CAMPLI NOSTRA NOTIZIE di di GilbertoGilberto SartiSarti CGilberto Sarti N NGilberto Sarti GilbertoGilberto SartiSarti Trimestrale d’attualità, arte e cultura dell’Associazione Campli Nostra www.camplinostranotizie.it • e-mail:[email protected] a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011

Indagine sul gioco tradizionale camplese A Ibrahim Spashis la cittadinanza onoraria di Il Presidente del Festival di Cucù... et cetera Sarajevo visita Campli

La pubblicazione a mia firma Cucu antico gioco In Italia è sopravvissuto esculusivamente nel di carte - Gnaf, Bum e Cacaccio nella tradizione territorio di , specificamente nelle città di Campli e Montorio edita da Campli Nostra di Campli e Montorio al Vomano. Notizie con il patrocinio diel di La pubblicazione affronta con una scrupolosa Campli, del Comune di Montorio al Vomano, ricerca storica, archivistica e bibliografica a ca- del B.I.M. Consorzio dei Comuni del Vomano e rattere scientifico l’origine, lo sviluppo, la dif- Tordino, del Parco Nazionale Gran Sasso e fusione il significato e le regole del gioco. In Monti della Laga e dell’Istituto Abruzzese di questo ambito si è potuta dimostrare la tradi- Ricerche Storiche Teramo è stato presentato zione al gioco del Cucù di Campli e Montorio e con successo sabato 18 dicembre 2010 a riferirla già al Cinquecento e, a Campli, con la Montorio al Vomano in oc- variante di una carta in più casione dell’edizione 2010 rispetto agli altri mazzi usa- di “Stù in Piazza”. ti in Italia. Sono intervenuti oltre al La pubblicazione, poi, illu- sottoscritto e le autorità stra oltre venti mazzi di car- locali: Egidio Marinaro te da Cucù stampati in Italia Nell’ambito della rassegna “Emergenze medi- Presidente Istituto a partire dal Settecento, terranee”, il Comune di Montorio al Vomano Abruzzese di Ricerche inediti in ambito nazionale il 26 novembre 2010 ha ospitato Ibrahim Storiche – Teramo; Leandro ed estero. Alcuni mazzi di Spashis a cui il sindaco Alessandro Di Di Donato Presidente carte illustrati nel libro pos- Giambattista ha conferito la cittadinanza Istituto Internazionale del sono essere considerati i più onoraria per i suoi meriti in favore della pace. Teatro del Mediterraneo – antichi oggi conosciuti (e Ibrahim Spashis è una delle personalità più sezione italiana; Donato Di inediti). La pubblicazione rappresentative della politica e della cultu- Gabriele Assessore alla quindi ha un interesse non ra in Bosnia-Erzegovina e in Europa: è Cultura Comune di solo locale ma nazionale e Presidente del Festival Internazionale Montorio al Vomano; internazionale (si illustrano “Sarajevo Winter”, del Centro Il Cucù è un antico gioco di anche mazzi stampati all’e- Internazionale della Pace (IPC) e della origine medioevale – rina- stero). Il libro, poi, dedica Commissione per la Strateggia di Sviluppo scimentale, nato in Italia e un capitolo anche a un’inte- Culturale in Bosnia-Erzegovina, nonché del- poi diffusosi in tutta ressantissima storia delle la Citizen’s democratic party (Cdp) e della l’Europa già nel carte da gioco che rende sezione bosniaca dell’Istituto Settecento. culturalmente più appetibi- Internazionale del Teatro Mediterraneo. Il Cucù è un gioco che vie- le la pubblicazione. Parlamentare per tre legislature, Ibrahim ne praticato con un parti- Spashis è stato tra i maggiori promotori per colare mazzo di carte, mol- A Campli il libro sarà presentato sabato Personalmente e a nome la pace e del dialogo interculturale in 29 gennaio presso il Palazzo Farnese to diverso da quelli del periodico Campli Nostra Bosnia-Erzegovina. Si devono a lui alcune conosciuti a quattro semi. (Sala Consiliare) dal Professor Adelmo Notizie desidero rivolgere il Pace Marino e dal dottor Leandro Di importanti leggi che sono state adottate Almeno dal Settecento il Donato. più vivo e caloroso ringra- dal Parlamento, come la Legge sulla prote- Cucù si giocava con innu- Nell’ambito della presentazione sarà al- ziamento alle aziende, alle zione delle minoranze etniche e la merevoli varianti in tutta lestita una mostra documentaria sul associazioni e a quegli Enti Risoluzione sulla fiducia e il mantenimento Europa; spesso in ogni na- gioco del Cucù presso l’ex Ufficio che, recempendo lo spirito della pace. zione, regione o città era Turistico, che rimarrà aperta fino a do- dell’iniziativa, con la loro Per i suoi meriti, ha ricevuto numerosi premi, in uso un proprio mazzo di menica 6 febbraio. Nel pomeriggio sensibilità e il loro contribu- in patria e all’estero, tra cui la menzione spe- presso la mostra si potrà imparare a carte. to hanno reso possibile la ciale del Premio Europa per il Teatro, conferi- Oggi in Europa il Cucù gio- giocare a Cucù con l’insegnamento di stampa del libro. un esperto. ta per aver cato con le speciali carte è Il libro sarà anche presentato a Teramo realizzato a praticato solo in alcune zo- a cura della sezione locale del Lions Sarajevo ne della Svezia, della Club, in data ancora da definire. importanti Danimarca e dell’Olanda. iniziative culturali durante la In allegato il Calendario CNN guerra. Grazie a dedicato al 150° dell’Unità d’Italia Auguri di Buon Anno Leandro Di Donato, di- rettore artistico della rassegna “Emergenze Mediterranee”, Ibrahim Spashis ha visitato Campli dove, accolto dalle autorità locali, ha avuto modo di apprezzare con entusia- smo le bellezze conservate nella cittadina e la qualità del Museo Archeologico Nazionale testimonianza di un’antica civiltà mediterranea. Francesca Farina pagina 2 a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011 C N N

“Fa dell’amore la tua meta” di Larissa Pompizi Lettera al Direttore

gare il messaggio di pace e amore, che ai più Richiesta di aiuto per i furti subiti può apparire banale ma che è diventato fon- Sono Bruno Cardelli, titolare della GE.DI.CA. damentale anche nella nostra quotidianità da Srl e sono da più di un anno, insieme ad al- paese di provincia. Volendo fare un giro nelle tri colleghi, nel mirino di più malviventi che scuole sparpagliate a nord e sud del Comune, forzano i miei distributori automatici sparsi noteremo quanto sia alta la percentuale di nel territorio teramano, saccheggiandone il contenuto in monete. bambini stranieri, molti dei quali si sentono Ogni furto che subisco significa per la mia più Italiani di noi e sono perfettamente inseri- azienda un danno monetario che si aggira ti tra gli altri compagni. Lo scoglio più grande tra i 500 ed i 2000 euro, da superare, infatti, si trova tra i genitori, tra tra manomissione delle gli adulti, nei quali è radicato ancora un istin- macchine distributrici ed to che li porta a diffidare dell’altro. Si rivolge incassi. soprattutto a loro il messaggio di questi ra- Circa un anno fa è nato il Gruppo Giovani di Ho fatto la prima de- Floriano, un’esperienza del tutto nuova per i gazzi: “Fa dell’amore la tua meta” si legge sul nuncia il 13 agosto dello ragazzi della zona pastorale che si sono ritro- cortometraggio proiettato durante lo spetta- scorso anno presso la ca- vati, per la prima volta, protagonisti di un pro- colo, il quale risuona sulle note di “The power serma di Teramo e le au- getto impegnativo: riuscire a conquistare un of love”. Per circa due mesi molti pomeriggi torità ne hanno preso piccolo spazio dedicato e gestito interamente della settimana sono stati impiegati per la pre- carico con tanto di pro- da loro. Molteplici so- parazione dello spetta- ve filmate tramite tele- no stati i lavori portati colo: grazie ai genitori camera di sorveglianza, a termine come l’ulti- che sono stati sempre hanno fermato un col- mo, in collaborazione pazienti e disponibili e pevole in seguito rila- con la maestra Teresa hanno supportato que- sciato, senza però risolvere definitivamen- Caforni e i suoi alunni sto progetto. Un rin- te la situazione. frequentanti la Scuola graziamento va alla La mia azienda sta perdendo giornalmente Elementare di maestra Teresa Caforni capitali e sta riportando ingenti danni an- Marrocchi. “Un mondo e ad Alessia Pompizi, che alle macchine distributrici. a colori” non è nata che hanno creato dal Gli ultimi furti non li ho denunciati, visto per presentarsi come la nulla tutta la rappre- che non c'è modo di fermare quei malviven- solita recita di Natale sentazione, al direttore ti temo che dovrò farmi giustizia da solo. Di ma come un’occasione scolastico Maurizio sera mi aggiro nelle zone in cui sono posi- per far comprendere, attraverso l’ingenuità e Paolillo che ha messo a disposizione l’aula ma- zionati i miei distributori, visto che non c'è la spontaneità dei più piccoli, che le diversità gna dell’Istituto Comprensivo di Campli sito altro modo per tutelarmi. non allontanano, ma uniscono. La rappresen- presso Marrocchi, a don Martino Anusi e a Probabilmente sarò costretto anche a licen- tazione è stata suddivisa in due tempi: nel pri- don Aldo Falconi, che sin dagli inizi sono stati ziare del personale visto che l'unico consi- mo i bambini dai 7 ai 10 anni si sono esibiti, in vicini al Gruppo Giovani. glio che ho ricevuto da alcune autorità è pigiama, in divertenti scheck con altri ragazzi stato quello togliere le macchine dai posti di diversa nazionalità, immaginando, attraver- “più a rischio” per risolvere il problema in so vari sogni, che potessero ricevere in dono modo definitivo. per questo Natale un mondo unito, senza dis- La situazione è ormai divenuta paradossale. uguaglianze; nel secondo i ragazzi dai 12 anni Questa è la mia richiesta di aiuto, mi auguro in su, insieme ai bimbi della scuola materna, che la miaprotesta, resa pubblica dalla di- hanno portato in scena i 5 continenti, coadiu- sperazione e dall'ingente numero di furti subiti e non risolti, balzi all'attenzione di vati da filmati, musiche, canzoni e colori tipici qualcuno che possa aiutare me e l'azienda per ogni regione del planisfero, terminando ad avere FINALMENTE GIUSTIZA ed evitare con un grande girotondo, un “Girotondo in- l'inevitabile. torno al mondo”. Il sogno, il mappamondo, i Cordiali saluti. colori dell’arcobaleno, il grande cuore rosso Bruno Cardelli sono alcuni tra i simboli utilizzati per promul- Un felice 2011

Piane della Nocella - CAMPLI (TE) Tel. 0861.56566 - Fax 0861.560018 • 348.6007525 - 348.6007559 - 348.6007569 C N N a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011 pagina 3

Il Museo Archeologico Nazionale aderisce al’iniziativa del Ministero dei Beni e Attività Culturali A Campli “Musei in musica” Al fine di promuovere la cultura e italiane con oltre 100 spettacoli Gli eventi di Musei in Musica sono stati tutti ad avvicinare sempre più i cittadini al- musicali in alcuni tra i più impor- ingresso gratuito. l’arte ed ai luoghi che la conserva- tanti musei statali della nostra pe- I musei interessati, inoltre, sono rimasti aperti e no, quest’anno per la prima volta, il nisola. visitabili gratuitamente fino alle 02.00. Ministero dei Beni e Attività In , oltre al concerto del Culturale ha realizzato il grande Museo Nazionale camplese sono evento “Musei in musica” che ha stati organizzati i seguenti eventi previsto per il 20 novembre 2010 musicali: “Concerto barocco” del l’apertura straordinaria dei musei trio barocco “Fairy consort”, presso fino alle ore 2.00 del giorno succes- il Museo Archeologico Nazionale sivo. Villa Frigerj di Chieti; il Museo L’iniziativa ha previsto concerti e Archeologico Nazionale La Civitella spettacoli musicali che sono stati of- di Chieti ospita nelle varie sale tre ferti al pubblico gratuitamente. concerti, quello del percussionista Il Museo Archeologico Nazionale di newyorkese David Pleasant, quello Campli ha aderito all’iniziativa del del gruppo di strumenti antichi MiBAC e nelle sue sale espositive ha “Collegium Arniense” e quello del organizzato un concerto con gli al- gruppo “Abruzzo Ethno Ensemble; lievi della scuola di musica “Raniero “Concerto Jazz” del complesso mu- Mucci” diretta da Domenica Sorgi. sicale “Noreply Nujazz Five” presso Gli allievi della scuola camplese, il Nuovo Museo Paludi di Celano; preparati dal prof. Tonio Malvezzo, musiche del liutista rinascimentale si sono esibiti alla chitarra con brani Marco dell’Aquila presso il Castello del repertorio classico e della musi- Piccolomini di Celano; “Il salotto ca leggera moderna, mentre il duo musicale del Novecento” è il con- Zippilli-D’Eusebio hanno eseguito certo degli allievi del Conservatorio all’organetto un vasto repertorio Luisa D’Annunzio presso il Museo della musica popolare abruzzese. della Casa D’Annunzio a Pescara. A Campli tra le bacheche espositive La manifestazione è stata promos- cariche di arredi, di sapere, di com- sa da Roma Capitale in collabora- petenze e di storia del popolo italico, riechegge- zione con il Ministero per i Beni e le Attività ranno le note di Mozart e di De Andrè, di J. Beaz Culturali e organizzato da Zètema Progetto e di Roppopò, in Cultura. un connubio di ar- te e storia raro e suggestivo. Dopo il grande successo della pas- sata edizione orga- nizzata solo a Roma, per i "Musei in Musica" di que- st'anno il MiBAC ha esteso l'evento a livello naziona- le coinvolgendo molte altre città Un felice 2011 pagina 4 a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011 C N N

Civitella del Tronto Il “Flaiano” L’attività culturale di “Le Lunarie” di Alessandra Celani a Simone Gambacorta

L’Associazione Culturale “Le vembre e dicembre, all’apertura Sabato 11 dicembre scorso, il Lunarie” di è di un nuovo salotto nella storica giornalista e critico letterario impegnata ormai da più un de- dimora del poeta Francesco teramano Simone cennio nella promozione e orga- Filippi Pepe per ospitare una se- Gambacorta, a conclusione nizzazione di attività ricreative rie di appuntamenti dedicati a delle celebrazioni per il cente- ed eventi culturali, rivolti a giova- temi che rivestono un ruolo cru- nario di Ennio Flaiano, ha rice- ni e meno giovani, aventi come ciale nell’attuale dibattito cultu- vuto a Pescara il Premio palcoscenico naturale il suggesti- rale: dalla musica colta a quella Flaiano per la Critica 2010 per il volume vo e prestigioso centro storico popolare, dall’antropologia, al “La luna è ancora nascosta. Conversazioni della città. teatro, unite dal fil rouge della su Ennio Flaiano” (Galaad Edizioni). Tra le tante manifestazioni, l’ap- ricerca di quelle identità culturali Il prestigioso riconoscimento è stato con- puntamento fisso e fiore all’oc- che il tempo in cui viviamo tende segnato a Gambacorta dal patron dei chiello dell’Associazione è il Premio Nazionale a disperdere e cancellare. “Discorrendo sul far Premi Flaiano Edoardo Tiboni al termine di di Poesia dedicato al compianto Oreste della sera”, questo il nome dell’iniziativa, ha una cerimonia svoltasi al Mediamuseum di Pelagatti, civitellese studioso e appassionato di avuto come illustri ospiti Federico Fiorenza , Pescara (Piazza Alessandrini, 34) e coordi- teatro, a cui concorrono ogni anno autori da Maurizio Cocciolito, Elisabetta D’Ambrosio, nata dalla giornalista Rai Maria Rosaria La ogni parte della penisola. Giunta alla dodicesi- Graziella Guardiani e Carlo Di Silvestre che Morgia. Alla cerimonia di premiazione, cui ma edizione consecutiva, la serata finale di hanno intrattenuto e coinvolto il pubblico pre- ha partecipato un folto pubblico, sono in- premiazione del concorso è impreziosita ogni sente sui seguenti temi: “ Storie e protagoni- tervenuti i critici Lucilla Sergiacomo e anno dalla presenza di illustri ospiti, da sti del teatro italiano”, “ La musica colta nel Giuseppe Rosato, il quale ha peraltro volu- Edoardo Siravo a Vanessa Gravina, da Luigi Di nostro tempo”, “ Il pane alimento e simbolo to sottolineare l’importanza del lavoro cul- Berti a un’icona del teatro italiano come Ugo nelle tradizioni popolari del Mediterraneo”, “ turale che Simone Gambacorta porta avan- Pagliai, che è stato con noi lo quest’ anno. La musica popolare e le identità culturali”. ti da dieci anni in Abruzzo. Legate al Premio, sono le altre Nella serata del 25 novembre ab- Simone Gambacorta scrive di letteratura su due iniziative che l’Associazione biamo avuto l’onore di aver con numerose riviste, anche on-line, e collabo- ha voluto portare avanti nel cor- noi una personalità di grande ra con l’emittente teramana Teleponte. so del 2010, avvalendosi della cultura e umanità come Ibrahim Socio della Deputazione Abruzzese di qualificata e impagabile collabo- Spahic. Ibrahim è uno degli espo- Storia Patria e dell’Istituto Abruzzese di razione di Leandro Di Donato, nenti più importanti del mondo Storia Musicale, svolge attività di con- nostro direttore artistico. culturale e politica del suo paese, sulente editoriale e tiene corsi di scrittura. “Alle cinque della sera”, questo il la Bosnia Erzegovina. Nato a Inerente al Premio Teramo è giurato per titolo del primo ciclo di incontri Sarajevo, è diventato famoso in un racconto inedito. Ha pubblicato il libro con poeti, scrittori e critici realiz- tutto il mondo per il suo impe- autobiografico Il nonno che scriveva libri e zato nella scorsa primavera all’in- gno a favore della pace e dell’in- le seguenti raccolte di interviste a scrittori terno di uno splendido palazzo tegrazione etnica e religiosa du- italiani e di recensioni brevi: I Fantasmi settecentesco, ha proposto una rante e dopo il lungo e terribile gentili; Parole nate per caso; serie di viaggi dentro e attorno al assedio della città. Conversazione su Giuseppe Pontiggia; Lo lavoro degli ospiti intervenuti, L’Associazione invita tutti a pren- scrittore problematico. Appunti biografici con lo scopo di offrire uno spazio dere parte alle iniziative in pro- e interviste su Mario Pomilio; Shot rewies. di conoscenza e approfondimento delle tema- gramma per la prossima primavera. A marzo, Note minime di un cronista letterario. tiche e delle produzioni letterarie contempo- con alcuni incontri sul tema del 150° anniver- La redazione di Campli Nostra Notizia si ranee. Tar gli ospiti di questa prima edizione sario dell’Unità d’Italia ed a maggio per la se- congratula con il giovane amico Simone ricordiamo il poeta Antonio Alleva, gli scrittori conda edizione di “Alle cinque della sera”. Gambacorta per l’ambito riconoscimento Roberto Michilli, Giuliana Sanvitale, Maria Al direttore Nicolino Farina, che ha seguito assegnatogli da uno dei maggiori Premi Teresa Barnabei e Livio Di Patre, il critico lette- con vivo interesse i nostri incontri, rivolgiamo italiani di critica letteraria. rario Simone Gambacorta. un grazie di cuore per lo spazio concesso in Anna Farina Il successo dell’iniziativa ha portato, tra no- questa pubblicazione. Impianti idrici sanitari riscaldamento condizionatori Pannelli solari biomassa LuzioLuzio TiberioTiberio Auguri di buon anno LA TRAVERSA (Bivio Campli) S.S. 81 • CAMPLI (TE) • CELL. 329.4725835 C N N a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011 pagina 5

Cultura dell’eros e mass-media

Restituire alla donna un’immagine non svilita dal solo corpo di Nicolino Farina

Secondo quanto ci succede attorno attraverso meno volgarità e più amore, ma basta guardar- e nipoti, di accompagnare i più piccini nella lo- il “linguaggio” dei mass-media l’avere prevale si intorno per capire che vince il corpo a dispo- ro giusta crescita fisica e mentale. sempre più dell’essere. In questa logica dell’ap- sizione e il sedere sapientemente esposto. La In una società libera come la nostra, spesso li- parire a tutti i costi e nell’e- sensazione è che l’eros da bertina, dove le escort e le veline sono quasi poca del consumismo sfrena- centro commerciale sia il dio istituzionate, bisognerebbe trovare equilibrio: to siamo sempre più sudditi universale, tutto una misura fatta non di censure dell’eros, una volta intimo e intorno a noi. ma di rispetto e gioia. sano desiderio del corpo del- Tutti gi altri va- In nome del dio audience la pub- l’amata o amato, oggi sem- lori dell’uomo e blicità e i programmi tv, troppo pre più sfruttato come una dell’umanità spesso, offrono un modello di sorta di legge di mercato. sembrano pas- donna sbagliata: un contenitore Attraverso la pubblicità su sare in secondo senza contenuto. manifesti, riviste, televisione, piano. Cosi la Forse è giunta l’ora di stipulare un radio, internet e cinema vi- cronaca quoti- codice etico con le maggiori viamo d’immagini proiettate fuori e dentro di diana ci parla di ragazze massa- aziende pubblicitarie per evitare noi, di continue allusioni al sesso. Siamo schiavi crate da uomini che credono di volgarità o messaggi mediatici della società “eros-cratica”, in ogni momento avere le donne sempre a disposi- forvianti, così da restituire un’im- esposti alle sollecitazioni dell’eros. In innume- zione e a loro piacimento. Menti magine della donna non svilita revoli pubblicità di abbigliamento, automobili, confuse e deviate che male inter- nella dignità ma più completa e alimenti, prodotti igienici e tecnologici le allu- pretano i segnali diffusi, capaci di trasformare vera. sioni al sesso sono prorompenti o velate, di in- il sesso in crimine, l’amore in un’appropriazio- È una questione di cultura: se la vita si concepi- viti e speranze, di forme esposte e segnali equi- ne indebita, la vita in omicidio e horror. sce nel vedere l’altro come un oggetto da pos- voci. Troppo spesso, gli adulti, dimenticano che il lo- sedere e non da conquistare e rispettare, nulla Eppure, l’eros può essere rappresentato con ro compito principale è quello di educare figli si può cambiare.

POESIA inedita Addio Angelina Una nostra appassionata lettrice ci ha la- E sentirsi dentro la montagna sciato, Angelina Bucciarelli di 84 anni nati- toccarne la parte più alta va di Paterno ma da anni residente a di quello che si guarda Teramo. La signora Angelina era fiera della sua “camplesità”: rimasta profondamente Stare in cima a tutti i racconti legata al luogo natio amava ricordare la sottovoce dei grandi gioventù trascorsa nella città dei Farnese, lodando sempre le bellezze e le tradizioni della propria terra. Se avessimo scarpe migliori Proprio per questo era una grande estima- più forza nelle braccia trice del nostro periodico che amava legge- saremmo già al di là della zona minata re dalla prima all’ultima pagina. e soltanto la notte a coprirci le spalle La redazione di Campli Nostra Notizie si unisce al dolore del marito Dino Ercole Nino Iacovella Battistella e i figli Antonio e Lino.

Auguri di buon anno pagina 6 a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011 C N N

P. Benito ringrazia i benefattori La vita in Amazzonia raccontataci da un amico missionario

Cari amici e benefattori. Sono appena sceso di le e più serena; non possiamo essere sacerdoti della gioia: “Siamo collaboratori della vostra casa per lodare il Signore con qualche salmo di gruppo, di una parte, isolandoci sotto l’om- gioia” (2 Cor 1,24). Dobbiamo annunciare la ri- “ecologico” e godermi un po’ il sorgere del so- bra del campanile e non lanciando lo sguardo surrezione del Signore, dobbiamo permeare di le, che comincia a schiarire l’altra riva del Rio oltre l’orizzonte della siepe dell’orto. Come il gioia il nostro cammino, additare la speranza delle Amazzoni, mentre una brezza soave acca- nostro Maestro, abbiamo una simpatia innata della vittoria. Mai farsi dominare dal pessimi- rezza dolcemente il viso. L’acqua scende calma verso le classi meno fortunate. Dobbiamo spor- smo e mai voler clonare una certa maniera verso l’oceano. Qualche uccello fa il primo vo- carci le mani con i fratelli dimenticati. A me, ar- dubbia europea di essere cristiani nella vita de- lo. Nel mezzo della corrente s’intravede una rivato qui da 40 anni, non piace guardare a lo- gli Amazzonensi. barca che a fatica cerca di vincere la resistenza ro dal di fuori come un estraneo che mette Il sole giá risplende alto e riscalda la natura con della corrente. Ecco, già si delinea meglio l’im- piede per la prima volta in una villaggio. “Mi i suoi raggi infuocati. Sulla riva hanno attracca- barcazione: é una “bajara”, cioé un tipo di bar- devo inculturare”, mi dicevo e come si suol dire to varie barche cariche di pesce preso durante ca stretta e lunga circa cinque metri, fornita di con linguaggio raffinato. Il che non é facile la notte. La via che é alle mie spalle brulica di “rabeta”(asse con elica attivata da un motore perché ho bevuto il primo latte altrove. Lo ca- cittadini che alla svelta raggiungono i vari posti fuoribordo in posizione diaconale sul livello pisco e lo sperimento. Devo far mia la mentali- di lavoro, di bambini col sacchetto di plastica dell’acqua, manovrata dal timoniere seduto tà della gente e ripassare loro la mia mentalità pieno di panini per la colazione, di biciclette e sulla poppa). Si scorgono sei persone sedute e e cercare di capirci e capire il Vangelo, perché moto che sfrecciano diritte ... La città s’é sve- rannicchiate. in fin dei conti tutti sappiamo cos’é il bene e gliata ed é un piacere assistere alla vivacità del Scene come queste sono comuni, gente che sfi- cos’é il male. La gente con cui vivo può benissi- caboclo che spera un giorno felice. da i pericoli della navigazione. Piccole barche mo dire con il filosofo Croce: “ Non possiamo “Buon giorno, Padre. Come sta?” Mi si avvici- che conducono anche diecine di persone, spes- non dirci cristiani!”. Sì perché i Cristiani na la signora Maria Santa della tribú Sateré, so della stessa famiglia, grandi e piccoli. Chi dell’Amazzonia hanno ricevuto l’evangelizza- una donna sulla cinquantina, dal viso asciutto e conduce il viaggio é quasi sempre il capo fami- zione da qualche secolo dai Gesuiti, serio. “Buon giorno, signora. Sto bene, grazie a glia, molto esperto, perché nato e cresciuto tra Carmelitani, Francescani, ma si portano dentro Dio e Lei come sta?”.“Bene, grazie! Può venire l’acqua e la terra ferma, e conosce tutti i segre- tutta una cultura basata in tradizioni indigene a trovare mio figlio che questa notte non é sta- ti del fiume, dei canali, degli “igapós” ( foresta e di varie provenienze Noi, ultimi arrivati, con- to bene? allagata), fischiettando per non annoiarsi e fu- tinuiamo il loro lavoro, cercando di far appro- Sandro, il ragazzo di 15 anni, fisicamente non mando il tabacco. Sa trasmettere sicurezza ai fondire il messaggio evangelico a volte detur- sta certamente bene. Fu il 14 aprile che, men- timorosi. Non si allontana dalla riva per evitare pato dalla mancanza di evangelizzatori tre si dirigeva a scuola al pomeriggio, una pal- sorprese e della legge che limita il numero dei qualificati e affidato alla devozione popolare lottola l’ha colpito al centro della schiena fa- passeggeri e obbliga a usare il salvagente ne fa verso i Santi ed oggi visto ed osannato da ogni cendolo cadere a terra. Un passante l’ha visto benissimo a meno. tipo di movimento che si presenta come l’ulti- caduto e l’ha soccorso, chiedendo aiuto. Lo E’ la vita del povero che comincia le attività al- ma e infallibile interpretazione della Parola di portano nella “Casa do Indio”, li vicino; é un l’alba quando il clima é ancora fresco. Vive col Dio, mettendo a scacco tutto un passato glorio- “Sateré” (tribú nell’area del fiume Andirá); lo ritmo della natura per pescare, cacciare, lavora- so. adagiano su di un letto. Ospedale, medici, me- re i campi, viaggiare, mettere su famiglia dis- C’é poi la dimensione sociale, che qualsiasi dicine, fisioterapia... Da quel giorno non si posto ad accettare i figli che il Creatore gli evangelizzatore prende in mano per far cresce- metterà in piedi mai piú. Lo assiste la madre, manda. Il ritmo del benestante é un altro, re la dignitá della persona tramite il lavoro e la mentre il padre fa dei lavoretti artigianali per quello della società moderna. Viaggia in lancia valorizzazione dei vari aspetti del vivere civile, raggranellare qualche soldo. Sandro vive diste- o in barca di lusso, in orario inoltrato, famiglia come l’educazione, la salute, la sicurezza, i ser- so sul letto. I buoni cristiani gli hanno compra- ridotta ai minimi termini. Vive in città, avendo vizi remunerati, la lotta contro la corruzione, la to una sedia a rotelle. Maria Santa riesce a por- affidato l’agricoltura e il bestiame ai contadini, fame e la miseria, la giustizia che é la base del- tarlo fuori per poco tempo perché anche lei ha senza nessun contratto fisso. la pace, la valorizzazione dei principi naturali e problemi seri di salute. Qualche buon’anima Noi missionari ci mettiamo a servizio della gen- cristiani, lavorando contro una valanga di av- ogni tanto lo visita e s’intrattiene con lui, che te, cerchiamo di essere preti per tutta la gente, versari che misconoscono la presenza della mai dice una parola di ribellione; la mia cuoca servi del mondo, capaci di incoraggiare, di so- Chiesa, ma esaltano il “fai-da-te” anche in reli- (che é catechista formata) lo visita il mercoledì stenere le varie forze che conducono la difficile gione. e gli racconta la vita di Gesú e pregano assie- missione di rendere la vita dei cittadini più faci- Con S. Paolo però dobbiamo essere portatori me. C N N a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011 pagina 7

sabato e la domenica, vendendo col trici- clo prodotti culinari. Con la collaborazio- ne di amici abbiamo alzato un secondo piano sulla casetta di quattro per quattro metri perché la numerosa famigliola aves- se più spazio. La casa é ora invidiata per- ché eccelle su tutte le altre. Il Signore sa fare miracoli e io ci credo. Cari amici e benefattori, abbiate pazienza con me se quando vi scrivo, vi presento problemi poco piacevoli. Ma tra le linee si può scorgere quella pace che difficilmen- te troviamo in altre situazioni. Sandro é Lui era venuto da un villaggio indio. Volendo un esempio di adesione al volere divino continuare gli studi interrotti al quinto anno che gli si manifesta per vie tragiche, do- delle Elementari, s’era aggregato ad altri col- vendo ora in vanti ricalcare per tutta la leghi nella casa dello studente, locale interno vita le orme del Maestro. E altrettanto é alla “Casa do Indio” che abbiamo ristruttura- per Carlos e la sua famiglia che portano pensiero e la preghiera e godetevi le feste na- to da poco e fornito pure di una sala per lavo- sulle spalle una croce che Gesù definisce “un talizie alla presenza di Gesú Bambino, la ri artigianali. La cattiveria umana ha spento il giogo dolce e un carico leggero”( Mt 11,30). Il Madonna e S. Giuseppe e iniziate l’anno nuo- sogno di questo adolescente che pensava sorriso e i salti gioiosi dei figli, quando arrivo, vo desiderosi di vivere con impegno l’avven- d’essere utile un giorno alla sua tribù. mi fanno intuire pace e speranza. La disposi- tura cristiana. Vivere nella foresta é vivere in libertà. La città zione decisa di assumere la famiglia come re- Buon Natale e felice anno nuovo in Cristo che attrae molti giovani diventa spesso un in- sponsabile di tutto da parte di Valdelice é uno Gesú. ferno. Oggi ci sei, ma domani? Il progresso stimolo per quante donne vengono a cono- P. Benito Di Pietro porta molti benefici. La violenza però, l’ano- scere la sua storia. Il bene si diffonde da se Rua Rio Branco, 44 – Centro – Cx. P.: 26 nimato, la sopraffazione, la mancanza di lavo- stesso, senza casse di risonanza. 69151.210 PARINTINS - AMAZONAS - BRASILE ro, l’incapacità di vivere con una visione diffe- Vi lascio garantendovi il mio ricordo e pen- Tel: 92/3533.1788; cell: 92-8237.8594 rente spesso fatta si sfruttamento materiale e sandovi felici nel Signore. Teniamoci uniti col e-mail: [email protected] morale, la perdita di valori di convivenza umana creano un mondo fuori dall’immagi- nazione per chi arriva nell’attuale civiltà mo- Auguri di buon anno derna sognando una vita e un convivere di giustizia e di pace. Parintins, é una città/isola “avanzata” (si suol dire), tra le piú sveglie in Amazzonia per il folclore indigeno. In certi quartieri ti senti be- ne. Non c’é da invidiare niente a città di paesi “civilizzati”. Fare un giro però in periferia o tra le case dei benestanti, si tocca con mano la realtà dura di chi non trova accoglienza e si conforma con una vita umile in situazioni fisi- che di degrado. Abitazioni costruite con pali, tavole e foglie di palma, altre rialzate in le- gno a forma di palafitta per difendersi dalle acque durante la stagione delle piogge con passerelle traballanti per transitare da un punto all’altro, cloache che raccolgono detriti e acque sporche per scaricarle nei laghi circo- stanti... Logicamente questo ambiente colpi- sce chi vi arriva da strutture della civiltà mo- derna. La gente convive felice e cerca di rendere più poetica l’abitazione dipingendo le pareti con colori variopinti. I bambini chias- sosi, come dovunque, si girano e rigirano nel poco spazio delle passerelle e la mattina e la sera si nota sempre un via-vai di persone che rendono la vita meno pesante e ti guardano con un sorriso piacevole e il saluto “Buon giorno! Come stai?”. L’ottimismo é una carat- teristica della gente di qui, che manca a noi occidentali. Difficilmente manifestano i dis- piaceri. Sperano sempre in una via d’uscita e lo manifestano con parole o frasi anche poeti- che. “Vila Sub-Marino”: così una cinquantina di famiglie hanno battezzato l’area dove han- no costruito le abitazioni tipo palafitte inter- secate da passerelle ma immerse nei liqua- mi e rifiuti portati dalle acque durante la piena. Vi diamo assistenza. C’é la famiglia di Carlos e Valdelice, con sei figli (il primo del ’99, l’ultima di gennaio passato); i primi cin- que la mamma li accompagna a scuola e al ca- techismo; Carlos é di professione “operatore di moto-sega”, ma da qualche anno l’ha col- pito l’hanseniasi, danneggiandogli i nervi del- le mani e delle gambe, per cui non può lavo- rare, pur avendogli il chirurgo eliminato vari nervi necrotizzati e non riesce finora ad avere l’ausilio malattia; Valdelice fa l’ambulante il pagina 8 a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011 C N N

Parte prima

Salvo (o) errori od (ed) omissioni di Giovanni Corrieri

Sull’Araldo Abruzzese da ol- ni di belle speranze, tesi verso le parla espressamente così: “Navigando si cu- tre 30 anni ho sempre denuncia- avanguardie, desiderosi di strap- riosa anche tra città osco-sannite come Banzi to gli errori, la scarsa cultura, l’i- pare l’ambiente artistico paler- e preziosi reperti, le mostre più importanti gnoranza, il pressappochismo, la mitano da quello stantio figura- del momento e le citazioni letterarie tratte da disonestà, in qualunque parte tivismo post-fascista e Cristo si è fermato a Eboli di Primo Levi”. fosse. E ho anche denunciato il proto-comunista, a favore di una Dare dell’ignorante al redattore del pezzo è cattivo gusto, l’inopportunità di più spericolata sperimentazione, poco; come si fa scambiare Primo Levi con certe posizioni, la maleducazio- sulla scia delle nuove tendenze Carlo Levi? E c’é di più, se si approda alla no- ne, la mistificazione, anche se in europee ed oltreoceaniche. stra regione e alla nostra cultura. Infatti nel n. campi assolutamente soggettivi, Insomma, tifavamo per l’astratti- 21 del gennaio 1988, a proposito del Museo come la validità di un’opera smo, per l’informale, per l’art Civico di Ripatransone, nell’articolo intotolato d’arte (che è personale) o di un fig. 1 brut e via di seguito. Fu allora “I Musei ritrovati: non c’é tutto ma di tutto” messaggio pubblicitario. che architettammo una burla, un vaso della tipologia Orsini Colonna di Che i teramani, a loro dire, sapessero fare prendendo di mira uno dei più emergenti ar- Castelli (prodotti tra il 1520 e il 1560) viene tutto, in una città che come dice Mario tisti astratti di allora, Giuseppe Capogrossi. Il attribuito al secolo XVIII invece che al XVI. Ma Pomilio “non accade mai nulla” (e se accade tutto si svolse nella veranda di casa mia a non finisce qui: sul n. 31del novembre 1988 dopo due minuti è bello che scordato), è cosa Termini Imerese che era una specie di “ate- nell’occhiello dell’articolo “I luoghi dello spiri- ormai risaputa. Vuoi una poesia? te la faccio lier” tra piante e fiori, e il mio amico pittore to: non è leggenda”, firmato da un certo io. Vuoi una critica d’arte? te la faccio io. Vuoi Michele Cutaia rifece una di quelle composi- Nicola Orsini, l’abbazia di Santa Maria di una guida artistica? Te la faccio zioni a base di “ragnetti” sul mo- Propezzano viene collocata nell’ascolano an- io. Vuoi che ti organizzo una dello Capogrossi . La burla venne ziché in provincia di Teramo. Misteri della mostra? faccio io. Poi le poesie immortalata da una foto che io geografia. fanno piangere, le critiche sono stesso scattai (fig. 3). Non so co- E che dire del dépliant del volume “Alto sballate, le guide sono zeppe di me detta foto sia finita nelle ma- Medio Evo” allegato al Corriere della Sera del errori banali dovuti a crassa ni di Piero Bargellini: fatto sta 2 settembre 2008 che metteva come ultimo ignoranza. che venti anni dopo, nel 1970 il giorno di prenotazione il 31 novembre? Non Prima di elencare le gaffes Bargellini pubblica, per l’editrice parliamo poi di un manifesto del PD in occa- più incredibili, dobbiamo dire Vallecchi, il volume “L’Arte del sione delle ultime elezioni dove si dice te- che i teramani (e gli abruzzesi in Novecento” e nel capitolo dedi- stualmente “noi che sogniamo un Abruzzo genere) sono in buona compa- cato all’“arte ge- più giusto.... ” . Anche per il PD gnia. Cominciamo da Vittorio stuale signetica”, a la lingua italiana è un’opinio- Sgarbi che nel commentare la fig. 2 pag. 48 dice testual- ne... contraria però. (Fig. 4). mostra di Antonello da Messina mente: “… Ma col Della stessa opinione ... contra- del 2006 alle Scuderie del Quirinale, nel pro- Capogrossi l’arte signetica sem- ria ... sono i nostri negozi dove si gramma televisivo “Italia che vai” di sabato brava ritornare ad un certo scrive camice invece di camicie, 13 maggio di quell’anno, a proposito del “ri- astrattismo addirittura decorati- ciliege invece che ciliegie, e tratto virile” del Museo Thyssen Bonsemisza vo, privo ormai di quella tensio- arancie invece che arance. di Madrid (fig. 1), parlò di “un vecchio mari- ne psichica e di quella furiosa ir- Un altro poderoso abbaglio naio, dallo sguardo malizioso e provocatorio” razionalità che aveva distinto i circa la conoscenza del nostro che aveva suscitato l’antipatia dei possessori a primi artisti gestuali. Fuori dal territorio fu preso da un certo tal punto che lo avevano sfregiato con graffi. “caso Capogrossi”, un po’ do- Massimo De Vico-Fallani, in una In effetti Sgarbi scambiò quell’opera con un vunque si ebbero manifestazioni relazione presentata nel 1975 al altro “ritratto di ignoto” del Museo gestuali con … (e cita una sfilza XXV Congresso di Storia Mandralisca di Cefalù (fig. 2) al quale di nomi tra i quali…) … Michele fig. 4 dell’Architettura e riguarda l’e- Vincenzo Consolo si ispirò per il suo roman- Cutaia… ecc. ecc.”. dificio dell’ex Convento di Santa zetto del 1976 intitolato “Il sorriso dell’ignoto Praticamente, senza avere fatto Maria degli Angeli, o di marinaio”: è quest’ultimo che ha subìto graffi alcuna verifica, attribuisce al mio amico Costantinopoli di Castelli, che fino al 1975 fu sulla superficie, per sfregio al suo sorriso can- Michele, di essere stato uno scopiazzatore di sede dell’Istituto Statale d’arte e poi, dopo un zonatorio, quando era nella bottega di uno Capogrossi, non passandogli neanche per vigoroso restauro, è divenuto sede del museo “speziale” di Lipari. l’anticamera del cervello che possa essersi delle Ceramiche. Facciamo una breve storia Un altra clamorosa gaffe fu quella di Piero trattato di una burla. del complesso. Il complesso fu costruito verso Bargellini e mi preme di puntualizzarla in Discendiamo a poco a poco nel nostro la fine del sec. XVII (1695) e divenne di pro- quanto, in qualche modo, ne sono stato pro- Abruzzo: e parliamo dell’Elenco Telefonico SIP prietà del Demanio dopo la soppressione mu- tagonista. Mi dispiace doverla spiattellare (divenuta da poco TELECOM) del 1991 dove rattiana prima (1811), e definitivamente dopo adesso dal momento che il “colpevole” è or- nelle immagini dedicate al ciclo di affreschi di quella piemontese del 1866. Divenuto pro- mai defunto, ma ne sono venuto a conoscen- l’autore viene identificato in prietà del Comune di Castelli, negli anni ’20 za solo l’anno scorso. Piero Bargellini, delicato Martino Bonfini (operoso nel 1600) mentre si divenne sede della Scuola d’Arte. Essendo di- scrittore, lo conobbi nel lontano 1954 a Borgo tratta di Jacopo Bonfini che rettore Luigi Bini il complesso San Lorenzo, e per lui ho avuto ed ho una in- datò gli affreschi nel 1526 (un fu rimaneggiato e fu aperto, condizionata sti- secolo prima). Nell’elenco del fig. 5 nell’ex chiostro quadrato, il ma. Come pre- 1994 il portale del Duomo di secondo ordine con delle ar- messa devo fare Teramo viene attribuito a cate che vennero riccamente il famoso salto al- DEODATO ROMANICO (invece decorate con cornici e colon- l’indietro di oltre che ROMANO). E questo solo nine di ceramica ad opera di 50 anni, nei favo- per parlare “a campione” del- insegnanti e allievi, di gusto losi anni ’50, al la nostra Provincia, ma quanti baroccheggiante. Nella rela- tempo in cui fre- strafalcioni ci saranno stati in zione di cui sopra, dal titolo quentavo tutti gli elenchi d’Italia? “La ceramica di Castelli nel l’Università e Dagli strafalcioni non si sal- quadro dell’Architettura parallelamente va neanche la prestigiosa rivi- abruzzese del ‘500”, l’autore l’Accademia di sta di Giorgio Mondadori BEL- così recita: “... Il grande effet- Belle Arti di L’ITALIA: a pag. 25 del to d’insieme è enormemente Palermo. numero 249 del gennaio 2007 suggestivo ed in qualche mo- Eravamo un nell’articolo “Tutto il patrimo- do fa ricordare quel tipo di fig. 3 gruppo di giova- nio della Lucania è on line” decorazione fatta di arabe- C N N a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011 pagina 9 schi, che i mori attraverso lo stretto di intitolato “L’Abruzzo non si impara a scuola”, l’autunno 2003: si tratta della rivista del Parco Gibilterra avevano affidato da secoli alla deli- viene riprodotta una delle opere di Cola Gran Sasso Laga di cui Mazzitti era direttore cata sensibilità del gusto spagnolo... questa dell’Amatrice: la didascalia recita “particolare responsabile. Alla pag. 61, all’interno dell’ar- ipotesi è più manifestamente di- degli affreschi di Santa Maria in ticolo di Aurelio Manzi, “L’albero del pane”, chiarata nel cortile a doppio or- Platea di Campli”, mentre si si propone una foto aerea del borgo di Santa dine di quella che oggi è la sede fig. 6 tratta del dipinto su tavola che Rufina, che viene collocato in provincia di dell’Istituto d’Arte, ma che pro- fiancheggia l’altare di Ascoli Piceno. Il Borgo di Santa Rufina, invece prio attorno al 1630 fu il con- Sebastiano da Como (Fig. 7). E’ si trova a qualche km. da Villafranca in vento annesso alla chiesa dei chiaro che con “questi maestri”, Comune di , provincia di francescani spagnoli ... Il cortile l’Abruzzo non si può imparare Teramo, anche se in Diocesi di Ascoli. Vatti a del chiostro, annesso a questa né a scuola né altrove! fidare! chiesa, oggi cortile dell’Istituto E per sottolineare che la car- Passiamo ora alla stampa locale. Nel 1996 il d’Arte, è tutto un sfavillìo di co- ta patinata non salva dagli stra- Museo Michetti si mise in testa di fare una lori, questa volta molto vicini al falcioni ricordiamo un recente mostra delle opere di Nicola da Guardiagrele modo di trattare le superfici che esempio: si tratta della rivista e chiese di avere in prestito il Paliotto di ritroviamo frequentemente nel- ABC di Teramo (direttore Walter Nicola del nostro Duomo. Io presi una posizio- le moschee, ma da questo diver- Mazzitti), rivista alla quale ho ne contraria sulle colonne de “Le Notizie” con so, per un importante fattore collaborato fino al n. 21 (il pri- un articolo pubblicato il 22.IV.96. Sia la Curia cui la tradizione italica, in que- mo del 2002) e dalla quale sono che Mons. Nuzzi non diedero il benestare al sto caso specifico delle colonne, andato via sbattendo la porta. prestito. Ecco che il Centro qualche giorno do- delle lesene, degli archi, fino al- Ebbene nel n. 38 (III/2008) a po esordisce con un articolo di Gennaro Della la tradizione musiva dei pilastri- pag. 40, all’interno dell’articolo Monica dal titolo “Dateci il Paliotto”. Solo ni della balaustra: le policrome mattonelle dedicato alla Valle Siciliana (a firma di Sergio che a corredo dell’articolo fu pubblicata la maiolicate non tralasciano nemmeno per un Scacchia) viene riprodotta la statua della fotografia del Polittico di Jacobello del Fiore. momento di costruire elemento narrativo. E Madonna della Provvidenza di (Fig. Come mai? Forse perché Paliotto e Polittico questo discorso, fatto per il cortile del chio- 8). A conforto di quanto sto iniziavano ambedue per P e stro francescano, è integralmente valido per per dire, devo sottolineare furono considerati sinonimi. le mattonelle del soffitto della chiesa di S. che la statua la conosco be- Guarda un po’ gli scherzi del- Donato”. Lo studioso (si fa per dire!), quindi, ne: l’avevo fotografata nel la... cultura! prese per originali (Fig. 5) le maioliche esegui- 1977, e fu rubata il 12 otto- Una cosa simile avvenne a te nel 1928! E ne fece oggetto della relazione bre del 1978. La statua finì in proposito dell’inaugurazione addirittura ad un congresso internazionale! una collezione privata di della scultura di Crocetti in Potenza della cultura storica! Londra. Avevo fornito a 24 Piazza Orsini: sul n. 12 del Non meno penoso fu lo scivolone preso ore di distanza le fotografie fig. 9 2005 del periodico Teramani anche dai redattori del IV volume dei D.A.T. segnaletiche ai Carabinieri, l’articolo di Siriano Cordoni, nel 1997, a proposito degli affre- in quanto solo io all’interno, parlava della schi nel Convento di San ero in possesso delle riprese foto- “Maternità” di Crocetti, ma chi impaginò la Bernardino di Campli dedicati alla grafiche prima del furto. copertina mise in bella vista in rosso la scritta vita di san Giovanni da L'incredibile arriva ora: nel la natività di Crocetti, come mai? direte voi. E’ Capestrano che inoltre vengono 1993 una trasmissione di RaiUno lapalissiano, ambedue le parole terminavano attribuiti (in base ad un appunto faceva una carrellata sull'arreda- per a accentata, per cui anche in questo caso i avuto da Nicolino Farina, così dice mento dello studio londinese di due termini furono considerati sinonimi! Vincenzo Aceto) ad un inesistente Oliver Mourao: per caso, un citta- Misteri della ... lingua (quale?). Al che sorge Giovanni Paolo AUCHE flamenco: dino di Tossicia riconosce la sta- una domanda legittima: come mai nella solo che quell’ "auche" (che non tua rubata 15 anni prima nella “porta posteriore” (quella chiusa) del Duomo può essere affatto uscito dalla sua chiesa e segnala la cosa alla venne installata (per il 50% apocrifa) una bocca né dalla penna di Nicolino, locale stazione dei Carabinieri. Annunciazione di Crocetti in bassorilievo, che è in possesso della foto della Vengono richieste le immagini al- mentre la basilica è dedicata alla Assunzione firma) sortisce verosimilmente da la Rai e, una volta ottenute, ven- di Maria? Viene il sospetto che anche in que- una errata lettura di un appunto go richiamato in causa in quanto sto caso, essendo ambedue le parole termi- vergato forse in corsivo e letto a unico possessore, anche in questo nanti per -zione, siano state considerate sino- distanza di tempo, per cui la N è caso, dell'immagine dell'oggetto nimi. O no? stata letta per U (nell'originale è prima del furto, al confronto tra tutto maiuscolo, come si potrebbe le due foto, la mia e quella forni- fig. 7 vedere da una foto o ad un esame ta dalla Rai, non ho dubbi, si trat- CAMPLI NOSTRA NOTIZIE diretto) ed è spuntato ta dello stesso oggetto. Vengo C N N quell'AUCHE, che invece è un ANCHE. chiamato a far parte della delegazione com- Aut. Tribunale di Teramo - Registro Stampa La scritta infatti recita così: VITA MIRACVLI posta dalla Dott. Annalisa Di Paolantonio e di n° 477 del 10/12/2002 E / MORTE DI S. GIOVAN: / NI DI CAPISTRANO tre carabinieri del Nucleo di Roma, e a Direttore Responsabile : FONDATORE DI / QVESTO CONVENTO; / DI- Londra, tramite Scotland Yard, si prende con- Nicolino Farina PINTO DA ME / PAOLO GIOVANNI / ANCHE tatto con Oliver Mourao e il suo legale. e-mail: [email protected] FLAMENCO / PRIMO NOVEMBRE / MILLE SET- Quando Scotland Yard ci diede il via, la dele- Direzione e Redazione TE: / CENTO VENTI / SETTE (Fig. 6). gazione si recò presso lo studio del legale no- Piazza Vittorio Emanuele II, 3 - 64012 Campli (TE) In Abruzzo i casi più clamorosi si registrano minato da Mourao per tutelare i propri inte- nella rivista ( ma guarda un po’ che coinciden- ressi, per visionare la statua. Lo stesso Mourao Periodico dell’Ass. CAMPLI NOSTRA za!) D’Abruzzo: carta patinata, bella impagi- all’esibizione delle nostre foto, affermò che si Presidente Francesco D’Isidoro nazione, ma, a volte, ostaggio di improvvisa- trattava proprio della statua in suo possesso tori “pseudo-acculturati” : facciamo un solo (fig. 9). Per farla breve grazie alle mie foto il Collaboratori esempio che vale per tanti altri, specificando recupero della Madonna è stato possibile ed è Antonio Alleva, Stefania De Nicolais, Anna Farina, Francesca Farina, Luca Farina, che vi sono strafalcioni maggiori (tanto che tornata in Italia. La statua misura cm. 158 di Luisa Ferretti, Maurizio Ferrucci. da anni ho disdetto l’abbonamento). Nel n. lunghezza e 57 di altezza (è un monoblocco 52 dell’inverno 2000, a pag. 62, nell’articolo ligneo). Ma sulla didascalia dell’articolo in La direzione si riserva di apportare modifiche che questione risulta essere “in ceramica”. Vi im- riterrà opportune. Gli originali non si riconsegneran- no. La responsabilità delle opinioni resta personale maginate un blocco di quelle dimensioni in fig. 8 ceramica? Assolutamente impossibile. anno IX, numero 41, Gennaio-Marzo 2011 Nicolino Farina segnalò l’errore in fase di im- (chiuso il 11 gennaio 2011) paginazione (presso l’Emmegrafica) ma la re- Distribuzione gratuita dazione di ABC insistette per la sua versione. Servizio di fotocomposizione e stampa Vatti a fidare degli acculturati! GISERVICE s.r.l. Teramo Citiamo il n. 3 della rivista PANORAMI del- pagina 10 a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011 C N N

Quando nel 1911, dopo la Gli uomini illustri di Campli morte dell’Arcidiacono don Emidio Cantarelli, l’importan- Don Pasquale Delpaggio di Nicolino Farina te storica parrocchia della Cattedrale di Campli, già se- Don Pasquale Delpaggio fu sacerdote opero- settimanale diocesano per cer- de vescovile, rimase vacante e so e generoso, animatore della difesa dei di- care di mettere al passo con i don Pasquale «sentì nel suo ritti del popolo, un uomo notissimo che sep- tempi la cattolicità teramano- animo il dolce richiamo della pe conoscere ed amare il suo tempo e la sua abruzzese, in ritardo di fronte sua terra», il Vescovo terra, di cui seppe apprezzare tutti i valori. alla vitalità socio-ecclesiale del- Zanecchia accolse il desiderio Un prete di energia superiore, illuminata le zone più progredite d’Italia. del sacerdote camplese che sempre e sorretta dal grande amore verso Con Delpaggio e i giovani amici tanto stimava. Dio e l’umanità, che non visse isolato, ma im- insegnanti del Seminario, quali Già precedentemente merso specularmente nella cultura e nella don Gaetano Cicioni, don Delpaggio, per non allonta- modernità. Attivo fino a quando la salute Davide D’Angelo, don narsi dalla sua amatissima glielo permise, fu educatore esemplare di Domenico Perilli, mons. terra d’origine, declinò l’inca- tante generazioni, scrittore e poeta di valore Concezio Leopardi, don Nicola rico di Rettore del Pontificio autore di opuscoli e scherzi letterali. Pompei, mons. Raffaele Tini, S. Seminario Regionale di Fu una figura popolare e apprezzata sia negli E. Nicola Iezzoni, prof. Luigi Chieti. ambienti ecclesiali e culturali sia in quelli ru- Fioravanti, mons. Giovanni Muzj, don Fiore Di Don Pasquale già prima dell’arrivo a Campli, rali e popolari, dell’intera provincia aprutina. Francesco, L’Araldo Abruzzese prese una nuo- era noto in tutta la Diocesi e anche fuori, tan- Nato a Morge di Campli nel 1878, don va svolta, più moderna e consona alle inten- to che il suo personale intervento era sentito Pasquale Delpaggio, dopo aver manifestato i zioni originarie del Vescovo aprutino. La ge- come un bisogno negli eventi o nelle iniziati- segni di vocazione al sacerdozio, fu mandato stione del settimanale, ora più aperta e ve di un certo rilievo. dai genitori a Fermo, allora centro rinomato attenta alle vicissitudini socio-politiche e reli- Nel 1907, presso l’Università di Roma, acquisì di cultura religiosa. Il giovane camplese supe- giose del teramano, era diventata più colle- la laurea in Filosofia e Storia e nel 1910 quel- rò brillantemente tutti gli studi fino al conse- giale e con una linea chiara da seguire. Con la di Diritto Canonico. Insegnava anche guimento della laurea in Sacra Teologia e poi Delpaggio il settimanale assunse subito un Filosofia e Letteratura al Ginnasio-Liceo tornò definitivamente nella Diocesi Aprutina. carattere d’impegno. Repentine dimissioni di “Melchiorre Delfico”. Se pur giovanissimo prete, don Pasquale sep- molti collaboratori, però, fecero trovare subi- Tornato nella sua cittadina d’origine, dove pe subito guadagnarsi stima e considerazio- to isolati il gruppo redazionale stretto intor- abitò presso la famiglia del nipote Ottaviano, ne. Subito diede l’impressione di una prepa- no a don Pasquale. La frattura, tra la vecchia incrementò con la parola e con le opere l’an- razione completa e aggiornata, capace di potente gerarchia diocesana e la nuova ge- tica pastoralità dei vescovi camplesi, rinno- rispondere, alle esigenze del ministero sacer- nerazione di preti intellettuali che si affaccia- vando con fervore il culto dell’Immacolata dotale del tempo. Già nel 1902 il Vescovo vano alla collaborazione vescovile, era com- Concezione. Celebre rimase il suo discorso Alessandro Ginetti-Zanecchia (1902-1920), ap- pleta. per la nuova consacrazione della Città pena giunto in Diocesi lo nominò canonico- Don Pasquale Delpaggio fu il giovane impa- all’Immacolata, poi pubblicato nello stesso teologo, incaricandolo della Direzione del vido alfiere di questa trasformazione. anno (1911) a Teramo con il titolo: Fede ed Seminario e dell’insegnamento della Sacra Continuerà a collaborare col settimanale fin arte di popolo. Scrittura e della Teologia in un corso che allo- alla fine dei suoi giorni. Tra il 1918 e il 1919, decisivo fu il suo contri- ra contava 24 chierici. Nel 1909, esaurito il momento formativo e di buto per la nascita del Partito Popolare Così, ordinato sacerdote da mons. Trotta nel praticantato dei preti, ora più idonei all’atti- Teramano. Fin quasi al 1923, in molte assem- 1900, a soli 22 anni, dopo aver conseguito nel vità della Diocesi, il Vescovo decise di cambia- blee popolari locali, così come negli articoli 1903 la laurea in Sacra Teologia, fu incaricato re il vertice del settimanale. I giovani parroci su L’Araldo, fu grande promotore e divulga- di occupare un posto chiave nella cultura te- della redazione furono destinati alla cura di tore del Partito Popolare; lodandone e com- ramana, diventando il giovane sacerdote di parrocchie e, quindi, si dimisero dalla mentandone favorevolmente le linee politi- punta del vescovato aprutino. Nel 1905 Redazione de L’Araldo. che e le strategie di lotta sociale. Vide, mons. Pasquale Delpaggio, divenne Direttore Il prelato camplese era diventato in pochi an- comunque, prima nel fascismo nascente e poi de L’Araldo Abruzzese, il settimanale diocesa- ni una figura carismatica nell’ambiente dioce- nel regime dei primi anni un approdo sicuro no nato neanche un anno prima, carica che sano teramano e gli stessi colleghi insegnanti per i cattolici conservatori, che trovò giustifi- tenne per tre anni. del Seminario definirono le sue lezioni un cazione e avallo autorevole durante il perio- Il Vescovo Zanecchia lo volle alla guida del operato «molto scientifico e attraente». do del vescovado di mons. Antonio Micozzi,

Un felice 2011 C N N a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011 pagina 11 entrato in diocesi nel 1928. Abruzzo alla quale attribuiva un valore di ter- Opere Durante le elezioni del 1921, violente intimi- ritorio e unità di popolo in cui riconoscersi, lo PASQUALE DELPAGGIO, In morte d. Gennaro Biancucci dazioni di fascisti si registrarono contro espo- portò a rinunciare a una sicura e brillante car- prevosto parroco di Campovalano (elogio funebre), nenti del Partiti Popolare. Su questi fatti, nei riera ecclesiastica fuori dalla diocesi aprutina. Teramo, Stab. Bezzi e Appignani, 1901. mesi di giugno e luglio seguenti, si scatenò Le qualità letterarie del prelato camplese si PASQUALE DELPAGGIO, Fede ed arte di popolo, Teramo, Tip. Moderna Tentarelli e Cialoni, 1911. una violenta polemica sulla stampa locale. Da possono apprezzare in Campleseide, un poe- PASQUALE DELPAGGIO, Nel campo della carità, Teramo, una parte don Lorenzo Di Egidio e don metto politico-patriottico del 1920, dal gusto G. Fabbri, 1913. Pasquale Delpaggio con L’Araldo, dall’altra satirico. Di maggior successo fu il poema bur- PASQUALE DELPAGGIO, La guerra: un episodio, Teramo, Antonio Barbalato con Il Solco, organo della lesco, in tre atti, Il preludio alla riscossa, del Prem. Stab. Tip. La Fiorita, 1915. sezione teramana dei combattenti. L’avv. 1923. PASQUALE DELPAGGIO, In morte di Norberto Rozzi, “Antonino” Barbalato, anch’egli camplese, Don Pasquale morì a Campli il 27 novembre Teramo, Giovanni Fabbri, 1917. presidente sella sezione combattente locale e 1965, a quasi 88 anni. PASQUALE DELPAGGIO, In morte di mons. Alessandro poi Podestà, si scagliò contro i sacerdoti usan- Per la sua spiccata personalità, arricchita da Zanecchia-Ginetti, Teramo, Giovanni Fabbri editore, 1920. do violenti toni anticlericali e infamandoli un’oratoria rara, eloquente e forbita di PASQUALE DELPAGGIO, Camplesaide (poemetto satirico), con le accuse più volgari. straordinaria efficacia, mai fine a se stessa ma Teramo, Tip. La Favorita, (circa) 1920. Il sacerdote camplese, nonostante tutto, ave- nutrita di spiritualità, dottrina cristiana, lette- PASQUALE DELPAGGIO, Il preludio alla riscossa (poema va partecipato ad alcune iniziative organizza- ratura e saggezza, ebbe un ruolo non secon- burlesco), Teramo, Stab. Tip. La Favorita, (circa) 1923. te a Campli dai combattenti. Anche ribaden- dario nella prima organizzazione cattolica PASQUALE DELPAGGIO, Per il monumento ai caduti, do, più volte, il proprio appoggio ai popolari della provincia. Teramo, Stab. Tip. La Fiorita, 1923. e la propria decisa condanna nei confronti di Rappresentò la continuazione di quel clero PASQUALE DELPAGGIO (INSIEMEADALTRI), In Il Comune di intolleranti prepotenze dei fascisti locali, don colto, costituito da notevoli personalità, che Campli, Teramo, La Fiorita, 1927. PASQUALE DELPAGGIO, Il mio paese, Teramo, Casa Pasquale si rilevò molto attento alle aperture affondava le radici nel passato prossimo e re- Editrice Tipografica Teramana, 1937. che Mussolini da un po’ di tempo andava fa- moto della diocesi aprutina e che pose la pro- PASQUALE DELPAGGIO, Il mio paese, Teramo, cendo alla Chiesa cattolica. vincia di Teramo in una posizione di prestigio Coop.Tip.Ars et Labor, 1961. Questa “simpatia” per il “fascio” del prelato nel contesto meridionale. P ASQUALE D ELPAGGIO , Il Duomo di Teramo, s. l., s. ed., s. a. camplese, si giustificava in parte come un de- siderio di aspirazione agli intendimenti della Chiesa, che a livello sociale chiedeva una so- luzione forte per sanare la drammatica situa- zione socio-economica, capace di frenare l’e- Felice Anno Nuovo! migrazione verso l’Europa e le Americhe. Nel 1924 è nominato Cavaliere della Corona d’Italia. Grazie all’appoggio determinante del Regime, la Diocesi aprutina riuscì ad organiz- zare il Congresso Eucaristico Nazionale a Teramo dal 4 all’8 settembre 1935. Delpaggio, dell’evento nazionale, fu uno de- gli organizzatori principi, coadiuvato però da diversi personaggi del disciolto Partito Popolare teramano. Realizzò l’inno della ma- nifestazione, intitolato Avanti, con musica del maestro Lavinio Virgili. Era, infatti anche un grande appassionato di musica, sia colta che popolare. Nel 1937, per esempio, compose una canzoncina popolare intitolata Alla Madre del Gran Sasso, musicata dal maestro Antonio Biondi. Indubbiamente don Pasquale credeva nell’i- dea del Regime, di uno stato più potente e ri- spettato in campo internazionale, capace di portare la Nazione ai livelli di quelle più pro- gredite nel rispetto dei principi della Chiesa e dei “diritti e doveri”, ma gli ultimi anni del fascismo lo amareggiarono terribilmente. A Campli non fu solo sacerdote zelante e ora- tore fiorito, ma anche strenuo difensore di tutte le civiche istituzioni: a lui si devono la fondazione del ricreatorio Dio e Patria e della Banca Farnese; fu il promotore di un radicale restauro del Duomo; s’interessò per l’istitu- zione della Scuola d’avviamento industriale e della Scuola Media, nelle quali insegnò e rico- prì per lungo tempo la carica di Preside; resse la presidenza dell’Eca per oltre venti anni; fu presidente del Patronato scolastico dal 1915 al 1955; fondatore e guida del Centro di Ricerche Letterarie Abruzzesi a Campli; nomi- nato Ispettore onorario dei Monumenti e delle Belle Arti, fu anche membro del comita- to di storia patria e vice presidente del centro di ricerche letterarie ed artistiche “Vincenzo De Bartolomeis”, facente capo all’Istituto di fisiologia moderna di L’Aquila; fu Grande Ufficiale e decorato, con medaglia di bronzo, per aver tenuto l’ufficio notizie durante la guerra del 1915-18. Nel 1954 fu nominato Cameriere Segreto e Prelato Domestico di Sua Santità. L’amore per la propria terra, per la regione pagina 12 a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011 C N N

Il Comune appalta gli ultimi lavori Il Parco Archeologico di Campovalano pronto per l’estate

L’Amministrazione comuna- con la Regione, La Comunità Bologna. In pratica sarà ricostruita la fossa del- le, dopo aver chiuso i lavori Montana della Laga, la la sepoltura con tutti i reperti (in copia) rinve- del IV lotto e predisposto il Soprintendenza nuti e oggi esposti, restaurati, presso il Museo progetto esecutivo per l’alle- Archeologica e il Comune di Archeologico Nazionale di Campli. stimento del tumolo, ha ap- Campli: oggi finalmente All’interno della tomba, poi, saranno predispo- paltato gli ultimi lavori utili sembra imboccata la dirittu- sti pannelli didattici e apparecchiature multi- per completare la grande ra d’arrivo di un sogno cultu- mediali interattive, propedeutiche a favorire tomba “multimediale” e i rale fiore all’occhiello dell’in- l’informazione sulla storia e i ritrovamenti (612 vari allestimenti (compreso tero Abruzzo. tombe scavate) avvenuti nella necropoli fino a la reception) necessari per Così l’assessore Fiorà ha pre- oggi. permettere l’apertura del Parco Archeologico cisato: «Abbiamo creduto subito nel progetto Con il finanziamento della Tercas sono stati di Campovalano. del Parco archeologico convocando una confe- spesi per il Parco un totale di 2 milioni e 300 Secondo l’assessore al patrimonio storico e ar- renza di servizi dopo pochi mesi dal nostro in- mila euro, una somma ragguardevole spesa cheologico del Comune Marino Fiorà, i lavori sediamento del 2009. Grazie alla Fondazione per la valorizzazione dei beni culturali del ter- saranno ultimati nel giro di 3-4 mesi, mentre Tercas abbiamo recuperato un vecchio finan- ritorio. Non dimentichiamo che entro l’anno l’apertura del parco è prevedibile per la fine ziamento per l’allestimento del tumulo, che ri- sarà aperto anche l’altro Museo Nazionale, della prossima estate. schiava di essere destinato ad altre opere». I la- quello di Arte Sacra: ecco allora concretizzata Sono passati quasi 13 anni dal momento in cui vori appaltati prevedono la riproduzione in quella “Città dei musei” a cui molti non dava- il progetto del Parco fu sancito nel 1997, quan- copia degli elementi della grande tomba da no credito. Ora sta a noi camplesi crederci e do la Provincia approvò il protocollo d’intesa parte di una ditta specializzata in restauri di impararla a sfruttare.

Per iniziativa del Comitato organizzatore delle mostre ceramiche antiche e moderne Sono nate le Carte Abruzzesi

L’intuito, la passione per la teramanità, e d’Europa, che a breve le commercia- d'oro di Federico II, rappre- l’amore per la cultura del collezionista lizzerà presso le tabaccherie e i negozi sentato nel Re di denari. Piero Marcattili, del dottor Siriano specializzati. Negli ori è raffigurata la pre- Cordoni, dell’onorevole Antonio L’idea ha preso spunto da una matrice sentosa a due cuori, tipico Tancredi (presidente del Comitato) e di legno del Seicento fabbricata a gioiello abruzzese. Le Coppe degli altri soci del Comitato organizza- Campli (quella con l’effige del sono dedicate a Teramo e al- tore di mostre ceramiche antiche e mo- “Cacaccio”) che testimonia come nel la ceramica di Castelli. derne, hanno permesso e promosso la teramano esisteva una tradizione loca- Sull'asso un paesaggio castellano con il motto realizzazione delle Carte Abruzzesi che le di editoria di carte da gioco. A lo Parlare Agi Mesura, tratto dal cartiglio di così potranno essere affiancate alle al- Così è riportato sul mazzo di carte. « uno stemma quattrocentesco di Teramo, ripor- tre tradizionali italiane come quelle Le carte Abruzzesi nascono dalla vo- tato nel quattro di coppe. Le Spade sono dedi- Lombarde-Milanesi, lontà di rappresentare cate a Chieti. L'asso è ispirato alla spada Genovesi, Toscane- l'Abruzzo nei giochi di carte regionali del Guerriero di Capestrano (scultura ita- Fiorentine, Sarde, Trentine, e fame veicolo di conoscenza e di pro- lica, oggi al Museo Archeologico del ca- Trevigiane, Bolognesi, mozione turistica; non si discostano poluogo). Il motto Ferrum Est Quod Piacentine, Romagnole, molto dalle tradizionali carte napole- Amat è dannunziano ed è trascritto nel- Napoletane, Siciliane e via di tane e possono esserne considerate la fascia che lega il due di spade. I seguito. una variante. Ciascuno dei quattro se- Bastoni sono dedicati a Pescara. Audere A stampare il mazzo di Carte mi identifica una Provincia Semper, sintesi di un motto dannunzia- Abruzzesi è stata la Dal dell'Abruzzo, con un proprio motto. I no, è inserito nell'asso di bastoni. A cura Negro, una delle ditte pro- Denari sono dedicati a L'Aquila, il cui di: Comitato Organizzatore Mostre duttrici di carte più antiche, stemma (Immota Manet) è raffigura- Ceramiche Antiche e Moderne – Teramo. longeve e conosciute d’Italia to nell'asso. L'aquila sovrasta la bolla Lionello Recchia Incisore».

A Teramo uno dei maggiori artisti italiani affermati in ambito internazionale La Galleria d’arte Mirò ospita Athos Faccincani

La Galleria d’arte Mirò, nei locali La figurazione paesaggistica del- attraverso un’arrestabile creatività, diventano in Viale Crucioli 140 di Teramo, l’autore, infatti, mostra un aspet- così quadri di grandi bellezze figurative capa- ospita i paesaggi dipinti da Athos to gioioso, affascinante, fantasti- ci di raggiungere le corde delle emozioni, Faccincani un artista colto e raffi- co, intriso di positività ed quasi le opere fossero finestre ideali su cui ri- nato tra i protagonisti più interes- entusiasmo della realtà che la na- temprare occhi e anima. santi del panorama artistico con- tura italica ci offre. Fiori, alberi, Athos Faccincani è un artista a tutto tondo, temporaneo in Italia e in ambito prati, laghi, fiumi, mari, monti, nel 1980, dopo un percorso ricco di avveni- internazionale. colline, cieli sono vibranti di colori menti artistici e letterari, inizia un periodo di La mostra è un’occasione per avvi- decisi, quasi i quadri fossero una rigenerazione interiore, di ricostruzione, col cinarsi all’arte e ad approfondire il percorso cul- partitura musicale per un’ouverture giocosa. passaggio in breve tempo dalla figura al pae- turale e il linguaggio figurale di un pittore af- Le rappresentazioni sono reali, ma mai condi- saggio e alla natura. fermato nel mondo (nel 1981 il Presidente zionati dalla realtà o dal realismo. I paesaggi Noto è il suo romanzo scritto insieme a Elsa Di Pertini lo nomina Cavaliere della Repubblica in sono sempre sospesi tra sogno e realtà, tra Lauro, “Virgo Fidelis”, edito nel 2009 dalla virtù dei meriti artistici). fantasia e vero, tra rappresentazione del rea- Mursia. Il libro descrive il mondo dell’arte con Entrando nei locali della Galleria Mirò, luogo le e rappresentabilità della passione, tra com- le meschinità e le invidie, ma anche le passio- dell’esposizione delle opere del maestro di posizione grafica ed emotività coloristica. I ni e le ambizioni, raccontato attraverso la vita Peschiera del Garda, subito si è coinvolti dal vor- quadri dell’esposizione teramana di e la storia di Samuel Johnson Kipling. tice di colori vividi e potenti che coinvolge lo Faccincani calamitano letteralmente lo sguar- La mostra della Galleria Mirò rimarrà aperta spazio e l’animo di ognuno. do degli osservatori, Paesaggi veri, trasognati fino al 9 gennaio 2011. C N N a. IX - n. 41 - Gennaio-Marzo 2011 pagina 13

Il Palazzo Melatini e altri edifici simbolo della città di Teramo fotografati da Mimmo Jodice

Il Calendario Tercas 2011 di Carla Tarquini

Nella cornice delle grandi occasioni è stato Palazzo Melatini, di cui mette in evidenza le presentato, venerdì 3 dicembre, presso la Sala modifiche succedutesi, le tamponature, le consiliare della Sede centrale di Corso S. tante ricuciture (vedi copertina e tavole 3, 4, Giorgio, il nuovo calendario della Cassa di 11). O quelle in cui l’obiettivo del fotografo Risparmio di Teramo dal titolo Il Palazzo esalta, attraverso un sapiente gioco di luci, le Melatini a Teramo, esempio di stratigrafia ur- eleganti tessiture a mattoni delle volte a cro- bana e memoria storica della città. Un calen- ciera del piano terra del palazzo (mese di giu- dario che finalmente, dopo un giro attraverso gno e tavole 5, 6, 7) o la bellezza semplice di l’Italia durato otto anni, come ha detto il pre- una delle finestre a bifora della facciata (me- sidente Lino Nisii nel suo discorso di apertura, se di agosto). torna ad occuparsi di un tema squisitamente In alcune tavole del calendario scopriamo te- teramano. sori pressoché sconosciuti come l’elegante e L’ultimo calendario su Teramo risale infatti al ieratica Santa Apollonia (XV sec.), un affresco 2003 (La Cattedrale di Teramo) mentre nel conservato nella chiesa di Sant’Anna a frattempo sono stati oggetto di studio Teramo (mese di aprile), o l’accigliata Pescara e le memorie di D’Annunzio, Madonna del latte (XIV sec.) della chiesa di S. Recanati, Le memorie e le immagini (l’identità Domenico (mese di dicembre). del territorio teramano nella zona costiera), Quest’anno, a integrare le fotografie di Roma antica, Bologna, Alba Fucens, Modena. Mimmo Jodice - con cui ha collaborato il foto- Oggetto di riflessione del calendario di que- grafo teramano Cleto Di Giustino - concorro- st’anno sono il restaurato Palazzo Malatini, no i saggi degli studiosi Luciano Artese (La fa- una casa signorile tardo-medievale diventata miglia Melatini: lineamenti di storia) e Luigi teressanti annotazioni fatte da un giurecon- sede della Fondazione Tercas, e altri impor- Marino (Palazzo Melatini- esempio di strati- sulto teramano, appartenente alla famiglia ri- tanti monumenti teramani. grafia urbana e memoria storica della città), vale dei Melatini, Antonio de Valle che aveva L’autore delle foto (rigorosamente in bianco e ai quali va aggiunta la dotta introduzione studiato presso l’Università di Padova. Tra le nero) è Mimmo Jodice, un grande maestro (Immagini fenomeniche tra storia e strutture annotazioni del giureconsulto c’è una sorta di della fotografia italiana, Premio Antonio latenti) del critico d’arte Nerio Rosa, da sem- albero genealogico della famiglia de Valle Feltrinelli 2003 dell’Accademia dei Lincei, che pre Art Director e ispiratore dei calendari che serve a fare chiarezza su certi controversi ha firmato anche i calendari citati sopra e Tercas. legami parentali tra i membri della famiglia. quelli del 2001 (Fragmenta. Una lettura per Nel saggio dello storico teramano Luciano L’architetto Luigi Marini, docente di Restauro immagini nel Museo Archeologico) e del 2002 Artese, che ripercorre la storia della potente Architettonico, già autore del testo su Termoli (Il maestro di San Sivestro all’Aquila), tutti famiglia Melatini conosciuta a Teramo soprat- per il Calendario Tercas 1998, nel delineare la molto richiesti dagli studiosi e dalle Università tutto per le lotte tra fazioni di cui fu protago- storia del Palazzo e delle sue complesse vicen- perché dotati anche di importanti saggi criti- nista, sono assai interessanti le pagine dedica- de costruttive, insiste molto sul rischio e sui ci. te a un personaggio in parte già noto. Si danni causati da recuperi fatti in modo affret- In ognuno è riconoscibile lo sguardo del gran- tratta di quel Berardo Melatini che nell’Italia tato o incompetente. Sarebbe utile in alcuni de fotografo che non si limita a fare una bella della seconda metà del ’300 rivestì importanti casi, egli dice, che i documenti materiali fos- foto con la luce giusta e l’inquadratura felice ruoli politico-amministrativi e, col suo seguito sero conservati così come sono pervenuti, sen- ma riesce ad esaltare il fascino di reperti ap- di funzionari teramani (soprattutto notai e za manomissioni, perché la loro lettura diven- parentemente poco significativi, sa imporre cancellieri), fu capitano del popolo e podestà ta assai difficile se non impossibile dopo certi all’attenzione di chi guarda tesori spesso in città come Bologna, Firenze, Siena, Pisa, interventi particolarmente invasivi. ignorati, rende eloquenti, attraverso l’uso sa- Lucca. Il Palazzo Melatini, secondo Marini, è un piente della luce radente e del chiaroscuro, Ma molto importante è anche la parte del esempio di recupero intelligente che, senza persino le murature. E valgano di esempio al- saggio che si sofferma su un codice miniato sacrificare le moderne esigenze abitative, ha cune pagine del Calendario di quest’anno. del XIV secolo, conservato nelle collezioni del- saputo valorizzare le parti antiche di un edifi- Quelle in cui Mimmo Jodice fotografa le com- la British Library di Londra. Sulle pagine di cio che è un archivio storico insostituibile per plesse stratigrafie degli apparecchi murari di quel codice sono state identificate alcune in- la città di Teramo.

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Crolla l’Armeria dei Gladiatori a Pompei

La notizia del crollo dell’Armeria dei Gladiatori bombardarono il sito nella Seconda guerra di Pompei fa il giro del mondo, trovando gran mondiale». «Pompei sopravvisse a quella di- risalto tra i media. struzione», conclude il Guardian, «La disneyfi- In Gran Bretagna la Bbc ha così aperto il noti- cazione sarebbe un nemico più potente». ziario: «Il crollo della Domus dei Gladiatori sol- L'agenzia francese Afp sottolinea la fragilità leva preoccupazioni sull’attenzione da parte dei tesori culturali italiani, «indeboliti dalla dello stato italiano verso i suoi tesori archeolo- mancanza di fondi». Nel servizio – ripreso tra gici». Sul sito della Televisione australiana Abc, gli altri sui siti web del quotidiano francese Les si legge: «Il crollo è stata la scintilla che ha in- Echos e di quello spagnolo El Economista – vie- nescato un nuovo dibattito su quanto il gover- ne intervistata Alessandra Mottola Molfino, no italiano sta facendo per salvaguardare un presidente di Italia Nostra: «Senza manuten- patrimonio mondiale». Il sito del Daily Mail sot- zione e senza fondi, l'insieme dei tesori cultu- tolinea: «Ora sono veramente rovine. La casa rali italiani rischiano di crollare», afferma la re- dei Gladiatori di duemila anni fa va in frantumi sponsabile dell'associazione ambientalista. a Pompei. Le autorità locali hanno dato la col- «Ogni monumento storico del paese – prose- pa alle pesanti piogge. Molti esperti, però, ave- gue - corre lo stesso rischio di Pompei»", dal fa Inghilterra, Francia e Germana. vano denunciato il grado e l’abbandono dell’a- duomo della cattedrale di Firenze alla Domus Per quanto riguarda la tutela, la salvaguardia rea». Il tedesco Die Welle afferma nel titolo: «Il Aurea alle mura di città come Lucca. Solo la e la fruibilità dei nostri siti culturali, basta co- crollo di Pompei provoca rabbia sul declino dei basilica di San Pietro a Roma e il Duomo di noscere la realtà del sito campano: da tempo siti archeologici». Il quotidiano svizzero La Milano non corrono rischi, grazie «alle imprese Pompei attende di essere affidata a un re- Tribune de Geneve, scrive: «Violente reazioni specializzate che esistono per assicurarne la sponsabile con mandato pieno. In poco più di degli addetti ai lavori che parlano di incuria, ec- manutenzione e colmare ogni minima crepa». un anno sono stati nominati soprintendenti ad cesso di visitatori e irresponsabilità politica». Trovano spazio anche le accuse di negligenza interim. L’attuale è Janette Papadopulos, arri- Tutti i più grandi quotidiani europei dedicano lanciate dall'Associazione nazionale archeolo- vata a settembre e in carica fino a dicembre. al crollo dell’Armeria dei Gladiatori spazio, fo- gi (Ana). Il suo presidente, Tsao Cevoli, denuncia Questi soprintendenti a tempo determinato, to e commenti, ricordando che il sito archeolo- la mancanza di una manutenzione minima che inoltre, devono convivere con i “commissari gico di Pompei è patrimonio dell’intera umani- causa «danni irreversibili» al patrimonio archeo- straordinari”, nominati direttamente dal go- tà. Lo stesso presidente Napolitano esprime logico. In maggio, era crollato un pezzo di mal- verno, dotati di poteri speciali. «vergogna» su quanto è successo. ta di calce della struttura originaria del Lo staff tecnico del ministero ha stabilito che La stampa estera interviene ancora nel dibatti- Colosseo, ma il monumento era stato giudicato le ragioni del crollo sono chiare e derivano da to su come proteggere uno dei siti archeologici sicuro e tenuto aperto al pubblico. In agosto pe- infiltrazioni d’acqua e dal restauro degli anni più amati al mondo. rò - aggiunge l'Afp - è stato lanciato un appello ’50 con una copertura di cemento armato che «Please, non privatizzate Pompei», per trovare dei mecenati disposti a sborsare 25 hanno determinato il crollo dell’edificio. Un implora The Guardian. «Le rovine italiane van- milioni di euro per restaurare la facciata. gruppo di guide, però, contestato vivamente i no preservate, non trasformate in un parco a Il Fondo ambiente italiano (Fai) – si legge an- due anni di commissariamento che hanno «ri- tema». In un commento sul quotidiano britan- cora - ha invitato il governo a rinunciare a uti- empito gli Scavi di ologrammi» e che, alla fac- nico Stephen Moss scrive che «il Sole 24 Ore ha lizzare finanziamenti d'urgenza o leggi specia- cia dello slogan”Pompei Vive”, avrebbero in- chiesto di privatizzare il sito». Idea che egli li e ad annullare semplicemente i tagli alla vece portato il sito alla “morte”. giudica «mostruosa»: «La bellezza di Pompei è cultura. La presidente Fai Ilaria Borletti Secondo il Ministro Bondi, comunque gli affre- che non si è assaliti da annunci pubblicitari e Buitoni s'interroga: «Abbiamo bisogno di altri schi della Schola «resteranno intatti e che l’edi- da gente vestita in toga. Non è un parco a te- avvenimenti tragici prima che il governo met- ficio potrà essere restaurato completamente». ma». Moss cita la storica inglese Mary Beard, ta fine a decenni di testardaggine criminale Nel frattempo altri due muri sono crollati a autrice di «Pompei, la vita di una città roma- che ha sistematicamente contrariato tutti i Pomei, nelle vicinanze dell’armeria dei na». La studiosa, si legge sul Guardian, «respin- progetti di conservazione architettonica?». Gladiatori. ge l'idea che la privatizzazione sarebbe la sua Agli occhi del mondo l’Italia non sa salvaguar- I beni culturali sono le fondamenta di ogni so- salvezza e chiede uno sforzo internazionale dare neanche le opere più preziose, le eccel- cietà evoluta, la loro tutela è come una cartina per salvare il sito». La Beard avverte anche che lenze, del suo immenso patrimonio culturale. tornasole per la verifica del grado di civiltà. Il gli inglesi «dovrebbero essere gli ultimi a la- In effetti, l’Italia destina fondi finanziari alla declino delle eccellenze culturali è una meta- mentarsi della cattiva gestione italiana, poiché cultura quasi duecento volte meno di quanto fora dell’Italia di oggi.

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Un Canto di Natale di solidarietà di Noemi D’Isidoro

Il 18 dicembre 2010, in occasione delle festività natalizie, noi ragazzi e possibile percorrere l’i- ragazze del Gruppo Giovanile Molviano&Co. (costituito da bambini e ter adottivo e minori giovani dai 6 ai 30 anni e oltre della parrocchia di Molviano, Paterno, nella fascia della pri- Gagliano, Marrocchi e Cognoli), ci siamo cimentati nell’avventura tea- ma infanzia (0-6 anni), trale con la messa in scena di “A Christmas Carol” (noto anche come per i quali si sia reso “Canto di Natale”), una delle opere più famose e popolari dello scritto- necessario l’allontana- re inglese Charles Dickens. mento dalla famiglia Il nostro è stato un adattamento, una rappresentazione amatoriale del- di origine o che siano costretti, per altre ragioni, a vivere temporanea- le parti salienti di questa famosa storia del vecchio e avaro revisore mente al di fuori del nucleo familiare di appartenenza. contabile Ebenezer Scrooge (interpretato da Raffaele Camilletti), il Le difficoltà organizzative di uno spettacolo teatrale per chi come noi si quale odia il Natale e affaccia a questo mondo da puri dilettanti è stato faticoso, ma alla fine lo spirito di bontà, ca- ci siamo divertiti molto e sono nate e cresciute molte amicizie all’inter- rità e voglia di stare no del Gruppo, ma la più grande gioia che potremmo mai avere è sape- insieme che circonda i re che la nostra “goccia nel mare” può fare una grande differenza per giorni di festa. molti bambini. Ringraziamo di gran cuore tutti quelli che ci hanno ap- Mostra tutto il suo poggiato, sostenuto, aiutato nell’organizzazione e nella realizzazione, disprezzo urlando e le famiglie dei ragazzi, il Dirigente Scolastico Maurizio Paolillo. che ci imprecando contro il ha concesso l’utilizzo dell’Aula Magna delle scuole di Marrocchi, i ra- giovane nipote Fred gazzi e le ragazze di S.Onofrio e Floriano che ci hanno aiutato con le ri- (Federico Gargano) e prese video e le foto, ma soprattutto l’incessante presenza e guida di il malpagato impiega- Don Martino Anusi che crede sempre nelle nostre idee e nelle nostre to Bob Cratchit capacità e tutti coloro che con il loro piccolo contributo ci hanno aiuta- (Guido Di Carlo); ma to nei nostri futuri progetti benefici. la notte della Vigilia gli appare il fantasma del suo ex socio in affari, Jacob Marley (Samuel Lupinetti), che gli invia altri tre fantasmi, lo Spirito del Natale Passato, Presente e Futuro (Sara Camilletti, Giancarlo Di Ubaldo e Giovanni Capoferri) per dagli un’altra possibilità di redenzione. Essi lo porteran- La Cometa no in un lungo viaggio che va dalla sua infanzia in collegio, passando per gli anni del suo apprendistato e del primo amore, le realtà famigliari presenti del nipote e del suo im- piegato, fino alla tetra e triste visione del futuro frutto della sua cattiva condotta e del suo cuore di pietra. Questo viag- gio fantastico gli fa capire quanto siano importanti quei sen- timenti che aveva sempre disprezzato e la forza infinità del- la bontà natalizia e della carità. Vorrei essere in alto la Cometa Redenzione e carità sono stati il motore che ci hanno spinto a scegliere questa opera letteraria e teatrale: il nostro era solo che splende e porta la notizia a tutti. un piccolo esempio, perché, come hanno detto al pubblico i O una delle pecore alla Grotta più piccoli al termine della recita, “anche l’uomo più duro e mai invitata ma inevitabile. privo di sentimenti possa cambiare! […] Da questa storia ab- biamo imparato anche tanto, abbiamo imparato che a Natale O il cammello instancabile e paziente ognuno di noi può fare del bene! Abbiamo imparato che che porta un re in turbini d’incenso. Natale è tutti i giorni! Perché ogni giorno si può fare qualco- O un ciottolo qualunque della strada sa per gli altri e dare aiuto a chi ne ha bisogno! Come la no- che li sentì passare. stra Reda che stiamo già aiutando in Egitto e come molti altri bambini come noi nel mondo che hanno bisogno solo di un piccolo gesto. Un piccolo gesto per noi ma che per loro può significare tanto… cibo, acqua, medicine, una scuola…anche un semplice sorriso dopo tanta sofferenza.” Maria Luisa Spaziani Al termine della rappresentazione sono stati messi in vendi- ta alcuni oggetti: saponette fatte a mano, biscotti, raccolte di ricette, decorazioni natalizie e i dvd dello spettacolo nata- lizio dell’anno precedente (“Una Stella sulla strada di Betlemme”). Infatti lo scopo principale dell’iniziativa era quello di raccogliere fondi per finanziare alcuni progetti di beneficenza, tra i quali il rinnovo del sostegno a distanza a favore di una bambina egiziana di cui siamo diventati soste- nitori un anno fa. E’ passato solo un anno dal nostro primo progetto natalizio (la rappresentazione della storia della Natività), grazie al quale abbiamo aiutato anche molti bam- bini nel mondo attraverso le donazioni all’Unicef, a Medici Senza Frontiere per l’emergenza Haiti, ma anche a bambini bisognosi della nostra zona attra- verso la donazio- ne fatta alla Comunità Nido del Focolare di Cerchiara che ac- coglie bambini disabili privi di fa- miglia di origine o abbandonati al- la nascita, per i quali non è stato Felice Anno Nuovo!