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OVINI DA VITA Periodo Terminante Il 19/02/2017
OVINI DA VITA Periodo terminante il 19/02/2017 (EURO/CAPO, IVA esclusa, FRANCO AZIENDA ) Area Piazza Prodotto Razza Specifica Iscritti L.G. Non Iscritti L.G. CENTRO GROSSET AGNELLE APPENNINICA 3-7 MESI FEMMINE 150,00 180,00 - - O GRAVIDE FINE FEMMINE 180,00 200,00 - - GESTAZIONE MASSESE 3-7 MESI FEMMINE 150,00 170,00 - - GRAVIDE FINE FEMMINE 180,00 200,00 - - GESTAZIONE METICCIA - FEMMINE - - 130,00 150,00 SARDA 3-7 MESI FEMMINE 160,00 190,00 - - GRAVIDE FINE FEMMINE 200,00 210,00 - - GESTAZIONE AGNELLI APPENNINICA 6-12 MESI MASCHI 180,00 200,00 - - MASSESE 6-12 MESI MASCHI 170,00 190,00 - - SARDA 6-12 MESI MASCHI 180,00 200,00 - - ARIETI APPENNINICA 12-24 MESI MASCHI 210,00 230,00 - - OLTRE 24 MESI MASCHI 220,00 250,00 - - MASSESE 12-24 MESI MASCHI 200,00 220,00 - - OLTRE 24 MESI MASCHI 220,00 240,00 - - METICCE - MASCHI - - 170,00 190,00 SARDA 12-24 MESI MASCHI 210,00 230,00 - - OLTRE 24 MESI MASCHI 230,00 260,00 - - PECORE APPENNINICA GRAVIDE FINE FEMMINE 190,00 210,00 - - GESTAZIONE PLURIPARE FEMMINE 160,00 180,00 - - MASSESE II PARTO FINE FEMMINE 190,00 210,00 - - GESTAZIONE PLURIPARE FEMMINE 160,00 180,00 - - METICCE - FEMMINE - - 140,00 170,00 SARDA II PARTO FINE FEMMINE 200,00 220,00 - - GESTAZIONE PLURIPARE FEMMINE 170,00 190,00 - - PERUGIA AGNELLE METICCIA 3-7 MESI FEMMINE - - 120,00 140,00 GRAVIDE FEMMINE - - 120,00 150,00 GRAVIDE FINE FEMMINE - - - - GESTAZIONE SARDA 3-7 MESI FEMMINE 190,00 220,00 - - GRAVIDE FINE FEMMINE 200,00 230,00 - - GESTAZIONE ARIETI METICCE 12-24 MESI MASCHI - - - - OLTRE 24 MESI MASCHI - - - - SARDA -
Linee Guida Per La Conservazione E La
La Newsletter n.53 di R.A.R.E. Novembre 2016 Cari Soci, in questa Newsletter troverete un sunto delle relazioni presentate nel corso del Convegno annuale di RARE tenutosi a Guastalla (RE) nell’ambito della manifestazione “Piante e animali perduti” del Comune di Guastalla. Informazioni sulla nostra associazione sono reperibili sul nostro sito: o www.associazionerare.it Abbiamo di recente aperto anche un account di RARE (RARE - Associazione Italiana Razze Autoctone a Rischio di Estinzione) su FaceBook, vi invitiamo a cercarci, comunicare notizie, opinioni… o https://www.facebook.com/associazionerare/?fref=ts è possibile contattarci via mail al nostro indirizzo di posta elettronica: o [email protected] o telefonando al numero: 0968.51633 (Floro De Nardo) Ricordiamo che non verranno più spedite NL ai soci non in regola con il pagamento della quota associativa. Le quote associative sono: € 25 (socio sostenitore) o almeno € 10 (socio simpatizzante). Spero che, anche nel 2015, continuerai a sostenere R.A.R.E. rinnovando la tua adesione con un versamento su CCP n° 21786397 intestato a RARE – Via Nemo Sottili, 1 – 42123 Reggio Emilia. E’ possibile versare la quota di adesione tramite bonifico bancario utilizzando l’IBAN n. IT31Z0760101000000021786397 ma per l’invio delle Newsletter ed eventuali comunicazioni, si invita chi paga tramite bonifico ad inviare i propri dati, via mail all’indirizzo dell’associazione indicato sopra. In questo numero 14° convegno annuale di RARE …………………….…………………..……2 Riccardo Fortina - Università di Torino, RARE -
Enti Selezionatori Che Tengono Libri Genealogici Per Gli Animali Riproduttori Di Razza Pura
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/716 DELLA COMMISSIONE del 10 aprile 2017 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) 2016/1012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli di formulari da utilizzare per le informazioni da includere negli elenchi degli enti selezionatori e degli enti ibridatori riconosciuti. Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 109/1. DIPEISR - Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale DISR - Direzione generale dello sviluppo rurale DISR VII - Produzioni animali Dirigente: dott. Francesco BONGIOVANNI Via XX Settembre, 20 - 00187 Roma Piano 3, Stanza 96 Telefono: +39 06 4665 5096 E-Mail: [email protected] PEC: [email protected] WWW: https://www.politicheagricole.it/ ____________________________________________________________________ Enti selezionatori che tengono libri genealogici per gli animali riproduttori di razza pura Enti ibridatori che tengono registri suini ibridi per i suini ibridi riproduttori 1 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/716 DELLA COMMISSIONE del 10 aprile 2017 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) 2016/1012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli di formulari da utilizzare per le informazioni da includere negli elenchi degli enti selezionatori e degli enti ibridatori riconosciuti. Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 109/1. I. Enti selezionatori che tengono libri genealogici per gli animali riproduttori di razza pura a) Animali riproduttori di razza -
La Newsletter N.55 Di R.A.R.E
La Newsletter n.55 di R.A.R.E. Novembre 2017 Cari Soci, in questa Newsletter troverete un sunto di alcune delle relazioni presentate nel corso del 15° Convegno annuale di RARE tenutosi a Guastalla (RE) nell’ambito della manifestazione “Piante e animali perduti” del Comune di Guastalla. Alcune relazioni sono già state pubblicate sul n. 54 della NL di RARE (R. Fortina). Tante altre informazioni sulla nostra associazione e attività sono reperibili sul nostro sito: www.associazionerare.it Abbiamo di recente aperto anche un account di RARE (RARE - Associazione Italiana Razze Autoctone a Rischio di Estinzione) su FaceBook, vi invitiamo a cercarci, comunicare notizie, opinioni, suggerimenti… https://www.facebook.com/associazionerare/?fref=ts è possibile contattarci via mail al nostro indirizzo di posta elettronica: [email protected] o telefonando al numero: 0968.51633 (Floro De Nardo) Ricordiamo che non verranno più spedite NL ai soci non in regola con il pagamento della quota associativa. Le quote associative sono: € 25 (socio sostenitore) o almeno € 15 (socio simpatizzante). Spero che, anche nel 2018, continuerai a sostenere R.A.R.E. rinnovando la tua adesione con un versamento su CCP n° 21786397 intestato a RARE – Via Lorenzo Calogero, 2 – 88046 Lamezia Terme (CZ). È possibile versare la quota di adesione tramite bonifico bancario utilizzando l’IBAN n. IT31Z0760101000000021786397 ma per l’invio delle Newsletter ed eventuali comunicazioni. Chi paga tramite bonifico è invitato a scaricare dal sito la domanda di ammissione, compilarla ed inviarla via mail all’indirizzo dell’associazione sopraindicato. R A R E – N L 5 5 – A n n o 2 0 1 7 Pag. -
Transumanza in Piemonte: Un’Opportunità Multifunzionale?
STUDI SULLA TRANSUMANZA E L’ALPEGGIO 1 TRANSUMANZA IN PIEMONTE: UN’OPPORTUNITÀ MULTIFUNZIONALE? di Luca Maria Battaglini INTRODUZIONE L’allevamento ovino attraverso la pratica della transumanza inizia a svilupparsi nell’antichità principalmente in zone caratterizzate da pascoli poco produttivi, di difficile utilizzazione e sovente condivisi con ungulati selvatici: certamente l’addomesticamento di questi animali gioca un ruolo importante nel cambiamento delle abitudini dell’uomo preistorico che, potendo contare su risorse alimentari rinnovabili, acquisisce progressivamente abitudini più sedentarie. Attraverso il nomadi- smo le popolazioni di pastori giungono alla conoscenza di nuove terre e civiltà, con scambi di derra- te e l'instaurarsi di attività commerciali: rapporti tra l'Italia meridionale e insulare con l'Oriente consentono di attuare i primi miglioramenti di ceppi di razze locali. L'allevamento ovino, grazie alle grandi vie per la transumanza, si potenzia fino alla seconda metà dell'Ottocento. La connotazione di marginalità che tuttavia la pastorizia detiene dalla fine del secolo scorso è conseguenza di condizioni di vita frequentemente non compatibili con i livelli raggiunti dalla con- temporanea società civile. L’attività zootecnica di questi ultimi sessanta anni è appunto prevalente- mente orientata verso un tipo di azienda più specializzata, rappresentata essenzialmente dall’alle- vamento di soggetti appartenenti a razze cosmopolite che, grazie alle elevate produzioni quantita- tive, si sono affermate e tuttora predominano numericamente. La presenza di ovini di razze e popo- lazioni autoctone, caratterizzate da attitudini produttive più diversificate, si è profondamente ridi- mensionata anche in Piemonte, con conseguenze spesso rilevanti: tali animali, infatti, avevano sto- ricamente interessato ambienti pedemontani e alto-collinari, dove lo spopolamento è stato partico- larmente evidente e dove si è quasi completamente dimenticato il loro ruolo a favore della conser- vazione del “territorio” (Pastorini et al., 1980; Battaglini et al., 2003). -
La Pecora Cornigliese Si Tratta Di Una Razza a Triplice Attitudine: Latte, Carne, Lana
Razze zootecniche in pericolo di estinzione: la pecora Cornigliese Si tratta di una razza a triplice attitudine: latte, carne, lana. Viene allevata soprattutto per la produzione di carne, data la grande mole, le masse muscolari compatte e la scarsa presenza di grasso Originaria dell’alto Appennino Par- Originariamente mense, la pecora Cornigliese fu ottenuta allevata nel solo intorno al 1750 mediante incroci fra pe- Appennino core locali e la razza Merinos spagnola, Parmense (zona di effettuati allo scopo di migliorare la qua- Corniglio, 1.500 lità della lana. Sembra essere l’unica raz- metri sul livello del za regionale sopravvissuta dopo la pre- mare), la pecora sunta estinzione delle altre razze regio- Cornigliese trova nali (Borgotarese, Tarina, Valtarese, Cor- attualmente netta, Nostrana o Nostrale, Reggiana, diffusione anche Zucca Modenese e Pavullese). nelle zone Agli inizi del 1900 un diverso orien- calanchiche tamento nelle produzioni indusse a mi- dell’Appennino gliorare la razza per l’attitudine alla pro- Bolognese e, duzione di carne attraverso incroci con seppur in modo più arieti Bergamaschi. limitato, nelle province di Reggio- LA CONSISTENZA Emilia e Ravenna Nel 1994 risultavano censiti non più le della testa. La testa e le estremità degli L’età media al primo parto è di 15 mesi di 50 capi di questa razza. La consisten- arti sono fortemente picchiettate e/o mac- con circa 3 parti in due anni. za attuale in provincia di Parma è intor- chiate di nero in modo irregolare. no alle 700 unità (dati Associazione pro- L’allevamento. I greggi di questa raz- vinciale allevatori). Le attitudini. -
Relazione Attività Anno 2019
Assemblea Generale dei Soci Cuneo, 30 settembre 2020 RELAZIONE TECNICA ANNO 2019 ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DEL PIEMONTE Via Torre Roa, 13 12100 Madonna dell’Olmo - CUNEO www.arapiemonte.it 2 CARICHE SOCIALI Comitato Direttivo Chialva Roberto Presidente ARAP Presidente STA Cuneo Serra Franco Vice presidente Presidente STA Asti Odetti Paolo Vice presidente Presidente STA Torino Bongianino Roberto consigliere Presidente STA Vercelli e Biella Fortunato Mario consigliere Presidente STA Liguria Panizza Sergio consigliere Presidente STA Alessandria Parmigiani Simone consigliere Presidente STA Novara e VCO Dalmasso Elia consigliere Fassino Antonino consigliere Fiandino Davide consigliere Gianoglio Mario consigliere Fina Claudio consigliere Magliana Andrea consigliere Sanmartino Luca consigliere Viarengo Domenico consigliere Collegio Sindacale Morgese Vittorio Presidente Morabito Domenico sindaco effettivo Gallo Elena sindaco effettivo Probiviri Brondelli di Brondello Guido probiviro Salvini Elisabetta probiviro Bovetti Bartolomeo probiviro Direttore Valperga Tiziano 3 ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLEVATORI Via XXIV Maggio n. 44/45, 00187 Roma SISTEMA ALLEVATORI DEL PIEMONTE ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DEL PIEMONTE e STA* di CUNEO Via Torre Roa, 13, Madonna dell’Olmo – 12100 Cuneo – Tel. 0171/410.800 Fax 0171/ 413.863 e-mail: [email protected] Via dell’Artigianato, 1 – 12030 Monasterolo di Savigliano (CN) Tel. 0172/713972 Fax 0172/726348 e-mail: [email protected] STA di ALESSANDRIA Fraz. Gerlotti, via Casale 113 – 15122 Alessandria - Tel. 0131/1750290 Fax 0131/1750291 e-mail: [email protected] STA di ASTI Via Guttuari, 23 - 14100 Asti - Tel. 0141/530690 Fax 0141/530690 e-mail: [email protected] STA di NOVARA V.C.O. Corso Vercelli, 120 - 28100 Novara - Tel. 0321/453140 Fax 0321/453373 e-mail: [email protected] Regione Nosere - c/o Compl. -
Intervento Battaglini
Allevamenti pastorali sulle Alpi: prodotti, opportunità e servizi Luca Battaglini DISAFA - Università degli Studi di Torino Rete Nazionale della Pastorizia [email protected] 30 maggio 2017 Museo Paul Russotto Palazzo Caporale 1. Allevamento degli ovini e dei caprini : una reale «necessità» per territori «meno favoriti» 2. I servizi ecosistemici e la pastorizia sulle Alpi occidentali 3. Nuove esigenze e prospettive anche culturali per lo sviluppo della pastorizia 1. Allevamento degli ovini e dei caprini Problemi di ordine generale • Riduzioni delle superfici a pascolo • Aumento delle dimensioni medie di greggi (e mandrie) • Perdita di caratteristiche di determinati ambienti • Riduzione della variabilità delle risorse genetiche (biodiversità zootecnica) • Perdita delle produzioni locali (e tipiche) Alpine livestock farming systems in the Alps: abandonment and intensification Abandonment 1980-2000 in the Alps (Streifeneder et al., 2005; mod.) 0 -10 % -20 -30 -40 -50 Abandonment Abandonment -60 -70 aziendefarms UBALivestock units Allevamenti alpini in Italia (Battaglini et al., 2014) Variation Year 1990 2000 2010 1990-2010 (%) Meadows and pastures (ha) 1,109,367 1,016,180 812,236 -26.6 Cattle (n.): Farms 43,774 26,949 21,221 -51.5 Heads 578,484 492,701 446,531 -22.8 Heads/farm 13.2 18.3 21.0 +59.2 Dairy cows 275,605 223,115 194,440 -29.4 Dairy farms 37,803 20,924 15,157 -59.9 Dairy cows/dairy farm 7.3 10.7 12.8 +76.0 Sheep (n.): Farms 7,901 6,279 4,402 -44.3 Heads 175,274 176,054 191,713 +9.4 Heads/farm 22.2 28.0 43.6 +96.3 Goats (n.): Farms 7,221 6,258 4,442 -38.5 Heads 84,455 95,872 89,625 +6.1 Heads/farm 11.7 15.3 20.2 +72.5 Variazioni superfici pastorali (Reg. -
L'allevamento Ovino Nella Montagna Veneta: Tradizione E Innovazione
L’allevamento ovino nella montagna veneta: tradizione e innovazione a cura di Emilio Pastore Questa pubblicazione raccoglie i contributi di diversi Autori su aspetti tecnici, sanitari ed econo- mici dell’allevamento ovino in zona montana. Per l’attribuzione delle varie parti si rimanda ai sin- goli capitoli. Un ringraziamento al dr. Giovanni Chillemi, direttore della Sezione Ricerca e Sperimentazione di Veneto Agricoltura, ai suoi collaboratori e al personale dell’Azienda Sperimentale di Veneto Agricoltura (Villiago - BL). Si ringraziano per la preziosa collaborazione: il prof. Mario Pietrobelli del Dipartimento di Scienze Sperimentali Veterinarie della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Padova; il prof. Martino Cassandro, il dr. Franco Tagliapietra e il dr. Massimo De Marchi del Dipartimento di Scienze Animali della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Padova, il dr. Piergiorgio Lanza veterinario A.ZO.VE., il dr. Renzo Busti veterinario ASL 2 Verona, il dr. Orlando Frison ASL di Asiago, il dr. Davide dal Zotto libero professionista, la dr.ssa Paola Gatto del Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Padova, il dr. Giovanni Festante e il p.a. Giovanni Sleiter dell’ASSO.NA.PA. Un ringraziamento particolare e un ricordo affettuoso va al compianto prof. Maurizio Merlo, mae- stro generoso e sapiente che ha saputo trasmettere in quanti l’hanno conosciuto, il senso di rispet- to per la montagna e per tutto ciò che la fa vivere. I suoi ex studenti, coautori di questa pubblica- zione, hanno fatto tesoro dei suoi insegnamenti. Copertina Pecore al pascolo nella conca dell’Alpago (foto di E. -
Breeding of Sheep and Goats in the Veneto
L’attuazione della Convenzione delle Alpi e del Protocollo “Agricoltura di Montagna”: Opportunità per la promozione dell’agrobiodiversità e del monitoraggio a lunga durata. Breeding of sheep and goats in the Veneto – Region with a particular view on the contributions of the region Dr. Emilio Pastore Dipartimento di Scienze Animali Università di Padova Bolzano, operational office of the Permanent Secretariat of the Alpine Convention, viale Druso1, 39100 Bolzano (EURAC) 20th-21st May 2008 C.N.R. PROGETTO FINALIZZATO: DIFESA RISORSE GENETICHE ANIMALI (1979) RAZZE OVINE SEGNALATE DALL’ASSONAPA (*) Istriana 250 Friuli Friulana estinta Friuli Cadorina non trovata Friuli Lamon 10000 Belluno - TV - Bolzano - Friuli Alpagota 3500 Belluno Vicentina 100 Vicenza Padovana non trovata Padova Tiroler Bergshaf 24000 Bolzano Val d'Ultimo 700 Bolzano * Dati ASSONAPA 1970 C.N.R. PROGETTO FINALIZZATO: DIFESA RISORSE GENETICHE ANIMALI (1979) RAZZE OVINE INDIVIDUATE (*) Bellunese 100 Treviso Brogne 50 Verona Brentegana 3000 Verona Pusterese 50 Bolzano - Belluno Val Badia 20 Val Badia * Razze trovate durante il progetto FINANZIAMENTO DI RICERCHE E STUDI dal 1980….. ..ad oggi ….CHE HANNO PERMESSO L’INDIVIDUAZIONE DELLE RAZZE OVINE VENETE Cadorina Lamon Agordina Vicentina Alpagota Brentegana Padovana Brogna TRENTINOTRENTINO ALTOALTO--ADIGEADIGE Della Roccia Val d’Ultimo Dal Badia Fiemmese Lamon Brentegana FRIULIFRIULI VENEZIAVENEZIA GIULIAGIULIA Plezzana Alpagota Lamon (incroci) Friulana Carsolina RAZZERAZZE INDIVIDUATEINDIVIDUATE AZIONI INTRAPRESE DALLA REGIONE VENETO: ANNO 2000-2003 Attraverso le risorse assegnate dal MIPAF con DM n. 8740 del 15 maggio 2000, la Regione Veneto ha sviluppato un proprio programma operativo denominato "Intervento regionale per la salvaguardia delle biodiversità", che è stato realizzato dall'Azienda regionale Veneto Agricoltura nel biennio 2002−2003 e che comprendeva il sottoprogetto costituzione di un Centro regionale per le razze ovine venete in pericolo di estinzione, presso l'Azienda Pilota e Sperimentale per la Montagna "Villiago". -
La Newsletter N.56 Di R.A.R.E
La Newsletter n.56 di R.A.R.E. Marzo 2018 Cari Soci, in questa Newsletter troverete un intervento di Daniele Bigi su il contributo di RARE al progetto di ricerca europeo CLIMGEN, riguardante lo studio dell’adattamento genetico degli animali zootecnici ai cambiamenti climatici, un intervento di Chiara Motta sulla pecora Saltasassi, un progetto di gemellaggio tra 3 razze ovine e l’accordo di filiera del suino nero firmato da svariati Enti e associazioni, una breve storia del cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido, un articolo di Roberto Ferrari sull’allevamento di razze bovine da latte e suini a limitata diffusione per la conservazione della biodiversità ex situ ed, altri interventi sull’attività di RARE. Tante altre informazioni sulla nostra associazione e attività sono reperibili sul nostro sito: www.associazionerare.it Abbiamo di recente aperto anche un account di RARE (RARE - Associazione Italiana Razze Autoctone a Rischio di Estinzione) su FaceBook, vi invitiamo a cercarci, comunicare notizie, opinioni, suggerimenti… https://www.facebook.com/associazionerare/?fref=ts è possibile contattarci via mail al nostro indirizzo di posta elettronica: [email protected] o telefonando al numero: 0968.51633 (Floro De Nardo) Ricordiamo che non verranno più spedite NL ai soci non in regola con il pagamento della quota associativa. Le quote associative sono: € 25 (socio sostenitore) o almeno € 15 (socio simpatizzante). Spero che, anche nel 2018, continuerai a sostenere R.A.R.E. rinnovando la tua adesione con un versamento su CCP n° 21786397 intestato a RARE – Via Lorenzo Calogero, 2 – 88046 Lamezia Terme (CZ). È possibile versare la quota di adesione tramite bonifico bancario utilizzando l’IBAN n. -
Rapporto Sullo Stato Delle Risorse Genetiche Animali in Italia
▪▪▪cbfmdn{vs~qruxop|z ▪▪▪ Rapporto sullo Stato delle Risorse Genetiche Animali in Italia Luglio 2005 ▪▪▪cbfmdn{vs~qruxop|z ▪▪▪ ▪▪▪cbfmdn{vs~qruxop|z ▪▪▪ Introduzione L’autorizzazione per la stesura di questo Primo Rapporto Sullo Stato Delle Risorse Genetiche Animale del Paese è stata concessa nel marzo 2001 a seguito di una comunicazione pervenuta dal Direttore Generale dell’Organizzazione Nazionale per l’Alimentazione e Agricoltura – FAO - invitando l’Italia a partecipare alla stesura di un rapporto che dovrà chiarificare lo stato delle risorse genetiche del Paese. Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) ha assegnato il compito della stesura del 1º Rapporto al ConSDABI, nella persona del prof. Donato Matassino. Questo 1. Rapporto del Paese, sinteticamente, descrive l’attuale situazione delle risorse genetiche animali per l’alimentazione e per l’agricoltura e identifica i bisogni per consentirne la tutela, la conservazione e l’utilizzazione; inoltre, riferisce sullo stato delle risorse genetiche animali, sullo stato e sull’andamento delle risorse, nonché sul loro potenziale contributo all’agricoltura, all’alimentazione e allo sviluppo della ruralità multifunzionale sostenibile; in piú, analizza l’attuale capacità del paese per la gestione di queste risorse ed evidenzia le priorità che potrebbero risultare utili per la cooperazione internazionale. 3 ▪▪▪cbfmdn{vs~qruxop|z ▪▪▪ CAPITOLO 1 RESOCONTO DELLO STATO DELLA BIODIVERSITÀ NEL SETTORE DEGLI ANIMALI IN ITALIA. 1.1. Punto di vista dell’agricoltura italiana sistemi di produzione animale e relativa biodiversità. 1.1.1. Il Paese L’Italia confina a ovest con la Francia, a nord con la Svizzera e l’Austria, a est con la Slovenia, e nel suo interno si trovano lo Stato Vaticano e quello di San Marino.