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Club Alpino Italiano
CLUB ALPINO ITALIANO LA SEZIONE DI BIELLA NEGLI ANNI 1902-1908 BIELLA PREMIATA TIPOGRAFIA E LITOGRAFIA G. AMOSSO 1909. www.biellaclub.it LA DIREZIONE SEZIONALE nel 1908 Presidente Onorario SELLA Cav. Uff. VITTORIO Presidente Effettivo, SELLA Cav. MAURIZIO Vice-Presidente . GALLO EMILIO Segretario . BORSETTI LUIGI Cassiere . TROSSI FELICE Direttori . BOZZALLA EMILIO Id. EDELMAN GIOVANNI Id. HALENKE AUGUSTO Id. PIACENZA GUIDO Id. RIVETTI GIUSEPPE Id. THEDY EMILIO Id. VALLINO Cav. DOMENICO Delegati alla Sede Centrale ANTONIOTTI Cav. Uff. Dott. FRANCESCO BOZZALLA Comm. Avv. CESARE CAMERANO Comm. Prof. LORENZO, Senatore del Regno Revisori dei Conti POMA FILIPPO CODA ETTORE. www.biellaclub.it Egregi Colleghi L'Alpinismo, fra tutti gli Sports, è quello che minori lusinghe concede alla vanità personale, e non è questa l'ultima delle sue qualità educative. La sua azione si svolge lontano dallo sguardo, dall'attenzione del pubblico la cronaca registra — anche troppo modestamente — il fatto compiuto ma tace la laboriosa prepara- zione, l'arduo svolgimento, come tace dei tentativi vani i quali pure richiesero spesso una somma di energia, di ardimento, di rischio maggiore forse di quella occorsa per l'impresa riescita. Così è l'Alpinismo nelle sue manifestazioni individuali e così pure in quelle collettive. Quanti fra noi, egregi Colleghi, non ricordiamo di aver talvolta lamentata l' inattività della nostra Sezione ? Troppo raramente se ne occupa la cronaca perchè non abbiamo a dubitare che manchi nella nostra azione sociale ogni manifestazione di vita. Ma esaminiamo senza preconcetti l'opera compiuta negli ultimi sette anni, da quando nel 1901 vi fu data relazione del precedente fortunato periodo di attività sezionale, e vedremo che lusinghieri invero sono i risultati che la nostra Se- zione seppe ottenere con mezzi assai modesti, troppo scarsi alle nostre ambizioni. -
Escursionista
Aqno IV — TORINO, 29 AGOSTO 1902 — Num. 9 j» IJ:' Escursionista -<>^)J^»^0«- SOMMARIO. /. Programma della gifa Socia/e alla Cima di Bard, — 2. Rvgoìamcìito inttrno, — 3. Comunicati della Direzione. 4. Cima di Bo, 8"^ Escursione sociale, 7-8 Settembre 1902. noNCENisio - cim DI DIW E QiusfìiCT (•. • •m ITINERARIO. 7 Settembre, — Torino (P. N.) partenza ore 5,20 - Siisa arrivo ore 7,45 - Colazione in treno - Partenza in vettura pel piano del Mon- cenisio (m. 1934) - Arrivo ore 13 - Per pranzo ore 2 - Passeggiata al colle del Piccolo Moncenisio, oppure passeggiata intorno al lago - Ri- torno all'Ospizio ore 18,30 - Cena ore IQ - Pernottamento. 8 Settembre. — Sveglia ore 4 - Colazione - Partenza dall'Ospizio ore 5 - Crin - Rivers di dietro ore 6 - Frasere basse - Frasere alte - Strada militare del Malamot (Km. (> dal Variscllo) ~ Bivio dei barac- camenti Giaset (m. 2650) - Lago Bianco (Vallone Giaset) ni. 2617, ore 7,30 - Cima di Bard ore 9,30 - Per refezione ore i - M. Giusalet ore I I - Ritorno stessa strada al Moncenisio ore 14,45 ~ P^'anzo ore 15 - Partenza in vettura per Susa ore 17,45 - Susa partenza ore 20,2 - Torino ore 22,12. Ore di marcia effettiva i*' giorno ore 3-2" giorno ore 8,30. Spesa viaggio andata e ritorno L. 4,40. » da versarsi a mano dell'Amministratore L. 23 (vedi avv. 3^). L^ESCURSIONISTA AVVERTENZE. 1. Le iscrizioni si ricevono presso la Sede sociale (via Maria Vittoria, 19). tutte le sere dei giorni non festivi fino al 5 p. v. Settembre. 2. L'escursione avrà luogo qualunque tempo faccia alla partenza. -
Oreonebria Del Piemonte E Della Valle D’Aosta: Oreonebria Castanea E Le Specie Del Gruppo “ Picea ” (Coleoptera Carabidae)
RIV. PIEM. ST. NAT., 29, 2008: 177-209 LUIGI BISIO * Secondo contributo alla conoscenza di Oreonebria del Piemonte e della Valle d’Aosta: Oreonebria castanea e le specie del gruppo “ picea ” (Coleoptera Carabidae) ABSTRACT - Second contribution to the knowledge of the Oreonebria species in Piedmont and in Aosta Valley, Italy: Oreonebria castanea and the “picea” species group (Coleoptera Carabidae). Notes about taxonomy, distribution in Piedmont and Aosta Valley, and about ecology of Oreonebria (Oreonebria ) castanea (Bonelli, 1810), Oreonebria (Oreone - bria) picea (Dejean, 1826), Oreonebria (Oreonebria ) macrodera (K. Daniel, 1903) and Oreonebria (Oreonebria ) ligurica (K. Daniel, 1903) are presented. KEY WORDS - Coleoptera, Carabidae, Oreonebria , Western Alps, Italy. RIASSUNTO - Vengono presentate alcune osservazioni sulla tassonomia, sulla co - rologia in Piemonte e Valle d’Aosta, e sull’ecologia di Oreonebria (Oreonebria ) ca - stanea (Bonelli, 1810), Oreonebria (Oreonebria) picea (Dejean, 1826), Oreonebria (Oreonebria ) macrodera (K. Daniel, 1903) e Oreonebria (Oreonebria ) ligurica (K. Daniel, 1903). PREMESSA Dopo un primo contributo (Bisio, 2007a) dedicato ad Oreonebria (Oreonebria ) angusticollis (Bonelli, 1810), lo scrivente si occupa in questa nota di alcune altre specie del gen. Oreonebria . Le ricerche entomologiche svolte nel corso di numerose escursioni compiute dallo scrivente sul ver - sante italiano delle Alpi Occidentali hanno consentito di raccogliere un consistente numero di esemplari di Oreonebria (Oreonebria ) castanea (Bo - nelli, 1810), Oreonebria (Oreonebria) picea (Dejean, 1826), Oreonebria * via Galilei 4 - 10082 Cuorgné (TO) 177 Secondo contributo alla conoscenza di Oreonebria del Piemonte e della Valle d’Aosta (Oreonebria ) macrodera (K. Daniel, 1903) e Oreonebria (Oreonebria ) ligu - rica (K. Daniel, 1903). Lo scopo del presente lavoro è di rendere noti i ri - sultati dello studio dell’abbondante materiale raccolto, i numerosi dati co - rologici ottenuti e le osservazioni sull’ecologia. -
Deliberazione Della Giunta Regionale 12 Ottobre 2011, N. 42-2728 Rete E Catasto Regionale Dei Percorsi Escursionistici. Approvazione Primo Aggiornamento
REGIONE PIEMONTE BU44 03/11/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 12 ottobre 2011, n. 42-2728 Rete e catasto regionale dei percorsi escursionistici. Approvazione primo aggiornamento. A relazione dell'Assessore Ravello: Premesso che: la legge regionale n. 12 del 18 Febbraio 2010 dal titolo “ Recupero e valorizzazione del patrimonio escursionistico del Piemonte “ prevede tra le sue finalità l’attivazione del catasto del patrimonio escursionistico regionale per rilevare lo stato e la consistenza delle infrastrutture, individuarne soggetti e sistema di gestione, anche al fine di garantirne un’adeguata fruizione in sicurezza; é importante acquisire e sviluppare nuove conoscenze sulla consistenza e sullo stato del patrimonio escursionistico regionale al fine di promuoverne razionalmente ed in modo efficace la fruizione, attraverso la definizione della rete escursionistica regionale e la creazione di un catasto regionale dei percorsi, strumenti tecnici a supporto della pianificazione degli interventi di valorizzazione di dette infrastrutture; l’Assessorato regionale Ambiente, Difesa del suolo, attività Estrattive e Protezione Civile, ha previsto nell’ambito della Misura n. 313 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, una specifica azione, dedicata alla infrastrutturazione della rete sentieristica regionale per la creazione di itinerari escursionistici fruibili a piedi, in bicicletta e a cavallo; la fase attuativa della Mis. 313, azione 1 del P.S.R.2007-2013 prevede la possibilità da parte dei beneficiari, di poter presentare ai fini dell’ammissione -
CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DI CARABUS DEL SUBG. ORINOCARABUS DEL PIEMONTE: CARABUS LATREILLEANUS CSIKI, 1927 (Coleoptera Carabidae)
RIV. PIEM. ST. NAT., 20, 1999: 193-208 LUIGI BISIO * CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DI CARABUS DEL SUBG. ORINOCARABUS DEL PIEMONTE: CARABUS LATREILLEANUS CSIKI, 1927 (Coleoptera Carabidae) SUMMARY - Contribution to the knowledge of the Carabus species of the subg. Orinocarabus in Piedmont, Italy: Carabus latreilleanus Csiki, 1927. This work is the result of fifteen years of researches about Carabus latreil- leanus. Observations on distribution and ecology of this species are presented. RIASSUNTO - Questo lavoro è il risultato di quindici anni di ricerche su Carabus latreilleanus. Vengono riportate alcune osservazioni sulla corologia e sull’ecologia della specie. PREMESSA Nel corso di una serie di escursioni effettuate sui monti del Canavese e nelle Valli di Gressoney e Ayas ho avuto occasione di raccogliere un consi- stente numero di esemplari di Carabus latreilleanus, specie alla quale in passato è stata attribuita, probabilmente a causa della brevità della sua fe- nologia, «una sorta di rarità immeritata» (Casale et al., 1982). Con il pre- sente lavoro intendo rendere noti i numerosi dati corologici ottenuti perso- nalmente e rilevati nella Collezione Pescarolo, nonché le osservazioni, ef- fettuate durante le escursioni, sull’ecologia e sulla fenologia della specie. GEONEMIA Di questa specie mi sono note in Piemonte le seguenti stazioni: - Valle Orco: Lago Boiret (Monte Tovo, Locana) m 2200! Monte Arzola (Posio, Ribordone) m 2000! Monte Colombo m 2100 (Busato & Giachino, * via Galilei 4, 10082 Cuorgnè (TO) 193 Carabus (Orinocarabus) latreilleanus in Piemonte 1994); ibidem, reperti personali a m 2000 - 2300! Colle Crest (Santuario di Prascondù, Ribordone) m 1800 - 2000! - Val Soana: Cima Loit (Grange di Bosco, Ronco Canavese) m 1900! Grange Vassinetto (Vallone di Forzo) m 2000! Bivacco Davito (Vallone di Forzo) m 2100 - 2300! Torre Lavina (Vallone di Campiglia) m 2500! Colle dell'Arietta (Breuning, 1932 - 1936; Magistretti, 1965; Casale et al., 1982); Grange dell'Arietta (Vallone di Campiglia) m 2300!; Santuario di S. -
Escursionismo
PROGRAMMA INTERSEZIONALE DI Escursionismo PROGRAMMA ESCURSIONI E CORSI DI ESCURSIONISMO BASE E AVANZATO 2018 SEZIONE DI BESOZZO - GALLARATE - GAVIRATE GAZZADA SCHIANNO - SESTO CALENDE - SOMMA LOMBARDO SOTTOSEZIONE VARANO BORGHI SIEL - Scuola Internazionale di Escursionismo dei Laghi SCUOLA INTERSEZIONALESIEL - Scuola DIInternazionale ESCURSIONISMO di DEI Escursionismo LAGHI - SIEL dei Laghi 28esimo Corso Base 12esimo Corso Avanzato ORGANICO CORSO BASE - LEZIONI TEORICHE CORSO AVANZATO - LEZIONI TEORICHE Direttore SIEL: Del Tredici Diego AE 29 Marzo Iscrizioni - Presentazione Corso Base e Avanzato - Cosa è il CAI 29 Marzo Iscrizioni - Presentazione Corso Base e Avanzato - Cosa è il CAI Vice Direttore SIEL: Carù Moreno AE 05 Aprile Alimentazione, Prep. fisica, Movimento - Equip. e Materiali 1 05 Aprile Alimentazione, prep. fisica, movimento - Equip. e Materiali 1 Segretario SIEL: Mai Margherita OsTAM 12 Aprile Cartografia e Orientamento 1 12 Aprile Cartografia e Orientamento 1 Direttore Corso Base: Piotto Annalisa AE 19 Aprile Cartografia e Orientamento 2 - Sentieristica 19 Aprile Cartografia e Orientamento 2 - Sentieristica Direttore Corso Avanzato: Cremonese M. AE 26 Aprile Lettura del Paesaggio, Cenni GPS 26 Aprile Lettura del Paesaggio, Cenni GPS 03 Maggio Meteorologia - Gestione e Riduzione del Rischio 03 Maggio Meteorologia - Gestione e Riduzione del Rischio Barban Bruno AE Gliera Sonia AE-ONC 10 Maggio Gestione Emergenze - Nodi 1 10 Maggio Gestione Emergenze - Nodi 1 Bassetti Angelo AE Minchiotti Antonio ANE 17 Maggio Soccorso Alpino -
CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DI ALCUNI PTEROSTICHUS OROFILI DEL PIEMONTE (Coleoptera, Carabidae)
RIV. PIEM. ST. NAT., 15, 1994: 67-98 LUIGI BISIO 'k CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DI ALCUNI PTEROSTICHUS OROFILI DEL PIEMONTE (Coleoptera, Carabidae) SUMMARY - Contribution to knowledge 0/some alpine Pterostichus o/Piedmont, Italy (Coleoptera Carabidae) Chorological, taxonomical and ecological observations on five species ofhigh-al titude western-alpine Pterostichus are presented. RIASSUNTO - Si raccolgono in questa nota alcune osservazioni sulla corologia, suI la tassonomia e sull'ecologia di cinque specie di Pterostichus orofili del Piemonte. Le numerose escursioni a carattere entomologico da me compiute, nel corso di pili anni, in diverse localita suI versante piemontese delle Alpi occi dentali mi hanno consentito di raccogliere serie abbondanti di Pterostichus orofili. Con il presente lavoro intendo rendere noti i conseguenti numerosi dati corologici ottenuti, nonche i risultati, talora solo parziali, dello studio del cospicuo materiale raccolto. Pterostichus (Oreophilus) planiusculus (Chaudoir, 1859) Geonemia Di questa specie, che popola un'ampia zona delle Alpi Cozie e Graie, mi sono note Ie seguenti localita: - Val Maira: Lago d'Apzoi (Vallone d'Enchiausa, Saretto) 2300-2400 m! Colle del Sautron (Saretto) 2700 m! Monte Chambeyron (Vallone di Strop pia, Chiappera) 2500-2700 m! Colle Maurin 2400-2640 m! Passo del Lauset (Vallone di Traversiera) 2889 m! Colle del Rui (Vallone di Traversiera) 2700 m! Colle delle Sagneres (Rocca La Marchisa) 2600-2854 m! Colle della Bi cocca 2300 m (Schatzmayr, 1929); 'kvia Galilei4 -10082 Courgne -
Rifu Gio A. Rive
Andorno Micca Andorno Comune di Comune La storia del rifugio “Alfredo Rivetti” Inquadramento geografico delle Alpi Biellesi Fiori qua e là... Valle del Cervo - La Bürsch La - Cervo del Valle Il C.A.I. di Biella già nel 1880 curò l’ampliamento della mulattiera da Piedicavallo alla Mologna; nel Le montagne che delimitano verso settentrione il Biellese costituiscono l’ampia termina zione di uno Salendo al Rifugio Rivetti da Piedicavallo, lungo la mulattiera, molteplici sono gli ambienti la cui Comunità Montana Comunità 1909 iniziò ad accantonare fondi per la costruzione di un rifugio, disegnato da Lincoln Valz Blin. dei maggiori contrafforti che si dipartono dal gruppo del Monte Rosa. Questa dorsale ha origine dalla atmosfera ci pervade: dapprima il villaggio con i suoi vicoli stretti e pieni di luci e ombre improvvise, Grazie ad un nuovo progetto, nel dopoguerra il 3 luglio 1921 s’inaugurò a monte dell’Alpe Pianel, Piramide Vincent e nel primo tratto separa la valle di Gressoney (o del Lys) dalla Valsesia, allungandosi con i suoi muri robusti di buon granito; poi il bosco, col torrente che rumoreggia in basso; quindi Sezione di Biella di Sezione a quota 1850 m, il rifugio dedicato ad Alfredo Rivetti, morto tragicamente, travolto da una valanga in direzione Sud con andamento pressochè rettilineo fi no alla Punta Tre Vescovi (2501 m), vetta, posta il terreno tipico della montagna biellese, con l’alternarsi degli ammassi di grosse pietre e dei magri CLUB ALPINO ITALIANO ITALIANO ALPINO CLUB con l’amico Giovanni Edelmann, il 23 dicembre 1911, nei pressi della Mologna Grande. -
23 2002 Bisio Terzo Contributo Alla Conoscenza Di Carabus Del Subg Orinocarabus Del Piemonte Carabus Concolor 155-166
RIV. PIEM. ST. NAT., 23, 2002: 155-166 LUIGI BISIO * TERZO CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DI CARABUS DEL SUBG. ORINOCARABUS DEL PIEMONTE: CARABUS CONCOLOR FABRICIUS, 1792 (Coleoptera Carabidae) SUMMARY - The third contribution to the knowledge of the Carabus species of the subg. Orinocarabus in Piedmont, Italy: Carabus concolor Fabricius, 1792 (Coleop - tera Carabidae). These notes are the result of fifteen years of researches about Carabus concolor . Some observations about distribution and ecology of this species are presented. RIASSUNTO - Queste note sono il risultato di quindici anni di ricerche su Cara - bus concolor . Vengono presentate alcune osservazioni sulla corologia e sull’ecolo - gia della specie. PREMESSA Il presente lavoro, completamento di due miei precedenti (Bisio, 1999, 2000) riguardanti specie di Carabus del subg. Orinocarabus del Piemonte, è dedicato a Carabus concolor e ha lo scopo di rendere noti i numerosi dati corologici ottenuti personalmente nel corso di escursioni effettuate nelle valli piemontesi, quelli rilevati nella collezione Pescarolo e quelli gentil - mente forniti da colleghi, nonché le osservazioni, effettuate durante le ri - cerche, sull’ecologia della specie. GEONEMIA Carabus concolor - specie da considerarsi monotipica dopo che Casale et al. (1982) hanno dimostrato l’identità di alpinus , amplicollis e bernhardi - nus con la sottospecie nominale, e dopo che Casale & Vigna Taglianti * via Galilei 4 - 10082 Cuorgné (TO) 155 Contributo alla conoscenza di Carabus del subg. Orinocarabus del Piemonte (1993), Vigna Taglianti (1993) e Vigna Taglianti et al . (1999) hanno dimo - strato la distinzione specifica di Carabus (Orinocarabus ) lepontinus Born, 1908 - mi è noto in Piemonte delle seguenti località: - Val Ferret: Col Ferret (Breuning, 1932 - 1936; Magistretti, 1965); - alta Valle d’Aosta: Lago di Liconi (Villair) m 2600! - Valle di Vertosan: Testa di Serena m 2700! Laghi Dziule m 2500! - media Valle d’Aosta: Lago Fallère (Sarre) m 2400-2450! - Valle del Gran S. -
Moranino.Pdf
LUIGI MORANINO Il primo inverno dei partigiani biellesi Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli “Cino Moscatelli” La riedizione del volume è stata realizzata con il contributo della 1a edizione: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Vercelli e Associazione nazionale partigiani d’Italia. Comitato zona “Cossato - Valle Strona”, 1994 2a edizione, in formato elettronico: Istituto per la storia della Resistenza e della società con- temporanea nelle province di Biella e Vercelli, 2010 Varallo, via D’Adda, 6 Sito web: http://www.storia900bivc.it E-mail: [email protected] In copertina: Il distaccamento “Bandiera” in regione Pratetto (Tavigliano) nel gennaio 1944 Prefazione alla seconda edizione Siamo nati per leggere. Non è soltanto lo slogan, felice e fortunato, di un program- ma promosso dall’alleanza tra bibliotecari e pediatri e proposto alle scuole italiane a partire dagli asili nido, è l’affermazione di una funzione che è propria di quanto di più prezioso e complesso possediamo come specie, cioè la mente. Non si vive per leggere, ma si legge per vivere consapevolmente: la lettura è ciò che serve per conoscere, per arric- chirci interiormente, per alimentare con il pane della sapienza il nostro bisogno di ele- varci oltre la semplice vita animale. L’avvento delle nuove tecnologie ha cambiato profondamente i modi di scrivere: la matita o la penna, dopo aver subito la concorrenza delle macchine per scrivere, hanno quasi definitivamente capitolato; e le stesse macchine per scrivere sono ormai oggetti d’antiquariato, soppiantate dai personal computer con programmi che diventano obso- leti dopo pochi mesi dalla loro uscita. -
ETI-B ETIMOLOGICO BIELLESE Quattro Parti E Una Proposta Per Approfondimenti
REGIS GIANCARLO ETI-B ETIMOLOGICO BIELLESE quattro parti e una proposta per approfondimenti A cura di Paolo Mello Rella DEDICA Ringrazio prima di tutto Paolo che si è assunto il compito di riordinare i file lasciati da mio marito. Non ho molto da aggiungere su quello che scrive nella sua amichevole prefazione, se non un ricordo personale delle nostre lunghe camminate sui sentieri delle montagne biellesi, durante le quali Giancarlo non mancava di prendere nota dei nomi delle varie località. A casa poi iniziava, per suo piacere, una lunga ricerca, non sempre facile, e dalla quale è nato questo lavoro. Mi unisco nel ringraziamento a www.biellaclub.it per la loro disponibilità. Renza Piana Regis REGIS GIANCARLO ETI-B ETIMOLOGICO BIELLESE i ndice PREFAZIONE Per chi, come me, che non è un cultore ma solo un curioso è stata una piacevole fatica riordinare questi appunti. Piacevole per il legame che mi lega all'autore fatto di amicizia e grande stima per una persona poliedrica di estrazione operaia, autodidatta fino alla laurea in economia e commercio, collega di mia moglie Ottavia nell' insegnamento della Geografia Economica. Fatica per il mio viaggiare entro argomenti che non appartengono alla mia formazione, argomenti argomentati con collegamenti i più strani, con ragionamenti personali e giravolte a 180 gradi degli studiosi e per questo calamite della mia curiosità. E ciò perchè ho respirato la lingua piemontese imposta in casa da mio padre Emilio, insegnante di italiano e latino e primo laureato biellese alla Cattolica di Milano con una tesi sulla Valsessera relatore prof. Nangeroni (1940). Tuttavia non mi appartengono queste evoluzioni linguistiche, se non per capire, riconoscere e voler bene ai posti in cui vivo.