Anno AAi - ir. oa IUKIINU, 2/ Agosto 1922 CENTESIMI 30

Automobilismo - Ciclismo Alpinismo - Aerostatica LA STAMPA Nuoto — Canottaggio — Yachting Ippica - Atletica - Scherma Ginnastica - Caccia - Tiri - Podismo Giuochi Sporti ri - Varietà tjt Et ce ogni domenica in 16 o 20 pagine illustrate SPORTIVA (Conto corrente colla Posta)

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I Campionati ciclistici italiani su pista. - CESARE MORETTI (a sinistra) conquista il tricolore riuscendo primo nella categoria profes- sionisti seniores (-Saiga). - GIORGETTI (a destra) conferma il suo titolo di campione professionisti juniores (Legnano-Pirelli).

(Fot. S. A. Berry - Torino). (Clichés eseguiti dalla Ditta Alberto Berrà — Corso Valdocco, 15 - Torino) MAGNETI

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Succursali Rappresentanze: Parigi Londra - New-York - Bruxelles - Ginevra - Zurigo - Madrid - Oporto - Rotterdam - Christiania - Copenhagen Stoccolma - Buenos-Aires - Cairo - Sydney - Manilla - Kobe (Giappone) - Singapore A Monza: L'autodromo di Monza. Pista - Uomini e Macchine Mentre andiamo in macchina le prove di as- saggio della pista del nuovo autodromo di Monza ;-•» susseguono iniziate dai concorrenti della Fiat. Domani a Monza saranno le tre Chiribiri montate da Scales, Deo e Ramassotto e le due Diatto pi- lotate da e da Meregalli. La Diatto con la sua partecipazione al Grand Prix vuole dimo- strare che la vettura destinata al grande turismo può adattarsi pure alla prova di velocità. Non mette quindi in gara la Diatto due macchine di speciale costruzione per la corsa del Grand Prix d'Italia, ma ha con opportune varianti adattato alla gara di velocità l'usuale tipo da turismo. La C hiribiri mette in gara un tipo nuovo di mac- china che non mancherà di dare ottimi risultati. Eccone le caratteristiche principali. Lo chàssis ha m. 1,20 di carreggiata con passo di metri 2,40. Le ruote sono di 710x105. Il mo- tore è a 4 cilindri di 65 x 112 in acciaio saldato au- togeno, con distribuzione ad alberi a cames in testa. I pistoni sono in alluminio. Il girabarchino è bea appoggiato per evitare le flessioni. La corrente è ferrata da due magneti con una sola candela per cilindro. La lubrificazione è forzata per mezzo di pompa a grande mandata a tutti gli organi del motore. La frizione è a disco unico guernita di Ferodo. Una curva della pista grande (Fot. Strazza - Lastre Tensi). Cambio a quattro marcie avanti ed una indietro con cornar do, al centro insieme alla leva del freno. Freni Mie quattro ruote con tamburi di grande di- mensione con forti nervature per impedire defor- mazioni La csriozzeria è ottimamente studiata e si pre- senta snella e piacente. Essa ha la massima pene- tiazione ed evita i risucchi d'aria. II freno anteriore rimane chiuso con i magnoni e gli ammortizzatori in una guaina in lastra di alluminio. La macchina completa pesa circa 500 kg. Il motore sviluppa circa 70 HP. effettivi e può raggiungere sui rettilinei i 170 km. circa all'ora. * * *

L'ombroso recinto monzese è agitato in questi giorni da una crescente febbre di lavoro, si tratta di spingere nella massima celerità il pnissage del circuito, in modo che le prove possano essere ini- ziate subito dopo il vernissage che avrà luogo uf- ficialmente il 26 corrente. E' la toeletta di battaglia che viene apprestata alla pista. Nei giorni scorsi mentre il tratto stra- 'ale veniva pavimentato tutto a calcestruzzo, sulla 'ista si procedeva all'opera di levigazione della pa- "imentazione già provata dalle Fiat. Ora un denso trato di catrame si sta stendendo su tutte le strade Iter renderle oltreché scorrevoli assolutamente im- muni da polvere. Sulle curve sopraelevate s'innal- zano alla estremità superiore le barriere limitatrici formate di terrapieni e sacchi di terra, ad evitare Le tribune e il rettilineo di arrivo (Fot. Strazza - Lastre Tensi).' eventuali deviazioni. Qua e là si vedono già delincarsi sul verde sfondo 'e linee bianche delle palizzate che delimiteranno gli accessi del pubblico, mentre a rinchiudere tutto il « circuito » in una cintura di sicurezza si prov- vede con la gettata di grandi "reti metalliche onde in nessun punto resti diminuita la visibilità della corsa. Le Tribune agili nella loro linea classica, i ri- storanti, i « chalets », le gradinate, le fontane, vanno popolando la solitudine ombrosa del parco inserendovi un senso ed un aspetto di vita, di gaiezza e di conforto. Perchè nulla manchi per un soggiorno gradevole e Piacevole gli organizzatori hanno pensato a do- tare il Parco di un vasto servizio di acqua pota- bile con fontanelle distribuite in tutta la zona, delle tribune e dei « parchi belvedere » così definiti gii ampi recinti nell'interno della pista ove si Potrà accedere cogli automobili e godersi a bordo 01 esse lo spettacolo della corsa. La zona delle tribune sarà pure dotata di energia elettrica per 'orza motrice ed illuminazione. Per quanto sarà consentito dalla brevità del tempo si provvederà Pure alla sistemazione a verde dei parterres ed al giardinaggio. La folla che lo voglia potrà anche soddisfare ai Propri doveri religiosi nelle giornate di corsa, che sono anche festive, essendosi provveduto per la messa al campo che verrà celebrata in un punto del » Circuito » prima che si inizino le gare. La curva e il sottopassaggio (Fot. Strazza - Lastre Tensi), LUC E - AVVIAMENTO MANÒMETRI . "

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La Direzione 1 Sindaci 11 Capo Contabile BATTI NELLI - DOLCETTA Dott. Rag. M. Luporini - Dott. A. Moretti A. COMELLI Rag. A. Olivieri - Prof. Rag. G. Rota - Rag. L. Stobbia | LA STAMPA SPORTIVA 5 Gli assi del volante: Pietro Bordino

Di statura media, robusto senza averne l'a- di sé, meravigliosamente capace nella mise-à-point chine avrebbero « tenuto » su di un percorso così spetto, dotato di nervi di acciaio, Pietro Boriino elei motore, egli affrontava le gare sempfe sorri- lungo, così rude? rappresenta l'ideale fisico del corridore in auto- dente, senza nemmeno procurarsi, come altri fa mobile. Pietro Bordino, sempre calmo e tranquillo, ha covano, un adatto allenamento, una completa co- potuto rispondere prima delle corse — e disgra- Non è possibile comprendere dalla sua ma- gnizione del percorso. schera impenetrabile se un incidente lo abbia o ziatamente anche dopo — agli ingegneri costrut- Da mane a sera egli attendeva alle ordinarie tori che polso fermo e prontezza di spirito erano meno colpito, se una vittoria lo abbia inebbriato, occupazioni, assurgendo all'altezza di meccanico -e una mancata vittoria lo demoralizzi. sufficienti per difèndere il corridore da qualun- di primissimo ordine : nel giorno della gara in- que prevedibile incidente. Egli ha 33 anni, ma la sua carriera è comin- forcava il cavallo di acciaio e con rara perizia ciata assai presto sotto gli auspici di grandi cor- raggiungeva vittorioso il traguardo, stabilendo E' così che lo abbiamo visto affrontare velocità ridori. dei records, quale è quello del Moncenisio che impressionanti con gomme volutamente non gon- restò imbattuto per 17 anni, nonostante il con- fiai.', che abbiamo assistito ad incidenti cercati Egli è nato si può dire, alla Fiat, dove suo pa- mentre le macchine erano lanciate, che abbiamo dre era guardiano; nella Fiat egli ha fatto le. tinuo auménto di potenza e di perfezione dei motori... infine potuto vedere le « due litri » presentate ue prime armi, nella Fiat egli è stato mecca- in corsa corrette e modificate dall'esperienza di nico, per la Fiat si è accinto e si accinge a tentar Perchè tali records erano stati stabiliti, più che un così valido collaudatore. a sorte in corse, nelle quali le velocità che ci dalla potenza del motore, dall'abilità del guida- Bordino è oggi, lo ripetiamo, il corridore più ombrano fantastiche, vengono regolarmente su- tore, dalla calma, che unita all'audacia impareg- perate e nelle quali i records si demoliscono quasi veloce del mondo. giabile faceva del motociclista Bordino il corridore .E' la macchina che « deve tenere » : Bordino in ogni giro di circuito. classico. non cede di certo ! Aveva pochi anni di età, quando Lancia se lo Lancia non correva : non voleva evidentemente l o vedremo fra. pochi giorni al circuito di aggregava col valoroso Aiassa e se lo portava cimentare la propria signorile vettura in compe- in giro pei campi di corse. Monza e se, come speriamo, le macchine a lui Fin da allora Pietro Bordino si preparava ai duri cimenti dei circuiti. A poco a poco, col crescere degli anni, veniva aumentando l'esperienza, la capacità meccanica. Cosicché quando il famoso Di Palma ricercava un meccanico che unisse alla capacità operativa qualità di freddezza e di coraggio, era su Bor- dino che cadeva la scelta. Pilotato dal Di Palma egli ha corso nelle prin- ipali piste di America, ha corso ed ha anche vinto : sopratutto egli ha imparato a disciplinare quelle qualità innate, che dovevano più tardi ri- darsi quando il volante gli veniva affidato. Le corse coi rischi e colle emozioni loro non ivevano più allettamento sul forte Lancia. Abbandonato il volante, egli creava nella no tra città la fabbrica di quelle automobili, che do- vevano presto assurgere a quel primato che uni- versalmente loro è riconosciuto. Le qualità del giovane Bordino non erano sfug- gite all'occhio esperto del vecchio guidatore, co- sicché fin dall'inizio della sua fabbrica lo chia- mava a dirigere il collaudo delle macchine di nuova marca, che venivano lanciate sul mercato. Si è detto, si è anche scritto, che Pietro Bor- dino ha il torto di richiedere alle vetture uno sforzo eccessivo : vogliamo a questo punto, per quanto egli non ne abbia bisogno, ricordare a suo onore, che il successo ottenuto dalle Lancia fin dai primissimi tempi, deve pur attribuirsi, oltre dia capacità meccanica del costruttore, anche a quella di colui che presiedeva al collaudo, e che suffragava colla esperienza pratica il concetto teorico del costruttore. Ma all' animo temerario di Pietro Bordino, non bastavano le corse folli fatte in collaudo : altre 'ano le sue aspirazioni, altri erano gli allori Pietro Bordino al volante della Fiat Grand Prix di Francia 1922. he egli cercava e desiderava. Troppo giovane per poter aspirare al pilotaggio !l un'automobile in corsa, egli ha voluto tentare tizioni nelle quali tutto si può vedere, tranne le affidate terranno, non è difficile pronosticare che a sorte nelle corse motociclistiche. qualità specifiche della macchina che è in com- lo vedremo trionfatore Forte nella propria sapienza meccanica, sicuro mercio, mentre banali incidenti, per nulla attri- Fi sarà quello un trionfo degno dell'uomo, e buibili al costruttore, possono far sfigurare mac- sarà quella la corona di alloro che meritatamente chine veramente pratiche e buone. cingerà quella fronte che tante volte è stata sfio- Perciò Bordino, che, memore delle corse fatte rata dai raggi della gloria, che si sono spenti con Di Palma, aspirava a sua volta di pilotare non per torti dell'uomo, ma per colpa della mac- una macchina in circuito chiuso, lascia la Lancia china. e ritorna alla Fiat. ^ « A Pietro Bordino - maggiore campione - offre Disillusioni, contrarietà, dolci pressioni della Cravetto Oreste - suo grande - ammiratore ». moglie e degli amici non servono a distoglierlo Così recita la dedica di una medaglia d'oro dalla propria idea. che un modesto, quasi ignoto sportsman ha vo- Figli sentiva in sé quella forza volitiva che è luto donare al suo amico Bordino, dopo il cir- propria dei grandi guidatori : egli si sentiva non cuito di Strasburgo. superiore — perchè è un modesto — ma uguale E' questo un simbolo di gloria per Bordino, ai migliori assi del volante, ed ardeva di cimen- perchè rappresenta quell'entusiasmo spontaneo che tarsi con essi nelle più ardue prove. emana dalla folla, che non ha fini reconditi, che Ed è così che lo vediamo partire a proprie nella sua estrinsecazione rimane spesso nell'ombra, spese per prodursi in velocità meravigliose al- ne rappresenta il cuore, quel cuore che non è fa- l'Avana ed in California. cile all'entusiasmo perchè sa distinguere, sa com- Incidenti di ogni genere impediscono di arri- prendere e sa apprezzare il valore degli uomini. vare : però parlate di Bordino in America e sen- Abbiamo assistito al ritorno di Felice Nazzaro, tirete ripetervi da ogni parte che è il più bel il vincitore di Strasburgo : è la folla che ha tri- guidatore che mai sia stato visto su quelle piste, butato 1' onore del trionfo al vecchio campione che è il guidatore più veloce del mondo, che è della Fiat. il guidatore a cui non fanno paura né gli inci- denti prevedibili né quelli ai quali non giunge Assisteremo, ne siamo certi, al ritorno trion- la previsione umana... ! fante di Pietro Bordino dal circuito di Monza. Frammezzo alla folla plaudente noi rivedremo Si doveva correre il circuito di Strasburgo, si il buon Cravetto e con lui vedremo migliaia e dovevano esperimentare quelle « due litri » che migliaia di altri entusiasti, che applaudiranno al- fecero correre ancora una volta sulla bocca del l'uomo che non conoscono, ina che sportivamente mondo intero il nome glorioso della maggiore stimano, apprezzano ed amano. SOCIETÀ AN. AUTOMOBILI fabbrica di automobili d'Italia, , , . E quella sarà per Pietro Bordino l'apoteosi mi- AÌi»B r srhilf < eran° S0P*>ette. machine? gliore : sarà per lui il degno compenso a così Via Frejus, 21 , TORINO ===== A quali rischi si esponevano 1 corridori? Le mac- grandi fatiche. Elle La II Coppa delle Alpi Km. 277O viene brillantemente vinta dall'automobile

4 che con una cilindrata di soli 2484 cmc. ha battuto tutte le più forti concorrenti superando i più difficili passi delle nostre Alpi. Giogo dello Stelvio in. 275 Passo di Falsarego Pam del Giovo in. 212 Passo di Pordoi in. 2242

Pam della Manila ni. \m Madonna di Canipiglia ni. 1515 Passo di Predil in. 1156 Passo del Tonale ni. 1883

La CEIRANO di serie - tipo CS4 - pilotata dal giovane sportman novese P. Cattaneo, colla dura vittoria per 1 ambito e disputato trofeo, ha nuova- mente confermate le sue doti di regolarità, resistenza e rendimento! Anche la seconda vettura CEIRANO pilotata dal signor Emesto Ceirano ha ben terminata la gara classificandosi fra le primissime. 2 Vetture partite - 2 Vetture arrivate

R Fabbrica Automobili GIOVAMI CEIRANO - Corso Lecce, 16 - TORINO j ^ ^t nella recente « Coppa del Tirreno » abbia dato Dalla Coppa Schneider per idrovolanti ottima prova in velocità ridotta, Zimmermann a I footballers

Avv. Lombardi (Fot. Groppelli).

La pace è fatta e si è ottenuta più in fretta e più facilmente di quanto si sarebbe creduto. I gio- vani ed i vecchi organizzatori si sono stesa la mano per un lavoro d'assieme più proficuo~~di quello svolto nella passata stagione. Un uomo politico che è pure anima sportiva, l'on. Francesco Mauro, ha diretto il grande convegno e l'assemblea gene- rale dei dirigenti del football in Italia, lo ha ascol- tato, seguito, applaudito e così facendo la discus- sione degli ordini del giorno fu brevissima. Oggi abbiamo un solo ente federale con un solo duce. Egli è una vecchia conoscenza, uomo provato alla organizzazione e che specialmente nei giovani (che formano la maggioranza) ha ispirato ed ispira grande fiducia. L'avv. Lombardi, contrariamente agli altri dirigenti della passata Confederazione, della Lega del Nord e della Lega del Sud che non sono stati rieletti, ha oggi il giusto vanto di vedersi non solo confermato ma elevato a carica di gran lunga più importante di quella fino qui La Coppa Schneider per idrovolanti disputatasi a Napoli. — In alto: Zanetti (Macchili) 30 clas- sificato in ore i,44'7"2i5 — In basso: Briard (inglese Supermarine) 1° classificato (Fot. Biondini ricoperta. Egli è il presidente della nuova Fede- - Lastre Gevaert). a razione Italiana del Giuoco del Calcio. PNEU-CICLO DUNLOP

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