Giovan Antonio Vanoni Nel Centenario Della Morte

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Giovan Antonio Vanoni Nel Centenario Della Morte Arte popolare e insegnamento della storia Gli ex voto vanoniani possono cosi diventa­ re un ottimo punto di partenza per un ap­ Giovan Antonio Vanoni proccio globale del nostro passato a condi­ zione tuttavia di tener conto della lezione nel centenario della morte fondamentale di Femand Braudel, uno dei più importanti storici del ventesimo secolo, che ci ha insegnato a privilegiare la struttura piuttosto che l'evento e a situare i diversi temi storici nella lunga durata cosi da stabi­ Molti colleghi, sfruttando' intelligentemente l'opera pittorica del Vanoni non richiede raf­ lire un continuo confronto fra le culture e le le lunghe vacanze estive, avranno già visita­ finati strumenti di conoscenza, educazione civiltà. to la bellissima mostra in onore del pittore visiva, studi approfonditi di storia dell'arte, Sarà questo un ottimo antidoto contro l'im­ Vanoni (1810-1886) allestita, con grande pe­ ma soltanto di essere guardata con amore e perversare (anche nella scuola I) di un ticine­ rizia e passione, in tre sedi scenografica­ rispetto. In essa sono rappresentati degna­ sismo sempre più ottuso, causa diretta del mente e culturalmente ideali: la chiesa di mente i piccoli drammi quotidiani, le vicen­ preoccupante rinchiudersi a riccio che si San Bartolomeo di Aurigeno, in gran parte de comuni della vita contadina, le scarse manifesta nella società in parecchie occa­ affrescata e decorata dall'artista locale, gioie e i folti dolori di umili paesani e di qual­ sioni. l'ultima, in ordine di tempo, quella de­ quella di Santa Maria delle Grazie di Maggia, che agiato borghigiano. nunciata da un grande artista ticinese, Ma­ addobpata usualmente da una prodigiosa Il Vanoni ci ha lasciato molte invenzioni pit­ rio Botta, degli «spazi osceni in luogo pub­ sequenza di ex voto a far da degna comice toriche fra le più alte dell'Ottocento ticine­ blico)) (Giornale del Popolo, 22 agosto ottocentesca agli affreschi rinascimentali ri­ se, capaci di attraversare il cuore degli uo­ 1986). I dipinti del Vanoni ci invitano a intra­ puliti qualche anno fa, e il Museo di Cevio mini proprio in tempi calamitosi per la crea­ prendere lo studio dei rapporti sociali ed che con altre associazioni della Valle si è as­ zione artistica dove è sempre più arduo resi­ economici tra una modesta ma vitale bor­ sunto l'onere e l'onore di ricordare il cente­ stere alle sollecitazioni di una critica insidio­ ghesia di valle emergente e gli strati più po­ nario. sa e arrogante, più ossequiosa verso i valori veri, così come a dipanare la trama degli Chi, magari inseguendo altri spettacoli più venali e del protagonismo d'assalto pseudo­ scambi (non solo economici) fra città e mondani e banali offerti a profusione dalle culturale che non rispettosa dell'uomo e campagna. Spetta a noi interpretare corret­ della sua libertà. tamente e completare la documentazione Sappiamo che la formazione culturale e tec­ iconografica con le parole (i testi scritti e la nica del Vanoni è stata molto rudimentale, tradizione orale) ma anche con gli oggetti Nota biografica anche se i soggiorni a Roma, Milano e Parigi usati dagli uomini e le donne nei loro lavori - Il 26 febbraio 1810 Giovanni Vanoni nasce a gli hanno sicuramente offerto la possibilità quotidiani: utensili che vediamo numerosi . Aurigeno, figlio di Tommaso e Margherita di conoscere alcune fra le più famose realiz­ nei quadri del nostro artista. In questo ordi­ Maggetti. zazioni dell'arte rinascimentale e barocca. ne di idee saranno da tener presenti anche - A partire dagli anni venti soggioma più volte in Lombardia, probabilmente come aiuto di Tuttavia i suoi modelli - specie nel ritratto - altri segni significativi: i gesti più semplici e un pittore decoratore. rimangono gli esangui accademismi di un ripetitivi del quotidiano, i riti osservati (o - Dal '30 viaggia in Savoia, Genova e Roma. Canova, di un Hayez e del troppo ammirato contestati) per pregare, per sposarsi ecc.; - 113 aprile 1837 sposa Caterina figlia del Giu- Ciseri. Certo, se avesse potuto conoscere i cioè tutto quell'armamentario estremamen­ dice Vanoni. Dal loro matrimonio nascono grandi ritrattisti del Settecento, da Hogarth . te ricco della cultura materiale, del patrimo­ dieci figli. a Goya, da Fra Galgario al Ceruti, l'esito arti­ nio spirituale e delle rappresentazioni men­ - A varie riprese è segretario comunale, nel stico sarebbe sicuramente stato diverso. tali irriflesse che è indispensabile per capire 1843 è municipale e nel '55 è giudice di Ma in un ambiente estremamente isolato e una cultura, una civiltà, o più modestamen­ pace. periferico quale era la Valle Maggia nel se­ te, interpretare correttamente qualsiasi se­ - Nel 1860 va a Parigi dove rimane per circa un mese. colo scorso, e tenuto conto della grave crisi gno lasciato da un nostro simile. - Nel 1874 muore il figlio Serafino già apprez­ che l'arte italiana stava attraversando, in . zato pittore tanto da vincere il concorso per particolare proprio la ritrattistica, le opere la decorazione del museo della L.egion d'O­ del Vanoni raggiungono risultati molto alti nore. non tanto nella varietà, quanto nell'intensità - Negli ultimi anni, infermo alle gambe, dipin­ della partecipazione al modello espressivo. ge soprattutto ritratti. Direi che proprio questo scavo quasi osses­ - Il 26 febbraio del 1886 GA Vanoni muore: sivo di certe formule patetiche popolari rap­ Disgrazia in montagna. cm 60x50. Chiesa di la sua tomba si trova nel cimitero di Aurige­ presenta uno dei vertici della pittura lombar­ Santa Maria delle Grazie, Maggia. no di fianco alla Cappella. da ottocentesca. l'opera poliedrica del Vanoni, se analizzata non già con l'occhio nostalgico bensl con il potenti lobbies dell'arte, si sia lasciato sfug­ supporto critico delle discipline storiche e gire questa autentica occasione di riflessio­ con la preoccupazione di uscire dai ristretti ne culturale, corra in Valle Maggia, non tan­ confini della sua Valle, può aiutare, in parti­ to per compiere uno dei soliti riti propiziati colare il docente, a capire che la storia degli dagli anniversari. bensl per confrontarsi con uomini è il risultato complesso di fattori di­ una serie omogenea e straordinaria di au­ sparati: da quelli della natura (geologia, cli­ tentici monumenti-<locumenti della nostra ma ecc.) a quelli della cultura (costumi, cre­ cultura rurale. Tanto più che l'esposizione denze, attrezzatura mentale ecc.). Ecco per­ del corpus completo vanoniano rappresen­ ché facevo prima una fugace allusione alla ta, senza alcun dubbio, una delle manifesta­ preistoria vallesana: proprio perché sono zioni più valide nel suo genere a livello sviz­ sempre più convinto che una spiegazione zero, assieme alla straordinaria e stimolante logica e coerente di molti problemi anche ricchezza della mostra su Erasmo da Rotter­ della storia moderna e contemporanea va ri­ dam curata dal Museo storico di Basilea, a cercata fra i reperti dell'archeologia e che è quella sulla preistoria vallesana di Sion e a assurdo parlare a scuola elementare di sto­ quella sul dolore e la sofferenza del Museo ria ticinese senza far riferimento alla civiltà etnografico di NeuchAtel. alpina e alla cultura lombarda! . 23 segno di concorde volontà: quelle mani confronti della vita e della morte, ma si sono gonfie e come disossate che sempre torna­ estesi all'esame di questo eccezionale patri­ no nelle figure vanoniane; quasi una firma monio iconografico con risultati oltremodo del pittore. lt (Piero Bianconi, Giovanni Anto­ lusinghieri. Un solo esempio mi sia permes­ nio Vanoni pittore 1810-1886, Locamo so citare: quello condotto in Provenza da 1972, ritratto no. 7). Bernard Cousin, Le miracle et le quotidien. Ma il quadro, come tanti altri, oltre ad esse­ Les ex-voto provençaux, images d'une so­ re gustato spontaneamente da tutti coloro ciété, Aix-en-Provence 1983,339 p. L'auto­ che hanno un minimo di sensibilità per le re ha potuto lavorare su un terreno già am­ forme e i colori, può anche servire (special­ piamente arato dagli studi ormai classici di mente nella scuola) ad illustrare e approfon­ Michel Vovelle sui retabli, sui testamenti e dire il tema della demografia storica, delle sulle immagini della Rivoluzione francese condizioni socio-economiche nelle valli tici­ che hanno, in parte almeno, sostituito sul fi­ nesi e dei benefici dell'emigrazione. Nel no­ nire del diciottesimo secolo quelle baroc­ stro caso i benefattori romani usciti dall'abi­ che. Tuttavia l'analisi quantitativa degli ex le e divertito pennello del Vanoni possono voto provenzali, che si dilatano su parecchi diventare l'occasione per studiare lo svilup­ secoli dell'età moderna e contemporanea, po dell'alfabetizzazione nelle regioni alpine. ha permesso di misurare in modo rigoroso La lunga scritta nel librone al di sopra delle l'evoluzione del sentimento religioso, della due teste cosi argutamente dipinte sarà da mentalità collettiva, quindi degli atteggia­ spiegare tenendo conto del più importante menti individuali e sociali nei confronti dei I benef!lttOri romani. 1872, cm. 102 x 80. Chiesa studio finora pubblicato sulla storia della massimi problemi dell'uomo. Lo sforzo del­ di Santa Maria delle Grazie, Maggia. scuola ticinese, che non inizia, come si vor­ l'autore è stato quello di cogliere oltre alle rebbe far credere con la Repubblica, ma af­ speCificità locali anche alcune linee di fondo fonda le proprie origini civili e morali nella generali che si possono riscontrare negli ex lunga durata dei secoli della Controriforma voto della Catalogna, di diverse aree italiane (cf. Sandro Bianconi, Alfabetismo e scuola e anche d'oltr'alpe. nei Baliaggi svizzeri d'Italia, in «Archivio Sto­ È quanto la mostra vanoniana invita a fare Vanoni è stato «un petit maitrelt paesano rico Ticineselt, 101, marzo 1985, p. 3-28). proprio partendo dal nostro mondo di cultu­ con però una grande passione per la verità Gli sforzi intrapresi dai responsabili delle ra lombarda.
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