Piazze Minori Nel Centro Storico Di Firenze • Antonio Capestro La Tutela Attiva Nei Compiti Istituzionali: Tra Conservazione E Valorizzazione

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Piazze Minori Nel Centro Storico Di Firenze • Antonio Capestro La Tutela Attiva Nei Compiti Istituzionali: Tra Conservazione E Valorizzazione 148 piazze minori nel centro storico di firenze • antonio capestro la tutela attiva nei compiti istituzionali: tra conservazione e valorizzazione Gabriele Nannetti MIBACT – Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo; ! Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Fig. 1 per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato planimetria [email protected] con geo- referenziazione dei provvedimenti di tutela paesaggistica (estratto CTR). La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scienti!ca e tecnica. Tutela il pae- saggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione così recita, !n dal primo gennaio 1948, l’art. 9 della legge fondamentale dello Stato italia- no. Nonostante siano passati molti anni da quei primi passi della nuova democrazia italiana, sul corretto svolgimento delle attività di tutela riconducibili agli spazi aperti presenti nei cen- tri storici si continuano a registrare molte incongruenze e contraddizioni, talvolta proprio all’interno delle pubbliche amministrazioni a vario titolo coinvolte. Le cosiddette ‘piazze mi- nori’, al pari delle altre molto più famose, se realizzate da oltre settant’anni, fanno parte del patrimonio culturale e, secondo le disposizioni contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio, sono considerate d’interesse pubblico artistico o storico e devono essere oggetto di tutela e valorizzazione, con lo scopo di mantenerne l’integrità, promuoverne la conoscen- za e di preservare la memoria della comunità che le ha generate, le custodisce e utilizza1.So- no altresì gli uf!ci periferici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e il Segretariato Regionale, competen- ti territorialmente, a valutarne l’eventuale esclusione nell’ambito delle procedure di veri!- ca dell’interesse culturale previste dall’attuale ordinamento giuridico in materia2. Dobbiamo poi annoverare nel grande contenitore del patrimonio culturale le ‘piazze minori’ che, indi- pendentemente dall’epoca della loro realizzazione, si trovano collocate all’interno dei beni paesaggistici, così come identi!cati, ai sensi degli articoli 136 e 142, dalla Parte Terza del ci- tato Codice3, dove risulta tutelato l’aspetto esteriore del bene immobile (!g. 1)4. 1 Nella Parte Seconda del Codice l’art. 10, al comma 4 lettera g), riconosce come beni culturali “le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico”. 2 L’eventuale esclusione del bene immobile dall’interesse pubblico di carattere storico artistico non dispensa il mede- simo dalla disciplina urbanistica ed edilizia, e talvolta paesaggistica, che deve essere ef!cacie per la conservarne ade- guatamente il valore identitario. 3 I beni paesaggistici si dividono in due categorie: nella prima sono contemplati quelli riconosciuti con speci!co de- creto ministeriale (articolo 136 del Codice); nella seconda sono incluse tutte le aree tutelate per legge (articolo 142 del Codice).adeguatamente il valore identitario. 4 Nel comune di Firenze, ad esempio, sono presenti ben 13 provvedimenti di tutela paesaggistica emanati con singo- li decreti ministeriali pubblicati tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Nella cartogra!a costitutiva del 150 piazze minori nel centro storico di firenze • antonio capestro In quest’ultimo caso le iniziative progettuali che contemplano la modi!ca della piaz- za devono rispettare la normativa contenuta nel vigente piano paesaggistico regionale5. Secondo un approccio di carattere generale si può inquadrare l’archetipo di piazza come contenitore di “analisi sociologiche, economiche, politiche, antropologiche: un unicum culturale che è il racconto storico della comunità che l’ha prodotto”6. Nello scenario attuale le istituzioni pubbliche sono chiamate ad assicurare e sostenere la conservazione delle piazze, seppur minori in termini geometrici dimensionali o secondo la trattatistica o le attribuzioni valoriali o la notorietà, e a favorirne i confacenti usi e a evi- denziarne il valore. Infatti, anche una ‘piazza minore’ rappresenta pur sempre un punto d’incontro e strati!cazione sociale, dove la componente di rappresentatività dell’autorità temporale risulta meno evidente. Da tenere poi in considerazione quanto il legislatore ha stabilito proprio nel Codice, pre- vedendo che i beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica siano destinati al- la fruizione della collettività, sottolineando indirettamente il ruolo centrale che queste piazze possono assumere. Il citato Ministero de!nisce, con il concorso delle regioni e la collaborazione delle uni- versità e istituti di ricerca competenti, linee di indirizzo, norme tecniche, criteri e model- li di intervento in materia di conservazione dei beni culturali, compresi gli spazi aperti classi!cati come tali. Il mantenimento del patrimonio culturale deve essere assicurato mediante una coeren- te, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione, restauro e riquali!cazione7. In conseguenza la tutela, da intendersi come azione propositiva e non d’impedimento, presuppone una congrua attività conoscitiva e garantisce la protezione e conservazione dell’interesse storico o artistico: è !nalizzata al confacente uso e al pubblico godimento, attraverso provvedimenti e iniziative, anche di carattere progettuale, volti a conformare e a regolare diritti e comportamenti. Piano Paesaggistico Regionale sono georeferenziati con la campitura segnata da due numeri: il primo identi!ca il numero della gazzetta uf!ciale e il secondo l’anno di pubblicazione della medesima. 5 Il Piano d’Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico Regionale (P.I.T.-P.P.R.), dopo l’approvazi- one con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 37 del 27 marzo 2015, è stato pubblicato sul Bollettino Uf!- ciale della Regione Toscana n. 28 del 20 maggio 2015. 6 F. Gurrieri, La piazza: umbilicus urbis, in F. Gurrieri (a cura di), Le piazze di Firenze, Firenze 2014, pag. 16. 7 L’art. 29 del Codice stabilisce che “Per prevenzione si intende il complesso delle attività idonee a limitare le si- tuazioni di rischio connesse al bene culturale nel suo contesto. Per manutenzione si intende il complesso delle attività e degli interventi destinati al controllo delle condizioni del bene culturale e al mantenimento dell’inte- grità, dell’ef!cienza funzionale e dell’identità del bene e delle sue parti. Per restauro si intende l’intervento di- retto sul bene attraverso un complesso di operazioni !nalizzate all’integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali”. la tutela attiva nei compiti istituzionali • gabriele nannetti 151 Il dialogo tra le azioni di conservazione, di valorizzazione e di sviluppo economico e sociale delle ‘piazze minori’ non può fare a meno della qualità del progetto; laddove la presenza di provvedimenti di vincolo del bene immobile deve essere interpretata come opportunità per il miglioramento della tutela attiva. Tutte queste iniziative sono imprescindibili l’una dall’al- tra, in un contesto dove le piazze storiche siano intese come luogo emblematico delle singo- le identità territoriali e delle popolazioni locali. A tal proposito, è tema di estrema attualità quello dei grandi "ussi turistici che se da un lato garantiscono lo sviluppo economico e so- ciale di una comunità, dall’altro rappresentano una criticità legata ai principi di sostenibilità ambientale che l’offerta culturale deve necessariamente contemplare. Nella sorveglianza del patrimonio culturale i cittadini e le istituzioni devono collocarsi come difensori del loro territorio, secondo i principi delle così dette ‘buone pratiche’, che contem- plino costituzione e organizzazione stabile di risorse, strutture o reti di varia natura. Le piaz- ze come unità minimale nella dimensione territoriale e urbana esigono di essere inquadrate come “spazio culturale e sociale, teatro necessario alla vita quotidiana, fattore di equilibrio (o disequilibrio) nell’esperienza individuale e collettiva, fonte di felicità (o infelicità)”8. Tra gli obiettivi da raggiungere, dunque, anche quello rivolto ad assicurare le migliori condi- zioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle perso- ne diversamente abili, che può mutuare importanti parametri progettuali dei contenuti del Decreto Mi.B.A.C. 28 marzo 2008 Linee guida per il superamento delle barriere architettoni- che nei luoghi di interesse culturale e delle disposizioni della successiva Circolare n. 26/2018 della Direzione generale Musei del Ministero per i beni e le attività culturali “Linee guida per la redazione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.) nei mu- sei, complessi monumentali, aree e parchi archeologici”. I richiami alla normativa dei prov- vedimenti ministeriali sono giusti!cati anche dalla corretta interpretazione di talune piazze come dei veri e propri musei all’aperto. Il legislatore nazionale, proprio nel Codice, tratta l’importanza della partecipazione dei pri- vati nella gestione dei processi di valorizzazione del patrimonio culturale, partendo dall’as- sunto che la contestuale imprescindibile conservazione debba essere intesa anche in termini di usi compatibili con il carattere storico o artistico dello stesso. Secondo la Convenzione europea del paesaggio, sottoscritta a Firenze nel 2000, anche un singolo episodio del territorio percepito rappresenta un elemento
Recommended publications
  • © 2018 Donata Panizza ALL RIGHTS RESERVED
    © 2018 Donata Panizza ALL RIGHTS RESERVED OVEREXPOSING FLORENCE: JOURNEYS THROUGH PHOTOGRAPHY, CINEMA, TOURISM, AND URBAN SPACE by DONATA PANIZZA A dissertation submitted to the School of Graduate Studies Rutgers, The State University of New Jersey In partial fulfillment of the requirements For the degree of Doctor of Philosophy Graduate Program in Italian Written under the direction of Professor Rhiannon Noel Welch And approved by ________________________________ ________________________________ ________________________________ ________________________________ New Brunswick, New Jersey OCTOBER, 2018 ABSTRACT OF THE DISSERTATION Overexposing Florence: Journeys through Photography, Cinema, Tourism, and Urban Space by DONATA PANIZZA Dissertation Director Rhiannon Noel Welch This dissertation examines the many ways in which urban form and visual media interact in 19th-, 20th-, and 21st-centuries Florence. More in detail, this work analyzes photographs of Florence’s medieval and Renaissance heritage by the Alinari Brothers atelier (1852- 1890), and then retraces these photographs’ relationship to contemporary visual culture – namely through representations of Florence in international cinema, art photography, and the guidebook – as well as to the city’s actual structure. Unlike previous scholarship, my research places the Alinari Brothers’ photographs in the context of the enigmatic processes of urban modernization that took place in Florence throughout the 19th century, changing its medieval structure into that of a modern city and the capital of newly unified Italy from 1865 to 1871. The Alinari photographs’ tension between the establishment of the myth of Florence as the cradle of the Renaissance and an uneasy attitude towards modernization, both cherished and feared, produced a multi-layered city portrait, which raises questions about crucial issues such as urban heritage preservation, mass tourism, (de)industrialization, social segregation, and real estate speculation.
    [Show full text]
  • Storia Di Firenze Secolo XVI
    Storia di Firenze Secolo XVI Secolo XVI 1502 giugno 4 P Arezzo si ribella a Firenze su istigazione di Vitellozzo Vitelli 1502 settembre 10 P Piero Soderini è creato Gonfaloniere a vita 1503 dicembre 28 P Piero de’ Medici annega nel Garigliano 1508 luglio 5- 1513 R Cosimo de’ Pazzi arcivescovo di Firenze aprile 9 1509 giugno 8 P Firenze riconquista Pisa 1512 P Istituita una Balìa controllata dai Medici, per controllare l’accesso alle magistrature e operare modifiche istituzionali 1512 febbraio 22 C A Siviglia muore il navigatore fiorentino Amerigo Vespucci 1512 agosto 30 P Il vicerè di Napoli assedia e saccheggia Prato. Piero Soderini abbandona Firenze 1512 settembre 14 P Il cardinale Giovanni de’ Medici entra a Firenze insieme ad altri parenti 1512 settembre 16 P Colpo di stato: il cardinale Giovanni de’ Medici occupa il Palazzo della Signoria con alcuni armati e convoca Parlamento 1513 P Aboliti il consiglio Grande e quello degli Ottanta e istituiti i consigli dei Settanta e del Cento controllati dai Medici 1513 febbraio P Congiura antimedicea di Pietropaolo Boscoli e Agostino Capponi, poi giustiziati. Tra i sospettati Niccolò Machiavelli, confinato a Sant’Andrea in Percussina in Val di Pesa ma liberato dopo pochi mesi 1513 marzo 11 R Giovanni de’ Medici ascende al soglio pontificio con il nome di Leone X 1513 maggio 9 R Giulio de’ Medici arcivescovo di Firenze; il 23 è nominato cardinale 1513 P Da Roma Giulio de’ Medici influenza il governo di Firenze, dove Giuliano, figlio del Magnifico, rappresenta il potere della famiglia 1513 agosto
    [Show full text]
  • LDC2018 Classifica Definitiva Toscana.Xlsx
    9° CENSIMENTO NAZIONALE I LUOGHI DEL CUORE CLASSIFICA REGIONALE TOSCANA POS. POS. REGIONE PROVINCIA COMUNE LUOGO TOTALE VOTI REGIONALE NAZIONALE 1 1 TOSCANA PISA CALCI MONTE PISANO 114.670 2 7 TOSCANA PISA PISA CHIESA DI SAN FRANCESCO A PISA 24.997 3 26 TOSCANA PRATO PRATO ORATORIO DI SAN BARTOLOMEO 14.162 4 35 TOSCANA PISTOIA PISTOIA IL PARTERRE DI PISTOIA 11.030 5 44 TOSCANA PISA SAN GIULIANO TERME ROCCA DI RIPAFRATTA 8.922 6 46 TOSCANA FIRENZE GREVE IN CHIANTI PIEVE DI SAN PIETRO A SILLANO 8.536 LA GUALCHIERA DI COIANO, O MULINO 7 55 TOSCANA PRATO PRATO NALDINI 7.180 GIARDINO ATELIER DI SCULTURA DEL 8 59 TOSCANA PISA SAN GIULIANO TERME MAESTRO SPOSITO 6.838 9 61 TOSCANA FIRENZE VINCI SAN DONATO IN GRETI-VINCI 6.651 10 71 TOSCANA GROSSETO MONTE ARGENTARIO TORRE DI CAPO D'OMO 5.617 11 130 TOSCANA LUCCA CASTELNUOVO DI GARFAGNANA FORTEZZA DI MONTALFONSO 3.573 12 136 TOSCANA PISA CAPANNOLI MARGINETTE, LE VIE DEL CUORE 3.372 13 137 TOSCANA FIRENZE BAGNO A RIPOLI GUALCHIERE DI REMOLE 3.360 14 143 TOSCANA FIRENZE VICCHIO EX STAZIONE DI FORNELLO 3.312 15 183 TOSCANA PISTOIA PESCIA CARTIERA LE CARTE 2.611 16 186 TOSCANA MASSA CARRARA TEATRO POLITEAMA 2.485 17 193 TOSCANA FIRENZE REGGELLO CASTELLO E PARCO DI SAMMEZZANO 2.382 18 208 TOSCANA PISA CALCI CERTOSA DI CALCI 2.001 19 209 TOSCANA GROSSETO ROCCASTRADA CRIPTA DELL'ABBAZIA GIUGNANO 1.982 20 228 TOSCANA FIRENZE FIRENZE GALLERIA RINALDO CARNIELO 1.512 21 230 TOSCANA GROSSETO ARCIDOSSO STRIBUGLIANO 1.486 22 242 TOSCANA LUCCA BAGNI DI LUCCA CHIESA DI SAN CASSIANO IN CONTRONE 1.253 23 245 TOSCANA
    [Show full text]
  • Giorgio Vasari and Mannerist Architecture: a Marriage of Beauty and Function in Urban Spaces
    Journal of Literature and Art Studies, October 2016, Vol. 6, No. 10, 1159-1180 doi: 10.17265/2159-5836/2016.10.007 D DAVID PUBLISHING Giorgio Vasari and Mannerist Architecture: A Marriage of Beauty and Function in Urban Spaces Liana De Girolami Cheney SIELAE, Universidad de Coruña, Coruña, Spain The first part of this essay deals with Giorgio Vasari’s conception of architecture in sixteenth-century Italy, and the second part examines Vasari’s practical application of one of his constructions, the loggia (open gallery or arcade) or corridoio (corridor). The essay also discusses the merits of Vasari’s open gallery (loggia) as a vernacular architectural construct with egalitarian functions and Vasari’s principles of architecture (design, rule, order, and proportion) and beauty (delight and necessity) for the formulation of the theory of art in Mannerism, a sixteenth-century style of art. Keywords: mannerism, fine arts, loggia (open gallery), architectural principles, theory of art, design, beauty, necessity and functionality Chi non ha disegno e grande invenzione da sé, sarà sempre povero di grazia, di perfezione e di giudizio ne’ componimenti grandi d’architettura. [One that lacks design and great invention [in his art] will always have meager architectural constructions lacking beauty, perfection, and judgment.] —Giorgio Vasari Vite (1550/1568)1 Introduction The renowned Mannerist painter, architect, and writer of Florence, Giorgio Vasari (1511-1574, see Figure 1), considered architecture one of the most important aspects of the fine arts or the sister arts (architecture, painting, and sculpture).2 In the first Florentine publication of the Vite with La Torrentina in 1550, Vasari’s original title lists architecture before the other arts: Le vite de più eccellenti architetti, pittori, et scultori Italiani da Cimabue insino a’ tempi nostri.
    [Show full text]
  • January 2019 P&F Newsletter LONG
    WELCOME This is the time of year for residents - the halls of galleries and museums are peaceful, making it the ideal moment to linger over attractions that are usually crowded with tourists. Winter is also the season to travel into the hills for skiing and thermal baths, and immersing in the fashion events that take over the city centre. Or if you’d prefer to hide from the cold, then bundle up, light the fire (or a few candles), pour a nice glass of Chianti and snuggle in under a warm blanket. Warmest best wishes for a 2019 filled with joy, laughter, and good health, from SUZANNE, CORSO, BEI, LESLIE, VANNI, ANNA PIA, RAFFAELLA, AND MARISA. PITCHER & FLACCOMIO PICKS FOR JANUARY BEST EVENT FOR JANUARY: LA BEFANA VISITS DURING THE EPIPHANY January 6 On January 6, La Befana arrives in Florence and this is Italy's traditional day of gift giving. In the Christian tradition the name "Befana" is a popular version of the Greek term “Epiphany", which was the festivity following Christmas commemorating the visit of the Magi. According to the legend the three wise men on their journey were stopped by an old woman with a broom who asked them where they were going. They told her that they were following a star that would lead them to a newborn baby, and invited her to come along. But she replied that she was busy sweeping and cleaning and did not go. When she realised her mistake, her regret was so great that she continues to wander about Italy and on the Epiphany (January 6, when the Wise Men finally found the baby Jesus), begins rewarding good children and disappointing those who were bad.
    [Show full text]
  • Invito Alla Pesca Ricreativa in Arno a Firenze
    INVITO DI ARCIPESCA TOSCANA ALLA PESCA RICREATIVA IN ARNO A FIRENZE INVITATION TO ANGLING IN THE ARNO RIVER IN FLORENCE CITY With all its artistic and architectural heritage to enjoy, it’s easy to forget that the history of Florence is marked by its river. And if you are looking to escape the bustle of the city for a few hours, there is no better way to do it than to GO FISH ON THE BANK OF THE ARNO RIVER! Via Mercadante, 28 – 50144 Firenze Tel: (+39) 055 353174 mail: [email protected] www.arcipescatoscana.it Standard tour and fishing with guide (1 hour + 2 hours) is available by reservation only. HOW TO BOOK AN ANGLING EXPERIENCE: Tel: (+39) 055 353174 Book Online: [email protected] www.arcipescatoscana.it Catch-and-release fishing at the river Arno is a favorite community pastime in Florence and the Fonderia bank has become the most preferred angling area in the city. But it is not the only one... SERVICES Fishing with a specialized guide in the most significant city spots and in the hinterland. Rental of fishing rod with or without reel, equipment, bait. License for one or more days. Tour in the most significant points of Florence fishery mentioned in the brochure. Che i pesci dell’Arno fossero usati In the story about Biondello and Ciacco nelle mense dei fiorentini lo testimonia, in the famous book "Decameron" seppure in termini non troppo (1351), Giovanni Boccaccio witnesses lusinghieri, Giovanni Boccaccio nel the fishes of Arno were eaten by the Decamerone nella novella di Biondello Florentines.
    [Show full text]
  • Sant'ambrogio
    TORRE DI ARNOLFO 8 dicembre 7 gennaio PALAZZO MEDICI RICCARDI 8 dicembre 7 gennaio PALAZZO VECCHIO tutti i giorni 18.00-24.00 CORTILE DEL MICHELOZZO tutti i giorni 18.00-22.00 FARO LIMEN Ogni sera la Torre di Arnolfo si accenderà come un faro Limen è la soglia per il cambiamento: sette luci da un raggio diventando un riferimento visivo per tutta la città. A cura di Art luminoso illuminano degli specchi sul pavimento. Grazie a Media Studio. speciali sensori il visitatore diventa protagonista dell’installazi- 17 GLOBAL GOALS one, interagendo con il movimento dei fasci di luce. A cura di OLO Creative Farm, in collaborazione con Città Metropolitana di La Torre sarà anche illuminata dai 17 obiettivi globali dell’Onu Firenze. per lo sviluppo sostenibile, che i Paesi di tutto il mondo si sono impegnati a perseguire. In questo caso la frontiera è un orizzonte: l’anno 2030, in cui gli obiettivi dovranno essere raggiunti. TORRE 8 dicembre 7 gennaio L’iniziativa è promossa da Terna in collaborazione con Global Compact Network SAN NICCOLÒ tutti i giorni 18.00-24.00 Italia. Un'illuminazione architetturale sottolinea le caratteristiche della torre e stabilisce un nuovo scenario visivo al confine del corso del fiume Arno. 8 dicembre 7 gennaio A cura di OLO Creative Farm. PONTE VECCHIO tutti i giorni 18.00-24.00 BORDERS / CONFINI Ponte Vecchio ore le sue superfici per un videomapping 8 dicembre 7 gennaio straordinario sul tema delle frontiere, intese come orizzonte e PIAZZA DELL’ORO tutti i giorni 18.00-24.00 limite, in senso sia fisico che metafisico, aprendo nuove visioni e restituendoci quanto del passato rimane ancora da scoprire POP ART IN LUCE e valorizzare.
    [Show full text]
  • Firenze1.Pdf
    Maria Sframeli FIRENZE 1892-1895 immagini dell’antico centro scomparso Pagliai Polistampa RINGRAZIAMENTI Desidero innanzi tutto ricordare con estrema gratitudine Mina Gregori, che nel lontano 1976 mi indirizzò allo studio dell’antico centro di Firenze, devastato dall’ormai universalmente deprecata operazione urbanistica di fine Ottocento. Da quegli studi – mi preme rammentare gli importanti contributi di Annalisa Bricoli, Chiara Cecchi, Barbara Chelini, Laura Pag- notta, Pauline Pruneti – nacque l’idea del catalogo dei pezzi salvati dalle demolizioni e riuniti da Guido Carocci nel Museo di San Marco; idea rac- colta con entusiasmo da Alberto Bruschi, che si assunse l’onere della pub- blicazione del volume Il Centro di Firenze restituito. Affreschi e frammenti lapidei nel Museo di San Marco, Firenze, 1989, punto di riferimento essenziale e costante anche per questo volume. Oltre a loro, la mia riconoscenza va oggi ad Antonio Paolucci che, da soprintendente, ha voluto fosse il Polo Museale Fiorentino, depositario di questo importantissimo fondo fotografico a finanziare il volume, e insieme a lui Serena Padovani e Giovanni Lenza, componenti del Consiglio di Amministrazione. Sono debitrice a Marilena Tamassia, direttrice del Gabinetto Fotografico, per i suggerimenti e a Emanuele Barletti, che ha condiviso con me l’en- tusiasmo e la sollecita attenzione per queste inedite immagini di Firenze. Voglio ricordare inoltre due fotografi della Soprintendenza,Vittorio Ber- telli e Otello Ciuffi, che in anni ormai lontani riuscirono a trarre bellissi- me stampe da lastre in precarie condizioni conservative. La mia gratitudine va a tutto lo staff della casa editrice Polistampa di Mauro Pagliai, che ha capito, condiviso e risolto con la sua qualificata esperienza ogni difficoltà sorta in corso d’opera.
    [Show full text]
  • FLORENCE Streets Athousandtalesofthepast:Medievaldyers Coloured Evokes Woolin Eve Beinghurledoutofparadise
    © Lonely Planet Publications 92 lonelyplanet.com FLORENCE •• History 93 FLORENCE FLORENCE HISTORY and tact in dealing with artists saw the likes of Florence’s history stretches to the time of the Alberti, Brunelleschi, Luca della Robbia, Fra Florence Etruscans, who based themselves in Fiesole. Angelico, Donatello and Filippo Lippi flourish FLORENCE FLORENCE Julius Caesar founded the Roman colony of under his patronage. Florentia around 59 BC, making it a strate- In 1439 the Church Council of Florence, gic garrison on the narrowest crossing of the aimed at reconciling the Catholic and East- Arno so he could control the Via Flaminia ern churches, brought to the city Byzantine Return time and again and you still won’t see it all. Stand on a bridge over the Arno several linking Rome to northern Italy and Gaul. scholars and craftsmen, who they hoped After the collapse of the Roman Empire, would impart the knowledge and culture of times in a day, and the light, the mood and the view change every time. Surprisingly small Florence fell to invading Goths, followed by classical antiquity. The Council, attended as it is, this city is like no other. Cradle of the Renaissance and of the masses of globe- Lombards and Franks. The year AD 1000 by the pope, achieved nothing in the end, trotting tourists who flock here to feast on world-class art and extraordinary architecture, marked a crucial turning point in the city’s but it did influence what was later known as Florence (Firenze) is magnetic, romantic, unrivalled and too busy. A visit here is madness, fortunes when Margrave Ugo of Tuscany the Renaissance.
    [Show full text]
  • Passepartour 2019
    PASSEPARTOUR 2019 FIRENZE FROM SANTA CROCE TO THE BARGELLO THE KEYS OF ACCESSIBILITY Florence is a world heritage site and as such it must be accessible to all, without exclusion. Florence welcomes people with physical disabilities due to an abundance of pedestrian areas and accessible historical and artistic sites. It is also unde- niable that some routes of the city-center - similar to many other historical cities throughout the world - may present some difficulties for people using wheelchairs: for example narrow streets, tiny sidewalks that are not easily passable or not homogeneous pavement. To address this problem www.firenzeturismo.it is the official website of the City of Florence and provide information on which paths are the best to follow for people for tourist information, a dedicated app is also available. with physical disabilities, the Municipality of Florence in collaboration with Kinoa Srl have designed and published this Guide. Here you will find all the information you need to organize your travel and get to know our land, its traditions and events. The PASSEPARTOUR project is made up of four volumes, each describing four different tourist itineraries "without barriers". In addition, From the homepage you can access the area dedicated to the the guide provides a map of the historical city-center, highlighting all the “accessible Tourism” whose subsections contain a wide range of areas that can be navigated with complete autonomy, or with the support detailed information constantly updated: from the accessibility of a helper. details of each point of interest (museums, churches, palaces and In addition, Kinoa has developed the navigation app Kimap, which acts gardens) up to information on mobility and other practical ones.
    [Show full text]
  • A Day in Santa Croce #Florencetoptip
    A day in Santa Croce #florencetoptip Enjoy a full day of explorations in the Santa Croce area, guided by Apartments Florence’s Top Tips to live Florence like a local! Share your experience on Facebook or Instagram with #florencetoptip and #apartmentsflorence! © Apartments Florence Srl — www.apartmentsflorence.it A day in Santa Croce #florencetoptip Starting Point: Piazza del Pesce our central office, is a nice shopping street, with different Piazza Salvemini 1 may not even qualify as a Piazza to a stranger’s eye, but as a small triangle nested between kind of shops, from antiques to designer jewelry and via dell’Oriuolo and Borgo Albizi. This little square may clothes. The Lions Fountain pub is particularly loved also seem like it hasn’t got much to offer, but please by English and American tourists, while the many enter the small Bar Pasticceria Cosi and sit down for restaurants located under the Arco di San Pierino, on a coffee and some pastries. This bar is not fancy or the right side of the Piazza, are frequented and loved by extraordinary looking, but try their espresso with some Florentines also. pastry or a beignet: that’s a way to start a day! Our favorite is the pistachio / white chocolate filled beignet! Keep on exploring by crossing the street and taking Via The next door Vestri is also a nice breakfast alternative Pietrapiana, thus going deeper in the Sant’Ambrogio for chocolate lovers, being a famous chocolaterie! neighborhood. This area of Florence, attached to Santa Croce, is one of the most lively and typical on this side After breakfast, start exploring around! of the Arno river.
    [Show full text]
  • Piazza Della Repubblica E La Firenze Di Fine 800 a Cura Di: R
    Piazza della Repubblica e la Firenze di fine 800 a cura di: R. Martellacci e E. Pieri Percorsi per Turisti 1 La Piazza Quella che attualmente si presenta come una vasta e raffinata piazza di sapore europeo, con i suoi caffè e hotel esclusivi, è il risultato di una grandiosa operazione di distruzione e trasformazione dell'antico centro cittadino, attuata tra il 1885 e il 1895. Qui sorgevano infatti le vecchie case del Ghetto ebraico e le antiche vestigia della città romana e medievale, che aveva il suo centro nella animata piazza di Mercato Vecchio, sorta a sua volta sul luogo dell'antico Foro romano e circondata da un gomitolo di pittoreschi ed intricati vicoli dove si svolgeva la vita popolare. A partire dalla fine del XIX secolo tale immagine tradizionale e viva del cuore della città scompare definitivamente, lasciando il posto ad uno spazio rigorosamente progettato e modellato secondo criteri di eleganza e decoro dettati da interessi speculativi e maggiormente rispondenti alle ambizioni dell'emergente classe borghese. Veduta della piazza Vittorio Emanuele, 1938 ca. La fotografia inquadra il settore nord-ovest della piazza con il grande edificio porticato con l'arcone centrale e uno scorcio di palazzo Levi, dove sono situati i due storici caffè Paszkowski e Gilli. I numerosi tavolini visibili ai due lati della piazza (quelli sul lato sud sono del caffè Giubbe Rosse) testimoniano come questa sia divenuta un vero e proprio salotto all'aperto per fiorentini e turisti ( ASCFi, Festeggiamenti per la visita di Fuhrer a Firenze. 1938, b. 5576, n. 100 ) 2 Telemaco Signorini, La casa di Dante da Castiglione, acquaforte, 1880 ca.
    [Show full text]