Inventario Della Sottointendenza Di Caltagirone 1818 - 1860

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Inventario Della Sottointendenza Di Caltagirone 1818 - 1860 INVENTARIO DELLA SOTTOINTENDENZA DI CALTAGIRONE 1818 - 1860 *** Digitalizzazione a cura del dott. Orazio Bellofiore 1 Introduzione Con l’articolo 4 del R. Decreto 11 ottobre 1817 n. 932, Ferdinando I re delle Due Sicilie, disponeva quanto segue: Dal I gennaio 1818 le tre grandi Valli di Mazara – di Noto – e di demone dei nostri reali domini al di là del faro – saranno divise in sette Valli minori, ed amministrate da sette intendenze colle seguenti denominazioni: Intendenza di Palermo – Messina – Catania – Girgenti – Siracusa – Trapani – Caltanissetta. Con gli articoli 5, 6 e 7 di detto decreto si disponeva ancora: Art. 5: Saranno distribuiti nel seguente modo fra le accennate sette Intendenze i 23 Distretti che attualmente compongono i suddetti nostri reali domini: Intendenza di Palermo (Omissis) Intendenza di Catania: Catania – Caltagirone – Nicosia Intendenza di Messina (Omissis) Art. 6: I Distretti continueranno ad essere composti di quei comuni che attualmente li compongono. Art. 7: Saranno capoluoghi delle Intendenze e capoluoghi dei Distretti le città rispettive dalle quali le Intendenze e i Distretti prendono il nome. Pertanto – con il detto decreto – Catania divenne capoluogo di Valle (oggi Provincia) con i distretti di Catania – Caltagirone e Nicosia ai quali distretti vennero assegnati i seguenti Comuni: 2 Distretto di Catania: Catania – Aci Bonaccorsi – Aci Castello – Aci Reale – Aci S. Antonio e S. Filippo – Santa Lucia – San Giacomo – Aci Catena – Consolazione – Valverde – Trezza – Adernò – Sant’Agata li Battiati – Biancavilla – Belpasso – Bronte – Calatabiano – Camporotondo – Castiglione – Fiumefreddo – Giarre – S. Giovanni di Galermo – S. Giovanni la Punta – Gravina Plachi – S. Gregorio – Linguaglossa – Maletto – Mascali – Mascalucia – Massannunziata – Misterbianco – Motta S. Anastasia – Nicolosi – Paternò – Pedara – Piedimonte – S. Pietro Clarenza – Randazzo – Trappeto – Trecastagni – Viagrande – Zafferana. È da notare che Santa Lucia, S. Giacomo, Consolazione, Valverde, Trezza, Massannunziata e Trappeto, non erano comuni ma borgate o frazioni di altri comuni. Difatti S. Lucia, Trezza e Valverde erano frazioni del comune di Aci S. Antonio; Consolazione del comune di Catania, Massannunziata del comune di Mascalucia; Trappeto del comune di Trecastagni e S. Giacomo del comune di Noto. Distretto di Caltagirone : Caltagirone – San Cono – Grammichele – Licodia Eubea – S. Michele di Ganzaria – Militello Val di Noto – Mineo – Mirabella Imbaccari – Palagonia – Ramacca – Vizzini. Distretto di Nicosia: Nicosia – Assoro – Carcaci – Catenanuova – Centorbi – Cerami – S. Filippo d’Argirò (Agira) – Gagliano – Leonforte – Nissoria – Regalbuto – Sperlinga – Troina – Villadoro. Da notare che Carcaci era una frazione di Centorbi e Villadoro di Nicosia. Così all’intendenza di Catania venne assegnata l’amministrazione di tre distretti – sessantasei comuni con 289.406 abitanti. Successivamente, con decreto 3 febbraio 1838 n. 4458, Ferdinando II, re delle Due Sicilie, per premiare la città di Acireale della sua fedeltà alla monarchia borbonica, istituì il Distretto e la “Sott’Indendenza” di Acireale con capoluogo Acireale a cui furono assegnati i comuni di Aci Reale, Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci S. Antonio e S. Filippo, Calatabiano, Castiglione, Fiumefreddo, Giarre, Linguaglossa, Mascali, Randazzo e Riposto, comuni che già facevano parte del Distretto di Catania. Pertanto, in virtù del R. Decreto del 1838 suddetto, l’Intendenza di Catania si trovò ad amministrare un quarto Distretto (Acireale) con lo stesso numero di comuni e di abitanti, in quanto i comuni assegnati a quest’ultimo distretto già facevano parte del Distretto di Catania. 3 Gli atti della Sott’Intendenza di Caltagirone vanno dal I gennaio 1818 all’anno 1860, anno in cui la Sicilia fu annessa al Regno d’Italia. Quando ci si accinse al riordinamento ed alla inventariazione degli atti suddetti questi giacevano, sparsi in tutti gli angoli dell’Archivio, in grande disordine; sicché non poche difficoltà dovettero superarsi per individuare e ricostruire le serie e attribuire ciascuna alla propria categoria. Per gli atti della Sott’Intendenza è stato seguito lo stesso criterio di riordinamento utilizzato per l’Intendenza borbonica di Catania, cioè la suddivisione della documentazione in 21 categorie presenti nei registri di protocollo. Qui si descrivono le categorie: Categoria I – Personale Liste degli eleggibili – Decurioni e deputati collaboratori – Sindaci, Eletti, Cassieri – Cancellieri e impiegati comunali – Ingegneri e Architetti comunali e provinciali – Intendenti – Sotto Intendenti – Consiglieri di Intendenza – Consiglieri Provinciali e Distrettuali – Guardie d’onore (buste dal n. 1 al n. 48) Categoria II – Economia Comunale Beni patrimoniali – Dazi – Crediti e debiti – Spese ed introiti – Proventi giurisdizionali – Rendite – Tasse – Contributi – Società economiche (buste dal n. 49 al n. 100) 4 Categoria III – Istruzione Pubblica Accademie – Collegi – Educandati – Scuole primarie e secondarie – Università – Società letterarie – Belle arti – Antichità (buste dal n. 101 al n. 104b) Categoria IV – Polizia Amministrativa Annona – Mete – Regolamenti di Polizia urbana e rurale – Contravvenzioni – anche per usurpi e presa abusiva di acqua – Varia (buste dal n. 105 al n. 108a) Categoria V – Liti e Transazioni Liti e transazioni – Spese per liti – Diritti promiscui – Usurpazioni e reintegre – Espropri – Feudalità – Coazioni (buste dal n. 108a al n. 111) Categoria VI – Sanità Medici e chirurghi – Levatrici – Farmacie e farmacisti – Servizi sanitari – Vaccinazione – Colera – Lazzaretti – Ospedali – Campisanti – Cordoni sanitari (buste dal n. 112 al n. 114) 5 Categoria VII – Agricoltura e Commercio Peculi frumentari – Monti agrari – Marina mercantile – Zootecnia – Semine – Risaie – Pesca – Fiere e mercati – Sensali – Misuratori – Arti e mestieri (buste dal n. 115 al n. 117) Categoria VIII – Censimenti e Statistiche Censimento della popolazione e demaniale – Quadro della popolazione e delle distanze – Statistiche varie – Stato civile – Movimento marittimo (busta n. 117a) Categoria IX – Boschi – Acque – Miniere Rimboschimento – Dissodamento – Contravvenzioni – Usi civici sui boschi – Guardaboschi – Acque – Miniere (busta n. 117a) 6 Categoria X – Opere Pubbliche Ponti e strade – Vie vicinali – Trazzere – Opere pubbliche comunali diverse – Acquedotti – Edifici municipali e per altri uffici pubblici – Chiese – Ospedali – Teatri – Ville e giardini – Macelli – Pescherie – Orologi comunali – Illuminazione – Alberazione (buste dal n. 117a al n. 117l) Categoria XI – Proietti Statistica – Regolamenti – Deputati – Mantenimento – Varia (busta n. 117l) Categoria XII – Conti Conti civici morali e materiali – Stati discussi – Bilanci – Fogli di dubbi – Verbali di chiusura di cassa – Documenti giustificativi – Conti delle opere pubbliche – Conti frumentari – Conti del macino – Conti di enti pubblici e di beneficenza – Conti delle società economiche (documentazione non pervenuta) 7 Categoria XIII – Finanze Catasto – Dogana – Percettori e percettorie – Poste e telegrafi – Macino – Rami e diritti diversi – Tabacchi – Privative – Lotto – Demanio – Repertori dei notai (busta n.118) Categoria XIV – Culto Congrua ai parroci – Cappellani – Predicatori quaresimalisti – Varia (buste dal n. 119 al n. 129) Categoria XV – Giustizia Giudici Regi – Giudici conciliatori – Memorie e comparse conclusionali – Varia (busta n. 130) Categoria XVI – Guerra e Marina Leva – Artiglieri – Compagnia d’armi – Forniture – Trasporti – Casermaggio – Mantenimento delle truppe – Forti – Servizio telegrafico – Varia (buste dal n. 130 al n. 132) 8 Categoria XVII – Polizia Rapporti sull’ordine pubblico e sugli Esteri – Arresti – Confinazioni – Fucilazioni anche per motivi politici – Vigilanza sulle locande e sui passeggeri – Informazioni – Comitive armate – Stati dei detenuti esteri e nazionali – Costume pubblico – Feste civili e religiose – Armi – Disarmo – Polvere da sparo – Autorizzazioni varie – Guardia urbana e rurale – Rondieri – Gendarmeria – Compagnia d’armi – Milizia nazionale – Varia (buste dal n. 133 al n. 299) Categoria XVIII – Carceri Costruzione e riparazione di edifici carcerari – Movimento dei detenuti e loro mantenimento – Ghigliottina – Personale carcerario (buste dal n. 300 al n. 318) Categoria XIX – Opere Pie e di Beneficenza Ospizi – Orfanotrofi – Reclusori – Albergo dei poveri – Asili infantili – Monti di prestamo – Consiglio degli ospizi – Confraternite – Congregazioni – Cappellania (buste dal n. 319 al n. 321) 9 Categoria XX – Intendenza Atti dell’Intendenza e delle Sotto Intendenze – Consiglio d’Intendenza – Consiglio Provinciale e Distrettuale – Deliberazioni – Decisioni – Conti dell’Intendenza – Personale (documentazione non pervenuta) Categoria XXI – Miscellanea – Affari diversi Quest’ultima categoria è anch’essa importante perché in essa sono ordinati quegli atti che, pur appartenendo alle venti categorie precedenti, anche col vecchio ordinamento facevano parte della “miscellanea” ; si sono aggiunte diverse buste di scrittura relative alla categoria “polizia” e “boschi” che si sono trovate, confuse ad altri fondi archivistici, quando già l’ordinamento archivistico era quasi ultimato. In fine, si sono ordinati i registri di protocollo della Sott’Intendenza di Caltagirone che vanno dal 1820 al 1856. Pertanto la categoria XXI – a cui si sono aggiunti i registri di protocollo – è ordinata dal n. 322 al n. 355. Nel chiudere la presente prefazione, ringrazio vivamente tutto il personale
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