Crotone Savuto Pi S
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Longitudine 16∞ Est da Greenwich 17∞ ilicata as B 40∞ Laino Golfo Roseto Capo di Borgo Spùlico Policastro Monte Ciagola Monte Pollino 1462 2248 2267 Golfo Serra Dolcedorme Parco Nazionale Trebisacce di Taranto Scalea Cassano Castrovillari allo Ionio del Pollino Civita Lao Piana Lungro Sibari Golfo Coscile di Corigliano C di Sibari Diamante Spezzano a Roggiano Gravina Albanese Belvedere Marittimo t Crati Corigliano San Rossano e Follone Demetrio Calabro Cetraro Corone n Bisignano Sila Greca Trionto Guardia Piemontese Acri Cariati Marina a Luzzi o S Montalto Uffugo ila Lago di Gr Cecita Paola Rende r an Cirò Marina C Cosenza de Mar Castrolibero 696 o b 1928 M.Botte Donato Monte Mazzagullo Strongoli L. Arvo San Giovanni Tirreno s in Fiore a L. Ampollino t Parco Nazionale Neto Amantea i l della Calabria Petilia o S Policastro t i a e la Crotone Savuto Pi s a c cola e Tacina Cutro r h c 39∞ a C. Colonna C r CATANZARO Isola di Golfo Lamezia a di Terme Capo Rizzuto M Le Castella Sant’Eufemia Lamato Catanzaro C. Rizzuto Serralta Lido Golfo 0 10 20 30 km o San Vito Squillace di Squillace Pizzo 1 cm = 12,5 km n 1013 Chiaravalle Centrale Vibo Valentia Soverato Tropea i Monte Poro C. Vaticano 710 Mesima Serra San Bruno Mileto n Monte Mar Golfo di Pecoraro Gioia Nicotera Guardavalle n 1423 Rosarno Ionio Stilo Gioia Tauro e Punta Stilo Polistena Riace Gioiosa Taurianova p Ionica Palmi Le Serre Cittanova Marina di Bagnara Gioiosa Ionica Calabra p Siderno a A Locri Messina in Scilla s s Villa e Parco Naz. M San Giovanni i Montalto Sicilia d A 1955 s e o p t t r n t omo e r t Reggio dell’ Aspromonte S di Calabria 38∞ Melito di Punta di Melito C. Spartivento Porto Salvo di Porto Salvo 1 Anticamente con Calabria s’indicava la penisola salentina in cui viveva il popolo ,dei Calabri. Durante il Medioevo questo nome fu esteso a un’ampia parte dell’Italia meridionale, per poi restringersi all’odierna Calabria. Scopri la StorStoriaia alle pagine 4 - 5 TTereScoprirritorio il alle pagineritorio 6 - 9 Scopri la Popollazazioneione alle pagine 10 - 15 CulturaCultuScoprir la a localelocale 2 alle pagine 16 - 27 Cosenza Crotone Vibo Valentia Catanzaro Osserva la posizione Reggio della Calabria rispetto di Calabria alle altre regioni d’Italia. Scopri on-line LE ATTRAZIONI DELLA TUA REGIONE. Cercale nelle prossime pagine vicino a questo simbolo! La regione in numeri SUPERFICIE 15 081 km2 POPOLAZIONE FIUMI PRINCIPALI 1 998 052 abitanti Crati: 93 km PROVINCE Neto: 84 km Catanzaro (CZ): 366 647 abitanti MONTI PRINCIPALI Cosenza (CS): 727 694 abitanti Serra Dolcedorme: 2 267 m Crotone (KR): 172 171 abitanti Monte Pollino: 2 248 m Reggio di Calabria (RC): 563 912 abitanti Montalto: 1 955 m Vibo Valentia (VV): 167 628 abitanti Monte Botte Donato: 1 928 m La storiastoria Preistoria ed età antica Già nel periodo paleolitico la regione era abitata da uomini primitivi capaci di fabbrica- re utensili e armi con pietre e ossa di animali. Alcuni gruppi abitavano la zona di Catanzaro. Grazie alla sua posizione strategica la Calabria ebbe molti contatti con gli altri popoli del Mediterraneo, soprattutto per scambi com- merciali. Nell’VIII secolo i Greci fondarono alcune colonie: Reggio, costruita in un punto strategico sullo stretto di Messina, Sibari, Crotone e Metaponto. Sibari si arricchì notevolmente e con il passare del tempo si scontrò con le altre colonie per ottenere la supremazia. Durante questo periodo giunsero dall’Italia centro-meri- dionale due popolazioni: i Lucani e i Bruzi. Essi si inse- diarono nelle zone interne e costruirono città fortificate, che si scontrarono con le colonie greche. Per la regione iniziò così un lungo periodo di lotte sanguinose, finché le colonie greche chiesero aiuto a Roma per sconfiggere le popolazioni italiche. Dopo la vittoria dei Romani, non si giunse tuttavia alla pace perché essi si scontrarono poi con i Cartaginesi, che provenivano dall’Africa. Molte città furono distrutte, i campi abbandonati e in breve tempo la regione s’impoverì notevolmente. Medioevo Nel 476 d.C., dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, la Calabria fu invasa da popolazioni barbariche: Visigoti prima e Longobardi poi. Gli scontri fra Longobardi e Bizantini per il possesso di questi territori portarono nuove guerre e devastazioni, aggra- vate dalle frequenti incursioni dei pirati saraceni. La parte settentrionale della Calabria fu conquistata dai Longobardi, la parte meridionale dai Bizantini. 4 Medioevo In seguito giunsero nella regione i Normanni, che la divisero in territori indipendenti di cui il più grande era quello di Catanzaro. Sulle alture e nelle posizioni dominanti furono costrui- ti castelli a scopo di difesa. In questo periodo furono anche edificate numerose chiese. Età moderna e contemporanea Per un lungo periodo la Calabria fu contesa da Angioini, Aragonesi e Borboni. In questi anni la regione entrò a far parte del Regno delle Due Sicilie insieme al resto del Sud Italia. Nel 1860 i Borboni furono sconfitti dalle truppe di Garibaldi e la Calabria fu annessa al nuovo Regno d’Italia. L’unione al Regno d’Italia non migliorò la situazione e la popolazione iniziò a emigrare oltreoceano. I problemi economici e sociali della regione pro- seguirono nel Novecento, dopo la Seconda guerra mondiale (1945), infatti, molti calabresi emigrarono verso le regioni dell’Italia settentrionale alla ricerca di lavoro. Oggi Con compagni e insegnante aggiorna la linea del tempo scrivendo quali sono gli episodi più significativi accaduti in Calabria negli ultimi anni. 5 Il paesaggio La Calabria si trova all’estremità sud-occidentale della Penisola. 49% collinacollina La regione è bagnata dal Mar Tirreno e dal Mar Ionio ed è separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina. Il suo territorio è 9% prevalentemente montuoso e collinare. pianura 42% montagna Monti, colline e laghi I monti che formano l’Appennino Calabro occupano gran parte della regione. A nord si trovano le due vette più alte della regione: la Serra Dolcedorme e il Monte Pollino. Parallelamente alla costa tirrenica si sviluppa la Catena Costiera, che il fiume Crati separa dall’altopiano della Sila. A sud ci sono Le Serre, in cui svetta il Monte Pecoraro. La serra è una catena di monti sviluppata soprattutto in lun- Panorama della Sila ghezza e che non presenta valli profonde. Di fronte allo Stretto di Messina s’innalza il massiccio dell’Aspromonte, che raggiunge il punto più elevato con il Montalto. Nella Sila si trovano i laghi di Lago Arvo Ampollino, Arvo e Cecita. Pianure la Calabria Le pianure sono rare e si trovano lungo la costa, alla foce dei fiumi. La principale è la Piana 6 di Sibari, sullo Ionio, alla foce del Crati e del Coscile. Sul Tirreno si affacciano la Piana di Sant’Eufemia e la Piana di Gioia Tauro. Fiumi e coste Solo Crati, Neto, Tacina e Mesima sono fiumi dal corso abbastanza regolare, gli altri hanno una portata variabile e sono detti fiumare. La fiumara è un corso d’acqua con un letto molto largo e ciottoloso, asciutto per la maggior parte dell’anno e soggetto a piene improvvise nei periodi di pioggia. La costa ionica ha per lo più spiagge basse e sabbiose; invece la costa tirrenica è alta e Una fiumara in estate rocciosa. Lungo i 716 chi- lometri di coste si aprono ampi golfi: sul Mar Tirreno il Golfo di Sant’Eufemia (davanti alla piana con lo stes- so nome) e il Golfo di Gioia (a sud-ovest); sul Mar Ionio il Golfo di Corigliano (a nord-est) e il Golfo di Squillace (davanti a Catanzaro). Golfo di Sant’Eufemia • Lago di Cecita Il climaclima Il clima è mediterraneo lungo le coste, più arido lungo il versante ionico e umido lungo quello tirrenico. Sull’Appennino è continentale, con abbondanti nevicate invernali. 7 La floraflora e la faufaunana Per la vicinanza al mare e la presenza dei monti, in Calabria sono presenti sia animali e piante mediterranee sia specie alpine. Nei tratti di costa ancora selvaggi sopravvivono piante spontanee e prevale la macchia mediterranea, composta da: euforbia, corbezzolo, ginestra, lentisco (foto in alto a destra), oleastro e rosmarino. Proseguendo verso l’interno della regione, si passa dai boschi misti di quercia, carpino, ontano e orniello ai boschi di castagni (foto a sinistra) e, sui ver- santi più soleggiati, a quelli di leccio, cerro e rovere. Superati i 1000 metri di quota e fino ai 1800 metri predominano i boschi di faggio. L’altopiano della Sila è ricco di boschi di abeti e di pini. • Scopri il Parco Nazionale del Pollino sul sito: www.parcopollino.it Pini millenari In prossimità del massiccio del Pollino sopravvive il pino loricato, una conifera molto rara dalla corteccia liscia e di color grigio-argentata. Un Ttempo il suo legno era richiesto per la sua robustezza, per questo subì nel tempo eccessivi tagli, che ne provocarono la la Calabria rapida riduzione, fino a farlo diventare una specie protetta. Il pino loricato può raggiungere trenta metri di altezza e vivere 8 anche mille anni! Tra i mammiferi più comuni ci sono cinghiali, lepri, scoiattoli, volpi, faine, tassi e ghiri. Un mammifero simile al ghiro è il driomio, che sopravvive in Aspromonte. Numerose sono le varietà di uccelli; in particolare, i rapaci frequentano le zone selvagge del Pollino, dell’As pro mon te e della Sila, dove sono stati avvistati il capovaccaio, l’avvoltoio degli agnelli, l’aquila reale e l’aquila del Bonelli, il falco pellegrino, il nibbio, lo sparviere e la poiana. Le zone umide offrono l’habitat ideale per aironi cinerini, svassi, nitticore, gallinelle d’acqua e cormorani. Tra gli anfibi è curiosa la presenza di • Lupo una varietà particolare di tritone.