ormai 25 anni pre- Colangelo, il vero artefice di questo laboratori sia in Centrale che nei senta i suoi gioielli prodigio. Colangelo è nato e cre- Distaccamenti. nella più grande espo- sciuto tra i muri delle Caserme Tutto ciò è alla base di una condi- sizione permanente di dei Pompieri: il padre Eduardo ri- zione ideale per chi non vuole mezzi, materiali e do- mane uno tra gli indimenticati Co- porsi limiti, nel pensare in grande Dcumenti riguardanti la storia dei mandanti nei primi anni della na- e progettare imprese difficili anche Vigili del Fuoco. Il prossimo anno scita del Corpo, diventato poi Co- per i più autorevoli Comandi, sem- il Museo Nazionale dei Vigili del mandante Generale del Corpo Na- pre più frenati nel dover ottempe- Fuoco di Mantova compirà il suo zionale negli anni ’60. rare a nuove e ancor più pedisse- primo quarto di secolo. Tanto è Per Nicola, forse più dell’impor- que pratiche burocratiche. ormai passato dalla creazione di tanza del cognome che porta, è questa Galleria Storica, una sorta l’educazione e la formazione cul- di miracolo, per come in una pic- turale forgiata nell’ambito delle cola città di provincia, sede di un migliori tradizioni Pompieristiche Comando VVF in cronica e insa- ad alimentare la smisurata passione nabile carenza d’organico, sia stato che da sempre rende viva la fiam- possibile realizzare e mantenere ma dei Vigili del Fuoco nella sua viva quella che si attesta come la mente, ma soprattutto nel cuore. più importante e completa realtà Non è certo il vivere in una piccola museale dei Vigili del Fuoco in realtà di provincia, come quella ambito nazionale, un'esposizione mantovana, che pone limiti alle permanente che nel suo specifico proprie ambizioni. E questo grazie è da ritenersi tra le più prestigiose alla buona organizzazione del Co- anche a livello internazionale. mando, alla perfetta amalgama di Questa straordinaria avventura tro- un personale appassionato del pro- va forma nel 1991, anno in cui il prio lavoro e delle proprie tradi-

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Mantova, nella celebrazione A destra, locandine Adel cinquantenario della na- di eventi al museo scita del Corpo Nazionale dei Vigili curati dall’ANVVF del Fuoco, il 22 settembre del 1991 di Mantova venne realizzata la più spettacolare tra le grandi manifestazioni tenute in ambito nazionale; in piazza Sor- dello, la piazza più grande e ricca di storia della città, venne eretto e che era ancora in un castello di manovra di ben 5 grado di far cantare piani all’ombra di quella che fu la quei motori come nei reggia dei Gonzaga. Quel giorno loro giorni migliori. furono eseguite tutte le prove tra- Da parte dei due, dizionalmente in programma nei qualche anno prima, saggi delle Scuole di Capannelle era cominciata a 360° nell’arte del fare. Non facevano (ogni sorta di scala, di funi, di salti un’accurata ricerca di tutto il ma- mancare il loro aiuto alcune azien- nei teli, ecc.). Inoltre, come epilogo, teriale Pompieristico in disuso, de della zona e qualche privato, la simulazione dell’intervento di mezzi e attrezzature divenute lo- mettendo a disposizione utili risorse più squadre nello spegnimento di gore, rimaste a marcire nei Co- per il recupero dei vari materiali. incendi, in un susseguirsi di scoppi mandi, spesso rottamate o perse. causati dai bombardamenti aerei. L’appassionante lavoro di ricerca uesta encomiabile opera ha Il tutto venne realizzato con divise e il significativo rapporto d’amicizia Qpermesso di poter salvare e mezzi d’epoca perfettamente che andava sempre più cemen- dall’oblio molti di quei gioielli che funzionanti, nello stesso modo di tandosi tra i due, portava Colangelo oggi splendono all’interno della come poteva avvenire durante la e Benfatti a scovare e raccogliere Galleria Storica. Grazie alla di- Seconda guerra mondiale, in quelli in ogni angolo d’Italia materiale sponibilità e all’instancabile lavoro che erano i primi anni del Corpo destinato ad andare smarrito, di- del personale del Comando di Nazionale dei Vigili del Fuoco. strutto o nel migliore dei casi affi- Mantova, dei molti vigili che hanno dato a rottamai o privati collezio- transitato in quegli anni in queste er questa occasione, quindi, nisti. Catorci arrugginiti dal tempo, sedi, fu possibile allestire la più Puna discreta parte di mezzi sto- in seguito a un accurato lavoro, ri- completa raccolta di materiale VVF rici era già stata recuperata e resa trovavano l’antico splendore, motori che fosse mai stata realizzata. efficiente. Il maggior artefice del ormai fermi da anni riacquistavano Nel momento in cui si profilò quin- lavoro di recupero fu Bruno Ben- il vecchio ruggito, ottoni anneriti di la necessità di trovare il luogo fatti, il braccio operativo dell’ing. tornavano a splendere, mentre le adeguato per dar dimora a tutto Colangelo, un uomo che conosceva ferite che il tempo aveva inferto quel considerevole materiale ac- ogni segreto di quei vecchi mezzi alle parti lignee ricevevano le ne- cumulato, grazie all’interessamento cessarie cure da parte chi in gio- dell’allora sindaco di Mantova Ser- vane età, prima di diventare Pom- gio Genovesi, venne individuata Sotto, mezzi di trasporto dei pompieri piere, aveva conosciuto la “bottega l’attuale sede, appendice della di varie epoche artigiana” ed era ancora padrone reggia Gonzaghesca in quella che

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Sopra, l'elicottero Agusta Bell 47 G 3B-1 e recupero di mezzi e attrezzature, tività e il proprio bilancio in modo del 1956 utilizzato dal Comandante eroe cosa che ancora oggi continua, no- indipendente, anche se accade della London Valour a Genova Rinaldo Enrico nostante gli spazi siano diventati quasi sempre che Comando, As- ormai insufficienti. Per garantire sociazione Storica, Associazione la necessaria autonomia operativa Nazionale collaborino strettamente allora si chiamava piazza Arche, nei confronti del Corpo e rispetto per ogni manifestazione che viene in seguito intitolata “Largo Vigili alle altre istituzioni, venne creata presentata a Mantova. Questa scel- del Fuoco”. L’edificio era un vec- un'Associazione con un suo statuto, ta organizzativa, inoltre, non com- chio stabile demaniale, una parte i propri responsabili, l’iscrizione porta l’affiliazione automatica degli di questo era anticamente stato all’albo delle OdV e quindi da con- iscritti alle due Organizzazioni, ma impiegato per le rinomate scuderie siderare come ONLUS. In seguito bensì la consapevolezza da parte ducali dei Gonzaga prima, e Maria questa volontà di autonomia è stata di ogni socio, di voler appartenere Teresa d’Austria poi (ancora oggi ribadita in più occasioni anche ri- a una o entrambe di esse. Questa ne è riconoscibile l’impronta); l’al- spetto alla nostra ANVVF, dando è stata sicuramente una scelta fe- tra ala, più alta e spaziosa, ospitava la possibilità di gestire le varie at- lice, perché tra le due Associazioni originariamente il Teatro Vecchio, luogo deputato alla rappresenta- A sinistra, i soci zione di commedie popolari, an- Bruno Benfatti, dato distrutto nell’attacco dei fran- Erminio Bottoli, cesi nel 1797 e negli anni succes- Giovanni Bisi sivi la struttura trovava i più di- preparano i mezzi sparati utilizzi. del Museo per la sfilata di Cortina. quel punto c’era tutto quanto A destra, modellini Anecessario per far nascere il dei mezzi VVF “Museo Nazionale dei Vigili del Fuoco”. Nel giro di qualche mese la struttura assunse l’aspetto pres- soché attuale; ma questo grande successo non significava certo la- sciare incompiuta l’opera di ricerca

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mai è avvenuto il minimo screzio. Le manifestazioni, organizzate in- Secoli di storia in collezione sieme con successo, hanno sempre garantito qualitativamente un alto a Galleria Storica dei Vigili del Fuoco raccoglie una splendida collezione livello e la decisione presa da quasi Ldi mezzi e materiale Pompieristico, manifesti e documenti che partono tutti gli iscritti è stata quella di ap- dal 700 per arrivare ai giorni nostri. partenere ad entrambi i sodalizi. Nell’atrio di ingresso del cortile si presenta una cucina da campo (Biffani 5002 a gasolio) usata in diverse calamità tra cui il terremoto dell’Irpinia nel 1980. n questi 25 anni il Museo Nazio- Entrando nel cortile si vedono alcuni mezzi nautici: Motolancia Antincendio VF Inale dei Vigili del Fuoco è vissuto 19 del 1940 usata nel porto di Cagliari, un gozzo del 1940, una APL VF 285 pressoché interamente di solida- già in servizio al distaccamento di Adria, per l’attività di soccorso nei bassi rietà e volontariato, in primo luogo fondali fluviali una barca in alluminio del 1936 con un sistema di galleggianti da parte dei vari Pom- antiribaltamento e un motore fuoribordo Kowacks del 1939 pieri in quiescenza e una Barca Torino del 1950 su carrello da traino. che ne garantiscono Nell’ingresso della Galleria fanno bella mostra 2 biciclette del in modo encomiabile 1903 attrezzate con lance e tubi, sul fianco una vetrina con e a titolo gratuito la elmi a pennacchio di origine Francese, un antesignano sistema pulizia, la manuten- per la protezione dal fumo il tutto databile fine 800, così come zione dei mezzi e la alcune ampolle progenitrici degli attuali estintori. puntuale apertura al Si accede quindi ai primi tipi di pompa (macchine idrauliche pubblico nei fine set- semplici a pistone) dalle diverse dimensioni e portate, montate timana. Negli altri su una vasca oppure su carri trainati a mano o ippotrainati. giorni, su richiesta, il Sempre condotti da cavalli sono i primi carri atti al trasporto Museo viene aperto di uomini e materiali e un accurato carretto lettiga fatto alle diverse scuole e interamente in legno, risalente ai tempi della battaglia di ai vari gruppi prove- Solferino, quando su quei campi Henry Dunant fondò la Croce nienti dalla provincia e da ogni Rossa. L’esposizione mostra i vari sistemi di rifornimento idrico: le gerle e le parte d’Italia. Le visite in un anno brente dei brentatori (antico ordine dei portatori di uva e vino che si attestano attorno alle 50.000 pre- all’occorrenza diventavano fondamentali per trasportare l’acqua nei luoghi senze, con un target che spazia colpiti dal fuoco. Botti in legno o lamiera ippotrainate sempre del XIX secolo. dagli occasionali turisti in visita a Con l’utilizzo del vapore le pompe trovano il loro movimento grazie Mantova che felicemente scoprono a macchine come la “Merry Weater” seconda metà 800, montata su carro questo singolare Museo, a un nu- trainato da cavalli, così come i diversi tipi di scala: Brambilla-Chepi & Vaccari, mero maggiore di appassionati Paolo Porta ed un primo modello di Magirus 4 a volate. Non mancano i mezzi della materia, che conoscendo il anfibi: GMC anche questo portato in Italia dall’esercito Americano nel 1943, Museo solo grazie al web possono riadattato per l’uso di soccorso nelle alluvioni, così come il piccolo finalmente farvi visita. Volkswagwn 166 Schwimmwagen del 1942 di chiara origine Tedesca. La parte più consistente di ospiti L’elicottero Agusta-Bell 47 G 3B-1 del 1956 Utilizzato dall’eroico arriva dalle diverse regioni d’Italia, Comandante Rinaldo Enrico (perito tragicamente nel 1973), nella stessa sala ma anche il numero di stranieri è sono esposte le 4 motociclette (Guzzi V7 del 1967, Guzzi Falcone del 1950 e considerevole, con appassionati e del 1971, Benelli 500VL), inoltre 3 Sidecar (Gilera VLE 1940, Renè Gillet Paris 1931, Guzzi Alce coloniale 1938). Molti di questi mezzi citati sono ormai rimasti pezzi unici. Ricco anche il parco delle più diverse motopompe rimorchiabili (a cominciare dalla Tamini del 1908) Inoltre: attrezzistica di ogni genere, divise storiche dei Civici Pompieri e degli specialisti dei Vigili del Fuoco. I più disparati tipi di elmetto usati nelle diverse epoche, in Italia e all’estero. Documenti storici e pubblicazioni varie, testimonianze fotografiche di fatti d’epoca, manifesti dei diversi convegni Pompieristici antecedenti la nascita del Corpo Nazionale. Trofei e riconoscimenti sportivi. Una tra le più complete raccolte dei modellini dei mezzi antincendio e... tanto altro ancora.

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Vigili del Fuoco che giungono da VVF e delle Amministrazioni Pub- i diversi mezzi in attesa di restauro. ogni parte del mondo. È stata fatta bliche. In questo periodo di ri- Le possibilità per arricchire la pro- la scelta di non far pagare un bi- strettezze economiche è obietti- posta sono ancora molteplici e so- glietto di entrata per non limitare vamente difficile pensare che dal stanziose, sarebbe splendido poter gli ingressi del pubblico e cercare Dipartimento o dagli Enti Locali programmare nel tempo, sulla di stimolare la curiosità dei cittadini possano partire consistenti finan- base di alcuni lotti di finanzia- nel conoscere la storia dei Pompieri ziamenti volti ad ampliare e mi- mento mirato, piani di amplia- e di tutto quanto veniva fatto in gliorare l’offerta espositiva, nono- mento e aggiornamento dell’offerta passato per fronteggiare il pericolo stante però siano ancora tante le espositiva. del fuoco. È il cittadino a fine potenzialità di sviluppo offerte dal visita che, se vuole, decide di dare posto; c’è la possibilità di recupe- l Museo Nazionale dei Vigili del un contributo per il mantenimento rare l’intero piano superiore, com- IFuoco essenzialmente non vuole di questa realtà, una struttura che pletamente abbandonato da de- proporsi come luogo dove si sedi- non pesa economicamente sulle cenni, l’adiacente torre di Sant’Alò menta la “polvere del tempo” ma casse del Dipartimento, del Corpo del 1370 e sono ancora numerosi come uno spazio Genialità in ferro battuto rnaldo Baruffaldi è entrato nel 1978 nel Corpo dei Vigili del scolpiti, spiega Baruffaldi, sono dedicati ai vari AFuoco per il servizio militare poi, effettivo dal 1984, ne è momenti della vita e della carriera di un Vigile uscito solo nel 2011 con la qualifica di Capo esperto. Domare le del Fuoco, sottolineano cambiamenti fiamme e fare servizio attivo è stata una passione coltivata come importanti come passaggi di qualifica, l’altra, quella che fa di lui un artista del ferro battuto, sebbene si trasferimenti, pensionamenti. Ma qualche definisca umilmente un artigiano. Nativo di Castelfranco Emilia, collega li acquista per regalarli a un amico vive a Cavazzona con la moglie Cristina e i figli Simone, anche lui o a un superiore o, semplicemente, per pompiere e Marco e fa parte della sezione ANVVF di Modena. tenerli. Baruffaldi ricorda una sua opera “Voglio creare lo stemma dell’Associazione nazionale, sto donata ai Vigili del Fuoco di New York lavorando ai bozzetti”, racconta con entusiasmo. Realizza le sue quando, italiani e americani durante il opere in ferro battuto usando materiali di recupero. Vari i temi Raduno di Cortina nel 2010 scolpiti, dai crocefissi agli stemmi dei Vigili del Fuoco, commemorarono insieme le vittime dell’11 ma anche dell'Arma dei Carabinieri o della Guardia di settembre 2001. Le opere sono grandi, mai Finanza.“Ogni tanto vado nelle officine degli amici e con meno di 50 centimetri e anche le scatole regalo che le il loro permesso mi guardo intorno alla ricerca degli scarti contengono sono ottenute da materiali di scarto e recupero. di lavoro. È anche per questo che ogni opera è diversa Una parte del ricavato delle vendite, Arnaldo Baruffaldi dall’altra”, osserva. E ogni manufatto, ogni stemma è un pezzo la devolve al Comitato Diversamente Abili Diversamente Arte, unico accompagnato dal certificato di originalità. Gli stemmi dove si organizzano progetti di laboratorio per persone disabili.

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vivo, sempre pronto ad accogliere A destra, incontro e a fondersi nelle diverse importanti conviviale al museo, manifestazioni che si svolgono a tra pompieri di Mantova. Sono tante le iniziative Mantova e pompieri in questi anni passate tra il cortile volontari del e le mura della Galleria Storica: Trentino. incontri culturali, convegni, cele- Sotto, l’alzabandiera brazioni storiche, raduni d’auto eseguita dai S.A.F. d’epoca, motoraduni, attività per bambini, incontri conviviali, ritrovi tra varie componenti Pompieristiche nell’ambito nazionale e interna- zionale, in un caleidoscopio formato dai più diversi appuntamenti. Uno dei prossimi obiettivi potrebbe es- sere quello di dotare la struttura in modo ancor più adeguato alle visite delle scolaresche, con presidi di- dattici permanenti pensati per la conduzione di attività di tipo psi- comotorio o di tipo formativo, con storiche, un patrimonio che non l’intento di sensibilizzare i ragazzi può assolutamente andare disper- rispetto alle diverse tematiche della so. È pertanto necessaria una fu- sicurezza. Sarebbe interessante do- sione intergenerazionale di persone tare la Galleria dei VVF di un “im- che abbiano a cuore la propria pianto” del tipo “Casa Sicura” spe- storia, nella coscienza delle fatiche rimentato a Pistoia, oppure, come e sacrifici dei tanti che li hanno avviene in alcuni grandi e moderni preceduti e nella consapevolezza Musei internazionali, allestire punti che una corretta lettura del passato attrezzati dove si possano orga- è la base essenziale per la costru- nizzare, per gli studenti, elementari zione di un migliore futuro. dimostrazioni pratiche sui basilari Le nuove generazioni sono forse principi legati alla fisica e chimica più attratte dalle imprese dei vari del fuoco. Aldilà delle diverse atti- Fire Departments stranieri che af- vità sin qui svolte all’interno della follano i vari social network anziché sede del Museo, inoltre, non sono dei racconti epici, dei successi e poche le occasioni in cui i propri dei sacrifici fatti da quei vecchi mezzi diventano i principali pro- Pompieri che hanno fatto la storia tagonisti nelle manifestazioni e ra- del nostro Corpo Nazionale. Storie duni Pompieristici organizzati su di gente abituata a lavorare sempre tutto il territorio nazionale. nella ristrettezza di mezzi, attrez- zature e uomini. Forse anche per urtroppo in questi 25 anni alcuni questo bisogna saper trovare il Pdegli interpreti di questo mira- modo efficace per rendere sempre colo (a cominciare da Bruno Ben- più moderna e attuale la condivi- fatti) sono venuti a mancare. La sione dell’enorme fardello di espe- disponibilità dei singoli, soprattutto rienze tramandataci dal passato. gente. Risulta pertanto compito i protagonisti della fase iniziale, Fortunatamente non è comunque fondamentale per Associazioni comincia a ridursi anche a causa raro scoprire sul web anche molti quali la nostra mettere a disposi- dell’innalzamento dell’età. Diventa filmati d’epoca: testimonianze dei zione sinergicamente le proprie pertanto fondamentale il saper Corpi di Civici Pompieri del primo forze nel creare una rete di espe- coinvolgere le nuove generazioni Novecento o degli anni iniziali del rienze sempre più completa, che di Pompieri e appassionati in que- Corpo Nazionale dei Vigili del stimoli lo scambio di conoscenze, sta opera di volontariato, nel ri- Fuoco, questo dimostra che l’at- sappia raccogliere e unificare le cambio di uomini impegnati in tenzione e la passione per il “me- diverse “eredità storiche” utili per questa indispensabile attività di stiere più bello del mondo” è sem- scolpire nel tempo i propri valori tutela delle diverse testimonianze pre viva e coinvolge ancora tanta e le proprie tradizioni.

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INTITOLAZIONI

In memoria dei martiri di via Palestro

Cerimonia solenne a Milano per l’intitolazione dei giardini di via Morgagni e del distaccamento di via Benedetto Marcello alle vittime della strage del 27 luglio 1993

di Erica Sironi

artedì 29 settembre, la sezione di Milano dell’Associazione Nazionale MVigili del Fuoco ha partecipato numerosa con i suoi soci alla cerimonia di intitolazione dei giardini pubblici di via Morgagni e del distaccamento di via Be- nedetto Marcello, per non dimenticare le vittime della strage di via Palestro avvenuta il 27 luglio 1993. Strage che ha visto la tra- gica morte di tre Vigili del Fuoco: Carlo La Catena, Giorgio Pasotto e Stefano Picerno, oltre all’agente di Polizia locale Alessandro Ferrari e del marocchino Moussafir Driss. A destra e in basso, momenti opo ventidue anni, la città di Milano è vittime i giardinetti di via Morgagni, alla dell’intitolazione Dtornata a testa alta per ribadire l’orgo- presenza di tutte le più alte cariche istitu- dei giardini glio di una città libera che lotta contro la zionali regionali, provinciali, comunali, di via Morgagni mafia e che vuole onorare ogni giorno le civili e militari. alle vittime di via vittime di questa strage. Così il Comune A seguire, alla presenza del Capo Diparti- Palestro a Milano di Milano ha deciso di intitolare alle cinque mento Francesco Antonio Musolino e del

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Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del l’occasione anche il dirigente generale In alto, la caserma Fuoco Gioacchino Giomi, si è svolta invece della Lombardia del Corpo Nazionale dei del Distaccamento l’intitolazione ufficiale del distaccamento Vigili del Fuoco, ing. Dante Pellicano, i VVF di via di via Benedetto Marcello, dedicata ai tre Comandanti dei Comandi provinciali dei Benedetto Marcello Vigili del Fuoco Carlo La Catena, Giorgio Vigili del Fuoco della Lombardia, e il Co- dedicata ai tre VVF Pasotto e Stefano Picerno. Presenti per mandante provinciale, ing. Silvano Barberi, caduti nella strage che ha sottolineato l’importanza di “portare di tipo mafioso. avanti il lavoro dei tre giovani Vigili del In basso a sinistra, Fuoco Carlo, Giorgio e Stefano, ricordandoli il picchetto d’onore sempre vivi nelle nostre caserme”.

urante l’intitolazione del distaccamento Ddi via Benedetto Marcello, che ora porta impresso i nomi dei tre Vigili del Fuoco vittime della strage di stampo mafioso, l’Associazione Vigile del Fuoco Carlo La Catena ha conferito premi a Vigili del Fuoco per essersi distinti in alcune difficili e delicate operazioni di soccorso. Premiati Maurizio Saponaro, Vigile del Fuo- co volontario del Comando di Brindisi; An- tonello Torquati e Marco Bregarini, Vigili qualificati del Comando di Ascoli Piceno; Rosario Martusciello, Capo squadra esperto del Comando di Napoli.

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L’ASSOCIAZIONE

La qualità di un progetto

Al via il nuovo bando per l’iniziativa, fortemente voluta dall’Associazione, finalizzata a premiare gli studenti attenuando i costi sostenuti dalle famiglie

di Ruggero Pignatelli

n questi ultimi anni l’Associazione si è for- aggiungono ancora altre 8, con il nuovo bando temente impegnata in un’attività di grande che ha visto la luce nel marzo 2016. Ivalenza sociale: la concessione delle borse Il progetto non sarebbe stato possibile senza di studio agli studenti di ogni ordine e grado la cessione dei diritti d’autore, finalizzati dei cicli scolastico/accademico. L’iniziativa è proprio alla concessione di borse di studio finalizzata a premiare gli studenti, incenti- per gli orfani dei dipendenti del Corpo Na- vandone l'impegno e ad attenuare i costi zionale, del volume curato dall’ing. Fabio complessivi sostenuti dalle famiglie per lo Dattilo “La nuova prevenzione incendi”, in- studio dei propri figli. Il lavoro svolto in questi sieme agli altri autori, dirigenti e funzionari anni, con serietà e competenza, e l’esperienza del Corpo Nazionale dei VVF. A questi amici maturata non si può dimenticare: 24 borse di va il nostro ringraziamento per aver consentito studio non sono poche e hanno consentito di all'Associazione di svolgere un’attività e un elargire, finora, 24mila euro. A queste se ne compito altamente meritorio. L'Amministra-

Non dimenticheremo mai la grande generosità di Paolo

di Natale Stella*

uando ci si riferisce all’Amministrazione, spesso si Qdimentica che la qualità della sua azione istituzionale Nella foto, il socio è determinata dalle capacità e dalla volontà delle persone Paolo Ancilotti che ricoprono le relative cariche gestionali. Questa considerazione e l’amore per la verità, sono l’occasione per rendere omaggio alla memoria del nostro compianto e stimato socio onorario ing. Paolo Ancillotti, nel primo anniversario della sua scomparsa. E per ricordare quanto l’Associazione Nazionale gli debba, anche e soprattutto nella sua funzione di Ispettore Generale Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dal 1991 al 1997.

Va ricordato che il gruppo dei “padri fondatori” dell’ANVVF aspirava a dare vita a un sodalizio di livello nazionale, che fosse strutturato all’interno e con il patrocinio del Corpo Nazionale VVF. Per raggiungere l’obiettivo, ci si è messi subito al lavoro, avviando i contatti con l’Ispettore Generale Capo del Corpo fin dal 1992. Lo scopo primario dell’Associazione era ed è quello di mantenere vivi e pieni di iniziative i rapporti di solidarietà e amicizia tra gli

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zione ha sempre partecipato attivamente a questa iniziativa, interessando i propri uffici periferici, particolarmente nella fase di asse- gnazione delle borse di studio ai vincitori, presso i Comandi provinciali in occasione delle celebrazioni della festa di S. Barbara. Con il nuovo indirizzo statutario, quest’attività associativa dovrà essere ulteriormente valo- rizzata perché, con l’iscrizione all’Albo na- zionale delle Onlus prevista dal nuovo Statuto Nazionale, l’impegno sociale dovrà uscire rafforzato, consolidando la presenza e l’inte- resse delle Sezioni e arricchito di nuove do- nazioni ed esperienze, anche rispetto alla platea dei beneficiari. La fattiva e preziosa collaborazione di tutte le Sezioni è però indi- spensabile perché vengano raggiunti il mag- gior numero di familiari che si trovano in reali situazioni di difficoltà per la mancanza di un loro caro.

a lettera di ringraziamento, indirizzata al LPresidente Nazionale, della mamma di un bambino a cui è stata assegnata una borsa di studio non ha bisogno da parte mia di alcun commento, che lascio a chi legge, ci invita a non fermarci e ad andare avanti, con sempre più fiducia ed entusiasmo nell’impegno sociale e solidale per il bene della collettività.

appartenenti al Corpo Nazionale VVF, in servizio attivo carica istituzionale, l’ANVVF otteneva un primo e a riposo. Il progetto proposto all’Ing. Ancillotti mirava riconoscimento all’interno del Corpo, con la possibilità a costituire un ente solidale, con un assetto organizzativo concessa alle sue sezioni territoriali di esercitare le attività di diffuso il più possibile all’interno delle strutture del Corpo statuto nelle sedi VVF, sulla base di disposizioni firmate Nazionale, facendovi confluire, volontariamente, la dallo stesso Ispettore Generale Capo. moltitudine delle “micro realtà associative” che si erano formate spontaneamente nelle diverse sedi provinciali VVF. Sono stati questi i primi passi dell’ANVVF che, in oltre vent’anni di attività, grazie al suo sviluppo organizzativo È stato proprio il rendersi conto di una diffusa volontà e al gran numero di adesioni, oggi può disporre di un associativa, particolarmente sentita tra i colleghi che riconoscimento dentro il Corpo stesso, sostenuto da andavano in pensione, che ha fatto intuire ad Ancillotti un’apposita legislazione. Proprio per questo, mai abbiamo l’importanza del ruolo che un’istituzione come l’ANVVF dubitato che anche i successori dell’ing. Ancillotti avrebbe potuto svolgere all’interno del Corpo, sia per avrebbero appoggiato con lo stesso entusiasmo la nascita custodire i valori tradizionali che animano i Vigili del Fuoco, dell’ANVVF. Lui, nella sua lungimiranza, ha creduto sia per proseguire, anche dopo il pensionamento, la fortemente nel raggiungimento dell’obiettivo, continuità dei rapporti con chi rimane in servizio attivo. appoggiando con passione tutte le iniziative. Sempre più convinto dell’iniziativa, Ancillotti esercitò tutta Oggi, commossi e riconoscenti, desideriamo ricordare la sua autorevolezza personale e di Ispettore Generale Paolo Ancillotti, che continuiamo a stimare e ammirare Capo per sensibilizzare e ottenere risposte favorevoli per quanto ha fatto per l’ANVVF, nella sua funzione di all’interno delle strutture centrali e periferiche del Corpo. Ispettore Generale Capo del Corpo, ma anche per la sua Costituitasi con atto notarile del 1994, anche grazie qualità di fedele e partecipe associato . all’operato, alla garanzia e all’interessamento per il progetto dello stesso Ancillotti, e anche grazie alla sua * Referente Nazionale dell’ANVVF

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L’ASSOCIAZIONE

Tesseramento a gestione 2.0

On line un nuovo programma all’insegna del rinnovamento informatico e gestionale

di Mimmo Lattanzi

l 2016 vede raggiunto un obiettivo indi- spensabile per l’adeguamento tecnologico Ie informatico del nostro Sodalizio e per valorizzarne ulteriormente il know how: dal 15 febbraio il nuovo programma Ge- stione Tesseramento è online. Sono cambiati sia l’aspetto grafico che la filosofia di ge- stione, così come sono state analizzate le nostre necessità di aumentare la sicurezza e l’affidabilità di tutto il progetto. Il nuovo programma si basa su tre grandi moduli che, insieme, formano un unico im- pianto che serve a proteggere i dati, ad ag- giornarli e a elaborarli.

L’ACCESSIBILITÀ Per quanto riguarda la tutela della privacy, questo nuovo progetto rispetta regole ben precise, confermando i permessi ai titolari degli uffici centrali e periferici e assegnando loro il livello di accesso secondo il ruolo e il compito che svolgono. Il motivo principale di questa scelta asse- conda la necessità di salvaguardare la pri- vacy dei nostri iscritti e dei loro dati, che A destra, il gruppo siamo immagini o testi e come indicano le di informatici direttive vigenti. che ha realizzato l'applicativo LA GESTIONE DELLE PROCEDURE I processi di nuova iscrizione e modifica sono supportati da attività di controllo che tenuti messi a punto. Attivandolo, possiamo guidano l’esatto percorso al data-entry, selezionare i vari criteri di scelta, in modo mettendolo in condizione di limitare il più da ottenere i dati che ci servono e potendoli possibile l’errore di attivazione dei dati. esportare, stampare e ulteriormente ela- Questo settore è reso più efficiente da borarli. alcune caratteristiche innovative: Questo modulo di ricerca è differente da 1. le più ampie autonomie nell’inserimen- ambiente ad ambiente e, soprattutto, è più todei dati da parte del data-entry; articolato man mano che i livelli di accesso 2. la tracciabilità dell’appartenenza; si fanno più importanti. 3. gli automatismi gestionali di attività di Quindi, in base al proprio livello di accesso, controllo e di richiesta; permettono agli utenti di: 4. la facile lettura dei dati, sia riepilogativi 1. fare verifiche per migliorare l’affidabilità che individuali. dei dati registrati; 2. ottimizzare e aiutare il lavoro degli uffici IL MOTORE DI RICERCA centrali e periferici, rendendo più veloci Il terzo modulo permette un vero e proprio i riscontri tra quanto scritto e quanto di- dialogo con l’applicazione, in base ai con- chiarato;

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REQUISITI MINIMI PER L’ACCESSO E L’UTILIZZO DELL’APPLICAZIONE Il sistema è fruibile attraverso qualsiasi di- spositivo desktop, a prescindere dal sistema operativo installato, dotato di una connes- sione internet e browser web a partire dalle versioni: - Internet Explorer 10+ - Firefox 1.4+ - Chrome 1.1+ - Safari 5+ - Opera 11+

Tutti i browser supportano a pieno le spe- cifiche HTML5, CSS3, Javascript 1.4+. La piattaforma non consente l’utilizzo in caso di mancanza di rete. Le API di integrazione con sistemi esterni, sono accessibili da qualsiasi software in grado di effettuare chiamate HTTP e gestire dati in formato JSON.

Questo progetto è stato realizzato e viene seguito dalla società Laboratorio Informatico di Cesena, un’azienda competente anche nel settore delle innovazioni gestionali e web applications. I suoi giovani ingegneri e informatici sono stati professionisti attenti, sempre pronti a capire tutte le nostre necessità e realizzarle con grande professionalità. A loro e all’amministratore Mirko Ravaioli vanno i ringraziamenti di tutta l’Associazione Sotto, la grafica Nazionale dei Vigili del Fuoco. dell'applicativo

3. estrapolare statistiche; 4. fare le suddette ricerche entro un preciso periodo di tempo, aprendo di fatto un mondo di situazioni nuove in termini di confronto.

ino a oggi, 97 sezioni su 102 hanno ef- Ffettuato l’accesso al programma e, subito, hanno cominciato a lavorare facilmente, grazie alla formazione ricevuta dai video- tutorial messi loro a disposizione dall’ap- plicazione. Ultima novità, è la possibilità per il socio di poter accedere a questo programma e ve- dere in modalità “sola lettura” i propri dati registrati, in modo da poterne controllare l’esattezza.

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Eventi

L’Istinto Supremo scolpito a Lodi Inaugurata un anno fa, l’opera del maestro Antonio de Paoli raffigura l’incessante missione dei Vigili del Fuoco

di Virginio Malaspina

Sopra, il stato inaugurato il 6 giugno 2015, Questa simbologia porta in primo piano, monumento Istinto presso la sede centrale del Comando ancora una volta ma in modo del tutto Supremo di Lodi. Èprovinciale dei Vigili del Fuoco di nuovo, i vincoli che legano i Vigili del A fianco, Lodi, il gruppo scultoreo Istinto Supremo. Fuoco di tutti i tempi, quei soccorritori che un momento Si tratta di una vera e propria struttura dedicano e hanno dedicato la propria vita, dell’inaugurazione espositiva, realizzata dal Provveditorato senza risparmio, al servizio e per il bene Regionale alle Opere Pubbliche di Milano della comunità. in collaborazione con il Dipartimento dei Presenti alla cerimonia di inaugurazione le Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e locali autorità civili e religiose, le rappre- della Difesa Civile. sentanze regionali e di sezione dell’ANVVF Su disegno dell’architetto Massimo Stucchi e di altri Comandi Provinciali VVF della e progettazione dell’ingegnere Maurizio Lombardia, alcuni inviati dei Vigili del Clarizia, l’opera è stata realizzata dal mae- Fuoco della città tedesca di Costanza (città stro Antonio De Paoli. Il monumento, ha gemellata con Lodi dal 1986), gli amici affermato l’autore, “intende avvicinarsi alla delle locali associazioni anche d’Arma. realtà e ai vivi, con una sinergica dinamica Le varie fasi di scoperta, inaugurazione e generata dal contributo e dalla passione benedizione del monumento sono state sot- degli stessi operatori del soccorso”. tolineate dalle note musicali del Corpo ban- Il gruppo scultoreo, con alle spalle un’Au- distico della città. La cerimonia, solenne, topompa Fiat Macchi 642.N2 restaurata dal ha avuto luogo anche grazie all’impegno Vigile Alessandro Daccò e dai simpatizzanti dei soci della Sezione ANVVF di Lodi che, Luigi Ferrarini e Gianantonio Abbiati, evi- con entusiasmo, hanno collaborato con il denzia l’incessante missione dei Vigili del Comando VVF per l’inaugurazione “del- Fuoco, rappresentata da due operatori che l’opera dedicata a tutti i Vigili del Fuoco indossano uniformi in uso in diverse epoche, che, dal passato al presente, hanno avuto impegnati nelle attività di salvataggio e le generosa volontà di salvare vite umane soccorso. rischiando le proprie”.

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VITA DELL’ASSOCIAZIONE A CURA DELLE SEZIONI DELL’ANVVF

BARI gnanti, hanno visitato la sede BENEDIZIONE DEGLI ELMI dei Vigili del Fuoco, accolti da DEI VVF IN PROVA alcuni soci della sezione La Direzione Centrale per la ANVVF di Oristano e dai vigili Formazione ha individuato nel del Comando. polo didattico della Direzione Dopo la visita in sala operativa, Regionale della Puglia uno dei ai bambini sono state mo- luoghi ideali, insieme ad altri strate le pertiche da dove sono poli regionali in tutta Italia, per scesi alcuni vigili e alcuni di la formazione del 77 e 78esimo loro, sorretti dai VVF, hanno corso Vigili del Fuoco in prova. provato l’esperienza. Poi, nel Al polo didattico pugliese sono piazzale del Comando, è stata ospitati 43 allievi, provenienti mostrata l'auto pompa serba- da Puglia e Basilicata. Gli allievi, toio con le sue attrezzature in dal 1 aprile, sono rientrati nelle caricamento e l'autoscala. strutture centrali di Roma Ca- I bambini, indossando il casco, pannelle, per terminare il per- hanno poi provato il naspo e corso formativo ed essere poi spruzzato acqua come dei veri destinati ai vari Comandi di as- pompieri. segnazione. La Direzione regio- Al termine della visita le inse- Palermo nale della Puglia ha voluto sa- gnanti hanno ringraziato l'As- lutare i ragazzi con una sociazione e i Vigili del Fuoco glie. Le offerte, durante la ven- plesso Aldo Moro, plesso Can- cerimonia religiosa dove sono per la bella mattinata trascorsa dita dei calendari, sono state nata, plesso Acquedotto e stati benedetti gli elmi dei fu- dai piccoli, consegnando al- generose, permettendo di rac- plesso San Francesco: 95 turi pompieri. Accade spesso cuni disegni fatti dai bimbi in cogliere 8.000 euro, somma alunni per la Scuola dell’Infan- durante i corsi di formazione: ricordo della giornata. che il Comandante provinciale zia, Progetto Infanzia Sicura e l’elmo è un simbolo che da Doriano Minisini ha conse- 220 alunni della Scuola Prima- sempre contraddistingue il Vi- PALERMO gnato al direttore generale del ria. La sezione ha continuato gile del Fuoco e rappresenta il IN MEMORIA DI GIUSEPPE CRO di Aviano Mario Tuber- con la divulgazione della cul- primo elemento di protezione SICILIANO tini per l'area giovani. È una tura della sicurezza nelle individuale. L’11 marzo, la sezione ANVVF realtà molto importante per il scuole per tutto il mese di La cerimonia, la mattina del 17 di Palermo,in collaborazione territorio, dedicata agli adole- maggio. marzo 2016 nella basilica Pon- con il Comando provinciale, scenti e giovani (14 - 21 anni ) tificia di san Nicola di Bari, ha era presente all'inaugurazione malati di tumore. CREMONA avuto luogo durante la messa, della villetta di via Pagano, in- Minisini è stato accompagnato MOSTRA SULLA GRANDE officiata dal vice Rettore della titolata alla memoria del col- dai presidenti Angelo De GUERRA Basilica padre Giovanni Di- lega Capo squadra Giuseppe Marco per l’ANVVF, Claudio Si è conclusa la mostra sulla stante che, dopo la preghiera Siciliano, morto l'11 marzo Venerus per i VVF e da Silvana Grande Guerra, esposta nella a santa Barbara, patrona del 1999 nel generoso tentativo Bidese, vedova del collega sala Alabardieri del Palazzo Co- Corpo Nazionale dei VVF, ha di salvare i propri suoceri ri- Paolo Marcus, per il gruppo munale di Cremona. I soci della benedetto gli elmi. Nell’omelia, masti bloccati nel loro appar- Amici di Paolo. locale sezione ANVVF, in colla- padre Distante ha voluto sot- tamento e rimasto anche lui borazione con altre associa- tolineare il ruolo fondamentale sotto le macerie, per il crollo COSENZA zioni d'arma cremonesi, hanno del Vigile del Fuoco per la sal- improvviso dell’edificio. ATTIVITÀ DIVULGATIVE accompagnato i visitatori che, vaguardia della vita, attraverso Il 31 marzo la sezione ANVVF per tutto il mese di marzo, il soccorso e con l’altruismo che PORDENONE di Cosenza ha concluso le at- hanno potuto apprezzare la da sempre caratterizza gli ap- DONAZIONE AL CENTRO tività di divulgazione della cul- cartellonistica e la documenta- partenenti al Corpo, con un ONCOLOGICO DI AVIANO tura sulla sicurezza attraverso zione dal 1915 al 1918 allestita augurio per la loro vita profes- PER LA FESTA DI SANTA i progetti Infanzia Sicura e dall'Esercito Italiano. sionale. Alla cerimonia erano BARBARA Scuola Sicura. presenti il direttore regionale La sezione ANVVF di Porde- I progetti hanno coinvolto due VARESE VVF Salvatore Spanò, il diri- none in collaborazione con il realtà. La prima, l’Istituto POMPIEROPOLI gente referente Antonio Pa- Comando provinciale VVF, ha Comprensivo Statale G. Rizzo Il 2 aprile 2016 la sezione naro, il direttore di sede del indetto, tra le scuole elemen- di Rossano, plesso scolastico ANVVF di Varese ha partecipato, corso Marcello Deon, tutto lo tari della provincia, il concorso Frasso: 87 alunni della scuola con la Pompieropoli, alla mani- staff didattico regionale e gli I Pompieri visti dai bambini, dell’Infanzia, Progetto Infanzia festazione Equi-Blu per la con- istruttori professionali. che ha permesso di raccogliere Sicura e 260 alunni, dalla sapevolezza dell'autismo, che si 500 disegni poi utilizzati per prima alla quinta elementare, è tenuta nella sede di ASD ORISTANO realizzare un calendario. della Scuola Primaria con il Arione Gemonio. Nonostante la SCOLARESCA AL COMANDO Nelle pagine dedicate ai mesi, progetto Scuola Sicura. giornata nuvolosa fosse poco in- Il 17 marzo 3 classi della i disegni sono stati uniti a con- La seconda, l’Istituto Com- vitante, 150 bambini hanno par- scuola dell'Infanzia di Terralba sigli di sicurezza domestica prensivo Statale Costabile tecipato al percorso da pom- (Or), 60 bambini e 4 inse- elaborati dai vigili per le fami- Guidi di Corigliano Calabro, piere per un giorno.

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VITA DELL’ASSOCIAZIONE

ganizzata dalla sezione ANVVF interventi, quello del sindaco, di Mantova a Castelbelforte, compiaciuto per le iniziative chiamata PomPierino Manto- della Confraternita e del- vano ha avuto un grande suc- l’ANVVF, la popolazione e il cesso, così come la proposta nucleo di Protezione Civile di della nuova attività denomi- Apollosa: a tutti è stato rila- nata “Giochiamo al Pompiere- sciato l’attestato di partecipa- Vigili del Gioco”. zione all’evento. La conven- La sezione intende questo tipo zione è stata sottoscritta dal di Pompieropoli come un mo- priore della Confraternita, mento di sensibilizzazione e Luigi Savoia e dal presidente apprendimento, da parte dei dell’ANVVF Benevento, Gio- piccoli, attraverso attività psi- vanni Masotti. Tra i presenti, comotorie utili a far capire an- l’Ispettore in congedo e segre- che a loro i primi rudimenti di tario Giovanni Matarazzo, sicurezza e difesa dai pericoli. l’Ispettore in congedo Gio- vanni De Luca, il Capo reparto BENEVENTO in congedo Giovanni Calandro Benevento CON LA CONFRATERNITA e Filomena Donato, compo- PER LA SICUREZZA nente ANVVF e referente del BELLUNO Dopo l'udienza tutti a pranzo L’ANVVF di Benevento, nel- Sodalizio per i VVF. ACCORDO CON IL CORPO e, nel pomeriggio, visita alle l’ambito delle attività di pro- NAZIONALE basiliche di S. Maria Maggiore mozione della cultura della si- TORINO Il 31 marzo 2016 è stato sot- e S. Giovanni in Laterano. curezza sul territorio, ha CORSO BLSD toscritto l’accordo di collabo- stipulato una convenzione di Il 9 aprile 2016, nella sala Con- razione tra il Comando Provin- CATANZARO partenariato con l’associazione ferenze della sezione ANVVF ciale VVF di Belluno e la POMPIEROPOLI AL CENTRO della Confraternita del SS. Ro- di Torino si è svolto il 2° Corso sezione locale ANVVF. Era uno COMMERCIALE sario di Apollosa, piccolo co- BLSD Esecutore per operatori degli obiettivi che la sezione Domenica 10 aprile la sezione mune alle falde del Taburno, non sanitari (BLSD cat. A - si era prefissata e c’è riuscita ANVVF di Catanzaro, a causa per la partecipazione alle Gior- "laici"), nell'ambito della for- grazie all’interessamento e di- del maltempo, ha spostato la nate della Sicurezza, parte del- mazione di base per l’emer- sponibilità del Comandante prevista Pompieropoli nel co- l’iniziativa Incontri in Confra- genza nella popolazione. provinciale Vincenzo Gior- mune di Maida all'interno del ternita, mensilmente nella Il corso, aggiornato alle linee dano, che ha firmato l’accordo centro commerciale Due Mari. cittadina. L’idea di avviare una guida internazionali per la ria- con il Presidente provinciale Hanno partecipato 350 ragaz- collaborazione con la Confra- nimazione cardiopolmonare ANVVF Giuseppe De Min, con zini dai 3 ai 13 anni, dalle 15 ternita si è concretizzata du- ILCOR ERC 2010, ha consen- il Vice presidente Attilio Co- alle 21, impegnando 35 tra rante la partecipazione del- tito ai partecipanti di appren- rona e il segretario, Adolfo Da soci e personale permanente. l’ANVVF alla giornata dere le sequenze di rianima- Rold. internazionale della donna, zione di base negli adulti o TARANTO sempre ad Apollosa su inizia- bambini in arresto respiratorio ABRUZZO, MARCHE E MOLISE BIMBI AL DISTACCAMENTO tiva della stessa Confraternita e/o cardiaco, le manovre da A ROMA DAL PAPA DI MANDURIA e con la partecipazione della eseguire in caso di ostruzione Il 6 aprile 2016 le sezioni re- Il 5 e 6 aprile la sezione ANVVF F.I.D.A.P.A. (Federazione Ita- delle vie aeree da corpo estra- gionali ANVVF di Abruzzo, di Taranto ha accompagnato i liana Donne Arte, Professione neo e, dopo il superamento Marche e Molise, hanno in- bambini dell’Istituto Compren- e Affari) sezione Benevento. Il dell'esame finale, la certifica- contrato a Roma Papa France- sivo Bonsegna Toniolo, Scuola primo incontro dell’ANVVF per zione IRC della validità di due sco per il Giubileo della Mise- Infanzia di Sava, a visitare il di- le giornate della sicurezza è anni per l'utilizzo del defibril- ricordia, in una piazza san staccamento VVF di Manduria. avvenuto l’11 aprile con “Ras- latore semiautomatico. La se- Pietro gremita di fedeli. Sul Dopo le rituali presentazioni, sicuriamo…ci - i pericoli nella zione ringrazia agli amici della lato destro del sagrato c’erano è iniziato il percorso di cono- nostra casa, come comportarci Fest S.O.G.IT – Formazione tutti i soci con i propri familiari scenza con la visita alla ca- e cosa fare per una casa più Emergenza di Settimo Tori- dalle tre regioni, 280 i parte- serma e agli automezzi, per sicura”. Oltre il 70% degli in- nese, che hanno insegnato cipanti. I soci hanno regalato proseguire con le prove prati- fortuni avvengono tra le mura con grande professionalità. La al Santo Padre un quadro in che come spegnere un incen- domestiche. La casa nasconde S.O.G.IT – Croce di San Gio- oro zecchino 24 kt raffigu- dio e terminando nell’aula di- moltissime insidie, dall’elettri- vanni – sezione di Settimo To- rante l'angelo con il vecchio dattica, per la proiezione di cità al gas, dalle manovre per rinese, associazione volontaria, elmetto, dono che è stato alcuni filmati del Progetto Si- le pulizie ai depositi tempora- oltre a svolgere servizi di sup- molto gradito dal Papa, che curo Infanzia . nei o permanenti di sostanze porto sanitario, trasporto di ha poi ringraziato con una let- pericolose, all’uso scorretto di ammalati e assistenza nella tera ufficiale del Vaticano. MANTOVA materiali e attrezzature e manifestazioni, sviluppa con- Presente anche il socio della POMPIERINO senza dimenticare la distra- tinuamente nuovi progetti di segreteria di Roma Paolo Mo- A CASTELBELFORTE zione, la troppa fiducia in se aiuto alle fasce deboli e per schetti con la moglie. Il 10 aprile la Pompieropoli or- stessi o la stanchezza. Tra gli tutta la cittadinanza.

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A CURA DELLE SEZIONI DELL’ANVVF

LODI edizione della Giornata della PROGETTO Memoria e dell’Impegno, un “SICURAMENTE” modo per ricordare le vittime Si è concluso il percorso didat- della mafia. Da piazza Filippo tico all’Istituto comprensivo di Juvara il corteo ha percorso le Casalpusterlengo, a cura della vie di Messina fino a piazza sezione ANVVF di Lodi. Il pro- Duomo dove, dopo la lettura getto ha coinvolto 350 allievi dei nomi delle vittime, ci sono delle scuole medie e 250 delle stati gli interventi di Libera, di elementari. L’obiettivo era di Avviso Pubblico e dei parenti sensibilizzare i ragazzi a una di chi ha perso la vita per colpa maggiore attenzione dei peri- delle mafie. A parlare anche colo nascosti in casa, coinvol- don Luigi Ciotti, presidente di gendo la famiglia nella predi- Libera, che ha voluto sottoli- sposizione di un piano di neare come sia fondamentale emergenza domestico, attra- l'impegno della comunità verso la valutazione e il rico- tutta per combattere mafia e noscimento delle fonti di po- corruzione. Alla manifesta- tenziale pericolo, per tenere zione hanno preso parte, tra Lodi comportamenti corretti e con- gli altri, il Presidente della tenere gli eventuali effetti dan- Commissione Nazionale Anti- vertiti superando i vari ostacoli ordinato una Pompieropoli in nosi. Da parte dei ragazzi c’è mafia Rosy Bindi, il presidente e prove, come lo spegnimento una centralissima piazza di Bo- stato interesse per gli argo- della Regione Sicilia Rosario del fuoco. Al termine, per tutti valino, sul litorale jonico. Pro- menti proposti, con domande Crocetta e il sindaco di Pa- il diploma di piccolo pompiere. tagonisti, i 750 bambini del- e richieste di chiarimenti al per- lermo Leoluca Orlando, che ha l'Istituto comprensivo del sonale docente dell’Associa- sfilato accanto al sindaco di CHIVASSO luogo. Il giorno dopo, stampa zione. Al termine sono stati Messina, Renato Accorinti. INAUGURATO e tv hanno dato risalto alla forniti materiali divulgativi spe- L’ANVVF è stata invitata dal DISTACCAMENTO manifestazione, ma la soddi- cifici, da portare e condividere Comune di Messina a parteci- Sabato 2 aprile 2016, la se- sfazione maggiore l’hanno ri- all’interno del nucleo familiare. pare, insieme ad altre associa- zione ANVVF di Torino ha par- servata i bambini che, con il Durante gli incontri, nei ragazzi zioni, per controllare alcune tecipato all'inaugurazione uf- loro entusiasmo, hanno ripa- sono state notate scarse cono- zone transennate per que- ficiale del Distaccamento dei gato i soci delle fatiche che scenze dell’ambiente dome- stioni di viabilità e supervisio- Vigili del Fuoco Volontari di comporta la preparazione di stico e dei comportamenti ap- nare il transito automobilistico, Chivasso (TO), alla presenza un evento del genere. propriati da tenere, in caso di vista l'importanza dell'evento dell'ex direttore Natale Inza- situazioni di emergenza. Per gli che ha visto una Messina blin- ghi, rappresentanti del Co- SANDRIGO allievi delle elementari sono ri- data. La partecipazione del So- mando, delegazioni dei Distac- POMPIEROPOLI sultati preziosi i suggerimenti dalizio è arrivata in seguito ad camenti volontari della città Il 17 aprile 2016, la manife- in chiave pedagogica delle in- accordi presi con il Capitano metropolitana di Torino e dei stazione Bimbo è… Crea, segnanti. Durante gli incontri dei Vigili Urbani, Crisafulli, al Corpi Volontari del Trentino Gioca, Impara, organizzata da propedeutici, i termini e gli ar- fine di garantire la perfetta riu- Alto Adige. Nel corso della High Promotion nel centro sto- gomenti sono stati adattati a scita del servizio. manifestazione è stata realiz- rico del Comune di Sandrigo livelli di apprendimento coe- L'Associazione è stata pre- zata la Pompieropoli, in colla- (Vi,) ha visto i bambini impe- renti. In una relazione finale, sente con 14 soci. borazione con i Distaccamenti gnati in diversi laboratori de- inviata dai rappresentanti co- dei vigili volontari di zona e la dicati alle varie attività crea- munali e dirigenti scolastici so- NAPOLI visita alla Casa degli Errori per tive. Dal 2006 sono state stenitori del progetto, si dichia- POMPIEROPOLI E LEGALITÀ i numerosi bambini presenti. inserite alcune importanti no- rava l’esperienza didattica Il 4 e 5 aprile alcuni soci della Al termine della cerimonia, il vità, come la presenza delle svolta positiva ma non esau- sezione ANVVF di Napoli, per personale volontario ha effet- Forze dell’Ordine e degli ope- stiva. L’ANVVF ha ribadito la le classi della Scuola Primaria tuato una dimostrazione tec- ratori della sicurezza, per av- propria disponibilità a organiz- e della scuola secondaria di nico-professionale con mon- vicinare bambini e ragazzi a zare eventi analoghi, invitando primo grado, si sono recati al- taggio della scala tematiche importanti. Soci del- le istituzioni a promuovere le l’Istituto Comprensivo Tor- controventata, incendio bom- l’ANVVF sezione di Vicenza, varie iniziative. chiano – Bordiga, scuola nel bola gpl e, in collaborazione con alcuni vigili sia permanenti quartiere Ponticelli della città, con la Croce Rossa Italiana, che volontari, hanno allestito MESSINA per una lezione teorica sulla una simulazione di incidente nella piazza principale la Pom- RICORDANDO LE VITTIME sicurezza e legalità (Scuola Si- stradale. pieropoli. Dopo l’iscrizione, DELLA MAFIA cura) davanti a 200 studenti. ogni bambino munito di ca- Il 21 marzo 2016, trentamila Il 12 aprile, per la parte pra- REGGIO CALABRIA schetto e pettorina, accompa- le persone arrivate da ogni tica, è stato allestito nell’area POMPIEROPOLI gnato da un socio, ha attra- parte della Sicilia, della Cala- interna dell’Istituto il percorso Il 14 aprile la sezione ANVVF versato tutto il percorso, salito bria e della Puglia, è stata ce- ludico Pompieropoli e, come di Reggio Calabria, insieme al la scala scendendo poi giù dal lebrata a Messina la 21esima sempre, i ragazzini si sono di- Comando provinciale, ha co- palo, entrando in una casetta

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VITA DELL’ASSOCIAZIONE

Piacenza Brindisi

invasa dal fumo, attraversando Paola Sama e Francesca Fiuzzi, dove vengono usati e in quali colleghi della sezione di Lecce poi un tunnel, spegnendo un caposale della Pediatria e della circostanze vengono fatti in- e di Taranto, in un grande ri- incendio e camminando in Terapia Intensiva Neonatale. dossare anche ai cittadini coin- storante affacciato sul mare equilibrio su una trave. Alla L’Azienda Usl della Romagna volti. Infine, i VVF hanno spie- dove a fine pasto si è passati fine ogni bambino ha otte- ha ringraziato l’Associazione gato ai ragazzi il significato dei al sorteggio di numerosi regali nuto il diploma di pompiere per le donazioni, che contri- SAF e di come le loro tecniche per tutti, donne, uomini e junior. Nonostante il tempo in- buiscono a rendere più con- d’intervento siano necessarie bambini. certo e qualche goccia di piog- fortevole la permanenza dei per lavorare in sicurezza, in Infine, la torta con il logo della gia, hanno partecipato 250 bambini in ospedale. ambiente urbano ed extraur- dell’ANVVF di Brindisi, foto- bambini. bano e negli incidenti di vario grafata come una celebrità. PIACENZA tipo, scenari spesso critici e a FORLÌ/CESENA CLASSI IN CASERMA rischio per le persone e per gli LIVORNO DONAZIONE A PEDIATRIA CENTRALE operatori del soccorso tecnico ANNIVERSARIO TRAGEDIA OSPEDALE BUFALINI Il 12 aprile le classi di V ele- urgente. Le tecniche SAF dei DEL MOBY PRINCE DI CESENA mentare B Don Minzoni e C Vigili del Fuoco permettono di Il 10 aprile i soci della sezione L’ANVVF di Forlì-Cesena ha Carella dell’ottavo Circolo Pia- accedere a luoghi difficili sia ANVVF di Livorno hanno par- donato al reparto di Pediatria cenza, hanno partecipato a un naturali come grotte, forre, fa- tecipato alla commemora- dell’ospedale Bufalini di Ce- incontro didattico dal terre- lesie, o artificiali come tralicci, zione del 25° anniversario sena tre stetoscopi neonatali moto agli incendi. Alle due grattacieli, viadotti. Ed è stato della tragedia del traghetto per l’ascolto del battito car- classi è stato spiegato il primo detto ai ragazzi che negli ul- Moby Prince e alla successiva diaco dei nati prematuri e 250 soccorso, il funzionamento del timi anni c’è stata la necessità, inaugurazione del monu- copie del libro Lupo Luca ha il defibrillatore e l’importanza di per tutto il personale VVF, di mento che ricorda le 140 vit- naso rosso, della scrittrice ce- una telefonata di soccorso. Il adottare tecniche innovative time. senaticense Elisa Mazzoli, con personale VVF ha illustrato ai di derivazione speleo- alpino illustrazioni di Febe Sillani, Bac- ragazzi come si svolgono gli e fluviale per le esigenze di PISA chilega Junior editore. Il valore interventi, dove vengono uti- soccorso, da estendere succes- GIORNATA MONDIALE complessivo della donazione è lizzate le attrezzature che i sivamente a tutto il personale DELLA SICUREZZA di 1.500 euro. I volumi ver- VVF di Piacenza hanno in do- del CNVVF. I ragazzi hanno Il 28 aprile, per la Giornata ranno regalati ai bambini rico- tazione, insieme alle Forze del- potuto vedere alcune di que- mondiale sulla Sicurezza, il pa- verati in Pediatria, come dono l’Ordine, per intervenire in ste attrezzature poi, controllati lazzo dei congressi di Pisa ha da portare a casa. Alla dona- breve tempo dopo la chiamata dal personale VVF, hanno pro- ospitato un convegno con la zione in Pediatria erano pre- della sala operativa del 118. vato la Scala Italiana, per gli presenza del Direttore VVF To- senti Augusto Biasini direttore La città di Piacenza è stata la interventi ai piani superiori. scana. A corollario è stata or- del reparto di Pediatria e Tera- prima ad avere una rete di ganizzata la Pompieropoli, con pia Intensiva Neonatale del Bu- questi defibrillatori in Europa. BRINDISI la partecipazione di 300 alunni falini, il presidente dell’Asso- Anche gli autoprotettori, at- FESTA DEL SOCIO delle scuole pisane. ciazione Nazionale Vigili del trezzatura indispensabile ai Vi- Pranzo, musica, balli e tanti re- Fuoco Forlì-Cesena Domenico gili del Fuoco per intervenire gali per la festa sociale del- VIBO VALENTIA Frissora con altri tre soci, Fabio in ambienti con sostanze tos- l’ANVVF di Brindisi. Come or- 25 APRILE Agatensi e Marco Baldassarri siche e fumo, sono stati illu- mai tradizione, il 25 aprile si è Anche quest'anno si è svolta, a rispettivamente Ispettore e Ca- strati ai ragazzi dal personale tenuta la grande Festa del So- Vibo Valentia, in occasione del poreparto del Comando dei VVF, che hanno spiegato an- cio organizzata dalla sezione, 25 aprile, la cerimonia di con- Vigili del Fuoco Forlì-Cesena , che i vari tipi d’intervento, quest’anno allargata anche ai segna delle medaglie comme-

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A CURA DELLE SEZIONI DELL’ANVVF

morative che Carmelo Casa- l’Associazione ANVVF/CN sezione bona, Prefetto di Vibo Valentia, di Lecce, sono state consegnate ha consegnato ai familiari di tre a 9 cittadini della provincia le me- ex partigiani tuttora residenti daglie commemorative chiamate nella provincia, la medaglia Medaglie di liberazione. Ai gio- della Liberazione. Una delega- vani rappresentanti del consi- zione della sezione locale glio comunale dei ragazzi, in ANVVF ha partecipato al- rappresentanza degli istituti l’evento, insieme ai Vigili del scolastici, è stato affidato il Roma Fuoco del Comando provinciale compito di riannodare il filo della città e a tutte le autorità della memoria e del ricordo di Cesare Battisti. Altri soci del Grazia Cucinotta. Presenti il civili e militari e i rappresentanti chi ha lottato per la difesa dei Sodalizio, al teatro civico di Va- Presidente della Regione Lazio delle associazioni combattenti- valori fondanti della nostra Re- rallo, hanno partecipato all'in- Nicola Zingaretti e altre auto- stiche e della Resistenza. pubblica. “A noi il dovere di contro con il Presidente della rità locali. dare senso ai valori per cui Repubblica Sergio Mattarella. LECCE donne e uomini di allora si CREMONA 25 APRILE sono battuti”, ha dichiarato ROMA COMMEMORAZIONE Il 25 aprile, a Lecce, per ricor- l’onorevole Bellanova. RACE FOR THE CURE MARTIRI DI BAGNARA dare partigiani, ex internati nei Il 15 maggio 2016 la sezione A Cremona sono stati ricor- campi di concentramento e VERCELLI ANVVF di Roma ha parteci- dati, come ogni anno, i Martiri combattenti nelle truppe rego- 25 APRILE pato alla 17esima edizione di Bagnara, 4 Vigili del Fuoco lari dell’esercito italiano, alla Il mattino del 25 aprile, una della Race For The Cure, per e 2 civili barbaramente fucilati presenza del vice ministro allo delegazione di soci della se- la prevenzione del tumore da un colonna tedesca in riti- Sviluppo Economico Teresa Bel- zione ANVVF di Vercelli ha femminile al seno. Anche 83 rata il 27 aprile del 1945. lanova, del Prefetto di Lecce preso parte, insieme a tutte le socie hanno effettuato l'intero Per i Vigili del Fuoco, le istitu- Claudio Palomba, delle autorità altre associazioni militari e civili, percorso di 5 km. zioni e la cittadinanza è stata militari e civili, dei rappresen- alla cerimonia e deposizione di Madrine della manifestazione, un'occasione importante per tanti delle associazioni Com- una corona di alloro al monu- con oltre 65.000 parteci- onorare chi ha dato un tributo battentistiche e d'Arma, del- mento dei Caduti, in piazza panti, Rossana Banfi e Maria per la liberazione.

SALERNO L’8 MARZO CON LA NOSTRA RIVISTA A Salerno, la Giornata Internazionale della Donna è stata fe- Giovanni Nanni, del Prefetto, del Sindaco e del Presidente steggiata nell’Aula Magna dell’Istituto Scolastico S. Caterina della provincia di Salerno. Nella seconda parte del dibattito, da Siena-Amendola, dove la presenza è prevalentemente sul ruolo delle donne al comando, hanno raccontato la loro femminile. L’incontro, organizzato dal Comando provinciale esperienza Clara Modesto, Primo Dirigente alla Direzione re- dei Vigili del Fuoco su iniziativa del Comandante Emanuele gionale VVF della Campania e Giuseppina Palmieri, Vigile Franculli con una delegazione dell’ANVVF, è stato dedicato permanente del Comando di Salerno. alle donne in divisa di tutti i Corpi dello Stato. Molto apprezzata dalle allieve dell’Istituto e dalle signore in Moderatrice del dibattito Eva Avossa, assessore alla Pubblica divisa, sia per la copertina che per i contenuti, la nostra rivista Istruzione del Comune di Salerno. Tra gli interventi, quello ufficiale dell’ANVVF Il Vigile del Fuoco, con il numero uscito della direttrice dell’Istituto Anna Rita Carrafiello, del Coman- proprio a ridosso dell’8 marzo e dedicato alle donne del dante Franculli, del Direttore regionale VVF della Campania Corpo Nazionale e del Sodalizio.

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Libri I pompieri e la memoria

con i quali ha condiviso i rischi, i sacrifici e le fatiche di un lavoro straordinario. L’opera è dedicata a loro, a questi compagni di viaggio, le cui figure e imprese rischierebbero forse, come scrive all'inizio citando un noto film, di essere “perdute per sempre, come lacrime nella pioggia”. È così che dal nulla di archivi polverosi riemergono fotografie, articoli di cronaca e fatti che oggi in pochi ricordano, ma che un tempo, in qualità di “interventi”, hanno attraversato momenti storici, purtroppo spesso tragici, dei quali Enrico Marchionne è stato testimone e protagonista insieme ai suoi Vigili del Fuoco. La narrazione, priva di retorica e vanagloria, rispetta le paure e le emozioni che accompagnano lo stato d'animo di chi svolge un lavoro così particolare, senza distinzione di ordine e grado. La breve descrizione di importanti personaggi politici, incontrati per ragioni istituzionali, rilancia inoltre la centralità delle funzioni dei Vigili del Fuoco in Italia, e consente a Enrico Marchionne di offrire spunti di riflessione su quegli aspetti “politici” che troppo spesso rendono lenta e farraginosa l’Amministrazione di risorse civili nel nostro Paese. Il volume non è in vendita ma, coerentemente stata appena realizzata l’opera autobiografica con lo spirito solidale dei VVF così ben descritto É“I POMPIERI E LA MEMORIA - Appunti per non nell’opera, sarà omaggiato a tutti i soci che dimenticare” che narra i 35 anni trascorsi effettueranno una donazione a favore delle attività dall’ingegnere Enrico Marchionne nel Corpo di solidarietà della ANVVF, di cui Enrico Marchionne Nazionale, dal 1969 al 2004. è Vice Presidente. Questo lungo cammino, iniziato al Comando di L'opera sarà presentata in occasione del XXIII Roma – e attraversato dai servizi svolti alla Scuola Raduno Nazionale della Associazione a Cagliari. AVVA delle Capannelle, al Comando di Sassari, al Ministero dell'Interno e di nuovo al Comando di Roma e alle Capannelle – è descritto nelle 300 Per informazioni è possibile contattare direttamente pagine di un testo denso e originale, in cui l’autore l’autore al n. 335 8186285 o per mail all’indirizzo: ricorda i suoi “ragazzi”, colleghi e Vigili del Fuoco, [email protected]

LETTERE AL DIRETTORE

Caro Direttore, anche con altre associazioni del ter- Nel 2016, grazie a un programma ritorio. Fino ad ora abbiamo incontrato elaborato insieme al Comando pro- desidero ringraziarti a nome dei soci 2.780 bambini di scuola elementare vinciale VVF di Prato e che riguarda della sezione ANVVF di Prato e mio, e media, un grande impegno di soci anche le scuole medie superiori, or- per la rivista dedicata alle nostre belle e ore di volontariato. Tra le nostre ganizzeremo diverse manifestazioni, vigilesse. A Prato lavoriamo in 44, di attività, ci sono la raccolta di farmaci dalle prove di evacuazione negli istituti cui 2 soci onorari, 5 benemeriti, 25 e generi alimentari per i più bisognosi scolastici alla Pompieropoli. effettivi e 12 sostenitori. Ci occupiamo e la lotta alla sclerosi multipla, ma prevalentemente di scuola, con le facciamo anche da supporto a eventi Cordialmente, varie iniziative chiamate Bambino Si- come la maratona di Prato, la Befana, Giancarlo Bugetti curo, ben 90 nel 2015. Collaboriamo la corsa ciclistica Prato-Abetone, etc. Presidente Sezione di Prato ANVVF

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