Università degli Studi di Cagliari

DOTTORATO DI RICERCA

Scuola di Dottorato in Studi Filologici e Letterari

Ciclo XXVIII

Gli animali nei Paralipomeni di Giacomo Leopardi

e le Scienze Naturali

Settore/i scientifico disciplinari di afferenza L-FIL-LET/10

Presentata da: Maria Luisa Pani

Coordinatore Dottorato Prof.ssa Cristina Lavinio

Tutor Prof.ssa Gonaria Floris

Esame finale anno accademico 2015 – 2016 Tesi discussa nella sessione d’esame marzo – aprile 2017

La presente tesi è stata prodotta durante la frequenza del corso di dottorato in Studi Filologici e Letterari dell’Università degli Studi di Cagliari, a.a. 2015/2016 - XXVIII ciclo, con il supporto di una borsa di studio finanziata con le risorse del P.O.R. SARDEGNA F.S.E. 2007-2013 - Obiettivo competitività regionale e occupazione, Asse IV Capitale umano, Linea di Attività l.3.1 ‘Finanziamento di corsi di dottorato finalizzati alla formazione di capitale umano altamente specializzato, in particolare per i settori dell’ICT, delle nanotecnologie e delle biotecnologie, dell'energia e dello sviluppo sostenibile, dell'agroalimentare e dei materiali tradizionali’.

Maria Luisa Pani gratefully acknowledges Sardinia Regional Government for the financial support of her PhD scholarship (P.O.R. Sardegna F.S.E. Operational Programme of the Autonomous Region of Sardinia, European Social Fund 2007-2013 - Axis IV Human Resources, Objective l.3, Line of Activity l.3.1.).

1

Università degli Studi di Cagliari

DOTTORATO DI RICERCA Scuola di Dottorato in Studi Filologici e Letterari Ciclo XXVIII L-FIL-LET/10

Gli animali nei Paralipomeni di Giacomo Leopardi e le Scienze Naturali

Presentata da Maria Luisa Pani

Coordinatore Dottorato Prof.ssa Cristina Lavinio

Tutor Prof.ssa Gonaria Floris

Esame finale anno accademico 2015-2016 Tesi discussa nella sessione d’esame marzo-aprile 2017

2

INDICE

1. Dalle traduzioni della Batracomiomachia all’invenzione dei Paralipomeni p. 4

2. Gli animali tra Filosofia, Storie e Scienze Naturali all’epoca di Leopardi p. 26 2.1. Dalla descrizione all’interpretazione della Natura p. 33 2.2. I primi grandi trattati scientifici sugli animali p. 44

3. Sulle tracce del pensiero e dell’immaginario animale nell’opera leopardiana p. 75 3.1. Le Dissertazioni giovanili p. 75 3.2. La riflessione sulle bestie nello Zibaldone p. 115 3.3. Presenze animali nelle Operette morali p. 161

4. I personaggi dei Paralipomeni e le specie animali p. 176 4.1. Tratti distintivi dell’individuo e della specie p. 190 4.2. Habitat, società e linguaggio p. 217 4.3. L’anima delle bestie p. 265

Bibliografia p. 297

3

1. Dalle traduzioni della Batracomiomachia all’invenzione dei Paralipomeni

In una lettera del 29 Dicembre 1817 Leopardi, in qualità di aspirante scrittore, esprimeva a Giordani la sua maturata convinzione circa il rapporto necessario che lega il comporre al tradurre e viceversa: mi pare d’essermi accorto che il tradurre così per esercizio vada veramente fatto innanzi al comporre, e o bisogni o giovi assai per divenire insigne scrittore, ma che per divenire insigne traduttore convenga prima aver composto ed essere bravo scrittore1. Traduzione e composizione sono da lui dinamicamente concepite come due attività complementari che sin dal primo insorgere e poi affermarsi dell’una e dell’altra si sostengono e arricchiscono reciprocamente. Anche le sue traduzioni della

Batracomiomachia sembrerebbero contenere il germe e, in un certo senso, celare un lento processo generativo della successiva invenzione dei Paralipomeni.

Tanto per cominciare, nel Discorso sopra la Batracomiomachia 2 Leopardi contesta l’attendibilità della tradizionale attribuzione ad Omero dell’operetta e ne sposta la datazione ad un’epoca non anteriore al terzo secolo 3 . Tale ‘perduta’ paternità non sminuirebbe comunque a suo avviso il valor