Car·Teggio Con Leopoldo Marc' Antonio Caldani 1758-1794
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EPISTOLARIO DI FELICE FONTANA 1 CAR·TEGGIO CON LEOPOLDO MARC' ANTONIO CALDANI 1758-1794 A CURA DI RENATO G. MAZZOLINI E GIUSEPPE ONGARO TRENTO 1980 FELICE FONTANA ., ENTI PROMOTORI AccADElllIA ROVERETANA DEGLÌ AGIATI BIBLIOTECA COMUNALE DI TRENTO DOMUS GALILAEANA MUSEO TRIDENTINO DI SCIENZE NATURALI SOCIETÀ DI STUDI TRENTmr DI SCIENZE STORICHE COMITATO SCIENTIFICO I LUIGI BELLONI, Università di Milano, Presidente UJllJlERTO CoRsINI, Università di Venezia M:ARio FEFR•RI, Museo Tridentino di Scienze Naturali PETER K. KNOEFEL, University of Louisville (Kentucky) CARLO MA.CCAGNI, università di Genova I RENATO G. l\[AzzoLINI, Università di Trento e St. Cross College di Oxford BRUNO ZANOBIO, Università di Pavia ' ' EPISTOLARIO DI FELICE FONTANA 1 CARTEGGIO CON tEOPOLDO MARC' ANTONIO CALDANI 1758-1794 A CURA DI RENATO G. MAZZOLINI .E GIUSEPPE ONGARO TRENTO 1980 Questo volume è edito dalla Società di Studi Trentini di Scienze Storiche con il determinante contributo della Provincia Autonoma di Trento • Assessorato alle Attività Culturali ( © PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA Tipografia «Monograf )} ~ Bologna - Via Collamarin( 5 Stampato nel novembre 1980 Tipico scienziato del Settecento, Felice Fontana brillò per la sua feconda poliedricità. Microscopista, anatomista, tossicologo, chimico, biologo, fisiologo, egli fu, assieme al Caldani, uno dei massimi soste nitori della dottrina fisiologica del secolo: la dottrina Halleriana della irritapilità e sensibilità. Per meglio saggiare queste proprietà nelle diverse parti dell'organismo vivente, il Fontana e il Caldani - allora entrambi attivi in Bologna - ebbero anzi il merito di ricor rere per primi alla stimolazione elettrica:' non per nulla la elettri cità animale fu scoperta proprio a Bologna verso la fine del secolo. A partire dal 1760 il Fontana risiedette, salvo brevi· assenze, in Toscana, dove l'oriundo Trentino godette il favore degli .Asburgo· Lorena. Diresse l'allestimento del R. Gabinetto di Fisica e Storia Natiirale, aperto al pubblico nel 1775 (Museo della Specola) e tuttora in gran parte sopravvissuto a testimoniare l'ansia per la divulgazione scientifica propria dell'illuminismo. Oltre al voluminoso. Traité sitr le venin de la vipère (1781), il Fontana lasciò numerosi e importanti lavori anche di piccole dimen sioni, variamente dispersi e non facilmente accessibili: ed è forse qu,esto uno dei moventi fondamentali per cui la storia della scienza non gli ha riservato un posto a lui conveniente. Nemmeno il bene merito lavoro del suo. contèrraneo Casimiro Adami, apparso nel cen tenario della morte (1905), è valso a richiamare sul Fontana la dovuta attenzione, che gli va invece dedicando il proromponte sviluppo della Storia della Scienza in questi ultimi anni. Di qui, la necessità di mettere a disposizione degli studiosi i documenti per lo studio della sua figura e della sua opera: ossia i suoi scritti, èditi e inediti, e i suoi epistolari, raccogliendoli in un « corpus » che si avvicini il più possibile a un'« opera omnia »: Una ristampa e un'edizione critica è un'impresa assai più difficile di .quanto possa apparire a prima vista, dato il pericolo sempre incombente di modernizzare gli scritti dei nostri predecessori, sia involontariamente, sia· volontariamente, per il generoso intento di facilitare ai nostri contemporanei la confidenza coi classici. Nel -V- « corpus » Fontaniano che ora si inaugura, giudichiamo nostra pre mura far si che ristampe ed edizioni si attengano- fedelmente al pensiero dell'autore, inquadrandolo nell'epoca in cui egli operò e sfruttando a questo fine le notevoli possibilità offerte dall'apparato critico. Se il criterio filologico è fondamentale per la storia in genere, ancor più lo è per la storia della scienza, in particolare: un campo nel quale ci vediamo talvolta costretti, pena l'incomprensione, a ripetere osservazioni ed esperimenti del passato con tecniche « d'epoca», per quanto possano apparire ai nostri occhi obsolete. Il « corpus » Fontaniano che ci proponiamo di pubblicare, si articola su tre sezioni: opere del Fontana, epistolario, scritti sul Fontana. Esempio del metodo che intendere=o seguire anche in avve nire, è appunto l'epistolario Fontana-Caldani che ora vede la luce .a cura di Renato G. Mazzolini e di Giuseppe Ongaro, i quali non hanno risparmiato tempo e fatica perché la loro edizione riuscisse .degna dei due corrispondenti. L'epistolario comprende 112 lettere del Fontana al Caldani, più una nota solo parzialmente attraverso · una citazione del Caldani, e 16 lettere (prevalentemente minute) del Caldani al Fontana. Malgrado questa disparità fra i sue sensi, le 129 lettere ci forniscono preziose informazioni sugli argomenti che hanno riscosso il comune interesse dei due corrispondenti, e che molto opportunamente e intelligentemente gli editori hanno rias sunto in 12 esaurienti capitoli. Edizioni come questa assicurano agli enti sponsori - sia Tren tini, sia la Domus Galilaeana - di aver impiegato fruttuosamente il pubblico danaro. Il Comitato Scientifico sarà lieto se potrà man tenere intatta anche in avvenire questa certezza. L. B. - VI -- Premes~a Il presente carteggio inaugura la pubblicazione della corrispon denza di Felice Fontana. Chiamarlo carteggio potrebbe sembrare inappropriato se si considera che le lettere del Fontana al Caldani qui pubblicate ammontano a Ù2, più una nota solo parzialmente attraverso una citazione del Caldani. Invece quelle del Caldani al Fon tana sono solo.16 (prevalentement~ minute) più una di cui si cono sce con precisione solo la data di stesura. Riteniamo tuttavia che la ricerca, estesa e scrupolosa, da noi condotta presso biblioteche e archivi italiani e stranieri ci legittimi a utilizzare il termine di car-_ teggio poiché quanto qui si pubblica rappresenta tutto ciò che -è rimasto del commercio epistolare tra i due scienziati. Salvo scoperte - che altri possa fare o in archivi privati o in fondi non catalogati e pertanto attualmente a noi non accessibili, ci ·sembra improbabile ' .. il ritrovamento di altre lettere. A ciò si aggiunga che le lettere rin venute consentono una -ricostruzione abbastanza completa dei rap- · porti intercorsi tra i due corrispondenti anche se per certe questioni scientifiche resta in ombra j]_ contributo sperimentale e concettuale · arrecato dal Caldani. Si deve comunque sottolineare che il carteggio originario era sicuramente molto più copioso di quanto ci sia rimasto. Pochissimi sono i manoscritti e le lettere dirette al Fontana che si rinvengono, né ci risulta esistere alcun fondo fontaniano. È infatti sostanzialme~te erronea ·la segnalazione riportata da più parti, e per primo dall'Adami, secondo cui presso il fondo Palatino della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze sarebbero conservati ben 80 , (in realtà 81) volumi di carte di Felice Fontana poiché essi conten gono qua.si esclusivamente autografi del fratello Gregorio· Fontana. Delle 16 lettere del Caldani, al Fontana 14 sono- minute redatte a tergo o allegate alle missive del Fontana, mentre le 2 originali sono state rinvenute presso la Biblioteca Comunale di Trento e la Raccolta Gonnelli della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Invece i manoscritti scientifici del Caldani sono in buona parte rac colti presso il Museo Civico di Padova, la Biblioteca dell' Archigin nasio di Bologna e la Biblioteca Estense di Modena, mentre le let- -1- CARTEGGIO FONTANA·CALD.ANI tere a lui indirizzate hanno subito una notevole dispersione, nono stante il Caldani le avesse conservate e catalogate scrupolosamente. La maggior parte delle lettere del Fontana al Caldani qui pubblicate sono comunque conservate presso la Biblioteca dell'.Archiginnasiò di Bologna (54) e la Biblioteca Estense di Modena (42), le altre sono state rinvenute presso la Biblioteca Comunale di Trento (6), la Biblio teca Civica di Trieste (2), la Biblioteca Comunale di Forlì (2), la Biblioteca Civica di Bassano del Grappa (2), la Biblioteca Comunale . .Ariostea di Ferrara (1), la Biblioteca dell'Accademia dei Concordi di Rovigo (1), la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (2) e la Biblioteca Civica di Torino (1). Quasi tutte le lettere che costi tuiscono il carteggio sono inedite a eccezione di 7 che comunque sono state sempre collazionate sugli originali, permettendo così la correzione di numerosi errori di trascrizione in cui erano incorsi i precedenti editori. Nella trascrizione abbiamo rispettato scrupolosamente l'orto grafia dell'originale, anche quando varia nella stessa lettera. .Ab biamo modernizzato l'uso delle maiuscole e la punteggiatura solo nei casi in cui era strettamente indispensabile per la corretta com prensione del testo. Le parentesi quadre [ ] stanno a indicare parole o parti di parole mancanti o supposte; le parentesi angolari <) indicano le parole cancellate, ma leggibili. Nella annotazione alle lettere ci siamo limitati a fornire i dati indispensabili per l'identificazione delle opere e dei personaggi citati e a segnalare materiale edito e inedito per la precisazione dei pro blemi scientifici 'discussi, limitando però la segnalazione alle opere che ci sono parse più esaustive e dalle quali si possano trarre maggiori indicazioni bibliografiche. Inoltre si è cercato di rintracciare le let tere di altri corrispondenti dei due scienziati a cui si faccia cenno nel corso del carteggio, pubblicandole qualora risultassero,inedite. All'edizione delle. lettere abbiamo premesso una breve intro duzione divisa in dodici paragrafi, tanti quante sono le principali questioni scientifiche che emergono nel corso