NEWSLETTER N.3 - APRILE 2012 IN QUESTO NUMERO

NAZIONALE MASCHILE NAZIONALE MASCHILE Tutto sull’All Star Game: analisi e cifre 1-2

PROGRAMMI 2012 All Star Game 2012, il cielo Attività Nazionale e nuovi partner FIP 2 NAZIONALE FEMMINILE si tinge ancora di Azzurro Raduno all’Acqua Acetosa 3 TROFEO DELLE REGIONI 2012 A Pesaro la squadra di Pianigiani si impone Il bilancio dell’evento 4-5 sulle stelle straniere, Hackett MVP LA TECNICA Renato Nani spiega la tecnica di tiro 6-8 NELLA FESTA di Pesaro, è l’Italia ad aggiudicarsi l’All Star Game 2012. La squadra di Simone Pianigiani ha battuto 91- PROGETTO AZZURRI La condivisione con 85 la formazione formata dai migliori stranieri del campio- il settore Minibasket 9-11 nato e guidata da Andrea Trinchieri. Per l’Italia si tratta del settimo All Star Game vinto sugli undici giocati dal 1991, il PREPARATORI FISICI quarto consecutivo (2004, 2006, 2011, 2012). Di fronte a Distorsione tibio tarsica: il punto di vista 9.000 spettatori, la giovanissima squadra azzurra ha messo in mostra personalità, dell’osteopata Roberto Oggioni 12-13 entusiasmo e tanta voglia di crescere. Tanti i motivi per ricordare la gara: prima par- ARBITRI tita in Nazionale da capitano per Stefano Mancinelli (per lui quinto All Star Game in “L’arbitro che c’è in te” 14-15 carriera e 52 punti realizzati); quattro esordienti, David Chiotti, Andrea De Nicolao, Achille Polonara, Davide Reati; due i ritorni in Azzurro, quelli di Gino Cuccarolo e Jeff ITALIA BASKET HALL OF FAME Viggiano, al loro secondo match. Una serata da ricordare per , che da- La cerimonia il prossimo 7 maggio 16 vanti al “suo” pubblico è stato il miglior realizzatore della gara con 27 punti, aggiudi- candosi il premio di MVP (sesto giocatore italiano di sempre a ricevere il trofeo di mi-

gliore in campo dopo Andrea Meneghin, Gregor Fucka, , Massimo Bulleri e Stefano Mancinelli). Ma l’All Star Game è soprattutto divertimento e spettacolo. Spazio quindi anche alla gara delle schiacciate e del tiro da tre. Nella prima si è confermato ancora una vol- ta il migliore James “Flight” White, che nello Yamaha Xenter Slam Dunk Contest ha battuto la concorrenza di Tony Easley Fly, Aubrey Coleman e Achille Polonara. L’Azzurro non ha sfigurato, totalizzando 103 punti contro i 106 di Easley, i 111 di Coleman e i 114 di White, che bissa il successo dell’edizione 2011 indossando la maglia numero 10 di Alphonso Ford, idolo della tifoseria pesarese scomparso nel 2004. Nella gara nel tiro da tre, in- vece, a trionfare è Travis Diener (primo statunitense a imporsi dal 1998), che in finale ha battuto allo spareggio Jeff Vig- giano.  segue 2

NAZIONALE MASCHILE

Pianigiani elogia gli Azzurri Hackett, festa nella sua Pesaro

IL COMMISSARIO TECNICO: “NOTE POSITIVE DA TUTTI I GIOCATORI” “E’ stata una festa in un impianto bellissimo - ha affermato Simone Pianigiani - sono contento che tutti abbiano interpretato al meglio i giorni di raduno. Si sono applicati sui tre o quattro concetti che abbiamo enfatizzato e questo è sicuramente un segnale positivo. L’All Star Game è stata una giornata positiva che ci ha dato l’idea della situazione in cui siamo. Le note liete sono arrivate da tutti, ma la cosa davvero importante è stato porre le basi per costruire quel linguaggio comune che vogliamo sia recepito da tutti i giocatori che vestono la maglia Azzur- ra. Sono emersi anche alcuni difetti sui cui dobbiamo lavorare, come le tante palle perse e i troppi palleggi. Dobbiamo ancora fare tanta strada, ma lo sappiamo. Nel finale, però, abbiamo dimostrato di avere orgoglio”.

L’MVP DELL’ALL STAR GAME: “VOLEVAMO VINCERE, SONO CONTENTO” “Ringrazio tutti, dallo staff tecnico ai compagni di squadra e gli organizzatori - ha affermato Daniel Hackett a fine gara - è stata una festa per tutta la città di Pesaro. Per noi era importante vincere e competere con le stelle del campionato per dimostrare a tutti che noi giovani ci siamo e meritiamo spazio. E’ stato importante anche ritrovarci insieme in Azzurro perché non ci sono molte occasioni di radunarsi con la Nazionale durante l’anno. Per gli esordienti è stato un bell’ini- zio. La Nazionale mi ha aiutato molto e la mia crescita è dovuta anche alle mie esperienze in Azzurro. In gara abbiamo messo in pratica quello che avevamo provato in allenamento e ci tenevamo a vincere. Pesaro ha risposto alla grande”.

Sportitalia, Trentino, Blu Hotels, Fiat: la Fip presenta i futuri partner commerciali Meneghin: “Un giorno importante”. Petrucci: “FIP, potenziale straordinario”

ALL’HOTEL EXCELSIOR DI PESARO, po- ci - porto sempre nel cuore il basket. azzurra, soprattutto se si vince. Vince- che ore prima dell’All Star Game, sono La FIP ha un potenziale straordinario e re con l’Azzurro è un’emozione unica, stati presentati i programmi 2012 della programmi importanti; le società devo- uguale a nessun’altra. “Abbiamo deci- Nazionale Maschile e i nuovi partner no capire che non è un peso concedere so di intervenire su più livelli - spiega commerciali della FIP: Sportitalia, Blu giocatori alla Nazionale: il loro prodotto Simone Pianigiani parlando del nuovo Hotels, Trentino Marketing Spa e Fiat si rivaluta quando indossano la maglia progetto formativo - vogliamo costruire Automobiles. “Oggi è un gior- un gruppo allargato di giocatori che no importante - ha affermato sappiano cosa vogliamo e che ab- , presidente Fip biano un percorso tecnico comune. - ringrazio il Presidente CONI Dal 4 giugno si svolgerà un lavoro di Giovanni Petrucci per essere post season tecnico e fisico: inizie- intervenuto. Ancora una volta ranno Andrea Capobianco e France- dimostra la sua vicinanza al ba- sco Cuzzolin, poi ci aggregheremo sket. Stiamo tutti lavorando per al gruppo anche io e Luca Dalmon- una Nazionale che possa essere te. Sono previste due gare contro la forte e vincente, perché la Na- Francia, squadra che parteciperà ai zionale è la locomotiva di tutto Giochi Olimpici. Sarà un confronto il movimento”. “Ringrazio Dino probante e attendibile, utile per mi- Meneghin per avermi invitato surare i nostri giocatori con realtà - esordisce Giovanni Petruc- diverse e competitive”.  3

NAZIONALE FEMMINILE

Ricchini: “Ora ci confronteremo per le scelte definitive” Nel raduno dell’Acqua Acetosa, svolto dal 26 al 28 marzo, sei le debuttanti

che mi è stata data. Per me è un sogno giocare con la maglia dell’Italia. Sono contentissima”. Soddisfatto del raduno Roberto Ricchini, Capo Allenatore della Nazionale: “Questo raduno era impor- tante per testare le due italo-americane - ha commentato il coach azzurro del Cras Taranto - come ci aspettavamo abbiamo SI È SVOLTO a Roma, presso il centro azzurro le due “passaportate”: “Non mi avuto delle buone indicazioni. Abbiamo di Preparazione Olimpica “Giulio One- aspettavo assolutamente questa convo- verificato inoltre le altre quattro gioca- sti” dell’Acqua Acetosa, dal 26 al 28 cazione - ha dichiarato Laterza, centro trici che non erano state convocate nei marzo, l’ultimo raduno della Nazionale dell’Herzogenburg (Austria), - per me è precedenti appuntamenti. Anche loro Femminile prima di quello di maggio un piacere essere qui. La mia famiglia si hanno fornito risposte positive. In que- che precederà le gare di qualificazioni è trasferita tanti anni fa da Bari negli Stati sto modo abbiamo completato la verifica ad Eurobasket Women 2013. Sei le de- Uniti per avere maggiori opportunità, la- del lavoro iniziato con il primo raduno di buttanti: Cinzia Arioli, Martina Bestagno, sciando famiglia e amici in Italia. Per me fine novembre. Ora ci confronteremo e Alice Richter, Debora Vicenzotti, alla pri- è un onore vestire la maglia Azzurra. È poi tireremo le somme in vista delle qua- ma chiamata nella Nazionale maggiore una grande soddisfazione per tutta la mia lificazioni per l’Europeo”. La Nazionale dopo aver vestito la Maglia Azzurra delle famiglia”. “Prima di venire qui non cono- Femminile tornerà a radunarsi a metà selezioni giovanili, e le due italo-ameri- scevo nessuno - gli ha fatto eco D’Alie, maggio in preparazione delle gare di cane Maria Laterza e Marie Raelin D’Alie. playmaker della Carpedil Battipaglia - qualificazioni che le Azzurre giocheran- Orgogliose della loro prima chiamata in devo ringraziare tutti per l’opportunità no a giugno e luglio. 

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TROFEO DELLE REGIONI

VENETO (FEMMINILE) E LOMBARDIA (MASCHILE) sono le Regine del Tro- Il Veneto come da pronostico feo delle Regioni 2012, edizione che ha riscosso grande successo grazie Lombardia senza rivali all’ottima organizzazione del Comitato Regionale Marche: “Dal punto di vista tecnico - ha dichiarato Gaetano La- Nel torneo Femminile quarto successo ottenuto guardia, vice presidente vicario della dalle ragazze venete; nel Maschile i lombardi Federazione Italiana Pallacanestro - ho visto ragazze e ragazzi preparati, dotati tornano al successo dopo nove anni di digiuno di una buona fisicità. Dal punto di vista organizzativo credo che l’idea vincen- rapporto di amicizia e collaborazione”. lia Romagna 68-50, in una partita che te sia stata quella di fare alloggiare le Nel Torneo Femminile il Veneto non ha visto grandi protagoniste Francesca rappresentative in due villaggi tra loro ha avuto rivali. La formazione allenata Pan da una parte (22 punti in finale per vicini. Questa manifestazione, al di là da Marco Battisti era la grande favorita la giocatrice veneta, miglior realizzatri- dell’aspetto agonistico, serve ai ragazzi alla vigilia e non ha deluso le attese. In ce della manifestazione con 122 punti) soprattutto per socializzare e creare un finale le venete hanno sconfitto l’Emi- e Mariella Santucci dall’altra (18 punti in finale). Per il Veneto si è trattato del quinto successo al Trofeo delle Regioni femminile. Piemonte terzo, Umbria e Li- guria le grandi sorprese. Nel Torneo Maschile si è imposta la Lombardia battendo in finale la Toscana 89-62. La formazione di Marco Gandini si è dimostrata sin dall’inizio una coraz- zata, con dodici giocatori in grado di essere determinanti. Per la Lombardia maschile, che non vinceva il titolo dal 2003, è il terzo successo al Trofeo delle Regioni. Bene il Piemonte, terzo anche con la formazione maschile. Miglior re- alizzatore Marco Timperi dell’Abruzzo con 117 punti. A premiare i ragazzi a fine manifestazione, oltre all’Azzurro Achille Polonara, anche alcuni ex Azzurri: Ro- berto Brunamonti, Enrico Gilardi, Mara Fullin, Tiziana Timolati, Angela Adamoli, Paolo Moretti, Davide Cantarello, Maria Cristina Correnti, Raffaela Agozzino e Silvia Mondaini.  5

TROFEO DELLE REGIONI

Marche, un grande successo Nel 2013 si va in Liguria che negli anni stanno crescendo. Il Dal 27 marzo all’1 aprile lavoro svolto nelle Regioni attraver- sarà Genova ad ospitare so il “Progetto Azzurrina” sta dando risultati importanti che aiuteranno le la manifestazione nazionali giovanili a mantenere alto il nome dell’Italia nelle competizioni in- ENTUSIASMO, socializzazione, or- ternazionali”. “C’è stata una sana com- ganizzazione. Sono queste le parole petizione - ha affermato Bocchino - da chiave che descrivono l’edizione 2012 un punto di vista tecnico si sono visti del Trofeo delle Regioni. Soddisfatto buoni giocatori che hanno avuto la giu- Davide Paolini presidente FIP Mar- sta determinazione nel voler portare a che: “Organizzare il TDR e’ stato un casa il risultato in ogni incontro. Fac- Terminata l’edizione 2012, il gonfalo- grande impegno ma anche una grande cio i complimenti anche agli arbitri che ne della manifestazione è passato nel- soddisfazione. Abbiamo trascorso una hanno svolto un ottimo lavoro”. Il Tro- le mani della Liguria: sarà Genova ad settimana intensa: è stato un piacere feo delle Regioni, infatti, è stato anche ospitare il Trofeo delle Regioni 2013 vedere i ragazzi giocare. Sicuramente un banco di prova per 32 arbitri e 32 (rivolto ai ragazzi del 1998 e alle ra- qualche carenza può esserci stata, ma ufficiali di campo selezionati dal Comi- gazze del 1998 e 1999). “Non sarà riteniamo di aver fatto il massimo per tato Italiano Arbitri. “A differenza degli facile ripetere il successo di questa questi giovani”. Anche da un punto altri anni in cui partecipavano i miniar- edizione - ha dichiarato Alberto Ben- di vista tecnico si sono potuti vedere bitri - ha affermato Tiziano Zancanella, nati, presidente Fip Liguria - organiz- ragazzi di grande interesse. A con- presidente CIA - hanno preso parte a zata con grande efficienza. Noi ci pro- fermarlo, Renato Nani, coordinatore questa edizione 32 arbitri di C Regio- veremo. Sarà un’occasione di slancio tecnico del Settore Squadre Nazionali nale. Gli osservatori e gli istruttori na- per il nostro movimento regionale. Femminili e allenatore dell’U17 fem- zionali hanno potuto visionarli in vista Cercheremo di ripetere i buoni risul- minile, e Antonio Bocchino, tecnico delle prossime promozioni ai campio- tati ottenuti quest’anno dalle nostre federale e allenatore della Nazionale nati nazionali”. Lorenzo De Ascentiis rappresentative”. A gennaio (2-6), Under 16 maschile. “È stata una buo- (Abruzzo) è stato eletto come l’arbitro invece, è prevista un’edizione solo na edizione - ha commentato Nani - che più si è migliorato nel corso della al maschile rivolta ad atleti nati nel ho visto giocatrici di talento e fisicità, manifestazione. 1999.  6

LA TECNICA

Il fondamentale del tiro Prima parte della lezione tecnica a cura di Renato Nani, Coordinatore Tecnico del Settore Squadre Nazionali Femminili

MOLTI ALLENATORI e istruttori riten- gono che insegnare ai ragazzi o alle ragazze sia la stessa cosa o, per meglio dire, che si debba utilizzare la stessa metodologia. Io, invece, ritengo che esistano alcune differenze o “sfuma- ture” da considerare. Da anni si parla di “tecnica ideale”, quella riportata nei libri, e di “tecnica applicabile”, tecnica adattata al soggetto. Ragazzi e ragazze stessa metodologia? Quali sono le “sfumature”? Diverse sono le motivazioni che spin- gono i due soggetti ad avvicinarsi alla pallacanestro Ragazzi: miglioramento fisico tecnico nella situazione agonistica. Ragazze: relazionale e, solo in secondo piano, il miglioramento fisico tecnico. DIVERSA STRUTTURA FISICA Le ragazze sono altruiste. Non senten- Queste sono solo alcune, ma già fon- Statura fisica media delle ragazze in- dosi sicure dei propri mezzi fisici-atle- damentali, differenze da prendere in feriore ai ragazzi, di conseguenza arti tici, e di conseguenza anche dei mezzi considerazione. Sta a voi giudicare se inferiori e superiori più corti o piccoli tecnici, preferiscono affidarsi a una sarà corretto utilizzare la stessa meto- (es. le mani). compagna per una soluzione, avviando dologia tecnica e didattica tra ragazzi e FORZA MUSCOLARE così un circolo vizioso che stravolge il ragazze. Dopo anni di osservazione e La ragazza ha dal 20% al 30% in meno nostro gioco in pallapassaggio o in pal- valutazione sono arrivato alla conclu- di forza muscolare rispetto al ragazzo, lapalleggio. sione personale che non posso segui- sia negli arti inferiori sia (specialmente) FANTASIA re la “stessa strada” che seguono gli in quelli superiori. Meno fantasiose dei ragazzi, le ragazze istruttori dei ragazzi, ma dovrò segui- ISTINTO AGONISTICO seguono pedissequamente le istruzioni re una tecnica applicabile alle ragazze. E CONTATTO FISICO degli istruttori a tal punto che, solo se “Strada diversa” significa metodologia Le ragazze hanno meno istinto agoni- aiutate o condizionate dall’istruttore, ri- diversa; metodologia vuol dire “via per stico e non ricercano il contatto fisico, escono a fare delle scelte in situazione raggiungere uno scopo”. La pallaca- cosa che puntualmente avviene quan- di gioco. I ragazzi, invece, migliorano la nestro maschile e femminile sono lo do due ragazzi si trovano di fronte al loro tecnica anche con la loro fantasia, stesso sport in quanto hanno le stesse fine di determinare chi è il più forte . che li stimola a trovare anche soluzioni strutture (canestri della stessa altezza), ALTRUISMO personali . lo stesso campo, le stesse regole, lo 7

LA TECNICA

stesso tempo di gioco e lo stesso obiet- peso superiore (1,5 KG). tivo; la differenza consiste nel fatto che Specifico per le mani e le dita è necessario percorrere strade diverse Rinforzo delle dita delle mani, esercizio per raggiungere lo scopo finale. Quin- con la pallina da tennis: le dita compri- di anche per il fondamentale del tiro ci mono la pallina, contemporaneamente sarà una strada diversa da seguire. Le o alternativamente. esperienze motorie delle ragazze che si avvicinano alla pallacanestro sono net- MANI SULLA PALLA tamente insufficienti all’apprendimento (PRESA O RICEZIONE) corretto del gesto tecnico efficace; di Le ragazze ora possono ricevere o re- conseguenza avremmo la necessità di cuperare la palla con le mani pronte riproporre loro alcune esercitazioni per un tiro, posizione a ”T“ (foto 1), in per gli arti inferiori e per quelli supe- quanto ora il pallone n° 6 permette loro riori che permettano loro di applicare questa ricezione che precedentemente al meglio il gesto tecnico che andremo era molto difficile. ad insegnare. ARTI INFERIORI\PIEDI Sarà difficile che le ragazze possano all’altro, con il braccio parallelo al ter- assumere posizioni di equilibrio o di reno e l’avambraccio perpendicolare spinta se non hanno mai fatto queste al braccio. La mano non impegnata nel esperienze. controllo del pallone (mano sostegno) ESERCIZI DI PROPRIOCETTIVITÀ (Fa- afferra l’avambraccio. La giocatrice, da remo eseguire tutti gli esercizi senza e questa posizione, spinge la palla verso con le scarpe) (1) (2) l’alto-avanti usando solamente il polso,   mantenendo nella posizione iniziale Camminare appoggiando le varie TRASPORTO braccio e avambraccio. parti del piede Spesso è condizionato dalla presa e Obiettivi: lavoro del polso; corretto ap- Punte dalla ricezione ad imbuto (foto 2), du-  poggio della palla sulla mano (palmo Talloni rante il trasporto verso la posizione di escluso); spin della palla. Parte interna tiro la palla dovrà essere bloccata dai Parte esterna polpastrelli della mano di tiro, scivolare   PER UNA BUONA ESECUZIONE Sia lateralmente sia in avanzamento sulla mano di sostegno per arrivare alla CI DEVE ESSERE ALLINEAMENTO che in arretramento posizione di tiro con la palla sostenuta PALLA, GOMITO, SPALLA Piccoli saltelli con la posizione a “T”.  Spesso si ricerca l’allineamento spalla- sui talloni gomito-palla, cercando di mantenere sugli avampiedi USO DELLE DITA E DEL POLSO  angoli di 90° tra busto e braccio e di sul posto ,in avanzamento in arretra- Tenendo presente che arriveremo mol- 90° tra braccio e avambraccio, spo- mento, lateralmente to lentamente ad ottenere una tecnica stando il gomito. Io chiedo che venga “Rullata” ideale di tiro, in quanto mani più picco-  modificata la posizione della palla e non camminare con appoggio in succes- le (e conseguente minor forza negli arti del gomito (che va ad interessare l’ar- sione di tallone-pianta-avampiede superiori) limitano moltissimo l’esecu-  ticolazione scapolo-omerale), per cer- Arresti zione. care un allineamento che ci permetterà arresti ad 1 tempo Il nostro obiettivo sarà quello di miglio-  di ottenere una migliore “sommatoria arresti a 2 tempi sia destro sinistro rare il gesto tecnico in funzione dello delle forze di spinta”. che viceversa sviluppo degli arti superiori e inferiori ESERCIZIO camminando sia per quanto riguarda la lunghezza  Atlete sedute a gambe incrociate. Con correndo che la forza. un pallone a testa, eseguire il movi- ESERCIZIO  mento di tiro con una mano, spingen- ARTI SUPERIORI\MANI\DITA Tutte le giocatrici, disposte in ordine do il pallone sulla verticale e facendolo ESERCIZI per aumentare la forza degli sparso, con un pallone. Dalla posizio- ricadere sulla stessa mano. Eseguire un arti superiori. ne fondamentale, con la palla in mano, tiro con mano destra e uno con mano Tutti gli esercizi di tiro potranno esse- il piede corrispondente alla mano di sinistra. re eseguiti con un pallone da basket di tiro è avanzato leggermente rispetto segue 8

LA TECNICA

solo la spinta dei piedi; gli arti inferio- ri rimangono completamente distesi, senza partecipare alla spinta.

Obiettivo: coordinare spinta piedi e arti superiori

ARTI INFERIORI E ARTI SUPERIORI ESERCIZIO Giocatrici disposte fronte a canestro a Obiettivi: allineamento palla-mano, go- distanza di due-tre metri dallo stesso. mito, spalla; posizione corretta della Eseguire il movimento del tiro disten- palla sulla mano; “frustata”. dendo gli arti superiori (trasporto e di- stensione, uso delle mani) utilizzando MANI\POLSO la spinta dei piedi e degli arti inferiori. ESERCIZIO Le giocatrici, disposte sul campo con gli arti inferiori completamente distesi e l’arto superiore con la palla disteso con movimento delle mani, non perde- verso l’alto con polso già carico, ese- re l’equilibrio alla fine del tiro (i piedi si guono il movimento di tiro utilizzando spostano dalla posizione di spinta). esclusivamente la spinta dei polpa- strelli (frustata cestistica). Le piante dei ARTI INFERIORI E MANO POLSO piedi rimangono in appoggio durante il Giocatrici disposte fronte a canestro a movimento. distanza di due-tre metri dallo stesso. Eseguire il movimento di tiro parten- do dalla posizione arti inferiori carichi, braccia distese polso carico. Disten- Obiettivo: coordinazione arti inferiori dendo gli arti inferiori e utilizzando e superiori. solo la spinta dei piedi, gli arti superio- ri rimangono completamente distesi, In tutti gli esercizi, alla fine di ogni tiro, partecipano alla spinta solo il polso e la mantenere braccia e gambe in disten- mano (dita, non il palmo). sione sino a quando la palla non tocca terra. Spesso, per non dire sempre, le ragazze usano il salto, la spinta delle spalle e del bacino per compensare Obiettivo: corretto uso della mano pol- la mancanza di forza e coordinazione. so e dei polpastrelli. Per questo motivo tutte le fasi analiz- zate precedentemente dovranno es- PIEDI E MANI sere eseguite inizialmente senza salto, ESERCIZIO per migliorare la coordinazione e per- Le giocatrici, disposte sul campo con mettere alle ragazze di capire come e gli arti inferiori completamente distesi quali parti del corpo devono utilizzare. e l’arto superiore con la palla disteso Contemporaneamente cercheremo di verso l’alto con polso già carico, ese- Obiettivo: coordinare spinta arti infe- migliorare la loro forza con esercizi a guono il movimento di tiro, utilizzando riori, mano, polso. carico naturale (addominali, dorsali e di esclusivamente la spinta dei polpastrel- rinforzo muscolare per arti superiori). li e la spinta dei piedi che lavorando in PIEDI ARTI SUPERIORI Esercizi che minimo dovranno essere coordinazione con le mani aiutano nel- ESERCIZIO eseguiti per 4 volte alla settimana per la spinta della palla. Alla fine del movi- Giocatrici disposte fronte a canestro a 10/15 minuti a seduta (non obbliga- mento i piedi rimangono in appoggio distanza di due-tre metri dallo stesso. toriamente durante l’allenamento, ma sugli avampiedi. Eseguire il movimento del tiro disten- prima o dopo, eventualmente anche a dendo gli arti superiori (trasporto e di- casa).  Obiettivo: coordinare spinta dei piedi stensione, uso delle mani) utilizzando 9

LA TECNICA

Progetto Azzurri: la piena condivisione del Settore Minibasket Maurizio Cremonini analizza il Progetto Tecnico che da quest’anno coinvolge e integra il lavoro di SSNM e Settore Giovanile Minibasket e Scuola

Le “parole chiave” del programma - Ascoltare tecnico di lavoro proposto dal Settore - Toccare Squadre Nazionali Maschili: I pre-requisiti nel Minibasket, per La DIFESA è . . . un modello di pallacanestro integrata: - Capire il gioco in difesa - Capire gli spazi vantaggiosi e svantag- - AMBITO MOTORIO/FUNZIONALI giosi, togliere spazi vantaggiosi Capacità di adattamento, controllo e all’attacco trasformazione del movimento in rela- - Iniziativa responsabile zione allo spazio e al tempo o irresponsabile Capacità di equilibrio responsabile le situazioni di gioco - Insegnare a leggere sia in attacco Capacità di percezione e visione peri- che in difesa ferica Percorso didattico programmato - Fare scelte in base allo spazio/tempo nella proposta: e all’autonomia/collaborazione - AMBITO SOCIO/RELAZIONALE Proposte pratiche che partendo - Giocare in soprannumero Capacità di comunicare con gli altri dall’ambito motorio/funzionale arri- - Linee difensive Capacità di collaborare in maniera po- vano all’ambito tecnico, mantenendo (palla - penetrazione - passaggio) sitiva con gli altri costante riferimento agli ambiti socio/ relazionale e neuro/cognitivo. Gli “strumenti tecnici” della difesa: - AMBITO TECNICO Proposte pratiche del Settore - Posizione fondamentale Conoscere e utilizzare i primi Minibasket - Scivolamenti riferimenti tecnici - Corsa e scivolo “Vorrei ma non posso!” - Braccia - AMBITO NEURO/COGNITIVO Metà ragazzi con palla e metà senza, Saper riconoscere e valutare i movi- tutti si muovono liberamente per il Gli “strumenti tattici” della difesa: menti da realizzare in relazione allo campo, i giocatori senza palla, si avvici- - Guardare spazio, al tempo, agli altri e alle regole nano a quelli con palla con l’intento di - Parlare Saper risolvere in maniera autonoma e segue 10

LA TECNICA rubarla, ma non possono farlo. Coppie di fronte la palla e corre nel quarto di campo Variante: A coppie, un pallone per coppia, dell’altro terzetto a rubare la palla, se - al segnale inversione dei ruoli posizionati di fronte (vedi figura 2); riesce a rubare la palla prima che gli at- passaggi rapidi. taccanti arrivino a 7 passaggi, ottiene un altro punto. Gioco iniziale: equilibrio, Varianti: modifiche posizioni di tiro. controllo, adattamento Posizione: equilibrio, e trasformazione responsabilità controllo e trasformazione Sfida dal fondo tra capitani e riserve individuale e comunicazione ragazzi divisi in 2 squadre, una di riser- (Fig.2) ve, in fila a fondo campo senza palla, una di capitani con palla, su 2 file a “Carica !” metà campo (vedi figura 4); quando metà ragazzi con palla in un quarto di una riserva lo decide, parte verso il ca- campo e metà ragazzi senza palla nel nestro opposto, appena dopo la metà quarto opposto (vedi figura 1), tutti campo sceglie su chi andare a difen- si muovono liberamente nel proprio dere, se riesce a non subire canestro quarto, al segnale “carica” dato da uno diventa capitano. dei giocatori senza palla (capitano) i giocatori senza palla vanno nel quarto Posizione: equilibrio, opposto a rubare la palla; ogni difenso- adattamento e trasformazione re deve scegliere un attaccante al quale Varianti: linea della palla e linea avversario rubare la palla. - al segnale “difesa” i giocatori senza palla vanno a toccare la palla ai compa- Posizione: equilibrio, gni che devono proteggerla sul posto (Fig.4) controllo e trasformazione senza utilizzare il palleggio (perno). - al “fischio” i giocatori senza palla van- no a toccare la palla ai compagni che (Fig.1) devono indietreggiare utilizzando il pal- leggio, ma senza uscire dal campo.

7 canestri e difesa sui 7 passaggi a terzetti con un pallone in tre, ciascun terzetto posizionato lateralmente al ca- nestro (vedi figura 3); al via, gara di tiro tra le 2 squadre che tirano nello Resistere per 10” Ragazzi divisi in 2 squadre, una su due Posizione: equilibrio file a fondo campo senza palla, una su Varianti: e adattamento visione periferica due file a centro campo di fronte con - al “fischio” i giocatori con palla la la- palla, (vedi figura 5); i primi due gio- sciano a terra a disposizione degli altri catori con palla, al segnale “pronti” si e scambiano il quarto di campo con gli (Fig.3) posizionano uno di fronte all’altro nel altri (inversione dei ruoli). cerchio di centro campo e si scambia- - giocatori divisi in 4 gruppi, 2 gruppi no la palla; quando uno dei 2 lo decide, senza palla che fanno la carica e 2 con i due attaccanti partono verso 2 cane- palla pronti a scappare nel quarto di stri diversi, e nello stesso momento en- campo assegnato. trano a difendere i primi giocatori delle - un supercapitano decide in quale file sotto canestro mentre l’Istruttore quarto di campo mandare il proprio conta ad alta voce i 10”, se allo scade- gruppo a rubare la palla, l’altro gruppo re del tempo gli attaccanti non avranno dovrà “leggere” la carica ed andare a realizzato canestro (1 punto in caso di rubare la palla nel quarto rimasto libe- stesso canestro, il primo terzetto che realizzazione), 1 punto viene assegnato ro. arriva a 7 canestri fa 1 punto, lascia ciascuno dei 2 difensori. 11

LA TECNICA

Posizione: equilibrio, adattamento e trasformazione linea avversario e contenimento

(Fig.5)

stro opposto, contro il 2° difensore e il si passavano la palla; il gioco continua 1° difensore che recupera velocemen- in situazione di 2 c 2 tutto campo per 2 c 1 + 1 sulla “linea della palla” te; il gioco continua in situazione di 2 c alcune azioni. Ragazzi divisi in 2 squadre, una di di- 2 tutto campo per alcune azioni. 3 c 3 da sotto “sulle linee” fensori in fila a fondo campo senza Ragazzi divisi in 2 squadre, una di di- palla, una di attaccanti su due file a 2 c 2 da sotto “sulle linee” fensori in fila a fondo campo, sotto centro campo di fronte, una fila con Ragazzi divisi in 2 squadre, una di di- canestro, a terzetti, con una palla al palla e una senza, (vedi figura 6); i pri- fensori su 2 file nei 2 angoli di fondo 1° e due senza palla dietro, attaccanti mi due attaccanti, al segnale “pronti” si campo senza palla, una di attaccanti su posizionati come nella figura 8, senza posizionano uno di fronte all’altro nel due file a fondo campo alla fine delle palla; quando il difensore con la palla lo linee laterali dell’area, una fila con pal- decide, fa rotolare la palla verso il gio- Leggere: la e una senza, (vedi figura 7); i pri- catore posizionato da solo su un quar- valutare movimenti nello mi due attaccanti, al segnale “pronti” to di campo e segue a difendere sullo spazio/tempo si posizionano uno di fronte all’altro a stesso; i due difensori dietro entrano velocemente in campo a difendere sui 2 attaccanti posizionati sul quarto di (Fig.6) Leggere di squadra: valutare movimenti nello spazio/tempo campo opposto alla palla; situazione di linea avversario, 3 c 3 a meta campo con sviluppo di linee di passaggio un 3 c 3 tutto campo per alcune azioni successive 

(Fig.7) Leggere: valutare movimenti nello spazio/tempo linea di passaggio e linea avversario

(Fig.8) cerchio di centro campo e si passano la palla, tesa e veloce; allo stesso segnale di “pronti”, il 1° difensore si posiziona di fronte ai 2 attaccanti, all’esterno del cerchio, con lo sguardo sulla linea di passaggio, mentre il 2° difensore si po- siziona sulla linea di tiro libero; quando fondo campo e si passano la palla, tesa il 1° difensore lo decide, tenta di inter- e veloce;; quando l’attaccante che era cettare il passaggio per andare a cane- entrato con la palla lo decide, invece di stro con il compagno che velocemente passare la palla al compagno di fronte lo aiuta, i due attaccanti, se la palla vie- la passa all’Istruttore, dando inizio alla ne intercettata recuperano in difesa, se situazione di 2 c 2 a metà campo, con invece il difensore sbaglia il tempo per l’entrata in campo veloce dei 2 attac- rubare la palla, partono verso il cane- canti in angolo, contro i 2 difensori che *Schemi: PlayBook di Basketcoach.net 12

SETTORE SANITARIO

Distorsione tibio tarsica, dalla parte dell’osteopata L’articolo tecnico di Roberto Oggioni, da anni nello staff medico della Nazionale Maschile

laterale della caviglia nel 90% dei casi. (Fig.2 - Ankle Sprain) Il compartimento legamentoso laterale della caviglia è formato da 3 fasci, pero- neo-astragalico anteriore, peroneo cal- caneare e peroneo astragalico posterio- re. Clinicamente, il gonfiore localizzato nella parte laterale della caviglia propen- de verso una lesione di queste struttu- re. La sicurezza e la gravità del trauma L’OSTEOPATIA è una medicina manuale la otteniamo solo dopo una valutazione che studia la relazione esistente tra la strumentale specifica. struttura e la sua specifica funzione. Si La complicanza più frequente in esiti di propone di ripristinare l’equilibrio postu- distorsione di caviglia è l’instaurarsi di rale alterato per porre l’atleta nelle con- una instabilità e quindi probabili reci- (Fig.3) dizioni di massimo rendimento possibile. dive. Le distorsioni ricorrenti multiple Nello specifico, l’equilibrio posturale di sono riscontrate nell’80% dei giocatori un atleta di pallacanestro, essendo uno di basket di high school che hanno subi- sport situazionale e di salto, può essere to una precedente lesione. alterato da un trauma distorsivo. L’intervento osteopatico è a comple- La distorsione tibio tarsica è un evento mento alle terapie già di corrente uso estremamente acuto che si verifica 1 su in ambito sportivo (fisiochinesiterapia, 10000 persone al giorno; chiaramente terapia allopatica e fisica) e a seguito di in ambito sportivo questa percentuale una diagnosi medica. aumenta di molto. Il trauma più comu- Il recupero per l’atleta potrà essere più ne a carico dalla caviglia è la distorsione rapido e, ripristinando il corretto equili- in “inversione”, in virtù della formazione brio delle varie componenti articolari e anatomica della caviglia stessa. Durante miofasciali, si potranno evitare possibili 2. interferenza di questa alterata biomec- questo tipo di distorsione le strutture recidive. canica sulle catene miofasciali; che vengono maggiormente sollecitate 3. Risposta articolare ascendente. sono le strutture del compartimento la- In una valutazione osteopatica di una di- terale della caviglia. Queste lesioni col- storsione tibio-tarsica si ricercano: 1 . A livello tibio-tarsico si assiste ad una piscono il compartimento legamentoso 1. Alterazioni della biomeccanica locale; discesa del perone rispetto alla tibia, movimento che mette in disfunzione (Fig.1 - Componente legamentosa laterale) l’articolazione tibio-peroneale prossima- le (articolazione che si trova nei pressi del ginocchio) e distale. Si ha inoltre uno scivolamento dell’astragalo sul calcagno con disfunzione dello stesso sia con la pinza bimalleolare sia col calcagno (arti- colazione sotto-astragalica). Tutto questo si traduce a livello del me- so-piede con alterazione compensativa della copia cuboide-scafoide che com- piono un movimento di rotazione interna 13

SETTORE SANITARIO

su di una asse longitudinale passante per il terzo dito. (fig 2 e 3)

2 . L’alterazione biomeccanica interferi- sce obbligatoriamente sulle catene mio- fasciali sollecitate durante il trauma; le strutture miofasciali più interessate nel trauma sono la loggia dei peronieri e il muscolo tibiale posteriore. Queste strut- ture agiscono anche da legamenti attivi dell’articolazione e per questo motivo risentono maggiormente l’evento trau- matico. Una contrattura di questi mu- scoli contribuisce al mantenimento della meccanica alterata dell’estremità inferio- re. Fig 4 a-b-c-d

3 . L’alterazione delle catene mio-fasciali crea una serie di risposte articolari e mio-fasciali seguendo uno schema (Fig.4a) (Fig.4b) ascendente. Il trauma tibio-tarsico, se non ridotto nel breve periodo, può cre- are un effetto a cascata ascendente cer- cando compensi nelle articolazioni del ginocchio, anca, bacino e colonna. Que- sto schema disfunzionale non garanti- sce all’atleta di esprimere al massimo la propria potenzialità nel breve termine, e predispone a patologie degenerative a lungo termine delle strutture che com- pongono l’articolazione.

Come si può vedere ogni trauma deter- mina dei problemi locali, a livello della (Fig.4c) (Fig.4d) articolazione e dei tessuti molli che su- biscono il trauma, ed a distanza, per la grande intimità e relazione tra le varie strutture del corpo. L’intervento dell’osteopata permette all’atleta di ridurre al minimo i tempi di recupero ed in più di ottenere un’azione preventiva nei confronti delle articolazio- ni che vengono coinvolte indirettamente nello schema disfunzionale ascendente riportando in tutte le articolazioni una biomeccanica fisiologica evitando di far strutturare questi compensi che toglie- rebbero mobilità ed elasticità alle artico- meccanica nei vari segmenti spinali in ramente il gesto atletico in maniera più lazioni coinvolte. modo da permettere una migliore fisio- armonica ed economica e sarà quindi Da un punto di vista osteopatico non esi- logia. L’atleta con uno schema funzio- in grado di esprimere al massimo le sue stono ricette di trattamento; si lavorano nale in equilibrio o libero da restrizioni potenzialità.  le zone che presentano delle limitazioni ed alterazioni muscolo-scheletriche si di mobilità, ristabilendo la normale bio- allenerà meglio, potrà eseguire più libe- *Immagini: orthogate.org 14

LA LEZIONE TECNICA

L’Arbitro che c’è in te! di Silvio Corrias

PIÙ DI UNA VOLTA un Arbitro mi ha chie- mente è inutile cambiare per cambiare, ma sto cosa dovesse fare per essere un buon è necessario cambiare per migliorare. La arbitro. Dopo aver distrutto il suo concetto difficoltà sta nel coniugare chi sei, con chi di buono! Perché buono è... soggettivo? Ho vorresti essere, partendo dallo standard. cercato di guidarlo in un percorso dentro se Se in un primo momento hai deciso di stesso che lo portasse a confrontare il suo guardare fuori (prendendo qualcosa dagli modo di “essere arbitro” con quello che altri) per fare il salto di qualità e necessario i momenti di non gioco. noi definiamo lo standard arbitrale. Spes- cominciare a guardarsi dentro (cambiando COMPORTAMENTO - Ogni gara è diversa, so gli arbitri, come gli atleti o gli allenatori, le cose che non vanno). Qualche spunto come i suoi protagonisti. Leggere, capire e si ispirano a un personaggio, un modello che troverai più avanti potrebbe aiutarti a interpretare la comunicazione, spesso non di riferimento che in generale viene fissato svoltare. verbale, di un giocatore o un allenatore può come obiettivo da raggiungere. A volte però PRESENZA E PREPARAZIONE ATLETICA anticipare e risolvere molti problemi. Gli er- il voler essere, troppo, uguale a qualcuno - Nessun problema se ti alleni e curi il tuo rori più gravi sono: portarsi in campo i pro- può far perdere di vista il reale percorso modo di stare in campo, ma correre non blemi personali (tolgono concentrazione); formativo che ognuno di noi dovrebbe se- basta. Sei sempre in movimento? Duran- qualche scoria o ruggine nei confronti di guire. Se hai dipinto la Gioconda in manie- te la gara fai sempre il movimento giusto qualcuno. Tutti devono essere trattati nello ra perfetta, hai in casa un bel quadro, ma al momento giusto? Ricorda non quantità, stesso modo. In campo devi trasmettere non sei Leonardo! Non esiste un modello ma qualità! Non devi fare lo yo-yo, ma se sicurezza, tutti devono avere la sensazio- di riferimento assoluto, qualcuno da copiare è necessario un piccolo scatto in più, non ne che tu abbia tutto sotto controllo e se pedissequamente, ogni arbitro deve essere risparmiarti. Reagisci ai cambi di velocità qualcuno va sopra le righe devi intervenire. se stesso. Certamente uno stile relazionale, imposti dal gioco. Adeguati ai ritmi del pal- Cerca di creare un rapporto, non sprecare la gestualità, l’approccio professionale di lone non dei giocatori. parole per cercare il consenso, usa la voce un collega più esperto possono aiutare e CONDUZIONE GARA - Bisogna capire quando il fischio non serve oppure quando soprattutto velocizzare il processo di cre- subito che gara sarà. Nel riscaldamento, non sei riuscito ad usarlo. Il giusto suggeri- scita di ciascuno. Inutile cercare una copia analizza le caratteristiche delle squadre: mento può evitare qualche fischio più avanti. di Michael Jordan, impossibile clonarlo, ma nuovi giocatori? Assenza di altri importanti. Ma se prometti qualcosa devi mantenere la sono esistiti, esistono ed esisteranno anco- Atletismo, forza, duttilità dei giocatori. Devi parola data, qualcuno cercherà di misurare ra grandissimi giocatori di basket. Ognuno prevedere cambiamenti repentini di inten- la tua credibilità. La partita si gioca in campo: con la sua particolarità e con il suo gene del sità, soprattutto delle difese. Attenzione ai se devi dedicare parte della tua attenzione a genio diverso dagli altri, per questo unico! momenti caldi all’inizio dei periodi, cambio ciò che sta fuori il tuo arbitraggio ne risenti- Vi starete già chiedendo dove voglio andare di ritmo dopo una sospensione, cambio di rà. Intervieni con decisione e fermezza sulle a parare, non voglio paragonare un arbitro marcamento dopo una sostituzione. Diver- proteste e non permettere a nessuno di di- a Michael Jordan! Ma perdonatemi la pro- sa fisicità tra giocatori al di là dei normali stogliere la tua attenzione dal gioco. Hai a di- vocazione, Jordan non è nato “Air”, lo è di- contatti o falli. Bilancia l’uso del fischio in sposizione diversi provvedimenti disciplinari ventato! In mezzo ai Bird, Erving, Johnson e funzione dell’intensità del gioco: puoi fi- che devono essere commisurati a quanto Jabbar. Certo era dotato di enorme talento, schiare 5 volte in un minuto e poi 1 volta in avvenuto. E’ importante capire dove nasce ma come tutti i grandissimi questo talento 5 minuti. Arbitra con naturalezza, sei parte e la qualità di una protesta. lo ha lavorato, affinato, imbrigliato (uno dei del gioco. Tieni la gara nel flusso, non la TECNICA ARBITRALE - Devi trovare equili- migliori difensori della NBA per 9 anni!) e spezzettare, non devi mostrare a nessuno brio nel fischio, con il collega e con la gara. soprattutto non si è mai fermato ha conti- che sai arbitrare. Dai ritmo al gioco e col- In una partita, non sempre ci sono situazioni nuato a imparare e lavorare, sapendo che labora con la tua squadra, arbitri e ufficiali complesse, in generale vengono commes- anche il più piccolo particolare, curato in di campo; non trascurare i protagonisti, a si praticamente tutti i tipi di infrazione (vio- modo maniacale, avrebbe aggiunto qualco- volte una breve risposta risolve un sacco di lazioni e falli): trova quelli che incidono sul sa al suo bagaglio. problemi. Non ti gasare per un bel fischio, gioco: Vedi, Valuta e se necessario Fischia Charles Darwin ha scritto: non sopravvive il finiresti per camminare sull’acqua; non ti - Segnala - Sanziona. VANTAGGIO/SVAN- più forte della specie, nemmeno il più intelli- deprimere per un errore (tuo o del compa- TAGGIO non avere fretta di entrare con il gente, ma il più rapido ad adattarsi al cambia- gno) potresti affogare! Capisci il momento fischio ma se decidi ENTRA, potresti perde- mento! Per cui dico sempre all’arbitro (non e fai le scelte giuste, per il gioco, mai per le re l’attimo. Non pensare mai “se lo fa an- vi siete dimenticati le prime 5 righe?) se tu persone o per il pubblico. Stai concentrato cora lo fischio”, se un giocatore commette rimani uguale a te stesso al massimo resterai e se puoi sorridi. Devi trovare il mix giusto un’infrazione fischia. Se perdi l’attimo di- dove sei! Più probabilmente regredirai len- per quella partita e per quel momento ca- mentica, avrai sicuramente altre occasioni, tamente o verrai superato da qualcuno che ricandoti e concentrandoti maggiormente non farti mai condizionare dalla valutazione arriva da sotto e lavora più duro di te. Ovvia- quando non hai da fischiare, sopportando precedente, giusta o sbagliata. Se l’intensità 15

LA LEZIONE TECNICA di gioco lo richiede imposta il metro nei pri- sempre la lucidità per applicarli alle diverse sere sostituito. Spesso una gara può sem- mi minuti: uso delle mani, gioco dei pivot, situazioni? Qualche volta il gioco ti mette brare facile perché è arbitrata molto bene, blocchi e rimbalzi. Non abbassare il livello di in difficoltà, un tuo movimento sbaglia- il punteggio della stessa non sempre ne guardia, rimani concentrato per tutta la gara. to può mettere in difficoltà la coppia o la rispecchia la difficoltà. Ricordati sempre Devi mantenere un metro uniforme, valuta terna. Cura le posture, aperto al gioco e che il gioco finisce con l’ultima sirena. tutte le giocate simili nello stesso modo. Dai pronto a scattare. Non intralciare i movi- Anche se il risultato ti sembra deciso non continuità alle scelte: quello che non si può menti dei giocatori, non farti intralciare da abbandonare il campo con la testa. fare all’inizio non può essere permesso nel un allenatore che senza rendersene conto LA MOTIVAZIONE - La gara non è una finale; non decidere può creare comunque sta in campo. Mobilità laterale, rapidità palestra per sperimentare nuove soluzio- un danno per qualcuno. Ricordati che il fi- dei piedi e cambio di senso sono fon- ni, ma ogni partita ti deve dare qualco- schio dell’arbitro interrompe il cronometro damentali che devi allenare e miglio- sa per migliorare il bagaglio tecnico e di ma a volte il gioco prosegue e può succe- rare costantemente. Un arbitro scarico, esperienza, quindi arricchire il tuo “essere dere qualcosa di importante. Dopo il fischio è un arbitro morto! Lavora sulla reattività, arbitro”. Le partite, i campionati, i prota- hai da fare ancora molto lavoro, non farti devi collegare: immagine (giocata, mo- gonisti non sono mai gli stessi, ma ogni distrarre da chiacchiere o domande, porta mento tecnico) e movimento (giocatori- partita deve essere la partita! Il rispetto a termine segnale e sanzione, poi ti potrai palla-Arbitro/i). Abbandona i binari che hai del gioco, dello spirito delle regole, dei dedicare alle spiegazioni. Se non hai fischia- tracciato sul campo per abitudine, senti il partecipanti, dipende da te; tutti si aspet- to, fermati e osserva ciò che succede, il tuo gioco e qualche volta fatti guidare dall’isti- tano il massimo da un arbitro (zero errori) aiuto potrebbe essere fondamentale. Nelle to. La meccanica è uno strumento non ma pensa che l’errore fa parte della tua pause di gioco fate un check del momento un filo spinato, solo la lettura del gioco ti prestazione. Devi imparare a sbagliare che la gara sta vivendo: tecnica, comporta- porta dove c’è da arbitrare. Sincronismo serenamente! La cosa peggiore è portarsi mento, relazione. Non sempre è necessario col gioco: se ti muovi in ritardo rincorrerai dietro un errore. Fatti accettare come per- cambiare qualcosa, ma piccoli aggiustamen- la giocata, se anticipi il gioco non correr- sona e fai accettare le tue decisioni, non li ti possono migliora la qualità del vostro arbi- gli troppo davanti, ci sarà arresto e tiro! deludere, non snobbare la gara, dai tutto traggio. Dopo una pausa sicuramente qual- In contropiede devi essere più veloce del te stesso fino all’ultimo secondo. Costru- cosa nella gara cambierà, bisogna ritrovare pallone, non rallentare, arriva sul fondo e isci la tua immagine: fischio dopo fischio, subito il giusto grado di tensione. Rimani apriti per ricevere il gioco sul petto. gara dopo gara, campionato dopo cam- attivo mentalmente, non spegnerti! DIFFICOLTÀ PARTITA - E’ una variabile in- pionato. Ogni partita è un mattone che AMMINISTRAZIONE DEL GIOCO E MEC- dipendente dall’arbitro, ma non complicarti forma la carriera dell’arbitro. Non pensare CANICA - Rapido e preciso. Rispetta i tempi la vita. Errori o sviste, differenza di interpre- mai a quanto hai dato, i riconoscimenti te e le posizioni, veloce ma senza fretta. Prima tazione, possono aumentare la tensione in li daranno gli altri. Immagina quanto potrai di riprendere il gioco esplora i confini del campo e la pressione: interna ed esterna. dare, anche senza riconoscimento, per il campo. Compagno/i: siamo tornati dentro Una partita può presentare varie difficoltà puro piacere di arbitrare. la gara. Panchine: arriva una richiesta per legate alla capacità/esperienza dell’arbitro. Alla fine di tutto questo sicuramente non sostituzione o sospensione. Tavolo: comu- La tensione può alterare la percezione sul sarai diventato né Leonardo né Jordan, nicazione e pronti a giocare. Cronometri: grado di difficoltà. All’interno di una partita ma se in queste righe hai ritrovato il tuo tempo residuo di gioco e dei 24 secondi. possono esserci diverse partite. Gli allena- essere arbitro probabilmente sei a metà Usa la mano giusta per amministrare le ri- tori modificano tattica e strategia, le sosti- dell’opera. Se invece hai scoperto che ti messe, ma soprattutto arbitra il campo, ra- tuzioni modificano gli scenari tecnico tatti- manca qualcosa domani avrai l’occasione ramente chi rimette commette violazione. I ci. Anche i giocatori, in campo, tendono a di metterla in pratica. Cosa aspetti? Il re- principi della meccanica dovresti conoscerli entrare o uscire dal gioco per brevi periodi. sto è solo fischiare!!!! benissimo, non si improvvisa. In campo hai L’arbitro non ha pause, tantomeno può es- Work In Progress!

Segui il 7 maggio su Sportitalia la cerimonia di premiazione dell’ ITALIA BASKET HALL OF FAME

a partire dalle ore 20.00 www.fip.it 16

LA PREMIAZIONE

Italia Basket Hall of Fame 2011, la cerimonia sugli schermi di Sportitalia SARANNO gli studi milanesi di Sportita- zioni giovanili (Under 20 Maschile e Un- no” nel 1983 e nel 1986, dal 1990 è lia, il 7 maggio, a ospitare la cerimonia di der 16 Femminile) che nell’estate 2011 Allenatore Benemerito. L’arbitro d’Onore premiazione dell’edizione 2011 dell’Italia sono salite sul podio dei rispettivi Cam- Bruno Duranti (categoria Arbitri) ha par- Basket Hall of Fame, il più alto riconosci- pionati Europei. tecipato ai Giochi Olimpici del 1988, ai mento che la Fip assegna a personaggi Gabriele Vianello (categoria Atleti) ha Mondiali Maschili del 1982, all’Europeo che si sono particolarmente adoperati vinto in carriera cinque scudetti e una Maschile del 1979 e a 2 Europei Femmi- per la diffusione e il miglioramento della Coppa dei Campioni. In Nazionale ha re- nili (1978 e 1981). A Valter Scavolini il pallacanestro italiana attraverso le impre- alizzato 1011 punti in 116 partite, parteci- riconoscimento Una vita per il basket. Ad se sportive, i comportamenti e le azioni pando anche a tre Europei e a tre edizioni Aldo Allievi, Giovanni Maggiò ed Emilio a favore del basket azzurro e dell’intero dei Giochi Olimpici. Sauro Bufalini (cate- Tricerri sono andati i premi Alla memoria. movimento. La cerimonia sarà condot- goria Atleti) ha vinto uno scudetto e due Il Consiglio Federale dello scorso dicem- ta da Dan Peterson e Guido Bagatta, la Coppe Saporta (Coppa delle Coppe). In bre ha inoltre ratificato le decisioni della registrazione verrà effettuata nel primo Nazionale 99 gare e 488 punti realizzati. Commissione degli Onori sui candidati, pomeriggio e poche ore più tardi sarà Ha partecipato a due Giochi Olimpici, a da sottoporre a votazione, per i premi interamente riproposta sui canali di tre Campionati Europei e al Campionato Italia Basket Hall of Fame 2012. Nella Sportitalia. Insieme ai premiati di questa del Mondo del 1967. Rosetta Bozzolo categoria Atleti, Renzo Bariviera, Franco edizione, ovvero Gabriele Vianello, Sauro (categoria Atlete) ha vinto sette scudetti Bertini, Ivan Bisson, e Massimo Cosmel- Bufalini (recentemente scomparso), Ro- e una Coppa dei Campioni; 872 punti in li. Per le Atlete, Silvana Grisotto, Chiara setta Bozzolo, Giuseppe “Dido” Guerrie- Azzurro in 160 partite. Ha partecipato a Guzzonato, Bianca Rossi, Wanda Sandon ri, Bruno Duranti, Valter Scavolini, Aldo cinque Europei, vincendo il Bronzo nel e Luisa Zambon. Nella categoria Allena- Allievi, Giovanni Maggiò, Emilio Tricerri 1974, e al Mondiale del 1975. Per Giu- tori, Mario Blasone, Settimio Pagnini e alla memoria, sarà celebrata la Naziona- seppe “Dido” Guerrieri (categoria Allena- Dan Peterson. Per la categoria Arbitri, le Maschile medaglia d’Argento ai Giochi tori) 323 le partite vinte sulle panchine di Luciano Baldini, Stefano Cazzaro e Ar- Olimpici di Mosca 1980 e le due forma- Serie A; è stato eletto “Allenatore dell’An- mando Pinto. 

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