Quaderni del Borgoantico 12

2011 Quaderni del Borgoantico-12 alla scoperta dell’identità storica di Villa Lagarina

2 Dall’UNITÀ D’ITALIA (17 marzo 1861) alla REPUBBLICA (2 giugno 1946) Sandro Giordani

4 Donato (fra Arsenio) Mascagni (1569-1637) pittore fiorentino a Villa Lagarina Roberto Codroico

12 L’invenzione degli Schützen Roberto Adami

34 Garibaldi nel Trentino Paolo Cont

40 Verde felce, Bianco acceso, Rosso scarlatto Giacomo Bonazza

50 Memorie inedite di Carlo Marzani sul Risorgimento trentino Italo Prosser

54 Augusto Sandonà di Villa Lagarina (1881-1947) storico del Risorgimento italiano Jacopo Candioli

56 Scusate, è qui la Belle Époque? Gianni Bezzi

78 La stazione ferroviaria di Villa Lagarina Sandro Aita

 80 Giuseppe Dorigotti (1887-1968) il sindaco contadino  Antonio Passerini 

109 Tre ritratti di donna Sandro Giordani

119 Poesie Lia Cinà Bezzi

Associazione Dimore  120 C’eravamo e ci siamo anche noi che ci sentivamo e ci  Storiche Italiane  sentiamo italiani  Antonia Marzani di Sasso e Canova 

Foto di copertina: Garibaldi a Bezzecca in una litografia di Ronchi (1870)

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Dall’UNITÀ D’ITALIA (17 marzo 1861) alla REPUBBLICA (2 giugno 1946)

Si potrebbe iniziare questo breve Risorgimento Italiano, che seppe scritto di presentazione col dire: coniugare le istanze di giustizia “la storia raccontata dai Quader- sociale e solidarietà per riscattare ni continua”; quante volte infatti ci la Patria dall’onta del fascismo e siamo detti: “quando raggiungere- dalla guerra, come pure i soldati e mo il n° 10 possiamo considerare gli alpini che, benché disorientati, esaurito il nostro compito” e inve- all’indomani dell’8 settembre del ce non è stato così. In effetti, pur 1943, scelsero la via della libertà essendo consapevoli che tutti i pro- e del riscatto morale per dare vita, getti prima o poi hanno un termine, insieme alle brigate partigiane, per i Quaderni, nonostante le varie all’eroica epopea della “guerra di scadenze che ci eravamo dati, non Liberazione”, dalla quale trag- è ancora giunta l’ora di scrivere la gono ancora oggi le radici della parola “fine”. nostra Costituzione democratica e repubblicana. Le principali ragioni del prose- guimento nella realizzazione dei Devo dire con tutta onestà che le Quaderni del Borgo Antico stanno distinto le alterne fasi del Risor- celebrazioni dei 150esimo dell’U- nella diffusa richiesta popolare e gimento italiano, troppe sono le nità d’Italia mi hanno colto del nella volontà degli stessi ricercato- ingiustizie sociali presenti in que- tutto impreparato, le mie cono- ri, appassionati di storia, che hanno sto nostro Paese, troppo grande è scenze storiche facevano riferi- più volte sostenuto la necessità di il senso di disagio di larga parte mento ai vaghi ricordi della scuola: continuare, perché Villa Lagarina dell’opinione pubblica di fronte grazie quindi all’anniversario, ho rappresenta un’inesauribile fonte allo stato di degrado etico e morale colto l’opportunità di approfondire di segni particolari ancora scono- che ha raggiunto perfino i più alti le mie nozioni sul lungo e contro- sciuti, che meritano di essere ripor- gradi politici; si tratta di ragiona- verso processo del Risorgimento tati alla luce e divulgati. menti forti, che hanno fondamento italiano. Come dare torto all’evidenza? e meritano rispetto. Ciò premesso, se il 17 marzo del Nel 2011 si festeggia il centocin- Viva l’Italia, viva la patria, nono- 1861 a Torino il primo Parlamento quantesimo anniversario dell’Uni- stante tutto, viva i patrioti. Il mio proclamava Vittorio Emanuele II tà d’Italia; Borgoantico, nel pro- pensiero è rivolto in primo luogo “re d’Italia”, è altrettanto vero che prio ruolo di associazione libera a quei cittadini, anche trentini, che l’Italia era unita solo in parte: in e autonoma da qualsiasi potere fecero una scelta ideale e di liber- realtà mancavano all’appello non politico e istituzionale, ricorda a tà, quelli per intenderci che vive- solo il Trentino-Alto Adige (che modo suo questo avvenimento di vano nelle regioni occupate dagli diverrà italiano solo 60 anni dopo, carattere storico e politico. Le dure austriaci e si schierarono con i con la fine della Grande Guerra e e ingrate polemiche, le critiche e Garibaldini e i “Piemontesi”, con- con i trentini, ciapai col s’ciop), le prese di posizione anche di per- sapevoli che la loro scelta sarebbe ma anche il Friuli Venezia-Giulia, sonalità istituzionali contrarie alle stata una decisione irreversibile: il Veneto e lo Stato Vaticano con celebrazioni, devono essere collo- che non avrebbero cioè mai più la città di Roma, futura capita- cate nell’ambito della sfera politica potuto rientrare nelle proprie terre le. Tutto questo sta a dimostrare e come tali non sono da commen- se non quando sarebbero state libe- come i grandi avvenimenti politici tare. rate. Ma non posso non ricordare le e sociali hanno una lunga fase di “Non c’è niente da festeggiare” donne e gli uomini, quelle miglia- maturazione e non sempre gli esiti dicono in molti, troppe sono le ia di operai, intellettuali, contadi- corrispondono alle aspettative; contraddizioni che hanno contrad- ni che si batterono per il secondo comunque sia, con la dichiarazio- 4 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 5

Donato (fra Arsenio) Mascagni (1569-1637) pittore fiorentino a Villa Lagarina

Roberto Codroico

ne e l’atto formale del 17 marzo, Trentino uno specifico status di realtà degli avvenimenti, anche se Sul fianco della pieve di Villa nell’aprile del 1591 assieme al l’Italia iniziò ad essere uno stato autonomia, garantito attraverso l’i- alle volte questa realtà può risulta- Lagarina fu fatta costruire dall’ar- Ligozzi realizzò le decorazioni di unitario, alla pari degli altri stati stituzione dalla “Regione Autono- re diversa rispetto alle convinzioni civescovo di Salisburgo Paride Palazzo Vecchio, con scene tratte europei: la data del 17 marzo ha ma Trentino - Alto Adige”. Risulta che ci siamo costruiti. Lodron, quale monumento funebre dalla vita di Bonifacio VIII. Col- quindi un alto valore simbolico, in perciò preoccupante il travaso di per i suoi genitori, una cappella laborò poi con Giambattista Mossi cui tutti i cittadini si dovrebbero poteri dalla Regione alle due Pro- Borgoantico non deve convincere dedicata a san Ruperto, patrono del per la realizzazione di una prospet- riconoscere. vince: processo senz’altro positivo nessuno, perche sfugge a logiche duomo e della diocesi di Salisbur- tiva architettonica e forse anche per Bolzano, ma meno per il Tren- politiche e, nel suo piccolo ambito go. L’edificio, sebbene di modeste per altre opere oggi disperse. Mi sembra importante sottoline- tino, che sarà sempre più esposto al operativo, si propone di recuperare dimensioni, è uno dei più importan- Nel 1595 l’abate del convento are inoltre che il Trentino, a dif- pericolo di vedersi sottratta l’auto- il valore dell’“essere comunità”, ti monumenti del nostro territorio, camaldolese san Giusto di Volterra, ferenza dell’Alto Adige, non è mai nomia conquistata. sostenendo che sono più grandi le sia per valore artistico che storico e Grisostomo Ticci, gli commissionò stato “tedesco” per storia, costumi, ragioni dello stare insieme rispetto rappresenta una tappa significativa la decorazione del refettorio, con lingua e cultura: quindi, anziché I Quaderni non sono un giornale alla divisione, che sono più impor- nell’ambito del Manierismo euro- scene della vita dei santi Giusto vantare radici tedesche mai esisti- di opinione: sono e restano docu- tanti i principi della solidarietà, peo. e Clemente. Dello stesso periodo te, sarebbe stato opportuno ricerca- menti di ricerca storica e, come della comprensione e dell’aiuto Del progetto architettonico e del deve essere pure il dipinto delle re “altrove” i motivi su cui fondare tali, riportano gli avvenimenti reciproco, rispetto all’egoismo suo progettista, l’architetto San- “nozze di Cana”, un quadro lungo la nostra specialità di terra di con- basandosi esclusivamente su dati individuale e collettivo. tino Solari, abbiamo ampiamente cinque metri oggi conservato nel fine, ponte tra mondo germanico e reali, documenti, testimonianze. parlato nel numero 7 della pre- Palazzo dei Priori a Volterra. Nel mondo latino. La storia non può essere piegata sente rivista. Ci sembra ora dove- 1597 dipinse la “natività di Maria”, Proprio per la particolare collo- e spiegata a seconda delle con- Sandro Giordani roso approfondire, sebbene solo per il convento di Volterra oggi cazione geografica, gli accordi venienze e circostanze politiche Presidente dell’Associazione sommariamente, quanto attinente conservato nella Pinacoteca. Degasperi-Gruber assegnarono al e perciò i Quaderni registrano la Borgoantico di Villa Lagarina alla decorazione pittorica, di que- Nel 1598 l’abate Ticci fu trasferito sto piccolo gioiello, realizzato da nel convento camaldolese di santa Donato (fra Arsenio) Mascagni; Donato (fra Arsenio) Mascagni in un Maria degli Angeli a Firenze, e un artista italiano che non ha anco- quadro di Antonio Solari subito commissionò al Mascagni, ra trovato una giusta collocazio- in collaborazione con il Poccetti ne nell’ambito della nostra storia una profonda religiosità tanto che e il Monaldi, la decorazione delle dell’arte, a causa della prevalente nel 1580 entrò nella Confraternita lunette del chiostro, con storie attività svolta all’estero. dei santi Maria e Zanobi. Dal 1585 della vita del fondatore dell’ordine, Di seguito sono esposte alcune fu garzone nella bottega del pitto- san Romualdo. Mascagni vi lavorò note riassuntive della vita e dell’at- re veronese Jacopo Ligozzi, attivo sino al 1602. Di poco precedente tività di questo artista, e le circo- presso la corte dei Medici a Firen- deve essere una crocifissione con stanze che lo hanno portato a Villa ze, collaborando alla realizzazione i santi Sebastiano e Ansano per la Lagarina. di diverse altre opere. chiesa di Luco di Mugello. Dal maestro veronese assimilò il Nel 1603 fu richiamato a Volterra Donato Mascagni nacque a Firenze gusto dei veneti per il colore, ma per realizzare una Crocifissione nel 1569 quale figlio del maestro a differenza di questi la sua pittu- con santi per l’Oratorio della Mise- muratore Matteo Mascagni e di ra è caratterizzata da una rigoro- ricordia. Nel 1605 è documentato il Agnoletta Donati, ebbe due fra- sa costruzione prospettica degli pagamento di 60 fiorini per la rea- telli e una sorella: Bartolomeo che ambienti architettonici, popolati lizzazione di una non meglio iden- intraprese la professione del padre da figure inserite con altrettanto tificata pittura, forse il san Girola- e che è ricordato anche quale archi- rigore e dal gusto per il racconto, mo oggi conservato alla Galleria tetto, Silvestro che fu orefice, men- secondo l’eloquenza fiorentina, Corsini di Firenze. tre la sorella si sposò con il maestro con evidenti richiami alle pitture di Nello stesso 1605, Donato, entrò Jacopo Anselli. Andrea del Sarto e di Santi da Tito. nel convento dell’ordine dei Ser- Il giovane Mascagni manifestò ben Nel 1590 si immatricolò all’Ac- viti sul Monte Senario all’Asinaia presto attitudini artistiche ma anche cademia del Disegno di Firenze; a nord di Firenze, ove gli fu con- 6 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 7

cesso il permesso di continuare la rifiutò. Nel 1606, a seguito della sua attività, con gli introiti della morte di Baldassare von Raunachs, quale sostenne la vecchia madre e fu eletto preposto mitrato del capi- la nipote Lucrezia. tolo del duomo e nello stesso 1606, Tra i primi dipinti realizzati nel anno d’inizio dei lavori di ricostru- convento di Firenze c’è la morte zione del duomo di Salisburgo, il del conte Ugolino narrata secondo 12 gennaio, ottenne un canonicato la descrizione dantesca; il dipinto anche per suo nipote Paride Lodron più caro al pittore, realizzato per se che prese possesso di questo uffi- stesso. cio il 13 febbraio 1607. Il 25 settembre 1606 Donato pro- Paride era nato nel castello di nunciò i “voti” assumendo il nome Castellano il 13 febbraio 1586, di “fra Arsenio”, continuando figlio primogenito di Nicolò e di però la sua attività di pittore. Nel Dorotea Welsperg, studiò a Trento 1607 decorò il chiostro dei Ser- e di seguito all’università di Ingol- viti a Firenze; cinque lunette con stadt, ove nel 1604 tenne una pub- scene della vita d’uno dei gene- blica dissertazione che fu pubblica- rali dell’ordine e la caduta di Cri- ta in quello stesso anno dal titolo: sto sotto la croce, per la cappella DISPUTATIO PHILOSOPHICA dell’infermeria. Dello stesso anno DE VARIETATE SCIENTIARUM è l’incoronazione di Maria per la Donato (fra Arsenio) Mascagni scene ET ARTIUM. Donato (fra Arsenio) Mascagni, pala e Donato (fra Arsenio) Mascagni, scena della vita di san Ruperto nel “Rupert-oratorium”, chiesa di santa Maria Fontenuova cortesi sulle pareti del Castello di A Salisburgo, Paride, all’ombra due scene della vita di san Ruperto nel una piccola cappella sopra la navata laterale di sinistra del duomo di Salisburgo a Mosummano. Hellbrunn dello zio Antonio, aveva assunto “Rupertoratorium”, una piccola cappella sopra la navata laterale di sinistra del una bibbia aperta a pagina 116 sul una guerra spaventosa che deva- Tra il 1607 ed il 1608 gli è concesso un notevole ruolo quando incau- duomo di Salisburgo da papa Paolo V, per intercessione arcivescovo Marco Sittico Hohe- tamente, nella notte tra il 7 e l’8 “CANTICVM ZACHARIAE”, e stò gran parte dell’Europa e dalla del cardinale Girolamo Bernerio, nems, che aveva intrapreso la ottobre 1611, l’arcivescovo Wolf poco oltre un orologio a torre che quale, sebbene aperto sostenitore il permesso di trasferirsi nel meno costruzione di una villa suburba- Dietrich Reitenau invase ed occu- nella cappella della Santa Croce segna le ore undici e reca le inse- della Controriforma, seppe abil- rigido convento della santissima na, detta Hellbrunn, alla maniera pò militarmente il piccolo stato di nel cimitero di St. Peter a Salisbur- gne dei Lodron e della prelatura mente mantenere estraneo il suo Annunziata a Firenze. Di quest’an- italiana su progetto dell’architetto Berchtesgaden. Subito Massimi- go, ristrutturata su progetto dell’ar- arcivescovile di St. Peter. principato, preoccupandosi però no sono un gran quadro ad olio, per Santino Solari, l’autore della cap- liano I di Baviera si presentò con chitetto Santino Solari, mentre Verso la metà del mese di luglio del di realizzare nuove fortificazioni la biblioteca del convento, raffigu- pella di Villa Lagarina. 24.000 uomini armati ai quali Wolf sulla parete sinistra fu collocato un 1619 arrivò a Salisburgo l’arciduca attorno a Salisburgo, potenziare rante “il dono di Matilde di Tus- A Salisburgo gli artisti italiani Dietrich era in grado di opporne grande quadro ad olio realizzato da e re di Boemia Ferdinando, diretto le fortezze di Hohensalzburg e sul zien”, e una “pietà” per la chiesa erano particolarmente apprezzati, soltanto 13.000. Visto la gravità Donato (fra Arsenio) Mascagni, su da Graz a Francoforte per l’elezio- Kapuzinerberg, trincerare i confini di san Nicolò a Soprarno. Nel 1611 e a Wolf Dietrich von Raitenau, della situazione l’arcivescovo Wolf commissione di Paride Lodron. Il ne imperiale che ebbe felice esito, di Mandling, Lueg, Strb, Kniefuss dipinse i beati Filippo Beninzius e predecessore di Marco Sittico Dietrich tentò la fuga verso sud ma dipinto presenta Antonio inginoc- mentre il 9 ottobre morì l’arcive- e Luftenstein vicino a Lofer, e pre- Juliano Falconieri, successivamen- Hohenems, stava particolarmente fu catturato e rinchiuso nel castello chiato orante, visto di tre quarti, in scovo di Salisburgo Marco Sittico disporre un consistente esercito. te portati nel convento dei Serviti a cuore la ricostruzione del bru- di Hohemwerfen. Quindi tradotto abiti pontificali con casula e mitria. Hohenemes che fu provvisoria- Non mancarono richieste e pres- ad Innsbruck, ed i beati Gioacchi- ciato duomo di Salisburgo, per il a Hohensalzburg, quale prigionie- Nello stesso 1615, il 4 novem- mente sepolto nella chiesa dei fran- sioni anche dell’imperatore rivolte no da Siena e Pellegrino da Forlì, quale fece predisporre un progetto ro del papa che inviò a Salisburgo bre, morì la baronessa Dorotea cescani e solo dopo la consacrazio- a Paride affinché partecipasse alla opere purtroppo disperse. da Vincenzo Scamozzi. In città, a il nunzio apostolico Antonio Diaz. Welsperg, madre di Paride Lodron, ne del duomo (1629) la salma fu guerra. Paride sostenne il parti- Agli inizi della primavera del 1611, cavallo tra il XVI e il XVII secolo, Wolf Dietrich fu costretto a rasse- per la quale il presule farà erigere traslata in una tomba fatta realiz- to cattolico, fornendo il prescritto fra Arsenio, si ammalò gravemente erano anche presenti esponenti di gnare le dimissioni e il 18 marzo il la cappella funebre a Villa Lagari- zare da Paride Lodron con al cen- contingente di truppe e i pagamen- tanto che fece testamento, ma già alcune famiglie trentine, tra cui i capitolo elesse, con rapida proce- na con dipinti del Mascagni, di cui tro un ritratto del presule inginoc- ti fissati ma non partecipò diretta- nel mese di luglio aveva superato Lodron, che intrecciarono alleanze dura, nuovo principe e arcivesco- stiamo trattando. chiato in atteggiamento orante. Il mente con un proprio esercito. la crisi e con il collega e amico matrimoniali e cercarono di guada- vo di Salisburgo, Marcus Sitticus Dopo la morte del conte Antonio, dipinto fu realizzato dal Mascagni Al fratello, Cristoforo, che si tra- Poccetti, fu incaricato di dipingere gnare prestigiosi posti nella carrie- d’Altemps, che come abbiamo già Paride Lodron, fu nominato parro- e può a ragione essere considerato sferì a Salisburgo con la moglie alcune lunette per il chiostro gran- ra ecclesiastica. detto chiamò a Salisburgo il pitto- co del duomo di Salisburgo e poco il prototipo delle tombe degli arci- Caterina Spaur, affidò importanti de. Tra il 1612 e il 1614 realizzò Antonio Lodron era giunto a Sali- re fiorentino Donato (fra Arsenio) dopo si fece ritrarre, probabilmen- vescovi di Salisburgo, e del monu- incarichi militari, mentre suo padre, la testa di un angelo e un dipinto sburgo nel 1558, a seguito della Mascagni per decorare le sale del te, dal Mascagni, quale preposto mento funebre che lo sterro Paride Nicolò, rinunciò alla vita militare, raffigurante la Madonna. Nel 1614, nomina a canonico di quella catte- Castello di Hellbrunn, alla manie- del capitolo di Salisburgo e prelato Lodron farà erigere in memoria dei e si risposò con la baronessa Gio- assieme ad altri artisti, illustrò il drale, mentre nel 1561 otterrà pure ra delle ville venete. Incaricò poi arcivescovile di St. Peter. Il dipin- suoi genitori a Villa Lagarina. vanna Wolkenstein-Rodenegg. testo di Gianangelo Lattini: scel- la pieve di Villa Lagarina. Il 16 l’architetto Santino Solari di pre- to è oggi conservato nel Palazzo Il 13 novembre dopo una solen- Paride Lodron, come abbiamo ta d’alcuni miracoli e grazie della agosto 1589, assieme al canonico disporre un nuovo progetto per il Lodron di Trento e presenta il pre- ne cerimonia il capitolo elesse a visto, s’era già avvalso dell’opera Santissima Nunziata di Firenze. Johannes Riger de Westernach, fu duomo di Salisburgo, del quale sule frontalmente in abito nero con maggioranza Paride Lodron nuovo del pittore fiorentino Donato (fra Verso la fine del 1614 si recò a nominato “Presidente della Came- pose la prima pietra nel 1614. colletto e risvolti delle maniche principe e arcivescovo di Salisbur- Arsenio) Mascagni, gli commis- Roma, e nello stesso anno fu chia- ra”, mentre nel 1599 fu designato Il 12 dicembre, del 1615 morì bianchi. La mano destra appog- go. Elezione che coincise con l’i- sionò di decorare il coro della chie- mato a Salisburgo dal principe e vescovo di Chimsee, onore che Antonio Lodron, che fu sepolto giata su di un tavolo sul quale vi è nizio della guerra dei trent’anni, sa di san Leonardo a Hütten la pala 8 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 9

la quale l’arcivescovo Marco Sit- tico lo aveva chiamato, seguen- do schemi iconografici dettati dal Concilio di Trento e congegnali ai suoi modi di narratore della vita dei santi. In questa fatica fu aiutato da Antonio Solari e Francesco da Siena. Purtroppo l’incendio e il crollo della cupola sotto i bombar- damenti dell’ultima guerra, hanno distrutto parte delle pitture. Il 28 settembre 1628 il principe e arcivescovo di Salisburgo, Paride Lodron, consacrò solennemente il nuovo duomo, progettato da San- tino Solari e decorato da Donato (fra Arsenio) Mascagni, che pro- prio nello stesso anno firmò anche la pala dell’altare maggiore raffi- gurante la “Resurrezione”; ove le Monumento funebre dell’arcivescovo Marco Pala della cappella della Santa Croce allungate figure lo avvicinano al Interno della cappella di san Ruperto, particolare della base della cupola con le Donato (fra Arsenio) Mascagni Sittico fatto realizzare da Paride Lodron nel nel cimitero di St. Peter a Saliburgo, con decorazioni a stucco e l’evangelista Luca, opera di Donato (fra Arsenio) Mascagni l’evangelista Giovanni duomo di Salisburgo con il ritratto opera di il ritratto di Antonio Lodron, opera di Pontormo e alla pittura Toscana. Donato (fra Arsenio) Mascagni Donato (fra Arsenio) Mascagni Con l’elezione ad arcivescovo di mentre per gli stucchi si avvalse delle beatitudini, che campeggia- le; visti a tre quarti, entrambi rivol- Salisburgo Paride Lodron aveva di Andrea, Giovanni, Antonio e no entro finte finestre aperte sul ti verso l’altare, in atteggiamento rinunciato alla parrocchia di Villa Domenico Orsolini, Giovanni Bat- cielo, contraddistinte da un motto orante ed inginocchiati su due ampi dell’altare maggiore e degli altari dipinse la pala con la “liberazione di Lagarina, che qualche tempo dopo tista, Andrea Rapa e Giuseppe Pas- in latino: “paupertas”, PAVPER- cuscini posti sul pavimento di pietra laterali con “san Leonardo”, e il san Pietro”, oggi collocata sull’arco passò a Sebastiano Bartolomeo serini della Valle d’Intelvi. VM SVORVM / MISEREBITVR a scacchi bianchi e rossi. “martirio e la gloria di san Tomaso del coro, il ritratto dell’arcivesco- Lodron. Nel frattempo Paride La pieve di Villa Lagarina era allo- / ESAIAE XLVIIII; “mansuetudo” Il dipinto di Villa Lagarina rivela da Canterbury”. Opere in cui l’ar- vo Marco Sittico Hohenems per il aveva incaricato l’architetto San- ra una chiesa romanica a tre nava- EXALTABIT MANSVE / TAS IN l’evidente intenzione del pittore tista rivelò, ancora una volta la sua monumento funebre nel duomo di tino Solari di costruire sul fian- te scandite da colonne e l’abside, SALVTEM / PS. CXLVIIII; “tri- di rappresentare realisticamente derivazione dalla pittura fiorentina, Salisburgo, la pala con il ritratto di co della chiesa romanica di Villa semicircolare, era rivolta a est, cioè bulatio” CONSOLATVS NOS / i personaggi e di cogliere la loro fatta di superfici geometriche piane Antonio Lodron. Intraprese quindi Lagarina una cappella dedicata a ove oggi c’è la porta d’ingresso. IN TRIBVLATIONE NOSTRA / personalità attraverso la fisiono- e stilizzati elementi architettonici. un breve viaggio a Firenze. san Ruperto ma eretta in memoria La cappella barocca aperta sulla II. COR I; “justitia” BENEDIC- mia dei volti, sottolineati dalla luce Dopo la ristrutturazione della chiesa Ritornato a Salisburgo iniziò la dei propri genitori. Affidò quindi al parete laterale ripeteva, in un certo TIO DOMINI SV- / PER CAPVT riflessa dagli ampi colletti bianchi. di san Pietro a Obertauer, Mascagni decorazione del duomo, opera per Mascagni la decorazione pittorica, senso, lo schema della cappella IVSTI / PROVER. X; “cor mun- Evidentemente si tratta di quell’a- fatta costruire dal vescovo Alberti dus” LAVA A MALITIA COR / Poia sul fianco del duomo di Tren- TVVM ET SALVA FIES / HIERE; to. “misericordia” BENEFACIT ANI- A Villa Lagarina la cappella è col- MAE / SVAE VIR MISERICORS legata alla chiesa da un grande arco / PROVER. XI; “pax” OPVS sul quale al centro è inserito lo IVSTV()TIAE PAX / ESAIAE stemma da principe ed arcivescovo XXXII; “patientia” FALIENS di Salisburgo, Paride Lodron, e l’i- MISERICORDIAS / DOMINUS scrizione: PARIS / EX COM(itibus) INIVRIAM / PATIENTIBVS / PS. LODRONI / ARCHIEP(iscopu)S / CII. ET PRINCEPS SALISB(urgensis) Sulle vele di raccordo con il tam- / AP(osto)LICAE SEDIS buro sono dipinti a monocromo, LEGATVS HANC / SVIS CHA- in altrettanti ovali, gli evangelisti RIS PARENTIBVS ET FAMI- Matteo, Marco, Luca e Giovanni. LIAE - MEMORIAM PP: / ANNO Come più volte detto la cappella fu / MDCXXIX. A piante quadrata, costruita quale monumento fune- è sormontata da una cupola otta- bre per i genitori dell’arcivescovo gonale e conclusa da un’abside Paride, che sono raffigurati su di quadrata coperta da una volta a una grande tela appesa sulla parete crociera. La cupola è illumina- di destra del vano della cappella. Stemma di Paride Lodron, quale principe e arcivescovo di Salisburgo, sull’arco che divide Interno della cappella di san Ruperto, ta da una lanterna e presenta otto Nicolò e la moglie Dorotea sono Donato (fra Arsenio) Mascagni, una delle la cappella di san Ruperto dalla pieve di Villa Lagarina vista verso la cupola spicchi decorati con le allegorie raffigurati quasi a grandezza natura- virtù dipinte sulla cupola 10 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 11

Se il primo vano quadrato della S. RVPERTVS IDOLA PRECIB rappresenta la morte di s. Ruperto, lizzato qualche anno prima dallo cappella è fortemente caratteriz- (us) - SOLO AFFLICIT. avvenuta, secondo la tradizione, la stesso Mascagni per il “Ruperto- zato dal monumento dedicato a Il racconto segue sulle lunette domenica di Pasqua, dopo che il ratorium”, una piccola cappella Nicolò e Dorotea il meno grande delle pareti con la fondazione della vescovo aveva celebrato la messa. sopra la navata laterale di sinistra successivo ambiente è totalmente chiesa di St. Peter a Salisburgo. La scena è raffigurata all’interno del duomo di Salisburgo. dedicato al santo patrono di Sali- Di fronte al chiostro Ruperto con- di una chiesa, che in qualche modo A Villa Lagarina, sul fianco ovest sburgo. segna a san Virgilio, tramite un ricorda il duomo di Salisburgo, i della cappella, fu costruito un pic- Illuminato da due finestre aper- paggio, le chiavi del neo fonda- sacerdoti parlano tra loro, e solo le colo ambiente rettangolare adibito te sulle pareti verso ovest, è tutto to convento. L’iscrizione reca: S. persone vicine al fatto si sono rese a sacrestia che fu pure decorato decorato da stucchi a forma di cor- RVPERTVS VITALI - MONA- conto di ciò che è accaduto e alza- ad affresco dal Mascagi con storie nici che contengono dipinti a olio STERI ST. PETRI - ABATI CLA- no le mani in segno di stupore. della vita della Vergine. Al cen- su rame, ma come vedremo il ful- VES TRADIT. Nella scena è raffigurato anche tro, racchiusa in un ovale “Maria cro religioso della decorazione pit- La scena seguente presenta la veglia l’arcivescovo Paride Lodron; in Assunta”, alla quale è dedicata la torica ideata dal Mascagni è la pala della salma del vescovo. Il feretro, ginocchio di fronte alla bara di san pieve, e sei scene della vita della dell’altare maggiore. al centro della composizione, è raf- Ruperto, e nelle vicinanze alcune Vergine. Il racconto della vita di san Ruper- figurato di scorcio con un’accen- donne di casa Lodron. L’episodio, Durante la permanenza in Tren- to inizia con la cacciata da Worms; tuata prospettiva. Ai lati i sacerdoti di per sé drammatico, è raccontato tino Mascagni decorò per Paride due uomini armati di bastone, lo e i fedeli con il vescovo Vitale. In senza plateali gesti. I personaggi Lodron anche la cappella dedicata spingono fuori della città, mentre primo piano due angeli in lunghi sono tutti sontuosamente vestiti a san Carlo Borromeo nel palazzo un gruppo di persone osserva la abiti dai colori pastello. L’iscrizio- con abiti alla moda confezionati Lodron di Nogaredo, pure realizza- Donato (fra Arsenio) Mascagni, Veduta d’assieme dell’altare della scena. Dalla porta aperta entra una ne reca: S. RVPERTVS FIDEM - con raffinate stoffe dai colori viva- ta su progetto di Santino Solari e monumento funebre per i genitori cappella di san Ruperto a Villa Lagarina chiara luce e appare una città rina- CHRISTI GENTES DOCET. ci, anche se prevale l’oro delle vesti con stucchi dell’Orsolini. dell’arcivescovo Paride Lodron scimentale di tipo italiano. L’iscri- L’ultimo episodio presenta la dei prelati e di san Ruperto. Pari- Sulla volta quattro scene della vita zione reca S. RUPERTVS WAR- traslazione delle reliquie di san de in ginocchio è invece in abito di san Carlo e al centro, in un ovale, spetto della loro personalità, cara I Lodron sono colti in preghiera MATIA FV -STIBVS INIQ(uis) Ruperto nel duomo di Salisburgo. scuro, quasi una modesta veste che la glorificazione del santo. al figlio arcivescovo, committente in una sequenza di quattro stanze EXCEP(tis) PELLITVR. L’iscrizione reca: S. RVPERTVS si staglia netta tra le altre figure. Anche la pala dell’altare presenta dell’opera. viste di fila attraverso porte aperte. Nel secondo riquadro san Ruper- INFESTUR - TVMVLO FVNVS Stupisce l’eleganza dei gesti e delle san Carlo Borromeo inginocchiato Nicolò dai nobili e fieri lineamenti Le pareti delle stanze sono decora- to accolto a Regensburg dal duca CVRANT - ANGELI. Al centro acconciature delle donne, così come di fronte alla Madonna. Il dipinto, dell’uomo di guerra ma atteggia- te da strisce alternate di bianco e Theodo è contornato da un gruppo della volta è raffigurata la salita al la rigorosa costruzione prospettica per l’angolazione prospettica in cui to a sereno e pio cavaliere osserva rosso, colori araldici dei Lodron, di dignitari, di uomini d’arme e cielo del santo, tra uno stuolo con- dell’interno della chiesa. è resa la scena e per l’uso dei colo- con superiorità il visitatore osten- su cui si può scorgere il leone ram- dal figlio del duca in abito rosso. centrico d’angeli. Il racconto pittorico della vita di ri, può essere considerato alla stre- tando con noncuranza il bastone di pante dalla coda annodata dipin- L’ambiente è delimitato da un alto La pala dell’altare, come già detto, san Ruperto di Villa Lagarina ripe- gua della pala dell’altare maggiore comando e la spada dall’elsa dorata. to in monocromo. Poco sotto il muro, sopra il quale si vedono delle è il fulcro dell’intero racconto e te, con qualche variante, quello rea- del duomo di Salisburgo. Dorotea è racchiusa nell’abito nero quadro con gli stemmi Lodron e torri e una cupola avvolta in una e pur trovandosi sullo stesso piano Welsperg, una piastra nera con un luce bluastra. L’iscrizione reca: S. appare alle spalle del marito, con le lungo epitaffio in latino ricorda le RVPERTVS RATISBONA CON - mani giunte ed una collana sul petto gesta di Nicolò e la pietà del figlio. TENDIT CVI SE OBVIAM THE- mentre i capelli raccolti sono coper- Sopra il ritratto dei coniugi Lodron ODOCVM AVLA AFFVNDIT. ti da un trasparente scialle rosso che è dipinta la “resurrezione di Lazza- La terza scena raffigura il batte- sottolinea il giovanile e sereno volto ro”, il tutto racchiuso in una corni- simo del duca Theodo da parte raccolto nella preghiera. ce decorata da elementi in bronzo del vescovo Ruperto che, in abiti Il conte Nicolò indossa una niche- dorato, tra cui una piccola nave con pontificali, con pastorale e mitria, lata e dorata armatura con sul fian- al timone Gesù e dalla parte oppo- versa sul capo del duca l’acqua co la spada e si appoggia al bastone sta san Pietro. santa. Contornano la scena diver- di comando, mentre sul pavimento, Tutte le pitture della cappella sono se figure, tra cui in primo piano, di fronte a lui, è collocato l’elmo dipinte su rame, secondo una con- visto di schiena, il figlio del duca. con la visiera aperta ed i guanti, suetudine che in quegli anni si L’iscrizione reca: S. RVPERTVS ai quali con un gesto della mano andava diffondendo in modo parti- THEADONEM - BAVARIAE destra sembra accennare, quasi a colare nelle regioni alpine, ove con DVCEM LVSTRAT. sottolineare la passata attività guer- nuove metodologie si riusciva a Il quarto quadro rappresenta la resca ed il successivo abbandono produrre lamine di notevoli dimen- distruzione di una statua, dedicata delle armi. L’armatura composta da sioni. Questo supporto pittorico era a una divinità pagana, da parte di un corto pettorale con “spallacce”, congegnale al Mascagni per l’omo- Ruperto con il solo ausilio del sim- secondo la moda del tempo, pre- geneità e rigidezza della superficie bolo della croce. La scena si svol- senta incisioni dorate con motivi di e non ultimo per il colore del rame ge in un non ben definito ambiente, Donato (fra Arsenio) Mascagni, Donato (fra Arsenio) Mascagni, morte di Donato (fra Arsenio) Mascagni, Vergine trofei che evidenziano sul petto lo stesso che bene si prestava quale con un ampio portale aperto verso morte di san Ruperto alla presenza san Ruperto, particolare dell’arcivescovo in gloria nella sacrestia della cappella di stemma Lodron. sottofondo. il cielo. L’iscrizione reca: dell’arcivescovo Paride Lodron Paride Lodron san Ruperto 12 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 13

Sempre su commissione dell’ar- Nel 1634 Donato (fra Arsenio) civescovo Mascagni, realizzò una Mascagni è documentato, nei libri L’invenzione degli Schützen pala per l’altare maggiore della della confraternita della Santissi- chiesa dei Cappuccini di Rovere- ma Annunziata, presente a Firen- Note storiche (non apologetiche) sulla difesa territoriale in Val Lagarina to raffigurante la Madonna con il ze. Probabilmente era ritornato Bambino, santa Caterina d’Ales- per motivi di salute nella sua città Roberto Adami A Stefano Piffer sandria e quattro santi francescani natale, ove gli sono ancora attribu- archivista della Biblioteca Civica di Rovereto, oranti. La pala, commissionata al ite tre pitture: l’elezione di Angiolo che ci ha lasciati proprio mentre consultavo Mascagni da Paride Lodron, come Montarzoli a Generale dell’Ordine, il fondo storico del comune di Rovereto, indica l’insegna araldica in cima per la sala del Capitolo; un ritratto da lui così bene ordinato ed inventariato alla cornice, era completata da dello stesso Generale dell’Ordine, La ricorrenza del bicentenario le e, in qualche caso, addirittura mezzo di specifiche «patenti» o due scomparti laterali con le rap- e il ritratto di fra Agostino Gabriel- dell’insurrezione tirolese capeg- negativa. «brevetti» (apposite autorizzazio- presentazioni del “miracolo della lis, del convento di Monte Senario. giata da Andreas Hofer contro il Discorso a parte meriterebbe l’a- ni) che l’imperatore concedeva, in ruota spezzata” e “la decollazione Il 10 febbraio 1637, Donato (fra governo bavarese del 1809 ha let- spetto che accomuna nostalgia cambio di denaro o titoli e posses- di santa Caterina”, oggi conserva- Arsenio) Mascagni, morì e fu teralmente dato la stura in Trentino per l’Impero e apologetica, ossia si feudali, ai «colonnelli». Questi te nel convento dei cappuccini a sepolto nella chiesa della Santissi- ad una serie di iniziative di stam- apologia della religione cattolica, uomini d’armi, solitamente mem- Trento. ma Annunziata a Firenze. po filoasburgico senza precedenti. come dimostrano alcune recenti bri di famiglie nobili dell’impero, Con l’autorevole patrocinio mora- iniziative legate ai fatti dell’anno erano i veri e propri proprietari le, ma anche economico, di alcune Nove (cippo collocato dall’ammi- dei vari reggimenti costituenti l’e- istituzioni, in primis dell’Assesso- nistrazione comunale di Volano) sercito imperiale. A loro spettava Donato (fra Arsenio) Mascagni, pala rato alla Cultura della Provincia nelle quali spiccano termini come l’arruolamento e la corresponsio- della cappella del Palazzo Lodron a Nogaredo con san Carlo Borromeo in Autonoma di Trento, hanno visto “insorgenti”, simboli come la ne della paga ai soldati. Un reggi- ginocchio di fronte alla Madonna la luce pubblicazioni, convegni, “croce di Vandea” e la definizione mento era formato mediamente da manifestazioni storiche e folclo- di “Tiranno d’Europa” assegnata 10 compagnie, che nel caso della ristiche che hanno monopolizzato a Napoleone. Lasciamo però ad fanteria erano composte da circa l’attenzione dei media e della gente altra sede la discussione su cosa, 300 soldati, per un totale di 3000 per più di tre anni dal 2008 al 2011, tra l’immobilismo e il tradiziona- uomini per reggimento. Restando a affievolendosi soltanto nel corso di lismo della Chiesa e le idee illumi- contesti vicini a noi, proprietari di quest’anno, anche grazie alla con- niste e riformiste della Rivoluzione reggimenti imperiali furono alcuni comitante ricorrenza dei 150 anni francese abbia dato il contributo membri della famiglia Lodron, tra dell’unità d’Italia. migliore alla storia dell’umanità, cui anche Nicolò di Val Lagarina, Questa apologia della dominazione per occuparci della cosiddetta dife- padre del grande Paride; membri asburgica sul Trentino, qualora fatta sa territoriale. della famiglia Madruzzo e il cele- sulla scorta di corrette motivazioni, bre trentino Mattia Galasso, prota- potrebbe anche essere accettata e, gonista non secondario della Guer- con le dovute precisazioni, condi- Il sistema di difesa territoriale: ra dei Trent’anni (1618-1648). visa. Il problema è che nella foga nascita e funzionamento Nel 1511 (ad onor del vero la cosa di affermare la loro nostalgia per avvenne nel 1512 e poi il docu- l’Austria felix, i sostenitori trentini Per gran parte dell’epoca moder- mento venne retrodatato di un di quest’ultima fanno uso di aspetti na le guerre furono combattute da anno) l’imperatore Massimiliano I, discutibili. Così, invece di portare uomini d’armi di professione. Tutti che era anche conte del Tirolo, pre- ad esempio l’ottima organizzazio- ricordiamo i soldati e i capitani di dispose un articolato accordo tra la ne e le importanti riforme ammini- ventura che nel ‘400 e nel ‘500 sua Contea, i Principati Vescovili strative, invece che evidenziare la scorrazzavano per il Nord Italia al di Trento e di Bressanone e i quat- capacità di far convivere in manie- servizio di questa o quella potenza. tro ceti tirolesi (clero, nobili, città, ra pacifica sotto un unico potere Anche in seguito, quando l’avven- giurisdizioni rurali), principale centrale popolazioni molto diverse to delle armi da fuoco rivoluzionò oggetto del quale era la ripartizione per lingua, cultura, costumi e tra- completamente le tecniche milita- dei carichi per la difesa del terri- dizioni, viene piuttosto enfatizzato ri, l’arruolamento continuò ad inte- torio tirolese e trentino durante le ed elevato a simbolo rappresentati- ressare soldati di professione, che guerre da lui intraprese in Italia. In vo del Trentino asburgico il siste- prestavano il loro servizio in cam- pratica Massimiliano concesse alle ma della difesa territoriale, che, bio di una mercede pattuita. popolazioni e alle istituzioni dei tre come si cercherà di dimostrare in Per quanto riguarda l’esercito impe- Paesi di provvedere alla difesa del questa sede, per quanto riguarda la riale in particolare (stiamo natural- proprio territorio in caso di aggres- Donato (fra Arsenio) Mascagni, pala Donato (fra Arsenio) Mascagni, pala Donato (fra Arsenio) Mascagni, pala dell’altare della chiesa dei cappuccini di dell’altare della chiesa dei cappuccini di dell’altare della chiesa dei cappuccini di realtà lagarina (e in generale per il mente parlando del Sacro Romano sione da parte di potenze straniere, Rovereto con santa Caterina di fronte alla Rovereto con santa Caterina di fronte alla Rovereto, due cappuccini, particolare territorio trentino di lingua italia- Impero della Nazione Germani- mediante l’arruolamento di 5.000, Vergine e quattro cappuccini Vergine, particolare na) ebbe un’importanza margina- ca), l’arruolamento avveniva per 10.000, 15.000 e 20.000 soldati a 14 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 15

seconda delle necessità (quattro alle comunità che li costituivano, se sono documentate forniture di dalle loro compagnie, e di fare atten- nativa dell’Alta Austria viste in chiamate di leva). non tenendo però conto del puro uomini, bensì soltanto pagamenti zione nelle rassegne che l’exercitium precedenza, nel 1704 l’imperatore Prese origine in questo modo la dato demografico (numero di abi- (più puntuali che nel contesto tren- si faccia in buon ordine. Per sottuffi- Leopoldo I promosse una riforma costituzione di una milizia popo- tanti o fuochi), bensì della ricchez- tino, questo sì) della steora. ciali devono assegnarsi uomini idonei, del Landlibell del 1511, modifican- non già come finora, operai inesperti. lare, territoriale, che però rimase za censuaria (valore fondiario e Fu solo nel 1701, in occasione della 2. Gli ufficiali e sottufficiali debbono do il dispositivo della difesa territo- solo sulla carta, per l’esattezza sul immobiliare) delle comunità stesse, guerra per la successione al trono essere aumentati, poiché, per esem- riale con la costituzione di 12 com- Landlibell, come venne chiamato ricchezza espressa in fuochi fiscali, di Spagna tra Francia (Luigi XIV) pio, è accaduto, che il reggimento pagnie di tiratori scelti, i quali, per l’accordo del 15111. Il sistema di ossia singole unità patrimoniali cor- e Impero (Leopoldo I d’Asburgo) Altheim non poté mettersi in marcia essere almeno presentabili in caso difesa territoriale si tradusse infat- rispondenti ad un determinato valo- che, in seguito all’occupazione per deficienza di ufficiali. Gli ufficia- di chiamata alle armi, dovevano ti subito in un sistema tributario, re (300 fiorini). In pratica il «fuoco dei Paesi Bassi e dei possedimenti li debbono per adesso servire senza svolgere periodiche esercitazioni e la fornitura di uomini si tramutò fiscale» aveva diretta corrisponden- spagnoli del Nord Italia (ducato di sold, ma all’ufficiale abile dev’essere presso i poligoni di tiro (bersagli) in corresponsione in denaro, cosa za con il «fante steorale». Questo Milano) da parte dell’armata fran- messo in vista, che a suo tempo potrà presenti sul territorio. Poiché le lin- preferita sia dalla popolazione, spiega perché il numero dei fuochi cese, per la prima volta l’esercito ottenere il grado effettivo. gue non sono opinioni, questi corpi che preferiva pagare che andare fiscali delle comunità lagarine di imperiale venne affiancato da com- 3. La data della rassegna dev’essere vennero chiamati Schützen nei ter- scelta in guisa, che i contadini non in guerra, sia dall’imperatore, che inizio ‘700 risulti invariato rispetto pagnie della milizia territoriale. siano obbligati a sospendere i loro ritori di madre lingua tedesca (in così poteva avvalersi di truppe a quello di fine secolo, anche se le Nemmeno in questa occasione, lavori più necessari. tedesco Schütze = tiratore) e ber- addestrate, piuttosto che di conta- stesse aumentarono il numero degli per l’area lagarina, sono riusci- 4. I fucili dovranno essere tutti di cali- saglieri (da bersaglio) nei territori dini digiuni della tecnica militare.2 abitanti; nuovi abitanti non signi- to a trovare un solo contributo in bro uguale, le armi da fianco adopera- di madre lingua italiana. Il termine Venne così introdotto il concetto di ficava nuova ricchezza censuaria, «Fogi concorrenti alla Cassa in uomini, ma soltanto spese per tra- bili. Quanto poi allo armare la Milizia bersaglieri fu quello più diffuso ed «Steuerknecht» o «fante steorale» la quale rimaneva sostanzialmen- Roveredo». Specifica dei fuochi fiscali sporti militari e acquartieramento di fucili o di canne rigate, invece che usato in Trentino, soprattutto dalla (Steuer in tedesco significa tassa), te invariata fintanto che non fosse delle comunità lagarine, in base ai quali delle truppe agli ordini di Euge- di moschetti, come fu consueto fino gente; mentre nei documenti uffi- definibile come il costo per il cambiata l’estensione territoriale venivano suddivise tra loro le spese nio di Savoia, comandante in capo ad ora, fu già riferito e sottoposto a ciali accanto a questo si trova spes- mantenimento mensile di un fante della comunità stessa. per acquartieramento e per i trasporti dell’esercito imperiale. Neppure in Sua Maestà il parere del Generale so il termine miliziotti ed anche militari, e la fornitura di milizie per la Gschwind, il quale è, che almeno un (figura militare di base degli eser- Fino al 1573 la steora consiste- difesa territoriale (primi anni del ‘700) altri contesti trentini sono ricordati terzo della gente sia armato di fucile. cacciatori. citi) ed in sostanza corrispondente va nel pagamento di 4 fiorini per (ACVL, N. 13). arruolamenti di milizie territoria- 5. Ad ogni compagnia sia comandato Conclusisi ancora nel 1703 gli epi- a 1/5.000 della somma di volta in fante; in quell’anno venne innalza- li, che in generale però vi furono un piffero e due tamburini. sodi bellici della guerra tra Fran- volta pattuita per le necessità di ta a 36 fiorini e aumentata infine a nessuna chiamata alle armi. (Tirolo tedesco), per un totale di 6. Per il caso di chiamata alle armi cia e Impero che interessarono il guerra (prima chiamata di leva). 54 fiorini per fante nel 1784. Il sistema dei fuochi fiscali si fissò circa 16.000 uomini divisi in 4 reg- il Governo si riferisce all’Ordinanza Trentino (gli acquartieramenti e i Nel 1573 i quattro Stati provinciali Per 200 anni, dal 1511 al 1703, il invece come base per l’imposi- gimenti agli ordini del colonnello del 1511 – soltanto per evitare gelosie trasporti per il militare durarono del Tirolo si assunsero i debiti della territorio trentino non fornì 1 solo zione di qualsiasi tassa o colletta, von Altheim. bisognerà somministrare a tutti colo- invece fino al 1714, ossia fino al camera principesca tirolese per uomo alla difesa territoriale (che come pure per l’istituzione della Il carattere precario, ancora poco ro che a volta volta sono comandati termine del conflitto), per tutto il 1.600.000 fiorini, per pagare i quali ricordiamo aveva funzioni solo «Cassa dei trasporti (cesarei)», organizzato, se non raccogliticcio ai Passi, un quantum uguale di ogni ‘700 nel territorio tirolese di lingua organo incaricato di suddividere cosa, affinché non sia fatta differenza la steora, che fino ad allora aveva difensive), limitandosi, per la veri- di queste truppe, appare chiara- tra i Militi»3 tedesca le milizie della difesa terri- avuto caratteristiche di straordina- tà non sempre puntualmente e di tra le comunità lagarine le spese mente in una relazione della Came- toriale fecero “allenamento” presso derivanti da trasporti e acquartie- rietà (in quanto come detto relativa buona voglia, ma piuttosto dopo ra governativa dell’Alta Austria di Come si noterà questo documen- i bersagli. Non così nel Tirolo ita- a particolari esigenze di difesa ter- lunghe contrattazioni, a pagare la ramenti delle truppe imperiali che, data 31 ottobre 1702: liano e nel Principato Vescovile di queste sì, periodicamente transita- to ufficiale, prodotto proprio dal ritoriale), venne trasformata in un steora. Particolarmente renitenti a governo austriaco, per definire le Trento, dove questa attività, alme- tributo ordinario provinciale (ordi- questi pagamenti furono i distret- vano per la nostra valle dirette in «Sunto delle proposte della Camera no per quanto riguarda il basso Italia o viceversa. governativa dell’Alta Austria circa le truppe della difesa territoriale usa il nari-Landsteuer) annuo, a scadenza ti meridionali del territorio tren- termine: Tyroler Landmilizwesen, Trentino, nel corso del Settecento semestrale: S. Giorgio (23 aprile, tino (sia vescovili, che tirolesi), disposizioni per la difesa territoria- non risulta affatto documentata. le del Tirolo. Innsbruck, 31 ottobre che il traduttore dell’opera rende «steora di S. Giorgio») e S. Andrea tra i quali proprio le giurisdizioni (correttamente) in italiano con il (30 novembre, «steora di S. Andrea). Lodron di Nogaredo e Villa Laga- Le prime compagnie della 1702. milizia territoriale nel 1701: Circa l’ordinamento della Milizia termine: Milizia paesana tirolese. La steora era suddivisa all’interno rina (soggette al Vescovo), che paesana tirolese il Governo dell’Alta Rovereto 1793. l’invenzione dell’antichità Del termine Schützen non vi è trac- dei vari distretti giudiziari in base rimasero a lungo inadempienti ed Austria coll’intervento dei Deputati cia, prova evidente che all’epoca Proposta di costituzione della inserite nel novero dei cosiddetti e del Consigliere e Colonnello della non era in uso. prima compagnia di bersaglieri «fanti steorali inesigibili». I convinti sostenitori degli Schützen Milizia Conte von Altheim delibera e del Trentino meridionale 1 Proprio quest’anno, in occasione della ricor- Nel 1636 l’Arciduchessa Clau- fanno risalire senza esitazione la riferisce quanto segue; renza dei 500 anni dalla sua promulgazio- Bersaglieri non Schützen: nascita di queste milizie territoriali 1. Qui in paese la gente è divisa in 4 ne, la Società di Studi Trentini di Scienze dia de’Medici riformò il sistema l’invenzione del nome Per trovare il primo documen- Storiche ha promosso un’edizione critica difensivo territoriale, sostituendo al Landlibell del 1511. Come si è reggimenti di 4.000 uomini ciasche- to riguardante i bersaglieri in Val del Landlibell, con particolare riferimento visto in precedenza, però, la cosa è duno, le compagnie variano dai 300 ai le chiamate di leva (che nel frat- Conclusasi questa prima fase della Lagarina si deve arrivare al 1793, agli esemplari circolanti in ambito trentino: tempo erano state ridotte a tre) con assolutamente priva di fondamen- 600 uomini. Sarebbe desiderabile che a Rovereto, città e giurisdizio- Cagol, Franco - Groff, Silvano - Stenico, to, perché fino agli inizi del ‘700 queste potessero essere ridotte a 200 guerra di successione spagnola, Marco: Il Landlibell del 1511 negli archivi una milizia territoriale di 4 reggi- ne (pretura) austriaca fin dal ‘500 non vi furono costituzioni di com- teste; che gli ufficiali fossero asse- probabilmente per dare esecuzione trentini, Trento 2011. menti di circa 2.000 uomini con età gnati a fare le istruzioni, e tenuti a ciò (dedizione all’imperatore del 1509, 2 alle proposte della Camera gover- Per questa parte vedere l’opera fondamentale compresa tra i 24 e i 45 anni. Dal pagnie della milizia territoriale in rigorosamente dalle Autorità superio- giuramento di fedeltà alla Contea di Marcello Bonazza: Il fisco in una statualità area trentina. Anzi, da quanto si punto di vista pratico anche questa ri; che agli ufficiali, specialmente ai 3 del Tirolo del 1564) e come tale divisa. Impero, principi e ceti in area trentino ricava dalle pubblicazioni di fonte Wetzer, Leander Heinrich von: Guerra per la tirolese nella prima età moderna, riforma rimase sulla carta, perché Capitani od almeno agli Alfieri, fosse successione di Spagna: campagna del 1702, particolarmente fedele agli Asbur- 2001. nel corso del Seicento non vi fu austriaca, nemmeno in area tirole- ordinato di non allontanarsi troppo Torino, 1892, p. 586. go. Poiché questo è il primo caso 16 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 17

di costituzione di una compagnia di poter presentare nel luogo sovrano Il 27 aprile 1797, dunque quasi 6 Giovanni Battista Dionisi, Domeni- fanteria): Wilhelm Schröder, N. 26 bersaglieri nel basso Trentino, vale le preci di alcuni dilettanti di que- mesi dopo la battaglia, i provvedi- co Baldo e Francesco Simoncelli di che arruolava in Carinzia; Mittrow- forse la pena di vederlo in dettaglio. sta Città, onde erigersi in formale tori di Rovereto segnalavano all’Uf- Isera; Giovanni Conzatti e Valentino sky, N. 40 che arruolava in Mora- Dunque, in data 23 aprile 1793 compagnia di bersaglieri, priacché ficio Circolare di essere venuti a Menegoni di Patone; Antonio Simon- via; Thurn N. 43 che arruolava in venne presentata dai provvedito- i supplicanti non si assogettino a conoscenza del fatto che: «nella celli di Lenzima; Giacomo Parisi di Carniola e Jordis, N. 59 che arruo- ri della città (Magistrato Civico) que’ provedimenti, che a tal intento campagna di Calliano e della Pietra Brancolino; Gasparo Archer, Gio- lava in Austria9. Questi acquar- all’imperial regio Ufficio Circolare da parte politica si troverà opportu- vi si trovino ancora de’ cadaveri mal vanni Maffei, Domenico Vicentini, tieramenti di bersaglieri e fanti (governativo) di Rovereto, la sup- no di prescrivere». sepolti, cosiché sopravanzano da Domenico Motter, Giuseppe Stich, imperiali costarono alle casse delle plica di alcuni cittadini che chiede- In pratica il governo tirolese voleva terra, e rendono un fettore pregiudi- Pietro Vinotti, Domenico (caporale), comunità lodronie quasi 4.000 fio- vano di: «poter formare una Com- che ogni aspirante bersagliere fosse cievole alla pubblica salute». L’uffi- Antonio e Leonardo Caracristi, Fran- rini. pagnia di persone proprie, oneste di buona condotta e senza prece- cio governativo, al fine di ovviare a cesco Finarolli, Tommaso Molinari, Per quanto riguarda i disagi cau- e pulite al N.° di 120 teste sotto denti penali; che allo stesso fosse questa spiacevole situazione, ordinò Domenico, Antonio e Simone Ferra- sati dalla guerra alle giurisdizio- la direzione de’ rispettivi ufficiali consentito di portare armi soltanto alla comunità di Calliano di risolve- ri, Antonio e Fabiano Pedrotti, Gio- ni Lodron, infine, nel gennaio e cariche da eleggersi fra di loro, «negli incontri del solito servizio re il problema tumulando i cadaveri vanni Folladori, Antonio Gasperotti, del 1797, con la città di Rovereto scegliendo pure a loro arbitrio la di bersaglio»; che gli ufficiali fos- affioranti5. Pietro Angheben, tutti di Pomarolo7. piena di soldati feriti o ammalati, il mondura»4. I richiedenti precisa- sero militari di carriera e solo loro In occasione dell’invasione francese Si può notare come questi bersaglieri comando di guerra austriaco ordi- vano di essere in grado di provve- potessereo indossare l’uniforme si mobilitò anche in Val Lagarina il provengano tutti da comunità appar- nò all’Ufficio Vicariale (Lodron) dersi in proprio di divisa («mondu- («che sia permesso al più agli soli dispositivo della difesa territoriale, e tenenti a giurisdizioni austriache di Nogaredo di far sgomberare le ra») ed armi da bersaglio; di voler ufficiali, che saranno da nominar- per la prima volta si costituirono in (Castelcorno e Nomi). case Lodron e Magnaguti (palaz- erigere a loro spese «una fabbrica Rovereto, 23 aprile 1793. Minuta della si non già dalla compagnia, ma loco compagnie di bersaglieri laga- Suddito delle giurisdizioni trenti- zo di Nogaredo) per trasformarle per il tiro del bersaglio»; di voler richiesta inviata dal Magistrato consolare come nel Tirolo tedesco dal corpo rini. Anche sulla destra Adige, dove ne di Castellano e Castel Nuovo in ospedale militare e alloggiarvi rispettare il regolamento vigente (comune) di Rovereto all’Ufficio degl’ufficiali dello Stato maggiore, si distinse il capitano Francesco (Lodron) era invece il capitano dei 400 soldati ammalati. Nei mesi presso le compagnie di Bolzano e Circolare (governo provinciale) per la di portar uniforme, ma anche questa Gottardi di Aldeno, che allestì una bersaglieri Francesco Baldessarini seguenti la comunità di Villa Laga- di essere in grado di fare «a proprie costituzione a Rovereto di una compagnia eguale a quella degl’altri bersaglieri compagnia di bersaglieri provenien- di Nogaredo, che negli anni 1796 rina si trovò così a dover mantene- di bersaglieri (BCR, ACR, Busta 482, N. loro spese la bandiera con l’Aquila 431, per gentile concessione) tirolesi»); che la compagnia fosse ti in gran parte dai paesi di Aldeno, e 1797 allestì a sua volta una com- re anche la guardia medica militare I. R austriaca da una parte portan- soggetta al controllo del Magistrato Nomi, Pomarolo, Villa Lagarina, pagnia, anche se non sono ricordati («Wacher Feld Arzt»)10. te in seno a lettere d’oro le parole: che) di: Rovereto (pretura, ossia civico («che questa compagnia de’ Nogaredo, Pedersano e Castellano. i nomi e i paesi di provenienza dei La maggior parte delle compagnie Per il nostro buon Padre France- la città e le comunità di Volano, bersaglieri abbia ad essere subordi- Il Gottardi morì in uno scontro con i soldati della stessa. Tra il maggio di bersaglieri territoriali vennero sco Secondo e dall’altra l’arma Noriglio, Terragnolo, Trambileno, nata in tutto all’invigilanza e sovrin- francesi il 24 marzo 1797 a Cavale- 1796 e l’estate del 1797 questa «licenziate» ancora nell’estate del della città di Roveredo». Vallarsa, Lizzana, Sacco, Marco); tendenza della Superiorità locale»). se (e qui fu sepolto). La guida della compagnia transitò più volte sul ter- 1797, ed un apposito avviso di data Da notare che essendo in tempi di Nomi (compresi Chiusole e parte di Stando alla documentazione conser- compagnia venne assunta dal figlio ritorio delle giurisdizioni Lodron, 11 agosto di quell’anno ordinò ai pace, e dato lo scopo di addestra- Pomarolo); Castel Pietra (Calliano); vata non sembra che la pratica per la Cristoforo fino all’aprile del 1799, assieme alla compagnia di Simone forestieri che avevano prestato mento al tiro dei richiedenti, essi si Folgaria; Gresta; Penede e Arco. costituzione della prima compagnia quando la stessa venne sciolta6. Wiser (altro capitano della destra serivizio in esse, ed intendevano definiscono «compagnia di perso- Il rimanente della Val Lagarina, o di bersaglieri dilettanti a Rovereto Lo stato della compagnia di «Cac- Adige, forse di Aldeno), e a quelle continuare a prestarlo nelle truppe ne» o «unione», senza riferimenti meglio del basso Trentino, appar- sia andata a buon fine, anche per- ciatori Provinziali» del capitano di Pietro Maini (Gresta) e Ferdinan- regolari imperiali, di arruolarsi nel all’organizzazione militare. teneva al Principato Vescovile di ché in quegli anni il lungo periodo Francesco de Probizer di Sacco, in do (o Scipione) Bellotti (Fogaria)8. reggimento di fanteria Latterman Interessante anche il punto e) della Trento (stato immediato dell’Im- di pace finì e sul Trentino si abbatté data 4 gennaio 1797 registra (accan- In questo periodo, oltre alle trup- di stanza a Rovereto11. supplica, nel quale si precisa che pero), ed era formato dalle giu- l’armata francese guidata da un gio- to a roveretani, bresciani e vicentini) pe della difesa territoriale (ogni Per quanto riguarda i caduti (o questa sarebbe stata la prima com- risdizioni (quindi trentine) di: vane e promettente generale della diversi abitanti della destra Adige compagnia era formata da circa dispersi) una nota del registro dei pagnia di tal genere a costituirsi nel Beseno (Besenello); Castellano Repubblica di nome Napoleone. lagarina: Antonio e Paolo Gorga, 100-140 uomini) le comunità laga- morti della parrocchia di Pomaro- Circolo ai Confini d’Italia, e se ne e Castelnuovo (Villa Lagarina, Antonio Balter, Bartolomeo Pizzini, rine appartenenti alle giurisdizioni lo del 1797 registra i nominativi di chiedeva pertanto per essa il titolo Nogaredo e parte di Pomarolo); Lodron dovettero ospitare anche le cinque pomarolesi che nella prima- di Capo Stand: «Che tale unione Castelcorno (Isera); Mori; Brento- 1796-1797: i bersaglieri lagarini truppe regolari imperiali, in par- vera di quell’anno si arruolarono 5 BCR, ACR, Busta 490, N. 443. sia dichiarata Capostand ai Confini nico; Ala; Avio; Riva; Tenno; Val per la prima volta in guerra 6 Per notizie su questa compagnia e il nome ticolare quelle dei reggimenti (di nel corpo dei bersaglieri contro le d’Italia per non esservene fin’ora di Ledro e Giudicarie. (valorosamente) dei soldati che la costituivano vedere: Petrol- truppe francesi, senza più far ritor- alcuna». Torniamo alla proposta di costi- li, Giovanni: La compagnia Gottardi (1796- no a casa: Tommaso Molinari (63 7 Per maggior comprensione si pre- tuzione di una compagnia di ber- Non è il caso di ripercorrere le vicen- 1799). Bersaglieri provenienti dai paesi del Ischia, Marco: La tradizione degli Schützen anni); Gio Batta Cuel (22), Valen- Comun Comunale contro i soldati di Napole- in Vallagarina, Trento, 2010, pp. 297-299. cisa che il Circolo ai Confini d’I- saglieri a Rovereto. L’Ufficio de, ben note, dell’invasione francese one in Val di Fiemme. In: Il Comunale, Anno 8 BCR, Archivio Lodron (d’ora in poi AL), tino Bonapace (44), Francesco talia (istituito nel 1754), con sede a Circolare inoltrò la richiesta del in Val Lagarina del 1796-1797, con i XIII (giugno 1997), pp. 59-66. Nell’elenco 3.49.6. numeri (3), (6) e (11). In una ricevu- Vicentini (34); Giuseppe Antonio Rovereto, era uno dei distretti poli- Magistrato civico cittadino all’im- primi scontri sul Monte Baldo e l’e- sono ricordati i seguenti bersaglieri che, stan- ta di pagamento rilasciata in data 10 gennaio Menegatti (51)12. tico-amministrativi in cui era divisa perial regio Consiglio di Governo pilogo più cruento nella battaglia di do al cognome, dovrebbero appartenere a paesi 1797 per tre giorni di «quartiere» a Vill Laga- dell’attuale comune di Villa Lagarina (il paese rina, Simone Wiser si firma «Capitano della la Contea del Tirolo, e comprende- tirolese, il quale rispose in manie- Calliano del 5,6 e 7 novembre 1796. di provenienza è indicato soltanto per i gradua- Compagnia de Bersaglieri di Villa Lagarina». 9 Ogni reggimento dell’esercito imperiale, va le giurisdizioni (quindi austria- ra decisamente cauta, precisando Soltanto in relazione a quest’ultima ti): Carlo Tonolli di Pedersano (alfiere), Valen- Nel 1805 il Wiser fu chiamato per prestare come detto in precedenza, era contraddistinto che la pratica non poteva essere mi sembra interessante riproporre tino e Domenico Giordani, Giorgio Riolfatti, nuovamente servizio nella milizia territoria- da un numero e dal nome del suo proprietario. 10 avviata fino a che i richiedenti non una nota inedita che lascia intuire in Pietro Marzani, Giacomo Graziola, Lorenzo le; provò ad opporsi dicendo che aveva già BCR, AL, 3.49.6.(17). 4 Biblioteca Civica di Rovereto (d’ora in poi Baroni, Giovanni Manega, Adamo Gatti, Bat- «servito nell’ultima guerra qual’officiale de’ 11 BCR, ACR, Busta 493, N. 879. BCR), Archivio del Comune di Rovereto avessero dichiarato di rispettare il tutta la sua crudezza l’orrore di que- tista Calliari, Domenico Pederzini, Angelo bersaglieri», ma dovette arruolarsi (cfr. BCR, 12 Come si è visto in precedenza Tommaso (d’ora in poi ACR), Busta 482, N. 41. regolamento in materia: «(...) non sto fatto d’armi. Curti, Giacomo Sguaizer, Leonardo Baroni. AL, 3.40.7.(74)). Molinari si era arruolato nella compagnia del 18 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 19

Dal punto di vista pratico le trup- Scorrendo l’elenco dei 172 fami- sercito francese, anche se le truppe che in data 20 aprile 1805 certifica- pe tirolesi della difesa territoriale gliari di caduti o dispersi trentini si di Napoleone lasciarono definiti- rono: «che nell’invasione francese poco poterono contro l’efficiente possono segnalare i seguenti abitan- vamente i nostri paesi soltanto alla dell’anno 1801, nel distretto della e perfetta macchina da guerra rap- ti della destra Adige lagarina: Fal- fine di aprile. Comunità di Lizzana, abbiamo presentata dall’esercito napoleo- zogher madre di Giovanni di Isera; Il 6 giugno 1801 un decreto avuti N. 65.250 alloggi»19. nico. Nonostante ciò le relazioni Marchiori vedova di Domenico (3 dell’imperatore Francesco II d’A- Per le giurisdizioni trentine appar- ufficiali austriache dell’epoca sono figli) di Nomi; Finestrella vedova sburgo sciolse le compagnie di ber- tenenti al Principato Vescovile (di concordi nell’affermare il corag- di Bartolomeo di Nomi; Perghem saglieri mobilitatesi in questa fase Trento), invece, il rimborso delle gio e il valore dimostrato da questi vedova di Giacomo (2 figli) di del conflitto. Nel documento in lin- spese per l’acquartieramento della corpi negli eventi bellici del 1796- Nomi; Caracristi vedova di Bernar- gua italiana (a stampa) redatto per divisione McDonald arrivò soltanto 1797. Lo stesso imperatore France- do di Pomarolo; Menegatti vedova il Circolo di Rovereto (dal capita- nel dicembre 1808. L’ammontare sco II (d’Asburgo Lorena) decise di Antonio di Pomarolo17; Baldessa- no del Circolo barone Sigismondo era pari a 38.342 fiorini, e per suddi- di premiare questo comportamento relli Francesco di Pedersano; Gior- de Moll) queste truppe vengono viderlo fra di loro le comunità lodro- e con un dispaccio datato Vienna, dani madre di Francesco di Pedersa- chiamate con il termine cacciatori: nie nominarono un apposito com- 29 aprile 1797, dispose: no; Fiorentini vedova di Domenico «Ristabilita la Pace si compiacque missario nella persona di Lorenzo (1 figlio) di Marano; Bertoldi Gia- Sua Maestà con Aulico Decreto de’ Marzani di Villa Lagarina20. «(...) di voler accordare ai valorosi como (4 figli) di Aldeno; Agostini 6 Giugno ultimo scorso di ordinare Secondo il tradizionale protocollo Tirolesi con un Decreto di lode, e di vedova di Antonio di Aldeno. lo scioglimento del Corpo volonta- in uso, l’acquartieramento delle ringraziamento anche una Medaglia, rio de’ Cacciatori Tirolesi, e di per- truppe da parte delle comunità ed un regalo in danaro con questo però, che le Medaglie, ed i regali in mettere a questa Truppa il ritorno consisteva nella fornitura di legna danaro si distribuiscano soltanto a 1801. La terza occupazione del alle proprie case per l’ultimo dello per cucinare e scaldarsi, cande- Incisione raffigurante il recto e il verso della medaglia che l’imperatore Francesco Trentino da parte delle truppe spirato mese di Giugno (...)»18. le per fare luce e paglia per i letti que’ Tirolesi, che andarono effettiva- II d’Asburgo aveva pensato di assegnare ai bersaglieri che si erano distinti nel 1796- mente in Campo, e combatterono ivi 1797 durante il primo conflitto con i francesi (BCR, ACR, Busta 491, N. 486, per gentile di Napoleone Nel corso di questa (breve) occu- («pagliarizzi»). Nei documenti contro li Francesi. concessione) pazione francese del Trentino non queste forniture venivano indica- Le necessarie medaglie si conieranno Dopo circa una anno e mezzo di sembrano documentate costituzio- te come «legne, lume e palia», ed 14 in Vienna della grandezza delle Mili- e comitale . Le pensioni corrisposte ai fami- pace, nella primavera del 1799 ni in loco di specifiche compagnie erano corrisposte a titolo del cosi- tari d’argento, da una parte col busto Questa medaglia non venne però gliari dei bersaglieri caduti o scoppiò la seconda guerra di coali- di bersaglieri formate da gente dei detto «Schlaf Kreuzer». Nella sta- Sovrano, e dall’altra colle parole: Al realizzata a causa della ripresa dispersi hanno importi tra i 2 e i 10 zione contro la Francia. Per quanto paesi lagarini, e nemmeno perdite gione invernale le comunità dove- valoroso Difensore della Patria 1797. delle ostilità con i francesi. Nel carantani al giorno (12-60 fiorini riguarda la nostra provincia le ope- in feriti, caduti o dispersi. I pro- vano fornire alla truppa 1 Klafter di e poscia si distribuiranno ivi (cioè in 1797, invece, al termine di questa all’anno), a seconda del numero di razioni militari iniziarono nel 1800 blemi più gravi causati alla popo- legna dura ogni 400 soldati (ogni questa Provincia) colla licenza, che fase della guerra, vennero predi- componenti la famiglia16. ciascheduno le possa portare vita sua con la richiesta alle comunità della lazione riguardarono le ingentissi- 300 se di legna tenera), quantità durante. sposti gli elenchi dei meritevoli Una nota allegata all’elenco preci- fornitura di bersaglieri secondo il me spese in trasporti e acquartie- sufficiente a 800 uomini (rispettiva- Nel caso che qualche Tirolese fosse di medaglia, e la stessa venne loro sa i requisiti e le caratteristiche di protocollo della difesa territoriale, ramenti militari, spese che negli mente 600) nei mesi estivi; sempre restato morto, lasciando dopo di se consegnata. Tra i lagarini della questa pensione di guerra: cioè sulla base dei fuochi fiscali anni seguenti le comunità cerca- nella stagione invernale era neces- una povera sprovveduta Vedova, destra Adige insigniti di questa delle stesse. In questi documenti rono di farsi risarcire dal governo saria 1 libbra e mezza di Vienna di ovvero, poveri Orfani, saranno questi onoreficenza si possono ricordare «Le Vedove ottengono la lor provvi- il termine genericamente usato per austriaco. Per quanto riguarda le candele ogni 100 soldati (d’estate di caso in caso indicati a Sua Maestà, i capitani: Francesco Baldessarini sione vita durante qualor non passino definire gli appartenenti alla mili- giurisdizioni trentine appartenen- 1 libbra); infine la paglia andava essendo la medesima intenzionata di Nogaredo; Giuseppe Chiuso- a’ secondi voti, nel qual caso perdono zia territoriale non è quello di ber- ti alla contea del Tirolo, la cosa fornita ogni 5 giorni nella quantità di somministrar loro il necessario le di Pomarolo; Carlo Galvagni e la provvisione dal giorno dello sposa- 13 saglieri, bensì di miliziotti. venne definita nel 1804, quando il di 3-4 libbre di Vienna per solda- sostentamento» . Ambrosio Villi di Villa Lagarina15. lizio. I figli maschi godono la provvi- sione fino all’anno decimo quarto, e le Ai primi di settembre le truppe Congresso provinciale tenutosi ad to (ovviamente senza distinzione Nel 1800 il governo austriaco fece Già nel 1796 l’imperatore aveva femmine fino all’anno duodecimo di imperiali regolari e i corpi della Innsbruck ai 23 maggio accordò «a pubblicare anche l’elenco dei tiro- loro età. I Genitori, e Fratelli godono la difesa territoriale si ammassarono quei distretti del Tirolo meridio- deciso di far coniare una meda- 19 lesi caduti in difesa della patria, con provisione vita durante. Quelli poi che nel Trentino per presidiare i confi- nale che nell’anno 1801 sono stati BCR, ACR, Busta 535, N. 683. A proposito di glia d’onore con cui decorare i spese di guerra, in una nota del 1810 i prov- le pensioni corrisposte ai rispettivi per ferite riportate, o pei disagi sofferti ni dei territori asburgici contro l’a- occupati dal nemico» la somma veditori della città di Rovereto dichiarano bersaglieri tirolesi, medaglia che, familiari. L’elenco comprende 450 in campagna divennero inabili a pro- stando alle raffigurazioni a stam- vanzata francese. Le truppe napo- di 109.200 fiorini per acquartiera- che dal maggio 1796 al maggio 1810 la loro nominativi di abitanti dei circoli di curarsi il necessario sostentamento, cassa vide aumentare il disavanzo da 62.000 pa giunte fino a noi, presentava da leoniche ebbero però facile ragione menti e 20.000 fiorini per trasporti, Rovereto (77 nomi), Bolzano (85), godono la provvisione finché legitti- di queste difese e il 7 gennaio 1801 ordinando alle singole giurisdizio- a 392.000 fiorini, più altri 50.000 fiorini di un lato il motto: «Pro fide princi- mar possono con attestati Chirurgici, la «forniture non ancora pagate o non liquidate» S. Lorenzo (di Sebato) (47), Imst il generale McDonald comandan- ni di predisporre delle specifiche pe et patria fortiter pugnanti» permanente loro impotenza al lavoro. (cfr. BCR, ACR, Busta 557, N. 650). (29), Schwaz (98), Bregenz (3); e te dell’Armata (francese) dei Gri- tabelle contenenti nel dettaglio le 20 BCR, AL, 3.49.10.(50). Colgo l’occasione contornato dalla scritta «Tirolis dei distretti di Trento (vescovile) Le mogli, e i figli, i di cui mariti, e rispettivi padri furono fatti prigionieri, gioni entrò in Trento. La pace di spese sostenute dalle varie comuni- per ricordare quali erano le comunità lodro- ab hoste gallo undique petita. nie, ossia appartenenti alle giurisdizioni (85), Bressanone (vescovile) (3), o che altrimenti sono smarriti, godono Luneville del 9 febbraio 1801 pose tà e fornendo le norme per calcolare Anno 1796»; e dall’altro lato l’ef- Innsbruck (23). (vescovili) Lodron di Castellano e Castelnuo- figie dell’imperatore stesso contor- la provvisione sin tanto che con atte- fine a questa terza occupazione del i risarcimenti. A titolo di esempio vo: Reviano-Folas, Brancolino, Nogaredo, stati giudiziali possano comprovare, nata dal nome e dai titoli imperiale territorio trentino da parte dell’e- si riporta la dichiarazione di Pietro Sasso, Noarna, Castellano, Pedersano, Villa non esser per anche ritornati i suen- Baroni giurato e Giovanni Maria Lagarina, Piazzo (con parte di Pomarolo), 14 BCR, ACR, Busta 491, N, 486. nunciati loro attinenti». Prezzi quartier mastro di Lizzana, Savignano, Aldeno, Cimone e parte di Garni- 15 Dalponte, Lorenzo: Uomini e genti trentine 17 Questo documento conferma la nota dell’ar- ga. Appartenevano invece alla giurisdizione capitano de Porbizer di Sacco. durante le invasioni napoleoniche 1796- chivio parrocchiale di Pomarolo che dichiara (austriaca) di Nomi: Pomarolo, Chiusole e 13 BCR, ACR, Busta 491, N. 509. 1810, Trento, 1984, pp. 46-49. 16 BCR, ACR, Busta 519, N. 1047. il Menegatti come disperso nel 1797. 18 BCR, ACR, Busta 519, N. 1037. Nomi. 20 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 21

tra estate e inverno)21. Gli ufficiali di Marco, aveva fatto pervenire debba contribuire la sua tangente di bersaglieri, le quali poterono (in quanto ben remunerati) aveva- queste liste, anzi qualcuna sembra- non solo per quei beni ch’ella pos- essere completate soltanto ricor- no diritto soltanto all’alloggio. La va opporre resistenza: «ma l’esito siede in qualità di comune sepa- rendo a forestieri e disertori delle paglia per i cavalli doveva essere non corrispose alle concepite spe- rata, ma ben anche per quelli, che truppe regolari italiane ed alla fine fornita gratuitamente dal proprieta- ranze; mentre, eccettuatane quella possiede in qualità di membro del del conflitto non vennero distribui- rio della stalla in cui erano ospitati, di Marco, tutte le altre comuni non predetto Comun Comunale»24. te medaglie d’onore per questi fatti al quale restava il «beneficio del si curarono fino ad ora di presen- In seguito nacque una disputa all’in- d’arme, nemmeno dopo l’annessio- lettame». In cambio di queste for- tare l’ordinata coscrizione, ed anzi terno delle stesse comunità. Il proble- ne di tutto il Trentino all’Austria. niture il comandante del distacca- sembra che qualcuna con condan- ma era che il numero dei miliziotti da Per quanto riguarda il territorio mento rilasciava una ricevuta che nabile contegno voglia difficultare fornire alla difesa territoriale, come lagarino, lo scontro più cruento tra sarebbe stata saldata a fine guerra l’esecuzione de’ sovrani voleri»22. detto più volte, era proporzionale alla le truppe imperiali austriache e le dal governo cui appartenevano le Negli anni successivi il governo steora, ma quest’ultima si riscuoteva truppe franco-bavaresi (e italiane) milizie, o secondo quanto stabili- austriaco ordinò 4 chiamate di leva soltanto sui terreni lavorati, non sui avvenne nelle giornate del 24 e 25 vano le clausole di pace. (servizio militare), alle quali le boschi, pertanto paesi popolosi di aprile 1809 nei pressi di Volano, comunità lagarine ad esso soggette montagna (con ampi territori boschi- dove i francesi provarono ad arre- Negli anni successivi all’occupa- risposero senza particolare entu- vi) fornivano pochi miliziotti; men- stare l’avanzata austriaca diretta zione del 1801 il governo austria- siasmo, tanto che ancora nel marzo tre piccoli paesi di fondovalle (con 12 marzo 1805. Carta intestata del Reggimento N. 4 dell’imperial regia milizia provinciale sulla città di Rovereto. tirolese, compilato a mano con l’indicazione della stazione militare (Rovereto) e del co, consapevole che le ostilità nei del 1805 le stesse vennero minac- più campagne) ne dovevano fornire numero della compagnia (7) (BCR, ACR, Busta 535, N. 660, per gentile concessione) Nei giorni che seguirono il capo- confronti dei francesi erano state ciate qualora non avessero fornito un numero maggiore. Venne anche luogo lagarino vide ripetutamente sospese dalla pace di Lunevil- i nominativi delle ultime due chia- avanzata la proposta di tener conto Reggimento imperial regio della Nei suoi pochi anni di governo alternarsi l’occupazione da parte le, ma non certo risolte definiti- mate, decretate con «patente» di soltanto del numero degli abitanti milizia provinciale tirolese («K. K. sul Trentino, la Baviera introdus- delle truppe austriache e france- vamente, si adoperò sui territori data 28 aprile 1804. In questa occa- in modo che: «(...) dette Comuni- Tiroler Land Miliz - 4. Regiment»), se importanti ed efficienti riforme si. In questo clima di generale trentini a lui soggetti (per la parte sione viene precisato che i coscritti tà verranno giustamente allegerite, completato a mano con l’indicazio- in tutti i settori della vita pubblica confusione si inserirono anche le meridionale le città di Rovereto dovevano ricevere le armi e svol- come Piazzo e Brancolino, e a delle ne del nome della stazione milita- e privata. Alcune di esse finirono compagnie della milizia territoria- ed Arco con il loro distretto, più i gere un servizio di addestramento altre s’acrescerebbe giustamente il re («Militaire Station Roveredo») però per scontentare il conserva- le, nelle cui file, come si diceva, giudizi di Nomi, Castelpietra, Fol- di 30 giorni in luoghi prefissati e numero, come per esempio Cimon, e del numero della compagnia tore e cattolicissimo popolo tiro- erano arruolati diversi forestieri garia, Penede e Gresta) per rendere concordati con gli ufficiali23. Castellano e Pedersano che sono («Compagnie N. 7»). Ancora una lese (soprattutto di madrelingua animati non tanto dalla volontà di più efficace la chiamata di leva in Stando ai documenti sembra che delle più popolate, e che per essere volta nessuna traccia della parola tedesca), il quale nell’aprile del difendere il paese, quanto piuttosto caso di bisogno. Così in esecuzio- sul territorio lagarino fosse com- luoghi di montagna, contribuendo Schützen, nemmeno nei documenti 1809, appena saputo che l’esercito di approfittare dell’occasione per ne di una disposizione di data 20 pletamente operativa in questi anni poca steora, contribuiscono poco di produzione austriaca. austriaco era entrato dalla Carin- accappararsi un facile vitto, allog- agosto 1802 che regolava l’arruo- soltanto la compagnia di miliziotti numero di uomini»25. Le cose però zia in Pusteria, si sollevò contro i gio e forse qualcos’altro alle spalle lamento della milizia sulla base di Rovereto, mentre sulla destra rimasero come stavano. 1809: l’altro lato della medaglia bavaresi e gli alleati francesi. delle povere comunità. della tassa provinciale («sul piede Adige (Giurisdizioni Lodron), ad A Rovereto, come si diceva, era atti- (d’onore) Anche in questo caso non credo Particolarmente colpita da queste steorale»), nell’ottobre 1802 fu esempio, gli arruolamenti al servi- va la compagnia di bersaglieri del serva ricordare tutte le vicende bande di «non autorizzati bersa- ordinato a città e comunità lagari- zio militare trovavano la resistenza capitano Giuseppe Maria Fedrigoni, All’inizio dell’estate del 1805 belliche successe nel Trentino glieri» fu la destra Adige, tanto ne di approntare l’elenco «di tutta delle comunità, sempre pronte ad che in data 12 marzo 1805 inoltrò Austria, Inghilterra e Russia (e nel corso di quest’anno, vicende che il tenente colonnello Christian la gente abile alla milizia, per poi opporre mille difficoltà al momen- al comune di Rovereto la richiesta Regno di Napoli dei Borboni) si ampiamente illustrate e celebrate. Leiningen, imperial regio coman- passare alla formazione de’ ruoli». to di dover dare i nominativi dei di avere un locale in cui riporre «le allearono nella terza coalizione Diremo in breve che ancora una dante dell’avanguardia dell’eser- La commissione incaricata di rac- miliziotti a loro spettanti per rego- armi ed altre sorti d’attrezzi inser- antifrancese. Questa fase delle volta si mobilitò l’arruolamento cito austriaco, su sollecitazione cogliere questi elenchi confidava lamento. In particolare in questi vienti per l’armamento del rollo di guerre napoleoniche non interes- delle truppe territoriali, ma la cosa dell’Ufficio feudale di Nogaredo, in una pronta esecuzione dell’ordi- anni (1804) la Provincia tirolese questa compagnia». Nell’occasio- sò direttamente il Trentino e vide ebbe, almeno per i paesi lagarini, in data 12 giugno 1809 emanò ne, contando sul fatto che «ciascun ordinò loro che, poiché i miliziotti ne il Fedrigoni richiese anche «un l’epilogo definitvo ad Austerlitz caratteristiche ben diverse rispetto un proclama da Trento nel quale individuo in pubblico servigio ani- dovevano essere forniti sulla base zuffolo ed un tamburo» per la sua in Moravia, nella cosidetta bat- agli anni 1796-1797. In quell’oc- minacciava di provvedere secondo mato dall’amore della Patria e dal del fante steorale, cioè nello stesso compagnia, che il comune di Rove- taglia dei tre imperatori (Napo- casione la gente era accorsa per le leggi militari contro chi si ren- rispetto dovuto alle sovrane ordi- modo in cui veniva riscossa la tassa reto si dichiarò disposto a procurare leone, Francesco II d’Austria e difendere le proprie famiglie, case deva responsabile di «arbitrarie nazioni dovesse con tutta la solle- provinciale ordinaria, e poiché qualora alla spesa relativa avessero Alessandro I di Russia) che sancì e proprietà da un esercito invasore, requisizioni alle Comuni»27. citudine prestarsi al compimento di questa tassa gravava non soltanto contribuito anche le altre comunità il predominio francese in Europa. e il risultato era stato un compor- Nonostante questa minaccia sem- quest’atto costituzionale». Rimase il territorio delle singole comu- della pretura26. L’Austria fu costretta a firmare (26 tamento valoroso ed ineccepibile. bra che le richieste non autorizzate quindi molto delusa quando mesi nità, ma anche quello del Comun La richiesta del Fedrigoni alla Rap- dicembre 1805) la Pace di Presbur- Questa volta si trattava di arruolar- dei bersaglieri alle comunità laga- dopo ancora nessuna comunità del Comunale, i miliziotti dovevano presentanza comunale del 1805 go in seguito alla quale perse, tra si per cacciare un governo da molti rine continuassero, tanto che in distretto roveretano, ad eccezione essere forniti anche per la steora è redatta su carta intestata del 4. l’altro, la contea del Tirolo (con gli senz’altro malvisto, ma che di per data 26 giugno queste compagnie che gravava le proprietà del Comun ex Principati di Trento e Bressano- se non costituiva una minaccia per ufficialmente vennero sciolte e Comunale: «(...) ogni Comunità 24 BCR, AL, 3.49.7.(16). ne) che vennero annessi alla Bavie- i tranquilli contadini lagarini. Ed in permesso loro soltanto di aggregar- 21 Il Waldklafter viennese corrispondeva a circa componente il Comun Comunale 25 Ibidem, da una relazione dell’Ufficio Vicaria- ra del duca Massimiliano (Wit- effetti le cose andarono ben diver- si alle truppe austriache regolari. 3,4 metri cubi di legna (6 piedi di lunghezza x le di Nogaredo (il delegato Giovanni Battista telsbach) alleata di Napoleone, che samente, la popolazione lagarina Nel clima di generale confusione 6 piedi di altezza x 6 piedi di profondità). La Candioli) all’Ufficio Circolare di Rovereto di libbra (Pfund) viennese era invece pari a circa 22 BCR, ACR, Busta 535, N. 670. data 2 settembre 1804. l’anno successivo venne elevata da rimase sostanzialmente estranea 0,56 kg. 23 Ibidem. 26 BCR, ACR, Busta 535, N. 660. ducato a regno. alla costituzione delle compagnie 27 BCR, ACR, Busta 551, N. 533. 22 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 23

che regnava all’epoca sul Trenti- tino Sebastiano Garbini, braccio zio distrettuale bavarese di Rove- 4. A questa circostanza si aggiun- comando militare bavarese di Mori no meridionale quest’ordine venne destro del Dal Ponte, che viene reto aveva richiesto una relazione se che questi paesi sono stati già spedì contro di loro il battaglione ignorato e le compagnie di bersa- così decritto in una scheda di poli- sulla situazione in essere nelle due volte disarmati nelle antece- del maggiore Carrara che le sorpre- glieri continuarono la loro attività, zia approntata nel 1810 dal barone Giurisdizioni Lodron, ricevendo denti guerre, e che ultimamente se a Tione. Dopo un rapido scontro tanto disorganizzata e militarmen- Sigismondo Moll di Villa Lagari- in data 6 agosto 1809 dall’Ufficio nel mese di maggio, quando fra gli a fuoco nelle case del paese circa te poco efficace, quanto onerosa in na, funzionario del Regno d’Italia vicariale di Nogaredo la seguente altri disastri una banda di 300 veri 40 di loro furono catturati e 21 di termini di corresponsione di vitto, napoleonico: risposta, nella quale, pur in manie- briganti, una raccolta di pessima questi, dopo un rapido processo alloggio e trasporti28. ra funzionale al suo compito (e gente feccia delle Giudicarie e di e secondo le disposizioni milita- Alla fine dell’estate 1809 la con- «Garbini Sebastiano, 36 anni, di all’ordine ricevuto di raccogliere emigrati e disertori italiani, scelse ri vigenti, fucilati il 28 novembre fusione raggiunse gli stessi verti- Schio, amogliato con figli ma sepa- tutte le armi) il funzionario Scho- questa Giurisdizione per il centro 1809 (tra essi il capitano Giovanni ci militari della difesa territoriale. rato dalla moglie, figlio d’un possi- epf descrive quanto successo in delle sue orride bravure, la quale Santoni di Arco); gli altri si disper- Comandante in capo di tutte le trup- dente, rispetato mercante, e fabricante quei paesi, ed in particolare lo scar- fra le altre pretese chiese anche l’e- sero tornando probabilmente alle di panni in Schio, dipartimento del 37 pe era il celebre Andreas Hofer. Un Bachiglione, uomo di bell’aspetto ma so coinvolgimento della popola- stradizione delle armi, per cavarsi loro case . 1809. Sigillo in ceralacca di Jakob gradino sotto, per quanto riguarda sanguinario, scostumato, scialaqua- zione locale nelle vicende belliche d’un così importuno imbroglio si Secondo il funzionario Schöpf il Tirolo meridionale, stavano i tre Torggler, comandante delle truppe e, viceversa, i problemi creati dalla consegnò a questa sbiraglia quelli dunque, nessun abitante delle giu- territoriali del Tirolo meridionale, tore, sicario noto per rapine, sevizie, comandanti Iacob Torgler, Ioseph con l’aquila bicipite e la scritta: IAC. prepotenze, assassinii, ed attentati di truppe territoriali, che in un’occa- pocchi moschetti che per avventura risdizioni Lodron prese le armi nel Schweigl e Anton Taenig, che TORGLER COM. TIR. MERID. (BCR, parricidio; fugitivo dalle carceri di sione lui definisce «veri briganti»: si trovano nella Comunità. 1809. La cosa è confermata anche all’inizio di settembre chiesero al ACR, Busta 552, N. 64, per gentile Vicenza e di Venezia, formò un bat- «1. Ne avanti ne durante la fune- Tutte queste circostanze fanno dalla documentazione conservata Magistrato Civico di Rovereto la concessione) taglione di 800 uomini circa compo- sta epocha della presente guerra vedere che solamente pochissime negli archivi delle comunità loca- fornitura di 4 compagnie di dife- sto di assassini, ladri, birri, disertori e nissuna Comunità di questa Giu- armi possono ancora esistere in li. Villa Lagarina, in tal senso, è 29 lingua itagliana segnata da un certo coscritti refrattari, coi quali egli s’era sa . La rappresentanza comuna- Dal Ponte, nella quale il medesimo risdizione ha mai preso le armi, e questa Giurisdizione, e che questi sicuramente uno degli esempi più le roveretana rispose che in base reso il terrore di questo dipartimento gli abitanti sempre rassegnatissimi pochi sono quasi tutti schioppi da significativi in quanto il paese, in osa perfino dichiarare (come si sa in cui ha esercitato ogni sorte di vio- all’ordine «del Comandante supre- da buon canale) tutti li Comandanti lenze ed estorsioni»33. nella divina provvidenza non pre- uccelli o muschetti rugidinosi; e virtù della sua posizione baricentri- mo in Tirolo Andrea Hoffer, data- quai oppressori del Tirolo Itagliano, sero nessuna parte attiva in questa quando anche, come si debbe pre- ca rispetto al territorio distrettuale, to da Innsbruck il primo corrente ma avvanzò persino delle espressio- Benché di parte, questa, come gran lotta, aspettando meramente sumere, non tutti sono stati since- situato nel fondovalle, attraversato settembre», l’organizzazione delle ni insultanti»32. tutte le schede giudiziarie dei capi con prudenza la decisione della ramente datti in nota e consegnati, direttamente dalla viabilità princi- compagnie non spettava agli orga- La cosa non fu naturalmente gra- della rivolta tirolese approntate dal loro sorte dalla fatica degli altri; e ciò non ostante si può assicurare pale e dotato di traghetto di colle- ni amministrativi bensì alle auto- discorrendo tutto al più degli affari che non ne risulterà nissun pericolo gamento con Rovereto, in occasio- 30 dita ai vertici tirolesi che in data governo francese del Dipartimento rità giudiziarie (goverantive) . La 17 settembre dichiararono che il dell’Alto Adige, è sostanzialmen- di guerra secondo le proprie gene- per la quiete pubblica, a motivo che ne di eventi bellici doveva sostene- risposta non deve aver soddisfatto comandante nel Tirolo meridionale te veritiera34. Garbini era un vero ralmente ristrettissime viste che la pocca gente che potesse averle re un peso notevole di rifornimenti, il Torgler che in data 15 settembre era Giuseppe Morandel di Caldaro, e proprio bandito, tanto che fu cadauno poteva spiegare in queste nascoste o sono galantuomini cui trasporti e acquartieramenti. Nel rinnovava la richiesta per l’erezio- naturali ed artefatte tenebre. rincresce di privarsi di un buon corso di tutto il 1809 le spese più 31 intimando alla città di Rovereto di arrestato dai comandanti tirolesi ne di una compagnia di difesa . dichiarare da che parte intendesse tedeschi a Riva del Garda il 24 set- 2. Quando dall’imperial regia schipppo da caccia, ovvero egli è ingenti di questa comunità furo- Nel frattempo all’interno delle trup- schierarsi («(...) ad eccitare la lode- tembre 1809, 4 giorni dopo il Dal austriaca ex intendenza fu ordina- uno o l’altro bulo che per essere in no quelle sostenute per soddisfare pe territoriali di lingua italiana si era vole città di Rovereto a dichiarsi Ponte35. to il generale armamento in tutto piccollisimo numero non possono la truppa austriaca agli ordini del imposto il capitano Bernardino Dal se si sottomette allo sottosegnato Questa situazione di grande con- il Tirolo del intiero sesso maschile essere pericolosi. generale Fenner, che con «impe- Ponte, che arrivò ad autoproclamar- Comando oppure se sia soggetta fusione era stata rilevata anche da dall’anno 18 fino all’anno 60, non Per altro si deve riferire, che in riosa maniera» il 23 aprile aveva si comandante delle truppe del Tiro- al predetto Dal Ponte, e come essa parte del comando militare franco- si potè effettuare questo genera- tutta la Giurisdizione il pubblico richiesto oltre ad un «esorbitante lo meridionale e pronunciare giudi- soprattutto si trovi intenzionata nelle bavarese, che alla fine di luglio le armamento per mancanza delle si presta con tutta la ubbidienza quantità di viveri», anche 1000 zi decisamente poco lusinghieri sui disposizioni di difesa». I rappresen- 1809 aveva ordinato (proclama armi, quand’anche avesse esistito senza la menoma contradizione fiorini in contanti per pagare «le colleghi di lingua tedesca: «Il sotto- fra gli abitanti la menoma disposi- alla puntuale esecuzione dei supe- compagnie de’ soldati tedeschi che tanti cittadini roveretani risposero del generale Fiorella) il comple- 38 segnato comando ha ottenuto oggi che loro erano semplici «spettatori», to disarmo della popolazione con zione di farlo. riori ordini, e non si può si abba- seco avea» . Alla fine Villa Laga- non solamente viso in istampa in e avevano solo l’obbligo di prestare immedita fucilazione dei disobbe- 3. La più gran parte dei contadini stanza lodare lo spirito generale di rina consegnò al Fenner 501 fiorini viveri e trasporti al militare. dienti. In quell’occasione il Giudi- di questi contorni non sanno nem- questa popolazione in tutto quello e 12 carantani, per i quali egli rila- In data 20 settembre 1809 il meno maneggiare le armi da fuoco, che riguarda la dovuta sommissio- sciò una ricevuta (naturalmente in 28 A dimostrazione della grande confusione perché qui non si fa uso di esercizi ne verso i suoi sovrani, ne si ha da lingua tedesca) nella quale dichia- Comando delle truppe territoria- 33 e disobbedienza agli ordini vigenti si cita il Pedrotti, Pietro: Note caratteristiche di alcuni che conducono alla perfezione in temere che cadino in qualche estre- rava di prendere quel denaro «ad caso della compagnia Chiusole. Il 27 maggio li tirolesi attirò con l’inganno a capi dell’insurrezione del 1809 presentate al 36 1809 essa risulta «già stata sciolta per ordi- Trento il Dal Ponte, lo arrestò e lo Ministero dell’Interno del Primo Regno d’I- questo mestiere, al quale non posso- mità (...)» . imprestito per conto delle Comu- ne militare e che per conseguenza a nessuno tradusse nelle carceri di Innsbruck. talia. In: Studi Trentini di Scienze Storiche, no nemeno essere alletati dalla spe- Questi «veri briganti», questa «fec- nità e Giurisdizioni di Neumarkt, degli individui da prima alla stesa addetti fascicolo 1-2 (1951), pp. 106-110. ranza di guadagno, essendo i boschi cia delle Giudicarie» erano in pra- Auer, Radain und Tarmin»; il che Le compagnie di bersaglieri trenti- 33 compete più alcun diritto di chiedere alloggio Anche perché, come si diceva, la scheda e campagne di questa Giurisdizione tica le compagnie di bersaglieri. lascia pochi dubbi sulla provenien- o di fare requisizioni» (cfr. BCR, AL, 3.49.10. ni da lui guidate, che si trovavano venne predisposta dal barone Sigismondo (84); mentre nel settembre dello stesso anno, di stanza ad Ala, si sciolsero. Moll, che prima di diventare funzionario del quasi interamente sproveduti di sel- Nel novembre del 1809, per porre come si vedrà più avanti, il suo capitano Giu- Un altro degli esponenti di punta Regno d’Italia di Napoleone era stato a lungo vatico. Risulta dunque chiaro che il fine definitivamente alle scorrerie seppe Chiusole pretende la fornitura di 2 sol- ai vertici degli organi di governo periferici 37 Dal Ponte, Lorenzo: Uomini e genti trentine degli insorti trentini fu il vicen- numero delle armi da fuoco non può di queste milizie che molestavano dati da parte del comune di Villa Lagarina. dell’Austria (Circolo ai Confini d’Italia). essere che limitatissimo in un paese le comunità delle Giudicarie, il durante le invasioni napoleoniche (1796- 29 BCR, ACR, Busta 552, N. 49 ½. 35 Per ironia della sorte i due furono liberati il 25 1810), p. 223-230. 30 BCR, ACR, Busta 552, N. 52. ottobre proprio dalle truppe franco-bavaresi ove non se ne fa uso, ne per diletto, 38 Archivio Comunale di Villa Lagarina 31 BCR, ACR, Busta 552, N. 64. 32 BCR, ACR, Busta 552, N. 64. che avevano combattuto. ne per guadagno. 36 BCR, AL, 3.49.10.(98), N. 821 (minuta). (ACVL), busta N. 15. 24 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 25

za delle milizie da lui comandate, mensionato è quello della volonta- Nel 1803 il comune di Nogaredo 3, 10, 17 e 24 novembre. Al primo nativi dei bersaglieri richiesti. Il lunghi e forti, e simili stromenti, costituite da volontari di Egna, rietà e gratuità degli arruolamenti. aveva fissato data (16 giugno) appuntamento se ne presentarono 4 settembre 1809, ad esempio, il che serviranno forse meglio delle Ora, Redagno (frazione di Aldino) Nell’ottobre 1794, quando era e luogo (la pubblica piazza del talmente pochi che Francesco Gal- capitano della milizia territoria- stesse armi»46. e Termeno, ossia soldati di madre- ormai palese che le armate france- paese) per procedere al sorteggio vagni, vicario dei Lodron dovette le Giuseppe Chiusole minacciò il Alla fine di dicembre 1796 si ten- lingua tedesca arruolati nei paesi si avrebbero minacciato l’impero («imbussolazione») dei miliziot- spedire un avviso a massari delle comune di Villa Lagarina di ritor- nero due conferenze (una a Bolza- da cui proveniva lo stesso Fenner39. anche dal fronte italiano, quindi dal ti, ma all’ultimo momento aveva comunità, nel quale era fissata per sioni, qualora non gli avesse pre- no e una a Trento) nel corso delle Per la cronaca la comunità di Villa Trentino (Circolo ai Confini d’Ita- dovuto spostare tutto presso la gli assenti la penale di 1 fiorino sentato i 2 bersaglieri che la stessa quali i rappresentanti delle città Lagarina chiese all’ufficio feudale lia di Rovereto), l’Austria ricorse cancelleria di Nogaredo perché (che sarebbe stato diviso tra i mili- doveva fornire in base alle «tabelle (Rovereto, Arco) e delle giurisdi- di Nogaredo di inoltrare richiesta di al sistema della difesa territoriale, alcuni abitanti avevano minac- ziotti presenti), più 2 giorni di car- di coscrizione formate per la difesa zioni austriache lagarine protesta- risarcimento dei 500 fiorini presso disciplinando gli arruolamenti con ciato di opporsi con le maniere cere43. del paese esebitegli»45. rono affinché venisse tolta la leva le predette comunità, ma quest’ul- un regolamento che venne trasmes- forti al sorteggio: «È vero che Come si è detto in precedenza l’ar- E veniamo ad un ultimo aspetto che di massa, per «non esporsi all’e- timo restituì la pratica al mittente, so al Magistrato Civico di Rovere- dalla rappresentanza comunale ruolamento dei bersaglieri avve- mi sembra sintetizzi bene l’atteg- stremo eccidio e divenir l’oggetto viste anche le mutate condizioni to in data 14 ottobre 1794. Premes- di Nogaredo era stato destinato niva generalmente per sorteggio, giamento dei lagarini nei confronti del furore inimico»47. La richiesta politiche che nel 1810 lo avevano so che nel documento questi corpi il luogo della piazza pubblica per ma i sorteggiati che potevano per- dell’arruolamento, o se vogliamo venne accolta dal comando mili- trasformato in un «regio» ufficio militari vengono chiamati «caccia- l’imbussolazione, e sortita predet- metterselo preferivano pagare un il diverso atteggiamento rispetto ai tare austriaco, che considerava la italiano. Credo che Villa Lagarina tori ossia bersaglieri», nel primo ta, ma sicome alcuni mal’inten- sostituto piuttosto che prendere tirolesi di madrelingua tedesca. leva in massa una cosa più simbo- possa vantare ancora questo cre- capitolo dello stesso si specifica zionati s’erano in pubblico dichia- effettivamente in mano le armi. Tra Nei momenti più critici del conflit- lica, che effettivamente necessa- dito nei confronti dei comuni ate- la paga che gli arruolati avrebbero rati che avrebono mandato a terra i molti casi di sostituzione trovati, to con i francesi, per quanto riguar- ria: «L’insurrezione in massa non sini a sud di Bolzano, credito che, ricevuto al momento dell’entrata in la bussola ed anche quelli che la per quanto riguarda la destra Adige da la provincia tirolese, l’Austria dovrà essere che un nome che atte- calcolando la svalutazione e gli servizio: tenevano, così detta rappresen- si ricorda quello avvenuto a Villa ricorse alla cosidetta «leva in risce l’inimico, mentre solamente interessi di 200 anni, costituireb- «Primo. Quegli che vuò farsi arruo- tanza comunale, a cui incombeva Lagarina il 6 settembre 1805 (quin- massa», ossia la coscrizione obbli- si eccitano all’armi, quelli capaci be oggi un piccolo tesoretto per le lare come cacciatore di campagna, quest’ufficio, dovette abbandona- di oltretutto in un periodo di pace), gatoria di tutti gli uomini atti alle di portarle»48. casse comunali. si presenterà a tal’intento alla re questo partito ed appigliarsi a tra Giovanni Battista Gasperini, armi che in caso di bisogno avreb- La chiamata di leva venne così Il 14 ottobre 1809, nel frattem- Superiorità locale, o al comando quello che le circostanze permet- probabilmente un membro della bero dovuto accorrere (al suono trasformata nella coscrizione di po, era stata firmata la pace di del rispettivo reclutamento stabili- tevano onde evitare ogni disordine nobile e ricca famiglia proprieta- della «campana a martello») in altri bersaglieri, fino ad arrivare Schönbrunn tra Francia e Austria to qui in Roveredo, e dal giorno di pernicioso (...)»41. In particolare il ria dell’attuale palazzo Libera e aiuto delle truppe regolari imperia- al numero di 10.000 arruolati. In che aveva posto definitivamente tal’insinuazione godrà 12 carantani risultato dell’estrazione era stato Antonio Baldessarini dai Molini di li e delle compagnie di bersaglieri pratica, poiché erano già attive 29 fine alle ostilità. Come si diceva al giorno di paga, due carantani per contestato da Giambattista Tode- Nogaredo: «nazionali». compagnie di bersaglieri per un nel Tirolo i combattimenti ebbero il pane, ed un carantano di service; schi, ma molti altri di Nogaredo, «Adì 6 settembre 1805. La prima chiamata di questo tipo totale di 3.600 uomini, ne doveva- qualche strascico, dopodiché iniziò quest’ultimo però soltanto finché quando erano arrivate le armi, si Giambattista Gasperini di Villa avvenne alla fine di novembre del no essere reclutati altri 6.400. Di la caccia ad Andreas Hofer, il quale arriverà in Innsbruck, e che viverà erano rifiutati di ritirarle. Lo stes- soldato delle milizie ha presen- 1796, con l’intento di difendere i questi 1.000 «ne offerse il Tirolo fu catturato la notte tra il 26 e 27 da se, e si provvederà l’aloggio»40. so comportamento era stato tenuto tato il suo sostituto nella persona confini meridionali del Tirolo in tedesco» e gli altri 5.400 vennero gennaio 1810 nella Pfanderalm, Per quanto riguarda la volontarie- nel novembre del 1804 dalle intere di Antonio qm. Gio Baldessarini caso di ritorno delle truppe fran- suddivisi tra Trentino (Principato una malga della sua Val Passiria. tà degli arruolamenti si può notare comunità di Villa Lagarina, Piaz- dai Molini, il quale qui presente cesi, in quel tempo impegnate nel Vescovile) e Tirolo italiano (Circo- Condotto a Mantova e processato, come questa sia documentata nei zo e Savignano, che nonostante assume gl’incarico e promette di centro Europa. A tale scopo venne lo di Rovereto). In base al regola- venne fucilato il 20 febbraio 1810. periodi di pace tra un evento belli- un’intimazione dell’Ufficio vica- fedelmente servire. Ciò atteso ha anche emanato un regolamento mento della difesa territoriale (e al co e l’altro (ad esempio nel 1798), riale di Nogaredo avevano ricu- ordinato che sia inscritto nel ruolo che disciplinava l’arruolamento in numero di abitanti) al primo venne- ma difficilmente riscontrabile nei sato di ritirare le armi inviate dal invece del Gasperini, e che ciò massa, nel quale si precisa che ogni ro assegnati 3.600 arruolamenti, al Retribuzioni, sostituzioni e leva momenti in cui c’erano operazioni comando militare come dotazione sia partecipato subito all’inclito villaggio avrebbe dovuto eleggere secondo 1800: «Restò fissato che il in massa ignorata: l’invenzione militari in corso. delle truppe della difesa territoria- Comando militare. un «condottiere del suo Popolo» Trentino dovesse mettere in piedi il della volontarietà Anche nei momenti di pace, le42. Francesco Galvagni vicario»44. e ogni tre o quattro villaggi un doppio di quello che deve mettere comunque, l’arruolamento dei Nel 1805, dopo molte traversie, i Nei momenti di più grave perico- «condottiere generale». Il «Popo- il restante del Tirolo austriaco ita- Un altro degli aspetti della difesa bersaglieri non era cosa semplice. miliziotti reclutati nelle comunità lo, come ad esempio nell’estate lo insorto» sarebbe stato sempre liano, conformandosi ciò al piede territoriale che, alla luce dei docu- Esauriti i pochi casi di volontari, soggette alle giurisdizioni Lodron del 1809, formare le compagnie appoggiato dalle truppe regolari o steurale fissato nella costituzione menti, va abbondantemente ridi- o più spesso in mancanza di que- iniziarono il loro addestramento richieste dal protocollo della dife- dai bersaglieri, ad eccezione che e confederazione, ed anche colla sti, esso avveniva per sorteggio. militare. L’Ufficio Vicariale e gli sa territoriale risultò praticamente «ne’ posti inacessibili, ove domi- popolazione doppiamente maggio- ufficiali della milizia del distret- impossibile perché, stante anche nando le vie si può servirsi di pie- re». 39 Franz Philipp Fenner von Fennberg nacque a Favogna di sotto, oggi comune di Magré 40 BCR, ACR, Busta 483, N. 16. L’ingaggio to di Nogaredo avevano fissato i la grande confusione regnante e la tre, potrà restarvi anche da solo». Nell’aprile del 1797 il generale (BZ), il 17 luglio 1759. Intrapresa la carrie- era inteso per tutta la durata della guerra. In giorni nei quali questo esercizio mancanza di volontari, le comuni- Le armi a disposizione sarebbe- austriaco Loudon proclamò nuova- ra militare nel 1777, si distinse nelle guerre Innsbruck il bersagliere avrebbe ricevuto il si sarebbe tenuto (presso la «corte tà lagarine non fornivano i nomi- ro state distribuite ai soggetti più mente la chiamata di leva in massa, contro i Turchi. Divenne colonnello (Oberst) vestiario consistente in: «un tabaro, un paio del palazzo di Nogaredo»): 26 e 28 esperti ed in mancanza: «si pren- facendo distribuire presso le comu- nel 1804 e generale (Generalmajor) nel 1808; di stivalli, una velata griggia, come pure sot- quindi Maresciallo di campo (Feldmarschall- toveste e calzoni simili, due camiccie, due luglio; 4, 11, 18 e 25 agosto; 5, 15, 43 BCR, AL, 3.49.7.(54). deranno anche forche con manichi nità dei volantini a stampa (natu- leutenant) nel 1813. Nel 1809 prese parte alle paia di bragoni, due paia calzette e due paia di 22 e 29 settembre, 20 e 27 ottobre e 44 BCR, AL, 3.49.7.(64). Il 27 settembre ana- ralmente dal tono molto retorico e guerre napoleoniche arruolando in proprio caschetti da stivali, ed arrivato al suo Corpo logo scambio avvenne tra Giuseppe Scrinzi alcune compagnie di cacciatori chiamati Tiro- un capello verde montato». La superiorità di Nogaredo, che pagò 25 fiorini a France- 45 ACVL, busta N. 4, anno 1809. Il documento ler Fennerjäger che si sciolsero nel 1815. Il locale avrebbe dovuto verificare la buona 41 BCR, AL, 3.49.7.(24). sco Pezzini, sempre dai Molini di Nogaredo, è presentato in forma più ampia in: Adami, 46 BCR, ACR, Busta 486, N. 711. Fenner, promosso generale di divisione, morì fama e mancanza di condanne del soggetto 42 BCR, AL, 3.49.7.(22). Le armi consistevano perché lo sostituisse come miliziotto (cfr. ibi- Roberto: Piazzo. Vicende storiche di una 47 BCR, ACR, Busta 486, N. 857. a Jaroslaw in Galizia il 19 ottobre 1824. arruolato. in moschetti o Stutzen. dem, numero (68)). vicinìa, Villa Lagarina, 2010, p. 123. 48 BCR, ACR, busta 486, N. 823. 26 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 27

di propaganda) nei quali additava donare il Trentino (che fu annesso volta, e di pubblicarlo colle Gaz- ad esempio il comportamento del al regno d’Italia di Napoleone) e il zette. Promise ancora che se mai Tirolo di lingua tedesca: «(...) che Tirolo tedesco (che ritornò al regno gli venisse a notizia, che null’o- essendosi il Tirolo tedesco solleva- di Baviera)54. stante ciò li Francesi o facessero to in Massa, ed unito alle Imp. Regie morire o maltrattassero li Tirole- Truppe, ci è riuscito in pochissimo si, esso si servirebbe del diritto di Tempo di costringere l’Inimico, Ribelli non soldati: il punto di represaglia, ed invece di uno ne il quale era già penetrato fin’oltre vista francese farebbe ammazzare, o maltrattare Brescianone, a darsi con non lieve due de’ nimici»55. sua perdita ad una precipitosa fuga Nel corso delle guerre napoleoni- Non è noto se e cosa abbia risposto per la valle di Pusteria, dove viene che tra Austria e Francia i bersa- Napoleone. Sta di fatto che l’at- ancor al presente inseguito dalle glieri tirolesi vennero trattati dai teggiamento dell’esercito francese Imp. Regie Truppe, e dal popolo di francesi come dei ribelli, dei rivol- nei confronti dei bersaglieri tirolesi que contorni d’accordo in Massa tosi; non gli venne mai riconosciu- non cambiò, anzi, nella fase della sollevato»49. to lo status di soldati, che avrebbe guerra relativa all’anno 1809 peg- Il 12 aprile, lo stesso generale inviò garantito loro, soprattutto in caso giorò decisamente, in particolare a Rovereto il comandante dei bersa- di cattura, un giusto trattamento. In dopo che l’armistizio di Znaim, glieri De Angelis a verificare l’effet- alcuni casi, piuttosto, i soldati della conseguente alla schiacciante vit- to del suo appello: «Il signor Coman- milizia territoriale fatti prigionieri toria di Napoleone a Wagram (6 dante de bersaglieri de Angelis viene dalle truppe francesi furono som- luglio 1809), pose ufficialmente Milano, 1 agosto 1809. Avviso a stampa del da me spedito per vedere che il mio mariamente fucilati. fine alle ostilità tra gli eserciti rego- generale Caffarelli, Ministro della Guerra del Regno d’Italia, nel quale si ordina lo Proclama delli 9 corrente sia ese- Questo diverso trattamento riserva- lari delle due potenze, ma le truppe Rovereto, 22 aprile 1797. Chiamata di leva in massa: all’appello rispose una sola persona, scioglimento delle compagnie tirolesi e il guito, e che l’ordinata leva in massa l’impiegato doganale Francesco de Ronki (BCR, ACR, Busta 490, N. 418, per gentile to ai bersaglieri rispetto alle regola- della milizia territoriale, tra l’alto disarmo della popolazione (BCR, ACR, dalla Provincia sortisca il suo effeto, concessione) ri truppe imperiali era noto fin dal inizialmente tenute all’oscuro della Busta 552, N. 10, per gentile concessione) tanto più che l’inimico non è anco- 1796 al comando militare austriaco cosa dal comando austriaco, conti- ra totalmente allontanato. Codesto la Religione, l’onore, e il pubblico Anche in questo caso la città e le (generale Joseph Alvinczy, coman- nuarono i combattimenti, irritando prigionieri, Cristiano Mittemper- Magistrato adunque viene incarica- bene, nell’ozio poltriscono e fra le comunità lagarine presentarono dante in capo), che aveva già fatto non poco le truppe francesi. gher di Folgaria, miracolosamente to di dare al suddetto Comandante vili delizie, e talora abominose del richiesta di dispensa dalla leva, presente la cosa allo stesso Napo- Il modo in cui i napoleonici con- salvatosi perché, pur gravemente tutta la mano acciò li contadini delle corpo»51. trovando sostanziale comprensio- leone, come si ricava dalla relazio- sideravano le milizie territoria- ferito al torace, cadde sotto i corpi Nonostante il tono piuttosto intimi- ne nel barone de Hormayr, come dei compagni e si finse morto, riu- montagne di Vallarsa, Terragnolo, ne del deputato roveretano dottor li tirolesi è specificato anche 57 Trembelleno, Noriglio, Lizzana, datorio del proclama, entro il termi- si ricava da una memoria scritta di Giuseppe Carpentari riguardo al nell’«Ordine generale ai Popoli del scendo a fuggire nella notte . Marco, Seravale e Folgaria si pre- ne di 6 giorni, per quanto riguarda proprio pugno dal barone Giovanni congresso tenutosi a Trento il 26 Tirolo» che il generale di divisione stino a levarsi in massa, ellegano li la città di Rovereto si presentò sol- Battista Todeschi, uno dei deputati dicembre 1796: Caffarelli, ministro della Guerra loro capi, stabiliscano li loro punti tanto una persona: tale «Francesco di Rovereto inviati in data 2 luglio «Si fece pure presente al predetto del regno d’Italia di Napoleone, “Francia o Spagna (leggi d’unione, e siano pronti non solo a de Ronki ufficiante dell’imperial a Bolzano presso l’Hormayr, per signor Generale, che li prigionie- emanò da Milano in data primo Austria) purché se magna”: diffendersi, ma bensì ad attaccare l’i- regia Dogana», quindi un dipen- supplicare la dispensa: «(...) che ri tirolesi vengono archibuggiati agosto 1809, ordine che decretava fedeltà dei lagarini a Napoleone nimico, e scacciarlo definitivamente dente statale, forse anche parente dispensa solenne dalla prescritta e maltrattati dall’inimico, e che lo scioglimento e il disarmo di que- da queste contrade»50. del commisssario circolare. massa egli non poteva accordarla ciò leva in molti il coraggio che ste milizie: «Le truppe di Sua Mae- Si è detto in precedenza della La cosa fu accolta in maniera quan- La leva di massa, infine, venne a’ Lagarini, ma che attesa la loro altrimenti avrebbero di prendere stà imperiale e regia non ponno sostanziale apatia dei lagarini nei tomeno tiepida dai roveretani e proclamata ancora una volta situazione accessibile al nemico le armi. A ciò rispose il generale riguardare come soldati de’ pae- confronti delle chiamate di leva e dagli abitanti della pretura, che non dall’intendente del Tirolo, barone da tante bocche, e la non armige- che purtroppo eragli ciò venuto a sani insorti, né riconoscere degli della difficoltà, se escludiamo gli si mossero. Così, in data 19 aprile Ioseph von Hormayr, il 23 giu- ra povera condizione loro diversa notizia, che anzi aveva scritto 4 o ufficiali in uomini acciecati dalle eventi bellici del 1796-1797, di 1797, il commissario circolare di gno 1809, mediante una circolare affatto da quella de’ bravi Tirolesi 5 volte al generale inimico Buona- loro passioni, e che sudditi di un costituire in loco le compagnie di Rovereto Cesare de Ronchi, emanò inviata a tutte le preture e a tutti i tedeschi, universalmente bersaglie- parte per togliere questo disordine, Sovrano hanno preso l’uniforme e bersaglieri; e questo ad onta del un nuovo proclama a stampa nel giudizi (distrettuali e patrimonia- ri, e ricchi, e trincierati fra strette, che gli aveva rappresentato come le decorazioni del suo nemico»56. fatto che la città di Rovereto in più quale venivano fissate le rego- li) del Circolo dell’Adige. In essa boschi, e balze, si avrebbe da canto che li Tirolesi in forza di loro costi- In questo contesto si inseriscono viene precisato che alla leva erano suo lasciato morire la cosa»53. le per la leva di massa e ordinato tuzione e compattate, in simili casi gli episodi più brutali dei francesi 57 chiamati «tutti gl’Individui abili L’“insabbiamento” della prati- La vicenda raccontata dal Mittempergher venne alle comunità di trasmettere entro erano obbligati sotto pene rigoro- nei confronti dei bersaglieri, quale raccolta dal roveretano Girolamo Andreis nelle sei giorni «il nome e cognome dei a portar le armi, all’eccezione del ca proposto dal barone non fu sissime di prendere le armi, e che ad esempio la barbara fucilazione sue memorie sui fatti dell’anno Nove. Fu pub- Sudditi che si offrono alla leva di Clero, degl’imperial regi impiega- nemmeno necessario, poiché una perciò non altrimenti dovevano di alcuni prigionieri tirolesi com- blicata sul Messaggiere Tirolese dei 9 aprile Massa, la qual nota verrà spedita al ti, dei membri dei Comitati, e dei ventina di giorni dopo arrivarono venir trattati, che come gli altri sol- piuta nelle vicinanze della chieset- 1814, N. 29, con il titolo: Il soldato moschet- Rappresentanti comunali, che si le prime voci di un armistizio tra tato tuttora vivente (il Mittempergher morì nel Sovrano, e servirà per distinguere i dati. Promise di scrivere un altra ta della Madonna di Loreto presso 1831 a Noriglio dove si era sposato). Nel 1856 Sudditi zelanti dai vili e malinten- trovano fra l’età di anni sedici e Francia e Austria (susseguente alla il ponte di Lavis il 2 ottobre 1809. le memorie dell’Andreis vennero pubblicate a zionati, i quali ponendo in non cale quarantacinque compiti»52. vittoria di Napoleone a Wagram), e Il fatto venne reso noto da uno dei Milano per cura di Alessandro Volpi con il tito- quest’ultima fu costretta ad abban- 54 Come si è visto in precedenza non cessarono lo: Andrea Hoffer o la sollevazione del Tirolo però le ostilità tra franco-bavaresi e truppe del 1809. In questa pubblicazione (di chiaro 49 BCR, ACR, Busta 490, N. 393. 51 BCR, ACR, Busta 490, N. 418. della difesa territoriale, che continuarono fino 55 BCR, ACR, Busta 486, N. 857. stampo filoaustriaco) la vicenda del Mittemper- 50 BCR, ACR, Busta 490, N. 398. 52 BCR, ACR, Busta 490, N. 534. 53 BCR, ACR, Busta 490, ultima carta. alla fine del mese di settembre. 56 BCR, ACR, Busta 552, N. 10. gher è narrata alle pagine 224-229. 28 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 29

di una occasione avesse dato prova leone in occasione di uno dei suoi ta defezione si aggiungano i danni smo, non rimane altro che ricono- ne nell’Impero di Francia, s’arruo- della sua fedeltà alla casa d’Asbur- momenti più critici. recati dall’inclemenza della sta- scere nel comportamento dei rove- lavano volontari per servire nella go. Alla fine di dicembre del 1812, al gione alla vittoriosa armata di Sua retani quel pragmatismo un po’ armata dell’augustissimo nostro Con queste premesse difficilmente termine della disastrosa campagna Maestà Imperiale Regia, ciascuno cinico che Francesco Guicciardini Sovrano, ha questo signor Gio- si sarebbe immaginato che durante di Russia, quello che restava della può conoscere facilmente il biso- sintetizzò in modo esemplare nel vanni Saibanti, giovane fino dalla il (brevissimo) periodo di appar- Grande Armata di Napoleone (si gno che ora ci sia di risorse, e per detto: “Francia o Spagna, purché prima sua età infervorato per la tenenza del Trentino al Regno parla di 40.000 degli 800.000 sol- punire i perfidi nemici, e per soste- se magna”, sostituendo (mutatis carriera militare, e nella medesima d’Italia di Napoleone, si potesse- dati che avevano invaso la Russia nere la gloria e l’onore della Nazio- mutandis) ovviamente la seconda anche corso per notabil tempo, si ro registrare casi di arruolamento entrando in Mosca il 14 settembre) ne. Quindi ci si offre ora occasione potenza con l’Austria. sentì ridestare il desìo della gloria, volontario di cittadini di Rovereto si stava ritirando verso la Prussia di mostrare coi fatti, per quanto La lettera ufficiale di accompagna- e fermamente risolto di esponere di (e delle altre comunità) nelle trup- (Berlino), inseguito dall’esercito da noi si possa, quel zelo ed atta- mento spedita a Napoleone è dello nuovo il suo sangue e la sua vita pe dell’esercito francese o italiano. russo e dal freddo micidiale dell’in- camento al Sovrano, che nutriamo stesso tenore; venne sottoscritta di ne’ campi dell’onore a pro del suo Ed invece questi vi furono. verno. Il 30 dicembre la retroguar- nel cuore; e perciò propongo che proprio pugno da Cristoforo Birti, Sovrano e della sua Patria(...)»63. Il 23 agosto 1810 si presentò a dia prussiana dell’esercito francese questo Cantone faccia la sponta- podestà di Rovereto e dai sindaci Il Saibanti fece dunque richiesta di Trento Giacomo figlio di Giambat- (arruolata al servizio di Napoleone nea offerta di sette cavalieri vestiti, delle comunità lagarine: Lorenzo essere arruolato come ufficiale di tista Todeschi giovane di 18 anni dopo la sconfitta del Re di Prussia equipaggiati e montati, nella lusin- Marzani di Villa Lagarina, Luigi cavalleria, ma venne accettato (4 (era nato a Villa Lagarina il 23 apri- nelle battaglie del 1806), guidata ga che Sua Maestà considerando Fontana di Pomarolo, Carlo Mar- aprile 1813) soltanto come sottuf- le 1792) avente i seguenti conno- dal conte Hans Ludwig von York, al nostro buon animo, più che al tini di Calliano, Giuseppe Valle ficiale (maresciallo d’alloggio nel tati: «Statura piedi 5 polici 1 linee si accordò segretamente con i russi valore dell’offerta, si degni beni- di Folgaria, Benedetto Tovazzi di Rovereto, 26 gennaio 1813. Lettera Reggimento Dragoni Regina sta- 3; capelli castagni, occhi castagni, per abbandonare l’esercito napole- gnamentedi accettarla (...)»60. Volano, Antonio Peterlini di Ter- accompagnatoria spedita dalle zionato a Cremona), con l’auspicio naso regolare, bocca grande, mento onico (convenzione di Tauroggen, Il tono delle parole usate dal pode- ragnolo, Giuseppe Stoffella di Val- rappresentanze comunali di Rovereto e delle che si sarebbe guadagnato la pro- 61 altre comunità lagarine con la quale esse tondo, viso scarno, color naturale», in Lituania). Inizialmente il Re di stà roveretano è talmente convin- larsa, Simone Baldo di Aldeno . offrono a Napoleone sette soldati a cavallo mozione sul campo. il quale chiese di essere arruolato Prussia disconobbe ufficialmente cente ed accorato che, personal- Per la cronaca i «sette cavalieri» in segno di fedeltà (BCR, ACR, Carteggio Per concludere questa parte dedi- nel primo Reggimento di linea l’accordo (per paura di una ritor- mente, sono convinto si tratti di (che si offrirono tutti spontanea- ed atti 1813, Oggetti militari, fascicolo 45, cata agli arruolamenti volontari (italiano): «Egli ha dichiarato di sione francese, visto che Napole- un reale sentimento di affezione mente, naturalmente dietro lauta per gentile concessione) nelle file dell’esercito francese (o voler entrare nel primo Reggimen- one occupava ancora il territorio per il Regno d’Italia napoleonico e retribuzione) furono: Bartolomeo italiano), segnaliamo l’iniziativa to di linea, promettendo di starvi prussiano); quindi diede la sua per le sorti del suo Re. In fondo, se Cuel, Giuseppe Potrich, Francesco Rovereto si offrirono altri 6 volon- promossa, sempre nel 1813, dal sei anni consecutivi a dattare dal approvazione e la Prussia ruppe è vero che la maggior parte della Emanuelli, Domenico Cazzanelli, tari: Domenico Sartori, Angelo principe Eugenio di Beauharnais, giorno 23 agosto 1810 in cui si è l’alleanza con la Francia e si unì popolazione lagarina, i contadini e Stefano Farinati, Giuseppe Vaeni, Macalini, Cristoforo Amech, tutti figliastro di Napoleone e Vice- presentato a codesto Regimento. alla sesta coalizione antifrancese. le classi meno abbienti erano fede- Francesco Maffei, quest’ultimo domiciliati in Rovereto; Giaco- ré d’Italia, che decise di istituire Vista l’approvazione del chirurgo Si stava andando verso Lipsia. li agli Asburgo, è altrettanto vero di Villa Lagarina. Il loro ingaggio mo Rossaro di Vallarsa, Giovanni nell’armata italiana da lui guidata militare, a ciò dellegato, da cui è Nel gennaio 1813 la notizia del che il ceto benestante e, soprattut- richiese la bella somma di 10.524 Azzolini di Sacco e Antonio Azzo- un «Battaglione di Bersaglieri», riconosciuto capace al mestiere voltafaccia prussiano arrivò anche to, gli intellettuali e gli uomini di lire italiane (pari a 4.975 fiori- lini della Pieve (Lizzana). Mentre sull’esempio delle truppe territo- delle armi, viene il suddetto Gia- in Val Lagarina. Il 26 gennaio i cultura, coloro che conoscevano ni correnti), alle quali si devono 5 si offrirono nel Cantone di Riva. riali tirolesi dell’esercito austriaco. como Todeschi accetato a servire rappresentanti della città di Rove- la tradizione storica, artistica e let- aggiungere le spese per i cavalli e Ognuno di loro per aruolarsi chiese Nel relativo avviso a stampa, quel- nel primo Reggimento d’Infanteria reto (podestà) e delle altre comu- teraria delle grandi città italiane, per l’equipaggiamento. un compenso attorno ai 900 fiorini lo per il Dipartimento dell’Alto di linea in qualità di volontario»58. nità lagarine (sindaci) riuniti pres- guardavano con maggior trasporto In seguito per completare il numero (circa 1900 lire italiane)62. Adige è datato Trento 6 settembre Sempre per quanto riguarda Villa so la sala municipale del Comune alla penisola che non al di là delle di soldati spettante al Dipartimen- Se tutti questi volontari accettaro- 1813 e firmato dal Prefetto Dalfiu- Lagarina si ricordano Deodato di Rovereto, in maniera affatto Alpi. Anche perché il Trentino era to dell’Alto Adige, nel Cantone di no di arruolarsi probabilmente per me, si specificano le modalità per Galvagnini arruolato nel corpo volontaria decisero di stanziare accomunato alle città italiane dalla riscattare una condizione sociale l’arruolamento, che doveva essere scelto dei veliti (fatto prigioniero una somma di denaro con la quale lingua. Vent’anni prima (1790) il non delle migliori (diversi di loro volontario, riguardare uomini dai nel dicembre 1812 nella campa- arruolare 7 soldati a cavallo da offri- roveretano Clementino Vannetti, 61 Non meravigli il numero esiguo di comuni non sono in grado di firmare l’ac- 18 anni in su, di robusta costitu- gna di Russia) e il conte Lorenzo re a Napoleone in segno di fedeltà: all’epoca uno dei maggiori lettera- rappresentati. Annesso il Trentino al Regno cettazione e si dichiarano «ille- zione, di professione cacciatori o d’Italia, Napoleone vi aveva promosso una Marzani, nel 1813 arruolato nel «Raccoltisi i signori podestà e sin- ti e uomini di cultura della nostra grande riforma amministrativa, accorpan- terati») e comunque in cambio di comunque ben esercitati alla cac- corpo scelto della guardia d’onore daci del Cantone di Roveredo nella terra, punzecchiato da un amico do le 414 comunità di antico regime in 213 un ingaggio; non così Giovanni cia. Questi bersaglieri sarebbero di Napoleone59. sala municipale del Comune di circa la sua identità aveva risposto comuni moderni. Per quanto riguarda il ter- Saibanti, appartenente ad una delle stati armati di un fucile da caccia, Passando sulla sinistra Adige, l’au- Roveredo, capoluogo del Cantone con decisione con il celebre: “Ita- ritorio lagarino della destra Adige la rifor- famiglie più in vista di Rovereto, l’equipaggiamento gli sarebbe stato ma amministrativa voluta dal Regno italico striaca Rovereto si rese promotrice e del Distretto, nel dì 26 gennaro liani noi siam, non Tirolesi”. decretò la formazione di quattro soli comuni: che decise di arruolarsi volonta- fornito appena giunti a Brescia, di un’iniziativa ancora più ecla- del 1813 alle ore 10 di mattina (...). In alternativa, a chi non credesse Isera (inserita però nel cantone di Mori, com- riamente in quanto attratto dalla centro del reclutamento, assieme tante: una spontanea (e non tanto Il signor podestà ha detto: Signo- alla sincerità di intenti di questa prendente le ex comunità di Lenzima, Pato- vita militare, da lui in passato già a 100 lire di ingaggio. Interessante simbolica) offerta di aiuto a Napo- ri, in ciascuno di voi il noto tradi- iniziativa filofrancese promossa da ne, Reviano-Folas e Marano); Villa Lagarina sperimentata: «(...)Non appena si la nota finale nella quale il Prefet- (cantone di Rovereto, comprendente le ex mento del generale prussiano Iork, Rovereto e dalle altre comunità del comunità di Brancolino, Nogaredo, Sasso, sparse in questi contorni la nuova, il quale ha recato grave incomodo Cantone, ma la giudicasse soltanto Noarna, Pedersano e Castellano); Pomarolo che molti giovani del Regno, ecci- 58 ACVL, N. 17. al grande esercito avrà destato, non una mossa dettata dall’opportuni- (cantone di Rovereto, comprendente le ex tati dall’esempio di ciò che avvie- 63 BCR, ACR, Carteggio ed atti 1813, Ogget- 59 Pedrotti, Pietro: I contingenti di leva, gli nè dubito, quel giusto sentimento vicinìe di Chiusole e Piazzo, e le ex comu- ti militari, F48. La Patria cui si allude non ufficiali, i soldati del Dipartimento dell’Alto nità di Savignano e Nomi); Aldeno (cantone è naturalmente l’Impero di Francia, ma il Adige, in: Archivio per l’Alto Adige, anno III d’indignazione che merita azione 60 BCR, ACR, Carteggio ed atti 1813, Oggetti di Rovereto, comprendente le ex comunità di 62 BCR, ACR, Carteggio ed atti 1813, Oggetti Regno d’Italia napoleonico, stato vassallo del (1908). si scellerata. Se a questa inaspeta- militari, F45. Cimone, Garniga e Romagnano. militari, F46. primo. 30 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 31

to si augura una buona adesione potenze europee a firmare la pace re il caso della famiglia Adami di di volontari provenienti dal Tiro- di Parigi (30 maggio). In seguito, Pomarolo67. lo, regione che aveva una grande per risolvere gran parte delle que- Agli inizi dell’800 questa famiglia tradizione riguardo a questi corpi: stioni rimaste in sospeso e la sorte era una delle più in vista del paese, «Io ho aperti presso di me i registri dei regni fondati o riassestati da principalmente grazie ad alcune di arrolamento, e confido che gli Napoleone, venne convocato un generazioni di notai e cancellieri abitanti del Tirolo, i quali si sono congresso internazionale a Vien- dei secoli precedenti. Giambattista distinti ne’ passati tempi nella mili- na, che si aprì nel novembre 1814 Adami senior aveva una fiorente zia di questo genere, non vorranno e si chiuse nel giugno 1815, non attività agricola e di produzione perdere l’incontro, che loro si pre- senza interruzioni (il 18 giugno di seta, alla quale univa una gran- senta di confermare il nazionale 1815 Napoleone combatteva l’ul- de passione per il tiro al bersaglio, loro carattere, e di dare un nuovo tima battaglia a Waterloo, nella tanto da esser stato il fondatore e attestato del loro amore all’ottimo pianura a sud di Bruxelles, venen- nel periodo 1847-1857 il direttore Principe, che li chiama a partecipa- do nettamente sconfitto dalle dell’imperial regio casino distret- re de’ trionfi del più Grande e del truppe inglesi di Wellington e tuale di Nogaredo che aveva la sua più glorioso de’ Monarchi»64. prussiane di Blücher). Per quanto sede dapprima presso la proprietà Almeno in due cose il Prefetto si riguarda il Trentino, il Congresso Pederzani in località Giardini tra sbagliava. Innazitutto l’adesione ne decretò la completa annessio- Villa Lagarina e Piazzo, quindi non fu per niente solerte perchè, ne all’Austria (Contea principesca nel territorio di Marano68. A testi- come si premurò di spiegare il del Tirolo). monianza di questa attività, ancora podestà di Rovereto al Viceprefet- Le compagnie di bersaglieri della oggi in casa Adami sono conserva- to, soggetti disposti ad arruolarsi milizia territoriale non vennero più ti dei pregevoli esemplari di ber- ve n’erano, soltanto che questi ricostituite ed in pratica sostituite sagli in legno decorato (tavolazzi) «cercano di trarre dalla determi- con i Tiroler Kaiserjäger. Nel ter- risalenti agli anni 1845 e seguenti. nazione loro il maggior possibi- ritorio tirolese rimasero invece in Giambattista trasmise la sua pas- le profitto e quindi s’appigliano uso i casini di bersaglio, i poligoni sione al figlio (omonimo) Giam- bensì alla militar carriera, ma in dove la gente si esercitava al tiro. battista junior che, secondo quanto qualità di supplente, dove stante le Nel basso Trentino fino al 1845 si racconta in famiglia, portava con molteplici ricerche di simili sog- furono attivi soltanto i casini delle se ancora piccolo nella sua campa- getti, acquistano un premio dalle due maggiori cità: Rovereto e Riva. gna di Cadevàl, dove tra i filari di lire italiane 2.000 alle 2.500, ed Negli anni seguenti se ne aprirono viti aveva allestito un piccolo poli- anche oltre se sono di quelli che altri; per quanto riguarda la destra gono, con i bersagli in legno appog- molto premono». Adige nel 1846 esisteva un bersa- giati al muro perimetrale. In defi- I bersaglieri, inoltre, non sarebbe- glio a Nogaredo. Più documentato, nitiva una famiglia di bersaglieri Riva, 31 dicembre 1875. Foglio di congedo del bersagliere provinciale Pietro Barozzi di Rovereto ro stati chiamati a partecipare dei anche se più tardivo, è il casino di dilettanti, con una grande passione trionfi del più grande dei monar- tiro di Nomi, che sorgeva a monte per il tiro, ma con sentimenti per Questo per dire che l’attività di tiro nazionale ungherese e le riserve ter- ai 42, iscritti ai casini di bersaglio chi, perché di lì a un mese, dal 16 del dosso (e cimitero) di S. Pietro e niente rivolti all’Austria, anzi deci- al bersaglio che si svolse in Val ritoriali. In riferimento a quest’ulti- (cioè di comprovata abilità al tiro) al 19 ottobre 1813, a Lipsia, nella risulta funzionante nel 1889 e poi samente irredentistici e filoitaliani, Lagarina nel corso della seconda me, nel Tirolo la legge prevedeva che venivano arruolati come Stan- Sassonia, si sarebbe combattuta la ristrutturato nel 190366. tanto che nel 1859 Giambattista jr., metà dell’800, non necessariamente 10 battaglioni di Schützen territoria- dschützen (bersaglieri immatricolati Battaglia delle Nazioni e la stella di L’attività che si esercitava presso studente di giurisprudenza a Pado- deve essere collegata alla tradizione li, che nel 1893 furono riorganizzati o stanziali). Napoleone avrebbe incominciato a i bersagli aveva però perso com- va, decise di lasciare studi, affetti delle milizie territoriali tirolesi70. in tre reggimenti (Trento, Bolzano e Allo scoppio della prima guer- tramontare65. pletamente il significato di adde- e casa, passò il Ticino e si arruolò Nel 1871 l’Austria, o meglio l’Im- San Candido). In pratica i Tirolesi ra mondiale nell’agosto del 1914 stramento militare, trasforman- nell’esercito piemontese, nelle cui pero austro-ungarico, riformò il (dunque anche i trentini) obbligati i Kaiserjäger e i Landeschützen dosi piuttosto in attività ludico- file si distinse nelle battaglie risor- proprio esercito, con l’introduzione alla leva (tutti gli uomini abili dai partirono per la Galizia (fronte Dai casini di bersaglio alla sportiva, alla quale partecipavano gimentali di Palestro e Custoza69. della leva obbligatoria. L’arruola- 19 ai 42 anni) potevano scegliere se orientale); cosicché quando il 23 Grande guerra generalmente le classi sociali più mento poteva avvenire in quattro prestare servizio nell’esercito impe- maggio del 1915 anche l’Italia abbienti, e comunque coloro che corpi diversi: l’esrcito comune riale come Tiroler Kaiserjäger (cac- dichiarò guerra all’Impero austro- 67 Tengo a precisare che questi fatti si riferisco- La sconfitta subita da Napoleone potevano permettersi di pagare le no ovviamente ad una realtà storica a me vici- (reclutato su tutto l’Impero); l’eser- ciatori imperiali) oppure in quello ungarico, a difendere il nuovo a Lipsia e la successiva abdica- tasse di iscrizione e l’equipaggia- na, ma alla quale non mi lega alcuna relazione cito nazionale austriaco; l’esercito territoriale come Tiroler Lande- fronte (meridionale) rimasero gli zione (6 aprile 1814) portarono le mento (fucile). di parentela. schützen (bersaglieri provinciali), Standschützen, in seguito affianca- 68 Frequentare il bersaglio non signi- Cfr. AA. VV.: Rovereto. L’attività di tiro al che per il loro valoroso comporta- ti dai battaglioni dell’Alpenkorps bersaglio tra l’800 e il ‘900, Rovereto, 1995, se come uno dei fondatori dei primi reparti 64 BCR, ACR, Carteggio ed atti 1813, Pubblica- ficava pertanto essere necessaria- p. 28 e 36; «Memorie di G. Battista Adami degli alpini (Edolo). Fu anche uomo di scienza mento riceveranno nel 1917, dal germanico e dall’autunno del 1915 zioni, F4, N. 139. mente fedeli alla patria tirolese, fu Cristoforo», dattiloscritto (archivio della (malacologo). Morì a Brescia ancora giovane giovane imperatore Carlo d’Asbur- anche da reparti dell’esercito impe- 65 Tra i soldati lagarini dispersi nella battaglia di come dimostra in modo esempla- famiglia Adami di Pomarolo). nel 1887, lasciando quattro figlie femmine. go, il titolo di Kaiserschützen (ber- riale richiamati dalla Galizia. Lipsia si ricorda Giovanni Battista Fedriga di 69 Giambattista jr. era nato nel 1838. La sua scel- 70 Al casino di bersaglio di Nogaredo diretto saglieri imperiali). Completavano Allo scoppio del conflitto le com- Isera, classe 1789, fuciliere del 1° reggimento ta, visto che il Trentino rimase austriaco, lo dall’Adami, nel 1857 risulta iscritto anche il fanteria di linea. Cfr. Pedrotti, Pietro: I con- 66 Ischia, Marco: La tradizione degli Schützen, costrinse in seguito ad intraprendere la carriera sacerdote don Andrea Rainoldi, ricordato per le milizie territoriali gli uomini di pagnie di Standschützen mobilita- tingenti di leva, ...cit. op. cit., pp. 208-210. militare di professione in Italia, dove si distin- aver fondato l’Asilo di Pomarolo. età inferiore ai 19 anni o superiore te in Val Lagarina furono 6: Ala- 32 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 33

Pilcante, Borghetto, Brentonico, I fautori di questa iniziativa erano so al termine italiano riportato nei ai costumi popolari del Trenti- pubbliche»76. Infine un ordine Se però guardiamo al vicino Alto Nomi, Trambileno e Vallarsa; più naturalmente dei nostalgici del documenti originali. Nelle tradu- no raccolti, disegnati e colorati dell’ufficio vicariale di Nogaredo Adige, dove la tradizione e la pre- quelle di Folgaria-San Sebastiano e mondo austriaco (presumo di zioni delle pubblicazioni austriache da Carl von Lutterotti negli anni alle comunità delle giurisdizioni senza degli Schützen sono ben più Nosellari-Carbonare. Nel 1917 gli quell’Austria felix dissoltasi nel infine, hanno usato l’ingegnoso ’20 e ’30 dell’Ottocento74. Questa Lodron di data 4 novembre 1805 forti e radicate, si possono scorgere Standschützen in servizio sul fronte 1918 assieme al suo vasto impero, sistema di tradurre tutte le parole in preziosa, in quanto praticamente prescrive per i mesi invernali anco- dei segnali poco rassicuranti. Al di meridionale erano 15.600, dei quali o forse due anni prima alla morte italiano, anche le più tecniche, tran- unica, testimonianza iconografica ra un rigoroso cappotto grigio: «Si là di quello che può anche esse- 12.700 di madrelingua tedesca. del mitico Cecco Beppe), ai quali ne una: indovinate quale?72 del costume trentino contiene gli comanda alle comunità di questa re stato un incidente di percorso ogni riferimento all’Italia, compre- Questa volontà pianificata di usare esemplari di alcune località, non giudicatura di dover subito fornire (l’omicidio del politico Christian sa la lingua da loro stessi parlata, soltanto la versione in lingua tede- certo di tutte: invano si cerchereb- li miliziotti della prima e secon- Waldner, esponente del Sudtiroler Invenzioni linguistiche, doveva suonare sgradito, così inve- sca del termine bersaglieri appare bero, ad esempio, riferimenti ad da leva delle Milizie, di capotto Volkspartei, quindi dei Freiheit- folcloristiche e qualche segnale ce che chiamare l’associazione: evidente se si prende a confronto il un costume tradizionale lagarino, di panno grigio con rivolte e col- lichen ed infine vicino alla Lega preoccupante: “Compagnia bersaglieri Mezzoco- libro di Candido Degiampietro sulla o specificatamente di Rovereto. larino verde»77. Come dire che i Nord italiana, delitto commes- le Schützenkompanien attuali rona” optarono per il più teutonico: difesa territoriale in Val di Fiemme, Così alcune associazioni di locali- colori sgargianti dei costumi delle so a Bolzano il 15 febbraio 1997 Schützenkompanie Kron-Metz. opera impeccabile per rigore sto- tà “non coperte dal manuale Lutte- compagnie attuali sono l’ennesima dall’allora ideologo degli Schützen Dimenticati dopo la fine della Prima Da allora in altre località del Tren- rico e dovizia di documenti, che rotti”, hanno preso il modello che invenzione di una tradizione tutta Peter Paul Rainer), sembra che nel Guerra mondiale, i corpi della dife- tino sono sorti analoghi sodalizi, essendo stata pubblicata in tempi più le ispirava, lo hanno un po’ da rivedere. mondo delle associazioni dal cap- sa territoriale furono naturalmente alcuni dei quali, sull’esempio del non sospetti (1981), per indicare i modificato e iniziato a spacciare Un ultima considerazione. In Tren- pello piumato si stiano inserendo proibiti e messi al bando per tutto primo hanno adottato denomina- protagonisti della difesa territoriale come costume tradizionale della tino, fino ad oggi, non mi sembra elementi e ideologie xenofobe e il ventennio fascista. zioni costruite traducendo in tede- fiemmese usa soltanto i termini tro- loro zona. che le associazioni ispirate ai corpi neonaziste79. Del resto una realtà Conclusasi anche la Seconda Guer- sco il nome dei loro paesi. In pratica vati nei documenti, ossia: miliziotti Per evitare una tale genericità e della difesa territoriale siano anda- che ha sempre sostenuto (piuttosto ra mondiale e passati gli anni più hanno fatto quello che da sempre (e e bersaglieri e non riporta mai il ter- superficialità (e in alcuni casi vera e te oltre una presenza folcloristica. che cercato di mediare) lo scontro cupi del terrorismo altoatesino (dal a ragione) loro stessi rimproverano mine Schützen, se non in riferimen- propria invenzione), e convinto che Il ferimento per lo scoppio di un etnico (con la componente italia- 20 settembre 1956 al 30 ottobre al roveretano Ettore Tolomei, che to alle vicende della Prima guerra anche l’aspetto folcloristico debba petardo di due persone sulla cima 1988 ci furono in Alto Adige 351 agli inizi del Novecento intraprese mondiale e ai soldati dell’esercito essere approfondito e studiato nella del Calisio il 15 giugno 2010, dove dizione privilegiata dei tirolesi, ricordo che fin 73 attentati, per lo più a tralicci dell’al- l’italianizzazione della toponoma- austro-ungarico . maniera più filologica possibile, a la compagnia Schützen di Civezza- dal 1946 la chiesa ufficiale (monsignor Josef ta tensione e a monumenti fascisti, stica del (Sud) Tirolo, progetto poi Qualche appunto si può fare anche beneficio delle future compagnie no aveva organizzato l’accensione Kögl, provicario della Diocesi di Trento per con 21 morti tra cui 15 appartenenti portato avanti in modo istituziona- riguardo all’aspetto più folclo- (e per evitare che i bersaglieri laga- di un fuoco del Sacro Cuore, sem- la parte tedesca) ha puntualizzato: «Il Signore non ha promesso nulla ai Tirolesi che non abbia alle forze dell’ordine), verso la fine le dal regime fascista; naturalmen- ristico di queste associazioni: il rini vadano in giro vestiti magari bra soltanto il risultato maldestro promesso anche a tutti gli altri popoli. Dio non degli anni ’70 cominciarono anche te lo hanno fatto alla viceversa, con costume. Una prassi comune a con i costumi festivi dei contadini di imitare i “colleghi” altoatesini, ha mai detto: tu celebri la festa del Sacro Cuore in Trentino i primi, timidi, tentativi risultati come i divertenti (e fanta- gran parte delle associazioni fol- del Primiero) mi permetto di ripor- tra l’altro introducendo in Trentino e io per questo ti proteggo nel bisogno e nel di fondare associazioni ispirate ai siosi): Schützenkompanie Rofreit cloristiche trentine che intendo- tare i pochi indizi che sono riuscito una tradizione che non ha nessun pericolo della guerra. Anche la circostanza che 78 la fede degli avi sia stata premiata e il Tirolo, corpi della difesa territoriale, tenta- (Rovereto), Schützenkompanie no adottare un proprio costume, a trovare nei documenti dell’epoca riscontro . per cento anni, sia uscito dalle guerre senza tivi visti con diffidenza dalle stesse Vielgereuth (Folgaria). siano esse compagnie di Schützen, riguardo alla divisa dei corpi terri- troppi danni, non costituisce nessuna prova di federazioni (Schützenbund) di Bol- Le compagnie, scusate: die Kom- bande musicali (forse dovevo dire toriali. Una nota del 1794 precisa ciò. La Svizzera ne è stata risparmiata anche 76 zano e Innsbruck71. panien, che non si sono azzardate Musikkapelle?), gruppi danzan- che una volta giunti in Innsbruck BCR, ACR, Busta 490, N. 436. senza il giuramento al Sacro Cuore»; e ancora 77 BCR, AL, 3.49.7.(78). In tal senso è probabi- più esplicitamente, riferendosi all’eventualità Nel 1983, grazie alla decisiva media- a tanto, pur di non usare la lingua ti o simili, è quella di ricorrere i bersaglieri volontari avrebbero le che per soddisfare quest’ultima richiesta le di una strumentalizzazione etnica della festa: zione del partito autonomista trenti- italiana hanno preferito ricorrere ricevuto: «un tabaro, un paio di sti- comunità lodronie si siano rifornite presso la «La devozione al Sacro Cuore di Gesù e l’odio no, all’epoca PPTT-UE di Enrico al dialetto, con risultati altrettanto valli, una velata griggia, come pure rinomata produzione (follatura) di panni lana fra le nazionalità si conciliano come l’acqua e 72 Pruner, a Mezzocorona venne fon- pittoreschi, in cui la parlata ger- Così ad esempio in Egg, Erich: La tradizione sottoveste e calzoni simili, due Celva di Pomarolo, all’epoca in piena produ- il fuoco» (cfr.: Romeo Carlo: I fuochi del Sacro degli Schützen nel Tirolo di lingua italiana: zione. Cuore. La devozione al Sacro Cuore di Gesù data un’associazione che si ispirava manica stride accanto a inflessioni breve indagine storica sulla partecipazione camiccie, due paia di bragoni, due 78 I fuochi del Sacro Cuore nacquero come voto nella storia del Tirolo tra politica e religione, alle vecchie compagnie di bersaglieri venete: Schützenkompanie Caste- del popolo trentino alla autodifesa della prin- paia calzette e due paia di caschetti fatto dalla dieta tirolese nel 1796, per avere Bolzano, 1996, pp. 52-53). territoriali e aveva come obiettivi la lam (Castellano, frazione di Villa cipesca Contea del Tirolo, Vezzano, 2003; e da stivali, ed arrivato al suo corpo l’intercessione divina contro le truppe napo- 79 Cfr. Zendron Alessandra: Cadetti piumati sul promozione dell’opera di protezio- Lagarina). in Hye, Franz-Heinz: Gli Schützen tirolesi e un capello verde montato»75. Tra leoniche che stavano invadendo il Trentino e sentiero di guerra. Preoccupanti infiltrazio- trentini nella regione europea del Tirolo e la il Tirolo. In Trentino non ebbero alcuna diffu- ni neonaziste all’interno degli Schützen, in: ne civile; l’azione a sostegno della Per dare autorevolezza e basi sto- loro storia, Bolzano, 2002. le disposizioni contenute nel piano sione, anche perché, a differenza che per l’Alto QT. Questotrentino. Mensile di informazione integrità fisico-morale della gente riche alla loro tradizione, grazie 73 Degiampietro Candido: Le milizie locali predisposto per il Tirolo italiano Adige, non ebbero nemmeno efficacia, visto e apprendimento, N. 2 (27 gennaio) 2007. ed in particolare della gioventù; la anche all’aiuto delle istituzioni, le fiemmesi dalle guerre napoleoniche alla fine riguardo alla leva di massa (1797) che Napoleone, prima di deviare per la Valsu- In questo senso sembra possa interpretarsi salvaguardia del patrimonio storico- compagnie trentine hanno promos- della I^ guerra mondiale (1796-1918), Villa si trova invece la seguente indica- gana (lasciando così indenni i paesi dell’Alto anche la vicenda della Stiftung Laurin, una Lagarina, 1981. Sostanzialmente corretta da Adige), ebbe modo di scorazzare nei nostri fondazione con sede in Liechtenstein, ma di culturale della Provincia Autonoma so una consistente produzione di questo punto di vista è senz’altro anche la zione: «Tanto la truppa ridotta in paesi in lungo e in largo. Se non mi inganno, fatto operativa a Norimberga, nel cui «Cura- di Trento; la cura e la protezione letteratura in materia, sia riferita pubblicazione di Lorenzo Dal Ponte: Uomini compagnie, quanto quella, ch’io nel giugno del 2011 anche la compagnia degli torium» siedono personaggi come Peter Kie- dell’ambiente ed infine l’esercizio all’ambito locale, che come tradu- e genti trentine durante le invasioni napole- nominerò addizionale, o di rinfor- Schützen lagarini di Castellano (Villa Lagari- nesberger e Erhard Hartung, due stragisti del tiro a segno, quale momento di zione di opere di autori austriaci. oniche. 1796-1810, Trento, 1984, non a caso zo sarà munita del distintivo usua- na) ha cercato di introdurre questo rituale sul condannati all’ergastolo, ma mai estradati anche questa edita in tempi in cui il termine e il suo territorio. Se con essa si intende fare del dalla Germania, per la strage di Cima Vallona ritrovo e di svago. Il tutto guardandosi bene, a parte concetto di Schützen non aveva ancora inizia- le del Paese, cioè colarino e mostre folclore, magari ad uso turistico, benché io non (Comelico superiore, Belluno) del 1967, che poche, oneste eccezioni, dall’usare to ad essere usato in maniera strumentale. Se verdi sul sguarnello, e coccarda approvi le tradizioni inventate, posso anche tol- costò la vita a 4 carabinieri italiani. Secondo termini come bersaglieri, cacciatori proprio si vuol fare un appunto al Dal Ponte, verde e bianca sul cappello a spese lerarla. Se invece si intendesse spacciarla come gli inquirenti, tra il 2001 e il 2008 il Laurin 71 Cfr. Dalla Torre, Paolo: La Compagnia o miliziotti, bensì soltanto quello di si può forse rimproverargli una trattazione un una tradizione realmente radicata in paese, avrebbe concesso 10 milioni di euro di finan- Schützen di Mezzocorona. Per Dio, per l’im- po’ di parte riguardo alle vicende storiche a lui mi permetto di dissentire fin d’ora. Se, infine, ziamenti in Alto Adige per supportare un vec- peratore e per la patria. Für Gott, Kaiser und Schützen, anche se nei documenti collegate (era un sacerdote e un discendente 74 BCR, ACR, Busta 483, N. 16. qualcuno volesse proporla anche in chiave reli- chio progetto pangermanistico di ispirazione Vaterland, Mezzocorona, 2008, p. 17. non compare e sostituendolo spes- del bersagliere Bernardino Dal Ponte). 75 BCR, ACR, Busta 490, N. 436. giosa, suggerendo in questo ambito una con- nazista. 34 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 35

na), mi sembra naturalmente pre- Riassunto no i termini: miliziotti, cacciatori. disposta a chiudersi sempre più in Nei paesi trentini la parola Garibaldi nel Trentino se stessa, a favorire provincialismi Il sistema di difesa territoriale Schützen iniziò ad essere usata sol- e micronazionalismi che possono tirolese (Contea) e trentino (Prin- tanto nel corso della Prima guer- Uomini e Donne per tutte le Stagioni anche condurre ad errori che la cipato Vescovile) venne istituito ra mondiale, quando i corpi della storia dovrebbe averci insegnato formalmente con il Landlibell del difesa territoriale vennero inqua- Paolo Cont ad evitare. 1511. Rispettivamente fino al 1703 drati nell’esercito regolare austro- In definitiva, e concludendo (final- per il Tirolo, e fino al 1796 per il ungarico. mente) questa lunga esposizione, Trentino, funzionò soltanto come A partire dagli anni ’80 del secolo mutuando dalla storia della difesa sistema di prelievo fiscale. scorso, anche grazie alla media- territoriale il principale conflitto Le prime compagnie della milizia zione di una ben definita area poli- splendidi palazzo e parco storici che sotto confisca dei beni, dovettero patito dai suoi princìpi ispiratori, territoriale trentine (di lingua ita- tica, si sono costituite in Trentino sono decoro e vanto di Villa Lagari- affrontare dieci anni di esilio, tra- torniamo al quesito di partenza: per liana) si costituirono in occasio- diverse associazioni che si rifanno na; palazzo e parco storici che dalla scorsi soprattutto a Ginevra. Esclu- quello che è stato, ma a questo punto ne della prima invasione francese ai corpi della difesa territoriale. casata dei Guerrieri Gonzaga pren- si dall’Austria da ogni amnistia, si anche, e soprattutto, per i tempi che (1796-1797), nel corso della quale Gran parte di queste presunte dono appunto il nome. guadagnarono il pane con la penna verranno, meglio la terna di valori si comportarono valorosamente; rifondazioni mancano di concrete Carlo Guerrieri Gonzaga aveva e l’insegnamento, letterati quali cattolici e conservatori del mondo non così nel 1809, dove la loro basi storiche e sono palesemente già partecipato nel 1848 alla prima erano entrambi: Anselmo poeta e tirolese (Dio, Imperatore, Patria) o azione creò più problemi che effet- caratterizzate da elementi lingui- campagna garibaldina in Italia, da traduttore, Carlo buon prosatore. meglio quella dei valori laici e illu- tivo appoggio all’esercito regolare stici e folcloristici che hanno lo Luino a Morazzone. Aveva allora da Formatosi nel frattempo il grande ministici della rivoluzione francese austriaco. scopo di associarle genericamen- poco compiuto vent’anni e con altri partito di Unione Liberale ispirato (Liberté, Egalité, Fraternité)? Il nome generalmente usato per te al mondo tirolese (di lingua Garibaldi a Bezzecca - Litografia di Ronchi ardenti patrioti si era arruolato in una dal conte di Cavour, i due fratelli Anche dalla risposta a questa definire queste truppe in ambito tedesca) al di là di quanto a quel (1870) compagnia di volontari formata da Guerrieri Gonzaga rientrarono in domanda può dipendere il mondo Trentino è quello di bersaglieri, in mondo sia mai stato effettivamente Giacomo Medici agli ordini di Gari- Italia e vi si associarono. Il marche- (non solo trentino) di domani. alternativa nei documenti si trova- accomunato il Trentino. Vi è chi sostiene, con qualche baldi, appena tornato dall’America se Carlo riprese le armi, si arruolò ragione, che l’Unità d’Italia si del Sud. Per schierarsi con gli insor- nel regio esercito italiano, parteci- dovrebbe celebrare nel 2020, poi- ti, Carlo aveva abbandonato la corte pò alla campagna del 1859, svol- ché solo nel 1870 fu conquistata di Vienna dove, per decisione del gendo importanti compiti operativi Roma. Seguendo questo ragiona- padre Luigi, imperial regio ciambel- e raggiungendo nel 1860 il grado mento, altri potrebbero osservare lano, egli riceveva l’istruzione mili- di capitano. Dal 1861 al 1863, al che, mancando ancora alla Patria, tare prestando servizio nella Guardia comando del 13º battaglione Ber- in quell’anno fatidico, sia Tren- Nobile del Lombardo Veneto. Il fra- saglieri partecipò, ottenendo lusin- to che Trieste, la celebrazione tello maggiore, Anselmo, avvocato, ghieri riconoscimenti, alla missio- dovrebbe essere spostata ancora un amico di , era stato ne di repressione del brigantaggio po’ più in là nel tempo. Acconten- a Milano uno dei capi alle Cinque nel Napoletano, nelle provincie di tando forse chi di celebrazioni non Giornate e ministro degli esteri del Nola e di Avellino. Nel 1864, sciol- vuol proprio sentir parlare perché governo provvisorio. A lui era stata to dal dovere di soldato, era stato pregiudizialmente ostile o perché affidata la missione di sollecitare a eletto al Parlamento nel collegio di ignaro e inconsapevole della gran- Parigi l’intervento delle armi france- Guastalla. In seguito, liberata Man- de Storia e quindi probabilmente si, confidando su malcerte promesse tova, fu il primo deputato per la anche della microstoria locale. di quel governo. circoscrizione di Gonzaga. Dive- Come ben sappiamo la conqui- Fallita quella missione, dopo i nuto protagonista appassionato dei sta del Trentino fu ad un passo rovesci militari culminati nella dibattiti parlamentari, collaborò a dall’essere compiuta dai volontari sconfitta delle armi italiane di giornali e riviste, in particolare al di nel 1866. Novara nel 1849, vittoriosa la rea- Diritto, riconosciuto quale critico Il famoso «Obbedisco» telegrafa- zione, i due fratelli Guerrieri Gon- acuto, severo e indipendente. Non to il 9 agosto a Bezzecca troncava zaga furono condannati a morte e, risparmiò i vecchi partiti pubbli- l’impresa e, nonostante le vittorie, cando interventi che richiamavano impose la ritirata. alla realtà, ai bisogni concreti e alle Accanto al generale Giuseppe Gari- priorità della nuova Italia, senza i baldi, nell’impresa volta alla con- vincoli di dogmi e formule astratte. quista del Trentino si trovava, tra i Nel maggio 1866, dopo alterne combattenti in camicia rossa, anche vicende, sotto l’incalzare degli il marchese Carlo Guerrieri Gon- avvenimenti politici che lasciavano zaga (1827-1913), capitano del 1º prevedere come ormai imminente Reggimento volontari. I discenden- lo scoppio delle ostilità contro l’Au- ti di Carlo oggi dimorano, dedican- stria, il marchese Carlo Guerrieri dovi le cure più encomiabili, negli Il celebre “Obbedisco” di Bezzecca (1866) Gonzaga, che mai aveva cessato di 36 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 37

auspicare una nuova guerra di libe- ra che evidenziò l’inettitudine e le sua Emma, è il racconto della mar- Un entusiasmo che lo contagia co, si era spinto fin sotto le linee razione contro l’impero asburgico, discordie dei comandi supremi di cia verso il fronte del Trentino. “Da romanticamente quando contempla austriache. decise di riprendere servizio nell’ar- esercito e marina, furono registrati Como al Lago di Garda noi abbia- il paesaggio: “Com’è bello il pae- Il capitano Carlo Guerrieri Gonza- mata che stava per essere radunata. dai volontari accorsi a migliaia per mo attraversato un paese che voi saggio che offre il lago di Garda, ga manifesterà in un’altra lettera ad combattere sotto lo stendardo di conoscete. È una delle contrade più e come sono belle le montagne del Emma il suo rispetto per il compor- Garibaldi. A questi venne assegnato belle d’Italia. Noi abbiamo marcia- Tirolo che inquadrano la pianura tamento sul campo dei suoi gari- La Terza Guerra il compito di conquistare il Tren- to in mezzo alle grida esultanti della di Peschiera e di Verona!”. E trat- baldini: “Riflettendo, io non pote- d’Indipendenza tino, e perciò vennero dirottati dai popolazione che la guerra di Gari- teggia una scena che pare anticipa- vo che ammirare questi valorosi principali campi operativi, riservati baldi riempie di gioia patriottica … re quelle dipinte dal Fattori e quel- volontari, qualcuno dei quali era L’evoluzione della politica della ai generali La Marmora e Cialdini. Garibaldi è sempre in mezzo a noi, le splendide del film “Senso” di così gracile, pochissimo allenato Prussia, guidata dal cancelliere Garibaldi, rientrato da Caprera, molto ben portante, e sta studiando, Visconti: “C’è qui un movimento di La battaglia di Monte Suello alla fatiche, privo di ogni esperien- Bismarck, aveva fatto registrare fin aveva chiesto l’assegnazione di uffi- io credo, il suo piano di campagna soldati, di cannoni, d’ogni sorta di Queste constatazioni del marchese za di guerra, senza altro abbiglia- dal luglio 1865 un decisivo avvici- ciali di sua fiducia per disciplinare le militare. Quando voi riceverete la armamentario militare che cattura Carlo Guerrieri Gonzaga sembra- mento che la camicia rossa ed una namento all’Italia in funzione antiau- sue pittoresche truppe che raccolsero mia lettera la guerra sarà iniziata.” lo spettatore e gli fa assaporare le no riflettere quelle del generale La piccola coperta di lana”. striaca. L’obiettivo di riunificare la alla fine trentottomila combattenti Ai volontari era stata assegnata emozioni della guerra”. Marmora, convinto, come ebbe a Vinta la battaglia, al reggimen- Germania coincideva con le aspetta- male in arnese, privi di divise, pes- come uniforme la camicia rossa, dichiarare, che servissero quaran- to del capitano Carlo Guerrieri tive italiane di conquistare il Veneto simamente armati individualmente, ma Garibaldi aveva dovuto lamen- tamila soldati regolari per tenere a Gonzaga venne affidato il compi- ed il Trentino. Nel febbraio 1866 la e peggio ancora serviti di artiglieria. tare, non ultima tra le carenze orga- 3 luglio 1866: Battaglia di freno ventimila volontari di Gari- to di guadagnare la montagna per congiuntura favorevole ad una pro- Il marchese Carlo Guerrieri Gon- nizzative sopportate, che molti di Monte Suello baldi. Un giudizio, o forse un pre- garantire il presidio della valle del ficua alleanza militare si concretiz- zaga fu tra gli ufficiali chiamati a loro, causa l’insufficienza delle giudizio, che certamente contribuì Chiese. Non parteciperà quindi zò nell’invito rivolto da Bismarck questo gravoso compito: capitano scorte, erano costretti a combattere Era l’alba del 3 luglio 1866 quando alla decisione di dirottare quella alla battaglia di Bezzecca che sarà a La Marmora di inviare a Berlino del 1º Reggimento dei volontari, in abiti borghesi. le armate prussiane, sotto il coman- forza magmatica verso la conquista vinta il 21 di quel mese dal 2º reg- un generale per studiarne le modali- ebbe immediatamente il suo bel da Carlo Guerrieri Gonzaga, scrivendo do strategico di von Moltke, attac- del Trentino. gimento dei volontari al comando tà con il suo capo di stato maggiore fare in mezzo alla disorganizzazio- le sue lettere-diario alla giovanissi- cavano e sconfiggevano quelle In tutti i modi, la battaglia di Monte di un Garibaldi ancora ferito. Un feldmaresciallo von Moltke. ne, allegra ed intrepida, che impe- ma futura sposa, anche lei patrio- austriache schierate tra Königgrätz Suello fu combattuta e valorosa- Garibaldi che nella sua onestà L’invito fu accolto e il risultato rava prima dell’inizio delle ostilità ta, tedesca ma altresì appassionata e Sadowa. Quello stesso giorno, mente vinta. Durò cinque ore sotto intellettuale ebbe a dichiarare: “In finale, tra gli inevitabili alti e bassi, tra le file dei garibaldini. ammiratrice delle gesta di Garibal- nel pomeriggio, si svolse la batta- una pioggia gelida ed incessan- tutta la campagna del ‘66 io fui produsse alcuni mesi dopo lo scop- Il 26 maggio aveva trovato il tempo di, pare vivere l’avvio alla guerra glia vittoriosa di Monte Suello tra te fra Bagolino e Ponte Caffaro. molto secondato dai miei ufficiali pio di quella che fu per l’Italia la di scrivere da Como, dove si erano armato anche di una certa ironia, il corpo dei volontari di Giusep- Garibaldi incitò i suoi con uno dei superiori, non potendo io stesso Terza Guerra di Indipendenza. raccolti diecimila volontari, giun- sicchè riferendosi ai volontari gari- pe Garibaldi e gli austriaci dell’8ª suoi motti: «Avete freddo! Presto vi assistere a dovere i movimenti e Carlo Guerrieri Gonzaga apprezza- ti da ogni città d’Italia, a Franco- baldini di cui è al comando osser- divisione di von Kuhn. scalderete col fuoco!». le operazioni di guerra per essere va Bismarck soprattutto per la svol- forte sul Meno, ove viveva Emma va: “Se il mio Reggimento venisse Il capitano Carlo Guerrieri Gonza- Gli assalti e gli scontri impegnaro- obbligato ad andare in carrozza”. ta che, non senza profitto per l’Ita- Hohenemser, che diverrà sua sposa a sfilare sotto il vostro balcone, per ga scrive ad Emma Hohenemser a no senza tregua i tremila garibal- Ad Emma Hohenemser, che leg- lia, aveva saputo imporre all’azione pochi mesi più tardi, a vicende bel- quanto “garibaldiniana” voi siate, Francoforte: “Voi sapete degli inizi dini del 3º e del lº reggimento del geva le sue lettere-diario sulle rive politica prussiana. Gli avvenimenti liche concluse: “Non ci sono anco- io credo che sareste obbligata a della campagna di guerra con la Corpo Volontari Italiani, che alli- del Reno, sempre così “garibaldi- ormai si concatenavano e la politica ra ufficiali sufficienti per imporre sorridere a vedere la varietà così battaglia a Monte Suello. Lo stesso neava il battaglione comandato dal niana”, il capitano Carlo Guerrieri lasciava campo alle armi. l’ordine”. Aggiungeva tuttavia che comica che regna nei nostri ranghi. mattino di quel giorno sono stato capitano Carlo Guerrieri Gonzaga. Gonzaga non nascose conclusiva- Il 16 giugno la Prussia, rotte le il disordine avrebbe potuto essere Con ciò il buon umore guadagna incaricato del comando d’un bat- Alla fine i volontari garibaldini mente i suoi giudizi severi su quella relazioni diplomatiche con Vienna, ben maggiore se, in mezzo a quella tutti, e spero che questo umore gaio taglione con il quale ho affrontato prevalsero contro le tre compagnie campagna, ormai definitivamente invadeva i territori asburgici. folla di entusiasti, che rappresenta- ci accompagnerà ovunque, perché i combattimenti del pomeriggio”. di Kaiserjäger tirolesi dell’8ª divi- conclusa con il celebre “Obbedi- Quattro giorni dopo l’Italia con- vano tutte le classi sociali italiane, nella guerra serve la spensieratezza Carlo rivela ad Emma le difficol- sione del generale von Kuhn, uno sco” telegrafato da Bezzecca dal segnava la propria dichiarazione dove prevalevano i giovani di otti- tra i soldati ed il sangue freddo e la tà incontrate nell’esercizio di quel dei corpi migliori schierati dall’im- generale Garibaldi pur in vista di di guerra e il 23 giugno apriva le ma educazione, tutti non avessero calma nei comandanti. – Garibaldi comando con dei volontari: “Io non perial-regia armata austriaca su una marcia vittoriosa sulla città di ostilità contro l’Austria. obbedito a sentimenti elevati. è ammirevole per questo”. ho mai provato le inquietudini del tutti i campi di battaglia, rinforzate Trento, dalla quale lo separavano La Terza Guerra di Indipendenza La sua esperienza gli faceva scri- L’entusiasmo guerresco che espri- comando come in questa campagna dalla brigata “Montluisant”. ormai solo 10 chilometri: “Qui si è ebbe uno svolgimento amaro per vere: “Io non credo che prima di me la lettera pare illuminare di corta di 20 giorni. Credo che non Nella battaglia di Monte Suello si vista la più grande codardia accan- l’Italia e fu marchiata dall’onta di un mese saremo pronti ad affron- sorridente ottimismo, in quel avrei avuto la metà di quelle pre- contarono 44 morti tra i garibaldi- to all’eroismo più raro”. Ed aggiun- due eclatanti sconfitte subite in terra tare la guerra … Sono veramente momento, ogni aspettativa futura: occupazioni se avessi comandato ni, 3 dei quali ufficiali. I feriti furo- geva: “Cara Emma, tutto è curioso, e sul mare: quella dell’esercito, con curioso di vedere che cosa Gari- “Bisogna accettare gaiamente il due regimenti dell’armata regolare. no 266 (tra cui 14 ufficiali) e 22 è triste, è bello, tutto assieme. Non le divisioni poste sotto il comando baldi saprà fare di noi!”. nostro destino, che non è malvagio Nell’esercito tutto funziona, e si sa i dispersi. Molto più contenute le c’è di veramente straordinario che e la responsabilità di La Marmo- poiché ci consente di far parteci- sempre come si può e si deve obbedi- perdite degli sconfitti austriaci con la personalità di Garibaldi”. ra scopertosi in rotta a Custoza; e pare i nostri sentimenti più intimi re, e si conosce abbastanza bene quel 15 morti e 43 feriti. Nel combatti- Ma non manca il giudizio del capi- quella altrettanto imperdonabile nel Fine giugno 1866. Inizia la al grande movimento d’idee che che succederà quando avete degli mento rimase ferito, non dal fuoco tano Carlo Guerrieri Gonzaga, mare di Lissa, sofferta dalla flotta al campagna di Garibaldi sospinge i popoli in una guerra che ordini da dare. Ma con i volontari di nemico, ma dal colpo maldestro di perentorio ed irrevocabile, un epi- comando dell’ammiraglio Persano. non può che essere a vantaggio dei Garibaldi è l’arcano di una organiz- uno dei suoi, anche Giuseppe Gari- taffio terribilissimo, riguardante Gli unici successi raccolti in quel- La lettera successiva, datata giugno grandi interessi morali dell’Uma- zazione imperfetta che vi tiene conti- baldi che per spronare i suoi uomi- quanti, a vario titolo, fanno barriera la malinconica campagna di guer- 1866, da Salò, sempre diretta alla nità”. nuamente con il fiato sospeso”. ni in difficoltà per l’attacco nemi- e corte blindata attorno al generale 38 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 39

Giuseppe Garibaldi, senza rifletter- prima gioventù, conquistando l’am- le villeggiature stagionali vissute vente patriota, condannato all’esi- te a migliorare l’assistenza e la cura nia. La Banca degli Hohenemser ne le virtù: “Il suo entourage è in mirato rispetto dei suoi soldati, e si nella loro amatissima Palidano di lio assieme al fratello Anselmo a dei figli delle classi più povere, con fu determinante per la fondazione gran parte detestabile. – Il fanati- vede costretto ad esprimere alla sua Gonzaga, immersa nelle campagne causa della loro partecipazione ai l’intento di “conciliare le classi”. E della Deutsche Bank. Con l’avven- smo, l’ignoranza, la vocazione per cara Emma, da un mese in trepida mantovane, e le esigenze di una vigi- moti del ’48. S’incontrarono nella la marcata prevalenza delle intellet- to del nazismo la persecuzione della l’intrigo, la venalità creano attorno attesa a Francoforte di sue notizie, il le presenza nella tenuta per realizzar- casa della madre, Sophie Löwen- tuali “judisch” nel movimento fem- Shoah colpì duramente i nipoti di a lui un baluardo di astuzie e di bas- suo sgomento per come tutto si stia vi le bonifiche e le avanzate fruttifere gard Hohenemser, lei pure esiliata minile non sfuggì, pochi decenni Emma. La vittima più illustre fu l’e- sezze che la verità e l’onestà fanno consumando, per “questa orrenda riforme agrarie volute da Carlo, esti- politica, coinvolta nella rivoluzio- dopo, all’attenzione del nazismo. roina della Resistenza tedesca, Eli- sovente fatica a superare”. campagna militare, finita in una matore e traduttore fattivo delle idee ne tedesca del Baden. La sua villa, “Il concetto di emancipazione fem- sabeth Hohenemser in Schumacher, maniera così poco degna per noi”. di Camillo Benso di Cavour in agro- pacificamente immersa nel verde minile è solo una parola inventata appartenente alla organizzazione E con quel noi, intende gli Italiani, nomia, oltre che in politica, allonta- del Pâquis, appena fuori le mura dall’intelletto giudaico, e il conte- della “Rote Kapelle”, condannata a Il 31 luglio 1866, da Daone, l’amatissima Italia. L’orrenda cam- narono la famiglia Guerriri Gonzaga di Ginevra, in riva al lago Lemano, nuto di questo è stato coniato dalla morte e quindi ghigliottinata a Ber- nelle Giudicarie: la “affreuse pagna sono gli accadimenti militari per lunghi periodi da Roma. era divenuta, dopo i sommovimenti medesima mente”: così declame- lino, nel carcere di Plötzensee, nel campagne” e politici che hanno inesorabilmente Di Carlo Guerrieri Gonzaga scris- politici e militari del 1848, un punto rà, nel 1934, Adolf Hitler a Radio dicembre del 1943. cancellato tutte le gaie illusioni che se, tra l’altro, lo storico Alessandro d’incontro per i rifugiati germanici, Monaco di Baviera nel corso di una Un mese dopo la lettera ricolma si ritrovano nella corrispondenza Luzio: “Amico del Villari, del Sonni- per i leaders politici dell’Assem- trasmissione dedicata alle donne, di fiducia e di liete attese di Salò, del recente giugno e che avevano no, inculcava sopra tutto il dovere di blea nazionale di Francoforte, per „Die volkische Sendung der Frau“. Anselmo Guerrieri Gonzaga celebrate le sanguinose battaglie e accompagnato la marcia dei suoi occuparsi delle classi meno agiate, gli ungheresi amici di Kossuth ed Sul problema dell’educazione (Mantova, 1819 – Palidano, Gon- le inutili vittorie di Monte Suello e garibaldini “per prendere la strada di lenirne le sofferenze, di curarne altresì per gli esuli italiani, Carlo ed Emma avrà sempre idee molto zaga 1879) Bezzecca, lo stato d’animo di Carlo delle montagne del Tirolo, verso il l’elevazione materiale e morale. … Anselmo Guerrieri Gonzaga. precise, aperte ad una visione uni- Guerrieri Gonzaga è profondamen- teatro della guerra loro assegnato”. Mentre caldeggiava quella bonifica Trascorsero ben sedici anni dai versale, elaborate dall’esperienza Patriota ed uomo politico, il fratel- te mutato. Ferito dagli eccessi e Sopravvissuto alla campagna di dell’agro mantovano-reggiano, che tempi di Ginevra, prima che nel alimentata dai fecondi contatti che lo maggiore di Carlo, allo scoppio dagli intrighi della politica politi- guerra, dove si è speso genero- ha operato un vero rivolgimento nella 1866, conclusa la Terza Guerra sapeva mantenere, come s’è detto, della rivoluzione del 1848, al tempo cante e della diplomazia che hanno samente come valente ufficiale proprietà fondiaria della più fertile d’Indipendenza, Emma Hohe- con le avanguardie dell’intellettua- delle Cinque Giornate, fece parte inquinato ogni precedente entusia- e come patriota combattente, il plaga padana, apriva a sue spese un nemser e Carlo Guerrieri Gonzaga lità europea. Un’esperienza di cui del Governo provvisorio di Milano. smo, ora prevale in lui un bruciante capitano Carlo Guerrieri Gonza- asilo pe’ bambini de’ villici che l’ama- potessero celebrare le loro nozze. Emma fu consapevole e che le con- Quale ministro degli esteri gli fu affi- disinganno. ga ristabilisce le priorità dei suoi vano e onoravano come padre”. La nuova famiglia si stabilì subi- sentì di affrontare, in perfetta ami- data la missione di recarsi a Parigi La sconfitta di Custoza, del 24 giu- affetti personali e sposerà Emma to a Firenze, allora capitale prov- cizia e quindi armata da inesorabile per chiedere il soccorso fatto spera- gno, e quella successiva di Lissa, Hohenemser a Francoforte sul Virtù di un’altra Italia, rassegnata visoria d’Italia, e qui nacquero i quanto garbata franchezza, il filoso- re, invano, dalla Repubblica France- del 20 luglio, non potevano essere Meno nel novembre 1866. Prima alle commemorazioni? La risposta tre figli: Luigi, Maria e Sofia. Nel fo Friedrich Nietzsche, con il quale se. Escluso dall’amnistia austriaca, compensate dall’avanzata vittorio- del matrimonio, celebrato in forme all’ottimismo della ragione e delle 1875 ci fu il trasferimento a Roma. ebbe un intenso scambio epistolare. dovette riparare con il fratello Carlo sa verso Trento di Garibaldi, inter- civili e religiose, la “garibaldinien- speranze. L’impegno intellettuale di Emma, Sul piano pratico, esemplarmente, a Firenze, poi a Genova, ed infine rotta peraltro sorprendentemente ne” Emma, figlia di un’importante progressista nella teoria come nel 1873, a Firenze, Emma s’interes- a Ginevra, dove egli fu in costante dall’ordine di ritiro impartito da La famiglia di banchieri ebrei renani, Note nell’azione concreta in campo sò alla realizzazione di un Giardino contatto con Giuseppe Mazzini. Lo Marmora cui era seguito il celeber- si convertirà al cattolicesimo. Le citazioni della corrispondenza pedagogico, si inserì in quello che d’infanzia, costituendo allo scopo un scambio di corrispondenza tra i due rimo “Obbedisco”. Solo la memo- Nel dicembre 1883 il marchese con Emma Hohenemser sono ripro- è stato studiato in ambito europeo Comitato promotore di persone agia- amici era incessante, come annota rabile vittoria riportata a Sadowa Carlo Guerrieri Gonzaga fu nomi- dotte da “Memorie e lettere di Carlo come “Jüdinnen in der deutschen te che presiedette energicamente. L’i- Alessandro Luzio. Ma purtroppo, dal geniale von Moltke influirà nato senatore del Regno. A questo Guerrieri Gonzaga”, pubblicate nel Frauenbewegung”, il movimento niziativa ebbe un esito felicissimo, e si rammarica lo storico, da prudente sulla conclusione della guerra degli punto s’impose un definitivo traslo- 1915, a cura e con prefazione dello femminile ebreo-tedesco. È rilevan- prese vita così uno dei primissimi cospiratore Anselmo distrusse tutte italo-prussiani contro l’Austria. co della famiglia nella capitale. Solo storico Alessandro Luzio, dalla te la presenza in questo movimento Giardini d’infanzia d’Italia, aperto le lettere che gli erano dirette dal Tre settimane dopo quella decisiva Casa Editrice S. Lapi, a Città di prima di Sophie Löwengard Hohe- gratuitamente anche a bambini delle fondatore della Giovine Italia. “L’u- vittoria sarà la diplomazia a dettare Castello. La traduzione dal francese nemser e quindi della figlia Emma, classi meno abbienti. Con intelligen- nica rimasta è quella meravigliosa le conclusioni umilianti della Terza è stata curata dallo scrivente. accanto alle loro migliori amiche te intuito, per far decollare l’impresa istruzione diplomatica con la quale guerra di Indipendenza che porterà come Bertha von Mahrenholz- chiamò alla collaborazione fattiva nel 1851 il Mazzini affidava al Guer- Venezia e il Veneto all’Italia, ma Bülow, Malwida von Meysenbug anche i suoi migliori amici politici: rieri Gonzaga l’incarico di cemen- sotto forma quasi di immeritato Emma Guerrieri Gonzaga, nata e Henriette Schrader-Breymann, il futuro primo ministro del Regno, tare l’alleanza tra’ popoli italiano e regalo, riciclato tramite la Francia. Hohenemser nipote di Friedrich Fröbel, fonda- studioso acuto di problemi economi- germanico, destinati ad intendersi e Ben comprensibile la grande ama- trice della Pestalozzi-Fröbel-Haus a co-sociali, barone Costantino Sidney a combattere di conserva per l’unità rezza di Carlo. Si è arruolato quasi Nacque nel 1835 a Mannheim, Berlino. Donne tutte di gran carat- Sonnino, un futuro ministro della nazionale. (La si vegga riprodotta a quarantenne, nell’imminenza del allora capitale del Granducato tere e forte intelletto, che a proprio pubblica istruzione, Pasquale Villari, p. 138 del mio saggio su Mazzini).” suo matrimonio, per contribuire a del Baden, sulle rive del Reno, da rischio seppero dare un essenziale ed un ex ministro, allora sindaco di Singolari sono poi le circostanze in completare l’agognata unità d’Ita- un’influente famiglia di banchie- contributo, di pensiero e di azione, al Firenze, Ubaldino Peruzzi, il mari- cui quella corrispondenza tra il Maz- lia, una causa, scrive, “che abbrac- ri israeliti, imparentata con l’élite movimento liberale e rivoluzionario to della sua grande amica Emilia, la zini ed Anselmo circolava in Ginevra. ciai quand’ero quasi un fanciullo”. finanziaria germanica e continen- del 1848 che privilegiava tra i suoi regina del celebre “Salotto Rosso”, In effetti il Mazzini in Svizzera non Egli ha compiuto fino in fondo il tale. Emma incontrò Carlo Guer- programmi la “Kindererziehung” il più importante salotto culturale del poteva starci, ne era stato espulso. E suo dovere di ufficiale, di combat- rieri Gonzaga per la prima volta a tradotta sul piano pratico nell’evo- tempo in Italia. il Luzio così decrive la situazione tra tente, ispirato dagli intatti ed imma- Ginevra, in Svizzera, lei appena luzione delle Kleinkindschulen, nei Emma coltivò sempre i rapporti pizzini e ricercati introvabili: “Eppu- colati ideali patriottici della sua Carlo Guerrieri-Gonzaga quindicenne, lui ventitreenne fer- Kinderheime, nonchè riforme diret- con la propria famiglia in Germa- re i microscopici bigliettini verdi del 40 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 41

giunse anche nella Valle del Chiese te Gian Galeazzo. Vennere insediati liberata, per cui un gruppo di patrio- quali signori di Parma e Colorno e Verde felce, Bianco acceso, Rosso scarlatto ti, riuniti a Storo in casa del possi- nei feudi appenninici conquistati ai dente Francesco Cortella e guidati Rossi. Nel 1450, tuttavia, mal sop- Giacomo Bonazza dal capitano Ergisto Bezzi, temen- portando gli Sforza, nuovi signori di do che i comuni trentini delle Giu- Milano succeduti ai Visconti, l’ul- dicarie liberati rimanessero esclusi timo dei Terzi, Nicolò, conosciuto dall’annessione al Regno d’Italia si per il suo valore come “il Guerriero” mobilitarono a redigere, tramite una (dal quale venne il nome nuovo della prima lettera a Giuseppe Garibaldi, casata, detta dei Guerrieri) dovette una petizione ufficiale di “fedeltà” a abbandonare i propri possedimenti. Quel tricolore che ha listato festo- tato alla Dichiarazione dei Diritti Vittorio Emanuele II, facendola poi Scrisse uno storico mantovano del samente il materiale promozionale dell’Uomo e del Cittadino, svani- sottoscrivere ai vari rappresentanti tempo, Andrea Schivenoglia (1411- degli appuntamenti di Borgoanti- sce però tragicamente. Catturati comunali e al clero locale. 1484) nella sua Cronaca: “Vedendo co per questo 2011, in onore dei dalle guardie papaline nel terri- Anselmo Guerrieri-Gonzaga La pace di Vienna del 3 ottobre però il Guerriero non poter danneg- 150 anni dell’Unità d’Italia, tra le torio del Granducato di Toscana decise la cessione del Veneto all’I- giar lo Sforza, abbandonò le terre poche iniziative messe in campo dove erano riparati dopo il falli- “proscritto” affluivano sempre alla talia, ma il Trentino rimase austria- milanesi e si ridusse a Mantova…”. I nel nostro comune per celebrare un mento dell’insurrezione, trascinati villa di Anselmo. “Ma dov’è diavolo co. Furono restituiti gli archivi e le Guerrieri si insediarono subito dopo simile anniversario, reclama inevi- in catene a Bologna e rinchiusi nel mai ? – chiedeva Carlo. E il fratello opere d’arte trafugate (tra queste nelle Marche. Nell’anno 1505 il mar- tabilmente un doveroso approfon- carcere del Torrone dentro il Palaz- sorridendo: “Mazzini è in casa del la Corona Ferrea dei re d’Italia) e chese Francesco II Gonzaga che, tor- dimento circa la sua genesi e il suo zo Comunale, vengono sottoposti funzionario cantonale, che ha firma- fu decretata la concessione di una nando dalla Sicilia con le sue truppe, significato, nell’intento di ritrova- al giudizio implacabile del Tribu- to il decreto di sfratto su’ placards amnistia politico-militare della fu da loro magnificamente ospitato re il filo di una memoria storica, nale dell’Inquisizione. affissi in ogni città della Svizzera…” quale beneficiarono quanti aveva- a Fermo, volle per ricompensa con- ahimè, sempre più rarefatta. Lo si Il 18 agosto 1795 Luigi Zamboni, Passato a Parigi, Anselmo Guerrieri no collaborato con il Corpo Volon- durre con sè a corte in Mantova Gio- è fatto in maniera giocosa, mai dis- ventitreenne, viene trovato morto Gonzaga fu persuaso dal Manin ad tari Italiani, compresi il clero e le vanni Battista, Ludovico e Vincenzo sacrante, con la Festa dell’Anguria nella sua cella: per il S. Uffizio si aderire al programma sabaudo. Nel deputazioni comunali che avevano Guerrieri, nipoti di Nicolò il Guer- di luglio, elevando la simpatica tratta di suicidio per impiccagio- 1859, tornato in Italia, fu presenta- siglato i due storici documenti. riero. Da allora la storia della casa- cucurbitacea a frutto tricolore per ne; sarà “condannato a perpetua to a Cavour da Cesare Correnti, che Tornati sotto il dominio dell’Austria ta s’intrecciò sempre più con quella antonomasia; si cercherà di farlo in infamia” in contumacia. Giovanni era stato con lui nel Governo delle Ungheria, i rappresentanti dei comu- dei Gonzaga, tanto che nel 1506, il maniera più dedicata e “più seria” De Rolandis, “condannato alla Cinque Giornate, e quindi ottenne ni tridentini che avevano sottoscritto dì “penultimo aprilis”, fu decretata all’interno di questo dodicesimo forca finché l’anima non si sepa- il governo della provincia di Pia- gli indirizzi di fedeltà furono obbli- la sua aggregazione alla famiglia dei Quaderno. ri dal corpo”, dopo strazianti tor- cenza. Dal 1860 al 1867 fu Depu- gati dalle preture di appartenenza a marchesi di Mantova. ture, sarà giustiziato sulla Monta- tato, segretario generale agli esteri giustificare immediatamente con una La complessa storia successiva della gnola di Bologna il 23 aprile 1796 con Visconti Venosta, e impegnato petizione all’imperatore le motiva- casata non può essere agevolmente La coccarda del 1794 di luzione Parigina, sostituendo però a ventidue anni, stringendo nelle in missioni politico-diplomatiche zioni che li avevano convinti a quel riassunta. Resta da dire che il matri- “Zuanin” De Rolandis: il primo il turchino col verde “… per non mani il Vangelo. Gli stessi giorni in Germania e in Spagna. passo politico, invocando il perdono monio, celebrato nel secolo scorso, tricolore macchiato di sangue. far da scimia alla Francia”. Napoleone Bonaparte, superate le Dopo il 1867, abbandonata la poli- e confermandosi fermamente fedeli della marchesa Beatrice Guerrieri A confezionarle le mani abili di Alpi, inaugura la Campagna d’I- tica militante, si dedicò agli studi sudditi degli Asburgo. Gonzaga (1876-1954) con il barone È quella conservata al Meus di due donne altrettanto coraggiose, talia; il 19 giugno entra a Bologna letterari traducendo, tra l’altro, il Leopoldo von Moll (1873-1946), Bologna, il primo museo dedicato Brigida e Barbara Borghi, rispet- accolto da bandiere e coccarde tri- Faust di Goethe. ultimo discendente degli imperial alla storia degli studenti universitari tivamente madre e zia dello Zam- colori e rende onore alle ceneri dei La casata Guerrieri Gonzaga regi ciambellani di Casa d’Austria, d’Europa, che indossava Giovanni boni. È proprio in casa di quest’ul- due patrioti martiri. portò ad insediare, quale conseguen- Battista De Rolandis, giovane stu- timo che pochi mesi prima viene La Pace di Vienna Ha le radici in quella dei Terzi, citati za dinastico-ereditaria, i marche- dente astigiano di teologia presso decretata la bandiera italiana: “Noi esplicitamente tra le famiglie emi- si Guerrieri Gonzaga nello storico l’università felsinea, quando con al bianco ed al rosso, colore della A seguito delle vittoriose battaglie nenti di Piacenza e Parma nei diplomi palazzo di Villa Lagarina. l’amico fraterno Luigi Zamboni, nostra Bologna, uniamo il verde, garibaldine di Monte Suello e di imperiali emanati agli inizi del Tre- bolognese purosangue, si misero a in segno di speranza che tutto il Bezzecca nonché dell’avanzata nel cento. Con la patente loro rilasciata capo, in una tempestosa notte tra il popolo italiano segua la rivolu- Chiese, parve imminente la libera- nel 1329 da Ludovico IV di Bavie- 13 e il 14 novembre del 1794, di zione nazionale da noi iniziata, zione di Trento. Eppure la guerra ra, affermano una presenza signorile una sommossa popolare per solle- che cancelli quei confini segnati si doveva concludere sorprenden- autonoma, nel Parmense, dilatandosi vare i cittadini di Bologna contro dalla tirannide forestiera”. Le temente in modo prematuro per le fino al Piacentino, ed a questi fini il governo assolutista e antidemo- coccarde affiancano tre nastrini “di aspettative dei patrioti. La Prussia, legando strettamente le ambizio- cratico dello Stato Pontificio. Fu in cavadino verde, bianco e rosso”, vincitrice a Sadowa, preferì non ni del casato a quelle del ducato di quell’occasione che i due giovani allegoria di giustizia, uguaglianza umiliare l’Austria e temette nel con- Milano, finchè questo fu dei Viscon- idealisti distribuirono, accanto a 50 e libertà. tempo l’offensiva francese sul Reno. Il sogno dei nostri, di importare ti. Furono condottieri perennemen- Battaglia di Bezzecca - Incisione da “The manifesti scritti a mano, delle coc- Il 26 luglio prorogava una sospen- te in armi, al servizio di Barnabò Illustrated London News” del 11 Agosto carde tricolori alla moda di quelle d’oltralpe lo slancio libertario che sione d’armi con Vienna. La notizia Visconti, dal 1364, e quindi del nipo- 1866 francesi, apparse durante la Rivo- solo cinque anni prima aveva por- Giovanni Battista De Rolandis 42 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 43

Il tricolore rivendicato: Milano, farne una bandiera, si è risposto Per arrivare al 1861 bandiera “il simbolo della Unione diera nazionale, con le ulteriori - rosso: Pantone tessile 18-1662 Modena, Bologna, Reggio il Verde il Bianco ed il Rosso”. Italiana” e il vessillo della marina modifiche del 1851 riguardanti la TCX (Scarlet Red - Rosso Emilia, quattro città per una Se questo documento, conserva- Con le repubbliche Cisalpina mercantile. possibilità di sormontare lo scudo Scarlatto). bandiera to presso l’Archivio di Stato di (1797-1802), Italiana (1802-1805) L’aneddotica vuole che a spingere dei Savoia con la corona reale in Il colore pantone, non ottenendosi Bologna, ci racconta del momento ed il Regno d’Italia (1805-1814), di Carlo Alberto, detto “il Magnani- caso di insegna di guerra o in quan- come incrocio dei quattro colori In seguito alle invasioni napoleo- formativo della nuova bandiera, il stampo napoleonico, si conservano mo”, a far proprio addirittura un to bandiera di stato. fondamentali, scongiurando quin- niche nascono una serie di repub- documento di Reggio Emilia del i colori della bandiera, modifican- simbolo repubblicano, tanto caro al Per noi trentini bisognerà aspet- di possibili errori di percentualiz- bliche a base democratica, ispirate 7 gennaio 1797, più noto e che done negli ultimi due casi la forma “nemico” Mazzini, sia stato il suo tare la sera del 3 novembre 1918 zazione nella quadricromia, ha il agli ideali rivoluzionari francesi, arriverà a determinare l’attuale in un quadrato verde inserito in un medico personale Giuseppe Maria per vedere sventolare il tricolore pregio di arrivare a definire una ed tra cui la Repubblica Transpadana Giornata Nazionale della Bandie- rombo bianco, a sua volta inserito in De Rolandis, nipote del già citato sulla Torre d’Augusto del Castello una sola tinta. con capitale Milano e la Repubbli- ra, comunemente conosciuta come un quadrato rosso. Ritorneranno le Giovanni Battista, che, morente, del Buonconsiglio di Trento, alla I codici della bandiera italiana sono ca Cispadana con capitale Bolo- Festa del Tricolore, può essere bande tradizionali con i moti insur- gli ricorda del sacrificio dell’eroi- fine del primo conflitto mondiale. della serie TCX (Texile Colors) gna e i territori di Modena, Reggio ritenuto invece l’atto di ufficializ- rezionali del 1820-l821, dove sui co parente per una causa di libertà Dopo il referendum del 2 giugno riferendosi ai colori per il tessi- Emilia e Ferrara. zazione del simbolo nazionale: “… bastioni della Cittadella di Alessan- e giustizia, riuscendo a strappare al 1946, con la vittoria della Repub- le; i primi due numeri riguardano È proprio a Milano che il 9 otto- Sempre Compagnoni fa mozione dria per la prima volta, il 10 marzo sovrano la promessa della futura blica, viene tolto lo scudo sabaudo la luminanza, gli altri due (da 00 bre 1796 Napoleone consegna alla che lo stemma della Repubblica 1821, sventolerà il tricolore del adozione del tricolore. dalla bandiera italiana in seguito a 64) la tonalità, gli ultimi due la Legione Lombarda una bandiera sia innalzato in tutti quei luoghi Risorgimento. Pure Giuseppe Maz- Nel 1848, l’anno della Primavera a un decreto legislativo presiden- saturazione. con gli stessi colori della coccarda nei quali è solito che si tenga lo zini, fondando nel luglio del 1831 a dei popoli, il vessillo tricolore gui- ziale del 19 dello stesso mese, che dei cospiratori bolognesi e, sempre Stemma della Sovranità. Fa pure Marsiglia la Giovine Italia, sceglie derà pure la rivolta anti-borbonica stabilisce la foggia provvisoria Regolamentate con leggi dello da qui, la storica lettera al Diret- mozione che si renda universale come emblema per la sua associa- con la nascita dello Stato di Sici- della nuova bandiera, confermata Stato sono pure le dimensioni e l’e- torio parigino, datata 11 ottobre, lo Stendardo o Bandiera Cispa- zione politica il tricolore, che sarà lia (12 gennaio 1848 - 15 maggio dall’Assemblea Costituente il 24 sposizione della Bandiera (Legge dove il generale corso, spiegando dana di tre colori, Verde, Bianco a sua volta protagonista sui campi 1849); l’insurrezione di Danie- marzo 1947. Il tutto sarà sancito 5 febbraio 1998, n. 22; Decreto del le ragioni della scelta del tricolore e Rosso e che questi tre colori di battaglia delle successive Guerre le Manin con la proclamazione nell’articolo 12 della Costituzione: Presidente della Repubblica 7 apri- per l’unità militare transpadana, fa si usino anche nella Coccarda di indipendenza, a partire dalle Cin- della Repubblica di San Marco “La bandiera della Repubblica è le 2000, n. 121; Decreto del Presi- intendere il legame con le coccarde Cispadana, la quale debba por- que Giornate di Milano. Goffredo (17 marzo 1848 - 22 agosto 1849); il tricolore italiano: verde, bian- dente del Consiglio dei Ministri 14 sopraccitate. tarsi da tutti. Viene decretato…”. Mameli nel suo Canto degli Italiani le sommosse di Parma e Modena co e rosso, a tre bande verticali di aprile 2006). A Modena intanto, il 18 ottobre Il Compagnoni in questione, costi- del 1847 esprime l’anelito unitario: contro il potere ducale con l’inse- eguali dimensioni”. dello stesso anno, nell’assemblea tuzionalista e letterato, un po’ trop- “Raccolgaci un’unica bandiera, diamento dei Governi provvisori Le dimensioni ordinarie delle ban- che sancisce la nascita della Con- po enfaticamente considerato il una speme”. Le donne di Reggio (21 marzo 1848 - 16 agosto 1848). diere devono essere: federazione Cispadana e la forma- “Padre del Tricolore”, è lo stesso Emilia confezionano con le loro Gli stessi Leopoldo II d’Asburgo Ma quali verde, bianco e rosso? - per esterno cm 300x200 oppure zione della Legione Italiana, si fa Giuseppe Compagnoni, ex prete, mani un vessillo tricolore per i Lorena, granduca di Toscana, e cm 450x300 (asta da balcone 4 esplicito riferimento a un vessillo che prima di abbracciare le idee soldati-studenti toscani e napole- Ferdinando II di Borbone, re delle Non basta, nel nostro caso, dire m, asta da terra 8 m); nazionale italiano tricolore: “Ogni illuministe, fino a diventare segre- tani in vista dello scontro di Cur- Due Sicilie, dopo aver concesso la semplicemente i tre colori senza - per interno cm 150x100 (asta coorte avrà la sua Bandiera a tario generale della Repubblica tatone e Montanara con le armate Costituzione, si affrettano ad adot- precisarne scientificamente le da interno 250 cm). tre colori Nazionali Italiani”. A Cispadana, insegnò nel doposcuola austriache. È in quella primavera tare il tricolore come bandiera di caratteristiche specifiche e la loro presiedere quel congresso l’avvo- al collegio della “Viola” di Bolo- del 1848 che Carlo Alberto, dopo stato, aggiungendovi il loro stem- regolamentazione. Sarà il Presi- Per l’esposizione si seguono le cato Antonio Aldini, già strenuo gna, dove conobbe i giovani stu- aver dichiarato guerra all’Austria il ma, anche se sarà per un periodo dente Ciampi nel 2004, partico- seguenti regole: difensore di Giovanni Battista De denti De Rolandis e Zamboni. Cer- 23 marzo, rivolgendosi alle popo- molto breve. larmente sensibile al rilancio del - la bandiera viene esposta Rolandis nel processo davanti al tamente penserà anche a loro nel lazioni del Lombardo Veneto tre Per pochi mesi sventolerà il tricolo- nostro simbolo identitario più caro, dall’alba al tramonto, ma non tribunale pontificio, che sarà pure formulare la proposta di adozione giorni prima di oltrepassare il Tici- re sul balcone del Campidoglio con a istituire una commissione ad hoc in caso di tempo inclemente; alla testa dei cento parlamentari solenne e universale del Tricolore! no per soccorrere gli insorti mila- la scritta “Dio e Popolo”, emblema per fissare definitivamente ed in - l’esposizione notturna ne è della Repubblica Cispadana che nesi, dichiara nel suo proclama: della effimera Repubblica Romana modo univoco i colori della ban- consentita purché ben illumi- pochi mesi dopo a Reggio Emilia “… per viemmeglio dimostrare (9 febbraio 1849 - 4 luglio 1849), diera italiana a oltre duecento anni nata; formalizzeranno il Tricolore come con segni esteriori il sentimento che metterà in crisi il potere tempo- dalla sua nascita. Si sceglie come - la bandiera viene alzata vivace- bandiera del nuovo Stato. dell’unione italiana vogliamo che rale di Pio IX, chiamando a raccol- sistema di identificazione il Codice mente ed abbassata con solen- Sempre in quel 18 ottobre 1796 le Nostre Truppe (…) portino lo ta i più bei nomi del Risorgimen- alfanumerico Pantone, riconosciu- nità; a Bologna, il Senato provvisorio Scudo di Savoia sovrapposto alla to italiano, da Giuseppe Mazzini to a livello internazionale, prodotto - la bandiera viene sempre usata della città promosso dal governo Bandiera tricolore italiana”. Il a Giuseppe Garibaldi, da Aurelio dall’omonima azienda statuniten- in modo dignitoso; di occupazione francese, stabili- 27 marzo 1848 il Tricolore viene Saffi a Goffredo Mameli. se, che in base alla scala tessile di - la bandiera nazionale deve sce con decreto la composizione ufficialmente adottato dal Regno di riferimento definirà le tonalità in occupare la posizione privile- dei colori, identici a quelli della Sardegna, mantenendo impresso lo questa sequenza: giata. coccarda, e le modalità realizza- stemma sabaudo fino al giugno del Dall’Unità d’Italia ad oggi - verde: Pantone tessile 17-6153 tive del vessillo tricolore, ossia 1946. TCX (Fern Green - Verde cucire materialmente le tre bande L’11 aprile 1848, nel quartiere Il 17 marzo 1861 la bandiera di Felce); Rosso garibaldino verticali della bandiera: “Bandie- generale di Volta Mantovana, lo Carlo Alberto, quella della prima - bianco: Pantone tessile 11-0601 ra coi colori Nazionali. Richiesto stesso sovrano piemontese firma guerra d’indipendenza, diventa la TCX (Bright White - Bianco … è quello della passione per la quali siano i colori Nazionali per il decreto nel quale si indica nella bandiera del Regno d’Italia, ban- Acceso); libertà dei popoli che tra il 1848 e 44 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 45

il 1870 vedrà oltre un migliaio di viene intitolato il rifugio sul lare sardo, che il 24 aprile salpa 1859-1860: Cacciatori delle Alpi, raccogliendo gli appelli infuocati giovani volontari trentini, spen- monte Stivo), viene nominato per da La Spezia per partecipare alla Esercito della Lega militare di Garibaldi a proseguire la guerra dersi generosamente per la causa pochi giorni a capo del governo difesa della Repubblica Romana, dell’Italia Centrale e Bersaglieri per l’unificazione e la liberazione dell’unità nazionale, anche a costo provvisorio di Tione, dopo l’oc- instauratasi nel febbraio del 1849 di Vignola dallo straniero, vanno ad ingrossa- del sacrificio estremo della vita; un cupazione della borgata da parte e retta dai triumviri Mazzini, Saffi re, nell’estate del ’59, le fila dell’e- capitolo della nostra storia poco delle truppe del generale Alle- e Armellini. Sono circa 300 i tren- Tra i reduci delle guerre del ’48- sercito dei volontari della Lega illuminato che, al netto di una reto- mandi; i fratelli Paride e Alfonso tini che accorrono a salvare Roma ’49, che si arruolano nella brigata dell’Italia Centrale (comprendente rica nazionalista che non ci appar- Ciolli, di origine solandra, avvo- dalla restaurazione pontificia: di volontari, denominata “Caccia- Granducato di Toscana, ducati di tiene, merita almeno in occasione cati del foro del medesimo capo- “Sono fra essi elementi di tutte le tori delle Alpi”, sotto la guida indo- Parma e Modena e Legazione delle del 150º anniversario dell’Unità luogo giudicariese, si mettono alla classi sociali provenienti da tutte mita di Giuseppe Garibaldi nella Romane), raggruppandosi nel I d’Italia una purché minima rivisi- testa di una colonna che punta su le valli trentine: dalle Giudicarie primavera del 1859, con il compito Battaglione Bersaglieri delle pro- tazione. Trento, penetrando in Val di Non che danno il maggior contributo, di liberare i territori prealpini della vince di Modena e Parma, con sede Restando in ambito lagarino, da un dal passo di Campiglio. A quelle alla Valsugana, dalla Val di Non Lombardia settentrionale dal giogo a Vignola. Ne fanno parte, tra gli elenco dei volontari predisposto azioni militari partecipa il giovane a quella di Sole, dalla Val Laga- austriaco, vi sono i fratelli Pilade altri, il valsuganotto Mosè Bordato, nel 1908 dal Circolo Trentino di pinzolese Nepomuceno Bologni- rina alla Rendena… Ed accanto e Narciso Bronzetti, provenienti da il conte Gerolamo Martini di Cal- Beneficenza di Milano, se ne rica- ni, mazziniano, che ritroveremo agli umili i volontari colti: l’ing. Mantova ma di origine trentina, di liano, Onorato Peterlini di Terra- vano circa 130 nomi così suddivi- più tardi nelle vesti di ufficiale Carlo Marzari di Vigolo Vattaro, il Roverè della Luna. Assieme a loro gnolo ed Emanuele Tisi che, impa- si: Rovereto 55; Mori 27; Calliano garibaldino e fondatore nel set- conte Giuseppe Triangi di Trento, Nepomuceno Bolognini che allo zienti a causa delle tattiche attendi- 10; Brentonico 7; Sacco 7; Vallar- tembre del 1872, con Prospero i fratelli Pilade e Narciso Bron- scoppio della 2ª Guerra di indipen- ste dell’esercito reale, diserteranno Quindici su Mille… sa 7; Volano 3; Noriglio 2; Marco Marchetti e altri irredentisti, della zetti…”. Nelle furiose battaglie a denza, dopo essere passato in Pie- per unirsi al corpo di volontari di 2; Pomarolo 5; Villa Lagarina 1; Società alpinisti tridentini (SAT). ridosso delle mura capitoline, fino monte e combattuto nell’esercito Giovanni Nicotera, fedelissimo di … Su milleottantanove per la pre- Nogaredo 1; Brancolino 1. In seguito alla vittoria austriaca all’epilogo tragico del 30 giugno regolare, si aggrega alle formazio- Garibaldi, in un tentativo di inva- cisione, il piccolo drappello di Per la destra Adige si contano: e al ritiro delle truppe volonta- con la resa dei repubblicani alle ni guerrigliere garibaldine; il venti- sione dello Stato Pontificio subito trentini, compreso un bolzanino, Giambattista Adami, Enrico e rie, i fuoriusciti trentini fondano truppe francesi, si contano pure quattrenne Ergisto Bezzi di Cusia- stoppato da Ricasoli e Cavour. Ai che sbarcano a Marsala l’11 mag- Giambattista Romani, Pietro Fen- nel maggio del ’48 a Brescia la dei caduti trentini: Pietro Siori di no, sfuggito alla polizia austriaca Bersaglieri di Vignola sono affiliati gio 1860 al seguito di Garibaldi. ner e Cesare Baroni di Pomarolo, “Legione trentina”, come for- Bolbeno, Edoardo Negri di Cala- di Milano; il giovanissimo Filippo Enoch Bezzi, fratello di Ergisto, il Di ben altra consistenza le rappre- Sigismondo Moll di Villa Lagari- mazione militare autonoma, che vino, Giuseppe Mattedi di Gar- Manci di Trento e tanti altri trenti- conte Francesco Martini di Callia- sentanze delle regioni a noi vicine, na, Domenico Pizzini di Nogaredo solamente nel giro di una setti- dolo, Pietro Bertelli di Preore. ni con i fuoriusciti del Lombardo- no e Luigi Marcabruni che solo nel come la Lombardia con 444 parte- e Giuseppe Berti di Brancolino. mana raggiunge le 700 unità, per Sono trentini gli otto volontari, Veneto. Questa brigata, male arma- luglio del 1860, assieme a Nepo- cipanti e il gruppone dei bergama- combattere a favore del distacco tra i 4000 armati, che partiran- ta ed equipaggiata, con l’uniforme muceno Bolognini, raggiungeran- schi a farla da padrone con i suoi del Tirolo italiano dall’impero no con Garibaldi da Roma ormai dell’ esercito piemontese, riuscirà no i Mille a Milazzo. Nell’elen- 166 valorosi, guadagnando alla 1848-1849: Corpi franchi, asburgico e la sua fusione con lo persa, nello sfortunato tentativo nella liberazione di Varese, Como, co dei 93 trentini del Battaglione città orobica il titolo di Città dei Legione Trentina e la difesa di stato sardo. di raggiungere Venezia assediata: Bergamo e Brescia, favorendo così Bersaglieri di Vignola, stilato da Mille con cui ancora oggi si fregia. Roma Paride Ciolli ne è il comandante. Gaspare Coelli di Malè, Giovanni l’avanzata dei franco-piemontesi Ottone Brentari nel 1910, cospicuo I nomi: Antonio Armani (23 anni) Dopo la battaglia di Novara del Ratini, Giuseppe Vallandro, Gia- verso le fortezze del Quadrilatero è il numero dei volontari lagarini: e Giuseppe Leonardi (20 anni) L’esperienza drammatica e falli- 23 marzo 1849, con l’abdicazione como Sterchele, Domenico Bricio e la vittoria strepitosa di Solferino Giambattista Adami di Pomarolo, di Riva; Oreste Baratieri (19 mentare dei Corpi franchi, truppe di Carlo Alberto e la fine della 1ª e Francesco Brigà di Trento, Ago- e San Martino del 24 giugno 1859. cofondatore del Corpo degli Alpini anni) di Condino; Ergisto Bezzi di volontari italiani perlopiù lom- Guerra di indipendenza, la “Legio- stino Festi di Rovereto, Giuseppe Nel combattimento di Treponti di nel 1872; Cesare Anderlini, Filippo (25 anni) di Cusiano di Ossana; bardi, che nell’aprile del 1848 in ne Trentina”confluisce per la gran Paissani di Terlago. qualche giorno prima, nel comune Frassoni e Domenico Manzani di Giacomo Costa - alias Domenico piena 1ª Guerra di indipendenza parte nel Battaglione Bersaglie- di Rezzato, fra le milizie dei Cac- Mori; Giuseppe Berti di Brancoli- Toller - (26 anni), Enrico Insen- invadono il Trentino occidentale ri Tridentini dell’esercito rego- ciatori e una guarnigione austriaca, no; Giambattista Briccio, Antonio ghi (29 anni) e Quirino Moiola per cercare di tagliare i colle- rimane ferito mortalmente Nar- Brunari e Giuseppe Lorenzi di Val- (42 anni) di Rovereto; Giuseppe gamenti fra l’Austria e l’eserci- ciso Bronzetti, soprannominato larsa; Pietro Carpentari, Giuseppe Fontana (36 anni), Filippo Manci to di Radetzkj impegnato nella dallo stesso Garibaldi “il prode dei Masera, i conti Francesco e Gero- (21 anni) e Antonio Sterchele (27 pianura padana, coinvolge pure prodi”. lamo Martini di Calliano; Cesare anni) di Trento; Antonio Fattori un gruppo di patrioti trentini, L’armistizio di Villafranca, conclu- Elena di Volano; Onorato Peterlini Biotton (34 anni) di Castel Tesi- appartenenti al ceto borghese e so fra Napoleone III e Francesco di Terragnolo; Giambattista Rosi- no; Pietro Sartori (29 anni) di colto della popolazione di alcu- Giuseppe, mal digerito da Cavour, na di Isera; Giambattista e Luigi Levico; Filippo Tranquillini (23 ni comuni delle Giudicarie e del stabilisce di fatto la fine della 2ª Rossaro, baron Guido Tedeschi ed anni) di Mori; Attilio Zanolli (33 Basso Sarca che saranno teatro Guerra di indipendenza, con l’an- Enrico Valbusa di Rovereto; Florio anni) di Vezzano; Camillo Zan- della feroce repressione austriaca nessione della Lombardia al regno Zanini Dal Sole di Brentonico. cani (40 anni) di Egna. di Castel Toblino e Sclemo, pres- dei Savoia ed il Trentino e il Veneto Nell’esercito regolare piemontese Il più giovane è il Baratieri, di soli so Stenico. ancora in mano austriaca. sono arruolati, tra il 1859 e il 1860 19 anni; il più vecchio il Moiola di Giacomo Marchetti di Bolbeno, Molti giovani patrioti trentini, dopo Filippo Tranquillini, Pietro Peretti, 42. fratello di quel Prospero, avvo- lo scioglimento dei Cacciatori delle entrambi di Mori, protagonisti sui Parecchi di loro hanno già parteci- cato a Milano, in prima fila alle Alpi, non rassegnandosi ai giochi campi di battaglia di Montebello e pato alla seconda guerra di indipen- Cinque giornate (lo stesso a cui della diplomazia internazionale e Palestro. denza, la guerra franco-piemontese 46 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 47

contro l’impero austriaco del 1859, seguito da Damiani, Bezzi, Manci, territori del suo Trentino irredento coloniale in Abissinia: “La civiltà rara distinzione, degno compagno sco Nullo, già famoso per la sua arruolandosi nelle fila dei Caccia- Tranquillini e Zasio… Coloro che e poi ancora a fianco di Garibaldi non la si porta a colpi di cannone. I dei suoi conterranei: tutti quattro partecipazione ai moti del 1848 tori delle Alpi e successivamen- primi, avevano traversato la strada, nella battaglia di Monte Suello del trentini devono imparare dai popo- amici sicuri a qualunque prova”. e Cacciatore delle Alpi quasi un te combattuto nell’esercito della si sparpagliarono, con 200 uomi- 3 luglio 1866. li così detti barbari a difendere la In appendice sarà giusto far qui decennio dopo; sotto la sua guida Lega dell’Italia Centrale, sempre a ni, per le vie vicine alla Porta di Ergisto Bezzi seguirà Garibaldi propria libertà”. Morirà a Torino a memoria pure del telegramma che partirà dallo scoglio di Quarto. Di fianco dei volontari garibaldini. Termini. Nullo, Damiani, Manci, fino a Mentana nel 1867, dove sarà 85 anni nel 1920. lo stesso Garibaldi invia al Bezzi carattere mite e dai modi affabili Bezzi, Tranquillini e Zasio si avan- ferito e fatto prigioniero dalle trup- Piace chiudere queste brevi e e al Tranquillini, dispiaciuti di non farà scrivere all’Abba che egli era: zano sino alla Fiera vecchia (ora pe franco-papali. Nelle elezioni incomplete note su quelli che poter essergli stati al fianco nella “semplice come acqua d’ altissime I tre moschettieri Piazza Rivoluzione), cioè a 300 politiche del novembre del 1890, nella memorialistica garibaldina giornata dell’Aspromonte, del vene, umile in tutto come un frati- passi dalla Porta di Termini”. suo malgrado, viene eletto deputa- rimarranno i “Tre Moschettieri dei seguente tenore: “Ho ricevuto da cello di quelli a cui San Francesco Sono chiamati così i tre amici L’impresa palermitana rappresenta to per il collegio di Ravenna, pro- Mille”, richiamando quanto scritto voi una parola di affetto e di fidu- diceva per via le sue soavi cose”. inseparabili di un’avventura del probabilmente il gesto più ecla- posto dai repubblicani mazziniani su di loro da due testimoni d’ecce- cia. Dio mi sorregga a tanto! Tren- Morirà serenamente a Bergamo il tutto speciale: l’irrequieto solan- tante dei tre giovani corregionali, e dagli irredentisti. Rifiuta la pre- zione quali Giuseppe Cesare Abba, tini! I tiranni regnano con la paura 30 luglio 1902. dro Ergisto Bezzi, commerciante che avranno in sorte destini assai stigiosa carica con queste parole: lo scrittore patriota autore de “Da e per la paura. Ma col vostro esem- La figura di Giacomo Costa, nato di mestiere, fervente patriota fin da diversi, a partire da quello tragico “Per la mia Trento sono pronto a Quarto al Volturno” e da Giulio pio i Popoli impareranno che son a Rovereto il 23 luglio 1834, di giovane; il nobile Filippo Manci, di Filippo Manci, che troverà la dare la vita, ma non posso sacrifi- Adamoli nel suo diario di guerra essi i padroni. Con gratitudine, per professione mugnaio, è legata studente in legge a Padova, discen- morte in un manicomio di Milano carle la coscienza. Ripugna a que- “Da San Martino a Mentana”. la vita, vostro: Garibaldi”. alle peripezie che il nostro dovrà dente di una famiglia che ha dato a soli 33 anni, dopo aver seguito sta il giurare fedeltà alla monar- Il primo, riferendosi ai giorni della subire in seguito al cambiamento alla città di Trento vari consoli e Garibaldi sulle balze dell’Aspro- chia, perciò mando le dimissioni da presa di Palermo, ne traccia un pro- del nome dopo la diserzione dalla podestà, cugino di quel Massimi- monte nel 1862 (nel celebre qua- deputato del collegio di Ravenna”. filo delicatissimo seppure idealiz- Tre roveretani e… mezzo marina austriaca e aver assunto liano che diventerà il padre del più dro del pittore soldato Gerolamo I suoi strali vanno in particolare zato: “Sfilano i più giovani tra le quello del nonno materno al posto noto Giannantonio, martire della Induno “Garibaldi ferito” è ritratto agli antichi compagni di avventura ventitre Guide. Essi erano a cavallo Quirino Moiola nasce a Rovereto dell’originale Domenico Toller. Resistenza; l’esuberante Filippo recante in mano la spada del gene- garibaldina, Francesco Crispi, uno e suonava tra loro il forte romane- il 16 novembre 1818; suo padre è Tra i Mille sarà Giacomo Costa, Tranquillini di Mori, figlio di un rale) e nella battaglia di Bezzecca dei Mille, divenuto primo ministro, sco dei cugini Pietro e Lippo Bruz- operaio nell’industria serica della fino al ritorno al suo lavoro di farmacista, studente di giurispru- del 1866. accusato di trasformismo: “Come zesi; suonava il trentino di Ergisto città. Già passati i quarant’anni, si mugnaio in Val d’Aosta, dopo la denza a Pavia. Sono loro tra i prota- Filippo Tranquillini morirà hai rinnegato tua moglie Rosa- Bezzi, che al profilo e alla perso- arruola nei Cacciatori delle Alpi di guerra garibaldina, quando dovrà gonisti del finto sequestro nel porto anch’esso a Milano a 42 anni, a lia (unica partecipante femmini- na arieggiava un poco il Ferruc- Garibaldi e da Milano partirà alla ripristinare il corretto nome di di Genova, la sera del 5 maggio causa di un un morbo fatale, dopo le alla spedizione dei Mille) così cio Ferrucci. Pareva una fanciulla volta di Genova per imbarcarsi battesimo in occasione del matri- 1860, dei piroscafi “Piemonte” e essersi distinto, all’indomani della hai rinnegato molte altre idee”, e del Trentino fuggita con lui, per verso la Sicilia; non tornerà più a monio con la figlia di un lattonie- “Lombardo” dell’armatore Rubat- campagna garibaldina nel sud d’I- al compaesano Oreste Baratieri, seguirlo in guerra, vestito da uomo, Rovereto. All’indomani di Cala- re. Col nome di Domenico Toller tino con il relativo dirottamento talia, prima come cospiratore nei responsabile di un’assurda impresa il giovanetto conte Filippo Manci, tafimi viene promosso caporale; morirà ad Aosta il 2 giugno 1881; verso la partenza di Quarto. Tutti di vent’un anni. E a voler fantasti- sergente dopo la battaglia di Mes- purtroppo la vedova non riuscirà e tre sono assegnati, il 7 maggio a care, si sarebbe detto che, rivale sina. Nell’assedio di Capua, pochi a percepire la modesta pensione Talamone, al Corpo delle Guide, la segreto, li seguiva Filippo Tran- giorni dopo lo storico incontro di di guerra in quanto il nome del minuscola ma straordinaria caval- quillini, loro compaesano, che ne Teano, viene ferito seriamente ad marito non compare nell’elenco leria garibaldina dall’elegante uni- aveva ventitre, e s’era buttato alle una mano. Lo ritroveremo con la dei Mille. Un periodico locale lo forme in “dolman” (giubba) grigio spalle, codici e pandette per impu- camicia rossa sulle montagne tren- ricorderà con queste parole: “Egli azzurrino con gli alamari neri, cer- gnar la spada”. tine nella guerra del 1866. Morirà era un uomo dolce e gioviale, inca- tamente meno vistosa della sgar- Annota l’ Adamoli nei ricordi legati in Toscana i1 20 febbraio 1876, pace di far male a una mosca. Non giante camicia rossa. alla battaglia del Volturno:“ Furono lasciando orfana la sua numerosa bisognava però toccarlo, neppure La vicenda però che consegna presso di noi di passaggio quattro famiglia in terra tirolese. Confide- per ischerzo, nel suo amor proprio il terzetto alla storia, raccontata trentini, dei quali non saprei dire rà più tardi una delle sue figlie: “Il di Garibaldino. Guai, all’impru- quasi in diretta nientemeno che da chi fosse migliore per cuore, per mio povero padre non è ritornato dente che avesse osato ciò! Egli si Alexandre Dumas padre, il gran- intelligenza, per coraggio: Ergisto in famiglia causa l’amore di patria, sarebbe esposto a passare un catti- de romanziere francese al segui- Bezzi, di una freddezza inaltera- ed il suo bisogno di agire per essa. vo quarto d’ora”. to dei Mille, autore, ironia della bile al fuoco, di una calma serena Io e le mie sorelle ci gloriamo di Il “mezzo” di cui sopra è Attilio sorte, dei “Tre Moschettieri”, è poi nei maggiori momenti di peri- esser figlie di uno della leggenda- Zanolli, nato a Vezzano il 22 ago- l’entrata a Palermo del 27 maggio colo, carissimo a Garibaldi, e in ria schiera dei Mille…”. sto 1827, di madre lagarina, essen- 1860 che vede i nostri trentini far ogni moto d’Italia uno dei primi; Enrico Insenghi nasce nella Città do Francesca Fontana di Pomarolo, parte del manipolo di testa dell’e- il biondo Filippo Tranquillini, che della Quercia il 7 luglio 1831. nipote dei celebri scienziati Felice sercito garibaldino: “La colonna sotto il sorriso ironico, nasconde- Di professione orologiaio, fin e Gregorio, e figlio di Giovanni s’arresta per alcuni secondi a due va le doti più gentili dell’animo; dalla prima giovinezza è costret- Zanolli di Tenno, magistrato impe- passi della via traversale (cioè il Conte Filippo Manci, dolce, to a lasciare la sua terra in cerca riale al tribunale di Rovereto. Spi- della Via sant’Antonio); la guida delicato, ma di ferro alle fatiche e di lavoro. Prima a Genova, poi a rito avventuroso e ribelle, si arruo- Nullo la traversa il primo, portan- nei combattimenti, cui il fato ser- Bergamo: è in quest’ultima città la giovanissimo nei Kaiserjager a do una bandiera coi colori dell’in- bava una morte tanto tragica; e il che verrà in contatto con alcuni Merano da dove scapperà per entra- dipendenza; ed è immediatamente Conte Francesco Martini, dotato di valenti patrioti, tra i quali France- re a far parte della Legione stranie- 48 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 49

ra in Algeria. Al suo ritorno sposa Terminata la campagna dell’Ita- di Arco. L’ex sovrano, contro il fidardo e alla presa di Ancona. Tra nel 1857 Angelica Aldrighetti di lia meridionale lo Zanolli diventa quale il vecchio garibaldino aveva di loro Nervo Nervoski di Castelte- Pomarolo. Due anni dopo fugge impresario nelle costruende fer- combattuto negli anni più esaltanti sino, Giovanni Gazzoletti di Nago, in Lombardia e di lì in Liguria per rovie liguri. Prima di ritornare della sua giovinezza, gli si rivolge Francesco Negri di Strigno, Ange- imbarcarsi con i Mille. Scriverà da a combattere con Garibaldi sul con una certa tenerezza: “Voi dei lo Marchi di Riva, Oliviero Olivie- Palermo alla moglie, raccontando fronte trentino, sarà impegnato in Mille dovete esser stati tutti bellis- ri di Trento. del mesto abbandono della città da pericolose attività cospirative, che simi giovani”. parte dell’esercito nemico ormai proseguiranno anche dopo il 1866 Attilio Zanolli morirà a Verona il 4 sconfitto: “(…) In questo punto in Friuli a ridosso della frontiera maggio 1903. O Roma o morte: ci fanno le consegne del Palazzo austriaca. Famoso rimane l’episo- dall’Aspromonte a Mentana Reale e sono schierati sulla piazza dio che lo vede protagonista nien- più di 18.000 uomini. Sono rima- temeno che con Francesco II di Non solo mille… La liberazione di Roma dal potere sto di gelo vedendo tanta truppa Borbone, il popolare Franceschiel- temporale dei papi, resta fino alla tutta avvilita incamminarsi fuori lo, l’ultimo re delle Due Sicilie Dopo Calatafimi e Palermo, le fila fine, uno degli obiettivi principa- della città per imbarcarsi diretta a ormai in esilio, di passaggio ad dell’esercito garibaldino saranno li di Garibaldi, nel suo disegno di Napoli. Noi siamo i filibustieri del Arco per le cure termali, al quale debitamente rimpinguate dall’ar- completare la vera unità d’Italia. paradiso (così i borbonici sopran- viene presentato in occasione di un rivo dal nord Italia di migliaia di Al suo vibrante appello accorro- nominavano i garibaldini!). Le cose concerto diretto dal figlio Enrico, volontari, che assieme ai combat- no, due anni dopo il successo della camminano a meraviglia (…)”. divenuto direttore dell’Orchestra tenti autoctoni, andranno a costi- spedizione dei Mille, ben duemi- tuire l’Esercito meridionale, una la volontari che si troveranno di sorta di continuazione dell’esercito fronte questa volta i “fratelli” dell’ sardo, fino a raggiungere i 50.000 esercito italiano. Si parte ancora uomini, le famose “camicie rosse”, una volta dalla Sicilia per puntare dall’uniforme color rosso indos- verso Roma. Sul massiccio dell’A- sate dagli ufficiali. Nelle quattro spromonte, in territorio calabrese, divisioni, ognuna composta da due il 29 agosto 1862, svanisce il sogno o tre brigate, in cui viene struttu- garibaldino con la ferita e la cattura rato questo variegato esercito, ne dello stesso condottiero nizzardo. fanno parte circa duecento trentini, Stretti intorno a lui, in una devo- compresi naturalmente i quindici zione che non verrà mai meno, dei Mille, che si rendono subito anche alcuni coraggiosi volontari protagonisti a partire dalla terri- trentini tra cui Filippo Manci, il ficante battaglia di Milazzo del conte Francesco Martini e Pie- luglio1860 che darà il via all’inar- tro Candelpergher che racconterà restabile marcia verso Napoli. della giornata dell’Aspromonte nei È qui che ritroviamo in prima “Ricordi di un Garibaldino”. linea Nepomuceno Bolognini, Bisognerà aspettare altri cinque Pilade Bronzetti ed Ergisto Bezzi anni per Garibaldi e i suoi per che riabbraccerà il fratello Enoch. dei lagarini, desunta anche in que- e Lodovico Robersteiner di Nori- ritentare la conquista di Roma. Messina, e final- sto caso da un elenco di Ottone glio; Giovanni Poffo e Gaetano Quasi un anno dopo la splendida mente lo scontro decisivo nella Brentari: Temistocle Ascani, Giu- Porti di Marco; Giuseppe Camel- azione militare di Bezzecca del valle del Volturno del 1 ottobre seppe Azzolini, Giacomo Costa, li e Francesco Martini di Callia- 21 luglio 1866 da parte dei Corpi 1860, con l’eroico sacrificio del Gerolamo Dalbosco, Fortunato no; Giambattista Rosina di Isera; Volontari Italiani, si consuma lo maggiore di origini trentine Pila- Flasseri, Alfonso Foradori, Vincen- Angelo Colorio, Gaetano Dalla scontro a fuoco di Mentana del 3 de Bronzetti, al comando dei suoi zo Inaiter, Enrico Insenghi, Giulio Bona, Michele Malfatti e Giaco- novembre 1867, in territorio lazia- 300 bersaglieri a difendere strenua- Leonardi, Filippo Lona, Gervasio mo Scarpetta di Ala; Francesco le, fra le truppe franco-pontificie e mente l’altura di Castel Morrone, e Quirino Moiola, Antonio Noda- Miliani di Brentonico; Domenico i garibaldini, di nuovo sconfitti sul nei pressi di Caserta, dall’assalto di ri, Alceste Paini, Luigi Passeri- Simonini di Serravalle; Giovanni campo di battaglia e umiliati nella 5000 borbonici; azione che si rile- ni, Leopoldo, Giovanni Battista Eccheli di Pilcante; Carlo Saiani e loro ansia di liberazione della capi- verà determinante per la vittoria e Domenico Raggiunti, Anniba- Carlo Venturi di Avio; Dalleaste… tale. delle truppe garibaldine-sabaude. le Sanquirico, Vincenzo Snaider, di Vallarsa. Al fatto d’arme di Mentana, vi par- Garibaldi definirà Paride Bronzetti Domenico e Donato Toblini e Casi- Altri trentini arriveranno a Napoli tecipa pure un manipolo di sedici un “moderno Leonida alle Termo- miro Vicenzi di Rovereto; Angelo con il corpo di spedizione sardo, garibaldini trentini, guidati da Ergi- pili di Morrone”. Bellocchio, Michele Chini, Ales- provenienti da nord, dopo aver sto Bezzi, che verrà ferito e portato Tra i combattenti trentini nell’E- sandro Sani e Filippo Tranquilli- attraversato le Marche e l’Umbria, prigioniero a Roma; i loro nomi: sercito meridionale, da Milazzo al ni di Mori; Domenico Cavalieri e sottratte al dominio pontificio, e Leonardo Anderle, Ergisto Bezzi, Volturno, significativa è la schiera Pietro Zancher di Sacco; Giuseppe partecipato alla battaglia di Castel- Luigi Brunelli, Giambattista Cata- 50 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 51

rozzi, Francesco Chiesa, Augusto i bersaglieri e i fanti italiani guida- folini di Trento, Luigi Fontana di Chimelli, Fortunato Collini, Bene- ti dal generale Raffaele Cadorna, Trento, Federico Martini di Trento, Memorie inedite di Carlo Marzani detto Condotti, Ilario Confalonieri, sancisce la definitiva annessione Virgilio Righi di Trento e Giovanni Filotimo Danieli, Luigi Fontana, della città al Regno italico e la Tiboni. sul Risorgimento trentino Giuseppe Manfroni, Luigi Mar- fine dello Stato Pontificio, rappre- cabruni, Fedele Michelotti, Pie- sentando l’ultimo atto dell’epopea Pubblicazioni consultate (con una lettera a don Antonio Rossaro) tro Pederzolli, Giuseppe Pollini. risorgimentale. A questo epilogo, Brentari O. - “I Trentini nella Spe- Quest’ultimo, roveretano, cadrà più simbolico che cruento, non dizione di Sicilia 1860” - Museo Italo Prosser sul campo a soli 17 anni; Luigi possono mancare i combattenti del Risorgimento - Trento. Brunelli di Riva morirà poco dopo trentini, una decina, alcuni di loro Rizzi B. - “I Trentini per la dife- in seguito alle ferite riportate. già protagonisti delle prime cam- sa e la liberazione di Roma 1849- Di Carlo Marzani conoscevo ed pagne garibaldine. 1867” - T.E.M.I. Trento - Bolzano apprezzavo i disegni anatomici e I nomi censiti: Achille Andreis di - 1942. gli ottimi dipinti a olio su tavolette I trentini di Porta Pia Riva, Filippo Avanzi di Pieve Tesi- Bevilacqua G. - “I Mille di Mar- di legno che illustrano nature morte no, Oreste Baratieri di Condino, sala, vita, morte, miracoli, fasti e e parecchi paesaggi del Trentino di La breccia dentro le Mura aurelia- Riccardo Baratto di Ivano Fracena, nefasti” - Manfrini Editori - 1982. fine Ottocento. ne di Roma del 20 settembre 1870, Bartolomeo Berti di Dimaro, Luigi Brogi P. - “La lunga notte dei Dei suoi dipinti ebbi modo di attraverso la quale irrompono Cappelletti di Trento, Luigi Cristo- Mille” - Aliberti editore - 2011. interessarmi allorché, scrivendo di Noriglio, mio paese di origine, ebbi modo di parlare della chiesa del Moietto, all’interno della quale si conserva tuttora, sull’altare, la pala della Visitazione da lui dipin- ta nel 1893, su bozzetto di Paride Weber, un artista di Mezzolombar- do emigrato in Francia. Interessanti sono anche i suoi modelli decorativi in stucco che ornano tuttora le logge del palaz- zo di Villa. Una tecnica decorativa Carlo Marzani (Trento, 1849 - Villa che, a mio avviso, egli imparò da Agostino Marzani, detto Gusti (Trento, Lagarina 1933) Pietro Calori che fu professore per 1823 - Mezzolombardo, 1886) 40 anni all’Istituto d’arte applicata Premessa all’Industria, in quel tempo posto sia con don Antonio Rossaro, allo- nel Castello Sforzesco di Milano, e ra direttore di Alba Trentina, sia Carlo Marzani era figlio del conte che, alla fine dell’Ottocento, lavorò con il professor Pietro Pedrotti col- Agostino (II), detto “Gusti” e della agli stucchi della chiesa dell’Assun- laboratore della Rivista di Scienze contessa Maria Pompeati. Nacque ta di Villa Lagarina e a quelli della storiche. nel 1849 a Trento nel palazzo di chiesa di San Marco a Rovereto. Trovai questi scritti nell’Archivio Contrada Larga (oggi via Rodolfo Sapevo che a Villa sono conservate della Biblioteca civica di Rovereto, Bellenzani) che il nonno Agostino molte lettere sue e dei suoi familia- della quale don Antonio Rossaro fu (I) aveva acquistato nel 1827. ri, e che esistono numerose agende direttore, sotto la segnatura “Mar- Si laureò in legge a Graz e intra- con suoi appunti di vario genere, zani Carlo Ms. 11. 7.”. prese la carriera giudiziaria che lo ma fino a poco tempo fa non sape- Da questi scritti ho tratto alcune portò ad abitare temporaneamente vo che tra il 1921 e il 1930 Carlo memorie che, in realtà, riguardano in luoghi diversi (Ala, Mezzolom- Marzani aveva scritto parecchie fatti ben noti e studiati dagli spe- bardo, Rovereto); dal 1896, dopo memorie, alcune delle quali deri- cialisti, ma che ho inteso riproporre l’assunzione al giudizio di Nogare- vate dai racconti del padre Ago- perché sono riferiti con i particola- do, visse stabilmente per quasi 40 stino (II) o dei parenti, mentre per ri rimasti impressi in coloro che li anni nel palazzo di Villa Lagarina quelle più recenti, riguardanti la hanno vissuti in prima persona. fino alla morte (8 giugno 1933). Grande Guerra, si era servito delle Come il padre, Carlo Marzani testimonianze di amici locali, tra i fu fervido patriota filoitaliano di quali il dottor Enrico Scrinzi senior La prima memoria riguarda stampo liberale per cui, durante la e don Francesco Tasser. l’“epigrafe” di Trento del 1848 prima guerra mondiale venne inter- Desideroso di rendere di dominio nato a Linz e colà “confinato, sotto pubblico tali memorie, egli man- Si tratta dell’epigrafe scritta clan- processo per alto tradimento”. tenne una discreta corrispondenza destinamente da ignoti patrioti, per 52 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 53

ricordare il sacrificio dei 21 volon- zione opposta dal Santo Vescovo: Mi pare interessante più di altre padre Agostino (II) che fu suo spe- dove era trattata con ogni riguar- tari bergamaschi che infiammati “Voi potete uccidere i corpi, ma per cose del genere, perché scritta pro- ciale amico, e dai familiari miei. do e pranzava con la famiglia dei dagli ideali di libertà erano insorti, le anime dispongo io”. prio nel tempo e nei giorni di quel Dell’unanime rimpianto per la sua Borromeo che erano fra i capi della ovviamente con molti altri, contro E quei valorosi, alcuni giovanissi- barbaro eccidio. morte fanno fede le pubblicazio- rivoluzione. l’impero asburgico. Saliti per la Val mi, morirono tutti cristianamente Ne conservo l’originale di caratte- ni dei giornali milanesi del tempo Ma non potendo essa adattarsi a del Chiese e direttisi verso Trento, rassegnati, confortati dal pio Padre re di mio padre, salvato anche nella di cui rimangono estratti e copie: quell’ambiente, dove le mancava- il 16 aprile 1848 furono cattura- Giovanni da Verona, Cappuccino, guerra [1914-1918], anzi conser- Gazzetta privilegiata di Milano del no anche affatto le notizie dei suoi, ti presso Santa Massenza dagli patriota e poeta, morto in tarda età a vato a Linz e nascosto fra le fes- 17 aprile 1847 - giornale Pirata e sperando di saperne qualche cosa austriaci, e fatti prigionieri. Con- Rovereto dopo il 1880 [morì preci- sure di un pavimento quando io del 20 aprile 1847 che tessendo le dagli altri ostaggi ricoverati a San dotti quindi a Trento furono fucilati samente l’11 luglio 1883], che della ero confinato colà e sotto proces- lodi di lui di nobilissime doti ador- Fedele, insistette ed ottenne di nello stesso giorno, nella fossa del sanguinosa tragedia conservava un so per alto tradimento. no scriveva: “Si è spento il più bel essere condotta a San Fedele. Ed castello del Buonconsiglio. ricordo doloroso indelebile. Non credo che l’abbia composta fiore che mai fregiasse virtù”. E lo infatti raggiunse il suo intento. A 73 anni dal tragico episodio, cioè Ad accrescere l’orrore e la coster- mio padre stesso perché me lo paragonava all’astro che attraversa In un momento opportuno scor- l’11 luglio 1921, Carlo Marzani nazione dei cittadini, il decreto di avrebbe detto”. le sfere emanando un torrente di se persona che la conosceva, e le scrisse da Villa Lagarina questa grazia arrivò da Vienna dopo che Segue l’epigrafe: luce, deplorando che sia stato così faceva dei segni da una casa di lettera a don Antonio Rossaro: l’eccidio era stato consumato. “Alla precocemente involato ai suoi cari fronte. Essa comprese e vide poi Santa memoria “Al Cav. Don Antonio Rossaro Sarebbe il caso di incidere sulla Dei fortissimi Vent’uno e a Milano che lo riguardava come che avanti ad una finestra veniva direttore di Alba Trentina tomba dei gloriosi martiri, nella Che fatti captivi nelle patrie battaglie suo ornamento. Il Cosmorama pit- disteso un bianco lenzuolo su cui All’Alba Trentina, che raccoglie luce della Libertà, l’epigrafe pre- Il XVI giorno d’aprile 1848 torico del 24 aprile 1847 riporta a grandi caratteri stava scritto che i religiosamente queste nostre sacre parata nei giorni del terrore come Con infamia eterna l’iscrizione che fregiava la porta suoi erano tutti in salvo in Castello. memorie, mando l’epigrafe (certo qui fedelmente trascritta. C. M”. Dell’Austriaco Tiranno Maria Pompeati moglie di Agostino [della chiesa] di San Fedele il gior- Così tranquillizzata si adattò più Vennero dal più iniquo dispotismo Marzani inedita) che trovai fra le carte del Esiste anche un breve scritto senza Miseramente sacrificati no del suo funerale. facilmente ai disagi della reclusio- patriota Agostino conte Marzani di data, aggiunto da Carlo alla lettera Questo Emblema Esiste anche un’elegia latina di ne (ove si dormiva alla meglio per Trento, dedicata ai Ventuno martiri dell’11 luglio l921, dove si legge: Del loro Martirio e della Italiana Libertà lavoro del Pedrotti (Contribu- Giani Costanzo pubblicata nel terra) finché, tornata la quiete, poté del 1848, di nome ignoto, fucilati “Anche nell’ultimo numero Alba Di cui furono to alla biografia di Carlo Giusto giornale Bazar assieme a versi riunirsi al marito e ai suoi e ripara- E propugnatori ardentissimi e avventurosi forieri nelle fosse del Castello di Tren- Trentina si è occupata dei 21 martiri Contesto col fiore della speranza Torresani, in “La Lombardia nel dello stesso per la nascita del figlio re a Trento nella famiglia del suo to per ordine del generale Zobel fucilati da Zobel nella fossa del Irrorato dalle lacrime di un popolo Risorgimento italiano”, 2, 1929) si di lui (nato nel 1846). fratello (e mio avo) Agostino [II] Comandante della Piazza. Trascrit- Castello di Trento il 16 aprile 1848. Tuttavia tra i ceppi di barbara schiavitù basa essenzialmente su approfon- Alla dimora della famiglia Torresa- conte Marzani in Via Larga. ta e conservata da Lui, che fu mio Forse le andò in dimenticanza Gemente dite ricerche d’archivio il cui risul- ni a Milano pose fine la rivoluzione Anche a Trento però il giorno di Affrettando con angosciosi aneliti padre, e me la preleggeva quando l’epigrafe scritta in quel tempo La novissima aurora di redenzione tato va ben oltre le notizie riportate del 1848 ed era interessante e com- San Giuseppe 19 marzi 1848, era ero fanciullo, e scritta da non so a Trento che io le mandai ancora Trento mnemonicamente da Carlo Marza- movente sentire dalla bocca di Giu- scoppiata la rivoluzione, incomin- quale dei patriotti trentini contem- quando era a Milano, aggiungendo Pietosamente consacra”. ni. seppina Marzani-Torresani la nar- ciata colla distruzione dei cosiddet- poranei e suoi amici, attesta quan- alcuni particolari di quell’eccidio e “Gioseffa (Giuseppina) contessa razione, che anche nei suoi ultimi ti “casotti del dazio”; una rivolu- to ardente fosse l’amor di patria, e sul padre Giovanni da Verona (che Non sono riuscito ad accertarlo, ma Marzani, figlia di Lorenzo conte anni ripeteva, dei casi suoi di quel zione del resto di carattere mite e ferma e sicura la fede nei destini fu mio amico). ritengo che le richieste avanzate da Marzani ed Anna de Bernardi - tempo, nel suo dialetto quasi mila- incruento. d’Italia in quei nostri padri ed edu- Non mi pareva senza interesse l’e- Carlo non siano state esaudite. nata a Vienna verso la fine del nese di cui conservò l’abitudine. Saputosi dell’arrivo dei Torresani catori, e attesta ancora l’impressio- pigrafe, e vi sarebbe sempre tempo Settecento - sposò nel 1814 Carlo Nelle famose 5 giornate di Milano fu organizzata, la sera, una dimo- ne prodotta a Trento dal barbaro di pubblicarla. Giusto de Torresani Lanzenfeld l’alloggio privato della famiglia strazione sotto le finestre della casa massacro. Ogni bene a Lei e mi creda sempre La seconda memoria e Camponero di Cles (più tardi Torresani fu invaso dalla plebe Marzani che si limitò a grida ostili Ne ricordo certi particolari, rac- devotissimo suo Carlo Marzani». barone) allora Segretario Aulico insorta. di: “Via la spia Torresani”. Carlo colti dai testimoni del tempo e del Nonostante questo sollecito, l’ar- La seconda memoria titola: probabilmente a Udine, divenuto La moglie e le figlie del Torresa- Torresani ascoltava, chiedendo che luogo, che avevano sentito e vedu- ticolo inviato e il testo dell’epi- “Appunti promemoria per una poi Direttore Generale della Poli- ni poterono fuggire travestite da cosa dicessero. to. grafe non furono pubblicati. Lo si monografia storica su Carlo Giu- zia del Regno Lombardo-Veneto e popolane. Alla nuora di lui, vedova Forse ingenuamente, forse per Un cittadino (una staffetta come apprende da una lettera del marzo sto barone Torresani e Giuseppina residente a Milano. Bice Giovio non mancò il coraggio tranquillizzare, il fedele servo di si diceva allora) era partito per 1926: Torresani [nata contessa Marza- Il loro figlio Pietro Barone Torresa- di unirsi ai saccheggiatori che fru- casa Marzani (Domenico Endri- Vienna a chiedere grazia per le «Egregio Cavalier don Rossaro, ni, prozia di Carlo Marzani], 24 ni fu Vice Segretario Presidenziale gavano nei cassetti della scrittoria ghi) rispondeva che gridavano giovani vite; ma il comandante Le accludo l’epigrafe di cui le ho novembre 1926”. dall’I.R. Governo di Lombardia - del suo suocero Torresani, per sal- “Viva el Torresani”. Ma Torresani Zobel affrettò l’esecuzione del fatta parola con un’accompagna- Fu scritta molto probabilmente su sposò nel 1845 Beatrice Contessa vare qualche cosa, e messe le mani aveva capito bene, e la notte stessa feroce decreto, respingendo anche toria mia simile a quella che avevo invito dello storico Pietro Pedrotti, Giovio di Como, e morì di diabete sulle decorazioni di lui le intascò o la mattina seguente partì coi suoi il Principe Vescovo di Trento Gio- mandata alla Direzione di Alba che tre anni dopo pubblicò un’am- a Milano - non trascorsi ancora due dicendo: “quest’el toghi mi”. per Cles accompagnato da mio vanni Nepomuceno de Tschiderer Trentina a Milano (Via Cardinal pia monografia su Carlo Giusto anni dal matrimonio, il 16 aprile Giuseppina Marzani Torresani padre Agostino [Gusti] Marzani, [Vescovo dal 1834 al l860] che Ferrari 2) in data 11 luglio 1921. Torresani nella quale sono cita- 1847 - d’anni 28, essendo nato nel potè uscire di casa a braccetto del che a Trento era poi lui stesso uno domandava grazia o almeno dila- Forse non è allora per un caso per- ti alcuni particolari ricordati nel l819. fedele portiere che chiedeva di dei rivoluzionari. zione. venuta a destinazione, certo non fu promemoria qui sotto trascritto, [...] essere lasciato passare con la sua Dopo il 1848 la famiglia Torresa- Affermavasi che anche i conforti stampata. che egli ben difficilmente avreb- Della bontà, e delle doti del figlio “mijè”. Ma riconosciuta poi fu fer- ni dimorò a Riva del Garda, dove religiosi sarebbero stati negati ai Abbia la bontà di pubblicarla ades- be potuto apprendere altrimenti. Pietro e della simpatia che godet- mata e consegnata come ostaggio credo sia morto Carlo Giusto Tor- morenti, senza l’energica dichiara- so. Occorre tuttavia precisare che il te, ho sentito spesso parlare da mio nella famiglia dei conti Borromeo resani. 54 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 55

L’attuale Hotel du Lac era la Villa (Rovereto 1875 - ivi 1956) esper- Si capisce che non ero di buon Torresani. to di storia risorgimentale, che mi umore quando le scrissi quei lagni, Augusto Sandonà di Villa Lagarina (1881-1947) Giuseppina Marzani Torresani, sembra interessante trascrivere: che evidentemente non erano desti- rimasta vedova, si trasferì a Graz, “Villa Lagarina 2 maggio l930. nato a Lei; ma io non conosco nes- storico del Risorgimento italiano nella Stiria, per esser vicina all’u- Egregio dottor Pietro, suno della redazione del periodico. nica figlia che le rimaneva: Luigia A Lei che si è interessato della cosa, Mi sono un po’ inquietato parendo- baronessa Martinez, il cui marito mi permetto di dirigere la lagnanza mi che anche degli ultimi appun- Jacopo Candioli barone Martinez fu pure capo degli che va alla Spettabile Redazione di ti si fosse omesso il meglio. Del Uffizi di Polizia a Milano dopo il Studi Trentini. resto non creda che sia in collera Torresani e viveva poi come pen- Nel fascicolo 3 del 1929 - Annata X con alcuno, ed intendo senz’altro le sionato a Graz. - dei miei appunti per la storia della sue buone ragioni. Accanto a figure molto conosciu- L’irredentismo trentino A Graz Giuseppina Torresani [nata guerra, pag. 251, furono omesse Ne manderei ancora se potessi rac- te come Adalberto Libera e Attilio Marzani] abitava un alloggio ter- circa 4 pagine del mio manoscritto coglierne di interessanti, ma non Lasta, Villa Lagarina può vanta- La ossibilità, per quanto remota, reno alla estremità della Elisabeth 8 settembre 1929. sarà il caso perché purtroppo col re un altro personaggio che nella che il Trentino venisse ceduto allo Strasse verso San Leonardo, ed ivi Altrettanto fu fatto del recente Dr. Scrinzi senior (morto il 5 apri- prima metà del ’900 seppe distin- stato italiano, successivamente alla condusse vita tranquilla conser- fascicolo I del 1930 colla mia breve le) unico patriota rimasto in paese guersi nella ricerca storica; si tratta guerra del 1866 e alla pace di Vien- vando serenità e lucidità di mente. recensione dell’Opuscolo di Anto- a Villa durante la guerra, mi manca dello storico e ricercatore Augusto na, riprese quota nel 1869 quando Narrava con passione e con senti- nietta Giacomelli, che Lei stesso anche l’unico informatore locale, Sandonà. s’ipotizzò un’alleanza tra Francia, mento le vicende della sua vita tra- ebbe la bontà di consegnare, omet- ed altro lo perdetti con don Fran- Italia ed Austria in funzione anti- vagliata e burrascosa. tendo molto e mutilando (anche cesco Tasser, che era rifugiato qui prussiana che, in caso di guerra Morì in età avanzata (credo più che l’introduzione). a Piazzo. La formazione vittoriosa, prevedeva il passaggio ottantenne) a Graz intorno al 1873 La cosa mi è dispiaciuta assai. Di non scrivere le memorie del mio dei distretti di Trento e Rovereto o presto dopo, e riposa nel cimitero Nel campo della letteratura nessu- esilio me lo ero proposto fin da Augusto Sandonà nacque a Villa all’Italia. di San Leonardo a Graz. no ha diritto di manomettere com- quel tempo, per non darmi impor- Lagarina il 29 agosto 1881, si L’irrigidimento del governo italia- Carlo Marzani”. posizioni altrui. In paesi civili ciò tanza, ed anche per non ripetere formò presso l’Università degli no, intenzionato in primo luogo ad non è ammissibile. quello che altri avrebbero scritto di studi a Vienna ove si laureò in giu- avere Roma e a condizionare l’al- Data anche la scusa della mancan- sè stessi, come anche fu. risprudenza nel 1906, nello stesso leanza allo sgombero delle truppe Amarezze connesse con la za di spazio devono essere pubbli- Mi ero persuaso in genere di non anno lavorò presso il Commissa- francesi poste a presidio di questa soppressione della libertà di cate come sono, o non pubblicate aver fortuna come corrispondente riato per l’Emigrazione di Roma, città dal 1849, fece naufragare il stampa del 1925 affatto. Non si può derogare a que- di giornali nel dopo guerra. da dove passò in seguito nel 1914 progetto. sta regola. Più in là non va il diritto Alla morte del Dr. E. Scrinzi ebbi all’Istituto Internazionale per l’A- Augusto Sandonà (Villa Lagarina, 1881 - Dopo il 1870, la situazione creatasi A proposito della richiesta di pub- dei Redattori di un periodico. l’infelice idea di mandare un cenno gricoltura. In questo periodo il Rovereto, 1947) in una foto giovanile in Europa rendeva impossibile con- blicazione dell’epigrafe del ‘48 Dovendo dedurre da queste espe- necrologico (brevissimo) al Bren- Sandonà iniziò le sue prime ricer- tare su congiunture internazionali avanzata da Carlo Marzani e rima- rienze che i miei scritti non siano nero, unico giornale quotidiano. che e studi di carattere economico- documentazioni nell’Archivio di tali da permettere modificazioni sta probabilmente inascoltata, si graditi, mi guarderò di mandarne Non fu stampato. E ad un mio sociali. Stato, di Corte e della Casa impe- dei confini politici con la cessione deve anche ricordare che col 1925 altri. E Lei mi compatirà e mi creda lagno diretto al Segretario federale Nel 1918 lavorò come impiegato riale di Vienna, ove egli poté rac- del Trentino all’Italia. Nascevano furono applicate le leggi fasciste sempre affezionatissimo e obbliga- [fascista] non fu risposto. dello Stato italiano presso l’Uffi- cogliere una ricca documentazione così le condizioni per il verificarsi che in sostanza abolirono la libertà tissimo Carlo Marzani. Per l’avvenire vedremo. La mia cio di compensazione di Vienna, sui celebri processi del ’21 dello delle istanze irredentistiche. L’irre- di stampa con censure e soppres- NB. Fummo lieti della cara visi- collaborazione vale del resto poco svolgendo anche incarichi all’ex Spielberg, opera giovanile che dentismo, in terra italiana, assunse sione di alcuni giornali soprattutto ta della Signorina Antonietta, e di anche perché poco scrivo. Governatorato italiano di Rodi. gli assicurò una larga notorietà subito una forma protestataria con- quelli liberali. trovarla bene dopo l’incidente toc- Mi compatirà e creda con cordiali fra i cultori della storia del nostro tro il governo, espressa qualche Carlo Marzani, patriota filoitalia- catole”. saluti e costante amicizia. Risorgimento, confermata poi volta in modo plateale. no di marca liberale, negli ultimi La risposta del professor Pietro Aff.mo o obbig.mo Carlo Marza- Gli studi irredentisti dalle opere successive. Nel Trentino invece, dove vigeva la anni della sua vita sopportò molte Pedrotti fu immediata e altrettanto ni”. Meritano menzione fra esse il volu- propensione al realismo, era chiaro amarezze a causa dei suoi scritti rapida fu la lettera di controrispo- Dopo la prima guerra mondiale me su “Amministrazione austria- che il problema non si sarebbe risol- che venivano mutilati dalla censu- sta di Carlo Marzani che il 4 mag- Carlo Marzani morì a Villa Laga- (1919) Augusto Sandonà lasciò ca nel Lombardo Veneto dopo il to né con le cospirazioni mazzinia- ra o addirittura respinti, tanto che gio 1930 rispose con questo scritto: rina l’8 giugno 1933. Due gior- l’impiego pubblico, si ritirò a vita trattato di Vienna” e i tre volumi ne, né con le avventure garibaldine. col l930 in sostanza abbandonò il “Caro Dr. Pietro! Sono gratissimo ni prima era nata, nell’ospedale privata e rientrato a Villa Lagarina “sull’Irredentismo nelle lotte poli- Per questo i maggiori esponenti del campo letterario attivo. alla gentilezza sua nel rispondere di Rovereto, la sua prima nipote si dedicò agli studi e alla ricerca tiche e nelle Contese diplomatiche patriottismo quali Giovanni a Prato Illuminanti in proposito sono le subito alla mia ultima, e grato in Maria Beatrice figlia di Pietro e di storica. italo-austriache” in cui col suffra- e Vittorio de Riccabona, pur non due lettere seguenti indirizzate particolare a Lei per la pazienza Adriana Cesarini Sforza, che il 2 Collaborò a vari giornali locali ed gio di una copiosa e interessante abdicando al sogno del congiungi- all’amico professor Pietro Pedrotti che ha di occuparsi di me. luglio l960 divenne mia moglie. anche nazionali, come il “Corriere documentazione esposta e com- mento all’Italia in un imprecisato della Sera” di Milano. mentata con larghezza di dottrina e futuro, si impegnarono nella difesa Attratto dalle vicende del Risorgi- fine intuito di studioso, il Sandonà culturale dei caratteri nazionali del mento italiano, il Sandonà focaliz- esamina e illustra le alterne vicen- paese, nel rafforzamento del fronte zò le sue ricerche su alcune tema- de del fenomeno irredentista nei autonomistico e nel rinnovamento tiche delle quali trovò importanti rapporti fra i due stati vicini. liberale dell’Austria, affinché alla 56 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 57

minoranza italiana fosse assicurata dell’irredentismo andassero indi- studioso assegna al Sandonà noto- una vita autonoma all’interno dello viduati in Italia più che entro i con- rietà ai cultori della storia moderna Scusate, è qui la Belle Époque? stato plurietnico. fini austriaci. d’Italia. La richiesta riguardante l’autono- La nascita, nel 1880 del “Deutscher Dopo lunghe sofferenze, il dott. Vita quotidiana a Villa Lagarina agli inizi del Novecento mia della regione veniva ufficial- Schulverein”, portò nel 1885 alla Augusto Sandonà, valente storico mente sostenuta dai deputati trenti- fondazione a Rovereto della socie- che ebbe meritata fama in Italia Gianni Bezzi ni eletti alla Dieta di Innsbruck e al tà “Pro Patria”, la quale intervenne e all’estero, morì il 18 dicembre Parlamento di Vienna, appoggiati con un programma d’interventi in 1947 presso il Civico Ospedale di dalla stampa locale e, con sempre campo culturale e scolastico, rite- Rovereto. maggior vigore, dal movimento nuto perfettamente legale, paralle- irredentista che mirava ad annette- lo a quello dell’associazione tede- Sommario Introduzione li), ma anche un notevole sviluppo re il Trentino all’Italia, sottraendo- sca. La “Pro Patria” venne sciolta Bibliografia economico (sempre, ovviamente, lo al dominio dell’Austria. d’autorità nel luglio 1890. Alla Introduzione La “Belle Epoque”! ����������Un’espres- comparato agli anni precedenti). Già durante le guerre d’indipen- disciolta associazione subentrò, 1. «L’idea unitaria ed i partiti poli- Il Trentino all’inizio del Novecento sione francese ormai entrata nel La scienza (e soprattutto le sue pra- denza italiana (dal 1848 al 1870) i nel 1891, la “Lega Nazionale” con tici alla vigilia del 1848» in «Rivi- Territorio parlare comune di tutte le lingue tiche applicazioni tecnologiche) trentini erano accorsi numerosi per il medesimo programma di attività sta d’Italia» del giugno 1914. Popolazione d’Europa con un misto di nostalgia sembrava non conoscere più limiti: combattere fra le fila garibaldine. nel settore scolastico e della cultu- Emigrazione e rimpianto, quasi come un impos- dai trasporti (la ferrovia, le navi a In particolare durante la terza guer- ra. La sua azione, svolta all’inter- 2. «Contributo alla storia dei pro- Economia sibile ritorno ad una mitica età vapore e – novità degli ultimi anni ra d’indipendenza (1866) Garibal- no del dettato legislativo e priva cessi del ventuno e dello Spielberg Quanto vale la corona? dell’oro! Ma il periodo che copre dell’ottocento – l’automobile), di e il suo esercito, schierati a dife- di eccessi provocatori, incontrò il - dagli atti officiali segreti degli Villa Lagarina - Il Comune i primi anni del secolo passato è alla siderurgia, dalla chimica, alla sa del Garda, riuscirono a penetrare consenso di molti cittadini che ne archivi di Stato di Vienna e dal car- Superficie e popolazione stato veramente così “magico” o è medicina, per finire all’elettricità, in Trentino da ovest, fermati tutta- facilitarono la diffusione anche in teggio dell’imperatore Francesco Elezioni e partiti politici soltanto il paragone con i terribili era tutto un fervore di novità incre- via a Bezzecca dall’ordine del Re periferia, in zone mistilingue come I. co’ suoi ministri e col presidente Organi istituzionali anni della prima guerra mondiale dibili che veramente facevano pen- d’Italia, al quale Garibaldi rispose Salorno, Luserna-Lavarone e nel del Senato Lombardo - Veneto del Finanze e bilancio che l’hanno seguito a farlo ricor- sare ad un mondo nuovo, finalmen- il famoso “Obbedisco”. Alla con- Perginese. Tribunale supremo di giustizia, Servizi comunali dare con i colori più splendidi del te libero dalle miserie del passato. clusione degli scontri la pace di 1821-1838», Torino, F.lli Bocca, Pompieri normale? Era soprattutto un momento magico Vienna del 1866 portò all’Italia il 1911. Diritto di incolato e permesso di Forse un poco di tutto questo: per lo spirito: al di là dei migliora- Veneto, ma non il Trentino. Gli studi risorgimentali matrimonio certo, dopo un Ottocento trava- menti della vita pratica (che certo Sempre vivo, nella seconda metà 3. «L’evasione dei fratelli bandiera Villa Lagarina - La vita quotidiana gliato prima dal ventennio napole- non toccavano subito tutti gli strati del secolo l’irredentismo trentino Altri importanti studi su aspetti dalla flotta austriaca e il loro pre- Lavoro, casa, cibo, vestiti onico e poi tormentato dalle varie della popolazione), c’era una sensa- si manifestò anche attraverso l’a- ed episodi del nostro Risorgimen- teso traditore - Nuova luce intorno Povertà e assistenza guerre e rivoluzioni (ma anche da zione di ottimismo che pervadeva zione di società patriottiche: nel to, Sandonà li ha pubblicati nel ad una dibattuta questione di sto- Divertimento crisi economiche di grande porta- un poco tutta l’Europa, la convin- 1872 fu fondata la “Società Alpina Corriere della Sera, nel Resto del ria del Risorgimento», Roma, Tip. Religione ta), il nuovo secolo si annunciava zione che si stava correndo sulla del Trentino”, rinata nel 1877 come Carlino, nel Giornale d’Italia, nel Unione Ed., 1912. Devianza e delinquenza con grandi speranze; i maggiori strada di uno sviluppo complessivo “Società Alpinisti Tridentini” Tempo (di Roma, di cui diresse per Servizio militare stati europei sembravano aver rag- (economico ma anche intellettuale (SAT), che si contrappose al ten- qualche tempo anche il settimanale 4. «Il Regno lombardo veneto - Conclusione giunto un buon grado di equilibrio e di convivenza civile) che passo tativo egemonico e nazionalistico economico), nella Rassegna stori- 1814-1859 - la costituzione e l’am- reciproco (i problemi di espansio- dopo passo avrebbe risolto tutti i delle analoghe società alpine ger- ca del Risorgimento, nella Nuova ministrazione - studi di storia e di ne avevano trovato una “valvola problemi; così come era accaduto maniche “Deutsche Alpenverein”. Antologia, nella Porta Orientale, diritto, con la scorta degli atti uffi- di sfogo” nelle conquiste colonia- nel Settecento col movimento intel- La censura della stampa e qualche nel Bollettino dell’Emigrazione, ciali dei dicasteri centrali di Vien- lettuale dell’Illuminismo (allora arresto, provocarono alla Came- nei resoconti dell’Istituto Inter- na», Milano, L. F. Cogliati, 1912. limitato a piccoli gruppi di “pen- ra di Vienna le proteste di Carlo nazionale di Agricoltura al quale satori”), anche a fine Ottocento si Dordi. Tuttavia lo stesso Andrassy, appartenne per qualche anno. 5. «L’irredentismo nelle lotte poli- era diffusa la certezza che la “scien- ministro degli Esteri d’Austria, era Il copioso materiale di studio tiche e nelle contese diplomatiche za” avrebbe risolto tutti i problemi propenso a non calcare la mano sul storico-economico che forma la italo - austriache», 3 volumi, Bolo- (dall’economia alla salute, dal lavo- Trentino, convinto che i focolai bibliografia di questo apprezzato gna, Zanichelli, 1932-1938. ro alla pace mondiale), aprendo la via ad un mondo nuovo.

Quello che in questo studio senza pretese vorremmo esaminare è come quel periodo sia stato vissu- to nella nostra piccola e periferica comunità di Villa Lagarina: capire cioè, per quanto possibile e cercan- do di esaminare la vita quotidiana della gente che vi abitava, quanto questa “belle epoque” fosse pre- 58 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 59

sente anche qui, con quante speran- maggioranza, accettò lealmente il e meno contributi): esattamente la paese di montagna: l’area posta tra ma in parte anche la Valsugana) di scarsità d’investimenti), una ze di tempi migliori e con quanta governo austriaco: va detto che il stessa situazione che si ripeterà poi zero e 250 metri di altitudine copre e percorse da torrenti di portata struttura industriale e commerciale difficoltà di adattamento a pensie- “nazionalismo” (come volontà di nell’Alto Adige del secondo dopo- appena il 3,3% del totale, quella tra irregolare e spesso imprevedibile: molto modesta (in alcuni periodi ri nuovi e spesso rivoluzionari se creazione di uno Stato che racco- guerra per la minoranza tedesca, 250 e 500 metri il 5,2%, tra 500 e questo non facilitava certamente le del secolo si assistette addirittura paragonati alla stabilità (meglio, gliesse tutte le persone di una deter- finché la Regione non verrà divisa 750 metri il 9,2%, tra 750 e 1.000 il comunicazioni, anzi, per secoli era ad un’involuzione) e, corollario di forse staticità) di un mondo con- minata “nazionalità”), era molto tra due provincie autonome (corsi 12,4% ed ancora tra 1.000 e 1.500 stato un motivo di “chiusura autar- questa debolezza economica com- tadino legato alle sue secolari con- lontano dal sentire comune del e ricorsi storici, si potrebbe sorri- metri il 27,4%; rimaneva ancora il chica” delle singole zone ed anche plessiva, l’emigrazione che tra il vinzioni ed abitudini di vita non tempo (solo verso la fine dell’Ot- dere). 42,5% situato ad oltre 1.500 metri all’inizio del Novecento era ben 1880 ed il 1890, portò addirittura meno che alla sua terra. tocento, infatti, proprio lo scatenar- Dal punto di vista politico-ammi- di altitudine e quindi praticamen- lungi dall’essere risolto. ad una diminuzione della popola- si di “nazionalismi” diversi all’in- nistrativo, il Trentino di allora era te inutilizzabile dal punto di vista Proprio il corso dell’Adige, alla zione presente. terno dell’impero austro-ungarico, diviso in 9 distretti politici (più agricolo. fine dell’ottocento, sia in seguito Solo il censimento del 1900 riscon- Il Trentino all’inizio del avrebbe messo in crisi questa mil- o meno i nostri Comprensori o Secondo la revisione catastale del alla realizzazione della ferrovia trava una crescita del 3,1% sul Novecento lenaria istituzione plurinazionale, Comunità di valle) che a loro volta 1897, il 46% della superficie era Innsbruck-Verona (1859 la tratta 1890 ed il trend positivo continua- ma anche plurilinguistica e pluri- si suddividevano in distretti giudi- coperto da boschi, il 25% da pasco- Bolzano Verona e 1867 quella Bol- va poi col censimento del 1910, ma Passata la bufera napoleonica di religiosa), mentre la gente comune ziali: ad esempio, Villa Lagarina li di montagna e malghe, circa il zano Innsbruck), che per evitare va ricordato che negli stessi anni il inizio Ottocento, il Trentino, chiu- valutava positivamente l’ordine, la era parte del distretto politico di 14% improduttivo e quindi la parte le ricorrenti devastanti piene del vicino Regno d’Italia segnalava sa la millenaria esperienza del correttezza amministrativa austria- Rovereto (che comprendeva tutta produttiva agricola (seminativi, fiume (particolarmente ricordata incrementi tra il 6 ed il 7%. Principato Vescovile, era diventa- ca e soprattutto, ripetiamo, la pace la Vallagarina, la Vallarsa e gli prati, vigneti e frutteti) occupava quella del 1882), era stato modifi- to una parte dell’Impero Austro- e la stabilità finalmente ritrovate. Altipiani di Folgaria-Lavarone) e solo il restante 15%. cato in maniera significativa, con Emigrazione Ungarico, inserito nella provincia Pochi trentini (per lo più intellet- del distretto giudiziale di Nogaredo Il solco centrale della valle dell’A- arginature e grandi rettifiche che Il fenomeno migratorio non era una del Tirolo (che, con capoluogo tuali e borghesi) si ponevano il (sostanzialmente la Destra Adige dige, oltre che un percorso fon- avevano eliminato molti meandri e novità per il Trentino: come molte Innsbruck, comprendeva anche problema nazionale magari par- da Aldeno ad Isera, ricalcato sui damentale per i traffici interni recuperato terreni sia agricoli che altre zone di montagna d’Europa, l’attuale Alto Adige ed il Tirolo del tecipando attivamente alle guerre vecchi domini di Casa Lodron). ed internazionali, rappresentava edilizi, cambiando decisamente il anche i nostri antenati avevano Nord ora austriaco). d’indipendenza (soprattutto come anche allora la zona di maggiore volto della valle. dovuto imparare la difficile arte di La popolazione, stremata dal ven- volontari tra le file dei “garibal- Va detto che solo nel 1910 (su sol- addensamento della popolazione e coniugare la scarsità delle risorse tennio di guerre (tra il 1797 ed il dini”), mentre invece la grande lecitazione del Comune di Villa di attività economiche; qui si trova- Popolazione fornite dal territorio con il numero 1815 c’erano stati ben sette cam- maggioranza (anche a livello di Lagarina, a sua volta “pressato” vano quelle che al di là delle defi- L’Ottocento è stato per tutta Euro- delle bocche da sfamare ed era così biamenti di confini con il Trentino classe dirigente, come nel caso dei dalla Società di Abbellimento) il nizioni del tempo possiamo consi- pa un secolo di grandi cambiamenti nata, da secoli, una tradizione di che passava da Austria a Francia, deputati alla “dieta provinciale” di distretto giudiziale di Nogaredo derare le uniche “città” vale a dire demografici con la scomparsa delle migrazione “stagionale”: terminati da Baviera al Regno Italico di Innsbruck o al parlamento di Vien- prese il nome di Villa Lagarina, Trento (21.400 abitanti nel 1890, carestie e delle grandi epidemie, i lavori in campagna, molti nostri Napoleone e via dicendo), anelava na), a mano a mano che passava- dando giusto risalto al fatto che gli 30.000 nel 1910) e Rovereto (che l’avvento dell’industrializzazione, avi durante il periodo invernale solo ad un poco di pace per “lec- no gli anni, si spostava sempre più uffici si trovavano nel territorio di rappresentava anche l’unico centro dell’urbanizzazione e della grande lasciavano i loro paesi per dirigersi carsi le ferite”; dobbiamo infatti decisamente sulla richiesta di una Villa (il famoso palazzo “del Giu- “industriale” e nello stesso periodo “transizione demografica” vale a verso la pianura padana (in minor ricordare che il passaggio di un “autonomia” del Trentino separata dizi” come lo chiamano ancora le passava da 9.000 a 11.600 abitanti) dire una progressiva ma continua misura verso Nord) in cerca di esercito (non importa se “amico dal resto del Tirolo, visto che altri- persone più anziane, quello in stato e su questa direttrice nord-sud, si riduzione dei tassi di mortalità e lavoro, per poi ritornare all’appros- o nemico”) sul territorio era una menti i trentini sarebbero sempre di semi-abbandono, che si trova innestano le vallate laterali spesso (solo parzialmente e lentamen- simarsi della primavera ed affron- sciagura peggiore dell’invasione stati in minoranza nella Dieta di all’inizio di Viale dei Tigli e che fu con accessi ripidi o poco agevoli te) di natalità con un complessivo tare un’altra annata agraria. delle cavallette: soldati e cavalli Innsbruck e quindi costantemente eretto da Paride Lodron come sede (come la Vallarsa, la Val di Non aumento della popolazione. Si trattava – fino verso la metà andavano alloggiati e nutriti con discriminati (soprattutto sotto l’a- del Monte di Pietà). alla Rocchetta o la Val di Cembra, Anche in Trentino questi fenome- dell’Ottocento – di una emigrazio- requisizioni di ogni cosa (il più spetto economico, cioè più tasse Il livello amministrativo più basso ni sono ben riscontrabili nel corso ne in certo qual modo “specializ- delle volte senza alcuna contropar- era rappresentato, anche allora, dal del secolo, seppure in maniera zata”, costituita da uomini e gio- tita o al massimo con promesse di Comune: nel Trentino se ne con- meno eclatante che in altre zone: vanotti in possesso di un mestiere: future restituzioni o rimborsi, che, tavano 384, decisamente troppi ad esempio l’aumento della nostra “kromeri” cioè venditori di stam- a seconda dell’andamento delle (ora sono poco più di 200 e sono popolazione tra il 1815 (264.189) pe ed utensili del Tesino, calderai operazioni, potevano valere poco o ancora troppi) e quindi piccoli e ed il 1910 (386.583) è pari al 59%, (paroloti) della Val di Sole, salu- niente); giustamente si ricorda che normalmente poveri, ma ad ogni ma nello stesso periodo la popola- mai delle Giudicarie, spazzacami- Napoleone, quando dava disposi- sollecitazione delle autorità tirole- zione dell’intera Austria-Ungheria ni della Bassa Val di Non, pittori zioni per il trasferimento delle sue si o viennesi per un accorpamento, era più che raddoppiata. e decoratori delle valli di Fiemme armate, alla fine aggiungeva: “l’in- c’era una sollevazione generale, e Fassa, costruttori di stufe “a ole” tendenza seguirà” per chiarire che perché l’autonomia comunale (o Ad influire su questa moderata della Val di Non, per finire con gli il problema del nutrimento dell’e- il campanilismo) era considerata crescita della popolazione trentina arrotini (molete) della val Rendena sercito era l’ultimo dei suoi pensie- un bene irrinunciabile (niente di erano soprattutto alcuni fenome- ed i segantini provenienti un po’ da ri: si sarebbe preso – con le buone nuovo, come si vede). ni: la situazione economica com- tutto il Trentino. o con le cattive – tutto quello che il plessiva che doveva fare i conti Nella seconda metà del secolo poi paese poteva dare. Territorio con scarse possibilità di sviluppo una grossa fonte di occupazione Nel corso dell’Ottocento, la popo- Il territorio trentino (di complessi- dell’agricoltura (per limiti di alti- furono i grandi lavori ferroviari che lazione trentina nella stragrande vi 6.356 chilometri quadrati) è un tudine ma anche di tecnologia e si svolsero in tutta l’Europa Centra- 60 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 61

347.203 abitanti che nel corso del granti stessi con un certo gruzzolet- me numero di aziende agricole Vicino ai prodotti destinati all’au- decennio subivano un decremento to che permetteva di ricominciare (nel 1902 ne vennero censite circa toconsumo della famiglia contadi- dello 0,60%, equamente distribuito con migliori prospettive (anche se i 75.000 di cui oltre 70.000 a condu- na, la bachicoltura rappresentava in quasi tutti i distretti della provin- più partivano per non ritornare mai zione diretta) che quindi avevano una importante fonte sussidiaria cia, ma più accentuato nelle zone più, malgrado le speranze). una estensione media di appena del reddito agricolo (soprattutto comprese tra i 700 ed i 1.000 metri, Da un punto di vista sociale, l’e- 1,3 ettari (spesso frazionati in vari nel Trentino meridionale): basata totalmente imputabile all’intenso migrazione ha certamente avuto minuscoli appezzamenti, frutto su una proficua divisione del lavo- flusso migratorio provocato dalla riflessi importanti: se nel caso di delle continue divisioni ereditarie), ro familiare (in quanto a questa crisi economica, visto che i tassi quella “definitiva” ha significato ma quasi 50.000 “aziende” non attività erano dedicate soprattutto di natalità e mortalità non avevano la perdita di una parte consistente arrivavano al mezzo ettaro di super- le donne ed i bambini), necessitava subito modifiche sostanziali. di forze vive (che hanno dimostra- ficie; difficile in queste condizioni di un modesto impiego di capita- L’emigrazione andava assumendo to, nei paesi di destinazione, non pensare a miglioramenti sostanziali le (l’acquisto del seme) e nel giro dimensioni mai raggiunte prima solo capacità di lavoro, ma anche delle tecniche di coltivazione o ad di un paio di mesi (maggio-giu- ma, non esistono statistiche uffi- di adattamento, di iniziativa econo- introdurre la meccanizzazione: tutti gno) consentiva una buona entrata ciali o comunque attendibili in pro- mica e sociale), nel caso di quella” gli sforzi erano concentrati nella monetaria; il periodo “aureo” di posito (bisognerà arrivare al 1910 temporanea” ha rappresentato un produzione di quanto serviva al questa attività arriva fino al 1850, perché venga creato l’Ufficio per importante momento di emancipa- consumo familiare (tranne qualche poi cominciano ad insorgere malat- la mediazione del Lavoro con com- zione per tutti coloro che vi hanno prodotto come il vino o i bozzoli tie (la famosa pebrina) e malgrado piti di sorveglianza e tutela anche partecipato; migrare segnava in certe zone o i derivati del latte gli sforzi del Comitato Bacologico del fenomeno migratorio): sembra anche superare una cultura che non in altre) e giustamente qualcuno (creato nel 1858 dalla Camera di accettabile, per il periodo 1881- consentiva neppure di ipotizzare ha parlato del coltivatore diretto Commercio di Rovereto) bisognò le: fu il periodo degli “aizimponeri” interessati “mediatori” pagati sia 1910 una media annuale di 6.000 “in loco” un futuro se non migliore del tempo come una “condizione arrivare al 1870, quando attraverso cioè degli operai addetti alla costru- da alcuni Stati – come il Brasile – espatri ufficiali, cifra ulteriormen- almeno diverso, ma anche in qual- sociale e culturale complessiva, una la selezione microscopica del seme zione delle “Eisenbahn”, come i sia dalle società di navigazione), te aumentata da alcune migliaia di che modo, acquisire una crescita società semplice dove esiste una (ideata da Pasteur) si poté ottenere tedeschi indicavano le ferrovie. di trovare nel nuovo mondo tutto clandestini. “culturale” nell’approcciare realtà tecnologia produttiva e domestica nuovamente un seme sano. Questa emigrazione “stagionale” quello che nel proprio paese non si Ovviamente in questo fenomeno molto diverse da quella conosciuta che non muta da una generazione Purtroppo saranno poi altri pro- era quindi una “valvola di sfogo” poteva più avere cioè la speranza di c’erano anche lati positivi: innanzi in paese; non c’è dubbio che questi all’altra e che si pone come obietti- blemi ad impedire un pieno recu- temporanea per riequilibrare il rap- una vita “normale”. tutto si migliorava il delicato rap- emigranti riportavano nella comu- vo primario la semplice sussistenza pero della bachicoltura: il distacco porto risorse/popolazione senza Se la migrazione stagionale era porto tra risorse disponibili e popo- nità d’origine non solo il “gruz- della famiglia”. dal Lombardo-Veneto (mercato di alterare la struttura di fondo (e la stata considerata tutto sommato lazione (si poterono ricostruire alcu- zoletto” guadagnato e risparmiato Bisogna citare due istituzioni pub- sbocco importante), una politica stabilità) delle comunità locali. un fenomeno “positivo”, non così ne proprietà agricole un poco più con grandi sofferenze, ma anche bliche (cioè create dal governo pro- daziaria altalenante tra liberismo Verso il 1870, però, una serie di poteva dirsi di quella definitiva: grandi e quindi più economiche e la una serie di “conoscenze”, di modi vinciale tirolese) che furono basila- e protezionismo, la concorrenza “calamità” colpì quasi tutti i com- era un impoverirsi del paese, di diminuita concorrenza sul mercato di vivere, di rapporti sociali, di ri per il miglioramento dell’agricol- delle sete asiatiche (soprattutto parti produttivi: dalla comparsa famiglie intere, era un perdere un del lavoro migliorò certamente le credenze religiose e politiche che tura trentina di fine Ottocento, tra- dopo l’apertura del canale di Suez) della pebrina (una malattia del baco capitale umano presente e soprat- paghe dei braccianti agricoli e degli certamente avranno avuto un peso scinandola fuori dal circolo chiuso ed ai primi del ’900 la presenza da seta che mise in crisi sia i conta- tutto futuro, in poche parole era un operai); poi vanno messe in conto – difficilmente misurabile ma cre- dell’autoconsumo ed indirizzando- della seta artificiale. I prezzi medi dini/allevatori che gli operai delle depauperare la comunità. le rimesse degli emigranti (quando diamo rilevante – nella lenta evolu- la parzialmente al mercato: l’Istitu- per kg. di bozzoli (in corone) nel filande), all’oidio e la filossera che Al censimento del 1880 la popo- una parte della famiglia era rimasta zione della mentalità complessiva to Agrario di S.Michele all’Adige 1871 avevano raggiunto 4,69, nel attaccavano le viti, alle disastrose lazione trentina ammontava a in paese) e/o il ritorno degli emi- dei nostri paesi. (fondato nel 1874) ed il Consiglio 1881 erano scesi a 2,62, dieci anno alluvioni degli anni 1882 e 1885, Provinciale dell’Agricoltura (1881 dopo a 2,80 e nel 1900 a 2,76. per finire alle difficoltà economi- Economia con una sezione ad Innsbruck ed L’altro prodotto “di mercato” che derivanti dal distacco dall’Au- Agricoltura una a Trento, ciascuna divise in dell’agricoltura trentina era l’uva stria della Lombardia e del Veneto Malgrado una situazione geogra- Consorzi Agrari distrettuali); l’Isti- da vino (già al tempo del Concilio, (tradizionali mercati sia di approv- fica assai difficile (abbiamo visto tuto fu fondamentale sia nel creare il Mariani sosteneva che il Trenti- vigionamento che di vendita per il sopra la distribuzione altimetrica ottimi tecnici agrari che nel diffon- Trentino) e la risposta della popo- del territorio), l’agricoltura costitu- dere anche nelle valli più remote le lazione non ha potuto che essere iva (ed avrebbe continuato a costi- migliori conoscenze agrarie (tra- quella di una nuova emigrazione, tuire fino agli anni ’50 del Nove- mite le cosiddette “cattedre ambu- ma diversa da quella storica e sta- cento), il settore primario di attività lanti”), il Consorzio iniziò invece gionale: si trattava, ora per molti, economica: secondo i censimenti, la vendita (a prezzi “politici”) di di attraversare l’Oceano, di andare gli occupati in agricoltura erano il concimi, macchine ed attrezzi agri- in “merica” (del Nord o del Sud, 70,10% nel 1890, il 68% nel 1900 coli, scorte agrarie, ma soprattutto poco importa), di partire con tutta ed il 62,7% nel 1910, utilizzando tolse il singolo contadino dall’iso- la famiglia e per sempre, dopo aver circa 100.000 ettari di superficie lamento e dall’ignoranza su quanto venduto i poveri beni per pagare il agraria complessiva. stava cambiando nel mondo agri- viaggio, nella convinzione (spesso Il problema che salta immediata- colo che si stava “globalizzando” anche artificiosamente costruita da mente agli occhi è dato dall’enor- rapidamente. 62 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 63

no produceva grano per tre mesi e e sui possibili rimedi, la Camera di 1900 ed il 1912, in realtà rimasero sono trovare catapecchie appena vino per tre anni) e le possibilità di Commercio di Rovereto (espres- fermi, visto il parallelo incremento abitabili; le 30 case operaie costru- smercio non mancavano visto che sione del ceto industriale e com- dei prezzi. ite dal Comune di Rovereto con l’Austria-Ungheria presentava un merciale della provincia), oltre un prezzo di affitto di 200 corone buon mercato (soprattutto dopo alle solite richieste di premi alla Salari Indice sono tutte abitate da impiegati ed Anno Variazione che nel 1867 era stata completata produzione e di dazi protettivi con- corone prezzi artigiani”. la linea ferroviaria da Verona ad tro l’arrivo di sete straniere, soste- 1890 1,80 Si può dunque asserire che gli ope- Innsbruck e poi quando nel corso neva che la crisi era dovuta alla 1900 2,20 + 22 % 100 rai trentini mostrarono verso que- degli anni ’80 i vigneti ungheresi legislazione sociale austriaca che ste condizioni di vita una sopporta- 1905 2,50 + 14 % 130 furono colpiti dalla fillossera) ed (oltre a mettere a carico del datore zione davvero inspiegabile se non altrettanto interessanti potevano di lavoro i contributi previdenzia- 1910 3,40 + 36 % 150 si tiene conto della loro prevalente essere la Germania e la Svizzera, li), limitava le ore di lavoro a 10 1912 3,80 + 12 % 160 estrazione rurale. Predominava ma bisognava migliorare decisa- giornaliere e proibiva il lavoro per i infatti la figura dell’operaio-conta- mente la qualità sia dei vigneti che ragazzi che non avessero raggiunto Corollario di questa situazione dino, vale a dire un contadino che della lavorazione del vino. i 14 anni, mentre in Italia (la con- era la cronica sottoalimentazione si improvvisava operaio, alternan- Anche qui, ovviamente, non era corrente più vicina), le ore di lavo- o mala-nutrizione (la polenta era do il lavoro in fabbrica a quello tutto facile: infestazione della crit- ro erano 12 o 13 e potevano venir diventata l’alimento quasi esclu- sul piccolo campo per integrare i togama (oidio) negli anni ’50 e poi occupati anche ragazzi e ragazze di sivo), delle famiglie operaie con il magri redditi. della peronospera all’inizio degli 12 anni per l’orario normale e dai conseguente espandersi della pel- anni ’80, accordo commerciale Industria Nel periodo che stiamo studiando, 9 ai 12 anni per 8 ore giornaliere; lagra, ma anche di altre malattie Commercio e Turismo italo-austriaco del 1892 che con- Il Trentino di inizio Novecento non si concretizzò in modo evidente la gli industriali giustificavano questa come la tubercolosi e la polmoni- Commercio e turismo necessitano cedeva un dazio particolarmente era certo una zona di grande svilup- crisi della lavorazione della seta loro posizione di indecoroso sfrut- te, favorite da ambienti di lavoro prima di tutto di buone infrastruttu- basso all’entrata dei vini italiani po industriale, anzi si può dire che (che per molti anni aveva rap- tamento del lavoro minorile con malsani e da abitazioni altrettanto re di trasporto ed in questo campo nell’impero austro-ungarico e che nella seconda metà dell’Ottocento presentato il “fiore all’occhiello” la stupefacente dichiarazione che malsane ed inadatte ad un vivere l’attività fu notevole: la viabilità si mantenne fino al 1904 (dalle 40 aveva visto depauperarsi tutta una dell’industria e del commercio “il lavoro nell’industria serica non civile. stradale in Trentino tra il 1851 ed corone a quintale fu portato a sole serie di attività artigianali-piccolo trentini e dei distretti roveretani in torna soverchiamente pesante alle Circa le abitazioni operaie, una il 1901 passò da 170 a 502 km con 6,40 cor. facendo quindi una temi- industriali rivelatesi troppo fragili particolare), anche se continuava, operaie impiegatevi, né dannoso relazione dell’Ispettorato del Lavo- un grosso impegno finanziario dei bile concorrenza ai nostri vini), ma per sostenere una concorrenza che come abbiamo visto sopra, l’alle- alla loro salute”. Come si vede, ro del 1900 informa che “ le con- singoli comuni che dovettero sup- non c’è dubbio che la vite divenne si faceva molto più accesa grazie vamento del baco da seta i cui boz- anche allora, di fronte alla crisi, dizioni sono generalmente tristi, plire alla scarsità di interventi da la coltivazione fondamentale per il agli sviluppi dei trasporti (ferrovia- zoli venivano ora quasi per intero la risposta degli imprenditori era specialmente per quegli operai e parte del Land Tirolo (la parzialità Trentino, basti pensare che dal 1875 ri innanzi tutto). esportati; la tabella che segue è più quella di premere sul “costo del operaie che hanno il domicilio lon- a favore dei tedeschi nella riparti- al 1910 la superficie dei vigneti fu I censimenti del 1890 e 1900 dava- che sufficiente per dare la misura lavoro”, anziché investire sulla tec- tano e passano la notte in fabbrica zione dei fondi pubblici era uno dei più che raddoppiata e la produzio- no circa un 16-17% della popola- di questa crisi, i cui motivi prin- nologia e l’innovazione. durante la settimana in dormitori motivi ricorrenti nella volontà dei ne per ettaro triplicata; tralasciando zione attiva impiegato nel secon- cipali furono la concorrenza este- Visto che abbiamo accennato alla che salvo rarissime eccezioni sono trentini di avere una amministra- l’annata record del 1907 con oltre 1 dario ma la struttura produttiva ra (come abbiamo detto sopra) e legislazione sociale, aggiungiamo luoghi inadatti o addirittura inde- zione autonoma), mentre fu note- milione di ettolitri di vino prodotti, si componeva di molte piccole e la politica doganale austriaca, ma che quella austriaca era certamente corosi” ed ancora “le poche case vole l’intervento statale per strade la media degli ultimi anni prebel- piccolissime aziende (soprattutto anche l’incapacità del ceto indu- più avanzata di quella contempora- operaie non sono accessibili agli considerate di interesse militare. lici fu vicina ai 500.000 ettolitri in nel comparto delle costruzioni e striale locale di investire in manie- nea italiana, anche se, come spesso operai; con affitti da 100-120 coro- Anche le ferrovie locali furono confronto ai 110.000 del 1876-78. delle produzioni alimentari); solo ra decisa nelle nuove tecnologie rilevato nelle relazioni dell’Ispetto- ne annue (che è il massimo che un oggetto di grandi interessi soprat- Promettente, anche se ancora il distretto di Rovereto vantava che si stavano affacciando, soprat- rato del Lavoro, spesso veniva elusa operaio possa permettersi), si pos- modesta, la coltivazione della frut- solide tradizioni industriali, sia di tutto con le applicazioni delle cal- dagli imprenditori (soprattutto nel ta, mele e pere in particolare: se proprietà pubblica (la Manifattura daie a vapore: l’esempio del fila- campo edilizio). Risaliva al 1874 la nel 1875 i raccolti furono di 2.570 Tabacchi di Borgo Sacco impiega- toio di Piazzo (nato già “vecchio” legge sull’impiego della manodo- quintali, nel 1899 erano già 46.500 va oltre 1.000 dipendenti, in mag- ed abbandonato dopo pochi anni di pera infantile ed al 1895 quella sul e nel 1912 raggiungevano i 53.560. gioranza donne), sia privata (circa attività), credo illumini bene que- riposo settimanale di 24 ore nell’in- Una coltivazione invece tutta pen- 70 imprese che andavano dal tes- sta situazione. dustria, mentre dal 1887 vigeva sata per il consumo locale che in sile alla cartaria, dal pastificio alla Va sottolineato che sul finire l’assicurazione contro gli infortuni quegli anni ebbe uno sviluppo conceria, dall’oleificio alla chimi- dell’Ottocento ad un’inchiesta e la malattia e nel 1904 fu approvata importantissimo fu quella della ca ed alla meccanica). governativa sulle cause della crisi una prima legge (seppure parziale) patata: anche se la superfice col- sull’invalidità e vecchiaia. tivata dal 1870 in poi si mantenne Anno Bozzoli Kg Filande Bacinelle Operai Setifici Operai Malgrado questo la situazione stabile attorno ai 6.000 ettari, la 1880 1.717.818 111 3.354 5.122 21 740 complessiva del mondo operaio produzione fu quadruplicata (dai in quegli anni non fu affatto rosea 1890 1.350.000 19 1.397 2.016 4 200 221.000 agli 875.000 quintali del come dimostra la successiva tabel- 1912), segno evidente di quanto 1900 1.760.000 16 1.076 1.500 - - la dove si evidenzia che i salari valevano gli insegnamenti dell’I- 1907 2.061.587 9 738 1.300 2 120 medi dell’industria seppure cre- stituto Agrario. 1912 1.767.437 7 750 1.500 2 120 sciuti nominalmente del 60% tra il 64 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 65

tutto per merito del Comune di ci), aveva un valore bassissimo se Si può notare che nel 1812 erano la scena trentina l’Associazione Trento guidato dal Sindaco Oss- confrontati a quello di oggi; il teno- stati censiti a Villa 627 abitanti, Nazionale Liberale Trentina (nata Mazzurana, che non sempre pote- re di vita era molto basso, spesso nel 1834 cresciuti a 680, diminuiti nel 1871 con lo scopo di “propu- rono però tradursi in realizzazioni vicino alla pura sopravvivenza poi a 612 nel 1880 (come abbiamo gnare, con tutti i mezzi consentiti pratiche. Nel 1891 venne inaugu- (specie nelle classi contadine che detto sopra, era già iniziata l’e- dalle vigenti leggi, l’autonomia rata la Mori-Arco-Riva (fonda- rappresentavano la grande maggio- migrazione permanente, anche se regionale in tutti gli affari e inte- mentale per lo sviluppo turistico ranza della popolazione) e questo a Villa meno massiccia di quella ressi politici e amministrativi del dell’Alto Garda) e nel 1896 entrò in spiega anche la massiccia emigra- che aveva interessato Pedersano, Trentino”), ma era poco più che un servizio la ferrovia della Valsugana zione di quei tempi e la diffusione Castellano, Aldeno e Cimone). “club” di personaggi influenti (a (che però solo nel 1910 verrà col- di malattie come la pellagra, chia- La densità di abitanti per chilome- livello locale e provinciale) e che legata alla rete ferroviaria italiana), ro sintomo di scarsa e non variata tro quadrato (Villa questa volta è solo in occasione delle elezioni mentre nel 1909 si inaugurarono la nutrizione. al “top” della classifica con 620), provinciali o nazionali esercitava Trento-Malè e la Dermulo-Mendo- Va anche detto che la circolazione di rende bene, invece, il “peso” del un notevole influsso, soprattutto la (anche questa pensata soprattut- denaro era molto scarsa (soprattut- nostro paese con un centro impor- nella scelta dei candidati; possiamo to in funzione dello sviluppo turi- furono altrettanti punti di forza di to tra i contadini che normalmente tante su un territorio comunale indicarlo, in termini generali, come stico dell’Alta Valle di Non). questa nuova “industria del fore- “vedevano” soldi solo al momento molto esiguo. il partito della borghesia, di senti- La progettata ferrovia Trento-Val stiero” come venne chiamata, sulla della vendita dell’uva e dei bozzoli) La tabella che segue sottolinea menti prevalentemente filo-italiani di Cembra-Fiemme-Fassa non quale si appuntavano grandi spe- e quindi aveva notevole importanza anche il grande numero di picco- o quanto meno autonomistici nei potè mai essere realizzata per l’op- ranze per il futuro. il baratto, cioè lo scambio di merci lissimi Comuni in cui era diviso il confronti della provincia tirolese. posizione del Land che preferiva o servizi; così non era strano che il territorio della Destra Adige Il Partito Socialista Trentino (costi- una Bolzano-Fiemme-Fassa (nel Quanto vale la corona? calzolaio o il sarto venissero pagati tuito nel 1894 e la cui figura cari- 1916, durante la guerra, l’eserci- La corona austriaca, divisa in 100 con patate o fagioli, ma anche molti Comuni del distretto di Nogaredo al censimento del 1900 smatica era il giovane Cesare Bat- to austriaco realizzò poi la Ora- centesimi (heller) era stata intro- negozi accettavano tranquillamente Comune Superf. Kmq Abitanti Densità tisti), faticava molto a ritagliarsi un dotta nel 1892 accanto al fiorino Cavalese-Predazzo che rimase in prodotti agricoli in cambio di altre Aldeno 9,93 1.468 148 proprio spazio in tutto il Trentino, funzione fino al 1962), mentre non (del valore di due corone) e proprio merci. ma soprattutto in ambienti rurali Cimone 9,53 780 82 fu mai realizzata la linea Trento- nel 1900 diventava la sola moneta Unica eccezione che richiedeva come Villa Lagarina, vista la intrin- Tione-Caffaro per congiungersi in circolazione in tutto l’impero; espressamente il denaro era il paga- Garniga 13,06 536 41 seca debolezza e modesta consisten- alla rete italiana verso Brescia. terminò la sua storia con la fine mento delle tasse “le steore” come Castellano 16,23 787 49 za della classe operaia e la difficoltà Il traffico commerciale più intenso della prima guerra mondiale ed il si diceva allora ed infatti la scaden- Isera 2,75 687 250 di “far breccia” nel mondo conta- era, come ovvio, concentrato sulla disfacimento dell’impero, quando za di questi adempimenti era vista Lenzima 2,72 264 97 dino per la scarsezza di braccianti ferrovia “Meridionale” (Innsbruck- ogni nuovo stato sorto dalle sue come una maledizione soprattutto, Marano 0,83 289 348 “senza terra” che formavano invece Bolzano-Trento-Verona); nel 1907 rovine emise la propria moneta e la ripeto, dai contadi. Nogaredo 2,02 743 368 il nerbo del Partito Socialista Italia- sul tratto trentino di questa ferrovia stessa Austria (ridotta alla piccola Nomi 5,52 1.064 193 no in Emilia o nell’Italia Meridio- repubblica che anche oggi cono- furono trasportati circa 1.500.000 Patone 6,22 397 64 nale, mentre la grande maggioranza passeggeri ed oltre 500.000 ton- sciamo), la sostituì con lo scellino. VILLA LAGARINA di piccoli e piccolissimi proprieta- Pederzano 6,06 652 108 nellate di merci. Per dare un valore “attuale” alla Il comune ri, malgrado la sostanziale miseria, Le merci d’esportazione erano corona del 1900, dobbiamo quin- Pomarolo 10,30 1542 150 non poteva ascoltare chi predicava costituite da vino e graspato, legna- di appoggiarci al valore della Lira Superficie e popolazione Reviano-Folas 1,60 156 98 l’espropriazione delle terre a favore me, frutta e marmi; quelle d’impor- italiana: nel 1900 una Corona vale- Villa Lagarina agli inizi del Nove- Sasso-Noarna 1,61 431 268 della proprietà collettiva. tazione da cereali, carbone, conci- va 1,09 Lire del Regno d’Italia e cento è un piccolo Comune di 103 Villa Lagarina 1,03 639 620 Ancora sullo sfondo, ma sempre mi chimici, laterizi e cementi, birra. le tabelle Istat sul valore della ettari (soltanto Marano, nel distret- più vicina ed incombente, la pre- Il turismo, grazie a queste nuove Lira ci dicono che per tradurre le to, è più piccolo con 83 ettari, Elezioni e partiti politici popolazione) ed il Comune veniva senza politica dei cattolici: il Parti- infrastrutture ed a quelle che veni- Lire del 1900 nella nostra moneta, mentre i Comuni più estesi sono La legge elettorale del tempo governato dai “maggiorenti”, vale to Popolare Trentino di Degasperi vano create localmente (alberghi, bisogna innanzi tutto moltiplicare Castellano con 1.623 e Garniga (non solo per i Comuni, ma anche a dire grandi proprietari terrieri, nascerà ufficialmente nel 1904, ma pensioni, terme, casinò), conobbe per 8.098,27 (il valore di deprez- con 1.306); il territorio comunale per il Parlamento Provinciale di commercianti, artigiani e profes- già da alcuni anni, tramite l’impo- in quegli anni la sua prima vera zamento della moneta italiana in corrisponde sostanzialmente all’at- Innsbruck – chiamato Dieta Tiro- sionisti. nente, seppure giovane, organizza- espressione nel Trentino: si trat- centoundici anni) e poi dividere tuale centro abitato: Piazzo infatti lese – ed il parlamento nazionale Bisognerà attendere il 1906 zione cooperativa (Casse Rurali, tava di un turismo d’elite, fatto di per 1.936,27 (il valore di trasfor- fa parte del Comune di Pomaro- di Vienna), prevedeva che potes- per avere il suffragio universa- Cantine, Consorzi Frutta, Famiglie persone molto abbienti e quindi mazione delle Lire in Euro). lo e Pederzano e Castellano sono sero votare e venire eletti, oltre le maschile (le donne dovranno Cooperative, ecc.), nata sulla spinta molto importante dal punto di vista 1 Corona del 1900 valeva quin- Comuni autonomi. ai nobili ed al clero, solo abitanti aspettare il 1946), ma questa situa- del clero locale, il mondo cattolico economico anche se numericamen- di 4,559 Euro attuali (1 x 1,09 La popolazione (al 31.12.1900) maschi adulti (normalmente oltre i zione non era specifica dell’Au- faceva sentire la sua presenza che, te non molto rilevante. x 8.098,27: 1.936,27): diciamo somma a 639 abitanti; i Comu- 24 anni d’età), che pagassero alme- stria (in Italia il suffragio universa- dopo le elezioni del 1906 (le prime Le terme (Levico, Roncegno) i luo- 4 Euro e mezzo per facilitare la ni più popolosi del distretto sono no un determinato importo di tasse le maschile inizierà solo nel 1911). a suffragio universale) diventerà ghi di cura (Arco, Riva), la scoper- comprensione; dunque scopriremo Pomarolo (1.542), Aldeno (1.468) sulla proprietà (terreni e case) o Per quanto riguarda i partiti poli- assolutamente dominante in tutti ta della montagna (soprattutto le che il lavoro umano (non solo gli e Nomi (1.064), ma anche Castel- sul reddito: questo escludeva dalla tici, possiamo notare che in quei i collegi rurali. Inutile aggiungere Dolomiti sia a Madonna di Campi- operai, ma anche gli impiegati del lano (787) e Pederzano (652) sono politica operai e piccoli contadini primi anni del ‘900, avevano scarsa che comunque, la voce del parroco glio che in Val di Fassa e Primiero), Comune, i maestri, perfino i medi- più popolosi di Villa. (la grandissima maggioranza della importanza e diffusione: dominava era certamente ascoltata ed obbedi- 66 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 67

ta dalla grandissima maggioranza La sede del Comune (dal 1886 e solamente “Comune”, sia nei rap- palto sulla vendita del pane e della Tanto per fare qualche esempio dei “libri dei sogni” poi sconfessa- della popolazione, anche in occa- lo sarà fino al 1929) è nella piazza porti verbali o scritti che nei docu- carne che consentivano ad un solo “locale”, vale la pena ricordare ti dalla gestione quotidiana, anzi sione di tornate elettorali. della chiesa, nell’edificio ricostrui- menti a stampa”; chissà che faccia panettiere ed un solo macellaio di che nel 1902 il Comune di Cimone ai preventivi seguivano i fatti: ad Nella sostanziale assenza di partiti to (proprio nel 1886) su progetto di avrà fatto il barone de Moll leg- poter vendere in paese. applicò un’addizionale del 528%, esempio nel gennaio del 1900 la organizzati a livello locale, per le Domenico Sandonà, che ospiterà gendo questa “tirata d’orecchie”. Queste ultime costituivano entra- Lenzima 520%, Aldeno 500%, Rappresentanza esamina il consun- elezioni comunali diventava pre- anche le scuole elementari e per un Lo stesso Capitanato chiede poi te piuttosto rilevanti (agli inizi del Pomarolo 430% e Castellano 400% tivo del 1898 (entrate cor. 8.960, minente la conoscenza diretta e la certo tempo anche l’asilo e che ora, al Comune il 9/04/00 se esistano ’900 l’appalto del pane rendeva al e solo Garniga ed Isera imposero il uscite 8.176, avanzo 784), ma ven- stima delle singole persone, valu- nuovamente ricostruito, si appresta dipendenti comunali con uno sti- Comune 700 corone e quello della 200% come Villa. gono rilevate due poste ancora da tate più per le doti personali che a diventare di nuovo la sede muni- pendio annuo superiore alle 1.200 carne 200 corone: complessivamen- Bisogna ancora sottolineare che saldare: il macellaio Lasta e Val- per l’appartenenza politica. Giu- cipale. corone (ricordiamo che i maestri te da un sesto a un decimo del bilan- i preventivi non erano, come tal- busa Enrico (per il dazio sul vino); stamente è stato ricordato che tra il Infine due note “di colore” sui rap- ricevevano dalle 600 alle 800 coro- cio totale), che però creavano di volta accade anche ai nostri giorni “… se non pagano entro il 20 gen- 1888 e il 1891 il Comune di Villa porti tra il Comune e l’autorità di ne all’anno): non abbiamo trovato fatto delle situazioni di monopolio, era stato guidato da una “giunta controllo (l’imperial-regio Capita- il testo della risposta, ma sulla let- considerando che gli spostamenti da Bilancio preventivo per l’anno 1900 del Comune di Villa Lagarina rivoluzionaria” (ovviamente rivo- nato Distrettuale di Rovereto): il tera del Capitanato, il Capocomu- un paese all’altro non erano facili e Importo Tipo di addizion. comun. % Importo luzionaria solo rispetto al piatto 17/08/98 questo Ufficio scrive al ne ha vergato, con la matita blu, si tramutavano in aumento dei prez- Entrate ordini 3.536 “quieto vivere” dei periodi prece- Comune di Villa una lettera molto un perentorio: No con tanto punto zi delle merci al consumo a danno, Uscite 6.881 denti); alla guida del Comune era “piccata” nella quale ricorda che esclamativo. ovviamente, della parte più povera Deficit 3.345 passato un gruppo di estrazione il diritto di fregiarsi del termine della popolazione. Addizionali Fondiaria 135 1.713 più “popolare” (meglio piccolo- “Municipio” spetta solamente alle Finanze e bilancio A proposito della privativa sul (A pareggio Industriale 135 388 borghese, potremmo dire), con a città fornite di proprio Statuto (in La legge prevedeva che i Comuni pane, vale la pena ricordare che nel delle Uscite) Rendite Capitali 135 409 capo Federico Ambrosi, ma dopo Trentino solo Trento e Rovereto) e avessero il bilancio in pareggio: giugno del 1900 dovendosi fare tre anni di opposizione, il ceto quindi “… Villa si attenga stretta- non si poteva spendere più di quan- una nuova asta, il Comune chiede- Casatico E Pigioni 50 234 nobiliare-borghese aveva ripreso il mente alle norme, denominandosi to si aveva in cassa e per gli inve- va alla “Superiore Autorità” (l’im- Classi 40 210 sopravvento con la nomina a Capo- stimenti importanti (che richie- perial-regio Capitanato Distrettua- Dazio Carni 32 48 comune di Francesco de Moll, cari- devano l’assunzione di mutui con le) l’autorizzazione ad indire la Consumo Vino 31 300 ca che manterrà fino alla fine della pagamento pluriennale), ci voleva gara, sostenendo che il sistema era Consumo Birra (Ettol.) Cor.1,40 40 Prima Guerra Mondiale. l’assenso della Giunta Provincia- in atto fin dal 1860 e che mancan- le; annualmente si compilava il do questa entrata il Comune sareb- Bilancio preventivo per l’anno 1901 del Comune di Villa Lagarina Organi istituzionali bilancio preventivo con le “Entra- be stato costretto a “… triplicare Importo Tipo di addizion. Comun. % Importo Il Comune era retto dalla Rap- te Proprie” vale a dire il reddito le addizionali con grave aggravio Entrate ordini 4.900 presentanza Comunale (l’attuale di beni comunali (boschi, pascoli, per i proprietari di terreni e stabili”: Uscite 8.183 Consiglio), formato da un Capoco- malghe, a Villa praticamente ine- come si vede, era meglio appesan- mune (Sindaco), da due Deputati sistenti), alcune tasse di pertinenza tire la spesa quotidiana del pane Deficit 3.283 (Assessori) e dai Rappresentanti come quella scolastica (a Villa era per la gente comune, piuttosto che Addizionali Fondiaria 135 1.712 (Consiglieri). di 4 corone annue per ogni scola- creare un “grave aggravio” per i (A pareggio Industriale 135 535 La Rappresentanza Comunale ro “non povero”) o quella sui cani proprietari. delle uscite) Rendite capitali 135 220 di Villa Lagarina nel 1900 era la (a Villa non veniva percepita) e le Se, come accadeva regolarmen- Casatico e pigioni 50 25 seguente: cosiddette “privative” cioè l’ap- te anche a Villa in quegli anni, Classi 40 197 le spese previste superavano le Dazio carni 32 36 CARICA NOTE entrate proprie, il Comune dove- Consumo vino 31 300 CAPOCOMUNE DE MOLL bar.FRANCESCO Capocomune dal 1891 al 1918 va imporre delle “addizionali” Consumo birra (ettol.) Cor.1,40 30 I° DEPUTATO MARZANI SILVIO Farmacista, ex Capocomune sulle tasse statali pagate dai propri censiti, proprio come accade oggi II° DEPUTATO SCRINZI dr. ENRICO Medico Condotto Bilancio preventivo per l’anno 1902 del Comune di Villa Lagarina con l’addizionale IRPEF Regiona- RAPPRESENTANTI SANDONA’ DOMENICO Perito Tecnico e costruttore le e/o comunale. Nel periodo che Importo Tipo di addizion. Comun. Percen. Importo SCRINZI ERNESTO Commerciante esaminiamo, le addizionali pote- Entrate ordin 4.493 SIGHELE GIUSEPPE vano arrivare all’850% della sin- Uscite 9.700 MIORANDO DOMENICO Mastro muratore gola tassa ed in effetti almeno 8 Deficit 5.207 DORIGOTTI DOMENICO Comuni trentini arrivarono a quel Addizionali Fondiaria 200 2.535 AMBROSI EUGENIO Maestro di posta, Capo Pompieri limite massimo con l’approvazione (A pareggio Industriale 200 781 AMBROSI FEDERICO Commerciante, ex Capocomune della Giunta Provinciale: il nostro delle uscite) Rendite capitali 200 748 AMBROSI GIUSEPPE Commerciante Comune per arrivare al pareggio, Casatico e pigioni 80 430 come si vede dai prospetti seguen- MARZANI conte GUIDO Possidente Classi 70 331 ti, si “accontentò” di addizionali SOSTITUTI AMBROSI GIACOMO Commerciante più contenute (135% delle imposte Dazio carni 32 50 TODESCHI GIUSEPPE principali nel 1900 e 1901 per pas- Consumo vino 31 300 BALDO GIUSEPPE Macera tabacchi sare al 200% nel 1902). Consumo birra (ettol.) Cor.1,40 30 68 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 69

sui piccoli proprietari di fondi in anni il contratto attuale a Giuseppe Ogni anno c’è l’invito del Consi- le continue sollecitazioni che ven- quegli anni di crisi agricola. Lasta alle stesse condizioni (200 glio Scolastico “… all’Onorevole gono dalla Società di Abbellimento corone annuali). Rappresentanza Comunale ad assi- (un’associazione privata, precorri- I servizi comunali stere agli esami finali della scuola trice delle Pro Loco e delle APT Appalti pane e carni Scuole (dalle 7 del mattino)” e nel 1900 odierne, che si era costituita nel Nel luglio del 1900 la Rappresen- Le scuole elementari (sistemate, c’è anche la premiazione di scolari 1900), come nell’aprile del 1901 tanza Comunale comincia a prepa- come detto, nello stesso edificio che si sono distinti: Lasta Attilio di quando scrive al Comune perché rare il nuovo appalto per la vendita che ospitava il Comune, in Piazza Giuseppe macellaio (il futuro pit- venga sistemata la Via del Ponte, del pane: avuta dalla Giunta Pro- della Chiesa), nel 1900 accoglieva- tore), con 10 corone e Pezzini Gio- biglietto da visita del paese, che vinciale l’autorizzazione (abbiamo no non solo i bambini di Villa, ma vanni di Giuseppe falegname con avrebbe bisogno di una sistema- visto sopra, trattando dei Bilanci anche quelli di Brancolino, Sasso 20 corone. zione generale (il Comune delibera Comunali, come questa entrata e Noarna oltre a quelli di seconda A Villa esisteva anche l’Asilo inti- di sostenere metà della spesa pre- fosse giudicata indispensabile), si e terza di Nogaredo dove esisteva tolato, già allora ai Fratelli Riolfat- vista di 225 corone, mentre l’altra procede a stendere il Capitolato solo una prima classe. Gli inse- ti, che coi loro generosi lasciti ne metà sarà a carico della Consorzio per la gara e – guarda caso – pochi gnanti erano 5:Luigi Coser con avevano consentito la creazione; del Ponte); sarebbe utile anche un giorni dopo si invia una “diffida” uno stipendio annuo di 800 coro- era riservato ai bambini residenti marciapiede pedonale, ma i costi a Baldessarini Enrico (che detiene ne, come Q. Baldessarini, mentre a Villa (con qualche mugugno dei previsti sono troppo elevati, o l’appalto fino a fine anno), rilevan- le tre maestre ricevevano ciascuna comuni vicini; unica eccezione, con almeno di una sistemazione delle do che “… da qualche tempo il pane 600 corone. apposita delibera della Rappresen- acque piovane tramite cunette late- venduto non corrisponde menoma- Le quattro classi di Villa erano: I tanza Comunale del 28/12/1900, rali (Giacomo Ambrosi, proprieta- mente al Capitolato, tanto pella mista con 64 alunni, II mista 80, per “… i figli del capostazione di rio dell’Albergo al Ponte è dispo- (sic) qualità della farina adoperata, III femminile 64, III maschile Villa” (come noto, la stazione è nel sto a fare la sua parte); c’è poi la essa pure posta a deficiente cottura 57 mentre la I mista di Nogaredo territorio comunale di Rovereto). via dei Tigli, dove i capitelli della e per mancanza di peso (oggi non accoglieva 65 alunni (la III classe Via Crucis hanno bisogno di esse- naio, la deputazione è incaricata che intanto venivano depositati in arrivava a 30 grammi invece dei era frequentata per più anni fino a Lavori pubblici re restaurati: la Società di Abbelli- di provvedere con tutti i mezzi di banca o altre modalità di impiego 34 previsti): forti e giusti i lagni raggiungere l’età per concludere Dopo la costruzione del palazzo per mento è disposta a concorrere con legge”. finanziario. della popolazione; si invita a porre l’obbligo scolastico). la sede del Comune (conclusa nel 50 corone e bisogna trattare con la Così anche quando si esamina il Due ultime note: l’imposta fon- immediatamente riparo o…”. Il consuntivo di spesa per il 1900 1886), e del ponte in ferro sull’A- parrocchia, ma infine l’opera va in consuntivo del 1899 si registra un diaria rappresentava circa la metà Si va verso fine anno quando la (da ripartire tra i 5 comuni, com- dige (costruito con il concorso di porto. avanzo di corone 593 e quando nel di tutte le tasse statali e, di conse- Rappresentanza incarica il Capoco- preso Pomarolo per alcuni alun- tutti i Comuni della Destra Adige Già l’anno precedente, la stes- luglio del 1901 si approva il con- guenza anche delle “addizionali“ mune di informarsi presso il Forno ni di Piazzo che frequentavano che facevano parte di un Consorzio sa Società di Abbellimento aveva suntivo del 1900, l’avanzo regi- comunali, segno certamente del Sociale di Rovereto per sapere a la scuola di Villa), assommava a ed inaugurato nel 1896), la manu- chiesto al Comune di realizzare strato è addirittura di corone 1.415 buon funzionamento del preciso quali condizioni fornirebbe il pane corone 4.545 in massima parte tenzione stradale sembra essere una “pubblica ritirata” in prossimità (i preventivi si accontentavano di “catasto fondiario” ma anche del a Villa: la risposta, a tamburo bat- dovuti, come visto, ai salari degli il capitolo preminente dei lavori della Piazza della Chiesa e quest’ul- raggiungere il pareggio). peso non indifferente che il sistema tente è di 700 corone all’anno e la insegnanti. pubblici in quel periodo, anche per timo aveva approvato un contributo Qualche dato di dettaglio, infine, della tassazione del reddito dome- Rappresentanza delibera di offrire pari ad un terzo della spesa. sul bilancio 1902; metà delle entra- nicale (vale a dire del reddito pre- la privativa per un anno di prova a Ancora nel giugno del 1900 la te, come visto, proveniva dalle sunto di una certa campagna, indi- queste condizioni, ma subito torna Rappresentanza esamina un altro addizionali comunali, ma voci pendentemente dal reddito effetti- alla carica Enrico Baldessarini, problema: la fontana di Valtrompia importanti erano anche gli affitti vo di uno specifico anno), costitu- pronto anch’egli ad accettare l’in- è stata costruita su suolo privato in (evidentemente di case di proprietà iva per i proprietari terrieri, grandi carico a queste condizioni e così, base ad una concessione tempora- comunale) per cor. 1.216 e la resti- o piccoli che fossero. Tra l’altro, il sul filo di lana, il 23 dicembre gli nea che ora il proprietario vuole tuzione di capitali dati in prestito reddito domenicale era stato rivisto viene assegnato il contratto di pri- revocare; si decide subito lo spo- per cor. 2.336 più interessi per 182 al rialzo proprio negli ultimi anni vativa per l’anno successivo. stamento su terreno comunale. corone; per quanto riguarda le usci- dell’Ottocento e diventava molto Ancora nel gennaio dello stesso In novembre la Rappresentanza te, oltre ai “salari e mercedi” per i gravoso, potremmo dire “iniquo” 1900 si nomina una commissione viene informata che l’Imperial- dipendenti (1.350), il “fabbisogno sia in caso di eventi atmosferici per stilare il regolamento del ser- regio Ufficio delle Imposte inten- scolastico” (1.167), le spese sani- che mettevano in crisi la produ- vizio per l’appalto carni ed in par- te trasferirsi da Villa a Nogaredo tarie e per i poveri (1.408), pom- zione (gelate, grandinate, siccità), ticolare sulle funzioni del “visita- perché “… a causa dell’aumento pieri e polizia (694), le manuten- sia quando i prezzi di vendita dei tore” delle carni, un incaricato del del lavoro…” i locali forniti fin qui zioni (936) e per finire misere 12 prodotti (nel nostro caso uva e comune per vigilare sul rispetto dal nostro Comune sono ora insuf- corone per “spese di culto ed uffici bozzoli), calavano paurosamente. del contratto di appalto (in giugno ficienti: non sia mai detto! Villa divini”; anche nel capitolo “uscite” Secondo alcuni studiosi, una parte viene nominato Baldo Cesare) e si deve avere tutti i servizi possibili! compaiono i capitali dati in presti- non secondaria del grande flusso stabiliscono le tasse, a carico del E così, sui due piedi, si da incarico to per cor. 3.107, evidentemente migratorio che abbiamo visto sopra macellaio, per questo incarico in al Capocomune di trovare subito i fondi che il Comune era riuscito ad interessare tutto il Trentino, si spie- circa 15 corone annue; in settem- locali di gradimento dell’Imperial- accantonare per future esigenze e ga anche con la “esosità” del fisco bre si delibera di prorogare per due regio Ufficio. 70 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 71

Nello stesso anno, Silvio Todeschi tà che ora potremo definire da Provinciale Tirolese di Pergine (in Trasporti sentanza Comunale al Barone de E la navigazione sull’Adige che chiede una diminuzione della tassa “terzo mondo”, con un’alta morta- archivio c’è ancora la copia della Il Comune non gestiva alcun ser- Moll e a Domenico Sandonà per le fino alla costruzione della ferrovia chiamata “colletta pergolati” e che lità infantile, malgrado i progressi documentazione, con la storia vizio di trasporto, ma questo non trattative felicemente concluse. era stata la principale via di traspor- riguardava i pergolati costruiti della medicina degli ultimi decen- medica, il certificato di pertinenza, significa che si disinteressasse Il servizio ferroviario rimase to? Ne troviamo appena un accen- sopra strade comunali: rifiuto deci- ni, e la presenza di malattie tipiche quello di povertà ed il pagamento della materia, anzi possiamo ricor- comunque sempre sotto osserva- no nell’ottobre del 1900, quando so della Rappresentanza, che anzi della cattiva nutrizione, come la da parte del Comune della prima dare che quando venne costruita zione da parte della Rappresen- l’imperial-regio Capitano di Rove- coglie l’occasione per ordinare un pellagra, o di condizioni di abita- rata per il mantenimento, 52 cen- la ferrovia Innsbruck-Bolzano- tanza Comunale: nel settembre reto sospende temporaneamente la controllo generale di tutti i pergo- zione e lavoro malsane, come la tesimi al giorno da versare in rate Trento-Verona, non era prevista del 1900, su proposta di Eugenio navigazione da Serravalle a sotto lati esistenti in modo da tassarli a tubercolosi e la polmonite. trimestrali). alcuna stazione per la nostra zona Ambrosi, si chiede la fermata di Pilcante, perché si sta costruendo centesimi 30 al metro e l’anno dopo A proposito di pellagra va ricordato Anche nel settembre dello stesso e fu proprio l’interessamento del ulteriori 3 treni al giorno; nel mese il nuovo ponte a Pilcante. si delibera di avvertire, mediante che in quegli anni si assisteva alla anno il medico comunale stende le nostro Comune (impegnando pro- successivo si aderisce ad una “pro- pubblicazione all’Albo, tutti i pro- massima diffusione della malattia pratiche per il ricovero di un’altra prie risorse e coinvolgendo gli altri testa collettiva” per i disservizi fer- Posta - Telegrafo - Elettricità - prietari di campagne “… che attac- (il numero degli ammalati raggiun- donna di 47 anni “… donna di casa, Comuni del Distretto di Nogaredo), roviari promossa dal Circolo Com- Telefono cano i fili di ferro per sostenere le geva il 7% della popolazione tren- 11 parti, nessun vizio, soffrì di ad ottenere finalmente nel 1876 la merciale di Rovereto Villa era sede di un ufficio postale viti al ciglio dei muri, che il Comu- tina, con punte di oltre il 20-25% cefalee, più volte ricoverata all’O- sospirata stazione. Un altro capitolo importante da molto tempo quando nel 1894 si ne non intende ricostruire i muri in in Terragnolo e Vallarsa) ed anche spedale di Rovereto, è assai agi- Ma un altro problema venne poi riguardava in quegli anni il “servi- era aggiunto anche il servizio tele- caso di caduta causata dai suddetti alla creazione del “Pellagrosario”, tata, terapia di oppio, in famiglia a galla, vale a dire la creazione, zio di messaggeria”, un ommnibus grafico con un collegamento alla fili di ferro”. un ospedale specifico per questa manca di nutrimento e di sorve- accanto alla stazione passeggeri, di a cavalli (per passeggeri e piccoli stazione ferroviaria pagato in parte Nel febbraio del 1902 arriva in malattia che portava spesso anche glianza”. Ma proprio quest’ultima uno scalo merci per la movimen- colli), che copriva la tratta Rovere- dai possidenti e commercianti del Consiglio il problema dell’orolo- alla morte o a forme di disturbo osservazione sembra non convinca tazione soprattutto del graspato e to-Villa-Aldeno e ritorno. Promo- paese visto che il costo era stato gio del Campanile: non funziona da psichico irrecuperabile. il Manicomio che risponde che “… del vino. Le richieste dei Comuni tore era stato il Circolo Commer- superiore al preventivo deliberato alcuni mesi e l’orologiaio Pomaroli Tra le carte del Comune c’è anche abbisognando solo di nutrimento e alla Direzione della “Società delle ciale di Rovereto che nel febbraio dal Comune. di Rovereto ha presentato un pre- un manifesto datato 3 novembre sorveglianza, non può venire rico- Ferrovie Meridionali” che gestiva del 1900 relaziona al Comune: La novità del tempo era rappresen- ventivo di 388 corone per la siste- 1900 a firma del dr. Probizer intito- verata, stante anche la penuria di la linea, andarono a vuoto finché il servizio attivato da pochi mesi tata dall’energia elettrica ed infatti mazione, ma nessuno sa se que- lato “Invito a tutti i buoni coloni”, posti liberi”. il barone de Moll, forte delle sue e svolto dall’impresa Aldrighetti nel giugno del 1900 il Comune di sto orologio sia di proprietà della che contiene una serie di dettaglia- Anche il servizio di veterinario (e conoscenze personali, si rivolse Marcello, sta riscuotendo un buon Rovereto segnala a quello di Villa la chiesa o del Comune: alla fine si ti consigli per evitare l’insorgere così pure il servizio di monta tau- direttamente al Ministero dei Tra- successo e si vorrebbero aumen- costruzione di una centrale, chieden- delibera di sostenere un terzo della della malattia: le Famiglie Coo- rina) era svolto in associazione per sporti di Vienna e, dopo che Villa tare le corse (attualmente sono do se esiste interesse all’acquisto di spesa “… senza che questo crei un perative introducano una scorta di più Comuni: in questo caso il capo- aveva sottoscritto l’impegno ad 4 con fermata a Villa alle 8, alle energia: la Rappresentanza Comu- precedente”. leguminose per sostituire la “fatale fila era Nogaredo, segno anche del assumere anche le quote spese di 11.25, alle 13.45 ed alle 16.30), ma nale risponde di essere in massima Un’altra delle lodevoli sollecita- polenta”; i contadini cerchino di fatto che in termini di bestiame, Comuni che non avessero aderito bisogna che i Comuni interessati d’accordo all’introduzione in paese zioni della infaticabile Società di non vendere a vil prezzo il bestia- Villa Lagarina non era il Comune all’opera, nel maggio del 1899 l’au- partecipino alle maggiori spese. Il sia della luce che della forza motri- Abbellimento riguardava la crea- me ma farlo ammazzare e consu- più importante della zona. torizzazione arrivò e lo scalo merci Comune risponde che è d’accordo ce, ma il prezzo pare un poco ele- zione di edicole presso il cimite- marlo in famiglia, non vendere Presso gli archivi del nostro Comu- venne realizzato in breve tempo nell’aumentare le corse ma a sbor- vato e quindi bisogna trattare anco- ro: finalmente nel marzo del 1902 tutto il latte, seccare e conservare ne si trovano per lo più segnalazioni con l’apporto di tutti i Comuni sare altri soldi non ci pensa pro- ra per sapere la quantità richiesta. il Comune delibera l’acquisto del all’asciutto le pannocchie, non di allarme (provenienti dal Capita- vicini, che avevano costituito la prio perché “… gli abitanti di Villa Non sembra che si concluda molto terreno confinante per realizzare i metterle a piano terra, attenzione nato di Rovereto) per la presenza “Delegazione del Ponte”. Ad opera sono quelli che meno utilizzano il perché nel 1902 Rovereto rinnova lavori. al grano turco che si compera (non di malattie ed epidemie del bestia- conclusa, c’è perfino un “ringra- servizio, in quanto gli ommnibus la domanda e la risposta di Villa è sia macchiato anche in piccola me; nel giro di pochi mesi del 1900 ziamento ufficiale” della Rappre- quando arrivano a Villa, sono già ancora evasiva “… si raccoglieranno Medico condotto e veterinario parte), non si prepari pane misto vengono segnalate: afta epizootica a completamente occupati e la nostra informazioni dai privati”. In effetti La condotta medica, in quel perio- di farina da polenta; si invita poi il Bolzano e dintorni, mal rossino dei gente, dopo averli inutilmente l’elettricità arriverà nel nostro paese do affidata al dr. Scrinzi Enrico clero a non dare in carità polenta suini a Levico, peste suina in Carin- aspettati, deve andarsene a piedi”. solo nel 1909 con la stesura di un (senior, perché nel dopoguerra il ma pane e pasta ed infine conside- zia e Tirolo, colera dei gallinacei in Pochi mesi dopo il Circolo torna cavo tra Rovereto e Villa. figlio, anch’egli di nome Enri- rare il nuovo Istituto (il Pellagrosa- Italia, afta epizootica a Garniga (in alla carica, ma la risposta è ancora Anche il telefono dava il segno co, succederà al padre nello stes- rio, appunto) non come un luogo di questo caso con un costo di corone negativa: la messaggeria ha appe- della nuova era che si stava apren- so incarico), era un Consorzio di cura per “i caduti”, ma un preventi- 3,09 a carico di Villa per il maggior na aumentato il costo del biglietto do e giustamente la Società di Comuni che oltre Villa compren- vo per chi si avvia sulla china della costo delle guardie sanitarie che si Villa-Rovereto del 50%, basta ed Abbellimento sollecitò il Comune deva anche Pedersano, Castella- malattia, sollecitando i Comuni ad son dovute rafforzare). avanza! Quando poi in ottobre il nel 1901 a farsi carico dell’installa- no, Brancolino e Nogaredo, oltre a affrontare la modica retta per la Un’ultima segnalazione riguarda il Circolo prospetta al Comune la pos- zione del servizio ritenuto “… una Piazzo: un impegno gravoso come degenza dei poveri, risparmiando caso di un “… cane d’ignota prove- sibilità di concedere ad una seconda necessità della vita pubblica odier- si può ben immaginare, anche se a ben maggiori spese in futuro alle nienza ucciso a Chizzola il 2 luglio ditta di effettuare lo stesso percorso na” ed il Comune si disse dispo- quei tempi, soprattutto nelle fami- casse comunali. 1900 e fortemente sospetto d’i- (confidando, sembra, nel miracolo nibile a fornire il locale per l’uffi- glie povere, che erano la maggio- C’è anche qualche caso di malattia drofobia: si ordina che tutti i cani della concorrenza per migliorare il cio telefonico, ma evidentemente ranza, il medico veniva chiamato mentale, come nel maggio del 1901 del Comune siano muniti di forte servizio), il Capocomune rispon- questo non fu sufficiente perché solo in casi veramente gravi. quando una donna viene dichia- museruola o condotti al guinzaglio. de: se la prima ditta non funziona, la richiesta fu ripetuta inutilmen- I problemi medici del tempo ci rata affetta da psicosi e si chiede Per i contravventori, multa fino a richiamarla al rispetto del contratto te anche nel 1906 e si concretizzò danno l’immagine di una socie- il ricovero presso il Manicomio 100 corone o arresto fino a 6 mesi”. tramite le superiori autorità. solo nel 1909. 72 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 73

Pesa pubblica - Guardia fatta una “… pubblica esibizio- Diritto di incolato e permesso comunale - Spazzino - Fontanaro ne dei pompieri in piazza (dopo politico di matrimonio Una serie si servizi “minori” ver- le funzioni vespertine) con movi- Il “diritto di incolato” qualcosa di rebbe da dire, ma fondamentali per menti militari e simulazione di un simile, ma forse di più della nostra il buon andamento della comuni- incendio nell’interno delle case attuale “residenza”, era in quei tà ed attentamente seguiti dalla Tonini. Verranno messe in funzio- tempi il fondamento dell’assisten- Rappresentanza Comunale, molto ne tutte e due le pompe, comprese za: in assenza di uno Stato che si vigile sull’operato degli addetti ma quella nuova. La Onorevole Rap- facesse carico come ai nostri giorni anche all’economia. presentanza Comunale è invitata “di tutto e di tutti” (o quasi), diven- Così per la pesa pubblica (fonda- ad intervenire per rendersi conto tava fondamentale il riferimento al mentale strumento per i contadini dell’istruzione e della sveltezza Comune in cui si aveva l’incolato, al momento della consegna del dei pompieri”. Un altro problema perché ogni comune doveva assu- prodotto alle cantine, ad esem- “scottante” per il nostro solerte mersi l’assistenza dei propri biso- pio): quando il pesatore Agostini comandante è quello del magaz- gnosi e, nella ristrettezza di risorse dopo aver inutilmente richiesto un zino dei pompieri: quello attuale di ogni comune, c’era un’attenzio- aumento sul suo compenso annuo è umido e rovina costosi attrezzi e ne particolare a scoprire non tanto i di 40 corone, presenta le dimissio- divise; a gennaio del 1899 scrive al bisogni, quanto quali tra i tanti biso- ni, viene subito bandito un concor- Comune per proporre la costruzio- Un’altra segnalazione di quanto gnosi fossero veramente da assiste- so (allo stesso prezzo), che viene ne di una “… barchessa a setten- fosse attento e prudente il Coman- re perché “incolati” in quel comune. vinto da Tartarotti Domenico. trione della Casa Comunale, con dante: nel maggio del 1900 scrive Così nel 1901 ci sono ben due sedu- La Guardia Comunale deve presen- entrata dalla Piazza” (dove attual- al Comune rilevando che sul para- te della Rappresentanza interamen- tarsi vestita correttamente e quindi mente c’è il Teatro). Visto che il petto dell’organo della chiesa è te dedicate ad esaminare domande ecco nel giugno del ‘99 la delibera L’onnipresente Società di Abbel- Così ancora del luglio del ’98, Comune non risponde, torna alla stato posto un vaso con tre lucerne di incolato, alcune presentate da per la “nuova montura”, ma quan- limento aveva pensato anche allo propone al Comune di acquistare carica l’anno dopo, e questa volta a petrolio; è una situazione molto singole famiglie abitanti a Villa, do l’anno dopo la guardia chiede spazzino, chiedendo al Comune una nuova pompa antincendi su va meglio: viene deliberato uno pericolosa, basta un urto acci- altre presentate addirittura da altri anche un soprabito corrispondente di fornirgli un piccolo carretto con due ruote (con doppia funzionali- stanziamento di 7.000 corone per la dentale e può cadere nella navata Comuni che cercavano evidente- alla nuova montura, il Consiglio cassa ed un berretto con scritta. tà, aspirante e premente): ha visto costruzione di un vero magazzino sottostante; il Sacrestano è stato mente di “scaricare” pesi scomodi. risponde negativamente. quella della ditta Zanotti di Rove- con sopra l’abitazione per il “servo richiamato, ma non ha provveduto: Così mentre si “riconosce l’incola- Anche il servizio di spazzacami- Pompieri reto in funzione presso un Comu- comunale”, incaricando l’imman- intervenga il Comune! to” a 4 famiglie (Bolner Clemente, no è fondamentale per preveni- Non un servizio comunale, in ne delle Giudicarie e ne è rimasto cabile Domenico Sandonà di prov- Un altro piccolo esempio del Eccher Alessandro, Lasta Giusep- re incendi disastrosi di cui sono senso stretto, ma certo un “servizio favorevolmente colpito; unico vedere ad approntare il progetto. “feeling” tra pompieri ed ammi- pe e Andreatta Gregorio), si respin- piene le cronache trentine di que- alla comunità” da parte di questi problema il costo: 750 corone! Il Per intanto, il magazzino verrà nistrazione comunale (malgrado gono altre perché “… l’interessato gli anni: nel 1999 il compenso era volontari che a Villa erano ufficial- Comune però non disarma e chie- sistemato nell’avvolto del comune. l’Ambrosi sia un esponente “di non dimorò a Villa per almeno 10 di 60 corone annue, ma nel luglio mente presenti dal 1882 (quando il de aiuto alla Giunta Provinciale di In cambio di queste attenzioni, il minoranza” del Consiglio): all’ini- anni dopo la maggiore età”, in altri 1901, lo spazzacamino Giuseppe Comune deliberò di “assumere” 12 Innsbruck che su questo problema comandante Ambrosi è prodigo zio del 1900 la Giunta Provinciale casi per sospetto di povertà “… è Leoni chiede un aumento, minac- volontari tra i giovani del paese che sembra più disponibile a “metter di relazioni al Comune: ogni anno chiede a tutti i comuni di valutare ciando di sciogliere il contratto; si sarebbero dovuti accontentare di mano al portafoglio” e delibera un viene fatta un’ispezione ai cami- se i Pompieri possano intervenire anche stavolta il Comune è deciso: una “mancia annuale”); il Comune contributo di 300 corone. ni del paese (in quella del 1898 si anche in caso di inondazioni; il si sciolga il contratto e si autoriz- doveva, annualmente, approvare A questo punto entra in campo un’i- rilevano 8 camini rotti o screpolati Capocomune “gira” la richiesta al zi la Deputazione ad una trattati- il conto consuntivo del servizio, niziativa che ora ci può sembrare che i singoli proprietari vengono Comandante e ricevutane la rispo- va privata con i fratelli Kettmaier, pagando le spese. Ricordiamo che assurda: una pubblica sottoscrizio- diffidati a sistemare immediata- sta, la trasmette alla Giunta Provin- aumentando l’onorario fino ad 80 il problema degli incendi era ter- ne tra i cittadini di Villa che racco- mente, ma anche in caso di incendi ciale, semplicemente ricopiandola corone annue. ribilmente all’ordine del giorno glie corone 171,10 (tra i maggiori (per fortuna di piccola entità), il su carta del Comune e firmandola; Il fontanaro era incaricato della per i comuni trentini: per fare un offerenti Moll Francesco 50 cor., Comune è debitamente informa- ecco il succo: “I Pompieri di Villa sorveglianza e della pulizia (alme- esempio, nel dicembre del 1900, Marzani Guido cor. 20, Domeni- to; così nell’agosto del 1900, dopo sono pronti e disciplinati ed in no una volta al mese) delle fontane a Saone vicino a Tione, vennero co Sandonà, Eugenio Ambrosi, l’incendio al camino del prestina- qualsiasi emergenza, inondazioni del paese che erano quotidiana- distrutte 17 case riducendo senza dr.Scrinzi Enrico e Ambrosi Fede- io Lucher, Ambrosi sottolinea che comprese, sono meglio 20 persone mente utilizzate sia per prelevare tetto 35 famiglie, con un danno di rico con 12 cor. Ciascuno, ma poi “… bisogna che opifici come que- disciplinate che 100 senza guida l’acqua potabile da usare in molte oltre 100.000 corone. tante, tantissime persone, anche sto non vengano trattati come abi- e capo. Nella nostra zona ci sono case che non avevano un allaccia- A cavallo del secolo, comandante è con cifre minime come 10 cente- tazioni private e quindi il Comune pompieri solo a Nomi e quindi noi mento all’acquedotto, sia per lava- Ambrosi Eugenio, maestro di posta simi, ma sufficienti a testimoniare deve ordinare allo spazzacamino dobbiamo vigilare fin dopo Isera; re i panni, sia infine per abbeve- e consigliere Comunale, oltre che che davanti ad un problema comu- di intervenire più volte all’anno; è opportuno che la Giunta Provin- rare gli animali; ai primi anni del Vice-Presidente della Società di ne, tutti volevano “esserci”) e quin- inoltre la bocca del forno è cir- ciale fornisca ai Pompieri attrezzi secolo, il servizio era disimpegnato Abbellimento, insomma un uomo di a fine 1998 il Comune delibera condata da un adamitico recinto di di salvataggio ed istruzioni, anche da un Galvagnini che si era anche decisamente impegnato nella vita la spesa. assi sconnesse, anziché da pareti perché le rive dell’Adige a valle assunto l’onere di spazzino per un della comunità, pieno di energia e La pompa arriva ed è provata con in muratura, donde facile esca alle del ponte di Villa, mancano quasi compenso annuo di 200 corone. di volontà di fare. successo; a giugno del 1900 viene fiamme”. completamente di difese”. 74 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 75

già stato sostenuto da altro Comu- Lasciando da parte quest’ultima Certo per avere un reddito migliore Se ricordiamo la paga dell’operaio ne vera e propria; l’acqua bisogna- Negli anni che stiamo esaminando ne?…”, in altri casi si accettano i categoria “privilegiata”, cerchiamo bisognava portare sul mercato non pari a corone 1,50 al giorno, fac- va portarla dalla fontana, la luce, la Congregazione era presieduta genitori ed i figli minori, ma non i di vedere come vivevano le fami- il graspato, ma il vino fatto (meglio ciamo presto a renderci conto che ovviamente a olio o simili, era dal decano don Aste mentre vice- figli maggiorenni. glie contadine ed operaie. ancora se in bottiglia invece che nei cosa poteva permettersi (sperando strettamente “razionata” e l’unico presidente era il Capocomune de Un risvolto di questo diritto di inco- Secondo un’indagine del Capita- fusti), ed ecco quindi le sollecitazio- che almeno a Villa Lagarina potes- locale riscaldato d’inverno era la Moll e tra i consiglieri troviamo lato era poi il “permesso politico nato Distrettuale di Rovereto sulle ni e le conferenze degli esperti per se avere una casa di proprietà, altri- cucina (che fungeva anche da sog- alcuni nomi presenti nella Rappre- di matrimonio”, vale a dire l’auto- paghe giornaliere delle varie cate- la costituzione di Cantine Sociali e menti…). giorno, salotto e studio per gli sco- sentanza comunale, segno eviden- rizzazione a contrarre le nozze che gorie operaie nella primavera del della Cooperativa per l’esportazio- Certo doveva essere migliore la lari); fredde quindi anche le came- te dell’interesse diretto del comune gli iscritti nelle “liste dei poveri” 1900, si avevano questi risultati: ne prodotti vinicoli trentini, senza situazione della famiglia contadi- re da letto (con i fiori di ghiaccio sull’operato della Congregazione. dovevano chiedere al Comune dove Capi operai corone al dì 2,40 - 2,60 dimenticare la presenza dell’Istituto na, almeno per quanto riguarda la sui vetri delle finestre nelle notti Nel gennaio del 1900 si stende un avevano l’incolato (anche se non vi Sottocapi 2,00 S.Michele anche con dimostrazioni quantità del vitto, anche se ovvia- più fredde) con l’unico “comfort” nuovo regolamento per uno dei risiedevano in quel momento). Operai 1,50 - 1,60 e prove pratiche di innesti e trapian- mente si consumava solo quello di uno scaldino per stemperare il lasciti Riolfatti, quello destinato a L’attenzione nel concedere questo Apprendisti 1,00 to barbatelle selezionate. che era disponibile in quel momen- letto. sostenere un giovane durante gli permesso era molta, segno inequi- Operaie 1,00 Ma alla fine, cosa potevano compra- to, quindi il problema era soprattut- Una vita dura, quindi, impossibile anni di apprendistato di un mestie- vocabile di come i nostri nonni Apprendiste 0,60 re i contadini e gli operai con i loro to la scarsa varietà della dieta, che, ci sembra se misurata con i nostri re (che ovviamente non veniva fossero convinti del detto “soldi fa redditi? Ecco quindi le tabelle dei particolarmente per tutta la stagione standard attuali, ma bisogna ricor- retribuito): d’ora in poi l’importo soldi e pioci fa pioci” e quindi nel I contadini, come abbiamo già prezzi della carne e del pane rilevati invernale, era basata sulla polenta e dare che era la vita che si conduce- verrà pagato solo posticipatamen- cercare di evitare di moltiplicare i ricordato sopra parlando del Tren- nel 1900 nel nostro Comune. sulle patate; la carne era solo quella va da secoli e non se ne conosceva- te e “… dietro documentazione poveri a carico del Comune. tino in generale, anche nella nostra Vale la pena aggiungere che la del maiale allevato quasi da tutte le no altre e quindi si accettava come che il richiedente la lavorato sotto Così una domanda viene respinta zona cercavano di ottenere dalla tabella dei prezzi (che doveva esse- famiglie contadine. un dato di fatto immutabile. padrone da almeno un anno; se non “… fino a che non avrà dimostrato terra tutti i prodotti da consumare re esposta in macelleria), precisa- Parlare di vestiti poi è ancora più lavora per oltre due mesi o se non di essere in grado di mantenere una direttamente e le uniche produzioni va che l’aggiunta doveva essere al semplice: il vestito della festa Povertà e assistenza tiene buona condotta – a giudizio famiglia”, un’altra “… vista la posi- destinate alla vendita erano i boz- massimo un sesto del peso totale (quello da sposo o da sposa doveva Dopo tutto quello che abbiamo della Congrega-zione – decade dal zione precaria, la nessuna sostanza, zoli da seta e l’uva. ed i ritagli non potevano superare durare tutta la vita) e per il lavoro detto, è evidente che lo stato di diritto…” i genitori sovvenzionati dal Comune La tabella sottostante, dimostra che il dodicesimo; per il macellaio che qualsiasi cosa era buona, rattop- povertà era molto diffuso, bastava In ottobre si aprono le scuole e e la passata condotta non incensura- dopo la “batosta” dovuta all’intro- non rispettava prezzi e modalità, pata e allargata o ristretta ad ogni per un operaio perdere il lavoro o così bisogna compilare l’elenco ta”, ed ancora “… petente (sic) già duzione della tariffa di favore per era prevista una multa da 10 a 20 evenienza; per l’inverno un tabarro per un contadino avere un’annata degli scolari poveri cui assegnare pregiudicato, assoluta mancanza di l’importazione del vino dall’Italia corone la prima volta, da 20 a 200 per gli uomini (spesso ereditato dal senza raccolto per una gelata o una gratuitamente il materiale scolasti- beni di fortuna e precarietà del suo (1892) i prezzi dell’uva si stava- la seconda e la chiusura del nego- padre o dal nonno) ed ai piedi le grandinata e subito dalla normale co (oltre che esentare i genitori dal guadagno e quindi in breve il mante- no riprendendo ed in particolare zio la terza. famose “sgalmere”; i bambini d’e- situazione di ristrettezza si precipi- pagamento della tassa di 4 corone) nimento della famiglia ricadrebbe a si nota come ad Isera si tratti di Per quanto riguarda il pane state quasi sempre a piedi nudi. tava nella miseria. e contemporaneamente si prepara carico del Comune”, addirittura nel una produzione di alto valore, ma (anch’esso, come sappiamo, sog- La casa dei contadini era allo stes- Abbiamo già parlato dell’obbligo anche l’elenco dei poveri cui dare caso di un “villano” che intende spo- nemmeno Villa Lagarina si difende getto a “privativa” ed a controllo), so tempo anche luogo di produzio- del Comune di assistere i “propri le medicine gratis (si tratta di 12 sare una ragazza di Cles “… prima di male, ponendosi quasi sempre vici- i prezzi del 1900 prevedevano: ne: stalla, fienile, pollaio, depo- poveri” e di tutto quello che riguar- nominativi). concedere il permesso, si assumano no ai massimi provinciali. sito attrezzi, magazzino, cantina, dava questa qualifica, ma bisogna Così nel dicembre del 1900 biso- precise informazioni sulla sposa”, Il distretto di Nogaredo si distin- Pane di lusso dispensa e… letamaio, conviveva- ora aggiungere che in termini prati- gna ripartire la legna del legato don meglio ancora nel caso di un giovane gueva anche per la quantità (circa (in pezzi da grammi 34) Cor. 0,46 no a stretto contatto con l’abitazio- ci, l’assistenza veniva fornita dalla G.Marzani: il problema è sempre che già da alcuni mesi aveva chiesto 100.000 quintali di uva all’anno sui Pane comune Congregazione di Carità, un ente quello di individuare i “veri pove- di essere trasferito a Rovereto (ma 750.000 del Trentino) e per resa per (gr.56) 0,36 (precursore dell’Ente Comunale ri” e quindi si delibera di riparti- non aveva ancora ricevuto l’incola- ettaro (45 quintali, solo Lavis e Mez- Misto (frumento e segala) Assistenza), che era stato costitu- re per ora “1000 fascinazzi tra 12 to) quando si risponde: si rivolga a zolombardo avevano rese superiori). (gr.58) 0,36 ito in epoca napoleonica (ma poi poveri, lasciando 500 fascinazzi a quel Comune. conservato anche dall’Austria), disposizione del Capocomune e del Prezzi medi di vendita del graspato (in corone per ettolitro) per raggruppare sotto un’unica Vicario parrocchiale per la succes- 1891 1892 1893 1894 1895 1896 1897 1898 regia pubblica (comunale) le varie siva distribuzione durante l’inver- Villa Lagarina - La vita Villa Lagarina 34 22 24 24 26 24 28 26 “opere Pie” che nel tempo erano no”. quotidiana Isera 40 26 26 28 32 28 30 30 sorte su iniziativa privata per veni- Nella stessa seduta c’è anche un Trentino massimo 66 26 26 29 32 28 32 33 re incontro ai diversi bisogni. pubblico ringraziamento a Fede- Lavoro - Casa - Cibo - Vestiti Trentino minimo 26 10 16 18 20 16 18 18 Anche a Villa nella Congregazio- rico Ambrosi che, in memoria di Secondo una relazione del segre- ne di Carità erano confluiti i vari Alceste Ambrosi, ha donato 100 tario comunale Galvagnini (che Prezzi obbligatori della carne “legati”, alcuni anche secolari, corone alla Congregazione (oltre si riferisce al 1929, ma pensiamo Gen. Feb. Nov. Dic. come quelli dei Lodron che per- a 100 all’Asilo e 100 ai Pompieri). possa adattarsi bene anche al nostro 900 900 900 900 mettevano ad alcuni giovani di Non c’è seduta della Congregazio- periodo), gli abitanti di Villa per un seguire studi superiori presso il ne in cui manchino le richieste di Carne fina di manzo senza aggiunta 1,39 1,39 1,43 1,41 terzo sono contadini, per un terzo collegio di Salisburgo, o altri che sussidi: da chi chiede un aumento operai che lavorano a Rovereto Carne fina di manzo con aggiunta 1,30 1,30 1,34 1,32 provvedevano la dote per fanciul- (magari da 20 a 30 centesimi al o Sacco e per un terzo possidenti, Carne fina di castrato 1,08 1,08 1,12 1,12 le bisognose o la distribuzione di giorno), a chi chiede una “una tan- commercianti e liberi professionisti. Carne di bovino ordinaria 1,22 1,22 1,26 1,24 pane, legna o altri soccorsi. tum” per qualche spesa imprevista, 76 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 77

un aiuto per pagare l’affitto di casa ne si trovassero nei miei panni per nella sua Osteria: orario dalle 17 chiesa – i conti Lodron – su pro- re modesto come mobili di casa, tare che prevedeva vari momenti; o per l’assistenza ospedaliera o un vedere i miracoli che potrebbero alle 1. Stessa richiesta nell’agosto posta dei Comuni interessati (cioè attrezzi di cucina (compreso un innanzi tutto c’era l’assentamento po’ di legna per affrontare l’inver- fare con un introito settimanale di successivo, ma questa volta con tutti quelli del decanato dipenden- paiolo di rame), biancheria, attrezzi militare (la visita di leva): l’8 mag- no: è tutto un campionario di mise- 7-8 corone”. uno strascico polemico perché un te da Villa Lagarina): la proposta rurali, bottami, 1 agnello, un “qua- gio del 1900 i coscritti di Villa sono rie piccole e grandi, di umiliazioni Ambrosi Eugenio, il vulcanico vicino protesta con il gestore per il era caduta sul “Molto Reverendo dro con soneria”, ma in un caso ci chiamati presso le scuole alle ore affrontate spesso per pochi soldi, capo dei pompieri e consiglie- rumore “oltre l’orario di polizia”, don Giobatta Zorzi, attuale parro- sono anche 22 ettolitri di vino. 8,45; “I coscritti che si presente- ma evidentemente indispensabili re comunale è presente anche nel ma ricevendo dall’Ambrosi una co di Baselga di Pinè ed i Lodron Una lettera un poco misteriosa ranno in stato di ubbriachezza (sot- per tirare avanti. Consiglio della Congregazione ed “risposta arrogante ed il ballo era si erano benignamente degnati di del “giudizio” chiede al Comu- tolineato) o che non saranno netti Ma non è che tutte le richieste anche qui è pronto a presentare una continuato fin dopo le 23”, come accettare”. ne informazioni su 4 giovani del di corpo e di biancheria verranno vengano accettate, anzi, sembra serie di proposte per migliorare il viene riportato nella denuncia al Ovviamente si tratta ora di pre- paese (tra i 19 ed i 24 anni), per castigati con una severa pena disci- scorrendo le delibere che siano funzionamento dell’ente: nomina- Comune (non sappiamo come sia parare degnamente l’ingresso del conoscere “l’eventuale proclività plinare. Chi non si presenta nel più quelle respinte con le più varie re una commissione per le stime finita). nuovo decano e la Rappresentan- a commettere azioni che possano giorno ed ora stabiliti verrà trattato motivazioni: “… No, il richieden- prima di concedere mutui; nomi- Nel maggio di quell’anno Giorgio za Comunale non si tira indietro: riuscire pericolose all’altrui sicu- a rigor di legge e si osserva che la te è un buon muratore e potrebbe nare due consiglieri a turno per Untervegher di Trento era stato si stende subito un preventivo per rezza personale tramite esplosivi”. refrattarietà viene punita in base guadagnare bene, ma conduce vita la valutazione preliminare delle autorizzato a tenere rappresenta- lavori interni alla canonica (240 Non sappiamo cosa mai avranno alla nuova legge militare severissi- sregolata…”, “… non si può paga- domande di assistenza; inviare la zioni di marionette durante i mesi corone di cui 78 per la riattazio- combinato (o tentato di combina- mamente”. re l’affitto di casa, la Congregazio- currenda (l’ordine del giorno) della di maggio e giugno (ma con l’in- ne delle stufe) oltre a 60 corone re) i 4 “bombaroli”, perché agli atti Nella stessa circolare si chiede- ne assiste già la famiglia con 15 riunione del Consiglio almeno 4 carico al Comando dei Pompieri per tinteggiatura esterna e scuri c’è solo la risposta del Comune che va se tra i coscritti di Villa ce ne centesimi al giorno”, “… si respin- giorni prima; intimare all’ammini- di vigilare), mentre a novembre il del secondo piano, ma bisogna assicura la “Superiore Autorità” fossero di “notoriamente inabili al ge la richiesta di sovvenzione per- stratore di non lasciar passare più Comune autorizza l’installazione anche pensare ad una degna festa sulla buona condotta degli interes- servizio (mancanza di un piede o ché dobbiamo già pagare le spese di due anni per l’incasso degli inte- di un “panorama e giostra per la per il ricevimento (300 corone). sati e delle loro famiglie. una mano, cecità completa, sordo- ospedaliere per la moglie…”, “… ressi sui mutui. sagra di S.Lucia, nella piazza del Per quanto riguarda la ripartizio- Grande risalto, infine, per un fatto mutismo, cretinismo, imbecillità, il richiedente è atto al guadagno”, Bisogna infatti ricordare che la Giudizio”. ne delle spese, tutti i Comuni del di sangue accaduto a Rovereto, ma pazzia, demenza giudizialmente “… si respinge la richiesta di sov- Congregazione, oltre a ricevere decanato contribuiranno ai costi talmente eclatante (e forse talmen- constatata o epilessia) ed il Comu- venzione per andare a curarsi a un sostanziale aiuto finanziario Religione della sistemazione della Canonica, te raro), da convincere il Capitano ne risponde indicando un concitta- Sirmione perché secondo il giudi- annuale da parte de Comune, pos- Abbiamo già detto dell’importanza mentre per quanto riguarda la festa, Distrettuale a stendere un detta- dino “affetto da cretinismo”. zio medico il risultato è problema- sedeva diverse case e terreni dati in della religione per la vita di inizio Villa si assumerà metà della spesa gliato manifesto inviato a tutti i Che la legge fosse severa lo sco- tico…”, “… risulta che una figlia affitto e disponeva anche di capitali Novecento, non stupirà quindi sco- ed il resto verrà ripartito tra gli altri Comuni del distretto con obbligo di priamo dall’incartamento relativo lavora alla Manifattura Tabacchi e liquidi che concedeva in prestito. prire che anche l’Amministrazione “in base al numero di anime di cia- esporlo all’Albo “a monito di tutto ad un coscritto che nel 1878 non quindi si sospende la sovvenzione Comunale era molto attenta, quan- scuno”. il popolo”. Il 3 aprile 1900 Florian si è presentato alla visita di leva giornaliera…”. Divertimento to meno a “salvare le apparenze” Grossrubatcher di 26 anni, dimo- perché assente per lavoro: quando Quest’ultima delibera causa Visto attraverso le carte del Comu- in questo campo, come quando il Devianza e delinquenza rante a Vienna, entrato nella casa si presenta, viene imprigionato per nell’interessato una reazione parti- ne, il divertimento dei nostri nonni Capocomune invita tutta la Rap- C’era tanto lavoro per i famo- di Corso Rosmini dove abitava un mese (con una spesa di corone colarmente vivace: prende carta e sembra ridursi quasi solo all’oste- presentanza Comunale alla “… S. si “gendarmi” in Destra Adige? lo zio, professor Giovanni Alton, 22,68 che lo Stato richiede alla penna e risponde alla Congregazio- ria ed a poco altro; all’inizio del Messa cantata di domenica 1 gen- Sembra proprio di no! L’imperial- direttore del ginnasio roveretano, famiglia) e viene quindi arruolato ne una lunga lettera che vale la pena ‘900 la Rappresentanza Comunale naio 1901, primo giorno dell’an- regio Giudizio di Nogaredo in quel strangolava la nipote del professo- “… al reggimento cacciatori con riportare. “… mi è stato sospeso il si dice preoccupata per il numero no e del secolo” o quando si “… periodo trasmette a Villa segnala- re, Maria Alton e poi pugnalava a 2 anni di prolungamento del ser- sussidio giornaliero di 10 soldi che delle osterie in paese: “4 esercizi esenta il Beneficio Parrocchiale dal zioni di poco conto (con il metro morte lo stesso professore soprag- vizio”. Ricordiamo che il servizio percepivo quale appartenente alla per un paese di 600 abitanti sono pagamento delle addizionali comu- di oggi, almeno): il “foglio di via” giunto subito dopo. Sembra che normale era di tre anni, quindi il classe dei poveri di questo Comu- veramente troppi”; c’è da segna- nali…”; d’altra parte abbiamo tro- ad una famiglia di cittadini italiani alla base del delitto ci fossero moti- povero “disertore” ne avrà fatto ne; a mia richiesta mi è stato detto lare che in quell’anno il Consiglio vato anche un manifesto per l’asse- il cui padre è stato condannato per vi di interesse. Arrestato il giorno cinque. In quell’occasione l’Im- che la causa si è perché mia figlia Comunale aveva preso in conside- gnazione di Borse di Studio presso furto, la condanna a due vagabondi dopo e riconosciuto da vari testi- perial-regio Capitano ricorda al va vestita con troppo lusso: essa razione il problema “… dell’esage- l’Istituto Agrario di S. Michele (di (anche questi stranieri, un bavarese moni, veniva condannato a morte Comune di Villa che “l’elenco dei infatti ha un abito che ha già da due rato consumo di sostanze spiritose” proprietà della Provincia), in cui ed un prussiano), a “48 ore di arre- dalla Corte di Assise di Rovereto disertori deve essere tenuto costan- anni e le fu regalato dal fidanzato e (immaginiamo grappa), ma aveva tra i documenti da presentare, c’è sto di rigore con digiuno” e la con- nel settembre dello stesso anno e, temente aggiornato a disposizione siccome questo è di un colore piut- finito per nominare una commis- anche quello dell’Autorità Eccle- danna, questa volta ad una donna non avendo ottenuto la grazia da della Gendarmeria, per gli oppor- tosto chiaro, da facilmente nell’oc- sione di studio e – come spesso siastica sulla condotta religioso- di Cimone, per vagabondaggio ed Sua Maestà l’imperatore France- tuni controlli”. chio; mi si dice che il guadagno di succede anche ai nostri giorni – morale del richiedente. accattonaggio, a due settimane di sco Giuseppe, veniva impiccato Va però detto che non tutti i coscritti mia figlia che lavora alla fabbrica tutto era finito lì. Più interessante la vicenda della arresto rigoroso e due digiuni per nel cortile delle carceri di Rovere- giudicati abili dovevano poi fare il Tabacchi, deve bastare al sostenta- L’anno prima Ambrosi Leopoldo sostituzione del nuovo parroco settimana, con obbligo al Comune to il 19 novembre 1900. Episodio servizio militare in quanto l’eserci- mento della famiglia, ma ciò non si era stato autorizzato alla vendita decano, a seguito del pensionamen- di Cimone di riportarla in paese al esemplare se misurato con lo stan- to abbisognava (in tempo di pace) verifica punto perché deve pagarsi del vino al minuto e la vedova Tar- to (nel novembre del 1900) di don termine della pena. dard dei nostri tempi, della rapidità di meno uomini di quanti fossero il desinare a Sacco e provvedersi la tarotti Luigia ad aprire una trattoria Giovanni Aste (che viene dichiara- C’è anche qualche “editto di incan- e severità della giustizia del tempo. disponibili e quindi, dopo l’assen- calzatura che col viaggio quotidia- con alloggio. to “cittadino onorario” su proposta to”, vale a dire asta dei beni di tamento, veniva fatta un’estrazione no costituisce una spesa non irrile- Lo stesso Ambrosi, nel carnevale di Francesco de Moll); scopriamo debitori insolventi: a parte un paio Servizio militare a sorte di quelli che effettivamen- vante… vorrei che questi signori del 1900 chiede ed ottiene l’auto- così che il nuovo decano deve esse- di aste immobiliari (case o cam- Tutti i cittadini maschi erano sog- te dovevano prestare servizio (ad che fanno parte della Congregazio- rizzazione a tenere festini da ballo re nominato dai “patroni” della pagne), si tratta di beni di valo- getti all’obbligo del servizio mili- esempio nel febbraio del 1900 il 78 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 79

Comune viene invitato a far parte- Conclusione autorità (potremmo dire per “gra- cipare i propri rappresentanti all’e- zia divina”) era fortemente presen- La stazione ferroviaria di Villa Lagarina strazione dei coscritti del 1879 che Che ve ne pare? Era proprio una te e vincolante sulle aspettative del si terrà a Rovereto). “Belle Epoque” quella che si vive- singolo. Tra antiche memorie e nuove opportunità, verso una migliore mobilità possibile? Anche dopo il servizio militare, il va a Villa in quegli anni? La prima Era però la sola vita che i nostri coscritto era ancora a disposizione impressione farebbe certo dire di nonni avevano conosciuto, perché Sandro Aita per un’eventuale chiamata della no, ma è forse troppo “misurata” si era mantenuta pressochè immu- “leva di massa” con periodici con- con il nostro metro di oggi, con le tata da secoli, perché era stata trolli: nel settembre del 1900 con comodità della vita moderna, con la stessa che avevano vissuto le un bando “da leggere in tutte le la facilità degli spostamenti, l’ab- generazioni precedenti e quindi, chiese e da affiggere in Comune bondanza di cibo (anche troppo, in qualche modo, era un “dato di La memoria dell’epopea ferrovia- e in tutte le frazioni”, si chiama- visto che dieta ed obesità sono pro- fatto” che nessuno – o quasi – si ria ottocentesca ha toccato, sia pure no tutti i coscritti nati tra il 1858 blemi diffusi), la varietà dei diver- sognava di mettere in discussione. marginalmente, anche il borgo di e il 1878 ad una visita del medico timenti possibili (ma poi sappiamo Ed ecco, da lontano, dalle notizie Villa Lagarina. Come sappiamo, comunale; segue un elenco di 27 veramente divertirci o sappiamo dei giornali (per i pochi che le leg- infatti, con la straordinaria e lun- persone, 12 indicate come “caccia- solo correre ed agitarci), l’auto- gevano) o dai racconti degli emi- gimirante costruzione della linea tori”, vale a dire l’esercito, 12 “ber- mobile per tutti (compresi i relativi granti che tornavano a casa, ecco ferroviaria lungo la valle dell’Adi- saglieri (la milizia provinciale) e 3 incidenti), le mille “macchine” che un “mondo nuovo” che appare, ge, si sono aperte, appunto a par- “della riserva”; il segretario comu- alleviano le nostre fatiche sia sul non solo con tante novità “tecno- tire dalla seconda metà dell’800, nale nota che 9 coscritti non sono lavoro che a casa, la “protezione” logiche” rivoluzionarie, ma con la opportunità e scenari sociali, eco- presenti in paese: oltre a qualche che almeno in apparenza e almeno rivoluzione dei costumi, delle idee, nomici e culturali del tutto nuovi. indicazione di residenza – Arco, per la maggioranza ci aiuta(o ci ha dei rapporti sociali: Già nel numero 4 dei Quaderni del Riva, Rovereto, Italia e America – aiutato fin qui) in ogni momento Abbiamo appena accennato al Borgoantico, del 2003, si sono trac- ci sono 4 punti di domanda. della vita, dalla scuola, all’assi- socialismo che muoveva i primi ciate le principali vicende che por- Il servizio militare non riguardava stenza medica, dalla Cassa Integra- passi: quanti dei nostri nonni lo tarono l’asta dell’Adige ad evolvere solo le persone perché vengono zione alla pensione. avranno visto come una esecrabile dal trasporto fluviale a quello fer- L’abbiamo già detto, quella era censiti e “classificati” tutti i caval- “rivoluzione di senza Dio” e quanti roviario, proprio con la costruzione La stazione di Villa Lagarina (ripresa degli anni ’30, tratta da “La ferrovia Verona li ed animali da soma esistenti nel una vita “severa” se non vogliamo invece avranno sognato il sorgere della “strada ferrata”. La ferrovia Brennero”, Athesia ed., 1995) Comune “… esclusi quelli dei usare la parola “dura” per la gran- del “sole dell’avvenire” che spaz- sconvolse non poco l’economia medici condotti, quelli del servizio dissima maggioranza della popo- zasse via tante ineguaglianze e che per decenni e secoli preceden- una via di comunicazione privilegia- quali era proprio collocato a ridos- di posta, quelli sotto i 4 anni, quelli lazione, una vita che dalla culla tante prepotenze? ti era incentrata sulla navigazione ta che consentiva, nei due sensi, di so dell’abitato di Villa Lagarina (el notoriamente inabili o gravemente alla tomba non “faceva sconti” e Le carte del Comune e le cronache del fiume (con le sue ferree regole mantenere fertile e vitale tutto il ter- port, ben descritto nello stesso n. 4 ammalati, le cavalle sgravate da chiedeva ogni giorno impegno e spicciole che abbiamo consultato ed usi, ben raffigurati dalla corpo- ritorio che lambiva. Le città, i paesi e del citato Quaderno, in un articolo di meno di otto giorni o in procinto sacrificio. ci sembrano dipingere una Villa razione degli zattieri, con sede sto- i borghi che bagnava potevano gode- Antonio Passerini), traghetto docu- di sgravarsi – tutti però con certifi- Anche i rapporti interni alla fami- Lagarina quieta e quasi sonnolenta, rica a Borgo Sacco). Nell’articolo re del benefico influsso delle comu- mentato ufficialmente fin dal 1489. cato del proprietario controfirmato glia rispondevano spesso a canoni intenta solo a cercare, giorno per curato da Roberto Adami, dal titolo nicazioni ben più agevoli e sicure Ora è interessante notare, come dal comune; aggiungere anche il di severità o di durezza sia tra geni- giorno, il difficile equilibrio della significativo “Il fiume Adige come (almeno per le merci) rispetto alle documentano chiaramente i due censimento dei cariaggi per tra- tori e figli che tra marito e moglie, sopravvivenza, ma piccoli segni, sistema di trasporto delle merci” tortuose e accidentate strade sterra- contributi sopra citati, che tutto il sporto materiali (non persone)”. In che si potevano spiegare (non tra i quali come non ricordare la erano quindi già ben documentate te, difficili da manutenere, soggette sistema dei trasporti e delle comu- caso di necessità, l’esercito aveva giustificare) con l’asprezza della Società di Abbellimento e tutte le le trasformazioni che la valle subì in a frequenti interruzioni, i cui ponti, nicazioni che per secoli si venne a le carte pronte per requisire quanto vita quotidiana che portava spesso sue battaglie per “cambiare la faccia quei decenni nella sua funzione di guadi e traghetti erano di non sempli- strutturare lungo l’Adige si sostene- necessario. all’abbrutimento dei sentimenti. del paese”, possono darci il segno “canale” di collegamento tra il Nord ce gestione e governo. L’Adige inve- va su regole, concessioni e gover- Non era il mondo idilliaco che che qualcosa, anzi molto, si stava ed il Sud della Alpi. Con una serie ce, con le sue lente anse ed il fluire no strettamente controllato dalle qualcuno vuole forse immaginare, agitando sotto la cenere ed anche il di adattamenti e di accorgimenti via sicuro (anche se a volte tormentato autorità del tempo (l’Imperatore, né per la vita privata e familiare, nostro paese sognava, progettava e via più evoluti di utilizzo del corso dalle rapide o dai vortici), rappre- il Principe Vescovo, i vari “Nobili né per quella collettiva e comuni- (seppure con tanta fatica) costruiva d’acqua per il trasporto verso valle sentava da secoli una “infrastruttu- e Signori” che ne ricevevano l’in- taria: in tutti i campi il concetto di un mondo nuovo: il nostro. e la pianura Padana (con la zattera, ra” di comunicazione ante litteram, vestitura e la concessione), fino a realizzata in tronchi di legno tagliati capace di offrire molteplici e diffuse stabilire dazi, tariffe e gabelle che dalle valli alpine, merce essa stessa opportunità di scambio commerciale ad ogni spostamento nel territorio che poi veniva venduta nel veronese, e sociale. Questo sistema era ovvia- assoggettavano sia le persone che smontando la stessa zattera!) e verso mente anche un forte strumento di ovviamente le merci: insomma l’A- monte (con il burchi, barconi trainati controllo dei traffici commerciali, dige era al tempo anche una “mac- da cavalli o da buoi lungo le sponde, affidati alle diverse organizzazioni china economica” di tutto rispetto la strada alzaia), l’Adige era davvero (gli zattieri saccensi appunto, la cor- con diverse e articolate ramifica- il corpo vivo e pulsante della regione. porazione di bottai bolzanini, quelli zioni commerciali, tale da renderlo Non solo raccoglieva le acque dalle del veronese, ecc.), affiancati anche paragonabile quasi ad una moderna valli confluenti ma rappresentava dai gestori dei vari traghetti, uno dei “società autostradale”! 80 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 81

Un tipo di mobilità, ben diversa, si intervento per risolvere i problemi più Ecco allora, in questa prospettiva affacciò però nella prima metà del urgenti e risollevare una terra pro- di vasti orizzonti, che prende corpo Giuseppe Dorigotti (1887-1968) secolo, con la rapida diffusione del strata. Ci vuole soprattutto una classe la necessità di sviluppare, partendo trasporto ferroviario. In realtà nell’im- dirigente coraggiosa, lungimirante, comunque dalle vicende storiche il sindaco contadino pero austro-ungarico la ferrovia ebbe capace di dare vita ad un program- sopra accennate, un ragionamento, un uno sviluppo piuttosto ritardato ma ambizioso” (da “Cent’anni della approfondimento che tracci linee di rispetto ad altre regioni del continen- ferrovia Trento-Malè”, BQE edizioni, riflessione sulla mobilità del domani. Antonio Passerini te. La prima ferrovia, ma con traino a 2009, p. 36). Si tratta di ponderare con attenzione, in cavalli, fu costruita nel 1832 tra Linz e È proprio già nella seconda metà questo senso, quale modello di mobi- Budweis, nel granducato dell’Austria dell’ottocento che viene costruita la lità (e dunque anche i società e di eco- Superiore, quando nel resto d’Europa stazione ferroviaria di Villa Laga- nomia…) sarà un domani possibile e La sua doveva essere una sindacatura breve ma durò nove anni si viaggiava già con locomotive di rina, inaugurata esattamente il 10 sostenibile. Si tratta anche di riflettere “seconda generazione”! Nella valle luglio 1876, 17 anni dopo la linea sulle prospettive di crescita indefinita dell’Adige il primo tratto di strada ferroviaria Verona-Trento. Si tratta- della mobilità automobilistica di tipo “Quaderno” n. 10, dove Giuseppe Aspettando Godot: i nuovi ferrata fu completato, tra il confine va di un dignitoso fabbricato su due individuale (legata a consumi di risor- Dorigotti era ritratto con la moglie comuni non arrivano mai e di Borghetto e Trento, nel 1859 (su piani, accompagnato da un corpo più se sempre molto elevati) o se sia sag- e i 5 figli ancora piccinni). l’amministrazione comunale progetto avviato dal trentino Luigi basso verso Sud (come ben visibile gio trovare un più equilibrato modello Negli anni Trenta Giuseppe Dori- vive in una sorta di limbo Negrelli), mentre per il collegamento nella foto risalente agli anni ’30 del che meglio integri livelli differenziati gotti era stato anche Presidente del fino al Brennero si dovette attendere il secolo scorso, ancora oggi pressochè e articolati di mobilità, quasi ad imita- Consiglio parrocchiale di Villa, Rita Bolner (è venuta a mancare 1867. La situazione di periferia Sud- intatto). La collocazione della stazio- zione di un sistema naturale organico nominato in tale incarico diret- nell’agosto 2010; la citiamo anche Occidentale dell’Impero che il Tren- ne, oltre il fiume e distante dal paese, (quello dell’ecosistema fluviale) più tamente dal Principe vescovo di per fare breve ricordo di lei, un tino del tempo rappresentava, con le non ha consentito negli anni uno svi- complesso ma forse più efficiente Trento Celestino Endrici mediante ricordo riconoscente in quanto contestuali crisi economiche causate luppo urbanistico in diretto rapporto e sobrio, meno energivoro e meno un decreto, a significare l’ufficialità spesse volte ha collaborato con dalle malattie del baco da seta e della con il borgo, a differenza delle loca- dissipatore (di risorse, di territorio, di e l’importanza della designazione. i “Quaderni” fornendo notizie, vite (seguite tra il 1882 e l’85 da gravi lità più vicine alla ferrovia. Tuttavia tempo…) e magari che sia anche più Ma è soprattutto per i suoi nove documenti, materiali; “memoria alluvioni del fiume), provocarono il traghetto e poi il ponte e gli altri apprezzabile, armonioso e “bello”: anni (1946-1955) di sindaco del storica” delle vicende del paese, profonde trasformazioni e difficoltà fabbricati storici della zona sono il più adatto insomma a delicati e sensi- Comune di Villa Lagarina, detto ricordava con lucidità e precisio- socio-economiche con conseguenti segno del forte legame tra l’acqua e la bili territori alpini come i nostri. Forse “grande comune” in quanto inclu- ne, e con forte partecipazione emo- migrazioni da tutto l’ex principato nuova via di comunicazione che si è osservare tracciati e sistemi di mobili- deva anche Nogaredo, Brancoli- tiva, persone, avvenimenti, date… vescovile. La quasi coeva costru- nell’ottocento sostituita al fiume. Ciò tà e di comunicazione che a fine otto- no, Sasso e Noarna, che Giuseppe Anche da questo punto di vista, zione della Manifattura Tabacchi a che il traghetto prima e il ponte poi cento hanno disegnato le valli alpine Dorigotti merita una particolare oltre che dal lato umano e socia- Borgo Sacco, sorta nei primi anni ’50 costituivano, ovvero le nuove simbo- e che ancora oggi riescono a dare un Giuseppe Dorigotti considerazione. le, la sua rapida morte è stata una dell’800 (e richiesta con forza dai sac- liche “porte” del paese, ora diveniva servizio ed una soluzione compati- Inoltre la documentazione disponibi- perdita notevole per la comunità) censi proprio per contrastare la crisi la nuova “porta-stazione” che apri- bile con l’ambiente circostante può I “Quaderni del Borgoantico” le, sia quella messa a disposizione dai parlando un giorno casualmente di dei trasporti fluviali dovuta alla nuova va la Destra Adige ai rapporti con il offrire spunti interessanti da accostare hanno dedicato a più riprese par- familiari, che ringraziamo vivamen- Giuseppe Dorigotti, mi aveva detto: via ferrata), fu un segno di lungimi- mondo più lontano e che la ferrovia alle tecnologie più moderne ed alle ticolare attenzione ai “personaggi” te, sia quella dell’archivio comunale, “Era un persona alla mano… Face- ranza dei nostri avi in un periodo certo poteva ormai garantire a tutti. “mobili” ambizioni ed esigenze del della comunità, sia a quelli che si ci offre l’opportunità di allargare il va il contadino e capitava spesso non facile per l’economia locale, che L’apparentemente lontana vicen- XXI secolo. sono fatti un nome fuori dai confini discorso ad aspetti più generali che che tornando dai campi si fermasse si stava così trasformando. da della diffusione della ferrovia in La piccola e, per ora, abbandonata del borgo, negli svariati campi del riguardano tutta la comunità. in Municipio per dedicarsi alle fac- L’altro segno di forte iniziativa inno- Trentino si intreccia ora, con insi- stazioncina di Villa Lagarina, dal sapere, dell’arte, della politica, sia vatrice fu, pochi anni dopo, quella del stente attualità giornalistica, con le 1876 cerca, chissà, di esprimere a coloro che sono stati a vario tito- podestà di Trento Paolo Oss-Mazzura- più recenti discussioni da un lato con un desiderio di riscatto e di rinno- lo figure di spicco all’interno della na, il quale ideò (e convinse l’impera- la più vasta e ambiziosa proposta del vato rapporto tra “mobilità” delle vita del paese. tore d’Austria a realizzare) una rete di sistema “Metroland” e dall’altro con persone e delle merci, in rapporto Giuseppe Dorigotti è stato uno di collegamenti ferroviari diffusi in tutte le tematiche locali legate alla mobili- col fiume che a pochi passi scor- questi ultimi. le valli laterali dell’Adige, fino a rag- tà dell’alta Vallagarina che vede l’a- re indolente ma solenne: che forse A lui avevamo dedicato un breve giungere l’estrema periferia trentina. rea del vecchio “port” baricentrica voglia dirci qualcosa d’interessan- riquadro a pag. 23 del “Quaderno” n. È infatti a fine ’800 che si progettano e strategica nel contesto della valle te per il nostro futuro? 10 (2009) parlando della storia della e in parte si realizzano le ferrovie della che lambisce proprio l’abitato di Per citare un profetico viaggiatore- Famiglia Cooperativa, che allora si val di Fiemme, della val di Non e Sole, Villa Lagarina. Sullo sfondo si trat- sognatore del secolo scorso che chiamava Unione di consumo e cre- della Valsugana, della Mori-Riva e le teggia anche la futura nuova linea del molte volte ha percorso la ferrovia dito di Villa Lagarina e dintorni, ipotesi di collegare anche le valli Giu- Brennero che dovrebbe scavalcare in del SudTirolo lungo l’asta dell’A- della quale era stato presidente dal dicarie e Rendena. È un’epoca dove, a galleria le tratte tra le stazioni princi- dige (e molto oltre: Alex Langer), si 1925 al 1933, ma gli avevamo fatto fronte della profonda crisi economica pali (Verona, Trento, Bolzano), libe- potrebbe dire “lentius, profundius, il torto di sbagliare foto, mettendo che prelude all’epopea dei migranti rando (fra alcuni decenni?) l’attuale suavius”: un più lento, più profon- quella di suo fratello… (giusta era invece la foto riportata nell’Album trentini nel mondo, ci si rende conto linea ferroviaria da riqualificare per do, più soave… rapporto col mondo, Firma del presidente Giuseppe Dorigotti in calce ad un verbale dell’Unione di credito e che “… c’è quindi bisogno di un vasto il trasporto locale. anche a partire dalla realtà locale. fotografico pubblicato sempre sul consumo di Villa Lagarina 82 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 83

cende comunali” (Ricordiamo che ti, rimanendo comunque sempre Riflessi storici da documenti della Famiglia Dorigotti. la sede comunale era situata nella molto modesti. Contratti, servitù, doti matrimoniali, funerali… palazzina Frapporti, ex Ambrosi, dirimpetto all’attuale farmacia). In effetti dalla sua vicenda perso- I Dorigotti detti “Vizénzi” dal fatto costruire sul Cornalé tra Villa Castel Nuovo. Chi prendeva in pre- nale emerge una personalità line- nome del loro avo venuto da e Nogaredo da Paride Lodron nel stito il denaro (a volte si trattava di are e moderata, basata su princìpi Isera 1626 su progetto dell’architet- somme considerevoli) doveva dare religiosi e democratici, concreta e to Santino Solari. L’edificio, che delle garanzie: di solito venivano determinata, che non cerca gli inca- Oggi forse più nessuno chiama diventerà Caserma dei Carabinie- impegnati i campi (pezze di terra), richi ma che neppure si tira indietro i Dorigotti di Villa con il sopran- ri dopo la prima guerra mondiale, ma qualche volta anche la casa. quando gli si chiede di assumere nome di “Vizénzi” (qualcuno dice era stato adattato a “Giudizio” Naturalmente succedeva che non determinate responsabilità. Il suo “Vinzénzi”), eppure quella era la (tribunale, con prigioni) dopo il tutti fossero poi in grado di paga- atteggiamento di fondo rispetto loro specificazione, riportata anche 1842 allorché la famiglia Lodron, re (le rate annuali scadevano il 29 alla collettività appare quello di su documenti ufficiali. Di quel che amministrava la giustizia nel settembre, giorno di San Michele), e “essere a disposizione”, con animo soprannome peraltro è chiara l’ori- proprio palazzo di Nogaredo, allora la “Cappella” incamerava i sincero e senza ricerca di interessi gine: il loro capostipite si chiamava secondo un suo antico privilegio di beni ipotecati, cosicché col passare personali. Vincenzo Dorigotti, era di Isera ed origine feudale, aveva rinunciato dei decenni e dei secoli fu realizza- Emblematica in tal senso è la sua era venuto verso il 1760-1770 ad a tale prerogativa. La specifica- to un notevole patrimonio di beni “carriera” di sindaco: abitare a Villa in casa della moglie, zione era rimasto quella vecchia, immobili. Una “batosta mortale” Il decreto con il quale il Principe cioè “di Nogaredo”, anche se ora al patrimonio della fondazione fu egli non è il primo degli eletti alle una Sighele figlia di Domenica e Vescovo di Trento Celestino Endrici votazioni comunali, e non è nep- del defunto Andrea. affida a Giuseppe Dorigotti l’incarico di si trovava in territorio di Villa, ma assestata dalla prima guerra mon- pure il più votato come sindaco A tale proposito riportiamo ciò presidente del Consiglio parrocchiale di nei primi anni del Novecento la diale in quanto andarono perduti (al primo scrutinio), ma accetta che si trova scritto nel censimento Villa Lagarina Società di abbellimento di Villa i capitali messi a disposizione del la nomina quando il più votato vi (era detto “fassione”) del 1773, nel Lagarina, che aveva come pre- “prestito di guerra” richiesto dal rinuncia; quale sono elencate le case secon- Mòra” e verso il Cornalé. Oggi vi sidente il conte Carlo Marzani e governo austriaco. gli si dice che la sua sindacatura do il loro numero progressivo, abitano i Dorigotti, ma non più i come segretario il comandante dei è destinata a durare poco, perché partendo dall’“hospitale” situato Sighele. A proposito di questi ulti- pompieri Eugenio Ambrosi, chie- la gente dei paesi ha già da tempo davanti alla chiesa. mi segnaliamo la parte centrale se (1904) ed ottenne (1905) che il Don Luigi Dorigotti, maestro espresso la volontà di tornare ad N° 39. Casa di Gio Batta Sighele dell’articolo di Cristina Fiammen- L’esposto di Fedrigolli, in qualità di tribunale si chiamasse “Giudizio di scuola a Besenello, studioso e amministrarsi in comuni autonomi d’anni 55 ammogliato – 1 figlia – go, 1918-2008. Un anniversario amministratore della Cappella di San Distrettuale di Villa Lagarina”. zelante come era fino al 1929 e che il cam- figli: Antonio, ammogliato, cam- bellico da festeggiare o un’occa- Ruperto, al Tribunale di Nogaredo La Cappella di San Ruperto era biamento sarebbe avvenuto quanto pagnolo, con 2 figlie e 1 figlio, Gio sione di crescita?, pubblicato sul stata dotata mediante una fonda- Tra i “ricordi” di famiglia c’è prima – ciò significava che sarebbe Batta di ann 8; Gio Batta d’anni 24 “Quaderno” n. 9 (pagg. 23-31), 1870 - Tribunale di Nogaredo- zione dal principe-vescovo di Sali- anche un quadro con il ritratto di bastata una politica di piccolo cabo- Nubile Melicioto (cioè miliziotto) mentre alla pag. 32 dello stesso Villa e Cappella di San Ruperto: sburgo Paride Lodron, che l’aveva don Luigi Dorigotti. Di lui scrive taggio per l’ordinaria amministra- Affittuali del Signor dotor Loren- “Quaderno” è riprodotta una “bel- un credito ipotecario fatta costruire (1629) in memoria don Valerio Bottura nel suo volu- zione, senza inoltrarsi in decisioni zo Marzani – affittuali d’Andrea lissima” immagine della casa Dori- dei genitori, di un ingente capitale minoso libro su Calliano, a pag. cariche di responsabilità e preoccu- Gasperini gotti scarnificata dalle bombe ita- 19 marzo - da Nogaredo I.R. Giu- (45.000 fiorini) che doveva servire 476: “Don Luigi Dorigatti (non è pazioni – ma, come il famoso Godot In questa casa vi abita di sua rag- liane della prima guerra mondiale. dizio Distrettuale… a garantire la manutenzione e l’ab- l’unico caso in cui Dorigotti diven- di Beckett, misterioso personaggio gione (cioè come proprietaria) Del citato Gio Batta Sighele il libro Insinuazione, (cioè lettera di bellimento della cappella stessa, la che tutti aspettano e che mai arriva, Domenica Vedova del fu Andrea La nobile pieve di Villa Lagarina richiesta), di Quirino Fedrigolli, celebrazione di un certo numero la ricomposizione dei comuni è di Sighele. Una figlia maritata in pro- riporta alle pagg. 90-91 una colo- amministratore della Venerabile di messe, lo stipendio al sacerdote anno in anno posticipata, costrin- pria casa con Vincenzo Dorigotti rita testimonianza verbalizzata nel Cappella di San Ruperto. maestro del coro parrocchiale e ad gendo gli amministratori a vivere d’Isera d’anni 36 – 2 figlie corso del processo intentato con- Si fa riferimento a un documento altre due persone. La gestione del nel limbo dell’incertezza, pressa- Affittuale della Signora Elisabetta tro ignoti per l’“enorme misfatto” del 31 gennaio 1843: credito ipote- capitale era affidata ad un ammini- ti però da urgenze che richiedono Camelli… dell’affissione di cartelli offensi- cario su una pezza di terra all’Ischia stratore (troviamo spesso Quirino decisioni molto impegnative: ebbe- Prati fieno cari 1; vignati piovi vi contro i Lodron avvenuta nella di Nogaredo, “sparsa di gelsi”, di Fedrigolli come amministratore di ne il sindaco Dorigotti non sembra 4; vignati pertiche 420, vache 2, notte tra il 14 e il 15 maggio 1772. fiorini 621 a favore della Cappella vari enti negli ultimi decenni del scomporsi più di tanto e, per nove bestiame d’arlevo 1 Egli s’era alzato presto per curare di “San Roberto” (San Ruperto), 1800, oltre che come segretario anni di seguito, affronta con rea- (Ricordiamo che secondo le misu- i “cavaléri” ed aveva sentito sotto da parte di Giovanni, Giuseppe, comunale). L’istituzione, tra l’altro, lismo e moderazione i problemi, re della città di Rovereto la pertica casa due persone correre. “Li detti Andrea ed Antonio, figli di Andrea funzionava come una banca poten- anche grossi, che di volta in volta si misurava 4,38 mq, il piovo 3.153, due venivano dalla strada che porta Dorigotti di Villa… do disporre di un grosso capitale: il presentano; 46 mq; secondo le misure di Vien- dal Cornalé in cavo la vila… e al denaro veniva dato in prestito a un quanto ai compensi di carica, a na la pertica era di 3,597 mq). correre mi parse il primo contadino, L’imperial regio Giudizio di Noga- tasso moderato (circa il 6%), anche fronte di un’inflazione veloce e La casa numero 39 era situata nella giacché faceva strepito…” Sighele redo aveva sede nella palazzina per evitare che la gente ricorres- devastante, dopo un primo ade- parte alta dell’attuale via Damia- aveva pensato che corressero “per detta da alcuni se agli usurai, o agli ebrei, questi ancor oggi “Giudìzi”, oltre che guamento, passano parecchi anni no Chiesa, che da Cavolavilla sale la comare”, cioè per andare a chia- ultimi peraltro banditi dalle giuri- Don Luigi Dorigotti, maestro di scuola e prima che essi siano aggiorna- verso il capitello della “Modòna mare d’urgenza l’ostetrica. “Caserma”, l’ex Monte di pietà sdizioni Lodron di Castellano e di cooperatore nella parrocchia di Besenello 84 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 85

ta Dorigatti). Primissario e coope- blicate in Emilia, cioè nel Regno “classiche” di riferimento del Il soprannome, come già detto ratore, maestro di scuola, studioso d’Italia. Quindi si utilizzano testi mondo contadino. nell’introduzione, deriva da Vin- e zelante. Nacque a Villa Lagarina già scritti in italiano, su riviste La moneta corrente è la corona, cenzo Dorigotti che si era trasfe- il 12 agosto 1837. italiane, (e non per es. traduzioni che vale mezzo fiorino, introdotta rito da Isera (paese la cui chiesa dal tedesco) e ciò costituisce un alcuni anni prima. parrocchiale è dedicata proprio Don Bottura in quelle pagine del “aggancio” non solo tecnico ma a San Vincenzo), a Villa verso il libro parla dei sacerdoti che ope- anche culturale con l’Italia. 1909 - Atto di costituzione di 1760-1770. rarono a Besenello. una servitù Dorigotti-Scrinzi Arciprete di Besenello fu dal 1862 al 1896 don Giovanni Tecilla, dun- 1905 - Contratto di affitto di un Settembre. Atto di costituzione di 1919 - Accordo per la que don Luigi fu “cooperatore” campo dei fratelli Benvenuti con servitù - tra più persone, tra le quali costruzione di un muro maestro principalmente di questo parroco. gelsi e viti anche Domenico Dorigotti fu Gio- Primissario era il sacerdote che vanni. Si fa riferimento al 1894 per Settembre. Convenzione (“alla celebrava la prima messa, al mat- “Locazione”. I fratelli Silvio e Fede- un’apertura di un foro-luce-aria per buona”, scritta su un foglietto), tino molto presto (alle 5 o 5.30 ). Il rico Benvenuti danno in affitto a la stalla, su proprietà Scrinzi… tra Domenico Dorigotti e i fratel- compito era assegnato di solito ai Domenico Dorigotti un campo ara- Casa in Villa Lagarina contrada li Giuseppe e Mansueto Sighele. sacerdoti-maestri di scuola, figu- tivo con gelsi e viti posto in Regola della Morea al Civico N. 22 Accordo per una muraglia maestra, re molto frequenti sotto l’impero di Villa luogo detto Polini… Domenico sborsa 30 corone a alta circa 10 m, cioè fino al tetto; il austroungarico. La locazione ha la “durata di 10 Cirillo Scrinzi - testimoni Pietro tetto con cm 20 di gronda e canale anni incominciando col giorno 11 Galvagnini e Querino Bolner. di zinco che porta l’acqua in terre- Novembre detto Santo Martino e no Dorigotti; sulla muraglia: due Indennità di guerra per la distruzione della casa 1899 - Rivista di agricoltura: un sua ottava (cioè per gli 8 giorni Il documento è ufficializzato col finestre, una al primo piano e una “aggancio” all’Italia seguenti) 1905 e suo termine il 11 timbro del Giudizio Distrettuale di al secondo, di grandezza 1,20 x 80, di un canone d’affitto; assicurare vagnini era il segretario comunale, Novembre e sua ottava dell’anno Villa, che da pochi anni ha assun- con imposte e senza balconi. L’im- l’edificio contro gli incendi. mentre Rodolfo Bolner era maestro Tra la documentazione sono con- 1915 al prezzo annuo di corone to quel nome, come abbiamo detto pegno è di non far perdere luce con Testimoni: Pietro Galvagnini e di scuola, reduce dalla prima guer- servati alcuni numeri del 1899 della 100 da pagarsi in due rate uguali, sopra. “nessun inciampo” sulla muraglia Rodolfo Bolner - Villa Lagarina, ra, figlio di Clemente e di Teresa rivista “L’agricoltore” - “periodico cioè metà da Santo Giovanni il 24 a casa Sighele… Dorigotti permet- 20 dicembre 1919 Dorigotti, la quale era figlia di mensile degli interessi economici Giugno e metà da Santo Martino… terà ai Sighele di postare su detta Firma del sindaco: Luigi Coser Giovanni). rurali del paese” che è al 28º anno Gli affittuari hanno l’obbligo della 1913 - Vizenz - Vizenzo - Vizenzi muraglia un legno per sostenere il Su Pietro Galvagnini si veda il di vita. Redattore responsabile è coltivazione, “migliorando e non coperto in caso di fabbrica… Seconda rata - 4 marzo 1920 “Quaderno” n. 10, pagg. 79-84; su Giovanni Pedrotti e l’editore è la peggiorando” la fertilità e la resa In alcuni documenti al nome pro- Testimoni Pietro Galvagnini e Raf- Rodolfo Bolner il “Quaderno” n. Società Agraria Roveretana presie- del terreno. Si regolamenta anche prio dei vari Dorigotti citati si fa faele Callovi 7, pagg. 55-56, su Clemente Bolner duta da E. Malfatti. l’impianto di nuove viti e di nuovi seguire “detto Vizenz”, “detto 1919-1920 - Indennità per e Teresa Dorigotti il “Quaderno” gelsi… Vizenzo”, “detti Vizenzi”. Viene la distruzione della casa dai Terza rata - 5 aprile 1920 n. 8, pagg. 9-12). Numerosi articoli della rivista nominata anche Matilde, figlia di bombardamenti della prima Testimoni Rodolfo Bolner e Pietro sono tratti da “Gazzetta Agricola” San Giovanni, 24 giugno, e San Domenico. guerra mondiale Galvagnini e da “Agricoltura Moderna” pub- Martino, 11 novembre, sono date 1921 - La dote di Matilde Consorzio della Provincia e dei Luigi Coser era maestro di scuola Dorigotti viene consegnata allo Comuni Trentini - Trento e dirigente scolastico – troviamo sposo Antonio Scrinzi davanti ai Scheda stampata a timbro, con la sua firma anche in calce alla testimoni spazi da riempire: Importo del pagella di Giuseppe Dorigotti, danno denunciato L. 11.200 riprodotta in altra parte di questo 12 aprile. Stima del corredo, Prima rata - 20/12/1919 quaderno – da non confondere con oggetti di vestiario e biancheria “Con riferimento alla domanda per l’omonimo titolare dell’Albergo al che Domenico Dorigotti dà a sua anticipazione dei danni di guerra ponte. Notizie sul maestro Coser figlia Matilde in occasione “che si alla casa al nº civico 22 che, in qualità di secondo deputato fa sposa” con Antonio Scrinzi di dichiara di aver oggidì ricevuto ha fatto il sostituto sindaco a Fran- Nogaredo. 5.600 lire cesco Moll e al vicesindaco Silvio Atto formale di consegna allo e cede gli interessi del 3% al Con- Marzani durante la prima guerra sposo, con i testimoni. sorzio…” mondiale, e ha fatto il sindaco a Tra l’altro: due materassi con (come da decreto legge 27 marzo pieno titolo nel dopoguerra fino capezzali e cuscini del valore di 1919 n. 426) al 1920 su disposizione del gover- 1.077 lire; un armadio a lucido: Obblighi: usare i soldi per riattare natore militare Pecori Giraldi, si 500 lire; l’abito da sposa di seta la casa; mettere a disposizione del trovano a pag. 53 del “Quaderno” usato 180 lire … Comune eventuali spazi non stret- n. 7. Valore complessivo della dote: Documento dell’imperial regio Giudizio distrettuale di Villa Parte finale di un altro documento dello stesso Tribunale tamente necessari, per il ricovero Riguardo ai testimoni Galvagnini e 3.209,20 lire; regali per 337 lire: Lagarina, ex-Nogaredo di altre persone verso pagamento Bolner, ricordiamo che Pietro Gal- tra essi un abito di lana chiaro da 86 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 87

95 lire; un orologio d’argento da 16 per Domenico Dorigotti 5. Calo ceri lire 8 1871: il libretto dei conti dei fratelli Dorigotti lire … Lire 95,10 6. Candele e candelabri lire 5 Giuseppe Calza compila la lista e 7. Ghirlanda lire 5 specchio dell’economia di una famiglia di contadini firma come testimone con Ernesto Le “pie memorie” sono i “santini 8. Campanari lire 40 dell’ultimo Ottocento Parisi; firmano anche Matilde, suo da morto”. 9. Don Enrico Mattei lire 15 padre Domenico e Antonio Scrinzi. L’Istituto educativo di Sant’Ilario, 10. 400 pie Memorie lire 96 la cui sede, ovviamente modificata 11. Prestazioni lire 25 Domenico Dorigotti, il papà di differenza di quanto accadeva nel 4 fiorini “per avermi marcito le Giuseppe Calza era sarto. L’abbia- e ampliata,, è oggi occupata dall’I- 12. Bolli e telegramma lire 2,25 Giuseppe, teneva con il fratello Regno d’Italia). lane” (refusione danni) mo trovato in altre occasioni come tis Marconi, era stato costruito dal Tassa Comunale lire 20,10 Luigi un libretto dei conti. Lo ini- Al di là delle annotazioni di caratte- due sacchi e mezzo di foglia (il 5 stimatore e compilatore di doti. governo austriaco non molto tempo Totale lire 396,35 ziarono nel 1871, quando, con la re privato (che tali restano), il libret- giugno del 1875) : 2 f e 50 s È anche consigliere comunale in avanti lo scoppio della prima guer- morte del padre Giovanni avvenuta to offre molte altre informazioni di quello stesso 1921. È omonimo del ra mondiale, per ospitare ragazzi Il santese era il sagrestano, custo- in quell’anno (gli sopravvive inve- carattere più generale (per esempio Giuseppe Calza (forse era questi la cui famiglie si trovavano in de della chiesa. A Villa viene detto ce il fratello Andrea), divennero la terminologia, l’organizzazione Il latte era misurato in mosse un suo zio), nato a Villa nel 1821 situazioni di difficoltà. “mónech”. loro due i responsabili della gestio- del lavoro, il valore delle cose…) ma il vino in litri; le “galéte” e morto a Domodossola nel 1898, ne dell’economia familiare. Uti- che riguardano il mondo contadino erano pesate in libre sacerdote dell’Istituto della Cari- lizzarono un quadernetto sul quale di fine Ottocento e che riteniamo tà di Antonio Rosmini, professore, 1933 - Tra le spese del funerale 1933 - Tra i fratelli di Giuseppe in precedenza Giuseppe Manica interessante offrire al lettore. dal 20 maggio al 19 giugno: una direttore di istituzioni scolastiche, di Luigi Dorigotti anche il c’è anche suor Maria Rita aveva occupato poche paginette, mossa di latte al giorno saggista (si veda il “Quaderno n. “calo ceri” (cioè quanto sono poi strappate, con “Racconti di 9 mosse di latte 7, pag. 48). diminuiti i ceri nel tempo in cui 14 settembre - Stato di famiglia Lingua Tedesca” e lo chiamarono Fiorini, marenghi, taleri, lire, 2 libre di galete: 96 soldi Il cognome Calza, con la “a” fina- sono rimasti accesi) Figli dei fu Domenico e fu Pedrotti Registro di Luigi e Domenico fra- franchi, soldi… (ma non ancora 1899: 5 litri di vino: 1 f le senza accento, è scomparso da Angelica telli Dorigotti - anno 1871. corone) 1899: 1 mossa di acquavita: 36 soldi Villa. 2 Agosto: funerale di Luigi Dori- Luigi, n. 14/10/1876, contadino, Il libretto è ben ripartito, con le strame e foglia gotti - Spese incontrate per il fune- celibe, m. 31/7/1933 pagine del dare e quelle dell’avere Nel libretto sono nominati vari tipi la foglia a volte era acquistata a rale Giovanni, n. 25/7/1878, muratore, e con le colonne dei fiorini e dei di monete in uso allora (ricordia- volte anche venduta 1924 - Per la morte di Domenico 1. Al Sig. Arciprete per 3 sacerdo- coniugato con Emma Sterni fu Fio- soldi (questi ultimi corrispondeva- mo ancora che Villa faceva parte 3 libre di galete (i bozzoli) la famiglia fa stampare a ti, l’ufficio funebre, i chierichetti , renzo no ai centesimi), con la grafia un po’ dell’Impero austriaco), le quali tal- Sant’Ilario 300 “pie memorie” la Confraternita, l’uso degli arredi Matilde, n. 21/5/1881, casalinga, irregolare ma facilmente leggibile, volta presentano leggere variazioni libra (libbra) = 0,454 kg sacri lire 120 coniugata con Antonio Scrinzi fu con i “conti” precisi…: insomma i di valore. Si noti che non sono cita- “peso” ( di 24 libbre) = kg 11,958 21 febbraio: Fattura della Tipo- 2. Becchino lire 15 Alessio due fratelli Dorigotti si dimostrano te le corone, che verranno introdot- Soma (5 pesi) = kg 59,794 grafia dell’Istituto educativo di 3. Santese lire 15 Maria, n. 1/3/1885, nubile (mona- capaci e sicuri del fatto loro, senza te poco dopo il 1900, con il valore mossa = 1,01 litri Sant’Ilario per 300 pie memorie 4. Bara lire 30 ca: Suor Maria Rita) sudditanza verso la scrittura pur di metà fiorino. Giuseppe, n. 14/4/1887, contadi- essendo contadini, anche se c’è da no, coniugato con Adele Piffer fu rimarcare il fatto che “sotto l’Au- fiorini (f) e soldi (s); Il funerale costa quanto 50-70 Francesco stria” l’obbligo della frequenza sco- fiorini abusivi in valuta; giornate di lavoro nei campi Augusto, n. 21/10/1890, muratore, lastica era tassativo e rigorosamente 3 taleri = 6 f e 20 soldi ciascuno; celibe osservato, tanto che gli analfabeti o un austriaco… ; 7 dicembre 1871: per l’obito di semianalfabeti erano rarissimi (a 32 lire austriache = 11 f e 73 soldi; nostro Padre: f. 34, soldi 29 Il Podestà Remo Perotti Beno un marengo = 8 f e 90 soldi mezzo marengo = 4 f e 36 soldi ; Era già morta da quasi 11 anni 1 marengo = 8,85 fiorini Anna, n. 9/5/1875, (dunque era ricevuto 10 franchi = 4 f e 25 soldi; la prima dei figli) casalinga, 4 fiorini in argento = 4 f e 16 s coniugata con Gio Batta Galva- gnini fu Stanislao l’11/7/1898, morta l’8/12/1922. Sui figli erano: Un’«opera» era una giornata di Primo (n. 26/7/1898), Giusti- lavoro ‘sotto’ qualcuno na (n. 13/12/1900), Agnese (n. 10/12/1903). ricevuto per 2 opere e mezza a pela- Remo Perotti Beno fu Podestà del re (due giornate e mezza a racco- “grande” comune di Villa Lagari- gliere foglia di gelso per i cavaléri, na dal 1º gennaio 1930 al 1943. vale a dire i bachi da seta): f 1, s 25 aiutato a batere il frumento: 30 Fattura della “pie memorie” stampate per la morte di Domenico Dorigotti soldi 1 bena di letame: 2 fiorini (è il valore di 3-4 giornate “in opera”; Domenico Dorigotti, figlio di Giovanni e Copertina del libretto dei conti si veda più avanti) padre di Giuseppe 88 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 89

Abbiamo visto sopra e vedremo più tava come proprietario nella palaz- 11 aprile: fagioli e gialo (cioè uva mercantile a 22 (303.60 f ) Quanto costava sposarsi: 62 Per un vestito da uomo 22 avanti che ad “andare in opera” zina attuale sede del municipio, è , vale a dire granoturco): uva scarto a 5 (40 f ) fiorini per la collana, 20 per la Per una colana 62 si prendevano dai 50 ai 70 soldi suocero del medico Enrico Scrinzi 2 f cena… Per 2 brochetoni e una spila 15.75 - solo 40 a raccogliere sarmen- senior, che, mediante la moglie, Opere 4: 2.80 Per un uscio per la camera 4 ti -, a seconda del tipo di lavoro diventerà poi proprietario dell’e- Maggio e giugno: opere 6 a zap- 1882 1874: spese (per matrimonio, ma Muradore, calzina e sabia 4 (pesantezza, destrezza di esecuzio- dificio nel quale per molti decenni pare il frumento (4,20), opere 3 a non è specificato; tenendo come Per vere e un anello 11 ne, periodo dell’anno…). Quindi avrà sede l’ambulatorio medico); raccogliere il frumento (2,10) Seminato patate stari 4 1.60 riferimento il compenso per le gior- Deto un capelo e spese 4 facendo un piccolo calcolo si ottie- si tratta probabilmente di soldi per Settembre: a raccogliere gialo e Da inizio maggio: letame tabacco; nate “in opera”, riportate sopra si 15 aprile: pubblicazioni ne che il funerale costò quanto affitti (di campagne?) fagioli opere 2 vangare, zappare, sgarzare (in giu- può avere un’idea del costo reale e matrimonio 6.15 50-70 giornate di lavoro. 1884: in maggio 4 opere a vangare: Ottobre: a vendemiare opere 6 gno), raccogliere tabacco… (70 s delle singole voci; e comunque vino e cena e altre spese 20 2 fiorini (4,20) l’opera) non ci si tira indietro nel fare un 1885: per affari della uva ricevuto Spese 1881: [fiorini] 30,50 Dicembre: opere a vangare 30 (18 bel “regalo” – una collana – alla Fine giugno, momento buono 9 f 15 s f) (in autunno c’era stata un’ enor- sposa) per pagare 1891: in agosto ricevuto delle gale- me alluvione) Per due litiere 11.50 fiorini te 5 f 15 s Tra i prodotti della terra c’è È registrata una serie di affitti di 1875: una barocio di fassine per anche il canape. Buoni soldi campagne (ma a volte si prende- conto di affitto (da Savignano); dall’uva vano in affitto anche solo piante di baroccio di legna grossa; Giuseppe Dorigotti: dati biografici essenziali gelso) prese in coltivazione presso Raccolto sarmenteli 400 (fascinel- privati o istituzioni (Cappella di le di sarmenti?) : 4.80 Lunghissima (e sconosciuta) prigionia in Russia e Siberia San Ruperto, Baron Malfatti…). 1881: in Cesura si incomincia a Maggio, foglia: 50f pagati il 13 giugno1872 potare in marzo Luglio, frumento: 23,80 1887 - Nascita L’ultima parte del mese di giugno Paglia pesi 46, a 20 soldi: 9.20 era uno dei due momenti dell’anno 21 marzo: incominciato a potare le Somenza canape: 3 14 aprile. Nasce a Villa Lagarina in cui di solito si saldavano conti, viti in Cesura Gialo some 1 e mezza: 17,32 da Domenico e Angelica Pedrotti. si pagavano affitti, si restituivano 25 pali a 8 soldi (2 f) Fagioli some 1: 11.50 prestiti… Questo perché si incas- sei colonde e un longaro: 1 f e 40 s; Patate some 5: 9 f savano, o si stavano per incassare, strope pesi 6: 1,80 Ottobre, uva ettolitri 16 a f 13.20: 1901 - Attestato di adempimento i soldi della produzione dei bozzo- Opere a potare 7: 4,90 (NB: 70 211.20 della scuola dell’obbligo (8 anni) li. Altri momenti erano la fine di soldi a opera, per potare) Uva bianca 2 ettolitri: 26.40 settembre e l’inizio di novembre, Opere 4 a sarmentare: 1,60 (NB: Incasso lordo: 366.22 12 maggio - pagella finale - “Atte- quando erano stati fatti i raccolti 40 soldi a opera per raccogliere le stato dimissorio”… dalla scuola e venduto quello che si poteva (per sarmente); pubblica popolare di 3 classi in es. l’uva). 2 aprile: seminato patate pesi 4 a Il letame si paga a peso d’oro Villa Lagarina per Giuseppe Dori- soldi 30 il peso gotti nato ai 14/IV/1887 a Villa 1881: letame per il frumento 18 f Lagarina in Tirolo di religione cat- La carne è a 22 soldi (centesimi (9 “bene”, a 2 fiorini l’una) tolica, alunno della III classe, II di fiorino) al chilo Semenza frumento 6 f sezione. Aratura 3 f Durata della frequentazione della Pagato il Caffè al Maestro: 20 soldi Dal 1° al 28 novembre: a vangare e scuola dai 3/XI 1893 ai 15/III/1901 (quasi quanto un chilo di carne) a far fossi 35 opere a 60 s: 21 f 1874: importo della foglia 75 f e 7 1882: dal primo febbraio a tutto Condotta morale pienamente con- soldi marzo a potare: opere 20: 14 f forme 1894: 30 kg di carne a soldi 22 = Seminato orzo: 3 f Diligenza soddisfacente 6 f e 60 s Seminato canape: 4 f 1899: 32 solteri a soldi 7 = 2 f 24 A vangare e seminare il gialo 5 Prestazioni nei singoli oggetti di s; 10 longari a 28 soldi = 2 f e 80 s; opere: 3,50 f insegnamento 1875: per il stameto… al tessitore Raccolto: novembre 1881 legna Religione molto buono / tessadro/ 3,25; per il colore del 1882: Sarmenteli (in marzo) 600 6 Leggere molto buono stameto 3,24 f; Scrivere sufficiente in maggio foglia 50 f; Lingua d’insegnamento buono in luglio frumento 3 some 42 f Conteggio unito alla dottrina Anche tasse e steore in settembre tabacco 41 f delle forme geometriche molto una soma di gialo 13 f buono 1889: per steore dell’orto 1,11 Casa Dorigotti distrutta dai uva in piche 7.50 1889: al medico per Compacer: bombardamenti della prima guerra (in un patate some 5 10 f Questo scolaro viene quindi eso- Parte superiore e parte inferiore, con timbro e firme, dell’ultima pagella di Giuseppe 4,80 (Antonio Compacer, che abi- altro capitolo si parla di risarcimenti) paglia pesi 60 a soldi 18: 10.80 nerato dall’obbligo di frequentare Dorigotti 90 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 91

la scuola, essendosi soddisfatte le 1920 - Legione Redenti di Ricordiamo anche che della loro vocata presso il teatro, presenti 28 esigenze della legge. Siberia sorte, del ripristino dei contatti con soci su 84, con la nomina del nuovo le loro famiglie e del loro rimpatrio presidente e di quattro consiglieri Villa Lagarina, ai 12 maggio 1901 Legione Redenti di Siberia - da si prodigò con generosa dedizione (ma probabilmente qualcosa non Luigi Cosser (Coser), maestro diri- Vladivostok , 31 Gennaio 1920 e con grandi risultati Gemma de fu a norma di statuto); la seconda gente Tessera di riconoscimento rilascia- Gresti sposata Guerrieri Gonzaga. nell’assemblea straordinaria del 12 Prete Francesco M. Tasser catechista ta al redento Dorigotti Giuseppe di marzo, convocata esclusivamente Domenico, da Villa Lagarina per le elezioni presso un locale della Si notino l’inizio della scuola a Il Maggiore Comandante la Legione 1925 - 1933: presidente Trattoria Todeschi, presenti solo 14 novembre e la fine in marzo, perché Timbro: Legione redenta di Siberia dell’Unione di Consumo e soci su 84, con la nomina per accla- negli altri mesi i ragazzi, almeno i Credito di Villa Lagarina e mazione del nuovo presidente (Pie- più grandi, aiutavano la famiglia Da questo documento e dal prece- dintorni tro Galvagnini) e di due consiglieri nei lavori di campagna e nella dente si hanno alcune informazioni (Egidio Galvagni e Angelo Cane- custodia-allevamento del bestiame. certe su Giuseppe Dorigotti come Giuseppe Dorigotti fu Domenico pel). soldato dell’esercito austroungari- viene eletto per acclamazione pre- co, divenuto poi “redento” italia- sidente dell’Unione di Consumo e 1904 - Certificato di buona no. Ma nella sua vicenda lontano Credito di Villa Lagarina e dintor- 1932 - Problemi con il condotta per poter frequentare migliaia di chilometri da casa, ni, fondata il 20 novembre 1921, monumento ai caduti (La un corso Carta di riconoscimento del prigioniero Giuseppe Dorigotti rilasciata dalla Croce Rossa Svedese in Russia e in Siberia, resta un dai 37 (su 83) soci presenti all’as- Madre) scoppio della guerra con l’Italia, pettine nonché spazzola per vestiti “buco” lunghissimo tra quel 24 semblea generale del 3 maggio 1904, 4 febbraio - Municipio di 1915, allorché lascia Villa. e per stivali. novembre 1914 (le ostilità aveva- 1925 (Si veda il n. 10 dei Quaderni Su iniziativa di un Comitato, era Villa Lagarina - Attestazione (N° Il decano è don Giovanbattista no preso avvio per i soldati trenti- del Borgoantico, pagg. 23-24). stato eretto sulla piazza della prot. 144) Zorzi da Ziano, parroco di Villa Istituto Provinciale: ricordiamo ni agli inizi di agosto e moltissimi Sarà un caso fortuito, ma negli otto chiesa di Villa, addossato al muro Da parte di questo Comune si certi- dal 1901 al 1908. che allora per Provincia si inten- di essi erano stati inviati in prima anni della sua presidenza i bilanci del giardino della Canonica, un fica, che Giuseppe Dorigotti figlio Come si può rilevare, la buona con- deva tutto il Tirolo, che aveva per linea sul fronte russo) giorno in sono sempre attivi, mentre prima monumento, detto La Madre, opera di Domenico di anni 17, contadino dotta era convalidata sia dall’auto- capoluogo Innsbruck. cui viene fatto prigioniero, e quel e dopo la situazione appare molto dell’architetto di Villa Adalberto di Villa Lagarina, mantenne ogno- rità civile sia da quella religiosa). La comunicazione è inviata a Dori- 31 gennaio 1920, periodo in cui, critica, anzi “pericolosa” verso il Libera, dedicato ai caduti della ra una condotta politico-morale gotti tramite il lodevole Municipio di presumibilmente, inizia il suo viag- 1934 e 1935, tanto che nel 1935 la prima guerra mondiale. incensurabile. Villa Lagarina “per la compiacente gio di rientro a Villa Lagarina, via società (che opera nel campo sia Dal Municipio Villa Lagarina 4 1904 - A 17 anni frequenta a San intimazione”. Il numero di protocol- Oceano Pacifico. del credito, come una cassa rurale, 5 dicembre 1932 - Il Comitato pro Febbraio 1904. Michele un corso speciale per lo della comunicazione è il 202, un Che cosa avrà fatto Giuseppe sia in quello del consumo, come Monumento ai Caduti di Villalaga- Il Capo Comune Moll imparare a potare le viti numero piuttosto alto visto che non Dorigotti in quei cinque anni e più negozio) viene sciolta e viene subi- rina … è chiamato in causa dalla è ancora finito il mese di febbraio. di prigionia?E come sarà stato il to fondata la Società anonima di Impresa Marmi fratelli Redi di Visto. Dalla Canonica Decanale 19 febbraio - Istituto Agrario Pro- suo rientro in patria da Vladivo- consumo (solo consumo, non cre- Trento, che ha per amministratore di Villa Lagarina 5 febbraio 1904, vinciale e Stazione Sperimentale stock? dito), che nel 1947 diventerà Fami- Mario Redi e per procuratore l’avv. prete Zorzi, decano La sottoscritta Direzione comuni- 1918 - Prigioniero in Russia Sulle vicende, piuttosto complesse glia Cooperativa Villa Lagarina. Gino Balista di Rovereto ca che la Giunta provinciale con dal novembre del 1914. Tessera e controverse, dei soldati trentini Si parlava di criticità: in quell’as- Regia Pretura di Rovereto – atto di Il capo comune è Francesco Moll dispaccio dei 19 febbraio 1904 N° di riconoscimento della Croce dell’esercito austriaco, fatti pri- semblea del 3 maggio 1925, a citazione – presentarsi all’udienza che fa il sindaco dal 1891 fino allo 4/33 ha trovato di ammetterla al Rossa svedese gionieri dai russi e mandati all’in- fronte dei debiti accumulati anche pubblica il 10 gennaio 1932 nella corso sull’innesto delle viti. terno dell’Impero sovietico, sono a motivo dell’acquisto della sede in sala della Pretura di Rovereto Il corso avrà principio ai 25 febbra- Carta di identità: Giuseppe Dori- state scritte negli ultimi decenni piazza Riolfatti, fu avanzata l’ipo- L’Impresa Redi ha fornito al io corrente. Per cui Ella dovrà pre- gotti caporale; Villa Lagarina – importanti opere. tesi di sciogliere la società, ma poi Comitato un monumento, oggetto sentarsi il giorno stesso alle ore 10 Tirol; Nationalität: Italiener i presenti optarono per la continua- della propria industria, del quale è antimeridiane. Presso la Direzione 4° regg. Kaiserjäger; fatto prigio- zione e decisero di “distribuire” i ancora insoluto un residuo di Lire di questo Istituto niero il 24/11/1914 presso Bocknja debiti sui soci stessi in ragione di 4.040, 80, oltre a 700 Lire per inte- Il Direttore C. Mader / Schadrinsk 220 lire ciascuno. I soci erano 83, ressi fino al 15 novembre 1932… Con richiamo alle condizioni pub- Domicilio e parenti: Domenico quindi il debito era di 18.260 lire; I signori del Comitato sono già blicate nell’avviso di concorso, Dorigotti, Villa Lagarina che i soci di fatto non pagarono, a stati invitati al pagamento, senza ogni frequentante deve portar seco Ekaterinburg, 1918 meno che non avessero lasciato la esito positivo la seguente biancheria e vestiario: Filiale della Croce Rossa svedese società, ma che passava di bilancio Bolner Artuto fu Clemente, Dori- 6 camicie, 3 paia mutande, 6 faz- in bilancio. Nel 1932 quel debito gatti Giuseppe (NB qualche volta zoletti, 6 paia di calze, 2 paia di Questa carta vale come legittima- era ridotto a poco più di 4.000 lire. appare Dorigatti invece di Dori- scarpe, come pure un corrispon- zione per il trasporto verso casa e Il passaggio del testimone da Giu- gotti anche in documenti ufficia- dente vestito da lavoro e da festa e come tessera presso ogni posta- seppe Dorigotti a Pietro Galvagni- li) fu Domenico, Baldo Leonida provvedere all’ulteriore sostituzio- zione della Croce Rossa svedese e Attestato di buona condotta firmato dal Lasciapassare rilasciato a Vladivostock ni, nel 1933, si dovette ripetere: la fu Quirino; Agostini Claudio fu Capocomune Moll e controfirmato dal ne di questi oggetti. Dovrà inoltre danese. La carta è perciò da con- al soldato trentino “redento” Giuseppe prima volta avvenne nell’assemblea Rodolfo; Lasta Attilio fu Giuseppe; parroco don Zorzi fornirsi di materiale da scrivere, servare con la massima cura. Dorigotti ordinaria del 19 febbraio 1933, con- Decarli Antonio; Scrinzi Candido 92 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 93

1933 – 7 ottobre – udienza Pretore Elezioni comunali del 7 aprile 1946: prime votazioni libere dopo la dittatura Giuseppe Pifferi; per il Comitato (alle urne anche “tutte” le donne, ed è la prima volta nella storia d’Italia) agisce l’avv. Luigi Canestrini Costo monumento L. 9.010,80 Sentenza interlocutoria 10-11 feb- Il Fascismo aveva eliminato i Con- braio 1933… (già nel 1932 altre sigli comunali e aveva imposto i sentenze; anche contro Alfredo podestà che erano appunto nomi- Bonetti); sentenza finale: il Comi- nati “dall’alto” e non scelti dalla tato deve pagare il resto del conto, gente. Nel 1929 erano stati accorpa- e 1500 lire di spese processuali. ti in un solo comune i paesi di Villa, Nogaredo, Brancolino, Pedersano, Castellano, Sasso e Noarna. 1936 - Presidente del Consiglio Alla fine della guerra (aprile 1945) pastorale di Villa Lagarina il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) aveva nominato sinda- La nomina è datata 4 gennaio 1936. ci e giunte comunali, per indire poi “Noi Celestino Celestino Endri- appunto le elezioni in tutti i comuni ci… Arcivescovo di Trento e Prin- d’Italia. cipe… col presente Decreto ben Il 7 aprile 1946 la gente di tutta Foto di famiglia (1928): Giuseppe Dorigotti con la moglie Adele Piffer e i figli Mario a volentieri nominiamo Giuseppe Italia torna a votare i suoi ammi- destra, Giulio a sinistra, Domenico al centro e i due piccoli gemelli Gino e Silvio in braccio Parte iniziale del verbale del gennaio 1946 con il sindaco Marzadro Dorigotti Presidente del Consiglio a papà e mamma nistratori. Parrocchiale di Villalagarina per Votano per la prima volta anche l’anno 1936-37-38…” ma non è stata ancora redatta la Giuseppe Dorigotti nato il le donne, “tutte”, nel senso che Sindaco Guido Bettini; mem- viene “superato” dal verbale ricompilazione…” 14/4/1887 muore il 2/3/1968 (a in precedenza qualche donna, in bri effettivi Cesare Baldessarini seguente. Dunque: inizio della sindacatura: quasi 81 anni di età) condizioni particolari di famiglia e Carlo Candioli; Leone Rossi 1946 - 21 aprile: prende uffi- 21 aprile 1946 Moglie-vedova Adele Piffer, e di patrimonio, votava comunque; supplente; assente Ivo Pederzini; Verbale di giunta 5 gennaio 1946 cialmente in mano le redini del (Fine della sindacatura: 31 marzo 1/1/1890 (morirà il 15 febbraio i maschi invece avevano avuto segretario Olimpio Nabacino; – Fabio Marzadro, sindaco; 1047 Comune 1955, data in cui si tiene l’ultima 1975) il suffragio universale nel 1907, Il Comune viene ripartito in tre elettori maschi; 1110 elettrici – per seduta della Giunta comunale gui- Figli Mario, 8/1/1922, coniugato, almeno qui in Trentino, territorio sezioni elettorali: 1. Villa 492 la prima volta! – totale 2157 elet- Verbale di consegna dell’Ammini- data da Giuseppe Dorigotti) residente a Rovereto austriaco, mentre il Regno d’Italia votanti, Brancolino 164, Nogare- tori. strazione Comunale (passaggio di Giulio, 28/7/1923, celibe, l’aveva introdotto nel 1911. do 354, totale 1010 (si fa passare 1. Sezione di Villa Lagarina (Villa, consegne) Villa Lagarina la lieve eccedenza di 10 votanti Nogaredo, Brancolino) 1000 elet- Nella sede comunale, convenuti 1968 - muore il 2 marzo a 81 Domenico, 6/3/1925 coniu- Verbale di Giunta del 13 settem- perché il limite è di 1000); sede di tori, Scuole elementari Villa – il sig. Baldessarini Cesare, vicesin- anni di età gato, Villa Lagarina bre 1945 (verbale n. 38); si fa rife- voto l’Ufficio comunale); 2. Peder- Prima sezione daco uscente, (essendo assente il Gino, 23/3/1927, coniugato, rimento al Decreto Legge Luogote- sano 426, Sasso 93, Noarna 172, 2. Sezione di Pedersano (Pedersa- sindaco Fabio Marzadro, già dimis- La famiglia di Giuseppe Dorigot- Villa Lagarina nenziale (DLL) del 22 aprile 1945 totale 691; 3. Castellano 478 no, Noarna e Sasso), 704 elettori, sionario) – in rappresentanza degli ti alla sua morte (atto redatto dal Silvio, 23/3/1927, coniugato, (la guerra non era ancora ufficial- scuole elementari Pedersano assessori nominati dal CLN (Comi- segretario del Comune di Villa Villa Lagarina mente finita). Il verbale del 13 settembre 1945 3. Sezione di Castellano (solo tato di Liberazione Nazionale) Lagarina Celestino Vicenzi). Castellano), 453 elettori, Scuole effettivi: Mario Rospocher, Carlo elementari Castellano Candioli, Luigi Pizzini, supplenti Giuseppe Pizzini, Leone Rossi Giuseppe Dorigotti eletto sindaco Presidenti e scrutatori nelle tre dal Consiglio Comunale il 16 aprile sezioni 1946 (data di elezione da parte del Consiglio comunale; le elezioni, che Sezione n. 1 - Villa Lagarina, 1000 avevano designato i 20 consiglieri, elettori: si erano tenute il 7 aprile 1946) dott. Augusto Sandonà (presidente) cessazione della precedente ammi- Gino Scrinzi (segretario) nistrazione: ore 24 del 20 aprile; Antonio Decarli fu Antonio con il 21 aprile in carica Dorigotti Emilio Marzadro fu Grazioso e la sua giunta… Mario Scrinzi di Silvio Non c’è un inventario aggiornato Augusto Bettini di Enrico dei mobili “perché durante l’oc- Rino Baroni fu Carlo cupazione tedesca delle scuole e degli uffici molti di essi andarono Sezione n. 2 - Pedersano, 691 elet- distrutti o dispersi… molti rifatti… Villa Lagarina, piazza della Chiesa, 5 marzo 1968. Funerale di Giuseppe Dorigotti Parte iniziale del verbale del settembre 1945 con il sindaco Bettini tori 94 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 95

Dott. Italo Bonetti di Alfredo (pres.) Marzadro Pietro di Giulio, Bran- Pizzini Luigi fu Vigilio, Castellano Percentuale: 87,70 % può constatare che tutti i candidati sezione n. 1 di Villa Lagarina Aurelio Bertagnolli fu Nicolò colino Salvadori Giuseppe di Giovanni, Schede nulle 25 eletti hanno ricevuto più voti di pre- Le donne hanno dato un’eccellente (segr.) Pederzini Giovanni fu Giovanni, Nogaredo Schede bianche 18 ferenza di quelli ottenuti dalla pro- risposta alla loro prima chiamata Giovanni Rossaro fu Gioachino Castellano pria lista, perciò hanno ricevuto sia alle urne, recandosi in massa a Augusto Zandonai fu Fortunato Piazzini Ennio fu Quinto, Villa Lista n. 3 - Contrassegno Voti di lista (tra parentesi le singo- il voto di lista, sia altre preferenze. votare (percentuale un centesimo Renzo Baldessarelli di Gustavo Pizzini Liduino di Francesco, fiaccola ardente e scritta Asar le sezioni) e n. candidati eletti Nella sezione n. 3 (Castellano) la più alta di quella dei maschi). Aldo Lorenzi di Domenico Nogaredo autonomia Lista n. 1: 454 (147, 115, 192); lista più votata è la n, 1, lista civica Il numero totale delle schede nulle Daniele Rosi fu Domenico Rosi Adone fu Guglielmo, Noga- Ambrosi Arturo fu Gaetano, nato a eletti 4 ma definita nei verbali “socialco- e bianche è molto limitato, e ciò redo Villa Lista n. 2: 912 (458, 283, 171): munista”, mentre poca presa hanno può essere interpretato come segno Sezione n. 3 - Castellano, 478 elet- Rospocher Mario fu Serafino, Cal- Andreatta Bruno fu Quinto, Noga- eletti 16 (cioè tutti i candidati) avuto gli autonomisti dell’Asar. di maturità civica (sia nel cono- tori liano redo Lista n. 3: 349 (176, 148, 25); eletti La lista n. 2 (Scudo crociato) è net- scere la tecnica del votare, sia nel Enrico Gianmoena (pres.) Zandonai Vigilio fu Abele, Peder- Baldessarelli Augusto fu Luigi, 0 tamente prevalente sulle altre nella voler fare una scelta). Vito Graziola fu Francesco sano Pedersano Luigi Manica fu Abele Baroni Italo fu Pietro, Castellano Gli eletti, in ordine di preferenze Ivo Graziola fu Camillo Lista n. 2 - Contrassegno scudo Berti Giovanni fu Giovanni, Villa Domenico Giuseppe Bettini fu crociato e scritta Libertas Bettini Giovanni fu Federico, Della lista n. 2 Federico Anzelini Silvino fu Giuseppe, nato Nogaredo Elio Baldessarelli, 976 Remo de Zambotti di Giuseppe a Pedersano Festi Desiderato fu Pietro, Noarna Conte Pietro Marzani, 973 Baldessarelli Elio di Gustavo, Galvagni Emanuele fu Luigi, Sasso Emanuele Galvagni fu Francesco, Pedersano Galvagnini Pietro fu Giuseppe, 968 Tre liste in campo Bettini Guido di Giuseppe, Noga- Villa Guido Bettini, 967 redo Giordani Gio. Battista fu Angelo, Silvino Anzelini, 966 Lista n. 1 - Contrassegno mani Bolner Arturo fu Clemente, Villa Pedersano Giuseppe Dorigotti, 965 unite e spighe Calliari Mario fu Silvio, Pedersano Marzadro Cornelio fu Giovanni, Mario Calliari, 965 Baldessarini Cesare fu Cesare, Dorigotti Giuseppe fu Domenico, Brancolino Giuseppe Pizzini, 964 nato a Nogaredo Villa Marzadro Massimo fu Domenico, Pio Graziola, 963 Baroni Luigi di Giuseppe, Castel- Fiorini Mario Antonio fu Pietro, Brancolino Luigi Miorandi, 961 lano Noarna Miorandi Giulio fu Fortunato, Alessandro Parisi, 961 Berloffa Virginio fu Nicolò, Sarda- Galvagni Emanuele fu Francesco, Castellano Luigi Pizzini, 960 gna Sasso Miorandi Sabino fu Gio. Battista, Arturo Bolner, 957 Calliari Fausto fu Fiorenzo, Castel- Graziola Pio fu Francesco, Castel- Castellano Cornelio Parisi, 957 lano lano Rossi Leone fu Domenico, Noarna Giuseppe Salvadori, 957 Candioli Carlo fu Ruggero, Villa Marzani Conte arch. ing. Pietro, fu Zandonai Giuseppe di Domenico, Mario Antonio Fiorini, 953 Castellani Dr. Dario di Davide, Carlo, Rovereto Pedersano Napoli Miorandi Luigi fu Ezechiele, Della lista n. 1 Giovanazzi Angelo di Fedele, Castellano Cesare Baldessarini, 479 Pedersano Parisi Alessandro, Tabor (Boemia) Esito delle votazioni Angelo Graziola, 472 Graziola Angelo fu Luigi, Peder- Parisi Cornelio fu Zeffirino, Bran- Angelo Giovanazzi, 471 sano colino Iscritti al voto: 2.131 (1.021 m., Carlo Candioli, 470 Graziola Virgilio fu Cesare, Castel- Pizzini Giuseppe fu Luigi, Noga- 1.110 f.) L’elenco degli eletti in ordine di preferenze ottenute lano redo Votanti: 1.869 (895 m., 974 f.) Note: Come si può vedere l’assegnazione dei seggi alle singole liste non è pro- porzionale alla percentuale di voti ottenuta, ma la lista che ha ottenuto il maggior numero di voti ottiene un “enorme” premio. Tant’è che alla lista n. 3, che ha ottenuto il 37% dei voti presi dalla lista n. 2, non è stato assegnato nessun seggio, e la lista n. 1 che ha conseguito pochissimo meno della metà dei voti della lista 2, si deve accontentare di un quinto dei seggi a disposizione. È ammesso il voto disgiunto (cioè votare una lista e dare preferenze Simbolo della prima lista Simbolo della seconda lista Simbolo della terza lista a candidati di altre liste). Infatti si Verbale dei presidenti di seggio il giorno seguente le votazioni 96 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 97

Aspetti dell’attività amministrativa del “grande comune” di Villa 1946, 29 maggio - Seduta Piazzo faceva parte del comune di straordinaria: ricostituzione dei Pomarolo, ma apparteneva alla durante la sindacatura di Giuseppe Dorigotti (1946-1955). disciolti comuni. Solo Castellano parrocchia di Villa. Primi anni durissimi a causa della fortissima inflazione non vuole ritornare al passato…

[Fonte: verbali del Consiglio comunale, Archi- È la prima seduta del nuovo Con- Da notare che Angelo Giovanazzi, I rappresentanti delle singole fra- 1946, 24 novembre - Bilanci vio comunale di Villa Lagarina] siglio comunale, eletto il 7 aprile che fa il pieno di voti come asses- zioni espongono il desiderio dei delle frazioni: Castellano si 1946 (su queste elezioni si veda sore, era stato eletto nella lista n. cittadini che rappresentano. rifiuta articolo a parte). 1, diversa da quella del sindaco e In proposito si veda l’articolo a 1946, 12 aprile - Proclamazione Verbalizzatore è il segretario degli altri assessori (la 2). parte. In vista della ricostituzione degli degli eletti: non devono essere comunale Olimpio Nabacino (e lo ex comuni, che sembra imminente, analfabeti Durante la guerra e nei primi anni del ogni frazione è obbligata per ordi- sarà sempre nel corso della sinda- dopoguerra la lira subì una continua catura di Dorigotti). Bilancio 1946: grossi problemi e fortissima svalutazione che rendeva Stessa seduta del 29 maggio. ne della Prefettura a presentare un I 20 eletti, tutti presenti, devono dalla fortissima svalutazione impossibile alle amministrazioni Bilancio e Usi civici: il no di proprio bilancio (a dimostrazione essere esaminati rispetto all’alfa- della lira (alta tassazione; comunali rimanere entro i bilanci di Pedersano di autosufficienza amministrativa), betismo e alle condizioni di incom- poche entrate dai beni catastali previsione, e Villa era tra queste. Nel ma Castellano, che non ha fretta caso dell’immagine proposta, c’è da Angelo Graziola comunica che di ridiventare comune autonomo, patibilità e rieleggibilità. perché gran parte del terreno notare che l’aumento viene applicato Assume la presidenza Elio Baldes- è in forte pendio e non ad un libro fresco di stampa (prezzo di gli Usi civici di Pedersano non si rifiuta. Allora con 13 sì e 4 no sarelli, il più votato con 976 suffra- irrigabile…) copertina 25 lire) intendono dare il loro contributo (3 di Castellano e 1 di Noarna) il gi, “consigliere anziano”. al bilancio comunale. Tutto il resto Consiglio comunale decide che il Sempre nella seduta del 15 aprile 1946, 1 e 2 maggio - del Consiglio contrattacca: fate la bilancio di Castellano sia compila- si parla del bilancio per l’anno in Indennità di cavalcatura vostra parte altrimenti non verrà to d’ufficio dalla Giunta comunale. 1946, 15 aprile - Elezione del corso 1946. ai medici condotti e indennità dato al paese il contributo comuna- sindaco: Galvagni non accetta, La vistosa, rapida e inarrestabile di carica agli amministratori le per i servizi (scuola, strade, chie- Dorigotti sì svalutazione della lira, con con- sa, canonica, cimitero, fontane…) 1946, dicembre - Imposta di seguente forte aumento dei costi Si approva il bilancio 1946 presen- famiglia, argomento spinoso Primo scrutinio: Emanuele Galva- dei materiali e della mano d’opera, tato dall’assessore supplente Ales- gni 11 voti, Giuseppe Dorigotti 7 crea grossi problemi. Solo per l’or- sandro Parisi. 1946, 17 luglio, 28 luglio, Il Consiglio comunale dedica più Olimpio Nabacino nacque a Bagolino il 6 dicembre 1899. Fu segretario comunale voti, Giuseppe Pizzini 2 voti dinaria amministrazione bisogna Dopo “ampia discussione” all’u- 24 novembre - Si approva il sedute alla faccenda delicatissima di Villa Lagarina dal 26 giugno 1945 fino “Reso noto lo scrutinio, Emanue- prevedere una somma (2.376.600 nanimità sono approvate le inden- progetto di “ri-costruzione” e spinosa dell’imposta di famiglia. al mese di ottobre 1956; in quel periodo le Galvagni ringrazia i consiglieri lire) cinque volte superiore a nità di carica. Al sindaco 2.200 della strada Villa-Cei (inizio Un’apposita commissione, com- i segretari comunali avevano l’obbligo della fiducia riposta in lui, ma data quella del 1945 (479.328, 79 lire; lorde mensili; agli assessori 50 lire dalla stazione ferroviaria di posta da rappresentanti di tutte di risiedere nel comune in cui prestavano la sua tarda età e la lontananza sono ancora in vigore i centesi- nette a seduta, con l’aggiunta di Villa) le frazioni, valuta quanti soldi di servizio. In precedenza era stato segretario comunale di Aldeno, mentre dopo la dal capoluogo della sua abitazio- mi, e lo saranno per qualche anno 100 lire a seduta per gli assessori imposta comunale deve pagare pensione andò ad abitare a Rovereto ne, dichiara che gli è impossibile ancora). Si ritoccano le tariffe, si di Castellano, di 30 lire per quel- Il progetto è dell’arch. ing. Conte ogni famiglia (“compilazione dei accettare la carica”. aumentano i dazi, si sopprimono li di Pedersano, di 20 per quelli di Pietro Marzani. ruoli”). Il Consiglio è chiamato Le sue dimissioni sono accettate tutte le spese facoltative, ma resta Sasso-Noarna. Importo: 28.090.000 lire. poi a decidere in merito. È fissata perché, secondo i consiglieri, Gal- comunque un disavanzo negativo Si decide anche sull’indennità di Progetto approvato con 15 sì e 4 anche la procedura per gli imman- vagni ha portato “valevoli ragio- di quasi 900.000 lire che si spera cavalcatura per i medici condot- no. cabili ricorsi (l’ultima parola spetta ni”. venga coperto dallo Stato. In tal ti. Si vota con schede segrete sulle Si discute anche sulla ripartizio- eventualmente alla Giunta provin- Secondo scrutinio: Giuseppe Dori- senso si inoltra richiesta, convinti quali ciascun consigliere deve indi- ne percentuale della concorrenza ciale). gotti 17 voti, Giuseppe Pizzini 2, che le “competenti Autorità vor- care l’aumento che ritiene di con- giacché si ritiene che quella del Arturo Bolner 1 ranno secondare lo sforzo costrut- cedere. 1929 non sia più attuale (era così: Giuseppe Dorigotti accetta la cari- tivo di questa amministrazione”, Tutti i 19 presenti votano per un Castellano 33%, Pedersano 33%, 1947, 2 febbraio - Accolte le ca di sindaco. anche perché “è accertato che nes- aumento dieci volte superiore a Noarna 3%, Sasso 2%, Nogaredo- dimissioni di Cornelio Parisi, sun paese della zona raggiunge una quello in vigore, che passa così da Brancolino 19%, Villa 10%). che però non può venir sostituito Nella stessa seduta viene eletta così alta tassazione unitaria e deve- 1.951,50 lire a 19.515. (Il dato è Trattazione più dettagliata del anche la giunta comunale. si osservare che non può nemmeno emblematico del livello di svaluta- problema in un apposito articolo Cornelio Parisi si dimette da con- Assessori effettivi: Angelo Giova- vantare un reddito certo ed alto del zione del denaro). a parte. sigliere, le dimissioni sono accolte nazzi (19 voti), Luigi Pizzini (18), catasto privato, essendo la maggior In questa seduta, trattando del dal Consiglio, ma non viene sosti- Giuseppe Pizzini (15), Emanuele parte della campagna in forte pen- problema del personale, si affer- tuito perché i 16 candidati della Galvagni (14) dio, non irrigabile e sottoposto al ma: “Essendo già in corso le pra- 1946, 12 ottobre - Il cimitero lista di Parisi, la n. 2, presentatisi Assessori supplenti: Mario Anto- danno della siccità, e delle alluvio- tiche della ricostituzione degli ex anche per i defunti di Piazzo alle elezioni sono stati tutti eletti. nio Fiorini, Alessandro (Sandro) ni, come avvenne precisamente lo Comuni…” La cosa però arriverà a rasentare Villa Lagarina primi anni ’50. Il Parisi scorso anno”. Al cimitero di Santa Lucia oltre a l’assurdo perché il numero legale segretario comunale Nabacino nei pressi Nogaredo e Villa faranno riferi- per rendere valide le sedute rimane del Santo Mont mento anche i censiti di Piazzo. sempre invariato (almeno 11 consi- 98 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 99

glieri), nel mentre col passare degli lorde; agli assessori: Luigi Pizzi- 1947, 20 aprile - La tariffa del esposti ai danni della siccità e della ne in comune autonomo, in istrut- 1950, 29 gennaio - Bilancio anni altri consiglieri si dimettono e ni di Castellano 1.500 lire, Ange- quaresimalista aumenta di dieci pioggia “che ogni anni falcidiano toria presso l’Amministrazione 1950: è prevista la variante della alcuni muoiono (sempre della lista lo Giovanazzi di Pedersano 700, volte. Imposte sulle vetture a 2 e distruggono intere zone di rac- regionale…” (ma il provvedimento strada in Destra Adige sotto n. 2). Così succederà spesso (anche Emanuele Galvagni di Sasso 500, e a 4 cavalli, sui domestici, sui colto”, “l’attaccamento di questa mai arriva…). l’abitato di Villa (“Cantiere ovviamente per altri motivi, come Antonio Fiorini di Noarna 500, pianoforti… popolazione agli interessi collettivi Dell’acquedotto si riparla nella Fanfani”) la fienagione, la vendemmia, impe- Giuseppe Pizzini di Nogaredo fa sì che il privato interesse ceda seduta del 18 settembre 1949. gni professionali fuori paese…), 500, Sandro (Alessandro) Parisi di Dal 1930 il quaresimalista (cioè alle esigenze dei pubblici servi- Il bilancio del 1950 è superio- che le sedute in prima convoca- Brancolino 500. il sacerdote – di solito frate – che gi…”. re “solo” di un milione a quello zione vengano annullate appunto tiene le prediche nel tempo di Qua- Intanto comunque nel 1947 sono 1949, agosto - I capifamiglia di del 1949 (9.587.080 lire contro per mancanza di numero legale, e 1947, 7 aprile - Inflazione resima) percepisce 120 lire. Questo stati saldati tutti i mutui con gli Piazzo chiedono che i bambini 8.597.209) e ciò sta anche a signifi- aggiornate alla seconda convoca- inarrestabile, problemi di compenso viene alzato di 10 volte, istituti di credito. del paese frequentino la scuola care una certa stabilità della mone- zione nella quale non conta più il bilancio. Gli agricoltori devono a 1200 lire. di Villa. Risposta: sì, ma ta, con la frenata della svalutazione numero legale ma si vota a mag- pagare il “diritto di produzione” Si ritoccano o si stabiliscono per la portatevi i banchi (quello del 1951 sarà di 11.861.835 gioranza dei presenti. prima volta alcune imposte, tra cui 1948 il Consiglio si assottiglia lire). Il bilancio del 1946, previsto in quelle sulle vetture, private e pub- I capifamiglia di Piazzo, comune di Si parla dell’acquedotto di Castel- 2.376.600 lire, in realtà è stato di bliche, a 2 e a 4 cavalli, sui dome- Negli ultimi mesi del 1948 dà le Pomarolo ma parrocchia di Villa, lano: recuperare i finanziamenti Si dà la tredicesima ai lire 4.628.000 lire (quindi è quasi stici, sui pianoforti e biliardi… dimissioni da consigliere Pio Gra- chiedono al Comune di Villa (6.300.000 lire) mediante il “piano dipendenti comunali (una raddoppiato) ziola, mentre muore l’assessore di poter “iscrivere anche per l’en- Tupini” (Tupini è il Ministro dei decina di persone a libro paga) “Nulla di concreto permette di supplente Mario Antonio Fiorini di trante anno scolastico 1949-50 i Lavori pubblici). credere in un vicino ribasso, anzi 1948, primi mesi - Pausa per Noarna. Come detto sopra, i con- loro figli alle scuole elementari di Il Comune mette a disposizione I dipendenti comunali sono i nemmeno in una stabilizzazione le (famose) elezioni politiche siglieri non vengono “rimpiazza- Villa Lagarina, per assai maggior 3.500.000 per espropriazione ter- seguenti (tra parentesi la data di dei prezzi attuali…”, e “il bilancio nazionali ti”, invece la carica di assessore è comodità di frequenza in confron- reni e mano d’opera speciale per la assunzione in servizio): comunale si presenta in forte defi- assegnata a Mario Calliari. to alle scuole di Pomarolo, in via costruzione della bretella per aggi- Olimpio Nabacino, segretario cienza”. Il primo verbale del 1948 porta la Un dato statistico: nel 1948 la eccezionale e salvo parere favore- rare a Sud l’abitato di Villa (l’at- comunale (15 dicembre 1930) E allora si aumentano le impo- data del 2 maggio. Dunque non Giunta ha adottato 154 delibere. vole dell’Autorità scolastica”. tuale Via Zandonai), nel contesto Gina Scrinzi, applicata (1° ottobre ste sulle bevande (acque gassate, si sono tenuti consigli, almeno Il Consiglio comunale, con vota- dell’ampliamento-costruzione 1939) birra, sciroppi…) e viene istituito il formali, nei primi quattro mesi. zione unanime palese, delibera della strada Aldeno-Isera. Livio Parisi, messo comunale (1° “diritto di produzione”: gli agricol- Questo probabilmente per lasciare 1948, 5 dicembre - anche Villa “di accettare la richiesta alla con- Il lavoro sarà gestito dal “Cantiere marzo 1942) tori pagano il 5% del valore dei loro libero campo alle elezioni politiche nel Consorzio del ponte Isera- dizione che la Frazione di Piazzo Fanfani”. Ugo Giordani, custode forestale prodotti (legna, ciliegie, cavoli…; nazionali del 18 aprile 1948, passa- Sacco provveda direttamente ai ban- (parziale) (1° aprile 1946) anche l’uva in un primo momento, te alla storia come le più “sentite” e chi necessari ai suoi alunni, che Dott. Enrico Scrinzi (junior), medi- ma poi viene “risparmiata”; l’anno le più drammatiche della vita della Il Consiglio nomina Giuseppe attualmente mancano alle scuole, 1950, 12 febbraio - Lavoro co condotto (parziale) (1° giugno dopo però anche uva, mosto, vino) (nuova) Repubblica italiana. Dorigotti, Sandro Parisi e Giusep- e si obblighi a rimborsare a questo gratuito dei censiti per la 1920) Bilancio per il 1947: lire pe Pizzini quali rappresentanti del comune le spese vive di manuten- costruzione dell’acquedotto di Candida Roberti, ostetrica (parzia- 5.825.282,98, con un disavanzo di Comune di Villa in seno al Consor- zione delle scuole, illuminazione, Castellano “povero alpestre le) (1° gennaio 1920) lire Bilancio 1948: elogio al senso di zio del ponte Isera-Sacco. riscaldamento e quante altre neces- paesello” Elisa Marzadro, dattilografa (4 1.574.092,75. responsabilità dei consiglieri- sarie per l’anno scolastico 1949- febbraio 1942 contadini che quadruplicano la 1950, gravanti su detti alunni”. Alla fine di gennaio il Ministero Addetti al servizio razionamento sovraimposta sui terreni 1949, 14 agosto - Nuovo dei Lavori pubblici comunica che consumi: acquedotto per Castellano il progetto dell’acquedotto è stato Elio Curti, applicato (1° aprile Mentre l’imposta-famiglia, “dolen- (mentre si sta sempre 1938) te nota di tutte le amministrazio- aspettando Godot) Aldo Lorenzi, applicato (16 set- ni”, la cui revisione con eventua- tembre 1946) le aumento incontra una “serie di All’unanimità si approva il proget- Luigina Foches, applicata, (2 otto- ostacoli gravi di vario genere”, pur to dell’ing. G. Gilberti che prevede bre 1941) dopo tante sedute rimane quella del una spesa di 6.300.000. 1947, per fare saldare il conto del Si chiede che la Regione (che allo- bilancio 1948 viene quadruplicata ra aveva molto più potere della 1947, 16 marzo - Aumentano le la sovraimposta dei terreni. Provincia) copra almeno il 50% indennità di carica: impegno del La considerazione su questo fatto della spesa e, poiché l’intervento sindaco dentro e fuori l’ufficio è verbalizzata in questi termini: interessa una sola specifica frazio- “Quando si consideri che il Consi- ne, si decide di “rimandare ogni Al sindaco, che garantisce una Una moneta da 5 lire del 1949. Verso la glio è composto nella quasi totalità provvedimento circa la spesa gra- “presenza giornaliera a servizio del fine degli anni Quaranta il valore della di contadini, chiaro appare il loro vante sul Comune in attesa che lira acquistò una certa stabilità. Intanto pubblico in ufficio” e un’ “opera andarono a scomparire i centesimi (le senso di civismo e di responsabi- siano risolte le dimande presen- continuativa anche fuori d’ufficio” cifre dopo la virgola, che ritornarono in lità…”. Pur essendo i terreni della tate da queste frazioni, compresa Il Consiglio comunale ammette nelle proprie scuole elementari i bambini di Piazzo anche sono assegnate 4.000 lire mensili uso con l’introduzione dell’euro) maggior parte della campagna Castellano, per la loro ricostituzio- per l’anno scolastico 1949-50, purché quel paese provveda ai banchi di scuola 100 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 101

incluso nelle opere dell’esercizio In Consiglio si parla di Europa di un altro consigliere, d’ora in corrente. unita (NB: siamo nel 1950) poi succede spessissimo (come In precedenza il Comitato Usi rilevato sopra) che non si raggiun- Civici e quello provvisorio per Nella stessa seduta il Consiglio è ga il numero legale. Così diventa la costruzione dell’acquedotto di chiamato a dare sostegno ad una quasi normale che si prendano le Castellano, “dopo un lungo esame petizione “per un patto federale decisioni in seconda convocazio- della situazione di questo povero di Unione Europea” tra le nazioni ne allorché si vota a maggioranza alpestre paesello” avevano chiesto democratiche. dei presenti. Può allora succedere alla Giunta comunale di modifica- I punti qualificanti sono quattro: che bastino 5-6 voti (sul totale di re una precedente delibera riguardo uguaglianza di diritti e libertà fon- 20 consiglieri teorici) per prendere al finanziamento, in attesa che sia damentali; programma di unifica- una decisione, magari importante. ripristinato il vecchio comune… zione economica; politica estera Per l’esecuzione dei lavori sono comune; comune difesa. previste anche prestazione gratuite Siamo nel 1950, e la strada sarà 1952, 30 luglio - Come uscire da dei censiti di Castellano: i maschi ancora lunga, però il primo passo Valtrompia? dai 16 ai 65 anni sono tenuti a for- è giusto... Il Trattato di Roma che nire 6 giornate di lavoro quali ster- istituirà la Comunità Economica Si affida all’ing. Galvagni dell’Uf- ratori, manovali, muratori, traspor- Europea tra Belgio, Germania, ficio tecnico comunale di Rovere- tatori di materiali… Francia, Italia, Lussemburgo, to uno studio per il collegamento All’inizio di marzo arriva la noti- Paesi Bassi (Olanda) porterà la della contrada Valtrompia con via zia del finanziamento dell’opera. data del 25 marzo 1957. 3 Novembre. Il 6 maggio il Consiglio decide Già al tempo della Società di di chiedere in mutuo di 6.300.000 abbellimento di Villa Lagarina lire, da pagare in 35 annualità, alla 1952, 10 aprile - Strada Villa- (1900-1914) era stato sollevato il Cassa Depositi e Prestiti, con la Brancolino: si affida il progetto problema. prospettiva che “quando Castella- no diventerà comune autonomo, si Viene affidato all’ing. Alighiero accollerà la spesa dell’acquedot- Colorio l’incarico di progetto della 1952, autunno - Urge pensare a to”. strada Villa-Brancolino. una nuova sede comunale Invece il prestito per la costruzione della bretella a Sud di Villa viene Nell’autunno del 1952 si fa urgen- Casa Frapporti, ex Ambrosi, sede del Municipio durante la sindacatura di Giuseppe Dorigotti chiesto alla Cassa di Risparmio. 1952, 1° maggio - Il nuovo messo te un altro grosso problema: trova- comunale è Sergio Petrolli re, o meglio costruire, una nuova coinvolto il Consiglio. Il sindaco consiglieri prendono la parola, si Invece all’inizio di gennaio è arri- sede per il municipio. La palazzina spiega che, a fronte dell’impegno di decide all’unanimità di acquistare vato il benestare del Ministero per 1950, maggio - Muore il In seguito alle dimissioni da messo Ambrosi, un tempo sede di cantina, tanti consiglieri nelle vendemmie, i terreni da Zamperetti e di fare poi la costruzione dell’edificio sco- consigliere Luigi Miorandi comunale di Giuseppe Zenorini nella quale si trovano gli uffici (il la Giunta s’è mossa subito vista una permuta con il Cral in modo da lastico per Sasso-Noarna e a tale (30 aprile 1952), viene chiamato a Comune paga l’affitto), è passata in l’urgenza di trovare una soluzione. costituire un’unica zona fabbrica- scopo nella seduta del 25 aprile Il consigliere defunto non viene sostituirlo Sergio Petrolli. Da prin- proprietà da Ettore Ambrosi (figlio La questione viene trattata in Con- bile (attraversata dalla strada per 1953 il Consiglio decide (10 sì, 2 sostituito e dal seguente giugno cipio l’incarico è provvisorio, poi di Federico, il sindaco di Villa dal siglio nella seduta del 4 novembre Brancolino). no) l’assunzione di un mutuo di si troveranno nei verbali sedute sarà definitivo. Di lui si racconta 1888 al 1891; era senza figli e 1952. 14.400.000 lire. annullate per mancanza di numero che in casi di particolare urgenza viveva a Napoli in qualità di rap- 1953 – Nuovi edifici scolastici: legale. andasse a cercare il sindaco in cam- presentante della Pirelli per tutta la Se ne riparla nella seduta del 14 per Villa-Nogaredo aspettare; pagna e gli facesse firmare qualche Campania; vedi “Quaderno” n. 6, dicembre 1952. per Sasso-Noarna agire 1953, 25 febbraio - Al sindaco carta, offrendo la propria schiena pag. 39) a Ernesto Frapporti (si era Non si può acquistare il terreno Dalla Direzione didattica si avan- 10.000 lire mensili 1950, 16 luglio - Seconda inarcata come punto di appoggio. trasferito da Noarna a Villa verso il dell’Enal perché l’ente non può za la richiesta all’Amministrazione condotta ostetrica? No, Petrolli è stato, tra altri incarichi 1930; vedi “Quaderno” n. 9, pag. vendere. comunale di un nuovo edificio sco- Dopo sei anni di “congelamento”, aspettiamo… Godot ricoperti a favore della comunità di 81) il quale richiede di avere liberi lastico per Villa-Nogaredo, perché l’indennità del sindaco passa da Villa, anche comandante dei Vigili gli spazi per il proprio uso (attività Nella seduta del 25 febbraio 1953 l’attuale è insufficiente, inadatto, 4.000 lire mensili a 10.000. Agli Il Commissario del Governo chie- del fuoco di Villa Lagarina dal feb- di macelleria e salumificio). si avanza la proposta di acquista- in cattivo stato di conservazione. Il assessori vanno rimborsi spese. de l’istituzione di una seconda braio 1973 al febbraio 1990. La Giunta comunale si orienta re il terreno da Remo Zamperetti Consiglio però, nella seduta dell’8 condotta ostetrica. In Consiglio si verso la costruzione di un nuovo lungo la nuova strada Villa-Bran- febbraio 1953 decide di sopras- dà vita ad una lunga discussione, edificio e tasta il terreno per poter colino e Villa-Rovereto, per edifi- sedere alla faccenda sia perché ci 1953, 31 maggio - Piano al termine della quale si decide di 1952 - Il Consiglio decide spesso acquistare il fondo dell’ex Circo- care sia il nuovo municipio e sia sono in ballo già tanti lavori pub- regolatore per Cei, per soprassedere alla decisione in atte- in seconda convocazione lo di lettura, poi passato all’Enal- abitazioni per i censiti. blici (tra i quali anche l’acquedotto “prevenire disordini”… sa di prenderla quando arriverà… Cral. di Brancolino), sia forse per aspet- Godot, cioè la ricostituzione degli Con la morte di Cesare Baldessa- Il consigliere prof. Guido Bettini Il 29 marzo 1953, dopo anima- tare una parola finale sulla ricosti- Su sollecitazione della Pro Loco ex-Comuni. rini e la “decadenza” per assenze chiede che sulla problematica sia ta discussione nella quale tutti i tuzione degli ex-Comuni. di Villa Lagarina, viene affida- 102 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 103

to all’ing. Alighiero Colorio e 1954, 17 gennaio - Un piano 1955, 20 febbraio - Ultima Ricostituzione degli ex-Comuni: all’arch. Mario Kiniger il progetto regolatore per Villa seduta del Consiglio urbanistico del piano regolatore i paesi la vogliono subito (1946), ma la Regione temporeggia di Cei, per “prevenire disordini”. Il bilancio per il 1954 è di Dopo aver concesso un anticipo di finché (1955) ammette una via di mezzo Sono previste tante nuove costru- 18.203.459. 900.000 lire per lo stato di avan- zioni nella località. Constatato il fatto che l’incremen- zamento dei lavori della scuola di to demografico è costante, che la Sasso-Noarna, il Consiglio rasse- 1946, 29 maggio- Seduta giorni dopo, e cioè il 2 giugno 1946, zazione dei servizi in sede di bilan- Nella stessa seduta si parla anche zona è adatta a nuove costruzioni, gna le dimissioni, in quanto biso- straordinaria - Non si escludono e avrebbe concluso i lavori alla fine cio, che è in formazione. delle nuove aree Zamperetti in che ci vogliono nuove strade…, gna dare seguito alla legge regio- ipotesi di raggruppamenti del 1947; la Costituzione sarebbe cui costruire il municipio e case si ritiene necessario predisporre nale del 14 febbraio 1955, n. 13, entrata in vigore col 1º gennaio Sasso (Emanuele Galvagni): popolari. il piano regolatore di Villa e se che ha deciso la ricostituzione del Il sindaco informa che la Prefettura 1948) per gli enti locali. Questo al immediata ricostituzione del ne affida la stesura all’ing. arch. Comune di Nogaredo. ha invitato il Consiglio comunale fine di evitare decisioni affrettate Comune Pietro Marzani e all’ing. Alighiero Resta operativa la giunta per l’or- a esprimere il suo parere circa la che dovrebbero essere ritirate nel Il sig. Galvagni Emanuele di Sasso, 1953, 1° agosto - Solo 7 Colorio. dinaria amministrazione. ricostituzione dei Comuni soppres- caso che l’assetto ora costituendo giusta deliberato dei frazionisti, consiglieri in aula a trattare si dal cessato regime, ora frazioni non fosse consono alla futura rifor- chiede l’immediata ricostituzione dell’imposta di famiglia di Castellano, Pederzano, Sasso, ma degli enti autarchici. Allo stato del Comune, organizzando i servizi 1955, 23 gennaio - La fine della 1955, 31 marzo - Ultima Noarna e Nogaredo, e che le stesse attuale delle cose l’Assemblea rifiu- giusta il bilancio che dimette in atti. In seconda convocazione, alla pre- legislatura è vicina: bisogna seduta della Giunta - Arriva il frazioni, a mezzo dei loro asses- ta inoltre di unirsi ad altri raggrup- senza di soli 7 consiglieri, si decide “chiudere” Commissario sori, erano state invitate a fornire pamenti dei Comuni, stabilendo che Brancolino (Alessandro Parisi): sull’imposta di famiglia, faccenda i dati richiesti dalla Prefettura, e se Castellano non potesse vivere di no da soli con Nogaredo che suscita sempre tante lamentele Il sindaco annuncia che prima Dopo quasi nove anni, ha termine la cioè i singoli bilanci in pareggio ed vita propria, continuerà la sua unio- Il sig. Parisi Alessandro della fra- tra la popolazione. dello scioglimento del Consiglio sindacatura di Giuseppe Dorigotti, un piano di organizzazione dei ser- ne attuale con Villa. zione di Brancolino dichiara che comunale, previsto per il febbra- il quale ha allora 69 anni di età. vizi di segreteria, condotta medica, se il Comune di Nogaredo verrà io seguente, bisogna “chiudere”, Sono assessori: Luigi Pizzini, Giu- condotta ostetrica, condotta veteri- Pederzano (Angelo Giovanazzi): ricostituito, la frazione di Branco- 1953, 20 settembre - Dimissioni mediante atti deliberativi, le istrut- seppe Pizzini, Emanuele Galvagni, naria, ecc. Il sindaco invita quindi i vogliamo la separazione lino, che un tempo si reggeva da sé, di Guido Bettini torie riguardanti due importanti Angelo Giovanazzi singoli assessori a riferire quanto le Il sig. Giovanazzi Angelo di Peder- rifiuta di prendervi parte, riservan- opere pubbliche, e cioè l’ultimo loro frazioni hanno deliberato. sano riferisce che la sua frazione dosi la facoltà di chiedere anch’es- In seguito al suo definitivo trasferi- lotto della Strada Villa-Castellano Con decreto del Commissario del ha votato la separazione da altri sa la costituzione in Comune auto- mento a Trento, il prof. Guido Bet- e la costruzione della nuova casa Governo del 28 marzo 1955 il Castellano (Luigi Pizzini): raggruppamenti, ricostituendosi in nomo, oppure di unirsi ai Comuni tini rassegna le dimissioni da con- comunale. “Questo per non correre dott. Ferdinando Palmarsan è soprassedere (aspettare le deci- comune, con segreteria e segretario di Villa Lagarina o di Marano, sigliere. Viene così a mancare una il rischio, argomenta il sindaco, che nominato commissario straordina- sioni dell’Assemblea Costituen- proprio non consorziabili e con il secondo quanto si prospetterà più voce autorevole e a volte “critica” dovendo poi provvedere a questi rio per Villa (per Nogaredo è nomi- te) – e comunque eventuale unio- consorzio invece dei servizi sani- conveniente. Se Nogaredo invece all’interno del Consiglio. lavori due comuni, nuove tenden- nato Giovanni Bettini), ed entra in ne solo con Villa. tari e veterinari e di custodia dei costituirà un solo comune con Villa Nei primi mesi del 1954 muore il ze, dissidi, difficoltà burocratiche carica con il 1° aprile. Il sig. Pizzini Luigi di Castellano boschi con altri comuni. ed eventualmente con Piazzo di consigliere Giuseppe Salvadori. A si oppongano alla realizzazione A Palmarsan subentra, poco meno riferisce che l’assemblea dei frazio- Pomarolo, con esclusione di altre questo punto i consiglieri rimasti in delle opere, con grande danno a di un anno dopo, Carlo Baldessa- nisti ha deliberato di soprassedere Noarna (Antonio Fiorini): si frazioni, anche Brancolino rimarrà carica sono 12 (dei 20 eletti, 4 sono tutta la zona”. rini nominato con decreto datato 5 alla ricostituzione del Comune in rifaccia il Comune al più presto nel gruppo. defunti, 4 dimissionari). Tutti i consiglieri condividono il marzo 1956. L’ultima sua firma da attesa di conoscere il complesso Il sig. Fiorini Antonio di Noarna, punto di vista del sindaco. commissario è del 24 giugno 1956 delle leggi amministrative e tributa- secondo quanto deliberato dai fra- Nogaredo (Giuseppe Pizzini): sì a (nel frattempo sono stati votati i rie che emanerà l’Assemblea Costi- zionisti, richiede la ricostituzione un gruppo con Villa, Brancolino 1953, 27 settembre - Fognature Nella stessa seduta si concedono due Consigli comunali e Baldes- tuente per gli enti locali (la Costi- del Comune al più presto possibile, e Piazzo, ma escludere ogni altra per Villa gratuitamente 510 mq di terre- sarini è stato poi eletto sindaco del tuente sarebbe stata votata quattro riservandosi di precisare l’organiz- frazione; altrimenti meglio da soli no sulla strada Villa-Brancolino nuovo comune di Villa). Il sig. Pizzini Giuseppe di Nogaredo È affidato all’ing. Alighiero Colo- all’UNRRA-casa per l’edili- dichiara che la frazione è favorevo- rio il progetto per le nuove fogna- zia popolare. (UNRRA: United Le elezioni comunali a Villa e a le alla creazione del gruppo Villa ture di Villa Lagarina. Nations Relief Rehabilitation Nogaredo si tennero la domenica 27 Lagarina-Nogaredo-Brancolino, Il sindaco comunica ai consiglieri Administration – Amministrazio- maggio 1956. Vennero eletti i due non escluso Piazzo di Pomarolo, che non è stata accolta la richiesta ne delle Nazioni Unite per la ria- nuovi Consigli di 15 componenti però con esclusione di ogni altra fra- di far passare la costruzione del bilitazione e il soccorso dei paesi ciascuno. In seguito ciascun Consi- zione. Nel caso questo gruppo non nuovo municipio come “corso di liberati. – Si intende “liberati” al glio elesse il proprio sindaco: Carlo sia fattibile chiede la ricostituzione qualificazione operaia”, ciò che termine della seconda guerra mon- Baldessarini per Villa (e lo sarà fino del Comune riservandosi di precisa- avrebbe fatto risparmiare molto diale). al 1973), Mario Leoni, già coman- re i servizi in sede di bilancio. denaro. dante dei Vigili del Fuoco del “gran- de Comune” di Villa e poi di Trento, Villa Lagarina (sindaco Giusep- per Nogaredo (e lo sarà fino al 1977). pe Dorigotti): Villa vuole che si stacchino tutti i Comuni che le Carta intestata degli ultimi decenni del 1800 del vecchio Comune di Villa Lagarina sono stati uniti forzosamente 104 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 105

per arrivare alla ricostituzione di Comune a tempo futuro, e di voler 1949 e 1951 - il Consiglio stato di amministrazione ambiguo Carlo Candioli, della minoranza, questi Comuni e ridare così il tanto nel contempo rimanere unito con comunale tenta a più riprese la che rende difficile qualsiasi deli- si chiede come possa influire pres- sospirato benessere alle frazioni Villa Lagarina, rende impossibile prova di forza con la Regione berato di giunta o di consiglio”; la so la Regione il deliberato di non credo sia il dare risposta concreta la ricostituzione del Comune di (e la Provincia) rifiutandosi di Regione o concede le ricostituzioni trattare il bilancio. Ritiene invece a questi interrogativi: Pedersano, il cui territorio si trova votare i bilanci di previsione ma o emette un netto rifiuto motivato. meglio che si voti il bilancio per Chi paga il debito del Comune? tra Villa e Castellano; la Giunta provinciale annulla le Il prof. Elio Baldessarelli si dice non fermare l’amministrazione Come questo si paga e quando? che non esistono ostacoli territo- delibere convinto che la Regione è animata e causare danni per mancanza di Chi dà assoluta garanzia di vita ai riali alla ricostituzione dei Comuni dalle migliori intenzioni, ma che ci mezzi necessari. nuovi comuni? separati di Sasso e Noarna Seduta del 6 novembre 1949 vuole ancora un po’ di pazienza; tut- Il sindaco mette ai voti (voto palese Chi ci assicura che se domani una (“numeroso pubblico intervenuto”) tavia se fra un certo tempo non sarà per alzata di mano) la proposta di frazione rimessa a Comune, per all’unanimità dichiara: All’ordine del giorno il bilancio trovata una soluzione, sarà opportu- Baldessarelli (non votare il bilan- Timbro-stemma del vecchio Comune di qualche malaugurato caso venisse preventivo 1950. no costituire un’apposita commis- cio) che ottiene 14 sì e 1 no (Carlo Villa Lagarina negli ultimi decenni del a mancare alle proprie esigenze di ritenersi incompetente a emette- Emanuele Galvagni chiede imme- sione comunale sul problema. Candioli). 1800 finanziarie non debba per ordine re giudizio circa il modo di risol- diatamente la parola per dire che, Ancora Guido Bettini: al di là delle governativo ritornare al Comune vere le richieste di Castellano e rendendosi interprete del volere dei intenzioni della Regione e dell’as- La delibera sarà annullata dalla Il sig. Giuseppe Dorigotti per Villa dal quale si è staccata e Dio sa con Pedersano, per le speciali condi- censiti delle frazioni, chiede che sessore regionale che segue per Giunta provinciale. Lagarina chiede che da Villa siano quale triste fardello! Quella frazio- zioni sopraesposte; il bilancio non venga esaminato e competenza le pratiche, il Consiglio staccati tutti i Comuni che gli furo- ne non sarà certo la benvenuta. di dare parere favorevole alla isti- che piuttosto si mandi un’urgente deve mostrare forza e decisione; a no forzosamente uniti, e che Villa … Ora io dimando: chi sa precisar- tuzione dei Comuni separati di sollecitazione alla Giunta regiona- suo parere la mancata separazio- Seduta dell’11 dicembre 1949 rimanga da sola; però il paese non è mi come la Costituente si affacce- Sasso e Noarna, previo riconosci- le perché voglia dare seguito alle ne è dovuta all’intervento presso la - Resistere ad oltranza (il contrario all’unione con Nogaredo, rà al balcone di questa nuova ma mento di autosufficienza da parte domande di ricostituzione dei vec- Regione di persone contrarie ad essa. sindaco è però di altro parere): Brancolino ed eventualmente con sempre povera Italia? Che gover- delle Autorità superiori; chi comuni, i quali affondano la loro Emanuele Galvagni: si tratta di si nomina una delegazione Piazzo di Pomarolo, riservandosi di no uscirà dalla Costituente? Quali di dare parere favorevole alla for- origine in “tempi molto lontani”; il persone che sono interessate a ufficiale precisare i servizi in sede di bilancio. saranno le nuove leggi comunali? mazione di un unico comune Villa Fascismo “cavalcò oltre i diritti e le impedire la separazione. … Fino a che limite salirà il livello Lagarina e Nogaredo con annessa consuetudini dei nostri comuni”; il Luigi Pizzini dichiara di non cono- Il segretario legge ai consiglieri La minoranza (Carlo Candioli, delle imposte con questo governo? frazione di Brancolino, ed even- governo attuale ha fatto un apposito scere la vera volontà della maggio- sia il decreto della Giunta provin- con l’appoggio di Cesare Bal- Questi punti da me esposti credo tuale futura annessione volontaria decreto (27 agosto 1946) sulla rico- ranza della gente di Castellano, e ciale (24 novembre) con il quale dessarini): “come si affaccerà la debbano essere presi in seria con- di Piazzo di Pomarolo, e con esclu- stituzione dei comuni. in proposito chiede il referendum. si annulla la delibera del 6 novem- Costituente al balcone di questa siderazione; la gente prende molto sione di qualsiasi altra frazione Si apre la discussione. Il prof. Giuseppe Dorigotti, come consi- bre, sia la lettera dell’Assessorato nuova ma sempre povera Italia?” alla leggera quello che al Comune di opporsi a che vengano lasciate Guido Bettini conferma la irremo- gliere di Villa conferma la volontà regionale agli affari generali rela- Con i debiti che ci sono, facendo dà molto a pensare, e prima di pro- unite a Villa Lagarina frazioni che vibile decisione dei frazionisti di dei censiti di voler separarsi, come tiva ai bilanci e alla ricostituzione le separazioni si chia di fare il cedere sulla strada intrapresa della non sono gradite, mentre altre ver- Nogaredo di ricostituirsi in comune sindaco assicura che “nulla di fatti- dei comuni. coperto prima della casa separazione, credo sia ottima cosa rebbero staccate, come potrebbe e afferma che ormai si è perso trop- bile è stato tralasciato per raggiun- Il sindaco sollecita i consiglieri A questo punto il Consigliere di rispondere almeno al primo, secon- verificarsi nel caso che venissero po tempo, che l’amministrazione gere lo scopo generale”. di attenersi alle disposizioni degli minoranza Carlo Candioli, a cui si do e terzo interrogativo, perché pro- ricostituiti i Comuni di Pedersano, attuale non è più adatta al compito Baldessarelli propone di rimandare uffici superiori che rispecchiano le associa il Consigliere Cesare Bal- seguendo così andremmo a rischio Sasso e Noarna, ed eventualmente ricevuto e che l’opinione pubblica è la votazione sul bilancio in attesa disposizioni di legge, sia sul bilan- dessarini, legge, con richiesta che di fare il coperto prima della casa. Nogaredo, rimanendo Castellano decisamente orientata verso lo scio- della decisione della Regione e di cio che sulla formazione dei ruoli sia inserita a verbale, la seguente Villa Lagarina ha dato per vent’an- a carico di Villa, e pure Noarna se glimento dell’attuale comune unito. conseguenza di rimandare anche d’imposta. dichiarazione (ne riportiamo ampi ni e più ospitalità alle frazioni; oggi venisse dichiarata non autosuffi- Sandro Parisi: la Regione “si affret- la formazione dei ruoli d’imposta, Invece il consigliere Angelo Gra- stralci): non le rigetta e non le trattiene. Ma ciente. ti a pronunciarsi in merito, non sia dell’imposta di famiglia sia ziola “invita i consiglieri a con- “La data che doveva segnare un prima di fare questo passo, con potendosi continuare oltre in uno dell’imposta sul bestiame. fermare la delibera annullata dalla evento direi quasi storico per il me dicono coscienziosamente gli Giunta provinciale, affinché la nostro comune sarebbe stata quella onesti e benpensanti cittadini: ver- Regione sia edotta dalla ferma dell’8 ottobre 1945. La seduta di ranno tempi migliori, si protenderà volontà del Consiglio e della popo- Giunta e di tutti i rappresentanti roseo l’avvenire, ma i debiti reste- lazione di ottenere le chieste sepa- delle frazioni doveva risolvere il ranno debiti oggi e anche domani e razioni, e sia indotta a concederle”. problema importante, forse il capi- stiamo pur certi che nessuno ce li Per il sindaco “non è la strada giu- tale problema, per la ricostruzione pagherà… sta quella di disobbedire alla legge dei Comuni soppressi dal Fasci- e al Consiglio provinciale, nuocen- smo, ed era quello del pagamento do infine agli interessi dello stesso del debito incontrato dal Comune La posizione di Castellano fa comune, per obbligare la Regione con mutui alla Cassa di Risparmio saltare tutto il meccanismo a concedere quanto ora non sembra e al Credito Fondiario. Per manca- ancora giunto a maturazione”, anche to accordo questo problema giunse Dopo il dibattito il Consiglio, rico- perché i due consigli, regionale e pro- a un punto morto e rimase irrisolto. Verso la fine del 1949 il Consiglio comunale si rifiuta di votare il bilancio di previsione nosciuto 1950 per sollecitare la Regione a pronunciarsi sulla questione degli ex-Comuni. Le firme vinciale, hanno competenze diverse. Ora si parla di bilanci preventivi, di che la decisione di Castellano di Carta intestata del vecchio Comune di sono del sindaco Dorigotti, del consigliere anziano Elio Baldessarelli, del segretario Guido Bettini insiste nel chiedere fusioni, ecc.; l’importanza grande rimandare la ricostituzione del suo Castellano comunale Olimpio Nabacino che la Regione dia una risposta 106 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 107

netta: ricostituzione di tutti i comu- Il sindaco raccomanda ai consiglie- Il bilancio 1952 sarà votato nella Strada Villa-Castellano: contro lo spopolamento della montagna ni? O a gruppi? E quali? ri di votare il bilancio, ed è accon- seduta del 4 novembre 1951. e di rilevante importanza turistica Elio Baldessarelli riferisce che tentato. Nel frattempo, il 28 ottobre 1951, l’assessore regionale Negri, che si è tenuto il referendum in tutti (ma Sasso, Noarna e Brancolino pensano all’imposta di famiglia tiene la competenza in materia, i paesi tranne che a Villa (perché destinata a salire e votano contro) ritiene impossibile la ricostituzio- Seduta del 19 maggio 1951 - ai cittadini si chiede se la frazione ne di tutti i comuni e ha proposto la Verso il referendum vuole o meno separarsi appunto da 1946, 13 e 28 luglio - Consigli riunione di essi in tre gruppi; inol- Villa). Esito complessivo – Vole- straordinari per votare il tre è disposto a ricevere una dele- Anche su sollecitazione di vari te separarvi da Villa?: sì 1226, no progetto: le posizioni sono gazione di frazionisti per discutere censiti, arriva in Consiglio la pro- 216, astenuti 754. divergenti sulle possibili combinazioni. posta di un referendum per risolve- L’esito orienta la Regione a non Propone quindi di sospendere re il problema degli ex-Comuni. Il ricostituire i Comuni di Castella- L’esposto Genio Civile di Trento: ancora la votazione sul bilancio e Consiglio chiede alla Regione che no e Pedersano, e a pensare ad un strada vecchia e insufficiente di scegliere una commissione. si facciano richieste chiare da sot- inedito raggruppamento per Noga- Il sig. Conte Pietro Marzani, con- Il sindaco mette ai voti la proposta: toporre a referendum. redo. sigliere comunale, legge l’espo- 14 sì, un’astensione (Carlo Can- sto riguardante la strada redatto dioli: d’accordo sulla commissio- dall’Ufficio del Genio Civile di ne, non d’accordo sul rimando del Seduta del 27 settembre 1951 - Il 1953, 29 marzo - La Regione Trento. bilancio). sindaco finisce in minoranza batta un colpo “Si tratta di una vecchia strada car- rareccia di montagna, costruita in La commissione risulta così costi- C’è da votare il bilancio preventivo Il Consiglio manda un sollecito a tempi diversi, senza coordinamen- tuita: 1952. Trento affinché la Regione si dia to e senza alcun criterio tecnico presidente il sindaco Giuseppe Il sindaco afferma che l’ammini- una mossa riguardo alla ricostitu- che, se poteva bastare per i limitati Dorigotti, prof. Elio Baldessarelli, strazione si presenta fortemente zione degli ex-Comuni. bisogni ed esigenze di cento anni maestro Domenico Manica, Ema- deficitaria, e la cosa è stata segna- addietro, è assolutamente insuffi- L’Hotel Stivo, presso il Lago di Cei, venne venduto nel 1941 al Servizio antincendi nuele Galvagni, Leone Rossi, prof. lata sia alla Giunta regionale sia alla Il 25 ottobre 1953 si tiene un ciente per i bisogni e le esigenze nazionale del Ministero degli Interni, e fu trasformato in colonia per i figli dei Vigili del fuoco italiani (foto tratta da Pompieri in destra Adige. Le vicende dei Corpi dei Vigili del Guido Bettini, Massimo Marzadro, Giunta provinciale. Invita perciò i altro referendum (Sasso non attuali. fuoco del Comune di Villa Lagarina, 1882-2002, pag. 98) Pietro Galvagnini. consiglieri a votare il bilancio nei vuole unirsi a Nogaredo). Que- Le zone direttamente servite dalla tempi stabiliti in modo che l’Auto- sta volta il referendum è riservato strada comunale in oggetto, detta Anche questa delibera viene annul- rità tutoria possa intervenire tempe- ai paesi di Nogaredo, Brancoli- di Cei, comprende: La strada serve inoltre, almeno in roviaria e la strada nazionale del lata dalla Giunta provinciale. stivamente. Ricorda anche che l’as- no, Sasso e Noarna. Ai cittadini Villa Lagarina capoluogo, con 722 parte, alla frazione di Patone d’I- Brennero col luogo di soggiorno di Annullata anche una delibera dell’8 sessore regionale, interpellato il 16 si chiede se sono d’accordo che abitanti sera con 436 abitanti, al Comune Cei, coll’omonima colonia monta- gennaio 1950 nella quale si era settembre, ha risposto un perentorio i quattro paesi costituiscano un Nogaredo e Brancolino con 843 di Pomarolo (Pomarolo, Chiusole, na del Ministero degli Interni (ser- progettato un sistema di decentra- “no” sul fatto se si potesse soprasse- unico Comune. abitanti Piazzo, Savignano) con 1410 abi- vizio antincendi) capace di ospitare mento amministrativo frazionale. dere al bilancio 1952 in attesa della L’esito: Pedersano con 743 abitanti tanti, e a quello di Nomi con 1268 200 bambini; con la strada ex-mili- conclusione dell’istruttoria in corso a Nogaredo 305 sì, 20 no, astenuti Castellano con 732 abitanti abitanti. tare di Bordala e con la strada che presso la Regione sulla ricostituzio- e nulle 66, bianche 3; Noarna con 295 abitanti La strada ha inoltre una rilevante da Cei scende in Aldeno. Seduta del 29 gennaio 1950 - ne dei comuni. a Brancolino 88 sì, 31 no, astenuti Sasso con 156 abitanti importanza turistica mettendo essa Se quindi, prescindendo anche Bilancio votato Nella discussione prevale la posi- e nulle 53, bianche 3; in comunicazione la stazione fer- dall’opportunità e necessità affer- zione che prima di votare il bilan- a Sasso 22 sì, 60 no, astenuti e mata e sostenuta da quanti temono Il sindaco comunica che, prima di cio si veda portata a termine la nulle 40, bianche 0; le dannose conseguenze dello spo- convocare il Consiglio, la Giunta questione della ricostituzione dei a Noarna 74 sì, 46 no, astenuti e polamento della montagna, di por- comunale ha chiesto aiuto a Trento, comuni ed Elio Baldessarelli for- nulle 40, bianche 2 ger largo aiuto alle genti dei monti all’Autorità tutoria, per risolvere la mula in tal senso un ordine del Totale 489 sì, 157 no, 176 astenuti per legarle alla loro scarsa terra, si difficile situazione. Trento ha man- giorno, nel quale si afferma che si e nulle, 8 bianche tiene conto che la strada serve una dato il funzionario Lunelli, addetto ritiene prematura la presentazione zona con 6605 abitanti; che ha una ai Comuni, che si è incontrato il 18 del bilancio 1952 entro il 15 otto- Il tormentone della ricostituzione rilevante importanza turistica e che gennaio con la Giunta comunale bre prossimo venturo, e che se ne degli ex Comuni si chiude ufficial- permette un regolare e razionale e con i presidenti degli Usi civici. propone il rinvio al tempo poste- mente con la legge regionale n. 13 sfruttamento dei boschi…, allora Dopo la disamina della situazione, riore al referendum… del 14 febbraio 1955 sulla ricosti- non vi è alcun dubbio che la spesa Lunelli ha invitato a fare opera per- Il sindaco tenta invano di far rece- tuzione dell’ex Comune di Noga- richiesta (28.090.000 lire) è da rite- suasiva presso i consiglieri affin- dere da questa posizione i consi- redo e che di fatto dà vita a soli nersi proporzionata ai vantaggi che ché votino il bilancio 1950, assi- glieri. due Comuni, quello di Villa (Villa, sono da attendersi dalla esecuzione curando che tale voto “non potrà Voto palese sulla proposta Baldes- Pedersano, Castellano; Piazzo arri- del progetto e ricostruzione…” mai costituire pretesto per ritardare sarelli: 8 sì, 4 no (il sindaco Giusep- verà nel 1967), e quello di Nogare- La relazione del Genio Civile elen- la definizione della grave vertenza pe Dorigotti, Carlo Candioli, Cesare do (Nogaredo, Brancolino, Sasso, ca poi una lunga serie di carenze …”. Baldessarini, Luigi Pizzini). Noarna). Stralcio del verbale del Consiglio comunale del 28 luglio 1946 e di problemi che l’attuale via di 108 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 109

comunicazione presenta: penden- ma che è impercorribile con l’auto- assumere un mutuo. Lo si farà nella ze a volte superiori al 17%, tratti mezzo di cui dispone, che la Croce seduta del 3 dicembre seguente, per stretti, fango in caso di pioggia, Rossa ha comunicato che sospende un importo di 45.000.000 di lire solchi, conche, muri di sostegno a l’invio dell’autolettiga a Pedersano (38.670.000 per lavori, 6.330.000 secco cadenti, acque che invadono e Castellano e che sono apparsi sui per espropri). i campi sottostanti, assenza di pro- giornali vari articoli in merito. tezioni… La risposta è affidata all’ing. Pietro Marzani. Il conte conferma la situa- 1951-1952 - Asta per la strada zione disastrata di alcuni tratti di Villa-Castellano. Lavori e Gli ammalati trasportati nelle strada (i più pericolosi: Villa-San- sospensioni (accese discussioni ceste del letame ta Lucia, Zogno-Pontat, paese di in Consiglio) Il progetto di radicale rifacimento della strada tra la Stazione ferroviaria di Villa e Cei Pedersano, svolte del Ciso, Castel- Di suo, il relatore Marzani aggiun- non ottiene l’unanimità nella seduta del 28 luglio 1946 lano-Casotte verso Cei). Spiega L’asta per l’aggiudicazione dei ge che “dal tempo in cui fu redatto poi che mancano quasi totalmente lavori è indetta per l’8 dicembre il progetto, e cioè dagli anni 1942- se e molto provata dai danni delle Si associano a Galvagni i consi- le opere che regolano le acque le 1951. Agli inizi del 1952 partono 1943 la strada, a causa di parecchie incursioni aeree che hanno distrut- glieri Antonio Fiorini di Noarna, quali lavano via le superfici dove i lavori. Nella seduta del 23 marzo alluvioni e della totale mancanza di to buona parte degli stabilimenti di Cornelio Parisi e Sandro Parisi di passano, che i proprietari dei terreni Nogaredo chiede la sospensione manutenzione dovuta alle difficol- Rovereto. Brancolino. sottostanti la strada impediscono il perché possano essere apportate tà di guerra, è andata disfacendosi Espone che, sentiti i funzionari del Guido Bettini precisa, che nel Il tratto di strada che attraversava il deflusso dell’acqua sui propri fondi delle modifiche al tracciato presso … è intransitabile…, i piccoli carri Genio Civile, non resta che ricor- caso della ricostituzione degli ex paese di Pedersano, ripido e angusto, cosicché la strada si trasforma in i Molini. Pedersano e Castellano della legna che si ribaltano…, rere d’urgenza al D.L.L. (Decre- Comuni, la Provincia suddividerà era uno dei più pericolosi. Con il nuovo un letto di torrente e che manca un si oppongono perché non si creino l’automezzo di gitanti recentemen- to di Legge Luogotenenziale) la somma da rimborsare allo Stato progetto il paese sarà “aggirato” (foto coordinamento tra le varie frazione. pericolosi rallentamenti, ma viene te rovesciatosi nella campagna 10.8.1945… lo Stato anticiperebbe secondo una percentuale di utiliz- tratta da La Famiglia Cooperativa di La conclusione: urge sistemare la approvata una sospensione di 20 Pedersano. Da cento anni al servizio sottostante (per pura combinazio- tutta la spesa, richiedendo però il zo della strada da parte dei singoli della comunità, pag. 25) strada (e un po’ di soldi disponibili giorni, (Il sindaco è assente e viene ne senza vittime)… rimborso di metà dell’importo, in comuni stessi. in bilancio ci sono). sostituito dall’assessore anziano Non valgono più le riparazioni, ma trenta annualità, senza interessi, Questa proposta piace alla maggio- Molti gli interventi che concordano Emanuele Galvagni). è necessario il totale rifacimento a decorrere dal terzo anno dopo il ranza dei consiglieri. Antonio Fiorini di Noarna, Corne- con il relatore. Si riparla di modifiche anche nella il più sollecito possibile se non si collaudo dei lavori… Elio Baldessarelli chiede che lio Parisi e Sandro Parisi di Bran- seduta del 5 aprile. La discussione vuole abbandonare a se stessa la nell’assunzione dei disoccupati sia colino. è molto accesa. Si vota: 6 sì per popolazione delle frazioni alte, che data precedenza assoluta a quelli Il progetto è approvato con 15 voti 1950, 24 settembre - Okay del la sospensione, 6 no, una scheda rimangono isolate, senza nemme- Sasso, Noarna e Brancolino dei paesi del Comune. favorevoli e 4 contrari. Ministero per la strada Villa- bianca. Il sindaco decide: non si no la possibilità di trasportare gli contrari Nonostante il voto favorevole del Castellano può sospendere ammalati all’ospedale e che già Votazione sul progetto per appel- Consiglio, l’opera al momento I lavori vanno avanti per alcuni ora fanno la discesa adagiati nelle Angelo Graziola si dichiara favo- lo nominale: non viene realizzata, ma bisognerà Ottenuto in data 13 settembre 1950 anni e non sono ancora conclusi ceste del letame… revole. Sandro Parisi propone che, a futu- aspettare il 1950-51-52 prima che il via libera del Ministero ai Lavo- quando il 31 marzo 1955 il sinda- Emanuele Galvagni, delegato di ra memoria, venga messa a verbale si riprenda in mano il progetto. ri Pubblici per la costruzione della co Dorigotti conclude il suo lungo Il sindaco: situazione di bilancio Giunta per Sasso, si dichiara con- la posizione dei singoli consiglieri strada Villa-Castellano, si pensa di mandato. disastrosa, impossibile finanziare trario (“per dare lavoro ai disoccu- (presenti 19 consiglieri). la strada… però l’opera è urgente e pati non si deve creare un cumulo Si decide che la votazione avvenga 1949, 17 luglio - Convocazione bisogna anche dare lavoro ai disoc- di debiti…”) e fa mettere agli atti per appello nominale. straordinaria del Consiglio: cupati. una dichiarazione. In essa spiega urge sistemare la strada Villa- Il sindaco dichiara che il bilan- di aver interpellato tutti i censiti i Hanno dato il loro “sì” al progetto: Castellano (la Croce Rossa cio dell’anno corrente chiude con quali all’unanimità si sono dichia- Luigi Pizzini, Pio Graziola, Luigi minaccia di non mandare un disavanzo di lire 898.606, 07, rati contrari Miorandi della frazione di Castel- l’“autolettiga” per Pedersano e e cioè in una risultanza disastro- perché i debiti portano ad aggiun- lano; Castellano) sa se non addirittura fallimenta- gere altre tasse alla già gravissima Angelo Giovanazzi, Angelo Gra- re, ed afferma l’impossibilità che imposta di famiglia; ziola, Mario Calliari, Elio Baldes- Il prof. Guido Bettini chiede il il Comune possa da sé trovare i perché la strada non porta nessu- sarelli, Silvino Anzelini della fra- motivo della straordinarietà della mezzi per finanziare il progetto. na utilità alla frazione e porta poca zione di Pedersano; convocazione. Rileva d’altra parte che il lavoro è utilità pure al comune “perché non Giuseppe Dorigotti, Cesare Bal- Il sindaco, rivolto ai consiglie- urgente e indispensabile e necessi- offre nessuna comunicazione con dessarini, Carlo Candioli, Arturo ri l’invito che “ognuno parli con ta attuarlo anche per ragioni uma- altre vallate ma fa capo esclusiva- Bolner, Pietro Marzani di Villa chiarezza in modo che si possa ver- nitarie e di ordine pubblico a sol- mente ad una colonia che oggi c’è e Lagarina; balizzare bene, trattandosi di una lievo dei numerosissimi disoccu- che domani potrebbe non esistere”; Guido Bettini e Giuseppe Salvado- materia controversa”, legge una pati, specie reduci che non trovano le frazioni che vogliono la strada ri di Nogaredo; comunicazione del medico condot- alcuna occupazione in questa zona se ne assumano anche gli oneri, Hanno detto “no” al progetto: to. Il dott. Enrico Scrinzi lamenta il Il Consiglio comunale decide nella seduta del 17 luglio 1949 la riparazione urgente della sprovvista di industrie e di risor- escludendo quelle contrarie. Emanuele Galvagni di Sasso, pessimo stato della strada e affer- strada Villa-Cei 110 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 111

poteva anche bere), si divertivano -- raccogliere i maggiolini (zórle) ancora addormentate, raccolte Tre ritratti di donna con la sabbia del torrente a fare nel mese di maggio prima di venivano depositate in conteni- gli stampini delle torte, statuine, e andare a scuola. Bisogna pensare tori e date in pasto alle galline. Sandro Giordani quant’altro passava nella fantasia che allora le colture erano infe- Anita ricorda la falciatura del fru- dei bambini di allora. Successe state da questi insetti tanto da mento: papà Enrico aveva applicato che una volta, tanto erano immersi rappresentare un vero e proprio uno strumento al falcetto in modo nel gioco, si dimenticassero delle pericolo per i raccolti; nelle col- tale che il frumento tagliato cadesse mucche; il fiume Adige, in quel tivazioni non si usavano i pesti- sempre nella stessa posizione, poi periodo ingrossato dalle abbon- cidi come adesso e l’unico anti- si facevano i covoni e si ammassa- danti piogge, lambiva con le sue doto era rappresentato dal lavoro vano sul carro; purtroppo una volta ANITA GIORDANI acque la foce del torrente Piazzo e svolto dai bambini che con una il carro lungo la strada sterrata spro- le mucche, non si sa come, furono bastoncino sbattuto sulle viti fondò nel fango a causa dell’abbon- Contadina e donna coraggiosa portate via dalla corrente. Fortu- facevano cadere a terra le zórle dante pioggia unita in più occasioni natamente i bovini sono dei buoni alla grandine. Anita Giordani nasce il 14 settem- nuotatori e, aiutati dai bambini, L’arrivo della trebbiatrice era una bre 1935 a Villa Lagarina in una dopo essere stati trascinati dalla festa per i bambini, mentre era in famiglia di contadini-mezzadri. La corrente per un tratto di fiume, attività creava un enorme polvero- famiglia dei Gobàti (questo era il furono tratti a riva in prossimità ne, la grande macchina funzionava soprannome) era composta da sette del ponte di Villa. con delle cinghie di trasmissione fratelli e sorelle, zio Gigioti (celi- Anita ricorda ancora un altro epi- azionate da un rumorosissimo trat- be) e i genitori Enrico e Giustina. sodio particolarmente pericoloso e tore... La macchina del “forment” Anita frequenta la scuola elemen- che potava avere conseguenze gravi si fermava in piazza della chiesa tare fino alla settima classe perché per un vitellino. Successe che men- per una settimana e i contadini allora non c’erano le medie. tre Lei e i suoi amici giocavano, le della zona in questo lasso di tempo Anita racconta: “Verso le 11 si mucche non erano sorvegliate, il portavano il loro frumento a treb- usciva da scuola e si portavano le vitellino e una mucca scivolarono biare; mentre il frumento già treb- bestie al pascolo alla Sega, la cam- da un lastrone di cemento dentro il biato veniva portato al mulino di pagna era molto grande, recintata torrente, subito accorsa Anita vide Sant’Ilario per la macinazione, la su tre lati da muretti a secco e il l’acqua intrisa di sangue, il vitelli- paglia invece veniva utilizzata in quarto dal torrente Piazzo che in no nel cadere aveva riportato una stalla per le bestie. quel tratto aveva gli argini raffor- profonda ferita alla gamba. Recu- Quando gli uomini della famiglia zati da un alto terrapieno alla cui perata la bestia entrarono nella partivano per la campagna la “Giu- base erano piantati dei grandi gelsi casa colonica della “Sega” e con stina” (mamma di Anita) prepara- (murèri) che servivano anche da una giacca da verderame fascia- va un’abbondante prima colazione tiranti per i filari del vigneto”. rono la ferita. Una volta a casa, o merenda a base di pane, salame, La campagna era di proprietà della Anno 1943. Foto di gruppo nel rifugio del conte Pietro Marzani di Villa Lagarina papà Enrico, dopo avere visitato formaggio, ma imbottigliava anche famiglia Marzani e i Gobàti la lavo- la bestia e avendo fortunatamente una bevanda detta “vim pìcol” ravano a mezzadria da generazioni. casa colonica per realizzare il risto- gio che si trovava in casa del conte riscontrato una ferita lieve, intimò che consisteva nel tagliare il vino La “Sega” (tale è il toponimo) in rante “dal Barba”. Pierino”. Arrivata alla Sega con le ad Anita di non lasciare mai più buono con una dose abbondante prossimità del torrente aveva una Della campagna originale detta quattro vacche e il vitello tenute incostudite le bestie. Per la crona- d’acqua, perché nol ghe fes mal. casa colonica, dove attualmente si “Sega” non restava più niente. per una corda, Anita si arrampica- ca, al vitellino ferito era stato dato Le bestie venivano alimentate oltre trova il ristorante “dal Barba”. Agli A quel punto la famiglia Giordani va sui gelsi (murèri) per sfogliare i il nome di “Pace” per via del fatto che con il pascolo, anche con forag- inizi degli anni Sessanta la campa- acquista un terreno in località “ai rami dalle foglie e darle da mangia- che era nato proprio il giorno della gio: la dieta consisteva in grano- gna della “Sega” subì un primo Dossi”, in prossimità del rio Molini. re alle mucche. fine della guerra. turco (zaldo), sorgati (grano turco intervento per realizzare la nuova Ma torniamo alla nostra Anita, Lungo il tragitto, partendo da casa Ai bambini non veniva affidata sol- seminato molto spesso che veni- strada provinciale per Pomarolo, il che si dimostra particolarmente Gobàta in via Cavolavilla, sia tanto la custodia delle bestie, ma va poi tagliuzzato nella sala della fondo venne tagliato esattamente a predisposta nel descrivere la sua all’andata che nel ritorno, vi era aiutavano la famiglia eseguendo pastura) e fieno; alle vacche veni- metà; (in precedenza per raggiun- vita da ragazzina anche nei parti- una sosta “obbligatoria” presso la altri lavori, come ad esempio: va riservato un trattamento partico- gere Pomarolo c’era solamente la colari: “d’estate, quando non c’era fontana per dare la possibilità alla -- la raccolta dei sarmentei (i tralci lare, non solo per quanto riguarda- strada che attraversava la zona dei la scuola si portavano le vacche “bestie” di abbeverarsi. delle viti potate) che servivano va la dieta ma anche per la pulizia “Giardini” e il paese di Piazzo), al pascolo tutto il giorno, mentre Ogni 15 giorni il papà Enrico per accendere il fuoco della stalla e delle bestie stesse: la un’ altro tratto di campagna venne durante il periodo scolastico si acconsentiva ad Anita di portare -- la semina delle patate, Anita stalla veniva ripulita tutti i giorni, espropriato per costruire l’auto- andava al pascolo solo quando si le mucche dentro il torrente, era misurava con un’asticella la Villa Lagarina, 11 novembre 1933. si toglieva lo sterco per depositarlo strada, un altro ancora per realizza- usciva da scuola, durante la guer- il momento più bello per Anita distanza tra una patata e l’altra Contratto di mezzadrìa tra Carlo conte nella “busa de la grasa” (che servi- ra però c’erano giorni che non si e per la sorella più grande Elda, Marzani e Innocente Giordani, nonno di re la zona artigianale e infine l’ul- -- levare dall’involucro le pannoc- Anita. Livio e Anita non compaiono nel va per concime) e nei giacigli delle timo appezzamento di campagna frequentava per via dei bombarda- oltre che per le loro amiche/i, che chie di granoturco (scartozzar el documento perché nati dopo la stipula vacche si metteva nuova paglia; le rimasto venne venduto insieme alla menti e allora ci portavano nel rifu- giocavano con l’acqua (allora si zaldo) dello stesso mucche venivano spazzolate con 112 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 113

la massima cura: “il latte che face- ALICE BETTINI in MARTERI vano doveva essere davvero buono perché lo si vendeva in paese e si Una vita dietro il bancone di vendita doveva fare bella figura”. In campagna, tra un filare di vigne e Alice Bettini nasce a Nogaredo nel vano la pensione o la “paga”, men- guardia per il periodo. l’altro si coltivavano i fagioli, quel- 1927. Da ragazza va ad impara- tre le famiglie contadine pagavano Il nuovo e ultimo negozio di Alice e li verdi si consumavano freschi, i re a cucire a Santa Lucia, mentre il conto quando ricevevano i soldi Renato viene inaugurato nel 1965. borlotti invece, dopo essere stati Renato Marteri, suo futuro marito, dell’uva, delle mele, ecc. Gli affari vanno bene tanto che raccolti venivano fatti essiccare apre nel 1946 un negozio a Noga- È importante aprire una parentesi Alice e Renato decidono di con- sulla terrazza (lóza) per poi essere redo in prossimità della piazza per capire qual era la situazione tinuare con l’attività anche nel battuti con el selciat (due bastoni, principale ed acquista una biciclet- commerciale all’inizio degli anni negozio al Santo Mont, al quale si uno lungo e l’altro più corto, legati ta per il trasporto delle merci. La cinquanta nel centro storico di sentono legati per varie ragioni; a con una stringa di cuoio) per farli nuova attività inizia in società con Villa. La Famiglia Cooperativa questo punto si rende necessario un uscire dai baccelli, e successiva- Alberto Alberti detto “el Berto de aveva due sedi, una in via Cavo- aiuto e si decide di assumere una mente, raccolto il tutto, venivano la botegota”; il soprannome deriva lavilla, dove da alcuni anni ha la commessa, Liviana Ferrari (che passati al vaglio (tamis). dal fatto che più avanti “el Berto”si propria sede l’associazione Borgo- sposerà Mario Marteri, fratello di Sui solai si coltivavano anche i mette in proprio aprendo un nego- antico e l’altra a Nogaredo (allora Renato). Nei negozi si alternarono bachi da seta, i cavaleri; si anda- zio di verdura in via Garibaldi comune unico); l’Uber aveva un nel tempo anche Silvano Piazzini vano a prendere le sementi a Sant’ Anno 1979/80. La famiglia Giordani in occasione dell’arrivo da Nuova York della zia, nel piccolo locale (botegota) che negozio, in piazza G.B. Riolfat- (per circa 2 mesi); Silvana Poloni sorella di Enrico. Nella foto manca il fratello minore Livio, deceduto un paio di anni Ilario, ma per alcuni anni la colti- prima in un incidente sul lavoro in cartiera fino a poco tempo fa era utilizzato ti in casa “Todeschini”e quando (per 3-4 anni) e Renata Bettini (per vazione dei cavaleri andò male per dall’attività di parrucchiera. chiude l’attività, gli stessi locali 5-6 anni). via della troppa pioggia. la stagionatura dei salumi, sicco- Gianni. Alice e Renato si sposano il 13 vengono utilizzati dalla Famiglia In seguito anche Luisella, la figlia Casa Gobàta è stata una delle me serviva un locale adatto, veni- Emilio era un grande lavoratore, ottobre 1949, in quel periodo il Cooperativa che per alcuni anni più grande, prende servizio in prime case del paese ad essere for- va utilizzata la stanza da letto dei non si stancava mai, di mestiere proprietario del locale invia la mantiene aperti i due negozi; poi negozio, ma solo per alcuni anni. nita del servizio idrico, la spina bambini (i quali andavano a dormi- faceva il muratore, ma frequen- disdetta e conseguentemente l’at- c’era “el Berto dela botegota”in Nonostante i figli crescessero per dell’acqua in casa era considerata re altrove); sul pavimento veniva- temente svolgeva anche un’altra tività viene chiusa e con essa la via Garibaldi;ed infine il nuovo Alice aumentavano gli impegni una comodità assoluta e i Gobati si no depositate delle padelle con le attività: raccoglieva i prodotti della società col “Berto”. negozio di alimentari “Marteri” al e i sacrifici. E, superati gli oneri rendevano sempre disponibili a far braci per asciugare meglio i salumi campagna e andava anche in “piaz- Alice e Renato, novelli sposi, non Santo Mont. dell’investimento della casa, si utilizzare l’acqua anche alle altre appesi al soffitto con dei bastoni. za” al mercato contadino. Una si perdono d’animo, prendono la Renato per seguire con maggior decide di chiudere il negozio al famiglie, evitando di dover andare Nel 1950 si decise di acquistare la sera, era il 17 settembre del 1965, licenza di alimentari da Uber di puntualità l’attività del nego- “Santo Mont”. alla fontana. motopompa, che sollevò da fatiche nel tornare da Cadine, (dove aveva Villa (allora Uber aveva un nego- zio acquista un’automobile, una Alice e Renato (scomparso nel Il pavimento della casa era tutto in inenarrabili gli uomini addetti al portato un carico di prodotti agri- zio presso casa “Todeschini”) e nel “Topolino”, la prima del paese, nel 2009, dopo una vita spesa a “servi- legno, (larghe e lunghe assi): tutti lavoro di irrorazione del verderame coli) accompagnato dalla piccola 1950 aprono il negozio presso il frattempo nel 1952 nasce la figlia re la gente”) decidono, non avendo i giorni si passava la scopa e una o dello zolfo; tale lavoro veniva in Luisa, mentre stava percorrendo la Santo Mont, in casa Marzani, dove primogenita Luisella, tanta felicità i figli la “vocazione” dei negozian- volta alla settimana si lavava con el precedenza svolto a spalla, tanto retta che costeggia il fiume tra Cal- fino ad alcuni anni fa esercitava il ma anche apprensione per la sua ti, di chiudere l’attività (1987) ed bruschìm, utilizzando l’acqua della che la pelle portava i segni del peso liano e Nomi perse il controllo del barbiere Damiano. salute, oltre ad un maggior lavo- andare meritatamente in pensione. liscia. della macchina trasportata. furgone e finì nell’Adige. Una tra- Si può tranquillamente dire che ro per Alice che deve dividere il Con la chiusura del negozio di In casa non si sono mai allevate né Nel 1950 venne acquistato anche gedia per Anita che in un sol colpo Alice sposandosi con Renato ha tempo fra la crescita e l’educazio- generi alimentari “Marteri” viene galline né conigli, per via del fatto il trattore, uno Staier di 15 caval- perse il marito e la figlia: un fatto contemporaneamente unito la sua ne dei figli, la gestione del nego- meno un servizio che si era carat- che Enrico aveva una scarsa con- li: il nuovo mezzo di lavoro veniva che la segnerà per tutta la vita, ma vita con quella del mestiere di zio e la casa. Il tempo non era mai terizzato per la qualità dei prodotti. siderazione della loro utilità, men- utilizzato oltre che in campagna, con altri due bambini da allevare negoziante che durerà per ben 40 abbastanza e la giornata di lavoro Per il paese si chiudeva una fase tre accanto alla stalla si allevava anche in montagna a far legna per non poteva perdersi d’animo. Con anni. non finiva che a tarda ora; alcuni storica del commercio, nel senso il maiale, dal quale si ricavavano la scuola (tale attività durava anche il cuore in gola e con un coraggio Tempi duri gli anni Cinquanta, con anni dopo nascono Dino nel ‘54 che si concludeva quel rapporto salami, mortadelle, coppa, insom- 2- 3 mesi). da leone, che solo le mamme sanno la guerra appena finita c’era molta ed Enzo nel ’58, e fortunatamen- umano e di fiducia che solo i nego- ma non veniva buttato via niente, Anita si sposa con Emilio Maffei dimostrare, raccolse le forze e pro- miseria e la gente aveva pochi soldi te viene in aiuto nonna Corinna, zi a gestione famigliare erano in perfino il sangue veniva utilizzato. nel 1959, va ad abitare a Chiusole e seguì da sola la strada che aveva per acquistare anche gli alimenti mamma di Alice. grado di mantenere. Era appena Anita ricorda che quando si faceva nascono tre figli: Luisa, Giovanna, iniziato con Emilio. di prima necessità, ma ad Alice e Nel frattempo gli affari continuano iniziata l’epoca dei supermercati Renato non mancavano la tenacia e ad andare per il verso giusto, tanto e delle grandi catene commerciali la voglia di guardare avanti. che Alice e Renato decidono di tra- nel Trentino ed anche a Villa Laga- Gli affari iniziarono a girare per il sferire una seconda attività presso rina. verso giusto, il negozio si era fatto il semaforo, in casa Marzani, dove Alice ricorda la sua vita da nego- una sua clientela, la gente veniva rimarranno per alcuni anni, fino a ziante con un pò di nostalgia ma a fare gli acquisti anche da fuori quando, viene costruita la casa di senza rammarico e adesso, da pen- paese. Racconta Alice: i clienti non abitazione in via 25 aprile, dove sionata, mantiene rapporti umani pagavano in contanti e quasi tutti trova collocazione anche il nuovo di vera amicizia con tutti coloro avevano il libretto e il conto veniva negozio: bello, spazioso, moderno che l’hanno conosciuta e apprezza- saldato a fine mese quando riceve- con una strumentazione all’avan- ta nel suo ruolo di negoziante. 114 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 115

Album Marteri

1930 . Bambini dell’asilo infantile presso la “villa” de la “Madona Mora” 1946. Renato con il primo mezzo di trasporto 1950. Alice e Renato nel negozio al “Santo Mont” merci

1965. Inaugurazione e benedizione del nuovo negozio di 1965. Inaugurazione del negozio. Si riconoscono: Donatella Demattè, Via XXV aprile: don Carlo, Renato e don Bruno Marzani Liviana Ferrari, Attilio Marzadro, Mario Scrinzi, maresciallo Lenzi, il sindaco Carlo Baldessarini, Augusto Marteri, Dario Lucianer, Mario 1935/6. Scolari all’interno del cortile delle scuole elementari di Villa Lagarina. Renato Marteri è il primo Marzani, Bruno Baldo, Lino Tonini, Berto Inama, Ernesto Frapporti, in alto a sinistra Vincenzo Lunardi, Italo Berti, Agnese Scrinzi, Gino Riolfatti 116 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 117

MARIA GEROLA FESTI detta “Carazza” L’ultima delle lavandaie

quando era particolarmente freddo, stare a contatto con l’acqua diven- tava un vero e proprio calvario. La comunità di Villa Lagarina dovrebbe dedicare alle lavanda- ie, a queste donne “coraggiose”, una delle fontane con lavatoio che ornano il centro storico del paese: donne che hanno pagato a caro prezzo l’onere di contribuire più di altre a “tirar su” la famiglia, ma anche per sottolineare una pagi- na importante del nostro passato. Noi da parte nostra, attraverso il Quaderno, ricordiamo per tutte Maria Gerola-Festi di Noarna, detta“Carazza”. 1965. Inaugurazione del negozio: Franco Decarli, Giorgio Aita e Livio Marzani Anni 70. Renato presidia l’entrata del Maria “Carazza” scendeva tutti i negozio giorni a piedi da Noarna per svol- gere il suo lavoro; per integrare il misero compenso di lavandaia tra- Lavandaie alla fontana in piazza Riolfatti a Villa Lagarina sportava il latte appena munto da vendere alle famiglie di Villa con il “bazilóm”(archetto) sulle spalle Fino ai primi anni Settanta la fon- sione”, lavando cioè la biancheria e i “crazidèi” appesi alle estremi- tana veniva utilizzata tutti i giorni per conto terzi, per le famiglie del tà. dalle donne del paese, per lavare paese più abbienti e per quelle dei Maria “Carazza” è stata l’ultima la biancheria, prelevare l’acqua “siori”. Non era un lavoro legge- donna a svolgere fino ad età avan- ad uso domestico, abbeverare gli ro, anzi era un’attività assai dura e zata il mestiere di lavandaia. animali ed altre attività legate al faticosa: veniva svolta quasi tutti i mondo contadino. Ma l’utilizzo giorni, per tutto l’anno e in inverno, Come veniva utilizzata la prevalente era quello di lavatoio. fontana Alla fontana si portava tutto quel- -- La fontana esagonale con le lo che in casa si riteneva sporco spine, senza i lavatoi, era utiliz- e doveva essere lavato e ripulito. zata esclusivamente come abbe- L’attività delle lavandaie era un veratoio per i buoi e le mucche. lavoro riservato esclusivamente -- Per uso domestico, sulle sbarre di alle donne e veniva svolto quasi ferro venivano appoggiati i “cra- sempre nel primo pomeriggio, zidèi” per riempirli d’acqua. quando gli uomini addetti ai lavori -- La vasca successiva serviva per della campagna “schiacciavano” il risciacquo dei panni appena un pisolino prima di recarsi nei lavati. Renato e Maurizio – grandi pescatori 1969. Canonica di Villa Lagarina, comunione della classe 1958 fondi. -- Quella più grande veniva utiliz- Le pietre lisce quasi consumate dei zata per lavare gli indumenti, con lavatoi stanno a dimostrare l’inten- la liscia preparata in precedenza sa attività svolta dalle lavandaie e dalle massaie; la liscia consiste- proseguita nel tempo, fino all’ini- va nel mettere in ammollo nelle zio degli anni Settanta, quando il “caldére” la biancheria da lava- “benessere” è arrivato in tutte le re ed era quindi un “ammorbi- case: prima con la rete idrica, poi dente” naturale fatto di cenere con le lavatrici. recuperata dal fornello che ren- Vi erano alcune donne che svol- deva il bucato più bianco e pro- gevano tale attività per “profes- Maria Gerola Festi, detta Carazza, di Noarna (1898-1991) fumato. 118 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 119

-- L’ultima vasca, in fondo alla fon- tana era utilizzata per un primo Poesie lavaggio dei panni molto sporchi e inoltre serviva anche per mette- Lia Cinà Bezzi re in ammollo le “strope” e altri strumenti di lavoro e contenitori in legno utilizzati in campagna.

Come si faceva la lisciva: -- Si usava la cenere ricavata da un particolare tipo di legna. Filàmpoi Paesòti -- Si mettevano i panni da lavare in un grande catino detto cal- Dentro i silenzi stróvi de l’istà Coss’èrei quei paesoti de campagna déra, sopra si stendeva un grosso quando i grìleti no i sa pu cantar postài vizzim a ‘n dòs o la montagna, panno, (in italiano “ceneraccio- pianze penséri che no sa pu sgolar, na ciesa, quatro case, na fontana lo”, in dialletto “bugaról”), in zórle che gira ’mpresonàe da ‘n fil. che brontoleva piam co le veciote. modo da non consentire il passag- E bino a um filàmpoi de speranze I caradori, i bói, le strade érte, gio della cenere che veniva sparsa giómi de ’nsògni nudi de ilusióm i òmeni sudai, le case averte, sul panno; quindi veniva versata fim quando albéza e de la luna granda e a sfadigar fumadri e paroloti, molta acqua calda, e si lasciava resterà ’n l’aria sbiavì el so dolor. opra de sarti, calieri e caregoti, tutto in ammollo (il liscivàz o lis- Alora envèrs matina narò a casa che desgartieva ‘l témp come ‘n rosari. siàz in dialetto, ranno in italiano) e sconderò de nóf lùsiola straca Zént de stiàni, al calt ne le stale, per tutta la notte. en bugaról de ’nsògni za slissà a far filò contandose le storie -- Far la lìssia: fare il bucato (lìssia tamiserò la zéndro del destrani tra comizzi, laoréri e memorie. è la voce dialettale del termine come na luna morta en l’aqua stagna E le done co la lissia da lavar, italiano lisciva) nel spègio dei silenzi de ogni dì. brénte ‘n cusina e pòpi da ninar, -- Far la liìsia nella brénta: fare il le polseva dal strach e dai cruzzi bucato in un recipiente di legno sóra en magro paióm de sfoiazzi, nel quale si metteva la biancheria momolando piam piam a ‘n quadret in ammollo nella lisciva o ranno scolorì de Madona, do oraziom -- Bugaról, detto anche colaór: che sgoléva lontam sóra i cópi del quèrt ceneracciolo, panno steso sopra tra camini ‘nsognai e na luna d’arzent. la biancheria da lavare che per- metteva il passaggio della lisci- va, ma non la cenere. Traduzione letterale Traduzione letterale

Nei silenzi bui dell’estate/ quando i grilletti non sanno Cos’erano quei piccoli paesi di campagna/ sulle pendici più cantare/ piangono pensieri che non sanno più vola- di una collina o di una montagna,/ una chiesa, quattro re,/ maggiolini che girano imprigionati da un filo./ E case, una fontana/ che chiacchierava sommessamente raccolgo filacci di speranze/ gomitoli di sogni nudi di con le vecchiette./ I conduttori dei carri, i buoi, le strade illusioni/ fin quando albeggia e della luna grande/ reste- ripide,/ gli uomini sudati, le case aperte,/ e a faticare rà nell’aria sbiadito il suo dolore./ Allora verso mattina costruttori di funi e di paiuoli,/ lavori di sarti, calzo- andrò a casa/ nasconderò di nuovo lucciola stanca/ un lai e riparatori di sedie,/ che dipanavano il tempo come ceneracciolo di sogni già consumato/ setaccerò la cene- un rosario./ Gente di una volta, al caldo nelle stalle,/ Proprio mentre il Quaderno stava per andare alle stampe è venuta a mancare Ines Riolfatti di Villa Lagarina, che re della nostalgia/ come una luna morta nell’acqua sta- vegliando assieme e raccontandosi storie/ tra discorsi, qui mi preme ricordare quale preziosa memoria storica del paese e disponibile collaboratrice della nostra rivista, gnante/ nello specchio dei silenzi di ogni giorno. lavori e ricordi./ E le donne con il bucato da lavare,/ alla quale ha fornito diverso materiale fotografico. recipienti in cucina e bambini da cullare,/ si riposavano dalla stanchezza e dai crucci/ sopra un magro materas- so di foglie,/ recitando sottovoce ad un piccolo quadro/ scolorito di Madonna, due preghiere/ che volevano lon- tano sopra le tegole del tetto/ tra camini addormentati e una luna d’argento.

La redazione dei Quaderni coglie l’occasione per invitare le famiglie di Villa Lagarina e di Piazzo che possiedo- no documenti, fotografie e altro materiale di interesse storico a mettersi in contatto con l’Associazione Borgo Antico in modo che gli stessi possano servire per ricostruire altri pezzi di storia del paese ed essere pubblicati sui prossimi numeri della rivista. 120 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 121

In primo luogo la mancanza di C’eravamo e ci siamo anche noi distinzione tra l’idea di senso dell’appartenenza ad una nazione che ci sentivamo e ci sentiamo italiani e la fiducia o meno nella capacità dei suoi membri di autogovernar- si bene; in secondo luogo la quasi Antonia Marzani di Sasso e Canova totale, almeno per quel che ho potu- to seguire io, assenza di riferimenti alle radici romantiche del Risor- gimento italiano, così come dei movimenti che lungo l’Ottocento hanno portato all’indipendenza dei paesi dell’America latina2, al distacco della Grecia dalla Turchia3 e all’unificazione della Germania4; ed infine, ahimè, un atteggiamento di compiacimento, anche da parte di chi non assume posizioni net- Quaderno di seconda elementare di Antonia Marzani, 1951 tamente contrarie al Risorgimento ed all’unificazione, nel metterne ho dubbi sul fatto che l’unificazio- accomunano pur nella diversità in risalto contraddizioni, errori e ne dell’Italia compreso il Trentino tutte le parti d’Italia e che al di là colpe, atteggiamento ben riassun- sia stata un bene, ed i miei geni- delle Alpi non ci sono più. to, secondo me, dal titolo viscido e tori e gli insegnanti delle scuole Mi rivedo studentessa di lette- beffardo del film di Mario Marto- elementari, medie e liceo di Villa re a Firenze, negli anni sessanta, 5 ne: “Noi credevamo” , un mattone Lagarina e Rovereto, che mi hanno che cerco di spiegare ad amici e ed un incubo. educata in questo senso, degli iso- compagni di corso che Trento e D’altra parte nel 1861 Massimo lati e dei pazzi. Trieste non sono unite o separate d’Azeglio6 ha detto “Abbiamo fatto Casa Marzani il 17 marzo 2011 Il vecchio tricolore di casa Marzani con lo stemma sabaudo Certo i Governi che si sono suc- da un ponte, ma distano trecen- l’Italia, adesso bisogna fare gli Ita- ceduti dopo l’Unità non sempre to chilometri l’una dall’altra, mi liani” e in questo 2011 Giuliano hanno lavorato bene e soprattutto vedo adesso come quarant’anni te: “Centocinquant’anni perché? svariati sensi di appartenenza, tra Amato, presidente della Commis- il Fascismo9, iniziato quando l’Ita- fa a Milano – proprio così, anche Nel 1861 l’Italia non era ancora cui quello tirolese e nostalgico sione per i 150 anni dell’Unità, gli lia aveva sessantuno anni e finito adesso – che cerco di spiegare, a tutta unita”. Dunque un moto di dell’Impero asburgico dei Trentini ha fatto eco dicendo che lo Stato quando ne aveva ottantaquattro, si persone che magari vengono a scetticismo, oltre che di confusio- appena reduci dalle celebrazioni italiano c’è, ma la Nazione non è impadronito in malo modo del passare le vacanze in Trentino o in ne: il 17 marzo cadeva il cento- per il duecentesimo anniversario ancora: una triste ammissione 1 senso di appartenenza alla nostra Alto Adige, che il Trentino e l’Alto cinquantesimo anniversario della del martirio di Andreas Hofer . dopo centocinquant’anni? Forse patria e lo ha screditato, ma molto Adige, uniti in una sola Regione ed proclamazione del Regno d’Italia, Vivendo io un po’ in Trentino ed un un interrogarsi all’interno di una hanno fatto anche l’incultura e anche, assieme al Tirolo austriaco, dunque del nostro Stato, fino al po’ a Milano sto cercando di segui- realtà complessa, quasi che questo l’opportunismo, che hanno sortito nell’Euregio, sono due territori ben 1946 Regno e poi Repubblica, il re qui e là, compatibilmente con il anniversario fosse una specie di tra l’altro il buffo effetto per cui diversi, nel senso che risalendo la cui territorio dopo il 1861 è stato tempo che è sempre troppo corto, test sulla volontà e capacità degli fino a qualche anno fa a mostrare valle dell’Adige, fino a Mezzo- ampliato con Veneto e Friuli nel qualcosa di quanto viene organiz- Italiani (con la i maiuscola) di stare spirito patriottico si veniva accusa- corona la gente parla italiano e 1866, con Roma nel 1870, con il zato per il compleanno dell’Italia, bene insieme. ti di nostalgia fascista, mentre oggi da Salorno in poi, se è autoctona Trentino, l’Alto Adige e la Venezia sia pro che contro, specialmente Eppure anche nel periferico Trenti- il patriottismo è diventato appan- e non discendente dagli italiani Casa Madernini il 17 marzo 2011 7 8 Giulia nel 1919. Qualche ultrases- presentazioni di libri e dibattiti. no, ex-vescovile ed ex-asburgico , naggio della sinistra dato che la stabilitisi in provincia di Bolzano santenne dice anche: “Nel 1961 A parte la volgarità leghista, scon- annesso all’Italia solo nel 1918, io destra non può disturbare la Lega. dopo la prima guerra mondiale10, Il 17 marzo di quest’anno l’Italia non ci siamo agitati tanto”. Io però tata e voglio sperare irrilevante, e spero di non dover considerare me Gli Italiani e tra loro i Trentini sono parla tedesco e contemporanea- ha compiuto centocinquant’anni. ricordo molto bene la gita scolasti- le bizze di Durnwalder, che ben stessa, che mi sento italiana e non usciti un po’ alla volta dall’analfa- mente si vedono ben chiaramente Moltissimi eventi, direi già dal ca con il liceo classico Rosmini a legittimamente non si sente italia- betismo, ma non hanno studiato le caratteristiche dell’architettura 2009 o anche prima, sono stati Torino per “Italia ‘61”. no, ma non poteva non partecipare abbastanza la storia, la geografia, cambiare, i campanili diventare 2 organizzati in tutte le regioni per Viene da pensare che forse sareb- alla festa di compleanno dell’ Ita- 1816-1825 circa. la filosofia e la letteratura italiane sempre più aguzzi ed i tetti sem- celebrare la ricorrenza e molti be stato meglio parlare di comme- lia, la quale proprio perché sa di 3 1829. 4 ed europee e soprattutto l’arte, la pre più spioventi. Per non parlare ancora ne sono previsti. Sono usci- morazione e ricordo invece che essergli matrigna e non madre così 1870. 5 Titolo ripreso da quello del romanzo di Anna quale anche senza parole, fa bal- dell’aspetto gastronomico. Tornan- ti e continuano ad uscire volumi di celebrazione e festeggiamento, amorevolmente lo nutre, mi hanno Banti. zare agli occhi caratteristiche che do all’architettura anche tra Verona 6 sull’argomento. perché magari, con termini più colpito soprattutto tre cose. Torino, 1798-1866, oltre che uomo politico e e Rovereto cambia ed ancora di più Ben presto si sono anche comincia- pacati e neutrali, si sarebbero irri- patriota fu pittore e scrittore. Sposò la figlia maggiore di Alessandro Manzoni, Giulia. 9 Movimento totalitario fondato da Benito te a sentire le reazioni del pubbli- tati meno l’individualismo cen- 1 San Leonardo in Passiria, 22-11-1767/Manto- 7 Fino al 1803. Mussolini a Milano nel 1919 e regime poli- 10 1914-1918 per l’Austria, 1915-1918 per l’Ita- co tra cui la prima e più frequen- trifugo di molti Italiani ed i loro va, 20-2-1810. 8 Fino al 1918. tico durato in Italia dal 1922 al 1943/45. lia. 122 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 123

tra Rovereto e Trento – proprio a Villa Lagarina nel palazzo Priami- Madernini-Marzani fatto costruire da famiglie di origine non trentina compare un piccolo erker11 – ma tra Mezzocorona e Salorno il cam- biamento ci porta decisamente in un’altra cultura. Alle stesse persone mi capita anche di cercare di spiegare che un conto è – secondo me – il legittimo non sentirsi italiani degli Altoatesini ed un altro – sempre secondo me – il non volersi sentire italiani dei Trentini, pur liberissimi ovviamen- te di essere nostalgici dell’Impero asburgico come modo di gover- “Dell’amore verso la patria”, trattato dell’Abate “Del primato morale e civile degli Italiani” per Vincenzo Gioberti nare, ma non di attribuirsi un’ap- Giambattista co. Roberti partenenza culturale diversa dalla Antonio Rosmini tra i libri della “Napoli: panorama aereo” in: biblioteca di casa Marzani Touring Club Italiano, Attraverso realtà. Ed un’immagine comparsa titolo della prima parte è: “L’uomo coscienza di possederle. Parimen- dicitura “Memoria della zia Beppi l’Italia, Illustrazione delle regioni che vive in civiltà ha una Patria cui ti una nazione non può tenere nel Torresani morta il 17 dicembre su uno dei nostri quotidiani qual- oggetti di questa casa, non dico in Italiane, Volume VII, Campania, Milano, che anno fa con il presidente Dellai 1936, Anno XIV, Prima edizione di debbe amore” e comincia così: mondo quel grado che le conviene, 1879”. Giosefa detta Beppi Tor- se stessi, ma con riferimento alla “L’uomo che vive è nato per convi- se non in quanto si crede degna di resani nata Marzani (1791-1873), che ad Innsbruck, ad una riunione cultura e alle opinioni dei loro pos- 450.000 esemplari impressa coi tipi dell’Euregio, indossa la cuffia per del Bertieri, pagina 21 vere. Colla comunione degli uffici occuparlo (…)”. prozia del nonno Carlo e sorella di sessori. la spezie umana provvede ai suoi Agostino e Pietro Ferdinando era la traduzione simultanea, mi sem- In particolare in quest’anno del bra emblematica. alterni bisogni e moltiplica le sue È curioso poi notare che i due moglie di Carlo Giusto Torresani centocinquantenario vorrei aver reciproche giocondità (…)”. fratelli Marzani, Agostino e Pie- (1779-1852), Direttore generale Tutti quanti sappiamo troppo poco letto e studiato tutto quanto per del nostro passato – pare che gli Sfoglio ancora ed incontro: “Del tro Ferdinando, nati e cresciuti a della Polizia del Lombardo-Vene- sapere meglio come sono stati visti primato morale e civile degli ita- Vienna assieme agli altri fratelli e to20, che dovette fuggire da Milano, Statunitensi giovani non sappiano nella mia famiglia Risorgimento13 chi era John Kennedy12 – eppu- 14 liani” – uno dei vangeli del Risor- sorelle con la madre Maria Anna dove data la sua professione abita- e Irredentismo al di là di quanto gimento – per Vincenzo Gioberti17, de Bernardi (1771-1814) e venuti va con la famiglia, durante le Cin- re continuamente consentiamo ai ho ascoltato nei racconti dei miei politici di adoperarlo, quasi sem- Milano, 1848, presso Giuseppe a Villa Lagarina solo dopo la sua que giornate del 1848. genitori ed oltre il mito famiglia- Reina libraio editore. Il precisissi- morte, hanno posseduto una copia pre a sproposito, per dare forza alle re secondo il quale noi Marzani loro scelte. mo nonno Carlo (1848-1933) lo ha ciascuno del “Nuovo dizionario Il libro illustra nove dipinti di auto- saremmo arrivati in Trentino dall’I- siglato come suo, ma ha aggiunto a de’ sinonimi della lingua italiana” ri italiani: Giulio Ferrari, Cosroe Sto raccontando queste mie talia meridionale ed in particolare 19 21 22 impressioni nella biblioteca della matita nella pagina precedente “zio di Niccolò Tommaseo . Dusi , Gerolamo Induno , Dome- dalla marina Napoli e la sirena del Pietro”, cioè avuto o ereditato dallo Uno segnato “C. Marzani” con nico Induno23, Guglielmo Stella24, mia cara casa di Villa Lagarina nostro stemma ne sarebbe la dimo- 25 che io stessa, mi sembra negli anni zio, più esattamente prozio, Pietro vicino a matita “Pietro”: “Nuovo Antonio Zona , Gottardo Valen- strazione, mentre in realtà siamo Ferdinando Marzani (1796-1872), dizionario de’ sinonimi della lin- tini26, Eleuterio Pagliai e ancora 1984 e 85, ho disposto così com’ arrivati dal veronese senza nessu- è adesso con i suoi più di duemila fratello di suo nonno Agostino gua italiana”, Firenze, dalla tipo- Domenico Induno con un’introdu- no stemma che ci è stato attribuito (1789-1854), funzionario statale a grafia di Luigi Pezzati, 1830 e l’al- zione di Antonio Zoncada27 intito- volumi e volumetti – “non tutto, più avanti. Fasto sbrecciato: la sirena dello stemma ma di tutto” dice mio fratello – Rovereto, Brunico e Vienna dove tro segnato “Agostino Conte Mar- lata “Dell’ideale storico dell’arte e Marzani in piazza Riolfatti 16 fu consigliere del Ministero degli zani”: “Nuovo dizionario de’ sino- delle forme corrispondenti”. L’in- suddivisi per argomenti: storia, Guardo gli scaffali della biblio- letteratura, arte, musica, scienze, segno di interesse per la romantica Interni. Dopo la dedica a Silvio nimi della lingua italiana”, Milano, troduzione comincia così: teca, i più vecchi fatti fare penso Pellico18 e la “Scusa dell’autore” il per Giuseppe Crespi e C., 1833. diritto, geografia, filosofia e teo- dal nonno Carlo e che arredava- questione della patria. logia e penso che la prima incolta “Proemio” comincia così: Sul tavolo centrale di una delle due 20 Creatura di Clemens von Metternich, nac- no credo la sede della Società per que con il Congresso di Vienna nel 1814, fu sono io che non ho studiato abba- 15 È un libricino privo di nome del “L’uomo non può valersi delle sue stanze che formano la biblioteca, fra l’Abbellimento di Villa Lagarina amputato della Lombardia nel 1859 e cessò di stanza tutti questi libri, così come, proprietario e di data di pubblica- forze ed esercitare compitamente libri più leggeri tipo raccolte di rivi- al piano terra di casa nostra ed i le sue potenze, se non ha prima ste di moda o strenne trovo questo: esistere con l’annessione all’Italia del Veneto pur occupandomene sempre ed più recenti commissionati da me al zione ma sicuramente, per il tipo di nel 1866. amandoli infinitamente, non cono- carta e di rilegatura, non posteriore “Gemme d’arti italiane”, anno duo- 21 Venezia, 1808 - Marostica, 1859. caro falegname Beppi Todeschi il 22 sco certo abbastanza tutti gli altri alla fine del Settecento: “Dell’amo- decimo, 1859, Milano, Venezia, Milano, 1825 - 1890. più possibile simili ai precedenti. ni, pensatore e scrittore letto ed apprezzato da Verona, presso il tipografo editore 23 Milano, 1815 - 1878. Sbircio i titoli e subito trovo un re verso la patria”, trattato dell’a- Giacomo Leopardi. 24 Milano, 1828 - Venezia, 1888. bate Giambattista co. Roberti16. Il 17 Torino, 1801-Parigi, 1852, sacerdote, politi- Paolo Ripamonti Carcano appar- 25 Gambellara di Mira, 1814 - Roma, 1892. 11 In italiano “sporto”, elemento caratteristico co e filosofo, fu presidente della Camera dei tenuto al nonno Carlo, ma con la 26 Milano, 1820 - 1884. dell’architettura austriaca. 13 Dal Congresso di Vienna a Roma capitale o deputati e presidente del Consiglio del Regno 27 Antonio Zoncada, Codogno 1813 - Pavia 12 John Fitzgerald Kennedy, 1917-1963, Presi- anche fino alla Prima Guerra mondiale. 16 Giambattista Roberti, Bassano del Grappa, di Sardegna dal 1848 al 1849. 1887, letterato e patriota, partecipò ai moti dente degli Stati Uniti d’America dal 1961 al 14 Dal 1866 alla prima guerra mondiale. 1719-1786, gesuita “illuminato”, raro ammi- 18 Saluzzo, 1789-Torino, 1854, autore del libro 19 Sebenico, 1802 - Firenze, 1874, linguista, del 1848 e dal 1853 fu docente di letteratura 1963. 15 1900-1914. ratore dell riforma del teatro di Carlo Goldo- “Le mie prigioni”. scrittore e patriota. italiana a Pavia. 124 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 125

Teodoro Körner infatti è stato un Cesare Abba33, Bologna, Nicola eroe della resistenza tedesca a Zanichelli Editore, quindicesima Napoleone, morto nella battaglia di edizione (senza data) con dedica Lipsia nel 1813 e quindi, pur fatte a Giosuè Carducci34. Appartenuto molte debite differenze, un fratello alla mia zia Maria Marzani (1882- di Andreas Hofer. 1933) sorellastra e cugina di mio Il nonno esprimeva la sua ammira- padre Pietro (1889-1974) in quanto zione e la sua vicinanza al pensiero figlia del nonno Carlo e della sua di Alessandro Manzoni anche leg- prima moglie Antonia Menghin gendo brani delle sue opere a voce (1855-1882), sorella della secon- alta ai famigliari all’ora del tè. da, Maria, madre di mio padre. La Quest’abitudine sembrava melan- zia Maria annota: “Da Silvia aprile conicissima alla mamma, arriva- 1929”. Silvia è Silvia Moll della ta giovane sposa a Villa Lagarina famiglia di quel barone Francesco il giorno della Madonna Assunta Moll che dopo la Grande Guerra del 1932. Lei era un’appassiona- non aveva più voluto ritornare a ta lettrice, ma non una particolare Villa Lagarina, diventata italiana, “Gemme d’arti italiane”, anno Alessandro Manzoni ritratto da ammiratrice di Manzoni; non certo ma che evidentemente la pensava duodecimo, 1859 Francesco Hayez in un’incisione di L. Ceroni. Sul retro Carlo Marzani scrive: però per il suo essere un grande diversamente, come i miei genito- Maria Marzani Menghin con la figliastra Una sbiadita immagine di Filippo Manci “Se l’arte non è che la manifesta- “Dono della baronessa Beppina Malfatti, risorgimentale. Infatti anche la ri mi hanno raccontato quando ero 26 ottobre 1910” mamma era uno spirito italiano. e nipote Maria Marzani ritratte da bambina durante una bella gita per “cavaliero non ancor vissuto in alcun zione estrinseca delle idee e degli Carlo Anrather. Circa 1890. Durante poema” da: Giuseppe Cesare Abba, affetti dell’umanità nel suo storico Suo padre era Lamberto Cesari- il cosiddetto (dal nonno Carlo) “esilio farle visita nella sua villa di Bardo- Da Quarto al Volturno, Sellerio editore Potrà scindere in volghi spregiati, svolgimento (…)”. ni Sforza (1864-1941), dal 1920 di Linz” durante la guerra del 1914- lino, in alto sopra il lago di Garda. Palermo, 1993, pagina 253 E a ritroso degli anni e dei fati, Vado avanti a sfogliare ed incon- al 1933 Direttore della Bibliote- 18, la gente diceva “La contessa è con Giuseppe Cesare Abba, tornato Risospingerla ai prischi dolor: ca comunale di Trento, “(…) una noi, il conte è contro di noi ma tace, la sano e salvo dalla spedizione gari- 38 39 tro più e più edizioni delle opere contessina è contro di noi e non tace” Zasio , Tranquillini : ed oggi era 28 Una gente che libera tutta, delle figure più nobili della vita baldina nell’Italia meridionale, di Manzoni , segno della grande con Manci40, a cui veggo negli O fia serva fra l’Alpe ed il mare; culturale e politica del Trentino nel ha potuto narrarla, a differenza di ammirazione per lui del nonno occhi i laghi del Tirolo verde, ov’ei Una d’arme, di lingua, d’altare, periodo che ne preparò la Reden- del 1775, giorno dell’Evangeli- Ippolito Nievo morto pochi mesi Carlo, che certamente avrà apprez- nacque. Quando incontro costoro, Di memorie, di sangue, di cor. zione. (…)”29, di una famiglia sta Luca; e morrò per la grazia di dopo in un naufragio di ritorno zato il valore letterario dei Promes- vestiti ora d’un’uniforme di garbo (…)” originaria dell’Umbria arrivata a Dio italiano quando lo vorrà quella dalla Sicilia dove era tornato per si Sposi, del Conte di Carmagnola un po’ ungherese, bello, già illustra- ed il programma: Trento da Parma nell’anno 1800 e Provvidenza che governa misterio- riordinare i resoconti della gestione e dell’Adelchi, degli Inni Sacri e to nel quarantanove dalla cavalleria “(…) sua madre, Beatrice Ciani figlia di samente il mondo” ... amministrativa garibaldina. delle Odi civili, Il cinque maggio di Masina41 in Roma, io mi sento Non fia loco ove sorgan barriere Giovanni Ciani e di Antonia Bas- Ippolito Nievo non era nato nel Dalle Noterelle voglio citare que- e Marzo 1821, ma altrettanto cer- nascere di dire: “Uno di voi mi vor- Tra l’Italia e l’Italia, mai più! setti discendeva da due famiglie di 1775, ma nel 1831 e scrisse que- sto passo: tamente considerava Manzoni un rete in groppa quando galopperete (…)” patrioti. sto romanzo tra il 1857 ed il 1858 “19 giugno35. maestro di vita per la sua fede cri- per i campi nella battaglia?” Vorrei stiana e per la sua severa morali- Continuo a sbirciare titoli e trovo: parecchi mesi prima che il Lom- Ippolito Nievo va solitario sem- Di quest’ode desidero citare anche provare a un di quei cuori il mio. E tà, e soprattutto per il suo ruolo di “Le confessioni di un ottuagenario” bardo-Veneto diventasse piemon- pre, guardando innanzi, lontano, la dedica a dimostrazione del fatto 30 sceglierei Manci, che mi pare un guida spirituale del Risorgimento, di Ippolito Nievo , Milano, Fratelli tese nel 1859, due anni prima della come volesse allargare a occhiate che il patriottismo romantico non era cavaliero non ancor vissuto in nes- del quale già in Marzo 1821, ode Treves Editori, 1900, stranamente spedizione dei Mille del 1860, tre l’orizzonte. Chi lo conosce, viene 42 un geloso ed egoista rinchiudersi nel sun poema. Non è l’Eurialo di Vir- scritta in quello stesso anno, anche non segnato come di proprietà del anni prima della proclamazione in mente di cercare collo sguar- 43 proprio territorio, ma era un ideale gilio, non quell’altro dell’Ariosto : se pubblicata solo nel 1848, Man- nonno Carlo, ma della nonna Maria del Regno d’Italia, otto anni prima do dov’ei si fissa, se si cogliesse nel quale tutti i patrioti si sentivano è un non so che di moderno, nem- zoni aveva perfettamente sintetiz- Menghin (1859-1955), spirito più che Veneto e Friuli diventassero nell’aria qualche forma, qualche fratelli ognuno amando e valorizzan- meno: è una gentilezza dell’avveni- zato lo spirito: tradizionalista del marito e penso, Italiani, nel 1866, quando lui era vista di paese della sua fantasia. do la propria patria, non contro, ma re. Si vorrebbe essere una donna e “(…) silenziosamente, più vicina a Fran- già morto. Creò uno dei capolavori Di solito s’accompagna a qualcu- insieme a quelle degli altri: 31 32 36 37 amarlo e non amata morire per lui”. Chi potrà della gemina Dora cesco Giuseppe che a Garibaldi , della letteratura tra i venticinque ed no delle Guide: Missori , Nullo , “Alla illustre memoria Della Bormida al Tanaro sposa, con il suo straordinario incipit: i ventisei anni, durante un raro sog- di “Io nacqui veneziano ai 18 ottobre giorno, nella sua brevissima vita Del Ticino e dell’Orba selvosa 38 Teodoro Körner Emilio Zasio, Pralboino (Brescia), 1831 - Scerner l’acque confuse nel Po’; tutta dedicata a combattere per la 33 Giuseppe Cesare Abba, Cairo Montenotte 1869. Poeta e soldato 29 39 Chi stornargli del rapido Mella Adolfo Cetto,”I nostri morti – Conte Lam- patria italiana, al Castello di Collo- 1838 - Brescia 1911, fu uno dei Mille di Mar- Filippo Tranquillini di Mori. Della indipendenza germanica berto Cesarini Sforza” in “Studi Trentini si redo sua amatissima dimora. sala. Professore e poi preside di scuola per il 40 Filippo Manci, Trento, 1836 - Milano, 1869. E dell’Oglio le miste correnti, 41 Morto sul campo di Lipsia scienze storiche”, XXII, 1942. resto della sua vita. Angelo Masina, patriota, Bologna, 1815 - Chi ritoglierli i mille torrenti 30 34 Il giorno XVIII d’ottobre Padova, 30 novembre1831/Mar Tirreno pre- 1835-1907. Il libro di Abba sarebbe rimasto Roma,1849. Che la foce dell’Adda versò, sumibilmente 4 o 5 marzo 1861. Vicino a “Le confessioni di un sconosciuto se Giosuè Carducci non lo avesse 42 Eroe dell’Eneide di Virgilio (70-19 a.C.), MDCCCXIII 31 Francesco Giuseppe d’Asburgo, figlio di ottuagenario” trovo: proposto per la pubblicazione. ricordato così da Dante Alighieri nel primo Nome caro a tutti i popoli Carlo Francesco, nato a Vienna nella reggia “Da Quarto al Volturno, noterel- 35 1860. canto dell’Inferno: (…) di quell’umile Italia Quello ancora una gente risorta 36 Che combattono per difendere di Schönbrunn nel 1830, imperatore dal 1848, le di uno dei Mille” di Giuseppe Giuseppe Missori, Mosca, 1829 - Milano, fia salute per cui morì la vergine Cammilla, morto sempre a Schönbrunn nel 1916. 1911 Eurialo e Turno e Niso di ferute (…). O per riconquistare 32 Giuseppe Garibaldi, Nizza, 1807 - Isola di 37 Francesco Nullo, Bergamo, 1826 - Krzkawka 43 Ludovico Ariosto, Reggio Emilia, 1474-Fer- 28 Alessandro Manzoni, Milano 1785 - 1873. Una patria”. Caprera, 1882. (Polonia), 1863. rara, 1533. 126 Quaderni del Borgoantico 12 Quaderni del Borgoantico 12 127

Filippo Manci era cugino di Sigi- ri non leggevano, come in fondo di compressione verso il Trenti- sugli autori di teatro che la zia Maria smondo (1815-1892) marito di è naturale, le opere filosofiche di no, di odio verso la nazione ita- leggeva e recitava facendo parte Viola Marzani (1832-1881), zia del Rosmini, ma amavano ed ammi- liana, di sperpero e di pericolo per della Filodrammatica dilettanti nonno Carlo in quanto sorella di ravano dall’esterno la sua nobi- tutte le popolazione dell’Austria, di Rovereto e così su molti molti suo padre, Agostino (1823-1886) lissima figura di uomo di chiesa, … esso è davvero un irresponsa- altri argomenti fra i libri e fra gli come il nonno. Alla stessa famiglia pensatore e studioso ed ancora di bile, un pazzo, un uomo destinato oggetti… e allora che cosa faccio? Manci appartenne anche Giananto- roveretano che si sentiva italiano e al manicomio. … la sia finita … Come Enrico Mentana alla fine del nio, eroe della Resistenza. seguivano la difficile storia del suo col militarismo dissanguatore …”. TG7: “Mi fermo qui”. Almeno per Mi avvicino allo scaffale della filo- pensiero all’interno della Chiesa Nelle buone famiglie di una volta ora. sofia e teologia pensando di trovare cattolica. in genere tutti conoscevano la Devo osservare che a cavallo tra molte opere di Antonio Rosmini44, Sopra gli scaffali sono appoggiate musica e sapevano suonare uno Otto e Novecento l’attenzione per come Manzoni, di cui era amico le riviste. Per più decenni il nonno strumento, più spesso il pianoforte, la cultura italiana e la tendenza a fraterno, molto amato ed ammira- Carlo è stato abbonato alla “Nuova ed in casa Marzani esiste un vasto vedere nell’Impero asburgico solo to dal nonno Carlo. In realtà fino Antologia”50. Al Touring Club Ita- fondo di spartiti musicali, preva- reazione e polizia hanno distrat- all’epoca del nonno Carlo trovo liano51 si è iscritto alla sua nascita lentemente appunto per pianoforte. to il nonno Carlo e la zia Maria e soltanto: e l’iscrizione è continuata senza Essendo gli spartiti molti e grandi più avanti anche mio padre Pietro “L’introduzione del Vangelo secon- interruzione con mio padre fino al non si trovano in biblioteca, ma dalla grande cultura viennese di do Giovanni, commentata, libri 1974. Rattristata dalla sua morte, in un armadio a parte. Sfoglio un quel periodo? In parte purtroppo tre” di Antonio Rosmini- Serbati “Ragioni della condanna fatta dal la mamma ha cancellato tutti i Il frontespizio del volume Campania catalogo di questi fatto dal caro sì, ma non ne posso però dedurre prete roveretano, Torino, Stampe- S.Uffizio delle così dette IX Proposizioni suoi abbonamenti e associazioni: della collana “Attraverso l’Italia” amico e, da giovane, collaborato- che sarebbe stato l’Irredentismo ria dell’Unione tip.-editrice, Via di Antonio Rosmini” esposte dal teologo all’incirca Studi Trentini52, SAT53, descritto all’immagine precedente: re del papà alla Filarmonica57 di a provincializzare ulteriormente i Carlo Alberto, 33, 1882, F.C.D., Firenze coi tipi di M.Cellini Accademia degli Agiati54, e Tou- “Napoli...” Rovereto, architetto e musicologo Trentini, dato che a Trieste questo alla Galileiana. 1889 (Unico titolo non libro appartenuto al nonno Carlo elencato nel testo) ring Club, conservando solo Italia Marco Tiella. non è successo. che in qualche punto lo ha sottoli- Nostra55. Al Touring Club mi sono più possibile finchè ero in tempo, Non mancano naturalmente i prin- Penso invece che ancora una volta neato ed ha preso degli appunti su riiscritta io nel 1981, così il buco prima che mostri di cemento, cipali italiani dell’Ottocento, Ros- ascoltando delle voci italiane che due foglietti tuttora inseriti a pagi- nella ricorrenza del 50º anniversa- nelle riviste, che ci sono direi tutte ristrutturazioni insensate ed arredi sini58, Bellini59, Puccini60 e soprat- parlano di patria, in questo caso na 168. rio della morte del grande filosofo. o quasi dal primo numero, è solo urbani le sfregiassero. tutto Verdi61 e mi viene in mente presenti nella modesta biblioteca “Domanda risguardante (sic) il Tipografia Ugo Grandi & C.º - di sei anni e in Italia Nostra sono Sfoglio ancora dei pacchi di opu- la mamma che mi ha insegnato, di una casa del Tirolo italiano –da collocamento della statua Rosmi- Rovereto, 1905, senza indicazione subentrata alla mamma alla sua scoli ed incontro Cesare Battisti56 prima dei libri di scuola, che per Giambattista Roberti a Cesare Bat- ni, Rovereto, Stab. Tip. V. Sotto- del proprietario ma con inserito morte nel 1991. che mi meravigliavo di non avere i patrioti italiani, a Milano come a tisti – ho avuto la sensazione di chiesa, 1877, opuscolo appartenuto “L’Alto Adige” del 5-6 gennaio ancora trovato: Trento, gridare “Viva Verdi” signi- sentire delle voci oneste e buone, all’“Ill. Presidente presidente B.ne 1911 con evidenziato un articolo Sulla bella serie di libri azzurri “Discorso tenuto dal deputato di ficava poter gridare “Viva Vittorio espressione di menti aperte e di Menghin” cioè ad Oreste Menghin di Mario Manfroni su “L’ultima dedicati dal Touring alle regio- Trento dottor Cesare Battisti al Emanuele Re d’Italia” senza che grande umanità, anche se un pò (1816-1890), suocero del nonno malattia di Antonio Rosmini”. ni italiane negli anni trenta e che Parlamento austriaco il giorno 12 la polizia austriaca potesse avere venate di retorica, che guardavano Carlo, presidente del Tribunale di “L’ultima malattia di Anto- erano già un po’ sfasciati quand’e- dicembre 1911”. niente da ridire. ad un futuro migliore non nel senso Rovereto. nio Rosmini (con lettere inedi- ro bambina io ho cominciato a Nell’ultimo paragrafo del quale, Ma sento che il mio sbirciare e sfo- di più ricco di “risorse economi- te di R.Bonghi46, A.Manzoni, “Antonio Rosmini e la sua vita” di 47 rendermi conto delle meraviglie intitolato: “Finiamola” si legge: gliare qua e là sta diventando trop- che”, ma di risorse spirituali. Mario Manfroni45, Rovereto, Tip. S.Stampa )” di Mario Manfroni, dell’Italia. Fra le tante cose di cui “… questi fatti … gettano un po lungo per essere così superficia- Da voci come questa, nel nostro Giorgio Grigoletti, 1890, senza seconda edizione, Milano, Scuola mi pento c’è sicuramente il fatto nuovo fascio di luce sul tenebro- le e poi penso, vedendo la musica tempo così diverso da quelli del indicazione del proprietario. Tipo-litografica “Figli della Prov- di non essere corsa a vederne il so lavoro del partito della guerra per mandolino che suonava la zia Risorgimento e dell’Irredentismo, “Commenti di un prelato romano videnza”, 1910 con scritto dal … sia esso l’erede al trono o chi Maria, che su questo fatto bisogne- abbiamo secondo me molto biso- ad un opuscolo polemico coi tipi nonno Carlo “Marzani”. si voglia, l’autore di questa politica rebbe allargare il discorso ed anche gno di lasciarci ispirare. 50 vaticani e ad una lettera pastora- “Antonio Rosmini e la sua Rove- Nuova Antologia, Rivista trimestrale di scien- 48 ze, lettere ed arti, fondata a Firenze, editore le intorno al decreto di condanna reto” di D.A. Rossaro nel cente- nario della fondazione dell’Istituto Le Monnier, nel 1866 da Francesco Protonari, delle 40 proposizioni rosminiane 49 trasportata a Roma nel 1878 e diventata quin- emanato dal S. Ufficio - 14 Dicem- della Carità , Rovereto, Tipogra- dicinale, fu riportata a Firenze da Giovanni bre 1887”, Roma, Tip. Reggiani e fia Grigoletti, 1928 con scritto dal Spadolini nel 1978 nonno Carlo “6 maggio 1928”. 51 Touring Club Italiano, libera associazione soci, 1888, di Carlo Marzani. 57 Quindi il nonno ed i suoi famiglia- fondata a Milano da Federico Johnson e Luigi Associazione Filarmonica di Rovereto fon- Bertarelli l’8 novembre 1894. data come Filarmonica di Rovereto da Pietro “Antonio Rosmini” di Pietro 52 Società di studi trentini di scienze storiche, Marzani con un gruppo di appassionati il 13 46 Rusconi, Commemorazione tenu- Ruggero Borghi, letterato e politico, amico di nata a Trento il 15 giugno 1919. “… ha lo giugno 1921. Manzoni e Rosmini, Napoli, 1826 - Torre del scopo di promuovere gli studi storici in gene- 58 Gioacchino Rossini, Pesaro, 1792 - Parigi, ta all’Accademia degli Agiati in Greco, 1896. rale ed in particolare quelli che illustrano la 1868. Rovereto addì 22 ottobre 1905 47 Stefano Stampa, 1819 - 1907, figlio delle regione”, Statuto, art. 1. 59 Vincenzo Bellini, Catania, 1801 - Puteaux, prime nozze di Teresa Borri, seconda moglie 53 Società Alpinisti Tridentini, sezione del CAI, 1835. di Alessandro Manzoni. Club Alpino Italiano. 60 Giacomo Puccini, Lucca, 1858 - Bruxelles, 44 Antonio Rosmini-Serbati, Rovereto 1797- 48 Don Antonio Rossaro, Rovereto, 1883 - 1952. 54 Accademia Roveretana degli Agiati di scien- 1924. Stresa 1855. 49 Fondato a Domodossola da Antonio Rosmini ze, lettere ed arti, fondata nel 1750. 56 Cesare Battisti, Trento, 4 febbraio 1875 - 12 61 Giuseppe Verdi, Roncole di Busseto, 1813 - 45 Mario Manfroni, Storo, 1838 - Milano 1925. nel 1828. 55 Italia Nostra, fondata a Roma nel 1955. luglio 1916. Milano, 1901. 

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Finito di stampare nel mese di novembre 2011 da Litotipografia Alcione, Lavis (TN)

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