Massoneria E Non Solo
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NIHIL DIFFICILE VOLENTI SERENAMENTE massoneria e non solo Numero 100 del 2 agosto 2010 EV numero speciale Sommario Pag 2 100! Pag 3 Progetto P.V.D. Massoneria operativa e speculativa Pag 8 Antica Massoneria Napoletana Pag 10 A Mezzanotte in punto Pag 15 Le obbedienze massoniche sono non credenti? Pag 19 Documenti massonici in Vaticano Pag 20 Fusione GL Regolare Indipendente e GL Madre CAMEA L‟alleanza tra Chiesa Anglicana e Massoneria inglese Pag 21 Quante Massonerie? Avvertenza - Gli articoli sono espressione della libera opinione del loro autore e non impegnano in alcun modo la linea editoriale di questo notiziario periodico, gratuito ed amatoriale, realizzato e distribuito in proprio, ad uso interno, dall’addetto alla redazione Fr Alb. Vac. (E mail [email protected]). Per le notizie (ricavate da interviste, Internet o da vecchi documenti incompleti) dalle quali non siano desumibili il copyright, l’autore, l’editore, la fonte ecc., mi impegno a citare tutti i dati previsti o desiderati, non appena noti e, ove richiesto, ad eliminare, modificare e/o integrare eventuali periodi pubblicati. Serenamente 1 INTER NOS 100! Quando, nel 2002, iniziai a scrivere questo notiziario ignoravo, ovviamente, quale traguardo avrei raggiunto, non solo per i miei limiti, ma soprattutto per i presumibili imprevisti e/o difficoltà che avrei potuto affrontare, ma essendo un “animo semplice” mi lanciai nell‟impresa senza preoccuparmi eccessivamente del futuro. Sono convinto che il non essermi mai preso troppo sul serio mi abbia aiutato, e mi aiuti, ad andare avanti spensieratamente, gradito in questa mia nuova veste, almeno così sembra, da tanti nuovi amici, oltretutto divertendomi molto mentre scrivo ricercando spontaneità e spensieratezza. Ero, e sono, consapevole di poter contare sui suggerimenti e sui buoni propositi di molti amici, grazie ai quali ho mantenuto vivo il mio entusiasmo, superando alcune difficoltà, rispettando le critiche, anche a quelle mi sembravano eccessive. Non so, ovviamente, se sono riuscito ad affrontare le varie critiche nel modo migliore, ma mi sono sempre impegnato ad affrontarle direttamente perché non amo “mettere la testa sotto la sabbia” magari, non sapendo a che Santo votarmi per non eccedere, chiedendo soccorso ad Angerona la quale con l‟indice sulle labbra protegge il silenzio, ma anche il dolore e la tristezza. Non mi sono mai illuso di essere considerato un importante riferimento, ben conscio che tutti servono, ma nessuno è indispensabile. Spero però di aver aiutato qualche riflessione, di aver dato qualche spunto e di aver fatto passare qualche momento di serenità. Serenamente è un titolo che immaginai subito, dubitando solo se scriverlo con un‟unica parola o “serena mente”. Sembrò un titolo adatto ad un notiziario che voleva proporsi tollerante, sereno e non partigiano; diretto a chi desiderasse riceverlo, anche se a noi estraneo; che riportasse liberamente il pensiero di ogni massone che volesse apparirvi, nonché gli articoli relativi ad argomenti, da chiunque elaborati, riguardanti la nostra Istituzione. Il solo limite che fu identificato fu quello di evitare la pubblicazione di offese, sconcezze e falsità evidenti o di diventarne la risonanza. Non è stata solo farina del mio sacco. Molti sono stati i contributi ed le Tavole che ho ricevuto, tutti importanti per me, anche quelli critici, e diversi, soprattutto a Napoli e a Bari, coloro che hanno voluto contribuire alle spese. Ringrazio affettuosamente tutti e chi mi ha seguito, può intuire a quali Fratelli mi riferisco, perché ho cercato di dare puntualmente notizia dei fatti e dei nomi, questi ultimi velandoli con una sigla, come da nostra tradizione, ad eccezione dei nomi di Fratelli già noti od auto dichiaratisi. Non sono riuscito a pubblicare tutti gli scritti, il limite delle 16 pagine (per alcuni anche troppe) ha imposto l‟archiviazione o la loro pubblicazione “rateale”. Ho pensato di superare questa problematica pubblicando un‟antologia intitolata “I Quaderni di Serenamente”, concepita per essere un libro periodico. Prossimamente uscirà il secondo numero dei “Quaderni”, che come il primo, che fu di circa 200 pagine, sarà inviato gratuitamente per e mail. Chi preferisse il formato cartaceo, potrà richiedere l‟antologia tramite il SOMI, rimborsando il costo di stampa. 100 è un numero come un altro. La razionalità ci ricorda che 100, 500 o 1000 ecc. sono tutti numeri come qualunque altro. Che si festeggino i 18 anni od altri della nostra vita, comunque potremo farlo una volta sola, come per il dono goethiano del nostro secondo paio di guanti bianchi. E‟ vero, ma non esiste solo la razionalità ed alcuni numeri paiono rappresentare traguardi più significativi di altri. Serenamente 2 I 50 anni di matrimonio, i 100 anni di età, i 33 anni compiuti nel Rito Scozzese o i 3 nell‟Ordine sono numeri come altri? Credo di no. Attribuiamo loro, e giustamente, un particolare significato, e mi limito ad un‟osservazione meramente elementare senza considerazioni relative a numerologie, cabale, simbologie o superstizioni. Consentitemi quindi, per motivi squisitamente irrazionali ed autocelebrativi, di esultare idealmente per il traguardo raggiunto, ricordando, però, che ogni traguardo rappresenta anche un nuovo punto di inizio: questo ci insegna la Massoneria. Poiché all‟uomo non è dato di vivere in eterno ed esistono limitazioni fisiche inevitabili al funzionamento del cervello, non fatemi, meglio, non fate, mancare scritti e suggerimenti e, qualche volontario, giovane d‟età o di entusiasmo, si prepari a raccogliere questa fiaccola per mantenerla accesa e portarla oltre le mie capacità, rendendola più splendente di quanto finora non mi sia riuscito di fare. AGDGADU Fratelli e Sorelle, brindo a tutti noi ed al notiziario, alzando idealmente il calice verso il Cielo Stellato mentre sparo cannonate simboliche di polvere forte. “La cosa migliore è scrivere per la gioia di farlo” (Seamus Heaney) Progetto P.V.D. (si veda anche il numero 49) Con questo mese sono iniziate le agapi fraterne serali del martedì, aperte anche a simpatizzanti e conoscenti. Quest‟anno, aderendo ad un‟iniziativa della L.U.F. 1905, frequenteremo con loro il ristorante romano “Cecilia Metella” che assicura parcheggio, spazi consistenti e menù vari ad un prezzo contenuto. PENSIERI IN LIBERTA’ “ tavole e riflessioni “ Massoneria operativa e speculativa Articolo di Daniele Mansuino pubblicato in Internet il 24 giugno 2009 nel sito “ALVINTRIP MULTIBLOG – KKK” << “Nella stesura dei precedenti articoli sulla Massoneria, mi sono reso conto che l‟espressione “Massoneria operativa” può rappresentare per i lettori un motivo di confusione. Infatti si tratta di un concetto che esaminato dall‟interno della Massoneria appare abbastanza chiaro, ma presuppone la conoscenza di vari dettagli di cui chi si muove all‟esterno del dibattito massonico non ha idea. Al concetto di Massoneria “operativa” si contrappone quello di Massoneria “speculativa”, ovvero dedita alla speculazione: intesa nel senso di speculazione filosofica o, più genericamente, come un complesso di attività mentali che non ha come corrispettivo nessuna forma di attività fisica. La prima basilare distinzione tra Massoneria “operativa” e “speculativa” è quindi legata alla pratica del mestiere di muratore: ancora oggi i Massoni definiscono “operativi” i muratori professionisti, e se un Fratello ha da compiere opere murarie in casa sua dice scherzando: “bisogna proprio che mi rivolga agli operativi.” Se la contrapposizione si fermasse a questo sarebbe facile, ma non è così. Innanzitutto, è da notare che non c‟è specularità fra i due termini: “Muratore” può essere usato anche per definire i Massoni “speculativi”, ma non “Massone” per i muratori “operativi”. Serenamente 3 Questo perché una tacita convenzione, rispettata universalmente dagli storici della Massoneria, vuole che i termini “Massoneria” e “Massone” possano essere applicati solo a forme associative posteriori al 1717, anno in cui la Massoneria “speculativa” vedeva ufficialmente la luce, e solo ad organizzazioni più o meno direttamente derivate dalla Gran Loggia d‟Inghilterra. Un tale criterio risulta essere abbastanza valido per semplificare le intricate vicende dei primi anni della Massoneria, ma non altrettanto per chiarire la differenza tra “speculativi” e “operativi”. Per esempio, Logge “speculative”, esistevano già ben prima del 1717; come vogliamo definire le persone che ne facevano parte? Massoni non si può, muratori d‟altra parte non erano, insomma non si sa proprio come chiamarli (c'è chi li definisce "accettati", il che mi ha sempre ricordato la mitica canzone dei Pink Floyd Careful With That Axe, Eugene). E‟ da notare inoltre che non tutti i muratori del periodo anteriore al 1717 possono essere considerati precursori della Massoneria: infatti non tutti avevano la consuetudine di tramandare “riti di mestiere”, e di regola la definizione di “operativi” è riservata a coloro che li praticavano. Di conseguenza, il concetto di “operatività” è ben lungi dall‟essere fondato sulla semplice attività manuale, e la sua trasposizione nel linguaggio della Massoneria moderna fa sì che i Massoni siano definiti più o meno “operativi” in base alla valutazione del loro modo di rapportarsi con l‟istituzione massonica, o anche della “regolarità” dei rituali con cui lavorano. Poiché su entrambi questi punti non esiste una definizione universalmente concordata di quelli che debbano essere i requisiti ottimali, questo fa sì che il concetto di “Massoneria Operativa” venga di fatto applicato a realtà