PIAZZA DI SPAGNA preesistente. I lavori, tuttavia, si arrestano alla messa in opera di un basamento ad esedra, con una vasca antistante in cui confluiscono tre

La fontana della Barcaccia è una celebre fontana di Roma, situata in bocche d'acqua e soltanto nel 1730 d.C., 90 anni più tardi, papa Clemente La forma irregolare della Piazza ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti, che deve il suo XII bandirà un concorso per la realizzazione definitiva della fontana di Trevi di Spagna di Roma si allarga nome alla sua forma di barcone che affonda. L'opera, del 1627, fu realizzata vinto da Nicola Salvi. L'attico della Fontana di Trevi è decorato da quattro davanti alla collina del Pincio, ai da Pietro Bernini, che lavorò aiutato anche dal figlio Gian Lorenzo su statue personificate che rappresentano, a partire da sinistra, "l'Abbondanza piedi della scalinata di Trinità commissione del Papa Urbano VIII. Pare che la sua particolare forma sia dei frutti", di Agostino Corsini, "la Fertilità dei campi" di Bernardino Ludovisi, dei Monti e come ideale punto di stata ispirata dalla presenza sulla piazza di una barca, portata fin lì "i Doni dell'autunno" di Francesco Queirolo e "l'Amenità dei prati" di partenza della celebre e mondana dall'alluvione del Tevere del 1598. La sua realizzazione comportò il Bartolomeo Pincellotti ed è culminato da una grande iscrizione voluta da Via Condotti. superamento di alcune difficoltà tecniche, dovute alla bassa pressione papa Clemente XII, il cui stemma, alla sommità, è fiancheggiato da due La forma attuale dell'intera area dell'acquedotto dell' in quel particolare luogo, che non Fame di Paolo Benaglia. Nella nicchia più grande al centro, affiancata da comincia a delinearsi intorno ai permettevano la realizzazione di zampilli o cascatelle. Il Bernini tuttavia colonne corinzie, l'imponente statua di Oceano, progettata da Giovan primi del '500 quando viene risolse l'inconveniente ideando la fontana a forma di barca semisommersa in Battista Maini ma scolpita da Pietro Bracci, conduce un cocchio a forma di varata, su progetto di Carlo una vasca conchiglia guidato da un tritone e trainato da due cavalli marini alati, uno Maderno, la costruzione della posta iroso e l'altro placido mentre ai lati trovano collocazione le personificazioni chiesa francescana di Trinità dei leggermente della Salubrità e dell'Abbondanza di Filippo Della Valle.Giuseppe Pannini, Monti, consacrata poi da Sisto V al di sotto succeduto al Salvi nella direzione dei lavori quale nuovo architetto dell'Acqua nel 1587 d.C. del piano Vergine, completa il progetto del Salvi con la creazione di bacini regolari con Finché non ci furono i fondi stradale, bordi levigati in marmo nella parte centrale della scogliera. La piccola piazza necessari per realizzare la con di Trevi, che accoglie la più famosa fontana di Roma, è probabilmente il scalinata, garantiti da un lascito fontanelle di luogo più affollato dai visitatori, i quali, come la tradizione vuole, lanciano testamentario del 1660 del acqua una monetina nella vasca sperando che questo gesto garantisca loro di diplomatico francese Stefano (perfettame tornare ancora una volta a Roma. Gueffier, e non furono risolte le nte potabile) diatribe sulla proprietà del da poppa e terreno, il collegamento fra il da prua. CHIESA DEI S.S. VINCENZO ED ANASTASIO vertice della collina e Piazza di Spagna era costituito da una coppia di Completano sentieri che scendevano fra gli alberi. la Barcaccia La scalinata di Trinità dei Monti nasce soltanto fra il 1723 ed il 1726 d.C. per le La chiesa dei Ss.Vincenzo e Anastasio sorge di fronte alla Fontana di Trevi. mano di Francesco De Sanctis, come una serie di rampe e terrazzi, mai decorazioni Fino al XIV secolo era vincolati ad una qualche forma di simmetria spaziale ed in un perenne a forma di conosciuta solamente movimento scenografico grazie all'uso di percorsi rettilinei, curvi e poliganali. soli e api come S.Anastasio de La piazza dove sorge il collegio dei gesuiti della "Propaganda Fide" nel 1662 dello Trivio, ma anche con il d.C., ultima opera del Borromini, e la colonna ottocentesca dell'Immacolata, stemma della famiglia del Papa committente, i Barberini. titolo, mantenuto fino al prende il nome di "Piazza di Spagna" nel XVII secolo, quando l'intera area 1876, di "Parrocchia viene considerata territorio facente parte dell'ambasciata di Spagna. Pontificia", sia perché Ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti, Pietro Bernini, padre del più FONTANA DI TREVI situata non distante dal famoso Gianlorenzo, per effetto della scarsa pressione dell'acquedotto nella palazzo del Quirinale, La Fontana di Trevi di Roma, realizzata sotto il pontificato di Clemente XII zona, sceglie di realizzare una fontana senza zampilli che fa sgorgare acqua allora residenza papale, dalle forme di una barca affondata; scolpisce così quella che è ritenuta, a intorno al 1735 d.C. lungo , è opera dell'architetto Nicolò Salvi ed sia perché nell'abside si ragione, una delle più particolari fontane di tutta Roma: la "Fontana della è ancora oggi alimentata dall'acquedotto Vergine progettato nel 19 a.C. dal conservano, in appositi Barcaccia". conso loculi, i precordi (gli le organi racchiusi nella Agrip COLLEGIO DI PROPAGANDA FIDE cavità toracica vicino al pa. cuore) che venivano Intor tolti prima di Costruito dal Borromini per i no imbalsamare il corpo dei gesuiti nel 1662, quando essi all'eti pontefici. erano al culmine della loro molo La chiesa fu potenza. I gesuiti volevano per la gia completamente loro sede un palazzo fuori dal del ricostruita tra il 1644 e comune. La facciata è ritmata da monu il 1650 da Martino larghi pilastri, tra cui si incurvano ment Longhi il Giovane per all’interno le finestre del primo o volere del cardinale piano, mentre quella centrale esist Mazzarino, come sporge verso l’esterno. Un ono testimoniato dallo marcapiano divide il piano terra alme stemma sormontato dal dal primo piano, mentre la no cappello cardinalizio che cornice sopra la finestra centrale due una coppia di angeli tiene in bella mostra al centro del triplice frontone. convessa s’incurva verso l’interno ipote La facciata, a edicola su due ordini e ricoperta di travertino, presenta inoltre contribuendo a sottolineare si alcune particolarità, innanzitutto la presenza di ben 18 colonne che valsero l’andamento mosso della che alla chiesa l'appellativo di "Canneto": 10 nell'ordine inferiore e 6 nell'ordine facciata. Fatto curiosamente tragg superiore, più 2 poste ai lati del grande finestrone centrale. Esempio unico a concomitante l' architetto si ono Roma per una chiesa, la presenza di due statue di donna a seno nudo che suicidò poco dopo averlo portato entrambe origine dall'antica storia di Roma: c'è chi sostiene che il nome sostengono, a braccia alzate, la trabeazione del secondo ordine e la a termine. Il Palazzo di della Fontana di Trevi derivi da "Trivia", la fanciulla che avrebbe indicato al presenza di un busto femminile sopra il portale, al centro del secondo Propaganda Fide è un generale Marco Agrippa, di rientro a Roma dopo la vittoriosa battaglia di timpano arcuato. possedimento extraterritoriale Anzio contro Antonio, la sorgente che poi servirà la fonte, mentre altri L'interno, ad aula con tre cappelle per lato, custodisce un affresco del pittore della Santa Sede che si trova a ritengono probabile l'allitterazione del toponimo latino "regio trivii", con il Francesco Manno raffigurante i Ss.Vincenzo, Anastasio e Camillo, mentre Roma, nel rione Trevi, e si affaccia su Piazza di Spagna e su via di quale presumibilmente si indicava o l'incrocio di tre strade presso il quale sull'altare maggiore vi è una pala di Francesco De Rosa. sorgeva la fonte romana o la caratteristica stessa della fonte di avere tre Propaganda. L’edificio è la sede del collegio gesuita del Vaticano e sin dall’inizio servì come sede della Congregazione per la diffusione della fede distinti getti d'acqua. La prima opera di sistemazione e restauro (Propaganda Fide), guidata dai Gesuiti, che fu fondata nel 1622 Il primo dell'acquedotto viene varata da Papa Nicolò V Parentucelli ed affidata ai architetto incaricato dei lavori fu Gianlorenzo Bernini, che fu sostituito nel progetti di Leon Battista Alberti e di Bernardo Rossellino; successivamente 1644 da Francesco Borromini, perché il suo stile era preferito dal Urbano VIII Barberini conferisce l'incarico di progettare una nuova fonte al committente, papa Innocenzo X. Bernini che comincerà con il demolire il prospetto rinascimentale

L'area di Il Rio della Plata avrebbe la mano alzata per ripararsi dal crollo della facciata sufficientemente significativo nell'aneddotica della storia dell'arte: sembra, Piazza della Chiesa di Sant'Agnese in Agone mentre il Nilo avrebbe il capo infatti, che il progetto si possa attribuire al Bernini, il quale tuttavia avrebbe Navona a velato, non per alludere al fatto che ancora fossero ignoti i luoghi delle sue preso spunto da un'idea del suo più acerrimo collega e rivale: il Borromini. Roma sorgenti, ma per il rifiuto di vedere l'opera del Borromini; allo stesso modo ricalca le gli abitanti di Roma vedono nel gesto di Sant'Agnese, che si tocca il petto SANT'AGNESE IN AGONE dimensioni con la mano, l'assicurazione che il Borromini stesso volle dare circa il fatto e la forma che la sua chiesa non sarebbe caduta. dell'antico La chiesa di Sant'Agnese in Stadio di FONTANA DEL NETTUNO Domiziano Agone a Roma di epoca viene costruita a Piazza Navona nel romana; La Fontana del XVII secolo su un'arena Nettuno di progetto iniziale di lunga oltre Roma, nota Carlo Rainaldi, ma 270 metri e anche come con il decisivo larga circa Fontana dei intervento, fra il 55, Calderai, è 1653 ed il 1657 costruita posta d.C, di Francesco intorno all'estremità Borromini. all'86 d.C. settentrionale di ed in grado Piazza Navona. Papa Innocenzo X di ospitare Pamphili, che ha il L'opera deve il fino a suo monumento disegno e la 33000 funebre all'interno realizzazione persone. di questa stessa della sua vasca Dopo basilica, decide di polilobata allo essere stata restaurata da Alessandro Severo, ed aver trovato l'attuale procedere ad un stesso Giacomo sistemazione per intervento di Papa Innocenzo X, nella piazza furono riassetto della Porta organizzati fino al XIX secolo, vari generi di spettacoli, celebrazioni, e urbanistico dell'area e far costruire la chiesa di Sant'Agnese in Agone quasi autore del bacino durante il mese di agosto, quando la piazza veniva allagata chiudendo gli come una cappella privata annessa alla residenza di famiglia che le sorge a della all'estremità opposta della Piazza. scarichi delle fontane, perfino naumachie. Il nome "Piazza Navona" trova lato. Lo stretto rapporto che intercorre fra la chiesa e il palazzo Pamphili è Giunta fino all'unità d'Italia senza alcun corredo scultoreo, per dare alla probabilmente origine dalle competizioni che si svolgevano nell'area; dal ancora testimoniato da un'apertura nel tamburo della cupola che permetteva Fontana del Nettuno una similitudine stilistica con le altre fontane dell'area, termine latino "in agone" infatti, si sarebbe nel tempo passati al volgare al pontefice di assistere alle celebrazioni direttamente dal suo appartamento. viene varato nel 1878 un concorso per la realizzazione dell'apparato "nagone" e definitivamente a "navona". L'impianto a croce greca, nato sul luogo del martirio dell'omonima santa, monumentale che vede vincitori Gregorio Zappalà e Antonio Della Bitta. Piazza Navona è longitudinalmete segnata dalla presenza di tre fontane; le che l'agiografia vuole miracolosamente ricoperta dai propri capelli dopo Il primo realizzerà il complesso decorativo a soggetto mitologico delle laterali "Fontana del Nettuno o dei Calderoni" e "Fontana del Moro" si essere stata esposta nuda alla gogna, nasconde negli attuali sotterranei un "Nereidi con putti e cavalli marini", il secondo il gruppo marmoreo "Nettuno devono ai disegni di , mentre la centrale "Fontana dei oratorio medioevale ed alcune rovine dell'antico Stadio di Domiziano. Nel lotta con una piovra" che riprende il tema dello scontro fisico che già nella Fiumi" fu realizzata dal Bernini fra il 1648 ed il 1651 d.C. Di fronte a breve periodo in cui fu chiamato a sostituire Carlo Rainaldi alla direzione dei fontana del Moro vede fronteggiarsi un etiope ed un delfino. quest'ultima sorge, sulle rovine dello stadio di Domiziano e di un antica lavori, Francesco Borromini modifica il prospetto della facciata utilizzando dei basilica ancora visitabili dai sotterranei dell'edificio, la chiesa a croce greca di volumi concavi per esaltare lo slancio della cupola incorniciata fra due Sant'Agnese in Agone, che, progettata inizialmente da G.Rinaldi, fu FONTANA DEL MORO campanili gemelli. completata nel 1652 dal Borromini con la caratteristica facciata concava, i L'interno di Sant'Agnese in Agone conta sette altari ed è impreziosito dagli campanili gemelli e la cupola. affreschi di Gaulli, Ciro Ferri e Sebastiano Corbellini nella cupola, dalle statue La Fontana del Moro, posta nella zona meridionale di Piazza Navona, deve di Piero Palo Campi e Melchiorre Caffà, da un rilievo marmoreo che il suo nome al gruppo scultoreo della vasca rappresentante un etiope in lotta rappresenta il miracolo dei capelli della Santa posto sull'altare nei sotterranei con un delfino. FONTANA DEI FIUMI DI BERNINI attribuibile ad Alessandro Algardi e da vari dipinti di Francesco Rossi, L'opera, scolpita su disegno di Bernini nel 1654 d.C. da Giovanni Antonio Domenico Guidi, Antonio Raggi ed Ercole Ferrata. La basilica, decorata da Mari e che nella realtà raffigurerebbe un tritone, fu espressamente richiesta marmi pregiati e da un uso esteso di stucchi dorati, annovera anche l'uso di Tutta la struttura dalla cognata di Innocenzo X, Olimpia Maidalchini per dare ideale materiali sottratti ad altri edifici religiosi come nel caso delle colonne nelle della Fontana completamento al bacino polilobato di Giacomo della Porta, fatto posare cappelle della crociera provenienti da San Giovanni in Laterano o le dei Fiumi del nella piazza dal Pontefice Gregorio XIII già nel 1576. campane sottratte alla Cattedrale di Castro nel Viterbese. Bernini sorregge La maggior parte del corredo scultoreo, a partire dai tritoni e dalle maschere l'obelisco egizio che ornano il bacino, sono delle copie degli originali oggi posti in alcune originariamente SAN LUIGI DEI FRANCESI fontane del giardino di Villa Borghese. Mentre per i primi si deve pensare ad posto nel circo di un opera originale realizzata nel tardo ‘500 da artisti quali Meschino, Taddeo Massenzio; La chiesa di San Luigi dei Francesi di Roma viene realizzata a partire dal Landini, Silla Longhi, Egidio della Rivera, la cui sottrazione ha reso 1518 d.C. per volontà di quel cardinale Giulio de'Medici che, solo pochi anni sulle sporgenze necessario l'opera di integrazione affidata nel 1874 a Luigi Amici, per il più tardi, sarebbe salito al soglio pontificio con il nome di Clemente VII. della scogliera si gruppo delle Dopo la sospensione dei lavori del 1524 d.C., la fabbrica della basilica vive il ergono le maschere è bene periodo di massimo attività durante la direzione di Domenico Fontana nel personificazioni ricordare come decennio che va dal 1580 al 1589 e che si conclude con la consacrazione dei quattro fiumi nella realtà dell'edificio. realizzati dai Giacomo della La facciata di San Luigi dei Francesi, probabilmente riferibile ad un progetto collaboratori del Porta le avesse di Giacomo della Porta, si sviluppa su due ordini sovrapposti, culminanti con maestro: il scolpite un timpano triangolare, decorati orizzontalmente con cornici a rilievo e Danubio dal inizialmente per la verticalmente da lesene con capitelli corinzi. Raggi, il Gange dal Poussin, il Rio della Plata dal Baratta ed il Nilo dal Fontana in Piazza Il risultato è l'individuazione nel prospetto frontale di cinque settori distinti Fancelli. del Popolo e solo per ognuno dei due livelli, quelli inferiori occupati centralmente dai tre Oltre a queste figure antropomorfe, simbolo dei quattro continenti allora nel 1823 il portali di accesso e lateralmente da statue allocate in nicchie, quelli superiori noti, il bacino circolare è popolato da leoni ed altri animali fantastici, mentre Valadier le avesse da finestre ed un balcone centrale intervallati da altre due sculture al vertice della fontana dei quattro fiumi, fu posta una colomba in bronzo, poste nella realizzate, come le prime, nel 1758 da Pierre Lestache. simbolo al tempo stesso, sia dell'opera pacificatrice della Chiesa nel mondo, Fontana del Moro. L'impianto interno conta tre navate con cinque cappelle per lato finemente sia della famiglia del Pontefice che volle il monumento: i Pamphili. La piscina che decorate con uso di marmi e stucchi; è, tuttavia, l'arredo interno, più del La tradizione vuole che le pose delle statue del Nilo e del Rio della Plata nella ripete complesso architettonico a sorprendere tanto per il numero quanto per la Fontana dei quattro fiumi, così come quelle della statua di Sant'Agnese nella circondandola la qualità delle opere ospitate. base del campanile destro dell'antistante omonima chiesa, siano dovute alla forma della vasca, rivalità fra i due maggiori architetti dell'epoca: Borromini e Bernini. infine, rappresenta un particolare di scarsa importanza architettonica ma Nella quinta cappella di l'altro grande esponente ospitavano la confraternita e l'ospedale. In ogni caso occorre dire che sinistra della basilica, ad del barocco romano l'insieme doveva dare un maggior slancio alla facciata della chiesa quando esempio, spiccano il "San insieme a Bernini e ancora sulla destra non si era creato lo slargo sul Corso dovuto alle Matteo e l'angelo",la Borromini. demolizioni per la realizzazione di piazza Augusto Imperatore (1934-1938). "Vocazione di San L'architetto inventò una E' invece splendida la vista della cupola e dell'abside di Pietro da Cortona Matteo" ed il "Martirio di facciata a due ordini che si ha da questa piazza, e che in precedenza era nascosta dal fitto San Matteo" dipinti dal preceduta da un portico tessuto edilizio. Entrando nella chiesa, colpisce subito l'ampia spazialità Caravaggio fra il 1597 ed semicircolare che con la dell'edificio a tre navate con cappelle laterali e volta a botte, e che inoltre, il 1602; a questi si può sua forma convessa si caso unico a Roma, si articola nel presbiterio in un deambulatorio, cioè un aggiungere un vasto collega alle ali laterali che corridoio anulare che corre tutt'intorno all'abside, elemento architettonico elenco di opere di grande fungono da quinte proprio dell'architettura gotica e che qui è certo ripreso da quello del Duomo pregio: sceniche. All'interno della di Milano. La decorazione a stucchi della volta della navata centrale fu Nella volta. chiesa, oltre ad opere di realizzata su disegno del Da Cortona e ricche decorazioni in stucco sono pure Rosso Fiorentino e Orazio presenti nell'abside e nelle navate laterali. Gentileschi si trovano i

famosi affreschi di Raffaello rappresentanti CHIESA DI GESÙ E MARIA le Sibille e i profeti, che gli valsero un'accusa di La chiesa sorge sul luogo della cinquecentesca villa dei principi Orsini. Fu plagio da parte di acquistata nel 1615 dagli Agostiniani Scalzi che nel 1633 diedero inizio alla Michelangelo. nuova costruzione assieme al convento. Il progetto originario di Carlo Sul fianco destro della Maderno, risalente al 1633, fu rielaborato da Carlo Rainaldi nel 1675. La chiesa si apre l'ingresso facciata del Rainaldi riflette l'austerità dell'ordine mendicante: nella al famoso Chiostro del tripartizione assume risalto la parte Bramante, esempio corrispondente alla navata, rivestita di dell'equilibrio di forme e travertino, con portale e finestrone tra volumi rinascimentali e coppie di paraste corinzie e timpano che dopo un attento triangolare. Il sontuoso interno, restauro è oggi utilizzato orchestrato dal Rainaldi recuperando per mostre temporanee. tutta la spettacolarità barocca, è a sala Oltrepassata la chiesa, il con volta a botte (tele di Giacinto reticolo di stradine ancora dal sapore medievale conduce verso la Via dei Brandi e allievi, 1685) e tre cappelle Fu la residenza romana della famiglia fiorentina dei Medici. Il cardinale Coronari. per lato. L'impianto decorativo muta Giovanni de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico e futuro papa Leone X, nel tra il 1678 e il 1690 per volere del 1503 prese in affitto la casa del vescovo Sinulfo, tesoriere di Sisto IV cardinale Giorgio Bolognetti, che Domenico Fontana nel 1589. CHIESA DI SANT’AMBROGIO E CARLO AL CORSO patrocinerà la manutenzione della La vicinanza con la sede dell'università romana e i profondi interessi La titolazione vera della chiesa è ai SS. Ambrogio e Carlo, i due principali chiesa rendendola sacrario di famiglia. umanistici del cardinale - una patroni milanesi. Fin dal X secolo esisteva una chiesetta sul luogo del grande All'interno, collocati sopra i biblioteca a disposizione degli studiosi tempio odierno, che nel 1471 fu concessa ai Lombardi residenti a Roma da confessionali, in forma di logge o e una straordinaria raccolta di statue Sisto IV. I Lombardi (con il quale termine all'epoca si intendevano gli palchetti teatrali, si trovano i antiche nel giardino del palazzo - abitanti di larga parte della pianura Padana) andarono concentrando la loro monumenti funebri di Pietro e contribuirono a fare della sua presenza nella zona, e accanto alla chiesa, ricostruita, sorsero la sede di una Francesco Bolognetti, realizzato da abitazione un luogo di ritrovo per tutta arciconfraternita e un ospedale. Tra l'atro pare che la chiesa avesse affreschi Francesco Aprile, di Mario e Giorgio la cultura dell'epoca. di grande bellezza, opera di Perin del Vaga e Baldassarre Peruzzi; essa Bolognetti, eseguito da Francesco Leone X nel 1523 affidò a Giuliano e sopravvisse durante la costruzione del nuovo tempio, per finire demolita Cavallini, di Ercole e Luigi Bolognetti Antonio da Sangallo il rifacimento verso il 1672. Il nuovo tempio prese le mosse dalla canonizzazione di S. progettato da Michel Maille, di Camillo dell'edificio destinato ad ospitare vari Carlo, avvenuta nel 1610, e nel 1612 iniziarono i lavori ad opera di Onorio del Corno, per opera di Domenico esponenti della famiglia fiorentina e Longhi, alla morte del Guidi, e di Giulio del Corno, scolpito da successivamente Clemente VII lo quale proseguiti dal Ercole Ferrata. Ricchissimo il presbiterio (1678-80) con altare maggiore su assegnò in usufrutto alla giovanissima figlio Martino. Defunto disegno di Carlo Rainaldi: 'Incoronazione di Maria' di Giacinto Brandi, ai lati vedova del duca Alessandro de' anche questi nel dell'altare statue dei Ss.Giovanni Battista ed Evangelista di Giuseppe Medici, Margherita d'Austria, la famosa 1634, seguì un Mazzuoli. La seconda cappella a sinistra fu ridecorata da Giuseppe Valadier "madama"- figlia naturale interruzione dei lavori in forme neoclassiche (1824). La pala è del Brandi. I dipinti sull'altare e sulla dell'imperatore Carlo V- dalla quale fino al 1665, quando volta della sagrestia sono attribuiti a Giovanni Lanfranco prese nome anche la villa di Monte furono ripresi da Mario. Pietro da Cortona, che L ANTHEON La facciata fu arricchita nella prima progettò la cupola e I P metà del Seicento con le abbondanti l'abside, conclusi nel decorazioni. Il palazzo nel 1755 divenne sede del governatore pontificio, 1672. Infine la Il tempio del Pantheon di Roma viene eretto sull'area del Campo Marzio, carcere criminale e carcere di polizia; sotto Pio IX ospitò il Ministero delle facciata, gigantesca dove, secondo un'antica tradizione, il fondatore della città, Romolo, sarebbe Finanze e fu sede delle poste pontificie, dal 1870 sede del Senato del Regno ma vuota, con un asceso al cielo. L'impianto primitivo della struttura, eretto nel 27a.C. per d'Italia alla cui prima seduta il 28 novembre del 1871 assistette Vittorio aspetto scenografico ordine del console Marco Agrippa, è costituito da un tempio quadrato di stile Emanuele II. Dal 1929, un passaggio sotterraneo, collega questo edificio a che appare poco greco consacrato al culto di tutte le divinità che venivano venerate nelle Palazzo Giustiniani. collegato al corpo varie regioni dell'Impero. A seguito di terremoti ed incendi, appena novanta retrostante anni più tardi, Adriano reputò che fosse necessario provvedere ad un CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PACE dell'edificio, fu profondo restauro. Fra il 118 ed il 128 d.C., infatti, l'edificio subisce varie costruita tra il 1682 e modifiche nell'impianto con l'aggiunta del pronao, e l'erezione della più grande cupola in calcestruzzo mai edificata. Benché la struttura risultante Piazza Santa Maria della Pace, è uno dei più perfetti esempi di teatralità il 1684 su progetto del Pantheon possa considerarsi ben distinta da quella preesistente, barocca. La costruzione della chiesa, che dà nome alla piazza, risale al 1480. del cardinale l'imperatore Adriano volle che sul frontone del portico fosse apposta Sul luogo di una chiesetta medievale dedicata a sant'Andrea, Sisto IV diede Alessandro Omodei, un'iscrizione che ricordava il primo committente: "M.Agrippa L:F: Cos incarico a Baccio Pontelli di progettare la nuova chiesa in rispetto del voto ed è stata restaurata Tertium Fecit" – "Lo costruì Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la con il quale il pontefice aveva invocato la pace nel conflitto che a quell'epoca di recente. Dello terza volta". Nel 608 d.C. Foca, imperatore di Bisanzio, cede il tempio al devastava Firenze. stesso periodo sono i due edifici simmetrici Papa Bonifacio IV che, dopo averlo consacrato al culto cristiano, lo rinomina La piazza e la facciata della chiesa furono oggetto di un completo rifacimento ai lati della chiesa, "Sancta Maria ad Martyres"; pochi anni più tardi, nel 663d.C., Costante II, all'epoca di papa Alessandro VII. Fu incaricato dei lavori Pietro da Cortona, che un tempo nuovo imperatore dell'Impero d'Oriente, dà ordine di rimuovere e trasportare a poterla dominare. I lavori, interrotti bruscamente a causa delle difficoltà la pala dell’altare Costantinopoli le economiche dei Ludovisi, furono ripresi e portati a termine trent'anni dopo, maggiore, di Corrado tegole in bronzo per volere di Papa Innocenzo XII che destinò l'edificio al massimo organismo Giaquinto, che raffigura dorato che dell'amministrazione della giustizia: la Curia Pontificia. la Santissima Trinità e la ricoprivano il Il triplice portale è sormontato da una vela con l'orologio, corredata di tre liberazione di uno pronao, ma campane, la più grande delle quali scandiva l'orario di scuole ed uffici schiavo, queste vengono pubblici. Palazzo Montecitorio, acquisito dallo Stato italiano e destinato ad e la calotta, con la rubate dagli arabi ospitare la Camera dei Deputati, fu ampliato nel 1919 con l'aggiunta del rappresentazione di durante il nuovo edificio verso Piazza del Parlamento. Abramo e i tre angeli e trasporto via L'obelisco, proveniente dall'orologio di Augusto, fu collocato sulla piazza alla Abramo e Sara, opere di mare. fine del ‘500, per volontà di Sisto V. Antonio González Fra il 1623 ed il Velázquez. 1644 d.C., per CHIESA DI LATA ordine di Papa Nella volta ellittica della Urbano VIII chiesa, è rappresentata, La struttura primitiva risale al 687, periodo del pontificato di Sergio I, ed era Barberini, i in un quadro ovale, la costituita da una diaconia su preesistenti strutture del V secolo. Secondo la rivestimenti scena di San Giovanni di tradizione nella diaconia vennero ospitati Pietro e Paolo e gli evangelisti bronzei del Matha in gloria di Giovanni e Luca. Demolita nel 1491 venne ricostruita con interventi che si portico vengono destinati in parte alla costruzione del Baldacchino del Gregorio Guglielmi e protrassero per tutto il 1500, Bernini in San Pietro ed in parte alla fusione di alcuni cannoni per la nelle cappelle laterali si e successivamente rinnovata fortezza di Castel Sant'Angelo. L'episodio, insieme alle varie spoliazioni di trovano numerose tele di dal 1639 da Cosimo Fanzago materiali da costruzione che in quegli anni venivano perpetrate sui Andrea Casali. in occasione dell'anno santo monumenti della Roma imperiale, fece nascere fra la gente il detto: "Quod del 1650. La facciata barocca non fecerunt Barbari, fecerunt Barberini" – "Quello che non fecero i barbari è opera di Pietro Da Cortona lo fecero i Barberini".Negli stessi anni, per la volontà del pontefice di [1658-62] con due ordini accentuare il carattere clericale della struttura, il Bernini progetta e guida i corinzi che si aprono nel lavori per la costruzione di due campanili ai lati del timpano del pronao che, portico e nella sovrastante da subito invisi alla cittadinanza, tanto da essere soprannominati "le loggia con serliana. orecchie d'asino", saranno eliminati sul finire del XIX secolo. Il Pantheon cela L'elegante campanile è opera dietro al porticato con 16 colonne di granito, alte circa 14 metri e con una di Martino Longhi il Vecchio. circonferenza di oltre 4, un ambiente circolare illuminato solo dall'apertura di [1580] L'interno è suddiviso 9 metri di diametro dell' "oculus" posta sul vertice della cupola. Per in tre navate, scandite da raggiungere gli oltre 43 metri d'altezza ed al tempo stesso di diametro di dodici colonne rosse di quella stessa cupola, gli architetti romani furono costretti ad alleggerire diaspro siciliano. Le navate progressivamente i carichi, usando materiali sempre più leggeri e spessori laterali hanno due altari sempre più sottili via via che la costruzione procedeva verso l'alto. Mentre i ciascuna e volta a crociera. muri di base in travertino sono larghi circa 6.5 metri, salendo per i restanti 5 Lungo la navata destra nel settori concentrici di cui si compone il Pantheon lo spessore decresce fino ad primo altare 'Martirio di 1.5metri, e si incontrano passo a passo anelli in miscela di travertino e tufo S.Andrea' di Giacinto Brandi. vulcanico, in tufo e mattoni, in mattoni, in mattoni e pietra pomice, e, al [1685] nel secondo altare vertice della struttura, in vasi di terracotta vuoti e pietra pomice. 'S.Giuseppe e i Ss.Nicola e All'interno, le modifiche rispetto ai prospetti di epoca imperiale sono dovuti Biagio' di Giuseppe Ghezzi. essenzialmente agli arredi sacri della chiesa e alla presenza dei monumenti Nella cappella a destra funebri di Baldassarre Peruzzi, Taddeo Zuccari, Raffaello Sanzio e dei reali dell'abside è collocato il d'Italia. ciborio di alabastro e lapislazzuli. Sull' altare maggiore, attribuito al PALAZZO MONTECITORIO Bernini, [1636] tavola del XII secolo raffigurante la 'Madonna Advocata'. Nella cappella a sinistra dell'abside 'Madonna con Bambino e i Santi Ciriaco e Caterina' di Giovanni Odazzi del 1716. All'interno le tombe di Giuseppe La modesta altura sulla quale fu costruito Palazzo Montecitorio è stata Napoleone e di Zenaide Bonaparte. Alla navata sinistra secondo altare con costruzione di un itinerario generata da una discarica di materiali di epoca medievale. La zona, 'San Paolo battezza Sabina e i figli' di Pier Leone Ghezzi del 3° decennio del controllata dai Colonna, dopo le XVIII secolo; nel primo altare 'Madonna tra i Santi Antonio, Lorenzo, lotte baronali fu adattata ad orti e Prassede e Venanzio' di Pietro de Pietri [1705 circa] giardini fino a quando, nel 1650, i ITINERARIO BAROCCO + PANTHEON ROMA

Ludovisi diedero incarico a Bernini di realizzare la propria CHIESA DELLA S.S. TRINITÀ DEGLI SPAGNOLI classi 3^/4^/5^ istituto ipssar formia residenza. L'architetto, straordinario La chiesa e il convento annesso furono fatti costruire dai Trinitari spagnoli corso di storia dell’arte tra il 1741 e il 1746, sotto il pontificato di Benedetto XIV, dall’architetto interprete della vera essenza del portoghese Emanuele Rodriguez dos Santos aiutato da Giuseppe Sardi. Barocco romano, realizzò un Intorno al 1880, ridotta al minimo la comunità dei padri trinitari, i Superiori edificio che, sia nella struttura decisero la trasformazione del convento in Collegio per le missioni che nelle decorazioni, si adatta dell’Estremo Oriente dei Domenicani, cha da quel momento ne diventano i alla morfologia del territorio. La proprietari. facciata del palazzo, lievemente curva, segue l'andamento della La facciata della chiesa è a forma concava, e le sue decorazioni ricordano collina artificiale e gli elementi di l’appartenenza della chiesa all’Ordine della Santissima Trinità: vi sono infatti rif. documentazione www.romaviva.com pietra appena sbozzata, dai quali le statue dei due fondatori dell’Ordine, Giovanni de Matha e Felice di Valois; fuoriescono foglie e rametti inoltre vi sono le insegne regie del re spagnolo Filippo V. spezzati, simulano un edificio L’interno, preceduto da un vestibolo, è a pianta ellittica, con sette cappelle costruito nella viva roccia. intercomunicanti, quattro a destra, e tre a sinistra. Le pitture presenti nella L'artista ingaggia una sfida con la chiesa sono quelle originali del Settecento. natura, cerca di sfruttarla, piegarla alle proprie necessità, Nel presbiterio spiccano: seppure consapevole di non