Family Album
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1 COVER Marcello Vercelli X Salad Days Magazine Below Guido Stazi Pic Rigablood WHAT’S HOT 6 Library 8 Fucked Up 11 To y 14 Don’t Sweat The Technique BACKSTAGE 16 Martha Cooper Editor In Chief/Founder - Andrea Rigano Samiam Art Director - Alexandra Romano, [email protected] 20 Advertising - Silvia Rapisarda, [email protected] 25 Ray Cappo - Youth of Today Executive Producer - Mat The Cat Flavious Lacatusu Translations - Alessandra Meneghello 28 32 Kids of Grime Photographers - Luca Benedet, Mattia Cabani, Martha Cooper, Coliseum Jim Goldberg, Karma, Davide Facente, Lance 404, Augusto Lucati, 38 Alex Luise, Verena Stefanie Grotto, Lorenzo ‘rockito’ Priori, 44 Marcello Vercelli Federico Vezzoli, Tom Welsh, Tiberio Sorvillo 50 108 Illustrations - Marcello Crescenzi/Rise Above 54 Jim Goldberg Montepellier 2011 Contributors - Milo Bandini, Maurice Bellotti/Poison For Souls, 60 Luca Burato, Marco Capelli, Andrea Corrias, Marco De Stefano, Paola Dal Bosco, 62 Family Album Giangiacomo De Stefano, Flavio Ignelzi, Fra, Martina Lavarda, Andrea KNGL Arnette - In Your Face Longo, Max Mbassadò, Andrea Mazzoli, Eros Pasi, Marcello Vercelli, 66 Kvelertak 2 Alex ‘Wizo’, Marco ‘X-Man’ Xodo, Alberto Zannier, Giulio 74 Trash Talk Stampa - Tipografia Nuova Jolly 78 Viale Industria 28 80 Nails 35030 Rubano (PD) 82 Dilated Peoples Salad Days Magazine è una rivista registrata presso il 84 The Bronze Trade Tribunale di Vicenza, N. 1221 del 04/03/2010. 86 Highlights Get in touch - www.saladdaysmag.com 90 Saints & Sinners [email protected] Walking in your shoes facebook.com/saladdaysmag 92 twitter.com/SaladDays_it 94 Stokin’ the Neighbours Shorter Faster Louder L’editore è a disposizione di tutti gli interessati nel collaborare 96 con testi immagini. Tutti i contenuti di questa pubblicazione sono soggetti a copyright, é vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e foto senza l’autorizzazione dell’editore. 3 4 5 6 7 Salad_Days-6-bastard.indd 1-2 30-12-2010 17:53:23 Txt Marco Capelli Touch Me I’m Sick Cholo Writing: Charles Peterson, Latino Gang Graffiti LIBRARY PowerHouse Books, 144 pagine, in Los Angeles inglese François Chastanet, Doku- ment Press, 136 pagine, [Futura] Già che quest’anno la strenna inglese L’Art de R. Black natalizia non include diari, inediti Rich Black, Dark Horse Books, o ricette del buon Kurt Cobain, è il 114 pagine, inglese momento di riproporre l’archivio di www.dokument.org Charles Patterson, che a Seattle ha www.darkhorse.com regalato una dimensione fotogra- Chiunque voglia approfondire fica sin dagli esordi di Green River e documentarsi sul lavoro di Oltre 180 poster in pochi anni e Soundgarden. Se la cotonatura Chaz Bojorquez (Salad Days rappresentano il ricco contribu- di Jeff Ament è figlia degli anni ‘80 al 100%, le giacche #3) dovrebbe passare da to di R. Black al sito gigposters.com, bagaglio che non coi loghi autoprodotti di Minor Threat e Reagan Youth questo volumetto, lo studio più recente sui graffiti delle gli ha permesso di comparire su Art of Modern Rock ricordano le radici punk di una scena che ha comun- o Swag, ma gli ha garantito una pubblicazione per il gang ispaniche di Los Angeles, realizzato da un fran- que prodotto dischi eccezionali. Patterson immortala cese e pubblicato in Svezia. Lo stesso Bojorquez scrive colosso Dark Horse Comics. Buona parte di quella pro- Mudhoney e Nirvana mentre si rompono le ossa, la fol- duzione è qui raccolta e introdotta da Brian Ewing l’introduzione, Howard Gribble - aka The Lowrider lia dei Dwarves, Tad Doyle tra una fumata e un concer- - l’artista tra l’altro più vicino allo stile dello stesso Black - Historian - espone il lavoro fotografico fatto negli anni to, e uno stranito Thurston Moore sul palco dell’Endfest che lo riconosce tra i protagonisti della terza genera- nel 91, quando i grossi festival open air iniziano a ’70 (che lo ha portato anche sulle pagine di Swindle) zione di poster artists (la prima risale agli anni ‘60, la prendere il posto dei piccoli club. Tutto è rigorosamen- e Chastanet spiega come la grafia cholo sia nata e si seconda appartiene a Coop e Kozik), pur ironizzando su sia sviluppata, il suo contesto storico e geografico, il certe abitudini professionali un po’ demodè del collega. te in bianco/nero, gli scatti live sono decisamente la suo utilizzo. Non aspettatevi colore, wildstyle, bubble Personalmente stento a indicare la collezione di Black dimensione migliore del fotografo che - giuro - incastra tra le mie preferite, troppo fumettosa a tratti, ma le perfettamente nella rassegna anche una semplice letters e non aspettatevi i capolavori di Chaz, si tratta numerose cyber dolls inguainate in lattex e le pin-up suola di scarpa intercettata durante un’esibizione dei di opere meno spettacolari realizzate secondo schemi gothic/punk (suicide girls a due dimensioni) manten- Melvins. Introduce il tutto Eddie Vedder, ma ormai c’è ricorrenti che non avranno (quasi) segreti dopo la gono un proprio fascino. Black sembra lavorare spesso poco da dire, le band sono piuttosto conosciute e se rapida e interessante lettura. Dogtown è solo uno dei per gruppi industrial, e ha inoltre un’insana passio- proprio non avete familiarità col genere sfogliate Touch nomi dello skateboard ad aver preso in prestito un paio ne per Vespa e scooter vari, e dedica loro un’intera Me I’m Sick con una classicissima Sub Pop 200 in cuffia di elementi da questa sottocultura, punk rock e hip-hop sezione, come già fatto sul proprio sito ufficiale. Ad per completare il processo di immedesimazione. E hanno fatto lo stesso, e negli ultimi anni anche Mike arricchire il tutto una manciata di immagini in 3D, con per la cronaca, Cobain escluso, qui le uniche camicie Giant e Usugrow gli hanno pagato l’ennesimo tributo degli obbligatori occhialini in omaggio, sempre che il a scacchi le hanno i fan giapponesi di Fastbacks e artistico. ministero della Salute non li intercetti in dogana... Supersuckers! Hell On Wheels, The Anti-Matter Why Be Something A Tour Stories Anthology, a 1990s That You’re Not, Compilation Post Punk & Hardcore Detroit Hardcore Greg Jacobs, Rockpress Publi- Reader 1979-1985 shing, 146 pagine, inglese Norman Brannon, Revelation Re- Tony Rettman, Revelation, cords, 252 pagine, inglese 244 pagine, inglese Per diverse ragioni questa è www.revelationrecords.com una segnalazione dedicata www.revelationrecords.com ai più vecchi. Primo, perché La biografia del 35enne Norman Era impossibile che Ame- il libro ha effettivamente i Brannon è piuttosto movimentata: rican Hardcore di Steven suoi anni, lo trovate per pochi ha fondato Texas Is The Reason e New End Original (gruppi con un Blush accontentasse tutti. dollari online o potete ribaltare Un’ampia trattazione la qualche libreria (straniera) intricato albero genealogico che tocca Far, Samiam, 108, Jets to Brazil e i più recenti Solea e House & sua, ma pur sempre soggettiva, e mentre una scena dandogli la caccia. Secondo, l’elenco dei gruppi che Parish), ha suonato con gli Shelter, è stato devoto come Washington vantava già una vera monografia, partecipano dimostra tutti i suoi 15 anni: Skin Yard, krisna, ha cambiato nome, si è dichiarato omosessuale, altre città (o gruppi) si sono probabilmente sentite Surgery, Firehose, Doughboys, Cadillac Tramps, Buffalo si è “innamorato della house music in una discoteca escluse. Ecco quindi che i fratelli Stern hanno appro- Tom, Rocket From The Crypt, e qualche puntata all’in- tedesca”, è stato dj e produttore con lo pseudonimo fittato del trentennale degli Youth Brigade per la bella dietro con Circle Jerks, X, Germs e Descendents. Terzo, Zodiac Social. E nel corso degli anni 90 ha pubblicato raccolta scritta & video del 2009, ed ecco che anche il libro è talmente pre-web, pre-twitter, pre-tutto, che 4 numeri di Anti-Matter, una delle fanzine più lette del Detroit, attraverso il lavoro di Tony Rettman, ha re- decennio, e un’omonima raccolta con alcune delle band solo una persona avvezza alle fanzine lo può davvero clamato l’importanza dei suoi gruppi storici. Negative più rappresentative di quegli anni, che si ritrovano Approach, Necros, Fix e Meatmen su tutti, le origini apprezzare. Prima che i social network, nel bene e nel anche in queste pagine, nelle 25 interviste qui ripro- di Touch & Go come fanzine ed etichetta, l’amicizia male, ci aggiornassero non solo sulle storie da tour, ma poste, un bell’approfondimento per chi scopre solo ora con Ian MacKaye. Il problema è un altro: per quanto o continua ad apprezzare i vari Quicksand, Snapcase, su ogni singola cazzata che può capitare alla vostra piacevoli siano le decine di foto e flyer e la ristampa di band preferita, Jacobs ha intervistato una trentina Endpoint, Farside... Le interviste hanno sempre un taglio molto personale, direi da “amico intimo” e a materiale d’epoca, la storia inizia ad essere ripetitiva. di persone sulle vicende tragicomiche di un gruppo posteriori molto nineties, con la ricorrente domanda Minorenni, skater e reietti, nella maggior parte dei underground in tour. Tour che solitamente include una “quando hai pianto per l’ultima volta?”, condivisa casi, si avvicinano al punk rock tradizionale, scoprono pessima organizzazione, un furgone malmesso, un ma- con Kent McClard di No Answers e HeartattaCk, altri Black Flag e Bad Brains, e via, l’hardcore statunitense nipolo di redneck davanti al palco e qualche compagno caposaldi dell’editoria degli anni passati. Se troppa aggiunge un pugno di band alla propria cronologia. di viaggio con abitudini discutibili. Alcuni episodi (UK umanità, troppe emozioni, vi paiono eccessive, diciamo Persino la fine della storia è classica. I Necros si fanno Subs per esempio) vincono di loro, altri meritano per che ci sono anche delle mastodontiche chiacchierate crescere i capelli e si dedicano ad altro; John Brannon, con Zack De La Rocha (Rage Against The Machine, ex come l’intervistato li racconta, altri infine sono tanto voce dei Negative Approach, fonda i Laughing Hyenas Inside Out) e Ian MacKaye (Fugazi, Minor Threat...), ed e si lascia alle spalle un genere che viene rapidamente romanticizzati quanto dimenticabili, tutti però fanno ampie trattazioni per Rancid e Resurrection (pre-108).