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SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI Numero 45 - Anno 34 Domenica 22 dicembre 2019 2,00 Direttore responsabile Bruno Fasani Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO In caso di mancato recapito inviare al MO CDM per la restituzione al mittente previo pagamento resi Messaggio del Vescovo Erio in occasione del Natale Due giovani Accogli... e un neonato utti e tre insieme raggiungono a malapena i 30 anni. TIl più attempato è Giuseppe, che ne avrà 15 o 16. Ma- è Natale ria, secondo l’uso del tempo, gli è destinata come sposa verso i 13 o 14 anni. Gesù poi, essendo appena nato, non può contribuire ad accrescere l’età complessiva della “san- ta famiglia”. Due giovanissimi e un neonato sono al centro del mistero del Natale. Il Figlio di Dio viene al mondo nel grembo di una ragazza e si affi da alle braccia di un ragazzo. La sapienza eterna di Dio entra nella vita terrena conse- gnandosi a due adolescenti sconosciuti, non a due anziani saggi e ammirati. Come dirà San Paolo: “quello che è debo- le per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti” (1 Cor 1,27). Questi due giovani, con il loro bimbo, sono da venti secoli un modello di accoglienza. Maria e Giuseppe aderi- scono prima di tutto al progetto di un Dio che sconvolge i loro disegni umani. Poi consentono di nascere ad una vita concepita troppo presto rispetto alle loro previsioni. Infi ne accettano di muoversi dentro le condizioni di fragilità in cui il Signore li ha posti, adattando a culla una mangiatoia e ricevendo dei semplici pastori come ospiti. Tre grandi, scomodi e attualissimi gesti di accoglienza: di una volontà divina così diversa dalla nostra, di una vita nascente inatte- sa, di situazioni segnate da precarietà e povertà. Quei due ragazzi hanno saputo accogliere, perché non solo la loro età, ma anche il loro cuore era giovane. Il cuore invecchiato si difende, il cuore giovane si affi da. Si può ave- re un cuore giovane anche a 80 suonati e un cuore vecchio anche a 20 anni: la profetessa Anna, che pochi giorni dopo accoglierà Gesù al Tempio, aveva un cuore giovane (cf. Lc 1,36-38); il “giovane ricco”, che tanti anni dopo rifi uterà la chiamata di Gesù, aveva un cuore vecchio (cf. Mt 19,16- 22). Ma quando si alleano la giovinezza dell’età con quella del cuore, come nella “santa famiglia”, si sposano speranza e fi ducia: due virtù in declino nelle società vecchie. San Benedetto raccomanda di “consultare tutta la comu- nità, perché spesso è proprio al più giovane che il Signore pagine 2/5 rivela la soluzione migliore” (Regola III, 3). Papa Francesco ha voluto un anno fa un Sinodo dei giovani e per i giovani. Al di là dei luoghi comuni sui giovani - è evidente il disagio pagina 3 pagina 7 pagina 15 pagina 17 giovanile, peraltro specchio del disagio adulto - la “santa TESTIMONIANZE BUDRIONE MIRANDOLA UNITALSI famiglia” incoraggia ad imparare dai giovani. Ci stanno educando ad ascoltare “tanto il grido della terra quanto il Lavoro, casa, povertà... Dieci anni di attività Presepi e appuntamenti Modena e Carpi grido dei poveri” (Laudato si’, 49). Ci stanno dicendo che è qui la festa? per la scuola Bassi in parrocchia camminano insieme il futuro è degli operatori di pace, di fraternità e di giusti- zia. Ci stanno invitando a creare spazi di prossimità, perché si appassionano di più alle relazioni che alle istituzioni. Ci stanno chiedendo di essere più autentici, di pensare anche a loro, di farci più responsabili verso le prossime generazioni. + Erio Castellucci “La pace come Giornata Mondiale cammino di speranza: dialogo, riconciliazione della Pace e conversione ecologica” Il commento del teologo 75° anniversario del martirio del Beato Odoardo Focherini Brunetto Salvarani 1 Gennaio 2020 al messaggio del Papa ore 18.00 - Basilica Cattedrale pagina 13 S. MESSA DELLA PACE PidilV Domenica 22 dicembre 2 Quel mattino il Natale ebbe due culle. 2019 “ Quella del presepio e quella di un bimbo che veniva NOTIZIE • 45 Attualità a fare della sua casa una piccola Nazareth” IN PUNTA “Veniva nel mondo la luce vera, DI SPILLO quella che illumina ogni uomo” Un Natale speciale di Bruno Fasani nel ricordo di un fi glio Quel Natale del 1947 non era più freddo degli altri. Semplicemente era i padrini orgogliosi di quel freddo come Dio coman- ruolo di cui capivano ben da, cioè secondo natura. In poco. Quel mattino il Na- Celebrazioni presiedute quel tempo i camini inter- tale ebbe due culle. Quella rompevano il loro servizio del presepio e quella di un dal Vescovo Erio Castellucci con le prime ore della notte bimbo che veniva a fare del- lasciando sgombro il cielo la sua casa una piccola Na- in Cattedrale dai fumi, libero di far cor- zareth. rere i venti, coi loro giochi Luigi fece la strada di Mercoledì 25 dicembre di suoni e di capriole. Fuori, ritorno sotto una nevica- • Alle 12, Santa Messa del Giorno di Natale tra le povere case di quella ta che lo imbiancava come contrada di montagna, che un albero in cammino. In Mercoledì 1° gennaio sembravano stare in pie- Oltretutto doveva sbrigare vato da pochi giorni. Con silenzio, sotto lo sfrigolio di solo per il calore umano tutto da solo, la moglie era il parroco si era concordato dei fi occhi che cadevano, • Alle 18, Santa Messa nella Giornata mondiale che le popolava, la neve s’era ancora in fase di recupero, per la Messa delle 8 e, consi- neppure lui sapeva cosa si della pace, ricordando il Beato Odoardo Fo- fatta la scorza dura, in attesa dopo aver dato alla luce la derato che doveva fare sette sarebbe messo in moto in cherini “operatore di pace” che passasse l’inverno. Del quinta creatura nove gior- chilometri a piedi tra strade quella creatura in forza di resto da novembre a marzo ni prima. Indebolita fi sica- e sentieri, si incamminò per una Grazia di cui gli ave- era lei a dipingere col suo mente e vincolata da una fare il suo dovere di padre e vano parlato senza proba- Celebrazioni presiedute nitore cose e case. Uno sce- prescrizione che le impone- di cristiano quando era an- bilmente capirne molto, nario adatto ad un racconto va la Chiesa, quella di non cora buio. La sua sposa l’a- ma accettando di mettersi a dal Vicario generale dei fratelli Grimm, prima uscire per 40 giorni, per via veva infagottata bene quella servizio come un Giuseppe Monsignor Ermenegildo che Greta Th unberg ci rac- di una prassi copiata da un creatura, stretta tra i panni qualsiasi davanti a qualcosa contasse la favola triste di fondamentalismo in buo- che ne facevano una picco- non del tutto comprensibile Manicardi un mondo intossicato dagli na fede che prendeva alla la mummia addormentata. e più grande di sé. uomini. lettera racconti biblici, là A proteggerla dal freddo È prassi tra i fi gli che si Martedì 24 dicembre In quel Natale, Luigi dove si parla di un tempo esterno c’era il mantello del ricordino e si ringrazino più • Alle 24, in Cattedrale, Santa Messa nella Not- già dalla vigilia aveva avu- di purifi cazione. Da chi e padre, nero e ruvido, ma av- le madri che i padri, soprat- te di Natale to qualche apprensione. Il da che cosa nessuno se l’era volgente e protettivo. tutto per quanto concerne le fatto è che tutti gli abitanti mai chiesto, continuando a Il rito fu un atto di fede, cose di fede. Per una volta della contrada, nel pome- perpetuare l’idea che se c’e- in cui nessuno seppe mai chi vorrei fare una deroga, pen- Martedì 31 dicembre riggio, avevano sentito di- ra qualche contaminazione avesse più fretta. Se il parro- sando che il Natale del mio • Alle 18, in Cattedrale, Santa Messa di ringra- stintamente il fi schio del morale, quella non poteva co infreddolito da qualche battesimo possa coincidere ziamento e canto del Te Deum treno che correva due valla- venire che da Eva. ora di permanenza in chie- con il Natale all’eternità di • Alle 22.15, nella chiesa di Santa Chiara a Car- te più in là, nella Valdadige. Tra le cose da sbrigare sa. Se il padre del bimbo che mio padre Luigi, con il gra- pi, preghiera del Mattutino e Santa Messa in E quello era un segno ine- c’era anche il battesimo di doveva riportare il moccio- zie per ciò che ha fatto in quivocabile: neve in arrivo. quell’ultimo cucciolo arri- so per la poppata di rito. Se quell’anno lontano. attesa del nuovo anno DICEMBRE AL MOMENTO APERTURE SPECIALI le DOMENICHE A PRANZO ci trovate APERTI il 1/8/15/22 Dicembre Martedì 24 Dicembre APERTI a pranzo e cena Mercoledì 25 Dicembre APERTI a pranzo Martedì 31 Dicembre APERTI a cena Per info o proposte personalizzate contattaci allo 059/7134287 o [email protected] o sulla nostra pagina social www.facebook.com/momentoristorante Piazzale della stazione, Carpi 41012 Modena. Domenica 22 dicembre 2019 Non sarà Natale se cercheremo i bagliori luccicanti 3 NOTIZIE • 45 “ del mondo, ma non aiuteremo almeno un povero, che assomiglia a Dio, perché a Natale Dio è venuto povero” Attualità IIll verovero voltovolto deldel NataleNatale impotenza davanti a dram- Tempo di festività, mi che non viviamo sulla di luci, regali, cene nostra pelle. Invito certo calzante e brindisi. Ma anche perché Bortolo (uso soprattutto tempo nomi di fantasia) di corag- gio ne deve avere tanto dato per rifl ettere e che nei prossimi giorni do- guardare all’‘altro’, vrà lasciare la casa pignora- ta insieme alla moglie ed ai in una prospettiva di suoi quattro fi gli (di cui uno condivisione disabile grave).