ANICA

01 dicembre 2015

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ANICA CITAZIONI

01/12/2015 L'Unità - Nazionale 6 "Inside Out" e "Minions" i film più visti in Italia nel 2015

30/11/2015 primissima.it 01:00 7 GIORNATE PROFESSIONALI DI CINEMA 2015: IL PROGRAMMA UFFICIALE

01/12/2015 Il Mattino - Nazionale 9 A Siani e Sorrentino i Biglietti d'oro

30/11/2015 primissima.it 01:00 10 GIORNATE PROFESSIONALI DI CINEMA 2015: SORRENTO DAL 30 NOVEMBRE AL 3 DICEMBRE

01/12/2015 Box Office 12 ambizioni di crescita

30/11/2015 www.cinematografo.it 12:12 17 Biglietti d'oro, vincono Inside Out, Minions e Cinquanta sfumature di grigio

01/12/2015 Box Office 18 VOD, POCA TRASPARENZA

30/11/2015 giornaledellospettacolo.it 11:41 20 Biglietti D'Oro: vincono Inside out e Minions

30/11/2015 globalist.it 11:41 21 Biglietti D'Oro: vincono Inside out e Minions

30/11/2015 Panorama.it 22 I 10 film più visti della settimana

30/11/2015 www.comingsoon.it 13:15 24 Il cinema che verrà: al via le Giornate di Cinema di Sorrento 2015

30/11/2015 cinemamente.com 19:27 25 Al via le Giornate Professionali di Cinema a Sorrento

30/11/2015 corrierequotidiano.it 01:00 26 Parte convention 01-Rai Cinema, 'Giornate' Sorrento

30/11/2015 reportweb.tv 20:18 27 Giornate di Cinema di Sorrento - Ecco i nomi dei campioni d'incassi ... 30/11/2015 spettacoli.tiscali.it 17:39 28 Biglietti d'oro, vincono Inside Out, Minions e Cinquanta sfumature di ...

CINEMA

01/12/2015 Corriere della Sera - Nazionale 30 La giovinezza di Woody

01/12/2015 Corriere della Sera - Nazionale 32 Pieraccioni: basta con le risate da cabaret

01/12/2015 Corriere della Sera 33 Ciak , si gira (la pasta)

01/12/2015 La Repubblica - Nazionale 34 Leonardo il monello

01/12/2015 La Repubblica - Napoli 36 Biglietto d'oro a Siani e Sorrentino, i più visti

01/12/2015 La Repubblica - Napoli 37 D'Amore porta nelle sale il caso Eternit

01/12/2015 La Repubblica - Torino 38 Casale presenta il "suo" film sull'amianto

01/12/2015 La Stampa - Nazionale 40 Pieraccioni: a 50 anni mi regalo un ruolo da imbroglione doc

01/12/2015 La Stampa - Nazionale 41 Howard: "La mia balena è simile a King Kong Si difende dall'uomo"

01/12/2015 La Stampa - Torino 42 Il bilancio del Tff Record al botteghino nelle sale tanti giovani

01/12/2015 La Stampa - Torino 43 Il prossimo Sottodiciotto diventerà internazionale

01/12/2015 La Stampa - Alessandria 44 "Questo è davvero il nostro film l'omaggio di Casale al mondo"

01/12/2015 Il Messaggero - Nazionale 45 «Sfida contro l'ignoto»

01/12/2015 Il Messaggero - Nazionale 47 Pieraccioni torna al cinema e fa sul serio 01/12/2015 Avvenire - Nazionale 48 Da giovedì al cinema il film di Howard: «La balena bianca parabola moderna»

01/12/2015 Il Giornale - Nazionale 49 Il film che sfida il mito della Balena bianca

01/12/2015 Libero - Nazionale 50 «IL CINEMA È LA MIA MOBY DICK»

01/12/2015 L'Unità - Nazionale 51 I kolossal sui disastri ambientali hanno immaginato l'umanità in lotta per sopravvivere in un pianeta devastato

01/12/2015 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale 53 «Il mio esordio alla regia nasce da una truffa»

01/12/2015 Il Tempo - Nazionale 54 In Vaticano 7mila poveri per il film su Bergoglio

01/12/2015 Il Tempo - Nazionale 56 Pieraccioni punta in alto «Ora m'ispiro a I soliti ignoti»

01/12/2015 Corriere del Mezzogiorno - Napoli 57 biglietti d'oro premi a siani e sorrentino

01/12/2015 Il Giornale d'Italia 58 "Inside Out" e Siani stravincono al cinema

01/12/2015 Il Nuovo Quotidiano di Puglia - Brindisi 59 Il film "Wax" alle Giornate di Sorrento

01/12/2015 Il Piccolo di Alessandria 60 Il film che racconta di quando Casale era 'Un posto sicuro'

30/11/2015 Il Sole 24 Ore Online 61 Ottant'anni di Woody Allen: tanti auguri al maestro del cinema americano

TELEVISIONE

01/12/2015 La Repubblica - Palermo 64 "Disturbano le tv straniere" Dieci emittenti verso lo stop ma qualcuna può resistere

01/12/2015 Il Tempo - Nazionale 65 «Il presidente», documentario Mediaset su Putin. L'amico del Cav

01/12/2015 La Repubblica - Nazionale 66 "I bastardi di Pizzofalcone" al via le riprese della serie tv

ANICA CITAZIONI

15 articoli 01/12/2015 Pag. 18 L'Unità La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

"Inside Out" e "Minions" i film più visti in Italia nel 2015 Biglietti d'oro: per l'Italia l'unico mattatore è Siani con 15 milioni di incassi Re. Rad.

Con oltre 15 milioni di euro incassati per il suo Si accettano miracoli è Alessandro Siani il trionfatore italiano del "Biglietto d'oro". E la festa che gli sta preparando Sorrento in occasione della premiazione alle Giornate Pro fessionali, coinciderà con l'inizio di una nuova avventura per il re Mida della comicità italiana: il debutto dello spettacolo teatrale tratto da Il principe abusivo , che vanta già numeri da concerto rock, con 30 mila biglietti venduti (da oggi ad Avellino, dall'11 dicembre a Napoli). L'ultima favola cinematografica dell'attore regista napoletano, stavolta in coppia con Fabio de Luigi, a conti fatti ha fin ora quindi incassato più di 007. Seguono per l'Italia, Il ricco,il povero e il maggiordomo con Aldo Giovan ni e Giacomo, e Youth di Paolo Sorrentino. La data d'uscita del 1 gennaio si conferma quindi portafortuna e sicuramente funziona (ai nastri di partenza 2016 ci sarà Zalone) anche se il campione italiano è ancora molto lontano dalla vetta della classifica generale e dai grandissimi numeri dell'animazione. I tre primi incassi in assoluto della stagione sono infatti Inside Out (25.2), Minions (23.4) che insieme a Cinquanta sfumature di grigio (19 milioni e mezzo, unico titolo del tutto "per adulti") vincono il Biglietto d'Oro nella classifica dei film più visti nel nostro paese. I Biglietti d'Oro del cinema italiano vengono assegnati dall'Anec, associazione esercenti cinema, ai film che, nelle sale monitorate da Cinetel, hanno venduto più biglietti nella stagione cinematografica 2014- 2015, con riferimento al periodo 1 dicembre 2014 - 30 novembre 2015. Tutti i riconoscimenti verranno consegnati domani, nell'ambito della 38a edizione delle Giornate, al Cinema Armida alle 19.30, con una cerimonia condotta da Lorena Bianchetti e Sergio Friscia. Ai registi, agli sceneggiatori, agli interpreti principali dei primi tre film italiani in classifica verranno assegnate le Chiavi d'oro del successo. Alle società Universal Pictures, Warner Bros Italia e The Walt Disney Company Italia va il Biglietto d'Oro per le case di distribuzione classificate rispettivamente al primo, secondo e terzo posto per numero di spettatori. La targa Anec "Claudio Zanchi" ai giovani artisti va agli attori Greta Scarano ( Suburra ) e Stefano Fresi ( Noi e la Giulia ) e al regista Edoardo Falcone ( Se Dio vuole ), mentre il premio Agiscuola va al film Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores. I Biglietti d'oro sono l'appuntamento clou delle Giornate Professionali di Cinema, organizzate dall'Anec, in collaborazione con gli esercenti dell'Anem e i distributori dell'Anica. Oggi il via uciale all'Hilton Sorrento Palace con il saluto dei presidenti Luigi Cuciniello (Anec), Carlo Bernaschi (Anem) e Andrea Occhipinti (sezione distributori Anica). (ANSA). Foto: Bene anche "Cinquanta sfumature di grigio" l'unica pellicola per adulti

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 6 30/11/2015 01:00 Sito Web primissima.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

GIORNATE PROFESSIONALI DI CINEMA 2015: IL PROGRAMMA UFFICIALE pagerank: 6

Dal 30 Novembre al 3 dicembre si svolgeranno a Sorrento Le Giornate Professionali di Cinema a Sorrento , di seguito il programma dettagliato ufficiale con tutti gli appuntamenti giorno per giorno E' online sul sito www.giornatedicinema.it e sulla APP Giornate di Cinema, il programma della 38ma edizione delle Giornate Professionali di Cinema che, mai come quest'anno, si annuncia ricco di appuntamenti da non perdere. Lunedì 30 novembre si comincia, come da tradizione, in piazza Tasso, alle 17,00 con la Festa di Accensione dell'Albero che avrà come protagonista ALVIN. All'Hilton Sorrento Palace, invece, apertura degli accrediti alle ore 12,00, inaugurazione del MAGIS alle 15,00, rullo trailer delle distribuzioni indipendenti alle 17,00 e a seguire l'anteprima dell'attesissimo film Notorious Pictures BELLE & SEBASTIEN: L'AVVENTURA CONTINUA. Alle 20,00, tutti di nuovo in piazza Tasso alla Sony Lounge, allestita presso l'Aurora Light, per il Sony 4K Welcome Cocktail; poi alle 21,00 al Teatro Tasso per la proiezione del cortometraggio di Luigi Pane BLACK COMEDY, che anticiperà l'anteprima del film di Giuseppe Petitto, prodotto da Martha Capello, OCCHI CHIUSI. Per chiudere in bellezza, preparatevi a scatenarvi al Fauno Notte Club, dove, dalle 22,30 in poi, vi attenderà il Dio esiste e arriva a Sorrento: I WONDER PICTURES PARTY con lo Special Guest Frankie hi- nrg mc. Per gli inguaribili appassionati di calcio l'appuntamento, invece, è alle ore 21,00, non però per Napoli - Inter, ma per il vero big match della giornata: l'incontro di calcio Esercenti - Distributori, in programma allo stadio di Sorrento, con fischio d'inizio alle 21,00. belle-sebastien-avventura-continua Martedì 1 dicembre, dopo il saluto dei presidenti ANEC, ANEM e ANICA - Sezione Distributori delle ore 9,30, si parte, nella Sala Sirene dell'Hilton Sorrento Palace, con il programma delle convention: 01 DISTRIBUTION / RAI CINEMA, NOTORIOUS PICTURES, ADLER ENTERTAINMENT, M2 PICTURES e I WONDER PICTURES nella sessione mattutina, rullo trailer delle distribuzioni indipendenti, 20th CENTURY FOX ITALY, VIDEA, GOOD FILMS e WARNER BROS ENTERTAINMENT ITALIA, in quella pomeridiana. A seguire, anteprima 01 Distribution / RAI Cinema del film di Matteo Rovere VELOCE COME IL VENTO e poi di nuovo tutti in piazza Tasso per il Sony 4K Networking Cocktail. In serata, al Teatro tasso è in programma alle ore 21,00 la presentazione del film SCOPPIATI, a cui seguirà un breve talk show sul tema della famiglia allargata con la presenza della produttrice Vanessa Ferrero, della regista Simona Izzo e di tutto il cast. Al termine, anteprima Vengeance / Distribuzione Indipendente di WAX: WE ARE THE X, con la presenza del regista Lorenzo Corvino, dell'attore francese Jean- Marc Barr e di altri protagonisti del film. Ciliegina sulla torta di questa intensissima giornata, e appuntamento imperdibile, quello delle 23,00 all'Hilton Sorrento Palace in cui si vivranno le suggestive atmosfere western dell'ultimo film di Quentin Tarantino con THE HATEFUL EIGHT PARTY by 01 Distribution / RAI Cinema e Leone Film Group. Mercoledì 2 dicembre si riparte con le convention di WALT DISNEY COMPANY ITALIA, EAGLE PICTURES, UNIVERSAL e FILMAURO, poi, prima di pranzo, aperitivo Fun Food Italia nell'omonimo sponsor bar alle 12,30 e, alle 14,00, in Sala Ulisse, incontro ANEC: "SALE, CINEMA ITALIANO, MERCATO".

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 7 30/11/2015 01:00 Sito Web primissima.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Si ritorna in Sala Sirene alle 15,30 con l'omaggio dell'industria cinematografica italiana a Pier Paolo Pasolini, in occasione dei quarant'anni dalla sua scomparsa, con la presentazione del film LA MACCHINAZIONE, a cui saranno presenti il regista David Grieco ed i protagonisti Massimo Ranieri, Libero De Rienzo e Roberto Citran, e ripresa alle 16,00 delle convention con LUCKY RED e BIM. Alle 16,55 consegna dei Biglietti d'Oro agli esercenti e, al termine, anteprima Lucky Red del film di Gabriele Mainetti LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT. Alle 19,30, preceduto dal Sony 4K Celebration Cocktail presso la Sony Lounge di piazza Tasso, al rinnovato cinema Armida, si svolgerà la cerimonia di consegna dei Biglietti e delle Chiavi d'Oro, condotta come sempre da Lorena Bianchetti a cui si affiancherà quest'anno Sergio Friscia. Altro grande irrinunciabile evento, alle ore 21,00 all'Hilton Sorrento Palace, con il GALA DINNER UNIVERSAL, in cui non mancheranno le sorprese, e ultimo appuntamento della giornata al Teatro Tasso con l'anteprima RAI Fiction, RAI CPTV Napoli e Teatri Uniti del film di Enrico Ianniello I GIOCATORI. la macchinazione Giovedì 3 dicembre la giornata conclusiva, inizierà alle 9,15 con il rullo trailer delle distribuzioni indipendenti a cui seguirà la convention KOCH MEDIA, il rullo trailer MICROCINEMA e la convention MEDUSA FILM. Giovedì pomeriggio sono, inoltre, previste, al Teatro Tasso, alle ore 16,00 l'anteprima Europictures del film di Alessandro Piva MILIONARI, alle ore 18,00, l'anteprima Multivideo del film di Alessandro Valori COME SALTANO I PESCI e, infine, alle ore 21,30 l'anteprima Microcinema del film di Ryuhei Kitamura LUPIN III. Molto ricco si annuncia quest'anno anche il programma per la città di Sorrento che prevede 13 anteprime e due incontri, di cui uno dedicato alla presentazione del libro LA MACCHINAZIONE, in programma presso la sala consiliare del palazzo comunale mercoledì 2 dicembre alle ore 17,30 che vedrà presenti l'autore David Grieco e il cast del film tratto dall'omonimo libro, e che avrà come moderatore Marco Spagnoli. Da segnalare, infine, che questa edizione delle Giornate Professionali di Cinema sarà decisamente all'insegna del "rosa", con ben tre conduttrici che si avvicenderanno nelle presentazioni. Infatti, a Lorena Bianchetti, confermata madrina ufficiale della cerimonia di consegna dei Biglietti e delle Chiavi d'Oro, si affiancheranno Gioia Marzocchi, a cui sarà affidata la conduzione delle convention all'Hilton Sorrento Palace, e Rachele Mura, che coordinerà la presentazione degli eventi per la città

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 8 01/12/2015 diffusione:48191 Pag. 43 tiratura:71039 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Sorrento, le Giornate Professionali del Cinema A Siani e Sorrentino i Biglietti d'oro I film italiani più visti: tra «Si accettano miracoli» e «Youth» spuntano Aldo, Giovanni e Giacomo

Il premio L'Agiscuola ha scelto «Il ragazzo invisibile» Diego Del Pozzo Campioni «Inside out» «Minions» e «Cinquanta sfumature di grigio» vincitori al bottegino Sono l'animazione digitale hollywoodiana, la comicità italiana, un po' di erotismo patinato per teenagers e un film d'autore sul tempo che passa a dominare il box office italiano della stagione cinematografica 2014-2015, conclusa ufficialmente ieri e per la quale domani sera, durante le Giornate professionali di cinema in corso a Sorrento, saranno premiati con gli ambiti Biglietti e Chiavi d'oro i registi, attori, produttori e distributori di maggior successo commerciale in Italia. A dominare la classifica dei film più visti nei cinema italiani nel periodo compreso tra il 1 dicembre 2014 e il 30 novembre 2015, secondo i rilevamenti ufficiali Cinetel, sono infatti i cartoons digitali «Inside Out» di Pete Docter e Ronnie del Carmen (Disney-Pixar) e «Minions» di Pierre Coffin e Kyle Balda (Universal), rispettivamente con inc a s s o d i 25.258.879 euro per 4.045.610 spettatori e 23.409.214 euro pari a 3.563.755 presenze. Sul gradino più basso del podio si ferma il cult erotico-adolescenziale «Cinquanta sfumature di grigio» d i S a m T a y l o r - J o h n s o n (Universal) con 19.630.016 euro e 2.831.915 spettatori. Tra gli italiani, invece, la graduatoria è guidata da Alessandro Siani e dal suo secondo film da regista, «Si accettano miracoli» (01 Distribution), capace di totalizzare 15.474.263 euro e far staccare 2.353.242 biglietti. Alle spalle del comico partenopeo, si piazzano «Il ricco, il povero e il maggiordomo» di Aldo, Giovanni e Giacomo (Medusa) e il raffinato film d'autore «Youth - La giovinezza» dell'altro napoletano Paolo Sorrentino, regista che continua ad abbinare exploit commerciali e percorso artistico personale. La cerimonia di consegna di Biglietti e Chiavi d'oro si svolgerà domani sera (dalle 19.30) al cinema Armida e sarà condotta da Lorena Bianchetti e Sergio Friscia. Alla Universal Pictures, Warner Bros Italia e Walt Disney Company Italia andrà il Biglietto d'oro per le case di distribuzione rispettivamente prima, seconda e terza per numero di spettatori. Mentre registi e interpreti dei film italiani più visti ritireranno sul palco i loro premi, a partire dal vincitore Alessandro Siani. Tra gli altri riconoscimenti, saranno assegnati il premio Agiscuola a «Il ragazzo invisibile» di Gabriele Salvatores e la targa Anec «Claudio Zanchi» ai giovani artisti Greta Scarano («Suburra») e Stefano Fresi («Noi e la Giulia») e al regista Edoardo Falcone («Se Dio vuole»). Le Giornate professionali di cinema si sono aperte ieri pomeriggio con la tradizionale accensione dell'enorme albero di Natale in piazza Tasso. Giunte alla 38esima edizione e organizzate dagli esercenti dell'Anec, assieme ad Anem e Anica, coinvolgono oltre mille accreditati da tutt'Italia, tra gestori di sale, operatori del settore e rappresentanti dei media. In programma fino a giovedì (con coda di iniziative per la città di Sorrento fino a sabato), le Giornate propongono i listini con i film che usciranno in Italia nei primi sei mesi del 2016, attraverso un fitto calendario di convention, proiezioni di trailer e clip esclusive, anteprime e incontri con gli artisti. Oggi, sono in programma all'Hilton Sorrento Palace «Veloce come il vento» di Matteo Rovere con Stefano Accorsi e al teatro Tasso «Scoppiati» di Simona Izzo con Max Gazzè e Myriam Catania. Tra le altre anteprime, poi, domani al Tasso c'è «I giocatori» di Enrico Ianniello, in sala con gli interpreti Renato Carpentieri, Tony Laudadio e Andrea Renzi; e giovedì «I milionari» di Alessandro Piva con Francesco Scianna, Valentina Lodovini e Salvatore Striano, sulla camorra di Secondigliano. Tra i tanti ospiti Frankie Hi-Nrg, Alessandro Gassmann, Rocco Papaleo, Laura Morante, Carlo Verdone, Antonio Albanese, Fabio De Luigi, Lillo e Greg e Clementino. Mattatori Alessandro Siani in «Si accettano miracoli». A sinistra, Michael Caine in «Youth - La giovinezza» di Sorrentino

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 9 30/11/2015 01:00 Sito Web primissima.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

GIORNATE PROFESSIONALI DI CINEMA 2015: SORRENTO DAL 30 NOVEMBRE AL 3 DICEMBRE pagerank: 6

Dal 30 novembre al 3 dicembre come ogni anno la città di Sorrento è meta delle Giornate Professionali di Cinema organizzate dall'ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) in collaborazione con gli esercenti dell'Anem e i distributori dell'Anica, giunte alla loro 38esima edizione, che vede la presenza di oltre ai tantissimi addetti ai lavori anche quella di attori e attrici del cinema italiano. giornate-professionali-del-cinema-2015 Sono infatti a pochi giorni dal loro inizio, già tantissimi i rappresentanti del cinema italiano che hanno confermato la loro partecipazione: Carlo Verdone, Antonio Albanese, Alessandro Siani, Paolo Genovese, Fausto Brizzi, Fabio De Luigi, Lillo e Greg, Stefano Fresi, Francesco Mandelli, Paolo Ruffini, Gabriele Mainetti, Greta Scarano, Libero De Rienzo e tantissimi altri. Le Case di Distribuzione ne approfittano per poter presentare in esclusiva attraverso le tante convention dedicate , le pellicole presenti nei loro listini in uscita nel 2016 e 2017. Convention ricche di trailer, anteprime e incontri con gli operatori ed artisti del mondo del cinema. Saranno quindi tanti i titoli presenti più o meno attesi e tra questi ultimi Tra i titoli più attesi ci sono l'applauditissimo Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti che assieme a Belle & Sebastien - L'Avventura Continua verranno presentati in anteprima. Belle & Sebastien - L'Avventura Continua verrà proiettato lunedì 30 novembre, alle 18.15, all'Hilton Sorrento Palace, con una proiezione per il pubblico cittadino oltre che per gli accreditati delle Giornate, mentre Lo chiamavano Jeeg Robot verrà invece presentato il pomeriggio del 2 dicembre, in una proiezione riservata solo agli accreditati. Altro titolo in anteprima molto atteso è Veloce come il vento di Matteo Rovere, che vede nel cast Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. veloce-come-il-vento-stefano-accorsiveloce-come-il-vento-stefano-accorsi Di seguito il comunicato stampa dell'iniziativa con tutte le informazioni. TANTI ARTISTI ALLE GIORNATE PROFESSIONALI DI CINEMA Consegna dei Biglietti d'Oro il 2 dicembre. In anteprima "Veloce come il vento" di Matteo Rovere Carlo Verdone, Antonio Albanese, Alessandro Siani, Paolo Genovese, Fausto Brizzi, Fabio De Luigi, Lillo e Greg, Stefano Fresi, Francesco Mandelli, Paolo Ruffini, Gabriele Mainetti, Greta Scarano, Libero De Rienzo, Roberto Citran, Matteo Rovere, Edoardo Falcone, Matilda De Angelis, Lucia Mascino, Jean-Marc Barr, Angelo Duro, Herbert Ballerina, Ivo Avido, Enrico Lando, Clementino, Salvatore Esposito, Cosimo Alemà sono alcuni degli artisti che hanno già confermato la loro partecipazione alle Giornate Professionali di Cinema, appuntamento dell'industria cinematografica in programma a Sorrento dal 30 novembre al 3 dicembre. I loro nomi vanno ad aggiungersi ai già annunciati Simona Izzo, Ricky Tognazzi, Max Gazzè, David Grieco, Biagio Izzo, Giorgio Colangeli, Brenno Placido, Simone Riccioni, Marianna Di Martino, Enrico Ianniello, Renato Carpentieri, Tony Laudadio, Marcello Romolo, Andrea Renzi. Alla manifestazione, organizzata dall'ANEC, associazione esercenti cinema, in collaborazione con gli esercenti dell'ANEM e i distributori dell'ANICA, gli artisti presenteranno i film in uscita nelle sale. Alcuni di loro saranno a Sorrento per ricevere il Biglietto d'Oro del cinema italiano, il premio che l'ANEC attribuisce ai maggiori successi al botteghino dell'annata cinematografica, in programma mercoledì 2 dicembre al Cinema Armida alle 20.00. La serata sarà condotta da Lorena Bianchetti e Sergio Friscia. Le Giornate Professionali di Cinema, che quest'anno giungono alla 38a edizione, prevedono una serie di convention organizzate dalle case di distribuzione che, attraverso trailer, anteprime e incontri con gli operatori professionali e gli artisti, presentano i film che usciranno nei prossimi mesi. Le convention

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 10 30/11/2015 01:00 Sito Web primissima.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

saranno presentate quest'anno da Gioia Marzocchi, attrice e conduttrice televisiva, inviata del programma Quelli che il calcio. Molte le anteprime in programma, alcune delle quali riservate esclusivamente agli accreditati tra cui, oltre al già annunciato Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, anche Veloce come il vento di Matteo Rovere con Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. Oltre agli appuntamenti per gli operatori del settore, anche quest'anno le Giornate si aprono alla città di Sorrento con diversi eventi per il pubblico, in programma dal 29 novembre al 5 dicembre, realizzati nell'ambito Programma ufficiale http://www.giornatedicinema.it/

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 11 01/12/2015 diffusione:3346 Pag. 2 N.22 - 30 novembre 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

ambizioni di crescita DA TRE ANNI NEL CINEMA, FORTE DI UNA MULTINAZIONALE ALLE SPALLE. UMBERTO BETTINI , COUNTRY MANAGER DI KOCH MEDIA ITALIA, SPIEGA I PIANI DI SVILUPPO DELLA SOCIETÀ antonio autieri

Dalla Germania con ambizione. Koch Media era già presente in Italia nei settori videogames e home video, quando tre anni fa fu deciso l'ingresso nella distribuzione cinematografica. Una scelta strategica: su 13 Paesi in cui è attiva l'azienda, solo in tre territori (gli altri sono Germania e Inghilterra) si è deciso di puntare su questo settore. «Le condizioni del mercato, secondo la nostra analisi, permettevano questa scelta» spiega Umberto Bettini, Country Manager di Koch Media Italia che nell'intervista a Box Office spiega i passi di una graduale e costante crescita di questi primi tre anni: «Siamo sopra le nostre aspettative e già in profitto». Koch Media, che lavora sul theatrical e su tutti gli sfruttamenti successivi, digitale compreso (ancora limitato), punta sulla forza dei contenuti, su una politica di acquisti oculata e sulla propria linea editoriale: titoli commerciali e crossover, film di genere, animazione. E dal 2016 anche film italiani. Una strategia che poggia anche su ottimi rapporti con l'esercizio: «Siamo soci, lavoriamo molto bene con tutti, circuiti e indipendenti». Bettini parla anche di prezzi dei biglietti e Cinemadays, di contenuti alternativi e di window: «Riconosco il valore dell'uscita al cinema ma dobbiamo uscire da regole anacronistiche». a pag. 24 Dopo tre anni di crescita costante, Koch Media ha progetti sempre più ambiziosi. la compagnia internazionale, nata in austria ma con sede in Germania (e attiva in 13 paesi), in italia era già presente nei videogiochi e nell'home video. «nel cinema - spiega Umberto Bettini, Country Manager dell'azienda - siamo presenti per ora solo in Germania, inghilterra e appunto in italia, dove siamo partiti a dicembre 2012: un territorio strategico per la casa madre, con un piano strutturato a dieci anni per essere un player stabile nel mercato. Come dimostrano risultati e investimenti, non siamo assolutamente una meteora ma un soggetto in forte e costante crescita». ogni territorio è autonomo, ma in ambito produttivo ci sono progetti che coinvolgono tutto il gruppo, che sta lavorando «per portare su grande schermo con grandi produzioni internazionali i nostri games più forti come Dead Island e altre licenze che generano centinaia di milioni di dollari di fatturato all'anno». nella filiale italiana lavorano oltre 35 persone: «È uno staff - sottolinea Bettini - di cui vado orgoglioso: per citare un esempio Babadook , che in alcuni paesi è uscito direct to video, dimostra come si può lavorare con competenza e passione per adattare il lancio di un film, dal punto di vista commerciale e marketing, al territorio italiano, con materiali completamente diversi dall'estero e ottenendo il secondo risultato al mondo. in altri casi, se un film acquistato non ha senso in sala lo rilasciamo subito in altri canali». per quali ragioni si è deciso di entrare nel cinema anche in italia? quello italiano è un mercato importante a livello europeo. le condizioni, secondo la nostra analisi, permettevano questa scelta, a differenza per esempio della francia che è invece una realtà molto più complessa in cui siamo presenti solo nei videogames. nei mercati maturi non è semplice l'ingresso di un nuovo player, ma una gestione seria delle royalties a livello internazionale ci ha agevolato. Ma le acquisizioni le curiamo noi: sono pochi gli acquisti comuni tra italia e Germania; ci sono gusti e opportunità diverse. dopo una crescita graduale, puntate a bruciare le tappe nei prossimi anni? per entrare in qualsiasi business, l'aspetto più difficile non è stimare un risultato ma in quanto tempo si otterrà. al terzo anno siamo sopra le nostre aspettative di crescita e già in profitto. Dall'italia arrivano in modo ciclico meteore che comprano a cifre folli per allestire listini competitivi: posso capire questa strategia per entrare nel settore; noi siamo invece per una politica di piccoli passi. questo ci ha agevolato anche sulle vendite tv: non avevamo ovviamente rapporti "storici", ma siamo riusciti a instaurare subito ottime relazioni grazie a professionalità e serietà; e oggi abbiamo accordi, reciprocamente proficui, con tutti i broadcaster. quanto al futuro, siamo un'azienda tedesca: gli obiettivi sono importanti e chiari... Ma non ci sentiamo sotto pressione, alla guida del gruppo ci sono persone

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 12 01/12/2015 diffusione:3346 Pag. 2 N.22 - 30 novembre 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

eccezionali; è la miglior azienda in cui io abbia mai lavorato. con quale chiave vi volete proporre ora? io credo che chi ha il contenuto vince. probabilmente tra dieci anni finestre e media saranno totalmente diverse, ma non si deve mai perdere di vista l'obiettivo di parlare al consumatore, scegliendo per ogni titolo il percorso corretto, che veda la presenza su tutti i canali, partendo dal cinema, o anche operazioni dirette in piattaforma digitale, dvd o tv. Ma su ogni canale si deve entrare con decisione: crediamo nel mondo digitale, ma solo se lo si considera uno sfruttamento con investimenti pubblicitari importi consumatori che pretendono un prodotto "fresco" e non aspettano due anni per trovare un film sul digitale. operazioni day and date o ravvicinate non danneggerebbero la sala: chi va al cinema vuol vivere un'esperienza, uno spettacolo non replicabile in casa. sono due tipi di consumatori diversi. non sono discorsi che possono spaventare gli esercenti? Un detentore di contenuti deve ragionare su esperimenti e formule diverse. Ma noi lavoriamo sempre più in funzione dell'esercizio: dal theatrical arriva la maggior parte dei ritanti; non serve a niente optare per questo canale affidandosi solo alla presenza sulle piattaforme. Bisogna sperimentare nelle migliori condizioni con una forte comunicazione, per portare su nuove piattaforme film usciti all'estero in sala, con cast di grande rilievo, che in italia potrebbero non giustificare l'uscita theatrical trovando invece un pubblico sul digitale, magari lo stesso che anni fa noleggiava i film in videoteca e che ora è pronto a farlo grazie al video on demand su sky, Mediaset, o altri. il digitale risolverà la piaga della pirateria: ci sono moltorni sui nostri investimenti. l'uscita in sala è imprescindibile. Moltissimi film vivono però solo due settimane al cinema. nei periodi forti dell'anno, escono 10 film a weekend; il consumatore deve correre per vedere un film che gli interessa, andare al cinema sta diventando un'angoscia. perciò certe finestre hanno poco senso. Un primo passo sulla window riguarda le uscite come eventi, per un giorno o due, per film che non hanno le gambe per un'uscita a tenitura. all'esercizio promettiamo di proporre titoli di valore nazionali e internazionali e diventare leader dei film di genere e grandi supporter delle produzioni italiane. io riconosco il valore dell'uscita al cinema e voglio difendere l'esercizio: il business lo facciamo insieme, ma dobbiamo uscire da regole anacronistiche; il mondo va molto più veloce. i contenuti alternativi sono sempre più in crescita: un'opportunità che continuerà? questi eventi sono importanti per recuperare spettatori che di solito non vanno al cinema, oltre a riempire le sale in giornate feriali poco frequentate. sono contrario invece ai contenuti nei weekend: è una politica non corretta nei confronti di chi investe in un'uscita tradizionale. Ma è evidente il valore positivo di queste offerte, anche per gli esercenti che così vanno incontro ai consumatori; con una nostra ricerca abbiamo verificato che il 35% di chi frequenta questi spettacoli non va mai al cinema. lo scorso anno abbiamo proposto Goldrake vs Mazinga , film del 1976: l'abbiamo masterizzato e ridoppiato, ottenendo ovunque il tutto esaurito, molti spettatori erano vestiti come i personaggi... come lavorate sulle acquisizioni? abbiamo una serie di lettori per le sceneggiature, coordinati a roma da Claudio rapino che è il nostro direttore delle acquisizioni. abbiamo anche una stretta consultazione con le altre filiali Koch Media. nell'ambito di sfruttamento film, contiamo di raggiungere i 20 milioni di fatturato a fine anno fiscale: ottimi numeri per un'azienda partita solo tre anni fa, molto in crescita rispetto agli scorsi anni, in linea con le previsioni. ora puntiamo a diventare un distributore chiave in italia. la crisi ha abbassato i prezzi? sui pochi grandissimi progetti (non più di 5/6 in un anno), si scatenano corse e aste tra gli indipendenti: i prezzi di conseguenza sono alti. su tutto il prodotto medio invece sono calati e c'è possibilità di allestire un line up senza cifre folli; l'investimento maggiore non è l'acquisizione ma il p&a. su ogni film in media investiamo oltre 500mila euro, con picchi oltre il milione sui film di animazione e su altri titoli di maggior respiro. sugli eventi si lavora diversamente, molto con il web; ma il prossimo passo sarà puntare anche sulla comunicazione televisiva, con battage pubblicitari importanti, perché l'evento non è un prodotto di serie B e si ha pochissimo tempo per convincere gli spettatori. la comunicazione oggi è complicata? i consumatori sono bombardati da messaggi. stiamo studiando il rapporto tra forme di comunicazione utilizzate sulla rete e presenze: in media si informano 4 milioni di persone per avere 300mila spettatori su un film... C'è una conversione bassissima: i giovani

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 13 01/12/2015 diffusione:3346 Pag. 2 N.22 - 30 novembre 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

hanno tante possibilità di intrattenimento, è complesso portarli al cinema. per questo è serio il problema delle due settimane di vita di un prodotto: se non lo affrontiamo, il sistema non può reggere; non c'è ritorno di investimenti per i distributori. per questo in america si accentua la divisione tra i superblockbuster e i film che escono in contemporanea in cento sale selezionate e in vod, come il nostro Qualcosa di buono che è andato molto bene sulle piattaforme digitali. Un altro nostro titolo che ha avuto questo percorso negli Usa è Snowpiercer , che Weinstein ha fatto uscire in una sessantina di cinema con una media sale incredibile; potevano ampliarle ma hanno preferito uscire in vod, ed è stato il loro titolo che ha incassato di più in digitale, 18 milioni di dollari. Ci si arriverà anche qui, è inevitabile. Quanto pesano i vari sfruttamenti? la torta del nostro fatturato annuo si divide così: 30% a testa per cinema, tv e home video, e 10% per gli altri business, tra cui il digitale. l'home video ha un peso percentuale più alto della media, grazie allo splendido lavoro che il mio team sta effettuando sul mercato, sia sotto un punto di vista di edizioni che commerciale. il team è guidato da luigi Colamusso (Direttore vendite) e stefano traversari (Category manager): a loro va il mio ringraziamento per i risultati ottenuti. Degli accordi con le tv ho già parlato. quanto alle piattaforme, lavoriamo con tutti in rapporto diretto e senza l'ausilio di aggregatori, anche grazie ai rapporti gestiti dalla casa madre a livello europeo: Google, Microsoft, sony, netflix, timvision, Chili, apple, e con la fondamentale pay per view di sky; mentre dobbiamo migliorare le relazioni con Mediaset. il vod non arriva al 5% del fatturato totale, ma è una semina per il futuro; nei videogiochi si è passati in tre anni dal 10 al 40%. sono fiducioso sullo sviluppo del digitale. come è cambiata la vostra linea editoriale, inizialmente con film "da multiplex"? la linea editoriale iniziale è stata quella di un'azienda che deve trovare la sua identità, per questo abbiamo acquistato prodotti soprattutto commerciali anche se di qualità, talvolta anche ricercati: in Germania Koch Media è un distributore più vicino all'arthouse con grande attenzione al cinema italiano; distribuiremo nei prossimi mesi Mia madre e Suburra . il management locale definisce la strategia: in italia vogliamo ancora proporre prodotti commerciali, da multiplex ma anche per sale di qualità quindi i film crossover; e vogliamo essere uno dei player più importanti per il cinema di genere: non solo horror (anche action, thriller). a questi bisogna aggiungere i film di animazione, importanti anche per l'home video. a breve un altro filone importante sarà il cinema italiano. Difficilmente punteremo sul prodotto arthouse, magari acquisteremo qualche film per altri sfruttamenti: il mercato concede sempre meno tempo anche a questi titoli che invece ne hanno bisogno per il passaparola. vogliamo essere molto bravi a fare poche cose. a che punto è la definizione delle tre etichette annunciate a riccione? stiamo investendo moltissimo su Midnight factory: è il nostro progetto di punta, che ho personalmente ideato e voluto. vogliamo presentare sei nuovi film horror mainstream all'anno al cinema e 25/30 edizioni per l'home video, curatissime, con booklet all'interno dei dvd e confezioni metalliche; è un brand registrato che su questi titoli sostituirà nel giro di 7-8 mesi il marchio Koch Media. saranno tutti prodotti di alta qualità, non titoli di serie B: i fans dell'horror sono molto esigenti. stiamo stringendo un accordo con un cinema di Milano, con l'obiettivo di trovare una casa per Midnight factory dove ogni lunedì sera, da inizio anno, ci sarà uno spettacolo dedicato (senza escludere di fare poi la stessa cosa in altre città). abbiamo chiuso un accordo con rai 4, per una seconda serata brandizzata Midnight factory tutti i venerdì sera, così pure con altri canali digitali; avremo uno spazio su amazon per i dvd, abbiamo allestito un grande stand a lucca Comics... È il classico processo per lanciare un'etichetta: Koch Media sarà il distributore di Midnight factory. oggi possiamo contare su oltre 500.000 utenti fidelizzati. l'altro brand registrato è Cultissimo, che useremo per alcuni eventi e per l'home video: si tratterà di riedizioni di vecchi film masterizzati in alta qualità, per cultori. l'obiettivo è risvegliare prodotti dormienti di grandissimo valore: partirà nel 2016, inizialmente solo con film italiani. infine, anime al cinema riguarda prodotti classici di animazione giapponese: è un'etichetta ormai lanciata, anche se su questo segmento di grandi edizioni del passato il patrimonio non è infinito. È stato difficile inserirvi, tra tanti distributori, nelle relazioni con l'esercizio? possiamo contare su persone di grandissima esperienza, fondamentali per la nostra attività quotidiana con l'esercizio. tutti, dalle due catene the space e Uci

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 14 01/12/2015 diffusione:3346 Pag. 2 N.22 - 30 novembre 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

all'esercizio indipendente, ci hanno accolto con grande collaborazione. i due circuiti di multiplex sono imprescindibili, abbiamo rapporti strettissimi di collaborazione con loro. Ma lavoriamo molto bene con tutti gli esercenti italiani, che sono fantastici: ho grandissimo rispetto per loro; fanno un lavoro enorme in condizioni finanziarie difficili e sottostando a logiche commerciali molto complesse. rispetto ad altri settori più difficili - compreso l'home video, dove pure raddoppiamo il fatturato ogni anno - l'esercizio sa accettare anche l'ultima azienda arrivata senza pregiudizi. peraltro non inondiamo il mercato con le copie dei nostri film: con i cartoni animati, prodotti molto mass market, siamo andati oltre le 300 sale, altrimenti abbiamo avuto uscite più contenute. si lavora molto su base statistica: sugli horror 200 sale fanno il 95% del fatturato. il lavoro più complicato è sui film crossover, che vanno bene sia nei multiplex che nei cinema di qualità; il business funziona molto in entrambe le tipologie ma bisogna evitare dispersioni. tra l'altro, proprio perché ci teniamo ad avere ottimi rapporti con l'esercizio, vogliamo sostenere l'estate fattivamente: a sorrento, accanto al listino, presenteremo una proposta di ben sei titoli per i mesi giugno-agosto. Quanto conta il trade marketing? È imprescindibile: certo, ci sono gruppi e indipendenti che lavorano molto bene, altri molto meno. non aiuta che escano dieci film a settimana, lo spazio promozionale è limitato. Mi piacerebbe che gli indipendenti lavorassero di più con i distributori, perché ci sia più visibilità non sempre nei soliti cinema. potremmo inventarci anche a livello di creatività operazioni comuni: per questo il prossimo anno lanceremo un progetto, con gare a incentivi sulle creatività e sulle iniziative di trade marketing, premiando gli esercenti che valorizzeranno meglio un film con i nostri materiali. Un altro dettaglio: siamo fuori dalla lotta di natale, per rispetto a chi pianifica investimenti maggiori dei nostri, ma anche all'esercizio; trovo corretto non piazzare un film se non ha reali possibilità nelle feste. Ma nel 2016 avremo un film al mese. e stiamo mettendo le bandierine sull'estate. cosa pensa dei prezzi dei biglietti? non è possibile che un blockbuster da 200 milioni di dollari e un film low budget abbiano lo stesso prezzo; come per concerti e teatri, si dovrebbero differenziare. anche le sale dovrebbero essere diversificate come prezzi, a seconda della qualità dell'esperienza, della tecnologia, del comfort, come si fa altrove. Ma il problema maggiore è che stiamo perdendo i giovani; ci vuole una politica di riduzioni dei biglietti tutti i giorni fino a 14 anni, come in francia: è un pubblico che ha poco potere economico e grande facilità ad accedere a contenuti gratuiti. i risultati li vedremo in tre anni: ma dobbiamo iniziare a fare queste operazioni, invece di altre... allude a cinemadays? non avete partecipato con vostri titoli... non abbiamo fornito titoli perché la comunicazione ufficiale è arrivata troppo tardi, quando ormai avevamo pianificato le nostre date. non è stata una scelta a prescindere. quanto agli esiti, il risultato è stato ottimo nonostante una campagna pubblicitaria deludente: al di là della qualità della comunicazione, era sbagliato il messaggio che puntava solo sui tre euro e su paragoni con altri saldi, diminuendo il valore dell'esperienza cinema. se si sconta il biglietto in piena stagione, è normale che la promozione vada bene rispetto a maggio 2014, poi però la settimana successiva il mercato è crollato: l'utente ha saturato le proprie intenzioni di frequenza al cinema in quei giorni, per poi ridurle drasticamente. su questi temi bisogna allestire un team permanente in anica che metta in campo una pluralità di strumenti nel medio termine: non solo la festa del cinema ma sconti per i giovani, destagionalizzazione... serve una strategia complessiva, altrimenti si avranno risultati estemporanei. dopo Soldato semplice , ora entrate decisamente sul cinema italiano... il film di paolo Cevoli era ben confezionato, ma si è fermato a un pubblico ristretto; è uno dei migliori esordi dell'anno, comunque. ora distribuiremo una serie di titoli, alcuni di questi anche coprodotti. il primo sarà Zeta , un bel film drammatico che racconterà il mondo del rap italiano e il disagio sociale attorno, in uscita ad aprile in collaborazione con sony Music. a maggio avremo 7 minuti di Michele placido, coproduzione con la francia di grandissima qualità ma rivolto a un pubblico ampio: si parla di lotte sindacali al femminile, con un bel cast (ambra angiolini, Cristiana Capotondi, violante placido, ottavia piccolo). avremo anche Prima di lu nedì di Massimo Cappelli con vincenzo salemme prodotto da lime film. stiamo chiudendo i contratti per altri otto film. in media saranno sei film all'anno. a cosa si deve questa svolta? Crediamo molto nel cinema italiano. fin

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 15 01/12/2015 diffusione:3346 Pag. 2 N.22 - 30 novembre 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

dall'inizio volevamo proporre il nuovo cinema che si produce in italia, non inseguire filoni già sfruttati. intanto dopo tanti anni molti produttori stanno cercando di tornare con intelligenza al genere, dal noir all'horror, su cui noi siamo il partner ideale. inoltre oggi abbiamo la struttura per reggere anche i film italiani: saranno prodotti di qualità ma anche da box office. per crescere non si può prescindere dal cinema italiano, che fa numeri importanti. non prenderemo troppi film, sicuramente non di nicchia: ci concentriamo su progetti di un certo respiro. Come Four Boys , bellissimo film alla Stand by Me che distribuiremo nel 2017: un film family italiano, con ottime possibilità anche internazionali. oltre a nomi sicuri al box office come salemme, ci interessano progetti innovativi: il cinema ha la necessità di sperimentare. e se un film avrà le gambe per andare all'estero a cominciare dalla Germania, offriremo anche questa possibilità. UMBERTO BETTINI, NATO A BOLOGNA 45 ANNI FA, È COUNTRY MANAGER DI KOCH MEDIA ITALIA DA LUGLIO 2011. L'AZIENDA È ENTRATA NEL CINEMA TRE ANNI FA ALL'INCON ZETA DI COSIMO ALEMÀ, FILM SUL MONDO DEL RAP IN USCITA IN PRIMAVERA, PARTIRÀ UN'AMBIZIOSA PRESENZA DI KOCH SUL CINEMA ITALIANO. «PREVEDIAMO IN MEDIA SEI FILM ALL'ANNO» AFFERMA UMBERTO BETTINI L'HORROR SOMNIA È UNO DEI FILM DI GENERE IN USCITA DA GIUGNO AD AGOSTO, CHE KOCH PRESENTA A SORRENTO IN UN "LISTINO NEL LISTINO" DEDICATO ALLA STAGIONE ESTIVA La mULtinazionaLe deLL'entertainment koch Media è presente in 13 paesi tra Stati Uniti ed europa: una vera multinazionale dell'home entertainment. L'azienda nasce in austria (ancora oggi il board è austriaco), ma la sede operativa è in germania, a Monaco di baviera. in 25 anni di attività ha modificato il suo business, passando dalla musica al software, infine ai videogames e ai film. L'italia, oltre a germania e inghilterra (ma si valuta anche un ingresso in Spagna), è uno dei tre paesi in cui koch Media è presente - da dicembre 2012 - nella distribuzione cinematografica. Da luglio 2011 a ricoprire l'incarico di Country Manager è stato chiamato Umberto bettini, nato a bologna 45 anni fa, che vanta oltre vent'anni di carriera nel settore dell'intrattenimento; in particolare è stato anche direttore commerciale e marketing di blockbuster italia. Sotto la sua guida koch Media italia, con sede a Milano, sta vivendo un'importante crescita in tutti i settori in cui è presente: è infatti uno dei principali distributori in ambito home video e videogames. Foto: Siamo Sopra le nostre aspettative Foto: Stiamo perdendo i giovani: ci vogliono riduzioni dei biglietti fino a 14 anni

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 16 30/11/2015 12:12 Sito Web www.cinematografo.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Biglietti d'oro, vincono Inside Out, Minions e Cinquanta sfumature di grigio pagerank: 6

Ecco i tre film più visti in Italia nel 2015. Si accettano miracoli, Il ricco, il povero e il maggiordomo e Youth i primi tre film italiani, premiazione a Sorrento Biglietti d'oro, vincono Inside Out, Minions e Cinquanta sfumature di grigio Inside Out Inside Out, Minions e Cinquanta sfumature di grigio vincono il Biglietto d?'Oro nella classifica dei film più visti in Italia, posizionandosi rispettivamente al primo, secondo e terzo posto. Si aggiudicano invece il Biglietto d'?Oro come film italiano più visto Si accettano miracoli di Alessandro Siani (primo tra gli italiani) Il ricco, il povero e il maggiordomo di Aldo, Giovanni e Giacomo (secondo) e Youth ? - La giovinezza di Paolo Sorrentino (terzo). I Biglietti d'?Oro del cinema italiano vengono assegnati dall?'ANEC, associazione esercenti cinema, ai film che, nelle sale monitorate da Cinetel, hanno venduto più biglietti nella stagione cinematografica 2014-2015, con riferimento al periodo 1 dicembre 2014 ? 30 novembre 2015. I riconoscimenti verranno consegnati mercoledì 2 dicembre, nell?'ambito della 38a edizione delle Giornate Professionali di Cinema, iniziata oggi a Sorrento. La cerimonia di consegna dei Premi si svolgerà al Cinema Armida alle 19.30 e sarà condotta da Lorena Bianchetti e Sergio Friscia. Ai registi, agli sceneggiatori, agli interpreti principali dei primi tre film italiani in classifica vengono assegnate le Chiavi d'?oro del successo. Alle società Universal Pictures, Warner Bros Italia e The Walt Disney Company Italia va il Biglietto d?Oro per le case di distribuzione classificate rispettivamente al primo, secondo e terzo posto per numero di spettatori. La targa ANEC ?Claudio Zanchi? ai giovani artisti va agli attori Greta Scarano (Suburra) e Stefano Fresi (Noi e la Giulia) e al regista Edoardo Falcone (Se Dio vuole), mentre il premio Agiscuola va al film Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores. Alle Giornate Professionali di Cinema, organizzate dall?'ANEC, in collaborazione con gli esercenti dell?'ANEM e i distributori dell'?ANICA, vengono presentati, ad una platea di operatori del settore, i film che usciranno nei prossimi mesi attraverso convention, trailer, anteprime e incontri con gli artisti. Il programma di domani, 1 dicembre, prevede all?Hilton Sorrento Palace il saluto dei presidenti Luigi Cuciniello (ANEC), Carlo Bernaschi (ANEM) e Andrea Occhipinti (sezione distributori ANICA) a cui seguiranno le convention di diverse case di distribuzione e l?'anteprima del film Veloce come il vento di Matteo Rovere con Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. In serata al Teatro Tasso è in programma alle 21.00 l?'incontro con il cast del film Scoppiati alla presenza della regista Simona Izzo, di Ricky Tognazzi e dei protagonisti Max Gazzè, Lucia Mascino e Myriam Catania. All'?incontro seguirà l'?anteprima del film Wax: We are the x di Lorenzo Corvino con Jean?Marc Barr, Andrea Renzi, Gwendolyn Gouvernec, Davide Paganini, Jacopo Maria Bicocchi, Andrea Sartoretti che saranno a Sorrento. I biglietti per assistere alle anteprime aperte al pubblico sono disponibili, fino ad esaurimento, presso l'?Info Point di Piazza Tasso e il Teatro Tasso. Il programma della manifestazione è disponibile sul sito www.giornatedicinema.it

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 17 01/12/2015 diffusione:3346 Pag. 2 N.22 - 30 novembre 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

VOD, POCA TRASPARENZA Paolo Sinopoli

Il mercato del video on demand (in tutte le sue declinazioni) sta crescendo. La stima per il 2015 è di 30 milioni di euro. A operatori quali Google Play, iTunes, Infinity, Sky On Line, Chili e Tim Vision, si è unito Netflix. E però... Questo mercato è nebuloso, manca di trasparenza. Dove sono i dati di vendita, noleggio, visione di film o serie tv? Ci dobbiamo accontentare delle poche comunicazioni ufficiose degli operatori stessi? Perché questo nuovo settore non prede spunto dal cinema, che con Cinetel offre analisi e dati quotidiani di tutti i film? a pag.26 a oltre un anno il preannunciato sbarco di Netflix in Italia, avvenuto lo scorso 22 ottobre con un forte impatto mediatico (così come in Francia qualche mese prima), ha acceso i riflettori sui servizi video on demand già presenti sul territorio e sulle possibili conseguenze dell'arrivo di un colosso come la piattaforma svod californiana. Soprattutto, non sono mancate speculazioni sull'inevitabile fine del cinema e sull'imminente evoluzione dei gusti del pubblico nella fruizione dei contenuti cinematografici in tv o, in mobilità, attraverso computer, tablet o smartphone. Del resto, i media non hanno perso l'occasione di cavalcare le affermazioni di Ted Sarandos, chief content officer di Netflix, su un'industria cinematografica anacronistica e sulla necessità di ridurre drasticamente le window a favore di uno sfruttamento su piattaforme vod. Un passo inevitabile, a detta di Sarandos, per venire incontro alle esigenze di un pubblico sempre più ansioso di bruciare le tappe e di vedere un film dove e quando vuole. Anche se è soprattutto il mondo della tv (specie generaliste), con i suoi "rigidi" palinsesti, a essere preso di mira da Netflix. Ma se l'attuale panorama italiano dell'on demand inizia ad assumere contorni più chiari, con una pluralità di soggetti in campo e offerte di varie forme e prezzi, è ancora assente un elemento imprescindibile per qualsiasi mercato. Ovvero la possibilità di monitorare con trasparenza e precisione l'andamento di ciascuna piattaforma, con dati e numeri accessibili a tutti. Prendere esemPio dal cinema Un'esigenza che l'industria cinematografica ha, invece, preso sul serio e da cui il settore on demand potrebbe (e dovrebbe) prendere come esempio. È, infatti, possibile rilevare giorno per giorno l'andamento complessivo nei cinema italiani con dati e statistiche accessibili agli operatori. E con elaborazioni per i film pubblicate da una pluralità di media. Sulla falsa riga si è mosso anche l'home video, che a sua volta monitora il settore con strumenti meno precisi ma che consentono di farsi un'idea dei trend. È quindi indispensabile che l'industria dell'on demand cambi direzione, anche se è chiara la convenienza delle società che preferiscono mantenere la riservatezza sulle performance delle loro piattaforme. Ma se prima questo mercato non sembrava generare grossi numeri, gli ultimi studi stimano un valore complessivo di circa 30 milioni di euro. È sempre più urgente, quindi, l'istituzione di un organo esterno in grado di monitorare dati, numeri e accessi di ciascuna piattaforma vod. Un passo obbligato, specialmente in questo mercato in costante crescita. L'ipotesi migliore, come accennato in precedenza, sarebbe quindi seguire le orme dell'industria cinematografica e dell'home video. Nel primo caso, infatti, è stata creata Cinetel, una società fondata nel 1994 e partecipata al 50% da distribuzione ed esercizio, in grado di monitorare gli incassi di oltre il 90% dei cinema sparsi sul territorio italiano. Un prezioso strumento in grado di rilevare quotidianamente incassi, presenze, variazioni di percentuali, date di uscita e numero delle sale in programmazione. A questo si aggiunge anche Siae, che certifica con assoluta precisione il dato complessivo su base annuale. Per il settore dell'home video, invece, l'associazione Univideo (l'Unione Italiana Editoria Audiovisiva) si affida a esterni e rielabora i dati di GfK, importante società di analisi che fornisce le classifiche di vendita settimanali e le quote di mercato delle case di distribuzione. Non vengono forniti, però, i volumi di vendita di ciascun titolo. Un altro settore ad essersi dotato di uno strumento di controllo è stato quello televisivo attraverso Auditel, pur con diversi limiti (e tra mille polemiche). Servono i numeri Per quanto riguardo il vod, invece, la realtà è la quasi totale assenza di dati forniti da Google Play,

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 18 01/12/2015 diffusione:3346 Pag. 2 N.22 - 30 novembre 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

iTunes, Sky Online, Play Station Network e Xbox Live. Manca, inoltre, una rilevazione scientifica imparziale per servizi come Infinity di Mediaset, Chili Tv o TimVision, che forniscono dati generici elaborati all'interno dell'azienda e di cui non è possibile verificare l'attendibilità. Di conseguenza, non è raro assistere a discordanze tra i numeri pubblicati da una testata (anche autorevole), rispetto a un'altra a distanza di poche settimane. Ma quanti sono i film noleggiati e acquistati ogni mese sulle piattaforme tvod? E quali sono i titoli? Quanti sono gli abbonati mensili a servizi svod come Netflix e Infinity? E quali sono le performance registrate dai singoli film o episodi di serie tv? A volte, infatti, ci si chiede se i numeri forniti non siano stime approssimative o, addirittura, "gonfiate". Come quando Netflix annuncia di voler raggiungere quota 150mila abbonati entro la fine dell'anno in Italia, forse più come manovra di marketing che come reale obiettivo. Non a caso la società guidata da Reed Hasting non rende pubblico nessun dato complessivo o scorporato della piattaforma. O come Chili Tv, che conterebbe circa 500mila clienti registrati al sito, e TimVision, che si aggirerebbe tra i 300 e i 400mila utenti. Ma non è chiaro quanti di questi siano clienti attivi che acquistano e noleggiano film. Nel dato rientrano, infatti, anche quelli che si sono registrati una sola volta e che, magari, non hanno mai visto neanche un titolo. Inoltre, le cifre rese pubbliche sembrano fin troppo arrotondate. Un discorso valido anche per Infinity, che conterebbe circa 500mila abbonati. Ma è ancora più grave quando i numeri non vengono divulgati per policy aziendale, come nel caso di Google Play, iTunes di Apple, Netflix o Sky Online. In questo senso forse, Anica, in quanto associazione dei detentori di diritti, potrebbe incalzare questi gruppi. Che si fanno alfieri della modernità ma, in quanto a trasparenza di dati, sono ancora parecchio retrogradi... © istock/imilian/travellinglight, CON ANTICIPO RISPETTO ALL'ARRIVO DI NETFLIX IN ITALIA (AVVENUTO LO SCORSO 22 OTTOBRE), LE ALTRE PIATTAFORME SI SONO STRUTTURATE PER PORTARE AVANTI UN'OFFERTA ALL'ALTEZZA DEL COLOSSO CALIFORNIANO. Legenda • svod (subscription video on demand): consente di accedere a una library di titoli attraverso il pagamento di un canone fisso mensile. Quest'opzione non prevede la possibilità di visionare le ultime uscite cinematografiche. • tvod (transactional video on demand): è possibile acquistare o noleggiare un singolo titolo a un prezzo prestabilito. i prezzi variano a seconda delle offerte, delle date di uscita e della definizione richiesta (Standard, hD, Ultra hD). Sono comprese le ultime novità cinematografiche. i PrinciPaLi serVizi Video on demand ChiLi TV È una piattaforma tvod, fondata nel 2012. Entro fine anno dovrebbe avvici- narsi a quota 490mila clienti registrati (anche se non è chiaro quanti di questi utilizzino il servizio). Conta circa 5.000 titoli in catalogo. gOOgLE PLAy E iTUNES STORE I servizi tvod Google Play e iTunes Store sono rispettivamente di proprietà di Google e Apple. Entrambi i servizi non forniscono numeri legati a noleggi o acquisti di film e sono dotati di un catalogo con migliaia di titoli. iNFiNiTy È il servizio svod di Mediaset che, anticipando di quasi due anni l'arrivo di Netflix in Italia, si è basato sul modello di business della società californiana. La piattaforma conta circa 7.000 titoli, per un totale di 500mila abbonati. È, inoltre, possibile noleggiare film (l'acquisto non è previsto). NETFLix La piattaforma svod californiana, fondata da Reed Hastings, ha esordito nel mercato italiano il 22 ottobre 2015 con un'offerta ridotta (circa 800 titoli) rispetto a quella americana. Sono disponibili tre opzioni di abbonamento mensile: Base (per una sessione di streaming alla volta e definizione standard), Standard (per due sessioni di streaming in contemporanea e in HD) e Premium (per quattro sessioni di streaming alla volta e in qualità Ultra HD 4K). Il servizio conta oltre 69 milioni di abbonati in tutto il mondo. Sky ONLiNE Si basa su un modello tvod e non si conosce il numero di clienti che utiliz- zano questo servizio. Per policy aziendale, infatti, Sky non divulga nessun dato al riguardo. Foto: I datI fornItI sono stIme approssImatIve, ImpossIbIlI da verIfIcare

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 19 30/11/2015 11:41 Sito Web giornaledellospettacolo.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Biglietti D'Oro: vincono Inside out e Minions pagerank: 5

Si accettano miracoli, Il ricco, il povero e il maggiordomo", Youth, i primi tre italiani. Premiazione alle Giornate Professionali di Cinema, iniziate oggi a Sorrento. Redazione1 lunedì 30 novembre 2015 11:41 Commenta Inside Out, una scena del film Inside Out, una scena del film Inside Out, Minions e Cinquanta sfumature di grigio vincono il Biglietto d'Oro nella classifica dei film più visti in Italia, posizionandosi rispettivamente al primo, secondo e terzo posto. Si aggiudicano invece il Biglietto d'Oro come film italiano più visto Si accettano miracoli di Alessandro Siani (primo tra gli italiani) Il ricco, il povero e il maggiordomo di Aldo, Giovanni e Giacomo (secondo) e Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino (terzo). I Biglietti d'Oro del cinema italiano vengono assegnati dall'ANEC, associazione esercenti cinema, ai film che, nelle sale monitorate da Cinetel, hanno venduto più biglietti nella stagione cinematografica 2014-2015, con riferimento al periodo 1 dicembre 2014 - 30 novembre 2015. I riconoscimenti verranno consegnati mercoledì 2 dicembre, nell'ambito della 38a edizione delle Giornate Professionali di Cinema, iniziata oggi a Sorrento. La cerimonia di consegna dei Premi si svolgerà al Cinema Armida alle 19.30 e sarà condotta da Lorena Bianchetti e Sergio Friscia. Ai registi, agli sceneggiatori, agli interpreti principali dei primi tre film italiani in classifica vengono assegnate le Chiavi d'oro del successo. Alle società Universal Pictures, Warner Bros Italia e The Walt Disney Company Italia va il Biglietto d'Oro per le case di distribuzione classificate rispettivamente al primo, secondo e terzo posto per numero di spettatori. La targa ANEC "Claudio Zanchi" ai giovani artisti va agli attori Greta Scarano (Suburra) e Stefano Fresi (Noi e la Giulia) e al regista Edoardo Falcone (Se Dio vuole), mentre il premio Agiscuola va al film Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores. Alle Giornate Professionali di Cinema, organizzate dall'ANEC, in collaborazione con gli esercenti dell'ANEM e i distributori dell'ANICA, vengono presentati, ad una platea di operatori del settore, i film che usciranno nei prossimi mesi attraverso convention, trailer, anteprime e incontri con gli artisti. Il programma di domani, 1 dicembre, prevede all'Hilton Sorrento Palace il saluto dei presidenti Luigi Cuciniello (ANEC), Carlo Bernaschi (ANEM) e Andrea Occhipinti (sezione distributori ANICA) a cui seguiranno le convention di diverse case di distribuzione e l'anteprima del film Veloce come il vento di Matteo Rovere con Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. In serata al Teatro Tasso è in programma alle 21.00 l'incontro con il cast del film Scoppiati alla presenza della regista Simona Izzo, di Ricky Tognazzi e dei protagonisti Max Gazzè, Lucia Mascino e Myriam Catania. All'incontro seguirà l'anteprima del film Wax: We are the x di Lorenzo Corvino con Jean-Marc Barr, Andrea Renzi, Gwendolyn Gouvernec, Davide Paganini, Jacopo Maria Bicocchi, Andrea Sartoretti che saranno a Sorrento. I biglietti per assistere alle anteprime aperte al pubblico sono disponibili, fino ad esaurimento, presso l'Info Point di Piazza Tasso e il Teatro Tasso.

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 20 30/11/2015 11:41 Sito Web globalist.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Biglietti D'Oro: vincono Inside out e Minions pagerank: 5

Si accettano miracoli, Il ricco, il povero e il maggiordomo", Youth, i primi tre italiani. Premiazione alle Giornate Professionali di Cinema, iniziate oggi a Sorrento. Inside Out, una scena del film Inside Out, una scena del film Inside Out, Minions e Cinquanta sfumature di grigio vincono il Biglietto d'Oro nella classifica dei film più visti in Italia, posizionandosi rispettivamente al primo, secondo e terzo posto. Si aggiudicano invece il Biglietto d'Oro come film italiano più visto Si accettano miracoli di Alessandro Siani (primo tra gli italiani) Il ricco, il povero e il maggiordomo di Aldo, Giovanni e Giacomo (secondo) e Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino (terzo). I Biglietti d'Oro del cinema italiano vengono assegnati dall'ANEC, associazione esercenti cinema, ai film che, nelle sale monitorate da Cinetel, hanno venduto più biglietti nella stagione cinematografica 2014-2015, con riferimento al periodo 1 dicembre 2014 - 30 novembre 2015. I riconoscimenti verranno consegnati mercoledì 2 dicembre, nell'ambito della 38a edizione delle Giornate Professionali di Cinema, iniziata oggi a Sorrento. La cerimonia di consegna dei Premi si svolgerà al Cinema Armida alle 19.30 e sarà condotta da Lorena Bianchetti e Sergio Friscia. Ai registi, agli sceneggiatori, agli interpreti principali dei primi tre film italiani in classifica vengono assegnate le Chiavi d'oro del successo. Alle società Universal Pictures, Warner Bros Italia e The Walt Disney Company Italia va il Biglietto d'Oro per le case di distribuzione classificate rispettivamente al primo, secondo e terzo posto per numero di spettatori. La targa ANEC "Claudio Zanchi" ai giovani artisti va agli attori Greta Scarano (Suburra) e Stefano Fresi (Noi e la Giulia) e al regista Edoardo Falcone (Se Dio vuole), mentre il premio Agiscuola va al film Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores. Alle Giornate Professionali di Cinema, organizzate dall'ANEC, in collaborazione con gli esercenti dell'ANEM e i distributori dell'ANICA, vengono presentati, ad una platea di operatori del settore, i film che usciranno nei prossimi mesi attraverso convention, trailer, anteprime e incontri con gli artisti. Il programma di domani, 1 dicembre, prevede all'Hilton Sorrento Palace il saluto dei presidenti Luigi Cuciniello (ANEC), Carlo Bernaschi (ANEM) e Andrea Occhipinti (sezione distributori ANICA) a cui seguiranno le convention di diverse case di distribuzione e l'anteprima del film Veloce come il vento di Matteo Rovere con Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. In serata al Teatro Tasso è in programma alle 21.00 l'incontro con il cast del film Scoppiati alla presenza della regista Simona Izzo, di Ricky Tognazzi e dei protagonisti Max Gazzè, Lucia Mascino e Myriam Catania. All'incontro seguirà l'anteprima del film Wax: We are the x di Lorenzo Corvino con Jean-Marc Barr, Andrea Renzi, Gwendolyn Gouvernec, Davide Paganini, Jacopo Maria Bicocchi, Andrea Sartoretti che saranno a Sorrento. I biglietti per assistere alle anteprime aperte al pubblico sono disponibili, fino ad esaurimento, presso l'Info Point di Piazza Tasso e il Teatro Tasso.

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 21 30/11/2015 Sito Web Panorama.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Cinema I 10 film più visti della settimana

Cast: Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Elizabeth Banks, Jeffrey Wright, Willow Shields, Sam Claflin, Jena Malone, Stanley Tucci, Donald Sutherland Trama: Capitolo finale della saga di Hunger Games. Con l'intera Panem in guerra totale, Katniss (Lawrence) affronta il Presidente Snow (Sutherland) in uno scontro finale. Accompagnata dai suoi più cari amici - inclusi Gale (Hemsworth), Finnick (Claflin) e Peeta (Hutcherson) - Katniss va in missione con la squadra del Distretto 13, dove rischierà la vita per liberare i cittadini di Panem e attentare alla vita del Presidente Snow, sempre più ossessionato dal pensiero di distruggerla. Le trappole mortali, i nemici e scelte morali che aspettano Katniss la metteranno alla prova più di qualsiasi arena in cui abbia combattuto. - TRAILER - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Universal Pictures (dal 19 novembre) INCASSO: 2.572.890 euro - INCASSO TOTALE: 6.629.618 euro___* Dati Cinetel, società che fa riferimento all'Associazione Nazionale Esercenti Cinema e all'Anica e che monitora l'85% del mercato potenzialeTrama: Il film Disney Pixar pone la seguente domanda: che cosa sarebbe successo se l'asteroide che ha cambiato per sempre la vita sulla Terra non avesse colpito il nostro pianeta e i dinosauri non si fossero mai estinti? Ecco che il cartoon si inoltra in un viaggio epico nell'era della preistoria, dove un dinosauro di nome Arlo, gracile e pavido, stringe un'insolita amicizia con un essere umano di nome Spot. Quando si misurerà con una natura misteriosa e inospitale, Arlo imparerà a superare le proprie paure e scoprirà ciò di cui è veramente capace. - VIDEODISTRIBUZIONE: Disney (dal 26 novembre) INCASSO: 2.076.370 euro - INCASSO TOTALE: 2.076.370 euroCast: Olivia DeJonge, Ed Oxenbould, Kathryn Hahn, Deanna Dunagan, Peter McRobbie Trama: Un fratello e una sorella vengono mandati a stare per una settimana nella fattoria dei loro nonni in Pennsylvania. Appena i ragazzi si accorgeranno che l'anziana coppia è coinvolta in qualcosa di veramente inquietante, vedranno diminuire ogni giorno le loro possibilità di tornare a casa. - INTERVISTA - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Universal Pictures (dal 26 novembre) INCASSO: 905.777 euro - INCASSO TOTALE: 905.777 euroCast: Daniel Craig, Christoph Waltz, Léa Seydoux, Ben Whishaw, Naomie Harris, Dave Bautista, Monica Bellucci, Ralph Fiennes, Rory Kinnear, Andrew Scott Trama: Un messaggio criptico dal passato di Bond porta l'agente 007 a seguire una pista per smascherare una minacciosa organizzazione. Mentre M lotta contro le forze politiche per tenere in vita i servizi segreti, Bond tenterà di aggirare numerosi inganni e svelare la terribile verità che si cela dietro Spectre. - RECENSIONE - TRAILER - FOTO DAL SET DI ROMA - VOTA L'ATTORE 007 MIGLIORE - LE AUTO DI 007DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Entertainment Italia (dal 5 novembre) INCASSO: 833.600 euro - INCASSO TOTALE: 11.841.321 euroCast: Bradley Cooper, Alicia Vikander, Sienna Miller, Uma Thurman, Daniel Brühl, Emma Thompson, Lily James, Sarah Greene, Omar Sy, Riccardo Scamarcio, Matthew Rhys, Sam Keeley Trama: Lo chef Adam Jones (Cooper) aveva tutto, ma lo ha perso. L'ex enfant terrible della scena gastronomica parigina aveva conquistato due stelle Michelin e il suo unico obiettivo era creare delle "esplosioni di gusto". Per avere un ristorante tutto suo e l'agognata terza stella Michelin, Jones dovrà abbandonare le sue cattive abitudini e tirar fuori il meglio da quello che ha a disposizione, compreso l'aiuto della bellissima Helene (Miller). - INTERVISTADISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 26 novembre) INCASSO: 823.896 euro - INCASSO TOTALE: 823.896 euroCast: Massimo Boldi, Biagio Izzo, Paolo Conticini, Luca Peracino, Enzo Salvi, Barbara Tabita, Debora Villa, Fatima Trotta, Carolina Marcon,i Loredana De Nardis, Gisella Donadoni Trama: A Milano vive, felice e contento, Lorenzo Colombo, un industrialotto lombardo che ama solo e soltanto il Nord... Ma il figlio sta per dargli il più grande dolore della sua vita: si sta per sposare con una ragazza del Sud! E il povero Lorenzo si ritrova catapultato in un chiassoso, cialtrone, pacchiano ma anche divertente matrimonio al Sud. - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Medusa (dal 12 novembre) INCASSO: 615.933 euro - INCASSO TOTALE: 3.277.296 euroCast: Marco

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 22 30/11/2015 Sito Web Panorama.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Giallini, Edoardo Leo, Catrinel Marlon Trama: David, 36 anni e un'unica ambizione: guadagnare la stima del presidente dell'azienda in cui lavora, ottenere un aumento di stipendio e la promozione da dirigente. Finalmente la sua occasione sembra arrivata: dovrà presentare un brevetto rivoluzionario che gli garantirà la gloria. Ma in una sola notte l'incontro con Marcello, abile truffatore aiutato da due avvenenti socie, cambierà il corso della sua vita. David perde tutto: fidanzata, casa e lavoro e per recuperare dovrà imparare l'arte della truffa proprio da colui che l'ha messo nei guai. - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Warner Bros. (dal 19 novembre) INCASSO: 513.016 euro - INCASSO TOTALE: 1.240.697 euroCast: Ian McKellen, Laura Linney, Hiroyuki Sanada, Hattie Morahan, Patrick Kennedy, Roger Allam, Frances de la Tour, Phil Davis, Milo Parker Trama: 1947, Sherlock Holmes (McKellen), ormai anziano, si è ritirato nella sua fattoria sulla costa inglese, dove trascorre gli ultimi anni della vita allevando api, in compagnia di una governante e del giovane figlio di lei, Roger. Tormentato dal ricordo della sua ultima indagine, il mistero della donna del guanto, Holmes si confida con il ragazzo e ripercorre con lui le circostanze di quell'unico caso rimasto irrisolto e che lo costrinse anni prima a ritirarsi... - INTERVISTA A IAN MCKELLENDISTRIBUZIONE: Videa (dal 19 novembre) INCASSO: 468.252 euro - INCASSO TOTALE: 966.811 euroCast: Levi Miller, Hugh Jackman, Rooney Mara, Amanda Seyfried, Garrett Hedlund Trama: Peter (Miller) è un dodicenne biricchino con una insopprimibile vena ribelle, ma nel triste orfanotrofio di Londra dove ha vissuto tutta la vita queste qualità non sono ben viste. In una notte incredibile Peter viene trasportato dall'orfanotrofio dentro un mondo fantastico, popolato da pirati, guerrieri e fate, chiamato Neverland. E lì si ritrova a vivere straordinarie avventure e a combattere battaglie all'ultimo sangue nel tentativo si svelare l'identità segreta di sua madre, che lo aveva abbandonato tanto tempo prima, ed anche il suo posto in questa terra magica. In una squadra formata dalla guerriera Giglio Tigrato (Mara) e dal suo nuovo amico di nome James Hook (Hedlund), Peter deve sconfiggere lo spietato pirata Barbanera (Jackman) per salvare Neverland e scoprire il suo vero destino: diventare l'eroe che sarà conosciuto per sempre con il nome di Peter Pan. - TRAILERDISTRIBUZIONE: Warner Bros. (dal 12 novembre) INCASSO: 348.879 euro - INCASSO TOTALE: 2.659.122 euroCast: Paola Cortellesi, Alessandro Gassmann, Fabrizio Bentivoglio, Stefano Fresi, Ilaria Spada Trama: Luciana Colacci (Cortellesi) è una donna semplice che sogna una vita dignitosa insieme a suo marito Stefano (Gassman). È proprio al coronamento del loro sogno d'amore, quando la pancia di Luciana comincia a crescere, che il suo mondo inizia a perdere pezzi: si troverà senza lavoro e deciderà di reclamare giustizia e diritti di fronte alla persona sbagliata, proprio un ultimo come lei, Antonio Zanzotto (Bentivoglio). - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 12 novembre) INCASSO: 328.420 euro - INCASSO TOTALE: 2.352.234 euro

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 23 30/11/2015 13:15 Sito Web www.comingsoon.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Il cinema che verrà: al via le Giornate di Cinema di Sorrento 2015 pagerank: 5

Il cinema che verrà: al via le Giornate di Cinema di Sorrento 2015 La 38esima edizione delle Giornate Professionali di Cinema si svolge a Sorrento dal 30 novembre al 3 dicembre 2015. Nel corso delle Giornate Professionali di Cinema - organizzate dall'ANEC, associazione nazionale esercenti cinema, in collaborazione con gli esercenti dell'ANEM e i distributori dell'ANICA - vengono presentati i film in uscita nei prossimi mesi ad una platea di esercenti, distributori, produttori, artisti e giornalisti. In programma trailer, anteprime e convention nel corso delle quali le case di distribuzione presenteranno i nuovi listini e dove registi e attori annunceranno molti dei titoli italiani in uscita. Tra gli appuntamenti delle Giornate Professionali anche la consegna dei Biglietti d'Oro del cinema italiano, il premio che l'ANEC attribuisce ai maggiori successi al botteghino dell'annata cinematografica, il Magis, il mercato delle tecnologie e dei servizi connessi al cinema. In programma anche occasioni di approfondimento sui temi di maggiore interesse del settore. Le Giornate Professionali di Cinema coinvolgeranno anche la città di Sorrento con una settimana di anteprime ed eventi aperti al pubblico, in programma dal 29 novembre al 5 dicembre, realizzati nell'ambito del progetto "M'illumino d'inverno" promosso dal Comune di Sorrento. Ecco l'elenco delle convention dei vari distributori che presenteranno i loro nuovi listini con i flm in arrivo nei prossimi mesi: Si comincia martedì 1 dicembre alle ore 9,30 con il tradizionale saluto dei presidenti ANEC, ANEM e ANICA - sezione distributori, a cui seguiranno la convention di apertura di 01 DISTRIBUTION / RAI CINEMA e quelle di NOTORIOUS PICTURES, ADLER ENTERTAINMENT, M2 PICTURES e I WONDER PICTURES. Dopo la pausa pranzo, sarà la volta di 20th CENTURY FOX e poi di VIDEA, GOOD FILMS e WARNER BROS che chiuderà il programma delle convention della prima giornata. Mercoledì 2 dicembre si riparte con WALT DISNEY STUDIOS MOTION PICTURES e si prosegue con EAGLE PICTURES, UNIVERSAL PICTURES e FILMAURO. Nel pomeriggio sarà la volta di LUCKY RED e BIM DISTRIBUZIONE, che precederanno la consegna agli esercenti dei Biglietti d'Oro 2014. Giovedì 3 dicembre, giornata conclusiva che vedrà protagoniste KOCH MEDIA, MICROCINEMA e MEDUSA FILM.

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 24 30/11/2015 19:27 Sito Web cinemamente.com La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Al via le Giornate Professionali di Cinema a Sorrento pagerank: 3

Oggi a Sorrento è iniziata la 38esima edizione delle Giornate Professionali di Cinema e si terrà fino al 3 dicembre 2015. La manifestazione coinvolgerà anche la città di Sorrento con una settimana di anteprime ed eventi aperti al pubblico, in programma dal 29 novembre al 5 dicembre, realizzati nell'ambito del progetto "M'illumino d'inverno" promosso dal Comune di Sorrento. Le giornate sono organizzate dall'ANEC, dall'ANEM e dall'ANICA e prevedono la presentazione di film in uscita nei prossimi mesi ad una platea di esercenti, distributori, produttori, artisti e giornalisti. Da annotare senza dubbio la consegna dei Biglietti d'Oro del cinema italiano, il premio che l'ANEC attribuisce ai maggiori successi al botteghino dell'annata cinematografica, il Magis, il mercato delle tecnologie e dei servizi connessi al cinema. In programma anche occasioni di approfondimento sui temi di maggiore interesse del settore Qui di sotto trovate il programma delle giornate: Domani martedì 1 dicembre: ore 9.30 saluto dei presidenti di ANEC, ANEM e ANICA. A seguito la convention di apertura di 01 Distribution/ Rai Cinema e quelle di Notorious Pictures, Adler Entertainmente, M2 Pictures e I Wonder Pictures. Nel primo pomeriggio sarà il turno di 20Th Century Fox e poi di Videa, Good Films e Warner Bros. Mercoledì 2 dicembre: Walt Diseny Studios Motion Pictures e Eagle Pictures, Unversal Pictures e Filmauro presenteranno i loro programmi. Nel pomeriggio toccherà a Lucky Red e BiM distribuzione. In seguito la consegna agli esercenti dei Bigliwetti D'oro. Giovedì 3 dicembre Giornata conclusiva che vedrà protagoniste Koch Media, Microcinema e Medusa Film.

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 25 30/11/2015 01:00 Sito Web corrierequotidiano.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Parte convention 01-Rai Cinema, 'Giornate' Sorrento

Inviato da napoli1 il 27 Novembre, 2015 - 15:38 Sara' quella di 01 Distribution/Rai Cinema la convention di apertura della 38esima edizione delle 'Giornate professionali di cinema' a Sorrento, appuntamento dell'industria del cinema organizzato dagli esercenti aderenti all'Anec, in collaborazione con l'Anem e i distributori dell'Anica. Attesi decine di artisti e molte le proiezioni in anteprima. Si inizia domenica 29 novembre, "aspettando le Giornate", con l'anteprima aperta al pubblico di "La isla minima" di Alberto Rodriguez, con Raul Arevalo e Javier Gutie'rrez, presentata da Movies Inspired. Lungo l'elenco dei talent che parteciperanno alle giornate, da Frankie Hi-Nrg ad Alessandro Gassmann, Rocco Papaleo, Paolo Calabresi, Carlo Buccirosso, Serena Autieri, Laura Morante, Simona Izzo, Ricky Tognazzi, Max Gazze', Carlo Verdone, Antonio Albanese, Alessandro Siani, Paolo Genovese, Fausto Brizzi, Fabio De Luigi, Lillo e Greg, Jean-Marc Barr, Angelo Duro, Clementino. Una lista che unisce chi verra' a presentare il suo prossimo film e chi, invece, verra' premiato per il successo di incassi al botteghino nella passata stagione con il Biglietto d'Oro del cinema italiano. Tredici anteprime, con le proiezioni riservate alle scuole e la Festa in piazza Tasso. Momento di confronto e scambio sara' l'incontro promosso dall'Anec su "Sale, cinema italiano, mercato", centrato su interventi normativi, strategie promozionali, qualita' e risultati del cinema italiano.

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 26 30/11/2015 20:18 Sito Web reportweb.tv La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Giornate di Cinema di Sorrento - Ecco i nomi dei campioni d'incassi ...

a cura di Miriam Cacace Inside Out, Minions e Cinquanta sfumature di grigio vincono il Biglietto d'Oro nella classifica dei film più visti in Italia, posizionandosi rispettivamente al primo, secondo e terzo posto. Si aggiudicano invece il Biglietto d'Oro come film italiano più visto Si accettano miracoli di Alessandro Siani (primo tra gli italiani) Il ricco, il povero e il maggiordomo di Aldo, Giovanni e Giacomo (secondo) e Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino (terzo). I Biglietti d'Oro del cinema italiano vengono assegnati dall'ANEC, associazione esercenti cinema, ai film che, nelle sale monitorate da Cinetel, hanno venduto più biglietti nella stagione cinematografica 2014-2015, con riferimento al periodo 1 dicembre 2014 - 30 novembre 2015. I riconoscimenti verranno consegnati mercoledì 2 dicembre, nell'ambito della 38a edizione delle Giornate Professionali di Cinema, iniziata oggi a Sorrento. La cerimonia di consegna dei Premi si svolgerà al Cinema Armida alle 19.30 e sarà condotta da Lorena Bianchetti e Sergio Friscia. Ai registi, agli sceneggiatori, agli interpreti principali dei primi tre film italiani in classifica vengono assegnate le Chiavi d'oro del successo. Alle società Universal Pictures, Warner Bros Italia e The Walt Disney Company Italia va il Biglietto d'Oro per le case di distribuzione classificate rispettivamente al primo, secondo e terzo posto per numero di spettatori. La targa ANEC "Claudio Zanchi" ai giovani artisti va agli attori Greta Scarano (Suburra) e Stefano Fresi (Noi e la Giulia) e al regista Edoardo Falcone (Se Dio vuole), mentre il premio Agiscuola va al film Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores. Alle Giornate Professionali di Cinema, organizzate dall'ANEC, in collaborazione con gli esercenti dell'ANEM e i distributori dell'ANICA, vengono presentati, ad una platea di operatori del settore, i film che usciranno nei prossimi mesi attraverso convention, trailer, anteprime e incontri con gli artisti. Il programma di domani, 1 dicembre, prevede all'Hilton Sorrento Palace il saluto dei presidenti Luigi Cuciniello (ANEC),Carlo Bernaschi (ANEM) e Andrea Occhipinti (sezione distributori ANICA) a cui seguiranno le convention di diverse case di distribuzione e l'anteprima del film Veloce come il vento di Matteo Rovere con Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. In serata al Teatro Tasso è in programma alle 21.00 l'incontro con il cast del film Scoppiati alla presenza della regista Simona Izzo, di Ricky Tognazzi e dei protagonisti Max Gazzè, Lucia Mascino e Myriam Catania. All'incontro seguirà l'anteprima del film Wax: We are the x di Lorenzo Corvino con Jean-Marc Barr, Andrea Renzi, Gwendolyn Gouvernec, Davide Paganini, Jacopo Maria Bicocchi, Andrea Sartoretti che saranno a Sorrento. I biglietti per assistere alle anteprime aperte al pubblico sono disponibili, fino ad esaurimento, presso l'Info Point di Piazza Tasso e il Teatro Tasso. Il programma della manifestazione è disponibile sul sito

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 27 30/11/2015 17:39 Sito Web spettacoli.tiscali.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Biglietti d'oro, vincono Inside Out, Minions e Cinquanta sfumature di ...

Inside Out, Minions e Cinquanta sfumature di grigio vincono il Biglietto d''Oro nella classifica dei film più visti in Italia, posizionandosi rispettivamente al primo, secondo e terzo posto. Si aggiudicano invece il Biglietto d''Oro come film italiano più visto Si accettano miracoli di Alessandro Siani (primo tra gli italiani) Il ricco, il povero e il maggiordomo di Aldo, Giovanni e Giacomo (secondo) e Youth - - La giovinezza di Paolo Sorrentino (terzo). I Biglietti d''Oro del cinema italiano vengono assegnati dall''ANEC, associazione esercenti cinema, ai film che, nelle sale monitorate da Cinetel, hanno venduto più biglietti nella stagione cinematografica 2014-2015, con riferimento al periodo 1 dicembre 2014 - 30 novembre 2015. I riconoscimenti verranno consegnati mercoledì 2 dicembre, nell''ambito della 38a edizione delle Giornate Professionali di Cinema, iniziata oggi a Sorrento. La cerimonia di consegna dei Premi si svolgerà al Cinema Armida alle 19.30 e sarà condotta da Lorena Bianchetti e Sergio Friscia. Ai registi, agli sceneggiatori, agli interpreti principali dei primi tre film italiani in classifica vengono assegnate le Chiavi d''oro del successo. Alle società Universal Pictures, Warner Bros Italia e The Walt Disney Company Italia va il Biglietto d'Oro per le case di distribuzione classificate rispettivamente al primo, secondo e terzo posto per numero di spettatori. La targa ANEC "Claudio Zanchi" ai giovani artisti va agli attori Greta Scarano (Suburra) e Stefano Fresi (Noi e la Giulia) e al regista Edoardo Falcone (Se Dio vuole), mentre il premio Agiscuola va al film Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores. Alle Giornate Professionali di Cinema, organizzate dall''ANEC, in collaborazione con gli esercenti dell''ANEM e i distributori dell''ANICA, vengono presentati, ad una platea di operatori del settore, i film che usciranno nei prossimi mesi attraverso convention, trailer, anteprime e incontri con gli artisti. Il programma di domani, 1 dicembre, prevede all'Hilton Sorrento Palace il saluto dei presidenti Luigi Cuciniello (ANEC), Carlo Bernaschi (ANEM) e Andrea Occhipinti (sezione distributori ANICA) a cui seguiranno le convention di diverse case di distribuzione e l''anteprima del film Veloce come il vento di Matteo Rovere con Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. In serata al Teatro Tasso è in programma alle 21.00 l''incontro con il cast del film Scoppiati alla presenza della regista Simona Izzo, di Ricky Tognazzi e dei protagonisti Max Gazzè, Lucia Mascino e Myriam Catania. All''incontro seguirà l''anteprima del film Wax: We are the x di Lorenzo Corvino con Jean-Marc Barr, Andrea Renzi, Gwendolyn Gouvernec, Davide Paganini, Jacopo Maria Bicocchi, Andrea Sartoretti che saranno a Sorrento. I biglietti per assistere alle anteprime aperte al pubblico sono disponibili, fino ad esaurimento, presso l''Info Point di Piazza Tasso e il Teatro Tasso. Il programma della manifestazione è disponibile sul sito www.giornatedicinema.it L'articolo Biglietti d'oro, vincono Inside Out, Minions e Cinquanta sfumature di grigio sembra essere il primo su Cinematografo.

ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 28

CINEMA

26 articoli 01/12/2015 diffusione:298071 Pag. 45 tiratura:412069 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Gli 80 anni di Allen Il regista ancora sul set La giovinezza di Woody Non solo gag e psicoanalisi: i segreti di un genio che con il passare del tempo sa interpretare meglio le contraddizioni della realtà In genere si ricordano le battute, le angosce e i tic dei personaggi ma a volte si trascura quello che diventa sempre più importante nei suoi film Paolo Mereghetti

Se l'età si potesse misurare dall'energia (e da quello che produce) Woody Allen avrebbe diritto a una consistente riduzione anagrafica. Invece oggi festeggia il suo ottantesimo compleanno, probabilmente senza interrompere le riprese del suo nuovo film ma anche senza sforare l'orario di lavorazione perché come ha spesso ripetuto la sera vuole passarla a casa sua. Magari a guardare una partita di basket in tv. È l'ennesima dimostrazione di un distacco e di una «leggerezza» rispetto alle cose del mondo (e della professione) che è diventata una delle sue immagini di marca, il segno di una genialità che passa attraverso l'ironia, il divertimento, la costante capacità di scherzare su sé e sugli altri. Ma che rischia anche di sminuirne il valore e il significato. Perché l'«allenismo», quella strana - e perversa - miscela di comicità e disincanto, di sarcasmo e divertimento, si è spesso rivelato una specie di luogo comune che ha finito per annullare la ricchezza e la varietà dei suoi film dietro l'etichetta di un autore condannato a una carriera tanto gratificante quanto ripetitiva, fatta di gag autobiografiche, di ironie sull'ebraismo, di sessuofobia incrostata di psicoanalisi. E invece il suo valore e soprattutto la sua lucidità e giovinezza intellettuale, nonostante le candeline da accendere, si possono misurare proprio dalla capacità che ha saputo dimostrare nel cogliere temi profondi e necessari, nell'affrontare alcuni dei nodi più complessi e urgenti con cui la nostra cultura ha dovuto fare i conti. Anzi, proprio questa sensibilità «extracinematografica» - perché indipendente e slegata da ogni fascinazione cinefila - mi sembra la sua qualità maggiore, testimonianza indubitabile del fatto che Woody Allen, anche quando si «riposa» a casa, riflette sul mondo che lo circonda e su quello che lo agita. Con l'entusiasmo e l'intelligenza (e l'ironia) di chi non si fa per niente schiacciare dagli anni che passano. Quando si pensa alla sua carriera, tornano subito in mente quei cinque o sei film: Io e Annie , Manhattan , , Hannah e le sue sorelle . Poi il più recente Match Point , forse Midnight in Paris . E l'ultimo, quello che deve ancora arrivare (questa volta si chiama Irrational Man e in Italia uscirà fra una decina di giorni). Si ricordano le battute, i tic, le angosce del protagonista e così si finisce per trascurare quello che invece sta diventando sempre più importante nel cinema di Woody Allen, la capacità di leggere le contraddizioni della realtà. A cominciare dal primo film, Prendi i soldi e scappa , ritratto senza sconti di un uomo schiacciato da una società che non vuole accettarlo per quello che è (un timido) e che lo spinge ad assumere un ruolo non suo, quello di un aggressivo criminale (finendo per dover scontare otto secoli di galera). E se all'inizio la paura della propria inadeguatezza lo spinge ad anticipare le catastrofi che teme gli succedano (di solito di tipo sentimentale, abbandonando chi invece sarebbe ancora disposto a credere in lui. Fulminante la battuta finale di Manhattan : «Bisogna avere un po' di fiducia nelle persone»), con gli anni la sua riflessione si è spostata sui condizionamenti e gli ostacoli che la società mette alla umana ricerca della felicità (o di qualcosa che le si avvicini): l'incapacità di fare i conti col passato ( Settembre , Un'altra donna ), la cecità umana di fronte ai temi della morale ( Mariti e mogli , Ombre e nebbia , Match Point ), la fragilità del successo ( Pallottole su Broadway , Hollywood Ending , Anything Else ), la presenza del dolore e del male nel mondo ( Broadway Danny Rose , ancora Ombre e nebbia , ancora Match Point , Sogni e delitti ), la sconfitta dei propri sentimenti ( Mariti e mogli , La dea dell'amore , il geniale Basta che funzioni , Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni ) per arrivare con l'ultimissimo Irrational Man ad interrogarsi sui limiti delle proprie azioni e della voglia di «correggere» le storture del mondo.

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 30 01/12/2015 diffusione:298071 Pag. 45 tiratura:412069 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Ridendo, spesso, ma anche chiedendo - a se stesso e allo spettatore - di riflettere su quello che ci circonda, che ci condiziona, che ci spinge in una direzione o in un'altra. Per ricordarci che non si può sognare sempre di fuggire e di nascondersi in un mondo o un'epoca migliore (come pensa di poter fare il protagonista di Midnight in Paris ), ma che bisogna guardare negli occhi la realtà e farci i conti. Nonostante gli anni e le paure. E la voglia di buttarla in ridere. © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Woody Allen è nato a New York. Da regista ha girato 49 film, vincendo 4 premi Oscar. Nel '95 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera alla Mostra di Venezia Foto: A Los Angeles Woody Allen sul set del nuovo film (ancora senza titolo) con Kristen Stewart (25 anni) e Jesse Eisenberg (31)

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 31 01/12/2015 diffusione:298071 Pag. 47 tiratura:412069 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato La commedia Pieraccioni: basta con le risate da cabaret «Il professor Cenerentolo» in 500 copie. «Tento la svolta pensando allo stile di Monicelli» Il cinema è l'amante, il teatro è la moglie Da 20 anni sto con l'amante La trama ispirata da un amico idraulico: fallito dopo lavori non pagati Valerio Cappelli

roma Suonata la campanella della mezz'età, ha attraversato il suo Rubicone: «A cinquant'anni mi sono fatto un regalo e ho cambiato il mio personaggio. Io sono un cabarettista prestato al cinema, e dai clown ti aspetti di ridere ogni venti secondi. Ma ho frequentato le commedie sentimentali in ogni declinazione, ora vorrei ancorarmi di più alla realtà». Fatto sta che la prima scena del suo film Il professor Cenerentolo (da lunedì in oltre cinquecento copie per 01) è una rapina. Pieraccioni interpreta un maldestro ingegnere che cerca di evitare il fallimento scassinando una banca. «L'idea della banda di disgraziati che cerca di risolvere la vita in modo abborracciato, stile I soliti ignoti di Monicelli, mi ha sempre intrigato». Finisce in carcere, a Ventotene (il direttore è Flavio Insinna); lì una sera, durante un dibattito aperto al pubblico, conosce Morgana, più che fatina è una ragazza un po' folle, come lui: Laura Chiatti. La vera novità, per l'ex golden boy del cinema italiano, è la presenza di una coprotagonista femminile di razza: «Il mio personaggio, una giovane donna dolce e fragile, mi è stato cucito addosso - dice lei -, è bipolare, ha il 25 per cento di invalidità mentale, ci mette un po' a capire che lui deve rientrare a mezzanotte, come Cenerentola, perché è un detenuto». Laura è in vena di sviolinate: «Leonardo è un figo che non se la tira, ha il dono della leggerezza, è aperto a cambiare il copione se hai un'idea migliore, non mi ero mai trovata così bene su un set». Sono passati vent'anni dall'esordio con I Laureati , Leonardo ha conservato la grazia nel raccontarsi: «Ringrazio il pubblico che è sempre stato generoso nei miei confronti. La speranza, quando debuttai, era di far uscire il film in due copie: una a Firenze sud e l'altra a Firenze nord. Credevo di essere all'apice quando siamo usciti all'estero, Lucca, Pistoia. Mi spinsi fino a Grosseto. La sensazione è sempre quella, il cinema è l'amante, il teatro è la moglie. Da vent'anni sto con l'amante». Lo spunto del film è venuto da un suo amico idraulico: «Ha fatto dei lavori in un hotel, non è mai stato pagato ed è fallito. Il vero lavoro oggi è riscuotere». Il desiderio che Pieraccioni ha maturato per una commedia più riflessiva e «adulta», si ritrova nel rapporto complicato che ha con la figlia adolescente. «Il colpo della sua vita non è la rapina ma tentare di recuperare la figliola». Cameo per l'inseparabile : «Ormai Leonardo è l'unico che mi prende nei film». © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Leonardo Pieraccioni (50 anni) e Laura Chiatti (33) in una scena di «Il professor Cenerentolo», da lunedì in sala

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 32 01/12/2015 diffusione:298071 Pag. 57 tiratura:412069 FOOD ISSUE La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

pranzo all'italianaStorie Da «Lezioni di volo» a «Saturno contro» fino alla Napoli struggente e bollente di Erri De Luca e dei suoi corti d'autore. Così Garofalo sostiene il cinema italiano E manda in scena la cultura del cibo. Con una nuova ricetta: più film, meno spot Ciak , si gira (la pasta) Nicoletta Melone

Che cosa lega Napoleone e Sandrone detto il Gorilla? Le Lezioni di volo di due studenti atterrati in India le ansie che Solo un padre in caduta libera conosce davvero? Che cosa unisce i pianeti avversi di Saturno contro e le stelline televisive di Commediasexi ? Un interminabile spaghetto. Una collana di penne. Una sottile catena di maccheroni. È la ricetta del progetto «Garofalo firma il cinema», che vede lo storico pastificio di Gragnano, Napoli, testimoniare, concretamente, il suo sostegno al cinema italiano. Meno spot, più ciak. Una scelta da cavaliere solitario, in un mondo del marketing che pare Duello al sole , telecomandi puntati come colt, pubblicità e pallottole da western-spaghetti. Tutti sotto i riflettori a mostrare i muscoli. Ad agitare forchette. «Mangia, guarda, compra!». E invece no: alla faccia dei clichè sulla Napoli che strilla, una presenza quasi sussurrata, un invito a tavola appassionato ma compito. «Perché è bello raccontarsi raccontando le cose che ti piacciono». E dalle parti di Gragnano, cittadella della pasta dal Seicento, il cinema piace parecchio: una passione travolgente, via col vento e via i coperchi. Domani è un altro giorno. E un altro piatto («E le emozioni è meglio crearle che interromperle»). Un'avventura che inizia nel 2005 con i primi esempi di product placement, piccoli inserimenti, corti come fusilli, amalgamati nell'impasto narrativo. E che culmina con un vero e proprio mincolossal, Caserta Palace Dream di James McTigue: un affresco della Reggia di Caserta attraverso i secoli. Con il premio Oscar Richard Dreyfuss chiamato a interpretare l'architetto Vanvitelli che s'innamora di Maria Amalia di Sassonia (Kasia Smutniak) moglie di re Carlo III di Spagna (Valerio Mastandrea). Un«corto» quasi hollywoodiano. Perché si sa: una forchettata tira l'altra. E ci si prende gusto. Si comincia con una scenetta sprezzemolata ad arte come quella di Elio Germano che in N- Io e Napoleone di Virzì va in trattoria a mangiare «pasta Garofalo con broccoli e salsicce» (siamo nel 1810 ma essere un brand dal 1789 ha i suoi vantaggi). E ci si ritrova nel ruolo di produttori. Diversi copioni, un unico sfondo: Napoli con le sue luci e le sue ombre. Da L'alchimia del gusto con Alessandro Preziosi ad Armandino e il Madre , con Valeria Golino alla regia. Fino allo straordinario tandem con Erri De Luca (di cui Garofalo ha coprodotto il film Il turno di notte lo fanno le stelle ). Che ha firmato due struggenti corti. Di là dal vetro e Napolide , in cui racconta il suo tellurico rapporto con la città. «Napoli è sismica e vulcanica, il suo santo protettore, San Gennaro, era usato come argine alle eruzioni, la sua statua portata contro il fronte lavico- spiega lo scrittore - Il Vesuvio è il simbolo araldico del luogo ma anche l'incubo principale. Un napoletano chiuso in una stanza, sa sempre indicare da che parte si trova il Vesuvio. Mio padre orientava il letto nella sua direzione. L'ultima eruzione avvenne nella primavera del '44. Mia madre ricordava le giornate passate a scopare cenere dai tetti per non farli crollare. Ho ascoltato le loro storie e così ho saputo dov'ero nato. Lo ius soli, il diritto di cittadinanza dato dal luogo di nascita, lo devo a chi mi ha trasmesso i racconti». Del resto quella tra cinema e pasta è storia da Oscar: «Il cinema ha onorato il cibo povero, Alberto Sordi aggredisce un piatto di pasta in cucina, I soliti ignoti trovano una minestra nell'appartamento del furto- osserva De Luca -E alla tavola di Di là dal vetro , che è la mia tavola, costruita da me, ho cenato con mia madre per 19 anni. Ancora oggi , facendo il solitario con le carte napoletane, sento la sua presenza». © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: In alto, Questione di gusti di Pappi Corsicato. Nelle tre foto sopra, altre opere prodotte dal Pastificio Garofalo: una scena di Caserta Palace Dream di James Mc Teigue, Erri De Luca in Di là dal vetro e un'immagine di The Wholly Family di Terry Gilliam

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 33 01/12/2015 diffusione:289003 Pag. 56 tiratura:424634 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato R2 Leonardo il monello Pieraccioni torna nei cinema dal 7 dicembre con "Il professor Cenerentolo" La vicenda di un povero disgraziato che s'improvvisa ladro per necessità "Basta storie d'amore ecco i miei soliti ignoti" MARIA PIA FUSCO

ROMA «NON ho mai chiuso un film con "e vissero felici e contenti", ho sempre lasciato un punto interrogativo, ma adesso farei separare la coppia dopo sette, otto anni». Il Pieraccioni regista di teneri intrecci amorosi non c'è più e non c'è più neanche l'interprete del protagonista carino, dal sorriso buono, disarmante e un tantino scemo che si lasciava incantare dalla bella di turno. «Non c'è più perché sono cambiato io. Ho cinquant'anni, sono diventato padre, mi sono separato e comincio a supporre che l'amore e la famiglia del Mulino Bianco non esistano. L'85 per cento dei miei amici ha sfasciato la famiglia. E non quelli che fanno 'sto mestiere del cinema, per loro vale la regola dei cani, ogni anno da sposato ne vale sette, perché siamo tutti nevrotici, partiamo a fare un film, l'attrice sembra la donna della nostra vita, chiuso il set capiamo che non lo era, nel frattempo abbiamo fatto grandi casini». Non tutti, pensi al suo amico ... «Giovanni è un miracolato, sta da 12 anni con Valeria Solarino, li vedi insieme che sembrano dipinti da Peynet, con uno sbaglio però, lei è un gioiello, lui è brutto anche se simpatico e intelligente. Ma è la super eccezione che conferma la regola, ormai anche Minnie e Topolino sembra si siano separati. Fino a 35, 36 anni pensavo che poteva succedere anche a me una vita meravigliosa come in Fuochi d'artificio, con Mandala Tayde, una bellezza eccezionale. Adesso, fatto il punto della situazione, ho capito che non racconterò più storie d'amore, ne ho abusato. L'incanto di certi personaggi non ce l'ho più e non ho più neanche la faccia giusta». E quindi chi è "Il professor Cenerentolo", il suo film di Natale? «Un disgraziato, l'ingegnere Umberto Massaciuccoli, che ha una società di ristrutturazioni. È anche bravo, ma secondo la tendenza becerissima di oggi i liberi professionisti lavorano ma non sempre vengono pagati. Perciò tenta un colpo in banca che gli frutta quattro anni di carcere a Ventotene, dove ottiene di lavorare di giorno in biblioteca e rientrare a mezzanotte come Cenerentola. Durante un dibattito conosce Morgana, Laura Chiatti, una donna strana, ha il 25 per cento di invalidità mentale, non necessariamente arriverà all'amore. Il problema del mio personaggio è riconquistare la fiducia della figlia di 14 anni che, proprio nel momento delicato dell'adolescenza, è costretta ad andarlo a trovare in carcere e si vergogna del babbo ladro». È un omaggio a Monicelli e a "I soliti ignoti"? «Sicuramente, è uno di quei film che ti rimangono dentro. Un altro omaggio è il costume di Ceccherini che ricorda quello del personaggio di Capannelle». Monicelli diceva di essere incapace di girare scene di sesso a letto. E lei? «In genere le giro con le coperte addosso e dopo neanche venti secondi mi sposto su un abat-jour che si spegne. In questo film il sesso c'è tra Ceccherini e una sposina. Avevo girato con lei prona e lui dietro, poi ho pensato alla mia figliola Martina di 5 anni, mi avrebbe chiesto perché quella posizione, lei nella serie Frozen vede quelli che si baciano uno di fronte all'altro. Allora ho sdraiato Ceccherini e lei sopra, l'effetto è anche più comico, lei pesa 160 chili». Si può definire "Il professor Cenerentolo" una commedia cattiva? «Buona non è. Nel film mi diverto ad essere scorretto, per salvarmi il culo non esito a rubare un cane a una ragazzina, trovo dei soldi e me li metto in tasca e non perdo tempo in smancerie romantiche con la donna, voglio arrivare subito al sodo. Ormai sono quel personaggio lì, un tempo pensavo di essere più bello di altri comici, ora ho smesso di guardarmi al monitor a cercare il profilo migliore, adesso si mette la macchina e si gira. Del resto la scorrettezza ha sempre fatto divertire, Totò, Sordi, Gassman, Tognazzi raramente hanno fatto personaggi buoni o buonisti». Da "I laureati" a oggi, vent'anni di carriera e di successi: è quasi una favola? «Una favola basata sulla fortuna di avere sempre il pubblico dalla mia parte, da quando si faceva Teleregione con Carlo Conti e

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 34 01/12/2015 diffusione:289003 Pag. 56 tiratura:424634 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Panariello. Solo per questo gli addetti ai lavori si sono incuriositi, altrimenti non avremmo fatto niente, non siamo veri attori. Tanto che se i miei spettacoli in teatro andavano bene, nei provini sono sempre stato bocciato, perché io ho bisogno di costruirmi il personaggio, di scrivermi le mie cose. Il cinema è arrivato grazie a Vittorio e Rita Cecchi Gori, è stato un incontro fortunato perché mi avevano visto in teatro ed erano rimasti colpiti dal calore del pubblico». Ha conosciuto Matteo Renzi? «Lui veniva a vedere i nostri spettacoli, stava sempre in prima fila. E meno male che non ha fatto il comico, avrebbe portato via il lavoro a tutti, laddove noi facciamo spettacoli di un'ora e mezzo, lui alla Leopolda va avanti anche a notte, gli basta un panino alla finocchiona, una foto della Boschi sulla sinistra e recupera tutta l'energia necessaria, ha un'energia che prende di tacco anche Berlusconi. Secondo me dentro Renzi c'è Benigni, Nuti, Genovesi, tutto lo scibile toscano, anche Paolo Poli. Che è il mio mito, con la sua coerenza, la lucidità, l'ironia feroce, la snobberia micidiale. Sogno di lavorare con lui, ci ho provato per due, tre film. La risposta è sempre la stessa: "Ti ringrazio, ma il cinema mi invecchia"». LE TAPPE L'ESORDIO Venti anni fa. Nel 1995 Leonardo Pieraccioni dirige il suo primo lungometraggio, "I laureati". Nel cast Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo e Gianmarco Tognazzi IL SUCCESSO La fama arriva con "Il ciclone" del 1996 Il film sbanca e Pieraccioni si impone come uno dei maggiori esponenti della nuova commedia italiana ATTORE Non solo regista Tra i film in cui Pieraccioni ha solo recitato "Il mio west" film di Giovanni Veronesi del 1998 Con il comico toscano, sul set anche David Bowie Foto: FAMIGLIA Foto: Ho cinquant'anni, sono padre, mi sono separato, inizio a pensare che la famiglia ideale non esista davvero Foto: MONICELLI Foto: Il suo è uno di quei film che rimangono dentro. E neanche io, come lui, so girare scene di sesso a letto Foto: BUONISMO Foto: La scorrettezza fa sempre divertire Totò, Gassman, Sordi, Tognazzi raramente facevano personaggi buonisti Foto: LADRO E GENTILUOMO In alto, Pieraccioni. Qui sopra, con Nicola Acunzo e Massimo Ceccherini, al suo fianco nel nuovo film Sotto è con Laura Chiatti

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 35 01/12/2015 diffusione:289003 Pag. 1 Ed. Napoli tiratura:424634 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato SORRENTO CINEMA Biglietto d'oro a Siani e Sorrentino, i più visti GIANNI VALENTINO

Biglietto d'oro a Siani e Sorrentino, i più visti A PAGINA XV ALESSANDRO Siani e il regista Oscar Paolo Sorrentino vincono il "Biglietto d'oro del cinema italiano" per la stagione cinematografica 2014/2015. Eccolo il verdetto che in molti attendevano da Sorrento, dove domenica sera sono iniziate le "Giornate professionali di cinema", che termineranno giovedì con un incontro con il rapper Clementino e la visione del film "I milionari" di Alessandro Piva. Alla 38esima edizione del mercato dedicato all'industria del grande schermo a cura dell'Anec, che come da tradizione ogni inverno porta luce e glamour nella cittadina della costiera, in base ai rilievi effettuati nelle sale monitorate dal sistema Cinetel sono stati decretati i titoli dei lungometraggi che più hanno ottenuto l'attenzione degli spettatori in tutt'Italia: primo in classifica è rusultato "Si accettano miracoli", diretto dal comico napoletano dagli occhi azzurri; terzo sul podio, è "Youth - La giovinezza", affresco realizzato dal cineasta partenopeo ormai emigrato a Roma e che proprio nella capitale sta completando i ciak di "The Young Pope" con protagonista il britannico Jude Law nel ruolo di un pontefice italoamericano (Lenny Belardo, alias Pio XIII). Al secondo posto, invece, si piazza un'altra commedia: "Il ricco, il povero e il maggiordomo", del trio milanese Aldo, Giovanni e Giacomo. I riconoscimenti verranno consegnati ufficialmente domani sera alle 19.30 al cinema Armida di Sorrento, quando si terrà la cerimonia di premiazione, condotta dalla showgirl Lorena Bianchetti in compagnia dell'attore/imitatiore Sergio Friscia. Che consegneranno pure i trofei per i titoli più visti in Italia: vale a dire "Inside Out", capolavoro in animazione che descrive l'esistenza delle emozioni umane (tra rabbia, gioia e tristezza), "Minions" e "Cinquanta sfumature di grigio", sorta di vademecum sado-erotico ispirato all'omonimo bestseller letterario. Il calendario delle "Giornate", però, non si limita ai gala, sebbene quest'anno ve ne sia più di uno in programma. Tanto per gli addetti ai lavori quanto per gli spettatori comuni la manifestazione propone decine di anteprime, incontri ravvicinati con registi, produttori e attori, e la presentazione dei listini delle più importanti case di produzione italiane. Dalle 10 pronti i listini di 01 Distribution / Rai Cinema, I Wonder Pictures, 20th Century Fox Italy, Videa, Good Films, Warner Bros (con Vincenzo Salemme). Alle 18 nella sala Tritone dell'Hilton Sorrento Palace il seminario "Movieday, al cinema da protagonisti", dedicato alla prima piattaforma web di proiezioni su richiesta che vanta già l'adesione di 50 sale in penisola, partecipa il fondatore Antonello Centomani. Dalle 21 al teatro Tasso l'anteprima del film "Scoppiati" con la regista Simona Izzo e gli attori Max Gazzè e Myriam Catania. A seguire, "Wax: We Are the X" di Lorenzo Corvino, con Jean-Marc Barr, Rutger Hauer e Andrea Renzi. I biglietti per le anteprime sono disponibili, fino ad esaurimento, all'Info Point di Piazza Tasso e al teatro Tasso. Il programma della manifestazione è disponibile sul sito www.giornatedicinema.it IL PUNTO IL GALA La premiazione del "Biglietto d'oro del cinema italiano" avverrà domani alle 19,30 nella serata condotta da Lorena Bianchetti e Sergio Friscia LA PIATTAFORMA WEB Oggi alle 18 all'Hilton Sorrento Palace il seminario dedicato alla prima piattaforma web di proiezioni su richiesta a cui hanno aderito già 50 sale italiane I BIGLIETTI I ticket per i film sono disponibili, fino ad esaurimento, all'Info point di piazza Tasso e al Teatro Tasso. Il programma è su www. giornatedicinema. it www.giornatedicinema.it www.napoli.repubblica.it PER SAPERNE DI PIÙ Foto: I PROTAGONISTI Il regista Oscar Paolo Sorrentino e l'attore comico Alessandro Siani premiati con "Il biglietto d'oro del cinema italiano" e Max Gazzè protagonista di "Scoppiati"

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 36 01/12/2015 diffusione:289003 Pag. 15 Ed. Napoli tiratura:424634 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato L'ANTEPRIMA D'Amore porta nelle sale il caso Eternit ILARIA URBANI

©RIPRODUZIONE RISERVATA "L 'ETERNIT di Casale Monferrato può essere un esempio anche per l'Ilva di Bagnoli, per quella di Taranto o per l'area industriale di Gela, anche se in Cassazione sono state annullate le condanne, si è attivato un movimento di giustizia per l'affermazione della verità. Bagnoli è una delle aree più belle di Napoli, deve ritornare a essere un polo culturale, i cittadini devono adoperarsi per far venire a galla la verità, non curandosi del deserto delle istituzioni". Parola di Marco D'Amore, che da Casale Monferrato a Casale di Principe, non cambia il suo impegno. L'attore casertano, 34 anni, dopo il successo del personaggio Ciro Di Marzio nella serie tv "Gomorra", seconda stagione in onda in primavera, diventa cosceneggiatore e produttore di "Un posto sicuro", film di cui è protagonista, sul riscatto della cittadina piemontese piegata dal dramma dell'amianto, in sala dal 3 dicembre in 60 copie. D'Amore presenta il film a Napoli con il regista e coautore Francesco Ghiaccio, e i coprotagonisti Giorgio Colangeli e Matilde Gioli, venerdì alle 20.30 al Modernissimo. È in via di definizione un tour campano che martedì culminerà al Duel di Caserta. Nel film D'Amore è Luca, giovane attore fallito che si traveste da pagliaccio alle feste dei ricchi per sbarcare il lunario, è eccessivo, beve, non vede il padre (Colangeli) da 15 anni. L'uomo, ex operaio dell'Eternit, dove l'"indennità di polvere" incrementava lo stipendio, si ammala di mesotelioma, la malattia lo farà riavvicinare al figlio che intanto apre gli occhi e conosce gli effetti devastanti dell'amianto. "Un posto sicuro" diventa una storia di rinascita, Luca grazie anche all'aiuto della ragazza (Gioli) da giullare si fa testimone di una comunità che non vuole arrendersi. "E' un film scomodo che nessuno voleva finanziarci, poi abbiamo incontrato i produttori della Indiana - racconta D'Amore - è un film di denuncia ispirato dai capolavori di Francesco Rosi, mi dispiace che Rosi non lo possa vedere". Il film è prodotto da La piccola società di Marco D'Amore e Francesco Ghiaccio, Indiana Production, Rai Cinema con Sky Cinema, e Film Commission Torino Piemonte. Ma il successo di D'Amore in "Gomorra" ha aiutato la realizzazione di questo film? "Non posso nasconderlo - aggiunge l'attore - ma dopo essere stati "accecati" da "Gomorra", i produttori hanno voluto capire il valore commerciale, artistico ed etico del progetto, e solo allora ci hanno sostenuto. Inquinare il Po per 80 anni con l'amianto, è un atto criminale non distante dalla camorra. Credo tanto in questo film, lo porterò in ogni scuola". Marco D'Amore da "Gomorra" a "Un posto sicuro", e l'attrice Matilde Gioli

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 37 01/12/2015 diffusione:289003 Pag. 1 Ed. Torino tiratura:424634 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato IL CASO Casale presenta il "suo" film sull'amianto SARA STRIPPOLI

ROMA e Casale Monferrato ieri erano unite da un legame fortissimo. Mentre a Roma il sindaco Pellizzetti all'assemblea nazionale dell'amianto ascoltava le promesse di Renzi, nella multisala casalese di Cinelandia, si accendevano i riflettori sul suo dramma. A PAGINA II IERI Roma e Casale Monferrato erano unite da un legame fortissimo. Insolito per questi piemontesi pugnaci ma piuttosto schivi. Mentre a Roma il sindaco di Casale Titti Pellizzetti all'assemblea nazionale dell'amianto ascoltava le promesse di Matteo Renzi («E'una vera guerra, l'impegno sarà massimo»), a Cinelandia, la multisala in periferia di Casale, si accendevano i riflettori sul suo dramma che rinasce sul grande schermo. "Un posto sicuro", il film che esce giovedì nelle sale e narra la tragedia dell'Eternit che ha lasciato ferite così profonde sull'orgoglio del Piemonte, meritava una vetrina al Torino Film Festival? Domanda inevitabile, ieri che il regista Francesco Ghiaccio (casalese all'opera prima), il protagonista Marco D'Amore, il produttore di Indiana Fabrizio Donvito, l'ad di Fip (Film Investimenti Piemonte) Paolo Tenna erano a Casale per ricevere i primi abbracci della città, sondare le reazioni dei protagonisti veri, dei fratelli, delle mogli, dei figli delle vittime di mesotelioma. «La ragione per cui non siamo andati al Festival dovete chiederla a lal direzione del Tff. Noi lo avevamo chiesto», dice Fabrizio Donvito di Indiana Production che produce il film. «Con tutto il rispetto per i festival, compreso quello di Torino, il nostro Festival è il pubblico, le persone che vengono in sala», dice il divo buca-schermo di Gomorra che giura tutto il suo impegno per portare il film ovunque, nelle scuole di tutta Italia e all'estero. I riflettori sono stati in movimento per tutta la giornata, un'andata e ritorno ideale fra Roma a Casale. E mentre in Consiglio comunale ieri sera era in agenda la discussione per decidere dove dirottare i primi milioni per la bonifica arrivati dal governo e transitati per la Regione («per ora solo cinque, ne aspettiamo 23 e a Roma abbiamo chiesto risorse dirette», spiega il sindaco), la città si è messa in fila per vedere se stessa, il suo dramma ma soprattutto la sua grande voglia di riscatto nel film ,che questa sera ha in programma la sua anteprima torinese al cinema Reposi. Attese e timori, aspettative e commozione. In sala anche alcuni dei protagonisti: «Spero di vederlo stasera, al più presto», dice al telefono Romana Blasotti, che da un po' di mesi, per ragioni di salute, ha lasciato l'Afeva, l'associazione familiari e vittime dell'amianto. In sala c'è Assunta Prato, che recita una parte nel film. Insegnante in pensione, attivista, era fra i manifestanti alla fiaccolata di protesta per invitare il sindaco Demezzi a rifiutare la proposta indecente dei 18 milioni "di compensazione": «Il film mi è piaciuto moltissimo, una grande commozione». Maria Ottone ha 81 anni. Suo padre, il fratello e la cognata sono morti di mesotelioma: «Ho apprezzato soprattutto la seconda parte, quando il rapporto fra padre e figlio diventa più forte della malattia». Un incontro intenso, quello fra gli autori, la troupe e la città. «Da casalese che sapeva poco di questa storia anche se vivevo a pochi chilometri dovevo capire», racconta il regista Paolo Ghiaccio. Una storia poetica, «che dimostra che il cinema italiano si può fare anche in modo diverso con un'attenzione al linguaggio del teatro», dice il "padre" del film Giorgio Colangeli. «Abbiamo cominciato proprio da Romana Blasotti Pavesi. Lei che alle lacrime ha sostituito la determinazione per ottenere giustizia», dice Ghiaccio. Marco D'Amore ricorda i mesi trascorsi a Casale: «Quando io e Francesco siamo arrivati a Casale ci siamo resi conto chei giovanissimi sapevano molto poco e anche di quanto la città si aspettasse che la loro battaglia andasse in giro per il mondo». Per una storia etica anche la risposta alla richiesta di dare una mano per far nascere il film lo è stata. La Stac, la società trasporti automobilistici casalesi, la Banca Piemonte, AzzeroCo2 con Legambiente hanno voluto crederci e investire e la metà del budget arriva così dal tax credit, impresa piuttoso inedita per

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 38 01/12/2015 diffusione:289003 Pag. 1 Ed. Torino tiratura:424634 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

un'opera prima. L'obiettivo condiviso è tenere alta l'attenzione, non permettere che si dimentichi. Perchè a Casale non si smette di morire. «Quest'anno, da gennaio a settembre abbiamo avuto 78 nuovi malati, 28 in più dello scorso anno», dice il sindaco Titti Pellizzetti. I PUNTI IL FILM "Un posto sicuro" è prodotto da Indiana e la Piccola Società con Rai Cinema in collaborazione con Sky Cinema LE PROIEZIONI Da ieri il film è a Casale con tre proiezioni a sera. Satsera l'anteprima al Reposi. Da giovedì in sala I COSTI È' costato 900mila euro. Il 49% per cento è coperto dal tax credit. Ha avuto il sostegno di Film Commission Foto: LA FABBRICA Un'immagine della demolizione della fabbrica dell'Eternit. Il film sulla tragedia infinita di Casale è stato presentato in anprima ieri. Il regista è Francesco Ghiaccio, nella foto a sinistra, casalese alla sua opera prima. Il suo film non è stato accettato in concorso dal Tff

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 39 01/12/2015 diffusione:189394 Pag. 39 tiratura:278795 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Colloquio Pieraccioni: a 50 anni mi regalo un ruolo da imbroglione doc La commedia "Il professor Cenerentolo" apre la grande sfida dei film di Natale [F. C]

ROMA Per una volta è un vero cialtrone, un imbroglione doc che, pur di conquistare Morgana (Laura Chiatti), non esita a nasconderle la sua condizione di detenuto in semilibertà. Per una volta rinuncia a fare tenerezza, non è buonista, non è perbene, l'unica assoluzione che cerca è quella della figlia adolescente, ma i metodi per ottenerla sono più che opinabili: «A 50 anni mi sono voluto fare questo regalo, dopo aver frequentato a lungo gli ambiti delle commedie sentimentali, ho deciso di lanciarmi nei territori delle bande di disgraziati, un po' come quelle dei Soliti ignoti , che in fondo mi hanno sempre intrigato». A vent'anni esatti dal fortunato esordio con I laureati , Leonardo Pieraccioni torna in scena (dal 7 in 500 sale) con Il professor Cenerentolo , commedia d'ispirazione carceraria, ma non nel senso che s'intende a Hollywood: «Una volta sono andato a presentare un mio film nel carcere di Prato, alla fine c'è stato un buffet e mentre parlavo con le persone cercavo di capire se erano invitati di passaggio oppure detenuti che poi sarebbero dovuti tornare in cella. Così, alla fine, mi sono chiesto che cosa avrei fatto se mi fosse capitato di finire a Sollicciano». E poi c'entra anche l'esempio dell'idraulico, «il mio, che a un certo punto è fallito e ha cercato di risolvere il problema a modo suo...». Fuori dalle sbarre, nelle ore libere dal lavoro in biblioteca, tra le stradine dell'isola di Ventotene, il protagonista Umberto incontra Morgana, bionda pazzerella e instabile, ma fondamentale per il recupero del legame con la figlia, che si vergogna di avere il padre in galera e ha appena deciso di non andarlo più a trovare: «Abbiamo girato in un a casa di pena e la cosa che mi ha più colpito sono state le foto strazianti dei figli che tappezzano le celle dei detenuti. Quello di Umberto è un personaggio che, in altri tempi, avrei affidato a Rocco Papaleo, stavolta, invece, l'ho voluto fare io perchè è molto divertente, nonchè dotato a modo suo d i u n a ce r t a poesia. Anzi, d i re i c h e m i p i a c e r e b b e continuare a frequentarlo». Oltre al regista, «un cab a r e t t i s t a prestato al cinema», la più c o n t e n t a è Laura Chiatti, che nei panni della «fatina» Morgana h a potuto esprimere il suo lato più giocher e l l o n e : « I l p e r s o n a g g i o mi è stato cucito addosso, Morgan a è u n a ra ga z z a dolce, serena, a n c h e s e u n po' bipolare». E non è tutto: «Pieraccioni è il regista con cui mi sono trovata meglio, è "figo", intelligente, bravo, ma anche capace di permettersi il "cazzeggio"». All'orizzonte c'è la grande sfida degli incassi di Natale e Pieraccioni ha scelto di partire in anticipo: « Il Professor Cenerentolo - spiega l'amministratore delegato di Raicinema Paolo Del Brocco - si rivolge al pubblico delle famiglie, quello che solitamente affolla le sale a Natale». Subito dopo, sempre con il marchio 01 Distribution, arriveranno proposte diverse, dalla C o r r i s p o n d e n z a di Giuseppe Tornatore con Jeremy Irons a The Hateful Eight di Q uentin Tarantino». Foto: I laureati È il primo film di Pieraccioni, datato 1995: storia di quattro universitari trentenni fuori corso Nel cast, anche Maria Grazia Cucinotta (nella foto sopra, con Pieraccioni) Foto: ANSA Foto: Pieraccioni e Laura Chiatti nel nuovo film Foto: Pieraccioni (nella foto, con Serena Autieri) dirige questa commedia nel 2013: è un marito in stand-by che condivide un alloggio con quattro giovani

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 40 01/12/2015 diffusione:189394 Pag. 39 tiratura:278795 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Intervista Howard: "La mia balena è simile a King Kong Si difende dall'uomo" Il regista di "Heart of the Sea": in 3D, ma intimistico FULVIA CAPRARA

Il cinema dei grandi attori e d e l l e f ra s i ce l e b r i , q u e l l o che resta impresso e non si dimentica più, quello che commuove e fa tornare bambini. Interprete della migliore tradizione hollywoodiana, autore, ma anche attore fin dai tempi della serie culto Happy Days , Ron Howard conferma quella s e m p l i ce, b a n a l e, ve r i t à p e r cui più si è grandi e più si è umili, più si è intelligenti e più si è disponibili. A Milano per il lancio di Heart of the Sea (dopodomani in 400 sale italiane con Warner e l'11 in Usa) tratto dal libro di Nathaniel Philbrick sulla storia della baleniera Essex, attaccata e distrutta nell'inverno del 1820 da un gigantesco capodoglio, il regista parla del nuovo film, ma soprattutto conferma la forza della passione che guida la sua vita. Quella del libro e del film è fondamentalmente la storia di un'ossessione. Per lei la regia è un po' la stessa cosa? «In un certo senso sì, per me ogni giorno di lavoro è un'occasione per cercare di fare qualcosa di memorabile. Qualche volta ci si riesce, altre no, ma questa doppia possibilità è la caratteristica di ogni sfida». L'avventura di «Heart of the Sea» colpì l'immaginazione del pubblico ottocentesco e, in particolare, dello scrittore Herman Melville che da quel racconto trasse lo spunto alla base di «Moby Dick». Qual è il suo rapporto con quel romanzo e con il vecchio film di John Huston? «Il libro l'ho letto a scuola, ma all'epoca non avevo individuato grossi punti di interesse. Il film l'ho visto in tv, l'avevo trovato molto "cool", mi aveva colpito l'audacia dei personaggi». Chris Hemsworth, che interpreta Owen Chase, primo ufficiale della nave Essex, le ha consegnato la sceneggiatura di «Heart of the Sea» mentre stavate girando «Rush». Che cosa l'ha attratta? «È una vicenda che parla di eroismo, di gente che si spinge oltre i propri limiti... E poi sono rimasto affascinato dal mistero della balena, dal perchè decida di attaccare la nave trasformando i cacciatori in prede». Nel suo film che cosa ha voluto mettere particolarmente in luce? «La storia contiene un significato profondo che riguarda il rapporto tra l'uomo e la natura nel momento in cui il primo cerca di forzare la seconda. Se devo fare un paragone, direi che Heart of the Sea è più vicino a King Kong che allo Squalo ». Quanto hanno pesato, nella realizzazione del film, le tecnologie e l'uso del 3D? «Le tecnologie hanno supportato le mie ambizioni, ma non sono un regista molto esperto i n q u e s t o c a m p o, c o m e a d esempio Zemeckis. Verso il 3D non nutro particolare predilezione, l'ho usato pensando più alle scene drammatiche che a quelle d'azione. Più di tutto vol evo d e s c r i ve re p e rs o n agg i messi alla prova, insomma, fare un film intimista e non un documentario stile Greenpeace». Una balena immensa che emerge dalle acque accanto a piccole imbarcazioni piene di uomini. Praticamente l'apice del terrore. Lei di che cosa ha più paura? «Temo le dimensioni sconosciute. Non sono fobico, posso andare al mare, entrare in acqua, nuotare, però certo non mi trovo tanto a mio agio. L'altra paura che ho è compiere terribili errori e dover poi pagare per quello che ho fatto». C'è, tra i suoi film, uno che non avrebbe mai voluto girare? «No, non sono mai completamente catastrofico sui miei lavori, ma penso sempre di poter fare meglio, e sono convinto che la condizione dell'essere regista sia nell'avvertire la propria inadeguatezza». Nell'arco della sua carriera non le è mai stata risparmiata la domanda sui tempi in cui era Richie di «Happy Days». Si è stancato? «No, per niente. Quel periodo ha significato molto per me, Happy Days mi ha aiutato a raggiungere i miei obiettivi, a fare quello che faccio adesso». Foto: Chris Hemsworth in «Heart of the Sea»: il film esce dopodomani in Italia e dopo una settimana negli Usa Foto: Il regista Ron Howard, anche attore fin dalla famosa serie cult «Happy Days», sul set del suo ultimo film

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 41 01/12/2015 diffusione:189394 Pag. 55 Ed. Torino tiratura:278795 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Gli spettatori del Festival del cinema cresciuti del 10% Il bilancio del Tff Record al botteghino nelle sale tanti giovani LETIZIA TORTELLO

Il pubblico del Torino Film Festival non smette di stupire. Il 33° Tff ha accolto nelle sue sale il 10 per cento in più di spettatori. Una vera sorpresa, che raddoppia il risultato già positivo di due weekend fa, quando le proiezioni avevano attirato il 5 per cento in più di biglietti venduti. Spegne i riflettori con un successo ben oltre le aspettative, con 29 mila 700 ticket staccati al botteghino, la manifestazione guidata per il secondo anno da Emanuela Martini. Un balzo in avanti rispetto al 2014, in cui gli spettatori erano stati 26.900. A due giorni dalla proclamazione del vincitore, «Keeper», il film del belga Guillaume Senez sull'adolescenza che sogna in grande e ha per protagonisti due ragazzi di 15 anni alle prese con la scelta di diventare genitori, sono cresciuti proprio gli spettatori singoli. A fronte di abbonamenti, pass giornalieri e accrediti stampa e culturali, 6000 in tutto, che sono rimasti invariati. La Martini si rilassa Insomma, stessi addetti ai lavori, ma più pubblico pagante. Innamorato del cinema e curioso della selezione delle pellicole in cartellone quest'anno. Bene, infatti, sono andati gli incassi, che passano da 254 mila euro a 264 mila. La direttrice Martini, ieri, commentava con soddisfazione le cifre diffuse, durante un momento di relax e di shopping, dopo la faticaccia dei 10 giorni di festival: «Siamo contentissimi, grazie torinesi», ha detto. Un dato che sorprende, del festival scopritore di talenti, che ha scelto di rinunciare al red carpet e ai lustrini, è la grande presenza dei giovani. «Abbiamo venduto molti più biglietti ai minori di 26 anni, che godono del prezzo ridotto», commenta il direttore del Museo del Cinema, Alberto Barbera. Aggiunge: «È vissuto come uno dei principali eventi cittadini. I ragazzi si identificano con le proposte del festival». Nonostante le piattaforme digitali offrano ormai di tutto, «loro tornano al cinema». Il presidente Paolo Damilano confessa di aver raccolto, un po' per tastare il polso dell'atmosfera che chi viene da fuori percepisce di Torino, le impressioni del presidente di giuria, Valerio Mastandrea: «Chiacchieravamo di cosa ne pensasse lui della sua esperienza torinese - spiega Damilano -. Mi ha detto che qui abbiamo un bacino di cinefili straordinari, una clientela affezionata e appassionata. Qui c'è gente che prende le vacanze per riuscire a vedere 4 o 5 film al giorno. Mastandrea osservava che siamo una città del cinema pronta e preparata». Damilano non ha nascosto che gli piacerebbe spostare il festival 2016 a giugno, per «crescere ancora come numeri e poter sfruttare le location all'aperto per proiezioni ed eventi». Lo dice pensando a Locarno. Ma Barbera, che pure non è direttore di Torino, anzi della kermesse concorrente, cioè la Mostra del Cinema di Venezia, sul punto, non è d'accordo: «È impossibile per Torino muoversi da novembre. Scegliere giugno sarebbe penalizzante per questa città, perché non avrebbe scelta sulle pellicole. Sarebbe troppo schiacciata tra Cannes e Venezia».

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 42 01/12/2015 diffusione:189394 Pag. 63 Ed. Torino tiratura:278795 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Dal 4 all'11 dicembre al Cinema Massimo il 16° film festival per ragazzi Il prossimo Sottodiciotto diventerà internazionale tiziana platzer

Riacciuffato per i capelli, progettato in corsa e partito in ritardo rispetto al lavoro con le scuole, il «Sottodiciotto Film Festival» non si è dato per vinto e arriva in sala dal 4 all'11 dicembre. E dal prossimo anno diventa un concorso internazionale. Un'idea lanciata ieri durante la presentazione del cartellone, viste le richieste giunte da scuole francesi e svizzere fra i 400 lavori inviati dagli studenti di tutta Italia, e immediatamente sostenuta da Mariagrazia Pellerino, assessore all'Istruzione del Comune: «È un progetto possibile. Il prossimo anno lavoreremo con le città europee con cui abbiamo già rapporti di scambi scolastici e gemellaggi, come Lione, Berlino e San Pietroburgo - ha detto -. L'intento è collegare strettamente la manifestazione al Festival dell'Educazione, che ha una visione internazionale». Un piccolo miracolo, quello riuscito a Domenico Chiesa nel suo nuovo doppio mandato, non retribuito, di presidente dell'Aiace e direttore di Sottodiciotto. Proveniente dal mondo della scuola, ha assunto il posto di comando di una complicata situazione in Aiace, promotore, con il Comune, di un Sottodiciotto dal budget ridotto all'osso: 120 mila euro. L'offerta Eppure per questa 16ª edizione, sulla traccia tematica «Mi metto in gioco», passeranno sugli schermi del cinema Massimo 226 film, di cui 44 pellicole per il pubblico e 182 prodotte dalle scuole della Penisola e partecipanti ai tre concorsi: scuole dell'infanzia e primarie, secondarie di I grado e secondarie di II grado, a cui si affianca il Concorso extrascolastico Sotto18 Off. Nuovo il progetto di Andrea Bajani sulla «raccolta di parole per la scuola» con diversi ospiti, fra cui Marco Ponti e Giorgio Li Calzi. Tutto a ingresso libero. L'inaugurazione Un secolo di storia della scuola dell'obbligo narrato da Gianni Amelio nel suo docu-film «Registro di classe - Libro primo», realizzato attraverso Isituto Luce, Teche Rai, Miur e Indire: proiezione il 4 alle 20,30, ma senza la presenza del regista. Un'apertura dedicata ai 90 anni dell'Indire - Istituto nazionale di didattica, innovazione e ricerca educativa - che ha appena attivato una sede a Torino. Le anteprime La serata di sabato è per «Perfect Day», film dello spagnolo Fernando Léon de Aranoa, con Benicio del Toro e Tim Robbins: le avventure di un gruppo di cooperanti e di un ragazzino diventato la loro guida alla fine del conflitto nei balcani. A seguire la storia di due famiglie distrutte, «Lila & Eve» di Charles Stone III, con Jennifer Lopez e Viola Davis. Parla di spose bambine il film di Khadija Al Salami, ospite del festival, «I an Nojoom, age 10 and divorced» (il 10 alle 20,30). È invece sull'emarginazione adolescenziale l'ultimo lavoro di Michel Gondry «Microbe et Gasolil» (il 6 alle 15). E poi ancora omaggi a Geronimo Stilton e l'Ape Maia per i piccoli, i film d'animazione che hanno trionfato al Festival di Annecy «Avril et le monde Truqué» e «Tout en haut du monde» e una proiezione speciale dedicata a Pasolini.

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 43 01/12/2015 diffusione:189394 Pag. 54 Ed. Alessandria tiratura:278795 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

"Questo è davvero il nostro film l'omaggio di Casale al mondo" silvana mossano

Quello di cui avevamo paura, e che non volevamo davvero, era che fosse un film da piangere. Perché, per piangere, abbiamo già le nostre storie, decine, centinaia di storie vere sulle quali non ti puoi scegliere il finale. «Un posto sicuro», proposto in anteprima fino a domani a Casale, racconta un amore che nasce mentre, sullo sfondo, scorre il dramma dell'amianto e dell'Eternit: è una storia forte, potente, incisiva, ma non è fatta per piangerci su. Caso mai è fatta per ribellarsi. E per rinascere. Il mostro svelato Chi vede il film, fuori da qui, percepisce che un mostro, in una cittadina chiamata Casale Monferrato, si è aggirato silenzioso e conosciuto da pochi, che hanno fatto di tutto per tenerlo nascosto il più a lungo possibile, fino a che la gente si è divincolata con rabbia. Se, però, vedi il film e sei uno di qui, senti che quella gente sei tu. Sono tue le strade - via Mameli, via Paleologi, via Saffi, il Valentino, il sottopasso, via Oggero -, sono tuoi gli edifici - la Filarmonica, l'ospedale, il municipio, il dopolavoro di via Visconti -, i palazzi e le stanze semplici che, da queste parti, si usa arredare proprio così -, è tuo il clima - la nebbia, la pioggia, il sole tiepido d'inverno, gli sbuffi di vapore che escono dalla bocca -, è tuo quel pezzo di fiume Po, testimone prima dello scontro tra il padre Eduardo (uno straordinario Giorgio Colangeli) e il figlio Luca e, alla fine, lavacro del dolore e onda ostinata di «resurrezione». La città sullo sfondo La città, presente in ogni istante, è sullo sfondo, ma velata, come un coro greco necessario e tuttavia discreto. E così è anche la colonna musicale, cui il compositore Enrico Pesce ha impresso una dolcezza penetrante e avvolgente: ti accorgi della melodia quando l'hai già sotto pelle. I coautori, Francesco Ghiaccio, che ha anche firmato la regia del suo primo lungometraggio (un'ora e quaranta), e Marco D'Amore, che interpreta con carattere intenso e convincente il personaggio del protagonista Luca, hanno mantenuto la promessa: non un film per raccontare il dramma dell'amianto, ma un film per raccontare con quale coraggio, tenacia e caparbietà i casalesi combattono per dare una spallata decisa al dramma che il destino li ha scelti come bersagli. Facce autentiche In meno di due ore, c'è tutto: le caratteristiche patologiche del mesotelioma che inghiotte l'esistenza di Eduardo, ex operaio, arrivato da Napoli, ancor giovane, per conquistare «il posto sicuro» all'Eternit e poter sposare Maria e mettere su famiglia), il sospetto insinuante e violento di essere malato che, con banali sintomi, attorciglia i pensieri e il respiro di Luca («siamo tutti malati» dice sconsolato all'oncologa interpretata dalla bravissima alessandrina Laura Bombonato), la rievocazione della fabbrica (anche nei filmati «Luce»), la tentazione iniziale di difenderla e la rabbia per quel che ha rappresentato, la speranza di una cura («mio padre è malato, sì, ma che cosa si può fare?»), la reazione della città (le fiaccolate, il processo a Torino con la sentenza pronunciata dal giudice Giuseppe Casalbore, il rifiuto all'offerta ricattatoria del patron svizzero di Eternit, la ricerca ostinata di giustizia pretesa a schiena diritta, il riscatto che trova la via d'uscita attraverso la riconciliazione, l'arte - il teatro - e l'amore. E poi quelle facce, tutte quelle facce autentiche: nelle sale della Filarmonica, ai cortei silenziosi, sullo scalone del municipio, al funerale, di sfuggita nelle piazze, nelle vie, nei negozi. Obbiettivo raggiunto Gli autori, regista e protagonista, quando portarono a Casale l'idea di raccontare la storia («io, che pure vivo in questa zona e ho studiato a Casale, non sapevo quale fosse l'immensità del dramma» ha detto Ghiaccio e meno ancora ne sapeva l'attore casertano D'Amore) si prefissero un obbiettivo: che i casalesi, alla fine, sentissero quello che, oggi, si sentono di dire: «Questo è il nostro film». Ma più che un omaggio alla città di Casale, è l'omaggio che, con il tramite di un cast notevole, appassionato e convincente, la città di Casale fa al mondo. Questo non è il film del dramma dell'amianto, ma è il film di una città che, come è scritto prima dei titoli di coda, vuole essere la prima al mondo «totalmente libera dall'amianto». «Un posto sicuro», appunto. Il più sicuro.

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 44 01/12/2015 diffusione:135752 Pag. 23 tiratura:185831 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Ron Howard parla del suo nuovo film, "Heart of the Sea", che racconta le origini del mito di Moby Dick e il naufragio della baleniera Essex, che ispirò Melville. «Abbiamo affrontato mare mosso, vento, sale sulla pelle, disagi di ogni tipo. Per raccontare la forza della natura risvegliata dall'uomo» L'INTERVISTA «Sfida contro l'ignoto» «È ANCHE UNA STORIA DEI NOSTRI TEMPI: L'OLIO DI BALENA ERA LA FONTE DI ENERGIA E NANTUCKET ERA COME L'ARABIA DI OGGI» Nicole Cavazzuti

«Chiariamolo, il mio non è l'ennesimo film su Moby Dick, la cui storia è già oltremodo nota, ma il racconto dell'incredibile avventura degli otto marinai sopravvissuti al naufragio della baleniera Essex, nonché l'affresco di Nantucket - una isoletta del Massachusetts - a inizio 800 e della vita dei balenieri, sempre in lotta contro il vento e le onde, in perenne pericolo di morte». Chi parla è il regista e sceneggiatore Ron Howard (premio Oscar per A Beautiful Mind ), dal 3 dicembre al cinema con la sua nuova pellicola d'azione in versione 2D e 3D Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick , adattamento dell'omonimo romanzo best- seller di Nathaniel Philbrick tratto dalla vera storia del viaggio drammatico della baleniera Essex, che ispirò Melville. Protagonisti sono il bel Chris Hemsworth ( The Avengers e Rush ) nei panni del veterano primo ufficiale della nave Owen Chase, l'affascinante Benjamin Walker ( La Leggenda del Cacciatore di Vampiri ) in quelli dell'inesperto capitano George Pollard e Ben Whishaw ( Spectre e The Danish Girl ) nelle vesti del romanziere Herman Melville, alla ricerca della verità a 30 anni dalla tragedia. Per saperne di più, lo scrittore visita l'unico superstite della baleniera, ormai anziano ubriacone. Ed è proprio attraverso i suoi ricordi che ripercorriamo la vicenda. Siamo nel 1820: dopo aver doppiato Capo Horn, la Essex si spinge al largo del Pacifico. All'avvistare un branco di balene scoppia l'entusiasmo tra i marinai. Ma la gioia dura poco: un gigantesco capodoglio si infuria e si scaglia contro la baleniera, rompendone lo scafo e provocandone l'affondamento. Così comincia l'odissea di 90 giorni nelle acque dell'oceano. La sfortuna sembra non dare tregua ai naufraghi... Come ha scelto gli attori e cosa ha suggerito loro per affrontare al meglio le riprese? «In un film corale come questo, la scelta del cast richiede cura minuziosa. Non mi bastava che gli attori rappresentassero bene il carattere del proprio personaggio, ma avevo bisogno che lavorassero in armonia tra loro e, soprattutto, che fossero pronti a sopportare i tanti disagi di una produzione del genere. Mi riferisco, per esempio, alle difficili condizioni metereologiche affrontate durante le riprese in mare e alla richiesta di perdere peso per essere credibili nei panni di naufraghi. Ho chiarito subito che per questo film tutti avrebbero dovuto soffrire. Nessuno si è mai lamentato e, anzi, abbiamo vissuto in un clima di collaborazione ed entusiasmo». Quali sono state le maggiori difficoltà durante le riprese? «Le scene più complesse sono state quelle realizzate negli studios dove abbiamo riprodotto le tempeste in una vasca. Il modellino della nave era sostenuto da una sospensione cardanica che oscillava nel girare. Risultato? Gli attori, già provati dai barili di acqua gelata che gli rovesciavamo addosso, erano disorientati. Quanto alle riprese in mare, i disagi sono stati soprattutto il vento, il sale sulla pelle e i cambiamenti di clima repentini». "Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick" non è solo un film d'avventura. «Il film tratta diversi temi: l'ambizione, l'introspezione, l'amicizia. C'è poi l'elemento mitico della balena, metafora della forza della natura svegliata dall'uomo, più simile a King Kong che allo Squalo. Ma è anche la storia dei nostri tempi: l'olio di balena era la prima fonte di energia all'epoca e, in questo senso, Nantucket è come l'Arabia Saudita di oggi. I balenieri non cacciavano per il cibo ma per l'olio, per i soldi». Molti la ricordano tra i protagonisti della serie Happy Days. Sia sincero, la maturità ha cambiato Ron Howard? «Quando ho recitato in Happy Days stavo ultimando l'università di cinema e volevo diventare regista. Serie di grande successo, per me ha rappresentato un trampolino di lancio, ma non mi ha mai distolto dal mio obiettivo professionale. L'esperienza come attore, in ogni caso, mi ha agevolato come regista. E se negli anni sono cresciuto sotto l'aspetto "visivo", mantengo ancora il gusto di raccontare le storie in modo semplice». Uno sguardo al futuro: presto inizierà le riprese del suo prossimo film, "The girl before". Che cosa ci può anticipare? «Sarà

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 45 01/12/2015 diffusione:135752 Pag. 23 tiratura:185831 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

un thriller psyco-sexual basato sul riadattamento dell'omonimo romanzo di J.P. Delaney, pseudonimo di Tony Strong». Foto: LA CACCIA Nel film di Howard anche Benjamin Walker nei panni del capitano George Pollard Foto: Ron Howard e l'attore Chris Hemsworth alla prima Foto: IL PROTAGONISTA Chris Hemsworth interpreta la parte del marinaio Owen Chase In alto, la baleniera Essex attaccata dal capodoglio

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 46 01/12/2015 diffusione:135752 Pag. 23 tiratura:185831 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato IN SALA Pieraccioni torna al cinema e fa sul serio Gl. S.

Cinquant'anni compiuti quest'anno, 20 di carriera, 12 film e una "svolta". In Il professor Cenerentolo (nelle sale il 7 dicembre, asso di Natale di 01 Distribution) Leonardo Pieraccioni sconta una condanna per tentata rapina nel carcere di Ventotene (ma sta più fuori che dentro grazie alla generosità interessata direttore Flavio Insinna), si fa aiutare dalla fatina "fulminata" Laura Chiatti e da Davide Marotta, un nano che «si sente dentro James Bond», a riconquistare l'amore della figlia adolescente e non rinuncia all'amicizia ribalda con Massimo Ceccherini. «Per i cinquant'anni», spiega il comico toscano, «mi sono regalato un personaggio e un film diverso: niente più commedia sentimentale, ma una storia che riflette la crisi economica e punta sui rapporti tra un padre e una figlia che non vuole più andarlo a trovare in carcere». Il protagonista di Il professor cenerentolo aveva tentato di rapinare una banca perché la sua azienda di costruzioni era fallita: «L'idea me l'ha data il mio idraulico che, dopo aver fatto un importante lavoro per un albergo, non è stato pagato e ha dovuto chiudere la sua attività. Se in Italia fallisci sei nelle peste». Quanto al protagonista del film, «un tempo l'avrei fatto interpretare a Papaleo o a Ceccherini, oggi l'ho tenuto per me. Il professor Cenerentolo non spasima dietro a un amore infelice, è uno che va per le spicce e, una volta tanto, è lui a fregare la protagonista non raccontandole la verità. Ha tanta fantasia, si fa perdonare pure le marachelle». CARCERE Sostiene Pieraccioni di ammirare molto le "bande di disgraziati" di certi film mitici come I soliti ignoti . «Fanno molta tenerezza e portano ai film dei grandi momenti di comicità. Quando il mio personaggio, per recuperare un gioiello, rimette in piedi il duo con cui aveva cercato di ripulire la banca, è un momento irresistibile che mi sono divertito a girare». Alcune scene le ha ambientate in un carcere vero: «E ho trovato strazianti le foto dei bambini dei detenuti appese al muro», racconta. E a cinquant'anni, come si sente? «Come nel 1995, quando girai il mio primo film I laureati, sono sempre un cabarettista prestato al cinema». Foto: "Il professor cenerentolo"

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 47 01/12/2015 diffusione:85021 Pag. 26 tiratura:120193 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato AGORA' Da giovedì al cinema il film di Howard: «La balena bianca parabola moderna» ALESSANDRA DE LUCA

Parlando del suo capolavoro Herman Melville lo definiva un romanzo sul male. Il male della natura e quello del genere umano. Ma non è di questo che voleva parlare Ron Howard nel suo film, Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick (in uscita giovedì) tratto dall'omonimo libro di Nathaniel Philbrick sulla storia vera che ha ispirato quella della balena bianca. La storia cioè dell'equipaggio della baleniera Essex attaccata da un gigantesco capodoglio, decimato e costretto a sopravvivere in mezzo al mare per circa tre mesi. «Il mio film - ci ha raccontato il regista, ex Ricky Cunningham della serie tv Happy Days e premio Oscar per A Beautiful Mind - è focalizzato sulle ambizioni personali di due personaggi che si fronteggiano, il capitano della baleniera e il suo primo ufficiale, su una trasformazione e una progressiva presa di coscienza fino alla scoperta della verità su se stessi dopo un duro confronto con la natura, che ha preso le forme di un grandioso animale. Leggendo i diari degli uomini sopravvissuti all'attacco scoprirete quanto temessero che Moby Dick fosse la mano di Dio, la punizione divina per la loro sete di denaro. Per me è come King Kong, segno di una natura risvegliata dall'uomo. Sono affascinato da quanta modernità sia contenuta in questa storia classica». Ambientato negli anni Venti dell'Ottocento, quando le città americane ed europee venivano illuminate di notte grazie all'olio di balena raccolto a Nantucket, nel New England, il film offre non solo una riflessione sull'arroganza e l'avidità dell'uomo che si considera il re del mondo, ma anche sui paradossi dell'evoluzione umana e del progresso. «L'olio di balena diede un grosso impulso all'economia americana ed europea. Una crescita che però implicava una terribile mattanza di capodogli. Con l'arrivo del petrolio gli armatori di baleniere anziché investire su questa nuova forte di energia, si sono buttati nella costruzione di ferrovie. E oggi che abbiamo bisogno di sempre più energia per alimentare la tecnologia che ci circonda, siamo ancora qui a chiederci qual è il prezzo da pagare per poter avere tutto ciò che vogliamo». E a proposito della caccia alle balene aggiunge: «Era importante per me mostrarne la scioccante brutalità, perché il film non avesse il tono di un'avventura marinaresca tra ragazzoni. E va bene se al cinema il pubblico fa il tifo per Moby Dick, che come tutte le altre balene, è interamente creata al computer. Non avrei potuto regalare agli spettatori niente di così coinvolgente, altrimenti. Per trasformarla in un personaggio ci siamo avvalsi della collaborazione di prestigiosi studiosi, così che non sembrasse una balena hollywoodiana. Sono felice che la tecnologia sia in grado di sostenere le mie ambizioni di regista, ma al primo posto restano sempre la credibilità della storia e dei personaggi». Foto: HEART OF THE SEA Il regista americano Ron Howard In alto, una scena del film

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 48 01/12/2015 diffusione:83734 Pag. 25 tiratura:155835 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato LE ORIGINI DI MOBY DICK Il film che sfida il mito della Balena bianca Spettacolare la pellicola di Ron Howard sulla vicenda che ispirò il grande Melville Il regista: «Per gli attori è stata una lotta» Pedro Armocida

Due uomini rivali, un viaggio, la tecnica, la natura. Un soggetto che non poteva non attrarre Ron Howard (l'indimenticabile Richie Cunningham di Happy Days , da tempo uno dei registi hollywoodiani più legati a un racconto cinematografico in chiave epica. Il suo film precedente, Rush , metteva in scena gli stessi temi del nuovo Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick , in uscita giovedì, dove troviamo lo stesso attore che interpretava Lauda, Chris Hemsworth, ora nel ruolo di Owen Chase, primo ufficiale della baleniera Essex comandata dall'inesperto capitano George Pollard (interpretato da Benjamin Walker) rampollo di una famiglia di armatori. Siamo nell'inverno del 1820 quando la Essex prende il largo da Nantucket, l'isoletta del Massachussets il cui nome significa Terra lontana con gli abitanti che Melville definiva «quaccheri all'ennesima potenza», diventata il centro più importante della caccia alle balene nell'epoca della scoperta dell'utilizzo del suo olio per le luminarie delle città. E una delle sequenze più belle del film - con echi collodiani - è proprio quella in cui i marinai devono entrare letteralmente all'interno della testa delle balene per prenderne il tesoro, il prezioso liquido. Ma niente va per il verso giusto soprattutto quando l'imbarcazione viene attaccata da una balena bianca di dimensioni fuori dal comune che fa naufragare l'equipaggio. Solo alcuni sopravviveranno dopo tre mesi in condizioni quasi impossibili. Da questa vicenda, realmente accaduta, Herman Melville ha preso lo spunto per scrivere il suo romanzo più grande, Moby Dick . E infatti il film inizia proprio con un giovane Melville che si fa raccontare la vicenda della Essex dall'anziano Nickerson, uno dei marinai superstiti. «Non sapevo nulla di questa storia - ammette Ron Howard di passaggio a Milano dove ha partecipato anche a Che tempo che fa di Fabio Fazio - e quando Chris Hemsworth sul set di Rush mi ha fatto conoscere la sceneggiatura sono rimasto sconvolto. Ho iniziato a pensare a un film che potesse fondere le idee moderne e classiche alla base di questa storia molto densa. Volevo creare qualcosa di memorabile e che io per primo volessi vedere al cinema». Tratto dall'omonimo e molto interessante libro di Nathaniel Philbrick, pubblicato in Italia da Elliot, con le sue descrizioni minuziose, anche tecniche, accompagnate da un bel apparato iconografico, Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick prende il volo cinematografico grazie a un utilizzo impressionante delle immagini legate all'enorme balena bianca - in realtà quasi tutta nera e creata al computer - con un uso spettacolare della tecnologia 3D: «È il mio primo film in questo formato. Sono molto attento alle nuove tecnologie anche se, all'epoca di Fuoco assassino pensavo di creare le fiamme al computer ma poi mi sono accorto che non erano credibili e ho fatto un passo indietro». In effetti il fascino di Heart of the Sea risiede anche nella massima verosimiglianza ottenuta attraverso precise scelte tecniche e narrative, tra cui - racconta il regista - «quella di far recitare gli attori, e per loro non è stato facile, proprio sulla baleniera che abbiamo riprodotto a grandezza naturale e abbiamo fatto navigare al largo delle Isole Canarie». Il film è stato girato in sequenza, ossia temporalmente di seguito, per consentire agli interpreti/naufraghi anche di dimagrire: «Sono grato per la loro dedizione e professionalità grazie a cui sono riuscito a raccontare meglio una storia epica ma anche molto intima e personale, sul conoscere se stessi, dove la balena non è un killer come Lo squalo quanto piuttosto è come King Kong , la risposta della natura quando viene risvegliata», dice Ron Howard che ha già finito di girare, anche a Firenze e a Venezia, l'ultimo capitolo della saga di Dan Brown Inferno con Tom Hanks, previsto nelle sale l'anno prossimo e si appresta a cambiare registro con il thriller psicologico The Girl Before .

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 49 01/12/2015 Pag. 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Intervista al regista «IL CINEMA È LA MIA MOBY DICK» In «Heart of the Sea» la balena bianca secondo Ron Howard CLAUDIA CASIRAGHI

Moby Dick, il capolavoro di Melville, sarebbe il racconto di quanto successo alla baleniera Essex, che nel 1820 lasciò il porto di Nantucket con la speranza di tornare carica di olio di cetaceo. Ma fu affondata da un enorme capodoglio bianco. I marinai scampati al disastro tentarono di sopravvivere arroccandosi su zattere e cedendo a qualsiasi abominio, cannibalismo compreso. Su di loro, nel 2000, Nathaniel Phillbrick scrisse un romanzo , In The Heart of the Sea , ora adattato per il grande schermo da Ron Howard . Il regista, premio Oscar per A beautiful mind , ha voluto come protagonisti della pellicola, in uscita giovedì, Chris Hemsworth (primo ufficiale Owen Chase) e Benjamin Walker (capitano George Pollard) . Melville ha fatto del suo romanzo la raffigurazione della crudeltà dell'uomo e della natura. Heart of the Sea - Le Origini di Moby Dick pare diverso ... «La mia storia è più improntata al racconto dell'ambizione personale.Implica tematiche quali la scoperta di se stessi e la trasformazione della coscienza nel confronto con il mondo esterno. Thomas Nickerson, narratore del film e sopravvissuto del naufragio, scopre su di sé verità fino ad allora ignorate». Moby Dick è per Melville il racconto di un'ossessione ben ricostruita nel suo film. Girandolo ha pensato a quale sia il suo chiodo fisso? «I film. I film sono la mia ossessione,la vita che ho scelto. Ogni mattina, quando mi sveglio, so che avrò l'occasione di creare qualcosa in grado di resistere al tempo e di spaccarmi il cuore. La perfezione nel mio mestiere non la si incontra facilmente. La frustrazione, invece, è parte del quotidiano». Il rapporto Pollard-Chase ricorda quello tra Lauda e Hunt in Rush . È problematico e carica il film di significati altri... «È vero. Credo che il pubblico voglia questo: densità di contenuto ben supportata da una narrazione chiara e lineare. In Heart of the Sea ho fatto un esperimento simile a quello proposto in Apollo 13 . Solo, allora, non c'era tanta azione o oscurità». Il senso di vendetta stigmatizzato nella balena rende Heart of the Sea un film politico? «C'è sicuramente un monito principale nella pellicola. È la natura che respinge l'uomo. Come nel caso di King Kong, sembra voler dire: "Mai svegliare il can che dorme"». Fare un parallelismo con l'epoca moderna, poi, non è difficile... «Sembra assurdo, ma allora la caccia alle balene rappresentava l'industria energetica. Con l'olio dei cetacei si rischiaravano le strade. Oggi, il petrolio lo ha sostituito, ma il paradosso è rimasto lo stesso. Che prezzo siamo disposti a pagare in nome del nostro progresso?». Com'è nata l'idea di portare sullo schermo questa storia? «Quando, per la prima volta, ho sentito parlare del suo libro non ci ho dato peso. Credevo fosse una riedizione del vecchio Moby Dick, non avevo idea che fosse basato su fatti reali. Poi Chris (Hemsworth, ndr ) mi ha portato il copione del film e lì ho capito che avrei lottato perché fosse mio». Da Willow in poi è sempre stato un gran promotore di tecnologie ed effetti speciali: Heart of the Sea non fa eccezione... «Credo che la tecnologia sia di supporto all'ambizione. Permette ai registi di portare sullo schermo i propri sogni. Nell'era digitale, però, è bene saper tornare indietro: quando gli spettatori sanno che puoi fare tutto, devi puntare sulla storia per stupirli». Dopo essere stato Richie Cunningham in Happy Days e un buon attore, si è dato alla regia. Si stanca mai di parlare degli inizi? «Assolutamente no. Ho capito qualche anno fa che tutto ciò che sono lo devo a Cunningham. È grazie a lui, alla popolarità che mi ha dato, se oggi posso realizzare i miei sogni». Progetti futuri? «Sto mettendo a punto un accordo per dirigere The Girl Before . È un thriller, molto ambizioso e interessante». TERRORE IN MARE Sopra, il regista Ron Howard (a sinistra) con Chris Hemsworth, attore protagonista del suo nuovo film. A fianco, la coda della gigantesca balena di «Heart of the Sea-Le origini di Moby Dick»

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 50 01/12/2015 Pag. 1 L'Unità La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

I kolossal sui disastri ambientali hanno immaginato l'umanità in lotta per sopravvivere in un pianeta devastato Stefano Miliani

-Da "Waterworld" a "L'alba del giorno dopo", ecco quando Hollywood ha raccontato gli eetti dei mutamenti climatici. P.17 Nell'Alba del giorno dopo , kolossal d'impressionante ecacia firmato da Roland Emmerich, scienziati in postazioni scozzesi, statunitensi e in altri luoghi della Terra registrano un fenomeno che li allarma: boe dislocate in punti strategici rilevano come la tem peratura dell'Atlantico stia mutando a una velocità pazzesca. La Corrente del Golfo non è più la stessa, non mitiga più le temperature del Nord Europa. Sono scienziati e comprendono in fretta le conseguenze di quanto sta già avvenendo. Non saranno ascoltati. Una glaciazione mortale coprirà l'emi sfero settentrionale, New York sarà travolta da ondate alte centinaia di metri. Era il 2012. Nel 2006 l'ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore mostrava, in Una scomoda verità di Davis Guggenheim, com'è cambiata la temperatura e il livello di anidride carbonica nell'atmosfera puntando il dito sulla politica e sui mass media. Era un documentario che pulllulava di mostrava diagrammi, mappe, esperti, eppure vinse due Oscar e fu un successo globale aiudando sen za dubbio a sensibilizzare molti inquilini dell'unica casa che abbiamo. Un altro documentario ha visto impegnata in prima persona una star hollywoodiana: Leonardo DiCaprio che ha ideato e prodotto, e portato a Cannes nel 2007, L'undicesima ora . Tutto questo serve a ricordare come il cinema non sia rimasto muto di fronte alle urgenze climatiche di cui si discute in questi giorni a Parigi. Anzi, Hollywo od ha cavalcato il tema. Certo, la devastazione planetaria si presta a immagini spettacolari connaturate al grande schermo, consente di raccontare storie che riportano le persone a motivi cruciali come la salvezza della specie, la generosità, l'egoismo, l'idiozia di chi governa il pianeta, convoglia paure profonde e motivate. E alcuni divi sono sensibili e consapevoli. Un titolo chiave infatti Waterworld , di e con Kevin Costner, che aveva già mostrato una coscienza ambientalista in Balla coi lupi . In Waterworld , inqua dra, nel 2468, una Terra quasi interamente sommersa dalle acque e un'umanità decimata, isolata e spaventata. L'aqua è ovunque a causa, guarda un po', del riscaldamento globale e dei ghiacci che si sono sciolti. Il film uscì nel 1995. Era invece memore dell'ura gano Katrina, citando esplicitamente l'innalzamento delle temperature scatenando appunto uragani, l'inconsueto Re della Terra selvaggia , film statunitense del 2012. In qualche modo sulla scia dell' Alba del giorno dopo , anche in 2012: Ice Age la costa orientale del Nord America vie ne devastata stavolta da un ghiacciaio - gigante che ha preso il mare dopo l'eruzione in serie di vulcani islandesi scatenando eetti incontrollabili e punta su New York. È invece l'azione umana con tanto di eetto serra la responsabile del disastro in A.I. Intelligenza artificiale del 2001, altro kolossal ad alto tasso di immagini allarmanti (New York stavolta è già sommersa), con protagonisti consapevoli, conitti psicologici e robot. L'epoca della narrazione non dista troppo: il 2125. La regia era una garanzia: . Che lavorò su un pro getto incompiuto di un altro maestro: Stanley Kubrick. Volendo, un'altra pellicola storica ha prospettato una Terra stravolta dal cli ma: Blade Runner del 1982, liberamente tratto dal romanzo del 1968 Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick, in cui Harrison Ford va a caccia di replicanti in una megalopoli sconfinata dove piove senza spazio per raggi di sole. A fronte di tutto ciò, i promotori del "Green Drop Award" alla 72esima mostra del cinema a Venezia avevano eletto a primo film storico sui mutamenti climatici ... e la terra prese fuoco dell'inglese Val Guest del 1961. La causa scatenante, in quell'epoca di paura atomica, erano però gli esperimenti nucleari statunitensi e sovietici, non l'industrializzazione. Per restare in Europa, vale la pena di citare i documentari The Age of Stupid di Franny Armstrong (Gran Bretagna, 2009), e Ice and the Sky , passato a Can nes, sullo scienziato Claude Lorius che se ne andò al Polo Sud nel 1957 per studiare cosa accadeva ai ghiacci antartici. A rischio di compiere un peccato di dimenticanza, ma potremmo sbagliare, non ci pare che i principali registi italia ni abbiano arontato di petto il

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 51 01/12/2015 Pag. 1 L'Unità La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

tema del riscaldamento globale. Spicca, almeno nella produzione recente, Il mio amico Nanuk di Roger Spottiswoode e Bran do Quilici (figlio del documentarista Folco), su un orsetto bianco restutuito tra mille peripezie a mamma orsa nel Circolo polare canadese: gli iceberg si sciolgono e benché la causa sia il disgelo primaverile è inevitabile pensare allo scioglimento dei ghiacci di cui non abbiamo ancora suciente consapevolezza. Foto: Oltre a ricordare "Blade Runner", va citato il documentario di Al Gore Nelle immagini in alto e a destra. New York viene sommersa in "L'alba del giorno dopo" e, a fianco, "Una scomoda verità" con Al Gore. Foto: Contrasto. Qui sopra. "Waterworld". Foto: Lapresse

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 52 01/12/2015 diffusione:113338 Pag. 16 tiratura:156629 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

«Il mio esordio alla regia nasce da una truffa»

di PIERFRANCESCO PACODA E' UNO dei film italiani di successo del momento, Loro chi?, interpretato da Edoardo Leo e Marco Giallini e diretto da Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci, bolognese, sceneggiatore di pellicole come Benvenuti al nord e Il principe abusivo: Loro chi? è il suo esordio alla regia. Bonifacci, da sceneggiatore di film da box office a regista. «E' stato un avvicinamento graduale, sin troppo. Penso a questo film sin dagli anni '90 e tra rielaborazioni e modifiche avevo questa storia che non mi lasciava, era il mio rifugio e, mentre procedevo nella scrittura, mi accorgevo che toccava episodi reali, dei quali io ero stato il protagonista e che, forse per questo, non poteva lasciare alla regia di altri. E finalmente è arrivato il momento». Vuol dire che è un film autobiografico? «In parte sì. Senza svelare troppo, è un film che racconta il mondo, molto italiano, della truffa, quella linea sottile che divide l'arte di arrangiarsi dalla cronaca nera, dove ovviamente spesso sconfina. E, sarà un caso, nella mia vita io sono stato al centro di vari raggiri. E, forse, raccontarli sotto forma di un film, nel ruolo del regista, è anche una maniera per ricordarli e ricordare a me stesso che strane vicende hanno accompagnato la mia esistenza. E ridere di quello che è avvenuto, aiuto ad andare avanti». Ci faccia un esempio. «Nel film c'è una truffa clamorosa che mi ha visto, a mia totale insaputa, protagonista. Molti anni fa, io ero uno sceneggiatore conosciuto ma non particolarmente noto. In una città della Puglia arriva un signore che dice di chiamarsi Fabio Bonifacci, sceneggiatore, interessato a vedere quei luoghi per ambientare lì il suo prossimo film. Tutti, ad iniziare dalle istituzioni si mettono a sua disposizione, lui soggiorna, riverito e a spese della città, sino a quando casualmente si scopre che è un impostore. Allora, senza internet, era più difficile fare delle verifiche. E lui aveva scelto bene la sua nuova identità. Uno sceneggiatore che esisteva realmente, ma non così famoso da essere riconoscibile». Ricorda il primo giorno sul set? «Una sensazione di inadeguatezza. Per chi, come me, trascorre il suo tempo a scrivere, da solo, trovarsi all'improvviso al centro dell'attenzione è come essere in balia degli avvenimenti. Ma dura poco, poi arriva la consapevolezza che ci sono tante persone che sono lì per te e aspettano che tu dica cosa devono fare. Per questo ho voluto iniziare girando subito una delle scene più difficili del film, quella che richiedeva maggior azione. E da lì in poi, tutto è andato bene». Questo vuol dire che tornerà presto alla regia. «No! E' stata una esperienza che volevo fare, ma il mio ambiente è quello delimitato dello studio. Forse, tra 10 anni...». La scrittura per il cinema è un lavoro che lei condivide con chi vuole avvicinarsi a questa professione. «Avendo frequentato da giovane tanti corsi di sceneggiatura, spesso costosi e poco utili, avevo un sogno. Se fossi riuscito a fare il mestiere che amavo, avrei creato io stesso un corso di scrittura, ma gratuito e a disposizione di tutti. L'ho fatto, è on line sul mio sito, lo frequentano circa 7000 persone, non costa nulla. E analizziamo sempre sceneggiature che poi sono diventate dei film. In futuro ci sarà anche quella di Loro chi?». Lei è bolognese, vive e lavora a Bologna, ma Bologna in questo film non c'è. «Tutte le storie del film sono nate e sono ambientate a Bologna, ma abbiamo girato in altri luoghi, dalla Puglia al Trentino, perché in quei posti le Film Commission regionali prevedono agevolazioni per chi porta lì i suoi film. E, in tempi di budget contenuti, è un aiuto importante».

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 53 01/12/2015 diffusione:26396 Pag. 9 tiratura:43828 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Invitati speciali Nella Sala Nervi oggi pomeriggio per la prima mondiale di «Chiamatemi Francesco» In Vaticano 7mila poveri per il film su Bergoglio La grande festa A fine serata la «cena al sacco» con cibi offerti da benefattori Giulia Bianconi

Settemila persone, per lo più bisognosi e poveri, oggi pomeriggio potranno assistere a un evento unico in Vaticano. La prima mondiale di «Chiamatemi Francesco», il film sulla vita di Papa Bergoglio diretto dal regista romano Daniele Luchetti che si terrà a partire dalle 17.30 nella Sala Nervi-Aula Paolo VI. La pellicola, con protagonisti l'attore argentino Rodrigo De La Serna e il cileno Sergio Hernández, racconta il viaggio spirituale e umanolungo mezzo secolo di Jorge Mario Bergoglio. Dalla gioventù trascorsa in Argentina, sotto la terribile dittatura del generale Videla negli anni Settanta, fino all'elezione a Santo Padre il 13 marzo 2013 a Roma. Proprio in occasione della prima proiezione mondiale del film sono stati invitati a partecipare a questo evento straordinario in Vaticano le persone più bisognose di cui Papa Francesco si è sempre occupato, non solo durante i suoi oltre due anni e mezzo di Pontificato. «A questa eccezionale anteprima - spiegano, infatti, dall'Elemosineria Apostolica il Santo Padre ha voluto invitare i poveri, i senzatetto e i profughi insieme ai loro volontari, religiosi e laici che operano quotidianamente nella carità». I 7mila biglietti gratuiti sono stati consegnati a persone con difficoltà e volontari attraverso le parrocchie, le associazioni e le diverse realtà caritative di Roma e provincia. E proprio a loro, alla fine della proiezione del film, stasera sarà offerta anche una "cena al sacco" con prodotti donati da benefattori. Il pomeriggio si aprirà, invece, con un piccolo concerto eseguito dalla banda musicale della Guardia Svizzera Pontificia, molto apprezzata dal Santo Padre anche per l'attività di volontariato che svolgono molti suoi membri. Precederà la proiezione di «Chiamatemi Francesco", un saluto da parte del regista e di alcuni degli attori presenti nel film. Ma il saluto più atteso è quello di Papa Bergoglio, rientrato ieri nel tardo pomeriggio dal viaggio in Africa, la cui presenza però non è stata confermata. Prodotto da Taodue Film e distribuito da Medusa nei cinema di tutto il Paese in circa 700 copie a partire da giovedì 3 dicembre, il biopic sull'attuale Santo Padre diretto da Daniele Luchetti (regista romano apprezzato per molte pellicole come «La nostra vita» e «Anni felici») inizia dagli anni della gioventù di Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani, precisamente piemontesi, a Buenos Aires. Luchetti, il produttore di Taodue Pietro Valsecchi e lo sceneggiatore Martin Salinas hanno iniziato le ricerche sulla vita del Pontefice nella capitale argentina circa due anni fa. Attraverso le testimonianze di persone che lo avevano conosciuto, hanno quindi cercato di ricostruire gli anni della giovinezza del Santo Padre, stando attenti anche all'attendibilità dei racconti. «Abbiamo dovuto scavare molto confessa il regista - per capire cosa dire, per mantenere una relazione onesta con il personaggio, senza esaltarlo né ridurlo». In «Chiamatemi Francesco» vediamo un giovanissimo Bergoglio (interpretato dall'attore Rodrigo De La Serna) iniziare, a neanche 22 anni, il noviziato nella Compagnia di Gesù. Jorge, in realtà, prima di intraprendere il suo cammino religioso, era un ragazzo come tanti altri suoi coetanei: con una fidanzata, molti amici e una passione politica per il peronismo. Nominato negli anni Settanta, molto giovane, Padre Provinciale dei Gesuiti per l'Argentina, vive il periodo della dittatura del generale Videla impegnandosi personalmente nella difesa dei perseguitati dal regime. Un'esperienza che lo cambierà profondamente, soprattutto dopo la scomparsa a causa della dittatura di alcune persone a lui care, che lo spingerà a occuparsi sempre di più degli emarginati. Nel 1992 viene nominato Arcivescovo di Buenos Aires e anche in questo ruolo continua a stare vicino ai più bisognosi, come gli abitanti delle periferie. Alla fine della pellicola ritroviamo Jorge Mario Bergoglio (interpretato in età adulta da Sergio Hernández) il 13 marzo 2013 in una piazza San Pietro gremita di persone indossare un abito bianco e una croce di ferro al collo. Mentre invita la folla a chiamarlo Francesco.

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 54 01/12/2015 diffusione:26396 Pag. 9 tiratura:43828 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

700 Copie Saranno distribuite da giovedì da Medusa in tutta Italia Foto: Biopic Il film sulla vita di Bergoglio dalla gioventù trascorsa in Argentina alla sua elezione al Soglio Pontificio il 13 marzo 2013 è diretto da Daniele Luchetti

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 55 01/12/2015 diffusione:26396 Pag. 23 tiratura:43828 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Il Professor Cenerentolo Pieraccioni punta in alto «Ora m'ispiro a I soliti ignoti» Laura Chiatti «Leonardo è il regista con cui ho lavorato meglio in vita mia» Il protagonista «Questo film è un regalo per festeggiare i miei 50 anni» Carlo Antini

«Il cinema deve puntare alla verità. Per il Professor Cenerentolo mi sono ispirato a film come I soliti ignoti». Leonardo Pieraccioni è euforico quando parla del suo nuovo «Il Professor Cenerentolo». Il film uscirà nelle sale il 7 dicembre e, oltre al regista fiorentino, vede nel cast anche Laura Chiatti, Flavio Insinna e Massimo Ceccherini. A venti anni esatti dal debutto de «I laureati» è tempo di fare bilanci. «Ringrazio il pubblico che è sempre stato molto generoso nei miei confronti - dichiara Pieraccioni - Nel '95 avevo solo la speranza di vedere un mio film in pellicola. Poi quando uscì a Firenze in due copie ero già felice. Per non parlare di quando arrivò nelle sale di Roma. Pensavo di essere al culmine della mia carriera. A quel punto potevo anche tornare al cabaret da dove provenivo». Invece la carriera è andata avanti. Eccome. E Pieraccioni è arrivato alla tappa odierna che vede un'ispirazione basata su uno stretto rapporto con la verità. «Questo film è un regalo che mi sono fatto a 50 anni perché per la prima volta ho cambiato personaggio - prosegue - Mi sono ispirato a un mio amico idraulico che, dopo aver fatto un grande lavoro in un hotel, è fallito e quando fallisci in Italia sono guai seri». Ne «Il Professor Cenerentolo» è protagonista nei panni di Umberto che, per evitare il fallimento della sua ditta, tenta, insieme a un dipendente, un colpo in banca che gli frutta, però, solo quattro anni di carcere. Inizia a lavorare nella biblioteca del paese dove, durante un dibattito aperto al pubblico, conosce Morgana, che ignora il fatto che sia un detenuto. Umberto inizia a frequentarla durante l'orario di lavoro. Ma ogni giorno entro la mezzanotte, proprio come Cenerentola, deve rientrare di corsa in carcere per evitare che il direttore gli revochi il permesso di lavoro esterno. Nonostante la presenza di Laura Chiatti e la loro storia d'amore, il film di Pieraccioni ruota anche intorno al rapporto con sua figlia. «Descrivo - aggiunge il regista - il rapporto difficile tra un padre e la figlia e il recupero dell'amore tra i due. Il vero colpo del film è proprio questo. Quindi per la prima volta si parla di un amore diverso. Una volta un ruolo così lo avrei fatto fare a Ceccherini o Papaleo e oggi me lo sono invece preso io. Oltretutto mia figlia vera, che ha 5 anni e appare per qualche istante nel film, mi ha già detto che la prossima volta non vuole solo ballare ma desidera una parte più importante e vuole anche parlare davanti alla macchina da presa come fanno gli altri attori». Stavolta Pieraccioni ha voluto al suo fianco Laura Chiatti e poi un nutritissimo cast di comprimari, tra cui Massimo Ceccherini, Davide Marotta, Sergio Friscia, Nicola Acunzo, Flavio Insinna e Nicola Nocella. «Nel cinema i coprotagonisti sono determinanti - dice Pieraccioni - Nel mio caso sono stato molto fortunato perché abbiamo avuto tanto tempo per scegliere i volti più adatti. Oggi si pensa che chi fa televisione sia già troppo inflazionato per fare cinema. Invece chi è bravo è bravo, ovunque lavori». Un pensiero anche per Laura Chiatti che, nel film, interpreta Morgana, una fatina che aiuterà Umberto a riconquistare l'amore di sua figlia. «In questo film interpreto un personaggio che mi è stato cucito addosso - conclude la Chiatti Una sorta di fatina che, entrando nella vita del protagonista, risolverà i suoi problemi. È un film dai toni di piacevole fiaba e girare con Leonardo è stato un piacere perché è il regista con cui ho lavorato meglio nella mia carriera. Perché è figo, è divertente e, quando lavori con lui, puoi anche diciamo cazzegiare e quindi avere momenti particolarmente rilassanti». Foto: La coppia Flavio Insinna e Pieraccioni sul set Foto: Il ballo Leonardo Pieraccioni e Laura Chiatti

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 56 01/12/2015 Pag. 12 Ed. Napoli La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Sorrento Alle Giornate Professionali del cinema riconoscimenti alle pellicole più viste dell'anno Fra gli italiani primo «Si accettano miracoli» seguito dal film di Aldo, Giovanni e Giacomo «Youth - La giovinezza» del regista Premio Oscar si piazza al terzo posto in classifica biglietti d'oro premi a siani e sorrentino Désirée Klain

Sono ben due i lungometraggi, diretti da registi napoletani, che si aggiudicano il Biglietto d'Oro come film italiani più visti nella scorsa stagione cinematografica: «Si accettano miracoli» di Alessandro Siani (primo in classifica) e «Youth - La giovinezza» di Paolo Sorrentino, che arriva terzo, preceduto dal secondo classificato «Il ricco, il povero e il maggiordomo» di Aldo, Giovanni e Giacomo. I riconoscimenti saranno consegnati domani, nell'ambito della 38ma edizione delle Giornate Professionali di Cinema, iniziate ieri a Sorrento con la consueta accensione dell'albero e la festa in piazza Tasso. La cerimonia di consegna dei premi sarà condotta da Lorena Bianchetti e Sergio Friscia. Ai registi, agli sceneggiatori, agli interpreti principali dei primi tre film italiani in classifica saranno assegnate le Chiavi d'oro del successo. «Inside Out», «Minions» e «Cinquanta sfumature di grigio» vincono, invece, il Biglietto d'Oro nella classifica dei film più visti in Italia, posizionandosi rispettivamente al primo, secondo e terzo posto. I Biglietti d'Oro del cinema italiano vengono assegnati dall'Anec, associazione esercenti cinema, ai film che, nelle sale monitorate da Cinetel, hanno venduto più biglietti nella stagione passata. Alle società Universal Pictures, Warner Bros Italia e The Walt Disney Company Italia va il Biglietto d'Oro per le case di distribuzione. Mentre la targa Anec Claudio Zanchi ai giovani artisti andrà agli attori Greta Scarano («Suburra») e Stefano Fresi («Noi e la Giulia») e al regista Edoardo Falcone («Se Dio vuole»), mentre il premio Agiscuola va al film «Il ragazzo invisibile» di Gabriele Salvatores. In serata al Tasso è in programma l'anteprima del film «Wax: We are the x» di Lorenzo Corvino» alle 21 l'incontro con il cast del film «Scoppiati», con la regista Simona Izzo, Ricky Tognazzi e i protagonisti Max Gazzè, Lucia Mascino e Myriam Catania.

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 57 01/12/2015 Pag. 12 Il Giornale d'Italia La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato I PIÙ VISTI DELL'ANNO IN ITALIA "Inside Out" e Siani stravincono al cinema

" I nside Out", "Minions" e "Cinquanta sfumature di grigio" vincono il Biglietto d'Oro nella classifica dei film più visti in Italia, posizionandosi rispettivamente al primo, secondo e terzo posto per la stagione 20142015. Si aggiudicano invece il Biglietto d'Oro come film italiano più visto "Si accettano miracoli" di Alessandro Siani, primo tra gli italiani, "Il ricco, il povero e il maggiordomo" di Aldo, Giovanni e Giacomo (secondo) e "Youth - La giovinezza" di Paolo Sorrentino (terzo). Ai registi, agli sceneggiatori, agli interpreti principali dei primi tre film italiani in classifica vengono consegnate le "Chiavi d'oro del successo". I Biglietti d'Oro del cinema italiano sono assegnati dall'Anec, (Associazione nazionale esercenti cinema), ai film che, nelle sale monitorate da Cinetel, hanno venduto più biglietti nella stagione cinematografica 2014-2015, con riferimento al periodo che va dal 1 dicembre 2014 al 30 novembre 2015. I riconoscimenti saranno consegnati domani, nell'ambito della 38 a edizione delle Giornate Professionali di Cinema, a Sorrento. Alle società Universal Pictures, Warner Bros Italia e The Walt Disney Company Italia va il Biglietto d'Oro per le case di distribuzione classificate rispettivamente al primo, secondo e terzo posto per numero di spettatori. La targa Anec "Claudio Zanchi" ai giovani artisti va agli attori Greta Scarano per "Suburra" e Stefano Fresi per "Noi e la Giulia" e al regista Edoardo Falcone per "Se Dio vuole", mentre il premio Agiscuola va al film "Il ragazzo invisibile" di Gabriele Salvatores.

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 58 01/12/2015 diffusione:15146 Pag. 31 Ed. Brindisi tiratura:19898 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Presentazione ufficiale per il film diretto da Lorenzo Corvino. Sarà nelle sale in marzo Il film "Wax" alle Giornate di Sorrento

d Verrà proiettato oggi, alle 21.30, nell'ambito della 38ª edizione delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento (dove vengono presentati ogni anno i listini dei film in uscita nelle sale di tutta Italia), il film del regista pugliese Lorenzo Corvino "WAX: We Are the X", già presentato con successo come film di apertura dell'ultima edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce. L'evento si svolgerà in presenza dei produttori, del regista e soprattutto del cast internazionale che annovera tra gli altri la star francese trapiantata a Hollywood Jean-Marc Barr che giungerà appositamente a Sorrento dalla - scoperto da Luc Besson nel film "Le Grand Bleu" e presenza costante nei film di Lars Von Trier. "WAX", un road movie ambientato in Costa Azzurra tra Nizza e Monte Carlo e che racconta attraverso un rutilante viaggio l'avventura rocambolesca di due giovani italiani e una giovane francese, è prodotto da Vengeance in collaborazione con Rai Cinema, e con il sostegno di Banca Popolare Pugliese. Il film uscirà nelle sale italiane con Distribuzione Indipendente nel marzo prossimo. Il road movie "WAX" è stato proiettato all'ultimo Festival del Cinema Europeo

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 59 01/12/2015 Pag. 23 Il Piccolo di Alessandria La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Il film che racconta di quando Casale era 'Un posto sicuro' ANTEPRIMA Partono dalla città dell'Eternit le proiezioni della pellicola che spiega la tragedia dell'amianto

n Sveva Faldella n Anteprima nazionale con la straordinaria presenza di tutto il cast, lunedì sera nelle sale di Cinelandia a Casale, per il film 'Un posto sicuro'. La pellicola, diretta dal giovane e talentuoso regista piemontese Francesco Ghiaccio, verrà distribuita da Parthénos in 60 copie in tutta Italia a partire da giovedì 3 dicembre. Una storia appassionante nella quale si mescolano dramma e sentimento. Sullo sfondo Casale Monferrato nella quale, in 30 anni, tremila persone innocenti hanno perso la vita a causa del mesotelioma. Tutto ruota attorno alla figura di Luca ovvero Marco D'Amore, l'inconfondibile volto di Ciro di Marzio della serie tv Gomorra. Una telefonata improvvisa lo rimetterà drammaticamente davanti al padre malato Eduardo (l'attore Giorgio Colangeli), e al loro complicato rapporto, alla vigilia del sentenza del processo alla fabbrica di amianto Eternit. Sarà proprio la malattia a farli rincontrare, a dare forza al protagonista c'è anche l'amore per Raffaella, interpretata da Matilde Gioli che ha esordito ne Il capitale umano di Paolo Virzì. La sceneggiatura del film è firmata da Francesco Ghiaccio e Marco D'Amore «In calce alla prima pagina - racconta D'Amore- abbiamo voluto scrivere la frase delle madri di Plaza de Mayo: l'unica battaglia che non si vince è quella che si abbandona. E noi questa battaglia non l'abbandoniamo. Perché il posto sicuro del titolo sia un riparo non solo per il corpo ma anche per l'anima». «Sono nato a Torino ma cresciuto a una manciata di chilometri da Casale, dove tutt'ora risiedo spiega il regista. Questa è una storia che parla di rinascita, di vite che si rimettono in moto e danno un senso al proprio esistere, sullo sfondo di una città che cerca giustizia». Il film è stato interamente girato a Casale, nei mesi di gennaio e febbraio, e nelle numerose scene corali hanno partecipato centinaia di comparse del posto, a titolo gratuito, per dare il proprio contributo alla questione Eternit non ancora sopita. A mettere fine alle speranze dei familiari delle vittime, che per quarant'anni hanno cercato di far sentire la propria voce, è stata la sentenza della Cassazione che il 19 dicembre 2014 ha prescritto il reato di disastro e cancellato i risarcimenti previsti a favore delle parti civili. Sul sito www.cinelandia.it è possibile prenotare l'anteprima nelle giornate di martedì e mercoledì; il film è in programmazione anche in altre sale della provincia, al Macallè e all'Alessan drino nel fine settimana, con ad esempio in quest'ultima sala proiezioni riservate alle scuole al mattino e serali per il pubblico. 'Un posto sicuro' è una produzione Indiana Production e La piccola società con Rai Cinema, Sky Cinema, Film Commission Torino Piemonte. La locandina del film girato a Casale

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 60 30/11/2015 Sito Web Il Sole 24 Ore Online La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato HOME Ottant'anni di Woody Allen: tanti auguri al maestro del cinema americano

Si festeggia un compleanno importante sotto i riflettori del cinema americano: Woody Allen compie ottant'anni, molti dei quali passati dietro una macchina da presa. Nato a New York il 1° dicembre del 1935, con il nome di Allan Stewart Königsberg, da una famiglia ebrea di origine russo-austriaco-tedesca, comincia a utilizzare il suo pseudonimo all'età di diciassette anni e, poco dopo, inizia a lavorare per la televisione come battutista: nel 1954 viene assunto dalla rete Abc e scrive i copioni per celebri programmi come «The Ed Sullivan Show» e «The Tonight Show». Dopo essere stato autore televisivo passa al cabaret e al teatro, diventando nella prima metà degli anni Sessanta uno dei comici più apprezzati del paese. L'esordio al cinema arriva con una sceneggiatura: «Ciao Pussycat», diretto da Clive Donner, con Peter Sellers e datato 1964; mentre per vederlo esordire dietro la macchina da presa bisogna attendere «Che fai, rubi?» (1966), rimontaggio di un film giapponese già esistente, e soprattutto «Prendi i soldi e scappa» (1969), pellicola comica con lo stesso Allen come protagonista. Sempre nel 1969, conosce Diane Keaton durante i provini della messa in scena a Broadway di «Provaci ancora, Sam» (che diventerà anche un film nel 1972, per la regia di Herbert Ross, ma con lo stesso Allen protagonista): i due inizieranno un'intensa relazione, artistica e sentimentale, che durerà diversi anni. Allen, già reduce da due matrimoni, trova così la musa ispiratrice di tante pellicole straordinarie («Io e Annie», in primis).Gli anni Settanta, infatti, saranno quelli della definitiva consacrazione: il suo stile, a metà tra Groucho Marx e Ingmar Bergman, si raffina, i suoi personaggi (nevrotici, egocentrici, insicuri) sono scritti sempre meglio e le sue battute diventano immortali. «Amore e guerra» (1975), «Io e Annie» (1977), «Interiors» (1978) e «Manhattan» (1979) dimostrano il grande talento di un regista diverso da tutti gli altri, diviso - come i suoi personaggi - tra il lettino di uno psicanalista e l'ascolto di sinuose partiture jazz. A «Stardust Memories» (1980), piccolo gioiello sottovalutato che fece flop ai botteghini, seguirono titoli come «Zelig» (1983) e «La rosa purpurea del Cairo» (1985), incentrati sul rapporto tra realtà e finzione. La sua opera più significativa del periodo, però, fu «Crimini e misfatti» (1989), in cui recita accanto a un monumentale Martin Landau. In questo decennio la vita di Allen è contrassegnata anche dal rapporto con l'attrice Mia Farrow, che ha sostituito Diane Keaton nel suo cuore e nei suoi film. Fece scandalo, nel 1992, la separazione tra i due: Allen iniziò una relazione con la coreana Soon-Yi, ragazza di 35 anni più giovane di lui, che era stata adottata dalla Farrow e dall'ex marito André Previn in tenera età. Seguirono diverse battaglie legali (tutto iniziò quando Mia Farrow trovò delle fotografie di Soon- Yi in pose oscene scattate dallo stesso Allen) e anche il cinema del regista sembrava in buona parte aver perso lo smalto di un tempo. Negli anni Novanta si ricordano titoli come «Harry a pezzi» (1997) e «Accordi e disaccordi» (1999), ma anche tanti prodotti fiacchi e minori che proseguiranno negli anni Duemila.Ottant'anni di Woody Allen: tanti auguri al maestro del cinema americanoDopo una serie di titoli di basso livello, Allen si riscatta con «Match Point» (2005), film che riprende molte tematiche di «Crimini e misfatti», anch'esso fortemente influenzato da «Delitto e castigo» di Dostoevskij. Gli anni passano e proseguono i film da dimenticare (l'inconsistente «Scoop», il debole «Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni», il grossolano «To Rome With Love»), a cui fanno eccezione «Basta che funzioni» (2009) e lo splendido «Blue Jasmine» (2013), strepitosa pellicola tutta al femminile con una Cate Blanchett che si è meritatamente guadagnata un premio Oscar. A proposito, di statuette Woody ne ha vinte 4 in carriera (regia e sceneggiatura originale per «Io e Annie», ancora sceneggiatura originale per «Hannah e le sue sorelle» nel 1987 e «Midnight in Paris» nel 2012) alle quali, tra i tanti riconoscimenti, va aggiunto anche un Leone d'oro alla carriera alla Mostra di Venezia del 1995. Non pensiamo, però, che dopo aver raggiunto il traguardo degli ottant'anni l'amatissimo e a dir poco prolifico (quasi un film all'anno di media) Woody Allen voglia ritirarsi. In uscita tra qualche settimana (il 16 dicembre) c'è il suo ultimo lavoro «Irrational Man», presentato fuori concorso al Festival di Cannes dello scorso maggio, mentre per il 2016 sono previsti altri

CINEMA - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 61 30/11/2015 Sito Web Il Sole 24 Ore Online La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

due progetti: un film con Kristen Stewart, Blake Lively e Jesse Eisenberg (ancora senza titolo) e (udite, udite!) una serie televisiva, la prima della sua lunghissima e inimitabile carriera.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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TELEVISIONE

3 articoli 01/12/2015 diffusione:289003 Pag. 1 Ed. Palermo tiratura:424634 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

IL DOSSIER "Disturbano le tv straniere" Dieci emittenti verso lo stop ma qualcuna può resistere ALESSANDRA ZINITI

ZINITI A PAGINA VI A rischiare di dovere spegnere tutto sono in dieci. Dieci tv private siciliane che trasmettono su canali "sporchi" che disturbano le frequenze di Paesi confinanti. La Sicilia sarà la prima regione d'Italia (ma analogo problema riguarderà nelle prossime settimane la Calabria, la Puglia e le regioni adriatiche) a dover liberare i canali che, dopo l'ingresso del digitale, il governo italiano ha concordato di lasciare ai Paesi vicini. A lanciare l'allarme, puntando il dito contro il diktat del ministero dello Sviluppo economico e lasciando intendere che dietro ci fosse la volontà di far tacere una voce scomoda, era stato il direttore di Telejato Pino Maniaci. Che dalle intercettazioni del caso Saguto ha avuto la conferma del fatto che l'ex presidente della sezione Misure di prevenzione di Palermo e i suoi amici nelle istituzioni meditassero una soluzione (dalla richiesta di risarcimento all'alienazione delle frequenze) che facesse cessare la campagna lanciata dagli schermi della piccola tv di Partinico contro la gestione opaca dei beni confiscati. Ma Telejato, nonostante il canale su cui trasmette (il 28) sia uno dei quattro che dovranno essere liberati a favore di Malta, non è nell'elenco delle tv che domani dovranno abbandonare le frequenze. Per il semplice motivo che l'Agcom ha diviso in due la Sicilia con un'immaginaria linea orizzontale che "isola" il rischio solo alle tv il cui segnale viene rilanciato, su quei canali, da ripetitori piazzati nella parte meridionale dell'Isola. E dunque Telejato (che utilizza ripetitori nella parte settentrionale che non disturbano in alcun modo Malta) non è compresa nell'elenco delle tv a rischio. Scorrendo la lista si trovano invece almeno un paio di storiche emittenti private siciliane, a cominciare da Teleacras, seguita da Antenna Uno Lentini, Teleradio Vita di Caltagirone, D2 Channel a Enna, Agrigento tv, Tvs, Radio Monte Kronio di Sciacca, Telesicilia Color di Catania, Telenova di Ragusa e Videostar di Biancavilla. Tutte emittenti che trasmettono sui canali 28, 31, 43 e 45. Ma che domani queste tv debbano chiudere i battenti in maniera forzata è poco probabile. Il ministero dello Sviluppo economico ha infatti previsto indennizzi per le emittenti obbligate a cedere le frequenze ma anche per quelle che, pur trasmettendo su canali "puliti", preferiranno lasciare spazio ad altri intascando il risarcimento. L'importo totale riservato agli indennizzi per le tv siciliane è di 903 mila euro, e sono già diverse le emittenti che ne hanno fatto richiesta. Ma c'è un'ulteriore via d'uscita prevista dal ministero per "salvare" le trasmissioni di piccole e grandi tv private se non dovessero liberarsi canali puliti per tutti. Le emittenti che alla scadenza del 2 dicembre si ritroveranno obbligate a cedere il loro diritto d'uso potranno continuare a operare come fornitori di servizi trasmettendo sulle frequenze "pulite" di altri network e consorzi, proprio perché il decreto ministeriale prevede l'obbligo per chi detiene le frequenze "pulite" di far trasmettere a canoni concordati tutti coloro cui daranno tolte le frequenze. Se questo è il quadro, dunque, l'allarme sulla cessazione delle trasmissioni partito da Telejato e rilanciato anche dall'Unione nazionale cronisti sarebbe decisamente ridimensionato, e l'unico disagio sarebbe il cambio di frequenza per alcune tv. Foto: RIPETITORI Da domani c'è una decina di emittenti locali siciliane potrebbero essere costrette a sospendere le tramissioni perchè le frequenze da loro usate devono essere cedute a paesi stranieri

TELEVISIONE - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 64 01/12/2015 diffusione:26396 Pag. 6 tiratura:43828 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Il caso Sarà presentato giovedì alla presenza dell'ambasciatore russo e trasmesso lunedì sera in seconda serata su Rete 4 «Il presidente», documentario Mediaset su Putin. L'amico del Cav Il promo televisivo «Un ritratto eccezionale del più potente del mondo» Massimiliano Lenzi

Mediaset presenta nientemeno che Vladimir Putin, in un documentario che si intitola «Il Presidente» ma che, volendo usare un po' di ironia, potrebbe chiamarsi anche «meno male che Vladimir c'è». Giovedì, a Roma, alle 16, presso il Centro russo di scienza e cultura, Mediaset invita all'anteprima del documentario sul presidente russo (ci sarà anche l'ambasciatore in Italia) che andrà in onda su Rete 4, in seconda serata, lunedì 7 dicembre. La narrazione del mondo e dei suoi protagonisti, in questi tempi bui e confusi di guerra al terrorismo jihadista, è diventata un cardine del consenso e del sentire comune. Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, in questi anni non ha mai nascosto la propria amicizia con Putin, l'amico Vladimir in Sardegna, a villa Certosa, l'evento di Pratica di mare con l'avvicinamento tra la Nato e la Russia e poi il Cavaliere in Crimea, di recente, nonostante le tensioni tra Mosca e Washington per nulla sopite. Nella diplomazia degli affetti e della simpatia esercitata in passato, in politica estera, da Berlusconi, sia che si trattasse dell'amico Putin che di Tony Blair e di una bandana in testa, il racconto ha sempre avuto un ruolo centrale. In questo, bisogna dirlo, Berlusconi è un po' il nostro Ejzenstejn, scenografo e regista sovietico, autore tra l'altro del film «La corazzata Potëmkin». Insomma, un po' come essere amico di Putin e del presidente turco Erdogan in questi tempi in cui i due vorrebbero darsele di santa ragione. Perché la televisione, il racconto per immagini, sono anche questo, un canovaccio per far cambiare le cose. E se il medium è il messaggio si può dire che in questo evento Mediaset Berlusconi diviene il vero biografo del leader russo. Nella sua storia personale, il Cavaliere, ha costruito diverse narrazioni. Ha portato in Italia l'agonismo del calcio che diventa business. Poi l'edonismo delle serie americane, quindi il reality ma soprattutto ha introdotto il racconto di se stesso, una soap senza fine. Oggi la sua sfida è raccontare Putin agli italiani e ad un Occidente alquanto diffidente. Non male per un imprenditore (prima ancora che un politico) avvezzo al gusto della lotta. Il promo di Rete 4 è schietto: «Uno degli uomini più potenti del mondo, il leader politico di uno dei paesi protagonisti dell'attuale ordine mondiale. Realizzato nel cuore del Cremlino, Rete 4 presenta un ritratto eccezionale» con la voce del giornalista Alessandro Banfi a chiosare «comunque la pensiate è uno dei protagonisti che entrerà nei libri di storia». Più che un incipit alla Michele Santoro - «comunque la pensiate, benvenuti a Samarcanda», stavolta sarebbe servita una frase cara a Lenin: «Non urlate tanto contro il cinismo! Il cinismo non sta nelle parole che descrivono la realtà ma nella realtà stessa». Foto: Presidente Putin e Berlusconi sono amici dai tempi in cui il Cav era premier

TELEVISIONE - Rassegna Stampa 01/12/2015 - 01/12/2015 65 01/12/2015 diffusione:289003 Pag. 55 tiratura:424634 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato LA FICTION R2 SHORT STORIES "I bastardi di Pizzofalcone" al via le riprese della serie tv

NAPOLI. Sono iniziate da qualche giorno le riprese di I bastardi di Pizzofalcone, la nuova fiction Rai tratta dall'omonima, fortunatissima serie di romanzi di Maurizio De Giovanni ambientati nel commissariato napoletano di Pizzofalcone, e tutti pubblicati da Einaudi Stile Libero. La serie tv, diretta da Carlo Carlei, ha come protagonista Alessandro Gassmann nei panni dell'Ispettore Loiacono, insieme a Tosca D'Aquino (Ottavia), Massimiliano Gallo (Luigi Palma), Gianfelice Imparato (Pisanelli) e Simona Tabasco (Alex Di Nardo). La sceneggiatura è firmata dallo stesso De Giovanni - di cui è appena uscito in libreria una nuova puntata della saga, Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone, sempre da Einaudi Stile Libero - insieme a Silvia Napolitano e Francesca Panzarella. Le riprese si svolgeranno a Napoli per venti settimane, e in tv vedremo la serie in prima serata su Rai1 nell'autunno 2016.

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