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COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

MODIFICATO MARZO 2012

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 1 DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

INDICE:

D SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE Pag. 3 D.1 PAI Pag. 3 D.1.1 Contenuti vincolistici del PAI Pag. 3 D.1.2 Piani Regionali – PTPR – PTR – PRT Pag. 4 D.1.3 Piano Tutela Acque Pag- 4 D.1.4 Piano di sviluppo rurale Pag. 5 D.2 Piani Sovracomunali. Pag. 7 D.2.1 Piano Territoriale di coordinamento Provinciale. Pag. 7 D.2.2 Ambito di appartenenza – Unità di paesaggio. Pag. 8 D.2.2.1 Obiettivi strategici programmatici del PTCP 2007. Pag. 19 D.2.2.3 Le politiche dell’ambito territoriale. Pag. 19 D.2.3 PRIP – Programma Rurale Integrato Provinciale. Pag. 22 D.2.4 PTCP – Variante di adeguamento commercio. Pag. 25 D.2.5 PLERT – Piano Provinciale per la localizzazione Emittente Radio Televisive. Pag. 25 D.2.6 Codici dei beni culturali e del paesaggio. Pag. 28 D.2.7 PFV – Piano faunistico venatorio 2008-2012 Pag. 29 D.2.8 Aree naturali protette. Pag. 33 D.2.9 PTUA. Pag. 33 D.2.10 Piano Provinciale Gestione Rifiuti. Pag. 33 D.2.11 Stralci da PPGR. Pag. 36 D.3 Piano Regolatore Vigente. Pag. 37 D.3.1 Ciclopista Val . Pag. 47 D.3.2 Opere di pubblico interesse Pag. 49 D.4 Il PAE Pag. 49 Allegato 1 – PLANIMETRIE DEGLI IMMOBILI SOGGETTI A VINCOLI EX D.LGS 42/2004 Pag. 51

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 2 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE

D.1 PAI – PIANO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO DELL’AUTORITA’ DI BACINO D1.1 Contenuti vincolistici del PAI Il PAI, ad integrazione e implementazione del citato FSFF; ha considerato i tratti dei corsi d’acqua principali ( tutto il tratto, dalla foce fino a , NURE dalla foce fino a Carmiano di ; CHIAVENNA dalla foce fino alla confluenza con il T. Ottesola di Lugagnano V.A., dalla foce fino a Castell’Arquato, ONGINA dalla foce fino a Colle San Giuseppe di , STIRONE il tratto piacentino in sponda sinistra verso monte fino a La Manica di Alseno e ne ha definito tre fasce fluviali a diverso grado di pericolosità:

1. Fascia di deflusso della piena (Fascia A). Costituita dalla porzione di alveo che è sede prevalente (80%) del deflusso della corrente per la piena di riferimento (200 anni per la maggior parte dei corsi d’acqua del bacino). All’esterno di tale fascia la velocità della corrente deve essere minore o uguale a 0,4 m/s; 2. Fascia di esondazione (Fascia B). Esterna alla Fascia A, costituita dalla porzione di territorio interessata da inondazione al verificarsi della piena di riferimento. Il limite di tale fascia si estende fino al punto in cui le quote naturali del terreno sono superiori ai livelli idrici corrispondenti alla piena di riferimento, ovvero sino alle opere idrauliche di controllo delle inondazioni esistenti o programmate; 3. Area di inondazione per piena catastrofica (Fascia C). Costituita dalla porzione di territorio esterna alla Fascia B, che può essere interessata da inondazione assumendo come riferimento la massima piena storica registrata, se corrisponde a un tempo di ritorno superiore a 200 anni o, in assenza di essa, la piena di ritorno a 500 anni;

Dall’esame delle principali tipologie di dissesto presenti componenti il rischio (conoide, esondazione, fenomeni di erosione fluvio torrentizi, frana, valanga) si è pervenuti alla quantificazione del rischio; assumendo come unità territoriali di analisi e rappresentazione i territori Comunali, sono state individuate 4 classi di rischio: 1. R1 Rischio moderato, danni economici attesi marginali; 2. R2 Rischio medio, danni che non pregiudicano l'incolumità delle persone e che parzialmente pregiudicano la funzionalità delle attività economiche; 3. R3 Rischio elevato, possibili effetti sull'incolumità degli abitanti, gravi danni funzionali a edifici a infrastrutture e la perdita parziale della funzionalità delle attività socioeconomiche; 4. R4 Rischio molto elevato, possibili gravi danni alle persone, edifici, infrastrutture e distruzione delle attività economiche.

All’Allegato 1 all’Atlante dei rischi idraulici ed idrogeologici sono riportati tutti i Comuni del bacino del PO per classe di rischio; per quanto concerne la nostra Provincia si riscontra: Classe R1 = nessun Comune, Classe R2 = Alseno, Carpaneto, C.S. Giovanni, Castell’Arquato, , , Gragnano T.se, Ottone, , ; Classe R3 = , , , Borgonovo V.T., , , , Coli, Cortebrugnatella, , Farini, , Fiorenzuola d’Arda, , Lugagnano V.A., Monticelli d’Ongina, , Nibbiano, Pecorara,

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 3 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Piacenza, , Pontedell’Olio, , Rivergaro, , San Giorgio P.no, S. Pietro Cerro, , , , Vigolzone, Villanova S.A, Ziano P,no; Classe R4 = Caminata, Pianello V.T..

Altro aspetto rilevante delle previsioni del PAI a livello provinciale è l’individuazione delle aree a rischio idrogeologico molto elevato, formulate sulla base delle disposizioni del D.L. 11/6/1998 n° 180 convertito in Legge 3/8/1998 n° 267, nel territorio provinciale ne sono state individuate n° 22, nessuna delle quali nel C omune di Vigolzone

D.1.2 PIANI REGIONALI: PTPR, PTR, PRT Con il PTR, la Regione ha assegnato alle Province il compito della redazione dei PIANI TERRITORIALI INFRAREGIONALI nonché di svolgimento di una importante azione di coordinamento. Con riferimento agli orientamenti strategici alle politiche e indirizzi del PTR è possibile affermare che è stata data attuazione al Piano mediante l’approvazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale e con l’adozione dei Piani Infraregonali delle Province di : , , Reggio Emilia, Modena, , Ferrara, Rimini, Ferrara ; dell’Assemblea dei Comuni dell’Imolese e di Cesena e dell’ambito Forlivese- La Provincia di Piacenza ha adottato il PTI in data 29/6/1994 con delibera di Consiglio n° 114/5 approvato con delibera di Giunta Regionale n° 2363 in data 27/06/1995 pubblicata sul BUR in data 30 agosto 2005 (da tale data è iniziato a decorrere il termine per la approvazione dei PRG da parte delle Province). Il PTI è stato superato dal vigente PTCP approvato ai sensi della normativa sopravvenuta Il PTCP di Piacenza in relazione agli obiettivi che ha assunto ha dato attuazione al PTPR infatti il Piano provinciale costituisce approfondimento ed attuazione delle previsioni del PTR; costituisce specificazione, approfondimento e attuazione dei disposti del PTPR; favorisce la sintesi e la verifica degli strumenti della programmazione e pianificazione settoriale esistenti definendo indirizzi per la loro elaborazione e le loro successive varianti; orienta l’attività di governo del territorio provinciale e di quello dei Comuni singoli o associati; determina, assieme agli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale regionale, il parametro per l’accertamento di compatibilità degli strumenti urbanistici locali-

D.1.3 PIANO TUTALA ACQUE – PTA Il PTA è stato approvato dalla Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna con deliberazione n° 40 del 21/12/2005 e pubblicata sul B.U.R. n° 14 in dat a 1/2/2006. L’approvazione del PTA ha dotato le Province di uno strumento pianificatorio e normativo di riferimento, che definisce obiettivi e livelli di prestazione per l’adeguamento del PTCP provinciale e, attraverso le integrazioni e le modifiche svolte al livello locale da ogni Provincia, per il perfezionamento del relativo strumento regionale sovraordinato. Il decreto, ai fini della tutela e del risanamento delle acque, individua gli obiettivi minimi di qualità ambientale per i corpi idrici significativi e gli obiettivi di qualità per specifica destinazione. Tale approccio deve necessariamente considerare gli aspetti qualitativi (minimo deflusso vitale, risparmio idrico, verifica delle concessioni, diversioni degli scarichi ecc.) oltre che a quelli più tipicamente qualitativi. Entro il 31 dicembre 2015, ogni corpo idrico significativo deve raggiungere lo stato di qualità ambientale “buono”; per assicurare il raggiungimento dell’obiettivo finale, ogni corpo idrico superficiale classificato o tratto di esso deve conseguire almeno i requisiti dello stato “sufficiente” entro il 31 dicembre 2008.

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 4 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

I principali obiettivi da perseguire sono:

1. attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati 2. conseguire il miglioramento dello stato delle acque ad adeguate protezioni di quelle destinate a particolari utilizzazioni; 3. perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili; 4. mantenere la capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici, nonché la capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate.

Questi obiettivi, necessari per prevenire e ridurre l’inquinamento delle acque, sono raggiungibili attraverso: 1. l’individuazione degli obiettivi di qualità ambientale e per specifica destinazione dei corpi idrici; 2. la tutela integrata degli aspetti qualitativi e quantitativi nell’ambito di ciascun bacino idrografico; 3. il rispetto dei valori limite agli scarichi fissati dalla normativa nazionale nonché la definizione di valori limite in relazione agli obiettivi di qualità del corpo recettore; 4. l’adeguamento dei sistemi di fognatura, collettamento e depurazione degli scarichi idrici; 5. l’individuazione di misure per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento nelle zone vulnerabili e nelle aree sensibili; 6. l’individuazione di misure tese alla conservazione, al risparmio, al riutilizzo ed al riciclo delle risorse idriche

La verifica dell’attuazione e dell’efficacia delle disposizioni del PTA è effettuata attraverso un monitoraggio periodico che ha lo scopo di registrare l’attuazione delle misure e delle opere previste, verificare, attraverso idonei indicatori, l’efficacia delle misure messe in atto sulle dinamiche ambientali in rapporto agli obiettivi del PTA e di individuare la eventuale necessità di interventi correttivi nella strategia di piano

D.1.4 PIANO DI SVILUPPO RURALE – PSR Il Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013 che governerà nei prossimi sette anni lo sviluppo del sistema agro-alimentare dell’Emilia Romagna, è uno strumento per migliorare la qualità ambientale della aree rurali e favorire la crescita generale dell’economia e della società emiliano- romagnola. La proposta di PSR 2007-2013 è stata approvata con Delibera dell’Assemblea Consiliare del 30 gennaio 2007, n. 99 su proposta della Giunta regionale del 4 dicembre 2006, n. 1741. Il programma è stato presentato alla Commissione Europea il 9 febbraio 2007 ed è seguita la fase di negoziazione, terminata con l’approvazione definitiva del documento da parte della Commissione in data 25 luglio 2007. Il PSR avrà una dotazione complessiva di 934 milioni di Euro di fondi pubblici (tra risorse Ue, statali e regionali), con un aumento rispetto alla precedente programmazione. Risorse che, con la quota di cofinanziamento privato, consentiranno di attivare investimenti per una cifra globale di almeno 1,5 miliardi di Euro. D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 5 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Sulla base del riparto finanziario operato dalla Regione la Provincia di Piacenza potrà disporre di circa 63 milioni di Euro, comprensivi, tuttavia, dei cosiddetti trascinamenti di quote legate alla scorsa programmazione. Il PSR si articola in quattro “Assi” di intervento: 1. Asse 1 – “Competitività del settore agricolo e forestale”, che potrà contare su 383 milioni di Euro per sostenere la competitività delle imprese agricole regionali, che si misurano con un mercato sempre più globale e con concorrenti sempre più agguerriti. Ciò significa sia promuovere una maggiore distintività dei prodotti emiliano- romagnoli sia mettere in campo una nuova strategia commerciale in grado di aggregare l’offerta di prodotti, costruire rapporti più efficaci con la grande distribuzione e migliorare l’organizzazione di filiera; 2. Asse 2 – “Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale”, con una quota di finanziamento di 397 Euro, che.mira a qualificare l’ambiente e lo spazio rurale attraverso l’applicazione di misure tese a promuovere l’utilizzazione sostenibile dei terreni agricoli e delle superfici forestali; 3. Asse 3 – “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale”, per 97 milioni di Euro che.punta in particolare a promuovere il ruolo multifunzionale delle aziende agricole, orientandole ad attività complementari, a partire da quelle di produzione di energica da biomasse o dal sole; 4. Asse 4 – “Attuazione dell’approccio Leader” finalizzato ad adottare tale metodologia, che ha conseguito negli anni passati positivi risultati, nell’ambito della programmazione generale dello sviluppo rurale attraverso una specifica dotazione, pari a 48 milioni di Euro, che sarà gestita dai Gruppi di Azione Locale (GAL) .

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Pi

an Schema : Obiettivo globale del programma e articolazione degli obiettivi prioritari per Asse.

D.2 Piani Sovracomunali

D.2.1 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE I vincoli espressi dal PTCP2007 per il territorio Comunale sono rappresentati nella allegata tavola QC-D01 e comprendono:

o Sistema delle colline ( art.6) o Fasce fluviali A1, A2 e A3 (art-11)

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o Fasce fluviali B1, B2 e B3 ( art.12) o Fasce fluviali C1 e C2 (art.13) o Fasce d’integrazione dell’ambito fluviale (art.14) o Zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale ( art.15) o Zone calanchive (art.19) o Crinali spartiacque principali e minori (art.20) o SIC/ZPS Siti d’interesse comunitario ( Art.52) o Progetti di tutela recupero e valorizzazione (art.53)

D.2.2 Ambito di appartenenza – unita’ di paesaggio A 23 Km. da Piacenza, a 6 Km. da Vigolzone ed a 12 Km. da Podenzano, PONTEDELL’OLIO si sviluppa lungo la sponda destra del Torrente Nure, articolandosi fra un’altitudine minima di m. 150 s.l.m. ed una massima di m. 670 s.l.m.; Il Capoluogo sorge ad un’altitudine di m. 216 s.l.m. Il territorio è attraversato in parte dalla Strada della che, a Pontedell’Olio verso Piacenza, passa sulla sponda destra del torrente e prosegue nel suo territorio. La morfologia del territorio, accorpato e parallelo al corso del Nure, va dalla zona di pianura di ad ovest della strada Ponte- S.Giorgio a quella collinare di Montesanto. La superficie complessiva del territorio comunale risulta di Kmq. 43,97.

Il PTCP 2007 individua per Pontedell’olio le seguenti unità di Paesaggio: 2 - Unità di paesaggio dell’alta pianura piacentina 2° - Sub unità dell’alta pianura piacentina 5 - Unità di paesaggio fluviali 5e - Sub unità del basso corso del Nure 5f - Sub unità deò medio corso del Nure 7 - Untà di paesaggio del margine appenninico orientale 7a – Sub unità del margine appenninico orientale 9 - Unità di paesaggio dell’alta collina 9b – Sub unità delle colline della val Trebbia – val Nure

Si riportano le principali caratteristiche delle unità e sub unità così come individuate dal P.T.C.P.:

2 a - UNITA’ DELL’ALTA PIANURA PIACENTINA – SUB UNITA’ DELL’ALTA PIANURA. D: LE INVARIANTI DEL PAESAGGIO

D1 di tipo antropico. Il territorio compreso nell’Unità di Paesaggio 2 non è particolarmente diversificato dal punto di vista dell’uso del suolo: la coltura dominante è quella estensiva di tipo

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seminativo, caratterizzata dalla presenza di residui dell’antica partizione poderale quali filari di gelsi, Rovere e Farmie, Rovere e Roverella, da parche e giardini di pertinenza di edifici e, nei centri abitati, da spazi verdi di valenza urbana.

D2 di tipo naturale. La topografia è caratterizzata da pendenze molto ridotte, con quote medie comprese tra 45 e 200 m. s.l.m. I corsi d’acqua del reticolo idrografico naturale solcano la pianura con andamento prevalentemente diretto verso nord e nord-est; il drenaggio superficiale è inoltre assicurato da una fitta canalizzazione artificiale; sono assenti i corsi d’acqua pensili.

E: ELEMENTI DI CRITICITA’

E1 di tipo antropico.

1) Degrado dei tessuti urbani esistenti per assenza di politiche di insediamento di funzioni vitalizzanti; 2) Snaturamento delle logiche insediative originarie e crescita di tessuti edilizi disomogenei a quelli esistenti, con saturazione completa delle aree libere residuali; 3) Crescita di zone produttive e commerciali di forte impatto visivo secondo reticoli viari ortogonali spesso indifferenziati rispetto al contesto paesaggistico sia rurale che urbano; 4) Saturazione dei cunei agricoli nel tessuto urbano ed interruzione dei corridoi ecologici; 5) Cancellazione dei caratteri originali delle emergenze storico-architettoniche (edilizia fortificata, edilizia religiosa, edilizia rurale), a causa di interventi edilizi distruttivi o di microtrasformazioni dei caratteri architettonici peculiari; 6) Degrado delle strutture edilizie dovuto all’abbandono di molte architetture storiche; 7) Ampliamento delle corti rurali mediante aggregazione di elementi in modo disorganico rispetto allo schema morfologico originario e mediante utilizzo di materiali dissonanti o fuori “scala” rispetto a quelli dell’insediamento esistente; 8) Cancellazione dei caratteri originali degli edifici a causa di interventi edilizi distruttivi, in seguito a processi di variazione della destinazione d’uso; 9) Elevata antropizzazione del territorio, specie a ridosso dei sistemi viari principali, che evidenzia la necessità di controllo e depurazione degli scarichi civili, zootecnici e industriali, oltre che una limitazione nell’uso di concimi e diserbanti in agricoltura.

E1 di tipo naturale.

1) Rischio di esondazione delle aree golenali dei corsi d’acqua e dei terrazzi marginali ad essi, specie in concomitanza con eventi di piena rilevanti. Ciò deriva anche da una serie di squilibri idraulici, innescati per lo più da cause antropiche (attività estrattive, opere di regimazione idraulica, prelievi idrici, ecc.), che determinano la progressiva canalizzazione dei letti fluviali ed il loro approvvigionamento, con fenomeni erosivi e/o di sovralluviamento durante gli eventi di piena; D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 9 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

2) Progressiva perdita o abbandono degli elementi idro-morfologici invarianti (risorgive e fontanili, alvei abbandonati, paleoalvei); 3) Presenza di habitat vegetazionali naturali e seminaturali in ristretti ambiti ripariali, perifluviali minori e marginali (quali aree di cava dismesse, risorgive, zone umide); 4) La vegetazione naturale o seminaturale del paesaggio agricolo risulta viceversa ridotta a pochi lembi residuali, a causa della progressiva trasformazione delle pratiche agronomiche da colture di tipo estensivo a colture di tipo intensivo; 5) Carente manutenzione e perdita di singoli elementi vegetali e della immagine complessiva delle aree verdi e dei giardini storici; 6) Eliminazione per inglobamento nel terreno coltivato delle strade poderali, che costituiscono assi centuriati e modifica dei corsi d’acqua; 7) Ulteriore distruzione del sistema dei “Filari” ed eliminazione progressiva dei residui dell’appoderamento a campi chiusi.

Il presente piano conferma la perimetrazione complessiva della Sub Unità 2a, come previsto dal P.T.C.P. articolandola in due ambiti a livello locale: * 2a.a Ambito rurale locale dell’alta pianura costituito dal territorio che si sviluppa longitudinalmente, con andamento sud-ovest – nord-est a fianco della fascia fluviale del torrente Nure e comprendente un’area pianeggiante coltivata e le prime ondulazioni collinari. Tale ambito risulta interamente interessato dalla “zona di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei” (art. 35 P.T.C.P.), in parte interessata dalla “fascia C” (art. 16 P.T.C.P.) ed in buona parte compreso nel “progetto di tutela, recupero e valorizzazione” (art. 39 P.T.C.P.) Il territorio interessato comprende n° 54 insediame nti isolati (come evidenziato nelle schede d’analisi) composti, ciascuno, da uno o più fabbricati, dei quali n° 33 sono destinati ad uso esclusivamente agricolo ed agricolo-residenziale e n° 18 ad uso esclusivamente residenziale; i rimanenti n° 3 insediamenti sono co stituiti da servizi cimiteriali. Gli insediamenti compresi nella Sub Unità 2a.a sono, in buona parte, stati oggetto di interventi di recupero che, prevalentemente, sono stati attuati nel rispetto delle caratteristiche originali. Nel territorio in oggetto sono stati individuati dal vigente P.R.G. e tutelati n° 8 insediamenti come “zone A” o “beni testimoniali”. CRITICITA’: nello specifico di Pontedell’Olio, pertanto, gli elementi di criticità di tipo antropico individuati dal P.T.C.P. nell’ambito 2a non trovano riscontro. * 2a.b Ambito locale urbano interessato dai sistemi insediativi di Folignano, I Bruciati, Zaffignano, La Fratta e Torrano. Il territorio urbano di Folignano – I Bruciati risulta in continuità con il territorio urbano del Capoluogo, al quale risulta connesso dalle aree industriali esistenti lungo il torrente Nure. Tale area urbana si sviluppa prevalentemente sulle direttrici stradali conservando, in buona parte, i cunei agricoli. I territori di Zaffignano, la Fratta e Torrano sono costituiti da unità frazionali di dimensione estremamente limitata che si articolano sul collegamento stradale Pontedell’Olio – S. Giorgio. CRITICITA’: si confermano le criticità di tipo antropico individuate per la sub unità 2a del PTCP al punto 3. 1. UNITA’ DI PAESAGGIO FLUVIALE, articolata nelle sub unità:

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- 5e Sub Unità del medio corso del Torrente Nure; - 5f Sub Unità del basso corso del Torrente Nure.

LE INVARIANTI DEL PAESAGGIO: D1 di tipo antropico gli insediamenti sorti ai margini degli ambiti fluviali sono in prevalenza di tipo agricolo costituiti da corpi edilizi singoli o contrapposti, i quali testimoniano una “recente” antropizzazione dei territori prefluviali. Lungo il fiume Trebbia sono presenti insediamenti di particolare interesse storico- architettonico.

In questa zona i territori rivieraschi, in relazione all’ampiezza della valle, sono stati interessati da recenti insediamenti di tipo turistico, caratterizzati da una morfologia a trama reticolare di edifici isolati di tipo uni-bifamiliare. L’insediamento storico è costituito in genere da centri rivieraschi importanti quali Pianello, S.Nicolò, Piacenza, Rivergaro, Mezzano Scotti, Bobbio, Pontedell’olio, Bettola, Castell’Arquato, Lugagnano che sono, per la loro importanza e dimensione, e in rapporto al percorso fluviale, anche centri di riferimento di altre Unità di Paesaggio. Il sistema insediativo storico specifico è composto, invece, dai seguenti centri, suddivisi per appartenenza a ciascuna sub-unità ……………………………………… SUB UNITA’ DI PAESAGGIO 5e Agglomerati principali: Ponte dell’Olio Agglomerati minori: Carmiano Nuclei minori secondari: Poggio di Carmiano

SUB UNITA’ DI PAESAGGIO 5f Agglomerati principali: == Agglomerati minori: Folignano Nuclei minori secondari: Villò

D2 di tipo naturale. La topografia è caratterizzata, nei tratti di pianura dei corsi d’acqua, da pendenze ridotte, con quote comprese tra 50 e 207 m. s.l.m. che risultano più accentuate nei tratti di collina e montagna, con quote medie comprese tra 207 e 335 m. s.l.m. La morfologia è degradante verso nord-ovest, in essa spiccano le incisioni dei principali affluenti appenninici del fiume Po: , Trebbia, Nure, Arda, che definiscono un paesaggio peculiare con caratteristiche variabili in relazione all’ampiezza dell’alveo, alla portata idrica di ciascun corso d’acqua ed alle singole zone altimetriche. Il fiume Trebbia ed il torrente Nure costituiscono la spina dorsale del reticolo idrogeologico appenninico. Il torrente Nure è il secondo corso d’acqua per importanza della Provincia (Sub Unità 5e e 5f).

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 11 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

A partire dal centro abitato di Bettola l’alveo attivo diventa più ampio rispetto alle caratteristiche possedute nel tratto montano (vedi U. di P. 13) per arrivare a valle, nel tratto di avvicinamento al fiume Po, incassato entro le arginature che sono state innalzate a protezione del territorio agricolo della bassa pianura. L’idrogeologia è rappresentata da falde freatiche a pelo libero e da quelle semiconfinate largamente utilizzate per fini agricoli, idropotabili e/o industriali. I livelli statici di tali falde sono in relazione alle altezze idrometriche dei torrenti appenninici ed alle locali infiltrazioni efficaci. La vulnerabilità degli acquiferi è, in genere, molto elevata.

E: ELEMENTI DI CRITICITA’ E1 di tipo antropico. 1) Localizzazione delle espansioni di tessuti residenziali e/o produttivi lungo le sponde o, comunque, nell’ambito delle aree di paleoalveo. 2) Interruzione, con infrastrutture o barriere fisiche, dell’originario rapporto tra l’edificato e la zona fluviale. 3) Modificazione delle sponde con conseguente degrado del profilo della costa fluviale e nuova edificazione nell’immediato contesto (cantieristica, impianti tecnologici, arginature, infrastrutture viarie). 4) Degrado della fascia territoriale interposta tra l’edificazione, le infrastrutture e le sponde, causato dal fatto che le aree intercluse diventano marginali ed abbandonate per incuria, in quanto non più utili, né a fini produttivi né a fini turistico-ricreativi. 5) Fenomeni di inquinamento da reflui agricoli, civili, industriali o solidi urbani.

6) Apertura di cave non autorizzate, o ritombamento di cave esistenti con assetti morfologici e vegetazionali in contrasto con l’ambiente preesistente .

E2 di tipo naturale. 1) Perdita o riduzione della forma ittica e della vegetazione fluviale. 2) Invadenza delle piante anche ad alto fusto, in alveo, mancata coltivazione delle fasce vegetazionali di ripa. 3) Impoverimento della vegetazione ripariale e sua sostituzione con coltivazioni estensive; 4) Locali rischi di instabilità delle sponde.

5) Rischio di impoverimento della portata di acqua a causa del prelievo a monte ad uso irriguo con ripercussioni negative dal punto di vista paesistico ed ambientale .

Il presente piano conferma le perimetrazioni complessive delle Sub Unità 5e e 5f, come previste dal P.T.C.P., articolandole in tre ambiti a livello locale: 5e.a Ambito locale fluviale e rurale che comprende la fascia vera e propria del corso del torrente Nure e delle aree golenali, priva di insediamenti ed interessata dalla spontanea vegetazione ripariale ed il territorio coltivato che si estende lungo la fascia fluviale. Tale ambito risulta interessato dalle “zone A1 e A2” di cui all’art. 14 del P.T.C.P., dalla “zona B1” di cui all’art. 15 del P.T.C.P., dalla “zona C” di cui all’art. 16 del P.T.C.P:

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 12 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Il territorio urbanizzato comprende n° 28 insediame nti isolati composti, ciascuno, da uno o più fabbricati, dei quali n° 7 sono destinati ad us o esclusivamente agricolo e n° 19 destinati ad uso residenziale. CRITICITA’: non si rilevano specifiche criticità. 5e.b Ambito locale urbano interessato dai sistemi insediativi di Pontedell’Olio – Riva, Biana e Molino Biana. Il territorio urbano di Pontedell’olio si sviluppa lungo l’asta del fiume, estendendosi verso est fino ai primi rilevati della collina. Gli ampliamenti che si sono sviluppati negli ultimi cinquant’anni hanno praticamente saturato lo spazio fra i centri storici di Pontedell’Olio e Riva, costituendo un unico sistema insediativo. I territori di Biana e Molino Biana sono costituiti da unità frazionali di limitatissima dimensione articolati sulla vecchia strada della Val Nure, oggi spostata sul vecchio percorso della soppressa ferrovia Piacenza – Bettola. CRITICITA’: si confermano le criticità di tipo antropico individuate per la sub unità 5f del PTCP ai punti 1) e 2).

5f.a Ambito locale fluviale e rurale che comprende la fascia vera e propria del corso del basso corso del torrente Nure e delle aree golenali, prive di insediamenti ed interessate dalla spontanea vegetazione ed il territorio coltivato che si estende lungo la fascia fluviale. Tale ambito risulta interessato dalle “zone A1 e A2 ed A3” di cui all’art. 14 del P.T.C.P.; dalle “zone B1, B2 e B3” di cui all’art. 15 del P.T.C.P.; dalla “zona C” di cui all’art. 16 del P.T.C.P. e dalle “zone di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei” di cui all’art. 35 del P.T.C.P. Il territorio in oggetto risulta interessato da solo n° 5 insediamenti isolati, tutti adibiti ad uso agricolo. CRITICITA’: non si riscontrano specifiche criticità.

7 – UNITA’ DI PAESAGGIO DEL MARGINE APPENNINICO ORIENTALE.

- 7a Sub Unità del margine appenninico orientale.

D: LE INVARIANTI DEL PAESAGGIO. D1 di tipo antropico. La zona settentrionale dell’Unità di Paesaggio è caratterizzata da insediamenti sparsi costituiti prevalentemente da corpi edilizi singoli ed allineati, localizzati lungo i crinali e, più raramente, lungo le linee di fondovalle e i versanti; con l'aumentare dell'altitudine e dell’acclività gli insediamenti si concentrano in nuclei edilizi con formazioni più o meno complesse. Sui versanti si collocano le aree destinate alle coltivazioni di seminativo e della vite, sostituite da prati, boschi e zone agricole eterogenee a maggiore altitudine.

D2 di tipo naturale. La topografia è caratterizzata da pendenze con quote medie comprese tra 80 e 575 m. s.l.m.

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 13 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

L’unità di paesaggio corrisponde alla continuazione sud-est della fascia pedecollinare occidentale, ma è caratterizzata da quote maggiori delle superfici terrazzate. La zona è caratterizzata da incisioni vallive più imponenti, parallele all’andamento degli alvei dei torrenti principali e interessate da fenomeni di dissesto e di erosione imponenti (calanchi nelle argille di Lugagnano). Il reticolo idrografico minore si sviluppa parallelamente a quello principale in direzione nord-est e risulta particolarmente fitto nella zona compresa tra il Torrente Nure ed il Torrente Chero.

E: ELEMENTI DI CRITICITA’. E1 di tipo antropico. 1) Sfruttamento edilizio di tipo turistico intensivo, attraverso la costruzione di nuovi edifici in formazione sparsa e con tipologie di tipo urbano. 2) Particolare evidenza percettiva di tutte le trasformazioni operate sul versante in ragione della particolare esposizione visiva dei manufatti disposti su terreni acclivi. 3) Interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente dissonanti dalle tipologie e dai materiali tipici della zona, che comportano cancellazione dei caratteri originari delle emergenze storico-architettoniche a causa di interventi distruttivi o di microtrasformazioni dei caratteri architettonici peculiari. 4) Inserimento di nuovi edifici non coerenti con il sistema insediativo. 5) Ulteriori espansioni della coltura a vigneto a discapito della vegetazione naturale. 6) Intaglio di scarpate per l’esecuzione di opere infrastrutturali (strade, insediamenti, ecc.) con rischio di fenomeni di scivolamento superficiale e di forte alterazione della morfologia dei luoghi. 7) Inquinamento delle acque dovuto a reflui agricoli, civili, industriali, con perdita o riduzione della vegetazione ripariale. 8) Progressiva inaccessibilità e scomparsa dei sentieri.

E2 di tipo naturale. 1) Progressivo abbandono del territorio e dismissione delle pratiche agricole, degrado del bosco con forti tagli, che generano scompensi idrogeologici e geomorfologici, specie nelle aree più acclivi. 2) Impoverimento delle varietà di specie arboree presenti e prevalenza delle specie dominanti. 3) Rischio di dissesti idrogeologici diffusi e di fenomeni di erosione lungo i versanti e le forme calanchive. 4) Cattiva regimazione delle acque superficiali, che provoca fenomeni di dissesto con conseguente denudamento dei versanti e formazione di nicchie di distacco che, anche se consolidate, interrompono l’andamento uniforme dei versanti rendendolo meno fruibile e paesisticamente incongruo.

Il presente piano conferma la perimetrazione complessiva delle Sub Unità 7a – margine appenninico orientale – come previsto dal P.T.C.P., articolandola in due ambiti a livello locale:

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 14 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

7a.a Ambito locale rurale del margine appenninico orientale che comprende il territorio caratterizzato da pendenza con quote medie comprese fra m. +180/+460 s.l.m. Tale ambito risulta interamente compreso nel sistema collinare di cui all’art. 8 del P.T.C:P. e parzialmente interessato dalle “zone di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei” di cui all’art. 35, da ampie “zone di particolare interesse paesaggistico ed ambientale” di cui all’art. 18 del P.T.C.P., da “zone calanchive” di cui all’art. 21 del P.T.C.P: e da “crinali principali e minori” di cui all’art. 22 del P.T.C.P.

Il territorio interessato comprende un elevato numero di insediamenti isolati costituiti da uno o più fabbricati per complessivi n° 193, di cui n° 120 utilizzati a fini agricoli e agricoli/residenziali e n° 64 destinati ad uso resi denziale. Gli insediamenti di servizio sono n° 10, prevalente mente costituiti da cimiteri e fabbricati per il culto. Si rileva un diffuso interesse al recupero di fabbricati rurali dismessi con interventi prevalentemente compatibili con le caratteristiche dei fabbricati originali. Tale territorio comprende i seguenti nuclei abitati, utilizzati con funzioni miste agricole e residenziali: Valle di sopra, Valle di sotto e Camminata. CRITICITA’: non si rilevano specifiche criticità. 7a.b Ambito locale urbano che comprende le frazioni di Castione e Mistadello di Castione; tale territorio è costituito da n° 2 unità fraziona li di estensione molto limitata. CRITICITA’: non si rilevano specifiche criticità.

9 UNITA’ DI PAESAGGIO DELL’ALTA COLLINA. Sub Unità 9.b Colline della Val Trebbia – Val Nure

D: LE INVARIANTI DEL PAESAGGIO D1 di tipo antropico. Il sistema insediativo sparso è caratterizzato da piccoli nuclei rurali in aggregazioni complesse frammisto a case sparse poste sui versanti con accività non superiore al 25-30%, in particolare nella zona di confine con le Unità di Paesaggio 6 e 7. L’Unità è suddivisa in quattro Sub Unità di rilevanza locale, differenziate tra loro per un diverso equilibrio fra gli elementi del sistema insediativo prima descritto. L’Unità di Paesaggio nel suo complesso è caratterizzata dalla diffusa presenza di un sistema di torri e luoghi fortificati, concentrati in particolar modo nella Sub Unità 9a delle valli del Tidone e del Luretta e nella 9b delle valli del Trebbia e del Nure, mentre gli edifici religiosi sono maggiormente diffusi nella Sub Unità 9b. E’ verificata la presenza di aree di interesse archeologico risalenti al periodo neolitico concentrata nel Comune di Travo. In tutta l’Unità di Paesaggio l’uso del suolo prevalente è quello seminativo con modesta presenza di colture intensive a vigneto. D2 di tipo naturale. 1) Dal punto di vista morfologico l’Unità di Paesaggio si contraddistingue per la presenza dei primi rilievi di una certa importanza e per una decisa frammentarietà nello sviluppo delle

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 15 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

dorsali spartiacque, interrotto da rii laterali che degradano verso la pianura, costituendo una sorta di gradinata.

Si segnalano i seguenti rilievi suddivisi per Sub Unità di Paesaggio: SUB UNITA’ DI PAESAGGIO 9b: - Costa del Bulla (656 m.) - M. Pillerone (596 m.) - M. Barbieri (865 m.) - M. Santo (677 m.) - M. Viserano (719 m.) - M. Dinavolo (702 m.)

9b L’assetto vegetazionale è eterogeneo, in relazione alle altimetrie e all’uso prevalente del suolo. Nelle zone a quota minore, che confinano con le Unità 6 e 7, si nota la rarefatta presenza di filari di alberi (rari i gelsi più frequenti le querce, le robinie ecc.) e di siepi stradali e poderali che in terreni sassosi orlano cumuli di pietre raccolte dai campi. La presenza di macchie arbustive, boschive e di frange boschive residuali, costituite da vegetazione naturale o seminaturale, diminuisce con l'aumentare dell'altitudine e viene sostituita da boschi di latifoglie ad elevato grado di copertura nei pressi dei principali rilievi.

E: ELEMENTI DI CRITICITA’.

E1 di tipo antropico. 1) Cancellazione dei caratteri originari delle emergenze storico-architettoniche a causa di interventi distruttivi. 2) Occultamento della leggibilità delle relazioni tra emergenze e contesto, a causa di presenze edilizie o infrastrutturali intrusive. 3) Modificazione della morfologia dei nuclei rurali attraverso l’aggiunta di nuovi corpi o il sopralzo ed ampliamento di quelli esistenti, con modalità che cancellano le caratteristiche originarie degli edifici a causa dell’uso di materiali impropri e di anomale soluzioni costruttive (coperture, cornicioni, camini e torrini di areazione, balconi). 4) Costruzione di nuovi edifici in formazione sparsa con tipologie di tipo urbano (villino). 5) Trasformazione degli insediamenti di versante esistenti in nuclei edilizi, che ne fanno perdere l’originario impianto puntiforme. 6) Degrado delle strutture edilizie dovute all’abbandono di molte architetture storiche. 7) Presenza diffusa di elementi tecnologici intrusivi (elettrodotti e cavidotti), con possibile alterazione della morfologia e dello stato di naturalità dei luoghi (taglio di larghe fasce boscate secondo linee rettilinee) e con effetti negativi dal punto di vista percettivo, in particolar modo per quanto riguarda il profilo delle cime.

E2 di tipo naturale

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 16 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

1) Impoverimento delle varietà di specie arboree presenti e prevalenza delle specie dominanti. 2) Progressiva colonizzazione spontanea del bosco (nelle zone più alte) che si abbassa di quota, con possibilità di aggressione anche di nuclei di antica formazione. 3) Diminuzione della funzione di protezionre idrogeologica del territorio nel caso di bosco degradato e di forti tagli. 4) Rischio di dissesti idrogeologici diffusi e di fenomeni di erosione lungo carraie e sentieri. ambiti a livello locale: 9b.a Ambito locale rurale dell’alta collina della Val Trebbia/Val Nure che Il presente piano articola gli ambiti omogenei delle Sub Unità in due comprende il territorio caratterizzato da pendenze con quote medie comprese fra m. +460/+677 (Monte Santo) s.l.m. Tale ambito risulta, in parte, interessato dal sistema collinare di cui all’art. 8 del P.T.C.P.; da “zone di particolare interesse paesaggistico ambientale” di cui all’art. 18 del P.T.C.P.; da “zone calanchive” di cui all’art. 21 del P.T.C.P. e da “crinali principali e minori” di cui all’art. 22 del P.T.C.P. Il territorio interessato comprende n° 74 insediame nti di cui n° 49 agricoli o agricoli/residenziali e n° 22 a destinazione reside nziale. Il vigente P.R.G. individua n° 8 insediamenti sogge tti a tutela classificandoli “zone A”. Il territorio comprende anche i seguenti nuclei abitati con utilizzazione mista agricola e residenziale: il Vigneto, Albarona, Pregrosso e Vidur. CRITICITA’: degrado di alcune strutture edilizie per abbandono. 9b.b Ambito locale urbano che comprende le frazioni di Montesanto, Sarmata, Querceto, Cassano e I Rampi. Gli insediamenti sono costituiti da unità frazionali di limitata estensione, spesso articolati in piccoli nuclei aggregati dalla Chiesa. CRITICITA’: si riscontrano le criticità di tipo antropico di cui al PTCP per l’ambito 2a, limitatamente ai punti 3) e 6).

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 17 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

5f

2a

7a

5e

9b

Stralcio tav. t1 ptcp 2007

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 18 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D.2.2.1 OBIETTIVI STRATEGICI PROGRAMMATICI DEL PTCP 2007

Il PTCP 2007 si pone i seguenti obiettivi strategici: Qualità Urbana e territoriale , che si orienta nelle seguenti direzioni - Contenimento del consumo di suolo privilegiando forme urbane compatte, - Salvaguardia degli ambiti periurbani, - Promozione della qualità urbanistica ambientale edilizia - Distribuzione integrata delle funzioni (residenza, produttivo, servizi) - Concentrare i processi di sviluppo produttivo nelle aree sovracomunali individuate

Competitività territoriale , da perseguire con le seguenti azioni: - Disponibilità di un sistema di ambiti specializzati produttivi eccellenti per dotazione di servizi, infrastrutture e collocamento rispetto alla grande viabilità, - Disponibilità di ambiti per attività produttive adeguati alle esigenze di sviluppo e riqualificazione delle imprese esistenti, - Coordinamento della programmazione delle aree produttive privilegiando la riqualificazione, - Integrazione fra aree produttive e sistemi infrastrutturali, - Integrazione della montagna con la pianura.

Equità, coesione territoriale e inclusione sociale , mediante le seguenti azioni: - Favorendo parità di accesso ai servizi, - Contrastando la frammentazione dei luoghi, - Utilizzando gli strumenti della perequazione.

Efficienza del sistema di programmazione e connessione alle reti, mediante: - Potenziamento dell’efficienza delle reti infrastrutturali, - Sviluppo della mobilità su ferro, - Integrazione della mobilità di trasporti, - Incremento del trasporto collettivo e mobilità ciclabile, - Potenziamento delle reti informatiche, telematiche e wireless

Rafforzamento della governance locale e sviluppo della partecipazione

Gli obiettivi strategici individuati verranno perseguiti con i seguenti criteri: - Qualità ambientale, - Qualità del sistema insediativo e del territorio rurale, - Qualità del paesaggio, - Qualità della mobilità e delle reti. ______

D.2.2.3 Le politiche dell’ambito territoriale Nel dettaglio il PTCP2000 collocava Pontedell'Olio come " punto terminale di un sistema produttivo insediato lungo la S.S. 654 a partire dai Casoni di Podenzano, con un ruolo di polo manifatturiero della media valle e di centro a livello sovracomunale nel campo dei servizi alle famiglie (sanità, istruzione), ma anche con una funzione di area cerniera fra Piacenza e la montagna, in modo tale da diffondere agli altri comuni più interni della valle

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 19 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO positivi effetti moltiplicativi/localizzativi delle attività economiche e dell'occupazione (allargare il fronte dello sviluppo)". Sintetizzando i contenuti della tavola A6 “ Vocazioni territoriali e scenari di progetto” del PTCP 2007 vigente e riportata in dettaglio, il territorio del comune di Ponte dell’Olio risulta così caratterizzato: • Capoluogo definito quale “Centro integrativo” e collocato in adiacenza al corridoio ecologico del torrente Nure ed al nodo ecologico costituito dal SIC-ZPS IT4010017. che costituiscono gli elementi principali dello Schema Direttore della Rete Ecologica; • Buona parte del territorio è incluso negli “Ambiti della fascia di transizione della collina”. • La quasi totalità del territorio è incluso nella Prima Definizione di “Ambito ad alta vocazione produttivo-agricola” . • Presenza di parte del tracciato della SP 654 Val Nure in posizione tangente allo sviluppo del territorio comunale.

Tavola A6 “Vocazioni territoriali e scenari di progetto”, PTCP 2007- stralcio

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 20 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 21 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D.2.3 PRIP Programma Rurale Integrato Provinciale Approvato con atto G.R. 2.177 del 27/12/2007, ribadisce che “dalle linee programmatiche per il mandato 2004-2009 si desume come la visione della realtà delineata da linee strategiche e ambiti di intervento ponga al centro dell’attenzione l’agricoltura, vista come tradizionale vocazione territoriale, sulla quale si rileva la necessità di agire promuovendo modelli produttivi sostenibili, valorizzando i prodotti tipici locali, favorendo il miglioramento della qualità e la certificazione delle produzioni e della filiera biologica, realizzando coerenti politiche di marketing e di servizi alle imprese e iniziative di sostegno dei prodotti sui mercati, incentivando la razionalizzazione dell’uso delle risorse idriche, favorendo il rimboschimento delle aree dimesse, promuovendo e incentivando nelle aree montane la multifunzionalità delle aziende e dei suoi operatori, agevolando il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio rurale, rafforzando la rete dei servizi tecnici presenti sul territorio, attraverso un modello di continuo confronto coi soggetti istituzionali e le associazioni di categoria (tavolo verde) teso alla condivisione delle scelte strategiche della Provincia” In conformità con il PSR e rielaborando la definizione OCSE di ruralità (per i comuni con densità abitativa inferiore ai 150 ab./Kmq) abbinata alla definizione altimetrica proposta dal Piano strategico nazionale, il PRIP individua il territorio di Ponte dell’Olio fra le Aree Rurali Intermedie – sub area B2 prevedendo di conseguenza le seguenti strategie di intervento e priorità: per asse 1: miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Zone/priorità Alta Media Bassa Non prioritario Collina Vitivinicolo Carni bovine Frutta fresca Cereali (da 100 a 600 metri Colture foraggere Latte alimentare e latticini Oleoproteaginose s.l.m.) Formaggi freschi Ortaggi freschi e patate stagionati DOP Ortofrutta e patate trasformate Colture sementiere Forestazione produttiva Carni suine Carni avicole Uova per asse 2 : miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale aree di priorità territoriali dovute alla presenza di zone di tutela dei corpi idrici, SIC, area Natural Valley, zone di particolare interesse paesaggistico e ambientale per asse 3 mis.322, az.3 (impianti pubblici per la produzione di energia da biomassa locale): il territorio comunale potrebbe essere coinvolto in eventuali progetti di raccolta dei materiali di risulta e di potatura dei vigneti ai fini di un utilizzo come biomassa integrativa ma non come sito per l’ubicazione degli impianti. Mis.313 incentivazione delle attività turistiche (a bando): Ponte dell’Olio è fra i territori ammessi in quanto attraversato da itinerario di cui alla L.R.23/2000 “strada dei vini e dei sapori” In generale per le misure e le azioni relative a recupero di borghi e fabbricati rurali, spazi aperti, acquisto di attrezzature per agriturismo e investimenti per la viabilità alla sub area B2 è assegnato il terzo (su 5 totali) livello di priorità.

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 22 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Si riportano di seguito le tabelle di correlazione fra bisogni ed obiettivi specifici distinti per Asse

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 23 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 24 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D.2.4 PTCP Variante di adeguamento commercio Il piano non prevede, per il Comune di Pontedell’Olio, grandi strutture di vendita, demandando ai piani comunali la previsione delle strutture medie, piccole e degli esercizi di vicinato.

D.2.5 PLERT Piano Provinciale per la Localizzazione Emittenze Radio Televisive Adottato con Atto C.P. n° 22 del 10 Marzo 2008 Nel Comune di Ponte dell’olio sono installati n°3 i mpianti: Gli Speroni n°22 La Costa n°23 Pontedell’Olio n°42 Le installazioni radio (n.22) e televisiva (23) sono classificate “mediamente compatibili” per gli aspetti urbanistici e territoriali (seppur compatibili ai sensi della L.R. 30/2000) in quanto ubicate in “zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale” e sono soggette rispettivamente (ex art.26 NTA) alle seguenti misure di mitigazione : Gli Speroni n°22 livello 3 comporta misure di mitigazione incisive di tipo paesaggistico e tecnologico in grado di rendere accettabili le installazioni e gli impianti. La Costa n°23 livello 2 comporta misure di mitigazione consistenti per l’aspetto interessato (tecnologico) quali l’esecuzione di recinzioni, la messa in sicurezza degli impianti

La norma prevede che “I gestori degli impianti all’interno di siti classificati come compatibili (contraddistinti con la lettera C) entro sei mesi decorrenti dalla data di entrata in vigore del

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 25 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

PLERT, dovranno presentare al Comune territorialmente interessato un Progetto specifico, per la cui valutazione dovranno essere sentite la Provincia e ARPA, contenente modalità e tempi per l’attuazione degli interventi di mitigazione, tenendo conto che gli interventi previsti dovranno essere ultimati non oltre il termine di sei mesi dall’approvazione del Progetto stesso. Dell’avvenuta realizzazione degli interventi di mitigazione, il gestore dà comunicazione al Comune entro trenta giorni dalla loro realizzazione. Qualora il Progetto relativo alle azioni di mitigazione non venga presentato o attuato prima dell’adeguamento dello strumento urbanistico comunale al PLERT, i Comuni stabiliranno idonee prescrizioni urbanistiche in sede di adeguamento al PLERT funzionali all’attuazione delle mitigazioni. Le disposizioni di cui all’art.29 costituiscono riferimento tecnico per la progettazione e la realizzazione degli interventi di mitigazione sia per quanto riguarda gli impianti esistenti, sia per quel che concerne gli impianti di progetto.”

Presso la sede della parrocchia è collocato un ponte radio (n.42)valutato compatibile ex art.2bis LR30/2000 e comunque oggetto di futura delocalizzazione come indicato allo scenario c della VALSAT di PLERT (vedi paragrafo 4.3); “lo scenario ne prevede lo spostamento a distanza solo sufficiente per uscire dalla fascia di rispetto dell’area residenziale; il ponte radio così allontanato dovrebbe essere poi collegato via cavo o fibra ottica alla relativa redazione urbana. A causa della complessità degli spostamenti e delle procedure amministrative previste, i tempi della realizzazione di questo scenario possono essere stimati tra i 5 e i 10 anni.”

Le norme di attuazione all’art.30 stabiliscono inoltre:

“Art. 30 - Adeguamento degli strumenti di pianificazione urbanistica dei Comuni (D) 1. Entro il termine di due anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del PLERT, i Comuni adeguano la propria strumentazione urbanistica al PLERT, attraverso: ° il recepimento dei siti censiti dal PLERT, e relative disposizioni, nonché l’eventuale inserimento di nuovi siti; ° la definizione di una fascia di ambientazione ai sensi degli artt. A-23 e A-25 dell’Allegato alla L.R. n. 20/2000; ° il recepimento dei divieti e delle limitazioni territoriali di cui agli artt. 16 e 17 delle presenti Norme; ° il recepimento dei contenuti del PLERT finalizzati alla protezione sanitaria della popolazione e alla riqualificazione dei siti nonché l’integrazione nello strumento urbanistico comunale dei contenuti del PLERT relativi alla progettazione degli impianti e alla loro integrazione paesaggistica, comprese le azioni adeguate a garantire la mitigazione degli impatti; 2. L’articolazione della fascia di ambientazione sarà assunta come misura di idoneità per l’individuazione di nuovi siti e il rilascio di autorizzazioni. All’interno della fascia di ambientazione, come individuata nello strumento urbanistico comunale, non sono ammesse previsioni urbanistiche finalizzate alla localizzazione di recettori sensibili quali aree ed edifici destinati ad attrezzature scolastiche, sanitarie ed assistenziali. 3 L’individuazione delle aree per le infrastrutture tecnologiche all’interno degli strumenti urbanistici dovrà perseguire l’obiettivo dell’integrazione tra gli impianti per le telecomunicazioni e per la distribuzione dell’energia con le finalità di evitare una propagazione illimitata di installazioni, nonché di individuare opere di mitigazione complessive e di minimizzare i costi di espropriazione. 4 I Comuni, in relazione alle specifiche situazioni locali, approfondiscono il quadro delle limitazioni urbanistiche ed attuano i contenuti del presente Piano. D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 26 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

5 L’adeguamento al PLERT è effettuato mediante variante al Piano strutturale comunale (PSC), al Piano operativo comunale (POC) e al Regolamento urbanistico edilizio (RUE), secondo le procedure della L.R. n. 20/2000, o, in via transitoria, al Piano regolatore generale (PRG), in virtù delle disposizioni transitorie di cui all’art. 41 della L.R. n. 20/2000. 6 Nel caso di strumentazione urbanistica comunale non ancora adeguata alla L.R. n. 20/2000, l’adeguamento al PLERT dovrà prevedere: - l’inserimento tra gli allegati del PRG dei divieti e delle limitazioni urbanistiche e territoriali definiti nella tavola n. 4 del PLERT e negli artt. 16 e 17, nonché della perimetrazione dei siti complessi di cui all’Allegato n. 1 alla Relazione del PLERT (scheda f “Perimetrazione dei siti complessi di progetto”); - l’inserimento nelle tavole di PRG dei siti censiti dal PLERT tra le Zone F come “Zone per attrezzature tecnologiche” e delle fasce di ambientazione, nonché l’eventuale individuazione di nuovi siti; - l’integrazione normativa delle Norme tecniche d’attuazione del PRG attraverso una disciplina delle “Zone per attrezzature tecnologiche” e delle fasce di ambientazione, il recepimento dei divieti delle limitazioni urbanistiche e territoriali di cui agli artt. 16 e 17 nonché il recepimento delle disposizioni relative alla mitigazione dei siti esistenti e alla progettazione dei nuovi impianti, anche sviluppando approfondimenti in merito alle azioni idonee a ridurre gli impatti. 7. Nel caso di strumentazione urbanistica comunale adeguata alla L.R. n. 20/2000 o in corso di adeguamento, il PSC o sua variante, in sede di adeguamento al PLERT, dovrà: - recepire all’interno del Quadro Conoscitivo i divieti e le limitazioni urbanistiche e territoriali di cui alla tavola n. 4 del PLERT e di cui agli artt. 16 e 17; - cartografare nella Tavola di PSC relativa alle dotazioni territoriali, i siti individuati dal PLERT come “compatibili” tra le “Infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti” di cui all’art. A-23 della L.R. n. 20/2000 e l’eventuale inserimento di nuovi siti; - cartografare nella Tavola di PSC relativa alle dotazioni territoriali le fasce di ambientazione dei siti individuati dal PLERT, che dovranno essere recepite quali dotazioni ecologiche ed ambientali; - recepire le azioni e gli obiettivi di miglioramento previsti dal PLERT all’interno dei siti e sulle installazioni esistenti, in attuazione delle misure di mitigazione di cui alla tabella inserita nella tavola n. 4 e alle presenti Norme, nonché le disposizioni relative all’integrazione paesaggistica e alla progettazione delle installazioni e degli impianti, sviluppando gli approfondimenti necessari a definire azioni idonee a mitigare gli impatti. 8 In conformità al PSC, il POC individua gli interventi sui siti e le installazioni esistenti che, nell’arco della propria validità, dovranno essere realizzati in attuazione delle previsioni del PLERT assunte nel PSC. 9 Il RUE disciplina le “Aree per gli impianti e le reti di comunicazione” e le “Fasce di ambientazione” relative ai siti individuati dal PLERT tenendo conto degli indirizzi relativi all’integrazione paesaggistica e alla progettazione delle installazioni e degli impianti. 10. In sede di adeguamento degli strumenti urbanistici comunali al PLERT, dovrà essere garantito il campo di applicazione del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 recante norme in materia ambientale, come modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008 n. 4, e delle disposizioni regionali in materia di Valutazione ambientale strategica (VAS). La previsione di nuovi siti attraverso la strumentazione comunale deve essere effettuata nel rispetto del PLERT e assumere le analisi contenute nella VALSAT e nella VAS.”

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 27 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D.2.6 PIANO FAUNISTICO VENATORIO 2008-2012 Il PFV 2008-2012 della Provincia di Piacenza si articola in n°6 parti. Nella parte 1° il PFV analizza il quadro normativo di riferimento, le previsioni e le disposizioni contenute in strumenti regionali di programmazione. Nella parte 2 il PFV analizza il territorio, l’ambiente e l’attività venatoria nella provincia di Piacenza. Nella parte 3° analizza l’aspetto faunistico del te rritorio piacentino fornendo una check-list degli uccelli e dei mammiferi presenti nel territorio. Il territorio di Pontedell’olio figura nella scheda descrittiva n°12 che si riporta; AREA N. 12: Conoide del T. Nure Localizzazione . Dal ponte di S.Giorgio a quello di Ponte dell’Olio - alta pianura e collina - Comuni di S. Giorgio, Vigolzone, Ponte dell’Olio Habitat di particolare interesse faunistico : greto - bosco golenale - cespuglieti -aree umide - praterie aride. Fauna La situazione faunistica è sovrapponibile a quella della conoide del F. Trebbia (Area 11). Il greto ospita tra i nidificanti le seguenti specie di interesse conservazionistico: occhioni (Burhinus oedicnemus ), corrieri piccoli ( Charadrius dubius ), sterne comuni ( Sterna hirundo ). Le ripe fluviali soggette ad erosione offrono siti idonei per colonie di gruccioni ( Merops apiaster ) e topini ( Riparia riparia ). Le praterie aride ospitano diverse specie alcune delle quali esclusive di questo particolare habitat: calandrella ( Calandrella brachydactyla ), calandro ( Anthus campestris ), culbianco ( Oenanthe oenanthe ), starna ( Perdix perdix ). Per le sue caratteristiche ambientali e la sua collocazione geografica il torrente Nure è interessato dal transito e dalla sosta di migratori e il tratto fluviale considerato è un sito di svernamento per alcune specie di Uccelli legati agli ambienti umidi: cormorano (Phalacrocorax carbo ), airone cenerino ( Ardea cinerea ), germano reale, fischione ( Anas penelope ), alzavola ( Anas crecca ), gallinella d’acqua, beccaccia ( Scolopax rusticola ), beccaccino (Gallinago gallinago) e tra i rapaci, falco pellegrino ( Falco peregrinus ). Tra gli svernanti, risultano di proritario interesse conservazionistico: alzavola e pellegrino Specie di prioritario interesse conservazionistico UCCELLI nidificanti: Accipiter nisus, Perdix perdix, Otus scops, Athene noctua, Burhinus oedicnemus, Sterna hirundo , Alcedo atthis, Merops apiaster, Streptopelia turtur, Picoides major, Picus viridis, Alauda arvensis, Calandrella brachydactyla , Hirundo rustica, Anthus campestris, Saxicola torquata, Phoenicurus phoenicurus. MAMMIFERI: Sciurus vulgaris, Eptesicus serotino, Hypsugo savii, Pipistrellus pipistrellus, Pipistrellus kuhlii, Myotis daubentoni . Valore naturalistico e interesse faunistico . Al valore naturalistico del’area contribuiscono in particolar modo ambienti peculiari e rari quali l’ampio greto fluviale e le estese praterie aridofile laterali al corso d’acqua. Le specie che nidificano in questi ambienti sono altrettanto rare e soprattutto localizzate a livello provinciale in questi ambiti.

N. specie di N. specie N. specie N. specie Direttric Crinali SIC ZPS Uccelli nidificanti Uccelli Mammiferi Uccelli e di utilizzati nidificanti di acquatici e migrazio dall’ di interesse prioritario Rapaci ne avifauna conservazio interesse svernanti migrator nistico conservazi censiti ia onistico 52 17 6 9 secondar X X ia Valore faunistico: 8 Classe di valore: 1^ classe

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 28 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Comprensorio Omogeneo n.3 Caminata, Castell’Arquato, Gropparello, Lugagnano, Nibbiano, Pianello, Piozzano, Ponte dell’Olio, Travo, Vernasca, Vigolzone Nella parte 4° si analizza l’avifauna migratoria. Nella parte 5° si individuano i criteri di priorità e successione logico-temporale nella pianificazione degli istituti faunistici. Nella parte 6° si espongono i criteri per gli incen tivi alla tutela e ripristino degli habitat.

D.2.7 CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO BENI CULTURALI IMMOBILI DISCIPLINATI DAL D.LGS.42/2004, art.10, comma 1,3,4 e art.11 comma 1. Gli immobili vincolati nel territorio comunale risultano: 1. Castello di Riva Riva decreto 11.12.1968 2. Castello di Folignano Folignano decreto 16-06.1995 3. Chiesa di S,Giacomo Capoluogo decreto nov.1911 4. Chiesa di Parrocchiale di S.Martino Di Tour Torrano decreto 28-06-1911 5. Castello di Torrano e pertinenze Torrano decreto 03.11.1991 6. Castello di Castione Torrione Castione decreto 05-12.1984 7. Resti del castello di Montesanto Montesanto decreto 19.04.1910 8. Chiesa di Parrocchiale di San Giovanni Battista Castione decreto 05-12.1984 9. Chiesa di S.Maria del Rivo decreto 13.02.1991 10. Oratorio di S.Rocco Capoluogo decreto 27.10.1992 11. Villa Rossi e pertinenze Pontedell’olio decreto 02.09.1994 12. Palazzo Scribani Rossi Riva decreto 30.08.1994 13. Fornaci di calce Cementirossi Capoluogo decreto 12.03.1996 14. Chiesa di S.Martino Canonica e pert. Riva decreto 14.11.1998 15. Cimitero di Pontedell’olio Capoluogo decreto 03.05.2006 16. Cimitero di Riva Riva decreto 07.02.2007 17. Cimitero di Castione Castione decreto 06.02.2007 18. Villa Casati Rolleri – Calciati Zaffignano decreto 26.10.2009 19. Villa Belvedere (Chiappini), parco e pertinenze Torrano decreto 10.12.2009 20. Terreno adiacente al castello di Riva Riva decreto 12-08-1970 21. Stabilimento TEVI Pontedell’olio decreto 30.12.2008 22. Casa con torretta Pontedell’olio decreto 13.01.2010 D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 29 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

23. Villa Casino (Villa Gulieri) Torrano decreto 12.12.1943 24. Scuola elementare Ponteddell’olio decreto 03-01-2012 25. Ex sede Municipale Pontedell’olio decreto 11.10.2011

BENI CULTURALI IMMOBILI DISCIPLINATI OPE LEGIS, DI PRORPIETA’ PUBBLICA ED AVENTI OLTRE SETTANT’ANNI Nel territorio comunale si rilevano i seguenti immobili: 1. Lavatoio denominato fontanazzo (Foglio 10, mapp.1) 2. Cimitero di Folignano ( Foglio 10 mapp.A) 3. Cimitero di Torrano ( Foglio 6 mapp.A) 4. Torretta orologio 5. Cimitero di Cassano ( Foglio 32 mapp.A) 6. Cimitero di S.Maria del Rivo ( Foglio 23 mapp.A) 7. Mistadello di Castione ( Foglio 23 mapp.A) 8. Mistadello di Biana ( Foglio 44 mapp.342) 9. Mistadello di S.Maria del Rivo ( Foglio 23 mapp.63) 10. Chiesa della Madonna della Neve a Riva 11. Chiesa di Biana 12. Chiesa di Sarmata

AREE TUTELATE AI SENSI DELL’ART. 142: I corsi d’acqua pubblici e relative sponde sono i seguenti: N° 83 Torrente Riglio N° 104 Rio Cisiaga N° 98 Torrente Ogone N 105 Rio Carrozza N° 99 Rio Mure N° 106 Rio Torbido N° 102 Torrente Nure N° 107 Rio Cassano (non in dividuato) N° 103 Rio Zaffignano N° 108 Rio Biana (Fonte : Tav D3 nord e sud del PTCP 2007 che si allega in stralcio) Le acque pubbliche interessate dal vincolo sono individuate negli allegati stralci delle tav. D3 a nord/sud del PTCP e riportate nelle tavole Q.C. D01.1 e QC D01.2

I territori coperti da foreste e da boschi sono riportati negli allegati stralci delle tav. D3a nord/sud del PTCP e riportate nelle tavole Q.C. D01.1 e QC D01.2

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 30 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Stralcio Tav. D3a nord del PTCP 2007

Stralcio Tav. D3a nord del PTCP 2007

Legenda Tav.D3a nord/sud

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 31 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 32 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D.2.8 AREE NATURALI PROTETTE Il Comune di Pontedell’olio è interessato da un’area SIC lungo il torrente Nure, come evidenziato nel QC_B sistema naturale e ambientale Nel territorio comunale risulta individuato n°1 alb ero monumentale (LR2/77) costituito da una rovella in S. Maria del Rivo – Ronco nel foglio catastale n°18, mapp 18.

D.2.9 PTUA I valori di Deflusso Minimo Vitale (DMV, valori di riferimento sulla base dei deflussi medi ricostruiti nel periodo 1991-200) previsti dall’Autorità di Bacino per i corsi d’acqua in esame, sempre nel Piano citato, sono:

DMV (m 3/s) Riglio - unione in Chiavenna 0.083 T. Nure - Bolgheri 0.283 T. Nure - Biana 0.408 T. Nure - Ponte dell'Olio 0.374 T. Nure - Foce in Po 0.411

Relativamente agli obiettivi stabiliti dall’ Autorità di Bacino del Po (par. 2.2.1.1.1 del Piano) per il Bacino Chiavenna, si legge: Per quanto riguarda il Nure si evince che: “ Il T. Nure è un corpo idrico significativo classificato con uno stato ambientale “buono” nonostante la presenza di derivazioni nella parte terminale; l’obiettivo di qualità fissato è il mantenimento dello stato “buono” sia al 2008 che al 2016” Dal piano risulta inoltre che il torrente Nure registra valori di portata molto bassi nel suo tratto finale: per circa 6 mesi all’anno sono praticamente nulli e gli apporti in alveo sono quasi esclusivamente costituiti dai reflui trattati provenienti da attività produttive agroalimentari di dimensione industriale.

D.2.10 Piano Provinciale Gestione Rifiuti Il piano individua nelle NTA i fattori escludenti per l’inserimento di: • Discariche rifiuti non pericolosi, • Discariche rifiuti pericolosi, • Discariche rifiuti inerti • Compostaggio urbani/speciali, • Trattamento e stoccaggio rifiuti pericolosi e non pericolosi, • Impianti di trattamento e stoccaggio di rifiuti inerti. Situazione Ponte dell’Olio: dal confronto con i dati analizzati nel QC Vol. C si rilevano tendenze non coerenti con gli obiettivi segnalati dal PPGR, in particolare: • Aumento della raccolta differenziata • Diminuzione della produzione di rifiuti speciali pericolosi

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 33 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti TEMI OBIETTIVI AZIONI SETTORI COINVOLTI STRUMENTI ATTORI Rifiuti urbani Uso razionale e sostenibile Promozione di iniziative Ambiente Monitoraggio e controllo Amministrazioni risorse nel comparto Pubbliche Industria Relazione Stato Ambiente dell’imballaggio Prevenzione e riduzione della Imprese industriali Agricoltura Piani provinciali gestione rifiuti produzione di rifiuti con Promozione mercato dei (LR 27/94) Aziende smaltimento e materiali riciclati Turismo particolare riferimento agli gestione rifiuti VAS imballaggi Informazione ed Energia Centri di Educazione educazione Politiche tariffarie Potenziamento della raccolta Ambientale ambientale e al Trasporti differenziata Incentivi consumo sostenibile Sanità ONG dell’ambiente e Incentivazione delle forme di Semplificazione LCA (Life Cycle Assessment) consumatori riciclaggio e riutilizzazione procedure e Cleaner Production dei materiali contenuti nei amministrative ARPA rifiuti Acquisti verdi Incentivi economici Completamento del sistema di Marchi ecologici smaltimento dei rifiuti che Sviluppo della pianificazione Campagne informative ed non possono essere educative (L.R. 15/96 riutilizzati o riciclati Promozione sistemi di INFEA) garantendo l’autosufficienza gestione ambientale su base regionale e l’utilizzo (EMAS) EMAS delle migliori tecnologie IPPC disponibili (BAT)con le Politiche integrate di seguenti priorità: prodotto e Cleaner Piano energetico regionale tecnology Incenerimento con recupero Piano Regionale Sviluppo energetico Promozione metodologie Rurale (termovalorizzazione) “acquisti verdi” Trasformazione della componente organica (compostaggio) Rifiuti Uso razionale e sostenibile Promozione di tecnologie Ambiente Accordi di programma per: speciali risorse più pulite Industria 1) il recupero dei rifiuti da Promozione mercato dei traverse e altri manufatti in D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 34 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti TEMI OBIETTIVI AZIONI SETTORI COINVOLTI STRUMENTI ATTORI Prevenzione e riduzione della materiali riciclati Agricoltura legno provenienti dallo produzione di rifiuti con smantellamento di linee Informazione ed Turismo ferroviarie particolare riferimento a educazione Energia quelli pericolosi 2) per la gestione di alcune Incentivazione delle Trasporti tipologie di rifiuti speciali Incentivazione delle forme di forme di riciclaggio e riutilizzazione certificazione e audit Sanità 3) per l’utilizzazione del dei materiali contenuti nei ambientale composto rifiuti Sviluppo della Piano Regionale di Sviluppo Definizione del quadro normativo pianificazione Rurale di riferimento per la localizzazione degli impianti Incentivi economici ASSE 1 - Misura 1c - Formazione di smaltimento Promozione di investimenti finalizzati Misura 1.g – al recupero ed allo Miglioramento delle smaltimento di rifiuti condizioni di e sottoprodotti di trasformazione e provenienza commercializzazione dei agroindustriale; prodotti agricoli Promozione di metodi di ASSE 2 - Misura 2.f – Misure produzione che agroambientali tengono conto delle AZIONE 1 - Produzione discipline sulla Integrata gestione dei rifiuti agricoli AZIONE 2 - Produzione biologica Miglioramento delle condizioni di ASSE 2 -Misura 2.f – Misure trasformazione e agroambientali commercializzazione dei prodotti agricoli AZIONE 7 - Pianificazione ambientale aziendale

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 35 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D.2.11 Stralci da PPGR

3.2.8 La gestione dei rifiuti da imballaggio dati: obiettivi di recupero a scala provinciale. Avendo a disposizione la stima di immesso al consumo per il 2005, articolata per i singoli materiali di imballaggio, è possibile calcolare le quantità minime necessarie per ottemperare il raggiungimento degli obiettivi di riciclo degli imballaggi (globale e specifici) stabiliti dalla norma di riferimento ossia dal Decreto legislativo 22/97 che ha recepito in Italia la direttiva comunitaria 94/62/CE. Si fa riferimento all’obiettivo di riciclo perché è quello che nella normativa è declinato negli obiettivi specifici per materiale. Per facilitare il confronto fra gli obiettivi minimi di riciclo e i dati del Piano provinciale si è scelto di considerare gli imballaggi in acciaio e in alluminio in un’unica voce definita “Metalli” e di conseguenza la percentuale minima di riciclo dei materiali riferito a questa voce è pari al 30%. Tab. a. Obiettivi minimi specifici di riciclaggio da raggiungere sulla base del D. Lgs. 22/97 Immesso al consumo % minima di riciclo Obiettivo minimo di riciclo in Materiale previsione al 2005 – D.Lgs 22/97 tonn – tonn Metalli 3028,86 30% 908,66 Carta 21.250,88 15% 3.187,63 Legno 12.701,67 15% 1.905,25 Plastica 9.917,08 15% 1.487,56 Vetro 9.868,22 15% 1.480,23 TOTALE 56.766,71 8.969,34

Tab. b. Quantitativi di rifiuti di imballaggio sul totale di rifiuti da raccolta differenziata previsti dal PPGR di Piacenza. Quantità di RD dichiarata per il % di Quantitativo di rifiuti di Materiale 2005 nel Piano provinciale - imballa imballaggi – tonn tonn ggi Metalli 8.436 7% 590,52 Carta 25.556 40% 10.222,40 Legno 1.991 80% 1.528,80 Plastica 2.867 100% 2.867,00 8.436 90% 7.592,40 Vetro 976 80% 780,80

Tab c. Confronto obiettivi minimo di riciclo e obiettivi del Piano provinciale Quantità di rifiuti di Obiettivo minimo di Materiale imballaggio dichiarati riciclo – tonn nel Piano prov Metalli 908,66 590,52 Carta 3.187,63 10.222,40 Legno 1.905,25 1.528,80 Plastica 1.487,56 2.867,00 Vetro 1.480,23 8.373,20 TOTALE 8.969,34 23.581,92

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 36 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Il quantitativo complessivo, previsto nel Piano provinciale, da avviare al riciclo è superiore al 40% dell’immesso al consumo previsto per il 2005 (56.766,71 tonn) e quindi molto vicino al limite max previsto dalla normativa (45%).

Tab. d. Obiettivi concordati dalla Direttiva europea sugli imballaggi e rifiuti di imballaggi (94/62 CE) 1° quinquennio 2° quinquennio* 1996 – 2001 2003 – 2008 Min Max Min Max

Obiettivo globale di recupero 50% 65% 60% NESSUNA SOGLIA MAX Obiettivo globale di riciclo 25% 45% 55% 80% Obiettivi specifici: Carta 15% 60% Vetro 15% 60% Metalli (Acciaio, Alluminio) 15% 50% Plastica 15% 22,5% Legno 15% 15% * in fase di definizione con la revisione della direttiva imballaggi.

D.3 Piano Regolatore Vigente Il vigente P.R.G. del Comune fu approvato il 26.07.1999 con Delibera della G.P. n° 248; successivamente il Piano fu oggetto di una serie di varianti che comportarono modifiche dimensionali evidenziate nella successiva tabella Nell’allegata tav QC-C03 viene riportata, in forma sintetica, la zonizzazione prevista dal vigente P.R.G. delle aree urbane, ponendo in evidenza le previsioni non attuate e quelle in corso di attuazione. Sono state, quindi, verificate cartograficamente le superfici delle singole aree individuate nella QC-C03 riportando i valori complessivi nelle allegate dodici schede redatte per ciascun centro abitato, con particolare riferimento all’edificabilità residua del vigente Piano, articolate nelle funzioni residenziali, polifunzionali e produttive. I valori ricavati sono individuati nelle tabelle allegate che pongono in evidenza la potenzialità delle aree in corso di attuazione e quelle effettivamente non attuate. Da tali tabelle si ricava l’effettiva capacità residua del vigente Piano differenziando la quota in corso di attuazione ed ottenendo i seguenti valori:

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 37 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

CAPACITA’ RESIDUA RESIDENZIALE AREE IN CORSO DI ATT. AREE NON ATTUATE TOTALE CENTRI ABITATI Sup. Utile Volume Sup. Utile Volume Sup. Utile Volume PONTE/RIVA 23.079 66.330 8.087 24.197 31.166 90.527 FOLIGNANO 2.180 6.056 856 2.449 3.036 8.505 ZAFFIGNANO _ _ 1.936 5.377 1.936 5.377 TORRANO ______MISTADELLO di C. _ _ 634 1.902 634 1.902 MONTESANTO _ _ 1.167 3.500 1.167 3.500 BIANA _ _ 1.598 4.793 1.598 4.793 I SALA _ _ 1.424 4.272 1.424 4.272 MOLINO DI BIANA ______CASTIONE _ _ 248 743 248 743 QUERCETO _ _ 477 1.431 477 1.431 I RAMPI ______CASSANO _ _ 2.182 6.546 2.182 6.546 totali 25.259 72.386 18.609 55.210 43.868 127.596

CAPACITA’ RESIDUA PRODUTTIVA AREE IN CORSO DI ATT. AREE NON ATTUATE TOTALE CENTRI ABITATI Sup. Utile Sup. Utille Sup. Utile PONTE/RIVA _ - - totali _ - -

CAPACITA’ RESIDUA POLIFUNZIONALE AREE IN CORSO DI ATT. AREE NON ATTUATE TOTALE CENTRI ABITATI Sup. Utile Volume Sup. Utile Volume Sup. Utile Volume PONTE/RIVA 5.141 17.136 20.266 67.655 25.407 84.791

Per quanto riguarda i servizi, la situazione inerente la loro realizzazione comporta, sinteticamente, i seguenti valori:

SERVIZI INSEDIATI (RESIDENZIALE) VERDE PUBBLICO ATTR. COMUNI CENTRI ABITATI ISTRUZIONE PARCHEGGI TOT. parco sportivo civili religiose PONTE/RIVA 39.208 94.113 13.478 1.665 15.506 22.408 186.368 FOLIGNANO 330 330 ZAFFIGNANO TORRANO 1.161 1.161 MISTADELLO di C 2.394 1.427 360 4.181 MONTESANTO 613 360 973

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 38 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

BIANA/ I SALA 1.351 1.351 MOLINO di BIANA 848 848 CASTIONE 400 400 QUERCETO- I RAMPI- CASSANO 4.033 2.449 6.482 totali 41.602 98.146 13.478 10.244 15.506 23.126 202.104 Preso atto della popolazione attuale in n° 4.943 ab itanti, ne consegue che lo standard di servizi attualmente insediato risulta in: Mq. 202.104/4.943 = mq./ab. 40,88 > a 30 mq./ab. e così articolati: • Verde pubblico mq. 133.321/4.943 = mq./ab. 26,97 • Attrezzature civili mq. 13.478/4.943 = mq./ab. 2,73 • Attrezzature religiose mq. 10.244/4.943 = mq./ab. 2,07 • Istruzione mq. 15.506/4.943 = mq./ab. 3,14 • Parcheggi mq. 23.126/4.917 = mq./ab. 4,68 SERVIZI NON INSEDIATI (RESIDENZIALE) VERDE PUBBLICO ATTR. COMUNI CENTRI ABITATI ISTRUZIONE PARCHEGGI TOT. parco sportivo civili religiose PONTE/RIVA 13.357 5.137 3.424 21.918 FOLIGNANO 826 826 ZAFFIGNANO 687 914 1.601 TORRANO 1.488 1.488 MISTADELLO di C 1.070 1.070 MONTESANTO 3.135 1.070 4.205 BIANA/ I SALA 1.813 441 2.254 MOLINO di BIANA CASTIONE QUERCETO I RAMPI 1.043 1.043 CASSANO totali 19.818 1.043 5.137 8.407 34.405

Tali valori non comprendono le aree di urbanizzazione primaria e secondaria da realizzare nei P.P. in corso di attuazione e nelle aree di nuovo impianto non realizzate che comportano valori stimabili in mq. 18.000 circa di aree da destinarsi a “pubblici servizi”. Pertanto le aree destinate a “servizi pubblici”, previste dal vigente P.R.G., sono stimabili in complessivi: • Aree insediate mq. 202.104 • Aree non insediate mq. 34.405 • In P.P. mq. 18.000 Totale pubblici servizi mq. 254.509

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 39 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

COMUNE DI PONTEDELL'OLIO PROVINCIA DI PIACENZA GRADO DI SATURAZIONE DEL PIANO REGOLATORE VIGENTE SCHEDA N°1 PONTEDELL'OLIO E RIVA

Edificabilità residua ZONE Insediate In corso Non insediate Superficie utile Volume Zone A Pontedell'Olio 84.212 Riva 41.009 Totale 125.221 Tessuto a bassa densità 338.792 43.889 16.967 18.912 54.230 Tessuto a media densità 107.110 28.726 12.254 36.298 Verde privato 46.161 Id. in zone A 4.206 Totale 496.269 72.615 16.967 31.166 90.528 Tessuto polifunzionale 17.136 67.655 Totale 0 17.136 67.655 20.266 67.655 Tessuto produttivo 205.235 Totale 205.235 Insediamenti agricoli in 14.116 aree urbane Totale 14.116

SERVIZI Insediati In corso Non insediati Sommano Totale Attrezzature civili 2.942 2.942 idem in zone A 10.536 10.536 13.478 Attrezzature religiose id. in zone A 1.665 1.665 1.665 Istruzione 15.506 5.137 20.643 20.643 Verde pubblico a parco 39.208 13.537 52.745 Verde sportivo 94.113 94.113 146.858 Parcheggi /produttivo 6.155 6.155 6.155 Parcheggi /residenziale 22.408 3.424 24.647 25.832 TOTALE SERVIZI 192.533 22.098 213.446 214.631 Cimiteri 10.437 10.437 10.437 Attrezzature tecnologiche 8.612 8.612 8.612 TOTALE 19.049 Servizi privati 25.239 11.719 36.958 36.958 Strade 233.393 Aree non zonizzate 12.434 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA PONTEDELLOLIO E RIVA 1.522.132

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 40 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

COMUNE DI PONTEDELL'OLIO PROVINCIA DI PIACENZA GRADO DI SATURAZIONE DEL PIANO REGOLATORE VIGENTE SCHEDA N°2 FOLIGNANO Edificabilità residua ZONE Insediate In corso Non insediate Superficie utile Volume Zone A 22.978 Totale 22.978 Tessuto a bassa densità 33.666 8.075 2.608 Verde privato 3.759 Totale 37.425 8.075 2.608 Insediamenti. agricoli in 5.795 aree urbane Totale 5.795 SERVIZI Insediate In corso Non insediate Sommano Totale Attrezzature civili Attrezzature religiose 330 330 330 Istruzione Verde pubblico a parco 826 826 Verde sportivo 0 826 Parcheggi /residenziale TOTALE SERVIZI 826 1156 1156 Strade 11.111 88.848 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA FOLIGNANO

SCHEDA N°3 ZAFFIGNANO Edificabilità residua ZONE Insediate In corso Non insediate Superficie utile Volume Zone A 11.692 Totale 11.692 Tessuto a bassa densità 20.389 7.169 Verde privato 9.301 Totale 29.690 7.169 1.936 5.377 Insediamenti agricoli in 838 aree urbane Totale 838 SERVIZI Insediate In corso Non insediate Sommano Totale

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 41 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Attrezzature civili Attrezzature religiose Istruzione Verde pubblico a parco 687 687 687 Parcheggi /residenziale 914 914 914 TOTALE SERVIZI 1.601 Strade 5.547 53.912 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA ZAFFIGNANO

COMUNE DI PONTEDELL'OLIO PROVINCIA DI PIACENZA GRADO DI SATURAZIONE DEL PIANO REGOLATORE VIGENTE SCHEDA N°4 TORRANO Edificabilità residua ZONE Insediate In corso Non insediate Superficie utile Volume Zone A 1.161 Totale 1.161 Tessuto a bassa densità 1.144 Totale 1.144 SERVIZI Insediate In corso Non insediate Sommano Totale Attrezzature civili Attrezzature religiose 1161 * Istruzione Verde pubblico a parco Parcheggi /residenziale 1.488 1.488 1.488 TOTALE SERVIZI 1.488 In zone A Strade 5.547 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA TORRANO 4.369

SCHEDA N°5 MISTADELLO DI CASTIONE Edificabilità residua ZONE Insediate In corso Non insediate Superficie utile Volume Tessuto a bassa densità 26.203 1.268 Verde privato 13.171 Totale 39.374 1.268 SERVIZI Insediate In corso Non insediate Sommano Totale

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 42 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Attrezzature civili Attrezzature religiose 1.427 1.427 1.427 Istruzione Verde pubblico a parco 2.394 2.394 Verde sportivo 0 2.394 Parcheggi /residenziale 360 1.070 1.430 1.430 TOTALE SERVIZI 5.251 Strade 4.382 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA MISTADELLO DI CASTIONE 50.275

COMUNE DI PONTEDELL'OLIO PROVINCIA DI PIACENZA GRADO DI SATURAZIONE DEL PIANO REGOLATORE VIGENTE SCHEDA N°6 MONTESANTO Edificabilità residua ZONE Insediate In corso Non insediate Superficie utile Volume Zone A 2.727 Tessuto a bassa densità 29.931 2.333 Totale 29.931 2.333 Insediamenti agricoli in 4.297 aree urbane SERVIZI Insediate In corso Non insediate Sommano Totale Attrezzature civili Attrezzature religiose 613 613 613 Istruzione Verde pubblico a parco 3.135 3.135 Verde sportivo 0 3.135 Parcheggi /residenziale 360 1.070 1.430 1.430 TOTALE SERVIZI 5.178 Strade 6.594 49.630 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA MONTESANTO

SCHEDA N°7 BIANA Edificabilità residua ZONE Insediate In corso Non insediate Superficie utile Volume Tessuto a bassa densità 7.264 3.195 Totale 7.264 3.195 Verde privato 585 SERVIZI Insediate In corso Non insediate Sommano Totale

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 43 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Attrezzature civili Attrezzature religiose 1.351 1.351 1.351 Istruzione Verde pubblico a parco 1.813 1.813 Verde sportivo 0 1.813 Parcheggi /residenziale 441 441 441 TOTALE SERVIZI 3.605 Strade 6.297 20.946 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA BIANA

COMUNE DI PONTEDELL'OLIO PROVINCIA DI PIACENZA GRADO DI SATURAZIONE DEL PIANO REGOLATORE VIGENTE SCHEDA N°8 I SALA Edificabilità residua ZONE Insediate In corso Non insediate Superficie utile Volume Zone A 2.330 Tessuto a bassa densità 3.037 2.848 Verde privato 3.924 SERVIZI Insediate In corso Non insediate Sommano Totale Attrezzature civili Attrezzature religiose Istruzione Verde pubblico a parco Verde sportivo Parcheggi /residenziale TOTALE SERVIZI Strade 5.715 20.946 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA I SALA

SCHEDA N°9 MOLINO DI BIANA ZONE Insediate In corso Non insediate Superficie utile Volume Zone A 5.456 Verde privato 1.787 SERVIZI Insediate In corso Non insediate Sommano Totale Attrezzature civili Attrezzature religiose 848 848 848 Istruzione

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 44 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Verde pubblico a parco Verde sportivo Parcheggi /residenziale TOTALE SERVIZI Strade 1.179 9.270 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA MOLINO DI BIANA

COMUNE DI PONTEDELL'OLIO PROVINCIA DI PIACENZA GRADO DI SATURAZIONE DEL PIANO REGOLATORE VIGENTE SCHEDA N° 10 CASTIONE Edificabilità residua ZONE Insediate In corso Non insed. Superficie utile Volume Zone A 4.983 Tessuto a bassa densità 7.439 495 Insediamenti agricoli in 3.615 aree urbane SERVIZI Insediate In corso Non insed. Sommano Totale Attrezzature civili Attrezzature religiose *400 400 400 Istruzione Verde pubblico Parcheggi /residenziale TOTALE SERVIZI 400 400 Strade 1.668 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA CASTIONE 18.200

SCHEDA N°11 IL QUERCETO ZONE Insediate In corso Non insediate Superficie utile Volume Zone A 11.754 Tessuto a bassa densità 323 954 SERVIZI Insediate In corso Non insed. Sommano Totale Attrezzature civili Attrezzature religiose Istruzione Verde pubblico Parcheggi /residenziale TOTALE SERVIZI Strade 561 13.592 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA IL QUERCETO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 45 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

SCHEDA N°12 I RAMPI Edificabilità residua ZONE Insediate In corso Non insed. Superficie utile Volume Zone A 6.048 Tessuto a bassa densità 1.046 SERVIZI Insediate In corso Non insediate Sommano Totale Attrezzature civili Attrezzature religiose Istruzione Verde pubblico Parcheggi /residenziale TOTALE SERVIZI Strade 889 7.983 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA I RAMPI

COMUNE DI PONTEDELL'OLIO PROVINCIA DI PIACENZA SCHEDA N°13 CASSANO

Edificabilità residua ZONE Insediate In corso Non insediate Superficie utile Volume Zone A 4.439 Tessuto a bassa densità 27.455 4.364 2.182 6.546 Insediamenti agricoli in 3.812 aree urbane Verde privato 770 SERVIZI Insediate In corso Non insediate Sommano Totale Attrezzature civili Attrezzature religiose 2.449 1.043 3.492 3.492 Istruzione Verde pubblico sportivo 4.033 4.033 4.033 Parcheggi /residenziale TOTALE SERVIZI 7.525 7.525 Strade 5.547 53.912 SUPERFICIE COMPLESSIVA URBANA CASSANO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 46 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D.3.1 Ciclopista della Val Nure (estratto dalla relazione di progetto) “L’iniziativa prende avvio tra il 2002 e il 2004 quando, alcune Amministrazioni dei comuni della Valnure, raggiunsero un accordo riguardo le ipotesi di riqualificazione della vallata tramite lo sviluppo di un progetto per la realizzazione di una ciclopista della Valnure. L’’azione di marketing territoriale coordinata dalla Amministrazione provinciale di Piacenza è stata ritenuta prioritaria; pertanto, attraverso il GAL SOPRIP di Parma, è stato avviato in via preventiva lo studio di fattibilità e successivamente il progetto definitivo, sottoposto alla Conferenza dei servizi. Il percorso ciclo turistico tra i Comuni di San Giorgio, Vigolzone e Ponte dell’Olio, attraverso la realizzazione dei tratti in progetto, rappresenta un vero e proprio anello pianeggiante che si snoda in buona parte a lato del torrente Nure ed in parte attraverso una interessante rete di strade secondarie a basso traffico veicolare. Il percorso compreso tra Ponte dell’Olio e Bettola, sviluppato lungo strada comunale anch’essa a ridotto traffico veicolare, rappresenta infine per i ciclo amatori più allenati, la possibilità di percorrere un itinerario di sicuro interesse paesaggistico con presenza di dislivelli sia in salita che in discesa. Dal punto di vista economico i maggiori importi riguardano i Comuni di Podenzano e Vigolzone in quanto, la scelte di riqualificazione della sponda sinistra del torrente (tratto di strada utilizzata attualmente dai mezzi d’opera degli impianti estrattivi esistenti) unitamente alla modifica del tracciato nel territorio di Vigolzone, hanno comportato scelte progettuali di notevole impegno soprattutto per la lunghezza del tracciato e per la reambientalizzazione di un territorio fortemente compromesso.

La continuità del circuito ciclabile può essere ottenuto anche con un profilo progettuale minore limitando le opere alla sistemazione dei tratti già praticabili ed eliminando le evidenti discontinuità. Nel Comune di Ponte dell’Olio la ciclopista della Valnure, oltre a chiudere l’anello del percorso che si snoda nei territori dei Comuni più a valle (Vigolzone, Podenzano e San Giorgio), ha proseguimento verso la parte alta della valle in direzione Bettola. Anche in questo caso il tracciato utilizza in parte strade secondarie a basso traffico e in parte, attraverso la realizzazione ex novo della sede propria della pista, si colloca a lato della viabilità provinciale. Il capoluogo è completamente attraversato dal percorso ciclo pedonale che arrivando da San Giorgio e da Vigolzone, si unisce ai tratti già presenti, programmati o in corso di realizzazione.

Provenendo da San Giorgio la ciclopista utilizza prevalentemente viabilità secondaria a basso traffico fino alla località Folignano dove, per l’impossibilità di utilizzo di percorsi esistenti, deve necessariamente essere deviata a lato della strada provinciale. In detta località l’Amministrazione comunale, in relazione alla attività di estrazione qui programmata, ha previsto la realizzazione di un nuovo percorso di collegamento che, passando attorno all’agglomerato urbano verso il torrente Nure, consentirà lo spostamento della viabilità ciclabile in una sede propria eliminando la situazione di pericolo costituita dalla strada provinciale in particolare in prossimità del cimitero. Più a monte, uscendo dal capoluogo la pista prosegue dopo avere superato un dislivello, sulla sede della vecchia strada provinciale che passa a quota superiore rispetto alla nuova e attraversa varie località minori ma di sicuro interesse paesaggistico per la vicinanza al corso d’acqua e per le caratteristiche stesse del percorso.”

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 47 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 48 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D.3.2 OPERE DI PUBBLICO INTERESSE Nell’ambito delle opere di pubblica utilità, tramontate le iniziative di project financing causa le mutate condizioni socie economiche e la crisi che negli ultimi anni ha investito il settore dell’edilizia, il Comune di Ponte dell’Olio è impegnato nell’elaborazione dei seguenti progetti : Ex Fornaci Un primo intervento ricalca l’intenzione originaria di recuperare tutto il comparto nord – ovest del complesso dell’ex Cementificio Rossi; il progetto pubblico prevede la realizzazione di quattro alloggi per anziani autosufficienti, la riqualificazione della piazzetta interna ed il restauro del piano terreno delle ex fornaci con creazione di spazi da destinare a biblioteca, archivio e sala riunioni. Il recupero dei restanti fabbricati da parte dell’operatore privato consentirà il finanziamento degli spazi pubblici ed il completamento dell’opera di riqualificazione prevista.

Completamento polo sportivo L’intervento originariamente previsto ha subito un notevole ridimensionamento e riguarda ora il solo completamento del palazzetto comunale con l’aggiunta degli spogliatoi a servizio del campo da calcio e l’ultimazione dei lavori interni al plesso sportivo. L’intervento sul centro sportivo comunale riguarderà anche la parte esistente, con l’integrazione delle attuali precarie strutture di servizio grazie alla costruzione di un nuovo chiosco bar.

Completamento della strada ex sede Sift L’Amministrazione comunale è da tempo impegnata al reperimento di risorse per il completamento dell’ex sede Sift, tracciato che ha visto lo sviluppo edilizio del capoluogo nell’ultimo decennio

D.4 PAE Per quanto attiene il PAE del Comune si rimanda alla Relazione Geologica del QC. Lo stato di attuazione , riportato nel grafico alla pagina seguente, allo stato attuale interessa solo il Comparto 2 a Folignano, netre il Comparto 1 di Folignano, il Comparto La Fratta ed il Comparto Zerbai sono al momento non attivi.

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 49 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 50 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

Allegato 1 – PLANIMETRIE DEGLI IMMOBILI SOGGETTI A VINCOLI EX D.LGS 42/2004

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 51 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 52 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 53 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 54 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 55 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 56 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 57 COMUNE DI PONTE DELL’OLIO QUADRO CONOSCITIVO

D – SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE 58