Maugis E Malagigi : Storia Di Un Personaggio

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Maugis E Malagigi : Storia Di Un Personaggio Unicentre CH-1015 Lausanne http://serval.unil.ch Year : 2018 Maugis e Malagigi : storia di un personaggio Mazzoni Maurizio Mazzoni Maurizio, 2018, Maugis e Malagigi : storia di un personaggio Originally published at : Thesis, University of Lausanne Posted at the University of Lausanne Open Archive http://serval.unil.ch Document URN : urn:nbn:ch:serval-BIB_C1D13C138DB83 Droits d’auteur L'Université de Lausanne attire expressément l'attention des utilisateurs sur le fait que tous les documents publiés dans l'Archive SERVAL sont protégés par le droit d'auteur, conformément à la loi fédérale sur le droit d'auteur et les droits voisins (LDA). A ce titre, il est indispensable d'obtenir le consentement préalable de l'auteur et/ou de l’éditeur avant toute utilisation d'une oeuvre ou d'une partie d'une oeuvre ne relevant pas d'une utilisation à des fins personnelles au sens de la LDA (art. 19, al. 1 lettre a). 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FACULTÉ DES LETTRES SECTION D’ITALIEN Maugis e Malagigi : storia di un personaggio THÈSE DE DOCTORAT présentée à la Faculté des lettres de l’Université de Lausanne pour l’obtention du grade de Docteur ès lettres par Maurizio Mazzoni Directeur de thèse Professeure Maria Cristina Cabani Co-directeur de thèse MER Gabriele Bucchi Lausanne 2018 INTRODUZIONE 2 I 7 Maugis e l’epica del mago-ladro 7 1.1. Maugis nel Renaut de Montauban 9 1.2. Rivolta, crisi e conflittualità politica nel Renaut de Montauban 12 1.3. Maugis nel Maugis d’Aigremont 16 1.4. Maugis magicien voleur 20 1.5. Il rapporto conflittuale tra mago e sovrano 25 1.6. Fisionomia del bon larron: funzioni e significati del furto 33 II 40 Da Maugis a Malagigi: il mago-ladro nei cantari cavallereschi 40 2.1. I Cantari di Rinaldo da Montalbano 43 2.2. Malagigi nei Cantari di Rinaldo e i rapporti con le chansons de geste 47 III 67 Malagigi nel Morgante 67 3.1. Malagigi nel Morgante e nell’Orlando laurenziano 67 3.2. Malagigi e l’arte del negromante 84 3.3. Malagigi e Pulci 98 IV 123 Malagigi nel poema cavalleresco dopo Pulci 123 4.1 Malagigi nei poemi cavallereschi del tardo Quattrocento 123 4.2. La ridefinizione di Malagigi nell’Orlando Innamorato 127 4.3. Malagigi nel Mambriano: ripristino ed esaurimento di un personaggio 146 BIBLIOGRAFIA 164 INTRODUZIONE Nella sua lunga tradizione, Malagigi è uno dei personaggi più interessanti della letteratura cavalleresca italiana e lascia molti interrogativi ancora aperti, a partire dal suo posizionamento all’interno dei testi cavallereschi italiani. Si è dinanzi a un personaggio complesso, problematico, a tratti ambiguo e sfuggente. La sua posizione ‘marginale’ non deve trarre in inganno; sebbene, infatti, non sia quasi mai tra i personaggi principali nei numerosi poemi cavallereschi della tradizione, il mago Malagigi è onnipresente nelle storie dei paladini di Francia che si diffondono in Italia a partire dal XIV secolo. In primo luogo occorre dunque mettere a fuoco il personaggio in termini di ruoli e funzioni, ma anche ripercorrere la storia delle sue origini e dei suoi significati lungo un arco temporale molto esteso, compreso tra la tradizione epica francese e quella cavalleresca italiana. Questo lavoro si propone innanzitutto come uno studio tematico e interpretativo basato sullo sviluppo cronologico del mago a partire dal XII secolo e si articola in due sezioni, una dedicata al personaggio di Maugis magicien voleur nelle chansons de geste, e una centrata sul poema cavalleresco italiano dei secoli XIV e XV. Questa bipartizione prevede di estendere l’area d’indagine a un vasto campo testuale, che comprende le cosiddette ‘canzoni di rivolta’ di Renaut de Montauban e Maugis d’Aigremont – espressioni di una fase tarda dell’epica francese in cui si riflettono i sintomi di un assetto politico-feudale ormai in crisi – e i testi cavallereschi italiani, che dall’epica francese mutuano materiali narrativi per rielaborarli e riproporli in nuove forme letterarie. Per la mia analisi mi sono limitato a considerare i testi seguenti: i Cantari di Rinaldo da Monte Albano, il Morgante di Luigi Pulci, l’Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo e il Mambriano di Francesco Cieco da Ferrara. La scelta di questi poemi risponde alla necessità di delimitare una porzione del vasto ambito di testi in cui è presente la figura di Malagigi. Concentrando l’attenzione su ruoli, funzioni e significati, si è dinanzi a una convergenza tra il livello tematico e il livello interpretativo che consente di cogliere tutta la problematicità e la complessità di Malagigi nel corso della sua esistenza letteraria a cavallo tra Francia e Italia. Gli aspetti che diventano oggetto di indagine sono molteplici, di natura storico-culturale, antropologica ma anche tematica e filologica, ragione per cui questo lavoro si inscrive in un’area di studio composita e, se si vuole, dalla natura “ibrida”, in 2 linea con la stessa definizione della particolare tipologia di personaggio a cui ci si trova dinanzi. L’analisi narratologica di un personaggio che conosce una lunga ‘carriera letteraria’ consente di identificare funzioni associate al mago che non sempre hanno contorni ben definiti. Malagigi è mago, preveggente, negromante, ma anche cavaliere, abile ladro e astuto ingannatore. Quali sono le origini di questi molteplici ruoli? Tra le varie interpretazioni, nell’ambito della tradizione francese gli studi hanno prediletto una prospettiva socio-antropologica ed è per questo motivo che lo studio della tradizione romanza assume una fondamentale importanza. Nelle canzoni di gesta, infatti, Maugis è un mago – ladro, due attributi che spingevano Léon Gautier a considerare la presenza di un personaggio dotato di simili caratteristiche all’interno delle chansons come un segno di degenerazione e abbassamento del genere1. Nelle chansons de geste la magia è unita al furto ai danni di un personaggio ben preciso, l’imperatore Charlemagne, rivestito di un’aura negativa e degradata. Al tema della magia vengono dunque accostatati quelli più complessi della sovversione politica e della critica ideologica rivolta ai valori della sovranità francese medievale. Il passaggio dall’epica francese a quella cavalleresca italiana è un momento cruciale e assai delicato. Si tratta di un percorso strutturato per fasi: una fase iniziale, nei cantari carolingi, una intermedia, nel Morgante, e una finale, che comprende tutta la tradizione post-pulciana del personaggio, dall’Orlando Innamorato in poi. La tesi segue dunque una prospettiva cronologica che si presta ad agevolare una campionatura delle principali occorrenze del mago. Lo studio del personaggio consentirà di individuare un processo, o meglio, una serie di processi attraverso i quali prende forma, assume determinati significati, viene rielaborato e rifunzionalizzato, anche mediante una svalutazione e risemantizzazione, in stretta connessione al contesto socio-culturale di riferimento. Le funzioni narrative di Malagigi gradualmente si allontanano da quelle originali del mago- ladro e vengono ridimensionate, attestando in questo modo il raggiungimento di un esaurimento del suo personaggio, diventato un “tipo” con caratteristiche fisse bloccato in schemi narrativi stereotipati e ripetitivi. 1 GAUTIER, L., Les Épopées françaises, étude sur les origenes et l’histoire de la littérature nationale, Palmé, Paris, 1876-92. 3 Ma quali sono le azioni ricorrenti, “canoniche”, del mago fin dalle sue prime apparizioni? Nei testi francesi Maugis è il magicien voleur che affianca i cugini Renaut, Richart, Guichart e Alart nelle loro lotte contro l’autorità imperiale di Charlemagne. Un ruolo di aiutante, dunque, ma fondamentale in tutte le situazioni avverse in cui si trovano i compagni. Il mago dispone di un vasto inventario magico: travestimenti, trasformazioni fisiche, erbe e pozioni magiche, ma ricorre di frequente anche all’inganno perpetrato ai danni dell’imperatore e al furto di oggetti dotati di valore simbolico della regalità, come corone, armi, vessilli. Nella tradizione italiana il personaggio mantiene intatta la maggior parte di queste caratteristiche e di questi comportamenti; le novità principali consistono nel ridimensionamento del valore del furto, il cui significato ideologico e sovversivo risulta attenuato, e nell’inserimento dell’elemento inedito relativo all’evocazione dei demoni. Maugis, infatti, non è negromante come Malagigi; quest’ultimo dimostra una grande abilità nell’uso del suo libretto di formule magiche con cui evoca creature infernali che assoggetta alla sua volontà nei vari episodi in cui interviene a fianco di Rinaldo e dei Cristiani. Nelle chansons de geste gli inganni, i travestimenti e più in generale le magie e i furti di Maugis sono volti fondamentalmente a beffare e a ridicolizzare la figura di Charlemagne. Anche il Malagigi dei cantari e dei poemi cavallereschi conserva dei tratti comici, ma la sua comicità non ha più una funzione di critica sociale. La tradizione di studi che si è concentrata sulla figura del mago vede un palese sbilanciamento a favore dell’area francese. Numerosi studiosi di chansons de geste si sono spesso soffermati sul magicien voleur, protagonista indiscusso del Maugis d’Aigremont e con un ruolo chiave nel Renaut de Montauban. In uno dei suoi primi studi su Maugis, Philippe Verelst ha confutato decisamente la tesi di quanti sostenevano che la presenza del personaggio del mago nelle canzoni di gesta fosse da considerarsi come un elemento di degenerazione dell’epica2.
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