Repertorio Di Fonti Sul Patriziato Genovese
Soprintendenza Archivistica per la Liguria Repertorio di fonti sul patriziato genovese scheda n° 88 compilatore: Andrea Lercari famiglia: Bracelli Altre forme del nome: de Bracelis, de Bracellis, Albergo: Grimaldi / Lomellini Titoli: Patrizio genovese Famiglie aggregate (solo per le famiglie capo-albergo) Feudi: Arma gentilizia: «D’oro al grifo senz’ali d’azurro» (ramo nei Grimaldi); «Spaccato di rosso e d’azzurro, ad una mano appalmata in palo di carnagione, manicata di rosso orlato d’argento» (ramo nei Lomellini). Nota storica: La famiglia Bracelli, originaria dell’omonima località in Lunigiana, fu rappresentata in Genova per tutto il Quattrocento da alcune figure di cancellieri del Comune e di giureconsulti. Successivamente alla riforma del 1528 la famiglia entrò a far parte del patriziato della Repubblica con due distinte linee, la prima, la più illustre, aggregata all’albergo Grimaldi sin dal 1528; la seconda entrata a far parte dell’albergo Lomellini nel 1540. Nel Consiglio generale del 1500 sedevano tra gli Artifices Albi Baldassarre, Melchione, Gaspare, Simone e Francesco de Bracellis. I Grimaldi Bracelli I Bracelli celebre dinastia di cancellieri del Comune e uomini di legge avevano avuto in Jacopo fu Simone fu Bartolomeo, che il Federici definisce «... cancelliero molto famoso per esser dottissimo, come si vede dalle sue opere stampate ...», il rappresentante più illustre. Giureconsulto, celebre umanista e diplomatico, aveva svolto numerose ambascerie per il Comune di Genova. Aveva sposato una nobile genovese, Nicoletta figlia di Inofrio Pinelli, avendone quattro figli maschi, Antonio, giureconsulto, diplomatico e consigliere del Duca di Milano, Stefano, giureconsulto e cancelliere del Comune di Genova come il padre, Giovanni e Francesco.
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