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COMUNE DI GROTTAFERRATA PROVINCIA DI ROMA Opera: Nulla Osta Vincolo Idrogeologico (D.G.R Lazio 6215 del 30.07.1996; D.G.R. Lazio 3888 del 29.07.1998) Realizzazione di un compendio immobiliare sostituzione edilizia in applicazione della L.R. 21/09 (piano casa) Viale J.F. Kennedy n. 33 F.C. 2, p.lle 54,138,139,140,141,142,247,304,495,496,497,805,1377,1379,1393,1394,1395,1676 MV Geologia di Dott. Geol. Giada Vichi Tivoli (RM) - Via Macera, 8 - Tel-fax 0774.550413 cell. 347-9053533; e-mail: [email protected] pec: [email protected] P.IVA 09985471003 C.F. VCHGDI74H68G141T Committente Data: FV Immobiliare 2010 srl APRILE 2017 Il relatore : Dott. Geol. Giada Vichi RELAZIONE GEOLOGICA INDICE 1. Premessa..................................................................................................................................................2 2. Inquadramento geologico e geomorfologico generale............................................................................3 3. Sismicità dell’area...................................................................................................................................6 4. Geologia, geomorfologia, idrologia ed idrogeologia dell’area esaminata............................................12 5. Caratterizzazione e modellazione geologica, geotecnica e sismica......................................................13 6. Fattibilità dell’opera in funzione delle caratteristiche geo-litologiche dell’area...................................14 7. Conclusioni...........................................................................................................................................15 ALLEGATI: ALLEGATO 1 - Ubicazione topografica del sito, scala 1:25.000 ALLEGATO 2 - Ubicazione geologica del sito, scala 1:10.000 ALLEGATO 3 - Cartografia del rischio di frana (PAI AB Tevere), scala 1:25.000 ALLEGATO 4 - Carta idrogeologica dell'area di Roma, scala 1:50.000 ALLEGATO 5 – Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica – Livello 1 di MS Ns. rif. Soc. FV Immobiliare 2010 srl_Grottaferrata_17 MV Geologia 2 / 17 DI G IADA V ICHI - G EOLOGO N.O.V.I. S OC . FV I MMOBILIARE 2010 SRL Sostituzione edilizia VIALE J.F. K ENNEDY 33 L.R. 21/2009 GROTTAFERRATA , R OMA 1. P REMESSA Lo scrivente è stato incaricato dalla Soc. FV Immobiliare 2017 srl di redigere una relazione geologica a supporto della “Richiesta di Nulla Osta Vincolo Idrogeologico (R.D. 3267/23; R.D. 1126/26; D.G.R. 6215/96; D.G.R. 3888/98) per la realizzazione di un compendio immobiliare (sostituzione edilizia in applicazione della L.R. 21/2009 “Piano Casa”) ” in un lotto di terreno sito nel Comune di Grottaferrata (RM), Viale J.F. Kennedy n. 33 e contraddistinto nel F.C. 2 dalle p.lle 54, 138, 139, 140, 141, 142, 247, 304, 495, 496, 497, 805, 1377, 1379, 1393, 1394, 1395, 1676. Le finalità della seguente relazione sono la determinazione delle caratteristiche litologiche, morfologiche, idrologiche ed idrogeologiche del sito, al fine di verificarne l'idoneità in relazione all'opera in progetto. Per la caratterizzazione litostratigrafica e geotecnica dei terreni si è fatto riferimento a dati bibliografici e alle osservazioni condotte sul sito, nonché alla conoscenza personale dei terreni. La presente relazione è redatta in conformità con il Regolamento per la gestione del Vincolo Idrogeologico del Servizio Geologico della Provincia di Roma (febbraio 2008). Cartografia di riferimento L'area in esame risulta essere compresa all'interno delle seguenti carte : •Foglio 150 (Roma) della Carta Geologica d’Italia, scala 1: 100.000; •Tavoletta 387 I (Albano Laziale) della Carta Topografica d'Italia, scala 1:25.000 •Sezione 387040 “Ciampino” della C.T.R. Lazio, scala 1:10.000 •Tavola 12 “Inventario dei fenomeni franosi e situazioni di rischio da frana” della cartografia PAI, A.B. Fiume Tevere •Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica del Comune di Grottaferrata (RM), scala 1:10.000 MV Geologia – Via Mauro Macera n. 8– 00019 Tivoli (RM) Tel. e fax 0774-550413, cell. 347-9053533– e-mail: [email protected] MV Geologia 3 / 17 DI G IADA V ICHI - G EOLOGO N.O.V.I. S OC . FV I MMOBILIARE 2010 SRL Sostituzione edilizia VIALE J.F. K ENNEDY 33 L.R. 21/2009 GROTTAFERRATA , R OMA 2. I NQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO GENERALE L’area in cui ricade la zona esaminata ricade all'interno del Foglio 150 "Roma" della Carta Geologica d’Italia (cfr. allegati). L’area esaminata si colloca all’estremità settentrionale del Vulcano Laziale, delimitato ad est dal gruppo montuoso dei Monti Lepini-Ausoni-Aurunci (dorsale dei Volsci) e ad ovest dalla Pianura Romana. La successione dei terreni affioranti in questo settore ha una età compresa tra il Giurassico ed il recente. L'intervallo di tempo compreso tra il Giurassico e il Cretacico è rappresentato da depositi riferibili ad un ambiente di piattaforma carbonatica, ed in particolare di margine, come dimostra la presenza di fossili specifici, tra cui le rudiste. Tale dorsale risulta essere delimitata, nella parte nord-orientale, dalla Valle Latina, e nella porzione sud-occidentale, dalla Pianura Pontina. La Valle Latina è una depressione di origine tettonica che separa la dorsale dei Monti Lepini-Ausoni-Aurunci dalla più interna dorsale, anch’ essa carbonatica, dei Monti Simbruini. In tale depressione, il basamento calcareo risulta coperto da coltri di varia potenza di depositi terrigeni sintettonici (Formazione di Frosinone), da depositi marini e continentali Plio-Pleistocenici ed, infine, da depositi alluvionali recenti (Olocene – Pleistocene). Dal punto di vista strutturale e tettonico l’azione orogenetica che ha prodotto l’attuale assetto e posizionamento delle due dorsali carbonatiche di piattaforma si è svolta prevalentemente nel periodo Neogenico (Tortoniano – Messiniano); come in altre aree dell’Appennino, anche in questo settore la tettonica compressiva si è sviluppata in diverse fasi, a partire dal settore lepino-ausono-aurunco per arrivare, nella fase messiniana, a quello ernico- simbruino. In sostanza, l’attuale assetto strutturale si è venuto a determinare per la migrazione nel tempo del sistema orogenico (catena-avanfossa-avampaese) dai settori occidentali verso quelli orientali. Successivamente alla fase orogenica durante la quale si è venuto a costruire l’edificio a falde sovrapposte dell’Appennino (due delle quali sono per l'appunto la Serie di Transizione e la Serie Laziale Abruzzese) si è attivata una tettonica distensiva, connessa con lo sviluppo del Bacino Tirrenico, durante la quale all’interno delle falde impilate si sono create fasce ribassate (“Fosse tettoniche” o “Graben”) invase dal Mare Tirreno nel Plio-Pleistocene. In tali bassi strutturali si MV Geologia – Via Mauro Macera n. 8– 00019 Tivoli (RM) Tel. e fax 0774-550413, cell. 347-9053533– e-mail: [email protected] MV Geologia 4 / 17 DI G IADA V ICHI - G EOLOGO N.O.V.I. S OC . FV I MMOBILIARE 2010 SRL Sostituzione edilizia VIALE J.F. K ENNEDY 33 L.R. 21/2009 GROTTAFERRATA , R OMA imposta, quindi, una fase di sedimentazione, con complete sequenze trasgressive (argille-sabbie-conglomerati) note in letteratura scientifica come ciclo neogenico (in relazione all’età) o Ciclo Sedimentario Postorogenico (in relazione alla causa che ha prodotto le aree ribassate su cui è ingredito il mare). I sedimenti terrigeni di questo ciclo sono diffusamente presenti nei Bacini intramontani, in particolare nella porzione terminale del Bacino Tiberino (Graben del Tevere), del Bacino reatino-cigolano e nella parte terminale della Valle Latina (limiti SE della Regione). In concomitanza con la fase tettonica distensiva connessa all’apertura del mar Tirreno, l’area Laziale è stata interessata da attività vulcanica, dapprima acida (Tolfa, Cerite e Manziate; tra 2 e 0.8 MA) e quindi potassica (Distretto Pulsino, Distretto Vicano, Distretto Sabatino e Vulcano Laziale o Complesso Vulcanico dei Colli Albani; 0.8 Ma-20.000 anni fà). Quest’ultimo rappresenta il più meridionale dei distretti vulcanici a struttura centrale presenti nel Lazio. Questo occupa una posizione particolarmente significativa nell’ambito dell’assetto strutturale della Catena Appenninica: «confina» a nordovest con le Unità Meso-cenozoiche alloctone dei Monti della Tolfa, a sud con i terreni di piattaforma carbonatica dei Monti Lepini, ad est con le successioni Meso-cenozoiche dei Monti Prenestini e Tiburtini, oltre che, sempre verso nord, con l’altro importante sistema vulcanico dei Sabatini. La formazione dell’apparato ha avuto inizio tra i 500.000 e i 600.000 anni fa, mentre i prodotti più recenti sono stati datati a circa 20.000 anni fa; in questo periodo sono state emesse coltri di depositi vulcanici estesi su una superficie di circa 1500 Km2 (da poco a sud della Bassa Valle del Tevere, sino alla Pianura Pontina): all’interno della «provincia magmatica romana», i Colli Albani sono l’apparato vulcanico caratterizzato dalle maggiori dimensioni e - tra i vulcani centrali - dal maggior volume di lava e di prodotti piroclastici eruttati (circa 290 Km 3). Come per gli altri vulcani, anche per i Colli Albani si possono individuare varie fasi di attività principali intervallate da periodi di stasi: il vulcano esordisce con la Fase Del Tuscolano – Artemisio che occupa quasi metà dell’intera vita del vulcano (da circa 600.000 a circa 300.000 anni fa) e ha dato luogo alla messa in posto di 200 Km3 (circa il 70% del totale) durante quattro cicli che prendono il nome di I, II, III e IV Colata Piroclastica del Tuscolano-Artemisio; l’attività è caratterizzata