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Omaggio in Senato a Cavour a 150 anni dalla morte Da Vico a Totò, i personaggi che hanno fatto grande Napoli

Nel 2011 si festeggeranno sia i 200 anni della nascita di Cavour, primo presidente del Consiglio italiano, sia i Quasi duemila anni di storia ripercorsi attraverso i grandi protagonisti nati o vissuti a Napoli: dagli Angiò ai 150 anni dalla sua morte. E in occasione di questa doppia ricorrenza nella Sala Zuccari del Senato alle ore Borbone, da Vico a Croce, da Pulcinella a Totò, da De Sanctis a Croce, da Sophia Loren a Troisi. Sono I 11.30 di martedì sarà presentata la riedizione del volume di Italo de Feo Cavour. Luomo e lopera. All’incontro personaggi che hanno fatto grande Napoli (Mursia, pp. 628, euro 19), ritratti da Camillo Albanese in 70 parteciperanno, tra gli altri, la senatrice Diana de Feo, figlia dell’autore, Massimo Teodori e Piero Craveri. biografie. Il libro sarà presentato domani alle 18 presso la Libreria Mursia di Milano (via Galvani 24).

::: Pillole di classica Che noia questi pianisti Hanno rimpiazzato il genio col metronomo

::: NAZZARENO CARUSI

 Giovedì scorso al Politecnico di Bari c’è stata la finale del Premio Pianistico Yamaha 2011. Ha vinto senza trionfare Giuseppe Greco, 21 anni, primo di sei finalisti under 25 fra 60 in gara da tutta Italia. Presiedevo la giuria. Bari è vi- talissima e Giorgio Marotti (responsabile della Yamaha Italia) le cose le fa alla grande. Ma l’uni - co guizzo musicale della giornata è stato un 14enne abruzzese di talento infinito e pessimo studio, Tommaso Dell’Arciprete. Il resto era noia. Anche perché un po’ di notti fa su Tv-2000 Lautobiografia di Carolyn Robinson avevo intercettato Vladimir Horowitz e su Sky Classica Sviatoslav Richter. Il primo era a Lon- dra nel 1982, ripreso dal vivo. Della vita del se- condo raccontava “l’Enigma” (questo il titolo) un documentario ricco di riprese tenuto insie- Sposare un beat me dal racconto dello stesso genio ucraino. Il suono, il magnetismo e lo spettacolo di due mo- numenti davanti al pianoforte e al pubblico in delirio: Schumann, Rachmaninoff, Schubert, Che umiliazioni Brahms, Chopin, Mendelssohn, Prokofieff e tanti altri. Una meraviglia. Una libertà di fraseg- gio, sonora, d’effetti, ritmica, di racconto che, a La moglie borghese di Cassady fa a pezzi giudicare anche dai ragazzi ascoltati a Bari, non esiste più. Non mischio il grano con il loglio, ma le imprese strampalate di Kerouac & C. . non c’è nulla da fare. A meno di accontentarsi (e NEL CUORE DELLA FILOSOFIA neanche sempre) di un’algida gioia di ragione, tu lo cerchi un pianista, un artista che ti faccia ::: PAOLO BIANCHI diato a arte e teatro. Era una Unimmagine della boinda Carolyn Robinson, seconda battere il cuore, ti lanci in aria e ti riprenda, entri borghese, una donna che voleva una moglie di (1926-1968), al quale diede tre nelle tue viscere e nei tuoi sogni, ti afferri in un  Vivere in fretta, bruciare come famiglia. figli, risalente al 1946. Qui sopra Neal (a sinistra) ab- gioco stregato di rimandi fra la sua e la tua inti- una candela accesa da entrambi i la- La storia fra lei e Neal cominciò bracciato al suo grande amico (1922-1969). mità, ma non lo trovi. Tranne uno, oggi, ma ti. Ma anche godere di ogni istante, e una domenica pomeriggio di marzo (l’abbiamo detto) di una personalità così lunare farne poesia. È questa, a voler molto del 1947 e finì in pratica con la morte da essere osannato dalla gente e non compreso, semplificare, la filosofia di vita della di Cassady il 3 febbraio del 1968. Ca- rirci un po’ le idee sul personaggio. re a cui era rimasta avvinghiata. E in- e spesso denigrato, dagli addetti ai lavori: Ivo Po- , un movimento let- rolyn Robinson sposò Neal un anno Cassady era un tipo carismatico. tanto, attorno, c’era tutto il balletto gorelich. terario ed esistenziale che si sviluppò dopo averlo conosciuto. Ebbero tre Alto, intensi occhi azzurri, muscola- dei poeti e degli scrittori beat. Grego- Horowitz e Richter, i dioscuri russi del mio negli Stati Uniti negli anni Cinquan- figli. Fu lei, letteralmente, a toglierlo tura nervosa, un sorriso contagioso, ry Corso che, sostiene lei, «diceva co- strumento: con loro di pianisti immensi ce ne ta e si coagulò intorno a personaggi dalla strada. E la tesi principale del affascinava chiunque. Era bisessua- se senza senso. Di fatto, non parlava sono stati tanti nel '900, da Benedetti Michelan- come Jack Kerouac, , suo libro è proprio questa: Neal le, sfrenato, spesso in preda a eccita- proprio, se ne usciva solo con qual- geli a Rubinstein, Backhaus, Arrau, Weissen- Lawrence Ferlinghetti, William Bur- avrebbe potuto essere un perfetto zione, naturale o causata da droghe che frase urlata all’improvviso, che berg, Gould, Ciani, Lipatti, Gulda e un’altra de- roughs e Neal Cassady. Non uscen- padre di famiglia, e per un bel pezzo come la benzedrina, ma non fu mai, non riuscivo a collegare con niente cina almeno, ognuno capace di farti volare. Ma do più dall’attenzione generale. lo fu. per dire, un alcolista. La moglie lo di reale». Oppure camminava senza perché allora sì e oggi non più? Com’è che nelle Dopo la versione cinematografica descrive come un trascinatore, im- scopo da una stanza all’altra della scuole non se ne parla nemmeno e fra tante stel- (2010) del celebre romanzo di Kero- Una vita da balordo pegnato in fitte corrispondenze epi- casa. Jack Kerouac, con cui lei ebbe le non c’è più quella che ti faccia emozionare? uac Sulla strada, a opera del regista stolari con gli amici scrittori, sempre anche una breve relazione (con il be- Niente. Ascoltiamo migliaia di suoni spiattellati brasiliano Walter Salles, anche Ho - In realtà Cassady avrebbe anche affascinato dall’idea del viaggio e del nestare di Neal) e che, dice sempre lì a velocità folli, perfetti, maniacali nella loro wl, il poema di Ginsberg, ha dato potuto essere un balordo della peg- movimento. Andava da San Franci- lei, «non avrei neanche letto, se non quasi innaturale precisione. Note spente, senza spunto a un film omonimo, diretto gior specie, almeno stando a quello sco a Denver, e poi a est, a New York e lo avessi conosciuto». Allen Gin- vita. Perché gli occhi di Venere non sono dritti e da Rob Epstein e Jeffrey Friedman, che fu l’inizio della sua vita: orfano di nel Vermont. E poi tornava da lei. sberg, che conobbe a 20 anni e che il fascino promana pure dal difetto. L’arte è co- presentato al Sundance Film Festi- madre a dieci anni, padre alcolizza- Lui era già stato sposato, ma il pri- era convinto di essere una nullità. me l’essere amato: nel suo volto è l’immagine val a fine gennaio 2011 e incentrato to, arrestato per furto a 14, 15 e 16 an- mo matrimonio, con una ragazza Uno che non riusciva a trovare nes- della nostra anima che vive sul tempo del cuore, sul processo all’autore per oscenità ni, spedito più volte al riformatorio e quindicenne, LuAnne Henderson, sun tipo di lavoro. unico ritmo d’ogni bellezza. Oggi l’hanno rim- (1955). E intanto le edizioni Black in carcere, anche, più tardi, per uso e fu annullato. piazzato col metronomo, un cosetto che batte la Spring Press di Londra si sono af- spaccio di marijuana. Ma Neal era In famiglia (vivevano in un ranch a Generazione battuta stessa cadenza come se il respiro fosse tutto frettate a ristampare in un’edizione un ragazzo intelligente. Inquieto, vi- Monte Sereno, in California), Cassa- uguale. Tante accademie tutte simili, schiere di riveduta ed economica , sionario, un viaggiatore instancabi- dy era un uomo tranquillo. Lavorava La Beat generation esce da queste allievi fedeli all’unica virtù facilmente riconosci- l’autobiografia di Carolyn Cassady, le, un patito di jazz. Quasi autodidat- per le ferrovie della Southern Pacific. oltre 400 pagine come una genera- bile: quella di non sbagliare note a cento orari. moglie di Neal (pp. 448,euro 24,90). ta, eppure in grado di influenzare ar- Amava la compagnia dei figli. Ma poi zione battuta. Cassady morì nel 1968 Una specie musicale di alienati che si trascinano A Carolyn tutta l’epica e il fascino tisti dalle corde sensibili come Kero- lo prendeva la smania e allora parti- in Messico a San Miguel de Allende, sulla stessa rassicurante e pallosissima via. di quelle esperienze paiono esagera- uac (che ne fece un protagonista di va per cacciarsi nelle imprese più accanto ai binari di una ferrovia, per Per un po’ di filmati d’antan a ricordarci cosa te. Il fatto che Ginsberg negli ultimi Sulla strada) e Ginsberg. strampalate. Per un po’ fu anche bi- gli effetti delle droghe e per consun- può essere la musica quando non si voti a quella dieci anni di vita non le abbia rivolto La testimonianza di Carolyn, che gamo. E naturalmente, quando spa- zione fisica. «Grazie a Dio!», com- iterazione d’intenzioni esangui che chiamiamo più la parola o che Burroughs la oggi ha 87 anni e vive in un quartiere riva, sparivano anche i soldi. mentò la mogliettina, «che libera- tradizione, ci sono frotte di suonatori a tempo chiamasse «una puttana wasp» (wa- residenziale di Bracknell, nel Ber- Carolyn, nel tempo (e lo descrive zione. Dio ha pietà». Questo per dire frigido. Finché direttori artistici di orecchie e sp: anglosassone protestante di pelle kshire, un posto quanto più lontano bene) imparò a inghiottire le umilia- com’era ridotta anche lei. Che però, cuore duri continueranno a invitarli salvo poi la- bianca) sintetizzano la diversità dei possibile dalle polverose strade zioni, a farsi una ragione del caratte- a 43 anni di distanza, non si è mai più gnarsi che la gente, finalmente, non li ascolta rispettivi mondi. Carolyn aveva stu- dell’America anni ’50, ci aiuta a chia- re bifronte di quel pazzo e adescato- risposata. più. E di notte, invece di dormire, gode.