GIOVEDì 23 OTTOBRE 2014 Spandau Ballet grandi protagonisti oggi al festival del film di Roma: i cinque membri della band inglese degli anni Ottanta, oggi ultracinquantenni, hanno presentato il film che celebra il loro percorso, Spandau Ballet "Soul Boys of the Western World", diretto dalla regista George Hencken, distribuito nei cinema italiani il 21 e 22 ottobre. In un'ora e trenta di film Grande stile per il loro film su anni 80 si ripercorre il decennio degli anni Ottanta con un gruppo che ne fu protagonista, e che operò una rivoluzione di costume e musicale dopo il nichilismo punk, nell'Inghilterra degli scioperi e dei riots, sotto il governo di Margharet Thatcher. "Quello che amo di più di questo film è CARMEN GUADALAXARA E CRISTIAN la parte in cui si racconta il quartiere dove vivevamo da bambini, PEDRAZZINI Islington, e poi gli scioperi, i tumulti, la politica di quegli anni in Gran Bretagna: questo non è solo un film sugli Spandau Ballet" ha chiarito entusiasta il cantante Tony Hadley, mentre il sassofonista Steve Norman ha precisato: "Noi abbiamo dato tutto il materiale d`archivio a George, e lei ha reso giustizia sia agli anni Ottanta che alla nostra profonda amicizia". Attraverso immagini di repertorio e il racconto dei protagonisti nel film si ripercorre la storia dei cinque ragazzi della woking
[email protected] class londinese, Gary e Martin Kemp, Steve Norman, Tony Hadley, John SPETTACOLINEWS.IT Keeble, che vendettero 25 milioni di dischi. Per gli Spandau è indelebile il ricordo del loro successo in Italia: "Essere qui era bellissimo, eravamo molto popolari" ha affermato Gary Kemp, mentre Hadley ha ricordato: "Noi qui abbiamo incontrato le fan più pazzi del mondo" e Steve Norman ha precisato: "L`Italia ha veramente abbracciato con affetto la nostra band: ai concerti non c`erano solo ragazzine, ma bambini piccoli, nonni e bisnonni".