Il Comune di e l’Africa, 40 anni di storia

Il rapporto tra Reggio Emilia e l’Africa ha origini lontane: il confronto tra la comunità reggiana e quella africana nasce negli anni ’60, prima come solidarietà sanitaria e in seguito come rapporto di cooperazione decentrata che coinvolge gli enti locali e la società civile del territorio in una serie di azioni rivolte ai paesi africani. Negli anni ’70 Reggio ha avuto un ruolo di primo piano a livello internazionale nella promozione dei movimenti di lotta al colonialismo e alla segregazione razziale. Il 24 e 25 marzo del 1973 al teatro Valli si tenne la “Conferenza di solidarietà contro il colonialismo, l’imperialismo e per la libertà e l’indipendenza dell’Angola, della Guinea Bissau e del Mozambico” alla presenza dei maggiori leader africani, compreso il futuro presidente del Mozambico . Grazie all’impegno di Giuseppe Soncini e di tanti cittadini che hanno voluto impegnarsi per i popoli africani, il Comune costituì il “Comitato unitario per l’amicizia, la cooperazione e la solidarietà con i popoli”. Il 2 luglio 1975 l’allora sindaco Renzo Bonazzi firmò il patto di amicizia e di cooperazione culturale con la città di Pemba (Mozambico). Il presidente mozambicano Samora Machel venne in visita ufficiale nella nostra città nel 19891 per ringraziare Reggio per l’impegno profuso nei confronti della comunità mozambicana. La nostra città il 26 giugno 1977 siglò un “patto di solidarietà” con il movimento antiapartheid dell’African National Congress, il movimento di liberazione per la creazione di un Sudafrica unito e democratico fondato da , Oliver Tambo e Walter Sisulu. Nel 1978, in occasione dell’anno internazionale contro l’Apartheid indetto dall’Onu, a Reggio ebbe sede la “Conferenza Nazionale di solidarietà per l’indipendenza e la sovranità dei popoli dell’Africa australe contro il colonialismo, il razzismo e l’apartheid”. Al teatro Municipale di Reggio Emilia intervennero tra gli altri: Oliver Tambo, presidente dell’Anc, Sam Nujoma, presidente della Swapo della Namibia e Iosian Chinamano, per il Patriot Front dello Zimbabwe. Dopo la conferenza di Reggio Emilia, gli ospiti furono accolti a Roma dal presidente della Repubblica Sandro Pertini e da Papa Giovanni Paolo II. A partire dal 1978 il Comune di Reggio Emilia pubblicò l’edizione in lingua italiana dell’organo ufficiale dell’African National Congress, il periodico “Sechaba”, e nel 1982 il primo libro di Nelson Mandela tradotto in lingua italiana: “La lotta è la mia vita”. Queste pubblicazioni ora sono conservate nelle sezioni storiche delle biblioteche di tutto il mondo. Nel 1985, in occasione della II° Conferenza internazionale dell’Anc svolta in Zambia, la città di Reggio Emilia venne dichiarata “forza costituita contro il regime dell’Apartheid” (fu l’unica città europea menzionata). In quel periodo Oliver Tambo intrattenne una fitta corrispondenza con il sindaco di Reggio Emilia Ugo Benassi e con l’assessore Giuseppe Soncini. Nel 1987 Reggio Emilia conferì la cittadinanza onoraria a Albertina Sisulu, una delle rappresentanti dell’Anc e moglie di Walter, “compagno di ergastolo” di Nelson Mandela, e al vescovo Desmond Tutu, premio Nobel per la pace nel 1984. Due strade di Reggio Emilia vennero dedicate alla lotta contro l’apartheid: via Alberth Luthuli e via Martiri di Soweto. Nella nostra città negli ultimi decenni sono passati grandi leader e personalità del mondo africano: Sam Nujoma presidente della Namibia, Marcelino Dos Santos, Joaquim Chissano, Albertina Sisulu, Steven Gawe, Miriam Makeba. Il 27 aprile 1994 in Sudafrica si tengono le prime elezioni democratiche. Il 10 maggio 1994 Reggio Emilia è l’unica città invitata alla cerimonia di insediamento di Nelson Mandela alla Presidenza del Sudafrica. Dal 2000 le relazioni internazionali con i partner africani sono state affidate dal Comune a Reggio nel Mondo attraverso la promozione di progetti di cooperazione decentrata, iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento del territorio, realizzazione di convegni internazionali, supporto alle relazioni economiche con il continente africano. La formalizzazione del patto di gemellaggio con una città del Sudafrica avviene nel 2004 con Polokwane capoluogo della Regione del Limpopo. La collaborazione con il Sudafrica nell’ultimo quinquennio si è caratterizzata nella promozione delle imprese locali e da scambi nel settore dell’agro-industria. Le attività con il Mozambico proseguono con scambi e progetti di cooperazione decentrata, la delegazione di Pemba è invitata ogni cinque anni ai Giochi internazionali del Tricolore, la partecipazione nelle ultime due edizioni è stata possibile grazie a un contributo di Legacoop. Dal 2003 il legame tra le due città si rafforza grazie all’impegno del Comune di Reggio a intervenire con azioni nel campo della sanità, delle condizioni di igiene ed approvvigionamento idrico, di alfabetizzazione e sviluppo culturale di Pemba. In questi anni sono infatti stati realizzati, grazie anche all’attivazione di finanziamenti esterni (Regione Emilia-Romagna, Nazionale Cantanti, Anpi), pozzi nel villaggio di Chiuba che hanno contribuito a migliorare le condizioni di salute della popolazione, dei bambini in particolare, e dato protagonismo alle donne, che sono custodi delle chiavi dei pozzi. Inoltre, con il sostegno di Arci, delle Circoscrizioni comunali, dei Centri sociali e di privati cittadini (da menzionare l’esempio di Tullio Bellelli che ha donato 10.000 euro), è stato potenziato il Centro di salute-Centro maternità Eduardo Mondlane presso cui sono stati attivati progetti legati al tema dell’Aids e in particolare alla prevenzione della trasmissione di madre in figlio del virus, un centro che è oggi punto di riferimento nella città di Pemba. Sono stati attivati scambi tra le scuole, in particolare quella di Gavasseto e quelle mozambicane, e contribuito allo sviluppo dei servizi pubblici locali, soprattutto nel campo dei trasporti e nel lavoro con i giovani. Nel 2008, in occasione delle Giornate Europee dello sviluppo la Commissione Europea ha selezionato la relazione di amicizia fra il Comune di Reggio Emilia e la città di Pemba tra quelle da promuovere e sostenere per favorire ulteriormente lo scambio e la collaborazione tra paesi con differenti condizioni politiche ed economiche.

REGGIO E LA COOPERAZIONE DECENTRATA Il ruolo di Reggio Emilia è riconosciuto a livello nazionale e internazionale, in particolare il sito del Ministero degli Affari Esteri Italiano documenta con queste parole il ruolo della nostra città nell’affermazione della cooperazione decentrata: “Alcune autonomie locali italiane, soprattutto piccoli comuni, hanno iniziato attività di cooperazione internazionale già negli anni '60 del secolo scorso. Per lo più si trattava di piccoli interventi di solidarietà, sostenendo l’opera di associazioni terzomondiste o di missionari del proprio territorio. Il primo esempio di cooperazione più strutturata fu forse quello che in quegli anni avviò il Comune di Reggio Emilia nel Nord del Mozambico, per lo sviluppo e la governabilità territoriale delle cosiddette "zone liberate” dal FreLiMo (Frente de Libertação do Moçambique)”.