AQST “SALVAGUARDIA E RISANAMENTO DEL LAGO DI

I Relazione di monitoraggio sullo stato di attuazione dell’AQST

OTTOBRE 2019

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INDICE

INTRODUZIONE ...... 3 STATO DI AVANZAMENTO DELLE ATTIVITA’ ...... 5 Macroazione A. Interventi di miglioramento del reticolo fognario del bacino del lago di Varese ..... 7 Macroazione B. Monitoraggio dello stato delle acque del lago e del suo emissario e loro evoluzione ...... 13 Macroazione C. Riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico ...... 41 Macroazione D. Salvaguardia della biodiversità del lago di Varese ...... 47 Macroazione E. Comunicazione, promozione attività AQST e sensibilizzazione cittadini ...... 52 ALLEGATO 1 ...... 58

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INTRODUZIONE

L’Accordo Quadro do Sviluppo Territoriale (AQST) “Salvaguardia e risanamento del lago di Varese”, sottoscritto il giorno 12 aprile 2019, prevede la redazione di relazioni semestrali di monitoraggio in ordine allo stato di attuazione dell’AQST; tali relazioni, redatte sulla base dei documenti di aggiornamento predisposti dai soggetti attuatori, in raccordo con i soggetti coordinatori delle Azioni all’interno dei lavori di Segreteria Tecnica (ST) (art. 14), vengono inviate dal soggetto responsabile al Comitato di Coordinamento (art. 8). Il Comitato di Coordinamento (CC) valuta tali relazioni (art. 7) durante la seduta plenaria convocata dal Presidente.

INCONTRI Percorso di attivazione dell’Accordo Per la predisposizione del testo dell’Accordo nel corso del 2018 e del 2019 si sono svolte una serie di riunioni sia tecniche che istituzionali finalizzate a individuare i contenuti del testo del nascente Accordo. E’ stata convocata una riunione tecnica (3 luglio 2018) e una istituzionale (4 ottobre 2018), per valutare l’opportunità di intraprendere un percorso congiunto tra tutti i principali portatori di interesse, che portasse alla sottoscrizione di uno strumento di programmazione negoziata regionale. Nel seguito altri incontri tecnici (13 novembre e 15 novembre) hanno portato alla formulazione di una prima proposta di testo dell’accordo, del contesto di riferimento e di Programma d’Azione. Il 19 dicembre 2018 la Giunta regionale, con deliberazione n. 1095, ha deliberato la promozione dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale “Salvaguardia e risanamento del lago di Varese”, istituendo il Comitato di Coordinamento e la Segreteria Tecnica.

Incontri degli organi dell’AQST Sono quindi seguiti una serie di incontri dei nuovi organismi per promuovere il testo dell’accordo, individuare i soggetti sottoscrittori e definire le Azioni e le attività da mettere in campo. - Riunioni tecniche: hanno avuto lo scopo di individuare l’elenco dei principali temi da trattare all’interno dei lavori dell’AQST supportando il lavoro del Comitato di Coordinamento: o 21 gennaio 2019 o 5 marzo 2019 o 13 marzo 2019 - Riunioni istituzionali: hanno avuto lo scopo di riunire i vari soggetti (istituzionali e non), portatori di interessi sul lago, per individuare i soggetti e le attività da sviluppare nell’AQST: o 30 gennaio 2019 o 22 febbraio 2019 o 8 marzo 2019 Nei mesi di marzo e aprile 2019 tutti i soggetti interessati alla sottoscrizione hanno approvato internamente il testo dell’AQST che è stato sottoscritto il giorno 12 aprile durante la cerimonia tenuta presso il Chiostro di Voltorre. Dalla data di sottoscrizione dell’accordo (12 aprile 2018) sono state organizzate ulteriori 4 riunioni di Segreteria Tecnica: - Riunione del 15 aprile 2019: incontro di discussione sugli esiti delle audizioni di soggetti proponenti tecnologie innovative per il risanamento del lago e dettagli sulle attività della Macroazione B; - Riunione del 28 maggio 2019: incontro sui primi risultati dell’Attività C.1.1. - Valutazione in merito al prolungamento della tubazione di scarico dell’impianto di prelievo ipolimnico con predisposizione di sifonamento; - Riunione del 26 giugno 2019: incontro di preparazione della riunione di CC del 12 luglio e approfondimenti sulle attività della Macroazione D legate alla navigazione;

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- Riunione del 2 ottobre 2019: Incontro di preparazione della riunione di CC del 18 ottobre.

Il Comitato di coordinamento si è riunito in data 12 luglio per valutare lo stato di avanzamento delle attività e individuare alcune azioni di riassestamento del Programma d’Azione.

I verbali delle riunioni del Comitato di Coordinamento sono pubblicati sul sito istituzionale dell’AQST: www.lagodivarese.regione.lombardia.it

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STATO DI AVANZAMENTO DELLE ATTIVITA’

Nel seguito si riporta una relazione sullo stato di attuazione di tutte quelle attività previste dal Programma di Azione per le quali era prevista l’attivazione nel corso del primo semestre ovvero:

Macroazione A. Interventi di miglioramento del reticolo fognario del bacino del lago di Varese

Azione A.1. Studi e rilievi del reticolo fognario

Attività A.1.1. Raccolta e organizzazione delle segnalazioni circa il malfunzionamento del sistema fognario Attività A.1.2. Rilievo topografico del reticolo fognario nel bacino del lago di Varese Attività A.1.3. Studio dei carichi sfiorati in tempo di pioggia dagli sfioratori fognari Attività A.1.4. Censimento e valutazione degli scarichi esistenti nel bacino del lago

Azione A.2. Interventi infrastrutturali sul reticolo fognario Attività A.2.1. Valutazione degli studi progettuali esistenti

Macroazione B. Monitoraggio dello stato delle acque del lago e del suo emissario e loro evoluzione

Azione B.1. Monitoraggio della qualità delle acque del lago e suo immissario

Attività B.1.1. Installazione di boe, per il monitoraggio delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque e dello sviluppo di popolamenti di cianobatteri Attività B.1.2. Monitoraggio degli elementi biologici, degli elementi fisico-chimici e chimici, di sostanze prioritarie e dei determinanti di antibiotico e metallo resistenza, descrizione della comunità batterica e presenza di potenziali patogeni nel lago di Varese Attività B.1.3. Monitoraggio degli elementi biologici, degli elementi fisico-chimici e chimici, di sostanze prioritarie e dei determinanti di antibiotico e metallo resistenza, descrizione della comunità batterica e presenza di potenziali patogeni nel fiume Bardello e nel lago Maggiore Attività B.1.4. Monitoraggio di parametri microbiologici e delle fioriture algali ai fini della balneazione

Azione B.2. Sviluppo di un modello di bilancio di massa del fosforo Attività B.2.1. Valutazione del carico esterno Attività B.2.2. Valutazioni del carico interno

Azione B.3. Sviluppo di scenari evolutivi della qualità delle acque del lago finalizzati ad una valutazione degli interventi

Attività B.3.1. Sviluppo e validazione di un modello previsionale della qualità delle acque del lago

Azione B.4. Valutazione delle migliori tecnologie per il risanamento del lago Attività B.4.1. Istruttoria e approfondimenti circa la possibilità di utilizzo di tecniche e tecnologie innovative per il risanamento del lago di Varese

Macroazione C. Riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico

Azione C.1. Studi propedeutici alla riattivazione dell’impianto

Attività C.1.0. Analisi sullo stato di consistenza dell’impianto Attività C.1.1. Valutazione in merito al prolungamento della tubazione di scarico dell’impianto di prelievo ipolimnico con predisposizione di sifonamento Attività C.1.2. Progettazione degli interventi

Azione C.2. Esecuzione lavori

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Attività C.2.1. Ammodernamento e riadeguamento dell’impianto di prelievo ipolimnico Attività C.2.2. Sistemazione dello scarico dell’impianto di prelievo Attività C.2.3. Predisposizione del piano (delle specifiche) per il funzionamento dell’impianto

Macroazione D. Salvaguardia e tutela dell’area protetta lago di Varese

Azione D.1. Aggiornamento del piano di gestione della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “Alnete del Lago di Varese” e della Zona di Protezione speciale (ZPS) “Lago di Varese” Attività D.1.1. Disciplina e vigilanza della navigazione sul lago Attività D.1.2. Valutazioni di proposte di revisione della normativa sulla navigazione Attività D.1.3. Analisi di fattibilità per lo sviluppo di una navigazione elettrica sul lago Attività D.1.4. Valutazione dei livelli del lago adeguati alla protezione ambientale e all’utilizzo plurimo delle acque

Macroazione E. Comunicazione, promozione attività AQST e sensibilizzazione cittadini

Azione E.1. Comunicazione e divulgazione dei contenuti e delle attività dell’accordo Attività E.1.1. Predisposizione di un sito web relativo all’AQST Attività E.1.2. Organizzazione di incontri tematici sul territorio

Azione E.2. Sensibilizzazione dei cittadini e attività di citizen science Attività E.2.1. Divulgazione e didattica ambientale per scuole e cittadini Attività E.2.2. Concorsi a premi per le scuole primarie

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Macroazione A. Interventi di miglioramento del reticolo fognario del bacino del lago di Varese

AZIONE A.1. STUDI E RILIEVI DEL RETICOLO FOGNARIO Attività - Attività A.1.1. Raccolta e organizzazione delle segnalazioni circa il malfunzionamento del sistema fognario. - Attività A.1.2. Rilievo topografico del reticolo fognario nel bacino del lago di Varese - Attività A.1.3. Studio dei carichi sfiorati in tempo di pioggia dagli sfioratori fognari - Attività A.1.4. Censimento e valutazione degli scarichi esistenti nel bacino del lago Risultati attesi L’azione risponde all’obiettivo principale di completare il processo di risanamento delle acque del lago e di conseguenza risponde a tutti gli obiettivi specifici, attraverso un miglioramento degli aspetti conoscitivi relativi al reticolo fognario presente nel bacino. Soggetto coordinatore Ufficio d’Ambito di Varese

ATTIVITÀ A.1.1 Raccolta e organizzazione delle segnalazioni circa il malfunzionamento del sistema fognario Descrizione Attività Ricerca negli archivi ARPA di comunicazioni di qualsiasi tipo inerenti malfunzionamenti del sistema di collettamento e depurazione con possibile sversamento di reflui fognari in ambiente nel bacino imbrifero del Lago di Varese, a partire dal 2016. Si prevede l’emissione di un report di riepilogazione degli eventi suddiviso per Comune con eventuale rappresentazione cartografica. Soggetto Attuatore ARPA Lombardia - U.O.C. APC Varese Cronoprogramma delle attività previsto:

Acquisizione documentazione da…

Ricerca d’archivio

ott-19

giu-19 lug-19

feb-19

nov-19

mar-19 gen-19 Attività A.1.1 ago-19 mag-19

L’attività si è svolta e si è conclusa nei tempi previsti dal cronoprogramma Resoconto attività a cura di ARPA Lombardia: Elena Caprioli (Responsabile U.O.C. APC Varese) e Anna Maria Brambilla (Responsabile del Procedimento per le acque reflue urbane)

Sintesi delle attività svolte E’ stata eseguita una ricerca d’archivio per mezzo dell’applicativo EDMA, che gestisce l’archiviazione informatica dei documenti ARPA, estraendo tutte le comunicazioni sia in ingresso sia in uscita che potessero contenere informazioni utili ad indentificare le pressioni che derivano al bacino imbrifero del Lago di Varese del reticolo fognario su di esso gravante. E’ stato scelto il periodo intercorrente tra inizio 2016 e l’estate 2019. Il dettaglio dell’attività viene comunicato alle Autorità competenti. Sintesi dei risultati ottenuti I principali potenziali punti di immissione di acque reflue urbane nel bacino imbrifero del lago sono gli scarichi degli sfioratori di piena delle reti fognarie e gli scarichi di troppo – pieno delle stazioni di sollevamento. 7

Il proprietario dell’impianto di depurazione e del collettore circumlacuale è la Società Tutela Lago di Varese, che ha affidato la manutenzione degli stessi alla società Prealpi Servizi srl. Dalla ricerca d’archivio eseguita emergono sostanzialmente 4 tipi di comunicazioni inerenti il sistema fognario; in genere nelle comunicazioni non sono esplicitate le conseguenze delle anomalie segnalate, tuttavia è verosimile che esse comportino in generale sversamenti di reflui fognari non depurati. In tabella sono sintetizzati i tipi di comunicazione reperiti in archivio e le corrispondenti proposte operative.

Tipo di comunicazione/criticità Proposte operative

Segnalazioni di guasto da parte del Miglioramento della manutenzione e Gestore/manutentore della fognatura (sfioratori dell’allarmistica, eventuale adeguamento occlusi, guasti stazioni di sollevamento, lesioni strutturale dei manufatti)

Segnalazioni del Gestore/manutentore della Rilievo del sistema fognario al fine di un corretto fognatura inerenti sovraccarico idraulico dei adeguamento strutturale collettori

Comunicazioni del Gestore/manutentore della Adeguamento delle procedure di rete fognaria inerenti manutenzioni manutenzione straordinaria (es. utilizzo di programmate con richiesta di autorizzazione pompe mobili, gruppi elettrogeni etc.); ove non allo scarico in deroga per reflui non depurati possibile per motivi strutturali, adeguamento strutturale

Altri tipi di comunicazione (ad es. segnalazioni Da valutare a seconda delle cause di privati cittadini per anomalie); si presume che le cause possano essere abitazioni non correttamente allacciate alla rete fognaria o malfunzionamenti delle reti fognarie comunali

A tali tipi di evento, che rientrano nella formulazione dell’azione A.1.1. si è ritenuto opportuno aggiungere anche un ulteriore evento che viene segnalato in modo ricorrente ed è stato all’origine di numerosi interventi ARPA.

Tipo di comunicazione/criticità Proposte operative

Colorazioni anomale del Canale Brabbia Valutazioni ed eventuali adeguamenti finalizzati connesse con scarico autorizzato di acque al recapito in pubblica fognatura dello scarico reflue industriali di processo produttivo

In allegato 1 è possibile trovare una relazione di maggiore dettaglio rispetto alla sintesi qui riportata.

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ATTIVITÀ A.1.2 Rilievo topografico del reticolo fognario nel bacino del lago di Varese Descrizione Attività L’attività riguarda il rilievo topografico del reticolo fognario di tutti i comuni afferenti l’agglomerato AG01207201, afferente all’impianto di depurazione di . Le informazioni che saranno censite sono relative alla rete e a tutti i manufatti ad essa collegati, tramite apposite schede di censimento. L’attività ha l’obiettivo di mappare il reticolo fognario comunale al fine di individuare gli interventi necessari per l’adeguamento del reticolo dal punto di vista funzionale, anche rispetto alla normativa regionale in materia. Soggetto Attuatore ALFA Cronoprogramma attività L’attività, che prevede il rilievo di circa 1033 km di reti fognarie, si stima che sarà complessivamente conclusa in 688 giorni lavorativi. I rilievi saranno presentati progressivamente per ogni singolo Comune Resoconto attività a cura di Giovanna Ruggiero (ALFA) Sintesi delle attività svolte Alfa Srl ha indetto la gara d’appalto con esito positivo e affidato i lavori alla società vincitrice. L’appalto è stato aggiudicato alla società Datek22, che in fase di offerta tecnica ha messo a disposizione n. 4 squadre che in contemporaneo svolgeranno i rilievi oggetto dell’appalto. Al fine di velocizzare le attività di rilievo, Alfa Srl ha richiesto alla spettabile “Società di Tutela del Lago di Varese e di S.p.a.”, mediante la nota Prot. 0003759 del 15/02/2019, i rilievi e modelli in formato editabile in loro possesso, successivamente trasmessi in modo parziale con la nota Prot. n°149 Fasc. n°56L del 12/03/2019 ed ultimati con nota Prot. n°584 Fasc. n°56L del 17/09/2019. Tutte le informazioni recepite dalla Società sopracitata sono state poi trasmesse alla vincitrice dell’appalto al fine di velocizzare il più possibile i rilievi e ridurre, dunque, le tempistiche stimate in fase di gara corrispondenti a 910 giorni naturali e consecutivi. La consegna dei lavori è avvenuta il giorno 20/06/2019 presso gli uffici della società ed ha visto la presenza della Stazione Appaltante e dell’Appaltatore al fine di delineare il cronoprogramma delle attività. Il contratto stipulato con la società Datek22 Srl si contraddistingue mediante i seguenti estremi: “Servizio rilievo reti fognarie – Lotto 3 - CIG 78173064FC - C.U.P. F21E17000280005”. Al momento, sono in fase di rilievo i comuni di , , , Varese e Brunello; l’obiettivo di Alfa Srl è rilevare le reti comunali afferenti ai collettori circumlacuali, andando da monte verso valle e di procedere comune dopo comune all’esecuzione degli interventi previsti dai progetti forniti da Società Lago e individuarne dei nuovi da programmare ed inserire nel piano degli investimenti.

In allegato 2 si riporta il cronoprogramma dei lavori per comune/lotto.

ATTIVITÀ A.1.3 Studio dei carichi sfiorati in tempo di pioggia dagli sfioratori fognari Descrizione Attività L’attività riguarda il monitoraggio quali-quantitativo di alcuni sfioratori di piena delle reti fognarie, considerati rappresentativi, al fine di valutare il contributo degli sfioratori presenti nel bacino, in tempo di pioggia, al carico veicolato a lago. Tale attività è in stretto contatto con l’attività A.1.2 poiché necessita una valutazione e identificazione delle tipologie di manufatti, necessaria per identificare il disegno progettuale più adeguato. Soggetto Attuatore ALFA 9

Cronoprogramma attività L’attività è iniziata a ottobre 2019 Resoconto attività a cura di Giovanna Ruggiero (ALFA)

Sintesi delle attività svolte Al fine di stimare l’apporto del carico organico legato agli scolmatori, avendo una conoscenza parziale delle reti e di conseguenza del posizionamento dei manufatti che maggiormente influenzano negativamente la qualità del lago di Varese, si è ipotizzato di installare n. 4 postazioni di monitoraggio quali-quantitativo su manufatti oggetto di progettazione da parte di Società Lago. Nel dettaglio sono stati scelti i seguenti sfioratori: “comune di Azzate AZ_SF7A”; “comune di CA_SF1A”; “comune di Gavirate GA_SF3” e “comune di Varese VA_SF21” (i nomi degli sfioratori individuati corrispondono alla nomenclatura adoperata dal progettista). Volendo individuare l’attrezzatura da installare, Alfa ha richiesto 3 preventivi a fornitori specializzati nel campo delle misurazioni e campionamenti e tra di essi è stata individuata l’offerta economicamente più vantaggiosa a cui corrisponde una spesa di € 49.071,00.

ATTIVITA’ A.1.4. Censimento e valutazione degli scarichi esistenti nel bacino del lago. Descrizione Attività Analisi degli scarichi in ambiente, ricadenti nel bacino imbrifero del lago con particolare riferimento alla “fascia di 1 km da lago”. Soggetto Attuatore Provincia di Varese Cronoprogramma attività:

Verifica censimento

scarichi in ambiente

ott-19

giu-19 lug-19

dic-19

feb-19 feb-20

nov-19

mar-19 gen-19 Attività A.1.4 ago-19 mag-19

L’attività è in linea con le tempistiche previste Resoconto attività a cura di Alessandro Canziani (Provincia di Varese)

Sintesi delle attività svolte

E’ stata eseguita un’attività di riordino dei dati a disposizione negli archivi provinciali e alcune preliminari analisi su aree campione, anche alla luce del nuovo regolamento regionale 6/2019.

Si prevedono nel prossimo futuro l’organizzazione di incontri con i tecnici di ALFA per il coordinamento tra l’attività in questione (A.1.4) e l’attività A.1.2. “Rilievo topografico del reticolo fognario nel bacino del lago di Varese”, al fine di meglio individuare e dettagliare all’interno delle aree urbanizzate, quelle servite da pubblica fognatura.

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AZIONE A.2. INTERVENTI INFRASTRUTTURALI SUL RETICOLO FOGNARIO Attività - Attività A.2.1. Valutazione e realizzazione degli studi progettuali esistenti - Attività A.2.2. Progettazione e realizzazione degli interventi individuati dall’Azione 1 e 2

Risultati attesi L’azione risponde all’obiettivo principale di completare il processo di risanamento delle acque del lago e di conseguenza a tutti gli obiettivi specifici, attraverso la messa in opera di una serie di interventi infrastrutturali atti a migliorare le condizioni e la funzionalità del reticolo fognario presente nel bacino del lago e limitare gli eventuali sversamenti in tempo di pioggia. Risorse finanziarie complessive Da quantificare sulla base dei risultati dell’azione precedente Soggetto coordinatore Ufficio d’Ambito di Varese

ATTIVITÀ A.2.1 Valutazione degli studi progettuali esistenti Descrizione Attività L’attività riguarda l’analisi dei contenuti degli studi progettuali esistenti messi a disposizione di Alfa dalla Società per la tutela e la salvaguardia delle acque del lago di Varese e lago di Comabbio S.p.A. La consistenza della documentazione è così classificabile: due studi, quattro rilievi, tre progetti di fattibilità tecnica ed economica, due progetti definitivi, due progetti definitivi/esecutivi e tre progetti esecutivi. Per ognuno dei documenti analizzati sarà prodotta una scheda descrittiva in grado di evidenziare eventuali criticità. Soggetto Attuatore ALFA Cronoprogramma attività

Valutazione studi

progettuali esistenti

giu-19 lug-19

feb-19

mar-19 gen-19 Attività A.2.1 ago-19 mag-19

L’attività ha subito qualche ritardo dovuto al recepimento delle informazioni dettagliate degli studi progettuali. Si è conclusa a metà ottobre 2019 Resoconto attività a cura di Giovanna Ruggiero (ALFA)

Sintesi delle attività svolte L’attività è consistita nell’analisi dei contenuti degli studi progettuali esistenti messi a disposizione di Alfa dalla Società per la tutela e la salvaguardia delle acque del lago di Varese e lago di Comabbio S.p.A. Nel dettaglio la “Società di Tutela del lago di Varese e Comabbio spa” ha trasmesso ad Alfa Srl n. 16 progetti di cui 5 Progetti di Fattibilità Tecnica ed Economica, 2 Progetti Definitivi e 9 Progetti Esecutivi che possono, per semplicità, essere classificati in tre tipologie di interventi: a) Interventi volti al revamping dell’impianto di depurazione di Gavirate; b) Interventi di adeguamento degli sfioratori sovracomunali; c) Interventi di altro genere.

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Per quanto concerne il punto a), in seguito alla visione dell’impianto sono emersi dei dubbi gestionali che impongono una revisione dei progetti che potrà esser svolta direttamente da Alfa. Per quanto riguarda il punto b) è invece necessario che il progetto venga riaggiornato in funzione del nuovo regolamento regionale 6/2019 che impone delle variazioni importanti sul dimensionamento dei manufatti di sfioro, la cui attività potrà esser svolta direttamente dai progettisti a suo tempo incaricati Per quanto concerne il punto c) le progettualità riguardano i seguenti temi: - realizzazione di un impianto di fitodepurazione nel comune di Comabbio per il quale Alfa ritiene sia opportuno rivedere la progettazione ricercando una nuova soluzione progettuale, - la realizzazione di una vasca di laminazione lungo il collettore nord e una sul sud e il revamping di alcune vasche di prima pioggia nel comune di Varese. Tutti i progetti sopraelencati, una volta revisionati, così come previsto dalle schede tecniche predisposte, verranno inseriti nel piano degli interventi e pianificati in funzione dell’avanzamento delle attività di rilievo delle reti fognarie comunali.

Si riportano in allegato 2 le schede tecniche relative ai progetti sopracitati.

ATTIVITÀ A.2.2 Progettazione e realizzazione degli interventi individuati dall’Azione 1 e 2 Descrizione Attività L’attività riguarda la realizzazione di interventi infrastrutturali sui manufatti fognari nell’agglomerato AG01207201. L’attività potrà essere implementata in seguito ai risultati prodotti dall’attività A.1.2 e A.2.1 Soggetto Attuatore ALFA Cronoprogramma attività Attività non avviata nel I semestre di monitoraggio

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Macroazione B. Monitoraggio dello stato delle acque del lago e del suo emissario e loro evoluzione

AZIONE B.1 MONITORAGGIO DELLO STATO DELLE ACQUE DEL LAGO E DEL SUO EMISSARIO Attività - Attività B.1.1. Installazione di boe, per il monitoraggio delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque e dello sviluppo di popolamenti di cianobatteri - Attività B.1.2. Monitoraggio degli elementi biologici, degli elementi fisico-chimici e chimici, di sostanze prioritarie e dei determinanti di antibiotico e metallo resistenza, descrizione della comunità batterica e presenza di potenziali patogeni nel lago di Varese - Attività B.1.3. Monitoraggio degli elementi biologici, degli elementi fisico-chimici e chimici, di sostanze prioritarie e dei determinanti di antibiotico e metallo resistenza, descrizione della comunità batterica e presenza di potenziali patogeni nel fiume Bardello e nel lago Maggiore Risultati attesi L’azione ricomprende attività di monitoraggio del lago e del suo affluente per valutare il rispetto o il raggiungimento degli obiettivi dell’accordo, soprattutto in riferimento agli obiettivi ambientali o a quelli specifici inerenti le aree sensibili, la balneazione e la fauna ittica. In particolare attraverso questa azione ci si attende di: - valutare le variazioni dello stato qualitativo dei corpi idrici interessati direttamente o indirettamente dagli interventi di risanamento sul lago di Varese. - valutare la presenza di sostanze prioritarie e altre sostanze nelle acque e/o nel biota del lago di Varese potenzialmente trasferibili nel fiume Bardello e nel Lago Maggiore. - avere una prima descrizione del microbioma e del resistoma del Lago di Varese e del fiume Bardello e della loro evoluzione in seguito al prelievo ipolimnico. Soggetto coordinatore ARPA Lombardia

ATTIVITÀ B.1.1 Installazione di boe per il monitoraggio delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque e dello sviluppo di popolamenti di cianobatteri Descrizione Attività L’attività riguarda il posizionamento di due boe, una sul lago di Varese e una sul Lago Maggiore nella baia di , dotate di sensori adeguati al monitoraggio delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque e dello sviluppo di popolamenti di cianobatteri. In particolare, la boa sul lago di Varese dovrà essere dotata di sensori per: - l’acquisizione di parametri meteorologici (temperatura dell’aria, umidità relativa, velocità e direzione del vento, radiazione solare netta, radiazione solare a bassa lunghezza d’onda) funzionali all’utilizzo degli strumenti modellistici previsti dalle attività B.3.1 e B.3.2; - la misurazione dei parametri chimico-fisici (temperatura, pH, conducibilità, ossigeno disciolto, torbidità, potenziale redox) per il monitoraggio dello strato d’acqua, e di conseguenza la superficie del lago, interessato da anossia; - la misura delle concentrazioni di clorofilla e ficocianine per il monitoraggio dello sviluppo dei cianobatteri. La boa destinata alla baia di Ispra dovrà essere dotata di analoghi sensori, con particolare attenzione alla valutazione di un eventuale impatto dell’emunzione ipolimnica veicolata attraverso il fiume Bardello nel Lago Maggiore. Entrambe le boe saranno dotate di un sistema di trasmissione dei dati in continuo che, dopo opportuna validazione, saranno elaborati per le valutazioni successive. La validazione delle misure dei sensori dei pigmenti fitoplanctonici sarà effettuata mediante prelievo di campioni d’acqua e successiva misura (HPLC) della composizione dei carotenoidi algali specifici quali biomarker della composizione del fitoplancton.

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Nel corso del 2019 saranno acquistate e posizionate le due boe e sarà attivato il sistema di acquisizione dei dati e la loro validazione. Successivamente all’installazione delle boe si effettueranno specifiche campagne di campionamento della durata di circa un anno, in diversi periodi, per validare la risposta dei sensori mediante la determinazione analitica di carotenoidi specifici dei diversi gruppi algali. Soggetti Attuatori Regione Lombardia, ARPA Lombardia, CNR-IRSA Verbania Cronoprogramma attività Rispetto a quanto inizialmente previsto (posizionamento boe entro fine ottobre 2019), l’attività ha subito dei rallentamenti legati alle procedure di gara per l’acquisto della strumentazione necessaria.

Resoconto attività a cura di ARPA Lombardia

Sintesi delle attività svolte

Regione Lombardia con DGR 1471 del 1aprile 2019 ha approvato l’integrazione del piano di attività di ARPA Lombardia con l’inserimento della attività relativa alla installazione di boe limnologiche sui laghi Maggiore e Varese. Con successivo decreto n. 7812 del 31 maggio 2019 è stato poi approvato il Progetto attuativo di ARPA Lombardia “AQST lago di Varese - Installazione di boe limnologiche sul lago di Varese e sul lago Maggiore”.

La prima fase del procedimento amministrativo, avviato da ARPA, per l’acquisizione e messa in posa delle boe si è conclusa nei primi giorni di ottobre, con l’adesione di 8 fornitori alla manifestazione di interesse.

Entro la fine di ottobre sarà effettuata la valutazione dei preventivi, cui farà seguito l’avvio dei controlli documentali dell’aggiudicatario, la firma del Decreto di aggiudicazione e la stipula del contratto. In assenza di richiesta di soccorso istruttorio si prevede di concludere l’iter descritto entro la prima metà di dicembre; in caso contrario la stipula del contratto slitterebbe alla seconda metà di dicembre. Dalla stipula del contratto l’aggiudicatario avrà 60 giorni di tempo per la messa in posa delle boe, che quindi potrebbero essere operative entro la fine di febbraio.

Nel frattempo, è stata avviata una campagna per la misura dei pigmenti algali tramite cromatografia (HPLC) per avere una serie di dati preliminari da confrontare con il conteggio del fitoplancton effettuato al microscopio. Tali dati saranno utili per le azioni di validazione e calibrazione dei sensori delle boe una volta che queste saranno installate.

ATTIVITÀ B.1.2 Monitoraggio degli elementi biologici, degli elementi fisico-chimici e chimici, di sostanze prioritarie e dei determinanti di antibiotico e metallo resistenza, descrizione della comunità batterica e presenza di potenziali patogeni nel lago di Varese Descrizione Attività L’attività riguarda il monitoraggio degli elementi biologici (fitoplancton), degli elementi fisico- chimici di base e di altri elementi chimici nelle acque del lago di Varese, allo scopo di verificarne l’evoluzione in rapporto ai previsti interventi di risanamento. Saranno ricercati anche alcuni inquinanti specifici (PFAS, DDT, PCB) nei sedimenti e nella fauna ittica. L’attività comprende anche la ricerca nelle acque e/o nel biota di alcune sostanze prioritarie e altre sostanze e dei determinanti di antibiotico e metallo resistenza, allo scopo di valutarne il rischio di trasferimento dal lago di Varese ai corpi idrici connessi (fiume Bardello e Lago Maggiore) a seguito dell’attivazione del prelievo ipolimnico. Al tempo stesso attraverso le analisi metagenomiche per la ricerca di geni di resistenza si otterrà la prima descrizione tassonomica

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della comunità batterica del Lago di Varese, e verrà identificata la presenza di ceppi potenzialmente patogeni nell’ipolimnio del lago stesso. Al fine di completare gli elementi conoscitivi riguardo le fioriture ricorrenti di cianobatteri nel lago di Varese, sarà indagata la presenza di tossine algali (microcistine) nella fauna ittica del lago.

Nel 2019 saranno effettuati campionamenti mensili delle acque per l’analisi del fitoplancton, dei parametri fisico-chimici e chimici. Nel primo anno di indagine si prevede, inoltre, la ricerca di PFAS, DDT e PCB su sedimenti (3 punti) e pesci (4 campagne considerando 2 specie ittiche). L’indagine sarà ripetuta dopo un congruo periodo dall’attivazione del prelievo ipolimnico al fine di evidenziare l’eventuale incremento dei livelli di contaminazione nelle matrici considerate. Relativamente al monitoraggio dei determinanti di resistenza e del microbioma del lago, nel primo anno di indagine saranno effettuati campionamenti mensili delle acque ipolimniche in quattro mesi freddi (invernali) ed in quattro mesi caldi (estivi); si effettueranno analisi metagenomiche dei campioni e descrizione della comunità batterica residente (microbioma) e dei geni di resistenza (resistoma). Saranno selezionati i 10-15 geni che presentano particolare criticità (in accordo con i dati ottenuti dall’attività B.1.3). Nel secondo anno si prevedono la quantificazione (qPCR) dei geni selezionati e il monitoraggio bimestrale degli stessi. Nel terzo anno sarà effettuata la valutazione mensile (per almeno tre mesi invernali e tre estivi) dei cambiamenti avvenuti nel microbioma e nel resistoma dell’ipolimnio del lago in seguito alle operazioni di prelievo attraverso tecniche metagenomiche). Nel 2019 si prevede anche l’attività di ricerca delle microcistine nei pesci (indicativamente 4 campioni). Soggetto Attuatore Regione Lombardia, ARPA Lombardia, CNR-IRSA Verbania, Università dell’Insubria Cronoprogramma attività Il cronoprogramma ha subito delle leggere modifiche per quanto riguarda le analisi delle microcistine nei pesci che verranno svolte tra il 2019 e il 2020.

Resoconto attività a cura di ARPA Lombardia, CNR IRSA di Verbania e Università degli Studi dell’Insubria

Sintesi delle attività svolte Regione Lombardia con DGR 1672 del 27 maggio 2019 ha approvato lo schema di Accordo di collaborazione tra Regione Lombardia, CNR IRSA di Verbania e Università degli studi dell’Insubria per attività di studio e monitoraggio del fiume Bardello e dei laghi Maggiore e Varese, previste dal programma d’azione dell’AQST. L’accordo è stato sottoscritto il 16 luglio.

Come previsto nel Piano di monitoraggio, a partire dal mese di gennaio, sono stati effettuati campionamenti mensili nella stazione di massima profondità del lago. Tramite sonda multiparametrica sono stati rilevati lungo la colonna d’acqua i profili di temperatura, ossigeno disciolto, pH, conducibilità, radiazione luminosa. Campioni integrati, rappresentativi della zona eufotica, sono stati raccolti e analizzati in laboratorio per la determinazione della clorofilla a e per il conteggio del fitoplancton. I campioni destinati alle analisi chimiche sono stati raccolti a profondità discrete, individuate in base al “Protocollo di campionamento ed analisi degli elementi di qualità fisico-chimica in ambiente lacustre” (ISPRA, Manuali e Linee Guida 111/2014) e negli intervalli 0-5 metri e 5-23 metri. Per le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) la frequenza di campionamento è stata trimestrale.

Si riportano di seguito il numero di campioni raccolti suddivisi per ciascun mese (Tabella 1), il numero di sostanze analizzate (Tabella 2) e il numero totale di analisi svolte da ARPA da gennaio a luglio (Tabella 3).

Nei mesi di luglio, agosto e settembre sono stati prelevati campioni di acqua ipolimnica dal lago di Varese destinati all’analisi dei determinanti di antibiotico e metallo resistenza, alla descrizione della 15 comunità batterica e per verificare la presenza di potenziali patogeni, attività in carico al CNR-IRSA Verbania.

I campioni sono stati analizzati in citometria a flusso per la quantificazione delle cellule batteriche e per una prima definizione delle diverse morfologie presenti. Alcuni campioni sono stati analizzati in microscopia ad epifluorescenza per validare i dati citometrici e per acquisire immagini ad alta risoluzione delle comunità batteriche. Inoltre, una quantità variabile di acqua (da 500 a 1500 mL) è stata raccolta su filtri di porosità di 0,22 μm che sono stati congelati. Su questi filtri si procederà all’estrazione del DNA microbico totale ed alle successive analisi metagenomiche e bioinformatiche.

A metà luglio sono stati prelevati sedimenti dal lago in tre punti a diversa batimetria per la ricerca di PFAS, DDT e PCB, attività in carico all’Università dell’Insubria. I campioni sono stati liofilizzati e a breve verranno estratti e analizzati per la loro caratterizzazione.

Nello stesso mese (18 luglio 2019) la Cooperativa pescatori del lago di Varese ha effettuato il prelievo della fauna ittica destinata alle analisi di bioaccumulo di PFAS, DDT, PCB e microcistine, attività in carico all’Università dell’Insubria e al CNR-IRSA Verbania. I pesci (in totale 18 esemplari; Tabella 4) sono stati misurati singolarmente, sfilettati e quindi liofilizzati. A breve verranno caratterizzati analiticamente dopo estrazione.

Tabella 1. Numero di campioni prelevati dal lago di Varese nel 2019.

Matrice Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Acque (analisi chimico-fisiche) 6 6 6 8 12 12 13 13 13 Acque (antibiotico e metallo resistenza) ------1 1 1 Fitoplancton 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Sedimenti ------3 - - Pesci (bioaccumulo) ------4 - -

Tabella 2. Numero di sostanze chimiche analizzate da ARPA sulle acque del lago di Varese nel 2019.

Gruppo N. sostanze Parametri di base 25 Composti organici clorurati 1 Composti organici volatili (VOC) 39 Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) 18 Metalli 12 Composti perfluorati (PFAS) 12 Pesticidi 103 Sostanze farmaceutiche 1 Altri parametri 4

Tabella 3. Numero di analisi effettuate da ARPA sulle acque del lago di Varese nel 2019.

Gruppo Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Totale Parametri di base 65 64 64 104 123 112 145 677 Composti organici clorurati 2 2 2 2 2 2 2 14 Composti organici volatili (COV) 78 60 60 60 60 60 60 438 Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) 36 36 36 28 28 28 28 220 Metalli 24 36 36 55 55 55 40 301 Composti perfluorati (PFAS) 0 0 24 0 0 24 0 48 Pesticidi 198 198 198 204 204 204 206 1412 Sostanze farmaceutiche 2 2 2 2 2 2 2 14 Altri parametri 4 7 7 9 9 9 9 54

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Tabella 4. Pesci catturati il 18/07/2019 per l’analisi di bioaccumulo.

Lunghezza con pinna caudale Lunghezza senza pinna caudale Località Codice (cm) (cm) Bodio 1 17,0 15,0 Bodio 2 16,8 14,8 Persico Bodio 3 18,0 15,5 reale Gavirate 4 Gav 21,0 18,5 Gavirate 5 Gav 18,0 16,0 Gavirate 6 Gav 20,0 17,0 Bodio 1 G 20,0 16,0 Bodio 2 G 21,0 17,5 Bodio 3 G 20,0 16,5 Bodio 4 G 16,5 14,5 Bodio 5 G 19,0 16,0 Bodio 6 G 21,0 17,0 Gardon Gavirate 7 G Gav 22,0 16,0 Gavirate 8 G Gav 22,5 19,0 Gavirate 9 G Gav 24,0 20,5 Gavirate 10 G Gav 26,0 21,5 Gavirate 11 G Gav 25,5 21,0 Gavirate 12 G Gav 25,0 21,0

Sintesi delle attività in corso

Le attività di campionamento e analisi proseguono secondo le tempistiche e le frequenze previste dal cronoprogramma.

A seguito delle considerazioni emerse nella Segreteria Tecnica dell’AQST nell’incontro del 2 ottobre, è stato concordato con la Cooperativa dei Pescatori di effettuare il previsto campionamento autunnale della fauna ittica nel corso del mese di ottobre. I campioni prelevati verranno pre-trattati e analizzati, analogamente a quanto già fatto, presso l’Università dell’Insubria e in parte trasferiti al CNR-IRSA Verbania per le analisi di competenza (microcistine).

Sintesi dei risultati ottenuti

Tra i risultati maggiormente significativi emersi nel primo periodo di indagine si segnalano i seguenti.

L’ossigeno disciolto raggiunge la sua massima concentrazione ad aprile con una media ponderata sui volumi pari a 10 mg/L O2. Successivamente si ha un brusco calo dei valori nell’ipolimnio, con una progressiva estensione dello strato anossico che raggiunge il suo massimo nel mese di agosto, quando oltre i due terzi del profilo verticale sono pressoché del tutto privi di ossigeno. In Tabella 5 si riportano la profondità al di sotto della quale la concentrazione è risultata inferiore a 1 mg/L O2 – valore individuato da Crosa et al. (2007) come soglia per l’innesco del processo di rilascio di fosforo dai sedimenti – e i corrispondenti volumi d’acqua e superfici interessati. A maggio il limite indicato si raggiunge solo in prossimità del fondo, ma con il passare del tempo la superficie rilasciante aumenta progressivamente sino ad interessare potenzialmente il 50% di quella complessiva.

Il fosforo totale si mantiene elevato durante la fase di piena circolazione, con una media ponderata sui volumi pari a 90 µg/L P a gennaio, un massimo di 114 µg/L P a febbraio e 75 µg/L P a marzo. Confrontato con la serie storica (Figura 1) il valore di febbraio risulta particolarmente elevato; si

17 ipotizza che ciò sia conseguenza di una maggiore durata del periodo di stratificazione delle acque determinata da un autunno 2018 eccezionalmente caldo.

Gli IPA sono il gruppo di composti che supera con maggiore frequenza il limite di quantificazione (LOQ), pur mantenendosi al di sotto degli standard di qualità ambientale (SQA) previsti dal DLgs. 172/2015.

Per quanto riguarda i PFAS, in entrambe le campagne si registrano superamenti del LOQ relativi all’acido perfluorottansolfonico (PFOS), con un massimo di 0,0008 µg/L a giugno nell’integrato 5-23 metri, superiore allo SQA-MA (valore medio annuo, pari a 0,00065 µg/L). Tale valore è comunque decisamente inferiore allo SQA-CMA (concentrazione massima ammissibile, pari a 36 µg/L) prevista dal DLgs.172/2015.

Per quanto riguarda le rimanenti sostanze chimiche ricercate, non si segnalano concentrazioni significative in relazione agli standard di qualità previsti dalla normativa.

Tabella 5. Lago di Varese: profondità a cui si rileva una concentrazione di ossigeno inferiore a 1 mg/L O2 e corrispondenti superfici e volumi della cuvetta lacustre nel periodo maggio-settembre 2019.

Profondità Volume Superficie Volume Superficie Data (m) (106 m3) (a) (km2) (b) % sul totale % sul totale 14-mag 23 1,7317 1,21 1 8 10-giu 15 27,3703 4,70 18 32 10-lug 8,5 64,8661 7,06 42 49 23-lug 8 68,3967 7,32 45 50 8-ago 7 76,0346 7,96 49 55 11-set 8 68,3967 7,32 45 50 (a) Volume totale: 153,652 × 106 m3 (b) Superficie totale 14,52 km2

Figura 1. Lago di Varese: concentrazione del fosforo totale alla circolazione (media ponderata sui volumi) nei campionamenti dal 2009 al 2019 (non si dispongono dati validi per il 2011 e per il 2015).

I campionamenti microbiologici e metagenomici hanno avuto cadenza mensile da luglio a settembre, e verranno ripetuti per altri tre mesi durante il periodo invernale. Le analisi qui presentate sono frutto di misure in citometria a flusso (BD Accuri) ed in microscopia ad epifluorescenza (AxioVert

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Zeiss), le analisi dettagliate di analisi della composizione della comunità sia in termini di specie batteriche che di resistoma (Illumina NextSeq) saranno disponibili nella prima metà del 2020.

Durante l’estate 2019 la comunità microbica lungo l’asse Varese-Maggiore ha seguito un trend verso la rarefazione, con l’eccezione del punto a valle del depuratore di Gavirate e quello alla foce nel Maggiore (dopo l’ingresso dello scarico del depuratore di ) per il quale però è presente un solo dato che andrebbe approfondito (Figura 2). I numeri relativi all’ipolimnio del Maggiore alla stazione di Ispra (1x106 batteri per mL) sono leggermente superiori a quelli misurati in altre stazioni ipolimniche semilitorali nel lago, risultato sia del potenziale arricchimento causato dagli immissari da sponda lombarda, che dalla morfologia dei fondali nella zona meridionale del lago. I numeri misurati nel fiume Bardello (circa 2x106 batteri per mL) sono comparabili a quelli misurati nell’estate del 2015, durante l’unica altra campagna a nostra disposizione. È interessante notare l’effetto di stabilizzazione dell’effluente del depuratore di Gavirate, che di fatto annulla la variabilità (numerica) intrastagionale che si nota al punto precedente. Il valore misurato nell’ipolimnio del lago di Varese (5x106 batteri per mL) è molto elevato, se valutato in un’ottica di mixing. Questa comunità non è stabile ma alquanto variabile come confermato dalla deviazione standard misurata sui tre campioni estivi prelevati. Questo dato, senza alcuna indicazione sulla composizione specifica delle rispettive comunità, suggerisce che l’introduzione di queste acque nel Bardello provocherà una significativa variazione della comunità microbica dello stesso. Va comunque tenuto conto che i batteri osservati nell’ipolimnio del lago di Varese sono adattati a vivere in condizioni di anossia, per cui una volta prelevati subiranno uno stress adattativo notevole.

In termini di aggregazione o di filamentazione non si sono riscontrate criticità particolari, anche se il campione preso a valle dello scarico del depuratore di Gavirate presenta chiare morfologie riconducibili a batteri fecali o comunque legati allo scarico urbano (Figura 3).

Il numero di cellule in divisione o particolarmente ricche di DNA o di dimensioni maggiori (indicate come HiDNA; Figura 3) è costante durante l’estate lungo tutto il transetto, con una maggiore variabilità in prossimità del lago di Varese (indice di maggiore attività e fitness della comunità).

In Figura 4 sono riportate alcune immagini delle comunità batteriche nei diversi punti di campionamento a luglio 2019.

Figura 2. Abbondanza batterica nei diversi punti di campionamento; valori presentati in cellule batteriche per microlitro, media dei tre mesi estivi (± deviazione standard; grafico a sinistra) e come singoli valori misurati (grafico a destra).

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Figura 3. Proporzione di forme batteriche filamentose (grafico a sinistra) e abbondanza di cellule batteriche definite come “ricche in DNA” e quindi particolarmente attive nella divisione cellulare e/o nell’uptake di nutrienti (grafico a destra), nei diversi punti di campionamento (valori presentati in cellule per microlitro, media dei tre mesi estivi ± deviazione standard).

Lago di Varese LV-IPO (ipolimnio, diluizione 1:5)

Fiume Bardello EFF (Effluente Lago di Varese, 1:1) Fiume Bardello PostDEP (1:1)

Fiume Bardello MID (1:1) Fiume Bardello EST (estuario Lago Maggiore, 1:1)

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Lago Maggiore LM-IPO (ipolimnio stazione di campionamento di Ispra, 1:1)

Figura 4. Immagini delle comunità batteriche nei diversi punti di campionamento a luglio 2019.

In allegato 1 è possibile trovare una relazione di maggiore dettaglio delle attività di monitoraggio condotte da ARPA Lombardia.

ATTIVITÀ B.1.3 Monitoraggio degli elementi biologici, degli elementi fisico-chimici e chimici, di sostanze prioritarie e dei determinanti di antibiotico e metallo resistenza, descrizione della comunità batterica e presenza di potenziali patogeni nel fiume Bardello e nel lago Maggiore Descrizione Attività L’attività riguarda il monitoraggio degli elementi biologici (macroinvertebrati, diatomee, fauna ittica), degli elementi fisico-chimici di base e di altri elementi chimici sul fiume Bardello, allo scopo di verificarne l’evoluzione a seguito dell’immissione di acque ipolimniche del lago di Varese. Con le medesime finalità, l’attività prevede l’individuazione di una stazione sul Lago Maggiore, nell’area influenzata dall’ingresso delle acque del fiume Bardello, dove effettuare il monitoraggio dei parametri chimico-fisici lungo il profilo verticale, oltre alle misure di trasparenza e clorofilla. Tra gli elementi biologici sono considerati il fitoplancton (analisi qualitativa o semi-quantitativa) e le diatomee bentoniche nell’area litorale. L’attività comprende anche la ricerca nelle acque e/o nel biota delle sostanze prioritarie e dei determinanti di antibiotico e metallo resistenza nel fiume Bardello e nel Lago Maggiore e le loro possibili variazioni in seguito alle attività di prelievo ipolimnico. Al tempo stesso attraverso le analisi metagenomiche per la ricerca di geni di resistenza si otterrà la prima descrizione tassonomica della comunità batterica del Fiume Bardello, e verrà identificata la presenza di ceppi potenzialmente patogeni lungo l’asta del fiume, e le potenziali sorgenti puntiformi di inquinamento. Si prevede l’installazione di una stazione di misura delle portate nella sezione di chiusura del fiume Bardello.

Nel 2019 saranno effettuati campionamenti indicativamente mensili per i parametri fisico-chimici di base. La frequenza per i parametri biologici è stabilita in base alla comunità da monitorare. Relativamente al monitoraggio dei determinanti di resistenza e del microbioma del fiume, nel primo anno di indagine saranno effettuati campionamenti trimestrali all’uscita dal lago di Varese, allo scarico dell’effluente dell’impianto di trattamento di Gavirate ed alla foce nel lago Maggiore: si effettueranno analisi metagenomiche dei campioni e descrizione della comunità batterica residente (microbioma) e dei geni di resistenza (resistoma); saranno selezionati i 10-15 geni che presentano particolare criticità (in accordo con i dati ottenuti dall’attività B.1.2). Nel secondo anno si prevedono la quantificazione (qPCR) dei geni selezionati e il monitoraggio bimestrale degli stessi. Nel terzo anno sarà effettuata la valutazione trimestrale dei cambiamenti avvenuti nel microbioma e nel resistoma del fiume Bardello in seguito alle operazioni di prelievo attraverso tecniche metagenomiche. Soggetto Attuatore ARPA Lombardia, Regione Lombardia, CNR-IRSA Verbania

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Cronoprogramma attività Le attività di campionamento e analisi proseguono secondo le tempistiche e le frequenze previste dal cronoprogramma. Resoconto attività a cura di ARPA Lombardia e CNR IRSA di Verbania

Sintesi delle attività svolte Sul fiume Bardello il monitoraggio d’indagine è stato eseguito in quattro stazioni: a Gavirate all’uscita del lago a monte del depuratore, a Gavirate a valle del depuratore, a Cocquio-Trevisago (vecchia filanda), a (Stamperia), prima dell’immissione a lago in corrispondenza della stazione della rete regionale in cui viene eseguito il monitoraggio ordinario. In ciascuna stazione è stato effettuato il monitoraggio degli elementi biologici (macroinvertebrati, diatomee, macrofite, fauna ittica), degli elementi fisico-chimici di base e di altri elementi chimici.

Per il Lago Maggiore, sono stati effettuati campionamenti mensili a partire dal mese di gennaio nella stazione individuata, collocata a circa un chilometro in linea d’aria dalla foce del Bardello, nella zona che sembrerebbe più soggetta a un potenziale ristagno delle acque in base alle caratteristiche idromorfologiche osservate in campo e all’analisi dei rilievi fotogrammetrici aerei. Tramite sonda multiparametrica (modello Oceanseven316) sono stati rilevati lungo la colonna d’acqua i profili di temperatura, ossigeno disciolto, pH, conducibilità, radiazione luminosa. Campioni integrati rappresentativi dello strato 0-2 metri sono stati raccolti e analizzati in laboratorio per la determinazione della clorofilla a e per il conteggio del fitoplancton. I campioni destinati alle analisi chimiche sono stati raccolti negli intervalli 0-5 metri e 5-23 metri, rappresentativi dell’epilimnio e della restante colonna d’acqua. Per le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) la frequenza di campionamento è stata trimestrale.

Nei mesi di luglio, agosto e settembre sono stati prelevati campioni di acqua dall’epilimnio e dall’ipolimnio del lago Maggiore e da ciascuna delle 4 stazioni lungo il Bardello destinati all’analisi dei determinanti di antibiotico e metallo resistenza, alla descrizione della comunità batterica e per verificare la presenza di potenziali patogeni, attività in carico al CNR-IRSA Verbania.

I campioni sono stati analizzati in citometria a flusso per la quantificazione delle cellule batteriche e per una prima definizione delle diverse morfologie presenti. Alcuni campioni sono stati analizzati in microscopia ad epifluorescenza per validare i dati citometrici e per acquisire immagini ad alta risoluzione delle comunità batteriche. Inoltre, una quantità variabile di acqua (da 500 a 1500 mL) è stata raccolta su filtri di porosità di 0,22 μm che sono stati congelati. Su questi filtri si procederà all’estrazione del DNA microbico totale ed alle successive analisi metagenomiche e bioinformatiche.

Si riportano di seguito il numero di campioni raccolti suddivisi per mese (Tabella 6), il numero di sostanze analizzate (Tabella 7) e il numero totale di analisi svolte da ARPA da gennaio a luglio (Tabella 8).

Tabella 6. Numero di campioni prelevati sul fiume Bardello e sul Lago Maggiore.

Corpo idrico Matrice Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Acque (analisi chimico-fisiche) 4 4 4 4 4 4 4 4 4 Macroinvertebrati - 4 - - 4 - - - 4 Diatomee - - - - 4 - - - 4 Fiume Bardello Macrofite - - - - - 2 2 - 4 Fauna ittica ------4 Antibiotico e metallo resistenza ------4 4 4 Acque (analisi chimico-fisiche) 3 3 3 3 3 3 3 3 3 Lago Maggiore Acque (antibiotico e metallo resistenza) ------1 3 2

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Fitoplancton 1 1 1 1 1 1 1 1 1

Tabella 7. Numero di sostanze analizzate da ARPA sulle acque nel Lago Maggiore e nel fiume Bardello.

Gruppo N. sostanze Parametri di base 25 Composti organici clorurati 1 Composti organici volatili (VOC) 39 Idrocarburi policiclici aromatici 18 (IPA) Metalli 12 Composti perfluorati (PFAS) 12 Pesticidi 103 Sostanze farmaceutiche 1 Altri parametri 4

Tabella 8. Numero di analisi effettuate da ARPA suddiviso per corpo idrico e per mese.

Corpo idrico Gruppo Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Totale Parametri di base 89 93 97 89 93 97 89 647 Composti organici clorurati 4 4 4 4 4 4 4 28 Composti organici volatili (VOC) 116 116 120 116 120 124 120 832 Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) 76 76 76 60 60 60 60 468 Metalli 40 40 40 36 36 36 36 264 Fiume Bardello Composti perfluorati (PFAS) 0 0 48 0 0 48 0 96 Pesticidi 0 0 408 0 0 416 0 824 Sostanze farmaceutiche 0 0 4 0 0 4 0 8 Altri parametri 4 4 12 4 4 12 4 44 E. coli 4 4 4 4 4 4 4 28 Parametri di base 34 34 33 34 34 34 32 235 Composti organici clorurati 2 2 2 2 2 2 2 14 Composti organici volatili (VOC) 60 60 60 60 60 60 60 420 Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) 36 36 36 28 28 28 28 220 Lago Maggiore Metalli 24 24 24 22 22 22 16 154 Composti perfluorati (PFAS) 0 0 24 0 0 24 0 48 Pesticidi 198 198 198 204 204 204 206 1412 Sostanze farmaceutiche 2 2 2 2 2 2 2 14 Altri parametri 4 6 6 6 6 6 6 40

Sintesi delle attività in corso

Le attività di campionamento e analisi proseguono secondo le tempistiche e le frequenze previste dal cronoprogramma.

Sintesi dei risultati ottenuti

Tra i risultati maggiormente significativi emersi nel primo periodo di indagine si segnalano i seguenti. Si fa presente che in alcuni casi i risultati si riferiscono al primo semestre di attività (gennaio-giugno) essendo ancora in corso la validazione dei dati relativi ai mesi successivi.

Per quanto riguarda il fiume Bardello, le portate risultano incrementate di circa 1 m3/s tra la stazione in uscita dal lago (portate comprese tra circa 1,0 e 2,3 m3/s) e la stazione di Brebbia in chiusura del

23 corpo idrico (portate comprese tra circa 2,2 e 3,2 m3/s), fatta eccezione per il mese di agosto in cui i valori di portata sono praticamente sovrapponibili in tutte le 4 stazioni (Figura 5).

Figura 5. Fiume Bardello: valori di portata nelle stazioni monitorate.

I valori di fosforo totale nella prima stazione di monitoraggio sono coerenti con quelli misurati nello strato superficiale del lago e presentano quindi dei massimi nel periodo di circolazione invernale (fino a 115 µg/L P a febbraio). Nei mesi successivi le concentrazioni in questa stazione risultano sempre inferiori al LOQ (50 µg/L P), ma si innalzano significativamente a valle dello scarico del depuratore di Gavirate (media di circa 90 µg/L P), incrementandosi ulteriormente prima dell’immissione nel Lago Maggiore (media di circa a circa 150 µg/L P; Figura 6).

L’azoto totale presenta un valore medio di 1,5 mg/L N nella prima stazione, coerente con la concentrazione misurata nello strato superficiale del lago nel medesimo periodo. A valle dello scarico del depuratore di Gavirate si osserva un innalzamento medio di circa 1 mg/L N, mentre nella stazione in chiusura vi è un ulteriore incremento, con valori attorno a 3 mg/L N da gennaio a maggio (Figura 7).

Figura 6. Fiume Bardello: concentrazioni di fosforo totale nelle stazioni monitorate.

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Figura 7. Fiume Bardello: concentrazioni di azoto totale nelle stazioni monitorate.

Tra le sostanze ricercate, si segnala la presenza in alcuni campioni di IPA, diclofenac, triclorometano e fluorantene, sempre con valori sempre al di sotto dello SQA-MA.

L’AMPA (metabolita del glifosate) è sempre presente nei campioni analizzati, con valori superiori allo SQA-MA (0,1 μg/L): si registrano valori maggiori a 0,2 μg/L in quasi tutte le stazioni con un picco nel mese di giugno alla stazione di Brebbia di 0,64 μg/L.

Per quanto riguarda le rimanenti sostanze chimiche ricercate, non si segnalano concentrazioni significative in relazione agli standard di qualità previsti dalla normativa.

Per quanto riguarda la stazione sul Lago Maggiore, durante i primi mesi dell’anno le concentrazioni di fosforo totale sono state modeste, tipiche di un ambiente oligotrofo con una media di circa 7 µg/L P a gennaio, 8 µg/L P a febbraio e solo 4 µg/L P a marzo. Nella Tabella 9 sono messi a confronto i valori dei nutrienti misurati nel Bardello alla stazione di Brebbia con i corrispondenti valori rilevati nella stazione di Ispra sul lago Maggiore. Come si può osservare, il Bardello presenta concentrazioni di uno o due ordini di grandezza superiori rispetto a quelle lacustri: il lago sembra quindi in grado diluire localmente il carico che giunge attraverso il suo immissario. Resta comunque da approfondire la causa dell’innalzamento dei valori di fosforo totale nel mese di aprile e a maggio nel primo strato integrato, fenomeno che non si osserva per l’ortofosfato e le forme di azoto (in Tabella 9 si riportano a titolo di esempio i risultati dell’azoto totale).

Tabella 9. Valori dei nutrienti nella stazione di Brebbia del fiume Bardello e nella stazione di Ispra nel lago Maggiore nei due intervalli di profondità campionati nel periodo gennaio-giugno 2019.

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Bardello a Brebbia 165 130 91 136 209 174 Fosforo totale (µg/l P) Lago Maggiore (integrato 0-5 m) 6 7 4 14 20 9 Lago Maggiore (integrato 5-23 m) 7 9 4 10 9 8 Bardello a Brebbia 3,1 2,9 3,0 3,1 3,1 1,7 Azoto totale (mg/l N) Lago Maggiore (integrato 0-5 m) 2,2 1,6 1,6 1,6 1,0 1,7 Lago Maggiore (integrato 5-23 m) 1,7 1,0 1,6 1,6 1,6 1,2

Per quanto riguarda la profondità a cui avviene il mescolamento delle acque tra il lago e il suo immissario, se nei primi due mesi dell’anno il corso d’acqua ha presentato temperature inferiori a quelle del Maggiore, da aprile la situazione si è invertita e pertanto si può ipotizzare che durante il periodo estivo il rimescolamento avvenga nello strato superficiale, a differenza di quanto accade 25 con immissari più freddi del Lago Maggiore che s’incuneano raggiungendo profondità significative. Questo aspetto dovrà essere approfondito nella fase di risanamento valutando quanto l’emunzione di acque ipolimniche più fredde sarà in grado di influenzare la temperatura alla foce del corso d’acqua.

Gli IPA sono il gruppo di composti che supera con maggiore frequenza il limite di quantificazione (LOQ), pur mantenendosi al di sotto degli standard di qualità ambientale (SQA) previsti dal D.Lgs.172/2015.

Per quanto riguarda i PFAS, in entrambe le campagne si registrano superamenti del LOQ relativi all’acido perfluorottansolfonico (PFOS), con un massimo di 0,0009 µg/L a giugno nell’integrato 5-23 metri, superiore allo SQA-MA (valore medio annuo, pari a 0,00065 µg/L). Tale valore è comunque decisamente inferiore allo SQA-CMA (concentrazione massima ammissibile, pari a 36 µg/L) prevista dal DLgs.172/2015.

Per quanto riguarda le rimanenti sostanze chimiche ricercate, non si segnalano concentrazioni significative in relazione agli standard di qualità previsti dalla normativa.

I dati relativi alle analisi microbiologiche e metagenomiche prodotti dal CNR-IRSA di Verbania sono presentati e discussi per omogeneità insieme agli stessi dati presentati per il Lago di Varese (Azione B.1.2), nell’ottica del continuum ecologico tra il lago di Varese, il fiume Bardello e il Lago Maggiore.

In allegato 1 è possibile trovare una relazione di maggiore dettaglio delle attività di monitoraggio condotte da ARPA Lombardia.

ATTIVITÀ B.1.4

Monitoraggio di parametri microbiologici e delle fioriture algali ai fini della balneazione Descrizione Attività L’attività riguarda il prelievo e l’analisi in più punti ritenuti significativi (circa 5) per l’attività di balneazione lungo le coste dell’intero bacino del Lago di Varese. L’attività ha l’obiettivo di monitorare, con un livello di dettaglio maggiore rispetto a quello richiesto dalla normativa, la presenza di alghe potenzialmente tossiche (cianobatteri), e delle tossine prodotte per quanto riguarda l’inquinamento algale, ad oggi causa della non balneabilità del lago, oltre che il monitoraggio dei microrganismi indicatori di inquinamento fognario al fine di definire la fruibilità a scopo balneare del bacino, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 116/2008 e dal Decreto del Ministero della Salute 30/03/2010. Soggetto Attuatore ATS Insubria

Cronoprogramma attività Valutazione punti monitoraggio Monitoraggio

Rapporto monitoraggio 2019

Rapporto monitoraggio 2020

Rapporto finale

ott-19 ott-20

set-21

giu-19 lug-19 giu-20 lug-20 lug-21

dic-19 dic-20 dic-21

feb-19 feb-20

apr-20 apr-21

nov-19 nov-20 nov-21

mar-19 mar-20 mar-21

gen-19 gen-21 gen-22

ago-20 ago-21

Attività B.1.4 ago-19 mag-21 mag-19 L’attività è in linea con il cronoprogramma previsto. Resoconto attività a cura di Elena Tettamanzi (ATS Insubria) 26

Sintesi delle attività svolte Sono stati condotti prelievi mensili sui 5 punti previsti indicati nella tabella e nell’immagine seguenti.

Corpo idrico Nome Comune Lago di Varese LIDO SCHIRANNA Varese PONTILE ISOLINO Lago di Varese VIRGINIA Lago di Varese LIDO DI GAVIRATE Gavirate

Lago di Varese DARSENA

Lago di Varese LIDO DI BODIO

Sintesi delle attività in corso

L’attività di monitoraggio continua come da cronoprogramma

Sintesi dei risultati ottenuti

Si riportano nel seguito per ogni punto campionato i risultati delle analisi. Nei primi 4 mesi di monitoraggio non si sono registrati superamenti né rispetto al monitoraggio algale, né rispetto a quello microbiologico. Dal mese di luglio si sono registrati alcuni superamenti della soglia per la microcistina rispetto al valore per la potabilità, che si sono intensificati nel mese di settembre, col perdurare della condizione di stratificazione delle acque.

VARESE - Lido schiranna – MONITORAGGIO ALGALE

conta cianobatteri saxitossina µg/L microcistina µg/L potenzialmente limite <25 µg/L Data specie cellule/L limite <25 µg/L tossici cellule/L (<1 µg/L (<1 µg/L potabilità) limite 108 potabilità)

Aphanizomenon flos-acque 9,2 104 10/04/2019 3,6 105 Dolichospermum sp 2,2 103 <0,1 0,02 Dolicospermum lemmermannii 4,1 104

27

Cylindrospermopsis raciborskii 3,7 103 Worochininia naegeliana 2,2 105 Aphanizomenon flos-acque 2,8 105 Microcistis Aeruginosa 1,2 105 13/05/2019 4,1 105 Lyngbya sp 1,1 105 <0,1 0,02 Dolichospermum sp 4,4 103 Worochininia naegeliana 1,7 105 Aphanizomenon flos-aquae 5.6 x 104 Dolichospermum sp. 1.1 x 105 05/06/2019 6,4 105 Lyngbya sp. 3.4 x 105 0,12 0,04 Microcystis wesenbergii 1.2 x 105 Dolichospermum smithii 1.5 x 104 Lyngbya sp. 1.5 x 105 03/07/2019 1,8 105 Pseudoanabaena catenata 2.5 x 104 0,41 <0,01 Dolichospermum sp. 1.4 x 103 Lyngbya sp. 1.6 x 105 24/07/2019 2,2 105 Pseudoanabaena catenata 2.2 x 104 0,57 0,01 Microcystis sp. 4.4 x 104 Lyngbya sp. 1.2 x 106 Oscillatoria limosa 6.4 x 104 Pseudoanabaena catenata 8.4 x 103 03/08/2019 1,4 106 <0,1 <0,01 Sphaerospermopsis sp. 2.1 x 104 Microcystis wesenbergii 5.0 x 104 Microcystis aeruginosa 1.0 x 105 Lyngbya sp. 7.3 x 106 Microcystis aeruginosa 1.2 x 106 Oscillatoria limosa 3.2 x 105 04/09/2019 9,7 106 6,7 <0,01 Microcystis wesenbergii 8.2 x 105 Sphaerospermopsis sp. 1.1 x 104 Cuspidothrix sp. 3.3 x 104

VARESE - Lido schiranna – MONITORAGGIO MICROBIOLOGICO

Escherichia Coli Enterobatteri limite 1000 UFC/L limite 500 UFC/L 10/04/2019 130 24 13/05/2019 130 9 05/06/2019 1 1 03/07/2019 18 3 24/07/2019 9 5 06/08/2019 21 8 04/09/2019 53 5

BIANDRONNO - Pontile Isolino Virginia – MONITORAGGIO ALGALE

conta microcistina µg/L saxitossina cianobatteri limite <25 µg/L µg/L limite <25 Data potenzialmente specie cellule/L (<1 µg/L µg/L (<1 µg/L tossici cellule/L potabilità) potabilità) limite 108 Aphanizomenon flos-acque 3,2 105 Dolichospermum sp 1,0 104 10/04/2019 1,1 106 Dolicospermum lemmermannii 4,9 105 <0,1 <0,01 Lyngbya sp 1,3 104 Worochininia naegeliana 2,2 105

28

Aphanizomenon flos-acque 3,3 104 Pseudoanabena catenata 8,2 103 Dolichospermum sp 7,4 103 13/05/2019 2,4 106 Dolicospermum lemmermannii 3,5 105 <0,1 0,01 Planktothrix agardhii/rubescens 6,5 103 Lyngbya sp 3,0 105 Worochininia naegeliana 1,7 106 Dolichospermum sp. 1.3 x 105 Aphanizomenon flos-aquae 2.5 x 104 Dolichospermum smithii 6.4 x 104 05/06/2019 1,5 106 Coelosphaerium kuetzingianum 3.2 x 105 <0,1 0,02 Lyngbya sp. 6.1 x 105 Planktothrix agardhii/rubescens 1.4 x 104 Woronichinia naegeliana 3.7 x 105 Lyngbya sp. 1.5 x 106 Pseudoanabaena catenata 4.7 x 104 03/07/2019 1,6 106 0,89 <0,01 Dolichospermum planctonicum 9.6 x 104 Aphanizomenon flos-aquae 9.0 x 103 Pseudoanabaena catenata 1.7 x 103 24/07/2019 4,1 105 Microcystis wesenbergii 7.7 x 104 1,23 0,01 Lyngbya sp. 3.3 x 105 Lyngbya sp. 1.5 x 106 Oscillatoria limosa 2.3 x 105 03/08/2019 1,7 106 Pseudoanabaena catenata 4.5 x 103 0,54 <0,01 Aphanizomenon flos-aquae 2.7 x 103 Microcystis wesenbergii 1.5 x 104 Lyngbya sp 4.2 x 106 Microcystis aeruginosa 4.7 x 105 Oscillatoria limosa 9.9 x 104 Planktolyngbya limnetica 2.5 x 103 04/09/2019 6,2 106 1,98 0,01 Microcystis wesenbergii 9.7 x 104 Pseudoanabaena catenata 3.3 x 103 Cylindrospermopsis raciborskii 1.3 x 106 Microcystis flos-aquae 6.9 x 104

BIANDRONNO - Pontile Isolino Virginia – MONITORAGGIO MICROBIOLOGICO

Escherichia Coli Enterobatteri limite 1000 UFC/L limite 500 UFC/L 10/04/2019 4 4 13/05/2019 66 11 05/06/2019 1 1 03/07/2019 11 7 24/07/2019 59 9 06/08/2019 25 10 04/09/2019 14 7

GAVIRATE - Lido di Gavirate – MONITORAGGIO ALGALE

conta microcistina µg/L saxitossina cianobatteri limite <25 µg/L µg/L limite <25 Data potenzialmente specie cellule/L (<1 µg/L µg/L (<1 µg/L tossici cellule/L potabilità) potabilità) limite 108 Aphanizomenon flos-acque 2,5 105 10/04/2019 8 105 Dolichospermum sp 8,6 103 0,1 0,01 Dolicospermum lemmermannii 1,2 105 29

Cylindrospermopsis raciborskii 1,7 103 Worochininia naegeliana 4,3 105 Aphanizomenon flos-acque 2,7 104 Dolichospermum sp 6,0 103 13/05/2019 1,2 106 Dolicospermum lemmermannii 1,0 105 <0,1 <0,01 Lyngbya sp 1,1 105 Worochininia naegeliana 9,2 105 Lyngbya sp. 3.1 x 105 Dolichospermum planctonicum 1.1 x 105 05/06/2019 5,9 105 Cylindrospermopsis sp. 1.3 x 104 <0,1 <0,01 Aphanizomenon flos-aquae 9.9 x 104 Dolichospermum smithii 6.1 x 104 Lyngbya sp. 1.2 x 106 Pseudoanabaena catenata 2.0 x 104 03/07/2019 1,2 106 1,25 <0,01 Dolichospermum planctonicum 8.7 x 103 Aphanizomenon flos-aquae 9.8 x 102 Pseudoanabaena catenata 1.4 x 104 24/07/2019 4,1 105 0,99 0,01 Lyngbya sp. 4.0 x 105

Lyngbya sp. 1.1 x 106 03/08/2019 1,2 106 Oscillatoria limosa 9.4 x 104 0,3 <0,01 Pseudoanabaena catenata 4.3 x 103

Lyngbya sp 4.3 x 106 Microcystis aeruginosa 7.5 x 105 Oscillatoria limosa 3.2 x 105 04/09/2019 5,5 106 2,35 0,01 Planktolyngbya limnetica 2.0 x 103 Microcystis wesenbergii 1.5 x 105 Pseudoanabaena catenata 5.5 x 103

GAVIRATE - Lido di Gavirate – MONITORAGGIO MICROBIOLOGICO

Escherichia Coli Enterobatteri limite 1000 UFC/L limite 500 UFC/L 10/04/2019 8 4 13/05/2019 11 3 05/06/2019 5 9 03/07/2019 19 5 24/07/2019 8 15 06/08/2019 34 3 04/09/2019 9 10

CAZZAGO BRABBIA - Darsena – MONITORAGGIO ALGALE

conta microcistina µg/L saxitossina cianobatteri limite <25 µg/L µg/L limite <25 Data potenzialmente specie cellule/L (<1 µg/L µg/L (<1 µg/L tossici cellule/L potabilità) potabilità) limite 108 Aphanizomenon flos-acque 1,9 105 Dolichospermum sp 1,5 104 10/04/2019 4,4 105 Dolicospermum lemmermannii 7,5 104 <0,1 <0,01 Lyngbya sp 2,2 103 Worochininia naegeliana 1,6 105

30

Pseudoanabena catenata 1,2 104 Planktothrix agardhii/rubescens 5,3 103 Planktolyngbya limnetica 3,9 103 13/05/2019 9,7 105 <0,1 <0,01 Lyngbya sp 2,2 105 Worochininia naegeliana 7,3 105 Tyconema bourrellyi 3,7 103 Aphanizomenon flos-aquae 1.2 x 105 Dolichospermum sp. 1.4 x 105 05/06/2019 3,6 105 0,12 0,02 Dolichospermum smithii 8.1 x 104 Lyngbya sp. 1.8 x 104 Lyngbya sp. 8.5 x 105 Dolichospermum planctonicum 3.8 x 104 03/07/2019 1,2 106 0,63 <0,01 Woronichinia naegeliana 1.7 x 105 Microcystis wesenbergii 9.9 x 104 Dolichospermum sp. 2.7 x 104 Lyngbya sp. 9.8 x 104 24/07/2019 1,7 105 1,48 0,01 Pseudoanabaena catenata 1.0 x 104 Microcystis wesenbergii 3.1 x 104 Lyngbya sp. 1.6 x 106 Oscillatoria limosa 9.2 x 104 Pseudoanabaena catenata 1.0 x 104 03/08/2019 2,0 106 1,75 <0,01 Microcystis wesenbergii 1.4 x 105 Microcystis aeruginosa 3.1 x 104 Sphaerospermopsis sp. 6.5 x 104 Lyngbya sp. 2.7 x 106 Microcystis aeruginosa 9.5 x 105 Oscillatoria limosa 8.0 x 104 04/09/2019 3,9 106 Planktolyngbya limnetica 1.2 x 104 4,35 <0,01 Microcystis wesenbergii 8.4 x 104 Pseudoanabaena catenata 1.2 x 104 Sphaerospermopsis sp. 2.5 x 104

CAZZAGO BRABBIA - Darsena – MONITORAGGIO MICROBIOLOGICO

Escherichia Coli Enterobatteri limite 1000 UFC/L limite 500 UFC/L 10/04/2019 1 1 13/05/2019 65 15 05/06/2019 46 15 03/07/2019 63 8 24/07/2019 37 73 06/08/2019 5 14 04/09/2019 4 15

BODIO LOMNAGO - Lido di Bodio – MONITORAGGIO ALGALE

conta microcistina µg/L saxitossina cianobatteri limite <25 µg/L µg/L limite <25 Data potenzialmente specie cellule/L (<1 µg/L µg/L (<1 µg/L tossici cellule/L potabilità) potabilità) limite 108 Aphanizomenon flos-acque 1,2 105 Dolicospermum sp 3,6 103 Dolicospermum lemmermannii 1,1 105 10/04/2019 5 105 <0,1 <0,01 Lyngbya sp 9,6 103 Worochininia naegeliana 1,9 105 Microcistis Aeruginosa 7,6 104

31

Dolicospermum sp 1,4 103 Lyngbya sp 4,4 105 13/05/2019 7,4 105 Worochininia naegeliana 2,8 105 <0,1 <0,01 Microcistis wesenbergii 2,2 104 Tyconema bourrellyi 2,7 103 Aphanizomenon flos-aquae 5.7 x 104 Dolichospermum sp. 1.3 x 105 05/06/2019 4 105 Dolichospermum smithii 4.6 x 104 <0,1 0,01 Lyngbya sp. 1.4 x 105 Microcystis aeruginosa 2.6 x 104 Lyngbya sp. 2.8 x 105 03/07/2019 4,6 105 Dolichospermum sp. 3.6 x 103 0,35 <0,01 Microcystis aeruginosa 1.7 x 105 Lyngbya sp. 1.4 x 105 Pseudoanabaena catenata 1.7 x 103 24/07/2019 2,0 105 Aphanizomenon flos-aquae 3.5 x 103 0,4 0,01 Microcystis aeruginosa 4.9 x 104 Planktolyngbya limnetica 9.9 x 103 Lyngbya sp. 2.1 x 106 Oscillatoria limosa 1.4 x 106 03/08/2019 3,8 106 Pseudoanabaena catenata 7.2 x 103 0,34 <0,01 Microcystis sp. 1.2 x 105 Sphaerospermopsis sp. 1.8 x 105 Lyngbya sp 3.2 x 106 Microcystis aeruginosa 4.1 x 105 Oscillatoria limosa 4.8 x 105 04/09/2019 4,6 106 Planktolyngbya limnetica 1.3 x 105 1,6 <0,01 Microcystis wesenbergii 2.5 x 105 Pseudoanabaena catenata 4.8 x 103 Sphaerospermopsis sp. 5.7 x 104

BODIO LOMNAGO - Lido di Bodio – MONITORAGGIO MICROBIOLOGICO

Escherichia Coli Enterobatteri limite 1000 UFC/L limite 500 UFC/L 10/04/2019 4 1 13/05/2019 4 1 05/06/2019 1 1 03/07/2019 5 1 24/07/2019 1 3 06/08/2019 3 3 04/09/2019 3 12

32

AZIONE B.2 SVILUPPO DI UN MODELLO DI BILANCIO DI MASSA DEL FOSFORO Attività - Attività B.2.1. Valutazione del carico esterno - Attività B.2.2. Valutazione del carico interno Risultati attesi L’azione è necessaria per valutare il raggiungimento degli obiettivi rispetto alle aree sensibili o al conseguimento di determinate concentrazioni di fosforo a lago, che dipendono dai carichi di nutrienti veicolati a lago. L’azione è utile per giungere a una valutazione del bilancio di massa del fosforo per il lago di Varese partendo dagli studi già effettuati, dai dati bibliografici e dai dati risultanti dall’Attività A.1.3. L’azione può essere implementata infuturo in caso di necessità di valutazioni più dettagliate di stima dei carichi Soggetto coordinatore Regione Lombardia

ATTIVITÀ B.2.1

Valutazione del carico esterno

Descrizione Attività Partendo dalla bibliografia esistente e dai risultati delle attività di monitoraggio sugli sfioratori A.1.3 e dai dati provenienti dall’attività di monitoraggio B.1.2 sarà aggiornato il carico esterno proveniente dal bacino imbrifero e riversato nel lago di Varese. Sulla base di queste prime valutazioni, l’attività potrà essere implementata nel futuro prevedendo un campionamento diretto dei vari immissari. Soggetto Attuatore Regione Lombardia, ARPA Lombardia Cronoprogramma attività

Valutazione del carico

esterno

ott-19

giu-19 lug-19

feb-19

nov-19

mar-19 gen-19 Attività B.2.1 ago-19 mag-19 Le attività sono iniziate secondo cronoprogramma, ma visti i tempi di attuazione dell’attività A.1.3 la fine dell’attività sarà prevista oltre la metà del 2020

Resoconto attività a cura di Daniele Magni (Regione Lombardia) e Pietro Genoni (ARPA Lombardia)

Sintesi delle attività svolte L’attività è in corso e si stanno raccogliendo i dati aggiornati per la stima dei carichi. Si utilizzerà una metodologia di calcolo parametrica per la stima dei carichi di origine puntiforme e diffusa. A questa stima si assoceranno dati di monitoraggio diretti laddove disponibili, come ad esempio quelli provenienti dall’attività di monitoraggio condotte sugli sfioratori (attività A.1.3).

33

ATTIVITÀ B.2.2 Valutazione del carico interno Descrizione Attività L’attività ha lo scopo di definire il carico interno, basandosi sui dati bibliografici esistenti o prevedendo ulteriori nuove attività di studio. Sarà effettuato un campionamento integrativo per una valutazione spazio-temporale dell’areale di possibile rilascio di fosforo dal sedimento. In futuro è ipotizzabile una attività di laboratorio mirata ad una valutazione del rilascio di fosforo dai sedimenti. Soggetto Attuatore Regione Lombardia, ARPA Lombardia

Cronoprogramma attività

Valutazione del carico

interno

ott-19

giu-19 lug-19

dic-19

feb-19 feb-20

nov-19

mar-19 gen-19 Attività B.2.2 ago-19 mag-19

Resoconto attività a cura di Pietro Genoni (ARPA Lombardia)

Sintesi delle attività svolte

A partire dal mese di maggio sono stati monitorati alcuni punti aggiuntivi (AQST1, AQST2, AQST3), oltre alla stazione di massima profondità di Biandronno, allo scopo di verificare l’omogeneità spaziale delle caratteristiche chimico-fisiche del lago e cercare di stimare con maggiore precisione l’entità del carico interno di fosforo. L’ubicazione dei punti di prelievo è riportata in Figura 8. Per il punto denominato AQST3 il campionamento si è reso necessario solo durante la fase di massima stratificazione termica (luglio, agosto e settembre) e la sua ubicazione è stata definita in base ai profili della sonda multiparametrica.

Nelle stazioni aggiuntive sono stati prelevati un campione a un metro dal fondo e un campione integrato rappresentativo dell’ipolimnio destinati all’analisi di fosforo totale e ortofosfato.

Figura 8. Lago di Varese: ubicazione delle stazioni di monitoraggio per la stima del carico interno di fosforo.

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Sintesi delle attività in corso

Le attività si sono svolte come da programma e sono previste ulteriori campagne nei mesi di ottobre, novembre e, se necessario, dicembre.

Sintesi dei risultati ottenuti

I profili della sonda multiparametrica sono stati generalmente sovrapponibili tra le varie stazioni, mentre i valori di fosforo sia sui campioni prelevati sul fondo che su quelli rappresentativi dell’ipolimnio sono risultati decrescenti dalla stazione di massima profondità a quella a batimetria inferiore. In tutte le stazioni si è comunque osservato un incremento delle concentrazioni sul fondo da maggio in poi. Per la quantificazione del carico interno si rimanda al rapporto finale.

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AZIONE B.3 SVILUPPO DI SCENARI EVOLUTIVI DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DEL LAGO FINALIZZATI AD UNA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI Attività - Attività B.3.1. Sviluppo e validazione di un modello previsionale della qualità delle acque del lago - Attività B.3.2. Predisposizione di scenari modellistici Risultati attesi Dall’azione ci si attende l’individuazione di scenari evolutivi della qualità delle acque del Lago di Varese, con specifico riferimento a nutrienti, stato di ossigenazione e gruppi algali principali, mediante l’applicazione di un modello accoppiato idrodinamico/ ecologico. Gli scenari saranno sviluppati aggregando scenari di variazione dei carichi e scenari climatici, comprendendo anche l’emunzione ipolimnica. Le simulazioni ottenute potranno essere confrontate con gli obiettivi di qualità prefissati (es. concentrazioni naturali, obiettivi gestionali), con lo scopo ultimo di valutare l’importanza relativa di diversi fattori e/o interventi (es. evoluzione meteo-climatica, diminuzione dei carichi a seguito del miglioramento del reticolo fognario, emunzione ipolimnica) nell’evoluzione futura della qualità delle acque. Soggetto coordinatore CNR IRSA Verbania

ATTIVITÀ B.3.1. Sviluppo e validazione di un modello previsionale della qualità delle acque del lago Descrizione Attività Il modello idrodinamico 1D General Lake Model (GLM) verrà accoppiato al modulo ecologico Aquatic EcoDynamics (AED2) per simulare le dinamiche di mescolamento e stratificazione del lago e le relative conseguenze sulla chimica delle acque, con particolare riferimento ai nutrienti, e gruppi algali. Il modello verrà dapprima validato e calibrato, grazie ai dati provenienti dall’attività B.1.1 e ai dati di monitoraggio messi a disposizione da ARPA Lombardia e relativi alla temperatura dell’acqua, all’ossigeno disciolto, ai nutrienti a lago e in ingresso e alla biomassa e composizione del fitoplancton. Soggetto Attuatore Regione Lombardia, CNR IRSA Verbania

Cronoprogramma attività

Sviluppo e validazione di un

modello previsionale

ott-19

giu-19 lug-19

dic-19

feb-19 feb-20

nov-19

mar-19

gen-19 ago-19 Attività B.3.1 mag-19

L’attività è in linea con le tempistiche previste

Resoconto attività a cura di Claudia Dresti e Michela Rogora - CNR IRSA, Verbania

Sintesi delle attività svolte Dopo una attenta ricerca bibliografica per il reperimento di studi svolti in precedenza sul bacino oggetto di interesse, sono stati raccolti i dati bibliografici o derivanti da campionamenti di ARPA Lombardia sui principali tributari e sull’emissario (canale Brabbia).

Sono stati effettuati dei campionamenti per il monitoraggio di dati chimici sui tributari principali del Lago di Varese (Canale Brabbia, all’uscita dal Lago di Comabbio e all’ingresso nel Lago di Varese, Tinella, Valleluna).

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Per rispondere ai vari input richiesti dal modello sono stati raccolti i dati meteorologici disponibili per l’areale in esame, dai database di ARPA Lombardia e del Centro Geofisico Prealpino, nonché è stata effettuata una stima della copertura nuvolosa a scala giornaliera.

Sono stati raccolti e analizzati i dati di temperatura dell’acqua, ossigeno e conducibilità, oltre ai principali parametri chimici, misurati lungo la colonna d’acqua del lago di Varese durante i campionamenti di ARPA Lombardia, nonché i dati di fitoplancton.

E’ stato stimato il coefficiente di afflusso del bacino tramite il DTM della Provincia di Varese e i dati di uso del suolo disponibile per la Regione Lombardia. E’ stata calcolata una media pesata sulle aree di diverso uso del suolo, considerando le tipologie di uso del suolo proposte da McCuen (1998).

E’ stata inoltre stimata la portata giornaliera in ingresso al lago a partire dai dati di pioggia per la stazione di Varese.

E’ stato infine calibrato il modello idrodinamico GLM (General Lake Model) al fine di riprodurre l’andamento delle temperature del lago in superficie, a 13 m e sul fondo per il periodo 2004-2009 (periodo scelto per la calibrazione vista la disponibilità di tutti i dati necessari) ed effettuate delle simulazioni del prelievo ipolimnico per i periodi giugno-ottobre e maggio-dicembre, con il prelievo di una portata massima di 1 m3/s.

Attività in corso Attualmente si sta preparando il file di input per accoppiare il modello puramente idrodinamico GLM già calibrato con il modulo AED (Aquatic Ecodynamics) al fine di riprodurre l’andamento dei principali parametri chimici (ossigeno, nutrienti), simulando diversi scenari di nutrienti in ingresso al lago.

Sintesi dei risultati La calibrazione ha fornito buoni risultati nel riprodurre l’andamento delle temperature del lago alle tre profondità precedentemente specificate. Rimane comunque una sottostima delle temperature, soprattutto in superficie, durante l’inverno. Tale sottostima non è eliminabile ed è dovuta al fatto che il Lago di Varese in inverno a volte ghiaccia nella parte meno profonda, presentando quindi forti disomogeneità orizzontali nella distribuzione delle temperature. Il modello GLM, essendo un modello monodimensionale, fornisce un valore medio di temperatura alla profondità specificata. In ogni caso, per lo scopo del presente studio, la sottostima indicata non genera particolari problematiche nella simulazione degli effetti del prelievo. In particolare, è stato possibile simulare l’aumento di temperatura nel lago durante il periodo di prelievo, che spesso supera i 3°C. Tale simulazione è supportata dai dati misurati nel periodo 2000-2003, anni in cui il prelievo era attivo.

Criticità riscontrate e proposte di risoluzione Le maggiori criticità riscontrate fino ad ora riguardano il reperimento e la qualità dei dati da fornire in input al modello. In particolare, sono assenti informazioni relative alle portate in ingresso al lago, mentre le portate del torrente Bardello presentano grandi incertezze. Per ovviare a tali difficoltà sono stati inseriti un affluente e un effluente fittizi, in modo da simulare correttamente l’andamento osservato dei livelli. I dati meteorologici invece risultano abbastanza completi ma il sensore della radiazione solare è stato sostituito nel 2016 senza effettuare un’omogeneizzazione con il sensore presente precedentemente, quindi si ritiene preferibile non utilizzare tali dati ed effettuare invece una regressione con i dati della stazione di Verbania Pallanza per ricavare i dati di radiazione solare dopo il 2016. 37

Un’altra criticità riguarda il reperimento dei dati per la stima del carico in ingresso a lago, sia per il fosforo che per gli altri parametri chimici richiesti dal modello. Esistono infatti più stime dei carichi, eseguite con modalità diverse, che forniscono un ampio range di valori. Si è ritenuto opportuno avvalersi, in questa prima fase, principalmente delle informazioni fornite dallo studio del DIIAR- Politecnico di Milano eseguito nel 2005-2006 (Vismara & Salvetti, 2006). Questo studio ha considerato infatti tutte le possibili fonti di fosforo al lago, arrivando ad una stima del carico esterno di 8,7 t P a-1, in linea con le previsioni fatte dallo studio del CCR ipotizzando il collettamento i tutti gli scarichi civili al depuratore di Gavirate (10,5 t P a-1). Si procederà quindi ad una prima modellizzazione utilizzando questo range di valori per il carico di fosforo in ingresso, in attesa di poter migliorare la stima sulla base delle informazioni fornite dalle azioni A.1.3. e A.1.4.

In allegato 1 è possibile trovare una relazione di maggiore dettaglio rispetto alla sintesi qui riportata.

ATTIVITÀ B.3.2.

Predisposizione di scenari modellistici Descrizione Attività L’attività riguarda l’applicazione dei modelli GLM/AED2, validati nell’attività precedente, al Lago di Varese utilizzando diversi scenari previsionali che tengano conto sia di fattori climatici che di variazioni negli apporti di nutrienti a lago. Gli scenari verranno messi a punto sulla base delle informazioni già esistenti sui carichi da studi pregressi e sintetizzati dal Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio del Lago di Varese, ma anche includendo i risultati dell’azione 1, nello specifico Attività A.1.3 e A.1.4. (carichi da sfioratori fognari e scarichi esistenti nel bacino del lago). Gli scenari combineranno le previsioni sulle variazioni dei carichi (anche in funzione dell’attivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico) con scenari climatici. Le simulazioni saranno effettuate sotto le ipotesi di invarianza nel tempo dei parametri del modello (per l’impossibilità di ipotizzare la loro variazione nel tempo) e quindi i risultati saranno accompagnati da un’analisi dell’incertezza relativa ai risultati ottenuti e da un’analisi approfondita sull’interpretazione quali-quantitativa dei risultati. Soggetto Attuatore Regione Lombardia, CNR IRSA Verbania

Cronoprogramma attività previsto

Predisposizione di scenari

modellistici

ott-19 ott-20

giu-19 lug-19 giu-20 lug-20

dic-19 dic-20

feb-19 feb-20

apr-20

nov-19 nov-20

mar-19 mar-20 mar-21

gen-19 gen-21 ago-20 Attività B.3.2 ago-19 mag-19

Attività non avviata nel I semestre di monitoraggio

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AZIONE B.4. VALUTAZIONE DELLE MIGLIORI TECNOLOGIE PER IL RISANAMENTO DEL LAGO Attività Attività B.4.1. Istruttoria e approfondimenti circa la possibilità di utilizzo di tecniche e tecnologie innovative per il risanamento del lago di Varese Risultati attesi Individuazione di ulteriori tecnologie utili per raggiungere gli obiettivi dell’accordo Risorse finanziarie complessive Risorse interne Soggetto coordinatore Regione Lombardia

ATTIVITÀ B.4.1. Istruttoria e approfondimenti circa la possibilità di utilizzo di tecniche e tecnologie innovative per il risanamento del lago di Varese Descrizione Attività L’attività prevede l’organizzazione di incontri di istruttoria tecnica rispetto alle proposte presentate dai vari soggetti proponenti la sperimentazione di nuove tecnologie per il risanamento delle acque del lago di Varese. Soggetto Attuatore Regione Lombardia Cronoprogramma attività L’attività ha durata lungo l’intero percorso dell’accordo. Resoconto attività a cura di Daniele Magni – Regione Lombardia

Sintesi delle attività svolte

La segreteria tecnica ha condotto una istruttoria delle proposte di applicazione di varie tecnologie finalizzate a un miglioramento della qualità delle acque e/o dei sedimenti o in generale finalizzate a migliorare l’uso delle acque stesse (p.e. balneazione). Nel corso di alcuni incontri (13 marzo, 25 marzo, 15 aprile) sono stati ascoltati i soggetti proponenti e sono state effettuate delle valutazioni in merito alle proposte effettuate. Durante l’incontro del Comitato di Coordinamento del 12 luglio è stata effettuata una valutazione rispetto alla possibile applicazione dell’attività/tecnologia proposta.

Di seguito si riportano gli esiti di tale valutazione. Il materiale e le presentazioni dei vari soggetti proponenti (non riportati nella presente relazione) sono stati inviati ai rappresentanti del Comitato di Coordinamento in preparazione della sopra citata riunione del 12 luglio.

Sintesi dei risultati

Sono state valutate le seguenti proposte:

1) Studio SIAI: Impianto per il monitoraggio e il contrasto delle popolazioni algali tramite l’utilizzo di boe a ultrasuoni 2) Hadron Solutions: metodo "Plasma Arc technology" 3) EUROVIX: Utilizzo di biopromotori per ripristinare, ottimizzare e accelerare i processi di autodepurazione degli ecosistemi acquatici 4) Marevivo: Analisi di fattibilità per progetto di risanamento del Lago di Varese (e Comabbio) mediante tecnologie innovative a Nano-Bolle 5) Achille Palumbo: Ristrutturazione delle acque del lago 6) Associazione il Sarisc: delocalizzazione dello scarico con recapito nel canale regina Elena. Creazione vasca di accumulo acque di pioggia sotto livello stradale per sfioratori di Varese

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Allo stato attuale per nessuna delle proposte ricevute è stata valutata la possibilità di applicare, anche sperimentalmente, la tecnologia.

In allegato 1 è possibile trovare, per ogni proposta effettuata, una sintetica spiegazione della tecnologia proposta e una valutazione della stessa.

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Macroazione C. Riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico

AZIONE C.1. STUDI PROPEDEUTICI ALLA RIATTIVAZIONE DELL’IMPIANTO Attività - Attività C.1.0. Analisi sullo stato di consistenza dell’impianto. - Attività C.1.1. Valutazione in merito al prolungamento della tubazione di scarico dell’impianto di prelievo ipolimnico con predisposizione di sifonamento. - Attività C.1.2. Progettazione degli interventi Risultati attesi Tale azione concorre al completamento del processo di risanamento delle acque per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale e di concentrazione di fosforo a lago. L’azione ha come obiettivo la progettazione degli interventi di adeguamento tecnologico e implementazione dell’impianto. Il progetto dovrà essere conforme al D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. e al vigente regolamento sui livelli di progettuali DPR 207/2010. Soggetto coordinatore Provincia di Varese

ATTIVITA’ C.1.0 Analisi sullo stato di consistenza dell’impianto Descrizione Attività Analisi della funzionalità dell’impianto di prelievo ipolimnico: - Verifica dello stato di conservazione dell’impianto di prelievo ipolimnico in tutte le sue componenti aeree e sommerse (tubazioni, pompe, apparecchiature, vasca di strippaggio, ecc.). - Identificazione degli interventi di adeguamento necessari con relativa stima dei costi ai fini della riattivazione dell’impianto. - Stima dei costi annuali di esercizio dell’impianto a seguito della sua riattivazione (elettricità, ossigeno, gestione, manutenzione, ecc.). - Stima dei costi di dismissione dell’impianto. - Predisposizione di un rapporto conclusivo riportante l’esito delle analisi svolte.

Soggetto Attuatore Provincia di Varese (affidamento incarico alla Società SIAI GROUP S.r.l. di Laveno Mombello) Cronoprogramma attività Attività conclusa nel dicembre 2017

ATTIVITA’ C.1.1 Valutazione in merito al prolungamento della tubazione di scarico dell’impianto di prelievo ipolimnico con predisposizione di sifonamento Descrizione Attività L’attività prevede uno studio delle quote altimetriche per valutare la fattibilità tecnica di quanto segue: - spostamento del punto di scarico sotto il ponte della SP50dir a distanza di circa 1 km dal punto di immissione attuale, in una zona distante da recettori sensibili, tramite tubazione stesa in alveo al fiume Bardello; - realizzazione di un sifone per il funzionamento dell’impianto a gravità, con conseguente abbattimento dei costi di energia elettrica. Dovrà essere predisposta una relazione finale comprensiva di tavole descrittive con indicazione delle quote altimetriche, prime indicazioni di massima del progetto e stime di costo. Soggetto Attuatore Provincia di Varese Cronoprogramma attività Inizio: gennaio 2018 Termine: aprile 2019 Resoconto attività a cura di Alessandro Canziani (Provincia di Varese) 41

Sintesi delle attività svolte

L’attività in questione si è conclusa ad aprile 2019, i relativi risultati sono stati presentati alla Segreteria Tecnica del 26 giugno 2019 e poi al Comitato di Coordinamento del 12 luglio 2019.

All’interno di un accordo di Collaborazione tra Regione Lombardia e Provincia di Varese, sottoscritto il 22 novembre 2018 è stato affidato un incarico, da parte della Provincia, per valutare la fattibilità tecnica relativa allo spostamento dello scarico delle acque ipolimniche a distanza di circa 1 km dalla posizione attuale (1,2 km dalla vasca di strippaggio), mediante il prolungamento della tubazione in sponda destra del fiume Bardello con argine di alloggio dedicato, quest’ultimo avente funzione anche di opera di riqualificazione spondale (consolidamento e protezione arginatura esistente).

E’ stata inoltre verificata la possibilità di far funzionare l’impianto attraverso la predisposizione di apposito sifone, per eliminare i costi di energia elettrica, utilizzata per il pompaggio forzato. Dalle misure effettuate, tuttavia l’esigua pendenza del fiume permetterebbe di ottenere una portata, scaricata tramite sifone, di soli 280 l/s (contro gli attuali 1000 l/s), che non consente di asportare un sufficiente quantitativo di nutrienti e quindi di escludere il pompaggio forzato.

Alla luce delle risultanze degli studi effettuati è emersa la possibilità di realizzazione un impianto con funzionamento ibrido alternato: pompaggio forzato o sifonamento. Quest’ultimo potrebbe essere attivato durante i periodi di scarsità idrica (estate) e poi utilizzato a titolo di mantenimento una volta raggiunti gli obiettivi di qualità prefissati.

Questa soluzione, oltre ai lavori di spostamento dello scarico (1.300.000 €), comporta la realizzazione di interventi presso la stazione di sollevamento (realizzazione di un bypass per escludere le pompe in caso di sifonamento importo ≈ 150.000 €) e in corrispondenza della ex stazione di strippaggio (eliminazione vasca ≈ 250.000)

L’importo complessivo dei lavori è stimato pari a 1.650.000 €.

In allegato 3 è possibile trovare un approfondimento di dettaglio contenuto nella relazione: “Servizio per l'esecuzione di analisi relative al prolungamento della tubazione di scarico delle acque dell’impianto di prelievo ipolimnico e suo funzionamento per gravità_2019” (relazione + tavole). Documento a cura dello Studio SIAI GROUP S.r.l. di Laveno Mombello (Ing. Luca Marelli).

ATTIVITA’ C.1.2 Progettazione Interventi Descrizione Attività Progettazione degli interventi necessari alla riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico Tale attività sarà meglio definita e a seguito delle risultanze dello studio previsto nella scheda C.1.1 Soggetto Attuatore Provincia di Varese Soggetti Coinvolti Regione Lombardia, Provincia di Varese Cronoprogramma attività

Attivazione procedura, affidamento incarico,

consegna progetto

ott-19

giu-19 lug-19

dic-19

feb-19 feb-20

nov-19

mar-19 mar-20 gen-19 Attività C.1.2 ago-19 mag-19 42

A seguito delle decisioni assunte nell’incontro del Comitato di Coordinamento del 12 luglio, la programmazione dell’attività è stata rivista. La documentazione di gara per la progettazione è in corso di predisposizione da parte degli uffici provinciali. L’indizione è prevista per dicembre 2019/gennaio 2020. Resoconto attività a cura di Alessandro Canziani (Provincia di Varese)

Sintesi delle attività svolte

Regione Lombardia con DGR 1842 del 2 luglio 2019 ha approvato lo schema di accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e Provincia di Varese per attività connesse alla riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico, previste dal programma d’azione dell’AQST “Salvaguardia e risanamento del lago di Varese”. L’accordo è stato sottoscritto il 9 luglio 2019. Nella riunione del 12 luglio 2019 il Comitato di Coordinamento ha deciso di anticipare il riavvio dell’impianto in via sperimentale alla stagione estiva 2020, senza lo spostamento dello scarico e previa realizzazione degli interventi di manutenzione, ammodernamento e implementazione previsti (Attività C.2.1.), i quali potrebbero essere sufficienti a garantire il controllo dei cattivi odori. Tuttavia, al fine di non perdere tempo nel caso la riattivazione 2020 dovesse dare esito negativo, il Comitato ha deciso di procedere comunque all’avvio della gara per l’affidamento della progettazione sia dello spostamento dello scarico di circa 1 km più a valle lungo il fiume Bardello sia per il funzionamento ibrido alternato (pompaggio forzato e sifonamento);

La documentazione di gara per la progettazione è in corso di predisposizione da parte degli uffici provinciali. L’indizione è prevista per dicembre2019/gennaio 2020.

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AZIONE C.2: ESECUZIONE DEI LAVORI Attività - Attività C.2.1. Ammodernamento e adeguamento dell’impianto di prelievo ipolimnico - Attività C.2.2. Sistemazione dello scarico dell’impianto di prelievo - Attività C.2.3. Predisposizione del piano (delle specifiche) per il funzionamento dell’impianto Risultati attesi Tale azione concorre al completamento del processo di risanamento delle acque per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale e di concentrazione di fosforo a lago attraverso la riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico. Soggetto coordinatore Provincia di Varese

ATTIVITA’ C.2.1 Ammodernamento e adeguamento dell’impianto di prelievo ipolimnico Descrizione Attività Attuazione di una serie di interventi sull’impianto costituiti da opere di aggiornamento tecnologico/manutenzione ordinaria, e adeguamenti finalizzati a ridurre la propagazione di cattivi odori in corrispondenza del punto di immissione delle acque emunte nel fiume Bardello. Soggetto Attuatore Provincia di Varese Cronoprogramma attività Vedi cronoprogramma attività C.2.2. Resoconto attività a cura di Alessandro Canziani (Provincia di Varese)

Sintesi delle attività svolte

Regione Lombardia con DGR 1842 del 2 luglio 2019 ha approvato lo schema di accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e Provincia di Varese per attività connesse alla riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico, previste dal programma d’azione dell’AQST “Salvaguardia e risanamento del lago di Varese”. L’accordo è stato sottoscritto il 9 luglio 2019. Nella riunione del 12 luglio 2019, il Comitato di Coordinamento, preso atto delle risultanze delle indagini svolte nell’ambito dell’attività C.1.1., ha deciso di procedere con la riattivazione in via sperimentale dell’impianto di prelievo ipolimnico a partire dalla stagione estiva 2020, senza lo spostamento dello scarico e previa realizzazione di una serie di interventi di adeguamento e di prove sperimentali.

Il Comitato ha, comunque, ritenuto opportuno avviare la progettazione delle opere di spostamento dello scarico in modo da essere pronti ad appaltare i lavori nel caso la riattivazione sperimentale prevista per la stagione 2020 dovesse dare esito negativo.

Di seguito si riporta l’elenco degli interventi di adeguamento dell’impianto da realizzare in vista della riattivazione di maggio 2020 con il relativo stato di avanzamento dei lavori:

Incarico in corso di affidamento Realizzazione di una presa idraulica sommersa per ≈ 47.000 € emunzione delle acque superficiali in stacco dalla

1 tubazione di aspirazione dell’impianto di prelievo ipolimnico del lago di Varese e pulizia delle griglie di aspirazione subacquee. Sistemazione dello scarico, smantellamento Gara in avviamento ≈ 18.000 € 2 dell’impianto di ossigenazione, manutenzione e Affidamento previsto entro ottobre messa in sicurezza del verde.

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Istallazione di un sistema di iniezione di aria Attualmente in corso indagini 3 atmosferica (iniettori venturi) tecniche e di mercato. Affidamento previsto entro la fine del 2019 Istallazione di un sistema di rilevazione cattivi odori Attualmente in corso indagini 4 presso il punto di scarico tecniche e di mercato. Affidamento previsto entro la fine del 2019 Ammodernamento del quadro elettrico con sistema Attualmente in corso indagini 5 di monitoraggio e controllo in remoto tecniche e di mercato. Affidamento previsto entro la fine del 2019

Al fine di realizzare i sopra elencati interventi e le prove sperimentali di riavvio propedeutiche alla rimessa in funzione dell’impianto nella stagione 2020, la Provincia ha affidato con fondi propri il seguente incarico: “Attività conclusive sull’impianto di prelievo ipolimnico del lago di Varese: opere di adeguamento ed esecuzione di prove sperimentali di riavvio” (Consulenza, direzione lavori, misurazione, contabilità e coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione). Importo 24.373,13 €

Criticità: si rilevano rallentamenti nell’affidamento degli incarichi dovuti alla congestione degli uffici amministrativi provinciali e a problematiche generali di organizzazione dell’ente.

ATTIVITA’ C.2.2 Sistemazione dello scarico dell’impianto di prelievo Descrizione Attività L’attività prevede l’esecuzione delle opere di adeguamento dello scarico dell’impianto di prelievo ipolimnico, sulla base delle risultanze degli studi previsti dall’attività C.1.1 e dalle progettazioni previste dall’attività C.1.2 Soggetto Attuatore Provincia di Varese Cronoprogramma attività

Conferenza di Servizi

Esecuzione gara per lavori

Esecuzione lavori

Attivazione impianto

ott-19 ott-20

set-21

giu-19 lug-19 giu-20 lug-20 lug-21

dic-19 dic-20 dic-21

feb-19 feb-20 apr-21

Attività C.2. apr-20

nov-19 nov-20 nov-21

mar-19 mar-20 mar-21

gen-19 gen-21 gen-22

ago-19 ago-20 ago-21 mag-21 mag-19

Benchè l’attività non sia stata avviata nel I semestre di monitoraggio, sulla base delle decisioni assunte dal Comitato di Coordinamento nella riunione del 12 luglio 2019, il cronoprogramma e i contenuti dell’attività vengono parzialmente rivisti.

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ATTIVITA’ C.2.3 Predisposizione del piano (delle specifiche) per il funzionamento dell’impianto Descrizione Attività L’attività prevede la redazione di un apposito piano che specifichi per le diverse condizioni ambientali (livelli delle acque, concentrazioni di nutrienti, temperature dell’acqua, ect…) le condizioni di esercizio dell’impianto al fine di prevenire eventuali impatti negativi nel lago e nel tributario. Soggetto Attuatore Provincia di Varese Cronoprogramma attività Inizio: da definire Termine: febbraio 2021 L’attività non sia stata avviata nel I semestre di monitoraggio

ULTERIORI VALUTAZIONI INERENTI LA MACROAZIONE C

Nell’ambito del “Servizio per l'esecuzione di analisi relative al prolungamento della tubazione di scarico delle acque dell’impianto di prelievo ipolimnico e suo funzionamento per gravità_2019” (SIAI GROUP S.r.l.) al fine di ridurre i costi energetici legati al pompaggio forzato si è valutata positivamente l’istallazione di un impianto fotovoltaico da circa 100 kw presso la tettoia del cimitero di Biandronno collocata a circa 150 m dal punto di fornitura elettrica della stazione di sollevamento dell’impianto di prelievo ipolimnico costo 200.000 € (ammortamento circa 7 anni).

A tal proposito sono state eseguite con esito positivo alcune prime analisi di fattibilità tecnica e di compatibilità paesaggistica, contestualmente sono state raggiunte delle prime intese informali con l’Amministrazione comunale per l’utilizzo delle coperture del cimitero.

Alla luce di quanto sopra durante la Riunione del Comitato di Coordinamento del 12 luglio è stato deciso di prevedere all’interno del Programma di Azione una nuova attività relativa all’installazione dell’impianto fotovoltaico.

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Macroazione D. Salvaguardia della biodiversità del lago di Varese

AZIONE D.1 AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI GESTIONE DELLA ZONA SPECIALE DI CONSERVAZIONE (ZSC) “ALNETE DEL LAGO DI VARESE” E DELLA ZONA DI PROTEZIONE SPECIALE (ZPS) “LAGO DI VARESE” Attività - Attività D.1.1. Disciplina e vigilanza della navigazione sul lago. - Attività D.1.2. Valutazioni di proposte di revisione della normativa sulla navigazione. - Attività D.1.3. Analisi di fattibilità per lo sviluppo di una navigazione elettrica sul lago. - Attività D.1.4. Valutazione dei livelli del lago adeguati alla protezione ambientale e all’utilizzo plurimo delle acque. - Attività D.1.5. Redazione e aggiornamento del piano di gestione della ZSC “Alnete del Lago di Varese” e della ZPS “Lago di Varese” (quadro conoscitivo, programmazione interventi, normativa) al fine di mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente habitat e specie di interesse comunitario. Risultati attesi Tale azione risponde all’obiettivo di tutela delle aree protette. L’azione ha l’obiettivo primario di definire ed aggiornare il piano di gestione della ZSC “Alnete del Lago di Varese” e della ZPS “Lago di Varese”, al fine di ottenere uno strumento utile alla valutazione della sostenibilità/coerenza delle varie attività che si vorranno proporre per il lago di Varese, rispetto agli obietti istitutivi delle due aree protette. Soggetto coordinatore Provincia di Varese

ATTIVITA’ D.1.1. Disciplina e vigilanza della navigazione sul lago Descrizione Attività L’attività prevede la raccolta delle normative vigenti in materia di navigazione, linee guida per la salvaguardia del bacino e le limitazioni presenti definite dagli enti presenti sul territorio e competenti in materia. La definizione delle norme e limitazioni presenti ha la finalità di raccogliere e unificare sotto un'unica direttiva più semplificata le innumerevoli ordinanze e regolamenti in vigore, con intento di divulgare e mettere a disposizione di tutti il quadro normativo il più possibile semplice e comprensibile. Al fine di porre in essere l’attività di controllo e vigilanza della navigazione, nonché delle iniziative svolte sul lago di Varese, è indispensabile poter disporre di un adeguato mezzo di navigazione che consenta attraverso l’attivazione di una convenzione con le competenti forze dell’ordine di svolgere servizio di pattugliamento sul bacino e sulle coste. Soggetto Attuatore Autorità di bacino lacuale Soggetti Coinvolti Guardia di Finanza - Sezione Operativa Navale Lago di Lugano - Cronoprogramma attività Raccolta e definizione della normativa: entro giugno 2019. Contatto con Guardia di Finanza e stipula convenzione: entro luglio 2019.

ATTIVITA’ D.1.2. Valutazioni di proposte di revisione della normativa sulla navigazione Descrizione Attività Tale attività è propedeutica alla predisposizione del Piano di Gestione. All’interno di questa attività verrà valutato se e in che modo può essere previsto un servizio di navigazione pubblica sul lago di Varese e quale debba essere la disciplina della navigazione corretta per la tutela dell’area protetta per la sicurezza della navigazione, per l’accesso da parte della popolazione e per la sostenibilità economico finanziaria del servizio

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Soggetto Attuatore Provincia di Varese Cronoprogramma attività

Revisione normativa su

navigazione

ott-19

giu-19 lug-19

dic-19

feb-19 feb-20

nov-19

mar-19 gen-19 Attività D.1.2 ago-19 mag-19 Resoconto attività a cura di Daniele Magni (Regione Lombardia) e Alessandro Canziani (Provincia di Varese)

Sintesi delle attività svolte

Si riportano nel seguito alcuni approfondimenti sulla tematica, effettuati all’interno della Segreteria Tecnica, allargata al personale della Direzione Generale Infrastrutture, Trasporti e mobilità sostenibile.

Relativamente ai divieti posti dalla normativa, si riportano nel seguito le considerazioni emerse.

Attualmente sul lago di Varese i limiti alla potenza dei motori sono normati dal piano ittico provinciale, che prevede norme più restrittive rispetto a quelle generali della OPGR 58600 del 1997 (divieto sui piccoli laghi per barche con motore elettrico con potenza maggiore di 2,2 kW e barche con motore non elettrico con potenza maggiore di 18,4 kW):

- conformemente con quanto previsto dal Piano di gestione della Zona di Protezione Speciale “Lago di Varese” e del Sito di Importanza Comunitaria “Alnete del Lago di Varese” adottato dalla Provincia, in tutto lo specchio lacustre è fatto divieto di circolazione per barche a motore non elettrico con potenza superiore a 5 kW, con la sola eccezione dei natanti adibiti al trasporto di persone nella tratta compresa tra l’imbarcadero di Biandronno e l’Isola Virginia nonché di quelli adibiti al soccorso, alla vigilanza ed ai previsti interventi gestionali di sfalcio delle macrofite acquatiche, ai quali si applica la normativa contenuta nella sopra citata OPGR;

Le restrizioni del piano ittico provinciale, da quanto previsto, si applicano solo ai motori non elettrici; per quelli elettrici si ritiene, quindi, che valgano le previsioni dell’OPGR. Tale ordinanza al comma 14 bis prevede esplicita deroga per le “unità in servizio di trasporto pubblico di passeggeri impegnate nella navigazione lungo le proprie rotte autorizzate sia in via definitiva che in via sperimentale”.

Riassumendo, da quanto emerso, per l’attivazione di un servizio pubblico sul lago di Varese, non vi sono limitazioni “normative” rispetto all’utilizzo di imbarcazioni a motore elettrico.

Una revisione normativa potrebbe essere effettuata a livello regionale per favorire l’uso del motore elettrico, prevedendo per qualsiasi tipo di uso dell’imbarcazione (non solo quelli derogati al comma 14 bis) eliminando il limite di potenza del motore elettrico di 2,2 kW, come previsto dalla vigente normativa.

Inoltre è stata eseguita una valutazione preliminare circa la compatibilità di un servizio di navigazione pubblica sul lago di Varese rispetto agli obiettivi di salvaguardia della ZPS "Lago di Varese" . Detta valutazione ha dato esito positivo subordinatamente al rispetto di alcune indicazioni necessarie per garantire la sostenibilità ambientale del servizio in questione, tra le quali si citano, a titolo di esempio, la scelta di rotte di navigazione collocate ad adeguata distanza dagli elementi di maggior vulnerabilità naturalistica (parte sud del lago) e l'utilizzo di natanti con caratteristiche tecniche all'avanguardia in materia di impatti sull'ambiente (moto ondoso, rumore, ecc). Per una

48 regolamentazione di dettaglio si rimanda ai contenuti del piano di gestione di cui è previsto l'aggiornamento (Attività D.1.5.).

Proseguiranno, inoltre, nel prossimo futuro gli approfondimenti finalizzati a delineare l'ambito di influenza/interesse del servizio e conseguentemente la sua sostenibilità economica, anche mediante il coinvolgimento degli istituti scolastici per attività di didattica ambientale.

ATTIVITA’ D.1.3.

Analisi di fattibilità per lo sviluppo di una navigazione elettrica sul lago

Descrizione Attività Sulla base dei risultati dell’azione precedente verrà svolto uno studio di fattibilità per lo sviluppo della navigazione elettrica sul lago di Varese, individuando l’impatto che può generare tale progetto su: - territorio, da un punto di vista turistico e ambientale; - filiera e possibili imprese coinvolte - trend e prospettive di crescita del mercato Soggetto Attuatore Regione Lombardia, Provincia di Varese Cronoprogramma attività

Analisi fattibilità

navigazione elettrica

ott-19

giu-19 lug-19

dic-19

feb-19 feb-20

nov-19

mar-19 gen-19 Attività D.1.3 ago-19 mag-19 Resoconto attività a cura di Daniele Magni (Regione Lombardia)

Sintesi delle attività svolte

Si riportano nel seguito alcuni approfondimenti sulla tematica, effettuati all’interno della Segreteria Tecnica, allargata al personale della Direzione Generale Infrastrutture, Trasporti e mobilità sostenibile.

Relativamente alla possibilità di fornitura di un servizio pubblico di trasporto sul lago, ai sensi della normativa vigente, si identificano le seguenti tre tipologie:

- Servizio di noleggio con conducente (NCC): rientra tra i servizi pubblici non di linea. L’autorizzazione è rilasciata dai comuni. L'inizio ed il termine di ogni singolo servizio devono avvenire presso le rimesse – di cui almeno una deve essere situata nel territorio del comune che ha rilasciato l'autorizzazione - con ritorno alle stesse fatta salva la deroga di cui alla L.n. 21/92 (art. 11, c.4-bis). Il prelevamento e l'arrivo a destinazione dell'utente possono avvenire anche al di fuori della provincia o dell'area metropolitana in cui ricade il territorio del comune che ha rilasciato l'autorizzazione; - Servizio di gran turismo: rientra tra i servizi pubblici di linea. Collega luoghi di interesse (paesaggistico, culturale). E’ previsto dall’art. 2, c.4 lettera c) della l.r. 6/2012. Prevede la redazione di un apposito programma di esercizio all’interno del quale sono individuate le tratte, gli orari e i costi del servizio. L’autorizzazione viene rilasciata dagli enti locali e dalle Agenzie per il TPL a seconda della tipologia di servizio erogato. - Servizio pubblico di linea: Per attivare questo servizio è necessario contattare l’agenzia TPL di Como Lecco e Varese. L’imposizione di obblighi di servizio pubblico implica una contribuzione da parte dell’ente pubblico e deve essere applicato il sistema tariffario regionale. P.e. sul lago d’Idro, previo accordo tra la Provincia di Brescia, l’Agenzia per il TPL di Brescia, i Comuni di Anfo, Bagolino, Idro e Bondone e la Comunità Montana di Valle Sabbia, quest’ultima ha fatto gara per attivare questo tipo di servizio sul lago.

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Nel corso di riunioni di approfondimento sono state esaminate più in dettaglio le possibilità di sviluppare le tre possibili opzioni per lo sviluppo di un servizio pubblico di trasporto sul lago ovvero il NCC, il gran turismo e la navigazione di linea.

- NCC: Allo stato attuale, la L. n. 12/2019 ha bloccato il rilascio di nuove autorizzazioni NCC. Nel breve,quindi, tale possibilità non può essere perseguita.

- Servizio di gran turismo: tale possibilità permette un veloce inizio delle attività, poiché deve essere presentata una SCIA, e, in attesa della valutazione di questa da parte della provincia, l’attività può essere messa in campo. L’attività deve però essere presentata da un privato. La normativa non prevede la possibilità di un’attivazione del servizio di gran turismo da parte del pubblico o comunque da parte di un privato con finanziamenti pubblici: risulta quindi impossibile prevedere un noleggio di imbarcazione a motore elettrico da parte di un ente pubblico e poi l’attivazione di un servizio di gran turismo. L’unica possibilità è quella di contattare qualche operatore sul mercato e valutare il loro interesse nel fornire un servizio: senza però una adeguata valutazione sui possibili ritorni economici, potrebbe risultare difficile trovare degli operatori disponibili.

- Servizio pubblico di linea: necessita di risorse pubbliche, come nel caso del lago d’Idro, dove è stato attivato un servizio stagionale. In questo caso però la normativa, piuttosto complessa, non permetterebbe un semplice e agevole attivazione del servizio; risulterebbe necessario organizzare una serie di incontri tra gli enti interessati (Regione Lombardia, Provincia, agenzia TPL di Como, Lecco e Varese, Autorità di bacino lacuale dei laghi Maggiore, Comabbio, Monate e Varese) per valutare quale percorso mettere in campo.

Riassumendo, da quanto emerso, appaiono delle limitazioni, legate alle tempistiche di attivazione di un servizio di trasporto pubblico: come detto non è possibile attivare un NCC e per quanto riguarda il trasporto di linea è necessario un percorso di condivisione tra i vari enti interessati.

La proposta che sembra più perseguibile è quella di contattare degli operatori dotati di imbarcazioni elettriche e proporre che attivino un servizio di gran turismo, valutando il loro interesse.

ATTIVITA’ D.1.4. Valutazione dei livelli del lago adeguati alla protezione ambientale e all’utilizzo plurimo delle acque Descrizione Attività Il principale obbiettivo consiste nella revisione delle modalità di regolazione del livello idrico del lago in relazione alla riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico, tenendo come riferimento i riferimenti idrologici ufficiali (asta idrometrica di Biandronno).

In secondo luogo verrà analizzato il tema della regolazione in senso più ampio, con riferimento quindi sia agli aspetti di salvaguardia ambientale sia a quelli legati agli usi plurimi delle acque, al fine di valutare l’opportunità di definire nuove modalità di regolazione. Soggetto Attuatore Provincia di Varese Cronoprogramma attività Termine previsto per l’attuazione dell’obiettivo principale dell’azione fine del 2020. Per quanto riguarda l’obiettivo secondario al momento non è definibile un indicazione di tempi. Resoconto attività a cura di Alessandro Canziani (Provincia di Varese)

Sintesi delle attività svolte

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Al fine di avere misurazioni precise e in continuo in merito alle portate in uscita dal lago durante il Comitato di Coordinamento del 12 luglio 2019 si è deciso di istallare un misuratore di portata in uscita al fiume Bardello, dei misuratori di livello del lago a monte e a valle dello sbarramento e un misuratore di apertura delle paratoie, in abbinamento a un sistema di monitoraggio e trasmissione dati in remoto. Si valuterà, sentito il Consorzio delle acque utenti fiume Bardello, anche l’opportunità di procedere con la meccanizzazione e automazione delle paratoie sempre in abbinamento a sistemi di monitoraggio e controllo in remoto.

ATTIVITA’ D.1.5. Redazione e aggiornamento del piano di gestione della ZSC “Alnete del Lago di Varese” e della ZPS “Lago di Varese” (quadro conoscitivo, programmazione interventi, normativa) al fine di mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente habitat e specie di interesse comunitario. Descrizione Attività Sulla base degli approfondimenti condotti nelle attività precedenti e di ulteriori approfondimenti relativi a: - quadro conoscitivo - programmazione degli interventi - normativa L’attività è incentrata sulla redazione, aggiornamento ed approvazione del piano di gestione della ZSC/ZPS (adottato con DGP del ente gestore Provincia di Varese). Soggetto Attuatore Provincia di Varese Cronoprogramma attività Attività non avviata nel I semestre di monitoraggio In ogni caso per l’attivazione di questa attività, si ritiene opportuno attendere il termine del percorso di attuazione della L.R. 28/2016 che prevede il passaggio di gestione della ZPS “Lago di Varese” e della ZSC “Alnete del Lago di Varese” dalla Provincia al Parco Campo dei Fiori Detto percorso dovrebbe concludersi, visti i termini previsti dalla norma regionale, entro la fine del 2020.

ULTERIORI VALUTAZIONI INERENTI LA MACROAZIONE D

Per migliorare il livello di conoscenza circa i volumi contenuti nel lago e quelli ottenibili dalla regolazione del lago, all’interno della riunione del Comitato di coordinamento del 12 luglio 2019 si è deciso di attivare una nuova attività relativa a un Rilievo morfo-batimetrico del lago di Varese.

Il rilievo morfo-batimetrico del lago, sarà effettuato con un dettaglio elevato in corrispondenza delle sponde, al fine di avere indicazioni precise sui volumi di invaso alle diverse quote idrometriche. Il rilievo si estenderà anche alle fasce spondali emerse per ottenere informazioni sulle aree oggetto di esondazione alle quote superiori allo zero idrometrico

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Macroazione E. Comunicazione, promozione attività AQST e sensibilizzazione cittadini

AZIONE E.1 Comunicazione e divulgazione dei contenuti e delle attività dell’accordo Attività - Attività E.1.1. Predisposizione di un sito web relativo all’AQST - Attività E.1.2. Organizzazione di incontri tematici sul territorio Risultati attesi L’azione ha l’obiettivo primario di portare a conoscenza degli interessati gli obiettivi, le azioni e i risultati conseguiti delle attività dell’AQST. Risorse finanziarie complessive Risorse interne Soggetto coordinatore Regione Lombardia

ATTIVITA’ E.1.1. Predisposizione di un sito web relativo all’AQST Descrizione Attività Sarà predisposto da Regione Lombardia un sito web dedicato all’AQST, all’interno del quale verranno riportati documenti e informazioni delle attività portate avanti all’interno dell’accordo stesso dai vari soggetti sottoscrittori a vario titolo interessati. Soggetto Attuatore Regione Lombardia Cronoprogramma attività L’attività prosegue per tutta la durata dell’Accordo Resoconto attività a cura di Daniele Magni (Regione Lombardia)

Sintesi delle attività svolte

Nel mese di marzo del 2019 è stato predisposto il sito internet dell’AQST da parte di Regione Lombardia, che contiene tutte le informazioni e gli stati di avanzamento del Programma d’Azione.

www.lagodivarese.regione.lombardia.it

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Inoltre è stata predisposta una casella di posta istituzionale per le comunicazioni inerenti l’Accordo: [email protected]

ATTIVITA’ E.1.2. Organizzazione di incontri tematici sul territorio Descrizione Attività L’attività riguarda l’organizzazione di incontri tematici sul territorio per illustrare agli interessati le attività e i risultati conseguiti dalle attività messe in campo dall’AQST. Saranno organizzati due incontri ogni anno, a valle della riunione del Tavolo di Coordinamento, per illustrare l’avanzamento delle attività. Soggetto Attuatore Regione Lombardia Cronoprogramma attività Attività non avviata nel I semestre di monitoraggio

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AZIONE E.2 Sensibilizzazione dei cittadini, degli addetti ai lavori e delle imprese, e attività di citizen science Attività - Attività E.2.1. Divulgazione e didattica ambientale per scuole e cittadini Attività E.2.2. Concorsi a premi per le scuole primarie - Attività E.2.3. Cartellonistica informativa e stampa di materiale divulgativo - Attività E.2.4. Sviluppo di forme di partecipazione economica da parte dei cittadini e delle Amministrazioni locali alle spese di risanamento del lago - Attività E.2.5. Giornata regionale del “Verde Pulito” dedicata al lago - Attività E.2.6. Realizzazione di percorsi formativi e di incontri tematici per varie tipologie di soggetti Risultati attesi L’azione ha come obiettivi principali: - creare/rafforzare una rete collaborativa tra tutti i soggetti che con ruoli diversi agiscono sulla qualità del lago (pianificazione, controllo, fruizione, ...) - aumentare la conoscenza dell'ecosistema anche per dare un significato concreto ai vincoli posti dal Piano di Gestione di cui all’attività D.1.5 presso gli amministratori e i tecnici degli Enti Territoriali coinvolti - realizzare iniziative finalizzate a informare e sensibilizzare i vari soggetti pubblici e privati territorialmente interessati sulle tematiche del lago e sulle attività promosse dall’AQST coinvolgendoli anche nel mantenimento nel tempo dei risultati raggiunti. Soggetto coordinatore Provincia di Varese

ATTIVITA’ E.2.1. Divulgazione e didattica ambientale per scuole e cittadini Descrizione Attività Realizzazione di iniziative finalizzate alla diffusione dei temi del lago rivolte alle scuole di tutti i livelli e ai cittadini, anche mediante l’attivazione di un servizio di guida turistica/tecnica a bordo delle imbarcazioni del servizio di navigazione che si intende avviare (Vedasi Attività D.1.3). Il lago di Varese offre infatti numerosi elementi di approfondimento (scienza, cultura, storia, tradizione, ecc.) di potenziale interesse per una eterogenea fascia di utenza. Soggetto Attuatore Provincia di Varese, Camera di Commercio Cronoprogramma attività A partire da aprile 2019

ULTERIORI INDICAZIONI

Nel corso delle attività di Segreteria tecnica è emersa la necessità di meglio suddividere i contenuti delle Attività E.2.1. ed E.2.2, focalizzando la prima attività al coinvolgimento dei cittadini, mentre la seconda al mondo della scuola. Per questo motivo le attività partite ad aprile 2019 per la redazione del logo vengono indicate in relazione nell’Attività E.2.2

ATTIVITA’ E.2.2. Concorsi a premi per le scuole Descrizione Attività Promozione di progetti di educazione ambientale con elementi di premialità rivolte agli istituti scolastici primari della provincia di Varese, anche in coordinamento con il programma Green School che conferisce, alla scuola concretamente impegnata sui temi della sostenibilità ambientale, una formale certificazione. Soggetto Attuatore Provincia di Varese Cronoprogramma attività

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Da definire Resoconto attività a cura di Alessandro Canziani (Provincia di Varese)

Sintesi delle attività svolte

Nel corso della riunione del Comitato di Coordinamento del 12 aprile 2019 è scaturita la proposta di creare un logo dell’Accordo, interessando il mondo della scuola.

Nel corso dei mesi successivi sono stati presi contatti da parte della Provincia di Varese con il Liceo artistico Frattini di Varese per valutare le più opportune modalità di collaborazione al fine di raggiungere i risultati richiesti.

E’ attualmente in corso di stesura un convenzione tra la Provincia e il liceo artistico finalizzata alla creazione di un logo per l’AQST la cui consegna è prevista entro gennaio 2020. E’ prevista l’erogazione di un contributo massimo di 2.500 € da parte di Provincia, a supporto delle spese di acquisto di materiale didattico sostenute dalla scuola per l’attività in questione.

In via propedeutica alla creazione del logo verranno organizzati alcuni incontri formativi con i ragazzi sui temi del lago tenuti dai diversi sottoscrittori dell’AQST.

Si prevede inoltre, entro il primo trimestre del 2020, la stipula di una successiva convenzione (Provincia / Liceo Frattini / altri eventuali soggetti AQST) finalizzata all’attivazione di progetti di didattica ambientale da realizzare sempre con il supporto dei sottoscrittori AQST. I temi del lago da approfondire saranno i seguenti:

- biodiversità/rete ecologica/specie esotiche; - ciclo delle acque/qualità e risanamento del lago (impianto di prelievo ipolimnico)

In tale contesto sono in corso di valutazione le seguenti attività specifiche: − realizzazione di una carta tematica “artistica” del lago di Varese che metta in evidenza gli elementi di peculiarità del lago dal unto di vista naturalistico, storico culturale mediante l’utilizzo di pittogrammi; − creazione di un documento per la divulgazione dei succitati temi rivolto alle scuole medie ed elementari mediante la stesura dei testi e delle immagini a supporto della comprensione; − produzione di un video da inserire nel sito ufficiale dell’AQST e da utilizzare come strumento di divulgazione; − partecipazione ad un concorso fotografico sui temi del lago, le foto migliori verranno inserite nel sito AQST e utilizzate negli eventi ufficiali. Si evidenzia come ciascuna delle succitate attività offra come risultato finale un prodotto utilizzabile a supporto dei lavori dell’AQST.

Inoltre, la Provincia di Varese ha stipulato nei primi mesi del 2019 un accordo di collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia - Dipartimento DICATAM) avente come principale argomento di lavoro il tema dell’adeguamento tecnologico dell’impianto di prelievo ipolimnico a fini della sua riattivazione.

La collaborazione è stata utile a supporto delle scelte tecniche sino ad oggi assunte.

Sul tema del lago di Varese, anche sulla base della collaborazione Provincia - Università, è stata elaborata la seguente tesi di laurea “Environmental Impact of the Hypolimnetic Withdrawal System on Varese Lake” (Matteo Cancelli - settembre 2019)

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ATTIVITA’ E.2.3. Cartellonistica informativa e stampa materiale divulgativo Descrizione Attività Installazione di cartellonistica informativa nei punti di maggior rilevanza lungo le sponde lacustri (pista ciclabile, aree portuali, passeggiate lungolago, zona di posizionamento dell’impianto di prelievo ipolimnico, ecc.) con approfondimenti sito specifici riguardanti ad esempio: gli interventi di miglioramento della qualità delle acque attivati, le peculiarità naturalistiche dei luoghi, gli elementi di interesse storico culturale, ecc. In aggiunta si prevede la realizzazione di materiale divulgativo sui principali temi affrontati dall’AQST (opuscoli pieghevoli) da distribuire presso spazi pubblici e in occasione di eventi. Soggetto Attuatore Provincia di Varese, Camera di Commercio Cronoprogramma attività Attività non avviata nel I semestre di monitoraggio

ATTIVITA’ E.2.4. Sviluppo di forme di partecipazione economica da parte dei cittadini, delle Amministrazioni locali e delle imprese alle spese di risanamento del lago Descrizione Attività Individuazione di azioni finalizzate al reperimento di fondi per la gestione dell’impianto, come ad esempio l’utilizzo di una quota parte dell’importo del biglietto della navigazione turistica, la realizzazione di eventi, ecc. Soggetto Attuatore Provincia di Varese Cronoprogramma attività Attività non avviata in questo semestre di monitoraggio

ATTIVITA’ E.2.5. Giornata regionale del “Verde Pulito” dedicata al lago Descrizione Attività Realizzazione della giornata regionale del “Verde Pulito” dedicata al lago (L.R. 14/1991) in contemporanea tra tutti i comuni rivieraschi con lo scopo di informare, sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sulle tematiche del lago anche attraverso azioni concrete di valorizzazione (pulizia, cura del verde, ecc.). Sono chiamati a partecipare a tale giornata i soggetti territorialmente interessati pubblici e privati: comuni di rivieraschi e non, associazioni, protezione civile, scolaresche, ecc. Soggetto Attuatore Associazione dei Comuni rivieraschi Cronoprogramma attività Da definire

ATTIVITA’ E.2.6. Realizzazione di percorsi formativi e di incontri tematici per varie tipologie di soggetti Descrizione Attività L’attività prevede la predisposizione di percorsi formativi dedicati a: - Dipendenti della Pubblica Amministrazione (Comuni, Provincia, Comunità Montana) (finanziabili con FSE) - Amministratori pubblici e Volontari - Cittadini - Imprese - Società Canottieri Varese A.S.D e A.S.D. Canottieri Gavirate La formazione riguarderà in generale i seguenti aspetti, articolati a seconda dei diversi target: - fondamenti di ecologia: la biodiversità, habitat e specie protette aree collinari, forestali, aree umide lacuali e di sponda, le funzioni ecosistemiche - la valutazione dello stato di un habitat (monitoraggi, ...) 56

- le specie aliene invasive (vie di ingresso, metodi di prevenzione, metodi di gestione) - le criticità della coabitazione con le esigenze antropiche (impatti reversibili, irreversibili, la frammentazione degli habitat, le connessioni ecologiche) e i servizi che gli ecosistemi forniscono alle attività antropiche (ossigeno, mitigazione climatica, processi del ciclo degli elementi nella matrice suolo e di impollinazione a supporto delle produzioni alimentari, ... ) - la gestione delle risorse naturali (acqua, suolo, ...) - la normativa (Direttive "Natura", VINCA, VAS, VIA chi fa cosa, quali competenze occorrono), il sistema dei controlli, della sorveglianza e delle sanzioni - esempi di buone pratiche (gestione e fruizione del territorio, agricoltura, attività ludiche, ...) - la pianificazione territoriale (reti ecologiche, Rete Natura 2000) - la governance - il coinvolgimento di portatori di interesse per rete sociale, per networking per partecipare a bandi di finanziamento, per mantenere i risultati ambientali - la gestione del volontariato nei temi ambientali - la comunicazione dei temi ambientali - contributi del pubblico alle Valutazioni Ambientali (VAS, VIA, VINCA) - i monitoraggi ambientali con il contributo della con Citizen Science

La formazione e gli eventi informativi verranno realizzati nell'ambito delle azioni del progetto Life IP "Gestire 2020" (www.naturachevale.it) che vede la DG Ambiente e Clima di Regione Lombardia come capofila; per alcuni soggetti target la formazione sarà organizzata in collaborazione con ATS Insubria Soggetto Attuatore Regione Lombardia, ATS Insubria Cronoprogramma attività Attività non avviata nel I semestre di monitoraggio

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ALLEGATO 1

Azione A.1. Studi e rilievi del reticolo fognario

Attività A.1.1. Raccolta e organizzazione delle segnalazioni circa il malfunzionamento del sistema fognario

Premessa

Il presente documento contiene gli esiti dell’attività svolta da ARPA Lombardia – Dipartimento di Varese nell’ambito del Programma d’Azione di cui all’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale Lago di Varese (DGR Lombardia n° XI 1495 del 08.04.2019).

Il contributo del Dipartimento di Varese all’opera di risanamento del Lago di Varese trova spazio all’interno della Macroazione A, denominata “Interventi di miglioramento del reticolo fognario del bacino del lago di Varese”.

In particolare le informazioni in possesso del Dipartimento vengono messe a disposizione di tutti gli attori dell’AQST al fine di realizzare l’”Azione A.1- Studi e rilievi del reticolo fognario nel bacino imbrifero del Lago di Varese”.

Modalità operative

E’ stata eseguita una ricerca d’archivio per mezzo dell’applicativo EDMA, che gestisce l’archiviazione informatica dei documenti ARPA, estraendo tutte le comunicazioni sia in ingresso sia in uscita che potessero contenere informazioni utili ad indentificare le pressioni che derivano al bacino imbrifero del Lago di Varese del reticolo fognario su di esso gravante. E’ stato scelto il periodo intercorrente tra inizio 2016 e l’estate 2019.

E’ stata realizzata una tabella (v. allegato A) contenente, per ogni comunicazione agli atti, gli estremi della comunicazione, il mittente e il numero di protocollo ARPA per un’agevole ricerca; inoltre si è cercato di sintetizzare le informazioni fondamentali inerenti il tipo di evento segnalato, il luogo e la durata dello stesso.

Le comunicazioni sono state organizzate per Comune e, all’interno di ogni Comune, in ordine cronologico.

Il bacino imbrifero del Lago di Varese è considerato comprensivo del bacino del Lago di Comabbio, che immette le proprie acque nel Lago di Varese attraverso il Canale Brabbia.

Sintesi degli esiti della ricerca

Come noto, le fognature dei Comuni appartenenti al bacino imbrifero del Lago scaricano in un collettore circumlacuale che recapita all’impianto di depurazione delle acque reflue urbane di Gavirate; sia lo scarico terminale dell’impianto sia gli sfioratori di piena di pertinenza dello stesso scaricano nel torrente Bardello, emissario del lago, quindi al di fuori del bacino imbrifero dello stesso.

I potenziali punti di immissione di acque reflue urbane nel bacino imbrifero del lago sono quindi gli scarichi degli sfioratori di piena delle reti fognarie e gli scarichi di troppo – pieno delle stazioni di sollevamento.

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Il proprietario dell’impianto di depurazione e del collettore circumlacuale è la Società Tutela Lago di Varese, che ha affidato la manutenzione ordinaria degli stessi alla società Prealpi Servizi srl.

Dalla ricerca d’archivio emergono sostanzialmente 4 tipi di comunicazioni: a) Comunicazioni di guasto da parte del manutentore. Si tratta sostanzialmente di guasti non prevedibili come ad esempio fermo pompe, ostruzione sfioratori di piena o collettore, perdita da collettore. Nelle comunicazioni non è mai esplicitata la conseguenza dei guasti, ma è verosimile se non certo che essi siano all’origine di sversamenti di reflui urbani non depurati, in quantità difficilmente stimabili. b) Comunicazioni che segnalano un sovraccarico idraulico del collettore in caso di precipitazioni, ad esempio le segnalazioni di schiume fuoruscenti da un tombino in pressione; in base a comunicazione della Società Tutela Lago Varese risulta che tale situazione impedisca il corretto recapito delle acque miste nel collettore, con conseguente recapito in ambiente. c) Comunicazioni di manutenzioni programmate con contestuale richiesta di autorizzazione in deroga, principalmente da parte della Società Tutela Lago di Varese o di Prealpi Servizi srl; infatti per eseguire determinati tipi di manutenzioni è necessario avere i manufatti liberi dal transito dei reflui, e la soluzione individuata è lo scarico degli stessi in ambiente; per tale operazione viene richiesta esplicita autorizzazione alla Provincia di Varese, che di solito la concede. d) Altri tipi di comunicazione, ad es. da privati cittadini che lamentano scarichi anomali o simili (si presume che le cause possano essere abitazioni non correttamente allacciate alla rete fognaria o malfunzionamenti delle reti fognarie comunali).

Attivazione sfioratore di piena loc. Lido di Gavirate 13.02.2017

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Schiume da tombino in pressione a Varese loc. Schiranna 7.3.2019

A tali tipi di evento, che rientrano nella formulazione dell’azione A.1.1. si è ritenuto opportuno aggiungere anche un ulteriore evento che viene segnalato in modo ricorrente: si tratta di colorazioni anomale del Canale Brabbia dovute allo scarico produttivo di una azienda tessile sita a , che è in possesso di un’autorizzazione unica ambientale che consente lo scarico delle proprie acque reflue industriali nel Canale Brabbia, immissario nel Lago di Varese. Tuttavia si osserva che la ditta ha la possibilità in caso di non conformità della qualità delle acque in uscita di poter ricircolare lo scarico all’interno dell’impianto di depurazione aziendale per circa 48 ore e se nuovamente la qualità delle acque di scarico non fossero conformi è autorizzata ad aprire scarico emergenziale in pubblica fognatura previa comunicazione all’Autorità competente e al gestore dell’impianto di depurazione consortile.

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Canale Brabbia a valle scarico dell’azienda in data 1 agosto 2018

Si consideri anche che il Canale Brabbia scorre nella Riserva Naturale Palude Brabbia, sito di elevata importanza naturalistica e qualificato come segue.

• Riserva naturale regionale (Legge n. 394 del 1991) • Zona umida di importanza internazionale, secondo la Convenzione di Ramsar (1971) • Sito di importanza comunitaria (SIC), ai sensi della "Direttiva Habitat" (43/92/CEE). • Zona di Protezione Speciale (ZPS), ai sensi della "Direttiva Uccelli" (409/79/CEE).

Osservazioni e proposte

1) Considerato che molti sversamenti di reflui fognari derivano da operazioni di manutenzione programmate, sarebbe opportuno verificare se attraverso l’utilizzo di opportuni accorgimenti sia possibile evitare o perlomeno limitare gli sversamenti a lago o negli affluenti di reflui non depurati.

E’ infatti generalmente possibile l’utilizzo di stazioni di rilancio alternative e provvisorie alimentate da gruppi elettrogeni mobili e con pompe di rilancio mobili; ciò richiede tuttavia costi maggiori e particolari sforzi organizzativi. Non è detto però che la configurazione dei manufatti ( es. distanza tra le camerette di ispezione o altre peculiarità strutturali) consenta effettivamente l’impiego di tali soluzioni.

Si ritiene pertanto necessario che nell’ambito della ricognizione e del rilievo delle reti fognarie si ponga particolare attenzione alla possibilità di eseguire manutenzioni straordinarie dei manufatti mantenendo il refluo all’interno del sistema di collettamento e, nel caso in cui ciò non sia obiettivamente possibile, porre attenzione al problema nell’ambito della progettazione degli adeguamenti dello stesso.

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2) Nel rilievo delle reti fognarie è anche opportuno porre attenzione a tutte le immissioni indebite di acque parassite e di acque meteoriche, nonché verificare se con una migliore manutenzione ordinaria o con interventi mirati sia possibile limitare il numero di guasti e lesioni.

3) Per quanto riguarda l’azienda sita a Varano Borghi è stato già sottoposto il problema alla competente Provincia che ha avviato l’iter di valutazione per trasferire stabilmente lo scarico produttivo nella rete fognaria, prevedendo se necessario un adeguamento della stessa. Si rileva in proposito che la Provincia di Varese, con nota del 30 aprile 2019 ha già comunicato all’azienda la possibilità che il provvedimento autorizzativo venga rivisto tenendo conto di quanto previsto dal Regolamento Regionale n° 6/2019, secondo il quale gli scarichi di acque reflue industriali devono essere collettati preferibilmente in rete fognaria.

E’ pertanto opportuno che, nell’ambito del rilievo sulle reti fognarie e della verifica del dimensionamento dell’impianto di depurazione di Gavirate si consideri anche la possibilità di tale potenziale incremento di portata e di carico.

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AZIONE B.1 MONITORAGGIO DELLO STATO DELLE ACQUE DEL LAGO E DEL SUO EMISSARIO a cura di ARPA Lombardia

Si riporta nel seguito il report completo dei risultati del monitoraggio effettuato da ARPA Lombardia per l’Attività B.1.2 e B.1.3

Lago di Varese

Come previsto nel Piano di monitoraggio, sul lago di Varese sono stati effettuati campionamenti mensili per il fitoplancton e per i parametri fisico-chimici e chimici di base. Fitoplancton e clorofilla a sono stati analizzati in laboratorio su campioni integrati lungo la colonna d’acqua, i parametri fisico- chimici sono stati rilevati direttamente in campo con misure continue tramite sonda multiparametrica (modello Oceanseven 316), mentre i parametri chimici di base sono stati determinati in laboratorio su campioni prelevati a profondità discrete, ad eccezione del carbonio organico disciolto (DOC). Anche le sostanze appartenenti e non appartenenti all’elenco di priorità sono state analizzate mensilmente ad eccezione delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) per cui la frequenza è stata trimestrale. I metalli sono stati determinati su campioni prelevati a profondità discrete, mentre i restanti parametri su due campioni integrati lungo la colonna d’acqua.

Durante il periodo di stratificazione termica, a partire da maggio, sono stati monitorati anche alcuni punti aggiuntivi allo scopo di verificare l’omogeneità spaziale delle caratteristiche chimico-fisiche del lago e cercare di stimare con maggiore precisione l’entità del carico interno.

L’ubicazione dei punti di prelievo è riportata in Figura 9, mentre in Tabella 10 e Tabella 11 sono riportati i parametri chimico-fisici e chimici di base analizzate con le relative frequenze e in Tabella 12 le date di campionamento. In Allegato è riportato l’elenco completo delle sostanze ricercate.

Nelle stazioni aggiuntive, tramite sonda multiparametrica, si sono registrati dalla superficie al fondo i profili di temperatura, conducibilità, ossigeno disciolto, pH e radiazione luminosa. Sono stati raccolti e destinati all’analisi di fosforo totale e ortofosfato un campione a circa un metro dal fondo e un campione integrato rappresentativo dell’ipolimnio. Per il punto AQST3 il campionamento si è reso necessario solo durante la fase di massima stratificazione termica.

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Figura 9. Lago di Varese: ubicazione delle stazioni di monitoraggio.

Tabella 10. Parametri biologici, fisico-chimici e chimici di base, profondità di campionamento, numero di campagne nella stazione di Biandronno da gennaio a settembre 2019.

Numero campagne di misura Categoria Profondità di misura e Parametri e campionamento eseguite / parametri campionamento previste

Integrata (da superficie a Biologici Fitoplancton, clorofilla a 9/12 limite zona eufotica)

Temperatura, ossigeno disciolto, Fisico-chimici saturazione di ossigeno, conducibilità a Continua su intera colonna 9/12 di base 20°C, pH Trasparenza - 9/12 Fosforo totale, ortofosfato, azoto totale, Chimici di azoto ammoniacale, azoto nitroso, azoto Discrete 9/12 base nitrico, alcalinità, silice, calcio, magnesio, sodio, potassio, cloruri, solfati, durezza Altri DOC Integrate (0-5 m e 5-23 m) 9/12

Tabella 11. Parametri chimici, profondità di campionamento, numero di campagne nelle stazioni aggiuntive AQST1, AQST2, AQST3 da gennaio a settembre 2019.

Numero campagne di Categoria Profondità di misura e Parametri misura e campionamento parametri campionamento eseguite / previste

Temperatura, ossigeno disciolto, Fisico-chimici saturazione di ossigeno, conducibilità a Continua su intera colonna 5/7 di base 20°C, pH

Trasparenza - 5/7

Chimici di Fondo e integrato Fosforo totale, ortofosfato 5/7 base rappresentativo dell’ipolimnio

Tabella 12. Date di campionamento nelle quattro stazioni di monitoraggio aggiuntive del lago di Varese.

Biandronno AQST1 AQST2 AQST3 16-gen - - - 20-feb - - - 11-mar - - - 9-apr - - - 14-mag 16-mag 16-mag - 10-giu 13-giu 13-giu - 10-lug 8-lug 8-lug 8-lug 8-ago 5-ago 5-ago 5-ago 11-set 10-set 10-set 10-set

Fiume Bardello

Per il fiume Bardello, emissario del lago di Varese, è stato effettuato il monitoraggio degli elementi biologici (macroinvertebrati, diatomee, macrofite, fauna ittica), degli elementi fisico-chimici di base e di altri elementi chimici, allo scopo di verificarne l’evoluzione a seguito della futura immissione di acque ipolimniche del lago di Varese.

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Il monitoraggio è stato eseguito in quattro stazioni: a Gavirate all’uscita del lago (monte depuratore), a Gavirate (valle depuratore), a Cocquio-Trevisago (vecchia filanda), a Brebbia (Stamperia), prima dell’immissione a lago in corrispondenza della stazione della rete regionale in cui viene eseguito il monitoraggio ordinario. In Figura 10 è riportata l’ubicazione dei punti di prelievo lungo l’asta fluviale.

Nel primo semestre del 2019 sono state effettuate 2 campagne di campionamento per i macroinvertebrati, 1 per le diatomee e 1 per le macrofite (Tabella 13). Con frequenza mensile sono stati eseguiti i campionamenti per i parametri fisico-chimici e chimici di base (Tabella 14). I campionamenti per le sostanze appartenenti e non appartenenti all’elenco di priorità sono stati eseguiti con frequenza mensile o trimestrale (

Tabella 15).

Figura 10. Fiume Bardello: stazioni di monitoraggio per gli elementi biologici e i parametri fisico-chimici e chimici.

Tabella 13. Elementi biologici, numero di campionamenti e date di monitoraggio per il fiume Bardello.

Numero di campionamenti eseguiti/previsti 2019 Elementi biologici Date di campionamento Valle Vecchia Uscita lago Stamperia depuratore filanda Macroinvertebrati 2/4 2/4 2/4 2/4 27-feb, 29-mag Diatomee 1/2 1/2 1/2 1/2 29-mag Macrofite 1/2 1/2 1/2 1/2 30-giu Fauna ittica 0/1 0/1 0/1 0/1 Pianificata in autunno

Tabella 14. Parametri fisico-chimici e chimici di base e numero di campagne di campionamento per il fiume Bardello.

Categoria Numero campagne di misura e campionamento Parametri parametri eseguite / previste 65

Valle Vecchia Uscita lago Stamperia depuratore filanda Temperatura, ossigeno disciolto, Fisico-chimici saturazione di ossigeno, 6/12 6/12 6/12 6/12 di base conducibilità a 20°C, pH Alcalinità, durezza, azoto totale, solidi sospesi, azoto ammoniacale, ammoniaca non ionizzata, Chimici di ammoniaca totale, azoto nitrico, 6/12 6/12 6/12 6/12 base azoto nitroso, COD, ortofosfato, fosforo, totale, cloruri, solfati, calcio, magnesio, potassio, sodio

BOD5 2/4 2/4 2/4 2/4 Altri DOC - - - 6/12 Microbiologici Escherichia coli 6/12 6/12 6/12 6/12

Tabella 15. Parametri chimici e numero di campagne di campionamento previste per il fiume Bardello.

Numero campagne di campionamento Tabella Categoria eseguite / previste Parametri Dlgs parametri Uscita Valle Vecchia Stamperi 172/2015 lago depuratore filanda a Arsenico, cromo 1/B Cadmio, mercurio, nichel, Metalli 1/A 6/12 6/12 6/12 6/12 piombo Rame, zinco - Idrocarburi policiclici aromatici totali Benzo(a)pirene, benzo(b)fluorantene, 1/A Idrocarburi benzo(k)fluorantene, 6/12 6/12 6/12 6/12

policiclici benzo(g,h,i)perilene, aromatici indeno(1,2,3-cd)pirene, antracene, fluorantene, naftalene Benzo(a)antracene, crisene, - 2/4 2/4 2/4 2/4 dibenzo(a,h)pirene, pirene Xilene (orto- meta- para-) 1/B 2/4 2/4 2/4 2/4 Diclorometano, 6/12 6/12 6/12 6/12 triclorometano, 1,2 Composti dicloroetano, 1/A organici 2/4 2/4 2/4 2/4 esaclorobutadiene, volatili tetracloroetilene Etilbenzene, - 2/4 2/4 2/4 2/4 diclorobromometano Atrazina, clorpirifos (etile), 2/4 2/4 2/4 2/4 esaclorocicloesano, aclonifen, 1/A 0 0 0 2/4 terbutrina, dicofol, chinossifen Atrazina desetil, atrazina- desisopropil, 1/B 2/4 2/4 2/4 2/4 Pesticidi terbutilazina, imidacloprid, TCEP terbutilazina desetil, diclorobenzammide 2,6, - 4 4 4 4 glifosate, AMPA, metolachlor, zolfo, ossicloruri di rame Diclofenac Watch-list 4 4 4 4 Altri PFAS 1/A -1/B 4 4 4 4

Lago Maggiore 66

Nella relazione redatta dal Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio del lago di Varese del 2018 (Volta et al., 2018) veniva sottolineata la necessità di valutare con attenzione le possibili conseguenze del prelievo ipolimnico nella zona di foce del fiume Bardello, caratterizzata da batimetria ridotta e riscaldamento primaverile-estivo più marcato.

Non essendo disponibili informazioni sull’andamento delle correnti nell’area in esame, la stazione di monitoraggio sul Lago Maggiore è stata collocata nella zona che sembrerebbe più soggetta a un potenziale ristagno delle acque in base alle caratteristiche idromorfologiche osservate in campo e all’analisi dei rilievi fotogrammetrici aerei. Essa si trova a un chilometro in linea d’aria dalla foce del corso d’acqua (Tabella 16; Figura 11). Nella stazione è previsto il monitoraggio degli elementi biologici (fitoplancton), degli elementi fisico-chimici di base e di altri elementi chimici.

Per quanto riguarda gli elementi biologici, sono stati effettuati campionamenti mensili del fitoplancton da sottoporre ad analisi qualitativa o semi-quantitativa. Fitoplancton e clorofilla a sono stati analizzati su campioni integrati lungo la colonna d’acqua. I parametri fisico-chimici sono stati rilevati mensilmente in campo con misure continue lungo la colonna d’acqua, mentre i restanti parametri chimici sono stati determinati mensilmente (ad eccezione dei PFAS per cui la frequenza è trimestrale) su due campioni integrati lungo. In Tabella 17 sono riportati i parametri fisico-chimici e chimici di base analizzati e le relative frequenze e in Tabella 18 le date dei campionamenti eseguiti finora.

In Allegato è riportato l’elenco completo delle sostanze contaminanti ricercate.

Tabella 16. Punto di monitoraggio per il fitoplancton e i parametri fisico-chimici e chimici sul Lago Maggiore (coordinate UTM-WGS84).

Codice corpo Codice Corpo idrico Nome stazione X Y idrico stazione Lago ITIRPOTI2LN1IN POTI2LN1in3 Ispra 470474 5075192 Maggiore

Figura 11. Lago Maggiore: punto di monitoraggio del fitoplancton e dei parametri fisico-chimici e chimici.

67

Tabella 17. Parametri biologici, fisico-chimici e chimici di base, profondità di campionamento, numero di campagne e frequenza per il monitoraggio del Lago Maggiore da gennaio a settembre 2019.

Numero Profondità di campagne di Categoria Parametri misura e misura e parametri campionamento campionamento eseguite / previste

Biologici Fitoplancton, clorofilla a Integrata (0-2 m) 9/12

Continua su intera Temperatura, ossigeno disciolto, saturazione di ossigeno, conducibilità a 20°C, pH 9/12 Fisico-chimici colonna di base

Trasparenza - 9/12 Fosforo totale, ortofosfato, azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitroso, Chimici di Integrate (0-5 m e 5- azoto nitrico, alcalinità, silice, calcio, magnesio, sodio, potassio, cloruri, solfati, 9/12 base 23 m) durezza Integrate (0-5 m e 5- Altri DOC 9/12 23 m)

Tabella 18. Date di campionamento nella stazione di monitoraggio sul Lago Maggiore a Ispra.

21-gen 08-apr 09-lug 19-feb 15-mag 06-ago 12-mar 11-giu 12-set

SUPPORTO ALLE ALTRE ATTIVITÀ DI INDAGINE

Nel primo semestre è stato fornito il supporto da parte di ARPA per lo svolgimento delle altre attività ricomprese nell’Azione B.1, in particolare riguardo il campionamento di matrici ambientali destinate ad analisi da parte degli altri soggetti attuatori dell’AQST, come descritto nel seguito.

Nei mesi di luglio, agosto e settembre sono stati prelevati campioni di acqua dal lago di Varese, dal lago Maggiore e nelle stazioni del fiume Bardello destinati all’analisi dei determinanti di antibiotico e metallo resistenza, alla descrizione della comunità batterica e per verificare la presenza di potenziali patogeni, attività in carico al CNR-IRSA Verbania.

A metà luglio Arpa ha fornito supporto all’attività di campionamento dei sedimenti in tre punti per la ricerca di PFAS, DDT e PCB, attività in carico all’Università dell’Insubria.

METODI DI CAMPIONAMENTO E ANALISI

I metodi di riferimento per il campionamento e l’analisi degli elementi biologici e il campionamento dei laghi sono riportati nel volume Manuali e Linee Guida 111/2014 di ISPRA, integrati dalle procedure presenti nella rete agenziale ARPAnet. I risultati del monitoraggio biologico sono valutati secondo gli indici previsti dal DM 260/2010.

I metodi di riferimento per le analisi chimiche sono riportati per ciascun parametro o gruppi di parametri nella rete agenziale ARPAnet.

68

RISULTATI: PRIMO SEMESTRE 2019 LAGO DI VARESE

Temperatura delle acque

La fase di piena circolazione, iniziata a fine 2018 è chiaramente visibile nei profili dei primi tre mesi dell’anno (Figura 12) durante i quali la temperatura ha raggiunto valori medi sulla colonna compresi tra i 4,5 °C di febbraio e i 5,4 °C di marzo. Segue un progressivo riscaldamento delle acque superficiali rispetto a quelle profonde che determina una marcata stratificazione che raggiunge il suo apice nei mesi di luglio e agosto.

L’estensione dell’epilimnio varia dai 2 metri di giugno ai 6 metri di settembre, con una temperatura massima superficiale di 28,5 °C a fine luglio. L’ipolimnio inizia intorno ai 10 metri e solo a settembre, in seguito al processo di raffreddamento delle acque superficiali, scende a 12 metri.

La fase di stratificazione termica inizia a maggio, nonostante il gradiente di temperatura sia meno marcato rispetto ad altri anni e inferiore a 1°C/m su tutta la colonna. Dal punto di vista meteorologico il mese di maggio è stato più freddo (-1,2 °C) rispetto alla media 1981-2010 e caratterizzato da venti da nord nei giorni precedenti il prelievo (dati del Centro Geofisico Prealpino – Statistiche meteorologiche).

Figura 12. Profili di temperatura della colonna d’acqua nella stazione di massima profondità del lago di Varese.

Il confronto tra i differenti punti di campionamento (a titolo di esempio in Figura 13 si riportano i profili di agosto) mostra come l’andamento della temperatura sia sovrapponibile per le quattro stazioni e quindi la profondità di inizio del termoclinio e dell’ipolimnio sia simile in tutto il lago.

69

Figura 13. Profili di temperatura della colonna d’acqua nelle 4 stazioni monitorate nel mese di agosto.

Ossigeno disciolto

L’ossigeno disciolto (Figura 14) raggiunge la sua massima concentrazione ad aprile con una media ponderata sui volumi di 10 mg/L O2, quando non si è ancora instaurata la fase di stratificazione termica e la piena circolazione durante l’inverno ha consentito di rifornire di ossigeno anche le acque profonde. Successivamente, si ha un brusco calo del tenore di ossigeno nell’ipolimnio, con una progressiva estensione dello strato anossico che raggiunge il suo massimo ad agosto in cui oltre i due terzi del profilo verticale sono pressoché privi di ossigeno.

In Tabella 19 si riportano la profondità al di sotto della quale la concentrazione è inferiore a 1 mg/L

O2, valore individuato da precedenti studi (Crosa et al.,2007) come soglia per l’innesco del processo di rilascio di fosforo dai sedimenti e i corrispondenti volumi d’acqua e superfici interessati. Come si può osservare, se a maggio ciò si verifica solo in prossimità del fondo, con il passare del tempo la superficie rilasciante aumenta progressivamente sino ad interessare potenzialmente il 50% di quella complessiva.

Tabella 19. Lago di Varese: profondità a cui si rileva una concentrazione di ossigeno inferiore a 1 mg/L O2 e corrispondenti superfici e volumi della cuvetta lacustre nel periodo maggio-settembre 2019.

Profondità Volume Superficie Volume Superficie Data (m) (106 m3) (a) (km2) (b) % sul totale % sul totale 14-mag 23 1,7317 1,21 1 8 10-giu 15 27,3703 4,70 18 32 10-lug 8,5 64,8661 7,06 42 49 23-lug 8 68,3967 7,32 45 50 8-ago 7 76,0346 7,96 49 55 11-set 8 68,3967 7,32 45 50 (a) Volume totale: 153,652 × 106 m3 (b) Superficie totale 14,52 km2

Nell’epilimnio la produzione fotosintetica determina una condizione di sovrasaturazione con un picco prossimo al 190% molto evidente nella stazione di Biandronno a giugno a circa 4 metri di

70 profondità. Nelle altre due stazioni, pur essendo chiaramente identificabile, il picco risulta di entità inferiore (Figura 15).

Figura 14. Profili della concentrazione di ossigeno disciolto nella stazione di Biandronno.

Figura 15. Profili della concentrazione di ossigeno disciolto nelle tre stazioni nel mese di giugno.

Macronutrienti: azoto e fosforo

La concentrazione dei macronutrienti diviene omogenea lungo la colonna d’acqua durante la fase di piena circolazione in cui azoto e fosforo raggiungono le concentrazioni superficiali maggiori. Successivamente, il consumo delle forme inorganiche biodisponibili da parte dei produttori primari ne determina un progressivo impoverimento, con valori che a giugno scendono sotto il limite di quantificazione nella zona eufotica. Ai fini della rappresentazione grafica, dove ciò succede la concentrazione è posta pari alla metà del limite di quantificazione. In Figura 16 e Figura 17 è mostrato l’andamento dell’azoto nitrico e ammoniacale in superficie e sul fondo del lago: durante il primo semestre del 2019 vengono confermate le dinamiche già osservate in passato. Nell’ipolimnio si verifica una riduzione della forma nitrica e un incremento di quella ammoniacale conseguenti alla condizione di ipossia delle acque; a 22 metri di profondità a giugno l’azoto ammoniacale raggiunge una concentrazione di 0,35 mg/L N.

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Il fosforo totale si mantiene elevato durante la fase di piena circolazione con una media ponderata sui volumi di 90 µg/L P a gennaio, un massimo di 114 µg/L P a febbraio, e 75 µg/L P a marzo. In Figura 18 si riportano le medie ponderate sui volumi ricalcolate per gli ultimi dieci anni a febbraio, mese considerato rappresentativo del periodo e utilizzato da ARPA in questi anni per la classificazione. I valori del 2011 e del 2015 sono stati esclusi in quanto ritenuti anomali. Spiccano nella serie storica le concentrazioni del 2017 e del 2019 che raggiungono e superano i 100 µg/L. È possibile che al picco del 2019 abbia contribuito una maggiore durata del periodo di stratificazione come sembra indicare il profilo di novembre 2018 in cui il termoclinio è ancora ben definito e il gradiente termico è più marcato rispetto agli altri anni. L’autunno 2018 infatti è stato il più caldo mai registrato dal 1967 (dati del Centro Geofisico Prealpino). Con l’inizio della fase di stratificazione delle acque si assiste ad un incremento dei valori di fosforo con l’aumentare della profondità: a maggio è già chiaramente visibile e a giugno, a 22 metri, si raggiungono 210 µg/L P. Anche nelle altre due stazioni monitorate (AQST1 e AQST2) si ha un incremento del fosforo sul fondo, ma i massimi raggiunti sono inferiori a quelli rilevati a Biandronno. Ciò può essere spiegato dalla differente batimetria essendo la profondità massima di AQST1 pari a 16 metri e di AQST2 pari a 12 metri.

Figura 16. Concentrazioni di azoto nitrico in superficie e in prossimità del fondo nei campionamenti dal 2009 a giugno 2019.

Figura 17. Concentrazioni di azoto ammoniacale in superficie e in prossimità del fondo nei campionamenti dal 2009 a giugno 2019.

72

Figura 18. Lago di Varese: concentrazione del fosforo totale alla circolazione (media ponderata sui volumi) nei campionamenti dal 2009 al 2019 (non si dispongono dati validi per il 2011 e per il 2015).

Trasparenza

I valori più elevati, pari a 9 metri sono stati osservati a gennaio, quando le condizioni meteoclimatiche sfavoriscono la produzione primaria e ad aprile, quando l’attività di grazing dello zooplancton sul fitoplancton si fa particolarmente intensa (Figura 19). Ad aprile in campo è stata osservata una massiccia proliferazione della componente zooplanctonica. A marzo, a causa del forte vento e del conseguente moto ondoso non è stato possibile misurare il parametro.

Figura 19. Andamento della trasparenza nella stazione di Biandronno nel 2019.

Sostanze inquinanti

Con frequenza mensile a partire dal mese di gennaio sono stati raccolti due campioni integrati rappresentativi degli intervalli di profondità 0-5 metri e 5-23 metri analizzati per la ricerca di sostanze inquinanti appartenenti alle classi: idrocarburi policiclici aromatici (IPA), pesticidi, composti organici volatili (VOC). I composti perfluorati sono stati ricercati negli stessi intervalli con frequenza trimestrale. I metalli pesanti sono stati campionati con frequenza mensile alle profondità discrete già individuate per i composti base.

73

Gli IPA sono la classe di composti che supera con maggiore frequenza il limite di quantificazione (LOQ), in particolare con fluorantene, naftalene e pirene. Si rilevano superamenti del LOQ anche per antracene, benzo(a)antracene, benzo(b)fluorantene, crisene, acenaftene, acenaftilene, fenantrene, fluorene. Tra gli idrocarburi inseriti nella Tabella 1/A delle sostanze pericolose non si verificano superamenti delle concentrazioni massime ammissibili (SQA-CMA).

I composti organici volatili (VOC) superano il limite di quantificazione con il triclorometano a giugno e il dicloroetilene ad aprile nell’integrato 5-23 metri.

Tra i pesticidi solo la terbutilazina desetil viene rilevata nei mesi di febbraio e aprile su entrambi i campioni integrati con valori pari al limite di quantificazione (0,02 µg/L).

Per quanto riguarda i PFAS, in entrambe le campagne si registrano superamenti del LOQ relativi al perfluorottano sulfonato (PFOS) con un massimo di 0,0008 µg/L a giugno nell’integrato 5-23 metri mentre l’acido perfluoropentanoico (PFPeA) raggiunge il limite di quantificazione (0,005 µg/L) a marzo.

I metalli pesanti risultano presenti con l’arsenico a febbraio e marzo su tutta la colonna d’acqua seppur con concentrazioni modeste.

Pigmenti fitoplanctonici

I risultati dell’analisi cromatografica dei due campioni di acque superficiali prelevati in luglio nel Lago Maggiore e nel lago di Varese mettono chiaramente in luce la differente composizione algale. Infatti, il primo è dominato dai carotenoidi caratteristici delle diatomee, mente nel secondo sono abbondanti quelli delle cianoficee oltre alle diatomee (Figura 20).

74

Lago Maggiore - campione superficiale

1 5 . 1 W V L : 4 6 0 n m Diatomee Cianofic ee

1 2 . 0

1 0 . 0

8 .0

beta-carotene

Diadinoxantina a

6 .0

Fucoxantina c a r_ 47 5

4 .0 Clorofilla c

Assorbanza (mAU)

Clorofilla

g_car - 57.210

Alfa_car - 57.863

Zaeaxantina

cantaxantina Allo - 23.740

2 .0 L ut e in a

Chlide_a - 8.633 Myxol_2 - 25.200

0 .0

- 1 .4 2 .1 5 .0 1 0 . 0 1 5 . 0 2 0 . 0 2 5 . 0 3 0 . 0 3 5 . 0 4 0 . 0 4 5 . 0 5 0 . 0 5 5 . 0 6 2 . 3 Lago Varese - campione superfic iale W V L : 4 6 0 n m 1 5 . 1 Diatomee

1 2 . 0 Cianofic ee beta-carotene

1 0 . 0

8 .0 23.757 - Allo a

6 .0 Fucoxantina

C lorofilla c

Clorofilla

E c h ine n o ne

c a r_ 47 5

Diadinoxantina

Assorbanza (mAU) g_car - 57.210

4 .0 Zaeaxantina

Alfa_car - 57.863

cantaxantina

L ut e in a Myxol_2 - 25.200

2 .0 Chlide_a - 8.603

0 .0

- 1 .4 2 .1 5 .0 1 0 . 0 1 5 . 0 2 0 . 0 2 5 . 0 3 0 . 0 3 5 . 0 4 0 . 0 4 5 . 0 5 0 . 0 5 5 . 0 6 2 . 3

Tempo (m in)

Figura 20. Risultati delle analisi del contenuto di carotenoidi specifici determinati tramite HPLC in due campioni di acque superficiali prelevate nei due laghi di Varese e Maggiore.

FIUME BARDELLO

Vengono di seguito riportati e descritti i risultati delle campagne analitiche eseguite sul corso d’acqua nel primo semestre del 2019. In alcuni casi, dove disponibili sono già riportati i valori registrati nei mesi di luglio e agosto.

Analisi fisico-chimiche e chimiche

Come previsto dal Piano di monitoraggio sono state eseguite le misure dei parametri fisico-chimici, chimici di base e degli ulteriori parametri chimici secondo le modalità stabilite; le misure di portata sono state eseguite in campo mediante un misuratore di portata portatile “Flow-Meter”. I valori di temperatura, ossigeno disciolto, pH e conducibilità sono stati registrati in campo con l’utilizzo di una sonda portatile mentre gli altri parametri sono stati determinati mediante analisi di laboratorio.

Nei grafici seguenti sono rappresentati gli andamenti di alcuni dei parametri ritenuti significativi.

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I valori di portata subiscono un incremento dall’uscita del lago di Varese alla foce nel Lago Maggiore. Ciò è riconducibile all’apporto delle acque di scarico del depuratore di Gavirate, a monte della stazione Gavirate – valle depuratore, e al dilavamento dei terreni e delle strade oltre a piccoli rivoli e risorgive che si immettono nel fiume Bardello lungo il suo corso. In particolare, le portate del fiume risultano incrementate di circa 1 m3/s tra la stazione in uscita dal lago (portate comprese tra circa 1,0 e 2,3 m3/s) e la stazione di Brebbia in chiusura del corpo idrico (portate comprese tra circa 2,2 e 3,2 m3/s), fatta eccezione per il mese di agosto in cui i valori di portata sono praticamente sovrapponibili in tutte le 4 stazioni (Figura 21).

Figura 21. Fiume Bardello: valori di portata nelle stazioni monitorate.

La temperatura delle acque, che rispecchia quella del lago di Varese dei periodi di circolazione e stratificazione delle acque, tende a diminuire di qualche grado dall’incile alla foce, per gli scambi che avvengono con l’atmosfera e il rimescolamento delle acque (Figura 22).

Figura 22. Fiume Bardello: valori di temperatura delle acque nelle stazioni monitorate.

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Il parametro ossigeno disciolto (Figura 23), in percentuale di saturazione, nella stazione di Gavirate in uscita dal lago di Varese rispecchia le concentrazioni tipiche delle acque lacustri, evidenziando i periodi di stratificazione e circolazione invernali-primaverili. Nelle stazioni a valle, si nota una sensibile diminuzione dovuta alla presenza di scarichi lungo l’asta fluviale e alla tipologia di corso d’acqua tipicamente planiziale, con presenza di substrati fini e anossici soprattutto nelle aree a lenta corrente con poco ruscellamento e scambio. Nel tratto terminale, da Cocquio alla foce del Lago Maggiore, dove il substrato dell’alveo è maggiormente diversificato e sono presenti aree di ruscellamento e piccoli salti, la percentuale di ossigeno aumenta mantenendosi sempre a valori attorno al 100%.

Figura 23. Fiume Bardello: ossigeno disciolto espresso come percentuale di saturazione nelle stazioni monitorate.

L’incidenza dello scarico del depuratore di Gavirate sulla qualità chimica delle acque del fiume Bardello si nota anche dai valori di conducibilità (Figura 24) che aumentano in corrispondenza del punto a valle dello scarico mantenendosi pressoché costanti fino alla foce, dove si osserva solo un lieve incremento.

Nel campionamento di agosto, eseguito in condizioni di pioggia abbondante, si osserva un valore di conducibilità particolarmente elevato, accompagnato da elevati valori di azoto totale e di Escherichia coli (72.000 UFC/100 mL).

Figura 24. Fiume Bardello: valori di conducibilità nelle stazioni monitorate. 77

Relativamente ai nutrienti azoto e fosforo, si può osservare come nella stazione a valle del depuratore di Gavirate, vi sia un incremento continuo in tutto il periodo considerato (e Figura 25). Tra le stazioni 2 e 3 si può osservare una flessione delle concentrazioni probabilmente dovuta alla naturalità del corpo idrico: sono presenti anse, macrofite acquatiche, substrati misti che favoriscono la ripresa della qualità del fiume. Nel tratto terminale, che attraversa in parte centri abitati si nota un peggioramento in quanto sono presenti scarichi e campi coltivati.

I valori di fosforo totale nella prima stazione di monitoraggio sono coerenti con quelli misurati nello strato superficiale del lago e presentano quindi dei massimi nel periodo di circolazione invernale (fino a 115 µg/L P a febbraio). Nei mesi successivi le concentrazioni in questa stazione risultano sempre inferiori al LOQ (50 µg/L P), ma si innalzano significativamente a valle dello scarico del depuratore di Gavirate (media di circa 90 µg/L P), incrementandosi ulteriormente prima dell’immissione nel Lago Maggiore (media di circa a circa 150 µg/L P; Figura 25).

L’azoto totale presenta un valore medio di 1,5 mg/L N nella prima stazione, coerente con la concentrazione misurata nello strato superficiale del lago nel medesimo periodo. A valle dello scarico del depuratore di Gavirate si osserva un innalzamento medio di circa 1 mg/L N, mentre nella stazione in chiusura vi è un ulteriore incremento, con valori attorno a 3 mg/L N da gennaio a maggio (Figura 26).

Figura 25. Fiume Bardello: concentrazioni del fosforo totale nelle stazioni monitorate.

78

Figura 26. Fiume Bardello: concentrazioni dell’azoto totale nelle stazioni monitorate.

Tra le sostanze ricercate, si segnala la presenza in alcuni campioni di IPA, diclofenac, triclorometano e fluorantene, sempre con valori sempre al di sotto dello SQA-MA.

L’AMPA (metabolita del glifosate) è sempre presente nei campioni analizzati, con valori superiori allo SQA-MA (0,1 μg/L): si registrano valori maggiori a 0,2 μg/L in quasi tutte le stazioni con un picco nel mese di giugno alla stazione di Brebbia di 0,64 μg/L.

Per quanto riguarda le rimanenti sostanze chimiche ricercate, non si segnalano concentrazioni significative in relazione agli standard di qualità previsti dalla normativa.

Macroinvertebrati

In Tabella 20 sono riassunti i valori dell’indice STAR_ICMi assegnati ad ogni singola stazione di campionamento sul fiume Bardello.

Tabella 20. Valori dell’indice STAR_ICMi ottenuti nelle stazioni sul fiume Bardello.

Gavirate Gavirate Cocquio Data Valle Brebbia Uscita lago Trevisago depuratore feb-19 0,538 0,659 0,696 0,553 STAR_ICMi mag-19 0,390 0,298 0,592 0,588 feb-19 sufficiente sufficiente sufficiente sufficiente Stato mag-19 scarso scarso sufficiente sufficiente

Le analisi della comunità dei macroinvertebrati mostrano una situazione compromessa lungo tutta l’asta del fiume Bardello: in tutte le quattro stazioni si raggiunge lo stato sufficiente, con un peggioramento a stato scarso per le due stazioni di Gavirate nella campagna di maggio.

I substrati presenti nelle quattro stazioni sono caratteristici di un corso d’acqua di pianura con depositi di materiale fine proveniente dal lago di Varese. I microhabitat minerali sono rappresentati da sabbia, ghiaia e microlithal (ciottoli di dimensioni comprese tra 2 e 6 cm); solo alla stazione di Cocquio Trevisago è presente qualche ciottolo maggiori dimensioni. Inoltre, sono presenti in buona percentuale anche substrati biotici, macrofite sommerse, materiale organico grossolano e fine, caratteristici di corsi d’acqua con flussi lenti e/o poco rimescolati. In conseguenza della scarsa ossigenazione delle acque, delle temperature elevate e dell’elevata concentrazione di nutrienti, si 79 osserva una presenza costante di Oligocheti, Irudinei, Chironomidae e Simulidi, organismi caratteristici di ambienti ad elevata trofia ed alterati.

Nella prima stazione a Gavirate, sono presenti in concentrazione elevata Bivalvi (in particolare Corbicula e Dreissena); si tratta di specie infestanti che si sono adattate e distribuite velocemente sia nelle acque lacustri che in quelle fluviali di tutta la Lombardia.

Diatomee

In Tabella 21 sono riassunti i valori di ICMi assegnati ad ogni singola stazione di campionamento sul fiume Bardello.

Tabella 21. Valori dell’indice ICMi e relative classi di qualità ottenuti nelle stazioni monitorate.

Stato elevato buono sufficiente buono Gavirate Gavirate Cocquio Data Valle Brebbia Uscita lago Trevisago depuratore

ICMi mag-19 0,94 0,77 0,67 0,73

Le analisi effettuate mostrano, nella stazione di Gavirate all’uscita dal lago, una comunità ben strutturata con la presenza di specie piuttosto comuni nelle acque lacustri. Sono assenti o rilevate con pochissime unità in questo tratto di fiume le specie mesotrofiche più tolleranti, particolarmente abbondanti nelle stazioni più a valle e che determinano un abbassamento del valore dell’ICMi. Lo stato di qualità infatti passa da elevato a buono procedendo verso valle; sensibilmente più compromessa risulta essere la stazione di Cocquio Trevisago che presenta un’abbondanza più marcata di specie tolleranti sopraelencate che portano il valore dell’indice di poco sotto la soglia dello stato buono.

Macrofite

Le analisi dettagliate della componente macrofitica non si sono ancora concluse in quanto è ancora in corso la fase di determinazione in laboratorio dei taxa rilevati. Di seguito verranno pertanto forniti i dati relativi alle coperture macrofitiche totali relative alla prima campagna di indagine, effettuata nel periodo estivo, giugno-luglio 2019.

In tutte e quattro le stazioni oggetto dell’indagine sono state rilevate coperture macrofitiche abbondanti, variabili tra il 50% (Gavirate - valle depuratore) e l’80% (Gavirate - uscita lago e Cocquio Trevisago). Tali coperture sono caratterizzate da una forte eterogeneità nella composizione in gruppi, nello specifico:

• stazione di Gavirate - uscita lago: copertura totale reale macrofite pari all’80%; la componente algale costituisce il 90% della copertura relativa totale mentre il restante 10% è costituito da fanerogame (Myriophyllum spicatum e Ceratophyllum demersum); • stazione di Gavirate - valle depuratore: copertura totale reale macrofite pari al 50%; predominano i muschi (80% della copertura relativa totale), mentre le restanti macrofite (20% della copertura relativa totale) è costituito da fanerogame (Potamogeton pectinatus, Potamogeton crispus, Myriophyllum spicatum ed Elodea nuttalii); risultano assenti taxa algali formanti aggregati macroscopicamente rilevanti; • stazione di Cocquio Trevisago: copertura totale reale macrofite pari all’80%; le fanerogame costituiscono il 75% della copertura relativa totale (Potamogeton pectinatus, Potamogeton crispus, Ceratophyllum demersum, Myriophyllum spicatum, Ludwigia sp. ed Elodea nuttalii). Il

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restante 25 % è rappresentato da muschi; risultano assenti i taxa algali formanti aggregati macroscopicamente rilevanti; • stazione di Brebbia: copertura totale reale macrofite pari al 70%; le fanerogame costituiscono il 30% della copertura relativa totale (Potamogeton pectinatus, Potamogeton crispus, Myriophyllum spicatum, Ranunculus trichophyllus, Ludwigia sp. ed Elodea nuttalii), mentre il restante 70% è rappresentato da taxa algali principalmente rappresentati dal genere Cladophora. Nel mese di settembre è stata eseguita la seconda campagna di monitoraggio: dai rilievi eseguiti in campo non si sono registrate variazioni significative nella composizione in taxa rispetto alla campagna dell’estate, ma si è osservato un notevole decremento della copertura macrofitica totale. In particolare, in entrambe le stazioni di Gavirate sono state rilevate coperture macrofitiche inferiori al 5%, nella stazione di Brebbia la copertura è risultata essere pari al 20%, mentre la sola stazione di Cocquio Trevisago presenta una copertura macrofitica invariata rispetto alla prima campagna, pari all’80%.

Dalle informazioni attualmente disponibile, la drastica riduzione della copertura vegetale, in tre delle quattro stazioni di monitoraggio, non è imputabile a eventi di piena eccezionale o interventi di natura antropica quali sfalcio della vegetazione e/o interventi invasivi eseguiti in alveo.

LAGO MAGGIORE

Temperatura delle acque

La temperatura delle acque (Figura 27) è pressoché omogenea lungo il profilo verticale duranti i primi tre mesi dall’anno, con un valore di circa 7 °C, in linea con quanto misurato nello stesso intervallo di profondità nella stazione di Ghiffa nell’ambito delle ricerche finanziate dalla Commissione Internazionale per la Protezione delle Acque Italo Svizzere (CIPAIS). Inizia successivamente il processo di riscaldamento delle acque superficiali con la comparsa di un gradiente termico superiore a 1 °C/m a partire dal mese di giugno.

L’estensione dell’epilimnio è compresa tra 12 m (giugno e settembre) e 7 m nel periodo di massima stratificazione termica (luglio e agosto); al suo interno la temperatura media varia tra 18 °C (giugno) e 25 °C (agosto). L’ipolimnio inizia intorno ai 13-14 m di profondità e prsenta una temperatura di 10- 11 °C.

Il profilo di settembre presenta un andamento caratteristico, con un primo termoclinio di estensione ridotta a 12 m e un secondo a 20 m; tale configurazione può essere determinata dall’influenza del vento.

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Figura 27. Profili di temperatura della colonna d’acqua nella stazione di Ispra.

Ossigeno disciolto

I profili dell’ossigeno disciolto mostrano come la sua concentrazione si mantenga elevata in tutti i campionamenti anche in prossimità del fondo, con valori che non scendono mai al di sotto di 7 mg/L

O2 e del 70% di saturazione (Figura 28). Ciò riflette la natura scarsamente produttiva del lago in cui, a differenza del lago di Varese, il consumo della sostanza organica che sedimenta non determina deficit di ossigenazione delle acque. Le curve di luglio e agosto indicano un picco di produttività algale intorno ai 9-10 m, dove si raggiungono valori di saturazione di circa 130%.

Figura 28. Profili della saturazione di ossigeno disciolto nella stazione di Ispra.

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Macronutrienti: azoto e fosforo

La buona ossigenazione delle acque fa sì che la principale forma inorganica di azoto sia quella nitrica anche nelle acque profonde durante la fase di stratificazione termica. L’azoto ammoniacale si è infatti mantenuto quasi sempre al di sotto del limite di quantificazione, con la sola eccezione dei mesi di gennaio e giugno in cui ha raggiunto comunque concentrazioni molto limitate. Durante i primi mesi dell’anno le concentrazioni di fosforo totale (Figura 29) sono state modeste, tipiche di un ambiente oligotrofo con una media di circa 7 µg/L a gennaio, 8 µg/L a febbraio e solo 4 µg/L a marzo.

L’andamento del parametro nei due intervalli di profondità è stato generalmente simile discostandosi in maniera più significativa solo a maggio quando la concentrazione superficiale è risultata doppia rispetto a quella delle acque più profonde.

Figura 29. Concentrazioni di fosforo totale negli intervalli 0-5 e 5-23 metri.

Nella Tabella 22 sono messi a confronto i valori dei nutrienti misurati nel Bardello alla stazione di Brebbia con i corrispondenti valori rilevati nella stazione di Ispra sul lago Maggiore. Come si può osservare, il Bardello presenta concentrazioni di uno o due ordini di grandezza superiori rispetto a quelle lacustri: il lago sembra quindi in grado diluire localmente il carico che giunge attraverso il suo immissario. Resta comunque da approfondire la causa dell’innalzamento dei valori di fosforo totale nel mese di aprile e a maggio nel primo strato integrato, fenomeno che non si osserva per l’ortofosfato e le forme di azoto (in Tabella 9 si riportano a titolo di esempio i risultati dell’azoto totale).

Tabella 22. Valori dei nutrienti nella stazione di Brebbia del fiume Bardello e nella stazione di Ispra nel lago Maggiore nei due intervalli di profondità campionati nel periodo gennaio-giugno 2019.

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Bardello a Brebbia 165 130 91 136 209 174 Fosforo totale (µg/l P) Lago Maggiore (integrato 0-5 m) 6 7 4 14 20 9 Lago Maggiore (integrato 5-23 m) 7 9 4 10 9 8 Bardello a Brebbia 156 98 71 85 180 156 Ortofosfato (µg/L) Lago Maggiore (integrato 0-5 m) 5 <4 <4 5 13 8 Lago Maggiore (integrato 5-23 m) 6 <4 <4 5 8 5 Bardello a Brebbia 1,80 1,70 1,60 2,00 2,00 0,95 Azoto nitrico (mg/l N) Lago Maggiore (integrato 0-5 m) 0,80 0,72 0,75 0,75 0,60 0,60

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Lago Maggiore (integrato 5-23 m) 0,72 0,68 0,67 0,68 0,68 0,63 Bardello a Brebbia 0,32 0,17 0,08 0,14 0,17 0,09 Azoto ammoniacale Lago Maggiore (integrato 0-5 m) 0,04 <0,02 <0,02 <0,02 <0,02 0,02 (mg/l N) Lago Maggiore (integrato 5-23 m) <0,02 <0,02 <0,02 <0,02 <0,02 <0,02 Bardello a Brebbia 3,1 2,9 3,0 3,1 3,1 1,7 Azoto totale (mg/l N) Lago Maggiore (integrato 0-5 m) 2,2 1,6 1,6 1,6 1,0 1,7 Lago Maggiore (integrato 5-23 m) 1,7 1,0 1,6 1,6 1,6 1,2

Per quanto riguarda la profondità a cui avviene il mescolamento delle acque tra il lago e il suo immissario, se nei primi due mesi dell’anno il corso d’acqua ha presentato temperature inferiori a quelle del Maggiore, da aprile la situazione si è invertita e pertanto si può ipotizzare che durante il periodo estivo il rimescolamento avvenga nello strato superficiale, a differenza di quanto accade con immissari più freddi del Lago Maggiore che s’incuneano raggiungendo profondità significative. Questo aspetto dovrà essere approfondito nella fase di risanamento valutando quanto l’emunzione di acque ipolimniche più fredde sarà in grado di influenzare la temperatura alla foce del corso d’acqua.

Trasparenza

La trasparenza, parametro con andamento contrapposto a quello della produzione primaria, si è mantenuta elevata in tutti i campioni con la sola eccezione di aprile, in cui comunque ha raggiunto i 3,9 metri (Figura 30). Evidenti i massimi di gennaio e soprattutto di agosto quando, nonostante il periodo estivo, sono stati raggiunti gli 11 metri di visibilità. Più in generale l’andamento del parametro ha indicato una scarsa produzione primaria nella stazione in esame.

Figura 30. Andamento della trasparenza nella stazione di Ispra nel 2019.

Sostanze inquinanti

Con frequenza mensile a partire dal mese di gennaio sono stati raccolti due campioni integrati rappresentativi degli intervalli di profondità 0-5 metri e 5-23 metri analizzati per la ricerca di sostanze inquinanti appartenenti alle classi: idrocarburi policiclici aromatici (IPA), pesticidi, composti organici volatili (VOC), metalli pesanti. I composti perfluorati (PFAS) sono stati ricercati negli stessi intervalli con frequenza trimestrale.

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Gli idrocarburi sono la classe di composti che ha superato con maggiore frequenza il limite di quantificazione, in particolare con fluorantene, naftalene, pirene, crisene, benzo(a)antracene. Si sono rilevati superamenti del LOQ anche per antracene, benzo(a)pirene, benzo(b)fluorantene, benzo(k)fluorantene, benzo(b)fluorantene, acenaftene, acenaftilene, fenantrene, fluorene. Le concentrazioni sono state generalmente ridotte, poco superiori ai limiti di quantificazione e, tra gli idrocarburi inseriti nella tabella 1/A del DLgs 172/2015 (sostanze dell’elenco di priorità), non si sono verificati superamenti delle concentrazioni massime ammissibili (CMA).

Per quanto riguarda i (PFAS), in entrambe le campagne si registrano superamenti del LOQ relativi all’acido perfluorottansolfonico (PFOS), con un massimo di 0,0009 µg/L a giugno nell’integrato 5-23 metri, superiore allo SQA-MA (valore medio annuo, pari a 0,00065 µg/L). Tale valore è comunque decisamente inferiore allo SQA-CMA (concentrazione massima ammissibile, pari a 36 µg/L) prevista dal DLgs.172/2015.

Tra i metalli pesanti si segnala la presenza di arsenico, rilevato in tutti i campioni seppur con concentrazioni modeste e il cromo esavalente, anch’esso rilevato con concentrazioni non significative (2-4 µg/L).

Infine, il diclofenac ha avuto un unico riscontro positivo a gennaio nell’intervallo 5-23 metri con una concentrazione di 0,032 µg/l.

Per quanto riguarda le rimanenti sostanze chimiche ricercate, non si segnalano concentrazioni significative in relazione agli standard di qualità previsti dalla normativa.

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Allegato - Elenco delle sostanze ricercate sulle acque

Composti organici volatili (VOC)

1,1-Dicloroetilene ETBE (etil terbutil etere) Benzene 1,2-Diclorobenzene 1,2,3-Tricloropropano Etilbenzene Tetracloruro di carbonio 1,3 Diclorobenzene 1,2-dibromoetano MTBE (metil terbutil etere) Dicloroetano 1,2 1,4-diclorobenzene 1,2-dicloroetilene Stirene Esaclorobenzene Toluene 1,2-dicloropropano Tribromometano Esaclorobutadiene Tricloroetano 1,1,1 Bromodiclorometano Tricloroetano 1,1,2 Pentaclorobenzene m+p-Xilene Dibromoclorometano 1,2,3-Triclorobenzene Tetracloroetilene Xilene (somma isomeri) Dicloroetano 1,1 1,2,4-Triclorobenzene Tricloroetilene Xilene orto Dicloroetilene cis Triclorobenzene 1,3,5 Triclorometano Tetracloroetano 1,1,2,2

Dicloroetilene trans Triclorobenzeni Monoclorobenzene

Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) Acenaftene Benzo (k) fluorantene Fluorene Acenaftilene Benzo(a)antracene Indeno(1,2,3-cd)pirene Antracene Crisene Isopropilbenzene Benzo (a) pirene Dibenzo(a,h)antracene Naftalene Benzo (b) fluorantene Fenantrene Pirene

Benzo (g,h,i) perilene Fluorantene

Pesticidi (MCPA) Acido 2,4 Clorpirifos Fluroxipir Oxydemeton-metile meticlorofenossi acetico 2,4,5-T Clorpirifos Metile HCH alfa p,p'-DDT 2,4-Dicofol Clotianidin HCH delta Paration etile 4,4'-DDD Cycloxidim HCH gamma Paration metile (lindano) 4,4'-DDE DDD HCH-beta Pendimetalin Acetamiprid DDE Imidacloprid Pirimicarb Acido 2,4 diclorofenossi DDT Isodrin Pretilachlor acetico (2,4 D) Aclonifen Diclorobenzammide 2,6 Isoproturon Prometrina Alachlor Diclorvos Isoxaflutol Propanil Aldrin Dicofol Linuron Propazina Ametrina Dieldrin Malathion Protoate Atrazina Dimetoato Mecoprop Quinclorac Atrazina-desetil Diuron Metalaxyl Rimsulfuron Atrazina-desisopropil Endosulfan (isomeri alfa e Metamitron Secbutilazina beta) Azimsulfuron Endosulfan alfa Metiocarb Simazina Bensulfuron Metile Endosulfan beta Metolachlor Sommatoria antiparassitari del ciclodiene Bentazone Endosulfan solfato Metribuzin Sulcotrione Bromacil Endrin Mevinfos Terbutilazina Chinossifen Eptacloro Molinate Terbutilazina desetil Chlordano totale Eptacloro epossido Nicosulfuron Terbutrina Chlorfenvinphos Eptacloro Epossido endo o,p'-DDD Thiacloprid Chloridazon Esaclorocicloesano o,p-DDE Thiobencarb

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Cianazina Esazinone o,p'-DDT Tiametoxam Cibutrina Fenitrotion Ometoato Triallate Clordano cis Fenthion Oxadiazon Trifluralin

Clordano trans Flufenacet Oxadixyl

Perfluorati PFDA (Perfluoro Decanoic Acid) PFNA (Perfluoro Nonanoic Acid) PFBS (Perfluoro Butane Sulfonate) PFDoA (Perfluoro Dodecanoic Acid) PFUdA (Perfluoro Undecanoic Acid) PFHxA (Perfluoro Hexanoic Acid) PFHpA (Perfluoro Heptanoic Acid) PFOS (Perfluoro Octane Sulfonate) PFOA (Perfluoro Octanoic Acid) PFHxS (Perfluoro Hexane Sulfonate) PFBA (Perfluoro Butanoic Acid) PFPeA (Perfluoro Pentanoic Acid)

Metalli Cadmio Cromo totale Zinco Piombo Arsenico Vanadio Mercurio Cromo VI Ferro Nichel Rame Manganese

Altri parametri M.Mt.T.D. Boro TCEP (tris-2cloroetil-fosfato) Fluoruri

Sostanze farmaceutiche Diclofenac

Composti organici clorurati Cloruro di vinile

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Azione B.3 - SVILUPPO DI SCENARI EVOLUTIVI DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DEL LAGO FINALIZZATI AD UNA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI

ATTIVITÀ B.3.1. - Sviluppo e validazione di un modello previsionale della qualità delle acque del lago a cura di Claudia Dresti e Michela Rogora - CNR IRSA, Verbania

Si riporta di seguito una sintesi delle attività svolte:

• Ricerca bibliografica per il reperimento di studi svolti in precedenza sul bacino oggetto di interesse. • Reperimento dati bibliografici o derivanti da campionamenti di ARPA Lombardia sui principali tributari e sull’emissario (canale Brabbia). • Svolgimento di un sopralluogo in data 22.07.19, con il personale di ARPA Lombardia, sui tributari principali del Lago di Varese (Canale Brabbia, all’uscita dal Lago di Comabbio e all’ingresso nel Lago di Varese, Tinella, Valleluna), al fine di prelevare dei campioni di acqua, e analizzarne le principali variabili chimiche presso il laboratorio di idrochimica del CNR IRSA di Verbania. • Raccolta dei dati meteorologici disponibili per l’areale in esame, dai database di ARPA Lombardia e del Centro Geofisico Prealpino. In particolare, il modello richiede in input dati giornalieri di temperatura dell’aria, radiazione solare, umidità relativa, velocità del vento e pioggia. • Stima della copertura nuvolosa a scala giornaliera, anch’essa richiesta in input al modello. Questo ha richiesto la stima del direct beam, ossia la radiazione a onda corta “potenziale”, che ci sarebbe in assenza di copertura nuvolosa. La stima del direct beam è stata effettuata attraverso il Bird Clear Sky Model (BCSM) (Bird and Hulstrom, 1991). La stima della copertura nuvolosa è stata effettuata tramite la regressione proposta da Luo et al. (2010), a partire dal direct beam e dalla radiazione solare a onda corta misurata in sito. • Raccolta e analisi dei dati di temperatura dell’acqua, ossigeno e conducibilità, oltre ai principali parametri chimici, misurati lungo la colonna d’acqua del lago di Varese durante i campionamenti di ARPA Lombardia. • Raccolta dei dati di fitoplancton e suddivisione in gruppi funzionali idonei all’utilizzo del modello, con il supporto di ARPA Lombardia. • Stima del coefficiente di afflusso del bacino tramite il DTM della Provincia di Varese e i dati di uso del suolo disponibile per la Regione Lombardia. E’ stata calcolata una media pesata sulle aree di diverso uso del suolo, considerando le tipologie di uso del suolo proposte da McCuen (1998). Il valore ottenuto è 0.281. • Stima della portata giornaliera in ingresso al lago a partire dai dati di pioggia per la stazione di Varese, attraverso la formula razionale. L’utilizzo della formula razionale e non di un modello afflussi-deflussi più complesso è giustificato dai ridotti tempi di corrivazione degli affluenti al lago di Varese, tutti molto minori di un giorno, che permettono di considerare che tutta la pioggia che cade sul bacino e si trasforma in deflusso superficiale arriva al lago lo stesso giorno in cui si è verificata. A titolo di esempio, è stato calcolato il tempo di corrivazione per il torrente Tinella tramite la formula di Giandotti (Moisiello, 1999), che è risultato essere 1.86 ore. La portata così calcolata viene utilizzata come input al modello, in assenza di dati continuativi misurati sugli affluenti del lago. • Calibrazione del modello idrodinamico GLM (General Lake Model; Hipsey et al., 2013; 2014) al fine di riprodurre l’andamento delle temperature del lago in superficie, a 13 m e sul fondo per il periodo 2004-2009 (periodo scelto per la calibrazione vista la disponibilità di tutti i dati necessari). 88

• Simulazione del prelievo ipolimnico per i periodi giugno-ottobre e maggio-dicembre, con il prelievo di una portata massima di 1 m3/s.

Relativamente alle attività di campo e di reperimento dati, è stato svolto un sopralluogo in data 22.07.19, con il personale di ARPA Lombardia, sui tributari principali del Lago di Varese (Canale Brabbia, all’uscita dal Lago di Comabbio e all’ingresso nel Lago di Varese, Tinella, Valleluna). Sono stati prelevati dei campioni di acqua, successivamente analizzati per le principali variabili chimiche presso il laboratorio di idrochimica del CNR IRSA di Verbania (Tab. 1), allo scopo di disporre di dati recenti sui tributari per migliorare la stima dei dati in input al modello. Si prevede di eseguire un successivo campionamento nel periodo tardo-autunnale.

Tab. 1 – Risultati delle analisi chimiche svolte sugli immissari del Lago di Varese campionati il 22.07.19.

Nome Temp. pH Cond. 20 °C Alcalinità N-NO3 N-NH4 N totale P reattivo P totale Silicati TOC °C µS cm-1 meq L-1 µg L-1 µg L-1 mg L-1 µg L-1 µg L-1 mg L-1 mg L-1

Brabbia (uscita L. Comabbio) 27.6 8.02 188.8 1.88 0 13 0.48 4 26 1.60 3.36 Brabbia (ingresso L. Varese) 26.8 7.40 321.4 3.22 13 221 1.41 129 262 6.78 6.37 Torrente Valle Luna 19.9 8.31 471.6 4.75 3550 3 3.89 70 90 3.79 0.60 Torrente Tinella 19.6 8.47 329.9 3.52 2677 7 2.84 23 40 3.92 0.59

Sono stati svolti incontri con il personale di ARPA Lombardia, anche in collegamento via Skype, inerenti il reperimento dei dati necessari al modello e lo stato di avanzamento della calibrazione. I dati raccolti sono stati utilizzati come input al modello, che è stato calibrato dapprima per riprodurre l’andamento dei livelli osservati, e successivamente per riprodurre anche l’andamento delle temperature superficiali, nel metalimnio e sul fondo del lago. Una volta calibrato, il modello ha permesso di riprodurre l’andamento delle temperature ai tre livelli specificati in presenza del prelievo ipolimnico (prelevando una portata massima di 1 m3/s), nei periodi giugno-ottobre e maggio- dicembre.

Risultati La calibrazione ha fornito buoni risultati nel riprodurre l’andamento dei livelli (Figura 1) e delle temperature del lago alle tre profondità precedentemente specificate (Figure 2, 3, 4). Dalle figure si può notare che rimane comunque una sottostima delle temperature, soprattutto in superficie, durante l’inverno. Tale sottostima non è eliminabile ed è dovuta al fatto che il Lago di Varese in inverno a volte ghiaccia nella parte meno profonda, presentando quindi forti disomogeneità orizzontali nella distribuzione delle temperature. Il modello GLM, essendo un modello monodimensionale, fornisce un valore medio di temperatura alla profondità specificata. In ogni caso, per lo scopo del presente studio, la sottostima indicata non genera particolari problematiche nella simulazione degli effetti del prelievo. In particolare, è stato possibile simulare l’aumento di temperatura nel lago durante il periodo di prelievo, che spesso supera i 3°C. Tale simulazione è supportata dai dati misurati nel periodo 2000-2003, anni in cui il prelievo era attivo. Le figure 1, 2, 3, 4 mostrano i principali risultati ottenuti durante la calibrazione, in particolare la simulazione dei livelli, riprodotti con un errore massimo di 5 cm, e le temperature in superficie, a 13 m e sul fondo.

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Calibrazione livelli 239,2 239 238,8 238,6 238,4 238,2

m slm slm m 238 237,8 237,6 237,4 237,2 01/01/2004 15/05/2005 27/09/2006 09/02/2008 23/06/2009

Figura 1: livelli osservati (blu) e simulati (arancione). L’errore massimo associato alla calibrazione dei livelli è risultato essere 5 cm.

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Temperature in superficie 35,00

30,00

25,00

20,00 C]

° 15,00 T [ T 10,00

5,00

0,00 01/01/2004 15/05/2005 27/09/2006 09/02/2008 23/06/2009 -5,00 Date

Observations Model

Figura Errore. Nel documento non esiste testo dello stile specificato.: temperature osservate (blu) e simulate in superficie (arancione).

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Temperature a 13 m di profondità 20,00 18,00 16,00 14,00

12,00 C] ° 10,00

T [ T 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 01/01/2004 15/05/2005 27/09/2006 09/02/2008 23/06/2009 Date

Observations Model

Figura 3: temperature osservate (blu) e simulate a 13 m di profondità (arancione).

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Temperature a 24 m di profondità 18,00 16,00 14,00 12,00

10,00

C] °

T [ T 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 01/01/2004 15/05/2005 27/09/2006 09/02/2008 23/06/2009 Date

Observations Model

Figura 4: temperature osservate (blu) e simulate a 24 m di profondità (arancione).

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Bibliografia

Bird, R.E., Hulstrom, R.L., 1991. A Simplified Clear Sky Model for Direct and Diffuse Insolation on Horizontal Surfaces. SERI Technical Report SERI/TR-642-761. Solar Energy Research Institute, Golden, USA. Hipsey, M.R., Bruce, L.C., Hamilton, D.P., 2013. Aquatic EcoDynamics (AED) model library: science manual. AED Report. The University of Western Australia, Perth, Australia. Hipsey, M.R., Bruce, L.C., Hamilton, D.P., 2014. GLM - General Lake Model: model overview and user information. AED Report #26. The University of Western Australia, Perth, Australia. Luo, L., Hamilton, D., Han, B., 2010. Estimation of total cloud cover from solar radiation observations at Lake Rotorua, New Zealand. Sol. Energy 84(3), 501-506, http://dx.doi.org/10.1016/j.solener.2010.01.012. McCuen, R.H., 1998. Hydrologic analysis and design. Prentice Hall. Upper Saddle River, New Jersey, 07458. Moisiello, U., 1999. Idrologia Tecnica. La Goliardica Pavese. Vismara R., Salvetti R., 2006. Indagine sullo stato di fatto degli sfioratori di pioggia a servizio delle reti fognarie comunali afferenti al collettore consortile e loro effetto sulla valutazione e sull'evoluzione dello stato trofico del Lago di Varese. Politecnico di Milano (DIIAR). Inedita.

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AZIONE B.4. - VALUTAZIONE DELLE MIGLIORI TECNOLOGIE PER IL RISANAMENTO DEL LAGO

ATTIVITÀ B.4.1. - Istruttoria e approfondimenti circa la possibilità di utilizzo di tecniche e tecnologie innovative per il risanamento del lago di Varese a cura di Daniele Magni -Regione Lombardia

Di seguito si riporta in sintesi il contenuto della proposta presentata, le valutazioni tecniche operate dalla Segreteria tecnica e le decisioni assunte dal Comitato di Coordinamento circa la possibile applicazione della tecnologia.

Nel I semestre dell’AQST sono state valutate 6 diverse proposte:

1) Studio SIAI: Impianto per il monitoraggio e il contrasto delle popolazioni algali tramite l’utilizzo di boe a ultrasuoni 2) Hadron Solutions: metodo "Plasma Arc technology" 3) EUROVIX: Utilizzo di biopromotori per ripristinare, ottimizzare e accelerare i processi di autodepurazione degli ecosistemi acquatici 4) Marevivo: Analisi di fattibilità per progetto di risanamento del Lago di Varese (e Comabbio) mediante tecnologie innovative a Nano-Bolle 5) Achille Palumbo: Ristrutturazione delle acque del lago 6) Associazione il Sarisc: delocalizzazione dello scarico con recapito nel canale regina Elena. Creazione vasca di accumulo acque di pioggia sotto livello stradale per sfioratori di Varese

1) Studio SIAI: Impianto per il monitoraggio e il contrasto delle popolazioni algali tramite l’utilizzo di boe a ultrasuoni

Descrizione tecnologia Utilizzo di ultrasuoni a bassa potenza e frequenza variabile che interferiscono con il sistema di galleggiamento di alghe e cianobatteri, danneggiando le sacche di galleggiamento. Le alghe così trattate affondano e si depositano sul fondo, dove vengono decomposte dai batteri presenti. Le apparecchiature installate consentono inoltre il monitoraggio della qualità delle acque, finalizzato alla taratura dell’emissione di ultrasuoni sulla base delle specie presenti. Il trattamento deve essere esteso a tutta la superficie dello specchio d’acqua (ogni boa ha un raggio d’azione di 250 m)

Costi Fase sperimentale (2 anni): da 400.000 € a 750.000 € Progetto completo (10 anni): Lago di Varese 4.500.000 €, Lago di Comabbio € 2.500.000 €

Esiti confronto Segreteria Tecnica La tecnologia risulta scientificamente basata, non appare risolutiva dei problemi del lago di Varese: non agisce sulle cause del problema, ma sul problema stesso (eliminazione dei cianobatteri). Criticità: • alcune specie di cianobatteri potrebbero non essere eliminate (ultrasuoni arrivano a circa 8 m) • numero di boe (da 50 a 80): valutare compatibilità con navigazione, pesca professionale, patrimonio archeologico ed altri utilizzi delle acque;

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• scarsi i dati di letteratura sugli eventuali effetti negativi degli ultrasuoni su altre componenti biologiche • dimensioni del lago: non ci sono esempi applicativi su laghi di così grandi estensioni • costi elevati

Decisioni del Comitato di Coordinamento

La tecnologia viene ritenuta valida dal punto di vista scientifico ma non idonea per una sperimentazione viste le criticità individuate.

2) Hadron Solutions: metodo "Plasma Arc technology"

Descrizione tecnologia Langenburg Technologies ha sviluppato nel corso degli ultimi 40 anni un processo di trattamento dell’acqua tramite “Plasma freddo”. Il Sistema è un processo “quantico” in grado di estrarre combustibile dal trattamento stesso dell’acqua e quindi il processo si autoalimenta (con una parte del combustibile) e non necessita di energia esterna se non per la partenza. Il prodotto del processo è combustibile sintetico, acqua pura (anche a livello medico), energia (elettricità/calore). Il Sistema è in grado di purificare da qualunque tipo di agente inquinante grandi volumi di acqua. La proposta è di applicare tale tecnologia o ai reflui fognari portati all’impianto di Gavirate o prelevando acqua direttamente dal lago e rimettendola nello stesso dopo depurazione.

Costi Costo della costruzione dell’impianto a carico dei proponenti che venderebbero acqua pulita e energia prodotte dopo il trattamento. Eventuali costi sotto forma di canone di gestione/concessione dell’impianto possono essere stimati dopo attento studio e valutazione del caso specifico.

Esiti confronto Segreteria Tecnica Presentazione della tecnologia poco chiara sia in riferimento all’ambito di applicazione (acqua del lago, reflui fognari, scarico dell’impianto di prelievo ipolimnico…) sia in termini di descrizione della tecnologia stessa. Non si ritiene quindi possibile allo stato attuale prendere in considerazione questo tipo di tecnologia, che sembra prestarsi più al trattamento di acque reflue urbane o simili.

Decisioni del Comitato di Coordinamento La tecnologia non può essere valutata dal punto di vista scientifico a causa della mancanza di informazione nei documenti forniti. Non si ritiene quindi possibile una sua sperimentazione

3) EUROVIX: Utilizzo di biopromotori per ripristinare, ottimizzare e accelerare i processi di autodepurazione degli ecosistemi acquatici

Descrizione tecnologia La tecnologia proposta utilizza i biopromotori per ripristinare, ottimizzare ed accelerare i processi di autodepurazione degli ecosistemi acquatici (cicli dell’azoto e del fosforo), stabilizzazione e mineralizzazione della sostanza organica nel sedimento. I biopromotori sono miscele di microrganismi selezionati, enzimi, estratti vegetali e catalizzatori minerali che, una volta rilasciati nell’ecosistema, si attivano per combattere i fenomeni di eutrofizzazione, abbassare la concentrazione di azoto e fosforo, mineralizzare e stabilizzare la sostanza organica nel sedimento, ridurre i rischi di eccessive fioriture algali e livellare la concentrazione di ossigeno durante le 24 ore, aumentare la trasparenza, migliorare i parametri qualitativi dell’acqua, eliminare i cattivi odori.

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Costi Propongono la predisposizione gratuita di un protocollo di sperimentazione con indicazione dei costi complessivi dell’operazione, una volta individuati i target specifici sui quali operare (sedimento, colonna d’acqua, sfioratori).

Esiti confronto Segreteria Tecnica Vista la crescente attenzione e le informazioni derivanti da studi recenti sulle comunità microbiche, e sulla resistenza batterica si ritiene sconsigliabile un trattamento che va ad aggiungere una comunità microbica a quella naturale, a causa dei potenziali effetti negativi che si potrebbero avere dovuti al trasferimento di DNA tra diversi organismi potenzialmente anche patogeni.

Decisioni del Comitato di Coordinamento Considerate le criticità riscontrate non si ritiene quindi possibile una sperimentazione di questa tecnologia.

4) Marevivo: Analisi di Fattibilità per Progetto di Risanamento del Lago di Varese (e Comabbio) mediante tecnologie innovative a Nano-Bolle

Descrizione tecnologia Due tecnologie tra loro accoppiate. La prima tecnologia riguarda spargimento di carbonato di calcio originante da alghe fossili (bio-farming) per rivitalizzare la matrice bentonica aerobica, contribuendo al sequestro del fosforo rilasciato dai sedimenti e quindi riducendo la frazione di fosforo biodisponibile per la biomassa algale. La seconda tecnologia riguarda l’utilizzo di nano-bolle d’aria in acqua, in grado di apportare grandi quantità di ossigeno e quindi di rivitalizzare i microrganismi degradatori presenti sia nell’ambiente acquatico sia nei sedimenti. Le nano-bolle hanno un comportamento differente dalle micro-bolle, persistendo nel mezzo acquoso anche per un lungo periodo e possono raggiungere il fondo del lago.

Costi Il costo per l’impianto a nanobolle è stimato in circa 120.000 € + altri 60.000 € a postazione. Si ipotizzano 5/6 postazioni attorno al lago. Complessivamente quindi il costo complessivo è di circa 1.000.000 € di istallazione più circa 100.000 €/anno di corrente (circa 10-11 Kw/h per ogni impianto) Esiti confronto Segreteria Tecnica Poco perseguibile utilizzo delle alghe fossili: non immettere in ambiente sostanze esterne (principio di precauzione), evitare utilizzo di elevati quantitativi e di trattamenti ripetuti con conseguenti problemi logistici e di costo dell’operazione. La tecnologia a nanobolle non risulta risolutiva dei problemi del lago non agendo sulle cause del problema (blocca rilascio fosforo dai sedimenti senza eliminarlo).

Decisioni del Comitato di Coordinamento Si ritiene utile valutare l’utilizzo di tale tecnologia per trattare lo scarico dell’impianto di prelievo ipolimnico.

5) Achille Palumbo: Ristrutturazione delle acque del lago

Descrizione tecnologia La tecnologia prevede il passaggio dell’acqua attraverso un apposito dispositivo costituito da un guscio a forma di “uovo a sezione aurea” in cui l’acqua scorre incanalata in uno speciale tubo di

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acciaio inox, che crea un potente flusso vorticizzato. Le dimensioni dell’uovo e le lunghezze dei tubi sono in rapporto con le costanti armoniche Phi e Pi Greco. All’interno del dispositivo le vibrazioni prodotte dal passaggio nella spirale, unite ad una particolare miscela di minerali puri e leghe nobili, creano delle frequenze di risonanza che sciolgono i legami tra le molecole, favorendo l’aggregazione di cluster esagonali. Il progetto di ristrutturazione del lago è costituito da una serie di piattaforme galleggianti ancorate al fondale su cui vengono alloggiati 8 dispositivi che prelevano acqua dall’ipolimnio e dopo il trattamento la restituiscono nella stessa posizione. Piazzando 12 piattaforme in prossimità delle coste si potrebbero ristrutturare quasi 14 milioni di m³ di acqua all’anno.

Costi Il costo di energia elettrica è stimato in circa 250.000 €/anno. Il costo di installazione non è stato fornito.

Esiti confronto Segreteria Tecnica I dati portati a supporto dell’utilizzo della tecnologia riguardano poche sperimentazioni e presentano un certo margine di incertezza relativo agli intervalli di confidenza legati ai metodi analitici utilizzati. Non sono stati forniti elementi in merito alla tecnologia utilizzata, ma solo riferimenti generici rispetto all’utilizzo di specifiche frequenze di risonanza. Allo stato attuale visti i costi e la scarsità di informazione a supporto tale tecnologia non si ritiene applicabile neanche a livello sperimentale.

Decisioni del Comitato di Coordinamento La tecnologia non può essere valutata dal punto di vista scientifico a causa della mancanza di informazione nei documenti forniti. Non si ritiene quindi possibile una sua sperimentazione

6) Associazione il Sarisc: delocalizzazione dello scarico con recapito nel canale regina Elena. Creazione vasca di accumulo acque di pioggia sotto il livello stradale per gli sfioratori di Varese

Descrizione tecnologia Relativamente allo scarico dell’impianto di prelievo ipolimnico si propone di delocalizzare il punto di scarico non lungo il Bardello, ma sul Canale Regina Elena in modo da utilizzare direttamente in agricoltura il carico di nutrienti direttamente prelevati dal Bardello. Relativamente alla creazione di vasche di pioggia collegate agli sfioratori si propone di aggregare il più possibile i volumi della vasca di pioggia e di creare una vasca sotto il livello stradale per eliminare problematiche ambientali e paesaggistiche.

Costi Il costo dello spostamento della tubazione di scarico al canale Regina Elena, circa 18 km, è stimato essere solo di materiali (costo della tubazione) di 3.000.000 €.

Esiti confronto Segreteria Tecnica Lo spostamento dello scarico si ritiene non praticabile a causa degli elevati costi e tempi di realizzazione rispetto a un beneficio in termini di carichi di nutrienti addotti direttamente all’agricoltura molto bassi (per il fosforo si stimerebbe un apporto di circa 4 t/a contro le 2 t/a che comunque uscirebbero da lago). Relativamente alla proposta di creazione di sfioratori sotto il sedime stradale si ritiene che tali idee progettuali siano già oggetto di valutazione da parte del gestore del SII, all’interno della pianificazione di settore.

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