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USCITA CINEMATOGRAFICA 8 MARZO SCHEDA TECNICA Regia Francesco Bonelli Soggetto Francesco Bonelli Sceneggiatura Claudio Dedola Valentina Mezzacappa Francesco Bonelli con la collaborazione di Sara Perucci Produzione Hermes Film s.r.l. Polifemo s.r.l Sun Film Group srl Con il supporto di Fund Your Film Pop Movies Con il contributo di Regione Puglia Unione Europea Por Puglia FSE 2014/2020 Apulia Film Commission Ministero per i Beni e le Attività Culturali il film è stato realizzato anche grazie all’utilizzo del credito d’imposta previsto dalla legge 24.12.2007 n.244 Aj Srl, Italia Living Srl, Velga Srl, Clean Industrial Service, Best Solution Srl, Tod Srl, Luca Vinella, Milito Rosanna, De Palma Neike Anita, Mazzarella Nicola, Vitantonio Quistelli, Panificio Apicella Sas, Iacobellis Gerardo, L’alba 2008 Srl Con la sponsorizzazione di Caffè Vittoria, Caffè Ninfole, Acqua Orsini, Five Motors Con il patrocinio del Comune di Taranto Produttori Patrizia Fersurella Giulia Derosa Flavio Colotta Paolo Monaci Freguglia Stefania Capitani Organizzatore generale Marco De Rossi Direttore della Fotografia Raffaele Massa Casting director Claudia Caradonna Scenografia Marco Dentici Crediti non contrattuali Costumi Elisabetta Giacchi Trucco Francesca Tampieri Nazionalità Italia Anno di produzione 2018 Location Taranto, Puglia Genere Commedia sentimentale Durata film 104’ Distribuzione SUN FILM GROUP s.r.l. Area Comunicazione Alberto Petrachi Serena Mellone Formato HD colore Media Partner Radio Monte Carlo Ufficio Stampa Film STORYFINDERS Lionella Bianca Fiorillo Tel. 06.36006880 press.agency@storyfinders.it Con il supporto di Matteo Cassanelli Tel. 06.64781820 [email protected] Crediti non contrattuali IL CAST Myriam Catania Sara Nicolas Vaporidis Nicola Matteo Branciamore Andrea Alessio Sakara Carlo Pietro de Silva Nanni Valentina Ruggeri Elena Tatjana Nardone Carola Anna Ferruzzo madre di Sara Paolo De Vita padre di Sara Patrizia Loreti Stefania Raffaele Vannoli Vannucci Antonella Bavaro Luigia Carmine Recano Luca Mietta interprete della cover del brano “Il Mondo” di Jimmy Fontana Crediti non contrattuali SINOSSI BREVE Ad un passo dalle nozze con Andrea, medico in carriera che antepone il lavoro alla propria vita privata, Sara viene lasciata e comincia a soffrire di attacchi di panico. Solo insegnando l’educazione emotiva ai bambini, capirà come creare un nuovo rapporto con se stessa e con gli altri e vedrà come tutti nella società vivono il profondo disagio di non essere quasi mai se stessi nelle relazioni e nelle scelte più importanti della vita. Complice in questo percorso sarà il collega Nicola. SINOSSI LUNGA Myriam Catania è Sara Cordelli, una giovane insegnante precaria, stanca di soprusi e di instabilità, in attesa di una cattedra. Sara è anche una donna fragile, tanto da non poter stare da sola nemmeno per poche ore perché soffre di autofobia, un disturbo collegato alla preoccupazione di non essere amati e al timore di essere abbandonati. Da anni Sara è fidanzata con Andrea (Matteo Branciamore), un medico talentuoso e ambizioso che vive in un universo in cui l’unica cosa che conta è la carriera, che però viene ostacolata dalle lobby di potere. Forse è proprio lui la causa del profondo smarrimento interiore di Sara che gradualmente capirà di essersi legata a un “velenoso” e autoreferenziale principe azzurro che non l’ha mai veramente scelta ed amata. In questo cammino di guarigione Sara troverà la chiave introducendo nella scuola elementare in cui insegna un nuovo sistema educativo basato sull’alfabetizzazione emotiva. Insegnando ai suoi piccoli alunni cosa siano veramente la paura, la rabbia, l’invidia, la confusione e il modo giusto per fare delle scelte, Sara finirà per mettere in luce le sue stesse ferite. Un’avventura che la porterà a cercare di cambiare le cose e i valori anche nella scuola grazie all’appoggio del collega Nicola (Nicolas Vaporidis). Giovane vedovo ritrovatosi a convivere con l’ex suocero, Nanni (Pietro De Silva). Nicola ha il sogno di applicare in Italia l’approccio Reggio Emilia di Loris Malaguzzi. Un approccio educativo rivoluzionario e adottato in tutto il mondo. Una sfida per Sara e Nicola che cercheranno di portare a Taranto la filosofia del grande pedagogo teso ad incoraggiare l’autonomia creativa del bambino. Sara e Nicola troveranno il modo di comunicare e apprezzarsi ad un livello più profondo grazie all’insegnamento delle emozioni. Persino Carlo (Alessio Sakara), un comicissimo attore porno in crisi e in cerca di un’identità artistica, imparerà ad entrare in contatto con le proprie emozioni. Per Sara si rivelerà un amico sincero e fidato, pronto a darle conforto senza pretendere nulla in cambio e a levarla dai guai al momento opportuno. Il tono del film è quello della commedia sentimentale, ma l’arena in cui si muovono i personaggi metterà in luce una società disorientata che ha bisogno di ripartire dal linguaggio semplice e a volte irraggiungibile dell’autenticità. IL REGISTA: FRANCESCO BONELLI All'età di 12 anni gli viene affidata la parte di protagonista nel film Voltati Eugenio di Luigi Comencini, presentato fuori concorso al Festival di Venezia del 1980. In seguito lo troviamo in altri lungometraggi come Quattro storie di donne di Carlo Lizzani e Con rabbia e con amore di Alfredo Angeli, con il quale è stato in concorso al Festival di Ginevra come miglior attore protagonista. Tuttavia, la sua vera passione è sempre stata la scrittura e la regia, per questo ha intrapreso un percorso formativo che lo ha portato a lavorare come assistente alla regia di alcuni importanti autori: con Duccio Tessari è stato assistente per Quel treno da Vienna e C'era un castello con quaranta cani, sul set Il viaggio di Capitan Fracassa di Ettore Scola e Il Padrino - Parte III, di Francis Ford Coppola. Con l'esperienza acquisita si è dedicato anche alla scrittura e ha firmato come co-autore alcune serie televisive di buon successo: Papà prende moglie, Caro maestro e Caro maestro 2, Lo zio d’America 2 e Sarà domani. Anche se proiettato verso il mondo della scrittura e della regia, ha lavorato per la televisione da co-protagonista in Caro maestro, Una donna per amico e Giornalisti. Non trascura le scene teatrali, dirigendo la commedia Il tramezzo nell'ambito della rassegna cinema-teatro di Ettore Scola. Nel 1999 ha fondato la società di produzione Baloo e l'anno seguente l'Associazione Culturale Baloo per il Teatro con l'idea di produrre in proprio e di collaborare con gli enti teatrali di tutta Italia. Il primo spettacolo è stato Carte di bordo, da lui diretto e interpretato e messo in scena al teatro Politecnico di Roma (stagione 1999-2000) e al teatro Il vascello di Roma (stagione 2000- 2001). Contemporaneamente ha elaborato il progetto La magia di Spoon River con poesie tratte da “L’Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters, e portato in scena al teatro dell'Orologio di Roma Non baciarmi solo perché sono triste, di cui è stato autore, regista e interprete insieme a Valentina Carnelutti, Federico Scribani e Giorgia Brugnoli. Riprende a scrivere per il cinema, e insieme a Simona Izzo è stato coautore di Bella e impossibile diretto da Marco Mattolini e trasmesso dalla HBO. Nel 2003 ha diretto e interpretato Mercanti di bugie di David Mamet affiancato da Aisha Cerami e Federico Scribani e Vero West di Sam Shepard a cui ha dedicato molte energie e risorse. Nel 2004 è autore per la televisione, insieme a Graziano Diana e Simona Izzo, firmando la sceneggiatura di Eleonora, film in due puntate per Canale 5, liberamente ispirato alla vita di Eleonora Duse. Il film, per la regia di Ricky Tognazzi, è stato girato nel 2005 con un cast di livello internazionale. Nel 2008 ha scritto Liberate le Aragoste che ha diretto e interpretato al Teatro dell’Orologio di Roma. Nel 2010 ha debuttato al teatro Agorà di Roma con OFF, commedia da lui scritta. Francesco Bonelli spesso è stato autore e interprete delle musiche delle sue commedie avendo una solida formazione musicale. Il suo primo film a livello industriale nazionale e internazionale è Anche senza di te, distribuito da Sun Film Group. NOTE DI REGIA “Anche senza di te” è una commedia sentimentale a sfondo sociale e in qualche modo rispetta tutti i canoni di questo genere, così caro alla nostra tradizione cinematografica. I temi sono l'emancipazione femminile, il nepotismo nel lavoro, la fuga all'estero dei cervelli, lo stato dell'educazione nella scuola per l'infanzia, il ruolo dell'insegnante nella nostra società. Tutte queste radici però trovano un unico catalizzatore in un grande tema o domanda fondamentale che le raccoglie tutte: in che modo noi siamo in rapporto con noi stessi? Potremo andare a vivere in un paese più efficiente, potremo essere più o meno ricchi e realizzati, ma quello che mai potrà cambiare è il modo in cui leggiamo la nostra stessa esperienza, ascoltiamo il battito del nostro cuore. Rispondiamo agli attacchi e alle pressioni esterne partendo da un luogo di autenticità, di ascolto di noi stessi, ma se questo ascolto non lo abbiamo coltivato, e siamo quindi sempre sul punto di tradirci, non sappiamo più a chi credere, perché ogni altra voce estranea si è sostituita alla nostra, che non comprendiamo più. “Anche senza di te” è quindi anche un progetto ambizioso, perché pur restando nelle coordinate di un genere, racconta un disagio sottile e profondo, vissuto da molti di noi. Ansia, depressione, panico sono ormai parole ricorrenti nel nostro linguaggio e non rivelano solo il disagio di una società tutta proiettata all'esterno, estremamente competitiva, priva di certezze. Questi mali sono segnali della nostra estraneità a noi stessi, affiorano con frequenza straordinaria, se pensiamo ad esempio che solo in Italia, oltre due milioni di persone tra i 18 e i 45 anni di età, e per la maggior parte donne, soffrono di crisi cliniche di attacchi di panico.