Gestione Igienico Sanitaria Degli Apiari a Salvaguardia Dell'ambiente E
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> Gestione igienico sanitaria degli apiari a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità Gestione igienico sanitaria degli apiari a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità ATTI DEL I° CORSO DI PERFEZIONAMENTO a.a. 2016/2017 A cura di: Manuela Martano, Paola Maiolino, Karen Power ISBN: 978-88-97840-60-2 copyright 2019 Immagine di copertina fornita dal dr. Paolo Pariante PhD Ateneapoli srl via Pietro Colletta, 12 (80139) Napoli www.ateneapoli.it BOOKSTORE www.ateneapoli.it/libri 2 > Gestione igienico sanitaria degli apiari a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità INDICE • L’ape e l’uomo pag. 7 • L’ape e il mondo dell’arte pag. 18 • Sistematica ed ecologia delle api – Specie del genere APIS pag. 21 • Cenni di morfologia, anatomia e fisiologia dell’ape pag. 25 • Installazione e gestione di un apiario pag. 33 • Modalità di conduzione intensiva di un apiario pag. 42 • Sciamatura natura ed artificiale pag. 51 • Tecniche di conduzione apistica nelle diverse stagioni pag. 59 • Il lavoro dell’apicoltore durante l’anno pag. 73 • Patologie parassitarie dell'alveare pag. 80 • Patologie batteriche di interesse sanitario in apicoltura pag. 86 • L’esame anatomo-isto-patologico come strumento per lo studio delle patologie apistiche e nella diagnosi delle più comuni malattie delle api pag. 91 • I nemici delle api pag. 94 • Vespa velutina un nuovo predatore delle api italiane pag. 103 • Il miele e i prodotti dell’apiario: qualità, controllo e aspetti normativi pag. 107 • Residui di farmaci e contaminanti ambientali nel miele pag. 112 • I prodotti dell’alveare pag. 120 • Stato dell’arte e ultimi sviluppi in materia di anagrafe apistica e sanità delle api pag. 131 • Adempimenti normativi a carico degli operatori del settore apistico pag. 132 • Il ruolo del servizio veterinario pubblico in apicoltura: competenze ed azioni del dipartimento di prevenzione in sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare pag. 138 • Il farmaco in apicoltura e la sua corretta gestione pag. 149 • Api e apicoltura .....un altro punto di vista pag. 163 • Omeopatia e apicoltura pag. 165 • Conoscere la biodiversità per valorizzare l’agricoltura pag. 168 3 > Gestione igienico sanitaria degli apiari a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità AUTORI DEL VOLUME PAOLA MAIOLINO Dipartimento di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Napoli Federico II MANUELA MARTANO Dipartimento di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Napoli Federico II KAREN POWER Dipartimento di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Napoli Federico II AUTORI DEI CONTRIBUTI ANGELO GENOVESE Dipartimento di Biologia - Università degli Studi di Napoli Federico II PAOLA MAIOLINO Dipartimento di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Napoli Federico II GENNARO DI PRISCO CREA-AA- Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria - Centro Ricerca Agricoltura e Ambiente FULVIA BOVERA Dipartimento di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Napoli Federico II ANTONINO NIZZA Dipartimento di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Napoli Federico II LUIGI IAFIGLIOLA Agronomo-Apicoltore libero professionista FRANCO MUTINELLI Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie - Centro di referenza nazionale per l’apicoltura ANNA CERRONE Responsabile dell’UOS Diagnostica Generale - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno 4 > Gestione igienico sanitaria degli apiari a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità KAREN POWER Dipartimento di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Napoli Federico II MANUELA MARTANO Dipartimento di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Napoli Federico II MARCO PORPORATO Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari - Università di Torino RAFFAELLA MERCOGLIANO Dipartimento di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Napoli Federico II ANDREA ARIANO Dipartimento di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Napoli Federico II LORELLA SEVERINO Dipartimento di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Napoli Federico II LUIGI RUOCCO Dirigente medico veterinario, titolare dell'incarico di coordinamento dell'Ufficio 3 della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari - Ministero della Salute ROSA CATERINA MARMO Dirigente della Giunta regionale della Campania - Responsabile dell’Unità Operativa Dirigenziale “Gestione delle risorse naturali protette e Tutela e salvaguardia dell’habitat marino e costiero – Parchi e riserve naturali della Regione Campania” GIULIANA BONDI Medico Veterinario - USL Toscana Sud Est - Siena PATRIZIO CATALANO Medico Veterinario Apistico - Responsabile del settore apistico ASL Napoli 2 Nord LUIGI ESPOSITO Dipartimento di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Napoli Federico II 5 > Gestione igienico sanitaria degli apiari a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità PREMESSA Il corso di perfezionamento in “Gestione igienico sanitaria degli apiari a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità” è stato attivato per la prima volta nell’a.a. 2016/2017, presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria, dell’Università degli studi di Napoli. L’obiettivo del corso è stato quello di realizzare un programma di formazione superiore volto ad ampliare le conoscenze teoriche e a fornire delle esperienze professionalizzanti e pratiche necessarie per assistere e controllare dal punto di vista tecnico, igienico-sanitario e normativo il settore dell’apicoltura. Il corso ha rappresentato quindi un’ottima opportunità di aggiornamento per i medici veterinari, sia del settore pubblico/privato o liberi professionisti, in riferimento all’attuale legislazione che impone la realizzazione dell’anagrafe apistica e il controllo igienico-sanitario delle api sul territorio e che individua il veterinario come figura centrale per tale ruolo. Le iscrizioni sono state aperte inoltre anche a laureati in altre discipline, interessati all’implementazione della propria opera, ognuno per le proprie competenze allo scopo di ottimizzare la gestione degli apiari non solo a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità ma anche come fonte di lavoro futuro. Manuela Martano Direttore del corso di perfezionamento in “Gestione igienico sanitaria degli apiari a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità” 6 > Gestione igienico sanitaria degli apiari a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità L’APE E L’UOMO Angelo Genovese Dipartimento di Biologia Università degli Studi di Napoli “Federico II” In natura sono state classificate circa 5700 specie di api (Ordine Hymenoptera, Famiglia Apidae).1 Solo le specie che hanno sviluppato un comportamento sociale e che, pertanto, concentrano una grande quantità di miele, cera ed altri derivati, sono sfruttate dall’uomo. In particolare, alla Sottofamiglia Apinae è ascritto il maggior numero di specie di interesse alimentare e commerciale. La distribuzione delle api è globale ad eccezione delle regioni polari e dell’area sahariana. Le specie appartenenti al Genere Apis sono quelle di gran lunga più interessate dall’utilizzo antropico2. Tra di esse, sicuramente l’A. mellifera (ape occidentale o europea) è quella che ha avuto il maggior successo in campo zootecnico3 e che l’uomo, con le sue migrazioni ed i suoi commerci, ha contribuito a diffondere in tutti i continenti4. L’areale di origine del genere Apis è nel Sud-sudest asiatico, Filippine comprese, anche se per A. mellifera, differenziatasi tra i 6 e i 9 milioni di anni fa, si sono sviluppate diverse ipotesi tra le quali, la più accreditata, prevede una sua origine centroafricana (Fig.1c)5. Fig. 1 – Origine e diffusione di A. mellifera che alla base dell’affermazione dei quattro gruppi distinti (Nord ed Ovest Europa; Est Europa; Turchia e Medio Oriente; Africa) secondo le tre principali ipotesi correnti. a: RUTTNER (1988); b: GARNER ET AL,1992; c: WHITFIELD ET AL, 2006. (Immagine da HAN ET AL, 2012 modificata). 1 Anche se ancora controversa, la filogenesi e, conseguentemente, la tassonomia delle Apidae si sta definendo in maniera più compiuta grazie agli studi genetici. Cfr: RUTTNER, 1988; DE CAMARGO & DE MENEZES PEDRO, 1992; DANFORT ET AL, 2006; MICHNER, 2007; JOHNSON ET AL, 2013; BOSSERT ET AL, 2019. Si veda anche: NATURAL HISTORY MUSEUM: http://www.nhm.ac.uk/ (Ultimo accesso: 2019-01-21). 2 Si veda in particolare: SMITH ET AL, 2000; MICHNER, 2007; CARDINAL & DANFORTH, 2011. 3 Cfr: PRESTON,2006. 4 Oltre che Apis mellifera l’uomo ha domesticato completamente anche Apis cerana subsp.indica ma la sua diffusione, anche per le ridotte dimensioni degli alveari, è limitata ad un più ridotto areale comprendente il Sud ed il Sudest asiatico. Cfr: RUTTNER, 1988; MICHNER, 2007. 5 Cfr: WHITFIELD ET AL, 2006; HAN ET AL, 2012. 7 > Gestione igienico sanitaria degli apiari a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità Per la quantità di miele contenuto, gli alveari sono bottini più o meno occasionali per molti Mammiferi. Molto note sono le attitudini dell’Orso bruno (Ursus arctos) e del Tasso del miele (Mellivora capensis), ma anche di primati come lo Scimpanzé (Pan troglodytes) che in alcune popolazioni ha addirittura affinato strategie e uso di strumenti per la predazione degli alveari6. Non c’è motivo per non credere che anche i primi ominidi siano stati raccoglitori/cacciatori di miele, al punto che si suppone che il prezioso alimento abbia svolto un ruolo fondamentale nella loro dieta7. A conferma ulteriore vi è il certo ritrovamento, in Sudafrica, di cera d’api manipolata da esseri umani oltre 40,000