Editore: Edizioni Turbo Srl - Palazzo di Vetro Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362 600463/4 Fax. +39.0362.600616 - e-mail: [email protected] - Periodico mensile - Registrazione al Tribunale di Milano n. 27 del 10 gennaio 2008 - Poste Italiane SPA - Spedizione abbonamento postale - D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art. 1 Comma 1 - LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’uff. post. di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO ANNO 9-NUMERO 4- APRILE 2016

CIBUS 2016 - PARMA - VIENI A TROVARCI AL NOSTRO STAND: PADIGLIONE 7 STAND C 109

MARKET INDEX FOOD MIF Dati relativi all’intero comparto food confezionato Mese di Febbraio 2016 vs Febbraio 2015 in collaborazione con TREND VENDITE A VALORE TREND VENDITE A VOLUME PRESSIONE PROMOZIONALE TREND VENDITE IN VALORE DELLE PL *trend a prezzi costanti * PL = Private Label +0,26% -0,99% 27,66% +2,20%

L’EVENTO A pagina 9 ATTUALITÀ A pagina 24 “Non è più tempo La di parole” delle aflatossine Inalpi festeggia a Cibus i suoi primi cinquant’anni. Maxi inchiesta della procura di Brescia Organizzando un convegno su sicurezza e sostenibilità. su latte contaminato. Oltre 50 indagati e 7mila forme Con un titolo che non lascia spazio ai dubbi. di formaggio sequestrate. PRIMO PIANO Da pagina 16 a pagina 19 Latte, parla l’Antitrust. E assolve l’industria Pubblicata la tanta attesa indagine dell’Autority in merito ai contratti di vendita della materia prima. Non ci sono squilibri nella filiera. Il mondo agricolo invece... LA FOTOSTORIA LA POLEMICA Ballarò: scandalo in diretta Il 15 marzo su Rai3 va in scena la mistificazione mediatica ANNO 9 - NUMERO 4 - APRILE 2016 sul latte. Con un protagonista inatteso: Vincenzo Gesmundo DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO di Coldiretti, mister “due milioni di euro”. Animalisti: fra A pagina 19 aggressioni e minacce IL CASO A pagina 13 Giuseppe Cruciani, conduttore de La zanzara e Camillo Langone, giornalista, Etichettatura d’origine: sono le ultime vittime del fanatismo vegano. Un fenomeno in crescita. Molto pericoloso... in Francia si può A pagina 29 LO STUDIO ATTUALITÀ A pagina 15 Le bufale vegane Vizi, scelte d’acquisto, convinzioni e campagne di disinformazione dei nuovi consumatori green. Una piccola guida per la difesa delle proteine animali.

FOCUS ON Viaggio nel mondo dello street food Alimentare: ecco Un fenomeno in rapida evoluzione. Ma che in Italia incontra numerosi ostacoli. le chiavi del successo Intervista ad alcuni, coraggiosi, esercenti. Una ricerca dell’Università Cattolica, commissionata da Federalimentare e Cibus, analizza strategie e performance Alle pagine 26 e 27 di 448 aziende del settore. FOCUS ON A pagina 11 Alle pagine 20 e 21 L’unione fa la forza EXPORT A pagina 28 I Consorzi si uniscono sotto l’egida di Aicig per tutelare le produzioni certificate in Ue. Oltre 1.250 controlli effettuati Asia: si parte negli ultimi due anni. Diversi i paesi europei coinvolti. da Singapore RETAIL Alle pagine 22 e 23 Gd: chi sale e chi scende L’analisi di Mediobanca sull’andamento di sei catene distributive nel periodo 2010-2014. Molto bene Eurospin ed Esselunga. Tengono Coop e Iper. Mentre Carrefour e Auchan segnano il passo. Editore: Edizioni Turbo Srl - Palazzo di Vetro Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362 600463/4 Fax. +39.0362.600616 - e-mail: [email protected] - Periodico mensile - Registrazione al Tribunale di Milano n. 27 del 10 gennaio 2008 - Poste Italiane SPA - di Milano n. 27 del 10 gennaio 2008 - Poste Italiane SPA +39 0362 600463/4 Fax. +39.0362.600616 - e-mail: [email protected] Periodico mensile Registrazione al Tribunale Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. Srl - Palazzo di Vetro Editore: Edizioni Turbo in Legge 46/2004 - Art. 1 Comma LO/MI Stampa: Ingraph Seregno (MB) In caso di mancato recapito, inviare all’uff. post. Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare relativa tariffa. Spedizione abbonamento postale - D.L. 353/2003 Conv. Aprile 2016 POLE POSITION

[email protected] A proposito di vegani e dintorni Il dibattito fra animalisti e il resto del mondo sta assumendo toni da guerra aperta. Il tentativo di pestaggio del giornalista Giuseppe Cruciani (vedi pagina 29) dimostra ampiamente che si va oltre la normale dialettica per sconfinare nello scontro verbale ma anche fisico. Analizziamo invece la questione in modo pacato e sereno. Comincio col dire che non sono animalista: mangio carne, salumi, formaggi, pesce, verdura e frutta. Nell’elenco mancano i cavoletti di Bruxelles ma non penso che faccia la differenza… Il tutto all’interno di quella che è la dieta mediterranea, definita, meglio ricordarlo: “Patrimonio mondiale dell’umanità”. Aggiungo un dato oggettivo. L’astensione dalle carni non nasce ieri. Nella regola di San Benedetto si consiglia ai monaci una dieta rigorosamente vegetariana. Regola che è andata in vigore dal 534 e che vale ancora oggi. Chi, come me, ha avuto la fortuna di trascorrere dei giorni nella foresteria del conven- to di suore trappiste di Valserena, in provincia di Pisa, ha potuto verificarlo di persona. Quasi quindici secoli dunque. Ma non hanno mai rotto le palle a nessuno… Dopo queste precisazioni mi sia consentito fare qualche domanda ai vegani. La prima riguarda i bambini. Cosa vogliamo dar loro durante il primo anno di vita? Ovvero in quel pe- riodo in cui il corpo si forma e s’irrobustisce? Non vedo alternative al latte (meglio quello della mamma ma non sempre è possibile). Non solo, mi sembra che la stragrande maggioranza dei pediatri suggerisca, dopo i primi sei mesi, uno svezzamento con pappe e frullati di carne, pesce, frutta e verdura. Certo ci sono anche alternative vegane proposte da alcuni medici. Ma c’è anche chi si è ritrovato con il bambino denutrito in ospedale e una bella denuncia per maltrattamenti in famiglia (la vicenda di Pontedera). Ora, se la dieta “generalista” va bene nel primo anno di vita, perché non proseguirla? La seconda considerazione riguarda l’aspetto occupazionale. Immaginiamo per un attimo che si di- venti tutti vegani. Dove andrebbero a finire tutti gli occupati dei salumifici, caseifici e altro ancora? Per non parlare poi di tutta la filiera collegata, ovvero dal trasporto del prodotto alla distribuzione. Vogliamo quantificare il dato? Parliamo di oltre un milione di addetti in forma stabile. Dove li ricollochiamo? A Direttore Responsabile zappare la terra? ANGELO FRIGERIO Un’altra osservazione viene dal successo dei nostri prodotti alimentari all’estero. Cosa piace agli stra- Direttore Editoriale RICCARDO COLLETTI nieri? L’insalatina fresca, il tofu, il seitan, il caviale vegan a base di alghe? Oppure il crudo di Parma e/o San Daniele? Oppure ancora il parmigiano reggiano, il , la di bufala? L’elenco Editore: Edizioni Turbo Srl Palazzo di Vetro potrebbe continuare a lungo. Tanti e tali sono i buoni prodotti che la sapienza e la cultura alimentare Corso della Resistenza, 23 italiana ha saputo realizzare nel corso dei secoli. Tanto è vero che esiste l’Italian sounding, ovvero la co- 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362 600463/4/5/9 piatura dei nostri prodotti all’estero. Ma avete mai sentito parlare di un British, o di un Deutch oppure Fax. +39 0362 600616 ancora di un French sounding? I nostri prodotti sono unici e inimitabili. Vogliamo buttarli via? e-mail: [email protected] Periodico mensile Si parla poi di salute. E di prodotti (quelli derivati da animali) che arrecherebbero danni al nostro Registrazione al Tribunale corpo. Vale la pena sottolineare qui che il problema è la quantità e la qualità dei prodotti ma non voglio di Milano n. 27 del 10 gennaio 2008. Poste Italiane SPA entrare nel merito. Mi limito a sottolineare il dato che gli anticrittogamici e i pesticidi non sono un’in- Spedizione abbonamento postale venzione degli anti-animalisti. Le verdure e la frutta, per poter giungere sulle nostre tavole, subiscono D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 - LO/MI trattamenti chimici fra i più vari. Siamo sicuri che sia tutto un bene per la nostra salute? Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Qui scatta subito l’obiezione: ma c’è il Bio. Giusto, giustissimo. Ma quanto costa? Andate a fare la spesa Periodico mensile Anno 9 - numero 4 -Aprile 2016 in un negozio Bio. La differenza è di circa il 30% in più rispetto ad una spesa “normale”. Sono soldi. E Stampa: Ingraph - Seregno (MB) chi guadagna intorno alle mille euro al mese non può certo permetterselo. Per questo, comunque la si Una copia 1,00 euro - Poste Italiane SpA L’editore garantisce la massima riservatezza metta, il veganesimo è una bella filosofia per ricchi. Soprattutto per chi ha tempo di mettersi ai fornelli. dei dati personali in suo possesso. Per preparare un piatto vegan occorre impegno. E non sempre, visti i ritmi con cui viviamo, ce la si può Tali dati saranno utilizzati per la gestione fare. degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base Detto questo, massima libertà. Da adulti e vaccinati (oddio, non affrontiamo il problema) ognuno all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, decida cosa, quando, dove e con chi mangiare. Con un nota bene: non criminalizziamo, né mettiamo i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento all’indice nessuno. Sia che voglia predicare il verbo vegan, sia che lo voglia discutere e criticare. Quindi: scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. liberi tutti. Responsabile dati: Riccardo Colletti Anche per i ristoranti ormai la scelta è ampia e variegata. E se c’è gente che vuole andare a mangiare da Germidi Soia (alias Crozza) di “Sa tutt de cartun”, lo faccia pure. Con un’avvertenza, c’è chi preferi- Questo numero è stato chiuso in redazione il 31 marzo 2016 sce altro: non tutti sono “Figli di Soia”. 4 Angelo Frigerio

Aprile 2016 Il pagellone

Greg Fott (l’autocannibale) Dario Nardella Quindicesimo appuntamento per la rubrica. Con “Il Pagellone” vogliamo aprire uno scorcio satirico nel paludato universo che gira intorno al food. Politici, presidenti di associazioni, volti noti voto al pubblico televisivo e non, rappresentanti dell’industria: chi più ne ha, 3 più ne metta. voto Un angolo per sorridere e prendere in giro 3 Bastava chiedere ad Hannibal Lecter, Ci sarà un motivo se la Toscana, negli ultimi anni (poco amabilmente registi, ma Greg Fott ha voluto controllare di più di due), sforna continuamente elementi preziosi della attori e comparse di questo persona. Il giornalista inglese è stato preso classe dirigente italiana. Evidentemente è una terra fertile meraviglioso palcoscenico. dalla curiosità di conoscere il sapore di un particolare tipo di buone idee. Come quella del sindaco di Firenze, Dario Laddove l’alimentare, di carne: quella umana. O meglio, la propria. Essendo illegale Nardella, che ha deciso di obbligare qualsiasi nuovo risto- in un modo o nell’altro, la prova di “autoassaggio” ha pensato bene di effettuare una rante o negozio di alimentari, inaugurato nel centro città, a fa sempre bella mostra biopsia del proprio muscolo della coscia, che è stato sotto- somministrare e vendere per il 70% prodotti tipici toscani. posto a una serie di analisi di laboratorio per verificare la Ok, poteva andare peggio se fosse successo a Londra ma la di sè. consistenza delle fibre e la loro somiglianza con altre carni cosa sembra un pochino esagerata. Questo provvedimento Angelo Frigerio animali. Quindi i campioni sono stati cotti e riesaminati per anti kebab (che male avrà mai fatto questo cilindro di carne ottenere un profilo chimico dell’aroma. Risultato dell’assurdo rosolata!) rischia di complicare maledettamente la vita dei esperimento: la carne di Greg Fott somiglierebbe a uno stu- nuovi esercenti, costretti a elaborare algoritmi per rispetta- Nutella Negroni fato di manzo alla birra. Probabilmente se uno beve birra sa re la percentuale. Con un dubbio: ma la Coca Cola ordinata di birra. E se ne beve troppa ha di queste idee. con la C aspirata alla toscana è un prodotto tipico?

Le arance di Whole Foods

Quanto era bello farsi sbucciare la frutta da mamma e trovarla nel piatto già bella pronta per essere mangiata. Devono averlo pensato, in un impeto di nostalgia, anche i re- voto sponsabili di Whole Foods. Visto che hanno deciso di mettere in vendita arance sbucciate e infilate in una scatoletta di plastica. Purtroppo per loro, l’idea non è piaciuta al ‘popolo’ dei social media, che nel giro di poche ore ha ridicolizzato la nuova trovata a suon di post. 4 voto La più ‘ritwittata’ è stata Nathalie Gordon, che ha ironicamente commentato: “Se solo la Che natura trovasse un modo per coprire queste arance, così non dovremmo sprecare tutta figuraccia! questa plastica per proteggerle”. La catena di supermercati più ‘green’ d’America non ha 4 avuto alternative. E con il capo cosparso di cenere ha ammesso: “È stata tutta colpa no- stra. Vi abbiamo ascoltato e le lasceremo nel loro involucro naturale: la buccia”.

Pare ci siano voluti anni di studio e diversi esperimenti, con notti in- Carlo Cracco e gli animalisti Formaggi e lenzuola sonni passate fra alambicchi, mixer e Correlazioni e statistiche a volte forniscono risul- bottiglie. Il londinese Richard Woods tati strani. Ecco allora un’incredibile coincidenza fra non ha lesinato impegno e dedizione, il consumo pro capite di formaggi in Uk e il numero mettendo a disposizione il suo tem- sv a Cracco delle persone che sono morte per ingarbugliamento po libero e tutta la sua sapienza. Ma nelle lenzuola. Le due curve quasi coincidono. Cosa quale nobile causa ha tanto infiam- sv voto significa? Nulla. Il dato è assolutamente casuale. Il mato il cuore di questo giovane bar- mondo è bello perché è vario. E’ la matematica bel- man che annaffia di cocktail le serate lezza! dei clienti del Duck & Waffle pub, al 0 40esimo piano del grattacielo Bi- agli shopsgat di Londra? La creazione del animalisti cocktail definitivo, a suo dire: il- Nu La legge li tutela e invece lo chef Carlo Cracco tella Negroni. Servito direttamente li cucina in diretta Tv. Viene così denunciato dagli nei barattoli della crema prodotta da animalisti “per violazione della legge in materia di Ferrero (foto), questo intruglio altro tutela di fauna selvatica e in particolare dei pic- non è che ciò che dice il suo nome: cioni”. Cracco cucina un piatto gourmet a base un Negroni con aggiunta di Nutella, di carne di piccione in una puntata di Masterchef, lanciato in pompa magna in occasio- come dimostrazione ai concorrenti. del reality ne di Pasqua. Forse questo cocktail Tanto basta agli animalisti per denunciarlo non non varrà l’eternità al buon Richards, solo per la violazione della normativa europea ma di sicuro i mal di testa post bevu- ma anche “per istigazione a delinquere avendo lo ta degli avventori del Duck & Waffle stesso con la diffusione di tale filmato criminoso 6 pub saranno indimenticabili. istigato altri cittadini a compiere tali crimini…”. Aprile 2016 NEWS

Giovanni Luppi confermato alla presidenza Franco Boni è il nuovo presidente toscano Dop: di Legacoop Agroalimentare di Bolognafiere vendute oltre 1 milione di forme nel 2015 Giovanni Luppi è stato confermato alla guida di Legacoop Agroalimentare. La nomina per acclamazione da parte della direzione nazionale, l’11 marzo, è giunta al termine dell’Assemblea dei delegati riunita a Roma. Modenese, Luppi dal 2009 è alla guida di Legacoop Agroalimenta- re. E’ impegnato nel movimento cooperativo da 40 anni. Inoltre, dal 1991 al 2007, è stato presidente di Cetac (Cooperativa di servizi amministrativi), e dal 2005 al 2009 è stato vice presidente di Italcarni, azienda coope- rativa del settore della macellazione e lavorazione delle È Franco Boni il nuovo presidente di Bolognafiere. Una no- carni suine fresche. Dal 2009 è anche vice presidente di tizia che non sorprende viste le voci sempre più insistenti Grandi Salumifici Italiani e presidente di Is Holding. che davano l’ex numero uno di Fiere di Parma in cima alla lista dei candidati alla successione di Duccio Campagnoli. Marr: i ricavi 2015 sfiorano La nomina di Boni è arrivata, il 29 marzo, dopo una lun- Ottimo 2015 in casa Dop. L’anno ap- gli 1,5 miliardi di euro. Utile oltre i 58 milioni ga e turbolenta empasse per il rinnovo della governance pena concluso registra oltre 17,5 milioni di latte lavorato dell’ente fieristico emiliano, che ha visto la lunga resistenza per la Dop e 1 milione e 361mila forme prodotte, con un 2015 positivo per Marr. La società del gruppo Cremoni- di Campagnoli e le dimissioni in blocco del Cda, lo scorso incremento del 2,52% rispetto al 2014. Ben 1 milione e ni ha approvato il bilancio consolidato, con ricavi totali 9 marzo. Il nuovo consiglio vede, comunque, diverse con- 100mil, invece, le forme vendute, tra pecorino toscano te- che superano 1,48 miliardi di euro, in leggera crescita ferme tra cui gli ex vicepresidenti Giada Grandi (Camera nero e stagionato, pari ad una crescita del 7,13% rispetto rispetto agli 1,44 miliardi dell’anno precedente. L’utile di commercio di Bologna), Giampiero Calzolari (mondo all’anno precedente. Il fatturato al consumo ha raggiunto netto è aumentato, arrivando a 58,1 milioni di euro. cooperativo) e Roberto Kerkok (Unindustria). Alcuni nuovi i circa 50 milioni di euro, dei quali oltre 10 provenienti Ottimo andamento delle vendite nel canale street market innesti per quanto riguarda i consiglieri scelti tra i soci pub- dall’estero. Le esportazioni confermano infatti un trend po- (ristoranti e hotel non appartenenti a gruppi o catene), blici. Entrano infatti nel Cda: Cinzia Barbieri (Confedera- sitivo, mettendo a segno una crescita del 17,17%. che sono crescite del 5,4%, superando i 900 milioni zione nazionale artigianato Bologna) e i dirigenti della città di euro. Calano, invece, lievemente le vendite ai clienti metropolitana, Giovanna Trombetti e Alessandro Delpiano. Caprotti condannato del “national account” (operatori della ristorazione com- merciale strutturata e di quella collettiva) che passano Auchan: il fatturato 2015 a sei mesi per diffamazione da 311,5 milioni di euro del 2014 a 289,5 milioni di supera i 54,2 miliardi di euro (+1,5%) euro, a causa della cessione della controllata Alisea e di una riduzione delle forniture dirette agli enti pubblici.

Ue, latte: in arrivo aiuti per burro e polveri

Per il Gruppo distributivo francese Auchan il 2015 si chiude con un bilancio consolidato di 54,2 miliardi di euro, in crescita dell’1,5% sull’esercizio precedente. Bernardo Caprotti è stato condannato a sei mesi di In rialzo del 5,5% anche gli utili operativi. “Il 2015 carcere per diffamazione dal Gup di Milano, Chiara è stato un anno di transizione, vissuto a un ritmo so- Valori. La pena è stata comunque sospesa. Una senten- stenuto. La crescita del fatturato è stata particolarmen- za più mite rispetto alla richiesta di un anno e sei mesi te significativa nell’Europa del Centro e dell’Est, così formulata dall’accusa, che aveva riconosciuto all’im- Arrivano le tanto attese misure a sostegno del settore lattie- come in Asia. Verso la fine dell’anno, tuttavia, Auchan prenditore il ruolo di “finanziatore” di una campagna ro caseario dal consiglio dei ministri Ue, che si è tenuto a Retail ha riscontrato alcune difficoltà in Francia e Ita- diffamatoria contro i dirigenti di Coop Lombardia, con- Bruxelles il 15 marzo. Tra queste, c’è l’innalzamento delle lia”, commenta Wilhelm Hubner, presidente del Con- dotta tramite alcuni articoli su Libero, in cui si asseriva quantità d’intervento per il latte in polvere, a 218mila ton- siglio di amministrazione di Auchan Holding. che Coop Lombardia spiasse i propri collaboratori. La nellate, e per il burro, portato a 100mila tonnellate. Inoltre, circostanza venne poi smentita dalle indagini. Con- viene applicato per la prima volta l’articolo 222 che rego- Piemonte: nasce il marchio ‘Piemunto’ dannati a 10 anni e 20 giorni, per calunnia, anche il la il mercato unico e la concorrenza e consentirà, con mo- per i prodotti realizzati con latte della regione direttore di Libero, Maurizio Belpietro, e il giornalista dalità ancora da chiarire, il contenimento volontario della Gianluigi Nuzzi. I tre imputati sono, invece, stati pro- produzione per un arco di tempo di sei mesi, da parte di In questo difficile momento si moltiplicano le iniziative sciolti dall’accusa di ricettazione aggravata, formulata associazioni di produttori e di categoria, senza incorrere a sostegno del settore lattiero caseario. In Piemonte, la dal pubblico ministero di Milano per “l’acquisizione” nelle sanzioni dell’Antitrust. A questo si aggiunge poi un in- Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agri- di un cd –rom contenente le illecite registrazioni delle nalzamento di 15mila euro del sostegno agli allevatori, al coltura, Giorgio Ferrero, ha approvato una campagna telefonate di un dirigente di Coop Lombardia e utiliz- di fuori però del sistema de minimis. A margine del vertice, per valorizzare i prodotti realizzati con latte piemon- zate per la realizzazione degli articoli. Secondo la il ministro Martina ha commentato negativamente i provve- tese, che saranno contrassegnati dal nuovo marchio ricostruzione del pm, su richiesta di Belpietro, Caprotti dimenti: “Gli interventi proposti sul latte sono insufficienti. “Piemunto”. Questo brand, che non è destinato alle avrebbe infatti stipulato un contratto con la società di Manca una visione strategica su come affrontare concreta- confezioni, potrà essere utilizzato dalla Gdo per con- vigilantes che aveva realizzato illecitamente le intercet- mente e in misura strutturale la questione lattiero casearia. traddistinguere corner dedicati a latte e formaggi pro- tazioni e che aveva chiuso il proprio rapporto di lavo- L’aumento degli aiuti di stato, fuori dal de minimis, è un dotti con il latte piemontese, oltre ad essere adoperato ro con Coop, con lo scopo di assicurarsi il materiale e buon segnale, ma non basta”. per volantini o attività di promozione. utilizzarlo per una campagna denigratoria.

7 Aprile 2016

Centrale del latte di Torino: Latte, firmato al Mipaaf l’accordo Protocollo Unicredit-Mipaaf: nel 2015 ricavi per 98,8 milioni di euro per la moratoria sui debiti degli allevatori stanziati 6 miliardi di euro per l’agroalimentare Approvato dal consiglio di amministrazione della Cen- trale del latte di Torino il progetto di bilancio dell’e- sercizio 2015. I ricavi sono scesi a 98,8 milioni di euro, rispetto ai 100,4 del 2014, con un utile netto che passa a 571mila euro, dai 791mila euro dell’an- no precedente. L’Ebitda si è attestato a 4,8 milioni di euro, mentre l’Ebit è di 1,7 milioni rispetto ai 2,6 milio- ni del 2014. La Centrale, nell’anno appena trascorso, ha registrato una crescita delle esportazioni, pari al 9,2% rispetto al 2014. Il Cda ha proposto all’assem- blea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di sei centesimi di euro per azione, invariato rispetto a quello del 2014. Bambino intossicato da escherichia coli dopo aver È stato presentato il 22 marzo al ministero dell’Economia e delle finanze ‘Coltivare il futuro’, il protocollo d’intesa si- consumato un formaggio rumeno glato tra il Mipaaf e Unicredit per sostenere gli investimen- Un bambino di 14 mesi è stato ricoverato, il 15 mar- Arriva la moratoria di 30 mesi dei debiti bancari ti e favorire l’accesso al credito da parte delle imprese zo, all’ospedale Meyer di Firenze per le conseguen- per gli allevatori italiani. E’ stato sottoscritto il 16 del settore agroalimentare, che nel triennio 2016-2018 ze di una intossicazione alimentare da escherichia marzo, infatti, il protocollo d’intesa tra il ministero potranno accedere a un plafond di 6 miliardi di euro. coli. Il fatto sembra legato al consumo di un formag- delle Politiche agricole alimentari e forestali e il pre- “Parallelamente, metteremo in campo un programma d’in- gio a pasta molle, di provenienza rumena e venduto sidente dell’Abi, Antonio Patuelli. L’accordo prevede terventi formativi e di soluzioni tecnologiche innovative a in alcuni negozi di prodotti etnici tra Toscana, Lazio un meccanismo per la sospensione dei pagamenti supporto delle imprese clienti”, ha sottolineato Gabriele e Campania. Il formaggio incriminato, dell’azienda dei mutui sottoscritti dalle imprese allevatoriali, attra- Piccini, country manager Italia di Unicredit. “Il progetto SC Bradet, in Romania avrebbe causato nel mese di verso le misure del Fondo latte per la ristrutturazione Unicredit-Mipaaf si fonda su tre pilastri: il credito alle im- gennaio un’epidemia di escherichia coli che ha col- dei debiti degli allevatori del ministero e l’Accordo prese agroalimentari, la formazione, con la nascita di pito 14 bambini. Il ministero della Salute informa di per il credito 2015. Il protocollo prevede anche Agri-Business School, e una partnership con Cisco Systems aver allertato gli assessorati alla sanità delle regioni che le banche aderenti possano offrire condizioni e Penelope per finanziare e realizzare programmi di coinvolte, per la verifica della distribuzione dei pro- migliorative rispetto a quelle previste dall’intesa Mi- evoluzione tecnologica delle aziende agroalimentari”. dotti coinvolti e per l’adozione delle misure sanitarie paaf-Abi. Le imprese che non accedono ai benefici di competenza. del Fondo latte, anche appartenenti ad altri com- Aldi in Italia: parti dell’agroalimentare, possono comunque otte- Parmigiano reggiano di montagna: nere la sospensione del pagamento della quota ca- manca solo l’ufficialità pitale delle rate di mutuo, secondo quanto previsto prodotte 100mila forme dall’Accordo per il Credito 2015 o alle condizioni migliorative che sono in via di definizione da parte del ministero con le singole banche. Dop, tutela extra Ue: il Consorzio San Daniele vince una causa in Brasile Il Consorzio del prosciutto San Daniele Dop ha vinto la causa contro una società di importazione brasi- liana che affettava e porzionava il prodotto in loco. Secondo il Disciplinare di produzione, queste opera- zioni possono invece essere effettuate solo all’interno Il discount Aldi sarebbe pronto a sbarcare in Italia. della zona tipica, da soggetti sottoposti a controlli L’ufficialità dal gruppo ancora tarda ad arrivare. Ma a A marzo 2016 il “Progetto qualità”, varato nel 2015 diretti del Consorzio. Con questa sentenza, emessa per il prodotto di montagna dal Consorzio del parmi- sostenere che ormai sia realmente tutto pronto è Italia dal Tribunale di San Paolo, si riconosce al Consorzio Oggi, in un articolo pubblicato il 24 marzo. Il gigante giano reggiano, conta sull’adesione di 14 caseifici, la tutela del prosciutto San Daniele anche nel Paese con 100mila forme di “prodotto di montagna” in stagio- della Grande distribuzione stabilirebbe la sua sede a sudamericano. Un pronunciamento che assume un Verona e starebbe già attivamente ricercando negozi natura. Questo formaggio sarà disponibile per la com- carattere storico, come sottolinea all’Ansa il direttore mercializzazione nel 2017, dopo un invecchiamento in tutto il Centro-Nord. A orchestrare le aperture in generale del Consorzio, Mario Cichetti: “La sentenza Italia, sempre secondo Italia Oggi, la controllata au- di 24 mesi. Per ottenere la certificazione di prodotto del Tribunale di San Paolo crea un precedente im- di montagna il latte trasformato deve provenire esclusi- striaca di Aldi Sud, Hofer. E avrebbe già preso il via portantissimo in tema di protezione delle eccellenze il reclutamento di manager specialisti nell’apertura di vamente dagli allevamenti della montagna, le bovine alimentari made in Italy, in generale, e delle indica- debbono essere alimentate prevalentemente con erba punti vendita, con esperienza comprovata nel settore, zioni geografiche in particolare, in quanto sancisce così come di buyer. Il format proposto, si conclude, e fieno che, per oltre il 60%, devono avere un’origine a livello internazionale la tutela della denominazione locale. Al ventiquattresimo mese di stagionatura, infine, dovrebbe essere simile a quello degli altri discount di origine ‘prosciutto di San Daniele’, in particolare presenti in Italia. Nuove aperture in centri abitati con il formaggio è oggetto di una ulteriore selezione qualita- rispetto alle fasi di affettatura e confezionamento”. tiva, che ne verifica l’identità sensoriale. almeno 30mila abitanti, in zone di passaggio e per superfici che raggiungano almeno i 1.000 metri qua- A maggio audit delle autorità Svezia: è boom nelle vendite del food drati. e beverage bio (+39% sul 2014) sanitarie Usa in Italia Parmigiano reggiano: Giuseppe Alai lascia la presidenza con un anno d’anticipo Dopo dieci anni alla guida dell’Ente e con 12 mesi di anticipo rispetto alla scadenza del mandato, il 15 marzo Giuseppe Alai si è dimesso dalla presidenza del Consorzio del parmigiano reggiano. Le deleghe del dimissionario Alai, nel frattempo, comunica il Con- sorzio, vengono assunte dal vicepresidente vicario Adolfo Filippini, modenese, 56 anni. Alai, 59 anni, viene eletto alla presidenza del Consorzio nel 2006 e confermato nel 2009 e nel 2013, anno in cui inizia il terzo mandato, che avrebbe dovuto concludersi nell’a- Il portale online Ekoweb Sverige ha pubblicato i dati prile 2017. “Dopo questi intensi anni alla guida del Visita delle autorità sanitarie statunitensi in Italia. Il preliminari relativi alle vendite 2015 nel comparto Consorzio – commenta Alai lasciando l’incarico – con- ministero della Salute ha, infatti, comunicato che si del food & beverage bio in Svezia. I dati evidenzia- sidero esauriti gli impegni primari che avevo assunto svolgerà dal prossimo 16 maggio al 3 giugno l’audit no che il mercato dell’alimentare biologico è cresciu- e che in tutto questo tempo ho pienamente condiviso dell’Usda-Fsis (Food safety and ispection service). La to del 39%, superando quota 2,3 miliardi di euro. con il Consiglio di amministrazione e sulla base delle visita rientra nei normali programmi di controllo previ- La quota delle vendite biologiche sul valore totale indicazioni dell’Assemblea dei consorziati. Per questo sti dalle autorità sanitarie americane. Secondo quanto di quelle alimentari ammonta oggi al 7,7%. Con il ritengo opportuno e doveroso lasciare serenamente riferisce Assica (Associazione industriali delle carni e giro d’affari complessivo per food & beverage che, questo incarico in una stagione lontana da qualsiasi dei salumi) il programma completo della visita viene in Svezia, ha raggiunto, nel 2015, i 30,3 miliardi eventuale tensione legata al rinnovo delle cariche e in 8 deciso come di consueto dall’Usda-Fsis. di euro. una fase di evidente ripresa del mercato”. NEWS

Inalpi festeggia a Cibus i suoi primi cinquant’anni. Organizzando un convegno su sicurezza e sostenibilità. Con un titolo che non lascia spazio ai dubbi. “NON È PIÙ TEMPO DI PAROLE” Si terrà a Parma, dal 9 al 12 maggio, la A un rappresentante di Altro Consumo XVIII edizione di Cibus. La presenza di toccherà il compito di mettere in evi- Inalpi, in questo 2016, non si limiterà allo denza le esigenze degli utenti finali ma stand. In occasione del suo cinquantesimo anche fare luce su peculiarità e criticità anno di fondazione, l’azienda piemonte- del mondo del commercio senza dimen- se vuole lasciare un segno tangibile del ticare le difficoltà che i consumatori in- suo operato e della costante attenzione contrano ogni giorno nel fare la spesa. al mercato e all’ambiente. Lo farà occu- Un rappresentante del Wwf metterà sul pandosi dell’organizzazione e gestione di tavolo la conoscenza che, questa nota un interessante convegno dall’esplicativo organizzazione, ha racconto nei lunghi titolo: “Sicurezza e sostenibilità alimenta- anni di attività e studio. L’urlo della terra re: non è più tempo di parole”. L’appun- Lo stabilimento di Inalpi è sempre più forte e insistente, e non tamento è fissato il 10 maggio alle ore a Moretta, in provincia di Cuneo può rimanere inascoltato a lungo. Inalpi 10,30 presso la sede della Fiera di Parma, sente forte il dovere di lasciare alle gene- quando si incontreranno i rappresentanti voce a tutti i punti di vista, per avere e duttivi sempre più sostenibili. Senza di- razioni future un ambiente in salute e, se di tutti i settori coinvolti: agricolo, indu- fornire una visione completa e totalitaria. menticare la priorità di comportamenti è possibile, addirittura migliore di quello striale, distributivo e delle associazioni a Il mondo agricolo sarà rappresentato da atti a garantire una crescita etica e ri- attuale. Il severo protocollo che applica difesa della Terra, dell’ambiente e dei suoi un imprenditore, con le sue coltivazioni e spettosa dell’ambiente e delle persone. con i produttori di latte e le politiche abitanti. Si confronteranno sulle politiche la zootecnia, che è oggi uno dei maggiori Il mondo della distribuzione, ultimo ma attuate con i fornitori, ne sono la dimo- adottate da attori che vogliono respon- responsabili del famigerato effetto serra fondamentale anello tra i produttori e strazione. Con questo convegno l’azien- sabilmente rispondere alle esigenze di e delle sue conseguenze, ma ha anche consumatori, è responsabile delle scelte da auspica un sempre maggior confronto sfamare in sicurezza una popolazione il compito di fornire gli elementi primari del prodotto, delle politiche di acquisto tra le varie realtà che oggi si occupano di sempre crescente, preservando la capa- dell’alimentazione. L’industria alimentare, che devono risponde a criteri sempre alimentare il pianeta, perché solo tramite cità di garantire il medesimo e legittimo che sarà rappresentata dal presidente maggiori di chiarezza e trasparenza ma, al il confronto e la discussione, si può pen- diritto alle future generazioni. Il tema è Inalpi, ha l’arduo compito di coniugare tempo stesso, adeguarsi in modo rapido, sare di intraprendere un cammino comu- delicato ma non di meno prioritario. Pro- la domanda crescente, sia in termini di se non addirittura preventivo, ai cambia- ne e costruttivo per il futuro del pianeta prio per questo, Inalpi ha pensato di dar numeri che di qualità, con processi pro- menti del mercato e a nuove esigenze. e dei nostri figli.

Germania: 2015 positivo Novità in casa Bayernland: per il retail alimentare tedesco arriva la mozzarella Valfiorita Un anno pieno di soddisfa- zioni, il 2015, per l’agroali- mentare tedesco. A riferirlo è Ita (ex Ice) Berlino, che cita quanto dichiarato dai 30 prin- cipali rivenditori in Germania. Che manifestano la loro sod- disfazione per il trend regi- strato negli scorsi 12 mesi. Le loro vendite sono, infatti, aumentate rispetto all’anno Dopo il successo dei formaggi precedente del 2,5%, rag- a fette senza lattosio, emmen- giungendo i 243,99 miliardi tal, edamer e tilsiter, l’azienda di euro. Numeri significativi, bavarese Bayernland propone soprattutto considerando che una novità: la mozzarella Valfio- la quota del fatturato ascrivi- rita lactose free, disponibile nei bile alle imprese commerciali formati da 100 e 400 grammi. tedesche prese a riferimento Il prodotto, pensato per il con- copre ben il 97,7% del giro sumatore finale, è adatto anche d’affari dell’intero comparto. alle pizzerie, ai ristoranti e, in Leader del settore rimane la generale, per il segmento Ho- catena Edeka, che nel 2015 reca. La mozzarella Valfiorita è ha ampliato la distanza dai ideale per gli intolleranti, per- suoi concorrenti, rafforzando ché contiene meno dello 0,1% così ulteriormente il proprio di lattosio. primato. Nuovo discount Ekom Esselunga: progetto a Torino per uno store a Verona Ha aperto il 10 marzo a Torino un nuovo punto vendita Ekom, Sembra tutto pronto per l’avvio l’insegna discount del Gruppo del progetto di realizzazione di Sogegross. Si tratta della secon- un nuovo supermercato Esselun- da apertura in poche settimane ga a Verona. Secondo quanto per la società distributiva. Il ne- riportato da L’Arena, la catena gozio ha una superficie di 700 avrebbe acquisito l’area dell’ex metri quadri, in cui trovano po- mercato ortofrutticolo, dove do- sto tutti i principali reparti dalla vrebbe sorgere un punto ven- macelleria, alla salumeria, pas- dita di 4.500 metri quadri. Si sando per ortofrutta, panetteria parla di una cifra di circa 33,5 e surgelati. “Ekom prosegue milioni di euro corrisposte alla con un serrato programma di società Polo fieristico, proprie- rinnovamento e sviluppo fatto taria dell’area e controllata di investimenti sul territorio, che dal Comune e da Veronafiere. sostengono crescita e occupa- Sempre secondo il quotidiano, zione: con questo nuovo punto l’inaugurazione potrebbe av- vendita portiamo a diciannove venire già prima della fine del il totale dei nostri punti vendita 2016 e si tratterebbe del terzo nella provincia”, ha dichiarato punto vendita Esselunga a Ve- Giuseppe Marotta, direttore rona. generale di Ekom. 9 Aprile 2016 NEWS Gruppo MD: Francesco Bevilacqua Carrefour: utile operativo è il nuovo direttore generale a +2,4% nel 2015

Francesco Bevilacqua, classe 1959, è il nuovo direttore generale del Gruppo MD, importante player della Gd italiana. La nomina è stata resa nota in occasione della convention nazionale dello scorso 6 marzo, alla presenza di oltre mil- le partecipanti tra dipendenti, affiliati e partner. Carrefour, primo retailer di Francia, chiude l’e- Bevilacqua subentra ad Angelo Dell’Anna – che sercizio fiscale 2015 con un utile operativo in cede l’incarico, dopo oltre vent’anni, per soprag- crescita del 2,4%, a 2,5 miliardi di euro. Un risul- giunti limiti d’età – e s’impegnerà, a fianco del tato in linea con le stime degli analisti, e frutto di diamo fondatore, Patrizio Podini, nel raggiungimento un ritrovato dinamismo in suolo europeo, che ha ti degli obiettivi del Gruppo: consolidamento dell’i- permesso al gigante di Boulogne-Billancourt di dentità aziendale nel mercato italiano, sviluppo archiviare il quarto anno di crescita consecutivo. della rete vendita e raggiungimento della massi- L’utile netto si è invece attestato a 1,11 miliardi ma efficienza organizzativa. “L’ingresso in MD di di euro (+7,1%), mentre i ricavi sono aumentati Francesco Bevilacqua”, ha commentato Podini, da 76,32 a 78,86 miliardi di euro. Il prossimo tutto “testimonia la nostra volontà di rispondere con le obiettivo, a detta del Ceo Georges Plassat, sarà migliori risorse e con la massima determinazio- stimolare il settore non-food in Europa e incremen- ne alle sfide attuali del mercato, che richiedono tare le vendite in Cina, che lo scorso anno hanno STRUTTURE velocità nel cambiamento e cambiamento nella subito una battuta d’arresto. Oltre a convertire continuità”. altri 500 store Dia France. Nel 2015 la Gd inglese cresce INDIRIZZI dello 0,5%. Male le grandi superfici (-2%) TELEFONI E-MAIL

SITI WEB In base agli ultimi dati forniti dal Kantar mismo del commercio online, ma a febbraio Worldpanel, relativi ai 12 mesi terminanti lo fa registrare un pesante -3,2% nelle vendite, MANAGEMENT scorso 28 febbraio, le vendite nella Gd in- per una market share che si attesta al 10,6%. glese crescono complessivamente dello 0,5%, Non fa meglio neanche Tesco che, nonostan- grazie alle performance dei formati minori. Le te un lieve incremento delle vendite (-0,8 ri- FATTURATI grandi superfici, infatti, registrano un calo del- spetto al -1,6% registrato a febbraio), conti- le vendite pari al 2%. Sainsbury’s è l’unica, tra nua a perdere quote di mercato (da 28,7 a QUOTE MERCATO i famosi ‘big four’ (Tesco, Asda, Sainsbury’s e 28,4%). Tutt’altra musica per i discount Aldi e Morrisons), a far registrare numeri in crescita Lidl, con le vendite in crescita rispettivamente (+0,5%), mantenendo una quota di mercato del 15 e del 19%. Bene anche per il Gruppo del 16,8%. Asda e Morrisons mettono invece The Co-operative (vendite a +1,9% sul 2014, a segno le performance peggiori. La prima per una market share del 6%) e per Waitro- FORMAT registra un calo delle vendite del 4%, per una se (+0,2%), benché quest’ultima abbia perso quota di mercato del 16,2%. Morrisons, inve- qualche quota di mercato, assestandosi al ce, cresce complessivamente grazie al dina- 5,2%. BRAND A Modica (Rg), dal 29 aprile al 1° maggio, la Usa, import di burro a +122,7% CE.DI. mostra delle razze Limousine e Charolaise nel mese di gennaio 2016

Dal 29 aprile al 1° maggio 2016, Modica, in provincia di Ragusa, ospiterà la mostra del- le razze bovine limousine e charolaise. L’evento GUIDA si terrà grazie all’organizzazione del Comune, Crescono le importazioni di prodotti lattiero ca- dell’associazione regionale allevatori della Sici- seari dagli Stati Uniti. Secondo i dati elaborati lia e dall’associazione nazionale allevatori della da Clal.it, nel mese di gennaio 2016, confron- razze bovine Charolaise e Limousine. In contem- tato con lo stesso periodo del 2015, sono au- poranea, si terrà anche la 13esima mostra na- mentate a volume quelle di burro (+122.7%), ca- RETAIL zionale del Libro Genealogico della Limousine e seine (+49.4%), formaggi (+41.4%), caseinati la quinta mostra nazionale del libro genealogico (+31.3%), polvere di siero (+1.4%), mentre sono 2016 della razza Charolaise, oltre al primo meeting diminuite quelle di latte condensato (-32.9%) e LA MAPPA DELLA DISTRIBUZIONE ITALIANA delle razze da latte frisona, bruna, pezzata ros- Wmp (-33.9%). Le esportazioni dagli Stati Uniti, sa e modicana, e alla prima edizione della Fiera invece, sono aumentate a volume per lattosio uso Agroalimentare della Meccanizzazione e della farmaceutico (+27.4%), Smp (+22.8%), polve- Se sei interessato manda una mail a: Zootecnia della Contea. Nella sola Sicilia sono re di siero (+5.5%), latte sfuso e confezionato [email protected] circa 600 le aziende di allevamento, per un to- (+3.4%), burro (+3.1%), mentre sono diminuite 10 tale di 10mila capi. quelle di formaggi (-7.2%). Aprile 2016 FOCUS ON L’unione fa la forza I Consorzi si uniscono sotto l’egida di Aicig per tutelare le produzioni certificate in Ue. Oltre 1.250 controlli effettuati negli ultimi due anni. Diversi i paesi europei coinvolti.

L’export dell’agroalimentare di qualità Attività monitoraggio 2015 zioni vere e proprie. “Inoltre, anche attra- cresce ed apre a nuovi mercati, rendendo verso l’ausilio di rilievi fotografici specifici, necessario un intervento compatto a di- Austria ( Vienna, Salisburgo) aiuta a costruire un quadro realistico circa fesa delle produzioni certificate che rap- Belgio (Bruxelles, Anversa) il fenomeno dell’Italian sounding, sia dal presentano l’eccellenza del made in Italy a Danimarca (Copenaghen) punto di vista economico che di comuni- tavola. Se ne è parlato giovedì 10 marzo Francia (Lione, Parigi) cazione commerciale. Un lavoro che per- a Roma, nella Sala Cavour del Mipaaf, nel Germania (Berlino, Monaco) mette di conoscere meglio e presidiare il corso della conferenza stampa di pre- Lussemburgo (Lussemburgo) mercato reale ed incidere su di esso, non sentazione del progetto di monitoraggio Olanda (Amsterdam, Breda) solo con azioni repressive, ma pure svi- collettivo in Europa per Dop e Igp. Mode- Polonia (Varsavia, Poznan) luppando dinamiche positive di maggior rati dal direttore di Qualivita Mauro Ro- conoscenza dei prodotti e di collabora- Regno Unito (Londra, Manchester) sati, alla presenza di esponenti del mondo zione con il mondo della distribuzione. Repubblica Ceca consortile di Aicig e dei Consorzi parte- (Praga) Questa è una prima versione del proget- cipanti al progetto sono intervenuti, oltre 800 verifiche per cinque denominazioni coinvolte, to, ma come gruppo di consorzi abbiamo al presidente dell’Associazione, Giuseppe per un totale di circa 4mila controlli già messo a fuoco alcuni aspetti che nei Liberatore, il direttore del Consorzio di e almeno 20mila referenze prossimi anni arricchiranno le nostre azio- tutela aceto balsamico di Modena Igp, Fe- ni, pensiamo soprattutto al mondo dell’e- derico Desimoni, e il direttore del Con- Attività monitoraggio 2016 commerce, a quello della ristorazione, sorzio grana padano Dop, Stefano Berni, dell’ ho.re.ca. e dei prodotti trasformati”. oltre al dirigente dell’Icqrf Oreste Gerini e Austria (Innsbruck, Kufstein) al capo dipartimento delle Politiche com- Belgio (Bruxelles) Le attività previste nel 2016 petitive, della qualità agroalimentare, ippi- Francia (Parigi, Lione) Nel 2016 sono state pianificate verifiche che e della pesca del Mipaaf, Luca Bianchi. Germania (Berlino, Norimberga, su cinque denominazioni: aceto balsamico Lipsia, Stoccarda) di Modena, grana padano, mozzarella di I risultati del 2015 Lussemburgo (Lussemburgo) bufala campana, parmigiano reggiano e Nel corso dell’anno 2015 sono state Olanda (Amsterdam) prosciutto di Parma. Questi, invece, i paesi effettuate in Europa circa 800 verifiche e Regno Unito (Londra, Norwich, Cambridge) coinvolti: Francia, Inghilterra, Germania, da un minimo di 4mila ad una stima di Austria, Belgio, Germania, Lussemburgo, Spagna (Barcellona) oltre 20mila controlli su: aceto balsamico Olanda, Spagna e Svizzera. Le verifiche sa- Svizzera di Modena Igp, grana padano Dop, par- (Ginevra) ranno condotte su circa 450 punti vendita, migiano reggiano Dop, prosciutto di Par- 450 verifiche per cinque denominazioni coinvolte, da visitare per un totale di minimo 2.500 ma Dop, prosciutto di San Daniele Dop, per un totale di circa 2.300 controlli controlli, fino ad una stima di oltre 10mila in alcuni paesi europei. E precisamente: e almeno 10mila referenze. referenze. A conclusione dell’incontro, Danimarca, Germania, Inghilterra, Fran- Fonte: Aicig Luca Bianchi ha sottolineato che: “Quello cia, Austria, Belgio, Lussemburgo, Olanda, presentato è un progetto importante ma Polonia e Repubblica Ceca. “Solo facendo quale tutto questo non sarebbe possibi- temente favorevole ad attività collettive e soprattutto rappresenta una best practice sistema in questo modo - ha spiegato il le”. Quello presentato è un monitoraggio coordinate tra diversi Consorzi di tutela, di azione a tutela del prodotto e del con- presidente di Aicig, Giuseppe Liberatore congiunto dei cinque prodotti Dop e Igp e trova la sua naturale conclusione negli sumatore. Anche gli orientamenti del mi- - ovvero sviluppando strategie trasversali tra i più rappresentativi dell’agroalimenta- interventi ex officio che, in modo sem- nistero riguardo i fondi del nuovo decreto e collettive si possono tutelare i prodotti re italiano. A illustrare i risultati, a nome di pre più efficace e puntuale, l’Ispettorato saranno orientati a valorizzare progetti in di bandiera, anche e soprattutto fuori dai tutti i Consorzi, il direttore del Consorzio controllo qualità e repressioni delle frodi cui più Consorzi svolgano azioni di tutela, confini nazionali, dove il mercato cresce di tutela aceto balsamico di Modena Igp, attiva in tutta Europa. Il progetto prevede coordinate anche a livello internazionale. Il e si apre a nuove realtà. E a fare sistema Federico Desimoni, che ha sottolineato una presenza e un’azione diretta sui mer- tema delle aggregazioni dei Consorzi sarà dovranno essere non solo le aziende, ma come “Il sistema che abbiamo ideato è cati, che permette la rilevazione di molte infatti molto valorizzato perché facendo tutti i diversi mondi produttivi attraverso reso possibile dal sostegno economico informazioni relative ai prodotti originali sistema si potranno raggiungere obiettivi i Consorzi e i soggetti istituzionali aventi del ministero delle Politiche agricole ali- e genuini, a quelli imitazioni ed evocativi, più concreti”. tale scopo e, in primis, il Mipaaf, senza il mentari e forestali, che da sempre è for- o addirittura in merito a casi di contraffa- Alice Realini

11 Aprile 2016 L’INTERVISTA

LE NOVITÀ DI TUTTOFOOD 2017 Tuttofood: La partnership con FederBio zati in collaborazione con autorevoli a grandi Siglata una partnership tra Tuttofo- società medico-scientifiche, che coin- od e FederBio. Ad annunciarlo sono i volge, oltre ai protagonisti dell’agroa- due protagonisti dell’intesa. La Fede- limentare già presenti in fiera, anche razione italiana agricoltura biologica e nuove figure come medici, nutrizionisti, biodinamica promuoverà tra i propri dietisti, operatori del benessere, perso- associati la partecipazione alla prossi- nal trainer e farmacisti. Un’occasione passi verso il 2017 ma edizione della manifestazione mi- per presentare anche a loro la ricca lanese. L’intento è quello d’offrire loro offerta di prodotti agroalimentari di Oltre il 40% della superficie espositiva occupata. La conferma contatti privilegiati con il mercato del Tuttofood, alla quale si affiancheran- dei settori tradizionali. Spazio Nutrizione. L’accordo con FederBio. food, per promuovere un ulteriore svi- no gli specifici prodotti delle imprese luppo del comparto. sponsor di Spazio Nutrizione (fun- Tutte le novità della prossima edizione. Si tratta di una collaborazione uni- ctional food, integratori e ingredienti ca nell’ambito del b2b, come specifica alimentari). Spiega Corrado Peraboni, “Evoluzione costante: ecco il se- ormai il food a Milano”. La crescita le per contribuire anche nei pros- una nota congiunta, “con cui FederBio amministratore delegato di Fiera Mila- greto che ha portato Tuttofood, in di Tuttofood potrà contare anche simi decenni all’ulteriore sviluppo ha l’opportunità di offrire ai propri no: “Tuttofood, fra le tre manifestazio- sole cinque edizioni, alla terza po- sull’aumento di capitale che Fiera del sistema fieristico e dell’intera associati un incontro diretto con il ni agroalimentari B2B più importanti sizione tra le fiere agroalimentari Milano ha offerto in opzione agli economia”. L’adesione delle azien- mondo degli addetti ai lavori, buyer na- d’Europa, ‘diventa grande’ e sempre B2B in Europa. E di gran lunga al azionisti, per un controvalore di de al progetto Tuttofood è da zionali e soprattutto internazionali, che più responsabile, investendo sulla sua rappresentano il visitatore naturale di anima più nobile, quella del know-how. primo posto in Italia. Un prima- 66,8 milioni di euro, che consen- collegare anche alle molte novità Tuttofood”. La collaborazione tra la Questa partnership, che porta in dote to fatto dalla qualità del business tiranno di ampliare i progetti di dell’edizione 2017 (vedi box). Federazione e Fiera Milano porterà, in convegni e congressi di altissimo livello prima ancora che dai (grandi) nu- incoming buyer, comunicazione particolare, alla realizzazione di proget- medico-scientifico, rafforza Tuttofood meri. Lo conferma anche il parere all’estero, workshop ed eventi e I settori espositivi ti comunitari di promozione e sviluppo come centro nevralgico internaziona- degli operatori, praticamente all’u- che incrementeranno l’affluenza Nell’ambito dei settori tradizio- del comparto biologico in Italia e all’E- le per il dibatto su nutrizione e salute. nanimità: ben il 94% degli esposi- di qualificati visitatori, in particolare nali, sta raccogliendo molto con- stero. “Il settore del bio è in continua Che, insieme con l’insostituibile ruolo tori è soddisfatto della qualità dei internazionali. “I primi riscontri di senso Pasta Italia, che nasce dalla crescita e rappresenta una vera e pro- di piattaforma di business, ne fa una visitatori allo stand, l’88% dell’af- questo 2016 – sottolinea Corra- partnership di Fiera Milano con pria opportunità per l’agroalimentare manifestazione di superiore livello in- fluenza e l’86% dei contatti gene- do Peraboni, – ci confermano che Aidepi, Associazione delle indu- italiano”, sottolinea Paolo Carnemolla, ternazionale, capace di anticipare e rati”. Con queste parole Corrado Tuttofood ha saputo valorizzare al strie del dolce e della pasta italia- presidente di FederBio. “Grazie alla col- interpretare le tendenze mondiali del Peraboni, amministratore delegato meglio il volano di Expo in un’otti- ne, che ha scelto Tuttofood come laborazione tra Tuttofood e FederBio food”. Spazio Nutrizione si articolerà gli operatori hanno l’opportunità di in quattro aree tematiche, ciascuna fo- di Fiera Milano, spiega la strategia e ca a lungo termine. Le nuove risor- manifestazione di riferimento per trovare risposte, case history, informa- calizzata su esigenze specifiche: Adult, i risultati di Tuttofood. Nonostante se provenienti dall’aumento di ca- promuovere a livello internaziona- zioni per avvicinarsi al bio e far cresce- dedicata al ruolo della nutrizione manchi oltre un anno alla manife- pitale ci permettono di rafforzare le il valore della pasta nella dieta re ulteriormente il settore, risponden- come prevenzione negli adulti; Kids, stazione milanese, negli uffici della ulteriormente le azioni dirette alla mediterranea. In crescita anche le do alla crescente domanda da parte che toccherà invece gli aspetti inerenti fiera fervono già i preparativi. Tut- crescita dell’internazionalizzazione adesioni a tutti gli altri settori di dei consumatori di prodotti di qualità ai più piccoli; Earth, per una nutrizione tofood 2017 può infatti contare del nostro business, valorizzan- Tuttofood: dalle imprese del lattie- e sicuri”. FederBio nasce nel 1992 e, at- sana, naturale e sostenibile sotto tutti sulla riconferma di numerosi gran- do l’appeal del made in Italy. Nel ro caseario al grocery, dal settore traverso le 34 organizzazioni associate, i punti di vista; Sport, che offrirà pre- di nomi del settore, delle principali nostro portafoglio spiccano ap- oleario, con Unaprol, a quello del rappresenta la quasi totalità del setto- ziosi spunti e informazioni agli sportivi regioni produttive italiane, di diver- puntamenti leader in settori dove green, dal settore carne e salumi, re. È l’interlocutore di riferimento per il sia professionisti sia amatoriali. Spazio se associazioni dell’agroalimentare l’Italia è il riferimento mondiale. La con la conferma, grazie ad Assi- biologico italiano e conta su un accor- Nutrizione avrà cadenza annuale: negli oltre che di aziende e collettive crescente internazionalizzazione è ca, dei principali attori italiani del do con il Ministero dello Sviluppo Eco- anni dispari sarà ospitata da Tuttofood nomico e un’intesa operativa con Ita/ (8-11 maggio 2017), mentre negli anni internazionali. “A oggi”, spiegano per noi un passaggio indispensabi- comparto, al dolciario, grazie an- Ice Agenzia – partner anche di Tutto- pari, come quello in corso, si terrà al da Fiera Milano, “è già stato pre- cora alla partnership con Aidepi, food – a sostegno dell’internazionaliz- Mi.Co., il centro congressi di Fiera Mi- notato oltre il 40% della superficie all’ittico, al beverage. E un nuovo zazione del Bio made in Italy. Rilevante lano nel cuore della città, adiacente espositiva occupata nel 2015, una TUTTOFOOD progetto garantirà la crescita di anche l’impegno per la certificazione, all’avveniristico quartiere di Citylife. Per situazione identica a quella rag- 2017 IN BREVE Tuttofrozen, l’area riservata al l’applicazione del quadro normativo, le il 2016, quindi, appuntamento dal 5 al giunta nella stessa data della pas- surgelato, sviluppata insieme ad linee guida e l’autodisciplina del settore. 7 maggio. sata edizione, pur non essendoci Dove: Unas (Unione Nazionale Alimen- più la concomitanza con Expo, Rho Fiera Milano ti Surgelati), per presentare una Lo Spazio Nutrizione Il roadshow internazionale il che evidenzia il ruolo centrale modalità di conservare gli alimenti L’accordo siglato nel 2015 tra Fiera Novità della prossima edizione è assunto nel panorama europeo Quando: che coniuga la freschezza e la na- Milano e Akesios, società specializzata anche il road show internazionale di dalla rassegna milanese. E’ inoltre 8-11 maggio turalità con la comodità, sempre nell’organizzazione di convegni e con- Tuttofood, organizzato in collaborazio- gressi medico-scientifici, si concretizze- ne con Ita-Ice, che con diverse tappe in aumento la partecipazione di Per informazioni più richiesta dagli stili di vita dei rà nel progetto Spazio Nutrizione. Un toccherà Europa ed Extra Europa nel produttori internazionali, che – consumatori. programma di convegni e corsi, realiz- 2016 e 2017. 12 anche grazie all’Expo – associano aggiornate: Alice Realini www.tuttofood.it Aprile 2016 IL CASO Etichettatura d’origine: in Francia si può Al via Oltralpe un progetto sperimentale per latte e carne trasformati. Con l’avvallo dell’Eu. Mentre, ancora una volta, l’Italia sta a guardare. Lo scorso 14 marzo la Francia ha fatto sapere di aver rice- deve trovare una soluzione che si adatti alla situazione”, si vuto il via libera della Commissione europea per sperimen- legge nella circolare. L’Italia specifica inoltre che bisognereb- tare l’etichettatura d’origine della carne e del latte contenuti be definire o chiarire il concetto di ‘luogo di provenienza’, nei prodotti trasformati. Proprio quel giorno, durante il Con- ma la Dg Santé “si riserva di approfondire e valutare prima siglio agricolo europeo a Bruxelles, il ministro dell’Agricoltu- di esprimersi sulla questione”. ra italiano Maurizio Martina aveva ribadito a gran voce la sua Altro argomento caldo - o forse tiepido, visto che se ne intenzione di rilanciare l’azione comunitaria per l’etichettatu- parla da più di un anno - la questione del semaforo alimen- ra d’origine e l’Ocm latte. tare inglese. Per intenderci, quello che ha dato un cartellino “Finalmente la Commissione europea viene incontro alle rosso al prosciutto di Parma e al parmigiano reggiano, para- nostre richieste sull’etichettatura”, commenta Martina in se- gonandoli alle peggio schifezze in vendita nei supermercati guito all’annuncio francese. “Abbiamo già un dossier aperto d’Oltremanica. Dal 2013, quando il sistema è entrato in vigo- da mesi con la Commissione sul marchio 100% italiano e re, le vendite di prosciutto di Parma nel Regno Unito sono ci aspettiamo un’accelerazione. Bene anche che la Francia membri si sono riuniti a Bruxelles per discutere i dettagli del- crollate del 17%. Quelle del parmigiano del 7%. L’Italia ha abbia finalmente appoggiato la nostra posizione, perché le nuove etichette alimentari. Tra i vari punti esaminati, l’Italia, sollecitato ancora una volta la Commissione ad aprire una dare trasparenza ai consumatori e indicare chiaramente insieme ad altri, ha richiesto che “il regolamento esecutivo procedura d’infrazione contro il governo britannico. Qual è l’origine della materia prima anche nei formaggi è una pri- non si applichi ai prodotti Dop/Igp/Stg”. Tuttavia, la direzione stata la risposta? Niente da fare, il rischio Brexit è troppo alto. orità comune”. Per fortuna che la Francia ha appoggiato la generale per la Sanità e la sicurezza alimentare (Dg Santé) Insomma, dopo anni e anni di battaglie in difesa del made nostra posizione, avrebbe dovuto dire. O noi italiani ce ne sottolinea come “i Servizi Giuridici ritengano che tali prodot- in Italy, e dopo una serie infinita di porte chiuse in faccia, saremmo tornati buoni buoni in fila ad aspettare la prossima ti siano ricompresi”. L’Italia, assieme ad altri Stati, cerca inoltre l’atteggiamento della Commissione europea nei confronti occasione. una soluzione per tutte quelle denominazioni che richiama- dell’Italia assomiglia sempre più a una grossa presa in giro. È vero, i lavori per una legge europea sull’obbligo dell’in- no ricette o lavorazioni tradizionali di uno Stato membro. Degna della più classica delle barzellette: ci sono un francese, dicazione d’origine stanno continuando. Come si legge in Ma tutte le possibili soluzioni per ovviare al problema sono un tedesco e un italiano all’Unione europea… sapete già una circolare diffusa il 17 marzo dal ministero dello Sviluppo già state scartate, poiché “non si possono piegare gli usi e come va a finire? economico, lo scorso 22 febbraio i rappresentati degli Stati le tradizioni alle esigenze burocratiche, è la burocrazia che Federica Bartesaghi 13 Aprile 2016 L’EVENTO Palio di San Lucio: vince il La competizione, organizzata dalla Confraternita omonima, si è svolta l’11 marzo a Pozzolengo, in provincia di Brescia. E ha visto trionfare il formaggio del caseificio Basso di Mason Vicentino (Vi).

IL BASTARDO DEL GRAPPA

Bastardo nel latte e bastardo nella tec- nologia. Questo formaggio, prodotto sin dall’800 con il latte delle greggi al pascolo La cerimonia di intronizzazione di alcuni nuovi confratelli di San Lucio sul massiccio del Monte Grappa, veniva prodotto con latte di vacca tagliato, cioè Il Bastardo del Grappa del caseificio zioni partecipano 27 giudici: 12 a favore Ora, in una logica di espansione e pre- miscelato, con il latte di capra. Poi imba- Basso di Mason Vicentino ha vinto di del grana padano Dop e 15 favorevoli senza sul territorio, i vertici internazio- stardito con la tecnologia di trasformazio- misura il primo Palio della Confraternita al bastardo del Grappa. L’aroma prevale nali hanno deciso di facilitare la nascita ne, ispirata in parte all’Asiago pressato ed di San Lucio, aderente alla Guilde Inter- di misura sulla struttura. Applausi, com- e lo sviluppo della Gilda italiana. In pro- in parte all’Asiago d’allevo. Il formaggio nationale des Fromageres. plimenti, sorrisi. E il secondo classificato posito Davoine, spiega bene il passaggio: vincitore del Palio di San Lucio è stato commenta: “ …però il prossimo Palio di “In questi anni di allargamento di tutti prodotto dal caseificio Basso e stagionato La gara San Lucio lo vinco io! ”. Le rivincite sono gli orizzonti, anche la nostra Confrater- per 12 mesi. In effetti, il bastardo del Grap- Il Palio di San Lucio, che si è svolto l’11 già in agenda, agli inizi di marzo 2017. nita si sviluppa e si mette a disposizione pa può offrire una variegata selezione di aromi che vanno dal vegetale, floreale al marzo a Pozzolengo (Bs) in occasione Dove e quando lo deciderà ben presto degli operatori italiani, che desiderano fruttato, a seconda delle zone di produ- dell’annuale assemblea della Confrater- il Cda della Confraternita, presieduta da avvalersi della Confraternita per valoriz- zione del foraggio destinato alle lattifere. nita, è un singolare concorso caseario Hervé Davoine, che commenta: “Non zare la cultura di tutta la filiera lattiero Il formaggio vincitore viene così descritto ad eliminazione diretta, basato sulla avrei mai pensato che costituire un’as- casearia. Proprio per questo, abbiamo dall’arbitro del Palio, Vincenzo Bozzetti: “E’ scelta edonistica operata dal giudice sociazione di volontariato, in Italia, fosse celebrato il 496 Capitolo della Gilda di un formaggio duro avente in crosta evi- sorteggiato, fra due campioni di for- così complicato e costoso. In pratica è San Lucio, con l’intronizzazione di nove denti segni di lunga stagionatura. Prodotto maggio, anch’essi sorteggiati. I formaggi come fondare una società a scopo di lu- nuovi soci. Due consorelle, Chiara Zac- con solo latte di vacca, si presenta di buon in gara, selezionati dai confratelli di San cro. Ad ogni buon conto, ci siamo riusci- carini, export manager 3A Arborea e colore bianco, tendente al giallo paglieri- Lucio erano 16: bastardo del Grappa, ti, ora vediamo di valorizzare al meglio Cinzia Nardelli, assistente del direttore no e con una abbondante occhiatura tipi- Bella Lodi Oro, , castelmagno le nostre risorse umane”. L’arbitro del generale del Consorzio del grana pa- ca della eterofermentazione aromatica. Il d’Alpeggio, erborinato di Capra, Gran concorso, Vincenzo Bozzetti, commenta dano, e sette nuovi confratelli: Federico sottocrosta è leggermente imbrunito da miceli di stagionatura. Al taglio presenta pascolo di capra, grana padano Dop così la gara: “Sono contento tre volte. Cremaschi, co-titolare della Micromilk; un odore chiaro e forte del latte di mon- Riserva, con tre produttori, Latteria Fa- La prima per l’attenzione e la concen- Davide Iovino, funzionario commerciale tagna, con note intense di lievito ed erba gagna, maccagno Valle Cervo, Melisseo trazione di tutti i giudici di gara; la se- della Disalp di Piacenza; Marco Taver- fresca. In bocca offre un netto sapore dol- (formaggio maturato nel miele), parmi- conda per il buon funzionamento della na di Edizioni Turbo; Mario Cappa del ce leggermente acidulo, liberando poi una giano reggiano Dop, con due produtto- formula dei sorteggi formaggi-giudici; la Caseificio Sepertino; Marco Nocetti, generosa varietà di aromi di erba in fiore, ri, Valpadana Dop piccante, terza per l’elevata qualità sensoriale dei responsabile tecnico del Consorzio del agrumi e brodo di carne. Dopo un’attenta Stravej Nostral Piemonteis. Il Palio è formaggi selezionati dai Confratelli”. formaggio parmigiano reggiano; Vittorio masticazione si apprezza anche un’otti- iniziato con i sorteggi delle coppie di Emanuele Pisani, direttore del Consor- ma solubilità e una significativa adesività formaggi e dei giudici di gara. La Confraternita zio provolone Valpadana; Stefano Berni, che favorisce la persistenza aromatica nel Dopo le prime valutazioni sensoriali, La Confraternita di San Lucio è affi- direttore generale del Consorzio di tu- cavo orale. Molto piacevoli le note aroma- rapidamente si conoscono i nomi dei liata alla storica “Guilde International tela del grana padano”. tiche finali, leggermente astringenti e con sensazioni di mandorle”. formaggi che accedono ai quarti di fina- des Fromagers – Confrérie de Saint- In questo modo la Confraternita Ita- le: Bastardo del Grappa, Bella Lodi Oro, Uguzon”, nata in Francia nel 1969, da liana arriva a contare i primi 50 associati, burrata, Gran pascolo di capra, grana pa- un’idea del famoso “formaggiaio” fran- con un ambizioso programma di trova- Il Monte Grappa dano Dop, maccagno valle Cervo, pro- cese Pierre Andruet. re i secondi 50 nel prossimo biennio. volone Valpadano Dop, Stravej Nostral. Oggi, la Gilda Internazionale, conta Dopo il Palio, l’assemblea annuale, le A seguire, nuovi sorteggi, nuovi assaggi e circa 6.200 membri, intronizzati secon- intronizzazioni, la cena conviviale, i Con- nuove eliminazioni: i giudici di gara, per do il rito previsto in 495 Capitoli ed è fratelli di San Lucio, non si sono persi coppia, decidono che alle semifinali ac- presente in 33 paesi, tra cui: Repubblica l’occasione, offerta dal Consorzio del cedono in quattro: Bastardo del Grap- Ceca, Russia, Cina, Stati Uniti d’America, grana padano, di visitare il caseificio del- pa, grana padano Dop, maccagno Valle Canada, Australia, Giappone ed alcuni la Latteria San Pietro di Goito, in pro- Cervo, provolone Valpadana Dop pic- Paesi Latino Americani. In Italia, la Con- vincia di Mantova. Molto interessanti le cante. Come da regolamento, diminui- fraternita ha solo un anno di vita, poiché recenti scelte impiantistiche orientate scono i formaggi ed aumentano i giudici: è stata costituita il 4 marzo 2015, in quel alla sostenibilità ecologica dell’impianto ora sono 15 per coppia di formaggi e di Piacenza. In realtà era ben presente e all’anti-sismicità del magazzino di sta- mandano in finale il bastardo del Grap- da una dozzina di anni, quando gli italiani gionatura mostrate agli ospiti dal pre- 14 pa ed il grana padano Dop. Alle valuta- aderivano alla Gilda Internazionale. siedente della Latteria, Stefano Pezzini. Aprile 2016 ATTUALITÀ Le bufale vegane Vizi, scelte d’acquisto, convinzioni e campagne di disinformazione dei nuovi consumatori green. Una piccola guida per la difesa delle proteine animali.

Metti un sabato, in coda alle derivati un’importante causa bio, che compiono in genere dimenticare che è un merca- casse di un grande e frequenta- di tumore. La convinzione della scelte più vicine a questi due to per tanti, ma non per tutti: to supermercato milanese. cassiera, cioè che sia più natu- temi e sono quindi sensibili alle difficile proporsi come felici Davanti a me una cliente: la rale uno pseudo yogurt di suc- iniziative legate alla sostenibili- isole del bio quando si hanno sua spesa è lì, sul nastro, in bel- co di soia che uno ricavato dal tà e al benessere animale. Nel dimensioni da multinazionale. la vista. E sembra un catalogo prodotto più naturale al mon- primo caso, dunque, si tratta di Il consumatore associa quei delle ultime novità di prodotto do, il latte della vacca, non è un opporsi, e certo gli argomenti brand a uno stile alimentare in fatto di veganesimo. Bevan- caso isolato. non mancano, a pesanti cam- che ha abbandonato e dif- de a base di cocco e di riso Il consumatore vegano da so- pagne di disinformazione, nel ficilmente torna a sceglierli integrale, cioè quelli chiamati cial network ha in realtà poca secondo caso, invece, occorre per una semplice rivisitazio- impropriamente ‘latti vegeta- conoscenza delle ultime sco- essere onesti con i consuma- ne dell’offerta. Nel marketing li’, burger di soia, spalmabile al perte in fatto di corretta nu- tori che si cercano di raggiun- sembra valere la stessa regola riso (un prodotto simile, per trizione, delle evidenze scien- gere, spiegando loro le scelte che in amore: chi rincorre ha pack e foto di presentazione, tifiche e anche delle più banali fatte in ordine all’impatto della perso, spesso prima ancora di a formaggi come la crescenza), regole di una sana alimentazio- propria azienda e al benessere partire. lasagne vegetali e, dulcis in fun- ne. E basta osservare la lista degli animali da lavoro. Senza Alice Realini do, una confezione di ‘prepara- degli ingredienti di un qualsiasi zione di soia con bifidus’. In po- prodotto che scimmiotta l’e- che parole, uno pseudo yogurt, quivalente con proteine animali preparato con succo di soia. per accorgersene: dagli ham- La cassiera osserva con at- burger alle cotolette, dalle lasa- tenzione ogni pezzo mentre lo gne alle finte maionesi, passan- scansiona. Comincia a intratte- do ovviamente per gli pseudo nere una conversazione con la latticini. Un elenco che potreb- cliente sui prodotti vegani, per- be essere quasi infinito, così ché “sono da poco diventata come paiono infinite le liste de- anch’io vegana”, dice soddisfat- gli ingredienti di questi prodot- ta, con tutto l’entusiasmo tipico ti. Per fare un paio di esempi, dei neofiti e la soddisfazione ecco lo pseudo formaggio mol- di essere ‘una del gruppo’. La le: “Preparato a base di riso (ac- sua attenzione viene cattura- qua, riso integrale germogliato, ta in modo particolare dallo sale, aceto di miele), acqua, olio pseudo yogurt alla soia. Chiede di cocco spremuto a freddo, lumi sul gusto alla cliente, che sciroppo di riso, succo di limo- magnifica il prodotto. “Grazie, ne, addensanti: agar-agar, gom- lo comprerò anche io”, rispon- ma arabica, gomma di xanthan, de la cassiera. “Oltretutto è farina di semi di carrube, aro- più naturale dello yogurt”. Un ma naturale”, in opposizione al episodio semplice e banale, semplice “latte, sale, caglio”. O che racconta però una verità ancora le bevande, dove con- importante del fenomeno ve- tro un semplice ‘latte’ per quel- gano di questi anni. Il mondo lo vaccino, troviamo “acqua, vegano, ben diverso da quello semi di soia , zucchero di canna dei consumatori vegetariani e grezzo , fibra vegetale (inulina), di quelli attenti al biologico, si calcio carbonato, sale marino, può racchiudere in due grandi stabilizzante: gomma di gellano, categorie: i consumatori che correttore di acidità: mono- fanno una scelta etica, il cui potassio fosfato, calcio citrato, unico interesse è che nessun aromi, vitamine: B2, B12, D2”. E animale sia in qualche modo che dire poi delle scaloppine di coinvolto nella preparazione di seitan, che al semplice ‘carne’ di un prodotto, e quelli che scel- quelle animali, contrappongono gono questo regime alimentare un: “seitan [proteine di frumen- per considerazioni nutrizionali. to (glutine), shoyu (acqua, soia, Non si tratta di un mero eser- frumento (glutine), sale mari- cizio di classificazione, perché no, aspergillus oryzae), tamari dall’analisi di questo fenomeno (soia, acqua, sale marino, asper- scaturiscono anche le iniziati- gillus oryzae), carote, cipolle, ve di comunicazione per argi- zenzero, sale, alga kombu, allo- narlo. Molte delle convinzioni ro]? Ambiente e sana alimenta- che stanno alla base di questa zione sembrano c’entrare poco scelta sono frutto di campagne insomma, eppure per tanti con- aggressive di demonizzazione e sumatori vegani (o forse anche disinformazione, che agiscono loro ‘pseudo’) sono le ragioni soprattutto attraverso la rete, i che stanno alla base della scel- social network e il passaparola ta di questo regime alimentare. conseguente. Come quella che Ben diverso il quadro di vege- identifica nel latte e nei suoi tariani e consumatori attenti al 15 Aprile 2016 Latte, parla l’Antitrust. E assolve l’industria Pubblicata la tanta attesa indagine dell’Autority in merito ai contratti di vendita della materia prima. Non ci sono squilibri nella filiera. Il mondo agricolo invece...

Tanto è stata invocata dal mondo agricolo, con il mi- inatteso e duro, che riportiamo ampi stralci della rela- nistro Maurizio Martina subito pronto ad accodarsi, che, zione, pubblicata il 14 marzo. 123 pagine di indagine sul alla fine, l’Autority si è espressa. Ma, come diceva un settore lattiero caseario, piene di dati, cifre e informa- vecchio adagio, “è meglio non cercare quello che non zioni circostanziate. Una vera e propria risposta diret- si vorrebbe trovare”: la sentenza, infatti, è una piena ta a molte delle accuse più classiche rivolte al mondo assoluzione per l’industria di trasformazione e per i dell’industria, soprattutto in fase di rinnovi contrattuali. meccanismi di trasmissione del prezzo lungo la filiera. E E che fanno luce sulle reali dimensioni del problema e un pesante atto d’accusa con il mondo agricolo. Tanto del conflitto fra le parti.

a cura di Alice Realini

IL DOSSIER IN BREVE LE RISPOSTE DELL’ANTITRUST

Il prezzo “ingiusto” mare costi, ricavi e redditività delle aziende zootecniche da “L’indagine ha inoltre evidenziato come i prezzi medi na- latte evidenziano una variabilità elevatissima di tali parametri zionali del latte crudo si siano mossi negli ultimi anni perfet- da un’azienda all’altra, persino nell’ambito del medesimo di- tamente in linea con quelli europei e internazionali, pur man- stretto produttivo. Ad esempio, all’interno di un campione di tenendo, proprio in ragione dei più elevati costi produttivi 70 imprese attive nella regione Lombardia, è emerso che il italiani, un accentuato differenziale positivo rispetto ai prezzi costo netto di produzione del latte - pari mediamente a circa dei principali paesi produttori di latte nordeuropei. Tale diffe- 43 euro/t - oscillava in un intervallo compreso tra i 30 e i 60 renziale risulta peraltro più elevato negli anni di diminuzione cent/t, mentre l’utile per capo allevato - pari mediamente a Le accuse delle organizzazioni agricole dei prezzi: nel 2015, in particolare, il prezzo medio applicato circa 56 euro – oscillava in un range di valori compresi tra “Le suddette organizzazioni, anche attraverso spe- in Italia è stato (sulla base dei dati forniti dagli Stati membri -1.300 euro e +1.300 euro”. cifiche segnalazioni inoltrate all’Autorità, lamentano all’European milk observatory) pari a circa 35 cent/q, a fronte una scarsa correlazione tra l’andamento dei prezzi al di un prezzo tedesco pari a poco meno di 30 cent/q, mentre L’industria strozza gli allevatori? consumo dei prodotti lattiero caseari e il prezzo che nel 2014 il prezzo nazionale era pari, mediamente, a circa 40 “Le organizzazioni agricole nazionali lamentano la presunta i trasformatori corrispondono agli allevatori naziona- cent/q, a fronte di un prezzo tedesco pari a circa 38 cent/q”. imposizione, da parte delle imprese industriali, di un prezzo li per la vendita del latte crudo. Quest’ultimo hanno di acquisto del latte troppo basso, e comunque inadeguato a presentato una drastica diminuzione a partire dai primi Le accuse di invasione di latte estero coprire i costi di produzione degli allevatori. Tale imposizione mesi del 2015, che risulterebbe in controtendenza sia “In una prospettiva di sempre maggiore apertura dei mer- sarebbe resa possibile dall’accentuata debolezza del potere con l’andamento dei prezzi dei prodotti finiti che con cati, l’influenza sul prezzo nazionale del prezzo prevalente in contrattuale delle aziende agricole, obbligate a raccogliere e l’andamento dei costi di produzione del latte crudo, a ambito europeo (e mondiale) appare destinata ad accentuar- vendere quotidianamente la propria produzione di latte e dimostrazione del forte squilibrio di potere negoziale si, posto che l’Italia è, anche per ragioni legate al clima e alla prive di alternative di collocamento più vantaggiose al pro- che caratterizzerebbe le relazioni tra gli allevatori e gli conformazione del territorio, un Paese non particolarmente prio acquirente industriale”. acquirenti industriali. Il valore aggiunto della filiera lat- vocato alla produzione di latte (con l’unica notevole eccezio- tiero casearia si concentrerebbe quindi esclusivamente ne della pianura padana) ed è, conseguentemente, struttural- Ma dove sono le Op? nei settori a valle della trasformazione del latte crudo e mente deficitario di tale prodotto. In particolare, oltre il 40% “In sintesi, la strada chiaramente indicata dall’Unione eu- della distribuzione al consumo dei prodotti finiti”. del latte o dei prodotti utilizzati internamente - per la produ- ropea per rafforzare il potere contrattuale degli allevatori e zione, i consumi o le esportazioni – è costituito da importa- stimolare al contempo un incremento della loro efficienza, E le conclusioni dell’Autorità zioni. […]Per molte produzioni industriali (in particolare per in coerenza con la normativa a tutela della concorrenza, è “Sotto il profilo concorrenziale, le analisi svolte tutto ciò che non è Dop e latte fresco alimentare), inoltre, la quella di favorirne l’aggregazione attraverso il riconoscimento nell’ambito dell’indagine, pur confermando che il setto- materia prima di origine estera può rappresentare una valida di organizzazioni di produttori (Op) che svolgano di fatto re agricolo rappresenta l’anello più debole della catena alternativa al latte crudo di origine nazionale”. una funzione di concentrazione dell’offerta e di sviluppo di di produzione del valore, quanto meno nella situazione efficienze produttive e logistiche. In particolare, nei confronti in cui i singoli allevatori contrattino individualmente con Prezzi, costi e riduzione della produzione delle organizzazioni di produttori che aggreghino una percen- l’industria, non sembrano evidenziare particolari ele- “Già con i prezzi di cessione del latte crudo del 2013 (ben tuale dell’offerta di ciascun Paese non superiore al 33% (e al menti di criticità nei meccanismi di trasmissione delle più alti degli attuali), una parte degli allevatori nazionali non 3,5% su base comunitaria), la recente regolazione settoriale oscillazioni dei costi nei settori a valle della filiera: nes- riusciva ad ottenere una profittabilità adeguata per la produ- (Reg. n. 1308/2013) prevede un’esplicita deroga dall’applica- suna componente della filiera stessa, infatti, sulla base zione di latte crudo e tale fascia potrebbe essersi allargata zione delle norme sulle intese restrittive della concorrenza delle dinamiche competitive e dei vincoli concorrenziali al livello attuale di prezzo, diminuito rispetto al 2013 di cir- - anche con riferimento alla fissazione del prezzo del latte alla presenti nei rispettivi mercati di riferimento, appare in ca il 10-15%. Tuttavia, si deve sottolineare che le imprese “in stalla - salvo il caso in cui la concorrenza tra i produttori sia grado di generare e trattenere stabilmente extra-pro- sofferenza”, tra il 65% ed il 70% sotto il profilo numerico, del tutto eliminata”. fitti a scapito degli operatori che operano nei mercati pesavano per meno del 30% in termini di produzione di latte. a monte dell’approvvigionamento. Un recentissimo stu- I costi di produzione aziendali, infatti, estremamente diversifi- Sulla trattativa e i suoi attori dio citato nell’indagine, peraltro, indica come, alle attuali cati da un’azienda all’altra in funzione di numerosi parametri “Le organizzazioni sindacali agricole (Coldiretti, Cia, Confa- quotazioni del latte alla stalla, le intere filiere produttive strutturali e gestionali, variano prevalentemente in funzione gricoltura e Confagri), che hanno sempre rappresentato, nel e distributive relative ad alcuni prodotti derivati del lat- della dimensione aziendale, diminuendo all’aumentare della vecchio sistema di definizione del prezzo del latte tramite ac- te non generino addirittura nessun valore, risultando il produzione annua e del numero dei capi”. cordi interprofessionali, la controparte dell’industria nella trat- prezzo realizzato agli scaffali della Gdo pari o inferio- tativa, sebbene con sfumature di accento diverse, ritengono re a costi totali di trasformazione e distribuzione. […] L’accusa di ‘favorire la chiusura delle stalle’ che la remunerazione degli agricoltori debba essere necessa- L’Autorità ritiene pertanto fondamentale che, nell’am- “La distribuzione del numero di aziende per classi di- riamente ancorata al livello dei costi medi di produzione: un bito del processo di riorganizzazione del settore che mensionali mostra chiaramente come i 2/3 delle imprese livello di prezzo inferiore a tale parametro di riferimento rap- necessariamente conseguirà all’applicazione della nuova sia collocato nelle due classi dimensionali più piccole (con presenterebbe, infatti, una violazione della normativa a tutela normativa, vengano create e riconosciute diverse orga- una produzione inferiore alle 200 tons di latte), incidendo della parte contrattuale debole da parte dell’industria. Esse nizzazioni di produttori, in grado di realizzare sia un’ef- per meno del 15% sulla produzione complessiva. Una parte vorrebbero, inoltre, continuare a proporsi come interlocuto- fettiva concentrazione dell’offerta di latte sia, auspica- preponderante della produzione nazionale, pertanto, provie- re unico delle imprese di trasformazione, in una logica sostan- bilmente, un accentramento di alcune funzioni e servizi ne da allevamenti che appaiono in grado di resistere, tenuto zialmente assimilabile a quella degli accordi interprofessionali. aziendali di tipo logistico, organizzativo, finanziario ecc., conto della propria struttura di costo, alle attuali condizioni Si tratta, tuttavia, di una impostazione non più coerente con il volto ad incrementare l’efficienza delle singole imprese di prezzo e, più in generale, ad una sempre maggiore ciclicità quadro normativo comunitario vigente. L’industria, dal canto appartenenti a ciascuna aggregazione e a ridurre, anche degli andamenti del prezzo del latte crudo alla stalla”. suo, ritiene che il prezzo del latte – soprattutto nel nuovo per tale via, il differenziale di efficienza con gli altri prin- I contesto di abbandono del regime di quote e di completa cipali Paesi europei produttori”. l tetto minimo dei 42 centesimi di euro interdipendenza dei mercati europei - non possa che essere 16 “Tutti gli studi analizzati nell’ambito dell’indagine volti a sti- agganciato all’andamento dei prezzi degli altri Paesi europei, PRIMO PIANO

pena la perdita di competitività dei prodotti finiti nazionali sul mercato interno e internazionale. Le problematiche di conflittualità tra parte agri- cola e parte industriale legate alla negoziazione del prezzo di acquisto del latte appaiono meno rilevanti nel caso delle cooperative di trasfor- mazione - che remunerano gli allevatori associati anche in funzione della profittabilità della vendita dei prodotti finiti - e nel caso delle imprese specializzate nella produzione dei derivati del latte a maggior valore ag- giunto - quali i formaggi Dop - peraltro organizzate prevalentemente in forma cooperativa: tali imprese, infatti, essendo vincolate a selezionare i propri fornitori in zone di produzione ben circoscritte e sulla base di rigidi disciplinari produttivi, dispongono di alternative di approvvigiona- mento relativamente limitate e presentano un grado di integrazione più stretto con i propri fornitori”.

La definizione di prezzo medio “Quanto ai criteri di applicazione dell’art. 62 da parte dell’Autorità, le analisi e le considerazioni svolte nell’ambito dell’indagine portano ad escludere che le stime sui costi medi di produzione, ivi comprese quelle specificamente predisposte dall’Ismea ai sensi del D.L. n.51/2015, possa- no essere utilizzate come un parametro di confronto automatico, al di sotto del quale il prezzo di acquisto del latte applicato dall’industria deb- ba essere necessariamente considerato un’imposizione illecita ai sensi della normativa a tutela delle parti contrattuali deboli. Tali stime possono rappresentare invece, anche nella loro articolazione effettuata in base alla collocazione geografica dell’allevamento e alla destinazione finale del latte crudo, uno degli elementi utili alla valutazione di ciascuna specifica fattispecie. A tale conclusione hanno concorso diversi ordini di conside- razioni, tra cui in particolare si richiamano: i) l’estrema variabilità dei costi aziendali in funzione della dimensione degli allevamenti, della loro loca- lizzazione geografica e altimetrica, del loro grado di efficienza specifica, sia organizzativa che gestionale, della destinazione produttiva del latte; ii) la circostanza che la valorizzazione effettiva del latte sia basata anche su parametri qualitativi, premi e dividendi (nel caso di conferimenti a coo- perative) che si aggiungono al prezzo base di riferimento contrattato; iii) la presenza di entrate aziendali diverse dai ricavi da latte (vendita di carni e sovvenzioni comunitarie); iv) la circostanza che le stesse organizzazioni sindacali agricole, nell’ambito di negoziazioni collettive e, pertanto, in as- senza di significativo squilibrio negoziale, abbiano accettato prezzi base di cessione del latte crudo inferiori al costo medio di settore stimato dall’Ismea; v) il metodo di calcolo dei costi medi che, in presenza di una percentuale elevatissima di imprese di piccola dimensione e scarsamente efficienti, che rappresentano una percentuale irrisoria della produzione complessiva, tende necessariamente a sovrastimare il costo medio di settore; vi) l’impossibilità, in ogni caso, di assumere un unico valore di co- sto medio come riferimento per tutti i prezzi corrisposti ai produttori di latte crudo, che equivarrebbe, per l’Autorità, ad effettuare un intervento di tipo “regolatorio” a tutela del settore della zootecnia da latte, piuttosto che a tutela dei singoli contraenti deboli”. (...)

segue

segue a pagina 18 17 Aprile 2016

segue da pagina 17

L’articolo 62 L’art. 62, in ogni caso, più che incentrarsi sulla valutazione dell’ade- guatezza delle condizioni economiche di acquisto del latte applicate dalle imprese di trasformazione - il che farebbe facilmente sconfinare il ruolo svolto dall’Autorità verso una funzione di regolazione dei mercati (estranea alle sue competenze) - sembra trovare un suo ambito di applicazione più naturale, da parte dell’Autorità, nell’accer- tamento che le negoziazioni caratterizzate da significativo squilibrio siano improntate a criteri di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni, dando luogo ad accordi stipulati in forma scritta, prima dell’inizio del periodo di fornitura e completi di tutti gli elementi specificati dalla norma (durata, quantità, caratteristiche del prodotto venduto, prezzo, modalità di consegna, ecc.). Sotto questo profilo, alcuni contratti sottoscritti tra allevatori e trasformatori, trasmessi nel corso dell’indagine da parte di alcune associazioni agricole al fine di essere verificati dall’Autorità, sono -ap parsi generalmente conformi al dettato normativo previsto”.

I nuovi contratti “A tale riguardo, si osserva come l’introduzione di forme di indi- cizzazione del prezzo nell’ambito della definizione delle condizioni di cessione del latte, posta la durata annuale dei contratti, possa con- sentire una maggiore flessibilità nella definizione del prezzo, che non dovrà necessariamente scontare le aspettative sui futuri andamenti di mercato, aggiornandosi automaticamente in risposta alle effettive oscillazioni di tali andamenti. Al fine di attutire la volatilità dei prezzi, e a vantaggio di entrambe le parti della contrattazione, inoltre, po- trebbe essere presa in considerazione la possibilità di introdurre un meccanismo simile a quello previsto dagli ultimi contratti sottoscritti da Lactalis, che comporti una progressiva riduzione del differenziale tra il prezzo base e gli indici a cui esso è agganciato all’aumentare dello scostamento effettivo. Con riferimento agli specifici parame- ANTITRUST: L’ANALISI DELLA tri e criteri sulla base dei quali effettuare l’indicizzazione, l’Autorità ritiene che essi debbano essere concordati e condivisi tra la parte TRATTATIVA 2015 CON ITALATTE agricola e quella industriale, eventualmente anche prevedendone una differenziazione in funzione della specifica destinazione del pro- L’Autorità è anche entrata nel merito dolo a 36 cent/lt (su tale prezzo è stato poi dotto. Ad esempio, con particolare riferimento a quelle produzioni della rovente trattativa di novembre 2015, aggiunto un ulteriore centesimo al litro al industriali che si confrontano sul mercato anche con prodotti di ori- quando oltre ai blocchi davanti ai magazzini valore su fondi ministeriali). Contestualmen- gine estera, un ancoraggio alle quotazioni tedesche e/o francesi del latte apparirebbe del tutto coerente con la possibile definizione di Lactalis, le organizzazioni agricole, con Col- te al suddetto accordo stipulato tra Lactalis mercati rilevanti antitrust di dimensione sovranazionale per alcune diretti in testa e il supporto mediatico del e le organizzazioni sindacali agricole, è stato categorie di prodotti”. ministro Maurizio Martina, hanno chiesto stipulato, sotto l’egida del Mipaaf, un proto- all’Autorità di intervenire contro l’industria, collo d’intenti tra tutte le organizzazioni che Imporre un prezzo di stato? rea di imporre un prezzo iniquo e non con- rappresentano le imprese della filiera lattie- “Infine, non appare superfluo osservare che imporre alle imprese forme al mercato alla controparte agricola. ro-casearia, al fine di promuovere l’efficienza di trasformazione di pagare un prezzo più elevato di quello che risul- Ed ecco l’analisi che, di quella vicenda, trac- e la competitività dell’intera filiera casearia, terebbe da un’equilibrata negoziazione tra le parti significherebbe, in cia l’Antitrust. “Con riferimento al 2015, il assicurando un’adeguata remuneratività a primo luogo, far gravare su di esse un onere improprio di sostegno ai Gruppo Lactalis - principale acquirente di ciascuna sua componente. redditi degli allevatori (sostegno che potrebbe essere ottenuto con latte in Italia - ha negoziato le condizioni le Sulla base di tale protocollo, gli operatori altri e più opportuni strumenti di politica economica); in secondo condizioni di acquisto del latte con alcune si sono impegnati, tra l’altro, a: valorizzare luogo, esso spingerebbe le industrie stesse a ridurre la percentuale della materia prima acquistata in Italia (per quegli usi del latte che aggregazioni di produttori effettivamente la provenienza nazionale del latte utilizzato lo consentono), ottenendo nel medio periodo un esito di segno presenti sul mercato (cooperative e altri per i prodotti lattiero caseari, incentivan- opposto rispetto a quello desiderato. L’Autorità ritiene, in partico- operatori muniti di mandato alla negoziazio- done l’acquisto presso i consumatori; pre- lare, che l’avvicinamento dei costi medi di produzione nazionali a ne), raggiungendo con esse un accordo sul disporre e applicare un contratto standard quelli europei (già di fatto avvenuto per gli allevamenti di maggiore prezzo e sulle sue modalità di indicizzazione. per l’acquisto del latte, volto a migliorare dimensione e collocati nelle aree a maggiore vocazione produttiva) In particolare, il prezzo è stato indicizzato la trasparenza dei rapporti tra produttori e non possa realizzarsi senza portare a compimento l’intenso proces- alle quotazioni del latte tedesco, con l’ag- primi acquirenti; introdurre meccanismi di so di ristrutturazione settoriale già in atto, favorendo sia la fuoriuscita giunta di un delta, sostanzialmente legato ai indicizzazione del prezzo basati su parame- delle imprese meno efficienti e che non trovano adeguati sbocchi di costi di trasporto, che cresce quando i prez- tri rappresentativi dei mercati nazionali e in- mercato, sia l’ulteriore crescita dimensionale di quelle già più grandi zi tedeschi diminuiscono e sale quando tali ternazionali, condividendone la metodologia ed efficienti. A tale riguardo, non può non rilevarsi come anche le prezzi scendono, al fine di attenuare l’entità con le organizzazioni agricole. recenti modifiche della normativa comunitaria, introdotte proprio per gestire la difficile fase di transizione verso una maggiore apertura delle oscillazioni. D’altro canto, ad eccezione del tentativo dei mercati, spingano i policy maker di settore ad agire, nel medio Tuttavia, in assenza di Op riconosciute e effettuato da Lactalis nel 2015, le più recen- periodo, in una logica diversa rispetto a quella di mero protezioni- rappresentative, il Gruppo Lactalis ha po- ti modalità di contrattazione del prezzo del smo cui sembravano ispirate la prime Organizzazioni Comuni dei tuto negoziare il prezzo con forme di ag- latte appaiono ancora sostanzialmente im- Mercati dei settori agricoli, immaginando misure e iniziative che, pur gregazione che rappresentavano soltanto prontate alla medesima logica: l’indagine ha tutelando le specificità del settore, siano in grado di premiare le una parte dei propri fornitori (circa il 50%), infatti evidenziato come tavoli di concerta- imprese meglio posizionate in un confronto competitivo sui “meriti”. limitandosi a comunicare agli altri fornitori zione collettiva del prezzo del latte crudo Diversamente, le inefficienze della filiera finirebbero per “croniciz- le condizioni negoziate con i produttori ag- si siano svolti sia nell’ambito della negozia- zarsi”, scaricandone i costi sui prezzi finali dei prodotti e, in ultima gregati e a proporne l’estensione a tutti i zione relativa al 2015 – nella quale la parte istanza, sui consumatori”. propri fornitori. La parte dei produttori che agricola e quella industriale non sono riusci- La destinazione degli aiuti e lo sviluppo del settore non ha partecipato alla trattativa, continuan- te a raggiungere un’intesa sul prezzo – sia “Si ritiene in questo senso opportuno un utilizzo più mirato dei do di fatto a demandarla alle organizzazioni in occasione dell’accordo-ponte del 26 no- fondi comunitari e nazionali indirizzati alla ristrutturazione settoriale, sindacali, ha quindi per diversi mesi confe- vembre 2015 (relativo al periodo dicembre che potrebbero essere destinati a iniziative che aggiungano stabil- rito il prodotto in assenza di un accordo 2015 - febbraio 2016), stipulato sotto l’egi- mente valore al prodotto agricolo, piuttosto che a forme automa- sulle condizioni economiche di cessione. A da del Mipaaf tra Lactalis e le organizzazioni tiche e indifferenziate di aiuti, di natura intrinsecamente transitoria. novembre 2015, Lactalis ha invece trova- sindacali agricole. Tali modalità di negoziazio- In particolare, in alternativa all’erogazione di contributi distribuiti agli to un accordo sul prezzo del latte con le ne, pur in assenza di fenomeni di coordina- allevatori sotto forma di sostegno al prezzo di vendita (come avve- principali organizzazioni sindacali agricole, mento tra i trasformatori e/o tra i produt- nuto anche di recente a novembre 2015), i fondi potrebbero essere sollecitato e promosso dal Mipaaf e dalle tori agricoli, potrebbero essere comunque meglio destinati a sostenere in modo selettivo le realtà produttive organizzazioni agricole stesse: in particolare, oggetto di valutazione da parte dell’Auto- più dinamiche, attraverso finanziamenti volti a favorire la concen- tale impresa ha siglato un accordo-ponte va- rità, al fine di verificarne la coerenza con il trazione produttiva, i progetti di ammodernamento tecnologico, il lido per il trimestre dicembre 2015-febbraio combinato disposto delle norme antitrust in miglioramento delle tecniche gestionali, l’integrazione orizzontale e verticale a valle, ecc.”. 2016, che ha integrato di 2,1 cent/lt il prezzo tema di intese e del quadro normativo co- corrisposto da Lactalis ai propri fornitori al munitario in materia di mercati agricoli (Reg. 18 momento della stipula dell’accordo, portan- n. 1308/2013). “ PRIMO PIANO

BALLARÒ: SCANDALO IN DIRETTA Il 15 marzo su Rai3 va in scena la mistificazione mediatica sul latte. Con un protagonista inatteso: Vincenzo Gesmundo di Coldiretti, mister “due milioni di euro”. Martedì 15 marzo, mattina. Un brusco in particolare di olio e latte, anticipano i relativa alle quote latte. “Di latte straniero si viene prontamente zittito. Delle aflatossine, risveglio per il settore caseario, investito comunicati stampa della trasmissione. Così, può anche morire”, sentenzia il cronista. La del formaggio contaminato, dei furbetti del da una notizia che è come un ciclone: se- carta e penna alla mano, attendo paziente scena si sposta, siamo al Brennero. Passano latte infetto, dei sequestri, dell’inchiesta del- questrate 4mila forme di grana padano. 30 che dopo l’olio si parli di latte. Ore 22 circa, le solite immagini di repertorio di camion la procura di Brescia, dei danni alla filiera indagati, dalla Procura di Brescia, per reati finalmente è l’ora del latte. Si comincia con aperti e prodotti caseari esteri diretti in lattiero casearia, nemmeno una parola. Ne- gravissimi: adulterazione e contraffazione di ‘l’inchiesta esclusiva’. Sul video compare un Italia. Si parla del prezzo del latte tedesco. anche un accenno vago, timido. sostanze alimentari. Controlli e perquisizio- nome ben noto ai nostri lettori: Vincenzo Ancora il cronista: “E’ evidente quanto sia Nemmeno un sussulto, un lampo di de- ni in corso tra Brescia, Cremona e Mantova. Gesmundo. grande il business del ricarico sul prezzo ontologia professionale, un dubbio, un pal- Insomma, una maxi inchiesta dai contorni Si, il direttore di Coldiretti, mister (quasi) del latte”, dice mescolando quotazioni del lido affiorare del famoso ‘dovere di crona- ancora in via di definizione (leggi le ultime due milioni di euro di stipendio nel 2014, latte alla stalla, dello spot e prezzi di vendi- ca’. Nulla. E’ la vicenda del povero bimbo novità a pagina 24) e di notevole portata. Il che ancora deve spiegare (lui e i vertici ta del latte alimentare, come si trattasse di di Firenze ad affiorare di continuo, usata tema, ancora una volta, è quello della conta- dell’organizzazione, Roberto Moncalvo in elementi paragonabili. Tutto, in studio, pro- per dimostrare che del latte straniero e dei minazione da aflatossine del latte lombardo. testa) come può un funzionario del sinda- segue sulla stessa falsariga. Basta vedere la prodotti che se ne fanno, è meglio non fi- Nulla di grave, se si osservano le chiare e cato degli agricoltori guadagnare una cifra scritta che campeggia sullo schermo: “Latte darsi. Il bimbo è in ospedale a causa di un severe prescrizioni di legge: distruggere tut- simile. Ma è solo l’inizio di una trasmissione dall’estero, ci possiamo fidare?” Si parla di formaggio rumeno contaminato da esche- ta la produzione. scandalosa. Le immagini di Gesmundo ri- latte straniero che arrivato in Italia diventa richia coli, distribuito nei negozi etnici. Un Ma, secondo la Procura di Brescia, que- salgono a novembre, nei giorni caldi della nostrano, di “truffe ai danni del consumato- caso grave, ma per fortuna isolato e legato sto latte non solo non è stato distrutto, protesta per il prezzo del latte. Il direttore re che crede di mangiare il made in Italy”, a pochi punti vendita. Ma, intanto, il mostro ma addirittura è arrivato a diversi caseifi- generale di Coldiretti, davanti alla sede del di “schifezze che arrivano dall’altra parte in prima pagina è servito. E l’informazione ci, sparsi fra la Bassa bresciana e il Garda, magazzino Lactalis di Ospitaletto Lodigiano del mondo senza controlli” e del rischio di di regime segna un altro punto, a danno che lo avrebbero lavorato e trasformato in dove è in scena il presidio degli allevatori, vedere sparire tutti i formaggi italiani se il soprattutto del consumatore. Nella miglio- prodotti caseari, tra cui grana padano Dop. tuona contro le multinazionali “che credono latte non viene pagato almeno 42 cente- re delle ipotesi colpevolizzato per le sue Formaggio che, ci ha tenuto subito a preci- di poter fare in Italia quello che vogliono”. simi di euro al litro. Il segretario della Lega, scelte alimentari. Magari anche terrorizzato sare il Consorzio di tutela, non è arrivato Il servizio prosegue parlando di una ‘mora- Matteo Salvini, dallo studio, chiede al gover- rispetto all’acquisto di prodotti esteri, che sulle tavole dei consumatori, grazie al se- toria’ sul prezzo del latte che Lactalis non no di imporre il prezzo del latte. Zafferino nonostante siano autorizzati per la vendita questro dei Nas e all’indagine, in corso da ha più rinnovato dopo la scadenza. Poi è il Monini, dell’omonima azienda, tenta invano dalle nostre autorità sanitarie e vigilati dalle sei mesi. momento del dramma, con l’intervista alla di spiegare che forse demonizzare il latte rigide norme Ue, sono sempre velatamente Martedì 15 marzo sera, ore 21.10, Rai madre di un allevatore, suicida a causa di tedesco o quello austriaco vuol dire non accusati di ‘poca sicurezza’. Senza dubbio, Tre. A Ballarò si parlerà di agroalimentare, una maxi cartella da oltre 4 milioni di euro conoscere il settore agroalimentare. Ma mai informato davvero.

QUALE SARÀ IL NUOVO PREZZO DEL LATTE?

L’analisi della filiera del latte condotta dall’Antitrust ha evidenziato, come si può leggere in queste pagine, un meccanismo distorto per ciò che concerne il ruolo del mondo agricolo in sede di trattativa per il rinnovo dei contratti di fornitura del latte. Una situazione che procede invariata da diversi anni e che si sta rinnovando proprio in queste settimane, all’in- domani della scadenza del contratto siglato a novem- bre fra Lactalis e il mondo agricolo, giunto a termine a marzo. Il quadro di mercato conferma una situazione di estrema difficoltà, sia sul fronte della produzione, in costante aumento in Europa, sia su quello di prezzi e consumi. Al momento di andare in stampa, gli allevatori stanno ricevendo comunicazioni con contratti allegati, dal mon- do della produzione, con cifre che prendono le mosse dal prezzo rilevato dell’Osservatorio europeo del latte, che a fine marzo è di poco superiore ai 29 centesimi di euro al litro, maggiorato di circa 4 centesimi di euro come premio per la provenienza made in Italy. Di fatto, l’offerta finisce per non superare i 34 centesimi di euro al litro, a fronte dei 36 centesimi offerti da Lactalis nel contratto di novembre. Inoltre, a preoccupare l’intera filiera c’è la produzione di latte, che supera di gran lunga le richieste del mondo della trasformazione, con partite di latte che restano senza acquirente. Contrariamente al passato, infatti, i caseifici stanno mantenendo una po- litica molto restrittiva sui quantitativi di latte, per con- tenere la produzione di formaggi e tentare di arginare il calo dei prezzi. In tutte le regione a maggior vocazione produttiva di latte, Lombardia, , Piemonte, i toni dello scontro si stanno alzando e Coldiretti torna a par- lare di ‘guerra del latte’. L’obiettivo sembra essere, an- cora una volta, punire l’acquisto di latte estero da parte delle aziende, in una sorta di caccia alle streghe per individuare le aziende ‘colpevoli’ di non usare solo latte italiano. Una deriva che rischia di spingere sempre di più l’utilizzo di latte straniero, laddove le produzioni non siano Dop. C’è poi, a complicare ancora di più le cose, la maxi inchiesta sul latte contaminato da aflatossine, che preoccupa i consumatori italiani e non solo. Retailer, so- prattutto stranieri, chiedono precise garanzie. E anche fine quelli italiani non sono da meno. Una vera e propria polveriera, stracolma di latte invenduto. 19 Aprile 2016 Alimentare: ecco le chiavi del successo Una ricerca dell’Università Cattolica, commissionata da Federalimentare e Cibus, analizza strategie e performance di 448 aziende del settore.

LA STRUTTURA DELLA RICERCA • Indagine sui bilanci 2007- 2013 delle principali 448 imprese industriali italiane del settore alimentare, 13 comparti (fatturato aggregato >62 miliardi di euro).

• Identificazione delle 120 imprese eccellenti, tramite apposito indice composto Un momento della presentazione. Da sinistra: Luigi Scordamaglia, (crescita, redditività, equilibrio Lorenzo Ornaghi, Antonio Cellie e Chiara Ferrari finanziario).

Secondo il governo, il valore dell’export Innovazione dunque, ma anche qualità • Somministrazione di un agroalimentare italiano raggiungerà i 50 e tradizione emergono come fattori di questionario ai vertici azien- miliardi di euro entro il 2020. Un obiettivo successo per un settore che ha ancora un dali delle imprese eccellenti, ambizioso, ora supportato anche da una grande potenziale da esprimere. per indagare le politiche e le ricerca pubblicata nel volume edito dall’U- Ne è convinto anche il presidente di strategie che hanno adottato niversità Cattolica e intitolato: ‘Strategie Federalimentare, Luigi Scordamaglia: “C’è in questi anni e che intendono e performance dell’industria alimentare’. un percorso di continuità che parte dal- adottare nel futuro. Fonte: Università Cattolica Sacro Cuore Che sembra aver finalmente individuato la la ricerca fatta da Ornaghi sulle principali ‘ricetta vincente’ di un comparto che vale imprese italiane dell’industria alimentare, 133 miliardi di euro di fatturato. E che con- passa attraverso la grande vetrina di Expo INNOVAZIONE, QUALITÀ E TRADIZIONE ta sul lavoro di 58mila imprese. 2015, che si è rivelata un palcoscenico uni- Le principali leve strategiche grazie a cui competono coi concorrenti “All’inizio dell’indagine intuivamo che il co per il nostro modello agroalimentare, e (rispetto ai concorrenti siamo: 1=molto inferiori, 5=molto superiori)? settore alimentare aveva risposto bene alla arriva fino a Cibus 2016”. L’imminente edi- 1. Qualità del prodotto 4,19 crisi, ma l’obiettivo era proprio quello di zione della kermesse parmense, in scena 2. Caratterizzazione “made in Italy” del prodotto 3,92 scoprire le ragioni di questa tenuta”, spiega dal 9 al 12 maggio, sarà infatti forse il primo il professor Lorenzo Ornaghi, presidente vero banco di prova per il futuro delle no- 3. Qualità delle materie prime che utilizziamo 3,86 dell’Alta scuola di economia e relazioni stre esportazioni agroalimentari. Che con 4. Ampiezza gamma prodotti 3,79 internazionali dell’Università Cattolica. “Im- una crescita dell’8%, hanno toccato quota 5. Servizio al cliente 3,76 maginavamo di dover analizzare ragioni di 36,9 miliardi di euro nel 2015. ordine economico, ma la nostra attenzione Ed è lo stesso amministratore dele- 6. Marca o immagine aziendale 3,72 si è focalizzata anche nel capire chi fossero gato di Fiere di Parma, Antonio Cellie, a 7. Contenuto d’innovazione nel prodotto 3,71 gli imprenditori, i loro percorsi personali, la sottolineare l’importanza che questa ri- 8. Contenuto etico del prodotto 3,58 loro capacità di far tesoro delle esperienze cerca riveste nel percorso evolutivo del- dei fondatori e, non da ultimo, le modalità la manifestazione, passata in poco tempo 9. Convenienza / prezzo basso 3,10 con le quali affrontano il tema della succes- da fiera di settore a piattaforma di riferi- Le priorità degli investimenti per il futuro (2015-2017)? sione nella guida dell’impresa”. mento permanente: “In maggio a Parma 1. Migliorare la qualità del prodotto La prima fase della ricerca ha analizzato i 3mila espositori daranno al mondo una 2. Aumentare la capacità produttiva principali dati di bilancio di 448 imprese dal rappresentazione straordinaria del nostro 3. Aumentare il livello tecnologico 2007 al 2013. Mentre la seconda fase si è patrimonio di competenze lungo tutte le 4. Sviluppare e lanciare nuovi prodotti basata sui risultati di un questionario som- filiere”, spiega Cellie. “Ma il nostro lavoro, ministrato alle 120 aziende caratterizzate insieme a Federalimentare e Ice, continua Seguono: 5. Potenziare sistemi amministrativi e di gestione; 6. Potenziare attività di marketing; da maggiore competitività e rappresenta- anche dopo, intensificando le iniziative di 7. Sviluppare le competenze del personale; 8. Iniziative CSR; 9. Aprire sedi all’estero tive dei diversi comparti. “L’internazionaliz- marketing collettivo, in Italia e nel mondo”. zazione denota inequivocabilmente il Dna E conclude: “Il lavoro esegetico coordina- Per far fronte alla crisi economica, le imprese eccellenti hanno investito soprattutto delle imprese di successo”, sottolinea Fa- to dal professor Ornaghi ci restituisce un in (scala da 1=per niente a 4=moltissimo): bio Antoldi, direttore del Centro di ricer- quadro chiarissimo sulla leadership e le ca per lo sviluppo imprenditoriale (Cersi) potenzialità di questo settore che vorrem- 1. Innovazione dei processi introduttivi 3,20 dell’Università Cattolica e autore del libro mo trasformare in un osservatorio perma- 2. R&S per nuovi prodotti 2,90 insieme a Daniele Cerrato e Antonio nente sui suoi fattori critici di successo, per 3. Recuperi di efficienza 2,90 Campati. “A ciò si associa spesso una no- monitorare e orientare questo percorso tevole capacità innovativa, che si manifesta verso l’auspicato traguardo dei 50 miliardi 4. Ingresso in mercati UE 2,85 soprattutto nel packaging, nei nuovi forma- di export”. 5. Sviluppo mercato interno 2,75 ti e nel lancio di nuovi prodotti”. Federica Bartesaghi 6. Ingresso mercati extra-UE 2,70 7. Formazione del personale 2,70 8. Marketing e comunicazione 2,70 9. Diversificazione del business 2,10 Il 78,6% degli intervistati ha al proprio interno un’unità organizzativa dedicata alla R&S (totale di 264 addetti, in 32 imprese) Pochi brevetti, moltissime innovazioni: formati o packaging (95,2% imprese); lancio di nuovi prodotti (90,5%); innovazione nei processi produttivi (88,1%) 20 Fonte: Università Cattolica Sacro Cuore LO STUDIO

LA REDDITIVITÀ MEDIA DEL SETTORE NEL 2007-2013 (Ebitda/vendite) 14,00 Media Ebitda/vendite, ponderata per ricavi, 2007-13. Numero imprese: 448 12,87 12,00 Media Ebitda/vendite 12,00 11,73 del settore 2007-2013 11,10 = 8,51% 10,16 10,13 10,00 8,93 8,79

8,00 6,49 6,23 6,12 6,00

4,00 3,07 3,05 2,00 Pasta Salumi Bakey Snack, Confectionery, Ittico Olio Birra Carni Coloniali Condimenti Conserve Dairy Gastronimia & Piatti pronti 0,00 Acqua e bevande

CRESCITA DEI RICAVI 2007-2013 (CAGR) PER COMPARTI CAGR Ricavi 2007-13. Numero imprese: 400

Fonte: Università Cattolica Sacro Cuore 7,50% 6,92% 6,81% 6,50% 5,97% ANDAMENTO DELLA REDDITIVITÀ NEL PERIODO 2007 -2013 CAGR settore 5,50% 2007-2013 DAIRY (Ebitda/vendite +8,93%) = 3,87% 4,44% 14,00 4,50% 3,76% 3,86% 3,76% 3,95% 11,94 12,00 11,36 11,49 3,50% 3,43% 3,15% 10,00 8,08 2,50% 6,99 1,08% 1,43% 8,00 6,06 6,56 1,50% 6,00 -0,29% 0,50% 4,00 -0,50% 2,00

Olio Birra Ittico Dairy Pasta Carni Acqua Salumi 0,00 Coloniali Conserve e bevande 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Condimenti Gastronimia & Piatti pronti Snack, Bakery Confectionery, Confectionery, Fonte: Università Cattolica Sacro Cuore 21 Aprile 2016

FATTURATO (MIGLIAIA DI EURO) Esselunga Carrefour Auchan-Sma Coop (*) Eurospin Iper-Unes Totale

2010 6.204.536 5.708.729 5.276.858 11.374.460 2.772.233 2.343.984 33.680.800 2011 6.445.180 5.405.274 5.158.030 11.600.166 3.078.127 2.352.879 34.039.656 2012 6.736.938 5.092.572 5.089.822 11.587.902 3.500.839 2.448.762 34.456.835 Gd: chi sale 2013 6.788.562 4.763.276 4.869.166 11.270.952 3.878.763 2.499.696 34.070.415 2014 6.867.697 4.618.351 4.551.593 11.200.845 4.123.289 2.455.381 33.817.156 var% (14-10) +10,7 -19,1 -13,7 +1,8 +48,7 +4,8 +1,5 var% (14-13) +1,2 -3,0 -6,5 -1,5 +6,3 -1,8 -1,0 (*) Variazioni calcolate su base omogenea. Tutti i dati relativi a Coop riguardano le prime nove cooperative e chi scende PUNTI VENDITA COMPLESSIVI (UNITÀ) Esselunga Carrefour Auchan-Sma Coop (*) Eurospin L’analisi di Mediobanca sull’andamento di sei catene (1) (1) (1)

distributive nel periodo 2010-2014. Molto bene 2010 141 1.302 1.827 975 840 2011 141 1.303 1.817 1.000 881 Eurospin ed Esselunga. Tengono Coop e Iper. 2012 144 1.218 1.840 1.011 929 2013 143 1.125 1.806 760 972 Mentre Carrefour e Auchan segnano il passo. 2014 149 1.158 1.875 802 1.003 var% (14-10) +5,7 -11,1 +2,6 -9,3 +19,4 Piangono le catene francesi. Ride e del 10,7% rispetto al 2010. I mar- var% (14-13) +4,2 +2,9 +3,8 +5,5 +3,2 Esselunga e soprattutto Eurospin. gini economici di Esselunga si sono (*) Variazioni calcolate su base omogenea (1) Inclusi i punti vendita in franchising ed affiliati Coop tira un sospiro di sollievo, men- progressivamente ristretti nel corso FATTURATO PER MQ (IN EURO) tre Iper chiude un quinquennio posi- dei cinque anni in esame, anche se Media tivo, nonostante le difficoltà del 2014. la catena ha comunque cumulato uti- Esselunga Carrefour Auchan-Sma Coop È quanto emerge dalla consueta ana- li per 1,1 miliardi di euro. Costo del 2010 16.011,7 5.876,3 5.845,2 6.900,6 8.658,5 lisi del Centro studi di Mediobanca lavoro piuttosto contenuto (12,3%) 2011 16.113,0 5.820,4 5.510,1 6.924,5 8.592,0 sulle performance economiche di nonostante un alto numero di di- 2012 16.431,6 5.620,4 5.346,9 6.816,4 8.553,8 2013 16.240,6 5.230,1 5.126,2 6.773,4 8.342,6 alcune catene distributive che ope- pendenti per area di vendita (49 ogni 2014 15.842,4 4.873,6 4.955,2 6.944,2 8.153,9 rano nel nostro Paese, nel periodo mille metri quadri) e un elevato co- var% (14-10) -1,1 -17,1 -15,2 0,6 -5,8 2010-2014. All’analisi sfuggono due sto del lavoro per addetto, pari a 40 var% (14-13) -2,5 -6,8 -3,3 2,5 -2,3 importanti player del mercato nazio- mila euro. nale come Conad e Selex, la cui par- FATTURATO PER PUNTO VENDITA NEL 2014 (MILIONI DI EURO) E VARIAZIONE % SUL 2010 cellizzazione e organizzazione rende Risultati buoni per Finiper. +1,4 Mentre l’attività finanziaria difficile un’analisi aggregata, secondo Media semplice 20,2 quanto dichiarato dal Centro studi di ancora Coop -6,0 Mediobanca. Finiper chiude il quinquennio con Coop una crescita del fatturato del 4,8%, 13,2 Crollano i francesi anche se nel 2014 segna un legge- -11,9 Auchan L’Italia si conferma un terreno mi- ro calo (-1,8%). La società di Brunelli 12,9 nato per le insegne francesi. In que- (che controlla anche Unes) ha rag- -21,6 sti cinque anni Carrefour registra un giunto un giro d’affari che sfiora i 2,5 Carrefour calo di fatturato del 19,1%, mentre la miliardi di euro, con utili cumulati nei 7,9 + 6,1 flessione di Auchan si arresta al 13,7. cinque anni pari a circa 73 milioni di Esselunga Risultati negativi anche nel 2014, con euro. L’azienda regista il più basso 47,0 una flessione rispettivamente del 3% costo del lavoro per dipendente, tra e del 6,5%. Il crollo di Carrefour si le insegne considerate, pari a 31mila Fatturato per punto vendita (in milioni di euro) Var. % sul 2010 lega a una contrazione del numero euro, con un Roe 2014 importante STRUTTURA % DEL CONTO ECONOMICO E INDICATORI DI EFFICIENZA E REDDITIVITÀ dei punti vendita, passati in cinque (10,5%). Esselunga Carrefour Auchan-Sma Coop Eurospin Iper-Unes anni da 1.302 a 1.158 (-11,1%), con Coop si conferma leader per fat- un progressivo abbandono degli affi- turato, con un 11,2 miliardi di euro, Valore aggiunto 19,9 15,4 14,8 18,7 13,6 19,2 liati. Il risultato economico è sconfor- sostanzialmente stabile nel periodo Costo del lavoro 12,3 14,6 14,0 14,9 5,6 13,1 tante, con perdite per 2,4 miliardi di 2010-2014 (+1,8%) e in leggerissima Mol 7,6 0,8 0,8 3,8 8,0 6,1 Ammortamenti 2,4 2,7 4,2 4,0 2,2 3,5 euro nel periodo considerato. Meno flessione nel 2014 (-1,5%). Sul conto Mon 5,2 -1,9 -3,4 -0,2 5,8 2,6 difficile (si fa per dire) la situazione economico della cooperativa ha un Oneri (+) finanziari netti 0,3 0,6 0,0 -2,8 0,0 1,0 di Auchan che in cinque anni ha ac- ruolo decisivo l’attività finanziaria, che Risultato corrente 4,9 -2,5 -3,4 2,6 5,8 1,6 cumulato perdite per 316 milioni di sostiene il risultato corrente nel 2014 Costo del lavoro per 40 42 38 32 37 31 euro. Pesante anche il rapporto tra (2,6% del fatturato). In cinque anni le dipendente (migliaia di euro) costo del lavoro e valore aggiunto, Coop hanno cumulato utili per 53 Valore aggiunto netto per nettamente superiore al 100%. milioni di euro. Nel 2014 la gestio- 57 37 29 32 74 38 ne industriale è stata negativa per sei dipendente (in migliaia di euro) Brilla Eurospin. società tra le 11 che compongono Costo del lavoro/valore Ed Esselunga continua a crescere l’aggregato Coop, con risultati parti- aggiunto netto (in %) 70,3 115,0 132,1 101,4 49,1 83,4 Dal 2010 al 2014 Eurospin ha vi- colarmente negativi per Coop Sicilia sto crescere il proprio fatturato del (-13,7%) e Coop Lombardia (-4,2%). Roi (%) 13,7 neg. neg. 2,5 23,0 5,5 Roe (%) 13,6 neg. neg. 0,1 24,2 10,5 48,7%, con un 6,3% nel 2014, con Dal 2010 la gestione finanziaria di Giorni magazzino 19,7 35,4 33,9 36,9 17,5 52,5 vendite complessive oltre i 4,1 mi- Coop ha prodotto un saldo positivo DIPENDENTI (NUMERO MEDIO) liardi di euro. Merito di una grande di oltre 1 miliardo di euro, ma con efficienza industriale: veloce riciclo di svalutazioni per 814 milioni. Il porta- Esselunga Carrefour Auchan Coop Eurospin Finiper Totale -Sma magazzino (in media 17,5 giorni), di foglio finanziario ha quindi generato 2010 19.322 17.917 19.347 52.872 4.618 9.775 123.851 una bassa incidenza dei costi del per- risorse per circa 220 milioni di euro. 2011 19.685 16.528 18.654 52.799 4.825 9.812 122.303 sonale (5,6%) e di un fatturato per Paolo Frettoli 2012 20.221 16.009 18.257 52.384 4.892 10.024 121.787 addetto molto più alto degli altri pla- 2013 20.605 16.080 17.417 52.101 5.614 10.337 122.154 yer in esame (650mila euro contro 2014 21.135 15.962 16.841 52.609 6.333 10.271 123.151 i 325mila di Esselunga). Dal 2010 il var % (14-10) 9,4 -10,9 -13,0 0,7 37,1 5,1 -0,1 2,6 -0,7 -3,3 1,0 12,8 -0,6 0,8 leader italiano dei discount ha accu- I TEMPI DI PAGAMENTO var % (14-13) mulato utili per 550 milioni di euro FATTURATO PER MQ NEL 2014 (EURO) E VARIAZIONE SUL 2010 Di seguito i tempi di pagamento e, con un Roe 2014 pari al 24,2%, è -1,1 +0,6 la società più redditizia tra quelle in medi delle sei catene analizzate da Mediobanca. -5,8 esame. Esselunga: 66,8 giorni Esselunga si conferma la catena più Carrefour: 81 giorni -15,2 efficiente con un fatturato per metro Auchan: 96,4 giorni -17,1 quadro quasi inarrivabile: quasi16mi- Coop: 56,6 giorni la euro Le vendite, nel 2014, si sono Eurospin: 66,8 giorni 15.842 6.944 4.874 4.955 8.154 attestate oltre i 6,8 miliardi di euro, Iper-Unes: 75,6 giorni 22 Esselunga Coop Carrefour Auchan Media semplice in crescita dell’1,2% rispetto al 2013 Fatturato per mq (euro) Var. % sul 2010 RETAIL

FOCUS COOP FATTURATO PER MQ NEL 2014 (EURO) DELLE PRINCIPALI DETTAGLIO DEL PORTAFOGLIO FINANZIARIO DELLE COOP (2014) IN MILIONI DI EURO SOCIETÀ DELL’AGGREGATO COOP Titoli non Titoli Totale Raccolta Cassa Partecipazioni immobilizzati immobilizzati da soci

Unicoop Firenze 333,6 1.225,9 202,5 14,3 1.776,3 2.149,4 Coop Adriatica 403,8 1.747,4 78,8 422,4 2.652,5 2.284,1

13.825 Coop Estense 186,1 953,8 211,8 348,2 1.699,9 834,2 Coop Lombardia 55,4 924,4 65,0 113,0 1.157,8 1.158,7 Unicoop Tirreno 46,2 480,3 440,3 247,4 1.214,2 1.199,2 6.877 6.709 7.421 6.254

6.095 Nova Coop 60,6 782,9 7,7 242,8 1.093,9 758,6 5.901 4.750 3.614 5.758 Coop Nordest 624,7 483,5 48,9 370,7 1.527,8 1.444,6 Coop Liguria 59,1 628,3 147,8 227,1 1.062,2 663,1 Coop Centro Italia 227,8 86,5 110,2 124,6 549,1 581,9 Distribuzione Roma 4,9 0,0 0,0 0,0 4,9 0,0 Coop Sicilia 9,4 0,0 0,0 0,0 9,5 0,0

Unicoop Unicoop Firenze Coop Liguria Unicoop Tirreno Coop Adriatica Coop Centro-Italia Coop Lombardia Nova-Coop Coop Estense Coop Nordest Coop Sicilia Totale 2.011,7 7.312,9 1.312,9 2.110,6 12.748,1 11.073,8

SALDO FINANZIARIO E SVALUTAZIONI NEL 2014 DELLE COOP (MILIONI DI EURO)

65,7 46,8 19,5 35,2 43,1 31,7 31,2 19,8 8,2 0,0 -0,1

-3,2 Proventi -4,3 -5,5 finanziari netti

-13,0 -6,3 -9,8 -15,4 -15,5 -13,9 Svalutazioni -60,1 -67,2 Unicoop Coop Coop Unicoop Coop Nova Coop Coop Coop Distribuzione Coop Firenze Adriatica estense Tirreno Lombardia Coop Nordest Liguria Centro Italia Roma Sicilia 23 Aprile 2016 ATTUALITÀ La grana delle aflatossine Maxi inchiesta della procura di Brescia su latte contaminato. Oltre 50 indagati e 7mila forme di formaggio sequestrate. Oltre 30 indagati, che diventano trolli presso le aziende zootecniche e presto più di 50, tra allevatori e re- gli stabilimenti di lavorazione del latte. LA RISPOSTA DEL CONSORZIO sponsabili di stabilimento del settore “Il piano”, si legge in una nota, “vuole caseario, accusati di adulterazione e dare una risposta rapida ed efficace DI TUTELA DEL GRANA PADANO contraffazione di sostanze alimentari. al problema aflatossine nella filiera Il 29 marzo, all’indomani di nuove evidenze emerse dall’indagine, il Consorzio del grana 4mila forme di grana padano, ancora lattiero casearia. Il latte lombardo è padano, già intervenuto più volte a rassicurare i consumatori sulla salubrità del formaggio, da marchiare, sequestrate - che an- sicuro e controllato. Regione Lom- prova a mettere un punto fermo sul coinvolgimento della Dop. Ecco il testo integrale del che in questo caso lieviteranno poi bardia si è quindi impegnata a porre comunicato, firmato dal direttore generale, Stefano Berni. fino a 7mila - perché sarebbero state tra gli obiettivi prioritari per i suoi di- “Ribadiamo ancora, e ci fa piacere che anche legge, si sono macchiati di un grave reato prodotte con latte contaminato da rigenti veterinari e tecnici della pre- durante la Pasqua ciò sia emerso nei più im- penale. Il latte fuori norma non poteva esse- aflatossine. Diverse perquisizioni e venzione lo svolgimento dei controlli portanti media italiani, che re consegnato dalla stalla, cinque caseifici sotto osservazione. straordinari previsti”. Le indagini però mai grana padano è an- anche se diluito con latte La maxi inchiesta della procura di proseguono. E si allargano. Immedia- dato o potrà andare in di- indenne da aflatossine in Brescia, condotta dal sostituto pro- tamente dopo Pasqua si apprende stribuzione se non perfetto modo che la cisterna fos- curatore Ambrogio Cassiani insieme che sono ben 15 i fascicoli di indagine dal punto di vista sanitario. se dentro i limiti, così come ai carabinieri dei Nas, scoppia il 15 aperti in procura, oltre 7mila le forme Infatti, il problema aflatos- non poteva essere lavora- marzo. Ed è un vero e proprio terre- sequestrate e complessivamente una sine inizia con il latte di to latte fuori dai limiti. Chi, moto. L’indagine, durata sei mesi, ha sessantina le persone, dai produttori settembre e mesi successivi consapevolmente, non si è e il primo formaggio pro- attenuto a queste regole portato gli inquirenti a scoprire che di latte ai rappresentanti dei caseifi- dotto da quel mese diven- dovrà pagare penalmen- il latte contaminato è stato venduto ci, che risultano coinvolte o indaga- terà grana padano e potrà te in Tribunale secondo le o comprato da allevamenti e caseifi- te. Adulterazione o contraffazione di essere distribuito solo dal leggi vigenti e poi dovrà ci, distribuiti nelle province di Brescia, sostanze alimentari e, per qualcuno, prossimo luglio in poi. Ov- vedersela con il Consorzio Bergamo, Mantova e Cremona, ed frode nell’esercizio del commercio viamente, ogni forma verrà grana padano per il danno utilizzato in prevalenza per produr- sono i reati contestati agli indagati. verificata e solamente il di immagine che ha cau- re grana padano e provolone. Tutto Ma non finisce qui, anzi. Dalle indagini formaggio assolutamente sato e i danni commerciali ha avuto inizio da alcune segnalazioni emerge un nuovo elemento che au- sicuro andrà dalla prossima che ne dovessero derivare. estate in poi sul mercato, Non sarà mai consentito di aflatossine oltre i limiti riscontra- menta la preoccupazione. Se, infatti, Stefano Berni te nel latte, arrivate all’Istituto zoo- all’inizio dell’inchiesta sembrava che come del resto è sempre a pochi furbetti di delegit- profilattico dalla Centrale del latte di tutto il formaggio prodotto con latte avvenuto e sta tuttora av- timare un intero sistema venendo. Il Consorzio si è già costituito par- fatto di migliaia di allevatori e centinaia di Brescia e dal gruppo Ambrosi. Nel- contaminato fosse sotto sequestro te civile e adirà ogni altra via legale contro caseifici seri, coscienziosi e rispettosi di tutte le ore immediatamente successive e, quindi, nessun rischio riguardasse coloro che, consapevolmente, infrangendo la le rigorose regole in essere”. alla notizia, il Consorzio di tutela del i consumatori, si apprende che inve- grana padano Dop, precisa: “Non ci ce con il latte incriminato sarebbero risulta che grana padano prodotto stati prodotto anche formaggi fre- con latte contaminato sia arrivato schi, come mozzarelle, provoloni e sulle tavole dei consumatori perché ricotte, finiti direttamente nel canale è stato bloccato in magazzino, per della ristorazione, probabilmente ad cui i consumatori possono stare as- insaputa dei titolari di ristoranti e solutamente tranquilli”. Spiega poi il pizzerie. Ma come è potuto accadere direttore dell’Ente, Stefano Berni, en- tutto questo? Secondo gli inquirenti trando nel merito delle indagini:”Da il latte contaminato anziché essere questa vicenda il Consorzio grana distrutto veniva miscelato con pro- padano è il primo ad essere danneg- dotto di qualità così da abbassare giato. Un danno provocato da pochi drasticamente i dati fuori norma. Un soggetti che avrebbero voluto fare i comportamento vietato dalla legge furbi. Chiaro che nei loro confronti e, per gli inquirenti, messo in atto da agiremo con rigore e fermezza. Noi qualcuno in maniera deliberata pur abbiamo come principale mission la di vendere il latte in un momento di tutela del consumatore e da sempre grave crisi del mercato. ci battiamo per raggiungere questa Qualcuno, fra i caseifici coinvolti, finalità. In tal senso abbiamo sempre non sapeva dei problemi del latte e collaborato con le autorità sanitarie lo ha acquistato lo stesso per lavorar- preposte alla sicurezza degli alimenti, lo, qualcun altro, secondo l’accusa, se IL MINISTERO DELLA SALUTE e con tutti gli organismi deputati ai ne è accorto e ha fatto finta di nulla. INTENSIFICA I CONTROLLI controlli, a cominciare dai Carabinie- I nomi dei caseifici coinvolti sono sta- ri dei Nas. Il Consorzio ringrazia la ti diffusi dalla stampa nelle settima- Con una nota inviata il 29 marzo, il ministe- procedure di autocontrollo, che consen- procura di Brescia, il magistrato inca- ne successive. Si tratterebbe, ma il ro della Salute invita gli assessorati di tutte tano di monitorare i pericoli legati al suo ricato dottor Cassiani e i Nas per l’o- condizionale è d’obbligo, della Cabre, le regioni a intensificare i controlli ufficiali, processo produttivo gestendone eventuali perazione di pulizia che stanno svol- azienda di Verolanuova (Bs), dove si “necessari per la verifica di conformità dei rischi, anche attraverso indagini analitiche, gendo, e manifesta ogni disponibilità trovano sotto sequestro sanitario prodotti alimentari e dei mangimi ai requi- e procedendo, nei casi di non conformità, per colpire chi, consapevolmente, si 4mila forme, la maggior parte delle siti previsti dalla vigente normativa, nonché ad informare la competente autorità, a ri- è reso responsabile di questo rea- quali in attesa di ricevere il marchio a verificare se sul proprio territorio sus- tirare il prodotto oppure, se questo è già sistano le condizioni per attivare le pro- arrivato al consumatore, richiamarlo. La to”. Lo stesso giorno anche Regione grana padano, di Fattorie Padane, cedure operative straordinarie. Tali forme circolare si chiude con una frase, che rivela Lombardia interviene sulla vicenda. con sede a Treviglio (Bg) e caseificio di controllo potranno essere attivate sia la preoccupazione che le indagini sulla con- L’Unità operativa veterinaria, infatti, a Spino D’Adda (Cr), di cui è socio presso i laboratori, che presso le singole taminazione da aflatossine sta generando: presenta, insieme all’assessore all’A- Roberto Cavaliere, presidente Copa- aziende di produzione”. L’operatore del “Si confida nella scrupolosa applicazione gricoltura, Gianni Fava, il nuovo Piano gri, e della Solat di Leno, sempre in settore alimentare, infatti, deve garantire la e nella massima diffusione della presente di gestione straordinaria emergenza provincia di Brescia. sicurezza dei prodotti attraverso corrette circolare”. 24 aflatossine, che prevede 6mila- con Alice Realini

Aprile 2016 VIAGGIO NEL MONDO FOOD TRUCK DELLO STREET FOOD

Un fenomeno in rapida evoluzione. Ma che in Italia incontra numerosi ostacoli. Intervista ad alcuni, coraggiosi, esercenti.

Chi ha avuto modo di visitare Expo dinare. Un meccanismo irragionevo- 2015 deve aver notato le file chilo- le, che va contro il principio del fast ROCK BURGER FOOD TRUCK metriche davanti ai venditori di street food stesso. Per di più, dopo due ore food. E questo è solo un esempio, per- consecutive bisogna richiudere tutto e Rock Burger è una società che ope- ché in realtà gli eventi organizzati per spostarsi di almeno 500 metri. Non da ra da tempo nel mondo della ristora- dar spazio a questo fenomeno si mol- ultimo, gli investimenti necessari per zione. I soci, Andrea Bariselli, lo chef tiplicano anche in Italia. E per fortuna, allestire un food truck che si rispetti, Enrico Salvini e Lele Lutteri, vengo- viene da dire, visto che in molti casi esteticamente accattivante, ma anche no dal mondo della musica e hanno questi festival sono l’unica possibilità funzionale per cucinare e omologato tutti una forte passione per la cucina di lavoro per gli oltre 100 food truck alle norme igienico sanitarie vigenti, americana tradizionale. Il progetto è in circolazione nel nostro Paese. superano i 100mila euro. L’unica pos- partito dalla rubrica di Panorama ‘Ri- Sono, infatti, innumerevoli gli ostaco- sibilità di lavorare, come anticipato, cette rock’, per poi conquistarsi uno li che bisogna affrontare per riuscire a restano gli eventi organizzati da priva- spazio su Virgin Radio, fino ad arrivare all’apertura dell’omonimo ristorante in cavarsela in questo mondo. Anzitutto, ti, ma anche qui non è così facile: per via Oldofredi 27, dove i classici ham- la categoria dello street food non è partecipare bisogna pagare e può ca- burger americani vengono riletti per il riconosciuta a livello legale, bensì ri- pitare che, senza una buona pubblicità, mercato italiano. Il Food Truck nasce OFFERTA: gli hamburger, da 220 gram- entra in quella dei venditori ambulanti, con l’incasso non si riesca nemmeno per proporre, in strada, una versione mi, sono proposti nella versione ‘Born insieme alle bancarelle dei mercati e ai a coprire le spese di partecipazione. ridotta del menu del locale. in the Usa’, con carne di manzo, e nel- cosiddetti ‘paninari’ che, oltretutto, di- Le istituzioni sembrano non curarsi di la versione adatta per i vegetariani. Il fendono accanitamente le proprie po- questo nuovo, crescente, fenomeno, FOOD TRUCK: un Gmc Bluebird de- menu prevede anche chili messicano e stazioni. Un accorpamento inadeguato, ma si tratta di un problema che non gli anni Sessanta prelevato da una base patatine fritte. visto che la proposta dei food truck si potrà ignorare a lungo, visto che nel americana (unico food truck statuni- PREZZI: gli hamburger partono da 8 è completamente diversa per visione, 2015 le richieste di licenza per questo tense in Italia), personalizzato a tema euro, ma con 10 euro è possibile avere creatività e qualità. In secondo luogo, tipo di attività sono state più di 3mila rock da Lele Lutteri, con una cucina i menu ‘Combo’, che combinano ham- perfettamente attrezzata. burger e patatine o chili e patatine. per ottenere le licenze bisogna affron- in Italia. tare infinite ed estenuanti pratiche bu- rocratiche, differenti in ogni Comune. Una volta ottenuta l’autorizzazione, è PEPPO’S necessario sapere che ci sono aree co- munali, solitamente le più interessanti Una start up che non ha ancora compiuto l’anno di vita, intrapresa da due da un punto di vista dell’affollamento, gastronauti appassionati con la volontà di offrire fast food di qualità. Giuseppe che sono vietate a questo tipo di eser- Moglia e Paola Tescari hanno creato non solo un food truck, ma un piccolo cizi. La motivazione è che deturpereb- bistrot itinerante con un’offerta di livello. Oltre a partecipare ai principali bero il territorio. Ma in alcuni casi lo eventi di street food, da fine febbraio Peppo’s ha ottenuto, grazie alle ampie street food è invece riuscito a riqualifi- vedute dell’amministrazione pubblica comunale, la licenza per esercitare in un care le aree urbane, come ad esempio parco di Biella, in una zona abitata, popolata da uffici e adiacente a una scuola. nel caso di ‘Eat market’, l’evento or- ganizzato periodicamente a Lambrate FOOD TRUCK: un vecchio furgone Mercedes dismesso, delle poste tedesche, lungo 7 metri, allestito e personalizzato in (Milano). Ancora più assurdo, il fatto Italia. OFFERTA: in continuo perfezionamento, il menu propone piatti tradizionali piemontesi, hamburger gourmet, polpette arti- che un food truck sarebbe autorizzato gianali biologiche, gofri (cialde piemontesi, in versione dolce e salata), la pizza e mortazza laziale. Tutti realizzati con materie a fermarsi in un qualsiasi parcheggio e prime fresche e selezionate, per il 60% biologiche, prodotte da piccole aziende locali. Oltre a un’offerta tradizionale di somministrare cibo itinerante, eppure bibite, vengono proposti anche vini (per scelta non piemontesi), birre artigianali locali, Menabrea e anche la ‘MoleCola’, la la legge prevede che non sia possibile cola di Torino. aprire la struttura senza che ci siano PREZZI: variano da 3 a 10 euro. 26 già persone in fila ad attendere di or- FOCUS ON

STEIGER ASIAN CROSSOVER

Il titolare, Renato Pelosi, Nato a Hong Kong ma cresciuto a Milano, Marco Loy è uno chef affer- è un appassionato del mato che gestisce tre ristoranti nel capoluogo lombardo. Non soddi- mondo delle birre. Ha sfatto, lo scorso anno ha deciso, in collaborazione con Poalo Bertucci, di quindi cercato in Euro- inserirsi anche nel mondo dello street food. La scelta è quella di esprime- pa una proposta non re, con i piatti proposti, la propria filosofia culinaria dell’Asian crossover, ancora presente in Italia, appunto. Una continua sperimentazione tra le migliori cucine asiatiche: diventando esclusivista, cinese, giapponese, vietnamita, malese, thailandese, senza dimenticare la in Italia, per Steiger, bir- tradizione italiana, il tutto in versione cibo da strada. rificio slovacco attivo dal 1473. A questo pun- FOOD TRUCK: un moderno furgone to nasce l’idea del food dotato di friggitrice, fry top e piastre a truck come occasione induzione. per proporre non solo l’ottima birra selezionata, ma anche panini OFFERTA: il menu è in costante evolu- gourmet, dai gusti ricercati. Attivo nella città di Biella, dove è riu- zione. Propone dai classici cibi di strada scito ad ottenere nel mese di febbraio il permesso di esercitare in orientali fino alle ricette creative idea- due postazioni, il food truck partecipa anche agli eventi di street te interamente dallo chef. Arancini di food organizzati in Italia. sushi California, uramaki, pad thai, yaki udon, ravioli in salsa malese, spiedini di FOOD TRUCK: un furgone di 6 metri che traina un carro, unico pollo satay, tortillas asiatiche, okonomi- perché ispirato alle vecchie roulotte americane. Realizzato in ve- yaki, edamame, alga wakame, dorayaki troresina all’estero, è stato poi completamente coibentato, omo- e sushi burrito (sfoglia di soia rosa con logato e attrezzato in Italia. Una volta aperta, la struttura dispone ripieno di salmone, avocado, philadelphia, maionese giapponese e tobiko, anche di tavoli e sedie. ossia uova di pesce volante). Senza dimenticare i pratici vassoietti ‘Ben- OFFERTA: oltre ai fritti tradizionali (come polpette, patate e ver- to box’ - il cui apporto calorico è attentamente studiato da Loy, in un dure in pastella) o più particolari (come il fritto alla piemontese), dosaggio equilibrato fra proteine e vitamine - disponibili nelle versioni il menu prevede sei diverse tipologie di panini, di cui tre con nomi ‘Tokio style sushi’, ‘Tokio style chicken’, ‘Cantonese bento’ e ‘Asian veggie’, piemontesi, realizzati con materie prime locali. Come ad esempio quest’ultimo dedicato a vegetariani e vegani. Grande attenzione anche ‘Al padrun da cà’, che contiene straccetto di maiale marinato con per le bibite, che oltre a prevedere l’offerta tradizionale, comprendono birra nera. La proposta di birre si è ampliate nel tempo e ha inte- anche due analcolici a base di aloe, il sakè (servito anche caldo) e la birra grato anche la Cèlia, per celiaci, e varietà di birra rossa. Asahi. PREZZI: i panini costano da 5 a 7 euro. PREZZI: i fritti, come il classico involtino primavera, partono da 4 euro, per arrivare fino ai Bento box da 10 euro.

ZIBO CUOCHI ITINERANTI

E’ il ristorante itinerante di Giulio Potestà (28 anni) e Alessan- dro Cattaneo (30 anni), grandi amici da quando, nel 2010, si sono incontrati all’Alma di Gualtiero Marchesi. Dopo un’espe- rienza di circa otto anni, nei quali hanno lavorato in importanti cucine, hanno deciso di portare on the road una cucina arti- gianale di alta qualità, che rivisita la tradizione italiana in chiave street food, con piatti veloci da servire e facili da mangiare, adatti anche ai vegetariani. Le materie prime sono italiane.

FOOD TRUCK: un furgone di 6 metri, personalizzato nella gra- fica esterna, equipaggiato con una cucina professionale dotata di bollitore, friggitrici, quattro fuochi a gas e un frytop. OFFERTA: suddivisa in quattro categorie: pasta fresca ripiena, sandwich, frittini e dolci fatti in casa al bicchiere. I ravioli, rigoro- samente chiusi a mano, ‘contengono’ ciascuno un primo piatto della cucina italiana, come la pasta con le sarde, i pizzoccheri alla valtellinese, le orecchiette di grano arso pugliese con cime di rapa e burrata, il risotto alla milanese, la pasta alla norma, le trofie al pesto genovese e la carbonara. I sandwich combinano il pane in cassetta, prodotto da un piccolo laboratorio milanese che usa farine di farro macinato a pietra e lievito madre, con una farcitura lavorata artigianalmente, come nel caso del ton- no alalunga, del salmone marinato, della porchetta nostrana e del pastrami (punta di petto di manzo marinata, affumicata e cotta a bassa temperatura). I fritti contemplano: falafel vegani, mondeghini (polpettine milanesi di bollito di carne), crocchete di gateau di patate con salsa barbeque homemade, nuggets di pollo marinato allo zenzero, panelle di ceci e molto altro. Per chiudere il pasto: tiramisù di vari gusti, cheese cake di vaccina con crumble agli arachidi, spuma di yogurt con frutta fresca di stagione e tanti altri dolci fatti in casa. PREZZI: da 6 a 10 euro per un pasto completo di bibita.

27 Aprile 2016 EXPORT Asia: si parte da Singapore Agilità burocratica, stabilità governativa e un contesto favorevole al business fanno della città stato il luogo ideale per approcciare l’area. Anche per le aziende alimentari.

“Singapore is Asia for beginners”. Singa- Asean”, spiega Federico Donato, presiden- pore è l’Asia per i principianti. Una battuta te della Camera di commercio italiana a per spiegare quanto questa città stato nel Singapore. “E la maggior parte dei capitali cuore del Sud Est asiatico sia un luogo più passa proprio per Singapore”. La fetta è facile di altri per fare affari. Almeno se para- in crescita, ma per l’Italia si parla ancora di gonato ad altri paesi dell’Estremo Oriente. briciole. Se ne è parlato nel corso di un interessan- te incontro che si è svolto lo scorso 14 Al ristorante è meglio marzo, presso la sede di Assolombarda a Ma torniamo a Singapore per parlare Milano. di cibo. Qual è il contesto distributivo? “Il Diritto anglosassone (eredità del pas- retail alimentare è piuttosto scarso”, spiega sato coloniale), grande agilità burocratica, Rita Bonucchi, della Bonucchi e Associati, stabilità di governo, certezza delle proce- società di consulenza che si occupa anche dure e un generale clima favorevole a chi di marketing internazionale. “In compenso viene a fare affari (business friendly), fanno c’è una grandissima vivacità nei consu- della città l’ambiente ideale per l’attività im- mi fuori casa. Praticamente i singaporiani prenditoriale. A queste qualità si aggiunge, mangiano a casa solo se sono malati. Que- dallo scorso aprile, l’uscita di Singapore dal- sto fa sì che la ristorazione sia un compar- la black list del ministero dell’Economia, il to estremamente articolato e maturo”. purgatorio in cui era stata inserita per una Una buona notizia, ovviamente, per le mancanza di trasparenza nelle transazioni specialità italiane, che possono trovare finanziarie. Senza scendere in dettagli, basti nell’Horeca un buon canale di sviluppo LE NORMATIVE sapere che l’inserimento nella lista dei cat- insieme alla ristorazione. Il settore dell’o- SANITARIE tivi non consentiva la deducibilità dei costi spitalità è, infatti, uno dei più dinamici del delle operazioni di imprese (anche con- Paese. Ci sono le maggiori catene di alber- L’importazione di prodotti trollate da società italiane) con sede a Sin- ghi, grandi ristoranti e il comparto è in con- food a Singapore è regolata gapore. Inoltre, gli utili distribuiti a società o tinua espansione. Anche perché Singapore dall’autorità locale in materia persone fisiche residenti in Italia, da una re- è uno dei maggiori hub aeroportuali del di sicurezza alimentare e ve- altà singaporiana, venivano tassati prima nel mondo con milioni di passeggeri che ogni terinaria: l’Ava, Agri-Food and Paese asiatico e, quello che restava, in Italia. anno atterrano nello scalo dell’arcipelago, veterinary authority. Secondo le direttive della ‘World orga- Insomma: prima dell’uscita dalla black list, il Changi Airport, che conta tre terminal e nisation of animal health’ (Oie), aprire una società (trasparente) a Singa- per il 2020 ne sono previsti altri due, oltre recepite dall’Ava, l’Italia è ri- pore non era particolarmente vantaggioso. a un enorme spazio commerciale annes- conosciuta come Paese ‘Food so. Un sistema complesso di infrastrutture mouth diseases’ (Fmd) Free’, La porta dell’Asean che è destinato a sostenere i crescenti flus- dove la vaccinazione degli ani- Fare affari a Singapore sembra quindi si turistici, altro settore in cui il governo del mali non è praticata e, pertan- diventato ancora più semplice, soprattutto Paese è pronto a scommettere. to, anche i formaggi vengono se si paragona la situazione con altri paesi Ma lo sviluppo dell’hospitality non guar- sottoposti a procedimenti spe- del Sud Est asiatico. Ma perché scegliere da ovviamente solo ai vacanzieri. Singapore ciali. proprio questo arcipelago? Innanzitutto, è anche un ottimo polo congressuale e, in Ad esempio, secondo quanto perché rappresenta di per sé un mercato qualità di grande centro economico mon- spiega l’ufficio Ita (ex Ice) di Singapore, per quanto riguarda piuttosto interessante. Nonostante una su- diale, deve garantire l’accoglienza a donne i prodotti lattiero caseari, come perficie pari a poco più della metà dell’area e uomini di business dei cinque continenti. yogurt, formaggi e creme, l’im- del Comune di Roma, ha un Pil nazionale Questo significa sistemazioni di lusso e ov- portatore deve assicurarsi che paragonabile a quello della Danimarca e viamente buon cibo. siano controllati dalle compe- circa 5,5 milioni di abitanti. Occasioni quindi tenti autorità nel paese espor- non mancano. Ma addirittura si moltiplica- Il mondo alimentare nel Sud Est asia- tatore e deve conservare que- no se si guarda a Singapore come la via di tico sti prodotti in uno stabilimento accesso per tutta l’area Asean. Questa or- Se l’Italia è ancora poco presente nell’a- soggetto alle ispezioni dell’Ava. ganizzazione economica (per certi aspetti rea Asean, l’agroalimentare del nostro Pa- Ogni importatore, su richiesta simile alla primissima Cee) comprende: ese lo è ancora meno. Il settore non com- dell’Ava, deve essere inoltre in Indonesia, Malesia, Myammar, Vietnam, In- pare nella lista dei comparti più importanti grado di fornire i seguenti cer- tificati: Haccp, Gmp, certificato donesia, Cambogia, Brunei, Laos, Viet Nam, per l’export italiano nell’area, che nel 2015 sanitario, attestato di esporta- Filippine, Tailandia e, appunto, Singapore. ha ampiamente superato i 5,6 miliardi zione, licenza di produzione. Totale: oltre 600 milioni di abitanti e un Pil di euro (fonte: ministero dello Sviluppo superiore ai 2.400 miliardi di dollari Usa economico, periodo gennaio-ottobre). (fonte: Fondo monetario internazionale). Singapore resta comunque la destinazio- Singapore Un’area non omogenea: si va da giovani ne privilegiata dell’area, con un’incidenza È una città-stato insulare situata a Sud della economie in via di sviluppo e mercati già del 29,1%. Tuttavia le iniziative del mondo Malesia. Attualmente è una repubblica, ma piuttosto maturi e quindi interessati anche agroalimentare non mancano. Dalle picco- è stata a lungo una colonia inglese fino al a prodotti ad alto valore aggiunto, come le operazioni alle grandi avventure. Valga 1963, mentre è indipendente dalla Malesia dal 1965. quelli dell’alimentare italiano. C’è spazio, su tutti l’esempio di Mzb Group (Massi- quindi, per attività e obiettivi molto diffe- mo Zanetti beverage group, che controlla Abitanti: circa 5,5 milioni renti. marchi come Segafredo) che nel 2014 ha Pil: oltre 450 miliardi di dollari L’Europa ha già messo piede da anni in acquisito il 100% della Boncafe Group, che Pil pro capite: 82.762 dollari questa porzione di mondo (e non ci rife- ha sede a Singapore. Che sia di buon au- Superficie: circa 700 Km quadrati riamo alle avventure coloniali): “L’Ue è il spicio. 28 primo investitore internazionale nell’area Paolo Frettoli Aprile 2016 LA FOTOSTORIA Animalisti: fra aggressioni e minacce Giuseppe Cruciani, conduttore de La zanzara e Camillo Langone, giornalista de Il Foglio e Il Giornale, sono le ultime vittime del fanatismo vegano. Un fenomeno in crescita. Molto pericoloso... L’aggressione che ha subito Giuseppe Cruciani ha dell’incredibile. In sette si sono posizionati fuori dalla sede del gruppo Il Sole 24 Ore e lo hanno chiamato fuori. Ma perché? Il conduttore della Zanzara, nota trasmissione di Radio 24, da tempo porta avanti una campagna contro le tesi degli animalisti. Meglio, contro la loro esaspera- zione. Nulla vieta, e ci mancherebbe altro, di pensare che una difesa degli animali passi anche dal rifiuto di mangiare carne. Differenti invece sono i toni, l’acrimonia Un gruppo di animalisti si presenta, venerdì 25 marzo, sot- Il loro obiettivo è Giuseppe Cruciani. Al megafono viene e l’odio nei confronti di chi non la pensa to le finestre del palazzo che ospita Il Sole 24 Ore, in via chiesto ripetutamente al giornalista e conduttore del pro- come gli animalisti. Ed è contro questo Monte Rosa a Milano. Sono in sette. E molto incazzati. gramma radiofonico La Zanzara di scendere. atteggiamento esasperato che Giuseppe Cruciani si è sempre scagliato. Parliamoci chiaro: il conduttore della Zanzara va giù pesante. La sua trasmis- sione è la fiera di “cazzi”, “minchie” e “vaffanculo”. Chi scrive non ama questo approccio e lo considera sbagliato. Ma un conto è parlare in radio, altro è cercare di pestare uno che non la pensa come te. Non solo. Al termine della giornata che ha visto la farsa degli animalisti davanti al palazzo de Il Sole 24 Ore, il Fronte Ani- Cruciani non se lo fa dire due volte. Scende dal suo ufficio Immediata la reazione. In tre, una donna e due uomini, al piano superiore. E, armato di un salame, lo mostra agli cercano di entrare nella sede del giornale urlando: “Vieni malista su Facebook ha così postato: “Chi animalisti. fuori. Hai paura. Hai paura”. predica violenza e sopraffazione e in più deride e porta in studio animali condan- nati a morte si deve aspettare solo una reazione forte e decisa degli animalisti”. E annuncia: “Non finisce qui”. Ricorda molto i proclami con in fondo la stella a cinque punte. Chi, come il sottoscritto, ha vissuto da vicino gli anni di piombo ricorda anco- ra con tremore e timore le minacce delle Brigate Rosse. Fatti che non vorremmo si ripetessero. Ancor più allucinante quello che è suc- L’addetto alla portineria cerca di fermarli. Ma non ci rie- Dopo un po’ Cruciani ritorna in portineria. È allibito e cesso dopo la vicenda Cruciani. Il comico sce. L’intenzione è quella di trovare Cruciani che, nel frat- incazzato. Chiede chi e quanti sono. E poi aggiunge: “Io Luca Bizzarri, solidale con il conduttore tempo, si è nascosto. me li mangio uno per uno”. della Zanzara, si è fatto un selfie con in mano un salame e l’ha pubblicato sulla sua pagina Facebook. Poco dopo però i gestori del sito lo hanno rimosso “perché non rispetta gli standard della comunità Facebook”. E non è finita qui. Camillo Langone è stato massacrato in rete dagli animalisti. Ma cosa avrà mai fatto il giornalista de Il Foglio e Il Giornale? Langone, nel corso di Fuori Onda, trasmessa da La 7 la sera di Pasqua, si è opposto alle opinioni vegeta- Il conduttore della Zanzara li guarda poi dietro il vetro riane della collega Giulia Innocenzi. Da qui dell’ingresso. E chiede loro: “Che fate? Che cazzo vole- una serie di insulti e improperi in rete fra te?”. cui uno particolarmente aggressivo: “Sei uno sporco ebreo di merda, se ti vedo a Parma ti rompo il culo… rotto in culo di merda, muori parassita”. In tutte queste vicende stupisce il silen- zio assordante delle varie organizzazioni dei giornalisti. L’attacco alla libertà di stam- pa e di pensiero è evidente. Ma questi si- gnori, abbarbicati sulle loro torri d’avorio e tanti ligi quando si tratta di sanzionare fantomatici o meno attacchi fascisti, im- Una ragazza si avvicina con fare minaccioso. Le parolacce Le provocazioni continuano. E Cruciani, invitato fuori in provvisamente diventano sordi e muti. si sprecano. Alle invettive, Giuseppe Cruciani risponde “Io modo non certo amichevole, così commenta: “Non si può Fino a quando? sto a casa mia”. parlare con questi”. Angelo Frigerio 29 Aprile 2016 L’AZIENDA Latteria Soresina: “Qualità ed etica dal 1900” Sono le parole d’ordine dell’azienda lombarda. Che oggi guarda sempre di più ai mercati esteri, in costante crescita. E prepara molte novità per il 2016. Parla Gianluca Boschetti, responsabile marketing. Un’azienda, una storia, quattro fami- Il grana pPadano in lattina era un pro- ro, ha già nella sua gamma senza lat- glie di prodotto: grana padano Dop, dotto che mancava nel nostro assor- tosio anche il latte Uht e il formaggio LA NOVITÀ: IL GRANA burro, provolone, latte alimentare. Lat- timento Gran Soresina e, in generale, dolce a Soresino. E sono in PADANO RISERVA GRAN teria Soresina nasce il 5 febbraio 1900. nei banchi della Gdo. Era d’obbligo per fase di realizzazione altri prodotti della SORESINA IN LATTINA Ed è caratterizzata, da allora, da una noi, che siamo gli specialisti del grana categoria rivolti agli intolleranti a que- precisa filosofia: “Il rispetto delle regole, padano, e già leader nei grattugiati con sto zucchero. Grana padano Riserva, stagionato oltre nel nostro lavoro quotidiano, è la cosa la nostra busta da 100 g Gran Soresina, Parliamo di mercati esteri. Quali ri- 20 mesi, confezionato nell’innovativa latti- più importante, a tutti i livelli. Non può cercare di offrire un prodotto premium sultati state ottenendo? na da 160 g. La comoda apertura salva- esserci qualità senza etica e senza la con prestazioni di servizio ancora non I formaggi si difendono molto bene. freschezza ‘easy peel’ conserva inalterata soddisfazione di tutti coloro che parte- coperte in questo segmento. Nel 2015 hanno registrato una crescita, e più a lungo la naturale fragranza del cipano al processo produttivo. Questo parliamo della filiera... a volume, del 4%, all’estero come an- grana padano Riserva appena grattugiato. contraddistingue ogni prodotto realiz- Latteria Soresina garantisce il con- che in Italia. Per le vendite di formaggi, zato da Latteria Soresina: è buono ed trollo di filiera, dall’alimentazione del- l’estero pesa più del 30% del fatturato etico”, spiega Gianluca Boschetti, re- le vacche fino al confezionamento, su di Latteria Soresina. Anche rispetto al sponsabile marketing dell’azienda, pri- quasi tutti i suoi prodotti e nel caso latte confezionato i risultati sono posi- mo produttore di grana padano Dop specifico sul grana padano prodotto tivi, poiché abbiamo contenuto le per- in Italia. Che aggiunge: “La nostra, per nei suoi caseifici. Questo perché i nostri dite che si sono registrate sul mercato, questo, è un’azienda molto vivace, sem- soci allevatori non si limitano a conferi- addirittura il nostro latte Uht a mar- pre al lavoro per offrire al mercato no- re il latte: noi siamo il loro punto di rife- chio ha messo a segno incrementi di vità di prodotto, caratterizzate anche rimento per le scelte sull’alimentazione fatturato. La diminuzione della doman- da innovazione tecnologica. Per il 2016 delle bovine, sulle politiche produttive da cinese di polvere di latte, l’embargo le novità che stiamo preparando sono in stalla. Una vera e propria consulenza, russo, e la liberalizzazione delle quote moltissime, almeno dieci, anche in tema grazie alla quale il processo produttivo latte in Europa hanno generato una cri- di nuovi formati e confezionamento”. avviene all’interno di una filiera unica si globale del comparto lattiero casea- e controllata. Il controllo della materia rio. Noi ci siamo difesi con le vendite Partiamo dalla stretta attualità: come prima è un nostro importante plus, così di prodotti ad alto valore in quasi tutti è nata la collaborazione con Amazon? come quello di offrire i nostri prodotti gli altri Paesi di esportazione. L’azzera- Sin dal lancio della piattaforma italiana Gran Soresina in ogni formato, per te- mento delle esportazioni in Russia ad per la consegna dei freschi, Prime Now, nere fede a tre principi precisi: qualità, esempio è stato più che compensato Amazon ha inserito i nostri prodotti servizio e innovazione. con la crescita dell’export verso altri nel proprio assortimento, sia i formaggi Il 2015 è stato l’anno del burro de- Paesi come la Germania, la Svizzera e che i freschissimi. E’ ancora presto per lattosato. Con quali risultati? l’Olanda. La cosa che più ci soddisfa è tracciare un bilancio, ma senza dubbio Il burro senza lattosio, nel formato che dove abbiamo registrato crescite siamo molto soddisfatti della collabora- da 125 e 250 grammi, ha registrato una a volume, siamo riusciti a mantenere zione con Amazon. crescita impressionante nel 2015, pari valori interessanti sui dati registrati a Di recente avete lanciato una novità all’85%. Anche nei primi mesi del 2016 scaffale dei nostri prodotti a marchio. di prodotto. Di cosa si tratta? sta confermando questi incredibili ri- Quanto è importante il lavoro sul Si tratta di un grattugiato di grana pa- sultati, mettendo a segno un +50% e brand? dano Gran Soresina Riserva, stagionato superando le vendite della storica latta Per Latteria Soresina il lavoro di oltre 20 mesi, in lattina da 160 grammi. di burro gialla Gran Soresina. In gene- branding sulla marca e su Gran Sore- Un prodotto premium, realizzato grat- rale però riguardo al Burro Soresina le sina è fondamentale. Non si tratta solo tugiando unicamente il nostro grana soddisfazioni principali sono dovute alla di operazioni di marketing e comuni- padano. La lattina è caratterizzata dal tenuta del valore di questo prodotto cazione, ma è un lavoro comune e co- sistema di apertura easy peel, che con- che, nonostante dati di mercato che stante di tutta l’azienda. Nel 2015, per serva inalterata e più a lungo la natura- registrano recessioni di volumi e prez- fare un esempio, abbiamo rallentato le fragranza del grana padano Riserva zi, riesce a crescere mantenendo va- l’attività di comunicazione a favore di IL GRUPPO appena grattugiato. Il packaging innova- lori medi a scaffale molto interessanti: altre leve di marketing e di investimen- tivo offre una shelf life molto più lunga questo significa che il consumatore ci ti in altri comparti e funzioni. Gli input LATTERIA SORESINA rispetto alla classica busta e il particola- riconosce una qualità del prodotto nel vengono da tutti gli anelli di Latteria Le cifre re sistema salva freschezza consente di senso più ampio. Soresina: di volta in volta si sviluppano Oggi il Gruppo comprende 208 soci portarla direttamente in tavola, miglio- Ci sono altri prodotti senza lattosio quelli che riteniamo più opportuni al produttori, localizzati nella zona tra il cre- randone i contenuti di servizio. nel vostro assortimento? perseguimento della strategia e degli monese e il milanese, 540 dipendenti ed Qual è la genesi di questa referenza? Sì. Il Gruppo, oltre al bur obiettivi. oltre 150 collaboratori. Latteria Soresina Alice Realini ha chiuso il 2015 con un fatturato di 308 milioni di euro.

La missione “La missione che Latteria Soresina si è data è quella di realizzare prodotti di alta qualità, perché la creazione di valore si- gnifica soddisfazione per i soci, dipendenti, clienti e soprattutto per i consumatori. Alta qualità significa per Latteria Soresina offrire il piacere del sapore e del sapere tipica- mente italiani, uniti all’eticità dei comporta- menti, al rispetto ed all’amore per persone, animali ed ambiente. Prodotti, quindi, buoni e giusti. E i risultati si vedono”. 30 www.latteriasoresina.it

Aprile 2016 FOCUS GROSSISTI

TERZO APPUNTAMENTO CON LA RUBRICA DEDICATA ALL’INGROSSO. UN MODO PER CONOSCERE MEGLIO I PROTAGONISTI DI UN CANALE DISTRIBUTIVO ETEROGENEO E VARIEGATO, CHE RIVESTE ANCORA UN RUOLO CENTRALE NELLA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI IN ITALIA.

CEPPARO Inizialmente incentrata sulla produzione e il commercio di formaggi, la Cepparo, azienda di Flaibano (in provincia di Udine), si è recentemente dedicata anche alla stagionatura e alla commercializzazione di prosciutti nazionali ed esteri. In partico- lare, la famiglia Cepparo opera nel settore caseario dal 1958, da quando cioè inizia a stagionare e rivendere il formaggio prodotto con il latte delle proprie mucche. Con il passare del tempo la quantità di formaggio prodotto internamente non ba- sta a soddisfare le richieste dei commercianti clienti, così Antonio, il titolare, inizia ad acquistare formaggio fresco per stagionarlo e rivenderlo, intrattenendo contatti commerciali in tutto il Triveneto. Da allora, la realtà si evolve diventando prima Snc, poi Srl e, infine, Spa. L’ingresso dei figli del fondatore, inoltre, ha apportato un fon- damentale contributo allo sviluppo aziendale. L’offerta comprende quindi prodotti tipici friulani, come e latteria, ma anche tutti i formaggi nazionali più diffusi, anche Dop, quali Asiago, grana padano, parmigiano reggiano, provolone, mozzarella, , pecorini. Le esigenze del mercato hanno inoltre richiesto l’inserimento di numerosi prodotti di importazione, provenienti da tutti i paesi europei ed extra Ue. La proposta dei salumi comprende anche prosciutto di Parma e S. Daniele. Ne- gli ultimi anni l’azienda si è dotata anche di un’attrezzata sala destinata al taglio e alla porzionatura e al confezionamento dei formaggi per Gd, Do e catering. Dove: Flaibano (Ud) Anno di nascita: 1958 Merceologie trattate: formaggi sia italiani che esteri, salumi. Canali di riferimento: Gd, Do, catering. Servizi: taglio, porzionatura e confezionamento dei formaggi. Sito web: www.cepparo.it

F.LLI GERVASONI

Da decenni attiva nella vendita all’ingrosso di prodotti lattiero caseari e salumi, la F.lli Gervasoni è situata a Presezzo, nella verde bergamasca. La gestione familiare consente all’azienda di puntare in primis su un ottimo rapporto qualità prezzo, garantendo ai clienti, principalmente negozianti e ristoratori, passione, professionalità e un servizio di spedizioni che - in tempi brevissimi, spesso anche in giornata - garantisce la consegna su tutto il territorio bergamasco. L’offerta si compone di referenze di alta qualità, scelte tra un’ampia gamma di prodotti tipici del territorio bergamasco e nazionale. In parti- colare, oltre a latte e panna, la società propone formaggi freschissimi (burro, crescenza, , mozzarelle, provole, ricotte e bianca) e tutte le altre tipologie di formaggi, come branzi, cacio, , caprini, crottino, emmental bavarese, formaggelle, grana padano, parmigiano reggiano, provola, quartirolo, , rosa d’alpe, , taleggio, gorgonzola. Per quanto riguarda i salumi, invece, la proposta comprende le di- verse tipologie di salami e pancette, insieme al prosciutto cotto affumicato e alla spalla cotta senza cotenna di Valserio. Tra i principali fornitori della F.lli Gervasoni spiccano Carozzi (Lc), Bayernland (Bz), Caseificio Preziosa (Bg), Salumificio Bortolotti (Bg), Prosciuttificio Valserio (Cr). Dove: Presezzo (Bg) Merceologie trattate: formaggi, latticini, salumi. Canali di riferimento: prevalentemente normal trade e horeca. Servizi: consegne in giornata nel bergamasco. 32 Sito web: www.flligervasoni.it Aprile 2016 FOCUS SHOP

ANNO DI NASCITA: Anni 70 LA SALUMERIA GUALTIERI - MONZA (MB) NUMERO DI VETRINE: 2 L’ARTE DELLA SELEZIONE NUMERO DI NEGOZI: 1 E’ una gastronomia, un pastificio arti- pesce, piatti pronti e pasta fresca, ri- Formaggi proposti: Selezioni di prodotti tipici, gianale, una raffinata enoteca, una salu- piena e non, preparata dallo staff del italiani ed esteri. meria d’eccellenza e un punto d’incon- negozio. “Ogni singolo prodotto arri- Salumi proposti: Salumi tipici regionali. tro per gli amanti del buon cibo. E, se va da fornitori fidati, selezionati dopo Dolci proposti: Tipici e di produzione propria Vini proposti: non bastasse, vi si trovano anche piatti numerosi incontri e assaggi. Ogni Il negozio dispone di una fornita pronti, preparati ogni giorno, e la pos- prodotto presente presso nel nostro cantina, con vini selezionati dal titolare som- sibilità di partecipare a serate a tema, punto vendita viene degustato e ap- melier. degustazioni ed eventi. E’ La Salumeria provato personalmente da me e dal Gualtieri, negozio storico del centro di personale del negozio prima di arriva- Altri servizi: Piatti pronti freschi, preparati Monza, in provincia di Monza e Brianza, re nelle case dei nostri clienti”, spiega quotidianamente. Serate a tema, eventi e de- gestito da Francesco Gualtieri, titolare Francesco Gualtieri. Ed è proprio lui a gustazioni. Servizio catering. e sommelier del punto vendita. È lui guidare il negozio da più di trent’anni Sito web: www.gualtierilasalumeria.com a selezionare e proporre direttamente e a curare tutta la selezione dei pro- E mail: [email protected] le bottiglie ai clienti, in abbinamento ai dotti. “La ricerca dell’eccellenza nelle prodotti acquistati. Nell’assortimento materie prime e il rapporto di fiducia de La Salumeria Gualtieri si trovano con la clientela differenziano La Salu- formaggi selezionati e di pregio, sia ita- meria Gualtieri, un luogo dove anche liani che esteri, salumi tipici regionali, il più esigente dei palati potrà essere dolci confezionati e artigianali, carne, appagato”.

SALUMERIA VOLPETTI - ROMA ANNO DI NASCITA: 1973 NUMERO DI VETRINE: 3 ANTICHI SAPORI AL TESTACCIO NUMERO DI NEGOZI: 2 (dal 1996 c’è anche la pizzeria e tavola calda Volpetti Ci sono i formaggi, come il pecori- la cura costante”, spiegano Claudio ed Più, a pochi passi dalla salumeria) no romano stagionato Dop, e i salu- Emilio. “Il cliente viene edotto su come mi, come quello di Norcia o di cinta apprezzare e degustare nel modo più Formaggi proposti: Burrata pugliese, mozza- senese. E poi oli extravergine di oliva, corretto i propri acquisti, riscoprendo rella di bufala campana, sta- conserve pregiate, vini bianchi e ros- il piacere degli antichi sapori, grazie alla gionato Dop, ricotta, , , si, tartufo e caviale. La Salumeria dei particolare attenzione dedicata alle bagòss di Bagolino e molto altro. fratelli Claudio ed Emilio Volpetti, origi- tradizioni ed ai prodotti quasi dimen- Salumi proposti: Prosciutti crudi italiani, come nari di Norcia, in Umbria, è aperta dal ticati”. Parma, San Daniele, prosciutto di Norcia, pro- 1973 nel quartiere Testaccio, a Roma. Il Oltre a selezionare e curare i pro- sciutti cotti, salami, prosciutti crudi spagnoli, grande negozio offre un ampio assorti- dotti, il negozio è stato in seguito arric- bresaola, capocolli e altri salumi tipici. mento di prodotti selezionati e prove- chito con un laboratorio per la produ- Dolci proposti: Torroni delle tradizioni regio- nienti da tutto il mondo. Non solo una zione di piatti gastronomici. Dal 1996, nali, torte, cioccolato e biscotti. varietà quasi infinita di formaggi e salu- inoltre, è attivo Volpetti Più, pizzeria Vini proposti: Rossi italiani e spagnoli, bianchi mi, ma anche diversi tipi di pane, dolci, tavola-calda a pochi passi dalla salu- e vini dolci. rigorosamente fatti in casa, pizze, piatti meria, sempre nel quartiere Testaccio, pronti da asporto, conserve, mieli, fun- dove si può consumare un pasto ve- Altri servizi: Laboratorio per la produzione di ghi secchi e tartufi freschi. “Gli artigia- loce, pizze al piatto e degustazioni di pasta e piatti freschi, cesti personalizzati e con- ni o i piccoli produttori sono i nostri salumi e formaggi. Principio ispiratore fezioni regalo, tavola calda e fredda. amici, noi siamo i loro ambasciatori. Per di tutte queste attività è la filosofia Vol- Sito web: www.volpetti.com questo, i prodotti che si trovano nel petti: “Far riscoprire gli antichi sapori e E mail: [email protected] negozio vengono resi unici anche dal- creare una cultura del buon mangiare”.

BORGIATTINO - TORINO FORMAGGI E VINI ALL’OMBRA DELLA MOLE

Ampia scelta e varietà di formaggi: arti- dei prodotti a denominazione. La scelta gianali, tipici regionali ed esteri. Vini, confet- spazia tra eccellenze locali, come la robiola ANNO DI NASCITA: 1927 ture e marmellate artigianali. E’ Borgiattino, di roccaverano, la d’alpeggio, il plai- NUMERO DI VETRINE: 2 celebre negozio di corso Vinzaglio 29, sot- sentif della Val Chisone, formaggi nazionali NUMERO DI NEGOZI: 1 to i portici, nel cuore di Torino, aperto dal e stranieri. Completano l’assortimento la Formaggi proposti: Prodotti tipici regionali piemontesi, formaggi italiani ed esteri. 1927. Il negozio, sempre rimasto nella sede pasta fresca artigianale, confetture, gelatine Dolci proposti: Confetture e gelatine artigianali, mostarde, mieli. storica, è specializzato nelle produzioni ca- e mieli artigianali, proposti per accompa- Vini proposti: Vini selezionati, da accompagnamento e degustazione. searie. La scelta, nel ricco bancone, è fra gnare i formaggi. Borgiattino, inoltre, orga- decine di tipologie di formaggi di latte vac- nizza ogni mese la degustazione e promo- Altri servizi: Pasta fresca, catering, cesti natalizi, degustazioni a tema, tessera fedeltà. cino, caprino e ovino. A guidare i clienti nel- zione di un formaggio, scelto tra prodotti Sito web: www.borgiattino.com la scelta c’è Luciano Guidotti, assaggiatore meno noti di alta qualità. Il negozio, infine, E mail: [email protected] Onaf, e in negozio sono anche disponibile propone vini selezionati, da accompagna- le schede con i disciplinari di produzione mento e degustazione.

33 Aprile 2016

ARRIGONI BATTISTA BOTALLA CASEIFICIO TOMASONI GILDO FORMAGGI www.arrigoniformaggi.it www.botallaformaggi.com www.caseificiotomasoni.it www.gildoformaggi.it Nome prodotto Nome prodotto Stracchino di capra Caseificio Tomasoni Primosale Idea Breve descrizione prodotto Breve descrizione prodotto Lo Stracchino di capra Tomasoni è frutto di una Formaggio fresco di latte vaccino intero, immedia- particolare attenzione e selezione della materia tamente salato in salamoia e pronto al consumo prima. Viene infatti prodotto con latte di capra dopo poche ore. Ingredienti proveniente solo da stalle del Triveneto, con una lavorazione sapiente, secondo la tradizionale arte Latte vaccino, sale, caglio. Peso medio/pezzature casearia che caratterizza la produzione del Casei- Nome prodotto ficio Tomasoni. 165 grammi a peso fisso. Ingredienti Caratteristiche Formaggio maccagno Cervo a latte crudo Breve descrizione prodotto Latte di capra, fermenti lattici, caglio e sale. Dal freschissimo sapore di latte, Peso medio/pezzature con un gusto unico che si rico- Dall’antica ricetta dei pastori locali, un formaggio dal gusto autentico per riscoprire gli aromi e i pro- Panetto da 250 grammi. nosce sin dal primo assaggio, il primosa- Caratteristiche le Idea è prodotto solo con latte 100% italiano, fumi della tradizione. Prodotto dalle eccellenti qualità gustative e orga- senza conservanti e con tecnologie produttive Ingredienti nolettiche, cremoso da spalmare, particolarmente che garantiscono elevati standard qualitativi. Latte crudo, sale, caglio. Nome prodotto Shelf life Peso medio/pezzature indicato per chi è intollerante al latte vaccino e Frescarolo, formaggio fresco di capra cerca un prodotto ad alta digeribilità. 20 giorni dalla data di confezionamento. 2 Kg circa. Breve descrizione prodotto Caratteristiche Shelf life Formaggio fresco, bianco, di solo latte di Stagionatura superiore ai 60 giorni. 20 gg (prodotto sen- capra. Shelf life za conservanti). Ingredienti 85 gg dalla data di confezionamento. Latte intero di capra pastorizzato, sale, caglio. DELIZIA Peso medio/pezzature www.prodottideliziosa.it Tronchetto da Kg 1,4 circa a peso varia- bile, confezionato sottovuoto. Caratteristiche FROMAGERIE HAUT VAL D’AYAS Formaggio bianco e fresco di capra, leg- www.fromagerie.it CASEIFICIO LA BUFALAT www.labufalat.it germente salato, senza crosta, di forma rettangolare. La pasta, fondente in bocca, Nome prodotto è soda, compatta, gessosa e friabile, di Mozzarella di bufala campana Dop colore bianco. Il gusto sapido e il pro- Ingredienti fumo invitante tipico del latte caprino, si Latte di bufala, sale e caglio. combinano con il sapore fresco, leggero, Nome prodotto Peso medio/pezzature delicato del formaggio fresco. Frescarolo Burrata in foglia 300 g. 50 gr, 125 gr, 250 gr e 500 gr (in busta, vaschetta ha una buona conservazione, è consuma- Breve descrizione prodotto e barattolo). bile anche maturo; una fioritura di muffa Formaggio fresco a pasta filata ripieno di strac- Caratteristiche in superficie è dovuta al naturale proces- Nome prodotto ciatella. E’ la caratteristica mozzarella di bufala campana so di maturazione, che non pregiudica le Ingredienti Burro biologico Dop della Piana del Sele, in provincia di Salerno, qualità organolettiche. Latte pastorizzato, panna Uht, sale, caglio, corretto- Breve descrizione prodotto dove la dolcezza del latte di bufala viene molto Shelf life re di acidità: acido lattico. Burro di panna di alta montagna, certificato esaltata. Tmc: 35 gg. Peso medio/pezzature biologico. Shelf life 300 grammi a peso fisso. Ingredienti 15 gg. Caratteristiche Crema di latte biologica. Superficie liscia e lucente, omogenea, di color Peso medio/pezzature bianco latte; pasta di struttura fibrosa; consistenza Panetti da 350 grammi ca. morbida e leggermente elastica. Odore: delicato, Caratteristiche gradevole, caratteristico dei prodotti lattiero ca- Colore da bianco a giallo delicato, tendente seari freschi ottenuti da latte crudo. Il prodotto al paglierino nel periodo primaverile ed esti- MEGGLE ITALIA è confezionato in vaschetta di polipropilene ter- vo, sapore caratteristico di panna, profumo www.meggle.it moformato con pellicola di plastica termosaldata. delicato, consistenza morbida. Shelf life Shelf life 21 gg (Tmc). 60 gg.

SENOBLE ITALIA EURIAL INTERNATIONAL TREVISANALAT www.bonta-viva.it www.eurial-international.com www.trevisanalat.it Nome prodotto Tronchetto di capra Sainte-Maure Merci Chef Breve descrizione prodotto Nome prodotto Il tronchetto di capra pastorizzato è un Salisburghino Breve descrizione prodotto formaggio a pasta lattica. La sua consisten- za, omogenea e fondente, offre un sapore Il formaggio fresco spalmabile Salisburghi- deciso, tipico del formaggio di capra. Viene Nome prodotto no esprime tutta la freschezza e la qualità affinato per un minimo di nove giorni e con- Nome prodotto Robiola Bontà Viva del buon latte austriaco. E’ una bontà na- fezionato singolarmente. Mozzarella senza Lattosio Alta Digeribilità Breve descrizione: turale, senza conservanti, preparato con Ingredienti Breve descrizione prodotto Delicata, cremosa e dal sapore fresco, la ro- yogurt magro e una leggera aggiunta di Latte di capra. La mozzarella senza lattosio ad Alta Digeribilità biola Bontà Viva, realizzata con latte 100% sale, senza glutine. Ha un sapore fresco Peso medio/pezzature di Trevisanalat, confezionata nella pratica busta italiano, è facile da spalmare grazie al pratico e una consistenza morbida e cremosa, in 200 grammi. da 125 grammi, è ideale per tutti i consuma- vasetto. Da provare semplicemente spalmata un pratico formato in vaschetta da 100 Caratteristiche tori intolleranti, poiché contiene solo lo 0,01 grammi. sul pane o per preparare sfiziose ricette. Ingredienti Ideale sia a freddo per una degustazione al di lattosio. Realizzata unicamente con fermenti Ingredienti naturale, nell’insalata o nel panino, sia a caldo, lattici, senza l’aggiunta del correttore di acidità, Latte, crema di latte, sale, caglio, fermenti lat- Latte pastorizzato, yogurt magro, sale, fi- per torte salate o pizze. utilizzando il 100% di latte italiano delattosato, bra di frumento (senza glutine). tici. Senza glutine. Peso medio/pezzature Shelf life per garantire un’alta digeribilità. Peso medio/pezzature 30 giorni. Ingredienti 100 grammi. 100 gr o 2x100 gr. Caratteristiche Latte delattosato, sale, caglio e fermenti lattici. Caratteristiche Peso medio/pezzature Formaggio fresco spalmabile da latte 100% Senza conservanti, con yogurt magro e 125 grammi. senza glutine. italiano. Shelf life Shelf life Shelf life 34 21 giorni alla produzione. 25 giorni. 100 gg. SCHEDE PRODOTTO

CASEIFICIO PALENI MULINO ALIMENTARE ROMANIAE TERRAE SARDAFORMAGGI www.caseificiopaleni.com www.mulinoalimentare.it www.romaniaeterrae.it www.sardaformaggi.it

Nome prodotto Rusticone occhiato Breve descrizione prodotto Il rusticone occhiato è un formaggio caratte- Nome prodotto ristico per la sua accentuata occhiatura, frut- Re di pecora al tè nero to di una particolare tecnica di produzione e Nome prodotto Breve descrizione prodotto stagionatura. La pasta morbida ha un sapore La cagliata, ottenuta dalla lavorazione del intenso e gradevole. La stagionatura viene Parmigiano reggiano grattugiato fresco latte pastorizzato, dopo l’aggiunta di caglio effettuata in magazzini interrati, con tempe- Atm 100 gr. “Antico Caseificio Italiano” Nome prodotto Breve descrizione prodotto di vitello e fermenti lattici si raccoglie in ratura e umidità controllata. La vendita del DolceSardaformaggi appositi stampi e si sottopone a salatura a prodotto viene effettuata dopo una stagio- Parmigiano reggiano Dop grattugiato. Breve descrizione prodotto Ingredienti secco in ambienti particolari e idonei che ne natura minima di 60 giorni. Formaggio di latte misto vaccino e ovino Ingredienti Latte, sale, caglio. permettono la sineresi secondaria, raggiun- di circa 1,2 Kg, con una stagionatura di Peso medio/pezzature gendo una prima maturazione. Appena ini- Latte, sale, caglio. 15-20 giorni. La crosta di colore giallo, Peso medio/pezzature 100 grammi peso fisso. ziano ad attivarsi le muffe, il formaggio viene liscia e lucida, ricopre una pasta bianca, Caratteristiche messo in casse di legno di abete vergine e 4.5 Kg (forma cilindrica, due pezzi per car- tendente al giallo paglierino, di consisten- Qualità e fragranza sono le caratteri- ricoperto con strati di tè nero. za molto morbida e pastosa al palato; il tone). Ingredienti Shelf life stiche del parmigiano reggiano grattu- suo profumo tenue ricorda il latte ovino Latte di pecora pastorizzato, sale, caglio, fer- 61 gg. giato fresco Antico Caseificio Italiano. proveniente dai pascoli della Sardegna, Viene prodotto da forme di parmigiano menti lattici. Trattato in superficie con olio ma più delicato e privo di note acidule. Il reggiano, selezionato con le più moder- d’oliva e tè nero. sapore dolce ed aromatico rende questo Peso medio/pezzature ne tecnologie e confezionato in atmo- formaggio particolarmente apprezzato sfera protettiva, in comode buste con 4.000 grammi. per il suo inconfondibile sapore di latte. sistema Doypack abbinato al pratico Caratteristiche Ingredienti Formaggio a pasta compatta, di color ocra, ZAPPALÀ “Apri&Chiudi”. Un ottimo aiuto in cucina Latte vaccino, latte di pecora pastorizza- erborinata. L’affinamento al tè nero gli con- www.zappala.it per avere sempre a disposizione il Re dei to, sale, caglio, fermenti lattici. Formaggi pronto all’uso, fresco e conser- ferisce un sapore unico e particolare. Ideale Peso medio/pezzature vato al meglio. per un fine pasto, affiancato a miele eun Nome prodotto Circa 1,2 Kg. Shelf life calice di porto rosso. Caratteristiche Fette di mozzarella 80 giorni dalla data di produzione. Shelf life Breve descrizione Formaggio tipico da tavola, di forma cilin- 6 mesi. prodotto drica con diametro di 16 cm e scalzo di 5 Formaggio fresco a cm. Peso medio1,2 Kg circa. Pasta tenera pasta filata. e dolce di colore bianco, dal gusto deli- Ingredienti cato. Crosta sottile, liscia di colore giallo Latte vaccino pasto- o leggermente paglierino. Shelf life rizzato, sale, caglio. GRUPPO FORMAGGI DEL TRENTINO Peso 120 giorni. www.concast.tn.it medio/pezzature ALPE DEL GARDA 100 grammi. www.alpedelgarda.it Caratteristiche Mozzarella a fette rotonde dal sapore grade- volmente acidulo e dalla consistenza mode- CASEIFICIO BUSTI ratamente elastica e cedevole. Colore bianco www.caseificiobusti.it paglierino. Shelf life 50 giorni.

VALGRANA Nome prodotto: www.valgrana.com Nome prodotto Casolet della val di sole Breve descrizione prodotto Formagella Tremosine Breve descrizione prodotto Nome prodotto E’ un tipico formaggio di montagna a pa- Formaggio semigrasso a pasta semidura. For- Pascoli di Pienza. sta cruda, tenera, prodotto con latte intero Breve descrizione prodotto tradizionale della val di Rabbi e della val di ma cilindrica 16-18 cm, scalzo 5-7 cm, pasta La produzione di questo pecorino è limitata Sole. Un tempo si produceva solo in autun- morbida, occhiatura piccola irregolare, profu- in base alla disponibilità del latte proveniente no, quando le mandrie erano già scese dagli mo caratteristico. Ingredienti dal territorio del comune di Pienza. L’azienda alpeggi, le vacche erano in asciutta e le mun- ha aderito al progetto “latte di pecora della giture giornaliere scarse: era il formaggio “di Latte, sale, caglio, fermenti lattici. Peso medio/pezzature nostra terra”. L’etichetta recante il codice Qr Nome prodotto casa” per eccellenza, da consumare prevalen- permette al consumatore di risalire all’ori- temente in famiglia nei mesi invernali. Circa 1,4 kg (peso variabile). Formaggio Piemontino Caratteristiche Breve descrizione prodotto Ingredienti gine dei formaggi attraverso l’ausilio di uno La Formagella Tremosine è un formaggio smartphone o collegandosi al portale www. Formaggio duro, a pasta cotta e a lenta ma- Latte termizzato, sale, caglio, senza conser- tradizionale della Lombardia. Il latte viene toscopecora.it. turazione, prodotto durante tutto l’anno e vanti ed additivi. prodotto dai soci della cooperativa, nel cuo- Ingredienti usato da tavola o da grattugia. Il colore della Peso medio/pezzature re del Parco Alto Garda Bresciano, mentre Latte ovino pastorizzato, sale e fermenti lat- crosta è scuro o giallo dorato naturale; quello Forme del peso di 2,5 Kg, per vendita al ban- la lavorazione e la stagionatura avvengono tici. della pasta è bianco o leggermente paglieri- co tradizionale. Forme del peso di 0,7 Kg per nel Caseificio Sociale Alpe del Garda. Que- Peso medio/pezzature no. L’aroma è fragrante e il sapore delicato. vendita al banco tradizionale. Caratteristiche ste caratteristiche sono garantite da Csqa, 1,5 Kg. Ingredienti Caratteristiche Formaggio di consistenza morbida. La pasta che assicura un alimento certificato a -par Latte di vacca, sale, caglio. La maturazione è relativamente breve. Il Peso medio/pezzature al taglio si presenta di colore bianco o legger- tire dalla sua origine, oltre che dal marchio di qualità dei prodotti tipici del Parco Alto formaggio si presenta morbido e dal sapore Forma da 32 Kg. Porzionato da: 4 Kg, 800 e mente paglierino, con un’occhiatura assente Garda Bresciano. dolce. La crosta è trattata con concentrato 300 grammi. Grattugiato da 100 grammi. o leggera. Shelf life Shelf life di pomodoro. Shelf life Shelf life 90 giorni. 60 giorni (Tmc). 120 giorni per forme e porzionati. 90 giorni 180 giorni dalla data di confezionamento. per il grattugiato. 35