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PIANE NOCELLA PIANE NOCELLA CAMPLI C N N CAMPLI Trimestrale di informazione dell’associazione culturale Campli Nostra e-mail:[email protected] Anno III - Numero 8 Gennaio -Marzo 2005

Viabilità e cultura: croce e delizia dei camplesi Questa terra... di La viabilità a Campli è sempre più, un proble- vamente direttore artistico e presidente del- rifiuti tossici di Nino Di Emidio ma “sul campo”. l’associazione. Nella decima edizione del pre- Il ponte che collega Morge, Trinità e Fichieri mio si è sentito quasi il bisogno di celebrare il In una società come quella attuale, che è con la ex Statale Campli- è crolla- grande cinema del regista, figlio di don strutturalmente e culturalmente orientata to. Si è evitata una tragedia solo per condi- Riccardo Valerii discendente di un’antica fa- al perseguimento dell’utile economico zioni fortuite. Costruito circa cinquant’anni miglia camplese. Nell’ambito della manifesta- immediato e che compie le sue scelte in ba- fa, il ponte è in parte crollato, non perché i zione dedicata a Di Venanzio, i film dell’ami- se alla logica di mercato e alle offerte che piloni sono stati “scalzati” dal fiume, ma co Tonino Valerii saranno un evento speciale. in esso vengono avanzate, decisioni con- semplicemente perché strutturalmente ha ce- Sicuramente si proietteranno pellicole come cernenti l’ambiente, ed in particolare lo duto, non riuscendo più a sostenere il traffico il trittico Western I giorni dell’ira (1967) - me smaltimento dei rifiuti tossici, non possono dei mezzi pesanti che continuamente lo solle- lo raccontò scena per scena, in ospedale, a essere prese da singoli organi di un Ente. cita per via delle pochi giorni da un La complessità dei casi e gli ampi margini cave presenti sul mio brutto inci- di incertezza che esistono nel comprendere territorio. A pre- dente stradale- , ed interpretare la realtà impongono, infat- scindere il traffico Una ragione per ti, che ai politici si affianchino tecnici dei mezzi pesanti, vivere e una per esperti e persone di solida cultura umani- le strade di massi- morire (1972), Il stica per avvicinarsi, con adeguato senso di ma percorribilità mio nome è nes- responsabilità, alla soluzione dei problemi presenti sul terri- suno (1973), e il che avranno un riflesso fondamentale sul torio comunale, film restaurato La futuro di un territorio e di una comunità. come più volte ragazza di nome Questo criterio improntato a cautela e pru- trattato sulle no- Giulio (1970) che denza non ha caratterizzato l’azione degli stre pagine, non raccolse grande Amministratori uscenti del di sembrano più successo di pub- Campli, quando, con la vendita dell’area idonee a soppor- blico e critica al alla soc.Ecosistemi srl nella zona industriale tare il flusso nor- Cinefestival di di Campovalano, hanno avviato l’iter di in- male del traffico Berlino del ’70. Il regista Tonino Valerii con il nostro direttore Nicolino Farina in una sediamento di un impianto di smaltimento di oggi, sia sotto foto del 1994 scattata in un noto ristorante camplese. Valerii ha realiz- di rifiuti tossici nel nostro Comune. l’aspetto della si- zato pellicole me- Superficialità, scarso senso di responsabilità curezza che dell’adeguatezza. Il pensiero cor- morabili della storia del cinema, oggi patri- e di consapevolezza critica hanno connota- re alle curve di “San Michele” e al ponte vec- monio della cultura italiana. L’evento sarà to gli atti e i comportamenti del Sindaco chio tra Nocella e Campli, così stretti da non un’occasione ghiotta per conoscere dal vivo il Antonietti e della sua Giunta in tutta la vi- permettere, in curva, il contemporaneo trans- nostro «Tunine». cenda: dall’approvazione acritica dell’inse- ito di due autoveicoli in senso opposto. Di La nuova Amministrazione, intanto vuole da- diamento di un impianto pericoloso, alla ri- fatti, carreggiate larghe quanto una normale re credito a quanto promesso in campagna nuncia ostinata e proterva al confronto corsia stradale. Non lo nascondiamo: la situa- elettorale. Pare sia prossimo il finanziamento democratico con i cittadini e le formazioni zione attualmente è difficile da trovare persi- per la realizzazione della piscina e si prospet- sociali su un tema di fondamentale interes- no sulle strade di montagna. Il ponte, poi, è tano fondi per trasformare Palazzo Rozzi nel- se, alla pasticciata adozione della delibera stato costruito oltre cento anni fa, quando la nuova sede del Museo Archeologico di risoluzione della vendita dell’area alla non potevano essere previsti i mezzi così pe- Statale. L’attenzione per espandere le oppor- società interessata. santi come quelli oggi in circolazione. tunità turistiche, l’Amministrazione sembra E, come era prevedibile, la reazione della Il ponte crollato nei pressi di Villa Passo di averla espressa con la volontà di allargare il Soc. Ecosistemi Srl non si è fatta attendere. Civitella, sulla SS 81, certamente non aiuta a proprio territorio al Parco del Gran Sasso e La società, con il ricorso alle vie legali, ha stare tranquilli. Monti della Laga: in pratica il centro storico e fugato ogni dubbio di una sua possibile Possibile che per un intervento migliorativo la piana della necropoli di Campovalano. desistenza e ha riaffermato il tenace pro- bisogna aspettare tragedie sfiorate? Ci si sta muovendo pure per la promozione posito e la volontà ferma di impiantare l’o- L’importanza turistica, storica, architettonica, del Santuario della Scala Santa. pificio nel nostro territorio per realizzare i artistica, archeologica, museale e culturale di Tutte cose ancora non confermate dall’uffi- grossi interessi che, con l’operatività del- Campli non bastano a poter migliorare le cialità, ma sentite e ripetute nei corridoi di l’impianto, si potranno concretare. principali vie di comunicazione di Campli? Palazzo Farnese. Al vaglio dei fatti, i precedenti esponenti Come mai cittadine d’arte come Castelli, Campli Nostra Notizie , al momento è l’unico del Comune, sviliti sul piano amministrati- Civitella e Atri, negli ultimi anni hanno avuto foglio di diffusione camplese. Il farci parteci- vo per la sequela di comportamenti illogici notevoli e sostanziali miglioramenti alla loro pi, a livello di conoscenza, delle varie attività messa in atto, hanno purtroppo lasciato in situazione viaria? organizzative e progettuali del Comune, può eredità alla nostra comunità un problema Forse è ora che i camplesi lo cominciano a essere utile alla logica della trasparenza, del- chiedere alla classe politica e ai politici che la specularità critica e dell’informazione. continua a pag. 2 siedono nelle “stanze dei bottoni” anche con La tragedia dello Tsunami, infine, con i suoi i volti degli elettori di Campli. 300 mila morti dovrebbe far riflettere noi Nocella: Dopo le croci le delizie. tutti. In pochi minuti da qualsiasi parte del Amichevole lettera Il noto regista di origine camplese Tonino mondo, tramite internet, è possibile prenota- aperta al nuovo Sindaco Valerii, sarà protagonista nella prossima edi- re una vacanza nell’area asiatica del Pacifico, di Campli zione del Premio Internazionale per la ma con tale possibile capacità di comunica- pagina 4 Fotografia Cinematografica “Gianni Di zione, nulla si è potuto fare per allertare quei Venanzio”, organizzato a dall’asso- luoghi colpiti uno o due ore dopo il maremo- SPECIALE: ciazione culturale “Teramo Nostra”. to che ha scatenato l’onda assassina. Ragazzini a Campli Lo stesso regista è stato uno dei fondatori e Il Direttore Responsabile pagine 8-9 ideatori del Premio, insieme a all’artista Sandro Melarangelo e Piero Chiarini, rispetti- pagina 2 Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 C N N dalla prima pagina

Questa terra presa in prestito dai nostri nipoti di Nino Di Emidio Considerazioni sull’impianto di rifiuti tossici a Campovalano grave ed insoluto sul quale le forze politiche, interne non è stata adeguata al volume e alle la fruizione dell’area archeologica in tutta la quelle sociali e l’intera collettività sono chia- caratteristiche del traffico e presenta uno sta- sua grandiosità a studiosi , appassionati e turi- mate a confrontarsi urgentemente. to di precarietà che si manifesta puntualmen- sti. E’ auspicabile che l’Autorità regionale, incari- te in occasioni di fenomeni atmosferici anche Occorre tenere in adeguato conto, infine, la cata per legge a rilasciare le necessarie auto- modesti. natura geologica della piana di Campovalano rizzazioni in materia di rifiuti speciali, assuma Quali pericoli potrebbero derivare all’ambien- costituita da depositi alluvionali ( ciottoli, sab- le decisioni tenendo in adeguato conto le mo- te da incidenti stradali in cui fossero coinvolti bia e argilla), ricca di falde di sub – alveo e ac- tivazioni di pubblico interesse che la nuova i grossi mezzi di trasporto di rifiuti speciali? que correnti. Amministrazione Comunale di Campli dovrà e Quale aumento di traffico pesante dovrebbe- Un ambiente quindi prezioso ma dal delicato saprà rappresentare, nonché le ragioni delle ro sopportare le nostre anguste strade? Chi equilibrio, per il quale più che mai vale il pro- associazioni o degli eventuali comitati che si dovrebbe assumersi il pesante onere dei con- verbio africano: andranno a costituire, ai quali possa derivare tinui, rigorosi controlli dell’osservanza delle “La terra che abbiamo non è un’eredità dei un serio pregiudizio dalla realizzazione del- norme di sicurezza imposte per il trasferimen- nostri avi, ma un prestito fatto a noi dai nostri l’impianto. to dei rifiuti pericolosi? nipoti.“ E’ da sottolineare che tale impianto non è L’impianto, di conseguenza, solleva questioni E così la massiccia mobilitazione popolare vis- problema “esclusivo“ del Comune di Campli di interesse e competenza sovracomunali da suta a Campli e nella zona pedemontana del ma interessa una vasta area della Provincia ed affrontare e da risolvere. Comune in occasione delle elezioni ammini- anche la città di Teramo, sia perché un suo In ogni caso i principi enunciati nella norma- strative del giugno 2004, in aperta e corale cattivo funzionamento o un guasto possono tiva di settore, spesso peraltro frammentaria e contestazione di ogni ipotesi di utilizzo della determinare un pericoloso inquinamento del- lacunosa, ribadiscono che la Pubblica piana di Campovalano per il deposito e lo l’aria, delle acque di superficie e delle falde Amministrazione, chiamata ad autorizzare smaltimento di scorie tossiche, non può essere acquifere, sia perché la legislazione include un’attività di smaltimento e recupero di rifiuti considerata come un evento estemporaneo , nel concetto di smaltimento non solo l’im- tossici, accerti e valuti che essa non determi- ma merita una risposta adeguata in termini di pianto inceneritore e di recupero ma anche ni: assoluta chiarezza nella condotta delle tutte quelle attività che precedono e seguono un aumento del danno o del pericolo per la Istituzioni Pubbliche. la fase di lavorazione vera e propria, come il salute, l’incolumità, il benessere e la sicurezza Gli Enti territorialmente competenti, Comune conferimento, la raccolta, la cernita, il tra- della collettività e dei singoli; in primo luogo, devono opporsi ad ogni ten- sporto, l’ammasso e il deposito. un aumento dell’inquinamento dell’acqua, tativo di deperimento e di degradazione del- Da ciò consegue che anche il trasporto di ri- dell’aria, del suolo e del sottosuolo; l’ambiente e ad ogni insediamento industriale fiuti speciali è attività di smaltimento e come un aumento del degrado dell’ambiente e del che minacci o metta in pericolo l’habitat natu- tale deve essere autorizzato. E il trasporto in- paesaggio. rale. teressa una buona parte della rete stradale Occorre quindi possedere una conoscenza Gli stessi Enti devono farsi promotori di un della nostra Provincia che, specie nelle zone certa, dettagliata e documentata della natura progetto organico di salvaguardia delle quali- e delle condizioni del suolo tà ambientali, della naturalità e della salubri- ,sottosuolo e ambiente in tà del territorio. cui si va ad intervenire. In caso contrario, la mancanza di capacità e la Fondamentale, per il rispet- scarsezza di responsabilità per contrastare con to di un armonico e coeren- decisione ed immediatezza i fattori di minac- te piano territoriale, risulta cia del territorio appariranno alle future ge- poi la verifica della compati- nerazioni un errore imperdonabile e una di- bilità dell’impianto da ap- mostrazione di insensibilità e di fallimento provare con la destinazione degli attuali politici e cittadini di questa d’uso già assegnata al terri- Regione. torio e con le iniziative e i progetti di Pubbliche Amministrazioni in fase di realizzazione nella stessa CAMPLIC NOSTRA N N NOTIZIE area. Nel caso specifico la prevista Aut. Tribunale di Teramo - Registro Stampa ubicazione dell’impianto n° 477 del 10/12/2002 lambisce il Parco nazionale Direttore Responsabile del Gran Sasso e dei Monti Nicolino Farina - cell. 380.3258440 della Laga, che è una delle e-mail: [email protected] aree più ricche per specie Direzione e Redazione vegetali presenti e fauna Piazza Vittorio Emanuele II - 64012 Campli (TE) protetta, definito un capo- lavoro della natura da salva- Periodico dell’Associazione guardare e tutelare. CAMPLI NOSTRA Nella piana di Presidente Francesco D’Isidoro Campovalano è situata inol- tre la famosa necropoli, con Redattori sepolture che vanno dal X Andrea Cantonesi, Nino Di Emidio, Maurizio Ferrucci, Bernardo Fratoni, secolo fino al II° secolo a.C.: Coriolano Germe, Dario Michilli, si tratta di diverse centinaia Barbara Pomponi, Donatella Stucchi, di tombe che hanno restitui- Collaborazioni to reperti di notevole valore La direzione si riserva di apportare modifiche che storico e scientifico e hanno riterrà opportune. Gli originali non si riconsegneran- consentito di far luce sulle no. La responsabilità delle opinioni resta personale popolazioni del Medio anno III, numero 8, gennaio-marzo 2005 Adriatico dell’età del ferro. (chiuso il 31 gennio 2005) Il Parco archeologico, pro- gettato e finanziato dalla Distribuzione gratuita Stampa Deltagrafica Teramo Provincia di Teramo, ormai in fase di ultimazione con- Si ringrazia il sig. Antonio Alleva per la sentirà, entro breve tempo, valente collaborazione C N N Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 pagina 3 Inerti Ferretti super ... “corazzata”

Dopo le vicende che in un giro di una stagione ha vi- sto la squadra di basket cal- care i parquet di B Eccellenza (campionato na- zionale) a quelli di C2 (cam- pionato interregionale), a Campli ci voleva una squadra capace di ricreare entusia- smo nell’ambiente sportivo. ROMANO VINCENZO Così sembra essere. BARNETT CORRIE GENTILI PANCRAZIO PAPPACENA GIOVANNI Allenatore Nessuno, infatti, si aspetta- anni 27, altezza m. 1,96 , ruolo ala alta anni 23, altezza m. 1,84, ruolo guardia anni 23, altezza m. 1,80, ruolo play va una posizione così invidiabile in classifica, a tre quarti di campionato. La formazione della “Nino Di Annunzio”, sponsorizzata dalla Inerti Ferretti, è prima in classifica, senza mai aver perso un incon- tro. Una performance che all’inizio campionato tutti speravano, ma nessuno si auspicava così cla- morosa. Gli otto punti di vantaggio che permetto- no la promozione senza passare per i play off, non sono un miraggio. La squadra seconda in classifica, la Pallacanestro Chieti, l’unica che potrebbe dare fastidio alla for- CAIVANO TONINO IMPALONI EMILIANO SEIA JUAN mazione farnese, deve giocare per il girone di ri- anni 40, altezza m. 2,00, ruolo pivot anni 28, altezza m. 1,78, ruolo guardia anni 27, altezza m. 1,87, ruolo guardia torno a Campli: se perde si ritroverebbe a otto punti di distacco. La Inerti Ferretti, però, deve sem- pre vincere, cosa che finora ha sempre fatto sfode- rando un gioco sfavillante in attacco e soffocante in difesa. La precisione di Seia, la sicurez- za di capitan Zorzi, l’esube- ranza di Barnett, il ca- rattere di FRATONI DAVIDE LESCANO LUCIANO ZORZI ENRICO anni 17, altezza m. 1,80, ruolo guardia anni 27, altezza m. 1,90, ruolo play-guardia anni 38, altezza m. 2,00, ruolo pivot Caivano, la ve- locità di Pappacena, la briosità di Lescano, la determinazione di Palantrani, la continuità di Impaloni, la grinta di Gentili Pancrazio, la volontà e tenacia di Gentili Davide e Fratoni, fanno della squadra camplese una “coraz- zata” temibilissima magistralmente governata dall’“ammiraglio” coach Vincenzo Romano. Il basket a Campli non è solo la “Nino di Annunzio”: una buona stagione sta facendo anche la squadra “sorella”, Virtus, Campli, che si fa onore GENTILI DAVIDE PALANTRANI GIORGIO MALAVOLTA CARLO nel campionato regionale di serie D. anni 18, altezza m. 1,78, ruolo play anni 20, altezza m. 1,91, ruolo ala alta Vice allenatore

ANTONIO DI FERDINANDO Teramo - Via Cameli, 15/23 Tel. 0831.242312 Lido - Via Nazionale Adriatica, 114 Tel. 0861.787849 Teramo - Frazione S. Nicolò Tel. 0861.587202 Silvi Marina - Via Nazionale Adriatica Tel. 085.9359861 [email protected] Vendita, Assistenza, Ricambi, Carrozzeria, Usato TOP Class. pagina 4 Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 C N N

NOCELLA: l’incuria non è più tollerabile, è ora di rifiorire Amichevole lettera aperta al nuovo Sindaco di Campli a cura del Circolo Il Melatino

Caro signor “grandi lavori” che ci stanno a cuore, ossia il aggiungervi una nota dolente, ormai davvero Sindaco, rifacimento di tutto il corso principale con so- molto dolente: il rifacimento del tetto e il re- le auguriamo stituzione delle obsolete linee sottostanti, la stauro della nostra chiesa! Non se ne viene di cuore costruzione dei muraglioni di sostegno sul la- più a capo! Anche qui tutto doveva essere già buon Anno e to sud del paese ormai a gravissimo e più vol- bell’e fatto! Progetti autorizzazioni finanzia- buon lavoro. te denunciato rischio (tenga conto che cono- menti ditta incaricata dei lavori … tutto pron- La sappiamo sciamo bene l’iter fin qui avuto da entrambi i to, ma poi contiamo ben due anni di non più persona seria progetti, che a quest’ora dovevano essere ad- tollerabili prese in giro e frustrazioni. e attenta, sensibile e intelligente, siamo certi dirittura realizzati!), la definitiva sistemazio- La chiesa dei SS. Mariano e Giacomo, Sindaco, che dedicherà il suo mandato alla buona, mo- ne del bagno pubblico (parzialmente e prov- custodisce un tesoro: il soffitto ligneo affre- derna, appassionata amministrazione del visoriamente riattivato un anno e mezzo fa a scato del ‘600. Dicono sia addirittura più pre- Municipio di tutti i camplesi. Al di là degli ste- nostre spese) e infine il completamento di zioso di quello custodito, e ben restaurato, rili steccati delle appartenenze politiche. E la due sistemazioni avviate dalla precedente nel Duomo di Campli. Dicono che se vi conti- sappiamo anche professionista abituato per Amministrazione. Che risultano ancora né nua a piovere come capita da anni, ce lo gio- mestiere ad intervenire davvero sugli uomini carne né pesce: ossia «l’ingresso» di Nocella, il chiamo. Con buona pace della sovrintendenza. e sui loro problemi, con tempestività e senza cui nuovo muro in pietra è da ultimare, come Comprenderà che a tal punto della vicenda inutili giri di parole: quindi apprezzerà se an- peraltro ne risulta ancora non definito l’a- non possiamo più tenerLa fuori: quel «tesoro» che noi cercheremo di essere chiari e concisi, spetto estetico-funzionale, dalla ringhiera alle è anche Suo, del Municipio, di tutti i Camplesi: se punteremo dritto per dritto al nocciolo del- fioriere, dalle panchine ai lampioncini, al ter- oramai il dialogo parroco-Circolo-tecnici scelti la questione. razzato “giardino” addiacente da curare una dal parroco è fallito, e rischia ancor oggi – Fuori da sciocchi campanilismi: al pari di volta per tutte professionalmente. L’altra nonostante il nostro recente e “voluto” silen- Castelnuovo, Nocella è storicamente parte in- estrema “incompiuta” è “la coste”, cioè l’an- zio – di finire ai ferri corti. La pazienza ha un tegrante del centro di Campli. Ne costituiva tica pedonabile per Campli, continuamente limite, come può ben comprendere. Quindi la infatti, come certamente saprà, il «quartiere vittima di frane, smottamenti, pericolose scana- preghiamo “vivamente”, a nome di tutti i no- alto» (residenza di professionisti, guarnigioni, lature per gli anziani che ancora la utilizzano. cellesi, fedeli e non, di «scendere in campo» e artigiani, dignitari, abati e monaci), ne era l’a- Ecco, gentile signor Sindaco. di aiutarci a dipanare questa brutta e stupida nima laboriosa. Un po’ di tempo fa. Ora, per È questo l’elenco delle assolute «priorità» di matassa. Cordialmente, amichevolmente, ma mantenere la promessa della brevità, per Nocella e dei suoi abitanti. Ma ci consenta di rapidamente e con efficienza. L’unica alterna- giungere rapidamente fino a tiva, a cui cerchiamo ancora pa- noi, basterà dire che una pa- zientemente di non ricorrere, lese incuria amministrativa sarebbe deleteria per tutti. relega Nocella da oltre qua- Grazie per l’attenzione, caro si- rantanni al ruolo di dimenti- gnor Sindaco. cato borgo di campagna. Da Le porteremo a mano una co- più di quarantanni! Quante pia di questa lettera e concor- Amministrazioni comunali si deremo una data comoda per sono succedute? Quanti ten- il nostro primo incontro. tativi, pallidi o convinti o ar- Intanto, avrà notato l’assenza rabbiati che fossero, sono sta- di riferimenti al Piano di ti compiuti per richiamare Recupero Urbano recentemen- l’attenzione “sulle nostre pie- te adottato dal Consiglio tre e sui nostri orti”? Comunale. In gran fretta, pe- …Nessun rancore. È fatta. raltro, dopo anni di misterioso Ora contano il presente e il “parcheggio”, per via della sca- futuro. Accolga il nostro sin- denza dei termini utili a rien- cero invito a un beneaugura- trare nei nuovi finanziamenti te brindisi, caro signor regionali. Sindaco: Lei incarna e rappre- Lo abbiamo apprezzato lo stes- senta forze fresche, slanci rin- so, e lo abbiamo scritto chiara- novati, noi – il Circolo Il mente nell’osservazione da noi Melatino – energie umili e mossa agli unici due punti che pulite e solidali, ma a loro abbisognavano di doverose modo forti e determinate: precisazioni: Ma ora è meglio spezziamo insieme, noi e lei, non mettere troppa carne al la brutta tradizione, faccia- fuoco: del Piano, del recupero mola decollare davvero que- importantissimo e qualificante sta “attenzione” su Nocella e di piazza Carlo Alberto, con la la sua comunità, e mandia- sua splendida Torre dei mole finalmente in porto le Melatini, delle altre vitali que- non più procrastinabili opere stioni per il nostro futuro, par- da realizzare (alcune, peral- leremo un’altra volta. Per tro, già finanziate e appalta- adesso concentriamoci su te e … recentemente sparite quanto prima esposto. nel nulla! … Certo, non per Siamo certi che raccoglierà e responsabilità della Sua accoglierà tempestivamente il Amministrazione). nostro invito. L’aspettiamo Caro signor Sindaco, Le pro- presso la sede del nostro poniamo una concreta agen- Circolo, la casa comune di tutti da di lavoro: venga a trovarci, i nocellesi, l’aspettiamo pubbli- facciamoci una proficua camente, come pubblicamente chiacchierata, conosciamoci abbiamo ritenuto doveroso av- subito, entriamo in sintonia. viare il nostro dialogo. Quindi poniamoci immediata- La salutiamo di cuore, e Le rin- mente un obiettivo: Sbloccare noviamo i nostri più sinceri au- e realizzare entro il 2005 i guri di buon lavoro. pagina 5 Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 C N N

Il ghiaccio era “Li n’vire” di Pietro Adriani molto prezioso a quei tempi e veni- Riscoperte delle antiche riserve di ghiaccio di Battaglia va usato anche a scopi curativi: «[...] Non a caso in La frazione di Battaglia da centinaia di anni è conosciuta nel camplese tempi relativa- quale fonte inesauribile di neve e ghiaccio, che ha potuto sfruttare gra- mente moderni zie alla sua posizione pedemontana. (1880) tra Campli Fin dalla fondazione del paesino, i primi abitanti si procuravano da vi- e Giulianova si vere sia con il commercio di legna e carbone, sia con i nevai (in dialetto realizzò una stra- locale “li N’vire”), ossia profonde buche scavate nel terreno e riempite da di grande co- di neve. municazione (S.S. Abbiamo provato a ricostruire la storia dei nevai battagliesi che ci è 282). Dall’inizi sembrata interessante, soprattutto perché abbiamo scoperto le origini N’vire, neviera sulla Montagna di Campli realizzata dai battagliesi dell’800 le genti di di alcune tradizioni che in paese sono rimaste tuttora. (boscaioli e carbonari) scavando profonde buche nella roccia. Battaglia intensifi- Nei tempi passati, durante i lunghi periodi invernali, quando la disponi- carono il loro particolare commercio allargando il mercato a tutto il te- bilità di neve fresca era elevata, il manto nevoso veniva prelevato e am- ramano quando il ghiaccio si cominciò ad usare per fini sanitari, perché mucchiato dentro enormi e profonde buche. Tali fosse, prevalentemen- era l’unico rimedio per abbassare la febbre agli ammalati, soprattutto te di forma ovale (alcune di grandissime dimensioni), si sono bambini. Tra Campli e Giulianova il commercio-scambio di ghiaccio-pe- perfettamente conservate fino ai nostri giorni e ne permangono all’in- sce è durato almeno 500 anni [...]» (Il porto di Giulianova, Nicolino circa una decina. Esse sono concentrate sulle cime delle montagne ge- Farina, mostra fotografica, 19-31 Agosto 2002). melle (Monte Fultrone e Montagna di Campli), alle estremità centrali Ai giorni nostri sono pervenuti dei grossi maceti in ferro con l’estremi- delle montagne e qualcuna (rara) a valle. Alle prime nevi che imbianca- tà superiore appuntita (risalenti a circa due secoli fa) indispensabili per vano le cime, i Battagliesi si recavano sulla sommità dei monti e riempi- l’estrazione del ghiaccio che veniva segato a blocchi e le testimonianze vano i primi nevai con grosse ceste colme di neve fresca, trasportate in vocali delle persone anziane del paese. testa da giovani donne. Col susseguirsi di climi più rigidi, si scendeva L’Associazione “Il Monticchio”, memore del grande patrimonio storico, pian piano a valle fino ad arrivare a riempire i nevai vicino alle case abi- culturale e artistico che i nevai offrono al territorio, ha intenzione di tate, oggi non più esistenti perché ricoperte di terra a scopo precauzio- promuovere un progetto di ristrutturazione degli antichi nevai dei nale. All’arrivo della prima calura estiva, il ghiaccio fresco veniva estrat- Monti Gemelli. Il progetto prevede la realizzazione di un percorso sen- to prima a valle e successivamente a monte; poi, con l’avvento di tieristico all’interno del parco, la formazione di personale adeguato al- agosto e di temperature più elevate, venivano sfruttati i nevai di alta la guida turistica del Parco, la creazione di percorsi segnati per moun- montagna, ove la temperatura era più fresca. Con la sapiente mano dei tain bike, trekking e arrampicata sportiva, il ripristino di vecchie tagliatori del luogo, il ghiaccio veniva caricato e trasportato di notte fontane naturali abbandonate e tanto altro ancora. nei più vicini luoghi di pesca (specialmente sulle spiagge di Giulianova Ci auguriamo che da questa iniziativa il turismo di tutto il territorio co- e Tortoreto); il trasporto di ghiaccio si prolungava fino a Settembre, ri- munale possa trarne giovamento, anche attraverso la riscoperta di anti- uscendo a soddisfare una grande utenza di commercianti di pesce, per i che tradizioni e la valorizzazione del patrimonio culturale. quali il ghiaccio era indispensabile nella conservazione dei prodotti itti- ci. In cambio del prezioso conservante, i battagliesi chiedevano sale e sarde salate, prelibatezza da mostrare e gustare esclusivamente nei giorni di festa. La tradizione dell’epoca è ancora rimasta, poiché sugli antipasti tipica- mente montani, oltre a prosciutto, lonza e altri salumi, spuntano stra- namente le acciughe e questo a ricordo di quei fruttuosi scambi. Oggi, in particolare, le acciughe vengono servite ad amici e parenti per la co- lazione durante la “festa del maiale”, in occasione dell’abbattimento del maiale di famiglia, considerato giorno di festa e di ringraziamento. Noi battagliesi, pur procurandoci le sarde salate da servire per l’uccisio- ne del maiale, abbiamo saputo solo tramite questa ricostruzione che si tratta di una tradizione tramandataci dai nostri bisnonni, che nella loro semplicità e generosità mettevano a disposizione, solo nelle occasioni Attrezzo metallico usato a Battaglia di Campli per tagliare la neve pressata (diventata ghiaccio) speciali, le sarde barattate con tanta fatica. conservata nelle apposite buche dette n’vire.

Arriva il videofonino: le parole “cedono il passo” alle immagini di Marcello Farina

L’arrivo di questo risultato tecnologico è stato scambiano le intenzioni, le aspettative, le vo- in faccia”, che cercavano una verità nascosta tempestivamente associato ad un elenco di lontà, i significati e i sentimenti. Questi mezzi nelle sole parole. Anche quando si usavano divieti che ne dovrebbero limitare l’uso. La moderni di comunicazione possono favorire frasi come: “ Ascolta le mie parole…”, la mo- parola magica è privacy, a protezione di una una maggiore qualità nei rapporti umani. dalità in cui viene espressa prevale sul sempli- dimensione del privato sempre più vulnerabi- Conoscere il linguaggio comunica- ce contenuto letterale. le ad affaristiche intrusioni. tivo ci permette di non rimanere Il videotelefonino, simbolo di be- Le immagini sono più potenti delle parole, su vittime di equivoci inconsapevoli. nessere, se dovesse diventare solo di esse si costruiscono le impressioni, le consi- Ad esempio una caratteristica che un evento consumistico, produr- derazioni, i giudizi, le idee che le persone poi distingue la comunicazione solo rebbe nel nostro quotidiano spia- si fanno degli altri. Questo crea la condizione verbale (le parole) da quella non- cevoli malintesi, piccole psicosi di di poter manipolare l’immaginario collettivo verbale (il tono di voce, la mimica, massa nel sentirsi ripresi da chiun- su cui si mantiene la nostra identità sociale. la posizione, ecc.) è data dal fatto que e maniacali atteggiamenti da Il videotelefonino fa comunicazione renden- che nella prima si può anche mentire, cioè di- fotografo, reporter, investigatore impegnati in dola più articolata e completa, superando re una cosa e pensarne un’altra, mentre nella una ossessiva ricerca di immagini particolari e barriere che il solo corpo umano non può. E’ seconda non si possono dire bugie e anche se piccanti. simpatico, ricordando la pubblicità, quando si volesse inesorabilmente verrebbero sma- A nessuno venga in mente di fermare, frenare un papà lontano da casa per lavoro, può scherate. Posso dire un falso “si” verbalmen- l’evoluzione tecnologica, essa oramai ha una guardare un disegno del piccolo figlio e mo- te, ma non riuscirei a dirlo con il corpo. In sen- vita autonoma, autosufficente, ma soprattut- strare il suo viso commosso alla moglie, le di- so positivo, a volte, la bugia può essere una to nessuno pensi di poter accantonare la cul- stanze allora diventano piccolissime. buona strategia di difesa di fronte agli attac- tura dell’etica, la disciplina umanistica impe- La comunicazione per le scienze psicologiche chi indiscriminati alla nostra intimità, l’audio gnata a discutere i valori, il senso di ciò che si determina e regola il tipo di relazioni che si lo permetteva, il video lo nega. Da qui le scopre, si costruisce e si produce, tenendo co- stabiliscono all’interno di un sistema umano istintive frasi: “Quanto ti parlo guardami ne- me punto di riferimento e criterio di giudizio (famiglia, gruppi di coetanei, ecc.), in cui si gli occhi”; “Se mi devi dire no, me lo devi dire l’uomo. pagina 6 Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 C N N

Campovalano viva: un anno di attività Il rigore e l’appartenenza a cura dell’Associazione Campovalano viva Una considerazione e un accorato saluto a Le manifestazioni del 2004 verranno riproposte ed ampliate nel 2005 margine de “La Traversa” di Arduino Alleva All’inizio di ogni anno, come previsto dallo e curati dello chef “Enrico Malavolta” ha reso di Antonio Alleva statuto delle associazioni, viene indetta l’as- questa sagra conosciuta in tutta la provincia Il rigore e l’apparte- semblea dei soci per informare tutti i compo- ed oltre. nenza: sono due paro- nenti sull’attività svolta nella stagione appena Il tartufo estivo, prodotto principe del no- le-cardine che mi si passata e per approvare ciò che il direttivo ha stro territorio, deve essere valorizzato e por- pongono in prima fila tato a diventare simbolo culinario della no- pensando all’esistenza stra zona come hanno fatto in altre parti del compianto d’Italia, dove fra l’altro è il nostro tartufo ad Arduino Alleva. E al essere commercializzato; questo deve essere suo libro postumo “La l’obbiettivo primario dell’associazione. Traversa”, pubblicato Per fare in modo che la cultura del tartufo alcuni mesi fa grazie entri a pieno titolo tra i prodotti tipici della all’amorevole cura di Adriano e Tino nostra cucina c’è bisogno della collaborazione Alleva, con il prezioso contributo di di tutti i ristoratori che devono avere nel pro- Nicolino Farina. prio menù piatti tipici a base di tartufo. Per Il rigore: inteso come profondo metodo questo motivo quest’anno il tartufo, oltre di vita, costantemente ispirato al patrimo- che con la ormai collaudata sagra, sarà argo- nio di valori di quel mondo contadino da mento di un convegno con relatori nazionali cui proveniamo, ossia umiltà dedizione e tema di un concorso gastronomico dove impegno sincerità lealtà solidarietà. chef di chiara fama si esibiranno nella prepa- E l’appartenenza: inteso come senso di in animo di fare per la stagione a venire. razione di piatti ricercati a base di tartufo. appartenenza, alle proprie origini, alla Questo è anche un momento importante per Per quanto riguarda il programma musica- propria cultura, alle proprie tradizioni, fare un bilancio delle cose che sono andate le verrà riproposto anche per il 2005 la rasse- «alla propria terra». bene e di quelle che dovrebbero essere mi- gna di musica etnica inserita probabilmente Da qui potrebbero ora partire complicati gliorate dando suggerimenti e idee per rag- nell’ambito delle serate della sagra. ragionamenti e mie personali opinioni sul giungere obbiettivi sempre più ambiziosi. La mostra del ricamo sarà valorizzata ab- tema delle radici e del futuro, ma oggi le Il presidente, riconfermato per il prossimo binandola ad una mostra di mobili di antiqua- tralascio volentieri: oggi mi preme sottoli- triennio, ha illustrato il bilancio economico e riato che da- neare quanto risulti encomiabile la civilis- quello delle manifestazioni svolte dall’associa- ranno calore sima e democratica battaglia con cui zione durante la passata stagione. e fascino a Arduino Alleva, nel finale della sua vita, I conti sono in positivo grazie a introiti tutto l’am- insieme a quanti gli hanno testimoniato pubblicitari, a proventi di natura commerciale biente. solidarietà e fiducia, è riuscito a far resti- e non commerciale, alla massiccia collabora- Il perio- tuire l’originario nome – LA TRAVERSA – zione di tutti gli associati ed al contributo del do sarà lo alla sua terra e alla terra dei suoi padri. BIM che ha mostrato enorme sensibilità nei stesso dello Un lembo di terra, pur che sia. confronti delle nostre manifestazioni. scorso anno E quanto risulti prezioso l’esempio che ci Per quanto riguarda le manifestazioni ef- e precisa- ha lasciato, esempio di appassionata, dis- fettuate è stata riscontrata una crescente par- mente dal 9 interessata dedizione a un principio: che tecipazione di pubblico, in particolare per il luglio al 17 vale moltissimo, in un presente costante- teatro dialettale, per le serate di musica etni- luglio, il mente afflitto dallo strapotere del dena- ca che hanno visto sul palco un gruppo di mu- programma ro, dall’individualismo, dalla superficialità, sica Rom Klezmer e uno di musica Reggae, generale dall’omologante «spaesamento» globale per la mostra degli oggetti della civiltà conta- delle mani- che ci vorrebbe tutti insieme, ma solo per dina e del ricamo. Grande successo ha avuto festazioni essere annuenti, fedeli consumatori. durante il periodo autunnale il corso di rica- verrà dato Anche per quel suo ultimo esempio, rin- mo e quello sull’olio fatto in collaborazione per cono- graziando di cuore CNN per avermene con i tecnici dell’ARSSA e con la scenza al- concessa la possibilità, saluto ancora con Confederazione Italiana Agricoltori. l’amministrazione comunale e a tutte le asso- riconoscenza e abbraccio ancora il mio ca- Un plauso particolare và fatto a tutti quelli ciazioni operanti sul territorio per evitare rissimo cumbare Ardujne. che hanno contribuito alla riuscita della sa- inutili sovrapposizioni di manifestazioni che gra del tartufo giunta alla quarta edizione limiterebbero la riuscita stessa e con le quali è che ormai, grazie ai piatti sempre più ricercati iniziata una fattiva collaborazione.

Arduino Alleva

LA TRAVERSA

2004 CAMPLIC NOSTRAN NOTIZIEN Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 pagina 7 - I SPECIALE di Nicolino Farina

L’angolo della memoria La Grande Banda “Città di Campli”

«Premiata Grande Banda “Città di Campli” Rusticana; Massenet - Le Cid; Meyerbeer - (Abruzzi). Diretta dal Maestro Francesco L’Africana; Perosi - Resurrezione di Cristo; Perazzetti. - 56 esecutori - Ponchielli - Gioconda; Puccini Solisti di primo grado - 2 sma- - Turandot - Madama B.; glianti uniformi - 2 autotra- Rossini - Barbiere di Siviglia sporti. - Rappresentante Guglielmo Tell - Guglielmo Federico Fantini». Tell (Atto 1); Schubert - Così si legge su un pieghevo- Sinfonia in si minore; le di rappresentanza-propa- Tschakoswky - 1818 (overtu- ganda del complesso bandi- re); Verdi - I Vespri Siciliani - stico di Campli. Una Grande Traviata - Aida; Wagner - Banda rifondata nel 1925, na- Lohengrin - Walkyria (Incat. ta dalla straordinaria tradi- e caval.). zione musicale della città dei Operette - Marce sinfoniche Farnese. Il direttore Francesco di celebri autori. Perazzetti era di Silvi Marina, Come si capisce è un reperto- prima suonatore di tromba rio veramente vasto e impe- poi maestro di Banda. Il rap- Campli. Portico di Palazzo Farnese. 1925 circa gnativo che fa capire il valo- Grande Banda “Città di Campli” presentante era di S. Pietro re della “Grande Banda”. Avellana di Campobasso. Con lavoro certosino e fiuto da topo di biblio- Sul depliant, stampato presso “Poligrafico del teca sono riuscito a trovare anche una lettera Littorio” di Campobasso, è riportato il reper- riguardante l’attività della Banda camplese. Si torio, così trascritto integralmente: Tratta di una lettera indirizzata al Prefetto di Beethoven - Sonata Patetica; Bellini-Puritani; Teramo datata 11 aprile 1930, che così recita: Bizet - Pescatori di perle - Carmen; Boito «Sabato sera 12 cor: alle ore 20 nel Teatro Floriano. 3 settembre 1933 Nerone - Mefistofele; Catalani - Wally; De Comunale, il Gran Concerto Musicale “Città di Componenti della Grande Banda “Città di Campli. Si rico- noscono Della Croce Antonio, appoggiato col gomito sul Nardis - Scene Abruzzesi; Donizzetti - Lucia di Campli” sotto la direzione del valente M° tronco, e Ferri Enrico con in mano il flicorno. Lammermur; Giordano - Andrea Chenier; Francesco Perazzetti si presenterà per la pri- Leoncavallo - Pagliacci; Mascagni - Cavalleria ma volta al pubblico con uno scelto program- tura della stagione che tradizionalmente e ma. Sarebbe ambita la storicamente si faceva al Teatro Comunale cit- presenza di V.E. sia per tadino. A pochi anni di distanza il bel Teatro la devozione che il Comunale fu smantellato perché non si trova- suddetto concerto l’ha rono finanziamenti pubblici e privati per ade- sempre serbato sia an- guarlo alle nuove normative prescritte dalla che per rendere la se- Commissione di vigilanza sui locali di pubblico rata più importante e spettacolo della Questura. Allora Campli per- redditizia. Ci siamo se un punto di riferimento, fervido e creativo, permessi assegnare a per l’attività culturale cittadina. A differenza V.E. il palio centrale di settant’anni nulla è cambiato. del nostro Teatro. Con A Campli bisogna riformare un luogo d’incon- osservanza distinti os- tro capace da fungere da perno preposto a sequi. P. il Comitato favorire, proporre e diffondere la cultura dei Michilli Annibale». cittadini camplesi. (Archivio di Stato di Una biblioteca funzionante, diretta da un uo- Teramo - Prefettura, mo di cultura capace, oggi, è fortemente au- Gabinetto 1-46). spicabile per il bene intellettuale del nostro 1925 circa, forse Piazza Orsini di Teramo. Grande Banda “Città di Campli” Era il concerto di aper- Comune.

CARROZZERIA AUTORIZZATA F.LLI D’ISIDORO nuovo reparto AUTOVETTURE

Piane Nocella - Campli (TE) - 0861.56566 - e-mail: [email protected] pagina 8 - II SPECIALE Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 C N N

I fratelli Ragazzini a Campli di Giovanni Corrieri

Per focalizzare la presenza nel teramano, e Francesco lavorava alle dipendenze del fra- schi per lato molto malandati e non chiara- segnatamente a Campli, dei due artisti raven- tello (usando lo stesso metro del Ricci per mente leggibili: a sinistra, in alto, la figura di nati, Giovanni Battista e Francesco Giovan Battista) avevo proposto per lui la “S. Maria Egiziaca” o della “Maddalena Ragazzini, occorre fare il punto sulla situa- nascita intorno al 1530. In questo modo oc- penitente”, in basso “S. Giovanni zione artistica dell’ Adriatico, corolla- correva però attendere il 1581 perché questi Evangelista”; a destra in alto la figura di un rio della fascia costiera che in ogni secolo è firmasse (a 51 anni) insieme al fratello un’o- “Santo Eremita” (“S. Onofrio” o “S. stata percorsa nei due sensi da artisti e dalle pera di un certo impegno, cioè la decorazione Gerolamo”) in basso una “Santa Martire” correnti più disparate. Limitandoci alla fine della Cappella Pancalducci in S. Maria delle (“S. Caterina d’Alessandria”?). Sul fastigio, del ‘500 ed all’inizio del ‘600, ci riferiamo al Vergini di Macerata e addirittura il 1585 per- al di sopra della lapide dedicatoria, la lunetta periodo “manieristico”, erede del ché lavorasse da solo a Todi. Se la sua nascita con la “Deposizione di Cristo nel Rinascimento e precursore del Barocco, che si collocava al 1530, a Todi aveva 55 anni e al- sepolcro”. Al centro la tela firmata da ebbe una produzione artistica straordinaria la firma la dell’Altare di Santa Giusta a Penna Giovanni Battista e datata al 1577 (4), con dal punto di vista qualitativo e quantitativo, S. Andrea nel 1616, “dies ad quem” della sua la “Madonna col Bambino e Santi” (“S. con maestri ed epigoni, grandi e piccoli, alcu- attività nota, circa 86. Celestino”, “S. Andrea”a sinistra, a destra ni originali, altri un po’ meno. Comunque un In un saggio del 2000 (1) provammo a sposta- “S. Maria Maddalena” e un’altra santa). re in avanti di un decennio le date di nascita Campli possiede altri inediti: i due altari pro- dei due fratelli, e le date riferentisi ai due ar- venienti dalla diruta chiesa di S. Antonio tisti diventavano più credibili. Se Giovanni Abate di Castelnuovo ed ora trasferiti in S. Battista nel 1547 era apprendista nella bot- Giovanni, possono considerarsi, per impegno tega del Longhi, poteva avere anche una età e monumentalità, pari all’altare Rozzi di inferiore ai 27 anni ipotizzati dal Ricci, e quin- Santa Maria in Platea o alla Cappella di essere nato intorno al 1530 o poco dopo, Pancalducci di S. Maria delle Vergini di mentre Francesco nel 1560, apprendista nella Macerata. Ogni altare è formato da una mac- bottega del fratello, poteva avere non 30. ma china lignea tripartita e scandita da quattro 20 anni se era nato negli anni ‘40 e avere 76 colonne dove si incastonano due ordini di tele anni o poco meno, e non 86, a Penna S. sui lati, una pala centrale e un fastigio timpa- Andrea. A riprova che le ipotesi formulate nel nato con una tela. In tutto otto tele, sette pic- saggio citato erano esatte ci è venuta in aiuto cole e una grande per ciascuno. di una annotazione accertante che la morte Il primo dei due altari è dedicato alla Passione di Francesco era avvenuta a Penne nel 1619 di Cristo: la tela centrale è una all’età di 79 anni; si confermava quindi la da- “Crocefissione”, le quattro tele dell’ordine ta di nascita al 1540 ipotizzata, e quindi an- basso rappresentano: l’”Orazione che la nascita di Giovan Battista si poteva nell’Orto”, la “Coronazione di Spine”, la confermare, anche se con minore precisione, “Flagellazione” e la “Salita al Calvario”. intorno agli anni ‘30 del secolo (2). Nelle due tele della parte alta: “Noli me tan- Il secondo problema riguarda l’iter formativo gere” e le “Marie al sepolcro”. Sul fastigio dei due artisti, avvenuto nell’ambito roma- la “Resurrezione”. gnolo-emiliano. Al suo esordio noto Giovan L’impianto iconografico dell’altare è legato ai Battista dimostra uno stile che permane con due avvenimenti chiave, la Crocefissione , una certa coerenza per oltre un quaranten- cui fanno da antefatto le quattro tele laterali, nio; naturalmente con acquisizioni formali e e la Resurrezione, cui sono legati i due avve- G.B. Ragazzini: la Pala dell’altare Rozzi (1577) stilistiche mediate da Denis Calvaert, nimenti consequenziali. La complessa scena Lorenzo Lotto e Taddeo Zuccari, formazio- centrale, affollata com’è di figure, richiama periodo ricco in ogni parte d’Europa. ne debitrice del classicismo post-raffaellesco con evidenza quel ribaltamento dello spazio Culturalmente l’Abruzzo Adriatico per secoli della seconda metà del secolo, presente a in superficie in uso in tutta la pittura manieri- è stato legato alla “percorribilità” di quel cor- Bologna, uno dei centri più vitali del manieri- stica, con la eliminazione della profondità che ridoio che parte dal Veneto e, attraversando smo eclettico del nord-Italia dal quale scaturi- in questo caso diviene solamente simbolica. l’Emilia e le Marche, scende fino alla Puglia, e rà l’Accademia degli Incamminati dei fratelli La ricca composizione ha tenuto presente la talvolta piega verso Napoli. E’ una terra che Carracci. La formazione di Francesco è sulla tela di medesimo soggetto dipinta da ha sempre avuto pochi artisti autoctoni: i più scia del fratello ed anche per lui si può parla- Lorenzo Lotto per Monte San Giusto, o pro- importanti che vi hanno operato sono venuti re di medesima matrice. babilmente la replica fatta da Durante quasi tutti dal Nord, lontano (Veneto, Per quanto riguarda l’attività nota Giovan Lombardia o Europa) o vicino (Le Marche), so- Battista, dopo la citazione al 1547, lo incon- lo pochissimi da Roma o da Napoli: tutti que- triamo nel 1555 ancora a Ravenna: nel 1568 sti artisti “stranieri” vi trovarono terreno fer- lavora a Fano e al Duomo di Orvieto, dove di- tile dal momento che non esisteva pinge ad olio una S. Caterina d’Alessandria su concorrenza locale. di un affresco di Gentile da Fabriano. Nel E’ il caso dei fratelli Ragazzini, presenti nel 1575 è documentato ad Ascoli (3). Francesco, territorio abruzzese in un arco di tempo che dopo l’esordio documentato nel 1560, riappa- va dai 20 anni, se ci riferiamo al più anziano re nel 1581 accanto al fratello a Macerata, e Giovan Battista, ai 40, se al più giovane insieme a lui anche a Monsampolo; nel 1583 è Francesco. ricordato in documenti pennesi per motivi * * * estranei alla pittura, però nel 1585 firma da Per la conoscenza della loro opera, il primo “indipendente” a Todi, continua a firmare nel problema riguarda la data di nascita dei due 1600 e nel 1601 a Morro d ‘Oro, a Penne nel fratelli, ancora non nota per il più anziano 1614 e infine a Penna Sant’Andrea nel 1616, dei due. Corrado Ricci, studioso ravennate che ultima data pertinente ad un lavoro di pittura. si interessò a loro, suppose la nascita di * * * Giovan Battista intorno al 1520, in quanto L’attività abruzzese dei fratelli Ragazzini è la prima notizia che cita il suo nome risale al documentata in primis egregiamente proprio 1547, quando lavora alle dipendenze di a Campli, nella Cappella Rozzi dedicata a S. Gerolamo Longhi. Per Francesco, il Ricci di- Andrea Apostolo in Santa Maria in Platea. ce che “dovette essere molto più giovane del L’altare monumentale in stucco é scandito in fratello” (10 o 20 anni?), tenendo conto che tre partiti separati da colonne corinzie ed ha questi sopravvisse a Giovan Battista circa 30 un fastigio lunettato. Tra le colonne agli anni. Nel 1988, dal momento che nel 1560 estremi della “macchina” vi sono due affre- Fratelli Ragazzini: altare destro di S. Giovanni C N N Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 SPECIALE pagina 9 - III

Nobili da Caldarola. Le piccole tele laterali queste tele debba riconoscersi l’esordio uffi- della parte bassa sono malandate con ampie ciale di Francesco in terra d’Abruzzo. scrostature sulla superficie. Delicatissima è la Un’ultima tela abbastanza interessante si tro- scena della Resurrezione sul fastigio, dove il va nella sacrestia di San Francesco e rappre- Cristo ha il tipico “hanchement” manieristico senta una “Immacolata Concezione e che fa avvitare la figura nello spazio circo- Santi”, tra i quali si riconoscono S. Domenico, stante. La mole di lavoro e la complessità del S. Ambrogio, S. Basilio, S. Gregorio, S. disegno d’insieme porta alla logica supposi- Bernardino, S. Agostino, S. Gerolamo, S. zione della collaborazione tra i due fratelli: lo Anselmo, S. Tommaso e Duns Scoto. La pater- stile preponderante è quello di Giovan nità dell’opera è da riferire alla maturità di Battista, cui va senza dubbio l’esecuzione Francesco, il cui capolavoro finora noto è della tela centrale, del fastigio e delle due te- l’altare di Santa Giusta di Penna Sant’Andrea. le laterali in alto, anche perché questi due La figura della Vergine è, infatti, un “replica” soggetti li ritroveremo “assemblati” in una quasi fedele della Santa Giusta, anche se nella tela pennese. Le quattro scene laterali in bas- tela di Campli, malgrado le cattive condizioni, so appaiono di mano di Francesco, anche se, è riscontrabile una maggiore raffinatezza, im- stante lo stato di degrado, è difficile affer- postata com’è su toni rosati e violacei delica- marlo con sicurezza. tissimi, con una prospettiva paesistica che ri- Medesima impostazione architettonica ha il scatta ampiamente la chiusura spaziale secondo altare. La tela centrale è una “Sacra dovuta all’ammassarsi delle figure in primo piano. La tela camplese è stata recentemente restaurata ed ha confermato quanto prece- dentemente si era intravisto ed è anche ap- parsa la data del 1584, ma nessuna firma. La data è “precoce”, per un’opera di Francesco che lavora da “autonomo”, come supposto anche per gli altari di Castelnuovo: infatti la prima opera conosciuta, in cui firmava senza il fratello, era la tela di Todi, datata al 1585. F.lli Ragazzini: Crocefissione (altare destro di S. Giovanni) Sulle prime ciò ha fatto pensare alla mano di Giovan Battista, ma le tante somiglianze im- - M° Francesco Regazzini - a 60 ------pediscono di scindere le due tele, la presente seppolto in S.to Dom.co a 30 di Maggio 1619 e quella di santa Giusta. Piuttosto viene spon- - Serrafina sua moglie - a 50 ------taneo chiedersi se la data di Campli è autenti- seppolta in S.to Dom.° à 13 di Febraro 1618 ca, perché sembra quasi difficile credere che - Romoaldo suo figlio - a 18 ------una medesima figura, con identiche caratteri- seppolto in S.to Domenico al pr.di 7re 1614 stiche stilistiche possa essere replicata da uno - Giuseppe suo figlio - a 10 ------stesso artista a distanza di trenta anni. Se così seppolto in S.Giov. non fosse, e dato ancora per credibile il tan- ...... (omissis)...... ” dem fraterno, potrebbe essere di Giovan (3) - Giuseppe Fabiani: “Ascoli nel Cinquecento”, Battista l’immagine della Vergine, e di (Ascoli Piceno, 1959, vol. II pag.223) Francesco la parte bassa con i Dottori reg- (4) - IOANNES BAPTISTA RAGAZZINUS RAVENAS genti i cartigli, similmente a quanto si vede FACIEBAT MDLXXVII. La tela misura cm.284 x 180. nella “Madonna del Rosario” di Civitella e nella “Concezione” di . L’immagine della Madonna Francesco l’a- Fratelli Ragazzini: altare sinistro di S. Giovanni vrebbe poi replicata, ribaltandola, nella tela di Santa Giusta, trenta anni dopo. conversazione” con la Madonna e il Bambino in gloria tra gli angeli e in basso NOTE quattro Santi (S. Girolamo, S. Giovanni (1) – Giovanni Corrieri: I fratelli Ragazzini Battista, S. Rocco e S. Giovanni Evangelista). nell’Abruzzo teramano, in Il confine nel Le tele di contorno sono pilotate dalla tempo. Marche ed Abruzzo dalla “Pentecoste” della cimasa e si riferiscono al- Preistoria all’Unità. Convegno tenutosi ad la predicazione del Verbo da parte degli i 23/24/25-V-2000 Apostoli. Per quanto riguarda l’attribuzione è (2) - Candido Greco: Penne Capitale farne- chiaro che il grosso del lavoro compete anche siana - Lo stato aprutino di Margarita in questo caso a Giovan Battista; a d’Austria, Penne, 1988,, pag. 91/92. nota Francesco possono essere assegnate le quat- 123. Devo ringraziare Candido Greco per tro tele laterali in basso per la loro prospetti- avermi fornito la fotocopia della pagina dello va primitiva “a volo d’uccello” e per le linee squinternato registro dello Stato delle di fuga accelerate degli interni. Il periodo di Anime del 1601. Pur essendo pleonastico tra- esecuzione è compreso tra la tela di Santa scriviamo le poche righe che riguardano la fa- Maria in Platea (1577) e quella di miglia del nostro artista; Monsampolo (1583), o anche subito dopo di “...... (omissis)...... questa. Anzi sembra più che evidente che in 16 - La Casa di M° Francesco Regazzino:

F.lli Ragazzini: Crocefissione (altare sinistro di S. Giovanni)

G.B. Ragazzini: altare destro di S. Giovanni: Pentecoste G.B. Ragazzini: altare sinistro di S. Giovanni: Resurrezione G.B. Ragazzini: altare Rozzi: Deposizione (affresco 1577) pagina 10 - IV SPECIALE Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 C N N

Il nonno del juke-box a Campli di Nicolino Farina La famiglia Fratoni conserva un pianoforte meccanico intriso di storia cittadina

Stereo, tv, radio, computer, telefono, cellulari, e i ragtime del piano meccanico, a nove anni musicale. diffusi a casa, nei negozi, nei bar, negli uffici, Middiucce acquisì, assimilò e s’impadronì a Nella cassa ar- nei ristoranti: oggi siamo sommersi dall’ascol- “orecchio”, delle melodie sincopate e dei rit- monica, poi, è to musicale. Nel recente passato questo era mi musicali utili alla sua futura attività di per- inserito uno legato comunemente ad avvenimenti. Lo cussionista. speciale stru- stesso modo di fruire la musica, di Al mare, per merito del piano mento mecca- per sé, è un metodo per meccanico e del gelato, il chiosco nico per mi- capire il cambiamento dei de “lu camplase” ebbe un succes- gliorare la tempi. so mirabile, tanto che le famiglie propagazione L’antesignano del juke-box “in” della città Farnese come del suono. Con può essere considerato il Cirelli, Marziale, Muzi, Marozzi, l’introduzione pianoforte meccanico che, Valeri ecc., presero il locale di una mone- negli ultimi decenni in esclusiva, trasformandolo ta, (10 centesi- dell’Ottocento, era l’unico in un Club privato. mi) oggi come strumento capace di divulga- Mondino, all’epoca del ri- allora, lo stru- re e riprodurre un brano mu- trovo balneare, era titolare mento comin- sicale senza l’ausilio diretto di anche di un bar presso la cia a suonare. musicisti. piazza principale di Campli e Oggi sentire la A Campli la famiglia di Nicola non c’era festa o rinfresco in “voce” del pia- Fratoni custodisce gelosamen- cui non si suonava il suo piano no meccanico te uno di questi pianoforti a a rullo e non si mangiava il suo perfettamente funzionante (necessita solo di “rullo” meccanico. Lo strumento prelibato gelato. una leggera accordatura), conservato a apparteneva a Raimondo Fratoni, Nel 1922 lo strumento musica- Campli, sollecita la mente a epoche passate, detto “Mondino” (zio di Nicola) che dalla le suonava per il matrimonio evoca un mondo scomparso. Le sue melodie fine dell’Ottocento lo utilizzava a Campli e di Albino “Peppino” Fratoni (pa- hanno la capacità di far “assaporare” l’epo- dal 1900 nel suo chalet sulla riva del mare di pà di Nicola e fratello di Mondino) e pea dei nostri bisnonni, rendendo la storia e Tortoreto. Nel ritrovo marino estivo Mondino Palma Di Felice. le tradizioni più vicine e radicate al sapere di attirava gli avventori, organizzando feste Fino a tutti gli anni trenta del Novecento, a ognuno. danzanti serali e vendendo un rinomato gela- Campli lo strumento si utilizzava ancora. Per to, confezionato con neve pressata ghiacciata esempio nelle feste pubbliche organizzate delle “N’vire” (nevaie) della Montagna di presso Palazzo Farnese, a capodanno e a car- Campli. Da Battaglia, nottetempo con i muli, nevale, si doveva regolare il flusso di gente portato avvol- con la presenza dei carabinieri. to da cenci Dal perfezionamento del piano meccanico, “canija” e pa- l’americano E. S. Votey, nel 1897, costruì la glia dentro cas- pianola, un piccolo pianoforte meccanico che se di legno, il tramite un rullo di carta forata (facilmente so- ghiaccio veniva stituibile) muoveva i tasti dello strumento (ne poi conservato possiede un bell’esempio il collezionista ven- sotto l’arenile. ditore Pino Melchiorre). Dall’inizio del nove- Nello chalet, cento Il piano e la pianola meccanica andaro- per 10 soldi al no rapidamente in disuso col diffondersi giorno, lavora- prima del fonografo e poi del grammofono, Come diceva Carlo Levi «il futuro ha un cuore va come aiu- strumento più economico e versatile per l’uso antico»; per questo l’oggetto musicale co- tante Emidio dei dischi a 78 giri. struito nell’Abruzzo, allora teramano, rappre- Rotoloni, il ce- Il piano meccanico della famiglia Fratoni è co- senta un raro oggetto di archeologia indu- lebre struito da una ditta allora teramana: Gino striale, custode di civiltà, cultura e operosità “Middiucce”, Ucci di Castellammare Adriatico, l’odierna del territorio. fine suonatore Pescara. All’interno dello strumento è impres- Lo strumento potrebbe far parte del Museo di piatti che sa la cifra 3594. A livello di ipotesi, 35 potreb- d’Arte Sacra di Campli, poiché la per generazio- be rappresentare il numero progressivo degli Soprintendenza che lo dirige si occupa anche ni ha militato strumenti realizzati (o il modello e le caratte- di etnoantropologia. nel complesso bandistico cittadino, morto so- ristiche), mentre 94 starebbe a indicare l’anno lo sei anni fa alla veneranda età di 101 anni. di fabbricazione (1894). Lucido nella mente, al suo centesimo com- Il cuore del piano meccanico è il grande pleanno suonò i piatti con gli amici della rullo di legno che tramite piccoli perni “Banda”. (chiodi) di acciaio, ruotando è capace di Con i valzer, le polke, le mazurche, i fox trott muovere i martelletti lignei i quali per- cuotendo le corde metalliche producono specifiche note mu- sicali. Una manovella esterna estraibile (unico pezzo non originale) carica il meccani- smo di rotazione del cilin- dro. Con un’altra piccola manovella fissa esterna, tra- mite un meccanismo sincro- nizzato, una freccia selezio- na un brano musicale, tra 10 che appaiono indicati in un piccolo oblò di vetro sul fianco dello strumento. Con una mano- pola esterna si può corregge la velocità di rotazione del rullo e quindi d’esecuzione del brano C N N Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 pagina 11

San Bernardino di Domenico Di Baldassarre Recupero e riutilizzo di un luogo e di una struttura per la sua destinazione d’uso originaria

Esiste la concreta possibilità di far rivivere il segni di una scalinata che portava alla ter- re il più possibile le opere d’arte trasferite convento consentendo il trasferimento di cir- razza soprastante; serviva come accesso in- e quelle trafugate. ca trenta suore provenienti dal Monastero dipendente dal convento per scolari che se- b) Si prevede la realizzazione di un corpo Benedettino di San Marco in Offida e dal guivano corsi promossi dai religiosi. di fabbrica che al piano terra contiene, ol- convento di Sant’Atto di Teramo, ma questa Certamente anticamente non c’era la ter- tre al portico e il cortile interno, un labo- operazione richiede anche la realizzazione di razza ma sicuramente una copertura così co- ratorio e una sala per il noviziato e al pri- altri manufatti edilizi per consentire la fun- me tutti i conventi Osservanti. mo piano sette stanze con bagno per le zionalità del complesso con nuove camere, Sempre presso l’ingresso esiste un muro del novizie; il blocco si configura come ripristi- nuovi servizi e nuovi annessi rustici. convento a ridosso del quale sono state rea- no dell’ala Est abbattuta ma documentabi- L’importanza del convento è ampiamente lizzate delle vere superfetazioni per realiz- le dai ruderi rimasti, dai documenti d’archi- dimostrata dalla copiosa bibliografia esi- zarvi stalle e depositi. vio e dalla planimetria catastale. stente che da Niccola Palma e Norberto c) Si vuole costruire un nuovo complesso Rozzi arriva a Nicolino Farina e dai copiosi Proposta di servizi, per contenere una mensa, alcu- resti del convento che ancora domina il col- L’ipotesi di trasformare il convento di San ne stanze per gli ospiti e una sala per con- le S. Lucia. Berrnardino in Monastero Benedettino pas- ferenze con 96 posti a sedere, il tutto ad L’ampia chiesa e due cappelle laterali, il chio- sa attraverso un progetto tendente a valo- un sol piano per porsi in sottordine rispet- stro col pozzo, cisterna e porticato con af- rizzare l’esistente e inserire bene le nuove to al convento da cui disterà oltre venti me- freschi sulla vita di San Giovanni da esisgenze. tri. Gli accessi a dette funzioni avverranno Capestrano e gli affreschi, sul vangelo, nel Ovviamente questa operazione va favorita in tramite porticato e lo spazio tra questo com- refettorio, testimoniano l’antico splendore. quanto la funzione proposta si sposa con la plesso e il convento si configurerà come destinazione originaria del convento e quin- grande chiostro adibito a giardino; la ne- Profilo critico di esiste una congruenza tra i contenuti pro- cessità di un collegamento tra il complesso Da una riflessione sul complesso di San posti e le tipologie del complesso stesso. dei servizi e il convento viene risolta dal Bernardino e dall’analisi delle stratificazioni Il problema che si prospetta è quello di ren- prolungamento del porticato fino a rag- storiche, si notano temi ancora aperti e mai dere compatibili i nuovi volumi richiesti con giungere la sacrestia. chiariti e interventi non proprio consoni al- l’importanza storica del convento di San d) Verso Est e lontano dal convento si pre- l’importanza del monumento. Bernardino. vede una stecca di annessi rustici bassi e Primo aspetto è quello del livello di degra- Per cercare di rispondere a queste esigenze porticati per contenere tutte quelle attrez- do del convento che si trova ad un punto la procedura adottata è la seguente: zature utili al laboratorio e alla manuten- di non ritorno superato il quale gli affre- a) Sul convento esistente le opere previste zione dei giardini e degli orti. schi si perderanno per sempre, le ultime pie- sono prevalentemente di restauro, ripristino e) E’ previsto anche un cimitero per la co- tre lavorate continueranno ad essere trafu- e valorizzazione con recupero delle opere munità religiosa con annessa una cappelli- gate e le murature deteriorate dalla risalita d’arte e degli affreschi con velature protet- na per le funzioni religiose. dell’umidità dalle fondazioni. tive preventive e restauri definitivi, così co- f) Sono previsti dei parcheggi dislocati in L’ultimo intervento di recupero degli anni me sono stati restaurati tutti gli affreschi due parti diverse per differenziare quelli per novanta ha concentrato i lavori nelle parti del monastero di Offida, si procederà alla gli ospiti da quelli per la comunità. sommitali trascurando tutti gli interventi nel- copertura della terrazza sul nartece con lie- Gli interventi previsti nascono dalle esigen- le fondazioni e nelle opere d’arte; ha sven- ve rialzo per consentire la realizzazione di ze della comunità religiosa e sono necessa- trato quasi tutte le celle dei frati e ha so- vani utili, saranno ricostruite le celle simili ri non solamente per una vita dignitosa del- praelevato alcune parti del convento con a quelle abbattute con lievi spostamenti pla- le suore, delle loro attività religiose, opere in cemento armato a vista che con- nimetrici per consentire la realizzazione di lavorative e produttive, ma anche per sta- trastano con lo spirito del convento, con le bagni che prenderanno la luce dalle fine- bilire un legame forte e duraturo con la co- sue trame di colore e con le modeste aper- stre esistenti senza allargamenti. Tutte le su- munità di Campli e con tutto il territorio ture sulle pareti. perfetazioni addossate al muro presso l’in- provinciale attraverso incontri culturali per L’interno della chiesa è completamente scon- gresso verranno abbattute per consentire un accrescere e diffondere una maggiore di- volto con altari abbattuti, statue spaccate, cor- miglior rapporto percettivo col centro stori- gnità umana e raggiungere la pace interio- nici staccate e dal tetto entra acqua e luce. co di Campli. re tra gli uomini. Presso l’ingresso del nartece si notano dei Naturalmente ci sarà l’impegno a recupera- pagina 12 Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 C N N

4 Poeti “camplesi” ... crescono di Nicolino Farina Robberte a cià nate, Ndonje a cià ‘rvenute, Leandre ce fateje, Raimonde a cià fetejte!

Quattro poeti verse tendenze della poesia. Gli autori, infat- idee e creatività. Scoprirli ancora una volta in abruzzesi le- ti, si esprimono in diversi linguaggi poetici, del un progetto editoriale a carattere nazionale, gati alla no- tutto autonomi e personali. Così scrive l’edi- in un fervido momento in cui ciascuno di loro stra cittadina tore nella premessa: "Differenti per età, for- sta riscuotendo altri significativi successi in sono pubblica- mazione culturale, caratteristiche contenuti- premi e pubblicazioni, mi ha dato una forte ti in un volu- stiche e formali, essi costituiscono, pertanto, emozione resa più viva dalle loro opere. La let- me collettivo un manipolo eterogeneo di poeti accomuna- tura delle loro poesie, infatti, conduce lonta- delle E.O.M. di ti dal solo dato dell’appartenenza alla stessa no in dimensioni che si sovrappongono, dove Cosenza. regione, nella fattispecie quella abruzzese. La spazio e tempo sono semplici concetti, alla Si tratta di comune origine geografica è, quindi il solo stregua delle note di una sinfonia musicale. Antonio elemento che li unisce e che in parte giustifi- I quattro amici poeti sono i custodi più pre- Alleva, nato e ca questo sobrio ed essenziale repertorio di ziosi, i testimoni più fervidi di quella cultura a residente nel poesia “abruzzese”, che però per la limitatez- dimensione uomo che ancora si respira in cit- villaggio di za del numero dei poeti rappresentanti non tadine come la nostra. Nocella, vuole e non può essere un’antologia di poesia Il libro, oltre le opere, contiene aggiornate no- Raymond regionale, né una porzione di essa, ma sol- tizie biobibliografiche degli autori: è disponi- Andrè, attual- tanto un piccolo campione delle forze vive che bile anche a Campli nella cartolibreria L’Arco- mente docente di letteratura a Teramo ma l’Abruzzo attualmente esprime nel campo baleno e presso la nuova edicola Gli Angeli, con precedenti esperienze di lavoro proprio a della poesia nazionale: un ristretto insieme di nonché presso tutte le librerie di Teramo e nel- Campli, Leandro Di Donato, funzionario del voci, tutte meritevoli - per la validità delle va- la catena abruzzese-marchigiana de La Nuova nostro Museo Archeologico, Roberto Michilli rie ricerche formali e comunicative che rap- Editrice. camplese di nascita e di cuore, teramano d’a- presentano – di essere pubblica- dozione. Quattro poeti che offrono una ri- te e additate ai lettori". flessione sull’essere uomo, oggi troppo preso Con Roberto, Antonio e dal vortice della vita veloce, poco riflessiva, Leandro, in particolare, ho con- non interiorizzata. diviso progetti culturali, amici- Il libro è riuscito a tesorizzare in un unico pic- zia e vita quotidiana. Amici con colo spazio gli afflati più lievi e profondi di i quali sono cresciuto intellet- quattro poeti, così diversi e così lirici da favo- tualmente, sempre in un rap- rire il capire la complessità d’intendere le di- porto di confronto e scambio di pagina 13 Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 C N N

Scala Santa: “Penitenziale Quaresimale Araldica camplese Per la prossima Pasqua il parroco di Campli ore 17 - Via Crucis. don Antonio Mazzitti, con la collaborazione Nei giorni di venerdì di Quaresima l’Ufficio tu- a cura di Teresa Merlini dell’Ufficio turistico e del consigliere comuna- ristico del Comune rimarrà aperto l’intera le delegato Luca Luzio, propone alle parroc- giornata, a disposizione dei pellegrini che Continua la presentazione degli stemmi chie della Diocesi di Teramo-Atri una gratuitamente vorranno visitare le bellezze gentilizi, presenti nel territorio camplese, “Penitenziale Quaresimale”, da svolgersi ogni della città. Solo per la visita al Museo con l’intenzione di diffonderli per una mi- venerdì di Quaresima, presso il Santuario del- Archeologico Statale si dovrà pagare il costo gliore conoscenza, sia degli appassionati, la Scala Santa, dato che in tali giorni si potrà del biglietto (gratuito per gli ultra sessanta- sia degli studiosi di storia e araldica. lucrare l’Indulgenza Plenaria. cinquenni). Nella recente Bolla Papale del gennaio 2002, In queste occasioni, oltre l’evangelizzazione e Stemma in pietra sulla facciata della chiesa al Santuario farnese, incentrato sulla Passione le vicende storiche, si può approfondire la della Madonna della Misericordia, oggi di Gesù, è stato concesso di estendere l’elargi- straordinaria forza del connubio arte-religio- conservato all’interno della chiesa di S. zione delle Indulgenze Plenarie, oltre ai pe- ne, evocata dal Santuario della Scala Santa di Francesco. riodi storici, anche ai venerdì di Quaresima. Campli; un concetto univoco della fusione tra Un documento concesso da Papa Wojtyla ecce- architettura e sacro, di rara, suggestiva armo- Descrizione. zionale per l’intera cristianità diocesana, che nia estetica e religiosa. Spazi sacri che assu- Ancile accartocciato cimato da testa di testimonia ancora una volta la straordinaria mono un valore simbolo, dove l’armonia e le puttino alato sorreggente cappello di valenza evangelica del Santuario camplese. proporzioni sono intese come valori spirituali. Vescovo con sei mappe dis- Il programma, per tutti i venerdì di L’equilibrio struttura - iconografia del poste a 1. 2. 3. Quaresima, sarà il seguente: ore 15 - presso la Santuario camplese, è costruito in funzione Interzato in palo: chiesa di San Paolo, attigua al Santuario, in- dell’esaltazione contemplativa e della concen- il primo al leone troduzione Atto Penitenziale; ore 15,15 - Rito trazione per la preghiera. Un luogo capace di rampante fasciato; Penitenziale della Scala Santa e Confessioni; avvicinare l’uomo al significato della Passione il secondo alla ore 16 - ora di Adorazione al SS. Sacramento; e Resurrezione di Gesù. croce latina con la lettera S su tre monti all’i- Refettorio pieno di gusto e colore, punta tutto sulla taliana; qualità e cose nostrane, dalle verdure alla il terzo ai due carne, come il maiale e l’agnello. gigli di della Misericordia Le camere, tutte al primo piano, sono im- Francia posti Nelle sale del ristorante – birreria – affittaca- merse tra la tranquillità della via pedona- in fascia. mere “Refettorio della Misericordia”, le mura bile, che si affaccia sul torrente Siccagno, e Su ancile ellis- ancora trasudano il respiro medioevale dell’ori- Piazza della Misericordia. In ogni stagione, soidale, an- ginario ospedale di S. Maria della Misericordia dalle finestre delle camere, arrivano i pro- ch’esso accar- con l’annessa chiesa. fumi e i rumori del bosco esteso tocciato, Le sale adibite a ristorante, quelle sulle scarpate del rio. cimato da mi- a birreria e le camere, hanno con- Un luogo che ancora rispecchia la tra e pastorale servato il fascino e l’atmosfera scelta e lo spirito originario dell’o- in nastro, nello antica, se pur mediate dall’uso spedale, nato per alleviare gli effetti scudo. confortevole della moderna tec- della pestilenza del 1348. Oggi l’i- All’animale drago- nologia. dentico luogo e l’identica struttura, nato con coda giglia- Si può scegliere tra il ristorante e inseriti nel magico tessuto urbano di ta su mare agitato, alla la birreria. Il don Gerardo è il Campli, continuano a dare ristoro a cometa in sbarra. piatto forte da birra: completo, tutti i fortunati avventori. pagina 14 Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 C N N

Quelli di Teramo e di Castelli sono musei rispetto alla qualità del tessuto urbano, sia al- Comunali; per la loro natura istituzionale e la qualità di vita “a misura d’uomo” che le Lettere “fisica”, legati alle vicende culturali del terri- abitazioni potrebbero dare. torio, hanno un ampio movimento d’azione. Risulta evidente come, in passato (prossimo e Per i musei la capacità di riqualificarsi e di remoto), a Campli non si è amministrato con al direttore adeguare la propria missione di conservazio- una politica di salvaguardia e valorizzazione risponde Nicolino Farina ne è oramai diventata cruciale quanto quella dell’antica tipologia urbana del centro stori- di comunicazione. Diventa sempre più essen- co. Dopo il terremoto del 1950 s’incentiva l’e- ziale che il patrimonio della necropoli cam- dilizia (anche popolare) fuori le mura del Caro Direttore, Campli viene definita Città plese venga adeguatamente reso noto e valo- quartiere di Castelnuovo, favorendo l’abban- d’Arte e di musei. rizzato utilizzando un modello di “museo dono graduale del centro storico. Nella città Sulla definizione di Città d’Arte concordo. La diffuso” sul territorio come quello sperimen- le ristrutturazioni, secondo le normative anti- definizione di Città dei Musei mi lascia invece tato con successo in Umbria e Marche. Il Parco sismiche e le nuove esigenze abitative (bagni perplessa. Da tempo si parla dell’apertura del Archeologico in costruzione nella necopoli di interni, stanze fruibili singolarmente, impianti Museo d’Arte Sacra. La sede mi sembra ancora Campovalano sarà utile in tal senso, ma è es- di riscaldamen- da ultimare. A quando allora l’inaugurazione? senziale allargare le sale espositive e polifun- to, garages Il Museo Archeologico dà l’impressione di una zionali del Museo Archeologico di Campli. ecc.) hanno co- Istituzione asfittica, che stenta a sopravvivere L’attuale Amministrazione comunale ci sta sti esorbitanti. e che non organizza e promuove iniziative pensando: destinerà il capiente Palazzo Rozzi Si abbattono culturali. a nuova sede dell’archeologico. interi quartieri Molto più vivi mi sembrano i Musei di Teramo Per quanto riguarda i reperti della necropoli (Misericordia, e Castelli. di Campovalano non esposti a Campli, molti largo Brunetti, A proposito, reperti della necropoli di sono “tesorizzati” nei depositi, altri sono Capocastello), Campovalano, che saranno in futuro restaura- esposti in modo permanente in altri musei si sventrano vie ti, dove andranno a finire? (anche esteri), altri ancora si espongono in (delle Cordialità. tutto il mondo per mostre tematiche. Questo Monache, Alessandra Di Blasio non deve indignare i camplesi. I reperti di Carrese, Campovalano esposti in molte città italiane Farnese), si ab- Il Museo di Arte Sacra, nella struttura archi- ed estere, oltre a far conoscere in modo più battono note- tettonica dell’ex abbazia Celestina di S. ampio e capillare la necropoli camplese, pro- voli abitazioni Onofrio, è praticamente finito, manca solo da muovono il nostro museo. del Quattro- ultimare la parte impiantistica, poi si dovrà Secondo gli ultimi dati Istat il 24% del fattu- cinquecento “museizzare”, cioè esporvi le opere in un per- rato turistico complessivo (nel 2002) deriva da per far posto a corso logico e di massima fruibilità visiva. La una destinazione d’arte. Evidentemente i mu- piazze, vie, Campli, 3 ottobre 1999. Refettorio ex nuova istituzione è comunque in forte ritardo sei restano tuttora una delle attrattive turisti- scuole e nuove convento Celestino di S. Onofrio. Il Ministro dell’Interno Rosa Russo rispetto al Giubileo 2000, tempo per il quale che maggiormente significative e, al di là di abitazioni. Jervolino con la figlia Francesca e l’ar- originariamente doveva essere pronto. mostre ed esposizioni temporanee, continua- Molti orti mu- chitetto Luigi Martella della Due sono i motivi. no a rimanere motivi autonomi di visita di rati si trasfor- Soprintendenza di L’Aquila. Primo il disinteresse totale della passata una città, spingendo a un primo viaggio che, mano in mo- Amministrazione, che non ha fatto da pungo- in caso di esperienza positiva può ripetersi. derne abitazioni, caserma, piazze (Scala lo presso le istituzioni preposte né indetto Questo è un dato che deve far riflettere so- Santa, Misericordia, Tempera, Castelnuovo) e conferenze per sollevare la problematica. Di prattutto le associazioni culturali camplesi, vie (S. Paolo, del Sole, Carrese). fatto per ben due volte i fondi utili a ultimare che con una presenza più partecipe e vicina Una città a livello urbanistico, nella realtà, il Museo sono stati dirottati altrove. alle strutture museali presenti sul territorio, non si ferma mai a un periodo storico, si evol- Secondo, la Soprintendenza B.A.A.A.S. di darebbero una maggiore capacità a muovere ve in continuazione. Nel nostro caso, alcune L’Aquila, che doveva realizzare e curare il e promuovere iniziative propedeutiche alla co- scelte urbanistiche fatte negli anni sessanta Museo, per effetto della nuova strutturazione noscenza dei Musei e dei beni culturali locali. del Novecento, come una variante alla all’ora del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, *** viabilità con un autoporto (parcheggi e sta- si è divisa in B.A.P. (Beni Architettonici e Gent.mo Direttore Le esprimo il mio vivo zione pulman collegati al centro storico), e un Paesaggistici) e P.S.A.E. (Patrimonio Storico compiacimento per il periodico Campli Nostra programma di industrializzazione sul territo- Artistico ed Etnoandropografico). I due enti Notizie, ricco di notizie importatanti e di rare rio (partito troppo tardi), sicuramente avreb- ancora si contendono la gestione della strut- fotografie del passato. bero dato un impulso diverso all’economia lo- tura architettonica, anche se il Museo vero e Conosco da anni Campli, inizialmente per il cale e, di riflesso, alla situazione urbana proprio è sotto l’egida della P.S.A.E.; la mercato domenicale, poi per un interesse cittadina. Teniamo conto che Campli ha adot- Direzione Regionale poi, che “soprintende” sempre maggiore che mi ha portato ad ap- tato (non approvato) il Piano Particolareggiato alle due Soprintendenze secondo i nuovi in- prezzarla e seguirne le vicende cittadine. solo da tre-quattro anni. L’adozione negli anni tenti ministeriali, solo da venti mesi è a pieno Spesso nel tempo libero vi torno, anche in ore sessanta di questo strumento urbanistico, da so- regime di funzionamento. inusuali della giornata, per godere il fascino la, poteva salvaguardare la struttura urbano-ar- Gli appalti (un miliardo di vecchie lire) per re- delle piazzette e cogliere gli squarci di storia chitettonica di Campli. staurare le opere da musealizzare nella strut- e di arte delle piccole vie. Rimango però ogni Un altro motivo delle case lasciate in degrado, tura camplese sono in fase di aggiudicazione. volta sorpreso e rammaricato per le tante, abbandonate a se stesse, è da ricercare nella Le ditte restauratrici hanno un anno di tempo troppe case chiuse, con i segni e le ferite di un proprietà, troppe volte frammentata in una per riconsegnare i lavori (le opere) presi in ap- lungo abbandono. Alcune versano in uno sta- miriade di eredi, e nel prezzo di vendita trop- palto. La data di inaugurazione dovrebbe essere to di avanzato degrado. po spesso inadeguato alle esigenze di mercato. entro il 2006, comunque non più tardi del 2007. Come mai i proprietari non ne curano la ma- Il Comune ha gli strumenti legislativi per in- Il Museo Archeologico di Campli, della nutenzione? tervenire, ma sono efficaci solo nel caso che la Soprintendenza chietina, per come si presen- Perché il Comune non impone loro interventi struttura abitativa rechi danno a terzi o metta ta è uno dei più interessanti d’Abruzzo. Con di recupero? in pericolo l’incolumità pubblica. Più efficace un percorso didattico straordinario (vedi pan- E pensare che tante persone sognano di avere è l’adozione di dispositivi finanziari pro recu- nelli esplicativi) i reperti del museo ripercorro- una casa in un contesto urbano così pregevole. pero case storiche atti ad aiutare economica- no le varie epoche (X - II sec. a. C.) della ne- Le porgo auguri di buon lavoro. mente e fiscalmente i proprietari. Non dimen- cropoli di Campovalano. tichiamo che per i restauri di abitazioni Ha un solo piccolo grande neo: la struttura Agostino Di Stefano classificate come Beni Culturali, lo Stato pre- che lo ospita è piccola. Fermo al 1988 il vede dei rimborsi a fondo perduto (vedi leggi Museo non ha potuto esporre neanche alcuni La ringrazio per la sua testimonianza di stima 1089 e 1495 del 1939, 490 del 1999, Codice dei “pezzi” dati dalle nuove campagne di sca- per il nostro periodico. “Urbani” del 2004). vo. Attualmente il Museo ospita il 5% dei re- Lei ha notato con sorpresa quante case del È vero che tante persone sognano di abitare perti finora ritrovati a Campovalano (oltre centro storico, spesso di grande interesse sto- in un contesto urbano così pregevole: la spe- seicento tombe scavate). Questa situazione ha rico-architettonico, sono lasciate all’abbando- ranza è che se ne accorgano i camplesi e si limitato ogni possibile attività collaterale. no e disabitate. Una situazione stridente sia eviti di avere, tante case ben restaurate e ri-

continua nella pagina seguente C N N Anno III - Numero 8 Gennaio-Marzo 2005 pagina 15 segue dalla pagina precedente strutturate, ma ancora chiuse perché utilizza- sa, in attesa dell’ultimazione del restauro del palliativo che probabilmente ne cela un’altra. te solo per qualche fine settimana da gente Convento. Per questo motivo, per il momento, “giria- che non abita nella cittadina. mo” la lettera direttamente al dottor Mauro *** Gli abitanti di Collina e Case sparse Stucchi, Sindaco di Campli, all’arciprete don Caro Direttore ed esimia Redazione, vi chie- Antonio Mazzitti, parroco di S. Maria in diamo ospitalità per formulare dalle colonne Con grande slancio diamo spazio alla richie- Platea e a Padre Claudio, frate Osservante del del Vostro periodico una richiesta alle autori- sta. Già nel primo numero del nostro periodi- Santuario teramano, con l’intenzione di pub- tà civili e religiose competenti: il ritorno a co (gennaio-marzo 2003) ci siamo occupato, blicare sul nostro periodico le loro opinioni a Campli delle spoglie del Beato Battista da in un articolo, del Beato Battista (o Giovanni proposito. Firenze, morto nel Convento di S. Bernardino Battista) figlio della Beata Atonia da Firenze, I camplesi fortissimamente rivogliono il “lo- ed ivi esposto per secoli alla devozione popo- che vedova fu suora Clarissa a L’Aquila. Il bea- ro” Beato a Campli, nel tempio che fra lare. I ricordi delle pratiche e dei gesti di pro- to scelse per il suo cammino e vocazione cri- Battista da Firenze aveva scelto per la sua vita fonda devozione dei nostri antenati, delle no- stiana il convento francescano Osservante di mistica, nel luogo dove aveva voluto termina- stre scarpinate al Convento, quando, ancora S. Bernardino da Siena fondato a Campli da S. re la propria esistenza terrena, nel sepolcro ragazzi, ci accostavamo con fiducia al Santo Giovanni da Capestrano. Lo stesso Battista fu che i fedeli suoi contemporanei gli dedicaro- perché patrocinasse i nostri sogni e i nostri un seguace del Santo capestranese e uno dei no per venerarlo. giovanili progetti, emergono con nostalgica primi frati del convento, dove morì nel 1510. Il convento di S. Bernardino da Siena in forza e sono vivi nella memoria. Il suo attaccamento al popolo camplese, alla Campli, proprio in questi giorni, sta per essere Iniziarono poi i lavori di ristrutturazione del gente semplice e genuina della campagna cir- completamente restaurato, grazie a un pro- Convento e la traslazione dell’urna del Santo costante, la sua soavissima dolcezza, si sono getto che lo vede riutilizzato per la sua desti- a Campli, nella Chiesa di S. Francesco, fu rite- così profondamente radicati nella gente della nazione d’uso originaria. nuta un evento temporaneo, in attesa del città Farnese, da tramandarne il ricordo e la completamento dei lavori stessi. Invece da venerazione per cinquecento anni. Campli le Sacre spoglie sono state trasferite a Per i fedeli camplesi, soprattutto di “Entrate” e Teramo nella Chiesa della Madonna delle “Case sparse”, il Beato Battista è ancora un Grazie. punto di riferimento per una preghiera, una Questo fatto sembra non tenere in adeguato supplica, un’intercessione verso Nostro Signore. conto storia e tradizione. Frate Battista scelse Sul calendario 2005 del Santuario teramano, il nostro Convento e la nostra contrada per in riferimento al Beato e alla sua temporanea svolgere il suo cammino terreno verso la dimora della chiesa di S. Francesco di Campli, Santità. Il legame del Santo per la sua terra si legge: «Trovando però il luogo umido i frati d’elezione, la pietà popolare, la memoria dei hanno deciso di trasferirlo nel Santuario della nostri avi che L’hanno profondamente amato Madonna delle Grazie di Teramo in un altare vogliono che le Sue spoglie mortali tornino a monumentino a lui dedicato e inaugurato il Campli ed abbiano una sistemazione di pre- 13 giugno 2004». L’urna del “Beato Battista da Firenze presso la chiesa di S. Francesco a Campli minenza e dignità in una monumentale chie- Una ragione sinceramente non plausibile, un

Margherita d’Austria e Campli Con le numerose lettere anonime indirizzate a Coriolano Germe si tenta di scrivere la storia di “Madama”

Da anni Coriolano Germe ha dito Anonimo. banca dati preziosissima per l’intera storio- una corrispondenza con un Coriolano Germe, natu- grafia della teramanità. Nessuno storico che Anonimo, naturalmente a ralmente non ha ambi- si rispetti può dare del “pessimo” a Niccola senso unico. In pratica il no- zioni di storico, ma ha Palma. stro amico cultore di cample- una grande conoscenza sità, dai tempi della mostra dei fatti camplesi perché su “Margherita d’Austria in ama leggere di arte, sto- Abruzzo” del 1988 (organiz- ria, numismatica, colle- zata da diversi Enti dello zionismo ecc., ama fre- Stato a Penne, Campli, quentare musei e Ortona e L’Aquila, per il mostre, insomma è un quarto centenario della mor- uomo di cultura che vive te di “Madama”), riceve con il suo tempo. Quando costanza lettere di un parla di Campli con la Anonimo che in materia di stampa (o tv), voluta- storia sembra sapere il fatto mente lo fa con lo spiri- suo. to di creare un interesse Ad ogni intervento di intorno alla città dei Coriolano sulla stampa atta a Farnese. promuovere la città dei La redazione di Campli Farnese, l’Anonimo puntua- Nostra Notizie ringrazia lizza sulla storiografia di l’amico Coriolano per il Margherita d’Austria, per suo sapersi mettere in troppo tempo “ripetuta” sen- “gioco” nell’interesse za le dovute considerazioni della storia cittadina. riguardando date, viaggi, let- Ci complimentiamo con Celarsi dietro l’anonimato per così tanto tere ecc. l’Anonimo epistolario tempo, di per se, non è utile ad una sana e Tanta è la competenza per le sue conoscenze aperta discussione. dell’Anonimo scrittore di let- storiche, ma lo invitiamo Signor Anonimo la invitiamo a rivelarsi per tere che l’amico Coriolano Germe, con l’iro- a riflettere sull’opera “ciclopica” del Palma; portare le sue tesi storiche alla conoscenza di nia che lo contraddistingue e l’amore per se è vero che nella moltitudine di documenti tutti, magari sulle pagine del nostro periodi- Campli, ha deciso di rendere partecipe della citati e consultati ha commesso alcune picco- co, in modo da favorire un dibattito sereno e vicenda tutta la cittadinanza. In particolare le inesattezze e non ha valutato bene alcuni costruttivo per la storia di Campli. ci ha messo a disposizione l’ultima lettera sparuti documenti, è altrettanto vero che la Di questo potremmo esserGli infinitamente speditagli, da Pescara il 12-10-2004, dall’ eru- sua opera è unanimamente ritenuta una grati. Gli Angeli

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