1983 Parte 1 Pp. 1-281

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1983 Parte 1 Pp. 1-281 STRENNA DEI ROMANISTI NATALE DI ROMA 1983 ab U. c. MMDCCXXXVI APOLLONJ GHETTI - BARBERITO - BECCHETTI - BILINSKI - BIORDI - BONANNl­ PARATORE - BUSJRI VICI - CECCOPIERI MARUFFI - COGGIATTI - D'AMBROSIO DELL'ARCO - DELLA RICCIA - DEL RE - DE MATTE! - DRAGUTESCU ESCOBAR - FAITROP - FREDA - GASBARRI - GRILLANDI - GUBINELLI­ GRIMALDI - GUGLIELMI - GUIDI - G. HARTMANN - J. HARTMANN JANNATTONI - JUNG-INGLESSIS - LEFEVRE - LOTTI - MAGI - MARAZZI MARIOTTI BIANCHI - MASETTI ZANNINI - NERILLI - NOVARA MATTEJNI ONORATI - PAGLIALUNGA - PARATORE - PIETRANGELI - POSSENTI - RAGUSA RAVAGLIOLI - RUSSO - SACCHETTI - SACCHI LODISPOTO - SANTINI SCARFONE - SCHIAVO - SCHWARZENBERG - SIGNORELLI - SIMONETTI TAGGI - TIRINCANTI - M. VERDONE - R. VERDONE - VIAN - VOLPICELLI mATU111S n, olDITRICl ,.omA llftlOll 1400 EDITRICE ROMA AMOR 1980 '? l E N/Ì -ii- .~ \~~D STR1ìr~s '\-- "Pt//, 01_,d u~ 0~ s\::-~ ~'-1\t-•:1+ \:) 3 3 /11'-1_>,. ..;~' ~ ~ 4J ~ ~ ~ ~ ":7-'. '/. Compilatori: ~ ~ e? Jn.J J\ ~ ~ --! -<: "== ::r: ,\\ u /J )~C> MANLIO BARBERITO PASQUA CARLO BELLI 1 9 8 4 ANDREA BUSIRI VICI STELvrn CoGGIA TTI RENATO LEFEVRE ETTORE PARATORE CARLO PIETRANGELI GIULIANA STADERINI-PICCOLO MMDCCXXXVI AB VRBE CONDITA © EDITRICE ROMA AMOR 1980 VIA CASSIODORO, 6 - ROMA ... Ninfe dormienti Otto Kurz nel 1953 ha pubblicato sul Journal of the Warbourg and Courtauld Institutes (n. 6, pp. 171-177) un articolo intito­ lato: Huius nympha loci. A pseudo-classica! inscription and a drawing by Diirer. Secondo l'autore, un Michele Fabrizio Ferra­ rino, priore del monastero carmelitano di Reggio Emilia e morto fra il 1488 e il 1493, sarebbe stato il primo a riferire di una fon­ tana esistente super ripam Danubii e consistente in una statua di ninfa dormiente al di sotto della quale era incisa la seguente iscrizione: HUIUS NYMPHA LOCI SACRI CUSTODIA FONTIS OORMIO DUM BLANDAE SENTIO MURMUR AQUAE PARCE MEUM QUISQUIS TANGIS CAVA MARMORA SOMNIUM RUMPERE: SIVE BIBE SIVE LAVERE TACE Intorno al 1514 Albrecht Diirer tracciò con una tecnica mista fra il disegno e l'acquarello una gustosa figurazione nella quale la ninfa addormentata appare dinanzi a una vasca rettangolare sulla cui faccia anteriore sono scritti appunto i due distici sopra riportati. L'opera d'arte, riprodotta nell'articolo del Kurz, è con­ servata al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Piu noto è un bellissimo dipinto, di media grandezza (centi­ metri 59 X 92), di Lucas Cranach (1472-1553), nel quale una stupenda ninfa semiaddormentata (ha le palpebre socchiuse) giace in primo piano sovra un sontuoso drappo di velluto purpureo, 7 ..J(dy~a::fuaam }onlirV~mu vica del Bufalo, vale a dire nei pressi immediati del Collegio Nazareno, vicino a via del Tritone. Infatti la predetta riprodu­ zione - una graziosa incisione in rame cinquecentesca - reca l'intitolazione: Ad aquaeductum fontis Virginis, cioè si richiama appunto a tale acquedotto, di cui è ivi conservato tuttora un for­ nice monumentale e che correva lungo una proprietà a suo tempo famosa anche per la collezione di antichità in essa accolta, pro­ prietà appartenente a un celebre umanista di Jesi, Angelo Colocci (1474-1549). Già nel 1975 (L'Urbe, 2, p. 34) pubblicai tale stampa e detti una mia traduzione rimata della scritta latina che in essa è im­ pressa e che è la stessa che ho riportata qui sopra, in principio. i_;_:=~~~~~~~ Ho ripubblicato tale traduzione tre anni dopo (L'Urbe, 1978, 3, p. 37); ma, dato il tema del presente appunto, ritengo opportuno, I HVIVS NYM PHA DOC-1 ftACRl CVSTODIA F01''rlS lif'l 'DORMIO DVM.BLANDAE SENTIO MVR,MVR AQ.VAE. per completezza, di riprodurla ancora una volta: ~ I'AR.CEME.VMQ.Vl3Q_V;S TANCIS CAVA~ÀRMORA SOMNV 1---=--3 Del sacro luogo ninfa, i--si 'RVMPER.E SIVE. IHJlA.S 51VE LAVE.RE TACE della fonte custode, dormo mentre la linfa 81~'_;~~~ --=cl mormora fra le prode. Fontana già nel giardino cinquecentesco di Angelo Colocci nei pressi del­ O tu che i cavi marmi l'attuale via del Nazareno. Da: J. ]. Boissard, Romanae Urbis Topographia, di toccar ti compiaci, parte VI, 1602, tav. XXV (Racc. FM.A.G.). il sonno non turbarmi: bevi o lava, ma taci. mentre lo sfondo è occupato sulla sinistra da una fontana e dalla lussureggiante vegetazione che la circonda e sulla destra dallo A pagina 36 dell'ora citato mio articolo del 1978 avevo inol­ tre azzardato anche una traduzione invece isometrica dei due squarcio di una veduta di città piuttosto nordica che dà « aria » e respiro alla composizione. Sull'orlo della vasca rettangolare distici. Eccola: corre, in piccoli caratteri lapidari, la predetta iscrizione, ma abbre­ viata in un solo verso: Fontis nympha sacri somnum ne rumpe Ninfa di questo luogo, della sacra fonte custode, dormo ascoltando il murmure dell'acqua carezzevole. quiesco. Il quadro è nel Museum der bildenden Kiinste a Lipsia. Ma, a parte questi esemplari nordici, qui a Roma esistevano Non rompere il mio sonno, o tu che i marmi incavati tocchi: sia che tu beva sia che tu lavi, taci. nel tardo Rinascimento almeno due statue - accompagnate da scritte di analogo significato - di ninfe dormienti. Di una di esse conosciamo soltanto una riproduzione: è la statua che doveva Sempre nello stesso articolo del 1978, a pagina 37, ero per decorare un giardino sito al luogo che più tardi fu detto la Chia- di più in grado di pubblicare una traduzione in versi, per cosi 8 9 dire, «moderni», dovuta nientemeno a Giacomo Leopardi e da me reperita poco tempo prima: Ninfa del sacro margine Custode al fonte io sono; Qui dormo delle limpide Onde cadenti al suono. 2:i accosta, il placido eVl A chi si :;::l Mio sonno non dispiaccia: ~ Della fresc'acqua gelida i:; <U Beva, si bagni, e taccia. -g 111 <> :::9 111 ~ ... <U 'il Adesso, grazie a una preziosa indicazione del prefato Otto "O a iii Kurz (p. 177), posso aggiungere un'altra versione dovuta, questa ;::l <U volta, al grande poeta inglese Alessandro Pope ( 1688-17 44), il ~ quale si riprometteva di poter apporla ad una fontana da lui :;s vagheggiata per la grotta che andava preparando nella sua villa .~ ~ di Twickenham: ;.J 00 ...... I/"\ Nymph of the grot, these sacred springs I keep ...... And to the murmur of these waters sleep; ..." Ah, spare my slumbers, gently tread the cave ::: And drink in silence or in silence lave' -~" o... """'~ ::: L'iscrizione latina, della quale ho dato così quattro traduzioni z :i: in versi, decorava dunque nella nostra Città la fontana degli u <z Horti Colotiani nei pressi dell'Arco dell'Acqua Vergine. Secondo < Carlo Pietrangeli (Rione Colonna, III, p. 98), andata distrutta u"' < la fontana, la lapide coi versi latini fu affissa allora sopra la fon­ u ~ tana esterna, ove si trovava ancora - sebbene rinnovata a cura ...-< del Comune - nel 1912. L'autore aggiunge opportunamente: ora essa non esiste più, ma sarebbe bene ricostituirla al posto originario. Si può osservare marginalmente che l'auspicato ripri­ stino potrebbe essere utile per tramandare la memoria anche del giardino, ormai completamente obliterata. Mi è capitato per le mani quanto su di esso scriveva circa due secoli or sono Gerolamo 10 Tiraboschi nella sua Storia della Letteratura Italiana (Milano, nesi, VII, p. 58), dal quale risulta che il lavoro, mai condotto Bettoni, voi. III, 1833, p. 401): Quanto adorni di tai monumenti a termine, di farne una fontana in testa al corridore di Belvedere (classici) fossero in Roma gli orti di Angiolo Colocci, ne abbiamo venne da papa Del Monte affidato a Daniele da Volterra. Otto fra le altre la testimonianza di Onofrio Panvinio: « Hortuli Colo­ Kurz, nel suo scritto talora poco organico ma irto di dottissimi 111 tiani », dice egli i(Fastor. 1. 2), «ad aquam Virginem siti maxima riferimenti, ha tra l'altro il merito di aver trascritto un epigramma 111 vetustorum monumentorum copia instructissimi, quae, primis illis latino composto al principio del secolo, sotto Giulio II, da Evan­ temporibus, quibus antiquitatis studium caput extollere coepit, gelista Maddaleni Capodiferro e imitante quello riportato qui unus Angelus Colotius, sanctissimus doctissimusque vir, eo in loco sopra, in principio; ma non si è avveduto che più tardi un famoso summa cum diligentia hinc inde collegi! ». poeta francese aveva scritto sullo stesso argomento un sonetto. L'aspetto della fonte colocciana ci è conservato, l'ho detto, Per la verità, non me n'ero accorto nemmeno io; e da parte mia in una stampa che fu inserita, come tavola n. 25, nella parte la manchevolezza è ben più grave. Dal 1979 vengo infatti pubbli­ sesta della Romanae Urbis Topographia di Jean-Jacques Boissard, cando sulla rivista romana L'Urbe la traduzione isometrica (risa­ pubblicata nel 1602 (l'autore era stato a Roma mezzo secolo lente peraltro a quindici anni or sono) di 86 sonetti d'interesse prima: il Pastor - VI, 674 - nota, ad esempio, che la sua romano dovuti al cinquecentesco Joachim du Bellay. Giunto dimora in Roma cade sotto Giulio III e Paolo IV); ma l'iscri­ ormai al termine della mia, diciamo pure, impresa, ho sfogliato 1 1;1 zione vi figurava infiorata, al primo e al terzo verso, da errori che anche le ultime pagine, da me finora negligentemente trascurate, la rendono quasi incomprensibile. L'incisione venne poi pubbli­ del classico volume di Henri Chamard (1970) contenente le Anti­ l1 !I 1 cata nel 1719, questa volta correttamente, da Bernard de Mont­ quitez e i Regrets; e mi sono così imbattuto a pagina 265 in un faucon nella sua opera L'antiquité expliquée. E qui posso aggiun­ 11111 altro sonetto bellaiano, di argomento anch'esso urbico, ma non Il gere, non senza legittimo orgoglio, che l'esemplare che è in mio compreso nelle due raccolte poetiche testé menzionate, le sole da 111' possesso e che qui riproduco è quello errato e perciò più antico me finora prese in considerazione. Esso reca il titolo: La Nymphe ,I e perciò, ancora, più pregevole (almeno così spero).
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