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No 7|9 luglio | settembre 2018

anno 10°

Judo, Lotta, Karate Giochi del Mediterraneo Lotta Europei juniores a Roma Nicola Tempesta 9° dan periodico online della FIJLKAM - in questo numero

ATTIVITÁ INTERNAZIONALE ATTIVITÁ NAZIONALE

Giochi del mediterraneo Judo 9° dan per i veterani olimpici Nicola Tempesta e Giochi del Mediterraneo: 21 medaglie made in Bruno Carmeni: Napoli li omaggia FIJLKAM di Diego Scarpitti 29 di Giovanna Grasso 3 Karate Il Festival delle regioni premia la Lombardia L’approfondimento di Daniele Poto 32 Con un oro e quattro bronzi l’Italia del karate conti- nua a brillare MGA Gli aspiranti Insegnanti si formano al Centro di Daniele Poto 7 Olimpico Federale “Matteo Pellicone” a cura della Commissione Nazionale MGA 36 Judo Ripartiamo dai Mondiali di Giovanna Grasso 10 Promozione A scuola…“Muoviamoci ragazzi”! a cura di US 39 Il punto di Enzo de Denaro Il Mondiale a Baku è stato una debacle? Può darsi, anche se… 14 RUBRICHE Lotta Gli Europei del record di Giovanna Grasso 16 Amarcord Lòriga La notte infinita di Pietro Lombardi Karate L’Italia dei fratelli D’Onofrio sbanca Kobe 2018 di Giovanni Maria “Vanni” Lòriga 44 di Daniele Poto 24 Accade al Museo Donne in lotta nell’arte del XIX e XX secolo di Livio Toschi 48

EDITORIALE Tanta tantissima attività internazionale impegna il racconto di questo numero della rivista federale con i racconti di emozionan- ti gare. Si parte dagli splendidi risultati dei Giochi del Mediterraneo di Tarragona dove le tre nazionali FIJLKAM hanno concorso in modo decisivo ad arricchire il paniere della squadra azzurra presente in Spagna sotto l’egida del CONI. 21 le medaglie con- quistate: 11 nel Judo (3 ori, 5 argenti e 3 bronzi), 5 nella Lotta (1 oro, 3 argenti e 1 bronzo) e 5 nel Karate (1 oro e 4 bronzi): un risultato eccellente che ha tenuto alta la bandiera federale nella competizione mediterranea dal sapore olimpico. Si prosegue con i Mondiali di judo di Baku: un risultato interlocutorio per la nazionale che con nuova energia potrà ripartire proprio da qui nel cammino verso Tokyo, com spiega nella sua analisi il Presidente Falcone. Fa da contraltare alla competizione iridata quella europea juniores di lotta ospitata in casa: le porte del PalaPellicone si sono aperte ad accogliere le squadre europee giovanili e un importante numero di medaglie tricolori: ben 7 le medaglie con i ragazzi e le ragazze della lotta hanno regalato al pubblico di casa: un risultato entusiasmante e da record! Ma anche il karate ha detto la sua e lo ha fatto a Kobe in occasione dei mondiali universitari con un paniere di 4 medaglie. Tra i confini patrii si sono avvicendati eventi consueti, come il campionato tricolore a rappresentative regionali e eccezionali, come il conferimento del 9° dan ai veterani olimpici del judo Nicola Tempesta e Bruno Carmeni. E a concludere i ricordi sportivi di Vanni Loriga e il racconto storico del connubio tra donne e lotta.

Buona lettura con Athlon.net!

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ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 1 Pubblicazioni FIJLKAM Pag. 112 edErnestoSacripanti Zanetti di Renzo Pozzo, Attilio MODERNA PESISTICA 7. BIOMECCANICA DELLA Pag.62 Notarnicola CHE UOMOdiGiovanni 1. DOPINGMEGLIOEXATLETA Pag. 278(esaurito) Livio Toschidi I NOSTRIPRIMI50ANNI 13. FILPJK 1902-1952: e Galli -Pag.e Galli 92 scolaro -di Vitucci, Marini,Noia sviluppo dellapersonalitàdello Lotta -Percorso olimpica di Lotta -Ilgioco diLotta -Giochi - 19. Manualeteorico-pratico di Pag. 111 Livio Toschidi 110 annidimedaglie 26. FIJLKAM: 1906-2016

ESAURITO (esaurito) Pag. 60 ed Emanuela Pierantozzi di RosaMariaMuroni Primaria -Scuola 21. Judo (esaurito) Pag. 193 Bagnuolo di Giancarlo DI JUJITSU PROGRAMMA TECNICO 8. Pag.54 Benzi di Gianni NELLE PRESTAZIONI DIPOTENZA STEROIDI ANABOLIZZANTI DEGLI ANDROGENIE 2. FARMACOLOGIA SPORTIVA Pag. 64 di Paolo Corallini 14. AIKIDOIWAMA RYU storico (DVD) filmti digrande interesse attraverso fotografie e i pionieri)raccontata (le olimpiadi,imondiali, La storia dellaFIJLKAM STORIA -Durata 60’. 1902-2002: 100ANNIDI

ESAURITO ESAURITO delle ari marziali (DVD)delle ari marziali delle radici psicologiche 21’ -Un’analisi scientifica sopravvivenza) -Durata (l’istinto della UNA LOTTA PERLA VITA STORIALA DELL’UOMO. Pag. 112 1906 -2007diLivio Toschi 22. 101annidimedaglie Pag. 52 CORSA diStelvio Berardo BIATHLON ATLETICO DIPANCA E DI 9. CRITERIUNNAZIONALE Pag.63 di Filippo Rosacchino COMPETENZA PEDIATRICA IL DOPINGNELL’ETÀ DI di Leonardo MariaLeonardi E PRATICA SPORTIVA 3. STEROIDIANABOLIZZANTI Pag. 45(esaurito) FIJLKAM (2 DIDATTICA Nazionale Scuola 15. GUIDA ALL’ATTIVITÀ

ESAURITi a

edizione) ESAURITO della storia (videocassetta) marziali manifestazione diarti ecompleta più laimportante FIJLKAM del7dicembre 2002, grande festa delcentenario KAM:1902-2002 -Durata 44’ -La CENTENARIO FIJL Pag. 382 di Marco Rubatto e pratica 23. ManualediAikido: didattica Pag. 115 di Stelvio Berardo A CARICO NATURALE 10. PREPARAZIONE ATLETICA (2 Locantoredi Giuseppe AUTODIFESA FILPJK 16. MGA:ILMEODOGLOBALE DI Luca Ferraris -Pag. 67 NELLO SPORT diGiorgio e Odagia LOTTALA ALDOPING Riccardo Vaccaridi E SUECONSEGUENZE IN AMBITO SPORTIVO SESSUALITÀ EDOPING Garattinidi Silvio 4. APPUNTISULDOPING - a edizione)-Pag. 123(esaurito)

ESAURITO Via dei Sandolini, 79 -00122 OstiaLido RM e-mail: [email protected] -fax0656191527 FIJLKAM -Ufficio Stampa i volumidesidarati edilrecapitopostalea: gata fotocopiadel versamentoeffettuato,indicando Inviare unarichiestascrittaviafax, omailconalle- 00122 Roma C.O.N.I. F.I.J.L.K.A.M. – Via dei Sandolini, 79 - 26 9019intestatoa: conto correntepostale Per ordinareivolumi:effettuare ilversamentosul IVA art.4c.5DPR633/72) applicazione alDPR917/86art.148c.3,escluso Prezzo diciascunvolume:10euro(addebitocostoin Pag. 96 di Renato Manno Atti deiSeminari Tematici 2007-08 tecnico-scientificiDocumenti 24. 1°Quaderno Tecnico Fijlkam: Pag. 127 e Stelvio Berardo GagliardiGiuseppina Giampietro,di Michelangelo 11. ALIMENTAZIONE ESPORT Pag. 67 di Attilio Sacripanti DI BIOMECCANICA 5. FONDAMENTI Pag. 493 Livio Toschidi Le Presidenze Valente eZanelli 17. FIJLKAM 1953-1980 Pag. 271 Livio Toschidi (prima parte) La Presidenza Pellicone 25. FIJLKAM 1981-1994 (esaurito) SPORTIVE DILETTANTISTICHE 12. LEASSOCIAZIONI (esaurito) Pag. 96 di Attilio Sacripanti SPORT DICOMBATTIMENTO 6. BIOMECCANICA DEGLI Aschieri -Pag.Aschieri 131(esaurito) e mediadi1°2°grado diPierluigi di Karate elementare -Scuola 18. Manualeteorico-pratico

ESAURITO ESAURITO ESAURITO ATTIVITÁ INTERNAZIONALE GIOCHI DEL MEDITERRANEO J L K Giochi del Mediterraneo: 21 medaglie made in FIJLKAM con 11 medaglie nel Judo, 5 nella Lotta e 5 nel Karate la squadra FIJLKAM tiene alto il medagliere dell’Italia a Tarragona

di Giovanna Grasso foto di Simone Ferraro

L’appuntamento di Tarragona e con alto del podio dei -68kg nella spe- tuato il suo pubblico a numeri più i suoi Giochi del Mediterraneo, si è cialità kumite. Nello stesso giorno a pesanti. Per strizzare un occhio alle chiuso con il successo della squadra azzurra: Italia prima nel meda- gliere con 156 medaglie (56 ori, 55 argenti, 45 bronzi) con buona pace della padrona di casa, la Spagna, seconda con 122 medaglie (38 ori,

Italia 1a nel medagliere per nazioni ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona

40 argenti, 44 bronzi) e dell’ancor più lontana Turchia, terza con 95 (31- 25-39). farle da eco sono stati i 3 bronzi con- statistiche, nelle ultime due edizioni L’orgoglio della famiglia FIJLKAM sta quistati da Jendoubi Rabii nei -75kg, le medaglie furono 15: a Mersin2013, nell’aver contribuito in modo decisi- Viola Lallo nei -61kg e Sara Cardin nei in Turchia, gli azzurri portarono a vo al paniere della squadra azzurra 55kg. Ma il karate non si è limitata al casa 8 medaglie (2 ori e sei bronzi) con le 21 medaglie totali conquistate primo giorno, infatti nella giornata mentre nel 2009 a Pescara furono 7 dalle tre discipline olimpiche: Judo successiva è stato Michele Martina (1 oro, 4 argenti e 2 bronzi). Nell’at- con 11 (3 ori, 5 argenti e 3 bronzi), ad aggiungere il suo metallo negli tuale risultato ha indubbiamente Lotta con 5 (1 oro, 3 argenti e 1 bron- -84 kg con la sua medaglia di bron- pesato la diversa aspettativa nei con- zo) e Karate con 5 (1 oro e 4 bronzi). zo. Al risultato sul podio la nazionale fronti della disciplina e, soprattutto, Karate a quota 5 - E’ stato proprio il italiana ha aggiunto altre tre finali di- del suo nuovo “status” olimpico, che karate ad aprire le danze a Tarrago- sputate e concluse con la “medaglia ha come conseguenza il maggio- na, esordendo il primo giorno con 1 di legno”: quelle di Luca Maresca nei re peso agonistico posto da tutte le oro e 3 bronzi. Un inizio eccellente -67 kg, Angelo Crescenzo nei -60kg e nazioni, in primis quelle del bacino realizzato da Silvia Semeraro che al Simone Marino nei +84 kg. del mediterraneo. Tutte puntano sul termine di un percorso deciso e inar- Una prestazione nel complesso otti- Karate per accrescere il proprio peso restabile, ha battuto in finale la turca ma, anche se con le precedenti edi- nell’ambito a cinque cerchi. Comun- Eltemur ed è salita sul gradino più zioni dei Giochi il Karate aveva abi- que, nonostante il livello della com-

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 3 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE GIOCHI DEL MEDITERRANEO J L K petitività sia oggi molto più elevato che nel suo palmares da fuoriclasse come Frank sia diventato anche un di ieri, l’Italia del Karate sa sempre non è mai di piccolo calibro, l’appun- personaggio mediatico: circondato imporsi tra i paesi leader della disci- tamento di Tarragona ha evidenziato dai giornalisti e vegliato dall’ufficio plina, proprio come i più recenti appuntamenti internazionali, ultimo dei quali proprio questo di Tarragona, hanno di- mostrato. Lotta, Chamizo trasci- na il gruppo - Quota 5 anche per la Lotta, trai- nata da quello che è diventato senza ombra di dubbio il suo “uomo immagine” e cioè Frank Chamizo. Oro per lui, nella nuova categoria dei 74 kg, nella quale si impone da dominatore nel bacino del mediter- raneo. Le aspettative erano queste e l’azzurro non ha deluso; dopo il rammarico degli Europei per il (seppur eccellente) bronzo, Frank è tornato a sorridere a tutta den- Le prime medaglie per gli azzurri FIJLKAM sono del karate: Silvia tatura, del resto si sa che l’unico me- Semeraro,oro; Jendoubi Rabii, Viola Lallo, Michele Martina e Sara Cardin, tallo che l’italo-cubano veramente bronzi apprezzi è l’oro. Al di là del risultato,

L’exploit della lotta stile libero con Frank Chamizo, oro e Simone Iannat- toni, argento

stampa del CONI, Frank ha rilasciato interviste spaziando dallo sport al problema dei migranti con un volo rapido sull’approccio del nuovo go- verno sul tema… a conferma che lo sport non è la facciata vuota e dora- ta della società e che il nostro atleta non vive superficialmente la realtà che lo circonda. Nella stessa giornata in cui Chami- zo regalava l’oro della lotta all’Ita- lia anche un altro stileliberista si è fatto largo verso il podio dei 97 kg: Simone Iannattoni, giovane atleta livornese che si era già fatto notare l’anno scorso conquistando il titolo di vicecampione europeo juniores. A Tarragona non ha voluto deludere

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 4 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE GIOCHI DEL MEDITERRANEO J L K

le aspettative e ha festeggiato il suo ingresso nella classe seniores con un bell’argento: ha marciato spedito verso la finale, chinando la testa solo al macedone Nurov. A questo punto le ragazze non si sono fatte pregare e hanno mostrato che la lotta in rosa sa viaggiare sempre a testa alta: 3 le

Superba la lotta rosa: Dalma Caneva e Carola Rainero, argento e Sara Da Col, bronzo

medaglie ghermite dalle azzurre, 2 d’argento con Dalma Caneva e Caro- la Rainero e 1 di bronzo con Sara Da Col. E la lotta ha raggiunto a quota 5. Un po’ meno - sempre per amor di statistica - che nelle ultime due di Tokyo sta dando i suoi frutti.” lin (78kg), e la sempiterna Edwige edizioni dei Giochi in quanto a Mer- Judo, superata la “regola dell’otto” Gwend (63kg) brillare sul podio con sin2013 furono 7 (1 oro, 1 argento - Si paventava un blocco a “quota 8” la medaglia d’oro al collo, mentre in e 5 bronzi) mentre a Pescara furono per il judo tricolore in una ripetizione argento hanno concluso Miriam Boi ben 10 (2 ori, 1 argento e 7 bronzi). di Mersin e Pescara, invece gli azzurri (57kg), Carola Paissoni (70kg), Giulia- “Siamo soddisfatti dei nostri atleti e hanno ben orchestrato di superare no Loporchio (100) e Vincenzo D’Ar- delle nostre atlete - è il commento la barriera storica e hanno totalizza- co (+100). Anche la vicecampionessa del vicepresidente federale Gianni to ben 11 medaglie. Ottimo risultato olimpica Odette Giuffrida ha conqui- Morsiani - il risultato ottenuto non per la squadra capitanata da Kyo- stato la medaglia d’argento, ma la solo è buono, ma conferma che la shi Murakami che ha visto Manuel sua gara ha avuto un significato spe- programmazione intrapresa in vista Lombardo (66kg), Giorgia Stangher- ciale: è stata la prima competizione dopo il lungo periodo di fermo per l’infor- tunio alla spalla ed è stata una rentrée coi fiocchi. “Sono felice, grazie a tutti. Vi voglio bene!” è stato il suo

Il judo esordisce brillantemente con Manuel Lombardo, oro; Miriam Boi e Odette Giuffrida, argento; Francesca Milani, bronzo…

commento da Tarra- gona, sentimento am- piamente ricambiato

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 5 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE GIOCHI DEL MEDITERRANEO J L K da quanti amano il suo judo esplo- sivo e vitale. Quanto ai bronzi ecco apparire sul podio l’altra stella di Rio …e prosegue con Edwige Gwend, oro insieme a Carola Paissoni, argento, Fabio 2016, quel Fabio Basile su cui tutti Basile e Nicholas Mungai, bronzo… gli occhi sono puntati (stampa inclusa) che sta prendendo le misure nella nuova categoria di peso dei 73 kg. Bloccato, in una ripetizione degli europei di Tel Aviv dello scorso aprile, dal turco Ciloglu ha ripiegato

sulla finale per il bronzo po- sitivamente conclusa: “sono felice, ma anche rammaricato - è il commento di Fabio dalla Spagna - con lo staff federale tutto lavoreremo sodo, perché siamo una squadra, e torneremo ad buoni propositi e torniamo con otti- cendo. E’ stato un torneo eccellente, essere i numeri uno anche in questa me sensazioni. Questa gara ci serviva prendiamo i dati che abbiamo raccol- nuova categoria.” Gli altri bronzi sono per testare lo stato attuale di forma to per lavorare sugli errori e miglio- stati conquistati da Nicholas Mungai e valutare il percorso che stiamo fa- rarci ancora.” nei 90kg e da Francesca Milani nei 48. Undici medaglie per un’Italia judoistica proprio bella, come traspare dalle parole del co- ach Francesco Bruyere: “sia- mo più che soddisfatti della trasferta. Siamo partiti con

… per finire con Giorgia Stangherlin, oro, argento per Giuliano Loporchio e Vincen- zo D’Arco

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 6 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE GIOCHI DEL MEDITERRANEO J L K L’approfondimento

Con un oro e quattro bronzi l’Italia del karate continua a brillare di Daniele Poto Sentivano tutti una grande responsa- zione punto di riferimento in un ca- all’assenza delle gare di kata. Il fresco bilità gli azzurri che hanno preso par- lendario internazionale sempre più ricordo del successo di Viviana Botta- te ai Giochi del Mediterraneo 2019 fitto e bisognoso di scelte e decifra- ro nella Premier League di Istanbul nell’iberica Tarragona. Si tratta di un zioni. L’Italia di Aschieri, Guazzaroni ci ricorda che nella disciplina tecnica evento che appare secondo la vul- e Loria rinunciava in partenza a una l’Italia rimane un’autentica corazzata gata comune declassato nell’arengo sicura medaglia per la defezione di anche extra-Mediterraneo. Il bottino internazionale ma non certo per di- Luigi Busà, forte ma non inossidabile, 2013 era stato rimarchevole: otto scipline come il karate che sfruttano uomo franchigia e garanzia, appie- medaglie con due ori e sei bronzi. ogni occasione per accendere i riflet- dato nell’occasione da un infortunio Quello dell’edizione 2018 può appa- tori su di sé in vista del grande esor- occorsogli proprio nelle tappe di rire meno tonitruante ma dimostra dio olimpico “giapponese” del 2020. avvicinamento alla manifestazione. la solidità competitività del collettivo Inoltre la Spagna è terra di grandi Dunque un -1 nel computo medaglie azzurro. All’attivo un oro e quattro karateka e dunque il contesto in cui da valutare con at- si esprimeva la nazionale era dei più tenzione facendo la probanti. Giochi del Mediterraneo tara al precedente il- nella storia dello sport tra alti e bassi, luminante dei Giochi nei marosi di una tradizione destabi- precedenti quando a lizzata rispetto agli anni ’70, sia per Mersin i dieci parte- l’appiattimento del carattere goliar- cipanti azzurri aveva- dico degli atleti (a questi livelli quasi no conquistato 8 me- tutti studenti) sia per la geopolitica daglie. Il numero dei internazionale che ha portato alcuni presenti a Tarragona Paesi ad accostarsi con discrezione era lo stesso con un alla manifestazione, se non proprio raccolto quantita- a disertarla per la contiguità con na- tivamente inferiore zioni palesemente “non amiche”. Un ma qualitativamente segnale evidente sta nel fatto che il all’altezza. In Turchia principale quotidiano sportivo italia- il grande nemico era no non abbia inviato in loco un solo il padrone di casa. giornalista affidandosi alle notizie di Nell’occasione la Tur- agenzia mentre per la contigua ras- chia per l’edizione segna mondiale del calcio gli inviati 2013 aveva promesso 150.000 euro Sara Cardin erano addirittura dieci. Tra l’altro la ad ogni atleta che fosse stato capace copertura mediatica non aveva ne- di agguantare la medaglia d’oro. Un anche sbocchi televisivi e dunque il incentivo non da poco considerando peso della stampa avrebbe potuto che il Coni non riconosce analogo bronzi. Se immaginiamo il potenzia- essere influente fornendo notizie di.. indennizzo per una medaglia d’o- le oro di Busà il confronto con il pas- prima visione. Comunque il Coni non ro olimpica, traguardo di ben altra sato diventa assai meno stridente. E ha lesinato impegno e motivazioni consistenza e peso specifico. Cinque una valutazione pesa più di tutte. Nel per stimolare le federazioni in lizza e anni sono una forbice cronologica 2013 l’approdo ai Giochi Olimpici era la leadership italiana nel medagliere consistente ma si può scrivere che l’I- lontano 7 anni, quasi un miraggio. con sport come il nuoto in pole po- talia, in contesto ben altrimenti com- Ora ha consistenza reale perché nel sition, è stato un segnale eloquente petitivo, ha sostanzialmente tenuto prossimo biennio tutte le nazioni di una partecipazione ad alto livello le posizioni con un Busà in meno e inserite nel ranking si batteranno (e e senza complessi. Dunque alcun con titolari che hanno reso al loro si sbatteranno) per un posto al sole ridimensionamento per la manife- massimo categoria per categoria. dove (per ora) l’importante sarà es- stazione che rimane una manifesta- Un’ulteriore considerazione allude serci, cioè partecipare secondo il vec-

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 7 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE GIOCHI DEL MEDITERRANEO J L K L’approfondimento chio refrain erroneamente attribuito partenza e non d’arrivo. La stagione Scauri. Alti e bassi anche per Maresca a De Coubertin. è lunga e con questo bronzo ho con- a cui si pronosticava una probabilissi- Lo squillo sul gradino più alto del tributo a legittimare la mia presenza ma medaglia in virtù dell’affidabilità podio questa volta è venuto da Sil- in nazionale. Non è stata una trasfer- agonistica e di una ormai comprova- via Semeraro nei 68 kg. Una sorpresa ta inutile ma semmai estremamente ta esperienza. Stop al secondo turno positiva e in relativo vista la perfetta fruttuosa”. Imitata in breve tempo da e finalina persa contro lo spagnolo preparazione svolta dall’atleta. E dire Jendoubi Rabii che, analogamente, si Ennkhaili. E sullo stesso andamento che il sorteggio non le ha riservate è appuntato un risultato di prestigio anche Crescenzo, battuto dall’egizia- avversarie agevoli. Quattro match col terzo posto agognato, il massimo no Salama. Rimane da dire degli ri- tutti vinti per il primo posto. Batten- a cui poteva approdare, in forza dei manenti azzurri in gara. Clio Ferracuti do l’una dopo l’altra la montenegrina ripescaggi dopo la sconfitta di misu- ha visto interrotto il cammino “me- Rakovic, la bosniaca Cavar, l’egiziana ra contro il croato Garibovic. Il suo diterraneo” dalla sconfitta di misura Mohamed e la turca Eltemur. Il 5-0 entusiastico commento: “Ringrazio contro la bosniaca Bektas Mirnesa. parziale accumulato tra semifinale e il settore tecnico che mi ha dato la La Perfetto è stata in competizione finale esprime la bella tenuta tecni- chance per essere qui. Ho sfruttato solo per un incontro incappando co-strategica dell’atleta dell’Esercito, l’opportunità conquistando una me- nella sconfitta contro la greca Kava- raggiante sul podio. “Una giornata daglia e onestamente non potevo kopoulou, non godendo poi della strepitosa per me e per la squadra a chiedere di più alla gara. Dedico il possibilità del ripescaggio. Il torneo cui dedico il successo. Siamo un’Ita- risultato alla federazione, al Coni e di Tarragona ha mostrato una volta lia competitiva praticamente in tutte a tutti quelli che hanno creduto in di più che le nazioni deboli nel karate le categorie”. L’exploit della Semera- me”. Nel secondo giorno di gare il trio sono un ricordo del passato. Il com- ro compensava la piccola delusione di bronzo è stato metaforicamente puto degli incontri vinti e persi dagli per il bronzo della Cardin. Sara c’è raggiunto sul podio da Michele Mar- azzurri contro avversari poco noti ma sempre. In ogni manifestazione a cui tina che ha confermato chiari indizi aggressivi sta a ricordarcelo. partecipa la medaglia è immancabi- di crescita e di maturità. Il torneo di le. E non può sempre essere d’oro il Martina è stato avviato metallo che si mette al collo. Lo scivo- da una grande rivincita lone decisivo nel primo incontro con- sul greco Tzanos che lo tro la turca Yakan, perso di misura per aveva stoppato nella Pre- 1-0. Ma la campionessa si vede nelle mier League di Istanbul. motivazioni che riesce a raschiare dal La soddisfazione veniva proprio bagaglio di risorse, pur in però strozzata dalla chia- una situazione di estrema delusione. ra sconfitta contro il ma- La Cardin ha risalito la china contro la cedone Berat. Martina macedone Zaborska e ha intascato il sapeva però riprendersi bronzo contro la donna di casa, la spa- con due vittorie contro gnola Fernandez. Una campionessa rappresentanti dell’ex di- mai doma e mai sazia: una bella te- sciolta Jugoslavia, prima stimonianza di carattere ante-Tokyo. il bosniaco Meris e poi il Non erano tra i più accreditati anche serbo Cvrkota. Alle spalle i due azzurri approdati al bronzo nel dei medagliati raffiche di corso della prima tornata agonistica. quinti posti con Simone Viola Lallo ha segnato un bel risultato Marino al rigetto dopo il in una delle sue prime uscite interna- titolo di campione euro- zionali. Se ha ceduto nettamente alla peo. Le sconfitte contro slovena Ristic, con grande autorità l’algerino Daikhi Hocine si è presa il bronzo sovrastando la e il macedone Arsovski croata Lenard. “Ho vinto la medaglia non hanno ridimensio- con la fora della concentrazione. Nel nato il grande risultato mio karate il fattore mentale, la testa, precedente. Rivedibile a Tarragona è un elemento fondamentale. Con- la strategia del ventenne carabinie- Simone Martina sidero questo risultato un punto di re con mamma di Ponza e papà di

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 8 ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 9 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE judo Ripartiamo dai Mondiali Azzurri lontani dal podio a Baku, ma lo spirito è positivo e i risultati arriveranno. Parola del Presidente Falcone di Giovanna Grasso foto di Emanuele Di Feliciantonio

Un Mondiale magro per L’Italia che è tornata a casa da i Giapponesi, fortissimi e inarrivabili, almeno per il mo- Baku con il 9° posto di Nicholas Mungai come miglior ri- mento: 7 dei 14 ori sono andati a loro per un totale di sultato. Poca cosa per una squadra di nove atleti ed at- 16 medaglie su 18 atleti iscritti. E si stanno facendo lar- lete che schierava i suoi “pezzi da novanta” gli olimpici go molti paesi emergenti, basti considerare che ben 21 Fabio Basile e Odette Giuffrida. Senza tralasciare la soli- nazioni sono salite sul podio iridato, segno questo che le da Edwige Gwend, reduce da importanti risultati nelle politiche di diffusione del judo nel mondo propugnate ultime competizioni blasonate dell’IJF World Tour, e una dal presidente mondiale Marius Vizer funzionano. manciata di giovani di talento. Eppure le cose non sono Tutto ciò premesso per rendere completo un quadro andate come ci si aspettava, perché se è vero che non complesso, almeno per i nostri portabandiera, che da si può (né si deve) partire con spirito meno che positivo sempre hanno trovato nella competizione iridata una per un appuntamento così importante, è vero pure che gara ostica. Anche questa edizione lo è stata come at- gli incoraggianti pronostici del pre-partenza sono andati testano le uscite al primo incontro dei leggeri Francesca decisamente delusi. E’ vero che mancava il vicecampione Milani e Andrea Carlino e, soprattutto, di Gwend e Basi- uscente degli 81 kg, quel Matteo Marconcini che lo scorso le. Un incontro all’attivo per Odette Giuffrida (anche se anno tanto ha fatto emozionare il tifo azzurro con la sua per forfait dell’avversaria) e per Carola Paissoni e Antonio gara a Budapest, è altrettanto vero che tanti infortuni e Espisito. Un passo in più per Matteo Medves e Nicholas recuperi dagli infortuni erano freschi per alcuni, ma chi Mungai che per un soffio perdono l’accesso ai quarti e la si dedica ad uno sport fisicamente impegnativo come è possibilità di avvicinarsi al podio. il judo queste cose le dà per scontate. Poi ci sono stati Ma il bilancio non è negativo come potrebbe sembrare,

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 10 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE judo le valutazioni della direzione tecnica sé che per arrivare in finale la strada non siamo troppo convinti di poter e della dirigenza sono nei termini è lunghissima e logorante, mentre vincere, da un punto di vista psico- della possibile crescita, come attesta il discorso è diverso per le Olimpia- logico, intendo. Perché da quello che il Presidente Domenico Falcone a fine di. Con il sistema di qualificazione a ho visto tutti, anche chi ha perso al gara (italiana): “Ho una visione positi- ogni categoria si garantisce un nu- primo incontro, hanno affrontato da va del nostro mondiale anche se non mero massimo di atleti e quindi para- pari a pari l’avversario. Tecnicamente sono arrivati risultati. Voglio eviden- dossalmente è una gara più facile da e tatticamente ci siamo, posso dire ziare come questa gara sia sempre affrontare, anche a livello mentale. che manca la cattiveria, ma anche stata ostica per gli azzurri e che, per I nostri atleti sono bravi e sono cre- che ci si lavorerà. di più, per noi questa è una tappa di sciuti molto negli ultimi anni. Sono Obiettivamente posso dire che le avvicinamento alle Olimpiadi e non, d’accordo con Murakami (Kyoshi, il gare di Mungai, Medves ed Esposito

clicca sulle foto per accedere alla gallery quindi, l’obiettivo principe. In pro- DT azzurro, ndr.) quando dice che ora mi sono piaciute e mi hanno emozio- spettiva olimpica vedo che abbiamo i nostri combattono. Non assistiamo nato, i risultati non sono arrivati, ma buone possibilità di qualificarci. Dico più ad incontri dove i nostri retro- loro hanno combattuto molto bene e che il mondiale è ostico per noi pen- cedono o temporeggiano, è finito il sono stati all’altezza, anche se poi è sando, ad esempio, ai numeri: par- tempo del tiki taka, ora affrontano mancato il guizzo finale. liamo di una gara dall’accesso libero con grinta chiunque e se poi ti trovi Inoltre anche i giovani si sono com- che ha, quindi, un elevato numero di il campione del mondo al primo in- portati bene e abbiamo in crescita partecipanti; per esempio nella ca- contro, beh, magari è anche un po’ diversi piccoli talenti in vista Tokyo, tegoria di Basile erano ben 83. Va da la sfortuna che ci mette di suo. Forse come gli Europei juniores hanno di-

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 11 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE judo mostrato. Sono fiducioso per il futu- ra, i Mondiali hanno chiuso i battenti judoistico coreano come frutto delle ro. con la gara a squadre miste, grande sue tante, tante parole e “buone” in- Ovviamente, non posso essere sod- prova generale per quella che sarà la tenzioni. disfatto dei risultati di questa gara, il novità del prossimo appuntamento mio compito è di spronare la crescita a cinque cerchi. Nemmeno a dirlo e il miglioramento. Per questo dico il Giappone si è piazzato sul podio che bisogna lavorare di più e con d’oro dopo aver superato la Mongo- più impegno. Non dobbiamo sentirci lia (4-0), l’Azerbaijan (4-2), la Corea arrivati, in ogni situazione dobbia- (4-0) e la Francia (4-1). Seconda la mo continuare ad essere affamati, Francia, terze Russia e Corea che per dobbiamo avere l’occhio della tigre la prima volta si è presentata con

clicca sulle foto per accedere alla gallery sempre. Sono sicuro che siamo sulla le “due metà” unite sotto la stessa strada buona , ne ho fiducia. bandiera e con lo stesso inno. E se Ora il nostro obiettivo è qualificare forse Vladimir Putin (in tribuna con per Tokyo un numero maggiore di il presidente dell'Azerbaigian Ilham atleti che a Rio - conclude Falcone - Aliyev) non si è mostrato entusiasta sono sicuro che, come sempre abbia- della modesta prestazione della sua mo fatto, alle Olimpiadi sapremo dire nazionale solitamente schiacciasas- la nostra.” si, magari dall’altra parte del globo Finita la gara per la nazionale azzur- Donald Trump ha valutato il risultato

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ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 13 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE judo Il punto di Enzo de Denaro Il Mondiale a Baku è stato una debacle? Può darsi, anche se… Il risultato, fino a prova contraria, è quello ottenuto sul ne hanno portati 18, il massimo. Tre di queste, Giappone campo e, nel nostro caso, sul tatami. Ma se un risulta- Sud Corea e Francia sono salite ai primi tre posti del me- to si misura con le medaglie vinte, quella dell’Italia che dagliere, seguite da Georgia (9 atleti), Ucraina (15) e Iran, ha partecipato al campionato del mondo a Baku, è stata che di atleti ne ha portati 3 soltanto, ma hanno vinto un dunque una debacle? La definizione è sostanzialmente oro ed un bronzo. Nelle 13 edizioni del campionato del corretta, ma se lo si volesse fare si potrebbero conside- mondo disputate negli ultimi 20 anni l’Italia ha sempre rare anche altri elementi non proprio irrilevanti. Il pri- portato mediamente 8-9 atleti e con questi ha ottenuto mo è che i nove atleti che si sono battuti nella National una volta due medaglie (Rio 2007, terzi Meloni e Scapin) Gymnastics Arena non hanno tradito la fiducia riposta ed una medaglia in 6 edizioni con Scapin (1999, 2003), in loro. Tutti, indistintamente, hanno lottato per vincere, Macrì (2001), Bruyere (2005), Verde (2009), Marconcini da Francesca Milani e Andrea Carlino, Odette Giuffrida e Matteo Medves, Fabio Basile, Edwige Gwend e Antonio Esposito, fino a Carola Paissoni e Nicholas Mungai. Una squadra compatta e coesa, un tutt’uno con coach e staff, un’armonia interna preziosa e non banale. Nessuno di loro si è tirato indietro neanche per un istante, non sono stati commessi errori o imprudenze gravi. Né si sono ag- grappati agli errori degli arbitri quando ci sono stati. E se le medaglie non sono arrivate, è stato perché in questo contesto ed in queste condizioni, sarebbe stato un mi- racolo il contrario. Un anno fa a Budapest infatti, fu un miracolo. Alzi la mano chi si aspettava l’argento da Mat- teo Marconcini? Eppure il magico aretino i miracoli li sa fare, ed a quella finale iridata c’è arrivato dritto come un treno, modalità Rio. Ogni gara ha la sua storia, ha un suo percorso unico e particolare. Ed il Mondiale è una vera e propria lotteria, resa più complicata da una partecipa- zione ‘monstre’ nelle singole categorie, con gli avversari- materasso ormai estinti. Sono sempre più numerosi gli atleti ‘top’ che, di conseguenza, rendono sempre più fre- quenti le eliminazioni eccellenti, anche al primo turno. Chiedere al serbo Nemanja Majdov, al giapponese Aaron Wolf, alla mongola Sumiya Dorjsuren, tutti oro a Buda- (2017), mentre siamo ritornati a mani vuote nel 2011, pest 2017 ed usciti alla chetichella a Baku. Ma l’elenco è 2013, 2015 e 2018. A nessuno piace perdere, ma capita lungo. Lo stesso Lukas Krpalek, fortissimo ceko oro a Rio anche ai migliori ed anche se l’Italia fatica al mondiale, nei 100 kg, a Baku si è fermato al quinto posto nei +100 possiamo sempre contare su un’atleta top 20, Edwige kg che puntava a vincere, profittando della vacanza di Gwend (16esima nei 63), sei top 40, Antonio Esposito Teddy Riner. Odette Giuffrida e Fabio Basile sono stati i (21esimo negli 81), Nicholas Mungai (23esimo nei 90), nostri atleti di punta a Rio, ma il 6 agosto 2016 nessuno Fabio Basile (24esimo nei 73), Francesca Milani (36esima immaginava cos’avrebbero combinato quei due il gior- nei 48), Carola Paissoni (35esima nei 70), Matteo Medves no successivo. Odette e Fabio, oggi e per motivi diversi, (37esimo nei 66) e subito dietro ci sono anche Martina attraversano un periodo molto difficile determinato ‘an- Lo Giudice (44esima nei 57), Giuliano Loporchio (47esi- che’ dalle loro scelte, ma non solo da queste. Per chi an- mo nei 100), Valeria Ferrari (51esima nei 78), che non cora si chiede perché a Baku abbiano gareggiato soltan- hanno partecipato ai mondiali e Odette Giuffrida (51esi- to nove azzurri, cerchi la risposta nei numeri. Nove atleti, ma nei 52). Per qualificarsi alle Olimpiadi vanno più che oltre l’Italia, li hanno portati anche Georgia, Kyrgyzistan bene anche le medaglie ottenute nei Grand Prix e Grand e Tajikistan, mentre 88 nazioni ne hanno portati meno di Slam. Accontentiamoci e andiamo avanti, che Tokio è 9. Solo 32 nazioni su 124 ne hanno portati di più e solo 9 dietro l’angolo…

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ATTIVITÁ INTERNAZIONALE lotta

Gli Europei del record Strepitoso risultato della nazionale italiana di Lotta agli Europei Juniores di Roma che lascia a casa due argenti e cinque bronzi tra greco-romana e femminile di Giovanna Grasso foto di Emanuele Di Feliciantonio E’ stato l’Europeo del successo. L’Italia della Lotta ha fe- hanno potuto pregustare l’arrivo della prima medaglia steggiato con 7 medaglie il ritorno nel Belpaese della già nel giorno d’esordio. Ci ha pensato Giovanni Freni che competizione continentale dopo 24 anni dall’ultima non ha perso tempo a scalare tutti gli incontri e a conclu- edizione, quella seniores del 1994, che vide sul podio di dere la giornata avendo in tasca il pass per la finalissima Ostia un potente e già blasonato Giovanni Schillaci (suo dei 55 chilogrammi greco romana. Il giovane lottatore il bronzo dei 62 chilogrammi). Nel 2018 la federazione ha torinese ha lottato con grande sicurezza e convinzione accettato nuovamente la sfida di organizzare un evento superando dapprima il portoghese Cardoso Oliveira Silva di grande portata come è un Europeo, certa di poterne annientato in meno di un minuto, poi travolgendo l’ucrai- sostenere lo sforzo sia logistico che sportivo. I numeri no Kuzco per 11 a 0 e infine avendo la meglio sul russo le hanno dato ragione: oltre 470 atleti, 32 nazioni e, per Ivanov con un netto 4 a 0. Rimandata al giorno succes- l’appunto, ben 7 medaglie azzurre. Il miglior risultato di sivo la battaglia per l’oro in base al nuovo regolamento sempre. internazionale, Freni non è riuscito a replicare in finale Otto giorni di lotta e di emozioni per i tifosi italiani che la stratosferica performance del suo esordio: ha ceduto

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 16 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE lotta all’armeno Minasyan senza nemme- azzurri hanno guadagnato la chance suo team: comportamento culmina- no riuscire ad organizzare le idee sul di arrivare a medaglia nella greco ro- to con una testata a pochi secondi tappeto. “Sono stato vittima dell’e- mana e cioè Jacopo Sandron e Luca dal termine che ha mandato a terra mozione - ha commentato a caldo a Svicari. Sandron è diventato già da l’azzurro, con la quale l’antisporti- fine gara - oggi mi è sembrato tutto maggio il volto nuovo della lotta ita- vo Cherkas “vendicava” la sua net- diverso, ho sentito la pressione di liana dopo aver vinto il bronzo con- ta sconfitta per 5 a 0. Nonostante il lottare in casa, le aspettative del pub- tinentale seniores nel giorno del suo danno ricevuto è da encomiare il fair blico, la responsabilità di vincere e ventesimo compleanno, ma anche in play di Sandron che, dopo aver me- non ho lottato, ero come imbambo- questa occasione non ha mancato di dicato la ferita al sopracciglio destro, lato. Sono rammaricato di non aver mettersi in mostra. E’ approdato ai ha raggiunto avversario e allenatore lottato, magari avrei perso lo stesso, ripescaggi dei 60 chilogrammi dopo ucraini per stringere loro la mano.

clicca sulle foto per accedere alla gallery ma me la sarei giocata e invece… ma aver esordito male contro il tedesco “Sono davvero contento di questo questo mi servirà di lezione per il fu- Ginc, poi vincitore del titolo, ma man- risultato - ha commentato sugli spalti turo, a partire dai mondiali.” Argento, tenendo lucidità e determinazione si del PalaPerllicone - mettersi al collo quindi, per il “tornado Freni”, un risul- è imposto sul rumeno Razvan Arnaut una medaglia in casa è un’emozione tato di grande pregio ed un inizio al- (6-1) e si è aggiudicato la finalina per indescrivibile! Il tifo è stato importan- tamente benaugurante che ha dato il bronzo. L’incontro per il podio l’ha te per me, si è fatto sentire e mi ha il via a nuove emozioni per gli spet- visto opposto a Ivan Cherkas in un dato un grande sostegno! Ringrazio tatori del PalaPellicone: nello stesso duello non proprio correttissimo per tutti gli allenatori, il Centro Sportivo giorno del podio di Freni altri due l’atteggiamento dell’ucraino e del Esercito e la FIJLKAM”.

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Il secondo bronzo è arrivato nei 97 dagnare l’8 a 6 del verdetto finale. di Emanuela Liuzzi, bronzo nei 50 chilogrammi dalla vera “rivelazio- “E’ da un anno che lavoro a questo chilogrammi, grazie ad un percorso ne” di questi europei: Luca Svaicari. risultato - ha commentato Svaicari a di alto livello tecnico: dopo aver su- L’atleta della storica società romana bordo tappeto - ho studiato bene il perato agevolmente la finlandese Borgo Prati, alla sua prima prova con- mio avversario, conoscevo i suoi pun- Vainionpaeae per 8-3 e la georgiana tinentale, è riuscito nell’impresa di ti forti e quelli deboli, ed ero pronto Samkharadze per 5-0, la napoletana conquistare il podio con un percor- a gestire l’incontro anche da un pun- new entry nel gruppo sportivo dei so parallelo a quello del più leggero to di vista tattico. Sono felice di aver Carabinieri, ha ceduto in modo netto Sandron. Partito male contro l’au- trionfato davanti al pubblico di casa alla russa Gurskaya, riservandosi allo striaco Ragginer (poi medaglia d’ar- e di Roma in particolare, da romano stesso tempo la finalina per il bronzo. gento) è stato ripescato e ha sfrutta- mi sento particolarmente fiero del Con un incontro al cardiopalma si è

clicca sulle foto per accedere alla gallery to l’occasione di farsi valere battendo podio. Dedico la medaglia alla mia imposta sulla rumena Priceputu e ha prima l’ungherese Ersek, sconfitto di società, al mio allenatore e a tutti i fatto suo il prezioso metallo, grazie misura per 6 a 5, poi guadagnando miei compagni che mi stanno sem- agli ultimi punti decisivi che le hanno il bronzo ai danni dello svizzero Von pre accanto”. dato la vittoria sul punteggio di 6 a 6. Euw. L’incontro di finale è stato par- Ancora grandi emozioni sono arri- “E’ stato un incontro molto duro - ha ticolarmente bello da seguire grazie vate con la gara femminile: quat- commentato Liuzzi - ma non ho vo- ad una serie di spettacolari proiezioni tro medaglie aggiunte al paniere luto cedere di un millimetro sia da un portate dell’azzurro sul suo avversa- azzurro, un argento e tre bronzi. Il punto di vista tecnico che emotivo. rio che gli hanno permesso di gua- primo brivido è arrivato dalla gara Conoscevo la mia avversaria, essen-

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 18 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE lotta do la Campionessa Europea uscente tensione. Mi sono imposta di studiare regalandosi il bronzo a spese della e bronzo mondiale e ce l’ho fatta a l’avversaria e rimanere concentrata polacca Choluj per 1 a 0. “Sono parti- batterla. Ne sono più che felice. Sento anche tatticamente; ho difeso bene i ta convinta - ha dichiarato sorridente di avere l’entusiasmo giusto per ini- suoi attacchi seguendo le indicazioni come di consueto Elena - e forse ho ziare subito a lavorare per i Mondiali che arrivavano dall’angolo e ho cer- perso qualche opportunità durante di settembre!”. cato di fare del mio meglio e… ho l’incontro perché ho voluto gestirlo La seconda medaglia in rosa è stata vinto. Una grande soddisfazione!” con la maggiore tranquillità possibi- portata a casa da Morena De Vita nei Infine il trittico di bronzo femminile è le, ma comunque me la sono sudata 59 chilogrammi. L’atleta torinese si è stato realizzato grazie ad Elena Espo- fino alla fine! Voglio dedicare la me- imposta prima sulla norvegese Aak sito. Anche lei formatasi nella scuola daglia ai miei genitori e… all’Italia! per 6 a 0 per poi doversi arrendere napoletana e nuovo acquisto del Siamo in Italia e quindi…”

clicca sulle foto per accedere alla gallery nettamente alla macedone Nichita. gruppo sportivo dei Carabinieri nei E infine il secondo argento azzurro Ripescata da quest’ultima (suo il tito- 65 chilogrammi, è partita in grande che ha coronato il “settebello” della lo) ha battuto di misura la turca Tekin sprint contro l’azera Naghizade, bat- lotta, è arrivato da Enrica Rinaldi che per 8 a 7 per poi regalarsi il bronzo a tuta con il punteggio di 10 a 4, e si è con questo risultato ha migliorato il spese della russa Kazymova grazie ad imposta sulla bielorussa Sadchanka suo palmares internazionale conte- un punteggio finale di 6 a 2. “In finale per 5 a 2, conquistando la semifina- nente anche il bronzo continentale ero davvero molto tesa - ha dichiara- le. Fermata dalla tedesca Sewina con Under23, ottenuto solo un mese pri- to a caldo De Vita - ma sono riuscita un beffardo 1 a 1, la giovane Esposito ma. Erano comprensibilmente grandi a rimanere concentrata e dominare la non si è persa d’animo e si è rifatta le aspettative dello staff tecnico nei

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 19 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE lotta suoi confronti e l’azzurra ha risposto la batteria e poi si riparte in vista del lisi, una programmazione e una ge- a testa alta con il suo argento dei 72 mondiale.” stione che si è rivelata impeccabile. Si chilogrammi. Il suo cammino verso A conclusione della rassegna con- trattava di una grande sfida organiz- il podio l’ha vista partire dai quarti e tinentale romana la libera, stile nel zativa per la federazione e abbiamo superare l’ucraina Vovchak per 4 a 3 quale gli azzurri non sono riusciti ad confermato le aspettative dimostran- e passare la semifinale per aver bat- imporsi e ad arrivare in zona podio; do di essere un paese leader anche tuto nettamente la turca Tugba per poco male dato che il bottino messo sotto questo aspetto. E lo abbiamo 2 a 0. Ad aspettarla in finale Evgeniia a segno con le 7 medaglie comples- dimostrato anche agonisticamente Zakharchenko che l’azzurra aveva già sive tra greco-romana e femminile parlando: sette medaglie sono un sconfitto lo scorso giugno nella fina- rappresentano il miglior risultato di risultato importante, possiamo dire lina per il bronzo europeo under23. sempre della lotta azzurra. Gli Eu- anche storico. L’unico rammarico è

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Purtroppo le cose non sono girate rojuniores di Roma sono stati una quello di non aver sentito risuonare allo stesso modo in questi europei rentrée in grande stile, con risultati l’inno di Mameli qui in casa nostra, della Capitale e l’azzurra ha dovuto eccezionali e grandi personalità an- anche se ci siamo andati molto vi- cedere alla russa il metallo più pre- che tra il pubblico tra le quali il Pre- cino. Le ragazze ed i ragazzi si sono zioso. “Ero troppo emozionata dalla sidente del Coni Giovanni Malagò, il dimostrati all’altezza e questo vuol situazione - ha commentato Rinaldi a supercampione USA Jordan Burrou- dire che il lavoro che stiamo portan- caldo - un po’ per il fatto di lottare in ghs e il nostro super Frank Chamizo. do avanti in questi anni, soprattutto a casa, un po’ per le aspettative di tutti Grande la soddisfazione espressa dal livello giovanile, è quello giusto. Non dato che l’avevo già battuta qualche vicepresidente della lotta Giovanni possiamo fare altro che continuare mese fa… ma è andata così. Resta Morsiani che ha chiosato: “E’ stata così e puntare sempre a migliorarci”. un po’ di amaro, questo si. Ora devo una manifestazione incredibile, riu- fare una breve pausa per ricaricare scita ottimamente grazie ad un’ana-

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ATTIVITÁ INTERNAZIONALE karate L’Italia dei fratelli D’Onofrio sbanca Kobe 2018 Un oro, un argento e due bronzi per l’Italia e brilla la stella D’Onofrio. Sul podio anche Ahmed El Sharaby e Mattia Busato di Daniele Poto

Sono stati giorni speciali per la fa- del magico ingresso del karate dal nulla è stato trascurato per una edi- miglia D’Onofrio da Sant’Arcangelo portone principale dell’Olimpiade zione epocale. Kobe ha un porto, le (badate bene, non è Romagna) quel- all’altezza di Tokyo 2020. Tra l’altro la montagne alle spalle, incastonata in li intercorsi tra il 19 e il 22 luglio, a parola “Universiadi” (qui veniva decli- uno scenario naturale che ne fa, pa- molte migliaia di chilometri da casa nata una specialità dei mondiali uni- esaggisticamente, uno dei luoghi più e dalla patria. Cioè nella dimora ospi- versitari) dovrebbe evocare il grande attraenti del Giappone. I campionati tale degli sport di combattimento, in evento che Napoli sarebbe tenuta a mondiali universitari hanno cadenza Giappone. La famiglia è stata il fio- ospitare nel 2019. Usiamo il condizio- biennale e ormai rappresentano un

re all’occhiello della partecipazione nale perché le incognite strutturali al appuntamento centrale e immanca- azzurra ai campionati mondiali uni- momento attuale non mancano e c’è bile di mezza stagione per il karate. versitari di Kobe, spalmati in quat- il rischio che il capoluogo di regione Tornare a casa in chiave italiana con tro giorni di gare, in una città adusa campano debba tristemente passare l’oro di Francesco (kumite maschile a ospitare i grandi eventi (anche dei la mano. L’evento mancava al Giap- kg 67) e con l’argento di Terryana nel goliardi), aperitivo stuzzicante prima pone dal 2000, edizione di Kyoto e kata è un risultato complessivo che

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 24 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE karate va al di là delle più rosee aspettative è pratica costante a livello scolastico Parzewski (4-0), lo spagnolo Cuerva del pater familias, allenatore e con- e il valore a monte di questa enorme Mora (6-0) per poi imporsi in un’ac- sigliere dei due ragazzi in notevole massa di praticanti non si fa fatica a cesa finale per 5-4 al giapponese Na- crescita nel ranking internaziona- constatarli a valle, nei risultati, nella kano Soichiro. Un oro che è sembrato le. Questi acuti hanno consolidato manifestazione che, per definizione, un sogno. “Non ho parole per descri- il buon raccolto complessivo della contempla agonisti che studiano vere a caldo quello che ho vissuto. Il spedizione azzurra che ha messo in con il solo sbarramento del limite di sogno è diventato realtà e il successo bacheca complessivamente un oro, età che preclude la partecipazione a lo dedico a tutti quelli che hanno cre- un argento, due bronzi e quattro qualche big nostrano. Si fa quasi pri- duto in me, prima fra tutti la mia fa- significativi cinque posti. Vuol dire ma a segnalare cosa il Giappone non miglia”. La caccia all’oro di Busato e El che in otto competizioni c’è stato ha vinto piuttosto che il contrario. A Sharaby è stata stoppata rispettiva- comunque un italiano nella “top Kobe c’erano 64 medaglie da asse- mente dall’iraniano Shahrjerdi e dal five” in una manifestazione indele- gnare in 16 categorie. Il Giappone ha giapponese Sakyiama che poi si sa- bilmente segnata dallo strapotere piazzato un finalista (vincente o per- rebbe aggiudicato il titolo. Il Giappo- del Giappone. Otto importanti piaz- dente) praticamente in tutte le finali. ne si stacca da una nutrita concorren- zamenti con soli dieci atleti in lizza. E il successo di Francesco D’Onofrio za con 10 ori, 2 argenti e 2 bronzi in

Le credenziali del successo di squa- è stato un vulnus all’inflessibile e me- una graduatoria che vede l’Italia col- dra sono iscritte in questa statistica todica caccia all’oro che ha decretato locata a un più che dignitoso quarto eloquente. Kobe è stata marchiata l’inevitabile primato del medagliere, posto nella classifica per nazioni. Il dalla forza indiscutibile della nazio- a grande distanza dalle nazioni in- bottino azzurro ha avuto come utile ne più forte nell’arengo mondiale, seguitrici. Francesco D’Onofrio ha corollario, come anticipato, i bronzi galvanizzata dalla chance olimpica e avuto un cammino in discesa, prati- di Mattia Busato (kata maschile) e di per di più Paese organizzatore della camente immacolato, nei primi tre Ahmed El Sharaby (kumite masch., rassegna degli sportivi-studenti. In incontri superando uno dopo l’altro kg 75). E per il secondo è una valida Giappone il karate (e anche il judo) il brasiliano Martins (8-0), il polacco fiche nell’ascesa in un jet set interna-

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 25 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE karate zionale che inizia a conoscerlo. Si sono arrestati ai limiti del possibi- le podio invece Eleonora Lanzone (kumite femm., 55 kg), Francesca

Cavallaro (kumi- te femm., 61 kg), Mattia Pampaloni (kumite masch., 60 kg) e la squadra di kumite donne composta da Damolideo, Lanzone, forma con i vari collegiali di avvici- splendido Kobe Central Gymnasium. Cavallaro e Semeraro. Grande sod- namento finalizzando preparazione L’11esima edizione dell’evento con- disfazione per gli accompagnatori e stato di forma per questo eccel- templava la partecipazione di kara- azzurri (Roberta Sodero, Salvatore lente risultato collettivo di squadra. teka di età comprese tra i 18 e i 25, Loria, Maurizio Cechini, Luciano Di- Inutile dire che la manifestazione è convogliando in Giappone circa 300 chiera) anche considerando le prece- stata egregiamente organizzata e atleti in rappresentanza di 32 Paesi. denti assenze federali da questa ma- condotta davanti a un pubblico com- Cerimoniale perfetto, magico rispet- nifestazione. La contiguità con Tokyo petente, tifoso ma non becero, nello to dei tempi previsti, assistenza in 2020 (e il conse- guente piano di avvicinamento internazionale) ha consigliato una partecipa- zione che si è ri-

velata altamente significativa. Il progetto della selezione univer- sitaria ha grada- tamente preso

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 26 ATTIVITÁ INTERNAZIONALE karate inglese di una folta pattuglia di vo- nel kata hanno senz’altro rimarcato lontari reclutati sul posto, sono stati il valore di una prestazione espres- gli ingredienti per un cocktail sicura- sa con stile ed eleganza”. I D’Onofrio mente riuscito. Il Giappone organiz- hanno osato sfidare il dominio giap- zatore non è mai fonte di delusioni in ponese e il duello si è concluso 1-1. questo senso. Si può scrivere che il dominio giap- Il commento di Vincenzo D’Onofrio, ponese è stato infranto da pochi al- al culmine di una piena felicità: “Due tri imitatori di Francesco D’Onofrio fratelli che conquistano contempo- nella manifestazione. Nel mazzo del raneamente una finale mondiale in poker delle prove a squadra la squa- due specialità differenti e nella patria dra francese del kumite femminile è del karate è un’impresa epica, forse riuscita nella rara impresa di conqui- mai realizzata. Non ho metri di para- stare l’oro (Giappone “solo” terzo). gone a tal proposito. Come padre mi Poi gli altri eversori sono stati Rose sento lusingato oltre che emoziona- Marie Liebold (kumite kg 68), Saleh to. Seguire questo evento da vicino è Abazari (Iran, kumite masch + 84), stato oltremodo stimolante ed esse- Eray Samdan (Turchia, kumite masch. re parte in causa con i miei due figli Kg 60) e Kamran Madani (Stati Uniti, complica il racconto di quello che noi kumite masch. 84). Spunti isolati presenti dal vivo o in collegamento nell’assolo giapponese, prevedibile e streaming abbiamo vissuto a Kobe. pienamente realizzato. Tutti i nostri atleti azzurri al cospetto dell’armata nipponica hanno dimo- strato di essere all’altezza delle aspet- tative. Commentare le nostre finali è come scrivere una pagina di storia in un Paese che ha vinto quasi tutti i 12 titoli in programma dall’alto di una scuola conclamata. Francesco nelle eliminatorie come nelle finali ha di- mostrato una netta superiorità unen- do requisiti tecnico-fisici in un modo eccellente, gestendo sotto controllo, con la testa e il cuore, l’intera compe- tizione. Era entrato sul tappeto per vincere e ha mantenuto la promessa. Significativo l’aver realizzato 23 punti (6 ippon, 1 wazari e 3 yuko) e subire gli unici punti al passivo in finale (4) dal giapponese Nakano Soichiro che, a dispetto della limitativa 30esima piazza nel ranking mondiale, risul- ta essere campione asiatico a soli 20 anni. A Terryana va riconosciuto il grande merito di aver dominato con bravura tecnica ed estrema de- terminazione tutte le avversarie che si sono succedute nelle eliminato- rie per approdare poi in finale a una sfida difficile contro la beniamina di casa Shimitzu Natsuki. Il suo perfet- to chatanayara-kushanku non aveva nulla da invidiare al suparimpei della padrona di casa a cui però è andato il titolo con il verdetto arbitrale di 4-1. I forti applausi per l’azzurra d’argento

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 27 Born to perform

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Incastro di emozioni, intreccio di ri- vicinare i giovani e parlare di judo Tanti aneddoti in particolare il lega- cordi. Rivive non solo per una sera come formazione. Rispetto, sacrificio, me con il professore Sergio Fati e la il glorioso passato, che si attualizza valori si apprendono praticando tale sua esperienza all’ENAOLI, durante e spalanca le porte al futuro. Nel se- disciplina. Essere napoletano è una la quale educò al judo un gruppo gno della napoletanità e di un judo veloce e inimitabile. Si è festeggiato al Kodokan la consegna del 9° Dan al Maestro Nicola Tempesta nel giorno del suo 83esimo compleanno. “Il ri- conoscimento del grado è forse do- vuto in qualche modo ma la vicinan- za degli amici che arrivano da tutta Italia è qualcosa che va molto oltre: ti permette di capire quanto hai fatto”. Un bagno di folla per il pioniere del judo italiano, classe 1935, che ha det- tato legge sui tatami del mondo, im- partendo lezione di stile, umiltà e di vita. “Traguardo che mi onora e che difficilmente si riceve”. Vispo, sorri- dente, dalla risposta sempre pronta, gli applausi e gli abbracci sono stati tutti per Tempesta, che sul palco sie- de al centro tra l’onorevole e bronzo olimpico a Montreal ‘76 Felice Maria- ni e l’oro a cinque cerchi di Sydney 2000 Pino Maddaloni. “E’ un mito: grande uomo, grande carisma, dalle immense qualità tecniche. Tempesta marcia in più”, ha affermato l’allena- di orfani scatenati, divenuti poi a ha incarnato un judo eccezionale, tore delle giovanili delle Fiamme Oro loro volta Maestri. “Ce l’ho fatta gra- educativo, formativo”, ha dichiarato partito da Scampia e arrivato sul gra- zie a Tempesta: sono stato più volte il già Direttore Tecnico della Naziona- dino più alto del podio alle Olimpia- campione d’Italia. Faccio per gli altri le italiana, che ha salutato l’iniziativa di australiane. Forte soddisfazione sull’esempio di Fati e Tempesta, che voluta dal maestro Giuseppe Marmo espressa dal presidente della Fijlkam si prodigarono per me: offro la possi- di fondamentale importanza per Domenico Falcone per la serata ce- bilità di praticare sport a quanti non aiutare i giovani a non disperdere la lebrativa nella particolare quanto dispongono dei mezzi economici. La memoria di un così ricco patrimonio suggestiva location dell’Albergo dei priorità è la salute. Se poi nascono sportivo. Napoli si riconferma indi- poveri. “Giornata storica in un po- campioni, ancora meglio”. Premiati scussa capitale del judo. “Prendevo sto carico di umanità e luogo ideale per la passione dimostrata e il judo tre pullman per andare in palestra. per esaltare e omaggiare i campioni. praticato il dottore Ciro Mauro, Di- Me lo ricordavo quando stavo per- Consegniamo la massima onorifi- rettore della Struttura Complessa di dendo e mancavano 40 secondi: mi cenza: Nicola Tempesta è ancora un Cardiologia all’Ospedale Cardarelli, dava forza. Possiamo fare di più, av- bambino, che ama il judo da pazzi”. l’oncologo Roberto Fiorentino del

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 29 ATTIVITÁ NAZIONALE judo Cardarelli e il fisioterapista Marco Pi- seppe Tribuzio, docente dell’Univer- sani. Presenti il Procuratore Aggiunto sità degli Studi di Bari “Aldo Moro”. della Direzione Distrettuale Anti- E chissà che il judo non diventi una mafia di Napoli Giuseppe Borrelli, il nuova materia tra i banchi di scuola. Procuratore della Repubblica presso Questa la vera sfida da giocare, come il Tribunale di Benevento, Aldo Po- ha auspicato il dirigente scolastico licastro, il maestro di strada ed ex Mena Nocera. Battute finali: si alza, si sottosegretario alla Pubblica Istru- inchina davanti al folto pubblico rin- zione, Marco Rossi Doria, il maestro grazia. Tempesta Sensei Arigato. Bruno Carmeni con Tempesta ai Gio- chi olimpici nel Sol Levante nel 1964,

Luigi Nasti, vicepresidente della Fijlkam, l’assessore allo sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello, il Campione del Mondo Cadetti Giovan- ni Esposito, Domenico Di guida vice campione del mondo juniores, Campio- ne d’Europa juniores e più volte campione italiano as- soluto, Giovanni Di Cristo, numerose volte campione italiano assoluto e cam- pione d’Europa under 23, il maestro Alfredo Apicella, delegato CONI in Brasile. Ben oltre 300 i presenti all’e- vento condotto da Gianluca Punzo della Società Italiana Storia dello Sport con Giu-

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 30 ATTIVITÁ NAZIONALE judo

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 31 ATTIVITÁ NAZIONALE karate Il Festival delle regioni premia la Lombardia 73 rappresentative al PalaPellicone per la conquista del titolo italiano

di Daniele Poto

Un PalaPellicone tirato a lucido per ospitare in data inconsueta il campionato per rap- presentative regionali. Una sorta di Campanile Sera o di Giochi senza frontiere per il karate nazionale. In ballo non l’Italia né i club, civili o militari che siano, con al centro il lavoro di setaccio e di selezio- ne dei Comitati tecnici Regionali, finalmente pienamente al centro di un evento agonisti- co in cui inevitabilmen- te il confronto nord- centro-sud-isole era l’inevitabile report di un anno di lavoro. Ma- nifestazione aperta dal messaggio di saluto di Cinzia Colaiacomo e del vice-presidente federale Donati scarso numero di interventi sanitari la domenica battezzata per i più gio- con il legittimo corollario dell’inno a cura della Misericordia. La prepara- vani. E questi ultimi sono stati capaci nazionale. Dimostrato che anche la zione dell’evento si notava già nelle di un grande protagonismo anche concorrenzialità tra regioni può offri- iscrizioni. In campo maschile nel ku- nel giorno d’apertura, facendo un re spettacolo. Bandita per definizione mite si potevano segnalare da 4 a 7 gran tifo “regionale” per i compagni la partecipazione dei big che seguo- partecipanti; nel contesto femminile più grandi in lizza. Una bella coreo- no un calendario internazionale ben da 2 a 4. E, dunque, c’è chi si è pre- grafia di tifo, sul modello regionali- delimitato e assolutamente incon- sentato con un vasto parco riserve stico federativo, capace di riscuotere sueta la scalettatura regione con- e chi invece è partito con l’handicap inaspettate passioni. L’impianto e la tro regione ma CON eccezioni che presentando dei buchi di categoria. direzione arbitrale hanno risposto confermano la regola. Tra gli iscritti Si può immaginare come, soprattut- alla grande alla sollecitazione esti- a esempio Stea (kata Puglia) e cam- to in campo femminile, rinunciare a va, superando un secondo handi- mini esperienziali interessanti come priori a coprire una categoria equi- cap con temperature lidensi esterne lo schieramento delle Fiamme Oro valesse alla quasi totale certezza di vicine ai 35 gradi. Il nuovo impianto femminili in versione B a rappresen- percorrere un breve cammino nei di aria condizionata è stato provato tare il Lazio. Oppure, comunque a di- gironi. La manifestazione ha avuto ma non è stato utilizzato per l’even- sposizione Petrillo (kata Campania), una formula tranchante: 5 categorie to. Il maxi-schermo centrale era un l’ennesimo Simmi (Daniele, kumite tra i maschi, 3 per le donne. In asse- comodo indicatore dell’andamento Puglia), Mangiacapra (kumite Cam- gnazione titoli assoluti e juniores, offrendo online e live lo svolgimento pania). Da rilevare la giovane età dei maschili e femminile, di kumite e di degli incontri sui quattro tatami. La protagonisti e (fortunatamente) lo kata. Il sabato riservato ai più grandi, collocazione in calendario ha subito

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 32 ATTIVITÁ NAZIONALE karate una sorta di scossa sismica perché te nel contesto con prevalenza della gni di squadra che spesso non hanno nel 2017 il campionato era sistemato Lombardia sul Lazio con la Toscana a avuto bisogno di lui nel risultato per- a gennaio, dunque sono passati 18 occupare il terzo gradino del virtuale ché sono spesso approdati a un salo- mesi per una rivincita con ben diversi podio. Meritevoli tutti i giovani in un monico 3-0 prima della sua eventua- protagonisti. Ma la novità è che non festival di esibizioni in cui la classifica le entrata in scena, godendo di una c’è più la finalizzazione di una mani- finale è solo un antipasto per il futu- notevole competitività nelle catego- festazione continentale. Il calendario ro. Comunque oro per la Lombardia rie più leggere. Così la sua Campania internazionale non trova più spazio nel kumite maschile giovanile (Ez- del kumite assoluto maschile liquida- per i campionati europei per rappre- zembergher, Quaceci, Rovelli, Giu- va la Calabria (solo 4 elementi) con sentative regionali. Così svincolato liani, Austoni, Zippoli e Pelamatti) e un inequivocabile 3-0 e si ripeteva da quel seguito il campionato per femminile (Molgora, Pendoli, Guerini, con la Toscana, tra l’altro senza subire rappresentative regionali nel 2018 è Bodei). Nel kata maschile dei giovani punti al passivo prima di arrestarsi in diventato una sorta di esame finale tris lombardo con Vielmi, Proserpio e finale. In totale sono sfilate in gara 73 squadre regionali secondo un criterio pre-selettivo. La maggiore partecipa- zione, rispettivamente con 13 e 12 formazioni maschili e femminile nel kumite giovanile. Poi il kumite asso- luto con 11 team maschili e 9 femmi- nili). Terzo per numeri il kata assoluto (7 regioni al maschile, 9 al femminile) e a chiudere la fila il kata giovanile (7 espressioni maschili e femminili). Il massimo rimpianto nelle numerose ore di gare per il Veneto del kumite femminile, beffato a due secondi dal- la fine. L’1-0 della sua rappresentante pesante impegnata contro l’avversa- ria toscana, per una distrazione, vira- va nel 2-1 della sconfitta sul filo dei centesimi e il suo responsabile non poteva che rammaricarsi. “Contente poi le ragazze per essersi affermate nella finalina per il terzo posto ma soddisfatte fino a un certo punto vi- sto che erano a un basso dal potersi battere per l’oro assoluto nella prova di kumite. Comunque l’esperienza rispetto al lavoro svolto nelle regio- Boschini imitati dal Lazio tra le donne servirà, abbiamo preparato al meglio ni italiane. Ma onore al merito degli con Tagliafierro, Eusepi, Caffarelli e questo evento e anche il tifo che ci ha apprezzati vincitori e citazioni per chi Barella. In sintesi cinque titoli su otto assistito è stato molto incoraggiante”. ha meritato fino in fondo il combat- per la Lombardia a ribadire una gran- Le omologhe pervenute al bronzo tuto titolo. Nel kata femminile asso- de preparazione per l’evento. erano le preparatissime ragazze del luto il terzetto dell’Emilia Romagna Se dovessimo indicare l’atleta-tipo Piemonte che nella loro finalina su- con Franchini, Mami, Villa, imitato per questo tipo di manifestazione peravano il Lazio con una bella pre- in campo maschile dalla Lombardia non potremo che rivolgersi al cam- stazione della Brunori, reduce dalla (Petroni, Sacristani, Pe). Titolo del pano William Wierdis, cuffia in testa bella partecipazione alla prova di kumite assoluto femminile alla Lom- e musica a palla ma concentrazione Umago, nella gara alla fine dominata bardia (Maffini, Zippoli, Bertoli, Este) massima, un veterano nonostante dalla “solita” Lombardia. mentre nella competenza dei maschi l’anagrafe lo accrediti della classe Il pensiero del vice-presidente fe- affermazione del Lazio (Bisaccia, Mi- 1993. Un iscritto nella categoria dei + derale Sergio Donati, attivo spetta- lani, Gentile, Pietromarchi, Marcelli, 84 chili nonostante la taglia da nor- tore della rassegna. “Non abbiamo Toni, Santarelli) sulla strenua resi- motipo. Ma non solo un atleta, un co- pagato dazio alla collocazione esti- stenza della meritevole Campania. ach in miniatura, un galvanizzatore, va. Dobbiamo essere consci che le Alla fine dodici le nazioni classifica- un punto di riferimento per compa- manifestazioni si devono svolgere in

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 33 ATTIVITÁ NAZIONALE karate tutto l’arco dell’anno perché ci sono serve a proiettare sulla ribalta nazio- grande sfida Italia-Resto del mondo pochi spazi in calendario dato che le nale. Come Italia siamo precursori di con identiche modalità. Sfida cinque programmazioni sono inflessibili e diverse manifestazioni che poi sono per gli uomini e a tre con le donne incessanti. Dunque da questo punto state adottate a livello internaziona- con l’aggiunta della prova a squadre di vista non esistono tabù. L’evento le. Quello che ci interessa è mantene- di kata. Con esiti tutt’altro che scon- del campionato delle rappresenta- re una manifestazione come quella tato (vero Busà, vero Maresca, vero tive regionali è il culmine di un per- che abbiamo vissuto, alimentata Cardin, vero Bottaro?) corso che è stato fatto sul territorio da un grande entusiasmo e da una e costituisce una verifica del lavoro spiccata rappresentanza giovanile”. dei ctr regionali. La messa a punto è La proiezione-miraggio sarebbe una avvenuta a cura del Maestro Nastro che ha girato l’Italia per preparare la manifestazione conclusiva. La sin- tesi finale e la verifica finale è stata opportuna oltre che molto soddisfa- cente. Il progetto aveva i suoi tempi e il tempo giusto era questo. Per il 2019 non abbiamo preclusioni per la data che potrebbe anche cambiare. L’incompletezza della squadra è sta- ta singolare ma abbastanza limitata a una o due regioni. Credo che sia dovuta a motivi accidentali e assolu- tamente imprevisti. Quasi tutti i team hanno avute le loro coperture. Le assenze sono dovute anche alle di- verse categorie in programma. Qui lo scopo è di scoprire e allenare talen- ti. Si tratta di una fucina di atleti che

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 34 ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 35 ATTIVITÁ NAZIONALE mga Gli aspiranti Insegnanti si formano al Centro Olimpico Federale “Matteo Pellicone”

a cura della Commissione Nazionale MGA

Appuntamento importante e molto 3° dan. Lo scopo di questa innovazio- vedì alla domenica, sviluppando gli atteso quello che ha riunito nel Cen- ne è stato quello di integrare i ruoli argomenti contemplati dal regola- tro Olimpico Federale “Matteo Pelli- del 3° livello che ha raggiunto ormai mento che prevede un periodo di cone” i nuovi aspiranti Insegnanti 3° la massima quantità degli Insegnanti formazione continua di 24 ore com- livello del Metodo Globale Autodife- interessati con le qualifiche previste, plessive. Tra gli Insegnanti nominati sa FIJLKAM. Per questo nuovo corso ma altresì quello di abbassare l’età per questo importante compito di di abilitazione, sono andate in vigo- media dei futuri Tecnici abilitati. Du- istruzione, sono stati convocati al- re le nuove norme del regolamento, plice obiettivo quindi, anche al fine cuni neo Docenti Nazionali risultati pensate dalla Commissione Naziona- di poter offrire tecnicamente la mas- idonei dal nuovo concorso per tito- le nell’ultima riunione e ratificate dal sima prestazione nel programma più li, espletato qualche mese addietro, Consiglio Federale, per dar modo di complesso e articolato quale quello che ha integrato il ruolo didattico accedere alla formazione del livello previsto nel livello “advanced”. Infat- costituito anche da tutti i Fiduciari più alto del Metodo anche agli In- ti, quella che potremmo chiamare la Regionali. Dopo l’accredito, previsto segnanti Tecnici con requisiti diversi specializzazione nell’MGA, fornisce le al mattino del primo giorno delle le- rispetto al passato. L’ammissione è competenze necessarie a strutturare zioni, si è svolta la presentazione del avvenuta attraverso un adeguato e gestire un corso di difesa personale programma e del suo sviluppo. La bando di concorso per titoli riservato di grado elevato e destinato anche Commissione Nazionale, composta a 30 candidati che, oltre agli Istrutto- alle persone che professionalmente da Giovanni Galatolo, Fulvio Rossi e ri e ai Maestri di tutte le discipline, in si interessano a questa materia per presieduta da Enzo Failla, ha accolto i questa edizione ha permesso l’acces- compiti istituzionali o privati. Come presenti nella bella aula riunioni della so anche agli Allenatori con 4 anni di per le altre edizioni, il corso è stato nuova palazzina degli uffici, portan- permanenza nel 2° livello e il grado di articolato in quattro giorni, dal gio- do il saluto del Presidente Domenico

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Falcone. L’ampia palestra della stessa Sanitario Obbligatorio) e A.S.O. (Ac- volti allo sviluppo del Metodo Fede- struttura è stata la protagonista quasi certamento Sanitario Obbligatorio), rale a favore della sicurezza e della assoluta delle ore e dei giorni di stu- con particolare attenzione al minore collettività. dio e di allenamento successivi. La impatto traumatico possibile sui sog- grande professionalità espressa dai getti interessati. Gli esami finali, so-

Maestri Giancarlo Ba- gnulo, Giuliano Inver- nizzi, Luigi De Falco e Vittorio Sola, ha avuto riscontro immedia- to nei partecipanti; coinvolgimento che si è concretizzato nel grande interesse e nel- la costante attenzione mostrati dai presen- ti nel corso di tutti i giorni di formazione. La psicologa Susanna Loriga, come sempre profonda conoscitrice dei delicati argomenti trattati, ha saputo sa- pientemente integra- re le lezioni pratiche, affrontando gli impor- tanti approfondimenti relativi alla psicologia dell’aggresso- stenuti con grande impegno e otti- re. Il momento tecnico formativo è ma capacità di espressione tecnica stato anche occasione per mettere a da tutti i candidati, hanno piena- punto alcuni interessanti protocolli mente soddisfatto la Commissione operativi di contenimento e control- per il raggiungimento degli obiet- lo riguardanti i T.S.O. (Trattamento tivi prefissi e per gli intenti comuni

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ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 38 ATTIVITÁ NAZIONALE promozione A scuola…“Muoviamoci ragazzi”! Il progetto che mette assieme insegnanti, ragazzi e atleti per ridare valore allo sport come divertimento: a partire dai banchi di scuola. a cura di US

Tutti parlano di sport ma, siamo cer- stare bene - a scuola, in gruppo, con parte al progetto: Federazione Judo ti che parliamo la stessa lingua? Per se stessi – e per esprimere i valori del- Karate Lotta Arti Marziali (FIJLKAM), i ragazzi lo sport è l’occasione per la socializzazione, della parità, della Federazione Ginnastica d’Italia (FGI), fare nuove amicizie (per il 56% de- crescita personale e di gruppo. della Federazione Italiana Pallacane- gli 8-11enni) e promuove lo spirito A dimostrare quanto la scuola sia stro (FIP) e della Federazione Italiana di squadra (per il 40%) e il rispetto aperta e pronta ad accogliere gli sti- Rugby (FIR) che, grazie al contributo dell’altro (per il 32% so- prattutto tra i maschi). Per i genitori lo sport è soprattutto questione di impegno ed abilità (49%). E a scuola? Per quasi la metà (47%) dei ragazzi 5-13enni l’educazione fisica è solo un’attività ricrea- tiva più che uno spazio di avvicinamento allo sport strutturato. Allora proprio a scuola, dove i ragazzi vivono in “co- munità”, è importante trasmettere ai bambi- ni i valori dello sport e avviarli alla passione per le varie discipline sportive, ma parlando il loro linguaggio, fatto di divertimento, alle- gria e gioco prima che di schemi e di moli anche in questo ambito sono i di talent sportivi, hanno affiancato le regole. Non è un caso che il 40% dei risultati ricevuti a fine marzo: 3.000 scuole in questo percorso attraverso 5-13enni non pratichi sport con re- classi che hanno aderito in solo tre video, materiali e testimonianze. golarità e che si registri un calo forte mesi con oltre 500 elaborati arrivati “Trasmettere l’importanza e la bel- soprattutto dopo i 13 anni, quando la da tutta Italia, dando voce alla pro- lezza del movimento nella vita quo- scuola termina o cambia. La lezione pria creatività ed immaginazione tidiana è un obiettivo fondamentale di educazione fisica a scuola è oggi per interpretare a modo loro il tema del programma “Divertiamoci a Stare vissuta come un riempitivo, ma pre- del concorso: l’importanza del “mo- Bene” che traduce in Italia l’impegno senta grandi potenzialità! vimento” e delle corrette abitudini globale di The Walt Disney Company Sono questi i risultati e le riflessio- quotidiane. Sono 16 le classi vincitri- nel promuovere concretamente le buo- ni della ricerca Doxa Kids che hanno ci: per loro il progetto non termina, ne abitudini fin da bambini, facendo dato origine al progetto “Muovia- potendo ora ulteriormente beneficia- leva sulle sue storie e i suoi personaggi, moci Ragazzi!”, lanciato a fine anno re e godere del premio. Si svolgeran- sul gioco, il divertimento e il desiderio da Disney Italia facendo sistema con no infatti a maggio i “16 Muoviamoci di stare bene insieme. Con il progetto alcune delle principali Federazioni e Ragazzi Day”, una serie di giornate “Muoviamoci Ragazzi” ci impegnia- con la scuola, per dare voce allo sport nelle scuole in compagnia degli atle- mo a portare il nostro messaggio nelle come momento fondamentale per ti delle Federazioni che hanno preso scuole, luogo di apprendimento, ma

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 39 ATTIVITÁ NAZIONALE promozione anche di crescita e socialità – dichiara Daniel Frigo, Country Manager The Walt Disney Company Italia – Per que- sto abbiamo sviluppato un approccio semplice e coinvolgente con materiali divertenti ed esperienze uniche che crediamo possano ispirare i ragazzi a imparare a stare bene divertendosi”. A rappresentare gli sport targati FIJLKAM Giulia Quintavalle, Laura Pasqua, Luigi Busà, Roberta Sodero che con grande entusiasmo si sono messi in gioco per coinvolgere i ra- gazzi nella conoscenza di judo e ka- rate: “Il mio sport ha tante regole - ha spiegato Laura Pasqua - E’ importante concentrarsi perché mentre ci muovia- mo la nostra mente deve restare ferma e concentrata su cosa stiamo facendo. Quando ci impegnano in uno sport di- ventiamo anche più “svegli” e attenti! Anche ai migliori capita di perdere fa arrabbiare. Ma facendo sport si impa- ra che perdere è naturale e se succede- bisogna ragionare sui nostri errori, ri- cominciare a esercitarci, e impegnarci ancora di più! Noi atleti sappiamo che lo sport è anche un piacere. Soprattut- to se ci impegniamo a trattare bene le altre persone (compagni, maestri, avversari) e il luogo in cui ci esercitia- mo. Lo sport si fa insieme: allenarci a essere gentili ci aiuta a fare nuove ami-

cizie, per vivere esperienze divertenti e indimenticabili e spero che il progetto Muoviamoci ragazzi vi abbia trasmes- so queste fantastiche sensazioni”. Anche Luigi Busà ha voluto dire la sua: “Il Karate è uno sport antico, con una lunga storia fatta di maestri, tor- nei, campioni… La mia disciplina si chiama Karate kumite. È un com- battimento tra due avversari. Ogni incontro dura pochi minuti… Ma a chi combatte sembrano molti di più,

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 40 ATTIVITÁ NAZIONALE promozione perché serve tanta concentrazione per Le 16 le classi vincitrici sono state se- decidere velocemente quali tecniche lezionate per la pertinenza al tema, usare: una capacità che si impara con l’efficacia nel comunicare il messag- l’allenamento… ed è utile anche nel- gio, la creatività, l’originalità e la cura la vita di tutti i giorni. Per vivere tutte dei dettagli degli elaborati realizzati. le emozioni dello sport, che diventano bellissime se vissute insieme… Anche agli avversari. In combattimento dia- mo sempre il massimo per batterli, è vero; ma ricordiamo che sono persone che condividono la nostra stessa pas- sione, compagni di gioco senza i quali non ci divertiremmo!” “Muoviamoci Ragazzi!” si è rivolto alle classi 4^ e 5^ delle scuole primarie e alle classi 1^, 2^ e 3^ delle scuole se- condarie di 1° grado, con l’obiettivo di promuovere e divulgare il concet- to del vivere bene, sensibilizzando i ragazzi sul tema delle corrette abitu- dini. Molti i materiali messi a dispo- sizione di alunni e insegnanti sul sito www.muoviamociragazzi-disney.it per prendere parte al progetto e gio- care la loro partita: schede didattiche suddivise in tematiche legate rispet- tivamente allo sport, all’alimentazio- ne, al movimento e i suoi benefici, giochi educativi e poster didattici. Tantissime le scuole che hanno ade- rito al progetto dimostrando una partecipazione geograficamen- te omogenea e un’adesione equilibrata tra primarie e se- condarie. Tra le regioni che han- no partecipato maggiormente troviamo: Cam- pania (17,73%), Sicilia (13,18%), Lombardia (12,5%), Puglia (12,05%), Pie- monte (8,18%); mentre per le province in par- ticolare: Barlet- ta/Andria/Tra- ni, Bari, Torino, Roma, Milano, Napoli, Catania.

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La notte infinita di Pietro Lombardi Settanta anni fa vinceva a Londra la medaglia d’oro nei pesi mosca della greco-romana dopo una impossibile lotta contro la bilancia di Giovanni Maria “Vanni” Lòriga foto archivio FIJLKAM illustrazione Claudio Marchese

Settanta anni fa, esattamente il 5 agosto 1948, Pietro E’ il giorno 5 agosto. L’Azzurro più piccolo della squadra è Lombardi (Bari 6 giugno 1922- 5 dicembre 2011) vince il il secondo italiano a raggiungere l’oro; il primo era stato titolo olimpico nella categoria dei pesi mosca della lotta il 3 agosto Adolfo Consolini, il gigante del disco. Talora gli greco-romana- estremi si toccano… Il grande – piccolo uomo della AS Bari, cresciuto nella Ho raccontato cose che con ogni probabilità sono note gloriosa Angiulli, sale sul primo gradino del podio olim- agli appassionati della lotta. pico con una progressione che racconta tutta la sua sca- Per questo aggiungo qualche particolare che arricchisce lata verso la massima vetta. la cronaca di una Vittoria. Non a caso ho usato l’iniziale maiuscola. Lo spiegherò 1. Turno – batte Svend Aage Folmer Thomsen (DEN) ai più avanti. punti: (ricordiamo che una vittoria ai punti veniva penalizzata 1. Il piccolo Pietro, come tutti i ragazzi di Largo Santa per cui si poteva essere eliminati senza aver mai perso); Barbara che si incontrano in via Libertà, ama “giocare” alla lotta. Naturalmente lotta di strada che è il viatico 2.Turno – batte Mohamed Abdel-El (EGY) della Palestra per quella vera. Italiana di Alessandria per schienata (presa in “cintura in 2. Fra quelli che erano noti come “i re della strada”, Lom- avanti” e successiva souplesse e “schiena” dopo 9 minuti bardi di distingue per forza fisica. Una volta trasporta e 28 secondi), in bicicletta una trave di legno pesante 120 chili, ap- poggiata sulla spalla destra. Un amico di famiglia, per 3.Turno – Passa senza combattere in quanto “disparo”, la cronaca Pietro Sciannimanico, gli chiede: “Pierino, 4.Turno – batte Reimo Kalerio Kangasmaiki (FIN) ai punti (medaglia di bronzo vir- tuale),

5-Turno – batte Malte Verner Moller (SWE) con la famosa “cintura bilica” (argento sicuro), Finale - batte Kenan Olcay (TUR) dopo venti minuti di attacco senza sosta. Arbitra l’ egiziano Atik, un principe che par- la una dozzina di lingue e che decreta la vittoria di Pietro Lombardi.

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 44 AMARCORD LÒRIGA perché non vieni in Palestra?” 7. Il 23 maggio 1948 si presenta ricordammo come fratello del 3. La Palestra è quella del “Ricreato- ai collegiali di Torriglia. Appena giocatore del Torino. Notte inson- rio Civile Andrea Angiulli” fondato giunto in Liguria apprende che è ne ed al mattino ci sono ancora nel 1906. Viene affidato alle cure nata la secondogenita Vittoria. Si cento grammi di troppo. All’alba dello storico Maestro Fer- nando Lapaloscia. 4. Il vero problema è che non ha neanche un paio di calzoncini e si allena con le normali mutan- de… Finalmente inter- viene la Casa del Balilla di via Abate Gimma e Pietro entra in possesso di un paio di braghette nere e di scarpette. Adesso è un lottatore a tutti gli effetti. 5. Il suo ingresso nell’ ago- nismo avviene nel 1938, in un triangolare a cui prendono parte anche lottatori brindisini a ta- rantini. Debutto incorag- giante: nel primo incon- tro schiena velocemente De Mitri (Brindisi) e subi- to dopo batte Cavallaro (Taranto). pensa ad un nome beneaugurale: chilometri di corsa ma si registra A gara ultimata si accorge che nel è invece dedicato alla nonna ma- solo un calo di 50 grammi. Ultimo pubblico (pagante) c’è anche suo terna. Pietro conoscerà la bam- bagno di luce sotto una apposita padre Francesco. Ha timore che il bina solo al termine del torneo lampada e finalmente la bilancia severo “Mastro Ciccio” possa rim- olimpico. registra l’agognato kg 52.000. proverarlo ed invece gli carezza il capo e gli mette in mano cinque- 8. All’inizio degli allenamenti il lot- 10. Trascriviamo quanto racconta cento lire. Promosso a pieni voti. tatore barese pesa 65 chili e per Lombardi nelle sue memorie.” Alle La prima volta di una trasferta a militare fra i mosca deve calare 8.40 fui dinanzi al giudice interna- Napoli pochi mesi dopo. Dure di 13. Ci riesce lavorando molto zionale incaricato del peso. Ritene- lezioni dai lottatori partenopei e e mangiando praticamente nulla. vamo di essere nei limiti ma il giu- presa di coscienza che è necessa- Solo un pezzetto di carne masti- rato svedese disse . rio allenarsi sempre di più. cato e non ingerito. Secondo lui superavo di pochi Prima maglia azzurra a Roma (il grammi il fatidico 52. Scesi allora 19 luglio 1942 allo Stadio Nazio- 9. Tutto bene sino alla semifinale dalla bilancia, saltellai un po’ in nale del Partito, presente Musso- vittoriosa, Gli dicono che il peso palestra e finalmente non superai lini, Italia- Germania 4.3) e succes- sarà effettuato nel pomeriggio il peso.” so su Otto Pulheim. della finale per cui alla vigilia si 6. Anni di guerra; un periodo anche concede una bistecca vera. Giun- 10. Il racconto della finale è in aper- nei Vigili del Fuoco a Napoli; il ma- ge però la notizia che il peso ò sta- tura. Rientro trionfale a Bari, tutta trimonio con Franca il 4 febbraio to anticipato al mattino. Dramma: la città lo festeggia. Ha un premio 1946. L’Angiulli è stata privata dei la bilancia registra al momento kg in denaro del CONI e riesce a co- suoi impianti occupati dagli Alle- 52,700. Bisogna smaltire in una struirsi (lavorando la notte) una ati; interviene Tommaso Annoscia notte almeno 700 grammi. Inter- casetta. Ha un posto di lavoro presidente della Associazione vengono tutti, dal grande Luigi promesso Sportiva Bari, che apre una sezio- Cardinale, da Girolamo Quaglia, (e mantenuto) da Giulio Andre- ne lotta nello Stadio della Vittoria. dal fisioterapista Golinelli. Bagno otti. Può finalmente abbracciare Lombardi diventa quindi un tes- turco; poi a letto sotto una dozzi- la piccola Vittoria, ancor più im- serato de “la Bari”. na di coperte. Dà una mano anche portante di quella olimpica. Ma Luigi Rigamonti, medico e che già la lotta più dura fu quella contro

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la bilancia. Che non fa sconti so- prattutto se la maneggia un seve- ro Svedese. Sempre con la Svezia dobbiamo fare i conti…

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di Livio Toschi

Tra i doni pervenuti recentemente al Museo siamo lieti 1989, 1991 e 1999; di menzionare una nuova raccolta di medaglie sulla pe- una medaglia d’oro al torneo internazionale di Fukuoka sistica (fino al 2000 era uno dei 4 Settori della FILPJK), of- nel 1989; ferta da Marino Ercolani Casadei, già Segretario Generale 5 medaglie d’oro al torneo internazionale di Roma nel dell’European Weightlifting Federation, e i numerosi capi 1992, 1994, 1995, 1999 e 2000. di abbigliamento sportivo di Emanuela Pierantozzi, che Per tali successi è Medaglia d’oro del CONI al Valore Atle- documentano molti anni di attività e importanti tappe tico, Medaglia d’Onore FIJLKAM al Merito Sportivo, Cava- della vita federale. Per quei pochissimi che non ricorda- liere della Repubblica. Nel 1998 è stata eletta presidente no bene chi sia Emanuela, citerò i principali successi di della Commissione Federale Atleti, nel 2000 “consigliere atleta” della FIJLKAM, nel 2001 membro della Commis- sione Atleti dei Comitati Olimpici Europei. Prima di lei una sola donna era entrata nel Consiglio Federale: la campionessa italiana di judo Gabriella Boniforti nel 1969.

A tutt’oggi la FIJLKAM ha conquistato 1.150 medaglie in- dividuali nelle 4 principali manifestazioni seniores: Olim- piadi, Campionati europei e mondiali, Giochi del Medi- terraneo. Le medaglie vinte nella Lotta sono 217 (192 M, 25 F), nel Karate 268 (180 M, 88 F), nel Judo 299 (151 M, 148 F). Quest’ultimo dato è davvero rilevante, soprat-

Marino Casadei con Livio Toschi

tutto se paragonato agli altri due: nella Lotta i maschi si sono aggiudicati l’88,48% delle medaglie, nel Karate il 67,16%, nel Judo il 50,50%, ossia maschi e femmine sono in parità. Ciò è tanto più sorprendente in quanto una fantastica carriera nel judo femminile: le donne hanno partecipato alle competizioni molti anni 2 medaglie alle Olimpiadi (argento nel 1992, bronzo nel dopo gli uomini: dal 1975 agli Europei, dal 1980 ai Mon- 2000); diali, dal 1988 alle Olimpiadi (il Judo era sport dimostra- 3 medaglie ai Campionati mondiali (oro nel 1989 e 1991, tivo), dal 1997 ai Giochi del Mediterraneo. Addirittura, se bronzo nel 1997); escludiamo dai calcoli i GdM, abbiamo questi risultati: 7 medaglie ai Campionati europei (oro nel 1989 e 1992, alle Olimpiadi 9 medaglie F e 7 M; ai Mondiali 16 F e 13 argento nel 1988, 1995 e 1996, bronzo nel 1991 e 1993); M; agli Europei 94 F e 63 M. Ossia 119 femminili e 83 ma- una medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo nel 1997; schili. Chapeau! 2 medaglie d’oro ai Mondiali universitari nel 1990 e 1996; 3 medaglie d’oro al torneo internazionale di Parigi nel Nel gennaio 2015 ho scritto per Athlon.net un primo

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 48 ACCADE AL MUSEO articolo su donne in lotta tra loro o con gli uomini, mo- strando numerose opere d’arte che le hanno raffigurate: antichi vasi e statuette, disegni di Luca Signorelli (1445- 1523), bronzi di Leonhard Kern (1588-1662) e di Ferdinan- do Tacca (1619-1686), ecc. In tempi più recenti ricordo che il lottatore piemontese Pietro Dalmasso, divenuto impresario, con la sua troupe di lottatrici entusiasmò prima le Folies Bergère e poi Chi- cago, ma a Parigi si assisteva a incontri femminili di lotta anche al Bal Tabarin e al Nouveau Concert di Montmartre. Proprio una troupe di lottatrici ha raffigurato Kees Van Dongen nell’olio su tela The Tabarin Wrestlers (1907-08), ora al Nouveau Musée National di Monaco. I coniugi Bar- toletti in Italia e Dubois in Francia diedero vita, presumi- bilmente, ai primi combattimenti misti, mentre il primo incontro di lotta tra due donne a Roma, per quanto è scaturito finora dalle mie ricerche, si disputò il 17 novem- bre 1889 all’Arena Flaminia fuori Porta del Popolo. È bene precisare che, stando a quanto riferisce Il Messaggero, lo spettacolo non fu davvero dei migliori… Nel gennaio 1908, al politeama Adriano in Prati, si svolse un torneo internazionale di lotta femminile. Negli Stati Uniti il primo incontro ufficiale di lotta tra don- ne si disputò nell’aprile 1891 al Kernan Theatre di Mary- land tra Alice Williams e Mary Morgan. La prima grande lottatrice degli USA fu Cora Livingston, che il 28 ottobre 1910 conquistò il titolo mondiale sconfiggendo Laura Emanuela Pierantozzi Bennett al Century Theatre di Kansas City. Cora (1886- 1952) si ritirò nel 1925, dopo 270 combattimenti.

Tra le opere d’arte eseguite nell’Ottocento e nel Novecen- to che mostrano donne in lotta segnalo Un imperatore ro- di Albert Guilloux (1871-1952); la scultura in gesso Lutte mano mentre osserva delle lottatrici, guazzo di Giuseppe de bacchantes, di Jean-Alexandre-Joseph Falguière, al Santi da Ferrara (1761-1825); i quadri La lutte des bagneu- Musée des Beaux-Arts di Calais (1886); la scultura in mar- ses e La lutte des fillettes, di Alphonse-Étienne (Nasreddi- mo di Carrara Baccanti in lotta, di Aristide Petrilli, esposta ne) Dinet (1861-1929); la terracotta Femmes nues luttant, alla Louisiana Purchase Exposition di Saint Louis nel 1904 e ora collocata nei Sunken Gardens di Atascadero, California; i bronzetti di Augusto Rivalta (Lottatrici), di Aristide Maillol (Les lutteuses, 1901), di Georg Kolbe (Rivalen, 1908) e di Voltigero

Giuseppe Santi da Ferrara, Un impe- ratore romano mentre osserva delle lottatrici, guazzo marrone su carta – Museo del Prado, Madrid

Antoniucci, detto Volti (Lutteuses). Ancora di Rivalta (1837-1925) è la sta-

ATHLON.NET # SETTE OTTO NOVE | PAGINA 49 ACCADE AL MUSEO Yonamine, un’esperta di combat- timento a mani nude che addirit- tura lo sconfisse. Anche la moglie di Funakoshi, come ci racconta lui stesso nel libro Karate-do, my Way of Life, divenne così abile che lo aiutò ad allenare i giovani allievi. Emily Diana Watts (1867-1968), dal 1903 allieva di Uyenishi e di Akitaro Ono alla Golden Square School presso Regent Street a Soho, nel 1906 cominciò a inse- gnare al Prince’s Skating Rink a Knightsbridge e pubblicò il libro The Fine Art of Jujitsu: il primo sul- la difesa personale e le arti marziali per donne e il primo sul jujitsu scritto in inglese da una donna. Nel 1914 espo- se il suo nuovo sistema Giovanni De Min, Lottatrici spartane, affresco (1836-37) – Villa de Man- di educazione fisica nel zoni ai Patt di Sedico libro The Renaissance of the Greek Ideal. Nel 1893 Edith Marga- tuetta di una ninfa in lotta con un satiro, esposta nel 1915 ret Williams (1872-1971) sposò William Garrud, istrutto- alla mostra internazionale di San Francisco. re di ginnastica, boxe e lotta. I due si trasferirono a Lon- Lo schizzo di Henry Cham intitolato Wrestlers from Rouen dra, dove – dal 1899 – frequentarono il Club in in 1868 è il primo che rappresenta un dinamico incontro Shaftesbury Avenue, fondato da Edward William Barton tra donne di fronte a un pubblico (Werner Sonntag’s col- Wright. Chiuso nel 1902 il Bartitsu, nel 1904 divennero al- lection). Altre opere su donne in lotta tra loro sono: Ba- lievi di Uyenishi e nel 1908, quando “Raku” lasciò l’Inghil- gneuses luttant, due litografie di Camille Pissarro (1896), terra, assunsero la gestione della Golden Square School. Les deux lutteuses, disegno a matita blu su carta di Aristide Maillol (1900), Le lutteuses, litografia di Jean Veber (1901), e Women wrestling, di Jan Sluyters (1907). Sulle lottatrici spartane, oltre al celebre dipinto di Edgar Degas alla National Gallery di Londra (1860-62), sono degni di menzione l’affresco di Giovanni De Min nella Villa de Manzoni ai Patt di Sedico (1836-37) e un quadro di Emmanuel Croise (1903). De Min e Croise, al contrario di Degas, ritraggono le lottatrici completamente nude. Hanno raffigurato lotte tra uomini e donne Ed- gar Chahine (Female Wrestler, 1902), Heinrich Zille (Ringkampf in der Schaubude, 1903) e Gustav Vigeland (1869-1943). Le sue sculture si possono ammirare nell’omonimo parco di Oslo, cui l’artista si dedicò dal 1924 alla sua morte, realizzando circa 200 opere in bronzo e in granito: un vero museo d’arte all’aperto.

Diamo ora un rapido sguardo alle arti mar- Camille Pissarro, Bagneuses luttant, litografia (1896) ziali. Il maestro Sokon Matsumura, definito “il Musashi di Okinawa”, nel 1818 sposò Chiru

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Edith sostenne la “Women’s Social and Political Union” (il cui organo di stampa era Votes for Women), fondata nel 1903 da Emmeline Pankhurst, e la “Women’s athletic So- ciety”. Nel dicembre 1909 diede vita al “Suffragettes Self Defence Club” a Leighton Lodge in Edwardes Square, Kensington. Per sostenere la battaglia delle suffragette e impedirne l’arresto o difenderle dalle prepotenze della polizia (ossia per contrastare gli effetti del cosiddetto “Cat and Mouse Act”), nel 1913 creò il “Bodyguard team”, un gruppo formato da sue allieve che ben presto divenne fa- moso. La stampa coniò il termine “suffrajitsu” per indicare la tecnica utilizzata dalle suffragette nei loro scontri con la polizia. Il “Bodyguard team” fu sciolto dalla Pankhurst all’inizio della Grande Guerra. I coniugi Garrud continua- rono l’insegnamento fino al 1925, quando vendettero la palestra. Phoebe Laughton Parry (1887-1936) cominciò ad al- lenarsi a quindici anni nel dojo di Uyenishi e un paio di anni dopo insegnò nella scuola di jujitsu di Yukio Tani e Taro Miyake in Oxford Street. Nota con lo pseudonimo di Phoebe Roberts, fu definita “Champion Lady Ju-Jitsu Wre- stler of the World”. Nel 1907 sposò Yuzo Hirano, anche lui insegnante di jujitsu in Oxford Street, e nel 1908 i due se- guirono Uyenishi a Lisbona, dove Hirano morì nel 1915. Nel 1918 aprì a Londra il e l’al- lievo n. 60 fu Katherine White-Cooper (aprile 1919). Nel 1920 le praticanti erano 25. La prima donna inglese a con- quistare la cintura nera in Giappone fu Sarah Mayer nel febbraio 1935 al Kyoto Butokukai. Augusto Rivalta, Lottatrici, bronzo Nel 1926, scrive John Stevens (I maestri del budo), il Ko- dokan di Tokyo aprì la sezione femminile. La prima allieva a ricevere la cintura nera fu Katsuko Osaki nel febbraio 1933. La più fa- mosa judoka è senza dubbio Keiko Fukuda, scomparsa nel 2013 (era nata a Tokyo cento anni prima). Suo nonno Hachinosuke, esper- to della scuola Tenjin Shinyo, era stato uno dei Maestri di Jigoro Kano. Nel 2006 il Kodo- kan le conferì il 9° dan e nel 2011 ottenne il 10° negli Stati Uniti. Il suo motto era: «Siate forti, siate gentili, siate meravigliose».

Aristide Maillol, Les deux lutteuses, matita blu su carta (1900)

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Aristide Maillol, Les lutteuses, bronzo (1901)

Heinrich Zille, Ringkampf in der Schaubu- de (1903)

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Aristide Petrilli, Baccanti in lotta (1904) – Sunken Gardens di Ata- scadero, California

Kees Van Dongen, The Tabarin Wrestlers (1907-08) – Noveau Musée National de Monaco

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Alphonse-Étienne (Nasreddine) Dinet, La lutte des fillettes

Scultura di granito nel Vigeland park di Oslo

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Voltigero Antoniucci, detto Volti, Lutteuses, bronzo

La cintura di campiones- sa mondiale di lotta vinta da Cora Livingston nel 1910

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La squadra di lottatrici del manager Jos Rosenstein (dal libro di A. Cougnet, 1912)

Emily Diana Watts (1867-1968)

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Edith Margaret Williams Garrud (1872-1971) con due suoi figli

Phoebe Roberts (1887-1936) con gli altri istruttori della Japanese School of Jujitsu

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Manifesto inglese che pubblicizza l’uso della difesa personale contro i malfattori

Copertina del Manuel de défense féminine di Char- les Pherdac (pseudonimo del commissario di polizia Charles Péchard)

Jigoro Kano osserva due allieve che praticano il kata

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Kano e la sezione femminile del Kodo- kan (20 settembre 1938)

Keiko Fukuda, ritratto di Robert Liu-Trujillo

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