Cronache Periodico d’informazionedeiComuni dai Comuni di CarpignanoSesiaeSillavengo N.3 -Dicembre2009 Cronache dai Comuni di fotodeveesserecitata lafonte. riproduzione diarticoli,anche parziale, e dal direttoreresponsabile.Nell’eventuale Gli articolinonfirmatis’intendonoscritti Associazione CombattentieReduci. Antonio Riboldazzi, ASD Sportiva Carpignano, Mario Galdini,FrancoDessilani,ElisaGozzi, Galeotti, DarioGaiardelli,GiancarloBuratti, Piero Monguzzi,DomenicoRinaldi,Lorena Massara, FlavioFoconetti,DavideSartorio, Estela Bendaj,RobertoMaestri,Christian Gaiardelli, MaxCaroti,Gabriella Tornaco, Gisella Fiorett di CarpignanoSesiaeSillavengo Per segnalazioniallaredazione: e realizzazionediquestonumero: cronache.comuni@gmail. Piero MonguzzieSabrinaMaio Hanno collaboratoall’ideazione Tiponova Stampatori inNovaraSrl periodico diinformazione Comune diCarpignanoSesia Grafica eimpaginazione Cronache daiComuni del Tribunale diNovara Direttore Responsabile N. 348del18/11/2008 Comune diSillavengo Autorizzazione a, IsabellaV Sabrina Maio dei Comuni Stampa Editori arese, Paolo com Cronache dai Comuni 1 SERSERVIZIVIZI SOCIALI:SOCIALI: CISA24CISA24 Quell’investimento sulle persone che non si vede, ma che arricchisce tutti

l servizio sociale non è percepito, dai La richiesta sociale è sempre più in più, come un ‘servizio’. Ci si accorge aumento: la crisi degli ultimi mesi ha Idella sua esistenza e di quanto sia accentuato il fenomeno. Ora anche importante solo quando se ne ha biso- quella fascia di popolazione che ‘galleg- gno in prima persona, scoprendo così giava’ viene trascinata a fondo, così che c’è un mondo che lavora sottovoce, come aumentano i minori a rischio, senza mai esporsi alle luci dei riflettori. anche a causa dell’incremento delle Un mondo che s’impegna ogni giorno separazioni conflittuali in cui si trovano per aiutare famiglie in difficoltà, persone coinvolti, e gli anziani bisognosi d’assi- disabili, anziani, per dare a minori quel- stenza. l’assistenza che la legge prevede, ma “Nell'arco degli ultimi anni l’evoluzione che le famiglie non sono in grado di dell’andamento della popolazione - dare. spiegano Corrado Torchio, presiden- Gli investimenti in questo ambito sia in te del Consiglio d’Amministrazione termini economici, di risorse e tempo, del Consorzio e Valentina Bertone, non sono tangibili: gli investimenti fatti Responsabile del Servizio socio- nel benessere delle persone non si assistenziale - ha determinato un vedono con gli occhi, come la sistema- aumento della domanda di servizi. Il zione di una strada. Consorzio non è infatti un’entità statica, Primo piano Il CISA24 è il Consorzio Intercomunale con un ‘catalogo’ di servizi, ma è in con- dei Servizi Socio Assistenziali di cui tinuo mutamento. I servizi si associano fanno parte 24 Comuni della Bassa alle richieste, che variano con il muta- Novarese e dell’Est Sesia, tra cui mento della popolazione sul territorio. Carpignano e . Ha iniziato la Una parte dei mutamenti sono di carat- sua attività il 1° settembre 1997, dopo tere ‘endogeno’, come ad esempio l’au- l’approvazione di una legge del 1995 mento del numero di anziani e il cam- che prevedeva l’attribuzione dei servizi biamento dei tempi che la famiglia può socio assistenziali in capo ai comuni, dedicare alla loro cura e assistenza, separandoli da quelli sanitari, in capo che determinano un aumento delle all’ASL. Il Consorzio ha come scopo la richieste di servizi a loro supporto. gestione dei servizi socio-assistenziali, Oppure la necessità di nuovi interventi rivolti ai cittadini che si trovano in situa- a sostegno dei minori con le diverse zioni di disagio e/o bisogno sociale, problematiche d’oggi, con rapporti diffi- economico e relazionale, anche solo cili con la scuola e la famiglia, che temporaneo. intanto muta nel suo ruolo e nei suoi Cronache dai Comuni 2 equilibri. Con il tempo cambiano anche come quella di un uomo che ha chiesto i problemi legati all’educazione e alle l’intervento dell’assistente sociale per- dipendenze. Per i cambiamenti di carat- chè gli trovasse una moglie, come rife- tere ‘esterno’, gioca invece un ruolo risce Valentina Bertone). E’ vero che i fondamentale l’immigrazione, con tutti i servizi sono sempre in evoluzione, ma nuovi problemi che l’integrazione fra sempre entro ambiti ben definiti”. culture diverse porta”. Sul territorio comunale di Carpignano le Le macro aree in cui si divide la gamma maggiori richieste al CISA24 arrivano di servizi sono quattro: quelli per i mino- dalle persone che necessitano del ser- ri (educativa territoriale, prevenzione vizio di trasporto verso le strutture sani- della dispersione scolastica, affidamen- tarie, seguite da richieste di informazio- to, adozioni nazionali e internazionali, ni e consulenze di vario tipo da parte di inserimento in comunità educative e persone che si avvicinano per la prima centri diurni, incontri vigilati in luogo volta ai servizi sociali. A questi si neutro, servizi d’accompa- aggiungono interventi rivolti gnamento, prevenzione agli adulti per problemi della devianza, interventi in legati a dipendenze o a collaborazione con l’autorità salute mentale e la richiesta giudiziaria); per gli anziani di assistenza domiciliare. Di (assistenza domiciliare, ser- minore entità i casi di mino- vizio d’accompagnamento, ri seguiti a domicilio o in telesoccorso, servizio strutture. mensa, strutture residenzia- Nel comune di Sillavengo si li, tutela); per i disabili (assi- è invece rilevato un aumen- stenza domiciliare, educativa territoria- to di casi nuovi, con richieste di infor- le, servizio d’accompagnamento, tiroci- mazioni e consulenze, cui seguono le ni lavorativi e borse lavoro, strutture richieste per l’assistenza domiciliare e residenziali e semi-residenziali); per gli gli interventi rivolti ad adulti con vari adulti (assistenza domiciliare, servizio servizi. Chi ha chiesto l’intervento del d’accompagnamento, sostegno al CISA24 a Sillavengo lo ha fatto anche nucleo, sostegno agli stranieri). per avviare le pratiche di richiesta di Il servizio sociale si adopera per venire adozione. incontro alle richieste d’aiuto di vario Da una statistica effettuata dal genere e di varie tipologie di persone, Consorzio sui dati delle prestazioni ero- non possiede però la bacchetta magica. gate emerge che il 5% della popolazio- “Capita anche - aggiunge il sindaco di ne sul territorio di competenza (che al Carpignano Giacomo Bonenti, che 31 dicembre 2008 ammontava a 29.073 del CISA24 è anche presidente, vale abitanti su una superficie complessiva a dire il legale rappresentante eletto di 371 chilometri quadrati) ha avuto pro- dall’assemblea consortile formata dai blemi tali da doversi rivolgere al CISA24 sindaci dei 24 comuni consorziati - che ed essere seguito. la gente si rivolga agli operatori o anche Una percentuale che può sembrare irri- a noi amministratori comunali con delle soria, ma che invece pesa, in termini richieste impossibili da soddisfare (ndr: sociali ed anche economici. E che fa Cronache dai Comuni 3 riflettere. “Ci sono servizi - precisa sembrare uno spreco. Qualcun’altro può Torchio - che assorbono risorse di bilan- invece chiedersi perchè deve pagare lo cio notevoli, come il mantenimento di stesso anche se poi non si usufruisce minori inseriti in strutture educative o dei servizi. E’ il senso civico a dover centri diurni, per lo più su decisione del guidare verso la constatazione che è Tribunale per i Minorenni. In questo giusto aiutare, anche pagando, chi è caso il CISA24 ha l’obbligo di gestire e meno fortunato”. attuare queste decisioni e di intervenire A doversi misurare sempre con questo economicamente. Il Consorzio viene principio, ma anche con la realtà delle finanziato principalmente dalla entrate che sono sempre meno sono i Regione, poi dalla Provincia, da Comuni: “La voce che riguarda il socio Fondazioni e infine dai Comuni, che assistenziale - dice Bonenti - incide non devono versare una quota fissa pro poco sul bilancio del Comune. E’ sem- capite e che dunque varia in base al pre una lotta con i numeri e con i tagli. numero di abitanti. Questo è lo spirito Gli investimenti sulle persone sono con cui è nato e su cui si basa il risorse intangibili, sempre difficili da Consorzio: tutti contribuiscono allo misurare. Però creano ricchezza”. stesso modo per il benessere dei pro- pri, e degli altri, cittadini. A qualcuno può Sabrina Maio

L'Assistente Sociale A.A.A. VOLONTARI responsabile PER IL TRASPORTO CERCASI per i Comuni di Carpignano Una delle maggiori richieste al CISA 24 sul territo- e Sillavengo rio di Carpignano è quella del trasporto verso ENRICA PREMOLI strutture sanitarie da parte di persone che non riceve sono autonome in questo senso o che non hanno parenti, amici o conoscenti disponibili ad accom- il MARTEDÌ pagnarli quando è necessario. Per questo il e il GIOVEDÌ CISA24 lancia un appello a tutti coloro che abbia- dalle 10 alle 12 no voglia di dedicare un po’ del loro tempo a que- presso la sede st’attività e diventare volontari per il Consorzio. del CISA24 Un piccolo impegno che potrebbe diventare fon- di Carpignano damentale anche lo sviluppo di nuovi progetti già in piazza Libertà. in cantiere: a , ad esempio, verrà realizza- to un centro diurno per disabili. Questo potrà sicu- Per ulteriori ramente portare dei benefici alla vita di chi lo fre- informazioni quenterà ed anche un sollievo per le loro famiglie. sui servizi rivolgersi I servizi naturalmente saranno garantiti da perso- nale qualificato, ma per il funzionamento si rende alla sede di però necessario garantire anche il servizio di tra- in via Greppi 9 sporto dalle abitazioni alla struttura e viceversa. (tel. 0321 838911) Per informazioni rivolgersi agli uffici comunali o www.cisa24.com direttamente al CISA24. Cronache dai Comuni 4 ANDIAMO A SCUOLA CON IL PIEDIBUS? gni mattina, alle 8.15 circa, un dove si cammina tutti insieme senza discreto gruppo di persone si fretta, imparando a gustare la passeg- Omuove, chi a piedi, chi in mac- giata prima di arrivare a scuola per china, chi in bici per accompagnare i affrontare le fatiche quotidiane. Ciò propri figli e nipoti a scuola. Spesso si costituisce uno stimolo per il bambino al ritira la merenda nella cartella e via… di movimento e all’indipendenza, e lo aiu- corsa. E se provassimo a trasformare terà ad acquisire quelle norme compor- questo momento in una piacevole ed tamentali che stanno alla base della istruttiva passeggiata per le vie del sicurezza stradale. Un occhio anche nostro paese? Accompagnare i nostri all’ambiente. Se ci sarà una forte ade- bambini a scuola può diventare un sione all’iniziativa, ci saranno anche momento di socializzazione e di condi- minori spostamenti d’auto, perchè a visione. Qui però entrano in scena i pro- piedi …è meglio! tagonisti: i nonni. Lorena Galeotti Il progetto Piedibus, già sperimentato con successo in alcuni comuni della Per informazioni: nostra provincia, potrebbe concretizzar- Lorena Galeotti: 3408425368 si anche a Carpignano. Così ci siamo Isabella Varese: 3487268242 messi all’opera per trovare un gruppo Progetti di super-nonni volontari che abbiano voglia di mettersi in gioco per essere di Nuovo servizio al supporto alle famiglie nel condurre i Comune di Carpignano loro figli a scuola. I bambini, accompagnati da due adulti volon- tari, partiranno da un punto di raccolta (si Dal 13 gennaio pensa a tre percorsi) e, con fermate interme- die prestabilite dal progetto, raggiungeranno il mercoledì in gruppo la scuola. I partecipanti saranno dalle 10 alle 12 muniti di una pettorina rifrangente ben visibile. Passeggiamo Il servizio prenderà il via lo Insieme sarà offer- to gratui- ‘SPORTELLO E t amente D dal Comune. DEL CITTADINO’ Il punto di Insegnamo ai vista dei Bambini come bimbi? Un a cura del dott. Emilio Rinaldi. Usare la momento di istrutti- Per informazioni Strada in sicurezza va allegria rivolgersi agli uffici municipali Cronache dai Comuni 5 A Sillavengo ecco il parchetto intitolato a ‘Paolo Caccia Dominioni’

Il parchetto in via San Giuseppe a Sillavengo, l’area verde di fronte al Tenimento al Castello, da domenica 4 ottobre si chiama ‘Parco Paolo Caccia Dominioni’. Numerose autorità e molti sillavenghesi hanno partecipato alla cerimonia d’intitolazione, che ha visto l’inaugurazione della stele posta nel parco, la presentazione di un’opera dello scultore Pier Luigi Rolando che ha realizzato un simbolo per commemorare la base italiana ‘Quota 33’ e il Sacrario che Caccia Dominioni fece costruire in seguito alla battaglia di El Alamein in onore ai caduti, e infine la visita alla mostra temporanea allestita al Castello con pannelli che presentano alcuni schizzi e progetti del militare.

erchè si è scelto proprio questo rale intitolare questo spazio pubblico personaggio e non altri per intito- alla sua memoria, visto che lo possiamo Plare questo spazio pubblico e considerare tranquillamente il perso- quali sono le gesta, le opere che lo naggio che più di tutti ha portato il nome hanno reso storico? di Sillavengo in alto nella storia.

Il primo compito è facilissimo, e ve lo Paolo Caccia Dominioni è stato un per- Eventi spiego subito, il sonaggio che ha secondo è compli- prodotto una serie catissimo, e lo impressionante di tengo per dopo. opere, progetti, Il castello è stata disegni, scritti. la residenza della Nato alla fine famiglia Caccia dell’Ottocento è prima e Caccia stato prima di tutto Dominioni poi. un militare, ‘un Famiglia che dete- najone’ come neva il diritto feu- amava definirsi. A dale su Sillavengo soli 19 anni da fin dalla seconda studente di inge- metà del 1400. Paolo Caccia Dominioni gneria si arruola volontario il giorno non è nato a Sillavengo, e non ci è mai dopo lo scoppio della prima guerra vissuto, ma ha sempre portato con se il mondiale, chiedendo, dopo essere nome Sillavengo, tanto da sceglierlo stato ferito, di potersi arruolare in un come propio nome di battaglia. In ambi- nuovo corpo del genio militare appena to militare Paolo Caccia Dominioni è costituito: i lanciafiamme. Durante la conosciuto semplicemente come ‘il prima guerra il fratello alpino viene feri- Sillavengo’. Ci è sembrato quindi natu- to a morte e questo episodio lo farà Cronache dai Comuni 6 entrare nel corpo alpino durante la seconda guerra mondiale. Prima però ci sono le guerre coloniali vissute sempre in prima fila nei reparti speciali, anche con compiti di spionag- gio. Durante la seconda guerra mondiale, la sua partecipazione alla bat- taglia di El Alamein come comandate del 31° battaglione guasta- tori del genio, lascierà in lui un segno le cui conseguenze si prolungheranno per un’opera di pietà che gli è valsa il rico- oltre 14 anni. Per le sue gesta riceverà noscimento militare più alto in assoluto: ben cinque riconoscimenti al valor mili- la medaglia d’oro al valore dell’esercito tare, guadagnati durante le battaglie nel che gli è stata conferita alla memoria Carso, in Libia, in Etiopia, ad El Alamein nel 2002 dall’allora presidente Ciampi e nella resistenza, a cui aderisce dopo in occassione del sessantesimo anni- il tragico 8 settembre del ’43. versario della battaglia di El Alamein. In Ma nella sua vita non è stato solo un quella occassione anche una delega- militare, è stato anche ingegnere e zione del nostro comune partecipò in architetto, realizzando oltre 300 proget- forma ufficiale alle solenni celebrazioni ti, in Italia e all’estero, di tutti i tipi, nel deserto. monumenti, sacrari militari, strade, Paolo Caccia Dominioni rimase per palazzi residenziali. oltre 14 anni a partire dal 1947 nei luo- Anche nel campo delle arti ha lasciato ghi dove si svolse la battaglia nell’ardua traccia di sè. E’ stato scrittore, autore di missione di recupero delle salme cadu- otto libri e di una ventina di racconti te e nella costruzione di un sacrario che brevi. Ha prodotto oltre mille disegni tra le potesse accogliere. schizzi, acquerelli. Conosceva e parla- Il sacrario da lui progettato e fatto va correttamente quattro lingue: france- costruire doveva anche ricordare a tutti se, inglese, tedesco e arabo. Insomma l’altissimo sacrificio di vite umane era una persona dalle mille risorse che costato soprattutto all’Italia e alle altre durante la sua vita non si è mai rispar- nazioni combattenti. Sono 4814 i cadu- miato e mai si è tirato indietro. ti che vi riposano oggi grazie alla sua Coraggio, determinazione, orgoglio, fie- opera. rezza e amor di patria sono i primi tratti Capite bene che un uomo così lascia caratteristici della sua personalità. Ma a un segno indelebile nella storia e noi questi dobbiamo accostare anche siamo orgogliosi che accanto al suo pietà, carità e solidarietà. Ed è proprio nome sia comparso per sempre il nome Cronache dai Comuni 7 di Sillavengo. Voglio chiudere allora ni, nell’insegnamento che trasmettono e nel- ricordando una frase del Generale Stefanon l’esempio che lasciano. Il colonnello che scrisse una bellissima relazione su di lui Sillavengo non è scomparso. Come diciamo chiudendola in questo modo: ‘Uomini così noi alpini, è solo andato avanti’. non muoiono mai . Sono indistruttibili, ed eter- Ivo Zanetta

Una ‘paperissima’ giornalistica fa temere l’appropriazione indebita del militare ...e anche del sindaco

er un attimo si è temuto che riportano le parole della sua intervista. avvesse deciso di “Non ci è nato, e nemmeno ci ha mai Pannettere Sillavengo al suo terri- abitato. Eppure per Vicolungo il nome di torio e di appropriarsi oltre che del per- Paolo Caccia Dominioni è un eco sonaggio storico Paolo Caccia che non si è mai affievolito; forse la Dominioni anche del suo sindaco Ivo figura storica più luminosa del Zanetta, nominandolo in un batti bale- paese” è l’inzio dell’articolo, che no, nuovo primo cittadino. ribadisce il legame del personaggio Non è di certo passato inosservato il servizio storico con il territorio ancora più che il bisettimanale ‘Tribuna Novarese’ avanti: “...memoria che domenica venerdì 2 ottobre ha dedicato all’intitolazione potrà raccogliere ancora maggiori del parco ‘di fronte al Tenimento al informazioni riguardo a quell’uomo Castello’ al valoro- nobile di natali

so militare che si VENERDÌ 2 OTTOBRE 2009 33 e di spirito che Tribuna Novarese [Terza Pagina] sarebbe tenuta DOMENICA 4 ottobre il parco davanti al Tenimento “Il Castello” sarà intitolato al valoroso ingegnere condottiero che con le sue ha dato lustro a imprese ha portato alto il nome del paese in tutto il mondo. Allestita una mostra con schizzi e progetti dell’eclettico personaggio due giorni dopo. Vicolungo omaggia Caccia Dominioni Vicolungo”.

‘Vicolungo omaggia Barbara Bozzola Una ‘svista’ che del sessantesimo anniver- sario dalla Battaglia di El VICOLUNGO • Non ci è Alamein, l’allora Presiden- nato, e nemmeno ci ha mai SUO IL SACRARIO CHE SVETTA AD EL ALAMEIN te della Repubblica Ciampi abitato. assegnò alla sua memoria Caccia Dominioni’ è Di nobile famiglia lombarda, Paolo Caccia Dominioni Il 13 luglio raggiunge il Cairo e lì comincia la sua avventu- sul numero di Eppure per Vicolungo, il una medaglia d’oro al valo- nome di Paolo Caccia Do- vive la sua adolescenza al seguito del padre ra nella campagna d’Africa durante la quale costruirà im- re dell’esercito, uno dei minioni è un eco che non si diplomatico e tornato in Italia, nel 1913, si iscrive al portanti relazioni con le truppe coloniali eritree. Allo scop- maggiori riconoscimenti è mai affievolito; forse la fi- Regio Politecnico di Milano frequentando il primo pio della Seconda Guerra Mondiale, l’ingegnere si trova possibili. Caccia Dominio- gura storica più luminosa anno di ingegneria. Trasferitosi a ad Ankara, richiamato alle armi, entra nel ni si arruolò come volonta- il titolo a caratteri nella storia del paese. Palermo, allo scoppio della Prima Alla fine della Servizio Informazioni Militari. Non è più rio durante la Prima Guer- lunedì 5 è stata Proprio a Caccia Domi- Guerra Mondiale si arruola volontario un ragazzo, ha 46 anni e ha tutti gli ele- ra Mondiale e durante la nioni, ingegnere e architet- nell’esercito italiano. Alla fine del guerra si occupò menti per capire che sarà difficile vince- Seconda Guerra Mondiale to ma soprattutto “solda- maggio 1916 il Tenente Sillavengo della sistemazione re la guerra; questo dovrebbe spingerlo nei reparti del Genio con raggiunge la zona di guerra e riceve il a rimanere ai margini ma l’uomo non è cui diede un contributo im- cubitali del servizio Nel 2002 il Presidente suo battesimo del fuoco nei dei Caduti in fatto di questa pasta e così, quando vie- portante nella famosa Bat- ‘sistemata’ con combattimenti che si concluderanno ne a conoscenza di una nuova specialità taglia in Egitto. Il suo ruolo Ciampi gli conferì con la presa di Gorizia da parte italiana. Egitto, le cui salme “ardita” del Genio i “guastatori”, chiede fu fondamentale anche e la medaglia d’oro Dopo alcuni successi sul campo chiede erano ancora nella di esservi assegnato. Il battaglione, dap- soprattutto successiva- d’apertura di pagi- l’assegnazione, come volontario, ad sabbia prima assegnato al fronte russo, viene mente, nei momenti di ri- un nuovo artico- al valore dell’esercito una nuova specialità del Genio, i poi destinato in Africa Settentrionale e cerca ed esumazione delle lanciafiamme con cui parte nel 1917 qui, nella notte tra il 30 e il 31 agosto ini- salme. Grazie a Caccia Do- verso il fronte del Carso per dieci ziarono le prime azioni dimostrative, pri- minioni molti soldati cadu- to”, domenica 4 ottobre al- lunghissime settimane. Il disastro di Caporetto ma della “corsa dei sei giorni”. Il 23 ottobre inizia l’attac- ti in battaglia hanno rice- na 33, Vicolungo è le 17 verrà intitolato il par- travolgerà anche co inglese alle po- vuto i dovuti onori ma ap- lo, questa volta co di via San Giuseppe, pro- i lanciafiamme. sizioni tenute dal- punto, solo dopo il 2002 e prio di fronte al tenimento Per Caccia l’Armata italo - te- dopo gli onori dello Stato, “Il Castello” che una volta Dominioni gli desca. Il XXXI numerosi abitanti di Vico- fu dimora della famiglia anni della guerra Battaglione par- lungo hanno rispolverato l’indicazione della Caccia Dominioni. sono bui e tragici tecipa e perde cir- la propria memoria”. ambientato a “La famiglia Caccia - anche per la ca 30 uomini. Il Memoria che domenica spiega il sindaco di Vico- caduta in Tenente cerca di potrà raccogliere ancora lungo Ivo Zanetta - in se- battaglia del tornare indietro maggiori informazioni ri- guito Caccia Dominioni fratello Cino ma nelle migliori con- guardo a quell’uomo nobi- località all’inizio era una famiglia feudataria nel 1931, dizioni possibili. le di natali e di spirito che Sillavengo, con le della seconda metà del quando viene Sarà dopo la fine ha dato lustro a Vicolungo. 1400 e Paolo divenne il richiamato alle della Guerra che “Non vorrei esagerare - quattordicesimo signore di armi e destinato Caccia Dominioni commenta il primo cittadi- Sillavengo. Conte e barone, a Tripoli non si deciderà di torna- no - ma Paolo Caccia Do- dell’articolo, come fu un valorosissimo milita- tira indietro. Nel re nelle vicinanze minioni aveva una perso- foto dell’inaugu- re che scelse come nome di 1932 viene di El Alamein per nalità eclettica un po’ co- battaglia proprio il nome di promosso effettuare circa me Leonardo perché era un Sillavengo”. capitano. Nel 355 ricognizioni uomo dall’ingegno scienti- Decisione che legò indis- 1935, sta nel deserto e co- fico, ingegnere ad architet- sindaco di Vicolungo solubilmente l’uomo alla lavorando a struire il Sacrario to, ma anche dalle abilità razione e la cro- piccola località del Novare- Beirut, quando lo dove riposano artistiche molto sviluppate se. “In molti - prosegue - so- raggiunge un oggi i Caduti, ita- essendo un ottimo pittore e prattutto appartenenti alle nuovo richiamo. GIOVANISSIMO in uniforme IL TENENTE Caccia Dominioni liani e non. disegnatore oltre che uno generazioni più giovani scrittore capace”. viene identificato hanno dimenticato questo Nel Castello sarà possibi- naca della gior- personaggio; per questo cune”. che quello è il parco dedi- minioni fece costruire in va del militare che progettò le anche visitare una mo- abbiamo deciso di intitola- Con una cerimonia che, cato al grande militare e seguito alla Battaglia di El l’edificio per sottolineare il stra di pannelli che presen- re a lui un parco che da qua- domenica 4 dalle 17 preve- successivamente Pier Luigi Alamein in onore ai Cadu- valore del sacrificio italia- tano suoi schizzi e progetti si vent’anni è stato termina- de più momenti: “Inizial- Rolando mostrerà l’opera ti”. Sì, perché è proprio quel no. che si intitola “Il deserto e i Zanetta nel lungo vir- to nella sua costruzione e mente nel parco si svelerà che ha realizzato: un sim- Sacrario, che si erge sulla “Il legame con la nostra leoni”: “Ci piacerebbe - con- nata di festa. che tuttavia, fino ad oggi, la stele alta due metri e bolo per commemorare la vasta pianura desertica do- comunità - continua Zanet- clude - diventasse perma- non aveva un nome. Cer- mezzo che abbiamo prepa- base italiana “Quota 33” e ve ebbero luogo le batta- ta - si è reso più vivo dal nente per mantenere qui e golettato in cui si chiamo di colmare due la- rato per far sapere a tutti il Sacrario che Caccia Do- glie, l’opera più significati- 2002 quando, in occasione sempre vivo il suo ricordo”. “Art Festival”: chiuso il primo capitolo Oggi soddisfazione e progetti già in cantiere per il futuro

NOVARA • Una settima- fiducia. So che le date non stino”. E per chi si è incu- con il senno di poi se ne sia- na fa, era pronta ad erano proprio il massimo riosito rispetto alle scelte no pentiti”. Al contrario, accogliere più di un centi- perché si va verso l’autun- artistiche, Arezzi ha la ri- grande aiuto è arrivato da- naio di artisti di strada, pro- no ma fortunatamente il sposta pronta: “Abbiamo gli esercizi commerciali co- tagonisti della prima edi- tempo è stato dalla nostra privilegiato l’arte di strada me bar e ristoranti che han- zione di “Novara Art Festi- parte e comunque, se si de- rispetto alla musica per no organizzato eventi ad val - primo Festival Inter- ciderà di scommettere an- non essere accusati di co- hoc e che credo siano stati nazionale dell’arte di stra- cora su “Novara Art Festi- piare una manifestazione ripagati dalla presenza di da di Novara”. val” probabilmente si sce- precedente e perchè vole- molta gente”. Ma il colora- Oggi il suo creatore che glierà un posizionamento vamo dare ampio spazio ai to carrozzone del Naf non grazie alla possibilità offer- differente sul calendario”. bambini. Abbiamo sfrutta- accenna a fermarsi: “I vin- ta dal Comune di Novara ha Anche se la data, in fon- to spazi come Piazza citori del festival, i Dinamo potuto portare “in piazza” do, aveva già in sé qualcosa Gramsci che di solito sono Fresh sono stati entusiasti uno dei suoi sogni, trae le di fortunato. un po’ più sfortunati e inve- e da tutti gl artisti abbiamo conclusioni. “Mi hanno detto - conti- ce, ad esempio corso Italia ricevuto commenti positivi “Sono davvero contento nua - che il 27 settembre ri- non è stato granché coin- per cui la speranza è quella e soddisfatto - dichiara A- corre il santo protettore dei volto nella rassegna ma per di poterli invitare per la se- lessio Arezzi di Staff Mil- festival di strada; forse è una scarsa collaborazione conda edizione”. lennium - perché per la pri- stato un po’ un segno del de- dei negozianti. Credo che b.b. ma volta mi sono sentito davvero partecipe di un e- vento. Abbiamo ricevuto la risposta ufficiale dal Co- mune l’8 agosto e da lì in sei giorni ho contattato, grazie all’aiuto di un direttore ar- tistico assolutamente vali- do, tutto il cast”. Più di 140 gli artisti che hanno animato vie e piazze del centro storico nelle due giornate e che hanno reso la città un luogo magico. “Mi sono impegnato al 100% e mi sono giocato tut- to. Per me era una grande sfida e spero di aver soddi- I LOS CHITARRONES e il funambolico Mister David durante il sfatto anche chi mi ha dato “Novara Art Festival Cronache dai Comuni 8 INAUGURAINAUGURATTOO ILIL PRIMOPRIMO LOTTLOTTOO DELLADELLA CIRCONVCIRCONVALLAZIONEALLAZIONE Taglio del nastro il 7 novembre da parte del presidente della Provincia

aglio del nastro per il primo lotto Tdella circonval- lazione di Carpignano giovedì 7 novembre. La variante Nord Ovest all’abitato che collega la strada pro- vinciale 15 per (all’altez- za della ditta Brunazzi, dove è stata costruita una rotonda) con la provinciale 106 per , è stata inaugurata dal presi- cui l’opera è in carico, sia per la proget- dente della Provincia, Diego Sozzani, tazione che per il finanziamento. Il con il sindaco di Carpignano Giacomo comune di Carpignano da parte sua sta Bonenti e numerose autorità provinciali approntando la necessaria variante al e comunali. piano regolatore. Già si pensa alla progettazione del “Queste sono opere - ha dichiarato secondo lotto, destinato a collegare la Sozzani - che decidono il futuro di real- provinciale per Ghemme con quella per tà come Carpignano. Quest’area merita Fara: totale disponibilità, in questo di essere enfatizzata dal punto di vista senso è stata espressa dalla Provincia, turistico, perchè può offrire davvero molto, e per di più, si inseri- sce naturalmente nelle linee guida per uno svilup- po sostenibile che la nostra amministrazione intende favorire attraverso moltepli- ci interventi”. Deviare il traffico pesante dalle strade di Carpignano significa preservare il ‘salot- to’ di quest’area , così come lo è sempre stato per tradi- zione “rivalutando - ha spie- Cronache dai Comuni 9 gato Bonenti - la vocazione commercia- punto della situazione. “Nell’ottica di le di un comune che vanta un rapporto uno sviluppo omogeneo della provincia abitanti/licenze di 38 a 1 e un mercato - ha sottolineato Sozzani - i Circondari di 400 anni”. istituiti da poco si stanno già rivelando Prima dell’inaugurazione, il primo citta- importanti per mettere a fuoco le esi- dino, assieme ad alcuni esponenti della genze dei territori e, soprattutto, per giunta comunale ha incontrato il presi- individuare le soluzioni, coinvolgendo di dente Sozzani e l’assessore alla volta in volta i consiglieri provinciali di Viabilità, Gianluca Godio, per fare il riferimento”.

sioni!” Poi torno a casa e in famiglia SENSI UNICI ribadisco la decisione. Trascorro la notte in compagnia di perché e per DELLA VITA come che si rincorrono senza posa nella mia mente: la colpa di cose non dette, di azioni non fatte. Ma no! Semplicemente i Carpignanesi Quella sera arrivo a giochi già fatti, hanno espresso la loro scelta, la loro ingannata dai tempi lunghi dei prece- volontà. Poi il mio pensiero va a chi ci denti spogli. Non lascia dubbi il quadro ha voluto prendere in considerazione e che mi si apre nel piccolo cortile. Lo ci avrebbe voluto dare una possibilità, spazio giochi dell’Asilo, il mio e di tanti (a proposito grazie, grazie per la fiducia qui presenti, è diventato il palcoscenico espressa!). E d’un tratto capisco che è delle elezioni, scena ultima. per loro che devo andare avanti, all’op- Sull’onda del risultato si sono formati posizione. Essere opposizione è impor- gruppetti legati a questa o a quella lista. tante, significa essere presente all’ope- Sui volti tutta una gamma di espressio- rato della maggioranza per verificarne ni dalla più perplessa e incredula alla l’opportunità e sottoporre all’opinione più soddisfatta e liberatoria. Individuo i pubblica ciò che non si ritiene utile, miei fantastici (leggi capaci, simpatici, adeguato o corretto, un ruolo indispen- positivi nell’entusiasmo e nell’impegno) sabile alla democrazia. Si riaccende amici di lista tra l’attonito e il dispiaciu- l’entusiasmo e la determinazione con to, e subito i loro sentimenti sono i miei! cui avevo accettato di partecipare al “Ma tu sei dentro!” Non capisco, “Si, tu progetto ‘Con la gente e per la gente’. hai avuto più preferenze”. Mi rendo Ma il destino, dimentico di ogni riflessio- conto che per me questo non cambia ne e di ogni proposito, alla fine obbliga, nulla, i miei pensieri, fatti di rammarico con eventi che cambiano la vita da un e di delusione sono gli stessi loro e, per giorno all’altro, a scelte a senso unico, comunicarlo non trovo di meglio che alle dimissioni! reagire istintivamente: “Io dò le dimis- Gisella Fioretta Cronache dai Comuni 10 Ecco l’Associazione Amici del San Pietro Nata per valorizzare l’ex chiesa in Castello, gioiello storico di Carpignano

l monumento storico più significativo Tuttavia è un dato di fatto che un monu- di Carpignano è senza dubbio la ex mento di tale importanza venga aperto Ichiesa di San Pietro in Castello, che al pubblico soltanto in rare occasioni si avvia a celebrare il millenario dalla lungo l’anno, come ad esempio in occa- sua fondazione: fu infatti edificata nei sione della festa di Santa Croce a set- primi decenni dopo l’anno Mille, forse tembre, e che anche in tali momenti come cappella dei nobili che a quel (per lo più) sia destinata ad ospitare tempo avevano diritti signorili sul villag- esposizioni artistiche e non valorizzata gio, i conti di o i dòmini de in sé e per sé come meriterebbe. Calpiniano. Il prestigio della chiesa D’altro canto succede con una certa fre- crebbe quando, circa un secolo dopo, fu quenza che gruppi o singole persone inserita nel patrimonio della chiesa romana e arrivino a Carpignano anche da altre regio- da questa, nel 1141, ni proprio per venne donata al poter visitare San monastero benedet- Pietro, e non tino cluniacense di sempre trovino Castelletto Cervo. chi è disposto ad Entrata così a far accompagnarli parte della nume- nella visita. rosa schiera di Proprio dalla con- chiese, priorati e statazione di

Associazioni monasteri dipen- quanto esposto è denti dalla grande nato in chi vi scri- abbazia borgo- ve il progetto di gnona di Cluny, dar vita ad una San Pietro fu arricchita degli splendidi associazione che abbia come oggetto affreschi che ne ornano l’abside centra- specifico la valorizzazione della chiesa le, pressochè unici nel panorama della di San Pietro in Castello. L’associazione è pittura del secolo XII in Italia settentrio- stata costituita il 28 settembre 2009 e, a nale: un autentico tesoro artistico che tutt’oggi, raggruppa oltre 30 iscritti. La non tutti ancora conoscono. sua sede è, grazie alla disponibilità del Tutti sappiamo come, dopo un abban- Comune di , nei loca- dono durato più di un secolo, con inter- li della Biblioteca Comunale in Piazza venti non rispettosi né dell’edificio né Marconi. della sua decorazione, la chiesa di San Quali sono gli scopi che l’associazione Pietro sia tornata a rifiorire dagli anni si prefigge? Coerentemente con quanto Ottanta del secolo scorso. Grazie alla si è detto, essi sono i seguenti. sensibilizzazione operata dall’Associazione Innanzitutto valorizzare la chiesa di San Storica Archeologica Carpignanese, con l’ac- Pietro mediante aperture periodiche quisizione della proprietà da parte del Comune programmate, con possibilità di visite e l’intervento della Soprintendenza com- guidate, a partire dalla prossima prima- petente del Piemonte, la chiesa ed i vera: la fruibilità del monumento, da suoi affreschi sono stati restaurati. parte dei carpignanesi prima di tutto, Cronache dai Comuni 11 ma anche dei non carpignanesi, è la di monasteri e beni dipendenti da condizione essenziale per conoscerne Cluny. Come in Lombardia, anche nel ed apprezzarne l’eccezionale valore Piemonte orientale si potrà costituire storico ed artistico. A questo scopo una rete locale dei siti cluniacensi con verrà predisposto un calendario di aper- opportuni percorsi turistici e culturali al ture e visite guidate mensili che sarà suo interno. Potrebbe essere questa reso noto nel più ampio raggio possibi- un’occasione per rilanciare e rivitalizza- le. Una seconda finalità consiste nell’in- re Carpignano e la regione circostante: serire la chiesa di San Pietro in un cir- un’articolata e valida proposta di turi- cuito culturale e turistico che superi i smo culturale non avrà che effetti posi- confini strettamente locali per assume- tivi, anche sull'economia locale. re dimensioni interna- In questi mesi il zionali, così come il Consiglio Direttivo valore dei suoi affre- dell’Associazione schi merita. Per rag- Amici del San Pietro giungerla, l’associa- è al lavoro per predi- zione aderisce alla sporre il programma Federazione delle attività del 2010, Internazionale dei Siti per le quali si pensa Clunicensi: questa, (oltre che alle apertu- nata a Cluny nel 1994 re con visita guidata e riconosciuta nel della chiesa di San 2005 dal Consiglio d'Europa come Pietro) anche ad incontri culturali, ‘Grande Itinerario Culturale’ (al pari del momenti musicali ed escursioni alla notissimo ‘Camino de Santiago’ che scoperta dei monumenti cluniacensi conduce al santuario di Compostela), si piemontesi e lombardi. Anche Cluny prefigge di raggruppare tutte le località potrebbe essere meta di un viaggio, che in passato hanno fatto parte dell’or- proprio nell’anno in cui la cittadina fran- dine cluniacense o hanno avuto con cese festeggia l’11° centenario dalla esso legami documentabili. A tutt’oggi fondazione dell’abbazia avvenuta negli 134 località di sei nazioni europee ne fanno anni 909-910. Per poter raggiungere gli parte; di esse 12 sono italiane, tutte nella scopi che l’associazione si è prefissa è Lombardia orientale. L’inserimento del importante, però, che i carpignanesi per nostro San Pietro nel Grande Itinerario primi rispondano alle iniziative che essa Culturale dei siti cluniacensi sarà uffi- proporrà e imparino un po’ per volta a cialmente formalizzato quando anche il conoscere e ad amare il loro San Comune di Carpignano aderirà alla Pietro. Già il numero di aderenti in que- Federazione: adoperarsi per questa sta fase iniziale è confortante e ci inco- adesione è un’altra delle finalità statuta- raggia a continuare, nella convinzione rie della neonata associazione. che il loro sostegno non ci mancherà Fino ad ora nessuna località piemonte- per l'avvenire. se è entrata nella Federazione dei Siti Franco Dessilani ed Elisa Gozzi Cluniacensi: Carpignano sarebbe la (Presidente e Vicepresidente prima e potrebbe a sua volta dare inizio dell’Associazione Amici del San ad una catena che comprenda gli altri Pietro di Carpignano Sesia) insediamenti cluniacensi della regione, (Per maggiori informazioni: da Castelletto Cervo a , da http://amicidelsanpietro.wordpress.com Parone e Locarno in Valsesia ad altre [email protected]) località che dal XII secolo furono sede Cronache dai Comuni 12 stato associato alla carica di Pro Loco: Presidente, all’unanimità. E siccome il suo motto è ‘non dover dire mai avrei riprendiamo da… dovuto fare, dire…’, accetta l’incarico, forte della corrispondenza di idee tro- vata sia con i soci sia con la gente. Carpignano la Pro Loco c’è! Un Le sue parole: “Da 26 anni lavoro in pezzo della nostra Storia può squadra con le persone, sempre par- Aavere un seguito. E che seguito! tendo dal presupposto che chi mi sta Ai primi di Maggio 2009 si iscrive per la prima davanti possa essere migliore di me, volta alla Pro Loco carpignanese e, a caratte- non temo nuovi rapporti di collaborazio- rizzare da subito il suo ‘modus operandi’, si ne, sicuro che saranno molto appagan- procura una copia dello Statuto ti e che mi arricchiranno dal punto di dell’Associazione. Partecipa alla prepara- vista umano. zione e realizzazione degli eventi, che La mia ricetta? Impostare il lavoro sem- gli aprono scenari reali della situazione pre in chiave propositiva, lasciando in Pro Loco, comincia a farsene spazio a utili confronti, convinto che un’idea. Rileva una motivata collabora- questo porti più coesione, partecipazio- zione dall’interno e una presenza di ne e responsabilità. paese alle manifestazioni inimmagina- Non dei lavoratori ben intenzionati, ma bile, quasi un ritorno ai vecchi tempi. una solida squadra con compiti precisi, Cercando uno spontaneo e fattivo con- chiaramente finalizzati e coordinati; fronto con gli altri componenti coglie tut- un’equipe valorizzata, che si identifichi tavia aria di crisi che, in una riunione di alla gente, ad esempio con una fascia e routine del martedì sera, esce in tutta la una sciarpa bianche indossate ‘con sua emergenza: il numero dei compo- orgoglio’ da ciascun componente nenti il Direttivo è ridotto ai minimi termi- durante la castagnata di ottobre. ni, sono rimasti in cinque a mandare Penso ai giovani, che voglio rivalutare, avanti la baracca. E’ trascorso qualche convinto che, spostando lo strato mese e già si è preso a cuore le sorti superficiale delle foglie appassite, sotto dell’Associazione: “Se c’è bisogno di un si possa trovare il buono di loro. Forse altro nome per non chiudere, il mio va proprio la Pro Loco potrebbe dare una bene!”. mano a farli incontrare, a farli comuni- Il nome disponibile è quello di Graziano care con i gesti, le espressioni del viso Riboldazzi, classe 1961, imprenditore, oltre che con gli SMS o i social network. “in piazza solo da pochi mesi!”. Il programma? Ambizioso: una marea e Collaboratore esterno della Pro Loco da mezza di progetti per 36 mesi! Parto dal quasi dieci anni per l’istallazione delle presupposto che la Pro Loco non deve luminarie, dà seguito all’apprezzamen- e non può essere slegata dalla gente, to del papà Pietro verso questa come pure dalle altre Associazioni loca- Associazione e lo trasmette ai figli, tra li, Comune compreso. Prioritario sarà cui Matteo già socio. dunque riallacciare i rapporti con tutti e, Ma il 27 ottobre Graziano non si aspet- in punta di piedi, trovare il modo di col- ta certo che la sua non possa più esse- laborare, facendone dei protagonisti. re una scelta, che il suo nome sia già Partire cioè da un diverso punto di vista, Cronache dai Comuni 13 esempio: non è la Pro Loco che orga- sa Vicepresidente, la signora Laura nizza i mercatini di Natale, ma i com- Brunazzi che, con la sua instancabile mercianti, supportati dalla Pro Loco; voglia di fare, con il suo esuberante nella riunione con questi ultimi ho infat- entusiasmo, fa sì che con lei sembri ti posto loro questa domanda: ‘Che sempre una gara a chi arriva primo a cosa volete che facciamo per voi?’. Ci dare soluzioni, a portare nuovi suggeri- sarà la svolta? Io me lo auguro ed menti”. auspico. Ritengo molto importante la Che dire?! Sembra proprio che la comunicazione, occorrerà dare mag- nostra Pro Loco abbia trovato un buon giore visibilità alle iniziative conduttore. dell’Associazione, al suo operato, Buon lavoro, signor Graziano, a lei e anche contabile. Vorrei sottolineare la alla sua squadra! piena sintonia di idee con la mia prezio- Gisella Fioretta

ASSOCIAZIONE COMBATTENTI E REDUCI NOVARA VCO - SEZIONE DI CARPIGNANO SESIA

omenica 8 Novembre 2009 Carpignano ha celebrato la tradizionale giornata del 4 Novembre 1918 attualmente chiamata Giornata di Solidarietà Nazionale. Il DSindaco ha invitato la cittadinanza con manifesti murali, e per iscritto alle 5 asso- ciazioni d’arma esistenti: Alpini, Artiglieri, Paracadutisti, Mutilati, e la più anziana Sezione Combattenti e Reduci. Tutti puntuali con le loro bandiere o vessilli, sono stati ricevuti nel cortile del Municipio. Alle 10 apre il tradizionale corteo la locale Banda Musicale S. Cecilia per la 86ª deposizione corona d’alloro al monumento a tutti i caduti delle 5 campagne colo- niali d’Africa, a quella Regionale (vedi Bicocca di Novara) per l’unità d’Italia, Albania e isole mediterranee, alla Prima Guerra Mondiale 1915-1918 e la Seconda 1940-1945 e tutti i caduti delle forze dell'ordine dove vengono inviate. E solo per la pioggia battente, con l’Inno del Piave ai piedi del monumento, per onorare e ricordare tutti i caduti carpignane- si, il corteo non proseguì per il parco della Rimembranza, ma rientrò nella sala consiliare. Il Sindaco dal proclama del Generale Diaz rievocò che dopo 41 mesi di trincea con la bat- taglia del Piave e di Vittorio Veneto si pose fine a quella strage di giovani combattenti che, nel 50° anniversario del 4 Novembre 1968 a quei pochi ancora viventi, furono insigniti del- l'onorificenza di Cavalieri di Vittorio Veneto. E il Comune di Carpignano li onora e ricorda ai posteri dedicando loro una via. La commemorazione è terminata con la Santa Messa celebrata da Don Giuseppe in suffragio di tutti i carpignanesi combattenti caduti nelle cam- pagne di guerra del secolo scorso. COI RICORDI DEI CAVALIERI DI VITTORIO VENETO Nonostante la Sezione dei Combattenti e Reduci, per causa di anzianità e morte naturale si trovi a 8 soci del vecchio grigio verde con le stellette, e 5 giovani simpatizzanti, siamo stati presenti alla commemorazione. Degna inoltre di ricordo è l’iniziativa del nostro Presidente nazionale Gen. De Meo, di concedere un Diploma di fedeltà ai soci delle Sezioni Combattenti e Reduci che arrivano al novantesimo anno di età ‘Classe 1919’ e della nostra Sezione sono stati premiati domenica 25 ottobre: Maio Massimo, Gozzi Mario e Colonna Maestro Vittorio consegnato alla vedova dal Presidente Rinaldi Dott. Camillo. E con il nostro caloroso invito di partecipazione a queste due commemorazioni del 4 Novembre e 25 Aprile a tutti i residenti di Carpignano Buon Natale e Buon Anno 2010. Gaudenzio Demarchi e il Presidente Rinaldi Dott. Camillo Cronache dai Comuni 14 ASD CARPIGNANO - vi parliamo un po’ di noi -

ccoci di nuovo, siamo ancora qui la società. fra di voi. Nei numeri precedenti B) Definizione degli obiettivi generali. Eabbiamo sempre illustrato quello C) Definizione degli obiettivi specifici. che stavamo facendo e quello che D) Quantificazione degli obiettivi speci- avremmo fatto, su questo numero di fici e generali. ‘Cronache dai Comuni’ vogliamo spie- E) Approvazione. gare un po’ cosa voglia dire appartene- F) Valutazione. re ad una società calcistica. Il principio dominante, il Settore Nel calcio da anni si sta facendo sem- Giovanile di una società, è quello di: pre più impellente, la necessità di avere ‘Preparare giovani calciatori per le pro- dei chiari indirizzi programmatici sui prie squadre più rappresentative, per la quali costruire le basi per il futuro. prima squadra e calciatori da avviare a Programmare vuol dire progettare una società dilettantistiche’. strada da percorrere: le tappe interme- E’ ovvio che, come conseguenza d’un die, i mezzi da utilizzare, gli strumenti buon lavoro con i giovani, necessaria- per verificare la qualità e la quantità del mente, arriveranno anche i risultati di percorso effettuato. prestigio per la Società, ma questi non Da queste riflessioni scaturisce la dovranno mai essere anteposti al ruolo necessità di stabilire dove una società formativo che deve avere il settore gio- vuole andare e soprattutto stabilire che vanile. tipo di strategie intende mettere in moto Interazioni A.S.D.Carpignano per rendere concreti i suoi piani. Il signi- La prima caratteristica di una struttura ficato della programmazione deve sociale che intende porsi con continuità essere quindi visto in funzione del rag- l’obiettivo dell’efficienza è quella d’es- giungimento di obiettivi che sono pre- sere stabile nel tempo. Infatti, solo ope- ventivamente stabiliti. rando nella stessa direzione con gli La meta e gli obiettivi devono essere stessi uomini, per un determinato perio- compatibili con i mezzi disponibili dalla do, si potranno utilizzare al meglio le società e quindi collegarsi alla realtà risorse umane ed economiche che una esterna nella quale è inserito il sodalizio società ha a disposizione. sportivo. Bene, speriamo di non avervi annoiato E’ fuori discussione che diverrebbe troppo, ma volevamo solo illustrarvi troppo complicato, ed anche inopportu- cosa vuol dire, secondo il nostro mode- no, stabilire dei modelli di programma- sto parere, appartenere ad una società zione troppo rigidi per le società sporti- e cosa si deve fare per farla funzionare ve che, non dimentichiamoci, vivono in in modo dignitoso. buona parte sul volontariato e non su strutture imprenditoriali ben definite. Vorremmo concludere augurando a tutti Le tappe di un elementare processo di voi un felice Natale, che sia all’insegna progettazione e programmazione per della serentità, felicità ed amore. A pre- una società calcistica a nostro avviso sto. devono essere: Giovanni Gallarini A) Situazione sociale dove s’inserisce A.S.D. Carpignano Cronache dai Comuni 15 La ‘casa da Nobile’ Calore e umanità alla Casa di riposo, dove si organizzano nuove iniziative per rendere le giornate meno vuote agli ospiti n posizione di poco arretrata rispetto Ma entriamo! Un’atmosfera di casa ci alla strada, (via Roma), l’0ratorio di accoglie e ci avvolge con garbo, ci per- IS. Giuseppe attira l’attenzione del vade la pacata sensazione della pre- passante con la sua facciata interamen- senza di un’umanità che sembra esser- te affrescata con ritratti di Santi. si voluta qui incontrare per scambiarsi Una piccola porta sul lato destro della vissuti più o meno facili. Incontriamo chiesetta introduce nel parco della nonni e nonne che, a dispetto di tutto, ‘Casa da Nobile Perego Pinzio assorbono ogni cosa bella che viene Lavagetto’. Nel 1643 questa casa patri- loro offerta, un sorriso, una visita ina- zia, per 352 lire, passa dall’allora parro- co di Carpignano, il reverendo Giovanni spettata, le feste di compleanno mai Botta Ferrabino, al cav. Bartolomeo dimenticate, le ricorrenze sottolineate Pinzio e, alla morte dell’ultima erede, la dalle solerti e ingegnose animatrici, i contessa Margherita Lavagetto, ritorna momenti dell’abitudine quotidiana con il alla nostra Parrocchia. personale gentile e spiritoso, sempre Tra il 1986 e il 1991, in seguito a lavori pronto a regalare affetto, la presenza di ristrutturazione, l’edificio può essere capace e disponibile della sig.ra adibito a residenza assistenziale, la Claudia, la Direttrice, che dà loro sicu- Società nostra Casa di riposo. rezza. Qui un tempo comparivano anche E poi gli impegni, a rendere meno vuote un’aia, dei fienili e il giardino; oggi, un le giornate: i panni della lavanderia da parco ben curato e un orto coltivato a ripiegare e da dividere, il prezzemolo da dovere si offrono agli ospiti che, dalle pulire per fare il ‘bagnöt’, i disegni, i car- ariose finestre ne possono godere la telloni e i festoni da realizzare per la vista. castagnata e per tutte le altre speciali occasioni di festa. E poi i vari appunta- menti: la partita di briscola, la trasmis- sione ‘Forum’ alle 11.30 precise, la reci- ta del santo rosario il venerdì, la santa messa, ascoltata il mercoledì da S.Giuseppe e seguita in TV la domeni- ca. Di recente la signora Claudia ha pensato ad una nuova attività, redigere un giornalino interno. Ma qui c’è anche sofferenza, c’è chi non può far parte di tutto questo, ed è a costoro che tanta cura e sensibile affet- to tutto il personale dedica anche di più! Gisella Fioretta Cronache dai Comuni 16 Mani tese verso le Filippine Una serata benefica a sostegno del progetto

iove sempre sul bagnato. te via, linee elettriche sradicate ecc. Alla Quest’espressione è sinonimo di televisione danno una breve notizia, sui Pvolta in volta di fatti positivi o giornali un trafiletto ed è finita. Direte negativi. Per uno già benestante che che anche in Abruzzo il terremoto ha riceve un’eredità è positivo, per uno che distrutto le case, ma le persone sono è già povero e gli viene distrutta la casa state prontamente assistite e le case è negativo. Vi parlerò ancora delle Filippine, vi direte ma questo se rompe sempre a parlar delle stes- se cose, ma mi è stato chiesto di fare un articolo a tema, e una volta all’anno si può sopportare. Al limite chi è ‘preso’ da cose più importan- ti, può girare pagina. Un po’ di cifre: 3 milioni di persone sfollate, 1,4 milioni di persone a rischio contagio, 300 milioni di euro di danni stimati, 7 persone su 10 nella foto: Abeng, Jessa, Joan

Solidarietà che vivono normalmente in estre- ma povertà, il 30% di zone coltivate a ricostruite. Là nessuno ti assiste, anche riso distrutte e circa 1000 morti. Morakot, perché lo Stato non ne ha i mezzi, e tutti Ondoy, Ketsana, Parma, Liput e Mirinae, non gli anni è la stessa cosa. La gente si tira sono località per passare le prossime vacan- su le maniche, fa quel che può per ze, ma le tempeste tropicali e i tifoni che sopravvivere e spera negli aiuti umani- hanno colpito le isole Filippine tra agosto tari. e ottobre, (quattro dei quali solo in que- Qui da noi il 30 ottobre scorso abbiamo st’ultimo mese) e hanno creato quanto fatto qualcosa per cercare di portare un sopra descritto. Io che ho vissuto in minimo di aiuto, prendendo spunto quei posti per dalla genero- oltre 2 anni, sa offerta fat- so cosa vuol tami dalla dire: allaga- direzione del- menti, smot- l’agriturismo tamenti, piog- ‘La Biula’ di ge torrenziali, Carpignano raffiche di che ha offerto vento a oltre la cena, alcuni 200 km orari, commercianti case spazza- locali hanno Cronache dai Comuni 17 poi dato dei premi che sono serviti per come lo è stato quello di quest’estate l’asta ad offerta. Il tutto ha permesso di organizzato dagli Alpini e Pro Loco a raccogliere 3140 euro che saranno favore dei terremotati, spiace solo con- destinati al mantenimento delle bambi- statare che il buon esempio venga solo ne nelle case di accoglienza di Naga e dal volontariato. Pagadian gestite dalle suore della con- Chissà se in futuro si potrà far qualcosa gregazione ‘del Buon Pastore’, alla di più grande, magari con la collabora- cena erano presenti circa 70 persone zione delle due associazioni? insieme a due suore filippine che hanno spiegato come svolgono la loro attività Mario Galdini di assistenza. Coordinatore progetto Filippine E’ stato un avvenimento positivo, cosi Donate due nuove apparecchiature per il distretto Asl in memoria di Marco, Luca, Filippo, Marco

uove attrezzature per il distretto liari per l’elargizione ha sottolineato Asl di Carpignano in memoria di come di fronte ad un evento così dolo- NMarco Demarchi, Luca Galdini, roso si sia creata una solidarietà tra le Filippo Lazzarini e Marco Mossotti. Le famiglie che si è concretizzata nella nuove apparecchiature, un ‘Ecografo necessità di dare una risposta alla My Lab Five’, un ‘Sistema di monitorag- malattia ed alla sofferenza, contribuen- gio della pressione do ancor più a garanti- parziale di ossigeno re un’assistenza sani- transcutanea’ e un ‘let- taria di eccellenza che tino elettrico’ del valore pone al centro i biso- complessivo di oltre gni della persona. 41.000 euro, sono “I nostri giovani - ha state donate dalle detto Piero Mossotti, famiglie dei giovani padre di Marco - erano carpignanesi alla sede entusiasti della vita e distrettuale. “Le nuove ognuno di loro ha, a apparecchiature - ha detto Anna suo modo, impegnato i suoi talenti e le Pollastro Direttore del Distretto di sue capacità nel sociale, nell’ambito Novara e della sede distrettuale di che più gli si addiceva. Con questa Carpignano alla presentazione sabato donazione vorremmo che Marco, Luca, 7 novembre - vanno ad arricchire la Filippo e Marco, venissero ricordati dotazione tecnologica delle strutture come esempio di ‘essere sempre vicini territoriali, integrando la professionalità alla vita”. degli operatori per assicurare prestazio- ni specialistiche sempre più efficaci”. Mario Galdini Mario Minola, Direttore Generale (in collaborazione dell’ASL Novara, nel ringraziare i fami- con l’Ufficio Stampa dell’Asl 13) Cronache dai Comuni 18

Il gruppo comunale della Protezione Civile in Abruzzo in aiuto dei terremotati

rano circa le tre di notte del 6 vizio dall’8 al 16 maggio e successiva- aprile scorso quando una scossa mente dal 18 al 26 giugno. Edi oltre 7 punti della scala Richter L’area dove si è operato, con la direzio- ha seminato distruzione e morte in una ne organizzativa della Regione larga parte del territorio Abruzzese, con Piemonte, è a circa 15 km dall’Aquila, epicentro nei pressi dell’Aquila. nel comune di Barisciano, in particolare La macchina dei soccorsi si è mossa la frazione di Picenze. Per inquadrare con una rapidità ed efficienza mai viste meglio la zona, siamo a poca distanza prima e la Protezione Civile ha allestito da Onna, il paesino praticamente in pochissimo tempo i campi di acco- distrutto che è diventato il simbolo del glienza per ospitare coloro che hanno terremoto. avuto la casa distrutta o quanto meno Organizzare la vita di un campo di lesionata e quindi inagibile. accoglienza (una volta si sarebbe chia- Il Gruppo Comunale di Protezione mato campo profughi), questo è stato Civile di Carpignano, che fa parte fin ed è il compito dei volontari che da quel dalla sua nascita del Coordinamento 6 aprile si susseguono in Abruzzo. Provinciale di Novara, ha partecipato Nel campo di accoglienza di Picenze ‘all’emergenza Abruzzo’ inviando sul sono state ospitate all’inizio circa 250 posto alcuni volontari in due turni di ser- persone in circa 40 tende, poi il loro Cronache dai Comuni 19 numero è naturalmente diminuito con il tabili, per esempio la posa dei teli passare del tempo e il conseguente ombreggianti sulle tende, le difficoltà ritorno, per chi ne aveva le condizioni, permangono soprattutto per i bambini e presso la propria abitazione. le persone anziane. E’ estremamente difficile raccontare il Ma la gente d’Abruzzo è ‘tosta’ : mi ha disagio di chi ha vissuto e vive sulla favorevolmente impressionato la digni- propria pelle questa condizione: da per- tà di queste persone che ormai da mesi sona autonoma e indipendente con un convivono con il terremoto. Non hanno tuo modo di vita e di relazioni sociali ti mai perso la fiducia e il coraggio per trovi da un momento all’altro a dover continuare a vivere, anche se qualche dipendere per ogni cosa da altri; non volta questa voglia ti scappa, si sono hai più nulla! per così dire rimboccati le maniche e Le tue abitudini sono stravolte, la tenda tentano di guardare avanti e in questo diventa la tua casa e spesso questo anche noi volontari abbiamo giocato un spazio che prima era tuo e autonomo piccolo ruolo fatto di condivisione del (la tua casa) lo devi condividere con disagio, di incoraggiamento, di com- altri. prensione e di vicinanza materiale ma La colazione, il pranzo e la cena sono anche morale. un rito collettivo: la vita è scandita da Ho cercato in sintesi di raccontare ritmi completamente diversi dalle tue un’esperienza toccante fatta di lavoro a abitudini e ti devi adattare. volte estenuante, di difficoltà di varia Anche le cose più banali, dal bicchiere natura, di paura ma anche di straordi- d’acqua alla biancheria intima al sapo- narie storie di vita e di relazione umane ne per lavarti li devi chiedere. che difficilmente potrà essere dimenti- Il disagio è enorme e legato anche ai cata e che anche il racconto più detta- fattori climatici e nonostante gli sforzi gliato non può rappresentare: solo chi per rendere queste condizioni soppor- l’ha veramente vissuta può redersene conto. Partecipanti all’emergenza Abruzzo del Gruppo Comunale di Carpignano sono stati: Baccalaro Gianmario, Fornara Piero, Genesi Francesco, Invernizzi Graziano, Morotti Mauro, Nalin Laura, Riboldazzi G.Antonio, Rinaldi Bruno. A noi si sono aggiunti Busacchi Claudio e Loda Pierangelo di Garbagna (Gruppo Alpini Novara) e Flore Salvatore di (Gruppo Aquile). A tutti il mio grazie e l’augurio di buone feste.

Riboldazzi G. Antonio Cronache dai Comuni 20

QUINTETTO DENNER, DA CARPIGNANO AL JAZZ FESTIVAL IN CANADA

accolgo molto volentieri l’invito nee. Destinazione Canada! E come è fattomi dall’amico Piero Monguzzi andata a finire? Rper partecipare con un articolo a E’ difficile descrivere la sensazione che quello che, sempre più, mi sembra ci si porta appresso quando si inizia un essere un giornale interessante e fre- viaggio del genere. E’ vero, prima ce ne sco e dal quale, va sono stati altri e, da sé, è un onore se Dio vorrà, ce ne ricevere attenzio- saranno di nuovi, ne. Qualche anno ma ogni volta c’è fa ho ‘presentato’ il una strana tensio- Quintetto Denner ne. Quella del al paese, un grup- Toronto Jazz po che lavorava Festival era poi da anni in giro per una tensione parti- il mondo ma che, colare, sì, perchè

Cultura vai a sapere perchè, non era la prima nessuno ancora cono- volta che veniva- sceva a Carpignano. mo invitati a rap- Da allora abbiamo presentare l’Italia avuto la soddisfa- in un festival mon- zione di vedere diale, ci era già che molti carpi- capitato in Australia gnanesi apprezza- al Gold Coast Jazz no la nostra musi- Festival o in Albania ca, che in molti al Klasik, ma que- navigano il nostro sta volta ci si senti- sito, si sono iscritti al nostro gruppo su va piccoli piccoli accanto a tante icone facebook (se ne può fare a meno di del jazz. Per cui, arrivati al Metropolitan questi tempi?) e, soprattutto, seguono i Hotel di Toronto, dove l’organizzazione nostri progetti. ci aveva riservato le stanze, andai in L’invito di Piero ci dà la possibilità quin- estasi nel trovarmi come vicino di stan- di di tenervi informati su ciò che è acca- za Frank Wess (il solista di quella che a duto in questo anno e mezzo e, soprat- detta di tutti gli esperti fu la più grande tutto, sui nostri progetti futuri. Dunque, big band della storia, quella di Count andiamo con ordine. Ci eravamo lascia- Basie) e come dirimpettaio Arturo ti a giugno dell’anno scorso, con le vali- Sandoval. gie pronte e le farfalle nello stomaco, I concerti sono andati molto bene e il pronti ad intraprendere una nuova tour- pubblico ha risposto in maniera caloro- Cronache dai Comuni 21 sissima alla nostra formazione così par- e... incrociamo le dita. ticolare. Addirittura la sera del concerto Ora arriva la parte dei saluti, che di Paquito D’Rivera, un giorno dopo la dovrebbe essere la più semplice. Il pro- nostra esibizione, passando davanti al blema è che oggi (per me che scrivo) è palco alla chetichella per andare a il 18 novembre, ma mi ha appena assa- sederci ai posti che l’organizzazione ci lito il dubbio che oggi (per voi che leg- aveva riservato, qualcuno dal pubblico gete) potrebbe essere periodo natalizio, ci ha riconosciuti ed ha iniziato ad per cui cheffare? Fare gli auguri di buon applaudire alzandosi in piedi e trasci- Natale e Felice anno nuovo e rischiare nando l’intero teatro. E lì, vai a sapere che il pezzo venga pubblicato in un se era il fuso orario, la stanchezza o altro periodo facendo la figura dell’idio- semplicemente l’età che avanza, qual- ta, o non farli, e nel caso in cui voi lo che lacrimuccia è scappata. A Toronto stiate leggendo in casa al caldo con l’al- abbiamo poi suonato alla camera dei bero acceso e il presepe sul caminetto deputati, per poi spostarci ad Oakville passare per il solito maleducato? per il concerto finale nella Cattedrale di Vabbé, facciamo così: vi ringrazio tanto St. Jude. Prima di partire però ci siamo dell’attenzione e dell’affetto che ci avete presi un po’ di tempo per fare i turisti e tributato nell’unico concerto (ma speria- allora: Cascate del Niagara! mo non l’ultimo) che siamo riusciti a In questi giorni siamo appena usciti regalarvi a Carpignano lo scorso giu- dalla sala d’incisione dove abbiamo gno. Grazie di cuore. (continuate a leg- registrato un demo del nostro nuovo gere SOLO se siamo sotto Natale) progetto ‘ in Jaz’. Si tratta di un Il Quintetto Denner vi augura un felice excursus lungo la musica italiana degli Natale e uno splendido 2010 (sempre ultimi tre secoli con incursioni in diversi che il pezzo sia pubblicato nel 2009, generi, dal classico al contemporaneo, Inteso!) dall’operistico alla musica leggera e popolare. Il tutto riletto attraverso la Giancarlo Buratti nostra peculiare interpretazione (‘Quintetto Denner: no strings no drums’ come ebbe a definirci amiche- volmente Paquito D’Rivera, durante Potrete trovare interessanti una cena subito dopo il nostro concerto notizie sul Quintetto Denner a Toronto). In tale excursus i diversi nel loro sito. generi vanno a stimolare le diverse anime del quintetto, da sempre sospe- www.quintettodenner.it so tra classica e jazz. su YouTube troverete i video Lo scopo del progetto è quello di veico- con alcune delle loro esibizioni lare la tradizione e la cultura musicale internazionali. italiana attraverso il Jazz, utilizzando (i video si trovano anche sul sito cioè un linguaggio musicale condiviso delle “Cronache”: per contaminare contesti diversi. http//:cronachedaicomuni. In questo momento i CD sono in ascol- blogspot.com ) to negli Stati Uniti e ancora in Canada Cronache dai Comuni 22 Il Crocifisso del ’700 torna a risplendere nella chiesa parrocchiale di Sillavengo

a pochi giorni, mostrando la sua La croce di legno scolpito, ricoperta con bellezza e maestosità, è pen- lastra metallica sbalzata e cesellata su Ddente dalla volta della Chiesa di uno sfondo di vetri a specchio riporta i Santa Maria delle Grazie, la nostra simboli della Passione di Cristo disposti Chiesa Parrocchiale, un crocifisso sulle due facciate della croce. ligneo risalente al 18° secolo. Inchiodata alle mani ed ai piedi alla Il crocifisso, appartenuto alla ormai croce, come veramente è stato crocifis- estinta Confraternita del SS. Sacramento so Gesù Cristo sul monte Golgota, è della Chiesa di san Giovanni Evangelista, posta una figura scolpita in legno di pre- era nei tempi passati esposto e traspor- gevole fattura; una scultura che rappre- tato nelle solenni processioni che la senta nostro Signore con un volto sere- allora esistente Parrocchia di San no e cordiale, con il capo reclinato e la Giovanni, ormai unita con la Parrocchia corona di spine che incorona la testa di di Santa Maria, era solita organizzare Colui che era ritenuto dai giudei un nelle festività principali. sobillatore di folle, un bestemmiatore, Questo raro e prezioso crocifisso era stato una persona degna di morte per croce- esposto e portato in processione durante il fissione. 50° anniversario del Simulacro di San Il crocifisso è pendente in verticale Germano dell’anno 2008. sopra l’altare del celebrante, quell’altare Colpito dal violento nubifragio della sera del su cui ad ogni Santa messa viene rinno- trasporto dell’urna di San Germano alle vata la presenza di Gesù Cristo. Cascine Gianotti, lavato dagli ori e Il restauro dell’antico crocifisso, unita- ormai instabile a causa dei tempi, priva- mente a sei grandi candelabri argentati to degli elementi che proponevano la è stato offerto alla Parrocchia di santa sua maestosità, era rimasto privo dei Maria dal Comitato Festeggiamenti di decori significativi confacenti ad un sim- San Germano 2008 con gli avanzi bolo religioso contemplativo ed impor- economici risultanti dalle varie attività tante. svolte e dalle donazioni spontanee della Per interessamento del nostro parroco popolazione di Sillavengo ed ex sillavenghe- don Carmelo l’antica figura del Cristo si. crocifisso e la lignea croce di stile Un particolare ringraziamento va al barocco sono state affidate alle mani di ‘solito’ gruppo di volontari che hanno un esperto restauratore, il quale ha realizzato la necessaria opera di instal- ridato, con maestria ed arte orafa, l’an- lazione e sostegno. tico splendore al crocifisso. Dario Gaiardelli Cronache dai Comuni 23 Cronache dai Comuni 24 La forza dell’acqua, il flusso del tempo

el periodo antecedente alla rivo- una macina. Recentemente restaurata, luzione industriale e in particola- questa macina dotata di due pietre fran- Nre prima che la civiltà occidenta- cesi disponibili nelle misure di 1.2 e 1.4 le diventasse totalmente dipendente dai metri e dal peso di oltre 10 quintali, era combustibili fossili, le attività economi- destinata alla produzione di farina per che e in generale ogni aspetto della vita polenta. Poiché macinano per sfrega- civile traevano la propria energia quasi mento, le pietre abbisognano di una esclusivamente da fonti rinnovabili. Il manutenzione periodica ogni 15-20 sole, il vento (dove possibile) e l’acqua giorni a seconda del carico di lavoro. consentivano di produrre cerali, muove- Tale operazione, svolta direttamente dal re la macina del grano e il maglio del mugnaio, era detta ‘rabbigliatura’ e con- fabbro. Nella pratica si aveva un sisteva nel separare e sollevare con gli sostanziale equilibrio con l’ambiente. appositi ganci il disco superiore per poi Tale equilibrio, per quanto riguarda i picchiettare le superfici sottoposte a nostri paesi, si è spezzato solo alcuni sfregamento in modo da aumentarne la decenni orsono, portandoci opulenza, rugosità e quindi la presa sui grani da medicine e un benessere che in ultima macinare. istanza stiamo pagando a caro prezzo. Sillavengo disponeva a sua volta di due A raccontarci del passato rimangono mulini, il ‘Mulino Sopra’, sito in via IV ancora le vestigia degli antichi mulini di Novembre, di proprietà della famiglia Carpignano e di Sillavengo, fulcro delle Zanetta e il ‘Mulino Sotto’ in fondo alla attività di macinazione del mais coltiva- via Don Francesco, di proprieta' della to nei campi della zona. I mulini di famiglia Borgia. Posti entrambi lungo il Carpignano, , , corso della Roggia Molinara che divide Ghemme e Sillavengo originano tutti il paese lungo la via Don Francesco Ambiente dall’opera della famiglia Galdini per poi Manzini (la roggia venne tombinata a passare attraverso varie vicissitudini ai metà degli anni ’80 creando questa proprietari attuali. nuova via), abbiamo ancora traccia del A Carpignano erano in funzione due solo Mulino Sopra. Di questo si conser- mulini, uno nelle vicinanze della chiesa e del va intatta una delle due macine, suc- quale non è rimasto nulla, uno in via C. cessivamente ammodernata con dop- Colombo di proprietà della famiglia Galdini, pio movimento elettrico e ad acqua ma ancora in ottime condizioni sebbene non non più attiva da oltre 30 anni, la pietra in uso da più di vent’anni. Il mulino dei della seconda macina e i principali Galdini dispone di ben tre ruote canaliz- ingranaggi di trasmissione del movi- zate in cemento, visibili dalla strada, il mento da ruota a macina. Il mulino era canale di sfioramento centrale dispone destinato alla produzione di farine e automaticamente dell’acqua in ecces- faceva uso di speciali pietre estrema- so. Le due ruote di destra trasmettono il mente dure dall’aspetto di un conglo- proprio moto alla macina posta nel loca- merato a pezzatura uniforme da circa le adiacente al negozio ancora dotato di 2cm. A un’analisi sommaria gli elemen- Cronache dai Comuni 25 ti del conglomerato sembrano essere una fonte di energia pulita e immediata- principalmente quarzite e silicati di vario mente convertibile in elettricità o lavoro tipo in una matrice finissima e assai meccanico. Per quanto piccolo o compatta. Le pietre, cosi come a discontinuo sia, a mio parere ogni corso Carpignano, erano discoidali e sovrap- d’acqua dovrebbe avere il proprio muli- poste, lavorando per sfregamento delle no. Non è necessario disporre di salti o facce piane a contatto. Quella più in cascate per estrarre energia dal moto basso era fissa e dotata di sca- nalature per la fuoriuscita della farina dalla peri- feria del disco, quella in alto era fissata al perno con la ‘chiave’ e ruotava mossa dalla forza del- l’acqua. L’attrito tra le due super- fici era tale da rendere la farina in uscita assai dell’acqua e in linea generale sono suf- calda e secca, e in effetti nel caso di ficienti pochi componenti per la realiz- Sillavengo la manutenzione della pietra zazione del sistema: due paratie dispo- doveva essere settimanale data l’elevata ste a imbuto per guidare e accelerare il potenza della macchina. Come già detto, flusso d’acqua, supporti per sostenere il la ruota del Mulino Sopra è stata sman- mulino e le paratie, la ruota realizzabile tellata, ma ho potuto stimarne alcuni nei casi più modesti anche modificando dati. Dotata di una chiusa regolabile una semplice ruota di bicicletta, corone con un salto d’acqua di 2.5m la ruota dentate e catena per la trasmissione e aveva un diametro superiore a 3 metri e la moltiplica e un generatore a magneti una larghezza intorno ai 70cm. Con permanenti ovviamente dimensionato queste ragguardevoli dimensioni la per la potenza estraibile. Se questo è potenza sviluppata poteva superare i vero nel caso di un fosso, ad esempio 5KW. Naturalmente occorreva la garan- una roggia con potenzialità di alcuni zia della disponibilità dell’acqua, ottenu- kilowatt richiederà apparati ben più ta grazie a concessione demaniale, a impegnativi, come dimostrano i dati pagamento. I proventi della macinazio- sopra riportati. ne vi sopperivano ampiamente e l’usan- Vorrei infine ringraziare i proprietari dei za era piuttosto che il mugnaio fosse mulini, senza la cui collaborazione non pagato in natura trattenendo una picco- sarebbe stato possibile scrivere questo la percentuale del macinato che gli con- articolo. sentiva, ovviamente, di sfamarsi. Chiunque disponga di un corso d’acqua Paolo Gaiardelli che attraversa i propri fondi possiede Cronache dai Comuni 26

A TUTTO BIO...GAS 42° C. Per ottenere questa temperatura ci si avvale anche dell’ausilio di una ai come in questo periodo si è fascia di tubi posti all’interno del dige- preso atto dell’importanza di store stesso alimentata con acqua Mtrovare delle alternative ener- calda generata dallo stesso impianto. Il getiche valide anche sotto il profilo gas prodotto va ad alimentare un coge- ambientale. Ora, aiutati dal progresso neratore, una sorta di motore, che pro- della scienza (e delle coscienze) abbia- duce sia energia elettrica che acqua mo a disposizione diverse soluzioni: calda che può essere utilizzata per il solare, eolico, idroelettrico, geotermico, riscaldamento di abitazioni, uffici, edifici agroenergetico. Proprio su quest’ultimo pubblici ecc…(teleriscaldamento). Alla vogliamo focalizzare la nostra attenzio- fine del processo di fermentazione si ne e, in particolare sugli impianti di bio- ottiene un prodotto, il digestato, che è gas. un materiale prevalentemente liquido, Per capire meglio vediamo come fun- inodore e dall’alto valore agronomico: in ziona in concreto un impianto di questo poche parole, concime di alta qualità. tipo. Innanzitutto cosa si intende per Per avere un’idea, un impianto da un biogas? Per biogas si intende una Megawatt di potenza (in grado di pro- miscela di metano e anidride carbonica durre in un anno circa 8 milioni di KWh che deriva dalla fermentazione di bio- sufficienti a soddisfare il fabbisogno di masse: queste altro non sono che un quasi 3000 famiglie) è composto da 2 insieme di materiali vegetali come ad fermentatori, 1 post-fermentatore (che esempio il silomais (praticamente la viene usato per compensare eventuali pianta intera di mais trinciata cioè smi- irregolarità nella fermentazione) e 1 nuzzata), il triticale (parente meno nobi- serbatoio per i residui; tutte le vasche le del frumento, anch’esso trinciato), hanno un diametro di circa 20-25 metri sorgo (un altro cereale) ma anche reflui e un altezza di circa 6. Infine è ovvia- zootecnici (liquame e letame) e scarti di mente presente la ‘sala comandi’ con i produzioni agro-industriali. vari sistemi di controllo, quadri elettrici Il digestore viene alimentato giornal- ecc… mente con 50 tonnellate di biomassa E’ importante avere la disponibilità di che vengono riversate in un vascone di materie vegetali nelle immediate vici- cemento armato, detto digestore, chiu- nanze dell’impianto evitando il trasporto so ermeticamente da un telo speciale in di biomasse da luoghi lontani (più tra- grado di trattenere il gas che si forma sporti = più CO2). Per quel che riguar- dal processo di fermentazione; que- da la ricaduta sull’agricoltura della zona st’ultima avviene in assenza di ossige- è interessante notare come la possibili- no (fermentazione anaerobica) e ad tà di alimentare i digestori con prodotti una temperatura costante di circa 40- diversi porti a utilizzare anche quei ter- Cronache dai Comuni 27 reni marginali altrimenti incolti e ad delle soluzioni possibili nell’ampio incentivare la rotazione delle colture panorama delle energie da fonti rinno- con la possibilità di ottenere 2 raccolti in vabili. un anno (ad es. triticale-mais). Flavio Foconetti Naturalmente quella che vi abbiamo Davide Sartorio presentato non è LA soluzione ma UNA Christian Massara Festa dell’Uva americana 2009 per riscoprire sapori e tradizioni

a festa è cominciata, sabato 5 settembre, Lcon la cena sotto ‘la tettoia’. Domenica 6 nelle vie di Carpignano sono state allestite bancarelle dove troneggiavano in bella vista: frutta, salumi, fomaggi, bottiglie di vino e di birra ottenuta non solo con metodi tradizionali, ma anche dalla lavorazio- ne di riso e castagne. C’erano, inoltre, giochi per i bambini ed esposizione di animali: maiali, mucche e conigli. Organizzato dal Comune, al di una particolare regione. Si tratta di parco Baraggia, intrattenimento per i ricette preparate da persone che hanno bambini con ‘El Fakiro Karamel’. origini diverse ed approfittano di que- L’avvenimento è particolarmente st’occasione per far conoscere la pro- apprezzato anche dagli adulti che ogni pria terra attraverso i suoi sapori. anno possono gustare la gastronomia Protagonista di quest’anno è stata la Puglia: regione calda, accogliente, ricca di sole, mare e monti. ‘Le massaie pugliesi’ Tina Luna, Concetta Izzo e Pina Tesoro, con fanta- sia e disponibilità, hanno preparato saporite focacce di patate e ricotta ripie- ne di verdure, pasta fatta in casa, con- dita anche questa con verdure, e dolci deliziosi. Gabriella Tornaco Cronache dai Comuni 28

LL’’IINNTTEERRVVIISSTTAA DDOOPPPPIIAA DI MAX CAROTI

uesta volta ho promesso un’in- Brendolan (maestra della scuola prima- tervista seriosa … Già! Dopo la ria di Carpignano) e Maria Grazia Qgita in barca con la Hunziker e Bernascone (sua ‘omologa’ in Belen, non potevo mantenere un taglio Sillavengo). Iniziamo la nostra intervi- frivolo… Insomma, stiamo per intervi- sta, che vedrà, come di consueto, una stare due maestre, e, come tutti (o C a rappresentare la risposta della quasi) hanno avuto modo di sperimen- maestra carpignanese, ed una S per la tare sulla propria pelle, ‘la maestra è maestra sillav… sillavengh…, beh pur sempre LA MAESTRA ...!’ insomma, di Sillavengo. Rispetto alla Appuntamento alle ore 17.00 in bibliote- ‘solita’ foto, optiamo per un ritratto, gen- ca (questa volta l’amico Piero non ci tilmente preparato dai propri alunni: a dimentica), dove cadono sotto le nostre voi stabilire chi sarà Maria Cristina e chi sgrinfie (si fa per dire) Maria Cristina sarà Maria Grazia. Curiosità

Ha sempre pensato fin da bambina di fare questo mestiere, oppure aveva in mente qualcosa di diverso: C: Effettivamente avevo in testa tutt’altro, tipo una carriera manageriale in qualche azienda, poi, dopo il liceo scientifico, ho studiato lettere ad indirizzo pedagogico. Solo allora ho iniziato ad accorgermi che l’inse- gnamento mi appagava, ed ho affrontato la maturità magistrale da privatista ini- ziando poi questo percorso. S: Io invece sono cresciuta con l’idea di fare l’inse- gnante, forse per ‘colpa’ di un maestro che ho avuto da bambina, il quale mi ha sicuramente influenzata nella scelta. L’ho peraltro incontrato poi come collega. Quando era bambina, dove ha frequentato le elementari: C: ad Aosta. S: a Ghislarengo. Cronache dai Comuni 29 Si ricorda il primo giorno di scuola alla prima elementare: C: Si, molto bene. Ricordo che affrontai quel giorno con molta timidezza; eravamo tutti in un grande salone e ci chiamavano uno per uno. In effetti la scuola di città (Aosta), significa- va per me iniziare un’avventura accompagnata da bambini completamente scono- sciuti, ed in più era anche piuttosto impegnativa, essendo a tempo pieno e con 5 ore in italiano e 5 ore in francese. S: Si, ho un bel ricordo; arrivavo dall’asilo gesti- to dalle suore. Mi ritornano ancora in mente i profumi dell’inchiostro - c’era il cala- maio - e della carta assorbente. Aveva un maestro o una maestra, si ricorda qualche tratto saliente: C: Avevo una maestra, molto anziana, con i capelli bianchi, una persona insomma che incu- teva un certo rispetto, pur avendo tratti materni e protettivi. Era da sola per tutta la classe e teneva i bambini ‘preferiti’ davanti, dimenticando un po’ quelli che non appartenevano alla cerchia preferita, che, dunque, il più delle volte restavano indietro. S: Ho avuto il maestro di cui dicevo prima, ma ho comunque cambiato spesso. Ricordo una maestra piuttosto anziana, che effettivamente ho sentito ‘molto lontana’ da noi bambini. Secondo lei i bambini di oggi sono diversi da allora: C: Sì, molto diversi. Soprattutto nel rapporto con gli adulti in generale, siano essi insegnanti o meno. In passato l’insegnante era prima di tutto un adulto, e come tale veniva approccia- to, con maggior rispetto, poi era anche il maestro/maestra, e ricopriva dunque un ruolo importante. Oggi questo ruolo si è un po’ svilito agli occhi dei ragazzi. S: In passato i limiti tra la maestra e l’alunno erano più definiti, mentre oggi è più diffici- le delimitarne i contorni, e, soprattutto, i confini. Aggiungo anche la presenza di reazioni spesso spropositate da parte degli alunni di fronte ad azioni che, in pas- sato, sarebbero state interpretate con maggiore serenità. E le maestre: C: Oggi le maestre sono più equilibrate, hanno un maggior senso di responsabilità per quanto riguarda la tutela dei bambini che manifestano mag- giori esigenze. In secondo luogo siamo passati da una maestra ‘in cattedra’ ad una maestra ‘mobile’, ossia più vicina, quasi ‘immersa’ tra i bambini. S: Oggi rile- vo maggiore attenzione agli aspetti emotivi, in talune circostanze anche con qual- che atteggiamento ‘protettivo’, mentre in passato qualche ‘scappellotto’ volava senza troppi scrupoli. E i genitori: C: (sorride, perché ne ha uno di fronte e deve ricorrere a tutte le pro- prie doti di diplomazia): Atteggiamenti un po’ a macchia di leopardo. Noto a volte un atteggiamento di corresponsabilità di alcuni genitori per gli errori dei propri figli. Tuttavia l’elemento determinante è sicuramente il contesto sociale nel quale siamo calati: tempi ristretti, mille cose da affrontare non ci consentono di approcciare le insegnanti con regolarità, rivolgendosi a loro solo in situazioni estreme o comun- que discontinue. S: In generale noto un atteggiamento che deriva dal contesto familiare. Taluni appaiono iperprotettivi, altri esprimono maggior senso di autocri- tica rispetto al passato. Quali sono secondo lei i maggiori cambiamenti della scuola di oggi rispetto ad allora: C: Sicuramente programmi più ricchi. Diciamo che la maggior specia- lizzazione didattica ha fatto crescere sensibilmente i contenuti, arricchendo le Cronache dai Comuni 30 varie discipline, le quali, di riflesso, hanno richiesto maggior specializzazione. Un altro aspetto importante è poi il fatto che in precedenza si dava risalto al risultato, mentre oggi si presta altrettanta attenzione al processo. Un ultimo aspetto impor- tante è la condivisione e la cooperazione tra le insegnanti, prima assente in quan- to, essendo richiesta una minor specializzazione, vi era una sola maestra. S: Prima era importante saper leggere, scrivere e far di conto. Oggi la scuola si occu- pa di molti più argomenti, operando una specializzazione tra materie scientifiche ed umanistiche, alle quali si sono poi affiancate le lingue straniere ed altre attività accessorie. Secondo lei è differente la scuola di un paese rispetto a quella di una città: C: Dipende dal paese. Diciamo che nel nostro, la presenza di una scuola a tempo pieno con due insegnanti più qualche compresenza, con il focus su una classe sola, rappresenta una situazione positiva. In questo contesto è più facile operare un maggior consolidamento dell’apprendimento: la città, con le proprie disomoge- neità culturali, di provenienza, ecc. potrebbe generare classi meno coese, senza dimenticare poi la complessità derivante dalla presenza di questioni sociali delica- te. Ritengo che gli stimoli, senza dubbio maggiori in città, siano per lo più al di fuori della scuola, e non all’interno. S: In città vi sono senza dubbio maggiori stimoli ed una maggior eterogeneità, che può comunque far crescere gli alunni. Per quanto riguarda poi la nostra scuola, di dimensioni molto contenute, il fatto di lavo- rare su più classi in contemporanea, accresce ad esempio il senso di autonomia dei bambini. Ritengo comunque in generale che le differenze tra scuole di paese e scuole di città vadano ricercate più nei procedimenti piuttosto che nei contenuti. Il pregio maggiore della scuola italiana: C: Processi e didattica, la nostra è una scuola che forma, oltre ad insegnare. S: Grande attenzione all’educazione emo- tiva, oltre ad uno spiccato senso di lavoro in team. Il difetto maggiore della scuola italiana: C: La scuola italiana viene molto spes- so assoggettata a riforme, le quali partono sempre ‘dal basso’ e solitamente arri- vano ‘in alto’ molto annacquate. Ne consegue che la scuola primaria molto spes- so è la prima a dover cambiare. Un altro aspetto delicato è la valorizzazione delle risorse e l’eccessiva dipendenza alla volontà del singolo. S: Condivido, sottolineo peraltro il fatto che, grazie alla cooperazione ed al ‘lavoro di squadra’, spesso la percezione del cambiamento all’interno della scuola viene solo marginalmente percepito all’esterno, grazie ad un’azione di filtro operato dal corpo insegnante. Il pregio maggiore della scuola del vostro paese: C: Un clima molto positivo ed un team affiatato. Non è facile mettere insieme 17 insegnanti, ma i contributi di cia- scuna diversità sono molto costruttivi. S: Il gruppo è molto consolidato, dato che lavoriamo insieme - siamo in tre - da 14 /15 anni. C’è molto affiatamento, ed i bam- bini lo vivono positivamente. Se potesse disporre di un budget illimitato, dove porterebbe i bambini in gita scolastica: C: Premesso che abbiamo imparato ad essere ‘formiche’, dato l’esi- guo budget economico del quale possiamo disporre, porterei i ragazzi a vedere ‘A come Ambiente’, un parco tematico sui temi dell’energia, dell’ecologia e dell’ac- qua. E’ a Torino, ed ha l’obiettivo di far sperimentare e conoscere tali temi ai ragaz- Cronache dai Comuni 31 zi attraverso esperienze concrete. I soldi avanzati li teniamo ( … per le attrezzatu- re naturalmente …). S: Due sono le mete che prediligo. Da un lato il museo etno- grafico di , molto valido per spiegare agli alunni le usanze e le abitudini dei loro antenati. In secondo luogo il Museo Egizio a Torino. Piero ed io avremmo invece deciso di portare gli alunni a visitare le spiagge cali- forniane per ‘addentrarci nei meccanismi che hanno portato lo sgretolamento della roccia fino a generare enormi depositi arenari a ridosso del mare’ (… sempre che qualcuno ci creda …). Albergo a 5 stelle, naturalmente a spese del giornale. La squadra di calcio più diffusa tra i suoi alunni: C: Prima c’erano tanti interi- sti, ora non saprei bene … S: Ora è senza dubbio il momento dell’inter. In passa- to c’erano più juventini. … Milanisti … dove siete? Qualche personaggio dei cartoni animati di oggi: C: Ho quattro figli … non potrei non conoscerli. Sicuramente le winx su tutti. C’è stato anche il periodo dei dinosauri … anche perché i dinosauri ‘vanno sempre’. S: Sì le winx. Poi ci sono quelli che mutano … ‘i gormiti’, no! forse sono i transformers … Non vale, lei ha i figli piccoli: è avvantaggiata. Qualche personaggio invece di quando lei era alunna: C: C’erano i cartoni ‘tra- gici’ tipo Heidi o Remy, poi c’erano Tom e Jerry. Poi è iniziata l’era di Goldrake. S: Io ricordo Gatto Silvestro, Lupo de Lupis e Willy il Coyote. E’ Natale, cosa si sente di dire ai ragazzi: C e S (all’unanimità): BUON NATA- LE, RIPOSATEVI, SCATENATEVI E TORNATE A SCUOLA PIU’ TRANQUILLI !

Mi raccomando bambini, prendetele ALLA LETTERA. BUONBUON NNAATTALEALE EE BBUONEUONE FESTEFESTE AIAI LETTLETTORIORI PICCOLIPICCOLI EE GRANDIGRANDI DELLEDELLE “CRONACHE”“CRONACHE” Cronache dai Comuni 32 IN RICORDO DI LEDJO BENDAJ ED ELSON QEFALIA, I DUE GIOVANI SCOMPARSI IN UN INCIDENTE D’AUTO

e comunità di Carpignano e Sillavengo si sono strette intorno Lalle famiglie di Ledjo Bendaj di 21 anni ed Elson Qefalia di 22 anni, scom- parsi tragicamente nella notte fra vener- no come operai in ditte della zona. dì 23 e sabato 24 ottobre nell’incidente Così come avvenuto tre anni prima, il d’auto avvenuto all’altezza della ditta sindaco ha proclamato il lutto cittadino ‘Erriplast’ sulla strada principale di per il giorno dei funerali, ai quali hanno Sillavengo. voluto partecipare moltissime persone. L’auto su cui viaggiavano i giovani si è Pochi giorni prima, il 22 ottobre, era schiantata con un albero e per l’impatto stata organizzata una fiaccolata ‘per ha subito preso fuoco, trasformandosi non dimenticare’ Luca Galdini, Marco in una trappola mortale. Mossotti, Filippo Lazzarini, Marco De I due giovani di origine albanese da Marchi e Davide Bucino, che hanno Lutto diversi anni erano residenti con le loro perso la vita insieme in un incidente famiglie a Carpignano, dove erano d’auto, sempre nei cuori e nelle menti conosciuti e stimati. Qui avevano fre- dei compaesani. quentato le scuole medie, ora lavorava- Come Ledjo ed Elson.

Ciao Ledjo, Ciao Elson,

A distanza di un mese da quella tragica notte scrivo per salutarvi e per ricordare un’al- tra volta che splendide persone eravate e la grande voglia che avevate di vivere e di realizzare i vostri progetti... A distanza di un mese ci si rende conto a fatica che le vostre vite sono cambiate per sempre e le nostre cambiate irrimediabilmente. Rimane il rammarico per tutte le cose che dovevamo fare ancora assieme, il dolore per quanto successo e l’impotenza per non aver potuto cambiare le cose. E’ dura andare avanti senza i vostri sorrisi, con i vostri posti vuoti a tavola, con le vostre cose rimaste come le avete lasciate voi quella sera, con solo le vostre foto da guarda- re; però dobbiamo provarci. E’ un vuoto che rimarrà per sempre, ma voi sarete sempre nei cuori delle vostre fami- glie e di coloro che vi hanno voluto bene e che per voi piangono ogni giorno.. Ciao Ledjo, Ciao Elson, spero che abbiate trovato un po’ di pace almeno lassù visto che la vita qui non è stata giusta con voi.

Con l’amore di tutti i vostri cari, Estela, sorella di Ledjo Cronache dai Comuni ‘si fa in tre’

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c Dalla redazione e dalle amministrazioni comunali i o migliori auguri per un Sereno Natale ed un Felice anno nuovo.

a Sabrina Maio C n

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