Relazione Paesaggistica Lentini

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Relazione Paesaggistica Lentini RELAZIONE PAESAGGISTICA LENTINI. N Cittadina barocca di origine greca (l'antica Leontinoi) di cui conserva ingenti resti archeologici, fu un INTRODUZIONE. NE L'iniziativa si riferisce al piano di repowering dell'impianto eolico di Carlentini prov. di SR, per la produzione NO importantissimo centro culturale e di energia eolica che la società ERG intende realizzare nella Regione Sicilia per contribuire, per quanto O E agricolo durante il dominio romano e LENTINI SO SE nelle proprie possibilità, alle decisioni dettate, di recente, dal Consiglio Europeo in merito al una delle più influenti città dell'isola nel raggiungimento dell'obiettivo minimo di riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 20% entro il 2020, periodo bizantino, islamico e svevo. S con la possibilità di arrivare al 30% anche sulla base di accordi internazionali post Kyoto con i Paesi più Situata nella Piana di Catania, alle industrializzati. Tutto questo si confronta con un'esigenza di conciliare l'elevazione di torri eoliche con un pendici dei Monti Iblei e in vicinanza CARLENTINI paesaggio caratterizzato da valori storici, culturali e naturali. del Lago di Lentini, è rinomata per la produzione dell'Arancia Rossa di La presente relazione paesaggistica è stata redatta seguendo tre fasi: Sicilia (IGP) PARCO ARCHEOLOGICO · la conoscenza paesaggistica dei luoghi attraverso un'analisi dal punto di vista percettivo-visivo, LEONTINOI storico-culturale, sociale, ecc. · l'intervisibilità tra l'impianto eolico e il territorio circostante curando soprattutto la "frequentazione" dei CARLENTINI. luoghi come parametro di valutazione. Comune di Lentini (SR) Il nome della città si lega alla · La progettazione paesaggistica mirante all'integrazione dell'impianto nel paesaggio circostante. vicinanza col comune di Lentini. Il viceré Giovanni Comune di Carlentini (SR) De Vega nel 1551 fondò una ANALISI DEL PAESAGGIO. città nuova in onore Le letture dei luoghi necessitano di studi che mettono in evidenza sia la sfera naturale sia quella antropica, dell'imperatore Carlo V, le cui le cui interazioni determinano le caratteristiche del sito: dall'idrografia alla morfologia, alla vegetazione agli usi del suolo, alla presenza di siti naturali protetti, di beni storici paesaggistici di interesse internazionale, mura sono ancora visibili nella nazionale e locale, di punti e percorsi panoramici, di sistemi di paesaggi carichi di significati simbolici. periferia nord del centro Il progetto del repowering dell'impianto eolico è situato nel comune di Carlentini, l'analisi del paesaggio è PEDAGAGGI. abitato. stata effettuata considerando un ipotetico centro del parco dal quale parte un raggio d'analisi di tredici ORFDOLWj frazione di Carlentini, nacque come chilometri che delimita un'area d'analisi detta "AREA D'IMPATTO POTENZIALE". Questo raggio viene casale feudale tra la fine del XII e l'inizio del SSEU CARLENTINI calcolato con metodo semplificato applicando la seguente formula: FRANCOFONTE. Comune di Francofonte (SR) XIII secolo. A est di Pedagaggi, a circa Alcuni ritrovamenti preistorici nel due chilometri dall'abitato, si trova R = (100 + E) H ≈ 12 Km territorio, attestano la presenza contrada Fontana Paradiso, il cui Comune di Melilli (SR) umana sin da tempi molto remoti, toponimo rimanda all'esistenza di una D = 11,3 KM dove E è il numero di turbine ed H è l'artezza al mozzo della turbina. infatti sono state rinvenute diverse ricca sorgente, la sorgente Paradiso Il raggio d'analisi copre una circonferenza che interessa: necropoli, come quella di appunto, che in passato favorì - beni culturali tutelati ai sensi della "Parte seconda del Codice dei beni culturali e del paesaggio". Ossena-S.Leo. L'economia cittadina certamente lo stanziamento dell'uomo. - configurazioni a caratteri geomorfologici; appartenenza a sistemi naturali (biotopi, riserve, SIC, boschi); FRANCOFONTE è prettamente agricola, incentrata D = 9,7 KM sistemi insediativi storici (centri storici, edifici storici diffusi); paesaggi agrari (assetti culturali tipici, sistemi sulla coltivazione dell'arancio. MELILLI. tipologici rurali ecc.); appartenenza a percorsi panoramici. Melilli ha avuto una storia molto variegata dove la presenza I paesaggi analizzati sono quelli interessati dalla interferenza visiva con l'impianto eolico. dell'uomo è attestata fin dall'età del bronzo. Il territorio di Alla base dello studio paesaggistico vi è una conoscenza delle caratteristiche del paesaggio rispetto ai CA75 Melilli è stato abitato fin dalla preistoria: infatti sono molte le caratteri antropici (uso del suolo, monumenti, urbanizzazione ecc.) e a quelli di percezione non solo visiva, ma anche sociale. CA74 CA73 necropoli che testimoniano la presenza dell'uomo in questa CA72 Il territorio destinato all'impianto è prevalentemente un paesaggio agro pastorale, dove la prevalenza parte della Sicilia. Particolare per la sua facciata in CA71 dell'uso del suolo è determinato da terreno incolto. CA69 CA70 stile barocco, quella di San Sebastiano è oggi la principale CA67 CA61 CA68 chiesa della città. È infatti qui che ogni anno, per i CA59 CA66 festeggiamenti in onore del santo patrono San Sebastiano, CA60 D = 7,2 KM CA65 centinaia di fedeli accorrono da ogni parte della provincia L'ARCHITETTURA DEI LUOGHI. CA58 CA64 per venerare la statua. Le foto commentate sono uno strumento per la lettura delle caratteristiche del paesaggio, e in particolare CA63 di come elementi differenti interagiscano per dare identità e unicità al paesaggio oggetto di studio. CA57 CA62 PEDAGAGGI Lo studio dell'impatto visivo degli impianti eolici costituisce un'indagine fondamentale presente in tutte le indicazioni metodologiche sia italiane che estere. La visibilità, con le sue conseguenze sui caratteri di BUCCHERI. R-CA18 storicità e antichità, naturalità, fruibilità dei luoghi, è, infatti, l'effetto più rilevante di un impianto eolico. D = 1,2 KM sorge sulle pendici settentrionali R-CA17 Nelle tavole che seguiranno saranno studiati gli effetti di interferenza visiva dell'impianto con i siti sensibili del Monte Lauro (987 m s.l.m.), ad R-CA11 più importanti analizzati sul territorio e precisamente all'interno dell'area d'impatto potenziale. un'altitudine di 820 m s.l.m.. Il R-CA16 territorio intorno è ricco di R-CA15 R-CA10 MELILLI testimonianze archeologiche che R-CA09 dimostrano la presenza dell'uomo, in R-CA14 antichissima data. furono i Normanni D = 12 KM a colonizzare il territorio ed R-CA08 edificarono il castello sul colle. R-CA13 R-CA07 Questo presentava due torrioni a R-CA06 difesa dell'ingresso principale rivolto R-CA12 a Sud-Est e una torre centrale, R-CA05 il mastio. Di questo castello restano R-CA04 oggi alcuni importanti resti. Il primo D = 3,3 KM nucleo del paese è costituito dalle Comune di Buccheri casette costruite attorno al castello e R-CA03 nell'area lungo il crinale del colle R E G I O N E S I C I L I A R-CA02 D = 4,7 KM verso est, coincidente con l'attuale quartiere della Badia e del Casale. P r o v i n c i a d i S i r a c u s a Qui fu fondata nel 1212 la Chiesa R-CA01 SORTINO C O M U N E D I C A R L E N T I N I di S. Antonio; nel 1453 il monastero di S. Benedetto e intorno a questa data l'antica Chiesa di S. Maria Comune di Sortino (SR) D = 10,2 KM SORTINO. Maddalena, presso l'ingresso est del SSEU SORTINO Pregevole cittadina barocca, conosciuta per la paese. Nel corso del XVI e XVII produzione di miele, è situata nei Monti Iblei in PROGETTO secolo il paese crebbe lungo il NECROPOLI DI PANTALICA pendio sud del castello. prossimità della Necropoli Rupestre di Pantalica e del fiume Anapo Della cultura POTENZIAMENTO PARCO EOLICO CARLENTINI FERLA. sortinese, fa parte da ormai tantissimi anni Il toponimo "Ferla" per quanto l'Opira di li Pupi (in lingua siciliana), in cui D = 6,5 KM D = 5,3 KM antico è stato adottato nel vengono narrate le eroiche gesta dei paladini Medioevo. Il borgo si formò francesi. Tra le storie più rappresentate attorno al castello ed era abbiamo l'Orlando furioso; altre Comune di Ferla (SR) caratterizzato da un complesso rappresentazioni messe in scena sono le di case-grotta e da un intricato famose "farse", scene comiche narrate BUCCHERI sistema di vicoli e stradine. Le prevalentemente in siciliano FERLA contrade vicine furono probabilmente abitate in epoca greca e romana; durante la D = 11,4 KM tarda antichità e per tutta l'età bizantina il territorio di Ferla fu PROGETTO DEFINITIVO intensamente abitato da comunità dedite all'agricoltura e soprattutto all'allevamento. COMMITTENTE Comune di Buscemi (SR) CASSARO Comune di Cassaro PANTALICA. o meglio le necropoli rupestri di Pantalica. Costituisce uno SOCIETA' DI PROGETTAZIONE: CONSULENZA SPECIALISTICA: TECNICO PROFESSIONISTA RESP. DEL dei più importanti luoghi SERVIZIO protostorici siciliani, utile per comprendere il momento di BUSCEMI passaggio dall'età del Dott. Ing. Maurizio Plescia CASSARO. Legenda bronzo all'età del Sede Legale: Via Sabotino, 8 - 96013 Carlentini (SR) n.1129 Ordine Ingegneri Siracusa Il nome di Cassaro deriva dalla ferro nell'isola. Nel 2005 il sito Tel.: 0931.340985 - 335.8259689 che a sua [email protected] - www.antexgroup.it ,(رْصَق) BUSCEMI. parola araba qaṣr La storia del paese ha origine nell'Età del bronzo, di cui Paolo è stato insignito, insieme con WTG Repowering volta deriva dal la città di Siracusa, del titolo OGGETTO DELL'ELABORATO: Orsi individuò alcuni insediamentI. Si rifà molto probabilmente latino castrum, cioè “castello, forte o WTG esistenti al periodo bizantino il primo insediamento protourbano del di Patrimonio dell'umanità da accampamento militare”. Cassaro fu parte dell'UNESCO per l'alto SS Elettrica Utente CARLENTINI luogo, sullo stesso sito in cui sorge attualmente il centro feudo di Francesco Alcassar, abitato. Restano di questo periodo la chiesa rupestre di san profilo storico, archeologico, siracusano, governatore anche di speleologico e paesaggistico. SS Elettrica Utente SORTINO RELAZIONE PAESAGGISTICA - ANALISI DEL PAESAGGIO Pietro e un'ulteriore chiesa rupestre adibita nell'ultimo secolo a Pantalica.
Recommended publications
  • Bacino Idrogeologico Dei Monti Iblei
    BACINO IDROGEOLOGICO DEI MONTI IBLEI Inquadramento geografico e geomorfologico Il rilievo montuoso che occupa l'estremità sud-orientale della Sicilia e che prende il nome di Monti Iblei si presenta come un vasto altopiano sub-circolare culminante al centro nel Monte Lauro, alto 987 m, dal quale si dipartono a raggiera numerose propaggini che digradano dolcemente in ogni direzione; la propaggine che punta a NO in direzione di Caltagirone, passando per Vizzini e Grammichele, fa da raccordo con il gruppo montuoso degli Erei, nella Sicilia centro-orientale. L'altopiano ibleo è delimitato a N dalla Piana di Catania e ad O dalla Piana di Gela, mentre ad E e a S digrada rispettivamente verso la costa ionica siracusana e quella ragusana del Mar di Sicilia. I Monti Iblei sono geologicamente costituiti da espandimenti vulcanici sottomarini formatisi nel Neogene, il periodo geologico del Terziario che inizia 24 milioni di anni fa, ed elevatisi insieme a potenti banchine calcaree in forma di tavolati e ripiani. L'altopiano ibleo si presenta oggi profondamente inciso dalle forre scavate dai torrenti, localmente denominate "cave", lunghe e profonde gole, strette fra ripide scarpate e rupi di calcare bianco e assimilabili per la loro morfologia ai "canyon" del Nord-America. I numerosi rilievi che, oltre al Monte Lauro, superano gli 800 metri di altitudine danno un'idea della vastità dell'altopiano. Elenchiamo i principali: Monte Contessa m 914, Serra Casale m 910, Monte Arcibessi m 906, Serra di Burgio m 884, Monte Santa Venere m 870, Monte Difisi m 864, Monte Costerotte m 848 e Monte Erbesso m 821.
    [Show full text]
  • Disciplinare Di Produzione Della Denominazione Di Origine Protetta Dell’Olio Extravergine Di Oliva “Monti Iblei”
    Disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta dell’olio extravergine di oliva “Monti Iblei”. Art. 1 Denominazione La denominazione di origine protetta "Monti Iblei", facoltativamente accompagnata anche da una delle seguenti menzioni geografiche: "Monte Lauro", "Val d'Anapo", "Val Tellaro", "Frigintini", "Gulfi", "Valle dell'Irminio", "Calatino", "Trigona-Pancali", è riservata all'olio extravergine di oliva rispondente alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione. Art. 2 Varietà di olivo La denominazione di origine protetta “Monti Iblei”, facoltativamente accompagnata da una delle menzioni geografiche di cui all’articolo 1, deve essere ottenuta per almeno 80% dalle seguenti varietà di olive presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti “Tonda Iblea”, “Moresca”, “Nocellara Etnea”, “Verdese” “Biancolilla” e “Zaituna” e loro sinonimi. Possono inoltre concorrere altre varietà fino ad un massimo del 20%; Art. 3 Zona di produzione 1. La zona di produzione delle olive destinate alla produzione dell'olio extravergine di oliva di cui all'Art. 1 comprende, nell'ambito del territorio amministrativo delle province di Siracusa, Ragusa e Catania, i territori olivati dei sotto elencati comuni atti a conseguire le caratteristiche qualitative previste nel presente disciplinare di produzione: Siracusa: Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino, Avola. Ragusa:
    [Show full text]
  • La Città E Il Suo Territorio
    LA CITTÀ E IL SUO TERRITORIO ATTI DEL SETTIMO CONVEGNO DI STUDI SULLA MAGNA GRECIA TARANTO 8-12 OTTOBRE 1967 L'ARTE TIPOGRAFICA NAPOLI MCMLXVIII Questo volume che raccoglie gli Atti del settimo convegno di studi sulla Magna Grecia, svoltosi a Taranto dal 3 al 12 ottobre 1967, è pubblicato a cura del Centro Studi sulla Magna Grecia dell'Università di Napoli e dell'Ente provinciale per il Turismo di Taranto. 4 S P R E S E N T A Z I O N E Per motivi del tutto indipendenti dalla buona volontà dei più direttamente responsabili della pubblicazione degli Atti di questi Convegni, il prof. A. Stazio e la sua gentile Signora, questo volume del VII Convegno esce con qualche anno di ritardo sul previsto. Nonostante ciò non dubito che esso incontrerà egualmente l'interesse e il favore degli studiosi. Non solo perché esso viene a costituire, con i volumi precedenti e con quelli che seguiranno, come una specie di corpus di studi sulla Magna Grecia, ma perché l'argomento stesso che ne è il principale soggetto è di quelli che maggiormente si prestano a considerazioni ed approfondimenti assai più ampi di quelli che poterono essere affrontati e prospettati nelle brevi relazioni tenute nel corso della riunione. Più degli altri, già altra volta trattati, questo argomento si presenta come un prisma dalle molte facce, onde può offrire materia di ricerca a studiosi di molte e diverse discipline. Il rapporto fra città (πόλις) e territorio (χῶρα) è un rapporto di topografia, non meno che di carattere giuridico, soprattutto per ciò che riguarda la proprietà fondiaria; è un rapporto che ha aspetti sociali, etnici, religiosi.
    [Show full text]
  • Syracusan Settlement Expansion in South-Eastern Sicily in the Archaic Period
    Syracusan Settlement Expansion in South-Eastern Sicily in the Archaic Period Jerrad Lancaster Royal Holloway, University of London Submitted in fulfilment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy 1 Declaration of Authorship I, Jerrad Lancaster, hereby declare that this thesis and the work presented in it is entirely my own. Where I have consulted the work of others, this is always clearly stated. Signed: ___________________________ Date: _____________________________ 2 Abstract During the Archaic period Syracuse grew from a newly established colony to become a colonial power itself and its hegemony spread across the south-east part of Sicily. The motivations behind the expansion process and the foundation of multiple new settlements is the central theme of this thesis. The most notable are Heloros (late eighth century BC), Akrai (664 BC), Kasmenai (644 BC) and Kamarina (599 BC). The traditional interpretation behind this expansion is based on ancient literary sources and it stresses military intentions of Syracuse. However, even though the foundations did have a strategic motivation behind them, more central was the desire for wealth accumulation through access to new agricultural land and creation of an inland trade route. The aim of the methodologies (architectural energetics, population estimates and degrees of primacy) used in the thesis is to build a clearer picture of the settlements at key stages of their development from foundation to the end of Archaic period. Architectural energetics is used to estimate the comparative labour costs of building each settlement. Assessment of the architectural development of each site also supports the non-military motivation behind their foundation.
    [Show full text]
  • 15 OTTOBRE 2017 Monti Iblei: Sentiero Italia
    CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Siracusa “Vito Oddo” Piazza Santa Lucia 24/26 96100 Siracusa e-mail: [email protected] www.caisiracusa.it 15 OTTOBRE 2017 Monti Iblei: Sentiero Italia “Stazione di Buscemi – Buccheri” “Sui passi di Vito” NOTE TECNICHE : TIPO DI PERCORSO: Stradine, carrarecce, sentieri e tracce. DISLIVELLO TOTALE: :mt 800 di cui mt. 606 in salita e 200 in discesa LUNGHEZZA PERCORSO: Km 16 circa TEMPI DI PERCORRENZA: ore 7 circa, soste escluse. DIFFICOLTA’: EE escursionisti esperti. ACQUA SUL PERCORSO: assente ITINERARIO SEGNATO: a tratti CARTOGRAFIA: IGM 1:25000 Vizzini-Buccheri-Palazzolo ORA E LUOGO DI RIUNIONE: ore 6,45 Piazza Adda ORA DI PARTENZA : ore 7,00 con mezzi propri . RIENTRO: ore 19,00 circa DURATA TOTALE: ore12,00 (trasf. Auto a/r ore2,00-Escursione: ore7,00- Pausa pranzo e soste: ore 3,00) EQUIPAGGIAMENTO OBBLIGATORIO: scarponi e bastoncini. EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO: medicinali personali, abbigliamento autunnale, giacca a vento, felpa o pile, cappello, mantella antipioggia, scarpe e indumenti di ricambio da lasciare in macchina. PRANZO AL SACCO: si consigliano alimenti leggeri, di facile digestione, e una buona scorta di acqua. AVVERTENZE: Percorso lungo con qualche guado sul fiume Anapo DIRETTORI DI ESCURSIONE: Gianni Bartocci (335381984) e Peppe La Gumina (3475863790). Condirettore Tanino Midolo Prenotazione obbligatoria durante l'orario di apertura sede: venerdì 13/10/2017 dalle ore 19,00 alle 20,30. In quella sede verranno date informazioni più dettagliate sulla difficoltà dell'escursione. Non si accetteranno adesioni dopo questa data. SCALA DELLE DIFFICOLTA' ESCURSIONISTICHE (Classificazione C.A.I.): T = Turistica - itinerario su sterrate, mulattiere o comodi sentieri.
    [Show full text]
  • Graduatorie Distretto Monte Lauro Noto Antica - Fascia Oti N
    R.U.D.L. D.D.S. n 30522/2020/Serv. XV del 28/05/2020 REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Dipartimento Regionale del Lavoro, dell’Impiego, dell’Orientamento, dei Servizi e delle Attività Formative DECRETO INTEGRATIVO DI APPROVAZIONE DELL’AGGIORNAMENTO DELLA GRADUATORIA DEI LAVORATORI FORESTALI ANNO 2020 DEL DISTRETTO n. 1 MONTE LAURO-NOTO ANTICA IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO XV - CPI di Siracusa VISTO lo Statuto della Regione Siciliana; VISTO il D.P. Reg. 28/02/1979 n. 70 che approva il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento del Governo e dell’Amministrazione della Regione Siciliana; VISTA la L.R. n. 47 del 08/07/1977 e s.m.i.; VISTA la L.r. 15 maggio 2000, n.10; VISTO il D.D.G. n. 2577/2019 del 27/08/2019 con il quale il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale del Lavoro, dell’Impiego, dell’orientamento, dei servizi e delle attività formative ha conferito l’incarico di direzione del Servizio XV – Centro per l’Impiego di Siracusa all’Ing. Alberto Alessandra con decorrenza 01/08/2019; VISTA la Legge n. 241/1990 e smi VISTA la Legge Regionale 21 Maggio 2019 n. 7 VISTA la Legge Regionale 06 Aprile 1996 n.16; VISTA la Legge Regionale 14 Aprile 2006 n.14; VISTO l’art. 12 della L.R. 28 Gennaio 2014 n. 5, come modificato dalla L.R. n.9/15 art. 47; VISTO l'art. 1 comma 2 della L.R. 14/11/2008 n. 14; VISTO L'art.
    [Show full text]
  • The Organization of the Khora in Southeastern Greek Sicily: Syracuse and Its Hinterland (733 -598 Bc) a Organização Da Khora N
    THE ORGANIZATION OF THE KHORA IN SOUTHEASTERN GREEK SICILY: SYRACUSE AND ITS HINTERLAND (733 -598 BC) A ORGANIZAÇÃO DA KHORA NA SICÍLIA GREGA SUL-ORIENTAL: SIRACUSA DIANTE DE SUA HINTERLÂNDIA (733 -598 A.C.) Maria Beatriz Borba Florenzano Vol. XV | n°29 | 2018 | ISSN 2316 8412 The organization of the khora in southeastern Greek Sicily: Syracuse and its hinterland (733 -598 BC) Maria Beatriz Borba Florenzano1 Translated by Maria Lúcia Guilherme Borba2 Abstract: Founded by Corinthians in Sicily in the 8th century, Syracuse soon became one of the biggest and more powerful poleis of the Greek world. During the first century of life in Sicily, the Syracusans founded in the hinterland four other settlements: Heloros, Akrai, Kasmene and Kamarina. This article intends to demonstrate, through the description of material data, that: 1. These foundations were enabled thanks to negotiation with local people and that Syracusan expansion was not exclusively a military/violent one; 2. Through these foundations, Syracuse established boundaries for its initial territorial expansion; 3. The empty space between Syracuse and these boundaries were filled up by degrees and in different conditions; 4. That this movement made by Syracuse allows us to better understand an inherent characteristic of the Greek ‘way of being’, i.e., territorial control Keywords: Syracusan territory; Cultural Contact in Sicily; Greek territorialization Resumo: Fundada por coríntios na Sicília, no séc. VIII a.C., Siracusa transformou-se em uma das maiores e mais poderosas pólis do mundo grego. Ao longo do primeiro século de instalados na Sicília, os siracusanos fundaram, outros assentamentos na hinterlândia: Heloros, Acrai, Casmena e Camarina.
    [Show full text]
  • Geologia Della Sicilia - Geology of Sicily II - Il Dominio D’Avampaese - the Foreland Domain
    Geologia della Sicilia - Geology of Sicily II - Il dominio d’avampaese - The foreland domain LENTINI F., CARBONE S. 1. - IL BLOCCO PELAGIANO 1.1. - CANALE DI SICILIA Nel Mediterraneo centrale il Dominio di Avam- La parte centrale del Blocco Pelagiano è rappre- paese è formato dalle aree continentali poco defor- sentato dal Canale di Sicilia, caratterizzato da un mate della placca adriatica, di cui fa parte il Blocco mare epicontinentale poco profondo, ma talora Apulo, separato a partire dal tardo Paleozoico dal con un’irregolare batimetria laddove è interessato Blocco Pelagiano (BUROLLET et alii, 1978), apparte- da fenomeni di rifting, che hanno originato, a par- nente alla placca nord africana, per mezzo della cro- tire dal Miocene superiore, le tre fosse orientate sta oceanica del Bacino Ionico (v. fig. 1). NO-SE di Pantelleria, Linosa e Malta. La profon- In Sicilia e nelle aree circostanti, l’Avampaese è dità massima di queste fosse è di 1731 m. Esse sol- rappresentato dalla porzione indeformata del cano la piattaforma pelagiana, che normalmente Blocco Pelagiano e dal Bacino Ionico. Il Blocco non supera i 400 m di profondità, e sono separate Pelagiano rappresenta un segmento orientato l’uno dall’altra da faglie normali subparallele e ovest-est del margine africano, flessurato verso riempite da 1000-2000 m di emipelagiti e torbiditi nord, dove va a costituire, senza soluzione di con- del Plio-Quaternario. Al processo di rifting intra- tinuità, il Sistema a Thrust Esterno (v. Titolo III, placca è associato un vulcanismo alcalino, le cui Cap. 1.). Il settore settentrionale di tale blocco è espressioni sono le isole di Pantelleria e Linosa (v.
    [Show full text]