BIMESTRALE_DELL’INTRATTENIMENTO_PROFESSIONALE

AIDA UN P.A. PER L’ARENA GIGI D’ALESSIO QUESTO SONO IO IRENE GRANDI ALLE PORTE DEL SOGNO Poste Italiane spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 N.46) art.1 comma 1 Dr. Commerciale Business Pesaro N.46) art.1 comma 1 Dr. L. 27/02/2004 Italiane spa - spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv.in Poste p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 filiale di Pesaro. Contiene I.P In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa restituzione - Spedizione in a. p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 filiale

NOVEMBRE/DICEMBRE 2010 - N˚86 www.soundlite.it

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Costruzione: Corpo in acciaio e alluminio di colore nero e grigio. Alimentatore Separato Distanza di utilizzo: Consigliato per applicazioni di lunga distanza: da 30 a 70 mt. Alimentazione: 220/240V 50/60Hz – Assorbimento 15 Amp. (Alimentatore rifasato elettricamente) Lampada: MSR 2500W - base G38 - 240000 lumen Regolazione lampada: Dotato di sistema di regolazione della posizione della lampada Gruppo ottico: Composto di una parabola, una lente condensatore temperata e 2 lenti, fornito con iride a diaframma Zoom: 1°÷12° Ventilazione: Forzata tramite due ventole assiali collegate all’alimentazione principale Dai il Benvenuto Cambiacolori: Per cinque colori ad alta resistenza alle temperature + black out. Dotato di ventola a bassa tensione. Dimmer: Attenuatore della luce meccanico “dimmer” con black out Contaore: Per il controllo delle ore di lavoro (non ripristinabile) Sicurezza: Termofusibile 90°C a ripristino manuale, due microinterruttori di sicurezza sotto il pannello per l’accesso alla a Sharpy! lampada, interruttore generale sull’alimentatore separato Stand-by: L’interruttore per l’accensione della lampada è dotato di una posizione intermedia “di riposo” che riduce la Vieni a conoscere l’ultimo nato nella famiglia Clay Paky, premiato ai recenti luminosità della lampada e la tiene pronta quando la massima luminosità è richiesta. Accessori: Porta gobo, Studio Stand 4, Flight case per Lancer 2500, Flight case per Ballast 2500 “Plasa Award for Innovation 2010”. Con un peso di 16 kg e una dimensione di soli 30 cm, il nuovo Sharpy è capace di sprigionare 55.000 lx a 20 metri di distanza.

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Se sei già abbonato e vuoi nome ...... :...... ews semplicemente aggiornare i tuoi dati 40 n compila qui sotto con i “vecchi” dati. News 6 cognome ...... Clark’s Corner 26 Ditta azienda (solo se titolare) ...... rubriche indirizzo ...... Stage Management 28 Titolare dell’abbonamento Sicurezza o burocrazia 30 cap ...... Amarcord 32

città ...... 52 uomini&aziende COSTO ABBONAMENTO provincia ...... Sound&Lite + Show Book Il personaggio: Franco Comanducci 34 euro 12,00 Schede tel ...... L’azienda: Teyco 38 incomplete, I 12,00 Euro valgono per ricevere Sound&Lite fino all’anno non firmate 2015 e vanno pagati una volta sola (non una volta all’anno). o poco chiare fax ...... I versamenti dovranno essere effettuati sul live concert non verranno c/c postale n° 000076219096 registrate intestato a Sound&Co. s.a.s cell ...... Gigi D’Alessio - Questo sono io 40

Sound&Co. si riserva il diritto di sospendere 10 Giorni Suonati 48 l’abbonamento senza preavviso e senza nulla e-mail ...... dovere, qualora dovessero intervenire nuove 60 - Un’estate 52 regole o nuove leggi sull’editoria. Carmen Consoli - Elettra 56 www ...... Compila la scheda in stampatello leggibile e INFORMATIVA PER IL inviala insieme alla ricevuta del versamento al Irene Grandi - Alle porte del sogno 60 TRATTAMENTO DEI DATI numero di PERSONALI AI SENSI la mia attività ...... DEL D.LGS. 196/2003 FAX 0721/209081 on stage In conformità con il D.Lgs. no. 196/2003 sulla tutela dei dati in quale categoria vuole essere posizionato su Showbook personali, La informiamo che le Evita 66 informazioni che vorrà comunicarci Responsabile: sono raccolte allo scopo di redigere Alfio Morelli, Direttore responsabile Rigoletto 76 la pubblicazione Showbook e per ...... la gestione degli abbonamenti del- la rivista Sound&Lite; potranno es- Chi c’è in Tour 82 www.soundlite.it sere comunicati a quei soggetti cui disposizione di legge danno facoltà tre aziende che mi conoscono...... di accesso, alle pubbliche autorità Compilando codesto modulo si autorizza il trattamento dei competenti e ad operatori del set- tore in questione. Lei ha possibilità propri dati personali. produzione&studi di accedere liberamente ai suoi ultime tre collaborazioni professionali...... dati per aggiornarli, modificarli o cancellarli scrivendo al responsabi- Chi c’è in Studio 84 le dell’archivio della società: DATA ...... cosa manca o cosa cambierei in Sound&Lite...... Sound&Co. Strada della Romagna, 371 61100 - Colombarone (PU) nstallazioni FIRMA ...... i ...... Un P.A. per l’Arena 86

66 prodotti inserzionisti Roland S-MADI 94 A&DT pag. 23 ETC pag. 69 PSL pag. II di cop. Jands Vista 98 AEB Industriale pag. 105 Event Management pag. 65 RCF pag. 101 Audio Equipment pag. 43 Exhibo pag. 13, 89 Robe Multimedia pag. 14, 15, 37 Audio Link pag. 25, IV di cop. FBT pag. 5, 55, 59 Roland Systems Group pag. 97 Black Mirror Studios pag. 85 Grisby Music pag. 81 SGM pag. 47 Per avere i pdf tecnologia Clay Paky pag. 1 Ianiro pag. 18, 19 Sisme pag. 112 degli articoli di questo a Coemar pag. 11 Martin pag. 93 Teclumen pag. 9 numero, vai sul sito Basta la Parola - 2 parte 102 Drei pag. 96 Midas Consoles Italy pag. 27 Texim pag. 109 www.soundlite.it Lo studio moderno - 6a parte 106 Elettronica Montarbo pag. 17 Peroni pag. 75 Yamaha pag. III di cop. e clicca sulla copertina Pirati, balene, ultrasuoni e onde solitarie - 1a parte 110 76

2 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 3 note editoriali

Direttore responsabile Alfio Morelli: [email protected]

Direttore artistico Pepi Morgia

Caporedattore Giancarlo Messina: [email protected]

Consulenza tecnica Michele Viola: [email protected] di Giancarlo Messina [email protected] Redazione Douglas B. Cole: [email protected]

Grafica ed impaginazione Cari lettori, Liana Fabbri: [email protected] non mi piace citare la televisione, ma questa volta è il caso di farlo. Un intero servizio de Le Iene è stato infatti dedicato In copertina: all’elusione delle norme di sicurezza sul lavoro durante Aida - Verona l’allestimento del palco per il comizio di Bersani a Napoli. colophon La cosa ha fatto notizia perché ovviamente, in quell’occasione, Hanno collaborato: Livio Argentini, Davide Bertozzi, Stefano Cantadori, il politico di turno parlava di sicurezza sul lavoro, anche se ci Carlo Carbone, Pino Chiodo, Mike Clark, Beppe pare cosa abbastanza pretestuosa, perché ovviamente chi sale Fontana, Marco Martellini, Giuseppe Romeo. su un palco per parlare non ha idea di chi e di come l’abbia montato, che sia di destra o di sinistra. Amministrazione Quello su cui però riflettevo è che quelle immagini di scale Patrizia Verbeni: [email protected] volanti, cavi lanciati, imbracature usate per trasportare altro materiale, mancanza di caschetti sono, salvo rare eccezioni, Stampa piuttosto all’ordine del giorno. Nessuno se ne abbia a male, Pazzini Editore chi dice che non è vero vuol dire che rientra nelle rare eccezioni. Direzione, Redazione e Pubblicità: Strada della Romagna, 371 Durante l’allestimento di un palco, lo sapete meglio di me, 61100 Colombarone – PU i rischi non sono pochi: ci sono carichi sospesi, altezze Telefono 0721/209079 spesso ragguardevoli, cavi elettrici, materiale pesante da fax 0721/209081 movimentare e tante altre amenità che certamente vanno www.soundlite.it prese con estrema cautela. Aut. Trib. di Pesaro n. 402 del 20/07/95 Non voglio dire che tutto questo si faccia all’arma bianca Iscrizione nel ROC n.5450 del 01/07/98 e senza regole, e certo rispetto ad una decina di anni fa le 9.000 copie in spedizione a: cose sono molto migliorate, ma troppo spesso ho visto gente agenzie di spettacolo, service audio - luci - video, arrampicarsi e camminare in bilico su americane piuttosto produzioni cinematografiche, produzioni video, artisti, gruppi musicali, studi di registrazione alte, scale a compasso usate con estrema disinvoltura, sonora, discoteche, locali notturni, negozi di rattoppi elettrici ai confini della realtà, per non parlare della strumenti musicali, teatri, costruttori, fiere, messa a terra. Insomma quanto mostrato dalle Iene, se non palasport... peggio, accade davvero e ancora troppo spesso. Al di là di chi poi dovrà salire sul palco, il mio invito è dunque quello La rivista Sound&Lite e il relativo supplemento, Show Book, contengono materiale protetto da di prestare la massima attenzione alla sicurezza, perché copyright e/o soggetto a proprietà riservata. parliamo di situazioni dalle quali non si può tornare indietro. È fatto espresso divieto all’utente di pubblicare o Ricordo un manifesto di tanti anni fa in cui un operaio, al trasmettere tale materiale e di sfruttare i relativi contrario di un agente segreto, affermava “Il pericolo NON contenuti, per intero o parzialmente, senza il relativo consenso di Sound&Co. è il mio mestiere”. E nemmeno quello di chi lavora agli Il mancato rispetto di questo avviso comporterà, allestimenti, almeno credo. Sound&Lite n. 86 da parte della suddetta, l’applicazione di tutti i Per passare alla rivista che avete in mano, troverete i novembre /dicembre 2010 provvedimenti previsti dalla normativa vigente. reportage di molti interessanti eventi, nonché una panoramica sulle novità della fiera londinese PLASA. In particolare voglio segnalarvi la rubrica Amarcord, che vede

Questo periodico è associato alla un giovanissimo Cantadori immerso in un’atmosfera d’altri Unione Stampa Periodica Italiana. tempi: uno scorcio di storia sociale che supera il mero aspetto tecnico. Perché si sa... la storia siamo noi...

4 novembre/dicembre 2010 - n.86 di Alfio Morelli

ews Matthew Griffiths (CEO di PLASA) con Pio Nahum di Clay Paky. Griffiths con Renato Molinari, amministratore delegato di Coemar. Coemar Reflection n Ispirandosi ad un modello di successo del proprio archivio (qualcuno di voi si ricorderà certamente del buon vecchio Antares) i progettisti hanno avuto l’illuminazione di proiettare la luce dei LED su una superficie specchiante. Reflection introduce un’innovativa sorgente di luce “Multi-LED” che, posizionata frontalmente e assialmente ad una parabola, emette in riflessione un Gli Italiani spaccano fascio di luce uniforme senza pixel o punti, con una miscelazione di colori che copre tutto lo spettro di tonalità e consente di Grande successo dei prodotti Clay Paky Sharpy ottenere bianchi da 3200 K a 9000 K. Le italiani. Su otto prodotti premiati, in Oltre ad un riconoscimento speciale palette colore permettono di scegliere tra per Alpha Profile 700, Clay Paky le modalità CMYK o RGB e di selezionare tutte le categorie, tre sono Italiani: ha ricevuto un premio per il nuovo digitalmente, da librerie interne, tonalità Clay Paky, Coemar e Outline. Sharpy. ottenibili tradizionalmente con filtri gel Sharpy è un beam a testa mobile standard. Il movimento motorizzato della da 189 W con luminosità senza sorgente luminosa, rispetto al riflettore nche il Plasa di Londra è ormai da considerarsi una manifestazione locale, interessante eguali, che fino ad ora era possibile parabolico, genera uno zoom lineare da più che altro per il mercato interno britannico, anche se di visi italiani se ne sono visti raggiungere solo con lampade 10° a 17° (½ peak angle) e da 16° a 25° parecchi... forse perché in Italia non abbiamo una nostra fiera? O perché tutto sommato molto più potenti. È in grado di (1/10 peak angle). Il design di Reflection è Acosta meno andare a Londra, grazie a Ryanair, che spostarsi in Italia? emettere un fascio di luce talmente compatibile con gli accessori standard del PAR, comprese le alette paraluce, A proposito di fiere italiane: allo stand dell’APIAS era esposto un grande manifesto che annun‑ concentrato e allineato da assumere i portagelatina e gli scroller. Reflection consuma solo 190 W alla massima ciava la manifestazione ShowWay a Bergamo per la primavera del 2011, che sia la volta buona? quasi l’aspetto di un raggio laser. potenza luminosa. La gamma Reflection comprende i modelli Full Spectrum Ritornando a Londra: quella di quest’anno è stata un’edizione un po’ sotto tono, se consideria‑ Sharpy è rivoluzionario per e Vari White, disponibili entrambi nelle versioni black, silver e white. mo gli espositori e gli stand, ci sono sembrati numericamente meno ed anche un po’ più piccoli la purezza, la nitidezza e info Coemar: tel 0376 77521; www.coemar.it rispetto al 2009. Gli espositori sono però rimasti certamente molto soddisfatti dall’affluenza, l’uniformità del suo raggio di luce, quindi tutto sommato un’edizione positiva che fa ben sperare per il futuro del mercato. completamente privo di aloni. Il Non abbiamo notato tantissime novità di rilievo. Ormai è costume aspettare Francoforte per spa‑ prodotto mette a disposizione Griffiths con Giorgio Biffi di Outline e Peter Barnard di Outline U.K. rare le cartucce migliori da quel punto di vista. Nonostante ciò, vale la pena discuterne alcune. 14 colori differenti e 19 gobo, Mini‑COM.P.A.S.S. iMode Partiamo dai prodotti premiati con l’Awards for Innovation: Clay Paky con Sharpy, un piccolo che permettono di modificare Per la terza volta (in pochi anni) beam a testa mobile con lampada da 189 W e una luminosità impressionante. Sempre dallo stes‑ la conformazione del fascio e di l’azienda bresciana conquista la so marchio, Shotlight Wash, un wash con integrata una potente lampada per lo strobo, soluzio‑ creare una vasta gamma di effetti a prestigiosa onorificenza “PLASA Award ne talmente ovvia che ci siamo chiesti perché qualcuno non ci avesse pensato prima. Da Coemar mezz’aria, essendo tutti contenuti for Innovation” per l’innovazione di arriva invece Reflection Full Spectrum, un cambiacolori con sorgente luminosa a LED che utilizza sulla stessa ruota. Sharpy è piccolo e prodotto. una nuova tecnologia la quale permette di avere un gruppo lampada a LED di potenza pari a leggero (50 cm x 10 kg) e può essere Sostanzialmente il Mini‑COM.P.A.S.S. 120 W. Questa soluzione ci sembra addirittura ispirata da un loro vecchio prodotto. Qualcuno installato in qualsiasi ambiente: sui iMode è un diffusore governabile forse si ricorderà dello storico Coemar Antares: ecco, questo prodotto segue lo stesso principio. truss negli eventi live e negli studi direttamente dal computer, dalle moderne Per Outline il discorso è diverso, il prodotto per cui hanno ricevuto il premio è estremamente tec‑ televisivi, sui palchi, nelle showroom console digitali, e anche attraverso nologico, un ottimo risultato di lunghe ricerche in materia. Si tratta del Mini‑COM.P.A.S.S. iMode, o nelle sale conferenze. dispositivi “intelligenti” (smartphones e un line array amplificato con un potentissimo DSP a bordo che dà la possibilità di essere pilotato info Clay Paky: tel. 035 654311; simili), senza la necessità di nient’altro e gestito direttamente dal mixer usando solamente un cavo di rete. Abbiamo trovato altre novità www.claypaky.it lungo la catena audio, con evidenti interessanti negli stand di Martin Professional, di Nexo con il suo innovativo floor monitor, di vantaggi in termini di costi e praticità. Soundcraft con il piccolo mixer digitale, di Philips con una nuova generazione di LED, eccetera. Outline ha così dato una forma tangibile al concetto di “all-in-one”, Di seguito troverete una descrizione di tutte le novità. portandolo ai limiti della sua espressione. All-in-one, perché dalla Prima di concludere vorrei soffermarmi su due notizie. La prima è un “rumor” che girava in fiera: console ai diffusori il passo è unico. pare che alcuni personaggi della Philips stiano girando per le aziende produttrici di fari a LED, in All’interno del suo Mini‑COM.P.A.S.S. di ultima generazione – peraltro Italia e in Europa. Lo scopo delle loro visite è di avvisare che la Philips detiene innumerevoli bre‑ l’unico auto-amplificato sul mercato a vantare una direttività variabile vetti sui LED, e di consigliare quindi alle aziende di mettersi in contatto con i funzionari Philips in orizzontale da 60° a 150° – l’azienda italiana ha alloggiato un prima di commercializzare dei prodotti che utilizzano i LED di potenza. Da alcune domande fatte computer “embedded” con tanto di web server e sofisticati servizi di a qualche produttore mi è stato confermato che la notizia è vera, però nessuno sa quali siano in rete, per un controllo definibile dettaglio questi brevetti, perché la multinazionale olandese afferma di averne talmente tanti da “senza confini”. Battezzata poter coprire qualsiasi soluzione adottata. Questa notizia può avere due risvolti: o è una bufala, appunto “iMode”, questa oppure c’è da preoccuparsi. Potrebbe essere terreno fertile per molte controversie, bloccando di innovativa piattaforma in continua fatto un mercato che ogni giorno si fa più interessante. La seconda notizia: sempre più spesso si evoluzione (proprietaria Outline) sente parlare della nuova generazione dei line array, nuovi modelli con caratteristiche sempre rappresenta il vertice tecnologico più spinte e la possibilità di coprire aree sempre maggiori con una copertura sempre più uni‑ aziendale nello specifico settore forme; presto anche Sound&Lite si occuperà dell’argomento in dettaglio. Il K1 di L‑Acoustics ha dell’informatica applicata ai sistemi aperto la strada, Martin Audio ha presentato il suo modello di punta MLA (Multi-cellular Loud‑ di altoparlanti. speaker Array) e tanti altri verranno presentati a Francoforte. Questa sarà la sfida per il futuro di info Outline: tel. 030 3581341; chi vorrà essere presente nella fascia al top del mercato. www.outline.it

6 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 7 ews Gold Award per Martin Audio MLA FBT Mitus 206 LA + n Tra gli Award For Innovation consegnati 121 SA dall’organizzazione PLASA, è stato conferito a Martin La parte medio alta Audio un prestigiosissimo Gold Award. Questa Mitus 206 del sistema Griffiths con Jason Baird, direttore R/S di Martin Audio. onorificenza viene assegnata solo audio dell’italiana Fbt in quando un prodotto è meritevole di evidenza presso lo stand straordinaria riconoscenza e se tale londinese non è una novità premio non viene assegnato da almeno assoluta: era già stata tre anni. Per la prima volta nella storia presentata a Francoforte in del PLASA, questo premio è stato configurazione line array. assegnato ad un prodotto audio. A Londra viene proposta in Con l’approccio multi-cellulare del una nuova configurazione, sistema MLA, ogni trasduttore “cella” in stack di due o tre Sapphire Touch in viene singolarmente indirizzato e elementi sopra il nuovo sub Anteprima Silenzio! controllato da un proprio DSP e da un attivo Mitus 121 SA. Nella Avolites ha esposto in anteprima la nuova console Silenzio! canale dedicato di amplificazione in versione attiva, il sub ha Sapphire Touch. classe D. Ogni diffusore MLA è quindi un’elettronica a bordo con Sapphire Touch incorpora il software Titan V5, ed è composto da sei celle, ed un sistema da 24 casse fornisce la parte finale in classe D dotato di 45 master playback su fader motorizzati. EntraEntra inin 144 elementi ottimizzabili singolarmente. capace di esprimere una Per la programmazione e la visualizzazione, Il software di progettazione Display 2.0 calcola potenza di 1200 W, un incorpora due schermi touch screen, con la funzione automaticamente i filtri FIR dei DSP per ogni cella ed DSP con otto preset di EQ, Avo “Quicksketch” per velocizzare la creazione dei il sistema di networking audio e dati U‑NET carica le un controllo delay per legend. L’innovativo dispositivo trackball “anello scenascena ilil impostazioni su ogni singolo diffusore. Il software l’allineamento con la parte di saturno” permette il controllo di un terzo asse VU‑NET di Martin Audio fornisce poi il controllo in medio‑alta e l’inversione di per regolare in modo intuitivo i parametri relativi tempo reale e il monitoraggio dell’intero sistema. polarità. Anche il satellite alla distanza come zoom, iris e focus; e si illumina MLA presenta un’efficienza elevata, ed ogni diffusore 206 ha l’elettronica di con tre diverse colorazioni per indicare il colore o la colore!colore! è in grado di produrre 140 dB di picco ad 1 metro di potenza a bordo, con 500 W funzione del proiettore selezionato. distanza in asse. Ha una dispersione di 90° orizzontali per la sezione medio‑basse info Lite Link: tel. 0521 648723; www.litelink.it per 7,5° verticali; offre dimensioni compatte e tensione e 150 W per il driver. Anche FUSION COLOR 7 FC di alimentazione universale con alimentatori a nell’elettronica della 206 è 7 Led Full color P5II da 3 W commutazione e power factor correction. presente un DSP con otto NEXO 45°N‑12 Senza ventola di raffreddamento Nexo ha presentato un Il sistema è completato dal diffusore subwoofer preset, un controllo di livello IP20 e IP65 amplificato MLX, in grado di erogare una potenza di del driver, la possibilità innovativo sistema di picco di 150 dB ad 1 metro, un diffusore downfill MLD di pilotarla a larga banda floor monitor, il ed un controller digitale Merlin che ha anche funzione o di inserire un filtro per 45°N‑12. di hub di rete. L’ingresso del segnale audio può essere l’accoppiamento ottimale Questo porta i analogico, AES3 o può avvenire attraverso il protocollo con il sub. vantaggi di un audio su rete di Martin Audio U‑NET. info FBT: tel 071 750591; array lineare info Audio Sales: tel. 0521 690290; www.audiosales.it www.fbt.it sulla superficie del palco. Monta FUSION COLOR 18 FC un woofer da 12” 18 Led Full color P5II da 3 W a lunga escursione Senza ventola di raffreddamento LDR Canto 2000 ed un driver da 1,4” con IP20 e IP44 Si tratta di una delle ultime realizzazioni del marchio bobina da 3” accoppiato LDR di Castel Goffredo. A prima vista ha l’aspetto ad una guida d’onda iperbolica di un classico seguipersona, ma un’attenta analisi fa brevettata da 22,5°. I magneti all’interno del cabinet notare diverse piccole caratteristiche che permettono l’accoppiamento di diversi 45°N‑12 in rendono il prodotto di alto pregio. Monta array integrati e controllati da appositi preset del una lampada MSR/2 Gold FF (FastFit), NX TD Controller. Così accoppiati offrono una copertura con un nuovo gruppo ottico a doppio variabile in passi da 30° in orizzontale secondo il condensatore più uno zoom che dà la numero di unità impiegate, con copertura in verticale LINEA COLOR 12 FC possibilità di ottenere un fascio di luce di 60°. 45°N‑12 è in grado di sviluppare fino a 137 dB 12 Led Full color P5II da 3 W di estrema purezza, con una variazione SPL per una singola unità e fino a 143 dB di picco Senza ventola di raffreddamento di angolo di proiezione da 8° a 22°. per due unità accoppiate. L’unità ha una risposta in Controllo indipendente dei singoli led L’utilizzo è consigliato in un range da frequenza (±3 dB) da 55 Hz a 19 kHz, e si può pilotare IP65 10 a 50 metri. Oltre agli indispensabili in biamplificazione o in modalità passiva utilizzando diaframma ad iride, dimmer meccanico il crossover a 1 kHz incorporato. In biamplificazione, e messa a fuoco, esternamente è stato la sezione dei bassi ha un’impedenza nominale di munito di due maniglie che scorrono 8 Ω, e per questo si consiglia un’amplificazione da lungo le due fiancate fino alla parte posteriore con 1000 W a 2000 W su 8 Ω, mentre la sezione delle ENTIRELY una linea ergonomica che rende i movimenti del faro acute ha un’impedenza nominale di 16 Ω e si consiglia MADE estremamente fluidi e leggeri. un’amplificazione da 250 W a 500 W. In modalità IN ITALY info LDR: tel. 0376 771777; www.ldr.it passiva si consiglia amplificazione da 1200 W a 2000 W. info NEXO: www.nexo-sa.com

8 novembre/dicembre 2010 - n.86 Casaloldo (MN) italy - Tel. +39 0376 778670 [email protected] - www.teclumen.it ews Sennheiser SKM 5200‑II n Sennheiser presenta la più recente evoluzione tra i trasmettitori palmari della serie 5000. La nuova versione è disponibile in tre diverse bande di sintonia fino a 184 MHz, con la stessa qualità di trasmissione del suo predecessore. Introduce anche una nuova modalità operativa “a bassa intermodulazione” che permette l’utilizzo contemporaneo del 30% di canali in più, con potenza d’emissione ridotta a 10 mW. In situazioni in cui la distanza di trasmissione è prioritaria, SK 5200‑II può essere utilizzato con potenza di trasmissione da 50 mW. La nuova versione è ancora compatibile con la stessa vasta gamma Christe Nitro Solutions di capsule microfoniche Sennheiser e Neumann Nitro Solutions è un concetto disponibili per la precedente versione. modulare che combina la Info Exhibo: tel. 039 49841; www.exhibo.it tecnologia dei proiettori motorizzati con la qualità di proiezione dei videoproiettori Christie Roadie LX1500 e Serie M. Comprende due Clay Paky Alpha Profile 700 forcelle motorizzate, YK200 Questo sagomatore a testa mobile completa la linea ed YK100, e kit di montaggio Alpha 700, incorporando nel modello Profile tutte separati per le varie serie le caratteristiche comuni alla serie: compattezza, di proiettori. I sistemi leggerezza, rapida accelerazione ed alta velocità di permettono il controllo DMX movimenti ed effetti. Alpha Profile 700 incorpora un in pan e tilt delle forcelle sistema di sagomatura all’avanguardia che utilizza e zoom focus e shutter del minuscoli motori a micropassi e materiali speciali, proiettore. La forcella facilita progettato con lunghezze focali che permettono la il collegamento del proiettore messa a fuoco di effetti anche all’interno del profilo con la sorgente del segnale sagomato. e fornisce alimentazione Alpha Profile 700 offre una gamma completa di effetti, al proiettore. Il modello compresi 15 gobo, animazioni, prisma rotante, la nuova di meccanica monobraccio funzione “autofocus” brevettata da Clay Paky, e la YK100 è originariamente nuova funzione Dyna-Cue-Creator che semplifica la predisposto per il montaggio programmazione con un canale di controllo speciale che di uno tra cinque diversi avvia effetti combinati personalizzabili. proiettori luminosi: LED Progettato per l’utilizzo in teatro e in televisione, Alpha bianchi da 50.000 lumen, LED Profile 700 opera ad un livello di rumore di soli 43 dB (A) RGB da 37.000 lumen, LED che si può ulteriormente ridurre a 41 dB (A) in modalità RGB da 29.000 lumen con half power. zoom da 10° a 22° e proiettori info Clay Paky: tel. 035 654311; www.claypaky.it allo xeno da 7000 watt o da 5000 watt. info E-Home: tel. 02 99021161; www.ehomeitalia.com

Gottelier Award per Fred Foster Un’altra premiazione presentata dall’organizzazione PLASA è il Gottelier Award, un Matthew Griffiths con Fred Foster. riconoscimento alla carriera dei progettisti che hanno avuto un’importante influenza nell’industria. Il premio porta il nome dell’inventore e lighting designer Tony Gottelier. Quest’anno il prestigioso premio è andato a Fred Foster, fondatore e CEO di ETC. Foster ha fondato ETC nel 1975 con l’obbiettivo di installare il primo sistema di controllo luci con memoria nel New York Metropolitan Opera House. Nei seguenti 35 anni ha sviluppato i controller Mega Cue, le console Expression e Obsession, ed il Sensor Dimming System. Ha aperto la strada per la commercializzazione della famiglia di proiettori Source Four, ed era un membro del comitato USITT che ha definito lo standard DMX512. Più recentemente Foster ha contribuito alla progettazione delle console Eos, Congo ed Ion. info ETC: www.etcconnect.com

10 novembre/dicembre 2010 - n.86 Serie2000_A4dx 8-09-2009 18:26 Pagina 1 ews DiGiCo n DiGiCo ha presentato due nuove interfacce per espandere la connettività della nuova console SD9: Little Red Box e Little Blue Box. Il primo permette di condividere lo stage box D‑Rack di una SD9 con una seconda console. La console principale controlla così i guadagni in ingresso, mentre quella secondaria riceve i segnali preamplificati. Little Red Box incorpora anche la funzione Split MADI che permette all’SD9 di condividere altri stage rack DiGiCo, aumentando così il numero di ingressi ed uscite della Robe Robin MMX Spot console a 56 rispetto ai 32 ingressi e alle 16 uscite e Robin 600 Plasma consentiti dal D-Rack. Robe ha presentato due SK 2000 Il Little Blue Box, invece, permette di collegare un SD9 nuovi proiettori nella serie e un D‑Rack ad una console MADI (come SD7, SD8 Robin 600, precisamente: o D5). Un selettore incorporato permette Robin MMX Spot e Robin SKM 2000 + MMK 965 NI di scegliere se il D‑Rack debba essere 600 Plasma. Il nuovo Robin controllato direttamente dall’SD9 o MMX Spot incorpora una dalla console MADI. sezione ottica decisamente Little Red Box e Little Blue Box, ottimizzata ed una nuova alimentati tramite USB, offrono un lampada a scarica da 800 W. EM 2050 secondo connettore USB Thru, che Tra le caratteristiche ci sono permette di non ridurre la connettività uno zoom da 8,5° a 42,5°, della console collegata. due ruote di gobo rotanti info Audio Link: ed una ruota animazione tel. 0521 648723; www.audiolink.it che si possono combinare per una varietà di effetti complessi e spettacolari. Altre caratteristiche includono un sistema di miscelazione colori Midas VeniceF CMY con CTO, frost variabile Un’altra console Midas ha fatto il suo debutto a Earls Court. e riduzione di rumore VeniceF è una console analogica basata sul modello controllata tramite DMX. Venice, che offre la possibilità di interfacciamento con un Robin 600 Plasma Spot offre PC via FireWire fino a 32 canali bidirezionali. Incorpora una CRI di 94 ed una vita l’equalizzazione e i filtri dell’XL3, una sezione master operativa della sorgente completamente riorganizzata e una doppia matrice 7 x 2. di 10.000 ore. Utilizza la VeniceF include un driver ASIO della Midas a bassa latenza e sorgente Luxim Lifi ENT una versione di prova del software Record di Propellerhead. 31‑04 da 480 W con un EK 2000 IEM + IE 4 Oltre alla possibilità di registrare, quindi, offre la possibilità flusso luminoso di 30.000 di virtual soundcheck, e l’utilizzo di plugin di terzi come lumen ed una temperatura insert sui canali. Ingressi, gruppi, aux bus, matrici e master colore di 5600 kelvin. Ha possono essere inviati all’interfaccia FireWire. VeniceF è uno zoom lineare da 10° a disponibile in modelli da 16, 24 e 32 ingressi mono. 40°, miscelazione colori CMY SR 2050 info Midas Consoles Italy: tel. 0362 923811; con CTO, effetto frost, gobo Serie 2000 www.midasconsoles.it statici e rotanti indicizzabili, un iris molto veloce, dimmer elettronico da 20% a 100% NO-LIMITS ed un effetto strobo. SISTEMA IN EAR MONITOR info Robe Multimedia: LA TUA SCELTA PER LE SFIDE PIU’ DIFFICILI tel. 0541 833103; MICROFONI WIRELESS PER IMPIEGHI PROFESSIONALI www.robemultimedia.it · Larghezza di banda: fino a 75 Mhz · Fino a 64 frequenze compatibili per banco: 20 banchi con frequenze precalcolate e 6 banchi modificabili · Adatto per configurazioni multicanale · Controllo tramite Wireless System Manager Software · Trasmettitori a mano disponibili in colore nero e nichel e nuove capsule professionali intercambiabili · Nuovo sistema Adaptive Diversity per i ricevitori IEM e per ricevitori portatili · Trasmettitori da tasca e ricevitori portatili equipaggiati con connettore professionale tipo Lemo

Via Leonardo da Vinci, 6 - 20057 Vedano al Lambro (MI) - www.exhibo.it 12 novembre/dicembre 2010 - n.86 ews EAW Serie JF Scheda Yamaha HD/SD‑SDI n EAW presenta la nuova serie JF di diffusori a due vie. Tutti i modelli JF incorporano altoparlanti Yamaha ha presentato diverse con magneti al neodimio, crossover EAW e ricalcano un “formato” molto adattabile anche novità per quanto riguarda i sistemi negli allestimenti più critici come quelli nei teatri o nei set televisivi. La serie comprende JF8 e di mixaggio digitale. Una di queste JF10, diffusori con woofer da 8” e 10” e driver a compressione accoppiati a trombe a direttività è la scheda audio MY8‑SDI‑ED conica da 100°, ma anche con coni da 12” e da 15” con driver a compressione con uscite da 1,4” Embed/De-embed. e bobina da 3”. Questi ultimi modelli sono disponibili in versioni con dispersione da 60° x 45° La scheda consente l’ingresso e (JF26 e JF56) e da 90° x 45° (JF29 e JF59). l’uscita dei segnali audio embedded I quattro modelli con woofer da 12” e da 15” sono inoltre disponibili in versioni HD‑SDI per tutte le console di autoamplificate “JFnt”. Incorporano amplificazione in classe D interna da 1000 W per le mixaggio digitale e le unità DME. frequenze basse e da 500 W per le acute. Un processore a bordo (SHARC 32 bit/50 Mflop) La nuova scheda è dotata di un ingresso HD/SD‑SDI, un’uscita fornisce il processing EAW Focusing, il software di controllo dei DSP EAW Pilot, la rete audio sdoppiata HD/SD‑SDI e un’uscita THRU (reclocked). Consente di e dati U‑Net. Il sistema prevede la trasmissione di audio digitale multi-canale con software immettere fino a due di quattro gruppi audio (quattro canali per di controllo da remoto e capacità di monitoraggio dal PC. Offre la scelta d’ingresso audio gruppo, otto canali totali), multiplexati in un segnale HD‑SDI, e di analogico, AES3 o tramite U‑Net. Clay Paky Shotlight Wash integrare due gruppi audio in un segnale HD/SD‑SDI per uscita. Gli utilizzatori possono configurare secondo uno schema standard i propri impianti audio Shotlight Wash è un nuovo proiettore Adatta per soluzioni di trasmissione dal vivo, in studio e di scegliendo i modelli JF e poi in un momento successivo, anche a distanza di parecchio tempo, che combina un faro professionale emergenza (ad esempio console di backup), la nuova scheda si aggiornare sul campo tali cabinet per trasformarli in modelli “JFnt”. washlight con lampada a scarica inserisce nello slot per schede MY standard del pannello posteriore in Tutti i modelli di questa serie sono realizzati secondo un’unica filosofia per il cabinet che da 1500 W ad una lampada strobo cui è possibile inserire più schede per aumentare il numero di canali consente l’impiego di accessori hardware universali per adattare in modo perfetto i propri allo xeno da 3000 W. Le funzioni in ingresso e uscita (in base agli slot per schede disponibili sul mixer). diffusori JF alle specifiche di ogni singolo impianto e applicazione. wash e strobo sono perfettamente info Yamaha: tel. 02 935771; www.yamahacommercialaudio.com Tutti i modelli JF e JFnt incorporano comodi punti di aggancio M10 per l’installazione. integrate e possono essere controllate Nella gamma di accessori universali sono compresi appositi pannelli che permettono di da un operatore simultaneamente nascondere le maniglie da trasporto e al tempo stesso hanno funzioni di punti di connessione o separatamente, unitamente agli per le staffe regolabili a “U”, accessori a sgancio rapido flytrack e piedini regolabili utili nelle effetti di entrambe le funzioni. ETC Presenta Selador Pearl installazioni sul palco come stage monitor. L’elettronica è invece unica, con tutti i Come il resto della serie Selador, Pearl è info Exhibo: tel. 039 49841; www.exhibo.it vantaggi di gestione del caso. disponibile in modelli da una, due, quattro Shotlight Wash opera in tutto e per e sei cellule controllabili indipendentemente tutto come un Alpha Wash 1500, tramite tre canali DMX. Ogni cellula è mentre la funzione strobo consiste composta da 40 LED bianchi Luxeon Rebel in una corona circolare integrata da 2,5 W accuratamente scelti da una all’interno della lente frontale combinazione di bianco caldo da 3200 K e bianco freddo da 5700 K. del washlight, costituita da due Questa configurazione permette all’utente di creare una luce bianca lampade allo xeno da 1500 W con una temperatura colore appropriata all’applicazione, quindi ognuna. Queste lampade lavorano sia per illuminazioni teatrali e generali, o anche per illuminazioni indipendentemente tra di loro, “on location” e in studio televisivo. Il fascio morbido di Pearl ha possono per esempio essere impostate un’apertura nativa di 17°, ma sono disponibili lenti aggiuntive per simultaneamente o separatamente, fornire dispersioni in orizzontale e in verticale, separatamente, da 20° con differenti frequenze di flash. a 80°. Pearl può sviluppare un flusso luminoso fino a 3460 lumen con info Clay Paky: tel. 035 654311; un assorbimento di soli 144 W per cellula nella versione da 230 V.

J_Vista_left_DEF2.pdf 8-04-2009 19:37:05 J_Vista_right_DEF2.pdfwww.claypaky.it 8-04-2009 19:38:15 info ETC: tel. 06 32111683; www.etcconnect.com

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14 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 15 ews Soundcraft Si Compact n Soundcraft ha presentato la serie di mixer digitali compatti Si Compact. Utilizzando la stessa piattaforma di mixaggio EMMA Lite della serie Si, le console Si Compact offrono caratteristiche come quattro bus dedicati per gli effetti, 16 uscite analogiche più AES, uno slot per una scheda MADI o altre Martin Audio DD6 interfacce, un touchscreen a colori e fader illuminati e DD6 incorpora un driver con codificati a colore con la funzionalitàFader Glow. La serie magnete al neodimio per le comprende tre modelli con 16, 24 e 32 ingressi mono più alte frequenze con uscita da quattro canali stereo. Ognuno dispone di 14 bus ausiliari mezzo pollice, accoppiato ad mono, quattro bus di matrice, un bus LRC mix, quattro una guida d’onda Differential effetti stereo Lexicon, equalizzazione grafica Dispersion rotabile, con Bss su ogni bus, quattro gruppi di una copertura da 120° a mute ed interfacciamento 90° in orizzontale e 60° in in rete Harman HiQnet. verticale. Il woofer da sei I modelli da 24 e 32 pollici e mezzo, sempre con ingressi offrono quattro magnete al neodimio, ha mandate e ritorni una bobina da 44 mm. La assegnabili insert. potenza applicabile nominale info Audio Equipment: è da 150 W(AES), 600 W di tel. 039 212221; picco, per un SPL massimo di www.audioequipment.it 113 dB continui, e la cassa ha una risposta in frequenza da 70 Hz a 20 kHz (±3 dB). Il cabinet del DD6 è costruito con angoli multipli, e incorpora dieci punti M8 per la sospensione, per facilitare Robe LEDWash 600 e 300 l’installazione in una grande LEDWash 600 incorpora 37 LED multi-chip RGBW da varietà di posizioni. La Il sistema Palcoplus comprende ora 10 W controllabili individualmente. Sono sistemati in griglia in acciaio è attaccata anche RA18, un ‘arrayable bass cabinet’ (1700 W / 4 ohm) che aumenta tre anelli concentrici che non solo aiutano a fornire con un sistema di rilascio ulteriormente la flessibilità di utilizzo una copertura uniforme, ma permettono la creazione rapido magnetico. DD6 ha e la ricchezza timbrica del sistema. di effetti particolari quando il proiettore è diretto un’impedenza nominale RA18 (qui a lato in demo presso il verso il pubblico. I tre anelli si possono utilizzare di 16 ohm. Si consiglia di Concert Sound Arena - Prolight+Sound individualmente per vari effetti e chase psichedelici, e abbinare un amplificatore 2010) permette infatti di incrementare l’unità incorpora effetti stroboscopici programmabili che possa erogare da 400 W in modo deciso la pressione sonora, anche in modalità random. I LED RGBW permettono a 1200 W su 4 Ohm. generata dal sistema sospeso, nelle la creazione di una vasta gamma di colori e di diverse info Audio Sales: ottave più basse, aumentando così la già considerevole dinamica dell'array. temperature di bianco. LEDWash 600 ha uno zoom tel. 0521 690290; È disponibile anche una versione motorizzato da 15 a 45 gradi. www.audiosales.it a 8 ohm, 3400 W, con altoparlante LEDWash 300, invece, è un proiettore che pesa solo in fibra di carbonio. 10 kg, dedicato alle applicazioni medie e piccole dove lo spazio è un fattore importante. Utilizza 108 LED RGB da 3 W ed incorpora uno zoom da 12 a 40 gradi per un’elevata flessibilità. LEDWash 300 e LEDWash 600 sono indirizzabili con protocolli DMX512, ARTNET, RDM, MANet, MA2 Net, e sono compatibili con tutti gli altri prodotti nella serie Robin. Palcoplus è un prodotto modulare e scalabile che si distingue info Robe Multimedia: tel. 0541 833103; per una voce inconfondibilmente naturale. www.robemultimedia.it Un array di 4 diffusori, ognuno dei quali grande quanto un rack 6u, pesa solo 80 kg, compreso l’hardware per la sospensione e vanta una potenza applicabile di 4000 W. Ogni singolo elemento sviluppa fino a 130 dB SPL, perciò è possibile utilizzare sistemi di dimensioni molto ridotte per la sonorizzazione di spazi relativamente grandi. Grazie ad una dispersione orizzontale di 120°, PalcoPlus fornisce una copertura perfetta anche quando gli array sono sospesi ad altezza ridotta o sono appoggiati a terra. L’unità sub-bass dedicata, RAB1815, utilizza una configurazione a doppio trasduttore che genera una caratteristica polare cardioide. 2 unità bassi vantano una potenza applicabile di 6400 Watt. La gestione del sistema avviene mediante il processore amplificato PLM6800 o mediante il processore LM24 (per chi già possiede gli amplificatori) ed un software proprietario (RAConTM).

Scopri tutte le caratteristiche del sistema collegandoti al sito: www.palcoplus.com oppure contattaci a: [email protected] - 051 766437 16 novembre/dicembre 2010 - n.86 ews K-Array KRM33 n KRM33 è un innovativo monitor da palco prodotto dalla toscana K‑Array. Predisposto per l’utilizzo individuale o per la combinazione in array orizzontali, KRM33 è alto meno di dieci centimetri ma incorpora tre trasduttori da tre pollici con bobina da un pollice, ed amplificazione a bordo da 2 x 350 W. Questo monitor è in grado di riprodurre una gamma di frequenze da 70 Hz a 20 kHz e può sviluppare una pressione sonora massima di 113 dB continui o 119 dB di picco. La direttività orizzontale di KRM33 Yamaha Serie DSR è selezionabile tra 35 e 70 gradi. Al PLASA 2010 c’è stato il lancio europeo della serie DSR di Yamaha, una nuova gamma di Il DSP incorporato può essere diffusori autoamplificati. controllato da remoto tramite il La serie DSR include i modelli DSR112, DSR115, DSR215 e DSR118W, tutti dotati di un nuovo software K‑Array, e comunica con il amplificatore in classe D, progettato da Yamaha, e di elaborazione dinamica multibanda computer tramite due porte RS485 D‑Contour che fornisce controllo dinamico intelligente e conserva un’intelligibilità costante ai sulla cassa. livelli di output sia bassi che alti. Info Exhibo: tel. 039 49841; I nuovi amplificatori utilizzati nei DSR112, DSR115 e DSR215 erogano fino a 1300 W, mentre www.exhibo.it Martin Professional MAC 101 quello del DSR118W offre 800 W. Gli amplificatori sono costruiti con un alimentatore a Particolarmente spettacolare, nello stand di Martin Professional al commutazione con correzione del fattore di potenza, mentre l’alimentatore, gli amplificatori e Plasa 2010, un’enorme quantità di nuovi MAC 101. i trasduttori vengono monitorati continuamente dal DSP a scopo di protezione. Il compatto MAC 101 emette un flusso luminoso fino a 2200 lumen, in Tutti i modelli dispongono inoltre di FIR‑X tuning™ digitale integrato, per tagli di crossover il un raggio di 13,5° con una sagoma definita ma morbida. Un sistema di più uniformi possibili, DAC e ADC discreti a 24 bit per la massima gamma dinamica e le guide miscelazione RGB calibrato permette anche un effetto ruota colori, con d’onda proprietarie “Long Throw, Broad Dispersion”, con dispersione di 90° in orizzontale per 33 colori più il bianco con temperatura colore da 2500 K a 10000 K. Altri 60° in verticale. effetti includono uno strobo con pulse ed effetti random. È il testamobile I modelli DSR112 e DSR115, con woofer rispettivamente da 12 e da 15 pollici, sono a due vie, più veloce prodotto dalla Martin, misura solo 241 mm per 304 mm di bi-amplificati, con driver a compressione con diaframma in titanio da due pollici. Il modello altezza e pesa meno di quattro chilogrammi. MAC 101 è pensato anche per DSR215 incorpora due altoparlanti da 15 pollici oltre al driver e il DSR118W è dotato di woofer la combinazione in matrici di dimensioni molto grandi, che permettono di da 18 pollici caricato in bass reflex. utilizzarlo come un innovativo e dinamico “muro” di colori. Il proiettore ha I modelli DSR112 e DSR115 dispongono di alloggiamenti per asta da 35 mm e punti di un assorbimento massimo di soli 123 W e le sorgenti LED hanno una vita ancoraggio M10, e il cabinet di forma trapezoidale del DSR112 ne consente il pratico utilizzo su operativa nominale di 50.000 ore. un lato come monitor wedge di alta qualità. Il DSR118W dispone di un alloggiamento per asta info Martin Professional Italy: tel. 035 3690911; www.martin.it da 35 mm montato in alto, mentre tutti i modelli includono maniglie per il trasporto integrate. info Yamaha: tel. 02 935771; www.yamahacommercialaudio.com

18 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 19 ews d’acciaio. Tutte le macchine di sollevamento installate sono L’impianto audio utilizza un mixer 1 n prodotte da ASM Steuerungstechnik e distribuite in esclusi- Yamaha LS9‑32, con due schede va da Molpass. per il trasporto digitale Rieldel Una caratteristica fondamentale della sala è la plafonatura RockNet, e il nuovo line array se- con pannelli acusticamente riflettenti ad andamento curvili- rie T10 della d&b audiotechnick, neo, al di sopra dei quali corrono due passerelle. Per ovviare affiancati a due ‑Q SUB per le bas- alla presenza della cesta raccoglicavo, l’americana installata se frequenze. Gli amplificatori D6 in sala è stata dotata di un Cablerotomotor, un sistema au- pilotano l’intero sistema e tutte le tomatico di recupero dei cavi d’alimentazione luci brevetta- funzioni possono essere raggiun- to da Molpass. te in remoto attraverso la rete L’azienda bolognese ha poi adottato, per la chiusura della d&b Remote Network, veicolata fossa orchestrale nei momenti di inutilizzo, l’innovativo ele- all’interno del network RockNet. vatore Spiralift, che consente di innalzare silenziosamente Sono stati scelti monitor da palco carichi di notevole entità con un’alta efficienza meccanica e Max12, anch’essi pilotati da un D6. un’elevata velocità di sollevamento. Gli amplificatori ricevono segnali Il livello della fossa orchestrale è stato inoltre predisposto in AES/EBU, perciò il segnale audio in modo tale da asservire all’elevazione di specifici pianali rimane nel dominio digitale. modulari con cui è possibile coprire tutta la platea, prolun- Per l’illuminazione di scena Molpass gando il proscenio fino all’inizio della gradinata. Questa ha utilizzato solo prodotti Robert 1: L’ingegner Giorgio Molinari, soluzione, che i progettisti dell’ufficio tecnico di Molpass Juliat, di cui è distributore esclusi- amministratore di Molpass. hanno denominato “MI‑COP RO”, consente di modificare vo per l’Italia. Gli armadi dimmer rapidamente la configurazione della sala senza togliere le utilizzati sono i Tivoli da 3 kW e da 2: Vista del teatro. sedute, adattandola rapidamente a qualsiasi tipo di evento. 5 kW. Il modello di proiettore tea- 3: La parte superiore del graticcio Il palcoscenico è stato realizzato in legno multistrato di abe- trale scelto per l’occasione è Lutin, “sdoppiato”. te lamellare, a tre strati incrociati, fissato in aderenza ad una per la sua possibilità di poter sosti- doppia struttura di travetti, anch’essi in legno di abete, in- tuire rapidamente la lente frontale crociati ortogonalmente fra loro per migliorare l’elasticità del trasformandolo in PC, fresnel o an- palco e renderlo adatto ad ospitare anche spettacoli di danza. tialo. I sagomatori scelti sono alo- Per l’intercomunicazione è stato utilizzato un sistema con geni da 1000 W della serie 600SX. Soluzioni 12 beltpack wireless Acrobat della Riedel, di cui Molpass è Il seguipersona scelto è Victor, con importatore e distributore per l’Italia. lampada da 1800 W a scarica ad alta efficienza, ottica zoom 7°/14,5° e cambiacolori integrato. 2 Una console GrandMA Ultralight innovative gestisce direttamente fino a 1024 canali e supporta fino a 16.384 ca- Il nuovo Teatro Ermanno Fabbri di Vignola nali su rete Ethernet; si espande poi di altrettanti 1024 canali, per un totale di 2048. La distribuzione della rete digitale per il controllo luci è stata smistata in svariati pun- ti del teatro: palcoscenico, fossa d’orchestra, regia, graticcio, bal- latoi, passerelle sala e biglietteria. l 2 ottobre è stato ufficial- vi raggiunti in questa occasione coincidono con la propria Il progetto è frutto del contributo mente inaugurato il nuovo filosofia aziendale: puntare alla massima integrazione e delle competenze in forma in- Teatro Ermanno Fabbri a Vi- delle tecnologie avanzate nei campi dell’illuminazione, tegrata dell’ing. Giorgio Molinari gnola, in provincia di Mode- dell’amplificazione, della meccanica scenica e relativi tra- e dell’ing. Daniele Pellicelli per la I 3 na. Il teatro è stato costruito dal sporti di segnale. meccanica di scena, fossa d’orche- Gruppo Fabbri spa, che ha rileva- Molpass ha infatti fornito prodotti esclusivi e soluzioni uni- stra e tiri motorizzati; dell’ing. Da- to e demolito l’ex-cinema Ariston che, come l’ancoraggio al soffitto di tutte le infrastrutture niele Pellicelli per le infrastrutture per erigere una struttura moder- tecniche del teatro, compresa la cabina di regia, in modo della torre scenica, graticcio, pas- na ed efficiente. Molpass s.r.l. ha da rispondere anche alle caratteristiche antisismiche del serelle, ballatoi, mantegni, cabina partecipato alla realizzazione progetto strutturale. regia e moduli di copertura della dell’intera opera, progettando e Molpass ha inoltre progettato e realizzato un nuovo tipo platea; dell’ing. Giorgio Molinari installando tutte le attrezzature di graticcio metallico “sdoppiato” unico nel suo genere: ai e del per. ind. Luca Barbieri per tecniche di sala e di scena. Pre- tradizionali tagli “all’italiana” (paralleli al proscenio), sono gli impianti elettroacustici, il tra- sentando l’installazione in ante- state affiancate due gole ortogonali al boccascena. Tale so- sporto digitale e l’illuminazione prima in una conferenza stampa luzione permette la traslazione dei tiri motorizzati su tutta di spettacolo. L’arch. Carlo Armani presso la sede di Unindustria a la lunghezza del palcoscenico senza la necessità di sganciare ha ricoperto il ruolo di Project Bologna, l’ingegner Giorgio Mo- le americane sottostanti. Nella torre scenica, sopra il livello Manager e direttore dei lavori. linari, amministratore di Mol- del graticcio, sono collocate tre guide di traslazione Mon- info Molpass: tel. 051 6874711; pass, ha spiegato che gli obietti- tratt, a servizio di macchine sollevanti a catena e a banda www.molpass.it

20 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 21 NEUTRIK OPTICALCON - 210x297.qxd:layout 9-04-2010 18:21 Pagina 1

opticalCON ews La notte legale 2010 n sistemi di connessione a fibra ottica Lo scorso 22 settembre s’è svolta a Bologna “La notte legale 2010”, un’intera giornata dedicata alla legalità nel settore della musica. Questo evento celebra infatti l’anniversario I tuoi grandi eventi Live meritano la perfezione tecnologica nelle connessioni e cablaggi, di due importanti realtà che operano con dedizione e determinazione: “Note Legali”, un’associazione non-profit nata nel capoluogo emiliano nel 2006, che in soli quattro anni si il sistema opticalCON-QUAD, facilita il setup grazie allo sviluppo dei sistemi di cablatura è affermata come realtà unica e innovativa, e “Doc Servizi”, la e connessione in fibra ottica dalle performance eccellenti cooperativa di spettacolo più diffusa nello Stivale, con vent’anni d’esperienza ed oltre 8000 artisti sotto le proprie ali protettrici. Quello che lega questi due mondi sono dunque il rispetto delle regole vigenti, la giustizia sociale, la tutela dei diritti di musicisti e operatori e, ovviamente, l’amore per la musica. La giornata si è aperta con un convegno organizzato in collaborazione con il Museo Internazionale e la Biblioteca della Musica di Bologna, dal titolo Musicisti e cantanti in sala d’incisione: novità in tema di previdenza, Nuovo IMAIE e diritti morali. L’incontro ha visto la partecipazione di Demetrio Chiappa, presidente di Doc Servizi, Andrea Marco Ricci, presidente di Note Legali, e Andrea Michinelli, di Studio Legale D’Ammassa & Associati, i quali sono acutamente intervenuti con opinioni, proposte e critiche. Terminati i confronti tra i relatori ha preso il via la tavola rotonda dedicata al Nuovo IMAE, aperta alle rappresentanze sindacali e associative degli artisti, interpreti ed esecutori. Al termine del convegno la giornata è proseguita con l’assemblea annuale dei soci di Note Legali, alla quale è seguita la festa vera e propria al Giostrà Café – storico locale di live music bolognese – dove si sono riuniti musicisti e addetti ai lavori da ogni parte d’Italia, creando un clima amichevole e dando prova di grande affetto nei confronti dell’Associazione e della Cooperativa. La serata è stata animata dalle esibizioni live di alcuni artisti legati a Note Legali e a Doc Servizi. È stata la magica voce di Toni Melillo a rompere il ghiaccio, che insieme all’armonicista Marco Bianchi ha presentato alcuni brani tratti dal suo primo disco Il mio giardino. Durante la serata Note Legali ha consegnato, come di consueto, le “Note di Merito”, un riconoscimento verso chi si è distinto nella diffusione del diritto alla musica, che quest’anno è

spettato a tre scuole di musica milanesi. 2 channel cable opticalCON DUE Un evento da lodare ed ammirare, orgoglioso di erigersi su saldi principi e decorosi eventi equipe connection come questo. info DOC Servizi: tel. 045 8230796; www.docservizi.it Equipment connection opticalCON opticalCON DUO breackout box + powerMONITOR 4 channel cable

opticalCON DUO ANS incontra le Cooperative di tecnici dello spettacolo 1 RU Panel + powerMONITOR Amp Sound Video DMX opticalCON QUAD Rack Rack Rack Rack Point-to-Point connection ANS, l’associazione dei service italiani, invita le Cooperative dei tecnici dello spettacolo ad un incontro-tavola rotonda che si terrà a Milano, opticalCON QUAD X-treme cable, ultra robust, presso la sede di Foro Bonaparte 65, il 17 novembre alle 14.30. 1 RU Panel + powerMONITOR double jacket, cut proof I temi dell’incontro saranno: X-treme cable, ultra robust - presentazione dell’attività di ANS alle Cooperative di tecnici; double jacket, cut proof - valutazione di iniziative comuni nell’ambito della formazione e opticalCON QUAD 3 RU Panel

aggiornamento professionale; Errata Corrige FOH Sound system FOH Video/Lighting - iniziative per migliorare il rapporto di collaborazione tra Service Vorremo porgere le Sound system Video e Cooperative. nostre più sincere scuse opticalCON QUAD opticalCON QUAD Point-to-Point connection InterCom; Data DMX Point-to-Point connection a Pietro “Peter” Grandi L’idea dell’incontro nasce dalla volontà di conoscersi meglio, di per aver tralasciato il sviluppare i rapporti e di progettare insieme, nell’immediato futuro, suo nome nell’elenco dei altri incontri di approfondimento dei temi trattati. crediti per la produzione «I connettori dimostrano di essere davvero affidabili «Questo sistema è fantastico. Hanno già aderito e saranno presenti le più importanti cooperative dei contenuti video rispetto a quelli utilizzati in passato. Infatti hanno Non ha mai avuto problemi». presenti in Italia. per la tournée Ligabue resistito perfettamente ad un tornado durante Cyril Bême Operations Director, un evento all'aperto tenutosi in Italia». Solotech Chi vorrà aderire all’incontro è pregato di inviare una mail ad Stadi 2010. Ringraziamo Howard Page, senior director of engineering, [email protected], specificando il nome della Cooperativa ed i anche i suoi colleghi che Clair Brothers nomi delle persone aderenti che parteciperanno. ci hanno avvertito della info ANS: [email protected] nostra svista.

Analog & Digital Technology s.r.l. Via Solferino, 54 - 20052 Monza (MB) Tel. +39 039 21.69.21 - Fax +39 039 21.03.506 [email protected] - www.adtweb.it 22 novembre/dicembre 2010 - n.86 ews n S’è tenuta mercoledì 23 giugno, nella splendida cornice della Reggia di Venaria, la più grande residenza sabauda di tutto il Piemonte, la prima edizione del Beat Music Festival, l’appuntamento di maggior spessore per tutti gli amanti della musica dance, trance ed elettronica, che ha visto esibirsi numerosi DJ di fama internazionale che hanno letteralmente fatto esplodere il numerosissimo pubblico. Beat Music Festival

il primo vero grande for- torio nazionale, soprattutto in Spagna, Francia, Regno Unito, mat-beat italiano rivolto Belgio, Germania, Turchia, Norvegia e anche negli Stati Uniti. ad un movimento che fino Dieci ore di musica no-stop, 600 minuti che hanno fatto tre- Èpochi anni fa era relegato mare le mura della Reggia di Venaria, sotto i piedi di un alle piste delle discoteche e ora si pubblico che non ha mai smesso di saltare e ballare trascina- vuole imporre fortemente anche to dalla grinta di tutti i DJ, rispettivamente Marco Alessan- fuori da esse, scegliendo Torino dria, Fake Plastic Trees, Paolo Aliberti, Aki Bergen, Outwork, come capitale italiana della mu- Dab, Get Far Fargetta, Laurent Wolf, nomi decisamente ben sica dance. Protagonista indiscus- conosciuti dalle più famose discoteche italiane. so della serata è stato DJ Tiësto, È proprio questo l’evento d’apertura dell’estate torinese, punta di diamante della scena voluto fortemente dal comitato organizzatore per mante- trance mondiale, celebre ormai in nere alto il numero e la qualità degli eventi nel capoluogo tutto il globo grazie non solo alle piemontese, quest’anno scelto come “Capitale Europea dei sue performance live ma anche, Giovani 2010”. e soprattutto, per le importanti L’evento è nato anche dalla mission “Music will save the collaborazioni con Justin Timber- children”, nobile movimento che mira a sensibilizzare le lake e Britney Spears (sbirciando nuove generazioni su una così importante tematica sociale. su Wikipedia si può trovare un Proprio a favore di ciò è stato allestito, all’interno della Reg- Distribuito in Italia da: Audiolink 648848 - fax 0521 648723 tel. 0521 - [email protected] www.audiolink.it elenco interminabile di progetti gia di Venara, uno stand rivolto ad informare e a raccogliere e collaborazioni cui ha preso par- fondi a sostegno dell’associazione “La Girandola” (coope- te), o ancora per le performance rativa sociale a favore degli adolescenti vittime di abusi e all’apertura delle Olimpiadi di Pe- pedofilia). chino nel 2008 e a quelle di Ate- Torino ha dunque scelto la Reggia di Venaria e il Beat Mu- ne nel 2004. Ovviamente l’unica sic Festival come mittenti di un importante messaggio volto tappa del DJ olandese nel nostro ad unire i giovani alla musica, alla cultura e alle tematiche stivale, ovvero quella del Beat Mu- attuali. sic Festival, ha triplicato le dimen- Il compito di tirare le redini dell’audio è spettato a Wal- sioni e la portata dell’evento. Basti ter Taietti, equipaggiato da Audio Equipment con dei JBL pensare che i biglietti sono stati VerTec VT4888DP e dei JBL subwoofer VT4880 che hanno venduti anche al di fuori del terri- pompato musica a valanghe per tutta la notte.

24 novembre/dicembre 2010 - n.86 di Mike Clark ews n Clark’s Corner un occhio sulla stampa internazionale

Total Production International La pittoresca cittadina inglese di Exmouth, nella contea di Devon (conosciuta per il suo ottimo sidro di mela) sta diven‑ tando nota anche per le sue spiagge, ma soprattutto – nel Installation Europe mondo delle tecnologie per lo spettacolo – grazie al succes‑ Dopo avere aperto un ufficio ven‑ so di una piccola ma dinamica azienda, la GSL Power Ltd. dite nel Regno Unito a maggio, Fondata nel 2004, la società produce rack dimmer e prodot‑ Analog Way, produttore francese ti per la distribuzione dell’elettricità basati su una gamma di di convertitori d’immagine e di singoli pannelli modulari intercambiabili. Oltre a produrre mixer e console di controllo per per l’industria dell’intrattenimento e per i service, GSL Po‑ le presentazioni, ha aperto anche wer offre anche un servizio di riparazione ed upgrade per una sede in Italia. Oltre a vendere rack già esistenti. Anche se relativamente giovane, l’azien‑ i prodotti della società nel terri‑ da ha un pedigree notevole, grazie all’esperienza del tito‑ torio italiano, Analog Way Ita‑ lare, Gary Lodge, che ha lavorato per oltre 25 anni nel set‑ lia, con sede a Novate Milanese, tore, con aziende del calibro di Avolites e Panalux. Il tutto fornirà anche servizi di supporto ha avuto inizio quando il service luci del musical Grease ha tecnico e di formazione. L’ufficio voluto utilizzare alcuni rack dimmer della ETC studiati per italiano sarà gestito da Demetrio il tour della produzione, scoprendo che non esistevano rack Faroldi, che ha annunciato che ETC per il mondo dei tour. Lodge ha quindi progettato e l’azienda manterrà il suo rapporto costruito quattro rack dimmer ETC a 48 vie e, a quel punto, di distribuzione con la COMM‑TEC la GSL si è dovuta trasferire dal garage di Lodge alla sua Italia di Faenza. sede attuale.

Per il suo nuovo teatro – la Sala Pro Sound News Europe d’Educazione dello Spettacolo – il Clair Brothers, uno dei fornitori di sistemi audio più cono‑ Centro per la promozione della sciuti al mondo, ha compiuto un ulteriore passo per svi‑ Cultura Nazionale, Regionale ed luppare la sua presenza fuori degli Stati Uniti (il quartiere Europea di Karolin, in Polonia, ha generale della società statunitense è a Mannheim, Pennsyl‑ acquistato un sistema di monito‑ vania). Il fondatore Roy Clair e suo figlio Barry, presidente raggio personale Aviom, accolto dell’azienda, hanno annunciato la nomina di David Cooper favorevolmente sia dai musicisti come responsabile dello sviluppo globale. Cooper era pre‑ sia dai fonici per il modo in cui cedentemente direttore vendite e marketing per Midas, questo sistema semplifica no‑ azienda lasciata dopo vent’anni di carriera per fondare una tevolmente il lavoro di “sound propria società di consulenza. check”. Dotata di uno tra i più moderni sistemi audio in Polonia, Il Centro per la Musica Digitale di Londra, parte dell’Univer‑ la sala (con una capienza di 560 sità di Queen Mary, è un gruppo di ricerca multi-disciplinare persone) è anche attrezzata con nel campo della musica e della tecnologia audio. Ultima‑ una console Digidesign VENUE. mente ha fatto delle dimostrazioni di “B‑Keeper”, un siste‑ Dalla console, i segnali sono in‑ ma software che gira su Ableton Live e che è in grado di re‑ viati a quattro Aviom A‑16R mixer golare automaticamente il ritmo di un sequencer musicale (installati in rack), che a loro volta mentre suona, in modo che i loop musicali possano seguire sono controllati da quattro super‑ il ritmo di un batterista (vero). In questo modo, se il batteri‑ fici di controllo A‑16CS. sta accelera, la traccia ritmica lo segue.

26 novembre/dicembre 2010 - n.86 di Toni Soddu

Da queste due differenti input list si potrà ricavare uno agevolmente e velocemente i vari

ubriche schema che andrà bene per entrambe le band e permet- canali.

r terà di lasciare fissi gli insert, cosa utile, nel caso di utiliz- Il vantaggio starà nel fatto che zo di console analogiche, a guadagnare minuti preziosi nel gli insert saranno già pronti e nel change-over (cambio palco) per dedicarli al set up e ad uno caso di No-Soundchecking-Festi- straccio di line check che permetta di capire qualcosa sui val (la stragrande maggioranza) Stage suoni da ottenere per lo show. potranno essere manipolati per le Questo permetterà inoltre un ulteriore vantaggio, rap- esigenze dello show. presentato dai cablaggi sul palco che potranno essere or- In poco tempo, ricordo… ganizzati in modo da averli comodi vicino alla posizione D’altra parte, il lavoro sul palco della sorgente da riprendere e collegare, riducendo così le ne uscirà decisamente avvantag- possibilità di errore sempre in agguato quando i tempi si giato perché i cablaggi segui- Management fanno risicati. ranno uno schema fissato prima Lo Stato Attuale della partenza dello show e di cui tutti quelli che prestano la Il risultato dopo la produzione da parte dello stage mana- loro opera sul palco sono a co- Come annunciato al termine della serie di ger del documento finale utilizzabile nel festival: noscenza. Le extension box (ciabattine) da articoli riguardanti lo Stage Management, otto ingressi ciascuna saranno di- parlerò dell’evoluzione, secondo la mia INPUT N° BAND1 BAND2 FESTIVAL MIC/DI INSERT vise per colori: idea, di questo settore dello show business. patch • ROSSO da 01 a 16, posizionate 01 KICK 91 KICK 91 B91 GATE+COMP vicino alla pedana della 02 KICK KICK 52 KICK / 52 B52 GATE+COMP Naturalmente lo farò da un punto di vista batteria ed in prossimità 03 SNARE SN TOP SNARE / SNTOP SM57 GATE+COMP dell’amplificatore del basso. personale avendo ed attualmente svolgendo 04 SN BOT SN BOT SM57 GATE+COMP • BLU da 17 a 24, posizionata questa mansione in occasione di festival, eventi 05 HH HH HH C451 a carattere musicale e non. 06 RTOM RTOM RTOM MD421 GATE+COMP al centro del palco dietro gli 07 FTOM FTOM 1 FTOM / 1 MD421 GATE+COMP amplificatori per chitarra. 08 FTOM 2 FTOM 2 MD421 GATE+COMP • ARANCIO da 25 a 32, nella 09 OH L OH L OH L C414 postazione delle tastiere con 10 OH R OH R OH R C414 possibilità di un multicord 11 RIDE RIDE C451 da quattro XLR-XLR per a figura dello stage mana- ma più diffuso a livello di cablaggi, che è basato su exten- 12 BASS DI BASS DI BASS DI DI COMP eventualmente raggiungere ger così intesa, rappresenta sion box (ciabattine) da otto trasporti bilanciati ciascuna. 13 BASS PRE BASS PRE XLR COMP la posizione dell’HD il responsabile del palco- Disponendo usualmente di una console audio per il FoH 14 BASS MIC BASS MIC MD421 GATE (multitraccia per le basi) che 15 scenico che amministra gli (sala) ed una per i monitor di almeno 40 ingressi microfo- alloggi lontano dalle tastiere. L 16 orari di esibizione o prova, produ- nici, ognuna delle quali dotata di insert per le dinamiche 17 EL GTR SR EL GTR SR SM57 • VERDE da 33 a 40, messa ce la documentazione necessaria (compressori e gates), il sistema a “famiglie” permette di 18 EL GTR SC EL GTR SC SM57 in bella mostra sul limite per informare la squadra di quel- mantenere fissi alcuni canali di fondamentale utilizzo quali 19 EL GTR SL EL GTR SL SM57 frontale del palco vicino alle lo che accadrà, organizza il palco batteria, basso e voci. 20 ACO ACO DI COMP aste microfoniche delle voci e in modo che il materiale presente È risaputo che le input list di ogni singolo artista variano a 21 facilmente visibile. sia posizionato in modo giusto seconda delle esigenze dettate dalla band e dal backline, 22 affinché non si creino ingorghi quindi a volte differiranno molto le une dalle altre. 23 Così operando, i cablaggi relativi di pedane/backline/uomini, oltre Accorpando con alcuni accorgimenti gli ingressi microfonici 24 rimarranno vicino alle sorgenti ed a dettare le regole comuni della disseminati sul palcoscenico, si riesce ad avere un quadro 25 KEY L KEY L DI il percorso dei cavi sarà ordinato e convivenza di più persone che la- simile per tutti. 26 KEY R KEY R DI di facile individuazione. 27 HD1 HD1 DI vorano nello stesso fazzoletto di Soprattutto in caso di guai, sarà 01 KICK D112 01 KICK 91 B91 28 HD2 HD2 DI legno (palcoscenico). facile intervenire sul palco così 02 SNARE SM57 02 KICK 52 B52 29 HD3 HD3 DI In questi anni ho inteso e compre- 03 HH C451 03 SN TOP SM57 30 HD4 HD4 DI suddiviso in zone. so questi principi di base, aggiun- 04 RTOM MD421 04 SN BOT SM57 31 Durante il line check si potrà con- gendo a mia volta delle varianti 05 FTOM MD421 05 HH C451 32 trollare passo per passo il corretto pensate per snellire alcune pro- 06 OH L C414 06 RTOM MD421 33 SAX SAX MD441 collegamento e funzionamento 07 OH R C414 07 FTOM 1 MD421 cedure come il line check di solito 34 SR VOC. VOC SR SM58 COMP dei microfoni e delle D.I. Box. 08 RIDE C451 08 FTOM 2 MD421 35 LEAD VOC LEAD VOC LEAD VOC SM58 COMP+EQ effettuato dalla crew ospite ed il 09 BASS DI DI 09 OH L C414 Soprattutto lo stage manager e 36 SL VOC VOC SL SM58 COMP sistema di cablaggio cosiddetto a 10 BASS MIC MD421 10 OH R C414 la sua crew avranno possibilità di 37 “famiglie” per avere uno schema 11 EL GTR SR SM57 11 BASS DI DI discutere il progetto dell’intero standard sempre simile da utilizza- 12 EL GTR SL SM57 12 BASS PRE XLR 38 cablaggio del palco molto prima re ed elaborare su apposite sche- 13 KEY L DI 13 EL GTR SC SM57 39 di essere sul luogo di lavoro. Via 40 SPARE VOC SPARE VOC SPARE VOC SM58 COMP de, da distribuire poi a chi si dovrà 14 KEY R DI 14 HD1 DI mail ci si scambieranno informa- 15 SAX MD441 15 HD2 DI occupare dei collegamenti audio. 16 SR VOC SM58 16 HD3 DI zioni, schede ed eventuali corre- Scendo nei dettagli tecnici della 17 LEAD VOC SM58 17 HD4 DI Lo schema che si presenterà agli operatori (fonici) non sarà zioni utili a snellire la pratica ed questione. 18 SL VOC SM58 18 ACO DI esattamente la input list che quotidianamente appare sotto a ridurre al minimo la possibilità Il patch cosidetto a “famiglie” 19 SPARE VOC SM58 19 LEAD VOC SM58 gli occhi, ma la console risulterà suddivisa per “argomenti” di errore durante le operazioni di prevede l’utilizzo del nostro siste- 20 20 SPARE VOC SM58 sicuramente noti, così da permettere, in pratica, di ritrovare change-over.

28 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 29 di Giuseppe Romeo

cuni spezzoni di discorsi fatti con il “breviario” in mano: La seconda ipotesi immagina

ubriche “Fino a 99 sì, a 101 no”. “A 499 kg ci salviamo e a 501 un’amministrazione “avanti”,

r schiattiamo”. “Da qui ne escono 37,5 e da quest’altra 60”. composta cioè da organi che han- Eccetera, eccetera. no prima di tutto davanti a sé il La sua caratteristica eccessivamente deterministica è, di senso del loro operare. conseguenza, anche il suo limite: nel tentativo di normare Il discorso è complesso, e merite- tutto, la stessa tende a non lasciare spazio di valutazione rebbe un dialogo più ampio che all’organismo accertatore, la Commissione, la quale si ritro- coinvolgesse anche le Procure e va quindi trasformata da organo preposto alla valutazione l’autorità giudiziaria in genere. Articolo pubblicato sul n. 2 di agibilità del locale, come lo voleva la legge (art. 80 Tulps), Se può essere di conforto, posso di Pubblico&Spettacolo. Sicurezza o a collegio verificatore del rispetto della norma. aggiungere che, nei rari casi in cui Questo limite determina anche la circostanza che l’organo le Procure si sono “interessate” accertatore, tra l’applicazione di una prescrizione rispetto- all’attività che mi vedeva coin- sa della norma ma evidentemente inopportuna, ed un’altra volto, tra un consulente tecnico fuori norma ma sicuramente di buon senso, finisce inevi- molto burocrate (col breviario in Burocrazia tabilmente per adeguarsi alla prima ipotesi, con evidente mano, per intenderci) ed il parere spreco di tempo e di energie da parte di tutti. Un esempio della Commissione, hanno sem- Il delicato ruolo delle Commissioni di Vigilanza relativo a queste difficoltà nell’applicazione della norma è pre creduto al secondo, in quanto quello inerente all’utilizzo degli impianti sportivi (palasport, ad esso sottende una professio- stadi, ecc.) per avvenimenti di pubblico spettacolo (concerti, nalità difficilmente raggiungibile spettacoli vari, ecc,). Prima dei chiarimenti intervenuti con dal primo. le circolari del 18.12.97 e del 19.5.98, poi fatti propri e rati- ficati con il decreto ministeriale 6 marzo 2001, la questione della capienza di tali impianti nelle menzionate circostanze SALA 1 aveva creato interpretazioni più o meno restrittive, nonché le proteste delle organizzazioni di categoria. Ma qui forse ancora l’esempio è poco chiaro. Facciamone uno pratico parlando di uscite di sicurezza. Guardate le im- magini in queste pagine che riproducono le planimetrie di a sicurezza non si vede, la si- nismi atti a sciogliere e portare a conclusione procedimenti due sale cinematografiche. curezza non si tocca. Finché burocratici, ma strumenti che operano a garanzia dell’inco- Nel primo esempio la sala cinematografica ha due uscite di la mancata sicurezza, ovve- lumità e della sicurezza del pubblico nei luoghi di spettaco- sicurezza di 120 cm ed un ingresso/uscita. Nel secondo ha Lro la mancata applicazione lo e trattenimento. In questo senso operano come organo quattro uscite di sicurezza di 100 cm ed un ingresso/uscita. delle discipline su di essa, non ci consultivo, quindi come supporto a chi è deputato a rila- Il buon senso ci informa che la seconda ipotesi rappresenta aggredisce con i suoi esiti spesso sciare successivamente il vero e proprio atto autorizzatorio, una situazione, se non migliore, almeno non peggiore della nefasti, sembra addirittura che la che è la licenza. prima in termini di sicurezza. Ma, lavorando con il “breviario” sicurezza non esista. Chi ha il com- Le Commissioni sono organi collegiali sostanzialmente tec- in mano, dobbiamo dichiarare la prima conforme alla norma pito di governare gli organismi di nici, ancorché inseriti in ambito amministrativo. In quanto e la seconda no. controllo – gli enti tecnici, gli orga- organi tecnici, sono generalmente guidati dalla normativa Dopo vent’anni di lavoro nelle Commissioni potrei fare de- ni collegiali – ha spesso questo im- tecnica, quella cioè che gli fornisce i parametri di riferimen- cine di questi esempi, per cui sia consentito fermarsi qua. mane compito: imporre qualcosa to e raffronto attraverso i quali poi esprimere una valuta- La Commissione è un organo tecnico costituito, ragionando di costoso che non si vede. zione in ordine alla sicurezza del locale oggetto di control- in astratto, da alte professionalità nel campo della sicurez- La sicurezza, però, è una qualità, e lo. La norma tecnica sta quindi alla Commissione come il za antincendio, elettrica, statica, sanitaria. Il suo compito SALA 2 questo è un fatto indiscutibile. Ed è breviario al religioso. non è quello di fare il gendarme delle norme. Insomma, la una qualità nella misura in cui esce La normativa tecnica cui si fa riferimento per la verifica di Commissione non è un Vigile Urbano con il blocchetto del- dall’ambito burocratico della cosa agibilità dei luoghi di spettacolo e trattenimento è princi- le multe in tasca, ma un organismo che dichiara un locale pubblica, quella tendente a misu- palmente contenuta nel decreto ministeriale del 19 agosto di pubblico spettacolo sicuro o meno, e lo fa certamente rarsi esclusivamente con la carta in 1996, mentre per gli impianti sportivi si fa riferimento al de- avendo piena contezza delle norme che sottendono questa quanto tale ma che rifugge poi dal creto 18 marzo 1996. Tutti e due sostituiscono il previgente materia, ma lo fa anche in ragione della specifica professio- significato profondo del proprio strumentario rappresentato dalla circolare 16 del 1951. In nalità multipla che la compone. lavoro, per divenire espressione tali discipline sono state opportunamente raggruppate le L’argomento è delicato e, nel contempo, elevato. Se una del significato vero che la parola prescrizioni in ordine alla sicurezza ed alla prevenzione in- determinata attività è sottoposta a valutazioni di natura sicurezza porta con sé. cendi, precedentemente sparpagliate in vari provvedimenti. tecnica all’interno di un compendio normativo chiaro ed Nell’ambito dei locali di spetta- In realtà poi di norme ce ne sono molte altre, ognuna affe- esaustivo, allora non serve condizionarla a valutazioni pre- colo questo delicato compito è a rente a tematiche specifiche, ma in questa sede non voglio ventive a carico dell’organo di controllo pubblico. Se lo si carico di due soggetti: il gestore e disquisire di norme tecniche: lasciamo che siano i tecnici a fa, i casi sono due: o il compendio normativo non è chiaro, l’organo di controllo, ovverosia la parlarne, in situazioni più opportune. oppure esso è semplicemente di supporto all’organismo di Commissione di Vigilanza. Vorrei parlare d’altro: qual è il senso del lavoro delle Com- controllo pubblico che, a sua volta, deve avere margini di Ma cosa sono le Commissioni e missioni? manovra più ampi. qual è il loro ruolo? Abbiamo parlato di norma tecnica. Sappiamo per certo, Nel primo caso il rimedio non appare efficace. Se la norma Giuseppe Romeo, Segretario della Commissione provinciale Le Commissioni, comunali o pro- come tutte le discipline di questa specie, che essa è deter- non è chiara non lo è per nessuno per cui, nel dubbio, l’orga- di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo di Venezia. vinciali che siano, non sono orga- ministica, e lo è per definizione. Prendiamo ad esempio al- no pubblico non può che comportarsi in maniera restrittiva.

30 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 31 di Stefano Cantadori

immerso nel più straordinario e creativo periodo musical-

ubriche culturale che si possa desiderare.

r Trascinavo il mixer e le due piccole casse della ditta in giro per Roma, al seguito dei miei nuovi amici. Mi trovai un paio di volte a mixare al Folk Studio: “Ah, lei è il signor Toquin- ho? Ciao, io sono Stefano”. C’era nell’aria un fermento di speranza, vita, ideali, credevamo davvero in un mondo mi- gliore, una combinazione irripetibile che non ha più avuto te uguale. ar Intanto il gruppo fu invitato a Milano, a Parco Lambro, per

Parco Lambro e p il Festival di Re Nudo. Chiesi istruzioni alla Wilder e mi dis-

sero di seguire i clienti e di fare inoltre assistenza al mixer

p

1 a Davoli sullo studio mobile su cui operava Gaetano Ria: due r t

l’esproprio proletario e piccioni con una fava (io ero la fava). Partimmo in treno con gli strumenti come “bagaglio ap- presso”, non potendo pagare il vagone merci. Il capotreno ci diede manforte e i suggerimenti del caso, avvertendo i suoi colleghi delle tratte successive. Arrivati a Milano, com- binammo tre taxi stracarichi con le nostre cianfrusaglie. Mi giocai così gli ultimi soldini. Gli altri in autobus. che mi dicono di fare. Credo che questa sia l’essenza di ave- Dentro il parco fu difficoltoso spiegare il borghese utilizzo re un lavoro, anche se da quasi ribelle, quanto poteva esser- del taxi, “ce volevano menà”, ma riuscimmo a raggiungere lo fare il tecnico del suono nel 1976. il palco con i taxi, sotto scorta del servizio d’ordine. Proba- Chi lavora nello spettacolo spesso Partii quindi in treno per Roma, pronto a spendere l’ini- bilmente Katanga, e non mi riferisco al ramo sorgentifero di può trovarsi in mezzo ad eventi zio delle mie vacanze estive di studente di buona famiglia, sinistra della Tunguska Pietrosa. rilevanti anche dal punto di vista come tecnico a ore per uno sconosciuto gruppo di musica La prima cosa che accadde sotto il palco fu che mi fregarono popolare, il Canzoniere del Lazio. democraticamente la valigia e rimasi con quel che avevo in- sociale e storico. A volte senza Arrivato a Roma, mi portarono fuori città, sulla Cassia, non dosso. Mi guardai intorno da quella posizione sopraelevata rendersene conto. È quello che lontano dal Poggio delle Rose. Il gruppo più che suonare e vidi centomila persone immerse nel fango, una scena alla accadde nel 1976, alla tenera età di cazzeggiava, usciva e rientrava dalla sala prove in questa Woodstock. Dopo essermi accreditato presso il “mobile”, 17 anni, a Stefano Cantadori. Ecco il stupenda corte di campagna. Mixer, registratore e casse era- era ancora mattina, mi misi a girovagare. C’era un gruppo no nella stessa sala dove suonavano, ovviamente non erano di maschi con lunghi e lisci capelli bianco titanio, la metà suo racconto. in grado di monitorare alcunché e di conseguenza fu impos- sinistra del corpo dipinta di verde metallizzato, la metà de- sibile registrare qualcosa con una pretesa di mixaggio. Mi stra argentea, sembravano appena usciti dalla sala trucco. ero portato da casa una cuffia, ma non servì a nulla. Veri alieni. Forse indiani metropolitani, ma chi può dirlo? Scoprii che si dormiva in un’affascinante costruzione non C’erano gruppi di persone che litigavano, altri con lo sguar- i dissero: “Guarda, la lontana dal Colosseo. Non c’erano ascensori (e neanche let- do perso nel vuoto, gente riunita in macchie attorno a suo- paga non è un granché, ti) ma lunghe scalinate di pietra che si svolgevano in un ir- natori di chitarra, bonghetti e poi ancora bonghetti ad ogni si tratta solo di andare a reale edificio completamente deserto, fino alle ultime esili piè sospinto, ratat tat tat. Dibattiti nelle zone più defilate Mfare delle registrazioni aeree e vacillanti passerelle in legno. di fianco al palco, femministe con gli zoccoli incazzate con durante le prove del gruppo. Per Lo sterminato sottotetto, retto da secolari travi a vista, era il mondo,“io cioè, in quanto donna”. Ebbi modo di coglie- quanto riguarda vitto e alloggio, popolato da barbuti abbigliati in modo casual-socialista e re, nel corso della giornata, occasionali comunicazioni per dormirai dove dormono loro e simpatiche individue in sottane colorate: quel genere di megafono che spesso avevano senso sì e no per lo speaker. mangerai con loro. Roba di una persone che campano vendendo nastrini e collanine. Hai Cioè, in quanto qualcosa. settimana neanche e poi torni a presente una comune? Capii, in pochi minuti di osservazioni, che la sinistra extra- casa. Il materiale è già sul posto: Pagai il primo scotto alla mia educazione borghese dopo parlamentare non aveva futuro politico. Ma era una situa- un mixer a otto canali (che per i tre giorni di insalate e miglio; confessai di avere assoluta zione elettrizzante e andava vissuta in pienezza. Era un tempi era la misura standard) un necessità di una bistecca. Fecero una colletta e finalmente evento di portata storica ed io c’ero. Revox e due casse con una bassa potei recarmi in trattoria. Aspettai in piedi in disparte sino a Da mangiare invece no. Il camion frigorifero che portava da 200 W”. che l’orda dei turisti sciamasse via, quasi solitario ospite, con i polli per la mensa, reo di avere sul cassone la borghese La “bassa”, caro lettore, era il ter- il sole estivo che mi martellava la testa, occupai un tavolino scritta “Motta”, fu preso d’assalto e svaligiato dagli stessi mine gergale in elettronica per di fronte al Colosseo. La bistecca ovviamente la negoziai, frequentatori del festival, perfetto esempio di auto-sabo- “amplificatore di bassa frequen- perché i soldi all’epoca non bastavano ma, e con solidarie- taggio. Decine di fuocherelli improvvisati carbonizzarono i za”. Gli altri amplificatori, quelli tà complice, il cameriere mi rimediò anche una porzione di pollastri ancora congelati. Il resto andò velocemente in pu- nobili, erano per radio, radar e te- patatine fritte. trefazione e nel parco, a macchia di leopardo, aleggiava un levisione. Alta frequenza, appun- Nel 1976 la Corte di Cassazione, unica al mondo, condannò certo tanfo. E non c’era più nulla da mangiare. L’acqua da to. Già allora avrei dovuto capire Ultimo Tango a Parigi: ne venne vietata la proiezione e lo bere era cosa preziosa. Il rifornimento idrico era stato ne- che mi stavo infilando nella porta Stato Italiano ne bruciò tutte le copie. Ah, i venti di libertà gato dal Comune di Milano. O era venuto a mancare. Non sbagliata della tecnologia e dello della cultura ufficiale. Erano ahimé anche i tempi delle Bri- vi saprei dire. show biz. gate Rosse e l’anno del terremoto nel Friuli. Il meglio doveva ancora accadere, ma il resto di questa in- Sennonché io vado dove la ditta Roma era un crogiuolo di eventi artistici e musicali, picco- credibile avventura tecnico-proletaria ve lo racconterò nel mi dice di andare e faccio quello le cose legate a chi voleva cambiare il mondo. Mi trovavo prossimo numero.

32 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 33 Dalla profonda spetto da boxeur, accento toscano, atteggiamen- ad Arezzo Wave dall’87 al 2002, campagna toscana al to bonario ma sempre molto attento a quello che occupandomi proprio di tutto: gli accade intorno. Franco Comanducci, da diversi palco, audio, luci, band ecc, e poi grandioso tour negli anni, è un personaggio impiegato in vari ruoli in Sonoria dal ‘94 al ‘96 comincian- ersonaggio A stadi di Ligabue molte produzioni di alto livello, fino all’ultimo tour di Lu- do quindi ad avere molti rapporti p ciano Ligabue, prodotto da Riservarossa, per cui ha curato con i service italiani. ogni aspetto dell’organizzazione tecnica aggiungendo un Ho collaborato splendidamente personale apporto creativo. per nove anni anche con “Elio Lo incontriamo non casualmente allo stadio di Bologna, lo e le storie tese”. Nel ’93 ho fat- costringiamo a spegnere il telefonino e lo trasciniamo die- to ancora un tour di Vasco, “Gli tro il palco per una chiacchierata: vogliamo conoscere me- Spari Sopra”, e qui ho comincia- glio il suo percorso professionale e qualche suo pensiero sul to a lavorare sul palcoscenico, mondo dei concerti live. alle strette dipendenze di Paul. Come sei entrato nel mondo dello spettacolo? Successivamente quando Paul or- Ho iniziato a metà degli anni ’80 lavorando per i piccoli mai non lavorava più per la Kono, service, nelle feste paesane. Facevo un po’ di tutto: guida- iniziammo a fare dei lavori insie- vo il camion, scaricavo e caricavo, facevo il fonico di palco, me: avevamo una certa credibi- veramente di tutto. Poi, una volta imparati i rudimenti del lità, ognuno nel proprio campo mestiere, mi sono buttato nella mischia dei gruppi rock che specifico, sia per quanto riguarda cantavano in italiano; era l’epoca di Litfiba, dei CCCP e dei l’aspetto tecnico sia nella gestio- Denovo, gruppo catanese di cui sono diventato il fonico. ne, nella progettualità ed anche Insomma ho mosso i primi passi proprio dal mio paese, e di- nella creatività. Non avevamo cendovi di dove sono vi svelo anche chi è stato il mio primo materiali nostri, così li affittava- cliente: vengo dalla profonda campagna Toscana, per esse- mo dalle altre aziende o colla- re precisi da Laterina, e il mio primo cliente in assoluto abi- boravamo con loro. Pian piano, tava dall’altra parte del fiume a Ponticino e si chiama Enzo inevitabilmente, abbiamo scelto Ghinazzi, in arte Pupo! Poi, appunto, dalle feste di piazza di renderci autonomi ed abbiamo ai Denovo, ho avuto l’onore di lavorare, sempre come foni- cominciato a comprare del ma- co, con il Maestro Renato Carosone per una lunga stagione teriale, fino ad arrivare al 2000, teatrale, e questa esperienza mi aiutò davvero tantissimo. anno in cui abbiamo fondato “La Conobbi in quegli anni Willy Gubellini di Nuovo Service e Diligenza”, mettendoci sul mer- cominciai a lavorare con lui nell’89 per il tour di Zucchero cato dei tour e degli allestimenti, “Oro Incenso E Birra”. Le condizioni di lavoro erano molto facendo soprattutto un lavoro di dure e per poter continuare ci voleva davvero una grande nicchia, con strutture custom e passione, perché senza quella chiunque avrebbe lasciato progetti dedicati. perdere. Nel frattempo ero diventato anche tour manager Da diverso tempo lavori con Lu- dei Denovo, una sorta di “one man-band”, ed avuto modo ciano Ligabue, quando è comin- di incontrare e conoscere Claudio Trotta, che all’epoca cura- ciato questo impegno? va la produzione di “El Diablo”, il primo tour nei palazzetti Ho fatto il primo tour con Luciano dei Litfiba. Mi ha chiesto di fare il direttore di produzione, e nel 2002, occupandomi del palco; così ho cominciato ad avere nuove prospettive. Infatti l’alle- da allora ininterrottamente, per stimento di questo palco era realizzato dalla Kono, di Enrico fornitura e progetto, entrando Rovelli, in cui lavorava Paul Jeffery, il quale mi ha portato a sempre più in sintonia con mana- lavorare con loro, nell’imminente tour estivo di , ger e artista, finché nel 2007 sono nel ’91, sole cinque date. Per l’occasione non mi occupavo stato incaricato di curare tutta la della struttura, ma dell’allestimento scenico: moquette, teli, produzione, sia in fase progettua- pedane, rampe, scale, scalette, ecc. Allora si cercava di fare le che operativa. tutto con poco, e ci si doveva pure riuscire in qualche modo. Oggi hai un ruolo importante Ho così continuato negli anni ’90 facendo sempre meno il in questo ambiente: quanto ri- fonico e lavorando per vari promoter e produttori come tieni utile tutta la gavetta fatta promoter rep e direttore di produzione nei piccoli e medi come fonico piuttosto che come tour italiani. facchino, autista, palchista, ec- Promoter rep? Cioè il responsabile del promoter per i cetera? gruppi esteri? Beh, innanzitutto mi permette di Sì, il “promoter rep” è quella figura che spesso erroneamen- potermi confrontare avendo le te viene chiamata “direttore di produzione”, negli spettaco- basi per poter capire, conoscere, li italiani di produzioni straniere. Il direttore di produzione parlare con cognizione di causa di in quei casi ovviamente non sei tu, perchè sei il responsabile tutti i vari aspetti. Mi sono mos- del promoter e organizzi tutti i servizi locali. so sempre all’interno di questo Franco Ok, eravamo rimasti agli anni Novanta… mondo, ricoprendo ruoli differen- Sì, lavoravo per vari promoter, mai legato da accordi esclu- ti, così ho acquisito un metodo di sivi e continuativi. Nel frattempo cominciava la stagione approccio e di lavoro con il quale dei festival italiani, così ho collaborato ininterrottamente metto insieme i pezzi.

di Giancarlo Messina www.soundlite.it 35 Ormai sono tanti anni che fai per uscire da un piccolo paese di campagna e andare questo mestiere, come lo hai in giro. Se avessi potuto scegliere qualcos’altro... non visto cambiare dagli anni ’80 ad lo so, volevo muovermi in un modo o nell’altro, forse oggi? avrei potuto vendere pacchetti viaggi. Però posso dirti ersonaggio Beh, oggi è certamente molto più cosa vorrei fare ora: mi piacerebbe lavorare solo sulla p leggero, ci sono molte più como- qualità, meno lavoro ma migliore. dità e molte persone in più ad aiu- In quest’ultimo tour di Liga siete riusciti davvero a met- tarti. Ciò non significa che sia fa- tere in piedi non solo un grande spettacolo, ma anche cile, i risultati richiesti sono mag- una grande squadra... giori, richiede tanto tempo, fatica È soprattutto l’essere riuscito a lavorare assieme a per- e dedizione, ma di certo non è sone competenti, dei veri professionisti insomma, che ci così duro come lo era negli anni ha permesso di realizzare tutto questo. Abbiamo fatto ’80. È cambiato l’atteggiamen- come quando avevamo pochi materiali e dovevamo fare to delle nuove leve, meno pro- tutto il possibile con quello che si aveva in mano, otti- pense a prendersi responsabilità. mizzando le risorse. Credo che nello spettacolo sia utile Probabilmente perché questo me- avere più teste e buone idee, l’importante è che siano stiere comporta numerose rinun- pochi quelli che poi prendono le decisioni. Insomma, ce e sacrifici. Io cerco di invogliarli più persone che propongono e lavorano, e poche che e buttarli in mezzo, quando pos- filtrano, decidono e si prendono la responsabilità di so, ma devo ammettere che non cosa si fa e cosa no. vedo un vero e proprio ricambio Un tuo stretto collaboratore, di cui non faccio il nome ma generazionale, anche se prima o se vuoi solo il cognome, sostiene che con l’età stai diven- poi ci sarà. tando estremamente pignolo. È vero? Se non avessi fatto questo me- Noi creiamo qualcosa da vedere. Come i fonici si occupano stiere, cosa avresti fatto? di qualcosa che si deve sentire, a noi spetta ciò che si vede. Guarda, la molla che mi ha D’altra parte si dice che si va “a vedere” un concerto, non spinto inizialmente a fare quel- che si va “ad ascoltare” un concerto. Quindi, in sostanza… lo che faccio non è stato tanto ammetto di essere pignolo e meticoloso. Mi piace vedere le l’amore per la musica, quanto cose belle e in ordine e che tutto funzioni bene. la voglia di viaggiare, muover- Nel rapporto con gli artisti, qual è secondo te il giusto mi e vedere cose nuove. Quella compromesso tra il sostenere le proprie idee, anche in che volevo era un’opportunità contrasto con quelle del capo, e assecondarlo in tutto e per tutto anche quando non si è troppo convinti? Gli artisti, come tutti, amano portare le cose dalla propria parte, ma davanti ad altri decisi e sicuri di ciò che propon- gono, ma che lasciano ovviamente a loro l’ultima parola, se le proposte sono valide diventano più propensi ad ascoltare meglio e valutare altri punti di vista. Durante il mega evento di Campovolo tu curavi le strut- ture: dacci un tuo commento su quello che è stato per te questo concerto. Ritengo che sia stata un’esperienza grandiosa. Cioè, 170.000 persone su un terreno piatto, senza nessuna strut- tura in elevazione...sono tantissime, è stata davvero una grande esperienza. Per quello che riguarda il nostro lavoro, cioè le strutture, fummo molto soddisfatti di quanto fatto. Quell’evento fu per certi aspetti un azzardo, i quattro pal- chi… la gestione di tutte quelle persone. Ci furono delle cose bellissime, ma anche alcuni errori. Credo che da quel tipo di esperienza bisogna trarre insegnamento, soprattut- to nella gestione del pubblico, buona parte delle polemiche venute fuori dipesero proprio da uno sbilanciamento del posizionamento del pubblico. Fu comunque un’esperienza veramente gioiosa, una cosa davvero bellissima. Arriva come ultima domanda il nostro tormentone: qual è il tuo sogno nel cassetto? Il mio sogno, a livello professionale, è quello di realizzare al- tre produzioni dello stesso livello di quest’ultima di Luciano. Ecco: una produzione all’anno di questo livello, così ben stu- diata, pensata e con la squadra giusta, il resto vacanze... un sogno appunto!

36 novembre/dicembre 2010 - n.86 di Davide Bertozzi

ragire al momento del bisogno, in modo da avere rapporti 2 zienda e collaborazioni veloci e a portata di mano. Il nostro lavoro a si basa fondamentalmente su un sistema di outsourcing che consiste nel progettare e sviluppare soluzioni in sede, per poi realizzarle fisicamente al di fuori di essa e, una volta terminata questa operazione, ricondurle all’interno della nostra azienda per la fase di assemblaggio. “Ci possiamo definire una sorta digeneral contractor -– conti nua Giuliano – un concetto che è molto sviluppato all’este- ro, poiché pensiamo, sviluppiamo e realizziamo progetti in collaborazione con altre organizzazioni. Qualche esempio? Abbiamo iniziato collaborando con Italstage in occasio- ne della tournée di , dove c’era l’esigenza di realizzare un rolling stage, cioè un palco con le ruote. Per problemi di tempo, la produzione doveva lavorare contem- poraneamente sia alla struttura sospesa, quindi luci e audio, sia al palco con tutta la strumentazione. Queste due sezioni venivano quindi montate separatamente e allineate solo in 3 un secondo momento. Per questa soluzione solitamente si usano delle comunissime ruote Caster, quelle che si trovano normalmente nei flight case. Ma questo tipo di soluzione aveva un problema (e lo ha tuttora): strutture così pesanti erano difficili da posizionare, Teyco è un’azienda che si rivolge ai e non tutte le ruote si mettevano sempre nella stessa direzio- professionisti dello spettacolo per ne, rendendo quindi il posizionamento del palco abbastanza assecondarli nel loro lavoro, sviluppare le laborioso. Abbiamo così immediatamente intuito che la mi- glior soluzione era quella di adottare una ruota sferica, intui- Teyco loro idee e realizzare i loro progetti in modo zione che ha risolto un doppio problema: quello della mano- veloce, originale e innovativo, mantenendo vrabilità del palco, più fluida e meno spigolosa, e quello della sempre alti i canoni di qualità. portata della ruota, ora in grado di sopportare pesi e sforzi maggiori. Questo perché tecnicamente con le ruote tradizio- nali il peso viene solitamente scaricato da un lato, mentre con la nostra soluzione esso si scarica in asse con il fulcro della ruota. Sempre da quel lavoro sono uscite altre due soluzioni che oggi sono di proprietà di Italstage: il palco modulare in eyco, il cui nome in greco accordo con il marchio decide di uscire dall’azienda. Nel alluminio e la movimentazione degli schermi a LED. antico significa “creare”, corso degli anni ha ovviamente immagazzinato una grande In questi ultimi anni abbiamo visto altre vostre soluzioni nasce dall’idea di un per- esperienza, potendosi confrontare con aziende e professio- innovative in diverse tournée... Tsonaggio che si può defini- nisti ai più alti livelli a livello mondiale, esperienza che ha Sì, ad esempio durante la produzione di sono di avere una centrale per gesti- 1: Giuliano Luvisotto. re il precursore delle strutture di fatto maturare in Giuliano l’esigenza di creare una struttura scaturite delle soluzioni brillanti ed efficaci per il solleva- re i movimenti con ampi schermi alluminio in Italia: Giuliano Luvi- in grado di offrire soluzioni su misura alle diverse richieste mento di alcuni piani, mentre in quello di Ramazzotti ab- touchscreen e visioni 3D, sia che 2: I “Giros” – truss rotanti usati nella tournée di Ligabue negli stadi. sotto, che attorno alla metà degli provenienti dal settore dello spettacolo. L’idea non prevede biamo migliorato e potenziato i movimenti dei container siano motori o pareti o qualsiasi anni Novanta ha creato il marchio la realizzazione di prodotti in concorrenza con il marchio che costituivano la scenografia, utilizzando dei Cyber Hoist cosa meccanica e mobile; una cen- 3: Il palco della tournéè “Alla Mia Litec, leader nella costruzione di Litec o altri marchi presenti oggi sul mercato, ma è volta a in trazione orizzontale. Proprio quest’ultimo stratagem- trale che potrà essere sviluppata e Età” di Tiziano Ferro. strutture in alluminio. Dopo aver concretizzare soluzioni ed accessori personalizzati che van- ma ha fatto risparmiare una significativa quantità di tem- controllata anche solo dai palma- portato ai massimi livelli questo no a completamento di prodotti di serie. L’idea piace anche po e fatica rispetto agli espedienti tradizionali. Nell’ultima ri, sino ad arrivare ad una vera e marchio, nel 1999 Litec diventa ad altri personaggi che nel frattempo Giuliano ha incon- tournée di Ligabue, invece, dove appaiono i Giros, quei propria consolle da affiancare ai parte del Gruppo Manfrot- trato in quell’ambiente e così nel 2009 decide di fondare la triangoli giganti posizionati sul fondale del palco, abbiamo vari mixer audio e luci; una super- to, il più grande costrut- Teyco, assieme ad un altro noto professionista del mondo messo insieme, dalla progettazione alla realizzazione, tutta ficie dunque che potrà essere sin- tore al mondo di stativi delle strutture in alluminio, Vincenzo Mazzilli, che di Teyco la meccanica e l’elettronica di controllo degli stessi. cronizzata e linkata con le altre. e sospensioni per l’il- cura tutta la parte tecnica. Così passate dalle strutture alle scenografie automatizzate? In definitiva, ci sentiamo di svilup- luminazione, entran- Durante un incontro con Giuliano, nel suo ufficio, ci faccia- La nostra azienda si propone di lavorare su tre macro aree: pare tutto ciò che prevede il mo- do di conseguenza mo spiegare in dettaglio chi è e cosa fa la Teyco. grandi strutture fisse, grandi strutture mobili ed accessori. vimento e la gestione dei carichi nella famiglia “Quella che è nata nel 2009 – ci racconta – è un’azienda Siamo anche molto attenti ai mercati della televisione e del all’interno di uno spazio adibito Vitec Group. Nel al servizio dei professionisti dello spettacolo, che progetta teatro, dove ultimamente stiamo portando avanti una serie allo spettacolo. Con le solite at- 2008 Giuliano e realizza prodotti e soluzioni non presenti nei cataloghi di progetti e soluzioni volti a migliorare la qualità del lavoro tenzioni al design, alla cura esteti- Luvisotto sente delle aziende produttrici. La nostra sede è di oltre 3000 m2 e di tutto ciò che si vede negli show. ca, alla facilità di utilizzo, all’inte- Teyco che la sua cre- ed ospita un nucleo base di cinque professionisti. La scelta Che tipo di progetti? grazione con altri sistemi e, prima Via A. Volta, 27 atività ha biso- di costituire la sede a Noventa Di Piave non è stata casuale, Attualmente stiamo lavorando allo sviluppo di un proget- fra tutte, all’alto grado di sicurez- 30020 Noventa di Piave VE gno di nuovi abbiamo infatti deciso di insediarci in un territorio in cui, in to per la gestione dei movimenti, progetto che riteniamo za necessario per garantire sereni- tel. 0421 307585 – 0421 308569 [email protected] orizzon- pochissimi chilometri, potessimo trovare un vasto numero possa rispondere alle esigenze di un futuro non troppo tà agli operatori ancor prima che www.teyco.net 1 ti, così in di aziende e di professionisti con cui poter facilmente inte- lontano. Un futuro che, secondo noi, imporrà l’esigenza il rispetto delle leggi in vigore.

38 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 39 di Giancarlo Messina

soluzione, perché le problema- oncert tiche, su e giù per l’Italia, sono

c sempre nuove e diverse. Si è cre- ato fra noi un buon rapporto di

ive collaborazione. Quali sono le persone dell’en- L tourage di Gigi che collaborano alla produzione? Innanzitutto Pierluigi Germini e Giampiero Tramice, che fanno parte del team del management, poi Mario Calabrese, che in effetti è il suo procuratore generale, ma che cura alcuni aspetti importan- ti del tour, come il rapporto con gli sponsor; poi c’è Anna Maria Di Lavello, in teoria la mia assisten- te, ma che in effetti si occupa di tutto! Che tipo di schermo LED utiliz- zate? Avevamo bisogno, in questa si- tuazione, di un modello molto affidabile e leggero, così abbiamo scelto il MiTRIX della Barco, for- nito da Euphon. È infatti molto leggero, facile da trasportare e montare, nonché affidabile anche in tour. Inoltre si riesce ad usare Un tour estivo importante e anche in presenza di vento, cosa molto importante all’aperto, per- creato con maestria, capace ché l’aria passa fra i LED senza cre- di adattarsi alle varie venue. are un eccessivo effetto vela. Gigi D’Alessio Ma, a parte il materiale utilizza- to, voglio davvero sottolineare che abbiamo creato una squadra Questo sono io – World Tour 2010 estremamente unita a partire dai musicisti fino ai tecnici, un team di lavoro molto compatto, con persone pronte i sa: i tour estivi devono Due parole sulla location, visto che la vediamo utilizzata per Venaria fino al Teatro Greco di Taormina bisogna sempre a darsi una mano essere camaleontici, ca- la prima volta per un concerto live: si tratta dell’ampio spa- inventarsi qualcosa di gradevole e funzionale. reciprocamente paci di adattarsi alle varie zio, normalmente adibito a posteggio, antistante il palaz- “Viaggiamo senza palco – continua Marco – quindi è una anche in campi Sesigenze del calendario, zetto dello sport di Rimini. È, in effetti, una venue piuttosto delle cose che chiediamo al promoter locale, il quale ci for- non di propria alla necessaria agilità dei trasferi- adatta ai concerti all’aperto, avendo una buona logistica nisce anche il facchinaggio ed i rigger”. esclusiva perti- menti, agli spazi ed alle possibilità ed essendo piuttosto ampia; il promoter ha per l’occasione Come vi muovete per definire il budget e quali sono le nenza. Questo è delle varie venue; e non di rado al predisposto delle sedute con delle sedie e, in fondo, con voci di spesa più rilevanti? molto impor- budget a disposizione dei promo- delle tribune a gradoni. L’acustica non sembra a prima vista La prima cosa da fare è stabilire quanto deve costare il tante per la ter locali. del tutto ideale, e infatti dagli edifici intorno c’è un ritorno concerto, da lì si deduce il budget della produzione. Devo buona riu- Non fa eccezione questo nuovo piuttosto inquietante sulla gamma mediobassa, ma dobbia- dire che il service con cui lavoriamo, Lombardi, ormai è più scita della tour di Gigi D’Alessio, prodotto mo dire che credevamo peggio, perché in effetti durante un collaboratore che una ditta esterna, e con lui riusciamo tournée. dalla GGD, azienda dell’artista na- il concerto, il suono diretto del PA rende queste riflessioni sempre a trovare la soluzione migliore per stare nei costi poletano, e distribuito dalla F&P praticamente ininfluenti. senza sacrificare la qualità. Le voci di spesa maggiori, tolto D o b b i a - Group. Quindi una produzione Ma torniamo al tour di Gigi. l’allestimento i cui costi vanno comunque spalmati su tutte mo an- con le due classiche soluzioni, una le date, sono quelle che riguardano hotel e viaggi di tutti: che rac- “A”, più grande, con gli impian- La produzione davvero una spesa significativa, e ovviamente tutta la logi- contare, ti sospesi ed un bel videowall di Cominciamo a farci dare i dettagli dal direttore di produzio- stica è a carico nostro, cioè di GGD. in proposi- LED, ed una “B” più ridotta. ne Marco Gennatiempo, direttore di produzione per la GGD. Come interagite con Marco Dacomo, il direttore di produ- to, un’ini- Noi abbiamo scelto di assistere ad “Nella versione più completa – ci spiega – tutto il materiale zione di F&P Group? un concerto con situazione A, al tecnico è sospeso, dall’audio alle luci al video, mentre per la In effetti io rivolgo tutte le mie richieste non al promoter 105 Arena di Rimini, proprio per versione ridotta tutto è a terra, abbiamo perfino progetta- locale, ma al distributore, cioè proprio a F&P, che ha poi i aver modo di vedere la produzio- to una struttura alternativa per il disegno luci non sospeso. rapporti con i local. Devo dire che Marco è molto bravo, ne in tutto il suo splendore. Le venue, infatti, non sono sempre uguali, dalla Reggia di sa fare il suo mestiere, sa mediare e trovare sempre una

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1: Marco Gennatiempo, direttore di ziativa molto carina: tutto il tour te dalla regia audio, così i video sono sempre perfettamen- oncert produzione per la GGD. è stato seguito h24 dalle teleca- te in sincrono con la musica. Certamente queste tecnologie c

2: Marco Dacomo, Il direttore della mere di Dalia TV che ha messo in sono molto delicate, ci vuole molta accortezza nel portarle produzione per F&P Group. onda, ogni giorno per cento gior- in tour; si tratta sempre di problemi risolvibili, ma basta un

ive ni, un estratto della vita dell’arti- cavo di rete difettoso perché il sistema vada in palla. Per il 3: Gianfranco Annunziata, sta e dei tecnici in tournée, una resto devo dire che andare in giro è molto faticoso, ma è L responsabile dei contenuti video. sorta di “reality concert” con per- anche divertente, specialmente se, come in questo caso, c’è 4: Massimiliano Fusco, lighting sonaggi veri: un applauso a chi ha armonia nella crew”. designer ed operatore luci del tour. avuto questa bella idea! Le luci 5: Marco Dellatorre, il fonico di palco. Ma continuiamo a scoprire i det- Per completare la parte “visual” dello spettacolo, ci 1 tagli della produzione. Lo faccia- facciamo dare i dettagli del progetto illuminotecnico mo con Marco Dàcomo, ormai da Massimiliano Fusco, lighting designer ed operatore luci rassegnato all’idea che tutti lo del tour. chiamino Dacòmo: “Io rappresen- Massimiliano, che tipo di disegno luci serviva per questo to in tour il promoter naziona- show? le, F&P Group – ci dice – mentre Si tratta di un’illuminazione tipicamente pop, che però tutte le aziende sono state scelte doveva essere molto versatile sotto il profilo dell’allesti- dalla produzione GGD, dal service mento, quindi capace di adattarsi, senza snaturarsi trop- audio-luci, di Pasquale Lombardi, po, alle varie tipologie di palco e di venue previste dal agli schermi LED di Euphon. Il mio calendario. Come indicazione Gigi mi ha chiesto di illu- ruolo è fare da anello di congiun- minare spesso il pubblico, in effetti una parte importante 2 zione fra la produzione ed i pro- dello spettacolo. moter locali che hanno acquista- Tu lavori da molto tempo con Gigi, come si sono evoluti i to la data da F&P, infatti io sono suoi concerti? il referente diretto per entrambi. Sì, collaboro con Gigi dal 2003 e devo dire che musicalmen- In tour lavora con me la mia as- te è cambiato molto, ha avuto un’importante evoluzione sistente Francesca Braini che cura rispetto agli inizi che erano basati sulla classica musica me- la logistica. lodica napoletana. Anche il disegno luci ha seguito questa “Si tratta di uno spettacolo che direzione, ed in questo spettacolo abbiamo anche tre o si assesta intorno ad un pubblico quattro pezzi in cui l’illuminazione è un po’ più forte ed di 4.000 o 5.000 persone, per cui aggressiva, pur senza esagerare e conservando le caratteri- 3 le location sono state scelte per stiche del genere. questa fascia. Infatti non è un Con che materiale lavori? tour piccolo, anzi, parliamo di al- Come console uso una GrandMA Full, abbinata ad un meno una cinquantina di persone GrandMA Lite: da qui passa tutta la gestione dello show, fisse impiegate in ogni data, con compresi i video, le riprese live, le grafiche, tutto connesso catering al seguito, tre bilici ed in rete con Pandoras Box. Questo serve a sincronizzare per- una motrice oltre ai mezzi dello fettamente i video, ma lo spettacolo luci rimane però tutto sponsor. C’è comunque una bella live, eseguito da me manualmente. sinergia fra i nostri staff e tutto Che proiettori ti ha messo a disposizione il service? A volte, una grande potenza sta andando molto bene”. Cos’hai scelto? Il service è Lombardi, di Termini, che ha affidato la gestione 4 viene racchiusa in piccoli spazi I videocontenuti luci ad Audiolux di Milano; devo dire che il servizio è per- Gianfranco Annunziata, detto fetto in tutto e per tutto e molto professionale. Sono molto Jeff, ha curato i contributi video. soddisfatto del parco luci, in particolare abbiamo 22 Spot “Ci siamo adattati alle canzoni 700 HPE e 28 Alpha Beam 300 Clay Paky, 18 Infinity Wash – ci spiega – seguendo il testo e XL Coemar e 10 Robe Wash 250; poi i classici Atomic strobo, creando un piccolo videoclip per sagomatori, ACL, eccetera. ogni brano. Abbiamo realizzato Quanto interviene l’artista nel lavoro di progettazione anche le grafiche, ma soprattut- del tour? to i video sono stati prodotti ad Gigi si fida moltissimo di noi, ma non lascia niente al caso, È la nuova console digitale live Soundcraft, solo un po’ più piccola hoc per questo spettacolo, con il diventa sempre più attento alle sfumature, a volte riesce 5 coordinamento di Pierluigi Germi- a notare dei dettagli che sfuggono anche a me! È molto La formica non è rappresentata in scala! ni: abbiamo curato tutto, dalle ri- preciso ed attento al suo spettacolo. Alla fine in questo tour prese in studio al montaggio, non riusciamo ad accontentare un po’ tutti, perché lo spettacolo Potente. Intuitiva. Flessibile. Conveniente. c’è niente di copiato o scaricato. è in prevalenza tranquillo, ma non manca qualche botta più Tutto il concerto è poi coordinato forte, sia audio che luci. Scopri la nuova linea di console digitali live Si Compact con le luci e la regia video di Pen- sul sito: www.soundcraft.com nino che ha il compito di mixare i L’audio sul palco contributi con le riprese live. Marco Dellatorre si occupa del monitoraggio sul palco di “Utilizziamo un Pandora’s Box, Gigi dal 2006. Ci facciamo spiegare i dettagli e le soluzioni Audio Equipment s.r.l. collegato con il timecode che par- impiegate per questo tour. Via Don Minzoni, 17 - 20052 Monza (MB) Tel. +39 039 21.22.21 - Fax +39 039 21.40.011 [email protected] - www.audioequipment.it 42 novembre/dicembre 2010 - n.86 Intervista esclusiva a Gigi D’Alessio Vedo molte postazioni, che tipo di monitoraggio utilizzi? Roberto ci spiega che ha scelto di 6 oncert Nel pomeriggio, prima del concerto, Gigi passeggia tranquillamente per la venue, salutando Sul palco ci sono ben dieci musicisti, ed abbiamo optato per lavorare con una Digidesign Pro- c

i tecnici e gli amici al lavoro. È disponibile come sempre e fa anche una chiacchierata un monitoraggio praticamente muto. Infatti, oltre al suono file con quattro core, una superfi- insieme a noi. naturale degli strumenti, non c’è nessun monitor o sidefill, cie con cui egli, proveniendo dallo ive Come hai voluto questo spettacolo? Cosa hai richiesto al tuo team? tutti i musicisti usano cuffie o auricolari, alcuni personaliz- studio, ha molta familiarità. Inol- La mia difficoltà maggiore, come sempre accade, è quella di fare la scaletta, perché ho un zati e altri generici in silicone. L’unico diffusore sul palco è tre risulta estremamente comoda L pubblico calorosissimo che conosce a memoria tutte le mie canzoni, quindi cerco di non il sub della batteria. anche per il virtual soundcheck, scontentarlo mai. Per questo spettacolo ho cercato una sinergia fra musica ed immagini, Che tipo di mix prepari e con cosa lavori? gestito dal cugino Pro Tools, così che a volte spiegano e comunicano emozioni più delle parole. Mando a ciascun musicista un mixaggio completo, con una come i plug-in interni che Roberto Quali sono le cose più belle del concerto? piccola prevalenza per ogni rispettivo singolo strumento. usa esclusivamente sui 96 canali Ho una band straordinaria, ci divertiamo a suonare insieme, e questo Gigi invece vuole ascoltare tutto, ogni sfumatura del mix. del mix. Qualcosa di particolare 7 è molto importante, ma lo spettacolo più bello credo rimanga sempre Come console ho scelto uno Yamaha PM1D, una macchina c’è solo sulla voce di Gigi, trattata quello del pubblico: è come una partita di calcio a porte aperte o a stracollaudata che soprattutto dispone delle sufficienti usci- con plug-in Waves, un De-Esser, porte chiuse, buona parte delle emozioni sono quelle che fà vedere te ausiliarie, visto che ne ha 48. In effetti Roberto Rosu, il un C4 per controllare l’equalizza- tanta gente. fonico di sala, usa una Digidesign Profile, che però dispone zione dinamica ed un altro com- Negli anni ti abbiamo visto cambiare diverse cose nei tuoi di soli 24 bus veri, che non mi erano sufficienti, dato che pressore usato solo come limiter. tour, ma il nocciolo duro dei tuoi collaboratori è rimasto tutti i musicisti hanno un canale stereo e a questi si devono Certamente Roberto conosce be- sempre lo stesso... poi aggiungere le mandate per l’ospite fisso, per gli ospiti nissimo la musica di Gigi, con cui Sì, e vero. Credo che le agenzie in Italia siano tutte valide, a volte si eventuali e tutte le mandate ausiliarie... lavora da parecchio tempo e con cambia anche per provare, per vedere se qualcuno ti dà qualcosa Come gestisci dinamica ed effettistica? il quale ha anche progettato lo in più, non sotto l’aspetto economico ma nella creazione dello Per l’effettistica e le dinamiche uso i plug-in interni del ban- studio privato dell’artista. Una spettacolo; ma in effetti la produzione è sempre stata curata da co, mentre in esterno ho tutta la gestione degli IEM. Uso il conoscenza profonda che, abbi- 6: Roberto Rosu, fonico FoH. me e dai miei collaboratori; si tratta di professionisti con cui c’è nuovo modello della Sennheiser, l’ew 300 G3, e gli amplifi- nata alla tecnologia digitale, gli 7: Luigi Giandonato, il PA man. un grande feeling, riusciamo a lavorare insieme con molta armonia; chi fa catori per cuffie Rane, da sei canali ciascuno, notevoli per permette di gestire benissimo la poi il booking ha altre mansioni, ma non cambia il nostro metodo di lavoro. Ho fatto diversi qualità e potenza; per il capo ho un ricevitore Sennheiser grande varietà delle sonorità del anni in Live Nation, mentre questo è il mio primo tour con F&P Group e devo dire che anche Serie 2000, con relativo spare, mentre per coristi ed ospiti concerto, da quelle acustiche a qui c’è un’organizzazione perfetta. D’altra parte quando giochi in Serie A è difficile dire ho degli Shure. quelle pop a qualcuna un po’ più quale sia la squadra migliore. Che microfoni avete scelto? aggressiva. Non ti rubiamo altro tempo e ti ringraziamo per questa intervista... Gigi canta con un Sennheiser con capsula 935, mentre ab- Sono io a ringraziarvi, è un onore essere intervistato da Sound&Lite... biamo degli Shure Beta 58 sui coristi e un KSM, ovviamente Per completare l’aspetto audio, color champagne, sull’ospite fisso che è Valeria Marini. ci facciamo dare qualche detta- Le chitarre sono in isobox? glio sull’impianto utilizzato da No, in questo caso abbiamo sperimentato una soluzione di- Luigi Giandonato, per l’appunto versa che a me piace molto. Nell’amplificatore delle chitarre il PA man. abbiamo inserito fra l’uscita di potenza della testata ed il Puoi descrivere questo PA ai no- cono, che poi rimane scollegato, un pad, cioè un adattatore stri lettori? di impedenza che viene alimentato dallo stesso cavo di po- Certo: abbiamo 32 sistemi di tenza, con uscita XLR o jack. Da qui il segnale viene poi inse- Adamson Y10, completati da 16 rito in un mixerino che serve anche per l’effettistica. Questo sub e da dei front per le prime file, consente di conservare una qualità sonora valvolare, molto tutto finalato Lab Gruppen. Il con- dinamica, tipica dell’amplificatore, senza effettivamente trollo avviene tramite processori usare alcun microfono aperto. XTA gestiti da un computer. Come Anche la situazione delle tastiere mi sembra particolare... software di analisi uso Smaart. Sì, infatti oltre alle tastiere tradizionali, i musicisti utilizzano Non sempre però riuscirai a so- il software Mainstage di Apple, che fa parte della suite di spendere come stasera... Logic, che permette l’uso di Virtual Instrument e di alcuni Sì, infatti la scelta di utilizzare suoni fantastici, abbinato ad interfacce RME e MOTU, quindi il modello Y10, piuttosto che il con latenza bassissima. Inoltre Gigi ha uno strumento dav- maggiore Y18, è dovuta anche a vero speciale, un piano C3 Silent, un piano acustico a coda, questa esigenza, perché questo un vero Yamaha C3, ma con integrata una parte elettronica, sistema prevede la possibilità di un modulo sonoro fatto apposta per questo modello, così utilizzo in appoggio, oltre ad es- anche quando si sceglie la sonorità digitale le sensazioni al sere un impianto molto agile da tocco rimangono quelle del tasto che batte sulla corda. trasportare. Chi cura il backline? Che elementi monta? Biagio Fumai si occupa delle chitarre, Gianluca Dentamaro Y10 è un sistema particolare, ha di tastiere e basso mentre Piero Perduca cura batteria e per- una guida d’onda coassiale con ri- cussioni. fasatore; monta un 9” per le me- die frequenze, una tromba da 2” L’audio FoH della JBL ed un doppio 10” per le Lasciamo Marco al suo delirante soundcheck (chi è curioso basse frequenze. Il sub invece uti- può andaserlo a vedere su AATV) e scambiamo due parole lizza un doppio 18” con radiazio- con il fonico di sala Roberto Rosu, in questa occasione mol- ne frontale, con un cabinet predi- to impegnato. sposto per la sospensione.

www.soundlite.it 45 Lo spettacolo Looking for a supremely bright led luminaire oncert Avevamo visto l’ultimo concer- Il Catering c

to di D’Alessio qualche anno fa, Food&Sound with perfect colour blending in a beautiful e dobbiamo dire che nella sua Maurizio D’amico

ive totalità lo spettacolo si è molto body? raffinato, sia musicalmente sia Qualche volta i nostri amici del L nella parte visual. La band suona catering ci rimproverano di prestare davvero bene, e gli arrangiamen- poca attenzione al loro lavoro. ti poco concedono alla tradizione Così, in questa occasione, abbiamo melodica napoletana, con sono- fatto una visita durante il pomeriggio proprio alle cucine. Come rità quasi da pop internazionale, tutti sanno, il servizio di catering è spesso molto conveniente, Enjoy it! mixate ottimamente da Rosu e nonché estremamente comodo, in diverse produzioni, specie ben diffuse dal validissimo im- dove la logistica è molto impegnativa. Ci facciamo illustrare cibi ed apparecchiature in pieno funzionamento: “In questo pianto Adamson. tour prepariamo dai 110 ai 130 pasti al giorno – ci spiega Anche il disegno luci ha seguito in il simpatico Maurizio D’Amico con inconfondibile accento questo senso la musica, tanto che siciliano –. Al seguito, dentro i nostri flightcase, portiamo un qualche pastrocchio di colori in forno a convezione, con cui oggi cucino patate e sfoglie alle stile discoteca, che avevamo no- verdure per vegetariani, perché noi dobbiamo tener conto tato negli anni passati, oggi è del anche di queste esigenze, come i cibi senza glutine. Come vedi tutto sparito, ed il disegno appare ci sono anche i cornetti caldi per la colazione, magari ripieni di quanto mai sobrio, seppur energi- crema alla cioccolata, che poi prepariamo anche per la sera. Da co nei momenti salienti. buon siciliano non mancano nei miei menù i dolci alla ricotta Ben gestita la parte video che, o i cannoli. Poi usiamo le piastre elettriche e dei cuoci-pasta, grazie al collegamento con il clock l’affettatrice e delle vetrinette a bagnomaria per mantenere dell’audio, è sempre perfettamen- il cibo caldo o freddo. Di solito usiamo piatti in ceramica, ma te sincronizzata alla musica; si nota in alcuni casi, come oggi, ci vengono richiesti di plastica. La la cura e l’attenzione dedicata alla fornitura di corrente necessaria è una 63 A trifase, anche perché produzione dei contenuti video, non tutte le macchine funzionano contemporaneamente. Per la anche se a nostro personale gusto spesa è tutto organizzato: c’è un’azienda esterna che mi porta sarebbero piaciuti un po’ meno le consegne in tutta Italia in base al mio ordine, al supermercato didascalici, in alcuni momenti. Ma compriamo solo pane, frutta o altra roba fresca. Il nostro orgoglio è il menù: cambia giornalmente, non è mai ripetitivo, dalla carne d’altra parte bisogna dare al pub- al pesce e tutto quello che crea una cucina varia. Il nostro piatto blico ciò che quel pubblico vuole, forte? Certamente il pesce! e qui si tratta di emozioni imme- diate e non certo filtrate da intel- lettualismi cerebrali. Gigi è bravissimo a fare il suo me- stiere, tiene in pugno il pubblico ed è capace di esaltarlo o farlo emozionare con le sue canzoni o le sue battute. La parte meno ri- uscita dello show, a dire il vero, è forse l’esibizione dell’ospite, la Valeriona Marini che, dopo aver presentato una collaborazione per un progetto di beneficenza (onore al merito), si lancia in un improbabile brano spagnoleg- giante, cantato in playback ma con movenze pseudo-sexy. Lo stesso pubblico di Gigi ci pare im- barazzato. Ma, più in generale, un plauso va a tutta la produzione che ha messo insieme mezzi e professio- nisti di ottima caratura per offri- re uno spettacolo senza meno in grado di ripagare l’entusiasmo del pubblico.

sgm.it _ [email protected] 46 novembre/dicembre 2010 - n.86

PROPOSTA DEFINITIVA.indd 1 12-02-2010 10:21:16 di Beppe Fontana di Pieces of a Man è stata da brividi, un momento altissimo di poesia in un arrangiamento musicale pressoché perfetto. oncert Anche Al Jarreau non ha deluso né si è risparmiato, volteg‑ c

giando con la sua incredibile voce tra i tanti che ne 10 Giorni hanno determinato il suo successo planetario e che gli han‑

ive no consentito di vincere ben tre Grammy Award in tre diver‑ se categorie musicali. Il pubblico lo acclama e nel backstage, L dopo il concerto, il vecchio leone, malfermo sulle gambe, si è concesso al pubblico firmando autografi e facendosi baciare. Suonati La sera successiva, mercoledì 14, è stato il turno di Julian Casablancas, preceduto sul palco allestito nel Castello dal Goldheart Assembly e da Girls, due buone formazioni, musi‑ calmente non inferiori alla band di Casablancas, anzi... Dopo i primi due giorni di festival, ecco arrivare sullo stage del Castello la performance forse più attesa, la band che con pieno merito andava considerata come autentica “he‑ adliner”, le barbe più famose del rock... dal 2004 nel Rock and Roll Hall of Fame. Dal Texas... ZZ Top! Sbarcati sul palco di “10 Giorni Suonati” con grande soddisfazione di tutti gli Prima di loro, sullo stage, un’altra amanti di quella musica che ricorda lunghe cavalcate su un icona americana, la horn section cavallo d’acciaio, un “ironhorse” chiamato Harley-Davidson, che ha collezionato, in quaranta dei paesaggi del Texas e di tutte quelle icone statunitensi anni di carriera, le più prestigiose che in lunghi anni hanno ispirato questi tre musicisti e che collaborazioni, i Tower of Power essi hanno saputo tradurre in canzoni e ballad. che hanno dato prova di tutta la Tra finte barbe in prima fila, “chiodi” di cuoio da motobiker loro leggendaria verve, esaltando e beer cans, hanno offerto uno show memorabile, senza ri‑ il pubblico con il loro funky groo‑ sparmiarsi ed offrendo ai loro fan tutti gli ingredienti che ve, suonando con l’entusiasmo aspettavano e per i quali sono amati. Suono e luci perfetti, e la freschezza di una boy band. con un enorme videowall alle loro spalle che proiettava il Sabato 17 luglio il festival ha ospi‑ “best” dei loro videoclip. tato anche una serata dedicata all’esibizione di gruppi locali che Le premesse c’erano, e lasciavano Realizzare tutto ciò non è stato facile. Sin dall’inizio si sono si sono contesi il Premio “Una presagire un pieno successo per questa riscontrati infatti alcuni problemi, tra l’altro brillantemente Band per il Castello”, istituito dal‑ superati dall’organizzazione; alcune vicissitudini hanno fat‑ la Barley Arts in collaborazione produzione della Barley Arts che ha to sì che il debutto della manifestazione avvenisse con un con Auser Giovani Vigevano. avuto luogo nello splendido cortile del giorno di ritardo, poiché seri problemi nel trasferimento da Attesi da due distinte e diversissi‑ Castello Visconteo Sforzesco di Vigevano oltreoceano dei primi due ospiti hanno costretto gli orga‑ me tipologie di pubblico, si sono nizzatori ad iniziare il 13 luglio anziché il 12, come da mani‑ quindi affacciati sullo stage di dal 12 al 22 luglio. festo, proponendo così un “double billing” che presentava “10 Giorni Suonati” due rappre‑ due “pezzi da novanta” del calibro di Gil Scott‑Heron ed Al sentanti autorevoli della scena Jarreau. musicale contemporanea italia‑ intuizione di Claudio Al primo toccava l’opening act ed è stata subito atmosfera e na: Roberto Vecchioni e J‑Ax. Trotta, manager di Bar‑ grande emozione. Il vecchio guerriero, sofferente in quanto Vecchioni ha proposto dal vivo i ley Arts, di delocalizzare recentemente dimesso da una clinica, ha immediatamen‑ brani tratti dal suo recente lavoro L’un evento musicale di te catalizzato l’attenzione del pubblico con il suo “spoken discografico, In Cantus, in quello grandi proporzioni al di fuori del‑ word”, la poesia recitata su temi musicali; ancora una volta che lui stesso definisce una sorta la città e dell’hinterland di Milano, le sue sono state liriche infuocate, supportate da una band di “Inno a Dio” (completato dal trovava nella città di Vigevano una eccellente: le song dei suoi anni caldi rimangono nella storia libro Scacco a Dio, presentato nel location ideale: a solo mezz’ora di del blues, della musica afroamericana e soprattutto della po‑ pomeriggio), mentre J‑Ax ha esal‑ strada dal capoluogo meneghino, esia, perché Gil Scott‑Heron è fondamentalmente un poeta tato i suoi tanti giovanissimi fan situata in un contesto naturale di prestato al blues. La versione offerta al pubblico vigevanese che hanno accompagnato l’esibi‑ rara bellezza e con un centro sto‑ zione con cori creando un’atmo‑ rico impreziosito dalla magnifica sfera quasi da stadio. piazza rinascimentale e dal castel‑ Si sono comunque purtroppo ri‑ lo recentemente restaurato. scontrate due defezioni: la prima, Bella anche l’idea di affiancare ai già annunciata ancor prima del concerti iniziative parallele dedi‑ debutto della manifestazione, de‑ cate all’enogastronomia ed una gli Scissor Sisters, peraltro attesis‑ serie di “Aperitivi con l’Autore” simi, che hanno cancellato tutte le per conoscere i protagonisti della date del loro tour; la seconda, a letteratura musicale. Una serie di sorpresa, di Rickie Lee Jones che, ingredienti accattivanti, un modo la notte prima dello show, ha ac‑ di accompagnare le esibizioni de‑ cusato un malore. Nulla di grave, gli artisti in cartellone innovativo. per fortuna, solo un grande ram‑

48 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 49 Scheda Tecnica Materiale Audio 1 2 Main

oncert 2 XLC GRID

c 2 Verlinde 1 t hoist 24 Electro-Voice XLC127DVX with EV P2000 /P3000 amps

ive 16 Electro-Voice X-Line XSUB with EV TG5 amps L Fills 8 Electro-Voice QRX 112/75 with QSC PL series amps and BSS processing Driver rack 1 BSS Soundweb 3088 matrix system 2 Electro-Voice DX46 FIR drive system processor 1 Klark Teknik DN370 1 Teac CD-RW 1 Emo racklight PC rack 1 Acer Centrino Duo control PC 1 LG Touchscreen Monitor 1 Motu 828 mkII 3 marico per una cattiva sorte che ha impedito all’artista sta‑ 1 Motion Computing M1400 tablet PC tunitense di deliziare i molti ammiratori che si erano già Sia Smaart Live software system Trasporto assicurati il biglietto in prevendita. 2 80 m 12 ch multicore to stage Martedì 20 luglio tre ottimi artisti hanno positivamente 1 80 m 48 ch multicore from stage intrattenuto il pubblico presente al Castello: Badly Drawn Klark Teknik 48 ch splitter box Boy, Brendan Perry, e gli Archive, forse la più bella sorpresa F.o.H. console dell’intero festival. Poco conosciuti in Italia, hanno dimo‑ 1 Yamaha PM5D‑RH 1 Talk Box System strato tutto il loro valore presentando un line up d’eccezio‑ vole con Stefano Fioretti e con Gino Lazzaroni ha sottoli‑ pilotati da amplificatori EV P2000/ Monitor console ne e composizioni decisamente accattivanti. neato la fluidità di tutte le operazioni svolte prima in fase P3000, 16 X‑Line XSUB pilotati da 1 Yamaha PM5D‑RH La manifestazione si è quindi conclusa giovedì 22 luglio, con di allestimento, quindi durante lo svolgimento della mani‑ amplificatori EV TG5, e otto front- 1 Talk Box System la doppia esibizione di Harper Simon e Kris Kristofferson. festazione. fill QRX 112/75 con ampli QSC PL Wedges Il giudizio finale su “10 Giorni Suonati” non può che esse‑ Anche il giudizio complessivo dei tecnici a seguito delle series e processori BSS) ha davvero 14 Electro-Voice XW12 biamp floor wedges 3 Amp rack biamp 4 ch QSC PL re positivo: la qualità della musica, dell’offerta complessiva band di origine britannica o statunitense ha rimarcato l’ot‑ soddisfatto tutte le varie esigenze amps K-T DN9848 processing (compresa l’ottima ristorazione), della gestione tecnico-lo‑ tima versatilità dei sistemi, ed in particolare tutti si sono e la location risultava in tutte la 2 Dynacord Cobra sub(drumfill sub) gistica degli impianti audio-luci, della produzione nel suo complimentati con l’organizzazione, con la produzione serate – e con diverse tipologie di 4 Custom audio Clair S4 (sidefill triamp) complesso, promuove in pieno la Barley Arts e l’amministra‑ e con i tecnici residenti per l’alta professionalità e per la musica – perfettamente sonoriz‑ 2 Amp rack triamp QSC PL zione cittadina per averci creduto. rapidità con cui si è adattato il zata fino agli ultimi posti. Giudi‑ series BSS processing 4 Il pubblico, seppur non numerosissimo in alcune serate, ha sistema audio/luci alle esigenze zi entusiastici anche dai fonici di 4 IEM Sennheiser ew 300 G2 Microphones 1: Alessandro Arturi, fonico FoH mostrato di gradire la selezione degli artisti presentati nel dei singoli artisti. Al Jarreau e Gil Scott‑Heron, che 4 Shure UR series con SM58 di J-AX. programma. La scelta dell’impianto Electro- hanno, al pari dei colleghi degli Shure SM58, SM57, SM98, Beta 58a, Beta 57, Lo stesso Roberto Vecchioni, nella conferenza stampa di Voice si è quindi rivelata vincen‑ ZZ Top, usato solo ed esclusiva‑ Beta 57a , Beta 91, Beta 52, Beta 98 2: Billy Bigliardi, lighting designer presentazione, ha definito la rassegna come la migliore del‑ te, sia per la duttilità di questo mente il loro backline e le loro Sennheiser MD 421, MD 409, BF 504 e responsabile luci per il festival. la stagione estiva in Italia, 10 giorni senza “fuffa”, per usare sistema sia per la buona cono‑ console (DiGiCo SD8). L’altro cam‑ AKG C 451, CK1, CK5, D 112, C 747, C 3000,C 414 3: Stefano Fioretti, responsabile le precise parole del professore della musica italiana. scenza che ne hanno i profes‑ bio di mixer è stato effettuato da EV ND 408, RE 20, RE 200 audio del festival. sionisti americani. Il materiale Alessandro Arturi, fonico di J‑Ax, DI boxes scelto per il PA (12 ele‑ che ha lavorato su una DiGiCo BSS, Klark Teknik, Emo, custom passive 4: Gino Lazzaroni, direttore della L’aspetto tecnico produzione. Questa manifestazione ha visto impegnato uno staff di as‑ menti XLC127D‑ D5 Live di proprietà della Sonique soluta affidabilità; il palcoscenico, l’impianto audio ed il VX per lato, Audio e Luci. Tutti gli altri fonici Materiale Luci Trusses Personale disegno luci sono stati brillantemente gestiti da noti pro‑ al seguito delle band in cartello‑ Litec QD40 as lightplot Produzione Barley Arts fessionisti, coordinati dal direttore di produzione Gino ne hanno operato sulle console Litec QX30 as lightplot Produttore esecutivo Claudio Trotta Lazzaroni. La scelta dei materiali è spettata ai rispettivi re‑ residenti Yamaha PM 5D RH sia in Hoists Ufficio Stampa e sponsabili audio e luci, Stefano Fioretti e Billy Bigliardi. Con sala che sul palco. 20 1 t hoist pubbliche relazioni Elena Pantera Stefano Fioretti, fonico FoH che ha utilizzato materiale for‑ Per ciò che concerne la parte illu‑ 3 500 kg hoist Direttore di produzione Virginio (Gino) Lazzaroni nito da ForSound Service, hanno collaborato Albert Sciesa, minotecnica, la collaborazione si è Lights Responsabile audio / 20 Robe ColorSpot 700E AT resident sound engineer Stefano Fioretti fonico di palco, Dario “Asmara” De Vido, stage manager, rivelata ancora una volta eccellen‑ 12 Robe ColorWash 700E AT Lighting designer Billy Bigliardi e Simone “Manetta” Mandreoli, Matteo Maternini, Laura te. Il disegno proposto da Billy Bi‑ 10 Clay Paky Alpha Wash Halo 1000 Monitor engineer Albert Sciesa Becchio in veste di backliner. Con il lighting designer Billy gliardi è stato molto apprezzato; 16 Clay Paky Alpha Beam 300 Stage manager Dario “Asmara” De Vido Bigliardi hanno collaborato Oscar Kovacs, che ha fatto fun‑ tutti i datori luci hanno operato 12 Martin Atomic Backliner/ zione anche di datore luci in sostituzione di Billy, ed i tecnici sfruttando la “resident console”, 1 custom strobo truss system Tecnici audio Simone “Manetta” 10 Blinder 4 cell Mandreoli luce Massimo Nuzziello, Francesco Volpato, Gaetano Rando vale a dire la Avolites Diamond III, 12 Bar of 4 x PAR64 250 W ACL Matteo Maternini e Luca Sebastiani. fatta eccezione per l’operatore 8 Bar of 6 x PAR64 1000 W VNS Laura Becchio Al seguito delle varie band, si sono alternati alle console degli ZZ Top che ha preferito av‑ 19 LED cage 6 x LEDTUBE Coemar Resp. luci Billy Bigliardi Alessandro Arturi, fonico FoH per J‑Ax, e con lui Andrea valersi di una console GrandMA 2 2 24 ch x 2,5 kW Dimmer rack DMX Tecnici luci Oscar Kovacs Arlotti, datore luci; Luciano Serena fonico FoH per Roberto light, facente parte del materiale 2 MDG Atmosphere Smoke machine Gaetano Rando Light console Vecchioni; Jamie Rephann, fonico FoH per ZZ Top insieme al seguito del gruppo americano e Luca Sebastiani 1 Avolites Diamond III al datore luci Christopher Stuby. Una chiacchierata amiche‑ fornita dalla Bandit Lites.

50 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 51 di Alfio Morelli

più Alessandra. Della produzione ci sono io, un runner ed il oncert personal dell’artista. c

“Il mio lavoro è quello di coordinare il service e la crew e fare in modo che tutto fili liscio. Faccio anche da tour ma-

ive nager, diciamo che seguo la band, Alessandra e le esigenze di entrambi”. L Ho sentito che state facendo parecchie date... Abbiamo fatto un tour invernale di 31 date in teatri e palaz- zetti dello sport, mentre quest’estate facciamo 20 date tra giugno e luglio, fermandoci per 20 giorni ad agosto per poi ripartire a settembre. È prevista anche la ripresa invernale? Ancora non si sa ma è in uscita un suo nuovo disco il 28 settembre, quindi probabilmente faremo qualcosa anche in inverno. Il progetto è di crescere insieme. Lei si diverte ed è tranquil- lissima. Dal momento che si diverte lei, ci divertiamo tutti. Cosa chiedete in loco? La struttura: rig, palco e torri Layher. Giriamo senza ferro, a parte le nostre americane. Tutta la produzione è in un singolo bilico. Quanto ci mettete a montare? tantissimo: trovare il giusto livel- Il load-in è alle 9.30 e alle 13.00 entra il backline. Il concerto lo di gain in trasmissione non è Alessandra dura circa un’ora e mezza, e solitamente per l’una riusciamo stato facile. a chiudere il carico. E come controlli questa escursio- ne di dinamica della sua voce? L’audio Beh, ormai conosco i pezzi a Il fonico FoH in tour, Gianmario Lussana, risponde a qualche memoria, dopo tutte le date in- domanda sull’audio in sala. vernali, quindi non mi è difficile Amoroso Nessuno meglio di te può fornirci una descrizione dell’au- seguirla. Poi comunque lei è li- Un’estate Senza Nuvole Live Tour 2010 dio in sala... mitata grazie alla compressione Tutto ciò che riguarda l’audio è fornito da Lombardi. dell’Avalon e del 901. Soprattutto L’impianto è un Adamson Y10 con i sub T21, il mixer una da quest’ultimo, perché quando Yamaha PM5D, come outboard ci sono giusto un SPL scende in basso il timbro cambia Transient Designer per la batteria ed un Avalon 737 con un tantissimo, con dei medio-bassi Bss 901 per la voce. davvero imponenti; il filtro sui Questo è l’impianto classico che montate sempre o usate medio bassi del 901 leva quella Il tesoro di Amici si stata International Music and Arts di Carpi ad afferrare altro? prossimità in quel preciso punto questa giovanissima cantante vincitrice di Amici che, Abbiamo fatto un tour invernale con lo SpekTrix Adamson lì, sistemando il suono. è lanciata in tournée dall’inizio della sua tournée di promozione del primo nei teatri e con le Adamson Y18 nei palasport, mentre Vedo anche che usi il SubKick l’inverno scorso, facendo ÈEP , a gennaio 2009, senza contare le numero- quest’estate abbiamo deciso di portarci dietro le Y10 al Yamaha sulla batteria, che van- una trentina di date in se partecipazioni affianco a vari artisti (come l’Amici Tour, posto delle Y18 per motivi di versatilità, dal momento che taggio ti dà? il Radio Norba Battiti Live Tour, il Total Request Live Tour e facciamo anche qualche teatro, come a Taormina, dove non Uso il Beta 52 per fare il suono teatri e palazzetti. La sua il Grazie a Tutti Tour), è stata ferma solo il tempo necessario ci faranno montare Layher; quindi sarà più facile muoversi generale, poi aggiungo il SubKick onda d’esordio, seppur per registrare due dischi successivi. La tournée a supporto di con le Y10. In realtà abbiamo anche delle SpekTrix per fare per aggiungere un po’ di “pan- non sia uno tsunami, ha Stupida ha fatto 36 piazze, partendo a giugno e concluden- le prime file, per arrivarci meglio. cia” e di pienezza sulla parte dosi nel settembre 2009, in coincidenza con l’uscita del pri- Quindi questo è un tour che avete iniziato quest’inverno? bassissima. In abbinamento con i ancora molta inerzia e mo album vero e proprio. A questo disco, Senza Nuvole, sono Sì, abbiamo fatto oltre 30 date tutte sold-out in due mesi e sub T21 il risultato è davvero ot- l’ha condotta in un tour seguiti due omonimi tour, uno invernale, con un calendario mezzo, sono andate tutte benissimo e ci siamo anche diver- timo. Li preferisco di gran lunga estivo che ha toccato 20 ricco di palazzetti e teatri, ed uno estivo che ha visto Ales- titi, fortunatamente. agli SpekTrix, che sono belli e ve- sandra esibirsi in numerose piazze italiane. La conclusione di Ci sono cose un po’ fuori dallo standard nel tuo equipag- loci ma lavorano molto intorno piazze e teatri in tutto il quest’ultima tranche avviene due settimane prima dell’usci- giamento? ai 63 Hz, la zona più in basso era paese, un tour terminato ta de Il Mondo in un Secondo e, giudicando dal successo godu- È tutto molto tradizionale, io uso questa stessa imposta- poco presente. in coincidenza con l’uscita to fin ora, è probabile che questo ritmo prosegua. zione anche con De Gregori e con altri, sempre Transient Al chiuso non capita che ti trovi Noi ci siamo recati a Cervia (RA) in Piazza Garibaldi il 17 lu- Designer, SubKick sulla batteria e Audio‑Technica AT 4050 in difficoltà, soprattutto a scen- del suo nuovo disco. glio per assistere alla quinta data estiva. sulle chitarre, quindi cose sempre molto standard. dere? Alessandra che microfono usa invece? Non particolarmente, soprattutto La produzione Lei usa un Sennheiser e935, con cui ci troviamo molto quando usavamo le Y18 e riusciva- Ci accoglie Michele Montese, direttore di produzione per bene. Preferirei quello con il cavo ma lei muovendosi tan- mo ad allungare il cluster e avere l’agenzia International Music & Arts, che ci dà un po’ di in- to preferisce il sistema wireless Sennheiser, che è comun- direttività in gamma medio bassa formazioni sulla produzione. que molto bello. Io però ho la fissa che con il cavo è tutto direttamente dal cluster; in realtà “Questo tour – spiega Michele – impiega il service audio e un altro mondo, soprattutto con lei che ha tantissima di- non abbiamo mai avuto problemi luci Lombardi Service. Abbiamo una band di sei elementi, namica, da momenti con meno spinta ad altri in cui spinge a controllarle, lavoriamo molto

52 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 53 per mantenere l’impianto fermo cio. Sono venuto, diciamo, da un sistema con molti bottoni e dei doppi blinder da 650 W. Ho fatto la stessa cosa per i tre

oncert Personale sulle basse. e slider, molto analogico insomma, ad un sistema che è ve- rombi, alternati insieme agli Alpha Beam 300. c

In quanti siete a lavorare? ramente un computerone. Ha di diverso che il tutto succede E com’è stata scelta la console? Produzione International Musci And Arts Srl Siamo in quattro: io, Nobilini, un su una timeline: una rappresentazione grafica di quello che Usando ormai da anni altre consolle, sono rimasto colpi- Service Lombardi Service

ive PA man e un backliner, tutto qua. succede nel tempo con ogni proiettore. Si può intervenire su to dalla velocità di apprendimento di questo mixer luci e parametri come la posizione, il colore, i gobos ecc, in modo dall’immediatezza della modalità di lavoro live. Ma la chicca Voce Alessandra Amoroso L Ringraziando Gianmario, chie- intuitivo, nel tempo dei brani. Riesci a vedere sul monitor è certo la timeline, che ti dà la possibilità in tempo reale di Chitarre David Pieralisi Chitarre Alessandro Magnalasche diamo qualcosa a proposito spostare fisicamente le cue, gli effetti, o altro già program- quello che succede in ogni momento ed in modo lineare su Tastiere Roberto Bassi dell’audio sul palco e sul mo- ogni proiettore. Questa cosa qua, diciamo, è molto simile mato prima, in qualunque momento nel tempo avendo an- Basso Ronny Aglietti nitoraggio al fonico di palco, alla manipolazione dell’audio. Hai tutti i proiettori e quello che la possibilità di inserire i brani in mp3. Batteria Davide Pecchioli Massimo Casagrande. che fanno attraverso un certo periodo di tempo, e li puoi Corista Luciana Vaona Ci risponde: “C’è uno splitter ana- prendere e spostare come una traccia audio in programmi Aggiunge Massimo: “Vorrei a proposito ringraziare Ermanno Personale in tour Direttore di produzione Michele Montesi logico passivo sul palco, perciò come Garage Band. Tontini e Marco Bartolini di Robe Multimedia, e non mi posso Fonico FoH Gianmario Lussana convertiamo per i due banchi se- Sul palco cosa avete? dimenticare del prezioso apporto di Peppe Costantino.” P.A. man Luca Nobilini paratamente”. Abbiamo 12 Alpha Spot 700, 12 Alpha Beam 300 e 12 Fonico di palco Massimo Casagrande “Per quanto riguarda il set-up sul Coemar CF. Poi ci sono i CityColor. Le DWE classiche... Poi Lo show Backliner Francesco Riversi palco – continua Massimo – è una ci sono i due seguipersona a scarica. Inoltre abbiamo delle Alessandra sembra essere, almeno sino ad ora, una scommes- Operatore luci Eric Badanai situazione molto standard. I miei barre LED, di marca tedesca, che fanno i soliti piazzati sul sa vinta da International Music. Un’artista su cui è stato fatto Tecnico luci Cosimo Casadei Tecnico luci Andrea Baculo attrezzi di lavoro sono un banco pubblico e i flash... niente di superspeciale, un po’ come si un ingente investimento nella produzione, cosa più unica che Disegno luci Massimo Tomasino Yamaha PM5D, gli in-ear Sennhei- usano i DWE. Sono due sulla seconda americana, quattro rara per i nomi emergenti, ma il suo calendario rimane pieno Responsabile trasporti Maurizio Orlandi ser ew300 G2, due radiomicrofoni sulla terza e tre davanti alle pedane dei musicisti. Come sce- ed il pubblico continua ad arrivare. La giovane cantante ge- Trasporti Multiservice Futura Sennheiser, due monitor d&b sul nografia ci sono dei rombi, qui ne abbiamo montato solo stisce molto bene il palco e gli spettatori, e sembra divertirsi palco pilotati da finali Lab.grup- uno perché gli spazi sono limitati e perché nelle piazze non tantissimo durante lo spettacolo, cosa molto importante. pen. Alessandra usa più che al- troviamo molto spesso una struttura ideale. In teoria ce ne Il suono dell’Adamson è sempre più che dignitoso in mani tro gli in-ear, ma le casse servono dovrebbero essere due, e nei posti con la struttura alta que- capaci, e questa non è un’eccezione. La scenografia illumi- come scorta e rinforzo. Tutti i mu- sti rombi scendono... cioè le parti posteriori scendono e i notecnica di Tomasino è degna di una produzione di taglio sicisti usano gli in-ear, e c’è solo rombi si posizionano quasi in verticale. più grande, ma certamente non nuoce allo spettacolo... un sub al batterista. È veramente Per le luci in quanti siete? anzi, aiuta ad indicare l’importanza che i produttori voglio- un set-up da manuale”. Io, Andrea Barcolo al dimmer e Mimmo Casadei che mi dà no dare a questa nuova “stella” che hanno tra le mani. una mano a mettere su i pezzi e cose del genere. 1: Massimo Tomasino, il lighting Le luci designer. In piazza parliamo con Eric Balanai, Abbiamo parlato anche con il lighting designer Massimo 2: Alessandra insieme alla crew. operatore luci, che ci fa vedere un Tomasino. paio di giocattoli nuovi. “Mi ha chiamato Michele Montesi per questa tournée – rac- “Una novità qui è il banco Jands conta Massimo – e quando ho guardato il calendario ho 1 Vista... un mixer che non conosce- subito capito che il tour faceva diverse tappe in posti dove vo fino ad un mese fa. In realtà non sempre sarebbe stato possibile montare la struttura avevamo previsto un’altra conso- portante. Diversi siti, inoltre, si presentavano con una strut- le, ma Massimo Tomasino ha por- tura esistente. Ho quindi pensato subito di creare una strut- tato in tournée questo qui”. tura snella, soprattutto avevamo bisogno di un set da poter E come ti trovi? appendere anche su strutture già esistenti. È una console molto valida. Io Tra i progetti presentati, sia alla produzione che diretta- vengo dalla mentalità Avolites, ed mente all’artista, è subito piaciuto quello con tre rombi di è proprio un altro tipo di approc- americana 40 cm x 40 cm, capaci di andare su e giù durante lo show grazie a nove motori da 500 kg, adatti sia ad una 2 struttura esistente sia ad una che viaggiasse in tour”. Quali proiettori hai scelto e perché? Ho subito pensato di inserire i Clay Paky Alpha Beam 300, che sono leggeri ma potentissimi a livello luminoso, nei tre rombi; quindi quattro teste per ogni rombo più sei appog- giate. Per le quattro americane ho messo 12 Alpha Spot 700, che sono leggeri e versatili sotto tutti i punti di vista, di cui quattro sul palco. Non mi sono dispiaciuti i mitici Wash 700 CF Coemar, una mia vecchia conoscenza, 12 sulle ame- ricane e quattro a terra. In controluce dal basso, dietro i musicisti, ho usato tre City Color da 1800 W di Studio Due Group (a me piace molto il controluce basso in fondo al pal- co). Le truss sono in posizione scalare dal fondo palco fino al fronte; cioè l’ultima truss in controluce è a sei metri, quella frontale arriva sino a nove metri. È nata l’idea di alternare, nelle quattro truss di altezze diverse, delle barre LED della Focon veramente d’impatto (12 sulle truss e quattro a terra)

54 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 55 di Giancarlo Messina

ome sempre, con la Consoli, non si tratta affatto 1 oncert di un disco banale: i testi sono ricchi di immagini c

inedite e raccontano per lampi e scorci storie della nostra provincia o storie dell’anima, che poi sono la

ive C stessa cosa. Curati e attenti gli arrangiamenti, con sonorità che, quanto meno, rivelano una certa ricerca e un rifiuto L Carmen Consoli all’imperante omologazione che pare aver ormai conqui‑ stato gran parte della nostra musica leggera. Non manca‑ no prestigiose collaborazioni, da quella con un altro figlio Summer Tour 2010 del “Mungibeddu”, che per i catanesi sarebbe l’Etna, cioè Elettra Franco Battiato, e Marina Rei. E certo non siamo gli unici ad esserci accorti della qualità di questo lavoro, tanto che il disco è finalista al Premio Tenco 2010 (per la cronaca in compagnia di Amor Fou, Baustelle, 2 Samuele Bersani e Têtes de Bois). Anche se, come si sa, non sempre, anzi, poche volte, la qua‑ lità riesce ad andare a braccetto con la popolarità, Elettra ha conquistato il disco di platino grazie alle sue 60.000 copie vendute (ad aprile 2010), un numero che, coi tempi che cor‑ rono, suona grande. Dopo una puntata oltreoceano ad inizio anno, ed un tour nei teatri, lo spettacolo viene presentato nelle piazze italia‑ ne dall’agenzia On The Road, con un calendario non foltissi‑ mo di date ma con diversi impegnativi back to back. Siamo andati a dare un’occhiata a questa produzione a Ric‑ cione, nell’ampio piazzale che congiunge Viale Ceccarini con la spiaggia, una data gratuita organizzata dal Comune 3 1: Luigi Lombardi, lighting in collaborazione con Radio DJ. designer. Le luci 2: I backliner Domenico Iniziamo da una chiacchierata con Luigi Lombardi, lighting D’Alessandro e Niki Cappello. designer con un occhio d’attenzione anche per l’aspetto or‑ 3: Pierfrancesco “Pif” Gallenga, ganizzativo del tour. PA man. Che strada hai seguito per realizzare questo disegno? L’obbiettivo era quello di creare un disegno rock, quindi con una presenza notevole di strutture, barre LED e molte testemobili, ed ovviamente con DWE in controluce. In effet‑ ti abbiamo anche creato altri due allestimenti per location diverse, più teatrali. Che materiale utilizzi e chi lo fornisce? Il service è Blackout srl, azienda della quale io stesso ero ne come questa. A descrivercene socio fino a qualche tempo fa. I proiettori sono degli SGM uso ed installazione è il PA Man Giotto Spot 400, dei Coemar i‑Wash 575eb, delle barre LED Pierfrancesco Gallenga. D‑Lite, insieme a macchine del fumo Robe Fazer. Da quanti sistemi è composto il Che banco usi? PA e da quali diffusori? Uso una console Jands Vista, una macchina eccezionale che Usiamo otto sistemi Butterfly per ha proprio cambiato, in meglio, il mio modo di programma‑ lato, abbinati a sei sistemi Mantas re. Mi ci trovo così bene che ne ho proprio comprata una. come aggiunta per le prime file Come sai è l’unica console che visualizza le informazioni su ed a quattro sub da 18” per lato. una timeline, e questo rende il modo di progettare le luci Copriamo così in maniera davvero molto più veloce ed efficace. Per di più nella versione nuova omogenea una buona distanza, saranno implementate sulla stessa timeline, in tracce diverse, con ottimi risultati in tutte le ve‑ le informazioni relative ad audio, luci e video, insomma sarà nue. Qui abbiamo cercato di non in grado di gestire tutto uno show con estrema chiarezza. disturbare le case e gli alberghi e Elettra è il più recente album Quanto programmi dello spettacolo? grazie al software dedicato ab‑ di Carmen Consoli, uscito Metà show è programmato, mentre l’altra metà è del tutto biamo concentrato la diffusione nell’ottobre del 2009. Ne è live, cambia di sera in sera, cosa per me molto divertente. diretta sulla piazza, evitando così Invece il disegno luci pensato per i teatri è del tutto live. anche ritorni indesiderati. I sub seguito un tour invernale, sono posizionati uno sull’altro: proseguito anche in estate in L’audio devo dire che sono molto dutti‑ diverse piazze italiane. Passiamo all’audio. Molto interessante è per noi la presenza li, capaci di dare morbidezza al di un PA costituito in prevalenza da Butterfly di Outline: sia‑ suono lì dove serve, ma anche di mo davvero curiosi di ascoltarlo come main in una situazio‑ spingere in maniera più cattiva

56 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 57 Sound oncert c engineer ive L on board

Scopri la nuova ProMaxX e avrai un ingegnere del suono al tuo 4 nei momenti in cui è richiesto un I monitor wedge sono anch’essi Outline ed i tecnici ci dico‑ sound più aggressivo. no di apprezzarne molto la presenza e la precisione. Ovvia‑ fianco! Come gestisci il segnale? mente i chitarristi hanno più macchine in pedaliera, Santi 8 Preset di Il segnale è gestito con un Genius, Pulvirenti usa infatti diversi pedali, dal vintage al moderno, che lo invia ai finali Powersoft. mentre la postazione di Massimo Roccaforte, che cura an‑ equalizzazione: All’impianto va un L+R con una che gli arrangiamenti dell’artista, usa molto il tremolo ed 8 speaker in uno! matrice per i frontfill, realizzato un immancabile Vox AC30; per la cronaca, il marchio di chi‑ Fatti trascinare con diffusori MICA. Sono davve‑ tarre che preferisce è evidentemente Rickenbacker. ro molto soddisfatto: il PA ha una L’altro backliner, Niki Cappello, si occupa della batteria; dalla potenza grande presenza e la copertura è notiamo una cassa da 22”, tanti pezzi ed anche una drum dell’amplificatore in molto chirurgica, molto realistica, machine; sono usati ride da 25” ma anche da 28”. Il microfo‑ cioè riproduce con esattezza quel‑ naggio è abbastanza classico: dei due rullanti uno è ripreso classe D e dall’incredibile lo che gli dai, inoltre è molto pre‑ con SM57, l’altro con due Beta 57, charly (hi-hat) con SM81, woofer al neodimio da 14”, un sente e si ha sempre l’impressione microfono usato anche sotto il ride, cassa con Beta 52 ac‑ concentrato di energia e punch! di avere l’artista di fronte. coppiato ad un SM91 per avere “attacco e pancia”, mentre gli over sono degli AKG C 414 o degli Shure KSM 32, usati Sul palco alternativamente. Saliti sul palco gironzoliamo qua e Diamo un’occhiata anche alla postazione tastiere di Andrea là e ci facciamo dare alcuni detta‑ Pesce, che usa Fender Rhodes con Fender Twin, ovviamente gli dai backliner. un Hammond, oltre a pianoforte e Moog. Domenico D’Alessandro, in parti‑ colare, si occupa delle chitarre e Lo show di Carmen che suona anche il bas‑ Non rimane che aspettare l’inizio del concerto.

so. La cantante usa un Jazz Bass La piazza è molto affollata, d’altra parte siamo in alta sta‑ studioconti.biz 2010 Fender con un Ampeg 8 x 10, in gione a Riccione, e senza biglietto, ma capiamo che comun‑ aggiunta ad una testata Orange, que buona parte del pubblico non è lì perché non sa cos’al‑ 4: Uno degli array main composti per provare un sound più “ingle‑ tro fare, ma perché è interessata alle canzoni della “cantan‑ da 8 Butterfly, abbinati a 6 se”. La sua pedaliera ha il minimo tessa” siciliana. Vediamo anche molti ragazzi (e soprattutto Mantas per le prime file. indispensabile, fra cui notiamo un ragazze) cantare a memoria numerose canzoni proposte. 5: I monitor Outline e i pedali distorsore impiegato per degli ef‑ La scaletta comprende brani del nuovo disco e pezzi storici, nella postazione di Carmen. fetti sulla voce. presentati con simpatia e gusto della chiacchiera da Carmen, che fa della sua sicilianità un punto di forza, scherzando an‑ che in dialetto catanese con il pubblico, che pare divertirsi. 5 e Progettate in italia Le canzoni sono belle, anche se la band non ci pare pro‑ costruite prio in gran forma, o almeno non deve essersi espressa al meglio durante la serata a cui noi abbiamo assistito. Certo se ci fosse un bassista, o una bassista, ma che facesse solo quello, tutto sembrerebbe più preciso e forse anche Carmen potrebbe cantare in maniera più disinvolta. Rimaniamo comunque davvero ben impressionati dalle But‑ terfly Outline, sia per la dinamica sia per la qualità timbrica; d’altra parte la scelta di questo marchio anche per impor‑ tanti tour internazionali, come quello di Peter Gabriel, la dice lunga sulla bontà del prodotto. www.fbt.it Belle anche le luci, forti e violente ma mai volgari o sguaia‑ [email protected] te, insomma con un buon equilibrio fra il rock ed i momenti ProMaxX 14a ProMaxX 12a ProMaxX 10a ProMaxX 15Sa più poetici. 600+300W 600+300W 600+300W 1200W FBT elettronica SpA ProMaxX 14 ProMaxX 12 ProMaxX 10 62019 Recanati (MC) - Italy 700W 600W 400W Tel. +39 071 750591 Fax +39 071 7505920

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Main PA di Alfio Morelli 18 d&b audiotechnik J-8 4 d&b audiotechnik J-12 lle porte del sogno è il nuovo disco di inediti di Irene circa due metri, insomma la classi- D-12 amplifiers oncert Grandi, lavoro che ha avuto un buon riscontro nelle ca “soluzione B”. Subs 10 d&b audiotechnik J-Sub cardioid c

classifiche delle programmazioni radiofoniche. Ne “Il calendario, come tutti i tour 6 d&b audiotechnik B-2 infrabass è seguito un omonimo tour, prima nei teatri e poi, estivi – continua Alberto – è piut- Front-fill

ive A durante la fase estiva, nelle piazze, con una trentina di con- tosto aperto, una trentina di date 4 d&b audiotechnik Q-7 certi e un calendario piuttosto impegnativo, sia per sposta- parecchio serrate, facciamo anche Loudspeaker management L menti sia per i molteplici back to back, ma ben gestito dalla “tre back-to-back – pausa – tre d&b audiotechnik R60 Rope CAN BUS system, with wireless tablet. produzione Live Nation. back-to-back”, sei date in otto Regia FoH Raggiungiamo la carovana a Riccione l’11 agosto, un con- giorni... anche se poi con dei rit- DiGiCo D5 Live certo gratuito (per il pubblico) offerto dal Comune in col- mi così ci vuole una pausa un po’ 1 Avalon 737sp laborazione con Radio DeeJay, che a Riccione ha una vera più lunga per tutti! Devo però 1 Spl de-esser seconda casa. dire che ognuno fa la propria par- 1 Midas XL42 1 tc electonics Finalizer PLUS Qui, in Piazzale Roma, in fondo al rinomato Viale Ceccarini, te, ed anche le aziende fornitrici 1 Aphex Aural Exciter Irene Grandi proprio a ridosso della spiaggia, è installato un grosso palco stanno facendo un ottimo lavo- 1 Spl Transient 4 ch residente, struttura con cui le varie produzioni ospiti devo- ro: Imput Studio per audio e luci, 1 Lexicon 480L Alle porte del sogno Dopo i teatri, la stagione estiva no rapportarsi. Event Management per il video ed 1 Eventide H3000 ha visto la cantante toscana in tour La scelta sul da farsi, in questo caso, è spettata al direttore Italstage per il Ground Support. 2 Yamaha SPX2000 di produzione Alberto Muller. “Sta andando tutto benissimo, 1 Summit TLA100 su e giù per la penisola. 2 Genelec 1032A è un lavoro piacevole, l’artista è 2 dbx 160L per TB e Listen La produzione molto contenta e... toccandoci TalkBack, intercom ecc… Facciamo due chiacchiere con Alberto seduti su un pattino tutto quello che c’è da toccare... Monitoraggio a pochi metri dalla battigia: ci mancano solo paletta e sec- speriamo vada avanti così”. DiGiCo SD7 chiello per sembrare due turisti... 1 Avalon 737sp 1 TC electronics Rev4000 “La produzione è nata in simbiosi con la manager di Ire- L’audio del tour 1 Aphex Big Bottom 204 ne, Francesca Pellegrini, e ovviamente con la supervisione Come da qualche anno, dietro 1 Spl Transient 4 ch di Irene stessa – ci spiega Alberto –. Abbiamo voluto creare la regia di sala di Irene troviamo 1 Spl de-esser una certa continuità con il disco, così l’idea è quella del so- Marco Monforte, il sound engine- 1 Yamaha SPX2000 gno, volevamo cioè costruire un palco all’aperto che uscisse er in tour, ormai richiestissimo un 4 XTA SIDD 10 Sennheiser ew300 G3 ‘fuori dal palco’. Per questo abbiamo scelto di sfruttare la po’ ovunque. Lo vediamo lavorare 1 Shure PA821 antenna combiner trasparenza di un grosso video LED MiTRIX, ma scomposto per la prima volta con un PA d&b 1 antenna elicoidale Sennheiser A5000 in sei mattonelle diverse, con i raggi dei proiettori che pos- serie J, così partiamo proprio da 1 Sistema Aviom 16II con 3 mixer sono passare attraverso; anche per questo non abbiamo la questa novità. 2 sub 15” con amplificatore copertura, così possiamo illuminare il cielo o le piazze che Marco, come ti trovi con questo 1 drum shaker lo meritano. La mancanza di copertura certo ci espone mag- impianto? 2 side fill 2x15” (solo sub) 3 Shure UR4D (6 ch) giormente al rischio pioggia, ma coprire il palco avrebbe an- Questo PA mi ha sorpreso positi- 2 Shure UR2 + KSM9 che comportato un allungamento dei tempi di montaggio vamente, mi piace molto, soprat- 4 Shure UR1 + WA302 instrument cable impossibile da gestire”. tutto sulla parte medio bassa; 1 Shure UR1 + lavallier mic In effetti, per un tour estivo che deve essere caratterizzato sono abituato a qualcosa di di- 1 Shure UA845 antenna distribution system da una certa agilità, di materiale ce n’è parecchio, a comin- verso, ma mi ci sono trovato subi- 2 Shure UA840 active directional antenna TalkBack, intercom ecc… ciare dal Ground Support che rende la produzione quasi to bene, anche grazie al PA man completamente autonoma ovun- que: “Abbiamo sei truss verticali Prolyte – specifica Alberto – un rig molto semplice che ci rende comunque autonomi. Siamo in- fatti molto agili, cominciamo col ferro alle otto del mattino e alle sei del pomeriggio siamo pronti per il soundcheck; non abbia- mo americane ma appendiamo direttamente al supporto, così risparmiamo spazio e uomini; infatti ci bastano tre elettricisti, due fonici, un PA man, due bac- kliner e tre scaff; giriamo con due bilici di produzione, uno audio e l’altro video e luci, ed un terzo camion per il Ground Support”. Nel caso di Riccione, Alberto ha scelto di montare comunque il Ground Support sul palco già esi- stente, abbassandone l’altezza di

60 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 61 1 Nicola che lo conosce molto bene e me lo dà sempre in ot- infatti sono stati coperti da una moquette in stile “cofano 5 oncert time condizioni. della macchina”, stratagemma che evita in maniera ade- c

La regia è una DiGiCo D5: ti ci sei proprio affezionato! guata il rientro del vento in piazze molto esposte, a volte un Beh... è un banco che conosco molto bene e prima di pas- vero problema soprattutto nelle cuffie.

ive sare alle evoluzioni devo trovare il tempo per imparare ad usarle perfettamente. Sicuramente dopo l’estate passerò ai Il PA Man è invece Nicola Pugliese. L modelli successivi, SD7 o SD8: adesso sto facendo lezioni nel “Tutto d&b audiotechnik – ci spiega – otto J8 e due J12 tempo libero con la SD7 che il mio collega Luca usa sul pal- per lato, oltre a dieci J‑SUB in configurazione cardioide; co. In questo concerto ho da gestire una sessantina di canali usiamo anche dei J‑INFRA per andare ancora più sotto. Ho e la D5 se la cava ancora egregiamente. scelto di montarli in sub array perché questo aiuta ad at- Che caratteristiche sonore ha questo concerto? tenuare delle disomogeneità che possono crearsi in alcuni Durante le prove abbiamo lavorato a due situazioni musica- punti della sala, dovute alla somma non sempre in fase. li diverse: una invernale, nei teatri, ed una estiva. La prima I finali ovviamente sono d&b, i digitali D12, controllati aveva caratteristiche più morbide e delicate, mentre que- tramite R1. Anche per i front-fill uso d&b, precisamente sta estiva richiede un sound più aggressivo, più rock, anche delle Q7 e delle Q10, disposte secondo l’ampiezza della perché in scaletta ci sono diversi brani del repertorio storico particolare venue”. Luci 2 di Irene che il pubblico ben conosce e vuole ascoltare in un certo modo; la scaletta del tour teatrale era invece costruita La scenografia 3 Litio Qx 30/40 trussing tenendo maggiormente conto dei brani del nuovo disco. Luca Brozzi è il responsabile video per Event Management. Lodestar Motors So che questa domanda te l’ho già fatta e che la risposta “Utilizziamo sei schermi di 3 metri x 2 metri, disposti su due 1 Avolites Pearl Expert + touch tablet non può essere troppo diversa dall’ultima volta, ma ai diversi piani, con quelli frontali curvati. Si tratta di MiTRIX 12 Martin MAC 700 SPOT lettori interessa sapere che macchine usi in regia... della Barco, gestiti da Catalyst. Per le riprese live usiamo tre 12 Coemar Infinity Spot XL Sì, però rischio di diventar ripetitivo, perché a me piace uti- camere: due remotate, delle Sony broadcast 3CCD sul pal- 12 Coemar Infinity Wash XL 12 Coemar Infinity S ACL lizzare alcune macchine, in buona parte sempre le stesse, co, collegate tramite SDI al banco, ed una con operatore in 6 ETC S4 profile - 750 W - 26° con cui riesco a raggiungere velocemente il suono che ho in fronte palco. 4 Martin Atomic Strobo testa; ma, anche se so che tu le conosci a memoria, se vuoi te “Soprattutto abbiamo prodotto tutti i contributi visivi – ag- 6 Thomas 4 cell DWE Blinders le ripeto: ho un SPL Transient Designer, un Midas XL42, un giunge Luca – in parte basandoci su alcune immagini fornite 2 Cirro crack oil haze machine Summit TLA 100, un pre esterno SM Custom, il dbx 901 sulla da Irene, provenienti da un suo book, ma effettate e tra- 12 ch. MA Digital Dimmer 1 distro box 40 A voce, l’Avalon VT‑737sp, il De-esser SPL sempre sulla voce, sformate in veri video, in parte girando noi stessi in studio, Altro un dbx 480 esterno, un paio di Yamaha SPX; la batteria, spesso usando il chroma key. Io durante lo show ho il com- Quindi niente alogene! 5: Uno degli array di otto J-8 e due J-12 d&b Risers Sixtema come sempre, con il Transient Designer, poi il tc electronic pito di mixare tutti i vari contributi, cosa che faccio tramite Sì, è una richiesta della produzio- audiotechnik dell’impianto principale. 1 Pipe system x backdrop outrig Finalizer sul gruppo. Una novità in effetti c’è: Luca (il fonico una Wholehog che in pratica uso come un vero mixer video; ne. Per velocizzare il montaggio 6: Luca Brozzi, responsabile video in tour per 1 Black Backdrop 16 x 8 m 3 di palco – ndr.) mi ha fatto provare un Aphex 204 che dà una in alcune parti ovviamente diamo spazio alle luci, in altre al è molto più comodo fare i pun- Event Management. 1 Ladder 6 stations Clearcom bella enfasi sulla parte bassa, arrotonda molto il suono, la live… insomma cerco di creare uno spettacolo visivamente tamenti con le testemobili dalla trovo una bella macchina. piuttosto vario”. regia, insomma è una scelta logi- 7: Adriano Sanson, lighting designer. Che microfoni hai scelto? stica. Le uniche luci alogene sono Video Più o meno siamo negli standard: per la cassa ho scelto Per darci qualche dritta sull’illuminazione dello spettacolo, quelle dei blinder. un Beta 52, dei Beyer Dynamic Opus sui tom, mentre sul- c’è Adriano Sanson, lighting designer. Come hai interagito con il video? 6 Barco MiTRIX schermi le chitarre, invece dei soliti SM57, abbiamo un AT 4040 Che tipo di disegno luci hai creato per questo spettacolo? Con i contributi video ho intera- 2 Sony BRC 300 camere remotate da regia Audio‑Technica ed un Electro‑Voice Cardinal, due microfo- Il disegno nelle piazze è una trasposizione di quanto idea- gito molto poco, gli ho princi- 1 Thomson HD LDK 8000 camera broadcast ni bellissimi anche per questo uso. Inoltre sul palco c’è un to per lo spettacolo nei teatri, da cui non si differenzia di palmente chiesto di abbassare la 6 con ottica Canon 33x tc Helicon, un “giocattolo” con cui Irene controlla delay, vo- molto; abbiamo giusto aggiunto 12 ACL dietro, a terra, ma luminosità degli schermi per non 1 Media Server Catalyst completo di ingressi SDI coder, armonie... è proprio di sua proprietà. in effetti lo spettacolo è rimasto più o meno lo stesso, solo ammazzare il disegno luci, ma 1 Wholehog IPC per remotare il Catalyst un po’ più rock. Il tema, infatti, è rimasto quello del sogno, tranne qualche accordo su alcu- L’insegnante di SD7 DiGiCo di Marco è proprio Luca Morson, ripreso dal titolo dell’album, ma certamente l’intenzione di ne scelte cromatiche non c’è stata fonico di palco. “Grazie ad SD7 – ci spiega – posso gestire al creare una certa atmosfera con le luci riusciva molto meglio molta interazione. In effetti, in meglio le numerose linee ausiliare; sul palco, infatti, usiamo in teatro, perché in un ambiente più raccolto è più facile generale, il disegno luci è molto due sistemi Aviom e dieci IEM, quindi mi occorrono molte coinvolgere il pubblico, mentre in piazza, come sai, diventa su Irene, perché lei è una leader 4 mandate. Si tratta di uno stage davvero silenzioso, anche tutto un po’ dispersivo ed è più facile comunicare energia. con una band, quindi tutto gira gli ampli sono in isobox, di rinforzo ho un sub per il tastie- Che materiale utilizzi? intorno a lei. rista ed uno shaker per il batterista, ma senza sub. Per dare Questo disegno prevede l’uso di 48 testemobili: 12 Coemar ai musicisti più contatto col pubblico uso dei microfoni ad Infinity Spot XL da 1400, 12 Infinity Wash XL, 12 MAC 700 E finalmente lo show hoc, ma che apro solo quando la situazione lo richiede, cioè Martin e 12 Infinity S ACL Coemar; poi quattro Atomic stro- Dobbiamo dire che ascoltare il 7 quando il pubblico si fa sentire o fra un pezzo e l’altro”. bo Martin e due Panorama Coemar per il fronte palco, tut- d&b è sempre piacevole, in que- Luca gestisce quasi tutti i controlli dinamici e l’effettistica to comandato da una console Avolites, marchio che uso da sto caso settato in versione rock, dalla DiGiCo, anche se preferisce usare quattro SIDD XTA sempre e con cui mi trovo bene. Per questo spettacolo ho con bassi profondissimi e potenti 1: Alberto Muller, direttore della esterni per non andare a toccare la programmazione ed deciso di adottare il modello nuovo; programmo il minimo e voce molto aggressiva. Questo produzione per Live Nation. adeguare di volta in volta l’ascolto in base ai ritorni della indispensabile, e questo banco mi permette di interagire almeno in regia, dove, come al singola location. con facilità con la musica live, in tempo reale, cosa utile so- solito, i bassi si sommano costrut- 2: Marco Monforte, fonico FoH. Luca aggiunge qualche dettaglio sul microfonaggio, come prattutto nei concerti in piazza perché dà la possibilità di tivamente; usciti da quella zona 3: Luca Morson, fonico di palco. la scelta di un KSM9 Shure per la voce, di cui apprezza la correggere e ritoccare la programmazione al volo, in base il sound era un po’ più rilassato naturalezza anche in prossimità della bocca, o la soluzione alle caratteristiche della venue o dell’illuminazione circo- e rilassante, conservando però, 4: Nicola Pugliese, systems engineer. artigianale ma efficace per il Leslie: i due microfoni Beta 98 stante, luna compresa, senza entrare nelle programmazioni. ovviamente, le sue ottime carat-

62 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 63 oncert c

ive Event Management presenta

L i suoi nuovi studi.

Personale

Personale Audio Direttore di Produzione Alberto Muller Fonico FoH Marco Monforte Fonico Monitor Luca Morson Lighting Designer Adriano Sanson P.A. man/assistente FoH Nicola Pugliese Backliner Sebastiano Borsetto Paolo Betta Bettone

Personale luci Electrician Andrea Davanzo Abdellatif Quarrak Dimmer Sergio Giacomin

Trasporti Red Tyre di teristiche timbriche. Guardando produzione video, così come il mix, almeno in rapporto ai Gianni Visconti il modo di mixare di Marco Mon- mezzi di ripresa a disposizione. Lighting designer Adriano Sanson forte ci veniva quasi da sorridere: Anche il disegno luci ha svolto egregiamente il suo com- Direttore video Luca Brozzi potremmo definirlo adrenalinico, pito, anche se il taglio demodé non ci ha convinto troppo, visto che non sta fermo un attimo e soprattutto ci ha disturbato, come a gran parte del pub- e, ben che vada, controlla ad ogni blico, l’uso eccessivo e prolungato, se non sadico, delle luci secondo ogni singolo strumento bianche puntate negli occhi: non ne capiamo il fine e ne su ogni singolo canale… ma visti i sconsigliamo l’abuso. Ma, ovviamente, i nostri sono solo 8: Vista “romantica” dei 12 Coemar risultati chi può dirgli niente? punti di vista. Infinity ACL (sul truss in basso), degli Bella la disposizione dei video Infinity Spot XL Coemar (sopra), e degli sui due livelli che otticamente dà Abbiamo trovato una band ormai molto affiatata, una schermi MiTRIX al fondo palco. la possibilità di creare un’unica situazione tecnica all’altezza ed un’Irene sempre carica 9: La linea dei sub d&b audiotechnik J-SUB immagine o di gestire le sei mat- di energia e voglia di cantare divertendosi. Una bella se- davanti il frontepalco e J-INFRA ai lati. tonelle in modo differente; ci è rata per i turisti di Riccione accorsi numerosi a riempire parso ottimo anche il lavoro di la piazza.

8 9

Nuove postazioni di grafica e postproduzione hd. Uffici e Studi di post produzione: Magazzino: via XXV Aprile 68, 20068 via E. Fermi 12, 26839 Peschiera Borromeo - Milano Zelo Buon Persico - Lodi EVENT MANAGEMENT tel. + 39 02 55 301 866 tel. e fax +39 02 90 659 623 tutta la tecnica [email protected] www.eventmanagement.it per l’evento 64 novembre/dicembre 2010 - n.86 di Douglas Cole tage temi trattati, e spesso richiede al pubblico una megadose di s

sospensione dell’incredulità anche prima dell’acquisto del

n biglietto. o Evita Erano gli anni Settanta, il decennio in cui la cultura occi- dentale, in particolare quella anglo-americana, aveva adot- LA PRODUZIONE tato l’autoironia involontaria come caratteristica distintiva. DI BILL KENWRIGHT Prima del grande e finale ritorno all’ombra seriosa gettata dallo Zio Ronnie e dalla Lady di ferro negli anni Ottanta, fu presidente degli Stati Uniti un ingegnere nucleare con un accento iper-meridionale che gli impediva la corretta pro- nuncia della parola “nuclear”, mentre nel Regno Unito un governo Labour riuscì a far perdere all’Impero Britannico una “guerra” navale contro l’incomparabile potere maritti- mo dell’Islanda. Si cucivano camicie di nylon, e si era convinti che i pantaloni a zampa d’elefante o i completi celeste con i risvolti estesi come l’apertura alare di un 747 coordinati con scarpe bianche e lustrate fossero abbigliamento accettabile. Insomma, fu un decennio con delle idee un po’ bizzarre, durante il quale la cultura continuò per anni a porsi la do- manda “Perché no?” a qualsiasi proposito. A questa do- manda, la cultura occidentale ricevette la risposta dagli anni Ottanta, e fu un chiaro e forte “Te lo dico IO perché no”. Venne ovviamente il ritorno alla seriosità, ai naziona- lismi, all’orgogliosa avidità e al materialismo del decennio successivo, che riprogrammò il pubblico a disprezzare ogni aspetto della liberale epoca precedente e che lo rimise sul giusto percorso produttivo per rilanciare l’economia globa- le. Ciononostante, nel mondo del teatro in particolare, so- pravvive anche oggi il concetto innegabilmente dimostrato negli anni Settanta che alcuni spettacoli, sulla carta bagni di sangue garantiti, possano, in pratica, diventare leggendari. Io sospetto che questo concetto riuscì a sopravvivere agli anni Ottanta e Novanta solamente perché un musical che diventa leggendario, nonostante qualsiasi assurdità, riesce a generare un’enorme quantità di quattrini. Ogni volta che vedo un musical, cerco di immaginare quella prima riunione in cui i creativi fanno il “pitch” (la presen- tazione) del concetto dello show ad un gruppo di investi- e poi su ogni continente a parte tori per finanziare la produzione. Se mi figuro lo scenario l’Antartide. della presentazione di Mamma Mia! mi diverto molto, ma Portato in scena per la prima vol- le risate che mi prendono quando mi immagino nel ruolo ta nel West End nel 1978 al Prin- del potenziale investitore di fronte ad un compositore che ce Edward Theatre, con la regia mi propone Sweeney Todd sono quasi da iperventilazione... di Harold Prince, fece 2900 repli- però, anche Evita non scherza. che, chiudendo dopo quasi otto Evita seguì lo stesso percorso della precedente opera firmata anni. La produzione originale a Webber-Rice, Jesus Christ Superstar, e nacque nel 1976 come Broadway, partita l’anno successi- un progetto discografico: un “concept album” di un’ope- vo, fece 1567 repliche in quattro ra contenente musica che spaziava dalla classica, al latino anni. Tra la marea di riconosci- el campo dei musical, i cognomi vanno in coppia. al rock, basato sulla vita esageratamente romanticizzata di menti vinti da queste prime pro- Anche se non hanno collaborato con la costanza una figura socio-politica dell’America Latina, che tra l’altro duzioni, il lavoro del lighting desi- di Gilbert & Sullivan o di Rodgers & Hammerstein, fu la moglie di un leader spesso accusato dagli storici di es- gner David Hersey su quest’ultima Dopo Mamma Mia! l’anno Nla collaborazione tra Webber & Rice ha prodotto sere fascista... una cosa che oggi immagino non sarebbe in vinse il Los Angeles Drama Critics’ cinque musical, tra i quali tre delle più conosciute opere del cima alle priorità di budget di una casa discografica anglo- Circle Award per il miglior dise- scorso e Cats due anni fa, genere: Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat, Jesus sassone. Dopo due anni, è maturato il progetto di portare gno luci nel 1979, seguito dal Tony anche quest’anno Ravenna Christ Superstar e Evita. questo progetto sul palco. Molto rassicurante per gli inve- Award del 1980 nella stessa cate- Festival ha presentato un Alcune cose non si possono spiegare, ed una gran parte di stitori, soprattutto per quelli della produzione newyorkese, goria. Da allora, Evita ricomparve queste cose esiste nel mondo della politica e dell’intratteni- sarà stata l’insistenza della regia che il narratore Che, una in diverse produzioni teatrali sta- musical di serie A. mento (che si sono ormai fusi in un’unica amalgama). Nella specie di corifeo nel libretto, sia il ritratto di Che Guevara. bili e in tour, ed ebbe l’onore di letteratura e nel cinema, è noto il concetto della necessa- Per chi non lo ricordasse, all’epoca si doveva firmare una una produzione cinematografica ria “sospensione dell’incredulità” che il pubblico si deve dichiarazione in cui si affermava di non aver mai fatto parte nel ‘96, con Madonna nel ruolo autoimporre per potersi lasciar intrattenere. Il musical è del partito comunista solo per attraversare il confine statu- di Evita Peròn ed Antonio Bande- probabilmente il genere dello show business che più spes- nitense. Ma, per quanto assolutamente improbabile, que- ras nel ruolo di Che, che in questa so attraversa il confine del surreale per quanto riguarda i sto show divenne una hit su entrambi i lati dell’Atlantico, produzione aveva perso tutta la

66 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 67 IT_Selador x7 Ad_Soundlite_Layout 1 9/22/10 1:53 PM Page 1 tage somiglianza con Guevara. Proba- La produzione s

Piu’ colore. Piu’ luce. bilmente questo riadattamento Ci raggiungono davanti il palco i suoi colleghi

n del ruolo venne effettuato meno Matteo Matteoli e Paolo Cantù. Ilenia ci nega il piacere di

o per motivi politici che per evitare un’intervista, e lascia ai due maschietti il compito di spie- che il pubblico tipico di un film garci i dettagli della produzione. Cominciamo con Matteo, con Madonna e Banderas rima- che funge da tramite per la parte tecnica tra la produzione nesse confuso, riconoscendo Gue- inglese e la location. 1 vara solo come “quel tizio sulle Che tipo di lavoro hai svolto per questa produzione? magliette dei Rage Against the Inizialmente sono stato a Londra a vedere lo spettacolo e Machine”. l’allestimento per capire se fosse davvero fattibile trasporta- Attualmente in tournée nel Re- re il tour in Italia, pensando in anticipo anche a cosa sareb- gno Unito ed in Europa è una be servito qui per ospitare lo spettacolo. produzione di Bill Kenwright, Come puoi vedere, è una produzione pensata per un tour con regia condivisa tra Kenwright in teatri classici, con graticci ecc. In Italia, invece, in due e Bob Tomson. Nel giugno di location su tre abbiamo dovuto fare con un tetto Layher. quest’anno ha fatto tre tappe in Bisognava trovare, insomma, il modo di adattare l’allesti- Italia, in venue completamente mento ad ogni location. diverse tra loro: sei date al Teatro Che problematiche hai dovuto affrontare? 2 Politeama Rossetti a Trieste, cin- A Trieste è stato tranquillo, infatti questo spettacolo è fa- que date nel Giardino di Boboli a cilmente allestibile in teatro. A Firenze abbiamo avuto la Firenze e cinque date al PalaFiera “problematica” della pioggia... abbiamo dovuto annullare di Forlì. Qui l’abbiamo intercetta- due spettacoli su cinque. Era comunque già piuttosto com- ta noi, nel nostro pellegrinaggio plesso portare tutto questo nel Giardino di Boboli. annuale al musical di spicco del E nel Palasport? Ravenna Festival. Qui si lavora molto bene. L’unica sfida è stata trovare abba- stanza alluminio per poter ricreare il graticcio. Parliamo di Arriviamo al PalaFiera al mattino un’area di 20 metri per 14, con 44 motori. Loro non girano della seconda data a Forlì; ci acco- con nessuna struttura, neanche i truss, così la maggior parte glie la carinissima Ilenia Carli, tour del lavoro sta nell’assicurare una struttura corretta quando 3 manager per l’agenzia Live Arts. arrivano. Ci accompagna nella sala a vedere Paolo, tu di cosa ti occupi? l’allestimento. Io sono il tour manager. Siamo in due, c’è anche Ilenia Carli. La scenografia colpisce subito Siamo i referenti per Live Arts, l’agenzia che ha fatto da tra- come semplice ed elegante. Com- mite per l’organizzazione della tournée. Ci occupiamo delle prende tre portali che dividono questioni che riguardono il cast ed i tecnici, della logistica il palco in tre “strati”, dal boc- dei trasferimenti e poi della gestione del personale locale, cascena fino al fondale. I portali carico-scarico, ecc. sono progressivamente più piccoli Come vi dividete il lavoro? verso il basso, fornendo l’effica- Nelle tournée con le compagnie c’è sempre una persona che ce illusione di più profondità di cura tutta la parte tecnica, Matteo in questo caso, ed un’al- 4 quella reale. Per tutta l’ampiezza tra, qui Ilenia, che si occupa totalmente del cast. Io invece mi del fondale, invece, si estende un occupo dei tecnici e dei loro movimenti. Gestisco i sei bilici e porticato con archi e colonne, con mi occupo dei contatti sul posto con la manodopera locale. una doppia scala verso un balcone La squadra inglese, come organizza i lavori? alto due metri. Altri balconi pic- Questa produzione non ha la crew divisa, come nel musical coli entrano dai lati fuori scena, Cats, in due distinte squadre per montaggio e smontaggio, L’arcobaleno é molto di piú del Rosso, Verde e Blu (RGB). e due ulteriori archi con colonne separate da quelle che rimanevano in tour. Qui abbiamo La serie a LED Selador dell’ETC fornisce tutto il resto dello spettro – colori sorprendenti e un bianco portanti sono montati su binari in solo il capo della squadra audio, Daniel, che arriva per met- sfavillante. Luce per il palcoscenico, lo studio TV e per l’uso architetturale. modo da poter essere portati den- tere a posto ogni location e poi torna in Inghilterra. Altri tro e fuori dalla scena. giri di questo genere li abbiamo avuti solo nel caso partico- Scopri l’arcobaleno di differenze che offre il sistema a 7 colori. Contatta il rivenditore ETC piu’ vicino a lare di Firenze. 5 te per capire quanto puó essere splendida la luce dei LED. 1: Andrew Fugle, “sound 2”. In quanti sono dall’inghilterra? In totale sono in 54, tra cast, tecnici, ecc. 2: David Beckham, “sound 1”.

3: Daniel Samson, responsabile L’audio dell’audio per la produzione. Finita la nostra chiacchierata con Matteo e Paolo, ci pre- sentano la squadra audio della produzione inglese: 4: Chris Cunningham, responsabile per il lighting, nonché Daniel Samson, responsabile dell’audio per la produzione, programmatore dello spettacolo. David Beckham (sì, proprio lui), “sound 1”, e Andrew Fugle, “sound 2”. 5: Da sx: I tour manager Paolo Cantù e Ilenia Carli, e Matteo Daniel comincia subito con un po’ di informazioni sul pro- Matteoli, responsabile tecnico per getto: “Il sound designer, Ben Harrison, è abituato a pro- la produzione italiana. gettare questo tipo di tour, ma non con questi parametri.

London, UK Tel +44 (0)20 8896 1000 I Rome, IT Tel +39 (06) 32 111 683 I Holzkirchen, DE Tel +49 (80 24) 47 00-0 I www.etcconnect.com 68 novembre/dicembre 2010 - n.86 tage La scelta del PA era molto difficile dietro un sacco di E0 per aggiungere dei delay quando è s

perché serviva qualcosa che po- necessario. Qui abbiamo un truss di delay – con degli hang

n tesse essere abbastanza traspa- piccoli ed un paio di center – e questo aiuta, perché quando

o rente e dettagliato nei posti più facciamo i palasport la regia è posizionata dietro i delay. intimi e che potesse avere anche “Sono rimasto impressionato molto positivamente – conclu- impatto e gittata negli spazi più de Daniel – da quanto è versatile il d&b Q. Portiamo in giro grandi. i Q7, per poter mettere in piedi anche un sistema da prosce- “Abbiamo 32 d&b Q1 ed otto nio, dove fisicamente non riusciremo ad appendere dei line d&b Q7 come PA principale, tutto array, per motivi di linee di vista o di pesi”. fornito da Orbital Sound – conti- Avete un modo in particolare per far localizzare le voci e nua Daniel – più quattro B2 e sei per accentuarle nell’impianto? QSub. Poi abbiamo otto E8 ed un Usiamo i soliti trucchi da teatro: impostiamo un punto zero paio di E12 per i fill, sempre d&b. centrato più o meno a centro palco, ed allineiamo a quello i Gli array principali sono formati frontfill ed i Q7 lungo il muro. Con un sistema di queste di- da undici Q1 per lato, poi quat- mensioni può essere anche molto complicato. L’energia co- tro al centro, ed usiamo tre Q7 munque arriva dagli array principali, ma i fill sono essenziali per lato e due centrali in alto per per creare le immagini delle voci e dell’orchestra. Passando ai radiomicrofoni... quanti canali state usando? Come rimandi i mix alla band? i delay. L’amplificazione è tutta Il tuo lavoro in particolare in cosa consiste? 32 canali di ricevitori Sennheiser EM 3532, tutti in rete tra- Io ricevo tutto dalla band, creo con finali d&b D12 e D6. Questo Il mio lavoro consiste nel provare ad applicare il design di mite il router Net1 e gestiti dal software WSM. Usiamo dei mix per ogni sezione e li man- rende molto facile per noi ricon- Ben ad ogni venue. È una sfida non indifferente, visto la trasmettitori bodypack SK 5012 con capsule DPA 4061 sul- do dal PM1D al sistema Aviom figurare il PA, ci toglie la preoc- differenza tra un posto e l’altro. la fronte o sulla guancia degli attori. Abbiamo due unità che usano per il loro monito- cupazione di non poter mettere Quanto tempo serve per l’allestimento? di distribuzione d’antenna con quattro coppie di antenne, raggio, così che possono mixare certi diffusori in certe posizioni, Di solito arriviamo il lunedì mattina e siamo pronti all’ora di per le due diverse bande di frequenza che usiamo. La parte sé stessi. Abbiamo voci, ottoni, perché possiamo semplicemente pranzo del martedì. Poi la Domenica c’è l’out, e si ricomin- “sotto” va dal canale 59 al 64, mentre la parte “sopra” co- percussioni, batteria, tastiere... mandare i patch dove vogliamo cia lunedì. Cerchiamo di avere il sistema completamente in pre più o meno i canali da 66 a 69. Siamo partiti con una sezione di e configurare gli ampli per il ruo- funzione per la sera di lunedì, così abbiamo un paio d’ore Come ti trovi con la situazione dello spettro a radiofre- fiati e a metà tournée l’abbia- lo che devono svolgere. Usiamo la mattina di martedì per equalizzarlo. Io rimango fino alla quenza in italia? mo sostituita con una sezione di ArrayCalc per configurare gli array, fine del primo spettacolo, poi ritorno per l’out ed accompa- In Italia è stato un grosso problema: in confronto ad altri archi... la produzione ha deciso che ovviamente non include i fill e gno il sistema alla venue successiva per l’in. paesi, anche se la banda disponibile qui in Italia è abba- che era più adatta e che aveva cose del genere, e poi misuriamo La squadra audio che lavora durante lo spettacolo chi è? stanza larga ci sono grosse fette mangiate dalla TV digitale. un’immagine migliore nella buca e sistemiamo da lì. È molto diffici- Audio 1 ed Audio 2. David lavora al FoH e Andy sta dietro In tutte le location italiane ho avuto almeno due canali TV dell’orchestra. le avere i disegni dettagliati delle l’orchestra, fa il microfonista per gli interpreti, segue i com (16 MHz della mia banda totale) murati dalla TV digitale. Così l’Aviom 16 è praticamente venue, e di solito arrivi sul posto e e i cue, ma il compito più pesante del suo lavoro consiste nel Siamo al punto che qui non ho una singola frequenza di pieno... trovi quasi sempre delle sorprese. seguire i 32 canali radio. Andy fa un paio di spettacoli alla backup... ed alcuni trasmettitori ho dovuto assegnarli ad Sì, è pieno... Bisogna dire che al Con i teatri è molto difficile pre- settimana al FoH, anche per mantenere due operativi. interpreti specifici che non vanno in certi punti del palco. direttore musicale devono tor- vedere i livelli anche dai disegni... Se non avessi a disposizione il software WSM, o un attrez- nare anche le voci ed altre cose. per risolvere questo portiamo Ci spostiamo nella zona di fianco al palco, nella tana di zo simile, gli spettacoli qui o a Firenze non sarebbero stati Dalla prossima data aggiungere- “Audio 2”. possibili. mo anche una sezione di archi. Daniel ci spiega: “La squadra audio è responsabile per inter- Quanti microfoni avete sul palco contemporaneamente C’è monitoraggio dell’orchestra com, cue e CCTV. Abbiamo una struttura di snake multicore, durante lo spettacolo? per i cantanti sul palco, cosa con dei breakout box che mandiamo su ai livelli alti così che Ci sono parecchie scene in cui tutti i radiomicrofoni sono usate per quello? possiamo farli scendere sui truss dove ci sono i nostri moni- in uso contemporaneamente. Usiamo 28 canali durante lo Usiamo delle d&b E3, posizionate tor ed i cue light per il palco. Abbiamo un rack DSM, dove show, ma in realtà sono 23, con ricevitori e trasmettitori ri- ai lati sulle truss delle luci, e delle abbiamo il CCTV. Nelle venue dove riusciamo a mettere tut- dondanti sui cinque interpreti principali. Meyer MM4 nella posizione del te le telecamere abbiamo diverse visualizzazioni; qua, inve- “gobbo”. ce, di CCTV abbiamo solo il setup di base: palco in bianco e Ci spostiamo dietro il palco, completamente fuori della sala, nero, all’infrarosso e a colori, ed una linea del MD (direttore dove viene nascosta l’orchestra. Qui, David ci dà qualche in- Spostandoci in regia FoH, ci tro- musicale - ndr). C’è anche una telecamera motorizzata (pan, formazione sulla gestione della musica dal vivo: “Durante il viamo dietro una vecchia maesto- tilt e zoom) per poter dare allo show caller delle inquadra- resto di questa tournée – ci spiega – l’orchestra è stata quasi sa signora Yamaha PM1D. Qui fac- ture molto specifiche. sempre nella buca davanti al palco, ma nelle ultime due ve- ciamo qualche domanda a David “Ci sono quattro canali principali di com – continua Daniel – nue siamo stati in remoto. Nel Giardino di Boboli l’orchestra su quello che succede dopo che il ed abbiamo una matrice così che possiamo sistemare un era sotto una tenda, in un campo a circa 50 metri di distanza segnale lascia il palco. paio di linee private o un program feed per quando i se- dal retropalco. Nonostante la tecnologia, è molto difficile Il percorso del segnale è comple- guipersona sono dietro un muro di vetro. Le comunicazioni per i musicisti stare isolati in un luogo distante dal palco. tamente digitale dal palco fino radio avvengono tramite gli HME per la zona del palco e dei Qui a Forlì c’è una situazione abbastanza buona, anche se all’impianto? normalissimi Motorola per le distanze più elevate. Tutto il ancora da remoto. C’è comunque una certa energia che ar- Siamo in digitale dagli ingressi sistema intercom è alimentato tramite UPS. Sembra banale, riva fino a qui dietro ed i musicisti riescono a sentirsi parte ma non siamo in digitale fino agli ma... ad Atene c’è stato un blackout, e le luci d’emergenza dello spettacolo. ampli... sarebbe stato troppo, la- della venue non si sono attivate: almeno siamo riusciti a co- “Dalla band – continua – ci sono 24 canali solo di tastie- vorando in queste circostanze. municare, anche solo per dire ‘tutti fermi dove siete’”. re, che vengono premixati con uno Yamaha DM1000 da cui Come gestisci gli input? esce una coppia stereo per il PM1D. Il PM1 riceve in tutto Teniamo tutte le voci più vicine Visto che siamo nella zona di solito occupata da Andy, gli circa 40 canali: 14 di percussioni, 12 per la batteria, lo stereo possibile, e cerchiamo di tenere facciamo qualche domanda sul sistema radiomicrofonico. per le tastiere, tre chitarre, basso...” tutto quello che dobbiamo utiliz-

70 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 71 tage zare spesso sul primo layer. Tutti i Quante scene avete? in un punto in cui i Robe Wash so- s

ritorni sono sul layer sottostante. Una cinquantina. Le scene sono fondamentali nei musical. pra non riescono ad illuminarlo da

n Ci sono tantissimi effetti sonori. Quanti diversi mix? dietro. Lo spettacolo perde così un

o Da dove vengono tenuti gli ef- Le 48 mandate sono praticamente piene. Il PM1D per que- po’ della sua profondità, perché fetti sonori? sto motivo rimane la prima scelta, in teatro. Il sound desi- quello si usava come una ‘tenda Risponde Daniel: Sono su CSC gner ha specificato il PM1D proprio per questo... forse non di luce’. Fortunatamente abbiamo Show Control, software scritto da prevedeva una data all’aria aperta sotto la pioggia torren- questi ballet boom che riescono Richard Carter, e la piattaforma ziale, ma per questo esistono i backup. creare almeno in parte l’aspetto del software è perfetta per que- Abbiamo un massimo di 16 matrici sulle uscite principali, e tridimensionale”. sto lavoro. qui ne stiamo utilizzando 14, compresi i sub. Il controllo? Aggiunge David: Si può anche con- Aggiunge Daniel: abbiamo impostato le uscite per i sub, così Per quanto riguarda il controllo, trollare la console da quel soft- abbiamo diversi mix per i woofer, e riusciamo a determinare lo spettacolo è tutto programma- ware, utilizzandolo come MIDI quanto di ogni cosa va ai diversi tipi di sub, ai Q‑SUB o ai to sulla GrandMA Full, collegata al Master per controllare le scene B2. Per esempio, se abbiamo un segnale sub-bass dalle ta- palco in ARTNet su cavo ethernet. del banco direttamente dalla cue- stiere, non serve inviarlo ai Q‑SUB perché non riuscirebbero Penso che l’ultimo cue sia il nume- list del software. Normalmente in a riprodurlo, così lo mandiamo ai B2. Nello spettacolo c’è ro 311, ma ci sono un totale di di questo spettacolo faremmo così, anche l’effetto sonoro di un terremoto, in cui i B2 fanno un circa 400 mark, cue con i follow- ma qui abbiamo deciso di fare lavoro straordinario. on, eccetera. le scene dal banco e lanciare dal So che la produzione originale di software semplicemente gli ef- Le luci Prince di Evita ha avuto diversi fetti. Abbiamo pensato che così Ringraziando la squadra audio per l’approfondi- riconoscimenti per il lighting. fosse più sicuro. Tra l’altro, questo to tour dell’impianto, passiamo al gioviale scozzese Howett ha preso spunto in qual- banco è un backup: a Firenze, la Chris Cunningham per avere qualche informazione sull’il- che modo per questa produzione? settimana scorsa, l’altro è rimasto luminazione dello spettacolo. Chris è il responsabile delle Per niente. Prima di tutto, la sce- sotto una pioggia torrenziale... ed luci per la produzione, associato al lighting designer Mark nografia è diversa e la regia diffe- è tornato in Inghilterra. Howett, e ha programmato lo spettacolo. rente. Secondo, la produzione di “Per quanto riguarda CSC abbia- “Normalmente non giro con lo spettacolo quando siamo in In- Prince era pensata per un teatro mo un sistema ridondante, con ghilterra – spiega Chris – ma in Europa sono rimasto in tour per stabile, non per una produzione tutti gli effetti sincronizzati con assicurare che il valore della produzione rimanesse all’altezza. in tour. E poi Hersey ha progetta- timecode su ADAT. Così, in caso “Il parco luci è fornito da HSL – continua – ed è principalmen- to le luci di quella produzione 35 di problemi, anche in mezzo ad te composto da VL3000 Spot, dei Robe ColorWash 1200 EAT anni fa... i tempi e la tecnologia un singolo effetto, possiamo cam- sopra, altri ColorWash 1200 ed uno standard ballet boom a cambiano. biare da ingresso CSC ad ingresso tre proiettori per il FoH. Tra i vari “livelli” di portico delle sce- ADAT con un singolo pulsante. nografie, sui truss verticali, ci sono un altro ColorWash 1200 Lo Show Che outboard state usando in ed un VL1000 Spot a scarica per i tagli, questi ultimi con La produzione di Kenwright di particolare? shutter invece di iris, perché lo spettacolo necessita di tagli Evita non delude. Il cast è ben ro- Abbiamo un TC System 6000 molto precisi. Poi sotto ogni VL1000 ci sono dei Source Four dato e Abigail Jaye fa un lavoro con equalizzazione dinamica sui con gli scroller, in basso. Lo spettacolo si basa moltissimo su eccellente nel creare empatia fra il gruppi vocali: il main vocal group quei ballet boom per fornire molta ‘scultura’. Abbiamo poi pubblico e la più amata velina del- ed il chorus group. Anche il river- 12 proiettori generici sul truss davanti, wash da tre colori. Ci la storia mentre sale la scala della 6: La zona dell’orchestra, fuori bero principale è su quello. In al- sono inoltre dei birdie sul fronte palco, otto Thomas 1K per fama e del potere. Mark Heenehan dalla sala nella zona di cune scene ci sono dei reverberi il ciclorama sopra e dieci groundrow da 500 W sotto. è convincente come Peròn e Mark carico/scarico del PalaFiera. anche sugli effetti sonori e questi “Qui a Forlì è un po’ strano – continua Chris – perché non Powell è molto bravo come Che. 7: Panoramica del palco. sono fatti con gli effetti interni abbiamo potuto appendere il muro dietro, che normal- Il suono è potente ma controllato, del banco. mente entra ed esce dal palco. L’abbiamo dovuto mettere non è impostato come un rinforzo trasparente, in questo caso una 6 7 cosa piuttosto difficile, conside- rando il riverbero contro il quale si deve combattere nel PalaFiera. Co- munque, non si tratta di un’opera lirica, e nel musical musica e voce amplificati ci stanno. La versatilità della scenografie di Matthew Wright in coordinamen- to con le luci di Mark Howett è veramente impressionante. Con quello che sembra pochissimo ma- teriale, riescono a ricreare molto efficacemente grandi spazi, piazze e sommosse, ma anche cantine e cattedrali. Alle fine, sicuramente, una gran bella serata.

72 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 73 tage s

n o

Personale Presentata a Forlì da Ravenna Festival Personale in tour Tournée Italiana a cura di Live Arts Management srl Cast Una produzione di Bill Kenwright Eva Abigail Jaye in accordo speciale con The Really Useful Group Che Mark Powell Peròn Mark Heenehan Produzione Mistress Abigail Matthews Libretto di Tim Rice Magaldi Stephen Carlile Musica di Andrew Lloyd Webber Understudies Regia Bill Kenwright Eva Emma Barr Bob Tomson Che Matt Wilman Scene Matthew Wright Peròn Christopher D. Hunt Coreografie Bill Deamer Mistress Sasha Ransley Lighting designer Mark Howett Ensemble: Sound designer Ben Harrison Emma Barr, Errol Clayton, Craig Deuchar, Anouska Eaton, James Orchestrazione Andrew Lloyd Webber Grant, Andrew Gordon-Watkins, Christopher D Hunt, Natalie David Cullen Langston, Natalie Moore-Williams, Christopher Palmer, Jessica Resp. costumi Lally Broome Parker, Sasha Ranslet, Rebecca Reynolds, Daniel Sharpe, Callum Resp. parrucche Darren Ware Train, Anthony Williamson, Matt Wilman Resp. carpenteria Maitland Wakefield Comparse: Divisi progettati da Dennis Fitzgerald Albert Bartoletti, Luciana Petrini, Falvio Colonna, Bellini Francesca, Resp. audio per la prod. Dan Sampson Silvia De Lorenzi, Martina Lombardi, Luca Di Chiara, Vanessa Resp luci per la prod. Chris Cunningham Furgani, Francesco Bratti, Eros Quercetani, Paolo Paganelli, Maria Costruzione scenografia Stephen Pule Workshop Rambelli, Gianfranco Boattini, Elena Picchi, Duana Brachi, Gianluca Weldfab Engineering Bassini, Valentina Ferroni. Set Up Scenery Bambini I bambini della Scuola Musicale Service audio Orbital Sound “Dante Alighieri” di Bertinoro Service luci HSL L’orchestra Resp. trovate sceniche Dianne Kelly Direttore musicale David Steadman Artisti scenografici Tamsin Marshall Direttore/ass. MD/Tastiere 1 Andrew Corcoran Will Roberts Tastiere 2 Mike Steel Janet Stanton Tastiere 3/fisarmonica Moira Hartley Gerard Strong Chitarra Tom Green Costumi Jane Gonin Contrabbasso/basso David Brown Richard Hanscombe Tromba/flicorno James Davies Stenn Vollmuller Trombone Chris Cole Carole Coates Batteria Jon Hooper Judith Clarke Percussioni James Wycherley Judy Ward Staff Cappelli Jenny Adey Company stage manager Mark Wilkinson Acquisti Saira Saheed Deputy stage manager James-Paul Hayden Amy Peck Technical stage manager Markus Zeibeck Management orchestrale David Steadman Ass. stage manager Katy Keggie Allenamenti vocali Louisa Ridgeway Sound 1 David Beckham Programmazione tastiere Gareth Huw Davies Sound 2 Andrew Fugle Pubbicità e design Target Live Capo elettricista Nick Hollingdale Grazie anche a: Tecnico David Ayton Cherida Langford, Liverpool Echo, Laurie Mansfield, JD McDougall Capoparrucchiera Linzi Bowen Ltd, Kirwin&Simpson, Tom Carradine, Robe Alderton, Simon Stuart, Parrucchiera Elise Baker Chris Headlam e Mike Oates, Matt Brigg, Trish Wilkinson Ass. parrucchiera Helen Russel Tour manager Capocostumista Amanda Heatley per Live Arts Management Paolo Cantù Costumista Lynsey Baker Ilenia Carli Ass. costumista Sarah Becs Coordinatore tecnico per le date italiane Matteo Matteoli

74 novembre/dicembre 2010 - n.86 di Mike Clark tage un canale di riserva con un ponte radio; ma installare delle “Dobbiamo assicurare – continua s

fibre ottiche attraverso la città sarebbe stato improponibile, Fiervisaggio – una copertura uni-

n quindi abbiamo noleggiato due fibre ‘spente’ già installate, forme per i radiomicrofoni dei o Rigoletto alle quali abbiamo collegato le nostre apparecchiature. Na- solisti in tutti gli ambienti, anche turalmente non ci sono fibre per tutti i set quindi al teatro quelli in cui i cantanti si muovono A Mantova c’è un nodo dove sono commutate, in direzione Palazzo Du- molto, anche all’esterno. Questo cale, Palazzo Te e Rocca di Sparafucile. In quest’ultima sono si è ottenuto installando parec- state stese appositamente, perché non c’erano neanche le chie antenne diversity. linee telefoniche. “I solisti sono equipaggiati con “Per quanto riguarda la messa in onda, abbiamo un capo- due microfoni Sennheiser MKE 1, rete nei vari set: Palazzo Te nel primo atto, nel secondo Pa- connessi al nuovo sistema di ra- lazzo Ducale e nel terzo Rocca di Sparafucile, tutto fatto diomicrofoni con una gamma con due stazioni satellitari HD. di frequenza commutabile di “Invece di dedicarsi alle riprese, le sezioni audio dei nostri 184 MHz, composto dai trasmetti- OB van svolgono un ruolo fondamentale di ‘servizio’, smi- tori bodypack SK 5212‑II e relativi stando i segnali audio per la diffusione sui set, oltre a gesti- ricevitori EM 3732‑II. Ognuno di- re la capillare rete di intercom che viaggia su rete LAN ADSL spone di due trasmettitori in due aziendale, con ISDN di riserva, come se fossimo in sede RAI”. distinte gamme di frequenza per garantire la ridondanza: il grup- A Mantova, Fizzardi si è dedicato alla produzione vera a po a frequenza inferiore va da propria, ed il progetto audio è stato curato da Tony Ciano: 501 MHz a 589,5 MHz mentre il “Sono il responsabile Radio RAI per la parte audio – ci spie- gruppo superiore occupa la ban- ga – e coordino una squadra di tredici persone. I servizi tec- da da 661,5 MHz a 763,5 MHz. Per nici del nostro reparto di ingegneria hanno il compito dello evitare problemi di frequenze ci sviluppo e della gestione degli impianti”. avvaliamo della collaborazione con Dino Tedesco di RAI Way, che Prima di spiegare gli aspetti strettamente tecnici, si occupa del loro coordinamento, Fiervisaggio Giorgetti, uno dei quattro tecnici che hanno seguendoci costantemente e ana- eseguito l’allestimento audio sotto il coordinamento di lizzando lo spettro radio. Claudio Conti, illustra alcuni dei problemi logistici: “Il fatto “Anche posizionare i microfoni che i set siano in luoghi monumentali sotto tutela comporta per riprendere il coro è stato piut- Dopo il grande successo dei cantanti-attori e del coro si sono svolti a distanza tra certe restrizioni; a Palazzo Te, ad esempio, finite le prove, tosto impegnativo: non si devono internazionale di “Tosca nei luoghi e loro, con l’orchestra in un set a lei dedicato (il Teatro Bi- dobbiamo scollegare tutti i cavi, chiudere le finestre per la vedere e, oltretutto, alcune stan- biena), distante dalle altre location, ma ad esse collegato notte e ricollegarli la mattina seguente! Al Palazzo Duca- ze sono anche molto riverberanti, nelle ore di Tosca” in diretta da Roma “bidirezionalmente” tramite fibre ottiche. Collegamenti le, i cavi transitano nel giardino per poi salire ai piani su- ma si potevano trattare acustica- (1992), e di “La Traviata a Paris” di un’importanza fondamentale, perché hanno permesso periori, mentre alla Rocca di Sparafucile abbiamo dovuto mente soltanto in parte, altrimen- in diretta dalla capitale francese ai cantanti di mantenere la coerenza temporale con l’or- passarli sopra gli alberi per evitare che le fibre ottiche si ti l’intervento si sarebbe visto nel- chestra tramite un monitoraggio musicale dell’orchestra ed danneggiassero. le riprese video”. (nel 2000), “La Via della Musica” uno video col “gesto” del direttore. Il direttore, a sua volta, ha portato di recente a Mantova il doveva visualizzare i movimenti scenici dei cantanti e, insie- Rigoletto di Giuseppe Verdi. me all’orchestra, ascoltare l’audio dei loro interventi. Alcuni dei personaggi chiave di questa imponente produ- zione, andata in onda in diretta su Rai1 e in mondovisione sabato 4 e domenica 5 settembre 2010 in 138 nazioni, ci spiegano nel dettaglio la gestione dei potenti mezzi messi in campo. n altro “film in diretta”, ideato e prodotto da Il Direttore di produzione RAI è Claudio Fizzardi: “Questa Andrea Andermann, con è una delle produzioni più impegnative che io abbia mai UPlacido Domingo nel ruo- fatto durante i miei trent’anni alla RAI – ci racconta – iniziati lo di Rigoletto e la regia di Marco come tecnico audio. Sono impegnati due OB van, l’Ester- Bellocchio. La fotografia firmata no 1 e l’Esterno 2 di Milano, con un totale di circa 45 perso- da Vittorio Storaro (vincitore di ne di staff prettamente tecnico. Un’altra unità – una regia ben tre Oscar) e l’Orchestra Sin- mobile componibile contenuta in una serie di flightcase – è fonica Nazionale Rai diretta dal stata installata al Teatro Bibiena. Maestro Zubin Mehta. “Fra le difficoltà da risolvere – continua Fizzardi – una delle Le riprese video in HD sono state principali era quella dei ritardi dovuti alle apparecchiature. curate dalla Direzione Produzio- Il ‘tempo zero’ è infatti fondamentale, sia per l’attacco del ne TV, mentre le riprese audio in maestro che per la sincronia tra labiali e suono. Anche per digitale dalla Rai Direzione Radio. questo, invece di un LCD o un plasma, il monitor usato dal Come avvenne a Roma e a Parigi, maestro è uno dei nostri rari monitor CRT HD. la particolarità del progetto con- “Il trasporto dei segnali delle inquadrature del direttore sisteva nel fatto che gli interventi d’orchestra avviene tramite fibre ottiche ed abbiamo anche

76 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 77 tage 1 Ciano continua: “Il progetto prevede una regia musica- del coro è stato utilizzato uno stratagemma insolito: una 5 s

le fissa in teatro, basata su una console Stage Tec Cantus, persona che conosce bene l’opera aveva un paio di MKE1

n che riprende l’audio dell’orchestra. Vi lavorano due tecnici, applicati all’altezza delle spalle del suo costume e si andava

o una consulente musicale, un microfonista ed una persona a posizionare vicino al coro. responsabile per l’impianto. Tramite una serie di ‘base devi- ce’ Nexus, sempre della Stage Tec, il suono dell’orchestra è Vittorio Magro è il responsabile dei sistemi di monitoraggio inviato ai tre set – Palazzo Te, Palazzo Ducale e Rocca di Spa- audio e video, forniti dal service Mixer di Romanengo (CR). rafucile – dotati di altrettante regie musicali identiche, cia- Spiega: “Riceviamo il segnale della telecamera dedicata al scuna con due console Yamaha: una M7CL ed una DM2000. Maestro Mehta dalla RAI e abbiamo installato dei monitor “Un altro gruppo di tecnici audio si sposta fra queste tre nei vari set, in modo che i cantanti possano sempre seguire location, con uno zaino speciale per i radiomicrofoni”. la sua direzione. L’aspetto più importante dell’audio – ma anche il più problematico – è la necessità di assicurare che i Dario Chiapino, uno dei fonici nella regia musicale al tea- cantanti sentano bene la musica dell’orchestra, ma evitando 2 tro (l’altro era Ciro Lutricuso), spiega: “Facciamo le riprese che i diffusori vengano ripresi dalle telecamere o che rien- per sezione, con un totale di quaranta ingressi, compresi un trino nei microfoni dei cantanti. paio di canali con effetti sonori, come temporale, tuoni, etc. “La diffusione è richiesta anche nelle aree di passaggio, per Oltre al mix ‘totale’, ho creato nove gruppi separati: violini la tempistica degli spostamenti e, nelle sale dove cantano, è primi, secondi, viole, violoncelli, contrabbassi, strumentini, necessario avere delle casse senza una quantità di bassi esa- ottoni, percussioni e coro. Come effettistica esterna abbia- gerata, quindi sono stati scelti dei diffusori K‑Array impo- mo un lieve riverbero, ottenuto con un Lexicon 480 e, ad stati in modo da produrre un suono abbastanza ‘medioso’”. 6 esclusione del primo atto, quando trattiamo alcuni stru- menti per creare l’effetto di una banda in lontananza, per il Al Teatro Bibiena, Vincenzo Pastorino usa una PM5D; riceve resto il suono è ‘pulito’. tutta l’orchestra e una parte del coro dalla Cantus della RAI, già “La maggior parte dei microfoni – continua Dario – sono divisa in sezioni, per un totale di circa venti canali, distribuiti Schoeps, con capsule MK5, commutabili fra cardioide e om- alle cuffie dei 62 componenti dell’orchestra tramite un sistema 3 ndirezionale. Altri, come quello sulla gran cassa, hanno le Aviom ed un sistema Easy Listening della AD Ware – quest’ulti- capsule MK2, perché questa riesce scendere fino a 20 Hz. Sui mo per gli archi – entrambi gestiti da Eugenio Iannone. contrabbassi abbiamo dei Neuman U89, con polare cardioi- de allargata, ed un Microtech Gefell M930 per il trombone Sandro Oliva è il fonico responsabile per la gestione dei basso, con il fuoco leggermente più lungo dei Neumann. Sui mixer Yamaha dedicati alla diffusione audio sui set, due timpani abbiamo dei Neuman KM100 e, sopra il maestro, DM1000 – uno posto a Palazzo Te e l’altro nella casa di tre DPA 4006 omnidirezionali, nella classica configurazione Rigoletto, ricostruita nel giardino del Palazzo – mentre una triangolare detta ‘Decca Tree’. Altri due 4600 sono appesi 02 è impiegata a Palazzo Ducale ed una 03 a Rocca di Spa- ai palchetti sopra l’orchestra, dedicati esclusivamente alla rafucile. Spiega Sandro: “A Palazzo Te ed a Palazzo Ducale, registrazione ambientale per il DVD in programma”. alle console arriva l’orchestra mixata in stereo dal Cantus nel teatro, un mix stereo delle voci di tutti i cantanti, un Il tecnico delle M7CL, Maurizio Trevisan, mixa le voci soli- mix del program che va in onda e le varie sigle. I segnali ste, inviate poi a Marco al timone delle DM2000, viaggiano in digitale via fibra dal Bibiena ai set e li prendia- su cui arrivava anche l’orchestra dal Teatro Bibiena. Dioda- mo dal Base Device della Stagetec. Per la diffusione a Rocca to gestisce effetti e coro, effettuando un mixaggio finale e di Sparafucile mi arrivano tutte le voci separate, perché c’è mandando il segnale alla console Stagetec Aurus delle regie un punto nell’opera in cui due cantanti sono all’esterno e 4 televisive, nell’OB van, dove viene unito all’audio dei con- due all’interno, quindi devono sentirsi reciprocamente. Ho tributi VTR. comunque una consulente musicale che segue la partitura 7 Ciano continua: “Tutto il lavoro svolto – prova per prova ed al mio fianco, indicandomi, ad esempio, quando l’orchestra anche le dirette – è registrato su due multitraccia, in previ- riprende a suonare ad un livello normale in seguito ad un sione del DVD in surround 5.1. La squadra utilizza per la pri- ‘pianissimo’, durante il quale ho dovuto alzare il volume per ma volta un Apple MacPro, equipaggiato con scheda RME i cantanti”. HDSP MADI e software Apple Logic Studio Mac, oltre a due Alesis HD24 come backup”. Vittorio Storaro afferma: “Nel grande progetto di Andrea Anderman di girare questi ‘film in diretta’, portando l’opera Giorgetti aggiunge: “Le registrazioni permettono ai fonici lirica, di cui lui è un grandissimo appassionato, nei luoghi e di riportare i canali sul banco per provare aperture e chiusu- nelle ore, per quanto possibile, dal vero rispetto al libretto, re microfoni e tutto il resto anche in assenza dei cantanti e la prima opera, Tosca, insieme a Giuseppe Patroni Griffi è dei musicisti, una procedura ulteriormente facilitata grazie stata per me la grande scoperta di un mezzo che permet- ad una scheda per l’acquisizione video che permette di regi- teva di unire un po’ tutte le arti – teatro, scrittura, musica strare anche un video di riferimento”. lirica, cinema e televisione – e dell’importanza della diretta TV. La Traviata a Parigi ha portato avanti uno stile ormai co- 1: Il direttore di produzione RAI Claudio Fizzardi. Come microfoni, oltre alle dodici coppie di Sennheiser MKE1 nosciuto di questo modo di essere in mezzo all’opera, sui 5: Vittorio Magro, responsabile dei sistemi di 2: Fiervisaggio Giorgetti, tecnico audio. dei solisti, per il coro e gli “effetti” (passi, etc) sono stati uti- set dal vero con i protagonisti, e vivere con loro le emozioni monitoraggio audio e video. lizzati mezzi fucili Sennheiser MKH 416 e Schoeps CCM 4, che il libretto descrive e l’opera esalta. Marco Bellocchio, 3: Sandro Oliva, fonico responsabile per la gestione dei CCM 21 e CMC 6 + MK41. Abbiamo impiegato anche dei invece, ha voluto affrontare l’opera con una visione più 6: Tony Ciano con il rack Nexus (sotto) ed i ricevitori mixer Yamaha per la diffusione audio sui set. Sennheiser (sopra). BLM 03 (sempre Schoeps) per il quintetto che ha suonato introspettiva, molto più sul personaggio, concentrando la 4: I fonici nella regia musical al teatro, Dario Chiapino in una scena di ballo. Per dare un po’ più di fuoco al suono visualizzazione dell’opera molto sui primi piani dei prota- 7: Vittorio Storaro, il direttore della fotografia. e Ciro Lutricuso.

78 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 79 Progetto2 14-10-2010 16:07 Pagina 1 tage s

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gonisti. Bellocchio ha usato que- che simbolicamente rappresenta tutti gli uomini potenti, sto ‘montaggio’, come ama chia- ad una più realista in cui molte persone vanno a seguito di marlo, tra tanti primi piani, con un grande personaggio, senza rendersi conto che le cose tagli molto vicini e molto stretti. che dicono possono nuocere agli altri. Effettivamente c’è Per me è stato ovviamente molto un parallelo fra la storia di Rigoletto e il mondo moderno. più complesso, perché avevo uno Comunque la cosa importante è sempre l’aspetto iniziale: il spazio molto più piccolo per pote- concetto”. re visualizzare il movimento delle Per quanto riguarda i proiettori utilizzati per le riprese, Sto- ombre e della luce”. raro spiega: “Uso dei proiettori costruiti sulle mie indicazio- ni dalla Iride, l’azienda del mio ex capo elettricista, Filippo Storaro spiega che il suo lavoro Cafolla. Ho sempre sentito la necessità di esprimermi tra- di progettazione dell’illumina- mite due opposti: la luce e l’ombra. Uso una luce ‘multifor- zione per un film ‘normale’ par- me’, come la chiamo io, che è una luce che avvolge, molto te normalmente dallo scritto e morbida, come la luce nei quadri di Vermeer, poi una luce dal concetto centrale che si vuole che separa luci e ombre, come quella di Caravaggio, di cui esprimere. Capito questo, cerca di sono appassionato da molti anni al punto che credo di avere trovare un concetto fondamenta- preso il suo modo di rappresentare il dramma umano del le su come strutturare la narrativa conflitto interno che abbiamo fra il nostro inconscio ela sul piano visivo, quindi come tra- nostra coscienza. Quindi ho studiato questi proiettori, che durlo in luce a colori. sono modulari, in modo che possano darmi sia delle grandi “Il viaggio che io tentavo di fare aree di luce uniforme e soffusa, sia una luce molto incisiva, 8: Il regista Marco Bellocchio osserva a Mantova – racconta Storaro – per avere una separazione di luce e ombra”. le prove dell’orchestra da un era di passare da questa grande palchetto del Teatro Bibiena. 9: La console Stagetec Aurus immagine del potere di un perso- Oltre ad Angelo Rizzo, responsabile RAI per il coordinamen- all’interno di uno degli OB Van. naggio come il Duca di Mantova, to e la gestione di impianti elettrici e luci, hanno collabora- to con Storaro anche i due figli di Cafolla, Fabio e Daniele, 9 responsabili delle console e dei dimmer, ai quali Storaro dà grande importanza, preferendo usare tutte le luci sotto il controllo di dimmer. Concludendo, Storaro dice: “Questo volo che io tento di fare fra la grande illuminazione, le grandi visioni delle cose nel primo atto, per arrivare alla tragedia di Rigoletto, l’ho dovuto descrivere in uno spazio molto piccolo, il che è stato un pochino più complesso, però mi sembra che siamo riusci- ti a fare qualcosa di interessante”.

A commentare l’esito dell’impressionante lavoro svolto da tutte le persone coinvolte nella produzione, le parole di Andrew Bracewell, direttore tecnico del mezzo inviato a Mantova dalla BBC, con un team capeggiato da Peter Ma- niura, responsabile della divisione Musica Classica & Perfor- mance del broadcaster britannico, con il compito di presen- tare in diretta l’evento per il pubblico del Regno Unito: “Io ho visto molti grossi eventi, ma questo è stato uno dei più incredibili che abbia mai visto. Il modo in cui hanno fatto funzionare tutto è stato veramente fantastico!”.

80 novembre/dicembre 2010 - n.86 Artista Agenzia Service Audio Fon.FoH Fon.Mon. P.A. Monitor Mix.FoH Mix.Mon Serv. Luci Light Des. Imp. luci Mix Luci Service video our t

Proel Axiom / Yamaha Edoardo Bennato ICC / New Step Top Service Davide Faraso Giorgio Darmanin Powersoft K20 Proel Edge Series PM5D Yamaha M7CL Top Service Pier Sini Clay Paky / Sgm / Martin Whole Hog III Top Service

Adamson Y10 / Axis 218 / Sennheiser G3 / CP Alpha Beam e Spot 700 / Euphon Gigi D’Alessio Live Nation Lombardi srl Roberto Rosu Marco Dellatorre Lab.gruppen FP6400 K-array Venue Profile Yamaha PM1D Lombardi srl Massimiliano Fusco Coemar Infinty XL GrandMA Communication hi c’è in c’è hi FP3400 c Alibi Music Andrea Otto Salvato d&b audiotechnik J-12 / Yamaha Clay Paky Alpha Beam 700; Dalla & De Gregori F&P Group e Ph.D. Service Roberto Costa / W. May J-Sub / d&b D12 d&b + Shure IEM PM5D + AD8HR Yamaha PM5D Alibi Music Service Filippo Rispoli Golden Color 1200 Avolites Pearl Alibi Music Service

SGM Giotto Spot 400 / Giusy Ferreri Live Nation DG Systems Daniele “Jack” Stefano Luciani EV XLC 127+/XLC118/ IEM Sennheiser Yamaha Yamaha M7CL48 – DG Systems Fabio Quarchioni Coemar i-Wash 575, Avolites Pearl 2008 Rossi X‑Sub / EV P2000/P3000 ew300 G3 PM5D – AD8HR AD8HR Panorama

Pierfrancesco Fiorello Live Tour Agorà “Hugo” Tempesta Massimo Manunza L-Acoustics V-Dosc / LA8 Clair DiGiCo SD7 DiGiCo D5 Musical Box Rent Marcello Jazzetti Varilite / Coemar GrandMA STS Communications

Beppe Grillo Marangoni Mister X Service Bignotti Massimo Martin / Lab.gruppen d&b C6 Venue Profile Mister X Service Luca Dosi Martin MAC 700 Avolites Mister X Service

Nexo Geo S1210 / Yamaha DM2000 Yamaha DM2000 Clay Paky Alpha Spot / Enzo Iacchetti Immaginazione Leader Sound Paolo Iannuzzi Angelo D’Amato Nexo PS15 Leader Sound Alessandro Moccia GrandMA Ultralight Camco / Yamaha VCM Ethersound VCM Ethersound Wash 700

Nexo Geo S8 / Yamaha I Legnanesi Enrico Barlocco Leader Sound Mattia Manini Yamaha NXAMP 4x4 Nexo PS15R2 LS9 32 Leader Sound Light Stefano Laterza Clay Paky Alpha Spot 700, Compulite Spark 4D Light Service Camco Vortex6 EtherSound Service Alpha Wash 700

Clay Paky / Zap / Luciano Ligabue Riserva Rossa Nuovo Service Alberto Butturini Stevan Martinovic L-Acoustics K-1 / LA8 Sennheiser ew300 G3 Midas XL8 DiGiCo SD7 Agorà Jò Campana Martin / Coemar GrandMA Full STS

Idea Music Lillo & Greg AB Management Service Fabio Caratelli Martin W8LM / Powersoft Proel Edge 15CXP Yamaha LS9 Idea Music Serivce Fabio Persia Dream Light 250/575/1200 Compulite Spark

Sesto Luciani / Lucio Shure PSM 600 / Allen&Heath Allen&Heath Massimo Tomasino Coemar Extreme / Marco Masini Mamadue Magic Service Ugo Prato Capotosto RCF TT33A / b&o Sennheiser ew300 iLive T112 iLive T112 Magic Service / Alex Di Gennaro Prolights Beam Compulite Spark 4D

Soundcraft Modena City Ramblers Estragon Mescal Big Talu Music Guido “Talu” Graziano “Uazza” Martin W8 / Lab.gruppen Martin LE 12 J 8000 40ch Soundcraft 8000 Big Talu MS Davide Conti Robe 700 / Coemar 575 / Avolites Tiger Service Costamagna Cernoia “Super Vintage” 40 – 16 Monitor Par, ACL

Progetto Soundcraft Narcao Blues Groove Company Evolution Paolo Cabriolu Davide Sgualdini NEXO Alpha / MCQ K2 Yamaha 2500 Progetto Evolution Roberto Uda Compulite Spark

Associazione Nicolosi Axiom 3210/Edge 121 / Soundcraft Julius “The Black” Martin Mac 600 / SGM Quartaumentata Quartaumentata Producion Nat Serrano Leo “Luga” Tuscano Powersoft K10 Edge 12cxp / 15 cxp MH3 Roland M400 Nicolosi Producion Dufrenne Giotto 400/ ACL, PAR 64 Avolites Pearl 2008 Nicolosi Production

Meyer MSL4-DS4, Allen&Heath Allen&Heath Donatella Rettore Studio Live Movement Art Roberto Martino Marco Della Monica 650P, UPA Meyer ML4000 GL4000 Movement Art Cosimo D’Avico Coemar/Robe/ETC SGM 2048

Markomix Yamaha SGM Pilot 3000 Sabatum Quartet PCAX snc Service Marco Pace Andrea Maruca RCF TTL 33A / QSC EV Tour X LS9 32 Yamaha LS9 32 Markomix Service Giuseppe Marra Robe 575 e 250 AT con touchscreen LAN Produzioni

Yamaha M. Tomasino / SGM/Coemar / Fast Service – Ivana Spagna DM Produzioni Fast Service Theo Spagna Domenico Pulsinelli L-Acoustics / L-Acoustics Shure PSM 700 PM5D-RH Yamaha M7CL Fast Service B. Lauri Ayrton / Studio 2 GrandMA Pandoras Box

Barley Arts / Nuove d&b audiotechnik C4 / d&b Audiotechnik Midas Le Vibrazioni Frequenze Sonique srl Federico Navazio Daniele Falletta Infra B2 Max / Shure PSM 900 H2000 Yamaha M7CL Sonique srl Andrea Carlotto SGM / Martin / Coemar Avolites Pearl 2008

Inviateci le schede dei vostri tour per vederle pubblicate in questa pagina

82 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 83 BLACKMIRROR_Ann_A4.pdf 7-09-2010 10:43:11

Studio Artista Casa Discografica Produttore Fonico tudio

s Studio Maia Amore&Psiche Maia Verdiano Vera Giorgio Massaro

Massive Arts Studios Skunk Anansie Carosello MTV Giacomo Garufi

Studio Maia Cristina Baroni Maia Verdiano Vera Giorgio Massaro

hi c’è in c’è hi Artesuono Stefano Battaglia Trio ECM Manfred Elcher Stefano Amerio c Massive Arts Studios Blind Fool Love Universal Marco Barusso Marco Barusso

Sonoria Studio Paolo Buonvino Vincenzo Cavalli

Sonoria Studio Tony Canto Vincenzo Cavalli

Officine Meccaniche Cat Claws 42 Records Giacome Fiorenza A. “Cooper” Cupertino

Metropolis Digital Michele Cortese Lucio Fabbri Alessandro Marcantoni

Artesuono Paolo Fresu 5et Tuk Records Paolo Fresu Stefano Amerio

Over Studio Ibess Dino Melotti Angelo Parachini

Over Studio The Jackie O’s Farm Nicola Fantozzi

Artesuono Stephen Keogh Trio Global Music Stephen Keogh Stefano Amerio

Studio Maia Liguria Selection (prog TV) Maia Verdiano Vera Giorgio Massaro

Sonoria Studio Mannarino Indipendente Leave Vincenzo Cavalli

ImputLevel Studio Milani, Henderson, Claudio Zambenedetti

Costa e Fioravanti

Naive Rec. Studio Nera Naive Edoardo Michelori Edoardo Michelori

Artesuono Giovanna Pessi ECM Manfred Elcher Stefano Amerio

Officine Meccaniche Max Pezzali R.V. Giuseppe Salvadori

Indigeno Studio QBETA Altipiani Peppe Qbeta; J. Blengino Jorge Blengino

Artesuono Michele Rabbia Indie Michele Rabbia Stefano Amerio

Naive Rec. Studio Radio Londra Naive Francesco De Benedettis Edoardo Michelori

Artesuono Enrico Rava ECM Manfred Elcher Stefano Amerio

Studio Maia Red Phoenix Blues Maia Verdiano Vera Giorgio Massaro

Over Studio Francesco Renga Universal Italia Celso Valli Marco Borsatti

Naive Rec. Studio Giuseppe Righini Interno 4 Fulvio Mennella Fulvio Mennella

Metropolis Digital sensoXte CMP Luca Venturi Alessandro Marcantoni

Metropolis Digital Laura Trent XTC Records Eros Cristiani Alessandro Marcantoni

Artesuono Gianluigi Trovesi ECM Manfred Elcher Stefano Amerio

Metropolis Digital Viola Valentino CMP Luca Venturi Alessandro Marcantoni

Artesuono Graziella Vendramin Indie Graziella Vendramin Stefano Amerio

Metropolis Digital X-Factor Compilation Sony Music Lucio Fabbri Alessandro Marcantoni

Artesuono Zufe D Zur Indie Mauro Punteri Stefano Amerio

Invitiamo tutti gli studi professionali ad inviarci le schede con i loro lavori così da rendere questa rubrica più completa ed interessante

84 novembre/dicembre 2010 - n.86 L’Arena di Verona è un luogo in cui ogni decisione, ogni movimento ed ogni pensiero si devono confrontare con una

nstallazioni Un P.A. per l’Arena

i tradizione talmente forte che il solo La sonorizzazione del Festival Lirico 2010 a Verona parlare di tecnologia significa dissacrare duemila anni di storia.

di Giancarlo Messina e Davide Bertozzi

un luogo che, sebbene a nominare il diavolo (che comunque, in quanto “Lucifero”, tutto ciò, come ovvio, può però verificarsi all’aperto, e non alzasse i volumi secondo il proprio possa vantare una gran- letteralmente “portatore di luce”, aumenterebbe la lumi- solo per la vastità della platea. All’aperto vengono infatti a gusto? Duplice orrore! diosità estetica senza nosità del palco e non certo il volume sonoro). mancare sia il sostegno e la profondità dati dal riverbero, Ma allora, come fare a creare un Èeguali, mantiene tuttavia È ormai da quasi 100 anni che l’Arena ospita l’Opera, e nes- sia la sensazione di intensità e di ricchezza timbrica, nonché rinforzo sonoro del tutto traspa- notevoli problemi di acustica du- suno può negare il grandioso impatto scenografico e quella la spazialità, date dalle “Early Reflections”, cioè dalle prime rente (anche dal punto di vista rante gli spettacoli di musica col- sensazione di reale profondità che esalta straordinariamen- riflessioni, che risultano essere praticamente assenti. visivo, oltre che sonoro) ma che ta. Problemi che si traducono in te il risultato finale di qualsiasi scenografia. Ma cosa temono i melomani da un impianto di rinforzo so- migliori l’intelligibilità e quella una perdita di suono e frequenze Ma, come in tutte le location all’aperto, buona parte dell’im- noro? Ovviamente la prima paranoia riguarda la fedeltà di percezione del dettaglio che con- soprattutto nelle gradinate, da patto sonoro che orchestra e voci dovrebbero avere sullo quello che il pubblico ascolta rispetto a quanto suonato e sente ai cantanti di modulare me- dove spesso il pubblico lamenta spettatore viene certamente compromessa dalla mancanza cantato dagli artisti. Ma, forse ancor di più, è il rischio di glio la voce senza dover spingere di godere quasi nulla dell’opera. di un ambiente vero e proprio. Infatti in un teatro d’opera appiattimento a spaventare i puristi, perché certamente un il più possibile solo sulla potenza Problemi che potrebbero facil- e, in particolare, in un teatro all’italiana, si crea un notevole bravo fonico potrebbe mixare in maniera eccellente anche di emissione? mente essere risolti amplificando effetto di arricchimento dell’emissione sonora generata so- un cantante poco dotato, ad esempio, ponendolo artificial- Non è facile ma si può fare. Occor- voci e strumenti, come viene fatto pra e sotto il palco, grazie al naturale riverbero e alle rifles- mente ben al di sopra delle sue reali capacità. E visto che il re un sistema che ricrei le riflessio- ormai in ogni palco all’aperto, ma sioni immediate che conferiscono brillantezza al suono, raf- mestiere del fonico è questo, non c’è dubbio che qualsiasi ni e l’ambiente tipici di un teatro, questo andrebbe a scontrarsi con forzandone la sensazione di potenza e di emissione. Que- professionista sarebbe davvero molto tentato di alzare il ma senza aumentare artificial- una tradizione, tenuta ben salda ste caratteristiche rendono il suono grandioso ed al tempo volume del tenore in difficoltà o della sezione di archi in mente la pressione sonora. Non è dai cosiddetti puristi, per cui par- stesso permettono un ottimo utilizzo della dinamica, con serata moscia. Ecco dunque falsata l’esecuzione: orrore! E un controsenso. Ovviamente se si lare di microfoni e casse equivale pianissimi sempre udibili e fortissimi travolgenti. Niente di che ne sarebbe del lavoro del Direttore, se poi un tecnico conosce l’effetto Haas, secondo il

86 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 87 quale – siamo alle nozioni basilari del palco con un totale di 128 microfoni e di conseguenza di psicoacustica – se una riflessio- 128 array verticali lunghi 50 cm, disposti uno di fianco all’al- ne, rispetto al suono diretto, ar- tro, ciascuno pilotato da quattro amplificatori per un totale riva in ritardo entro la soglia dei di 512 distinte sezioni di amplificazione. nstallazioni

i 30 ms, il nostro cervello percepisce “Il suono captato dalla scena – conclude – unito a quello un suono unico proveniente dalla proveniente dalla ripresa delle sezioni orchestrali, viene stessa direzione. Ma, ovviamente, poi ulteriormente elaborato da due matrici DSP (Yamaha 1 occorre qui escludere ogni forma DME64 N) per essere poi distribuito, utilizzando un sistema di “panpot” o localizzazione delle Optocore, ad un grande numero di altoparlanti aggiuntivi. sorgenti sonore. K‑Array e Musical Box Rent hanno provveduto a collocare A progettare un sistema così de- questi ultimi in varie zone dell’Arena con lo scopo di arric- licato – dal punto di vista tecnico chire il suono dell’orchestra e delle voci di piccolissimi con- ma soprattutto artistico-politico – tributi, quasi impercettibili, ma sufficienti per aggiungere è stato Mario Di Cola. In breve: ha ricchezza e spazialità. In questo modo migliora la percezio- piazzato 128 diffusori ai piedi del ne generale senza che vi sia un vero e proprio aumento di palco, ciascuno collegato ad un intensità sonora e senza che vengano alterati i rapporti tra microfono, posto sopra di esso, le voci, ottenendo così il ‘naturalissimo’ effetto di far emer- che riprendeva la zona del palco- gere le doti dei cantanti migliori”. scenico vicina al diffusore. Tutto Quale guadagno ha apportato questo sistema che avete ritardato ad arte. Niente fonico. applicato all’Arena? Con questa magia – ed alcuni Non è una vera amplificazione, come quelle dei concerti ulteriori accorgimenti – il palco pop o rock, ma è piuttosto un leggerissimo arricchimento suonava, anzi, risuonava, come del suono, questione di pochi dB, talmente pochi che quasi quello di un teatro all’italiana, non si sentono se non si presta attenzione. Quindi è una 2 senza che effettivamente nulla di cosa davvero minimale che non va assolutamente ad intac- questo rinforzo fosse percepibile care la qualità naturale del suono, e questo vale sia per l’or- a livello di volume ma solo di in- chestra che per le voci. telligibilità. Tanto che quando ha Il sistema principale prevede un leggero sostegno per la cantato un tenore non proprio in voce, ed è tarato in modo molto direttivo e praticamente forma, il pubblico lo ha fischiato, suona radente alla platea, che a sua volta non ne beneficia proprio perché il sistema di rin- quasi per niente. Il sistema è stato orientato sia meccani- forzo sonoro non era fatto per camente che elettronicamente verso le gradinate; questo modificare artificialmente quanto perché il problema dell’acustica non si avvertiva in platea accadeva sul palco. bensì nella parte bassa delle gradinate. Gli altoparlanti che Cerchiamo di capire meglio. abbiamo inserito hanno quattro sezioni, per ogni colonnina Dopo aver inseguito Mario Di Cola ci sono quattro amplificatori e grazie ai DSP è possibile pro- per tutta l’Arena, siamo riusciti a grammarli in modo da direzionare l’onda di ogni colonna rubargli una mezz’ora per farci su una precisa sezione del pubblico. Ma, ripeto, il tutto si spiegare le particolarità e il fun- traduce in un arricchimento generale del suono che fa sì che zionamento di questo sistema. tutta l’arena possa godere di un lieve riverbero, questo per- “Per il fronte palco – spiega Ma- ché una volta che l’arena è piena il riverbero naturale viene rio – si è studiato con K‑Array e assorbito dalle persone, cosa che provoca una mancanza di 3 con l’ausilio di microfoni Sennhei- ambiente e sostanza al suono; con una piccola dose di river- ser un sistema basato su un’idea bero siamo riusciti a scavalcare il problema. di array meccanico, dove ogni sin- È stato difficile riuscire a convincere i cantanti e i musi‑ golo microfono viene amplificato cisti dell’utilità del sistema, vista l’attenzione maniacale da un relativo singolo diffusore, per i canoni classici dell’Opera? il quale a sua volta riproduce im- Siamo dovuti entrare in punta di piedi perché c’era una gran- mediatamente il suono catturato dissima diffidenza da parte dei protagonisti, una diffidenza attraverso opportune elaborazio- derivante non tanto dal timore di dissacrare l’arte classica ni eseguite da un DSP interno. Il quanto dal non sapere che cosa si volesse fare. In sostanza suono di ciascun microfono, così i cantanti, i musicisti e i direttori, temevano di incombere processato, è poi riprodotto da in una perdita di naturalezza del suono dovuta da un siste- un piccolo array verticale di alto- ma che lo amplificava; spiegare che in realtà il sistema non parlanti pilotati ciascuno da una avrebbe affatto amplificato ma solamente arricchito il suono batteria di quattro amplificatori in maniera quasi minimale non è stato affatto facile, almeno 1: Mario Di Cola (a sx) e distinti che, con differenti ritar- fino a quando non abbiamo provato ad utilizzarlo. Inoltre il Giambattista Zerpelloni. di, riuscivano a direzionare verso sistema non prevede un mixer o un fonico che aggiustino le 2: La squadra di Musical Box Rent. l’alto della gradinata il suono ri- imperfezioni di volume delle voci, queste ultime rimangono prodotto. dunque neutre, senza possibilità di correggere la resa cano- 3: Alessandro Tatini di K‑Array, “Questo enorme array ‘meccani- ra dei singoli artisti. Non c’è quindi una persona che segue Graziano Somaschini di Exhibo e co’– continua Mario – risulta esse- gli attori mettendoli più o meno in luce. Questa cosa dimo- Giambattista Zerpelloni di Musical Box all’ingresso dell’Arena. re distribuito lungo tutto il fronte stra il rispetto per la naturalezza dello spettacolo, semplice-

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4: Uno dei contenitori mente fornendo un lieve sostegno Daniel Oren, uno dei più grandi direttori al mondo che, se Con chi avete collaborato in quest’impresa? opere rock ma liriche, e s’è cerca- acusticamente isolati con i e un arricchimento acustico che vuoi in maniera leggermente aggressiva, mi ha spiegato le È stato necessario adattarsi a lavorare nel cuore della notte to di capire se ci fosse effettiva- microfoni Sennheiser ME36 per la ripresa dei cantanti sul palco. normalmente non si otterrebbero sue reazioni e impressioni, abbiamo capito come lavorare: oppure sotto il sole a picco del giorno che rende rovente mente una soluzione possibile per in un ambiente completamente ciò che si percepisce effettivamente sul palco, il disturbo la pietra dell’Arena, ed è per questo stata preziosissima la poter amplificare l’Arena senza 5: I frame costruiti appositamente, aperto. In sostanza il sistema fa re- potenziale che il sistema può dare all’orchestra e come i collaborazione delle persone che si sono rese disponibi- far perdere la neutralità acustica ciascuno contenente otto cuperare all’Arena la qualità di un cantanti interagiscono con le voci e con il sistema stesso. li da parte di K‑Array, in particolare di Alessandro Tatini, delle voci e delle orchestre. diffusori KK50 e due subwoofer KU36. teatro all’avanguardia. Inoltre noi avevamo previsto dei tassi d’amplificazione dav- Francesco Maffei e Tommaso Salvetti, di Musical Box Rent Il progetto ha poi iniziato a svilup- E i musicisti si sono resi conto di vero bassissimi, poi effettivamente ci siamo accorti che ne in particolare di Angelo Cremasco e Luca Facci e da parte parsi con l’entrata del nuovo so- 6: La linea dei 16 frame, ognuno questa naturalezza? sarebbe servita anche molto meno, giusto un pizzico. della mia Audio Labs Systems, in particolare da parte di vrintendente Francesco Giroldini, a sua volta contenente otto Fortunatamente si sono resi im- Questa è una cosa molto innovativa che allo stesso tempo Alessandro Arturi e di Paolo Calza. Inoltre è stato impor- che ha subito annunciato di essere diffusori KK50, lungo il bordo del palco. mediatamente conto che il suono mantiene una tradizione, perché se ci pensi tutte le altre tantissimo il ruolo di Elena Zannini che ha fatto la ricerca intenzionato a coprire l’Arena ed era naturale e abbiamo riscon- arene del mondo si sono arrese al microfonare e mixare storica sul suono dell’opera lirica. amplificare l’opera. Decisi così di 7: Uno degli array di KK50 e trato sin da subito pareri positivi. l’opera proprio come se fosse un concerto. Qui, invece, ci incontrarlo per discutere la cosa. KK200 posizionati sul perimetro Ovviamente ci sono stati anche troviamo di fronte ad una tradizione di oltre cent’anni che Per alcune informazioni sull’aspetto organizzativo del Nel frattempo è capitato che ho superiore dell’Arena, rivolti verso il pubblico. momenti di perplessità perché non si può minimamente intaccare. Ma soprattutto chi vie- progetto, riportiamo le nostre domande a Giambattista incontrato Tatini, uno dei titolari alcune cose non sono state imme- ne ad ascoltare l’opera vuole sentirla per davvero, vuole Zerpelloni, titolare di Musical Box. di K‑Array, mentre stavano facen- diate ma hanno richiesto di essere sentirla totalmente naturale; pertanto è stato seguito un Giambattista, tu meglio di chiunque altro sei in grado di do il surround per il concerto di ben calibrate, talvolta con tempi approccio che conserva l’essenza della tradizione classica, raccontarmi da dove e come è partita l’idea di questo si‑ Elisa, e quando ho detto loro che di messa a punto molto lunghi. dandogli semplicemente un pizzico in più in modo da farlo stema. Insomma, com’è iniziato il tutto? ero qui per fare questa cosa loro Con il contributo degli stessi mu- sentire meglio a tutti, in particolar modo a chi usciva sem- Qui all’Arena di Verona s’è sempre avvertito questo bisogno mi hanno risposto “ma perché non sicisti e soprattutto con quello di pre lamentandosi di aver sentito poco o niente. di migliorare la qualità audio delle opere, ovviamente non fate le cose sul serio e non riflette-

Sennheiser ME36 1 microfono A/D conversione ogni 8 al mix all’Optocore KA1-1 + KK50 per il monitoraggio dell’orchestra sul palco Preamplificatore Orchestra+Palco customizzato D/A conversione ingresso ausiliare da Optocore Orchestra+Palco ingresso ausiliare D/A conversione Da microfoni da Optocore KA1-1 KA1-1 KA1-1 KA1-1 KA1-1 KA1-1 KA1-1 KA1-1 dell’orchestra

RS485 controllo dal software K-Array DSP A/D conversione D/A conversione all’Optocore da Optocore Ingresso CV GPI per controllo del volume 16 x 1 microfono ogni 8 al mix Mixer Dm2000 8 Microfoni ME36 A/D conversione all’Optocore 2 x DME64N Mix Orchestra Yamaha 8 Amplificatori KA1-1 D/A conversione KA1-1 Orchestra+Palco da Optocore Rinforzo effetti+ ingresso ausiliare Palco+Orchestra

Speaker Frame D/A conversione 8 KK50 da Optocore KK50 KK50 KK50 KK50 KK50 KK50 KK50 KK50

KA1-1 + KK50 2 KU36 sub intorno la circonferenza Rinforzo effetti+ dell’Arena Palco+Orchestra D/A conversione KU36 KU36 da Optocore 1 Amplificatore Orchestra+Effetti D/A conversione KA1-1 da Optocore KA1-1 + KK200 intorno la circonferenza dell’Arena KA1-1

DSP

KK50 D/A conversione Orchestra+Effetti da Optocore

90 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 91 VENITE A TROVARCI ALL'LDI

STAND 756, 761 E 1157 nstallazioni i

te prima di amplificare l’Arena?”. inciso nella storia dell’Arena di Verona. Diciamo che questo Poi, a marzo 2008, io e Giroldini è stato il mio modo per festeggiare e omaggiare tre decadi ci siamo incontrati casualmen- di dedizione verso il mondo dello spettacolo. Ho coinvolto te al party della Sennheiser, e ne anche Michele Arduini di Musical Box Rent per gestire al abbiamo riparlato mettendo in meglio il tutto. primo piano il bisogno effettivo Comunque avete avuto una stagione di prova per far sen‑ che ha l’Arena nelle opere, e ab- tire le potenzialità del progetto. biamo deciso di organizzarci per Per quanto il progetto sulla carta potesse sembrare credibile, dare forma alla cosa. Ci siamo ri- ci hanno chiesto di metterlo in pratica per poterne apprez- visti in agosto, alla fine della sta- zare le effettive potenzialità. A quel punto Musical Box Rent gione estiva 2009, per fare i primi ha preso in carica i costi della sperimentazione, imponendo rilievi e capire come muoverci, e una data di prova (che poi sono diventate quattro o cinque) dopo un paio mesi trascorsi ad per richiedere il famoso “si, continuiamo”; quindi il rischio approfondire il progetto abbiamo d’impresa è stato assunto da Musical Box Rent e ovviamente fissato l’incontro con la sovrinten- anche da K‑array che ha messo in piedi la cosa. A sua vol- denza. Va aggiunto che abbiamo ta l’ente lirico non ha affrontato l’acquisto non per motivi avuto una persona all’interno economici, ma per motivi di gestione. Infatti affittando il dell’Arena che ci ha aiutato dav- sistema da Musical Box Rent avrebbe a disposizione anche i vero tantissimo: Andrea Donà, fonici e i tecnici della ditta che sanno dove mettere le mani, un ex tecnico che conosce l’Arena mentre se l’ente lirico lo comprasse dovrebbe preoccupar- mattone per mattone, il quale ci si anche di assumere delle persone che lo sappiano gestire. ha spiegato con precisione quelle Quindi, in definitiva, non possiamo di certo lamentarci. Anzi, che sono le problematiche inter- con un pizzico di follia (e ce n’è voluta tanta), con la maestria ne che si incontrano quando ci si di Mario che ha seguito minuziosamente ogni aspetto, ogni muove dentro questo contenitore artista e ogni umore (che qua dentro se ne sentono davvero pieno di burocrazia. Lui è stato il tanti), possiamo dire di aver centrato l’obiettivo. E ti dico ponte tra le operazioni di Mario e anche il perché: il problema stava nell’avere quell’aiuto che la sovrintendenza. era sempre mancato all’Arena, quella mancanza per la quale Quindi, ricapitolando, la sovrin‑ tutti gli anni molte persone che venivano qui ad assistere tendenza ha incaricato Musical ad uno spettacolo lirico se ne andavano dicendo che non Box che a sua a volta hai coin‑ sarebbero più tornate perché non riuscivano a sentire un volto K‑array che a sua volta ha fico secco. Al tempo stesso c’era anche da fare una proposta coinvolto Mario Di Cola, giusto? dove comunque rimanesse l’aspetto tecnico che Mario ha Piccolo - semplice - a un prezzo Come mostrato in Esattamente. Diciamo che abbia- spiegato poco fa, senza però che si sentisse né si vedesse nul- MTV Video Music Awards! mo avuto modo di presentare la. Tant’è che il Maestro Zeffirelli, che quest’anno ha firmato accessibile

il progetto alla sovrintendenza, tutte le opere, la prima sera che è venuto all’anteprima, ha MAC 101 dà il via a una rivoluzione nel lighting design dove sono stati tutti a favore di detto “ci volevano quarant’anni perché sentissi qualcosa?”. “È la soluzione ideale per tutti ciò che abbiamo proposto, e da Al momento possiamo dire che ci sono ancora delle cose da Ideale per produrre facilmente disegni di forte impatto quali grandi matrici su pareti o come coloro che cercavano luci di scena qua è nato il problema di come sistemare e migliorare, ma possiamo dire di aver vissuto tre sostituto dinamico dei PAR can, MAC 101 ha un prezzo contenuto che permette di utiliz- piccole ma potenti.” - Tom Kenny, poter rendere esecutivo il proget- mesi di sperimentazione con zero problemi. zarlo in grandi quantità per progetti di illuminazione rivoluzionari e totalmente nuovi. Anche in Lighting Designer, MTV Video quantità più ridotte, MAC 101 è una wash light estremamente efficace e versatile. to sulla carta. A questo punto ho Quindi la sovrintendenza ha detto sì, cioè ha ufficialmen‑ Music Awards deciso di prendere la questione in te promosso il sistema? • Fascio luminoso e compatto (angolo di campo 13,5°) pugno ed approfittare del fatto Certo. E devo dire che per Musical Box, che è un’azienda • Rendimento 2200 lm che quest’anno Musical Box com- nata a Verona, coronare questo progetto proprio qui nel- • Design ultra compatto e peso ridotto (3,7 kg) pie trent’anni, per investire in un la sua città natale è il modo migliore di celebrare questo • Movimento rapido – il MAC più veloce mai realizzato! progetto che certamente rimarrà compleanno. • Colori calibrati • CTC variabile • Dimming elettronico morbido www.martin.it • Alta efficienza, bassi consumi energetici e lunga durata 92 novembre/dicembre 2010 - n.86

101_IT.indd 1 18/10/10 13.50 di Michele Viola rodotto p Roland S‑MADI

Figura 1.

‑Madi REAC Bridge è un poi aggiornato nel 2003. Rappresenta, in un certo modo, convertitore di segnale l’evoluzione multicanale dello standard di trasmissione au‑ audio digitale, bidirezio‑ dio stereo AES3 (il parente pro di S/PDIF). Lo standard AES10 Snale, tra i protocolli REAC del 1991 prevedeva un massimo di 56 canali con sample rate e MADI. Permette quindi di col‑ da 28 kHz a 54 kHz. AES10‑2003 prevede la trasmissione se‑ legare direttamente in digitale riale su cavo coassiale o su fibra ottica di 32, 56 o 64 canali dispositivi audio dotati di ingres‑ unidirezionali di audio non compresso, con frequenza di si/uscite MADI con dispositivi Ro‑ campionamento da 32 kHz a 96 kHz e risoluzione fino a land basati sul protocollo REAC. 24 bit per canale. Essendo uno standard pubblico, la mag‑ REAC (Roland Ethernet Audio gior parte dei sistemi audio professionali multicanale met‑ Communication) è un protocollo te a disposizione, nativamente o come opzione, ingressi e proprietario del produttore giap‑ uscite MADI. ponese che permette di trasferire Gli ingressi e le uscite MADI del convertitore Roland suppor‑ fino a 40 canali bidirezionali (80 tano il formato a 56 o 64 canali, sia su coassiale in rame (con in totale) di audio a 24 bit/96 kHz connettore BNC) che su fibra. su un singolo cavo Cat5e, a bas‑ La sorgente di clock può essere selezionata tra i vari segna‑ sissima latenza. Si tratta della li in ingresso, REAC o MADI, oppure dall’apposito ingresso tecnologia alla base del popolare Word Clock. sistema di trasporto audio digita‑ Sul retro del dispositivo è presente un connettore le Roland Digital Snake. È com‑ REAC Main, al quale si può connettere un flusso bidirezio‑ patibile con i dispositivi standard nale (ingresso/uscita su un singolo cavo) proveniente da un Ethernet, ovvero è possibile split‑ dispositivo Roland capace di comunicare tramite REAC. Figura 2. tare il flusso REAC multicanale, C’è anche, sempre sul retro, un connettore REAC denomi‑ ad esempio tra le console moni‑ nato “Split Out”, che fornisce in uscita segnali provenienti che può essere selezionato tra una copia completa dell’in‑ traverso REAC di dispositivi Ro‑ tor e FoH, utilizzando un comune dal flusso REAC principale o dall’ingresso MADI, e che può gresso MADI (quando l’apposito commutatore è impostato land quali Digital Snake o Perso‑ switch Gigabit Ethernet (di buona essere utile, ad esempio, per inviare i segnali audio ad un re‑ su THRU) oppure un set di canali provenienti dall’ingresso nal Mixer. qualità, oppure lo switch dedicato gistratore o ad una console ausiliaria. L’uscita Split, a diffe‑ REAC ed una copia dei canali MADI in ingresso per i restanti Uno switch di fianco al connet‑ Roland S‑4000D). renza del Main, supporta l’alimentazione REAC Embedded (con il commutatore su OUT). Il segnale REAC contiene in‑ tore Remote è dedicato al blocco MADI, acronimo per Multichan‑ Power, una sorta di alimentazione phantom su Cat5 utile fatti al massimo 40 canali audio, mentre l’uscita MADI può di sicurezza delle operazioni dal nel Audio Digital Interface, è uno per alimentare dispositivi Roland come il Personal Mixer contenerne fino a 64. Analogamente, i canali MADI conver‑ pannello, per evitare di agire er‑ standard per la trasmissione di au‑ M‑48, o il Digital Snake S‑0808, tramite lo stesso cavo che titi e trasferiti nel flusso REAC possono essere selezionati tra roneamente sulle impostazioni dio digitale multicanale supporta‑ trasporta il segnale. i primi 40 o tra gli ultimi 16 (da 41 a 56) o 24 (da 41 a 64) del convertitore durante il funzio‑ to e pubblicato dall’associazione Ci sono poi due connettori BNC e due TOSLINK dedicati dell’ingresso MADI. namento. internazionale Audio Engineering all’in/out MADI, rispettivamente coassiale e ottico. Ovvia‑ Sul frontale è presente un connettore D‑sub a 9 pin denomi‑ Roland Systems Group Italy, nella Society. Lo standard, anche detto mente, solo uno dei due ingressi MADI può essere attivo nato “Remote” per la connessione di un remote controller persona dello specialista di pro‑ AES10, è stato originariamente in ciascuna situazione. Le uscite MADI funzionano invece Roland S‑4000R, o di un computer dotato di porta seriale dotto Andrea Gascone, ci ha gen‑ documentato nel 1991, per essere contemporaneamente, trasportando lo stesso set di segnali, RS‑232 e di software S‑4000RCS, per il controllo remoto at‑ tilmente fornito alcuni diagrammi

94 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 95 esemplificativi di possibili utilizzi inoltre, alimenta i tre stage box S‑0808 attraverso il Cat5

rodotto del convertitore S‑MADI, che ri‑ stesso. Un quinto stage box converte in analogico gli stessi portiamo in queste pagine. 40 segnali già inviati al distributore S‑4000M. p Nuovo Mixer Potente e Compatto Il diagramma di figura 1 mostra tre configurazioni possibili legate Il diagramma di figura 2 rappresenta invece due possibili al collegamento dei mixer digitali configurazioni live/broadcast per il monitoraggio personale. Una consolle innovativa che trova spazio ovunque dotati di interfacce MADI con gli A sinistra, nella sezione rossa, la console invia 40 canali stage box Roland Digital Snake. attraverso l’S‑MADI alle batterie di Personal Mixer M‑48 Facile da usare e dal sound Incredibile Nella sezione rossa, a sinistra, la alimentate e interconnesse attraverso gli switch Ether‑ console principale, attraverso un net S‑4000D, capaci di alimentare i dispositivi connessi S‑MADI Bridge, riceve 40 canali tramite Power on Ethernet (PoE). Un M‑48 è posizionato mic/line e invia 40 canali di uscita accanto alla console per il fonico, alimentato diretta‑ analogici e AES/EBU; contempo‑ mente dall’S‑MADI. Gli M‑48 possono essere impostati, raneamente la porta Optical MADI amministrati, visualizzati e controllati in tempo reale at‑ Out rilancia i 40 canali di ingresso traverso il computer. ad una seconda console con con‑ Nella sezione destra, cerchiata in blu, la console, attraverso nessione MADI ottica in ingresso. l’S‑MADI, riceve 40 canali da una stage box S‑4000 e invia Nella sezione verde, al centro, la 40 canali ad un mixer Roland M‑400 che a sua volta gestisce console riceve 64 ingressi e invia un’altra batteria di M‑48. M‑400, tra l’altro, è in grado di 64 uscite attraverso due dispositi‑ simulare l’ascolto in uscita di ciascun M‑48, oltre ad offrire I prodotti audio e video professionali Roland sono distribuiti in Italia da: vi S‑MADI interconnessi. un controllo degli stessi M‑48 attraverso i fader della conso‑ Roland Systems Group Italy A destra, nella sezione blu, la con‑ le, a poter impostare i 40 canali inviati agli M‑48 in pre-eq/ tel. 011 19710336 sole riceve 40 ingressi e invia 32 pre-fader/post-fader, ad inviare direct out oppure raggrup‑ fax 011 19710347 uscite distribuite su 4 stage box at‑ pamenti pre-mixati e, ovviamente, come per il controllo via [email protected] www.rolandsystemsgroup.net traverso un S‑MADI ed un merger/ PC, a impostare, amministrare, visualizzare e controllare in distributore S‑4000M. L’S‑4000M, tempo reale ciascun M‑48. MADE IN ITALY MADE

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1 2 rodotto p Jands Vista

tempi cambiano, e di certo un’interfaccia costruita intorno all’utilizzo di controlli visivi per manipolare i parametri dei proiettori stessi, senza aprire Fixture Replace 1. La schermata della le tecnologie e le abitudini di su un touch-screen (Wacom, ad altissima sensibilità e preci- ulteriori finestre dedicate. Le aree dedicate alla manipola- Uno dei problemi più consueti in programmazione, con le icone dinamiche dei proiettori e gli chi ne fa un uso professionale sione), molto rapida per chiunque sia abituato ad usare un zione dei canali sono tre: intensità e posizione, colore e for- tour senza produzione al seguito, strumenti per la manipolazione Inon stanno ferme a guardare. computer. Le consuete operazioni di programmazione con ma del fascio. o in caso di festival, è la necessità dei parametri. Anche il mondo delle console ha l’ausilio della tastiera non sono più strettamente necessarie. I colori miscelati si impostano selezionandoli direttamente di adattare la programmazione dunque cambiato le carte in ta- La conoscenza di comandi specifici quali copia, muovi, dupli- su uno spettrogramma HSV, oppure con slider di livelli CMY dello show al tipo di proiettori di- 2. La schermata della Timeline. vola, tanto che oggi l’oggetto fi- ca, incolla, clona non serve; in Vista si eseguono attraverso e/o RGB, o semplicemente scegliendoli da una tavolozza pre- sponibili, cosa che spesso richiede sico in sé ha perso molta della sua ovvie operazioni di drag&drop o semplicemente utilizzando impostata di filtri standard Lee. È poi previsto un menù appo- svariate ore di programmazione. importanza: è più una questione gli stessi shortcut che si utilizzano nei PC (es: ctrl+C, ctrl+V). sito per la selezione di un colore da una ruota di colori fissi. Per ovviare il più possibile a que- di filosofia d’uso piuttosto che di In alternativa è possibile miscelare i colori, utilizzando con- sto problema, Vista memorizza “attrezzi” a disposizione. Il Patch trolli diretti (raw) DMX per i vari canali che gestiscono i pa- colori, beam ed altri dettagli della Il primo “incontro” con il software avviene nell’ambito del rametri colore (es. C-M-Y-CTO-ruota colori). Vista opera una fixture, così che, quando si sostitu- Software Patch. Dalla libreria disponibile a bordo basterà “trascina- scelta “intelligente” di color match (cioè per somiglianza) se isce un proiettore, la console con- Il software di Jands Vista è l’inno- re” le fixture interessate in una delle 16 griglie da 512 canali si usano palette Lee o HSV qualora i proiettori che si stanno fronta le somiglianze “piu vicine” vazione che la differenzia rispetto che rappresentano gli universi che Vista può gestire. Proprio utilizzando siano dotati di sola ruota/e colore. a quelle delle fixture precedenti, agli altri sistemi. L’obiettivo prin- questa rappresentazione grafica permette di vedere tutti i I parametri di puntamento pan e tilt si controllano con la adattandole alle nuove, anche se cipale della casa australiana è sta- canali DMX a disposizione e quelli richiesti da ogni singo- penna su un grafico cartesiano di tipo X/Y, mentre intensità, non dispongono esattamente del- to quello di fornire all’operatore lo proiettore anche nel dettaglio. Per modificare il proprio strobo e shutter sono modificabili tramite degli slider vir- le stesse caratteristiche. Il risultato uno strumento in cui tutte le in- patch basterà trascinare uno o più fixture ad un indirizzo tuali nella stessa parte della schermata. Ogni componente rimane quindi praticamente im- formazioni necessarie a program- diversamente scelto su un qualsiasi universo. Esiste comun- relativa al fascio – zoom, frost, focus, iris e prisma – possiede mutato al variare dei proiettori. mazione e playback apparissero que un tastierino numerico per realizzare il patch in manie- una propria unità di controllo. Il software supporta fino a in un’interfaccia completamente ra tradizionale. quattro ruote di gobo per ogni proiettore, con controlli in- Hardware grafica evisuale . tuitivi anche per rotazione ed indicizzazione dei gobo stessi. Il sistema hardware di Vista è di- Vista non è dunque solo una Il Layout Per quanto riguarda i proiettori con lame di sagomatura, il mensionabile secondo le esigen- console, ma rappresenta una Una volta terminato il patching, l’utente può organizzare software permette di disegnare la sagoma richiesta trasci- ze della specifica applicazione. nuova filosofia di lavo- visivamente le icone che rappresentano le fixture su uno o nando e ruotando le lame, anch’esse rappresentate grafica- Lo stesso software (liberamente ro. Come recita il suo più fogli (Layouts) nella stessa maniera in cui i proiettori mente, con la penna. scaricabile) installato nelle conso- nome, questa stessi sono posizionati rispetto alla scena (Plot). Ci si può le può lavorare in ambiente PC o tecnologia si “scordare” l’ID di ogni singolo proiettore: la selezione sin- La Timeline Mac dando all’operatore la pos- c o n c r e - gola o multipla avviene in maniera visuale attraverso il clas- La programmazione su Vista è definita in Clip. Ciascuna sibilità di dimensionare un siste- t i z z a sico “drag” della penna o del mouse. clip contiene uno o più Step. Queste istanze sono rappre- ma secondo le proprie esigenze, in È inoltre possibile creare più visualizzazioni dello stesso sentate e quindi manipolabili per via grafica attraverso una attraverso l’ausilio di superfici di parco luci – globali o in dettaglio – secondo le necessità timeline, che graficamente è una barra orizzontale lungo controllo esterne dedicate, più o dell’operatore. una ascissa temporale. L’utente ha perciò la possibilità di meno grandi, collegabili al com- Durante la programmazione, l’icona di ciascun pro- regolare la lunghezza della barra (come in qualsiasi altro puter via USB. iettore mostra dinamicamente la manipolazione software basato su timeline) per impostare il tempo di fade La configurazione hardware di che l’operatore sta eseguendo sulla fixture della clip. La semplice osservazione delle linee di tempo che base per l’utilizzo di Vista com- stessa. Questo consente di identificare compongono una clip fanno intuire quale sarà l’andamento prende l’uso di una chiavetta in un solo “colpo d’occhio” lo stato dei dei singoli parametri durante il crossfade della clip stessa, (dongle) collegata al PC che abilita proiettori in scena, compresi i suoi para- mentre la gestione grafica dei tempi di fade consente di il numero di canali DMX richiesto, metri di intensità, posizione, colore e forma creare movimenti complessi di transizione dei parametri in e di un’interfaccia di conversione (gobo e iris), senza dover fare riferimento a maniera visiva. USB/DMX per la comunicazione complicate schermate costituite da stringhe Il sistema consente di programmare in maniera grafico-tem- del segnale. I dongle disponibili numeriche. porale come si usa fare, per esempio, nei montaggi video: sono da 128, 256, 512, 1024, 2048 inserita la traccia audio sulla linea di tempo principale, Vista e 8192 canali. La Programmazione offre tutti gli strumenti marcatori per definire lunghezze La gamma di prodotti Vista com- Unitamente al Layout che rappresenta il plot luci attra- e intersezioni tra le diverse clip che “rappresenteranno” il prende tre superfici di controllo verso icone, sono a disposizione tutti gli strumenti grafici disegno luci del brano. progettate per l’utilizzo con PC

98 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 99 la sezione di programmazione. Offre quattro uscite DMX,

rodotto interfaccia MIDI ed ingresso Timecode, cinque porte USB ed un connettore per una lampada. p

La console stand-alone di base è I3, che essenzialmente rispetto alla superficie S3 incorpora direttamente il computer (2,13 GHz Intel Core 2) e la gestione degli schermi. Supporta due mo- nitor (DVI e VGA) e l’utente può aggiungere come schermo principale anche un tablet per la gestione della programmazione con la “penna”. Dispone di sette porte USB, che si possono sfrut- tare per aggiungere altri playback con l’aggiunta di una superficie di controllo M1 o S1. L’utente può an- esterno e che telecomandare I3 tramite Ethernet utilizzando VNC. tre console vere Il numero dei canali DMX che si possono gestire con M1, e proprie con computer a bordo. S1, S3 o I3 è determinato dal tipo di dongle, fornito sepa- ratamente. La superficie di controllo M1 è un modulo molto compatto per il Le console ammiraglie della serie sono T4 e T2. La principale controllo del solo playback che di- superficie di controllo di queste due console è uno schermo spone di cinque fader di playback Wacom touchscreen da 15” con una tastiera qwerty com- e relativi pulsanti, configurabili pleta ed un touchpad. Dodici pulsanti multifunzione confi- per il controllo di clip, gruppi e al- gurabili sono disposti sopra lo schermo e due set di quattro tre funzioni accessorie. Incorpora pulsanti modificatori permettono il controllo istantaneo il grandmaster su un encoder ro- della funzione della penna sul touchscreen. Il processore a tativo e pulsanti flash configura- bordo è un Pentium 4 da 2,8 GHz, con HD da 40 GB. Queste bili, si interfaccia con il computer console incorporano inoltre un drive CDRW. Offrono sup- tramite USB (dal quale viene an- porto integrato per due monitor esterni (VGA). che alimentata) e dispone di due La principale differenza tra l’hardware della T4 e quello del- porte DMX XLR5. la T2 è il numero di moduli Playback, Super Playback e Pro- grammazione. T2 dispone di una sezione di programmazio- S1 aggiunge ai controlli di M1 ne con tre encoder rotativi, 12 pulsanti multifunzione per la una sezione Super Playback, con programmazione e due fader Super Playback, con i relativi due fader e controlli di “traspor- display LCD. Incorpora anche un modulo playback con 15 to” per le timeline (go, pause, controlli playback, dieci con fader e pulsanti flash e cinque skip forward, skip back, ecc), ed senza, e in modalità split gestisce fino a 40 clip. T4, invece, una sezione di programmazione offre il doppio di ciascuna di queste sezioni, il che la rende con tre ruote assegnabili, pulsan- molto più agile nella applicazioni che richiedono un mag- ti di navigazione e sei pulsanti giore controllo live. Non necessitano di dongle in quanto multifunzione. Due display LCD, vengono già fornite con il numero massimo di canali DMX. uno sulla sezione playback ed uno I3, T2 e T4 posseggono una porta Ethernet compatibile con EVOLUTION IN TECHNOLOGY, REVOLUTION IN SOUND sulla sezione di programmazione, ArtNet e Pathport, una porta seriale DB9, trigger in/out su jack forniscono informazioni diretta- 6,3 mm, ingresso e uscita audio di linea e ingresso microfonico. - Leggendari altoparlanti in neodimio RCF - Qualità audio garantita da RCF mente associate ai controlli e per- mettono all’utente di distogliere Byron - Bi-amplificazione digitale di alta qualità da 750 W con PFC - I più leggeri diffusori sul mercato lo sguardo dallo schermo del sof- Byron rappresenta il prossimo salto verso il futuro di Vista. - Massimo controllo grazie al DSP interno - Speciali preset di equalizzazione tware quando utilizza i controlli Notevoli saranno gli sviluppi del software sia da un punto di tradizionali. S1 dispone di due vista delle funzioni sia della praticità grafica. uscite DMX e quattro porte USB, Tra queste novità ci sono la possibilità di salvare come pre- e offre un ingresso per Timecode set un punto qualsiasi della timeline; una barra aggiuntiva Art 708-A Art710-A Art712-A Art722-A Art715-A Art725-A lineare e MIDI in/out/thru. nella timeline per la navigazione rapida tra gli step delle clip; una funzione di ricerca nella libreria dei proiettori; la S3 è una potente superficie di con- possibilità di inserire punti specifici di sincronizzazione de- trollo, a cui l’utente deve aggiun- gli effetti preprogrammati, generatore di effetti dedicati a gere un PC e relativi display. Incor- proiettori montati in matrice (pixel mapping); una rappre- Jands Vista è distribuito in Italia da: Robe Multimedia pora 20 controlli playback, 10 con sentazione visiva più dettagliata dei gobo; controllo inte- Via S. Mercadante, 25 fader e pulsanti flash e 10 senza, grato di qualsiasi mediaserver con importazione automatica 47841 Cattolica (RN) la sezione Super Playback e la se- dei contenuti video e relative thumbnail nella timeline; pro- tel. 0541 833103 – fax 0541 833074 zione di programmazione. Incor- grammazione da linea di comando e networking. www.robemultimedia.it [email protected] pora inoltre cinque display LCD, Byron sarà del tutto compatibile con tutti i tipi di hardware quattro per i playback ed uno per esistenti.

100 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.rcf.it di Carlo Carbone

deve essere comunque munito di cuffia antivento. La alla rumorosità prodotta: catena di misura deve essere compatibile con le condizioni dalle infrastrutture stradali, meteorologiche del periodo in cui si effettuano le ferroviarie, aeroportuali ecnologia

t misurazioni e comunque in accordo con le norme CEI 29‑10 e marittime; da attività e ed EN 60804/1994. comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali Non esistono informazioni in merito alle condizioni del e professionali; da servizi e te ar tempo in occasione dei concerti tali da validare o meno la impianti fissi dell’edificio adibiti p misura. Alcune informazioni tratte dal servizio meteorolo- ad uso comune, limitatamente

gico di ARPA Lombardia (ricevute su richiesta scritta in data al disturbo provocato all’interno

p 14 e 15 ottobre da ARPA Lombardia - Servizio Meteo Regio- dello stesso.

a

r t e nale) confermano condizioni perturbate anche durante le giornate del 14 e 18 luglio, circostanza peraltro riscontra- Pur facendo presente che l’Am- bile anche da testimonianze dirette. Se queste condizioni ministrazione del Comune di Mi- fossero al momento della misura entro i limiti fissati dalla lano non si è ancora dotata del- Basta la Parola norma non è ormai dato riscontrabile con certezza, proprio lo strumento della zonizzazione per l’assenza del tecnico durante l’acquisizione dei dati. acustica, con la deroga il livello

velocità del vento Posizione di misura Data - Ora precipitazioni precipitazioni precipitazioni Si richiama infine quanto fissato dal DPCM 14/11/97 in rela- stazione 8149 stazione 5908 stazione 9341 stazione 6030 zione ai limiti di immissione: 14/07/2008 0.00 0,6 0,6 0,2 2 14/07/2008 1.00 6,4 5,6 0,6 2 Art. 3. 14/07/2008 2.00 2,6 2 8,8 2 Valori limite assoluti di immissione 14/07/2008 3.00 0,4 0 3,2 2 iprendiamo qui il discor- Si ritiene che per questa manifestazione si siano confusi i 1) I valori limite assoluti di immissione come definiti 14/07/2008 4.00 0 0 0,2 2 so iniziato nel numero termini in deroga con le valutazioni più restrittive tratte per all’art. 2, comma 3, lettera a), della legge 26 ottobre 1995, 14/07/2008 5.00 0 0 0 1 scorso, in cui ci eravamo una frazione del periodo concesso in deroga. Tale differen- n. 447, riferiti al rumore immesso nell’ambiente esterno 14/07/2008 6.00 0 0 0 1 interrotti durante la de- za assomma a 0,5 dB(A) che comunque rientra nell’ambito dall’insieme di tutte le sorgenti sono quelli indicati nella 14/07/2008 7.00 0 0 0 2 R 14/07/2008 8.00 0 0 0 2 scrizione puntuale del secondo della tolleranza strumentale. tabella C allegata al presente decreto. 14/07/2008 9.00 0 0 0 2 di tre punti in programma: alcu- 2) Per le infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime, 14/07/2008 10.00 0 0 0 3 ne incongruenze nelle misure che In particolare, si riporta quanto indicato dalla norma1 aeroportuali e le altre sorgenti sonore di cui all’art. 11, 14/07/2008 11.00 0 0 0 3 hanno portato al processo, ed alla all’allegato A: comma 1, legge 26 ottobre 1995, n. 447, i limiti di cui alla 14/07/2008 12.00 0 0 1 seguente assoluzione, di Claudio 11 Livello di rumore ambientale (LA): è il livello continuo tabella C allegata al presente decreto, non si applicano 14/07/2008 13.00 0 0,2 0 1 Trotta e Vittorio Quattrone per lo equivalente di pressione sonora ponderato A, prodotto all’interno delle rispettive fasce di pertinenza, individuate 14/07/2008 14.00 0 0 0 1 14/07/2008 15.00 0 0 0 1 sforamento degli orari di termine da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo dai relativi decreti attuativi. All’esterno di tali fasce, dette 14/07/2008 16.00 0 0 0 1 della manifestazione in occasione e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale sorgenti concorrono al raggiungimento dei limiti assoluti di 14/07/2008 17.00 0 0 0 3 dei concerti di Springsteen per è costituito dall’insieme del rumore residuo e da quello immissione. 14/07/2008 18.00 0 0 0 4 Trotta e Kravitz e per prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con 3) All’interno delle fasce di pertinenza, le singole sorgenti 14/07/2008 19.00 0 0 0 3 Quattrone. l’esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili sonore diverse da quelle indicate al precedente 14/07/2008 20.00 0 0 0 3 di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della comma 2, devono rispettare i limiti di cui alla tabella B 14/07/2008 21.00 0 0 0 3 14/07/2008 22.00 0 0 0 3 Errata attribuzione di livello zona. È il livello che si confronta con i limiti massimi di allegata al presente decreto. Le sorgenti sonore diverse da 14/07/2008 23.00 0 0 0 2 misura 16 luglio 2008 esposizione: quelle di cui al precedente comma 2, devono rispettare, nel Nella relazione del 22 luglio 2008, 1) nel caso dei limiti differenziali, è riferito a TM (tempo di loro insieme, i limiti di cui alla tabella C allegata al presente 18/07/2008 0.00 0 0 0 2 prot. n. 105332, allegata alla co- misura) decreto, secondo la classificazione che a quella fascia viene 18/07/2008 1.00 0 0 0 1 municazione del 4 agosto, in re- 2) nel caso di limiti assoluti è riferito a TR (tempo di assegnata. 18/07/2008 2.00 0 0 0 1 lazione alla valutazione di questa riferimento) Art. 4. 18/07/2008 3.00 0 0 0 1 18/07/2008 4.00 0 0 0 1 manifestazione si indicavano le 12 Livello di rumore residuo (LR): è il livello continuo Valori limite differenziali di immissione 18/07/2008 5.00 0 0 0 1 seguenti conclusioni: equivalente di pressione sonora ponderato A, che si rileva 1) I valori limite differenziali di immissione, definiti all’art. 2, 18/07/2008 6.00 0 0 0 0 • il livello acustico negli orari quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve comma 3, lettera b), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, 18/07/2008 7.00 0 0 0 0 previsti per le prove non si essere misurato con le identiche modalità impiegate per la sono: 5 dB per il periodo diurno e 3 dB per il periodo 18/07/2008 8.00 0,8 0 0 1 distingue dal livello acustico misura del rumore ambientale e non deve contenere eventi notturno, all’interno degli ambienti abitativi. Tali valori non 18/07/2008 9.00 1,2 1,6 0 1 ambientale tipico del sito di sonori atipici. si applicano nelle aree classificate nella classe VI della tabella 18/07/2008 10.00 0 0,4 1,4 2 18/07/2008 11.00 0 0 0,6 4 misura (vedi grafico della time A allegata al presente decreto. 18/07/2008 12.00 0 0 0 4 history); si evidenzia che già Mancata valutazione delle condizioni atmosferiche 2) Le disposizioni di cui al comma precedente non si applicano 18/07/2008 13.00 0 0 0 4 quest’ultimo risulta superiore durante l’evento nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da 18/07/2008 14.00 0 0 0 4 al livello in deroga fissato per Una delle conseguenze della mancanza del presidio è cer- ritenersi trascurabile: 18/07/2008 15.00 0 0 0,2 4 le prove. tamente quella di non adempiere alle verifiche imposte dal a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 18/07/2008 16.00 0 0 0 3 • La manifestazione ha rispettato il D.M.A. 16 marzo 1998 in relazione alla validità di misure al 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il 18/07/2008 17.00 0 0 0 3 18/07/2008 18.00 0 0 0 3 livello equivalente d’immissione verificarsi di alcune condizioni atmosferiche: periodo notturno; 18/07/2008 19.00 0 0 0 3 previsto per il concerto, pari Allegato B: Norme tecniche per l’esecuzione delle misure b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre 18/07/2008 20.00 0 0 0 3 a 74 dB(A), valutato secondo 4 Le misurazioni devono essere eseguite in assenza di chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno 18/07/2008 21.00 0 0 0 2 le indicazioni contenute precipitazioni atmosferiche, di nebbia e/o neve; la velocità e 25 dB(A) durante il periodo notturno. 18/07/2008 22.00 0 0 0 2 nell’autorizzazione in deroga. del vento deve essere non superiore a 5 m/s. Il microfono 3) Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano 18/07/2008 23.00 0 0 0 2

102 novembre/dicembre 2010 - n.86 www.soundlite.it 103 del limite diviene quello indicato e modalità anche in altre misure eseguite successivamente. nell’atto specifico, e nelle condi- Questa non è la condizione di un avvenimento eccezionale Think vertical. zioni indicate dallo stesso. Il valo- quale quelli esaminati qui, la cui composizione e tecnica ri- ecnologia

t re in deroga per questo limite è sultano difficilmente ripetibili. espresso in corrispondenza della Il mancato presidio, inoltre, non garantisce l’esecuzione di facciata dell’edificio recettore tutte quelle operazioni validanti la misura indicate nella considerato. norma di riferimento DMA 16/03/98, come la verifica delle In relazione, viceversa, si conte- condizioni meteorologiche e la calibrazione prima e dopo sta anche il superamento del li- la misura effettuata. mite valutato con criterio diffe- Ritengo quindi le misure allegate al procedimento penden- renziale, utilizzando però il rilie- te prive di riscontrabilità rispetto al fenomeno indagato. vo eseguito in facciata. Tale atti- In ultimo, la posizione di misura nella contestazione del li- vità contrasta con il preciso disci- vello differenziale non appare conforme a quanto indicato plinare di misura imposto dalla nella norma di riferimento, comportando quindi l’invalidità norma D.P.C.M. 14/11/97, citata di tali dati se riferiti al livello di rispetto differenziale. I va- sopra. Per il criterio differenziale lori rilevati non sono raffrontabili né paragonabili, per cui la verifica deve essere effettuata non è possibile farne l’utilizzo che la norma dispone. all’interno dell’abitazione nelle Per quanto sopra esposto le misure non costituiscono, a mio due condizioni “finestre aper- avviso, prova certa del fenomeno indagato e contestato. te” e “finestre chiuse”, rilevando nella stessa posizione sia il rumo- Finale di partita re ambientale che quello residuo A sorpresa mi arriva comunicazione dal buon Diego Riello così come indicato all’art. 4 della di un’attività allo stadio Meazza (sì, quello con i limiti): una citata norma, sopra testualmen- manifestazione di una delle tante fedi cristiane con impian- te riportato. ti da spavento. Lì la confusione tra i soggetti sbaraglia ogni L’errore può essere importante se logica e cado in panico. Balbetto di non disturbarmi per si tiene conto che, a parità di fe- cose di religione poiché sono trattate in deroga per legge. nomeno, la differenza tra i livelli Il caparbio (sempre Riello) mi fa presente che nel program- in facciata e quelli presi all’inter- ma si parla di spettacoli (seppur di tipo medievale), musica, no possono essere estremi, da un eccetera; al ché, la curiosità prende il sopravvento e chiedo minimo di 2 dB(A) ad un massimo di effettuare misure e foto. Ed è vero! 40.000 e forse più DVA. Il primo line array attivo con 3 amplificatori digitali, alimentazione switching full range, di 11 dB(A) a finestre aperte e più persone davanti a 13 cluster di diffusori (non posso indica- PFC, processo audio controllato da DSP e preset di rapida utilizzazione. alto nella condizione a finestre re la marca) a vedere lo spettacolo, cantare all’unisono con Grazie alla tecnologia utilizzata, il box in polipropilene rinforzato, il flyware integrato, e l’utilizzo chiuse. Per questo il valore in fac- l’interprete principale etc. Proprio come in un concerto. La di componenti acustici RCF Precision, abbiamo creato un nuovo standard di line array. ciata non è in alcun modo confi- differenza è che, non chiamandosi “concerto” ma “evento Il risultato di una progettazione mirata sono le dimensioni contenute e il peso di soli 13,2 kg. gurabile come indicatore dell’ef- religioso”, per tre giorni 40.000 persone hanno goduto di fettivo livello di inquinamento loro stesse e dei loro messaggi senza uno straccio di agibilità valutabile secondo il criterio dif- prefettizia, nonché senza tutte le pratiche annesse compre- ferenziale. Non esistono agli atti, sa la valutazione dell’impatto acustico. nello specifico, misure eseguite Roberto De Luca, organizzatore del concerto di Madonna, coerentemente al disposto nor- visto i titoli, avrebbe potuto approfittarne... ahimè, troppo mativo. tardi. Come direbbe Tino Scotti a termine della pubblicità di un Conclusioni famoso e quantopiù funzionale farmaco: basta la parola. DVA T4 - Modulo Line-Array Attivo DVA S09 - Subwoofer Attivo Le modalità di misura e rilievo Cambiare i nomi, si sa, è vantaggioso. Cari organizzatori, Modulo line array attivo a 3 vie con trasduttori Subwoofer attivo 15“ con trasduttore RCF del fenomeno disturbante sono pensate ad una rivoluzione semantica o fondate una reli- RCF al Neodimio, amplificatore digitale 420W/RMS. al Neodimio, amplificatore digitale Class-D anomale e in taluni aspetti si gione, magari di nome “sicurezza e godimento”. Alimentazione switching con PFC. 1000W/RMS Digipro®. pongono in contrasto con quan- to stabilito dalla norma e dalla buona tecnica. In sintesi, il mancato presidio di personale alla misurazione pone un grave e sostanziale dubbio sui risultati della stessa non potendo ricollegare in maniera univoca il fenomeno misurato alla produ- zione dello stesso. DVA S10 - Subwoofer Attivo DVA S20 - Subwoofer Attivo Sussistono inoltre dubbi su alcu- Subwoofer attivo 18“ con trasduttore RCF Subwoofer attivo 2 x 18“ con trasduttori RCF ni aspetti relativi all’utilizzo del- al Neodimio, amplificatore digitale Class-D al Neodimio, amplificatore digitale Class-D la strumentazione. La modalità Note: 1000W/RMS Digipro®. 2000W/RMS Digipro®. utilizzata è ammessa per misure 1: Il più volte citato nella prima parte Decreto del Ministero di fenomeni ripetitivi e di lunga dell’Ambiente del 16 marzo 1998: Tecniche di rilevamento e di durata, riscontrabili per tipologia misurazione dell’inquinamento acustico. AEB INDUSTRIALE s.r.l. - Via Brodolini, 8 - Crespellano (BO) ITALY - Tel +39 051 969870 - Fax +39 051 969725 [email protected] - www.dbtechnologies.com

104 novembre/dicembre 2010 - n.86 segui dBtechnologies su di Livio Argentini

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ecnologia t 4 + 23 u l

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Le specifiche di progetto tere d’accordo il lato ergonomico con quello meccanico e Ovviamente lo stesso concetto Questo progetto è nato dopo due anni di studio e si può quello elettronico. vale per i potenziometri. Da una definire un progetto molto coraggioso, in quanto riunisce Molti costruttori, per facilitare la progettazione e la rea- nostra empirica indagine statisti- soluzioni classiche – qualcuno le definirebbe addirittura an- lizzazione, si fanno costruire componenti meccanici perso- ca si è visto che la tecnica, molto tiche – con soluzioni all’avanguardia. Si è sviluppato, dopo nalizzati. Un classico esempio sono i potenziometri doppi elementare, di usare due piste in un’attenta analisi delle metodologie di lavoro odierne, con coassiali con doppia manopola concentrica, tra l’altro molto parallelo riduce del 90% la rumo- l’intenzione di offrire tutto il necessario ma niente di più. scomodi da usare e molto fragili perché esposti agli urti, e rosità dei potenziometri e ne al- Un banco di mixaggio assolutamente analogico, studiato che una volta rotti sono impossibili da reperire come nor- lunga la vita del 300/400%. per fornire il massimo della qualità resa possibile dalla tec- mali ricambi, per cui l’utente è completamente dipendente A questo punto nasce una anno- nologia analogica e per utilizzare al massimo le possibilità dal produttore. sa diatriba tra chi preferisce usare Negli articoli precedenti abbiamo offerte dalla tecnologia digitale. Come tutti sanno, molti anche per esperienza personale, il i potenziometri con il contenitore Di seguito un sintetico elenco dei parametri che ci siamo 90% dei problemi di un mixer è dovuto ai contatti dei pul- aperto e chi preferisce quelli, nor- trattato argomenti di carattere generale, proposti. santi e dei connettori, oltre al rumore generato dai poten- malmente miniaturizzati, con con- illustrando le nostre idee sui banchi - Dimensioni estremamente ridotte, massimo 180 cm x 70 cm ziometri. tenitore sigillato. di mixaggio. È ovvio che, essendo dei per un mixer 48 canali, in modo da poter essere facilmente Come scritto in precedenza, non potremo usare commuta- I potenziometri aperti sono meno progettisti, abbiamo cercato di mettere gestibile senza spostamenti rilevanti e per poterlo utiliz- zioni allo stadio solido (FET o CMOS), perché queste por- costosi, meccanicamente più ro- zare anche in ambienti di cubatura ridotta. tano ad un serio decadimento della qualità audio, quindi busti, più esposti alla polvere ma in pratica queste convinzioni anche nel - Altezza da terra massima di 80/85 cm, senza la torretta VU saremo costretti a ricorrere alle vecchie classiche commuta- anche più facili da pulire. nostro lavoro, cioè nella ideazione di per non interferire con il sistema di ascolto. zioni elettromeccaniche. Un mixer destinato all’utilizzo in nuovi prodotti. - Consumo limitato e quindi relativa temperatura di eserci- Anche se la componentistica attuale è molto affidabile, al- studio, al contrario di un mixer zio bassa. Molti mixer infatti hanno temperature di eserci- meno quella di qualità, come possiamo soddisfare l’esigen- “live”, normalmente non lavora in zio veramente proibitive sia per le mani del fonico sia per za di ottenere un’affidabilità totale? ambiente polveroso. Ma come nasce un nuovo prodotto? la temperatura ambiente. La soluzione più semplice e logica è quella di usare sempre I potenziometri chiusi, normalmen- Attraverso quali fasi? Quali scelte? - Deve garantire il massimo dell’affidabilità e comunque due commutazioni in parallelo o, come seconda soluzione, te sono molto più costosi, di minore Per illustrare un’applicazione pratica deve permettere interventi di normale manutenzione ed usare commutazioni asservite con relé. In questo caso pos- ingombro, di affidabilità superiore dei concetti teorici di cui ho parlato eventuali riparazioni anche da parte di personale non al- siamo tagliare la testa al toro, come si dice, utilizzando en- ma meccanicamente più delicati e tamente specializzato. trambe le soluzioni. non possono venire puliti. nei precedenti numeri, vi illustrerò Un altro particolare, molto importante, riguarda i pulsanti Diciamo che nel nostro caso tutte la genesi del nostro nuovo progetto La componentistica saldati direttamente sul circuito stampato. La maggior par- e due le soluzioni sono valide per AL 200, certamente la macchina che Per queste ragioni, dal nostro progetto saranno bandite te dei costruttori salda le schede a bagno d’onda, per motivi cui potremo usare indifferente- schede con componenti a montaggio superficiale (SMD), di tempi e quindi di costi, ma i pulsanti (ed anche qualche mente tutti e due i modelli a se- conosco meglio di tutte. perché sono praticamente impossibili da riparare senza altro componente), sebbene sulla carta siano previsti per conda delle nostre esigenze. apposite attrezzature disponibili solamente in ambiente saldatura a bagno d’onda, vengono irrimediabilmente de- industriale, ed anche in questo caso con molte difficoltà. teriorati dall’alta temperatura e dai solventi per la pulizia. I collegamenti Tutti i circuiti integrati dovranno essere montati su zoc- Questo problema ci costringerà, anche sulle schede saldate Un discorso a parte va fatto per i colo in modo da poter essere sostituiti senza l’utilizzo di a bagno d’onda, a ricorrere in seconda sessione al vecchio cavi di connessione interni. Oggi utensili speciali. montaggio manuale per i componenti più delicati. si cerca, nei limiti del possibile, di Un’attenzione molto particolare va posta nella scelta dei Per quanto riguarda i contatti dei connettori, esiste una sola eliminare il cablaggio saldato per componenti elettromeccanici. Dovremo utilizzare solamen- soluzione: usare più contatti per ogni segnale. tre motivi basilari. te componenti elettromeccanici con dimensioni standard, I connettori per Eurocard, molto usati sui moduli dei mixer, Il primo è la possibilità di errori che saranno sempre di normale reperibilità. dispongono di 96 contatti posti su tre file, per cui, usando da parte del cablatore, cosa molto Purtroppo questa scelta potrà creare molti problemi in fase tre contatti in parallelo, disporremo di 32 vie, normalmente facile quando si usano cavi multi- di progettazione, perché molto spesso sarà difficile met- sufficienti per le nostre necessità. polari. La seconda riguarda l’ossi-

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TELAIO MIXER AL 200 48 CANALI ecnologia t

1740 mm 680 mm

720 mm

dazione dei cavi vicino ai punti di denti contatti sul connettore, in questo modo la connessio- saldatura dovuta agli additivi del- ne è garantita anche se il cavo e/o il connettore sono mal- lo stagno. La terza riguarda i tem- trattati oltre misura. pi di lavorazione e quindi i relativi Per la connessione di massa saranno usati dieci conduttori costi, che sono molto alti. Come e dieci contatti del connettore, con un duplice scopo: i cavi alternativa valida c’è il cablaggio di massa posti tra quelli di segnale fungono da schermo tra con cavi crimpati e non saldati. i vari segnali, attenuando eventuali problemi di diafonia, Lo standard attuale sono i cavi inoltre dieci cavi in parallelo contribuiscono ad abbassare flat passo 1,25 mm ed i connet- la resistenza della connessione di massa, cosa sempre della tori passo 2,5 mm, che offrono massima importanza. In figura 1 si può vedere la disposi- un’ottima affidabilità insieme ad zione del connettore, mentre la figura 2 riporta il layout una estrema rapidità e facilità di del cavo. Un particolare non trascurabile: useremo questo montaggio. stesso tipo di cavo/connettore per cablare tutto il mixer sia Per questi cavi, ovviamente per tra i vari moduli, sia tra questi e la patchbay, sia tra il mixer cablaggio interno, non esistono ed i connettori IN/OUT. standard, per cui ogni costruttore li usa a sua discrezione. Le meccaniche Per il nostro progetto ci siamo Vediamo ora come realizzare la meccanica. La struttura creati un nostro standard in base sarà completamente costruita in alluminio, utilizzando ad alcune considerazioni: nell’au- trafilati scatolari in modo da ottenere uno chassis legge- dio il numero delle connessioni ro ma assolutamente rigido. La rigidità strutturale è, per è sempre multiplo di quattro, la nostra realizzazione, molto importante. Una struttura normalmente 8/16/24 ecc; infat- soggetta a movimenti torsionali può facilmente danneg- ti la connessione standard usata giare le schede, in particolare le schede madri che porta- attualmente prevede otto linee no i connettori dei vari moduli. Mentre nei mixer classici il bilanciate su un connettore serie telaio è fissato rigidamente sul basamento ed i movimen- “D” a 25 poli. Questo però pone ti torsionali riguardano quasi esclusivamente il trasporto di nuovo qualche problemino: e l’installazione, il nostro mixer avrà una particolarità: il mentre per le connessioni ester- telaio potrà essere ruotato di 90° per facilitare al mas- ne si usa cavo gommato a sezione simo cablaggi, modifiche ed interventi di manutenzione rotonda con otto coppie di cavi (figura 3) per cui la rigidità strutturale sarà una caratte- all’interno, facilmente montabi- ristica saliente. le in un connettore “D”, per le Il cabinet contenente la patchbay sarà posto lateralmente connessioni interne un cavo flat e collegato rigidamente al basamento. La patchbay sarà risulterebbe troppo largo e di dif- montata frontalmente in posizione verticale, onde evitare ficile manipolazione. Per questo al massimo l’ingresso di polvere e sporcizia dentro i con- useremo un cavo a 26 conduttori nettori jack. Tutto il cablaggio con l’esterno sarà realizzato per ogni quattro linee (due cavi nel retro del cabinet con connettori serie “D” a 25 poli, con per otto linee), largo circa 32 mm l’ingresso dei cavi dal basso in modo da poter realizzare un e quindi di facile manipolazione e cablaggio completamente invisibile. facile da interallacciare con i con- Il telaio standard sarà modulare, composto da un elemento nettori in/out della serie “D”. base contenente master, monitor e servizi, generalmente A questo punto, ovviamente, vi posizionato al centro, e moduli standard contenenti 12 ca- chiederete: “Perchè usare 26 con- nali sommabili, in modo da poter realizzare configurazioni nettori per quattro linee?” Pre- da 24/36/48 canali, ecc (figura 4). sto detto: per ogni connessione Terminiamo qui questa carrellata elettromeccanica e nel saranno usati due conduttori in prossimo articolo cominceremo ad analizzare il lato pura- parallelo e quindi i due corrispon- mente elettronico.

108 novembre/dicembre 2010 - n.86 te ratteristiche tipicamente associate alla formazione di una La shock wave viaggia veloce ma ar p shock wave. L’onda che corre sul Severn mi sembra di genesi tende a dissipare rapidamente

assai più tranquilla: alta circa un paio di metri, è preceduta la sua energia. L’interazione con ecnologia

t p e seguita da un innalzamento del livello del fiume che dura l’onda di espansione che la rag-

a

r t oltre un’ora. C’è chi dice che l’onda del Severn non è altro giunge origina fenomeni non li-

Pirati, balene, e che la parte antero-superiore di una fetta di marea lunga neari che danno luogo all’onda 12 miglia. Di certo, l’onda è causata da un qualche “con- sonora vera e propria. Boooom! traccolpo” che la marea subisce all’imbocco dello stretto Le shock wave e i Solitoni sono fiume, a causa del quale un solo burst, ovvero un treno di onde non lineari ma, al contrario impulsi, sotto forma di onda con piccolo seguito, si mette delle onde d’urto, i Solitoni non ultrasuoni e onde a risalire il fiume. dissipano facilmente la loro ener- So ‘na sega. gia, anzi. Il Solitone è composto Di fatto, osservando i filmati, l’aspetto dell’onda che vie- di un treno di onde (l’onda soli- ne surfata non è quello di un buon vecchio solitone, anzi, taria che vediamo in acqua ne è addirittura si piega su se stessa e la cresta si frange, carat- l’inviluppo) che si propaga a velo- teristica tipica di un’onda “normale”. Ho però visto foto in cità costante indipendentemente solitarie cui è seguita da una serie di altre onde molto più basse che dalla frequenza, senza modificare sembrano gobbe arrotondate. composizione e inviluppo. Tende Pare che le onde di marea nei fiumi siano talvolta segui- ad auto-alimentarsi. Talvolta i so- te da un pacchetto di onde che hanno le caratteristiche litoni si dividono in due, tre o più di Solitoni. Lo scrivo con la lettera maiuscola perché sul onde. Anche l’esistenza dei soli- mixer non c’è un controllo per regolare i Solitoni e quin- toni, con le loro peculiari caratte- di, essendo per noi cosa nuova, è bene trattarla con il ristiche, è dovuta all’interazione dovuto rispetto. con altri fenomeni. Nulla si crea, I Solitoni vivono in acustica, in ottica, naturalmente in idrau- nulla si distrugge. lica e anche nei campi magnetici. Ah: si formano Solitoni anche fra Come ragionamento perfettamente inutile mi pare più che le nuvole, in posti ben localizzati, dignitoso. attorno ai quali c’è un certo vento. Il fenomeno fu scoperto per caso nell’800 da un ingegne- In ogni caso, preferiate nuotare o re navale che, sulle sponde di un canale, stava osservando volare, se vi arrivasse nella schie- una barca al traino di due cavalli. All’improvviso arresto del na un Solitone, preoccupatevi il natante, l’acqua, da questo sospinta in avanti fino ad un giusto. attimo prima, iniziò a ribollire e agitarsi davanti alla prua. Il vostro scrittore preferito ha una Sicché la mattina si presenta la sciura e mi chiede come vo- A quel punto, si formò una singola onda arrotondata, una Siamo arrivati, allora, alle onde crisi d’ispirazione. Se faccio il glio le uova. Per raggiungere un accordo sul giusto grado specie di gobba simmetrica, che si mise a risalire il canale. solitarie... e adesso vi chiederete: di strapazzatura impegnammo qualche minuto di piacevole Che diavolo di stranezza, Sir! “E le balene? I pirati che ci hai serio e torno alla fisica va a finire conversazione culinaria. Un ottimo inizio di giornata. Il nostro ingegnere prese a rincorrere a cavallo per chilo- promesso?” che l’articolo mi si trasforma in un Prima di parlare di onde, vi confesso che ricordo ancora un metri l’onda che non accennava a cambiare di forma né di Beh, vi devo lasciare con questa cu- normale corso di acustica, uff. ottimo ristorante indiano in cui ci recammo un paio di sere velocità. Solo verso la fine del lunghissimo tragitto cominciò riosità fino al prossimo numero. dopo. Non è la provenienza etnica che determina se il cibo è a rimpicciolirsi fino a scemare. buono o no: è come è cucinato che fa la differenza. L’onda solitaria fu origine del nome del fenomeno: Il Soli- Il Severn è circondato da una rete di canali e fossi naviga- tone, appunto. bili che in passato hanno reso possibile l’espansione indu- otrei sviluppare l’argo- striale sulle sue rive. Approfittai del battello turistico, un Adesso, come logica impone, parliamo di bombe. mento ‘misure’ ma sul la- gondolone lungo e stretto con proporzioni da Fiat Duna, Il suono si propaga per onde di compressione e rarefazione. voro me ne sono occupato per navigare un intrico di fossi e piccole chiuse, la maggior Allora, direte voi, come è possibile che le nostre orecchie Pcosì tante volte che mi esce parte dei quali non erano più larghi della mia automobile. percepiscano il suono di un’esplosione, o il boom di un ae- dalle orecchie. Altro argomento Con l’erba alta, le barche nei canali adiacenti sembravano reo che ha superato il muro del suono? Eh? Come mai si che abbiamo in sospeso è la diret- solcare prati e coltivazioni. sente una bomba che esplode? tività ma tremo di fronte al fatto Sennonché il Severn ha la particolarità di registrare alla Quello che avviene in entrambi i casi (ci sono fondamentali che mi sono serviti tre numeri per foce, situata nell’ampio canale di Bristol, una differenza fra differenze ma oggi non ce ne frega niente) è un brusco in- l’impedenza. bassa e alta marea di quasi 15 metri. Il secondo più alto disli- nalzamento di pressione, temperatura e densità, cioè la for- Ci vuole qualcosa di assolutamen- vello sul pianeta. Mi vengono i brividi al pensiero. mazione di un’onda d’urto che si propaga verso l’esterno. di Stefano Cantadori te inutile e stupido. Quello che però ci interessa è un raro fenomeno stagionale Questa improvvisa impennata fa un po’ di casino ma non che avviene solo in pochi luoghi nel mondo: l’onda di ma- troppo. Niente “Booom!”, per intenderci. Anni fa soggiornai nella cittadi- rea, che risale velocemente il fiume controcorrente. Più propriamente, con il termine “onda d’urto” individuia- na di Stourport on Severn, ospite C’è onda e onda, e qui sta il dilemma. mo il fronte di salita, ripidissimo, che viaggia veloce come il in un alberghetto a conduzione Su Wikipedia, da una parte si afferma senza ombra di dub- fulmine ed esercita la sua pressione solo in una direzione, familiare che mi era stato racco- bio che l’onda del Severn è un solitone. In un’altra è scritto a quella in cui vuole distruggere tutto. Il fronte di salita è la mandato per l’eccellenza delle chiare lettere che l’onda del Severn non è un solitone, bensì parte anteriore di una forma d’onda, con il suo tempo di sue colazioni. E poi, lì mi avevano un’onda d’urto. mantenimento e il suo tempo di decay. Quest’ultimo, che prenotato e non avevo tanto da Quest’ultima osservazione non mi convince affatto, se appartiene alla seconda parte dell’onda, è detto “onda di menarmela. non altro perché non riesco a legare al fenomeno le ca- espansione”.

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