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LUIGI RUSSOLO. CONQUISTA TOTALE DELL’ ENARMONISMO MEDIANTE GL’ FUTURISTI.

Dopo 1 introduzione nella musica del sistema tem­ dazioni darebbe quella che è la nostra scala cro­ matica. perato la parola Enarmonismo resta solo per indicare Ognuno vede quanto una pittura simile sarebbe li­ dei valori che non trovano più 1 loro corrispondenti mitata nei suoi mezzi e di quante sensazioni coloristiche nella realtà musicale. sarebbe diminuita. Eppure, l’attuale sistema musicale Infatti si chiama enarmonia la differenza tra un temperato si trova appunto nelle condizioni in cui si m i diesis e un f a e tra un si diesis e un do quando troverebbe la pittura a cui ho accennato. il sistema temperato, rendendo uguali tutti i semitoni, Il temperamento con la sua omofonia ha in certo ha tolto queste differenze e reso quindi omofone le due note. modo slega te le note, avendo tolto ad esse i più de­ licati legami che le possono unire e che sono rappre­ Ma purtroppo l'inconveniente portato dal sistema sentati da frazioni di tono più piccole dell’attuale se­ temperato non è solo nella parola. L ’aver diviso l'in­ mitono. tervallo d’ottava soltanto in 12 frazioni uguali tra loro Si crede che i Greci conoscessero e adottassero e l’aver naturalmente impostato su questa scala così * l’enarmonismo. E tuttavia molto incerto il parlare di temperata tutti gli strumenti, ha portato una conside­ sistemi musicali deducendoli da teorie complicate e in­ revole limitazione di numero nei suoni adoperabili e certe e non sapendo se o quanto queste teorie venis­ reso stranamente artificiali quelli stessi che si adoperano. sero applicate nella pratica. Si sa quanto sia diversa la scala del sistema tem­ Comunque, ora è certo che dopo l’introduzione perato da quella naturale. della scala temperata l’enarmonismo, sia pure limitato E pure noto come negli strumenti a intonazione alle sole differenze dei comma, non esiste più come libera (strumenti ad arco) l’abitudine e la necessità por­ realtà musicale. tino gli esecutori a vincere la naturale tendenza a in­ Dico realtà musicale perchè invece, come vedremo tonare secondo la scala naturale per riportarsi invece in seguito, nella natura e nella vita i suoni e i rumori sull’intonazione della scala temperata. sono tutti enarmonici. Cosi pure sugl’istrumenti a fiato che danno la se­ Gli studi e le ricerche per la costruzione degli in- rie armonica della nota fondamentale esistono gli ar­ tonarumori che da parecchi mesi vado conducendo con monici 7,° 11,° 133 e 14,° che vengono corretti nella la geniale collaborazione di , mi hanno por­ loro intonazione per dare quelli che si chiamano suoni tato, in materia di enarmonismo, a delle conclusioni chiusi. definitive sulla necessità assoluta di adottarlo come si­ Sono così scomparse nel sistema temperato le dif­ stema musicale totale. ferenze fra tono grande e tono piccolo (9/8 • 10/9 Queste conclusioni trovano la loro conferma nella = 81/80). considerazione, che dirò fisica, dell’esistenza dell’enar- Scomparse pure le differenze fra il semitono dia­ monismo in natura ; in quella pratica sulla possibilità tonico ( 73) e quelli cromatici ( 22) e ( 2?)* materiale di adottarlo e in quella artistica sulla neces­ Mentre la stessa nota nelle diverse scale del si­ sità di uscire finalmente dalle stupide muraglie del se­ stema naturale poteva avere fino a quattro diverse in­ mitono artificiale e monotono. * tonazioni, essere cioè rappresentata da quattro diversi E tempo veramente che il dominio del suono si numeri di vibrazioni, nel sistema temperato invece essa arricchisca di tutte le infinite possibilità di sfumature tra è sempre identica a se stessa. un suono e l’altro, per arrivare così a delle sensazioni Si è così spostata l’intonazione naturale per arri­ musicali fino ad ora ignorate. vare a dei suoni falsi ed arbitrari per l’orecchio, e, Esiste anzitutto questo fatto : tutti i suoni e ru­ ciò che è peggio, si è portata così un’enorme limita­ mori che si producono nella natura se sono suscetti­ zione nel numero dei suoni adoperabili e una completa bili di variazioni nel tono (se sono cioè suoni o ru­ mancanza di sfum ature fra l’uno e l’altro. mori di una certa durata) cambiano il tono per gra­ Il sistema armonico temperato può in un certo modo duazioni enarmoniche e mai per salti di tono. essere paragonato a un sistema di pittura che abolisse Così per esempio l’ululare del vento compie delle tutte le infinite gradazioni che possono dare i sette co­ complete scale in discesa. Queste scale non sono nè lori (rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, indaco, vio­ diatoniche nè cromatiche, sono invece enarmoniche. letto) e che di questi accettasse solo il colore tipo, Ugualmente se passiamo dei rumori naturali nel quindi un solo giallo, un solo verde, un solo rosso, ecc. mondo infinitamente più ricco dei rumori delle mac­ Una pittura che non conosce le diverse tonalità dello chine, troviamo anche qui che tutti i rumori prodotti stesso colore ; quindi, nessun rosa e nessun rosso-lacca, da movimenti rotativi sono nel loro crescere o dimi­ nessun giallo-chiaro e nessun giallo-scuro, ecc. Questa nuire di tono costantemente enarmonici. pittura sarebbe paragonabile nei suoni alla scala dia­ Questo crescere o diminuire del tono è naturalmente tonica temperala. Coll’aggiunta poi di cinque sole gra­ in ragione diretta col crescere o diminuire della velocità. LACERBA

Esempio : la dinamo e i motori elettrici. chio si sia abituato bensì al sistema diatonico tempe­ Questo salire o scendere del suono-rumore, per rato e cromatico, ma preferisca la scala naturale e i quanto graduatissimo, è percepito tuttavia nel suo svol­ passaggi enarmonici. gimento anche da persone dotate di un mediocre orec­ ti stato provato da numerose esperienze che chi chio musicale. canta liberamente segue la scala naturale con le sue Che siano sensibili per l’orecchio umano le diffe­ differenze di comma e che i passaggi con la voce por­ renze minori del semitono, lo si può benissimo provare tata compiono una gradazione enarmonica. col sonometro, o anche nell’accordare o intonare colle Così per esempio chi canta passando dalla scala dita le corde di un violino. in tono di do a quella in tono di re intonerà gli stessi Anzi queste esperienze provano che non solo dif­ gradi non più come prima, ma coi rapporti della scala ferenze di ma anche di di tono sono sensibili per naturale rispetto alla nuova tonica re, alterando in tal modo di un comma i toni grandi o piccoli e dei diesis l’orecchio. 23 25 Viene subito logica la domanda : Se esistono in che saranno di j 2 ° 24 a secon(^a del tono grande natura questi suoni enarmonici, se anzi in natura, come o piccolo da alterare. abbiamo visto, il suono-rumore esiste solo con questi Già l’amico Pratella, nel suo Manifesto tecnico suoni, e se questi suoni son facilmente percepiti dal della musica futurista, aveva detto : nostro orecchio, perchè dunque non adoperarli nell’arte n Sopra ogni cosa Venarmonia ci rende possibili musicale ? l’intonazione e la modulazione naturali ed istintive de­ Certo è strano che non si sia sentito prima d’ora gl’intervalli enarmonici, presentemente infattibili data il bisogno di svecchiare e allargare il sistema musicale, l’artificiosità della nostra scala a sistema temperato, che che è, in fondo, ancora quello che ci fu tramandato dal noi vogliamo superare. Noi futuristi amiamo da molto medio evo. tempo questi intervalli enarmonici che troviamo solo E tutto il magnifico sistema armonico che è stato nelle stonature dell’orchestra, quando gli strumenti suo­ edificato sopra basi così limitate si trova ormai ad essere nano in impianti diversi, e nei canti spontanei del po­ esaurito e sfruttato completamente, vincolato com’è della polo, quando sono intonati senza preoccupazione d’arte . voluta povertà della materia prima : il suono. Dunque l’orecchio è sensibile anche a queste dif­ Infatti, come ho già notato nel mio manifesto fu­ ferenze molto piccole, se istintivamente le adopera. turista L'Arte dei rumori (11 marzo 1913) il suono Infine si prova generalmente maggior piacere nel­ adoperato attualmente nell’arte musicale è limitatissimo l’udire uno strumento a intonazione libera. Così per come QUALITA o timbro, e, quasi ciò non bastasse, esempio tutti ammettono che il violino ha più fascino, è stato, per 1 uso del sistema diatonico, ristretto an­ canta meglio del pianoforte e stanca meno di questo. che nel suo sviluppo e quindi nella sua quantità. Questo fatto che tutti percepiscono e di cui pochi Il Futurismo allarga anche questo campo, come ha si rendono conto è dovuto a ciò : che il violino ha allargato la pittura col Dinamismo, la poesia coll’Im- possibilità di enarmonismo, mentre il pianoforte (che è il maginazione senza fili e le Parole in libertà, la musica più temperato degli strumenti) non ne ha affatto. coll’antigrazioso e l’abolizione d’ogni quadratura ritmica. Il violino può fare le scale a intonazione naturale Così ora : e qualsiasi gradazione enarmonica nelle note portate. Coll9introduzione nella musica del numero e della Il male è che generalmente lo si suona assai male, varietà dei rumori e terminata la limitazione del suono poiché tutti si sforzano, come ho già notato, di vincere come qualità o timbro. la tendenza istintiva per intonare invece secondo la Il rumore, infatti, non è altro che un suono ric­ scala temperata. E se qualche raro concertista, sopra­ chissimo di suoni armonici molto più forti e sensibili tutto suonando senza accompagnamento, segue l’intona­ che non lo siano nei suoni propriamente detti e comu­ zione naturale, questo viene immancabilmente accusato nemente adoperati. (dai sapientissimi intenditori e buongustai) di intona­ ColVintroduzione dei rumori adoperati anche nelle zione poco corretta ! frazioni più piccole del semitono, quindi col sistema Comunque, il violino fa sempre sentire queste sue enarmonico, è pure tolta la limitazione del suono nella qualità di variazioni nell’intonazione ed è perciò ap­ sua quantità. punto che il violino ha una fluidità, una varietà d espres­ Infatti nella costruzione degli intonarumori noi ab­ sioni che non ha il pianoforte. Questo conferisce in­ biamo cercato non solo la possibilità di cambiare il vece alla musica una secchezza, una aridità tutta pro­ suono-rumore per tono e semitono ma anche quella di pria, dovuta precisamente alla mancanza completa di qualsiasi graduazione fra un tono e l’altro. possibilità enarmoniche. E siamo riusciti perfettamente a ottenere qualsiasi Tutto ciò prova come l’enarmonismo sia molto più frazione, anche piccolissima, di tono. logico, molto più naturale di ogni altro sistema, e come enarmonismo quindi e oggi, grazie a g l’intonaru- cadano quindi tutti i dubbi che l’adozione dell’enar- mori, una realtà musicale. monismo nella pratica può sollevare.

Quali sensazioni può dare l’enarmonismo a degli Non è col solo riferirsi ai rapporti della scala dia­ orecchi da tanto tempo abituati al sistema diatonico e tonica naturale e coll’adozione di quelle differenze enar­ cromatico ? moniche di comma che i nostri intonarumori realizzano Alcune osservazioni convinceranno subito come l’orec­ l’enarmomsmo. Questi realizzano invece un completo LACERBA sistema enarmonico in cui ogni tono ha tutte le muta- Abbiamo conquistato finalmente tutte le possibilità. zioni possibili suddividendosi in un numero indefinito di Ogni forma di scala, diatonica naturale, pitagorica tem­ frazioni. perata, cromatica ed enarmonica, la più infinita varietà Ciò porta naturalmente a delle modificazioni nel­ nei timbri, tutte le forme di accordi e associazioni di l’attuale sistema di scrittura musicale, e di questo par­ accordi perfetti, dissonanti, enarmonici. lerò un’altra volta. Nessuna limitazione, dunque, nessuna restrizione : la Mi sembra inutile aggiungere che poiché col si­ melodia e l’armonia non sono più incanalate fra due stema enarmonico il suono-rumore può prendere l’into­ argini insuperabili (la povertà dei timbri e la povertà nazione che si vuole, si può anche, volendo, adoperare dei suoni) mà libere finalmente, con la possibilità di la scala diatonica e cromatica. tutte le espansioni e di tutte le forme. Il sistema enarmonico comprendendo in sè anche Noi abbiamo finalmente la materia suono-rumore, l’attuale sistema diatonico e le sue possibilità, aggiunge capace di assumere tutte le forme senza eccezione al­ a queste tutte le possibilità sue proprie, che sono infinite. cuna che vorrà e saprà dargli l’artista futurista. Di È un sistema musicale quale più completo non è tutto ciò io mi sono definitivamente convinto durante il forse possibile immaginare, al grado attuale dalle nostre primo concerto privato di intonarumori da me diretto conoscenze acustiche. recentemente, nelle sale della Direzione del Movimento futurista — e specialmente nell’eseguire le mie due reti Ho già parlato, nel Manifesto L’Jlrte dei rumori, di rumori intitolate Risveglio di Capitale e Convegno della varietà e ricchezza di timbri che hanno i rumori. d’automobili e d’aeroplani. Ma c’ è di più ancora : — esistono delle varietà di NOTA. timbro in uno stesso rumore. Io trascuro e disprezzo le numerose lettere dei soliti pas­ Mi spiegherò con un esempio : satisti più o meno imbecilli o scettici. Sono invece a com­ pleta disposizione di tutti coloro che mi domandano spie­ In alcuni rumori a colpi ritmici continuati come il gazioni sull’A ite dei rumori. M i scrivano pure presso la tic-tac d’un orologio o il trotto d’un cavallo su una Direzione del Movimento futurista — Corso Venezia 61, strada regolarmente selciata, noi avvertiamo molte volte Milano. una differenza fra colpo e colpo. Entro il mese di dicembre dirigerò in un grande teatro Però, se vogliamo ricercare il grado di questa dif­ d’Italia il primo concerto pubblico d’intonarumori. ferenza di tono, molte volte troviamo che essa è mi­ nima, cosicché la differenza di un semitono, provata HELLMANN. subito dopo al piano, ci apparirà enorme al confronto. Si tratta, dunque, di una differenza d’una piccola DELLA PROSTITUZIONE. frazione di tono. Talora, però, sopratutto provando con un orologio, ì. non si riesce ad avvertire tra il 1° e il 2° colpo nes­ S i afferma: la natura vuole che gli organi genitali suna differenza di tono. Pure, noi sentiamo che i due vengano attivati soltanto a scopo di procreazione, vale colpi non sono uguali. a dire per la funzione necessaria alla conservazione Non si tratta di differenza di ritmo (l’esperienza della specie. Chi appoggia quest’asserzione dovrebbe va fatta con orologi che abbiano la battuta regolaris­ aderire senz’altro all’opinione che il canto provenga da sima). Non si riesce a sentire una differenza nel tono, un abuso delia gola. Poiché, sebbene sia naturale di ma permane la sensazione che i colpi non siano uguali. adoperare la gola per produrre la voce, necessaria agli Se ascoltiamo attentamente, ci accorgiamo che la uomini, non è nient affatto naturale di usarne per pro­ differenza è semplicemente nel timbro. Ora la diversità durre il canto, costumanza serva del piacere e punto di timbro non essendo altro che una diversità nei suoni necessaria. armonici, è chiaro che le due battute, pure avendo 2. una nota fondamentale identica variano nella composi­ zione dei rispettivi suoni armonici. Bisogna porre puttane e artisti sullo stesso piano. Questo fenomeno non è così piccolo come può Tanto le puttane quanto gli artisti usano delle loro apparire a prima vista, poiché si ritrova talora in una doti e dei loro talenti per dare ad altri piacere e di­ quantità di altri rumori. Così l’ho riscontrato nelle pul­ letto. E ciò, di regola, soltanto verso pagamento. sazioni dei diversi stantuffi di una macchina a vapore, Non saprei, a dir vero, quale differenza fonda- nei fischi che il vapore emette uscendo dagli stantuffi, mentale si possa stabilire tra una cantante, la quale come pure negli scoppi dei diversi cilindri di un mo­ procura con la sua gola un godimento sensuale all’udi­ tore d’automobile o d’aeroplano, in cui molte volte tore, e una puttana, cui altre parti del corpo servono ogni cilindro é caratterizzato da un timbro proprio. da mezzo per far godere sensualmente il suo visi­ Ciò prova quanta varietà di delicate sfumature di tatore. timbro si possa avere anche su uno stesso tono e con Ogni arte agisce nei sensi. E chi sa eccitarli in lo stesso rumore. modo gradevolissimo è grande artista. 3. Si pensi ora, con rumori diversi, come le possibi­ lità infinite dei passaggi enarmonici, coi timbri diversi Tuttora è molto diffusa l’opinione che con persona di uno stesso rumore, quale ricchezza e vastità di sen­ pagata debba svasi:? ogni illusione, ogni entusiasmo, sazioni ci serbi Y Arte dei rumori. ogni voluttà. SPES-SALIMBENI - Firenze 1980 49 - MANIFESTI FUTURISTI da, Lacerba, a. I, n. 21, Firenze, 1 novembre 1913