PRO NATURA NOVARA ONLUS GRUPPO MALACOLOGICO NOVARARE Gianfranco Vischi
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PRO NATURA NOVARA ONLUS GRUPPO MALACOLOGICO NOVARARE Gianfranco Vischi ([email protected]) n. 14 – Giugno 2012 Luria Ettore Molteni Conchiglia allungata e ovale ben sviluppata; i denti sono spesso molto sottili. Margini maculati, ma spesso brunastri. Non hanno pattern dorsale, ma di tanto in tanto strisce nere ai margini, base e dorso. Canali macchiati o tinti più scuri. Tutte le specie hanno mantelli neri, solo la Luria cinerea ha il mantello più chiaro traslucido con tracce di papille nere. Tre gruppi si possono distinguere in questo genere: - Lurida (cinerea, lurida); - Basilitrona (isabella, isabellamexicana, pulchra); - Tessellata (tessellata). Cypraea Tessellata (Swainson, 1822) Nome inglese: Checkered cowry (letteralmente Cypraea a scacchi) Descrizione generale della specie Località: Hawaii, Taiwan, Filippine; Forma: Pesante e callosa, ovale. Denti molto fitti e rossi. Apertura stretta. Dorso azzurro-marrone con due bande più chiare. Margini bianchi con la caratteristica scacchiera nera sui margini. Macchia bianca in evidenza sopra il canale anteriore. Dimensioni: da 15 a 55 mm. Habitat: in grossi blocchi di corallo e pietre in acque moderatamente basse e fino a 50 mt.. Il record della Tessellata ritrovate da Taiwan è stato supportato da fotografie e dati aggiuntivi (WRS 23), è più probabile che la distribuzione di questa specie nelle acque profonde è molto più ampia di quanto si pensasse. Diversi esemplari di grandi dimensioni (<50 mm) sono stati recentemente trovati vivi in acque profonde di Bohol, Filippine. Qualche foto: 1 La Superfamiglia Conoidea tra passione e pazienza (7-2012) Alberto Assi Gentili collezionisti ed appassionati continuiamo il percorso intrapreso inserendo così altre specie: il “Conus nobilis nobilis”, il “Conus damottai damottai” , il “Conus cylindraceus” il “Conus pictus pictus”. Ripetiamo sempre che l’approccio con le specie sarà di natura estremamente semplificata per non ripetere ciò che le numerose pubblicazioni già riportano in maniera esaustiva, ma si rappresenteranno le loro varietà le quali saranno nominate con (v) anche se questa denominazione non è contemplata dal codice per la Nomenclatura Zoologica ICZN 4° edizione in vigore ma serve per distinguere le varietà stesse (si spera che, come in botanica, i ranghi tassonomici vengano riconosciuti fino alla forma ed alla varietà !!). Conus nobilis nobilis (Linnaeus, 1758) Conoidea - conidae coninae - eugeniconus - nobilis nobilis I’ eugeniconus nobilis nobilis è presente nell’area Indopacifica compresa tra Il Golfo del bengala e l’Indonesia. E’ un cono d’acqua bassa presente fino a 20m. Rispetto al Lectotipo in figura vi sono 1 forma, 2 sottospecie con una forma a sua volta ed una variante: La (f) “friedae” (Da Motta, 1991) presenta una colorazione bruno/aranciata con puntinature tendenti a triangoli schiacciati. La forma è presente nell’area geografica adiacente Sri Lanka. La (ssp.) “nobilis renateae” (Cailliez, 1993) presenta oltre alla colorazione scura anche delle puntinature molto distanziate. Questa sottospecie è presente nell’area geografica delle Is. Andamane. La (ssp.) “nobilis victor” (Broderip, 1842) presenta una colorazione ocra con bande spirali a righe scure in contrasto. Questa sottospecie è presente in tutta l’area geografica dell’Indonesia. La (v) “lightband” presenta una colorazione ocra ma con le bande spirali anch’esse chiare. Questa varietà è presente in tutta l’area geografica dell’Indonesia. La (f) “skinneri” (Da Motta, 1982) presenta una colorazione più bruna del victor con delle puntinature grossolane in primo piano sul pattern. Questa varietà è presente nell’area geografica limitrofe a Bali e Sumatra. eugeniconus nobilis nobilis Lectotipo LSL 2 nobilis nobilis (f) friedae nobilis renateae Olotipo Olotipo MHNG ZMA nobilis victor Olotipo nobilis victor (v) lightband BMNH nobilis victor (f) skinneri Olotipo MHNG 3 Conus damottai damottai (Trovao, 1979) Conoidea - conidae punticulinae - africonus - damottai damottai L’ africonus musicus è presente nell’area delle Isole del Capo Verde ed in particolare dalla zona dell’isola di Boavista e di Maio. Sono presenti in acqua bassa. Rispetto all’Olotipo in figura vi sono 3 varietà diffuse ed una sottospecie con altre 5 varietà: La (v) “light” presenta un pattern scarso di colore. La diffusione è in tutta l’area di riferimento in particolare dell’Isola di Boavista. La (v) “ochre” presenta un pattern tipico dell’olotipo ma ocra. La diffusione è in tutta l’area di riferimento in particolare dell’isola di Boavista. La (v) “olive” presenta un pattern tipico dell’Olotipo ma verde oliva. La diffusione è in tutta l’area di riferimento in particolare dell’isola di Boavista. La (ssp.) “galeao” (Rolan, 1990) presenta un pattern differente. La diffusione è in tutta l’area di riferimento in particolare dell’Isola di Maio. La (v) “brown” presenta un pattern marrone. La diffusione è in tutta l’area di riferimento in particolare dell’Isola di Maio. La (v) “brown monoband” presenta un pattern marrone con una sola banda bianca. La diffusione è in tutta l’area di riferimento in particolare dell’Isola di Maio. La (v) “dark” presenta un pattern nel complesso molto scuro. La diffusione è in tutta l’area di riferimento in particolare dell’Isola di Maio. La (v) “reticulose” presenta un pattern reticolato. La diffusione è in tutta l’area di riferimento in particolare dell’Isola di Maio. La (v) “stripped” presenta un pattern con rigature assiali. La diffusione è in tutta l’area di riferimento in particolare dell’Isola di Maio. africonus damottai damottai Olotipo BMNH damottai damottai (v) light damottai damottai (v) ochre damottai damottai (v) olive 4 damottai galeao Olotipo damottai galeao (v) brown MNCN damottai galeao (v) brown monoband damottai galeao (v) dark damottai galeao (v) reticulose damottai galeao (v) stripped 5 Conus cylindraceus (Broderip & Sowerby, 1830) Conoidea - conidae puncticulinae - leporioconus - cylindraceus Il leporiconus cylindraceus è diffuso e presente nella vasta zona del Pacifico tra Giappone/Indonesia e le Isole Hawaii . E’ presente tra i 2 ed i 20 metri di profondità in fondale corallino. Rispetto al tipo di esempio in figura (l’Olotipo è figurato) vi è una varietà: La (v) “light brown” presenta un pattern marrone chiaro. La diffusione è in tutta l’area di riferimento. leporiconus cylindraceus Tipo di esempio cylindraceus (v) light brown 6 Conus pictus pictus (Reeve, 1843) Conoidea - conidae puncticuliinae - sciteconus - pictus pictus Il sciteconus pictus pictus è diffuso lungo le coste Est del Sudafrica. Rispetto all’Olotipo in figura vi sono 5 varietà ed una sottospecie: La (v) “albino” senza pattern. La diffusione è in tutta l’area geografica di riferimento. La (v) “light dotted” presenta puntinature su pattern chiaro. La diffusione è in tutta l’area geografica di riferimento. La (v) “white orange band” senza pattern ma con bande spirali arancioni. La diffusione è in tutta l’area geografica di riferimento. La (v) “white yellow band” senza pattern ma con bande spirali gialle. La diffusione è in tutta l’area geografica di riferimento. La (v) “yellow” ha il pattern dell’Olotipo con le puntinature con colore giallo. La diffusione è in tutta l’area geografica di riferimento. La (ssp.) “transkeiensis” (Korn, 1998) ha un pattern senza puntinature con una leggera tendenza ad un effetto rosato. La diffusione è in tutta l’area geografica di riferimento ed in particolare lungo le coste della regione Transkei. sciteconus pictus pictus Olotipo NHM pictus pictus (v) albino pictus pictus (v) light dotted 7 pictus pictus (v) white orange band pictus pictus (v) white yellow band pictus pictus (v) yellow pictus transkeiensis L’ANGOLO DEI CONI Alberto Assi Piccole considerazioni circa una collezione di “conus” …….riflessione aperta………. Gentili lettori, sono diversi anni che colleziono coni e mi preoccupo di considerarne la loro caratterizzazione. Scrivo questo articolo un po’ come punto d’incontro, un po’ come provocazione ed un po’ per stimolare le Vs. opinioni e metterle a confronto. Cosa significa oggi intraprendere una collezione della Superfamiglia Conoidea, in particolare di Coni? Quali sono le aspettative ed i criteri del collezionista? Due semplici domande rappresentano un granello di sabbia nell’oceano del collezionismo. Centinaia sono gli aspetti che lo regolano, così, perché non trattarne qualcuno in forma singolare dove è più possibile concentrarsi in un’analisi che spazia dall’oggettivo al soggettivo e viceversa? Ho pensato di trattare alcune delle caratterizzazioni così che possiamo avere un po’ una panoramica per una riflessione sincera, dinamica ed aperta……… Ecco alcune delle considerazioni in sintesi…………… 8 Quanti e quali sono i Coni di riferimento per la collezione? Qual è la sistematica di riferimento per i Coni? Si dice che siano 700 circa ed è vero ma a seconda delle “cordate” di ricercatori che si preferisce seguire, questi 700 sono in realtà 800 poiché i 700 degli uni o degli altri potrebbero non essere sempre gli stessi! Chi attribuisce forme a specie e chi specie a forme, considerate poi specie che in sinonimia sono forme e viceversa, sempre appunto che la sinonimia sia da entrambi riconosciuta. Oggi non sempre lo è !! Ogni stagione entrano 2 o 3 specie e ne escono 2 o 3 declassate (declassate….brutto termine, diciamo considerate) come forme. Bella mobilità. Bisogna quindi essere pronti ad aggiornare spesso quella che è la sistematica. Il confronto è importante e può fare la differenza? Stabilisce il criterio di validità? Il confronto con gli standard depositati è fondamentale. Nelle collezioni di coni si incappa spesso in errori grossolani di classificazione, soprattutto quando queste si basano su campioni rappresentativi di collezioni private piuttosto che su standard depositati ed accreditati (olotipi, paratipi, etc.). Anche tante forme sono depositate e, contrariamente alle linee dell’ ICZN (il quale non si occupa di semplificare il lavoro del collezionista) dovrebbero essere considerate nella collezione intorno allo standard, non in alternativa ad esso. Così in talune collezioni vi sono forme della specie ma non la specie, e nemmeno il suo sinonimo (ripetiamo che il più delle volte il sinonimo è anch’esso depositato ed è diverso dalla specie).