Quaderni Del Borgoantico-12 Alla Scoperta Dell’Identità Storica Di Villa Lagarina
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Quaderni del Borgoantico 12 2011 Quaderni del Borgoantico-12 alla scoperta dell’identità storica di Villa Lagarina 2 Dall’UNITÀ D’ITALIA (17 marzo 1861) alla REPUBBLICA (2 giugno 1946) Sandro Giordani 4 Donato (fra Arsenio) Mascagni (1569-1637) pittore fiorentino a Villa Lagarina Roberto Codroico 12 L’invenzione degli Schützen Roberto Adami 34 Garibaldi nel Trentino Paolo Cont 40 Verde felce, Bianco acceso, Rosso scarlatto Giacomo Bonazza 50 Memorie inedite di Carlo Marzani sul Risorgimento trentino Italo Prosser 54 Augusto Sandonà di Villa Lagarina (1881-1947) storico del Risorgimento italiano Jacopo Candioli 56 Scusate, è qui la Belle Époque? Gianni Bezzi 78 La stazione ferroviaria di Villa Lagarina Sandro Aita 80 Giuseppe Dorigotti (1887-1968) il sindaco contadino Antonio Passerini 109 Tre ritratti di donna Sandro Giordani 119 Poesie Lia Cinà Bezzi Associazione Dimore 120 C’eravamo e ci siamo anche noi che ci sentivamo e ci Storiche Italiane sentiamo italiani Antonia Marzani di Sasso e Canova Foto di copertina: Garibaldi a Bezzecca in una litografia di Ronchi (1870) Quaderni del Borgoantico 12 3 Dall’UNITÀ D’ITALIA (17 marzo 1861) alla REPUBBLICA (2 giugno 1946) Si potrebbe iniziare questo breve Risorgimento Italiano, che seppe scritto di presentazione col dire: coniugare le istanze di giustizia “la storia raccontata dai Quader- sociale e solidarietà per riscattare ni continua”; quante volte infatti ci la Patria dall’onta del fascismo e siamo detti: “quando raggiungere- dalla guerra, come pure i soldati e mo il n° 10 possiamo considerare gli alpini che, benché disorientati, esaurito il nostro compito” e inve- all’indomani dell’8 settembre del ce non è stato così. In effetti, pur 1943, scelsero la via della libertà essendo consapevoli che tutti i pro- e del riscatto morale per dare vita, getti prima o poi hanno un termine, insieme alle brigate partigiane, per i Quaderni, nonostante le varie all’eroica epopea della “guerra di scadenze che ci eravamo dati, non Liberazione”, dalla quale trag- è ancora giunta l’ora di scrivere la gono ancora oggi le radici della parola “fine”. nostra Costituzione democratica e repubblicana. Le principali ragioni del prose- guimento nella realizzazione dei Devo dire con tutta onestà che le Quaderni del Borgo Antico stanno distinto le alterne fasi del Risor- celebrazioni dei 150esimo dell’U- nella diffusa richiesta popolare e gimento italiano, troppe sono le nità d’Italia mi hanno colto del nella volontà degli stessi ricercato- ingiustizie sociali presenti in que- tutto impreparato, le mie cono- ri, appassionati di storia, che hanno sto nostro Paese, troppo grande è scenze storiche facevano riferi- più volte sostenuto la necessità di il senso di disagio di larga parte mento ai vaghi ricordi della scuola: continuare, perché Villa Lagarina dell’opinione pubblica di fronte grazie quindi all’anniversario, ho rappresenta un’inesauribile fonte allo stato di degrado etico e morale colto l’opportunità di approfondire di segni particolari ancora scono- che ha raggiunto perfino i più alti le mie nozioni sul lungo e contro- sciuti, che meritano di essere ripor- gradi politici; si tratta di ragiona- verso processo del Risorgimento tati alla luce e divulgati. menti forti, che hanno fondamento italiano. Come dare torto all’evidenza? e meritano rispetto. Ciò premesso, se il 17 marzo del Nel 2011 si festeggia il centocin- Viva l’Italia, viva la patria, nono- 1861 a Torino il primo Parlamento quantesimo anniversario dell’Uni- stante tutto, viva i patrioti. Il mio proclamava Vittorio Emanuele II tà d’Italia; Borgoantico, nel pro- pensiero è rivolto in primo luogo “re d’Italia”, è altrettanto vero che prio ruolo di associazione libera a quei cittadini, anche trentini, che l’Italia era unita solo in parte: in e autonoma da qualsiasi potere fecero una scelta ideale e di liber- realtà mancavano all’appello non politico e istituzionale, ricorda a tà, quelli per intenderci che vive- solo il Trentino-Alto Adige (che modo suo questo avvenimento di vano nelle regioni occupate dagli diverrà italiano solo 60 anni dopo, carattere storico e politico. Le dure austriaci e si schierarono con i con la fine della Grande Guerra e e ingrate polemiche, le critiche e Garibaldini e i “Piemontesi”, con- con i trentini, ciapai col s’ciop), le prese di posizione anche di per- sapevoli che la loro scelta sarebbe ma anche il Friuli Venezia-Giulia, sonalità istituzionali contrarie alle stata una decisione irreversibile: il Veneto e lo Stato Vaticano con celebrazioni, devono essere collo- che non avrebbero cioè mai più la città di Roma, futura capita- cate nell’ambito della sfera politica potuto rientrare nelle proprie terre le. Tutto questo sta a dimostrare e come tali non sono da commen- se non quando sarebbero state libe- come i grandi avvenimenti politici tare. rate. Ma non posso non ricordare le e sociali hanno una lunga fase di “Non c’è niente da festeggiare” donne e gli uomini, quelle miglia- maturazione e non sempre gli esiti dicono in molti, troppe sono le ia di operai, intellettuali, contadi- corrispondono alle aspettative; contraddizioni che hanno contrad- ni che si batterono per il secondo comunque sia, con la dichiarazio- 4 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 5 Donato (fra Arsenio) Mascagni (1569-1637) pittore fiorentino a Villa Lagarina Roberto Codroico ne e l’atto formale del 17 marzo, Trentino uno specifico status di realtà degli avvenimenti, anche se Sul fianco della pieve di Villa nell’aprile del 1591 assieme al l’Italia iniziò ad essere uno stato autonomia, garantito attraverso l’i- alle volte questa realtà può risulta- Lagarina fu fatta costruire dall’ar- Ligozzi realizzò le decorazioni di unitario, alla pari degli altri stati stituzione dalla “Regione Autono- re diversa rispetto alle convinzioni civescovo di Salisburgo Paride Palazzo Vecchio, con scene tratte europei: la data del 17 marzo ha ma Trentino - Alto Adige”. Risulta che ci siamo costruiti. Lodron, quale monumento funebre dalla vita di Bonifacio VIII. Col- quindi un alto valore simbolico, in perciò preoccupante il travaso di per i suoi genitori, una cappella laborò poi con Giambattista Mossi cui tutti i cittadini si dovrebbero poteri dalla Regione alle due Pro- Borgoantico non deve convincere dedicata a san Ruperto, patrono del per la realizzazione di una prospet- riconoscere. vince: processo senz’altro positivo nessuno, perche sfugge a logiche duomo e della diocesi di Salisbur- tiva architettonica e forse anche per Bolzano, ma meno per il Tren- politiche e, nel suo piccolo ambito go. L’edificio, sebbene di modeste per altre opere oggi disperse. Mi sembra importante sottoline- tino, che sarà sempre più esposto al operativo, si propone di recuperare dimensioni, è uno dei più importan- Nel 1595 l’abate del convento are inoltre che il Trentino, a dif- pericolo di vedersi sottratta l’auto- il valore dell’“essere comunità”, ti monumenti del nostro territorio, camaldolese san Giusto di Volterra, ferenza dell’Alto Adige, non è mai nomia conquistata. sostenendo che sono più grandi le sia per valore artistico che storico e Grisostomo Ticci, gli commissionò stato “tedesco” per storia, costumi, ragioni dello stare insieme rispetto rappresenta una tappa significativa la decorazione del refettorio, con lingua e cultura: quindi, anziché I Quaderni non sono un giornale alla divisione, che sono più impor- nell’ambito del Manierismo euro- scene della vita dei santi Giusto vantare radici tedesche mai esisti- di opinione: sono e restano docu- tanti i principi della solidarietà, peo. e Clemente. Dello stesso periodo te, sarebbe stato opportuno ricerca- menti di ricerca storica e, come della comprensione e dell’aiuto Del progetto architettonico e del deve essere pure il dipinto delle re “altrove” i motivi su cui fondare tali, riportano gli avvenimenti reciproco, rispetto all’egoismo suo progettista, l’architetto San- “nozze di Cana”, un quadro lungo la nostra specialità di terra di con- basandosi esclusivamente su dati individuale e collettivo. tino Solari, abbiamo ampiamente cinque metri oggi conservato nel fine, ponte tra mondo germanico e reali, documenti, testimonianze. parlato nel numero 7 della pre- Palazzo dei Priori a Volterra. Nel mondo latino. La storia non può essere piegata sente rivista. Ci sembra ora dove- 1597 dipinse la “natività di Maria”, Proprio per la particolare collo- e spiegata a seconda delle con- Sandro Giordani roso approfondire, sebbene solo per il convento di Volterra oggi cazione geografica, gli accordi venienze e circostanze politiche Presidente dell’Associazione sommariamente, quanto attinente conservato nella Pinacoteca. Degasperi-Gruber assegnarono al e perciò i Quaderni registrano la Borgoantico di Villa Lagarina alla decorazione pittorica, di que- Nel 1598 l’abate Ticci fu trasferito sto piccolo gioiello, realizzato da nel convento camaldolese di santa Donato (fra Arsenio) Mascagni; Donato (fra Arsenio) Mascagni in un Maria degli Angeli a Firenze, e un artista italiano che non ha anco- quadro di Antonio Solari subito commissionò al Mascagni, ra trovato una giusta collocazio- in collaborazione con il Poccetti ne nell’ambito della nostra storia una profonda religiosità tanto che e il Monaldi, la decorazione delle dell’arte, a causa della prevalente nel 1580 entrò nella Confraternita lunette del chiostro, con storie attività svolta all’estero. dei santi Maria e Zanobi. Dal 1585 della vita del fondatore dell’ordine, Di seguito sono esposte alcune fu garzone nella bottega del pitto- san Romualdo. Mascagni vi lavorò note