N. 1 GENNAIO 1992 anno XXVII Gerlando Lentini Direttore responsa bile + Amministrazione ,e Red~zipne: Piazza ,G.Mazzini 7 - 92016 ;fAVARA (Agrigento) + c.c.p. N.1195l928 +'+

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LIBERI... Il 29 aprile 1945 i carri arm~ la paura le nostre anime. E se moriremo ANCHE IN Ur-. LAGER ti della VII armata americana moriremo puri e tranquilli, rassegnati arrivarono a Dachau. Nel lager ai divini voleri! nazista erano ancora riAchiusi oltre 30 mila pri- E quando dieci- suoi compagni di pri­ gionieri, Mentre sulla linea ferroviaria che por- gionia furono condannati a morir di fa­ tava alla stazione le 55 avevano abbandonato 39 ~ me, egli fece la sua scelta di autenti­ goni di cadaveri. Fu un grido possente, finalmen~ ca eroica libertà chiedendo al 1agerfOh te di gioia: rere di prendere 11 posto di uno di ea-= - Arrivano gli Americani! Gli Americani!... si; e fu esaudito, in odio al suo sacer E tutti lstintivamente Bi raccolsero sul piazz!, dozio cattolico. - le dell'appello. La libertà dunque non si pub uccidere Un ufficiale americano si affacciò su una tor- perché è qualcosa di assoluto: ai iden- retta di guardia, e chiese un po' di silenzio. tifica infatti con l'anima, lo spirito, "Sembrb allora - racconta il vescovo p o l ac c o la stessa persona umana, che quanto pHI Franciszek Korszynsky, che era presente - di tro- è ingiustamente umiliata tanto più ri­ varsi in una immensa cattedrale. L'ufficiale, nel splende di quellà luce divina di cui, è" raccoglimento più mistico, disse in tedesco: manifestazione, immagine e somiglianza, - Ora siete liberi! secondo la Bibbia: tutto quest~ san Ma8 E da quella folla di larve si alzò un grido che similiano Kolbe lo ha proclamato dinan-= squarciò il cielo. Poi l'americano posegul: zi all'umanità tutta, alla Chiesa e al- - Non ringraziate noi, ma il buon Dio e la Pro~ la Storia. videnza. Per, finire, si tolse l'elmetto e soggiunse: LIBERI PER NATURA Siamo dunque liberi ,_ - Ringraziamolo, dunque,insieme! ' non tanto perché,gr~ E intonò il Pater noster, che quella folla reci zie a Dio, non siamo in un lager,ma per tb coralmente e commossa". ché siamo per natura tali: noi loavver Che cosa triste e trista furono i lagers sia n~ tiamo e lo esperimentiamo nella nostra zisti che comunisti! Mai, nel lungo corso della vita; è l~esperienza che ce ne dà testi storia umana, un così grande numero di uomini fu monianza. sottoposto a umiliazioni tanto gravi per 'la loro "Per sempli ficare le cose, prendiamo dignità di esseri creati ad immagine e somiglian- gli atti pi~ importanti, per eaempio la za di Dio. . scelta dello stato di vita (matrimonio Eppure ci fu chi, purnel lager, si sentì se.m­ o vita religiosa, matrimonio con una de pre libero dinanzi agli aguzzini più feroci e ai terminata persona, ecc.), certe decieio compagni umiliati ed offesi. Per esempio, nel le­ ni di grandissima rilevanza degli indi~ ger di Auschwitz, ~n Polonia, c'era un prigionie­ v idui (per es. -residenza, lavoro, ecc.) ro ormai universalmente conosciuto, psdre Massimi o dei popoli (dichiarazioni di guerre, liano Kolbe, il quale osava dire ai suoi compagnI ecc.). Se noi esaminiamo l'origine di nel campo di sterminio: tali atti'troviamo i seguenti momenti: - Mieieari, non dimenticate che c'è la giusti­ a) innanzi tutto ci si tensa 'su, rac­ zia divina; ed essendone certa la manifestazione, cogliendo e vagliando tuE ilgIIlelemen­ non bisogna piegare i moralmente. No, non uccide~ ti pro e contro, valendosi, caso mai, renna le nostre anime ••• non possono uccidere la dell'apporto dell'esperienza degli al­ nostra dignità di cattolici e di polacchi. Non ci tri, specialmente dei piD competenti e piegheref!1o; cosl non riusciranno ad uccidere con di quelli che sono piD interessati al - 2 -

nostro bene. Si mettono, quasi, sui piatti del ha sacrificato ogni altro valore sino ad la bilancia i vantaggi e gli svantaggi di ognI arrivare al libertinaggio che è la tomba decisione. della libertà. b) ad un certo punto si "decide", si "sce­ Eppure, la libertà, sia come valore asso glie, si opta per una delle due parti, rinun­ Iuta dell'uomo che come esercizio _ pratico ciando all'altra. Proprio perché ogni scelta è di libera scelta da rispettare, non è una anche una rinuncia, comporta una certa forza conquista della modernità; ad affermarlo è d'animo ed è accompagnata da un qualche dolo­ uno dei padri appunto della modernità, il re.Chi sceglie la vita sacerdotale, per esem­ filosofo Hegel, il quale molto onestamente pio, rinuncia a tutti i vantaggi della vita m~ cosl afferma nell'Enciclopedia delle scien trimoniale, e viceversa; chi sceglie una pro­ ze filosofiche: "La libertà è l'essenza fessione, rinuncia -a tutti i vantaggi di un'al propria dello spirito e cioè la sua stessa tra. realtà. Intere parti del mondo, l'Africa e c) proprio perché la scelta è venuta da noi l'Oriente, non- hanno mai avuto questa idea percepiamo con tutta chiarezza che essa si ri­ e non l'hanno ancora: i Greci e i Romani, percuote su di noi, dandoci gloria o disonore Platone e Aristotele, e anche gli Stoici a seconda che fu buona o cattiva; inoltre per­ non l'hanno avuto: essi sapevano, per con­ cepiamo che, almeno in certi casi, possiamo mQ trario, soltanto che l'uomo è realmente Il dificarla o addirittura ritrattarla. bero mercé la nascita (come cittadino ate­ Tutto ciò non avviene per altri atti nostri, niese, spartano ecc.), o mercé la forza né ha riscontro nel mondo delle cose: non c'è del carattere o la cultura, mercé la filo­ da pensarci se sia bene aver il cuore a posto sofia (lo schiavo anche come schiavo e in o evitare i dolori del cancro. Non è in potere catene, è libero in questo caso). Quest'i­ nostro se dar corso a un ciclone o fermarlo.Là dea è venuta nel mondo per opera del cri­ tutto è determinato" (G.Battista Guzzetti). stianesimo, ed essendo oggetto e scopo del Conclusione: ~iamo liberi. Possiamo essere l'amore di Dio, l'uomo è destinato ad ave­ impediti nell'esercizio esterno della libertà, re relazione assoluta con Dio come spiri­ possiamo essere condizionati nella formazione to, e a far sl che questo spirito dimori dell' atto libero j ma non dobbiamo confondere in lui: cioè l'uomo è in sé destinato alla la libertà di cui siamo antologicamente dota­ somma libertà". ti, con il suo esercizio ed eventuali condiziQ La cultura precristiana, dunque, ignora­ namenti: "Nessuno - affermava padre Massimili~ va la libertà come valore assoluto ed es­ no Kolbe - è in grado di uccidere le nostre a­ senziale dell'uomo. Era ostacolata, infat­ nime!", ossia la nostra libertà. ti, da tre concezioni che sia in teoria che in pratica la negavano: quella del Fa­ Che siamo liberi ce lo testimonia la storia to, al quale tutto e tutti soggiacevano,a~ umana, che è radicalmente diversa di quel- che gli dèi; quella della Natura, le c u i la del cosmo basata sulle leggi della fisica. leggi si credevano ineluttabili;quella del Un astronomo, con le sue conoscenze attuali la Storia, i cui avvenimenti dovevano ri­ dell'universo stellare, può ricavare la storia petersi ciclicamente tali e quali. Erano, delle ecclIssi del passato e prevedere quelle quindi, il Fato e la Natura a regolare gli future con esattezza, potendo determinare l'a~ eventi del cosmo e dell'uomo. L'unica li­ no, il giorno, l'ora, il minuto, il luogo. Non bertà conosciuta, peraltro, era quella ci­ cosl lo storico per quanto riguarda le vicende vile e politica; riconosciuta solo ad al­ degli uomini: se, infatti, riuscisse a conosc~ cuni, per giunta, e con criteri economici re perfettamente quel pensano e fanno gli uo­ e razziali. mini di oggi, non per questo sarebbe in grado Ebbene, nel cristianesimo al posto d e l di ricostruire quel che pensarono e fecero gli Fato ci viene rivelata la paternità e l a uomini nel passato né di predire quel che fa­ provvidenza di Dio; quanto alla Natura,la ranno nel futuro, anche immediato. Rivelazione presenta l'uomo come demiurgo, E ciò perché in astronomia un effetto presuQ che collabora con Dio nel perfezionamento pone una causa e solo quella, un avvenimento e del mondo; la Storia, poi, per i credenti solo quello, determinati da leggi fisse e imm~ in Cristo è frutto di libere scelte degli tabili; nel mondo umano, invece, ciò non si at uomini oltre della sapiente regia di Dio, tua né può attuarsi perchè è in giuoco la lib~ sempre rispettac3 della libertà delle sue ra scelta degli uomini. C'reature. Abbiamo recentemente assistito alla caduta Sicché noi cristiani sappiamo che siamo del comunismo in modo cosl repentivo e inglo­ L:Jeri per natura, e non per graziosa con­ rioso. Si dice - ed è vero - che è stato un au cessione di una istituzione, di una cultu­ tentico trionfo della libertà: ma chi ne '.ha ra, di uno Stato, ecc. La libertà va solo preveduto, o avrebbe potuto prevederne il fat­ riconosciuta e rispetata da tutti. to, il tempo, il modo, le conseguenze? LEGGI E TRIBUNALI Al determinismo della LA LIBERTA I... Dall' Illuminismo e dal PRESUPPONSGONO cultura precristiana fa UNA SCOPERTA CRISTIANA la rivoluzione france-=- LA LIBERTA' riscontro quello filoso se ai nostri giorni,la fico occidentale e quel cosiddetta cultura laici sta ha fatto della li­ lo panteistico delle religioni orientali bertà il suo vessillo, anzi il suo idolo a cui nel nostro tempo. Determinismo fatalisti- - 3 -

co: gli uomini sono travolti nel vortice dell'as camente sovversivo) come poche altre v~ surdità cosmica; determinismo psicologico: le v~ rità nella storia: man mano che essa lontà dell'uomo è sotto la pressione determinan-. riuscl a farsi strada e a penetrare nel te delle potenze psichiche; determinismo materia la cultura pagana, la trsformb profond~ listico: gli atti umani sono soggetti a leggi d~ mente, sostanzialmente, dando origine terministiche come i fatti del mondo fisico. alla cultura medioevale e più tardi al­ Si capisce che tutto cib non impedisce a quel­ la cultura moderna: l'una e l'altra pro li che sostengono tali dottrine di parlare di Il fondamente imbevute di umanesimo,il qu~ bertà, di rivendicare il diritto alla libertà, e le è essenzialmente rispetto e promoziQ di suscitare percib rivoluzioni sanguinose e ba~ ne della persona. Anche la cultura con­ bare (da quella borghese a quella proletaria) temporanea pone al vertice dei suoi va­ o incruente e silenziose (da quella sessuale a lori quello della persona. Percib, oggi quella consumistica e massificatrice)jnon impedi non vi è più nazione al mondo che nelle sce di parlare di moralità (anche se laica, os~ sue carte costituzionali non esalti il sia senza riferimento a Dio), di fare leggi e di valore assoluto della persona e non prQ istituire tribunali. Ma sono in contraddizione clami i suoi molteplici diritti". con la loro filosofia e la loro religione. La moralità, infatti, e dunque la legge, la pe LA LIBERTA' PRESUPPONE Sin dalla prima na, il tribunale, il carcere ••• e perfino il ri~ IL CONCETTO DI PERSONA pagina della S~ provero e lo schiaffetto che dà la mamma al suo cra Bibbia l'uo bambino, presuppongono la libertà, ossia che l' mo viene presentato perfettamente libe~ uomo possa liberamente scegliere e determinarsi bero di fronte allo stesso Dio che lo a fare o non fere une determinata azione. ha creato: sua immagine e somiglianza, Solo coloro i quali ammettono la libertà come egli pub dirgli di sl o di no, attuare valore assoluto dell'uomo possono logicamente af il suo progetto o fare di sua testa. E, frontare il problema della moralità dei suoi at~ anche quando sceglie la disobbedienza e ti, fare delle leggi ed erigere dei tribunali. il peccato, l'uomo, nonostante le conse Pertanto, l'errore ha come caratteristica di guenze di quello che chiamiamo peccato essere in contraddizione con le sue affermazio­ originale, rimane sempre dotato di li­ nl: nega, ln questo caso, la libertà; ma agisce bertà; e la salvezza che Iddio gli of­ come se ci fosse. fre deve liberamente accettarla,pur con Ci chiediamo: perché nel mondo precristiano e la sollecitazione della grazia. "Chi ha in quello di oggi si nega la libertà come valore creato te senza di te, - scrive sant'A assoluto proprio dell'uomo sul piano teorico, a~ gostino - non salverà te senza di te"!- che se magari in pratica si presuppone nella cl Al ladro pentito e crocifisso, Gesù vile convivenza con le sue leggi e i suoi compIi dice: "Oggi sarai con me in Paradiso!", cati ordinamenti? - ossia l'io non viene annientato,non vie La risposta è semplice: perché al di fuori del ne neppure assorbito nel gran Tutto co~ la Rivelazione biblica, e quindi del cristianesi me assicurano le religioni orientali e mo, non si conosce il vero concetto di persona e cerle filosofie occidentali, ma rimane di personalità. Nella filosofia antica mancava in eterno di fronte a Dio: una dualità, perfino la parola che esprimesse una realtà cosl insomma, che si proietta nell'eternità. importante; i Padri della Chiesa e i primi filo­ Ma cos'è la persona, la cui dignità è sofi cristlani ricorsero alla parola persona, la seconda solo a quella di Dio che gliel' quale in origine significava maschera da teatro, ha conferita? ma che essi riempirono di nuovo e diverso signi­ Sono state date delle buone definizio ficato. ni da filosofi e teologi; preferiamo la "L'uomo antico - scrive Emmanuel Mounier - era definizione descrittiva, quella ricca e assorbito dalla città e dalla famiglia, sottopo­ suggestiva che ci ha lasciato, nel suo sto ad un destino cieco, senza nome, superiore a saggio Mondo e persona,Romano Guardini: gli stessi dèi. L'istituto della schiavitù, quin "Persona - egli scrisse - è l'essere di, non offendeva gli spiriti più alti di quei formato, interiore, creatore, in quanto tempi. è in sé e dispone di sé. I filosofi non prendevano in considerazione se Persona significa che io, nel mio es­ non il pensiero impersonale, il cui ordine immo­ ser~definitiva non posso venir pos bile regolava la natura come le idee: la compar­ seduto da nessun altro essere, ma che sa del singolare è come un'incrinatura nella na­ mi appartengo. Posso esistere in un tem tura e nella coscienza. po in cui esiste la schiavitù, quando Il cristianesimo, peraltro, ha portato improv­ un uomo può acquistare un altro uomo e visamente una nozione decisiva della persona.Non disporre di lui. Ma l'acquirente non e­ sempre, tuttavia, si comprende oggi lo scandalo sercita il suo potere sulla persona, ben che essa costitul per il pensiero e per la sensi sl sull'essere psicofisico - e ciò in bilità greca". - base alla falsa categoria d'una presun­ "La singolarità della persona, unica e irripe­ ta identità con l'animale. tibile e, di conseguenza, la sostanziale egua­ La persona come tale sfugge al rappor glianza in dignità e nobiltà di ogni esponente to di proprietà. Persona significa che della specia umana ~ verità portata, proclamata, io non posso essere usato da nessun al­ approfondita e diffusa dal cristianesimo, e fu u tro, ma che io sono il mio fine .. na verità carica di un potere sovversivo (pacifI Persona significa che io non posso e~ - 4 - sere abitato da nessun altro, ma che, in rappo~ Su che cosa ci giudicherà il Padreter­ to a me, sono solo con me stesso; non posso es­ no? Senza dubbio sull'uso che stiamo fa­ sere rappresentato da nessun altro, ma io sono cendo della nostra libertà? E sarà certa garante di me; non posso essere sostituito da mente un giudizio giusto, che terrà con~ nessun altro, ma sono unico". Altrove il medes! to di tutto; ma anche misericordioso co­ ma Guardinl scrive: ~L'essere p~rsona non è un me si conviene a Lui che essenzialmente dato di natura psicologica, ma esistenziale;fo~ Amore, come ci è rivelato sia da Giovan­ damentalmente non dipende né dall'età, né dalla ni che da Paolo apostoli. condizione psicologica, né dai doni di natura Maurilio Adriani, scrittore cattolico di cui il soggetto è provvisto. E' addirittura acuto e profondo,ispirandosi al 'concetto possibile che la personalità non emerga dagli biblico secondo il quale "Dio gioca nel atti, in quanto mancano i presupposti psicolog! mondo", ha descritto l'avventura cristi~ ci, come accade nei malati di mente ... pub rim~ na come un giuoco. nere nascosta come nell'embrione, ma essa c'è "L'uomo - egli scrive - è stato invit.2, già in lui fin dall'inizio della sua esistenza. to al tavolo di Dio a giocare la ~ pa~ E' l'essere persona a dare agli uomini la lo­ tita. Sua dell'uomo, perché l'invitato è ro dignità. Il rispetto dell'uomo come persona lui, masua, di Dio, perché di Dio sono è una delle esigenze che non ammettono discu~ le carte~'entità della posta, lo scio­ sione. Se questa esigenza viene messa in forse glimento d'amore del dramma: ~,di Dio, si cade nella barbarie~. perché sue sono le regole del gioco. E' vero che-T'uomo è libero di non giocare DIO MISCHIA IL MAZZO ... Qualche tempo fa un ra (questa è la filosofia dell'indifferen­ E L'UOMO ALZA IL MAZZO gazzo, impantanato in za); o di giocare dando retta ai suggeri difficili e complicati menti del Maligno (e questa è la filoso­ problemi psicologici e morali mi scriveva: "So­ fia che, bene o male, è al fondo di ogni no persuaso che il libero arbitrio non esista, pseudoumanesimo). Ma è anche vero c h e poiché la nostra personalità è il risultato del Dio rimane al tavolo con il gesto assi­ l'eredità biologica, dell'ambiente in cui vivi~ duo di vedere e di partecipare con inte­ mo, dell'educazione impartitaci, della società resse al suo gioco. che ci circonda, degli incontri che fatalmente --COSi, di fronte a Dio che mischia l e capitano nella vita. Siamo quindi condizionati, carte, c'è l'uomo che alza il mazzo; di e le decisioni non sono nostre: stando cosi le fronte a Dio che distribuisce, c'è l'uo­ cose, come e su che cosa ci giudicherà il Ppdre mo che accoglie, valuta, compone e disp~ Eterno? Non è vero, peraltro, che se io fossi nej di fronte a Dio che punta gettando nato in India sarei induista,e se fossi nato sul tappeto tutto se stesso, c'è l'uomo in Giappone buddista? La salvezza allora dipen­ che può rispondere gettando anch'egli al de O no dalla mia libertà? da una mia libera a­ di fuori di sé tutto il suo avere, tutta desione alla ver iÌ:à del Vangelo?". l'anima sua. Poi il gioco, come tutte le

Senza dubbio la nostra personalità è il risul cose umane, finirà p ma continuerà come tato della no~tra eredità biologica,dell'ambie~ tutte le cose divine. Il cosl detto uni­ te, dell'educazione, della società, degli incon verso, pertanto, farà d~ scena finché tri •.. ~la non perché queste cose annullano il Dio, sempre giocando, non gli avrà dato nostro libero arbitrio, ma perché le scelte ve~ degno commiato: nE vi saranno cieli nuo­ gono fatte tenendo conto e sotto l'influenza di vi e terre nuove!". tali fattori. E ciò perché l'uomo non è un esse GERLANDO LENTINI re assoluto, ma relativo; non è Dio, è una crea tura la quale, benché libera, Bottosta a delle ***********************************~**** regole morali e a delle norme volute da chi lo ha chiamato all'esistenza, avendo pertanto la libertà di potergli dire di no. La nostra personalità, peraltro, è anche il Mafia e storia risultato dell'azione della grazia di Dio su di noi, 'in noi e con' noi: Egli che ci ha c r e a - t i non ci lascia né può lasciarci soli nel far Il fenomeno mafioso - nonostante che mare e nel decidere di noi stessi; e questo ci da alcuni se ne cerchino le radici in se conforta e ci dà fiducia. coli remoti - esplose dopo l'unificazio~ ~La persona - scrive Jacques Maritain - è un ne della Sicilia con l'Italia ed è sinto universo di natura spirituale dotato della li­ matico che, dopo il dramma di Giuseppe bertà di scelta e costituente un tutto indipen­ Rizzotti "I mafiosi della Vicaria" rap­ dente di fronte al mondo: né la natura né tanto presentato nel 1862 in (il suo meno lo Stato possono intaccare questo universo nodo è sciolto dall'intervento di un Der senza il suo permesso. E Dio stesso, che è e a­ sonaggio in cui tutti videro Francesco gisce di dentro, vi agisce d'un modo particola­ Crlspi), per la prima volta, il vocabolo re e con una delicatezza particolarmente squisl mafia sia stato usato dal prefetto di Pa ta, che dimostra in quale conto la tengajrispet lermo, Filippo Antonio Gualtiero, in un ta la libertà della persona,nel cuore della qua rapporto ufficiale del 25 aprile 1865. le Egli tuttavia abita; la sollecita, ma non la "I liberali del 1848, i Borboni della forza mai~. restaurazione - egli scriveva - i gari- - 5 -

baldini nel 1860, ebbero, tutti, Così, appena la vittoria arrise alla monarchia, il la necessità medesima, si macchia oopolo si sentì legato e interpretato dal re e, Per­ rono tutti della colpa", quella dI ciò, il concetto di Stato, incarnato dal re, venne as avere legami con quel1'associazio sorbito dalla mentalità e dal sentimento pooolari. - ne ma1andrinesca. Sicché l'abitu~ In Sicilia, invece, il monarca era assente e veniva dine e la necessità di questa ti­ rappresentato dal vicerè - figura oscillante tra il pica associazione la tenne sempre funzionario e il proconsole -; i baroni vivevano alla mai dipendente dai partiti". Il ca corte di Madrid o di Parigi, o nelle grandi città, e rattere particolare della mafia il potere politico, economico e civile era frazionato siciliana sarebbe stato, secondo tra i gruppi emergenti delle città demaniali, delle il Drefetto Gualtiero, "da indivi­ "terre", delle "università" incarnati nel pretore,nel duare nella sDeciale abitudine e lo stratigoto, nel governatore o nel segreto con cuI necessità di legame tra malandri­ il popolo stabiliva un rapporto di legame personale, naggio e partiti politici" (S.F. da uomo a uomo, che continuava e radicava più l'lmag- Romano, Storia della Mafia, Mila­ gio (dall'antico francese "omage" derivante dal ati­ no 1963, p.118). no "homo") feudale, cioè la dipendenza personale. Que Lo stesso storico ritiene c h e sta da un lato aveva il vatanggio di umanizzare il p~ "dal 1882 in poi si inizia la fa­ tere astratto e renderlo vicino come legge chiara e i se di legittimazione politica del nequivocabile, giudizio immediato ed efficace e, infI la mafia" (p.156) che assume la ne, esecuzione pronta ed esemplare. - funzione "come di un potere in­ Costituitasi l'unità d'Italia - come conquista del termediario tra la legge dello Piemonte, e, cioè, come affermazione della forza sul Stato e la società reale" (p.130) diritto e la legge internazionali - in Sicilia, spe­ finché, durante e dopo la seconda cialmente, si manifestò, senza veli, la brutalità del guerra mondiale, "è certo che del lo Stato etico e accentratore (si ricordino gli asse~ la vera o supposta collusione fra di - con taglio degli acquedotti - di paesi e città gangsterismo, servizio segreto a­ per stanare i renitenti alla leva obligatoria, ignota mericano e mafia siciliana è ri­ ai Siciliani; la pesantezza dei tributi, la estranei­ sultata favorita la ricostruzione tà, proprio come in una colonia, dei funzionari pie­ eccellente e lo sviluppo di grup­ montesi) che, nell'esperienza ancor viva del blando pi mafiosi. Ed anche (e qui sta paterna1ismo borbonico, nonostante le fanfare risorgi il fatto nuovo) si è conferito, mentali e garibaldine (altra delusione fu non solo la per la prima volta, un crisma di redenzione sociale tradita, ma anche l'arricchimento legalità e ufficialità ai gruppi maggiore e il rafforzamento dei proprietari terreni) mafiosi, sia sul plano regionale, ancor più lo stato apparve non solo estraneo, ma nemi che su quello nazionale e interna co, come nemmeno erano state le monarchie straniere.- zionale" (p.228). - Non potendò adottare quella diretta, contro lo Sta­ Qualunque sia il valore storico to fu ritenuta lecita ogni forma di lotta: dall'indif della evoluzione della mafia o di ferenza alla resistenza, dall'evasione fiscale al sa~ questa interpretazione, la doman­ botaggio, dalla sfiducia totale nelle istituzioni, in da che sorge, riflettendo sul fe­ capaci e piegate in proprio favore dai galantuomini~ nomeno, è questa: perchè la mafia alle endemiche ribellioni, all'incendio dei municipi, e si è sviluppata in Sicilia, di­ all'organizzazione dei Fasci Siciliani, estremo tenta venendo, poi, fenomeno internazio tivo popolare di inserimento nello stato di diritto~ naIe? Essendo questa violentemente dispersa, non si ebbe al --ra-risposta va cercata nella tro spazio che l'emigrazione all'estero o la mafia in storia dell'isola: eccetto nell'e terna. - tà normanna in cui la Sicilia vis I due tronconi della rivolta ideale siciliana - per se indipendente, il potere politI un fenomeno di interazione e di osmosi e, forse, an­ co, essendo in mano straniera, fu che di presa di coscienza dell'identità delle proprie sempre sentito dai Siciliani come radici - un giorno in America, terra di emigrazione e nemico, estraneo alla nazione. In di speranza, si sarebbero fusi nella mafia e nel gan.Q. certo qual modo contenti delle sterismo italo-americano. prerogati ve formali del "Regno di Sicilia", i Siciliani si disinte­ DOMENICO DE GREGORIO ressavano - salvo sporadiche ri­ bellioni - di quel che avveniva LIBRI RICEVUTI nell'evoluzione politica delle mo narchie .dominanti: lo sviluppo dI PIETRO MENDOLA. IL SOGGETTO DELL'UNZIONE DEGLI INFER­ ciò che in Sicilia era stato in­ MI. PALERMO 1991 terrotto. Nella lotta tra la mo­ narchia e il baronaggio feudale i NINO AGNELLO. IL MURO DI BERLINO IRACCONTI, GIARDINI popoli d'Inghilterra, Francia e EDITORI, PISA 1991, [ 15.000 Spagna e, sotto certi aspetti, del la Germania e dell'Europa centra: ******************************************** le, per liberarsi dal potere'vici 1 PO CRI SIA ------.-- no dei feudatari, si appoggiavano L'~poc~~~~a è l'omag9~o ch~ ii viz{o ~en- ed erano Drotetti e sollecitati de alla v~~tù. (F. La Roche6oucauldl da quello regio. - 6 - LA VISIONE GERLANDO LENTINI DIABOLICA LA SIGNORA MADRE DI LEONE XIII Suor Maria di Gesù Santocana/e fondatrice delle suore Cappuccine di Stefano M. Paci dell'Immacolata di Lourdes Fu lo causa dell' introduzione 18.52-192) nella messa della preghiera EDIZIONI PAOLINE 1991 - t 24.000 all'Arcangelo Michele. biografia di pp.354 Abolita dopo il Concilio Il problema dell'unità dominò tutta la storia italiana del diciannove­

' san Michele Ar­ simo secolo, con le sue implicazioni politico-territoriali, socio-economiche cangelo, dlfendl- e, non ultime, ecclesiali. • cl nella lotta; sII I promotori dell'unità d'Italia sotto Casa Savoia costituivano un'éli~ ~ Il nostro aiuto liberai-borghese che poco si curò di coinvolgere il popolo, il quale, quando contro le malvagità e le In­ sidie del demonio. Iddio lo si mosse, /0 fece rperando in un miglioramento delle sue tristi condizioni domini, suppllchevoll lo economiche e sociali. chiediamo; e tu, Capo della Questa rperanza sosteneva il popolo siciliano, fra i più attivi nella ri­ Milizia celeste, Incatena nell'Inferno, col divino po­ volu:done risorgimenfllle, quando Garibaldi giunse come liberatore e fau­ tere, Satana. gli altri spiriti tore di una riforma agraria che avrebbe dato la terra ai contadini. I pie­ maligni che vanno vagando dotti, quindi, lo seguirono nella conquista dell'isola, mentre la povera n.1 mondo per perdere le a­ gente lo accoglieva nei paesi inalberando il Crocifisso e l'immagine della nime. Cosi sia .. , Fino alla riforma liturgica Introdotta Madonna, sostenufll quasi ovunque dal clero, giacchi la Chiesa sici/iaNJ da Paolo VI, In tutte le chie­ era favorevole all'unità d'IfIllia in sintonia col popolo. se del mondo, al termine Purtroppo, realizzafll l'unità, ben presto vennero le delusioni. Lo SfIl· della messa, Il pr.te si Ingi­ lO liberale dimenticò il popolo, i poveri, gli operai e i conflldini, non nocchiava in fondo all'alta­ re e recitava pubblicamen­ attuando akuna riforma di ordine sociale; reprimeva, anzi, con misure te questa preghiera a san poliziesche e violente tutte le proteste popolari tendenti a denunciare un Michele, l'Arcangelo che disagio economico crescente. D'altro canto la Chiesa e gli Ordini religio­ secondo la tradizione ave­ V8 guidato le truppe ange­ si furono considerati dei nemici vinti da spogliare, e non a beneficio tki liche nells lotta contro poveri, bensì dei già ricchi e degli arricchiti, sino al punto da sopprimere Satana riuscendo a cac­ gli stessi Ordini e Congregazioni religiosi. La qual cosa aggravò la situa­ ciare I ribelli all'Inferno. La zione della povera gente, che si vide privata del lavoro e dell'assistenza preghiera ha una sua curio­ sa storia. Risai. ad una vi­ caritativa che riceveva dalla Chiesa e dai suoi religiosi e religiose. sione terrificante che ebbe Eppure, quando sembrava che tali opere sociali e caritative ecclesiali nel 1886 Il Papa Leone XIII, dovessero essere inesorabilmente travolte, lo Spirito Santo suscitò un pul­ e che riguardava la clt1à di lulare di nuove Congregazioni religiose maschili e femminili in tutta Ita­ Ruma. Lo rivela Il cardinal lia: non riconosciute dallo Stato come tali, riuscivano a vivere sotto il Giovanni Nasalll Rocca In una lettera pastorale per la nome di Società di Comune Abitazione. Andarono così incontro ai biso­ Quaresima del 1946, nella gni spirituali e materiali del nostro popolo, in modo che sa di eroico e quale accenna a confidenze di avventuroso in una legislazione e in un clima di penecuzione politica: che gli fece Il segretario del Papa. Racconta Il cardinale: la Chiesa, insomma, non abbandonava i poveri e gli emarginati. E ciò -Leone XIII scrisse egli in tutta Italia, dal Nord al Sud, dal Piemonte alla Sicilia. Qui contem­ stesso quella preghiera ... poraneamente.operavano tre grandi santi della carità: a Palermo il beato La frase che I demoni si ag­ Giacomo Ct/smano, a Catania il beato Giuseppe Dusmet e a M~ssina girano per Il mondo ha una spiegazione .torlr;:a, a noi il beato Annibale di Francia; e c'erano pure, in tutte le città e i paesi plu volte riferita dal suo se­ dell'isola, d~lle meravigliose donne di Dio dedite anch'esse al seroizio gretario particolare, monsl­ dei poveri e degli emarginati. gnor Rinaldo Angeli. Leone XIII ebbe v.ramente la vi­ Nella mia diocesi di , tra la fine dello scono secolo e gli inizi sione degli spiriti inf.rnall del/'attuale, vissero ben tre di queste benefiche donne di Dio, e tutte e che si addensano sulla Cit­ tre fondatrici di congregazioni religiose: a Partinico suor Maria Rosa lan­ tà Eterna (Roma), e da gara con le Figlie della Misericordia e della Croce, a Corleone suor Tere­ quella esperienza venne la preghiera che volle far reci­ saCoreimiglia con le Terziarie Regolari di Santa Chiara, e a Cinisi ap­ tare In tutta la Chiesa. Tale punto suor Maria di Gesù Santocanale con le Suore Cappuccine del­ preghiera egli la recitava l'Immacolata di Lourdes, la cui presente biografia desideriamo presen­ con voc. vibrata e potente: tare, non S% e non tanto alla nostra diocesi di Monreale, bensì a tutta la udimmo tante volte nella basilica vatlcana. Non solo: la Chiesa di Dio che è in Italia e nel mondo. È, infatti, un'eroi1l4 dt/I'a­ scrisse di sua mano uno more di Dio e del prossimo, che speriamo di invocare presto santa; e in quanto tal~ non appartiene solo alla ponione di Chiesa in cui nacque (continua a pag.?) e operò,. bensì a tutta, poiché tutta può e deve edificare con il suo lumi- - 7 -

noso esempio Ji v;14 squisil4mente evangelica. allora, l'unica volta che venne re­ Suor Maria di Gesù, quando era ancora Carolina e ragazza della no­ citata in pubblico da un papa fu il biltà palermitana, villeggiando nel piccolo comune di Cinisi, ebbe pietà 24 maggio 1987 quando Giovanni Pao­ dei tanti poveri di questo paesetto che languivano materialmente e spiri­ lo II si recò a Monte Sant'Angelo, tualmente; perciò, nel 1887 vi si trasferi e ha dato vita a una comunità in provincia di Foggia, neÌ santua­ rio dedicato all'Arcangelo Michele. religiosa a loro servizio e destinata a espandersi in Sicilia e nel mondo. spiegò il Pontefice al termine del­ lA sua vita viene delineata, in questo libro, da Gerlando Lentini con la preghiera: "Sono venuto per vene una prorpettiva marcal4mente storica; e, quindi, in modo distaccato, do­ rare ed invocare l'Arcangelo Miche= cumentalo, oggettivo, senza minimamente indulgere a considerazioni e le, perché protegga e difenda l a a rpunti tJane9.iristici. Eppure, ciononostante, ne baha fuori una figura Santa Chiesa ... questa lotta contro di donna, di cristiana e di religiosa così candida, semplice, evangelica, il demonio, che contraddistingue la così bella e affascinante, che ne sollecita la lettura, spinge ad andare fino sua figura, è attuale anche oggi, in fondo, mentre lascia dentro un qualcosa che edifica. convince e rende perché il demonio è tuttora vivo e più disponibili al bene. operante nel mondo". Non intendo anticipare nulla della vita di suor Maria di Gesù di San­ 30 GIORNI tocanale, lineare, eppure spiritualmente avventurosa. Una sola osserva- • N.1ljNov .1990 zione: leggendo questo libro, si ha l'impressione che in questa splendida ======~======donna si vada progressivamente attuando il desiderio di Giovanni Batti­ sta, il quale diceva ai suoi discepoli: «Egli (Gesù) deve crescere, e io in­ veu diminuire!» (Gv 3,30). QUESTI LA/CISTI Sì, proprio così, poiché, man mano che si avvicina il giorno della sua morte (27 gennaio 1923), sembra tutto «diminuire», e addirittura dissol­ versi: la donna di Dio e la sua opera; poi, il miracolo della risurrezione: IL DATO non è confortante,ma è in la sua memoria divenl4 una presenza viva e attiva nella sua congregazio. sintonia con tanti altri nella Chie ne, mentre la sua opera si fa viva e vil4le. sa di oggi: stando, cioé, a una re= Il Signore benedica la fatica dell'autore che ha scritto queSI4 biografia cente inchiesta sulla diffusione e conceda a molti la grazia di leggerla. Sì, è una grazia di Dio la lettura dei quotidiani, pare che la Repub­ di questo libro, poiché sollecil4 e dà la fOrla di farsi sempre più buoni, blica sia uno dei più letti (se non il più letto) negli ambienti catto­ più santi, più fedeli al vangelo: è un'esperienza che invito tutti a fare. lici "che contano". Dunque, non pos sono stupire più di tanto certi ri= SALVATORE CASSISA sultati anche sul piano pastorale, Arcivescovo cii Monreale visto che nella Vhiesa molti usano ogni giorno quel "filtro" per cono­ (La visione diabolica di Leone Xllljcont.da pag.6l scere e giudiacare il mondo contem­ speciale esorcismo (contenuLo nel rituale romano).Ta poraneo. le esorcismo egli raccomandava a vescovi e sacerdotT Crediamo, dunque, che anche t r a di recitarlo spesso nelle diocesi e parrocchie. Egli sill1ili lettori cattolici abbia ri­ lo recitava spessissimo lungo il giorno". svegliato curiosità 10 scambio d i Particolari aggiuntivi si trovano in un articolo ingiurie - l'ennesimo - tra il se­ de La Settimana del Clero del 30 marzo 1947. Scrive gretario del Partito socialista e padre Domenico Pechenino: "Non ricordo l'anno'preci­ il direttore-fondatore di Repubbli­ so .•• Un mattino il grande pontefice Leone XIII ave­ ca. Di fronte a una proposta politi va celebrato la Messa e stava assistendo ad un'al­ ca di Eugenio Scalfari, Bettino Cra tra di ringraziamento, come al solito. Ad un tratto xi gli ha intimato di tacere perch~ lo si vide drizzare energicamente il capo, poi fissa in gioventù avrebbe portato la carni re qualcosa, al di sopra del capo del celebrante~ cia nera. L'accusato ha replicato Guardava fisso, senza battere palpebra ma con un sen ricordando che, alla caduta del re­ so di terrore e di meraviglia, cambiando colore e Il gime, nel 1943, non aveva che 19 an neamenti. Qualcosa di strano, di grande avveniva in ni e che, comunque, già prima era lui ... Finalmente, come rinvenendo in sé, dando un stato espulso dal GUf, la Gioventù leggero ma energico tocco di mano, si alza. Lo si ve UniverSitaria Fascista. de avviarsi verso il suo studio privato. I familiarI . Per sapere come andarono le cose, lo seguono con premura e ansiosi. Gli dicono sommes­ basta riprendere in mano un libro samente: "Santo Padre, non si sente bene? Ha bisogno pubblicato l'anno scorso dall'edito di qualcosa?". Risponde: "Niente, niente". E si chiu re Leonardo e scritto da Giancarlo de dentro. Dopo una mezz'ora fa chiamare il Segreta= Perna con il titolo Scalfari. U n a rio della Congregazione dei Riti e, porgendogli un vita per il potere. E' significati­ foglio, gli ingiunge di farlo stampare e di farlo ar vo che il malcapitato biografato ab rivare a tutti i Vescovi del mondo. Che cosa contene bia dato battaglia a quelle pagine~ va? La preghiera che recitiamo al termine della Mes= minacciando querele (non sappiamo sa assieme al popolo, con la supplica a Maria e l'in se alle parole siano poi seguiti i vocazione infocata al Principe delle milizie cele~ fatti) e proibendone la pubblicità sti, implorando Dio che ricacci Satana all'inferno". su Repubblica, non solo, ma anche La riforma liturgica voluta dal Concilio cancellò su tutti gli altri giornali apparte per serrpre quel testo dal rito della Messa.' Dopo di nenti al Gruppo, a cominciare da l' - 8 -

Espresso. Pare che ci siano stati anche ten Cose, intendiamoci, che a dei ventenni si tatlvl di intralciare la diffusione in li= possono perdonare volentieri, se non fosse breria: sta di fatto che il pamphlet non ha per la faziosità con cui gli interessati cer avuto la diffusione che notoriet~ di Scalfa carono poi di far dimenticar quel lOrO passa ri, stile vivacissimo e ottima informazione to. in effetti, gli "anti-fascistiss'imi" za= di Perna facevano prevedere. E' probabile netti e Fo (e con loro molti altri) reagiro­ che in quelle pagine ci sia della prevenzio no minacciandosfracelli quando qualcuno che ne, visto anche che l'editore è Leonardo c'era ricordò come andarono le cose: ma do­ Mondadori, cacciato allora dalla grande Ca­ vettero poi venire a più miti consigli quan­ sa fondata da Arnoldo proprio dalla conqui­ do in tribunale ·furono presentati i documen­ sta finanziaria operata dalla coppia Carlo ti. Fo, costretto ad ammettere, sostenne che De Benedetti-Scalfari. Ma, al di là degli nelle Brigate Nere si era sì arruolato, m a apriorismi polemici e di non poche ·cattive come infiltrato della Resistenza ... rie" - anche se basate su fatti autentici = ci permettiamo consigliarne la lettura ai * * * molti cattolici engagés (tra i quali, stan­ PIU' CHE I brevi trascorsi fascisti di Eu do all'inchiesta che dicevamo, non mancano genio Scalfari, inquietano le mosse successI neppure certi vescovi) che leggono la Repub ve che Perna sintetizza così: "Scalfari nel blica convinti di trovarvi la mitica "Ita­ 42 era fascista, nel 43 antifascista, nel 46 lia degli onesti" o sono persuasi addiri.ttu votò monarchia, nel 52 era liberale, nel 55 ra che quelle pagine testimonino i "valori" radicale, nel 63 socialista, nel 76 filoco­ che collimano con quelli evangelici. munista, dall'B3 all'89 è stato demitlano. O ra ha il dito in aria e spia il vento".Vento * * * che, nel frattempo, lo ha portato a essere PER VENIRE alle accuse craxiane di fasci­ sponsor del Pds e del suo povero segretario, smo, dobbiamo confessare che non solo-rlC)l1 OCchetto. Un percorso logico, del resto, vi­ cr-sembrano le più importanti ma che ci pro sta l'affermazione che gli è attribuita: "La curano un certo senso di noia: a cinquantT coerenza è la qualità degli imbecilli". Scel anni dall'irreversibile crollo di -quel regi ta consapevole, dunque, dell'incoerenza, del me è un po' grottesco che si considerino de cambio di bandiera come, volta per volta, me cisive delle accuse di collusione che n o n glia consigli la ricerca del ·potere" cui,se possono ormai che riguardare dei vecchietti condo il suo biografo, avrebbe dedicato 1 a tutti attorno, per i più giovani, ai settan vita. t'anni. Come documenta Perna, lo studente u Ma, anche qui, non si avrebbe nulla da ec­ niversitario Scalfari fece parte sì della cepire (pur rifiutando, naturalmente, di a­ redazione di Roma fascista, l'organo d e i scoltare le omelie che vengono da un simile Guf della capitale, ma insieme a un gruppo pulpito e lasciandole volentieri agli sprov­ di giornalisti che avrebbero poi rappresen­ veduti letturi, tra i quali i cattolici, lo tato, nel dopoguerra, l'antifascismo più vi dicevamo, non sono poChi: contenti loro .•• ), rulento e intransigente. Il diciottenne Eu= nulla da eccepire, dunque, se ogni posizione genio si esibì, su quelle colonne, in prose successiva dello ScalEari in oggetto non fos come quella che segue, buttata giù nel lu­ se stata accompagnata da un moralismo intimI glio del '42, quando i rovesci militari co­ datorio, da prediche altezzose in nome di su minciavano ad alimentare la fronda contro periori "valori etici" di cui il predicatore Mussolini: "Noi siamo pronti a marciare, a sa~ebbe l'incarnazione. costo di qualunque sacrificio, contro tutti In ogni piroetta politica, seguita sempre coloro che tentino di fare mercimonio della dall'anatema verso "gli altri" - magari quel nostra passione e della nostra fede. E anco li tra i quali era o sarebbe p o i stato = ra oggi è la stessa voce del Capo che c I Scalfari ha però portato un fondo costante: guida e ci addita le mete da attingere". Ve l'avversione (anzi, "il voltastomaco" per u­ nati di razzismo altri articoli come quello sare una sua espressione) verso quella c h e del settembre di qUello stesso '42: "Gli 1m chiama "l'Italia alle vongole". Che sarebbe peri quali noi li concepiamo sono basatI poi l'Italia sfiancatada una mancanza di i­ sul cardine di razza, escludendo pertanto deali e da un malcostume che per lui sarebbe l'estensione della cittadinanza da parte ro frutto costante e inevitabile della tradI dello Stato Nucleo alle altre genti". zione cattolica. Come tutti gli spocchiosi e Ma, in quello stesso periodo, un Giorgio redi del Partito d'Azione, quei quattro gat= Bocca scriveva anche di peggio, spingendosi ti che leggevano il troppo mitizzato il Mon­ all'antisemitismo più violento, per i G u f do di Mario Pannunzio (non andò mai oltre le piemontesi: e anche Giovanni Spadolini, al­ ventimila copie), anche per questo calabrese lora giovanissimo, si esibiva in prose raz­ romanizzato c'è un solo "mondo civile", quel zistiche persino nei mesi della Repubblica lo che ha conosciuto la Riformai e c'è u n Sociale. Il futuro direttore de l'Espresso, mondo incivile, quello italiano, che ha avu­ successore proprio di Scalfari, Livio zanet to la Controriforma. In fondo, il solito ca­ ti, si arruolava volontario nei paracaduti= so di provinciali.smo masochistico: di c h i, sti di Salò, divenendo dunque camerata d i non essendosi spinto che sino a Chiasso (per quell'altro volontario, imbevuto allora d i dirla con ul altro liberaI, Alberto Arbasi­ mistica fascista, che era Dario Fo. no) è convinto che a Nord delle Alpi ci sia - 9 -

il Regno della Luce solo perché ha rifiutato ca Santo è marcatamente storico e il proce­ il papa. dimento scientifico. Niente sfugge al Gall~ VITTORIO MESSORI (A.l rana di questa figura cosi singolare. ed ori gina1e; una figura che affascina e che ri~ ""ftnnn""""nnn"""""""""""""n"""""nnn""""nnnn sulta interessante, rendendo cosi gradita e CALOGERO GALLERANO piacevole la lettura del libro. Giulio Tomasi di Lampedusa ci appare come UN TESTIMONE DI SANTITA un uomo di eccezionale vocazione ascetica e NELLO STATO CONIUGALE penitenziale, è vero, e sa usare anche l a GIULIO TOMASI DI LAMPEDUSA "frusta" per disciplina; ma questo è solo un aspetto della sua personalità umana e MONASTERO DELLE BENEDETTINE "55. ROSARIO" cristiana, e per giunta in funzione del­ PALMA DI MONTECHIARO (AG) la sua vita coniugale, sociale, civile, po­ pp.324 litica, amministrativa ed educativa del suo popolo. Era infatti uno studioso e protetto Il Gattopardo, il famoso romanzo di GiuseE re di studiosi e scienziati, con i quali dI pe Tornasi di Lampedusa, inizia con la recita scuteva con competenza e corrispondeva con del Rosario in casa del protagonista,il Prin lettere dotte; un amministratore caritatevo cipe Fabrizio, antenato dello' stesso autore: le e soprattutto giusto dei suoi feudi; u n "Nunc et in hora mortis nostrae.Amen.La re educatore impareggiabile dei suoi figli: le cita del Rosario era finita ••. Lui, il Prin~ lettere loro indirizzate sono dei veri trat cipe, intanto si alzava ••. e tutto rientrava tati di pedagogia: non per nulla uno di lo~ nell'ordine, nel disordine, consueto". ro, Giuseppe,è stato procalmato santo del­ La .recita del Rosario, che l'autore prese!} la Chiesa cattolica; fu un educatore anche ta come una tradizione bigotta, non doveva del suo popola con i suoi consigli, il suo esserlo poi tanto nell'antica nobile fami­ esempio, con la predicazione affidata a re­ glia dei Tomasi di Lampedusa, alla quale e­ ligiosi dotti e santi, e perfino con la i­ gli stesso apparteneva e la cui morte ne se­ struzione scolastica. gnò l'estinsione. Giulio Tomasi di Lampedusa Il romanzo di Tomasi di Lampedusa, il cui infatti, che fu all'origine della n o b i 1- tema è il desolato motivo esistenziale del­ t à del casato per aver compiuto e sviluppa­ l'essere per la morte, finisce in un modo to la fondazione di Palma Montechiaro rice­ desolato con questa sconsolata riflessione: vendone il titolo di Duca, aveva scritto: "Poi tutto trovò pace in un mucchietto d i "La Casa nostra è per la divozione al San­ polvere livida". Il libro di Calogero Galle tissimo Rosario, ed è per essa che ci conser rana, la cui interessante lettura consiglii viamo". Non solo, ma sullo stemma di fami~ ma ai nostri lettori, invece si conclude glia che portava il motto Spes mea in Dea ag c,·o n una nota di gioia e di speranza, giunse: per Mariam, ossia: "La mia speranza come si conviene alla dinastia di Santi che è riposta in Dio per mezzo di Maria". egli ha magistralmente rievocato: la Chiesa L'autore, nel Gattopardo, parla anche d i di Palma Montechiaro non attenda oltre a pro questo suo famoso antenato, ma in modo in­ porre per la beatificazione e canonizzazio~ spiegabilmente irriverente: gli riserva u n ne il più illustre dei suoi figli, il Duca accenno quando i due giovani innamorati Tan­ Giulio! credi e Angelica, durante una loro scorriban G. L. da all'insegna della passione e della sensua ************************************ lità nell'immenso palazzo dei Tomasi a Donna fugata (Palma Montechiaro), irrompono nell' MORALE appartamento "venerato, detto del Duca-Santo Il deputato Vassallo, parlando alla (Giulio Tomasi di Lampedusa), dove a m e t à Camera in difesa della pubblica moralità, a del Seicento un Salina si era ritirato come aveva assunto toni di severa condanna, quan in un convento privato, ed aveva fatto peni­ do un collega lo interruppe urlando: - tenza ••. Qui egli si fustigava •.. nella sua - Non faccia il Catone! pia esaltazione". L'oratore senza scomporsi continuò sullo Il Tomasi di Lampedusa perdette cosi l'oc­ stesso tono, esclamando: casione di darci un'immagine autentica e ve­ - E' bene, illustre collega, che ci s i a ra del suo più illustre antenato, falsifican un Catone tra tanti Marci e tanti Porci! do cosl la storia e mortificando la nobiltà del suo Casato. CINICO ------Ebbene, quasi a riparare questo falso sto­ Chi è il cinico? Uno che sa il pre~ rico, ecco che CALOGERO GALLERANO, ricercato zo di ogni cosa ed il valore di nessuna. re e studioso accurato e intelligente della (Wilde) storia civile e religiosa di Palma Montechia ro, ha voluto dare alle stampe in bella ve~ STORIA ste tipografica il profilo biografico di GIU Questo è il difetto della storia:non LIO TOMASI DI LAMPEDUSA, che già sulla coper si trova mai scritta dai vinti. (G. Capponi) tina definisce: "testimone di santità nello stato coniugale". Il contesto in cui viene presentato il Du- ************************************ -10 -

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D E F I C I T 199 l 5.520.260 *************************************************************************************** Un grazie agli amici, il cui generoso contributo ci permette di iniziare il XXVII anno della nostra rivista con serenità, nonostante il deficit che an- cora grava sulla nostra amministrazione per l'acquisto della fotostBmpatri- ce. Siamo siCUri che entro quest'anno il bilancio andrà a pareggio: la gen~ rosità dei nostri lettori sa fare anche •.• miracoli. Auguri cordialissimi per il Nuovo Anno! Il Direttore e i Redattori **********************************i *****

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ N. 2 FEBBRAIO 1992 anno XXVII

Ge~lando Lentini Direttore responsa bile + Amministrazione e Redazione: Piazza G.Mazzini 7 - 92026 FAVARA (Agrigento) + c.c.p. N.11951928 + + --~--"-~------Direzione: Largo Kennedy 4 - 92016 RIBERA (Agrigento) + Tel. e Fax (0925) 61/595 + Tribu­ nale Agrigento N.70 21.11.1966 + spedizione abbonamento postale gr.III - Pubblicità 70% +

+ + + + + + + + + + ------TUTTO DELL'UOMO + TUTTO DI DIO

Dice san Tommaso: "L'uomo non crederebbe, se non vedesse di dover credere o per l'evidenza dei segni, o per qualche altra ragione" (2-2,q.l° a.a.ad2). Scrive C. : "Solo quando io sono storicamente convinto che vi fu un uomo che ebbe la coscienza di essere Figlio di Dio e Salvatore dell'umanità, solo quando so ~o storicamente persuaso che tale uomo è assolutamente degno di fede, allora sola~ ~ente io sono autorizzato, anzi obbligato dalla mia coscienza a prestar fede a ta= le uomo, anche quando pronuncia quelle misteriose attestazioni riguardanti la sua persona, che toccano la profondità del Dio Trino, anche se di queste mi sfugge l' intrinseca evidenza" (Gesù il Cristo, Ed.Morcelliana, Brescia 1973, p.48). ,Compito della ragione, pertanto, è quello di arrivare a un giudizio di credibili ta. --A tale giudizio di credibilità, peraltro, si può arrivare, oltre che attraverso il metodo storico, per altre vie. Per esempio: le caratteristiche del .messa~o di Cristo; fu la via di F.Coppée: "Ad ogni pa rola del Vangelo vedo la verita che brilla come una stella e sento che palpita come un cuore": così egli scrisse e per questo si convertì; - la Chiesa stessa, che ha la missione di testimoniare Gesù Cristo; fu la via di G. C;lesterton: "La chiarezza e la decisione - egli scrisse - di fronte alle P2. derose questioni della vita moderna, la trovo solo nella Chiesa cattolica; pe~ cib divenni cattolico". IL SI' DELL'UOMO SOTTO L'INFLUSSO DELLA GRAZIA Gesù dice: "Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha manda = to" (Gv 6,44). San Paolo scrive ai suoi cristiani: "Per grazi.a siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio" (Ef 2,8). Insomma, l'atto di fede ha una valenza soprannaturale; perciò non può essere e= messo con le sole forze naturali. La ragione e la critica possono portarci, e ci portano di fatto, a scoprire nel Signore Gesù l'evento divino e nella rivelazione biblica l'intervento di Dio; rr~ l'atto di fede non è una conclusione scientifica, ma un'adesione della volontà sot to l'influsso della grazia: è "un dono di Dio", insegna l'apostolo Paolo. - La grazia di Dio illumina l'intelletto, muove la volontà, eleva le facoltà umane per aderire alle verita rivelate da Dio totalmente superiori alle nostre umane pos sibilità: "Quelle cose - scrive l'apostolo Paolo - che occhio non vide, né orec~ chio udì, né mai entrarono in cuor d'uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano" (lCor 2,9). t-',a Dio offre a tutti gli uomini la gl'azia della sal vezza? sì, poiché, scrive l'apostolo Paolo, "Dio vuole che tutti gli uomini siano salv~ ti e arrivino alla conoscenza della verità" (1Tm 2,4). L'ostacolo alla fede è dentro lo stes~o incredulo: l'ignoranza da vincere, la tra scuratezza nell'affrontare i problemi importanti della sua esistenza, le passionI di cui si lascia travolgere, il voler fare quel che gli aggrada, la mancanza di u= r.a qualSiasi forma dì preghiera, l'alibi delle carenze delle persone di Chiesa,ne! - 12 - la quale" scrive Pascal, "c'è abbastanza luce per coloro che non desiderano che vedere, e abbastanza oscurità per quelli che hanno la disposizione contraria". Insomma, l'atto di fede è tutto dell'uomo e tutto di Dio: "Se non fossi venuto - dice Gesù - e non avessi parlato loro .•• e non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro ha mai fatto, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato" (Gv 15,22-23). Nell'atto di fede vi prendono parte: - l'intelletto, che aderisce alle verità rivelate per l'autorità di Dio che leha rivelate; - la volontà, che spinge l'intelletto.a questa decisione; - la grazia di Dio, che muove l'intelletto e la volontà ai rispettiVi atti. L'adesione dell'intelletto non importa solo la conoscenza delle verità, ma anche un siudizio per il quale si ritengono vere le verità proposte. CREDERE A CRISTO, CREDERE CRISTO, CREDERE IN CRISTO Nell'atto di fede il primato è della volontà, al punto di essere chiamata obbe= dienza dall'apostolo Paolo, 11 quale afferma che per mezzo della fede rendiamo--Ia nostra "intelligenza soggetta all'obbedienza al Cristo" (2Cor 10,5). Si comprende così il motivo per cui alcuni non arrivano alla fede, ed altri, pur credendo, vivono nell'incoerenza. Si avvera quel che scriveva già il poeta pagano Ovidio: Video meliora probogue: deteriora seguorj ossia, Vedo le cose migliori, le approvo i ma seguo le peggiori (Metamorfosi, lib.VII). Pertanto, la volonta, anche sotto l'influsso della grazia, rimane perfettamente libera; sicché l'atto di fede è fonte preziosa di merito. Dice Gesù: "Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo" (Mc 15,15). L'atto di fede del cristiano segue tre fasi: la prima, credere a Cristo; di con= seguenza, la seconda e la terza: credere Cristo e credere ln Crlsto. 1. Credere a Cristo. L'lntelletto aderisce ad una verità per due diverse vie: o perché vede la ve= rità, o perché gli viene testimoniata da qualcuno che possiede conoscenza e cre= dibilità. Il primo è il caso della scienza, il secondo della fede. Pertanto, io credo a Gesù Cristo vuoI dire: la ragione ultima per cui io cre= do quello che Egli mi rivela è la sua autorità e la sua autorevolezza divina. lo vedo, direbbe san Tommaso d'Aquino, con gli occhi stessi di Dio. Tale cer= tezza, perciò, non solo esclude ogni dubbio, ma è la più grande delle certezze, poiché è la stessa certezza di Dio che diviene mia certezza; e Dio non può né in gannarsi, né ingannare. - 2. Credere Cristo. Gesu chiede a Marta, prima di risuscitare 11 fratello Lazzaro: "Tu credi?";el la rispose: "Sì, o Signore, io credo che Tu sei 11 Cristo, 11 Figlio di Dio che deve venire in questo mondo!". Ecco, allora, il contenuto della fede cristiana: Gesù è il Figlio di Dio in= carnato; crediamo, perciò, quello che Lui ci dice e perché Lui ce lo dice. 3. Credere in Cristo. La fede e slanclo vigoroso verso Gesù Cristo, donazione totale a Lui, fine ul timo del nostro agire e della nostra vita. "La fede - dice ancora san Tommaso d'Aquino - è una prelibazione di quella c2 noscenza che nell 'altra vita ci renderà beati" (Comp. Theol. c.2). CONCILIO ECUMENICO VATICANO II: L'ATTO DI FEDE Dignitatis humanae, n.10: . L'atto di fede è per sua natura un atto libero, ~iacché gli esseri umani, re= denti da Cristo Salvatore e chiamati in Cristo Gesu ad essere figli adottivi,non possono aderire a Dio che ad essi si rivela, se il Padre non li trae e se ncnpr~ stano a Dio un ossequio ragionevole e libero. Dei Verbum, nn.4-5: ,* Dopo avere Iddio, a p~u riprese e in più modi, parlato per mezzo dei Profe= h, "alla fine, nei giorni nostri, ha parlato a noi per mezzo del FigliO" (Eb 1, 1-2). Mandò infatti suo Figlio, cioè il Verbo eterno, che illumina tutti gli uo= ~ni, affinché dimorasse tra gli uomini e ad essi spiegasse i segreti di Dio. q~ su Cristo dunque, Verbo fatto carne, mandato come "uomo agli uomini", "parla le - 13 -

parole di Dio" (Gv 3,34) e porta a compimento l'opera di salvezza affidatagli dal Padre. * A Dio cÌle rivela è dovuta "l'obbedienza della fede" (Rm 16,26) con la quale l'uomo si abbandona a Dio tutt'intero liber'amente prestandogli "il ìienoosse= quio dell' intelletto e della volontà" e acconsentendo volontariamente alla riv~ lazione data da Lui. * Perché si possa prestare a Dio la fede che gli è dovuta come Rivelatore, so= no necessari la grazia di Dio che previene e soccorre e gli aiuti interiori del= lo Spirito Santo, il quale muova il cuore e lo rivolga a Dio, apra gli occhi del la !:lente, e dia "a tutti dolcezza nel consentire e nel credere alle verità". * Affinché l'intelligenza della Rivelazione diventi sempre più profonda, lo stesso Spirito Santo perfeziona continuamente la fede per mezzo dei suoi doni. LA FEDE IN GESU' CRISTO VINCE IL MONDO

Scrive l'apostolo Giovanni: "Chiunque è generato da Dio sa vincere il mondo;e la vittoria che vince il mondo è la nostra fede" (1Gv 5,4). Dal canto suo, l'apostolo Paolo, descrivendo la condizione del mondo senza Dio - e quindi del mondo che deve essere "vinto" per mezzo della fede - "ne coglie le connotazioni essenziali con quattro aggettivi indimenticabili: è asynétous, senza senno; asynthétous, senza costanza; astòrgous, senza amore; aneleèmonas, senza mi= sericordia (Rm 1,31). 1. La fede è vittoria sul mondo perché in essa l'uomo asynétous (senza senno)ri~ cquista il senno. La fede è prima di tutto illuminazione: rivelandoci Cristo crocifisso e risor: to come unico senso e unica vera ragione dell'esistenza dell'universo creato, ci rivela cosa sia veramente l'uomo (immagine di Cristo e partecipe, per vocazione essenziale, del suo mistero vivente); che cosa siano le cose (esterne manifesta: zioni del valore intrinseco dell'uomo, a lui finalizzate e sottoposte al suo seI' Vizio); che cosa sia la nostra esistenza terrena (prologo penoso, effimero,ma n~ cessario di una definitiva condizione di gioia nella comunione con Dio). 2. La fede è vittoria sul mondo perché in essa l'uomo asynthétous (instabile, in costante, infedele) riceve stabilità e capacità di fedeltà. La fede, infatti, ponendoci in comunione col Dio eterno e col Cristo eternizza to, ci fa aggrappare alla realtà definitiva e ci sottrae alla tirannia del flus~ so temporale. 3. La fede è vittoria sul mondo perché in essa l'uomo astòrgous (incapace di ama re) impara ad amare. - ,Gli uomini possono trasformare le strutture, cambiare i sistemi economici,rior dlnare gli impulsi istintivi dei singoli in sistemi sociali diversi ••• Ma in nes suna forma sociale gli uomini sono capaci di immettere e conservare l'amore. - L'~omo, lasciato a sè solo, è necessariamente senza amore, perché gli sfugge l'eslstenza delle vere motivazioni per amare e cioè l'esistenza di un unico Dio che è Padre, e di Gesù Cristo nel quale siamo chiamati ad essere un solo organi: smo vivente ed ad avere un solo destino._ 4. La fede è vittoria sul mondo, perché in essa l'uomo aneleémonas (senza miseri cordia) scopre la misericordia. La matrice illuministica di tutte le correnti di pensiero oggi prevalenti, pro prio perché non crede al peccato originale ed è convinta di una originaria bonta dell'uomo, è incapace di concepire la misericordia. La fede, proprio perché sa che tutti gli uomini sono cattivi, egoisti, colpevo li, riconosce che la misericordia è per tutti noi un genere di prima necessità:• senza misericordia è impossibile ogni convivenza veramente umana. E avendo espe= rimentato la sorprendente misericordia di Dio che ha fatto del perdono il f'i:-,' della sua creazione, la fede è in grado di offrire le motivazioni indispensabili all'esercizio dell'arte difficile della pietà. L'uomo quanto più insegue la giustizia, tanto più di fatto si chiude alla mise ricordia. E così, prefiggendosi talvolta la costruzione di un umanesimo nuovo e più alto, arriva troppo spesso a creare una società più disumana e piÙ disumaniz zante" (C.Biffi, Rivista del Clero Italiano, dicembre 1976). - CERLANDO LENTINI - 14 -

gkato pek ~t dono: tocca e ~nd~ca dette veke ~o luz~on{ a{ tant~ pkobtemi detl'uomo del no~tto Essere cristiani tempo. nella società di oggi Inteke~~ante La ijote~tant~zzaz{one dett'Ita­ Gerlando Lentini na/pkoge.tto Ubek ma·MOn.<.co l1e La V-<.a d-<. 1:110- RAGIONI PER VIW:RE vembke. La ~t~~~ k-<.pete: anche da no~,~11 Po Edizioni PaolJne, paU.l7O, lire 10.000 ton~a, { pot~t~c~ t~bekatm~~On{c{ a~~algono ~n modo v{olel1to la Ch{e~a cattolica. , è una ragione per vivere? La nostra esisten­ za ha un senso? Se lo domandano in tanti, STANISLAW MARSZAL [Po!ol1ia) spesso però senza avere la forza o il corag­ gio di approfondire la ricerca, spinti da si­ Sciacca 15.12.1992 - Egteg{o V{tettoke,la let C tuta da. .6UO l'{Mo Raq{on-t pek vive·te .6uggekI tuazioni di disagio e di sofferenza. L'autore di queste pagine - un sacerdote siciliano noto per la sua intensa ~ce ptofiol1de t~6le.6.6~ol1{, che 110n l~c{ano {t attività di pubblicista - ci conduce in un viaggio attra­ tettoke netta tki~tezza, ma P{utto~to io avv~a- verso la società in cui viviamo, rivisitandone le crona­ 110 alla6Vten{tà.. La mOkte, ùlfiatU, 110n v{el1e che di più rilevante spessore umano e proponendo giudizi e commenti dei protagonisti. Il risultato è pte.6el1tata come qualco~a che fia cadeke nella quasi uno spontaneo esame di coscienza circa il no­ pkO.6tkaz~one e nel dolote, ma come un qualco~a stro modo di essere cristiani. che k{manda alla v{ta.. La caducità e ta vacuUà Perché i fatti della vita ci inter­ della v{ta ~enza ... le tag{ol1{ pet v{vete, co~~ pellano come uomini, ma so­ bene de!{neate, .6ono pke~entate {n modo ~nci~i­ prattutto come cristiani. E allo­ -- l1ece~~M{amente ~{ glM­ vo; pet Cu{ {ncom{ne.ia a ra !'indagine abbraccia tutti i grandi temi esistenziali: la dake alta motte COI1 occh{o ~ekel1O e gkato •. morte, il dolore, i rapporti con Le te~t{mol1{anze t{poktate ~0110 tutte di una gli altri, insomma il mestiere di ~plend{da vivac{tà, tanto da 6M ~entike {t tet vivere con dignità. Se guardia­ tOke motto vicino ~pik{tuaimente a ch~ pMta. - mo le cronache di oggi, ci ren­ Leqgeke que~to t{bto e commel1tMlo con { m~ei diamo conto dell'immenso bi­ e m{o ma.k{to ~tàta. una e~pek{enZa gkat~ sogno di risposte in materia, { t{ e {cal1te c e c{ a Mkicch{to e, pekché no, m~­ proprio perché la vita - quella __o altrui, ma anche la propria - gi~okato. E' un'e~pekiel1za che con~{gi~o a. tut­ sembra aver perduto valore. '------te ie 6am{glie petché, attkavet~o que~te k{6!e~ L'autore propone i suoi "flash" attingendo abbon­ ~~011{, po~~ono okienta.k~{ vet~o quei valot{ aI dantemente ad una cultura letteraria quanto mai va­ "Bene", a{ qua!{ a. buon cki~tiano deve k{6et{­ sta, con citazioni pertinenti sui vari temi sfiorati. Da lte .ea ~ua vaa. Platone a Kierkegaard e a Del Noce, da Manzoni a Pavese, da Pirandello a Sartre, da Duns Scoto ad CARMELA COGNATA (Sciacca/AgI Hans Kìing, da Marx a Gramsci, da san Francesco a Marilyn Monroe, e tanti altri. Scopriamo così, dalle PMma. 24.1z'1992 - CMO Vitettoke, Leggel1do.ii. parole di tanti personaggi celebri, di essere quasi .6uO {{Mo Rag{on.( peJt v.Lvete, .6pe~~o ;'aol1elJo sempre in buona compagnia cercando nella fede le JtUotnMe {nd{etko peJt pek medaMe e nM m{e ragioni del vivere. Questo dà coraggio e aiuta a vince­ ceJtte veJt{tà ~he dànno Jtag{ol1e a! v{vete, éome re quel rispetto umano così diffuso e ricorrente, quel­ la vergogna di professarci cristiani che tanto ci condi­ Le{ d{ce nei t{toio. ziona davanti agli altri. In più, troviamo le parole per E' un !{bJto attual.(~~{mo: .( tem.( che v.( .6voi­ venire incontro a chi, stanco di lottare, nauseato da ge toccano ia kadice deli'uomo d'ogg.( e d{ ~em­ un mondo in cui sembra prevalere il male in tutte le pJte. Pel1.6O che tal{ te.mi Jt{6lettono 110n ~o!o ia forme, vorrebbe lasciarsi andare alla deriva. tealtà Ual.(ana ed wJtopea, ma anc.he degi{ ,al­ Soprattutto ai giovani ci sembra dedicato questo tk.( c.ontinent.L: an~he la. m{a che ~ono dei Cile. volumetto, pagine agili, redatte in stile accessibile a g{O­ qualsiasi tipo di pubblico, nelle quali riconosciamo E' un !.(bko che dà .6petanza, dà luce, dà facilmente frammenti della nostra quotidianità. La {a ..• VOkke{ che io legge~~eko ~opkattutto i g~ prima parte, raggruppata sotto il titolo Capire, stimo­ val1~, che a.'tk{Va.6~e a ch~ è tel1tato dal!a dto­ la la riflessione lasciando intravedere varie piste di ga., dal.ea ~i~pe.kazione. approfondimento culturale. La seconda, Reagire, ci Lo ~tUe è molto ~coJtJtevo!e ed anche,fia,cUmen cala nelle situazioni concrete della nostra società dei te compkeM{bUe, ~opJtattutto peJt me che ,~ono consumi suggerendo modelli di comportamento al­ ternativi a quellì di massa. cLt.el1aj è nacUe, e netto ~teMo tempo !;lDtw6on­ Alla fine, il lettore tira le somme e scopre che - do. Vangelo alla mano - andare contro corrente è bello. SuoJt ANA MARIA MOORE [Pa.'tma.) Angelo Montonatl *.************************************* Q"e5to volli,"! lo trovate presso le migliori librerie o scriven· IL PIU' GRANVE NEMICO VELLA PACE ------do a: CEP s.r.l. • corso Regina Margherita, 2 . 10153 Torino. L'abot­

FAMIGLIA CRISTIANA N 51/1991 to legal{zzato è {i p.(ù gkande nemico della pa c.e pekc.hé, ~e una madte può legalmente UCC{de­ ------RAGIONI PER VIVERE Jte ~.e fi{g!io, c.(ò ~{gl1{6{ca che giie~~et{ uma­ LETTERE AL DIRETTORE ------n{ hanno pel!.~o totalmente. ~t 1t~.6petto pet ta vi ta. e p~ù 6ac.Umente pOM0l10 ucc{deJt~{ a.'vie.en-=- Z~ebv lPotol1~al /0.12.1991 - Caki~~{mo V{kettoke, gtaz{e dell'omaggio: Ra9~On{ da. Ma.dke Teke.6a di Calcutta pet v{vete! L'ho tetto e t'ho tkovato {11- *************************************** tete~~a.l1te e l1ece~~a.t{o ~Opka.ttuttO ogg{, LA VITA p~t{Co.eMmente pek { gioval1i. f.i. .60 n o Molta gente non v~ve, e.6{.6te! [W{!de) - 15 -

IL FALSO DI UN ARTISTA E LA MENZOGNA DI UN GIORNALISTA vano di rispettare la libertà del­ la regione. Durante la guerra civi le, malgrado fosse indi fesa e non rappresentasse un obiettivo milita •••• I ••• •• 1 ••••• re, il 26 aprile 1937 fu distrutta GU ERf\IICA "'"'''' da un selvaggio bombardamento del­ l'aviazione tedesca che voleva spe r imentare nuove tecniche e n u o v i EN MUERTE DE EL TORERO Da buon spagnolo, Pablo Ruiz velivoli. Per sadismo, fu scelto JOSELITO Blasco y Picasso amava tanto il lunedì, giorno di mercato: ci le corride. Fu, dunque, scon furono, così, ben 1654 morti e 889 volto dalla tragica morte di un suo beniamico, il fama feriti, tutti vecchi, bambini, don so torero Joselito. Per celebrarne la memoria, mise in ne, perché gli uomini erano a com~ cantiere una enorme tela di 8 metri per 3 e mezzo, che battere contro Franco". greml di ficure tragicamente atteggiate, a colori lut­ La realtà è del tutto diversa, tuosi. Finita che l'ebbe, la chiamò En muerte de el to come hanno stabilito anche commis­ rero Josel Ho. sioni internazionali di inchiesta. Correva però il 1937, in Spagna infuriava la guerra Come andò davvero lo si sa da de­ civile e il governo anarco-social-comunista si rivolse cenni, ma la forza della propagan­ a Picasso per avere da lui un quadro per il padiglione da sembra ancora invincibile. repubblicano all'Esposizione Universale in programma a Parigi per l'anno dopo. Il Picasso (che diventerà, non Guernica costituiva un normale o a caso, uno degli artisti più ricchi della storia) eb­ biettivo militare, come ben sapeva be una pensata: fece qualche modifica alla tela, già anche il governo "rosso" che vi a­ pronta, per il torero, la ribattezzò GUERNICA (dal no­ veva installato pezzi contraerei e me della città basca bombardata dall'aviazione tedesca scavato sette rifugi collettivi. In e italiana) e la vendette al governo "di sinistra" per effetti, la città era sede di due la non modica cifra di 300.000 pesetas dell'epoca.Qual importanti fabbriche d'armi legge­ cosa come qualche miliardo - pare due o tre - di lire re e di bombe d'aviazione. Inoltre di oggi, che furono versati da StaI in attraverso il Co era nodo stradale e ferroviario per mintern. - i repubblicani che combattevano a Contento Picasso, ovviamente; contenti anche i so­ una dozzina di chilometri dalla cialcomunisti che di quel quadro di tori e di toreri città che rigurgitava di soldati e fecero un simbolo che è giunto sino a noi ed è conti­ di mezzi militari. nuamente riprodotto, con emozione, come simbolo della Alcuni bombardieri (di vecchio ti protesta dell'umanità civile contro la barbarie nazifa po) inviati dalla Germania e 18 ae scista. rei, tra pesanti e leggeri,del Cor Stando a molti critici d'arte, Guernica è il più ce­ po di spedizione italiano, nel po~ lebre quadro del secolo: e ciò grazie proprio alla spon meriggio di quel 26 aprile 1937 fe sorizzazione da parte delle sinistre. Si arriva al grot cero alcuni passaggi per distrugge tesco di interpretazioni come quella - un esempio a ca re il ponte di REnteria, sul fiume so tra mille - della pur pregevole enciclopedia Rizzo~ Oca e ostacolare così i movimenti li/Larousse che alla tela dedica oltre venti fitte ri dei repubblicani. La maggioranza ghe, nelle quali si dice, tra l'altro: "Motivo centra~ dell'esplosivo cadde sul nodo stra le, l'angoscia della testa del cavallo che sovrasta il dale attorno al ponte e solo alcu~ duro lastricato dei cadaveri: in alto, a sinistra, l' ne bombe sulla città: su 39 crate­ antico simbolo della violenza, il Minotauro". Ora: il ri individuati dalla ricognizione presunto Minotauro altro non è che il toro che uccise aerea, solo 7 risultano nell'abita Joselito; e il cavallo è quello del picadòr, sventrato to. I morti accertati - anche da nell'arena dallo stesso animale. Una storia, dunque, accurati controlli sull'anagrafe - di tauromachia dove la "protesta civile", la "passione furono 93, cui è forse da aggiun politica" non c'entrano nulla, se non, forse, in qual­ gere qualcun altro tra soldati iso che particolare aggiunto per rifilare il quadro,a suon lati. quasi la metà di quei 93 mo~ di miliardi, alle Izguierdas. rl per il crollo di un rifugio ap­ pena costruito ma evidentemente i­ GUERNICA: Perché occuparsi di Guernica? Ma pe~ nadeguato: forse, gli appalti truc NON 1654 MA 93 ché, in epoca di riletture della stQ cati esistevano anche tra i baschI ria dopo il crollo delle menzogne i­ "rossi". In ogni caso, non si supe deologiche, è ora di andare a vedere che ci sia davve­ ra il centinaio: bilancio tragico ro dietro tante storie edificanti sulle quali comuni­ ma, purtroppo, di routine nella sti e simpatizzanti avevano costruito un mito sul qua­ più sanguinosa guerra civile della le era terroristicamente proibito indagare. Se il qua storia che, alla fine, contò quasi dro di Picasso è una sorta di truffa, non si può certo un milione di morti. In ogni caso, dire che la verità trionfi nella realtà che gli ha da­ si è abissalmente lontani dai 1654 to il nome. Da un controllo, anche su libri di storia caduti (e 889 feriti) che sono en­ "cattolici", risulta che ciò che è accettato da tutti trati nella leggenda sempre ripet~ è quanto segue: "Guernica era una cittadina sacra ai ta. baschi perché sotto un suo albero i re di Spagna giur~ Ma come nacque quella leggenda? - 16 -

A BENEFICIO DELLA PROPAGANDA All'inizio della leg­ A l momento culminante della ce­ COMUNISTA E INGLESE genda c'èun corrispo~ lebrazione, ascoltando le parole dente di guerra ingl~ della consacrazione: "Questo è il se, George L. Steer, il quale, pur non essendo sul PQ mio corpo, questo è il mio san­ sto quel giorno, spedl (dopo essersi accordato con tre gue, sparso per voi e per t u t t i colleghi e connazionali per non smentirsi a vicenda) in remissione dei peccati ••• ·, mi una cronaca fantasiosa al suo giornale di Londra. Da chiesi quanti in quel momento (me soldati baschi, Steer aveva appreso che il lunedl, a compreso), fossimo veramente cer­ Guernica, si teneva un affollato mercato; e poiché ti che lì, in mezzo a noi, c'era quel 26 aprile era, appunto, un lunedl, lavorò di fa~ Cristo: anche Lui assassinato, tra tasia immaginando le inermi massaie e i vecchi conta­ dito, sacrificato. - dini spappolati dalle bombe tedesche (tra l'altro, vi Ripensai alle sequenze del "Ge­ sto che il mito esige "cattivi" che lo siano davvero, sù" di Zeffirelli, che avevo se­ da allora, parlando di Guernica, si disse solo dei t~ guito per ben due volte in TV. L' deschi, tacendo degli italiani che furono invece pre­ avversario aveva cenato con Lui, senti in forze sul ponte con tre bombardieri 579 e con anzi aveva mangiato nello stesso ben 15 caccia). piatto1 e Gesù - pur sapendo cosa Per tornare al corrispondente inglese e ai colleghi stava per fare - glielo aveva per che gli tenevano bordone: non sapevano che il mercato messo. Il mio pensiero si spostÒ quel lunedl non si era svolto, poiché il Delegato del alla scena del Calvario: "Padre, governo lo aveva vietato, temendo appunto azioni di perdona loro, perché non sanno guerra. In ogni caso, non avrebbe potuto essere colpi quello che fannol". to, visto che terminava sul mezzogiorno e l'azione i­ L'assassino di mio padre lo sa­ tala/tedesca si svolse a partire dalle 16,15. peva? GUardai lo sconosciuto ac­ Della corrispondenza fantasiosa di 5teer e dei col­ canto a me. E se fosse lui? O uno leghi si impadronirono subito due propagande: quella come lui, che è in questa chiesa? anarco-comunista, naturalmente; ma anche quella bri­ QUesti pensieri mi passarono nel­ tannica, poiché il nuovo governo di Chamberlain dove­ la mente assieme ad altri: posso va convincere l'opinione pubblica della necessità di perdonare? Devo farlo? affrontare grandi spese per il riarmo, vista la barb~ Mentre la celebrazione prosegui rie tedesca e la potenza delle sue armi (da qui, l'i~ va, la mia mente era sempre fissa venzione che Guernica fosse stata colpita da moderni~ su quel punto e quando il cele­ simi velivoli). Il lucroso falso di Picasso completò brante disse: "Scambiatevi un se­ la leggenda che tutti, sino a qui, hanno preso p e r gno di pacel", e vidi quell'uomo storia vera. tendermi la mano, chiusi gli oc­ VITTORIO MES50RI CA.) chi e la strinsi. ******************************************** Mentre dicevo: "La pace sia con te!", volli imporre a me stesso Chiusi gli occhi e strinsi la mano che, in quel momento, stavo strin gendo la mano dell'uccisore d 1 Sono Giuseppe De Carlo, ho quindici anni e sono il figlio di Seba­ mio padre e, col cuore, esclamai: stiano De Carlo, ucciso il 20 novembre 1986! "Perdono! " • Q!1ella sera, per la mia famiglia e per me, accadde qualcosa di tragico e Ora posso affermare: "Sì, è pos di indelebile. Un killer sconosciuto quel giorno, sconosciuto tutt'oggi - e sibile celebrare l'Eucaristia a che quasi sicuramente resterà sconosciuto per sempre - stroncò in un at­ fianco dell'avversariol". timo la vita di un uomo: mio padre, e capovolse, in quello stesso attimo, la situazione e l'esistenza di una famiglia. GIUSEPPE DE CARLO Solo chi è passato attraverso la stessa esperienza può capire cosa provai (L'Emmanuele) io quella sera; gli altri, benché si sforzino di immaginare e di partecipare, ======possono solo lontanamente avvicinarsi alle nostre sensazioni di quei giorni: sgomento, incredulità, rabbia impotente e - perché no? diciamo -&.."3'-"1; 2 .L o 21&L ''1 LOTTERIE pure - odio. ------IL NUOVO VITELLO Qualche tempo dopo, l'arcivescovo di Reggio, mons. Sorrentino, or­ ~,wb. D'ORO ganizzò una celebrazione eucaristica comunitaria, invitando i familiari dei La televisione privata e quella morti, assassinati nella nostra città e provincia, ad esprimere pubblica­ pubblica sono ormai diventate del mente il loro perdono a coloro che avevano distrutto la vita dei loro cari. le prodighe dispensatrici di dena In casa mia si discusse e ci si domandò se era il caso di partecipare. La mia ro, e la loro più autentica filo~ risposta fu subito «no". Mia madre e mia nonna decisero per il-si". Per di­ sofia consiste nell'inculcare ne­ versi giorni non mi passò neanche per la mente di cambiare idea. gli spettatori la convinzione che Q\Iella sera, dopo che i miei uscirono, decisi di fare una passeggiata e, basta azzeccare una domanda e com quasi inspiegabilmente, mi ritrovai in cattedrale. Era piena di gente. prare un biglietto della lotte~ lo restai in fondo, in piedi, in un angolo. ria Der vivere felici e contenti Le parole del vescovo durante: l'omelia furono toccanti, come pure le per 'tutta la vita, come nelle fa­ parole pronunciate da alcuni parenti delle vittime. vole. Ma io non provavo ancora nulla di particolare. La giuliva Enrica Buonaccorti Notai che accanto a me c'era un uomo. Non lo avevo mai visto, ma mi non si accorge di essere soltanto accorsi che aveva lo stesso mio atteggiamento. un mezzo per rafforzare la certe~ - 17 -

za che quello che conta veramente è la fortuna, non l' operosità e l'onestà. E la stessa funzione hanno il To È del seminario di Bergamo tocalcio, il Totip, il Lotto, Telemike e i suoi varI imitatori, e cento altri concorsi e quiz che risuonano per l'intera penisola, occultando le tragedie dei bam­ il primato delle vocazioni bini che muoiono in una catapecchia e lo sfascio della sanità e altri drammi quasi innominabili. I 6 giugno prossimo sarà grande Eravamo il "Paese del lotto" già nel secolo scorso, festa per lo diocesi di Bergamo: I trentadue preti novelli celebre­ ora siamo il Paese della Lotteria televisiva, che di­ ranno la prima Messa. È dal 1949 spensa felicità (sempre materiale, s'intende) a pochi che la Chiesa di Sant'Alessandro a spese di centinaia di migliaia di persone credulone, non Sl/perava lo tre,ttina di ordina­ sciocche e oziose. Ma di costoro abbiamo pietà, anche ;;iOlli, il cui numero si è sempre se non le giustifichiamo. Ingiusti ficabili , e franca­ aggirato attorno a122. Se si confron­ lO questo da.to COli quello nazionale mente repellenti, sono i responsabili che permettono (2.408 studenti iscritti al quadrien­ la pagliacciata annuale delle lotterie e di altri con­ ,1io teologico) e con lo media delle corsi simili. ordinazioni dell'ultimo quinquen­ Sono decenni che "Fantastico", con 11 pretesto di of nio (460 circa), risulta che lo diocesi frire un paio d'ore di svago, trasmette in realtà u n di Bergamo dà il 6,9 per cento dei solo messaggio: "Giocaa e tra non molto diventerai rif. preti alla Chiesa italia/ta. A che cosa si deve questo fìorire di co e potente". E' lo stesso inganno che allestiscono i vocazioni.' .. Di certo alla tenacia di maghi e i facitori di oroscopi, che si arricchiscono 11I0/1signor Giulio Oggioni, prede­ sulla pelle di gente che ama essere consolata e raggi­ cessore dell'attuale vescovo. Roberto rata. Amadei>, risponde don Gianni Car­ Appena accendiamo il video, ci casca addosso un pro­ ;;aniga, 41 anni, dal luglio 1990 retto­ fluvio di promesse di felicità imminente, e n o n c i re del Seminario, «il qllale ha insisti­ lO nel mantenere i/1 attività il semi­ sfiora neppure il sospetto che quelle promesse sono jm Ilario minore>. Negli Anni SCI/anta morali perché non si appellano alle virtù etiche e in~ ci fu una polemica vivace, all'inter­ tellettive dell'individuo ma alla sua credulità, alla no della Chiesa, tra coloro che rite­ sua superstizione, alle sue umane debolezze. /levano superato proporre lo via al I promotori e i responsabili delle varie lotterie co sacerdozio ad mI ragazzino di undici anni e coloro che, viceversa, consi­ L~ nascono bene le lusinghe della civiltà dei consumi. derava'IO del tutto legittima tale pro­ singhe, ammettiamolo, a cui è difficile sfuggire, an­ posta. Molti seminari si spopolaro­ che a chi abbia mandato a memoria tutto il Vangelo. Il no; non quello di Bergamo, però, fatto è che questa civiltà della lotteria e dei tele­ dove allualmente studiano un centi­ quiz la respiriamo con l'aria, la beviamo con l'acqua, naio di ragazzi 'lelle tre classi medie, la vediamo dappertutto, anche a nostra insaputa. circa 130 al liceo e 140 nel sessennio Che cosa rappresenta la lotteria per l'uomo massifi­ di teologia. La fonnazione dei semi­ naristi bergamaschi non SI alScosta cato? Rappresenta esattamente ciò che la società d e i da quella impartita in altre diocesi. I consumi promette ogni giorno, ovvero la felicità sotto programmi di studio non prevedono specie di denaro. Una felicità, dunque, tutta orizzon­ materie particolari o supplementari. tale, effimera, illusoria. In altre parole, la lotte­ Unica particolaritd risulta invece ria sostituisce, anzi incarna in chiave moderna il ti­ l'assegna1.ione, ad ogni classe, di un sacerdote con compiti di guida spiri· pico vitello d'oro. tuale. In pratica questo maestro tie· E' noto che sociologi, psicologi, teologi e perfino ne i contatli '101'1 solo con gli studen­ estetologi hanno indicato nella "perdi ta del senso del ti, ma anche CO/1 i loro geniton' e CO/l futuro" una delle caratteristiche dell'uomo opulento e i [amiliari più stretti. massificato, che senza più la dimensione escatologica .A chi iscrive il proprio figlio al (dell'al di là, del Paradiso - n.d.r.) f r u l l a su nostro Seminario», spiega don Car­ zaniga, «viene detto in modo chiaro se stesso come una trottola impazzita e per dimentica­ che, da subito, viene proposta lo via re che non ha più futuro, o meglio per sfuggire all'a~ al sacerdozio. Proprio perché non si dua costruzione di un futuro umano, e quindi al raffor creino equivoci, il Seminario viene zamento dei propri valori interiori (rafforzamento che presentato per ciò che esso è: un oresuppone tensione morale, e anche angoscia, anche di luogo di [ormazione al presbiterato e ~ non cOllie I/n collegio, magari più sperazione macreativa) si abbandona con frenesia con selettivo di altri •. sumo dei beni presenti e alla facilità della loro con~ Oltre all'esplosione di vocazioni quista. la diocesi di Bergamo si sta dimo­ La lotteria dà a questo individuo massificato, con su strando un test signi[icativo per mista e pigro, l'illusione di possedere il futuro,o me quallto riguarda i Ilwghi di prove­ glia di poter possedere il futuro con la risibile fatI '1ienza dei candidati al sacerdozio. Valli (come lo Valle Imagl1a oqllella ca di comprare un biglietto o di rispondere a una do~ di Scalve) e paesi di mOl1lag,ta, ser­ manda idiota fatta da un torvo allegrone. Allegria! batoi storici peri noviziati di istiwti missionari oltre clte per il Semina­ GIUSEPPE BONURA (A.) rio, da alcuni anni sono stati supe­ ~~++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ rati da centri della piamlra. Ilmag­ LIBERTA' ------gior mmlerO di vocaziol1i viene i,,­ Noi cl liberiamo nella misura in cui amiamo! [aUi proprio dalla città e dalle zone (Lanza Del Vasto) limitro[e. ======:::::=-======,;;;.;:::;;;;;;;:;;;;;;:::;:;::===.:=::;::.::::==:==::=::::::::::::::=::: L'inversione di tendenza si spiega, - 18 -

si, COlI lo spopolametl/o delle /11on­ ziO/Ii è da ricercarsi /lei tessuto so­ nonostante tre spaventose care­ taglte e COIt ulla secolarizza::.ione ciale bel·gamasco. ancora molto stie, due epidemie di meningite delle medesime dovuta allo sviluppo coillvollo nelle attività delle parroc­ cerebrospinale, l'interminabile disamlollico di un cerIo tipo di turi­ c/lie. fiI allre pamle. /Iella diocesi di guerra con la Somalia e quella ci· smo, ma anche e soprauutto con Bergamo le al/ività ricreative, Culltl o vile, altrettanto interminabile con Ima cultura urbana che sta onnai rali, sociali - e di cOl7segl/(m;;a quel­ l'Eritrea. Menghistu, quattro anni riassorbelldo lo sbomia del Sessall- le religiose e spirituali -, promosse fa, con orgoglio aveva dichiarato 101to. COII(emla don Cal7.aniga che i dalle COl1lllllità parrocchiali. hOlIllO che il tasso di crescita etiopico preti novelli, a differenza dei loro sempre calamitato l'attell;;iolle e la aveva raggiunto 3%, era cioè il predecessori usciti dal Seminario partecipazione della ge/1te. Sem.a en­ il Ilei primi Al1l1i Sellanta, hal1l1o il (ati;;zare l'esperiel17.a di questa Chie­ tasso più alto del mondo. Se non gusto della pastorale giovalli/e; sa lombarda, Ilella qllale SO/IO per, fosse tragico sarebbe umoristico: chiedol/o. cioè, di essere impegnali allro presenti - seppI/re i/I percen­ di quali risorse nascoste si sareb­ subito Ilegli oratori. Un bel sallo di tuali /!IÌ/lo/'i - gli stessi /IIali che be servita l'Etiopia per superare ql/alità, ilO/I c'è che dire. af'f1iggollo l'intera comullità nazio­ il livello di sopravvivenza, già un Sempre secondo il rellore del Se­ Ilale, bisogna pllr riconoscere che buon risultato in quelle condizio­ minario Wl 'altra ragia/le, ilOti se­ dove fll/l~iol1a la parrocchia fUl1zio­ ni? Ma anche tenendo per buono cOlldaria, del bllol! /1 11/11 ero di voca- Ila OIlche la società. a.com. quel 3% la popolazione non IL MONDO È SOVRAFFOLLATO? avrebbe raggiunto neppure i 27 milioni. Cioè il 60% in meno delle cifre ufficiali. Allo stesso modo l'Egitto sarebbe passato dai 16 milioni di abitanti del 1937 ai 45 di L GRANDE BLUFF oggi con un incremento dichiara­ to del 2,7%. Incremento «non solo DELLA DEMOGRAFIA irrealistico - commenta Bandini I - ma che neppure si concilia con AUGUSTO CAMICIOLI la cifra finale. La realtà è che tutti gli Stati africani comunicano cifre inventate di sana pianta. Lo fanno perché il numero è potenza, per­ ché gli aiuti sono proporzionali ad esso, perché ammettere la realtà sarebbe anci'le confessare il fallimento sanitario e civile dei loro regimi ... Uscendo dal continente nero cambiano le cifre, ma non cambia la musica. Nel 1953 Mao fece fare un censimento della popolazione cinese dal quale emerse una cifra inferiore ai 600 milioni di abitanti UFFI9.!,ALI REALI ed un incremento annuo del 12 CINA 1.Q40 milioni 600 milioni per mille. Nel 1982 si sarebbero i URSS 278 milioni 250 milioni cioè dovuti contare 830 milioni di I --- INDIA 751 milioni 550 milioni cinesi, ne vennero invece denun­ I INDIA ETlqf.lA____ 43 milioni 10 milioni ziati più di un miliardo, nonostan­ te il contemporaneo fallimento l_ --_._-_._~------della politica agraria maoista. Di he il boom demografico e non sono cambiate granché né le più. Già la cifra di partenza del tutti gli allarmismi che ne condizioni sanitarie né le costu­ 1953 potrebbe essere falsata: nel derivano siano al fondo manze tribali. La totalità dei bam­ 1916 infatti gli abitanti erano 318 solo un grande bluff, lo so­ bini di dieci anni è pur sempre af­ milioni, e tale cifra, secondo le spettavano in molti. Ma fetta da malaria. Il 20% delle don­ maggiori agenzie statistiche eu­ oraC cominciano ad arrivare delle ne è pur sempre sterile, la diffu­ ropee, sarebbe rimasta invariata autorevoli conferme. Franco Ban­ sione della sifilide è sempre la fino al 1939. Come poter ammet­ dini, storico e giornalista, dalle stessa. Per contro sono aumenta­ tere un raddoppio in quindici anni colonne del Sabato, ha fatto un te le carneficine per guerre e ri­ e per giunta in "quei" quindiCi an­ po' di pulci alle cifre che i grandi voluzioni, le ecatombi per care­ ni caratterizzati da carestie, dal­ mass media, in tutto il mondo, stie, le dislocazioni di interi grup· l'invasione giapponese e da gravi danno ormai per scontate. L'Afri­ pi per ragioni politiche... Cosa rivoluzioni interne? ca, innanzitutto. I cosiddetti può aver causato dunque non so­ Nature, la prestigiosa rivista esperti accreditano una popola­ lo l'inversione di tendenza rispet­ scientifica, ha pubblicato nei mesi zione di 600 milioni di persone in to a 50 anni fa, ma addirittura un scorsi un articolo di Fernando Or­ costante e continua crescita. Per aumento di quattro o cinque volte rego docente, alla facoltà di me­ Bandini quella cifra andrebbe "ri­ della popolazione? dicina di Santiago del Cile. La tesi pulita" di un buon 60%. "Nel 1939 Il caso dell'Etiopia è, in questo è semplice: se esplosione demo­ - scrive - l'Africa contava 136 senso, esemplare. Nel 1936 gli grafica c'è stata, è stata soprattut­ milioni di abitanti, censiti abba­ abitanti non erano più di sei mi­ to in Europa, La densità di popo­ stanza bene dalle singOle ammi­ lioni. Oggi il governo di Addis lazione in Africa ed In America la­ nistrazioni coloniali europee ed Abeba dichiara una popolazione tina è infalti pari ad appena un era in corso un inarrestabile re­ di 50 milioni con un aumento di quinto di quella europea. Anche gresso demografico. Da allora quasi nove volte rispetto al '36, ipotizzando un raddoppio della - 19 - popolazione africana e latinoa­ 5 a 250 milioni di individui. E dal E 300.000 - NN mericana entro i prossimi qua­ 1800 ad oggi, quando la popola­ $ 25 Giuseppe vasco (U.S.A.) ranta anni la densità sarà ancora zione è aumentata di circa 10 vol­ ************************** abbondantemente inferiore a te. Entrambe questi periodi di quella europea. E questo vale sia crescita inflattiva della popolazio­ C't'UN PANE in termini di densità assoluta sia ne sono stati periodi di enorme ======CHE MI DA' FORZA ... in termini di densità per chilome­ sviluppo sociale ed economlcoN. tro quadrato coltivabile (Cina 273; In conclusione, dunque, sono fal­ * * * Gran Bretagna 315). . sate le cifre utilizzate per descri­ ~wando ero bambina mi piaceva Ma ridurre la popolazione del vere la situazione demografica molto, nelle giornate partibola!. Terzo Mondo non vuoi dire con­ attuale, ma è anche falsata la lo­ mente afose, entrare in chiesa e sentire un progresso economico gica allarmista con la quale si in­ sostarvi: lasciato il calore del e sociale accellerato di quelle po­ terpreta questa situazione e si di­ la strada, la fresca penombra,il polazioni? Niente affatto. In India pinge a tinte fosche il futuro, silenzio, quel lieve odore difio la popolazione tra il 1980 ed il Certo gli uomini non potranno ri, incenso, ceri, mi davano un 1989 è aumentata con un tasso moltiplicarsi all'infinito, ilpianeta senso di benessere, mi facevano del 2,1 % annuo, ed il Prodotto in­ e le sue risorse hanno una soglia sentire tranquilla e al sicuro_ terno lordo è aumentato in ragio­ di tolleranza, di carrying capaci­ Allora si trattava soltanto di ne del 5,2% annuo. Paradossal­ ty, sia essa a 12 o a 40 miliardi di una sensazione fisica, oggi vado mente se l'India fosse riuscita a uomini. E quella soglia va rispet­ controllare le nascite avrebbe su­ tata. Ma si tratta di un Umite ben sperimentando, a poco a poco,che bito una perdita secca di 100 mila piu lontano nel tempo di quanto quella tranquillità può esistere miliardi di lire. qualche potente organizzazione solo se hai Dio nella tua vita. L'Unità, invertendo la politica de­ multinazionale vorrebbe farci "Signore, da chi andremo, T u mografica dell'ex Pci, commenta: credere. hai parole di vita eterna •.. ". -La popolazione umana ha avuto E soprattutto è un limite che non Da chi posso andare quando mi due grandi periodi di crescita in­ giustifica il massiccio ricorso a accorgo di essere circondata dal flattiva. Nei diecimila anni che metodi d'emergenza (ammesso la menzogna, quando vedo crolla= hanno preceduto la nascita di Cri­ che l'emergenza possa mal giu­ re ideologie e regimi che avreb­ sto, quelli della rivoluzione agri­ stificare niente del genere) come bero dovuto rendere gli uomini u cola, quando la popolazione è au­ l'aborto di massa e la sterilizza­ guaIi e felici? quando vedo l'es mentata di 50 volte. passando da zione obbligatoria. sere umano strumentalizzato e la 000000000000000000000000000000000000000000000000000000o vita ridodda a merce di scambio? E se guardo dentro di me trovo GRAZIE, AMICI! ------stanchezza e sfiducia, mi accor­ :: : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : :: OFFERTE PER LA VIA go che quando ho bisogno di aiu­ lO 30.000 - Andrea Cammilleri (I,icata), L.i110 Di Chiara to, non so chiederlo e d'altron­ (Ag), Leonardo Grisafi (Ribera), Suore Serve dei de glia Itri non sempre sanno da!. Poveri (Roma), Nicola Sajeva (Ribera), Pina Lenti melo. ni vullo (Alcamo), Pasquale Gandolfo (Salemi),Ma~ Ma tutto questo non mi scorag­ rone Elio (Ribera), Vito Guaragna (Ag), Angelo e gia perché vado scoprendo che c' Giovanna Stanzani (Loiano) è una Parola che dà luce a l l a E 20.000 - Scuola Media Statale "Capitano Vaccaro" (Fa mia vita, c'è un Pane che mi dà vara), Ignazio Ruvolo (Ribera), NN (Ribera), Fer: forza. dinando Castellino (Grotte), Giuseppe Policardi Mentre ascolto questa Parola e (Lampedusa), Empedocle Foti (Ag), Lillo Di Cesare mi nutro di questo Pane, capisco (PA), Rosario piscopo (Canicattì), Pietro Sabbia che è vera l'affermazione di Pie (Ag) tra: solo Cristo infatti mi met~ E 15.000 - Biagina Montalto (Roma), Maria Corallo (Fa­ te di fronte alla mia realtà,non vara), Laura Martelli (Bologna), Calogero Nicolo­ mi illude, non mi promette ric­ si (Caltabellotta), Giacomo Vaccaro (S.Angelo Mu­ chezza successo gloria (questo è xaro) compito dei mass media che spes­ lO 18.000 - Pino Birritteri (Ribera) so ci alienano dalla vita): lui E 10.000 - Francesco Miceli (Ribera), Filippa Valenti mi aiuta a capire chi sono e ad (Mistretta), Laura e Giuseppe Pitisci (Torino), accettarmi, mi aiuta a capire gli Calogero Priolo (Favara), Emanuele Siragusa (Rib~ altri, mi insegna a convivere an ra), Giuseppe Sciglio (Messina), Giuseppè Presti­ loro, ad amarli gratuitamente. pino (Calatabiano) E vado prendendo coscienza an­ lO 50.000 - Giuseppe Gulli (Ribera), Maria Salvina Lo che della seconda parte dell'af­ Vasco (Roma), Giovanna Triolo (Ribera), Giacinto fermazione di Pietro, riporta­ Di Franco (Ribera), Salvatore Giglia (Favara),Giu ta dall'evangelista Giovanni: "E seppe Noto (Ribera), Salvatore Rizzo (Ag), Madre noi abbiamo creduto e conosciuto Generale Cappuccine della Madonna di Lourdes (PA) che Tu sei il Santo di Dio!". Gerlando Lentini (Bronte), Francesco Sortino (Ag) Man mano vado scoprendo c h e Giovanni Leotta (Sciacca) Gesù ha realmente potere Bui fai lO 200.000 - Mons.Ignazio Zambito (Vescovo di Patti) ti della vita, non perché li cam E 5.000 - Enza Cantone (Sciacca) bia, ma perché mi fa capire che E 25.000 - Servi dei Poveri (Roma), Lillo Vaccaro (Fa­ tutto ciò che mi capita viene da vara), Giuseppe Mirabile (Favara), Alfonso Torto­ Dio. Sono agli 1n1z1, ma cammino dci (Ag) e questo mi dà coraggio. Spesso - 20 - riprova quella stessa senzazione di refrigerio che provavo da bambina, solo che ades­ so si sta trasformando nella certezza che Dio è con me e guida i miei passi. ANTONELLA CATARELLA Versacci Satanici Il Principe di questo mondo

"Satana, s,iolto dalla sua serpente del giardino clonazio· to sale cosi attorno ai 1.500 mi­ quel che si pensi. Soprattutto prigione. scoraua nel mondo ne di colubri nei mille sentieri liardi all'anno. in Lombardia, Piemonte, Li­ p~r sedurre le genti. Voi non della vita. Un consulto parte da un mi­ guria, Triveneto ed Emilia· vogliate dare poSto al diavo­ nino di L. 40.000, sale a un mi­ Romagna, nella quale ultima lo" (Giov. 14,31 + EL 4,27)_ Le vie di Satana: liol1~ per togliere il maloc,hio esitano oltre ~OO gruppi sata· Il bene e il male, la luce e le denaro, sesso, magia e a venti o trenta milioni per nici con centri di riferimento. tenebre non sono opposizioni fattura di morte. Un'orribile Conos~iamo i loro inni bla­ teoriche per disquisizioni men­ Conosciamo bene questi al­ realtà che poggia tutta e solo sfemi e conosciamo anche i lo­ tali, ma realtà di profonda esi­ beri della seduzione, i cui frutti ,ull'ingoranza e l'inganno, snl­ ro riti e le Messe nere, ave sa· stenzialità quotidiana_ sono « belli a vedersi e piace­ l'angoscia e il suo sfruttamen­ crilegi (specie contro l'Eucare­ voli a gustarsi» (Gen. 3,6), Grano e zizzania saranno to. Ma quale stoltezza I IRa· stia) crudeltà (animali e anche sempre nel mondo e uno ac· presso i quali al serpente piace mani traevano consulto dal vo­ esseri umani bruciati vivi) ed canto all'altro, ma Iloi non intrecciare discorsi persua.,ivi lo degli uccelli (secondo che oscenirà (orge sessuali) ne ce­ possiamo rcstarne indifferen­ con l'uomo. Particolarmente passavano da destra o a sini­ stituiscono l'essenza. E non ti,tanto più ai nostri giorni in sono: denaro e potere, sesso e stra della persona) e dalle di­ mancano gli affari: coloro che cui il male ha mezzi nuovi e più piacere, magia e sette pseudo· vinazioni delle Pitonesse. Og­ non appartengono alla setta, potenti di seduzione, diffusio· religiose e sataniche. gi noi siamo pienamente per­ possono partecipare alle mes­ ne e cammufazione con prete­ Naturalmente si parla del suasi della vacuità di tali crc­ se nere pagando un biglietto di se di autentica libertà e libera­ denaro e del potere asolutizza· denze. Eppure da esse dipen­ un milione. zione dell'uomo. ti, che pigliano il posto di Dio devano scelte importanti della Dinanzi a tanta triste realtà, e del prossimo e che, come ido­ vita persino il destino di popoli l'uomo sano di ragione e an­ n Principe di questo mondo li, assoggettano l'uomo alla (guerra sì, guerra no). Quale cor più il cristiano non può propria logica di morte in un stoltezza! Ma la nostra è infi­ farsi attento e fare la sua dcci· In tutto ciò non manca l'o· vero mattatoio di valori e di nitamente più grande! sa scelta, che altra non può es· pera di Satana, di cui il cristia­ vittime umane. Ugualmente, sere che Dio: la sua Verità che no non può dubitare e deve qui si parla del sesso che ucci· Sette sataniche è luce, la sua Legge che è bi­ sventarne la subdola penetra­ dc lo spirito e marcisce nella nario e non catena, il suo ZlOne. Non è tanto per dire, la carne, che fa i vermi non solo E che dire delle sete pselldo­ Amore che è vita. presenza di Satana nel mondo moralmente, ma pesino mate­ religiose e, peggio, sataniche? Non sottovalutiamo la real­ è verità di fede. L'abbiamo già rialmente con i virus letali. Al­ È la solita tentazione dell'or­ tà del male e di Satana nel ,entito, « Satana scorazza nel la stessa maniera parliamo del goglio umano che non soppor­ mondo, la superficialità è inav· mondo» e, senza dubbio, con piacere come edonismo mate­ ta un Dio chiaro e limpido da vedutezza e pericolo di cadu­ un ceno successo se Gesù lo rialistico che sciolto dall'orga­ cui dipendere per la propria vc­ ta. Valgono bene le parole di ,hiama «Principe di questo nico esistenziale in cui Dio l'ha ra liberazione e salvezza. Sic­ Goethe: « Dite quel che vole· mondo ». inserito come impulso e grati­ come senza metafisica l'uomo te, ma, per favore, non mi fa­ Ciò, comunque, non. deve ficazione, logora lo spirito e il non si regge e non può vivere, te il diavolo troppo piccolo. assolutamente far pensare a .corpo. finsce col farsi lui steS50 gli dei Un lipo di cu isi parla tanto de· Satana come a un secondo Tutto ciò fa il vuoto nel cuo­ a propria immagine e somi­ ve pur essere q uaIcosa ». Dio, conlro il quale il nostro re dell'uomo, perciò il suo fa· glianza. Ecco, allora, il pullu­ Ma valgono ancora di più le Dio deve fare bene i conti e fa­ cile sbocco nella magia e nelle lare di sette pseudorcligiosc in parole di Giacomo: « Ognuno ticare. Gesù è stato chiaro: « \I sette. È l'illusione dell'occulto cui l'uomo cerca di giustifica­ è tentatore della propria con­ principe di questo mondo non per rispondere all'angosciosa re e gratificare se stesso, con­ cupiscenza che lo alletta» ha potere su di me e sarà get­ tragedia in cui si è incappati la­ fortandosi nel gruppo. Da, so­ (Giac. 1,14), nel senso che Sa· IalO fuoni '). (Giov. 14,31 + sciando Dio per gli idoli. Ia, infatti, non crederebbe e tana entra soprattutto là dove 12.3 1). Ma ciò deve tener ben Magia: solo in Italia esiste sputerebbe a tutte queste cose. noi gli apriamo le porte. Per­ desti noi pcr non soccombere un esercito di circa 12.000 ma­ Ma il precipitare ruzwloso ciò ammonisce Paolo: « Non sotto le sue seduzioni. ghi con un reddito medio pro del suo non rassegnato orgo­ vogliate offrire occasioni al de­ Già il primo uomo, appena capite di 75 milioni annui c un glio che rifuta Dio, butla \'uo­ monio " (Ef. 4,27). Tanto più entrato nella vita, si è visto di­ totale di 900 miliardi. Ad essi, ma ancora più giù, nelle sette a non farsi « figli del diavolo nanzi un albero e un serpente. poi, vanno aggiullti 6.000 pra­ sataniche, nel culto a Satana, e suoi alleati nello sconvolge. Oggi col progresso « l'albero noterapcuti e UI1 numero non tanto irrazionale quanto orri· re le vie dritte del Signore» della conLlscenza del bene e del indifferente del magico tradi­ bile. In Italia e un vero pullu· (Atti 13,10). male» è diventato foresta e il zionale. Il mercato dell'occul- lare di sette sataniche, più di Calogero Salvo

DOVE FALLISCE LA SOCIETA' ------­ Francesco Alberoni Dove la società fallisce, dove gli esseri umani soffrono; dove gli economisti,i politici, i servizi sociali perdono ]a speranza, arriva il prete. Magari da solo. lui non si aspetta grandi risultati. Non ha obiettivi, traguardi, target,scade~ Le, bilanri. Lui fa semplicemente tutto ciò che può. E vi spende la vita. Lo abbiamo visto di fronte alla droga. Erano impotenti le U5L, i magistrati. Ma il prete non si è arreso. Si è tolto .la tonaca per non dare fastidio ai non/cristi~ ni, ha organizzato una comunit~ terapeutica mettendo a frutto la lunga esperienza della Chiesa con i ragazzi e ha fornito un modello che poi gli altri hanno potuto ~ dottare .. _ Li abbi amO' bJt.ti,i preti.• md l' Ame rica Lat ina raccogliere i perseguitati, di rigere le scuole, le università, massacrati dagli suqdroni della morte. - Li abbiamo visti tutti in Africa, nei paesi più poveri, dove domina la fame e la morte, curare bambini e vecchi, quelli di cui nessuno si sarebbe occupato. N. 3 MARZO 1992 anno XXVII Gerlando Lentini Direttore responsa bile + Amministrazione e Redazione: Piazza G.Mazzini 7 - 92026 fAVARA (Agrigento) + c.c.p. N.11951928 + + --~-~~.~------Direzione: Largo Kennedy 4 - 92016 RIBERA (Agrigento) + Tel. e Fax (0925) 61/595 + Tribu­ nale Agrigento N.70 21.11.1966 + spedizione abbonamento postale gr.III - PUbblicità 70% + POLITICA TECNICA DEL POTERE O SERVIZIO ALL'UOMO E ALLA SOeIETA'?

L'AVVENIMENTO PIU' IMPORTANTE' A tarda sera del 17 tese dell' Avanti I: "Il costituirsi dei DOPO IL RISORGIMENTO dicembre 1918, a Ro cattolici in partito politico è il fat ma, un gruppo di càf to più grande della .toria italiana do tolici provenienti da tutta Italia con a capo don po il Rieorgimento. I quadri dellacla~ Luigi Sturzo, il prete sindaco di Caltagirone, de­ 6e borghese si Bcollp~ginamo;"j,;l do­ cidono di fondare un partito di cattolici: il Par­ minio dello Stato verrà aspramente con tito Popolare Italiano, che dopo la seconda guerra teso e non c'è da escludere che il par mondiale si chiamerà Democrazia Cristiana. tito cattolico, per la sua potente or~ ~Quella sera - scrisse poi lo stesso don Sturzo ganizzazione nazionale accentrata in PQ - in cui decidemmo la fondazione del Partito Popo­ che mani abili, riesca vittorioso nel~ lare Italiano non potrà essere dimendicata da nes­ la concorrenza dei ceti liberali e con suna dei quaranta amici che si erano riuniti. servatori laici dolla borgh~slat cor7 Ciò avvenne a Roma in via dell'uMiltà. Era mezza rotti, senza vincoli di disciplina UEa notte quando ci separammo, e spontaneamente, senza le, senza unità nazionale, rumoroso ve alcun invito, passando davanti alla Chiesa dei San spaio di basse congreghe e consorte::­ ti Apostoli, bussammo alla porta: v'era l'Adorazio rie". Perciò egli prevdeva che il Par­ ne nottutne; il frate portinaio era spaventato nel tito Popolare "avrebbe assunto una for vedere tanta gente, ma fu rassicurato nello scorge ma organica e si sarebbe incarnato nel re la mia tonaca. - le masse il processo di rinnovamento Durante quell'ora di adorazione io vidi passare del popolo italiano". dinanzi a me tutta la tragedia della mia vita. Non Pertanto, anche Federico Chabod, uno avevo mai chiesto nulla; ero rimasto un semplice dei pi~ profondi storici del nostro se prete. Per consacrarmi all'Azione Cattolica, socia colo, non esita di affermare che l'in::­ le e municipale, avevo rinunciato alla mia catte~ gresso dei cattolici nella vita politi dra di filosofia; ed ecco che dopo 25 anni di que­ ca è ~l'avvenimento plCl importante del sta vita, abbandonavo l'Azione Cattolica per dedi­ la storia italiana dal XX secolo". carmi esclusivamente alla politica. Accettai allora quella nuova carica di capo del FORZA DEMOCRATICA Che cosa si pro­ Partito Popolare con l'amarezza nel cuore, carne un LAICA ponevano i catto apostolato, come un sacrificio. Certo era un'ecce­ RADICATA NEI VALORI 1ici, guidati da zione (specialmente in Italia) per un prete fare UNIVERSALI CRISTIANI don Luigi Stur­ della politica; ma ce ne erano stati altri in cer­ zo, entrando nel ti paesi d'Europa. l'agone politico pesantemente occupato In quel momento in cui i cattolici rientravano in da minoranze apertamente anticattoli­ blocco nella vita del mio Paese, dopo un mezzo se­ che, quali quelle liberalborghese e so colo di astensione in obbedienza al non expedit del cialista? - Papa, un prete non usciva fuori della sua missione Il programma del Partito Popolare I­ precipitandovi. E questo soltanto perché il Parti­ taliano, in dodici articoli, invocava to, pur evitando l'epiteto di cattolico, e rimanen l'integrità della famiglia e la tutela do fuori della dipendenza dalla gerarchia ecclesia della pubblica moralità; la libertà d' stica, si fondava sulla morale cristiana e sulla insegnamento e la diffusione della cuI libertà" . tura popolare e dell'istruzione profes Il 22 dicembre dello stesso 1918, dopo appena al sionale; il riconoscimento giuridico e cuni giorni che si era diffusa la notizia della la libertà dell'organizzazione di clas fondazione del Partito Popolare Italiano, Antonio se nel sindacato; una legislazione so::­ Gramsci, una delle menti più lucide del socialcomu ciale, assistenziale e assicurativa a nisma italiano, scriveva cosl su l'edizione'piemoll tutela del lavoro; lo sviluppo delle - 22 -

cooperative e della piccola proprietà; l'orga sa nella grande chiesa. Entrò n~e.l l a sa nizzazione e lo sfruttamento delle capacit~ la capitolare ave si svolgeva una lezione~ produttive del Paese; la colonizzazione del C'era padre Gemelli. Si pose da canto, ap­ latifondo, le bonifiche, lo sviluppo del Mez­ partato, in accorato silenzio. Aveva pian­ zogiorno; il decentramento amministrativo del to. Quando poi gli si chiese che cosa mai le funzioni proprie del comune, della provin­ lo turbasse, rispose con voce accorata: cia e della regione, la riorganizzazione del­ - Ho letto il Vangelo di Marta. Ho senti la beneficenza, dell' assistenza pubblica e del to il rimprovero del Signore: 'Tu ti affan la previdenza sociale; la libertà e indipen~ ni e ti inquieti di troppe cose. Eppure u~ denza della Chiesa nella esplicazione del suo na sola cosa è necessaria!'. ' magistero spirituale; la riforma tributaria Fu facile osservargli che anche per lui, sulla base dell'imposta progressivaj l'intro­ per le instancabili preoccupazioni sue, la duzione della rappresentanza proporzionale, sola cosa necessaria era la parola e la le.9. del voto alle donne e del Senato elettivo; la ge di Dio tra il popolo, nella patria, nel tutela dell'emigrazione e del commerciojil ri la società. - spetto della Società delle Nazioni quale arbi Scosse negativamente il capo; disse: tra dei rapporti internazionali; l'abolizione - Sono prete, non dimenticatelo. Il ri­ dei trattati segreti e della coscrizione ob­ chiamo del Vangelo non ammette per me dav­ bligatoria; il disarmo universale. vero interpretazioni deduttive, amplifica­ Quale il rapporto tra il Partito e la Chie­ tive! sa cattolica, il Partito e la fede cattolica? E non si quietava. Né si quietò. Ma nel Don Luigi Sturzo lo precisò con chiarezza e suo cuore continuò a seguire Marta nella fermezza nel Congresso di Bologna del 14-16 solerte fatica di render la Casa degna del giugno 1919. A chi infatti chiedeva perché il l'Ospite Divino: l'Italia, la terra dei Pa partito non avesse assunto il nome di "catto­ dri, la Nazione degna di Cristo,che l'rnpi~ lico", rispose: tò sempre, lungo i secoli, nel profondo del "E' superfluo dire perché non ci siamo chia cuore". mati partito cattolico; i due termini sono a~ Scrisse poi don Sturzo: "Ma che cos'è mai titetici: il cattolice9imo è religiose, è unl questa politica, che cosl in f r e t t a e versalitàj il partito è politica, è divisio­ a gran ~ da tanta parte del genere umano ne. viene ripudiata e maledetta? Fin dall'inizio abbiamo escluso che la no­ Deve essere di sicuro una gran brutta fem­ stra politica fosse la religione, ed abbiamo mina, vecchia, lacera, sporca, sordida ba­ voluto chiaramente metterei sul terreno speci gascia ignobile, spudorata, megera, inde­ fico di un partito, che ha per oggetto diret~ gna del consorzio degli uomini per bene". to la vita pubblica della nazione. Rispondendo poi a tali affermazioni pes­ Sarebbe tuttavia illogico dedurre da c i ò simistiche e fataliste, ribatteva soprat­ che noi cadiamo nell'errore del liberalismo, tutto con l'esempio della sua vita: "La po che reputa la religione un semplice affare di litica non guasta, ma rivela gli uomini".- coscienza e cerca quindi nello Stato laico un Qaando ormai la sua vita si avviava a l principio etico informatore della morale pub­ tramonto, dichiar~: "Non è falsa modestia blica; anzi è questo che noi combattiamo •.. il dire che mai ho ambito cariche ed ono­ La religione è lo spirito vivificatore d i ri; mai però ho rifiutato comando e respo~ tutta la vita individuale e collettiva; ma non sabilità anche in posizioni delicate,paga~ possiamo trasformarci da partito politico in do di persona". ordinamento della Chiesa, né abbiamo il dirit Coo l'ElTlÌOJ Igino Giordani, ':aUora, si:.la­ to di parlare in nome della Chiesa, né possia lamentava: "Perché il Signore non mi ha pre­ ma essere emanazione in dipendenza di organi~ so prima, anziché farmi assistere a tH1te ca smi ecclesiastici, né possiamo avvalorare del renze d'ideale cristiano nella vita politI la forza della Chiesa la nostra azione politi ca e sociale?". ca, sia in parlamento che fuori del parlamen~ to". LA FEDE La missione dunque d e i NON E' UN AFFARE cattolici in politica è LA POLITICA NON GUASTA La militanza politica PRIVATO quella di legare la poli MA RIVELA GLI UOMINI in don Sturzo provocò tica alla morale, la po~ un problema di coscien litica ai valori universali della legge na za: come poterla conciliare con i suoi idealI turale e di quella evangelica, la politica cristiani, e ancor più con la sua missione sa al bene comune. cerdotale? esiste tra loro una vera antitesi? Gesù ha definito i suoi discepoli luce e A tale proposito, il conte Della Torre, do­ sale della terra (Mt 5,13-14); e non-sr-ca po la sua morte, rievocava un episodio risa­ pisce perché ciò non debba avvenire anch; lente a qualche giorno dopo il citato Congres nella vita politica, sulle piazze e neipar­ so di Bologna. - lamenti, nel consiglio del più piccolo co­ "Lo ricordo - egli diceva - a Montecassino. mune del mondo e nel consesso universale Vi era salito perché molti giovani dell'Azio­ delle Nazioni Unite. ne Cattolica s'adunavano lassù per un corso Per un cristiano dire che la politica non di studi sociali. gli interessa è un atto antievangelico,per Egli, giunto tardi nella mattinata, non fu ché significa rifiutare di prendere atto tra i convenuti se non dopo celebrata la Mes- della sua responsabilità verso il suo pro~ - 23 - simo. Non tutti, evidentemente, siamo chiamati ad registrato il trionfo della politica m~ essere militanti; tutti però siamo in coscienza chiavellica nelle sue varie forme: idea tenuti a fare la nostra parte per orientare la po listica, ed ecco lo Stato etico e -r-e litica verso i valori in cui crediamo: un dovere dittature di destra; capitalistica, l a al quale non possiamo derogare e di cui dobbiamo quale operando sui fattori tecnica-pr~ rendere conto a Dio. duzione-pubblicità ha prodotto la depr~ Questo dovere ce lo inculca l'induista Ghandi, cata società consumistica; marxistica, l'eroe nazionale dell'India, che peraltro lo ap­ ed ecco la barbarie comunista. prese dal Vangelo; scrisse: La politica mechiavellica in tutte le "Non potrei vivere un solo istanle senza reli­ sue forme, insomma, tende alla costitu­ gione. Molti miei amici politici disperano di me, zione di una società finalizzata all'uo perché dicono che perfino la mia politica procede ma e realizzata dall'uomo mediante l a dalla religione. E hanno ragione. La mia attività sua ragione, la sua coscienza senza al­ politica, come tutte le altre attività, procede cun riferimento ad alcun principio asso dalla religione. Vado oltre e dico che ogni atti­ Iuta di moralità, la sua tecnica,1e sue vità di un credente deve procedere dalla sua reli violente rivoluzioni. gione, perché religione vuoI dire essere legati a Erich Fromm, il celebre psicanalista Dio, vuoI dire che Dio guida ogni nostro respi- tedesco formatosi alla scuola di Freud ro", e di Marx, ad un certo punto scopre che Questo dovere ce lo ricorda Luigi Einaudi, eco­ la società contemporanea è divenuta un' nomista d'area liberale e primo presidente della immensa macchina burocratica fine a se Repubblica Italiana; scrisse in un suo libro, si­ stessa la quale, anziché l'educazione e gnificativamente intitolato Il buon governo: la realizzazione dei suoi membri, pro­ "Erra chi afferma che la fede, che la credenza muove la loro manipolazione e degrada­ in una data visione della vita sia un affere pri­ zione tramite le scienza, la tecnologia vato. e i mess media; scrive perciò in un li­ Colui il quale restringe la fede alle pratiche bro interessantissimo, intitolato signi di culto, e non informa a tutta quella fede tutta ficativamente Avere o essere?: - la propria vita, la vita religiosa e quella civi­ "Il capitalismo del XVIII secolo subì le, la vita economica e polilica, non è un vero un mutamento radicale,anche se graduato credente". in fasi che portarono alla separazione del comportamento economico dai valori MACHIAVELLI Sino agli inizi della co etici e umani. OSSIA siddetta epoca moderna~ In effetti, la macchina economica era IL POTERE PER Il POTERE si pensava che la politi intesa quale un'entità autonoma, indi­ ca non aveva criteri d T pendente dai bisogni umani e dall'umana giudizio propri; cioé a dire, le sue decisioni, i volontà: un sistema che funzionava d a suoi fatti, i suoi orientamenti dovevano essere solo, in obbedienza alle sue prq:Jrie leg­ vagliati e giudicati secondo l'etica naturale e i gi. Le sofferenze dei lavoratori nonché precetti religiosi, anche in seno al Cristianesi­ l'eliminazione di un numero sempre mag­ mo che pur dichiarava, e dichiara, la distinzione giore di piccole imprese a ~ficio dello tra religione e politica, tra potere religioso e sviluppo di sempre più grandi aziende, politico, tra regime politico e fede cristiana. erano viste quali necessità economiche, Aristotile, il più grande filosofo dell'antichi delle quali ci si poteva dispiacere, ma tà pagana, asseriva che la politica era una disci che bisognava accettare in quanto costi plina che deriva dall'etica e ad essa è subordin~ tuivano il frutto di una legge di natu­ ta. ra. San Tommaso d'Aquino, il più grande filosofo e Lo sviluppo del sistema economico i n teologo della Cristianità, insegnava che i crite­ questione non venne condizionato dalla ri per giudicare la bontà o la cattiveria di un'~ domanda: Che cosa è bene per l'uomo?,ma zione politica sono la legge naturale e la legge dalla domanda: Che cosa è bene per l o eterna, nonché i precetti biblici. Per cui il Prin _BV ilu..pp. o del sistema?". cipe che deve prendere una decisione politica ha Peraltro, non diversamente si deve di il dovere di consultare la sua coscienza e la Bib re dei sistemi comunisti: la politica è bia: un'azione da esse condannata è di conseguen~ per la conservazione del sistema, e non za politicamente illecita e riprovevole. per il bene dell'uomo. Il primo assertore dell'autonomia della politi­ ca da qualsiasi legame e dipendenza di ordine eti LA POLITICA Oggi, per dar vi co e religioso fu Niccolò Machiavelli nel Cinque­ OSSIA ta ad una socie~ centu. Egli studiò~àtt~d-ella politica come e­ L' ATTIVITA' RELIGIOSA tà nazionale e venti naturali indipendenti, e trasse da essi i PIU' ALTA internazionale principi della politica,ridotta, così, a semplice più giusta è ne­ tecnica del potere~ suo scopo unico è l'afferma­ cessario rigettare la politica machia- zione del potere, non più il bene comune, il bene vellica col subordìnarla nuovamente al­ economico e spirituale dell'individuo e della so­ la morale; così da mutuare da essa i prin cietà, la gloria di Dio ••. o qualche altra cosa cipi universali che consentano di effer più elevata dal semplice esercizio del potere. tuare le giuste scelte che giovano a T Purtroppo, la storia degli ultimi tre secoli ha verO bene della nazione e dell'umanità. - 24 -

Giorgio La Pira, siciliano di nascita servIzIO che si assume". ma fiorentino di adozione,professore di A Giovanni XXIII, il 2.2.1960, confidava: Diritto Romano all'università di Firen­ "Altro scopo non ho: servire nel posto in cui ze, sindaco della stessa citta, deputa­ mi trovo e secondo la tecnica di esso, la Chiesa to alla Costituente, uomo di governo con di Cristo, mia madre! una visione internazionale dei proble­ Ecco tutto il mio programma". mi, cristiano coerente, delineava cosi E' dunque questo l'ideale dell'uomo politico la sua condotta politica: cristiano e cattolico: servire la Chiesa sostan­ "La stella polare - scriveva già nel ziando di valori universali umani e cristiani la 1939 sotto il fascismo, nella sua rivi­ società e le sue strutture; mai servirsi della sta Principi - che deve orientare il mio Chiesa per i propri interessi egoistici, eletto­ giudizio e la mia azione è solo questa: rali, clientelari. se sono un uomo, non posso essere soli­ Su la Voce repubblicana, organo del Partito Re dale con sistemi politici che negano il pubblicano Italiano, in un corsivo anonimo d e T valore personale dell'uomo; se sono u n 28.2.1991 si leggeva: credente in Dio non posso essere solida "Da laici quali noi siamo sentiamo il dovere le con sistemi politici che negano Dio di tracciare una linea netta di demarcazione fra e che fanno di questa negazione il po­ la sfera che appartiene alla coscienza e alla fe stulato primo della loro azione sociale de, e la sfera invece dell'attività concreta pub e politica; se sono un cristiano ~ pos blica e politica". - so essere solidale con un sistemi polI Ebbene, i laici come Giorgio La Malfa (al qua­ tici che negano Cristo e che fanno d I le si può attribuire il corsivo) si sdoppino pu­ questa negazione il postulato primo del re, tradiscano pure la loro coscienza quando agi la loro azione sociale e politica". scano concretamente nell 'attività "pubblica e po In Premesse alla politica scriveva: litica". A noi non è concessa la doppiezza, ma i "La democrazia economica è il presup­ comandata la coerenza: non possiamo non essere posto di quella politica; e l'una e l' cristiani e cattolici sempre e dovunque! altra costituiscono le basi materiali che sono esigite perché un nuovo ,tipo LA SOLA TESSERA CHE CONTA Giorgio La Pira fu si di civiltà cristiana - dopo quello me­ curamente un uomo po~ dievale - possa tornare a fiorire n e l litico atipico. E non deve meravigliare, poiché mondo". il cristiano, se vuole essere tale, non può non In una lettera ad Amintore Fanfani La essere che un uomo e un cittadino atipico: n o n Pira delineava cosl la figura dell'uomo può, infatti, non avere una logica diversa da re politico: pubblicani e liberali, socialisti e marxisti,laI "I politici sono guide civili cui il cisti e massoni, capitalisti e qualunquisti; l a Signore affida (attraverso le tecniche sua è la logica del Vangelo, che tocca e mobili­ mutevoli dei tempi) il mandato di guida ta la stessa Provvidenza. re i popoli verso la pace, l'unità, l a Già sotto il fascismo, egli si rivelò un citta ~omozione e l'elevazione spirituale e dina atipico. Quando i professori dell'universi~ civile di ciascun popolo e di tutti in­ tà di Firenze vennero invitati a un turno di ve­ sieme" , (22 .10 .1964) . glia nella cripta dei martiri fascisti, adiacen­ Giorgio La Pira fu in corrispondenza te alla basilica di Santa Croce, anche a lui per epistolare con i Papi del suo tempo. Il venne il biglietto d'invito, con la prescrizione 10.5.1958 scriveva a Pio XII: di presentarsi in camicia nera e moschetto. Egli "Dovendo restare nell'agone politico, andò in camicia nera, ma senza moschetto. A chi la mia azione resta sempre più precisa: lo richiamò agli ordini, rispose: combattere l'ingiustizia, difendere gli - La camicia va bene, ma siccome si tratta di oppressi, tutelare il pane dei deboli, pregare per i morti, invece del moschetto ho po~ sventare le insidie dei potenti". tato il Rosario! Quale giorno dopo, il 25 maggio dello Fu cosi che Giorgio La Pira, professore di Di­ stesso anno, gli scriveva ancora: ritto Romano, fu esentato dalla veglia nella cri "La radice del male anche dei politi­ pta. Egli però non si esentò dalla preghiera: en ci cristiani sta nell'essere materiali­ trò nella basilica di Santa Croce e recitò il Ro sti (anche quando si grida di essere an sario per l'eterno riposto dei martiri fascisti~ ticomunisti!), non credere che al petro Finita la guerra e crollato il fascismo, il 18 lio e alle miniere, alle borse e ai mer aprile 1948 fu il trionfo elettorale della Demo­ cati, non credere che anche la politica crazia Cristiana, ed anche suo personale. De Ga­ - soprattutto essa - è guidata non dal speri, tuttavia, non volle esagerare tale trion­ basso ma dall'alto: nasce da una virtù fo, ed inventò il centrismo, chiamando a collabo di Dio e si alimenta di essa: altrimen­ rare al governo della Repubblica gli sparuti ram ti fallisce, cade, come cade e rovina polli del liberalismo risorgimentale e del paleo la casa costruita sulla sabbia •.• capitalismo italiano. I cosiddetti professorinI La politica è, pertanto, l'attività (cosi erano chiamati i giovani La Pira, Fanfani, religiosa più alta, dopo quella dell'u­ Dossetti, Lazzati, ecc. che formavano un gruppo nione intima con Dio: perché è la guida politico compatto) non ne furono entusiasti. dei popoli ... una responsabilità immen­ De Gasperi però, col suo realismo politico, li sa, un severissimo giudizio e durissimo chiama ad entrare nel governo al fine di neutra- - 25 -

lizzare la spinta a destra, garantendo che la ric~ ricco di ulteriori"dati statistici, e costruzione non si sarebbe fatta a spese dei lavo­ soprattutto segnato dalla parola ind! ratori e dei poveri, anzi. Amintore Fanfani, c h e scutibile di Gesù: si era distinto nello studio delle magagne dell'e­ "Tutto quello che avete fatto ai mi conomia capitalistica, viene invitato, perciò,a f~ nimi dei fratelli, l'avete fatto a me, re il ministro del lavoro. Accetta, ma a condizio­ tutto quello che non avete fatto loro ne di avere come sottosegretario Giorgio La Pira. l'avete rifiutato a me. Ed anche lui accetta. E su questo punto che saremo giudi­ "Il giovane sottosegretario - scrive Vittorio Cil cati. terich -, dimostra nelle estenuanti riunioni al m! E quando sarò giudicato non potrò nistero del lavoro, lui mite uomo di preghiera e dire: Signore!, non sono intervenuto di principi, una straordinaria concretezza e compe per non turbare il libero gioco delle tenza. - forze di cui consta il sistema econo­ Si sorprende il famoso industriale, quando g l i mico; per non violare la norma orto­ contesta, con esattezza, i preventivi di spesa per dossa della circolazione monetaria ho cui la sua azienda dovrebbe ridimensionare il per­ lasciato nella fame alcuni milioni di sonale, dimostrando invece le potenzialità di svi­ persone ..• luppo nel mercato. Fra l'altro, se adducessi queste - Ma lei, allora, se ne intende! scuse, io imputerei al Redentore una - Vede, io, prima di andare all'università, pre- cosa grave: cioè che egli mi abbia i~ si il diploma di ragioniere, e tenevo la partita posto un fine da perseguire, sapendo doppia nella bottega di mio zio a Messina. che non avrei trovato i mezzi per pe~ Il sindacalista comunista Renato Bitossi, ammira seguirlo". to per la tenacia con cui il sottosegretario demo~ cristiano difende la causa degli operai nelle con­ LA CITTA' Il 4 ottobre 1955,fe troversie del lavoro, gli suggerisce: SECONDO LA PIRA sta di San Francesco-;­ - Caro La Pira, tu dovresti prendere la tessera il sindaco di Firen­ del mio partito! ze, Giorgio La Pira, convoca i sinda­ - Caro Bitossi, non ce n'è bisogno perché tu, es ci di tutte le capitali del mondo: ci sendo battezzato, hai già la tessera del partito sono pure quelli di Mosca e di Pechi­ mio, e, credimi, alla fine dei conti è la sola tes no. In un discorso loro diretto, dice sera che conta!". tra l'altro: Quando il lO novembre 1950 Pio XII proclama come "Come è stato felicemente detto, la "dogma divinamente rivelato che l'Immacolata Madre crisi del nostro tempo può essere de­ di Dio sempre Vergine Maria, terminato il corso del finita come sradicamento della perso­ la vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in na dal contesto organico della città. anima e corpo", Giorgio La Pira commenta cosi l'a~ Ebbene: questa crisi non potrà esse venimento sulla rivista Cronache Sociali: re risolta che mediante un radicamen~ "Il corpo umano ha dunque valore eterno? Risorg~ to nuovo, più profondo, più organico, rà come è risorto il corpo di Cristo e come è sta­ della persona nella città in cui essa to assunto in cielo quello di Maria? è nata e nella cui storia e nella cui Ma allora le costruzioni politiche e le costru­ tradizione essa è organicamente inse­ zioni economiche devono lasciarsi misurare ,da que­ rita ... sto metro cosi visibile, cosi determinato, costi­ A tutti sia chiaro, quindi, che in tuito dall'uomo: il sabato per l'uomo e non l'uomo una città un posto ci deve essere per per il sabato .•. tutti: un posto per pregare (la chie­ Gli uomini che hanno responsabilità politiche so sa), un posto per amare (la casa), un no invitati dunque a meditare su questo: la procl~ posto per lavorare (l'officina),un po mazione di questo dogma non è soltanto l'occasione sto per pensare (la scuola), un posto di una grande festa e di una grande liturgia: è il per guarire (l'ospedale). richiamo, in certo modo violento, a voler provvede In questo quadro cittadino, perciò, re - con l'urgenza ormai improcrastinabile che la i problemi politici ed economici, so­ cosa comporta - alla soluzione dei più improrogabl ciali e tecnici, culturali e religio­ li problemi dell'uomo: il lavoro, la casa, la di­ si della nostra epoca prendono una im gnità e la libertà". postazione elementare ed umana!". - La Pira e i suoi amici intanto elaborano un loro Giorgio La Pira si fa promotore del progetto politico assai diverso di quello di De G3'! la pace di Abramo e va al Cairo a pa~ speri: più di sinistra, secondo una terminologia lare al presidente dell'Egitto Nasser; politica; più cristiano, secondo il suo modo di i~ gli spiega che come, secondo la Bib­ tendere. Per l'occasione egli scrive un saggio in­ bia, a suo tempo l'Egitto salvò il bim titolato L'attesa della povera gente, che pone i l bo Mosé dalle acque del Nilo, cosi o~ problema della piena occupazione e della giusta di ra deve riconoscere lo Stato d'Israe­ stribuzione delle ricchezze sul piano mondiale,sul le e concludere la pace di Abramo con rapporto Nord e Sud del mondo. gli Ebrei. Gli esperti di economia osservano che le propo­ Subito dopo va a Gerusalemme al fi­ ste sono cristianamente generose, ma in contrasto ne di conferire con il fondatore del­ con le ferre leggi economiche. Giorgio La Pira ri­ lo Stato d'Israele Ben Gurion; gli d! sponde con l'articolo Di fesa della povera gente, ce: - 26 -

- Ieri ero a casa di Nasser, le assicuro che gno e quali responsabilità per gli uomi­ è un bravo ragazzo, e poi ha da nutrire, educa ni cui sono affidate le chiavi della sto re e far crescere in pace milioni di bambini~ riaI Perché non lo invita a Gerusalemme? Vi sedete Il Signore v i illumini, s i g n o r Kru­ attorno a un tavolo, prendete un caffé insieme sciov: vi dia la grazia di aprire le por e poi stipulate la pace di Abramo. te che aprono la storia russa e la sto~ Ben Gurion - sintetizziamo da Citterich, Un ria del manda nella direzione di Lui". santo al Cremlino - rispose: - Professore, a chiunque altro mi avesse fat Il 17 agosto 1959 Giorgio La Pira, al­ to una proposta del genere, avrei detto subito le 10 del mattino, viene ricevuto al Crem di sì. Sarei stato sicuro, infatti, che Nasser lino, con al seguito in qualità di gior~ non avrebbe accettato un mio invito. Ma lei è nalista Vittorio Citteri~h. Il vice-pre capace di portarmi Nasser a casa, e dunque so­ sidente del Presidium del Soviet Supremo no costretto a dirle di no. E' troppo presto, Paletzkis invita tutti quanti a sedersi professore, è troppo presta. Ma vedrà che l a attorno al tavolo della storica sala per storia camminerà in quel senso •.. discutere sui contributi che si possono Era il 1958. dare alla "coesistenza pacifica", come Quando, nel novembre 1977, quindici giorni do­ dice Krusciov. po la morte del professore, il presidente egi­ La Pira esordisce micendo: ziano Sadat andò a Gerusalemme, ai capi dello - Signori, io sono un credente cristi~ Stato d'Israele disse: no e dunque parto da una ipotesi di lavo - Non sono qui per un accordo qualsiasi, m a ro che, per me, non è soltanto di fede re~ per proporvi la pace di Abramo •.• ligiosa, ma razionalmente scientifica .•. Allora, padre Davide Maria Turoldo commentò: Poi disse tra l'altro: - E' il primo miracolo di La Pira dal Para­ - Vi dichiaro con estrema chiarezza:io diso! non sono un sognatore, un illuso;sono un credente, cioé uno che cerca di poggiare NON UN SOGNATORE Giorgio La Pira fu grande a­ tutta la sua azione (come casa sopra la MA UN REALISTA mico di Kruscev: nonostante roccia) sopra una ipotesi di lavoro, co­ tutto, si stimavano e si vo­ stituita dalla Resurrezione di Cristo e levano bene. Il 2 aprile 1958 cosl gli ocrive- dalla Assunzione di Maria, ambedue miste va: ro di fondo che muove ed illumina la sto "Ecca, egregio signor Krusciov, il problema ria totale dei popoli e delle nazioni .. ~ dei problemi: hic Filius fabri fit magna {ues­ Ipotesi di lavoro, che include in sé stio mundi: questo figliuolo del fabbro Cri­ quest'altra affermazione: la più potente sto) costituisce la questione fondamentale del forza storica, che muove i popoli e l e mondo, dice un detto medioevale! E la cosa è nazioni, che finalizza la storia intera, realmente cosl: la storia di duemila anni è la è l'orazione! documentazione irrefutabile di questa verità L'oraziane? Proprio: l'orazione dei ma cosl drammaticamente vera. Gesù lo disse: trar nasteri di clausura del mondo intero,che rò tutto a me. -- sono i veri artefici con Maria Assunta La sua Croce e la sua Resurrezione sono i l di questo singolare ponte mariano, desti perno della storia e del mondo: omnia ad te nato a collegare Oriente ed Occidente,Ma traxisti saecula, dice un tratto vivo della li sca e Fatima, il versante occidentale e turgia pasquale. - il versante orientale dell'unica cristia Chi vi scrive non è un sognatore: è un reali nità d'Europa!" - sta, nel senso più vivo del termine. "Dicendo queste cose - scriveva in una E' un realista che guarda la realtà attraver lettera circolare alle madri superiore so tutte le componenti di cui essa consta: com di tutti i monasteri del mondo - i mlel ponenti economiche, componenti tecniche, poli~ interlocutori mi guardavano esterrefatti, tiche e cos1 via; ma tra queste componenti ve eppure non si poteva negare una coerenza ne è una che è la più fondamentale, perché con logica perfetta, tanto nella 'struttura diziona tutte le altre. E' la componente so­ sillogistica del mio ragionamento quanto prannaturale; è la presenza miste~iosa ma ef­ nella logicità quasi geometrica delle mie fettiva ed efficace di Cristo risorto nel cuo­ azioni". re della storia; è una componente messianica, Concludeva, peraltro, cos1 la sua con­ escatologica: quella stessa, in ultima anali­ versazione con gli alti vertici del com~ si, che animò, in modo anonimo, contradditto­ nismo sovietico: rio, e inconsapevole, la meditazione e l'azio­ - Dunque, signori del Soviet Supremo, ne di Marx (israelita). il nostro comune programma costruttivo, La storia è finalizzata: e Cristo risorto ne il nostro disegno architettonico, dev'es è il misterioso, ma effettivo finalizzatore! sere questo: dare ai popoli la pace, co~ Dal fondo del cuore, io vi dico: riflettete struire case, fecondare i campi, aprire su questa ipotesi storica che ha un peso immen officine, scuole, ospedali, far fiorire so: perché la domanda è drammatica: se Cristo le arti e i giardini, ricostruire e apri fosse davvero risorto~l(ed è risorto); se que­ re dovunque le chiese e le cattedrali.La sta ipotesi storica e questa interpretazione pace infatti dev'essere costruita a più storica fosse vera (ed è vera)? piani, a ogni livello della realtà ~: Quali orizzonti storici,allora, e quale impe- economico, sociale, politico, culturale, - 27 -

religioso. Soltanto cosl il nostro ponte di pa Caro dOli Lentim; ce fra Oriente e Occidente diventerà incrolla~ la chiave che permette di aprire in qualche modo il bile. E cosl lavoreremo per il più grande ide~ le storico della nostra epoca, un pacifico tem mistero di don Mi/ani a me pare questa: egli è un po di avvento umano e cristiano". - ebreo che crede ileI Signore Croceft'sso e Risorto, nella Durante il soggiorno moscovita, Nikolai PIa­ Chiesa da lui fOlldata (centrata su Pietro), nella sua tonovic, amico di Krusciov, chiese a La Pira: giustizia e nella pace da lui introdotta (con la grazia) - Mi spieghi: lei è un grande uomo politico nel mondo! ... oppure è un grande poeta? Visto COS/~ con Mtlani non è confrontabile con nes­ Rispose: mn altro sacerdote fiorentino ... - Caro Bajan, la vera politica come la vera Per don Mi/am; «Israele» visibile, orgallizza/a, che poesia, sono fatte anche di intuizione e fanta avanza (tutta insieme) verso la storia di domani (la sia! Chiesa guidata da Pietro) è l'idea madre orienta/rice di GRAZIE, SIGNOR LA PIRA! Giorgio La Pira morl tutta la sua preghiera, di tutta la sua meditazione e di il 5 novembre 1977.L' tutta la sua azione! intero popolo di Firenze sfilò di fronte all' A me pare così. altare di San Marco, dove venne esposto per due giorni il suo corpo. Passarono dinanzi a l u i 26 aprile 1973 pure gli uomini politici, gli operai, i sind~ GIORGIO LA PlRA calisti, i professori, gli studenti, i botte­ gai. Un povero vecchio,intervistato alla tel~ Ebbene, questo volumetto vuole tentare di

della penisola quei musulmani del Nord Africa, imperterriti a dirsi di "sinistra", anzi ad esempio, che pare costituiranno la maggio­ di "estrema sinistra-o ranza della popolazione se continuerà il nostro Per tornare all'Africa Nera, in gran par­ declino demografico. Come diceva Ernest Renan, te di essa', l'habitat è stato salvaguar­ che dissolvere il cattolicesimo ma al contempo date per millenni non da una mitica "sen­ conosceva bene, per averlo frequentato, il mon sibilità ecologica", ma per mancanza d i do musulmano: "L' Islam pora con 00 il desertb"-:- mezzi e di energie per avventarcisi con­ Prima dell'invasione araba, la fascia dall'E tro. Pure in questa penuria, danni enormi gitto alla Mauritania (l'attuale Marocco) era nen seno mancati, anche qui, per una ser­ un trionfo di messi, di vigne, di frutteti. E ta di ·pigrizia", di ricerca di un risul­ non solo sulla costa, ma per una larga distan­ tate che costasse menO' fatica possibile. za verso l'interno. Con l'arrivo dei fedeli di Così, infinite tribù hanno praticato Maometto si cominciò con lo sradicare tutte le quell'agriceltura distruttiva che consi­ viti, per il divieto coranico di bere vino. Ma ste nell'incendiare la foresta e mettere proprio quei vigneti erano stati messi a dimo­ a celtura il terreno sgembrato e fertiliz ra, prima dai coloni romani e poi dalle comuni zato dai residui della cembustione. DopO tà cristiane, come linea di difesa contro il de qualche raccolto, reso esauste quel terre serto. Distrutta quella sorta di Maginot ver= no, si riceminciava ridando fuoco ad al= de, il Sahara è avanzato anche per altre scel­ tre foreste. La distruziene della fauna te degli invasori: all'agricoltura, considera­ fu relativamente limitata sole fino aquan ta troppo faticosa, l'arabo preferisce la più do gli europei non portaronO' le armi d a "rilassante" pastorizia. Ma, come si sa, nien­ fuoco; cominciò allera quella mattan:za che te è più distruttivo, per ogni genere di vita - regolamentata in qualche mode dalle po vegetale, che un gregge di pecore e di ca~e. tenze celoniali - divenne indiscriminata All'investimento, poi, di capitali nell'agri­ con l'avventO' dell'indipendenza. Si pensi coltura, il musulmano preferisce di gran lunga al massacro spietate dei rineceronti solo il commercio7 oppure, l'armare quelle navi pi­ perché le credenze locali attribuisceno rata che avevano le loro basi nel Nord Africa qualità afrodisiache alla polvere ricava­ ancora a metà dell'ottocento, quando le poten­ ta dal suo cornO'. ze europee (ma intervenne anche la marina dei La recente istituziene di parchi natura giovani Stati Uniti: l'inno dei Marines ricor­ li e di riserve (dilaniati peraltro da un da la sua prima impresa, a Tripoli in Libia)do bracconaggiO' di massa) la si deve a 1 l a vettero organizzare spedizioni per liberare il preSSione di europeri e americani e, spes Mediterraneo dalle scorrerie barbaresche e sa­ sO', la si è et tenuta selo minacciandO' ri= racene. torsieni politiche ed ecenomiche o facen­ Il risultato di queste, come di altre scelte do balenare i vantaggi turistici. dei devoti del Corano, è visibile a chiunque Stando a melti, lasciata a se stessa, viaggi in quella desolazione in cui per larga senza l'intervento dell'Occidente ex-colo parte è ridotto un Nord Africa già cantato dai nialista, l'Africa, (che pure ha ,Imalte poeti greci e latini come paradiso di frutti. virtù, ma nen quelle dei sognatori n ver- di") andrebbe incontro alla tetale deva­ * staziene. LE CONSOLAZIONI per i Verdi (entusiasti all' idea della "crescita sottozero" per infecon­ * dità degli italiani) verranno dai neri, anch' SE QUESTE sono le tradizieni dei pepoli essi attratti dal vuoto demografico della Peni che riempirannO' il vueto lasciato dagli sola? - italiani, sarà bene che gli ambientali­ Tra le leggende che l'uomo contemporaneo - sti, esultanti per il nostro calo demogra che pur si crede tanto critico - prende per ve fico, si preparino a qualche disillusio= re, c'è anche quella di un'Africa nera popola= ne. ta da genti "ecologiche", caratterizzata ca cuI Ma, all'inizio, accennavamo seconda ne­ ture che avrebbero realizzato un equilibrio tizia del telegiernale della stessa sera: perfetto tra uomo e natura. annunciate il record mondiale ooll' Italia, E' un mito pari a quello delle "sinistre" oc quanto a infecondità, si infermava di u n cidentali sull'ecologismo dei Paesi del "socia altro nsotI!O primato: Bologna come prima lismo" dell'Est europeo: poiché lo sche diceva città dove, per l'assegnaziene di case co che solo il capitalista devastava la natura, munali, le coppie omosessuali, se convi= spinto dal suo interesse privato, si dava per venti da almeno due anni more uxerie, so­ certo che la proprietà pubblica dei mezzi d i no equiparate a qualsiasi nucleo famiglia produzione portasse automaticamente al rispet­ re. Lui e lui - o lei e lei -, dunque~ to dell'ambiente. con gli stessi diritti di lui e di lei. Come è noto, appena è stato possibile andare Come si vede, proprio il tipo di provve a vedere che cosa era davverO' successo dietro dimento di cui c'è bisogno per tentare dl la crollata cortina di ferro, ci si è messi le risalire la china demografica o, almeno, mani nei capelli: nessun capitalismo, per quan per contrastare l'auto-estinziO'ne degli i to "selvaggio" aveva provocato un disastrO' eco taliani. La protezione della famigliola logico pari a quello realizzato dalle nrepub= ~: se ne sentiva l'esigenza mentre l e bliche popolari n di obbedienza marx-leninista. famiglie, quelle all'uso "antico·, n o n Ma gli ambientalisti, in Occidente, centinuane fanno più figli anche per il disinteresse - 29 - in cui sono stati tenuti i lo augurio che voglio cominciare il Pubblichiamo molto volentieri lo bisogni. - nuovo anno a Palma di questa lettera sofferta e coraggiosa, Montechiaro», contro con-ente. E siamo (li.) VITTORIO MESSORI Maria Rita Di Benedetto totalmente sondali e uniti a Maria Palma di Monteclliaro - ( AG ) Rita e a chi la pensa come lei. 00000000000000000000000000000 ------Città Nuova 3/92 L'ennesimo A DONNA delitto di mafia RAPITA ggi è capodanno, eppure L f nel mio cuore c'è tanta ,\ O arnareua, che pero non è disperar.ione. Proprio ieri sera, il mio paese, Palma di Montechiaro, MARIA PAGLIA è stato insanguinato, per l'ennesima volta, da Ul1 triplice l panorama editoriale al fem­ omicidio mafioso. minile - oggi, nel nostro pae­ -Non mi aspettavo certo che aH'improvviso non si morisse più se - è quanto mai vario: si di mafia. n nuovo delitto HUlfioso possono contare 35 riviste per è sempre nell'aria, quando ne sono la donna (l'ultima "Mezzo cie­ stati perpetrati altri in precedenza. lo"I è stata presentata solo qual­ È risaputo che una delle regole che giorno fa) e 17 sono i settima­ d'oro della mafia è la vendetta. Ma nali, non contanpo, quelle riviste ciò che fa QtlCor più male è la de<:ticate ad argo- solita apatia, quasi indifferenta, menti specifici quali IÙlla gente. I commenti sono i soliti: "Cu muri? Mah! Chi ci la moda, l'arreda- putemmu fari?" (Chi è morto? mento, la cucina, Mah! Che ci possiamo fare?). Tutte le piu impor­ Moda, Come se la mafia fosse un fatto tanti case editrici ineluttabile, inevitabile e pertanto hanno perlomeno seduzione l'importante è saperci convivere. una testata dedicata e sessuologla. _No! lo non ci convivo per a settimanali o men­ niente. In quel bar pòteva esserci cI,iunque. Qualclle ora pri/lla c'era sili femminili. Ecco cosa trovano stato un mio amico per telefonare Limitandoci ai setti­ le donne alla sua ragaua!!l Chiunque manali a piu ampia poteva lasciarci la pelle! diffusione nazionale, sul "loro" -Ma come reagire? Credo che le come per esempio giornalI. risposte siano molteplici e che Alba, Amica, Anna, affannosamente le stiano Bella, Gioia, Grazia, cercando, seppure fra mille ci si accorge che la polemiche. n,ttavia mi sembra che la risposta piI' vera, necessaria, donna viene consi- efficace, invincibile, e proprio per derata sotto tre diversi aspetti e questo la più faticosa, la meno che altrettanti sono i modelli base sponsoriuata e pubblicittata, sia di donna che vengono proposti. TElrzo. ma non ultimo; è l'aspetto proprio questa: rispolldere alla Il primo aspetto è quellO piu tradi­ forse più nuovo ed intrigante, violenta con "amore, in tutte le zionale e se vogliamo meno spe­ quello di una donna che è sempre maniere. Facendone l'esperienza, cifico: la donna attenta alla sua piu consapevole del potere del mi accorgo sempre più che le bellezza, al suo fascino, al guar­ suo fascino e lo usa come arma di situazioni in me ed attorno a me seduzione: si spiega cosi il note­ cambiano in meglio solo nella daroba, con un occhio sempre ai fornelli ed alla cura per la spesa. vole successo di articoli e rubri­ misura in cui amo: se io per prima che dedicate alla sessualità fem­ faccio il passo di aHUlre, nella Una donna, quindi, che sa inter­ maniera più rtUlicale possibile. pretare se è necessario anche minile ed al suoi problemi. -Nel sud è giunta l'ora clte si ruoli tradizionali senza rinunciare Si parla tanto di sesso, ogni setti­ paghi di persona il peso delle a se stessa, quindi rassicurante e mana: non c'è giornale femminile proprie scelte, fino in fondo, senta piacevole al tempo stesso. che non pubblichi un articolo sul compromessi. In quel "fino in L'altro, ormai prepotentemente disagio o sul piaceri della coppia, forulD" ci metto dentro tutto: la sull'orgasmo o su problemi ri­ famiglia, il lavoro, la politica, la impostosi anche a livello sociale, è quello che riguarda l'attività la­ guardanti la sfera genitale sup­ parrocchia, le amicitie, ecc. ecc. portati sempre da pareri di illustri Non si può più pretendere di vorativa delle donne, il loro inse­ cambiare le regole, se non si rimento nel mondo del lavoro, la sessuologi o psicologi. tras(orHUlno prlHUl di tutto gli loro carriera. " trionfo dell'identi­ Anche la corrispondenza inviata uomini clze poi le dovranno tà e dell'autonomia: una traduzio­ e pubblicata, riflette questa voglia applicart, ne tutta esterna, o che rischia di di capire la propria sessualità ed -Ecco il punto: nel mio paese essere tale, delle istanze più pro­ il desiderio di confrontarsi con occorrono "uomini nuovi" ed io fonde e vere delle rivendlcazloni l'esperienza di altre donne, A ri­ voglio comincÌlZre a rinnovare me spondere sono chiamate general- stessa, poi chissà! È con questo delle donne, - 30 - mente altre donne: psicologhe, sessuologne, sere un aiuto per capire quali sono i valo­ importanti giornaliste che affrontano e ri­ ri su cui fondare la propria vita e il pro­ spondono volta per volta alle domande delle prio agire; è anche una validissima guida lettrici. per discernere ciò per cui vale la pena im­ E' l'aspetto più interessante di; cpast:.e\ ·ri­ pegnarsi e lottare. viste: l'ampio spazio e la grande attenzio~ Lo stile dell'Autore è lineare e coinvol­ ne dedicata alle storie che le donne, anche gente, ricco di numerosi esempi tratti dal inviate dai giornali stessi, inviano e rac­ la lunga esperienza e dalla grande capacit~ contano in prima persona. Può esserci un t~ di analisi che egli ha. ma fisso, o pagine di diari, poesie o altro Con serietà e abilità, don Lentini conduce ancora, ma sempre vi è una grande voglia di il lettore a verificare, a confrontarsilcon raccontarsi, di portare avanti le proprie ~ realtà, fatti, esperienze di uomini e donne sperienze, e, perché no, di sfogargi in pe~ che c1 hanno preceduto e che ci indicano il fetta anonimato. cammino. Da questo panorama sembrano essere scom­ Filo conduttore è la certezza della pre­ parsi i bambini, sommersi come sono da rap­ senza di Dio in ogni avvenimento, presenza porti sulla coppia e dai rapporti sul soci~ di luce e di speranza soprattutto per chi le, sulla famiglia t l'interesse per loro sem non riesce a trovare la strada da percorre­ bra essere relegato al problema della fecon re. dazione artificiale o della famigla che cam Per tutti la proposta dell'Autore: "Sco­ bia. Solo Anna si è interessata con~ ser prire perché si vive, capire e gioie perché vizi, che hanno coinvolto anche politici e tutto è dono di Dio, impegnarsi a restaura­ legislatori, al problema della violenza sui re la società e la Chiesa per amore e con ~ minori. E' come si fosse tagliato il cordo­ more". ne ombelicale fra la donna ed un eventuale CARMELINA SAJEVA figlio: tutt'al più questo può :inte~essare per indossare la moda per la scuola ed i l ************************************ tempo libero o avere delle ricettine gusto­ GRAZIE, AMICI! se per farlo mangiare con appetito. OFFERTE PER LA VIA

GERLANDO LENTINI f 30.000 - Suore Francescane (Reggio C.), Salvatore Farruggia (Aragona), Calo­ RAGIONI PER VIVERE gero Gallerano (Agl, Giuseppe Giarra­ LE VERIT~ CHE DANNO SENSO no (TP), Paolo Ciotta (Ag), Brancato ALLA NOSTRA ESISTENZA Angelo (Porto E.), Filippo Bonanno{Ca steltermini), Giuseppe Piazza(Fibera) f 10.000 EDIZIONI.PAOLINE, PP.170 Antonio Manetta (.Ribera), Gregorio Ci ranni (Grotte), Giuseppe Rodi (ComitI Può capitare, seguendo la Cronaca di ogni ni), Carmela e Maria Vassallo(Favara) giorno attraverso la televisione e i giorn! M.Carmelina Abela (Napoli), I:Raffaele li o, ancor di più, per esperienza diretta, Castaldo (Ag), Savina Faedda (Roma)Ma di essere travolti da un sentimento di sfi­ rianna Marino (Ribera), M.Teresa Dai: ducia verso tutto e verso tutti; sentimento na (Sciacca) cos, pericoloso e così diffuso tra la no­ E 100.000 - Discepole del Redentore (Agl,Am stra gente e specialmente tra i giovani,che mihistrazione "La Carità" (PA) - spesso mancano di entusiasmo e dimotiviper f 25.000 - Antonio Castronovo (Favaral,Gio guardare con speranza al loro futuro. vanni Castronovo (Grotte), Melchiorr; Non si può negare: c'è poco entusiasmo e Muratore (Camp6bello L.), Pino palum c'è poca speranza. Ma soprattutto si fa sem bo (Ag), Giuseppe Binanti (Bagheria)~ pre più urgente nel cuore di ogni persona7 Collegio di Maria (Mussomeli), Gaspa­ di ogni giovane la domanda fondamentale sul re Gramaglia (Ag), Calogero Lupo (Ag) senso della vita, sul perché dell'esistenza Giuseppe Nicosia (Brescia), Nicolò In e del soffrire umano. Perché vivere? Perché glese (Ribera), Gerlando Boscolo (PO! morire? Che senso ha la sofferenza? Ci sono to E.) delle ra~ioni valide o qualche via di sal­ f 10.000 - Li~ Catalano (Ag), Collegio di vezza? Dove attingere il'coraggio e la for­ Maria (San Cataldo), Padri Redentori­ za per guardare con occhi nuovi la vita? sti (PA), Mario Castiglione (S. Maria Alla luce della fede è possibile risponde di Licodia), Letizia Comparetto (Ag), re a queste domande, è possibile tr~are T Paolo F~llea (Ribera), Carmelo Costan valori che dànno senso al vivere e al mori­ za (Favara), Lorenzo Cusumano(.Ribera) re: sono valori eterni. inesauribili, valo­ Giuseppe Aucello (Favara), Anna Schi­ ri di verità che bisogna assolutamente di­ fan o (Ribera), NN (Ribera), Calogero fendere e diffondere con ogni mezzo. Schifano (Ribera) ,'Leoluca Pollara(Cor Pensavo a questo leggendo e meditando le leone), Antonio Vento (Cattolica E.)~ pagine del libro di Gerlando Lentini RAGIO~ Orazio Vecchio (Acicatena), Rosaria NI PER VIVERE, pubblicato recentemente daJ­ Iazzetta (Napoli), Francesco Salamone le Edizioni Paoline e inserito nella colla­ (Aragona), Liborio Scozzari '(Castel­ na di spiritualiU "Fermenti". termini) Il piccolo ma bel l issimo volume, vuole el e 20.000 - Calogero Pullara (Favara), Oie- go Vitello (Favara), Francesco P.Cardaro (S.Giovanni Gemini), Provinciale F! glie di S.Anna (PA), Calogero Statello (Campobello L.), Antonio e Maria Bruc coleri (Favara), Lina Sottile (Ribera), Antonio Pace (Ribera), Onofrio Vull~ (Favara), Pasquale Patti (Ag), Salvatore Portella (PA), Antonino D'Azzo (Ri­ bera), Francesco La Placa (San Giovanni Gemini), Giuseppe Jacolino (Favara), Michele Parlato (Favara), Antonino Parlapiano (Ribera) [ f 15.000 - Nicola Cacioppo (Menfi), Vincenza Zambuto (Ribera), Giovanni Di Liber­ to (Casteltermini), Istituto Incoronata (Erice), Gaetano Antona (Licata), L! borio Campione (CL), Michele Salamone (Aversa), Vittorio Gepponi (Monte San D 11 Savino) € 50.000 - Caterina Dionisio (Calamonaci), Franco Tulone (Sciacca), Mattia Bonafe * de (Marsala), Giuseppe Veneziano (Favara), Collegio di Maria (Canicattì) ,St~ fano Pirrera (Ag), Agostina Tarantolo (Cattolica E.), Collegio di Maria(Ale~ sandria R.), Gioacchino POlizzi (Canicattì), Vincenzo Ruvolo (Ribera)

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gal LA VIA l MENSILE DI CULTURA si~ tre Piazza G. Mazzini, 7 - 92026 FAVARA (Ag) re Autorizzazione Tribunale di Agrigento cii c. c. p. N. 11951928 N. 70 del 12 - 11 - 1966 in, Sped. in abb. post. gr. III170 apE ITALIA ral var ç è. prE fic e è AL MIDENTE l'u ris A L'ENVOYEUR tat Destinatario - Destinataire: tra D Sconosciuto - Inconnu E D Partito - Parti si D Trasferito - Transiéré ren D Irreperibile - Introuvable a m D Deceduto - Decèdè mi Indirizzo - Adresse: telT1 see D Insufficiente - Insuffissante pril D Inesatto - Inexacte I g. Oggetto - Objet: fig: D Rifiutato - Refusè sì ( gli,

In caso di mancato recapito, rinviare al mittente che si impegna a corrispondere il diritto fisso. N. 4 APRILE 1992 anno XXVII Gerlando Lentini Direttore responsa bile + Amministrazione e Redazione: Piazza G.Mazzini 7 - 92026 FAVARA (Agrigento) + c.c.P. N.11951928 + + Direzione: Largo Kennedy 4 - 92016 RIBERA (Agrigento) + Te1. e Fax (0925) 61/595 + Tribuna le Agrigento N.70 12.11.1966 + spedizione abbonamento postale gr.III - Pubblicità 70% ++++ ***************************************************************************

------LIBERO STUDIO RECIPROCO O MATRIMONIO IN ACCONTO?

IL TROPPO ... STROPPIA! Lei sedicenne, lui diciot volte poteva prevalere l'interesse1 ma, tenne: innamoratissimi,su in genere, i due sapevano perché sposa­ perarono tutte le barriere familiari, religiose e vano e l'amore, anche se non all'origi­ legali nel giro di qualche anno,e sposarono men­ ne dell'incontro, nella generalità dei tre lei attendeva già un figlio. casi, nasceva dato il contesto creato­ Ora incontro lui e gli chiedo notizie della fa­ si. E le famiglie che si formavano era­ migliola formatasi in una città del Nord, dove si no unite e solide. Certamente - conclu­ era trasferito. deva sapientemente mio padre - non era "Ho due figli - mi risponde; - ma ho in corso il sistema ideale, e non è da rimpiange la la pratica di divorziol". re. Però oggi i fidanzati si conoscono Casco dalle nuvole: -Ma eravate così innamorati troppo, e il troppo ... stroppia!". e decisi!", dico a mia volta. nE forse per questo ci stiamo dividendo,dopo es SCAMBIANO L'AMORE Purtroppo, nel giro serci finalmente conosciutit·. - COL SUO SURROGATO di qualche decennio, "E i figli?", domando preoccupato. si sono susseguite

"Beh! •. '. R - esclama scuotendo la testa e allar- due concezioni opposte del rapporto uo gando malamente rassegnato le braccia. mo-donna e del matrimonio: nella prima7 Dunque, in quei due o tre anni che stettero as­ si poneva l'accento sulla sua valenza sieme fidanzati sempre appiccicati l'uno all'al­ sociale, e quindi era logico il ruolo tra, non riuscirano a conoscersi. Eppure, lo sta­ importante che vi svolgevano i rispetti re assieme, quando si vuole come si vuole facendo vi genitori: nella seconda, invece, s T ciò che pare e piace, non viene sbandierato come dà peso quasi esclusivamente a all'int$' indispensabile per conoscersi e sposarsi ad occhi resse individuale, all'amore tra i due; àperti? Pertanto, erano innamorati ... solo innamo escludendo perciÒ i genitori e le fami­ rati, ma non si amavano: sempliciarnente si piace:: glie, non solo, ma a volte dimenticando vano, e il piacere lo confondevano con l'amore. anche coloro che sono di là da venire:i Questo può sembrare un caso limite, ma n o n lo figli. è. Tutti conosciamo coppie in crisi, e sono in un Ecco perché, ad un certo punto, il vo preoccupante crescendo numerico: eppure stettero stro figlio vi comunica che ha la sua fidanzati per anni,e con piena libertà di vedersi ragazza: e ve la porta in casa, e va al e di stare insieme,come non mai nella storia del­ campeggio con lei, e si ritrova con lei l'umanità. Provate a chiedere perché la crisi. La senza limiti di luogo e di ... prudenza. risposta è sempre uguale:' sposatici, lei è diven­ La stessa cosa fa lei con i suoi genito tata un'altra; sposatici, lui è diventato un al­ ri: tanto è lei, e non loro, che si de= tro! ve sposare! Ed io non riesco a darmi pace nel pensare c/h e D'altronde avere la ra~azza o avere il si sia così ciechi da non conoscersi pur trascor ragazzo non sempre vuol~re essere f~­ rendo tanto tempo insieme. E mi tocca dar ragione danzati, progettare un matrimonio, pen­ a mio padre che, dall'alto dei suoi ottant'anni, sare a una famiglia ..• può anche voler mi faceva osservare: "Vedi - mi diceva -, ai miei dire stare insieme per ii piàcere,èli. .. tempi era difficile che i matrimoni fallissero:la , stare insieme. scelta dei due era più oculata, perché fatta i n Conseguenza: si arriva spesso al ma­ primo luogo dai genitori e poi anche dai due. trimonio impreparati, quando si arriva, I genitori di lei ci tenevano a::· presentare alla e non si preferisce di convivere ... mo­ figlia un giovane onesto e amante del lavoro; co­ re animalium. --- sì come i genitori di lui ci tenevano a che il fi Don Lorenzo Milani negli anni cinquan glio sposasse una ragazza onesta e assnnata. Sì,a ta, nel suo famoso saggio ESperienze pa - 32 -

storali, già scriveva con sincerità evangelica: : "Caro professore, non so se sono anco "Il modo animale di concepire, oggi, il fidanza ra giudiziosa e sennata, come lei gen= mento è dimostrato dall'alto numero di fidanza= tilmente allora mi giudicava: forse non te incinte ..• Il fidanzamento ha perso, perciò, lo sono mai statal Tengo però sempre al il suo significato di libero studio reciproco, le mie idee e alla mia formazione cri­ per prendere quello di matrimonio in acconto". stiana, anche se a certuni sembro stra­ Da allora la situazione non è per niente mi­ na e fuori del tempo". gliorata, anche se fidanzate incinte non ce n e nE perché?", mi permisi di chiedere sono quasi più con la legalizzazione dell'abor­ ancora. to: pertanto, il figlio una volta lo portavano Ed ecco la sua risposta: nel seno, ora, legalmente ammazzato,se lo porta­ "Sono fidanzata, come le ho detto. Lui no sulla coscienza. è un ottimo ragazzo, molto più di me:ho Purtroppo, ciò che oggi i nostri giovani usa­ tanto imparato standogli vicino. Abbia­ no chiamare amore è solo passione, sentimento, mo perciò promesso al Signore di vivere sensualità, sessualità senza regole e fine a se il nostro rapporto di fidanzati nella stessa, che ha quindi bisogno di alimentarsi, castità, evitando tutte quelle familia­ senza mai saziarsi, continuamente nel rapporto rità, più o meno spinte, molto frequen­ fisiCO-fisiologico, nel divertimento tra disco­ ti tra i fidanzati di oggi. I motivi so teche e spiagge, campeggi e incontri erotici ... no due: vogliamo essere un dono recipro qualcosa, insomma, di fin troppo caduco che ne­ co puro e casto nel giorno del matrimo~ cessariamente muore alle soglie del matrimonio: nio; la castità ci rende veramente libe non si spiega diversamente la crisi in cui piom ri di dir di sì o, eventualmente,di no~ bano non poche giovani coppie. - per affrontare il matrimonio. Siamo con vinti che il compromesso sessuale condI FIDANZATI Eppure, non tutti i giovani di ziona molto la scelta, e compromette la AUTENTICAMENTE oggi sono dei pecoroni che si vita matrimoniale. Siamo convinti c h e ANTICONFORMISTI lasciano stupidamente plagiare molte crisi matrimoniali e molti divor­ da[volgare e sfacciato panses­ zi sono dovuti al modo poco pulito d i sualismo,che ci assale anche nell'intimità del­ vivere il tempo del fidanzamento •.. Eb­ le nostre case mediante la televisione: ce n e bene, professore, sa che tanti non cre­ sono di meravigliosi con idee chiare e for­ dono a questo nostro comportamento, me~ t i sul piano ideale e morale. Qualche tempo fa tre altri ci deridono come immaturi e ne incontrai una: Mariella, già mia alunna alla fuori del nostro tempo, sol perché non scuola media. facciamo come loro?". Ricordo che un giorno, mentre stavo parlando nNon ti preoccupare, Mariellal - dis­ della castità in rapporto alla formazione della si prima di salutarla. - Ricordati che personalità, venne fuori il discorso su certo è saggezza dinanzi a Dio ciò che è staI linguaggio triviale divenuto di uso comune tra tezza per il mondai è stoltezza dinanzI ragazzi e ragazze. Mariella, allora, si alzò e a Dio ciò che è saggezza per il m o n - fece una denuncia, coraggiosa quanto inaspetta­ d o. Lo insegna san Paolo. Corag­ ta. Disse: gio, dunque, e sempre controcorrente!". "Professore, sa quanti di noi qui presenti ci L'apostolo Paolo dice ancora: "Non vo rifiutiamo di usare tale linguaggio? Siamo ... u gliate conformarvi a questo mondo. tra= no, due, tre, quattro, cinque". - sformatevi e rinnovatevi invece nella E così docendo, segnò con l'indice quei cin­ mente per saper discernere qual è la vo que, mentre gli altri, colti di sorpresa e spa~ lontà di Dio: quello che è buono, c h e riti, facevano perfetto silenzio. piace a Lui ed è perfetto!" (Rm 12,2). "E sa - continuò a dire - che cosa ci dicono? I giovani dovrebbero capire che n o n Che siamo ancora bambini e per giunta andicappa è importante fare come i propri nonni o ti". - i propri genitori, come fanno gli altri "E voi che cosa rispondete?", chiesi. o come proprinano i mass media, essere "Noi rispondiamo che bambini sporcaccioni so­ moderni o antiquati; è importante ca­ no loro. E' vero che si sentono grandi, ma sono pire e fare ciò che è vero e ciò che è solo dei grandi ..• sporcaccioni. Noi non ci ab­ buono, ciò che è saggio e ciò' che giova bassiamo a fare certi discorsi a base di luridu veramente alla riuscita del matrimonio, me sessuale. Sappiamo anche noi parlare di cer= alla realizzazione della propria perso­ te cose, ma con pulizia e serietà come lei sta nalità di uomo o di donna. Perciò vor~ facendo" . rei loro ricordare alcune verità essen­ A queste parole, nessuno ... degli imputati e~ ziali per la soluzione di un problema be il coraggio di contraddire o di replicare. A così importante della loro vita. me non restò altro da fare che dire un bravo ai cinque coraggiosi, ed esortare gli altri a se­ DIO "Dio non benedice le noz guirli. VA CONSULTATO ze in cui n o n è stato Ebbene, la mia brava Mariella, dicevo, la in­ consultato". Questa af­ contrai tempo fa, ormai studentessa universita­ fermazione così perentoria e terribile ria e fidanzata. Le chiesi: l'ho letta negli appunti delle prediche "Sei ancora quella Mariella, tanto giudiziosa del santo Curato d'Ars, un parroco san­ ed assennata, della scuola media?". to della Francia dello scorso secolo; e Mi rispose simpaticamente e lepidamente: credo di avervi trovato la spiegazione - 33 - di tanti matrimoni in crlSl. Quanti infatti, stai ingannando una fanciulla di, terza me­ anche se buoni cristiani, si sposano senza dia ed anche te stesso?". avere consultato Dio, quasi che non c'entras "Questo no!", ribatté deciso. se o non ne fosse interessato? "Eppure è così, anche se non nei coscien­ Quando, a scuola, una ragazza mi chiese a za. Quella bella e dolce fanciulla stai con­ bruciapelo: "Lei si è fatto prete perché non templando te, brillante e simpatico studen­ le piaceva sposarsi?", mi arrabbiai e rispo­ te universitario, con i suoi occhi sognanti si secco e sbrigativo: HA me piaceva sposar­ di adolescente appena. Ma fra qualche anno mi: il matrimonio e la famiglia è il grande sarà un'altra, ti vedrà con occhi e senti­ ideale proposto da Dio. Mi san fatto prete menti di donna: né lei né tu sarete qli 8:tes sol perché ho capito che questa era la mla si di ora: né tul vedrai la stessa perso-= vocazione. Non per altro, e ne sono conten­ na di oggi. E allora, che sarà di te e d i to" . lei? Lei è certamente immatura, e tu ti sei "E come ha fatto a capirlo?" - ribatté la comportato, pur con tutta la retta e buona disinvolta alunna. intenzione ..• da immaturo!". Risposi: "Con la preghiera, la riflessione "Non avevo pensato tutte queste cose! ",mi e il consiglio di persone sagge, che il Si­ disse con umiltà e serietà il mio giovane a gnore mi ha fatto incontrare". mica. - Tale sistema per capire, ora aggiungo, non Leggendo il Vangelo ci si accorge che Ge­ è valido solo per chi deve farsi prete, m a sù, Dio fatto Uomo, nei momenti cruciali del anche per chi deve sposarsi. la sua vita terrena, prega, prega a lungo,e Tu, caro ragazzo, sei progetto di Dio, i l solo dopo aver pregato prende le sue deci­ tuo matrimonio e la tua famiglia sono proget sioni. E noi, non dovremmo fare la stessa to di Dio: non è perciò una ragazza a caso cosa quando c'è da decidere sulla nostra vo che devi scegliere, anche se ti piace, bensì cazione, c'è da scegliere il compagno o la quella che rientra nel progetto di Dio. Allo compagna della vita, c'é da costruire u n a ra, devi pregare al fine di conoscere questo nuova famiglia? Chi presumiano di essere da progetto: così consulti Dio, ed Egli ti illu poter fare certe scelte, senza aver consul­ minerà e ti guiderà a scegliere la tua don= tato Dio? na, o il tuo uomo: proprio quella o quello che Egli ha destinato a te e per te. RIFLESSIONE Anche il periodo d e l Durante un convegno di Azione Cattolica,ho E CONSIGLIO fidanzamento richiede conosciuto e fatto amicizia con un bravo ragaz PREMESSE NECESSARIE preghiera e riflessio­ zo ventenne studente universitario: Antonio~ ne: ha il Significato, Dopo qualche tempo mi venne a trovare per secondo don Lorenzo Milani, "di libero stu­ comunicarmi, tra le altre cose, che si e r a dio reciproco" per capire se l'uno è fatto fatto fidanzato, anche se non ufficialmente. per l'altra, e viceversa, se le due persona "Con chi?" - chiesi. lità sono in grado di armonizzarsi in vista "Ricorda - rispose - quella ragazzina che della convivenza familiare. durante le sue conferenze sedeva sempre i n "Il matrimonio - scrive Pierre Van de Me prima fila?". E me la descrisse per filo e er -, abbracciato con amore autentico, è la per segno. In verità non riuscivo a renderla restaurazione del paradiso. Il pensiero ori presente alla mia memoria: ricordavo sempli ginale del Creatore è questo: l'uomo e l a cemente che era giovanissima. Domandai: - donna, quando sono uniti nel suo nome n e l "E perché ti sei fidanzato proprio con qu~ matrimonio, hanno Cristo realmente presente sta ragazzina?". in mezzo a loro"; quel Cristo che, a tal ti "Me ne sono innamorato: è molto bella, ed ne, ha voluto elevare il Matrimonio a Sacra è un angelo di bontà!". mento, ossia a segno di grazia e di sa1vez= "Mi sembra però troppo giovane! ",osservai. za. "Sì, è vero: però m1 piace e facciamo sul I due fidanzati hanno dunque bisogno di ri serio: ne sono a conoscenza anche i suoi ge­ flettere per capire se il loro è amore au= nitori. Non voglio scherzare con queste co­ tentico; debbono, quindi, creare le condi se" . zioni per farlo. Ebbene, quei fidanzati che A questo punto gli dissi sorridendo,ma con stanno sempre assieme, che non si concedono decisione: pause, sempre appiccicati l'uno all'altra, "Caro Antonio, nonostante la tua buona vo­ che non riservano l'incontro ad alcune gior lontà e la tua indubbia sincerità, stai pren nate, commettono un grave errore: ciò, in= dendo un solenne abbaglio ... E mi spiego. La fatti, impedisce loro di riflettere e di ca decisione che hai preso è importantissima,ed pire:"'se èiò'-ehd ilL lEga è veramente amore o ha importanza capitale per te e per lei, i l solo sentimento e passione, che si spegne cui avvenire stai fortemente condizionando. lontano dal suo oggetto. Ma, dimmi, per arrivarvi, da buon cristiano Quando·,'vo1ét:e ammirare un quadro, d o p o qual sei, hai pregato, hai riflettuto, h a i averlo guardato da vicino, vi allontanate chiesto consiglio, oppure hai dato ascolto a debita distanza: solo allora potete capir solo al tuo cuore, alla tua infatuazione, al lo nel suo insieme ed ammirarlo o rifiutar~ tuo sentimento?". lo. Lo stessa cosa dovete fare quando vole­ "Niente di tutto questo!" - confessò one­ te conoscere le persone, soprattutto quando stamente. si tratta di fidanzati che possono essere "Ebbene - ripresi a dire - non capisci che influenzati da fattori istintuali ed eufori - 34 - ci. to e di amicizia. Avevo necessità d i Quando dobbiamo prendere delle decisioni impor­ un essere vivente con cui sfogarmi, di portanti, ne parliamo e chiediamo consiglio a per un amico che mi aiutasse a rimettermi sane sagge, fidate e che ci vogliono sinceramente in carreg9iata~ sono riuscita nel mio bene. Sarebbe da incoscienti fare diversamente. E difficile intento e lentamente ma sicu intanto molto spesso questo sapiente modo di agi­ ramente l'ho attratto a me. Quando in~ re non viene seguito dai giovani di oggi,allorché fine l'ho indotto a sentimenti amiche­ devono decidere il fidanzamento e il matrimonio: voli verso di rne(; siamo giunti senza fanno da sè, senza neppure consultare i propri ge accorgercene a intimità che ora ripen­ nitori. - sandoci, mi paiono inaudite". Ed è da ineducati e immaturi mettere i genitori Vasco Pratolini, scrittore contempo­ dinanzi al fatto compiuto, senza averli interessa raneo di area laicista, nel suo roman­ ti alle proprie scelte: significa rinunciare ad un zo autobiografico Il Quartiere così de elemento prezioso di valutazione, per scelte'è de scrive il suo rapporto con le due ra~ cisioni veramente liberi e responsabili, e non sa gazze Marisa ed Olgal sensuale con la per fare i propri interessi. Essi sono i consiglie­ prima, casto con la seconda. ri nati dei figli, ossia voluti dalla natura e, in "L'intimità - egli scrive - di cui a ultima analisi, da Dio. busavamo, invece di legarmi a :,Matisa7 Peraltro, non è detto che i figli devono neces­ lentamente mi distaccava da lei. La no sariamente seguire i consigli 'dei genitori: le d~ stra confidenza volgeva nell'abitudi~ cisioni, infatti, spettano ad essi; ma sono vera­ ne. Marisa era sempre docile e cara,ma mente saggi se li chiedono, e sanno seriamente qualcosa su cui io avevo creduto pog~ riflettere sulle informazioni ricevute, le osser­ giare il mio affetto oscillava sotto i vazione ed eventuali indirizzi. miei piedi: non v'era più nulla di se­ Non pochi ragazzi e ragazze si avventurano,nel­ greto che essa mi potesse svelare. le loro vicende sentimentali,col paraocchi che Ora capivo che avevo creduto di amar una volta si metteva agli asini e ai muli per far la per il suo sperperato donarsi corpo li camminare diritti sulla strada scelta dal pa~ e anima. Quando essa arrivò al limite drone: paraocchi loro imposto dal mondo, dai mass del suo segreto, mai da me alimentato, media, dalla moda sessualmente sregolata, da una il suo ripetersi mi annoiò. pseudo cultura pagana ... il cui regista occulto è lo non le avevo dato nulla di mio, il diavolo, che Gesù chiama "il principe di que­ non avevo partecipato a quello scambio sto mondo". Si spiegano così i drammmi individua­ inesausto e ineffabile ch 'è l'éITlOre par li e familiari, di genitori e figli, che sono sem tecipato e corrisposto; ed ero giunto pre più di frequente sotto i nostri occhi. - al punto in cui guardavo al suo amore D'altro canto, da parte dei genitori si richie­ come a una dolorosa rappresentazione, dono disponibilità e capacità per accaparrarsi la che non mi toccava se non nel momento fiducia e la confidenza dei figli. E non tutti ce in cui i miei sensi mi spingevano alla le hanno, purtroppo. Allora, però, i giovani sen­ ribalta. nati sapranno trovare persone sagge, che vogliono Nuovamente si riproponeva la mia con loro sinceramente bene e che possono conSigliarli dizione fra il desiderio e maili~ntesa ed aiutarli in momenti così delicati della loro morale. Già progettavo di staccarmi da vita. lei durante il servizio militare, già meditavo la lettera che le avrei scrit LA CASTITA' Vorremmo ora ricordare ai giova~ tono - DA' SIGNIFICATO ni quel che asseriva Mariella,di Ed ora il rapporto con DIga. AL cui sopra: il rapporto casto tra "Finalmente - Scrive Pratolini p i ù FIDANZAMENTO i fidanzati è premessa importan­ avanti - facemmo la nostra prima pas­ te e necessaria per una decisio­ seggiata d'innamorati. ne veramente libera e, perciò, per un matrd.i1TlÒnio Olga era bella ai miei occhi come la riuscito. Il compromesso sessuale tra i due n o n più bella creatura della terra. Vicino serve se non ad indebolire e ad inquinare il loro a lei la mia fantasia trovava le imma­ amore e a rovinare ogni cosa: e ci vuole un dilu gini più umili e caste; sentivo la sua via di grazia di Dio per riparare a un tale disa~ figura al mio fianco un po' restia e stro. Ecco alcune testimonianze di personaggi non quasi in continuo allarme, e questo suo sospetti, a tale riguardo. atteggiamenho me la rendeva più cara. Chi non conosce Anna Frank, la famosa adolescen lo temevo, toccandola, di poterla sciu te ebrea morta in un lager nazista, il cui Diario pare. Era veramente come se avessi una è stato pubblicato in tante e tante lingue? Ecco cosa preziosa nelle mani, da riparare che cosa vi annota il 15 luglio 1944, quando era nel cavo con tutta la trepidazione e ancora nascosta con la sua famiglia e la famiglia l'affetto di cui fossi capace". di un amico del padre, di cui faceva parte il gio Albert Camus, premio Nobel perla let vane Peter: - teratura, nonostante le sue idee tuttT "Mi preoccupo - scriveva - di Peter. So benissi altro che religiose, scrisse nei suoi ma che sono stata io a conquistare lui e non luI Taccuini: a conquistare me; mi sono creata una sua immagine "C'e un momento in cui la sessualità secondo i miei sogni, ho visto in lui un caro ra­ sembra una vittoria, quando si libera gazzo, tranquillo e sensibile, bisognoso di affe~ degli imperativi morali. Ma presto di- - 35 -

venta una disfatta e la sola vittoria è quella re a dire di sì. Il fidanzato stesso, s e che si consegue su di essa: la castità. è buono, nei suoi migliori momenti, te ne La sessualità sfrenata conduce a una filoso­ sarà grato e dirà a se stesso: "La ma ra­ fia della non significazione del mondo. La ca­ gazza ha avuto ragione: essa ha una co­ stità invece restituisce un Significato al mon scienza e le obbedisce: domani mi sarà fe do'. - delel". La fidanzata troppo facile, inve= ce, non dà la stessa garanzia e corre ri­ PAPA LUCIANI Chi non ricorda la dolce simpati schio di gettare sin d'ora, con una acquie AI FIDANZATI ca tigura di Giovanni Paolo l,il scenza troppo spregidicata, semi pericol~ Papa sorridente dei 33 giorni?In si, da cui sp'unteranno in avvenire gelO­ una sua originale lettera, nientedimeno che a sie e sospetti da partè del marito". ?inocchio, pubblicata sul Messaggero di Padova Il futuro Papa Giovanni Paolo I conclu q'Janào ancora era patriarca di Venezia, dà qu!;. deva la sua lettera,al famoso burattino sci preziosi consigli ai fidanzati, a proposi­ di Collodi, scrivendo: to di casti tà. "Qui mi fermo, caro Pinocchio, ma n o n "In materia di amore e fidanzamento - scrive dire adesso che era fuor di posto parlare va - qualcuno propugna oggi una morale larga­ anche di lei. Fanciullo, tu hai avuto la ~nte permissiva. Pur ammettendo che in passa­ Fata, prima come sorella, poi come mamma. to si è stati un po' troppo rigidi 9.1 certi pun Adolescente e giovanotto, una Fata accan­ ti, i giovani non devono accettare quella per~ to a te non può essere che una fidanzata ~issività~ il loro amore dev'essere con l'A ma e una sposa. A meno che tu non ti faccia iuscola, bello come un fiore, prezioso come u= frate! Ma non te ne vedo la vocazione!". na gemma e non volgare come un fondo di bic- chiere., UN CORPO PURO Vietar Hugo è il gran E' opportuno che accettino di imporsi qual- E de romanziere france~ che sacrificio e di tenersi lontano da perso- UN CUORE VERGINALE se dello scorso seco­ ne, luoghi e divertimenti, che sono ad essi 0E lo, conosciuto anche casioni di male. ftNon avete fiducia in me!ft tu dalla massa dei telespettatori per la tra àici. ·Si, abbiamo fiducia, ma non è sfiducia sposizione televisiva del suo capolavoro ricordare che tutti siamo esposti a tentazio­ I Miserabili. Di lui rimane una lettera ni~ ed è amore togliere dalla tua strada alme­ che, giovane fidanzato, nel 1822 scrisse no le tentazioni non necessarie! alla sua ragazza, per manifestarle qual e Guarda gli automobilisti: trovano il vigile, ra il dono più bello che si apprestava a il semaforo, le strisce bianche, il senso vie portarle nel giorno delle nozze: tato, il divieto di sosta, tutte cose che sem: "E' il mio desiderio - le dice - di es­ brano, a prima vista, seccature e limiti con­ sere degno di te che,mi ha reso così seve tro l'automobilista e invece sono a favore del ro contro me stesso. Se mi sono costante= lIau tomob i lista, perché lo aiutano a guidare mente preservato da quegli eccessi che s2 con più sicurezza e piacere!". no così comuni alla mia età, non è perché Pertanto, rispetta la tua fidanzata! Difendi mi sia mancata l'occasione di peccare,ben la contro te stesso! Pretendi ch'essa si serbI sì perché costantemente mi preserva ilpen intatta per te? E' giusto, ma tu fa' altrettan siero di te. Così ho mantenuto intatt07 to per lei e non badare a certi amici, che ra~ grazie a te, i soli tesori che io posso contano le loro ftprodezze ft , vantandosi e cre­ offrirti: un corpo puro e un cuore vergi- dendo di essere "brillanti" per le loro avven­ naIe". ture donneshce. "Brillante" e forte è l'uomo Alcide De Gasperi, uomo politico di pro che sa conquistare se stesso e s'inserisce nel fondo sentire cristiano di cui si vorreb~ la schiera dei giovani, che sono l'aristocra~ be introdurre la causa di beatificazione, zia delle anime. Finché si è fidanzati, l'amo­ così scriveva alla sua cara Francesca fu­ re deve procurare non tanto il piacere sensua­ tura sua sposa: le quanto la gioia spirituale e sensibile, per 270ttobre 1921. "Francesca, la tua let­ ché manifestato in maniera affettuosa sì, m a tera che mi parla di Cristo, nostro fra­ corretta e degna! tello e nostro Signore, come in spiritua­ Consigli paralleli vengono impartiti all'al­ le convito, mi agita e mi riempie tutta tra parte, alla fidanzata, supposto che sappia l'anima. sopportare le "prediche". Sento che i nostri due spiriti si fondo Cara signorina, lascia che ti ricordi u n a no in un ideale sovrumano e che noi cele= legge biologica. La ragazza,di solito, ha mag­ briamo le nozze dello spirito prima delle nostre spoglie umane. Oh, come lodo Iddio giore capacità di dominio su di sè che il ra­ d'averti incontrata! Ho faticato tanto gazzo nel settore sessuale. Se l'uomo è p i ù nella vita ed ho goduto solo del sacrifi­ forte fisicamente, la donna lo è spiritualmen­ cio fatto per gli altri, per il mio popo­ te: parrebbe perfino che Dio abbia deciso d i lo, per il mio ideale ..• Ho prodigato a fare dipendere la bontà degli uomini da quella destra ed a sinistra il mio ingegno, l a èella donna. Domani dipenderanno un poi da te mia energia, il mio lavoro senza chiedere l'anima del marito e dei figli~oggi quella dei compensi, noncurante di ogni compenso, di tuoi amici e del tuo innamorato. Devi pertanto un vantaggio qualsiasi. Tanta povera gen­ avere buonsenso per due e saper in certe cose te mi ha detto: - Che Dio la ricompensi e èir di no, anche quando tutto parrebbe invita- la benedica! - 36 -

E ora sento che Dio mi dà in te il suo com Firetto (Ribera) penso e la sua benedizione. Tu sei il sovrao E 10.000 - Calogero Cucuzzella (Ribera), bendante premio di tutta l'opera mia. E u n Carmela Costanza (Favara), Collegio premio che va al di sopra dei miei meriti,al di Maria (Piana degli Albanesi), Fer di là di ogni speranza". dinando Geraci (RIbera), Mario Lon: Il 22 gennaio 1922 moriva papa Benedetto gatti (Como), Angelo Savarino (Rava­ xv. Alcide De Gasperi va a rendere omaggio nusa), Ave Gaglio (Ag), Angelo Pint~ alla salma esposta nella basilica di S a n corona (Licata), Filippo Beck (Aver­ Pietro~ poi, a sera, scrive alla sua France­ sa), Giovanni Tinto (Aversa), Matteo sca: Giannone (Ribera) "Torno ora dal Vaticano dopo un pellegri- E 15.000 - Francesco Fasulo (Ag), Giacomo naggio affaticato, perché tra la folla c h e Guddemi (PA) sboccava da tre lati sulla piazza di S a n E 30.000 - Enza Benemeglio (Gàllipoli),An Pietro si procedeva a rilento .•• na Maria Costanza Pusateri (Cinisi)~ In mezzo a quella folla ho pensato a te, a Suore Cappuccine (Carini) more della mia vita. Perché? Inconsapevolmen f 100.000 - Vincenzo Bertolone (Roma) te prima, coscientemente poi, quando l'amore ha raggiunto il suggello dell'indissolubili­ tà, l'anima nostra tende a legare la creatu- APPELLI CELESTI ra amata ad un'idea eterna, quasi per rende~ la immarciscibile e per eternarla a sua vol­ ta. E RITI DIABOLICI Così in mezzo alle commozioni che provoca uno straordinario atto di fede nella vita e­ terna dell'Al di là, io penso ch'io e te sa­ remo un essere solo e che nemmeno la caduci­ "Le apparizioni della Madonna erano una tà di questa vita terrena può separare, s e truffa", con titoli più o meno s i m i l i non per brevissimo periodo. Ecco perché an­ i giornali hanno dato notizia del rinvio che oggi in mezzo ad un tumultuante spettac2 a giudizio di Renato Baron, il noto vegge2 lo di fede, mentré i romani s i riversavano te di San Martino in Schio accusato, assie verso il Vaticano a venerare il Papa morto, me ad altri imputati, di appropriazione i~ il mio pensiero volava a te. debita ed abuso di credulità popolare per Ed ora che sono qui alla Camera u n po' aver raccolto somme di denaro a pro dell'O stanco, ma moralmente ossigenato da quanto pera dell'Amore, un'associazione a favore ho visto e sentito, ho bisogno anche di dir­ dei pellegrini che numerosi continuano ad telo che ti ho pensata e ti ho- pensata così. affluire sul luogo delle apparizioni. D a Gli uomini che non hanno la stessa fede, co­ 'notare che in fase istruttoria, tutti gli me potranno misurare la stessa profondità di imputati, il signor Renato Saron compreso, un amore che si prolunga oltre la morte? Per erano stati ampiamente assolti per insussi questo, Francesca mia, mi pare talvolta d i stenza dei fatti. - prenderti robustamente per le ali del t u o Sorprende, quindi, tanto accanimento giu spirito e di chiamarti a gran voce in mezzo ridico della Magistratura italiana, gene:: alla folla delle piccole cose terrene, affin ralmente molto larga di maniche anche a ché ti slanci colla stessa sicurezza di volo fronte d'imputazioni di ben maggiore rilie verso l'eterno quale io desidero e forse h o vo. - l'illusione di raggiungere io stesso". La sorpresa aumenta quando dai medesimi quotidiani apprendiamo che la terza sezio­ GERLANDO LENTINI ne penale della Corte di Cassazione di Ro­ ma ha legalizzato l'attività dei chiroman­ ************************************* ti, cartomanti, ecc •.. dichiarandola u n a GRAZIE. AMICI! vera e propria professione soggetta all'im OFFERTE PER *** posta sui redditi non perseguibili quindI LA VIA come "abuso di credulità popolare". Curiosando nel mondo dei chiromanti, ma­ f 50.000 - Eusebio Mosca (Napoli), Giuseppe ghi e indovini, abbiamo trovato il catalo­ Tortorici (Ribera), Serve dei Poveri go n.8 del CEAMS (sta per Centro Europeo (Sciacca), NN (Ribera), Lia Nobile Len Alta Magia Sperimentale) ed ecco alcune in tini (Favara), NN (Ribera), - Giusepp; teressanti offerte del ricchissimo catalo: Lanfredi (Roma), Gerlando Pecoraro (F~ go: pagina 46, teschi in cera nera p e r vara), Antonino Marino (Agl, Maria pia creare disturbi psichi ci a rivali o per ri e Giuseppina Schembri (Favara). Carme­ ti di alta ,magia nera i 18.000; pagina 73~ la Giannelli Alba (Bari) sotto la voce "Riti per magia nera" trovia E 5.000 - Giuseppe Schifano (Agl, Giuseppe mo: per fare odiare due persone i 160.000~ Miosi (PA) per causare sventura ad un nemico l i r e E 25.000 - Monastero S.Spirito (Ag) 138.000, fattura d'odio i 185.0DO,per crea E 20.000 - Filippo Messana (Ravanusa), Die­ re impotenza sessuale i 145.000, per bloc:: go Taranto (Calatafimi), Collegio d i care esercizi privati con perdita di clien Maria (Mistretta), Enza La Bella (Cat­ tela sfiducia da parte di fornitori, delle tolica E.), Paolo Ruvolo (Roma), Lilla (continua a pago 39) - 37 -

______1992: 500 ANNI DALLA SCOPERTA DELL'AMERICA ------­ CATTOLICI IMPUTATI PER LA «Leggenda nera» dell' America Latina di Piero Gheddo - sabile, all'inizio del 1992, vittime dicono che è im­ onti· dare un giudizio storico possibile celebrare un F hlquinate sui 500 anni trascorsi. Un genocidio, un'invasione, uest'anno, in Bisogna dire che una giudizio necessariamente una distruzione della no­ certa «Leggenda nera» occasione del contro-corrente, poiché stra terra, della nostra 5000 anniver­ (originata dalla «Brevis­ la cultura, oggi, è domi­ cultura, della nostra reli­ sima relaci6n de la de­ Q sano di quel­ gione. Sarebbe un'offesa nata da una lettura nichi-' l'evento grandioso, so­ structi6n de las Indias" lista della storia. Il popo­ ai settanta milioni di in­ del domenicano Bartolo­ no previste celebrazioni, lo latino-americano, frut­ dios e ai milioni di neri congressi, dibattiti e bi­ meo Las Casas) ha in­ to di una storia comples­ afro-americani che vi­ fluenzato profondamente lanci storici. Si parlerà sa con luci è ombre, vie­ vono sul nostro conti­ quasi solo di «conquista» la storiografia, che ha ne definito solo in termi­ nente», messo quasi esclusiva­ e di «colonizz,azione», ni di espropriazione, op­ dando esclusivo risalto Nel corso di questo mente l'accento sugli pressione, miseria, sfrut­ aspetti negativi della agli avvenimenti poli ti­ 1992 molte saranno le vo­ tamento, come se la sua conquista e della colo­ co-militari ed economi­ identità consistesse in ci che ripeteranno simili cO-60ciali che hanno se­ nizzazione dell'America nient'altro che nell'esse­ concetti e giudizi. Cosa Latina. Va aggiunto che gnato l'occupazione del re sfruttato e violentato, dire? Anzitutto mettersi la «Leggenda nera» sulle «Nuovo Mondon da parte a somiglianza del metafi­ in consonanza con quan· origini e l'arretratezza dell'Europa. La Chiesa sica «proletario" marxi­ to ha detto il Papa a San­ latino-americana è stata vuoI invece ricordare e sta. to Domingo nel 1984, diffusa principalmente degnamente celebrare l'i­ quando ha aperto la «no­ ~ opinione diffusa che dalle potenze anglo- sas­ nizio di una straordina­ vena» di preghiera, di soni emergenti (prima ria opera di evangelizza­ la conquista e la coloniz­ studi, di riflessioni in zazione dell' America La­ l'Inghilterra poi gli Stati zione, che non è più riu­ preparazione al 1992: Uniti). In pratica, la sto­ scita né in Asia né in tina fu sostanzialmente «La Chiesa vuole acco­ un succedersi di massa­ ria di un continente cat­ Africa: 500 anni dopo la starsi alla celebrazione tolico come l'America scoperta, le Americhe so­ cri che portarono al ge­ di questo centenario con nocidio di decine di mi­ Latina è stata scritta da no cristiane. Non 8010, l'umiltà della verità, sen­ lioni di indios, nel corso storici protestanti ingle­ ma in America Latina, za trionfalismi né falsi si e nord-americani, i cioè nella parte centro­ dei primi due secoli dopo pudori, tendendo sola­ la scoperta (chi dice 40, quali hanno identificato meridionale colonizzata mente alla verità, per la presenza latina (spa­ da spagnoli e portoghesi, chi 60, chi solo 18 milio­ ringraziare Dio dei suc­ ni di indios sterminati). gnolo-Iusitana) e cattoli­ si sono formate nuove ci­ cessi e per trarre dagli ca con i sistemi di sfrut­ viltà e nuovi popoli, nati E di questo genocidio sa­ errori i motivi per proiet­ rebbe responsabile anche tamento e degradazione. dal connubio fra popoli tarsi rinnovata verso il Nell'ultimo mezzo secolo cristiani e popoli non cri­ la Chiesa, troppo stre~ta­ futuro». mente dipendente dai co­ s'è aggiunta la lettura stiani. Anche i vescovi latino­ marxista della storia la­ Il 12 ottobre 1992, nel­ lonizzatori e conquista­ americani, riuniti a Pue­ tori 'spagnoli e portoghe- tino-americana (parados· la città di Santo Domin­ bla nel 1979 per il III in­ salmente dipendente dal­ go (Repubblica Domini­ si. Insomma, la prima contro continentale del la cultura imperialista cana, l'isola Hispaniola storia dell'incontro tra Celam, hanno espresso nord-americana), che ha un giudizio globale simi­ che fu la prima ad essere popoli cristiani d'Europa visto la pre~enza della occupata dagli spagnoli), e indios latino-americani le: «La prima evangeliz· Chiesa in termini di sup­ Giovanni Paolo Il presie­ è vista quasi solo in ter­ zazione dell'America La­ porto e aiuti ai coloniz· derà il IV incontro conti­ mini negativi (la «Leg­ tina è uno dei capitoli zatori e agli oppressori nentale dei vescovi riu­ genda nerau), per cui più importanti della sto­ dei popoli latino-ame­ niti nel Celam (Consiglio l'Europa e la Chiesa do­ ria della Chiesa... Se è ricani, idealizzando le episcopale latino-ameri­ vrebbero solo chiedere vero che la Chiesa nella culture, le religioni, gli cano). Un gesto celebra­ perdono ai successori de­ sua opera evangelizzatri­ imperi di prima della sco­ tivo dei 500 anni, ma an­ gli indios sterminati e ce ha dovuto soffrire il perta. che programmatico per dei neri portati schiavi peso di cedimenti e di il futuro della Chiesa in America. Le celebra­ complicità con poteri in qùeU' America Latina zioni per il 500· anniver­ terreni, di una visione na realtà che è stata definita, pro­ sario non hanno senso. pastorale incompleta e sconosciuta prio dall'attuale Pontefi­ Scrive Leonard Boff, della forza distruttrice U ce, «il continente della teologo brasiliano: «La del peccato, bisogna però Anche se una simile vi­ speranza». storia dei 500 anni va let­ riconoscere che l'evange­ sione della storia è pene­ ta a partire dagli indige­ lizzazione, la quale fa trata profondamente nel ni che sono stati elimina­ dell'America Latina "il mondo cattolico, la real­ uccessi ti, compiendo il più gran­ continente della speran­ tà è un'altra. ~ indubbio S ed errori de eccidio dell'umanità, za", è stata molto più po­ che molti «conquistado­ Prima di esaminare in e a partire dai dieci mi­ tente delle ombre che res» si macchiarono di due successivi articoli, la lioni di schiavi africani purtroppo l'accompagna­ gravi colpe e senz'altro situazione della Chiesa che sono stati portati in rono, all'interno del con· ci sono stati anche ve­ nell'America Latina at­ America Latina nei seco· testo storico nel quale si scovi e missionari com­ tuale, credo sia indispen- li scorsi. Tutte queste trovò a vivere». plici di varie nefandezze. - 38 -

Sarebbe infantile pensa· ratore azteco Montezu­ Nord America le unioni miste erano, e so­ re che tutto fu perfetto e ma, tradito dai suoi. Cor­ no, aborrite e i frutti degli "incroci" e­ in conformità al Vange· tés attribuisce il succes­ marginati_ lo: anche la «conquista)) so della sua spedizione di fu una storia di uomini, D'altronde,lo stesso meccanismo ela stea conquista al fatto che gli sa radice teologica si notano anche in al: con tutti i limiti che ne indigeni aiutavano gli derivano. spagnoli contro gli Azte· tri continenti: i conquistatori protestan­ :>'1a va anzitutto smi· chi, intollerabili oppres· ti dell'Australia hanno sterminato gli in­ tizzato il «periodo dell'o· sori. Lo stesso successe digeni; quelli del Sud Africa, non potend~ ro" delle civiltà pre·co· nel Sud America con gli lo fare per motivi numerici, hanno creato lombiane. Anzitutto, gli Inca. Si calcola che dal l'apartheid; mentre gli spagnoli e i porto Aztechi e gli Inca, i due 1509 al 1559, il mezzo se­ ghesi hanno creato razze miste ovunque so: imperi del Centro e Sud· colo deIla' conquista, la no arrivati: a Goa e nelle Filippine, a Ma' America, erano invasori Spagna conquistò l'inte­ cao e in Angola, a Capoverde e in Mozambi: e oppressori di altri po· ro Centro e Sud America poli. Gli Aztechi, ad (ad eccezione del Brasi­ co. esempio, distrussero i le) inviando dalla madre­ Il genocidio degli indios del Centro e Maya, gli Zapotechi, i patria 500 militari l'an­ del Sud America è però un fatto storico ef Toltechi, ben prima del­ no: un'armata di 27.787 fettivo, nei primi decenni della conquisti l'arrivo degli spagnoli; uomini in tutto, non po­ avevano una macabra re· chi dei quali morivano di (inizio del 1500). Ma questo sterminio non ligione che si fondava malaria o di altre malat­ poté essere causato da 500 soldati l'anno, sui sacrifici umani di tie poco dopo l'arrivo. fra l'altro modestamente armati. F u r o - massa: infatti erano sem­ n o piuttosto i virus importati dal d a l pre in guerra proprio per vecchio mondo a fare le stragi. Malattie procurarsi nuove vittime 'è genocidio praticamente innocue in Europa diventarono da immolare sulle pira· Ce genocidio miçid~ali per gli indios sprovvisti di an­ midi (fino a 1.000 sacrifi· Il «genocidio)) degli In- ticorpi. ci umani per volta). An· dios è dunque una falsi· Il "Gruppo di Berkeley", formato da insi che gli Inca praticavano tà? No, esso è realmente sacrifici umani e ridusse­ gni docenti universitari, ha studiato i I avvenuto, ma anzitutto fenomeno che portò alla morte di milioni e ro in schiavitù 'tutti i Po' nel Nord America, ad poli delle Ande. opera di inglesi e nord­ milioni di uomini e lo ha paragonato alla Sono stato alla città di americani, i quali stermi· "peste nera" proveniente dall'India e dal­ Machu Picchu in Peru narono gli indiani (pelle· la Cina che, nel Trecento, spopolò l'Euro­ (sulle montagne di Cuz­ rossa) in modo sistemati· pa. co), costruita sul cocuz­ co e quasi totale. Mentre La strage ci fu ins·omma, ma non certo zolo di un monte in un infatti, nel Centro-Sud per volontà dei "conquistatores". luogo inaccessibile (in· America sopravvivono fatti fu scoperta solo al­ circa settanta milioni di l'inizio del nostro seco­ PASSIONE indios, nel Nord sono ri· MISSIONARIA lo). Ebbene, Machu Pic­ maste poche decine di chu è costruita con enor­ migliaia di autentici pel­ Nella conquista e colonizzazione dell'A­ mi pietre che si trovano lerossa. Inoltre, nel Cen­ solo a più di 1.000 chilo­ merica che poi si chiamò "latina" ci furo­ tro-Sud spagnoli e porto­ no due componenti sempre presenti: da u n metri di distanza, dove ghesi hanno creato una sono state trovate le ca· lato l'ingordigia umana che tende al domi­ razza meticcia (i (Ccreo­ nio, al possesso, alla conquista di ric­ ve: il che vuoI dire che lh,), che oggi forma il nu­ schiere interminabili di cleo maggioritario delle chezze (il famoso "Eldorado" che i conqui­ schiavi (gli Inca non co­ popolazioni dei vari pae­ statori cercavano sulle Ande e in Amazzo­ noscevano il traino ani. si latini: nel Nord invece nia: il paese dell'oro) e questo portò se~ male) hanno lavorato non ci fu mescolamento za dubbio oppressione, sfruttamenti, meto­ per decenni o forse per di popoli. Da notare che di disumani di sottomissione. Dall'altro, secoli! questi diversi comporta­ però, va riconosciuta anche ai conquistato Gli spagnoli furono ac· menti dei conquistatori ri un'autentica passione missionaria.ll v~ colti come liberatori .dai affondano le radici nelle lume Lo spirito missionario dei Reali d i popoli del Centro e Sud differenti visioni teologi­ Spagna, che pubblica le lettere del tempo America. Non si spiega che di protestanti e cat­ della conquista, mette in risalto che i l tolici. Per i primi, l'in­ altrimenti il fatto che po­ primo scopo della conquista era il comuni­ che centinaia di spagnoli diano era arretrato per­ abbiano potuto conqui· ché cepredestinato» ad es­ care la fede e fondare la Chiesa. Natural­ stare interi continenti e serlo, mentre il bianco, mente ci furono poi anche crudeltà, rapi­ abbattere imperi potenti toccato dalla Grazia di­ ne, massacri, ingiustizie. e organizzati. Il «conqui­ vina, aveva il diritto di Per questo l'incontro con i popoli d'ol­ stadOr» Hernan Cortés dominare. Per i cattolici, tre oceano fu caratterizzato da chiaroscu­ racconta come con meno invece, prevaleva l'idea ri: accanto allo spirito missionario (che di cento uomini conqui­ della uguaglianza e fra· era proprio anche dei coloni e dei solda­ ternità universale: spa· stò il Messico (1519- ti, naturalmente secondo la teologia e la 1521), mentre archibugi e gnoli e portoghesi non sensibilità di quel tempo), c'erano costu­ cannoni non sparavano esitarono a sposare don· perché l'umidità rendeva ne indigene, che ritene· mi rozzi, violenze, impulsività non doma­ inusabili le polveri. Ad­ vano essere umani ugua· te. Insomma, accanta al bene ci fu anche dirittura catturò l'impe- li a loro, mentre nel il male_ Naturalmente poi questa versione - 39 -

prese il sopravvento come dimostrerò nel pros­ rezione nazionale del suo partito, sulla mo numero. via romana del Corso, ordinava che si espo nesse una bandiera rossa. Per mostrare, dI (l. Continua l :PrE1RO GHEDDO chiarava Craxi, che la fine del comunismo ~======;======non significava la fine di un drappo n e l quale vedeva il colore delle camicie gari­ banche ecc. i 240.000; rito del danneggiamento baldine e il simbolo di una tradizione so­ (per danneggiare in ogni modo un rivale in amQ cialista da non rinnegare affatto, a n z i re salute e affari i 160.000. ricca di nobili valori, gloriosa di fecon­ E, per finire, ecco il "Rito della vendet­ de vittorie nel passato, foriera di ulte­ ta". Riportiamo testualmente: "Con questo rito riori successi nel futuro. potete vendicar vi del vostro nemico in qualsia Si sa bene che, proprio per impulso d i si maniera a seconda del vostro desiderio. (Vo quel Bettino siculo-lombardo, la concreta landa, quindi, anche con la morte - n.d.r.). I politica del partito socialista nulla h a risultati si vedranno entro 90 giorni circa.Il più conservato di "socialista", ponendosi rito comprende tutte le istruzioni dettaglia­ anzi come riferimento della borghesia più te, inoltre un talismano per proteggervi da o­ sfacciata, perseguendo in modo pragmatico gni contraccolpo di ritorno i 320.000". e spesso ricattatorio (grazie a una "rendi Ota, ~ C~~ ~ono due: o ~~ ttatta d~ vend~­ ta di posizione" davvero da Ghino di .Tac~ tot~ d~ nume, e aiioka ben g~u~tamente do­ co, il signore che sulla via Cassia estor­ vkebbeto e~~ete pek~egu~t~ pet ttu66a e abu ceva pedaggi da chiunque passasse) intere~ ~o d~ ckedui~ta pepoidke. Oppuke quanto a6~ si ben lontani da quelli delle cosiddette 6ekmano ~ vekO, e ailota ~~amo alta pke~en­ "classi popolari e lavoratrici". za d~ ~ndiv~dui e~tkemamente pet~coio~~ do­ Non saremo certo noi a scandalizzarci:co tat~ di potet~ e di mezzi vekamente d~aboli me millenni di esperienza mostrano, l'inge ci da cui ia ~oc~eta dovtebbe e~~eke ben dI nua ricerca di una politica "diversa", l a 6e~a. - candida pretesa che i politici siano (tut­ Come mai, invece, si permette la libera dif- ti) santuomini dediti solo, disinteressata fusione, propaganda e vendita dei loro artico­ mente, al bene comune, troppo spesso n o n li "infernali", mentre si vuoI colpire a tutti provoca maggior moralità ma, al massimo, i costi chi si è fatto portavoce di appelli maggiore ipocrisia. di pace, di amore, di fratellanza? Ci viene un dubbio: non è che la l e g g e è * * * "quasi" uguale per tutti? DUNQUE" può non dispiacerci il realisti­ LIVIO SUCCI co abbandono delle ubbie ideologiche,dei (Resto del Carlino, Dic.1991) retorici furori "proletari" da parte dei socialisti. Ci dispiace semmai che il ri­ trovato pragmatismo (la politica come "ar­ PER LA MISSIONE CHE FU te del possibile", come abilità nell' af.. DEL PADRE SALVATORE NOBILE frontare volta per colta i problemi senza NOSTRO MISSIONARIO IN INDIA ------schemi teorici) voglia rifarsi a una pre­ sunta "gloriosa tradizione" della quale an t 300.000 - NN (Ribera) che lo scafato tesserato Psi di oggi do~ vrebbe essere fiero. Bettino Craxi dovrebbe starei attento: non tutti ignorano la storia, meglio la­ sciar perdere le "nobili radici", gli "ef­ REspons~13ILITr-r fetti benefici" del partito socialista che si appresta a celebrare il secolo di vita. STORICHE DEL SOCIALISMO ITALIANO Lasci stare il passato e si accontenti del ------presente. IL 1989 CHE vide il tracollo dei regimi n e i In effetti, tralasciamo pure il rovinoso Paesi europei satelliti dell'Urss si chiuse Fronte Popolare di quel Pietro Nenni - del il giorno di Natale, con la tragica fine del quale Craxi, e non si capisce perché, si o tiranno romeno, Nicolae Ceausescu. E un esule stina a considerarsi discepolo - che, se i perseguitato Eugene Ionesco non esitò a vede­ vesse vinto, ei avrebbe consegnati diritto re un segno misterioso - quasi un t e l' r i - diritto alle affettuose cure di Stalin. b i l e giudizio di Dio - nella morte di quel La responsabilità socialista si situa piccolo "Anticristo" (come lo chiamò) proprio ben più indietro, giunge al 1922 e a l l a nel giorno della nascita di Cristo. mussoliniana marcia su Roma che proprio i Dopo due anni è toccata all'Unione Sovietica nonni degli attuali, rampanti "garofani" stessa: la bandiera rossa che dal 1917 svento­ provocarono e resero possibile. la sulla cupola più alta del Cremlino è stata E' una responsabilità addirittura mondia proprio nel giorno di Natale ufficialmente am­ le, visto che l'affermazione del fascismo mainata. italiano provocò, undici anni dopo, l'asce In Italia, mentre gli ex-comunisti tacevano sa alla Cancelleria di Adolf Hitler. Il qui o addirittura si rallegravano, il segretario le, sino alla fine, disse sempre a chiare socialista, Bettino Craxi, al balcone della di lettere che senza il successo di Mussolini - 40 - non avrebbe trovato né ispirazione né forza né co bolscevica, illegalità barbara e set­ stanza per portare al potere il nazionalsociali~ taria, sterilità insanabile di un'a smo. zione politica che ha creato divisio~ Dunque,proprio gli errori (e talvolta gli orro­ ni nelle file socialiste e ha provoca ri) della "tradizione socialista" italiana sono to al di fuori un cumulo enorme d I all'origine della seconda guerra mondiale c o n risentimenti e di proteste". quel che ne è seguito, con l'avanzata russa n e l Dunque, "di fronte alla condotta cuore dell'Europa e quasi mezzo secolo di "guerra dello Stato inetto, compromesso, del fredda" • tutto impari alla gravità del momen­ Dalla raccolta della Civiltà Cattolica, estrag­ to, la voce dei fasci che impose i l go il guaderno 1740, datato 16 dicembre 1922. basta a questo disordine fu come u n Il 28 ottobre di quell'anno i "Quadrumviri" fa­ segno di battaglia che doveva trovare scisti erano entrati in Roma con 20.000 squadr~ simpatie e consensi nella folla degli sti armati e Mussolini, giunto in vagone letto da stanchi, dei nauseati, degli interes­ Milano a cose fatte, si presentava in ghette e st~ sati, degli onesti che, pur plaudendo felius al Re che gli affidava il governo che gli al fine dell'organizzazione fascista, avrebbe tolto solo il 25 luglio di 21 anni dopo, non ne approvavano i metodi". sequestrandolo su un'ambulanza. Tra gli altri settarismi dei socia­ Il silenzio della Civiltà Cattolica (che rappre listi, denunciano i gesuiti, quello sentava allora più che mai il punto di vista uffI antireligioso che "ha reso odiosa, an cioso·della Santa Sede) fu rotto solo in quel qu~ zi assurda, l'idea di una colÌabora derno di metà dicembre da un articolo - anonimo, zione con il forte Partito dei popola come tutti gli altri del periodico - d a l titolo l'i. In Germania come nel Belgio si eb La rivoluzione fascista. Sono pagine straordina­ be un simile accordo: in Italia fu re riamente lucide e documentate che s o s t e n g o so imossibile dal fanatismo sociali~ n o - con la forza dei fatti - una verità che è sta". subito presentata con queste parole: "Il trionfo Così, Benito vinse, aprendo la stra dei nuovi padroni d'Italia si ricollega innanzi da ai sanguinosi esiti mondiali c h e tutto agli errori senza numero, agli atteggiamen­ ben sappiamo. ti cinicamente delittuosi, a tutte insomma le ma­ E ora, Bettino vorrebbe farci accet lefatte del socialismo, cominciando dallo scoppio tare non solo l'attuale politica deI della guerra (~i gesuiti citano in nota l'A­ suoi, ma anche farci venerare la sua vanti' stesso che il 28 novembre di guel 1922 "gloriosa tradizione", simboleggiata scriveva: "Noi siamo brutalmente sinceri con noi dalla bandiera rossa in via del Cor­ stessi. Riconosciamo i nostri errori .•• - ndr).Il so. contenuto ideale del socialismo, col pesante baga glio del marxismo, non è altro, in fondo, che un (A. ) VITTORIO MESSORI errore colossale, errore filosofico ed economico ******************************* e quindi, prima o poi, destinato per forza impla­ cabile della realtà, a sfasciarsi e a frantumar­ ------COLPI DI SPILLO si. ave però uomini superiori e forniti di buon senso dirigano l'attuazione concreta del sistema + Fu gridato a Giorgio La Pira: marxista, è certo che potranno imporsi e sostene~ - Sei un fallito! si a lungo, applicando nella pratica quella part! Rispose: cella di verità che si insinu~ negli interstizi - lo, certo, sono un fallito,ma Cri dei sistemi anche più erronei. Ma di questi uomi­ sto è risorto! ni non va certo orgoglioso il socialismo italia­ no: in compenso novera a gran numero i mediocri, + Il giornalista: i trafficanti, gli arrivisti, i vociatori, g l i - Che cosa non va nella Chiesa d i schermitori parlamentari e simili". oggi? Risponde Madre Teresa di Calcutta: * * * - lo e lei! NELLA RICERCA di quelle che chiama "le c a g i 0- + Dice un tale ... imbecille: "Pensare n l plU riposte, le sorgive lontane che alimenta­ all'eternità deve essere importan­ rono ed irrobustirono il moto trionfatore delle te ... Ma il tempo dove lo trovo?". camicie nere", la Civiltà Cattolica non dimentica Quest'imbecille sarai per caso tu? certo le responsabilità di un liberalismo ormai paralizzato e incancrenito, "la debolezza e l'im­ + "E' strano: - scrive [rate Indovine - Dio ha scelto te e poteva fare a potenza dello Stato e l'inettitudine e il calcolo meno di te; tu non scegli Dio, eppu dei notabili al potere". re non puoi fare a meno di Lui". - Resta però il fatto che l'indispensabile rinno­ vamento è stato reso impossibile dalla demagogia, + Se nessuno ti ama, la colpa è cert~ spesso dalle violenze, socialiste, provocando per mente tua, perché non ami nessuno. reazione il successo di quel Benito Mussolini che i gesuiti definiscono "scaltro, positivo, calco­ + Un uomo pieno di sè •.. è sempre vUQ latore, senza scrupoli". Questo, in sintesi, l'e­ to. lenco delle responsabilità rosse: "Vilipendio de..!. + Se non si vive come si pensa, si fi lo spirito patriottico, esasperata predicazione nisce per pensare come si vive! * N. 5 MAGGIO 1992 anno XXVI I Gerlando Lentini Direttore respon sabile + Amministrazione e Reda~ zione: Piazza G.Mazzini 7 - 92026 FAVARA (Agrigento) + conto corren te postale N.11951928 +++++++++++ Direzione: Largo Kennedy 4 - 92016 RIBERA (Agrigento) + Tel. e Fax (0925) 61/595 + Tri­ Dunale di Agrigento N.70 12.11.1966 + spedizione abbonamento postale gr.3° - Pubbl. 70% '''_R_R======__ - CATTOLICIIAI POLITICA ------UNITI O IN ..• LIBERA USCITA?

LA PARABOLA STORICA "La parabola storica itali~ dove si tratta di uscire dalla gabbia ITALIANA na - scrive Vittorio Messo- delle ideologie moderne, ciò che per ri - è lineare: la piccola la gente funziona è quel magico agget minoranza di borghesia liberale, anticlericale, tivo di cristiano. Il popolo (q u e I massonica, nazionalista, che impose il Risorgi­ l o vero, non quello dei demagoghi mento ci portò, come esito inevitabile, a l l a che magari si richiamano a un presun­ Grande Guerra, la quale partorì il ventennio fa­ to cristianesiwD rivoluzionario: mai scista, gestito peraltro da quella stessa borghe questi ultimi sono usciti da un ghet­ sia. Quando, nella disfatta, lo Stato stesso sI to elettoralmente insignificante), il sfasciò, nella latitanza vergognosa di ogni auto popolo, dunque, dalle latitudine nor­ rità, con persino la fuga notturna del re vitto~ diche sino ai tropici, avverte c h e, rioso e dei suoi generali (e che gli italiani,in malgrado tutto, c'è da f i dar s i divisa o no, si arrangiassero!), come già n e l di qualcuno o di qualcosa che si ri­ primo Medio Evo restò in piedi la sola struttura chiama al cristianesimo. Quello, per­ ecclesiale e i vescovi furono riscoperti c o m e rò, alla De Gasperi o alla Kohl o,pri gli unici punti di riferimento. Il cardinale di ma ancora, per stare alla Germania,aI Milano cui fanno appello sia Mussolini che il Co la Adenauer; non quello sbilanciato a mitato di Liberazione Nazionale non è che un ca~ destra o a sinistra, fatto s o lodi so, seppure il più noto, tra centinaia che coin­ frange di intellettuali senza base pc volsero, con i vescovi, una miriade di oscuri polare. - parroci e religiosi ... Né, in fondo, si può dire che l a Uscendo, poi, dall'incubo del fascismo e della gente resti troppo delusa o si penta guerra civile, l'Italia del 1948 si affidò a l poi della sua scelta: lo dimostra tra cattolico Alcide De Gasperi con quella che n o n l'altro il caso italiano, dove da ol­ fu una vittoria elettorale, ma una sorta di ple- tre 40 anni, puntualmente, in ogni e­ biscito, un trionfo. lezione la Dc è data per spacciata e Uscendo dall'incubo del comunismo, la Germania invece riconquista la maggioranza re Orientale del 1990 si afflda al cattolico Helmut lativa" (V.Messori, Pensare la s t o­ Kohl, Cancelliere a Bonn e grande sponsor della r i a). formazione di democristiani vincitori a Berlino Aggiungiamo pertanto che se oggi si Est - in modo inaspettatamente massiccio - nelle sta realizzando l'unione europea, sen prime libere elezioni dopo il 1932. za nazionalismi e antagonismi bellico Due Paesi - l'Ttalia e la Germania - socialmen si, lo si deve al fatto che, nel subI te assai diversi, due epocbe storiche molto dif~ to dopoguerra, gli Italiani, i France ferenti. Eppure, lo stesso risultato: la fiducia si e i Tedeschi affidarono le loro della gente a leader che, pur in mezzo alle mise sorti politiche a tre grandi democri­ rie politiChe e alle contraddizioni umane, si rI stiani: rispettovamente a De Gasperi, chiamano alla tradizione cristiana. - a Schuman e ad Adenauer. Del resto, per stare soltanto agli ultimi tem­ Insomma, la presenza nell'agone po­ pi, non solo in Europa ma anche nell'America La­ litico di uomini e di partiti che s i tina si è verificato il parallelismo: successore ispirano nella loro azione alla dot­ del nero Pinochet in Cile è stato un democristia trina sociale della Chiesa è servita no; successore del rosso Ortega in Nicaragua é e serve a qualcosa di pOSitivo per le stata una cattolica militante. E non era avvenu­ nazioni e per la stessa comunità in­ to anche nelle Filippine del dopo dittatura? ternazionale. Al di là di tutto ciò che si può (che, anzi,si deve) dire sul modo di far politica di tanti de- LA CHIESA: UNA FORZA Ma come si spi~ mocristiani nel mondo, la realtà mostra che, lad ANCHE SOCIALE ga e si giusti- - 42 -

fica, a fil di Vangelo e di storia, la presenza Croce sostiene dunque che nessuna dei cattolici in quanto tali sul piano sociale delle altre rivoluzioni del pensie­ e politico? ro, dell'arte, del diritto, in tutta La risposta è semplice e chiarissima. la storia dell'umanità, può reggere Noi cattolici crediamo in Dio Uno nella natu­ il confronto con la rivoluzione cri­ ra e Trino nelle Persone. La seconda Persona,il stiana: e ne spiega il perché: Figlio generato dall'eternità dal Padre, s i è wLa ragione di ciò è che la rivolu incarnato: generato Uomo da una donna, Maria di zione cristiana operò nel centro del Nazaret, è divenuto uno come noi, pur restando l'anima, nella coscienza morale, e~ Dio: e non solo per salvarci dal peccato, ma an conferendo risalto all'intimo e a l che per insegnarci, con la sua esperienza uma= proprio di tale coscienza, quasi pa~ na, un nuovo modo di vivere da uomini, dando si ve che le acquistasse una nuova vir­ gnificato al lavoro, alla famiglia, alla convi= tù, una nuova qualità spirituale,che venza degli uomini, svelandoci il valore della fin allora era mancata all'umanitàw. vita, della dignità dell'uomo e della donna,non ché dell'autorità, del potere, della politica.- IL RISCHIO: Benedetto Croce, Ebbene, la Chiesa, ossia il popolo da Lui co­ lNERIRS1 NEL TEMPO peraltro, ricono stituito mediante la fede e il battesimo, deve E NON LEGARSI sce alla Chiesa farsi carico di questi valori e deve impegnarsi AD ESSO il merito d'aver a farli fiorire nella società civile e politica promosso e rea­ nella quale è inserita; il Papa e i Vescovi, in lizzato questa rivoluzione nei quasi quanto successori degli Apostoli alla guida de! duemila anni della sua storia: u n a la Chiesa, devono impegnare i fedeli nella co­ missione difficile e rischiosa,doven struzione dell'umana convivenza secondo i valo­ do essa attenersi al precetto di ~ ri evangelici, che poi sono universali, propri sù che perentoriamente vuole che i dell'uomo e della società. E non possono fare suoi discepoli siano "nel mondo, sen diversamente. D'altronde, tutti quei comporta­ za essere del mondo (Gv 17), che sia menti sociali e politici che vengono qualifica­ no "il sale della terra e la luce ti come mali sociali per l'uomo (negazione del­ del mondo" (Mt 5,3-14), senza farsi la libertà, sfruttamento, miseria, emarginazio­ travolgere sino a "perdere il sapo- w ne, ecc.) sono peccati o strutture ispirate o re • fondate sul peccato. Perciò, la Chiesa in quan­ Perciò nota lo storico Giacomo to tale e ogni credente in Cristo perché tale, Martina: non può non combatterli usando tutti i mezzi a "Tutta la storia ci ricorda l'anti disposizione: non ultima l'azione politica e so nomia inerente all'essenza stessa ciale ispirata ai principi del Vangelo e guida= della Chiesa: inserirsi nel tempo e ta, sul piano dei principi, dalla stessa Chie­ non legarsi ad esso, trovare un so­ sa. Fare diversamente significherebbe tradire stegno ed evitare ogni collusione di Cristo e il suo Vangelo, prima che lo stesso uo interessi. ma creato da Dio e rendento dal suo Figlio Ge= La Chiesa non può assolvere la sua sù. missione senza l'appoggio di determi Giovanni Paolo II,in una recente assemblea nate condizioni di ordine temporale~ plenaria della Conferenza Episcopale Italiana, ma non può mai confondere i destini così diceva: "I Vescovi sono una rappresentanza della religione con quelli di un si­ legittima e qualificata del popolo italiano, so stema politico. no una forza sociale che ha una responsabilità E' il rischio della Chiesa in gene nella vita dell'intera nazione ... devono essere re, e di ogni nuova generazione d i gli animatori attivi e coscienti delle forze cristiani in particolare ..• Pertan­ che rappresentano, formare il centro di coesio­ to il Cristianesimo non si esauri­ ne, il vessillo d'identità, il punto di riferi­ sce nella custodia di inerti tradi­ mento" . zioni, ma nasconde in sè la forza ri Che sia così e che storicamente ciò sia av­ voluzionaria che spinge a trovare un venuto lo afferma anche il più laicista dei fi­ nuovo assetto su cui poggiare anti­ losofi e dei critici, forse, di tutti i tempi: chi e sempre identici valori". Benedetto Croce. Egli, infatti, nel 1942, p u r Nel compiere questa missione, per­ irretito nel suo immanentismo idealistico-libe= ciò, ci possono essere stati dei com rale, scrisse il famoso opuscolo Perché non pos promessi, delle debolezze, e non sO: W siamo dirci Wcristiani , nel quale sostiene qu~ lo da parte dei laici, ma anche, a sta tesi: livello pratico e non di dottrina,da "rl cristianesimo è stata la più grande rivo­ parte della stessa gerarchia. luzione che l'umanità abbia mai compiuta: così E ciò non ci meraviglia, perché grande, così comprensiva e profonda, così feco~ Cristo ha garantito la purezza della da di conseguenze, così inaspettata e irresisti dottrina della sua Chiesa, n o n la bile nel suo attuarsi, che non meraviglia c h e coerenza dei suoi discepoli e degli sia apparso o possa ancora apparire un miraco­ uomini di Chiesa. Non meraviglia e lo, una rivelazione dall'alto, un diretto inter non scandalizza neppure il citato Be vento di Dio nelle cose umane, che da lui hanno nedetto Croce che, nell'mpusaolo dI ricevuto legge e indirizzo affatto nuovo". cui sopra, osserva: - 43 -

"Neppure sono valide le comuni accuse alla Chiesa A questo punto la Chiesa, nella cristiana cattolica per la corruttela che dentro di sua base e nei suoi vertici, com­ sè lasciò penetrare e spesso in modo assai grave al prende il suo compito storico nel largare; perché ogni istituto reca in sè il perico+ cosiddetto mondo moderno, e n o n lo della corruttela ••• dei motivi privati e utilita tanto per sete di potere, ma per­ ri che si sostituiscono a quelli morali". - ché la sua missione è quella d i Notiamo che sino alla riforma protestante, e an­ servire agendo per la salvezza in cor più sino al trionfo della cultura illuministica tegrale dell'uomo: non solo, quin con la rivoluzione francese, il vangelo e la Chiesa di, soprannaturale, ma anche so= furono dei punti di riferimento precisi ed autorev~ ciale, economica e politica. li nelle questioni di ordine sociale e politico. La Chiesa, allora, incomincia a rendere espliciti i principi evan IL DISASTRO La rivoluzione francese ha parto­ gelici che devono guidare la vita DELLA MODERNITA' rito la "modernità", il mondo m0- sociale, economica e politica de­ derno. gli uomini; a loro volta, intelli Il mondo moderno~i fa nascere sulla pretesa genti e ferventi laici cattolicI autonomia dell'umano dal divino: si separa, perciò, iniziano a dar vita, in concorren la cultura dalla religione, la morale dalla società za con le ideologie dominanti,alT civile e politica. bere associa~ioni sociali, econO: Machiavelli e Cartesio proclamano l'autonomia del miche e politiche ad essi ispira­ la politica dalla morale; il giusrazionalismo fonda ti: organismi, peraltro, aconfes­ il diritto, anziché sulla legge eterna che precede sionali aperti a tutti indipenden la ragione umana, su un fantasioso accordo tra gli temente dalla loro fede, e tutta= uomini; il liberalismo stacca l'economia dalla leg­ via radicati nei valori u m,a n i ge morale: il deismo (razionalistico di voltaire,~ e cr istiani. ralistico di Kant, sentimentale di Rousseau) svinco Contemporaneamente ai pensatori la la religione dalla Rivelazione riducendola a prQ anticlericali sopra citati, c o n dotto umano. meno fragore ma con grande impe­ Con questi presupposti la storia della civiltà(se gno, cominciano ad agire,per dare civiltà si può chiamare) a noi contemporanea ha cer soluzione alla questione sociale, cato di demolire il Cristianesimo: con la rivoluzio uomini di profonda formazione cat ne protestante rifiuta la Chiesa, poichè l'uomo sI tolica: l'austriaco Ketteler, I salva con la sua personale flducia in Cristo: c o n francesi De Mun, Harmel e La Tour la rivoluzione illuministica, rifiuta Cristo perché du Pin, l'inglese Manning, l'ame­ l'uomo è buono per natura e pud salvarsi con le sue ricano Gibbon, l'italiano Toniolo sole forze; con la rivoluzione proletaria idealisti ed altri ancora. co-marxista rifiuta Dio stesso perché l'uomo si sal Con l'enciclica Rerum novarum, va nella storia per opera della collettività socia= papa Leone XIII propone ufficial­ le e del progresso economico. Ed è il disastro: nel mente e solennemente la dottrina 9ira:dì unopai

ta da un'apparenza di diritto, poiché ha dalla sua ------c' t ANCHE ------la copertura dell'interesse d'una maggioranza". "Parole chiarissime - commenta l'editorialista Il RIOCIK SATA~IC[] della rivista Jesus -, anche se durissime, che de­ scrivono con lucidità la condizione morale di una società in cui la religione tende ad essere confi­ * * * nata nella sfera del privato, possibilmente ridot- Ci sono realtà, come la musica ta al puro esercizio del culto senza prOiezioni e- rock, che coinvolgono tanta gente, sterne (come era nei Paesi del 'socialismo reale') diventano patrimonio culturale e e senza possibilità di influenzare i comportamenti vengono giustificate ed avallate, delle persone. forse per una informazione non del Ciò potrebbe avvenire in Italia, democrdticamen- tutto approfondita. te, domani che nessuna forza politica (ispirata al E' chiaro che non tutta la musi- la dottrina sociale della Chiesa) avesse più u n a ca rock è satanica, anche se alla rilevanza parlamentare tale da consentire una più base del fenomeno ci sono motiva- incisiva presenza dei cristiani. Dei cristiani - zioni non evangeliche. siano essi partito o aggregazioni movimentistiche Certo genere di rock è detto sa- - con ruolo di vere 'agenzie di significati', all' tanico perché il contenuto presen­ interno della società e per ciò stesso voce ed e- ta il demonio come una realtà buo­ spressione di quanti in essi si riconoscono. na, come un grande amico, in prati A chi obietta che una dispersione dei cattolici ca come Dio, incitando e plagiando negli altri partiti favorirebbe quella presenza,an l'ascoltatore a consacrarsi a lui; ziché danneggiarla, assumendo la funzione del lie= peraltro, molti rockstars apparte~ vito nella pasta 'neutra', è facile rispondere pc- gono a sette sataniche. nendo il problema di quanto abbiano inciso in pas- Il rock satanico nasce con il De sato e incidano oggi i cristiani 'in diaspora' sul vil's ~ite Album der-Beatles. ~1-a l'atteggiamento concreto degli altri partiti in me ecco subito nascere altri gruppi: rito agli aspetti fondamentali dell'ethos cristia=· Rolling Stones, the ~o, the Black no ... Chi li ha visti, chi li ha sentiti i cattoli Sabbath, Led Zeppelin ed altri. ci dispersi in altre file quando sono stati postI Conosciamone qualcuno. in questione, anche di recente, valori portanti co ROLLING 5TONE5 me la vita, la famiglia o la revisione della legge I Rolllng stones, ad esempio, so sull'aborto, l'osservatorio sulla bioetica~ propo- no stati violenti e perversi f i n ste sull'educazione, sulla scuola libera, sui con- dal loro nascere. Parecchi s"o·n o tributi per il Terzo mondo, sull'accoglienza degli gli inni a satana nelle loro canzQ extracomunitari... ni. Quasi tutti i loro concerti so Pertanto è inimmaginabile una Chiesa che rinunci no stati segnati da violenza e da alla presenza nella società, come se non le fosse numerosi morti. mai stato detto di andare e annunciare il vangelo BLACJ( SABBATH a tutte le genti, perché lo vivessero. Andare, non I Black Sabbath nascono alla fi­ stare al chiuso, ad aspettare che le genti andasse ne del 1969 con Ozzy Osbourne. Que ro a lei... - sto gruppo ha visitato tutta l'a.rea E' paradossale che tutto il mondo oggi elogi Gio dell'occultismo e del satanismo, vanni Paolo II, e Mikhail Gorbaciov ne offra cosI dalla messa nera fino al sacrifi­ autorevole testimonianza, per il contributo decisi cio umano. I loro albums contengo­ va dato al processo di liberazione di milioni d I no numerosi simboli occulti e sata uomini e di donne dal comunismo, e poi si critichi nici come il numero 666 del1'anti~ no i vescovi quando si appellano all'unità dei cat cristo. tolici di un determinato Paese ... E' una medesima Una delle scene tipiche di Ozzy spinta di natura etica e spirituale a muovere l a Osbourne è staccare con morsi l a Chiesa, facendola intervenire nella storia degli testa ai pipistrelli e lanciare il uomini orientandola verso il vangelo. E' il miste- tutto sul pubblico. ro dell'Incarnazione che si ripete ogni giorno an- Ecco alcuni messaggi satanici e- che per lei, costringendola a usare gli strumenti spliciti: umani - la democrazia, le sue istituzioni e aggre- AC/DC. IIell's Bells: "Io sono gazioni sociali - così come sono, con tutti i loro un uomo fracassante, una pioggia limiti, le loro imperfezioni e le loro cadute ft (Je torrenziale ... lo ho le mie campa­ sus, 4/92). - ne, ti porterò all'inferno. lo t i avrò, satana ti avrà". GERLANDO LENTINI Oead I

lo subcosciente e sono perciò più insidiosi: Sempre indirettamente se ne è parlato, Queen, Dna vision: "mio dolce satana ... " affrontando il discorso della pillola a­ styx, Heavy metal poisoning: "satana, sa­ bortiva RU 486: lo ha fatto Anna, nell' tana" ottobre scorso, con un articolo peraltro --;;;eat Loaf, Hot surrmer nights: "satana, io molto misurato a carattere informativo. cerco di seguirti". Dove le vicende umane emergono c o n + + + tratti a volte drammatici, è nelle lette re che le lettrici inviano alle riviste: Dinanzi a questi contenuti e a fatti terri in questo spazio allora si viene a cono­ ficanti di artisti del rock: morte per over~ scenza di donne costrette dalle circo­ dose, spaccio di droga, prostituzione, omo­ stanze o dal proprio compagno ad sborti sessualità, ecc .•. mi viene subito in mente non desiderati, donne che sentono sulla la Parola di Dio che dice: "Oai loro frutti propria pelle tutto il peso del gesto li conoscerete" (Mt 7,16). compiuto. Sono spesso, queste, richieste E se questo non basta, san Paolo nella lei di aiuto da parte di donne che si sono tera ai Galati definisce chiaramente i frut­ sentite sole, abbandonate, in balia di e ti della carne e i frutti dello Spirito. Af­ venti più grandi di loro. - ferma: "Le opere della carne sono ben note: Si ha l'impressione che molte delle fornicazione, impurità, libertinaggio, idol~ donne che leggono le riviste femminili tria, stregonerie, inimicizie, discordia, g~ siano diverse della donna "ben riuscita" losia, dissensi, fazioni, invidie, ubriache~ che queste stesse propongono. za, orge e cose del genere. Il frutto dello E forse è "natural" che sia così: in u Spirito invece è amore, gioia, pace, pazien­ na società che tende alla realizzazione za, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e personale ed al benessere fisico, quale dominio di sé" (Gal 5,19-22). può essere il posto di un discorso sull' Bisogna spiegare ai giovani, appassionati accoglienza? quale può essere il posto di musica e di canzoni, che non devono as­ di un'bambino che non si desidera e che sorbire passivamente tutto quello che oggi viene considerato uno sbaglio? viene loro proposto; devono invece saper fa­ re scelte sane, dopo aver conosciuto il con­ MARIA PAGLIA tenuto del fenomeno, in questo caso del rock §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ satanico e dei testi delle canzoni. ======LETTERA AL DIRETTORE LUIGI LO MASCOLO

LA CHIESA HA RINUNZIATO ! : """"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""GIORNALI FEMMINILI AL POTERE TEMPORALE?

Di aborro non Eg~egio Vi~etto~e, si parla mai. /I Iemali scottanle congkatulazioni pe~ l'~ticolo La p~o­ e si r;sch;a di perdere lettor/. te~tantizzazione dell'Itaiia/p~ogetto li Ma dalle /eltere ~ma4~on~co dal R~~Ok {mento a ~ no­ si capisce c/le ... ~t~~ g~o~n~; ~ u~o otocop~e t~a •• ' MARIA PAGLIA ne o collegh~ ed alunni, ~u~citando v~to in­ teke~~e ed atte~a di ulte~ioki anali~i Parlare di aborto U sempre difficile, spe­ ~ulle {n61uenze ma4~oniche nella no~~a cie dalle pagine di una rivista femminile ~totia ~i~o~gimentale. considerata per lo più giornale d'evasione, Intanto Le ~ivolgo una domanda: in cui si preferisce evitare zone d'ombra e - come ma{ la Chie~a attuale ha ~inun­ mostrare 11 meglio della donna, la sua "for­ ciato al pote~e tempo~ale ld{ch{~ando ma" migliore. pM bocca di Paolo VI "pkovvideYlziale"la Ne è riprova significativa il fatto c h e ~ua pe~dital ed accetta le te~i libe~ali nel corso del 1991 nessuna delle quattro ri­ già condannate da Pio IX e da Leone XIII viste a maggior diffusione nazionale (Amica, 6ino a ~iconc{li~~i con la democtaz{a e Anna, Gioia, Grazia), ha dedicato un artico­ con il ptinc{pio di "libeM Chie~a in il:. lo esplicitamente al problema dell'aborto. beto Stato"? Molte parole si sono spese sui rapporti di Gtad{kei una ti~po~ta e~~{eYlte. coppia, sulla fertilità di lui o di lei - ci Gtaz{e. V{~t{Y1t{ ~a1uti. tando sempre in maniera approssimativa i me­ todi naturali - sulla sessualità maschile e ------P~06. MAURO d'EUFEMIA femminile, sulla procreazione artificiale, Vaetbo sull'ingegneria genetica. Nulla o quasi nul­ la sull'aborto. Egregio Prof. d'Eufemia, L'aborto non viene mai affrontato come pro grazie delle congratulazioni per il l' blema in se stesso, ma come "tecniche di abor­ articolo pubblicato su La Via del novem­ to", come "conseguenze dell 'aborto", sempre bre 1991, e risponda alla sua domanda. indirettamente: la questione morale, umana è Le faccio osservare che la Chiesa d i posta al margine, se non addirittura assen­ oggi non ha rinunciato al potere tempora te. (continua a pag.49) + + + - 47 - 4**************************** 1492-1992 *****************************

l Nostro Redentore Prima che il Rinasci­ co. Nel 1546, cinquan­ che per 39 anni lottò in "I ha reso vittoriosi mento apparisse in Spa­ t'anni dopo la scoperta, Colombia per la libera­ il nostro Re e la gna e Portogallo, le due la Santa Sede costituì zione degli schiavi neri; nostra Regina ... nazioni iberiche fecero tre province ecclesiasti­ San Luigi Bertrando, il Tutta la cristianità in tempo a diffondere il che, con le tre archidio­ domenicano che percorse gioirà che così tanti popo­ cristianesimo nelle Ame­ cesi di Santo Domingo, a piedi tutta la Colombia li sono stati conquistati riche con una mentalità Messico e Lima, e 18 dio­ convertendo decine di alla nostra santa Fede)). conquistatrice, da cro­ cesi suffraganee; i bat­ migliaia di indios: San Così scriveva Cristoforo ciata: ogni soldato e co­ tezzati si calcolavano a Turibio, detto (dI San Colombo a Isabella di Ca­ lono, per quanto in real­ dieci milioni. Carlo Borromeo dell'A­ stiglia nella primavera tà cupido e crudele egli Naturalmente i metodi merica)), che nel suo lun­ del 1493, di ritorno dal fosse, si sentiva un mis­ di pastorale missionaria go episcopato' diede alla suo primo viaggio di sco­ sionario, cioè con la mis­ erano secondo la menta­ Chiesa del Perù un'orga­ perta delle Americhe. E sione di diffondere la fe­ lità del tempo. Lo storico nizzazione modello; San­ cinque anni dopo, nel de nel (Nuovo Mondo)), Motolinìa afferma che ta Rosa da Lima, la pri­ 1498, giunto alle foci del­ che Dio e il Papa aveva quattro milioni di indios ma santa del continente rOrinoco (nell'attuale Ve­ affidato alla Spagna (o al vennero battezzati nei americano, morta a 31 nezuela), scriveva in un Portogallo) perché fosse primi quindici anni dopo anni, popolarissima an­ altro messaggio: cNostra evangelizzato. la conquista del Messico cora oggi, protettrice de­ Altezza ha qui un altro Solo tenendo presente da poche decine di padri gli schiavi e dei servi. E mondo in cui diffondere questa cultura e mentali­ francescani. Il P. Pedro poi, Santa Anna Maria la nostra santa Fede••. tà dell'epoca, si può capi­ da Gante, famoso missio­ de Paredes, cdi giglio di re il fatto che in due se­ nario francescano del Quito)); San Martino da coli (XVI e XVII) tutto il Messico, scrive al Re di Porres, il meticcio con­ pirito missionario centro e sud America di­ Spagna che 14.000 azte­ verso domenicano pure dei conquistatori vennero cristiani. Il la­ chi erano stati battezzati lui di Lima; i due santi S voro di evangelizzazione in un solo giorno del gesuiti del Brasile (An­ Come già ho detto nel­ compiuto nei primi due se­ 1529: «Molti di noi han­ chieta e Nobrega) e tanti l'articolo precedente, la coli dopo la scoperta, non no battezzato plU di altri. scoperta e la conquista solo dai missionari ma da 100.000 indioe ciascuno, dell'America sono segna­ coloni. militari, governato­ durante il tempo da che te dallo spirito missiona­ ri, fu meraviglioso: im­ siamo qui». Pur facendo li indios nel rio dei reali di Spagna e piantò la Chiesa nella sua riserve sulle cifre, i bat­ concetto europeo di Portogallo e di conqui­ gerarchia e istituzioni, tesimi di massa non era­ G statori e coloni. Ogni battezzò i popoli, creò il fe­ no che cerimonie che L'opera di evangelizza­ nuova scoperta e fonda­ nomeno del «meticciamen­ gli indios seguivano pas­ zione dell' America Lati­ zione veniva battezzata to" e infine produsse frutti sivamente, accettando na è stata portata avanti con nomi come Nome di molto estesi di santità, che (non potevano fame a con l'opera di civilizza­ Dio, Santa Trinità, An­ sono il segno evidente di meno!) la religione dei zione dei conquistatori e nunciazione, Assunzione, una evangelizzazione riu­ conquistatori, mantenen­ coloni. Il dominio sui na­ Santa Fede, Grazie a Dio, scita. Si può notare che lo do però la devozione agli tivi e l'imposizione di Xatale, San Domenico, stesso processo non s'è più antichi spiriti e dei. una diversa cultura e fe­ San Paolo, San Giacomo prodotto né in Asia né ili La prima evangelizza­ de religiosa, che oggi su­ (Santiago del Cile), ecc. Africa, nell'evangelizzazio­ zione fu necessariamente scitano giustamente indi­ All'epoca della scoper­ ne missionaria del secolo superficiale, ma la fede gnazione, erano a quei ta del continente ameri­ scorso e del nostro secolo. si radicò profondamente tempi perfettamente in cano, la cultura europea anche attraverso i matri­ linea con le idee correnti era ancora imbevuta di a mentalità moni misti, i pellegrinag­ anche nelle università cristianesimo. Tutte le gi, le manifestazioni di europee: gli indios erano manifestazioni sociali e L del tempo massa e l'influsso di una visti come bambini, privi culturali (arte, letteratu­ e la pastorale società tutta imbevuta di di cultura, viventi allo ra, filosofia, giochi popo­ missionaria spirito eacralo. Il fatto è stato «primitivo», biso­ lari, ecc.) erano di ispira­ che la Chiesa d'America gnosi quindi di essere zione cristiana_ L'Europa Nel 1494 fu costruita Latina ha dato frutti di educati e introdotti nella era talmente pervasa di la prima chiesa nell'isola santità nei primi due se­ (civiltà cristianall. Teo­ cristianesimo, che era im­ di Hispaniola e nel 1511 coli dopo la scoperta, logi e filosofi delle uni­ possibile distinguere l'eu­ già esistevano tre dioce­ frutti che non ha più da­ versità europee si inter­ ropeo dal cristiano. Tan­ si nelle Antille. In pochi to in seguito e che non rogavano e discutevano to più in Spagna, dove la anni le circoscrizioni ec­ troviamo nell'epopea se questi «abitanti delle lotta contro i «mori •• (mu­ clesiastiche (diocesi) fu­ missionaria in Africa e selvell avessero un'anima sulmani), durata secoli, rono stabilite con propri in Asia nei secoli seguen­ come gli europei, oppure salvò la penisola iberica vescovi, sacerdoti, dia­ ti: San Francesco SoIa­ solo un'«(anima silvico­ da1J'invasione islamica e coni, laici, parrocchie_ no, il francescano che lall che li rendeva sì di­ lasciò negli spagnoli uno Nel 1524, solo vent'anni col suo violino ammansi­ versi dagli animali, ma spirito combattivo e mis­ dopo la conquista, sì va «gli uccelli e gli uomi­ certamente non eguali sionario che non cono­ riunì il primo Sinodo nh. dell'Argentina; San agli europei. sceva dubbi. della Chiesa del Messi- Pietro Claver, il gesuita Il merito della Chiesa, - 48 -

in una mentalità come abusi e le violenze con­ varie parti del continen­ e giustamente pagati dei questa, propria del tem­ tro gli indios, diedero te e con ottimi frutti, loro servizi, secondo il po, è stato di difendere origine ad una legislazio­ venne soffocata nel sec. salario pattuito con gli fin dall'inizio la dignità ne particolare a tutela XVIII dai sovrani e dai stessi come ci insegna umana degli indioi e di delle popolazioni indige­ governi di Spagna e Por­ l'Apostolo scrivendo a sostenere, nei suoi vesco­ ne: la Scuola giuridica di togallo, ormai seguaci Filemonen. vi e missionari più illumi­ Salamanca è una delle dell'ccilluminismoll anti­ nati, la necessità di stu­ testimonianze storiche cristiano. La storia della diare e conservare le ci­ più evidenti. Va aggiun­ resistenza della Chiesa na campagna viltà precolombiane, co­ to che in nessun paese o ai metodi violenti dei co­ Udiffamatoria me fece ad esempio il regione colonizzato da lonizzatori è ancora da francescano Bernardino potenze protestanti (Sta­ scrivere, e sarebbe una Sulla evangelizzazione de Sahagun in Messico, ti Uniti, Sud Africa, Au­ epopea gloriosa da risco­ dell' America Latina nel anche se fu sconfessato stralia) c'è nulla di simi­ prire in questo 5000 anni­ periodo coloniale è stata dalle autorità tanto civili le ai tempi della conqui­ versario della scoperta montata una delle più che religiose (oggi l'Isti­ sta e della prima coloniz­ dell'America; un'epopea grandi campagne diffa­ tuto spagnolo di Etnolo­ zazione. estesa a tutto il conti­ matorie della storia. È gia di Madrid si richiama Si ricorda spesso il do­ nentee con poche ecce­ bene ancora ricordare al suo patronato)_ menicano Bartolomeo de zioni. che i veri guai per gli in­ Las Casas come difenso· Va anche detto che i dios cominciarono quan­ ~ un fatto innegabile re degli indios; in realtà i Papi, come in parte an­ do il potere politico - che fin dall'inizio i mis­ missionari che agirono che le Corone di Spagna delle potenze coloniali sionari studiarono lin­ contro i coloni per difen­ e Portogallo, davano di­ nel sec_ XVIII e delle gioo gue e costumi locali, dere gli indios furono sposizioni severe contro vani nazioni indipenden­ pubblicando dizionari (il moltissimi (Las Casas è la schiavitù e gli abusi ti nel secolo successivo primo dizionario azteco­ famoso perché ha scritto sugli indigeni; sul posto - si staccò dalla morale spagnolo è del padre una relazione sugli abusi poi prevalevano l'ingor­ cristiana e dall'obbedien­ Alonso de Molina, pub­ della conquista)_ digia, la crudelta, le faci­ za alle disposizioni della blicato nel 1555), fondan­ Fra missionari e colo­ li giustificazioni di chi Chiesa, per seguire l'on­ do musei per la conserva­ ni-militari gli scontri fu­ aveva in mano il potere. da culturale illuminista, zione di oggetti, scriven­ rono frequenti, fino a Per ricordare un solo do­ trionfante nelle corti e do drammi, catechismi, spingere la Chiesa a fon­ cumento, ecco la famosa nelle università europee. poesie in lingue indige­ dare, nel 1622, la Congre­ «Istruzione sul modo di ~ nell'epoca illuministica ne_ Anche scuole, collegi gazione di Propaganda trattare gli indianÌlI che (sec. xvnn che il potere e università sono stati Fide (attuale Congrega­ Pio V scrisse nel 1568 politico cerca di imbava­ fondati nella quasi tota­ zione per l'evangelizza­ per i Reali di Spagna, un gliare i missionari e sop­ lità dalla Chiesa: la pri­ zione dei popoli), allo primo vero trattato di prime la Compagnia di ma università del conti­ scopo di sottrarre l'opera morale coloniale. Il Papa Gesù (consenzienti alcuni nente fu quella di Santo dei missionari in Ameri­ parte ricordando che la Papi: Clemente XIV li Domingo, aperta nel ca Latina (e in altri con­ conversione degli india­ sopprime nel 1773, Pi~ vn 1538_ Già il secondo Con­ tinenti) al «patronatoll ni (o indios, come li chia­ li ristabilisce nel 1814). cilio di Lima, alla fine delle potenze cattoliche, miamo ora) fu la causa Quando poi il potere, del sec_ XVI, esortava a per essere più liberi di di­ prima per cui venne con­ all'inizio del secolo XIX, seguire il principio della stinguersi dal potere ci­ cessa ai Re cattolici di . fu assunto dalla borghe­ purificazione delle tradi­ vile. Melchor Bravo, un Spagna la conquista di sia «illuminata" latino­ zioni indigene (canti, «conquistador" spagnolo quei paesi: per questo gli americana, l'élite creola danze, riti, feste) per in Cile, così scriveva al indiani, essendo chiama­ che comandava si liberò usarle nella Chiesa_ governatore spagnolo: c

!l:el valutare la storia tarsi rinnovata verso il GRAZIE, AMICI! ------dei 500 anni, pur ricor· futuro» (come disse Gio· dando con forza le bene· vanni Paolo Il ne) 1984 a ------OFFERTE PER LA VIA merenze della Chiesa, Santo Domingo). non è saggio lasciarsi Vedremo nel prossimo E 20 - Francesco Cannella (Ribera), Nella trascinare in polemiche articolo la situazione at· Cusumano (Castelvetrano), Rosario Fal su) passato. f: giusto tuale della Chiesa in zone (AG), Sajeva Schifano Rosa (Fav~ controbattere accuse che America Latina, conse· ra), Gruppo Amavi Froros (Marsala), non hanno fondamento guenza di metodi pasto· Francesco Fiorino (Mara), Alfonso Mi­ storico, ma la Chiesa rali e di errori del passa· liano (Sciacca) guarda avanti e intende to, e le prospettive di 100.000 - Marianna Marino (Ribera), pell~ le celebrazioni e valuta· queste Chiese sorelle E zioni dei 500 anni come (che rappresentano or· grino Friscia (PA) una riflessione sul passa· mai il 40% dei cattolici E 10.000 - Antonio Castronovo (Favara),Gi~ to, «senza trionfalisminé di tutto il mondo), segno seppe Brisciana (Ribera), Ubaldo Bise falsi pudori, tenendo so· di speranza per tutta la sto (Telese), Filippa Arcuri (Favara) lamente alla verità, per cristianità. Vincenzo La Mendola (Ribera) ringraziare Dio dei sue· Piero Gheddo E 40.000 - Carlo Santamaria (Milano) cessi e per trarre dagli (2. Conlinua) 50.000 - Vincenzo Borsellino (Milano),Ro errori i motivi per proiet. salba Carella (Licatal,Giuseppina sa~ ------Milizia Mariana - Bologna tamaria (Favara), Suore Francesca (C2 ril ------(continuazione da pag.46) E 30.000 - Elio Perricone (Favara), Pietro le, ma alle dimensioni geografiche di ta- Taffari (Menfi), Calogero Vella (Fava le potere: quel che importa alla Chiesa è ra) - € l'indipendenza del Papa, Vicario di Cri- 25.000 - Gaspare Gramaglia (AGl, Giusep­ sto, nell 'esercizio delle sue funzioni.O~ pe Cristina (Ribera), Angelo Scicolo­ gi può essere salvaguardata da uno Stato ne (AG), Calogero Marino (Realmonte) di mezzo chilometro quadrato, e ne ringr! E 15.000 - Nicolò La Mendola (Favara) zia il Signore. L'aver perso il cosiddetto Stato Ponti­ ******************************************* ficio è senza dubbio qualcosa che rientra nei piani della Provvidenza: lo disse Pao I CRISTIANI NEL MONDO ARABO lo VI. Non disse però che il modo come av venne fu voluto da Dio: ossia, l'annessio E IL LIBANO ne contro ogni diritto internazionale, la persecuzione, l'odio anticattolico, l'as­ Siamo abituati, quando pensiamo al concetto di servimento alle logge massoniche, la col­ arabità, a considerarlo come sinonimo di Islam. In lusione e l'ingerenza determinante delle effetti, dopo le conquiste iniziate nel 634 da parte Potenze protestanti, ecc. dei seguaci di Maometto, in tutte le regioni abitate Il Risorgimento italiano - così come è da popolazioni di lingua araba è iniziata una ope­ stato fatto - ha creato disunione, odio, razione di .. islamizzazione .. di queste popOlazioni, antagonismi; ha degradato i cattolici"a in prevalenza già cristiane, cosi capillare e pro­ ,I ~ cittadini di serie B... La maggior parte fonda da giustificare, quasi, la confusione dei due I dei problemi dell'Italia di oggi sono co~ termini di cui abbiamo detto all'inizio. seguenza di un'Italia malamente fatta dai Pure, in tal modo, facciamo torto a quelle comu­ I Cavour, dai Garibaldi, dai Mazzini ••• nità presenti nei paesi arabi che, sopravvissute a La Chiesa, per principio, non è mai sta secoli di difficoltà e di persecuzioni, hanno conser­ ta contro la forma democratica di gover­ vato la loro originaria Fede Cristiana, pur vivendo no, ma contro i principi della democrazia in una società musulmana. liberale, la quale fa del Parlamento l'ar La loro consistenza numerica è tutt'altro che bitro, non semplicemente dei fatti econ07 trascurabile e secondo fonti autorevoli (ENEC e mici ed organizzativi, ma anche di quelli Encyclopedya Britannica) possiamo dare il se­ eminentemente morali, come il divorzio,l' guente quadro: ' abo,tto, l'eutanasia ... Questo ieri, e co­ sì anche oggi. Algeria, 110.000 Ultimamente il Papa ha scritto ai Vesco Egitto, 7-8.000.000 vi di tutto il mondo perché proclamino a7 Giordania, 200.000 pertamente che nessun Parlamento ha il po Siria, 1.000.000 tere di legiferare sui problemi etici del Irak, 600.000 l'uomo: la vita, la manipolazione geneti­ Iran, 350.000 ca, la soppressione di esseri innocenti Libano, 1.700.000 ancora nel seno della mamma, ecc. Arabia Saudita, . 120.000 La sovranità popolare non può diventare Kuwait, 150.000 ' una nuova forma di despotismo barbaro. Emirati Arabi Uniti, 70.000 Pertanto la Chiesa è corente nel suò in segnamento: bisogna solo saper leggere i La loro condizione non è omogenea in tutto il suoi documenti. mondo arabo. Ricordiamo che, secondo il Corano, Cordial i saluti. IL DIRETTORE i cristiani hanno il diritto ad essere rispettati, ma - 50 -

vengono considerati cittadini subordinati rispetto GERLANDO LENTINI ai musulmani. Il grado di tale subordinazione e le conseguenti limitazioni dei loro diritti variano da paese a paese; comunque non possono essere missionari, se non attraverso la testimonianza, e CAROLINA non possono accettare conversioni. Senza voler entrare nei dettagli possiamo dire SANTOCANALE che la loro situazione è sicuramente molto difficile in Arabia Saudita (dove è loro persino proibita la li­ turgia in luoghi chiusi) e in paesi come la Siria e da nobildonna a Madre dei poveri l'lrak che, governati da un partito che pur si defini­ sce laico, il Baas, in realtà hanno sposato il totali­ ______ç_J_U..A_~ __ ~LJJ1V_!\ EI) I T R I CE tarismo e !'Islam, facendo spesso mancare alle co­ Rum~ - Aprile 1992 munità cristiane quelle garazie che, per lo meno, pp.146 - f 15.000 uno stato islamico tradizionale loro conferiva. In altri Stati, come la Giordania o il Marocco, la «o Gesù, loro situazione è sicuramente più felice, ma pur ti ricordi quando, nel fior degli anm: sempre non godono di tutti i diritti previsti invece mi rubasti il cuore? Questo cuore che, creato per Te, per la comunità musulmana. era iII pericolo di lasciarsi trascinare dalle tentazioni? Unica eccezione a Questa situazione, unico ca­ Benedetto flirto.' so di paese arabo dove la comunità cristiana gode, Come S0110 felice di enere preda ma temiamo di dover dire godeva, di tutti i diritti del tuo Amore!». l'l campo religioso, culturale e politico: il Libano. Secoli di resistenza e circostanze storiche prov­ Quall!i anI/i aveva Carolina, la protagonista dell'avven­ videnziali hanno permesso che si realizzasse que­ tura che vi sto raccontando, allorché si lasciò rubare il cuore, sto vero e proprio miracolo di convivenza e di reci­ senza affatto rnistere, anzi fdice di essere preda dell'Amore proco rispetto tra le due comunità cristiana e mu­ di Gesù? su!mana. Per tale motivo tutte le minoranze cristia­ Aveva sedici alllll: Cjllùndo, :./ piella crùi adolescenziale ne nei mondo arabo guardano al Libano con atten­ dei sentimentz; il1 /In momellto di grazia, scrisse decisa e sicu­ :ione particolare. Vi fanno stampare i loro I ibri, vi ra. "Carolina, bada la tUil felicità stil racchiusa /Iella tua ver­ inviano a studiare i loro religiosi, vi mandano a far­ ginità'». si battezzare i musulmanì che non lo possono fare E «verginità», il1 quel momento, non equivaleva a voca­ nel loro paese. Ma soprattutto vi vedono una spe­ zione religiosa, a divCfltare .wor Maria di Gesù, fondatrice ranza. la speranza che un giorno anche nel loro de/le Cappuccine dell'ImlJ/acolata di LOl/rdes; bensì premessa paese godranno dei pieni diritti. Il Libano è per necessaria, per lei raglnza cnslù:zna, al fine di corrispondere loro la di mostrazione storica che la convivenza sul alla voctlziol/c di spusa c madre cristiana o di consacrata il Dio piano di uguaglianza con i musulmani è possibile. nella vergini/d, nell'obbedienza c ne{fa povertà. Anche per loro quindi non possiamo permettere E quando capi che !a sila ~'ocaziOfle era la donazione a che il Lib3.no libero e multiconfessionale, il Libano Cristo nc! servizio dci pOI.'cn: la attuò in modo cosi perfetto asilo per i perseguitati e fortezza per i cristiani, in­ «f>er somma il "Libano messaggio" scompaia. da divellire la Madre eccellenza» de?}i ilmmalati e dei /florrbollih dci piccoli e ,lei grilnJ( degli emarginati e degli afflitti, dci fidanzati e d{'gli sposz:- realizzò, Insomma, quella Gravissima situazione economico-sociale in Libano m.ltcrnità verginale che, Sé,lflm/Li dal Cuore di Dio, ha tf suo prototipo in Maria. Le speranze di una ripresa economica in Liba­ Ebbcne, in qucsto lihro, vi raccollto la realizzazione di no sono purtroppo svanite. L'incertezza sul futuro, q/tCJ/,] mcral'ig'ioSil voc:t:;Jo!l{', cost' cOlJle t'ho ricostruita Slu­ ia mancanza di investimenti esteri e l'arrivo di cen­ (ù~llld() e riportalldo le udrie tl'StilJlunianzc di cbi la conobbe. tinaia di migliaia di lavoratori dalla Siria hanno Più volte ('iene detto che suor Afaria di Gesù cra «una t;lteriormente peggiorato le condizioni di vita della cosa divù?a», «una cos" sa crll >.', «una cosa che quasi si aveva popolazione libanese. timore di profanare», e appullto per questo tanta gente le si Per fare degli esempi dir'emo che, a fronte di un lIuviànaua, come a UII «segno» del/a presellza de! Signore in salario mensile che non supera i cento dollari, una mez,w ai moi poveri, come il un «r~rzeJ5o» di Maria e della visita medica costa trenta dollari, una radiografia SIIIl maternità divina ed umana cinquanta, una operazione di media gravità quat­ È una storia stupenda che ti accingi a leggere, caro letto­ tromila, un abito pressappoco come da noi (150) e re o gel/tile lettrice. gusterai il fascilla del/a bontà, del Vange­ le tasse scolastiche per un anno da trecento a otto­ lo;: di Cristo, dI,ila gioia eli Jonarsi il Lui nella compasnònc e cento dollarL nel servizio di chi ha hiwgno di pane e di vestito, ma soprat­ (Pro Geo - 2/91) tutto di amore l .+*.+**~.*.*****.******** •• **.~*** E questo è un libro per lutti: fanciulli e giovam; ragilzzi e ragaZ.ze, uomini e donne, paché tutti abbiamo bisogno di CRISTIANO ------guardare Cl questa nostra Jurellil, grande santa della mrrlà cri­ Sant' lìgost inu: "CJt.endl l Cl cariUl sul mundo i.ntero se vuui amare stiana, per imparilre Cl uiuere la uera gioia wstanziatil e radica­ Cd st.o, pc iché le membra eLi Cl' i slo smlo ta nell'«Amore» di Cristo, di cui anche noi dobbiamo «essere sparse in tut.to il mondo". preda», se mgliamo essere felici della felicità di Dio!

L'Autore N. 6 GIUGNO 1992 anno XXVII Garlando Lentini Direttore responsabile Amministrazione e Redazione Piazze G.Mazzini 7 92026 FAVARA (Agrigento) ------c.c.p. N.1l951928 Direzione: Largo Kennedy 4 - 92016 RIBERA (AG) - Tel. e Fax (0925) 61/595 + Tribunale d i Agrigento N.70 12.11.1966 + spedizione abbonamento postale gruppo III + Pubblicità 70% ++ ********************************t***************************************** MASSIMO Musso t NATO A RIBERA, IN PROVINCIA E IN DIOCESI DI AGRIGENTO. NEL 1971; STU DENTE ALLA FACOLT~ DI FILOSOFIA DELL'ÙNIVERSIT~ DI PALERMO. SINO AL SETTEt-eRE D E [ 1991 FACEVA PARTE DELLA CHIESA E DELL'ASSEMBLEA PROTESTANTE-CALIVINISTA DELLA STESSA RIBERA. IL 16 FEBBRAIO DI QUEST'ANNO HA FATTO LA PROFESSIONE DI FEDE CATTOLICA DINAN ZI AL VESCOVO CARMELO FERRARO, DAL QUALE HA RICEVUTO LA CRESIMA E L'EuCARISTIA.VOLEN DO EGLI. SECONDO L'A~NI~NTO DELL'APOSTOLO PIETRO, "RISPONDERE A CHIUNQUE GLI 00= MANDI RAGIONE DELLA SPERANZA CHE ~ IN LUI" (lPT 3,15), HA GENTILMENTE ACCONSENTITO A RISPONDERE ALLE NOSTRE DOMANDI, TENDENTI A CAPIRE COME MAI HA DECISO DI LASCIARE I L PROTESTANTESIMO PER CONVERTIRSI ALLA CHIESA CATTOLICA. ------~------

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LENTINI - Sei nato protestante o ci sei divenuto? MUSSO - lo non sono nato protestante: entrai nella Chiesa calvinista n e i primissimi anni di vita, allorché i miei genitori passarono dal eat­ tolicesimo al protestantesimo, credo, a caUSa della loro non approfondita e p~ co salda conoscenza della fede cattolica. Sono. quindi cresciuto e sono stato ~ 'l, ducato, mio malgrado, nel protestantesimo che si rifà a Calvino. Grazie a Dio, però, i miei genitori fecero in tempo, prima di lasciare la f~ de in cui erano nati, a batteZ%armi, bambino di appena due, mesi, nella chiesa parrocchiale di santa Teresa in Ribera il 12 settembre 1971. Poi ho saputo che in questo giorno la Chiesa celebra la festa del Nome di Maria,ed ho capito che sin d'allora Maria mi ha seguito con cuore materno nell'itinerario di ritorno nell'unica Chiesa di Gesù Cristo. LENTINI - Quale è stata la tua educazione familiare? MUSSO - Ai mei genitori devo tantissimo e sono perciò loro grato per la s2 lida educazione religiosa che mi hanno dato: in casa era ed è un co~ tinuo ascolto'della Parola di Dio, lettura della Bibbia sia comunitaria che i~ dividuale, preghiere innalzate a Dio in quasi tutti i momenti della giornata; mio padre, in particolare, mi educava a concepire la natura come espressione diretta della presenza e del potere di Dio. LENTINI - Come si svolgeva la tua formazione religiosa in seno alla comunità protestante? J MUSSO - Sino ai dieci anni frequentai le riunioni dei bambini: ci si faceva ' • no conoscere i fatti biblici usando didatticamente immagini e dise:-'·~ gno (anche se in contraddizione con la proibizione mosaica di farsi delle imm~ gini, cavallo di battaglia contro i cattoliCi). Poi frequentai assiduamente le riunioni riservate ai giovani: lettura di tutta la Bibbia individuale in casa, spiegazione di alcuni passi nelle dette riunioni da parte del pastore. Molta importanza veniva data, forse più della Bibbia, alla lettura di opuscoli di i~ terpretazione della medesima in chiave anticattolica. Quando peraltro incomin- ciai ad aprirmi ad un piD vasto orizzonte di interessi culturali e religiosi e volevo confrontarmi con gli autori classici della cristianità, mi si diede da leggere Calvino e Lutero (ma più Calvino che Lutero), con preclusione assoluta -~-

o quasi di altri scrittori, la cui colpa era quella di appartenere alla Chiesa cattolica. LENTINI - Ma tu eri o non eri un protestante convinto? Volevi leggere Agosti no, Anselmo, Tommaso ed altri autori cattolici perché avevi dei dub­ bi sulla tua adesione al protestantesimo? MUSSO - Ero un protestante convinto, senza dubbio. Nonostante tutto, in me cresceva sempre più l'amore per Iddio e il desiderio di conoscerlo sempre più, nonché la volontà di comportarmi come a Lui piaceva: la qualcosa m1 sp1ngeva a studiare ed approfondire. Cresceva in me l'amore per Cristo, so­ prattutto a causa del suo annichilimento. Meditavo spesso le parole dell'apo­ stolo Paolo ai Filippesi: "Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina non considerò un tesoro g~ loso la sua uguaglianza con Dioi ma spogliò se stesso assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana,umiliò se ste~ so facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce" (2,5-8). Pertanto ero talmente un protestante convinto da scambiare ed identificare l'amore di Cristo con l'amore e l'adesione al protestantesimo. LENTINI - Eppure il protestantesimo ha le sue radici nel principio luterano del libero esame delle Scritture: tutto è nelle'Scritture,ognuno les ge e capisce senza la mediazione di una Chiesa i secondo tale principio, u n vero protestante dovrebbe essere tollerante verso tutte le interpretazioni,tut te le chiese e tutte le posizioni di ogni singolo membro di tali chiese. E' c~ sl? MUSSO - Purtroppo, non è cosi. A me fu inculcato, e ne e r o perfettamen- te persuaso, che amare Cristo equivaleva senz'altro ad entrare nella chiesa protestante-calvinista. Perciò divenni non solo anticattolico, ma anche ostile a tutte le altre chiese ed espressioni protest'anti. Ciononostante, devo anche dire che ci sono anche dei miei ex fratelli di fede calvinista molto di sponibili al dialogo, molto ben disposti agli incontri con i cattolici e c o ; gli altri protestanti con professioni di fede differenti.

LENTINI - Spiegami, adesso, come un protestante cosi ben convinto è entrato in crisi. MUSSO - Non appena raggiunsi la maggiore età, riflettendo e pregando, inc~ minciai a scoprire che quel castello religioso di carta che mi e r o costruito si andava incrinando: ne constatavo l'inconsistenza sia sul piano bi blico che razionale. - Non mi convinceva più, tra l'altro, la famosissima dottrina della predesti­ nazione: Dio,che crea gli uomini, pre-destlna quelli che devono salvarsi e al­ tri che devono dannarsi. Eppure Dio nella Bibbia è "amore~ontà, è miseri­ cordia: "vuole tutti salvi", dice san Paolo. Non mi convinceva più quella che è l'essenza della teologia luterana: la sal vezza dell'uomo si attua con la sola fede; mentre la giustificazione viene ri­ dotta ad una finzione: nonostante il battesimo, i peccati rimangono nell'uomo, ma Dio non li vede perché restano coperti dalla santità e dalla giustizia d i Cristo. Eppure san Paolo afferma che dall'acqua del battesimo esce "l'uomo nu~ va, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera" (Ef 4,24). Scoprivo ancora che la sola fede conduceva la maggior parte dei protestanti a non preoccuparsi minimamente di ciò che faèevano, delle loro opere. Ma Gesù ammonisce: "Non chi dice: Signore!, Signore!, entrerà nel regno dei cie~i, m a chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Mt 7,21); ed ancora ci· fa s~ pere: "Il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre •.• e allora renderà a ciascuno secondo le sue opere" (Mt 16,27). Non dunque la sola fede salva! LENTINI - Su questi problemi dialogavi con qualcuno? ti si davano delle ri­ sposte? Chiunque può incontrare delle difficoltà nell'itinerario di fede e di fedeltà a Cristo. MUSSO - In verità, cercavo di dialogare con il pastore; ma si cercava più di eludere che risolvere i miei problemi. E quando insistevo,non Sl faceva altro che ripetere i soliti testi biblici, come per esempio: "Il giusto vive di fede", senza approfondirli e confrontarli con altri. D'altronde la let tura della Bibbia era framentaria, parziale e tenden~iosa: sconosciuti e m a I spiegati erano, per esempio, i testi biblici riguardanti Maria. Così come l a storia della Chiesa, in qualche testo che mi era dato leggere, si riduceva al­ la Riforma luterana e a spunti polemici anticattolici esumati da certi fatti storici. La chiesa calvinista non ha la memoria storica dei duemila anni di cri stianesimo come ce l'ha la Chiesa cattolica. - 53 -

LENTINI - Quali furono i contenuti di fede che segnarono una vera rotbEa tra te e la chiesa calvinista? MUSSO - Evidentemente,con questa mia problematica che non nascondevo,i raE porti con la comunità e con il pastore non erano più idil- liaci; ma giunsero ad una spaccatura completa meno di un anno fa, quando inco­ minCIaI a riflettere sui seguenti punti crucial~ della fede di un discepolo di Gesù: a) il ministero di Pietro e del Papa, come suo successore,n e l l a gu~ da della Chiesa: i protestanti lo negano; ma io notavo in realtà come ci fosse bisogno di una guida visibile ed unitaria per l'unità della fede e della mora­ le: senza di essa, la storia lo dimostra, la Chiesa e il suo credo si scindono all'infinito. Avviene cosi che chi scalza l'autorità del Papa finisce per at­ tribuire a se stesso le sue prerogative: ad incominciare da Lutero che fu du­ rissimo contro coloro che interpretavano la Bibbia in modo diverso da lui, ta~ to da essere chiamato dai suoi il papa di Wittemberg; ed anche ogni pastore o anziano di ogni piccola .assemblea, come quella che ho lasciato, si arroga il diritto esclusivo di interpretare infallibilmente la Bibbia e di imporre l a sua interpretazione ai membri della comunità che presiede; b) il ruolo di Ma­ ria in rapporto al mistero della salvezza: veniva sottovalutato e di Lei m a i si parlava, neppure sporadicamente; solo in qualche omelia si accennava a Lei in forma polemica e anticattolica. Ciò mi lasciava molto insoddisfatto, poiché sia i profeti che gli evangelisti, costatavo, Le attribuiscono un ruolo preci­ so eminente e determinante; c) la santa Eucaristia, poi, mi veniva presentata come simbolo e ricordo; la qualcosa non mi convinceva, leggendo i testi evang~ lici e le lettere degli Apostoli. A questo punto avevo chiara la frammentarietà e la parzialità della teologia protestante. Di conseguenza, mi sentivo arido, vuoto, insoddisfatto, con un pu gno di mosche nelle mani, e niente più! Costatavo inoltre che tale arida teolo gia non stimolava affatto l'amore fraterno, che è essenziale nel nostro essere cristiani. LENTINI - In questa situazione di crisi profonda, continuavi a frequentare la chiesa calvinista? quali erano i rapporti'col pastore? MUSSO - Decisi di ritirarmi dall'assemblea per ricercare in altre confes­ sioni cristiane la verità e la pace interiore che solo Dio pub dare. Incominciai ad essere più tollerante verso di esse più di quanto non lo fos­ si stato prima, a causa della formazione settaria che avevo ricevuto per quasi venti anni. Esposi al pastore responsabile dell'assemblea le ragioni che mi i~ ducevano ad abbandonare la sua assemblea e il calvinismo; ma egli mi trattb d~ ramente, non 'sospettando forse il travaglio interiore che mi costringeva a t~ le scelta. Cib fatto, non frequentai più la suddetta assemblea, né iniziai a frequentar ne delle altre pur presenti a Ribera: quella pentecostale o l'altra cosiddetta dei Fratelli, tanto meno quella dei testimoni di Geova; perb pregavo intensa­ mente Dio affinché mi guidasse con la sua grazia. Insomma, il mio cammino di fede era giunto a un punto morto: avevo demolito e abbattuto quell'insieme di dottrine protestanti tanto povere e disarmoniche; era crollata la casa costruita, al dire di Gesù, sulla sabbia, ma non spuntava ancora quella costruita 'sulla roccia. LENTINI - Dal momento in cui ti sei ritirato dall'assemblea calvinista, qual è la tua attuale posizione rispetto ad essa? MUSSO - Lo dico con pena, anche se sono molto sereno perché ormai sono nel la vera e unica Chiesa di Gesù Cristo: sono stato scomunicato e ab~ bandonato a satana; proprio cosl: scomunicato e abbandonato a satana. Con qua­ le diritto e con quale potere abbiano fatto questo; non lo so; chi abbia confe rito loro questo diritto e questo potere, non lo so neppure. So invece che tra i protestanti ognuno acchiappa la Bibbia, ne fa quel che vuole, fa dire ad es­ sa cib che vuole, e in nome di essa getta scomuniche a destra e a sinistra. Al lorché ho capito questo, ho incominciato ad aver paura del mio protestantesI ma: provavo la terribile sensazione di chi, nel deserto, si trova sulle sabbie mobili. Ma siano rese grazie al Signore il quale, per mezzo dell'apostolo Paolo, m i consolava con queste parole: "Non angustiatevi per nulla, ma in ogni neoessi­ tà esponete a Dio le vostre richieste con preghiera, suppliche e ringraziamen­ ti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù!" (Fil 4,6-7). E cosi ho fatto. Egli, allo­ ra, mi ha introdotto non in una casa, ma in una magnifica e splendita cattedra le, poiché è tale la verità e la teologia cattolica con la sua armoniosa bel~ - 54 - lezza, fondata peraltro sulla solida roccia della Parola di Dio e della Tradi­ zione apostolica. LENTINI - Dovresti ora spiegare e raccontare quando e come hai superato, co­ me tu l'hai chiamato, il punto morto della demolizione per iniziare la" ricostruzione nella luce del cattolicesimo. MUSSO - Ebbene, l~ fase ricostruttiva della mia fede ha una data precisa: il 17 settembre 1991. Quel giorno, un mio carissimo amico (al quale devo riconoscenza eterna), vedendomi in tale stato di crisi, ispirato certamen te da Maria (cui è filialmente devoto) mi regalò un libro di cui lei, caro don Lentini,è autore ed intitolato (lo dico per i lettori): PERCHE' CATTOLICI, col significativo sottotilo: Le ragioni della nostra fedeltà alla Chiesa cattoli­ ~. La lettura di questo libro, oallo stile chiaro semplice scorrevole, in un primo tempo mi sconvolse: scardinava,infatti, non solo i principi teologici protestanti ai quali nonostante tutto ero profondamente legato, ma anche l'im­ postazione della mia vita spirituale che ne era la conseguenza. Perciò provai una grande avversione verso questo volumetto di appena 128 pagine. Poi, invece, rileggendolo e meditandoci sopra, cercando inutilmente di contrabbatterlo con tutte le argomentazioni protestanti che in tanti anni avevo appreso contro l a verità cattolica, compresi, con stupore,che questo piccolo libro aveva ragio­ ne: 128 pagine appena avevano messo a tacere migliaia di pagine di libri di a­ pologetica e di teologia protestante che in un passato non tanto remoto avevo letto e studiato. LENTINI - Il passàggio alla verità della Chiesa cattolica è stato sereno, i~ dolore, senza traumi? MUSSO - Niente affatto. 'Il mio orgoglio non voleva arrendersi, nonostante l'evidenza. Percib mi sforzavo di persuadermi che non era vero c i b che avevo letto e ben compreso, che le cose non potevano stare cosl, che n o n potevo essermi ingannato sino s tal punto: ers vero che alcune dottrine prote­ stanti non mi convincevano, ma erano solo alcune; e poi non avevo nessuna in­ tenzione di sostituirle con quellecattoliche;Etuttavia continuai a meditare an­ gosciosamente e turbinosamente, per circa una settimana, cib che avevo letto e riletto. Alla fine mi convinsi che la via migliore da seguire era quella di· pa~ lare con l'autore del detto libro, ossia con lei: e fu il medesimo smico, che me lo aveva dato,a condurmi a casa sua la sera del 25 settembre.· LENTINI - Ricordo bene quel primo incontro, al quale ne seguirono tanti al­ tri; cosI come ricordo la tua gioia crescente che scaturiva dalla v~ rità che ti trasmettevo: niente di mio, ci tenevo a dirti, bensi ciò che la Chiesa, che ha la comprensione piena delle Scritture, ci pro­ pone a credere. MUSSO - E' vero. Già il primo incontro aveva suscitato in me tanto entusi~ smo: incominciavo ad assaporare l'armonia dottrinale della C h i e - s a cattolica, dalla quale scaturiva quella pace interiore che avevo tanto d~ siderato. In tutti gli incontri, pertanto, ci fu un dialogo aereno, calmo, se~ za forzature, senza condanne per nessuno: mi ha aiutato ad accogliere come gr~ zia di Dio perfino il mio ingresso nel protestantesimo, senza del quale sarei potuto essere un cattolico fors~ apatico e freddo; mentre il ritorno alla Chi~ sa cattolica non poteva non essere che entusiasta e convinto: in essa ho rico­ nosciuto l'unica e vera Chiesa,e nel Papa, succesore di Pietro, "il principio visibile e il fondamento dell'unità" della Chiesa peregrinante nel mondo. E fi nalmente dissi il mio sl alla grazia di Dio, con il cuore pieno di amore e dI riconoscenza verso Maria. LENTINI - Perché tanto amore e tanta riconoscenza a Maria? I protestanti pen sano che Ella sia un ostacolo al nostro andare a Cristo, l'unico Me~ diatare! MUSSO - Adesso non capisco proprio più come i protestanti rifiutino Maria, cosl come non riesco a spiegare la mia freddezza verso di Lei n e l lungo tempo trascorso nella dottrina di Calvino. Quando finalmente ho incomin­ ciato a capire chi è Maria nel rapporto a Cristo Gesù e a me, la prima c o s a che ho fatto è stata quella di chiederle perdono per averla ignorata e forse, nel mio spirito anticattolico, disprezzata. Ora ho capito che con Gesù e p e r Gesù tutto ci viene da Maria: è stata Lei a guidarmi maternamente verso la pie nezza della verità! Maria non solo non è un ostacolo all'amore che dobbiamo al suo Gesù, non solo non è una concorrente,' ma è Lei che mi ha insegnato com~ e perché si ama il Signore Gesù: più contemplo Maria e più èomprendo Gesù; p i ù amo Maria e più amo Gesù. E' il mistero della maternità di Maria che mi fa ca- - 55 -

pire l'immenso amore del figlio di Dio che per me" è divenuto suo Figlio: nato da Donna, dice l'apostolo Paolo. E' Gesù stesso che a Cana e sulla croce ci a~ dita Maria come Madre e Modello di ogni suo dis7epolo! LENTINI - Il 16 febbraio 1992, nella chiesa della Madonna del Rosario in Ri­ bera (Agrigento), hai fatto la professione di fede cattolica ed hai ricevuto la Cresima e la santa Eucaristia: con quali sentimenti? MUSSO - Quello è stato il più bel giorno della mia vita. Gioiosamente emo- zionante è stata la mia professione di fede: finalmente mettevo pie­ de sulla roccia che è Pietro, su cui Cristo ha fondato la sua Chiesa; ormai mi sentivo sicuro e al sicuro! Nel momento in cui il mio Vescovo Carmelo mi impo­ neva le mani e mi ungeva la fronte per la Cresima, fui come rapito al mondo ci~ costante e non udii che la sua voce, mentre la gioia immensa dello Spirito Sa~ to invadeva il mio cuore. Al momento della comunione col Corpo e col ~gue del Signore, però, la gioia e l'entusiasmo non ebbero più limiti: mi sentivo dolc~ mente posseduto dal suo Amore e nel cuore sbocciava una sconfinata riconoscen­ za verso il mio Signore che mi faceva finalmente gustare quelle sue parole che tante volte da protestante avevo lette se~za capirle né credervi: "La mia car­ ne è vero cibo, e il mio sangue è vera bevsnda" .(Gv 6,55). L'Eucaristia, Maria e il Papa: gioia, speranza, sicurezz~ della mia nuova vi tal LENTINI - Un'ultima domando: quali sono i tuoi sentimenti verso i fratelli protestanti, ora che sei cattolico? MUSSO - Li amo nel Signore, cui anch'essi credono! a cura di GERLANDO LENTINI ------Il libro di cui parla Massimo Musso è: Perchè cattolici/le ra~ioni della nostra fedeltà alla Chiesa Cattolica, Città Nuova Editrlce - pp.l28, E 6.000 - Autore ne e il nostro Direttore Gerlando Lentini ++ ii.i.i •• i •• i.*.******i****.*****************'**************'**'********** '\ rimestare tra i miti e i riti del Risorgimento. Adi stanza di qualche tempo mi pare che il successo crE! LEGA DI ·1305SI scente di quella Lega (e delle consorelle nate ovun que) abbia indotto altri a condividere quanto cerca LOMBARDA E... ANTICATTOLICA va di dire. - Avevo scritto pure - anche qui tra reazioni spes­

I so negative - che, in modi grossolani e magari spu­ , l QUANDO LA Lega Lombarda era anco ri, quel nuovo movimento politico portava in sé del "- ra un fenomeno semi-folkloristi= le esigenze che facevano parte della tradizione cat co - e quando, dunque, molti la li tolica, a cominciare da quell' autonomismo, quel fe= quidavano con battute sprezzanti = deralismo, che i credenti,per tutto l'Ottocento,cer fui tra i primi a osservare c h e carono 'invano di opporre sI progetto di centralismo si trattava in realtà di un nodo giacobino che finì per prevalere. Assieme ad appor­ che prima o poi sarebbe venuto a l ti eterogenei di altra natura, c'era dunque, nell'e pettine. Uno di quei nodi, cioè, sagitata ·predicazione" di Bossi e dei suoi, qualco che si crearono durante il proces­ sa di familiare per il popolo cattolico. In effetti so di unificazione nazionale,ilnRi le elegioni del '92 hanno portato, non a caso, a l sorgimento". Era come il riemerge= trionfo delle Leghe proprio nelle zone di più anti­ re - inconscio, in molti - di una co radicamento per la Chiesa. sorta di tenace memoria ~ica che ora presentava il conto ai "Padri * * * della Patria". QUESTA impressione del riemergere di alcune esi­ Si trattava, cioè, di un modo pro genze della prospettiva cattolica, dimenticate dù babilmente scorretto di rispondere la stessa Dc, mi si è confermata - almeno in alcunl ad esigenze giustificate, che era­ punti - leggendo Vento dal Nord. La mia Lega,la mia no state conculcate dalla piccola vita: il primo libro dove (con l'aiuto di un giorna minoranza che unì l'Italia secondo lista amico, Umberto Bossi racconta di sé e del suo un progetto che non coinvolse af­ progetto politico. E' possibile che a dare quell'im fatto le masse e che ne combatté, pronta, abbia agito Gianfranco Miglio, ideologo del tra l'altro, il sentimento religio la Lega e per tanti anni preside della facoltà d I so. Fui aggredito e insultato per Scienze Politiche dell'Università del Sacro Cuore. questo, mi si replicò che nulla ~ Un cattolico "tosto", questo professore Miglio che, ra più anacronistico che andare a come raccontammo riferendo di un incontro con lui, - 56 - nel suo studio teneva la notis­ re la mente più acuta e, dunque più insidiosa, spingendo sima immagine del "Sacro Cuore" si a dire: "In questo senso io sono cavourriano: Libera e, da una parte, il ritratto di Chiesa in libero Stato". Che noia .•• Machiavelli ("li omlnl non s i governano con il paternostri")e * * * dall'altra parte il ritratto di MA ECCO la minaccia alla quale accennavamo e che alli­ Hobbes ("Homo homini lupus"). nea anch'essa al Risorgimento più fazioso l'uomo d a i Ma l'impressione di una certa mille mestieri sbucato da Cassano Magnago, in quel di Va "consanguineità", per un catto­ rese. Dice dunque il leader della Lega Lombarda e ora Le lico consapevole della sua sto­ ga Nord che, di fronte a certa ostilità da parte di uomi ria, con alcune rivendicazioni ni di Chiesa (si sa degli insulti lanciati addiritturaln leghiste si raggela leggendo il apertura del congresso del suo movimento al card. Marti­ capitolo che Bossi ha intitola­ ni e ad altri vescovi che ricordavano le ragioni della to (secondo la vecchia termino­ logia gramsciana) "La questione (continua a p.57) + cattolica". Ci sono, qui, affer MEDICI E ABORTO mazioni assai gravi, vere e pro prie minacce che nessuno sembra sinora avere rilevato e valuta­ to. 0S Il Bossi dice di se stesso di essere ·una specie di pantei­ sta", cominciando con un "n o n MANODOPERA sono certo che Dio esista", m a 5 chiarendo poi che, se esiste, MICHELE TROTTA "non è il Dio che ci raccontano al catechismo. E' un Dio c h e hi l'avrebbe mai creduto Negli Usa sono sta ovunque, nell'acqua,nel fuo ,possibile? Esiste un'orga­ co, nell'aria che respiriamo".- nizzazione professionale sempre meno i medici L'istituzione religiosa, i l , 'rle,"a~on.'e degt; ope,a­ disposti a fare aborti. "Vaticano" (come dice confonden • " tori di aborto. Si chiama FederazioneC nazionale dell'aborto Nonostante gli do, ed è tipico della cultura dell'autodidatta, la Santa Sede e riunisce i medici e gli operatori ingenti guadagni. con la Chiesa) è da lui identi­ sanitari che negli Stati Uniti ed in ficata "con i palazzi del pote­ Canada effettuano interruzioni di Cronaca di un re e le cupole mafiose,che spes gravidanza, Questi autorevoli lu­ convegno. so sono la stessa cosa". comun= minari della medicina di Oltre que, precisa, non sente il biso Atlantico si riuniscono periodica­ gno né di pregare né di appro= mente per discutere dei loro pro­ - Come superare i turbamenti del­ fondire la realtà religiosa che blemi e degli ultimi ritrovati della le coscienze: aborto il sabato, in tecnologia, I congressi non sono chiesa la domenica. per lui, in ogni caso, "deve sta ovviamente molto pubblicizzati. Come si vede chiaramente la re lontana dalla politica". Di= Paura di un blitz di quei brutti catti­ preoccupazione umanitaria è pre­ ce ancora testualmente: "Che la vi dei pro-life, certo. Ma soprattut­ valente, .. Chi farà gli aborti quan­ laicità dello Stato sia rispet­ to paura di perdere qualcosa in do noi non ci saremo più?·· sem­ tata, in primo luogo dal vatica termini di immagine e quindi, cosa brano chiedersi questi insigni pro­ no. I preti stiano nelle loro ben più grave, in termini di guada­ fessionisti. chiese, facciano le loro predi­ gni che, dato il sistema sanitario Il presupposto da cui parte la che, escano solo per compiere o americano, sono altissimi. Federazione ponendosi questo pere di bene. Ma lscino stare Siamo però riusciti ad andare a problema viene taciuto con scien­ la poli tica" . curiosare nell'ultimo di questi con­ tifica determinazione, ed invece, Cose già sentite, ovviamente: gressi che si è svolto, nei mesi dal nostro punto di vista merita un dal liberalismo massonico risor scorsi, a Chicago. È bastata approfondimento. Anche le stati­ gimentale, passando per Musso'li un'occhiata al programma per ca­ stiche ufficiali tacciono in proposi· ni sino al comunismo, non c'e pire la ragione di tutta questa ri­ to, ma se i diretti interessati si regime che non abbia proclamato servatezza. Ecco i titoli assegnati precipitano dai quattro angoli de­ di "volere rispettare la reli­ alle varie sessioni: gli States per parlarne, vuoI dire gione" e non le abbia f a t t o - Andare avanti: operare in una che qualcosa di vero deve pur es­ grandi scappellate verbali: pur stretta ,economia. serci. E questo non può non farci ché se ne stia chiusa nelle chle - Carenza di operatori: chi ese­ un immenso piacere. Eccola dun­ se, sia vissuta come un innocuo guirà gli aborti? que questa verità che tutti sem­ hobby privato, sia ridotta a - Depressione dei collaboratori: at­ brano voler nascondere: ci sono titudine dei collaboratori negli sempre meno medici disposti a fa­ uno spiritualismo senza alcuna aborti del secondo trimestre, re aborti, anzi la carenza di perso­ conseguenza pubblica se non il - Eseguire l'aborto sulle adole­ nale disposto a tradire in que,sto ruolo di mettere qualche cerot­ scenti senza il parere dei genitori: modo il giuramento di lppocrate, to sulle ferite e i guasti del­ come aggirare la legge. ha ormai raggiunto "preoccupanti la società. Un monotono déja vu - Diffondere l'aborto in Paesi che livelli di guardia". che porta addirittura il Bossi, non lo vogliono: successi e sfide in Tanto preoccupanti da arrivare a nemico del Risorgimento a spos~ contesti "restrittivi". chiedere (e subito ottenere, come - 57 - da prassi sperimentata) massicci la la Federazione nazionale del- della Penisola se non al c r i finanziamenti alle Fondazioni Ford l'aborto, Ci sono anche molte s t i a n e s i m o (si provo e Gund per "fare preoccupazioni per anche questo, ma si capì che bi pressioni fuori e den­ l'atteggiamento delle sognava lascia'r perdere) almeno tro il sistema sanita­ istituzioni. In alcuni al cattolicesimo. Fu il tentati rio·, 11 congresso di Stati sono state intro­ vo di creare ancheda noi u n a Chicago ha anche dotte delie normative "Chiesa di Stato" protestanti­ proposto di realizza­ I medici abortisti limitatrici come il con­ ca, tentativo abbondantemente re, grazie a questi fi­ senso obbligatorio nanziamenti, dei corsi si sono ,riuniti dei genitori per le mi­ sorretto dall'oro delle potenze per giovani medici su In un'associazione. norenni, il dovere per riformate: Gran Bretagna, Prus­ sia, anche Stati Uniti. E' u n aborto e dispositivi Per lamentarsi il medico di informare contraccettivi, la paziente sull'esatta sogno che vive ancora in certi Ma siccome questo di come situazione (informed settori del provinCialismo radi non sarebbe bastato, vengono trattati consens), nuovi rego­ cal-chic, alla La Malfa, per in allora si è anche d'lie­ lamenti. tenderci. ' - sto di rendere obbli­ e pagati Perfino alla Corte A parte ogni altra considera­ gatorio in tutte le uni­ Suprema si respira zione, sorprende davvero l'ade­ versità del Paese, l'in­ aria di fronda. Come guamento a simili posizioni d a segnamento delle dire: .. Insomma, ci parte di un uomo che dice di vo tecniche abortive per volete far lavorare in lere salvare l'identità profon= ginecologi ed ostetrici, e di rivol­ pace?... Senza dimenticare le da, l'anima popolare della sua gersi ai mercato internazionale, in­ "molestie antiabortiste" alle quali regione. Forse che l'identità vitando medici e praticoni di tutto il sarebbero quotidianamente esposti della Lombardia "bianca" che lo mondo a trasferirsi in America, questi moderni Albert Schweitzer, vota e dove il cattolicesimo ha li miraggio dei facili guadagni, che fanno il paio con l'isolamento dato frutti così cospicui h a pensano i nostri ineffabili, dovreb­ professionale, le pressioni dei colle­ cupo be attirare le braccia che mancano ghi, la stigmatlzzazione sociale. qualcosa a che fare con il alla categoria "indigena". Poverini, oltre il danno anche la bef­ cristianesimo ereticale dell'Eu Ma non è soio questo che assil- fa. ropa delle nebbie? - MICHELE TRarrA (A.) 'VITTORIO MESSORI ------(continuazione da p.56) S§SSSSSSSSSSSSS§SS§§§§SSSSSSSSS solidarietà cristiana) ha voluto dar voce "al malumore anticattolico che cominciava a serpeggiare tra noi". Co BEATO GIACOMO CUSMANO sì, tra altri "avvertimenti" (li chiama proprio così,aI la mafiosa) fece pubblicare sul suo giornale, Lombardia PREPICARE \ , autonomista, l'articolo di un imprecisato "storico del­ LA FEDE CON LA tAR!T~ , le religioni" il quale "suggeriva di allargare la rifor ma politica della Lega a una nuova riforma religiosan~ SCRITTI SCELTI Continua Bossi: "La cosa non ha avuto seguito", ma ag­ a cura di giunge subito: "almeno per ora". 'Gerlarrdo Lentini E continua, fuori dai denti: "Il nostro avvertimento è questo: state bene attenti, signori del Vaticano, per Cit~à Nuova Editrice ché se restate neutrali tutto va bene. Ma se vi rimette Roma 1992 te a giocare la solita vecchia carta, quella democri= stiana, allora noi potremmo suggerire a tanti cittadini pp. 110 - t 10.000 ------del Nord Italia di non guardare più a Roma, nemmeno per la religione. Ma di guardare alla vicina Germania~alla "Volete vedere Gesù? Svizzera, ai civilissimi Paesi protestanti che credono Ecco i Poverelli: essi sono in Dio e in Gesù Cristo ma non riconoscono l'autorità me un altro sacramento, perché del papato". nella persona del Povero sta n!! scosto Gesù". * * * In questo sillogismo spiri tua CI RISIAMO: ecco qua il Bossi, il popolano c h e di­ le si può ben dire che si rac~ ce di volere esprimere le ragioni profonde del suo po chiude il motivo ispiratore del polo, allinearsi ai quattro gatti di sempre che si par= pensare e dell'agire del beato lano addosso, senza alcun contatto con la gente, alle Giacomo Cuamano, pensare da lui presunte "élites" di intellettuali nostrani c o n v i n espresso essenzialmente in due t i che i mali d'Italia derivano dal n o n avere cO: opere: "Servire i Poveri, è ser nosciuto la "purificazione della riforma protestante". vire Gesù"; e soprattutto quel-=­ Ecco l'uomo che, come egli stésso confessa, ha tra i la che dà sostanza al presente capisaldi della sua formazione intellettuale i corsi per volume: "Predicare la fede con corrispondenza della Scuola radio Elettra (quella c h e la carità", vera Regola di vita insegna a diventare antennisti e riparatori di apparec­ e di comportamento per le Suore chi televisivi) minacciare di indossare i panni di u n SErve dei Poveri, da lui fonda­ Calvino varesotto, di un Lutero della Brianza. La cosa te. sarebbe vagamente esilarante se non avesse una lunga, Il Cuamano era rimasto folgo­ insidiosa tradizione: come più volte abbiamo avuto modo rato dalla verità evangelica: di notare, qui, il Risorgimento fu innanzi tutto passio­ "Ogni volta che avete fatte qua ne anticattolica, fu il tentativo di sradicare i popoli ste cose a uno solo di questI - 58 -

miei fratelli, l'avete fatto a me", che non zioni O censimenti. Semplicemente mette in solo la pose al centro de11a propria vita sieme i dati che i singoli governi forni~ spirituale, ma la partecipò con tutti i mez scono. Finché i dati provengono dai pochi zi ai suoi seguaci, i futuri Servi e Serve Paesi, come il nostro, che hanno istituti dei Poveri. E in questo servizio identifi­ statistici seri, va bene. Ma dobbiamo con­ cò, sic et simpliciter, la sequela di Cri­ siderare che nella maggior parte del mondo sto, fattosi con l'Incarnazione Servo d e i non esistono censimenti o stime attendibi­ Poveri e degli ultimi. li. Ecco perché scrivendo tale termine il be~ VuoI dire che i singoli governi sparano to Giacomo Cusmano usa la maiuscola, appun­ cifre a casaccio? to quale segno di riverenza nei confronti - Ci sono sempre degli interessi dietro di Colui che nel Povero si nasconde. le cifre che si forniscono: il numero f a Siamo di fronte ad una vera teologia del ricchezza e potenza. Basti pensare che gli Povero, che· si può sintetizzare m due aspet aiuti al Terzo mondo o i risarcimenti d i ti: - Il Povero è sacramento della presenza guerra vengono sempre valutati pro capite. di Gesù CRisto; - chi serve il Povero è sa­ Prendiamo anche il caso della Cina: a u n cramento della pietà di Gesù CRisto, ossIa; certo punto Mao, per spaventare i suoi ne­ manifesta l'amore, la dedizione, il servi­ mici, disse che se anche una bomba atomica zio stesso di Gesù. avesse sterminato metà della popolazione, Un libretto affascinante; di un Testimone sarebbero ancora rimasti mezzo miliardo di credibile anche per il nostro tempo. cinesi. Era chiaramente una cifra ad effet to, ma il numero è stato preso per buono.- L'EDITORE Secondo il rapporto Onu, è l'Africa i l ************************************ continente che cresce più in fretta, tanto che nel 2050 rappresentera il 27% della po GRAZIE. AMICI! ------­ golazione mondiale contro il 12% dI '90 .•. §§§§§§§§§§§§§§§§§ OFFERTE PER LA VIA - Certe stime sono di un'imbecillita as­ soluta. La faccio un esempio perché qui ab t 50.000 - Giovanni Sciacchitano (Sciacca) biamo una base sicura da cui partire. Nel Andrea Falanga (Sciacca), Gerlando Ca 1938 il Touring club italiano fece un cen­ taldo (Rovereto), Gioacchino Mulett~ simento accurato sul territorio sotto i l (Torvaianica), Cenacolo della "Spera!); dominio italiano, cioé Somalia, Etiopia ed za" (PA), Santina Di Ganci (PA) Eritrea. C'erano 5,4 milioni di abitanti. t 40.000 - Ignazio Mangiacavallo (Ribera), Ebbene solo in quella guerra. Ebbene solo Gaspare Favara (Ragusa) nell'ultima guerra furono uccisi un milio­ t 10.000 - Rosaria Nuccio (PA),Antonio Ven ne di etiopici, a cui si devono aggiungere to (Cattolica E.), NN (Ribera), Salva le morti per le guerre e le carestie p i ù tore Palminteri (Calamonaci), Vincen= recenti. Applicando anche un tasso di cre­ zina Cavaleri Messina (Ribera) scita della popolazione (disavanzo attivo t 15.000 - Alessandro Agostini (Pomezia) tra nascite e morti) del 20 per mille, che t 20.000 - Eleonora Sortino (Villafranca) pure è altissimo e quindi irrealistico, eb € 5.000 - Vincenzo Porrello (Sciacca) bene oggi in queste terre non ci sarebbero t 100.000 - Gioacchino Tortorici (Ribera) che 20 milioni di persone. L'Etiopia,da so t 30.000 - Pino La Mendola (PA) la, oggi ne denuncia 50 milioni. Come con~ ciliamo questi dati? Prelul1o "'"" della popolazione mondiale, ,he,,""". un'azione dedsa per frenamela crescilll Il rapporto chiama in causa anche la Ci­ na, che o~ avrebbe 1.150 milioni di per­ «Nel 2050 saremo dieci miliardi» sone. Siamo troppi, dice l'Onu. E ((sponsorizza)} la contraccezione --=-Anche in questo caso le basi di calco­ Lo storico Bandinl svela la mistiflcazione lo sono inattendibili. L'ultimo censimento risale al '52 e parla di 650 milioni di a­ «Le cifre sono tutte esagerate bitanti. Eppure poco prim della s e c o n­ d a guerra mondiale, britannici e statuni Fanno comodo a lobbies e banche» tensi avevano fatto diverse stime i cui rI (R.C8s.) La bomba demografica? Non esiste. sultati, in ogni caso, non davano più d I Gli allarmi dell'ONU? Una campagna orche­ 350 milioni di persone. Consideri che l a strata da lobbies economiche interessate.E' Cina pagò un grosso tributo di vite umane questa la reazione del professar Franco Ban alla guerra e capirà che le cifre fornite dini, 7lenne giornalista e storico autore da Mao non hanno alcuna attendibilità. di numerose ricerche controcorrente,alle ci In pratica la bomba demografica non esi fre del rapporto dell'ONU sulla popolazione ste. mondiale. -----Certamente no. Le faccio un altro ese~ Professor Bandini, l'Onu dice che a metà pio: proprio per quel che riguarda Cina e del '92 saremo 5,48 miliardi, a fine secolo India i demografi hanno già registrato nel 6 miliardi e mezzo, e cosI via. Come giudi­ la storia quel che si chiama il "respiro ca gueste cifre? demografico", cioé una tendenza naturale - Assurde. E lo si capisce facilmente dal della popolazione a crescere, quindi stabi modo in cui vengono forniti i dati di base. lizzarsi per poi diminuire, anche rapida~ L'Onu non ha un organismo che fa sue rilev! mente. Ma anche le previsioni su una pro- - 59 - gressione indefinita della popolazione sono del polo pregava di nascosto e baciava nel tutto gratuite. perché non considerano le malai buio della notte la terra dei templi. tie, le carestie, i PoI Pot di turno. Glianziani difendevano i luoghi sacri Ma se i dati non hanno validità scientifica e dalla furia dei giovani, rivoluzionari: basterebbe appena ~ualche piccola verifica per "Ragazzi, fermatevi! Non d im e n t i­ dimostrarlo, perch i grandi organismi interna­ c a t e Dio ... ". E furono imprigiona­ zionali e i mass media enfatizzano questi ricor ti. Quanto ai sacerdoti, alcuni furono renti allarmi 7 fucilati, altri costretti ai lavori pe­ - Perché il Terzo mondo è un affare, e sotto santi. Altri rimasero volontariarrente in ca­ la veste umanitaria c'è un grosso giro d'inte­ sa e, persfi,dalf :crimservarono la barba ressi. Gli enti internazionali per l'assisten­ lunga (in Albania era proibito lasciare za, ad esempio, manovrano un numero impressio­ crescere barba e basette). nante di miliardi che servono soprattutto B chi Molti preti finirono nelle prlgloni ci lavora. Pensiamo anche alle grandi lobbies ~ di Stato. Anch'io ne ho conosciuti i n conomiche che , facciamo 11 caso d e 1. l e!.n­ carcere: silenziosi, angelici, erolcl, dustrie alimentari, smaltiscono le loro ecceden col volto luminoso come le icone nell'o ze di produzione ne Terzo mondo o si assicurano scurità. Ricordo padre Zef Hardhia-Simo commesse per il futuro, finanziarie delle gran­ ne, che mi aspettava di ritorno dalla di banche che a loro volta riscuotono lauti in­ miniera per discutere intorno alla fede teressi, e così via. Ma queste lobbies control­ e alla religione. Cambiavamo argomento lano i mass media mondiali e anche l'Onu. E non quando si avvicinavano un poliziotto o dimentichiamo che l'Unu è una fonte privata co­ una spia. me altre, e perciò è mossa dai suoi interessi. O l'imam Sabri Koci, alto e magro co­ (A. ) me un minareto: lavorava da idraulico nella prigione in volontario silenzio. Celebravamo di nascosto tutte le fe­ ste religiose e sempre di nascosto i sa ------UN POPOLO cerdoti distribuivano l'Eucaristia agli f-\ L 13 f-\ NI A ------MARTI RE amici: ai poliziotti, sempre, presenti, dicevamo che stavamo festeggiando u n di VISAA ZHITI compleanno. Quando i nostri familiari ci portava­ Nell'Albania comunista tutto è stato condann~ no pacchi con cibi e, vestiario, nasco­ to: lo spirito e la materia. Per dare potere e sto trovavamo spesso un piccolo cero: e falsa autorità al comitato del partito, ad esem ra simbolo della fiamma che non si spe~ \ , pio, la dittatura ha distrutto chiese e moschee gne nello spirito. Un nostro grande poe espressioni dell'ideale contrario. ta, Naim Frasheri, scrive: La fede non Al posto di Dio l'ideologia ha voluto colloca è scritta sulla carta,/ma è dentro nel re il dittatore paranoico Enver Hoxha. In t a T pettoi modo non venivano distrutti i muri sacri, ma an Nel a cella degli arrestati, nel bu­ che la morale, la cultura, persino le arti. - io infernale della miniera dove lavora­ La dittatura ha poi attribuito molti dei pro­ vamo come schiavi, nel capannone dove pri crimini alla stessa Chiesa, dichiarata nemi riposavamo avvolti in vecchie coperte ca del comunismo, ricorrendo anche false pro~ lacere, sempre pregavamo e invocavamo ve. Una volta, ad esempio, sotto il pavimento Dio. Forse somigliavamo a Cristo croci­ di una chiesa del nord fu scoperto un deposito fisso: scarni e sofferenti come Lui. Le di armi: subito i sacerdoti di quella chiesa fu piaghe del lavoro sulle nostre mani e rono accusati di promuovere una reazione politi sulle gambe ricordavano le ferite san­ ca. Ma essi, incatenati, in tribunale si dichia guinanti per i chiodi della Croce. ravano innocenti. "Sono i fatti stessi a denun:­ Il nostro Calvario fu lungo e soffer­ ciarvi!",'gridava il giudice. E i sacerdoti vel}. to, ma alla fine la libertà è risorta gono condannati alla fucilazione. Ma improvvis~ ed è caduta la croce infame del comuni­ mente un ufficiale si alza e dice:" "Ascoltami, smo. Mi resta nella memoria il collo­

giudice, siamo stati noi a "nascondere le I armi quio che ho avuto l'anno scorso con pa­ nelle chiese. I preti non sono colpevoli !tI. Ri­ dre Zef Hardhia-Simone (mio ex colle­ sultato: anche questo testimone viene condanna~ ga di prigione) nella Basilica di S a n to a morte insieme ai sacerdoti. Pietro; ~ pure ricordo con commozione I libri sacri, poi, e le icone di valore arti di essere stato nell'ufficio del presi­ stico universale venivano spesso bruciate. L'AT dente dell'Unione islamica per l'Occi­ bania ha avuto pittori sacri famosi nel medioe~ dente A Roma, l'albanese Mentor Cioku, vo: Onufri, Shpataraku, Oavid Selenicasi. Il po dissidente politico, e di aver ammirato polo, per difendere le opere d'arte dagli inva:­ lì la fotografia che lo riproduce in un sori attraverso i secoli, le mascherava sotto incontro amichevole col Papa. "Ma lei - croste di nessun valore. Ma gli ignoranti"esper ho chiesa allora - non è musulmaneo?". ti" comunisti, pensando che questi fossero i dr Lui sorridendo mi ha risposto: "Dio è u pinti originali, ne ordinarono la distruzione.- no per tutti e gli uomini sono liberi Nelle città le chiese e le moschee erano tra­ di pregarlo in forme diverse". sformate in cinema, in sale di riunione; nelle Oggi in Albania accade un fatto mera­ campagne diventavano granai e magazzini, il po- viglioso: musu1mani e cattolici si aiu- • 60 -

tano vicendevolmente; perciò ridostrui scano chiese e moschee e pregano insie me. Una sacerdote cattolico ha celebra to la Messa, la prima dopo la fine del nostro dittatore, in un cimitero a Scu E' anche colpa nostra tarij i poliziotti l'aveavno cercato nel quartiere cattolico per impedirgli di celebrare, ma lui si era rifugiato Caro Direttore, [\ giorno __ alle in una casa musulmana. Chi partecipava vedo spesso sul suo be­ ore _~_ il canale televisi­ alla cerimonia religiosa, in segno di nemerito settimanale, nella vo ha messo pace, aveva lasciato a terra i coltel­ rubriea «posta dei lettori», in onda lo spettacolo -­ lettere di protesta per la im­ __ (precisare titolo) li da difesa fuori del cimitero e nes­ moralità dilagante sulla quanto mai deleterio e di­ suno aveva rubato nulla, come invece e slaffillU e in televisione. La seducativo sia per i giovani ra cosa abituale durante il comunismo~ colpn di ciò - è vcro - va at­ che per gli adulti per­ Allora la dittatura ci divideva, ora tribuita "Ile autorità che ché ci tiene uniti la fede in Dio. Nella non intcrvengono per far (precisare: offensivo per la fiamma che crepita nei focolari vedia­ rispettare la legge (art. 21 dignità della persona uma­ mo di nuovo le nostre icone una volta della Costituzione, IIrt. I na, offende la decenza ed il legge n. 1591 del pudore, mercifica volgar­ bruciate. 12.12.1960, art, 528 del Co­ mente la donna, suscita o VISAR ZHITI dice Penale art. 725 ibi­ esalta la violenza ed il mal­ ******************************** dem). Ma un (lO' di colpa è costume ecc.). anche dei cittadini e in par­ Chiedo pertanto un do­ ticolare dci cattolici che veroso richiamo ai respon­ QUELLI CHE MUOIONO DI FAME non fimno sentire la loro sabili delle TV così inosser­ voce e non si uniscono a vanti delle leggi vigenti co­ Per la strada vidi una ragazzina che quelle associazioni che si me l'ultima n. 223 del tremava di freddo: aveva un vestitino battono per la difesa e la 6.VIII.90. leggero e ben poca speranza in un pa­ promozione della dignità Ringruia ed ossequia. stodecente. umanu. Fm tutte segnalo il finna ______Mi arrabbiau e dissi a Dio: segretariato «Reagire» di indirizzo ______- Perché permetti questo? Perché non Treviso via Longhin, 7 che data ______continua ad esortare a scri­ fai qualcosa? vere lettere di protesta: per . Per un po' Dio non disse niente. Poi la Tv statale al dr. Pasqua­ improvvisamente quella notte mi rispo­ relli, direttore generale del­ se: la RAI-TV, viale' Mazzini Per l'esposizione di imma­ - Certo che ho fatto qualcosa.Ho fa! 14 -00195 Roma; per le TV gini oscene, violente. vol­ to te! statali e private al prof. gari nelle edicole o sui muri (J. ) Giuseppe Santaniello - Ga­ al Sign. Procuratore rante per la Teleradiodiffu­ della Repubblica sione, via Boncompagni 15 presso il Collegamento Pro Fidelitate - 00187 Roma; per stampa Tribunale di __ così propaganda i libri del nostro Di- oscena nelle edicole o sui muri al Procuratore della Il sottoscritto ___ rettore ------Repubblica presso il tribu­ residente a -'-___ Gerlando Lentini, LA SIGNORA MADRE Suor nale di (nome della provin­ via __ fa presente che Maria di Gesù Santocanale, Ed. Paoline, L. 24.000. cia). Qui sotto ecco dei fac­ nella edicola di vendita dei Elegante volume di 356 pagine, che presenta la simil~ di lettere che, a se­ giornali sita in Via ___ biografia della Fondatrice delle suore Cappuccine conda dei casi, si possono (oppure: sui muri della cit­ dell'lmmacolata di Lourdes (1852). inviare, alla RAI. Nessun panegirismo, ma oggettività storica e ap· tà in via __o ecc.) sono Pror. Gerardo Viscidi esposte chiaramente al profondlmento conoscitivo di una grande donna sici· As.iociazlone D/f,sa Famiglia liana e della sua opéra. Il noto biografo Lentini non si Padova pUbblico figure oscene (o smentisce. volgari o violente) di -­ Per le TV statali (giornali, riviste. videocas­ Gerlando Lentini, PERCHÉ CAITOLlCI, Ed. ELLE RAI UNO - RAI DUE sette, stampe, fotografie DI CI, L. 6.000. RAITRE ecc,) riproducenti --­ 128 pagine di lettura facile e simpatica per cattolici (descrivere il soggetto.bre­ che non sannO perché sono tali e per non cattolici al dotto Gianni Pasquarelli vemente) nelle quali mi che ignorano il cattolicesimo .. Il Lentini è un apologeta Direttore Generale Rai-Tv sembra si possano ravvisa­ di non comune efficacia. Voi umetto molto consiglia· Viale Mazzini 14 re evidenti violazioni delle bile al giorno d'oggi. 00195 ROMA leggi esistenti ed in partico­ lare la n. 1591 del 12.x11.60 Gerlando Lentini, RAGIONI PER VIVERE, Ed. Per le TV sia statali . che tutela in specialmodo i Paoline. L. 10000. che private minori. Gerlando Lentini è .sacerdote. pastore d'anime. Con fiducia attende un professore, brillante giornalista e scrittore. Questò, al p. Giuseppe Santaniello suo autorevole intervento e libro (pagg. 170) è frutto prezioso del suo cuore, del Garante per la Teleradio­ ringrazia. suo studio e della sua vasta esperienza. Non è solo diffusione Con osservanza un libro che si legge molto volentieri; è un libro che Via Boncompagni 15 finna -'-_____ moltissimi cristiani e anche religiosi dovrebbero leg· 00187 ROMA gere e meditare! indirizzo ______data ______N. 7 LUGLIO 1992 anno XXVII Gerlando Lentini direttore responsabile Amministrazione e Redazione Piazza G.Mazzini 7 92026 FAVARA (Agrigento) ------c.c.p. N.1195l928 Direzione: Largo Kennedy 4 - 92016 ,RIBERA (AG) - Tel. e Fax (0925) 61/595 - 'Tribmna1è'di Agrigento N.70 12.11.1966 + spedizione abbonamento postale gruppo III + Pubblicità 70% ++

:~******************* UNA FAVOLA OUNA TREMENDA REALTA'?

CON L'INFERNO... "Professore, e lei ci crede ca non aveva abbastanza libertà per 00- FINISCE LA TRAGEDIA all' inferno?". "Sì.", risp() Itruire il suo destino, ma solo q u e 1 si al piccolo alunno di prI tanto che gli serviva per ribellarsi. ma media che mi poneva, con una certa aria d I Ebbene, il cristianesimo, rivelando sfida, questa domanda. che l'uomo è responsabile del suo desti - "Eppure - egli riprendeva a dire -, mio nonno no eterno, ha sostituito la t r a 9 e = dice che non c'è. L'inferno, mi ha detto, è qui d i a con il dramma: egli, infatti, de sulla terra: quelli che soffrono e sono sfrutta~ ve scegliere tra il bene e il male, tra ti sono all'inferno; quelli che se la spassano,i Dio e il suo io, tra il fascino del be­ ricchi e gli imbroglioni con tanti soldi, sono in ne è~QUèllo.'dèl male, tra, paraEliso:.é.:m paradiso! " • fern01 può andare verso Dio e può vol= "Tuo nonno - ribattei - è senza dubbio una bra targli le spalle1 può peccare e può pen va persona, e, se vuoi, puoi anche credergli, de tirsi, sino a quando la sua scelta, con sù Cristo, dinanzi al quale anche tuo nonno pen~ la morte, non diventa definitiva, so debba scappellarsi, dice invece che l'inferno "Il dramma perciò - afferma camus - è c'è". possibile in tale contesto, ma n o n; ,la E mentre così parlavo, aprii il vangelo al ca­ tragedia. Si spiega cosi il s'i l e n­ pitolo 25° di Matteo e lessi le parole con e u i z i o della tragedia fino al Rinascimen Egli descrive il giudiZio universale e finale,si to (movimento filosofico artistico let= no alla conclusione che suona in questo modo: ifE terario che si propose di restaurare la se ne andranno, questi (i cattivi) al SUpplizio cultura e la civiltà precristiane - n. eterno, e i giusti alla vita eterna", a.r,). Il cristianesimo, infatti, immer ~ caro, - conclusi, allora - tuo nonno dice ge tutto l'universo, l'uomo e il mondo7 che l'inferno non c'è: Gesù dice che c'è. Secon~ nell'ordine divino. Non esiste quindi do te, a chi bisogna credere: a tuo nonno o a Ge tensione tra l'uomo e il principio divi sù Cristo? lo credo a GeSù Cristo. TU credi pure no, ma a rigore solo ignoranza ediffi= a tuo nonnOi ma potresti pentirtenel", coltà a spogliare l'uomo di carne, a ri Nel cristianesimo è fondamentale credere che, nunciare alle passioni per abbracciare al di là della vita terrena, l'anima-con la mor­ la verità spirituale" (cfr. Théatre, Re te del corpo passa in uno di beatitudine eterna cits et Neuvelles, Ed. de la Plelade,p. o di infelicità eterna; e che, alla risurrezione 1706, 1962). dei nostri corpi, anch'essi parteciperanno di ta/ le beatitudine o infelicità. - L'INFERNO Insomma, l'inferno è Albert Camus, premio Nobel per la letteratura, ALLA BASE costituzionalmene'le in una conferenza tenuta ad Atene nel 1955 sull' DEL CRISTIANESIMO gato alla libertà u~ avvenire della tragedia, sostenne una tesi origi mana: se l'uomo è ve naIe quanto vera che così si può formulare: con ramente lib~o(e lo è), deve poter see~ la fede nell'inferno, il cristianesimo ha ucciso gliere e costruire il suo destino: di­ la tragedia greca. Ne riassumiamo le argomenta­ versamente, la sua libertà è solo u n a zioni. illusione di un povero meraviglioso rò• L'uomo, prima di Cristo, aveva la coscienza di bot, essere condizionato dal Fato (come del resto per Voltaire, a un giovane che lo ringra­ fino gli stessi dèì della mitologia): ossia di ziava per averlo aiutato a rovesciare una Volontà impersonale inflessibile che tutto lo spauracchio dell'inferno con la let­ stabiliva, e alla quale era inutile e impossibi­ tura dei suoi libri, rispondeva: "Fortu le ribellarsi. Per cui l'eroe della tragedia gr~ nato tul Da sessant'anni io sto cercan~ - 62 - do di convincermene, e non ci sono ancora riu resto viene dal Maligno (Mt 5,37). scito. Sull'esistenza dell'inferno ci s o n o Ma noi crediamo ancora al Maligno?Ne di delle difficoltà; ma nella sua negazione c i scutiamo, qualche volta; ma non è la ste~ sono delle assurdità!". sa cosa. Se non ci fosse la possibilità di andare al Cristo era attorniato da Satana: che a­ l'inferno eterno, sarebbe assurda la redenzio giva nel deserto, negli ossessi, nei Suoi ne cristiana: il mistero dell'Incarnazione di persecutori, perfino negli Apostoli: V a Dio, della sua morte e risurrezione, è ac lontano da me, Satana! - disse all'apost2 cettabile e credibile solo in vista della li= lo Pietro (Mt 16,23), quando questi cerca ber azione dal peccato che può sprofondarci in va di dissuaderlo di morire in croce. - una eterna àannazione o può precluderci una e Noi smussiamo tutto: Satana, il Pecca­ terna felicità. - to, il GludlZ10 finale, l'Inferno, la Cee Gesù è crocifisso e muore tra due ladri. Ad renza, l'Intransigenza, la GIustizia di uno di essi che, pentito, lo riconosce Re Mes Dio. Sono verità di altri tempi l Ma q u i sia, assicura: "Oggi stesso, tu sarai con m e è il nostro punto debole: abbiamo cessato in paradiso!". All'altro, che continua a be­ di credere, sul serio, al soprannaturale. stemmiare, non assicura niente; si autocondan Siamo cosi preoccupati di non p a s s a na, stando alla lettera degli evangeli, all'e r e per trionfalisti, integristi, innatu= terna perdizione. - rali; di non essere abbastanza inseriti e Pertanto, più contemplo il Signore Gesù ero secolari che le differenze tra noi e colo cifisso, più leggo la sua passione cosi come ro che seguono il mondo sono sfumature, o ci viene narrata dai quattro evangelisti, più appena dettagli. mi confermo nella fede sull'esistenza, l'eter Eppure, Cristo ci aveva avvertiti: Non nità, l'infelicità inimmaginabile dell'infer= potete servire a due padroni! (Le l6,13)R no. Come credente, peraltro, non capirei neppu­ L'INFERNO Ma cos'è l'inferno? re i continui interventi di Maria nella recen E' E' impossibile una rispo- te storia della Chiesa, per esempio a Lourdes NON AMARE PIU' sta esauriente a tale do- e a Fatima: la Madre di Cristo e dell'umanità manda, come a tutte le do non fa altro che parlare dell'inferno e d e l mande che riguardano le realtà che sono pericolo immediato in cui gli uomini si trova al di là del tempo. Sappiamo, tuttavia, no di precipitarvi se non si conv~rtono: chie quel che ci dicono le Scritture e la Chie de perciò preghiere e sacrifici, cambiamento sa col suo magistero, ed è sufficiente al di vita, disponibilità a sacrificarsi per pre fine di renderei conto di una così tremen servare i fratelli "dal fuoco dell'inferno".- da verità. - Paul Claudel, scrittore cattolico e accade­ Potremmo, peraltro, abbondare nelle ci­ \ mico di Francia, scriveva già negli anni cin­ tazioni: ci sarebbe solo l'imbarazzo del­ quanta: "Una cosa mi turba profondamente, e d la scelta. Ci limitiamo, quindi, alla de­ è che nel nostro tempo i sacerdoti non parla­ scrizione lapidaria che ne dà Gesù stesso no più dell'inferno. nel capitolo 25 0 di Matteo già citato, al Lo si passa pudicamente sotto silenzio. S i lorché dice ai reprobi, nel giudizio fina sottintende che tutti andranno in cielo senza le: "Via, lontano da me, maledetti, n e I alcuno sforzo, senza alcuna convinzione preci fuoco eterno, preparato per i diavoli e sa. 'Iddio non chiede tanto'. Non d u b i t a per i suoi angeli!". n o nemmeno che l'inferno sta alla base d e I Il paradiso è "essere con Dio", e p e r cristianesimo, che fu questo pericolo astraE c i ò benedetti: l'inferno è "essere lon= pare la Seconda Persona alla Trinità, che l a tano da Dio, e perciò maledetti"; il para metà del Vangelo ne è piena. diso è "la felicità eterna"; l'inferno e Mi pare che se io fossi predicatore e salis "il fuoco eterno". si in cattedra, proverei in primo luogo il bi L'essere lontano da Dio, insegna l a sogno di avvertire il gregge inerte dello spa Chiesa, e la pena del danno; il f u o c o ventoso pericolo che sta correndo. - eterno è la pena del senso. Non si tratterebbe di minacce, ma di implo­ Tuttavia, ribadiamo che "l'inferno non razione" • è legittimato dal giudizio e dal castigo "Noi - lamenta a sua volta Giovanni Pastori di Dio, né dall'idea di giustizia, ma dal no - siamo oggi diventati specialisti in ana­ la libertà umana. - lisi. Non esiste problema che non sia da noi Dio non può salvare l'uomo contro sua affrontato, discussso, sviscerato, ridotto al voglia, e non può forzarlo a entrare i n l'osso, come si suoI dire. Ma ciò che abbiamo paradiso. Dio non vuole violare la liber­ acquistato in un senso lo abbiamo perduto al­ tà umana. trove. Tanto siamo abili nelle analisi, tanto L'uomo è libero di scegliere i tormenti siamo incerti nella sintesi. Una cosa bianca fuori di Dio, piuttosto che la beatitudi­ la vediamo bianca; una nera, nera. Ma quando ne di Dio: egli ha, in qualche modo, di­ si tratta di tirare le somme, concludiamo che ritto all'inferno" (Nikolaj A.Berdjaev~ è grigia. Ciò è perfino logico: il grigia è, Cos'è la pena del danno? infatti, formato, da bianco e nero in parti u "L'inferno - scnve LOU1S Evely - esi­ guaIi. - ste: è l 'espressionE1l.d~ r~..Qetto cl,i. J'!I.io Eppure Cristo ci ha comandato di dare alle per la nostra libertà. Senza inferno, i l cose il loro nome: Si, si; no, no! Perché i-l cielo sarebbe soltanto un campo di concerr - 63 - tramento. Dio rispetterà in eterno la volon ralmente ciò che ha detto Colui: via da me, tà dell'uomo. Ognuno andrà là dove è il suo maledetti, nel fuoco eternai tesoro e il suo cuore. Dio n o n punisce e Come può lo spirito essere toccato da fuo non danna nessuno. co materiale? - domanderai. Come può l'ani­ Credete che il dannato desideri Dio e che ma tua soffrire sulla terra quando tu metti Dio lo respinga? Allora siete atei. il dito sulla fiamma. Difatti non brucia l' O credete che Dio ami il dannato e che il anima; eppure che tormento ne prova tutto dannato lo respinga? Allora siete cristia­ l'individuol ni. In modo analogo noi siamo qui spiritual­ Dio è amore, Egli ama tutto ciò c h e ha mente legati al fuoco, secondo la nostra na creato: ama quindi il dannato come creatu­ tura e secondo le nostre facoltà. L'anima ra; è il dannato che non ama Dio". nostra è priva del suo naturale battito d'~ Nel Diario di un curato di campagna, i l la .•. celebre romanzo di Georges Bernanos, il cu­ Non guardare istupidita su queste righe; rato di Ambricourt esorta la contessa a non questo stato, che a voialtri non dice nul­ ribellarsi a Dio, e ad accettare finalmente la, mi riarde senza consumarmi. la morte di suo figlio, avvenuta undici an­ Pertanto, il nostro maggior tormento con­ ni prima. Le parla, quindi, dell'inferno in siste nel sapere con certezza che noi n o n cui potrebbe precipitare, se non si conver­ vedremo mai Diol te. Tra l'altro le dice: "L'inferno è un ca Come può questo tormentare tanto, dal mo­ stigo eterno, un'eterna espiazione ..• assen mento che sulla terra si può rimanere indif za di amore. Veda, signora, sulla terra i T ferenti nei riguardi di Dio? - più miserabile degli uomini viventi, anche Fintanto che il coltello giace sulla tavo se non crede più di amare, conserva ancora la, lascia freddi. Si vede quanto è affila= la possibilità di amare. Persino il nostro to, ma non lo si prova. Immergi il coltello odio si irradia e il demone più torturato nella carne, e ti metterai a gridare dal do si espanderebbe in quella che chiamiamo di­ lore. Ebbene, adesso noi sentiamo la perdi= sperazione, come in un luminoso, trionfale ta di Dio; prima la pensavamo soltantol". mattino. L'inferno, signora, è di non amare più! Non amare pia: questo alle vostre ore~ UN CASTO TIMORE ••• Chi sono coloro che van chie suona come una espressione familiare. DELL' INFERNO no a finire nel!' infer= Non amare più, per un uomo vivente, signifi no? I peccatori impeni­ ca amare di meno, o amare altro. Ebbene, e tenti: coloro che muoiono in peccato morta­ se questa facoltà di amare, che ci sembra le. inseparabile dal nostro essere, che ci sem­ Ma chi è il peccatore? bra il nostro stesso essere .•• potesse tut­ Questa domanda fu posta anche a Bernadet­ \ tavia scomparire? Non amare più ••. e' vivere te, la veggente di Lourdes. Rispose in modo lo stesso, o prodigio! L'errore comune è di sorprendentemente preciso: "Il peccatore - attribuire a codeste creature dannate qual­ disse - è uno che ama il malel". Proprio lei cosa di noi, della nostra perpetua mobili­ che ebbe la missione-di trasmettere il mes­ tà, mentre esse sono fuori del tempo, fuori saggio della Madonna ai suoi fedeli: "Peni­ del movimento, fisse per sempre I ". tenza, penitenza .•• Pregate per i peccato­ Cos'è la pena del senso, o del fuo ril", affinché cessino di amare il male e d co? amino Diol --La vera natura di tale tormento ci sfug­ A Titina De Filippo, sorella del celebre at ge: chi parla di un vero e proprio fuoco na tore e commediografo Edoardo, anch'essa at= turale, chi di un fuoco solo metaforico, chi trice ed artista di talento, in una intervi d'un fuoco tutto particolare. Quel che è si sta pubblicata su Famiglia Cristiana,fu ~ curo è che è qualcosa di reale, obbiettiva= sta qUesta domanda: "Quale pensiero ha por­ mente esistente, distinto dal dannato e,per tato lei a una intensa e approfondita prati ciò, né soggettivo né soltanto metaforico.- ca della fede?". Rispose: "Riflettere che~ Una descrizione convincente di tale pena oltre il tempo e la morte, c'è una città di la trovo nella Lettera dell'al di là (ed.Co eterna gioia e una città di eterno dolore; letti, Roma 1964). Non posso assicurare 17 riflettere che ogni giorno muoiono un nume­ autenticità della lettera, ma quanto vi si ro incalcolabile di persone le c u i anime legge mi sembra valido. Ecco: non si sa dove vanno a finire; constatare "Clara, l'inferno si può sbagliare a dise che sovente si vive con tanta incoscienza, gnarlo, ma non si esagera mai! - mentre la morte è lì in agguato ... E' terri Il fuoco dell' inferno l' ho sempre preso di bile! Questo pensiero, su cui non mi~ e r o mira in modo speciale (mentr'ero in vita). mai fermata, ora mi è divenuto familiare!". Tu lo sai come durante un alterco, in propo c'è una ineludibile verità e una certezza sito, ti tenni un fiammifero sotto il naso inconfutabile: fra cento anni (per e s s e­ e ti chiesi con sarcasmo: - Ha questo odo­ re generosi) io che scrivo e voi che legge­ re? te saremo o in paradiso o all'inferno. Tu spegnesti in fretta la fiamma. QUi, al Paradiso e inferno! Ma intendiamoci, l o l'inferno, non la spegne nessuno. - scopo e lo sbocco della nostra vita, n e l lo ti dico: il fuoco di cui si parla nel­ piano di Dio, è il pardiso. Il cristianesi­ la Bibbia non significa tormento di coscien mo - osserva Vittorio Messori - "non è af­ za. Fuoco è fuoco. E' da intendersi lette= fatto una 'dottrina delle due vie'; non mei - 64 -

te cioè sullo stesso piano un 'para­ UN LIBRO CHE TUTTI I NOSTRI LETTORI diso' e un 'inferno' come due sboc­ ------SONO INVITATI A LEGGERE ------­ chi possibili allo stesso modo.Anzi, per essere precisi: 'l'inferno' i n NE ANTICIPIAMO LA INTERESSANTISSIMA PREFAZIONE certo senso non fa parte della esca­ DEL CARDINALE ARCIVESCOVO DI BOLOGNA tologia cristiana. Per questa,la sto ******'****** GIACOMO BIFFI ************* ria degli individui e dell'umanità non ha due mete, ma una sola: la sal vezza, il 'paradiso', i 'cieli nuovI VI'I*I'ORIO MESSORI e le terre nuove'. Incarnazione, pas ------­ sione, morte, risurrezione di Cristo significano che, nel suo complesso, la storia è ormai redenta, è già sal vata. - Pensare la storia Questa è la certezza del credente. Certezza che non cancella per i sin­ Una lettura cattolica goli, per ogni uomo, per me stesso, la possibilità terribile e concreta dell'avventura umana del totale fallimento ••• In ogni ca­ so (se si va all'infernol, non sarà EDIZIONI PAOLINE 1992 PP.692 + r 35.000 per il giudizio di un Dio vendicati­ ****************************************** vo; ma semmai per un autogiudizio:a! l'inferno non si va, si resta come Prefazione scelta radicale dl tutta una vita". ·Certi uomini - scrive sant'Agosti Quando un ragazzo, educato cristianamente dalla famiglia e dal­ no, commentando la prima lettera del Ia comunità parrocchiale, di Ironte agli asserti apodittici di qual­ l'apostolo Giovanni - temono Dio,per che insegnante o di qualche teslo comincia a vergognarsi della sto­ ché non vogliono cadere nell'inferno ria della sua Chiesa, è oggettivamente posto in grave pericolo di e bruciare col diavolo nel fuoco e­ perdere lo fede. È un rilievo penoso, ma inconteslabile,' anzi ha, terno. Questo è appunto il timore il· ben oltre il contesto scolastico, una sua generale validità. quale prepara il posto alla carità: Abbiamo qui uno tra i più pungenti problemi pastorali,' e ci si ma è un timore transeunte. sll/pisce che raccolga negli ambienti ecclesiali cosi poca attenzione. Se tu ami il Signore ancora a cau­ A salvare lo gioia e lo fierezza della nostra appartenenza al ''pic­ sa dei suoi castighi, non lo ami an­ colo gregge" cui è stato assegnato come destino il Regno di Dio, cora. Non desideri il bene, ma ti a­ non serve lo rinuncia ad approfondire le questioni. AI contrario, stieni unicamente dal male. Ma p e r è indispensabile l'attitudine a vagliare tutto con tranquilla spregiu­ il fatto che ti astieni dal male, ti dicatezza: diversamente do quanto comunemente s; pensa, nella correggi ed incominci a desiderare scettica cultura contemporanea non scarseggiano le fole, scarseg­ il bene. E quando incominci a deside gia lo spirito critico,' perciò il Vangelo si trova cosi spesso a mal rare il bene, il tuo timore diventa partito. un casto timore. Come ho già detto in altre occasioni, il guaio più radicale conse­ Quale timore è casto? guente alla scristianizzazione, a mio parere, non è la perdita della Il timore di perdere gli stessi be fede, è la perdita della ragione: riprendere a ragionare senza pre­ ni. Comprendetemi: altra cosa è teme giudizi è già un bel passo verso lo riscoperta di Cristo e del disegno re Dio perché non ti mandi all'infer del Padre. no, altra cosa temerlo perché EglI D'altronde, è anche vero che l'iniziativa salvi/ica di Dio ha una non si allontani da te. Il primo ti­ integrale fun<.ione sanante: salva tu/fo l'uomo; e, dunque, anche more che ti porta a scongiurare d i lo sua naturale capacità conoscitiva. non essere condannato all'inferno in L'alternativa alla fede, pertanto, non è lo ragione e lo libertà di sieme col diavolo, non è ancora u n pensiero, come ci è stato ossessiyamente ripetuto negli ullimi seco­ timore casto: non deriva infatti dal li,' è, invece, almeno nei casi di estrema e sventurata coerenza, il l'amore di Dio, ma dal timore del ca suicidio della ragione e lo rassegnazione all'assurdo. stigo. Ma quando tu temi il Signore perché la sua presenza non si s o t " t r a g g a a te, allora tu l'abbrac In materia di storia della Chiesa e delle di/ficoltà pastorali che ci e desideri godere di lui". - provoca, è bene richiamare la necessità di una triplice analisi. Dice Gesù (Ap. 3,20-21): "Ecco, lo La prima è di natura essenzialmente teologica, e come tale può sto alla porta e busso. Se qualcuno essere condivisa solo a misura che si posseggano "gli occhi della ascolta la mia voce e mi apre la por fede". Si tratta in sostanza di acquisire e portare a esplicita consa­ ta, io entrerò da lui, cenerò c o n pevolezza una ecclesiologia degna di questo nome. Si potrà in essa lui ed egli con me. Il vincitore l o arrivare a comprendere che lo Chiesa è, come diceva sant'Ambro­ farò sedere presso di me, sul m i o gio, ex maculatis immaculata: una realtà intrinsecamente santa co­ trono, come io ho vinto e mi sono as stituilo da uomini che sono lutli, in grado e in misura diversi, pec­ siso presso il Padre mio sul suo tr2 catori. no· . Qui sta appunto il suo prodigio e il suo lascino: l'Artefice divi­ no, usando lo materia povera e difettosa che l'umanità gli meue GERLANDO LENTINI a disposizione, riesce in ogni epoca a modellare un 'opera d'arte, ****************************** splendente di verità assoluta e di sovrumana befleua,' verità e bel- - 65 -

inspiegabile è il cumulo di eventi straordinari. che c?nn.o~ano lo su~ origine e lo sua conservazione. Il sospetto dI pregIUdIZIo, come SI LE T T E R E vede, grava in questo caso sul campo d'Agramante pi/lttosto che \ ********* su quello dei Paladini. *********

Il secondo tipo di ragionamento è di indole filosofico, e p/lÒ es­ ******************** AL DIRETTORE sere condiviso da quanti dispongano di un minimo di onestà intel­ lettuale. SIRIA Quando si parla delle colpe storiche della Chiesa, no~ bis~gna ARTICOLI DE LA VIA IN ARABO sottovalutare il fatto che essa è lo sola realtà a restare IdentICO o Knaye 23 m~gg~o 1992 sé nel trascorrere dei secoli, sicché finisce COn l'essere lo sola chia­ mata a rispondere degli errori di tutti. C~~~~~mo Vi~etto~e. Chi si sogna mai di chiedersi, ad esempio, quale sia stato al tem­ la p~e~ente 6~ ~egu~to al no~t~o eoll~ po dell'affare Galileo l'atteggiamento delle varie Università e de­ qu~o d~ Favat~ avvenuto n e l ~ettemb~e gli altri organismi di rilevanza sociale nei confronti dell'ipotesi co­ dello ~eo~~o anno c~kca la tkaduzione ~n pernicana? Chi domanda conto all'odierna magistratura delle idee atabo e la pubbl.<.caz.ione d~ GESU' .CRISTO e dei comportamenti comuni ai giudici del secolo XVI/? O, per es­ UOMO E VIO. l'~t~colo da Le.i pubblicato sere ancora più paradossale, a chi viene in mente di rinfacciare alle ~u La V.ia del g.iugno 1991. autorità politiche milanesi (sindaco, prefetto, presidente della re­ L'opu~coletto ~ ~~to ~t~pato a~ Ale~ gione) le malefatte dei Visconti o degli Sfona? . . . po. e glie ~o mando ~n dupl~ce.cop~a. A~ C'è da notare che il mettere sol/o accusa lo ChIesa VIVO, di OggI, biamo in~e~~to alcune 6otog~a6~e che p~o per gli avvenimenti, le decisioni, gli atti di epoche ormai trascorse v~no la 6ede de.i Pad~i ~n Ge~ù Ck.i~to FI è per se stesso un implicito ma palese riconoscimento della reale glio d.i V~o: ~i~aggono i~c~.iz~on.i e d.i­ permanenza della Sposa di Cristo, della sua intangibile identità che, ~egn~ del V-VI ~ecolo. che tutto~~ po~~o Q differenza di tutte le altre aggregazioni, non è mai travolta dalla no e~~e~e amm.i~~t~ ~u~ mUk.i e.i po~taiZ storia; del suo essere "quasi-persona" e perciò, lei solo, soggetto delle Ca4e qu.i in Siki~. Mettiamo co~~ a perpetuo di responsabilità. ~ekviz.io della 6ede l'atcheologi~, È uno stato d'animo che - proprio attrover~'o gli aUeggiamenti La king~az.io di avekcene pe~me~~o l a di rivalsa e lo vivezza dei rancori - rivela quasi un initium fidei t~aduzione: eo~~ LA VIA cont.inua a 6ate del bene .in altk~ cont.inenti e in al~.i nel mistero ecclesiale: il che, probabilmente, accende l'ilarità degli amb.{ent.{. i angeli in Cielo. Rico~d.iamoc.i vicendevolmente nella p~~ gh.ieka. Una volta però assimilate bene queste anno/azioni, per così di­ PAVRE PASQUALE CASTELLANA re, di "ecclesiologia soprannaturale e naturale", non si può esi­ mersi dall'entrare nel merito: si fa perciò doveroso esaminare l'at­ BULGARIA tendibilità di quanto comunemente si dice e si scrive sulla Chiesa. INNAMORATA DELL'ITALIA La verità va appurata, salvata dal/e alterazioni, proclamata, ono­ lezzo che sono anche nostre, di ciascuno di noi, secondo lo pro­ SO 6Ùt 1o. V1. 1992 porzione del noslro effettivo inserimenlo nel corpo di Crislo. Gent.ile Vi~ettoke, Si dimostra pertanto vero e acuto teologo - quale che sia la sua La king~azio della k.ivi~ta che kicevo qualifica accademica e lo sua cullura riconosciuta - non tanlo co­ kegolatmente ogn.i me~e. . lui che s'indigno e si scandalizza perché ci sono dei vescovi che se­ VO~ke.i ~ealizzate la ~ua pkOpo~ta, ~n­ condo lui sono asini, quanto colui che si commuove e si entusia­ v.{andole un att.{colo ~c~'{tto da me ~ulla sma perché - passi l'irriverenza - ci sono degli asini che sono ~.ituaz.ione della gulgak~a. PUkt~oppo,non l'l'scovi. m.i ~ento molto ~icu~a d.i kiu~e~ke~; e, a d.it la vet.ità, non mi ~ento competente.E ventualmente pottebbe 6a~lo uno dei m.ie7 Sotto questo profilo, il credente può accostarsi alle vicende e c.onMcent~. agli accadimenti della storia della Chiesa con animo molto più Fo~~e dov~ei p~e~entakmi: ebbene. ~Ono emancipato del non credente: lo sua ecclesiologia gli consente di una kagazz~ buig~aj mi ch.iamo Iveta ed non ritenere a priori inaccettabile nessun dalo che risultasse dav­ ab.ito a So6ia. Ho 22 ann.i. e ~Ono ~tuden ~'ero stabilito e cerro, per quanto disonorevole appaia per il nome te~~~ d~ 6.ilolog~a ~tai~~na a1l'Un~ve~~I cristiano; mentre l'incredulo sarà costretto a rifiutare o Q ban~/iz­ zare tutti gli eroismi sovrumani, i valori trascendenti, i miracoh so­ tà d.i So6ù.t. Sono .{nnamo~ata dell'Ital.ia:~eeondo me prannofuralmente motivati in cui si imbatte. Press'a poco come 0'1'­ ~ pae~e ~.icchi~~.imo d~ p~ l'iene nel caso del/a Sindone, per citare /In argomento che appas­ davveko un bel siona Messori. ~t~ ineantevol~. d.i 6an~ie akchitetto­ niche, d~ antiche tkadiz.ioni e di nuove Formalmente, noi lo sappiamo, lo nostra fede non è scalfita, co­ munque lo scienza decida in merito di pronunciarsi: noi potrem­ l.{bettà della civiltà umana. Mi piacc.{o­ mo permetterci anche il lusso di non crederci. Invece, accettare /'011- no tanti~~~mo la ~u~ l.{ngua, ~l ~uo pop~ tenficità di quel lenzuolo è moralmente impossibile a chi non rico­ polo, le ~ue bellezze natuta1~ e l~ ~ua nosce in Gesù di Nazoreth il CriSIO Figlio del Dio vÌI'enle, tanto cuitu~a. ago~to d~ que~t'anno rata, comunque ci si presenti e quale elle sia lo fonte CIIi l'a/lingia­ In luglio ed h o .intenz~one d.i vi~itake '(l ~uo pae~e. Vo~ ma. Più di una volta san Tommaso d'Aquino ci insegna che omne ke.{ p~ovake il m~o ital.{ano, p~lando ~O vcrum, a quocumque dicatur, a Spiritu Sancto est ("ogni verilà, lo in .italiano e ~t~ccandomi dalla m ~ d do chiunque sia detta, viene dallo Spirito Santo "); e basterebbe que- Ungua matekn~. (continua a p.66) ------lcont.inu~ a p.66) - 66 -

sta citazione afarci intravedere quale invidiabile larghezza di spio ma della Gkaz.<.a. rito caraueri:.zava i maestri medie~·ali. Cong~atulaz.<.oni '-'ante e tante beneaUz~ Reciprocamente va anche detto cile le falsità, le manipolazioni, nio gli errori vanno smascherati e condannati, da chiunque siano pro~ posti e per quanto vasta sia lo 10fO diffusione. Ati6.m" + LUIGI'BOMMARITO Me.<.ve~covo PALERMO Orbene, bisognerà che ci decidiamo a renderci conto - ci dice, tra l'altro, Vittorio Messori con queste pagine - del cumulo di giu· lA PRGPAGAN9A PRofESTANTE dizi arbitrari, di sostanziali deformazioni, di vere e proprie bugie, Paiekmo 5.6.199Z che incombe su tutto ciò che è storicamente allinente alla Chiesa. Siamo letteralmente assediati dai travisamen.ti e dal/e menzogne: Illu~~e Vi~etto~e, i cattolici in larga parte non se ne avvedono, quando addirittura m.<. è gkad'<'to comunic~Le che 6~ò 6~e non rifiutano di avvedersene. cop.<.e tiotoJ..tat.<.che dell'.{nte~v'<'J..ta a Ma'-> Se io vengo percosso sulla guancia destra, lo perfezione evange­ ,-,imo Mu~,-,o, VA PROTESTANTE A CATTOLICO, lica mi propone di offrire lo sinistra. Ma se si attenta alfa verità, atitiinehé ai~e pe~.6one pO.6.6ano tegge~e la stessa perfezione evangelica mifa obbligo di adoperarmi a rista­ quanto in eJ...6a è .6tato detto. bilir/a: perché, dove si estingue il rispetto della verità, comincia a P~t~oppo, ~i .6ta commettendo l'e~~o~e precludersi per l'uomo ogni via di sa/vezza. di J..ottovaiut~e la pene~azione, lenta Da questa persuasione, ritengo, è nato questo libro, che è auspi­ e ~ilenzio~a, del ~ote~tante~imo in I~ cabile diventi subito uno strumento indispensabile dell'odierna azio­ tia. P~opkio nel mio quaAtie~e vi .6ono, ne pastorale. nello .6pazio di un chilome~o, ben t ~ e luoghi d'<' culto pkote.6tante, pek non p~ l~e di tkaJ..mi~~ioni in kadio e televi­ J..ion.<. p~ivate. ' Qualche volto mi vienfatto di pensare che il corpo della cristia­ lo, ogni Anno, tengo una conve~.6azione nità attuale sia afflitto, diciamo cosi, da deficienza immunitaria. in occa.6ione della Settimana dell'Unità L'aggressione al Regno di Dio iam praesens in mysterio è feno­ de.i e~i~t.ian.{. Que.6t'anno ho p~lato ne! meno di tutti i tempi, e ne siamo stati ripetutamente avvertiti dal la m.ia p~ltocch.{a, quella del Cuo~e Euc~ Signore, anche se le sue parole a questo proposito sono state in ~i.6tico di Ge~ù dei PP. Bocconi~ti, i n questi decenni un po' trascurate. ' COkJ..O Caiatatiimi e, ~e Vio vo~~à, anche Ciò che invece caratteriztl1 particolarmente lo nostra epoca è la t'anno ventulto paAte~ò .6ulto .6te.6~O te­ teorhzazione che non si debba reagire: lo retorica del dialogo a tutti ma, netlo J..te~J..o pekiodo. i costi, un malinteso irenismo, una strana specie di masochismo Pu~~oppo, p~ avendolo già acqui4ta­ ecclesiale, sembrano inibirf ai cristiani ogni naturale difesa, siccllé to, non ho anCOka avuto il tempo di leg­ lo virulenza degli elementi patogelli può operare indisturbata le sue ge~e il l'{b~o di Max Thu~ian, UNA VITA devastazioni. PER L'UNITA', edito da Piemme. Per fortuna lo Spirito Santo non lascia mai senza intrinseco pro­ Max Thu~.<.an, come è noto, è un ex pa­ Iezione lo Sposa di CriSlO. sempre attivo, e suscita in varie for­ t .6to~e pkote~tante lute~ano, che 6u tka i me e a vari livelli le necessarie antitossine. pkotagoni~ti di Taizé. ConvelttitoJ..i a l /I presente volume - che raccoglie larga parte degli apprezzati cattolice~imo, è J..talo oltdinato ~ace~do­ "Vivai" di Vittorio Messori, apparsi sul quolidiano cattolico na­ te net 1987 dai. caAdinaie UItJ..'<', ailoka zionale - è appunto uno di questi provvidenziali rimedi ai nostri Alf.c.<.veJ..covo d'<' Ndpoli. mali: la sua comparsa è un segno che Dio non Ira abbandonato il P~~oppo, non mi ltùu.lta ,-,id ~ta.to b~ suo popolo. ne utilizzato come conveltt.<.to. Vovltebbe­ Messor; è, ringraziando il Cielo, autore originale e personalissi­ ~o 6~lo gik~e pelt le cento città d'I~ mo, e non c'è obbligo di condividere tutte e singole le sue sempre lia, come tianno i pltote.6tanti quando u n geniali opinioni. Ma non possiamo non condividere lutti - e tutti poveko pltete ~~ovveduto pa4~ nelle lo­ apprezzare -.:. il suo coraggioso servizio alla verità e il suo amore ItO 6ile. Vd noi, .invece, tutto è 6eltmo e per lo Chiesa. tutto tace, anz.i .6emblta venuto meno i l pidcelte di pltoclamalf.J..i cattolici ••• GIACOMO card. BIFFI Colgo l'occaJ..ione pelt diJ..tintdmente ~~ t Arcivescovo di Bologna lutaJtLd. ------(continuazione da p.65J FRANCESCO ARONADIO TanteJ~azie pe~ ta ~ua co~diaiità. Le aug~o §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ buona ~ ute e tanti~~imo ~ucce~~o netta vita. ANNA GIANNATIEMPO QUINZIO ~adi~ca i miei ~i~petti. L'ESTETICO IN KIERKEGAARD lVETA CVETKVA LIGUORI ED. NAPOLI 1992, PP.198, [.22000 CATANIA L'estetico in Kierkegaard di Anna Gia~ UN POEMA DELLA GRAZIA natlempo Quinz10 non è soltanto un libro Catania 10.6.199Z per "addetti ai lavori": pur appartenen­ Ca~i~~imo Vi~etto~e, do ad un ambito filosofico specif1co,Poi leggo con emozione "lodando U. S'<'gnMe" La V.<.a siede e trasmette anche qualcosa di di­ di giugno. "Va pltote'-'tante a cattol'<'co" è un po~ verso. in esso si sente fortemente come - 61 -

un "senso di vertigine", quasi che la stessa con po buono per vivere» (<

rolamo Nicastro (Ribera), Guglielmina De Chi~ ai 300-350 miliardi.Dal 15 luglio '90 ra (Aversa) sui periodici non c'è prezzo di coper f 100.000 - Eleonora Alba (Ribera) tina, e spesso i TdG le regalano alle f 25.000 - Nicolò Inglese (Ribera), Giuseppe CiaS persone che visitano nel servizio d i cio (Sciacca) campo. Non si sa,quindi,se i proclama f 15.000 - Giuseppe Pipia (Ribera) tori le pagano "al costo" di tasca f 5.000 - Simone Scibetta (Campobello di L.) propria o se la congregazione abbia rinunciato al cospicuo guadagno. Re­ ENTRATE Gennaio-Giugno 1992 ~ 7.453.000 sta invece più florido che mai il mer USCITE Il (+ deficit '9l)f 12.097.460 cato di opuscoli, libri, bibbie (del ------DEFICIT al 30.6.1992 f 4.644.460 libretto La verità che conduce alla ****************************************** vita eterna, per fare un esempio, so­ PER LA MISSIONE CHE FU DI PADRE NOBILE, NO no state pubblicate 74 milioni di co­ STRO MISSIONARIO IN INDIA if t 10;0\000 - NN :; pie): un enorme numero di pubblicazio ni di cui ogni TdG è provvisto per il ++++++++ LIBRI RICEVUTI proprio studio e di cui è praticamen­ te impossibile quantificare i guada­ PREGHIAMO E CANTIAMO INSIEME gni. MANUALE DI PREGHIERA E DI CANTO Una conferma indiretta viene anche PARROCCHIA DI LINOSA dalle dichiarazioni di Raymond Franz, nipote dell'attuale presidente ed e x La parrocchia più piccola della diocesi di Agri­ membro del Corpo Direttivo dissociato gento ha il suo magnifico manuale di preghiera sia si undici anni fa, che nel suo libro liturgica che devozionale. I 400 fedeli di Linosa, Crisi di coscienza dichiara che l a la minuscola isoletta sperduta nel Mediterraneo,so congregazione "possiede una rilevante no provveduti e guidati nel loro rapporto con Dio fetta di Brooklyn e molti possedimen­ e con gli uomini fratelli. ti delle filiali". La Congregazione Tutto merito, peraltro, dell'infaticabile e sim­ dei TdG, insomma, è una multinaziona­ patico canonico Onofrio Scifo, inesauribile nelle le con sedi e organizzazione capilla­ sue iniziative religiose, sociali e civili a favo­ re di diffusione in un centinaio d i re della sua gente. Paesi del mondo. Questo manuale lo additiamo a~esempio a tutte le Come è nato un tale impero economi­ comunità parrocchiali della diocesi cui appartiene co e organizzativo? Della storia dei l'isoletta, e non solo ad esse. Speriamo che s i a TdG non si sa molto. Gli archivi so­ imitato. no, ovviamente, inaccessibili a c h i G.L. non ne fa parte. Alcuni elementi, pe­ 0000000000000000000000000000000000 000000000 rò, è possibile ricostruirli. La con­ gregazione nasce per iniziativa d i I TESTIMONI DI GEOVA Charles Taze Russel nella seconda me­ PIU' CHE UNA RELIGIONE UN IMPERO FINANZIARIO tà dell'Ottocento, come "corpo separ!!. to" del più ampio movimento religioso tJ4 Glf() D'IfFW DA MIlIARDI DI LH dell'Avventismo. Per molti anni Rus­ seI fa parte del Gruppo avventista di Sbaglia chi considera la Congregazione dei Testi Rochester, tanto che diventa vicedi­ mani di Geova come una religione. Va ritenuta piut rettore del giornale del gruppo. tosto una società finanziaria. Tutto nell'organiz~ La data di nascita dei TdG può esse zazione dei TdG è finalizzato alla vendita. re fissata intorno agli anni 1878/79~ Il grossissimo giro d'affari è manovrato dalle quando Russel fonda l'associazione au Spa Watch Tower Bible and Tract Society,Internatio tonoma degli "Studenti Biblici". Rus-=­ nal Association of Biblical Students, Watch Tower seI annuncia in quegli anni anche l a in Pennsylvania Brokering, tutte con a capo il pr~ prima data della fine del mondo, pro­ si dente della congregazione (attualmente è F r e d fetizzata per il 1914. Muore nel '16, Franz, ndr) che tiene le fila di tutta la struttu­ senza che nulla si sia avverato e gli ra. Al~base i semplici proclamatori non ne san­ succede Joseph F.Rutherford, che ere­ no nulla, e non se ne occupano, tutti presi d a l dita il movimento in crisi e sfiducia fervore religioso". Sono, queste, parole di Arturo to. E' Rutherford che compie il gros-=­ Vascon, presidente dell'Aris (Associazione informa so lavoro di organizzazione e di lan­ zione e ricerca delle sètte), che per tre anni ha cio: ribattezza il movimento con i l fatto da "talpa~ nella Congregazione avendo la mo­ nome di Testimoni di Geova e organiz­ glie tra i TdG (ora ne è uscita). za il sistema di predicazione di por­ Alcune cifre confermano le affermazioni di Va­ ta in porta. Gli succede dal 1941 Na­ scon: fino a due anni fa, soltanto le riviste pe­ than Knorr. Il resto è storia recen­ riodiche (Svegliatevi e La Torre di Guardia) veni­ te: l'ennesimo fallimento della profe vano pubblicate in oltre 56 milioni di copie ogni zia della fine del mondo attesa nel mese, 111 lingue. Le riviste erano scritte e stam­ 1975 provoca nel Corpo Direttivo (pr~ pate da personale volontario, per cui da qualche sidente ancora Knorr) una grossa cri­ rapido calcolo sui costi se ne può ricavare che l' si di potere che si risolve con l'ac­ 80 per cento del prezzo di copertina era guadagno cordo di una gestione collegiale del­ netto, per un introito totale annuno i n t o r n o la direzione del movimento da parte - 70 -

del Corpo Direttivo, costituito da una quindici il Movimento per la vita italiano lot­ na Ji persone presso la sede centrale di Broo~ ti contro la pena di morte. Alle klyn. In quest'anno muore Knorr e viene eletto molte e già note motivazioni, ripe- l'attuale presidente Fred Franz. tute da Cesare Beccaria in poi, La struttura gerarchica è piuttosto semplice: per lo più di carattere politico, noi il Corpo Direttivo con il presidente hanno l a ne aggiungiamo un'altra, decisiva completa gestione spirituale, dottrinale (si l'i e di carattere assoluto: l'indisponi­ tengono direttamente ispirati da Geova) ed edi~ bilità della vita umana, che ha co­ toriale della congregazione. Della gestione eco me unica condizione l'esistenza di nomica, invece, godono i frutti cirèa 420 perso un individuo appartenente alla no· ne, tanti sono gli azionisti della società con slra specie. Tale dignità ci rende diritto di voto. Poi, in ordine gerarchico, ven diversi e superiori qualitativamen­ gana i direttori di zona - il mondo è stato di~ te a qualsiasi altra entità creata ed viso in lO zone -, i direttori di filiale, che esprime il "mistero" che è presen­ corrisponde circa alla nazione, i sorveglianti te in ogni uomo come tale. Essa di distretto e di circoscrizione. infine ci so­ non dipende dalla bellezza o dalla no le singole circoscrizioni locali,gestite col grandezza, dalla bontà o dall'intel­ legialmente dal gruppo di "anziani". Una figura ligenza, dall'età o dal colore della particolare è il "sorvegliante speciale", u n pelle. Per sua natura essa è in­ anziano di massima fiducia che viene mandato co cancellabile: neppure il delinquen­ me itinerante fra le congregazioni in difficol~ te riesce a distruggere con le pro­ tà. prie mani il suo volto umano, "An­ Nessun TdG è dispensato dal "se~vizio di cam­ che l'assassino è un uomo" po", cioè la predicazione di porta in porta. O­ annota Zucconi. gni "proclamatore", cioè il semplice TdG battez Ma allora perché non abbiamo il zato, si impegna a vendere un certo numero d I coraggio di scrivere che anche copie delle riviste, di cui rende conto in u n l'embrione è un essere umano? apposito modulo. Il calo delle riviste vendute Perché non porre anche per i è segno di un "diminuito calore spirituale",che bambini non ancora nati il quesito: richiede un intervento di sprone e di incorag­ "chi ci da il diritto di ucciderli?" 01- giamento. C'infine il ruolo di "pioniere rego­ Ire tutto si tratta di esseri umani la lare". E' Il Testimone di Geova che s val 9 e cui innocenza è tolale. a tempo pieno la predicazione di casa in casa: Viceversa il fatto che l'esecuzione ha uno stipendio che si aggira sulle 800.000 li della condanna a morte di Harris re e una serie di agevolazioni per l'acquisto sia avvenuta nel momento in cui la di opuscoli e riviste, quindici giorni di ferie Corte suprema americana. ha ri­ all'anno, e l'obbligo di svolgere almeno mille preso in mano il tema dell'aborto ore di servizio di campo annue e di vendere al­ con prospettive sperabilmenle fa­ meno 100 riviste al mese_ Se per qualsiasi ra­ vorevoli al diritto alla vita, ha su­ gione non riuscisse a portare a termine il com­ scitato sulla grande stampa aborti­ pito viene dapprima richiamato e poi sospeso sta commenti di una incoerenza dall'incarico. grossolana. "L'America buona" sa· LUCIANO SCALETTARI rebbe quella che manifesta contro (Jesus 6/92) la pena di morte, "l'America catti­ 00000000000000000000000000000000000000000000000 va" quella che vuole limitare il di­ PENA DI MORTE ste nel nostro ordinamento. ritto della donna di uccidere i pro­ In una intervista di pochi giorni pri­ pri figli. Diritto civile sarebbe HIVIDÀ ma dell'esecuzione, Harris ha po­ l'aborto allo stesso modo del dirit­ sto la domanda fondamentale: .. È to alla vita dell'assassino. Il massi­ IL DIRITTO? vero, io ho commesso un orribile mI) dell'incoerenza l'ha raggiunto C l'Unità che, nel numero del 24 delitto, ma chi dà loro il diritto di aprile scrive: .. Dietro le due istan­ CARLO CASINI uccidermi?.,. Il giorno successivo ze: antiabortista e a favore della ell'unirsi alle proteste con­ all'esecuzione, su Repubblica, Vit­ pena capitale vi è una Idea analo­ tro la pena di morte, dopo torio Zucconi ha usato un solo ar­ ga di diritto, cioè un diritto che de­ l'uccisione nella camera a gomento per criticare la linea dura cide per le persone fino all'estre­ gas californiana di Robert scelta dall'America: anche l'assas­ mo». Questa è davvero follia. La Harris, il Movimento per la sino è un uomo. pena di morte implica la pretesa Nvita ha le carte in regola. Per pri­ Nella citata intervista, Harris, sia della società di disporre della vita mo, nel 1988, promosse una peti­ pure in modo contorto, faceva umana. E non è la stessa cosa zione per salvare dal patibolo la un'altra osservazione estrema­ per l'aborto? Chi dà alla società il minorenne di colore Paula Cooper mente interessante: .. Se il popolo diritto di uccidere il bambino non ed organizzò sull'argomento non della California mi uccide, uccide nato? In realtà esso viene ucciso pochi autorevoli dibattiti. lo stesso, in realtà sé slesso. Perché io fac­ due volte, prima mentalmente poi, mi sono fatto promotore nella cio parte della società e mettendo­ quando se ne nega l'umanità e poi decima legislatura di una proposta mi a morte loro falliscono. Si de­ di legge per eliminare la pena di gradano se uccidono me. Chiun­ fisicamente. morte anche dal codice penale mi­ que uccidano si degradano ... CAI'U..IJ_CASINl litare di guerra, dove tutt'ora resi- Naturalmente non meraviglia che (SI' alla vite 5/92) N. 8 OTTOBRE 1992 anno XXVII Amministrazione e Redazione Piazza G.Mazzini 7 92026 FAVARA (Agrigento) c.c.p. N.11951928 Gerlando Lentini ------direttore responsabile Direzione: Largo Kennedy 4 - 92016 RIBERA (AG) - Tel. e Fax (0925) 61/595 - Tribunale di + Agrigento N.70 12.11.1966 + spedizione abbonamento postale gruppo III + Pubblicità 70% + +

DA SERVIRE O DA ASSERVIRE?

L'ELEGANZA ••• A qualcuno pub sembrare strano, ma io, occuparono gli apostoli Paolo e Pie E' UNA VIRTU' come uomo, come cristiano e come p~e~ tro. - te, mi son posta da sempre anche que­ Il primo, istruendo Tito costitui sta domanda: perché si incontra sì poca gente elegan­ to da lui Vescovo di Efeso, scrive: te; perché si incontrano sì pochi uomini e altrettante "Vogli~ che gli uomini preghino poche donne che sappiano metterti a tuo agio p e rla alzando al ci$lo le mani senza loro eleganza, grazia, modo di essere? ira e senza contese. Alla stessa ma E' vero, i giovani, in genere, ce la mettono tutta niera facciano le donne, con abitI per essere eleganti; le ragazze,poi, psicologicamente decenti; adornandosi di pudore e ri sono molto più portate a curare la loro persona, spen servatezza (niente lusso: ornamentI dendovi tempo e denaro. Ma con quale risultato? - d'oro, perle o vesti sontuose), ma Per fermarci solo a quest'ultime, provate a pensare opere buone, come conviene a donne alle donne di casa vostra, che incontrate sulla stra­ che fanno professione di pietà" (l Tm da, in ufficio, sulle spiagge, nelle scuole, nelle di 2,8-10). scoteche e - perché no? - nella vostra chiesa, ove il Pietro, il primo Papa, dà queste \, loro abbigliamento non è diverso di quello che ~sano disposizioni alle donne cristiane: nelle sale da ballo. Ebbene, incontrerete la donna ci "Il vostro ornamento non sia quel vettuola, eccentrica, lussuosa, provocante, eccitan~ lo esteriore - capelli intrecciati, te, ridotta ad un ammasso di carne più o meno scoper­ collane d'oro, sfoggio di vestiti; ta, imprigionata in vestiti aderentissimi ••• ma l'el~ - cercate piuttosto di adornare l' gania, il buon gusto, la leggiadria, la grazia,risul~ interno del vostro cuore con un'ani tana quasi del. tutto assenti. incorruttibile piena di mitezza e Confesso che ho riflettuto con rabbia e accanimento di pace: eCco ciò che è prezioso da perché per me è un problema etico e religioso; ed. è vanti a Dio. Cosi una volta si ador penoso che perfino nelle nostre assemblee liturgiche navano le sante donne che speravano bisogna stare continuamente attenti per non sentirsi in Dio! Il (lPt 3,3-5). offesi da una sfacciata spuderatezza femminile o per Pertanto; leggendo e riflettendo non passare, perfino, per guardoni. Qualche rempo fa, quanto scritto dagli Apostoli, cre­ il mio arciprete se l'è vista brutta. In una messa do do di aver capito che l'eleganza,an menicale, quando stava per iniziare l'omelia il micro che e soprattutto relativamente al fono incomincib a funzionare malamente. Non potendolo vestito, è una virtù. E le persone usare e dovendo farsi sentire dal popolo di Dio, sce­ virtuose, costantemente tali, n o n se dal presbiterio e si avvicinb al primo banco: ini­ sono poi tante; quelle che vi tendo ziò a parlare, ma con disagio, poiché sia volgendo lo no con impegno sono un po' di più; sguardo a destra che a sinistra non poteva non vedere poi le altre fanno quello che poss~ una invereconda esposizione di gambe. Facendo finta no o niente affatto. Così si spiega di niente, avanzò sino al secondo banco; ma trovb lo la sorte dell'eleganza. stesso spettacolo. Facendo ancora finta di niente, si portb sino al terzo banco; ·ma la situazione era immu­ ELEGANTE Una conferma che tata. Allora, per non mettersi in pericolo di andare OSSIA l'eleganza è una a finire alla porta, si rassegnò a parlare •.• , guarda~ CHI SA SCEGLIERE virtù che ha radi do più il tetto che le persone, ma tanto addolorato, ci nello spirito~ mortificato e .•• nauseato. l'ho trovata leggendo un romanzo di Che pena: perfino nella casa di Dio si deve essere Aldo Palezzeschi intitolato I fra­ brutalmente aggrediti dal demonio della lussuria! telli Cuccoli: vi si narra che--uln Il problema di una presenza femminile edificante e ricco e generoao signore, scapolo, rasserenante esisteva già nelle prime assemblee litur adotta caritatevolmente quattro fra giche delle prime cumunità cristiane; tanto che se n; fiPaUHt'orfani -che educa -( :,éecondo - 72 -

il rango della sua famiglia. Un giorno i qoattro, derivano dal latino modus, figlir, s i pronti per partecipare a un ricevimento, attendo­ direbbe, di una stessa madre. Peccato, no papà Celestino Cuccoli che esca dalla sua sta~ però: oggi, la moda non è modesta, n é za. la modestia è di moda! "Finalmente - scrive Palazzeschi - anche il si gnor Celestino fu nel corridoio. NELL'ALTRO Eppure il problema del - Ragazzi, com'è bello papà! - esclamò Renzo as SI DECIDE l'abbigliamento suppo­ salito da un impeto bonario ed insolito. - Papà,• IL TUO DESTINO ne ed evidenzia un al­ sei affascinante! - aggiunse quasi c o n entusi!!. tro problema, la c u i smo .•• soluzione è decisiva per la nostra vi­ Eppure papà non portava con disinvoltura che un ta e la nostra eternità: il problema vecchio frac •.• dell'altro, del nostro prossimo; o me­ Sergio e Osvaldo fissavano il padre mostrando glio, il nostro modo di porci nei suoi di non comprendere le cause di tanta ammirazione. riguardi, l'intenzione con cui ad esso - Ve lo spiego subito! - disse allora Renzo a~ ci accostiamo, nonché i l contributo cennando al padre. - Questo è un uomo che porta che noi diamo per orientarlo al bene, il proprio vestito, voi siete degli uomini porta­ o disgraziatamente verso il male. ti dal loro vestito. Per l'uomo, qualsiasi uomo, esistono Sergio e Osvaldo seguitavano a non capire certi tre poli di attrazione: Dio, il pross! enigmi peregrini. mo, se stessi. - Ve lo spiegherò meglio! - aggiunse ancora Re~ lo, da uomo e ancor più da discepolo zo divenendo loquace. - Incontrando lui - seguit!!. di Cristo, devo amare tutti e tre, dan I va ad accennare il padre -, si vede prima l'uomo, do il primato, logicamente, all'amore e poi l'abito che indossa; incontrando voi, si v~ di Dio; al secondo posto e alla pari, de il vostro abito per prima cosa". devo mettere l'amore di me stesso e cBl E sl, proprio cosl, come diceva Renzo: osserva~ prossimo. dovi attorno, specie nei luoghi dove ha la preva­ Nella pratica, tuttavia, secondo l'e lenza il gentil sesso, non vi sembra di trovarvi sempio e l'insegnamento fi Gesù, devo tra esseri umani "portati dal loro vestito", a ma­ riservare all'altro, al prossimo, i l nichini che mettono in mostra abiti lussuosi, gio primo posto, poiché ciò che di bene o ielli preziosi, sezioni del loro corpo •. e basta? di male faccio nei suoi confronti è l' E' l'impressione che provavo, a volte, nell'asse~ espressione e la prova del mio vero a­ blea degli insegnanti della mia scuola,ov'era pr~ more verso di Dio e verso me stesso, o ponderante la presenza femminile. il contrario: la mancanza di vero amo­ Elegante deriva dal latino elegans/elegantis, re verso Dio e verso me stesso. participio presente del verbo eligere. Elegante, "Se uno - srive l'apostolo Giovan­ quindi, è chi sa scegliere. Qual è il risultato, ni - dicesse: lo amo Dio, e odiasse il I peraltro, del sapere scegliere? L'uomo o la donna suo fratello (ed ogni uomo è fratello)

I elegante che (non in un libro di ascetica, ma nel è un mentitore. Chi infatti non ama il Vocabolario della Lingua Italiana Treccani volume proprio fratello che vede, non può am~ II) vengono cosl definiti: " Chi ha insieme gra­ re Dio che non vede" (lGv 4,20). zia e semplicità, rivelando cura e buon gusto se~ Pertanto, ci avverte Gesù, che il giu za affettazione o ricercatezza, con particolare dizio finale non si farà sull'amore dr riferimento al portamento, all'acconciatura e al Dio, né tanto meno sull'amore d i s e vestire". stessi, ma sull'amore del prossimo, os E adesso, dopo aver letto questa definizione, sia sulle azioni concrete che abbiamo spero che qualche lettore, come Diogene, a mezzo- fatto per aiutarlo o scandalizzarlo e , giorno di un giorno festivo, si metta in giro con oltraggiarlo: sfamare gli affamati, a~ una lampada (ad olio come quella del filosofo gr~ sistere gli ammalati, accogliere i pi~ co, o a batteria come si conviene ai nostri gior­ coli, visitare i carcerati ••. ni) sulla piazza del suo paese, nei bar e nei pu~ "Tutte le volte che avete fatto qual blici locali, nelle chiese in diligente ricerca che cosa a uno di questi miei fratel~ dell'uomo o della donna ••. elegante. li (e tutti gli uomini sono fratelli Lo troverà, pur munito della lampada di Dioge­ dQ [risto e quindi nostri) l'avete fa~ ne? Temo di no, poiché specie le nostre ragazze, to a me!", Egli dice (Mt 25,40). e non solo esse, scelgono ciecamente secondo l a Insomma, secondo come ci poniamo e a moda, confondono il bello con il nuovo e lo stra­ giamo verso l'altro, il prossimo, pos~ no, l'eccentrico, il costoso, il firmato, ciò che siamo trovare salvezza o perdizione,pa riesce ad attirare gli sguardi e i desideri dell' radiso o inferno. - altro ..• che a bene esaminarli sono peccaminosi; Già nelle prime pagine della Bibbia, purtroppo, l'estica, l'igiene, l'etica, la grazia ci viene presentato Dio che chiede con e la semplicità, la modestia e il buon gusto sono to a Caino del fratello Abele, che ave incoscientemente o coscientemente ignorati: c o n va il dovere di custodire, e invece lo i risultati che sono sotto gli occhi di tuti colo ha assassinato. ro che sono sensibili ai valori dello spirito e~ Quindi, primo nostro dovere è non fa quindi, preoccupati di una degrdazione che sembra re mai del male, vigilando su noi ste~ inarrestabile. si perché quel che facciamo non abbia Eppure, etimologicamente, sia moda che modestia ad orientare chi ci è vicino e ci os- - 73 -

serva verso il peccato, bensi, con l'esempio e la i produttori e gli spacciatori di ~ parola, abbia ad orientar lo verso il bene, la vir g a; venditdIIÌ di ,morte ,sbno i,'; pro-, tù, il Cristo. - duttori e gli spacciatori di ponno­ Questa volontà decisa, questo atteggiamento po­ grafia, in qualunque modo venga pro­ sitivamente edificante verso l'altro, a volte, si pinata: attraverso stampa, televi­ riscontra carente anche nei ministri di Dio, pur­ sione, radio, cassette e videocasset troppo! te, ecc. - Un amico,che sta in un paese con una sola par­ La pornografia, come pseudo cultu­ rocchia e un solo prete, mi dice che a Messa v a ra e pratica relativa, precede e po!. sempre fuori: non si sente di partecipare ad una ta alla droga, poiché la sessualità Messa celebrata dal suo parroco, non tanto p e r fine a se stessa, senza regole mora­ non perdere la fede, bensi per non uscire dalla li e nobili ideali, distrugge il sen chiesa umiliato e addolorato: quel prete, forse, so della vita, della famiglia, dell' non ha mai pensato quale incidenza negativa può esistenza; donde il :divorzio, l'abor avere nei suoi fedeli il suo modo di celebrare i to, l'eutanasia, il suicidio, l'eva~ divini misteri in modo sciatto, screanzato, super sione nei paradisi artificiali della f,itiaJe; dimentica, ed è grave, che il popolo d I droga. Dio ha il diritto di essere edificato dal oolui Igino Giordani, il mite confondatQ che, celebrando, agisce in persona Christi,iden re del Movimento dei Focolari, diven tificandosi nella Persona di Cristo. ta terribile,quando già nel 1968 BuI Una persona molto religiosa si mostrava preoccu periodico dell'Azione Cattolica,scri pata del modo di vestire di un buon numero di no~ ve su tale fenomeno,allora agli ini­ stri preti, anche se bravi e buoni per il resto, zi: e me ne spiegava il motivo. "Veda - m i diceva-, "Si sta insinuando - egli dice,-, si sa che, secondo il Diritto Canonico, i Vescovi nel tessuto della società italiana, italiani prescrivono che i preti diocesani devono un processo di decomposizione, di una vestire la talare o il clergyman (abito nero o ~ criminalità appena par~:alla viltà: ro con colletto bianco) . Questi ;tlisubbi(jisco un processo di suinificazione della no. e non danno quel buon esempio che il popolo specie umana mediante la stampa osc~ attende da loro". na: la pornografia. "Non mi confesso dal mio parroco - mi spiega un Esso è mossa da gente senza scruPQ giovane molto religioso - perché mi sento a disa~ li, avida di lucro, la quale, pur di gioo La Chiesa vuole che i Sacramenti si ammini­ fare quattrini, non esita a intossi­ strino con gli abiti liturgici, e mi sembra u n care e uccidere gli spiriti, soprat­ controsenso ricevere il perdono dei miei peccati tutto dei giovani, abbrutendoli con mediante un ministro di Dio che in quel momento calcolata insinuazione, tra ipocrita disobbedisce alle sue disposizioni". e codarda. Anche i preti dovrebbero essere meno distratti, Accampa, per tale induatria di mo!. e più attenti a ciO che fanno per non scandalizz~ te, motivi di libertà: come se fosse re i deboli nellacfede,sncbè nelle piccole cose. libertà, uccidere gli innocenti. La libertà è difesa della peraena L'ALTRO Ogni qual volta devo comprare il gio!. propria ed altrui: altrimenti è li­ NON SI PUO' naIe mi tocca sopportare un profor:l cenza, e cioè violazione delle norme AVVELENARE do disgusto nell'entrare nell'edico~ della convivenza. Far quattrini con la, ove non sai dove fermare gli oc­ la pornografia è lo stesso, anzi peg chi per non fare un lurido bagno di pornografia. gio,che far denaro con assegni a vUQ L'altro giorno, nel pagare, mi accorsi di avere to, cibi sofisticati, liquori adult~ posato i soldi, in attesa di ricevere il resto,su rati, spacciando droga. un libro dal titolo vistoso: La barzelletta porno I pornografi sono gli untori d e l grafica, vicino al quale stava La barzelletta de­ nostro tempo: diffusori di peste". gli animali, che non doveva essere meno pornogra­ Eppure gli spacciatori di pornogr~ fica. fia sono quei buoni cristiani c h e Mi indignai ed esplosi dicendo se non era il c~ vedete iD' chtiesa, ahche.tutte le do­ so che un edicolante onesto, tanto più se cristia meniche; quelle graziose signore, le no, si rifiutasse di smerciare pornografia. - quali vi sembrano delle madonne del "Purtroppo, non si può! - rispose il gestore. - Murillo,dietro il banco dei giorna­ Dobbiamo vendere, siamo obbligati. Responsabi l i li; quei buoni padri di famiglia che, sono i produttori!". memtirer :lanaiano ifiwl1miniJ I dom.,r:o colo­ "Ma anche gli spacciatori!" - ribattei. ro che avvelenano i vostri figli con E iniziO cosi una lunga discussione, terminata la droga, li vedete vendere ai mede­ la quale, ognuno restO nelle sue posizioni. simi vostri figli la droga delle drQ E' difficile far capire, quando c'è di mezzo il ghe, che è la pornografia. denaro, le ragioni dell'altro: se è delitto e pe~ Eppure, se andate a Palermo, cono- cato vendere droga, è delitto e peccato wendere scerete degli edicolanti obiettori pornografia. Il principio, a prescindere 'delle di coscienza: si rifiutano di vende­ leggi, è lo stesso: è disosonesta qualsiasi atti­ re certa stampa e certe cose. "Que­ vità, compresa quella commerciale, che si risolve ste cose né le vendo né in coscienza in un male per l'altro. Venditori di morte sono posso venderle!" - rispondono a chi - 74 - ne chiede. figlio appena concepito? Che cosa si può fare Insomma, sino a quando nel nostro agire a un figlio, e che cosa si può fare di un fi­ non ci impegniamo, almeno, a non fare del glio, se non amarlo, proteggerlo, custodirlo, male all'altro, non possiamo dirci uomini metterlo al mondo ed educarlo? onesti; se poi non ci impegniamo, oltre a Ordinato sacerdote, una delle prime peniten non far del male, a fare del bene, ad aiu ti fu un:' anziana madre di famiglia che si ac-=­ tare l'altro ad essere buono, ad orientar cusava di avere volontariamente abortito. Do­ si verso Dio, non siamo ancora veri cre~ mandai se era la prima volta che se ne confe~ denti e veri cristiani. sava. "No! - rispose. - Mi sono confessata; e ho ricevuto pure, oltre al perdono del pecca­ PRIMA L'ALTRO •.• Più di una volta, i n to, anche l'assoluzione dalla scomunica". E POI pellegrinaggio a qual­ ilE allora - osservai -,non c'è più biaogno IL PELLEGRINAGGIO che santuario, mi sono di confessarsene: il Signore l'ha perdonata e trovato assieme a di­ può stare tranquilla". pendenti statali o comunali i quali, per "51! - ribatté lei. - lo credo nella miseri potervi partecipare, si erano messi a ri­ cordia di Dio: e sono sicura che mi ha perdo~ poso per malattia. Quindi avevano corrot­ nata. Ma un figlio è un figlio! lo l'ho visto to il medico per il certificato falso;ave e l'ho sempre dinanzi agli occhi: era tanto vano fatto pagare doppiamente il servizio piccolo; messo nel cavo della mano sarebbe c~ che avrebbero dovuto fare essi, se assun­ me scomparso, ma era tutto Il mio figlio, an­ ti eventuali supplenti; se poi erano inse che se come in miniatural". gnanti, oltre al doppio costo del servi-­ A questo punto si fermò commossa; poi ri­ zio, avevano abbandonati degli alunni che prese a dire: "Gesù mi ha perdonato, e farei normalmente con i supplenti (si sa) aveb­ peccato se solo ne dubitassi. Ma io non avrò bero profittato ben poco. pace sino a quando non mi perdonerà lui, mio Purtroppo, ogni volta ho dovuto chiara­ figlio, che spero di vedere in paradiso. H a mente spiegare che quello che stavano fa­ capito, padre, perché me ne accuao ogni qual cendo, pur con le buone intenzioni di ren volta me ne confesso? Credo non ci sia penti­ dere omaggio alla Madonna, era oggettiva~ mento che basti per una madre che ha ucciso mente disonesto e peccaminoso: il Signore un figlio, cosl fragile e indifeso!". Gesù, dicevo, non avrebbe certamente chie E cosl dovetti ascoltare più volte l'accusa sto loro se erano andati in pellegr~o sincera umile fidcuciosa di questa povera do~ a Lourdes o a Siracusa,ma se avevano na, e darle il perdono del Signore, commosso servito l'altro, il prossimo, se l'ave­ ed edificato di quel suo atteggiamento, in at vano ben servito per amore di Gesù Cristo tesa che si attuasse il suo desiderio di ri~ e di Maria Santissima. Si può fare a meno conciliazione, non solo con Lui, ma anche con di andare a Lourdes, anche se è importari­ il figlio lassù nel Cielo. te farne esperienza,ed io lo consiglio a Pensando a questa mamma e alla sua profonda tanti; ma non si può fare a meno di anda­ e veritiera riflessione, mi torna incomprensl re in ufficio, a scuola, a lavorare p e r bile e inspiegabile quanto gli abortisti lai servire i figli di Dio, che sono pure no­ cisticamente affermano: il diritto ad esiste~ stri fratelli. re del figlio concepito dipende dall'accetta­ Nel Vecchio Testamento Dio dà al popolo zione della donna che lo ha generato. Un pri~ ebreo lO Comandamenti, di cui b e n set­ cipio cosi balordo ed irrazionale, cosl crude te riguardano l'altro, il prossimo: ai ge le e contro natura, che mi rifiuto di confuta nitori dobbiamo onore, all'altro non dob~ re: basta un po' di riflessione, un p o' d T biamo togliere la vita, la moglie, la ro­ buon senso, un cuore di carne (e non un maci­ ba, l'onore testimoniando il falso, e neE. gno) per respingerlo. pure desiderare le sue cose o la sua don­ Eppure tale principio è stato messo a base na. Spiegano, insomma, ciò che di m a l e della legalizzazione dell'aborto; ed ora vie­ non dobbiamo fare all'altro. Man mano che ne esteso per giustificare la legalizzazione si perviene a Gesù e agli Apostoli, viene dell'eutanasia,della selezione umana eliminan detto che non solo non gli dobbiamo far da gli andicappati sia prima che dopo la na~ del male, ma che, sull'esempio di Gesù do scita, della manipolazione genetica, del com­ vremmo essere disposti a dar la vita per mercio di embrioni, ecc. lui: "Se Gesù - scrive l'apostolo Giovan "L'uomo non si tocca!" - gridò Paolo VI dinan ni - ha dato la vita per noi, anche n o T zi all'assemblea delle Nazioni Uniti e al mo~ dobbiamo dare la vita per i nostri fratel do non molti anni fa. li!" (lGv 3,16). - Facciamo nostro questo grido. Sosteniamo in San Massimiliano Kolbe, in un lager na­ tutte le sedi e in tutti i luoghi che l'uomo zista, ha chiesto ed ottenuto di sosti­ va rispettato, amato, servito: e ciò con l'e­ tuirsi ad un compagno di prigionia conda~ sempio e con la parola, e con quel coraggio nato a morte. A noi forse non capiterà si che non può né deve mancare ai seguaci di Cri mile occasione. Il Signore però ci chiede sto. - ogni giorno di fare attenzione all'altro, al fratello, non solo per non nuocergli, GERLANDO LENTINI ma soprattutto per fargli del bene. E se l'altro è un figlio? e magari u n ************************************* - 75 - ********** GR AZ I E, AM I CI! ********** "il re Sole"i e sono in molti ancora a piangere la fine dell'ultimo della dinastia, Luigi XVI,il +++++++++ OFFERTE PER LA VIA ++++++++ sovrano ghigliottinato. Se da noi - e da noi soltanto - borbonico suo­ t 10.000 - Paolo Vicari (Ribera), Vit­ na male, il motivo va cercato nella propaganda torio Gepponi (Monte S.Savino), risorgimentale che doveva giustificare l'aggres­ Giuseppina Guadagnino (Canicattì) sione contro il pacifico Regno delle Due SicilI Ido Pivano (Biella), Giuseppe Mio e, retto da un ramo dei Borboni, zurllo di Napo- si (PA), NN (Ribera),Calogero Gio 11. vinco (Corleone), Girolamo Liggio Sia l'ala "rivoluzionaria" (quella di Garibal­ (Corleone), Maria Lentini(Ribera) di e Mazzini), sia quella "moderata", "liberale" Enza Paranunzio (Calamonaci),Fran alla Cavour, per una volta unite, crearono atto! cesco Aronadio (PA), Angelo Mice: no ai sovrani partenopei una delle numerose "le.fl li (Burgio) gende nere" che ancora infestano tanti manuall t 50.000 - Matilde Costanza (Canicat­ scolastici e che popolano l'immaginario popola­ tì), Giuseppe Noto (Ribera), Giu­ re. seppe Tesé (Camastra), Teresa Tut Anche qui, la revisione storica è da tempo al­ tolomondo (Canicattì), Mattia Bo: l'opera, ma i suoi risultati non sembrano essere nafede (Marsala), Nicolò Mastrel­ giunti ai molti - anche giornalisti - che conti­ la (S.Giovanni Gemini), Ignazio nuano a dire borbonico cosI come scrivono "medie Macaluso (Sciacca), Franca Di Ste vale". - fano Pezzimenti (PA), Lino Di St; Del resto, quale diritto avrebbe di infamare fano (Cava dei Rirreni), Maria T7 gli antichi re del Sud, un'Italia "nata dal Ri­ Di Bella (Catania), S.E.Mons.Giu­ sorgimento" che ha permesso che 11 già Regno del seppe Petralia (PA), Gerlando Ca­ le Due Sicilie si riducesse com'è ridotto ora? - taldo (Rovereto), Paolo Ruvolo(Ro Qualche tempo fa, uno studioso meridionale, MI ma), NN. (Ribera) - chele Topa, ha pubblicato sul quotidiano di NapQ t 15.000 - Michelangelo Mangione (Ribe 11, Il Mattino, una serie di articoli frutto d i ra), Francesco Costanza (Favara)~ anticonformistiche ricerche. Quei saggi sono sta vincenzo La Mendola (Ribera), Sal ti raccolti in un grosso volume dal titolo CosI vatore Capraro (PA) - finirono i Bornone di Na oli, pubblicato dalle'E E 20.000 - Salvatore La Porta (AG), Rg ditore Fiorentino Calata Trinità Maggiore 4, 80 sa Guaia (Ribera), Angelina Fana­ 134 Napoli). Il nostro storico articola la sua ra (Favara) , Giovanni Di Liber­ ricerca soprattutto attorno agli ultimi due re, to (Casteltermini), Anna Palmeri quelli sui quali si è scatenata la campagna d i (Alcamo), Superiora Generale Fran diffamazione gestita dai Savoia, usurpa tori del cescane C.J.M. (Roma), Giusepp; loro regno. Al centro del libro, dunque, Ferdi­ Pitisci (Torino), Emanuele Vetra­ nando II, re delle Due Sicilie dal 1830 al 1859 no (Ribera) ( il re "Bomb", secondo la leggenda ingiuriosa) E 40.000 - Matteo Garamella (Roma) e il figlio Francesco II, spodestato dai Garibal E 30.000 - Dora Monteleone (Sciacca), dini e sabaudi nel 1860, dopo un solo anno di r~ Angelo Butera (Aragona), France­ gno. scane C.J.M. (Reggio Calabria) t 100.000 - Gruppo Madre Rosa (Ribera), * * * Giuseppe Micela (PA), Giorgio Ba­ NON CERTO per pigrizia, ma perché non sapremmo dalamenti (PA) dir meglio, riportiamo qui parte della recen­ E 25.000 - Elvira Di Leo (Sciacca) sione al volume di ~Uchele Topa apparsa su un nu E 5.000 - Carrnelina Termini (Ribera) mero dello scorso giugno della Civiltà Cattolica t 7.000 - Giuseppe Zagarrì (AG) a firma di padre S.Discepolo. Ecco, dunque: *************************************** "Molti manuali di storia presentano Ferdinando II vome un mostro, un tiranno senza freni, alla testa di un governo che era la negazione di Dio. Queste falsità furono orchestrate e diffuse da 130RI30NICO gli inglesi e piemontesi con fini machiavellici; e poi furono sconfessate dagli stessi autori. SI SA, borbonico è termine ingiurio- Gladstone ritrattò, affermando che le sue let­ so: è sinonimo di oscurantismo tere erano false e calunniose, che era stato ag­ inefficenza, ottusità burocratica. Que­ girato e che "aveva scritto senza vedere". sti significati sono recenti e sono prQ Settembrini, autore di un infame libretto, con pri della lingua italiana. In Spagna,ad fessò che fu "arma di guerra". - esempio, la gente di ogni convinzione Ferdinando II, in realtà, secondo l'Autore, fu politica sembra soddisfatta del suo un re onesto, intelligente, capace, galantuomo, Juan Carlos, messo sul trono per volere profondamente amante del suo popolo. Il Regno fu di Francisco Franco, che è un re "borbo caratterizzato da benessere, fioritura cultura­ nico", discendendo dalla antica, ramifI le, artistica, commerciale, agricola e industri~ cata dinastia che prese origine da mo: le. Poche le tasse, la terza flotta mercantile desti feudatari del castello di Bour­ d'Europa, una delle più forti monete, il debito bon. Proprio in Francia, una delle glo­ pubbliCO inesistente, l'emigrazione sconosciuta. rie nazionali è un altro Borbone, quel Il miracolo economico del Sud Italia fu elogia Luigi XIV significativamente chiamato to nel Parlamento inglese da lord Peel. L'indu: - 76 -

stria era all'avanguardia con il complesso tura garibaldina per distruggere le floride siderurgico di Pietrarsa, che . riforniva dinanze e l'economia di un Paese che stava buona parte d'Europa, e 11 cui fatturatd ~ per decollare industrialmente. ra dieci volte rispetto all'Ansaldo di Sa~ Il disavanzo napoletano alla fine del 1860 pierdarena. era già salito a 10 milioni di ducati, n e l Con il primo bacino di carenaggio d'EurQ 1861 a 20 milioni. Ben presto gli abitanti pa, Napoli ebbe la prima ferrovia d'Ita­ del Regno toccarono con mano quanto più duro lia. I 20 km raggiunsero presta i 200, e d fosse 11 nuova regime. Molti divennero "bri­ erano già pronti i progetti per estendere ganti". Per domar 11 dovette intervenire u n la ferrovia in tutto il Regno. esercito di 120.000 uomini ... ". I prodotti, come la pasta e i celebri Adesso, siamo avvertiti: prima di ingiuria guanti, erano esportati in tutto il mondo. re qualcosa o qualcuno definendoli "barboni::: Prima del crollo, il Regno aveva il dop­ ci", dobbiamo informarei meglio. pio della moneta di tutti gli Stati della Penisola messi insieme. Sono significative ( A. ) Id VITTORIO MESSORI alcune cifre del primo censimento del Re­ gno d'Italia: nel Nord, per 13 milioni d i Vittorio Messori ~q«:§§unn& PENSARE LA STORIA '... cittadini, c'erano 7.087 medici; nel Sud, Una lettura caffofica deff'awentura umana ~#4'It per 9 milioni di cittadini, i medici erano Edizioni Paoline, pagine 690, lire 35.000 Il, 9.390. Nelle province rette da Napoli gli occupati nell'industria erano 1.189.582.In ittorio Messori sembra abbonato al successo: cosa Piemonte e Liguria 345.563. In Lombardia assai rara, in Italia, quando si tratti di saggistica 465.003". Vreligiosa (dalla "bomba" iniziale Ipotesi su Gesù a Rapporto sulla fede, da Inchiesta sul cristianesimo alla Continua la sua sintesi del libro di To­ biografia del beato Faà di Bruno). pa il recensore della Civiltà Cattolica: Anche quest'ultimo libro promette di percorrere "Certo, c'era 11 rovescio della meda­ un'orbita assai lunga; magari con vistose collisioni. Si glia: un governo paternalistico, una poli­ tratta di un'ampia scelta di quei famosi "Vivai" - ospitati zia - nella bassa forza - corrotta, u n a regolannente su Avvenire - che si sono fatti un pubblico forte censura. Erano però le caratteristi­ di lettori appassionati. che dei Governi del tempo ed erano avverti Messori, anche qui, dimo­ te solo dai ceti intellettuali. - stra le sue qualità vincenti: lo Ferdinando II, se è attaccabile sul pia­ stile del giornalista che punta la no strettamente politico, non lo è su quel notizia come un bracco la seI· lo morale. Le repressioni del 1848, cosf vaggina; una documentazione enfatizzate, sono da considerarsi miti i n rigorosa, pignola, ma in nessun confronto con quelle di altri stati o con caso pedante; una vena polemi. il modo con il quale l'Inghilterra repres ca che si sfoga in pieno ma sen­ za mai perdere il controllo, an­ se i moti coloniali. Ferdinando II graziÒ zi facendo buon uso dell'ironia. moltissime persone per i reati politici e Ecco l'apologeta italiano fine di 42 condanne a morte non ne fu eseguita Novecento: quello che decenni nessuna". fa erano i due "ragazzacci cat· Se così stavano le cose (e dati, cifre, tolici" Papini e Giuliotti. documenti, stanno a confermarlo) come mai Intanto molta acqua è passa· il tracollo del Regno davanti all'aggres­ ta sotto i ponti, qualche muro è crollato, ne abbiamo viste sione garibaldina? di tutti i colori. Ma contro il cattolicesimo si sono fonnate Continuiamo, allora, a trascrivere: o ribadite molte leggende nere, alcune di vecchia data: "Causa prima della fine fu la prematura opera dell'illuminismo, della massoneria, del marxismo, morte di Ferdinando II. Suo figlio France­ del neopaganesimo consumista. sco II mite, dolce, calleresco, mal consi­ E spesso i cattolici, ingenui anzi che no, hanno accetta­ gliato e tradito dai suoi collaboratori com to a occhi chiusi quelle versioni laiche o laiciste: dalla prati dall'oro piemontese, si trovÒ Rivoluzione francese al Risorgimento, dall'Inquisizione a combattere non solo contro Gari­ allo sterminio degli indios d'America, dalla lotta di classe all'"oscuro· Medioevo, dalla guerra di Spagna a118 aprile baldi, ma contro Vittorio Emanuele 1948. Non che siano tutte fanfaluche, ma spesso sono II (suo cugino), Cavour, la Francia, verità tendenziosa mente distorte. l'Inghilterra. Lo sbarco dei Mille avvenne Messori, documenti alla mano, dimostra il falso, la calun­ sotto la protezione della flotta inglese nia, o almeno l'errore in buona fede. Lo fa sovente con e, nella decisiva battaglia di ~tllazzo, G~ caustica allegria. facendosi leggere anche dai più ritrosi. ribaldi aveva sull'esercito napoletano 1 a È dunque tutta da accettare questa - come suona il supremazia di 5 a 1. Il tradimento, la cor sottotitolo - "lettura cattolica dell'avventura umana"? No ruzione e l'inettitudine dei generali por~ di certo. Messori è fallibile, e anche dove ha ragione tarono Garibaldi a Napoli. Ma nella batta­ pecca spesso di troppa indulgenza o miopia sulle Nco)pe glia del Volturno, i napoletani ebbero la cattoliche": le quali in certi casi sono state gravi. Tuttavia meglio, a Caiazzo i garibaldini furono questo librone va letto parola per parola e tenuto presen­ sconfitti, a Capua travolti. Il mito dell' te. Se non altro per non vedere la storia con un occhio infallibilità di Garibaldi fu infranto. a solo: quello di chi ha già deciso che il cattolicesimo è tutto stento riuscl a salvare la vita ... ". da buttare. ItaloA. Chiusano Ma che avvenne dopo? Ecco: Questo volume lo frovafe presso le migliori librerie o scrivendo o: "A Napoli, bastarono 62 giorni di ditta- CEP s.r.l. • corso Regina Margherita, 2· 10153 Torino. - 77 -

. gi, inoltre, le coinvolgono emotiva­ mente, con le loro tinte forti, attra­ LA SEDUZIONE verso un inconscio processo di iden­ tificazione. La donna che ha una esistenza scialba, proietta i propri DELLA desideri sui protagonisti e vive, at­ traverso di loro, una vita fittizia, movimentata, ricca di avvenimenti, TELENOVELA nobilitata dalle sofferenze. La don­ na che, invece, ha un'esistenza com­ plicata da vicende sentimentali e di Giuseppina Cudemo meno diluite, districarsi tra figli ille­ gittimi, mogli tradite, mali arde ot­ contrasti di ogni genere, si ricono­ tantenni tenute su dal lifting e lega­ sce in quei personaggi, li "vive" co­ mi che si stringono e si sciolgono me simili a sé, come vicini ai suoi Serial rosa interminabili dall'oggi al domani. Le stesse an­ problemi esistenziali. L'adolescen­ trattengono milioni nunciatrici televisive inciampano te, a sua volta, sogna quegli amori di donne davanti nei nomi e quasi soccombono mal­ travolgenti tutti giocati sulla passio­ al televisore. Sono grado il loro Inossidabile autocon­ ne, attratta dall'alone di romantici­ trollo, nel tentativo di leggere il smo, seppur deteriore, che li sovra­ le telenovelas. sta. La bellezza dei divi, inoltre, Apparentemente innocue, riassunto delle puntate precedenti. Ma io voglio provarci ugualmente. cattura il suo senso estetico e la ric­ in realtà creano Scegliamo a caso: "Manuela" chezza nella quale si muovono, ali­ menta i suoi sogni ingenui. È un un costume. c~e ha per protagonisti il bruno Jor­ ge Martines (bello e muscoloso) e la mondo dorato, luccicante, beno co­ a domenica, dalle 14,45 alle bionda Grecia Colmenares (melensa me un bell'involucro vuoto, a far L 22,30, è·vietato telefonare alla ed inespressiva). Emilio è l'eterno sospirare le giovanissime fruitrici di signora Elvira, anni 70, mia vicina innamorato di Isabel e non esita a soap opera. Allora, cosa c'è che di casa. Il lunedì Nicoletta, anni 23, cederla all'amico Francesco, che non va? baby-sitter a tempo pieno, fa un può salvarla dalla rovina economi­ break: non lavora dalle 19 alle ca. Dopo un incidente, in cui si pre­ Creano una mentalità 22,30. La mia collega Alessandra, sume che Isabel sia morta, Emilio insegnante di Educazione Artistica, odia l'amico, che ritiene responsa­ Diciamo subito che, fra tante TV invece si dà per malata se capita un bile della morte della ragazza e odia spazzatura, le telenovelas non pos­ consiglio di classe il giovedì o il ve­ anche Manuela sosia di Isabel che, sono essere accusate di detenere il nerdì dalle 14,30 alle 20,30. Mia ni­ ignara di tutto, lo ha sposato. primato della volgarità. Ma in esse pote Laura, studentessa al quarto Quando scopre che Isabel è viva, c'è un inganno sottile. I sentimenti, anno dell'Istituto Tecnico, a sua vol­ ma sfigurata, Emilio le offre il suo ad esempio, sono falsi e le vicende ta. ad ore fisse - sempre le stesse e appoggio perché possa compiere la offrono false soluzioni ai problemi sempre negli stessi giorni - chiude sua vendetta contro coloro che della vita. Le donne sono sempre e i libri e sparisce. Quale impegno mi­ l'hanno fatta tanto soffrire. solo bellissime, non meno gli uomi­ sterioso e coinvolgente hanno que­ Isabel si serve di lui, ma non ri­ ni. C'l! spesso una sfrenata ostenta­ ste quattro signore? Forse una sedu­ cambia il suo amore. C'è poi nello zione di lusso e di ricchezza, che so­ ta chilometrica dal dentista, un im­ stesso tempo una selva di storie nel­ no lontani dalla vita quotidiana del­ pegno importante, un incontro af­ la storia: Francesco intreccia una le donne di oggi. I modelli di esi~ fettuoso? Nulla di tutto questo. Le relazione con Manuela, che però stenza che vengono proposti sono quattro hanno si un appuntamento, fugge, perché crede di essere ingan­ subdolamente allettanti: denaro, ma con il video, o meglio con le tele­ nata. Ma l'uomo riesce a ritrovarla amori travolgenti - anche fUe'ri del nove/oso Insostituibili serial, storie e implora il suo perdono, convin­ matrimonio - estraneità ai veri va­ intricatissime iniziate non si sa cendola a tornare con lui. Intanto lori della vita, quelli che contano. quando e con un epilogo lontanissi­ l'intervento al volto per Isabel non Queste produzioni quindi sembrano mo e improbabile, dato che i morti è riuscito: i suoi lineamenti sono innocue ma, in realtà, non lo sono. risuscitano e si aggiungono sempre completamente diversi da prima, Proprio perché sono seguitissime da nuovi personaggi. Cos'hanno que­ così decide di tornare in circolazio­ donne di tutte le età, creano una ste storie da tenere immobilizzate ne assumendo l'identità di Anais. mentalità, un costume, diventano davanti allo schermo televisivo mi­ Ma attenzione, anche un certo Ru­ scuole di vita sganciate da riferi­ gliaia di donne di ogni livello cultu­ dy ama Manuela e lascia Elena, la menti di valore. E soprattutto l'im­ rale, di tutto l'arco di età, dai dieci sua ragazza, nell'assurda speranza magine della famiglia a farne le spe­ ai novant'anni, nubili, fidanzate, che, in futuro, Manuela lasci Fran­ se, infatti in questi sçeneggiati di so­ coniugate o vedove? cesco e poi. .. e poi basta. lito prevale l'immagine di una mo­ I titoli dicono già molto: "Una So di avervi causato una cefalea, glie o di un figlio come merce e un donna in vendita", "Vendetta di e mi fermo qui. Non chiedetemi a rapporto che richiama più le strate­ una donna", "Primavera", "Ma­ quale puntata siamo, perché non lo gie sociali o il capriccio, che un le­ nuela", "Rosa Selvaggia", "Sen­ so, forse non 'il! sa nessuno. game necessario, anche quando fos­ tieri", "Tu sei il mio destino" e via Domanda: perché donne giovani se doloroso o difficile. Un elemento su queste tonalità. e non, intelligenti e anche colte si che è sempre connesso con questi appassionano a storie così? Tentia­ modelli di famiglia televisiva è il mo una risposta. che non vuole ne­ tradimento, che diventa il lei t ma­ Racconti cessariamente demonizzare chi le tiv, il vero personaggio. La famiglia guarda. L'intreccio delle storie cat­ cosi, come "luogo" della fedeltà e da capogiro tura l'attenzione delle telespettatrici dell'accettazione reciproca, appare Tento di raccontarvene una, an­ e le motiva a voler sapere "come va una fatalità sociale da sopportare che se è quasi impossibile riassume­ a finire", quindi ad assistere alle va­ alla stessa maniera delle tasse o di re 583 puntate o, in caso di vicende rie puntate. I drammi dei personag- una malattia fisica, che limita 'l'in- - 78 -

dividuo nelle sue "legittime" li­ E se una sera proprio non c'è al­ per i suoi riti collettivi,e che bertà. tro da vedere che la telenovela o il per il troppo scalpore che susci Pollice verso, allora? Condanna serial, provate a spegnere il televiso­ tavano è stato richiamato dalla senza appello? Direi di si. ConsI­ re e a cimentarvi su qualcos'altro, Santa Sede. Alle sue Messe, per glierei senza dubbio di scegliere del­ magari con un bel romanzo moder­ le quali è famoso dal '73, occo~ le alternative: storie vicine alla no­ no. Ne varrà la pena. rono ancora numerosi fedeli,e si stra vita, films di valore, dibattiti Giuseppina Cudemo interessanti. Sono perle rare in TV dice che alcuni guariscano anche oggi, ma proprio perché rare, van­ da malanni fisici. Per rnonsignor no cercate. Milingo l'azione diabolica è qua si onnipresente, provocando, 01= Aumentano gli indemoniati: Satana sceglie tre al peccato, la malattia, l' ossessione, l'infestazione, l a le vittime in discoteca tra il rock assordante possessione. Scrive Milingo nel suo libro "Credere per guarire": I CASI di possessione diabolica sono in aumento pro­ "lo vedo quasi concretamente gressivo da 15 anni a questa parte, in seguito all' l'energia negativa nascere d a l espandersi di sedute spiritiche e pratiche magiche, al peccato degli uomini e diffonder proliferare delle sette sataniche, ma soprattutto per si dappertutto, nel mondo •. ~_Bi= il diffondersi di un certo tipo di rock, veicolo per i sogna sapere che in noi c'è anzi "messaggi subliminali del demonio". tutto la presenza di Cristo, l a L'allarme è stato lanciato, alle competenti autorità qual cosa deve convincerci a non ecclesiastiche, dagli esorcisti, ed è confermato d a temere nulla w • un'indagine condotta dall'Agi, intervistando alcuni e­ sorcisti più noti. ------G. di S. "Attualmente a Roma siamo 5 esorcisti autorizzati ++++++++++++++++++++++++++++++++ dal Vicariato, in tutta Italia appena un centinaio. Un IGNORANZA LAICI STA po' pochi per fronteggiare l'attuale fabbisogno", dice padre Gabriele Arnorth, l'esorcista con maggiore anzia­ E IL DI nità di pratica della diocesi romana, discepolo ed ere SERRA PRINCIPIO PETER de di padre Candido Arnantini, già esorcista della Sca= "Se gli atti simbolici contano la Santa, famoso anche all'estero. "Ci sarebbe bisogno (e contano) perché la Chiesa cat di un esorcista per ogni parrocchia. I casi di posses­ tolica non scomunica i mafiosi? sione diabolica sono in costante aumento", spiega don Perché non esercita, nei confron Amorth, il quale afferma di aver esorcizzato un numero ti di questa setta di macellato= stragrande di persone, "di cui 74 gravissime". "I gio­ ri, la stessa formidabile pres­ vani sono particolarmente a rischio - aggiunge - p' e r sione propagandistica e cultura­ c h é, fra le altre cose, frequentano discoteche, do= le che fu in grado, in tempi non ve, ad alto volume e ritmi assordanti, spesso ascolta­ lontani, di mettere in campo con no il cosiddetto rock-satanico, che trasmette messaggi tro il comunismo ateo (e scomunT subliminali del diavolo, causando forme di indemonia­ catol e i divorzisti nemici d T mento" . Dio?" . Sono interrogativi di Michele "GLI A'ITACCHI del demoniO vengono anche favoriti - Serra, sulla prima pagina de L'U dice ancora l'esorcista - dal cosiddetto ateismo pra nità (21/7). Dicono che Serra tico che consiste nel vivere di valori materialistici7 Sla un giornalista di qualità. E anche se ci si definisce credenti. lo non ho mai visto Abacuc, al quale non sfugge che infatti un diavolo ateo. Dal vangelo noi sappiamo che prima regola del giornalista è i demoni riconobbero il Cristo". la scrupolosità della documenta­ Secondo padre Arnorth, un contributo diretto all'au­ zione, ha qualche dubbio .•. mento dei casi di vera o presunta possessione diaboli­ Il cardinale di Palermo, SAlva ca viene anche dalla crescita delle sette sataniche, l' tore Pappalardo, ha recentemente espandersi della pratica "perniciosa" delle sedute spi ricordato sul settimanale dioce­ ritiche ("che in realtà evocano solo demoni e non mor= sano, NoVica, che il primo pro­ ti, come si créde comunemente"), le pratiche magiche. nunciamento di scomunica fu del "Ad esempio la cartomanzia - precisa don Amorth. - I l 1944, ribadito poi nel 1955 e diavolo risponde attraverso le carte veritiero nove nel 1982. Si dirà che Serra non volte su diecit la decima mente, confondendo il consul legge i settimanali diocesani.Ma tante, causando discordie, liti e rotture". - allora non scriva di cose che i­ gnora! "STATISTICAMENTE - afferma un altro esorcista del­ E poi perché inventa nuove sco la diocesi di Roma, padre Vincenzo Taraborelli - i muniche, come quella ai "divorzi più colpiti sono i più giovani, dai 18 ai 25 anni, e stiO? VUole forse diventare l a gli adulti di mezz'età, dai 40 ai 45 anni, sia uomini dimostrazione del "principio d i che donne, in pari numero", Peter": "Ciascuno, nella sua car L'esorcista più noto è forse mons. Milingo, che i n riera, tende a salire di gradO Africa richiamava anche cinquemila persone alla volta fino a raggiungere quello massi- - 79 - mc di incompetenza possibile". trice della bocciatura dei tre ragazzi di sarbiana ••• Ri cordando l'episodio (La Stampa 2/7), ella ha descritto L'UNTORELLO ••• E DON MILAN I il suo identikit: "Sono incapace di mettermi da parte per gli altri. Non mi sono mai fermata davanti a nulla, Dicono che Sebastiano Vassal li sia uno scrittore di quali= neanche davanti a don Milani ••• ". tà. Dal 30 giugno c.a. Abacuc E se proprio qui, in questa radice, stesse tutta l a è certo che difficilmente capi chiave della vicenda? Poteva, "la professoressa", c o n sce gli altri, credendosi u n questo stile di vita, capire don Milani e la sua scuola? ·padreterno". Quel giorno, in­ Evidentemente no. Lui amava i suoi ragazzi "più di Dio·, fatti, è uscito su RepUbblica come ha iperbolicamente scritto nel suo testamento ••.• E un suo pezzo con un titolo cru vassalli? Chissà se ha letto, e ha cominciato a capire? do: Don Milani, che mascalzone Quel che è certo, - ed è una piccola consolazione -,~ Recensendo un volumetto al­ rafrasando Manzoni, è questo: "Non sarai tu, povero .• :­ trui, vassalli rovescia su don (Vassalli) che spianterai ..• (Milani)!". Milani una incredibile serie ABACUC di accuse, con l'aggiunta d i Matita rossa/Jesus 9/92 errori marchiani, come quello di indicare che Lettera ad una professoressa è stata scrItta Sondaggi sulla persecuzione personalmente da don Lorenzo - cosa smentita da tut.ti - o di scrivere che essa "fu stampata a Firenze per conto di una non Pel' qlUlilto ci cons\(!, non esiste meglio precisata Libreria Edi • PerseclI;;olle comullista il, SpagnCl uml I11nppCumcntazione ,Id ilpprofondi. sa epoca ne furono chiuse 49.000 dell'educazione come indottri­ I. !cnti ulterioli. (fonli in O. NUI'di, AlIlICllillÌ del/Cl namento·, non dissimile d a Nil'oll/:;olll!. 1980. pp. 104). La per· quella ·della cosiddetta rivo­ • Rh'oll/done [r(/llcese (1789·96). secuzione tllllllViu continuò fino ad luzione cinese". Per vassalli, La prima gmnde sll'agc avveni',- li oggi c i m:lrtiri di ogni nlllgo, impri­ Milani, morto nel 1967, è i l l'\imes. dove i giacobini istigaruno giolHlli, lorlUflIti, tr:lllaii dii pilzzi responsabile del '68, visto co gli ugonotti a uccidere quasi 600 ndle prigioni pskhilltriche non si me inizio dello sfascio della cristiani (1791 l. Poi ild Avignone coniano. Essi SOIlO partc dd 66 mi­ scuola italiana, e di tutta la 600 cristiani furono l11ussm;rllti e lioni di viII ime dd l'Onllllli~llI11 rus­ buttati in una fossn, con il 101'0 pllr­ so (sllIlistic.:hl.' di Solg~·llibill. Kurg:'­ contestazione che finì nel te~ roco ollnntcnnc. Nel sell~l11bl'e e ot­ noI', Willkcr, ih. p.94). Ol:l:lIITC pu· rorismo .•. tobre 1792 furono l11assm:ratc nclla n: rkOl'd:lI'c i I b miliuni di pwfllghi Per fortuna a risponder­ sola Parigi 28.000 pel'lionc. Ira le fuggili dai pacsi wllllll1i~ti d'Eul'll­ gli sono stati in tanti. Il po quuli 'llmeno 300 saccrdoli. vescovi pa nel \'~'Illellllio IlJ45-1904, c altri veretto ha provato a replicare compresi; c il solo anno del .. TcITo, 8 milioni di profughi dello stesso subito, dopo i primi rovesci, l'c» (IO giugno 1793 - 27 luglio periodo dai paesi comunisli non cu· ribadendo (La Repubblica, 4/7) 1794) si concluse con 1376 dec:lpi. ropei (5 milioni dalla Corea, le sue accuse con poco credibi Iilzioni, 17.000 condanne a morlc, 1.400.000 dalla Cina. 1.200.000 le ingenuità - "odio il rumo= 740.000 villil11c. L'inlcna rivoluzio­ dall'lndocina. 310.000 da Cuba. re" - e nascondendosi dietro nc cb be quindi un numeru aSMIÌ piì, ecc.; ib. pp. 96s). In seguito si eb­ alto di llccbiuni, l:OIl parlkul:m: bero fughe di masse dal Vietnam. il libro che aveva recensito. udio v~-rso Ic Ill'rsullc l'Onsal:l':llc. Si ecc. Poi non ha più parlato, sommer iI~j!illI1IlU il VClllCllllio ddlc j!WI'I'C so dalla valanga di critiche7 di NlIpolcollc. che 110n fu l:erto II." • Persecuziolle cinese. Se::ondo' lo Abacuc ha contato più di 150 11\:1'0 con i erisli:lni. studio della ril'ista demografica pa­ articoli. rigina «Population" la popolazione • Pl.'rsl.'('L/::;OIlI.' mess;('(///(/ ( 1926- Una sola voce, stonata, è ve cinese sarebbe di ISO milioni infe­ 351. Mussoni c comunisti hanno riore allo sviluppo normale. Le vitti· nuta in soccorso del povere 11HISSaCl'ato almeno 350 saccrdoti me della rivoluzione maoisla in uno vassalli, quella della profes­ con molti SCI1lin8risli e giovani laici studio di R. Walker su incarico del soressa Vera Spadoni, che f u che morivano al grido di ~.viva Cri­ senato americano sarebbero calco­ all'origine della Lettera, au- s~o Re!». late tra un minimo di 34 milioni e - 80 - un massimo di 63 (ib. p. 94). La cisi. 39 detenùti, 3 esiliati. Il arruo· * * Chiesa ha subito una persecuzione lati nell'esercito, IO morti in seguito * * violenta che non ha ancora termine. a maltrattamenti ecc.; 26 religiosi Nei primi mesi di quest*anno, con 90 vescovi espulsi. imprigionati uccisi, 35 inc~lrcerati. 31 espulsi; 43 si il potuto accertare lluccisio o uccisi; chiuse 3 università e 3500 religiose incarcerate o condannate a ne di Il missionari e missiona­ scuole. 12 lebbrosari. ecc. (ib. p. Invori forzati, 85 espulsc; i rimanen· rie: 6 sacerdoti e 5 religiose, 112). ti sottoposti a libertà vigilata. 6 in America Latina, 2 in Afri­ • Polonia. Vescovi morti in prigio­ • C(//71bog;lI. La guelTa è costata ca e 3 in Asia. E probabilmente ne 3. deportati in Siberia 4. impri­ circa Ire milioni di vittime. SII 7 mi· ci sono altri missionari uccisi gionati 9; sacerdoti e religiosi uccisi lioni di cambogiani, e 250.000 pro· la cui morte non è ancora piena 91. deportati 550. scomparsi 260. fughi. Poi Pot ha dato inizio al mas· mente confermata, come nello incarcerati 870. esiliati 1200; chiese sacro di tutti i sacerdoti. religiosi e Sri Lanka (Fides). e cappelle chiuse 2143 su 8273, ca­ suore e di gran parte di cristiani. È se religiose chiuse 848 su 2080, stato annientala !'intero upp,mlto El pure assai pesante la per­ scuole cattoliche chiuse 85 su 135. caritativo e religioso della Chiesa secuzione musulmana. In Egitto, testate stampa sopprc~sc 319 5U 329 cattolica, comprese 30 scuole ele· in India e in altri paesi musul (ib.112). mentari, 4 superiori, 4 ospedali, 4 mani la conversione al cristia= orfanotrofi. • ROlliI/IIi". Ve~covi morti in cur<.:c· nesimo può costare la vita (v. re 4, <.:onlinilli 2. morii in libel·tù in • Nepetl. 32 cristiani sono in prigio­ Solidarietà Cristiana Interna­ seguito u multruuul1lenti 2. Su 3 JJ l ne pcr pl·osclitismo. e ricl 1985 fu· zionale 1990,2). Nel Sudan i l ~m:enloti 1926 impediti, in<.:ur<.:emti. rono imprigionnti 14 giovani per governo musulmano ha fatto ta­ dispersi. aver abbruc<.:Ìuto lu fede cristilll1a. gliare, in odio alla fede, l a • Ilutg"ri". Vcs<.:ovi <.:ondunnuti u • Corect. Cuse religiose soppresse mano destra e il piede sinistro morte I. morti di stenti 2. sacerdoti 133 su 160. soppressi 30 giornali e a 200 cristiani. incarcerati 231. molti condannati il riviste cliltoliche. morte. DINA MITE • Laos. Perseguitllli i 30.000 crislill­ • Vngileria. Vescovi incarcerati; sa· ni, imprigionati o scomparsi vcscovi 0000000000000000000000000000000 cerdoti incatcerati 139, in campi di e su~·cl·dOli. GENlroRI, ATTENZIONE 1 concentramelllO 300. deportati in· oooeoo carcerati 139. deportati in Russia 8. • I.;{)(I/Io. GCl1oddio dei cl'ÌstÌlllli. Una ragazza romana a cui non ~m:i!l'ati 736; religiosi secolarizzal • EtiopicI. Dal dicembre 1977 al 10.000, in campi di conc~ntrl\men febbruio 78 nella sola Addis Abeba mancava nulla, si è impiccata to 3500; semin .. ri e scuole cattol: sono stali trucidati dal governo co­ nei gabinetti della stazione Ti che chiuse 3319 su 3344, ospeda: munista più di 5000 giovani, e de· burtina a Roma, ed ha lasciato sequestrad 8 su 9. stampa quasi te portati in Russia altri giovani so· una lettera ai genitori in cui talmente soppressa. spetti di anticomunismo (Amnesty si lamentava che essi non erano • Cecoslovacchia. 5 vescovi incarci Internationa\). I metodi di tortura stati per lei dei genitori, per rati e 8 detenuti in luoghi ignoll, su giovani e ragazzi d'ambo i sessi ché non avevano fatto il loro soppresse 1368 case religiose. confi­ sono stati tra i più infami. L'azione dovere di "indirizzare, guida­ s.:ati i beni della Chiesa. della Chiesa si svolge tra enormi re, spronare". dimcoltà. • Vcraina. Vescovi condannati 5; I genitori, ricordino, devono sacerdoti arrestati e deportati oltre • Egitto. I metodi di emarginazione essere genitori anche dopo l a 500. messi in atto dal governo islamico nascita, capaci di generare va­ provocano ogni allno il passaggio lori veri nella vita dei loro • EstOl/ia. Tra il 1945 e 46 deporta· forzato di circa diedmila cristiani figli, altrimenti per loro essa ti 200.000 cristiani in maggior parte all'islumismo. per stenti. non ha senso e può finire •.• con • Angol". Eliminati 90.000 negri una corda in un gabinetto. • Lettonia. Tra il 1940-41 deportati Kuhnamll, uccisi 32 cristinni e feri· 34.000 cristiani. tra cui 6000 intel· ti altr'i 50. J\1assm:rati sacerdoti e lettualicattolici; uccisi 93 sacerdoti; suore. mitragliati almeno 1355 cristiani il LA VAN l'T:A I 13·14 giugno 1941. • Mozel/llbico. Fuga di 300.000 per· sone. Missionari e suore torturati e La vanità è così radicata nel • Lilue/ll;cr. Nel 1954 rimangono so· uccisi. Sac~l'doti da un migliaio l'i· cuore dell'uomo che un soldato, lo 500 silcerdoti su 1500 dci 194 t. dotti nel 1990 a 260. un manovale, un cuoco, un fac­ Tra il 14 e il 24 giugno di notte so· no deportati in Siberhl 34.620 lilua· • COllgo. Uccisi oltre 200 missio· chino si vanta e vuole avere i ni. tm i qUlIli vengono mitmgliuti nari. suoi ammiratori: anche i filoso 2000 nellll fOI·ClItu di Ccrvcn:l. Altri • GuatclIlC/{a. Il rapporto dei Vesco· fi ne vogliono: e quelli c h e 10.000 litu:lIli vcngono nwssucruli vi al P~lpa nel 1985 denunziava scrivono contro la gloria vo­ durante\:\ fuga dci sovictid inculzu· l'uccisiolle di 60 cristiani. gliono avere la gloria di avere ti d

  • 00000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000 0 00000000000000000

    più grossa menzogna a livello mondia­ le, che la storia ricordi: il comuni­ smo marx-leninista. Togliatti, menten do sapendo di mentire, disse che Sta~ lin era il padre buono dei lavoratori di tutto il mondo, e che aveva fatto L'ITALIA E' NATA L'Italia del Risorgimento è nata dell'Unione Sovietica un vero paradi­ ED E' RINATA male: con una classe dirigente a so terrestre da estendere anche nell' MALE tea, o almeno agnostica, anticaI Italia. E tanti ci credettero. t01ica e antipapale, liberalmas~ Provvidenzialmente in Italia c'è an sonica, impopolare e antipopolare; all'unione geo­ che la Chiesa cattolica, anzi la Sede grafica e politica non corrispose l'unità religio­ stessa del suo Capo. Ebbene, la Chie­ sa, culturale e sociale: i cattolici, perché tali, sa,che già da decenni aveva condanna­ furono considerati cittadini di serie B1 il parla­ to il comunismo ateo e nemico dei la mento monopolizato da una ricca oligarchia borghe­ voratori, illuminò la nostra gente in se, assolutamente insensibile ai problemi dei lavo formandola dei fatti terrificanti che ratori dei campi, dell'artigianato e dell'i n d u~ esso aveva già prodotto nell'Europa o stria; su di essi le forze dell'ordine ... liberal­ rientale: incarcerati tutti i vescovI borghese sparavano se osavano protestare contro le cattolici, perseguitati o uccisi pre­ ingiustizie di cui erano vittime. ti e laici impegnati nella vita pasto L'Italia della Resistenza, liberatasi dalla dit­ rale; i lavoratori scontenti e schia~ tatura fascista, è rinata ancora una volta male:fi vizzati, impossibilitati a protestare nito, infatti, il regime totalitario, non è nato pena la repressione con i carri arma­ un regime compiutamente democratico, ma un regime ti sovietici. in cui una coalizione di partiti (con a capo la De Che la verità fosse questa, ora nes mocrazia Cristiana) è stata condannata a governare­ suno lo contesta, dopo le confessionI senza una opposizione democratica in grado di al­ degli stessi ex dirigenti comunisti ternarsi al potere, anzi con una opposizione di re sovietici e nostrani. gime (socialcomunista) cui bisognava far fronte in Fu così che,alle prime elezioni li­ qualunque DOdo. Verità,questa,incontestabile, se è bere del 2 giugno 1946 per la Costi­ vero (com'è vero!) che solo dopo il crollo del co­ tuente, i comunisti vi portarono 104 munismo in Unione Sovietica è ammessa da tutti la deputati e i socialisti 115. possibilità che il PDS, erede del PCI, possa entra Con questo vantaggio Nenni, segreta re a far parte dei governi della Repubblica, esse~ rio del partito socialista, avrebbe do caduta l'ipoteca politica ed economica stranie­ potuto costituire un partito socialde ra; e diciarr.o, non solo politica, ma anche economi mocratico europeo, come in Germania e ca, poiché è ormai chiaro a tutti (benché lo si sa in Austria: come in questi Paesi sa­ pesse, anche se non si poteva dire) che s i n o al re stato l'alternativa democratica al 1989, al crollo del ~uro di Berlino, il PCI fu fi­ la Democrazia Cristiana, e avremmo a~ nanziato dal Partito Comunista Sovietico, nonostan vuto una democrazia compiuta. Ma non te i cosiddetti strappi berlingueriani, più appa~ lo fece: anch'egli, infatti, era per­ [enti e strategici che veri. suaso, e con lui l'onesto Pertini,che Dunque, la democrazia italiana è nata condiziona StaI in era il padre anche dei lavora­ ta dal più grosso partito comunista del mondo; l'u tori italiani e che il paradiso terre nico, peraltro, che fu sul punto di andare al po­ stre sovietico fosse da estendere an~ tere democraticamente, a differenza di tutti g l i che in Italia. altri partiti comunisti del mondo che ci andarono L'allenza Togliatti-Nenni diede vi­ con la violenza e l'imposizione dell'armata rossa; ta al Blocco del Popolo. Alle prime e e ciò con la supina connivenza del partito sociali lezioni politiche, il 18 aprile 1948~ sta italiano. Togliatti si trovò alla Camera c o n Ma ecco i fatti. ben 143 deputati comunisti, Nenni in­ vece con appena 39. Il leader sociali OPPOSIZIONE DI REGIME Finita la guerra, le masse sta ottenne così il premio Stalin, ma NON DEMOCRATICA lavoratrici della nostra 1- rovinò la democrazia italiana già sul QUELLA SOCIALCOMUNISTA talia furono vittime della nel suo nascere. - 82 -

    L'unità dei cattolici in politica, secondo nostante la critica serrata sulla gestione l'indirizzo dei nostri Vescovi, ebbe la fun­ del partito e della sua politica, ho sempre zione di costituire, mediante un grande par­ votato DC: il minor male! Così come ho sem­ tito popolare, una diga contro il pericolo pre assunto una posizione critica sui com­ comunista per decenni: e fu una grazia,da un portamenti del clero e, perché no?, dei no­ verso, perché impedì un nuovo rovesciamento stri Vescovi, sul modo pratico di gestire di regime: ma, da un altro verso, fu anche u i rapporti con gli uomini della DC: agli a~ na disgrazia, perché una democrazia senza una tuali mali d'Italia, non solo noi, ma anche opposizione autenticamente democratica n o n noi abbiamo dato un contributo c o n poteva non finire che come è finita ai no­ la nostra insipienza in contrasto con la nQ stri giorni, nella corruzione generalizzata: stra funzione ecclesiale e sociale. dovevano essere tutti angeli i nostri uomini politici perché ciò non avvenisse I Se un Gi~ CLERO - DC. . . InsolTUTla, sono profondamen da, corrotto dal denaro, ci fu perfino n e l FAVORI te convinto che il clero; collegio apostolico costituito da GeSù, sa­ PIU' CHE DIRITTI cui grazie a Dio apparten rebbe anche strano che non ci fosse nell'am­ go, unitamente ai nostrI ministrazione della cosa pubblica! vescovi, abbiamo avuto il merito di avere Pertanto, in democrazia l'opposizione demo contribuito in modo determinante alla sal­ cratica (e non di regime, come quella sociaI vezza della libertà di tutti, sconfiggendo comunista) ha una funzione salutare: e n o n il comunismo in Italia; ma dobbiamo onesta­ solo di controllo del potere, ma anche e so­ mente confessare che abbiamo anche contri­ prattutto di disintossicazione interna d e l buito agli attuali mali della nostra Italia partito, essendo lontano dal potere e dalla non gridando sufficientemente contro il ma­ tentazione che esso purtroppo costituisce. le e il peccato nella gestione del potere, e non dando esempio di distacco e di condan L'UNITA' POLITICA L'unità dei cattolici sul na della politica clientelare, cui non po= DEI CATTOLICI piano politico non ha avu chi membri del clero hanno contribuito. UN GRANDE BENE to e non ha solo la fun= Evidentemente non parlo, né lo potrei, di zione di diga contro i l tutti i più che duecento Vescovi italiani e comunismo, ma anche contro il laicismo anco­ relativo clero; ma solo della mia esperien­ ra vivo e vegeto: laicismo che è disprezzo e za e della mia conoscenza, che può comunque lotta contro quei valori umani e cristiani, permettermi di fare alcune osservazioni ab­ che i cattolici non possono non affermare an bastanza pertinenti. che sul piano politico e sociale. E tale trI Intanto, dopo le elezioni politiche d e l sto laicismo è appannaggio di tutti i parti= 18 aprile 1948, bisognava che il, clero non ti italiani, eccetto la DC, che perciò forma prendesse più parte attiva alla politica e­ no un superpartito, che va dai comunisti aI lettorale, partitica e correntizia ,della liberali, quando si tratta di osteggiare ta­ DC. E la maggior parte di esso l'ha fatto. li valori. Lo abbiamo visto in occasione del Una parte di esso (è difficile dire quan­ la legge sul divorzio e poi della legalizza= to rilevante) no: magari a fin di bene, per zione dell'aborto, quando sia al parlamento rifare chiese e locali parrocchiali, per at che nei referendum imposero la disciplina di trezzare campi di gioco e ritrovi per i ra= partito invece che quella della coscienza. gazzi, per sistemare povera gente in cerca L'unità dei cattolici in politica ha anco­ di un posto di lavoro o per ottenere un p0- ra un'altra funzione importantissima: s e è sto in banca per qualche nipote, si è aggio vero, come è vero, che noi cattolici abbiamo gata al carro di qualche deputato o uomo dI il dovere di proporre democraticamente i va­ potere. Dovendo ricambiare i favori, avven­ ri umani e cristiani che possono e d e v o - ne che ,certi preti degradarono la loro di­ n o stare a base dell'umana convivenza, a gnità di ministri di Dio: si trasformarono chi possiamo e dobbiamo affidare tale compi­ in uomini di partito nel senso deteriore, e to, data questa virulenza anticattolica che quindi in galoppini elettorali, manovratori contamina tutti i partiti italiani, se n o n di voti e leccapiedi,non certamente de91i a un partito politico che ad essi si ispira? uomini migliori della DC, ma degli affari­ e non fu questo il motivo che sti senza ideali, che non hanno servito, ma spinse don Luigi Sturzo a dar vita al Parti­ si sono serviti della Chiesa. to Popolare, che nel dopoguerra si chiamò e Si sono fatte delle leggi a favore delle si chiama Democrazia Cristiana? parrocchie e degli Istituti religiOSi, spe­ Si capisce che tale quadro storico spiega cie se di beneficenza: e credo giustamente, quanto è avvenuto e avviene in Italia,ma non dato il servizio che la Chiesa, in quan giustifica e non assolve nessuno dalle pro­ to tale, rende alla società civile; ma talI prie colpe personali: corruttori e corrotti, benefici stabiliti per legge andavano gesti perseguti o perseguibili a termine di legge, ti e richiesti non dai singoli preti o supe devono pagare i loro crimini dinanzi alla cQ riori e superiore degli Istituti religiosi; munità nazionale, così come pagheranno per i bensì da Curie vescovili e Curie generali­ loro peccati, secondo la legge del Decalogo, zie, o da organismi ecclesiali appositi. In dinanzi al tribunale di Dio. vece, vescovi e Superiori religiosi hanno~ IO, personalmente, ho sempre creduto all'~ di fatto se non deliberatamente, permesso sigenza dell'unità dei cattolici in politica che preti e religiosi, povere suore e inge­ per i motivi esposti: e, senza difficoltà,nQ nue superiore facessero anticamera dall'onQ - 83 -

    revole tale o tal altro, che peregrinassero da in gconomia e povertà come sicoAvÌene un assessorato ad un altro, che si lascessero a cristiani seri che di queste esigenze abindolare da interessati portaborse per otte­ evangeliche sono ohbligati a fare pro­ nere, magari, ciò a cui avevano diritto e che fessione? potevano e dovevano ottenere salvaguardando la Lo stesso dicasi del Convegno dei Set loro dignità, e non in ricambio di voti e for­ timanali cattolici d'Italia, pure c o n se di sconosicute (a loro) tangenti agli inte­ tanti sponsor e patroni. Anche questo ressati. non è un modo di servire e di asservir­ E' nella vocazione della Chiesa, del prete e si? non condizionerà la missione d e l della suora,il chiedere per realizare opere di giornalista cattolico, che non dovrà t~ carità: ma va fatto con dignità, mai a scapito merà di parlare chiaro in difesa della del prestigio del ministero che svolgono. verità? Il legame tra la Chiesa italiana e la Demo­ Si è iniziato, in diocesi di Agrigen­ crazia Cristiana non può non esserci, poiché to, il cosiddetto Decennio Gerlandiano, questo partito, pur essendo per sua natura e con studiosi raccolti di qua e di là e per volontà della stessa Chiesa aconfessiona­ manifestazioni religiose e culturali le, è nato per dar voce alla povera gente, per sotto i suddetti protettori. Oggettiva­ una società più giusta,basata sui valori umani mente non ci sarà niente di illecito:ci e cristiani: quei valori che la Chiesa stessa sono delle leggi e si sfruttano. Ma, mi annunzia come Madre e Maestra di tutte le gen­ chiedo, è conveniente? ti. !-la questo necessario rapporto non da tut­ La cultura per essere cultura, la Re­ ti è stato inteso e gestito nel migliore d e i ligione per essere Religione, il Vange nodi: e un mea culpa andrebbe detto con umiltà lo per essere vangelo non devono aver~ evangelica dinanzi a Dio e ai fratelli, come padroni né patroni! la Chiesa vuole che facciamo all'inizio della In settembre sarebbe venuto papa Gio­ santa Messa. vanni Paolo II in Agrigento: verrà,per Per reazione a questi preti che si intruppa­ i motivi da tutti conosciuti, nella pri rono nella DC e nei compromessi clientelari,ce vare del '93. Ebbene, perché non mo5tr~ ne furono altri che, folgorati dal marxismo in re al mite e forte successore di Pietro prospettiva messianica, si dettero armi e bag! che viene a confermarci nella fede l a gli al partito comunista o, in minor numero, a nostra dignitosa povertà nella città Duello socialista o di estrema sinistra, caden che lo ospiterà, nel palazzo in cui pas do così dalla padella alla brace. E non furono serà la notte e alcune ore della giorna gran che lungimiranti, poiché scoprirono Marx ta, anziché permettere certe spese che e il comunismo,quandc)',ormai erano in inarrest~ male impressionano i fedeli cattolici e bile declino. E furono giustamente ammoniti e, i molti lontani dalla pratica della fe­ in alcuni casi estremi, sospesi a divinis, os­ de? perché non chiedere alla pubblica sia dalla celebrazione dei Sacramenti. amministrazione solo quel tanto che ba­ Allora, pur avversando le posizioni di que­ sti a garantire l'incolumità del dolce sti confratelli, mi chiedevo come mai non s i Cristo in terra e un'accoglienza ordina infliggessero le stesse pene ai preti asservi­ ta e decente? - ti al clientelismo democristiano, ai preti po­ liticanti, a quei confratelli che si districa­ GERLANOO LENTINI vano tra correnti e uomini senza ideali n e l partito,che gli ideali cristiani doveva profe~ sare e sostenere. NOSTALGIA PER LA FEDE PERDUTA

    NIENTE SPONSOR Pertanto, ci sono ancora delle ------MARIO SOLDATI------NELLE NOSTRE cose che non mi convincono; e MANIFESTAZIONI non riesco a capire perché an- Una volta, anni fa a Torino ma quan­ che a livello di Curia e di Ve do non ero neanche sessantenne, mi era scovo vengano avallate. Degli esempi. - capitato di accompagnare due gentili sl Si fa un Convegno regionale della Società di gnore di un'altra città italiana, due San Vincenzo de' paoli, che si occupa dei pove "nazionali straniere", avrebbe detto Ma ri più poveri:.e si fa in un albergo di luss07 naldo Leopardi, e fare loro da guida nei pressi di Sciacca? non stride, e non è un nella visita ai monumenti più belli. insulto proprio per quei poveri che si voglio­ Dopo avere ammirato lo scenografico a no servire? E perché deve farsi con la sponso­ trio a colonne tortili del palazzo Asi~ rizzazione della Provincia di Agrigento, e con nari di San Marzano, avevamo, molto na­ tanto di grazie all'Assessore competente? Quei turalmente, attraversato la via ed era­ soldi non potevano essere impiegati in m o d o vamo entrati nella prospiciente chiesa più utile per •.• i poveri? di San Filippo Neri, opera dello Juva­ Si celebra il Centenario del Cittadino, i l ra. Appena attraversata la vecchia bus­ primo settimanale cattolico agrigentino. E per sola, ci eravamo fermati, come senza ché sotto l'alto patronato degli AssessoratI fiato. alla Cultura del Comune, della Provincia e del Contemplavamo dalla soglia, nell'im­ la Regione? Non è meglio fare le nostre cose provviso silenzio e nella diffusa luce - 84 - d'argento, la solennità dell'unica, immensa navata rettangolare, e l e sue larghe, perfette simmetrie: l e arcate altissime, le poco profonde SUFFRAGIO UNIVERSALE cappelle, le lesene che correvano ininterrotte dalla base fino alla I PERICOLI NON SONO POCHI volta e che grazie alla scanalatura parevano ancora più lunghe e p i ù verticali . TANTO PER SCANDALIZZARE qualcuno, peschiamo da Personalmente cercavo di analizz~ La Civiltà Cattolica del 1874. re o razionalizzare l'impressione Sentite dunque cosa scrivevano quei gesuiti, la che stavo provando. Tuttavia, n o n cui voce era considerata, e non a torto, quella ero soddisfatto, non ero tranquil­ della Santa Sede stessa: lo. Mi pareva, confusamente, che il "Il suffragio universale è essenzialmente catti motlvo vero e più profondo di quel­ vo e ingiusto; perocché di natura sua tende a da~ la bellezza, mi sfuggisse. Continu~ re prevalenza al numero, vale a dire alla forza, va, in silenzio, a guardare; e in­ ed uguaglia tra loro - con vera offesa della ra­ tanto pensavo: il barocco, sl, m a gione e del buon senso - le diverse personalità con un presagio di neoclassicismo: sociali, guardando alla sola identità di natura il barocco dello Juvara. dell'uomo, senza tenere conto delle accidentalità A un tratt, mi accorsi di essere svariatissime che determinano in lui i diversi di rimasto solo. Ero solo, Il, ancora ritti e le diverse attitudini ad influire nel reg in fondo alla chiesa, ancora V1Clno gimento della cosa pubblica". alla porta d'ingresso. Le due genti Proseguivano quegli autorevoli Padri: li signore erano. ormai lontane e le "Il suffragio universale, c o n restringimento vedevo piccole, laggiù, nella chie­ per altro ai soli capi di famiglia, al più è com­ sa deserta, presso l'altare maggio­ portabile per l'elezione dei magistrati municipa­ re. Una si era accostata alla balau li, attesa la prossimità del Comune colla società stra: probabilmente guardava la pa~ domestica ( •.• ). Ma adoperato per le elezioni po­ la dell'altare. L'altra, invece,pro litiche è una vera storpiatura che, comunque cer­ prio in quel momento, s'inginocchi~ chisi di realizzarla, camminerà assai male" (C.C. va al primo banco e restava ingino~ s.IX, vol.l, 1874, pp.137 s.). chiata col volto tra le mani, come Prima di abbandonarci all'indignazione davanti se pregasse. a questo cattolicesimo ottocentesco, converrà os­ Come se? Era molto più semplice servare che ancora nel 1965, nel suo documento supporre che pregasse davvero. E il più "aperto" - la Gaudium et spes - lo stesso Va­ breve ritardo con cui feci questa ticano II sembra non accettare senza cautele e con supposizione cosl naturale bastava dizioni le elezioni a suffragio universale. Scri~ a illuminarmi. Anch'io, quand'ero' vono in effetti i Padri conciliari: ragazzo, quando ero bambino, avevo "E' poi da lodarsi il modo di agire di quelle tante volte pregato in quegli stes­ nazioni nelle quali la maggioranza dei cittadini si banchi. San Filippo era la m i a è fatta parlecipe della cosa pubblica in un clima parrocchia. La casa dove nacqui, e di vera liberlà" (G.S., 31). dove vissi fino a ventun anni, era Ma questa traduzione non rispetta del tutto il Il a due passi. Levai allòra l o teslo latino che è più restrittivo. Cosl, dove è sguardo all'immensa navata deserta, tradotto "la maggioranza dei cittadini", l'origi­ alle pareti vuote e grige, a quella nale dice:"pars guam maxima civium, cioè "la mag­ luce d'argento che pioveva dai fi­ gior parte possibile dei cittadini". Non, dunque, nestroni, e mi dissi: era pur bella "tutti", sempre e comunque, ma quanti più è reali la Fede' E' giusto che io l'abbia sticamente possibile. Comunque il Concilio conti­ perduto? .. nua in questa linea di realismo, di concretezza, aggiungendo subito che, anche per questo suffra­ MARIO SOLDATI gio "quasi universale", "si deve tuttavia tener Corriere... della Sere. 4 .. 10.92 conto delle reali condizioni di ciascun popolo e della necessaria solidità dei pubblici poteri"(G. S., ivi). Dunque, il fatto che voti più gente po~ ------GRAZIE, AMICI! sibile è auspicabile, anzi laudandus, purché que­ OFFERTE PER LA VIA sto allargamento della base elettorale sia prati­ t 50.000 - Calogero Miliano (Ribe­ cabile nelle situazioni concrete. Anche per il V~ ra) ticuno II possono esserci condizioni nelle quali E 10.000 - Anna Zaia Schifano (Ri­ il livello di partecipazione politica non deve es bera), Alfonso Fucà (Aragona) sere allargato più di tanto. - t 20.000 - Ignazio Ruvolo (Ribera) * * * Giuseppe Binanti (Bagheria) QUESTA NOSTRA incursione in un simile tema non E 100.000 - NN (Inghilterra) è casuale, ma ha una sua non ancora estinta attua t 15.000 - Luca La Paglia (Ribera) lità precisa: il voto del 5 e 6 aprile ha reso l' t 25.000 - Rosalia Angileri (Ribe- Ilalia ancor più ingovernabile. ra) Tutti riconoscono che è urgentissima una rifor­ E 5.000 - Guglielmo Bernabai (PG) ma elettorale: nessuno osa dirlo in modo esplici- - 85 - to, ma una simile riforma (quali che ne siano le toporsi alle ingenti spese che quel­ modalità) va comunque nella linea di l''correzio­ le richieggono, sia perché rifuggono ne" del suffragio universale. dal sozzo ciarlatanismo onde dovreb­ L'attuale proporzionale italiana ha l'ambizio­ bero rivestirsi nel proporre la pro­ ne di "fotografare" la situazione dell'elettora­ pria persona e decantare i propri m~ to dando rappresentanza a tutte le opinioni, an­ riti. Onde avviene c h e la maggior che le minori. Tra le proposte per cambiare siml parte de' candidati è spesso compo­ li regole del gioco, che portano alla frantuma­ sta di ambiziosi impudenti pronti a zione sempre crescente, quella che gode di mag­ prostituirsi alla mercé di un parti­ gior favore è una Sperrklausel, una "clausola di to che in certa guisa li compra per sbarramento", come la chiamano i tedeschi che l' manciparli alle sue voglie. A farli hanno fissata al 5 per cento (ma altri Paesi la poi trionfare nello scrutinio conco.!:. portano addirittura al 15-20 per cento). re e la tromba menzognera del giorna Per stare al caso tedesco, le "opinioni" poli­ lismo e l'opera efficace dei Comita~ tiche che non siano condivise da almeno il 5 per ti e i sobillamenti e gli intrighi e cento dell'elettorato è come se non esistessero, le mene di mestatori audaci e senza non hanno alcuna rappresentanza in Parlamento.CQ onore. sl, se il corpo elettorale è - poniamo - di 50 Quindi non è meraviglia se nei Pae milioni di persone, bisogna superare i 2 milioni si eziandio in cui la maggiorità deI e mezzo di voti per vedersi attribuiti deputati cittadini è onesta, si vede uscire e senatori. Con una simile Sperrklausel anche in dalle urne una rappresentanza nazio­ Italia, i 16 partiti presenti in un Parlamento nale composta per lo più di tristi.E caotico sarebbero drasticamente ridotti a 4 o 5. parimenti non è da stupire se tante Questa clausola - alla pari di tanti altri mar sono le astensioni dei buoni: e qua n chingegni escogitati dai costituzionalisti - non d'anche s'inducono ad accorrere alla è che un modo per "domare" gli effetti del suf­ votazione, basta che il partito av­ fragio universale, cancellando letteralmente fe! verso sia più compatto e meglio di­ te intere di elettorale "bizzarro". sciplinato, per pienamente 6config­ gerli •.. " (C.C., s. VIII, val. XII, * * * 1873, pp. 685s.). INTERROGARSI dunque su questo tema non è certo Come avviene per tante altre cose anacronismo; anzi. Sarà pertanto interessante ri del cattolicesimo tradizionale, an­ prendere ancora dalla Civiltà Cattolica - d e 1- che per una simile posizione della 1873 questa volta - una citazione lunga, ma che Chiesa ottocentesca ci saremmo scan­ sintetizza la polemica cattolica contro un isti­ dalizzati molto di più qualche anno tuto che a noi sembra essenziale alla democrazia fa. Da qualche tempo, davanti a cer­ ma che ancora al Vaticano II suscitava cautela.E ti guasti provocati da ciò c h e ci che ora si cerca in vari modi di sterilizzare, e sembra "moderno" e, dunque, "giusto" proprio per salvare la democrazia. ci siamo fatti piD prudenti. Sentiamo, dunque, quei battaglieri gesuiti: "Il vizio principalissimo del suffragio unive.!:. ( A. ) VITTORIO MESSOR! sale consiste in questo che, agguagliando tutte ****************************** le teste, dà la prevalenza al maggior numero,con +--- LETTERA AL DIRETTORE ---+ perfetto schiacciamento della parte men numero­ sa, ma migliore, della civil comunanza. Esso eg~ glia indistintamente tutti i cittadini in ordine PERCHE' a un giudizio da cui dipendono i piD vitali int~ UNA RAGAZZA SI FA SUORA? ressi della società e a proferire il quale si ri chiede non meno onestà di cuore che perspicacia Egk~g~o V~kettoke, di mente. Lo scapolo, il quale non è che una se~ tke kagazze k~beke~i (Fkanc~4ca,An plice molecola sociale, è messo alla pari del pa na e Cakmetinal, dukante que4t'anno~ dre di famiglia, il quale rappresenta un'intero hanno eme~~o ~ voti ketigi04~. organismo. L'ignorante, che appena conosce l'uso Pekché e come una kagazza decide della zappa e della pialla, è pareggiato al giu­ d~ 6ak.6~ .6UOka? rista, al filosofo, all'uomo di Stato, in ordine VOkke~ che almtno una dette tke m~ a giudicare dell'attitudine di chi deve esercit~ ki.6ponde44e. re la funzione più alta del reggimento politico Gkaz.Le. ( ..• ). Ognun vede come un tale ordinamento mena di necessità a far prevalere nella elezione de' GIOVANNA G. IR~bekal deputati la parte meno idonea della società. M a RISPONVE CARMELINA SAJEVA fosse ella almeno lasciata libera,e in balia del una deUe tke la propria coscienza! Neanche questo. Le candid~ ture la costringono a restringere il proprio su! Caka G.Lovanna, fragio tra persone di cui forse per la prima val pen40 pkopk.LO che non c.L 4.Lano del ta ha udito il nome e di cui certamente non s a te 60kmule o delle 6ka4i 4tandaAa stimare le qualità personali. Il modo, poi, onde pek k.L4pondeke alla tua domanda,e 40 siffatte candidature promuovonsi, ne allontana no conv.Lnta che ognuno d.L no.L t~ ki7 le persone più degne; sia perché non possono so! .6pOndekebbe in modo divek40, .6econdo - 86 -

    ~a pkOpk~a e~pek~enZa un~ca e ~k~~pet~b~~e. Una co~a è ~~cuka: è una kea~tà co~~ ~~a~ I Fatica per la propria rovina I de, co~~ bella, co~~ ~tkaokd~nak~a che e a~ ~a~ d.i66~c{~e, almeno pek me, patlakne e de In questo secolo (( spiran­ a sua propria rovina" (Obras ~ct~vetla con le pakole. - te » (era questa, una volta, la de S. Agustin, XIX Enarracio· qualifica dei mesi che volge­ Pek cekcake d~ k~~pondekt~, pkOVO a d~kt{ nes sobre los salmos. Ma­ vano al/a finel i romanzi poli­ drid, 1964,1, p. 1221 qualco~a della m{a e~pet{enza, d.i C{Ò c h e zieschi hanno avuto ed Le vicende piccole e gran­ ho v~~~uto 6.ino ad oggi e che comunque è ~o hanno una straordinaria for­ di di questi ultimi tempi ne lo l'inizio d~ un lungo, non 6ac~le ma 6elT tuna, per geniali e fecondis­ sono una indubitabife dimo­ simi autori, per impegno di ce e gio~o~o cammino che dukekà pek tutti strazione: quanto ingegno, editori specializzati, per dif­ quanta abilità, quanta forza la vUa. fusione di copie, per numero di volontà, capacità di sacri­ Il 6atto che tke g~ovan~ donne d.i R.ibeka, e qualità di lettori. ficio, pena, fatica e rischio ~n que~t~ ult<.m~ me~<., abb~amo eme~~( { vo­ 1/ perché non può certa­ non sono necessari nelle im­ mente cercarsi e trovarsi so­ t<. telig~o~~, c~ ~~amo con~actate totalmen­ prese delittuose! Ia nel fascino delle avventure Per progettarle e realizzar­ è ~~ctLta.mente ~pec~a imprevedibili, nelle inattese te a V(O, una "gkaz.la" le. creare la rete dei collabo­ e, a volte, spettacolari solu­ le pet tutto {l pae~ej è un gkande dono del ratori e dei fiancheggiatori: zioni; nella trama dagli sboc­ no~, no~tke 6am~gl(e per tacitare o intimorire, per S<'gnoke pek pet le e chi improvvisi, ma prin· pVt tutt~. cipalmente, ritengo. nel sot­ costringere alla resa o alla in­ Ringtazio {nnanz~ tutto V(O pek la m~a 6a tilissimo gioco dell'intelligen­ nocuità gli emuli, per utilizza­ re rutte le risorse e gli m~gl~a che m~ ha ~empke gu~data e ~o~tenuti za, sia dei protagonisti « cattivi» che cercano di umomini disponibili, per con l'a66eUo e ~opkattu:tto con la pke.gh{e­ compiere il ma/e, nasconder· emergere sugli altri, per af· ta. si e, sviando le tracce, resta­ fermarsi, per compiere, con Pekché ho ~celto que~ta ~tkada? re impuniti, come di quelli una certa speranza di suc­ cesso, azioni spericolate, per Pekché ho cap~to, nella pkegh{eka, nel ~{ « buoni )/ che, invece, voglio­ no scoprire il delinquente, o vendere la merce di contrab­ lenz~o - ma anche con l'a{uto d{ pek~one le impedirgli il ma/e, assicurar­ bando, fornire i mercati del· qual~ m<. hanno cap~to e gu{dato - che è que lo alla giustizia per la sua giu­ la " roba" richiesta, punire o ~ta la m~a vocaz~one, che nel m~~tek~o~o d7 sta punizione, e tutelare gli minacciare un avversario, as­ innocenti sospettati. sicurarsi !'impunità. Jegno d~ V(O ~u d~ me eta pkev~~to pkOPk~O Tutte le azioni umane - Se tante capacità umane que~to! bl/olle o cnttive - sono frut· fossero volte ed impiegate Va ~empke ho avvekt{to dentko d{ me u n a to di intelligenza, di volontà, nel bene, in breve, molte pia­ di determinazione, di impe­ "~pÙtta" vek~O una v~ta m(~~~Onak(a, una v~ ghe dell'umanità sarebbero gno, di un costante alltodo­ emarginate o guarite. ta a ~ekV~Z(O totale de~ 6katell(, ma ~pe7 minio per COllcentrare gli Ma /"illusione di saper riu· c.ialmente d{ quell<' p~ù b{~ogno~<. d.l amOke, sforzi, superare difficoltil, af­ scire a farsela franca, di sfug­ d.i pace, d.i vek.ità. frontare sacrifici a volte eroi­ gire alla giustizia, accieca ci, pur di riuscire. Que~ta ~en~az~one ~.i 6aceva ~empke p.l Ù talmente da non permettere Potremmo anche affermi!­ di rendersi conto che il male ch~aka dec.l~a 6~no cono~c.luto e a quando ho re che il male richiede uno non paga; ci si affanna sen­ le M~~~~onak.le della Scuola. Atloka ho co­ sforzo ed un impegno mag­ za frutto, ci si affanna per la giore del bene ed impone un m~nc

    IL NUOVO ni. I suoi destinatari sono prima di vita e maestro insigne nell' (lI11n i v~!I~l)vl ~ colOro ~hfl !Inno re­ annunzio della Parola. Giustè CATECHISMO sponsabili della catechesi nella Chiesa cattolica: parroci, catechisti, mente l'Autore di questa bio­ UNIVERSALE redattori di catechismI. Sarà un mo· grafia lo qualifica "portato­ dello al quale dovranno ispirarsi e re di Cristo". col quale dovranno confrontarsi tutti In queste pagine, scritte È passato attraverso dieci diverse i testi, diocesani e nazionali, per l'in· con accurata ricerca di docu­ stesure, in sei anni di lavoro, Il nuo·' segnamento della dottrina cristiana menti storici(anche inediti), va "Catechismo della Chiesa Catto­ al diversi destinatari: bambini, fan· lica", che é statò approvato ufficial­ clulli, adolescenti, giovani, adulti, con riferimenti agli scritti mente da Giovanni Paolo Il il 25 glu· anziani. del nostro personaggio, c o n gno. Si tratta di un volume di oltre • Grazie alle sue caraneristiche e abbondanti testimonianze del­ 450 pagine, che rimane segreto fino qualitiP, ha detto Giovanni Paolo Il, le figlie spirituali, che av~ a quando non verranno approntate -potrà costituire un sicuro punto di va raccolto in congregazione le traduzioni nelle principali lingue riferimento nell'elaborazione dei ca­ religiosa, affiora l'entusi~ del mondo. Il testo base è in france· techismi nazionali e diocesani, la se. Quello ufficiale sarà In latino. Il cui mediazione 9 da ritenersi indi· smo del biografo di fronte al via alla sua diffusione sarà dato con spensablle•. Questo è un punto mal· le doti soprannaturali ed um~ una Costituzione apostolica, un so­ to Importante, l'esposizione della ne del Chieppi, senza tutta­ lenne documento a firma del Papa. dottrina cristiana, Infatti, incontra via lasciarsi trasportare a ~ Ma questo non dovrebbe awenlre problemi ed esigenze differenti a se­ di esagerate. prima di Natale. . conda delle varie aree geografiche e L'andamento dello scritto Il "catechismo" era stato chiesto delle varie culture. ./1 catechismo dal Sinodo straordinario del Vescovi non Intende assolutamente sostitul. procede secondo periodi stori del 1985, convocato da Giovanni re o mortificare I catechismi locali, ci, che descrivono gli avveni Paolo li per commemorare il XX ano sia quelli già in uso, sia quelli che menti di una Italia, che veni niversario della fine del Concilio eri· nasceranno.., ha essicurato il cardi­ va formandosi in nazione, erI lanciarne l'insegnamento, E il Vatl· nale Joseph Ratzingar, prefetto del· feriscono della presenza del cano Il è il riferimento ideale del la Congregazione per la dottrina del­ Chieppi, desideroso dell'indi nuovo testo, che è stato preparato la fede, sotto la cui guida s'è svolto redaziona/mente da un gruppo di tutto il lavoro, pendenza e della libertà del­ sette vescovi, realizzato con Il con· Nella storia del cristianesimo ci la patria, non condizionata tributo di numeroslsslml esperti sono stati tanti catechismi, sino a dagli schemi ideologici libe­ (esegeti, teologi, IIturgistl, morallstl, quello famoso di Pio X del primi del ralmassonici trainanti i gra~ catecheti, pastoralisti, ecc.) e pas­ Novecento, con le domande e rispo­ di uomini del nostro Risorgi­ sato al vaglio, infine, dai vescovi di ste mandate a memoria dai ragazzi mento. tutto il mondo che, due anni fa, as· fino agII anni sessanta, quando ap­ sieme alle prime bozze inviarono a parvero i primi catechismi nazionali. In tutta la narrazione pre­ Roma anche 25 mila emendamenti. C'era proprio bisogno di un nuovo vale la presentazione d e l l!' bozza finale era stata sottopo· testo? -81>0, ha risposto Ratzinger, Chieppi come intrepido asser­ sta in febbraio a Giovanni Paolo Il, .in un mondo caratterizzato dal tore dei diritti di Dio, come che aveva seguito personalmente "soggettlvismo ", dalla frantumazio­ difensore della Chiesa, come tutte le diverse fasi dalla redazione. ne dei diversi messaggi; in un mon­ servitore dei poveri, sensibi Il Papa ha formulato una serle di ul· do in cui realtà come Dio, Cristo, le alla condizione di fanciul teriori osservazioni mlglloratlve del Chiesa, uomo... sembrano perdere te'ito, che è stato poi ultimato Il 30 senso e rilevanza, si fa sempre piil le e ragazze, facili vittime aprile. Il nuovo cetechismo è diviso strada l'esigenza di un annuncio del dell'ignoranza e dell'altrui in quattro parti: "la professione di messaggio cristiano, che sia nello cattiveria. Da qui il suo im­ fede" con illustrazione degli articoli stesso tempo: semplice e sintetico, pegno di trasparenza nella del Credo; "la celebrazione del mi· sereno 8 gioioso, propositivo ed im­ santità sacerdotale, la ric­ stero cristiano", con l'esposizione pegnativo 8 un tempo». chezza culturale trasmessa ne dei Sacramenti; "la vita In Cristo" gli scritti e nella predica~ con la spiegazione dei Dieci Comano Silvano Stracca zione, la fondazione di u n a damenti; "la preghiera cristiana" B_ S • ------con una sintesi della spiritualità del congregazione di vita attiva, credente in Cristo sulla base del Pa· GERLANDO lENTINI apostolica, caritativa: le PiE. dre Nostro. cole Figlie dei Sacri Cu~ Il "Catechismo della Chiesa cat· AGOSTINO CHIEPPI ri di Gesù e di Maria. tolica" - che, molto probabilmente, Lo stile facile, narrativo, tutti chiameranno il "Catechismo di "PORTATORE DI CRISTO" del Lentini rende piacevole Giovanni Paolo Il'', per analogia con la lettura di queste pagine, i suoi illustri predecessori - con­ Città Nuova Editrice densa le verità essenziali e fonda­ anche se sovrabbondano le te­ Roma stuali citazioni dei discorsi mentali della fede e della morale pp.627, i 37.000' cattolica, formulate in modo Il più del Chieppi, non prive della possibile completo, chiaro e sinteti­ retorica oratoria del tempo. Mons. Andrea Miotti, ve co. !! testo, ha sottolineato autore­ A queste pagine potrà atti~ volmente il Papa, osi col/oca mirabil· scovo di Parma, appresa la gere chi volesse offrire una mente nel solco della tradizione del. notizia della morte di mon la Chiesa. Il contenuto rispecchia fe· breve e agile biografia di un signor Chieppi, esclamava: sacerdote dall'autentico spi­ delmente l'insegnamento del Vati· "Ho perduto la perla d e l cano If e si rivolge all'uomo d'oggi rito evangelico, ricco di do­ presentandog/i il messaggio cristia· mio clero!". Questa espres ti umane, quale fu Agostino sione sintetizza bene l a no nella sua integrità e compie­ Chieppi, "portatore di C r i­ tezza-, ricchezza spirituale di un s t o" in un periodo storico Il catechismo non sarà, tuttavia, sacerdote, esemplare nell' particolare. un testo destinato ad andare diretta· attuazione del Vangelo i n E. SONZINI mente in mano al ragazzi e al giova- ogni circostanza della sua La Civiltà Cattolica 2.5.92 - 88

    E NO I AB B I AM O CR E DU T O processi legati al­ la nascita della vi­ *********************************** A L L' A MO R E ta. Non possiamo peL CHIARA LUBICH ciò seguire senza preoccupazioni le fa Riportiamo questa volta un breve scrit­ verso. tiche e gli sforzI to di Chiara Lubich, nel quale, nei primis­ E mi sostiene e mi apre gli occhi dei rlcercator i qua!1, simi tempi della vita del movimento, ella su tutto e su tutti come su altrettan­ descrive come awenne la sua "scoper.ta" ti frutti del suo amore. do siano condotti u­ personale della realtà più affascinante: La conversione è awenuta. "La nicamente per inter­ Dio è Amore. novità" è balenata dinanzi alla mia rompere la vita già mente: so chi è Dio. Dio è Amore. accesa, o per impedi n fatto. Facevo ancora scuola. re chimicamente o ~ Un sacerdote di passaggio ( ... ) Dio è Amore. canicamente che s 1 chiede di dirmi una parola. Mi Ne siamo coscienti, ne siamo per­ accenda. domanda di offrire un'ora del­ suase fin ne] più profondo. Tutto Troppo spesso però U succede che il cammi la mia giornata per le sue intenzioni. nella nostra vita cambia. Il sorriso Rispondo: perché non tutta la gior­ affiora di continuo sulle nostre lab­ no di questa ricerca nata? Colpito da questa generosità bra, nei disagi della guerra, anche viene strumentalmen­ giovanile ( ... ), mi dice: "Si ricordi nei distacchi, anche sotto i bombar­ te usato e sbandiera che Dio la ama immensamente». damenti, anche vicino alla morte to per sostenere te~ È la folgore. (1): tutto è espressione dell'amore di si preconcette o rea .. Dio mi ama immensamente». Dio. lizzare progetti d I "Dio mi ama immensamente». Ed egli depone questa nuovissima "liberazione" che so Lo dico, lo ripeto alle mie compa­ fede in lui Amore nel nostro cuore no in realtà veri e gne: Dio ti ama immensamente. Dio come sotterrasse un seme in un ter­ propri programmi d i ci ama immensamente. reno. colonialismo biologi Da quel momento scorgo Dio pre­ È questa la nostra grande, gran­ co. Questa denuncia sente dappertutto col suo amore: dissima scoperta. Il mondo che ci è stata esplicitamen ne~le I?~e gio";1à.te,. nel~e. mie no!t!, circonda non lo sa. Comunico la no­ te espressa, tra l' nel miei slanCI, nel miei propOSItI, vità a quanti posso: a mia madre, a altro, da Elio Sgre~ negli awenimenti gioiosi e confor­ mio padre, alle sorelle, al fratello, cia, direttore d e l tanti, nelle situazioni tristi, scabro­ alle amiche. Centro di bioetica se, di fficili. Noi crediamo all'amore. Questa è dell'Università Cat­ C'è sempre, c'è in ogni luogo e mi la nostra nuova vita. Per questo ma­ tolica, che ha ricor spiega. Che cosa mi spiega? Che tut­ nifestiamo il desiderio di essere se­ dato come le esperi~ to è amore: ciò che sono e ciò che mi polte - qualora fossimo morte per la mentaioni d i Gurse­ succede; ciò che siamo e ciò che ci guerra - in una sola tomba con so­ ran Talwar siano sta riguarda; che sono figlia sua ed egli pra scritto come nostro nome, per­ te finanziate (d'ac~ mi è Padre; che nulla sfugge al suo ché quello era il nostro "essere": «E cordo col governo in amore, nemmeno gli sbagli che noi abbiamo creduto all'amore» (2). diano) dalla Fonda~ commetto, perché egli li pennetle; zione Rockfeller, da decenndi baluardo di che il suo amore awolge i cristiani I) Era il /944. dl/rallle la seCOlI/In Kuerra come me, la chiesa, il mondo, l'uni-' "'OII/lie/le.; 2) ,{r. I Cv 4.16. difesa dello status qua economico-poli ti co del pianeta (Avve nire 2.9.92). -- §§§§§§§ IL VACCINO ANTI-BABY §§§§§§§§§ A parte comunque UN NUOVO FARMACO ABORTIVO RIACCENDE LA DISPUTA SULL'INI queste e altre gra­ ZIO DELLA VITA UMANA. IN ASSENZA DI LEGGI CHIARE E UNI~ vissime consideraio­ VERSALMENTE ACCOLTE, INTERESSI ECONOMICI E POLITICI SPIN ni, ci resta nell'a­ GOND LA RICERCA VERSO SOLUZIONI A SENSO UNICO. - nimo il fastidio e la pena che proviamo La notizia, divulgata da molti giornali, di una nuova sperimenta (come uomini e come zione per il controllo delle nascite ha fatto molto scalpore. Dopo genitori) a sentir la RU-486, ecco dunque in arrivo questo vaccino "anti-baby". Siamo dibattere gli esper­ ancora sulla medesima linea di ricerca, che mira ad interrompere ti (o presunti tali) il processo di sviluppo della vita umana nel seno materno, in u n sul momento iniziale punto sempre più "a monte", per rendere sempre meno traumatico, pe della vita: quando ricoloso e scomodo il rifiuto della vita stessa. In tutti e due I cessiamo di essere casi, si tratta di interventi chimici per impedire all'embrione u­ un "aggregato di cel.. mano di svilupparsi. Ma lasciamo agli esperti spiegare dettagliat~ lule"? Quale il mo­ mente i termini della faccenda. mento d'inizio dell' Noi siamo su posizioni opposte, cioè per una linea di ricerca la individualità? L'ab­ quale miri ad approfondire gli studi sulla regolazione naturale dù bozzarsi della spina la fertilità, in modo da offrire alla coppia la possibilità di es~ dorsale? L'impianto sere o meno genitori, senza ricorrere a violenze di nessun tipo ai nell'utero? Perché? - 89 -

    In base a quali criteri? Abbiamo l'impressione che ci stiamo muovendo ::::::::::::: OLIMPIADI "SATANICHE" sulla soglia e all'inter no del mistero, del piu BARCELLONA n caldo elogio Molti dicono che i cattolici hanno grande mistero biologico OLIWIADI alla S agna il complesso persecutorio, che vedo­ con la grazia dell'ele­ Uper le O~mpia­ no il diavolo dove non c'è quando si ESTIVE di estive di Barcello­ parla (magari documentandolo, dati fante in una cristalle­ na. Ma ... l'avete vista obiettivi e cifre alla mano!) di un ria. Giunti al confine la cerimonia di chiu­ inquietante ritorno di satanismo an­ dello sperimentabile,non sura delle Olimpiadi che in ambienti acculturati e in città abbiamo il coraggio d i ~tesse? dedite al progresso scientifico e al­ Fuochi artificiali l'avanguardia industriale (si pensi abbandonare metodologie a strapiovere; e qui tutto bene. Rap­ solo a Torino). scientifiche, utili per presentazione mimico-spazial-co­ Quando si sostiene che massicce arrivare fin Il ma anco­ reografica del famoso big-bang che supernazionali responsabili di pro­ ra inadeguate per andare diede origine all'universo; e qui si dotti a larghissimo consumo planeta­ oltre. Cero la colpa non può obiettare che quest'ipotesi ha or­ rio sono dirette da satanisti talvolta è solo dei ricercatori, mai ferratissimi oppositori. Ma il confessi, la gente ride e i giornali - ·piatto forte" di quella suggestiva anche di estrazione cattolica - cesti­ per questo m o s t r u Q nottata fu un altro. Per un tempo nano la notizia come poco seria o s o "blob" che medica­ insopportabilmente lungo una massa troppo Imbarazzante. Si badi, dete­ lizza e ingoia tutto Q.B2 di figuranti mimò, al centro dello sto io pure quel·complesso del com­ to riguarda la vita na­ stadio olimpico, una cerimonia che plotto· che cosi spesso ha serpeggia­ scente. lo stesso speaker della Rai defini «un to in casa cattolica e che troppo fre­ In fondo al cuore d i po' luciferina... Diciamolo senza quentemente è stato solo un sintomo mezzi termini: se un regista teatrale di isterismo o di vulnerabilità cultu­ ogni genitore, nelle in­ avesse voluto rappresentare una rale. Ma, per ciò che riguarda la tuizioni dI ogni coppia messa nera, un collettivo atto di culto che sI ama, c'è la segr~ a Satana, un sabba delle streghe, non ta convinzione (che è an avrebbe potuto farlo in maniera più che quella dell'uomo del lampante e univoca che scatenando L'odierna "civiltà dello spettacolo" ciò che in quella notte si vide in la strada) che la vita quello stadio di Barcellona. Diavoli sempre più di frequente sembra comincia quando scocca di ogni tipo, streghe di ogni risma, caratterizzare quel sensazionalismo il ciak iniziale, quando mostri di ogni specie: e tutti raffigu­ la fusione di due realtà rati al massimo dell'orrore. Tutto tipo "pugno nello stomaco" ne crea una nuova, diver questo, mentre famosi cantanti lan­ ;r;:·{~-Z-kw.Aa,$ifMM .'l'ie".i .. sa, irripetiblle. - ciavano al cielo canzoni e Inni in cui si esaltavano i valori dell'amicizia, kermesse di Barcellona, mi riesce La scienza ancora non della fraternità, dell'amore. Non so difficile pensare che una cosi assurda ce lo conferma; i suoi se ho mai visto contraddizione più scelta sia del tutto casuale. O forse sensori non arrivano an­ stridente tra due prestazioni paralle­ può tanto la sola "civiltà· del sensa­ cora a tanto, per cui si le e complementari. zionalismo tipo ·pugno nello stoma­ stabiliscono ridicoli ca Intanto gli speaker ci spiegavano co", la sola volgarità, il solo cattivo che quell'infernale spettacolo si rifa­ gusto che cosi spesso caratterizza lendari che parlano d I ceva ad antichissime tradizioni paga­ l'odierna ·civiltà dello spettacolo·? sei, dodici, quattordici ne della Catalogna. Sarà, anche se Può anche darsi. Ma - sia pure non in giorni ..• ma ognuno in­ nutro i miei dubbi. Ma la Spagna, senso ·tecnico· - anche queste mi tuisce e sente che è!1:!!À Catalogna compresa, non ha anche sembrano squallide forme di satanl­ l'incontro che genera II qualche tradizioncella cristiano-cat­ smo: magari per coloro che non han­ big-bang iniziale, un'e­ tolica, che assai meglio si sarebbe no nemmeno la maledetta grandezza adattata alle parole d'ordine "amore, blasfema dei satanisti coscienti. splosione di energia che fratellanza, amicizia": magari. per si concretizza nella vi­ accontentare i laidsti, facendoci ve­ ta di un nuovo uomo. dere come tali valori siano stati a ITALO ALIGHIERO CHIUSANO Perché la ricerca s i volte distorti in episodi iberici di tri­ Jesus 10/92 orienta invece su sentie ste memoria come la persecuzione ri cosi diversi? - dei diversi e l'Inquisizione? La responsabilità mag­ giore è di una società Ovunque un uomo sof- CON LA VERGINE SOTTO LA CROCE (che siamo noi) incapace fre, lì è Cristo c h e di riflettere con sereni soffre, è Maria c h e tà e responsabilità s u soffre, perché il Mistero del Crocifisso è anche mistero de! questi fondamentali pro­ l'uomo, che deve salire il calvario della vita_ blemi, per riacquisire La sofferenza non sta solo nel male fisico, il dolore del un patrimonio interdisci cuore può essere ben più terribile di quello del corpo. plinare in grado di for­ . Perdute le speranze umane, quando Sl e attanagliati dalla mare le coscienze e rego soft"erenza, rimane soltanto Cristo; Egli solo può realizzare lamentare la materia. - al completo le speranze umane. Accanto a Cristo sofferente non manca mai la presenza del­ a cura di NEDO POZZI la vergine, associata perennemente al Mistero del suo dolore Città Nuova e per volere divino Ella è associata anche al mistero del d~ lore umano_ Ella dunque è presente col Cristo accanto al le~ 000000000000000000000000 to degli infermi negli ospedali e in ogni casa; è accanto - 90 - agli emarginati, allo sterminato stuolo di bini con le loro madri e ad aiutarle, se oc­ chi muore di fame. Ella sa cosa significa corre, anche dopo il parto. Sono Centri pov~ stringere al seno il corpo d i un figlio ri, ma hanno un grande coraggio e una grande trucidato. disponibilità per servire la vita umana. I n Maria ci fa comprendere che i l dolore Italia sono 196. In parrocchia o alla Curia non è sempre un castigo, ma la mano di Dio vescovile, nei consultori familiari e al Mo­ che vuoI farci ritornare al suo C u o r e, vimento per la Vita potranno indicare dove e vuoI darci il privilegio di partecipare trovar li . ai suoi dolori. Maria ai piedi della Croce è la Donna ! CONCE P IT O I Concepito, concepimento. del dolore, che ci assicura l a vittoria Il concepimento è il momento sull'angoscia ed apre al sofferente una vi più misterioso della vita. Come sarebbe bel­ sione di speranza e di gioia. lo se ciascuno potesse ricordarlo: l'attimo in cui si forma un uomo, in cui più forte è la presenza di Dio mediante la libera volon­ ~ AOC DELl.A VITA tà di un uomo e di una donna. San Luca l'ha a cura di Pier Giorgio Liverani cantato nel suo vangelo con l'Annuncio a Ma­ ria, e san Giovanni con quella sua sintesi ! ACCOGL lENZA I Questa è una delle parole potente: ilE il Verbo si fece carne Il • Il Ver­ più belle. Chi ama la vi­ bo, cioè il Figlio di Dio. Anche u n bimbo ta, accoglie e vuole essere accolto. Il cri concepito, figlio di uomo, è "immagine e so stiano dovrebbe essere colui che soprattut miglianza di Dio". to accoglie. Dio, i fratell i, i figli, il povero, chi soffre, chi chiede. Accoglie !CONTRACCEZIONEI E' una "parolaccia" di la vita come dono inestimabile di Dio. Ri­ gran moda: pillole, pro­ cordiamo che cosa dice l'inizio del vange­ filattici, spirali ... Eppure che c'è di peg­ lo di san Giovanni a proposito di Gesù: gio che manipolare il rapporto di amore e i~ "Venne nella sua casa, ma i suoi non lo quinare la persona umana, il corpo della do~ accolsero. Ma a quanti lo accolsero diede na? Molti dicono anche che, per prevenire l' il potere di diventare figli di Dio". aborto, l'unico metodo valido è la contracce zione perché impedisce il concepimento. Cib !ARTIFICIALE! Fecondazione artificiale. La è falsaI Primo, perché se previene la gravi­ parola stessa indica un arti danza non previene invece la mentalità con­ ficio, un prodotto fabbricato. E invece co tro la vita e non serve per educare all'acc~ me nessun'altra cosa al mondo la vita d'un glienza. Secondo, il costume contraccettivo uomo ha bisogGO di verità: per essere rico genera un atteggiamento di strumentalizzazi~ nosciuta, amata, provocata. Si può compre~ ne del corpo umano. Terzo, la contraccezione dere il dramma di chi è disposto a un arti non è infallibile e, se fallisce, diventa au ficio per avere un figlio. Ma, anche quan~ tomatico dare la colpa al metodo contraccet~ do lo chiamiamo "embrione", è persona e ha tivo per poter abortire. i diritti di una oersona alla esistenza e alla integrità. Manipolarlo per far piace­ ! DEMOCRAZIA I In democrazia ogni persona ha lo re ad altri è ingiusto e disumano. stesso valore e lo stesso dirit to ad essere rispettata nella sua dignità e I BAMBINO! Che cosa c'è di p i ù bello di a partecipare. Democrazia significa anzitut­ un bambino? Un bimbo è la vita to rispettare il diritto di vivere, a parti­ che sboccia, che sorride, che promette,che re dal diritto a crescere sotto il cuore del è bella. Un bambino può suscitare proble­ la madre dopo essere stati generati. Senza mi, preoccupazioni, difficoltà, ma può an­ un rispetto assoluto del diritto alla vita che aiutare a risolverli, renderli accetta di ogni essere umano, anche piccolo, debole, bili, dare la forza di vincerli. E s e l; handicappato, malato, povero, anche apparte­ difficoltà restano, sarebbe giusto uccider nente ad altre razze, nazioni, religioni,non lo? Dopo che lo si è visto, accolto, certa c'è una giusta concezione della persona. mente no. Qualcuno sostiene di sì quando il bambino è ancora nel seno di sua madre. In !FETO! Anche questa è una parola che può Italia, ogni 4 bambini concepiti l viene avere molti significati. Indica il ucciso con l'aborto volontario, legale o bambino nel grembo della madre prima di na­ clandestino che sia: il seno materno è di­ scere: ne avete visto le immagini e i movi­ ventato il luogo più rischioso per l'uomo. menti all'ecografo? e l'immagine filmata, al lorché si succhia il pollice come un bambino iCAV: CENTRI DI AIUTO ALLA VITA! Sono l'i~. già nato o sorride forse già sognando le ca­ venzione rezze della mamma? Ma c'è chi usa questa pa­ di gente generosa, che ama la vita, servi­ rola con uns carica negativa: un banale ter­ zi di volontari, organizzati e specializza mine medico per non dire bambino nel seno ma ti nel sostegno materiale e morale dell; terno. Un bambino non si può abortire, ma se donne madri, tentate di rifiutare il f i­ è soltanto un feto ... glia. Ogni anno, secondo le statistiche, riescono a salvare qualche migliaio di ba~ (Messaggero 1/92) N. lO DICEMBRE 1992 anno XXVII Amministrazione e Redazione Piazza G.Mazzini 7 92026 FAVARA (Agrigento) c.c.p. N.11951928 Gerlando Lentini ------direttore responsabile Direzione: Largo Kennedy 4 - 92016 RIBERA (AG) - Tel. e Fax (0925) 61/595 - Tribunale di Agrigento N.70 12.11.1966 - spedizione abbonamento postale gruppo 30 - Pubblicità 70% - + ************************************************************************** ---CI-1IESf-\----

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    INGHILTERRA: UNA CHIESA Ho un amico carissimo con sostiene la liceità della pena dl mo~ AL GUI~ZAGLlO il quale, sul piano delle te, della guerra ••• mentre si condan­ DELLO STATO idee, non concordiamo in na ancora l'aborto volontario, i di­ nulla, o quasi. Perciò, in vorziati ••. Mi devi concedere che qu~ contrarci vuoI dire ... scontrarci: e ciononostante sto è anacronistico, antistorico, non ci vogliamo bene, e stiamo bene insieme, pur bat­ in linea con i tempi ..• tagliando all'infinito. E giù, il mio amico, una filippica L'ultima volta che venne a trovarmi, prima anco­ straripante, aggressiva; e Cl volle ra di salutarmi, mi assale con una prima bordata: tempo e pazienza per ridurlo, non di­ - Hai visto? Finalmente la Chiesa anglicana h a co alla ragione, ma a ragionare. Poi, deciso di ammettere anche le donne al sacerdozio.E fu ..• l'armistizio, con il solito ab­ il Papa, non semplicemnte continua a rifiutare ta­ braccio, che più affettuoso non s i le diritto, ma ha addirittura biasimato quella Chie può, in attesa di reincontrarci p e r sa. E tu che ne pensi? - nuove incruente battaglie. - La prima cosa che penso - risposi, senza scom­ pormi - è che ancora non è detto che le donne an­ FORMAZIONE CATTOLICA Parlando con a­ glicane abbiano a potere essere preti. La delibe­ D CATTOLICHEGGIANTE? miei, anche buo razione del Sinodo della Chiesa deve essere appro­ ni cattolici, a­ vata dal Parlamento inglese, e ratificato dalla re scoltando telegiornali e leggendo ri~ gina Elisabetta, che è il capo della Chiesa angli~ viste e quotidiani, seguendo dibatti­ cana. Queste cose le sapevi? ti su argomenti attinenti alla fede e - Confesso che no, anche se forse le avrò studia quindi alla Chiesa cattolica, avverto te a suo tempo! tanta pena, ma non tanto nel constat~ - Sii sincero: nel secolo XX, come laicista, t i re il numero rilevante di nemici, ben sembra più anacronistica la Chiesa cattolica c h e sì nel notare l'abissale ignoranza dI non ammette al sacerdozio le donne o il Parlamento cui è vittima appunto la Chiesa catt~ dell'Inghilterra (patria della democrazia) con la lica: si combatte e si critica u n a sua Regina,che tiene ancora al guinzaglio la Chie­ Chiesa immaginaria, un fantasma che ~ sa anglicana? Peraltro, dovresti pure sapere c h e gnuno si costruisce, un bersaglio che se il principe Carlo si facesse cattolico, perde­ non corrisponde alla Chiesa né come rebbe il diritto al trono! il Signore Gesù l'ha voluta né come - Veramente, anch'io trovo strano tutto ciò! si è incarnata nella storia. - Ed, allora, perché i tuoi amici laicisti, più E poi c'è qualcosa che mi spaventa: anticattolici che laici, della carta stampata, del anche cattolici impegnati nell'attivi la televisione e della radio, non hanno rivendica­ tà pastorale, catechiste delle nostre to l'indipendenza della Chiesa dallo stato, come parrocchie, per non parlare di intel­ rivendicano l'indipendenza dello Stato dalla Chie­ ligenti teologi maschi e femmine, os~ sa? Se non l'hanno fatto e non lo fanno, è perché no esprimere le loro idee sul sacerdo o sono ignoranti o in mala fede. Nell'uno e nell' zio alle donne e su altre importanti altro caso sono da condannare. Ma tu che ne pensi questioni di fede e di morale, con ta di così grave omissione? le sicurezza, con tale forza, con ta~ - Be', potrei darti ragione! Però, non hai.anco­ le sprezzo dell'Autorità della Chie­ ra risposto alla mie domande: non ti sembra il sa­ sa, quasi a dire che infallibili sono cerdozio alle donne un progresso sulla via della loro. Non li sfiora neppure il sospet completa parità dei sessi? E lo sai che è uscito to che possano sbagliare, non: hanno il Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica: vi si neppure il pudore, la buona educazio- - 92 - ne, l'umiltà di premettere un "mi sembra", un è qualcosa che ci dà serenità il sapere "credo che". E', purtroppo, questa la pretesa di far parte di quella Chiesa, dalla qu~ di tutti i contestatori della Chiesa e dell' le tutte le altre si sono staccate, spes autorità del Papa: l'infallibilità che conte­ so per motivi politici o bassamente um~ stano al successore di Pietro, se l'annettono ni? loro. E' ciò che ha sfacciatamente fecè Lute Pertanto, anche le Chiese orientali or ro, il padre dei contestatori moderni e del todosse e autocefale sono Chiese naziona protestantesimo; al punto che dai suoi stessi li, più o meno subordinate al potere po~ amici riformatori e riformati fu detto il ~ litico, non escluso, sino a qualche anno pa di Wittemberg. fa, quello del partito comunista al pot~ La carenza di una formazione cattolica, d i re; destinate, d'altro canto, a moltipli una coscienza cattolica, di una cultura cattQ carsi secondo il moltiplicarsi degli St~ lica, già negli anni ottanta la rilevava il ti nazionali. regista Federico Fellini, nientedimeno; scri­ Evidentemente queste cose le scriviamo veva, infatti: "Chi può ora dire in Italia .•• con pena e col cuore spezzato, pensando di conoscere davvero a fondo l'educazione cat all'accorata preghiera di Gesù al Padre, tolica? Noi abbiamo avuto un'educazione catto del capitolo 17 di Giovanni: "Che tutti licheggiante, non una educazione cattolica.Ab quelli che crederanno siano una cosa so­ biamo vissuto una degradazione del cattolice~ la, come Tu Padre sei in me ed io in te! simo" (Il settimanale, 2.12.1980). Che siano anch'essi consacrati nella ve­ Giuseppe Prezzolini, uno dei grandi scrittQ rità!" (vv.19-21). ri del nostro secolo, a sua volta,non temeva Niente, allora,di più estreneo alla vQ di scrivere in una lettera all'amico Giuseppe lontà del Signore Gesù sia la subordina­ De Luca: "lo non sono cattolico. E, a rigore zione della Chiesa al potere politico, dei termini, nemmeno cristiano ..•. Ma io : ,h o sia il suo dividersi e suddividersi, se­ un'altissima idea del Cattolicesimo; e mi me­ condo gli interessi dei principi e il li raviglio di vedere tanta gente e dei galantuo ber o esame delle Scritture. mini{ che si dicono cattolici, fare su per giÙ "La Chiesa, infatti, si costituisce al quello che faccio io che mi confesso miscre­ di fuori dell'intervento dello Stato,sen dente assoluto. Eppure, il giorno in cui l'l za la sua autorizzazione, con le s o l e talia fosse veramente cristiana e cattolica, forze proprie, con l'autorità superiore essa sarebbe, secondo me, profondament'Elli ed, al del Figlio di Dio ••• Non ha perciò da dQ tamente cambiata" (cartesgio, Ed.Storia e Lei mandare il benestare delle potenze terr~ teratura, Roma 1975 p.15 • ne; riceve da Dio la sua missione, e nes Peraltro, un aspetto cui poco si bada nella suno ha il diritto di contrastarla e d I catechesi e nella formazione dei nostri cri­ controllarla. stiani è proprio quello della cattolicità. In Ecco il punto di partenza evangelico~. verità, implicitamente c'è tale aspetto; biso (Jacques Leclercq, La vita di Cristo nel gna render lo esplicito e farne prendere cono~ la Chiesa). scenza e coscienza, in modo che si abbia ad e Nelle Scritture, ancora, non si parla sperimentare la gioia di essere cattolici, la mai di una moltiplicità di Chiese, ma di sicurezza di essere nella vera Chiesa, la se­ una sola Chiesa: "La mia Chiesa!", dice renità di essere con Pietro, perché "Là dove Gesù; e la fonda visibilmente non sulle è Pietro, Il è la Chiesa", come dicevano già Scritture, ma su un uomo che parla e an­ i cristiani della prima ora. nunzia il Vangelo, segno tangibile: di u­ nità: Pietro! UNA SOLA CHIESA Tutte le Chiese e tut Quando ancora sotto le persecuzioni rQ COME te le sette, le qualI mane le eresie cominciarono ad insidiare UNA SOLA E' LA VERITA' si rifanno alla Bib­ l'unità della Chiesa, già il vescbvo Ci­ bia, sono datate e le priano, poi martire~ si vede costretto a gate a un cosiddetto fondatore o riformatore~ scrivere un opuscolo De catholicae Eccle La Chiesa anglicana ha inizio nel 1534, ~uan­ siae uni tate (sull' uni tà della Ch i e s a do un re dissoluto, Enrico VIII, l'ha stacca­ cattolica) : ta dall'obbedienza al Papa facendone una Chi~ "Una sola - egli afferma - è la Chie­ sa di Stato, e autoproclamandosene capo p e r sa, la quale si estende sempre plU larga sè e i suoi successori. mente tra i popoli per l'incremento del~ L'unica Chiesa storicamente fondata su Cri­ la sua fecondità, allo stesso modo c h e sto e dagli Apostoli è la Chiesa cattolica:al molti sono i raggi del sole, ma una è la le sue origini non c'è alcun altro fondatore sorgente luminosa; e molti i rami dell' o riformatore; la sua data d'inizio è quella albero, ma uno il tronco. Molti rivali della nascita di Cristo: l'anno uno dell'era fluiscono dalla stessa sorgente, ma una cristiana. sola è la loro origine ••• E' cosa da poco avere conoscenza e coscien­ Provati a staccare un raggio di sole za di questo incontestabile fatto? Non è qual dalla sua sorgente luminosa: l'unità del cosa che santamente ci inebria il riconoscere la luce non sopporta la scissione. Taglia che i nostri Vescovi della Chiesa cattolica via dalla sorgente il ruscello, e questi sono tali per imposizione delle mani di altri si dissecca. Vescovi, sino ad arrivare, arretrando nella Così la Chiesa del Signore: traboccan­ star ia, alle stesse mani degli Apostoli? No n te di luce, effonde i suoi raggi per tut - 93 -

    to il mondo; uno solo è il suo splendore, che ti della pratica e della disciplina cri­ si effonde in ogni parte senza che l' u h i t à stiana, ma a un cambiamento che tocca la del suo corpo subisca divisione. Essa estende dottrina nel profondo, i sacramenti, l a i suoi rami su tutta la terra con abbondante sostanza della fede: e ciò senza ricorso ubertà, ed espande su un tratto sempre più va a una autorità visibilmente investita da sto i suoi zampilli copiosamente fluenti. Pe~ Dio. E allora i miei parrocchiani ed io rò una sola è la radice, una la sorgente, una ci siamo scandalizzati, abbiamo riflettu la madre moltiplicata dal continuo a u me n t o to, e ci siamo resi conto che nell'Angli della sua figliolanza". canesimo non c'era più posto per noi". - Purtroppo, dopo duemila'anni di storia, tan ti sono i ruscelli tagliati dalla sorgente, I LA CHIESA CATTOLICA: Ebbene, nel caos rami staccati dall'albero, i raggi scissi dal DA 2000 ANNI delle Chiese, nel la sorgente luminosa; tra questi la Chiesa an IMMUTATA E IMMUTABILE moltiplicarsi del glicana, internamente suddivisa in Chiesa al~ NELLA VERITA' le sette, nel puI ta, Chiesa larga e Chiesa bassa; da essa s i lulare delle ideo sono formate altre Chiese! quelle dei Purita­ logie, nell'accavallarsi dei sistemi fi~ ni, dei Presbiteriani, dei, Congregazionisti, losofici, io vedo una sola comunità radi dei Battisti, dei Quaccheri, degli Irving±a­ cata nella verità immutabile delVange~ ni, ecc. i quali continuano a dividersi e a lo: la Chiesa cattolica; in essa vedo il suddividersi all'infinito. Collegio dei Vescovi, nel Collegio d è i Che pena questa Chiesa di Gesù Cristo così Vescovi il Papa il quale, come successo­ vivisezionata e sf'gurata da coloro che p u r re di Pietro, è la bussola che indica la dicono di credere in un solo Dio, una sola fe giusta rotta all'uomo e all'umanità, mai de, un solo battesimo! Le Chiese protestanti~ in contraddizione con se stesso, sempre per non dire delle sette, ormai sono centina­ coerente con Cristo, gli Apostoli, e le ia e centinaia (nel Consiglio mondiale delle Scritture. E più cresce attorno a me i l Chiese ne sono rappresentata ben 250), e così caos delle idee e dei pareri, più leggo le Chiese autocefale ortodosse corrispondenti articoli e dichiarazioni perfino di pre· ad ogni Stato dell'Est! ti e teologi più protestanti che cattoll Tutte queste Chiese, peraltro, e tutti i ri ci, e più credo che bisogna legarsi alla formatori, passati e presenti, pre~umono d I Chiesa cattolica e al Papa per salvarsi trovare nella Bibbia la loro giustificazione; da queste sabbie mobili che vogliono in­ ma,praticamente, ogni testa fa tribunale e la ghiottirti e gettarti nello scetticismo Bibbia, al momento opportuno, la si manipola e nella disperazione. come si vuole o la si manda a farsi benedire, lo ho bisogno della verità, e Dio non come nel caso del sacerdozio alle donne. può non avermi dato un criterio facile In tale questione, infatti, la Chiesa angli ed elementare per raggiungerla, almeno cana ha sommato le opinioni dei membri d e I per quel tanto che è necessario alla sal suo Sinodo, e la maggioranza è stata per i l vezza; non può avermi lasciato in balia sacerdozio alle donne; e se fosse s t a t o i l di intelligenti riformatori tanto bravi contrario? E non è da tutti risaputo che l e nel manipolare la Bibbia secondo le loro opinioni sono manipolate dalla propaganda,dal idee. la televisione, dai mass media, dalle multina Pertanto, nella storia della salvezza, zionali che li monopilizzano? - e nella Bibbia che ce la documenta, la Una cosa che ci turba come persone di buon verità non è stata mai messa ai voti,non senso, prima ancora di cristiani e cattolici; è mai stata la somma delle opinioni del­ e non solo noi. la maggioranza; la verità è sempre venu­ Quando agli inizi degli anni ottanta, nelle ta dall'Alto e comunicata sempre da uno diverse denominazioni anglicane,si incominciò che è stato investito di autorità da Dio a votare per il sacerdozio alle donne, il re­ stesso. verendo Leslie Hamlett, pastore anglicano di Quando l'amico, di cui sopra, mi chie­ John alla periferia di Stoke on Tment se: in Gran Bretagna, con una quarantina di suoi - E tu che ne pensi del sacerdozio al­ parrocchiani, chiese di essere ammesso nella le donne, della liceità della pena di Chiesa cattolica, pur sapendo di perdere l o morte e della guerra giusta? - io risp~ stipendio di funzionario dello Stato. Nel giu si: stificare questa scelta, tra l'altro, scrive~ - Io,potrei anche dirti il mio parere, va: "In verità, noi non siamo contro l'ordina ma non serve. Se è vero, come è vero che zione femminile di per sé; ma ci siamo chie~ Gesù Cristo è "la Verità", io, su tutto sti mediante quale autorità si possa decide­ ciò che attiene alla fede, alla morale, re. E, purtroppo, in questo caso e in tanti alla disciplina dei sacramenti come i l altri casi ancor più inquietanti, non abbiamo sacerdozio alle donne, la penso come Lui trovato altra sanzione che il voto, la mano pensa, come, la Chiesa insegna, come i l alzata ••• Per esempio, si è stabilito il ma­ Papa (dico il Papa, non import a se s i trimonio dei divorziati in chiesa pure col vo chiama Alessandro VI o Giovanni Paolo to del Sinodo per alzata di mano ••• Ed ora ab II) dice. biamo ecclesiastici divorziati, un vescovo am E già! - ribatté pronto il mio ami mogliato a una donna divorziata .•• Dunque,non co. - Come un perfetto conformista! ci troviamo di fronte a semplici aggiornamen- - Sì! - risposi, senza esitare. - So- - 94 - no un perfetto conformista, ma anche tu lo sei. "beato perché", dice, "né la carne n é Tu però del tuo conformismo devi vergognarti, né il sangue te l'hanno rivelato, ma il perché pensi come il tuo giornale, la tua rivi­ Padre mio che sta nei cieli!". sta, il tuo televisore, la tua ideologia,la tua Gli Apostoli seguirono questo crite­ collocazione politica, il femminismo di moda, rio: di proclamare il Vangelo con Pie­ per il quale l'uguaglianza tra i sessi sta solo tro, in armonia con Pietro, per la boc­ nel fare le stesse cose ..• e ti sfido a provar­ ca di Pietro. Nel capitolo VI di Giovan mi il contrario. Il mio conformismo, invece, mi ni Pietro manifesta la fede degli Apo~ libera e mi nobilita: nelle cose, infatti, che stoli in Gesù che preannunzia il miste­ riguardano la fede, la morale, la disciplina ro della santa Eucaristia; nel giorno dei sacramenti non seguo la mia opinione, n o n della Pentecoste, è Pietro che annunzia mi fido della mia piccola testa, né di intelli­ con gli Apostoli e a nome degli Aposto­ genti giornalisti o spericolati teologi ideolo­ li e della Chiesa,per la prima volta,il gizzati a sinistra o a destra, ma cerco di pen­ Vangelo •.. sare e di volere secondo Gesù Cristo, gli Apo­ Di questo criterio dà pure testimo­ stoli e, in ultima analisi, la Chiesa che si nianza l'apostolo Paolo, l'unico degli esprime col magistero dei Concili e del Papa. E Apostoli chiamato da Gesù risorto. Egli allora, mio caro, tu sei schiavo di questo o di infatti, prima di iniziare la sua predi quello; io sono libero della libertà che Gesù cazione del Vangelo, "Andai - ci fa sa Cristo ci ha dato! La differenza, c'é, mi pare; pere nella lettera ai Galati - a Gerusa e non è poca! lemme per consultare Cefa (Pietro), ri~ La Chiesa, la gerarchia ecclesiastica, il Pa­ manendo presso di lui quindici giorni; pa, da duemila anni sono tacciati di essere con degli Apostoli non v idi nessun a l t r o" servator i, anacronistici, antimoderni, non a f (1,18-19). Insomma, Paolo sembra dire passo con i tempi. Ed a ragione, e a loro ono­ che bastò l'incontro e il confronto con re, perché vuoI dire che non si sono lasciati Pietro per capire l'autenticità del Van travolgere dalle contingenze storiche, dalle fi gelo che avrebbe annunziato. - losofie e dalle ideologie del tempo; hanno cosI Oggi avviene la stessa cosa. Nei Con­ annunziato il Vangelo agli uomini del loro tem­ cili l'assemblea dei Vescovi intervie­ po, secondo le loro esigenze, salvandolo dalle ne, riflette, discute; ma l'insegnamen­ incrostazioni delle mode del tempo che lo avreb to conciliare viene promulgato e propo­ bero reso riduttivo e non autentico. - sto alla Chiesa dal successore di Pie­ Nel giro di poco più di un secolo, infatti,c' tro e in forza della sua missione di è stato chi voleva una Chiesa liberale, poi mo­ "confermare i fratelli nella fede" (L c dernista, poi marxista, oggi protestantizzante 22,32). col dare al suo interno cittadinanza a tutte le E così in tutte le grandi questioni opinioni esegetiche e teologiche senza condanne attinenti alla fede, la morale e la di­ e scomuniche. Grazie a Dio però, la Chiesa non sciplina ecclesiale: il Papa consulta, è stata né liberale, né moderna, né marxista,né chiede consigli, sollecita pareri; ma, oggi si è protestantizzata, anche se Palo VI eb in fine, è lui che parla e propone i n be a denunciare che un "pensiero protestante" Si prima persona come Pietro, il primo Pa­ era insinuato nella Chiesa cattolica. Insomma, pa, evidentemente su quelle questioni è stata ed è rmasta se stessa, come uscita dal che hanno importanza per tutta la Chie­ cuore di Cristo crocifisso. sa e il mondo. Il fascino soprannaturale della Chiesa catto­ lica sta proprio in questo: di essere sempre se CRISTO NASCOSTO Noi nati cattolici sia stessa, sempre antica e sempre nuova, radicala NELL' OSTIA •.. ma troppo abituati a nella tradizione e sempre moderna, con una sor­ PIETRO VIVE certe realtà; perciò, prendente capacità di rinnovarsi per la forza NELLA PERSONA come il figliol prodi­ dello Spirito dle la guida esusci ta i Santi, che so DEL PAPA go, siamo tentali ad u no il suo splendore e i suoi veri riformatori.- scire fuori della casa costruita sulla roccia di Pietro illu­ UNO PER TUTTI: PIETRO! C'un solo criterio per dendoci di trovare chissà che cosa nel­ TUTTI PER UNO: PIETRO! conoscere la verità del le altre, pur rispettabili e venerabi­ la Chiesa di Dio e nel~ li, Chiese. E' bene, allora, non dimen­ la Chiesa di Dio: e lo ha stabilito Gesù Cristo ticare che solo ubi Petrus, ibi Eccle­ stesso, secondo Matteo 16. sia; e che coloro i quali vengono nella Gesù chiede agli apostoli: "La gente chi dice Chiesa cattolica, fanno questo passo aR che sia il Figlio dell'uomo?". E dopo avere a­ punto perché c'è Pietro vivente nel Pa­ scoltato i pareri della gente, nessuno vero, do pa, segno e fondamento di unità e di ve manda ancora ad essi: "Ma voi chi dite c h e io rità. Potremmo portare tanti e tanti e~ sia?". sempij ma lo spazio ci permette di rife Ci aspetteremmo che ciascuno degli apostoli rirne solo tre: Newman, anglicano; Solo mani festasse la sua opinione, proclamasse la sua viev, ortodosso; Schindler, luterano. - verità, magari ispirata. lnvece no. Parla u n o John Henry Newman (1801-1900), teolo­ solo, la verità viene espressa da uno solo, gli go e parroco anglIcano, studioso, giu­ apostoli esprimono la loro fede per la bocca e stifica cosl la sua conversione a l l a la voce di Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio Chiesa cattolica: del Dio ,vivente!". E Gesù, allora, lo proclama "Tra i disordini e le paure, non c'è - 95 - che una voce le cui decisioni siano attese dal fu fondata sulla fragilità stessa di Pie popolo con fiducia, non c'è che un nome e una tro ed è composta di uomini fragili. sede, a cui esso guardi con speranza; e quel Nel momento stesso in cui il Signore nome è Pietro, e quella sede è Roma. E la sua ha riposto nelle mani di uno solo il go­ religione non è diversa dal cristianesimo dei verno supremo della Chiesa, sulle varie secoli V e VI" (cfr. Essay on development o f vicende della sua storia pesa la forza e Christian doctrine). la debolezza morale di un uomo, ed è Nell'Apologia pro vita sua, tra l'altro seri chiaro che la Chiesa dovrà prosperare e veva: soffrire con lui. La realtà, che è p i ù "Se mi chiedo per quale ragione io sono di­ forte di ogni teologia, ci dimostra che ventato cattolico, posso dare soltanto quella la Chiesa ha potuto essere terribilmente risposta che la coscienza e l'esperienza mi at minacciata all'esterno dalla violenza, e testano vera; e cioé, che io son passato alla all'interno dal peccato e dalla debolez­ Chiesa cattolica semplicemente perché la ho ere za; ma non mancarono mai nel momento su­ duto, ed essa sola, la Chiesa dei Padri; per~ premo impulsi interiori di riforma •.• ché io ho creduto che una sola Chiesa esiste E' certamente un enorme rischio porre sulla terra fino alla fine dei tempi; e perché nelle mani di un solo uomo il governo di o questa o questa è la comunione di Roma, eque tutta la Chiesa; gli uomini da soli non sta sola, o nessuna... - avrebbero certo potuto addossarselo, ed La Chiesa che ora chiamiamo cattolica è, per è giusto che chi è da più degli uomlnl discendenza ereditaria, per organizzazione,per abbia voluto provvedere ben sapendo quel principi, per relazioni esterne, proprio la me lo che faceva. - desima cosa che veniva chiamata da Atanasio,da Come i pellegrini che vengono a Roma Agostina e da Ambrogio, la Chiesa cattolica:no vedranno sempre le impalcature nella chie me e cosa hanno sempre camminato i n s i e mel i n­ sa di San Pietro ( e dietro quelle impal una ininterrotta congiunzione e successione,da cature risuona nelle lunghe ore dei gior allora ad oggi •.. ni feriali il martello degli operai),per Si suoI dire che la dottrina della bransu­ ché l'enorme edificio ha continuamente bi stanziazione sia di fficile a credersi, e io non sogno di riparazioni e di restauri, cosi ho creduto finche non son divenuto cattolico. la Chiesa di Roma ha continuamente biso­ Ebbene, non ho trovato difficoltà alcuna nel gno di un'opera di manutenzione e di re­ l'ammetterla appena creduto che la Chiesa cat~ stauro; talvolta questo sforzo è indiriz tolica romana è l'oracolo di Dio e che essa ha zato alla riforma dei costumi, talvolta dichiarato questa dottrina come parte della Ri alla precisazione della dottrina; gli or velazione originale". - dini religiosi esigono un nuovo indiriz~ Vladimir Sergeevich Soloviev (1853-1904), fi zo, le leggi sul matrimonio un aggiorna­ losofo e teologo ortodosso; nella sua celebre mento; la liturgia viene restaurata, il opera La Russia e la Chiesa universale formula diritto ecclesiastico codificato, la Cu­ va cosi la sua professione di fede cattolica:- ria viene modernizzata, le missioni orga "Quale membro della vera e venerabile Chiesa nizzate secondo nuovi principi; e neppu~ ortodossa orientale e greco-russa, la quale re questo edificio spirituale (come quel non parla da un Sinodo anticanonico, né p e r lo materiale) sarà ultimato fino al gior mezzo di funzionari del potere secolare, ma per no del giudizio, quando sorgerà la nuova la voce dei suoi grandi Padri e Dottori, io ri Gerusalemme; allora soltanto cesserà la conosco per giudice supremo in materia religio responsabilità di Pietro nel Papato per­ sa colui che è stato riconosciuto da sant'Ire~ ché il Signore tornerà sulla terra e ri­ neo, san Dionigi il Grande, sant'Atanasio i l prenderà le chiavi affidate alla Chiesa Grande, san Giovanni Crisostomo, san Cirillo, per coronare personalmente la sua ope­ san Flaviano, dal beato Teodoreto, san Massimo ra. Sino a quel giorno un Papa si succe­ Confessore, san Teodor Studita, sant'Ignazio, derà all'altro. E quanti saranno gli anel ecc., e cioè l'apostolo Pietro, il quale vive li di questa catena?.. - nei suoi successori, e non ha indarno ascolta­ Pertanto, l'eterno Pietro, la grande to le parole del Signore: Tu sei Pietro e s u ombra di Cefa, che vigila sulla Chiesa guesta pietra edificherò la mia Chiesa •.. Con­ attraverso i secoli, non è soltanto il ferma i tuoi fratelli .•. Pasci le mie pecore, monumento di Pietro, ma la sua stessa pasci i miei agnelli!". realtà nella Chiesa: come il Signore Ge­ Peter Schindler, uomo di cultura danese, con sù Cristo è con noi tutti i giorni nasc~ vertitosi nel 1914; frutto della sua riflessio sto nel pane dell'Ostia, cosi il SI u o ne è stato un ponderoso volume, pubblicabo an~ grande Apostolo è tra noi nella persona che in italiano nel 1951, intitolato significa del Papa; quel che è oggi di scherno per tivamente Petrus; è stato, peraltro, ordinato il mondo, è realtà per la fede, è la pi~ sacerdote cattolico. ·A conclusione del suo stu tra stessa su cui noi costruiamo ••• dio, scientificamente splendido, di ben 600 pa Chi guarda dall'alto il panorama della gine, scrive tra l'altro: - nostra vita presente, si avvede che dove "Di fronte alla realtà che Cristo ha fondato Pietro non sta al timone, scompare la fe la sua Chiesa su Pietro, non possiamo stupirei de nella divinità di Cristo e il Credo di due conseguenze: l'indistruttibilità di que si polverizza nella confusione delle opi sta Chiesa, indistruttibili tà che le è s t a t a nioni e in discussioni senza fine; scom~ promessa da Cristo, e la sua fragilità, perché paioni quei Sacramenti che Cristo affidò - 96 - a Pietro perché fossero da lui custoditi e il pranzo nel frigo, la brioche nello zai­ amministrati; a chi rivolge quella domanda netto della scuola. Un bacetto quasi finto, che le folle della Pentecoste rivolsero a­ mentre si stavano svegliando, ha indicato gli Apostoli, Pietro ripete quella sola e loro che era ora di alzarsi. Tornano dalla immutabile risposta al di fuori della qua­ scuola, i bambini delle periferie, e la ca­ le non c'è che la confusione e i continui sa è vuota. O meglio è piena di balocchi, esperimenti religiosi: o KEFAS o KAOS, o bambole, animal i, ninno1 i sug1 i armadi o sui Pietro o la confusione delle lingue!". comò. Gli appartamenti delle periferie del­ le città sono piccoli e pieni di stupidaggi GERLANDO LENTINI ni. "Ullltl1t1lflttll1ltlflttlltllllflfltlllltltllltlltlIlUU""""" SENZA MAMMA ********** GRAZIE, AMICI! ********** Quando i bambini tornano dal­ la scuola, c'è il bi gl i e.Uo OFFERTE PER LA VIA ------di mamma: "Ricordati, Tonino, di aprire la scatoletta per Fufi, dare i bocconcini a Fi f 50.000 - Salvatore Le~tini (PA), NN (Fa­ do, e ... di fare i compiti. Ciao. Bacioni. vara), Giosué Vetro (Lampedusa), Anto Stasera torno,tardi. Mamma". nella Trio10 Cottone, NN (Ribera), A~ Hanno, i bambini delle periferie, mangiuc tonio Nicosia (Ribera), Gioacchino P2 chiato qualcosa, ingoiato il piatto freddo 1izzi (Canicattì) del pranzo pre-confezionato dei supermerca­ f 15.000 - Nicolò Spa11ino (Ribera) ti, bevono un bicchiere di aranciata, e poi E 10.000 - NN (Ribera), Paolo Di Caro (Ri­ via al bar, all'oratorio (quando c'è),a gio bera) care. Qualcuno, tra questi ragazzi, fa pri~ f 25.000 - Giovanna Licata Bonifacio (Rib~ ma i compiti, più o meno bene. Molti, mol­ ra) tissimi, i compiti li copiano dai compagni. f 20.000 - Lia Noto (Ribera), Biagina Mon­ I bambini delle città hanno quasi tutt i i talto (Roma) genitori ansiosi, paurosi, iperprotettivi, E 30.000 - Direzione "Spiritus Domini" (N~ almeno a parole. Succde che, molti genito­ poli) ri, portino i loro bambini, in macchina,fin sulla porta della scuola, imbacuccati come 21.11.1992 + ENTRATE f 9.695.000 vecchietti, per paura che la tosse, la feb­ - USCITE E 15.190.520 bre, il freddo, l'aria, li faccia ammalare. Siffatti genitori l itigano spesso con l e - DEFICIT .•.•... E 5.495.520 maestre o con i professori perché curano po *********************************** co il loro Beppino. Nelle assemblee, alzano volentieri la voce contro la direttrice per ché sbaglia sempre la giornata di vacanza~ Gli orfani gli orari dei colloqui, le attività comple­ mentari. La mensa scolastica non va mai be­ ne. La bistecca è dura, la pastasciutta bianchi è scotta, la mela bacata. Si preoccupano se Anton i o Mazz i in classe c'è il marocchino, un handy o un ragazzino con problemi. Causa loro, le mae­ stre perdono tempo e i loro "angioletti" INVECCHIATI non imparano le cose che dovrebbero impara­ I bambin~ delle città sono re. L'ansia è quella brutta cosa che non ri bambini invecchiati presto, solve nulla, ma salva se stessi da tutta finti adulti. Parlano come un libro stampa una serie di doveri che non vogliono esple­ to, sempre in grammatica italiana. Vestono tare, e li scarica sugli altri. come i bambolotti delle vetrine. Ti sanno indicare tutti i numeri dei tram, dei bus, SENZA PADRI dei metrò, e ti sanno indicare dove vanno. I figli delle città sono sen­ Sanno attraversare strade pericolosissime, za padri. Hanno divi, cantan­ manipolare i semafori parlanti, leggere an ti, maestri, miti, professori privati, alle che la reclame in inglese. Amano la televi natori, assistenti sociali, psicologi, fi~ sione quasi quanto amano la loro baby-sit~ sioterapisti, odontotecnici, pedagoghi. Per ter o la loro mamma. La tv è sempre accan­ ogni minimo problema, i figli urbani vengo­ to a loro, se la godono fino a notte fon­ no portati o mandati dallo specialista ad da, fa loro compagnia quando i genitori, hoc. Ma di padri nemmeno l'ombra. Perché i per doveri di società, sono fuori dopo ce­ padri dovrebbero essere coloro che amano co na. La tv dà loro la buonanotte, soavemen­ sì tanto i propri figli da saper dire loro te sostituendo la carezza della mamma. "no" ogni .volta che la situazione lo richie I bambini dei quartieri delle metropoli, desse. E dire dei no, ad un figlio è a1tret sono tutti orfani bianchi. Il papà e l a tanto importante e necessario come dire dei mamma escono al mattino presto, per recar­ ·sì. "Il distratto dire di sì, spesso è solo si al lavoro. Con un solo stipendio, si di un modo per ritirarsi dalle situazioni meno ce, in città non si può sopravvivere. Tro~ facili. Ma quando si deve trovare una stra­ vano i1,panino e il cappuccino sul tavolo, da per trasmettere l'esperienza propria a1- - 97 -

    l'inesperienza altrui, quando il padre deve indicare al figlio che cosa deve fare, ecco che il rapporto fa corto "Leggenda nera" / 1 circuito e riaffiora la violenza. E la * * * * * * violenza è una spia del non saper fa­ re". E' una citazione di Barbiellini A Ben sette Oscar per Dance with wo!ves, "Balla coi lupi", il film midei. ~ americano "dalla parte degli indiani". Fu attorno alla metà degli anni Sessanta che il western procedet­ SULLE CITTA' te aJla svolta: fu messo in crisi lo schema "bianco buono - pelle­ CRISTO Sulle città Cristo pian rossa cattivo", con i primi dubbi sulla bontà deJla causa dei pio­ PIANSE se. Pianse persino s U nieri anglosassoni. Da aJlora quella crisi è andata sempre aumen­ Gerusalemme, la grande tando, sino al rovesciamento completo: ora, le nuove categorie esi­ città, perché la previde distrutt~ e gono di vedere nell'indiano sempre un puro eroe e nel pioniere sem­ rasa al suolo: "Di te - disse - non re pre un brutale invasore. sterà pietra su pietra!". Le città so-=­ Naturalmente, anche questo rischia di diventare una sorta di nuo­ no come il Luna Park. Viste così,super vo conformismo dell'uomo occidentale P .C., Politica! Correct, co­ ficialmente, sembrano il paradiso del-=­ me si dice per indicare chi rispetta i canoni e i tabù della mentalità le mille meraviglie. Un minuto dopo,al corrente. l'uscita, ti sei accorto che tutto era Mentre prima era socialmente scomunicato chi non vedesse un cartapesta, ferrovecchio, finzione. martire deJla civiltà e un campione del patriottismo "bianco" nel Bambini, fin che siete in tempo, at­ colonnello George A. Custer, ora incappa nella stessa scomunica tenti alle babilonie del Duemila! ••• chi parlasse male di Toro Seduto e dei suoi Sioux che, quel matti­ Speriamo che il nostro mondo,tra bre no del 25 giugno 1876, a Uttle Big Horn, massacrarono il Custer ve, torni ad essere un grande paese in stesso con gli yankees del 7° cavalleggeri. cui i padri fanno i padrijle madri fan Malgrado il rischio di nuovi slogan conformistici, non si può non no le madrij le case tornino ad essere accogliere con soddisfazione l'attuale scoprimento degli altarini case e non negozi di giocattoli; i fi­ dell'''aItra'' America, quella protestante, che diede (e dà) tante sde­ gli si sentano i figli di qualcuno. Do gnose lezioni di morale all' America cattolica. Già dal Cinquecen­ ve la gente si ama per chello che è,gQ to le potenze nordiche riformate - Gran Bretagna e Olanda in pri­ de delle cose semplici, e canta i ve­ mis - diedero inizio aJla guerra psicologica, inventando la "leg­ spri durante e al posto di star a con­ genda nera" della barbarie e dell'oppressione, nei suoi domini 01- templare la televisione! trcoccano, di quclla Spagna con cui erano in lotta per il predomi­ nio marittimo. Pale.Jr.mo 5.XI.'92 "Leggenda nera" che - come accade puntualmente per tutto LETTERA AL DIRETTORE ciò che è fuori moda nel mondo laico - viene ora scoperta golosa­ mente da preti, frati e cattolici "adulti" in genere i quali, prote­ CaJLO V.iJr.e.ttO!l.e., stando con toni virulenti contro le celebrazioni del quinto centena­ rio del descubrimiento non sanno di essere succubi, con qualche te.km~no ade~~o d~ leggeke la tua bel secolo di ritardo, di una fortunata campagna dei servizi di propa­ la b~ogka6~a della SIGNORA MAVRE. - ganda britannici e olandesi. M~ comp~acc~o v~vamente con te p e k Ha scritto uno storico di oggi, insospettabile in quanto calvini­ ~l caki~ma che hai avuto dall'Alto pek sta, Pierre Chaunu: {( La leggenda antiispanica, nella sua versione ~ckiveke, come ~i deve, le mekaviglie americana (in quella europea punta soprattutto sull'Inquisizione) che lo Spikito Santo opeka nelle an~­ me. ha giocato un ruolo salutare di valvola di sfogo. Il preteso massa­ cro degli indios da parte degli spagnoli nel XVI secolo ha coperto Con limpida ~emplicità, 6acendo pak­ il massacro americano sulla frontiera dell'Ovest nel XIX secolo. lake ~ natU e i document~, :tu ~ai met­ L'America protestante ha così potuto liberarsi del suo crimine ri­ teke in luce i "~e.Jr.vi del Signoke" che gettandolo sull' America cattolica». k~6ul~eko in tekka come a~tki ~plenden ti nella notte, pek la lOkO 6e.de e ~o~ Intendiamoci: prima di occuparsi di simili temi occorrerebbe li­ pkattutto pek la Cak~tà, che ~n Madke berarsi da certi attuali moralismi irreali che non vogliono ricono­ Makia di Ge~ù Santo canale nu co~l vi­ scere che la storia è una inquietante, spesso terribile signora. Nella va, del~cata, akdente. prospettiva realistica da ritrovare, bisognerebbe condannare, ov­ Ti abbkacc~o, t~ benedico e ti kin­ viamente, errori ed atrocità (da qualunque parte vengano) senza gkaz~o. + GIUSEPPE PETRALIA però maledire, quasi fosse stato cosa mostruosa, il fatto in sé del­ l'arrivo degli europei nelle Americhe e del loro' installarsi in quelle Ve~covo terre, organizzandovi un nuovo habitat. Geklando .Len~ini,_LA SIGNORA MAVRE, Nella storia non è praticabile l'edificante esortazione a "restare SUOk Mak~a d~ Ge~u Santocanale, Edi­ ciascuno nella sua terra, senza invadere quella di altri". Non è pra­ z~on~ Pa01ine, pp.350 f 24.000 +++++ ticabile non soltanto perché così si negherebbe ogni dinamismo al­ la vicenda umana; ma soprattutto·perché ogni civiltà è frutto di un TEOLOGO ------rimescolamento che mai fu pacifico. Senza scomodare la Storia Sa­ Se ~ei teologo pkeghekai veka­ cra stessa (la terra che fu promessa agli ebrei da Dio non era loro, mente. E ~e pkeghi vekamente ~ei teolo ma fu da essi strappata a forza agli abitatori precedenti), le anime go. INil0 1'~ceta1 belle che inveiscono contro i malvagi usurpatori nelle Americhe di· menticano (tra l'altro) che, alloro arrivo, quegli europei trovarono TEMPO LIBERO ben altri usurpatori. L'impero azteco e quello inca erano stati crea­ Té.mpo Ubeko ~ .. oMia a ti con la violenza ed erano mantenuti con sanguinaria oppressione padke adott~vo della ~tupid{tà!IF~J da popoli invasori che avevano ridotto in schiavitù i nativi. - 98

    E si fa spesso finta di ignorare chp. le sbalorditive vittorie di po­ GERLANDO LENTINI che decine di spagnoli contro migliaia di guerrieri non furono de­ terminale né dagli archibugi né dai pochissimi cannoni (tra l'altro, I L C O R P O spesso inutilizzabili, in quei climi, perché l'umidità neutralizzava le polveri) né dai cavalli (che non potevano essere lanciati alla cari­ EDIZIONI VIVERE IN ca nella foresta). Roma Quei trionfi furono dovuti innanzitutto all'appoggio degli indi­ pp.170 - l 9.500 geni oppressi dagli incas e dagli aztechi. Dunque, più che come "usurpatori", gli iberici furono salutati in molti luoghi come libe­ ratori. E aspettiamo ancora che gli storici "illuminati" ci spieghi­ Il diffondersi della cultura borghese no come mai non ci furono, negli oltre tre secoli ispanici, rivolte che tende al benessere ad ogni costo ha contro i nuovi dominatori, pur ridottissimi di numero ed esposti, cambiato l'uomo, rendendolo schiavo dei quindi, aI pericolo di essere spazzati via al minimo moto. L'imma­ suoi stessi vizi e disintegrando la fa­ gine dell'invasione dell' America del Sud svanisce subito a contat­ miglia. to con le cifre: nei cinquant'anni tra il 1509 e il 1559, dunque nel Eppure tutti sembrano convinti c h e periodo di una conquista dalla Florida allo stretto di Magellano, dal degrado della famiglia nascono i v~ gli spagnoli che raggiunsero le Indie Occidentali furono poco più ri problemi dei giovani. di 500 (ma sì: cinquecento!) l'anno. In totale, 27.787 persone in Ma cosa si fa per rimediare a questa tutto, in quel mezzo secolo. crisi? L'uomo non si rende conto che il suo Per tornare ai rimescolamenti di popoli con i quali bisogna fare peggior nemico è dentro di lui stesso, realisticamente i conti, non va dimenticato - ad esempio - che ed è l'egoismo. i colonizzatori del Nord America venivano da un'isola che a noi Questa la denuncia che l'Autore fa in sembra naturale definire "anglo-sassone". In realtà, era dei Bri­ questo libro. tanni, che prima furono assoggettati dai Romani e poi da barbari La stampa, immagine della libertà di germanici - gli Angli e i Sassoni, appunto - che massacrarono pensiero; la televisione, questa meravi buona parte degli indigeni e l'altra parte la fecero fuggire sulle co­ gliosa scatola che qualcuno ha definito ste della Gallia dove, cacciati a loro volta gli abitanti originari, crea­ una finestra aperta sul mondo, sono al­ rono quella che fu detta Bretagna. Del resto, nessuna delle grandi lo stesso tempo non raramente strumenti civiltà (né quella egizia, né quella romana, né quella greca, senza di corruzione, capaci di comdizionare mai dimenticare quella ebraica) fu creata senza invasioni e relative la volontà dell'uomo. cacciate dei primi abitatori. Da questi strumenti, utili ai filibu­ Dunque, nel giudicare la conquista europea delle Americhe, oc­ stieri per far quattrini, i giovani ap­ correrà guardarsi dall'utopismo moralistico che vorrebbe una sto­ prendono cosa "signi fica amore e come si ria fatta tutta di inchini, di buone maniere, e di "prego, prima Lei". deve amare •.. stile giungla!". Chiarito questo, andrà pur anche detto che c'è "conquista" e Perciò l'Autore invi ta il lettore a ri "conquista": è certo (e anche film come il premiatissimo Balla coi scoprire i valori umani, a rinsaldare i8 lupi cominciano a farlo capire) che quella "cattolica" è stata am­ famiglia; invita i genitori ad essere ~ piamente preferibile a quella "protestante". ducatori dei propri figli, non permet­ Come ha scritto un altro storico contemporaneo, Jean Dumont: tendo c~ealtri lo facciano al loro po­ «Se, per disgrazia, la Spagna (con il Portogallo) fosse passata alla sto. Riforma, fosse divenuta puritana e avesse dunque applicato gli stessi Dedica un capitolo intero alla donna, principi del Nord America ("lo dice la Bibbia: l'indiano è un esse­ sollecitandrola a dare una risposta a Ge re inferiore, anzi è un figlio di Satana"), un immenso genocidio sù che le chiede, come alla Maddàlena: avrebbe spazzato via dal Sud America la totalità dei popoli indige­ "Donna, chi cerchi?". ni. Oggi, i turisti, visitando poche "riserve" dal Messico alla Ter­ Il corpo è un dono di Dio: per esso ~ ra del Fuoco, scatterebbero fotografie di sopravvissuti, testimoni sistiamo e agiamo. Impariamo a rispet­ del massacro razziale, compiuto per giunta in base a motivazioni tarlo. "bibliche" ». In modo intelligente, Gerlando Lenti­ In effetti, le cifre parlano: mentre i "pellerossa" superstiti nel ni critica la società e i suoi costumi; Nord America si contano a poche migliaia, nell' America ex­ ma guida anche il lettore a scoprire co spagnola ed ex-portoghese la maggioranza della popolazione o è me la vita va vissuta dandole significa ancora di origine india o è il frutto di incroci di precolombiani con to. - europei e (soprattutto in Brasile) con africani. Obiettivo e schietto nel dire le cose come stanno, parla del problema di una VITTORIO MESSORI vera educazione sessuale,perché purtro~ po spesso i giovani sono vittime di una Consigliamo a tutti i nostri lettori di leggere "colossale menzogna sul corpo e il suo tutti i libri jJU6bTicati da VITTORIO MESSORI.Se valore". gnaliamo, di grande attualità, "PENSARE LA STO:­ L'autore dà risalto alle parole di pa ~", EDizioni Paoline, pp.690 f 35.000 +++++++ pa Giovanni Paolo II: "Il problema d I fondo è soprattutto come riuscire éidaiu STORIA Non sapere che cosa è avvenuto prima di tare gli uomini del nostro tempo a pren noi, è come rimanere sempre bambini. (Cicerone) dere coscienza della disumanità di cer~ ti aspetti della cultura dominante, e a riscoprire i valori più preziosi da es­ DEMOCRAZIA ------­ Una sciocchezza resta sempre una sa offuscati ... sciocchezza, anche se la sostengono 50 milioni Tutti i credenti e gli uomini di buo­ di elettori. (Sertrand Russell) na volontà devono muoversi con urgenza - 99 -

    per promuovere con ogni mezzo e a tutti i li­ I FECONDITA' I E' la maggiore ricchezza velli una vera scelta culturale sul cammino data all'uomo e alla donna della società". dalla natura o (come noi preferiamo dire) j Un libro, questo di Gerlando Lentini, c h e da Dio. E' la capacità di accendere la vi­ , si legge volentieri per il suo stile scorrevQ ta di una persona umana, di cooperare con le e vivace; ma va letto anche attentamente, Dio stesso nel "procrear": Prima ancora al fine di fare un 'autocritica e aprirci a i della fecondità fisica, c'è una fecondità valori veri ed autentici 'della vita. spirituale, che viene dal cuore. E' persi­ EMANUELA VESCO no più bella ed è propria di ogni vero amo re umano. A ciascuno è data la capaci tà "r,r",n""""""""""""n"""",,,,,,"""""'" "",I",r""","""",' di diventare madre o padre secondo lo spi­ rito, al di là dei legami della carne e del sangue. Si può generare figli, ma non si diventa mai "padre" o "madre" veri dei ABC propri figli, se non si coltiva anche que­ sta fecondità spirituale. della vita I FIGLIO I Quella di figlio è la condizio ne di ogni uomo. Figlio signi= a cura di PIER GIORGIO LIVERANI fica amore, vita, generazione, futuro, uo­ mo. Si parla del Figlio di Dio. Tutti gli I DONNA I Questa è una parola 'bellissima, uomini sono figli di Dio e perciò fratelli vuoI dire "signora". Alla donna il tra di loro. E perciò dotati di una digni­ Papa ha dedicato una "Lettera apostolica" per tà che li rende sacri. Eppure anche figlio esaltarne la dignità. Ognuno ha b.isogno di è una parola che si è voluto cancellare da una donna per venire alla luce e porta p e r un certo vocabolario (vedi alla voce don­ tutta la sua esistenza, a livello inconscio, na). Per renderla più accettabile la----sT l'impronta della vita e delle sensazioni vis­ sostituisce con concepito, nasci turo, fe­ sute nel grembo di una donna. Cioè della ma­ to. Qualcuno usa addirittura "prodotto del dre. Mamma è la prima e spesso l'ultima paro­ concepimento", come si si trattasse solo la che l'uomo pronuncia nella sua vita. Qual­ di un aggregato biologico di cellule. cuno però cerca di contrapporre la parola don na alla parola madre. AD esempio, nella legge I GENERARE I Nel "Credo" c'è un'espressio che ha reso legale l'aborto volontario e che ne bellissima a proposito dI usa sempre e solo la parola donna. Così c o n Gesù. Riferendoci al Figlio del Padre, di­ un colpo solo si toglie valore alla parola ma ciamo: "generato, non creato". Dio, cioé, dre e all'idea di figlio. - ha riservato a suo Figlio un trattamento diverso da quello delle creature: lo ha in I EUTANASIA I Parlano di "dolce morte" (que- fatti generato, non creato. La stessa cosa sto è il significato della pa­ dovremmo poter dire per i nostri figli? L' rola) proprio coloro che hanno più paura del­ uomo non "fa" i figli, come invece fa qual la morte. In realtà l'eutanasia è il prodotto siasi altra cosa: li genera, li pro-crea~ di una civiltà in cui non si vuole assistere Qualcuno invece, con certe tecniche, un fi alla morte degli altri e non si ha il corag­ glio lo "fa". - g i o di spendere ogni giorno la propai v i t a nella verità dell'amore. Che Significa morire I HANDICAP I Oggi per fortuna non c'è più a se stessi e trovare senso per la vita. L'eu la vergogna dell'handicap. tanasia è una uccisione. Contro il comandamen Abbiamo capito tutti che questa è una paro to di Dio: Non uccidere; e contro il vangelo la come tante altre. Una persona handicap= di Gesù, venuto anche per insegnare all'uomo pata "ha" qualche cosa di meno, ma non "è" a fare del bene con la sofferenza e a fare qualcosa di meno. Forse è o dovrebbe diven del bene a chi soffre. L'eutanasia è l'inven­ tare per noi qualche cosa di più degli al= zione di chi non sa più dare senso né al vi­ tri: ha più diritti, domanda più amore e vere né al morire. impegna a rendere i rapporti più umani nel la società. Prevenire l'handicap, con sce! I FAMIGLIA I E' la culla, il luogo naturale te responsabili di vita e con tutti i mez= della generazione della vita e zi della tecnica e della scienza è grande della sua formazione. E' la struttura fonda­ obbligo morale e sociale. Ma l'aborto non mentale, ha scritto il Papa, della "ecologia è mai prevenzione; anzi è un delitto e la umana". Per questo, come dicono anche alcune sconfitta della scienza. recenti inchieste apparse sui giornali, resi­ ste agli attacchi e ai cambiamenti culturali. PIER GIORGIO LIVERANI Ma perché produca, accolga, protegga, promuo­ """""""""""""""nn"""",,nn""n"n"n,,,,"" va e sostenga la vita in tutto il suo arco, fin quando si avvia al declino, quando la vi­ EUROPA ------ta si fa debole e vecchia, la famiglia deve L'Europa non è cristiana che essere anch'essa fortemente sostenuta e ri­ di nome; in realtà essa ha il culto spettata dai pubblici poteri. di Mammona. (Gandhi) , - 100 ------INDICE 1992

    Articoli del Direttore Ger~ando Lentini p. 1 - Liberi e responsabili 11 - L'atto di fede/tutto dell'uomo, tutto di Dio 21 _ Politica/tecnica del potere o servizio all'uomo e alla società? 31 _ Fidanzamento/libero studio reciproco o matrimonio in acconto? 41 - Cattolici 1n politica/uniti o in .•. libera uscita? 51 - Da protestante a cattolico 61 - L'inferno/una favola o una tremenda realtà? 71 - L'Altro/da servire o da asservire? 81 - Mea culpa 91 - Chiesa/o !(efas o /(aos Altri articoli p. 4 - Mafia e storia, Domenico De Gregorio 6 - Visione diabolica di Leone XIII 5 _ G.Lentinl. l.a Signora Madre, presentazione di S.E.Mons.Cassisa 7 - Questi laiclsti, Vittorio Messori 9 - C.Gallerano, Giulio Tomasi di l.ampedusa, recensione di G.L. lO - Bilancio consuntivo 1991 14 _ G.Lentini, Ragioni per vivere, recensione di Angelo ~bntonati 14 - Lettere al Direttore 15 - Guernica, Vittorio ~~ssori 16 - Chiusi gli occhi e strinsi la mano, Giuseppe De Carlo 16 - Lotterie/il nuovo vitello d'oro, Giuseppe Bonura 17 - E' del Seminario di Bergamo il primato delle vocazioni 18 - Il grande bluff della demografia, Augusto Camicioli 19 - C'è un Pane che mi dà forza, Antonella Catarella 20 - Versacci satanici, Calogero Salvo 20 - Dove fallisce la società, Francesco Alberoni 27 - Verso il deserto, Vittorio Messori 29 _ L'ennesimo delitto di mafia, Rita di Benedetto (Palma M. ) 29 - La donna rapita, Maria Paglia 30 _ G.Lentini, Ragionl per vivere, recensione di Carmelina Sajeva 36 - Appelli celesti e riti diabolici, Livio Succi 37 - Leggenda nera dell'America Latina/l, Piero Gheddo 39 - Responsabilità storiche del Socialismo Italiano 45 - C'è anche 11 rock satanico, Luigi Lo Mascolo 46 - Rimozione o censura?, Maria Paglia 46 - Lettera al Direttore 47 - Leggenda nera dell'America Latina/2, Piero GHeddo 49 - I cristiani nel mondo arabo e il Libano 50 - G.Lentini, Carolina Santocanale, presentazione dell'Autore 55 - Lega di Bossi/lombarda e ••. anticattolica, Vittorio Messori 56 - ~~dici e aborto, Michele Trotta 57 _ Beato G.Cusmano, Predicare la Fede con la Carità/a cura di G.L. 58 - Nel 2050 saremo dieci miliardi/lo storico Bandini svela la mistificazione 59 - Albania/un popolo martire, Visar lhiti 50 - E' anche nostra colpa 64 - V.~~ssori, Pensare la storia, Prefazione del cardinale Biffi 65 - Lettere al Direttore (Siria, Bulgaria, Catania, Palermo) 66 - A Giannatiempo Quinzio, L'estetico in 1<1erkegaard, recensione di G.Monte 67 - Società moderna e comportamento del cristiano, Nicolino Serale 69 - Preghiamo e cantiamo insieme (Lampedusa), recensione di G.L. 69 - Testimoni di Geova e affarl, Luciano Scalettari 70 - Chi vi dà il diritto?/pena di morte, Carlo Casini 75 - Borbonico, Vittorio ~~ssori 76 - V.~~ssori, Pensare la storia, recensione di Italo A.Chiusano 77 - La seduzione della telenovela, Giuseppina Cudemo 78 - Aumentano gli indemoniati, G.di.5? 78 - Ignoranza Laicista, Abacuc di Jesus 79 - Sondaggi sulla persecuzione, Dina Mite 83 - Nostalgia della fede perduta, I-Iario Soldati 84 - Suffragio universale, Vittorio Messori 85 - Perché una ragazza si fa suora, Carmelina SaJeva 86 - Fatica per la propria rovina, Domenico De Gregorio 86 - Bestemmiare è ancora reato 87 - Il nuovo Catechismo Universale, Silvano Stracca 87 _ G.Lentini, Agostino Chieppi, recensione di E.Sonzini (Civiltà Cattolica) 88 - E noi abblamo creduto all'Amore, Chiara Lubich 88 - Il vaccino anti-baby, Nedo Pozzi 89 - Olimpiadi sataniche, Itala Alighiero Chiusano 89 - Con la Vergine sotto la Croce 90 - ABC della Vita, Pier G.l.iverani 96 - Orfani bianchi, Antonio Mazzi 97 - Lettera al Direttora 97 - Leggenda nera/l, Vittorio Messori 98 - G.Lentinl, Il Corpo, recensione di Emanuela Vesco 99 - ABC della vita, Pier G.Liverani