«Il Prossimo Obiettivo? Le Olimpiadi Invernali»
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10SPO02A1002 ZALLCALL 12 22:29:23 02/09/97 IIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII pagina l’Unità Lunedì 10 febbraio 1997 14 2 IIIIIIISport IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII SCI. Tino Pietrogiovanna, allenatore di Deborah, è già con la testa al futuro LE REAZIONI Bettega DALLA PRIMA PAGINA «Forte come Compagnoni... la Juve» storie d’amore e pettegolezzi di ogni genere, dirigenti ambiziosi, impiccioni che cercano di carpire i NOSTRO SERVIZIO segreti veri e presunti dei team. Bisogna tirar dritto davanti a sé, Deborah sempre più nella sto- come nella discesa, liberandosi de- —ria. Con questa doppia vittoria la gli ostacoli come delle porte disse- campionessa valtellinese in totale ha minate sulla pista. Deborah sembra conquistato ben cinque medaglie riuscirci con naturalezza; è ancora d’oro: due olimpiche (nel ‘92 in su- una che si secca perché lo cham- perG e ‘94 in gigante) e tre mondiali pagne dei festeggiamenti - aveva 10SPO02AF02 (’96 in gigante a Sierra Nevada), ol- appena vinto il suo primo oro al Se- 3.0 tre ovviamente alle due del Sestriere. striere, quello nello speciale - può Solo Gustav Thoeni e Alberto Tom- macchiare un abito da sera che si è 17.50 ba erano riusciti a vincere due me- portata appositamente da casa, e a daglie d’oro in una sola manifesta- cui tiene. Adesso la aspetta la prova zione come mondiali e Olimpiadi. più importante; è diventata una su- La Compagnoni ha raggiunto così lo per-atleta, una donna bionica, un storico traguardo senza subire, al- mito vivente: tutte cose molto in- 10SPO02AF01 meno all’apparenza, la forte pressio- gombranti a cui lei può sottrarsi fi- ne che il ruolo di superfavorita - per no ad un certo punto; è il suo nutri- giunta davanti ad un pubblico tutto to medagliere che parla al suo po- italiano - le era stato addossato. sto. Riuscirà a tirare ancora dritto E tantissime, ieri, sono state le ma- per la sua strada? Riuscirà a mante- nifestazioni di stima per la super- nere le sue qualità, il suo carattere, campionessa: «Deborah è grande, la rimanendo se stessa? Questa, per più grande! - ha detto euforico Max Deborah Compagnoni, guardia fo- Biaggi - Mi è difficile pensare ad restale di S. Caterina Valfurva, è la un’altra campionessa che possa discesa più difficile. eguagliarla». Il campione del mondo [Enrico Menduni] DeborahCompagnoniricevel’abbracciodellafolladelSestriere,alatoinazione RudiBlaha/Ap della «250», tornato due notti fa dalla Malaysia, non ha potuto recarsi al Sestriere, ma ha assistito in televisio- ne all’impresa della Compagnoni. Naturalmente, da amico ed ammira- tore, ne è rimasto incantato. «Forse «Il prossimo obiettivo? ha ragione il presidente del Coni, quando dice che Deborah è parago- nabile a Sara Simeoni. Io dico che lei è più grande visti gli incidenti che ha dovuto subire, ma che è riuscita a su- perare. Il suo motto per reagire alla Le Olimpiadi invernali» sfortuna deve essere: “Never give up”, ovvero non mollare mai, come dicono gli americani della mia scu- metteva sul “pianetto” immediata- Due anni fa, quando ho accettato Mondiali di biathlon, la staffetta deria». Elogi alla grande campiones- «Favorita? Sicuramente. Ma gli imprevisti erano mente successivo dove era indi- di far parte dello staff personale in- sa, ma anche alla bellezza dell’az- spensabile entrare con una buona caricato di seguirla, l’obiettivo italiana conquista il bronzo zurra: «I giornali hanno un po‘ esage- dietro l’angolo». Il “Colonnello” Tino Pietrogio- velocità. principale era quello di portarla a rato nei giorni scorsi Deborah è una Ed alla riprova dei fatti com’è an- vincere una Coppa del mondo as- L’Italia ha conquistato ieri a Osrblie (Slovacchia) la medaglia di donna graziosa, più graziosa di vanna, l’allenatore di Deborah Compagnoni, data? soluta. Un traguardo sicuramente bronzo nella staffetta4x7,5chilometri maschile che ha chiuso quanto non appaia in televisione du- Benissimo, anche se non in modo raggiungibile. Infatti non bisogna la 33/ma edizione dei mondiali di Biathlon. La vittoria è andata rante le gare. Forse è la tuta che non racconta il passato e il futuro della slalomista eccezionale. Deborah ha infatti scordarsi che prima di eccellere in alla Germania in 1h 17’42”5 davanti alla Norvegia, mentre le rende giustizia». commesso un piccolo errore che slalom gigante Deborah era stata l’Italia (Renè Cattarinussi, Willy Pallhuber, Patrick Favre, Pier Ai complimenti di Biaggi, si ag- azzurra. le sarà costato comunque un tre una grande supergigantista (nel Alberto Carrara) è giunta al traguardo con un ritardo di 1’27”9 e giungono quelli di un altro «grande» decimi di secondo. In caso contra- ’92 vinse la medaglia d’oro olimpi- un giro di penalità. Eppure fino ad oltre metà gara gli azzurri dello sci azzurro, Gustav Theoni: rio sarebbe infatti transitata al pri- ca ad Albertville, ndr) nonché, hanno sognato l’oro. Dopo che Renè Cattarinussi - primo «Somiglia a Tomba, nella grinta e DAL NOSTRO INVIATO mo intermedio già con oltre un se- da giovanissima, una promessa frazionista azzurro - aveva dato il cambio a Willy Pallhuber, in nella sciata. Ha un po‘ la tecnica de- MARCO VENTIMIGLIA condo di vantaggio su tutte le av- della discesa libera. terza posizione dietro a Germania e Lituania, il campione del gli uomini sulle curve, anche se l’ac- SESTRIERE. Il “colonnello” non quella verificasi nell’anno appena versarie. Senonché... mondo della gara sprint si è scatenato sui 7,5 chilometri della celerazione degli uomini in curva è —smentisce la sua fama di uomo trascorso, alla vigilia del successo E poi? La storia è nota, agli infortuni già sua frazione. Due serie perfette e velocissime di tiro hanno maggiore». impermeabile alle emozioni an- nella gara mondiale della Sierra E poi è andato tutto per il verso accomulati in passato se ne ag- consentito a Pallhuber di recuperare i 23” di svantaggio con cui Un altro campione, questa volta che in questa occasione. Il “colon- Nevada. giusto. Specie nella seconda man- giunsero altri. Ed allora abbiamo aveva iniziato la frazione e di dare il cambio a Patrick Favre con del calcio, ha esaltato la prova della nello”, che poi altri non è se non Sicuramente. In quell’occasione i che, lei ha amministrato la gara capito che non si poteva più per- un vantaggio di 21” sulla Polonia e di 38” sulla Germania. Favre valtellinese: Roberto Bettega, vice Tino Pietrogiovanna, l’allenatore presupposti furono ben diversi. magnificamente. Del resto, forse è correre la strada della polivalenza. così manteneva il vantaggio nel primo tratto sugli sci e dopo la presidente della Juventus, ha incon- del fenomeno Deborah Compa- Dopo il problema al ginocchio proprio questa la sua dote più Vista infatti la fragilità delle ginoc- prima serie al poligono, ma nella seconda falliva un colpo che trato l’azzurra e le ha fatto i compli- gnoni, appare contento ma nulla che ebbe ad inizio stagione, De- straordinaria. chia di Deborah la cosa più saggia gli costava un giro di penalità, permettendo a Germania e menti: «Come la Juventus, che ha di più, almeno agli occhi di chi borah era entrata in forma molto Ci spieghi meglio... da fare era dedicarsi esclusiva- Norvegia di rientrare in lotta per la prima piazza. Il valdostano conquistato il titolo di campione del non lo conosce. Però, coloro che lentamente. Arrivò ai mondiali in Voglio dire che Deborah unisce mente alle specialità tecniche, perdeva ulteriore terreno negli ultimi 2,5 chilometri, dando il mondo a Tokyo, anche tu - ha preci- condividono con lui le lunghe buone condizioni, ma il suo rendi- ad una grandissima capacità tec- continuare ad applicarsi sul gigan- cambio a Pier Alberto Carrara in terza posizione a 27” dalla sato - hai ottenuto dei risultati presti- giornate sulle neve assicurano che mento in gara rappresentava sicu- nica un incredibile controllo di sé. te e cercare di portarla a grandi li- Germania. Un ritardo che saliva dopo le due serie di tiro del giosi. Ci fa piacere e siamo felicissimi non è così, che fra le poche rughe ramente un’incognita. Avete visto che cosa è capitato alla velli anche in speciale. tedesco Luck, che nel finale resisteva al tentativo di rimonta di averti tra i nostri sostenitori». del suo volto pacioso si possono Avevate studiato una tattica parti- Wiberg nello slalom speciale? Ec- Torniamo allora alle prospettive norvegese regalando alla Germania la terza medaglia d’oro. Con le due medaglie conquistate leggere degli impercettibili segni colare per affrontare questo sla- co, lei è invece capace di domina- future. La Classifica finale: 1) Germania (Ricco Gross, Peter Sendel, nei mondiali del Sestriere, Deborah di commozione. lom gigante del Sestriere? re le sue emozioni. E se a questo si Spesso mi sento chiedere se De- Sven Fischer, Frank Luck) 1h 17’42”5 (0 giri di penalità); 2) Compagnoni si inserisce al sesto po- Pietrogiovanna, che cosa ha pro- Certo, anche perché, e ci tengo a unisce la sua capacità di “leggere” borah intenda riprendere il discor- Norvegia (Egil Gjelland, Jon Age Tyldum, Dag Bjoerndalen, Ole sto in una ideale classifica dello sci vato per questa seconda medaglia dirlo, nello sci moderno non si la gara, di comprendere qual è la so supergigante. La risposta è no; Einar Bjoerndalen) 1h17’48” 2 (0 giri di penalità); 3) Italia (Renè femminile di tutti i tempi. Che in testa d’oro di Deborah? può improvvisare nulla, non im- cosa giusta da fare in ogni tratto o meglio, potrà sicuramente di- Cattarinussi, Willy Pallhuber, Patrick Favre, Pier Alberto vede la tedesca Christel Cranz che di Forse la sensazione prevalente è porta se si può contare su un’atle- della pista, il quadro allora è com- sputarne qualcuno, ma più che Carrara) 1h 19’10” 4 (1); 4) Bielorussia 1h 19’25” 9 (1); 5) medaglie ne avrebbe vinte di più stata di sollievo.