CONFINDUSTRIA

Rendiconto sulle attività dell’Unione

ASSEMBLEA GENERALE 2013 RENDICONTO 2012

Indice

INTRODUZIONE PARTE PRIMA - Consistenza Associativa e rappresentatività

ASSETTO ASSOCIATIVO ...... pagina 4 Associati Gruppi merceologici Comitato per la Piccola Industria PMI Day Gruppo Giovani Imprenditori Organi associativi RAPPRESENTATIVITÀ ...... pagina 9 Consistenza associativa Presenze istituzionali L’azione di Confindustria STRUTTURA OPERATIVA ED ENTI COLLEGATI ...... pagina 15 Articolazione Aggiornamento professionale Master per funzionari di associazioni PARTE SECONDA - Il contesto di riferimento ECONOMIA LOCALE NEL 2012 ...... pagina 20 Contesto produttivo Andamento congiunturale Andamento occupazionale Commercio internazionale

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PARTE TERZA - Le azioni per la competitività delle imprese INFORMAZIONE ALLE IMPRESE ...... pagina 26 Sito Internet Notiziario Telematico Portale per palmari Incontri “inFORMARSI” Rassegna stampa FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE ...... pagina 32 Formazione del personale aziendale Fondimpresa e Fondirigenti Executive Master Istruzione professionale grafica LAVORO ...... pagina 37 In attesa della ripresa Ammortizzatori sociali Le relazioni industriali Previdenza e assistenza integrativa SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO ...... pagina 41 Statistiche degli infortuni L’Informazione alle imprese Enti, istituzioni, organi di vigilanza Formazione FISCO E SOCIETÀ ...... pagina 43 Aggiornamento e consulenza Tributi locali Crediti IVA Assistenza fiscale IRAP - Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro nonché per giovani e donne Aiuto alla crescita economica - ACE Reti d’impresa ENERGIA ...... pagina 47 Liberalizzazione del mercato Consorzio Energi.Va SPI Power Energy Management Energy Cluster CREDITO E FINANZA ...... pagina 50 Linee di credito e agevolazioni finanziarie alle imprese Confidi Lombardia Indicatori finanziari Credito e finanza per affrontare la crisi Convocazione del “Tavolo del Credito” Azioni sul capitale di rischio Monitoraggio sullo stato del credito: Indagine trimestrale Bond di Distretto: “ Investe e Produce” Sportello Moratoria: “Nuove Misure per il credito alle PMI” Plafond IMPRESE X 100: 100 milioni di euro a sostegno delle imprese associate all’Unione

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Ciclo di incontri: approfondimenti di finanza per l’impresa Varese Investimenti Spa Basilea 3 TERRITORIO ...... pagina 57 Urbanistica Assetto idrogeologico Progetto PIVOT Progetto Pilota Complessità Territoriali AMBIENTE ...... pagina 60 Suolo, aria, acqua, rumore Protocolli di Kyoto Rifiuti di origine produttiva Sistri Agenda 21 Premio Innovazione Amica dell’Ambiente Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale Autorizzazione unica ambientale RICERCA, INNOVAZIONE, QUALITÀ ...... pagina 64 Progetti “Lean” Laboratorio RFId LIUC Innovazione e brevetti Marchi e brevetti Premio “Imprese X Innovazione” di Confindustria Progetto “LARI - Laboratorio Reti d’Impresa” Progetto “PoloTexSport” Progetto Annette Centri di Ricerca Incentivi all'innovazione Ricerca europea Workshop con LIUC Smart City INTERNAZIONALIZZAZIONE ...... pagina 70 Progetto Internazionalizzazione Scouting all’estero Scouting in Paesi emergenti PuntoRussia Provex Consorzio Export-Import GEIE "L'Europe des Entreprises" Indagine sull’Internazionalizzazione ALTRE AZIONI PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE...... pagina 75 Convenzioni Posta Elettronica Certificata Piano Cave RetImpresa Tributi locali Semplificazione amministrativa Riordino delle Province Spacci aziendali Made in

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Sostegno al Tessile-Abbigliamento Distretto Agroalimentare SIFooD Distretto Aerospaziale Lombardo Energy Cluster Club dei 15 PARTE QUARTA - Le azioni per la competitività del territorio STUDI E RICERCHE ...... pagina 86 Aggiornamento statistico Indagine congiunturale Focus tematici Analisi internazionalizzazione delle imprese Analisi flussi commerciali Analisi mercato del lavoro RELAZIONI CON GLI ALTRI ATTORI DEL TERRITORIO ...... pagina 88 Mondo politico e Istituzioni Visita Ihedate Presenze istituzionali Organizzazioni sindacali Organizzazioni imprenditoriali Giovani, famiglie, scuole Orientagiovani 2012 Attività inter-associative Teknicamente Opinion leader e opinione pubblica Assemblea Generale 2012 VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO ...... pagina 99 Modernizzazione delle infrastrutture Strade, autostrade, ferrovie Autostrada regionale Varese - Como - Lecco Piattaforma logistica Aeroporto Malpensa Risanamento idrogeologico Energia e rifiuti Marketing territoriale Expo 2015 Fiera di Varese COSTRUZIONE DEL CAPITALE SOCIALE ...... pagina 105 LIUC - Università Cattaneo Corsi di laurea Master Universitari Corsi di alta formazione Ricerca Formazione Banca dati Bloomberg Internazionalizzazione, stage, placement “Premiamo il merito” Fundraising Rapporto “Almalaurea” e altre classifiche universitarie Classe dirigente

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Impresa come Valore e come Cultura Periodico “Varesefocus” Pubblicazioni di storia industriale L’industria varesina e il MoMA di New York Biblioteca Impresa e Cultura Impresa e Solidarietà Sodalitas APPENDICE Identità Scopi Valori di riferimento Principi di comportamento Convenzioni stipulate dall'Unione Enti e società partecipati o collegati all'Unione Commissioni, consulte, osservatori pubblici partecipati dall'Unione Settori di intervento e servizi offerti dalla SPI- Servizi & Promozioni Industriali srl

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INTRODUZIONE

Giovani, welfare territoriale, mercati esteri, credito: queste le azioni prioritarie dell’Unione nel 2012. Le priorità? Le persone e i mercati. Due linee d’azione che sono state declinate nel concreto con tre iniziative: Progetto Giovani, Progetto Welfare Territoriale, Progetto Internazionalizzazione. Senza dimenticare la situazione di difficile accesso al credito delle imprese. È questa l’agenda 2012 dell’Unione, presentata, durante la tradizionale conferenza stampa di inizio anno, dal Presidente Giovanni Brugnoli. Un’occasione per illustrare ai giornalisti le iniziative su cui si sarebbe basata l’attività al fianco del sistema produttivo locale e di cui si trova traccia in alcuni capitoli del presente Rendiconto. La prima iniziativa è stata denominata “Progetto Giovani – What’s next?”. L’obiettivo di questo progetto è stato quello di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani diplomati (tra i 18 e i 25 anni) e di neolaureati (con un’età massima di 28 anni). Grazie al “Progetto Giovani – What’s Next?” circa 50 ragazzi della provincia di Varese hanno potuto svolgere uno stage retribuito di tre mesi all’interno delle imprese associate all’Unione, con lo scopo di favorirne, al termine di questo periodo, l’inserimento in azienda. Il sostegno economico ai ragazzi è stato garantito dallo stanziamento di 100mila euro deliberato dalla Giunta dell’Unione. Seconda iniziativa: “Progetto Welfare Territoriale”. Su questo fronte, è stato l’annuncio del Presidente Giovanni Brugnoli, “intendiamo dar vita ad una strategia a 360 gradi basata su un piano condiviso con i Sindacati locali. Abbiamo già avuto degli incontri con i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, durante i quali come Unione industriali, abbiamo avanzato alcune proposte, ora allo studio e oggetto di confronto”. Tra queste l’idea di stipulare un accordo in grado di rafforzare la possibilità da parte delle imprese di utilizzare le potenzialità dei contratti a termine, per assumere gli studenti durante le pause scolastiche, siano esse estive o natalizie. Oltre ai giovani, l’altro versante da affrontare insieme ai Sindacati è stato quello di adottare strumenti in grado di conciliare i tempi del lavoro con gli impegni familiari dei singoli lavoratori e lavoratrici. Altro punto che l’Unione ha voluto affrontare in questo piano organico di Welfare Territoriale è stato quello di trovare, insieme ai Sindacati, quei fondi necessari per un’opera ragionata e di sistema in grado di riqualificare, attraverso la formazione, le persone disoccupate, con un occhio di riguardo alle risorse che mette a disposizione Fondimpresa, il più grande fondo interprofessionale italiano per la formazione continua, costituito a livello nazionale da Confindustria insieme a Cgil, Cisl e Uil. Terza iniziativa: “Progetto Internazionalizzazione”. Obiettivo di questa iniziativa è stato quello di incrementare il già alto numero di imprese varesine che operano sui mercati esteri. Per questo, il progetto ha coinvolto imprese del territorio che non avessero ancora esperienze oltre confine, in missioni nei Paesi stranieri. Trasferte che sono state e vengono tuttora organizzate insieme a imprenditori e aziende del Varesotto che già da tempo operano sui mercati esteri più promettenti. Nel 2012 si è toccato il Brasile. Nel 2013 si sta proseguendo con Cina, India, Polonia, Russia e Turchia. Oltre alla prima fase rappresentata dalle missioni, il “Progetto Internazionalizzazione” punta poi ad aprire una seconda fase, molto più operativa, volta, ad esempio, alla realizzazione di reti d’impresa, alleanze strategiche tra aziende proprio allo scopo di favorirne lo sbarco su nuovi mercati. “All’interno, invece, delle più tradizionali azioni al fianco degli interessi delle imprese – ha concluso il Presidente dell’Unione Industriali – riteniamo infine che una delle priorità dell’azione da impostare per il 2012 debba riguardare la situazione dell’accesso al credito. La stretta creditizia sta portando anche nel Varesotto a problemi non solo di accesso a nuovi finanziamenti, ma anche di mantenimento dei livelli in essere”.

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Consistenza associativa e rappresentativitA’ Parte prima

La prima parte del Rendiconto dell’attività svolta nel 2012 fornisce una sintetica descrizione dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese: assetto associativo, articolazione, struttura operativa, rappresentatività sul territorio e all’interno di Confindustria, il sistema associativo di appartenenza. RENDICONTO 2012 ASSEMBLEA GENERALE 2013

ASSETTO ASSOCIATIVO

Associati All'Unione aderiscono le imprese, o loro consorzi, produttrici di beni o servizi con sede o unità operative nella provincia di Varese, per un totale di 1.323 imprese e 69.236 addetti a fine 2012. Le imprese ed i loro rappresentanti sono tenuti all’osservanza del Codice Etico e della Carta dei Valori di Confindustria. L'Unione può inoltre accettare, in qualità di associati aggregati, altre realtà organizzate in forma di impresa, ancorché senza fine di lucro e purché presentino elementi di complementarietà o di raccordo socio- economico con gli associati.

Gruppi merceologici L'Unione è organizzata in 14 Gruppi merceologici che hanno il compito di esprimere la volontà delle imprese che li formano e di manifestarne le esigenze negli organi statutari. I Gruppi sono costituiti per settori omogenei o affini.

Nell'ambito dei Gruppi merceologici, su parere del Consiglio Direttivo possono essere costituite Sezioni allo scopo di affrontare temi di interesse circoscritto e specifico. Sono organi dei Gruppi merceologici: l'Assemblea del Gruppo; il Consiglio del Gruppo; il Presidente del Gruppo. L'Assemblea del Gruppo merceologico elegge i propri delegati all'Assemblea Generale, massimo organo decisionale dell'Unione, esprimendo un delegato per ogni 500 dipendenti, o frazione non inferiore a 200, delle imprese inquadrate nel Gruppo stesso. Ciascun delegato ha diritto a 1 voto. Inoltre, l'Assemblea del Gruppo elegge i propri rappresentanti nella Giunta dell'Unione, l'organo direttivo allargato, esprimendo un rappresentante ogni 4.000 o frazione superiore a 2.000 dipendenti delle imprese inquadrate. In questo modo si attua un sistema di rappresentanza indiretta che assicura sia la partecipazione della compagine associativa alle decisioni dell'Unione, sia un’equilibrata rappresentanza.

Comitato per la Piccola Industria Il Comitato per la Piccola Industria è composto dai delegati dei Gruppi merceologici per la Piccola Industria, intendendo per tale quella con meno di 100 dipendenti. Il Comitato elegge, al proprio interno, 5 esponenti chiamati a far parte della Giunta dell'Unione, mentre il Presidente del Comitato è membro di diritto del Consiglio Direttivo dell'Unione e della Giunta. Nel corso dell’Assemblea annuale 2012 è stato eletto il nuovo Presidente del Comitato nella persona di Luigi Casati, in sostituzione di Alberto Testa, il cui mandato era giunto a scadenza.

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Il Comitato Piccola Industria, previsto negli statuti delle Associazioni Industriali del sistema Confindustria, nel caso dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese è l'espressione più fedele dell'imprenditoria locale: il 90% delle imprese associate ha infatti meno di 100 addetti; il 79% meno di 50 addetti; le imprese con più di 250 addetti sono soltanto il 3%. Si tratta, del resto, di una situazione che rispecchia quella nazionale, dove pure è largamente presente la componente dell’impresa minore. Le imprese associate al sistema Confindustria hanno, per l'85,4%, meno di 50 addetti e per il 12,3% tra 50 e 250 addetti; soltanto il 2,3% ha più di 250 addetti. Nel 2012 ha continuato a trovare applicazione l’accordo, siglato nel 2009, tra la Piccola Industria di Confindustria e il Gruppo IntesaSanpaolo, che prevede prodotti a sostegno del capitale circolante, programmi di ricapitalizzazione, sospensione delle rate di mutui e leasing e allungamento delle scadenze dei crediti a breve termine, oltre che soluzioni che puntano all’anticipo fornitori con il “finanziamento scorte”, al supporto delle aggregazioni e alla crescita dimensionale, al sostegno della ricerca e dell’innovazione, all’internazionalizzazione. Tutte iniziative che intendono avviare “un percorso comune per il rilancio del sistema delle PMI come elemento fondamentale per il rilancio del Paese”. Non solo l’aspetto strettamente finanziario. L’accordo ha puntato anche a migliorare il dialogo delle imprese con il sistema bancario. A questo scopo è stato ideato un “Modello diagnostico” che consente all’impresa di effettuare una prima valutazione dei propri punti di forza e di debolezza. Le imprese associate possono accedere al modello direttamente dalla home page del sito Internet di Confindustria (www.confindustria.it). Per utilizzare lo strumento di valutazione del proprio profilo di rischio sono richiesti username e password.

PMI Day Le piccole imprese del territorio si sono aperte alla realtà della Scuola. Anche in provincia di Varese si è svolto il Pmi Day, la terza Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese organizzata in tutta Italia da Confindustria. L’iniziativa è stata portata avanti dal Comitato Piccola Industria dell’Unione che, per l’occasione, ha puntato sulle scuole medie e il loro corpo docente. “In provincia di Varese il 43% delle persone che lavorano lo fanno in un’impresa manifatturiera. Questo vuol dire che 1 su 2 di voi lavorerà nell’industria”. Questo il messaggio che il Presidente della Piccola Industria dell’Unione, Gianluigi Casati, ha rivolto ad una platea di 40 studenti delle scuole medie del territorio. Ragazzi che hanno assistito per una mattina ad una lezione del tutto particolare, improntata sulla piccola e media impresa: che cos’è, cosa fa, quando è presente nel Varesotto, quali sono le opportunità lavorative che offre. Il PMI Day ha visto protagonisti i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale Ignoto Militi di e della Scuola Media Paolo VI dell’Istituto Lodovico Pavoni di , riunitisi nella Sede di Saronno dell’Unione. Obiettivo: avvicinare i ragazzi al mondo della piccola industria, con esempi concreti. Come quello proposto durante l’appuntamento saronnese dalla KOH-I-NOOR, azienda di Tradate che realizza prodotti per toeletta e accessori bagno, il cui amministratore delegato, Gianluca Marvelli, ha avuto il compito di raccontare nel concreto il lavoro all’interno di un’azienda manifatturiera con un esempio pratico del ciclo di vita di un prodotto, dal progetto, alla produzione, fino alla promozione e vendita sul mercato.

Gruppo Giovani Imprenditori Nell'ambito dell'Unione è costituito il Gruppo Giovani Imprenditori, con lo scopo di: - approfondire la conoscenza degli aspetti economici, sociali, politici ed aziendali per favorire la crescita professionale dei giovani imprenditori; - sviluppare nei medesimi la consapevolezza della funzione economica ed etico-sociale dell'impresa e dell'imprenditore; - accrescere la coscienza della validità della libera iniziativa; - sviluppare nei giovani imprenditori lo spirito associativo e la partecipazione alle attività associative; - promuovere la diffusione dei valori e della cultura d'impresa nella società civile. Nella storia dell'associazionismo industriale della provincia di Varese il movimento dei Giovani Imprenditori ha una lunga e consolidata tradizione. Il Gruppo è stato fondato nel 1959 ed è sempre stato considerato una palestra di formazione dell’Unione: il limite di permanenza è infatti di 40 anni. Esso sviluppa soprattutto attività di auto-formazione manageriale, di partecipazione attiva alla vita dell’Unione e di preparazione all'assunzione di incarichi. Il Gruppo Giovani Imprenditori contava, al 31 dicembre 2012, 201 iscritti. Il Gruppo Giovani Imprenditori si è sempre distinto, in modo particolare, nello svolgimento di attività di orientamento - oltre che di testimonianza - all'interno degli istituti scolastici, per aiutare gli alunni delle ultime classi, interessati dalla impegnativa scelta dell'indirizzo scolastico per il proseguimento degli studi.

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In particolare, anche nel 2012 è stata promossa, insieme a Sistemi Formativi di Confindustria, la partecipazione degli Istituti Tecnici del territorio al nuovo progetto “La tua idea di impresa”, finalizzato alla diffusione della cultura d’impresa (seconda edizione). Il progetto consiste in una competizione, prima a livello locale e poi a livello nazionale, tra studenti. In particolare, gli stessi sono invitati a formulare un’idea di impresa: in classe, attraverso il confronto con i giovani imprenditori tutor degli studenti, si inizia a discutere delle diverse idee imprenditoriali che verranno sintetizzate, con l’aiuto dei docenti, in un business plan da redigere su un format proposto dal progetto, che ha coinvolto 3 scuole e 60 studenti, per 7 progetti formulati. Inoltre, anche nel 2012 è stato organizzato il Management Game (settima edizione), un progetto scolastico di learning by doing interattivo ed innovativo che propone agli allievi del IV anno delle scuole superiori la simulazione di un’azienda virtuale, attraverso un vero e proprio gioco economico. L’iniziativa, è rivolta a tutti gli Istituti superiori della provincia che, inizialmente, sono chiamati a sfidarsi prima al proprio interno e poi con gli altri Istituti, attraverso prove che richiedano sia visione strategica e capacità logica, sia capacità di lavorare in gruppo e voglia di mettersi alla prova. Il progetto si pone soprattutto come un’esperienza didattica di acquisizione di nuove conoscenze e di avvicinamento al mondo della gestione aziendale, mediante l’apprendimento di un nuovo metodo di studio e di lavoro ed assumendo, per quanto virtualmente, scelte responsabili. Alla prima fase, quella di Istituto, hanno preso parte 10 scuole della provincia di Varese, per un totale di 87 squadre pari a 348 studenti coinvolti. Tra le altre attività svolte, si segnalano le seguenti: - Workshop sull’Energia, a completamento del percorso iniziato nel 2011; - Weekend a Londra, con visita guidata alla Trucost Plc, società di consulenza aziendale specializzata nel settore ambientale; visita del London Metal Exchange, la borsa dei metalli non ferrosi più importante del mondo; visita alla Bloomberg L.P., l’azienda di fama mondiale che fornisce strumenti di software di analisi dei dati finanziari per le società finanziarie e organizzazioni di tutto il mondo attraverso il terminale Bloomberg; - Assemblea annuale, dal titolo: “Obiettivo EXPO 2015: opportunità per le imprese”. Expo Milano 2015 “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, lo straordinario evento in programma dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 e che ha già registrato l’interesse di quasi ottanta Paesi esteri, rappresenta l’unico evento culturale di portata mondiale che l’Italia ospiterà nei prossimi anni e finalizzato a riunire Paesi, istituzioni, aziende e cittadini. L’Esposizione Universale farà da volano all’economia locale, e dell’intero Paese, sarà un’occasione di dialogo e scoperta sui nuovi modi di pensare all’alimentazione, alla sostenibilità, alla cooperazione, un forum volto ad aggregare contributi e stimolare azioni, un luogo in cui poter sperimentare le nuove tecnologie e idee sul futuro del pianeta. Come le imprese del territorio possono cogliere opportunità di sviluppo e business legate ad un evento così prestigioso, risonante e vicino alla provincia di Varese, in grado di attrarre istituzioni, governi e consumatori e visitatori da tutto il mondo? Come costruire e rafforzare relazioni e partnership, cogliere nuove occasioni di comunicazione, accrescere la propria competitività? Come poter giocare un ruolo di primo piano e far emergere strategicamente le competenze e gli aspetti distintivi delle nostre aziende quali tradizione, eccellenza, qualità, creatività? L’assemblea annuale del gruppo Giovani Imprenditori ha fornito le risposte a tutte le domande in questione.

Attività 2012 del Gruppo Giovani Imprenditori Seminari di auto-formazione - Obiettivo EXPO 2015: opportunità per le imprese - Workshop Energia: Efficienza energetica nell’industria. Consumare meglio per spendere meno - Workshop Energia: Caldaie - geotermia – pompe di calore. Investire per risparmiare - Workshop Energia: Cogenerazione e rigenerazione. Come, quando e quanto - Imprenditori 2.0 – Come sfruttare la rete per aumentare il business - Imprese e mercati finanziari: copertura dei rischi di tasso e di cambio - Comunicare con leadership - Incontro con Francesco Morace Visite guidate - Visita a Londra - Giornata alla Ferrari di Maranello

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Attività di orientamento - Management Game - Latuaideadimpresa - Incontri di orientamento al lavoro - Imprenditori Giovani o Giovani Imprenditori: cosa serve al Paese? Attività di sviluppo e promozione - Festa d’Estate - Festa di Natale - Aperitivi dei Giovani Imprenditori e di benvenuto - Trofeo Slalom Gigante - Partita di calcio “Fai goal anche tu” Partecipazione a eventi dei Giovani Imprenditori di Confindustria - Convegno Santa Margherita Ligure – 8 e 9 giugno 2012 - Convegno Capri – 26 e 27 ottobre 2012 Sito Internet - Sul Sito Internet del Gruppo Giovani Imprenditori www.ggi.univa.va.it sono disponibili in tempo reale tutte le attività in programma, le ultime novità dell’Unione e da Confindustria, i progetti in essere e gli incontri organizzati dal Movimento, a cui ci si può iscrivere direttamente online. È, inoltre, possibile accedere alla galleria fotografica, consultare la rassegna stampa e le convenzioni riservate ai Giovani Imprenditori. Sono disponibili anche le informazioni istituzionali e, per i giovani imprenditori non ancora iscritti, è possibile compilare online la scheda di adesione al Gruppo.

Organi associativi Congresso Ferme le competenze istituzionali dell'Assemblea Generale, la Giunta può convocare il Congresso di tutte le imprese associate per discutere e deliberare sugli argomenti che ritenga di sottoporre al diretto esame degli associati.

Assemblea Generale L'Assemblea Generale, alla quale possono partecipare tutti gli associati, è costituita dai delegati dei Gruppi merceologici - che eleggono un proprio delegato per ogni 500 dipendenti o frazione non inferiore a 200 - oltre che, quali membri di diritto, il Presidente, il Vice Presidente e il delegato per la Piccola Industria dei Gruppi medesimi (oltre ad altri componenti di diritto: il Presidente, i Vice Presidenti e i Consiglieri dell’Unione, nonché i membri della Giunta che non abbiano altro titolo per intervenirvi): in totale 216. L'Assemblea Generale si tiene in via ordinaria una volta all'anno e in via straordinaria ogni qualvolta lo ritenga opportuno la Giunta, oppure quando lo richieda un gruppo consistente di imprese associate (un quinto) o almeno la metà dei Gruppi merceologici.

Compiti dell’Assemblea Generale - formulare le direttive di massima per l'attività dell'Unione; - eleggere il Presidente e i Vice Presidenti dell'Unione, i Revisori contabili, i Probiviri; - esaminare e approvare il bilancio consuntivo; - determinare l'ammontare dei contributi associativi; - deliberare sulle proposte di modificazione allo Statuto; - deliberare su ogni altro argomento sottopostole dalla Giunta dell'Unione; - deliberare sullo scioglimento dell'Unione, nominare i Liquidatori e stabilirne i poteri.

Giunta La Giunta è l'organo direttivo allargato dell'Unione. È composta da rappresentanti dei Gruppi merceologici, del Comitato Piccola Industria e del Gruppo Giovani Imprenditori, oltre che dal Presidente, dai Vice Presidenti, dai Consiglieri, dagli ex Presidenti dell'Unione e, per un anno, dagli ex Vice Presidenti dell’Unione e dall'ex Presidente dei Giovani Imprenditori. Ne fanno inoltre parte dieci componenti aggiuntivi aventi particolari esperienze associative o imprenditoriali, nominati dal Presidente. Tale nomina è ratificata dalla Giunta.

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Quest’ultima ha, oltre a numerosi altri compiti definiti dallo Statuto, principalmente quello di curare il conseguimento dei fini statutari in armonia con le deliberazioni dell'Assemblea Generale. Nel corso del 2012 la Giunta si è riunita 7 volte. Al termine di ciascuna riunione è stato diramato un comunicato stampa per informare come valutazioni e posizioni assunte dalla stessa in ordine alle più importanti questioni sul tappeto di interesse per l’economia e le imprese, a livello sia locale, sia nazionale.

Consiglio Direttivo Composto dal Presidente dell'Unione, da quattro Vice Presidenti, dal Presidente del Comitato Piccola Industria e da quello del Gruppo Giovani Imprenditori, il Consiglio Direttivo è l'organo direttivo ristretto, al La Giunta quale spetta il compito di stabilire l'azione dell'Unione a breve termine nell'ambito delle direttive dell'Assemblea Generale e della Giunta. Il Consiglio Direttivo è composto da: Giovanni Brugnoli (Presidente); Tiziano Barea; Riccardo ; Davide Cova; Marco Monzeglio; Luigi Casati (Presidente del Comitato Piccola Industria); Roberto Caironi (Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori). Nel 2012 il Consiglio Direttivo si è riunito 7 volte. Altri incontri informali si sono tenuti per verificare l'attuazione dei progetti in corso e per consultazioni su argomenti urgenti.

Presidente Il Presidente, in stretto contatto con il Consiglio Direttivo, cura l'esecuzione delle deliberazioni degli organi collegiali dell'Unione e coordina le attività dell'Unione. È il rappresentante legale dell'Unione.

Vice Presidenti Due Vice Presidenti sono eletti dall’Assemblea Generale. La Giunta elegge due Consiglieri, ai quali il Presidente può attribuire la qualifica di Vice Presidenti.

Collegio dei Revisori contabili Il Collegio dei Revisori contabili vigila sull'andamento della gestione economica e finanziaria dell'Unione e ne riferisce all'Assemblea Generale con la relazione sul bilancio consuntivo. Il Presidente Giovanni Brugnoli Probiviri I Probiviri esprimono il proprio parere su qualsiasi controversia che possa sorgere fra gli associati e l'Unione e fra gli associati medesimi, quando questi ne facciano richiesta.

Durata delle cariche Tutte le cariche associative sono prestate a titolo gratuito e hanno durata biennale, ad eccezione di quelle del Presidente, dei Vice Presidenti, dei Consiglieri dell’Unione, dei componenti del Collegio dei Revisori contabili e dei Probiviri, che durano quattro anni.

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RAPPRESENTATIVITÀ

Consistenza associativa Al 1° gennaio 2012 le imprese associate all'Unione erano 1.419, con 71.543 addetti. Al 1° gennaio 2013 le imprese erano 1.323 con 69.236 addetti.

01/01/2012 imprese 1.419 addetti 71.543 01/01/2013 imprese 1.323 addetti 69.236 differenza - 96 - 2.307

Tenuto conto del flusso in entrata (ossia delle nuove adesioni) e del flusso in uscita (ossia delle cessazioni del rapporto associativo) e delle variazioni in organico, si è verificato un saldo negativo di 96 imprese e di 1507 addetti. In particolare, si sono registrate 51 adesioni con 900 dipendenti e cessazioni per 147 imprese con 2407 dipendenti.

adesioni 2012 51 imprese 900 addetti cessazioni 2012 147 imprese 2.407 addetti saldo - 96 -1.507

Il saldo relativo al numero dei dipendenti sulla base della differenza tra adesioni e cessazioni (900-2.407), è pari a -1.507.

Alla contrazione del numero degli addetti hanno influito sia le dimissioni di alcune imprese, sia il fenomeno, fisiologico, del decremento degli organici nelle imprese medesime (-800).

Come per il passato, le cessazioni del rapporto associativo sono per la grande maggioranza dovute al venir meno dell'attività, mentre la quasi totalità delle dimissioni spontanee è motivata da difficoltà di ordine economico. Nel grafico seguente è indicata la suddivisione delle imprese associate per classe dimensionale (numero di addetti). Come si può notare le imprese fino a 50 addetti costituiscono l’80%; quelle con oltre 200 addetti, il 4% del totale.

Presenze istituzionali Dal punto di vista dimensionale, la rappresentatività è dunque la più ampia. L'Unione associa infatti imprese piccolissime, piccole, medie e grandi. Oltre ad annoverare l'adesione di tutte le maggiori imprese industriali della provincia di Varese, l'Unione vanta, nella fascia della piccola e media impresa, la componente associativa largamente prevalente.

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L'Unione è infatti, in provincia di Varese, l'associazione con il numero più elevato di imprese industriali definibili "piccole imprese", rappresentate nel Consiglio della Camera di Commercio con la cosiddetta "rappresentanza autonoma" prevista dalla legge. Sul territorio, l'ampiezza della rappresentatività riflette l'estrema varietà del tessuto produttivo locale ed è testimoniata dalla numerosità dei Gruppi merceologici - quattordici - nei quali le imprese associate sono inquadrate. Negli allegati del presente Rendiconto si trova, tra gli altri, l'elenco delle commissioni pubbliche, degli enti e delle società partecipati dall'Unione, da cui si può percepire la dimensione e l'articolazione delle attività svolte sul territorio in attuazione dei propri scopi istituzionali.

L’Unione aderisce alla Confederazione Generale dell’Industria Italiana (Confindustria), la cui rappresentatività è indicata dai dati seguenti (al gennaio 2013): - 149.288 imprese associate con 5.516.975 addetti; - 18 Confindustrie regionali; - 99 Associazioni territoriali; - 25 Federazioni nazionali di settore; - 2 Federazioni di scopo - 96 Associazioni nazionali di categoria; - 22 Soci aggregati. Quindi 262 Organizzazioni associate. Oltre 3.500 presenze in organismi internazionali, comunitari, nazionali e locali. Sulla base del numero dei voti spettanti nell'Assemblea 2013 di Confindustria, attribuiti in base all'ammontare dei contributi versati, l'Unione è, nella graduatoria nazionale delle Associazioni territoriali confederate, al quinto posto, dopo Milano, Torino e Unindustria (Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo) a pari merito, Vicenza, Bergamo. Seguono Treviso e Brescia a pari merito, Bologna, Genova, Padova, Parma, Firenze a pari merito con Modena, Napoli e Verona, Pordenone a pari merito con Venezia, Como a pari merito con Monza e Reggio Emilia.

IMPRENDITORI ASSOCIATI ALL'UNIONE CON INCARICHI NEL SISTEMA CONFINDUSTRIA

Consiglio Direttivo Confindustria Giorgio Fossa (Invitato) Alberto Ribolla (Invitato) Michele Tronconi Giunta Confindustria Giovanni Brugnoli Gianluigi Casati Giorgio Fossa Michele Graglia (Invitato) Cirino Mendola Alberto Piantoni (Invitato) Alberto Ribolla (Invitato) Michele Tronconi Marino Vago Altri incarichi in organismi del Sistema Confindustria: 85 presenze Irene Bellew (Invitata Comitato Tecnico “Europa”) Giovanni Brugnoli (Componente Comitato Tecnico “Relazioni Industriali, Affari Sociali e Previdenza” fino al 2012) Luciano Carbone (Invitato Comitato Tecnico “Progetto Speciale Expo 2015” dal 2012) Gianluigi Casati (Componente Comitato Tecnico “Energia” - designazione Piccola Industria dal 2012) Davide Castiglioni (Componente Gruppo di Lavoro “Investitori Esteri in Italia” fino al 2012, Componente Comitato Tecnico “Investiori Esteri in Italia” dal 2012) Ezio Colombo (Invitato Comitato Tecnico “Ricerca e Innovazione” dal 2012) Riccardo Comerio (Componente Comitato Tecnico “Internazionalizzazione” fino al 2012, Componente Comitato Tecnico “Relazioni Industriali”, Componente Comitato Tecnico “Credito e Finanza”, Componente Comitato Tecnico “Fisco”)

10 ASSEMBLEA GENERALE 2013 RENDICONTO 2012

Andrea Ferrazzi (Invitato Comitato Tecnico “Energia”) Giorgio Fossa (Invitato Comitato Tecnico “Education”) Alberto Frausin (Invitato Comitato Tecnico “Progetto Speciale Expo 2015” e Invitato Comitato Tecnico “Ricerca e Innovazione”) Gabriele Galante (Invitato Comitato Tecnico “Internazionalizzazione” fino al 2012 e Componente Comitato Tecnico “Internazionalizzazione” dal 2012) Luigi Galdabini (Componente Comitato Tecnico “Europa” ) Michele Graglia (Componente Comitato Tecnico “Infrastrutture, Logistica e Mobilità” fino al 2012 Componente Comitato Tecnico “Federalismo e Autonomie” fino al 2012, Invitato Comitato Tecnico “Sviluppo Economico” dal 2012) Luigi Iperti (Invitato Comitato Tecnico “Energia e Mercato” fino al 2012, Invitato Comitato Tecnico “Energia” dal 2012, Invitato Comitato Tecnico “Europa” dal 2012) Paolo Lamberti (Componente ComitatoTecnico “Education”) Gian Luca Littarlu (Componente Comitato Tecnico “Ambiente”) Gianluca Marvelli (Componente Comitato Tecnico “Reti di Impresa, Filiera e Aggregazioni”) Cirino Mendola (Componente Comitato Tecnico Expo 2015” fino al 2012, Invitato Comitato Tecnico “Energia e Mercato” fino al 2012, Invitato Comitato Tecnico “Organizzazione” dal 2012 e Componente Comitato Tecnico “Ambiente” dal 2012) Mario Montonati (Componente Comitato Tecnico “Reti di Impresa, Filiera e Aggregazioni”) Adriano Mureddu (Invitato Comitato Tecnico “Expo 2015” fino al 2012 e Invitato Comitato Tecnico “Progetto Speciale Expo 2015” dal 2012) Mauro Piloni (Invitato Comitato Tecnico “Ricerca e Innovazione”) Paolo Radini (invitato Comitato Tecnico “Internazionalizzazione”) Jean Pascal Rey (Invitato Comitato Tecnico “Progetto Speciale Ricerca e Innovazione” fino al 2012) Alberto Ribolla (Invitato Comitato Tecnico “Energia e Mercato” fino al 2012 e Invitato Comitato Tecnico “Energia”) Alberto Maria Sacchi (Componente Comitato Tecnico “Internazionalizzazione fino al 2012, Invitato Comitato Tecnico “Credito e Finanza e Invitato Comitato Tecnico “Fisco”) Michele Tronconi (Componente Comitato Tecnico “Relazioni Industriali” e Componente Comitato Tecnico “Sviluppo Economico”) Marino Vago (Invitato Comitato Tecnico “Organizzazione e Marketing associativo” fino al 2012) Gianluigi Casati (Componente Consiglio Centrale Piccola Industria Confindustria) Vittorio Gandini (Invitato Comitato Tecnico “Organizzazione” e Componente Commissione “Cultura”) Roberto Ceroni (Invitato Comitato Tecnico “Relazioni Industriali” ) Incarichi in Confindustria Lombardia Giovanni Brugnoli (Componente Consiglio Regionale) Gianluigi Casati (Componente Comitato Regionale Piccola Industria) Michele Graglia (Vice Presidente) Giancarlo Besana (Probiviro fino al 2012) Incarichi in altre associazioni industriali o enti collegati Silvio Albini (Componente Giunta SMI) Vito Artioli (Componente Consiglio Direttivo Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani, Presidente Confederazione Europea della Calzatura e Componente Giunta Comitato Fiere Industria Confindustria) Daniele Balzarini (Componente Giunta Federmeccanica) Tiziano Barea (Componente Giunta Federmeccanica, Componente Consiglio Direttivo Acimit) Franco Baretti (Componente Giunta Federchimica) Giancarlo Besana (Componente Consiglio Direttivo e Giunta Federmeccanica) Renzo Boarino (Consigliere Amafond) Rino Bonomi (Vice Presidente Tesoriere, Componente Consiglio Direttivo e Giunta Federazione SMI) Antonio Bulgheroni (Componente Consiglio Direttivo CentroMarca) Raffaella Carabelli (Vice Presidente Acimit) Gianluigi Casati (Componente Giunta Assofond) Barbara Colombo (Consigliere UCIMU) Davide Colombo (Consigliere Aggiunto Anie) Ezio Colombo (Consigliere UCIMU)

11 RENDICONTO 2012 ASSEMBLEA GENERALE 2013

Riccardo Comerio (Componente Giunta Assocomaplast e Vice Presidente Federmacchine) Erik Ernst (Componente Comitato Nazionale Piccola Industria Federmeccanica, Componente Consiglio Direttivo e Giunta Federmeccanica) Paola Fantoni (Componente Consiglio Direttivo Assobagno) Paolo Ferrario (Componente del Consiglio Direttivo Assolatte) Andrea Ferrazzi (Consigliere Incaricato Area Tecnologia e Ambiente Smi-Ati e componente Giunta Federazione Smi-Ati) Alberto Frausin (Presidente Assobirra) Gabriele Galante (Presidente Associazione Italiana Fornitori Macchine e Materiali per la Fonderia e Presidente CEMAFON) Luigi Galdabini (Vice Presidente UCIMU e Probiviro del Comitato Fiere Industria di Confindustria confermato) Patrizia Ghiringhelli (Vice Presidente UCIMU fino al 2012, poi Consigliere) Piero Giardini (Componente CdA e Comitato Esecutivo Confidi Lombardia) Giuseppe Giordo (Consigliere Associazione Industrie per l’Aerospazio e la Difesa) Amedeo Giorgetto (Presidente Associazione Costruttori Italiani Casseforti) Luigi Iperti (Vice Presidente Vicario OICE) Alberto Jelmini (Componente Giunta Federazione SMI) Paolo Lamberti (Vice Presidente, Componente Consiglio Direttivo, Giunta e Comitato di Presidenza Federchimica) Alberto Landoni (Componente Consiglio Direttivo Acimit) Gianluca Marvelli (Presidente Assobagno) Cirino Mendola (Presidente Anepla e Presidente Finco) Roberto Mona (Consigliere Associazione Industrie per l’Aerospazio, i Sistemi e la Difesa) Mario Montonati (Componente Giunta Federazione SMI fino al 2012 da allora Revisore dei Conti) Alfredo Negri (Consigliere Anepla) Monica Novello (Componente Consiglio Direttivo Assobagno) Moreno Novello (Consigliere Incaricato Assoimballaggi) Paolo Perino (Vice Presidente, componente Consiglio Direttivo Federcostruzioni e Componente Giunta ANIE) Francesco Pinto (Componente Giunta Federazione SMI) Luigi Prevosti (Vice Presidente Vicario Assolatte) Flavio Radice (Consigliere UCIMU) Giuliano Giovanni Radice (Consigliere UCIMU) Alberto Ribolla (Coordinatore Club dei 15) Giovanni Rossetti (Vice Presidente Anepla) Piero Rostoni (Probiviro Acimit) Giovanni Salvati (Vice Presidente Assofornitori) Gino Soana (Presidente Federfidi Lombarda) Bruno Spagnolini (Consigliere Associazione Industrie per l’Aerospazio e la Difesa) Michele Tronconi (Presidente Federazione SMI, Componente Consiglio di Amministrazione Euratex) Marino Vago (Consigliere incaricato Affari Interni e Sviluppo associativo e Componente Giunta Federazione SMI e Consigliere della Fondazione Industrie Cotone e Lino) Franco Zerbi (Componente Giunta Federazione SMI fino al 2012, da allora Proboviro)

Numerosi imprenditori associati hanno partecipato, anche nel 2012, alle attività convegnistiche di rilievo nazionale o regionale organizzate da Confindustria e da Confindustria Lombardia. Tra queste: - l’Assemblea Generale di Confindustria (Roma, 23-24 maggio 2012); - il Convegno biennale del Centro Studi Confindustria (Milano, 16-17 marzo 2012); - il XIII Forum Piccole Industrie di Confindustria (Prato, 12-13 ottobre 2012); - i due convegni dei Giovani Imprenditori di Confindustria di S. Margherita Ligure (8-9 giugno 2012) e di Capri (26-27 ottobre 2012); - il Convegno Piccola Industria di Confindustria Lombardia (Milano, 21 settembre 2012); - gli incontri del “Club dei 15”; - le convention dei Direttori delle associazioni del Sistema Confindustria. La partecipazione numerosa a tali eventi contribuisce ad accrescere la visibilità degli stessi e, conseguentemente, ad attirare maggiore attenzione, da parte dei media, del mondo istituzionale, politico e sindacale, alle tesi che gli imprenditori espongono in tali occasioni.

12 ASSEMBLEA GENERALE 2013 RENDICONTO 2012

L’azione di Confindustria Anche nel 2012 l’azione di Confindustria sul mondo politico e sindacale, oltre che sull’opinione pubblica, è stata, in maniera costante e incisiva, proiettata a rappresentare le necessità delle imprese e a sollecitare interventi a sostegno dell’economia, particolarmente in sofferenza dopo la crisi della finanzia mondiale iniziata nel settembre 2008 e le ripercussioni che essa ha provocato sull’economia reale. Tra i numerosi interventi svolti, si ricordano in particolare: - il Convegno Biennale del Centro Studi Confindustria del 16-17 marzo 2012, dal titolo “Cambia Italia. Come fare le riforme e tornare a crescere”, nel quale si è evidenziato quanto l’Italia sia a un bivio, non solo economico: se rimane inerte, come ha fatto per tanti anni, rischia di essere inchiodata a una crescita inadeguata per la difesa del benessere, la solidarietà, la sostenibilità dei conti pubblici, la tenuta sociale; - il XIII Forum Piccola Industria del 12-13 ottobre 2012, dal titolo: “Una politica per le imprese, una politica per il Paese”, dedicato alle scelte da compiere per rafforzare la capacità competitiva delle PMI e dare al Paese una prospettiva di crescita; - la Nota del Centro Studi Confindustria del 19 luglio 2012 con la quale sono stati forniti elementi di valutazione e indicazioni pratiche per ridurre lo spread tra i Buoni del Tesoro italiani e i Bund tedeschi, nel momento in cui l’Italia stava pagando oltre 300 punti più del dovuto; - le valutazioni (positive e critiche) circa due provvedimenti adottati dal Governo il 4 ottobre 2012 per rilanciare la crescita e per contenere le spese degli enti locali;

La sede di Confindustria

13 RENDICONTO 2012 ASSEMBLEA GENERALE 2013

- le valutazioni fatte circa il disegno di legge di riforma del Titolo V della Costituzione approvato dal Consiglio dei Ministri il 9 ottobre 2012, giudicato come un passaggio essenziale per rendere più efficiente il sistema istituzionale; - la Dichiarazione congiunta sottoscritta dalle Confindustrie italiana e tedesca il 19 ottobre 2012, consegnata ai Capi di Governo dei due Paesi, con lo scopo di attirare l’attenzione sulle necessità che l’industria torni al centro di una strategia per la crescita in Europa basata su tre pilastri: un consolidamento di bilancio intelligente, la rapida implementazione delle riforme strutturali, politiche fiscali orientate alla crescita.

Convegno di Confindustria

Per quanto riguarda gli interventi di Confindustria Lombardia si ricordano, tra gli altri: - - il Convegno Piccola Industria del 21 settembre 2012 dedicato ai temi dell’internazionalizzazione e delle politiche regionali per le imprese; - le positive valutazioni fatte sul progetto regionale per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione (10 febbraio 2012); - le negative valutazioni fatte sul “pacchetto sviluppo lombardo” nella parte in cui si adombrava sostanzialmente l’introduzione di un terzo livello di contrattazione nelle relazioni sindacali (29 febbraio 2012).

14 ASSEMBLEA GENERALE 2013 RENDICONTO 2012

STRUTTURA OPERATIVA ED ENTI COLLEGATI

Articolazione Sono 18 le aree di cui si compone la struttura operativa dell'Unione: - aree sindacali (Legislazione previdenziale e Assicurazioni sociali; Legislazione e Giurisprudenza del lavoro; Sicurezza sul lavoro; Mercato del Lavoro); - aree economiche (Legislazione fiscale e societaria; Finanza e Agevolazioni industriali; Legislazione e Giurisprudenza industriale; Internazionalizzazione e Rapporti con l'estero; Ricerca, Innovazione e Qualità; Ambiente; Territorio e Infrastrutture); - aree di staff (Amministrazione e Personale; Sviluppo e Rapporti associativi; Ufficio Studi; Comunicazione e Immagine; Formazione e Scuola; Sistemi informativi; Sito Internet).

Il personale in forza all'Unione e agli enti collegati è composto da 92 persone, (suddiviso nelle quattro sedi di Varese, , e Saronno e nell'ufficio di Roma), compresi i dipendenti della società di servizi "Servizi & Promozioni Industriali Srl" (SPI srl), quelli del Consorzio di garanzia collettiva dei fidi, quelli del Consorzio export-import (Provex) e quelli della società "Espansione Srl - Soluzioni per l'Energia". Per quanto riguarda l’attività dell’Unione e degli enti collegati, si rinvia ai successivi capitoli.

Aggiornamento professionale Obiettivo dell'Unione è assicurare a tutta la struttura operativa la possibilità di raggiungere e mantenere la più alta soglia di professionalità e managerialità.

A tal fine, oltre all'aggiornamento tecnico-professionale, l'Unione cura la formazione del personale per quanto riguarda la "vision" e il ruolo specifico del funzionario che opera all'interno di quella che viene definita una organizzazione "di tendenza", quale è l'Unione. Va inoltre considerato che ciascun funzionario cura, individualmente e nel confronto continuo con i colleghi, il proprio aggiornamento professionale sulla base dell'evoluzione del sapere nei campi in cui opera. Tale aggiornamento viene facilitato dal notevole flusso di informazioni che giungono all'Unione mediante i canali attivi con le altre componenti del sistema associativo (Associazioni territoriali e di categoria, Federazioni regionali e inter-regionali, Confindustria), l'acquisizione di pubblicazioni, banche dati e ovviamente attraverso la partecipazione a corsi di formazione.

15 RENDICONTO 2012 ASSEMBLEA GENERALE 2013

Tali corsi, destinati a neo assunti, funzionari esperti e segreterie, vengono organizzati in house o fruiti all'esterno. Di seguito il dettaglio delle attività di formazione rivolte alla struttura operativa dell'Unione, svolte nel 2012: 1) periodici incontri di coordinamento operativo del Direttore con i funzionari, nel corso dei quali vengono trasferiti anche input riguardanti le linee di azione strategica dell’Unione e del sistema Confindustria per quanto riguarda la propria funzione, essenziale, di rappresentanza degli interessi legittimi dell’industria. Linee strategiche la cui conoscenza è di fondamentale importanza per il migliore esercizio delle attività di funzionario associativo. Nel 2012 si sono tenuti, tra riunioni plenarie o per gruppi di funzionari, 7 incontri; 2) corsi della Scuola di Sistema di Confindustria (262 ore e 17 partecipanti): - FORM IN (corso residenziale di 3 settimane, 120 ore; 2 partecipanti) per introdurre i giovani funzionari alle logiche del sistema associativo; - FORM UP (corso residenziale di 48 ore, 5 partecipanti) per fornire una formazione specialistica: - “La gestione manageriale delle associazioni imprenditoriali” Franciacorta, 8-10 marzo e 19-21 aprile (32 ore e 3 partecipanti); - “Project management” - Roma, 8 e 9 novembre (16 ore e 2 partecipanti); 3) PROGETTO PIC (94 ore e 10 funzionari): - Seminario sulla Riforma pensionistica e i riflessi lavoristici - Milano 13 aprile (8 ore e 1 partecipante); - “Corso di formazione per mediatori professionisti” - Roma 19, 20, 21 marzo; 2, 3, 4 aprile (50 ore e 1 partecipante); - “Expo: un’opportunità per le imprese” - Milano 31 maggio (6 ore e 2 partecipanti); - Seminario nazionale sulla riforma del mercato del lavoro – Roma, 12 e 13 luglio (16 ore e 2 partecipanti); - “Le novità in materia di sicurezza sul lavoro” - Roma 17 settembre (6 ore e 1 partecipante); - “Lo sviluppo delle reti di impresa: il ruolo del sistema” - Milano, 17 dicembre (8 ore e 3 partecipanti); 4) corsi presso LIUC - Università Cattaneo: - Introduzione alla filosofia LEAN - 3 luglio (3 ore, tutti i funzionari Unione e SPI); 5) corsi in house (64 ore e 47 partecipanti): - lingua inglese per dirigenti (20 ore e 3 partecipanti); - lingua inglese per funzionari e segreterie (36 ore e 43 partecipanti); 6) seminario residenziale “LEAN office” – Stresa, 21 settembre (8 ore e 47 partecipanti).

Seminario residenziale

16 ASSEMBLEA GENERALE 2013 RENDICONTO 2012

Master per funzionari di associazioni Confindustria, con la collaborazione delle Università LUISS e LIUC, ha lanciato un’ambiziosa iniziativa di formazione per l’inserimento di giovani laureati nel Sistema (Confindustria, Associazioni e Federazioni industriali, territoriali e di settore). Il progetto, denominato “Giovani”, è scaturito dalla consapevolezza che il recruitment rappresenta una fase strategica e decisiva nello sviluppo anche del Sistema associativo imprenditoriale, oltre ad essere una necessità legata al normale ricambio generazionale di molte organizzazioni. L’Unione fa parte del Comitato Promotore del progetto e si è quindi impegnata a raccogliere le disponibilità delle imprese a collaborare per la realizzazione degli stage, questi ultimi previsti nel progetto come moduli complementari alla formazione di aula. Un ruolo fondamentale nella formazione di giovani, infatti, è attribuito alle esperienze “sul campo” che ciascun partecipante svolge attraverso tre periodi di stage, ciascuno della durata di tre mesi, presso: Confindustria, un’Associazione del Sistema e un’impresa. L’iniziativa, giunta alla quarta edizione, è corroborata da un percorso di formazione e di stage all’interno del sistema Confindustria e delle imprese associate. È stato, a tal fine, pubblicato un bando per la selezione di 100 giovani neo-laureati, ai quali Confindustria ha riconosciuto un rimborso spese mensili di 1.000 euro. Una delle giovani partecipanti al percorso di formazione ha svolto lo stage presso l’Unione.

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IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Parte seconda

La seconda parte è dedicata ad una sintetica illustrazione del contesto socio-economico nel quale l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese opera e delle dinamiche che lo hanno caratterizzato nel corso del 2012 dal punto di vista congiunturale e occupazionale. Dinamiche in rapporto alle quali è stata svolta l’attività descritta nelle successive parti del Rendiconto. RENDICONTO 2012 ASSEMBLEA GENERALE 2013

ECONOMIA LOCALE NEL 2012

Il dato economico rappresenta il punto di partenza per impostare l’azione dell’Unione a supporto dell’attività delle imprese.

Contesto produttivo La provincia di Varese è, per dimensione territoriale, una tra le più piccole d'Italia. Ciò nonostante, essa offre un contributo di grande rilievo all’economia del Paese sotto il profilo della produzione industriale. È stata una delle culle del processo di sviluppo italiano e continua ad essere una provincia industriale per antonomasia. Varese è ai primi posti tra le province italiane per incidenza dell'industria nella composizione del valore aggiunto totale e da sola produce un valore aggiunto industriale simile a quello di intere regioni. La provincia di Varese si conferma caratterizzata da una forte vocazione all’imprenditoria e al manifatturiero. L’industria manifatturiera genera circa il 30% del valore aggiunto e occupa il 32% degli occupati. La densità di imprese manifatturiere nella provincia di Varese è di 8,2 per km2, contro 4,3 a livello regionale e 1,7 a livello nazionale. La presenza, come detto, di numerosissime varietà merceologiche suggerisce, per il contesto produttivo locale, la definizione di "multidistretto".

Andamento congiunturale Il bilancio che emerge in chiusura 2012 mostra un andamento dell’economia ancora in sofferenza: l’anno si era aperto caratterizzato da una fase di stallo dei principali indicatori economici, nel corso dei mesi si sono via via intensificati i segnali di debolezza ed il 2012 si è chiuso con una congiuntura stabile rispetto al trimestre precedente, ma senza una svolta nel ciclo economico. Il difficile panorama nazionale ed il rallentamento del commercio internazionale registrato nel corso del 2012 hanno, infatti, avuto ripercussioni sulla congiuntura varesina.

20 ASSEMBLEA GENERALE 2013 RENDICONTO 2012

21 RENDICONTO 2012 ASSEMBLEA GENERALE 2013

Andamento occupazionale A livello provinciale l’ISTAT stima che gli occupati nel 2012 siano stati in media 383 mila, di cui circa 123 mila appartenenti all’industria in senso stretto. Il tasso di disoccupazione è salito dal 7,7% del 2011 all’8,5% del 2012.

Le imprese, per affrontare la situazione congiunturale ancora incerta, hanno dovuto fare ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, che nel 2012 ha visto autorizzare un monte ore pari a 22.183.589. Il dato è in aumento del 63% rispetto al 2011. Nel corso del 2012 le ore autorizzate di Cassa Integrazione Straordinaria sono invece rimaste stabili, mentre sono diminuite (-55%) quelle in deroga.

Commercio internazionale Il commercio estero varesino mostra un andamento positivo e svolge un ruolo di traino per l’economia provinciale in questo momento di debolezza dei consumi interni.

22 ASSEMBLEA GENERALE 2013 RENDICONTO 2012

Le esportazioni varesine a fine 2012 hanno raggiunto 9.917 milioni di euro, in aumento del 6,1%; l’import, ammontato a 5.797 milioni di euro, ha registrato invece una riduzione del 10,9%. Varese ha chiuso il 2012 con un saldo commerciale ancora positivo (+4.120 milioni di euro) ed in crescita rispetto al 2011 (+45,2%), confermandosi tra le prime province esportatrici in Italia. Per quanto riguarda i Paesi principali partner commerciali della provincia di Varese, nel corso del 2012 sono rimasti stabili gli scambi verso paesi tradizionali partner commerciali appartenenti all’Unione Europea, mentre sono aumentati quelli verso aree in via di sviluppo.

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LE AZIONI PER LA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE Parte terza

All’interno del contesto socio-economico brevemente descritto nella parte precedente, l’Unione, svolge un’azione continuativa di: 1. monitoraggio delle tendenze socio- economiche in atto; 2. tutela delle esigenze delle imprese, con l’obiettivo di preservare e accrescerne la competitività; 3. progettazione e svolgimento di azioni per la valorizzazione delle attività produttive, anche nelle relazioni con il territorio, i suoi abitanti, le sue istituzioni, gli altri attori sociali. Si tratta delle linee guida che informano l’intera attività dell’Unione e di cui viene indicata la concreta declinazione, sul piano operativo, nella parte terza e anche nella successiva parte quarta di questo consuntivo. Le quali hanno la funzione di rendicontare all’insieme delle imprese associate quanto realizzato nel 2012, fungendo in tal modo da relazione accompagnatrice del conto economico sottoposto all’approvazione dell’Assemblea Generale 2013. RENDICONTO 2012 ASSEMBLEA GENERALE 2013

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE

L'informazione e l'aggiornamento delle imprese, rivolta sia a chi riveste ruoli decisionali, sia a chi vi collabora con ruoli operativi, offre un servizio di grande valore nel sostegno all’evoluzione del sistema competitivo, e nell’adempimento delle varie incombenze amministrative che derivano dalla continua evoluzione del quadro normativo di riferimento in campo industriale, commerciale, fiscale, ambientale, del lavoro. Il trasferimento delle informazioni alle imprese ha principalmente luogo attraverso i seguenti canali: - Sito Internet; - Notiziario Telematico; - incontri “inFORMARSI”; - Rassegna stampa.

Sito Internet Pubblicato nella sua prima versione nell’aprile del 1998, il Sito Internet dell’Unione (www.univa.va.it) ha seguito una continua evoluzione. La grafica è sobria, a vantaggio dei contenuti, con grande attenzione all'accessibilità attraverso una navigazione semplice ed immediata. I contenuti sono organizzati per area di interesse. È presente un'agenda con tutti gli appuntamenti dell'Unione e, inoltre, una sezione dedicata alle scadenze del mese per le imprese. Il sito, oltre alla consultazione quotidiana con le circolari pubblicate in tempo reale, rende possibile ai lettori: - scaricare in formato PDF il Notiziario con tutte le circolari dell’ultima settimana; - registrarsi per ricevere settimanalmente (ogni mercoledì), sulla propria casella di posta elettronica, la Newsletter, un file PDF contenente i titoli di tutte le circolari dell’ultima settimana linkati agli approfondimenti, con il testo completo delle notizie. Il file è arricchito da altre informazioni quali: eventi e appuntamenti dell'Unione, del Gruppo Giovani Imprenditori e della LIUC – Università Cattaneo, tutte le novità e gli aggiornamenti pubblicati sul sito. La quasi totalità delle imprese associate riceve ormai la Newsletter settimanale, con oltre 3.350 utenti registrati; - registrarsi al servizio RSS Feed che permette una maggiore personalizzazione e immediatezza delle informazioni: attraverso il lettore gratuito è possibile ricevere in tempo reale, in modo semplice e comodo, direttamente sul proprio computer, la segnalazione di tutti gli aggiornamenti pubblicati sul Notiziario o solo quelli relativi all'argomento selezionato. Nel sito sono inoltre consultabili speciali sezioni tematiche, veri e propri siti dedicati ad argomenti specifici, tenuti costantemente aggiornati, nonché monografie, FAQ (Frequently Asked Questions), provvedimenti di leggi speciali, dossier che consentono anche ai professionisti più esigenti di ottenere un’informazione completa ed esaustiva. Tra le sezioni speciali c’è quella curata dall’Area “Lavoro e Previdenza” e riguardante lo “Sgravio contributivo sul premio di risultato”. Un altro approfondimento, curato questa volta dall’Area “Ambiente” è invece dedicato al “SISTRI”, il nuovo Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. In queste sezioni del Sito Internet i lettori trovano in un’unica schermata tutte le circolari prodotte dall’Unione sugli specifici argomenti, con un costante aggiornamento via via che vengono pubblicate ulteriori nuove notizie. Ciò permette alle imprese di tenersi facilmente aggiornate su tematiche soggette a numerosi e repentini cambiamenti normativi o procedurali.

26 ASSEMBLEA GENERALE 2013 RENDICONTO 2012

Altra sezione speciale è quella che si concentra sulle opportunità di business che l’Expo di Milano offrirà da qui al 2015 alle imprese. L’Unione concorre infatti affinché il sistema delle imprese diventi parte integrante e strutturale di Expo 2015, così che le eccellenze produttive siano valorizzate e l’Expo dispieghi appieno il proprio potenziale per le imprese medesime. A tal proposito, nel 2012, l’apposita sezione realizzata all’interno del sito internet dell’Unione, continuando a garantire un costante aggiornamento in ordine all’Evento universale che si terrà a Milano da venerdì 1° maggio a sabato 31 ottobre 2015, ha pubblicato tutte le informazioni relative alle esigenze di Expo 2015 con le rispettive procedure di approvvigionamento. Tra le aree monotematiche c’è poi quella dedicata alle “Reti d’impresa. Insieme per crescere” al cui interno è possibile accedere a tutta la normativa, la prassi, i bandi, gli eventi e i link utili riguardanti il tema in questione. Con, in aggiunta, tutte le notizie redatte sull’argomento dall’Unione e l’elenco delle reti già attive a livello nazionale. L’obiettivo è quello di fornire la più ampia gamma di informazioni riguardanti il contratto di rete d’impresa, il nuovo strumento giuridico oggetto di un’ampia riforma a metà 2010, che consente di realizzare collaborazioni e progetti comuni industriali e commerciali, garantendo alle imprese la propria individualità ed indipendenza. Un’apposita sezione del sito è stata poi dedicata al Progetto Internazionalizzazione dell’Unione (vedi capitolo Internazionalizzazione). Oltre a seguire l’evolversi dell’iniziativa che vuole accompagnare le imprese alla scoperta dei mercati esteri a più alto tasso di crescita, questa parte del sito Internet dell’Unione offre anche tutta una gamma di documentazione utile alle aziende che vogliono sbarcare con i propri prodotti nei Paesi oggetto delle missioni messe in calendario dall’Unione e degli incontri sui singoli Paesi che vengono via via organizzati. Come quelli intitolati “Pomeriggi Verde-Oro” dedicati al Brasile, o quelli catalogati come “Sulle orme del Dragone” che hanno avuto come oggetto la Cina. Ultima sezione di approfondimento pubblicata in ordine di tempo sul sito dell’Unione è “L’Unione Europea per le imprese”: una guida schematica dei principali programmi comunitari per aiutare il sistema produttivo locale e le sue aziende a cogliere tutte le opportunità offerte dai finanziamenti europei, spesso di difficile accesso a causa del linguaggio dei bandi e della loro complessa strutturazione. Particolarmente utile e seguita è anche la sezione dedicata alle convenzioni stipulate dall'Unione e dal sistema Confindustria per offrire alle imprese condizioni economiche vantaggiose. L’Unione, inoltre, attraverso l’area “Formazione” del proprio sito Internet ha contribuito alle campagne di comunicazione del Sistema Confindustria per rilanciare l’istruzione tecnica nel Paese. Ciò è avvenuto sia con il “Progetto Rosa” del Club dei 15 (che raggruppa le associazioni industriali dei territori a più alta incidenza manifatturiera), per aumentare le iscrizioni delle ragazze agli istituti tecnici, sia con il Progetto “Teknicamente” di Confindustria Lombardia per valorizzare a livello regionale gli istituti tecnici. Un’altra sezione è poi sorta per promuovere il Progetto “Generazione d’Industria” portato avanti insieme a 9 istituti tecnici del territorio dalle imprese dei Gruppi merceologici “Meccaniche” e “Siderurgiche, metallurgiche e fonderie” dell’Unione. Tutte le sezioni a valore aggiunto per le imprese associate, indispensabili per l'aggiornamento quotidiano, sono accessibili solo tramite password. Nel corso del 2012 sono state rilasciate altre 380 nuove password e oggi il sito è consultabile da oltre 3.400 utenti registrati per oltre 1.300 imprese associate. Ogni impresa, infatti può richiedere una password per ogni funzione aziendale interessata alla consultazione del sito Internet. Esiste poi un'ampia informazione generale con diverse sezioni visitabili da tutti: una istituzionale dedicata all'Unione, una dedicata alla stampa, una che raccoglie tutte le pubblicazioni dell'Unione e una legata all'economia della provincia di Varese con informazioni sul territorio, anche in funzione di marketing territoriale.

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Nell’ambito delle proprie attività informatiche, inoltre, l’Unione ha continuato a curare il sito Internet del Distretto Aerospaziale Lombardo (www.aerospacelombardia.it). Anche attraverso questo strumento web è stato possibile dare vita a quell’opera di Networking dell’industria regionale del settore, che ha visto crescere l’adesione di piccole, medie e grandi imprese del comparto intorno ad un progetto orientato a impostare un’azione di crescita condivisa. Col tempo il sito del Distretto si è trasformato in un vero e proprio portale di e-scouting, per la fornitura e la presentazione strutturale delle aziende a livello internazionale. In pratica collegandosi a www.aerospacelombardia.it si accede ad una vetrina dove gli operatori del settore possono attingere notizie sulle caratteristiche, i tipi di produzione, le capacità tecniche, i progetti e la storia di ogni singola Pmi lombarda dell’Aerospazio. Sempre nell’ambito delle attività web, nel corso del 2012 è stato messo on line il nuovo sito della società di servizi dell’Unione SPI – Servizi e Promozioni Industriali Srl (www.spi- web.it), con una veste grafica rinnovata ed efficace che permette una più veloce e semplice consultazione delle attività di assistenza alle aziende. Altro sito nato nel 2012 è quello dedicato ai servizi offerti alle imprese da SPI Power (www.spipower.it) che, Con il contributo di tecnici esperti, offre una consulenza qualificata nell’ambito del risparmio, dell'efficienza energetica e delle nuove tecnologie in grado di produrre energia, oltre a garantire alle aziende un’assistenza nella selezione dei fornitori e nella negoziazione dei contratti di approvvigionamento di energia elettrica e gas metano.

Notiziario Telematico Il Notiziario Telematico, che nel 2012 ha pubblicato 876 notizie di interesse per le imprese associate, viene condiviso con altre Associazioni Industriali, realizzando così una proficua sinergia operativa con alcune componenti del Sistema Confindustria. Si tratta delle associazioni di Bergamo, Como, Monza, Pesaro e Urbino, Sondrio, clienti storiche, a cui, da gennaio 2012 si sono aggiunte altre Associazioni territoriali della regione Marche: Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Il Notiziario settimanale dell’Unione, il cui PDF è scaricabile ogni mercoledì su www.univa.va.it, presenta un’impaginazione di facile fruizione e adatta, non solo alla stampa e dunque ad una lettura su carta, ma anche ad una consultazione a video. Ciò anche grazie ad una titolazione presa a prestito dalla normale comunicazione generalista che permette al lettore, grazie ad un titolo ad effetto seguito da un sottotitolo di approfondimento, di avere in poche righe una sintesi esauriente dei contenuti della Notizia e capire così subito se essa sia, in base alle mansioni che vengono ricoperte in azienda, di proprio interesse oppure no. Un servizio, quello di ridurre i tempi di lettura e di facilitare l’approccio alle notizie, che l’Unione considera già di per sé fondamentale nella cosiddetta era dell’informazione, in cui ognuno è bombardato continuamente da una serie infinita di comunicazioni, con il rischio di perdere di vista le priorità e le novità che più interessano e che più servono nello svolgimento del proprio lavoro.

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Semplice ed efficace è anche la grafica della Newsletter, che contiene tutte le Notizie pubblicate sul Sito dell’Unione durante l’ultima settimana, spedita ogni mercoledì direttamente agli indirizzi email del personale delle imprese associate che ne ha fatto richiesta.

Portale per palmari L’Unione è anche dotata del portale “mobile.univa.it”. Si tratta di un servizio che permette alle imprese associate e ai propri collaboratori di poter utilizzare una versione ottimizzata per gli schermi dei palmari del sito Internet www.univa.va.it. Per accedervi basta digitare sul proprio cellulare o palmare, purché in grado di navigare sul web, l’indirizzo http://mobile.univa.it. Il servizio è riservato agli utenti già registrati al sito Internet dell’Unione ed è, dunque, utilizzabile tramite la stessa password di cui si è già dotati. In tal modo le circolari del Notiziario, la ricerca sull’archivio storico e le news in primo piano, vengono rese disponibili in un formato studiato appositamente per i piccoli schermi dei palmari.

Incontri “inFORMARSI” Il programma di incontri gratuiti di informazione e formazione denominato "inFORMARSI" è l’attività convegnistica e seminariale che consente ai partecipanti di cogliere con immediatezza le novità e di ottenere dai relatori i chiarimenti desiderati. Nel 2012 sono stati tenuti 13 appuntamenti, ai quali hanno partecipato complessivamente 830 persone tra imprenditori, dirigenti, quadri e impiegati aziendali. I temi trattati hanno riguardato sia le modalità per il corretto adempimento di obblighi amministrativi, anche di tipo ricorrente, sia temi di interesse più particolare o settoriale. L'elenco completo degli incontri "inFORMARSI" 2012 è riportato nel riquadro seguente.

Incontri “inFORMARSI” del 2012

 2 febbraio 2012 - Il D.P.R. n. 177/11: tavolo tecnico giuridico in materia di sicurezza nei siti confinati  7 febbraio 2012 - Bando Inail 2011: incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro  28 febbraio 2012 - Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA): procedure e modalità per il rinnovo  2 marzo 2012 - I nuovi accordi Stato-Regioni sulla formazione in materia di sicurezza sul lavoro  11 aprile 2012 - Dichiarazioni ambientali SISTRI e MUD 2012 (replicato il 13 aprile 2012)  8 giugno 2012 - La recente riforma pensionistica e i suoi riflessi in azienda  28 giugno 2012 - La riforma del mercato del lavoro  11 settembre 2012 - Le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro: modalità applicative  5 ottobre 2012 - Fondo Metasalute: adempimenti e gestione operativa  12 ottobre 2012 - Le novità in materia previdenziale contenute nella legge di riforma del mercato del lavoro  22 ottobre 2012 - La riforma del mercato del lavoro: la flessibilità in entrata e in uscita  15 novembre 2012 - La disciplina dell’apprendistato

Rassegna stampa Un altro servizio a valore aggiunto per le imprese, consultabile sul sito Internet, è quello della rassegna stampa quotidiana che raccoglie articoli selezionati da un panel composto da più di 50 testate tra quotidiani e periodici, sui principali argomenti del giorno di carattere economico, sindacale, politico e di cronaca locale. Il servizio è stato rinnovato proprio nel corso del 2012, diventando più tempestivo e più completo. La nuova versione della rassegna stampa è migliorata a partire dall’orario di pubblicazione: con gli articoli messi a disposizione della consultazione delle imprese intorno alle ore 9.30 (da lunedì al venerdì, con gli articoli di

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sabato e domenica pubblicati il lunedì). La nuova rassegna stampa, oltre ad una visualizzazione on line più snella e accattivante, è anche più funzionale. Le imprese, infatti, possono a loro volta fare una scrematura degli articoli per loro più interessanti e creare un file Pdf per la divulgazione interna all’azienda. Basta “flaggare” gli articoli di interesse e cliccare sull’icona della stampante in alto a destra. In alternativa si può stampare singolarmente ogni articolo di interesse o creare un singolo file Pdf da salvare nelle proprie cartelle del computer. Ciò semplicemente cliccando sul titolo. Inoltre possono essere effettuate delle ricerche storiche per parola chiave. Con un database che parte dal 1° ottobre 2012 in avanti. Per poter utilizzare la nuova rassegna stampa basta accedere dall’home page del sito dell’Unione cliccando sulla voce “Rassegna Stampa” nel menù in alto e inserire le proprie username e password di accesso.

Monografie presenti sul Sito Internet AMBIENTE Gestione degli imballaggi Rumore esterno La gestione dei serbatoi interrati Gestione risorsa idrica Esercizio, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici in Lombardia AGEVOLAZIONI La definizione di piccola e media impresa Basilea 2 Fondi comunitari - Obiettivo 2 DIRITTO D’IMPRESA Nomi a dominio in Internet – disciplina e tutele azionabili La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche Firma digitale Privacy e sicurezza dei dati FISCO La dichiarazione dei sostituti d'imposta mod. 770/2012 La tassazione del Trattamento di Fine Rapporto Modello di versamento unificato F24 Adempimenti in caso di decesso del lavoratore dipendente Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa lavoro a progetto La certificazione dei redditi di lavoro dipendente e assimilati - Modello CUD 2013 LAVORO E PREVIDENZA Dirigenti Comitati aziendali europei I congedi parentali Assunzioni agevolate Il lavoro dei disabili Il patto di prova La nuova disciplina europea sull'informazione e la consultazione dei lavoratori Erogazioni previste dai contratti collettivi di secondo livello - regime contributivo Agenti e rappresentanti di commercio

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Mansioni e inquadramento del lavoratore. Profili generali e orientamenti giurisprudenziali Le pensioni di vecchiaia e anticipata La cessione del quinto dello stipendio ed il pignoramento presso terzi La nuova disciplina dell'orario di lavoro Permessi e tutele per la cura di persone con handicap La società europea Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria Trasferimento e trasferta del lavoratore Il contratto a termine Il rapporto di lavoro a tempo parziale Costo del lavoro Lo stage: un’opportunità per le imprese Tabelle dei contributi previdenziali e assistenziali in vigore da gennaio 2012 Adempimenti in caso di decesso del lavoratore dipendente Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa lavoro a progetto Il rapporto di apprendistato SICUREZZA SUL LAVORO Principi comuni di sicurezza sul lavoro Luoghi di lavoro Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale Cantieri temporanei o mobili Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro Movimentazione manuale dei carichi Uso di attrezzature munite di videoterminali Agenti fisici Sostanze pericolose Esposizione ad agenti biologici Protezione da atmosfere esplosive Divieto di fumo nei luoghi di lavoro Pronto soccorso aziendale Tossicodipendenza e lavoro La valutazione del rischio stress lavoro-correlato

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FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE

La risorsa umana è componente strategica del successo aziendale. La formazione imprenditoriale e manageriale - insieme all'aggiornamento continuo del personale aziendale, di cui si è trattato nel capitolo precedente - costituisce quindi una delle principali attività dell'Unione. Attività che si accompagna a quella della valorizzazione dell'immagine dell'industria e dell'orientamento al lavoro nel settore produttivo rivolto ai giovani, alle famiglie, alla scuola, di cui si tratterà nella quarta parte del Rendiconto.

Formazione del personale aziendale La formazione viene organizzata secondo diverse modalità ed iniziative: - attività formativa erogata dalla Società di servizi dell'Unione. La “Servizi & Promozioni Industriali Srl” (SPI, certificata qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001: 2008 e dal 2005 dell’accreditamento regionale per la formazione finanziata), attraverso il programma "perCORSI", concorre con le proprie proposte all'aggiornamento del personale aziendale attraverso attività di formazione e riqualificazione del personale impiegato nelle imprese su temi di attualità. I corsi di SPI, infatti, vengono organizzati sulla base di input forniti dall'Unione, con un'attenta scelta del personale docente e con l'offerta di un rapporto qualità/prezzo vantaggioso. In totale, i corsi tenuti da SPI all’interno del programma "perCORSI" nel 2012 sono stati 135 e vi hanno partecipato, per complessive 2.192 ore di formazione, 1.022 persone. In 84 casi si è trattato di interventi formativi aziendali, realizzati a misura delle particolari esigenze espresse dalle imprese committenti; - la SPI, inoltre, ha organizzato nel 2012 numerosi corsi finanziati per la formazione continua dei lavoratori (Fondimpresa, di cui si riferisce nella seguente tabella. L’elenco completo dei corsi a catalogo SPI nel 2012 è riportato più oltre).

“perCORSI” 2012

CORSI INTERAZIENDALI (a catalogo) Nel 2012 SPI srl ha realizzato 51 corsi di formazione a catalogo per un totale di 848 ore di formazione, pari a circa 106 giornate di formazione. L'affluenza ai corsi è stata di 350 persone. Si è trattato, nella totalità, di corsi in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro. CORSI AZIENDALI Per ciò che riguarda i corsi svolti direttamente in azienda su specifica commessa, SPI srl nel 2012 ha realizzato 84 corsi, con una partecipazione di 672 persone e un totale di 1.344 ore erogate (equivalenti a 168 giornate di formazione). Nell’Area Sicurezza sono stati realizzati, anche in alcuni casi come parti di corsi a più ampio spettro, tra quelli finanziati e quelli su commessa, 648 corsi per complessivi 5.709 partecipanti e un totale di 5.184 ore (di cui 300 finanziati, per 1.200 partecipanti). Totali formazione a pagamento Totale ore di formazione: 2.192 Totale corsi: 135 Totale partecipanti: 1.022

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FORMAZIONE GRATUITA (progetti finanziati) Durante il 2012 sono stati promossi dall’Unione e gestiti da SPI i seguenti corsi di formazione finanziati: - Avviso 3/2010 di Fondimpresa “Agire per il cambiamento: investire sulle risorse umane, motore dello sviluppo industriale e servizi”: 17 corsi, 236 ore di formazione (29,5 giornate), 85 persone formate (progetto iniziato a novembre 2011, concluso a settembre 2012); - Avviso 3/2010 di Fondimpresa “Global Airport training”: 325 corsi, 3.634 ore di formazione (454 giornate), 1.625 persone formate (progetto iniziato a settembre 2012, concluso a maggio 2013); - Avviso 3/2010 di Fondimpresa “Formazione continua: investire sul sapere e lo sviluppo delle competenze per il successo e il futuro dell'impresa”: 169 corsi, 2.703 ore di formazione (338 giornate), 845 persone formate (progetto iniziato a settembre 2012, concluso a maggio 2013); - Avviso 5/2011 di Fondimpresa “Human Upgrade”: 54 corsi, 808 ore di formazione (101 giornate), 270 persone formate (progetto iniziato a settembre 2012, si concluderà a settembre 2013). Totali formazione finanziata Totale ore di formazione: 7.381 Totale corsi: 565 Totale partecipanti: 2.825

Sul sito Internet www.percorsi-spi.it sono pubblicate tutte le informazioni relative ai corsi organizzati dalla SPI, con la possibilità di iscriversi on-line.

CORSI INTERAZIENDALI REALIZZATI DA SPI NEL 2012

AREA AMBIENTE, SICUREZZA E QUALITÀ - Corso base per responsabili del Servizio di prevenzione e protezione dai rischi (mod. A) - Corsi di specializzazione per responsabili e addetti al Servizio di prevenzione e protezione (mod. B e C) - Corsi di aggiornamento per responsabili e addetti al Servizio di prevenzione e protezione dai rischi - Corso per datori del servizio di prevenzione e protezione dai rischi - Corso di formazione per rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza - Corso di formazione teorico - pratico per gli addetti alla lotta antincendio - Tipo B - Corsi per addetti al pronto soccorso - Corso di formazione dei lavoratori neoassunti in materia di sicurezza e salute - D.Lgs. 81/08 - Corso teorico-pratico per conducenti di carrelli elevatori - Aggiornamento pratico per addetti al pronto soccorso - Ruoli e responsabilità dei preposti e dirigenti alla luce del D.Lgs. 81/08 D.Lgs. 106/09 - La sicurezza nella manutenzione - Customer care e Customer satisfaction - Il sistema di gestione ambientale secondo la normativa della serie UNI EN ISO 14001: 2004 - Corso per conducenti carrelli elevatori - La responsabilità sociale: valore aggiunto per le organizzazioni - Gli audit interni qualità, ambiente e sicurezza - Aggiornamento della Norma ISO 9001: 2008 - Quality Control: strumenti e tecniche - Gestione sicura delle informazioni AREA AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO - La retribuzione e gli adempimenti contributivi - Controllo di gestione - Project Management - Il budget - Finanza e tesoreria - Analisi di bilancio per non addetti - Analisi di bilancio 2 - Recupero crediti: tecniche di sollecito ed aspetti legali - Contabilità industriale - Corso di formazione trasversale apprendisti: organizzazione ed economia

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AREA RISORSE UMANE, COMUNICAZIONE E MARKETING - Gestione dei collaboratori - Guidare gli altri con passione: leadership ed intelligenza emozionale - Leadership e Team building - Il capo reparto come gestore delle risorse umane - La gestione dei progetti: metodologie e strumenti di project management - La comunicazione efficace in pubblico - Strumenti di selezione e valutazione del personale - Gestione del tempo e dello stress - Decidere e Negoziare - Tecniche di negoziazione e vendita innovativa - Realizzare il Buisness Plan - Organizzazione e gestione della funzione acquisti - Organizzare, motivare e gestire la forza vendita AREA INTERNAZIONALE - Inglese base - Inglese commerciale - Spagnolo base - Inglese avanzato - Francese base - Tedesco base - La gestione dei documenti di trasporto e degli adempimenti doganali - Elementi di contrattualistica internazionale AREA INFORMATICA - Pacchetto Office - Microsoft Excel base - Microsoft Excel avanzato - Microsoft Access - Microsoft Excel per il controllo di gestione

Fondimpresa e Fondirigenti Nel 2003 prese il via un’iniziativa fortemente voluta dall’intero sistema di rappresentanza dell’industria nel Paese: erano stati costituiti e autorizzati ad operare dal Ministero del Lavoro due Fondi interprofessionali per la realizzazione di piani aziendali di formazione continua (formazione per i dipendenti delle imprese). Si tratta di Fondimpresa-Fondo interprofessionale per la formazione continua dei lavoratori (costituito da Confindustria e CGIL-CISL-UIL) e Fondirigenti-Fondo per la formazione continua dei dirigenti (costituito da Confindustria e Federmanager). La costituzione dei fondi permette alle imprese che, su base volontaria, vi aderiscono, di finanziare la formazione continua dei collaboratori attraverso la destinazione ai piani di formazione aziendale di una quota parte dei contributi che le imprese versano all’INPS (0,3%). Dopo la costituzione dei due fondi, l’Unione si è impegnata fattivamente per promuoverne l’adesione da parte delle imprese associate. Il buon esito di tale azione è testimoniato dai dati della provincia di Varese, che indicano 2.008 imprese aderenti a Fondimpresa per un totale di 79.709 lavoratori (Fonte dati INPS adesioni aggiornate a dicembre 2012) e 538 imprese aderenti a Fondirigenti per un totale di 2170 dirigenti. Nel 2012, in continuità con le attività avviate e previste nell'accordo Unione - CGIL, CISL, UIL Varese del 2003, sono stati sottoscritti 16 accordi che hanno consentito l'utilizzo di Fondimpresa (e dei bandi regionali) per il finanziamento di progetti territoriali di formazione continua per le imprese. In particolare: - 19/12/2012 Avv. 4/2012-I scadenza – Territoriale (presentato da Fondazione Luigi Clerici – capofila) - 19/12/2012 Avv. 4/2012-I scadenza – Territoriale (presentato da Cefriel S.Cons srl – capofila) - 12/10/2012 Avv. 1/2012-II scadenza – Ambiente (presentato da Progetto Ambiente srl – capofila)

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- 12/07/2012 Avv. 5/2011- II scadenza - PQ Settoriale Alberghi SPI - 12/07/2012 Avv. 5/2011- II scadenza - PQ Territoriale SPI - 12/07/2012 Avv. 5/2011 – II scadenza – Territoriale (presentato da SDP – capofila costituenda ATS) - 12/07/2012 Avv. 5/2011 – II scadenza – Territoriale (presentato da Fondazione Luigi Clerici – capofila) - 12/07/2012 Avv. 5/2011 – II scadenza – Territoriale (presentato da IAL - capofila) - 21/05/2012 Piano Econord – ID 40348 - 21/05/2012 Piano Econord – ID 24432 - 11/04/2012 Avv. 1/2012 – I scadenza – Piano Sicurezza (Capofila Centro Tessile) - 05/04/2012 Avv. 1/2012 – I scadenza – Piano Sicurezza (Fondazione Luigi Clerici) - 18/01/2012 Avv. 5/2011 – I scadenza – Territoriale (presentato da ATS – capofila Cofely Italia spa) - 18/01/2012 Avv. 5/2011 – I scadenza – Territoriale (Capofila Etass srl) - 18/01/2012 Avv. 5/2011 – I scadenza – Territoriale (Capofila IAL Lombardia) - 18/01/2012 Avv. 5/2011 – I scadenza – Territoriale (Capofila SPI)

A questi si aggiungono 11 accordi sottoscritti con FIOM FIM UILM in sede di Commissione Territoriale per la Formazione Provinciale per l’industria metalmeccanica per i piani settoriali metalmeccanici che interessano le imprese del territorio, secondo le istruzioni diramate da Federmeccanica:

- 09/10/2012 Avv. 1/2012 – II scadenza – Progetto Sicurezza (capofila Adecco) - Titolo “PLASIN – PLAStica in Sicurezza” - 04/10/2012 Avv. 1/2012 – II scadenza – Progetto Settoriale Sicurezza/Ambiente (ente attuatore Riconversider srl) – Titolo “La sicurezza nelle PMI della filiera del metallo:adeguare le competenze dei lavoratori e ridurre gli indici di frequenza infortunistica” - 18/07/2012 Avv. 5/2011 – II scadenza - Progetto Territoriale (ente attuatore SPI) – Titolo “FORM@TOURISM. La continua formazione per i lavoratori della Filiera del turismo” - 18/07/2012 Avv. 5/2011 – II scadenza - Progetto Territoriale (ente attuatore SPI) – Titolo “Corporate Training: cresci con la tua azienda” - 22/05/2012 Avv. 1/2012 – II scadenza – Progetto Settoriale Sicurezza/Ambiente (ente attuatore Riconversider srl) – Titolo “Il valore della tematica ambientale nel settore metallurgico: formare le risorse per integrare le competenze e ridurre gli impatti ambientali” - 04/04/2012 Avv. 1/2012 – I scadenza – Progetto Settoriale Sicurezza/Ambiente (Costituenda ATS tra Sviluppo Fromazione S.c.a.r.l. –capofila- e I.F.O.A. Istituto Formazione Operatori Aziendali) – Titolo “Formazione per la prevenzione nelle imprese meccaniche” - 04/04/2012 Avv. 1/2012 – I scadenza – Progetto Settoriale Sicurezza/Ambiente (ente attuatore Riconversider srl) – Titolo “Il valore della sicurezza nel settore metallurgico: formare le risorse per integrare le competenze e ridurre gli indici di frequenza infortunistica” - 04/04/2012 Avv. 1/2012 – I scadenza – Progetto Settoriale Sicurezza/Ambiente (ente attuatore Riconversider srl) – Titolo “Valutare ed analizzare i rischi dell’operare in Fonderia integrando le competenze degli operatori” - 10/01/2012 Avv. 5/2011 – I scadenza - Progetto Territoriale (SPI in qualità di capofila di ATS con LIUC, Centrocot, Enfapi Como, Centro Studi ed Elaborazione) - Titolo: “Human upgrade” - 10/01/2012 Avv. 5/2011 – I scadenza - Progetto Settoriale (IFOA in qualità di capofila di ATS con SPI, Sviluppo Formazione e LIUC) – Titolo: “Re.innovation-rete ed innovazione nel settore metalmeccanico” - 10/01/2012 Avv. 5/2011 – I scadenza - Progetto Settoriale (capofila Riconversider SRL) – Titolo: “Le competenze dei lavoratori della filiera metallurgica come leva per la crescita delle imprese”

Tali accordi hanno di volta in volta individuato priorità tematiche, settoriale e territoriali che sono state perseguite nello svolgimento dei progetti finanziati (numeri e tipologia di corsi sono nel capitolo SPI - Formazione per le imprese).

Nel 2012 i progetti aziendali di formazione finanziata legati al conto formazione del fondo Fondimpresa hanno visto il coinvolgimento di 118 imprese e 12.695 lavoratori, per un totale di 21.300 ore di formazione. Sono stati presentati 158 piani formativi aziendali a Fondimpresa, parte dei quali condivisi in sede territoriale dalla Commissione Paritetica Territoriale per la Formazione (CPTF) costituita nel 2004 dall’Unione e da CGIL, CISL e UIL di Varese.

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Per la redazione dei piani formativi aziendali la SPI ha svolto anche una attività di supporto alle imprese per l’utilizzo del proprio conto formazione. Nel corso del 2012 sono stati condivisi e presentati 27 progetti aziendali a Fondirigenti per la formazione manageriale. Tali piani hanno coinvolto 27 aziende, per 255 partecipanti per un totale di 1.515 ore di formazione.

Executive Master Dal 2007, su indicazione del comitato paritetico composto dall’Unione degli Industriali e Federmanager Varese, l’Università LIUC ha progettato ed erogato quattro percorsi formativi rivolti a dirigenti di PMI, avvalendosi dei bandi di sistema di Fondirigenti. Il format proposto è denominato "Executive Master": si tratta di un percorso modulare di General Management che ha coinvolto più di 140 aziende e 500 dirigenti erogando più di 800 ore d’aula e circa 500 ore di coaching/mentoring in azienda. L’esperienza prosegue nel 2013 con un percorso denominato Executive Master: Obiettivo Performance articolato in 7 moduli di formazione che partiranno con il mese di aprile e verranno presentati il 21 marzo con un evento di apertura in programma presso LIUC.

Istruzione professionale grafica Si deve infine ricordare che presso l'Unione ha sede il Comitato Provinciale per l'Istruzione Professionale Grafica, organismo sorto nel 1997 in attuazione di una norma contenuta nel contratto collettivo di lavoro del settore grafico con finalità di promuovere, incrementare e potenziare l'istruzione professionale dei giovani che intendono specializzarsi nel settore grafico. Il Comitato ha complessivamente erogato, fino al 31 dicembre 2012, 99.900 euro all’Associazione Padre Monti di Saronno, 15.165 euro all'ENAIP di Varese e (per obbligo del contratto collettivo nazionale di lavoro) 66.435 euro all'ENIPG di Roma. Ha inoltre conferito borse di studio per complessivi 58.077 euro ad allievi dell’Associazione Padre Monti di Saronno e dell’ENAIP di Varese che si sono distinti per merito, disponibilità nei confronti dei compagni, attenzione al nuovo, interesse al mondo della grafica, inclinazione ed abilità pratiche, bisogno economico.

INCONTRI DI INFORMAZIONE DELL’UNIONE INDUSTRIALI E CORSI DI FORMAZIONE DELLA SPI SRL 2012 Programma “inFORMARSI”: 13 incontri, 830 partecipanti. Interventi formativi SPI: 700 corsi, 3.847 partecipanti. Totale: 713 eventi, 4.677 partecipanti.

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LAVORO

In attesa della ripresa L’anno 2012 è trascorso sulla scia di quella crisi che non sembra avere fine. Come mostrano i dati, molte aziende hanno dovuto tamponare situazioni critiche ricorrendo agli ammortizzatori sociali. In tutto il loro declinare, sino a quello più drastico della risoluzione del rapporto di lavoro. Perdite di occupazione che almeno nel breve non troveranno una completa compensazione. Molteplici, quindi, gli incontri a fianco delle imprese per supportarle in quella necessaria azione di riorganizzazione imposta dal ridursi o dal modificarsi dei mercati o da una diversa declinazione della richiesta. Oltre a questa naturale attività l’Unione ha cercato di intervenire dando un segnale di attenzione su tre direttrici: le relazioni sindacali a livello provinciale, un sistema di welfare diffuso e sussidiario a quello statale e l’aiuto all’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani e del reinserimento di coloro che hanno perso l’occupazione. Le relazioni industriali sul territorio sono state caratterizzate da quella propensione al dialogo e dalla volontà di ricercare proposte e soluzioni che potessero in qualche modo attutire l’impatto della crisi sulle aziende e sui loro collaboratori. La firma dell’accordo territoriale sull’individuazione delle voci del contratto collettivo nazionale che incidono positivamente sulla produttività, sull’organizzazione del lavoro o sulla redditività, ha fatto sì che in maniera diffusa si potesse applicare lo speciale regime di tassazione agevolata previsto dalle disposizioni legali. Si è data così la possibilità per le aziende che applicano un orario di lavoro a turni o che hanno chiesto ai propri dipendenti prestazioni aggiuntive di lavoro rispetto a quelle ordinariamente previste, di alleggerire la pressione fiscale sugli emolumenti erogati a tale titolo con un incremento della retribuzione netta. Il 2012 è stato anche l’anno della Riforma Fornero che ha modificato molte norme del diritto del lavoro sia per quanto concerne la flessibilità in entrata sia in uscita, ridisegnando per i contratti a termine, per le collaborazioni (sia IVA, sia a progetto), per il lavoro somministrato, una nuova mappa del mercato del lavoro. Ha rivisto il sistema delle tutele per i lavoratori licenziati e individuato per ogni causale un sistema di tutele anche solo di carattere economico, riducendo così, almeno in linea teorica, i casi di reintegra nel posto di lavoro nell’eventualità di licenziamento illegittimo. Riforma, che senza dubbio ha avuto ricadute anche sul territorio, anche se si è evidenziato più il problema della scarsità del lavoro che degli strumenti. Il problema del lavoro legato ad un mercato che cambia rapidamente e che richiede la stessa velocità di modifica anche all’interno delle imprese, che sempre più necessitano di collaboratori con adeguate professionalità e una buona preparazione di base. Un mercato che richiede anche una flessibilità degli orari che poco ha a che fare con un orario di lavoro finora imperniato su una prestazione settimanale standard ed uniforme. La recente modifica del Testo Unico sull’apprendistato ha fatto si che una delle tre tipologie formative, quella più elevata, fosse oggetto di un accordo provinciale che la regolamentasse compiutamente per cercare di favorirne lo sviluppo sul territorio, dove insistono due realtà universitarie importanti. Sottoscritto da tutte e tre le sigle sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale, regolamenta alcuni aspetti, demandati dalla legge, dello svolgimento dell’apprendistato “di alta formazione” a vantaggio dell’inserimento nel mondo del lavoro degli studenti universitari.

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A sostegno del ricambio generazionale all’interno delle imprese, per cercare di dare un minimo stimolo ed impulso al mercato del lavoro in un momento di flessione della richiesta, ha preso il via il progetto “What’s Next”. Nasce dalla necessità di avvicinare il mondo delle imprese e dei giovani diplomati e laureati per dare anche compimento e prosecuzione logica a quella attività di confronto e scambio di informazioni che da tempo è in atto, per il tramite dell’Unione, tra gli istituti tecnici varesini e le imprese associate. Si è rivolto a 50 neo diplomati e neo laureati ed alle imprese che prevedevano nel breve di dover inserire al proprio interno figure professionali di livello attraverso un’adeguata formazione sul campo, utilizzando lo strumento dell’apprendistato. Il percorso è stato semplice. Dopo aver selezionato, attraverso una società specializzata, i ragazzi che meglio rappresentavano dal punto di vista scolastico le richieste delle aziende, questi sono stati inseriti all’interno delle stesse attraverso uno stage di tre mesi finalizzato alla conoscenza reciproca dal punto di vista lavorativo, propedeutica ad una eventuale assunzione. Lo stage, con un rimborso spese di 500 euro mensili, è stato a totale carico dell’Unione, che ha all’uopo stanziato la somma di 100.000 euro. Non solo i giovani sono oggetto di attenzione ma anche tutte quelle persone che a causa della crisi vengono espulse dal mondo del lavoro e faticano a rientrarvi, alcuni anche con esperienze lavorative importanti. Consci del ruolo che le organizzazioni sindacali rivestono, le parti, tramite una intesa territoriale, hanno dato origine ad una Commissione tecnica che favorisca la proposta di azioni di sistema per la ricollocazione del personale, anche attraverso adeguati e mirati percorsi formativi che nascono dalle richieste delle aziende. Un’azione sinergica che, utilizzando lo strumento di Fondimpresa, possa, nella fase di permanenza dei soggetti nell’area temporale delimitata dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali, prepararli ad un nuovo ingresso nella azienda stessa o presso altre. Anche nel mondo del lavoro si registrano delle necessità importanti che nascono dalle esigenze di flessibilità delle aziende ed anche dei lavoratori e dalla possibilità che le aziende possono avere per andare ad integrare (anche parzialmente) il sistema di stato sociale e di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Anche in questo campo l’Unione si è impegnata su due fronti. Il primo, con la firma di un apposito accordo con Cgil,Cisl e Uil per l’ideazione di una rete di progetti che agevolino i lavoratori e le lavoratrici nella conciliazione lavoro e famiglia. Il secondo, con l’appoggio alla creazione della prima rete territoriale di imprese per il welfare, denominata “Giunca” che si propone di studiare e realizzare nuove iniziative di welfare aziendale a vantaggio dei dipendenti. Essa è costituita da dieci imprese del Varesotto. Un’esperienza unica che si propone di fornire ai dipendenti servizi di cura per gli anziani a prezzi agevolati, progetti di car-pooling e car-sharing per raggiungere il posto di lavoro, convenzioni per pacchetti assicurativi, progetti di conciliazione dei tempi di vita del lavoro con quelli di vita privata, con un occhio di riguardo all’educazione dei figli. Come si vede, il rapporto pragmatico e di reciproco rispetto con le organizzazioni sindacali presenti sul territorio, ed in particolare modo con Cgil, Cisl e Uil, fa si che oltre alla normale attività quotidiana si riesca ad esplicare quel ruolo di rappresentanza demandato alla cosiddetta “società di mezzo” per cercare di trovare proposte e soluzioni alle necessità del territorio, che appare provato dalla lunga crisi. E proprio in questo spirito, le parti hanno sottoscritto due documenti nei quali viene espressa preoccupazione sia per la situazione di quei lavoratori che, in base alla riforma delle pensioni ed in mobilità al momento del suo varo, avrebbero perso l’aggancio con il trattamento di quiescenza rimanendo così senza alcun reddito, sia sulla cassa in deroga, per l’esiguo importo previsto per finanziarla. Un anno difficile, che però ha visto la nostra Unione impegnata sino in fondo a svolgere quel ruolo di assistenza e rappresentanza che gli è proprio.

Ammortizzatori sociali Anche per il 2012 L’Unione, in qualità di esperta designata da Confindustria Lombardia, ha partecipato direttamente ai lavori in seno alla Sottocommissione Regionale Lavoro, Formazione Professionale e Istruzione finalizzati a rendere utilizzabili gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione guadagni e mobilità) in deroga, senza soluzione di continuità rispetto all’anno precedente.

Le relazioni industriali In relazione all’andamento occupazionale registratosi sul territorio (di cui si è detto nel capitolo “Economia locale nel 2012”), l'Unione è intervenuta, come di consueto, ad affiancare le imprese associate, interessate da vertenze per sospensione temporanea dell'attività produttiva o per riduzioni di personale in forza, in 481

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casi (erano stati 375 nel 2012), così suddivisi: 332 procedure per l'intervento della cassa integrazione guadagni ordinaria (che hanno interessato 13.145 dipendenti); 56 accordi per l'intervento della cassa integrazione guadagni straordinaria (che hanno interessato 2.179 lavoratori); 57 accordi di mobilità, che hanno riguardato 1.090 dipendenti, 31 per la cassa in deroga (che hanno coinvolto 585 lavoratori), 5 per contratti di solidarietà (1.741 dipendenti interessati). Anche nel 2012 l'Unione è intervenuta ad assistere le imprese in 1.085 casi di conciliazione individuale e in diversi casi di controversie in sede giudiziaria, in collaborazione con studi legali. L’Unione assiste le imprese associate nella definizione degli accordi aziendali. Sono circa 1/3 le imprese associate che hanno in sede aziendale una interlocuzione negoziale con il Sindacato. Questa contrattazione collettiva aziendale interessa tutti i settori merceologici e introduce trattamenti economici e normativi che riguardano circa il 60% degli addetti delle imprese associate. Nel 2012 sono stati stipulati, con l'assistenza dell'Unione, 91 contratti collettivi aziendali di lavoro. Il contenuto degli accordi conclusi per introdurre "premi di risultato" è sostanzialmente conforme alle previsioni del Protocollo sulla politica dei redditi del 23 luglio 1993 così come integrato dall’Accordo Interconfederale sugli assetti contrattuali del 15 aprile 2009 richiamando obiettivi di miglioramento aziendale. Fra gli indici maggiormente utilizzati: la produttività, la qualità, l'efficienza, la presenza e, in misura sempre più crescente, la redditività. Per quanto riguarda la contrattazione collettiva nazionale di lavoro, l'Unione partecipa fattivamente ai negoziati per il rinnovo dei contratti nazionali o, comunque, ad incontri con le Associazioni Industriali di settore per la definizione delle linee da tenere in sede di trattativa. Nel corso del 2012 tale attività si è sviluppata, in particolare, nell'ambito dei negoziati per il rinnovo della maggior parte dei contratti di settori (parte economica o normativa) tra cui i più importanti quello metalmeccanico, quello chimico e cartario. Per dare attuazione alle attività di formazione sviluppatesi a seguito degli accordi nazionali relativi a Fondimpresa e Fondirigenti, sono state definite alcune intese con i Sindacati provinciali per le quali si rinvia al capitolo “Formazione delle risorse umane”.

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Previdenza e assistenza integrativa L'Unione continua a collaborare con le Associazioni di settore per promuovere, tra i lavoratori e le imprese, i fondi pensione che, intervenuta la riforma della previdenza complementare, assumeranno sempre maggiore importanza. Tra i più importanti: COMETA (meccanico), FONCHIM (chimico), ALIFOND (alimentare), PREVIMODA (Tessile-Abbigliamento), BYBLOS (cartario e editoriale), FONDOGOMMA-PLASTICA (gomma e materie plastiche), ARCO (legno, lapidei, materiali da costruzione), FONCER (ceramica), FONTAN (concia), FASCHIM (farmaceutico). Negli organismi di governo di alcuni dei Fondi in questione sono presenti rappresentanti di alcune imprese associate all'Unione.

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SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

L’Unione ha da sempre inserito il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro tra le assolute priorità, collocandolo tra le linee programmatiche di azione. Tale indirizzo ha avuto concreto seguito anche attraverso la partecipazione a tavoli di lavoro con amministrazioni e parti sociali per trovare soluzioni condivise sui temi in discussione. Occorre creare un modello legale in grado di prevenire il rischio di infortuni sul lavoro, determinando così il potenziamento della cultura della legalità. Ciò, affinché la prevenzione della salute e della sicurezza divenga effettiva in ogni contesto lavorativo, integrando il sistema normativo tradizionale con strumenti quali la formazione, come strumento essenziale di prevenzione e tutela, le “buone prassi” (intese come soluzioni sperimentate per prevenire o ridurre i rischi per i lavoratori, fondate sulla valutazione del rischio specifico e consistenti nella concreta applicazione di misure preventive contro i rischi di volta in volta considerati), gli accordi, la Responsabilità Sociale delle Imprese, la diversificazione delle azioni preventive in relazione alla specificità dei rischi nei settori di riferimento, i Codici Etici.

Statistiche degli infortuni Le statistiche degli infortuni, predisposte dall’INAIL, indicano che il fenomeno è fortunatamente in riduzione. I dati relativi al 2011 registrano a livello nazionale una flessione del 6,6% rispetto al 2010. Nello stesso anno, i morti sul lavoro sono stati 920, in calo del 5,4% rispetto al 2010. Si tratta del numero più basso mai registrato, anche se in cifra assoluta rimane ancora assai elevato, a indicare come non sia mai abbastanza ciò che viene fatto per assicurare la massima sicurezza ai lavoratori. Peraltro, si deve anche considerare, da un lato, che non esiste un rischio zero e, dall’altro, che nelle statistiche vengono compresi numerosi incidenti stradali in itinere, quelli cioè che si verificano durante i trasferimenti da e verso il luogo di lavoro. La diminuzione degli infortuni verificatosi nel 2011 è coerente con una tendenza di più lungo periodo, in atto sia a livello nazionale, sia locale. In provincia di Varese, nel quadriennio 2007-2010, i cosiddetti infortuni “in contemporanea” sono passati da 9.661 a 6.569; quelli “in permanente” da 639 a 307; quelli mortali da 12 a 10 dopo aver toccato il minimo di 6 nel 2009. Tutto ciò è sicuramente anche frutto delle intense attività di formazione sulla sicurezza che le imprese svolgono nei confronti dei lavoratori, illustrata nel successivo paragrafo. Nel 2012 Confindustria ed INAIL, con la collaborazione tecnica di APQI (Associazione Premio Qualità Italia) ed Accredia (Ente Italiano di Accreditamento), con l’intento di offrire un significativo contributo al processo di diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro che coinvolga tutto il sistema produttivo italiano, hanno lanciato la prima edizione del “Premio Imprese per la sicurezza”. Scopo del Premio è di diffondere le prassi migliori attraverso il benchmarking attivabile tra i partecipanti, premiando le imprese che si distinguono per l’impegno concreto in materia di salute e sicurezza e per i risultati conseguiti.

L’Informazione alle imprese Nel corso del 2012 l’Area Sicurezza sul Lavoro ha redatto 35 circolari informative e ha svolto un costante aggiornamento della relativa sezione all’interno del sito Internet dell’Unione. Ha inoltre organizzato 4 incontri di aggiornamento sui temi seguenti:  “La sicurezza negli ambienti confinati”;  “Finanziamenti e sconti INAIL per la prevenzione”;  “Gli Accordi della conferenza Stato-Regioni per la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”;  “La nuova disciplina delle verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro”. Infine, ha partecipato fornendo il relatore ai convegni seguenti:

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 “La diffusione della cultura della sicurezza nelle scuole”, organizzato da ANMIL Varese presso biblioteca comunale di ;  “REACH e CLP: la sicurezza nel settore chimico”, organizzato da ASL Varese;  “Le attività del Comitato Provinciale INAIL per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro”, organizzato da INAIL Varese;  “Malattie professionali e Medicina del Lavoro”, organizzato dalla Scuola Superiore di Medicina del Lavoro dell’Ospedale di Circolo di Varese.

Enti, istituzioni, organi di vigilanza L’Unione rappresenta le imprese associate presso enti, istituzioni ed organi di vigilanza. In particolare, l’azione di rappresentanza e di tutela degli interessi è esercitata nell’ambito della Commissione Sicurezza presso l’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese; presso la Commissione Consultiva Provinciale INAIL; presso l’Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia; presso il gruppo di lavoro Igiene e Sicurezza di Confindustria Lombardia e di Confindustria e presso l’Organismo Paritetico Provinciale Sicurezza sul Lavoro. Quest’ultimo, con sede presso l’Unione, ha avviato una fase sperimentale di corsi di aggiornamento per rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in aggiunta ai corsi base, secondo quanto disposto dal Testo Unico in materia. L’Unione fornisce anche assistenza tecnica durante le fasi di svolgimento delle inchieste amministrative sugli infortuni sul lavoro che si svolgono presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Varese. In particolare, si è partecipato a:  2 incontri in Confindustria - Commissione Sicurezza sul Lavoro;  6 incontri in Confindustria Lombardia - Gruppo Igiene e Sicurezza;  7 incontri - Commissione Sicurezza ASL Varese;  8 incontri - comitato consultivo provinciale INAIL Varese;  2 incontri - Laboratorio Sicurezza settore metalmeccanico Regione Lombardia;  12 incontri Organismo Paritetico Provinciale sicurezza Unione Industriali – CGIL, CISL, UIL.

Formazione La SPI srl, società di servizi dell’Unione, dedica gran parte dell’attività formativa al tema della sicurezza sul lavoro. Nel corso del 2012 sono stati svolti: - Fondimpresa - totale corsi 300 - totale ore 2.429 - totale formati 2.797 - Conto formazione - Totale corsi 247 - Totale ore 1.840 - Totale formati 2.012 - A pagamento aziendali - Totale corsi 50 - Totale ore erogate 400 - Totale formati 550 - A pagamento interaziendali - Totale corsi 51 - Totale ore erogate 848 - Totale formati 350 Un totale di 648 corsi, tra finanziati e su commessa, per complessivi 5.709 partecipanti. Il numero di RLS che ha partecipato ai corsi di formazione organizzati dall’Organismo Paritetico tramite la SPI srl è elevatissima: infatti, a partire dal 1995 sono stati formati 2.282 rappresentati dei lavoratori per la sicurezza.

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FISCO E SOCIETÀ

Aggiornamento e consulenza L'Unione cura l'aggiornamento delle imprese illustrando le novità legislative, suggerendo orientamenti uniformi di interpretazione e comportamento, assistendo le imprese nell'esatto adempimento degli obblighi che la legge pone a loro carico. La complessità della normativa tributaria, la sua volatilità e il rigore del sistema sanzionatorio rendono infatti necessario un continuo e attento confronto con gli "esperti" della materia per evitare di incorrere in errori che possano dar luogo a pesanti sanzioni. Per questa ragione, l'area fiscale dell'Unione è, insieme a quella sindacale, una di quelle alla quale le imprese fanno maggiormente ricorso sul piano della consulenza e assistenza. L’informazione delle imprese viene assicurata mediante il continuo aggiornamento della sezione tematica "Fisco e Società" all'interno del sito Internet dell'Unione. La sezione fornisce strumenti di rapida consultazione utili per la quotidiana gestione amministrativa delle imprese: i dossier (raccolte organiche di normativa, atti dell'amministrazione finanziaria e comunicazioni dell'Unione); lo speciale scadenzario fiscale; gli approfondimenti su diversi aspetti tributari di abituale interesse; le FAQ (Frequently Asked Questions); le monografie; una raccolta di formulari e modulistica, tutti i codici di versamento dei tributi. Sono presenti anche le date dei diversi corsi di formazione e link utili. Le novità pubblicate in tempo reale nel sito Internet vengono quindi inserite nel Notiziario inviato, oltre che alle imprese, anche agli Uffici Finanziari, alle scuole di indirizzo tecnico-commerciale. Ciò, per favorire la creazione di un sapere condiviso tra tutti gli operatori del Fisco in provincia di Varese finalizzato ad assicurare, almeno nel territorio provinciale, uniformità di interpretazione e comportamento di fronte alla continua difficoltà che gli operatori incontrano nel dare corretta applicazione ad una normativa tributaria non sempre chiara e soggetta a continui cambiamenti di regole. Nell’ambito dell’attività di aggiornamento e consulenza, particolare attenzione è stata dedicata nel corso del 2012 alle varie manovre di stabilizzazione dei conti pubblici emanate dal Governo. A tali manovre, che hanno rivisto numerosi aspetti della disciplina tributaria sia con riguardo alle imprese, sia alle persone fisiche, sono state dedicate numerose circolari di approfondimento: gennaio (decreto liberalizzazioni), marzo (decreto semplificazioni fiscali), giugno (decreto crescita) e da ultimo legge di stabilità per il 2013.

Tributi locali Nel corso del 2012 è proseguita la consueta azione dell'Unione volta ad assicurare la corretta applicazione dei tributi locali, soprattutto della tassa per lo smaltimento dei rifiuti, da parte dei Comuni, in relazione al particolare regime impositivo delle superfici produttive. L’attività ha riguardato il supporto nella determinazione delle superfici tassabili, nella definizione di atti di accertamento nonché nella definizione di pratiche di sgravio. L’Unione ha inoltre assistito le imprese coinvolte nell’attività di aggiornamento delle banche- dati TARSU/TIA di alcuni comuni. In particolare, l’attività di supporto alle imprese ha riguardato quelle residenti nei comuni di Varese, Tradate, Gallarate, , , , . In molti casi, la constatata erronea applicazione del tributo ha evitato alle imprese l’esborso di somme anche ragguardevoli, a tutto vantaggio della competitività delle stesse.

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Omettendo volutamente i nomi sia delle imprese, sia dei Comuni coinvolti, al solo fine di rendere l’idea dell’entità dei risparmi ottenuti in alcuni casi a seguito dell’intervento dell’Unione, in presenza di controverso ammontare del quantum addebitato, si forniscono di seguito alcuni esempi relativi al 2012: - impresa meccanica con 380 addetti: risparmio = 151.226 euro - impresa meccanica con 170 addetti: risparmio = 47.395 euro - impresa meccanica con 110 addetti: risparmio = 81.280 euro - impresa siderurgica con 17 addetti: risparmio = 20.554 euro - impresa tessile con 100 addetti: risparmio = 5.331 euro - impresa tessile con 25 addetti: risparmio = 6.466 euro - impresa abbigliamento con 24 addetti: risparmio = 2.500 euro. Con un importante Comune del territorio l’Unione ha inoltre convenuto un meccanismo per differire la Tarsu in 6 rate mensili senza corresponsione di interessi in luogo delle due rate previste da regolamento. L’iniziativa non ha portato ad una riduzione della tassa, ma ad una dilazione del carico fiscale. Nei primi mesi del 2013, con un altro importante Comune, l’Unione ha chiesto e ottenuto che tutti gli accertamenti fatti vengano sospesi e che i nuovi accertamenti vengano fatti in contraddittorio con l’Unione, la società incaricata dal Comune della riscossione e un’altra società incaricata invece di procedere ai nuovi accertamenti. Con il decreto “Salva Italia” è previsto che, a decorrere dal 2013, la tassa rifiuti solidi urbani e la tariffa integrata ambientale è sostituita dal tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES). Con il nuovo tributo verranno modificati i criteri di determinazione della tassa, che sarà composta da un costo fisso di gestione del servizio e da una quota rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti. Inoltre nel 2012 è entrata in vigore la nuova Imposta comunale propria (IMU) che colpisce anche gli immobili strumentali delle imprese. Considerato l’ampio margine di manovra attribuito alle amministrazioni comunali nella determinazione delle aliquote impositive, l’Unione ha effettuato uno specifico intervento presso tutte le citate amministrazioni richiedendo il contenimento delle aliquote dell’imposta nella misura minima prevista. Ciò alla luce del fatto che la legislazione nazionale, al fine di perseguire i necessari obiettivi di maggior gettito, ne ha già esteso l’ambito applicativo e ha incrementato la misura dei “coefficienti moltiplicatori” per la determinazione della base imponibile dell’imposta in questione. A queste considerazioni va aggiunto anche il dettaglio di non poco conto dell’indeducibilità dell’IMU ai fini IRPEF, IRES e IRAP, che comporta già di per sé un maggior aggravio di imposizione per le aziende.

Crediti IVA Come per gli anni precedenti, sono stati poi monitorati i rimborsi IVA che hanno spesso generato notevoli problemi alle imprese con posizioni creditorie, specialmente quelle del settore lattiero-caseario. L'Unione è ripetutamente intervenuta presso la struttura di gestione dell'Agenzia delle Entrate per sollecitare periodicamente lo stanziamento delle risorse necessarie all'erogazione dei rimborsi a livello locale. Con riferimento a tutto il territorio nazionale, gli stanziamenti mensili per rimborsi IVA sono stati in media pari a circa 6,9 miliardi di euro. Ripartiti su base provinciale, il totale dei fondi pervenuti nell’anno 2012 al concessionario della provincia di Varese è stato di oltre 60 milioni di euro. Nonostante il tangibile miglioramento nello stanziamento di fondi registrato a decorrere dal secondo trimestre del 2012 il problema dei rimborsi in conto fiscale, con particolare riguardo all’IVA, riveste sempre primaria importanza.

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Nel corso della seconda metà dell’anno 2011, in relazione a una congiuntura economica difficilissima, molte imprese hanno rischiato di veder compromessa la propria sopravvivenza non solo a causa dell’estrema difficoltà nell’accesso al credito, ma anche a causa dei crescenti ritardi dell’amministrazione finanziaria nei rimborsi dei crediti fiscali, in particolar modo dei crediti IVA. Pur nella consapevolezza delle tensioni finanziarie delle finanze pubbliche, la situazione non può essere tollerata. Non è infatti ammissibile che lo Stato metta in difficoltà molte imprese non restituendo l’IVA dalle stesse anticipata. A seguito dell’iniziativa di Confindustria, che ha organizzato una campagna di stampa sulla questione, gli stanziamenti di risorse sono stati progressivamente incrementati in modo da ridurre il grave ritardo accumulato dall’amministrazione finanziaria nel corso della fine del 2011 e dei primi mesi del 2012. Ciò ha portato ad una leggera riduzione dei tempi dei rimborsi, anche se il ritardo rimane elevato.

Assistenza fiscale Anche nel corso del 2012 l'Unione, d'intesa con le altre Associazioni Industriali della Lombardia, ha mantenuto operativo il centro di assistenza fiscale a suo tempo creato (Assocaaf Spa) e ciò allo scopo di favorire quelle imprese che, nonostante l'abrogazione dell'assistenza fiscale obbligatoria, hanno ritenuto di mantenere il servizio a titolo di ulteriore benefit per i propri dipendenti. La decisione si è rivelata premiante in quanto la maggior parte delle imprese, che già in passato aveva utilizzato i servizi di Assocaaf Spa, pur in assenza di obblighi, ha confermato l'adesione al servizio.

IRAP - Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro nonché per giovani e donne L’azione dell’Unione - insieme all’intero sistema di rappresentanza delle imprese - finalizzata ad ottenere la riduzione del carico fiscale per allineare, tendenzialmente, la pressione fiscale italiana sulle imprese a quella, generalmente più favorevole, riscontrabile negli altri paesi maggiormente industrializzati diretti concorrenti e conseguire, anche per tale via, recuperi di competitività, aveva portato ad ottenere con la Finanziaria 2007 un intervento mirante a limitare l’impatto dell’IRAP sulla componente “costo del lavoro” (cosiddetto cuneo fiscale). In particolare, era stata prevista la possibilità di dedurre dalla base imponibile i contributi assistenziali e previdenziali relativi ai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e un importo di 4.600 euro su base annua per ogni lavoratore dipendente sempre a tempo indeterminato. Con l’approvazione della Finanziaria 2008 l’aliquota IRAP è stata ridotta dal 4,25% al 3,9% ed è stata introdotta una semplificazione nella determinazione della base imponibile che agevola il contribuente nel calcolo del tributo. Inoltre, con il “decreto anti-crisi” di fine 2008 era stata ammessa la possibilità di dedurre l’IRAP dalla base imponibile ai fini delle imposte sui redditi nella misura parziale del 10%. Tale azione è continuata e con il decreto “Salva Italia” del mese di dicembre 2011 sono state introdotte due diverse misure che agiscono entrambe sulla componente costo del lavoro. In primo luogo, con effetto dall’esercizio 2012, viene resa integralmente deducibile dalle imposte sui redditi (IRES e IRPEF) l’IRAP relativa alla quota imponibile delle spese del personale dipendente e assimilato, in precedenza ammessa nella misura del 10%. Con il decreto sulle semplificazioni tributarie tale deduzione integrale è stata estesa anche ai periodi d’imposta precedenti al 2012, consentendo al contribuente di richiedere il rimborso delle maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione dell’IRAP relativa alle spese per il personale dipendente. In secondo luogo, sempre a decorrere dal 2012, viene elevato da 4.600 a 10.600 euro l’importo forfettario della deduzione per cuneo fiscale nel caso in cui il lavoratore assunto a tempo indeterminato sia donna o soggetto di età inferiore a 35 anni. La legge di stabilità 2013 ha poi elevato, con effetto dal periodo d’imposta 2014, da 4.600 a 7.500 euro la deduzione che compete per ogni lavoratore dipendente impiegato e ha ulteriormente elevato a 13.500 euro la deduzione che compete per i lavoratori di sesso femminile o di età inferiore a 35 anni. Si è, in tal modo, ottenuta un’ulteriore riduzione del costo del lavoro legata ad una minore incidenza del carico tributario.

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Aiuto alla crescita economica - ACE Al fine di favorire la patrimonializzazione delle imprese, con il decreto “Salva Italia” è stata introdotta una disciplina fiscale agevolativa a favore delle imprese che incrementano il capitale proprio rispetto a quello esistente alla chiusura dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2010, che si sostanzia nella deducibilità dal reddito d’impresa imponibile di un importo corrispondente al rendimento nozionale del nuovo capitale proprio. In particolare, al fine di individuare il reddito soggetto ad IRES (o IRPEF), l’impresa dovrà verificare, alla chiusura di ogni esercizio, se vi è stato un incremento patrimoniale rispetto all’esercizio 2010. In caso positivo, dovrà calcolare il rendimento nozionale di tale incremento e dedurre l’importo derivante dal reddito imponibile di periodo. A tal fine viene previsto che l’aliquota percentuale del rendimento nozionale sarà determinata annualmente con un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze avendo riguardo ai rendimenti finanziari medi dei titoli obbligazionari pubblici, aumentabili di ulteriori 3 punti percentuali a titolo di compensazione del maggior rischio. Tuttavia, per i primi tre anni di applicazione della misura (ossia per i periodi d’imposta 2011, 2012 e 2013) l’aliquota per il calcolo del rendimento nozionale è stabilita nella misura fissa del 3%. L’agevolazione opera solo ai fini delle imposte sui redditi e non anche ai fini Irap. La misura ha carattere permanente ed il primo periodo di applicazione è stato il 2011.

Reti d’impresa La ricerca di nuove forme di sviluppo e crescita per le imprese è un fattore cruciale, soprattutto in momenti di profonde trasformazioni sui mercati internazionali, e le forme di aggregazione tra imprese rappresentano una risposta a questa necessità. Il contratto di rete d’impresa è un nuovo strumento giuridico oggetto di un’ampia riforma a metà 2010, che consente di realizzare collaborazioni e progetti comuni industriali e commerciali, garantendo alle imprese la propria individualità ed indipendenza. L’Unione promuove la diffusione delle aggregazioni d’impresa e lo sviluppo di un "ambiente" favorevole alla loro nascita. Nello specifico svolge le seguenti attività: - sensibilizzazione ed informazione sulle reti d’impresa con seminari ed incontri rivolti a imprese; - realizzazione di un sezione tematica all'interno del sito Internet dell'Unione ove vengono raccolte documentazione e normativa sulle reti d'impresa; - incontri informativi e di indirizzo con singole imprese orientate alla creazione di reti, nonché l’eventuale sostegno fino alla sottoscrizione del contratto. L’Unione in tema di reti competitive ha avviato un progetto denominato Lari (Laboratorio Reti d’impresa), finanziato anche dalla Regione Lombardia, per favorire le collaborazioni e la ricerca di partners. Su tale tema, inoltre, si ricorda la Winter School organizzata a Cortina d’Ampezzo, dall’8 al 10 febbraio 2012, congiuntamente dalla LIUC – Università Cattaneo e dalla Luiss Business School.

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ENERGIA

Liberalizzazione del mercato La liberalizzazione dei mercati dell’energia è stata attentamente seguita dall’Unione quando ancora era nella sua fase programmatica e l’Unione Europea ne stava definendo i principi generali. Nella fase del loro recepimento nella legislazione nazionale si è riusciti a far passare il concetto di consumatore consortile, per consentire anche alle imprese medie consumatrici l’immediato accesso alle migliori condizioni del mercato, poi rapidamente estese anche ai piccoli consumatori. Lo strumento del consorzio di imprese, in coerenza del resto con una consolidata tradizione dell'associazionismo imprenditoriale italiano (consorzi fidi, consorzi export) ha incontrato il favore di numerose imprese animate da spirito pionieristico, che hanno coagulato intorno ad una pura affermazione di principio il primo gruppo di consumatori che ha dato vita al Consorzio dell’Unione denominato “Energi.Va”. Successivamente è stata costituita una società di capitali che, operando direttamente sul mercato in qualità di grossista, ha voluto rappresentare soprattutto per le imprese associate una valida alternativa commerciale nelle forniture di energia elettrica. Tale società, denominata ”Espansione Srl - Soluzioni per l’energia”, ha iniziato ad operare dal 1° gennaio 2003. Attualmente, l’attività è stata trasferita a SPI Power, nuova unità operativa creata all’interno di SPI Srl, la società di servizi dell’Unione. Nel corso degli anni l’Unione ha condotto una costante attività di informazione e formazione per le imprese, attraverso comunicazioni e incontri di aggiornamento sui temi del risparmio energetico e più in generale sui costi dell’energia, che hanno riscosso un diffuso interesse. In particolare, nel 2012 Espansione ha contribuito, in veste di relatore, alla realizzazione di tre workshop promossi dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione sui temi dell’efficienza energetica nelle imprese, della geotermia e pompe di calore, della cogenerazione e rigenerazione.

Consorzio Energi.Va Il Consorzio Energi.Va - presieduto da Gianluigi Casati - è stato costituito nel 1999 in coincidenza con la prima fase della liberalizzazione del mercato dell’energia ed ha iniziato a rifornire le imprese consorziate di energia elettrica dal gennaio 2000 e di gas metano dal novembre 2001. Attraverso "Energi.Va" si sono potute garantire alle imprese consorziate condizioni economiche sempre in linea con le migliori del mercato, anche grazie alle sinergie realizzate con altre due Associazioni Industriali della Lombardia, segnatamente quelle di Lecco e Legnano. L'alleanza delle diverse associazioni ha consentito di presentarsi sul mercato libero dell'energia come un unico contraente in grado di negoziare volumi consistenti ed ottenere così condizioni particolarmente vantaggiose. Il consorzio di acquisto ha operato, anche nel 2012, perseguendo il medesimo obiettivo di massimizzare il risparmio delle imprese utilizzatrici di energia elettrica, costrette alla ricerca sempre più affannosa di margini di competitività. I risultati di tale stretta collaborazione sono indicati nel riquadro seguente.

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Un anno di attività Al 31 dicembre 2012 le imprese consorziate in “Energi.Va” erano 171 così suddivise: 74 per l'acquisto della sola energia elettrica; 22 per l'acquisto del solo gas metano; 75 per l'acquisto di entrambe le fonti energetiche. Per quanto riguarda sia le forniture elettriche, sia quelle di gas metano, le condizioni assicurate alle imprese consorziate sono risultate di sicuro interesse e comunque allineate alle migliori condizioni proposte da primari operatori nazionali e internazionali. Il Consorzio “Energi.Va” ha garantito una valida e affidabile collaborazione anche sul piano del supporto tecnico e consulenziale per aiutare le imprese ad individuare, in un settore che richiede specifiche competenze professionali, le soluzioni più idonee alle proprie necessità e peculiarità. Da ultimo, si deve anche considerare che la presenza del consorzio Energi.Va condiziona positivamente il mercato poiché gli operatori concorrenti sono costretti a praticare politiche di prezzo particolarmente aggressive sul territorio, a tutto vantaggio delle imprese locali. Nel Sito Internet www.spipower.it le imprese clienti possono reperire: - modelli per la programmazione dei consumi; - dati di prelievo aggiornati in tempo reale; - software in data management; - copia elettronica delle fatture; - comunicazioni e documenti aggiornati; - andamento storico e aggiornamento del parametro Ct e delle Componenti tariffarie A e UC.

SPI Power In collaborazione con le Associazioni Industriali di Lecco e di Legnano, e successivamente di Como, nel dicembre 2002 l’Unione ha costituito "Espansione Srl - Soluzioni per l'energia". La mission di Espansione è stata quella di fornire energia elettrica a condizioni economiche competitive garantendo il massimo livello di servizi. Negli anni, Espansione ha ampliato la propria clientela operando su tutto il territorio nazionale. Oltre all’attività commerciale, Espansione ha sviluppato nel tempo anche un’attività di consulenza, in campo energetico, molto qualificata e apprezzata. Diversi sono gli ambiti di intervento: accanto alla più “tradizionale” assistenza dei clienti nella gestione dei contratti energetici vengono proposti auditing energetico, valutazione di investimenti in energie rinnovabili, valutazione di progetti di cogenerazione e rigenerazione, valutazione di investimenti di efficientamento energetico, gestione delle pratiche amministrative connesse alle accise sui consumi. Con l’obiettivo di razionalizzare la struttura organizzativa dell’Unione, nel 2012 è stata trasferita l’attività di consulenza in campo energetico svolta da Espansione Srl alla Società di servizi, la SPI-Servizi e Promozioni Industriali Srl. Si è quindi dato vita ad una nuova divisione operativa di quest’ultima – e un nuovo marchio – che è stata chiamata “SPI Power”. Le ragioni di tale decisione sono state: da un lato, valorizzare la Società di servizi dell’Unione aggiungendo una nuova attività che arricchisce l’offerta a disposizione delle imprese; dall’altro, realizzare economie di scala dal punto di vista gestionale e non disperdere le competenze acquisite.

Energy Management L’Unione ha contribuito a realizzare iniziative finalizzate a sviluppare competenze e strumenti per consentire alle imprese di analizzare e ridurre i consumi energetici. Le competenze rappresentano un aspetto essenziale: l’Unione ha perciò contribuito alla attivazione di un nuovo percorso di studi in Energy Management inserito all’interno della Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale della LIUC -Università Cattaneo. Il percorso forma figure professionali in grado di gestire in modo integrato e ottimale il fattore energia all’interno dei processi produttivi aziendali: manager dell’energia capaci di analizzare i fabbisogni energetici, massimizzare l’efficienza energetica complessiva dell’impresa, valutare diverse possibili fonti energetiche - sia tradizionali, sia alternative - nonché l’economicità delle diverse alternative di acquisto e di autoproduzione.

Energy Cluster L’Unione ha contribuito alla realizzazione di “Energy Cluster”, la rete delle aziende della Lombardia che forniscono prodotti e servizi per la generazione e la distribuzione di energia elettrica, da fonti tradizionali e rinnovabili, riconosciuta ufficialmente dalla Regione.

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Le imprese aderenti sono attualmente 97, in continua espansione. L’Unione ha gestito e preso parte direttamente ad alcune iniziative del Cluster nei Paesi esteri, in particolare in Russia ed in Serbia. Nel corso del 2010 si erano iniziate alcune attività di conoscenza del mercato russo ed avvicinamento di alcuni operatori strategici. Azioni proseguite durante l’anno seguente, in particolare in collaborazione con GazKlub, associazione operante nel settore energia che raggruppa imprese produttive, centri di ricerca ed università sempre legate a questo ambito. GazKlub, quale Istituzione, è vicino agli Enti Governativi Russi, con i quali è stato in grado di poter fissare, durante il 2012, degli incontri importanti ed ad alto livello. Si è avuto quindi modo di interloquire con i rappresentanti della Commissione Ecologia ed Energia della Città di San Pietroburgo, che hanno preso in considerazione la possibilità di poter sviluppare il Progetto ‘Waste to energy power and district heating plant’ (WTE): impianto di grandi dimensioni che ha lo scopo di produrre energia elettrica da rifiuti solidi urbani, realizzato da un gruppo di imprese di Energy Cluster. A marzo 2012 si è poi colta l’occasione della partecipazione diretta alla manifestazione fieristica Ecology of Big City per organizzare una missione di alcune imprese in loco, le quali hanno avuto modo di incontrare possibili partner e le Istituzioni Italiane presenti in San Pietroburgo. Durante l’anno si è ampliata anche l’area d’azione, spostando l’interesse ugualmente sulla regione moscovita, in modo da ampliare le conoscenze di mercato in altre zone della CSI. Si è organizzato quindi, durante il mese di luglio, un incoming di operatori del settore in Italia, i quali hanno visitato singolarmente alcune imprese appartenenti al Cluster. Durante l’ultima parte dell’anno si è gestita invece una missione a San Pietroburgo durante la quale sono state le imprese di Energy Cluster a visitare le controparti locali presso le proprie sedi onde poter osservare direttamente le realtà russe. In Serbia, durante tutto il 2012, si sono presi contatti con le autorità locali, tra le quali i Sindaci di varie Municipalità ed anche il Ministro dell’Agricoltura, per la presentazione del Progetto WTE e di impianti a biomassa più piccoli. Trattative al momento a livello Istituzionale che porteranno alla presentazione di piani operativi nel breve/medio periodo. L’Energy Cluster è inoltre partner, insieme all’Unione, del bando Ergon, in particolare Azione 2 – Lari, con l’obiettivo di promuovere il tema dell’aggregazione di imprese. Il coinvolgimento del Cluster è importante in quanto esso stesso è generatore di reti e progettualità.

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CREDITO E FINANZA

Linee di credito e agevolazioni finanziarie alle imprese La crescente complessità del “fare impresa” e la progressiva internazionalizzazione dei mercati fa sì che la finanza aziendale assuma una particolare rilevanza strategica, tanto più importante oggi alla luce della difficile situazione congiunturale. Le politiche di sviluppo imprenditoriale, siano esse connesse a programmi di ricerca, di innovazione, di internazionalizzazione o anche di riorganizzazione, necessitano di una adeguata disponibilità di risorse. Per tale ragione, questo delicato settore dell'attività viene seguito con particolare attenzione attraverso iniziative riconducibili, in sintesi, ai seguenti obiettivi:  sensibilizzare fortemente il mondo politico e le istituzioni quali la Camera di Commercio, oltre che il mondo bancario, perché vengano destinate rispettivamente risorse economiche e linee di credito tali da favorire gli investimenti produttivi, l’innovazione, le esportazioni e il necessario polmone finanziario, particolarmente nelle imprese di minori dimensioni;  orientare le imprese nel ricercare le migliori formule per ottimizzare la finanza aziendale;  assistere le imprese nei rapporti con il mondo bancario, soprattutto in un momento di difficoltà congiunturale come quello attuale;  facilitare l'accesso delle imprese alle opportunità di credito agevolato o di contributi a fondo perduto previste dalla normativa europea, nazionale e regionale  accrescere e diffondere la cultura finanziaria nei diversi aspetti che la compongono;  accrescere il potere contrattuale delle piccole imprese mediante lo strumento del consorzio di garanzia collettiva dei fidi (Confidi). Sul piano, poi, della rappresentanza degli interessi di categoria, si deve ricordare che diversi imprenditori associati fanno parte di consigli di amministrazione di banche presenti sul territorio. Tutto ciò favorisce la penetrazione, all'interno del mondo bancario, delle esigenze finanziarie delle piccole e medie imprese, che costituiscono la quasi totalità del tessuto produttivo in provincia di Varese. Non va poi dimenticato, sempre all’interno di una logica di lobby per le imprese, che l’Unione siede nei tavoli di lavoro per le politiche creditizie ed agevolative promosse, anche con l’impulso della stessa Univa, all’interno di Confindustria Lombardia. Le azioni impostate dall’Unione hanno cercato di coprire le molteplici fattispecie di bisogni finanziari delle imprese, attraverso lo studio, l’attivazione e l’utilizzo di specifiche misure di finanziamento. In questa logica sono state promosse, in un’ottica di massimizzazione dei benefici alle imprese, diverse linee agevolative condivise con enti quali i Ministeri, la Regione Lombardia, la Camera di Commercio di Varese. Con tali enti è proseguito il rapporto di reciproca collaborazione per il rinnovo di interventi agevolativi già predisposti in passato e lo studio di nuovi, seppure nella consapevole limitatezza delle risorse finanziarie pubbliche oggi disponibili. L’Area Finanza e Agevolazioni Industriali ha affrontato nel 2012 le tematiche finanziarie più vicine alle imprese, operando a fianco delle stesse nei seguenti ambiti: - Bando BEI “Credito Adesso” per sostenere le esigenze di liquidità delle PMI; - voucher regionali per innovazione, brevettazione e inserimento di capitale umano qualificato in azienda; - sostegni finanziari per gli investimenti produttivi delle imprese effettuati sul territorio regionale; - contributi della Camera di Commercio di Varese per investimenti produttivi, fiere internazionali in Italia e all’estero e progetti di ricerca e sviluppo; - contributi regionali a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese; - contributi a fondo perduto da parte dell’INAIL per investimenti volti a migliorare le condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori.

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Il supporto alle scelte finanziarie delle imprese viene fornito anche attraverso la collaborazione con la Società di servizi dell’Unione, che offre un servizio di predisposizione delle domande per partecipare ai bandi agevolativi.

Confidi Lombardia Il Confidi Varese, insieme a quelli delle Associazioni Industriali di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Pavia e Sondrio, è confluito, nel 2009, attraverso una fusione per incorporazione, nel Confidi Lombardia. Nel 2010 si è aggiunta anche Mantova e dal 1° gennaio 2011 il progetto si è allargato con la fusione per incorporazione di Fidindustria Biella: il confidi promosso dalle associazioni confindustriali di Biella, Ivrea e Vercelli. Si è trattato di una decisione presa con la finalità di dotare le imprese di uno strumento di garanzia collettiva dei fidi più adeguato alle nuove funzioni che l’evoluzione monetaria in materia ha assegnato a tali consorzi d’impresa. I Confidi hanno ormai assunto la veste giuridica di “intermediario finanziario vigilato da Banca d’Italia” ai sensi dell’art. 107 del Testo Unico Bancario. È nata così una nuova realtà finanziaria, forte di una storia che prende le mosse nel lontano 1965 (anno di costituzione del Confidi varesino) ma che guarda ad un futuro ricco di innovazione nell’offerta dei servizi finanziari alle Piccole e Medie Imprese del territorio. Il nuovo Confidi è nato fortemente caratterizzato da criteri di continuità operativa, con un immutato legame con i rispettivi territori provinciali, tale da garantire a tutte le imprese consorziate non solo il mantenimento delle attività presso le sedi storiche (per Varese, hanno continuato a svolgere da sportelli del Confidi le sedi dell’Unione di Varese e Busto Arsizio), ma anche un modo d’operare del tutto simile a quello consueto, nel pieno mantenimento degli standard qualitativi da sempre forniti. La nuova realtà può non solo garantire, ma anche incrementare i vantaggi connessi ad un accesso al credito facilitato ed economicamente conveniente. Confidi Lombardia, nel suo insieme, può oggi contare su una base consortile di circa 15.000 imprese presenti su gran parte del territorio lombardo, di cui 1.605 in provincia di Varese.

Sul territorio varesino il Confidi Lombardia ha deliberato nel 2012 finanziamenti per più di 30 milioni di euro, pari al 15% del deliberato a livello complessivo ( in totale Confidi Lombardia ha erogato finanziamenti per oltre 203 milioni di euro).

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Indicatori finanziari Il Confidi cura anche la rilevazione quotidiana dei principali indicatori finanziari, che viene pubblicata sul sito Internet. La rilevazione dà conto giornalmente, tra gli altri, dell’Euribor, oltre ad altri e numerosi riferimenti di tassi, anche per quanto riguarda le agevolazioni praticate in aree interessate da forme di sostegno con fondi nazionali e comunitari (Fondi Strutturali). La rilevazione quotidiana fornisce anche indicazioni sulla variazione tendenziale dei principali indicatori economici quali il tasso di inflazione e il prodotto interno lordo, rispettivamente comparati con i tassi dei mesi o degli anni precedenti. Tutte le informazioni sulle operazioni effettuabili dal Confidi, sulle condizioni ottenibili, oltre alla modulistica necessaria per attivare gli interventi di garanzia sono reperibili on-line nell'apposita sezione dedicata, all'interno del Sito Internet dell'Unione.

Credito e finanza per affrontare la crisi La difficile congiuntura impone “attenzione e azione” per dare alle imprese opportunità, strumenti e idee per traghettare l’attività verso momenti di minore tensione. Per questo l’Unione ha dato vita nel 2012 ad un percorso che si è sostanziato nei seguenti momenti: - Convocazione del “Tavolo del Credito”; - Azione sul capitale di rischio; - Monitoraggio sullo stato del credito; - Bond di Distretto; - Sportello Moratoria. “Nuove Misure per il Credito alle PMI”; - Plafond “Imprese x 100”; - Ciclo di incontri “Approfondimenti di finanza per l’impresa”.

Convocazione del “Tavolo del Credito” La riunione, alla quale erano presenti i rappresentanti di 12 tra le più importanti banche presenti sulla piazza di Varese, si è focalizzato su due argomenti di particolare rilevanza: - modalità di utilizzo dei fondi BCE da parte del sistema bancario e ricadute in termini di maggior accesso al credito da parte delle imprese (prima tra le Associazioni Industriali ad affrontare le banche sullo specifico argomento) - conseguente sensibilizzazione delle banche alla riattivazione, come affermato dal Presidente della BCE Mario Draghi, del circuito di credito “imprese e famiglie”.

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Azioni sul capitale di rischio L’Unione, in collaborazione con il Private Equity Monitor (Osservatorio sul Private Equity sviluppato dalla LIUC), ha avviato un percorso di diffusione delle opportunità offerte dal marcato del capitale di rischio (Private Equity) che, anche in relazione alla difficoltà di accesso al credito in corso, rappresenta una risorsa che le imprese possano considerare con attenzione. Preparare l’impresa all’ingresso di un investitore, disegnando l’operazione sulle esigenze dell’imprenditore e tenendo conto delle caratteristiche dell’azienda, può consentire di superare i tradizionali ostacoli che frenano la diffusione tra le PMI di questo valido strumento. In tale prospettiva nel febbraio 2012 è stato organizzato un convegno dal titolo: “Nuova finanza per lo sviluppo d’impresa: il Private Equity”.

Monitoraggio sullo stato del credito: Indagine trimestrale A fronte della situazione congiunturale negativa che si è andata sempre più delineando a partire dal settembre 2008, l’Unione ha attivato una serie di azioni finalizzate a sostenere le imprese nel rapporto con le banche. Tra queste vi è l’indagine trimestrale sullo stato del credito che coinvolge tutte le imprese associate per verificare periodicamente lo stato delle relazioni con il sistema bancario e il livello dei tassi di interesse. Dalla rilevazione è emerso, nel 2012, che oltre la metà delle aziende soffre di una restrizione del credito da parte delle banche. Nel 36% dei casi le restrizioni del credito hanno riguardato la negazione di nuovi affidamenti, nel 45% delle segnalazioni si è trattato di riduzione dei fidi in essere, mentre il 18% ha denunciato una vera e propria richiesta di rientro da parte della banca. Continua poi a crescere il costo del denaro dato in prestito alle aziende, in quanto più del 60% ha rilevato un incremento dei tassi applicati. Un ulteriore motivo di preoccupazione delle imprese è la Commissione Disponibilità Fondi, un onere omnicomprensivo che viene applicata dalle banche sul valore del fido concesso, anche se non completamente utilizzato dall’impresa. Dalla rilevazione dell’Unione emerge che tale Commissione viene applicata dalla quasi totalità degli istituti di credito che ne richiedono la liquidazione ogni tre mesi con un valore medio che sul territorio varesino si attesta sullo 0,38%, vicino dunque al massimo consentito per legge dello 0,5%. L’Unione sta effettuando una campagna di sensibilizzazione nei confronti degli istituti di credito per contenere questa Commissione e, nell’ultima rilevazione, il valore medio si è abbassato allo 0,28%.

Bond di Distretto: “Varese Investe e Produce” L’Unione e la Banca Popolare di Bergamo (Gruppo UBI) hanno promosso il progetto “Varese Investe e Produce” con l’obiettivo di raccogliere, attraverso un prestito obbligazionario, risorse per finanziare le imprese del territorio associate all’Unione. Il prestito obbligazionario di 10 milioni di euro è stato rapidamente sottoscritto anche in ragione del buon rendimento (durata di 36 mesi, rendimento fisso annuo al 3,50% con cedola semestrale, taglio minimo sottoscrivibile pari a 5.000 euro). Il plafond costituito (10 milioni di euro) ha permesso di finanziarie 40 imprese associate per un valore medio di circa 255mila euro ad operazione. Le linee di credito riguardavano il finanziamento della liquidità, acquisto di scorte, patrimonializzazione aziendale e investimenti produttivi. L’importo massimo del prestito era fissato in 500 mila euro, con una durata massima di 36 mesi ed un tasso annuo fisso compreso tra il 4,90% e il 5,40% in base alla tipologia di finanziamento. Il 50% dei finanziamenti concessi sono andati a finanziarie il circolante aziendale, mentre l’altro 50% è stato richiesto dalle aziende per sostenere investimenti per lo sviluppo e l’innovazione delle proprie produzioni e dei propri business. Con la sottoscrizione di questo prestito obbligazionario il sistema imprenditoriale varesino ha dimostrato ancora una volta la propria capacità di fare squadra e di mettersi in rete su iniziative concrete. Imprese e imprenditori hanno investito le proprie risorse su uno strumento finanziario pensato per aiutare il sistema produttivo del territorio. Inoltre si segnala che il 35% delle operazioni (in totale 14) hanno riguardato investimenti che hanno permesso l’assunzione di nuovo personale aziendale.

Sportello Moratoria: “Nuove Misure per il credito alle PMI” In data 28 febbraio 2012 è stato siglato da Confindustria con il Ministero dell’Economia e ABI il nuovo Accordo “Nuove Misure per il credito alle PMI”. L’accordo è frutto del costante impegno del sistema confindustriale nella ricerca di strumenti efficaci a sostenere le imprese nell’attuale difficile fase congiunturale.

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L’Accordo offre alle aziende la possibilità di richiedere la sospensione dei pagamenti delle rate per 12 mesi per quei finanziamenti che non abbiano già beneficiato della moratoria. Inoltre è prevista la possibilità, per le imprese che abbiano già utilizzato la moratoria, la possibilità di allungare fino a due anni (tre anni per i finanziamenti ipotecari) la durata residua di tali finanziamenti, alleggerendo i propri piani di ammortamento. A tali misure si è aggiunta, inoltre, la previsione di meccanismi di sostegno per le imprese che avessero realizzato aumenti di capitale: le banche si sono impegnate a definire appositi finanziamenti per importi pari ad un multiplo dell’aumento di capitale effettivamente versato dai soci. L’accordo, considerato il perdurare della difficile situazione congiunturale, è stato prorogato fino al 31 marzo 2013. Per far cogliere appieno tutti i vantaggi che possono derivare da questo Accordo, L’Unione nei primi mesi del 2012 ha attivato lo “Sportello Moratoria”, un servizio gratuito per le imprese associate all’Unione Industriali. Lo Sportello Moratoria, attivato una mattina a settimana in tutte e quattro le sedi dell’Unione, ha garantito in 48 ore un’analisi della situazione debitoria e la valutazione della possibilità di utilizzare l’Accordo Confindustria – ABI. Inoltre lo Sportello ha predisposto, insieme alle imprese, la documentazione necessaria per avanzare la richiesta alla banca, e ha seguito la pratica nello stato di avanzamento dell’istruttoria. Gli interventi effettuati hanno riguardato linee di credito e breve e a medio termine per poco meno di 50 milioni di euro.

Plafond IMPRESE X 100: 100 milioni di euro a sostegno delle imprese associate all’Unione L’Unione e IntesaSanpaolo hanno promosso il progetto “IMPRESA X 100” per sostenere il sistema produttivo della provincia di Varese attraverso un plafond di 100 milioni di euro per finanziamenti riservato alle imprese associate all’Unione. La somma messa a disposizione dall’accordo non ha precedenti sia a livello locale che nazionale e per poter usufruire della Convenzione occorre presentare alla Banca idonea documentazione attestante l’iscrizione all’Unione. L’accordo prevede finanziamenti a supporto della liquidità aziendale, investimenti, internazionalizzazione, ricerca e innovazione. Alle imprese associate ad Univa, oltre a tassi vantaggiosi, viene riservata una corsia preferenziale per l’iter procedurale e tempi di risposta non superiori a 15 giorni. Si è fino ad ora registrato un particolare gradimento da parte delle imprese che, numerose, hanno approcciato le convenienze del progetto.

Ciclo di incontri: approfondimenti di finanza per l’impresa Ha scritto il Presidente dell’Unione Giovanni Brugnoli: “Sapere” è il primo passo per “risolvere”. Da qui parte l’iniziativa “Approfondimenti di finanza per l’impresa” organizzata avvalendosi della collaborazione di docenti universitari ed istituzioni finanziarie di prestigio. Attraverso un approccio pratico e operativo il ciclo di incontri si prefigge di formare e informare gli imprenditori ed i loro collaboratori sugli strumenti finanziari idonei per affrontare la gestione quotidiana delle imprese, in un momento congiunturalmente difficile e nel quale proprio il “rapporto con il credito” rappresenta uno dei maggiori motivi di preoccupazione.

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Il ciclo di approfondimento si è sviluppato in 8 incontri:  Moratoria e allungamento dei debiti bancari: l’approccio e le strategie per le imprese;  Centrale rischi e indicatori rilevanti nei rating bancari: le relazioni con le valutazioni bancarie;  Come presentarsi alla banca: dall’analisi di bilancio all’analisi d’impresa;  Il rendiconto finanziario e la gestione dei flussi di cassa;  La congiuntura economica ed il rilancio dell’impresa: analisi delle azioni per la ripresa;  Rating degli Stati sovrani. La genesi della valutazione e le ricadute sul settore delle imprese;  Gli strumenti finanziari per l’internazionalizzazione;  Una garanzia per crescere: il sistema dei Confidi e l’evoluzione in atto. Il ciclo di incontri è stato riservato alle imprese associate all’Unione. Oltre 350 presenze, per 110 imprese associate, vi hanno preso parte a titolo gratuito. È stato rilasciato un certificato di partecipazione a chi ha frequentato più assiduamente.

Varese Investimenti Spa L’Unione, insieme ad IntesaSanpaolo, ha dato vita a “Varese Investimenti Spa”, una società nata con lo scopo di assumere partecipazioni dirette in piccole e medie imprese del Varesotto per condividerne e sostenerne i progetti di crescita e di sviluppo. Finalità dell’iniziativa è quella di supportare la crescita dimensionale e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale della provincia di Varese con strumenti finanziari innovativi fornendo capitali freschi alle piccole e medie imprese del territorio attraverso tecniche diverse da quelle normalmente utilizzate dal sistema del credito. Tale strumento rappresenta una nuova opportunità pensata per le piccole e medie imprese, che spesso incontrano difficoltà nell’accedere al mercato dei capitali, attraverso una forma di sostegno che va oltre il normale credito di esercizio e permette di implementare progetti di crescita a medio e lungo termine. Esempi di iniziative finanziabili sono l’acquisizione di rami d’azienda, l’aumento di capitale, la creazione di poli di aggregazione. Lo sguardo è infatti rivolto al futuro, a quelle realtà che hanno la capacità e la voglia di crescere. L’idea nasce infatti per creare un trampolino di lancio per il sistema economico locale. La finalità di “Varese Investimenti Spa” è cioè quella di supportare la crescita dimensionale e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale della provincia di Varese fornendo capitali alle Pmi con strumenti finanziari apparentemente simili al Private Equity, ma in realtà con significative differenze. Tra queste: la partecipazione di Varese Investimenti Spa nelle imprese produttive è sempre di minoranza per non sostituire l’imprenditore nella conduzione dell’azienda; gli investimenti vanno da 500 mila a 5 milioni di euro privilegiando interventi di “capitale per lo sviluppo”; la durata prevista dell’investimento è allineata ai tempi di maturazione dei progetti industriali; nel fissare gli obiettivi, di redditività ed i meccanismi di exit si tiene conto del bilanciamento tra l’esigenza di remunerazione del capitale di rischio impiegato e il costo finanziario per l’azienda partecipata. La governance e l’assetto operativo di “Varese Investimenti Spa” sono strutturati in modo tale da garantire l’autonomia rispetto ai soggetti promotori: la società è sorretta da un Consiglio di Sorveglianza che ha - tra i propri compiti - la determinazione dei criteri per la selezione degli investimenti, la nomina del Consiglio di Gestione (composto in maggioranza da soggetti indipendenti non appartenenti alla comunità economica varesina) e la selezione del management team. I progetti di investimento sono infatti valutati e attuati da un team operativo indipendente. Il capitale di “Varese Investimenti Spa” è detenuto da IntesaSanpaolo (con una quota a regime del 40%) e da “Univa Partecipazioni Spa”, una newco i cui soci sono imprese e imprenditori che gravitano intorno all’Unione, che ha la quota di controllo pari al 60%. Nel 2009 “Varese Investimenti Spa” ha perfezionato la prima operazione, che ha interessato un’impresa di 25 addetti produttrice di sistemi di comunicazione di bordo per aeromobili e sistemi attivi di cancellazione del rumore. Nel 2010 è stata perfezionata la seconda operazione, che ha riguardato un’impresa specializzata negli allestimenti particolari per autobus, treni, tram e metrò. Nel corso del 2011 sono salite a quattro le partecipazioni della holding in imprese del territorio. L’ingresso in una piccola realtà specializzata nello sviluppo di sistemi tecnologici per l’accoglienza e gestione delle attese nell’ambito di strutture pubbliche è di particolare significato perché in essa viene riassunta la filosofia operativa di Varese investimenti: sostenere la crescita delle piccole imprese caratterizzate da grandi potenzialità di sviluppo.

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Così come altrettanto significativa è l’esperienza che la holding di partecipazione ha avuto a fianco del Fondo Italiano di Investimento, la struttura di private equità nata nel dicembre 2009 su iniziativa di Confindustria, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dell’Associazione bancaria italiana e delle “Banche Sponsor” (Unicredit Group Spa, IntesaSanpaolo Spa, Banca Monte dei Paschi di Siena Spa e Cassa Depositi e Prestiti Spa): la presenza “congiunta” in una società nota nel mondo per la produzione di macchinari per l’industria tessile, è un indiscusso riconoscimento del ruolo di Varese Investimenti sul territorio e del messaggio innovativo in ambito finanziario che la holding propone a servizio delle imprese. “Varese Investimenti Spa” è il primo esempio in assoluto di una società a partecipazione mista impresa- banca nella quale sono le imprese stesse ad avere la maggioranza nell’azionariato. Non solo, è anche la prima volta che nel sistema Confindustria si dà vita a un progetto come questo. Una holding voluta da una Associazione Industriale territoriale, i cui soci sono, insieme all’Associazione, le stesse imprese associate, in forma di public company. L’attività di “Varese Investimenti Spa” ha dunque un significato particolarmente rilevante in quanto frutto dello sforzo degli imprenditori che, insieme, hanno voluto fare sistema in modo veramente innovativo. L’iniziativa di “Varese Investimenti Spa” è stata presa ad esempio da Confindustria per riproporla a livello nazionale. Seppure con ben altre dotazioni finanziarie e diverse modalità di funzionamento, alcuni tratti salienti dell’esperienza varesina sono infatti rintracciabili nel Fondo Italiano d’Investimenti varato nel 2010 dalla stessa Confindustria insieme ad ABI e al Ministero dello Sviluppo Economico.

Basilea 3 L'intero sistema Confindustria ha continuamente insistito, anche nel 2012, perché l'applicazione dell'accordo "Basilea 3" (l'accordo internazionale per la vigilanza bancaria al fine di rafforzare la regolamentazione, la vigilanza e la gestione del rischio del settore bancario) fosse non solo graduale, ad evitare ulteriori comportamenti restrittivi che avrebbero fatto mancare all'economia le necessarie risorse per avviare un percorso di crescita, ma anche perché la sua entrata in vigore avesse luogo in maniera armonizzata tra i diversi Paesi industrializzati. In particolare, sul finire dell'anno, Confindustria ha sottolineato come la decisione, da parte degli USA, di rinviare l'applicazione di Basilea 3 avrebbe comportato rischi di un'attuazione asimmetrica in Europa e negli USA medesimi. L'omogeneità delle regole in tutti i Paesi destinatari della regolamentazione è, infatti, fondamentale per raggiungere pienamente l'obiettivo della stabilità del sistema creditizio, oltre che per assicurare condizioni di parità competitiva tra gli operatori del mondo finanziario e produttivo dei diversi paesi. I risultati di tali tesi si sono manifestati già nei primi giorni del 2013, quando è stato deciso, dai Governatori dei 27 Paesi membri dell'accordo "Basilea 3", un approccio graduale sia per quanto riguarda l'introduzione delle nuove riserve minime obbligatorie da parte delle banche, sia l'adozione di nuovi requisiti di capitale più stringenti per le banche medesime. Inoltre, nella direttiva e nel regolamento di recepimento dell'accordo è stata introdotta una modificazione che consentirà di contenere i requisiti di capitale relativi ai portafogli crediti delle PMI, attenuando così gli effetti altrimenti negativi che si sarebbero prodotti nell'acceso al credito da parte delle piccole e medie imprese.

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TERRITORIO

Urbanistica La pianificazione del territorio è un’attività di grande rilevanza per gli impatti che può avere sul sistema delle imprese, in particolare per la possibilità che essa ha di rendere il territorio più o meno attrattivo sul piano degli investimenti. Essa viene quindi seguita da vicino, in stretto raccordo con gli Enti preposti, richiamando sempre la necessità di evitare che vengano prese decisioni che possano recare pregiudizio alle imprese. È importante infatti che il territorio continui ad offrire adeguate condizioni di competitività per assicurare, anche in futuro, il permanere del consistente tessuto produttivo che ha reso possibile, fin qui, il progresso, il benessere e la qualità della vita nella provincia di Varese.

Molta attenzione viene quindi dedicata all’individuazione, interloquendo con le amministrazioni comunali, di aree destinate ad insediamenti produttivi, aree cioè utilizzabili per nuovi insediamenti e per il miglioramento di quelli esistenti. In particolare, nel caso dell’area industriale di Sud-Ovest del Comune di Busto Arsizio, è proseguito il confronto finalizzato a rappresentare le esigenze delle imprese ivi insediate (esigenze di miglioramento dei servizi presenti nell’area medesima quanto a viabilità, segnaletica stradale, manutenzione del verde e smaltimento dei rifiuti) e, quindi, al miglioramento e alla crescita qualitativa dell’area medesima. Nel corso del 2012 ci si è occupati dei procedimenti di adozione o revisione degli strumenti urbanistici indicati nel riquadro sottostante.

Strumenti urbanistici monitorati nel 2012

Piani di governo del territorio dei Comuni di , , , , , , , , , Caronno Varesino, , Casorate Sempione, , , , , , , Cugliate Fabiasco, , Fagnano , , , , Lozza, , , , , , , , , , , , , , Varese, , .

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Con riferimento ai Piani di Governo del Territorio, Regione Lombardia ha indicato, con proprio provvedimento, il termine ultimo per la loro approvazione al 31 dicembre 2012. Nel corso dello stesso 2012, in considerazione delle difficoltà che molte Amministrazioni comunali hanno avuto nell’adempiere a tale scadenza, nell’ambito della Commissione “Territorio”, istituita presso Confindustria Lombardia sono stati avviati contatti con la Direzione regionale di settore allo scopo di valutare la situazione e cercare di individuare possibili interventi normativi che evitassero la paralisi delle attività edilizio/urbanistiche in tali Comuni, a decorrere dal 2013. Nonostante siano stati predisposti specifici documenti finalizzati a evidenziare la criticità della situazione e, almeno inizialmente, fossero state fornite le più ampie garanzie per una positiva risoluzione del problema, la stessa Regione, con una legge di fine anno, ha confermato la citata scadenza. Dal 1° gennaio 2013, per tutti i Comuni del Varesotto divenuti privi di strumentazione urbanistica (65 su 141), e fino all’approvazione del Piano di Governo del Territorio, sono ammessi solo interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria e risanamento conservativo. Sono pertanto da considerare precluse iniziative edificatorie diverse che non siano riconducibili agli interventi espressamente contemplati dalla norma; in particolare, non sono attivabili iniziative in variante al (non più vigente) PRG, come gli accordi di programma, i programmi integrati di intervento e i SUAP, come pure gli interventi in deroga a specifiche previsioni di PRG. Tale decisione non ha fatto altro che appesantire la già critica situazione economica del territorio, disincentivando, o meglio precludendo, iniziative che, in qualche modo, avrebbero potuto tentare di rilanciare il sistema produttivo, inteso in senso lato. Le problematiche infrastrutturali del territorio sono state ripetutamente affrontate in diverse sedi, come indicato nel successivo capitolo ”Valorizzazione del Territorio”. In particolare, al Tavolo Provinciale di Concertazione è stato ampiamente discusso l’aggiornamento del Piano d’Area di Malpensa. Le problematiche infrastrutturali del territorio sono state ripetutamente affrontate in diverse sedi, come indicato nel successivo capitolo ”Valorizzazione del Territorio”. In particolare, al Tavolo Provinciale di Concertazione è stato ampiamente discusso l’aggiornamento del Piano d’Area di Malpensa. La partecipazione al Tavolo di Concertazione Provinciale, insieme alle altre Associazioni imprenditoriali locali, ha, più in generale, lo scopo di: - attirare iniziative mirate a far crescere l’immagine del territorio; - assicurare la tutela degli interessi delle imprese; - contribuire a creare il consenso sulle scelte urbanistiche infrastrutturali necessarie per un’ulteriore crescita del territorio. Si è inoltre proseguito nell'attività di raccolta e segnalazione di informazioni riguardanti la presenza, sul territorio, di aree e/o edifici ad uso produttivo, sia di nuova realizzazione, sia per riuso ai medesimi fini. La collaborazione con le amministrazioni locali sulle scelte di progettazione e organizzazione del territorio ha una ricaduta positiva sia per le imprese, sia per le comunità, sia per l’ambiente, in particolare per quanto attiene: - disponibilità di aree utilizzabili per nuovi insediamenti produttivi, con relative attrezzature di servizio e infrastrutturazione e con costi competitivi di acquisizione; - migliore organizzazione delle attività produttive in ordine alle problematiche relative alla viabilità e agli impatti ambientali; - riduzione del contenzioso con aree confinanti di diversa destinazione d’uso. Nell’ambito di Confindustria Lombardia si è poi collaborato: - all’aggiornamento e al monitoraggio continuo di un sito Internet, realizzato nel gennaio 2006, contenente schede specifiche sulle infrastrutture di interesse provinciale per giungere ad una migliore conoscenza della situazione infrastrutturale dell’intero territorio lombardo ed alla quantificazione, per stima, degli oneri legati alla mancata o ritardata realizzazione delle opere. Tale attività ha avuto come obiettivo la sollecitazione ad assumere decisioni e scelte da parte degli amministratori pubblici; - all’aggiornamento del sito Internet www.otilombardia.it: Osservatorio Territoriale delle Infrastrutture Lombarde, realizzato insieme alle altre Associazioni Industriali lombarde e anch’esso presentato nel gennaio 2006.

Assetto idrogeologico Il dissesto idrogeologico, di cui soffre anche la provincia di Varese, ha un'importanza rilevante, oltre che per la sicurezza e la qualità della vita della popolazione, anche per la competitività del territorio e del suo tessuto economico.

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Le periodiche inondazioni verificatesi in anni passati e le conseguenti distruzioni o danneggiamenti di abitazioni, opifici, infrastrutture di trasporto hanno determinato danni ingenti il cui cumulo ha finito per essere paradossalmente - anche solo considerando l'entità dei risarcimenti pubblici (peraltro parziali) ai soggetti danneggiati - molto maggiore rispetto all'investimento che sarebbe stato necessario per la messa in sicurezza del territorio. L’Unione intrattiene rapporti costruttivi con l’Autorità di bacino del fiume Po per l’attuazione e, all’occorrenza, le modifiche del Piano di Assetto idrogeologico. Per quanto riguarda la vasca di laminazione delle piene del fiume Olona, inaugurata nel 2009 in località Molini di Gurone, si veda il successo capitolo “Valorizzazione del Territorio”.

Progetto PIVOT Nel corso del 2008 si erano conclusi i lavori del Tavolo istituito per approfondire le valutazioni di fattibilità del Progetto PIVOT, proposto dalla Camera di Commercio di Varese in collaborazione con le Associazioni imprenditoriali del territorio, finalizzato alla possibilità di realizzare un polo logistico sul territorio provinciale. A tale Tavolo di lavoro erano stati esaminati e valutati i risultati delle ricerche di mercato e i progetti di massima elaborati dal Centro di Ricerca sulla Logistica dell’Università Carlo Cattaneo - LIUC, incaricato di predisporre lo studio di fattibilità. Nel 2012, dopo una breve pausa di “riflessione”, è ripreso l’esame delle diverse ipotesi di localizzazione avanzate da alcune amministrazioni locali.

Progetto Pilota Complessità Territoriali É proseguita la partecipazione anche al Progetto Pilota Complessità Territoriali, promosso dal Ministero delle Infrastrutture, in via di realizzazione in partenariato con Regione Lombardia e Parco del Ticino, finalizzato ad analizzare e promuovere nuove opportunità di sviluppo per il territorio dell’asse Aeroporto di Malpensa – Nuova Fiera di Milano. Il Progetto si propone di contribuire al miglioramento della gestione del territorio e individuazione di opportunità di sviluppo per le imprese. È inoltre proseguita la collaborazione con altre Associazioni imprenditoriali del territorio per lo sviluppo di iniziative mirate a far crescere l’immagine del capoluogo della provincia, in particolare per quanto riguarda l’operazione di unificazione delle due stazioni ferroviarie (FNM e FS).

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AMBIENTE

L'Unione condivide le preoccupazioni sul futuro dell'ambiente dipendenti dall'eccessiva antropizzazione e l'assunto che l'espansione delle attività dell'uomo debba avere luogo in una logica di sviluppo sostenibile. Al tempo stesso, considera deleterie le forme di estremizzazione ambientale che finiscono per impedire la risoluzione di annosi problemi nello smaltimento dei rifiuti e nella produzione di energia, oltre che la realizzazione di opere di interesse pubblico destinate ad adeguare alle nuove esigenze del territorio il sistema delle infrastrutture, di trasporto e di altro genere. L’Unione, a tale proposito, è fortemente impegnata a richiamare in continuazione il mondo politico, le istituzioni e l’opinione pubblica, sulla necessità che gli interessi particolaristici non abbiano a prevalere sull’interesse generale.

Suolo, aria, acqua, rumore Da sempre viene svolta un'intensa attività di consulenza e assistenza alle imprese in tutte le problematiche inerenti l'ambiente (la gestione dei rifiuti industriali, le emissioni in atmosfera, le acque di approvvigionamento e di scarico, l'inquinamento acustico ed elettromagnetico, ecc.), sia per una corretta applicazione degli adempimenti ricorrenti, sia per l'adeguamento a nuove disposizioni di legge. In tali ambiti vengono organizzati periodici incontri informativi e, in collaborazione con la SPI srl, specifici corsi di formazione inerenti gli argomenti ritenuti di maggiore interesse per le imprese. Lo scopo di tali attività consiste nel trasferimento alle imprese di tutte quelle informazioni necessarie ad una corretta applicazione delle disposizioni legislative e degli adempimenti ricorrenti. Ciò determina un miglioramento della qualità ambientale, intesa in senso lato. Tra i diversi incontri organizzati nel 2012 si segnalano, in particolare, quelli dedicati al Modello Unico di dichiarazione ambientale “SISTRI-MUD”, al sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti “SISTRI” ed alle procedure di rinnovo delle Autorizzazioni Integrate Ambientali “AIA”. Sono stati inoltre mantenuti contatti abituali con gli enti territoriali competenti in materia di gestione dell’Ambiente (Regione, Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, Provincia, Azienda Sanitaria Locale e Comuni), nonché con quelli preposti all’erogazione di contributi o finanziamenti per gli investimenti in campo ambientale. Nel corso del 2012 tali contatti hanno avuto per oggetto la trattazione, in particolare, delle seguenti problematiche: - zonizzazione acustica: monitoraggio delle fasi di adozione e approvazione del piano di zonizzazione acustica del territorio comunale, con organizzazione di incontri informativi per le imprese e presentazione di osservazioni di carattere generale sui contenuti del piano. Nel 2012 si è trattato dei comuni di: , Buguggiate, , Cardano al Campo, Casale Litta, , Cislago, Duno, , Mesenzana, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore, , Ranco, Samarate, Saronno, Solbiate Olona, Varese, e . L’intervento dell’Unione ha consentito, da un lato, di verificare le decisioni dei Comuni sulla base dell’analisi della documentazione tecnica relativa al piano confrontata

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con le norme vigenti e, dall’altro, di ottenere un miglioramento della qualità acustica di alcune aree per interventi di bonifica attuati dalle imprese; - “Laboratorio acquisti verdi e consumi responsabili”: partecipazione a progetto promosso dalla Provincia di Varese per stimolare maggiore attenzione nell’acquisto di prodotti ambientalmente compatibili attraverso procedure di acquisto chiare e ben definite, e per promuovere nuovi prodotti a minor impatto ambientale presso soggetti pubblici (Green Public Procurement) e privati; - partecipazione al Tavolo di lavoro provinciale per la discussione sulla corretta applicazione di nuovi adempimenti in campo ambientale. Ciò porta ad una minore incertezza, da parte delle imprese, circa la portata e l’osservanza degli adempimenti medesimi, in linea con quanto stabilito dall’organo amministrativo competente per i controlli, con conseguente riduzione del rischio di sanzioni; - partecipazione a Tavoli tecnici presso i Consorzi di depurazione per la discussione e il confronto sui parametri adottati e su eventuali modifiche di questi ultimi, anche alla luce dei valori effettivamente raggiungibili dalle imprese. Ciò consente una corretta gestione del bene “Acqua”, senza tuttavia penalizzare eccessivamente le attività produttive e favorendo invece un migliore sfruttamento e una maggiore efficienza degli impianti depuratori; - partecipazione al Tavolo di lavoro per il progetto promosso dal Comune di Busto Arsizio “Osservatorio per lo sviluppo eco-sostenibile e la qualità della vita”. Il progetto, che interessa tutte le imprese insediate nell’area industriale di sud-ovest, si pone come obiettivo quello di incentivare azioni sul tema delle energie ecosostenibili e rinnovabili promuovendo la creazione di sinergie locali per una gestione integrata delle risorse energetiche prodotte localmente, allo scopo di rilanciare la vocazione produttiva del territorio. Dal progetto ci si attende un miglioramento del risparmio energetico grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di calore ed energia. Continuativi sono inoltre i contatti con "Prealpi Servizi Srl", la società pubblica che gestisce la gran parte degli impianti di depurazione delle acque reflue in provincia di Varese.

Protocolli di Kyoto L’Unione offre alle imprese un servizio di consulenza attraverso la SPI srl, in materia di emission trading, per permettere alle stesse imprese una migliore gestione delle problematiche relative alle emissioni di gas serra, in virtù del raggiungimento degli obiettivi indicati nel protocollo di Kyoto.

Rifiuti di origine produttiva L'Unione si è fatta promotrice di iniziative finalizzate a rendere più efficiente ed economico il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti di origine produttiva per alcuni settori, caratterizzati da omogeneità dei materiali utilizzati nelle diverse lavorazioni. In particolare la convenzione stipulata con un’organizzazione specializzata per il ritiro di toner e cartucce, ha consentito sia la riduzione dei costi per il ritiro e lo smaltimento, sia una diminuzione dei rifiuti da conferire in discarica in quanto parte dei toner e delle cartucce vengono recuperati e rigenerati. È anche attivo un servizio di ritiro, trattamento e recupero di apparecchiature elettroniche (RAEE) obsolete, a prezzi competitivi, grazie ad un programma tarato sulle effettive esigenze delle imprese (microraccolta o macroraccolta), a seconda delle quantità di RAEE da smaltire. Da settembre 2009 è attiva una convenzione che permette l’acquisto a prezzo scontato del software “Sustainability Data Manager” (SDM), per la creazione e la gestione di un sistema informativo per la sostenibilità di un’impresa. Il software contiene la raccolta sistematizzata e consente la consultazione di una grande quantità di dati, la costruzione di indicatori ambientali, sociali ed economici, la redazione di report. La convenzione, che interessa potenzialmente tutte le imprese, fornisce una migliore comunicazione all’esterno delle performance ambientali delle imprese, grazie ad una migliore gestione delle informazioni.

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Sistri Dopo gli inconvenienti evidenziatisi nel corso del 2010 e del 2011 e dietro anche ripetute richieste da parte di Confindustria, allo scopo di rendere possibili ulteriori verifiche amministrative e funzionali, un Decreto Legge del 22 giugno 2012 entrato in vigore quattro giorni prima del 30 giugno 2012 (data a partire dalla quale il nuovo sistema sarebbe dovuto finalmente “scattare” secondo quanto stabilito dal Decreto Milleproroghe 2011), ha sospeso il termine di entrata in operatività dello stesso SISTRI, fino al 30 giugno 2013. Il provvedimento ha stabilito altresì la sospensione del pagamento dei contributi dovuti dagli utenti per l’anno 2012. Il tracciamento dei rifiuti, nel corso del 2012, è proseguito pertanto con la compilazione dei registri di carico e scarico e dei formulari di identificazione previsti dal Decreto Legislativo 152/2006.

Agenda 21 L’Unione partecipa ai processi “Agenda 21” (attuazione del Protocollo di Aalborg riguardante programmi di intervento territoriale nell’ottica di uno sviluppo sostenibile) istituiti sul territorio. Attraverso una partecipazione diretta ai Tavoli di lavoro si è garantita la tutela degli interessi legittimi delle imprese e sono state proposte alcune iniziative di miglioramento, dal punto di vista dei servizi e delle infrastrutture, per rilanciare lo sviluppo industriale delle varie zone.

Premio Innovazione Amica dell’Ambiente Anche nel 2012 è stato assegnato il Premio all’Innovazione Amica per l’Ambiente. Il Premio, riconoscimento nazionale rivolto all’innovazione di impresa in campo ambientale, promosso da Legambiente in partenariato con Confindustria, Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Università Bocconi e con il contributo di Fondazione Cariplo e Camera di Commercio di Milano, è stato attribuito a coloro che hanno dimostrato di contribuire a significativi miglioramenti orientati alla sostenibilità ambientale. In particolare, con il Bando 2012, sono state intercettate le esperienze e gli interventi che hanno saputo:  coniugare la competitività con uno sviluppo sostenibile a partire dai territori in tutti i contesti, agricoli e industriali, rurali e urbani;  cogliere le potenzialità trasformazionali della green economy con un’elevata vocazione all’export;  rispondere alla sfida del cambiamento climatico con misure di adattamento intelligenti;  erogare servizi smart per rispondere alle esigenze dei cittadini “connessi”;  produrre beni con minor consumo di risorse;  convertire le produzioni di beni con l’erogazione di servizi nei seguenti ambiti: - agricoltura – alimentazione – tessile - edilizia – riqualificazione – rigenerazione urbana - energie – servizi energetici - mobilità – trasporti - logistica - patrimonio artistico e culturale – turismo - tecnologie e sistemi informativi per la qualità della vita - uso efficiente delle risorse – clean technologies – gestione rifiuti Si segnala che, grazie ad una nuova tecnologia atta a ridurre l’impatto ambientale della birra alla spina durante le sue fasi di infustamento, distribuzione e consumo presso il punto vendita, un’impresa associata, la Carlsberg Italia SpA di , ha conquistato nel 2012 tale annuale riconoscimento.

Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale Lo sviluppo sostenibile e la green economy, grandi sfide con cui la nostra società e il sistema imprenditoriale si confrontano per aumentare la competitività sui mercati, hanno portato alla realizzazione di un progetto, curato da Confindustria, inteso ad evidenziare la parte positiva e virtuosa del mondo industriale italiano. Confindustria ha pertanto adottato una Carta dei Principi che intende rappresentare, per le imprese e le associazioni aderenti al Sistema, una “bussola” dei valori di riferimento. Adottando la Carta confederale le aziende e le associazioni si impegnano ad attuare comportamenti coerenti con i valori ivi contenuti che vanno da un approccio preventivo e di lungo periodo alla sostenibilità ambientale, alla formazione e alla trasparenza passando per l’uso efficiente delle risorse naturali. Per adottare la Carta dei Principi è necessario e sufficiente compilare un’apposita scheda di adesione da indirizzare in formato elettronico sia all’Associazione Industriali di riferimento che a Confindustria.

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A questo punto, l’azienda o l’associazione aderente, oltre ad avere la possibilità di utilizzare il logo dell’iniziativa reso disponibile da parte della stessa Associazione di riferimento, viene inserita in una lista pubblicata sul sito di Confindustria. L’Unione, rendendo disponibili tutte le informazioni ed i supporti documentali necessari all’uopo, caldeggia le imprese associate affinché partecipino all’iniziativa.

Autorizzazione unica ambientale Il 14 settembre 2012 il Governo ha approvato, in prima lettura, il Regolamento che disciplinerà l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), uno degli strumenti di semplificazione per le imprese introdotti dalla Legge n. 35 del 2012 “Semplifica Italia”, con lo scopo di alleggerire il carico di alcuni adempimenti amministrativi posti in capo alle Piccole e Medie Imprese (PMI). Si tratta di una nuova autorizzazione, rilasciata dallo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP), che andrà a sostituire vari atti di comunicazione, notifica ed idoneità previsti dalla vigente normativa in materia ambientale. In un unico procedimento verranno raccolte fino a 7 autorizzazioni ambientali. In pratica, i soggetti interessati potranno presentare una domanda unicamente allo Sportello Unico per le Attività Produttive territorialmente competente per ottenere il rilascio, il rinnovo o l’aggiornamento di almeno due dei seguenti titoli abilitativi previsti dal regolamento: - autorizzazione agli scarichi di acque reflue; - comunicazione preventiva per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende dedite alla coltivazione del terreno ed all’allevamento del bestiame ivi e piccole aziende agroalimentari; - autorizzazione alle emissioni in atmosfera; - autorizzazione generale in deroga per gli impianti a emissioni scarsamente rilevanti; - nulla osta per le emissioni sonore relativamente alle attività produttive o edilizie; - autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura; - comunicazioni in materia di auto smaltimento e recupero di rifiuti. Si tratta di un importante risultato, ottenuto anche in virtù della restante richiesta di Confindustria di snellire le incombenze amministrative a carico delle imprese.

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RICERCA, INNOVAZIONE, QUALITÀ

Ricerca, innovazione e qualità sono fattori di progresso e di successo di importanza fondamentale nella sfida competitiva del mercato globalizzato. Per questo motivo, l’Unione: - svolge attività di promozione della cultura dell’innovazione nei confronti delle imprese e del mondo politico, al quale chiede di assicurare adeguate risorse alla ricerca; - funge da bacino ricettore delle necessità espresse dalle imprese; - promuove collaborazioni con il mondo dell’Università e dei Centri di Ricerca; - opera attivamente per la promozione e organizzazione di progettualità di ricerca di interesse generale per le imprese; - incoraggia la valorizzazione del know-how e della proprietà industriale nelle imprese; - favorisce l’accesso delle imprese alle forme di finanziamento dedicate.

Progetti “Lean” L’Unione è tra i soggetti promotori di una nuova iniziativa attivata dalla LIUC - Università Cattaneo per diffondere ed applicare la “cultura snella” nelle imprese: un “Lean Club”, del quale sono promotrici anche primarie aziende della provincia di Varese (Agusta Spa, AleniaAermacchi Spa, Bticino Spa, Sices 1958 Spa e Slimpa Spa) e aperto alla partecipazione di tutte le imprese interessate. Il Lean Club si propone infatti di aggregare tutte le imprese interessate al tema e di costituire un punto di riferimento nella comprensione e diffusione della cultura e delle tecniche lean e nell’evidenziazione dei trend evolutivi del contesto di riferimento. Ad oggi il Lean Club conta 50 soci. L’8 ottobre 2012 si è tenuto in LIUC il Lean Club Symposium, che ha visto una significativa partecipazione di imprese del territorio. Al Symposium sono intervenuti Richard Lewis, Direttore del Lean Advancement Initiative del Massachusetts Institute of Technology – MIT e Luca Paolazzi, Direttore del Centro Studi di Confindustria. Nel 2012 il Club ha promosso: - organizzazione dell’area lean della fiera della meccanica specializzata (MECSPE, Parma); - visite di benchmark presso aziende non appartenenti al Lean Club e out-standing dal punto di vista dell’adozione dei concetti lean (in Toyota Material Handling Europe e in Magneti Marelli); - seminari su temi specifici del lean manufacturing e del lean enterprise (15); - viaggio studio negli Stati Uniti, dal 22 al 29 aprile, organizzato in collaborazione con il Lean Advancement Initiatives (LAI) del Massachusetts Institute of Technology; - viaggio studio in Giappone, dall’11 al 18 novembre, che ha previsto un mix concentrato d’aula e visite in eccellenze lean giapponesi: Tatekita Kinzoku (piccola azienda di produzione di pistoni); Toyota (Takaoka-Factory, assemblaggio auto); Denso (stabilimento di Takatana, produzione di cruscotti per auto); Daikin (stabilimento di Shiga, produzione di condizionatori d'aria); Mori Seiki (stabilimento di Iga, produzione di macchine utensili, lavorazioni meccaniche, fonderia e assemblaggio); Sekisui (stabilimento di Nara, produzione in linea di abitazioni modulari). Per quanto riguarda le attività di disseminazione rivolte a filiere e distretti industriali, volte a far conoscere alle aziende appartenenti a questi la filosofia, gli strumenti della lean, si segnalano: - diffusione della filosofia lean tra le PMI del Distretto Aerospaziale Lombardo, tramite un progetto che ha compreso la realizzazione di assessment in 12 imprese socie ed un percorso di formazione modulare, Il progetto è iniziato nel mese di novembre 2012; - visita dedicata alle imprese tessili associate, congiuntamente con Confindustria Como, alla PAMA S.p.A. di Brescia, che presenta problematiche e soluzioni compatibili con le attività e i processi del settore tessile. La visita si è svolta il 10 maggio 2012. Sempre con riferimento al tema della lean, l’Unione è parte attiva del progetto “Lean Thinking” del Club dei 15, il network delle associazioni industriali di Confindustria rappresentative delle province a più alta incidenza del manifatturiero nel Pil locale, le quali hanno condiviso un progetto comune che ne promuova la diffusione e la sensibilizzazione presso le imprese. L’obiettivo è divulgare un approccio che porta seri e concreti vantaggi competitivi, in termini di ottimizzazione produttiva, efficienza e qualità. Al progetto è stato dedicato il sito internet www.leanclub15.it. La fase di sensibilizzazione delle imprese sui benefici e le applicazioni della Lean Production prevede l’organizzazione di settimane lean.

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Ulteriori informazioni al riguardo si trovano nel successivo capitolo “Altre azioni per la competitività delle imprese”.

Laboratorio RFId RFId (Identificazione a Radio Frequenza) è una tecnologia avanzata che può avere molteplici applicazioni industriali e commerciali, con effetti sulla tracciabilità dei prodotti, sui processi produttivi, sulla logistica, sul magazzino, sul marketing e sulla pianificazione, anche in un’ottica di interazione tra diverse imprese. L’Unione ha supportato un progetto della LIUC - Università Cattaneo finalizzato a creare un Laboratorio per aiutare le imprese nel comprendere, valutare e implementare un sistema RFId. Cofinanziato da Regione Lombardia e Camera di Commercio di Varese, il Laboratorio è stato inaugurato nel febbraio 2007 ed ha rapidamente sviluppato la propria attività diventando un efficace strumento di trasferimento tecnologico e consolidandosi come soggetto di riferimento nel settore. In questi anni di attività il Laboratorio ha realizzato decine di progetti per l’adozione di tecnologie RFId per l’identificazione di oggetti e per i conseguenti processi di controllo, produzione e gestione dei flussi di merci e informazioni, anche in filiere complesse. I progetti hanno trovato applicazione in ogni settore merceologico, dal tessile al meccanico, al chimico, all’edilizia, alla sanità e ai trasporti. Ciò, anche grazie all’attività di promozione dell’Unione che ha organizzato periodicamente appositi incontri di approfondimento rivolti alle imprese associate. I servizi del Laboratorio comprendono: - studi di fattibilità tecnica e organizzativa; - valutazioni tecnico-economiche-gestionali di progetti RFId, anche con test sul campo; - studi di filiera, per la massimizzazione dei benefici e la riduzione dei costi; - formazione. In favore delle imprese associate è operativa una convenzione con il Laboratorio che prevede sconti dal 10% al 20% a seconda della tipologia di servizio.

LIUC Innovazione e brevetti Poiché la proprietà industriale e intellettuale è una risorsa strategica per la crescita economica delle imprese, l’Unione, in collaborazione con l’Unità di Studi Innovazione e Brevetti dell’Università LIUC, mette a disposizione delle imprese un servizio sulla tutela dell’innovazione e del trasferimento tecnologico che preveda una prima consulenza in materia di proprietà industriale al fine di diffondere una migliore conoscenza degli strumenti tecnici e legali che attengono alla protezione di brevetti, marchi, nomi di dominio, modelli, disegni, comprendendo anche gli aspetti legati al loro sfruttamento economico e commerciale. L’eventuale affidamento all’Università di specifici incarichi professionali ulteriori rispetto alla prima fase di servizio orientativa e gratuita, è regolato con apposito contratto con l’impresa; l’Università riconosce alle imprese associate all’Unione uno sconto del 15% per i servizi di ricerca esplorativa e per la formazione e del 20% sulle altre tipologie di servizi connesse alla proprietà intellettuale. In dettaglio, i servizi messi a disposizione delle imprese Associate sono: - supporto nella scelta della strategia di tutela e nella fase di pre-deposito; - technology e business intelligence, monitoraggio tecnologico, technology foresight; - ricerca opportunità di finanziamento (banche, venture capital, fondi pubblici e privati); - valutazione IP, anche a supporto di fasi di contenzioso legale e di negoziazione commerciale (es. Licensing); - definizione di metodi e strumenti per la tutela delle informazioni (segreto industriale) e della tecnologia in azienda; - assistenza nel trasferimento tecnologico e nella valorizzazione del brevetto, anche su settori differenti; - formazione, con percorsi standard o costruiti ad hoc coerentemente con le esigenze delle imprese.

Marchi e brevetti Sul tema della tutela dell’innovazione, l’Unione ha inoltre in essere due convenzioni con studi specializzati: SIB-Società Italiana Brevetti e Bugnion. In base agli accordi, le imprese associate possono beneficiare di consulenze individuali gratuite, a carattere preliminare e orientativo, per le problematiche attinenti la proprietà industriale; nel caso in cui l’impresa associata decida di affidare la propria pratica allo Studio, può inoltre usufruire di tariffe professionali scontate del 10%.

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Premio “Imprese X Innovazione” di Confindustria Anche nel 2012 l’Unione ha promosso il Premio Nazionale “Imprese X l’Innovazione” di Confindustria, giunto alla sua quinta edizione, lanciato con l’obiettivo di offrire un significativo contributo al processo di diffusione della cultura dell’innovazione che coinvolge tutto il sistema produttivo italiano. Il modello adottato fa riferimento al framework per l’innovazione dell’EFQM - European Foundation for Quality Management - un modello di eccellenza collaudato e internazionalmente riconosciuto non solo per valutare lo “stato” di un’organizzazione relativamente alle aree Qualità ed Innovazione, ma per accrescere la cultura d’impresa. Il Premio rappresenta quindi anche uno strumento di auto-diagnosi che permette di identificare le opportunità di crescita della propria capacità di innovazione. Nel 2012 il “Premio dei Premi” per l’Innovazione è stato assegnato a Sapio Produzione Idrogeno Ossigeno e a Carlsberg Italia, entrambe imprese varesine associate all’Unione.

Progetto “LARI - Laboratorio Reti d’Impresa” L’Unione collabora in qualità di partner al Progetto “LARI - Laboratorio Reti d’Impresa”, finanziato dalla Regione Lombardia nell’ambito del Programma Ergon - Azione 2 - Bando per la promozione e animazione delle aggregazioni di imprese. Al progetto partecipano Associazioni imprenditoriali (Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Confartigianato Varese, Confindustria Bergamo), Associazioni di imprese (Energy Cluster, Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo), di Centri di Ricerca, Parchi Scientifici Tecnologici e Università (ComoNExT, Kilometro Rosso, Politecnico di Milano-Dipartimento di Meccanica). LARI ha l’obiettivo di creare un format integrato, in grado di generare aggregazioni stabili e reti di imprese sui territori, e ‘replicabile’ (quindi applicabile alle diverse filiere), che si sviluppi attraverso diversi strumenti innovativi, quali: - la mappatura dei business di filiera esistenti sui territori con lo scopo di identificare i bisogni di strumenti innovativi da parte delle imprese; - la clusterizzazione sulla base di competenze, tecnologie e mercati di sbocco; - la realizzazione di una piattaforma informatica per la ricerca partner che integri l’approccio innovativo utilizzato nel mappare e clusterizzare le imprese; - l’organizzazione di seminari ed incontri formativi sul tema delle reti e delle aggregazioni tra imprese per diffondere le best practices rappresentate da altri network di imprese, nonché l’organizzazione di tavoli tecnici cross-settoriali per favorire gli effetti benefici di “contaminazione” tra diverse filiere in ambiti di interesse comune; - attività formativa dei promotori e delle imprese su tematiche concernenti l’aggregazione di imprese con strumenti di e-learning; - la messa a punto di un kit di strumenti e servizi trasversale (attività di assistenza per gli aspetti giuridici, fiscali, finanziari, del diritto del lavoro, ecc.) per l’attuazione delle reti. L’interazione con il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano e con i Parchi Scientifici Tecnologici partner del progetto diventerà fondamentale per generare innovazione ed effettuare un trasferimento tecnologico efficace, quale risposta alle esigenze rilevate. Il progetto prevede altresì che le esperienze maturate da alcuni partner vengano sviluppate in modo da rappresentare best practices di riferimento per le altre realtà, mentre le aggregazioni e i cluster promotori del progetto potranno rappresentare un laboratorio di nuove iniziative ed esperienze da cui ciascun soggetto promotore possa attingere. Il supporto dell’Università LIUC ha consentito, tramite l’elaborazione e l’invio di un apposito questionario, l’avvio della mappatura delle tecnologie e delle competenze delle imprese atte a favorire la ricerca di possibili fornitori produttivi e tecnologici e di partner per attività di ricerca e sviluppo, produzione e commercializzazione. Nell’ambito del progetto si sono organizzati inoltre alcuni incontri su temi specifici di interesse per le imprese aderenti (30 novembre 2012: Smart Materials & Devices; 4 dicembre 2012: Tecnologie innovative).

Progetto “PoloTexSport” L’Unione partecipa al progetto “PoloTexSport - Polo dell’Abbigliamento Sportivo di Eccellenza”, promosso dal Comune di Busto Arsizio e al quale prende parte anche il Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento. Obiettivo del progetto è creare le condizioni per lo sviluppo di un Polo distrettuale tessile specializzato nella

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fabbricazione di prodotti di alta qualità destinati al settore sportivo, supportato da un centro di ricerca per la misurazione oggettiva delle caratteristiche innovative dei prodotti. L’idea si configura come una strada interessante per favorire il rilancio e lo sviluppo delle capacità tessili, oltre all’integrazione e alla cooperazione del sistema delle imprese operanti nel settore Tessile- Abbigliamento. Inoltre, il progetto rappresenta anche una risposta alle esigenze delle società sportive perché prevede l’uso di materiali innovativi ad alte prestazioni. Il progetto ha partecipato alla settimana del “Made in ” (3-6 maggio 2012) per il rilancio del manifatturiero, partendo dal settore tessile e dai progetti innovativi delle scuole superiori del territorio. Dopo un biennio di incubazione e sulla base degli ottimi risultati ottenuti, nel 2012 si è deciso di proseguire l’iniziativa fondando una associazione di imprese, la NewTex Distretto Tessile Innovazione. Il lavoro svolto è stato anche presentato agli organismi comunitari a Bruxelles con riscontri positivi ed è stato delineato un percorso finalizzato alla creazione di una piattaforma tecnologica del tessile-innovazione.

Progetto Annette L’Unione partecipa al progetto "Annette" - Analysis network for textile” promosso dalla Stazione Sperimentale per la Seta e al quale prende parte anche il Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento. Il progetto Annette, finanziato dalla Regione Lombardia ha due obiettivi, riferiti all'intero contesto tessile lombardo: - lo studio e lo sviluppo di tecniche innovative in risposta a bisogni per analisi nuove e standardizzate di laboratorio nel settore tessile ; - la costituzione di un network di laboratori pubblici e privati che supportino l'erogazione di questi servizi, di nuove analisi (attualmente non disponibili), per l'intera filiera tessile lombarda. Il progetto ha aggregato 8 partner di assoluto rilievo tecnico, scientifico e associativo: - 3 centri di ricerca ed analisi (Stazione Sperimentale per la Seta, Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento e Centro Tessile Serico) - 2 laboratori privati (ICQ Global e A.R.C., entrambe PMI) - 3 associazioni (Unione degli Industriali di Varese, Confindustria Como - Ufficio Italiano Seta, e TexClubTec). Le attività realizzate in seno al progetto hanno come destinatari privilegiati le aziende del tessile-moda lombardo. Le tecniche e gli strumenti di analisi studiati e sviluppati in Annette sono pensati per risolvere le nuove sfide tecnologiche presenti in tre ambiti distinti dell'esame su filati e tessuti, strutturando così tre diversi contesti presi in considerazione dal progetto: il primo relativo alla seta e alla classificazione qualitativa dei filati di seta; il secondo relativo alla fotocatalisi e alla normalizzazione dei tests relativi, il terzo relativo all'individuazione su prodotti tessili di sostanze riconosciute critiche per la salute dell'uomo e per la salvaguardia dell'ambiente. Il 31 gennaio 2012 si è svolto a Como il convegno di divulgazione dei risultati di ricerca raggiunti da Annette.

Centri di Ricerca Per favorire, soprattutto nelle imprese di piccola e media dimensione, l'innovazione di processo e di prodotto, è stata promossa, negli scorsi anni, insieme ad altre associazioni imprenditoriali e alle più importanti istituzioni del territorio, la realizzazione del Centro Tessile Cotoniero e dell'Abbigliamento di Busto Arsizio che svolge attività di ricerca, prove di laboratorio, certificazione e formazione per le imprese del settore. L'Unione, inoltre, è socio di Cesap Spa-Centro Europeo Sviluppo Applicazioni Plastiche, con il quale è stato stipulato un accordo che prevede, a favore delle imprese del settore “materie plastiche”, iniziative formative dei dipendenti per alcune specifiche fasi di lavorazione. Inoltre, proseguono i rapporti di collaborazione con il Centro Comune di Ricerca, presente nella sua articolazione anche in provincia di Varese con il sito di (l’unico sito italiano del Centro di Ricerca comunitario).

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Incentivi all'innovazione Il sostegno alla ricerca e all’innovazione è stato uno degli argomenti sui quali, anche nel 2012, è stata posta particolare attenzione. L’Unione ha cercato di fornire alle imprese le risposte più adeguate alle crescenti attese che gli imprenditori ripongono sull’argomento. In stretta collaborazione tra le Aree “Ricerca, Innovazione e Qualità” e “Finanza e Agevolazioni Industriali”, è stato garantito un adeguato sostegno informativo e consulenziale in materia di fonti finanziarie, agevolate e non, a sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo. L’attività si è orientata sia verso l’individuazione delle forme agevolative utilizzabili - che peraltro hanno subito un generale ridimensionamento - sia verso l’attivazione di interventi realizzati in collaborazione con le banche più sensibili all’argomento alle migliori condizioni di mercato, sfruttando anche le convenienze del ricorso al Confidi Lombardia. Sul fronte agevolativo si è data evidenza ai vari interventi di Regione Lombardia indirizzati a sostenere la competitività del sistema economico lombardo. Tra questi il Fondo di rotazione per l'imprenditorialità (FRIM- FESR), i voucher a fondo perso per l’acquisto, presso soggetti esterni, di consulenza per lo sviluppo tecnologico, per la partecipazione a bandi europei, per il sostegno alla brevettazione e l’inserimento in azienda di personale altamente qualificato. L’Unione è stata anche parte attiva nel sostenere e informare le imprese sulle iniziative regionali volte a favorire la creazione di nuove aggregazioni stabili di imprese per progetti d’innovazione riservati alle imprese del settore terziario. Inoltre si è promosso presso le imprese associate il bando del Ministero dello Sviluppo Economico e Unioncamere per incentivare la registrazione di marchi comunitari e internazionali. Tra gli strumenti con intervento regionale proposti alle imprese vanno anche ricordati, a titolo d’esempio, il Made in Lombardy che, attraverso risorse dedicate, offre alle imprese, anche in collaborazione con il sistema delle garanzie, opportunità di finanziamento alla ricerca ed all’innovazione a condizioni di particolare interesse sotto l’aspetto del “pricing”.

Ricerca europea Nel mese di aprile si è svolto il percorso formativo “Dall’idea progettuale alla gestione di un progetto di ricerca europea” per le aziende del Distretto Aerospaziale Lombardo aderenti a Fondimpresa. Obiettivo del corso è permettere un’adeguata comprensione dei principali programmi europei relativi all’innovazione finanziata. È stato realizzato il portale “l’Unione Europea per le imprese” con un focus mirato soprattutto ai progetti di ricerca industriale e innovazione. Nel portale l'Unione intende fornire alle imprese una guida schematica dei principali programmi comunitari. Ciò per aiutare il sistema produttivo locale e le sue imprese a cogliere tutte le opportunità offerte da finanziamenti, spesso di difficile accesso a causa del linguaggio dei bandi e della loro complessa strutturazione.

Workshop con LIUC In data 11 ottobre 2012, LIUC - Università Cattaneo, in collaborazione con l’Unione e con le associazione di categoria Assocomoplast, Federazione Gomma Plastica, Federchimica PlasticsEurope Italia, hanno organizzato un workshop sugli strumenti della competitività per l’industria delle materie plastiche. All’analisi dello scenario italiano dell’industria delle materie plastiche è seguita una tavola rotonda, in cui sono state presentate esperienze aziendali di successo.

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Il successivo 29 novembre si è tenuto il workshop “L’industrie delle fibre man made tra globalizzazione e sostenibilità” realizzato da LIUC in collaborazione con l’Unione e Assofibre Cirfs Italia. Anche in questo workshop la testimonianza di alcuni gruppi industriali tessili ha puntualizzato come la spinta all’internazionalizzazione produttiva e commerciale si coniughi con l’identità territoriale e il tema della sostenibilità.

Smart City Efficienza energetica, gestione ottimale dei rifiuti, sviluppo eco-compatibile della mobilità urbana, salvaguardia del territorio, contrasto della criminalità e promozione della legalità, soluzioni tecnologiche e informatiche applicate al mondo della sanità e tante altre soluzioni applicabili in modo innovativo alla nostra quotidianità. Tutto questo è il potenziale corredo che porta con sé il concetto di “Smart City”, occasione importante di crescita sociale ma anche oggettiva opportunità di nuovi prodotti/servizi e nuova occupazione. Per illustrare il concetto di “Smart City” e gli strumenti attivati dall’Unione Europea per favorire gli investimenti innovativi in questo contesto, l’Unione e Confartigianato Imprese Varese hanno organizzato il convegno “Smart City: dalla visione alle possibili realizzazioni” che si è tenuto il 6 novembre 2012.

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

Con un fatturato all’esportazione di oltre 9.917 milioni di euro, (+6,1% rispetto al 2011), e un saldo commerciale locale risultato attivo, nel 2012, per 4.120 milioni di euro, le esportazioni varesine, pari al 2,5% delle esportazioni nazionali, forniscono anch’esse un significativo contributo all'equilibrio della bilancia commerciale e di quella valutaria del Paese. Con ciò, l’industria della provincia di Varese, che concorre in misura sostanziale all’andamento dell’export, conferma un’antica tradizione nei rapporti commerciali con l’estero che affonda le radici nel pionierismo imprenditoriale della seconda metà dell'800. In un’economia globalizzata l’apertura internazionale è condizione vincolante per lo sviluppo d’impresa. L’azione dell’Unione si orienta quindi a far crescere l’internazionalizzazione del tessuto produttivo locale sostenendo la propensione all’esportazione e l’esplorazione di nuovi mercati e intervenendo, quando occorre, per il superamento di problematiche di carattere commerciale. In tale ottica, nel 2012 sono state attivate una serie di azioni, da svilupparsi anche nel corso degli anni successivi, consistenti nell’accompagnare le piccole e medie imprese ad approfondire le opportunità offerte dai mercati a più alto tasso di crescita, in particolare i cosiddetti BRIC, potendo inoltre beneficare delle esperienze condotte da altre imprese del territorio, che hanno offerto la possibilità di vistare i propri siti produttivi creati all’estero. Un modo per far toccare con mano esperienze concrete di successo, raccoglibili dalle viva voce di colleghi imprenditori che siano stati antesignani nell’internazionalizzare le proprie aziende.

L'Unione sostiene da sempre l’apertura internazionale delle imprese: - prestando a quelle che esportano o che intendono esportare, servizi di formazione e consulenza in materia doganale e legale internazionale, nonché servizi di assistenza ed informazione per l’ottenimento di visti, per l’effettuazione di investimenti fuori dall’Italia, all’estero, favorendo contatti con enti e istituzioni sia nazionali sia esteri; - stimolando l’interesse delle imprese per attività di business sui mercati internazionali a maggiori prospettive di crescita, con l’attivazione del Progetto Internazionalizzazione, teso a supportare sia l’ingresso in nuovi mercati di imprese che non abbiano ancora operato con l’estero, sia il rafforzamento ed il riposizionamento strategico di imprese già internazionalizzate, anche con l’organizzazione di missioni di scouting all’estero; - operando in forte sinergia con il consorzio export-import "Provex", uno dei primi consorzi votati all’internazionalizzazione sorti in Italia (1975) e di cui l'Unione fu, a suo tempo, uno degli enti fondatori; - stringendo saldi legami con le istituzioni nazionali preposte alla promozione del “made in Italy” e, in particolare, con il Ministero per lo Sviluppo Economico, con l’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane – ICE, con l’Istituto per i Servizi Assicurativi del Commercio Estero (Sace) e con la Società Italiana per le Imprese Miste all'Estero (Simest); - rafforzando la collaborazione nata nel 2010 con l’Ufficio delle Dogane di Varese per sciogliere al meglio e nel più breve tempo possibile le eventuali problematiche di ordine doganale che le imprese potrebbero dover affrontare; - incontrando delegazioni commerciali ed istituzionali di Paesi esteri, soprattutto in occasione delle missioni commerciali di livello internazionale. Tra esse, l’Unione ha ospitato, nel corso del mese di ottobre 2012, alcuni imprenditori provenienti dalla Serbia, al seguito di una delegazione istituzionale della regione della Jagodina guidata da un Deputato del Parlamento serbo e dal consigliere del Ministro degli Interni dello Stato balcanico;

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- offrendo supporto ad alcune imprese associate che hanno partecipato ad incontri di business con imprenditori provenienti da Arabia Saudita, Turchia, Repubblica Ceca e Corea del Sud nonché a missioni imprenditoriali in Cina, Turchia, Canada, Australia, Filippine, Mozambico e Perù. Tali incontri hanno avuto lo scopo di promuovere la realtà economica della provincia di Varese e di proporre l’Unione come interlocutore privilegiato per facilitare i contatti tra le imprese locali e quelle estere; - partecipando alla Banca Dati “Claims”, gestita da Confindustria, il cui scopo è quello di raccogliere segnalazioni di ostacoli incontrati dalle imprese italiane operanti in Paesi stranieri, così da avviare le necessarie azioni, volte all'eliminazione degli ostacoli medesimi, presso il Ministero degli Affari Esteri e presso le sedi diplomatiche italiane. Nel 2012 si è continuato a prestare consulenza in materia di origine preferenziale delle merci e di “made in”, e in relazione alle procedure doganali ad esse connesse. Sono state poi approfondite alcune tematiche di stringente interesse nella quotidiana attività delle imprese, tra cui le normative relative alle sanzioni internazionali che hanno colpito Iran e Siria. Sono stati quindi forniti consulenza e supporto, anche con l’organizzazione di incontri presso gli Uffici delle dogane competenti, in merito all’ottenimento dello status di Esportatore Autorizzato, nonché al valore delle merci in dogana. Ulteriori tematiche affrontate hanno riguardato il regime applicabile all’importazione ed all’esportazione di beni, il commercio intracomunitario e la normativa Intrastat. I rapporti con l’estero spesso richiedono l’assistenza di consulenti legali in loco o comunque contatti sui mercati target: l’Unione è convenzionata con studi legali esteri situati in Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna ed USA, con corrispondenti anche in Svizzera, Austria, Belgio, Lussemburgo, Olanda. Le convenzioni prevedono un importante servizio per le imprese, ovvero la possibilità di beneficiare a titolo gratuito di un primo contatto con il legale per l’esame della pratica e per ottenere indicazioni a carattere orientativo. Tramite l’Unione è inoltre possibile identificare studi legali esteri anche per Paesi dove non sono in essere le convenzioni. A partire dal 2008, sono stati attivati, su richiesta, contatti in Russia, Brasile, Turchia, Cina, India, Paesi Arabi, nord e sud America. Nel corso del 2012 hanno usufruito del servizio di assistenza legale personalizzata 45 imprese, per oltre 50 consulenze, anche tramite l’organizzazione di due momenti di incontro “one-to-one” con i legali partner dell’Unione (a febbraio ed a luglio 2012). Grazie ad una convenzione stipulata da Confindustria e SACE BT per l’assicurazione dei crediti all’estero, le imprese associate hanno potuto accedere alla “polizza Multiexport on line”, che prevede condizioni vantaggiose di assicurazione rivolte alle imprese facenti parte del sistema associativo confindustriale. Allo scopo di offrire supporto tecnico alle imprese sui mercati esteri, nel corso del mese di febbraio è stato organizzato un seminario sull’origine delle merci, in cui sono state approfondite le peculiarità dell’origine preferenziale e dell’origine non preferenziale (cd. “Made in”), mentre nel mese di giugno, insieme a Confindustria Lombardia ed alle altre Associazioni territoriali, nell’ambito dell’Indagine sull’internazionalizzazione delle imprese lombarde, è stato svolto un “focus group”, momento di confronto ed approfondimento teso a condividere, con le imprese aderenti, nuove idee, approcci e progetti d'internazionalizzazione, partendo da problemi concreti per riflettere su strumenti e soluzioni condivisi e scaturiti dalle esperienze degli imprenditori presenti ai lavori.

Progetto Internazionalizzazione Per supportare la crescita del territorio, nel 2012 è stato attivato il Progetto Internazionalizzazione, con lo scopo di accompagnare alcune imprese, soprattutto PMI, in un percorso che le porti a riflettere sulle potenzialità dell’internazionalizzazione volta sia ad un rafforzamento commerciale sia ad un eventuale posizionamento produttivo su nuovi mercati.

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A partire dal 2012, l’Unione organizzerà 3/4 missioni che toccheranno altrettanti Paesi considerati prioritari in considerazione dei trend di crescita registrati. In primis, i BRIC. La prima missione si è svolta nel corso del mese di ottobre ed ha condotto 8 aziende associate in Brasile, Paese in forte crescita, con una capacità di assorbimento dei prodotti “made in Italy” che sta aumentando nel corso del tempo e con una significativa presenza di imprese italiane. Le imprese che hanno partecipato alle attività in Sud America hanno potuto incontrare alcune controparti locali con cui valutare ed attivare rapporti commerciali, mentre hanno potuto beneficiare delle esperienze condotte in loco da un’impresa varesina già presente da tempo nel Paese. Parte fondamentale del Progetto Internazionalizzazione, infatti, è il coinvolgimento attivo delle imprese del territorio presenti sui mercati target. In ogni Missione, infatti, verranno coinvolte anche quelle aziende che si sono insediate da tempo nei Paesi focus, che metteranno a disposizione dei colleghi la propria esperienza ed il proprio know how. Le Missioni verranno introdotte dallo svolgimento di workshop tematici, in grado di restituire un percorso di approfondimento su argomenti di specifico interesse delle imprese. Le attività sui Paesi target non si esaurirà con le Missioni: verranno infatti attivati Desk Paese, destinati a supportare tutte le imprese associate (quindi anche quelle che non hanno partecipato alle prima fasi del Progetto), in merito a varie tematiche (legali, fiscali, doganali, linguistiche, ecc.). Dopo il Brasile, verranno approfonditi la Cina (il cui percorso di approfondimento è iniziato nel dicembre del 2012, prevedendo lo svolgimento della Missione nel Paese durante l'ottobre del 2013), l’India, la Turchia, la Russia. Essendo un Progetto svolto per le imprese e con le imprese, i Paesi comunque verranno stabiliti di volta in volta in base alle indicazioni delle aziende stesse.

Scouting all’estero Oltre alle numerose partecipazioni e rassegne espositive all’estero, realizzate in collaborazione con il Consorzio Provex e il GEIE “L’Europe des Entreprises”, di cui si dirà più oltre, l’Unione, come accennato, ha organizzato una Missione imprenditoriale a San Paolo del Brasile, finalizzata a promuovere contatti e rapporti di business con le controparti locali.

Scouting in Paesi emergenti In collaborazione con il “Club dei 15”, sono state attivate una serie di azioni, anche prospettiche, tese a supportare l’internazionalizzazione delle imprese. Tra esse, sono stati effettuati alcuni approfondimenti sulle potenzialità offerte dai Paesi dell’Africa Sub Sahariana nuovi mercati e della Libia (sebbene in quest’ultimo caso si sia deciso di sospendere le attività alla luce della perdurante instabilità politica). Si è poi continuato a lavorare sui Paesi dell’ASEAN, che presentano un “business climate” più a misura della piccola impresa italiana; in merito, sono stati considerati, in particolare, la Thailandia, l’Indonesia e le Filippine. Sono state infine elaborate alcune proposte di tema di commercio con l’estero alla Cabina di Regia, istituita presso il Ministero dello Sviluppo Economico, che prevede il coinvolgimento anche di Confindustria, del Ministero degli Affari Esteri, del il Turismo, delle Politiche Agricole, oltre alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, all’Agenzia per la Promozione all'Estero e l'Internazionalizzazione delle Imprese Italiane – ICE, all’Abi, ad Unioncamere, alla Rete Imprese Italia, all’Alleanza Cooperative Italiane ed a SACE. Per le altre attività del Club dei 15, su altri fronti, si fa rinvio ad altri capitoli del presente Rendiconto.

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PuntoRussia Gli sforzi di proiezione verso i mercati internazionali, particolarmente quelli dei Paesi emergenti, hanno portato nell’ottobre 2005 a dar vita, con il supporto operativo del Consorzio Provex e il sostegno economico di Banca Intesa, alla realizzazione, a Mosca, di una struttura operativa denominata PuntoRussia: una piattaforma logistica, uno show-room e un ufficio a disposizione delle imprese intenzionate ad avviare attività in Russia o ad incrementare la propria presenza in tale mercato. PuntoRussia, che si avvale della collaborazione di personale dedicato che parla italiano e russo, rappresenta altresì una testa di ponte per proiettarsi verso i mercati promettenti delle vicine ex- Repubbliche sovietiche. La sede di PuntoRussia è situata nella zona centrale di Mosca. PuntoRussia eroga servizi a seconda della richiesta delle imprese associate. Tale presenza operativa ha offerto anche l’occasione, nel marzo del 2008, di iniziare a stringere i primi contatti con due Università a San Pietroburgo. In seguito l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza ha sottoscritto con le stesse degli accordi che prevedono forme di collaborazione per la didattica, per gli scambi di studenti per periodi di studi nei due Paesi e per la formazione manageriale

Provex Consorzio Export-Import La stretta collaborazione con il Consorzio Provex (www.provex.it) consente all'Unione di offrire un'ampia gamma di servizi essenziali per interagire con le controparti estere. Provex organizza missioni, workshop, incontri con buyer esteri. Gestisce inoltre la partecipazione a fiere internazionali occupandosi di tutta l’organizzazione logistica: prenotazione ed allestimento dell’area espositiva, trasporto della merce, viaggio e alloggio sia per quanto riguarda la partecipazione diretta delle imprese, sia per quella consortile che viene realizzata con uno stand appositamente progettato al fine di dare grande visibilità e riconoscibilità alle stesse con assistenza di personale qualificato. Anche nel 2012 è stato realizzato un significativo numero di fiere in tutto il mondo alle quali le imprese consorziate hanno preso parte. In particolare: 28 manifestazioni fieristiche all’estero e 3 internazionali in Italia, per un totale di 115 presenze sui mercati internazionali. Provex ha organizzato inoltre missioni in Russia, in Serbia ed in Brasile oltre ad incoming in Italia. Provex inoltre gestisce operativamente l’ufficio moscovita PuntoRussia, di cui si è detto più sopra, per supportare le imprese varesine che operano o intendono operare sul mercato russo. Tra i vari servizi forniti da Provex si annoverano: servizi somemrciali in Italia ed all’estero; traduzioni ed interpretariato; ricerca partner, agenti, distributori; predisposizione di schede-paese o studi di mercato; organizzazione di viaggi-visita presso Fiere; pubblicità su riviste italiane ed estere di settore a prezzi competitivi; invio di un notiziario a mezzo posta elettronica a tutte le imprese consorziate ed a vari Enti, contenente le informazioni aggiornate sulle iniziative, le normative sull’internazionalizzazione e sulle attività in corso. Vi è poi la possibilità di usufruire delle convenzioni strette con imprese di servizi, leader di settore, che assicurano trattamenti preferenziali ai consorziati: U.P.S. (corriere espresso), Dun & Bradstreet (informazioni commerciali), varie società per ricerche di mercato. Il Consorzio Provex è “Ente Attuatore della Regione Lombardia” per voucher relativi a partecipazione a fiere e missioni e vari supporti all’internazionalizzazione. Il personale è anche in grado di fornire assistenza diretta alle imprese associate per la richiesta dei voucher regionali.

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GEIE "L'Europe des Entreprises" In tema di internazionalizzazione, l'Unione è l’unica Associazione Industriale italiana presente nel GEIE (Gruppo Europeo di Interesse Economico) "L'Europe des Entreprises", un'associazione europea di rappresentanze industriali nella quale l'Unione siede insieme ad altre associazioni industriali di Germania, Francia, Spagna. Con tali associazioni l'Unione intrattiene rapporti stabili per iniziative di confronto sui rispettivi contesti istituzionali, economici e sociali, per scambi di informazioni su possibili iniziative di partenariato produttivo e commerciale e per missioni imprenditoriali all'estero. Nel corso del 2012, nell’ambito dell’Assemblea annuale del GEIE, è stata organizzata una visita alla HannoverMesse, la più importante fiera della meccanica e della tecnologia in Europa, che si tiene nel territorio dell’Associazione industriale tedesca, partner nel GEIE stesso.

Indagine sull’Internazionalizzazione L’unione ha partecipato, come di consueto, insieme alle altre Associazioni Industriali della regione, alla raccolta dei dati utili alla stesura dell’indagine annuale sull’internazionalizzazione delle imprese lombarde. Attraverso l’analisi dei risultati varesini dell’indagine sono emersi, per il 2011, diversi spunti di riflessione: - una conferma dell’importanza dell’internazionalizzazione e dei rapporti con l’estero per le imprese varesine, che hanno potuto trovare un “rifugio” parziale (ma a volte fondamentale) ai colpi della crisi nelle attività commerciali con imprese estere; - un leggero ma importante incremento degli investimenti all’estero delle imprese varesine attive nel comparto manifatturiero: il numero delle imprese partecipate all’estero da imprese varesine è aumentato (dopo essersi mantenuto pressochè costante negli anni precedenti), con un conseguente incremento nel numero degli addetti e nel fatturato generato; - la perdurante rilevanza ricoperta dai mercati emergenti (Cina, Turchia, Russia e Brasile al primo posto), nonché di alcuni mercati maturi quali gli Stati Uniti d’America, la Germania, la Francia, la Spagna (nonostante la crisi in cui versa il Paese iberico) e la Svizzera. Hanno subito un rallentamento, invece, le esportazioni verso l’Europa dell’est (ad eccezione della Polonia); - il rilievo del Sistema Confindustriale quale supporto alla crescita delle imprese lombarde. Analizzando la presenza di imprese varesine sui mercati esteri, si nota che 170 sono state le imprese varesine che hanno investito in 552 imprese estere, per un totale di quasi 30.500 addetti coinvolti, soprattutto nelle attività manifatturiere ed in quelle ad esse collegate (pari a circa il 7% del totale regionale lombardo). Il fatturato generato dalle esportazioni delle imprese varesine è stato di quasi 9,31 miliardi di euro, pari a circa il 8,96% del totale regionale lombardo, che è di oltre 104 miliardi di euro. Ruolo di assoluto primo piano è stato svolto dal comparto manifatturiero che ha fatto registrare una sostanziale tenuta, nel corso degli ultimi 3 anni, rispetto al commercio all’ingrosso, alle imprese attive nel settore delle costruzioni e nei servizi. Dall’indagine emerge però una particolarità: Varese, oltre che per le imprese del comparto meccanico, chimico ed elettrico/elettronico, spicca particolarmente per il rilievo assunto dalle imprese del settore alimentare.

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ALTRE AZIONI PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE

Il tema della competitività, e della produttività, cruciale per ogni impresa, è centrale nell'azione dell'Unione e dell'intero sistema di rappresentanza dell'industria. Si tratta, peraltro, di un tema strettamente legato a quello della competitività del Sistema - Paese, ossia delle condizioni di contesto nel quale le imprese si trovano ad agire: condizioni che, nell’insieme (funzionamento del mercato, Welfare state, infrastrutture, fiscalità, funzionalità della Pubblica Amministrazione, Scuola - Università - Ricerca, ecc.), sono in grado di favorire o meno le attività economiche. Come tale, il tema è di carattere trasversale ed è perciò stato trattato, da diversi punti di vista, nei precedenti capitoli, e sarà ripreso anche nella quarta parte del Rendiconto. In questo capitolo esso viene riconsiderato per illustrare attività e iniziative particolari come quelle che, facendo leva sul sistema degli acquisti in pool, mediante convenzioni, consentono alle imprese di ottenere condizioni commerciali di favore.

Convenzioni La difesa della competitività delle imprese passa, naturalmente, non solo attraverso le azioni di lobby precedentemente indicate, ma anche attraverso iniziative pratiche quali quelle di seguito brevemente

indicate. Sia l'Unione, sia la Confindustria, hanno stipulato convenzioni con fornitori di beni e/o servizi di diffuso interesse aziendale per consentire alle imprese associate di accedere a condizioni commerciali più vantaggiose di quelle che le stesse otterrebbero singolarmente. Negli allegati del presente Rendiconto (oltre che nel Sito Internet dell’Unione) figura l'elenco completo delle convenzioni in essere, che nel 2012 si è arricchito mediante quelle indicate di seguito:

RICERCA & SVILUPPO - LIUC – Università Cattaneo Divisione Ricerca e Formazione: Consulenza in materia di proprietà industriale e servizio di tutela dell’innovazione e del trasferimento tecnologico attraverso della CENTRO CONGRESSI, ALBERGHI E RISTORAZIONE - Camera di Commercio di Varese: tariffe agevolate per l’accesso alle strutture congressuali dell’Ente – Centro Congressi Ville Ponti, Malpensafiere e Sala Campiotti presso il palazzo della Camera di Commercio. VEICOLI AZIENDALI - Europcar: tariffe particolari nei servizi di noleggio a breve e medio termine di auto e furgoni; - Auto Class, Nuova Trebicar e Sarma a Lei: tariffe particolari sull’acquisto di vetture presso le concessionarie BMW e MINI per la provincia di Varese. INFORMATION TECHNOLOGY E PRODOTTI PER L’UFFICIO - Lyreco: prezzi scontati sugli 8.000 prodotti a catalogo per l’ambiente di lavoro e di diverse categorie merceologiche; - fastERA® Srl: prova gratuita dei servizi ViWin® (Virtualizzazione di Windows) e ViWin® nOff (Server Virtuali Dedicati) offerti dalla società leader nella fornitura di prodotti e servizi in ambito Cloud Computing. TRASPORTO DI PERSONE E VIAGGI - Finnair: tariffe scontate per voli da Milano Malpensa verso Helsinki e da Helsinki verso undici destinazioni dell’Estremo Oriente; - Qatar Airways: tariffe scontate da Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Venezia verso oltre 110 destinazioni leisure e d’affari in tutto il mondo. LOGISTICA - Faro Service: check-up gratuito degli organi di sicurezza e della verifica della documentazione obbligatoria dei carrelli elevatori. RISORSE UMANE - Orienta: tariffe particolari per la somministrazione di lavoro a tempo determinato.

Un’analisi condotta da Confindustria sulla scorta delle convenzioni da essa stipulate, valide per l’intero sistema associativo dell’industria italiana, indica che, in caso di pieno utilizzo delle stesse, ciascuna impresa

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potrebbe conseguire mediamente un risparmio annuo tale da consentire, in alcuni casi, che il ricorso anche soltanto ad una delle convenzioni, ad esempio per i buoni pasto, possa compensare il versamento del contributo associativo da parte dell’impresa. In particolare, su alcune convenzioni i risparmi ottenibili per ciascun contratto stipulato sono quelli indicati nel prospetto seguente.

% DI RISPARMIO % DI RISPARMIO

 Accor Hotels 10  Previndustria 30

 Starhotels 5  Europ Assistance 15

 Carta Sì 100  Genertel 10

 American Express 60  Assicom 28

 Telecom Italia 5  Cerved Group 20

 Day Ristoservice 12  Coface 13

 Leasys 4  Cribis D&B 52

 Eni 2  Orienta 30

 Shell 4  Umana 30

 TotalErg 3  Lindt 5

 Europcar 8  Compushop 21

 Alitalia 11  Cosmic Blue Team 14

 Cathay Pacific 10  Lyreco 47

 Finnair 12  Aethra.net 48

 Trenitalia 41

Fonte: Confindustria

Posta Elettronica Certificata Dal 1 luglio 2012 tutte le imprese hanno l’obbligo legale di avvalersi di una casella di posta elettronica certificata (PEC). La posta elettronica certificata (PEC) è un sistema di posta elettronica in grado di superare le “debolezze” della posta elettronica tradizionale e di poter essere utilizzata in qualsiasi contesto nel quale sia necessario od opportuno avere prova inoppugnabile dell’invio e della consegna di un documento elettronico. I messaggi inviati con una casella PEC possono sostituire le raccomandate cartacee riducendo i costi e i tempi. Oltre a rappresentare una risposta ad un obbligo di legge, quindi, la PEC assicura un livello di sicurezza superiore e migliori condizioni operative. L’Unione, in collaborazione con la propria società di servizi, ha offerto a tutte le imprese associate una casella PEC gratuita a tempo indeterminato. Il servizio è stato attivato nel gennaio 2010. Al termine dell’anno 2012, sono state 1.100 le imprese che ne hanno usufruito.

Piano Cave L’Unione, tramite il Gruppo merceologico “Materiali da costruzione, estrattive e cave”, fornisce un costante supporto alle imprese del settore estrattivo, che già da alcuni anni stanno vivendo una difficilissima congiuntura di mercato. Le cave operanti nella provincia di Varese, pur di fronte ad una pesante riduzione degli ordinativi e ad una prospettiva di ripresa ancora latitante, hanno fatto uno scarsissimo ricorso alla Cassa Integrazione e sono fortemente impegnate per dimostrare a tutte le componenti sociali che il settore è in grado di operare nell’integrale rispetto delle regole che sovraintendono alla salvaguardia ambientale e alla sicurezza dei lavoratori.

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Lo sforzo dell’Unione è finalizzato, in particolare, a consentire un equilibrato confronto fra le imprese del settore e le Amministrazioni preposte al rilascio delle autorizzazioni, anche nell’ottica di una sempre migliore integrazione di queste attività d’impresa nel tessuto socio- economico del territorio. Nel 2012, a seguito di un ricorso amministrativo collettivo contro l’aumento delle tariffe di escavazione della Regione Lombardia, è stata emessa la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale che, dando ragione alle imprese ricorrenti, ha annullato il provvedimento impugnato. Dopo il 2012, la situazione si è ulteriormente aggravata in conseguenza del fatto che, sui 141 Comuni della provincia di Varese, ben 65 non hanno approvato, entro il 31 dicembre (dopo diverse proroghe avute, dopo la primitiva scadenza risalente al 2009), il Piano di Governo del Territorio. Ne è derivata la stasi completa di qualunque attività edificatoria, anche manutentiva, con intuibili negative conseguenze sul comparto dell’edilizia.

RetImpresa Nel 2009 è stata introdotta, attraverso la cosiddetta “Legge Sviluppo” una nuova normativa per disciplinare le “reti di impresa”, finalizzata a favorire l’aggregazione tra piccole e medie imprese senza pregiudicare i rispettivi assetti proprietari. Confindustria ha dato vita ad una nuova Associazione, denominata “RetImpresa”, per promuovere tali aggregazioni e L’Unione, su deliberazione della Giunta, ha aderito a tale organismo associativo. Due imprenditori associati all’Unione sono entrati a far parte degli uffici direttivi di Reteimpresa. Nell’ambito della manovra dell’estate 2010 sono state varate norme di attuazione del provvedimento che aveva istituito le reti d’impresa. In particolare, sono stati stabiliti requisiti di sostanza e di forma per la costituzione e la gestione delle reti d’impresa ed è stata introdotta un’agevolazione fiscale (valida sino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012) consistente nella sospensione d’imposta degli utili d’esercizio, destinati alla realizzazione degli investimenti previsti dal programma comune di rete. L’applicazione di tale agevolazione risulta tuttavia subordinata ad una preventiva asseverazione del contratto, da parte di organismi muniti di particolari competenze; per tale motivo Confindustria, mediante la propria agenzia confederale RetImpresa, ha costituito una società abilitata a tale attività denominata RetInsieme Srl. Il contratto di rete è attualmente oggetto di importanti interventi legislativi, che contribuiscono a delineare un quadro di riferimento giuridico più preciso fornendo altresì maggior operatività alla disciplina. Sul sito dell’Unione, con un banner in home page, è presente una sezione con tutte le informazioni utili alle imprese per capire le caratteristiche dei contratti di rete. Confindustria, tramite ReImpresa, ha siglato una serie di accordi con BNL, Unicredit e Banca Carige per promuovere e sostenere la collaborazione delle imprese in rete, premiandole con forme di credito dedicate. Le imprese che si uniscono in rete, infatti, sono più competitive e per questo possono ottenere maggiore attenzione da parte della banca in un periodo critico come quello attuale di profonda crisi economica. Ulteriori indicazioni relative alle reti d’impresa, vengono fornite nella sezione “Fisco e società”.

Tributi locali Come già accennato nel capitolo “Fisco e Società”, l’Unione esercita un’azione continuativa di verifica della corretta determinazione dei tributi locali e delle tariffe amministrative che, se applicati in misura eccessiva o addirittura oltre i limiti di legge, possono contribuire a deprimere la competitività delle imprese. Inoltre, si insiste per sensibilizzare sulla necessità di ridurre la pressione fiscale anche a livello di tributi locali per mantenere competitivo il contesto ambientale nel quale operano le imprese.

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Semplificazione amministrativa Alla competitività delle imprese concorre anche la circostanza di poter intrattenere rapporti semplici e veloci con la Pubblica Amministrazione. Per tale ragione, anche nel 2012 è proseguita l’azione dell’intero Sistema Confindustria volta ad ottenere semplificazioni amministrative nell’attivazione di nuovi siti produttivi e nella modificazione di quelli esistenti. A tale proposito, si deve ricordare che le ripetute sollecitazioni al mondo politico perché siano semplificate le procedure di attivazione di nuove imprese o di nuovi impianti, ha sortito negli ultimi tempi alcuni risultati positivi. Nel 2005 è stato semplificato l’adempimento delle dichiarazioni di inizio attività ed è stato introdotto l’istituto del silenzio-assenso. Nel 2008 è stata introdotta la “Dichiarazione unica per l’avvio dell’attività d’impresa”. Sempre nel 2008 la Regione Lombardia ha introdotto la “Dichiarazione di inizio attività produttiva”, che costituisce titolo per l’avvio immediato dell’attività. Dal 1° aprile 2010, a cura della Camera di Commercio, è divenuta obbligatoria la “Comunicazione Unica”, una procedura che consente di eseguire, per via telematica, contemporaneamente tutti i principali adempimenti amministrativi necessari all’avvio, modifica e cessazione dell’impresa. Dal 4 luglio 2010 sono entrati in vigore i nuovi termini, previsti dall’art. 7 della legge n. 69/2009, per la conclusione dei procedimenti amministrativi di competenza statale, regionale e locale. Nelle ultime settimane del 2011 il Governo aveva previsto la decadenza delle norme che prevedono limiti numerici, licenze o in ogni caso atti preventivi di autorizzazione o assenso per l’esercizio di un’attività economica. Altro tema inerente la semplificazione amministrativa è quello dell’utilizzo delle tecnologie telematiche. A tale proposito, nel giugno 2011 era stato sottoscritto, in provincia di Varese, un accordo tra la Camera di Commercio, la Regione Lombardia e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani che impegna tali amministrazioni ad operare in misura sempre più continua ed efficace per costruire servizi telematici all’impresa che riducano ulteriormente i tempi di trattamento delle pratiche. In materia di Privacy, nel luglio 2011 sono state introdotte rilevanti modificazioni alle disposizioni del Codice in materia di protezione dei dati personali riguardanti l’attività d’impresa e i rapporti tra operatori economici. Nel 2012 il cosiddetto “Decreto Semplificazione” ha introdotto ulteriori misure di snellimento, tra cui quelle relative a: dichiarazioni anagrafiche; dichiarazione unica di conformità degli impianti; accesso alla professione di trasportatore di merci per conto di terzi; controllo dei gas di scarico degli autoveicoli; controlli sulle imprese in materia fiscale, finanziaria e di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; contratti pubblici, responsabilità solidale negli appalti per debiti di lavoro; installazione e manutenzione di impianti negli edifici; posta elettronica certificata; privacy. È invece tuttora rimasta largamente inattuata l’attivazione di parte dei Comuni, degli Sportelli Unici per le attività produttive (Snap).

Riordino delle Province In ottica sia di semplificazione amministrativa, sia di spending review, nel 2012 il Governo ha avviato un processo di riordino delle Province. Si è trattato di un provvedimento inquadrato in quelle azioni tendenti a contenere i costi del settore pubblico, razionalizzando e riqualificandone la spesa. Per tale ragione, si è trattato di un provvedimento in linea di principio condivisibile, aderente tra l’altro ad una richiesta annosa avanzata proprio dal sistema Confindustria. A ben guardare, però, esso è apparso non del tutto condivisibile, nel metodo, perché si è fatto ricorso ad un ragionamento piuttosto grezzo, senza cioè tener conto che si sarebbe finito per penalizzare i virtuosi (cioè gli enti che avevano già tagliato i costi di propria iniziativa) e premiare invece gli altri (cioè quelli che tagliano ora, ma potrebbero tagliare di più). Ciò che ci si aspettava era invece un provvedimento che, dopo aver analizzato caso per caso lo stato delle amministrazioni provinciali nel Paese, salvasse quelle che avevano una reale ragion d’essere e si dimostrassero virtuose nella gestione economica e, per contro, sopprimesse le altre. Si trattava cioè di eliminare quelle che non si

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giustificano perché inutili o troppo dispendiose e non di eliminare tutte quelle che non soddisfano alcuni parametri dimensionali decisi astrattamente a tavolino. L’Unione ha più volte espresso tali riserve, con l’auspicio che il provvedimento potesse essere, nel merito, migliorato. Lo stesso provvedimento è stato successivamente sospeso dal Parlamento, che, nel dicembre 2012, ne ha rinviato di un anno l’entrata in vigore.

Spacci aziendali Nel sito Internet dell’Unione è presente una sezione dedicata alle imprese associate, la cui funzione è prettamente commerciale: far conoscere ai visitatori i rispettivi prodotti o servizi, per contribuire ad incrementare gli scambi.

Made in Lombardy Dalla costante interlocuzione delle Associazioni Industriali lombarde con la Regione, è scaturita, da parte di quest’ultima, un’iniziativa finanziata con uno stanziamento di 500 milioni di euro per sostenere le imprese manifatturiere lombarde. Finanziamenti compresi tra un importo minimo di 200mila e un massimo di 2 milioni di euro, durata del rientro dai 36 mesi ai 10 anni: questo sono le principali caratteristiche di “Made in Lombardy”, iniziativa co-finanziata da Finlombarda e BNL – Gruppo BNP Paribas per sostenere la crescita competitiva del sistema produttivo lombardo. I programmi di investimento finanziabili sono quelli legati allo sviluppo aziendale e competitivo, alla ricerca, all’innovazione tecnologica, all’ammodernamento finalizzato all’innovazione di processo e di prodotto. La Regione Lombardia, inoltre, viene incontro alle imprese anche attraverso un contributo per la copertura dei costi relativi alla predisposizione del business plan, attraverso un voucher dal valore massimo di 4 mila euro. Spese istruttorie ridotte; assenza di richiesta di garanzie reali, come per esempio le ipoteche sugli immobili; tempistiche prioritarie per il disbrigo delle domande; modularità del periodo di rimborso in base alle finalità ed alle specifiche esigenze aziendali; durata del periodo di rimborso più ampia rispetto ai consueti canoni dei finanziamenti chirografari: questi gli altri punti di forza dell’iniziativa “Made in Lombardy”.

Sostegno al Tessile-Abbigliamento Agli inizi del 2005 l’Unione predispose un articolato progetto volto a sostenere il Tessile-Abbigliamento locale che, per effetto del venir meno, al 31 dicembre 2004, del regime delle quote all’importazione nell’Unione Europea, si era trovato in particolare difficoltà a causa delle massicce importazioni di prodotti provenienti da Paesi di nuova industrializzazione, a bassi costi di produzione. Nei Rendiconti presentati alle Assemblee Generali dell’Unione successive al 2005 è stato illustrato tutto quanto realizzato in attuazione di quel progetto, che era stato denominato “Grow up”. Nell’ambito di tale progetto, nel 2012 è proseguita la collaborazione con alcune imprese associate del settore, oltre che con il Centro Tessile Cotoniero e dell’Abbigliamento e con il Comune di Busto Arsizio, per l’individuazione di un distretto industriale dei tessuti per sport e tempo libero, con le finalità di definire le necessità della clientela finale, valorizzare competenze e tecnologie della filiera, misurare le caratteristiche tecniche e funzionali dei prodotti sviluppati e verificarne le prestazioni sul campo (sport e tempo libero, appunto). Tale iniziativa, denominata inizialmente PoloTexSport, è stata co-finanziata dalla Regione Lombardia e vede attive tre aziende pilota (Linea Dori Srl, LCT srl e Manifatture Cotoniere Settentrionali srl) con lo scopo di realizzare prodotti tessili innovativi per un abbigliamento tecnico di eccellenza destinato allo sport e al tempo libero. Ulteriori informazioni su tale progetto, nel capitolo “Ricerca, Innovazione, Qualità”. Con il supporti di SPI è stato realizzato un filmato finalizzato a promuovere tra i consumatori l’attenzione alla salubrità dei prodotti tessili (Progetto Mauri & Co), sovente in difetto in presenza di prodotti contraffatti. Per la maggiore divulgazione del filmato, è stata anche coinvolta la Lega italiana per la lotta contro i tumori.

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Distretto Agroalimentare SIFooD Nel 2012 l’Unione ha aderito al neonato Distretto Agroalimentare SIFooD (Science & Innovation Food District). Il distretto è sorto da un progetto articolato di Whirlpool Srl che, in provincia di Varese, vanta un centro di ricerca globale sulle tecnologie alimentari, cuore strategico in termini di competenze, facilities e laboratori. L’elettrodomestico è l’ultimo anello della filiera prima dell’utilizzo dell’alimento da parte del consumatore; da qui nasce la sfida di creare un distretto agroalimentare che garantisca la fiducia del consumatore nell’intera filiera alimentare. A tale scopo si è creata un’aggregazione composta da grandi player operanti sul mercato globale, associazioni di categoria ed enti pubblici territoriali, centri di ricerca ed università con riconosciute competenze nella ricerca internazionale e altre micro, piccole medie imprese con profili altamente innovativi. Il distretto ha partecipato al bando di Regione Lombardia per la presentazione di candidature per partecipare a iniziative della Regione e del Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) di promozione o creazione di nuovi distretti ad alta tecnologia. La candidatura è stata ammessa. All’invito hanno aderito 33 partner, tra i quali figurano quattro imprese varesine (Whirlpool, capofila; Lindt & Sprungli; Pasticceria Denis Buosi; Cimplasta), oltre all’Unione e all’Università LIUC. A seguito dell’ammissione al bando regionale, nel luglio 2012 si è costituita l’Associazione SIFooD che si prefigge diversi obiettivi con il comune denominatore di stimolare l’innovazione attraverso lo sviluppo di competenze di eccellenza sorrette dalla cooperazione pubblico/privato e il trasferimento tecnologico dai luoghi della Ricerca alle attività produttive. All’Associazione hanno aderito 14 soggetti, che rappresentano grandi, medie e piccole imprese, un consorzio interuniversitario, la Camera di Commercio di Varese e, come detto, l’Unione. SIFooD si propone di allargare la base associativa ad altre imprese varesine.

Distretto Aerospaziale Lombardo Nel 2012 è proseguita l’attività del Distretto Aerospaziale Lombardo. Tale attività ha avuto inizio nel 2008 con una ricerca sulla filiera dell’industria aeronautica in provincia di Varese ed in Lombardia. Tale industria vanta una presenza storica sul territorio e annovera imprese di evidenza internazionale nel campo sia della cosiddetta “ala fissa”, sia in quella della “ala rotante”, oltre ad un vasto e qualificato indotto. I risultati della mappatura del settore a livello lombardo sono stati presentati nel marzo 2008. Essi hanno costituito il presupposto scientifico approntato dall’Unione per sostenere l’idea di giungere, da parte delle istituzioni, al riconoscimento di un Distretto Aerospaziale Lombardo: condizione per ottenere forme di sostegno da parte della Regione Lombardia allo sviluppo del settore, così come accade per altre regioni nelle quali è presente l’industria aerospaziale. Contemporaneamente, si è dato vita, a fine 2009, tra l’Unione e 8 imprese del settore aereonautico della Lombardia, ad un Comitato promotore del Distretto Aerospaziale. È seguita una fase di ampliamento dei soci fondatori, che ha portato il Comitato promotore ad avere 71 soci (l’Unione e 70 imprese). Il Comitato promotore è presieduto da Giorgio Brazzelli, Presidente di Agusta Westland. Le attività di segreteria del Comitato sono svolte dall’Unione. Principale attività di lobbing svolta dal Comitato promotore è stata la candidatura al riconoscimento del sistema produttivo aereonautico attraverso il programma DRIADE della Regione Lombardia. La candidatura presentata dall’Unione come soggetto capofila ha avuto esito positivo: il progetto è risultato primo dei 7 progetti di sistemi produttivo selezionati dalla Regione su 33 presentati. Il Distretto si è dotato di una struttura interna per gruppi di lavoro, che lo ha messo in grado di affrontare i principali temi riguardanti il settore: quello tecnico-scientifico, il marketing e internazionalizzazione, la supply chain, la formazione, la finanza, le tecnologie spaziali. Sono stati formulati programmi interessanti. Si segnalano, in particolare, le attività di scouting per valutare la domanda di mercato per quanto riguarda le

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prove di laboratorio (esempio: vibrazioni, materiali, ecc.) proveniente dal settore, con l’obiettivo di individuare forme di rete per la costituzione o l’utilizzo di laboratori in forma consortile. Un’analoga valutazione della domanda riguarda il trattamento dei materiali (esempio: trattamenti galvanici, tipici di tale settore). Ugualmente, si segnala l’importante attività di sostegno all’internazionalizzazione (in particolare per le Piccole e Medie Imprese) che il Distretto si è proposto di realizzare. Nel 2011 il Distretto ha partecipato al più importante evento fieristico internazionale del settore: il Salone dell’Aeronautica e dello Spazio di Parigi “Le Bourget”, svoltosi dal 20 al 26 giugno. All’evento hanno partecipato 18 piccole e medie imprese, oltre ad alcune grandi imprese aeronautiche presenti singolarmente (AgustaWestland, Alenia Aermacchi, Selex Galileo, Compagnia Generale per lo Spazio). Altre 4 piccole e medie imprese del Distretto hanno partecipato limitatamente agli incontri B2B svoltisi nell’ambito del salone espositivo. Il Distretto ha inoltre partecipato all’Aerospace & Defense Meeting di Torino. Sono state 15 le imprese coinvolte, con un bilancio più che positivo: 30 gli incontri istituzionali tenuti dal Distretto Aerospaziale Lombardo in quanto tale, tra cui c’è da registrare quello con la Boeing Operation International Italy, quello con il Cluster Tedesco di Brandeburgo e il meeting avuto con la Camera di Commercio Italo-Tedesca. A questi appuntamenti bisogna poi aggiungere gli incontri BtoB delle singole imprese: quasi 150, con una media di circa 10 colloqui di lavoro per ogni azienda presente nello stand del Distretto Lombardo. Con le oltre 400 imprese provenienti da più di 24 Paesi diversi, l’Aerospace & Defense Meetings di Torino ha rappresentato, inoltre, la cornice ideale per presentare il nuovo progetto del Distretto Aerospaziale Lombardo: il lancio sul web di un nuovo portale di e-scouting, per la fornitura e la presentazione strutturale delle aziende a livello internazionale. Il portale rappresenta una vetrina dove gli operatori del settore possono attingere notizie sulle caratteristiche, i tipi di produzione, le capacità tecniche, i progetti e la storia di ogni singola Pmi lombarda dell’aerospazio. Ad ogni azienda del Distretto, in pratica, corrisponde un profilo tecnico-produttivo, una scheda, dunque, nella quale, oltre ai dati, per così dire, anagrafici, sono state inserite anche informazioni sui fornitori e sui clienti, sulle eventuali collaborazioni portate avanti con Università e centri di ricerca, sulle certificazioni ottenute. Il progetto ha trasformato dunque il sito Internet www.aerospacelombardia.it in un portale di e-scouting. Il Distretto ha inoltre sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e con Confindustria Lombardia allo scopo di: attivare un confronto e un raccordo permanente tra le istituzioni scolastiche lombarde e le imprese del settore aeronautico in regione; realizzare in tutta la Lombardia, a partire in via sperimentale dalla provincia di Varese, una serie di iniziative di aggiornamento dei docenti delle scuole del territorio; organizzare momenti di orientamento attraverso open day nelle scuole e nelle

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imprese per diffondere tra i giovani la conoscenza dell’industria aerospaziale; promuovere progetti e sostenere premi volti a valorizzare i talenti e i successi scolastici degli studenti. Una stretta alleanza che ha mosso i suoi primi passi sul campo pratico a partire dalla LIUC - Unversità Cattaneo. È qui, infatti, che si è tenuto il primo Minimaster Helicopter & Airplane per i professori di alcuni istituti tecnici del Varesotto. Una trentina quelli che hanno partecipato alle lezioni partite nell’Auditorium dell’Università LIUC. 60 ore di lezione che hanno avuto lo scopo di diffondere tra il corpo docente delle scuole superiori a indirizzo aeronautico, meccanico ed elettronico una maggiore e aggiornata conoscenza delle tematiche aziendali del settore, per favorire una ricaduta didattica a beneficio degli studenti. Arrivare, in pratica, alle menti dei giovani, innovando l’offerta formativa delle scuole e personalizzando i programmi di studio. Un obiettivo, per le imprese del Distretto Aerospaziale Lombardo, da raggiungere attraverso le possibilità introdotte con la recente riforma della scuola che permette agli istituti scolastici di affiancare, ai programmi didattici generali, anche una quota di lezioni ideate in autonomia. Sempre presso l’Università LIUC si è conclusa la terza edizione del Master in Management per il Settore Aeronautico “Helicopter and Airplane”, per il quale si fa rinvio al successivo capitolo “Costruzione del capitale sociale”. Nel campo del credito, il Distretto Aerospaziale ha sottoscritto un accordo con il gruppo UBI Banca, finalizzato al sostegno degli investimenti in Ricerca e Innovazione tecnologica, con un’attenzione particolare ai progetti che mirano all’implementazione e allo sviluppo dei sistemi produttivi. L’accordo ha messo a disposizione delle imprese del Distretto una linea di finanziamento con un plafond totale pari a 20 milioni di euro. Risorse destinate al supporto della ricerca industriale e dell’innovazione tecnologica per la realizzazione di nuovi prodotti o di nuovi processi produttivi, di progetti volti a dotare le strutture aziendali di applicazioni tecnologiche digitali nel campo dell’Information & Communication Technology, di piani che puntino all’innovazione organizzativa, commerciale, gestionale e al riposizionamento strategico delle aziende, di programmi per la tutela ambientale e il risparmio energetico. Il 3 aprile 2012 il Distretto ha tenuto la propria terza Assemblea, nel corso della quale sono stati presentati i risultati raggiunti nelle varie attività svolte.

Energy Cluster Per quanto concerne l’altro raggruppamento di imprese “Energy Cluster”, si rinvia al precedente capitolo “Energia”.

Club dei 15 Un’altra attività in tema di orientamento è stata quella maturata all’interno del “Club dei 15”, il cui coordinatore è l’ex Presidente dell’Unione, Alberto Ribolla. Il “Club dei 15” è una aggregazione spontanea delle Associazioni Industriali territoriali aderenti a Confindustria che insistono in province tra loro simili per quanto riguarda alcuni parametri di economia del territorio, in particolare: - un reddito pro-capite superiore a 20.000 euro annui; - una percentuale del valore aggiunto dell’industria (comprese le costruzioni) superiori al 35% (la media italiana è del 28%, quella dell’Unione Europea a 25 membri è del 29%); - una quota dell’occupazione industriale superiore al 40% (la media italiana è pari al 31%, quella europea è del 27%). Il Club è nato nel 2003 per iniziativa delle quindici Associazioni Industriali in questione e precisamente: Ancona, Belluno, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Lecco, Modena, Novara, Prato, Pordenone, Reggio Emilia, Treviso, Varese, Vicenza. A queste si sono aggiunte di recente l’associazione di Mantova e quella di Monza e Brianza, portando a 17 il numero dei territori coinvolti. Il Club organizza incontri per dibattere temi, problemi e prospettive riguardanti le aree più industrializzate del Paese. Inoltre, svolge ricerche su argomenti che interessano, direttamente o indirettamente, il sistema produttivo: ricerche, messe poi a disposizione del sistema associativo che fa capo a Confindustria, quale contributo di riflessione che parte proprio dalle Associazioni appartenenti alle aree trainanti del Paese. L’attività del Club si dipana lungo le seguenti linee di azione.

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Formazione – L’istruzione tecnica è al centro dell’attenzione del Club attraverso il protocollo di intesa tra Confindustria e Ministero dell’Istruzione sottoscritto nel 2009. In questi anni sono stati raggiunti diversi risultati, tra cui la partecipazione delle imprese ai Comitati Tecnici Scientifici delle scuole tecniche, gli interventi di orientamento rivolti agli studenti, il coinvolgimento dei docenti e dei presidi in varie iniziative di formazione e di comunicazione a livello locale e nazionale (tra cui il convegno nazionale di Modena sull’istruzione tecnica di novembre 2010). L’insistenza sulla necessità di valorizzare l’istruzione tecnica – anche in particolare la presenza femminile nelle scuole tecniche – ha prodotto nel 2012 il risultato dell’inversione, nelle iscrizioni all’anno scolastico 2012-2013, del tradizionale primato dei licei a favore delle scuole tecniche. Data l’importanza di tale attività, il Club ha nominato un project leader, che si coordina con i responsabili delle Aree Formazione e scuola delle associazioni facenti parte del Club. Il gruppo di lavoro ha proposto lo sviluppo di un progetto denominato I-TE – Increase Technical Education, rivolto al target degli studenti, delle famiglie e dei docenti. Il progetto si articola su azioni da sviluppare partendo da un’analisi di scenario circa i giovani, le scuole e il lavoro e prevede strumenti ad hoc per i docenti e gli studenti, quali una newsletter, i laboratori didattici e le iniziative per favorire il placement dei diplomati tecnici e per rilanciare l’attenzione sull’industria e sull’istruzione tecnica. Internazionalizzazione – Il Club supporta la crescita e lo sviluppo del sistema imprenditoriale delle province più manifatturiere utilizzando l’internazionalizzazione come canale privilegiato per attivare diverse azioni e politiche a sostegno delle imprese associate. Le attività svolte sono parecchie e spaziano dall’organizzazione, insieme a Confindustria, di missioni commerciali al rafforzamento dei contatti con l’ICE, la SACE, gli enti diplomatici, fino alla realizzazione di Paper su Paesi interessanti come Vietnam e Thailandia, passando attraverso attività convegnistica per informare e sensibilizzare. Lean – Il progetto “Lean Thinking” del Club dei 15 mette a sistema le esperienze che ciascun territorio sta svolgendo sulla Lean Production, preservando ciò che ciascun territorio sta realizzando con i rispettivi centri di eccellenza (ad esempio Lean Club di LIUC, Lean Center di CUOA, Lean Experience Factory a Pordenone). Due attività sono state svolte nel 2012: - la Seconda Settimana Lean, che si è svolta dal 26 al 30 novembre 2012: un roadshow nazionale realizzato in collaborazione con la Piccola Industria di Confindustria. Gli eventi del 26 novembre a Belluno (Area Nord-Est), del 28 novembre a Reggio Emilia (Area Centro) e quello rivolto a tutte le imprese Dell’Area Nord-Ovest che si è svolto il 29 novembre presso il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Stezzano (BG) hanno visto complessivamente la partecipazione di 300 imprese; - la formazione di un repertorio di casi aziendali (riferito al 2° semestre 2012), che è stato presentato in occasione della Seconda Settimana Lean. Il repertorio è stato pubblicato anche sul sito Lean Club dei 15. L’obiettivo è quello di creare un repertorio con 100 casi aziendali “lean” che sia rappresentativo per tipologia di società, settore produttivo, produzione e progetto Lean implementato. Il Lean Club di LIUC ha l’obiettivo di aiutare le imprese a migliorare le proprie prestazioni con l’introduzione dei metodi Lean. Dal 10 al 18 novembre 2012 si è svolto il viaggio studi in Giappone; manager e imprenditori italiani hanno potuto toccare con mano l’applicazione dei principi Lean in Toyota e in altre aziende giapponesi eccellenti. Ulteriori informazioni al riguardo sono contenute nel capitolo “Ricerca, Innovazione, Qualità”.

83 LE AZIONI PER LA COMPETITIVITA’ DELLE territorio LE AZIONI PER LA COMPETITIVITA’ DELLE territorio Parte quarta

All’interno del contesto socio-economico brevemente descritto nella parte precedente, l’Unione, svolge un’azione continuativa di: 1. monitoraggio delle tendenze socio- economiche in atto; 2. tutela delle esigenze delle imprese, con l’obiettivo di preservare e accrescerne la competitività; 3. progettazione e svolgimento di azioni per la valorizzazione delle attività produttive, anche nelle relazioni con il territorio, i suoi abitanti, le sue istituzioni, gli altri attori sociali. Si tratta delle linee guida che informano l’intera attività dell’Unione e di cui viene indicata la concreta declinazione, sul piano operativo, nella parte terza e anche nella successiva parte quarta di questo consuntivo. Le quali hanno la funzione di rendicontare all’insieme delle imprese associate quanto realizzato nel 2012, fungendo in tal modo da relazione accompagnatrice del conto economico sottoposto all’approvazione dell’Assemblea Generale 2013. RENDICONTO 2012 ASSEMBLEA GENERALE 2013

STUDI E RICERCHE

L'Ufficio Studi dell'Unione svolge attività, sia di carattere continuativo, sia legata a particolari progetti, rivolta a seguire l’evoluzione economica locale. La puntuale conoscenza dell’evoluzione dell’economia, dei suoi trend di medio-lungo periodo, dei suoi punti di forza e di debolezza è la condizione per l'ideazione e lo sviluppo di azioni e di interventi a sostegno delle imprese e dell'economia del territorio.

Aggiornamento statistico Tipica attività continuativa è il monitoraggio del sistema produttivo locale attuato attraverso l'aggiornamento dei dati provinciali pubblicati sul sito Internet dell'Unione (www.univa.va.it), nella sezione Economia. In tale sezione è compresa anche l'indagine congiunturale, svolta con periodicità trimestrale, come pure il monitoraggio mensile del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni e ai flussi dell’Import/Export varesini (dati, tutti, che vengono pubblicati in homepage nella sezione Economia del sito internet). La conoscenza dei dati di struttura del tessuto economico locale (popolazione, apparato produttivo, ricchezza, commercio estero, infrastrutture, occupazione) è utile per inquadrare il contesto di riferimento in cui l'impresa opera e ciò vale sia nel caso in cui l'Unione svolga attività di comunicazione esterna - per presentare cioè i punti di forza del multidistretto produttivo locale - sia nel caso in cui la singola impresa svolga analoga attività nei confronti dei propri clienti/fornitori, da parte dei quali può essere interessante conoscere e apprezzare la vitalità dell'ambiente economico-produttivo nel quale è inserita l'impresa con cui si viene in contatto commerciale: l'insieme cioè degli intrecci e delle collaborazioni tra imprese del territorio, la qualità delle prestazioni di sub-fornitura, il livello professionale della componente "lavoro" del multidistretto. Altre rilevazioni sono finalizzate a far affluire dati di tipo territoriale per le indagini regionali o nazionali effettuate rispettivamente da Confindustria Lombardia e da Confindustria, come ad esempio quella riguardante il mercato del lavoro e il ricorso agli ammortizzatori sociali. Nel 2012 è proseguita l'attività di monitoraggio delle performance e dei dati legati all'aeroporto di Malpensa i cui risultati sono contenuti nello “Speciale Malpensa”. Sono reperibili i dati di traffico passeggeri e merci, aggiornati mensilmente e i dati del contesto economico dell’area nella quale è insediato l’aeroporto. Il monitoraggio continuo delle performance di Malpensa è utile per l’azione di lobby che l’Unione da sempre esercita a favore di tale struttura aeroportuale. È stato invece implementato il sito ad hoc (www.aerospacelombardia.it) dedicato al settore dell’Aerospazio, sviluppato in relazione alle complesse attività svolte per l’istituzione di un Distretto Lombardo delle imprese aeronautiche (vedi il precedente capitolo “Altre azioni per la competitività delle imprese”).

Indagine congiunturale L'indagine congiunturale trimestrale è utile per sondare lo stato di salute del contesto produttivo varesino e il clima di fiducia delle imprese. I risultati dell'indagine congiunturale vengono divulgati alle imprese associate, le quali possono in tal modo avere un termine di paragone per confrontare il proprio andamento con quello, medio, riscontrato tra le imprese del settore nel medesimo contesto territoriale.

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Gli stessi dati vengono inoltre divulgati alla stampa, alle organizzazioni sindacali, al mondo bancario, e ai massimi rappresentanti delle istituzioni locali, contribuendo così alla formazione di un'opinione condivisa sullo stato in cui versa l'attività produttiva in rapporto alle condizioni dell'economia in generale e attirando quindi l'attenzione, secondo i casi, sulle necessità di espansione del sostegno creditizio, di moderazione salariale, di estensione degli ammortizzatori sociali, ecc.

Focus tematici L’Ufficio Studi si occupa anche di compiere analisi su particolari temi d’attualità, i cui risultati vengono resi disponibili sul sito Internet dell’Unione: - report annuale “L’economia varesina” con i principali indicatori dell’economia provinciale; - Speciale Malpensa; - Speciale Aerospace; - indagine sul mercato del lavoro, in collaborazione con il Centro Studi Confindustria. L’Ufficio Studi, inoltre, collabora fattivamente alle attività del Centro Studi di Confindustria Lombardia. L’Ufficio Studi dell’Unione, infatti, è stato prescelto per la funzione di coordinamento del Centro Studi regionale dove, dal 2008, è stato dato impulso alla realizzazione di un sistema di monitoraggio costante della economia lombarda con evidenziazione delle peculiarità dell’economia medesima. L’Ufficio Studi partecipa poi alle attività della rete dell’Ufficio Studi creata da Confindustria per confrontarsi su temi di benchmarking regionale, armonizzazione delle indagini congiunturali del mondo del lavoro, dei flussi internazionali, politica di formazione dei bilanci regionali, analisi delle trasformazioni industriali.

Analisi internazionalizzazione delle imprese Nel 2012, inoltre, è proseguito il censimento delle attività di internazionalizzazione delle imprese varesine, che ha evidenziato l’ottima capacità delle imprese locali di reagire alla crisi puntando su nuovi mercati in crescita verso i quali orientare le esportazioni. L’apertura all’estero dell’economia varesina ha un altro significativo riscontro nella attrattività del territorio, nella capacità cioè di portare qui gli investitori stranieri. Un fronte, questo, nel quale la provincia di Varese riesce ad emergere come una delle economie provinciali della Lombardia più performanti. I risultati dell’analisi provinciale sono di supporto allo studio condotto a livello regionale da Confindustria Lombardia (vedi il precedente capitolo Internazionalizzazione).

Analisi flussi commerciali Tra le analisi statistiche condotte nel 2012, è risultata particolarmente interessante quella riguardante i flussi import/export della provincia di Varese. Da tale analisi, infatti, è risultato che nel 2012, per ogni 100 euro importati la provincia di Varese, ne ha esportati circa 171. Ben più di quanto sia avvenuto nel resto del Paese che in media ha visto piazzate oltre confine merci per un valore di 103 euro ogni 100 in entrata. Nel 2012 Varese si colloca ancora tra le prime province esportatrici in Italia con una crescita generalizzata dei flussi commerciali in uscita (+6,1% crescita export rispetto al 2011), mentre le importazioni hanno registrato una contrazione (-10,9%). Queste dinamiche hanno portato ad un saldo commerciale positivo (+4.210 euro) ed in crescita (+45,2%). Tra le aree emergenti si segnalano risultati positivi in termini di export verso il Medio Oriente (in crescita del 37,1% nel 2012 rispetto al 2011), i Paesi Europei non appartenenti all’Unione Europea (+24,1%) e l’Africa (+31,2%).

Analisi mercato del lavoro Un’altra indagine interessante è stata quella sul mercato del lavoro in provincia di Varese. La ricerca è servita, insieme alle altre svolte nel resto d’Italia, per costruire un dossier di carattere nazionale, a cura di Confindustria. La ricerca a livello varesino ha coinvolto 192 imprese per 26.789 lavoratori. Sono stati presi in considerazione diversi aspetti del mercato del lavoro. Tra questi: la struttura dell'occupazione nelle imprese intervistate con riguardo alla flessibilità interna, esterna ed organizzativa ed ai tassi di scolarità, terziarizzazione e di femminilizzazione; gli orari ed assenze dal lavoro con attenzione ai tassi di gravità delle assenze; le retribuzioni di fatto, con riferimento anche all’utilizzo della contrattazione aziendale. La ricerca contiene note positive, ma anche altre di segno opposto, sulle quali riflettere.

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RELAZIONI CON GLI ALTRI ATTORI DEL TERRITORIO

L'Unione degli Industriali della Provincia di Varese è uno degli attori sociali del territorio. Come è accaduto, in genere, per le associazioni degli imprenditori, anche l'Unione ha cessato da tempo di essere semplice "controparte" delle organizzazioni sindacali dei lavoratori. Da "soggetto" sociale è divenuta, per l'appunto, "attore" sociale, ampliando in tal modo la gamma dei propri scopi e delle proprie attività: non più indirizzate soltanto, come è stato storicamente, alla rappresentanza sindacale dei datori di lavoro, ma ora anche, da un lato, alla tutela delle imprese in ogni settore di interesse aziendale e, dall'altro, alla valorizzazione del contesto territoriale nel quale le imprese operano. Un mutamento avvenuto nella consapevolezza che il contesto rappresenta un fattore importante, dal quale dipende in buona misura il successo dell'iniziativa economica. Per tale ragione, l'insieme delle relazioni che l'Unione intrattiene sul territorio è molto ampia: i numerosi interlocutori sono peraltro riconducibili alle seguenti cinque categorie: - mondo politico e istituzioni; - organizzazioni sindacali; - organizzazioni imprenditoriali; - mondo giovanile, famiglie, scuola; - opinion leader e opinione pubblica. Nelle relazioni con i propri interlocutori l'Unione è costantemente impegnata a: - sostenere i valori e la cultura d'impresa; - valorizzare il territorio, considerato come contesto in grado di supportare le attività economiche che in esso nascono e si sviluppano, producono valore aggiunto e alimentano benessere. In tali relazioni, l'Unione impronta il proprio operato a due principi: - l'indipendenza, l'autonomia, il rifiuto del collateralismo politico; - "fare sistema", con le altre forze sociali e con le istituzioni nell'intento di massimizzare i risultati delle azioni intraprese.

Mondo politico e Istituzioni La rappresentanza degli interessi delle imprese del territorio costituisce, per espressa disposizione dello Statuto dell'Unione, la funzione principale di quest'ultima, il più alto dei suoi compiti e la sua stessa ragione d'essere. L'Unione si pone nella società e nella comunità provinciale come soggetto legittimato dalla stessa Costituzione a rappresentare le ragioni dell’imprenditoria. Le relazioni intrattenute con gli attori politici del territorio - parlamentari locali, membri del Governo, consiglieri e assessori regionali e provinciali, sindaci, amministratori pubblici - costituiscono una rete fitta di rapporti che vengono alimentati senza sosta nell'intento di far comprendere le esigenze del settore produttivo. Diversi sono stati quindi, anche nel 2012, gli incontri personali del vertice dell'Unione con esponenti del mondo politico e istituzionale locale, regionale e nazionale, per trattare particolari aspetti di interesse economico-territoriale.

In particolare: - il Presidente o il Direttore hanno avuto singoli incontri con diversi rappresentanti del mondo politico varesino in Parlamento, nel Consiglio Regionale e nel Consiglio Provinciale. Tra questi - l’On. Stefano Fassina, parlamentare e responsabile economico del PD; - l’On. Maria Stella Gelmini, parlamentare del PdL; - l’On. Roberto Maroni, parlamentare della Lega Nord; - l’On. Daniele Marantelli, parlamentare del PD; - l’On. Luisa Comi, parlamentare europea del PdL. Sono stati incontrati inoltre: - una delegazione istituzionale francese di Ihedate; - l’ambasciatore della Serbia.

Visita Ihedate Il 5 e 6 luglio 2012 l’Unione e la LIUC hanno ospitato una delegazione di 23 esperti di economia territoriale (in maggior parte istituzioni, ma anche imprenditori) nell’ambito di un programma di formazione di Ihedate, Istituto di Alti Studi per lo Sviluppo e la Gestione dei Territori in Europa.

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Tale istituto è emanazione di Datar, organizzazione governativa dello sviluppo del territorio francese, che fu tra i primi a produrre studi di sviluppo territoriale negli anni ’80 cui si ispirarono coloro che erano interessati a valutare le opportunità di insediamenti produttivi, oltre alle istituzioni del governo del territorio a livello francese, ma anche europeo. Datar è un organismo che fa opinione anche a livello di Commissione Europea. L’Unione è stata, in proposito, contattata come campione della “terza Italia”, ossia di economie e territori di eccellenza che si stanno evolvendo verso un nuovo modello di competitività e si stanno dotando di nuove forme per favorire la competizione delle PMI. Alla delegazione francese si è mostrato che cosa si sta facendo in termini di filiere (energia, aeronautica) e di internazionalizzazione e che cosa si è fatto in termini di formazione. A tale proposito, durante la visita è stata mostrata loro l’Università LIUC. La delegazione, inoltre, è stata accompagnata in visita ad alcune imprese di piccola dimensione del territorio.

Presenze istituzionali Circa la partecipazione dell'Unione ai numerosi ambiti istituzionali, merita di essere ricordata in modo particolare la presenza di 7 suoi rappresentanti nel Consiglio della Camera di Commercio di Varese, per via dell'importanza che la Camera di Commercio riveste, soprattutto dopo la legge di riforma del 1993, per l'economia del territorio. Si tratta in particolare di: - Bruno Amoroso, Ilaria Broggian, Riccardo Comerio, Laura Porrini e Luigi Prevosti per il settore “Industria”; - Andrea Odobez per il settore “Servizi alle imprese”; - Mario Montonati per il settore “Trasporti e Spedizioni”.

Si deve inoltre ricordare la partecipazione ai gruppi di lavoro insediati presso la Regione Lombardia per trattare di volta in volta questioni legate all'attività normativa regionale (quale, ad esempio, il tavolo di confronto sul Documento di Programmazione Economica Finanziaria Regionale) o a problemi di carattere territoriale (quale il Tavolo di confronto sull’inquinamento atmosferico e sull’Autorizzazione Integrata Ambientale).

Per quanto riguarda la partecipazione di rappresentanti dell'Unione in altre Commissioni, Consulte, Osservatori pubblici, si fa rinvio all'apposito allegato, limitandosi a segnalare qui, in particolare, la partecipazione al Tavolo Provinciale di Concertazione: organismo consultivo di cui l’Unione (che ne è stata promotrice) fa parte insieme alle altre associazioni imprenditoriali, alle organizzazioni sindacali, alla Provincia e alla Camera di Commercio.

Anche nel 2012 l’Unione ha partecipato alle molteplici riunioni del Tavolo, che si è occupato di diverse questioni d’interesse economico-territoriale, e occupazionale.

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Organizzazioni sindacali L'Unione riconosce nelle organizzazioni sindacali dei lavoratori il proprio naturale interlocutore per la trattazione delle questioni d'interesse collettivo che riguardano le risorse umane. Persegue una pratica di franco e sereno confronto, all'interno di una concezione dei rapporti sindacali ispirata al mantenimento di un clima sociale collaborativo anziché conflittuale e alla ricerca di basi comuni per dare vita ad intese finalizzate a sostenere iniziative di sviluppo dell'economia del territorio. Tale approccio, improntato a privilegiare il pragmatismo anziché la contrapposizione ideologica, ha concorso e concorre a produrre risultati positivi per l'intero ambiente socio-economico. Alla costruzione e al mantenimento di relazioni sindacali collaborative l'Unione intende quindi contribuire con piena convinzione, considerandole un valore da preservare nell'interesse dell'intera comunità civile che in provincia di Varese vive e lavora. Il confronto con le organizzazioni sindacali per la risoluzione delle vertenze aziendali ha luogo avendo sempre come imprescindibile riferimento gli accordi nazionali, sottoscritti dalla rappresentanza delle imprese insieme a quella dei lavoratori. Oltre al mantenimento di corrette relazioni nel quotidiano, il confronto con le organizzazioni sindacali, che si sviluppa anche nei diversi ambiti istituzionali, ha portato a proficui risultati anche sul piano dell'ideazione e della gestione di iniziative particolari. In proposito, si segnalano: - la prosecuzione delle attività finalizzate alla formazione dei lavoratori per quanto attiene la materia della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, di cui si è riferito con maggiore dettaglio nella parte terza del Rendiconto; - gli accordi grazie ai quali si è resa operativa, in provincia di Varese, l’intesa nazionale e regionale per la formazione continua attraverso i Fondi interprofessionali Fondimpresa e Fondirigenti, di cui si è riferito nel precedente capitolo “Formazione delle risorse umane”; - la prosecuzione, insieme alle istituzioni locali, del confronto per mettere in campo azioni utili al dispiegarsi di condizioni di maggiore competitività dell’ambiente economico locale; - l’accordo per il sostegno ai lavoratori e alle imprese nella situazione di crisi. Sottoscritto insieme alle altre Associazioni imprenditoriali locali, a CGIL-CISL-UIL e alle banche del territorio, sotto gli auspici della Camera di Commercio, il Protocollo ha avuto lo scopo di consentire ai lavoratori di accedere all’anticipo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria attraverso gli sportelli degli Istituti di credito aderenti all’iniziativa, fino al pagamento da parte dell’INPS delle somme dovute. In tal modo, molte famiglie hanno potuto affrontare più serenamente i mesi a venire, potendo contare immediatamente su risorse finanziarie che dalla CIGS sarebbero invece giunte soltanto più avanti nel tempo; - l’accordo territoriale per la detassazione degli istituti contrattuali che favoriscono la produttività, la redditività e la migliore organizzazione delle imprese. In passato, la proficua cooperazione tra l’Unione e le organizzazioni sindacali a favore del territorio ha portato a diverse iniziative che, talvolta, hanno avuto la particolarità di essere di esempio per altri, se non addirittura prodromo di attività di più ampio respiro, regionale o nazionale. Si ricordano, in proposito:

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- l’accordo del 1992 sul reimpiego dei lavoratori in mobilità; - gli accordi del 1995 e del 1999 sulla sicurezza del lavoro; - l’accordo del 1998 che ha dato origine al Patto Territoriale OGMA (acronimo di Organizzazione e Gestione del Management di Attività prevista), al quale aderiscono 43 comuni. Grazie al Patto sono affluite in provincia di Varese risorse dello Stato per interventi privati e pubblici significativi. Gli investimenti mobilitati ammontano a quasi 80 milioni di euro, di cui circa 61 milioni quelli privati e quasi 19 milioni quelli infrastrutturali pubblici (54 interventi, di cui 47 produttivi e 7 infrastrutturali); - l’accordo che ha dato luogo al tavolo di confronto con i soggetti – pubblici e privati – che operano nell’ambito dell’intermediazione sul mercato del lavoro locale per, disegnare le “mappe” delle necessità attuali e future e intervenire così più efficacemente sulla programmazione dell’offerta formativa scolastica e professionale; - l’accordo in base al quale si è potuto estendere l’ammortizzatore sociale della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, in deroga ai limiti previsti dalla normativa, per i lavoratori delle imprese del Tessile-Abbigliamento-Calzaturiero e del Meccanotessile: accordo, peraltro, superato, nel 2009, dalla decisione legislativa di estendere la cassa integrazione “in deroga” a diversi altri settori produttivi, anche diversi dal manifatturiero, per fronteggiare sul piano occupazionale le dannose conseguenze della recessione economica.

Organizzazioni imprenditoriali L'Unione considera le altre associazioni imprenditoriali del territorio come interlocutrici e partners privilegiate nell'azione, il più possibile concertata anche con le istituzioni pubbliche, di tutela e valorizzazione del tessuto socio-economico locale. Con le altre associazioni imprenditoriali esiste - e viene riconosciuta - affinità di natura e, conseguentemente, di finalità di carattere generale, al di là delle oggettive differenze nella specificità delle imprese rappresentate (industriali, artigianali, commerciali, di trasporto, di servizi). Tale affinità non può che dare luogo, in termini di reciprocità, ad una collaborazione - che viene costantemente ricercata e perseguita - in quelle iniziative che, anziché riguardare specifiche categorie imprenditoriali, interessino, per il loro carattere di trasversalità, l'insieme delle attività economiche localizzate in provincia di Varese. Si tratta, in particolare, di iniziative destinate al miglioramento e alla modernizzazione delle condizioni infrastrutturali; alla tutela del territorio e dell'ambiente; all'ampliamento delle potenzialità economiche della provincia, nel suo complesso; all'aiuto alla ricerca e all'innovazione nelle imprese; al raggiungimento di condizioni di piena occupazione; al miglioramento, in generale, della qualità della vita. Con particolare riferimento al tema del potenziamento delle infrastrutture, si fa rinvio a quanto indicato nel successivo capitolo “Valorizzazioni del territorio”. La condivisione e l'attuazione, in sinergia operativa, di obiettivi comuni ha luogo nel costante confronto e dialogo sui temi e problemi che, frequentemente, si evidenziano, anche all'interno di particolari porzioni del territorio provinciale. L'espressione più singolare e più strutturata della collaborazione con le altre associazioni imprenditoriali si esplica all'interno degli organi direttivi della Camera di Commercio, l'istituzione pubblica deputata ad occuparsi delle problematiche di natura economica del territorio provinciale. Come indicato anche nel capitolo "Rappresentatività" e nel precedente paragrafo "Mondo politico e istituzioni", la presenza di esponenti espressi dall'Unione nel Consiglio e nella Giunta della Camera di Commercio è numericamente significativa in considerazione dell'elevata rappresentatività dell'Unione sul territorio. Insieme alle altre più rappresentative espressioni dell'imprenditoria locale, con le quali si è constatata una comunanza di intenti e di obiettivi, si opera in Camera di Commercio nel perseguire finalità che privilegino gli interessi generali dell'economia del territorio, con la precisa opzione verso interventi prioritari, di spessore, in luogo di interventi "a pioggia" di modesto valore individuale. Viene in tal modo indirizzato verso finalità largamente condivise, per la loro importanza, il flusso di risorse che, dal settore imprenditoriale, attraverso i diritti annuali versati per legge da ogni impresa alla Camera di Commercio, affluisce a quest'ultima per essere a sua volta indirizzato verso azioni di promozione dell'economia e dello sviluppo locale, nell'interesse della comunità provinciale. La collaborazione con le altre associazioni imprenditoriali del territorio - oltre che con gli Ordini professionali - ha luogo anche a livello dei rispettivi Gruppi Giovani Imprenditori, che a volte organizzano attività congiunte.

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Giovani, famiglie, scuole L'Unione svolge da anni un'intensa, capillare e continuativa azione di orientamento al lavoro e alla cultura d'impresa. L'attività di orientamento è finalizzata a far conoscere l'industria e a facilitare la comprensione delle opportunità di lavoro, innanzitutto, legate alla presenza industriale diffusa ma, talvolta, non sufficientemente conosciuta. L’Unione partecipa al Tavolo interistituzionale Orientamento, istituito il 19 maggio 2011 dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese e dalla Provincia di Varese, insieme a Camera di Commercio, INAIL, ASL, DPL e alle altre associazioni datoriali e sindacali, per potenziare e sistematizzare l’offerta con la messa in rete delle diverse esperienze di orientamento e formazione proposte alle scuole sia per gli studenti, sia per i docenti.

L’orientamento svolto dall’Unione è un’attività informativa svolta nei confronti di un pubblico vasto, per diffondere la conoscenza dello sviluppo economico, facendo emergere la consapevolezza del ruolo delle imprese nella crescita e nel mantenimento dei livelli di benessere a cui lo stesso sviluppo industriale ha contribuito. Questa ampia funzione di rappresentanza viene rivolta anche verso gli interlocutori istituzionali attraverso la partecipazione alle commissioni tecniche di Confindustria e di Confindustria Lombardia per l'approfondimento dei temi legati all'Education e la formulazione di suggerimenti, proposte di sperimentazioni, progetti e documenti di intesa per lo sviluppo dei sistemi formativi scolastici, dell’istruzione e formazione professionale e universitari. A livello provinciale, l’Unione partecipa alla Commissione Provinciale Istruzione Formazione Professionale e Lavoro, rappresentando i bisogni delle imprese nella programmazione degli indirizzi di studio ogni anno nel mese di ottobre, indicando le professionalità maggiormente richieste dalle imprese, al fine di orientare la programmazione dei corsi per l’ingresso nel mondo del lavoro. Tra le novità più rilevanti del riordino della scuola superiore varato dal Ministro Gelmini ci sono i Comitati Tecnici Scientifici (CTS) delle scuole, organismi paritetici di consultazione che, su spinta dell’Unione, tutti gli istituti tecnici industriali della provincia hanno istituito e nei quali l’Unione ha nominato un proprio rappresentante. Trattasi, in particolare, dei seguenti istituti:

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 ISIS Newton di Varese (nominata Sices: Alberto Ribolla-Ferdinando Lignano)  ISIS Keynes di Gazzada (nominata Ficep: Ezio Colombo)  ISIS Volontè di Luino (nominata IMF: Gabriele Galante e Rettificatrici Ghiringhelli: Patrizia Ghiringhelli)  ISIS Facchinetti di Busto Arsizio (nominate BTSR: Tiziano Barea; Mario Cavelli: Mauro Cavelli; VIBA: Lucia Riboldi; ELMEC: Sara Pedotti)  ISIS Ponti di Gallarate (nominato Distretto Aerospaziale Lombardo: Gianluigi Ghezzi)  ITIS Riva di Saronno (nominata ADR: Flavio Radrizzani)  ISIS Geymonat di Tradate (nominata Aermacchi: Dario De Ambrosi)  ISIS Dalla Chiesa (nominate AgustaWestland: Franca Cerri e Whirlpool: Luca Cecchinato).

I CTS sono un luogo di proposta e monitoraggio di progetti ed iniziative che le imprese possono suggerire alle scuole. L'orientamento al lavoro e alla cultura d'impresa per i giovani, ed in particolare per gli studenti delle scuole superiori, si è sviluppato in continuità con diverse iniziative già in corso negli anni precedenti: - partecipazione a diversi incontri di orientamento e testimonianze, nelle scuole, anche attraverso il coinvolgimento di imprenditori e manager:  30 gennaio ISIS Sesto Calende, lezione con Whirlpool  3 febbraio ISIS Luino (palazzo Verbania), incontro orientamento con IMF e Rettificatrici Ghiringhelli  22 febbraio Ispra, JCR incontro con studenti partecipanti al Premio Filippini  12 marzo ISIS Tradate, incontro orientamento con Alenia Aermacchi  4 maggio Busto Arsizio, Made in Italy incontro orientamento con AgustaWestland, Rettificatrici Ghiringhelli e C. Sandroni & C.  14 maggio convegno LIUC (CARED) per insegnanti sulla didattica laboratoriale  21 maggio Varese, Ville Ponti, seminario per gli insegnanti sul progetto Placement (CCIAA)  26 maggio Somma Lombardo, Castello Visconteo, Premiazioni Premio Filippini  1 giugno Varese, BTicino evento conclusivo progetto BTicino in Cattedra  16 luglio , Montolit, incontro con studenti ITS  9 ottobre Varese, Ville Ponti, seminario per gli insegnanti sul progetto Placement (CCIAA)  5 novembre Castellanza, seminario per gli insegnanti sulla riforma della scuola  23 novembre Saronno, Pmi Day, incontro con studenti scuole medie  26 novembre ISIS Gallarate, incontro di orientamento  27 novembre Provincia, presentazione Premio Filippini  5 dicembre Provincia, seminario per insegnanti orientatori - accoglienza degli studenti in azienda per periodi di formazione in alternanza scuola/lavoro: in tutta la provincia sono stati coinvolti 8000 studenti di 34 scuole secondarie superiori della provincia di Varese (tra cui 8 licei) che frequentano le classi terze, quarte e quinte degli istituti secondari di secondo grado (il numero degli studenti si riferisce alle imprese di tutti i comparti); - accoglienza degli studenti in azienda per periodi di stage: in totale sono stati assicurati 86 stage per gli studenti dell’Università Cattaneo e 75, di cui 47 curriculari e 28 extracurriculari, per quelli dell’Università Insubria rivolti a studenti di Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Scienze e agli iscritti ai Master Universitari; - partecipazione alla quarta edizione del “Premio per la fisica Valerio Filippini” indetto per l'anno scolastico 2010/2011 da Provincia di Varese e Ufficio Scolastico di Varese, insieme all'Istituto Nazionale di Fisica dell'Università di Pavia. Valerio Filippini era un fisico originario di Arsago Seprio (VA) il cui talento fu scoperto e incentivato dalla maestra elementare. Il Premio vuole ripercorrere quella storia, mettendo a disposizione degli insegnanti la possibilità di sostenere i talenti degli studenti meritevoli. Sono stati coinvolti oltre 80 studenti di licei e scuole tecniche della provincia di Varese, che hanno sostenuto gli esami presso l'Università di Pavia e sono

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stati premiati nel corso della cerimonia che si è svolta il 26 maggio 2012 presso il Castello Visconteo di Somma Lombardo con borse di studio e stage in imprese e università (AgustaWestland, AleniaAermacchi e LIUC). A queste iniziative si aggiungono due progetti dedicati alle scuole promossi dal Gruppo Giovani Imprenditori: il Management Game e LATUAIDEADIMPRESA (vedi il precedente capitolo “Assetto Associativo”). Entrambi sono proposti agli studenti delle classi quarte degli istituti superiori: il Management Game simula un’impresa affrontando le problematiche aziendali e valutando le conseguenze delle scelte gestionali attuate. Nell’anno scolastico 2010-2011 il Management Game ha coinvolto 3 scuole, per un totale di 60 squadre, 316 studenti e 7 progetti formulati. LATUAIDEADIMPRESA incoraggia gli studenti a sviluppare nuove idee imprenditoriali e a “venderle” ad una giuria di imprenditori, sulla base di un business plan e di una presentazione on line. Sono inoltre in corso due progetti di “filiera”: uno per la Meccanica e uno per l’Aeronautica. L’Unione partecipa al “Polo formativo per la meccanica strumentale e l’Industria Manifatturiera Lombarda” avviato con il bando della Regione Lombardia del 17 febbraio 2006. Il “Polo formativo” è la risposta organica e articolata ai complessi fabbisogni della filiera meccanica lombarda. L’Unione, come partner esterno (promotore), ha sostenuto, con il coinvolgimento della LIUC - Università Cattaneo, e delle altre Associazioni Industriali Lombarde e di UCIMU, la realizzazione del Polo. Per consolidare e sviluppare ulteriormente le attività realizzate dal Polo, è stato finanziato dalla Regione Lombardia il progetto per il Centro di Eccellenza della Meccanica Strumentale per il triennio 2010-2012. Le attività riguardano: un piano di comunicazione ed orientamento all’istruzione tecnica; corsi di aggiornamento per docenti di ITIS e IPSIA. L’Unione coordina un Gruppo di Lavoro Formazione del Distretto Aerospaziale Lombardo che a partire dal 2009 ha sviluppato tre linee di intervento formativo: - la collaborazione con gli istituti tecnici industriali, attraverso la firma di un protocollo d’intesa per l’istruzione tecnica con l’Ufficio Scolastico Regionale e Confindustria Lombardia, nell’ambito del quale è stato realizzato nel 2011 un corso di aggiornamento sull’Aeronautica per i docenti degli Istituti Tecnici (60 ore di aula e tre pomeriggi in azienda) a cui è seguito nel 2012 lo sviluppo di progetti con gli istituti scolastici. Tra i risultati conseguiti si segnala la nomina di rappresentanti aziendali nei Comitati Tecnico Scientifici delle scuole di Gallarate, Tradate e Sesto Calende; - la formazione universitaria, contribuendo alla progettazione e realizzazione di tre edizioni del master universitario di Secondo livello “H&A master per il management del settore aeronautico” presso LIUC Università Cattaneo, che ha coinvolto 10 imprese e la stessa Unione in veste di promotori e sostenitori del master, ed è stato frequentato da 63 neolaureati in Ingegneria selezionati in tutt’Italia.

1° edizione 2° edizione 3° edizione Svolgimento Svolgimento Svolgimento Ott. 2009-lug.2010 Ott. 2010-lug.2011 Ott. 2011-lug. 2012 Partecipanti: 21 Partecipanti: 22 Partecipanti: 20 Quota di iscrizione Quota di iscrizione Quota di iscrizione 100 euro 100 euro 500 euro 21 borse di studio: 22 borse di studio: 20 borse di studio: AgustaWestland (8) AgustaWestland (8) Agusta Westland (8) AleniaAermacchi (7) AleniaAermacchi (4) AleniaAermacchi (4) UNIVA (2) Selex Galileo (3) Selex Galileo (2) Mecaer (2) UNIVA (2) UNIVA (2) Secondomona (1) Mecaer (1) Mecaer (1) Gemelli (1) Secondomona (1) Secondomona (1) SEA (1) Gemelli (1) Elettronica Aster (1) TXT (1)

Orientagiovani 2012 L’Unione aderisce alla “Giornata Nazionale Orientagiovani” promossa annualmente da Confindustria a livello nazionale. Per l’edizione varesina 2012 dell’Orientagiovani, l’Unione ha richiamato l’attenzione sul progetto Generazione d’Industria, iniziativa nata nell’ambito dei Gruppi merceologici Meccaniche e Siderurgiche per

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riportare la cultura industriale tra i giovani. Il progetto è sostenuto dalla Provincia di Varese e dall’Ufficio Scolastico territoriale ed è stato presentato in conferenza stampa il 12 ottobre 2011. Sono coinvolte 20 imprese associate che compongono il Gruppo Scuola e che, insieme all’Unione, hanno premiato con una borsa di studio a fine anno scolastico una trentina di studenti dei 9 istituti scolastici tecnici e professionali della provincia (Luino, Varese, Gazzada, Tradate, Saronno, Castellanza, Gallarate e Sesto Calende.

Attività inter-associative Varese, insieme alle Associazioni Industriali delle province più industrializzate del Paese, riunite nel Club dei 15, è impegnata da 4 anni in un’azione comune per il rilancio e lo sviluppo della cultura tecnica, azione condivisa da Confindustria e dal Ministero dell’Istruzione nel protocollo d’intesa firmato l’8 maggio 2009 (informazioni generali sull’attività del Club dei 15 si trovano nel precedente capitolo “Altre azioni per la competitività delle imprese”). Tra i temi oggetto di attenzione del Club dei 15, si pone appunto quello della scuola. Tutte le Associazioni componenti il Club sono state coinvolte in un progetto che si sviluppa nel corso di vari anni, coinvolgendo in ciascun territorio una scuola partner che entra a far parte del Club degli Istituti dell’Innovazione Manifatturiera. Per i primi anni di attività sono stati individuati 3 programmi di azione comune:  i Comitati Tecnico Scientifici (CTS): istituiti in tutte le scuole del Club e partecipati da imprenditori nominati dalle associazioni. È stato realizzato e distribuito in tutte le Associazioni un Vademecum per gli imprenditori;  la didattica laboratoriale: è stata realizzata in collaborazione con l’Università LIUC una ricerca dal titolo “Laboratorio, didattica e competenze. Una ricerca condotta tra gli istituti dell’innovazione manifatturiera”. La ricerca è stata poi pubblicata e diffusa al sistema associativo e alle scuole nel corso di tre seminari realizzati coinvolgendo un centinaio di docenti: Reggio Emilia 24 marzo, Castellanza 31 marzo, Vicenza 7 aprile 2011;  una campagna di comunicazione e orientamento all’istruzione tecnica denominata “Progetto Rosa”: per aumentare la frequenza delle ragazze agli istituti tecnici industriali. Le tesi del Club sulla scuola sono state presentate nel corso di un convegno svoltosi a Modena il 19 novembre 2010 e intitolato: “Oltre le apparenze: scuola e impresa del terzo millennio”, nel corso del quale è stata ancora una volta ribadita la necessità di puntare maggiormente sull’istruzione tecnica.

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L’Unione ha individuato la propria scuola di riferimento nell’Istituto tecnico e professionale di Varese intitolato a Isaac Newton: è stato nominato un proprio rappresentante nel Comitato Tecnico Scientifico. Alla riunione del Club dei 15 del 20 e 21 novembre 2012, le Associazioni hanno condiviso il programma “Progetto I-TE Increase Technical Education”, presentato dal coordinatore dall’azione comune sulla scuola, Ermanno Rondi. Per i prossimi anni sono previste 4 linee di intervento: docenti delle scuole medie (newsletter), giovani studenti (nei laboratori delle scuole tecniche), placement dei diplomandi, analisi di scenario. Quest’ultima azione è affidata a Varese, insieme a Lecco e Bergamo. Il progetto I-TE Increase Technical Education vuole incidere nella percezione della gente per orientare i giovani all’industria al termine del ciclo delle scuole medie inferiori. Per cambiare la percezione del “lavoro tecnico” occorre parlare ai giovani ed essere da loro riconosciuti come interlocutori credibili. A tal fine, si vuole poter disporre di una lettura sociologica e di scenario sulle esigenze future del mercato del lavoro, corredata da dati occupazionali prospettici, quantitativi e qualitativi, mettendo in evidenza le MACRO MATRICI che orienteranno le tendenze future. L’analisi fornirà una sorta di “Libro Bianco” per orientare le scelte dei ragazzi che andranno a lavorare fra 15-20 anni, dando loro le linee guida di com’è il lavoro. Per fare fronte alla difficile situazione congiunturale le aziende stanno riorganizzando i processi produttivi interni e conseguentemente modificano i profili di competenze delle figure professionali che ricercano, in modo da avere personale altamente qualificato che apporti valore aggiunto all’interno delle organizzazioni. Contestualmente, il mismatch tra domanda e offerta di profili tecnici è un fattore sempre presente nel mercato del lavoro italiano. Questo mismatch permane anche nella situazione di crisi attuale ed è un segnale forte del fatto che i giovani, le famiglie e il sistema dell’istruzione hanno un’immagine distorta del sistema azienda. A questo si aggiunge il problema dei “drop out” dalla scuola, fenomeno molto consistente nelle prime annualità degli istituti tecnici e professionali. Peraltro, l’insistenza sulla pari dignità dell’istruzione tecnica rispetto a quella liceale ha portato, nel 2012, ad una inversione di tendenza: le iscrizioni agli Istituti tecnici, agli Istituti professionali e ai Centri di formazione professionale sono state superiori a quelle dei licei. L’istruzione tecnica e professionale offre concrete opportunità di lavoro collegandosi direttamente alle esigenze della filiera produttiva e diventando, così, una leva per il rilancio dell’economia del Paese. Il saper fare è una forma di conoscenza.

Teknicamente Teknicamente è un progetto promosso da Confindustria Lombardia in collaborazione con le Associazioni Industriali Lombarde e finanziato da Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia per l’orientamento al lavoro nell’industria. Nell’ambito del progetto l’Unione ha privilegiato due azioni: l’orientamento e la formazione dei docenti. A tal fine, ci si è concentrati per realizzare a livello locale vari incontri di orientamento presso le scuole tecniche, rivolgendosi a studenti, ma soprattutto ai docenti orientatori. Occorre infatti coinvolgere i docenti delle scuole medie in modo continuativo, fare loro conoscere le imprese, ma anche le scuole superiori. Il ruolo dei docenti orientatori va sostenuto soprattutto all'interno delle scuole, anche tramite incontri di questo tipo, e non solo. Occorre fornire ai docenti maggiori strumenti per svolgere tale funzione e per evitare che l'orientamento venga demandato ad altri soggetti esterni alla scuole.

Opinion leader e opinione pubblica Filo conduttore di tutte le attività dell'Unione è la valorizzazione del ruolo che l'industria ha rivestito, riveste, può e deve continuare ad avere nell'economia della provincia di Varese, nel mantenimento del livello di benessere e di qualità della vita fin qui raggiunto.

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Il posizionamento ai primissimi posti tra le province italiane, per il contributo fornito dall'industria alla formazione del valore aggiunto locale, è un dato molto significativo, che non può che fornire risposte precise all'interrogativo, che da tempo anima i dibattiti che si svolgono sul territorio, riguardante il modello di sviluppo della provincia di Varese per i prossimi anni. Se, infatti, da un lato, è obiettivamente difficile immaginare uno sviluppo esclusivamente incentrato sull'industria manifatturiera, in un territorio già densamente popolato di insediamenti produttivi, dall'altro non è però neppure ipotizzabile che si possa puntare su modelli diversi senza che ciò abbia a compromettere pericolosamente lo spessore economico che, fino a questo momento, ha assicurato e - come risulta dalle statistiche - continua ad assicurare il benessere dell'area. Occorre quindi sviluppare altre economie, tra le quali il turismo e i servizi connessi alle nuove presenze universitarie, da considerare tuttavia in una logica di complementarietà e non di sostituzione rispetto all'economia industriale e artigianale che caratterizza in maniera così marcata la provincia di Varese. Sono questi i concetti di fondo che vengono quotidianamente trasferiti agli interlocutori politici e sindacali, oltre che all'opinione pubblica. L'attività di comunicazione esterna è dunque orientata in gran parte a supportare le ragioni del mondo economico e a stimolare le istituzioni pubbliche e il mondo politico perché si realizzino quelle iniziative o quelle opere infrastrutturali idonee a favorire il migliore svolgimento delle attività d'impresa nel territorio della provincia di Varese, nella Regione Lombardia e nell'intero Paese. L'Unione mantiene peraltro un comportamento sempre ispirato alla propositività piuttosto che alla sterile polemica, tanto più in un contesto territoriale come quello della provincia di Varese, caratterizzato storicamente da scarsa propensione all'aggregazione a motivo della sua caratterizzazione policentrica. La presenza sui media è ampia e i suoi esponenti non mancano mai, quando sono richiesti, di partecipare a dibattiti e incontri o di rilasciare interviste alla stampa, allo scopo di affermare e diffondere quanto più possibile i punti di vista dell'impresa e di far conoscere, insieme al proprio ruolo determinante di sviluppo e di progresso sociale e civile, anche le sue esigenze e legittime aspettative. A tale proposito, nel 2012 sono stati diffusi 103 comunicati stampa e sono state rilasciate 82 interviste: in totale 185 interventi annui per una media di 3,3 la settimana, esclusi i periodi di chiusura degli uffici. Il 6 febbraio 2012 è stata indetta la consueta conferenza stampa di inizio anno del Presidente dell'Unione nel corso della quale viene fatto periodicamente il punto sui problemi che l'industria della provincia incontra nella sua attività quotidiana in dipendenza delle criticità presenti nel contesto territoriale. In tale circostanza il Presidente Giovanni Brugnoli ha annunciato i 4 progetti sui quali l’Unione avrebbe concentrato le proprie forze durante l’anno: Progetto Giovani – What’s Next?; Progetto Welfare Territoriale; Progetto Internazionalizzazione; Credito, Finanza, Mercato dei Capitali. Progetti, dei quali si è trattato nei precedenti capitoli. Nel corso dell’anno, il Presidente è intervenuto su temi specifici, quali ad esempio:  le sorti dell’aeroporto di Malpensa;  il credit crunch;  la congiuntura economica;  il nuovo presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi;  l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori;  l’oppressione del Fisco;  il riordino delle Province.

La Giunta dell’Unione ha inoltre affidato a comunicati stampa le proprie valutazioni sulla restrizione del credito, la riforma del diritto del lavoro (legge Fornero), il rinnovo dei contratti di lavoro, il Tavolo sulla Produttività, la necessità di continuare sulla strada delle riforme e del risanamento della finanza pubblica.

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Assemblea Generale 2012 Altro momento saliente delle relazioni esterne - nel quale la comunicazione nei confronti delle istituzioni, del mondo politico e sindacale, dei media e dell'opinione pubblica riscuote grande attenzione - è costituito dall’Assemblea Generale. Quella del 28 maggio 2012 ha avuto come tema “Insieme per crescere nel mondo”. Dopo la relazione del Presidente Giovanni Brugnoli è seguita un’intervista del Direttore de “Il Sole 24 Ore” Roberto Napoletano a due imprenditori che si sono distinti per l’internazionalizzazione delle rispettive imprese:  Vittorio Ori, presidente Five For Foundry (progetto commerciale di un gruppo di imprese nato, nel 2008, come risposta alla crisi del settore metalmeccanico, che si è evoluto tanto da rappresentare oggi una strategica sinergia di competenze uniche in grado di proporre qualsiasi soluzione produttiva nella fonderia dell’alluminio);  Fabrizio Di Amato, Presidente Maire Tecnimont (società leader nell’engineering, main contracting e licensing, orientata a costruire un ampio portafoglio di servizi e prodotti di ingegneria, per settori di business selezionati in tutto il mondo. Obiettivo: offrire valore aggiunto agli stakeholders, contribuendo, attraverso l’innovazione, a uno sviluppo sostenibile e a basso impatto ambientale). Ha concluso i lavori il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.

Attraverso il periodico "Varesefocus" l'Unione si propone inoltre di fare opinione rispetto a temi d'attualità di carattere economico, sindacale, politico. Informazioni più dettagliate su “Varesefocus”, in particolare sui principali temi trattati nel 2012, sono rintracciabili nel successivo capitolo “Costruzione del capitale sociale”.E

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VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

Il tema della competitività delle imprese, trattato nei capitoli precedenti, è strettamente correlato con quello della competitività del territorio. Quest’ultimo richiama la necessità di predisporre un ambiente favorevole all'esercizio delle attività economiche per assicurare alla provincia di Varese la possibilità di mantenere anche nel futuro il livello di benessere raggiunto nel passato. La posizione di benessere che la provincia ha raggiunto, anche grazie all'elevato grado di industrializzazione, non può essere considerata come una conquista acquisita per sempre. La competitività si misura infatti non solo a livello aziendale, ma anche a livello territoriale e, se altri territori diventano più appetibili di quello varesino, il rischio è che le nuove iniziative imprenditoriali vadano ad insediarsi altrove e che quelle già insediate possano decidere di trasferirsi. Uno dei fattori che incide notevolmente sul grado di competitività di un territorio è la dotazione di infrastrutture di trasporto. Oltre a collegamenti più veloci, occorrono però anche procedure amministrative più spedite. Ci devono essere poi anche condizioni di credito favorevoli, scelte urbanistiche che non penalizzino le industrie, una tutela dell'assetto idrogeologico, impianti sufficienti di smaltimento dei rifiuti civili e industriali e relazioni industriali improntate alla comprensione e alla collaborazione, piuttosto che alla conflittualità. Occorrono, in definitiva, un ambiente sociale e un clima di opinione ospitali nei confronti delle attività produttive e, ancor più, scelte politiche di fondo che siano chiare per le imprese, realmente incoraggianti, coerenti tra quanto viene deciso dal Governo centrale e dalle amministrazioni locali.

Modernizzazione delle infrastrutture La sensibilizzazione del mondo politico e istituzionale per sollecitare la necessità di modernizzare la rete dei collegamenti non è venuta meno neppure nel corso del 2012: essa, è, anzi, uno dei capisaldi dell’azione dell’Unione nel campo della rappresentanza dei legittimi interessi delle imprese, nella consapevolezza che, sotto tale profilo, il territorio varesino e, più in generale, lombardo, si trovino in una situazione di carenza. Infatti, dall’analisi svolta dall’Istituto Tagliacarne per conto di Unioncamere risulta che essa si troverebbe ai vertici della classifica delle province italiane per dotazione infrastrutturale, con un indice pari a 240,4 punti (fatto 100 il dato italiano). Si tratta, tuttavia, di un risultato che distorce la realtà dei fatti. Perché tale indice è fortemente condizionato dalla presenza, sul territorio, dell’aeroporto di Malpensa. Se, poi, anziché considerare l’indice generale, si considera quello relativo alla sola rete stradale, ecco che la provincia di Varese si ritrova ad avere assegnato un indice pari soltanto a 57,2 punti, contro una media lombarda di 84,3 rispetto ad una media italiana pari a 100 preso come punto di riferimento nazionale. La sensibilizzazione al tema in questione, da parte dell’Unione, ha avuto luogo sia in occasione degli incontri con esponenti del mondo politico istituzionale, nazionale e locale (per i quali si fa rinvio al capitolo “Relazioni con gli altri attori del territorio”), sia attraverso il periodico dell’Unione “Varesefocus”, sia mediante le numerose dichiarazioni rilasciate dai vertici dell’Unione alla stampa per contribuire a “fare opinione” su questo importante tema. La medesima sensibilizzazione si traduce poi, come già ricordato in precedenti capitoli, in concrete iniziative assunte dal “Tavolo Provinciale di Concertazione”, organismo di cui l’Unione è stata promotrice e del quale fa parte insieme alle altre associazioni imprenditoriali, alle organizzazioni sindacali, alla Provincia e alla Camera di Commercio.

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L’azione che l’Unione svolge, in proposito, sul piano locale, si inquadra inoltre nella più ampia azione svolta, a livello regionale, da Confindustria Lombardia e, a livello nazionale dalla Confindustria, alla quale l’Unione non fa mancare il proprio contributo propositivo.

Strade, autostrade, ferrovie La necessità di potenziare le infrastrutture di trasporto muove da diverse esigenze di carattere generale: - realizzare le infrastrutture necessarie per la competitività del territorio; - semplificare la realizzazione delle infrastrutture strategiche; - migliorare l’accessibilità aerea del territorio; - definire un piano nazionale della logistica. Si tratta però anche di riqualificare la rete stradale interna alla provincia di Varese, che ha attualmente tempi di percorrenza troppo lenti, i quali comprimono le potenzialità di un apparato produttivo che presenta le caratteristiche tipiche del distretto, con frequenti movimentazioni di materie prime e di semilavorati tra le diverse unità produttive e altrettanti movimenti di persone impiegate nell'industria e nell'artigianato di produzione. Così anche per altri potenziamenti riguardanti la viabilità cittadina in punti strategici per una viabilità di più ampio raggio. Occorre poi non solo mantenere fede agli impegni assunti in occasione della candidatura di Milano per Expo 2015, ma realizzare anche le altre opere inserite nel Protocollo d'Intesa Ministero Infrastrutture - Regione del 31 luglio 2007. Le opere lì individuate sono già ora necessarie per salvare dalla congestione il sistema della mobilità non solo lombardo, come del resto ben evidenziato nel documento sulle infrastrutture sottoscritto dalle Regioni del Nord. Di seguito, le priorità più volte indicate dall’Unione sul tema delle infrastrutture di trasporto (diverse delle quali in fase di realizzazione):

Opere autostradali - Autostrada Pedemontana; - Bre.Be.Mi - autostrada Brescia-Bergamo-Milano; - TEM - tangenziale est esterna di Milano; - TI.BRE - autostrada Tirreno-Brennero (Corridoio europeo tra area tedesca e porti tosco-liguri); - Autostrada regionale Cremona-Mantova; - Autostrada regionale Broni-Mortara; - Autostrada regionale Varese-Como-Lecco; - Tangenziali di Varese e di Como. Alta Capacità - Linea Torino-Milano e linea Milano-Verona lungo la direttrice Lione-Torino-Milano-Venezia-Trieste-Lubiana. Rete ferroviaria regionale - Sistema Gottardo: quadruplicamento Chiasso-Milano; - Nuova linea “Cintura Merci Sud” di Milano-Gronda Sud; - Raddoppio della linea Bergamo-Treviglio; - Riqualificazione della linea Bellinzona-Luino-Sesto Calende-Novara. Interventi per il miglioramento della mobilità nell’area metropolitana milanese - Estensione della rete metropolitana in diverse direzioni (Seregno, Vimercate, Paullo, Monza, ...).

Autostrada regionale Varese - Como - Lecco Tra le opere di rilevanza infra-provinciale, figura il progetto di autostrada regionale Varese-Como-Lecco. Si tratta di un progetto avanzato da tutte le Associazioni imprenditoriali delle tre province (industriali, artigiani, commercianti, costruttori edili) e dalle rispettive Camere di Commercio. Un’opera destinata a servire un cluster economico di 45 miliardi di prodotto interno lordo, con 130.000 imprese localizzate che esprimono circa 650.000 lavoratori. Anche nel 2012 sono proseguite, da parte dell’Unione, le attività di relazione per passare dal progetto all’apertura del cantiere, mediante individuazione delle risorse economiche occorrenti.

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Piattaforma logistica L’elevato livello di congestione del sistema infrastrutturale lombardo rappresenta un freno pesantissimo per la competitività delle imprese. Occorre dunque, oltre ai necessari interventi di infrastrutturazione del territorio, arrivare alla realizzazione di un vero e proprio piano della Logistica. L’inefficienza logistica costa al Paese circa 4,5 miliardi di euro all’anno in più rispetto alla media europea. Traffico e ingorghi “bruciano” in Italia, il 2% del PIL. I riflessi di una tale grave diseconomia esterna sulla competitività del sistema produttivo sono pesanti: anche solo considerando quel 2% di cui si è detto poc’anzi (che, se si volesse applicare al PIL della provincia di Varese, equivarrebbe a circa 500 milioni di euro), si tratta di un’entità enorme tanto più se si considera che la competitività dei prodotti e dei servizi si gioca attualmente su differenze lievissime, a volte dell’ordine di decimi o centesimi di euro per i beni di più largo e generalizzato consumo. L’Unione, perciò, sottolinea in ogni occasione: - la centralità delle infrastrutture logistiche per la competitività del sistema produttivo; - l’assunto che la logistica rappresenta anche, di per sé, un’importante opportunità di business e, quindi, di occupazione, di creazione di ricchezza, di riequilibrio nella composizione del tessuto economico locale dell’area varesina, da sempre fortemente caratterizzato dal manifatturiero, verso forme di produzione complementari, anche in ottica di compensazione anticiclica rispetto alla ciclicità tipica dell’industria tradizionale. Una migliore gestione della catena di approvvigionamento e di distribuzione delle merci è importante per la riduzione dei costi operativi e, quindi, per la competitività dei prodotti, particolarmente quelli del Made in Italy che devono oggi confrontarsi più di prima, per effetto della globalizzazione del mercato, con la concorrenza di prodotti provenienti da paesi con costi di produzione assai più ridotti di quelli domestici. Ma ciò che rende ulteriormente importante la Logistica è, in realtà, la creazione di condizioni favorevoli per attrarre nuovi investimenti produttivi e per aumentare l’occupazione, diretta e indiretta. La localizzazione delle attività non è più solo funzione della produzione, ma anche della delivery. Stante, infine, la particolare localizzazione della provincia di Varese - posta a ridosso del confine di Stato, all’intersezione tra il Corridoio V (Lisbona-Kiev) e il Corridoio dei Due Mari (Genova-Rotterdam), per di più inglobante fisicamente l’aeroporto intercontinentale di Malpensa - vi è quindi qui la possibilità di massimizzare il rapporto tra logistica e produzione. A tale proposito, si richiama la necessità di realizzare infrastrutture logistiche che, site a Nord di Genova, siano in grado di intercettare i flussi di traffico da e verso il sistema dell’Alta Velocità transalpina attraverso anche i due scali intermodali di Mortara (PV) e di Sacconago, nel Comune di Busto Arsizio (VA). Non senza dimenticare la connessa necessità di migliorare la rete stradale e autostradale per raccordare - e rendere così più fluidi i traffici - quegli stessi interporti e le altre infrastrutture logistiche: le nuove, da realizzare nell’Alessandrino e quelle già esistenti, da quella di Novara, al Terminal per il trasporto combinato esistente tra Gallarate e Busto Arsizio, alla Cargo City di Malpensa. In particolare, occorrerà mettere mano alla strada statale e provinciale 341 che collega Novara con Varese, con intersezione a Malpensa e proseguimento della direttrice verso la Confederazione elvetica, anche in questo caso per agganciare la rete dell’Alta Velocità senza più necessariamente transitare dal nodo, saturo, di Milano.

Aeroporto Malpensa Anche nel 2012 sono proseguiti gli interventi a favore dell’aeroporto di Malpensa, per scongiurare il rischio di un suo depotenziamento, in particolare come conseguenza della decisione di Alitalia di ridurre drasticamente i propri voli su tale scalo. L’Unione è intervenuta sulla questione a diverse riprese e a diversi livelli di interlocuzione. In particolare sull’opinione pubblica e sulle istituzioni, per richiamare l’importanza della presenza di Malpensa per l’economia dell’area settentrionale del Paese, nella quale si registra la maggiore

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concentrazione di attività economiche. È stato inoltre nuovamente evidenziato quanto sia di fondamentale importanza, per valorizzare tale struttura aeroportuale, il miglioramento dei collegamenti esistenti. La ripresa di attività che Malpensa ha fatto registrare dopo il così detto “de-hubbing”, cioè dopo la data del 31 marzo 2008 è stata la dimostrazione delle potenzialità intrinseche dell’aeroporto proprio e motivo della propria collocazione nell’area economicamente più sviluppata del Paese. La SEA, cioè la società di esercizio aeroportuale, ha intessuto pazientemente accordi con altri vettori per sostituire la quota di traffico non più coperta da Alitalia. Peraltro, nel 2012 Malpensa ha registrato un decremento del 3,9% per il traffico passeggeri e del 7,8% per il traffico merci rispetto al 2011. Perché Malpensa possa riprendere un trend positivo, occorre proseguire nel: - realizzare una politica di Open Sky (cioè la rivisitazione degli accordi bilaterali che regolano il traffico aereo); - perseguire una politica incentrata sulla concorrenza (quindi la liberalizzazione dei diritti di volo, anche nel traffico aereo nazionale); - confermare gli impegni assunti anche in sede di candidatura di Milano ad Expo 2015 (e dunque il completamento del sistema infrastrutturale di accesso a Malpensa); - accompagnare le decisioni sul rilancio dell’aeroporto con misure atte alla salvaguardia dei livelli occupazionali; - assicurare il mantenimento del servizio Cargo; - inoltre occorre definire un Piano nazionale del trasporto aereo oggi parcellizzato in una pletora di aeroporti tutti o quasi del medesimo rango. Il Governo ha presentato, nel gennaio 2013, una bozza di Piano, che prevede rispetto ai 112 scali odierni, di cui 90 aperti al traffico solo civile, 31 siano quelli da considerare come l’ossatura su cui fondare lo sviluppo nei prossimi anni. Di quei 31, 10 sono i maxi-scali di rilevanza strategica in ambito Unione Europea: Bergamo, Bologna, Genova, Linate, Malpensa, Napoli, Palermo, Fiumicino, Torino, Venezia. Non viene prevista alcuna nuova apertura di scali, mentre sugli aeroporti di interesse nazionale, a partire da Malpensa, Fiumicino e Venezia, si concentreranno gli interventi di potenziamento con fondi statali. Per gli altri, saranno delegate le Regioni, che potranno anche decidere di chiudere altri aeroporti minori. Insomma, il campanilismo aeroportuale dovrebbe cessare, a tutto vantaggio della concentrazione degli investimenti sugli scali veramente utili. Ora, le aspettative sono due: - la prima è che il Governo, formatosi dopo le elezioni del 24 e 25 febbraio 2013,qualunque esso sia, non pensi di disfare ciò che è stato fatto; - la seconda è che le istituzioni pubbliche, in primis le Regioni, si adoperino per realizzare gli interventi necessari ad attuare il Piano, che altrimenti rischierebbe di rimanere sulla carta.

Risanamento idrogeologico Dopo l’entrata in funzione della vasca di laminazione della piena del fiume Olona, nel dicembre 2009 – risultato di un progetto caldeggiato con forza dall’Unione fin dal 1981 – l’Unione continua a ricordare la necessità di realizzare interventi strutturali in grado di eliminare le esondazioni dei corsi d'acqua e dei laghi situati sul territorio, che provocano gravi danneggiamenti alle abitazioni e agli impianti produttivi, oltre che alle infrastrutture di trasporto (strade, ponti). Si tratta infatti di un pericolo sempre incombente come dimostrato dall’esondazione.

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Energia e rifiuti È stata infine ancora richiamata la necessità di dotare il territorio di altre infrastrutture, come quelle nel campo della produzione di energia elettrica e dello smaltimento dei rifiuti, utili a migliorarne la competitività contenendone la dipendenza dall’estero. In particolare, è stata ribadita l’opportunità di contenere l’attuale, sensibile dipendenza energetica della provincia di Varese attraverso la termovalorizzazione dei rifiuti prodotti nella stessa provincia. Nei contatti con i responsabili della cosa pubblica viene peraltro richiamata con forza la necessità di tornare a rimettere al centro dell’attenzione l’interesse generale. Si assiste, infatti, ad una degenerazione del costume tale per cui, ogniqualvolta venga ipotizzata una nuova opera pubblica (strada, autostrada, ferrovia, impianto di smaltimento dei rifiuti, ecc.), si assiste sistematicamente all’opposizione degli enti locali. La tendenza, da parte del mondo politico, ad assecondare gli interessi particolari, sulla scorta di preoccupazioni di carattere elettoralistico, determina la paralisi dei processi decisionali e la conseguente stasi sul piano realizzativo, con le ricordate pesanti conseguenze per un sistema economico caratterizzato da spiccata configurazione distrettuale, dove la mobilità di persone e merci è una caratteristica saliente.

Marketing territoriale Insieme al richiamo ai problemi del territorio, l'Unione svolge azioni positive tese a valorizzare il territorio medesimo attraverso la partecipazione propositiva ai progetti di "programmazione negoziata": gli enti pubblici e le rappresentanze della società civile attivano un confronto e una collaborazione al fine di elaborare insieme le linee guida per un'azione condivisa di sviluppo del territorio e delle sue potenzialità economiche, nonché per migliorare in generale la qualità della vita. A tale proposito si ricordano iniziative quali: - i vari tavoli di lavoro "Agenda 21" attivati in diversi Comuni della provincia di Varese, di cui si è detto nel precedente capitolo “Ambiente”; - il “Protocollo per il Turismo”, sottoscritto dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Varese, oltre che dalle più importanti Associazioni imprenditoriali del territorio con lo scopo di: - sviluppare e consolidare le potenzialità turistiche; - migliorare la qualità dei prodotti turistici; - favorire l’integrazione tra le differenti tipologie di turismo; - realizzare interventi infrastrutturali e di riqualificazione del territorio; - far crescere la professionalità degli attori del sistema turistico; - promuovere e coordinare le attività di marketing. - i “Distretti del Commercio” attivati da alcuni Comuni con lo scopo di rivitalizzare e rendere più attrattivi i centri abitati. Si ricorda inoltre, a tale proposito, la pubblicazione del periodico “Varesefocus”, che dedica ampio spazio alla valorizzazione delle peculiarità naturalistiche e storico-artistiche del territorio. In proposito, si veda il successivo capitolo “Costruzione del capitale sociale”.

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Expo 2015 L’Unione concorre affinché il sistema delle imprese diventi parte integrante e strutturale di Expo 2015, così che le eccellenze produttive siano valorizzate e l’Expo dispieghi appieno il proprio potenziale per le imprese medesime. In proposito, nel 2012 è stata implementata in continuo un’apposita sezione all’interno del sito Internet dell’Unione, per la quale si rinvia al precedente capitolo “Informazione alle imprese”.

Fiera di Varese Infine, sempre con la finalità di contribuire alla valorizzazione del territorio, si ricorda la partecipazione dell’Unione, con un proprio stand, all’annuale Fiera campionaria di Varese che si svolge in località Schiranna. Si tratta di una grande vetrina per gli operatori economici locali, un evento che coinvolge circa 250 espositori e 50.000 visitatori.

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COSTRUZIONE DEL CAPITALE SOCIALE

LIUC - Università Cattaneo L'anno accademico iniziato nell'autunno del 2012 è stato per LIUC - Università Cattaneo (www.liuc.it), il ventiduesimo dalla sua istituzione che ha avuto luogo, nel 1991, per iniziativa dell’Unione. Di particolare rilievo, nel 2012, l’entrata in vigore del nuovo Statuto dell’Università, che, in linea con la Riforma Universitaria, ha formalizzato la costituzione delle Scuole Universitarie (Scuola di Economia e Management, Scuola di Diritto e Scuola di Ingegneria Industriale) che hanno sostituito le Facoltà per quanto riguarda la didattica.

Corsi di laurea I corsi di laurea in Economia Aziendale, Ingegneria Gestionale e Giurisprudenza sono proseguiti anche nel 2012 in modo più che soddisfacente. Per l’anno accademico 2012-2013 sono stati attivati i seguenti corsi di laurea e di laurea magistrale:

ECONOMIA AZIENDALE Laurea - Management e imprenditorialità - Amministrazione e finanza - Psicologia e sociologia per la gestione aziendale - Made in Italy and global markets - Diritto ed economia d'impresa

Laurea Magistrale - Economia e direzione d'impresa - Amministrazione d’azienda e libera professione - Banche, mercati e finanza d’impresa - Marketing - International Business Management (in lingua inglese) - Management delle Risorse Umane

GIURISPRUDENZA Laurea Magistrale (percorso quinquennale a ciclo unico) - Pratica legale - International legal career - Law and management - Doppia laurea

INGEGNERIA GESTIONALE Laurea - Meccanico - Grafico-cartotecnico (Printing & Packaging Technology) - Tessile - ICT (Information & Communication Technology) - Materie plastiche e gomma

Laurea Magistrale - Energy Management - Chimica Industriale - International Business Management - Finanza d'Impresa e Mercati finanziari - Business Consulting - Lean Manufacturing

Il corso di laurea in Economia Aziendale è giunto, con il 2012-2013, al suo ventiduesimo anno accademico. I laureati alla data del 31 dicembre 2012 erano 5.439.

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Il corso di laurea di Giurisprudenza è giunto al quindicesimo anno. I laureati, sempre alla data del 31 dicembre 2012, erano 1.051. Il corso di laurea in Ingegneria Gestionale è giunto al quindicesimo anno. I laureati, sempre alla data del 31 dicembre 2012, erano 1.257. La suddivisione degli iscritti per tipo di corso è: Economia Aziendale 58%, Giurisprudenza 20,5%, Ingegneria 21,5%. La popolazione studentesca complessiva è di circa 2.000 unità, per circa 350 iscritti ai Master. Gli studenti provenienti fuori dalla provincia di Varese e di Milano costituiscono il 39% di tutti gli iscritti. Il corpo docente consta, tra docenti ordinari, associati, ricercatori, docenti a contratto, borsisti e cultori della materia, di 395 unità, di cui 34 docenti di ruolo, 15 ricercatori a tempo determinato, 289 docenti a contratto, 50 cultori della materia e 7 assegnisti di ricerca. Il rapporto numerico docenti/studenti è ancora quindi estremamente favorevole. Tutti i corsi di laurea e i master sono stati progettati in sintonia con le esigenze di formazione superiore espresse dal settore produttivo, che partecipa intensamente alle attività accademiche sia mettendo a disposizione docenti a contratto provenienti dall'ambito aziendale, sia partecipando alla presentazione di casi di studio aziendale. Gli stessi corsi sono, peraltro, rivolti anche a soggetti intenzionati a sbocchi occupazionali diversi da quello produttivo, soprattutto nella libera professione (dottore commercialista, avvocato, notaio), nella carriera di magistrato, nella pubblica amministrazione in genere.

Si tratta di attività con le quali le imprese, poco o tanto, entrano comunque in relazione. In tal modo, quella cultura d'impresa, che si cerca di trasmettere, nei corsi, a quanti andranno a lavorare nelle imprese, finisce per permeare, nei contenuti e nello spirito, anche coloro che lavoreranno in settori diversi da quello della produzione, ma che avranno comunque modo di entrare in contatto con le imprese per motivi non legati alla produzione ed al business. Tra le convenzioni stipulate dall’Unione con organizzazioni professionali ai fini della didattica, figurano quelle con: Associazione Nazionale Industrie Grafico Cartotecniche, IBM, Associazioni del settore plastica-gomma (Assocomaplast, Federazione Gomma Plastica, Federchimica Plasticseurope Italia), Sistema Moda Italia, Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Gruppo ERG, Distretto Aerospaziale Lombardo, UCIMU (Unione Costruttori Italiani Macchine Utensili), Euroimpresa Legnano, Associazione Sindacale dei Notai della Lombardia, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Busto Arsizio, INAIL (sede di Varese), UNEBA (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) provincia di Varese, Ordine degli Architetti di Varese.

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I tempi medi d’occupazione (media per le tre Scuole) sono pari a circa tre mesi. Il successo dei laureati e dei diplomati è la migliore riprova della qualità degli studi compiuti e della percezione che, di questa qualità, hanno le imprese e le altre istituzioni che assumono giovani dalla LIUC – Università Cattaneo. Dall’anno accademico 2005-2006 contribuisce alla formazione degli studenti anche un programma denominato “Skills & Behaviour”, che interessa gli studenti del primo e del terzo anno della laurea triennale e del secondo anno di quella specialistica. Si tratta di una singolarità nel panorama accademico italiano.

Lo scopo è quello di anticipare il percorso di evoluzione personale per consentire agli studenti di affrontare il mondo del lavoro con maggior consapevolezza, padronanza di abilità e comportamenti solitamente risultato di anni di esperienza diretta e formazione fornita dalle situazioni di lavoro. Gli studenti vengono aiutati a far emergere le proprie abilità (skills) attraverso metodi innovativi di apprendimento, utilizzati oggi soprattutto nel quadro della formazione manageriale e post universitaria, che li porteranno a padroneggiare abilità comportamentali (behaviour) diverse da quelle acquisite durante l’attività didattica tradizionale. Il programma vede coinvolti esperti provenienti da grandi aziende e consulenti che operano nell’ambito della formazione manageriale. Dall’avvio del programma, sono stati coinvolti 1.886 allievi.

Master Universitari Per l’anno accademico 2012-2013 sono stati realizzati Master universitari riguardanti le seguenti discipline:

Master universitari di 1° livello - Merchant Banking; - Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie; - Management delle Residenze Sanitarie Assistenziali; - Assicurazioni, Previdenza obbligatoria e complementare, Assistenza sanitaria pubblica e integrativa. Master universitari di 2° livello - Merchant Banking; - Assicurazioni, Previdenza obbligatoria e complementare, e Assistenza sanitaria pubblica e integrativa; - Criminologia Forense; - Governo clinico per medicina interna; - Direzione amministrativa, Finanza e Controllo di gestione; - Management per i Dirigenti di strutture complesse.

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Corsi di alta formazione - Master in Management delle Piccole e Medie Imprese; - Master in Food Management. Di particolare rilievo è la riattivazione del Master in Management delle Piccole e Medie Imprese, che, dopo un periodo di sospensione, è stato riproposto su nuove più ambiziose basi: esso, infatti, è stato riconosciuto come importante occasione formativa dal Comitato Piccola Industria di Confindustria, che ha collaborato alla sua ri-definizione e lo ha proposto alla platea di tutte le piccole e medie imprese italiane. Destinatari del corso – indirizzato alla piccola e media impresa, cuore pulsante dell’economia italiana – sono manager e imprenditori che vogliono internazionalizzare e ottimizzare la gestione della propria attività, ma anche altri diplomati e laureati interessati a creare una nuova azienda o a intraprendere un’attività di consulenza per una PMI. Il Master, attraverso una metodologia didattica “attiva”, si propone di orientare i partecipanti a sviluppare le proprie attitudini manageriali e imprenditoriali; acquisire le competenze per la creazione e la gestione di una PMI; realizzare il check-up strategi-co, strutturale, operativo di una PMI; costruire il business plan per la propria idea di business o un progetto di sviluppo e internazionalizzazione di una PMI; sviluppare capacità di problem solving e decision making. Esso si caratterizza per l’apertura, oltre che a neolaureati, anche a manager e imprenditori, sia laureati che diplomati, che vogliano internazionalizzare o ottimizzare la gestione della propria attività. Per facilitare la frequenza, le lezioni sono state condensate in una settimana intensiva al mese.

Ricerca L'Università ha, tra gli altri, un Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Territorio e un Centro di Ricerca sui Trasporti e sulle Infrastrutture. Grazie a tali competenze, sono stati sviluppati molti studi per diversi committenti, in diverse regioni del Paese. L'Università opera, quindi, anche sulla nuova frontiera del cosiddetto "marketing del territorio", sulla quale si gioca il futuro socio-economico di ciascuna area. Gli altri Centri di Ricerca LIUC si occupano dei seguenti ambiti disciplinari: l’Economia e le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione; la Logistica; la Pubblica Amministrazione; l’Economia e il Management della Sanità; il Management e l’Economia della Cultura; la Ricerca Educativa-Didattica e l’Aggiornamento; il Cambiamento e l’Apprendimento Organizzativo; l’Innovazione e i Brevetti. Altre attività di ricerca sono quelle facenti capo ai seguenti organismi: Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa; Osservatorio sul Distretto Tessile di Como; Osservatorio settoriale sulle RSA (Residenze Socio Assistenziali); Osservatorio sul Private Equity; Unità di studi sull’economia sostenibile; Istituti di diritto, economia, economia aziendale, metodi quantitativi, tecnologie; Laboratorio RFId; Lean Club; Tecnologia, Innovazione e Sostenibilità; Etica, Territorio, Individui, Comunità, Aziende; Performance nella Pubblica Amministrazione; osservatorio India. Nel 2012 sono stati anche sviluppati progetti di ricerca su diversi temi e per conto di diversi committenti tra i quali ad esempio: Regione Lombardia, Sorgenia, Acraf, Sices Group, Select Trade, Banca Cesare Ponti.

Formazione Con riferimento all’attività finanziata da Regione Lombardia e Fondo Sociale Europeo sono stati sviluppati programmi di formazione rivolti a lavoratori dipendenti delle imprese del territorio. Sono stati inoltre attivati vari progetti finanziati da Fondimpresa e da Fondirigenti in partnership con SPI (la società di servizi dell’Unione). Nel 2012 è stata svolta anche attività di formazione per i seguenti committenti: Jmac; Ordini Dottori Commercialisti Varese e Busto Arsizio; Ordine degli Avvocati Busto Arsizio; Fondoprofessioni; Aprof Casargo; Retimpresa. Sono state inoltre realizzate, alcune iniziative per la formazione continua “in house” di quadri e dirigenti d’azienda (Company Academy, in particolare per le seguenti imprese: BTicino, Lamberti, Lindt&Sprungli). Si tratta di iniziative che scaturiscono dalla considerazione che la preparazione ottenuta sui banchi della scuola e dell’università non basta più per l’intera vita lavorativa. Oggi, l’aggiornamento professionale è irrinunciabile e, per chi lavora, spesso questo aggiornamento non fa differenza tra chi è diplomato e chi è laureato. Tutti, dirigenti e quadri intermedi, laureati e diplomati, si ritrovano a frequentare corsi per ri-orientare la propria preparazione all’evoluzione della tecnologia e del mercato. Proprio per questo particolare segmento, sempre più richiesto, della formazione di chi già lavora, l’Università ha attivato

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diverse iniziative in collaborazione con singole imprese o con associazioni industriali rappresentative di specifici settori merceologici. L’idea è quella di realizzare, in stretta sinergia e a misura delle imprese, delle Company Academy nelle quali i docenti dell’Università interagiscano con il management delle imprese nel fare formazione avanzata per i quadri aziendali.

Banca dati Bloomberg Nel 2012 è stato inaugurato un laboratorio specifico per l’utilizzo del terminale Bloomberg, nota multinazionale con sede a New York e filiali in tutto il mondo che rappresenta quasi il 50% dei 16 miliardi di dollari del mercato globale dei dati finanziari. Tale laboratorio, collocato presso la Biblioteca “Mario Rostoni” è utilizzabile, oltre che individualmente, anche per lo svolgimento di corsi sui prodotti Bloomberg, che forniscono in tempo reale quotazioni di merci e titoli mobiliari, grafici, news sulle Borse. Imparare ad utilizzare uno strumento come Bloomberg serve a rafforzare negli studenti l’attitudine ad imparare sul campo.

Internazionalizzazione, stage, placement L'internazionalizzazione dell'Università viene realizzata attraverso: - un forte programma di mobilità studentesca, con 121 accordi in 45 Paesi nel mondo che coinvolge ogni anno un numero crescente di studenti nelle tre Scuole. Nel corso dell’anno accademico 2011-2012 sono stati 181 gli studenti che hanno partecipato ai programmi di studio o stage all'estero e 168 gli studenti stranieri che hanno trascorso un periodo di studio presso la LIUC. Più di un laureato su tre partecipa ai programmi di mobilità; - l’offerta didattica anche in lingua inglese; - i programmi di doppio titolo, che offrono, agli studenti che completano con profitto un percorso di studio prestabilito nella LIUC e in altre Università partner, una laurea italiana ed estera; - un programma di internazionalizzazione per i docenti, che viene facilitato dall’offerta didattica in lingua inglese. Sono 68 i docenti che insegnano nel programma internazionale, di cui 62 sono docenti interni mentre 6 provengono dall'estero. Nei mesi di luglio e agosto 2012, 20 studenti accompagnati da 2 docenti hanno svolto per il settimo anno consecutivo la Summer School presso la Fudan University di Shanghai, dove hanno svolto con docenti cinesi un corso intitolato “How to do business with the Chinese Dragon” svolgendo lezioni sulla struttura industriale, la legislazione cinese, le agevolazioni agli investimenti, ecc. Inoltre, hanno potuto visitare diverse imprese e altre realtà di quel Paese. Dall’anno accademico 2006/2007 è stata avviata anche la Summer School in California presso la University of California di San Diego a cui, nel 2012, hanno partecipato 9 studenti accompagnati da un docente durante il mese di luglio. Gli studenti hanno partecipato ad un corso estivo in lingua inglese. Il programma LLP/Erasmus offre dall’anno accademico 2008/2009 anche altre opportunità come il progetto di stage con borsa di studio. 7 studenti della Laurea Magistrale di Economia (5 in Francia, 1 in Svizzera, 1 in Spagna) hanno partecipato al programma. Gli stage degli studenti nelle imprese (che assolvono l’importante funzione di poter alternare la formazione teorica e la sperimentazione sul campo delle proprie conoscenze e attitudini) si svolgono con regolarità e vedono un crescente coinvolgimento di imprese ospitanti. Nel corso del 2012 sono stati 833 gli allievi che, grazie alla disponibilità delle imprese, degli studi professionali, della pubblica amministrazione, hanno potuto effettuare un periodo di formazione sul campo. Per quanto riguarda il numero degli stage, LIUC - Università Cattaneo può considerarsi leader in Italia in quanto riesce ad assicurare a tutti gli allievi che ne fanno richiesta l’effettuazione almeno di uno stage nel proprio ciclo di studi. La ricerca di sempre nuove imprese - di studi professionali, in particolare per gli allievi di Giurisprudenza - interessati e disponibili ad ospitare gli allievi in stage viene svolta dal Servizio Placement, anche in collaborazione con l’Unione. Il Placement, in realtà, ha un compito ben più esteso di quello relativo all’aiuto nel cercare un’occupazione per chi ha concluso gli studi: organizza anche, per ogni anno accademico, diversi incontri per i laureandi con primarie imprese e, dopo ogni sessione di laurea, segnala i nominativi dei laureati ad un’ampia mailing list di imprese, istituzioni ed altri soggetti potenzialmente interessati, in tutta Italia. Molto confortante è il fatto che siano sempre più numerosi i soggetti che si rivolgono al Placement per avere rose mirate di nominativi di laureati onde soddisfare necessità di nuove assunzioni. Alcuni di questi addirittura chiedono di effettuare recruiting di gruppo, che precedono i colloqui selettivi individuali, nelle rispettive sedi, presso l’Università stessa.

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“Premiamo il merito” A partire dall’anno accademico 2008-2009, l’Università ha deciso la riduzione della tassa di iscrizione, in relazione al risultato conseguito all’esame di maturità. Nel dettaglio: a coloro che conseguono il voto di 100/100 alla maturità viene assegnato un contributo pari al 50% della retta universitaria; tra 99 e 95/100 pari al 25% e tra 94 e 90/100 pari al 12,5%. Lo sconto è rinnovabile ogni anno al conseguimento di un determinato merito. Si tratta di un incentivo consistente, adottato con lo scopo di rendere l’Università Cattaneo ancor più attrattiva nei confronti degli studenti eccellenti, provenienti da ogni scuola italiana.

Fundraising Con l’introduzione, nel 2012, della funzione di Fundraising e Relazioni con le imprese, ci si è dotati di nuovi strumenti, a partire da una brochure specificamente dedicata alle attività della LIUC per le imprese, che insieme all’intensificazione dei contatti diretti, si pensa potrà portare a nuove commesse di ricerca, oltre che alle donazioni specificamente ricercate dalla funzione. Durante il primo anno di attività nell’ambito del Fundraising, sono state realizzate circa 80 visite presso aziende, alle quali è stata resa nota l’attività che l’Università svolge a supporto delle imprese attraverso la fruizione di servizi e l’attivazione di progetti di ricerca e formazione a cura dei Centri di Ricerca. Sono stati attivati due assegni di ricerca finanziati da imprese e un osservatorio ad opera di un ente bancario e sono state contrattualizzate le prime commesse, realizzate in un caso anche attraverso il coinvolgimento di un gruppo di studenti dell’associazione Junior Enterprise LIUC (JEL). Inoltre è stata attivata l’iniziativa “Il Circolo delle idee”, un circolo di eventi destinato a sviluppare le relazioni tra imprese e Università e a gettare le basi per una raccolta di fondi. Nel 2012 si è svolto il primo incontro con Luca Cordero di Montezemolo: a seguire, Luigi Abete, Paolo Scaroni, Paolo Zegna e altri in via di definizione.

Rapporto “Almalaurea” e altre classifiche universitarie Annualmente, vengono pubblicate alcune classifiche sulla qualità degli atenei italiani. Si tratta, in particolare, della guida universitaria pubblicata dal quotidiano La Repubblica, in collaborazione con Censis Servizi, e da Almalaurea, il consorzio che raggruppa 46 atenei italiani sotto l’egida del Ministero dell’Università. Anche nel 2012, l’insieme delle graduatorie stilate ha premiato ancora una volta la LIUC – Università Cattaneo. In particolare, nella guida de La Repubblica, tre gli atenei non statali la LIUC si aggiudica il secondo posto per Economia e sempre il secondo posto per Giurisprudenza. Ingegneria non viene valutata da questa guida, come negli anni passati, per carenza di competitor a livello non statale. Ottime le performance per Economia, che si aggiudica – come dal 2006 a questa parte, ininterrottamente – il punteggio massimo per le relazioni internazionali e che migliora anche la valutazione sulla propria produttività (un parametro che racchiude diversi elementi legati alla regolarità negli studi). Minimo il distacco (solo 1,5 punti) da Bocconi (la cui valutazione comprende Economia e Giurisprudenza insieme). LUISS, del resto, con il suo terzo posto tra le non statali, è stata scavalcata già lo scorso anno. Il divario diventa poi molto ampio nel confronto con un competitor di lunga storia quale Cattolica, che si ferma ben 16 punti prima. Per la produttività, si distingue anche Giurisprudenza. In questo caso, solo 6 punti separano LIUC da LUISS e Cattolica si ferma ben 20 punti prima. Pur nella complessità di un momento come quello attuale, la laurea conserva un valore essenziale, soprattutto – come dimostrano alcune ricerche pubblicate di recente – se non nell’immediato, nel medio periodo, assicurando una maggiore tutela dei laureati rispetto alla precarietà. A fronte di ciò, le università rafforzano la “competizione” tra di loro per poter garantire i migliori servizi, una didattica di più alto livello e soprattutto opportunità concrete per accedere al mondo del lavoro: in questo senso si deve essere particolarmente soddisfatti per il fatto che una realtà terza e di indiscutibile credibilità come il quotidiano La Repubblica “certifichi” la qualità dell’offerta LIUC, anche a confronto con università che possono vantare una lunga storia alle loro spalle. Uno stimolo fondamentale per fare sempre meglio e raccogliere la sfida del cambiamento.

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LIUC - UNIVERSITÀ CATTANEO-IN CIFRE Corsi di laurea (laurea triennale e laurea specialistica): Economia Aziendale; Ingegneria Gestionale; Giurisprudenza. Master Universitari: Merchant Banking; Assicurazioni, Previdenza obbligatoria e complementare e Assistenza Sanitaria Pubblica e Integrativa; Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie; Criminologia Forense; Management delle Residenze Sanitarie Assistenziali; Direzione amministrativa, finanza e controllo di gestione; Governo clinico per medicina interna; Management per i dirigenti di struttura complessa. Centri di Ricerca: Centro di Ricerca sui Trasporti e sulle Infrastrutture; Centro per l'Economia e la Tecnologia dell'Informazione e della Comunicazione; Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Territorio; Centro di Ricerca sulla Logistica; Centro di Ricerca per la Pubblica Amministrazione; Centro di Ateneo per la Ricerca Educativo-Didattica e l'Aggiornamento; Centro di Ricerca in Economia e Management della Sanità; Centro di Ricerca sul Management e sull’Economia della Cultura; Centro di Ricerca su Innovazione e Brevetti; Centro di ricerca del cambiamento e l’apprendimento organizzativo. Popolazione studentesca: 2.000 unità, oltre 500 iscritti ai Master. Suddivisione degli allievi per corsi di laurea: Economia Aziendale 58%; Giurisprudenza 20,5%; Ingegneria Gestionale 21,5%. Docenti: tra docenti ordinari, associati, ricercatori, docenti a contratto, borsisti e cultori della materia: 395 unità. Laureati al 31 dicembre 2012: 5.439 laureati in Economia Aziendale, 1.257 laureati in Ingegneria Gestionale, 1.051 laureati in Giurisprudenza. Attesa occupazionale: tre mesi circa. Biblioteca: 99.000 volumi e 2.500 periodici, di cui 1.900 in formato elettronico. Poi 15.000 volumi e-book e numerose banche dati su CD-Rom o on-line. E ancora: 270.000 documenti a disposizione nelle banche dati di bilanci aziendali. Internazionalizzazione: Convenzioni con 121 Università straniere, in 45 Paesi nel mondo. La LIUC è l'Università italiana con la più alta percentuale di studenti che partecipano a programmi internazionali di mobilità studentesca. Stage: Nel 2012, 833 allievi hanno effettuato uno stage in azienda. Tutti gli studenti della LIUC, che lo desiderano, riescono a svolgere un periodo di tirocinio durante il corso di laurea. Borse di studio: Nell'anno accademico 2011-2012 sono stati distribuiti, tra borse di studio e contributi ad altro titolo (alloggio, mensa, ecc.), 1.745.000 euro. Forti riduzioni delle tasse di iscrizione per gli allievi con voto di maturità elevato. Residenza universitaria: 252 camere, 440 posti letto, di cui 30 camere albergo di varie tipologie tra cui 6 suite ad uso alberghiero, mensa, parcheggio, cablaggio (Internet-Intranet-smart card), libreria-copisteria, sportello bancario, lavanderia, spazi commerciali.

Classe dirigente Nella costruzione del capitale sociale la formazione della futura classe dirigente delle imprese - i futuri imprenditori e dirigenti d’azienda - riveste una particolare importanza. Per tale motivo l’Unione sostiene iniziative di alta formazione rivolte a tali soggetti. Oltre al già ricordato impegno nel campo dell’attività universitaria, si deve ricordare in proposito anche quello, diretto, nel campo della formazione continua di chi già opera nelle imprese attraverso la propria società di servizio o attraverso altri enti di formazione superiore quali, ad esempio, il Centro Tessile Cotoniero e dell’Abbigliamento, il Centro Europeo Sviluppo Applicazioni Plastiche, l’SFC - Sistemi Formativi Confindustria. Iniziative particolari svolte, su tale fronte, nel 2010, sono state le seguenti: - organizzazione, in collaborazione con la stessa LIUC, oltre che con la propria Società di servizi e con le Associazioni Industriali e le rappresentanze di Federmanager di Como, Legnano e Milano, di un Executive Master gratuito riservato a dirigenti d’azienda e a coloro che nel breve termine sarebbero stati chiamati a ricoprire ruoli direttivi di rilievo nelle stesse. Il master, di cui si è trattato nel capitolo “Formazione delle risorse umane”, è stato finanziato da Fondirigenti.

Impresa come Valore e come Cultura Nei confronti dei propri interlocutori l'Unione sostiene e diffonde i valori e la cultura legati all'impresa e alla libera iniziativa in campo economico.

I valori: - l'impresa è motore di sviluppo e di progresso, crea e ridistribuisce ricchezza nella società. Svolge dunque una funzione sociale e per tale ragione deve essere sostenuta e difesa;

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- l'impresa contribuisce, insieme allo sviluppo dell'economia del Paese, anche alla sua crescita civile, nel solco della tradizione che accomuna, da questo punto di vista, tutti i Paesi nei quali l'impresa privata ha cittadinanza. La cultura: - l'impresa esalta lo spirito di iniziativa, alimenta il desiderio di fare e di migliorare, sviluppa l'attitudine a risolvere i problemi; - la competizione crea spirito di emulazione, spinge all'innovazione, alimenta il sentimento di appartenenza; - la libertà di iniziativa economica contribuisce a diffondere e difendere il valore della libertà in quanto tale, nelle sue declinazioni sociali, istituzionali e politiche. Più in particolare, per quanto riguarda specificamente le attività nel campo della cultura, nel 2012 è stato realizzato quanto di seguito indicato.

Periodico “Varesefocus” Varesefocus (www.varesefocus.it) è il periodico attraverso il quale l’Unione si propone di fare opinione sui temi d’attualità di carattere economico, sindacale, politico. Inoltre, vengono affrontati, anche tramite inchieste, temi di interesse locale e viene dato ampio spazio alla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, naturalistico e gastronomico della provincia di Varese, degli eventi spettacolistici e del costume locale, nell’intento di contribuire a fare marketing territoriale. Varesefocus, la cui pubblicazione è iniziata nel marzo 2000, è passato da una tiratura iniziale di 6.000 copie alle attuali 17.500 copie, così distribuite: - 1.500 alle imprese associate all'Unione degli Industriali della Provincia di Varese; - 6.000 in tutte le edicole della provincia di Varese allegate a "Il Sole 24 Ore"; - le rimanenti 10.000 vengono inviate per posta all'ampia mailing list di riferimento dell'Unione che comprende tutte le più importanti autorità della provincia di Varese (civili, militari, religiose) e non solo, tra cui: tutti i sindaci e segretari comunali della provincia; gli assessori e i capigruppo consiliari dei più importanti comuni; tutte le scuole medie superiori; tutte le biblioteche pubbliche e private; i musei; le gallerie d'arte; un'ampia selezione dei docenti delle due Università (Cattaneo-LIUC e Insubria); gli alberghi; tutte le associazioni territoriali e le più importanti associazioni settoriali del Sistema Confindustria; i dottori commercialisti e i ragionieri liberi professionisti; i giornalisti locali e una selezione di giornalisti di testate nazionali, oltre a privati cittadini richiedenti.

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Nel 2012 Varesefocus è stato pubblicato in 8 numeri. Insieme alla versione cartacea, è possibile consultare il periodico mediante le applicazioni dedicate coi più diffusi tablet e smartphone (Apple Store, Google Play). Su tali strumenti la consultazione ha luogo con la prerogativa di sfogliare le pagine virtuali come se fossero, in realtà, pagine del giornale stampato su carta.

Pubblicazioni di storia industriale Da diversi anni l’Unione è impegnata a pubblicare volumi che ripercorrono la storia del processo di industrializzazione della provincia di Varese. Nel 2012 è stato dato alla stampa un elegante volume di 378 pagine contenenti 567 immagini riproducenti manifesti pubblicitari d’epoca, etichette e altri supporti visivi realizzati dalle imprese del territorio a scopo di promozione commerciale nel periodo che va dall’affacciarsi dell’Art Nouveau, alla fine dell’Ottocento, fino alla conclusione del cosiddetto boom economico, cioè alla fine degli anni ’60 del secolo scorso. Denominato “Varese in the World”, il volume, che reca un’introduzione dello storico dell’arte Philippe , testimonia l’attenzione riservata, anche dalle numerose piccole e medie imprese dell’area varesina, ad un fenomeno che ha combinato insieme due sfere – quella dell’industria e quella dell’arte – apparentemente così lontane tra loro ma che, invece, rivelano, anche grazie a questo volume, una reciproca straordinaria fecondità, del resto confermata dalla presenza di diversi manufatti industriali usciti da fabbriche di questo territorio al Museum of Modern Art – MoMa di New York e negli annali del Compasso d’Oro, il più prestigioso Premio italiano per il Design con valenza, peraltro, riconosciuta a livello internazionale. Le più belle e significative immagini del volume sono state poi riprodotte su pannelli con i quali è stata allestita una mostra itinerante che, tra la fine del 2012 e gli inizi del 2013, ha toccato le quattro più popolose città del Varesotto (Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno) per poi trasferirsi all’Aeroporto della Malpensa, al Museo del Design Ceramico di Cerro di Laveno e al Museo Flaminio Bertoni di Varese. In tema di studi sulla storia dell’industria locale, l’Unione ha inoltre sostenuto la pubblicazione del volume di Matteo Maggioni “Alta Valle del Ticino” – Lo Sviluppo Economico 1815-1940” (Pietro Macchione Editore).

PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATI DA VARESEFOCUS NEL 2012

Focus Meet Generation Varese – Cantone Ticino, rapporti stridenti? Golf, Varese gioca in grande Sacro Monte parcheggi & souvenirs La lunga strada delle riforme Province: i dubbi sul riordino I “gioielli” LIUC Chi ha detto che la Germania sta meglio dell’Italia? Economia, Lavoro, Politica Acqua, la gestione resta pubblica Il cellulare per pagare il caffè Un progetto dell’Unione Industriale per promuovere l’internazionalizzazione 30 km a Saronno. Un bilancio I Borghi di Varano, patrioti e imprenditori del cotone La crisi che non passa Gasparotto - Borri una bretella per Varese Indistria e politica nel Luinese dal 1861

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Varese 2020 Lavorare meglio aiuta l’azienda Più meccanica, meno latino? Perché il nostro futuro è nella scuola tecnica Fame di banda larga Nella crisi il made in Italy tiene PoloTexSport “in rosa” Mille giorni a Expo 2015 Energia del sole Più Intelligence nella lotta alla contraffazione Industria e Design Missione in Brasile Quando il Tessile fa centro Un liceo a impatto zero Il circolo delle idee TreNord, nuovi treni per i pendolari I carrelli sempre più vuoti Open Source, alle prove di maturità Auto elettriche silenziose arrivano Territorio, arte, costume Rameron, il cuore misterioso della montagna I perché dei nomi Un restauro “varesino” per il salotto di Milano L’indomito agonismo del volovelista Restaurata a Busto Arsizio l’edicola di San Carlo Affreschi seicenteschi a Cedrate Il vecchio monastero a A Volandia il ricognitore RO.37 bis e il Convertiplano Paolo Villaggio: “Mi manca solo l’Oscar” Beneficienza e Arte nell’Ospedale di Varese Palazzo Cicogna: la collezione d’arte si mostra al completo 4 cascate in mezzo ai boschi Chiara, Sereni e le poesie del Verbano Villa e Collezione Panza A Cantello la 72a fiera dell’Asparago Villa Centenari, ad Abbiate Guazzone un parco per tutti Il castello di Frascarolo Gli Europei di scherma tra Castellanza e Legnano L’antica arte del Burattinaio Sul lago di Varese gli Europei di canottaggio Fauna di casa nostra “La bionda Olona”, tra storia, arte e gite in bici Antonio da Tradate maestro ritrovato Sua maestà il persico A piedi tra Luino e Maccagno Battistero di San Giovanni a Varese: la bellezza abitata Il vecchio campo di aviazione di Agorà Scherma Varese una provincia che depura capitale degli ex-libris La rievocazione storica di Saronno La Trinità all’altare Varese come Lochness

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L’industria varesina e il MoMA di New York Il 17 luglio 2012 è stato organizzato dall’Unione, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, un incontro con Paola Antonelli, curatrice del dipartimento di Architettura e Design del Museum of Modern Art – MoMA di New York e Luisa Bocchietto, presidente nazionale dell’Associazione per il Disegno Industriale (Adi). Si è trattato di un’occasione pressoché unica per incontrare le due esponenti ai vertici di due delle più prestigiose istituzioni internazionali per la tutela e la valorizzazione del Design. Molte aziende del settore tessile, quelle dell’abbigliamento, l’occhialeria, l’illuminazione, gli elettrodomestici, le pipe, l’arredamento, gli interni dei veicoli, i termosanitari, la pubblicistica, la valigeria, le calzature, le moto, l’aeronautica, le apparecchiature elettroniche in genere: solo all’interno dell’Unione Industriali sono circa un centinaio le imprese manifatturiere che hanno uno stretto legame con il Design. Il Design è l’anello di congiunzione tra industria e cultura. Un legame di cui anche il sistema manifatturiero varesino ha fatto mostra di sé nella sua storia. Come dimostrano i prodotti delle aziende varesine acquisiti ed esposti nella collezione permanente del MoMA di New York. Cinque, le imprese varesine presenti nella collezione famosa in tutto il mondo: Agusta Westland, Ceramiche Franco Pozzi, Vibram, BTicino, MV Agusta. Una presenza, quella al MoMa, che conta altresì prodotti di designer varesini realizzati anche per imprese di altre province o estere: Riccardo Blumer & Matteo Borghi, Ambrogio Pozzi, Marcello Morandini. Non mancano poi le menzioni che il design dell’industria varesina ha conquistato nell’ambito del Premio Compasso d’Oro, istituito dall’Associazione per il Disegno Industriale (Adi), la cui collezione è considerata Patrimonio Nazionale, dopo il riconoscimento “di eccezionale interesse e storico” ricevuto nel 2004 dal Ministero dei Beni Culturali. Nell’ambito del Premio Compasso d’Oro, negli anni sono stati segnalati o premiati, tra i numerosi, i prodotti e i designer: Trave tasta letto NEXT di Norlight/Castaldilighting, design: Andrea Ciotti & Emilio Molinaro (ARCODE); Sedia LALEGGERA di Alias (Bergamo), sedia ETRONAUTA di Desalto (Como), design: Riccardo Blumer & Matteo Borghi; Scarpe FIVEFINGERS di Vibram (Varese), design Robert Fliri; Lampada DIABLO di Castaldilighting (Varese), design: Piero Castiglioni; Interruttori AXOLUTE di BTicino (Varese), design: Zecca & Zecca; Fiasco FIASCO di Mario Fernando (Brescia), design: Enrico Azzimonti; Pavimentazione CANALI di Pircher (Varese), design: Profilo design; Citofoni POLYX di BTicino (Varese) design: Avril Accolla.

Biblioteca La Biblioteca - contenente pubblicazioni prevalentemente di carattere economico e giuridico, ma anche riguardanti l'ambiente, la scuola, il territorio, la sua storia e le sue bellezze naturalistiche, le sue tradizioni, il suo patrimonio d'arte - è aperta alle imprese, agli studiosi, agli studenti, i quali frequentemente vi fanno ricorso in occasione della stesura delle tesi di laurea. È fisicamente dislocata presso le quattro sedi, ancorché la parte preponderante del patrimonio librario si trovi presso quelle di Varese e di Busto Arsizio. Da tutte le sedi è comunque possibile interpellare per via telematica lo schedario informatizzato. I libri in dotazione alla Biblioteca sono aumentati nel 2012 di 145 volumi, mentre 13 sono stati i documenti informatici incrementati. Attraverso il Notiziario, vengono segnalate periodicamente alle imprese associate le nuove accessioni. Nella Biblioteca è anche presente una sezione di documenti su supporto informatico, contenenti materiali configurati fin dall’origine in versione elettronica.

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Impresa e Cultura L’Unione partecipa, attraverso propri rappresentanti, alla Fondazione Comunitaria Locale a suo tempo costituita per iniziativa della Cariplo e alla Fondazione Banche Popolari Unite per Varese. L’Unione, inoltre, sostiene il premio Arti Visive Città di Gallarate, il Premio Chiara, il Museo dell’Industria e del Lavoro Saronnese, l’Associazione culturale Flaminio Bertoni (celebre designer della Citroën originario del Varesotto) e il Magazzeno Storico del Verbano (sito Internet dedicato a storia e attualità del Lago Maggiore). Anche nel 2012 l’Unione ha contribuito, attraverso il proprio periodico “Varesefocus”, alla divulgazione del Busto Arsizio Film Festival, giunto alla nona edizione e alla valorizzazione delle numerose mostre d’arte che si sono tenute sul territorio della provincia di Varese e in quelli limitrofi. È poi attiva una convenzione con il Museo Arte Gallarate che, prevedendo condizioni favorevoli per l’accesso alla struttura museale da parte delle imprese e dei lavoratori, si propone di favorire l’incontro tra realtà diverse e tuttavia così attive e importanti per la crescita umana e del territorio quali il mondo delle imprese e quello dell’arte.

Impresa e Solidarietà L'impresa è per sua natura votata al profitto, senza il quale l'impresa stessa non avrebbe alcuna prospettiva di continuità nel tempo e neppure di svolgere la propria funzione sociale di creazione e ridistribuzione di ricchezza. Ciò non toglie che l'impresa possa anch'essa inserirsi nel circuito della solidarietà. In tal senso, l'Unione ha aderito anche nel 2012 alla "Giornata Nazionale della Colletta Alimentare" promuovendo, presso le imprese associate, la raccolta di derrate ad opera del personale dipendente e delle stesse imprese. Ciò, anche sulla scorta dei buoni risultati che tale iniziativa ha ottenuto negli anni passati. Nel 2012, in particolare, sono state raccolte, in moltissimi supermercati italiani, 9.622 tonnellate di alimenti, confermando sostanzialmente, nonostante la crisi, il dato dell’edizione 2011 (9.600 tonnellate). I prodotti raccolti sono stati distribuiti agli oltre 8.600 enti convenzionati con la Rete Banco Alimentare, che assistono ogni giorno circa 1.700.000 poveri. I volontari coinvolti nella raccolta sono stati circa 130.000. L’Unione ha aderito a due iniziative attivate per esprimere concretamente solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto nelle province di Ferrara, Modena, Bologna, Mantova. In particolare: - in analogia con quanto fatto per precedenti analoghe occasioni, sulla scorta di accordi tra Confindustria e Cgil – Cisl – Uil, la raccolta, nelle imprese, di contributi volontari tramite apposite deleghe rilasciate dai singoli lavoratori in misura pari all’equivalente di un’ora di lavoro. Le imprese hanno contribuito, dal canto loro, con un contributo pari alla somma dei versamenti dei propri dipendenti. Al 31 gennaio 2013 sono stati raccolti 7.239.030 euro, una cifra che sottolinea la sensibilità e la vicinanza che tutto il Paese ha manifestato ai lavoratori e agli imprenditori delle zone colpite dal sisma; - l’adesione ad una raccolta di fondi tra le Associazioni Industriali italiane aderenti al Club dei 15, il raggruppamento delle Associazioni rappresentative delle province e più alte incidenze del manifatturiero nel PIL locale. In proposito la Giunta dell’Unione ha stanziato la somma di 100.000 euro destinati alla costruzione di sei unità abitative dal costo complessivo di circa 650.000 euro, con inizio dei lavori previsto per il mese di marzo 2013 e la conclusione entro il medesimo anno. Nel giugno 2012 sono stati inoltre resi noti i risultati della raccolta fondi attivata nel 2010 a favore delle popolazioni colpite dal terremoto ad Haiti. Grazie ai contributi volontari di imprese e lavoratori sono stati

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raccolti circa 1,6 milioni di euro confluiti in un ente di garanzia creato ad hoc per gestirne l’impiego, il “Comitato Haiti”. Obiettivo principale dell’iniziativa di solidarietà è stato quello di creare lavoro attraverso la promozione di piccole e medie imprese ed il rilancio di attività artigianali e di iniziative capaci di generare reddito in grado di soddisfare i bisogni immediati di sussistenza a di auto-ricostruzione.

Sodalitas L'esperienza di Sodalitas è molto rappresentativa di come la cultura d'impresa possa proficuamente permeare anche settori, come quello del non-profit, del tutto diversi da quello del business. Infatti, Sodalitas raggruppa ex-dirigenti d'azienda che mettono la propria esperienza e professionalità al servizio di organizzazioni non aventi fini di lucro (associazioni e cooperative sociali). Sodalitas, con prestazioni a titolo gratuito dei propri consulenti volontari, accompagna e affianca gli enti e le aziende non-profit nel loro sforzo di acquisire e padroneggiare nuove competenze e modalità operative più efficaci ed efficienti ed assicurare così il raggiungimento delle loro finalità sociali. Nel 2012 Sodalitas Varese, con i propri 25 consulenti volontari, ha seguito 37 progetti, a favore di cooperative sociali, consorzi, associazioni di volontariato, enti pubblici. In totale, 38 partners coinvolti. Le attività svolte hanno riguardato la certificazione di qualità, il marketing/comunicazione, il controllo di gestione, il bilancio sociale, i corsi presso cooperative, l’organizzazione di convegni, la programmazione cooperazione speciale, le attività giovani e impresa, la ridefinizione di governace-ruoli-responsabilità, il check up nelle cooperative sociali, l’alternanza scuola/lavoro, gli sportelli di consulenza “Imprenditorialità”. È stata inoltre molto intensificata l’attività di orientamento svolta nei confronti sia dei giovani studenti, sia degli insegnanti, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso l’Unione, Sodalitas Varese ha inoltre presentato l’edizione 2012 del Sodalitas Social Awards, il più importante riconoscimento in Italia per la responsabilità sociale d’impresa.

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Appendice RENDICONTO 2012 ASSEMBLEA GENERALE 2013

APPENDICE

IDENTITÀ L'Unione degli Industriali della Provincia di Varese è l'organizzazione che rappresenta, tutela e valorizza l'insieme delle imprese produttrici di beni e/o servizi localizzate sul territorio. È una libera associazione alla quale gli imprenditori aderiscono per un comune senso di appartenenza, nella quale si riconoscono al di là delle differenze di settore e/o di dimensione che caratterizzano le rispettive imprese e attraverso la quale concorrono, insieme, al progresso della comunità locale. È indipendente, apartitica e senza fini di lucro. Aderisce alla Confederazione Generale dell'Industria Italiana (Confindustria) ed è quindi componente del sistema di rappresentanza delle imprese italiane produttrici di beni e di servizi, quale definito dallo statuto della Confederazione. Ha sede legale in Varese e sedi operative in Varese, Busto Arsizio, Gallarate e Saronno. L'Unione affonda le proprie radici in epoca lontana. L'associazionismo imprenditoriale della provincia di Varese ha origine nel 1914 con la nascita della Federazione fra gli Industriali del Gallaratese. Tre anni più tardi gli imprenditori dell'area bustese danno vita alla Federazione Industriale dell'Alto Milanese, mentre nel 1923 nasce l'Associazione fra gli Industriali del Circondario di Varese. Dopo la pausa corporativa del ventennio fascista riemerge l'esigenza di ricostituire libere associazioni. Nel 1945 viene costituita la Libera Associazione tra gli Industriali della Provincia di Varese e nel 1949 gli imprenditori della zona di Busto Arsizio danno vita all'Unione Bustese degli Industriali. Nel 1989 le due associazioni si uniscono con l'obiettivo di realizzare una più incisiva rappresentanza e tutela delle imprese del territorio e prende avvio l'Unione degli Industriali della Provincia di Varese.

SCOPI L'Unione ha lo scopo di favorire il progresso e lo sviluppo delle imprese associate e del sistema socio- economico provinciale promuovendo la maggiore solidarietà e collaborazione tra di esse e curandone l'assistenza e la tutela degli interessi in tutte le problematiche sindacali, sociali, economiche e culturali che direttamente o indirettamente le riguardano. L'Unione persegue gli scopi sopra descritti in sintonia con le disposizioni di Confindustria in materia di ripartizione di ruoli e prestazioni tra le varie componenti del sistema associativo, favorendo anche la partecipazione delle imprese associate alle altre Associazioni del sistema competenti per territorio o per settore di attività.

Finalità particolari (art. 3 Statuto) L'Unione si propone fra l'altro di perseguire le seguenti finalità: a) promuovere, nella società e presso gli imprenditori, coscienza dei valori economici, sociali e civili propri dell'imprenditorialità; b) rappresentare le imprese nei rapporti con le istituzioni e le amministrazioni, con le organizzazioni economiche, politiche, sindacali e sociali e con ogni altra parte sociale; c) concorrere a promuovere con le istituzioni, le organizzazioni economiche, politiche, sociali e culturali, spirito e forme di collaborazione, che consentano di perseguire in comune più vaste finalità di progresso e di sviluppo, fatti salvi l'autonomia e gli interessi dei singoli componenti; d) disciplinare i rapporti di lavoro delle imprese associate con i lavoratori dipendenti dalle medesime anche stipulando contratti e regolamenti collettivi aziendali, interaziendali, di categoria o per più categorie; e) trattare controversie collettive ed individuali del lavoro concernenti le imprese associate, allo scopo di addivenire alla loro definizione consensuale; f) prestare assistenza alle imprese associate nei confronti di altri organismi sindacali, delle autorità pubbliche, delle istituzioni pubbliche o private, nonché rappresentare gli interessi delle imprese associate con riferimento a norme o regolamenti che possano interessarle, direttamente o indirettamente; g) provvedere all'informazione e alla consulenza verso le imprese associate, in ogni settore di loro interesse e predisporre servizi e progetti sulla base delle esigenze emergenti; h) adoperarsi per la soluzione delle questioni e vertenze che sorgano fra le varie categorie imprenditoriali e fra le singole imprese associate, svolgendo opera di conciliazione fra le stesse e promuovendo, all'occorrenza, amichevoli intese ed arbitrati; i) designare e nominare i propri rappresentanti in tutti gli enti, organi e commissioni in cui sia consentita o richiesta la rappresentanza delle imprese;

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l) favorire e promuovere, in armonia col sistema confederale, ogni iniziativa diretta alla tutela collettiva degli interessi economici generali delle imprese, anche partecipando a quelle assunte da altri enti; m) promuovere ed organizzare, direttamente o indirettamente, studi, ricerche, attività editoriali, attività formative e di orientamento, convegni e dibattiti; n) svolgere tutti i compiti particolari che fossero deliberati di volta in volta dall'Assemblea Generale e in genere compiere gli atti e svolgere le attività che appaiono rispondenti al raggiungimento del fine sociale di tutela e difesa dell'interesse delle imprese.

VALORI DI RIFERIMENTO L'Unione adotta il Codice Etico e la Carta dei Valori di Confindustria, ispirando agli stessi le proprie modalità organizzative ed i comportamenti ed impegnando gli associati alla loro osservanza. Nel far parte del sistema associativo, gli imprenditori si impegnano a tener conto, in ogni loro comportamento professionale ed associativo, delle ricadute sull'intera imprenditoria e sul sistema confederale. In base al Codice Etico essi si impegnano quindi tra l'altro: come imprenditori - ad applicare compiutamente leggi e contratti di lavoro; - a comportarsi con giustizia nei confronti dei propri collaboratori, favorendone la crescita professionale e salvaguardando la sicurezza sul lavoro; - ad assumere un atteggiamento equo e corretto nei confronti di clienti, fornitori e concorrenti; - a mantenere rapporti ispirati a correttezza ed integrità con la pubblica amministrazione e con i partiti politici; - a considerare la tutela dell'ambiente e la prevenzione di ogni forma di inquinamento un impegno costante; come associati - a partecipare alla vita associativa; - a contribuire alle scelte associative in piena integrità ed autonomia da pressioni interne ed esterne, avendo come obiettivo prioritario l'interesse dell'intera categoria e dell'Unione; - a mantenere un rapporto associativo pieno ed escludere rapporti associativi con organizzazioni concorrenti. Inoltre, gli imprenditori eletti negli organi direttivi dell'Unione - l'elezione è subordinata alla verifica della piena rispondenza dei candidati ad una rigorosa e sostanziale aderenza ad ineccepibili comportamenti personali, professionali ed associativi - si impegnano, tra l'altro, a: - assumere gli incarichi per spirito di servizio verso gli associati, il sistema confederale ed il mondo esterno, senza avvalersene per vantaggi diretti o indiretti. Tutte le cariche associative sono gratuite; - mantenere un comportamento ispirato ad autonomia, integrità, lealtà e senso di responsabilità nei confronti degli associati e delle istituzioni, azzerando le personali opzioni politiche nel corso dell'incarico; - seguire le direttive confederali, contribuendo al dibattito nelle sedi proprie, ma mantenendo l'unità del sistema verso il mondo esterno; - trattare gli associati con uguale dignità a prescindere dalle loro dimensioni e settori di appartenenza; - mantenere con le forze politiche un comportamento ispirato ad autonomia ed indipendenza, fornendo informazioni corrette per la definizione dell'attività legislativa ed amministrativa. La Carta dei Valori indica dieci valori, alcuni dei quali tipici dell'impresa, altri dell'associazione di imprese. I primi si riferiscono a: - l'Imprenditorialità: al centro del sistema associativo è l'impresa, che prevale sull'imprenditore. È assunto come valore sviluppare competenze e comportamenti finalizzati a far crescere la cultura d'impresa, sia tra gli associati, sia all'esterno; - la Continuità: l'impresa ha come scopo e valore fondamentale la sua continuità nel tempo. È assunta come valore la scelta di quelle soluzioni ed azioni che favoriscono continuità di risultati nel tempo e accrescimento del patrimonio del sistema delle imprese; - il Mercato: l'impresa sceglie il libero mercato come l'ambiente più favorevole per ottenere una vera e reale continuità. Il mercato va regolato solo per evitare distorsioni. È assunto come valore difendere, proteggere e sviluppare sia il mercato come luogo di confronto, sia la legittimità delle imprese competitive; - il Sistema d'Impresa: il sistema industriale vive, prospera e si sviluppa nel sistema esterno: È assunto come valore sia il fare sistema tra le imprese, sia il fare sistema tra imprese e contesto esterno;

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- Territorio e Settore: l'impresa è competitiva se è in grado di confrontarsi nel proprio settore di business, ma anche se è fortemente radicata nel territorio. È assunto come valore lo sviluppo delle condizioni della competitività lungo due assi: quello del settore e quello del territorio. I secondi si riferiscono a: - il Riconoscersi: riconoscersi e partecipare è il modo di condividere gli stessi valori d'impresa e d'associazione. È assunta come valore la partecipazione degli imprenditori associati in quanto protagonisti, prima che destinatari, delle scelte del sistema associativo; - la Differenza: esistono molte differenze tra le imprese. Differenza non vuole dire contrapposizione, ma specificità e localizzazione. È assunto come valore il pieno rispetto, riconoscimento e apprezzamento delle differenze; - la Pari Dignità: le imprese rappresentate, indipendentemente da tipologia, dimensione, ecc., sono riconosciute come diverse ma pari. È assunta come valore la tutela degli interessi attraverso decisioni ed azioni che puntano a realizzare lo sviluppo; - la Leadership: il sistema associativo esprime leadership percependo i cambiamenti ed agendo prima degli altri; in modo forte e credibile. È assunta come valore la capacità di proporre non solo agli associati, ma a tutti i protagonisti dello sviluppo, percorsi ottimali che siano possibili, oltre che desiderabili; - l'Indipendenza: il sistema associativo esercita la propria funzione e persegue i propri scopi senza accettare interferenze, in completa autonomia. È assunta come valore la propria indipendenza culturale ed operativa rispetto sia al mondo esterno, politico, istituzionale, governativo; sia all'interno, nei confronti di imprese o settori portatori di interessi specifici.

PRINCIPI DI COMPORTAMENTO Nelle relazioni con i propri interlocutori l'Unione segue due principi di comportamento: - l'autonomia e l'indipendenza; - il "fare sistema".

Autonomia e indipendenza L'autonomia, l'indipendenza, l'equidistanza dai partiti politici, il rifiuto di ogni forma di collateralismo che porterebbe a limitare la propria azione, sono valori condivisi e praticati dall'Unione al pari di tutte le altre associazioni industriali aderenti al sistema Confindustria. Si tratta di una scelta fondamentale, in quanto consente al sistema associativo una libertà di azione a 360 gradi, senza condizionamenti esterni di alcun genere, nella piena ed effettiva possibilità di essere sempre portavoce autentico e autorevole delle imprese associate, alle quali soltanto deve rendere conto. L'autonomia e l'indipendenza dalla sfera politica è assicurata, concretamente ed effettivamente, dalla presenza di disposizioni di carattere interno tese alla più netta e scrupolosa separazione tra incarichi negli organi direttivi delle associazioni appartenenti al sistema Confindustria e cariche politiche.

"Fare sistema" La pratica della coalizione - fare cioè rete con gli altri attori sociali e con le istituzioni del territorio - deriva dall'acquisita consapevolezza che, finita l'epoca dello sviluppo spontaneo, è necessario attivare logiche di sistema, valorizzando tutti i fattori interni ed esterni alle imprese per accrescere la competitività economico- territoriale nel suo complesso. L'Unione è impegnata nel farsi portavoce delle istanze dell'impresa e nel cooperare per il miglioramento del contesto socio-economico, offrendo alle istituzioni locali, regionali e nazionali, la propria collaborazione sul piano propositivo e fattivo, ma contemporaneamente chiedendo anche il coraggio di scelte ambiziose e coerenti, in ogni settore della cosa pubblica.

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CONVENZIONI STIPULATE DALL'UNIONE

Energia elettrica e gas metano - Fornitura di fonti energetiche a condizioni vantaggiose con il consorzio d’acquisto Energi.Va; - Società di trading di energia elettrica Espansione Srl – Soluzioni per l’energia di Gallarate.

Veicoli aziendali Noleggio auto - Sconti sul noleggio di autovetture e veicoli commerciali con Europcar, Leasys e Global Renting System; - Tariffe particolari per il servizio di autonoleggio con conducente offerte da T.G.S. Autoservizi di Busto Arsizio. Acquisto veicoli - Tariffe particolari per l’acquisto di vetture nuove Audi presso la Concessionaria Audi Zentrum Varese; - Tariffe particolari per l’acquisto di vetture BMW e MINI presso le concessionarie Auto Class, Nuova Trebicar e Sarma a Lei della provincia di Varese; - Condizioni vantaggiose per l’acquisto di vetture Chevrolet presso la Concessionaria AB Motors di Caronno Pertusella; - Tariffe particolari per l’acquisto e il noleggio di veicoli commerciali e di vetture Citroen presso i centri Terreni élsauto di Busto Arsizio, Gallarate e Nerviano. Carburanti e servizi - Prezzi scontati con le carte di credito Agip Multicard, TotalErg, euroShell Card e mycard Tamoil; - Tariffe scontate per l'acquisto delle tessere ACI Sistema e ACI Gold con Automobile Club d’Italia; - Buoni per l’acquisto di carburanti a condizioni vantaggiose da utilizzare presso i punti vendita Shell; - Buoni per l’acquisto di carburanti a condizioni vantaggiose da utilizzare presso i punti vendita TotalErg.

Telecomunicazioni - Sconti sulle tariffe telefoniche in virtù degli accordi sottoscritti da RetIndustria di Confindustria con Impresa Semplice, Telecom Italia per la telefonia fissa, Tim e Vodafone per la telefonia mobile.

Information technology e prodotti per l’ufficio - Sconti per l’acquisto e il noleggio di dispositivi multifunzione Canon con Eprom Srl di Buguggiate; - Ingresso gratuito allo Smau 2012; - fastERA® Srl: prova gratuita dei servizi ViWin® (Virtualizzazione di Windows) e ViWin® nOff (Server Virtuali Dedicati) offerti dalla società leader nella fornitura di prodotti e servizi in ambito Cloud Computing; - Lyreco: prezzi scontati sugli 8.000 prodotti a catalogo per l’ambiente di lavoro e di diverse categorie merceologiche; - Sconti per l'acquisto on line di articoli informatici ed hi-tech con Compushop; - Sconti per il noleggio di stampanti laser e di multifunzione, bianco/nero e colore e di postazioni di lavoro con Cosmic Blue Team (CBT).

Spedizioni - Tariffe particolarmente vantaggiose per l’invio di lettere e raccomandate semplici e di raccomandate A/R direttamente dal proprio personal computer con Posta Pronta.

Logistica - Check – up gratuito degli organi di sicurezza e della verifica della documentazione obbligatoria dei carrelli elevatori con Faro Service.

Trasporto di persone aereo - Sconti di acquisto sulla biglietteria aerea nazionale ed internazionale con Alitalia, Air One, Cathay Pacific, Darwin Airline, Finnair, Lufthansa Italia, Meridiana, Qatar Airways. ferroviario - Sconti sui biglietti ferroviari acquistati on line a tariffa intera e per viaggi a lunga percorrenza e misti; Cartaviaggio Executive gratuita per il Presidente/Amministratore Delegato o Amministratore Unico con Trenitalia.

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Servizi aeroportuali - Tariffa ridotta per la tessera annuale di socio Club Sea per usufruire dei servizi negli aeroporti di Malpensa e Linate; - Sala riunioni attrezzata con apparecchiature informatiche e telematiche a disposizione gratuitamente per incontri d’affari e accoglienza ospiti previa prenotazione telefonica.

Risorse Umane agenzie per il lavoro - Fornitura di lavoratori interinali a condizioni economiche vantaggiose offerte da GI Group, Openjobmetis, Orienta, Randstad Italia, Umana. buoni pasto per il personale - Sconti per l’acquisto di buoni pasto con Ticket Restaurant, City Time, Day Ristoservice, QUI!Ticket Service. idee regalo - Idee e soluzioni regalo a condizioni vantaggiose con Lindt; - Tariffe particolari per l’acquisto di confezioni regalo di prodotti tipici, oli e vini della Basilicata con il Frantoio Oleario F.lli Pace Srl.

Centro Congressi, Alberghi e Ristorazione - Tariffe agevolate per l’accesso alle strutture congressuali dell’Ente Camera di Commercio di Varese: Centro Congressi Ville Ponti, Malpensafiere e Sala Campiotti presso il palazzo della Camera di Commercio; - Pranzi di lavoro a prezzi scontati con il ristorante Idea Verde di Olgiate Olona; - Tariffe scontate rispetto alle migliori tariffe disponibili del giorno per pernottamenti presso le catene alberghiere Accor Hospitality e Starhotels; - Tariffe scontate rispetto a quelle ufficiali di listino per pernottamenti presso le strutture Atahotel Varese Business & Resort e il Palace Grand Hotel Varese; - Tariffe scontate rispetto a quelle ufficiali di listino per pernottamenti presso le strutture del Gruppo Tessal dislocate nel Canton Ticino; - Tariffe agevolate per prenotazioni alberghiere presso le strutture di Confindustria Alberghi e Confindustria AICA attraverso l’accesso privilegiato al portale www.italybookinghotels.it.

Arte, cultura, spettacolo - Condizioni favorevoli per l'accesso alla struttura museale Maga – Museo Arte Gallarate.

Abbonamenti - Tariffe scontate per la sottoscrizione di abbonamenti trimestrali, semestrali ed annuali presso lo Skorpion Club di Castellanza; - Tariffe scontate per la sottoscrizione di abbonamenti con Pallacanestro Varese; - Tariffe scontate con A.s.d. Varese Olona Nuoto sugli ingressi del nuoto libero e sulle iscrizioni ai corsi presso la piscina comunale di Varese "Fausto Fabiano".

Comunicazione aziendale - Tariffe particolari sulla fornitura di servizi e prodotti per la videoconferenza con Aethra.net.

Carte di credito - CartaSi Business Confindustria a condizioni speciali; - Condizioni agevolate per l’ottenimento della Carta Aziendale e della Carta Oro di American Express.

Tassi e condizioni di credito - Sistema delle garanzie: Confidi Lombardia, sede di Varese, ente di garanzia vigilato dalla Banca d’Italia ex art. 107 TUB, convenzionato con oltre settanta tra Istituti di credito e società di leasing; - Assistenza completa alle imprese per facilitare l'accesso al credito alle migliori condizioni di mercato.

Informazioni commerciali e recupero crediti - Sconti per l’acquisto di informazioni commerciali, economiche e societarie con Cribis D&B; - Sconti per l’ottenimento di rating e informazioni economiche con Lince, business unit di Cerved Group;

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- tariffe di miglior favore sui servizi inerenti la gestione del rischio, il marketing e il recupero del credito con Cerved Group, tramite le business unit Lince, Databank e Finservice; - tariffe di miglior favore su informazioni commerciali e recupero crediti, sia per l’Italia che per l’estero, con Assicom;

Previdenza e assistenza sanitaria per imprenditori - Tariffe particolari per la copertura previdenziale e l’assistenza sanitaria integrativa con Previndustria; - Tariffe scontate sia per l’impresa che per i propri dipendenti sulle coperture assicurative per i rischi connessi alla tutela dell’impresa e della persona con INA Assitalia GPM Insurance Broker di Varese; - Prodotti assicurativi scontati e riservati, anche a titolo personale, per legali rappresentanti, soci, imprenditori e loro familiari attraverso il sito e-commerce Pronto Polizza di Europ Assistance.

Ambiente e Sicurezza - Smaltimento dei rifiuti industriali in genere con Ecoitalia S.r.l.; - Smaltimento dei rifiuti prodotti dalle lavorazioni grafiche Blu Ambiente S.r.l.; - Servizio gratuito di raccolta, trasporto e smaltimento/recupero di toner, cartucce per stampanti e fotocopiatrici esauste e servizio di microraccolta o macroraccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), con Ambrologistica Srl di Gallarate; - Sconto sul prezzo di listino per l’acquisto del software “Sustainability Data Manager” (SDM), per la creazione e la gestione del sistema informativo della sostenibilità d’impresa con Avanzi Srl;

Verifiche strumenti di misura - Condizioni economiche vantaggiose con il Centro Tessile Cotoniero & Abbigliamento di Busto Arsizio e TR Metrologia Srl di Cairate.

Ricerca & sviluppo - Consulenza in materia di proprietà industriale e servizio di tutela dell’innovazione e del trasferimento tecnologico attravero la divisione Ricerca e Formazione della LIUC – Università Cattaneo - Assistenza alle imprese nella definizione dei progetti di implementazione di sistemi RFId attraverso il Laboratorio Lab#ID della LIUC - Università Cattaneo e tariffe particolari sugli studi di fattibilità; - Analisi di progetti di ricerca e approfondimento di problematiche di sviluppo tecnologico con il Centro di Ricerca della Commissione Europea di Ispra.

Marchi, brevetti, diritti SIAE - Consulenze individuali gratuite e tariffe professionali preferenziali con Bugnion Spa e Società Italiana Brevetti; - Tariffe agevolate sulle tariffe SIAE 2012.

Internazionalizzazione - Promozione delle imprese sui mercati di tutto il mondo con il consorzio estero Provex; - Accesso agevolato ai servizi offerti dall’Ice Istituto Nazionale per il Commercio Estero.

125 RENDICONTO 2012 ASSEMBLEA GENERALE 2013

ENTI E SOCIETÀ PARTECIPATI O COLLEGATI ALL'UNIONE

A.N.I.T.A. - Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici Assocaaf S.p.A. Associazione Internazionale Flaminio Bertoni Associazione per il Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo Associazione per la Tutela del Fiume Olona e del suo Territorio Busto Depur - Consorzio Depurazione Acque Reflue Imprenditori di Busto Arsizio CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A. Cesap S.r.l. Consortile - Centro Europeo Sviluppo Applicazioni Plastiche Club dei Distretti Industriali Comitato Malpensa 2000 Cofiva S.p.A. Confidi Lombardia S.c. – Società Cooperativa di Garanzia Collettiva Fidi Distretto Aerospaziale Lombardo Espansione S.r.l. Soluzioni per l’Energia Energi.Va - Consorzio per l'Energia Varese Federturismo - Federazione Nazionale Industria dei Viaggi e del Turismo Fondazione Culturale 1860 Gallarate Città GEI – Gruppo Economisti di Impresa GEIE - L'Europe des Entreprises Industria e Università S.r.l. Iniziativa Universitaria 1991 S.p.A. MalpensaFiere S.p.A. Magazzeno Storico del Verbano Polo Scientifico Tecnologico Lombardo S.p.A. Prometeia S.p.A. Promindustria S.p.A. Provex - Consorzio Export-Import RetImpresa Servizi e Promozioni Industriali S.r.l. - Società Unipersonale SFC - Sistemi Formativi Confindustria S.c.p.A UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione Univa Partecipazioni S.p.A. USPI - Unione Stampa Periodica Italiana Varese Investimenti S.p.A. Varese WEB S.r.l.

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COMMISSIONI, CONSULTE, OSSERVATORI PUBBLICI PARTECIPATI DALL'UNIONE

L'Unione partecipa, con propri rappresentanti, ad organismi decisionali o consultivi di enti pubblici con attività istituzionale nel campo del diritto del lavoro e della previdenza sociale. In particolare: - Comitato provinciale INPS; - Commissione provinciale Cassa Integrazione Guadagni; - Commissione provinciale lavoro, formazione professionale e istruzione e relative sottocommissioni: - Disabili - Formazione e Apprendistato - Ammortizzatori Sociali - Commissione provinciale conciliazione; - Commissione tecnico-scientifica per l'attuazione del progetto-obiettivo “Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro” presso Regione Lombardia; - Commissione CCIAA per la premiazione al lavoro; - Commissione Provinciale di coordinamento presso ASL Varese (ex art. 7 Decreto n. 81/2008); - Comitato consultivo provinciale INAIL; - Comitato regionale INAIL; - Comitato per la promozione dell'imprenditorialità femminile presso la CCIAA; - Comitato per il lavoro e l’emersione del sommerso (CLES); - Consiglio territoriale per l'immigrazione; - Osservatorio Credito e Finanza presso CCIAA; - Organismo Paritetico Provinciale in materia di sicurezza; - Laboratorio prevenzione infortuni settore metalmeccanico (c/o Regione Lombardia). L'Unione partecipa, inoltre, tramite propri rappresentanti designati, ai più importanti organismi pubblici, con apporto di esperienza e di collaborazione nell'affrontare le tematiche relative alle società e al territorio. In particolare: - Tavolo Provinciale di Concertazione; - Osservatorio Provinciale per l’Internazionalizzazione; - Osservatorio congiunturale presso CCIAA; - Comitato Carcere e Territorio presso Provincia; - Commissione provinciale usi e consuetudini CCIAA Varese; - Commissione Rilevazione Prezzi per l’edilizia CCIAA Varese; - Tavolo provinciale per il monitoraggio dell’andamento del credito a favore delle famiglie e delle imprese c/o Prefettura di Varese; - Commissione licenze autotrasporto c/proprio - Ispettorato Provinciale Motorizzazione; - Commissioni comunali di controllo per la rilevazione dei prezzi al consumo - Comune di Varese; - Consulta permanente economia, lavoro e politiche di sviluppo presso Comune di Saronno. - Comitato Consultivo per la valutazione delle richieste di agevolazioni contributive per il rimpiego dei dirigenti DL 405/96 (c/o Agenzia per l’Impiego della Lombardia)

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SETTORI DI INTERVENTO E SERVIZI OFFERTI DALLA SPI - SERVIZI & PROMOZIONI INDUSTRIALI SRL

Sicurezza sul lavoro:  Verifiche di conformità macchine e luoghi di lavoro;  Verifiche adempimenti tecnico-amministrativi;  Valutazione dei rischi D. Lgs. N° 81/2008;  Assistenza per lo svolgimento di pratiche amministrative;  Indagini strumentali chimiche, fisiche, micro-biologiche;  Assistenza per la marcatura CE di macchine ed impianti;  Implementazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza secondo la BS OHSAS 18001:2007;  Supporto nel mantenimento del Sistema di Gestione della Sicurezza. Ambiente:  Verifiche adempimenti tecnico-amministrativi;  Consulenza tecnica su argomenti specifici;  Campionamento ed analisi chimiche di acque, rifiuti, aria;  Assistenza tecnica per le aziende a rischio di incidente rilevante;  Predisposizione delle pratiche per la richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale dei complessi IPPC ;  Predisposizione delle pratiche per la richiesta di autorizzazione delle emissioni in atmosfera;  Compilazione e consegna della dichiarazione annuale MUD;  Pratiche idrogeologiche;  Studi di bonifica ambientale di siti inquinati e/o dismessi;  Valutazione dell'impatto ambientale di nuove installazioni, o impianti esistenti;  Raccolta, trattamento, smaltimento e recupero di rifiuti biologici, industriali speciali e tossico nocivi;  Bonifiche di siti con presenza di amianto;  Implementazione di Sistemi di Gestione Ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004;  Supporto nel mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale;  Valutazioni d’impatto acustico;  Studi di bonifica acustica. Formazione:  Presentazione e gestione di piani formativi finanziati da Fondimpresa (conto formazione e conto sistema) e Fondirigenti;  Progettazione e docenza di corsi di formazione aziendali e pluriaziendali (a pagamento e finanziati) nelle principali aree di interesse per le imprese: sicurezza, qualità, ambiente, produzione, manutenzione, risorse umane, marketing, vendite, informatica e linguistica. Ingegneria:  Progettazione di nuovi stabilimenti;  Progettazione di strutture metalliche di ogni genere;  Progetti di impianti elettrici di bassa e media tensione;  Progetti di adeguamento alle norme di prevenzione incendi;  Progettazione di insonorizzazioni e bonifiche acustiche;  Progettazione di impianti di aspirazione e abbattimento di inquinanti atmosferici;  Progettazione edilizie in campo industriale (fondazioni di impianti ecc.). Qualità:  Diagnosi del Sistema di Gestione della Qualità;  Assistenza per il raggiungimento della certificazione aziendale di qualità in accordo con le norme UNI EN ISO 9001:2008;  Identificazione dei costi della non qualità;  Supporto nel mantenimento del sistema di gestione della qualità. Organizzazione aziendale:  Studio della struttura organizzativa aziendale;  Studi e analisi di tempi e metodi, compilazione dei cicli di lavorazione;  Gestione dei magazzini studio dei flussi dei materiali;  Sistemi di programmazione della produzione;  Assistenza per la definizione del premio di risultato.  Progettazione di Modelli di Gestione e Organizzazione idonei al D.Lgs.231/01;  Supporto per la diffusione e mantenimento del modello: formazione del personale relativo al decreto e al modello organizzativo implementato in azienda, impostazione delle attività di audit;

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Finanziamenti:  Studio e predisposizione richieste per finanziamenti agevolati relativi a progetti di innovazione tecnologica e ricerca applicata -  Studio e predisposizione richieste per finanziamenti agevolati relativi ad investimenti produttivi  Studio e predisposizione richieste per finanziamenti agevolati relativi all'internazionalizzazione delle imprese  Piani e progetti finanziabili in ambito europeo;  Studio e predisposizione di richieste per finanziamenti agevolati per l'acquisto e la vendita di macchine;  Consulenza per l'esame delle polizze assicurative già in atto e assistenza per una eventuale migliore copertura dei rischi. Sanità:  Predisposizione di piani sanitari aziendali;  Assistenza sanitaria alle imprese. Risparmio energetico:  Determinazione del flusso energetico di stabilimento;  Analisi dei consumi energetici aziendali;  Consulenza tecnica per la stipulazione di contratti di fornitura (gas, energia elettrica, ecc.);  Studio di convenienza e fattibilità per impianti di cogenerazione. Editoria:  Gestione editoriale del periodico Varesefocus;  Pubblicazioni di vario tipo a supporto di specifici adempimenti legislativi. Privacy:  Verifica degli adempimenti amministrativi;  Supporto per lo svolgimento degli adempimenti richiesti dal D.lgs.196/03;  Stesura del documento di Sicurezza informatica. Servizi tecnici  Affiancamento ai servizi tecnici aziendali per lo sviluppo di nuovi progetti produttivi e di adeguamento a normative di sicurezza ed ambientali. Innovazione Tecnologica  Supporto per l’individuazione specifica di programmi di innovazione tecnologica finanziabili in ambito sia nazionale sia europeo;  Monitoraggio continuativo delle opportunità di finanziamento;  Supporto operativo nella redazione e presentazione della documentazione necessaria conforme alle richieste di bandi complessi;  Organizzazione di incontri formativi riguardanti i contenuti e il funzionamento di programmi comunitari e nazionali;  Facilitazione della dematerializzazione documentale al fine di snellire sia le procedure interne, sia le comunicazioni con le istituzioni (es. distribuzione di caselle di Posta Elettronica Certificata).

129 CONFINDUSTRIA

Piazza Monte Grappa 5 - 21100 Varese Tel. 0332 251000 - Fax 0332 285565 www.univa.va.it - email: [email protected]