“Officina Della Memoria” Associazione Culturale Storia Della Barriera Di Milano 1852 - 1945
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“Officina della Memoria” Associazione Culturale Storia della Barriera di Milano 1852 - 1945 Si ringraziano: la Città di Torino e in particolare il Vice Sindaco Marco Calgaro l’Assessore Roberto Tricarico la Presidente della VI Circoscrizione Eleonora Artesio il Dirigente del Settore Periferie arch. Giovanni Magnano il sig. Pasquale Salerno e gli operatori del Settore Periferie Si intendono altresì ringraziare per la collaborazione: il dott. Aldo Imarisio, il sig. Francesco Lucania della Biblioteca Civica Centrale e tutto il personale dell’Archivio Storico della Città di Torino. Un particolare ringraziamento al dott. Enrico Miletto per la collaborazione nella redazione del paragrafo relativo a Resistenza e insurrezione. Revisione testi e redazione: dott. Enrico Miletto Foto copertina: Stabilimento Fiat Sezione Industrie Metallurgiche e Acciaierie di Via Cigna 115 - Operaie impegnate nella preparazione delle anime delle granate per l’esercito 23 maggio 1917 - Archivio Storico Fiat. Realizzazione e riproduzione stampe fotografiche: Officina della Memoria Realizzazione grafica: Stargrafica - Grugliasco (To) Stampa: Stargrafica - Grugliasco (To) © 2004 – Associazione Culturale “Officina della Memoria” www.arpnet.it/offmem/ Via Porri 5 – 10100 Torino - tel. 349-3949191 – 349-3945308 – 2 e-mail: [email protected] Angelo Costrovilli Carmelo Seminara StoriaStoriadelladella BarrieraBarriera didi MilanoMilano 18521852 - - 1945 1945 Storia della Barriera di Milano 1852 - 1945 INDICE Ringraziamenti pag. 2 Presentazione 7 Introduzione 8 Cenni e premesse dello sviluppo industriale 13 L’industria piemontese pre-unitaria 13 L’industria torinese sul finire del XIX secolo 20 Un nuovo quartiere 31 Il territorio 31 Nascita della Barriera di Milano 1852- 1912 34 Edilizia pubblica in Barriera di Milano 43 Industria e lavoro 51 Lo sviluppo industriale in Barriera di Milano 51 La Gilardini 58 La Sclopis 64 La Fabbrica Torinese di Colla e Concimi 65 L’ Ansaldi 67 La Fonderia Poccardi 71 La Tedeschi (IN.C.E.T.) 72 La Nebiolo 76 La FIAT in Barriera di Milano 80 La FIAT Grandi Motori 84 La FIAT Fonderie ghisa 88 La FIAT Sezione Industrie Metallurgiche e Acciaierie (Sima) 89 La SNIA: l’ultimo grande stabilimento 90 Fabbrica e quartiere: un solido legame 92 I fatti dell’agosto 1917 93 Il Biennio Rosso 102 Sviluppo della Barriera 109 Crescita della Barriera dal 1912 alla II Guerra Mondiale 109 4 Quartiere d’immigrati 119 Storia della Barriera di Milano 1852 - 1945 Attività commerciali e servizi 125 Alcuni aspetti della vita in Barriera 139 I problemi degli abitanti 139 Prezzi e salari 149 La scuola 161 Il notabile Luigi Grassi 169 Verso il fascismo 173 La seconda guerra mondiale 179 Di nuovo in guerra 179 La Resistenza e l’insurrezione 188 Appendice 203 Bibliografia 221 5 Storia della Barriera di Milano 1852 - 1945 PRESENTAZIONE Oramai da alcuni anni, Torino, sta attraversando una fase di grandi e decisive trasformazioni che, solo ultimamente però stanno con maggiore precisione delineando un nuovo volto di quella che fu, con Milano e Genova uno dei vertici del triangolo industriale grande motore del sistema produttivo industriale del paese. Le grandi trasformazioni economiche, urbanistiche, produttive e sociali a cui stiamo assistendo e di cui sovente siamo inconsapevoli prota- gonisti, rischiano, e in molti contesti già lo hanno fatto, di far dimenticare produzioni, stili, modi di vita e rapporti sociali stratificati e consolidati in modo tale da apparire alla nostra osservazione connaturati da sempre alla città e di conseguenza ai suoi abitanti. Se è vero che le grandi trasformazioni a cui abbiamo accennato hanno modificato la città nella sua interezza è pur indubitatamente vero che, forse, in misura maggiore e più riscontrabile hanno interessato soprattutto le sue periferie. A questi grandi processi non è sfuggita e ancora ne è interessata la Barriera di Milano. Il quartiere uno dei simboli dello sviluppo industriale della Torino a cavallo fra il XIX e XX secolo e dei rapporti sociali da esso generato, roccaforte di una classe operaia con propri modelli sociali e cultu- rali di riferimento, quasi grande fabbrica esso stesso è investito da ampie modificazioni. Quelle che furono grandi fabbriche ove lavoravano centinaia di operai, dopo lungo abbandono, cedono il passo a condomini e supermer- cati; si modifica il mondo della produzione e con essa la composizione socia- le degli abitanti. In questo contesto, nel continuo divenire e modificarsi della realtà della città e in particolare della Barriera di Milano, mi pare doveroso coglie- re con forza, così come sottolineato dagli autori, una costante che è quella dell’immigrazione. Quasi a voler rimarcare una antica vocazione all’acco- glienza di un quartiere che fino a pochi decenni orsono rappresentava il punto di arrivo per ondate di immigrati meridionali e che oggi riceve citta- dini provenienti da paesi più disparati. Nel testo che presentiamo gli autori non celebrano assolutamente il mito di ieri che, forse, tanto felice non era, per porre alla nostra attenzione il problema e il metodo con il quale si può ricostruire la memoria e la cono- scenza del nostro passato affinché emergano i molteplici e diversi profili di torinesità per la crescita di una rinnovata identità fra piemontesi e immigra- ti, fra vecchi e nuovi cittadini. Presidente L’Assessore alle Politiche per la casa VI Circoscrizione e allo sviluppo delle periferie Eleonora Artesio Roberto Tricarico 7 Storia della Barriera di Milano 1852 - 1945 INTRODUZIONE Se in passato nella città convivevano geograficamente e ben identifi- cati al suo interno saperi diversi, oggi la città appare come un aggregato di tante città, un contenitore di svariate culture e conoscenze che non sempre entrano in comunicazione. Nel corso di circa centocinquant’anni le stratificazioni sociali, urbani- stiche ed industriali, la vita stessa delle generazioni che si sono succedute hanno costruito e formato il carattere della Barriera di Milano. La volontà di ripercorrere la storia del quartiere scaturisce dall’esi- genza di studiare, capire ed interpretare un fenomeno sociale, urbanistico ed industriale che ha portato alla nascita di un microcosmo particolare nel panorama torinese che, malgrado l’interesse storiografico per i fenomeni sociali e per la storia locale, non è stato oggetto di studi approfonditi e par- ticolareggiati. Il percorso di ricerca lungo il quale si è sviluppato il nostro progetto, ha preso avvio dagli albori della moderna industria individuando nelle sue fasi evolutive il motore dell’ampliamento urbanistico e della stratificazione sociale di questo spazio cittadino. Si è cercato cioè di seguire ed analizzare il fenomeno dell’affermarsi dell’industrializzazione torinese, in alcuni suoi aspetti particolari: economi- ci, urbanistici, sociali, riferiti a quella porzione di territorio che oggi indivi- duiamo come il quartiere della Barriera di Milano, parte della VI Circoscrizione. I limiti temporali della ricerca presentata in questo volume sono la fine del XIX secolo, fase cruciale del processo d’industrializzazione, e gli anni quaranta di quello successivo, che rappresentano una cesura con il pas- sato. Un lasso di tempo che coincide con una stagione di profonde trasfor- mazioni industriali, in termini qualitativi e produttivi, che determinano importanti mutamenti nel tessuto sociale e culturale della città. Se chiari e ben individuati sono i termini temporali dello studio, vice- versa, meno definiti sono i contorni geografico-territoriali nell’ambito dei quali abbiamo condotto la ricerca: infatti nel periodo considerato i confini della città sono in continuo movimento, essendo l’area costruita soggetta ad una lenta ma continua espansione. Pertanto il concetto di barriera al quale, nel corso del lavoro, abbiamo più volte fatto riferimento non è quello certo e definito della suddivisione territoriale-amministrativa della Circoscrizione, quanto piuttosto quello più labile che immaginiamo si potesse avere a cavallo fra i XIX e XX secolo. 8 Un concetto di barriera molto simile a quello di una contrada i cui limi- Storia della Barriera di Milano 1852 - 1945 ti si accavallano con quelli di preesistenze agricole e i confini si ampliano seguendo l’espansione della città. Anche per tale motivo abbiamo preso in considerazione edifici e fab- briche, come ad esempio la Grandi Motori o la Gilardini che, sebbene geo- graficamente e fisicamente esterni, con il cuore sono nella mente di genera- zioni di abitanti della barriera che in quelle fabbriche hanno lavorato contri- buendo a scriverne la storia: Barriera di Milano gravitava attorno alla Grandi Motori. Questa fabbrica era il cuore del quartiere perché faceva pum, pum, pum. Era un rapporto fisico; se noi non si sentiva tremare i vetri era o perché era domenica o perché era in crisi1. Riteniamo i nostri precedenti lavori2 esaustivi, viceversa, questo ulti- mo forse non lo è; tuttavia, non lo reputiamo un grave difetto, ci auguriamo sia un inizio, lo spunto per affinare alcuni aspetti della ricerca su un terreno, quello dei quartieri e delle periferie cittadine, che ancora oggi risente dell’e- pisodico, basandosi troppo spesso sui soli ricordi e sui singoli aneddoti. Infine occorre riconoscere, in tutta franchezza, quanto risulti talvolta difficile intra- prendere specifici percorsi di ricerca su determinati quartieri o aspetti di essi: fino a non molti anni orsono i censimenti, le statistiche, le raccolte di dati e similari sono stati effettuati su base cittadina, essendo i quartieri stes- si mere entità storico-geografiche,