SOMMARIO n. 97

Anno XV (nuova serie) n. 97 gennaio-febbraio 2009 Amore che vieni, amore che vai ...... 37 Bimestrale di cultura cinematografica Australia ...... 16 Edito dal Centro Studi Cinematografici Bambino con il pigiama a righe (Il) ...... 13 Banda Baader Meinhof (La) ...... 34 00165 ROMA - Via Gregorio VII, 6 tel. (06) 63.82.605 Canarina assassina (La) ...... 36 Sito Internet: www.cscinema.org E-mail: [email protected] Come Dio comanda ...... 44 Aut. Tribunale di Roma n. 271/93 Coniglietta di casa (La) ...... 39 Abbonamento annuale: Dubbio (Il) ...... 35 euro 26,00 (estero $50) Versamenti sul c.c.p. n. 26862003 Duchessa (La) ...... 23 intestato a Centro Studi Cinematografici Ex ...... 29 Spedizione in abb. post. (comma 20, lettera C, Gioco da ragazze (Un) ...... 15 Legge 23 dicembre 96, N. 662 Impy e il mistero dell’isola magica ...... 28 Filiale di Roma) Io non ci casco ...... 41 Si collabora solo dietro invito della redazione Italians ...... 4

Direttore Responsabile: Flavio Vergerio Lezioni di felicità ...... 12 Direttore Editoriale: Baldo Vallero Cast e credit a cura di: Simone Emiliani Lower City ...... 25 Segreteria: Cesare Frioni Lui, lei e Babydog...... 24

Redazione: Matrimonio all’inglese (Un) ...... 20 Marco Lombardi Alessandro Paesano Max Payne ...... 43 Carlo Tagliabue Giancarlo Zappoli Milk ...... 26 Millionaire (The) ...... 2 Hanno collaborato a questo numero: Veronica Barteri Natale a Rio ...... 32 Elena Bartoni Chiara Cecchini Nemico del mio nemico (Il) ...... 42 Silvio Grasselli Elena Mandolini Operazione Valchiria ...... 10 Diego Mondella Peso dell’aria (Il) ...... 31 Fabrizio Moresco Danila Petacco Pugile e la ballerina (Il) ...... 46 Francesca Piano Ivan Polidoro Quel che resta di mio marito ...... 22 Valerio Sammarco Giuliano Tomassacci Rachel sta per sposarsi ...... 9 Revolutionary Road...... 7

Saw V ...... 30 Stampa: Tipostampa s.r.l. Via dei Tipografi, n. 6 Sette anime ...... 18 Sangiustino (PG) Star Wars – La guerra dei Cloni ...... 11

Strangers (The) ...... 19

Tony Manero ...... 45

Nella seguente filmografia vengono Ultimatum alla Terra ...... 6 considerati tutti i film usciti a Roma e Milano, ad eccezione delle riedizioni. Valzer con Bashir ...... 40 Le date tra parentesi si riferiscono alle Women (The) ...... 3 “prime” nelle città considerate. Film Tutti i film della stagione

THE MILLIONAIRE (Slumdog Millionaire)

Gran Bretagna, 2008

Regia: Danny Boyle Interpreti: (Jamal K. Malik), Anil Kapoor (Prem Ku- Produzione: Christian Colson per Celador Films/Film4/Pathé mar), Freida Pinto (Latika), Madhur Mittal (Salim) Saurabh Pictures International Shukla (sergente Srinivas), Rajendranath Zutshi (regista), Jene- Distribuzione: Lucky Red va Talwar (tecnico del mixaggio video), Irrfan Khan (ispettore Prima: (Roma 5-12-2008; Milano 5-12-2008) di polizia), Azharuddin Mohammedv Ismail (Salim da piccolo), Soggetto: dal romanzo di Vikas Swarup Ayush Mahesh Khedekar (Jamal da piccolo), Tanvi Ganesh Sceneggiatura: Simon Beaufoy Lonkar (Latika adolescente),Ashutosh Lobo Gajiwala (Salim Direttore della fotografia: Anthony Dod Mantle adolescente), Tanay Hemant Chheda (Jamal adolescente), Montaggio: Sunil Kumar Agrawal (sig. Chi), Jira Banjara, Sheikh Wali (guar- Musiche: A.R. Rahman die giurate dell’aeroporto), Mahesh Manjrekar (Javed), San- Scenografia: Mark Digby chita Choudhary (madre di Jamal), Himanshu Tyagi (sig. Nan- Costumi: Suttirat Anne Larlarb da), Sharib Hashmi (Prakash), Virendra Chatterjee (uomo dei Produttori esecutivo: Tessa Ross, Paul Smith bassofondi), Feroz Abbas Khan (Amitabh Bachchan), Virender Produttore associato: Ivana Mackinnon Kumar (uomo nel fuoco), Devesh Rawal (ragazzo blu), Rubia- Co-produttore: Paul Ritchie na Ali (Latika da piccola), Ankur Vikal (Maman), Tiger (Punno- Direttore di produzione: Jennifer Wynne ose), Chirag Parmar (Arvind giovane), Nazneen Shaikh (bam- Casting: Gail Stevens, Loveleen Tandan bina), Farzana Ansari (amica di Latika), Anupam Shyam (an- Aiuti regista: Raj Acharya, Avani Batra, Sonia Nemawarkar, ziano paesano), Salim Chaus (collezionista di biglietti), Singh Yugandhar S. Narvekar Shera Family (famiglia in treno), Harvinder Kaur (famiglia in Art director: Abhishek Redkar treno), Chirag Parmar (Arvind giovane), Mia Drake (Adele), Arredatore: Michelle Day William Relton (Peter) Trucco e acconciature: Virginia Holmes, Natasha Nischol Durata: 120’ Supervisore effetti visivi: Adam Gascoyne Metri: 3200

amal, un ragazzo che lavora in un contare ogni singolo episodio che ha por- trovare Latika, la ragazzina di cui è stato call center di Mumbai, sta per ri- tato alla risposta vincente. sempre innamorato e che ora è in balia J spondere a una delle ultime doman- Jamal inizia la sua storia e i poliziotti della criminalità. Ai poliziotti dice, inol- de del quiz “Chi vuol essere Milionario”, vengono a scoprire che il ragazzo è cre- tre, che lui ha partecipato al quiz non per i ma viene fatto arrestare dal conduttore sciuto in un orfanotrofio dove mutilavano soldi in sé, ma per ritrovare la ragazza, perché convinto che lui stia imbrogliando. i bambini per farli mendicare, che poi, in- affezionata telespettatrice del programma Il ragazzo viene portato al commissaria- sieme al fratello Salim, è scappato e ha ini- e, con la vincita, riscattarla dalla prote- to e qui, dopo atroci torture, confessa che ziato a vivere per le strade compiendo pic- zione di un potente boss. ogni domanda che gli è stata posta era lega- coli furti fino a quando quest’ultimo è en- La polizia incredula lo libera e gli per- ta ad un avvenimento tragico della sua vita. trato in una organizzazione criminale, mette di partecipare al gioco. I poliziotti non convinti, registrazione mentre lui ha deciso di proseguire verso la Tutta l’India segue la puntata inclusa televisiva alla mano, gli chiedono di rac- strada dell’onestà con un unico pallino ri- Lalika che, grazie all’aiuto di Salim che le regala anche il suo cellulare, riesce a scap- pare e ad arrivare alla stazione Victoria, luogo in cui Jamal un giorno le aveva det- to che l’avrebbe aspettata. Nonostante le insidie del presentatore, il ragazzo arriva all’ultima domanda e, non conoscendo la risposta, usufruisce dell’op- zione chiamata, ma invece di risponder- gli, come pensava, sua fratello, dall’altro capo del telefono c’è Lalika che gli dice di essere libera. A Jamal non interessa più vincere e dà una risposta qualunque. È quella esatta e vince 20 milioni di rupie. In preda alla felicità corre alla stazio- ne dove trova la sua amata ad attenderlo.

l regista inglese Danny Boyle deve avere qualche particolare legame I con l’Asia. Probabilmente non tro- va sufficientemente ispirazione nella vec- chia Inghilterra per ambientare le sue sto- rie e così, dopo averci fatto innamorare

2 Film Tutti i film della stagione delle spiagge tailandesi in The Beach, ri- duttore, irritato dal fatto che un “poverac- ce la scena del bambino mutilato), fino al punta sull’esotico con l’India di The Millio- cio” possa diventare ricco, e per questo lo primo approccio col crimine, quello vero, naire diventando uno dei casi cinemato- fa arrestare e torturare fino a quando non che il ragazzo rifiuta con ferocia. Sì, per- grafici della stagione. si arrende all’evidenza: Era scritto. ché Jamal, nonostante nella sua vita si sia Il titolo ricorderà qualcosa agli amanti dei C’è molta India in questa conclusione, sporcato molto, e non solo metaforicamen- quiz: è infatti il nome originale del format in questa frase che per un occidentale ha te, crede ancora in un lieto fine. E’ un inge- esportato in tutto il mondo che da noi è co- un sapore scialbo ed inutile, mentre nel nuo, un sognatore che conquista per le sue nosciuto come “Chi vuol essere milionario” Paese delle tigri e delle città rosa è un prin- caratteristiche di eroe d’altri tempi che per e che vede un concorrente rispondere a una cipio di vita. Danny Boyle ha colto bene la sua bella è pronto ad andare avanti sia serie di domande di crescente valore eco- questo concetto che non è mera rassegna- con una colt puntata alle tempie che con nomico che arrivano fino a un milione di euro. zione, ma un modo “gioioso” di accettare lo sguardo indagatore della polizia addos- Il film di Boyle inizia proprio così, con le intemperie, così come gli arcobaleni, so. Difficile non tifare, come i milioni di spet- un ragazzo, Jamal, alle prese con le ulti- dell’esistenza. È una frase che raccoglie tatori, per lui e non unirsi simbolicamente me domande che lo separano dalla vinci- quell’atarassia che gli occidentali ricerca- al balletto boollywoodiano che sancisce il ta di 20 milioni di rupie. no da sempre e che, per un modus viven- lieto fine nella, stazione Victoria. Ma Jamal non è un giocatore qualsia- di errato, trovano a fatica. Si mormora che The Millionaire sarà si, a lui non interessa il denaro, lui ha par- Il regista a differenza del lavoro prece- la sorpresa dei prossimi Oscar, statuetta tecipato solo per ritrovare e salvare la don- dente, non si sofferma troppo sulle incon- a parte, è un film che merita veramente di na che ama dai suoi aguzzini. Jamal non gruenze del mondo che cerca pace nei luo- essere visto perché unisce il divertisse- ha studiato, non è colto ha vissuto tutta la ghi esotici, ma regala frazioni, immagini, ment di un film da botteghino alla “cura dei vita nei sobborghi di Mumbai insieme al in cui europei e americani vengono, in momenti”, riscontrabile solo nelle pellico- fratellino truffando e rubando. Come fa a maniera molto sottile, messi alla berlina. le d’essai. sapere, allora, tutte le risposte? Sempli- La cosa, però, finisce lì. Il resto della pelli- E poi, regala un briciolo di speranza. ce, ogni domanda è legata ad un momen- cola è dedicata alle avventure di Jamal che In questi tempi “strani” ne abbiamo tutti to drammatico della sua vita. ci vengono svelate domanda dopo doman- bisogno. Questa spiegazione al limite dell’incre- da e che vanno dall’infanzia nei bassifon- dibile, però, non convince il perfido con- di, passando per l’orfanotrofio-lager (atro- Francesca Piano

THE WOMEN (The Women)

Stati Uniti, 2008

Regia: Diane English Trucco: Julie Hewett, Melanie Hughes, Kelley Mitchell, Araxi Lin- Produzione: Victoria Pearman, Mick Jagger, Bill Johnson e Diane dsey English per Picturehouse Enterteinment/Inferno Distributions/Jag- Acconciature: Cydney Cornell, Araxi Lindsey ged Films/New Line Cinema/Shukovsky English Enterteinment Supervisori effetti visivi: Mark Dornfeld Distribuzione: Bim Coordinatori effetti visivi: Paulina Kuszta Prima: (Roma 10-10-2008; Milano 10-10-2008) Supervisore costumi: Virginia Johnson Soggetto: dall’omonima commedia teatrale di Clare Boothe Supervisore musiche: Chris Douridas Luce alla base della sceneggiatura di Anita Loos e Jane Mur- Interpreti: Meg Ryan (Mary Haines), Annette Bening (Sylvia Fow- fin del film diretto da George Cukor nel 1939 ler), Eva Mendes (Crystal Allen), Debra Messing (Edie Cohen), Sceneggiatura: Diane English Jada Pinkett Smith (Alex Fisher), Bette Midler (Leah Miller), Can- Direttore della fotografia: Anastas N. Michos dice Bergen (Catherine Frazier), Carrie Fisher (Bailey Smith), Montaggio: Tia Nolan Cloris Leachman (Maggie), Debi Mazar (Tanya), India Ennenga Musiche: Mark Isham (Molly Haines), Natasha Alam (Natasha), Ana Gasteyer (Pat), Scenografia: Jane Musky Joanna Gleason (Barbara Delacorte), Tilly Scott Pedersen (Uta), Costumi: John A. Dunn Lynn Whitfield (Glenda Hill), Jill Flint (Annie), Emily Seymour, Produttori esecutivi: Jim Seibel, Bobby Sheng, James W. Allison Seymour (April Cohen), Lauren Lefebvre, Lindsay Lefebvre Skotchdopole (May Cohen), Isabella Panteledes, Olivia Panteledes (June Direttore di produzione: Daniel Hank Cohen), Madaliene Black (January Cohen), Meredith Black (Ja- Casting: Amanda Mackey Johnson, Cathy Sandrich nuary Cohen), Jana Robbins (commessa negozio lingerie), Maya Aiuti regista: Chris Surgent, Takahide Kawakami, Kenyon Ri Sanchez (Dora), Ruby Hondros (Jimmy Choo Wearer), NiCo- Noble le Robinson (signora), Danielle Perry (assistente del salone di Operatore: Susan Starr bellezza), Lindsay Flathers (Taylor), Christy Scott Cashman Operatore steadicam: Brant S. Fagan (Jean), Celeste Oliva (Gilda), Denece Ryland (Cory) Art director: Mario Ventenilla Durata: 114’ Arredatori: Debbie Cutler, Mimi Wastein Metri: 3100

ylvia, direttrice del giornale Ca- rito della sua migliore amica Mary tradi- Indecisa sul da farsi, interpella le al- chet, scopre, per bocca di una sce la moglie con una commessa del re- tre due amiche del gruppo Edie e Alex e S manicurista pettegola, che il ma- parto profumi. insieme concordano di non dire nulla a

3 Film Tutti i film della stagione

Mary per evitare di farla soffrire. Quest’ul- ne oggi Diane English, a dispetto di tutte Tornando al film va rimarcato, ahimè, tima, però, finisce sotto le grinfie della le chiacchiere sulla mascolinità del gentil un grave errore: in fase di scrittura si è scel- manicurista impicciona e ben presto viene sesso postmoderno. to di creare un’atmosfera, dei dialoghi, che a conoscenza dei tradimenti del marito. C’è da dire, però, che la trama aiuta la ricordano irrimediabilmente l’ormai nota In un primo momento, e sotto consi- causa; si parla infatti di tradimento e di ri- serie Sex & the City. Una caduta di stile glio materno, fa finta di nulla e cerca di valità femminile, due situazioni classiche che dalla English non ci aspettavamo, per- ravvivare l’interesse del marito, poi però, che di per sé non hanno collocamento tem- ché, sebbene la pellicola scorra leggera, ci ripensa e chiede il divorzio. porale o sociale e si prestano facilmente a volte si ha quella brutta sensazione di Sylvia, intanto, si trova in cattive ac- allo svisceramento di tutte le possibili va- “riciclato” che fa perdere un po’ il gusto que e chiede a una famosa giornalista di riazioni sul tema “donna”, dal dolore all’iste- della visione. collaborare con lei per risollevare le sorti ria, passando per quella straordinaria for- A riparare parzialmente al danno ci del suo giornale. Questa accetta in cam- za di reazione che permette loro di rial- pensano i personaggi secondari, delle bio di qualche informazione sulla storia del zarsi all’ennesimo terremoto. femmes agées, che, come nelle migliori divorzio dell’amica. Sylvia messa alle stret- Così come succede alla protagonista società matriarcali, dispensano consigli e te accetta. Mary che, dopo aver scoperto l’infedeltà ricordano alle nuove leve che l’investimen- La vicenda viene pubblicata con dovi- del marito con Crystal, una donnetta da to su se stesse è la miglior arma per com- zia di particolari su un noto tabloid, ren- due soldi, riprende in mano le redini di una battere il dolore. dendo la vita di Mary, se possibile, ancora vita che l’aveva relegata per troppo tempo Effettivamente, al di là di tradimenti, di più triste. a semplice comparsa. uomini o di pettegolezzi, il vero fulcro del Sylvia sentendosi in colpa confessa, ma Interessante notare, a tal proposito, la film è proprio questo: la riscoperta del- l’amica non accetta le sue scuse. caratterizzazione dei due personaggi prin- l’identità. Mary, dopo aver incassato l’ennesimo cipali: Mary, la moglie, la mamma, la dol- Purtroppo i toni della commedia e le tradimento, decide di ripartire da se stes- cezza e Crystal, l’amante, l’inganno, la sue maglie troppo strette non permettono sa: segue diversi corsi e con l’aiuto della cattiveria. Se ci si riflette un po’ sono due di dare troppo corpo al concetto, con il ri- madre apre un atelier. versioni assolutistiche di un unico esse- sultato di vedere in pellicola un classico Passa del tempo, Sylvia e Mary fanno re, l’angelo e la sgualdrina che in ogni manuale di autosostegno. Una scelta che pace e, grazie a una crescente autostima, donna si contendono il predominio totale potrebbe anche piacere, visto il successo Mary ha successo in tutto: nella moda come delle azioni. ottenuto da queste pubblicazioni, ma che nella vita e diventa una donna nuova. Se ne Nel film della English la felice scelta di a livello tecnico è la conferma di un’inca- accorge anche l’ex marito, ormai stanco questi due ruoli è caduta su Meg Ryan per pacità a uscire dagli schemi sicuri della dell’amante, che cerca di riconquistarla. Mary e Eva Mendes per quello dell’anta- mediocrità nazionalpopolare. Mary, ancora innamorata, prova a dar- gonista. Probabilmente la English non voluto gli una seconda opportunità, a patto che Si diceva scelta felice perché grazie a osare, o forse ha dimenticato, in questa lui si attenga alle sue nuove regole. una fisicità stereotipata, rassicurante, la giungla che è lo showbusiness, un assio- Ryan, e trasgressiva, la Mendes, al pub- ma fondamentale dell’universo femminile: ’eterno femminino non muta mai. blico, prevalentemente femminile, viene of- quando serve bisogna cacciar fuori le un- La Storia, fra le righe, ci ha rac- ferta la facile possibilità di parteggiare per ghie. Laccate naturalmente. L contato “la donna” in continuo cam- l’una e coprire di rimbrotti l’altra, che poi è biamento e questo ha creato l’illusione, o un gioco. Francecesca Piano che si voglia, l’inganno, di un’immagine femminile costantemente più moderna, emancipata e perché no, più intelligente. Niente di più sbagliato, perché a cam- biare non è l’essenza, ma l’approccio che ITALIANS la società ha, di volta in volta, con questo universo così incomprensibile che è la donna. Italia, 2008 Basta sfogliare, infatti, qualche pagina di letteratura, a caso, senza guardare l’au- Regia: Giovanni Veronesi tore o l’epoca e si ritroveranno delle carat- Produzione: Aurelio e Luigi De Laurentiis teristiche universali che l’accompagnano Distribuzione: Filmauro da sempre quasi fossero parte di un unico Prima: (Roma 23-1-2009; Milano 23-1-2009) patrimonio genetico. Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Veronesi, Ugo Chiti, Andrea Agnello Direttore della fotografia: Un esempio è The Women di Diane En- Tani Canevari Montaggio: glish trasposizione, o meglio, ultima traspo- Claudio Di Mauro Musiche: Paolo Buonvino sizione cinematografica dell’omonima Scenografia: Laura Pozzaglio commedia teatrale di Clare Boothe Luce Costumi: Gemma Mascagni del 1936. Effetti: Alessandro Salomone Le date in questo caso sono importanti Interpreti: Carlo Verdone (Giulio Cesare Carminati), Sergio Castellitto (Fortunato), perché avallano la teoria iniziale. Le don- Riccardo Scamarcio (Marcello Polidori), Ksenia Rappoport (Vera), Dario Bandiera ne di Boothe Luce, infatti, sono le stesse (Vito Calzone), Remo Gironi (Roviglione) di George Miller (altro remake del 1956) Durata: 116’ Metri: che a loro volta sono le stesse che propo- 2830

4 Film Tutti i film della stagione

el primo episodio, Fortunato, dopo aver passato gran parte N della vita a trasportare Ferrari rubate negli Emirati Arabi per conto di un’azienda romana, decide che è ora di mettersi in “pensione” e lasciare il suo po- sto a qualcuno più giovane. Il prescelto è Marcello, e per iniziarlo al mestiere, lo porta con sé nel suo ultimo viaggio a Dubai. Durante il tragitto, Fortunato, cerca in ogni modo di trasmettere l’amore per le Ferrari a Marcello, ma quest’ultimo è con- centrato a comprendere gli usi e costumi arabi, così lontani da quelli occidentali. Durante una sosta, si fermano a casa di un amico di vecchia data di Fortunato che ha una figlia con il volto deturpato da un’ustione e che necessita di una costosis- sima operazione. Il giovane Marcello ne rimane colpito e cerca di instaurare un dia- logo con la ragazza. Il suo mentore, però, La donna lo rimprovera aspramente lians che sulla carta aveva tutti i numeri lo riporta subito all’ordine preoccupato da sciorinando tutti i luoghi comuni dell’ita- per essere “il circo” da accompagnare al una eventuale reazione negativa del padre liano nei paesi dell’Est Europa, poi parti- (poco) “pane” quotidiano. della donna. colarmente piccata si vendica durante le Sulla carta appunto. I giorni trascorrono tranquilli fra ba- traduzioni, volontariamente sbagliate. La pellicola, divisa in due racconti ben gordi vari, ma durante una festa succede Intanto Vito organizza una grande fe- distinti, infatti, mostra senza pietà (per lo l’imprevedibile: Marcello si scontra con un sta a casa di un noto esponente della ma- spettatore) il ritratto di due tipologie di ita- pilota inglese per questioni patriottiche lavita locale e convince Giulio a seguirlo. liani all’estero. causando l’arresto suo e di Fortunato. Qui, il dentista, rimane vittima dei giochi Il primo vede un truffaldino Sergio Ca- L’unico modo di uscire di galera è ga- erotici di una sadomasochista, mentre Vito stellitto scorazzare per gli emirati arabi con reggiare, al posto del pilota malconcio, in seduce la figlia del padrone di casa. uno Scamarcio apprendista cialtrone al una competizione automobilistica. Fortu- Quest’ultimo, scopertolo inizia a dare seguito, e il secondo un Carlo Verdone alla nato si prende questa responsabilità e vin- la caccia, insieme ai suoi scagnozzi, ai due prese con il sesso a pagamento a San Pie- ce addirittura l’ambito premio in denaro italiani. Vito viene subito ucciso, mentre troburgo. di 30mila dollari. Giulio, grazie all’intervento della sua in- Ora, al di là delle scelte del regista, ci Liberi e con un sacco di soldi, i due si terprete, si rifugia in un orfanotrofio. si aspettava qualcosa di più; l’italiano al- avviano verso casa, ma, dopo molte titu- Stare insieme ai bambini, fa rinascere l’estero è praticamente la “bengodi cine- banze, decidono di destinare i soldi della l’uomo che decide di non tornare più in matografica” di un autore di commedia che vincita per l’operazione al viso della figlia Italia. non può e non deve ripiegare nei banali del loro amico. cliché da cinepanettone come, ad esem- Durante il viaggio di ritorno, in nave, noi italiani piace tanto riempirci pio, l’uomo affetto da priapismo indomito Marcello confessa a Fortunato di essere la bocca con affermazioni del tipo in trasferta, perché al cinema, quello di un poliziotto e di averlo seguito solo per A “Siamo simpatici” o “Abbiamo il evasione, non si richiede certo un sostra- arrestarlo. Detto questo, va a prendere un cuore d’oro”. Di questo ne siamo certi e por- to di intelletualismo comprensibile solo a caffè lasciando la possibilità a Fortunato tiamo avanti questa bandiera di giullari una schiera di prescelti, ma neanche uno di scappare. d’amore con orgoglio e fierezza. Nulla di ri- strombazzare di volgarità becero e insen- Nel secondo episodio, Giulio, un denti- provevole. Lo sbaglio nasce dalla convinzio- sato. L’ideale è una via di mezzo che si sta rinomato, è costretto ad andare a un con- ne che gli altri, intesi come quelli che vivono chiama cinema brillante e che il nostro gresso a San Pietroburgo. L’uomo, in verità, in altri Paesi, debbano necessariamente Paese, tranne rari esempi, non è più ca- vorrebbe evitare di andarci perché ancora pensare lo stesso e apprezzare il nostro co- pace di produrre. depresso per il divorzio dalla moglie. Un suo lore perché “gli italiani piacciono a tutti”. Non basta strizzare l’occhio a Sordi, amico, allora, per cercare di rallegrargli la In proposito avrei dei dubbi... c’è bisogno di energia fresca che si tradu- vita gli dà il numero di Vito, un organizzato- Basta guardare il modo, la falsa corte- ca in pellicole che valgano la pena di es- re di viaggi a sfondo sessuale in Russia. Giu- sia con cui si rivolgono a noi (e questo a sere viste. lio lo chiama e, già dall’aeroporto, si ritrova tutte le latitudini) per intuire cosa passa loro Questa faciloneria cinematografica, ad avere a che fare con le strampalate idee per testa. E non sono cose belle. inoltre, non fa bene neanche agli attori, di questo imprenditore del sesso. Ma noi, forti delle nostre credenze, conti- perché non si può certo dire che Castellit- Giulio è fortemente imbarazzato e il nuiamo, continuiamo a farci ridere dietro sen- to non sappia recitare, anzi, dimostra sem- disagio aumenta quando, durante una cena za capire che non ridono per noi, ma di noi. pre un talento camaleontico che non si può di gala, sempre grazie a Vito, scambia la Veronesi ha colto la palla al balzo e di che apprezzare anche in questa pellicola; sua interprete per una prostituta. questa tendenza ne ha tratto un film Ita- o Verdone, ormai un simbolo, una masche-

5 Film Tutti i film della stagione ra nazionalpopolare quasi intoccabile. Ma aggravare la situazione, ci si mettono pure Una nota di merito, invece, va data a qui vengono penalizzati, poiché manca i due finali smielati che danno il contenti- chi ha montato il trailer: in assoluto la cosa quel “quid” che fa la differenza e che non è no morale a quelli che credono che la ca- migliore del film! certo imputabile a loro. foneria- nel migliore dei casi- si possa com- Italians, insomma, non convince e, ad pensare con “un cuore grande”. Francesca Piano

ULTIMATUM ALLA TERRA (The Day The Earth Stood Still)

Stati Uniti/Canada/Australia, 2008

Regia: Scott Derrickson Supervisori effetti visivi: Williams Mesa (Flash Film Works), Produzione: Paul Harris Boardman, Gregory Goodman, Erwin Kevin Rafferty, R. Christopher White (Weta Digital), Benjamin Stoff per 3 Arts Entertainment/Earth Canada Productions/ Seide (Elektofilm), Jeffrey A. Okun Twentieth Century-Fox Film Corporation Coordinatori effetti visivi: Daniel Chavez (Hydraulx), An- Distribuzione: 20th Century Fox Italia drea Goodson (Flash Film Works), Scott Puckett, Romulo Prima: (Roma 12-12-2008; Milano 12-12-2008) Adriano Jr. Soggetto: dalla sceneggiatura di Edward H. North del film del Interpreti: Keanu Reeves (Klaatu), Jennifer Connely (Dr. He- 1951 diretto da Robert Wise len Benson), Kathy Bates (Segretario Difesa Regina Jackson), Sceneggiatura: David Scarpa Jaden Smith (Jacob Benson), John Cleese (Prof. Barnhardt), Direttore della fotografia: David Tattersall Jon Hamm (Michael Granier), Kyle Chandler (John Driscoll), Montaggio: Wayne Wahrman Robert Knepper (colonnello), James Hong (Mr. Wu), John Musiche: Tyler Bates Rothman (Dr. Myron), Sunita Prasad (Rouhani), Juan Riedin- Scenografia: David Brisbin ger (William Kwan), Sam Gilroy (Tom), Tanya Champoux (Isa- Costumi: Tish Monaghan bel), Rukiya Bernard (studentessa), David Lewis (poliziotto in Direttori di produzione: Juliette Davis, Scott Thaler borghese), Lloyd Adams (agente che guida), Mousa Kraish Casting: Heike Brandstatter, Mindy Marin, Coreen Mayrs (Yusef), J.C. Mackenzie (Grossman), Kurt Max Runte (inge- Aiuti regista: Pete Whyte, Matthew D. Smith, Robert Rogers, gnere civile), Daniel Bacon (Winslow), Richard Keats, Bill Chad Belair Mondy, Judith Maxie (scienziato in elicottero), Reese Alexan- Operatore: Stephen S. Campanelli der (sergente), Serge Houde, Lorena Gale (scienziati), Stefa- Art director: Don Macaulay nie Samuels (guardia), Richard Tillman (sergente dell’eserci- Arredatore: Elizabeth Wilcox to), George Shaperson (poliziotto), Roger R. Cross (Generale Trucco: Jill Bailey, Allan A. Apone, Francisco X. Pérez Quinn), Heather Doerksen (assistente di Regina), Alisen Down Acconciature: Susan Boyd Durata: 104’ Effetti speciali trucco: Kyla-Rose Tremblay, Chad Washman Metri: 2810

a giovane scienziata Helen Ben- distrutta a meno che gli uomini non cam- A un certo punto, però, ascolta un di- son viene chiamata dalla polizia bino condotta e che sarà proprio lui a dare scorso fra Helen e suo figlio e ne rimane L federale per una missione segre- inizio alla catastrofe se non verrà ascolta- colpito. Convinto che forse c’è ancora spe- tissima: monitorare, insieme ad altri col- to dai capi delle nazioni. ranza per gli umani ritira lo sciame deva- leghi, un meteorite che sta per schiantarsi Helen sentito questo parla immediata- statore e lascia la Terra. su New York. mente con la sottosegretaria, ma lei mini- Con grande stupore di tutti, al momento mizza ulteriormente il problema, scatenan- li amanti della fantascienza, o più dell’impatto, l’oggetto volante atterra dol- do le ire di Klaatu che evade ed inizia a in generale del buon cinema, si- cemente su Central Park e si dimostra esse- compiere, aiutato dall’automa Gort, una G curamente ricorderanno quel pic- re un’astronave da cui fuoriesce un alieno. mattanza, colo gioiellino firmato Robert Wise che è Tutta la polizia è schierata con le armi La città di New York è semidistrutta. Il Ultimatum alla Terra. puntate. Da una pistola fuoriesce un pro- panico è ovunque. Erano gli anni ’50 e il pericolo più gran- iettile che colpisce l’alieno prontamente Klaatu, a però ha bisogno di un far- de, lo dimostrano le tante pellicole in pro- ricoverato in una struttura militare. maco e contatta Helen. La donna insieme posito, era un attacco nucleare da parte di Durante il processo di guarigione lo al figlio corre in suo aiuto e cerca di capi- uno dei due blocchi costituitisi dopo la strano essere prende forma umana, dice di re il perché di tanta cattiveria. Seconda Guerra Mondiale. In questo film, chiamarsi Klaatu e di avere un messaggio L’alieno le spiega che la Terra, per con un garbato buonismo, un alieno invi- importante per l’incolumità degli abitanti colpa dell’uomo, sta morendo e che per tava la Terra a cambiare regime se non della Terra. salvarla bisogna che quest’ultimo muoia voleva vedere distrutta la razza umana. La sottosegretaria del Presidente, però, perché non c’è niente di buono in lui. Una pellicola a sfondo pacifista, come sottovaluta le parole dell’alieno e lo fa Helen, mentre tutto intorno viene assali- molti ricordano, che una certa critica, pur- portare nei laboratori per studiarne la to da insetti demolitori, cerca di fargli capire troppo, tende a snobbare considerandola struttura molecolare. che anche l’uomo ha degli aspetti positivi e di serie B e piena di imperfezioni narrati- Qui Klaatu incontra Helen che subito che bisogna concedergli una possibilità. ve. Pareri discordanti a parte, vale la pena si dimostra disponibile ad ascoltarlo. Klaatu è irremovibile, porterà a termi- di vederla. L’alieno le rivela che la Terra sarà presto ne il suo piano. Stesso consiglio non si può dare, in-

6 Film Tutti i film della stagione vece, per l’omonimo remake di Scott Der- Ciò che colpisce maggiormente lo spet- fia nel suo piccolo potere, in quella pre- rickson. tatore attento è il bambino, interpretato dal sunzione prometeica che da sempre ha Al di là del (bel) messaggio ecologista piccolo Smith junior, un concentrato di tutto relegato la razza umana a ingranaggio che ha sostituito la Guerra Fredda e del- ciò che c’è di brutto nell’animo umano. guasto dell’ecosistema. l’ottima recitazione di Jennifer Connelly, Dalla sua bocca, infatti, inopinatamente Neanche l’alieno, però, in questa car- Kathy Bathes e Keanu Reeves il film è ve- escono parole tipo “uccidere, ammazzare rellata di personaggi meschini riesce a ramente desolante. Addirittura soporifero- il nemico”, ed escono quasi prive del loro galleggiare. Cattivo e spietato, quasi robo- ed è un film pieno di effetti speciali- in molti significato come se “l’altro”, lo “sconosciu- tico, ricorda pericolosamente quegli uma- momenti! to” fosse, a prescindere, da eliminare. ni che tanto disprezza, specialmente quan- Mettere a paragone il vecchio con il Come in un grande videogioco dove tutto do cerca di “diffondere”, costi quel che co- nuovo è un’operazione ridicola e non con- è finto, dove basta premere pausa riposarsi sti, le sue idee. È violento, uccide indiscri- viene neanche perderci del tempo, però, e ricominciare. minatamente, salvo poi commuoversi, riti- è interessante analizzare alcuni aspetti di Il bambino parla con l’alieno, ma non rarsi e lasciare dietro di sé solo distruzio- Ultimatum alla Terra 2008, perché, se non chiede spiegazioni, accusa convinto di ne. O vita, dipende dai punti di vista. funzionali al film, sicuramente ottimi indi- sapere già tutto, convinto di essere nel giu- catori di uno “stato d’animo” generale. sto. Come la sottosegretaria di Stato tron- Francesca Piano

REVOLUTIONARY ROAD (Revolutionary Road)

Stati Uniti/Gran Bretagna, 2008

Regia: Sam Mendes Acconciature: Alan D’Angerio, Thom GonzalesAnita Roga- Produzione: Bobby Cohen, Karen Gehres, John Hart, Sam novic Mendes, Scott Rudin per DreamWorks SKG/BBC Films/Eva- Coordinatore effetti speciali: John Stifanich mere Entertainment/Neal Street Productions/Goldcrest Pic- Supervisore effetti visivi: Randall Balsmeyer tures/Scott Rudin Productions Supervisore musiche: Randall Poster Distribuzione: Universal Supervisore costumi: Gail A. Fitzgibbons Prima: (Roma 30-1-2009; Milano 30-1-2009) Coreografie: Cynthia Onrubia Soggetto: dal romanzo omonimo di Richard Yates Interpreti: Leonardo Di Caprio (Frank Wheeler), Kate Winslet Sceneggiatura: Justin Haythe (April Wheeler), Michael Shannon (John Givings), Ryan Sim- Direttore della fotografia: Roger Deakins pkins (Jennifer Wheeler), Ty Simpkins (Michael Wheeler), Kathy Montaggio: Tariq Anwar Bates (Signora Helen Givings), Richard Easton (Signor Howard Musiche: Thomas Newman Givings), Sam Rosen, Maria Rusolo, Gena Oppenheim, Ka- Scenografia: Kristi Zea thryn Dunn, Allison Twyford, Jonathan Roumie, Samantha Costumi: Albert Wolsky, Sandi Figueroa Soule, Heidi Armbruster, Neal Bledsoe, Marin Ireland, Chri- Produttori esecutivi: Henry Fernaine, Marion Rosenberg, David M. Thompson stopher fitzgerald (ospiti della festa), David Harbour (Shep Co-produttore: Gina Amoroso Campbell), John Ottavino, Adam Mucci, Jo Twiss, Frank Gi- Direttore di produzione: Ann Ruark rardeau (attori), Catherine Curtin (donna del pubblico), Ka- Casting: Ellen Lewis, Debra Zane thryn Hahn (Milly Campbell), Zoe Kazan (Maureen Grube), Aiuti regista: Joseph P. Reidy, John Silvestri, Christian Ven- Dan Da Silva (Knox, addetto all’ascensore), Dylan Baker (Jack detti, Amy Lauritsen Ordway), Keith Reddin (Ted Bandy), Max Casella (Ed Small), Operatore steadicam: Maceo Bishop Max Baker (Vince Lathrop), Jay O. Sanders (Bart Pollack), Art directors: Teresa Carriker-Thayer, John Kasarda, Nicho- Chandler Vinton (receptionist Knox), Duffy Jackson (Steve las lundy Kovac), Kristen Connolly (Signora Brace), John Behlmann Arredatore: Debra Schutt (Signor Brace) Trucco: Michelle Paris, Linda Melazzo, Carla Antonino, Sian Durata: 119’ Grigg, Scott Hersh Metri: 3100

pril e Frank Wheeler sono una si fanno ogni giorno più accese tanto che sa cosa fare. La risposta, però, arriva in- giovane coppia che abita nel Frank, per evadere, inizia una relazione volontariamente dalla moglie che gli co- A quartiere residenziale di Revolu- clandestina con la sua segretaria e April a munica di essere incinta. tionary Road. Si amano molto e si sentono perdere il gusto per la vita. Considerata la nuova situazione, Frank diversi dall’ambiente borghese e perbenista Tutto questo fino a quando lei ha dice alla moglie che non partiranno e che che li circonda. Ben presto però ogni loro un’idea: mollare tutto e partire per la Fran- rimarranno a Revolutionary Road. April è sogno di felicità imperitura viene fagocitato cia, dove, insieme alla famiglia, ricomin- furibonda e inizia a manifestare degli strani da una quotidianità stressante e opprimente. ciare tutto da capo. disturbi. Ogni sua speranza di cambiare April è costretta ad abbandonare ogni Frank è entusiasta all’idea. Tutto sem- vita è infranta e butta questa sua frustra- velleità artistica in favore di una vita da bra ritornato come un tempo fino a quan- zione sul marito. Le litigate si susseguono casalinga e Frank è imprigionato in un do un giorno gli viene proposto un avan- fino a che un giorno tutto apparentemente lavoro insoddisfacente e noioso. zamento di carriera in ufficio con uno sti- torna tranquillo. April ha trovato la solu- La vita di coppia ne risente, le litigate pendio molto alto. L’uomo va in crisi, non zione dei suoi problemi.

7 Film Tutti i film della stagione

Dopo aver salutato affettuosamente i L’ultimo lavoro di Sam Mendes Revo- la moglie per un momento, concederle bambini e Frank si dirige lentamente in lutionary Road , tratto dal romanzo omoni- qualche giorno di illusione. Perché è lei che bagno e si procura un aborto. Qualcosa mo di Richard Yates, racconta proprio que- organizza tutto, il marito è solo spettatore va storto. Inizia a perdere molto sangue e, sto: l’autopsia, meticolosa, lacerante del- dell’euforia della donna e beneficiario di nonostante il ricovero in ospedale, muore l’amore di un uomo e una donna incarnati tutto ciò che ne scaturisce, tra cui la rinno- fra la disperazione del marito. dalla coppia Leonardo Di Caprio e Kate vata passione. Winslet, ancora una volta insieme dopo il April, ormai soddisfatta nei suoi inten- i avevamo lasciati alla latitudine kolossal di , Titanic. ti, infatti, riscopre l’amore per il marito. Tut- 41°Nord, mentre la morte distrug- Parlare di questo film è estremamente ta la frustrazione, esauditi i suoi desideri, L geva ogni promessa e l’oceano difficile. Lo è lo stesso “parlare” dopo averlo scompare per lasciare spazio a un eroti- gelava ogni speranza, con la certezza, però, visto. È una di quelle pellicole che riesce a smo assopito. che qualcosa sarebbe sopravvissuto, che toccare non solo i sentimenti, ma anche i Poi, però, accade qualcosa, una gra- una parte avrebbe meritato l’eterno. nervi dello spettatore, quelli protetti, quelli vidanza inattesa accolta da Frank come Li ritroviamo oggi, più adulti, in Revo- nascosti, quelli che fanno più male. una conferma, mentre da sua moglie come lutionary Road contornati da una bella Questo perché Mendes è riuscito a un ostacolo. Gli equilibri sono definitamen- casetta bianca e due bambini, quasi a sod- mettere a nudo, in maniera esasperata- te distrutti. Il baratro ha iniziato ad inghiot- disfare la voglia ossessiva di chi, per undi- mente realistica, la crisi della coppia sen- tirli. Ma, mentre l’uomo cerca disperata- ci anni, si è immaginato un futuro matri- za banalizzarla, evitando di creare una si- mente di aggrapparsi alla realtà, di rico- moniale per gli sfortunati Jack e Rose. tuazione straordinaria sopra le righe per struire, di capire (forse troppo tardi), April Ma, attenzione, la coppia che vive nel- giustificarla. si lascia trasportare da una pazzia che la la “strada rivoluzionaria” non è la stessa Il dramma è lì, presente, vicino, è l’in- avvolge, la domina fino a riconsegnarcela che si abbracciava sulla prua di Titanic, soddisfazione nello scoprire che tutto ciò in un ultimo atto drammatico e crudele. Frank e April sono diversi, normali e male- che si sognava era un bluff. Chi ha ragione? Chi ha sbagliato? Im- dettamente veri. Frank lo comprende prima e, in qual- possibile dirlo. In un primo momento, forse, Come tante altre coppie si conoscono a che modo, si adatta a una vita banale, di- tutta l’empatia va ad April, impeccabile nel una festa, lui fa una battuta lei sorride, poi ventando lui stesso un mediocre. April, in- suo ruolo di madre e moglie, mentre a Frank, qualche uscita, il fidanzamento, il matrimo- vece, non vuole, non può accettare che la con i suoi modi da playboy da due soldi e la nio e l’ingenua speranza di essere “specia- sua trascorra così. È nervosa, isterica, sco- sua scialba amante, resta solo il biasimo. Poi, li”, di non poter essere mai risucchiati dal stante fino all’incomprensibile, fino a quan- però, quando la delusione della donna di- perbenismo della provincia, dai meccanismi do non decide che è ora di cambiare. E venta odio distruttore che il marito, pur sfor- di una società borghese che imprigiona. allora la Francia, un Paese sconosciuto, zandosi, non riesce a contenere, risulta dif- Frank e April si sentono liberi, non ve- diventa per lei, la meta da raggiungere, il ficile prendere una posizione netta. Frank è dono ostacoli alla loro corsa verso la feli- luogo sacro dove ricominciare. un debole, un mediocre, si era detto, ma nel cità, una felicità da ottenere a ogni costo. April prende da sola questa decisio- prosieguo del film acquista spessore, per- Non pensano al denaro, ma alla realizza- ne, nel silenzio di una casa vuota diventa- ché riesce ad andare oltre gli egoismi per- zione della propria identità e ci credono ta prigione, Frank, però, la appoggia. sonali in favore del benessere della moglie, fino a quando tutto cambia, lentamente Difficile comprendere la sua scelta. Il ormai, però, irrecuperabile. inesorabilmente. regista fa intuire che anche l’uomo avesse Sam Mendes dipinge tutto questo in Questa volta, però, non ci sono ice- voglia di cambiare, ma una voglia superfi- maniera accurata, nella morbosa ricerca berg, classi sociali o fato a distruggere la ciale che, infatti, sembra spegnersi appe- del dettaglio in un’America anni ’50, rico- loro unione, ma qualcosa di molto, molto na si profila un avanzamento di carriera. struita come in un carosello sbiadito. Non più pericoloso: la realtà. Frank pare quasi voler solo assecondare racconta, lascia parlare, parlare i suoi per- sonaggi fino a quando i sussurri diventa- no urla e le urla lacrime. Kate Winslet e Leonardo Di Caprio, nei panni dei coniugi April e Frank Wheeler, regalano agli spettatori una performance memorabile. Nei loro volti è scolpito tutto il dolore della vicenda, le loro viscere e la loro carne sono completamente a servizio degli alter ego cinematografici tanto che a volte si ha l’impressione che, quasi, ne si- ano posseduti. Revolutionary Road è, in conclusione, una pellicola ineccepibile sotto ogni profi- lo che riuscirebbe a mantenere tiepido solo il giudizio di chi non ha mai avuto, nem- meno da giovane, la speranza di non farsi “modellare”, il sogno di un amore vero, o l’illusione di cambiare il mondo. Di chi, in- somma, ha avuto paura di vivere.

Francesca Piano

8 Film Tutti i film della stagione

RACHEL STA PER SPOSARSI (Rachel Getting Married)

Stati Uniti, 2008

Regia: Jonathan Demme Acconciature: Frank Barbosa, Alan D’Angerio Produzione: Neda Armian, Marc E. Platt per Clinica Estetico/ Effetti speciali trucco: Sunday Englis Marc Platt Productions Supervisori effetti visivi: Eric J. Robertson Distribuzione: Sony Pictures Releasing Interpreti: Anne Hathaway (Kym), Rosemarie DeWitt (Ra- Prima: (Roma 21-11-2008; Milano 21-11-2008) chel), Mather Zickel (Kieran), Bill Irwin (Paul), Anna Deavere Soggetto e sceneggiatura: Jenny Lumet Smith (Carol), Anisa George (Emma), Tunde Adebimpe (Si- Direttore della fotografia: Declan Quinn dney), Debra Winger (Abby), Jerome Le Page (Andrew), Beau Montaggio: Tim Squyres Sia (Norman Sklear), Dorian Missick (Dorian Lovejoi), Kyrah Musiche: Donald Harrison Jr., Zafer Tawil Julian (sorella di Sidney), Carol Jean Lewis (madre di Sid- Scenografia: Ford Wheeler ney), Herreast Harrison (nonna di Sidney), Gonzales Jose- Costumi: Susan Lyall ph (cugino di Sidney), Paul Lazar (Al), Donald Harrison Jr., Produttori esecutivi: Carol Cuddy, Ilona Herzberg Fab 5 Freddy (se stessi), Robert W. Castle (giudice Castle), Produttori associati: Elizabeth Hayes, Innbo Shim, Jared Tareq Abboushi, Johnny Farraj, Gaida Hinnawj, Dimitrios Yeater Mikelis, Amir El Saffar (musicisti), Christy Pusz (amica di Direttore di produzione: Carol Cuddy famiglia), Molly Hickok (Molly), Maria Dizzia (giovane cliente Casting: Tiffany Little Canfield, Bernard Telsey alla moda), Josephine Demme (vicina di casa), Marin Ire- Aiuti regista: H.H. Cooper, Nate Grubb, Jennifer Truelove land (Angela Paylin), Elizabeth Hayes (Susanna), Roger Operatore: Gerard SAva Corman (ospite matrimonio) Jimmy Joe Roche, Big Jim Art director: Kim Jennings Wheeler Arredatore: Chryss Hionis Durata: 114’ Trucco: Louise McCarthy, Evelyne Noraz, James Sarzotti Metri: 2985

ym esce da un centro di riabilita- assato in sordina al Festival di Ve- nare tutto, vuole violentemente essere “vi- zione per malati psichici per re- nezia e snobbato al botteghino, sta”, compresa, perdonata. Non lascia K carsi al matrimonio della sorella P Rachel sta per sposarsi merita, scampo neanche allo spettatore a cui chie- Rachel. invece, più di qualche apprezzamento per- de costantemente clemenza. Vuole spie- Arrivata a casa, viene accolta benevol- ché rappresenta un riuscito esempio di ci- gare, far comprendere la malattia menta- mente da parenti e amici tutti presi dai pre- nema che va “oltre”. Oltre il semplice in- le, renderla familiare, anche a chi come parativi per le imminenti nozze. trattenimento, oltre l’emozione fagocitata Rachel, la studia su fredde pagine di un Kym, però, è insofferente, vorrebbe quel- e digerita, oltre gli stereotipi, ma feroce- compedio di psichiatria. Ma non solo, chie- l’attenzione che tutti dedicano alla sorella. mente attaccato alla realtà. de affetto, si rifiuta di concederlo colpevo- Per riportare i riflettori su di lei, allora, Jonathan Demme, il regista, non ha lizzando il prossimo in un sottile ricatto inizia a straparlare e a raccontare a chiun- voluto fare un film. Ha preferito fingersi un psicologico che vede come unica vittima il que i suoi drammi. In particolare uno che ha anonimo invitato che, con una videocame- padre, un uomo fragile e immensamente segnato la vita di tutta la famiglia, la morte ra a mano, ha raccontato l’evolversi di una innamorato delle figlia. accidentale del fratellino per mano sua. vicenda familiare durante i preparativi per Sua madre e sua sorella, invece, fru- La famiglia, e in particolare Rachel, è le nozze. Con una cinepresa piccola, in- strano ogni suo tentativo di isteria e, para- turbata dal ricordo del dramma vissuto e fatti, ci si può insinuare negli angoli, na- dossalmente, rispetto al padre, le conce- ciò scatena una serie di accuse e insulti, scondersi dentro un armadio e non esse- dono quella dignità acquisita dopo mesi di che portano Kym a scappare di casa la sera re visti mentre si ascoltano confessioni o riabilitazione, così lontana, però, dal per- prima del matrimonio. si rubano momenti di intimità domestica. dono sperato per aver causato la morte La ragazza si rifugia dalla madre, ma Demme ha preferito che la sua mano del fratellino. anche lì non riesce a tenere a freno la sua tremasse, che le riprese ogni tanto fosse- Questo il tema centrale del racconto, il esuberanza e in un impeto di rabbia, la ro ballerine per regalare al suo pubblico detonatore di sentimenti che la garbata sce- picchia; poi prende la macchina e va a questi frammenti di emozioni. neggiatura di Jenny Lumet, illustra in un cre- schiantarsi in un dirupo. Dunque, la scelta che doveva penaliz- scendo di tensione che porta alla doman- Fortunatamente viene trovata, con solo zare il film, ne diventa il suo punto di forza, da: si può amare tanto una persona e allo qualche livido, dalla polizia che la riporta di energia pulsante. In fondo, come si pote- stesso tempo odiarla profondamente? a casa in tempo per le nozze. va raccontare il dramma di Kym se non in Demme non ci offre una risposta, ma Rachel viste le condizioni della sorella punta dei piedi? Sì, Kym, perché la Rachel un ventaglio di proposte tra cui scegliere si commuove ed inizia a lavarla e truccar- del titolo, è “solo” la sorella che si sposa, è quella più affine, mentre l’orchestrina igna- la per la cerimonia. solo il pretesto per uscire due giorni da un ra suona e i restanti invitati ballano e can- Il matrimonio è un successo, tutti sem- centro di recupero e richiedere attenzione. tano su ritmi esotici, quasi a ricordare che brano stare bene inclusa Kym che non ha A Kym, una straordinaria Anne Ha- la felicità va condivisa, mentre il dolore è eccessi psicotici. thaway, non importa, infatti, che tutti, ami- un fardello da portare da soli. Il giorno dopo tutti si salutano e sere- ci e parenti, siano a casa sua per festeg- namente Kym torna in riabilitazione. giare la sorella. A lei non importa di rovi- Francesca Piano

9 Film Tutti i film della stagione

OPERAZIONE VALCHIRIA (Valkyrie)

Stati Uniti/Germania, 2008

Regia: Bryan Singer dt, Don Rutherford, Elizabeth Villamarin, Richard Wetzel, Ran- Produzione: Gilbert Adler, Christopher McQuarrie, Bryan Sin- dy Westgate ger per United Artists/Achte Babelsberg Film/Bad Hat Harry Acconciature: Ailbhe Lemass, Lucia Mace, , Productions/Sessions Payroll Management Yasmin Iqbal Distribuzione: 01 Distribution Supervisore effetti speciali: Allen Hall Prima: (Roma 30-1-2009; Milano 30-1-2009) Coordinatori effetti speciali: Kevin Hannigan, Andy Weder Soggetto e sceneggiatura: Christopher McQuarrie, Nathan Coordinatori effetti visivi: Kevin Noel (SPI), Debora Neu- Alexander mann Direttore della fotografia: Newton Thomas Sigel Supervisori costumi: Dulcie Scott, Richard Olaf Zintel, Pa- Montaggio: mela Wise Musiche: John Ottman Interpreti: Tom Cruise (Colonnello ), Ken- Scenografia: Lilly Kilvert, Patrick Lumb neth Branagh (Maggiore Generale ), Bill Costumi: Joanna Johnston Nighy (Generale Friedrich Olbricht), Tom Wilkinson (Generale Produttori esecutivi: Tom Cruise, Ken Kamins, Chris Lee, Friedrich Fromm), Carice van Houten (Nina von Stauffenberg), Puala Wagner Thomas Kretschmann (Maggiore Otto Ernst Remer), Terence Co-produttori: Nathan Alexander, Lee Cleary, Henning Mol- Stamp (Ludwig Beck), Eddie Izzard (Generale Erich Fellgiebel), fenter, Jeffrey Wetzel, Charlie Woebcken Kevin McNally (Dottor Carl Goerdeler), Christian Berkel (Colon- Direttori di produzione: Chris Brock, Oliver Luer, Chrisann nello Mertz von Quirnheim), Andy Gatjen (Ufficiale SS), Jamie Verges Parker (Luogotenente Werner von Haeften), David Bamber (Adolf Casting: Roger Mussenden Hitler), Tom Hollander (Colonnello Heinz Brandt), David Scho- Aiuti regista: Lee Cleary, Jeffrey Wetzel, Jesse Allen, Da- field (Erwin von Witzleben), Kenneth Cranham (Wilhelm Keitel), vid Arnold, Basia Baumann, Nicolai Bode, Ola Czarniecka, Halina Reijn (Margarethe von Oven), Werner Daehn (Maggiore Sabina Franke, Christoph Joecker, Marissa Kaplan, T. Son- Ernst John von Freyend), Harvey Freidman (Dottor Joseph Go- ny Klawitter, Sabrina Kunert, Anja Lill, Caitlin Pickall, Jim ebbels), Matthias Schweighofer (luogotenente Herber), Walde- Probyn, Sharon Ryba-Kahn, Oneil Sharma, Manuel Siebert, mar Kopbus (capo della polizia Wolf-Heinrich von Helldorf), Flo- Matthew D. Smith, Peter Soldo, Richard von Groeling, Pa- rian Panzner (2° luogotenente Hagen), Ian McNeice (Generale), trick Winkler Danny Webb (Capitano Haans), Chris Larkin (Sergente Helm), Operatore/Operatore steadicam: P. Scott Sakamoto Matthew Burton (Luogotenente-generale Adolf Heusinger), Phi- Supervisori art direction: Keith Pain, Ralf Schreck, John Warnke lipp von Schulthess (assistente di Tresckow), Wotan Wilke Mohring Art directors: Jan Jericho, John B. Josselyn, Cornelia Ott, Su (Sergente Kolbe), Christian Oliver (Sergente-Maggiore Adam), Whitaker Bernard Hill, Julian Morris (Generali), Helmut Stauss (dr. Roland Arredatore: Bernhard Henrich Freisler), Tim Williams (dottore), Karl Alexander Seidel (Franz Trucco: Ailbhe Lemass, Sarah Monzani, , Leslie De- von Stauffenberg) vlin, Ed French, Camille Henderson, Yasmin Iqbal, Mike Durata: 121’ Mekash, Myke Michaels, Mareike Maya Mietke, Ned Neidhar- Metri: 3460

l Colonnello Claus Von Stauffen- gramma di emergenza che proprio Hitler cinto di arrestarlo, Joseph Goebbels pas- berg, soldato leale dell’esercito aveva predisposto per l’eventualità che sa un telefono; all’altro capo del filo c’è I tedesco è sempre riuscito a sten- fosse morto: l’Operazione Valkiria. Hitler in persona, è vivo, sta bene ed è an- to a controllare la sua netta opposizione La prima parte sembra riuscire: il 20 cora al comando, impartisce gli ordini af- alla follia hitleriana e alle persecuzioni Luglio 1944 durante la riunione del Con- finché tutti i congiurati siano arrestati e razziali. Il grave ferimento subito (perde siglio di Guerra nella Tana del Lupo, lo consegnati vivi. la mano destra, l’occhio sinistro e due dita stesso Von Stauffenberg piazza una borsa La notizia che il Führer è scampato della mano sinistra) durante un bombar- con dell’esplosivo a tempo sotto il tavolo ancora una volta a chi lo voleva morto, fa damento del fronte nordafricano lo costrin- delle riunioni; dopo qualche minuto la in un secondo il giro della città; sono ta- ge a rientrare a Berlino come comandante bomba fa il suo dovere, l’esplosione è gran- gliate le linee telefoniche del quartier ge- della riserva. Può così contattare i gene- de, la costruzione è distrutta, non possono nerale della congiura che così si affloscia rali Von Tresckow, Olbricht e Beck, di cui esserci dubbi sull’esito dell’attentato. Von di colpo. Il generale Fromm, la cui ambi- conosceva le convinzioni antihitleriane, per Stauffenberg torna a Berlino e dà il via alla guità aveva forse fatto illudere, prende in realizzare finalmente l’obiettivo sognato da seconda parte del piano: Olbricht si sosti- mano la situazione e preferisce far piazza numerosi alti ufficiali della Wermacht e da tuisce all’equivoco generale Fromm per pulita, mandando subito i congiurati da- esponenti dell’aristocrazia: eliminare Hi- dare gli ordini cifrati dell’Operazione vanti al plotone d’esecuzione (anche lui, tler e tutta l’oligarchia nazista, il colpo di Valkiria. Il reggimento motorizzato di stan- però, sarà fucilato qualche mese dopo). stato, la Germania di nuovo libera e lon- za nella capitale entra in azione; gli alti Von Stauffenberg muore augurando lunga tana dagli orrori. La preparazione dell’at- comandi delle SS sono arrestati, le stazio- vita alla santa Germania. tentato va così avanti tra certezze, dubbi e ni militari cadono una dopo l’altra in mano imprevisti (Von Tresckow trasferito inaspet- ai ribelli. Quando tutto sembra volgere al a storia vera dell’ultimo attentato tatamente sul fronte orientale); non solo, i meglio succede qualcosa di incredibile: al a Hitler (anche se i particolari congiurati decidono di servirsi del pro- comandante delle truppe Valkiria in pro- L sono, ancora oggi, sconosciuti e

10 Film Tutti i film della stagione non si sa come le cose siano andate sul serio) ha interessato a tal punto Tom Cru- ise e il suo gruppo realizzativo da farne un film e da sopportare stoicamente gli infor- tuni, i sinistri, i guai accaduti durante la lavorazione e le problematiche distributi- ve del dopo: in seguito ai primi saggi di proiezione in America la pellicola è stata stroncata (Cruise considerato finito) e suc- cessivamente tagliata, rimontata e confe- zionata di nuovo per l’uscita in Europa. Il film che si presenta ora per lo spettatore italiano ci sembra diviso nettamente in due parti molto diverse l’una dall’altra. La pri- ma, la preparazione del complotto, è piut- tosto noiosa e statica, basata del tutto su- gli incontri e i dialoghi tra i personaggi. La seconda, articolata in uno splendido mon- taggio e accompagnata da una musica di gran livello (non è un caso che per entrambi sia accreditato lo stesso autore, John Ott- man), diventa avvincente, serrata come un attori a cominciare da Cruise, la cui com- di entrambe le parti: sia coloro che appog- thriller, nonostante rappresenti un fatto di prensione, un passo dopo l’altro, del disa- giano il complotto e alla fine sono spazza- cui tutti conosciamo la conclusione. Nella stro a cui sta andando incontro, il fallimen- ti via dal fallimento, sia coloro che sono cura dell’ambientazione scenografica e dei to di un’idea, il suo Paese ancora nella ver- dalla parte del Führer e alla fine risultano costumi, i pezzi, le sequenze, i momenti di gogna, la sua famiglia amatissima che non vincitori, esprimono le stesse sensazioni, cinema ben fatto sono più d’uno: l’alternan- rivedrà più, è umanamente e professional- comuni, normali, misere e sublimi, come za di notizie e la frammentarietà delle pro- mente toccante. Interessante risulta il qua- misera e sublime è la vita di ogni essere ve che illudono dapprima i congiurati e man dro, forse inaspettato in un film sbrigativa- umano. mano lasciano il campo allo sgomento è mente accolto e discusso che descrive con davvero magistrale; bene rispondono gli la stessa forza e senza giudizio le reazioni Fabrizio Moresco

STAR WARS - LA GUERRA DEI CLONI (Star Wars: The Clone Wars)

Stati Uniti, 2008

Regia: Dave Filoni Storyboard: Steward Lee, Justin Ridge Produzione: George Lucas, Catherine Winder per CGCG/Lu- Voci: Matt Lanter (Anakin Skywalker), Ashley Eckstein (Ah- casfilm Animation/Lucasfilm soka Tano), James Arnold Taylor (Obi-Wan Kenobi), Dee Distribuzione: Warner Bros. Italia Bradley Baker (soldato clone/Capitano Rex/Cody), Tom Prima: (Roma 19-9-2008; Milano 19-9-2008) Kane (Yoda/Narratore/Ammiraglio Yularen), Nika Futterman Soggetto: George Lucas (Asajj Ventress), Ian Abercrombie (Cancelliere Palpatine/ Sceneggiatura: Henry Gilroy, Steven Melching, Scott Murphy Darth Sidious), Corey Burton (Generale Loathsom/Ziro the Montaggio: Jason Tucker Hutt/Kronos-327), Chaterine Taber (Padme Amidala), Mat- Musiche: Kevin Kiner thew Wood (droide da combattimento), Kevin Michael Ri- Produttore esecutivo: George Lucas chardson (Jabba), David Acord (Rotta), Samuel L. Jackson Produttore associato: Sarah Wall (Mace Windu), Anthony Daniels (C-3PO), Christopher Lee Aiuto regista: Dave Bullock, George Samilski (Conte Dooku) Trucco: Aurora Bergere Durata: 98’ Coordinatore effetti visivi: Tom Hendrickson Metri: 2600

a guerra dei Cloni infiamma la battaglia contro l’esercito della Repubbli- Yoda spiega ai due Jedi che il rapimento Repubblica Galattica. Un grup- ca sul pianeta Christophsis, scontro che di Rotta fa parte del piano del Conte Doo- L po dei Separatisti della Confede- viene vinto grazie all’intervento di Obi- ku per convincere Jabba a passare dalla razione dei Sistemi Indipendenti arriva sul Wan Kenobi e Anakin Skywalker. Mentre il loro parte in modo da poter sfruttare così pianeta Tatooine e rapisce Rotta the Hutt, nemico si prepara a riattaccare giunge ina- le sue rotte commerciali. Mentre Obi- Wan il figlio del contrabbandiere Jabba the spettatamente la giovane Padawan Ahso- si reca a Tatooine per rassicurare Jabba, Hutt. Quest’ultimo si rivolge alla Repub- ka Tano, mandata dal maestro Yoda con Anakin e Ahsoka vanno invece sul pianeta blica affinché lo aiutino a ritrovare il fi- discepola di Anakin, che si unisce a lui e Teth dove pare sia tenuto nascosto Rotta. glio. Frattanto, i Separatisti ingaggiano Obi-Wan riconquistando Christophsis. Arrivati sul pianeta, i due riescono a libe-

11 Film Tutti i film della stagione rare il figlio di Jabba, ma vengono presi in di riferimento. Il tema immortale di John come film in sé e per sé. La trama è più trappola dal Conte Dooku che vuole in- Williams riarrangiato da Kevin Kiner ac- che mai un pretesto, con dialoghi banali e colpare gli Jedi del rapimento così da al- compagna l’inizio del film, dal quale però colpi di scena insignificanti e l’introduzio- lontanare Jabba e convincerlo ad allearsi scompare l’altrettanto mitica a immortale ne di addirittura due nuovi personaggi fem- con i Separatisti. Aiutati da R2-D2, Anakin scritta a scorrimento “In una galassia lon- minili, la giovane apprendista jedi Ahsoka e Ahsoka riescono a fuggire da Teh e a fare tana lontana”, sostituita da una voice over Tano e Asajj Ventress, spietata agente del ritorno su Tattoine per riportare Rotta dal di commento e introduzione. Lo scopo qua- Conte Dooku, non basta a portare novità padre ma sono inseguiti ancora di droidi si dichiarato dell’ultima fatica di George a cose già viste e riviste. Ma a parte la di Dooku. Intanto su Coruscant, la sena- Lucas, produttore esecutivo, è di prepara- sceneggiatura, quello che lascia perples- trice Padmé Amidala cerca di convincere re il terreno e conquistare quella fascia di si è l’animazione, considerando soprattut- Ziro the Hutt, zio di Jabba, a collaborare pubblico che ancora non si è appassiona- to l’intervento della Light & Magic di Geor- con la Repubblica, ma questi rifiuta per- ta alla saga, cioè il pubblico infantile, sin- ge Lucas. Gli autori si sono ispirati all’ani- ché ritiene ci sia proprio la Repubblica tonizzato sui canali di cartoni 24 ore su 24 mazione giapponese e alla serie televisi- dietro il rapimento del nipote. Padmé sco- e destinatario del nuovo merchandising va anni ’60 Thunderbirds per dare nuova pre che invece è proprio Ziro il responsa- che già gremisce i negozi di giocattoli. Il vita animata ai personaggi in carne ed bile del rapimento, avendo complottato con film infatti non è altro che una pura e sem- ossa, evitando però programmaticamente Dooku per togliere di mezzo Jabba e pren- plice operazione di marketing per lanciare una resa eccessivamente realistica. Il ri- dere lui il controllo del clan familiare e dei la nuova serie animata ispirata ai perso- sultato non convince del tutto, proprio a suoi affari. La senatrice viene fatta prigio- naggi e alle vicende della secondo trilo- causa di questa scelta che rende i perso- niera, ma riesce a scappare grazie all’aiuto gia, quella per intenderci che introduce l’in- naggi umani statici, legnosi e troppo poco di C-3PO e a fare arrestare Ziro. Intanto fanzia, l’adolescenza e il passaggio al Lato inespressivi per poter dare peso a battute su Tatooine, Ahsoka riesce a riportare Rot- Oscuro della Forza del jedi Anakin tutto sommato mediocri. Le sequenze di ta da Jabba, mentre Anakin si batte contro Skywalker, il futuro Dart Fener (o Darth battaglia sono ben realizzate anche se non Dooku. I piani dei Separatisti sono sven- Vader). Cronologicamente il film in questio- paiono sfruttare del tutto il potenziale of- tati ancora una volta, ma la guerra conti- ne si pone a metà strada tra Star Wars ferto dagli effetti speciali e dalla computer nua. Episodio II – L’attacco dei Cloni e Star Wars grafica. Il tentativo di rinverdire il mito di Episodio III – La vendetta dei Sith. Ma, al Guerre Stellari e rilanciarlo presso le nuo- veri fan di Guerre Stellari faranno di là di questo (Lucas è stato un pioniere ve generazioni può dirsi, in definitiva, poco meglio ad astenersi da Star Wars – del merchandising e dei gadget, comun- riuscito. I La guerra dei cloni: non sono loro i que tanto di cappello), Star Wars – The diretti interessati, non sono loro il pubblico Clone War non convince assolutamente Chiara Cecchini

LEZIONI DI FELICITÀ (Odette Toulemonde)

Belgio/Francia, 2007

Regia: Eric-Emmanuel Schmitt Produttori esecutivi: Genevieve Lemal, Alexandre Lippens, Produzione: Gaspard De Chavagnac e Romain Le Grand e Olivier Rausin Anne-Dominique Toussaint per Bel Ombre Films/Antigone Suono: Philippe Vandendriessche Effetti: Cinema/Pathè Renn Production/TF1 Films Thomas Larocca, Lucie Bories Interpreti: Distribuzione: Videa-CDE Catherine Frot (Odette Toulemonde), Albert Dupon- Prima: (Roma 7-3-2008; Milano 7-3-2008) tel (Balthazar Balsan), Jacques Weber (Olaf Pims), Fabrice Murgia (Rudy), Nina Drecq (Sue Ellen), Alain Doutey (l’edito- Soggetto e sceneggiatura: Eric-Emmanuel Schmitt re), Camille Japy (Nadine), Julien Frison (François), Laurence Direttore della fotografia: Carlo Varini D’Amelio (Isabelle), Aissatou Diop (Florence), Philippe Gou- Montaggio: Philippe Bourgueil ders (M. Dargent), Nicolas Buysse (Polo), Bruno Metzger (Jé- Musiche: Nicola Piovani sus), Erik Burke (Filip), Jacqueline Bir, Cindy Besson Scenografia: François Chauvaud Durata: 100’ Costumi: Corinne Jorry Metri: 2600

dette Toulemonde lavora in un una forma di venerazione e il suo sogno più La missiva viene ignorata da Baltha- centro commerciale in un picco- grande è incontrarlo per ringraziarlo. zar che, dopo aver scoperto che la moglie O lo paese della provincia belga. La L’occasione arriva con il tour promo- lo tradisce con un critico, viene preso da sua vita è apparentemente monotona, ma zionale del nuovo libro che porta lo scrit- una terribile depressione e tenta il suici- lei riesce a cogliere la felicità nelle picco- tore a Bruxelles. Odette si prende una pau- dio. le cose e a sorreggere la famiglia nono- sa dal lavoro e corre a mettersi in fila in Fortunatamente si salva, ma nella stan- stante una dolorosa vedovanza. libreria, ma, arrivato il suo turno, non rie- za d’ospedale realizza che nessuno gli vuo- Ad aiutarla in questa impresa ci pensa- sce a dirgli neanche il suo nome. Tornata le veramente bene. Ritornato a casa ritro- no i romanzi di Balthazar Balsan che le in- a casa, allora, decide di scrivergli una let- va per caso la lettera d Odette e, commos- fondono il giusto ottimismo per affrontare tera, in cui racconta quanto lui sia impor- so per le sue parole, decide di andare a la vita. Odette ha, infatti, per quest’uomo tante nella sua vita. vivere per un po’ da lei.

12 Film Tutti i film della stagione

La donna all’inizio è sorpresa, ma poi che con lei non è stato particolarmente Di Odette ce ne sono tante in giro e la accetta la strana proposta. Passano i gior- galante, costringendola giovanissima a grettezza umana permette, grazie a una ni, la convivenza ridona ottimismo a Bal- una dolorosa vedovanza con in più due fi- stupida appendice prima del cognome, di thazar, tanto che propone a Odette di anda- gli problematici da crescere. trattarle con sufficienza e di sorridere com- re a letto con lui. Lei garbatamente rifiuta. Ciononostante tutto intorno a lei è leg- piaciuti davanti al loro piccolo mondo mer- Vista la situazione l’uomo si vede co- gero, come le piume che ogni notte cuce lettato dove ci sono troppi ninnoli è vero, stretto ad andare via e ritornare alla sua sui vestiti delle ballerine per arrotondare il ma nessun antidepressivo. normalità, ma non ci riesce e, insieme al magro stipendio da commessa; talmente Schmitt riabilita questo tipo di donna e figlio, raggiunge Odette al mare dove sta leggero che spesso riesce a volare grazie coglie l’occasione per fare, con dolcezza, passando alcuni giorni di vacanza. anche ai romanzi del suo scrittore preferi- un’accusa pesante al mondo degli intel- Lei lo accoglie con estrema affettuosi- to Balthazar Balsan. lettuali e al loro gestire la cultura come tà e insieme passano delle piacevoli gior- L’uomo, al contrario di Odette, è inve- patrimonio di una casta ristretta a discapi- nate. Un giorno la donna fa una sorpresa ce depresso, frustrato da critiche impieto- to di tutto ciò che viene definito “na- a Balthazar: gli fa trovare nel suo salotto se e incapace di gestire, come accade per zionalpopolare”. la moglie e il suo editore che lo convincono molti artisti, serenamente il successo. Qua- Il regista fa chiaramente capire di non a tornare a casa e alle sue vecchie occupa- le migliore cura allora se non conoscere escludere aprioristicamente il valore di zioni. Pochi minuti prima della partenza, la donna che ha fatto della sua persona un prodotto elitario, ma chiede più tolle- però, Odette ha un malore e viene ricovera- l’oggetto di una adolescenziale idolatria? ranza verso tutte quelle espressioni arti- ta in terapia intensiva. Al suo risveglio, tro- Sull’incontro di questi due poli opposti, stiche che, pur se non perfette, suscita- va al capezzale Balthazar che le dichiara il il drammaturgo e scrittore Eric-Emmanuel no in chi le fruisce qualche minuto di suo amore e le propone di passare il resto Schmitt ( già autore di Monsieur Ibrahim e i sana evasione, un po’ come fa questo della vita insieme. Odette avendo capito fiori del Corano) costruisce una favoletta film, a cui si riescono a perdonare tanti che non è un capriccio accetta. sdolcinata, buonista, ma non mediocre che difetti in virtù della positività che riesce esalta le “fantasticherie” elevandole a mez- a emanare. ezioni di felicità è un film delizio- zo per combattere il dolore e, allo stesso Non si può non rimanere contagiati, in- so, un po’ come una grossa e tempo, consegna al suo pubblico un per- fatti, dall’allegria di Odette che, sulle note L colorata meringa che non sazia sonaggio femminile straordinario, surreale di Joséphine Baker, trasforma dei sempli- la fame, ma regala per qualche minuto e in egual maniera comune. ci lavori domestici in siparietti da rivista, o un’esplosione glicemica che mette di buon Odettte è, infatti, quella che nella realtà dalla sua umanità quando consiglia a una umore. si potrebbe definire una donna insulsa, è il donna, palesemente maltrattata dal com- La pellicola non illustra miracolose ri- pubblico che nessun artista (come fa nota- pagno, alcuni rimedi per non “sbattere con- cette per rendere la vita favolosa, ma, più re un critico nel film) vorrebbe avere per- tro la porta”. semplicemente, racconta il mondo di Odet- ché ignorante, sempliciotta, una che fa di- Se poi si aggiunge l’ottima interpreta- te Toulemonde, una donna qualunque, ma ventare tale tutto ciò che sceglie, ma è an- zione di Catherine Frot e la colonna sono- straordinariamente invidiabile perché nel- che quel tipo di donna custode di una sag- ra di Nicola Piovani arricciare il naso è la sua quotidianità riesce e cogliere quegli gezza popolare a cui si ricorre quando tut- veramente difficile. sprazzi di luce che le permettono di rial- to il resto fallisce, a cui basta uno sguardo zarsi dopo ogni sgambetto di un destino per capire ed una parola per consolare. Francesca Piano

IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE (The Boy in the Striped Pyjamas)

Stati Uniti, 2008

Regia: Mark Herman Art directors: Mónika Esztán, Razvan Radu, Szilvia Ritter Produzione: David Heyman per BBC Films/Heyday Films/Mi- Arredatore: Gábor Nagy ramax Films Trucco: Hildegard Haide, Marese Langan Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Supervisore effetti visivi: Michael Bruce Ellis Prima: (Roma 19-12-2008; Milano 19-12-2008) Coordinatori effetti visivi: Szvák Antal, Noémi Somoskövy Soggetto: dal romanzo omonimo di John Boyne (Cube Effects) Sceneggiatura: Mark Herman Suono: John Casali Direttore della fotografia: Benoît Delhomme Interpreti: Asa Butterfield (Bruno), Zac Mattoon O’Brien Montaggio: Michael Ellis (Leon), Domonkos Németh (Martin), Henry Kingsmill (Karl), Musiche: James Horner Vera Farmiga (la madre), Cara Horgan (Maria), Zsuzsa Holl Scenografia: Martin Childs (cuoca di Berlino), Amber Beattie (Gretel), László Áron (Lars), Costumi: Natalie Ward David Thewlis (il padre), Richard Johnson (nonno), Sheila Produttore esecutivo: Mark Herman Hancock (nonna), Iván Verebély (Meinberg), Béla Feszbaum Co-produttori: Rosie Alison, Péter Miskolczi, Gábor Váradi (Schultz), Attila Egyed (Heinz), Rupert Friend (tenente Kot- Direttori di produzione: Gyorgy Kuntner, Mary Richards, ler), David Hayman (Pavel), Jim Norton (Herr Liszt), Jack István Király Scanlon (Shmuel), László Nádasi (Isaak), László Quitt, Mihály Casting: Leo Davis, Pippa Hall Szabados, Zsolt Sáfár Kovács (kapò), Gabór Harsai (anzia- Aiuti regista: Martin Harrison, Zsuzsa Gurban, Heidi Gower no ebreo) Operatore: György Réder Durata: 94’ Supervisore art direction: Rod McLean, Metri: 2310

13 Film Tutti i film della stagione

runo, vive a Berlino con la sua dre del tenente è fuggito in Svizzera; preso zare. C’è chi ha preferito parlare di tede- famiglia. Il padre, ufficiale nazi- dalla rabbia e da un futile pretesto, il solda- schi che hanno salvato ebrei, chi della scelta B sta, riceve una promozione che lo to trascina Pavel in cucina per picchiarlo. difficile di madri in difficoltà, di fughe in tre- porterà a comandare un piccolo campo di Bruno inizia ad avere dubbi sulla bontà del no o di bugie a fin di bene per nascondere concentramento. Dopo una sfarzosa festa, padre e si confida con Samuel, che nei gior- ai figli la crudele realtà. Nel film di Mark fra l’orgoglio della moglie e il disappunto ni a seguire viene chiamato in casa a pulire Herman, la scelta cade su di un bambino e della madre, l’intera famiglia parte. Bru- piccoli oggetti. Bruno offre come sempre da la sua famiglia. Bruno, con l’ingenuità dei no si annoia lontano dai suoi amici; l’uni- mangiare all’amico, ma vengono scoperti da suoi otto anni, apprende cosa sia un cam- ca cosa che sembra attirarlo è quella fat- Kotler; intimorito, Bruno dice che Samuel po di concentramento a piccoli passi, ac- toria vicino a loro, dove lavorano strani ha rubato quel pasticcino. Samuel sparisce compagnandoci in quello che è un climax contadini vestiti tutti con dei pigiami a ri- per giorni e Bruno è morso dai sensi di col- di forte impatto emotivo: la morte dei due ghe. Mentre la sorella di Bruno si innamo- pa; ma appena si rivedono vicino al recinto, amici, mentre si prendono per mano. ra del giovane tenente Kotler, gli equilibri tornano amici stringendosi la mano. Kotler, La regia rigorosa, priva di virtuosismi, della casa iniziano a rompersi; l’ebreo per via del padre, viene trasferito al fronte e è accompagnata da una bella fotografia e Pavel che lavora nella loro cucina, cura la sorella di Bruno perde l’entusiasmo nei da un buon cast, su cui primeggia Vera Bruno caduto dall’altalena e, così facen- confronti del nazismo. La nonna paterna ri- Farmiga (la madre). do, la madre inizia ad avvicinarsi umana- mane uccisa sotto bombardamento; durante La bellezza, nonché la delicatezza, del mente agli ebrei. Iniziano le lezioni priva- il funerale c’è un ulteriore screzio fra i geni- film risiedono nel non mostrarci nulla, ma te che non attecchiscono su Bruno, che tori di Bruno. di farci intuire tramite suoni e sguardi dei sempre più annoiato, trova la via di fuga Vedendo la moglie star sempre peggio, protagonisti, la condizione in cui versano dal giardino di casa, attraverso il capan- l’ufficiale decide di far andare via la sua gli ebrei; giocoforza la consapevolezza sto- no. Così, si avvicina per la prima volta al famiglia, con grande dispiacere del figlio. rica di chi guarda e ben conosce cosa ab- campo dove conosce il coetaneo Samuel, Nel mentre, il padre di Samuel scompare e bia affrontato questo popolo. La scena fi- ebreo costretto ai lavori forzati col padre. Bruno si offre di aiutare l’amico a ritro- nale, infatti, verte proprio su questo; nel Bruno ancora non riesce a capire la veri- varlo. Il giorno dopo, quello della parten- momento in cui gli viene ordinato di spo- tà; crede ancora che sia un contadino, li- za, Bruno scava sotto al recinto per entra- gliarsi e di accalcarsi nelle docce, già ca- bero di fare quello che vuole, mentre lui è re nel campo e Samuel gli procura divisa e piamo cosa sta per accadere, proprio in prigioniero nella sua casa. cappello per mimetizzarsi. Intanto in casa, virtù di quella coscienza storica. La cru- I due bambini iniziano così a vedersi, nessuno riesce a trovare Bruno; tutti en- deltà del nazismo si evidenzia tramite pic- quando per entrambi è possibile, sempre di- trano in allarme quando si rendono conto cole pillole, nozioni, che sia il padre, il non- visi dal recinto elettrificato, attraverso cui che è fuggito dal capanno sul retro. Bruno no o l’istitutore cercano di insegnare a Bru- Bruno passa del cibo per l’amico. Parlano e Samuel vengono trascinati con altri ebrei no stesso, che non comprende come pos- dei genitori, dello strano abbigliamento dei nelle docce a gas. I bambini intuendo il sa un solo uomo o un intero popolo distrug- contadini, dei numeri su quei pigiami e dello pericolo si prendono per mano. gerne un altro, senza capire che proprio strano odore che esce dalle ciminiere adia- I genitori di Bruno non arriveranno in loro sono la causa di uno sterminio. Il per- centi. In casa peggiora la situazione quando tempo per salvarlo. sonaggio della madre è l’alter ego del pub- la madre scopre che gli ebrei vengono uccisi blico stesso, che guarda, capisce ma non e poi bruciati, cosa che le provoca disgusto ’olocausto è stato al centro di di- può far altro che continuare a guardare. nei confronti del marito; il rapporto fra i due verse pellicole, donandogli sfu- L’interno del lager, ci viene mostrato si inclina inevitabilmente. Il nonno arriva in L mature differenti, a seconda del solo alla fine, con l’ingresso di Bruno che visita e, durante la cena, si scopre che il pa- modo di narrarlo, o di quale punto focaliz- diventa il portale di passaggio fra l’ester- no e l’interno, divisi non solo da una bar- riera ideologica, ma anche fisica: quella del filo spinato elettrificato. Tale barriera viene già scalfita col passaggio del cibo per Sa- muel e, con più forza, quando i due bam- bini fanno pace stringendosi la mano. L’amicizia fra Bruno e Samuel, è sin- cera e sentita; entrambi hanno il solo desi- derio di conoscere un proprio coetaneo con cui poter giocare. L’unico momento di tensione fra i due si ha, non perché Bruno creda ai dettami nazisti, ma perché spinto dalla paura che Kotler possa fargli del male, nel momento in cui li vede parlare. In questo crescendo di fratellanza, si rende ancor più giustificabile il fatto che Bruno passi il recinto e aiuti l’amico a ri- trovare il padre. Il film si chiude sul porto- ne serrato delle docce a gas, da cui pro- viene solo silenzio. Inevitabilmente ci si commuove.

Elena Mandolini

14 Film Tutti i film della stagione

UN GIOCO DA RAGAZZE

Italia, 2008

Regia: Matteo Rovere Suono: Marco Lazzaro, Roberto Sestito, Fabrizio Quadroli, Marco Produzione: Maurizio Totti per Rai cinema e Colorado film Coppolecchia Distribuzione: 01 Distribution Interpreti: Chiara Chiti (Elena Chiantini), Nadir Caselli (Alice Prima: (Roma 7-11-2008; Milano 7-11-2008) V.M.: 18 Paoletti), Desirée Noferini (Michela Ricasoli), Filippo Nigro (Mario Soggetto: dal romanzo omonimo di Andrea Cotti Landi), Valentina Carnelutti (Serena Landi), Stefano Santospa- Sceneggiatura: Teresa Ciabatti, Andrea Cotti, Sandrone Da- go (Lorenzo Chiantini), Giorgio Corcos (Carlo), Valeria Milillo zieri, Matteo Rovere (Matilde Chiantini), Franco Olivero (Giulio Cerulli), Elisabetta Direttore della fotografia: Arnaldo Catinari Piccolomini (Patrizia Cerulli), Tommaso Ramenghi (Fabrizio), Montaggio: Claudio Di Mauro Chiara Martegiani (Giovanna), Chiara Paoli (Livia Cerulli), Dia- Musiche: Andrea Farri, L’Aura na Albo (Simona), Eleonora Ceci (Ludovica), Daniela Fontani Scenografia: Eugenia F. Di Napoli (Daniela), Cecilia Carponi (Martina), Pietro Matteucci (Gianlu- Costumi: Monica Celeste ca), Lorenzo Fiuzzi (Luca), Federico Felicissimo (Federico Landi) Effetti: Rodolfo Migliari Durata: 95’ Casting: Francesca Borromeo Metri: 2500

lena, Michela e Alice sono delle amiche continuano la loro vita frivola Vista l’inesperienza del regista, non sedicenni che frequentano un pre- come se nulla fosse successo. useremo questo termine, ma va comun- E stigioso liceo di provincia. Figlie que detto che la pellicola fa acqua ovun- di facoltosi imprenditori, passano le gior- na volta c’era Il tempo delle mele que, a partire dalla sceneggiatura, debo- nate a fare shopping, deridere il prossimo con la graziosa Vic-Sophie Mar- le, sfilacciata e, a tratti, incomprensibile che e concedersi sessualmente a qualsiasi U ceau che affrontava quell’immen- vorrebbe “spiegare” il disagio, ma, incapa- uomo le capiti a tiro, il tutto sotto effetto di sa e favolosa tragedia che è l’adolescen- ce, ne diventa sottomessa, lasciando lo alcool e droghe. za con gli occhi sgranati e sognanti di chi spettatore all’oscuro di tutto ciò che acca- Un giorno, nel loro liceo, arriva un gio- ha tutto da scoprire. Delizioso. de nelle mente di queste ragazze e libero vane docente di Italiano, il professor Ma- Oggi, invece, per avere uno spaccato di ripiegare sul paradigma soldi, genitori rio Landi. L’uomo, idealista e innamorato dei giovani il cinema ci propone Un gioco assenti, figli problematici. della professione, cerca in tutti modi di da ragazze del novellino Matteo Rovere su I personaggi, inoltre, sono caricaturali redimere le “cattive ragazze”, convinto che cui, addirittura, si ipotizzava un divieto cen- e, per certi aspetti, pericolosi come le tre ci sia ancora qualcosa di buono in loro. sorio per i minori di diciotto anni. E questo cattive ragazze che si muovono su pessi- La giovane moglie, però, non è dello stes- la dice lunga. mi fenomeni di costume che non vengono so parere e in tutti i modi cerca di fargli Bando al rossore sulle guance e alle mai contrastati. Certo ci prova un po’ l’esi- capire che deve allontanarsi un po’ dalle gomitate tra amiche, le fanciulline di Ro- le figura del professore idealista, ma an- vicende scolastiche e prestare più interes- vere non hanno nulla da chiedere alla vita, che lui non regge nel ruolo, perché appa- se a lei e al loro bambino. nulla da sperare, hanno tutto e prendono re più affascinato – il prosieguo del film lo Elena, la leader del gruppetto, invece, il resto per sfizio. L’altro non esiste o è un dimostra – da queste lolite che interessa- non apprezza le attenzioni paterne del pro- mero fantoccio da punzecchiare finché la to a salvarle. fessore e decide di fargliela pagare distrug- noia non sopraggiunge e dunque va sosti- Non si sa, in questa inefficacia dei ruoli, gendo la sua immagine. Il suo piano è se- tuito, distrutto, in favore di un altro piace- quanto abbia giocato la sceneggiatura e durlo, ma il docente non cede alle sue avan- re, più nuovo, più trasgressivo, in un circo- quanto le doti sceniche delle fin troppo ces. La ragazza, allora, per costringerlo lo vizioso di emozioni finte e di drammi veri. acerbe protagoniste, fatto sta che anche ad andare a casa sua finge un tentativo di È questo l’implacabile ritratto degli ado- Filippo Nigro, dignitoso in altre pellicole, in suicidio. lescenti che emerge dal film. Banale. questa appare quasi spiritato. Mario, spaventato per la possibile tra- Banale non per il contenuto che toglie- Un gioco da ragazze, bisogna ammet- gedia, corre da Elena che lo attende non rebbe il sonno a qualsiasi genitore e che, a terlo, però, colpisce. E non per la trasgres- in lacrime, ma in lingerie e con uno sguar- sentire le giovanissime, è molto più vicino sione, ma perché mostra un vuoto esi- do carico di desiderio. Davanti a questa alla realtà di quanto si creda, ma perché si stenziale che paralizza, spaventa e co- immagine, Mario cede e inizia a fare ses- è voluto cercare l’eccesso, come fanno le stringe a riflettere. Il finale, non risolutivo, so con lei, inconsapevole di una teleca- protagoniste, per dare sensazioni. ne è un esempio, svuota lo spettatore di mera che riprende il tutto. L’amplesso, È troppo facile creare “rumore” mostran- ogni speranza e lo lascia in balia di una però, viene interrotto dal padre della ra- do tre ragazzette fare sesso ovunque e in- inspiegabile e prolungata tristezza. Se lo gazza che, furibondo, inizia a prendere a gurgitare una quantità di droghe che sten- scopo di Rovere era questo, almeno ne- pugni l’insegnante. Durante la scazzottata derebbe un cavallo. È un’operazione che gli ultimi cinque minuti, ci è riuscito alla il padre di Elena cade battendo la testa lascia il tempo che trova e che, se non sup- perfezione. mortalmente. Mario Landi viene arresta- portata da una solida struttura tecnica, ri- to e condannato, mentre Elena e le sue schia di rimanere bollata come “scadente”. Francesca Piano

15 Film Tutti i film della stagione

AUSTRALIA (Australia)

Stati Uniti/Australia, 2008

Regia: Baz Luhrmann Daniel P. Rosen (Evil Eye Pictures), James Rogers (Postmo- Produzione: G. Marc Brown, Catherine Knapman, Baz Luhr- dern Sydney), Chris Schwarze (Complete Post), Edson Wil- mann per Bazmark Films/Twentieth Century-Fox Film Corpo- liams Lola Visual Effects), David Booth, Chris Godfrey, James ration E. Price, Kat Szuminska Distribuzione: 20th Century Fox Italia Coordinatori effetti visivi: Daniel Chavez (Hydraulx), Mi- Prima: (Roma 16-1-2009; Milano 16-1-2009) chael Currell (Framestore), Michelle Rose, Stuart Willis (Ani- Soggetto: Baz Luhrmann mal Logic), Lucinda Glenn, Kate Hagar, Danny Huerta, Gem- Sceneggiatura: Stuart Beattie, Baz Luhrmann, Ronald Harwo- ma James, Naomi Mitchell, Ian Cope, Jenny Basen od, Richard Flanagan Interpreti: Nicole Kidman (Lady Sarah Ashley) Hugh Jack- Direttore della fotografia: Mandy Walker man (mandriano), (King Carney), David Montaggio: Dody Dorn, Michael McCusker Wenham (Neil Fletcher), Jack Thompson (Kipling Flynn), Musiche: David Hirschfelder David Gulpilil (King George), Brandon Walters (Nullah), Da- Scenografia: Catherine Martin vid Ngoombujarra (Magarri), (capitano Costumi: Catherine Martin Dutton), Essie Davis (Katherine Carney), (am- Produttore associato: Paul ‘Dubsy’ Watters ministratore Allsop), Kerry Walker (Myrtle Allsop), Sandy Co-produttore: Catherine Martin Goore (Gloria Carney), Ursula Yovich (Daisy), Wah Yuen Direttore di produzione: Simon Lucas (Sing Song), Angus Pilakui (Goolaj), Jacek Koman (Ivan), Casting: Nikki Barrett, Ronna Kress Tony Barry (sergente Callahan), (Ramsden), Aiuti regista: Jennifer Leacey, Simon Warnock, Danielle Blake, Jamal Bednarz-Metallah, Jarwyn Irvin-Collins (ragazzi in Michael Horvath, Darwin Brooks, Kelly Johanson, Eddie Thor- missione), Damian Bradford (agente), Nathin Butler, Shea ne Adams, Nathin Butler, John Walton, Nigel Harbach (ragaz- Operatore: Peter McCaffrey zi Carney), Tara Carpenter, Haidee Gaudry, Joy Hilditch Trucco: Nick Dorning (donne di servizio), Rebecca Chatfield (nipote di Magarri), Acconciature: Kerry Warn Lillian Crombie (‘gambe storte’), Max Cullen (vecchio bevi- Supervisore art direction: Ian Gracie tore), Arthur Dignam (Padre Benedict), Michelle Dyzla (par- Art directors: Karen Murphy rucchiera), Terence Gregory (ragazzo in missione), Peter Arredatore: Beverley Dunn Gwynne (Maggiordomo di Lady Sarah), Sean Hall (solda- Supervisore effetti speciali: Brian Cox to), Matthew Hills (steward dell’idrovolante), Jimmy Hong Coordinatore effetti speciali: Thomas Van Koeverden (domestico), (comandante), Eddie Baroo, Ja- Supervisori effetti visivi: Andy Brown (Animal Logic), Ju- mie Gulpilil, lian Dimsey, Glenn Melenhorst, Peter Webb (Iloura), Robert Durata: 165’ Duncan (Framestore), Erik Liles (Hydraulx), Matt McDonald, Metri: 4285

el 1939, la giovane Lady Sarah cio Nullah, figlio proprio di Fletcher e se per un accoppiamento con un ottimo Ashley decide di raggiungere il di una donna al servizio nella fattoria, cavallo indigeno: così, saranno lei, Dro- N marito in Australia, dove lui sta dice a Sarah che secondo suo nonno, ver, l’aborigeno, Flinn, Nullah (che ca- controllando gli affari della sua immen- Galapa (King Gorge), Fletcher è una ma- valca molto bene), un’altra donna e il sa proprietà Faraway Downs, con alle- ledizione per quelle terre. Anche se l’uo- cuoco cinese a portare la mandria. Do- vamento bovino. Giunta al porto di mo dice che i ragazzini mezzosangue vrebbe esserci la madre di Nullah, ma Darwin, vede che l’uomo inviatole come sono solo bugiardi e vanno tutti portati annega nella cisterna in cui si è nascosta aiuto, Drover, è un mandriano e il viag- a una missione che li educherà (e cioè, con il bimbo all’arrivo della polizia che gio con lui su un furgone sporco e cari- cancellerà le loro tradizioni), Sarah lo cerca il meticcio. Per calmare il bimbo, co dei bagagli della donna è un conti- licenzia e così perde tutti i bovari. Flinn prima di partire, Sarah gli racconta una nuo battibecco, durante il quale l’uomo mostra a Sarah che Fletcher gli faceva storia: gli accenna la storia del mago di tende a precisare che non è alle dipen- tenere due registri, quello ufficiale e Oz, con la sua “canzone dei sogni” e il denze di lord Ashley, ma ha con lui un quello segreto, in cui registrava gli spo- bimbo si calma e ricorda che il nonno gli contratto per portare 1500 bestie alla stamenti fatti per Carney e le dice che dice che anche lui è mago. vendita e così finire il suo compito. Nel non ci si può rivolgere all’autorità “per- Fletcher e i suoi provocano un incen- furgone viaggiano anche un aborigeno, ché Carney è l’autorità”; a lei conviene dio sull’altopiano per far sbandare la amico di Drover, e il corpulento e sim- vendere le bestie all’esercito inglese e mandria verso un burrone ma Nullah, ri- patico Flinn, contabile della proprietà. così potrà salvare la proprietà. cordandosi di essere mago, fronteggia in Appena arrivata nella casa padronale, Ma, per portarle al porto di imbarco, silenzio la mandria stendendo le brac- Sarah deve fare il funerale del marito, ci vogliono uomini: Drover ora è dispe- cia e ottiene il risultato. Però Flinn è ri- ucciso da una freccia di “King George”, rato, mentre Sarah, ottima cavallerizza, masto travolto e, un attimo prima di mo- il misterioso sciamano aborigeno che si accetta la sfida della sorte e, per convin- rire, assicura Drover che chi ha ucciso muove in quelle terre, come dice Fletcher, cerlo a farla partecipare, accetta di of- Ashley non è stato lo sciamano, ma il capomandriano. Ma il piccolo metic- frirgli la sua stupenda purosangue ingle- Fletcher. In una pausa dopo aver sepol-

16 Film Tutti i film della stagione to Flinn, Sarah e Drover si confessano la loro attrazione; l’uomo dice che ha combattuto per l’Inghilterra e, al ritor- no, ha trovato la moglie morta di TBC “perché gli ospedali non curano i Ne- gri”. Poiché Fletcher ha inquinato il cor- so d’acqua più vicino, per trovarne un altro i nostri devono superare la “ terra che non c’è”, un deserto attraverso il quale li guida King George. A Darwin, Carney è pronto a far salire le sue bestie sulla nave dell’esercito, ma il capitano tergiversa, sa che Sarah sta arrivando. Ha appena firmato l’acquisto, quando lei arriva ed egli prontamente dice: “Que- sto contratto non è vincolante fino a quando le bestie non sono caricate”. Drover spinge le sue direttamente sul molo e quindi sulla nave e così ha la meglio. Dapprima incerto, accetta poi di essere amministratore della proprietà di Sarah, vivendo con lei, che vuol tenere Ritroviamo piacevolmente caratteri ti- ratore è lui, o almeno riflette su quanto Nullah anche se Drover le dice che pri- pici, dai protagonisti agli antagonisti, ai succede, ma a questo particolare non è ma o poi dovrà lasciarlo andare, perché personaggi secondari e minori e tipiche stato dato un ruolo maggiore, che forse se no non avrà una storia e gli Aborige- sono, in fondo, anche non poche delle loro avrebbe reso più originale il tutto. A fine ni dicono che ogni bimbo “deve fare il battute. Tra Sarah e Drover si sviluppa una film, una didascalia ci informa del ravve- suo viaggio “. Litigano su questo pro- storia d’amore canonica, che si vivacizza dimento del governo australiano che, tem- prio ora che Drover deve allontanarsi sei gradatamente grazie al cambio di menta- po fa, ha riconosciuto il danno provocato mesi dietro alle mandrie; in questi mesi, lità sociale della donna, nel cui animo ciò alle “generazioni perdute” dei piccoli me- i Giapponesi entrano in guerra e minac- che impara dalle battaglie di vita quotidia- ticci, ma ci sembra solo un modo per sal- ciano quella parte dell’Australia. In una na fa emergere un forte senso di umanità, vare un problema ispiratore, svolto ben sequenza molto drammatica, vediamo di amore in senso lato e una capacità de- poco. Darwin bombardata e anche la centrale cisionale. Gli Aborigeni hanno un rapporto spe- radio dove lavorano Sara e Catherine, Tutte le sequenze iniziali, fino all’al- ciale con la natura, ma questo tema re- la figlia di Carney che ha sposato lontanamento di Fletcher presentano non sta nascosto sotto la trama più tradizio- Fletcher e la missione dove sono raccol- solo l’Australia geografica, le cui immagi- nale; ci sono davvero delle occasioni spre- ti tutti i meticci, compreso Nullah che Sa- ni stupende continueranno per tutto il film, cate: Drover dice a Sarah che dovrà la- rah non è riuscita a tenere con sé. Dro- ma anche quella umana, con pochi per- sciare Nullah libero di restare nella sua ver teme di averli persi entrambi, ma in- sonaggi, che della realtà aborigena dico- realtà, perché gli Aborigeni sostengono vece si ritrovano. Fletcher viene ucciso no ben poco, in quanto la cultura e la tra- che ogni bambino deve fare il suo viag- da King Gorge e, a guerra finita, lo scia- dizione sono concentrate in King Geor- gio, per avere la sua storia. Raccontare è mano porta il bimbo con sé: “Hai fatto ge, i problemi di sfruttamento (che si av- comunicare e donare un poco di sogno, un lungo viaggio. Ora vieni a casa, nel- vale di diverse maschere ideologiche, un poco di realtà; quindi occorre una sto- la tua terra, la nostra terra”. come quella di educare i ragazzi meticci ria. Gli Aborigeni combattono perché sia sì, ma per “eliminare il negro che è in loro”) dato rispetto alla loro terra e quindi a loro li sceneggiatori avevano certo in sono appena suggeriti. Certo, un grande come persone, con le loro storie, cioè la mente la tradizione western; e poi film avventuroso e romantico non poteva loro vita; e Drover il più adatto a capirli, G la tradizione bellica; e poi la fare una critica socio-politica, ma una pre- sostiene il diritto alla libertà da ogni sfrut- tradizione romantica, come filo condutto- senza maggiore della realtà indigena for- tamento, ogni tentativo di possesso di un re per tutta la storia. Bisogna ammettere se non sarebbe dispiaciuta, soprattutto popolo su un altro, perché: “Alla fine l’uni- che hanno saputo calibrare le prime due perché nelle prime immagini dell’Austra- ca cosa che uno possiede è la sua sto- con una buona misura, nelle due parti del lia vediamo solo Nullah, con il suo fuori- ria”. Sviluppare questa via avrebbe evita- film. E hanno trovato un regista appassio- campo che parla della condizione dei to di farci sentire il film come qualcosa nato di David Lean che ha collocato primi meticci e dice che la prima volta che ha che ricorda anche un po’ La mia Africa, piani, inquadrature di insieme, campi lun- visto Sarah gli è parsa la donna più stra- accostamento che l’arrivo di Sarah con ghissimi e riprese aeree tutti al posto giu- na del mondo; poco dopo, le dirà che il una coda di eleganti valigie crea inevita- sto, per ottenere una storia di più di due nonno (King George) è sicuro che lei può bilmente. ore che ti soddisfa come succedeva una salvare questa terra. Diversi fuoricampo volta. di Nullah ci ricordano che, in effetti, il nar- Danila Petacco

17 Film Tutti i film della stagione

SETTE ANIME (Seven Pounds)

Stati Uniti, 2008

Regia: Gabriele Muccino Supervisore trucco: Gregory Nicotero Produzione: Todd Black, Jason Blumenthal, James Lassitar, Supervisore effetti visivi: Danny Braet Will Smith, Steve Tisch per /Relativity Me- Supervisore musiche: Pilar McCurry dia/Overbrook Entertainment Coordinatore effetti visivi animazione: Christina Castellan (Cafe Distribuzione: Sony Pictures Resealing Italia FX) Prima: (Roma 9-1-2009; Milano 9-1-2009) Suono: John Sweeney Soggetto e sceneggiatura: Grant Nieporte Supervisore musiche: Pilar McCurry Direttore della fotografia: Philippe Le Sourd Interpreti: Will Smith (Ben Thomas), Rosario Dawson (Emi- Montaggio: Hughes Winborne ly Posa), Woody Harrelson (Ezra Turner), Michael Ealy (fra- Musiche: Angelo Milli tello di Ben), Barry Pepper (Dan), Elpidia Carrillo (Connie Scenografia: J. Michael Riva Tepos), Robinne Lee (Sarah Jenson), Joe Nunez (Larry), Costumi: Sharen Davis Bill Smitrovich (George Ristuccia), Tim Kelleger (Stewart Produttori esecutivi: David J. Bloomfield, David Crockett, Goodman), Gina Hecht (dott.ssa Brian), Andy Milder (dotto- Domenico Procacci re di George), Judyann Elder (Holly Apelgren), Sarah Jane Co-produttore: Molly Allen Morrison (Susan), Madison Pettis (figlia di Connie), Ivan Casting: Denise Chamian Angulo (figlio di Connie), Octavia Spencer (Kate), Jack Yang Aiuti regista: Jeffrey Wetzel, Courtenay Miles, Paul Schnei- (ingegnere), Quintin Kelley (Nicholas), Louisa Kendrick (mo- der, Mike Crotty glie di Dan), Fiona Hale (Inez), Amanda Carlin (vicina di casa), OperatorI: David J. White II, Kirk R. Gardner Connor Cruise (Ben giovane), David Haines (padre del gio- Operatore steadicam: Kirk R. Gardner vane Ben), Casey Morris (Operatrice del 911), Audrey Wasi- Art director: David F. Klassen lewski, Sonya Eddy, Cynthia Rube (infermiere), Charlene Arredatore: Leslie A. Pope Amoia (donna alla tavola calda), Tood Cahoon (uomo alla Trucco: Martha Callender, Shutchai Tym Buacharem, Myke Mi- tavola calda) chaels, Brian Penikas Durata: 123’ Acconciature: Pierce Austin Metri: 3130

en Thomas, ingegnere astronau- un dialogo con lui, avendo capito che è casa di bambino e già allora lo affascina- tico, ha provocato, per pura di- Ezra, il centralinista cieco di un’azienda va. Così, poco dopo, in una festa per bam- B sattenzione dovuta a superficia- alimentare con cui, tempo prima, ha liti- bini all’aperto, Emily va a incontrare Ezra, lità, un incidente stradale in cui sono mor- gato pesantemente al telefono per un arri- che la vede e capisce: “Tu devi essere Emi- te la moglie e altre sei persone. Non può vo di merce scadente, come se fosse colpa ly”. Il fratello racconta che Ben gli aveva dimenticare la sua responsabilità e orga- di lui; ora mangiano insieme amichevol- dato un polmone e fa sapere che il suo fe- nizza un modo molto sui generis per paga- mente. Ricoverata di nuovo, Emily telefo- gato è andato alla donna anziana. re il suo debito; questo modo è la storia na a Ben; gli chiede se pensa mai alla mor- del film. Usando la tessera del fratello, che te e lui risponde: “Ogni tanto”; gli dice en è un uomo di successo, meri- lavora negli uffici finanziari statali, entra che le piace parlare con lui e gli chiede di tato con la propria cultura e la in quegli uffici e, nei loro computer, riesce raccontarle una storia; lui parla di un bam- B propria grande capacità scienti- a ricavare le informazioni su persone di- bino che faceva aerei di carta... al mattino fica, ma non va esente da superbia e ri- sagiate. Si interessa anzi tutto a Emily la va a trovare: è addormentata e lui pen- schia la superficialità: l’incidente accade Posa, una giovane malata di cuore che va sa: “Ti ho mentito, penso tutti i giorni alla perché la moglie lo distrae facendo consi- anche a vedere in ospedale, senza presen- morte”. Vediamo poi la donna con i bam- derazioni sul brillante che le ha regalato, tarlesi; poi individua un’anziana che vie- bini guidare verso la casa sul mare che è lui sta giocherellando con una modernità ne trattata con superficialità dal direttore di Ben, il quale le lascia una lettera “Que- tecnologica. Il desiderio di ripagare sette della casa di cura dove è ricoverata. Ri- sto luogo è una cura per l’anima. Spero vite con altre sette non poteva che essere torna a trovare Emily e ha un dialogo bre- che lo sarà anche per voi... non dire come totale. Già questa idea di partenza è ca- ve con lei poco prima che ella venga di- l’hai avuta e non chiederti perché ho scel- pace di suscitare una riflessione, di accor- messa, per dirle che, essendo lei sotto os- to te”. Ma con Emily si sviluppa davvero do o di rifiuto. Ma vediamo cosa nasce da servazione, ora la segue lui. Alterna le vi- una storia d’amore, come vediamo nello essa: il racconto di come Ben individui le site alle due donne, ma si studia di vedere incontrarsi più volte, camminare insieme persone da aiutare, di come le segua; di sempre più spesso la giovane, anche an- in città e fuori, fino allo stare insieme. Tut- come si sviluppi l’amore con una di esse. dando fuori di casa sua, camminando con tavia, questo amore non lo fa recedere dalla Per controllare che i futuri beneficati siano lei mentre lei porta fuori il suo cane; le decisione del suicidio, anzi: quando è si- davvero meritevoli, Ben svolge quindi di- lascia un suo biglietto. Proseguendo l’in- curo che può far trapiantare il suo cuore a versi fili con cui si lega a loro e ogni filo dagine nel computer del fisco, individua Emily, riempie la vasca di ghiaccio e vi si assume una sfumatura sentimentale diver- una donna con due ragazzini che sta per immerge, portando con sé, presa dall’ac- sa per lui. Ma la trama fa intuire questa perdere la casa e quindi la incontra. In un quario che ha in casa, una medusa vele- progressione attraverso una struttura par- centro commerciale, un pianista molto bra- nosa, da cui si fa pungere; questa specie ticolare: i rapporti di Ben con le altre per- vo intrattiene il pubblico; è cieco. Ben apre animale era già nell’acquario della sua sone si inframmezzano gli uni con gli altri,

18 Film Tutti i film della stagione

Ben rimane l’unico elemento di continuità; dell’incidente, di cui solo l’ultima, che si ghiaccio e telefona al pronto soccorso an- lui e la sua decisione. colloca poco prima della fine del film, ce lo nunciando che sta per avvenire un suici- Dei vari personaggi non sappiamo se mostra completo. Poco dopo l’inizio del film dio: “il mio”. Ma le prime parole del film sono non quanto è necessario per motivare la Ben è in questa casa, una domenica, in un suo fuoricampo: “In sette giorni Dio ha scelta fatta da Ben; in questo modo, pos- mezzo a confusione di fogli e foto: il fratel- creato il mondo, in sette secondi io o di- siamo costituirci un profilo di lui stesso; il lo gli telefona sul cellulare: “Dove sei?”. strutto il mio”. Tutto il film potrebbe essere narratore non vuole parlarci se non di lui e “Nella casa al mare... il telefono fisso si è dunque l’ultimo ricordo di Ben: è una scel- della sua tremenda decisione. Ad ogni rotto, non mi serve più”. “Sei di nuovo de- ta strutturale che è stata realizzata rara- comparsa di uno degli altri personaggi, noi presso?” e gli ricorda che non gli ha resti- mente e, senza dubbio, è rischiosa (an- sappiamo una piccola informazione su di tuito una cosa sua: il tesserino personale che quando sia tecnicamente ben fatta) . lui, ma semplicemente perché si possa per entrare negli uffici fiscali, richiesta che Quelle parole predispongono lo spettato- capire meglio il protagonista Ben, che cosa non dovrà più ripetere a partire da un cer- re a una tensione drammatica, nella quale sta costruendo con ognuno. Il soggetto to momento. Ancora all’inizio del film, il suo può essere difficile tenerlo interessato. narrante della vicenda di Ben non è solo veloce ricordo felice di una sua lezione Chiedergli di completare la costruzione con un onnisciente, è uno che indaga su di lui universitaria. Ma, sempre all’inizio del rac- il proprio lavoro di intuizione significa chie- e lo fa con ogni mezzo. conto, vediamo che Ben è anche capace dergli una fatica che già da sola allontana Il soggetto narrante non può evitare di di cattiveria, verso chi riesce a sopportare una partecipazione emotiva. È necessa- darci informazioni su chi era Ben, come è la vita pur avendo una grave mancanza (il rio avere un contenuto di pensiero forte, arrivato a questo; ma come ogni informa- cieco Ezra; sarà forse il caso di riflettere che solo le parole potrebbero esprimere: zione nel corso della storia ci viene data sul fatto che si tratta di cecità e non di al- in carenza di questo, la storia solare tra non chiaramente; le inevitabili, sono distil- tro; e sul fatto che il cieco può suonare il Ben ed Emily non riesce a togliere la fasti- late con il contagocce durante la vicenda: piano?). Questo svolgersi dei fatti, questo diosa sensazione che il suicidio sia un alcune immagini di Ben che si aggira solo uso particolare di inquadrature e movimen- gesto non d’amore ma di ragionata confu- nella grande casa sul mare; alcune ricom- ti di macchina è chiuso dalla sequenza che sione. parse veloci degli articoli che parlano del- mostra il suicidio e gli effetti ottenuti e aper- l’incidente; alcune ricomparse di momenti to da poche immagini in cui Ben prepara il Danila Petacco

THE STRANGERS (The Strangers)

Stati Uniti, 2008

Regia: Bryan Bertino Aiuti regista: Linda Brachman, Rudy A. Persico, Tim Fitzge- Produzione: Doug Davison, Nathan Kahane, Roy Lee per Ro- rald gue Pictures/Intrepid Pictures/Vertigo Entertainment/Manda- Operatore: Brian Sullivan te Pictures Art director: Linwood Taylor Distribuzione: Universal Arredatore: Missy Berent Prima: (Roma 2-1-2009; Milano 2-1-2009) Trucco: Wendy Bell, Vincent Schicchi Soggetto e sceneggiatura: Bryan Bertino Acconciature: Jennifer Santiago, Coni Andress Direttore della fotografia: Peter Sova Coordinatore effetti speciali: William Purcell Montaggio: Kevin Greutert Supervisore effetti visivi: Mark Freund Musiche: tomandandy Coordinatore effetti visivi: Phillip Hoffman Scenografia: John D. Kretschmer Supervisore musiche: Season Kent Costumi: Susan Kaufmann Interpreti: Liv Tyler (Kristen McKay), Scott Speedman (James Produttori esecutivi: Joseph Drake, Marc D. Evans, Kelli Hoyt), Glenn Howerton (Mike), Gemma Ward (faccia di bam- Konop, Trevor Macy, Sonny Mallhi bola), Kip Weeks (uomo in maschera), Laura Margolis (ragaz- Co-produttore e direttore di produzione: Thomas J. za pin-up), Alex Fisher, Peter Clayton-Luce (ragazzi mormo- Busch ni), Jordan Orr (Jordan) Casting: Lindsey Hayes Kroeger, Tracy Kilpatrick, David Rapa- Durata: 85’ port Metri: 2830

1 Febbraio 2005. Due bambini la sua proposta di matrimonio, perché an- del patio è stata allentata. La liquidano in mormoni chiamano la polizia: in cora non si sente pronta. James chiama poco tempo. James, per allentare la ten- 1 una villa isolata hanno ritrovato l’amico Mike, per chiedergli di andarlo a sione rinata, decide di uscire con la mac- dei cadaveri e l’intera abitazione sottoso- prendere il giorno dopo: niente è andato china per andarle a comprare le sigarette. pra. come voleva. Dopo attimi di freddezza, i Rimasta sola, Kristen indossa l’anello: for- James e Kristen, sono una giovane cop- due provano a far pace, ma improvvisa- se ci sta ripensando. Presa dai suoi pen- pia che decide di lasciare in anticipo il mente sentono bussare con violenza alla sieri, non si accorge che un estraneo con matrimonio di un loro amico, per andare porta. Una ragazza inquietante dai lunghi una strana maschera è entrato dentro casa nella casa dei genitori di lui in campagna. capelli chiede di una certa Tamara; di lei e la sta spiando. Improvvisamente la situa- Fra i due c’è tensione: Kristen ha rifiutato non vedono il volto, poiché la lampadina zione precipita. Qualcuno inizia a tormen-

19 Film Tutti i film della stagione tarla con rumori improvvisi e staccando perché erano in casa. I tre si levano le ma- La struttura del film è composta da un la linea telefonica. Non trova il cellulare: schere. James e Kristen prima di venire uc- lungo flashback, racchiuso dalla scoperta non si accorge che è stato gettato nel fuo- cisi con una pugnalata si dicono ti amo. da parte dei bambini, della strage appena co del camino. Finalmente James torna e James vede l’anello al dito di Kristen. conclusasi; al suo interno, poi, si sviluppa- la trova presa dal panico, con un coltello Ritorniamo ai due bambini che, dopo no altri piccoli flashback che raccontano il in mano. Kristen prova a raccontargli l’ac- aver incontrato i tre maniaci, si ritrovano perché della tensione fra i due innamorati. caduto, ma lui non sembra crederle, fin- dentro la villa per chiamare la polizia. Uno Il film si apre con una breve didascalia in- chè non vede una donna con la maschera dei due si avvicina a Kristen che, urlando, troduttiva, dove veniamo avvertiti che quel- di bambola che li osserva da lontano. Ja- si riprende. lo che stiamo per vedere altro non è che mes cerca il suo cellulare in macchina, ma una storia vera, di cui il male e l’orrore van- lo ritrova dentro casa privo di batteria. Or- ryan Bertino ha scelto, come base no ben oltre l’immaginabile. Facile capire mai entrambi spaventati, tentano la fuga con della sua opera prima, di raccon- la citazione per gli amanti del genere (Non la macchina, che non riesce. Si barricano B tare un fatto di sangue realmente aprite quella porta di Tobe Hooper). Il fina- dentro casa con fucile del padre di James. accaduto nel 2005. le ci lascia con un bel colpo di scena as- Gli altri continuano a tormentarli e James Niente torture alla Saw o alla Hostel; solutamente inaspettato, che potrebbe è sempre più sotto pressione. Nel mentre, qui la suspence è data dall’inconsapevo- essere lo spunto per un papabile seguito. arriva Mike; venuto in anticipo in aiuto del- lezza di quello che sta per accadere. La ten- Finale un po’ controcorrente, se si pensa l’amico. Aggredito in macchina, entra nel- sione che si avverte ricorda Hitchcock: il gio- al precedente Them (2006), a cui il film di la villa. Capisce che qualcosa non va e ini- co delle porte chiuse e del chissà che cosa Bertino è stato molte volte paragonato o zia a camminare con circospezione. Creden- possano nascondere dietro. Elemento acu- considerato un possibile remake, dove la dolo uno di loro, James gli spara ucciden- ito dalle maschere dei tre maniaci (una è giovane coppia viene uccisa, ma la ten- dolo. Infine, James si ricorda della radio simile a quella di The Orphanage), i cui vol- sione non regge. In entrambi vi sono ra- amatoriale nel fienile; nel cercare di rag- ti verranno mostrati solo ai due malcapitati gazzi che si divertono a torturare per noia, giungerlo, viene catturato. Dopo un po’, e mai al pubblico che li scorge solo in lon- o per gioco, o perché semplicemente c’è Kristen, si dirige verso il fienile, ma si feri- tananza. La suspence viene rimpolpata an- qualcuno in casa; si pensi anche ai capo- sce alla gamba e viene inseguita da una che dalla scelta, ben meditata, di non far lavori Funny Games (1997) ed Arancia donna che distrugge anche la radio. Kri- prevalere la solita musica da thriller, lascian- Meccanica (1971), che ancora non hanno sten, ritornando con fatica alla villa, sco- do amplio spazio ai rumori provocati dagli trovato una storia che li abbia surclassati. pre che il gruppo è composto da tre perso- “strangers” per spaventare la giovane cop- The Strangers resta, comunque, un ne: un ragazzo e due donne. Dopo poco, si pia; interessante, poi, il contrasto di alcune film di tensione, sulla tensione, ben girato ritrova tenuta sotto tiro da una di loro, men- musiche allegre diegetiche (dal giradischi e che regala la giusta dose di adrenalina, tre James viene trascinato dall’uomo den- in scena), in contrasto con la suspanse e la senza scene splatter: sicuramente più tro casa. Vengono legati e vestiti nuovamente paura derivante dalla certezza che stà per adatto ai palati fini. Brava Liv Tyler. come al matrimonio. Kristen chiede il per- accadere qualcosa di tragico, che rende ché di tutto. La loro risposta è semplice: quelle scene ancora più inquietanti. Elena Mandolini

UN MATRIMONIO ALL’INGLESE (Easy Virtue)

Gran Bretagna, 2008

Regia: Stephan Elliott Art director: Mark Scruton Produzione: Joseph Abrams, James D. Stern, Barnaby Thom- Arredatore: Niamh Coulter pson per Ealing Studios/Fragile Films/Endgame Enterteinment/ Trucco: Tamsin Dorling, Paul Gooch, Paula Price, Barbara Taylor, BBC Films Jeremy Woodhead Distribuzione: Eagle Pictures Acconciature: Tamsin Dorling, Paul Gooch, Paul Mooney, Paula Prima: (Roma 9-1-2009; Milano 9-1-2009) Price, Barbara Taylor, Jeremy Woodhead Soggetto: dall’opera teatrale Virtù facile di Noel Coward Suono: Simon Gershon, Matthew Skelding Sceneggiatura: Stephan Elliott, Sheridan Jobbins Supervisori effetti speciali: Simon Carr, Simon Frame Direttore della fotografia: Martin Kenzie Supervisore costumi: Hannah Walter Montaggio: Sue Blainey Supervisori musiche: Michelle De Vries, Tris Penna Musiche: Marius De Vries Coreografie: Litza Bixler Scenografia: John Beard Interpreti: Jessica Biel (Larita Whittaker), Ben Barnes (John Costumi: Charlotte Walter Produttori esecutivi: Paul Brett, Louise Goodsill, Douglas Whittaker), Kristin Scott Thomas (Signora Whittaker), Colin Hansen, Ralph Kamp, Cindy Kirven, George McGhee, Peter Firth (Signor Whittaker), Kimberley Parkinson (Marion Whit- Nichols, Tim Smith, James Spring taker), Kris Marshall (Furber), Christian Brassington (Phillip Co-produttore: Alexandra Ferguson Hurst), Charlotte Riley (Sarah Hurst), Jim McManus (Jack- Direttori di produzione: Charlie Simpson, Tim Wellspring son), Pip Torrens (Lord Hurst), Georgie Glen (Signora Landri- Aiuti regista: Christopher Newman, Richard Goodwin, James gin), Laurence Richardson (Marcus) Chasey, Carly Taverner Durata: 95’ Operatore: Sean Savage Metri: 2520

20 Film Tutti i film della stagione

nni ’20. Il giovane aristocratico inglese John Witthaker durante A un viaggio in Francia si innamo- ra perdutamente di Larita, un’esuberante americana, campionessa di gare automo- bilistiche, colta e spiritosa. La donna, più grande del ragazzo e con un matrimonio alle spalle, con la sua ironia e intelligenza riesce a farsi sposare in men che non si dica. Arriva il momento di fare le presen- tazioni ufficiali e John convince la sposi- na ad andare a conoscere la sua famiglia nella splendida tenuta di campagna. Il matrimonio lampo dell’unico figlio ma- schio, per giunta con un’americana divor- ziata e di dubbia integrità morale, scatena già le prime reazioni dei Witthaker. La fa- miglia, un tempo agiata, non naviga più in buone acque e vive nascondendosi dietro un finto perbenismo, fatto di esteriorità e ipocrisia. A tirare le redini, la madre Ve- ronica, una donna glaciale, prepotente, snob e classista. Sotto di lei, succubi, per pronta per andare via una volta per tutte. sceglie il vecchio resta indietro ed è ine- necessità, il marito, tornato dalla Grande Ma non da sola. Ad accompagnarla sarà vitabilmente destinato a perdere. In un Guerra profondamente trasformato, ma Mr. Whittaker. arrovellato gioco di ruoli, tra frecce avve- incapace di trovare il coraggio per ribel- lenate, equivoci e contrattempi esilaranti, larsi e le due figlie, zitelle viziate e altez- ifferenze di classe, differenze di il “gruppo di famiglia in un interno” comin- zose. Quando la coppia arriva nella villa generazioni e culture. L’America cia a scatenare una lotta all’ultima battu- l’accoglienza nei confronti di Larita non è D contro la vecchia Inghilterra, in ta. Così che l’iniziale disagio prima fomen- delle migliori. Nonostante l’americana fac- una commedia perfetta, elegante e ben ta una sorta di guerra di nervi tra suocera cia buon viso a cattivo gioco, è presto evi- scritta. Stephan Elliott sulla base di un te- e nuora e poi smonta l’intera impalcatura dente che la suocera non può vederla e sto teatrale di Noel Coward, già traspo- delle ipocrisie e dei tabù, delle repressio- anche le sorelle di John appaiono molto sto al cinema da un giovanissimo Hi- ni sessuali e dei pregiudizi di classe, con- diffidenti. L’unico a non rimanere insensi- tchcock, dirige Easy Virtue, Un matrimo- naturati alla società vittoriana. Il commen- bile al fascino di Larita è proprio il capo- nio all’inglese, presentato al Festival di to musicale, all’insegna del jazz, intonato famiglia. Roma, tratteggiando con la giusta dose al carattere del singolo episodio o della Nei gelidi corridoi della villa, tra im- di ironia uno scorcio di old England singola inquadratura, aggiunge un tocco pressionanti trofei di caccia e severi qua- anni ’20, originale e brillante. La storia di raffinatezza alla pellicola. La distanza dri di antenati, la solarità della giovane poggia sul conflitto di civiltà canonico, tra geografica tra nuovo e vecchio mondo straniera non può che stridere e creare dif- vecchio e nuovo mondo, ma le tinte con diventa distanza temporale, culturale e ficoltà. La donna cerca di fare il suo me- cui l’autore inscena tale confronto sono spirituale. Non a caso, l’unico a cogliere glio per adattarsi e per sfuggire ai tranelli deliziosamente singolari e sembrano ri- e apprezzare il cambiamento è il perso- della suocera per tenersi stretto il figlio. cordare l’aforisma di Oscar Wilde per cui naggio del padre reduce della Grande Mrs. Whittaker cerca infatti di manipolare gli inglesi “oggigiorno hanno veramente Guerra, definitivamente separato dalla ogni situazione con lo scopo di mettere i tutto in comune con gli americani, tran- propria fatua realtà, fatta di ricevimenti e due coniugi uno contro l’altro, mentre La- ne, forse, la lingua”. caccia alla volpe, a causa del trauma su- rita passa alla controffensiva con calma Il regista australiano torna alla regia bito in battaglia e, pertanto, pronto ad disarmante. In un susseguirsi di battute dopo una lunga assenza con una comme- accogliere ciò che di nuovo la vita gli por- brillanti e situazioni comiche, tra inutili dia sorprendente, curata nei dettagli e di- ta. La chiave adatta per accedere a tale party benefici e cacce alla volpe, si arriva vertente. La sua rilettura del materiale di ventata di modernità è la bella america- alla resa dei conti. Le due sorelle affamate partenza consente una visione al di là di na Larita, che con il suo anticonformismo di scoop portano alla luce il passato di ogni prevedibile clichè, pur sempre in toni come una “sex bomb” irrompe nel falso Larita, rimasta vedova dopo aver aiutato leggeri, su diverse tematiche: i retaggi fa- perbenismo della famiglia, creando uno il marito malato a morire. John e Larita miliari, le scelte individuali, le interferen- scompiglio senza confronti. Atmosfere tra percepiscono il loro amore svanire. John, ze dei genitori, la sofferenza per la guer- Gosford Park e Ti presento i miei, oltre a attirato dalla sua grande amica d’infan- ra, la vacuità della vita aristocratica. Ma il un senso d’ironia e raffinatezza totalmen- zia da sempre innamorata di lui, Larita film è soprattutto un affresco in chiave te “british”, sono gli ingredienti principali di affascinata da Mr. Whittaker, un uomo al- brillante della fine di un’epoca, del nuovo una commedia che comunque non lascia lergico ormai all’ipocrisia della famiglia, che irrompe nel vecchio, come un Picas- mai da parte il buon gusto e l’intelligenza, ma non insensibile all’intelligenza e al- so che sostituisce un ritratto di un avo sul per regalare novanta minuti di semplice e l’ironia. All’indomani dell’ultimo ballo camino della tenuta di campagna di nobi- contenuto divertimento. Il tutto grazie so- organizzato nella tenuta, Larita prende fi- li inglesi. Non ci può essere mediazione, prattutto a un cast di primordine. Kristin nalmente la sua decisione e saluta tutti, solo scontro, niente finale conciliante; chi Scott Thomas è impeccabile nel ruolo del-

21 Film Tutti i film della stagione l’arcigna e nevrotica lady aristocratica, maritino plasmabile, ed eternamente inde- resta impresso il tango ballato con Colin Colin Firth, con il suo faccione sornione, è ciso e infine, Jessica Biel sorprende, oltre Firth nell’ultima parte del film). capace di strappare la risata con una sem- che per la sua bellezza, anche per una plice smorfia, Ben Barnes, credibile come discreta interpretazione (in particolar modo Veronica Barteri

QUEL CHE RESTA DI MIO MARITO (Bonneville)

Stati Uniti, 2006

Regia: Christopher N. Rowley Operatori: Jody Miller, David ‘D.R.’ Rhineer Produzione: John Kilker, Robert May per SenArt Films. In as- Arredatore: Les Boothe sociazione con Drop of Water Productions Acconciature: Karyn Huston Distribuzione: Teodora Film Supervisore costumi: Anne Gorman Prima: (Roma 17-10-2008; Milano 17-10-2008) Supervisori musiche: Season Kent, Matt Kierscht Soggetto e sceneggiatura: Daniel D. Davis Interpreti: Jessica Lange (Arvilla), Kathy Bates (Margene), Direttore della fotografia: Jeffrey L. Kimball Joan Allen (Carol), Tom Skerritt (Emmett), Christine Baranski Montaggio: Anita Brandt-Burgoyne, (Francine), Victor Rasuk (Bo Douglas), Tom Amandes (Bill), Musiche: Jeff Cardoni Tom Wopat (Arlo), Robert Conder (tassista), Jayson Creek Scenografia: Christopher R. DeMuri (maitre), Arabella Field (poliziotto in motocicletta), Kari Hawker Costumi: Sue Gandy (sposina), Kristen Marie Jensen (studentessa), Ivey Lloyd Produttori esecutivi: R. Michael Bergeron, Bob Brown (Evelyn), Bruce Newbold (vescovo Paul Evans), Steve O’Neill Produttore associato: Lauren Timmons (dottore), Laura Park (Riva Fox), Jodi Russell (Alison), Amber Casting: Avy Kaufman, Judi McKee Woody (Crystal), Christina Thurmond (cameriera) Aiuti regista: Eric A. Pot, Robert “Skid” Skidmore, Taylor Phil- Durata: 93’ lips Metri: 2230

rvilla Hoden, dopo 20 anni di ma- Margene e Carol, dopo aver rassicu- catto, ma, soprattutto, di quell’amore che trimonio perde il suo amatissimo rato l’amica sul futuro – potrà andare a spaventa e lascia senza fiato nell’attesa di A marito. La figlia di lui, Franci- vivere da una di loro –, insieme a lei par- un incerto domani. ne, vuole le ceneri del padre per dargli tono verso il confine alla ricerca di nuove Il regista volutamente sceglie un’anda- degna sepoltura nel cimitero di famiglia, emozioni. tura pacata, delle strade poco battute per vicino alla madre, ma Arvilla non è d’ac- far viaggiare la vecchia Bonneville guida- cordo, perché ha promesso al marito di n paesaggio mozzafiato, tre gran- ta dalle tre donne, come a permettere loro spargere le sue ceneri nei luoghi a loro di interpreti e dei dialoghi irresi- di fermarsi, rallentare, guardare, ma soprat- cari. Francine, nonostante la richiesta del U stibili. A volte basta “poco” per tutto “guardarsi”. E, di rimando, allo spet- defunto, non vuole sentire ragioni: o le fare un film, a volte basta mescolare nel tatore offre l’opportunità di godersi dei pa- ceneri verranno portate da lei in Califor- senso giusto, come dicevano i vecchi al- esaggi isolati, ameni e forse proprio per nia, o lei sfratterà Arvilla dalla casa pa- chimisti, per ottenere cose incredibili. questo così comunicativi. terna. La povera vedova non ha scelta, Si farebbe, però, un gran torto a usare Proprio come i volti delle tre protago- chiama le sue due più care amiche, Mar- il sostantivo “fortuna” per la pellicola Quel niste incarnate da Jessica Lange, Kathy gene e Carol, e si mette in marcia verso il che resta di mio marito dell’esordiente Bates e Joan Allen. Detto questo, ogni sud degli Stati Uniti. Christopher N. Rowley, perché dietro c’è commento sulla loro performance risulte- Durante il cammino le tre donne si con- studio, ricercatezza e professionalità no- rebbe superfluo; vale la pena, però, sotto- frontano sui grandi temi della vita, scher- nostante un canovaccio poco originale che lineare che in questa pellicola hanno sa- zano e, qualche volta, piangono, ma si so- lascia uno spazio limitato ai virtuosismi puto mettere da parte l’egoismo, quasi stengono sempre a vicenda. narrativi. naturale negli attori, per far luce l’una al- Arvilla, in particolare, è molto combat- Un road movie sulle strade america- l’altra con un effetto complicità che fa so- tuta: vorrebbe mantenere la promessa fat- ne, dunque, che, però, si trasforma, quasi spettare sul serio che tra di loro ci sia sta- ta, ma ha paura, allo stesso tempo, di do- da subito, in un viaggio nell’anima, con una ta una vita di racconti e segreti condivisi. ver abbandonare quella che considera la compagna d’eccezione: la paura nelle sue Quel che resta di mio marito, in con- sua casa. molteplici vesti. Vesti che le tre donne, clusione, è un film brillante che confonde Escogita così un’idea, butta un po’ come in un rito tribale, cercano di strac- piacevolmente il riso alle lacrime e che delle ceneri del marito in ogni luogo che ciare a suon di risate, progetti futuri e un’af- avvolge con sentimenti un po’ retrò che, visita durante il tragitto nella speranza che fettività tutta femminile. come la vecchia Cadillac Bonneville, man- la figliastra non si accorga di nulla. Ma non solo; la pellicola racconta an- tengono ancora un certo fascino per chi Purtroppo, in California, Francine si che dell’amore, quello garbato che non ha sa come apprezzarli. rende conto di essere stata gabbata e cac- bisogno di essere urlato, quello che è fat- cia via Armilla dal funerale. to di promesse che valgono più di ogni ri- Francesca Piano

22 Film Tutti i film della stagione

LA DUCHESSA (The Duchess)

Gran Bretagna/Italia/Francia 2008

Regia: Saul Dibb Bunker, Anita Burger, Maureen Hetherington, Stephanie Ho- Produzione: Michael Kuhn, Gabrielle Tana per Paramount Van- vette, Marc Pilcher, Loulia Sheppard, Manny Stirpe, Christine tage/Pathé/BBC Films/Pathé Renn Productions/Bim Distibu- Whitney, Rosemary Warder zione/Qwerty Films/Magnolia Mae Films Supervisore effetti speciali: Mark Holt Distribuzione: Bim Supervisori effetti visivi: Adam Gascoyne (CIS London), Prima: (Roma 2-1-2009; Milano 2-1-2009) Charlie Noble (Double Negative) Soggetto: tratto dalla biografia Georgiana di Amanda Foreman Coreografie: Francesca Jaynes Sceneggiatura: Jeffrey Hatcher, Anders Thomas Jensen, Saul Interpreti: (Georgiana, la duchessa del De- Dibb vonshire), (duca di Devonshire), Charlotte Direttore della fotografia: Gyula Pados Rampling (Lady Spencer), Dominic Cooper (Charles Grey), Montaggio: Masahiro Hirakubo Hayley Atwell (Bess Foster), Simon McBurney (Charles Fox), Musiche: Rachel Portman Aidan McArdle (Richard Brinsley Sheridan), John Shrapnel Scenografia: Michael Carlin (generale Grey), Alistair Petrie (Heaton), Patrick Godfrey (Dr. Costumi: Michael O’Connor Neville), Michael Medwin (narratore), Justin Edwards (Ma- Produttori esecutivi: Carolyn Marks Blackwood, Amanda caroni), Richard McCabe (Sir James Hare), Calvin Dean (do- Foreman, François Ivernel, Christine Langan, Cameron Mc- mestico della casa Devonshire), Hannah Stokely (cameriera Cracken, David M. Thompson della casa Devonshire), Andrew Armour (Burleigh), Emily Produttore associato: Andrew Semans Jewell (Nanny), Bruce Mackinnon (Sir Peter Teazle), Geor- Co-produttori: Alexandra Arlango, Colleen Woodcock gia King (Lady Teazle), Luke Norris (valletto), Eva Hrela (Char- Direttore di produzione: Nick Laws lotte a 3 anni), Poppy Wigglesworth (Charlotte a 10 anni), Casting: Lucy Bevan Emily Cohen (Harriet), Mercy Fiennes Tiffin (Piccola G), Aiuti regista: Josh Robertson, Paul Cathie,Toby Hosking, Tom Sebastian Applewhite (Augustus), Angus McEwan (Lord Breester, Sandrine Loisy, Nick Shuttleworth Robert), Kate Burdette (Lady Harriet), Laura Stevely (Lady Art director: Karen Wakefield Elizabeth), Ben Garlick (Lord Ambrose), Max Bennet (Lord Arredatore: Rebecca Alleway Walter) Trucco: Daniel Phillips Durata: 110’ Acconciature: Barbara Taylor, Jo Adams, , Gill Metri: 2920

nghilterra XVIII secolo. Lady Ge- va. L’idillio dura poco. Elizabeth, infatti, Passa qualche mese e la duchessa sco- orgiana Spencer è una spensie- cede al corteggiamento di William e tra la pre di aspettare un figlio dall’amante. Co- I rata ragazza della buona nobiltà disperazione e il disgusto di Georgiana ne munica la situazione a William che la spe- inglese. Le sue giornate trascorrono tran- diviene l’amante ufficiale. disce in campagna per concludere la gra- quille tra giochi, balli e scherzi con le La povera donna, tradita doppiamen- vidanza senza destare sospetti. amiche, fino a quando sua madre le comu- te, trova conforto fra le braccia di un vec- Nasce una bambina che viene affida- nica che andrà in sposa a William Caven- chio amico, il conte Charles Grey con cui ta, con grande dolore di Georgiana, alle dish, duca del Devonshire. inizia una relazione sentimentale. cure della famiglia Grey. Georgiana aspetta con ansia il giorno William, venuto a conoscenza del nuo- La donna fa ritorno a palazzo consa- delle nozze illudendosi di avere davanti a vo amore della moglie, le propone un pat- pevole che la sua vita sarà solo frustrazio- sé un futuro radioso. to: un figlio maschio in cambio di una co- ne e accettazione di un marito disumano. Le sue aspettative, però, vengono ben spicua somma di denaro e la libertà di vi- Un giorno, a una festa rincontra Char- presto disattese: pochi giorni dopo lo sfar- vere successivamente la sua storia con les che le dice che la loro bambina sta bene zoso matrimonio; infatti, William si dimo- Charles. e che lui sta per sposarsi. stra egoista e poco incline alla vita di cop- Geargiana accetta e dopo innumerevoli Alcune note alla fine del film raccon- pia. umiliazioni dal marito, tra cui uno stupro, tano che Georgiana ha vissuto il resto del- La donna ne soffre, ma si augura che mette al mondo il tanto desiderato maschio. la vita curando i suoi figli e dividendo il un erede possa migliorare la situazione. Finalmente sciolta da ogni vincolo la marito con l’amica Elizabeth. Passa del tempo e, nonostante diverse donna riprende, insieme a Charles, le fila maternità, il figlio maschio sembra non della sua vita. William, però, se in un primo e commedie in costume che un arrivare. William ha inasprito il carattere momento si è dimostrato indifferente alla tempo infarcivano notevolmente e Georgiana sconsolata si butta nella mon- cosa, dopo qualche tempo, inizia a essere L la programmazione nelle sale, danità e nella vita politica. A una festa, insofferente a questo pubblico tradimento e sembrano ormai relegate a episodi isolati incontra Lady Elizabeth Foster e, rimasta minaccia la moglie di non farle vedere più i nel panorama cinematografico mondiale. colpita dal carisma della donna, la invita figli se non chiude la relazione. Troppo costose, ambiziose e intente a a vivere a palazzo come sua dama di com- Georgiana prima rifiuta ogni compro- raccontare storie, regalare emozioni di cui pagnia. Più passano i giorni, più l’amici- messo, poi però cede alla richiesta e ritor- il pubblico, neanche quello cosiddetto zia fra le due donne diviene forte e sincera na “ufficialmente” con il marito. Charles “rosa”, sente più il bisogno. Parrucche, cri- e questo nuovo affetto regala a Georgiana addolorato la implora, inutilmente, di ri- noline e bustini sembrano andare troppo quella linfa vitale che da tempo le manca- pensarci. stretti alle donnine emancipate del nuovo

23 Film Tutti i film della stagione

Lady Georgiana, infatti, con la sua pro- posta non voleva certo chiedere al marito la legittimazione dei sui pruriginosi istinti, ma il riconoscimento di una dignità più volte stu- prata, di un’umanità che sembra mancare nelle fredde stanze della sua magione. Un “freddo” che il regista riesce a far percepire attraverso delle particolari inquadrature dal basso che esaltano la grandezza degli am- bienti e, allo stesso tempo, sottolineano la meschinità di chi vi ruota attorno. Lady Georgiana, un’apprezzabile Kei- ra Knightley, sembra ribellarsi a questa bassezza, ma poi ne diventa complice ac- cettando ogni richiesta del marito con se- rena rassegnazione. Le feste, il gioco d’azzardo e lo cham- pagne, lungi dall’essere parte del film, ne diventano, invece, la cornice scrostata, perfetta però a racchiudere la vita di una donna la cui fortuna è cagione delle sue millennio che alla cipria preferiscono il marito, seduto al capo opposto, e all’aman- stesse disgrazie. botulino e alle dame di compagnia un buon te di lui, posizionata al centro, un patto: Nonostante la chiave di lettura forse un agente. poter vivere anche lei con il suo amante. po’ troppo moderna, La Duchessa, cine- Eppure, siamo così sicuri che queste L’inevitabile risposta del marito umilia- matograficamente, conserva un impianto storie d’altri tempi siano così lontane dal to è “sgualdrina”. stilistico decisamente classico (niente a nostro comune sentire dal non comunicarci Trascendendo dal contesto e dalla par- che vedere, per intenderci, con la Maria più nulla? ticolare situazione coniugale è interessan- Antonietta di Sophia Coppola), ma impre- Per rispondere a questa domanda vale te notare quanto facilmente certi epiteti ziosito da guizzo intimista che potrebbe la pena di guardare l’ultimo lavoro del re- resistano all’usura del tempo e vengano coinvolgere un pubblico, di solito scettico gista Saul Dibb, La Duchessa e, in parti- utilizzati per rinchiudere in un recinto di davanti a un cartellone con troppi merletti. colare, una scena. Un lungo tavolo dove recriminazioni ogni “velleità” femminile. lei, lady Georgiana Spencer, propone al Questo dovrebbe far riflettere. Francesca Piano

LUI, LEI E BABYDOG (Heavy Petting)

Stati Uniti, 2007

Regia: Marcel Sarmiento Aiuti regista: Josh Newport, Vadim Epstein Produzione: Peter Glatzer, Vince P. Maggio, Marcel Sarmiento Arredatore: Lisa Scoppa per SarcoFilms/LaSalleHolland Trucco: Carla Antonino, Suzanne DeSimone Distribuzione: Eagle Pictures Interpreti: Malin Akerman (Daphne), Brendan Hines (Char- Prima: (Roma 14-8-2008; Milano 14-8-2008) lie), Kevin Sussman (Ras), Steve Rosen (venditore), Sam Soggetto e sceneggiatura: Marcel Sarmiento Coppola (tipo strambo), Juan Carlos Hernandez (Juan), An- Direttore della fotografia: Tim Ives thony Fazio (proprietario della pizzeria), Geoffrey Cantor (Ste- Montaggio: David Codron, Phyllis Housen fan Roche), Michael Ray Escamilla (Ricky), Shawand McKen- Musiche: Julian Nott zie (la signora sfacciata), Lauren Potter (ragazza graziosa), Scenografia: Mark White Annie V. Ramsey (ragazza strana), Krysten Ritter, Eric Zuc- Costumi: Lynn Falconer kerman, Karen Shallo,Mason Pettit, Mike Doyle, Jennifer Ike- Co-produttori: Gill Holland, Lillian LaSalle da, Martha Millan Direttore di produzione: Michael Sledd Durata: 98’ Casting: Sheila Jaffe Metri: 2600

harlie, proprietario di un nego- essere completamente stregato da quella periodo dopo la morte del suo amato ca- zio di torrefazione di caffè, è un ragazza che conosce appena. Daphne va a gnolino, Fiocco d’avena. Pochi giorni C ragazzo timido e imbranato che trovare Charlie al negozio e il giovane le dopo, Daphne è di nuovo felice, ha con sé sogna il grande amore. Una sera, a una prepara una miscela di caffè speciale che un nuovo cane, il suo nome è Babydog. festa, il giovane resta affascinato da una battezza col suo nome. Charlie, che non Oltre al vivace cucciolo, Charlie deve ve- bellissima bionda di nome Daphne. Il gior- ha una particolare passione per i cani, sco- dersela anche con la concorrenza di Ja- no dopo, Charlie confida all’amico Ras di pre che la ragazza sta passando un brutto mes, un giovane medico che ha molta con-

24 Film Tutti i film della stagione fidenza coi cani e che sa come colpire al cagnolino. Una sera, Charlie rivede Daph- Poliziotto a 4 zampe con il bravo James cuore la ragazza. Ras consiglia a Charlie ne e le dice che l’errore più grande che Belushi. di non mollare, deve riuscire a conquista- commettiamo è quando cerchiamo di mi- Molto più modestamente, Lui, lei e re il cuore di Daphne per sconfiggere la surare i nostri sentimenti; era convinto di Babydog si presenta come un film legge- concorrenza di Babydog nel cuore della essere un romantico ma non sa nulla del- ro e innocuo come una brezza estiva. Die- ragazza. Una sera, Charlie riesce a salire l’amore vero e ora ha perso sia lei che tro la macchina da presa c’è il giovane a casa di Daphne e, proprio mentre la ra- Babydog. A casa, Ras promette a Charlie Marcel Sarmiento, alla sua seconda esile gazza sta per cedere al suo corteggiamen- che lo aiuterà, ma in quel momento Daph- regia cinematografica. to, ci si mette di mezzo Babydog che deve ne telefona dicendo che Babydog è fuggi- Una lei biondina (Malin Akerman già uscire a fare i suoi bisogni. Tornato a casa, to. Charlie e Daphne ritrovano Babydog e ammirata nei panni della sorella ruba- Charlie trova Daphne ubriaca e i due fini- fanno la pace. Charlie prepara nuove mi- cuori della protagonista Katherine Heigl scono per addormentarsi. Il giorno dopo, scele di caffè per clienti felici. Sei settima- nella commedia 27 volte in bianco di Ras cerca di non scoraggiare l’amico. Di ne dopo, Ras si è trovato un nuovo lavoro Anne Fletcher e nell’irriverente Lo spac- nuovo per strada, di sera tardi, per far fare come dog-sitter mentre Daphne torna a cacuori di Bobby e Peter Farrelly accan- i bisogni a Babydog, Charlie non riesce a casa con un gattino. to a Ben Stiller), un lui imbranatuccio rientrare in casa perché Daphne si è ad- (Brendan Hines, faccia da bravo ragaz- dormentata. Disperato e chiuso fuori, l triangolo no, non l’avevo consi- zo e qualche partecipazione a serie te- Charlie va a casa da Ras con Babydog. Il derato ....” cantava Renato Zero levisive come Senza traccia e The Midd- mattino dopo, Daphne si scusa con Char- “I tanti anni fa, ed eccoci a un altro leman) e un viziato cagnolino. Tutto scon- lie per l’accaduto e chiede di badare al suo triangolo amoroso, un ménage à trois dav- tato. Se non fosse per quella “faccia un cane ancora per qualche ora. Accade però vero ‘sui generis’: lui, lei e un delizioso iper- po’ così” di Kevin Sussman (già visto che, grazie alla presenza di Babydog, la affettuoso cagnolino. “L’amore è amore, in- nella serie televisiva “cult” Ugly Betty) nei caffetteria di Charlie si riempie di nuovi dipendentemente dal fatto che sia una panni di Ras, l’amico del cuore del pro- clienti con i loro amici a quattro zampe. persona o un cane” dice la bionda prota- tagonista, saggio consigliere dall’ina- Anche Ras si accorge che in compagnia di gonista al suo impacciato corteggiatore. E spettato futuro da dog-sitter e, manco a Babydog riesce ad abbordare molte ragaz- l’amore finisce per trionfare, al di là delle dirlo, una frana con le donne. Una se- ze. Quella sera, Charlie riesce finalmente disavventure buffe, ma prevedibili, del no- gnalazione, tenetelo d’occhio nell’ultimo ad allontanare Babydog dalla camera da stro protagonista, che deve vedersela con film dei fratelli Coen Burn After Reading, letto di Daphne, ma la ragazza sospetta che un inedito rivale a quattro zampe. celebrata commedia con il duo di star il suo cagnolino interessi a Charlie più di Certo, di simpatici protagonisti a quat- Clooney – Pitt: il nostro Kevin ha una pic- lei. Charlie ammette che per lui è più faci- tro zampe il cinema è pieno, per non tor- cola parte, eh già quella faccia non è le dire di essersi innamorato di un cane nare troppo indietro al mitico Lassie ne ci- sfuggita neppure ai Coen! piuttosto che di lei. Anche Ras crede che tiamo solo due più recenti: Turner e il “ca- ormai Charlie abbia un’ossessione per il sinaro” con un Tom Hanks giovanotto e Elena Bartoni

LOWER CITY (Cidade baixa)

Brasile, 2005

Regia: Sérgio Machado Direttori di produzione: Claudia REis, Marcelo Torres Produzione: Walter Salles per VideoFilmes Aiuti regista: Marcia Faria, Maria Farkas, Daniela Carvalho Distribuzione: Iguana Film Trucco: Rosa Versoça Prima: (Roma 4-7-2008; Milano 4-7-2008) V.M.: 14 Interpreti: Wagner Moura (Naldinho), Lazaro Ramos (Deco), Soggetto e sceneggiatura: Sérgio Machado, Karim Ainouz Alice Braga (Karinna), José Dumont (Sergipano), Harildo Deda Direttore della fotografia: Toca Seabra (Careca), Maria Menezes (Luzinete), João Miguel (Edvan), Montaggio: Isabela Monteiro de Castro Debora Santiago (Sirlene), Leno Sacramento (Rufino), Ricar- Musiche: Carlinhos Brown, Beta Villares do Spencer (Marcelo), Divina Valéria (Zilu), Tinho Bahia (pu- Scenografia: Marcos Pedroso gile), Fernanda dei Freitas (Nilma), Anuréa Elia (D Lenita), Costumi: Andrè Simonetti, Cristina Camargo Agnaldo Lopes, Ricardo Luedy (clienti Karinna) Produttore esecutivo: Mauricio Andrade Ramos Durata: 100’ Produttori associati: Robert Bevan, Donald Ranvaud Metri: 2469

rasile. Deco e Naldinho si gua- saggio per Salvador, chiedono una doppia mento tra galli, si scatena una rissa e Nal- dagnano da vivere trasportando prestazione sessuale. Karinna accetta. Ver- dinho, nel tentativo di sedare gli animi, ha B merci sulla loro vecchia barca a so sera, si parte. la peggio. Ferito da un coltello, rimane a motore. Sono amici da una vita, dividono L’indomani fanno sosta a Cachoeira. terra sanguinante. Deco allora, come una tutto, ogni cosa. Anche la bella e ossige- Devono scaricare sacchi di cibo per cani. furia, si accanisce sull’aggressore. In pie- nata Karinna, prostituta conosciuta per Decidono di fermarsi, il tempo di bere una na notte, i tre sono di nuovo in barca, di- caso in un bar. A lei, in cambio di un pas- cosa. Ma nel locale, dove c’è un combatti- retti a Salvador.

25 Film Tutti i film della stagione

Qui, un dottore rimargina la ferita di ’esordio di Sergio Machado con- gico destino. Come se indossassero un Naldinho. La vita può ricominciare. Ma ferma la sua propensione a in- abito da cui è difficile spogliarsi. Anche il ora, tra i due vecchi amici, si è insinuata L dagare l’animo umano, soprattut- loro fare all’amore con l’affascinante Karin- Karinna. Il suo corpo, bello e disponibile, to se questo è messo in condizioni estre- na (Alice Braga), rimanda un senso di squal- passa tra le braccia di uno a quelle del- me, così come già fece nel bel documen- lore, di fine. Proprio perché è un amore cer- l’altro. Si va avanti così, per giorni. tario At the Edge of the Earth. Vale la pena, cato, desiderato, quasi violento. Destinato, Intanto, i loro tentativi di uscire da inoltre, ricordare che è stato assistente di perciò, inevitabilmente a spegnersi. quella spirale di povertà puntualmente fal- Walter Salles (qui in veste di produttore in- Un film senza speranza, trattato però con liscono. Le loro squallide vite sono lì a di- sieme a Mauricio Andrade Ramos) in Cen- delicatezza e senza eccessivi tormenti. mostrarlo. Karinna fa la spogliarellista in tral do Brasil, che pur trattava tematiche di A rendere ben leggibile questo dram- un locale e ha rapporti con chiunque la violenza e disperazione in una terra diffi- ma, la bellissima fotografia di Toca Sear- paghi. Presto rimarrà incinta. Deco rimette cile qual è il Brasile. ba, oltre, naturalmente, la bravura degli attori che, non solo formano un trio perfet- i guantoni e torna a boxare, ma è costretto L’azione qui si svolge in larga parte to, ma ci restituiscono una verità fuori dal- ad accettare incontri fasulli. Infine, il più nella città di Salvador e più precisamente la norma. Così la regia, attenta e scrupo- debole, Naldinho, non trova di meglio che nella Chidade Baixa, zona in pieno svilup- losa a catturare ogni singola espressione. legarsi a un malavitoso del quartiere. po economico. Ma alla modernità del po- Unica nota un po’ stonata, ci è parsa Unico appiglio è l’amore ossessivo che sto, che a malapena intravediamo, si con- la scrittura. A tratti ingenua e un tantino ambedue provano per la donna. Per lei, trappone la vita di questi tre disperati, alla esplicativa. Ma ciò non toglie freschezza Deco e Naldinho si troveranno ad azzuf- ricerca affannosa di una felicità improba- e vitalità a questa pellicola. farsi come quei due galli a Cachoeira. A bile. Le loro esistenze, dipinte di scuro, curar loro le ferite ci penserà Karinna. appaiono fin da subito segnate da un tra- Ivan Polidoro

MILK (Milk)

Stati Uniti, 2008

Regia: Gus Van Sant Acconciature: Debra Dietrich, Michael White, Sterfon Demin- Produzione: Bruce Cohen, Dan Jinks, Michael London per Fo- gs, Tess Green, Robert Mruck, Jennifer Tremont cus Features/Axon Films/Groundswell Productions/ Jinks/ Coordinatore effetti speciali: Tom Sindicich Cohen Company/Sessions Payroll Management Supervisore effetti visivi: Chel White Distribuzione: Bim Coordinatore effetti visivi: Collin Fowler (Illusion Arts) Prima: (Roma 23-1-2009; Milano 23-1-2009) Supervisore costumi: Victoria DeKay Soggetto e sceneggiatura: Dustin Lance Black Interpreti: Sean Penn (Harvey Milk), Emile Hirsch (Cleve Jo- Direttore della fotografia: Harris Savides nes), Josh Brolin (Dan White), Diego Luna (Jack Lira), James Montaggio: Elliot Graham Franco (Scott Smith), Alison Pill (Anne Kronenberg), Victor Musiche: Danny Elfman Garber (Sindaco George Moscone), Denis O’Hare (Senatore Scenografia: Bill Groom John Briggs), Joseph Cross (Dick Pabich), Stephen Spinella Costumi: Danny Glicker (Rick Stokes), Lucas Grabeel (Danny Nicoletta), Brandon Produttori esecutivi: Dustin Lance Black, Barbara A. Hall, Boyce (Jim Rivaldo), Howard Rosenman (David Goodstein), William Horberg, Bruna Papandrea Kelvin Yu (Michael Wong), Jeff Koons (Art Agnos), Ted Jan Direttore di produzione: Barbara A. Hall Roberts (Dennis Peron), Boyd Holbrook (Denton Smith), Frank Casting: Francine Maisler M. Robinson, Allan Baird, Tom Ammiano (se stessi), Carol Aiuti regista: David J. Webb, John R. Saunders, Grace Liu, Ruth Silver (Thelma), Hope Tuck (Mary Anne White), Steven Ian Calip, Michael Jordan, Neil Lewis Wiig (McConnely), Ashlee Temple (Dianne Feinstein), Wendy Operatori: Robert Dalva, Stephen Lighthill, Michael Chin, Will Tremont King (Carol Ruth Silver), Kelvin Han Yee (Gordon Lau), Arnot Robert Chimento (Phil Burton), Ginabel Machado (Lily), Da- Art director: Charley Beal niel Landroche (giovane adolescente), Trace Webb (ragazzo Arredatore: Barbara Munch dei volantini), Mark Martinez (Sylvester), Catherine Cook, Joe Trucco: Steven E. Anderson, Gretchen Davis, Gregory Nicote- Meyers (cantanti opera Tosca) ro, Karen Bradley, , Toby Mayer, Jenny-King Durata: 128’ Tu r ko Metri: 3400

8 novembre 1978. 9 giorni prima un’attività commerciale (chiamata “Castro Diventa, così, ben presto il paladino della della sua morte, Harvey Milk sta Camera”) nel quartiere popolare di Ca- comunità di Castro e appassiona omoses- 1 registrando su nastro le tappe stro, diventato punto di riferimento per la suali ed eterosessuali, giovani e anziani. della sua vita e della sua carriera comunità gay. Il negozio di fotografia di- A questo punto, decide di entrare in politi- 1970, New York. Milk, alla soglia dei venta ben presto il ritrovo di un gruppo di ca, candidandosi per la carica di consi- 40 anni, conosce Scott Thomas che per persone e amici che sostiene il nascente gliere comunale. In questa sua attività, tro- molti anni sarà il suo compagno attivismo di Harvey. Questi inizia a essere va sostegno in Scott e nel gruppo dei suoi 1972. Harvey e Scott si trasferiscono a un militante, improvvisa comizi nei quali fidati amici e, tra questi, c’è Cleve Jones. San Francisco, dove mettono in piedi chiede pari diritti e opportunità per tutti. Nonostante abbia portato entusiasmo, non

26 Film Tutti i film della stagione viene eletto. Tuttavia non si perde d’ani- mo e con determinazione ritorna alla ca- rica per entrare nel governo cittadino. Nel corso del suo quarto tentativo, Scott lascia Harvey, non potendo più tollerare questo susseguirsi di speranze e delusioni. Duran- te l’ultima campagna elettorale però, Milk viene eletto consigliere per il 5° Distretto, diventando il primo gay dichiarato ad as- sumere una carica istituzionale. Nel frat- tempo, inizia una relazione con Jack Lira, un ragazzo latino. In municipio, conosce il conservatore Dan White. Malgrado le differenze, tra i due si buttano le basi per un rapporto lavorativo. White lo invita al battesimo di suo figlio. Il loro rapporto però si fa teso dopo che Milk, in consiglio, non appoggia il progetto di White. Questi si sente tradito e comincia ad andargli con- tro su tutte le iniziative. Nel frattempo, Jack, non riuscendo a sopportare la scarsa presenza del suo privata, che ricrea l’atmosfera di un pae- (1993) di De Palma. Ma sorprendono an- amante, si toglie la vita impiccandosi. se, dove c’era il sogno di un cambiamento che le prove mimetiche e sofferte di un Milk è incredulo e stravolto dal dolore progressista da una parte e le radici con- grande Josh Brolin (Non è un paese per dopo che ritrova il corpo senza vita in servatrici che lo ostacolavano dall’altra (le vecchi e W.), Emile Hirsch (Into the Wild) casa. Da un punto di vista politico, si sta figure della cantante-attivista Anita Bryant e James Franco (i tre Spiderman). battendo contro la “Proposition 6”, leg- e del senatore John Briggs). Milk è anche Al tempo stesso però il film del cine- ge sponsorizzata dal senatore John Brig- ma non soltanto una riuscita ricostruzione asta statunitense può essere anche visto gs che prevedeva il licenziamento degli d’epoca. Sembra invece un film che è sta- come un lunghissimo flashback che dura insegnanti dichiaratamente gay. Questa to realizzato negli anni Settanta. Recente- per quasi tutto il film. Quei nastri dove il campagna era stata intrapresa dall’ultra mente, nel cinema statunitense, aveva dato 18/11/78, 9 giorni prima della sua morte, conservatrice cantante e attivista Anita questa stessa impressione American Gan- registra la sua voce, sono una sorta non Bryant Il 7 novembre del 1978, dopo una gster di Ridley Scott. In effetti queste due solo di autobiografia che poi prende for- lunga ed estenuante battaglia, la legge pellicole condividono un volontario sfasa- ma attraverso i filmati della propria memo- non passa e Milk e il suo gruppo possono mento nella prospettiva degli ambienti e ria, ma, soprattutto, di un testamento, come finalmente festeggiare. una perdita di consistenza cromatica che se il protagonista avvertisse quasi la sua Intanto White, che non ricopre più la riportano, non solo a livello visivo ma so- fine. Chiaramente Van Sant non si spinge carica di consigliere, si dimostra sempre prattutto sensoriale, all’interno di quel de- nella totale destrutturazione del biopic più instabile e insofferente ai successi di cennio. Il direttore della fotografia dei due come in Last Days, ispirato agli ultimi gior- Milk. Cerca di riottenere il suo posto in film è infatti Harris Savides (che collabora ni di vita del leader dei Nirvana Kurt Co- municipio trovando però l’opposizione del spesso con Van Sant e ha lavorato anche bain, nel quale cercava soprattutto di cat- sindaco Moscone. La mattina del 27 no- con David Fincher in Zodiac e con James turare e materializzare l’allucinazione sog- vembre, l’uomo entra nel municipio di San Gray in The Yards), forse oggi uno dei mi- gettiva e squarci di visioni oniriche, entran- Francisco. Ottiene un colloquio col sinda- gliori tecnici per immergere in una dimen- do quasi all’interno di un mondo sopran- co e poi gli spara. Successivamente si di- sione temporale passata. Inoltre, la pelli- naturale. Però Milk è denso di slanci im- rige verso l’ufficio di Milk e lo fredda bru- cola appare in sintonia con il miglior cine- provvisi, di percezioni ed emozioni epider- talmente. A San Francisco, Harvey e il sin- ma americano politico di quegli anni. C’è miche, come quella in cui ritorna a casa e daco Moscone vengono commemorati con un momento in cui il protagonista avverte vede il suo compagno impiccato, o tutta la una grande fiaccolata che attraversa le di essere pedinato. Non accade niente, ma folgorante parte finale in cui il suo volto, strade della città. lui accelera il passo e lascia avvertire una dopo che Dan White gli ha sparato, guar- paura che cerca di nascondere. Anche in da come ultima immagine il teatro dove prima vista, Milk potrebbe appa- Tutti gli uomini del Presidente (1976) di stanno rappresentando La Tosca, opera rire il biopic più classico dell’ope- Alan J. Pakula era presente un momento che era andato a vedere qualche giorno A ra di Gus Van Sant. La vita del simile dove Robert Redford, nei panni di prima. Ecco, in quella scena, nel senso di protagonista, il primo politico dichiarata- Bob Woodward, percorreva la strada di not- improvvisa solitudine che si avverte in quel mente gay a essere eletto in una carica te e si avvertiva la presenza di qualcuno momento, il volto di Sean Penn appare ‘di- pubblica, viene infatti ripercorsa dal 1970 che lo stava inseguendo di nascosto. viso in due’ tra malata estasi e straziata al 1978, attraverso consistenti ellissi tem- L’opera di Van Sant quindi può essere disperazione, proprio come quello di Tom porali: il primo incontro con Scott Thomas, inquadrata come potente esempio di cine- Hanks in Philadelphia (1993) di Jonathan il trasferimento a San Francisco nel quar- ma civile, con attori al meglio. Il trasformi- Demme mentre ascolta la voce della Cal- tiere di Castro, l’attività e l’impegno politi- smo e l’aderenza fisica ed emotiva di Sean las che canta nell’opera lirica Andrea Che- co. Un disegno, quello di Van Sant, in per- Penn in Milk ricorda quella con cui ha in- nier. fetto equilibrio tra dimensione pubblica e terpretato l’avvocato di Carlito’s Way Milk riprende i movimenti, i percorsi

27 Film Tutti i film della stagione proprie dell’opera di Van Sant. L’inserimen- vo, hanno la consistenza e l’immediatez- quello che mostra direttamente sullo scher- to di filmati documentari (l’inizio del film con za di un filmino familiare e, da questo pun- mo. La fiaccolata finale è un momento di il repertorio che testimonia la persecuzio- to di vista, il regista lascia intenzionalmente cinema intensissimo ed emozionante, se- ne della polizia nei confronti degli omoses- scontrare formati diversi proprio come in gno di come il regista sappia straordina- suali con irruzioni nei bar e arresti tra gli Paranoid Park. Infine l’inquadratura di spal- riamente annegare dentro le proprie sto- anni ’50 e ’60) crea sempre quella sospen- le di Dan White mentre si sta avviando a rie. E da quel momento si ha come la sen- sione tra la realtà e la ricostruzione che uccidere prima il sindaco Moscone e poi sazione che il personaggio riprenda im- attraversa spesso la sua filmografia. Inol- Harvey Milk ha la stessa traiettoria di quella provvisamente vita proprio dalla fine. tre, le immagini del viaggio in auto di Har- di Elephant. Come un improvviso miracolo. vey e Scott verso San Francisco, con loro Milk è quindi un film di incredibile ric- che si inquadrano e guardano nell’obietti- chezza, che a un’attenta analisi va oltre Simone Emiliani

IMPY E IL MISTERO DELL’ISOLA MAGICA (Urmel aus dem Eis)

Germania, 2006

Regia: Reinhard Klooss, Holger Tappe Co-produttore: Andreas Fallscheer Produzione: Reinhard Klooss, Holger Tappe per Ambient En- Direttore di produzione: Fabian Mueller tertainment GmbH/Bavaria Pictures/Falcom Media Effetti speciali: Gildas Gerdes, Tino Waschke Distribuzione: Mediafilm Effetti visivi: Timo Schnitt Prima: (Roma 27-6-2008; Milano 27-6-2008) Voci: Wigald Boning/Gianluca Iacono (Professor Tibberton), Anke Soggetto: dal libro per bambini Urmel venuto dai ghiacci di Max Engelke/Cinzia Massironi (Piggy), Stefan Krause/Serena Cle- Kruse rici (pinguino Ping), Oliver Pocher/Riccardo Rovatti (Sonder- Sceneggiatura: Oliver Huzly, Reinhard Klooss, Sven Severin burg), Domenic Redl/Patrizia Mottola (Impy), Frank Schaff/ Montaggio: Fabian Mueller Davide Garbolino (Monty), Klaus Sonnenschein/Pietro Ubaldi Musiche: James Dooley (Pumpolonio), Bernhard Volger/Natale Ciravolo (Dimitri), Wol- Scenografia: Henning Ahlers, Jens Benecke fgang Volz/Claudio Moneta (Paki) Produttori esecutivi: oliver Huzly, Sebastian Riemen Durata: 87’ Line producer: Michael Waldleitner Metri: 2400

l professor Albert Siebenstein cattiveria ma solo perché si annoia da patico come solo i bambini sanno essere, vive sull’isola di Hula-Hula dove quando non è più re. Intanto, con l’aiuto nonostante spesso parli a sproposito, non I tiene una scuola di linguaggio del leone marino Solomone, Siebenstein, obbedisca mai a quello che gli viene detto per animali: insieme al figlio adottivo Tim, Ping e Monty riescono a liberare Impy e il dagli adulti e riesca sempre a cacciarsi nei Siebenstein insegna a parlare al pinguino re, ormai diventati grandi amici. guai ed è veramente dolcissimo quando, Ping, al varano Monty e al pellicano Paki. con disarmante innocenza, chiede al re Un giorno, trovano sulla spiaggia un uovo ratto dal bestseller in patria pub- Pumpolonio la ragione del suo odio nei pro- dal quale, una volta schiuso, esce fuori un blicato per la prima volta negli pri confronti. Dal punto di vista dell’anima- cucciolo di dinosauro. Subito accudito con T anni ’60 dallo scrittore ormai ot zione, funzionano decisamente meglio i per- amore dalla maialina Piggy, che si occu- tantacinquenne Max Kruse, arriva nelle sale sonaggi animali, come il simpatico varano pa delle pulizie e delle vettovaglie, il pic- italiane due anni dopo la sua realizzazione Monty (con la voce alla Duffy Duck di Davi- colo Impy cresce grande e forte, vivace e Impy e il mistero dell’Isola Magica, un film de Garbolino) e il pinguino Ping (buona la pasticcione come tutti i cuccioli. Dall’al- d’animazione in 3D rivolto espressamente resa della pelliccia che lo avvolge), ad ec- tra parte del mondo, l’ex re Pumpolonio, a un pubblico infantile. Incentrato sulle av- cezione della maialina Piggy (uno sforzo in dopo aver perso la corona, si annoia e venture di un gruppo di animali parlanti su più si sarebbe potuto fare per rendere più passa il tempo andando a caccia di ani- di un’isola sperduta nell’oceano, il film ha il simpatico e accattivante l’unica figura ma- mali esotici e in via di estinzione; saputo suo punto di forza non tanto nell’animazio- terna del film); risultano meno efficaci e dell’esistenza di Impy e dell’isola di Hula- ne in sé (di buona fattura ma non eccelsa) schematici i personaggi umani come il re Hula, Pumpolonio decide di partire alla e nemmeno nella sceneggiatura (eccessi- Pumpolonio e lo scienziato Siebenstein volta dell’isola con il fedele maggiordomo vamente sacrificata come spesso accade (che richiama espressamente alla mente Dimitri e un fucile da caccia. All’arrivo in questo genere di film), quanto, piuttosto, Albert Einstein), mentre è pessimo il diret- del re, Siebenstein e i suoi amici nascon- nella caratterizzazione dei personaggi dei tore dello zoo di Pumpolonia Zonderburgh, dono Impy in una grotta sotto il vulcano piccoli animaletti che si rifanno esplicita- come pessimo sono pure le gag che lo ve- che troneggia sull’isola. Il re riesce a sco- mente a modelli di comportamento propri dono protagonista. La colonna sonora è di prire il nascondiglio, ma una frana, pro- del monto infantile, come del resto era alla ordinaria amministrazione e ci risparmia vocata dall’improvviso risveglio del vul- base della stessa serie di racconto di Kru- canzoncine bislacche e fuori luogo (è già cano, blocca l’ingresso alla grotta, lascian- se. La storia è praticamente ridotta all’os- abbastanza la favola sulla “fata dei maiali- dolo solo con Impy. Ora che sono faccia a so, con una serie di episodi quasi slegati ni”, chissà cosa sarebbe uscito fuori per le faccia però, Pumpolonio non ha coraggio l’uno dagli altri e che non segue minima- canzoni). Il film è pieno di buoni sentimenti, di uccidere un cucciolo carino come Impy mente lo sviluppo del personaggio princi- senza però grondare sentimentalismo, con e confessa di non essere un cacciatore per pale di Impy. Il personaggio risulta però sim- un bel messaggio di tolleranza e compren-

28 Film Tutti i film della stagione sione per il diverso e di amore per la natu- con la voce di Louis Armstrong. La zanza- mente lo scoiattolo preistorico Scrat di L’era ra. Poco citazionismo ma piace il versante ra, che si vede all’inizio del film e che fini- glaciale 1 e 2, seppure con minor simpatia. gospel del leone marino Solomone che sce prima ibernata e poi scongelata al sole canta Nobody Knows The Trouble I’ve Seen dell’isola di Hula-Hula, richiama poi alla Chiara Cecchini

EX

Italia, 2008

Regia: Fausto Brizzi Produttore esecutivo: Salvatore Morello Produzione: Fulvio e Federica Lucisano per Italian Internatio- Casting: Denver M. Beattie nal Film. In coproduzione con Paradis Film/Mes Film. In colla- Aiuto regista: Alessandro Pascuzzo borazione con Rai Cinema Suono: Marco Fiumara Distribuzione: 01 Distribution Interpreti: Claudio Bisio (Sergio), Elena Sofia Ricci (Michela), Prima: (Roma 6-2-2009; Milano 6-2-2009) Silvio Orlando (Luca), Carla Signoris (Loredana), Vincenzo Sa- Soggetto e sceneggiatura: Fausto Brizzi, Marco Martani, lemme (Filippo) Nancy Brilli (Caterina), Cristiana Capotondi Massimiliano Bruno (Giulia), Malik Zidi (Marc), Cécile Cassel (Monique), Fabio De Direttore della fotografia: Marcello Montarsi Luigi (Paolo), Alessandro Gassman (Davide), Claudia Gerini Montaggio: Luciana Pandolfelli (Elisa), Flavio Insinna (don Lorenzo), Gianmarco Tognazzi (Cor- Musiche: Bruno Zambrini rado), Giorgia Würth (Roberta), Martina Pinto (Valentina) Scenografia: Maria Stilde Ambruzzi Durata: 120’ Costumi: Monica Simeone Metri: 3300

ei coppie protagoniste si alterna- to ed ex fidanzato della ragazza, geloso in gio abbandona i panni da don Giovanni e no sulla scena in un periodo com- maniera morbosa. Caterina e Filippo se- finalmente si riscopre padre. S preso tra Natale e San Valentino. guendo le direttive imposte loro dal giudi- Caterina e Filippo stanno divorziando per ce per riconquistare la fiducia dei figli, si n una commedia corale ben or- non avere l’affidamento dei figli, due ra- scoprono più innamorati di prima. Lore- chestrata, sul modello di Love gazzini “degeneri” che invece di accon- dana rimane ferita durante una rapina e I Actually e Manuale d’amore, Fau- tentarsi della playstation chiedono di an- Luca, di fronte all’eventualità di perdere sto Brizzi gioca con il tema degli amori fi- dare al teatro e al planetario. A giudicare la moglie, si prodiga per riconquistarla. niti e degli amori ritrovati. Dopo il succes- la loro causa, Luca, che, una volta messa Marc, consumato dalla gelosia e da un so dei due Notte prima degli esami, pelli- da parte la toga, ha problemi con la mo- rapporto a distanza ormai ingestibile, de- cole giovanilistiche che hanno sbancato il glie Loredana. Alla soglia dei cinquant’an- cide di fare una sorpresa a Giulia raggiun- botteghino, con Ex il regista romano si ni, l’uomo è in preda al complesso di Pa- gendola in Nuova Zelanda. Peccato che al confronta con una storia più “adulta”, ra- ter Pan e stufo della vita matrimoniale, si suo arrivo non trova la ragazza, ma anzi, gionando sul come si faccia presto a dive- trasferisce a vivere nella casa dove sta il credendola fuggita con un collega surfi- nire ex, ma in fondo sul come non lo si figlio universitario con altre ragazze. Luca sta, se ne torna sconsolato sui suoi passi. divenga mai. Il film inizia dove solitamente ha un’altra figlia, Giulia che vive e lavora Giulia è arrivata, a sua volta, a Parigi e le commedie romantiche finiscono: coppie a Parigi con il fidanzato Marc. Alla ragaz- per un casuale fraintendimento è convinta che si baciano e si giurano amore eterno. za viene proposta un’ottima trasferta in che Marc la stia tradendo. I due si incon- Tuttavia l’ordine iniziale è solo apparente; Nuova Zelanda e, dopo le iniziali tituban- trano in aeroporto durante lo scalo a Hong in fretta ci si trova a dover cercare di rior- ze, accetta la proposta, forte del suo amo- Kong e basta poco per riaccendere la pas- dinare un puzzle (come quello fatto da re con Marc. Sergio è un professore uni- sione. Don Lorenzo, ancora segretamente Marc e Giulia con la celebre foto Le Bai- versitario di psicologia, divorziato da otto innamorato di Elisa, fa le poste a Corrado ser de l’Hôtel de Ville) da mille pezzi. Ex è anni, con due figlie adolescenti di cui si è durante il suo addio al celibato, coglien- una commedia corale costruita sul sem- sempre occupato poco, troppo preso dalla dolo in flagrante con una spogliarellista. preverde motivo dell’amore altalenante, di passione per le donne. All’improvviso, a Elisa, già da tempo confusa circa i propri quello che finisce e rinasce, è soggetto a causa di un incidente stradale in cui la sua sentimenti, davanti all’altare, prima di pro- strappi e viene ricucito. Le sei coppie pro- ex moglie Michela perde la vita, è costret- nunciare il fatidico sì, decide di seguire il tagoniste rappresentano i prototipi delle to da un giorno all’altro, suo malgrado, a suo cuore, mentre Lorenzo senza pensarci problematiche amorose più comuni: dal di- occuparsi delle due ragazze. Elisa sta per a lungo scioglie i voti. Paolo, ormai impo- vorzio, alla gestione dei figli, al problema sposarsi con Corrado e scopre che il prete tente di fronte ai continui avvertimenti di della distanza, al tradimento. Alla fine, con che dovrà benedire la sua unione è niente- Davide, arriva a farsi lasciare dalla fidan- prevedibile ottimismo, l’amore vince su tut- meno che il suo storico ex, Lorenzo, eti- zata. Tuttavia, il destino vuole che sia lui a to, più forte delle incomprensioni, degli chettato con un dieci e lode nella sua clas- salvare la vita proprio al suo aguzzino, fe- equivoci e delle incompatibilità caratteria- sifica degli uomini avuti. Poi c’è Paolo, rito da un proiettile durante una rapina. I li. Con una non mascherata leggerezza un medico bonaccione innamorato di Mo- due diventano amici e si alleano, architet- diventa tutto possibile, senza ricorrere per nique, una dj vispa e alternativa, che è con- tando un piano per far fuori il nuovo spa- forza alla volgarità, accondiscendendo un tinuamente minacciato da Davide, poliziot- simante di Monique. Dulcis in fundo Ser- pubblico senza troppe pretese.

29 Film Tutti i film della stagione

gi assolutamente non scontati. Il televisivo Insinna, che si difende con molto onore, o De Luigi che sta diventando sempre più camaleontico e persino il cabarettista Da- rio Cassini. A fianco a loro, la professiona- lità di un Gassman, di un Tognazzi e di un brillante Silvio Orlando. Tanto che per un attimo ci si illude di trovarsi a che fare con una commedia degli anni ’60. E via allora alla ricerca del successo con le strategie del marketing più puro. La colonna sonora alla moda, una grande distribuzione, il li- bro scritto da Brizzi (“Il manuale degli Ex”) e edito da Mondadori, uscito in contempo- ranea con il film, foto e filmati nei titoli di coda di cento baci di sconosciuti inviati dal sito web del film nel corso dei mesi prece- denti all’uscita. Si è ricorsi persino al duo dei Jalisse, richiesti esplicitamente dal re- gista e inseriti in maniera ironica e spas- sosa in un simpatico cameo musicale al- In una gustosa confezione di intratte- pellicola piacevoli e divertenti. Accanto al- l’interno del costrutto filmico. Grande ritor- nimento, all’insegna di una regia lineare e l’utilizzazione di alcuni attori e delle loro no, anche se in comparsata, di Montesa- senza particolari vezzi artistici, Brizzi la- potenzialità di persuasione di una certa no, Angelo Infanti e l’ex morettiano Fabio scia spazio alla scrittura e a un girotondo fetta di pubblico, tipo Bisio, Salemme, Ge- Traversa. di attori che spazia dal grande schermo rini, Capotondi, Brilli c’è anche il recluta- alla televisione, rendendo i 120 minuti di mento e la prestazione di alcuni personag- Veronica Barteri

SAW V (Saw V)

Stati Uniti/Canada, 2008

Regia: David Hackl Supervisore effetti speciali: Jeff Skochko Produzione: Mark Burg, Oren Koules per Twisted Pictures Supervisore effetti visivi: Jon Campfens Distribuzione: 01 Distribution Coordinatore effetti visivi: Beau Parsons (Switch VFX) Prima: (Roma 5-12-2008; Milano 5-12-2008) V.M.: 14 Interpreti: Tobin Bell (Jigsaw/John), Costas Mandylor (Mark Soggetto e sceneggiatura: Patrick Melton, Marcus Dun- Hoffman), Scott Patterson (agente Strahm), Betsy Russell (Jill), stan Julie Benz (Brit), Meagan Good (Luba), Mark Rolston (Dan Direttore della fotografia: David A. Armstrong Erickson), Carlo Rota (Charles), Greg Bryk (Mallick), Laura Montaggio: Kevin Greutert Gordon (Ashley), Joris Jarsky (Seth), Mike Butters (Paul), Al Musiche: Charlie Clouser Sapienza (capo di polizia), Mike Realba (detective Fisk), Lyriq Scenografia: Anthony A. Ianni Bent (Rigg), Sheila Shah (agente speciale Cowan), Saman- Costumi: Alex Kavanagh tha Lemole (Pamela Jenkins), Jeff Pustil (Bernie), Athena Produttori esecutivi: Peter Block, Jason Constantine, Da- Karkanis (agente Perez), Justin Louis (Art), Donnie Wahlberg niel J. Heffner, Stacey Testro, James Wan, Leigh Whannell (Eric Mathews), Danny Glover (David Tapp), Dana Sorman Produttore associato: Troy Begnaud (receptionist dell’ufficio legale), Shawnee Smith (Amanda), Casting: Stephanie Gorin Bahar Soomekh (Lynn), Niamh Wilson (Corbett), Angus Macfa- Aiuti regista: Sam Lennox, Steve Webb, Sarah Buell, Greg dyen (Jeff), Lisa Berry (EMT), Bill Vibert (agente), Tony Nap- Edmunds po (Gus) Arredatore: Liesl Deslauriers Durata: 92’ Trucco: Colin Penman Metri: 2350

eth Baxter è un assassino che era L’agente Peter Strahm, dopo aver uc- una teca di vetro con due tubi che immet- stato condannato all’ergastolo ciso Jeff Reinhart, viene chiuso dal detec- tono acqua. Lui si pratica una rudimenta- S per omicidio. Poi la sua pena, a tive Hoffman nella camera dove Jigsaw è le tracheotomia e riesce a sopravvivere fino causa di cavillo legale, è stata ridotta a 5 morto. Qui c’è un passaggio segreto e un all’arrivo dei soccorsi. Hoffman si stupi- anni. Ora si trova incatenato a un tavolo registratore gli dice di non procedere. Lui sce nel vedere Strahm sopravvissuto al- con sopra un pendolo gigantesco, sul qua- però ignora l’avvertimento e, al suo risve- l’Enigmista. Comunque Jigsaw viene di- le è montata un’enorme lama. La sua fine glio, si ritrova in una trappola costruita chiarato morto e Hoffman riceve una pro- è ormai imminente. per giustiziarlo; sulla sua testa c’è infatti mozione per aver risolto il caso.

30 Film Tutti i film della stagione

Intanto Jill, l’ex-moglie dell’Enigmi- va in una stanza dove c’è una bara traspa- menti da ‘giallo’ (la caccia dell’agente sta, riceve tramite un notaio un videomes- rente. All’arrivo, i due lottano finché Strahm al detective Hoffman) e creare saggio dall’ex-marito che le dice di apri- Strahm non spinge Hoffman nella bara e molteplici labirinti narrativi per rendere più re la cassa che le ha lasciato in eredità. lo chiude all’interno. Questa, però, si ab- imprevedibile la situazione. Certo, sotto Jill lo fa e ne visiona il contenuto senza bassa lentamente in un buco del pavimen- certi aspetti ci si dovrebbe chiedere per- rivelarlo. to mentre le pareti cominciano ad avvici- ché una saga come quella di Saw ha già Nel frattempo, Strahm, ricoverato in narsi tra loro e Strahm viene schiacciato. avuto tutto questo successo. Da una par- ospedale, comincia ad avere sospetti su I suoi superiori sono intanto alla sua ri- te, c’è il successo commerciale che questi Hoffman e inizia a pensare a tutte le vitti- cerca... film hanno al box-office; il numero 2 e 3 al me dell’Enigmista e ai loro legami con il botteghino hanno superato infatti gli 80 detective. Alla fine, scopre anche che Seth volte la serialità nell’horror può di- milioni di dollari. Dall’altro, c’è un pubblico Baxter era l’ex-fidanzato e l’assassino del- ventare soltanto una meccanica di fan affezionati che la saga si è conqui- la sorella di Hoffman e giunge anche alla A riproduzione del film originale. È stata comunque, al di là del valore dei sin- conclusione che la trappola del pendolo così accaduto, per esempio, per Nightma- goli film. Ecco, forse il punto è proprio que- era stata, in realtà, costruita da lui per re (eccezion fatta per il numero 4 diretto sto. Saw V sembra rivolgersi prevalente- punire l’omicida, facendo poi ricadere la da Renny Harlin, uno dei più interessanti), mente a loro. Quindi, più che di ennesi- colpa dell’assassinio su Jugsaw. Per fare Venerdì 13 Halloween. Dalla realizzazio- mo sequel di un film, si ha l’impressione ciò, aveva studiato nei dettagli l’operato ne di Saw – L’enigmista del 2004 sono stati che abbia soprattutto la consistenza di un dell’Enigmista. già realizzati quattro sequel e, da un punto episodio televisivo. Chi non ne conosce In una trappola, intanto, cinque per- visivo, uno squarcio di idea, già di per sé bene le regole pur avendo visto le altre sone sconosciute tra loro, si risvegliano non potentissima (stanze buie, corpi in- pellicole della saga, rischia di essere to- con addosso dei collari collegati fra loro catenati, sofisticate trappole) è stata ri- talmente tagliato fuori. E provare a cer- che, alla fine del tempo, scandito da un ti- petuta all’infinito. Nel corso degli anni si care in certi momenti (il pendolo gigante- mer, decapiteranno coloro che li hanno sono alternati i registi (stavolta è David sco sul corpo dell’assassino all’inizio del ancora addosso. La loro unica salvezza è Hackl, che è stato lo scenografo della se- film, la claustrofobia sempre più oppri- costituita da una chiave per sganciare il rie a partire dal numero 2) e le storie han- mente degli spazi) dei rimandi, magari al collare. Un messaggio dell’Enigmista li no variato attorno alla figura di Jigsaw (in- cinema di Tobe Hooper, appare un’ope- avverte di non essere egoisti come nella terpretato da Tobin Bell), costruendoci at- razione fine a se stessa, quindi inutile. Al loro vita quotidiana. Una di loro non ce la torno una struttura narrativa sempre più di là dei riferimenti che si possono fare, fa e resta decapitata. Gli altri quattro si complicata e complessa, dove a perdere Saw vive ormai di vita propria e si autoali- cominciano a interrogare sui motivi per cui la bussola sembrano essere per primi gli menta soltanto da se stesso, cioè dai fram- si trovano in quel posto e uno di questi, stessi sceneggiatori. Assistere a un hor- menti dei precedenti episodi. E, in questo mostrando di saperne troppo, insospetti- ror che non fa paura è già un grossissimo modo, non solo può sopravvivere, ma au- sce gli altri. Alla fine, per salvarsi, i su- limite. Se per di più la storia cigola come i togenerarsi anche in futuro. Non a caso, perstiti devono affrontare delle altre du- rumori delle catene e delle lame nel film, il pare proprio che il numero 6 sia già in ar- rissime prove. Di loro, alla fine non si sal- ritmo è pressoché assente e gli effetti sono rivo. Il finale aperto non dovrebbe lasciare va nessuno. davvero di quart’ordine, i risultati rischia- dubbi. Strahm continua la sua ricerca e se- no di diventare ancora più imbarazzanti. E gue Hoffman nel suo nascondiglio. Si tro- non basta stavolta inserire quasi dei fram- Simone Emiliani

IL PESO DELL’ARIA

Italia, 2008

Regia: Stefano Calvagna Aiuto regista: Marta Gervasutti Produzione: Stefano Calvagna, Teresa Maliszewska, Carlo Ber- Fonico: Lello Rotolo nabei per Poker Film/Global Movie Interpreti: Brunella De Nardo (Laura), Giampiero Lisarelli (Car- Distribuzione: Poker Film lo), Stefano Calvagna (Stefano), Corinne Clery (Anna, madre Prima: (Roma 3-7-2008; Milano 3-7-2008) di Laura), Claudio Angelini (Sandro, padre di Laura), Cinzia Soggetto e sceneggiatura: Stefano Calvagna Mascoli (Rita), Francesca Antonelli (Spagnoli), Crisula Stafi- Direttore della fotografia: Luca Santini da (Nikita), Vincenzo Crocitti (Gianfranco), Letizia Letza (Se- Montaggio: Franco Carrozzino rena), Sergio Petrella (Riccardo), Stefano Antonucci (Mario), Musiche: Riccardo Della Ragione Roberto Caprari (Roberto), Stefano Pantano (Grieco) Scenografia: Giorgia Liberatore Durata: 102’ Costumi: Daniela Albano Metri: 2914

arlo e Laura sono due giovani neppure le ferie; Carlo è un venditore di pale prima lo rimprovera per gli scarsi ri- sposi. Laura lavora in un ufficio auto di lusso. Ma a Carlo il suo lavoro non sultati e poi gli chiede di presentare le di- C come impiegata, con un contrat- piace, sono mesi che non vende più una missioni. È un duro colpo. A Laura il ra- to di collaborazione che non le riconosce macchina: così una mattina il suo princi- gazzo decide di non dir nulla, con la spe-

31 Film Tutti i film della stagione ranza di trovar presto una soluzione. Al- ra scopre la verità. Dopo a notizia dell’as- zio, almeno sul grande schermo, al feno- l’armeria che Carlo frequenta per pas- sassinio d’un imprenditore incontrato a meno dell’usura, molto diffuso nel nostro sione, però, non hanno bisogno d’un casa di Stefano, Carlo organizza la fuga: paese eppure colpevolmente ignorato dai commesso e l’unica possibilità concreta deciso a resistere alle pretese del malvi- mezzi d’informazione, pubblici e privati. d’un magro stipendio sembra essere l’im- vente, compra una pistola, cambia auto e, Per questo suo tentativo di “cinema piego come “animatore” d’una chat ero- salutati genitori e amici, finge di partire sociale”, il regista/attore/sceneggiatore tica. con la moglie per un viaggio, rifugiandosi porta un passo avanti la ricerca d’una nar- La domenica i due sono invitati dalla invece in un albergo di periferia. Ma Lau- razione essenziale e lineare. La sceneg- sorella di Laura al maneggio dove lei si ra, dopo la rabbia per il comportamento giatura però alterna momenti inaspettata- esibisce. Qui Carlo incontra per caso Ste- del marito, sconvolta e stanca della vita mente efficaci a passaggi inutili, forzati, a fano Missiroli, un vecchio compagno di da fuggiaschi, chiama Missiroli, nella spe- volte semplicemente imbarazzanti. scuola che gli racconta d’aver fatto fortu- ranza di raggiungere un accordo: lo stroz- L’asciuttezza dei toni e una certa reto- na giocando in borsa: il maneggio è da zino la convince con l’inganno che in cam- rica dell’inquadrare - che vorrebbe essere poco diventato suo. bio d’una prestazione sessuale verrà loro degna eco del cinema di genere statuni- Qualche giorno più tardi, due ex colle- azzerato il debito. La ragazza accetta, sco- tense e che invece riesce a mala pena a ghi di Carlo lo vanno a trovare per propor- prendo troppo tardi l’inutilità del suo sa- non diventare parodia involontaria – e del gli d’entrare con una quota nell’acquisto crificio. È la resa dei conti. I due giovani recitare riescono a imprimere alla pellico- d’un agriturismo in costruzione. Carlo, di tornano malconci e disperati dai genitori, la una qualche tensione dinamica; ma nascosto da Laura, si rivolge all’amico Ste- che subito decidono di rivolgersi alla po- Calvagna non riesce a istillare nel corpo fano: il quale, senza batter ciglio, non solo lizia. Presto viene organizzato un nuovo del film la brutalità tanto vastamente no- accetta la richiesta d’aiuto ma decide di incontro con Missiroli. Carlo, con un mi- minata e rappresentata, che invece resta concedere a Carlo un prestito per il doppio crofono addosso e sorvegliato da una squa- velo sottile privo di consistenza. della cifra necessaria all’affare: ventimila dra d’agenti, fronteggia il suo carneficie; Alla carenza di risorse estetiche, cor- euro. Per Carlo è il sollievo e la gioia di ma, all’improvviso, sfodera la pistola e risponde, nel film, l’assenza d’un orizzon- non esser più dipendente dai suoceri. Con uccide a sangue freddo il braccio destro di te ideale degno. il denaro ottenuto, firma il contratto, poi con Missiroli. Dopo una concitata colluttazio- La scarsa padronanza dei mezzi lingui- i soldi che gli restano fa acquisti, procuran- ne – durante la quale Carlo rimane ferito stici propri del cinema, unita all’imprecisio- do a sé e alla moglie l’esaudimento d’ogni – lo strozzino viene finalmente arrestato. ne del lavoro sugli attori impedisce a Cal- più concreto desiderio. Un anno più tardi, i due sposi passeg- vagna, in più d’un’occasione, di colpire nel Ma presto l’effimero equilibrio si rom- giano felici con il figlio nato durante il segno. L’esempio più evidente è forse il per- pe. Al casale in costruzione mettono i si- periodo di arresti domiciliari che Carlo ha sonaggio di Missiroli – interpretato dallo gilli, così i tre soci scoprono la truffa nella dovuto scontare; dietro di loro appare per stesso Calvagna – che finisce per risultare qual son caduti. Quando poi Carlo incon- un attimo appena lo sguardo minaccioso più sopportabile di quello, incoerente e grot- tra Stefano per parlargli delle nuove diffi- di Stefano Missiroli tornato in libertà. tesco, di Carlo, protagonista “buono”: era coltà, si svela anche l’ultimo e più tragico forse un tale risultato previsto nei poco com- inganno: Missiroli non è che uno spietato esto lungometraggio dell’attore e prensibili propositi del regista? usuraio e il debito di Carlo, nel giro di regista indipendente Stefano Il film resta un mediocre apologo dalle appena qualche settimana, ammonta già a S Calvagna, il film tiene a dichiara grandi aspirazioni ma dai piccoli risultati, novantamila euro. I modi di Stefano sono re d’essere “basato su una storia vera”. che, seppure discreto sul piano dell’effi- completamente cambiati, e ora al posto Come già in passato, Calvagna prova a cienza narrativa, non rende un buon ser- della gentilezza e della disponibilità, ci son fare cinema sul presente, non necessaria- vizio alla causa che sembra voler favorire. solo il disprezzo e le minacce. mente riuscendo nell’impresa. Con le prime intimidazioni, anche Lau- Qui il progetto sembra quello di dar spa- Silvio Grasselli

NATALE A RIO

Italia, 2008

Regia: Neri Parenti Costumi: Alfonsina Lettieri Produzione: Aurelio e Luigi De Laurentiis Produttore esecutivo: Maurizio Amati Effetti: Distribuzione: Filmauro Proxima Srl Interpreti: Prima: (Roma 19-12-2008; Milano 19-12-2008) Christian De Sica (Paolo Berni), Massimo Ghini (Ma- rio Patani), Michelle Hunziker (Linda Vita), Fabio De Luigi (Fa- Soggetto e sceneggiatura: Neri Parenti, Alessandro Ben- bio Speranza), Paolo Conticini (Gianni Corsi), Ludovico Fre- civenni, Marco Martani, Domenico Saverni mont (Piero Berni), Emanuele Propizio (Marco Patani), Paolo Direttore della fotografia: Gino Sgreva Ruffini (impiegato agenzia di viaggi) Montaggio: Luca Montanari Durata: 113’ Scenografia: Maria Stilde Ambruzzi Metri: 2950

abio è innamorato da tempo del- si. Inoltre lei non si è mai accorta della tato maldestramente di soccorrerla. A cau- la sua amica Linda ma non ha sua presenza, fino a quando non le si è sa di un equivoco accaduto in una chat, F mai avuto il coraggio di rivelar- bucata una gomma dell’auto e lui ha ten- Fabio pensa che finalmente Linda lo ab-

32 Film Tutti i film della stagione bia notato e addirittura invitato a trascor- rere le vacanze in Brasile con lei. Giunto sull’aereo però si accorge del malinteso; la ragazza infatti sta partendo col suo fi- danzato segreto Gianni. Il motivo del viag- gio di Linda è anche quello di presentare il suo compagno al padre, che vive in Bra- sile da molti anni. Fabio, a questo punto, non potendosi più tirare indietro, è costret- to a partire come terzo incomodo. Una volta giunti a destinazione, però, Gianni viene sedotto da una giovane bra- siliana e viene scoperto da Linda che de- cide di lasciarlo. La ragazza, però, non vuole rivelare al padre di essere stata an- cora presa in giro da un uomo. Chiede così a Fabio, che la segue sempre dappertutto, di fingere di essere il suo nuovo marito. Per lui non poteva esserci proposta miglio- re e fa di tutto per prolungare con ogni truc- co la durata di questa messinscena. Gian- ni, però, torna pentito e rischia di manda- interi dialoghi. Nel corso degli anni, la for- Linda non sia riuscita, però appare più pre- re in frantumi il sogno d’amore di Fabio. mula, pur nelle sue modifiche, ha mante- vedibile, tranne nel momento topico del Paolo e Mario, due uomini divorziati nuto intatta la sua struttura: ambientazio- funerale, in cui ci si dirige sulla strada del- di mezza età, hanno organizzato una lus- ne in un luogo di vacanza da filmare con la farsa più scatenata. Lo scambio di ruoli suosa vacanza a Rio de Janeiro in occa- approccio quasi turistico, da guardare cioè nell’episodio con Paolo e Mario, con i loro sione delle feste di Natale. Ignorano che attraverso gli occhi dei suoi protagonisti; figli che si trovano a Rio a fare la vacanza anche i loro rispettivi figli, Piero e Marco, cast corale composto da attori comici ci- che avevano programmato i loro genitori, hanno prenotato un viaggio low-cost per nematografici e da altri scoperti nei varie- mette in atto una serie concatenata di la stessa destinazione, anche se hanno detto tà televisivi che, a volte, sono arricchiti da eventi che, nel corso del film, diventano ai loro genitori di essere diretti altrove. A una presenza femminile di richiamo (come, sempre più irrefrenabili e devastanti. Il causa dell’omonimia tra padri e figli, le per esempio, Elisabetta Canalis o Aida merito, comunque, di questi meccanismi due vacanze vengono però scambiate. Così, Yespica), o di una star d’oltreoceano (Dan- che, nella loro ripetitività comunque fun- mentre Piero e Marco si godono il soggior- ny De Vito e Ron Moss in Christmas In zionano, va assegnato al navigato mestie- no in una villa di lusso e utilizzano un auto Love); situazioni costruite su una comicità re di Neri Parenti che forse un giorno si superaccessoriata, Paolo e Mario inizia- che si alimenta attraverso una concatena- potrà considerare come oggi vengono va- no a vagabondare in una macchina sgan- zione continua di equivoci e malintesi. lutati cineasti come Mattoli o Mastrocinque gherata tra ostelli di quart’ordine e le stra- Dopo Bodyguards – Guardie del corpo del e anche alla sua squadra di sceneggiatori de più malfamate di Rio, dove vengono 2000, la parola “Natale” ricorre in maniera (Marco Martani, Alessandro Bencivenni, anche rapinati. I due realizzano così che sistematica nel titolo sin da Merry Chri- Domenico Saverni) che, al di là della sto- c’è stato un errore e cercano di rientrare stmas e caratterizza un cinema fatto di fre- ria che viene costruita attorno ai personag- in possesso della ‘loro vacanza’. A com- netici spostamenti, di improvvise mutazio- gi (da un punto di vista narrativo, appare plicare ulteriormente le cose, ci si metto- ni del set, prendendo forse spunto da que- particolarmente riuscito il contrasto tra il no anche le mamme di Piero e Marco, che sto punto di vista, da quello che è uno dei colto insegnante di Ghini e l’ignorante di all’insaputa dei loro figli e mariti, sono film più belli e audaci dei Vanzina, A spas- De Sica), creano delle gag visive, in cui il amiche e si trovano nella metropoli brasi- so nel tempo. I viaggi, nel corso di questi set diventa un elemento da mandare in liana per un’operazione di chirurgia pla- ultimi anni hanno preso diverse direzioni: frantumi. Basta vedere la scena del gatto stica. Inoltre, i due uomini, che erano stati Amsterdam, il Nilo, l’India, New York, Mia- che muore alla donna brasiliana e come aiutati da una donna brasiliana conosciu- mi e ora Rio de Janeiro, con la parentesi questa scena possieda una folle impreve- ta all’aereoporto dopo che erano stati ra- ‘senza terra’ del precedente Natale in cro- dibilità: il gatto va per aria, ritorna giù men- pinati, devono subire la sua furia voodoo ciera, uno degli episodi più riusciti di que- tre i due s’ingegnano a farlo resuscitare. dopo che questi le hanno ucciso casual- sta saga. E, per un momento, comunque, Parenti mente l’amato gatto. C’è da dire che, in questo schema or- lascia l’idea che ciò possa avvenire per mai collaudatissimo, l’episodio con De Sica davvero. l ‘cinepanettone’ festeggia con e Ghini (con rispettivi figli e mogli) funzio- Al di là di questo, però, Natale a Rio Natale a Rio il suo 25° anniversa- na meglio di quello tra De Luigi e la Hun- appare anche un cinema ‘illusionistico e I rio. Era infatti il 1983 quando, dal ziker, coppia affiatatissima sin dagli sketch ipnotico’, che prende le traiettorie più stra- l’accoppiata De Laurentis-Vanzina, venne in tv. Forse perché comunque il gioco del- ne attraverso oggetti (l’aeroplanino-giocat- realizzato Vacanze di Natale, ambientato le apparenze messe in atto (ogni perso- tolo con cui Fabio, all’inizio, spia Linda) o a Cortina, diventato nel corso degli anni naggio non è in realtà quello che vuole la classica sparizione provvisoria dei cor- un vero e proprio cult; forse, dopo Febbre essere allo sguardo dell’altro) appare più pi (De Sica e Ghini che si aiutano a vicen- da cavallo di Steno, questo è stato il film di ricco e vivace nel primo caso. Non è che da a nascondersi dalle rispettive moglie cui vengono citati a memoria situazioni e la storia dell’amore impossibile tra Fabio e con uno che copre l’altro con un lenzuolo

33 Film Tutti i film della stagione in uno dei momenti più trascinanti del film), Natale a Rio è sofisticata, attraente e va nato. E questo film segna un altro passo o il finale, dove le loro figure si trasforma- oltre la consolidata bravura dei suoi prota- avanti. no in marionette dopo essere state vittime gonisti. Il ‘cinepanettone’, al di là dei suoi di una vendetta voodoo. Qui la comicità di esiti discontinui, si è comunque perfezio- Simone Emiliani

LA BANDA BAADER MEINHOF (Der Baader Meinhof Komplex)

Germania, 2008

Regia: Uli Edel Acconciature: Luca Vannella Produzione: Bernd Eichinger per Constantine Film Produktion/ Supervisori effetti speciali: Uli Nefzer, Adolf Wojtinek Nouvelles Editions De Films/G.T.Film Production/Dune Films Supervisore effetti visivi: Stefan Tischner Distribuzione: Bim Supervisore costumi: Brigitte Rodriguez Prima: (Roma 31-10-2008; Milano 31-10-2008) Interpreti: Martina Gedeck (Ulrike Meinhof), Moritz Blei- Soggetto: dal libro-inchiesta Der Baader-Meinhof Komplex del btreu (Andreas Baader), Johanna Wokalek (Gudrun Ens- giornalista Stefan Aust slin), Bruno Ganz (Horst Herold), Jan Josef Liefers (Peter Sceneggiatura: Bernd Eichinger con la collaborazione di Uli Homann), Alexandra Maria Lara (Petra Schelm), Heino Edel Ferch (Dietrich Koch, assistente di Horst Herold), Nadja Uhl Direttore della fotografia: Rainer Klausmann (Brigitte Mohnhaupt), Hannah Herzsprung (Susanne Albre- Montaggio: Alexander Berner cht), Niels Bruno Schmidt (Jan-Carl Raspe), Stipe Erceg Musiche: Florian Tessloff, Peter Hinderthür (Holger Meins), Daniel Lommatzsch (Christian Klar), Vin- Scenografia: Bernd Lepel zenz Kiefer (Peter-Jürgen Boock), Volker Bruch (Stefan), Costumi: Birgit Missal Bernd Stegemann (Hanns Martin Schleyer), Simon Licht Co-produttore: Manuel Cuotemoc Malle (Horst Mahler), Sebastian Blomberg (Rudi Duschke), Tom Direttori di produzione: Ahmed Abounouom, Mark Nolting, Schilling (Josef Bachmann), Katharina Wackernagel (Astrid Silvia Tollmann, Miki Emmrich, Piernicola Pinnola, Cornelia Popp Proll), Hans-Werner Meyer (Klaus-Peter Röhl), Jasmin Ta- Casting: An Dorthe Braker batabai (Hanne), Anna Thalbach (Ingrid Schubert), Eckhard Aiuti regista: Frank Kusche, Lisa Hauss, Mouhssine El Bada- Dilssner (Horst Bubeck), Katharina Wackernagel (Astrid), oui, Chicco De Stefanis Thomas Thieme (dr. Prinzing), Susanne Bormann (Peggy), Operatore: Markus Eckert Gerald Alexander Held (Siegfried Buback), Michael Gwisdek Art director: Hucky Hornberger (Gudruns Vater), Hubert Mulzer (Jürgen Ponto), Annika Kuhl Arredatore: Johannes Wild (Irmgard) Trucco: Waldemar Pokrmski, Abounouom Marim Lee, Sabine Durata: 149’ Rohrman Metri: 3850

egli anni Settanta, la Germania vince che sia giusto sposare la causa rivo- la propria cella di isolamento nel peniten- Federale viene letteralmente luzionaria e decide di aiutare la donna a ziario di Stoccarda. Oltre a lei, anche gli N messa a ferro e fuoco da un grup- far evadere il suo compagno Andreas Baa- altri detenuti vengono ritrovati privi di vita. po terroristico denominato “Banda Baa- der. Con l’intenzione di vendicarsi dei propri der Meinhof”, espressione della sinistra Nel 1970 si costituisce così il gruppo compagni (giustiziati - secondo loro – dal- radicale. Tutto ha inizio in occasione del- armato RAF, che, dopo un periodo di ad- lo Stato) il commando di nuova generazio- la visita ufficiale dello Scià di Persia Reza destramento militare in Medio Oriente, ne torna a fare vittime. Senza sapere, in Pahlavi, quando alcuni studenti che pro- torna in patria per battersi per la libera- realtà, che uomini e donne della banda si testano contro la politica americana e la zione dei prigionieri politici. I componenti sono suicidati. guerra in Vietnam vengono duramente at- della banda cominciano a mettere a segno taccati dalle forze dell’ordine. i primi colpi contro “il sistema”: rapine opo preoccupanti anni di anoni- La giornalista Ulrike Meinhof, che in banca, attentati dinamitardi, atti di guer- mato, scossi qua e là da isolati scrive in difesa dei giovani dimostranti riglia, uccisioni di agenti, giudici e pub- D segnali di ripresa (vedi il fortuna- scesi in piazza, denuncia nei suoi arti- blici ministeri. to caso di Good Bye Lenin! nel 2003), il coli lo stato di polizia in cui vive il po- Di fronte alla terribile escalation di cinema tedesco si riaffaccia prepotente- polo tedesco. L’uccisione dell’anarchi- violenze che infiamma la Germania occi- mente sulla scena cinematografica inter- co Rudi Duschke da parte di un fanatico dentale, i rappresentanti del governo e i nazionale, grazie a storie forti, ben raccon- di destra non fa che esasperare il clima vertici della polizia decidono di usare il tate e nobilitate dalla presenza di nuovi e di tensione e contribuisce ad alzare an- pugno duro: in breve tempo vengono arre- interessanti attori. cor di più le barricate dei dissidenti che, stati e processati tutti i responsabili delle Prima con Le vite degli altri (2006) e nel frattempo, si mobilitano in ogni an- stragi. Pur di non sottostare ai “maiali” adesso con La banda Baader Meinhof, la golo del Paese. (gli odiati uomini in uniforme), i membri Germania torna coraggiosamente a fare i In seguito all’incendio appiccato in un della RAF preferiscono scegliere la strada conti col suo passato più recente, riapren- grande magazzino di Francoforte, viene dello sciopero della fame e spegnersi len- do pagine di storia buie e sgradevoli, che fermata Gudrun Esslin, una delle autrici tamente. molti avrebbero preferito buttarsi alle spal- del piano. La Meinhof, una volta conosciu- Nel 1976, ad appena 41 anni, la le. Un’equanime lezione di democrazia e tala in carcere per un’intervista, si con- Meinhof muore impiccata alle sbarre del- civiltà, dalla quale anche noi italiani, da

34 Film Tutti i film della stagione anni impegnati vanamente a raggiungere sembra quasi di assistere a un intermina- Insomma il fenomeno “terrorismo” non una “memoria condivisa”, dovremmo pren- bile cinegiornale, tra flash dei titoli di quo- viene visto solamente come moderna for- dere esempio. tidiani, martellanti notizie radiofoniche e ma di “guerra globale” (questa definizione Ma se l’acclamato e più volte premiato televisive e ricco materiale di repertorio. del capo della polizia Horst Herold, rap- film dell’esordiente von Donnersmarck Al di là comunque di questi “difetti” portata ai nostri giorni, suona come un’ag- (una sorta di “sequel”, in quanto narrava marginali, o se volete, rischi calcolati (spe- ghiacciante premonizione). Ma anche l’infelice e cupa stagione degli anni Ottan- cie per chi come il regista tedesco ambi- come sogno mancato di una comunità di ta, dominata dalla Stasi) alternava con bril- sce a un affresco quanto più ampio e tra- individui deboli, soli e sconfitti dalla Sto- lantezza cronaca e romanzesco, cedendo sparente degli “anni di piombo”), La ban- ria, perché costretti a lottare come martiri, il passo, spesso e volentieri, al melodram- da Baader Meinhof colpisce per la sensi- fino allo stremo delle forze, in nome di ide- ma, quello di Uli Edel sceglie con rigore e bilità, oltre che per la mancanza di retori- ali molto più grandi di loro. senza mezze misure la strada semi-docu- ca, con cui riesce a mostrare le psicologie È a dir poco raggelante provare a im- mentaristica della verità. dei deplorevoli protagonisti. Incarnati, que- medesimarsi in quelle anime tormentate Dal 1967, quando i primi germi della sti ultimi, da giovani interpreti, tutti all’al- e maledette, in particolare in quelle in- rivoluzione covavano nei violentissimi tezza del loro gravoso compito. Tra i quali, numerevoli donne disposte continua- scontri tra polizia e manifestanti di estre- ci piace segnalare con particolare atten- mente a travestirsi, a cambiare identità, ma sinistra (immortalati in una lunga se- zione Johanna Wokalek, nella parte del- con un’audacia pari soltanto all’inco- quenza di massa girata magistralmente), l’indomita e affascinante Gudrun Ensslin. scienza. Proprio come fece la giornali- scorrono sullo schermo, per circa un de- Parallelamente alle sistematiche azio- sta e intellettuale Ulrike Meinhof: colei cennio, le immagini di morte e sangue più ni dimostrative, frutto di una lucida quanto che diede il nome alla famigerata ban- spaventevoli dai tempi del nazismo e del- ferrea teoria politica-economica-sociale da, colei che, magnificamente imperso- la Seconda guerra mondiale. (antimperialista e anticapitalista), emerge nata nella finzione dalla sempre più con- Il montaggio ha un ritmo piuttosto ser- nel film anche il lato umano dei personag- vincente Martina Gedeck, è stata al con- rato e sostenuto e la fittissima trama di gi: tra le menti dell’organizzazione crimi- tempo militante e testimone di una vita avvenimenti è ben scandita, salvo perder- nale si insinuano dubbi e interrogativi stra- senza paura. si, a volte, in eccessivi e caotici frastaglia- zianti circa le possibili strategie da adotta- menti. Soprattutto nell’ultima parte, poi, re e, perfino, lo spettro del fallimento. Diego Mondella

IL DUBBIO (Doubt)

Stati Uniti, 2008

Regia: John Patrick Shanley Supervisori effetti visivi: John Bair (Guerilla FX), Randall Produzione: Mark Roybal, Scott Rudin per Goodspeed Pro- Balsmeyer ductions/Scott Rudin Productions Supervisori costumi: David Davenport, Kevin Draves Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Interpreti: Meryl Streep (Suor Aloysius Beauvier), Philip Sey- Prima: (Roma 30-1-2009; Milano 30-1-2009) mour Hoffman (Padre Brendan Flynn), Amy Adams (Suor Ja- Soggetto: dall’omonima pièce teatrale di John Patrick Shanley mes), Vila Davis (signora Miller), Alice Drummond (Suor Ve- Sceneggiatura: John Patrick Shanley ronica), Audrie J. Neeman (Suor Raymond), Susan Blomma- Direttore della fotografia: Roger Deakins ert (signora Carson), Carrie Preston (Christine Hurley), John Montaggio: Dane Collier, Ricardo Gonzalez, Dylan Tichenor Costelloe (Warren Hurley), Lloyd Clay Brown (Jimmy Hurley), Musiche: Howard Shore Joseph Foster (Donald Miller), Bridget Megan Clark (Noreen Scenografia: David Gropman Horan), Mike Roukis (William London), Haklar Dezso (suona- Costumi: Ann Roth tore di cetra), Frank Shanley (Kevin), Robert Ridgell (organi- Produttore esecutivo: Celia D. Costas sta), Sarah Giovanniello, Katie Shelnitz, Aaron O’Neill, Tho- Produttore associato: Nora Skinner mas J. Meehan, Samantha Chadbourne, Christina Angelina Direttore di produzione: Celia D. Costas Celone, Melissa Viezel, Emily Swimmer, Katelyn Snell, Shay- Casting: Ellen Chenoweth ne Fischman, Coby D. Moran (voci del coro), Alannah Iacova- Aiuti regista: John Rusk, David Fischer, Amy Lauritsen, John no (ragazza nella chiesa), Frank Dolce (Ralph), Paulie Litt Silvestri, Christian Vendetti (Tommy Conroy), Matthew Marvin (Raymond), Molly Chiffer Operatore: Roger Deakins (Sarah), Lydia Jordan (Alice), Suzanne Hevner (signora Kean), Art director: Peter Rogness Helen Stenborg (Suor Teresa), Tom Toner (Monsignor Bene- Arredatore: Ellen Christiansen dict), Michael Puzzo (Padre Sherman), Margery Beddow (si- Trucco: Todd Kleitsch, Louise McCarthy, J. Roy Helland gnora Shields), Jack O’Connell (signor McQuinn), Marylouise Acconciature: Alan D’Angerio, Jerry Popolis, Valerie Gladsto- Burke (signora Deakins) ne-Hapel, J. Roy Helland Durata: 104’ Coordinatore effetti speciali: John Stifanich Metri: 2800

ronx, 1964. Nell’istituto religio- la scuola che crede nel potere della paura do anche da quelle parti: intanto viene so St. Nicholas vigono il rigore e per continuare a tenere sotto controllo accettato il primo studente di colore, Do- B la disciplina, impartite dall’au- alunni e professori. Ma il vento del cam- nald Miller, che però ha enormi difficoltà stera e rigida Sister Aloysius, preside del- biamento, politico e non solo, sta arrivan- di integrazione. Poi, grazie a padre Flynn,

35 Film Tutti i film della stagione

all’inizio del film è eloquente tanto quanto il tito- lo della pièce teatrale (premio Pulitzer) che lo stesso John Patrick Shanley (Oscar nel 1987 per lo script di Stregata dalla luna, ora nuova- mente candidato per questo adattamento) –, alla seconda regia cinematografica diciotto anni dopo la commedia Joe contro il vulcano – porta adesso sullo schermo. Teatro che si fa cinema (attenzione alla rappresentazione delle differenti abitudini da parte di suore e prelati...), cinema di parola, di atmosfera (come sempre di alto livello l’apporto fotogra- fico di Roger Deakins, capace di alternare il freddo degli esterni e il caldo degli interni con ispirazione quasi fiamminga) e di grande in- terpretazioni, che prende a pretesto un pre- sunto scandalo nell’America in profonda tra- sformazione della metà degli anni ’60 (l’ucci- sione di Kennedy un anno prima), per diven- tare specchio quanto mai attuale dell’ormai docente carismatico e progressista, i rigi- za nella sua battaglia, mettendo al corren- (tramontata?) era Bush: la paura del nuovo, il di costumi della scuola sembrano poco a te della situazione anche la mamma del timore del cambiamento, l’accanimento con- poco trovare una possibile smussatura. dodicenne. La donna, però, spiega a Si- tro “il diverso da noi” – sembra voler suggeri- Affascinata da questa figura innovatrice, ster Aloysius la dolorosa situazione fami- re il lavoro di Shanley – potrebbero accecare ma al tempo stesso devota e riverente nei liare del figlio, picchiato più volte dal pa- e portarci lontano dalla realtà delle cose. Re- confronti di Sister Aloysius, la giovane dre e malvoluto da tutto il resto della scuo- altà che comunque non sarà mai svelata com- Sorella James - novizia ingenua e piena di la, pertanto vede quasi di buon occhio il pletamente, avvolta e imperniata come “da speranza - serve involontariamente a que- fatto che padre Flynn gli dedichi affetto e copione” sul dubbio che tutto muove, maci- st’ultima la possibilità di dare vita a una lo tratti al pari di un “essere umano”. gno spesso irremovibile con il quale dovran- crociata senza precedenti nei confronti di Sconcertata, ma non per questo sconfitta, no fare i conti tutti i personaggi principali della padre Flynn, secondo la giovane suora Sister Aloysius, alla fine, ottiene comun- vicenda, tutti giustamente candidati all’Oscar troppo premuroso e pieno di attenzioni nei que quello che andava cercando, senza (straordinaria la “non” protagonista Amy confronti di Donald Miller. Basterà que- però essere riuscita a dimostrare la veri- Adams, così come di enorme intensità la pur sta frase per insinuare in Sister Aloysius dicità del suo attacco: il prete lascerà la breve performance di Viola Davis, mamma ben più che un sospetto, tanto da convoca- scuola per andare a insegnare in un altro del bambino di colore). Chi spera di trovarsi di re lo stesso padre Flynn e interrogarlo sen- istituto. E la suora, seduta nel giardino fronte un film-inchiesta o un giallo dalla riso- za mezzi termini sulle presunte molestie ai dell’istituto con accanto sorella James, luzione mozzafiato si rivolga altrove: qui re- danni del ragazzino di colore. Accuse che inizia a sentir vacillare ogni sua certezza. gnano l’incerto e la violenza del sospetto. Uni- lo stesso prete rispedirà con violenza al ca nota un po’ fuori posto, il finale tardivo e mittente, ma senza ottenere alcun esito. La l dubbio è un legame tanto forte ridondante con le lacrime della Streep. suora, senza alcuna prova ma sostenuta quanto lo è la certezza”. Il ser- dalla sua sicurezza morale, prosegue sen- “I mone di Philip Seymour Hoffman Valerio Sammarco

LA CANARINA ASSASSINA

Italia, 2008

Regia: Daniele Cascella Organizzatore: Luigi Filippo Manzollino Produzione: Francesco Paolo Montini per Movie Factory Fonico: Brando Mosca Distribuzione: Movie Factory Interpreti: Ignazio Oliva (Franco), Bruno Armando (Ravelli), Prima: (Roma 26-9-2008; Milano 29-9-2008) Chiara Conti (Clelia), Michele De Virgilio (Ruggero), Remo Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Ninchi Remotti (regista “Dio del Cinema”), Emilio Bonucci (Mezzoco- Direttore della fotografia: Luca Coassin rona), Caterina Vertova (Anna), Paolo De Vita (Raffaele), Lo- Montaggio: Lilli Lombardi renzo Monaco (Andrea), Vanni Bramati (Angelo Soda), Chia- Musiche: Bungaro, Aidam Zammit ra Francini (Pamela) Scenografia: Cristina Del Zotto Durata: 94’ Costumi: Elisabetta Giacchi Metri: 2740

ranco Angelini è un giovane re- suo lavoro. Finalmente, il produttore Ra- so. Così, regista e produttore accompagna- gista che crede fermamente nel- velli, è riuscito a trovare la villa ideale in ti dall’attrice Clelia, dall’attore Ruggero, F la bellezza e nell’importanza del cui poter girare il film scritto da Franco stes- si dirigono alla villa. Ad attenderli, ci sono

36 Film Tutti i film della stagione la ricca Anna ed il suo fedele quanto strano pera prima di Daniele Cascella, man, è il gioco delle maschere indossate maggiordomo Raffaele. Si intuisce che en- La canarina assassinata, ci rac- nella vita, che, inevitabilmente, si intrec- trambi stanno tramando qualcosa e, in pri- O conta un mondo del cinema dai ciano con quelle portate da chi fa spetta- mis, che Anna ormai non ha più soldi. Il tratti decisamente non troppo lusinghieri. colo. L’esempio è Raffaele, attore che per gruppo si ingrandisce con l’arrivo dell’aiuto L’unico a salvarsi è il regista Franco Angeli- vendicare l’amico recita la parte del mag- regista Andrea e dell’aiuto scenografo Pa- ni. Idealista, che crede ancora in un cinema giordomo, per poi chiedere al regista Fran- olo. Fra i due nasce subito un’alchimia. che dovrebbe essere passione e racconta- co se sarebbe stato un bravo attore. A pranzo, Ravelli racconta la storia del re un bisogno, al di là dei soldi e dei guada- La storia si basa essenzialmente sulla film, cambiata da lui stesso al punto tale, gni. Vi crede al punto tale da infervorarsi e vendetta personale di Raffaele e Anna che da non esser più ormai la storia scritta da farsi sanguinare il naso, ogni qualvolta ven- vogliono vendicare la morte di Mirko, miglio- Franco, che si demoralizza all’istante. Ra- ga modificata una parte del film. Il resto è re amico del primo e marito della seconda. velli non ha soldi; le banche non gli fanno tutt’altro che edificante. Si parte dal produt- Purtroppo, forse anche a causa di alcune più credito e, in più, rifiuta i soldi dello spon- tore che va avanti nel suo lavoro a suon di incertezze nella sceneggiatura, tutte le tra- sor Prezioso, impresario di pompe funebri. marchette; scegliendo attrici e attori perché me del giallo si intuiscono immediatamente; Il film è quindi a rischio, ma non lo rivela a raccomandati da importanti politici. Ciò che cosi anche i percorsi emotivi dei personaggi nessuno, continuando a ripetere che prima conta, alla fine, è avere un consistente ritor- e i legami che fra loro si intrecciano. o poi se ne andrà ai Caraibi e non lo ve- no pecuniario. Di contro, il produttore di Fran- Nel film si possono trovare citazioni ci- dranno mai più. Nel mentre, Franco con- co, Mezzocorona, che non si lascia piegare nematografiche, dedicate a veri cinefili, come tatta Mezzocorona, suo vecchio produttore, e non si è mai venduto; infatti, è senza una lo spogliarello di Sofia Loren in Ieri, oggi, per farlo venire in villa come organizzatore lira, con uno sfratto imminente. La carrellata domani (1963), che Clelia riprende quando del film. Nonostante si senta tradito dal gio- dei fenomeni continua con attori che si dan- assume la stessa posizione della Loren, nel vane, accetta. Clelia e Ruggero continuano no al viagra e aiuto registi che tradiscono togliersi la calza autoreggente; oppure la fa- la loro relazione clandestina, nonostante lei senza difficoltà amici e ingannano donne pur mosissima scena della doccia di Psycho all’inizio sembri titubante. Anche Paolo e di far carriera. Non potevano poi mancare (1960), che ritroviamo nel tentato omicidio Andrea si lasciano andare alla passione, ma, un paio di stoccatine ben assestate al cine- di Raffaele ai danni di Ravelli; infine la sce- il giorno dopo, il primo fa finta che niente ma italiano. La prima è più esplicita; ossia na d’amore fra Paolo ed Andrea ricalca quel- sia successo. Durante i provini, Ravelli sce- quando il Maestro, in sogno, rivela a Franco la de I segreti di Brokeback Mountain (2005). glie i protagonisti del film: attori incapaci che il Paradiso per i registi italiani è solo una Il soggetto è stato scritto dallo scom- ma raccomandati da importanti politici. desolante e vecchia sala cinematografica, a parso Alessandro Ninchi ed il titolo si rifà Franco continua a demoralizzarli. Mezzo- differenza della sfolgorante Hollywood per ad un racconto degli anni venti, che fra l’al- corona, sempre in contrasto con Ravelli, quelli americani. La seconda è più velata, tro viene citato esplicitamente nel corso cerca di farlo andar via: quello non è più il ma ben più aspra; quando Mezzacorona della storia. La canarina assassinata, ri- suo film. Franco, desiste. Clelia viene rag- sprona Franco ad abbandonare il progetto, sulta comunque un film piacevole, che giunta dal marito Angelo; i due sembrano gli chiede dove sono finiti i suoi sogni e gli scorre con facilità e prova ad andare oltre realmente felici ora che sono assieme. Raf- dice che non si può ridurre anche lui, a gira- quei film adolescenziali, che hanno imper- faele, ormai entrato in confidenza con Fran- re il solito film adolescenziale. versato ultimamente sul grande schermo. co, rivela che Mirko, suo migliore amico e Un punto che viene rimarcato, fra l’al- stuntman di professione, è morto a seguito tro già affrontato dal grande Ingmar Berg- Elena Mandolini di un incidente sul lavoro. Il responsabile dell’accaduto non è altri che Ravelli. An- gelo se ne deve andare per tornare a opera- re in ospedale. Raffaele sta per uccidere Ra- AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI velli sotto la doccia, ma viene fermato dal grido di Clelia: Ruggero, usando un mix di stimolanti sessuali, ha avuto un infarto. In ospedale, a curarlo è proprio Angelo che Italia, 2007 decide di lasciare la moglie. Andrea, inizia il piano escogitato con Ravelli: sedurre la Regia: Daniele Costantini ricca Anna, usare i suoi soldi per girare un Produzione: Gabriella Buontempo, Massimo Martino per Goodtime Enterprise. In film tratto dal racconto della stessa, “La collaborazione con Rai Cinema canarina assassinata”, per poi mandar via Distribuzione: Istituto Luce Franco e diventare lui stesso il regista. Anna Prima: (Roma 14-11-2008; Milano 14-11-2008) rivela ad Andrea che lei non ha una lira e Soggetto: dal libro Un destino ridicolo di Fabrizio De Andrè e Alessandro Gennari di essere la vedova di Mirko. Andrea se ne Sceneggiatura: Franco Ferrini, Antonio Leotti, Daniele Costantini và con la coda fra le gambe. Franco, aiuta- Direttore della fotografia: Alessio Gelsini Torresi Montaggio: to da Mezzocorona spaventa Ravelli con Carla Simoncelli Musiche: trucchi da baraccone, nel giardino della Nicola Piovani Scenografia: villa. Ravelli, viene infine inseguito dal cane Luigi Marchione, Vincenzo Forletta Costumi: Rocky che lo fa cadere nella buca, scavata Elisabetta Montaldo, Elisabetta Antico Aiuto regista: da Raffaele precedentemente. Ravelli muo- Angelo Vicari Interpreti: re. Il giorno dopo alla polizia, viene detto Fausto Paravidino (Carlo), Filippo Nigro (Salvatore), Massimo Popolizio che il produttore è sparito; forse è andato (Bernard), Donatella Finocchiaro (Veretta), Tosca D’Aquino (Luciana), Claudia Za- ai Caraibi come aveva sempre detto. Fran- nella (Maritza), Agostina Belli (Lina, madre di Carlo), Giorgia Ferrero (Antonia), Davide co rinuncia al suo film. Anna e Raffaele se Paganini (Vichingo) Durata: 101’ ne vanno felici dalla villa che avevano af- Metri: 2880 fittato: hanno ottenuto la loro vendetta.

37 Film Tutti i film della stagione

enova 1963. Dopo l’incontro con retta partorisce un bambino morto. Su retta, i nomi. Una favola, di quelle che la prostituta Luciana, il giovane un treno Veretta e Salvatore ascoltano un raccontano i nonni, appunto. Una favola G Carlo decide di accettare la pro- sacerdote intento a parlare con un uomo di (mala)vita e amore. posta della ragazza di diventare il suo di felicità e destino. Dopo aver discusso E un fato beffardo che vince su tutto e “pappone” al posto del precedente “ma- con Veretta, Salvatore va dal prete e gli su tutti, anche sul timore di Dio. gnaccia”. Luciana presenta a Carlo le dice di avere una valigia con 800 milio- Quello che lascia perplessi è il senso sue colleghe, Antonia e Veretta. Dopo le ni, ma si tratta di soldi maledetti che non dell’opera. Si è parlato di un film omaggio prime perplessità, la mamma Lina deci- vuole. Il giovane interpreta quell’incon- al cantautore ligure, intriso di riferimenti de di appoggiare il figlio nel suo nuovo tro come un segno del destino e si con- all’universo delle sue canzoni. Se si guar- lavoro accompagnandolo a controllare fessa. Dopo cinque anni di galera al po- da bene gli ingredienti ci sarebbero anche le serate delle ragazze. Nello stesso lo- sto del fratello gemello, Salvatore aveva (ambienti, situazioni, personaggi), ma il ri- cale frequentato da Carlo, passa le sue accettato di fare un colpo a Genova. ferimento a quel mondo è piatto e privo di serate Bernard, un contrabbandiere fran- Dopo essersi fatto raggiungere da suo poesia. cese passato dalla resistenza alla mala- fratello, lo aveva ucciso. Credeva di agi- Il cast poi, vincente sulla carta, inciam- vita marsigliese, un uomo di mondo che re nel giusto, voleva togliere la sua don- pa in ruoli forse non molto indovinati: e se vive organizzando soltanto “colpi gros- na dalla strada e castigare suo fratello a convincere di più sono le donne, coloro si”. Una sera, Bernard è stregato da per tradimento, voleva solo una vita ri- che nelle canzoni di De André sussurrano Maritza, una giovane fiorentina affasci- spettabile, sarebbe stato il suo ultimo emozioni vere (Donatella Finocchiaro pro- nante e sfuggente, legata a un giovane peccato. Ora vuole solo il perdono di stituta triste in testa a tutte), gli uomini sci- noto negli ambienti malavitosi come “il Dio, lui e sua moglie vivranno poveri ma volano sulle bucce di banana di una sce- vichingo”. Una sera, Veretta attira l’at- vuole essere assolto. Il prete si dice con- neggiatura debole prima che sugli scherzi tenzione di un giovane pastore sardo, vinto che Dio lo abbia già perdonato, si di un destino avverso. Filippo Nigro nei Salvatore, giunto da poco a Genova per fa consegnare la valigia e gli consiglia panni del pastore “sardegnolo” inciampa rifarsi una vita dopo cinque anni di ga- di continuare il viaggio. Il prete scende in una recitazione forzata e poco credibile lera. In breve tempo Salvatore diviene un dal treno, si toglie il finto abito talare e (la cadenza sarda non è il suo forte), Fau- habitué di Veretta. Volendo avere la ra- telefona alla moglie incredulo del colpo sto Paravidino “pappone” per caso ecce- gazza tutta per sé, il sardo decide di par- di fortuna che gli è capitato. de in mimica facciale e risate forzate, fi- lare con Carlo promettendogli una gros- nendo per peccare di inesperienza, Mas- sa somma in cambio della giovane. Una uei giorni perduti a rincorrere simo Popolizio nel ruolo del contrabban- sera, Bernard avvicina Carlo, dicendo- il vento/a chiederci un bacio e diere francese si aggrappa più degli altri gli di essere rimasto colpito per come la “Q volerne altri cento/un giorno al suo solido mestiere, ma resta imprigio- sera prima aveva picchiato “il vichin- qualunque li ricorderai/amore che fuggi da nato in un personaggio a tratti troppo cari- go”. Il malavitoso porta Carlo in una me tornerai/un giorno qualunque ti ricor- caturale. cascina di campagna dove è stato con- derai/amore che fuggi da me tornerai”. Insomma, se le atmosfere di De An- vocato anche Salvatore. Bernard propo- Un uomo e una donna, vittime di “Un dré incantano, quelle di questo film non ne ai due uomini un colpo che li renderà destino ridicolo”. Proprio questo è il tito- accendono l’interruttore delle emozioni. ricchi. Seguendo le istruzioni di Bernard, lo del romanzo da cui è tratto il film scrit- Quella delle sue canzoni era poesia, men- Carlo e Salvatore sequestrano un furgo- to a quattro mani dal cantautore Fabri- tre questo è cinema che non arriva a toc- ne con un carico di preziose pelli. L’ap- zio De André e dallo psicanalista-scrit- care le corde del cuore. E non bastano i puntamento con gli acquirenti della mer- tore Alessandro Gennari. “Una favola, di carruggi genovesi, il porto del capoluogo ce è per la sera dopo. Giunti sul posto, quelle che raccontano i nonni”, così il ligure, i locali fumosi, le belle prostitute Bernard e Carlo trovano Salvatore ucci- cantautore genovese ha definito il suo ancheggianti sui tacchi a spillo e fasciate so e la merce sparita. I due scappano romanzo. Una storia di amore, malavita in abitini anni Sessanta, no, non bastano mentre qualcuno cerca di colpirli. Intan- e destini incrociati ambientata nei vicoli davvero. Il regista Daniele Costantini (che to Veretta va da Carlo per chiedergli in- della vecchia Genova nel 1963. Una san- ha firmato nel 2004 Fatti della Banda della vano aiuto: la ragazza è incinta e Salva- tissima(!) trinità che incrocia una santa Magliana) ha dichiarato di aver adattato un tore è sparito. Intanto Carlo, che aveva alleanza. Un giovane protettore di pro- romanzo ma anche di essersi abbando- allacciato una relazione con Maritza, stitute, un navigato contrabbandiere fran- nato alle suggestioni poetiche di alcune scopre che la ragazza se ne è andata. Di- cese ex anarchico, un pastore sardo re- canzoni memorabili di De André e di ave- sperato, il giovane va dal “vichingo” e duce dalla galera. Carlo, Bernard, Sal- re tentato di rimanere nel contempo vicino gli chiede dov’è Maritza. Quella stessa vatore, i nomi. Una trinità di donne, per- e lontano ai personaggi, senza giudicarli, notte, Veretta è raggiunta da Salvatore, dute o quasi. La mamma iperprotettiva giocando con loro ma anche piangendoli. riapparso improvvisamente, che la por- di un giovane che decide di fare il protet- Ma forse, ci viene da aggiungere, per ta via su una barca. Maritza intanto chie- tore di prostitute invece di sfruttare i suoi ritrovare davvero la poesia di brani come de aiuto a Bernard per liberarsi del suo studi, una fatale seduttrice che collezio- “Bocca di rosa”, “Via del Campo”, “La città nuovo amante, un ricco conte. La ragaz- na amanti e ripetute fughe in cerca (for- vecchia”, “Amore che vieni amore che vai” za si imbarca per Barcellona. Anche se) solo di se stessa, una prostituta che bisogna solo chiudere gli occhi e ascolta- Carlo è al porto in procinto di partire, cerca l’amore come fuga verso un futuro re di nuovo quelle ballate. mentre Bernard se ne va in Francia. migliore, ma che incappa nel più atroce Qualche tempo dopo, in Sardegna, Ve- scherzo del destino. Lina, Maritza e Ve- Elena Bartoni

38 Film Tutti i film della stagione

LA CONIGLIETTA DI CASA (The House Bunny)

Stati Uniti, 2008

Regia: Fred Wolf Trucco: Patty York, Kimberly Felix, Marianna Elias, Debra Cole- Produzione: Allen Covert, Jack Giarraputo, Heather Parry, man Adam Sandler per Colunmbia Pictures/Relativity Media/Hap- Acconciature: David Blair, Jason Green, Candy L. Walken, Lana py Madison Productions/Alta Loma Entertainment Heying Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia Coordinatore effetti speciali: John C. Hartigan Supervisori effetti visivi: Prima: (Roma 5-12-2008; Milano 5-12-2008) George Cawood Coordinatore effetti visivi: Soggetto e sceneggiatura: Karen McCullah Lutz, Kirsten Fawn Fletcher Supervisori musiche: Smith Brooks Arthur, Michael Dilbeck Supervisore costumi: Direttore della fotografia: Shelly Johnson Virginia Burton Coreografie: Toni Basil Montaggio: Debra Chiate Interpreti: Anna Faris (Shelley Darlingson), Colin Hanks (Oli- Musiche: Waddy Wachtel ver), Emma Stone (Natalie), Kat Dennings (Mona), Christopher Scenografia: Missy Stewart McDonald (Dean Dimmons), Beverly D’Angelo (Signora Hag- Costumi: Mona May strom), Katharine McPhee (Harmony), Rumer Willis (Joan- Produttori esecutivi: Anna Faris, Karen McCullah Lutz, Kir- ne), Kiely Williams (Lilly), Dana Goodman (Carrie Mae), Kim- sten smith berly Makkouk (Tanya), Monet Mazur (Cassandra), Tyson Rit- Co-produttori: Jason Burns, Debra James, Richard Rosen- ter (Colby), Sarah Wright (Ashley), Rachel Specter (Court- zweig ney), Owen Benjamin (Marvin), Hugh M. Hefner, Holly Madi- Direttore di produzione: Debra James son, Bridget Marquardt, Kendra Wilkinson, Sean Salisbury, Casting: Lisa London, Catherine Stroud Matt Leinart, Shaquille O’Neal (se stessi), Tyler Spindel (Ste- Aiuti regista: Eric Tignini, Sunday Stevens, Kristina M. Peter- ve), Sara Jean Underwood (Sara), Lauren Hill (Lauren), Hiro- son mi Oshima (Hiromi), Dan Patrick (poliziotto), Nick Swardson Operatore: Don Devine (fotografo di Playboy), Jay Hayden (Kip), Mat Barr (Tyler), Tan- Operatore steadicam: Gregory W. Smith ner Alexander Redman (Trent), Michelle Fields (Michelle) Art director: John Chichester Durata: 97’ Arredatore: Tracey A. Doyle Metri: 2350

a bionda Shelley è una ragazza pita dalla capacità di Shelley di attrarre riceve la telefonata di Hefner che, accor- di ventisette anni orfana dei ge- su di sé lo sguardo dei ragazzi, Nathalie le tosi dell’imbroglio, le propone di tornare L nitori e cresciuta alla Playboy offre la carica di direttrice. Shelley inizia alla “Playboy Mansion” offrendole il tito- Mansion di Hugh Hefner. Shelley è con- così la sua opera con un solo obiettivo: lo di Miss Novembre. Shelley rifiuta per- vinta di vivere in un vero paradiso e a com- trasformare le ragazze da anonime, dimes- ché sente il peso della responsabilità del pletare la sua felicità manca solo l’elezio- se e complessate studentesse bersaglio del- Club Zeta. Tornata a casa però, la giova- ne a “coniglietta del mese”, traguardo che le colleghe del Club ??????, in un gruppo ne viene investita dalle accuse delle ragaz- spera di raggiungere di lì a pochi giorni. di bombe sexy. Intanto, tornato alla “Play- ze che le rinfacciano di averle trasformate All’indomani del suo compleanno, però, la boy Mansion”, Hefner riceve una falsa let- in stupide bamboline senza testa. Mortifi- ragazza riceve una lettera in cui Hefner, tera, in cui Shelley dice di essere andata a cata, Shelley accetta l’invito di Hefner e assente per qualche giorno, la invita a la- lavorare con gli orfani in Africa. Nel frat- torna alla Playboy Mansion. Intanto le sciare la casa immediatamente per evidenti tempo, le ragazze del Club Zeta spopola- ragazze del Club Zeta spediscono molti limiti di età. Di punto in bianco, Shelley si no grazie a un calendario che le ritrae in inviti per una festa allo scopo di trovare le trova in mezzo alla strada trovandosi a fare pose sexy. Subito dopo, Shelley organizza nuove iscritte, ma gli inviti vengono boi- i conti con un mondo reale a lei completa- una festa azteca che si rivela un successo- cottati dalle ragazze del Club ??????. Alla mente sconosciuto. In giro senza meta con ne: il Club Zeta è affollatissimo, mentre il festa del Club Zeta non si presenta nessu- la sua vecchia auto, la ragazza viene col- Club rivale è deserto. Una sera, Shelley no. Nathalie e le compagne vanno a ripren- pita da una bella casa abitata da fascino- accetta l’invito di Oliver, un giovane che dere Shelley che ormai non si sente più a se ragazze, il Club ?????? riservato alle si occupa di una casa di riposo per anzia- suo agio a posare per Playboy. Le ragazze studentesse universitarie che somiglia ni, conosciuto durante i primi giorni al del Club Zeta si presentano alla festa del- molto alla “sua” Playboy Mansion. Shel- Club Zeta. La serata si rivela un disastro: le rivali, dove Shelley fa un commovente ley si propone come direttrice, ma viene la ragazza colleziona una gaffe dopo l’al- appello per trovare le nuove iscritte. Alza- allontanata in malo modo. Proprio lì di tra mettendo in luce la sua ignoranza e su- no la mano trenta ragazze e il Club Zeta è fronte sorge il Club Zeta, malandata casa perficialità e Oliver finisce per andarsene salvo. Dopo aver ritrovato Oliver, Shelley per studentesse che conta solo sette iscrit- deluso. Le ragazze del Club decidono di scrive una lettera a Hefner confessando che te, una più problematica dell’altra a co- aiutare Shelley. Dopo alcune sedute inten- ora si sente davvero la protagonista di una minciare da Nathalie, occhialuta, saccen- sive di studi, Shelley esce di nuovo con favola. te e imbranata con i ragazzi. Nathalie spie- Oliver recitando la parte della studentes- ga a Shelley che stanno per perdere lo sta- sa colta e impegnata, ma, alla fine della a Cenerentola del terzo millennio tuto di Club, non avendo il numero suffi- serata, viene smascherata rimediando una fa la coniglietta per Playboy. I tem- ciente di trenta richieste di iscrizioni. Col- figuraccia. Mentre torna a casa, Shelley L pi sono cambiati anche se il tono

39 Film Tutti i film della stagione

del film è davvero quello della favola, la rimanere voi stesse e di nutrire i vostri cer- A ufficializzare una volta per tutte il feno- storia della ragazza che, caduta in disgra- velli. Un colpo al cerchio e uno alla botte, meno ci aveva pensato tempo fa il celebre zia, saprà rinascere e ritrovare una nuova insomma. Ma la commediola ha un altro magazine “Newsweek” in un articolo intito- identità. Non mancano gli ingredienti della merito, quello di toccare un tema di grande lato “La vendetta delle nerdette”, in cui si af- celebre fiaba e cioè nell’ordine, le sorella- attualità negli States. Eh già, perché al di là fermava che “essere un genio dell’informati- stre (le odiose rivali conigliette alla Play- dell’oceano sembra stia spopolando una ca è chic”, demolendo così il classico stere- boy Mansion che con una lettera falsa la nuova figura femminile: si tratta della “ner- otipo che o sei una bambola sexy, o sei un’in- allontanano dalla “casa”), i topolini buoni dette sexy”, ossia una secchiona sexy (“ner- tellettuale bruttina e insopportabile. e complici (le giovani “sfigate” del Club dette”, una riduzione volgare del maschile E rieccoci al filmetto in questione. Mat- universitario dove la nostra eroina si ac- “nerd”). Ed eccoci al film; lo stuolo di ragaz- tatrice a tutto tondo (curve comprese) e casa prendendo sotto la sua ala protettiva ze cui la bionda coniglietta fa da istruttrice istruttrice del gruppetto di giovani “nerd” le scialbe studentesse trasformandole in rappresentano proprio questo e cioè una nel percorso di trasformazione in “nerdet- bambole mozzafiato) e, naturalmente, il realtà che raggruppa quanto c’è di meglio te sexy” è la biondissima Anna Faris, già principe azzurro (che oggi è un bravo ra- nel giovane panorama femminile USA. protagonista dei quattro film della serie gazzo che fa volontariato presso una casa Sembra infatti che in tutti i più prestigiosi Scary Movie, che regala un’interpretazio- di riposo per anziani). campus americani le “nerdette” stiano com- ne spumeggiante come una coppa di Il colore dominante è senza dubbio il piendo una vera nuova ‘rivoluzione femmi- champagne. Tra i ruoli di contorno segna- rosa: dal rosa delle tenute striminzite che nista’. Il movimento è esploso con il suc- liamo la mai dimenticata Beverly D’Ange- esaltano il corpo della bionda coniglietta, cesso di trasmissioni quotidiane alla radio lo (bionda eroina del musical Hair targato al rosa dei lucidalabbra della sexy prota- e alla TV come “Geek brief” (“geek” signifi- Milos Forman 1979), qui nei panni di una gonista e delle sue emule. Il messaggio è ca esperta di informatica) che nacque nel severa direttrice di un esclusivo club per semplice e chiaro: ragazze per essere ac- 2001 quando una giovane maga dei com- studentesse e il vero Hugh Hefner (patron cettate dovete uniformarvi alla massa (so- puter, Ellen Spertus, oggi direttrice della ri- di Playboy) nella parte di se stesso. prattutto al mondo dell’immagine e ai suoi cerca alla Google, venne eletta la “geek più comandamenti), ma cercate comunque di sexy” della Valle del silicio in California. Elena Bartoni

VALZER CON BASHIR (Vals Im Bashir)

Israele/Francia/Germania, 2008

Regia: Ari Folman Musiche: Max Richter Produzione: Ari Folman, Serge Lalou, Gerhard Meixner, Yael Art director: David Polonsky Nahlieli, Roman Paul per Bridgit Folman Film Gang/Les Films Direttori di produzione: David Berdah, Verona Meier Supervisore effetti visivi: d’Ici/Razor Film Produktion GmbH. In coproduzione con Arte Nitzan Roiy Responsabile animazione: France/ITVS. In collaborazione con Hot Telecommunication/ Yoni Goodman Animazione: Israel Fund Film/Medienboard Berlin-Brandenburg/New Isra- Gali Edelbaum, Tal Gadon, Barak Drori, Sefi Gaye- go, Neta Holzer, Lilach Sarid, Zohar Shahar, Orit Shimon, eli Foundation for Cinema and Television/Noga Communica- Asenath Wald, Micah Kredo, Adva Markovich tion – Channel 8 Voci: Ron Ben-Yishai, Ronny Dayag, Ari Folman, Dror Harazi, Distribuzione: Lucky Red Ori Sivan, Zahava Solomon (se stessi), Yehezkel Lazarov (Car- Prima: (Roma 9-1-2009; Milano 9-1-2009) mi Cna’an), Mickey Leon (Boaz Rein-Buskila) Soggetto e sceneggiatura: Ari Folman Durata: 90’ Montaggio: Feller Nili Metri: 2590 nverno 2006. Ari Folman, dopo ne e incosciente soldato dell’esercito israe- campi profughi di Sabra e Shatila (distrat- aver ascoltato un terribile incu- liano, partecipava ai bombardamenti di Sin- tamente controllati dalle forze armate isra- I bo di un suo amico (un branco done e all’assedio di Beirut a bordo di po- eliane), provocò l’annientamento della 26 di cani feroci e dallo sguardo famelico tenti cingolati. Folman si rivolge anche a popolazione civile stanziata: giovani, an- corrono per una città distruggendo qual- una psicologa, la quale gli diagnostica una ziani, donne e bambini. Le cronache dei siasi cosa trovino sulla loro strada, fino a sindrome da “memoria dissociativa”. reporter che entrarono nei due insediamen- fermarsi, ringhianti, sotto la finestra del- Malgrado i numerosi racconti degli ex ti (uno di questi, Ron Ben-Yeshai, viene l’uomo impaurito), inizia a rammentare la militari, egli non riesce a capacitarsi di intervistato dal protagonista) parlano di sua tragica esperienza durante la guerra essere stato un impotente testimone del corpi straziati e accatastati uno sopra l’al- del Libano, di oltre venti anni prima. massacro di Sabra e Shatila, l’eccidio per- tro sotto un cumulo di macerie. I suoi ricordi, però, sono labili, frammen- petrato dai falangisti libanesi nel settem- tari, confusi e si mescolano continuamente bre del 1982 contro centinaia di rifugiati a memoria ha tante voci. La me- con il sogno e l’immaginazione. Nella spe- arabi palestinesi. La strage fu compiuta moria ha tanti suoni. La memo- ranza di mettere finalmente ordine nella sua come vendetta per l’assassinio dell’appe- L ria ha tanti colori. Valzer con testa, decide di chiedere aiuto ad alcuni suoi na eletto Presidente del Libano Bashir Bashir è un toccante ed intenso viaggio compagni sul fronte all’epoca del conflitto. Gemayel, ucciso in un attentato organiz- nella memoria come non se ne vedevano Carmi Cna’an, Ronnie Dayag, Shmuel zato dai servizi segreti siriani. da tempo. Il sogno raccontato per caso dal- Frenkel lo riportano ai tempi in cui, giova- L’incursione delle milizie cristiane nei l’amico Boaz e un flashback folgorante ri-

40 Film Tutti i film della stagione mettono in moto le oscure e, a volte, in- comprensibili dinamiche della memoria. Ma non solo. Rischiarano la coscienza e fanno emergere in superficie atroci verità, trop- po a lungo rimosse. Quando si “scrivono” le pagine della propria storia a colpi di fu- cile come è accaduto al protagonista Ari Folman, ebbene la Storia (quella con la maiuscola), prima o poi, ti presenta il con- to. La “pena” da scontare per avere inflitto ferite indelebili all’umanità (i fatti sangui- nosi di Sabra e Shatila furono condannati anche dalle Nazioni Unite), per essersi reso complice di un vero e proprio genoci- dio, è il ricordo mai compiuto, frustrato, tor- mentato. E se la facoltà mnemonica vacilla, per- ché dietro si annida un logorante (e forse atavico) complesso di colpa, il passato tor- co. Come pure qualsiasi accorgimento for- L’insensatezza e l’inutilità della guer- na a farsi vivo sottoforma di visione. La sin- male. Il tratto del disegno, curato da David ra, i momenti di ebbrezza (spesso accom- golare magia che è in grado di emanare il Polonsky, è scarno e funzionale; non c’è pagnati da canti bellici o da brani di musi- film risiede proprio nel fecondo e suaden- bisogno, infatti, di figure troppo ricercate o ca dance) e i deliri di onnipotenza che essa te amalgama di irrealtà e documentarismo. sofisticate per rappresentare una tragedia determina nei soggetti coinvolti in prima Questo secondo aspetto si palesa con cru- (ignorata) di simili proporzioni. linea, specie quelli più acerbi, sono rias- dezza nel finale: quando scorrono le im- La portata universale del messaggio è sunti emblematicamente un una sequen- magini di repertorio delle donne soprav- tale da arrivare diritta alle coscienze. Di chi za di scioccante bellezza. vissute mentre, in preda alla disperazio- (forse per opportunità politica o per codar- Durante uno scontro a fuoco, mentre il ne, attraversano lo scenario di morte e dia) non vuole ricordare gli scempi prodotti cielo della martoriata Beirut è illuminato devastazione dei campi profughi. dall’eterna e ancora irrisolta contesa isra- dai razzi al fosforo, un giovanissimo sol- Fin dall’angosciante sequenza d’aper- elo-palestinese. dato imbraccia un mitra sfidando i cecchi- tura (quella relativa all’incubo dei cani), la Al di là della discreta impaginazione ni nascosti sul tetto di un palazzo. Dietro pellicola scritta e diretta dall’ex soldato isra- fumettistica, o meglio, da videogioco (scel- di lui campeggia l’icona del leader Bashir eliano è intervallata da slanci onirici di stra- ta estetica molto accattivante e forse pen- Gemayel. Spara colpi in aria, senza sosta, ordinaria forza evocativa. Uno su tutti, quel- sata per attirare il pubblico dei più giova- facendo piroette come un ballerino. A rit- lo narrato dal commilitone Carmi Cna’an: ni), l’opera del regista televisivo e docu- mo di valzer, appunto. egli fantastica di essere “rapito” da una mentarista Folman è soprattutto un picco- donna nuda molto più grande di lui fisica- lo capolavoro di cinema civile. Diego Mondella mente, di prorompente bellezza, e di es- sere trasportato in mare sul suo ventre, mentre da lontano assiste al bombarda- mento della nave dove era in servizio con IO NON CI CASCO gli altri colleghi militari. Un’immagine di felliniana memoria che rimane impressa non solo nella mente ma Italia, 2008 anche nel cuore, almeno quanto quella creata da Almodóvar in Parla con lei (e Regia: Pasquale Falcone scusate se il paragone vi sembra troppo Produzione: Giallolimone/IDF (Italian Dream Factory) azzardato). Ricordate quel curioso omino Distribuzione: Medusa che camminava su un corpo femminile fino Prima: (Roma 5-12-2008; Milano 5-12-2008) ad inoltrarsi nella sua vagina? E non è un Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Falcone caso che, fra tante scene suggestive, si Direttore della fotografia: Antonello Emidi sia presa come esempio proprio questa in Montaggio: Gianluca Vatore cui è protagonista il mare. Musiche: Giovanna Cucinotta, Marco Randazzo Qui, come in un altro episodio in cui Scenografia: Italo Toscano un soldato si tuffa per nascondersi dal ne- Costumi: Michela Angelotti mico e si lascia trascinare dalla corrente Interpreti: Maurizio Casagrande (dott. Maurizio Baldi), Maria Grazia Cucinotta (ca- sino a riva, l’acqua (calma) funge da ele- posala), Ornella Muti (prof.ssa Lamberti), Rosaria De Cicco (Lorenza), Antonio Stor- mento simbolico che accoglie, protegge e naiuolo (Antonio), Claudio Coccoluto (se stesso), Pasquale Falcone (Franco), Anto- proietta in una dimensione “altra”, allonta- nio Casagrande (nonno Fabrizio), Pina Cutolo (professoressa di greco), Paola Rus- nando i suoi ospiti dal pericolo, dalla mor- so (Cinzia), Paolo Albano (Marco), Vincenzo Falcone (Fabrizio), Elena Baldi (Ange- te. Dalla realtà. la), Federica Ferro (Maddalena), Fabio Massa (Davide), Fabiano Pagliara (Ciro), Se abbiamo dimenticato di menziona- Maurizio Ambroselli (Fernando), Antonino Tamigi (Giuseppe), Marco Foscari (Anto- re la parola “animazione”, è perché Valzer nino), Simona Fasano (Margherita), Irene Maiorino (Simona), Alessandro Haber Durata: 100’ con Bashir è un film che trascende qualsi- Metri: 2350 voglia categoria o genere cinematografi-

41 Film Tutti i film della stagione

arco è nel pieno della giovi- confessione privata alla vittima. Ed è sem- tro di recinto. Il meccanismo di compren- nezza. Il liceo, gli amici, i sen- pre la forza dell’amicizia a sventare un ul- sione sta nel contesto. Scavalcare la stac- M timenti. E le feste. La prossi- timo, disperato tentativo di porre fine alla cionata che separa adolescenza e maturi- ma in agenda si annuncia come la più cla- sofferenze di Marco nel ventilato atto estre- tà per i ragazzi del lungometraggio è un morosa dell’anno, perché pare che a rag- mo della “buona morte”. Anche se, nel ostacolo di pari portata. La lentezza del giungerli in discoteca ci sarà il noto dj Clau- sonno del coma, Marco vivrà. rettile è l’incertezza su ciò che si prospet- dio Coccoluto. Marco stesso si sta occupan- terà fuori dalla sicurezza del contenitore. do dell’organizzazione dell’evento. Fino a n quella tartaruga che, spostata dalla Varcare il limite è una scelta di vita. La tar- quando, all’uscita da scuola, un pirata del- casa del giovane protagonista in fin taruga chiude il film seguendo, con il ritar- la strada urta violentemente il suo scooter di vita nella sua stanza di ospedale, do che le è congenito, il percorso poco e lo sbalza a terra, mandandolo in coma. I La tragedia è sconvolgente. In ospedale, riesce nell’epilogo del film a uscire dal suo prima imboccato dai ragazzi. Crescere. mentre attendono delucidazioni sullo stato costringente contenitore si riversa il sen- Il merito maggiore della regia di Pasqua- del figlio, i genitori – separati –cercano di so poetico di questo piccolo film e il com- le Falcone è proprio quello di aderire al loro contenere le ingerenze dei rispettivi nuovi pimento della sua grande metafora. Che contesto, guidando lo spettatore nella vita compagni. Gli amici fanno quadrato intor- rappresenti il trapasso dalla vita sospesa della “comitiva”, con la macchina da presa no al giovane, confortandosi a vicenda e cer- alla morte o, all’opposto, la guarigione e il sempre alla loro altezza e immersa nel loro cando di organizzare i preparativi per la fe- risveglio del ragazzo dal coma, importa e quotidiano. Carpendo, in più di un’occasio- sta; un modo per portarlo con loro nel quoti- non importa. È l’ambiguità, il non detto ma ne, squarci di genuinità e naturalezza che diano, giorno dopo giorno. Intanto Marco è suggerito – a seconda della soggettività riscattano uno spirito di messa in scena in prognosi riservata. Il primario non ha cer- ideologica ed emotiva con cui si è fruito il spesso eccessivamente filo-televisivo, così tezze, ma non esclude che un ambiente fami- testo – che nobilita i migliori finali aperti. come qualche debolezza nelle interpreta- liare e amicale intorno a lui possa giovargli. Tant’è che in fondo un simile finale non ha zioni e la forzatura retorica di alcune solu- Così accetta, nel rispetto delle regole del- poteri particolarmente retroattivi sul sen- zioni narrative. A controbilanciare le cadu- l’ospedale, che i compagni di classe possa- so generale del film, almeno ai fini della te del film c’è anche un momento di grande no visitarlo di continuo, uno alla volta. Com- sua tematica centrale: la speranza porta a sensibilità: l’artista idolatrato dai giovani che plice anche una comprensiva capo sala, gli migliorarsi. Questo cammino intraprendo- di fronte al male di un suo ammiratore si amici iniziano a passare i pomeriggi da Mar- no tanto i genitori del ragazzo quanto i suo concede al fuori dalla fama, mettendosi in co, dandosi il cambio, senza mai lasciarlo fedeli compagni. Alla fine, che Marco si ri- discussione in un monologo che lo avvici- solo. La terapia, poco evidente sui progressi svegli o no, loro avranno garantito lo sfor- na inaspettatamente ai problemi della ge- del ragazzo, ha certo degli effetti su di loro. L’amico in fin di vita diventa un confessore zo per un mondo migliore intorno a lui. E nerazione protagonista. Assieme alla disa- taciturno e disponibile, capace di stimolare la fragilità di quell’animale così piccolo e nima dei problemi genitoriali, anche se anche alla rivelazione dei segreti più profon- lento è la stessa della generazione che magari timidamente e con leggerezza, la di: le violenze domestiche, i rammarichi, le viene raccontata. Spesso accusata di irre- pellicola fornisce così uno sguardo trasver- richieste di perdono e persino la gravidanza sponsabilità di fronte all’ovvietà delle si- sale e plurigenerazionale. Un altro punto di celata della sua innamorata. Non tutti però tuazioni, delle scelte, di una miopia effi- vista che fa di quella tartaruga il simbolo sono armati di ottimismo e di speranza: qual- mera di fronte a un buon senso tanto evi- polisemico della difficoltà quotidiana, al di cuno non è convinto che lo stato comatoso dente, con la facilità con cui ci si stupisce là della sfera anagrafica di riferimento. dell’amico sia giusto e la sofferenza tra la della lentezza di una tartaruga e della sua vita e la morte l’unica alternativa alla pro- difficoltà nello scavalcare qualche centime- Giuliano Tomassacci lungata latitanza di un agognato risveglio. Si defila la possibilità dell’eutanasia, scelta estrema ma forse inevitabile. Nel frattempo, i preparativi per la festa IL NEMICO DEL MIO NEMICO – CIA, NAZISTI procedono e alla fine, grazie allo sforzo del- E GUERRA FREDDA l’intera classe, dei professori, dei supporti (My Enemy’s Enemy) economici di sponsor e parenti l’evento ha luogo. In nome di Marco c’è anche Coccolu- to, che, alla fine, informato della causa di Francia/Gran Bretagna, 2007 tanta ostinazione per la sua partecipazione, Regia: chiede di vedere il ragazzo in coma. Il suo Kevin Macdonald Produzione: confronto con Marco ha su di lui lo stesso Rita Dagher, Kevin Macdonald per Wild Bunch/Yalla Film/Channel 4 Distribuzione: effetto liberatorio che avuto sui compagni: il Mikado Prima: (Roma 25-7-2008; Milano 25-7-2008) dj si confessa e si interroga. Promette di non Soggetto: Kevin Macdonald dimenticare e di rifarsi vivo. Poco dopo sarà Direttore della fotografia: Jean-Luc Perréard proprio il trillare del suo cellulare, lasciato Montaggio: Nicolas Chaudeurge nella stanza d’ospedale, a impedire il suici- Musiche: Alex Heffes dio dell’innamorata, incapace di sopportare Direttore di produzione: Sylvie Balland il peso della gravidanza. Suono: Stéphane Bucher, Yves Coméliau, Yves Lévêque Di lì a poco, proprio mentre i genitori Interpreti: Klaus Barbie (se stesso – immagini di repertorio), Kevin Macdonald (nar- di Marco si avvicinano a una riconciliazio- ratore/intervistatore), André Dussolier (narratore, versione francese) Raymound ne, viene smascherato il pirata della strada Aubrac, Robert Badinter, Ladislas De Hoyos, René Hardy, , Beate Klar- responsabile della loro sofferenza: è il com- sfeld, Serge Klarsfeld, Bruno Masure, Jacques Vergès (se stessi) pagno della madre, ascoltato involontaria- Durata: 87’ mente da un amico del figlio durante la Metri: 2460

42 Film Tutti i film della stagione

laus Barbie, nato il 25 ottobre mi per favorire i militari dell’estrema de- reso antisemita, è qualcosa che gli è stato 1913 a Bad Godesberg, nel 1933 stra. Nel 1980 è uno dei fautori del colpo trasmesso dagli altri. C’era una comunità K entra nella gioventù hitleriana. di stato del generale Luis Garcia Meza. ebraica a Trea, che non era una città mol- Due anni dopo è una SS ai comandi di Hel- Nel 1983, dopo che la sinistra è torna- to grande. Lui conosceva tanti ebrei e sa- mut Knochen, futuro capo della SIPO-SD ta al governo, Barbie viene espulso dalla peva chi era il rabbino Altmann quando lo in Francia. Dal 1942 al 1944 assume l’in- Bolivia e condotto a Cayenne. Le autorità incrociava in strada. Molto più tardi, quan- carico di responsabile della quarta sezione francesi lo arrestano. Nel 1987 comincia do il rabbino era ormai morto da tempo della Gestapo di Lione, guadagnandosi ben il processo. I giudici lo dichiarano colpe- nelle camere a gas di Auschwitz, Klaus presto il triste soprannome del “Macellaio vole di ben 17 crimini contro l’umanità. Barbie si appropria del suo cognome per di Lione”. Qui, nel 1943, arresta e tortura Muore in prigione il 25 settembre 1991. crearsi delle false generalità». E continua: Jean Moulin, il fondatore del CNR (Consi- Verrà sepolto in Bolivia. «Sono convinto che Barbie fosse una spia glio Nazionale della Resistenza). già ai tempi della scuola, impiegato come Nell’estate del 1944 è costretto a ripa- opo L’ultimo re di Scozia, Kevin agente per controllare i suoi compagni». rare in Germania, dove entrerà a far parte Macdonald ritrae un altro perso- Basterebbe questo per dare un’idea del CIC (Controspionaggio Americano). Ma D naggio spietato e crudele fino al del personaggio. Un assassino lucido e la Francia lo reclama, ne chiede l’estradi- l’inverosimile. Immagini di repertorio e nume- motivato. La storia impressionante di un zione. Il CIC decide dunque di trasferirlo rose interviste si susseguono in forma docu- uomo che, nella sua vita, non ha fatto al- in America del Sud. Destinazione Bolivia. mentaristica, senza trascurare però un tes- tro che questo. Dopo essere transitato in Argentina, suto narrativo e una suspence che inchioda- In ultimo, le parole della figlia di Bar- nel 1951 Klaus Barbie e famiglia giungo- no lo spettatore alla poltrona. Alcune intervi- bie, Ute Messner, che sembrano pura fol- no a La Paz. E, mentre viene condannato ste, in particolar modo quella in cui compare lia, frutto di una mente fantasiosa. Purtrop- in contumacia per crimini di guerra, lui il signor Halaunbrenner, sono a dir poco scioc- po, così non è. instaura una fitta rete di rapporti con ex canti. Si fa fatica addirittura a guardarle. C’è poco da dire. Bisogna assoluta- generali tedeschi alle dipendenze del po- Neal Ascherson, storico e biografo, mente vederlo. tere boliviano. Assume il nome di Klaus dice di Barbie: «Non c’è un avvenimento Altmann, riesce a metter su un traffico d’ar- particolare del suo passato che lo abbia Ivan Polidoro

MAX PAYNE

Canada/Stati Uniti, 2008

Regia: John Moore Coordinatore effetti speciali: Rob Sanderson Produzione: Scott Faye, John Moore, Julie Yorn per Abandon Supervisori effetti visivi: Jeff Campbell (Spin), Kevin Ku- Enterteinment/Collision Enterteinment/Depth Enterteinment/ tchaver (HimAnl Productions Inc.), Everett Burrell Dune Enterteinment/Firm Films/Foxtor Productions Coordinatori effetti visivi: Matt Daly (Mr. X Inc.), Leann Distribuzione: 20th Century Fox Italia Harvey Prima: (Roma 28-11-2008; Milano 28-11-2008) Supervisore effetti digitali: David Carriker (Modern Videofilm) Soggetto: dall’omonimo video game ideato da Sam Lake Supervisore costumi: Kathleen Meade Sceneggiatura: Beau Thorne Interpreti: Mark Wahlberg (Max Payne), Mila Kunis (Mona Direttore della fotografia: Jonathan Sela Sax), Beau Bridges (BB Hensley), Ludacris (tenente Jim Bra- Montaggio: Dan Zimmerman vura), Chris O’Donnell (Jason Colvin), Donal Logue (Det. Alex Musiche: Marco Beltrami, Buck Sanders Balder), Amaury Nolasco (Jack Lupino), Kate Burton (Nicole Scenografia: Daniel T. Dorrance Horne), Olga Kurylenko (Natasha Sax), Rothaford Gray (Joe Costumi: George L. Little Salle), Joe Gordon (Owen Green), Jamie Hector (Lincoln De- Produttori esecutivi: Tom Karnowski, Karen Lauder Neuf), Andrew Friedman (Trevor Duncan), Marianthi Evans Produttore associato: Peter Veverka (Michelle Payne), Nelly Furtado (Christa Balder), Jay Hunter Direttori di produzione: Whitney Brown, Tom Karnowski (uomo del monte di pietà), Maxwell McCabe-Lokos (Doug), Casting: Mindy Marin Kerr Hewitt (Kid), Stephen R. Hart (proprietario negozio di ta- Aiuti regista: Jeff J.J. Authors, Penny Charter, Tyler Delben, tuaggi), Philip Williams (sergente Adams), Warren Belle (de- Karen Young, Kathryn Hughes tective), Ted Atherton (detective Shipman), Katie Odegaard Operatori: Roger Finlay, Gregory W. Smith (Jakie), Rico Simonini (sergente detective Amerini), Pj Lazic Art director: Andrew M. Stearn (Junkie), Brandon Carrera (giovane poliziotto), Conrad Pla Arredatore: Carolyn’Cal’ Loucks (capitano Bowen), Larry Wheatley (barista), Janice Nguyen Trucco: Donald Mowat (detective), Martin Hindy, Herbert Johnson, Joshua Barilko Supervisori effetti speciali: Warren Appleby, John Mac- Durata: 100’ Gillivray Metri: 2630 ew York. Il detective Max Payne vato. Ora, passato un po’ di tempo, Max l’assassinio della moglie e della figlia. Nel è deciso a vendicare la morte del- lavora all’ufficio casi irrisolti, dove deve frattempo, mentre sta indagando su un N la moglie e della figlia neonata, ordinare i documenti e metterli in archi- nuovo caso d’omicidio, il suo amico e col- uccise da criminali sotto l’effetto della dro- vio. Contemporaneamente però, il poliziot- lega Alex sta trovando alcuni elementi che ga Valkyr. L’assassino non è mai stato tro- to sta facendo delle indagini private sul- potrebbero aiutarlo a rintracciare colui che

43 Film Tutti i film della stagione ha fatto fuori la sua famiglia. Gli dà appun- dell’omonimo videogioco creato da Sam abitazione subito poco prima della tragedia. tamento a casa sua, ma, quando Max arriva, Lake appare infatti decisiva a livello icono- Inoltre, proprio come nella dimensione pro- lui è già morto. A questo punto, Max è rima- grafico e il film di Moore sembra riprodurne spettica del videogioco, viene talvolta privi- sto completamente solo ed è diventato il ber- meccanicamente le atmosfere, i colori e le legiata l’angolazione soggettiva del detecti- saglio sia della polizia (che lo ritiene respon- azioni. Questo rapporto di dipendenza è si- ve. Moore forse pensa così di creare una sabile della morte dell’amico in quanto è mile a quei film tratti da opere letterarie, in maggiore adesione con il personaggio e con ignara del fatto che il detective stava svol- cui si cerca di essere più fedeli e aderenti le atmosfere del videogame da cui il film è gendo delle indagini in incognito), sia dai possibile al testo d’origine. Con Max Payne tratto. Si tratta, però, solo di un’illusione. Max malviventi. Al funerale poi, la moglie del- si va oltre. Si ha infatti l’impressione, ma può Payne è un film freddo e senz’anima, che l’amico gli chiede esplicitamente di andar- essere anche un’illusione ottica, che gli stessi forse aspira a creare quel rapporto di dipen- sene. È comunque sempre più deciso a sta- movimenti del protagonista siano rallentati denza tra il protagonista e lo spazio che at- nare i colpevoli. Si trova a combattere con la e anche i volti degli attori è come se avesse- traversa come nella saga su Jason Bourne famiglia mafiosa che controlla il mercato ro subito una trasformazione. Negli ultimi (in cui gli ultimi due episodi diretti da Paul della Valkyr. Scopre che il commercio di que- anni, i film tratti da videogame (Lara Croft – Greengrass hanno un ritmo e un tasso di sta droga non fa parte soltanto di un traffico Tomb Raider, The Hitman, Resident Evil, The adrenalina a cui Max Payne non ci si avvici- malavitoso, ma è elemento fondamentale di Punisher) non sono stati certo memorabili na minimamente). Le scene d’azione sono un progetto militare; veniva infatti utilizzata e, se non fosse per il soggetto che li ha ispi- spesso risolte meccanicamente, sbrigativa- per aumentare la resistenza al dolore e la rati, potrebbero essere considerati come mente e vengono, a volte, sottolineate da potenza fisica dei soldati statunitensi. Il pia- delle variazioni all’interno del blockbuster esibiti ralenti. Ciò è evidente nel momento in no è stato poi bloccato, perché ritenuto noci- d’azione statunitense. L’unico elemento che cui il detective uccide il collega più anziano vo per la salute dei militari e per mancanza potrebbe differenziarli da quest’ultimi potreb- B.B. che l’ha tradito, o nella scena dell’as- di fondi, ma Nicole Horne, capo della Aesir be essere soltanto un’accentuazione croma- sassinio di Natasha. Le forze del male, quin- Corporation, ha proseguito comunque la ri- tica che contribuisce a rendere queste at- di, non prendono mai pienamente forma. cerca. Michelle, la moglie di Max, che lavo- mosfere maggiormente artificiali. Con Max Sono solo delle deboli e fugaci apparizioni, rava presso l’ufficio del Procuratore Distret- Payne, però, si è andati oltre. All’interno di che sembrano acquistare momentaneamen- tuale, aveva scoperto accidentalmente i do- una vicenda in cui la figura interpretata da te una maggiore consistenza nelle scene di cumenti di questo progetto e la Horne, per Mark Wahlberg (anche qui bravissimo, ca- omicidio. Forse questi frammenti di ombre evitare che la verità venisse a galla, ha ordi- pace comunque di alimentare la disperazio- rappresentano l’unico squarcio seducente di nato il suo assassinio e quello della figlia. ne e il senso di totale isolamento suo perso- un’opera apparentemente sovraccarica ma Max a questo punto, pieno di rabbia, naggio anche in un film sbagliato come que- vuota, che ricicla più che ispirarsi alle atmo- non segue più l’etica professionale. Ad af- sto) appare come la variazione riaggiornata sfere di Matrix. Che lo sguardo di John Moo- fiancarlo c’è Mona Sax, anche lei in cerca di quello interpretato da Charles Bronson re non avesse una grande fantasia si era già di vendetta dopo l’omicidio della sorella nella saga di Il giustiziere della notte, Moore visto nei suoi due piatti remake, Il volo della Natasha. Nel corso delle sue ricerche, Max cerca di costruire un’apparato iconografico fenice ed Omen – Il presagio. L’utilizzo del scopre anche che il collega più anziano che alimenta una dimensione con tracce noir: digitale non arricchisce questo suo ‘perso- B.B., che aveva sempre pensato che fosse illuminazione bluastra, una città oscura pie- nale gioco’ né lo rende, malgrado le inten- dalla parte sua, è in realtà un traditore e, na di strade buie e sordide che sembra an- zioni, più inventivo, ma solo più rumoroso. E alla fine, riesce a farlo fuori. cora più ‘solidificarsi’ con le immagini della stavolta, rispetto al videogame, si attende La sua battaglia però non è finita. Anzi, neve sul porto, la figura di un detective or- che il percorso del protagonista sia finito per sembra appena cominciata. mai irrimediabilmente prigioniero del proprio poter così spegnere tutto. Anche se, dopo i vissuto. I momenti del suo felice passato titoli di coda, il film sembra riprendere e con- on Max Payne non è il video- vengono invece caratterizzati con un’illumi- tinuare. Come in un successivo episodio. game che si orienta verso il ci- nazione forte e accesa, evidenti soprattutto C nema ma viceversa. L’influenza sulle immagini della sua famiglia e della sua Simone Emiliani

COME DIO COMANDA

Italia, 2008 Regia: Gabriele Salvatores Suono: Mauro lazzaro, Paolo Amici, Luca Novelli, David Qua- Produzione: Maurizio Totti per Colorado Film/Rai Cinema. Con droli, Fabrizio Quadroli, Roberto Sestini Friuli Venezia Giulia Film Commission Effetti: Gaia Bussolati, Paolo Ricci, Effetti Digitali Italiani (Edi), Distribuzione: 01 Distribution Luca & Paolo Ricci Effetti speciali Cinematografici Prima: (Roma 12-12-2008; Milano 12-12-2008) Interpreti: Alvaro Caleca (Cristiano Zena), Filippo Timi (Rino Soggetto: dal romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti Zena, padre di Cristiano), Elio Germano (Quattro formaggi), Sceneggiatura: Niccolò Ammaniti, Antonio Manzini, Gabriele Fabio De Luigi (Beppe Trecca, assistente sociale), Angelica Salvatores Leo (Fabiana), Linda Bobbo (professoressa), Alessia Bellotto Direttore della fotografia: Italo Petriccione (infermiera), Alessandro Bressanello (Marchetta), Giuseppe Montaggio: Massimo Fiocchi Cristiano (infermiere), Franco De Maestri (parroco), Andrea Musiche: Mokadelic De Neri (Alex), Ludovica di Rocco (Esmeralda), Giovanni Fran- Scenografia: Rita Rabassini zoni (padre di Fabiana), Vasco Mirandola (Dottor Brolli), Rita Costumi: Patrizia Chericoni, Florence Emir Pirro (Corinna), Stefano Rota (medico) Casting: Francesco Vedovati Durata: 103’ Aiuto regista: Alessandro Pascuzzo Metri: 2810

44 Film Tutti i film della stagione

ino Zena e suo figlio Cristiano Greve e luttuoso fino all’inverosimile. In una discariche abusive e i “mostruosi” centri abitano da soli in un paesino parola sola: l’esatto contrario di Io non ho commerciali (ottimamente fotografato da Ita- R sperduto del Friuli. L’uomo, un paura (2003). Se l’intento di Gabriele Sal- lo Petriccione), sembra una terra di confine disoccupato con il culto di Hitler e del na- vatores era quello di spiazzare gli spetta- dimenticata dal Signore, in cui gli uomini zismo, vuole educare il ragazzo a vivere tori, c’è riuscito perfettamente. Ma, purtrop- vivono come bestie selvatiche in cattività. secondo i propri principi. Lo incita alla po – viene da chiederci –, a quale prezzo? Come è tristemente noto, oramai che violenza e gli insegna a difendersi dai com- L’adattamento del libro di Ammanniti per il la dura realtà del precariato, della disoc- pagni di scuola. Cristiano rispetta gli or- grande schermo è il risultato di un “arro- cupazione e della concorrenza nel lavoro dini del padre, senza accorgersi che questi tondamento per eccesso”. con gli extracomunitari, spesso e volentie- suoi comportamenti finiscono per isolarlo La storia scritta dall’autore del best- ri, alimenta il razzismo, l’aggressività e la dal contesto scolastico. seller Premio Strega nel 2007, già di per paura dell’Altro. Chi vive in un mondo tutto suo è invece sé sufficientemente cupa e desolante, si Ma al di là dei facili e ingannatori so- Quattroformaggi, un giovane disadattato trasforma in una favola dark maledetta ed ciologismi, il film perde la sua coraggiosa (anch’egli licenziato dopo anni passati in esageratamente torbida. In Come Dio co- scommessa col pubblico sul piano della una fabbrica produttrice di materiale elet- manda ogni singolo elemento risulta es- credibilità. La vicenda della ragazza ucci- trico), che trascorre le sue giornate chiuso sere sopra le righe: dall’ambientazione friu- sa “accidentalmente” nel bosco sotto una in casa parlando con i personaggi del pre- lana notturna, piovosa e fangosa, alla re- pioggia incessante (che richiama quella sepe e guardando filmini hard dove è pro- citazione degli interpreti (in particolare Fi- della fiaba di Cappuccetto Rosso e del tagonista la sua attrice preferita, Ramona. lippo Timi ed Elio Germano). Lupo) è il pretesto per far scaturire un in- Un giorno, crede di vedere in una ragaz- È anche vero che qualcuno potrebbe treccio orrorifico quanto bislacco. za bionda la porno star di cui è segretamen- interpretare metaforicamente questo regi- Dove si susseguono maldestri tentativi di te innamorato. Decide di seguirla col suo stro stilistico, eccentrico ed esasperato, vendetta, affannose ricerche, strazianti sco- motorino tra le stradine di campagna. Finge come il lamento, o meglio, il grido di dolo- perte e occultamenti di cadavere da serial- un finto incidente per farsi soccorrere e, re di un umanità reietta e disfunzionale, killer di professione... . E dove, alla fine, a scon- quando le salta addosso per baciarla, lei lo che è “costretta” a usare la forza per affer- tare “il peccato originale” è – guarda caso – respinge duramente facendosi scudo con il mare la sua esistenza e ad urlare la pro- l’anello più debole e indifeso della catena, in- proprio casco. La colluttazione continua in pria rabbia (Rino Zena), o il proprio biso- capace di sopportare il peso del misfatto. mezzo al bosco: qui Quattroformaggi tenta gno di amore represso (Quattroformaggi) L’insistito ricorrere da parte di Salvato- di violentarla e, di fronte all’ennesimo rifiu- contro una natura sorda e alienante. res a simbolismi e allegorie (confortato an- to, la colpisce con una sassata alla testa. Lo spiantato impersonato da Germa- che da alcune scelte musicali di facile presa, Resosi conto dell’accaduto, chiama in aiu- no suscita pietà e tenerezza quando si fa come She’s the one di Robin Williams che to l’amico fraterno Rino, il quale, dopo aver- stringere da un paio di braccia di gomma riecheggia dall’I-Pod della vittima) finisce lo rimproverato e percosso, viene colto da un finte attaccate al televisore, o quando si comunque per offuscare l’unica nota positi- ictus. Confuso e spaventato il giovane scappa meraviglia come un bambino alla vista di va di tutto il racconto, ovvero la storia d’amo- via con la pistola dell’uomo (che riesce co- uno scoiattolo. re e di eterna fedeltà, anche nel presunto munque ad avvertire il figlio del suo malore). Lo spazio sociale dell’estrema provin- Male, tra un padre e suo figlio, che nel film Cristiano si precipita sul posto e, quando sco- cia del nostro Nord-est (il film è stato girato ha il volto dell’interessante Alvaro Caleca. pre che accanto al genitore svenuto giace a nei dintorni di Pordenone), compresso tra terra la ragazza morta, riconosce in lei la sua gli hangar degli stabilimenti industriali, le Diego Mondella compagna di scuola Fabiana. Convinto che sia stato il padre ad am- mazzarla, provvede a far sparire il corpo TONY MANERO per cancellare qualsiasi prova a suo cari- (Tony Manero) co. Dopo averla trascinata sul camionci- no e averla nascosta per alcuni giorni, la getta nel fiume. La salma ricoperta da un Cile/Brasile, 2008 telo di cellophane viene immediatamente Regia: ritrovata dalla polizia. Nel frattempo, Rino Pablo Larraín Produzione: Juan de Dios Larraín per Fabula. In coproduzione con Prodigital finisce in coma in ospedale e lui viene affi- Distribuzione: Ripley’s Film dato ad un assistente sociale. Prima: (Roma 16-1-2009; Milano 16-1-2009) Quattroformaggi, avendo paura che, Soggetto e sceneggiatura: Pablo Larraín, Alfredo Castro, Mateo Iribarren. Con la una volta risvegliatosi, Zena possa rivela- consulenza di Eliseo Altunaga re la verità, pensa inizialmente di elimi- Direttore della fotografia: Sergio Armstrong narlo. Ma, quando se lo trova davanti, non Montaggio: Andrea Chignoli ha il coraggio di sparargli. I sensi di col- Musiche: Frecuencia Mod, José Alfredo Fuentes, Juan Cristóbal Meza Scenografia: pa lo spingono al suicidio. Cristiano (che Polin Garbisù ha appena partecipato ai funerali di Fa- Organizzazione: Ruth Orellana Produttori esecutivi: Ariane Hartard, Juan I. Correa biana), purtroppo, non fa in tempo a evi- Produttore associato: Tomas Dittborn tare la tragedia. Quando arriva a casa del Aiuto regista: Oscar Godoy giovane e rinviene l’I-Pod della sua ami- Consulente artistico: Rodrigo Bazaes ca, capisce che è lui il vero responsabile Operatori: Pablo Larraín, Sergio Armstrong dell’omicidio. Proprio nel momento in cui Trucco: Margarita Marchi va a fare visita al padre per domandargli Acconciature: Paola Morales perdono, questi si risveglia dal coma. Suono: Miguel Hormazabal Interpreti: Alfredo Castro (Raúl Peralta), Amparo Noguera (Cony), Héctor Morales ero nel senso più letterale possi- (Goyo), Paola Lattus (Pauli), Elsa Poblete (Wilma) Durata: bile. Anzi nerissimo. Delirante più 98’ Metri: 2290 N di una tragedia shakespeariana.

45 Film Tutti i film della stagione

antiago del Cile, 1978. Raúl Pe- studi televisivi dove si svolge il concor- te legato. Affettivamente e morbosamen- ralia è un uomo di cinquantadue so per i sosia di Tony Manero. Raúl si te. Raul è un feticista privo di senso mo- S anni che passa le sue giornate os- esibisce e si classifica secondo. rale: balla e uccide, uccide per ballare, sessionato dall’idea di impersonare balla per (soprav)vivere. Tony Manero, il ballerino protagonista n uomo allo stato primordiale, Ma qui più che mai, il personaggio è di La febbre del sabato sera, film che sta rappresentante di una sottospe- tutt’uno con la realtà che lo circonda, egli spopolando nelle sale cinematografiche U cie umana: semianalfabeta, sot- è il resto di quella “sottoclasse” sociale di un Cile governato ormai da anni dal tosviluppato, opportunista, privo di co- che ha subito il colpo di stato del 1973 generale Augusto Pinochet. Quella di scienza politica e morale. Un ladro e un da una posizione politica che non soste- Raúl per Tony Manero è una vera osses- assassino. Raúl, aspirante sosia del miti- neva la dittatura ma neanche era con- sione: l’uomo passa molto tempo a stu- co Tony Manero di La febbre del sabato traria a essa e non le opponeva resisten- diare i passi di ballo, le movenze e le sera, è un uomo affamato che segue solo za. Quella massa silenziosa che cerca- espressioni del personaggio interpreta- i suoi appetiti: l’appetito della fama, quel- va solo di sopravvivere. Le strade della to dall’attore John Travolta. Insieme a lo dei soldi, quello del sesso. Un uomo Santiago perfettamente sono colte nella tre ballerini, sul piccolo palco di uno “senza qualità”, in preda solo ai suoi bi- sua atmosfera anni Settanta: un’atmosfe- scalcinato bar di periferia, tutti i giorni sogni più bassi che vive nella più com- ra strana, indefinita, pervasa da un mi- Raúl si esercita sui passi da disco-mu- pleta “miseria spirituale e materiale” - sto di paura e oblio. Quelle strade semi- sic del suo idolo. Il suo sogno sembra sono parole del regista - che aspira a di- deserte, il silenzio, poi il passaggio delle essere a portata di mano quando un pro- ventare come “l’eroe americano”. E così camionette dei militari. Una Santiago di- gramma televisivo bandisce un concor- cerca di sovrapporre la sua appartenen- versa da quella di oggi. E Raúl, un uomo so per trovare dei sosia di Tony Mane- za culturale a un’altra, assumendone in che vive proiettato in avanti rispetto al ro. Nel febbrile tentativo di raggiunge- pieno i parametri (sintomatico il vizio di suo paese: il suo assurdo desiderio – ha re il suo sogno, l’uomo non si ferma da- ripetere ossessivamente le battute in in- osservato il regista – è quello del Cile vanti a nulla. Un giorno, dopo aver soc- glese del suo film mito, riempiendosi la odierno. corso per strada un’anziana signora da bocca, divorando letteralmente quelle Dietro la macchina da presa (intento a un’aggressione, si introduce in casa sua parole fino a farne un vero nutrimento per ‘pedinare’ il suo protagonista con la mac- per rubarle il televisore. Con il ricava- l’anima). china a mano), Pablo Larrain (classe 1976 to della vendita dell’elettrodomestico, Tony Manero è la storia di un’osses- alla sua opera seconda dopo Fuga del Raúl acquista in un magazzino dei mat- sione sullo sfondo di un paese che sta 2006) non ha paura di essere duro o addi- toni di vetrocemento per ricreare nel pic- attraversando quel processo culturale che rittura “molesto” con lo spettatore, aiutato colo palco del bar il pavimento della di- ha definito il modo di vivere attuale di tanti nell’arduo compito dal suo protagonista scoteca dove nel film si esibisce Tony paesi sudamericani. Si respira nel film mattatore assoluto, Alfredo Castro, inguai- Manero. Pochi giorni dopo, uccide il quell’”aria pericolosa di sottosviluppo” che nato nel suo costume bianco alla Travolta proiezionista di un cinema per rubare ha visto tanti paesi latinoamericani minac- (ma più che il divo di La febbre del sabato una copia della pellicola che ormai per ciati nel corso degli anni ’70. Ed ecco la sera, il volto scavato dell’attore ricorda mol- lui è divenuta un’ossessione. Una notte, speranza riposta nel vecchio modello di to da vicino il profilo dolente del grande Al si introduce nel magazzino per uccidere sogno americano che la storia di Manero Pacino). il titolare e rubare le mattonelle man- rappresenta: un perdente che, grazie al Il sogno del successo e le sue osses- canti per la sua opera di ricostruzione talento nel ballo, riesce a risalire la scala sioni, dolorose e attualissime (il giovane del pavimento da discoteca. Una sera, sociale. ballerino Goyo che fa da sfondo all’esibi- finalmente, Raúl si esibisce sul palco del Raúl è un uomo ossessionato, ha zione del nostro aspirante Manero, prima bar insieme alla compagna Cony, a sua fame per i dettagli, colleziona feticci (il di andare in scena dirà “Oggi la vita ci dà figlia Pauli e al suo ragazzo Goyo. Quel- feticcio, un oggetto parziale come si defi- una possibilità, la possibilità di emergere”). la stessa sera, Raúl si apparta con la nisce in psicoanalisi, una sineddoche, una Trent’anni dopo, anche se non si vive sot- giovane Pauli provocando il risentimen- “parte per il tutto”). I mattoni di vetroce- to una dittatura, le illusioni perdute hanno to di Cony. Il mattino dopo, nel locale mento da mettere sul pavimento, la palla sempre un sapore amarissimo, soprattut- irrompe la polizia che interroga Goyo con gli specchietti da appendere al soffit- to quando diventano ossessioni. Accende- perché sospettato di attività di opposi- to, la pellicola del film, il vestito bianco re la TV e sintonizzarsi su un canale qual- zione clandestina al regime. Nel frattem- del suo eroe, sono parti per il tutto, parti siasi per credere. po, Raúl si nasconde e scappa da di un mondo, parti dell’universo di Tony un’uscita secondaria per recarsi agli Manero. Oggetti cui essere affettivamen- Elena Bartoni

46 Film Tutti i film della stagione

IL PUGILE E LA BALLERINA

Italia, 2006

Regia: Francesco Suriano Suono: Alessandro Rolla, Maximialiono Angelieri Produzione: Pier Francesco Aiello, Veronica Bilbao La Vieja Interpreti: Marcello Mazzarella (Osho), Enzo Mazzarella per P.F.A. Films/Caro Film. Con il sostegno del Ministero per i (Enzo), Fabio Mattei (Fabio), Peppino Mazzotta (Carletto), Beni e le Attività Culturali Francesca Benedetti (Lucia), Arturo Cirillo (Tavoletta), Cre- Distribuzione: P.F.A. Films S.R.L. scenza Guarnieri (Concetta), Moira Grassi (Francesca), Raf- Prima: (Roma 7-11-2008; Milano 7-11-2008) faella Lebboroni (Alessandra), Sara Bertela (Chiara), Carme- Soggetto: Francesco Suriano, Marco Saura lo Galati (Antonio), Piermaria Cecchini (Marcellone), Michel Sceneggiatura: Francesco Suriano, Marco Saura, Sergio Vecchio Altieri (pugile), Rosa Pianeta (Isa), Euglen Sota (Jemin), Car- Direttore della fotografia: Alessio Gelsini Torresi la Cassola (madre di Carletto), Achille Brugnini (gioielliere), Montaggio: Natalie Cristiani Saverio La Ruina (Gerardo), Bernarda Reichmuth (Gitte), Ivan Musiche: Giuseppe Napoli Sabetti (Sandrino), Emiliano Possenti (Roberto), Massimo Scenografia: Bruno Colella Proietti (Massimone), Michelangelo Trizza (pugile), Ketty Di Costumi: Caterina Nardi, Claudia Vaccario Porto (Mariangela), Mario Mazzarella (Mariolino) Effetti: Ercole Cosmi, Tiberio Angeloni, M.A.G. Special Effects Durata: 88’ Aiuto regista: Clarita Giovanni, Guendalina Zampagni Metri: 2430

oma. Un carabiniere alla radio costruendo una relazione turbolenta e in- la Monaca, 1994) e documentarista (Par- segnala un uomo che balla nudo consueta, dalla quale Enzo ha tratto con- tenze, 1996) per il cinema. R sul cofano d’un’auto. È Enzo, forto e disperazione e che a Fabio, mante- Il titolo, come pure l’intera concezione del mercante d’arte omosessuale, sposato e nuto dal suo ammiratore, è costata la fine film esplicita una convinta, raffinata cinefilia. separato, padre d’un figlio. L’agente che della carriera pugilistica. Le liti tra Osho Ma come troppo spesso accade nel cinema lo arresta si fa chiamare Osho. Durante la e Carletto e quelle tra Enzo e Fabio arri- nostrano, il progetto di Suriano-Saura-Vecchio notte, in guardina, Enzo gli racconta le sue vano fino al tramonto. Fabio è stanco di (nel caso dell’ultimo nome si tratta di sola col- pene d’amore. vivere accanto a Enzo, al quale pure vuole laborazione alla sceneggiatura), articolato e Anni dopo i due si rincontrano. Non è bene, ma che occupa con invadenza anche suggestivo sulla carta, diventa, una volta ver- un giorno qualunque. È il giorno in cui i gli ultimi spazi della sua vita privata, sten- sato sullo schermo, pallido oggetto indefinito. loro rispettivi compagni prenderanno stra- dendo il suo controllo su ogni spostamen- Molte le scelte discutibili, a cominciare dal- de diverse, separando i propri destini. Così to dell’altro, fino al punto da stringere l’ambizione di tenere insieme le fila d’uno procede il film, alternando il diario d’un amicizia perfino con la di lui fidanzata. schema narrativo tanto complesso alla prima giorno solo, l’ultimo, ai frammenti disor- Mentre Enzo aspetta con ansia il ritorno prova nella direzione d’un lungometraggio. dinati dei tre anni precedenti. a casa di Fabio, Osho e Carletto sono all’in- Uno scarto della fotografia dovrebbe fornire La mattina presto il gioielliere sotto casa seguimento del ladruncolo che la mattina s’è riferimento certo e discreto allo sguardo dello di Enzo viene derubato del bracciale che portato via il bracciale d’oro sotto il naso spettatore, altrimenti del tutto disarmato den- l’uomo ha fatto confezionare per il suo ami- dell’ex carabiniere. Catturato, il giovane tro un racconto rapsodico e disperso; il film co coinquilino, Fabio. Osho è sul luogo, ma straniero, non può far altro che svelare l’inat- però – tutto girato in alta definizione – manca non capisce, e lascia fuggire il ladro. Cac- tesa verità: il furto è stato commissionato da della sufficiente precisione tecnico-estetica, ciato dall’arma dei Carabinieri, Osho vive Fabio; è lui ora ad avere il gioiello. Si è fatta cosicché, durante la visione, ci si ritrova persi di truffe e piccoli delitti, appoggiandosi al notte. Enzo e Fabio si ritrovano sotto casa, dentro i meandri della narrazione squader- compare di sempre, il succube Carletto: in piazza. Dopo la solita lite, sfociata in col- nata che con l’inanellarsi delle scene sembra orfano di padre carabiniere, il ragazzo vive luttazione, Enzo e Fabio si lasciano. Carlet- costruire un rompicapo senza soluzione. nella menzogna, professandosi membro del- to abbandona per l’ultima volta l’auto del L’imprecisione è forse il peggior peccato l’arma e rubando di nascosto la pensione compare; si decide a smettere la vita di mi- della pellicola. Così, l’interpretazione degli dell’anziana madre, insieme alla quale an- seri espedienti offertagli da Osho, progettan- attori (molti dei quali non professionisti) spor- cora vive. A chiedere un cambio di vita a do un nuovo avvenire tra le braccia della sua ca ma vivida, forte e sbilenca, l’originalità Carletto c’è la vicina di casa, hostess ar- vicina di casa. Osho, rimasto solo nella piaz- d’uno sguardo capace di trasfigurare il cen- gentina giovane e bella, compagna di chiac- za deserta, esce dall’auto, raccoglie il brac- tro di Roma, strappandolo alla consunzione chiere della vecchia dirimpettaia, aperta- ciale d’oro caduto a Fabio durante la lotta e cine-televisiva, un gusto per l’inquadratura mente invaghita del ragazzo. se lo mette in tasca. magari non impeccabile ma capace di dare Enzo ha incontrato Fabio tre anni pri- forma alle cose: tutto questo si trova diluito e ma, davanti alla palestra dove si allenava l film è l’esordio nel lungometrag- inquinato da una colpevole mancanza di come pugile. Dopo qualche avance e un gio di Francesco Suriano, autore e accuratezza, di rigore, di affilatura. invito a casa, Enzo ha ottenuto di vivere I regista per il teatro, sceneggiatore con il rude giovanotto. Così si è venuta (Sud Side Stori, 2000, e Oreste a Tor Bel- Silvio Grasselli

47 Film Tutti i film della stagione

VALUTAZIONI PASTORALI

Amore che vieni, amore che vai – in- Impy e il mistero dell’isola magica – Quel che resta di mio marito – accet- consistente / banalità n.c. tabile / problematico Australia – consigliabile / poetico Io non ci casco – inconsistente / vellei- Rachel sta per sposarsi – discutibile / Bambino con il pigiama a righe (Il) – tario problematico raccomandabile-problematico / dibat- Italians – futile / superficialità Revolutionary Road – complesso-pro- titi Lezioni di felicità – accettabile / poeti- blematico / dibattiti Banda Baader Meinhof (La) – discuti- co Saw V – inaccettabile / farneticante bile-problematico / dibattiti Lower City – n.c. Sette anime – complesso / velleitario Star Wars – La guerra dei Cloni – ac- Canarina assassina (La) – inconsisten- Lui, lei e Babydog – n.c. cettabile / semplicistico te / banalità Max Payne – discutibile / violenze Strangers (The) – futile / velleitario Come Dio comanda – discutibile / am- Milk – complesso / scabrosità Tony Manero – complesso / scabrosità biguità Millionaire (The) – raccomandabile-pro- Ultimatum alla Terra – accettabile / sem- Coniglietta di casa (La) – inconsistente blematico / dibattiti plice / banalità Natale a Rio – inconsistente / grossola- Un gioco da ragazze – inaccettabile / Dubbio (Il) – complesso-problematico / nità ambiguo dibattiti Nemico del mio nemico (Il) – n.c. Un matrimonio all’inglese – consi- Duchessa (La) – accettabile / realisti- Operazione Valchiria – consigliabile- gliabile / brillante co problematico / dibattiti Valzer con Bashir – consigliabile-proble- Ex – sconsigliato-non utilizzabile / super- Peso dell’aria (Il) – n.c. matico / dibattiti ficiale Pugile e la ballerina (Il) – n.c. Women (The) – accettabile / brillante

IL RAGAZZO SELVAGGIO è l’unica rivista in Italia che si occupa di educazione all’immagine e agli strumenti audiovisivi nella scuola. Il suo spazio d’intervento copre ogni esperienza e ogni realtà che va dalla scuola materna alla scuola media superiore. È un sussidio validissimo per inse- gnanti e alunni interessati all’uso pedagogico degli strumenti della co- municazione di massa: cinema, fotografia, televisione, computer. In ogni numero saggi, esperienze didattiche, schede analitiche dei film partico- larmente significativi per i diversi gradi di istruzione, recensioni librarie e corrispondenze dell’estero. Il costo dell’abbonamento annuale è di euro 25,00 - periodicità bimestrale.

SCRIVEREdi Cinema direttore Carlo Tagliabue

SCRIVERE DI CINEMA Ogni anno nel nostro paese escono più libri riguardanti il cinema che film. È un dato curioso che rivela l’esistenza di un mercato potenziale di lettori particolarmente interessati alla cultura cinematografica. ScriverediCinema, rivista trimestrale di informazione sull’editoria ci- nematografica, offre la possibilità di essere informati e aggiornati in questo importante settore, segnalando in maniera esaustiva tutti i libri di argomento cinematografico che escono nel corso dell’anno. La rivista viene inviata gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta al Centro Studi Cinematografici, Via Gregorio VII, 6 - 00165 Roma - Telefono e Fax: 06.6382605. e-mail: [email protected]

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