Magazine Passaggio in India
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Passaggio in India The Darbar Festival Il Darbar Festival a Ravenna Junun Gli artisti Material Men redux Il programma Anoushka Shankar Gli strumenti “La mia India” Festival 22 giugno 24 giugno Sala Corelli del Teatro Alighieri, ore 15.30 Basilica di San Francesco, ore 10 dimostrazione di musica carnatica con Glorious Morning Ragas Ranjani & Gayatri Praveen Godkhindi bansuri Ingresso € 5 Subhankar Banerjee tabla Posto unico € 20 - 18* Sala Corelli del Teatro Alighieri, ore 18 proiezione del film-documentario Sala Corelli del Teatro Alighieri, ore 12 “Alain Daniélou: Yogabliss lezione hatha yoga di Kanwal Ahluwaliai Il Labirinto di una vita” con chitarra regia Riccardo Biadene Giuliano Modarelli produzione FIND Fondazione India-Europa Lezione € 10 di Nuovi Dialoghi (Svizzera) coproduzione KAMA Productions (Italia) Sala Corelli del Teatro Alighieri, ore 15 Sarà presente l’autore lezione dimostrativa di bansuri con Ingresso gratuito Shashank Subramanium Ingresso € 5 Basilica di San Vitale, ore 21.30 Escape into Night Ragas Teatro Alighieri, ore 21 Debasmita Bhattacharya sarod Raga Time Travel doppio concerto Gurdain Rayatt tabla Posto unico € 20 - 18* Ustad Bhauddin Dagar rudra vina Pelva Naik canto dhrupad Surdarshan Chana jori 23 giugno con Sala Corelli del Teatro Alighieri, ore 10 tanpura lezione dimostrativa di rudra vina con Seetal Dhadyalla e Kiruthika Nadaraja Ustad Bhauddin Dagar Ranjani & Gayatri Ingresso € 5 Patri Satish Kumar mridangam Giridhar Udupa ghatam violino Sala Corelli del Teatro Alighieri, ore 17.30 Jyotsna Shrikanth con Mithila Sarma e Kiruthika Nadaraja tanpura Yogabliss Posto unico € 30 - 26* lezione hatha yoga di Kanwal Ahluwaliai con Giuliano Modarelli chitarra Prevendite Lezione € 10 Teatro Alighieri, via Mariani 2 - tel. +39 0544 249244 Cassa di Risparmio di Ravenna Teatro Alighieri, ore 21 Uffici IAT: Ravenna, Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, Darbar Festival 2017 Cervia, Milano Marittima www.darbar.org Epic Ragas doppio concerto ravennafestival.org LONDRA Manjusha Patil Kulkarni canto khayal Southbank Centre Milid Kulkarni harmonium Shankar Mahadevan’s Krishna Gurdain Rayatt tabla sabato 16 settembre 2017 Darbar Festival 2017 Mithila Sarma e Kiruthika Nadaraja tanpura www.darbar.org Hariharan - King of Ghazal domenica 17 settembre 2017 Pandit Kushal Das sitar LONDRA Barbican Centre Shashank Subramanium flauto carnatico Southbank Centre Kaushiki Chakraborty Barbican Centre Shubhankar Banerjee tabla Shankar Mahadevan’s domenica 8 ottobre Kaushiki Chakraborty Krishna Patri Satish Kumar mridangam Sadlers Well’s domenica 8 ottobre 2017 sabato 16 settembre Posto unico € 30 - 26* 9-12 novembre Sadlers Well’s Hariharan - King of Ghazal 9-12 novembre 2017 domenica 17 settembre venerdì 2 giugno Palazzo Mauro de André, ore 21.30 un progetto musicale di Shye Ben Tzur, Jonny Greenwood (Radiohead) Junun e The Rajasthan Express Cos’è Junun? Junun è una parola urdu che designa la follia; una follia, però, che ha il retrogusto dell’amore, uno stato d’animo ambivalente e inafferrabile che appartiene alla sensibilità orientale. Junun è un’odissea musicale sulla rotta che porta al cuore dell’India, uno straordinario incontro – quasi un cortocircuito dal potere di un’epifania – fra musica Shye Ben Tzur è un compositore, occidentale e indiana. Junun è un progetto firmato dal chitarrista dei Radiohead, Jonny produttore, poeta e performer Greenwood, tra i migliori musicisti avant-garde contemporanei, e dal compositore israeliano israeliano che vive tra India e Israele. Shye Ben Tzur. Terza protagonista la band The Rajasthan Express, che porta in Junun tutta Compone musica qawwalis, strumentale l’esuberanza dei fiati, gli inaspettati ritmi dispari delle percussioni, la vibrante energia dei e devozionale, in ebraico, urdu e cori, ma soprattutto il piacere assoluto di fare musica assieme. hindi. Un concerto di Zakir Hussain A seguito dell’incontro di questi artisti è stato registrato, nel 2015, in uno studio improvvisato e Hariprasad Chaurasia, a cui Ben all’interno della fortezza del xv secolo di Mehrangarh a Jodhpur (in India), l’album omonimo, Tzur partecipò da giovane, cambiò la con la collaborazione del sua vita. “Ha toccato il mio cuore così produttore dei Radiohead, Nigel profondamente”, dice. “All’epoca, è Godrichi. Un disco che contiene stata l’esperienza musicale più profonda composizioni di Ben Tzur, a a cui abbia assistito. Sono rimasto così cui partecipano musicisti sufi scosso che non ho potuto non andare qawwali, e dove la lingua urdu alla scoperta di cosa fosse. Mi sento si alterna all’ebraico. Il regista ancora nel pieno di questa ricerca. Paul Thomas Anderson, di cui Non credo di esserci ancora arrivato. Greenwood è amico e assiduo La musica indiana è così vasta e così collaboratore, ha raggiunto il profonda che più imparo, più mi rendo gruppo durante la sessione di conto di quanto sia stato ignorante registrazione per documentarne fino ad ora. Questa sensazione non mi la vita quotidiana e l’affiatamento abbandona mai .“ nella collaborazione artistica, ma anche per filmare la registrazione live. Ne è venuto fuori un film, anch’esso intitolato Junun, che ha debuttato al New York Film Festival nell’ottobre 2015 e subito biglietto € 25 dopo al Festival di Roma. Passaggio in India 3 sabato 10 giugno Teatro Alighieri, ore 21 ideazione, coreografia e regia Shobana Jeyasingh musiche Elena Kats-Chernin eseguite dal vivo da The Smith Quartet violini Ian Humphries, Rick Koster Shobana Jeyasingh Dance viola Nic Pendlebury violoncello Deirdre Cooper scene, costumi e video designer Simon Daw redux © Chris Nash lighting designer Floriaan Ganzevoort Material Men sound design Leafcutter John interpreti Shailesh Bahoran, Sooraj Subramaniam voci Benedict Lloyd-Hughes, Meta per l’uomo non è il suo destino, Shailesh Bahoran, Sooraj Subramaniam biglietto se ogni paese è casa per un uomo direttore di produzione Sander Loonen ed esilio per un altro. Dove con coraggio da € 12 a € 28 sound engineer Fred De Faye ricerca iconograficaJo Walton conclude il suo destino, quella terra è sua. T.S. Eliot, Agli Indiani morti in Africa si ringrazia Annie McGeoch, Dick Straker Migrare significa molto più che solcar mari sconosciuti in direzione di terre straniere. produzione Shobana Jeyasingh Dance Anzi, l’arrivo segna l’inizio di un viaggio molto più complicato di quello intrapreso nel Material Men originariamente commissionato nel porto d’imbarco. L’umano desiderio di mantenere un legame con ciò che ci si è lasciati 2015 dal Southbank Centre, Londra alle spalle viene inevitabilmente compromesso da fattori come distanza e differenze, prima nazionale anche nell’epoca della comunicazione istantanea. La stessa tenacia messa in campo per tener vivo il senso di permanenza, il senso del noto, può diventare tanto rigida L’arte bipolare di Sororaj Subramaniam e e claustrofobica da stravolgere lo spirito di conservazione cui, formalmente, rende Shailesh Bahoran – l’uno solista virtuoso di omaggio. In altre occasioni, la fedeltà al ricordo delle tradizioni viene scompaginata dalle Bharatanatyam, l’altro stupefacente danzatore modifiche apportate al modello del paese d’origine. Navigare in queste acque è un atto di hip hop – si mette alla prova nei Material di equilibrismo, e richiede sia precisione che fantasia. Il passare del tempo e l’alternarsi Men redux coordinati da Shobana Jeyasingh. delle generazioni nei Paesi d’arrivo mettono in moto altri viaggi, interiori e inarrestabili, Di origine indiana ma attiva a Londra, Shobana ha esplorato fin dagli esordi le sue e creano una potente alchimia assemblando elementi ricordati a metà con elementi che doppie radici, creando sinergie visionarie erano stati oggetto di un rifiuto totale. Nel XIX secolo, i lavoratori che avevano un contratto fra la tradizione della danza indiana e la di servitù debitoria temevano il kala pani, le indistinte acque nere dell’oceano, poiché contemporaneità metropolitana. Material varcare il limite da esse segnato significava spezzare il legame con le strutture sociali e Men redux è un nuovo tassello del suo religiose connaturate alla geografia dell’India, ai suoi fiumi e montagne sacri. Una volta percorso, creato nel 2015 in sintonia tematica compiuta questa violazione, la perdita era irrevocabile. Nelle terre nuove c’erano poi con i danzatori, e ora ampliato a serata intera altre acque nere da traversare e ri-traversare. Perdita e guadagno sono la materia da cui su musiche di Elena Kats-Chernin. Duetto acceso dal virtuosismo, dove emerge in si creano modi nuovi e assolutamente individuali di appartenenza, sia al presente che controluce il battito forte di un messaggio al passato. Sooraj Subramaniam (India, Malesia, Australia, Europa), Shailesh Bahoran sullo sfruttamento degli indiani al tempo del (India, Suriname, Europa) e altri come loro sono gli eredi delle migrazioni di massa che colonialismo. Ovvero, quando la (bella) danza hanno fatto la storia coloniale. E ora hanno storie personali e generose da raccontare, è (anche) un atto politico. ambientate in paesaggi che, per molti versi, loro stessi hanno costruito. Shobana Jeyasingh 4 Passaggio in India giovedì 22 giugno Si tratta di un vero e proprio viaggio musicale che ripercorre la Sala Corelli del Teatro Alighieri, ore 18 vita avventurosa di Alain Daniélou attraverso la Bretagna, l’India, Proiezione del film-documentario Venezia, Roma. È nel palazzo di Rewa, sulle rive del Gange a Varanasi, che Daniélou e il suo compagno di vita, Raymond Burnier, fotografo svizzero, decidono di vivere per 15 anni. In questi luoghi,