FURIO SCARPELLI (Roma, 1919 – Roma, 2010) è stato sceneggiatore, giornalista e disegnatore. I genitori sono Maria Marinari, fiorentina, e Filiberto Scarpelli, giornalista, pittore e illustratore napoletano, fondatore della rivista umoristica “Il Travaso delle idee” e, in seguito, con Vamba del “Giornalino della domenica”. Furio eredita dal padre la passione per il disegno e collabora con molti giornali dell’epoca, tra cui il più significativo è certamente il “Marc’Aurelio”. Nel 1945 fonda con Michele Majorana e Italo De Tuddo la rivista anticlericale “Don Basilio”. Tre anni più tardi, l’approdo al cinema con Vivere a sbafo di e Totò cerca casa di Monicelli e . Insieme con Age firmerà, all’inizio della carriera, alcune opere di ; seguiranno la grande stagione della commedia all’italiana ed i film di , , e . Negli anni Ottanta e Novanta da segnalare la collaborazione con (La famiglia, La cena, Concorrenza sleale) e, insieme al figlio Giacomo, la sceneggiatura del Postino, che si aggiudica la terza candidatura all’Oscar, dopo I compagni e Casanova ’70. Negli anni Ottanta, Scarpelli insegna Sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Il suo ultimo lavoro è Christine Cristina, diretto da . Ha pubblicato alcuni libri di narrativa, soprattutto per ragazzi: Opopomoz. Una storia magica, presso Einaudi nel 2003; postumi sono stati pubblicati L’armata Brancaleone con le illustrazioni di Emanuele Luzzati, Estella e Jim nella meravigliosa Isola del Tesoro (storia scritta con il figlio Giacomo) e la graphic novel Un drago a forma di nuvola, disegni di Ivo Milazzo, scritta con Ettore e Silvia Scola. Postumi anche due film: Tormenti, diretto dal nipote Filiberto, opera da lui scritta e disegnata (pubblicata da Rizzoli-Lizard), e Furio Scarpelli. Il racconto prima di tutto, documentario di Francesco Ranieri Martinotti. Nel film Che strano chiamarsi Federico di Scola è stato impersonato dall’attore Giulio Forges Davanzati.