Alla Scoperta Delle Antiche Opere Sotterranee Opere Antiche Delle Scoperta Alla Rdzoid C Parrenin C

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Alla Scoperta Delle Antiche Opere Sotterranee Opere Antiche Delle Scoperta Alla Rdzoid C Parrenin C SOCIETÀ SPELEOLOGICA ITALIANA OPERA COMMISSIONE NAZIONALE CAVITÀ IPOGEA ARTIFICIALI Alla scoperta delle antiche opere sotterranee 2000 N°2 - 20U0 - ANNO II - Lit. UI.UOO - Sped. in abb. post. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Genova - taxe perçue - tassa riscossa - Genova - ITALIE riscossa - perçue Genova di - tassa - 45%taxe abb. - Sped. - post. in comma Filiale - 662/96 2 20/b art. legge -- ANNO II Lit. UI.UOO - 20U0 N°2 TUNISIA Architetture trogloditiche del Mediterraneo Il villaggio di Douiret, jbel tunisino-tripolitano Erga \ edizioni di Eric a Besana e Mario Mainetti traduzioni di C. Parrenin N° 2 - 2000 Opera Ipogea 1 INDICE OPERA IPOGEA Editoriale:............................................... 2 Memorie della Commissione Nazionale Roberto Bixio Cavità Artificiali Rivista quadrimestrale della Società Speleologica Italiana DOUIRET Anno II - Numero 2 - Maggio/Agosto 2000 Architetture trogloditiche del jbel Autarizga%i(mt del Tribunale di Cenava n. 16/99 del 25/5/99 tunisino-tripolitano di Erica Besana e Mario Mainetti Proprietario: Società Speleologica Italiana traduzioni di Christelle Parrenin Direttore Responsabile: Carla Galeazzi Comitato Scientifico: M. Bertolani, R. P r efa z io n e.................................................3 Bixio, G. Cappa, G.M. Carchini, V. Castellani, P. Guglia, L. Laureti, M.C. Lusso, R. Nini Introduzione.............................................5 Redazione; A. De Paolis, C. Galeazzi, C. Classificazione tipologica......................7 Germani, A. Lauriti, A. Michelini, Y. Nekrasova Abitazioni scavate Progetto grafico: Antonio De Paolis orizzontalmente................................... 11 Composizione ed Impaginazione: C. Germani, A. De Paolis Abitazioni scavate verticalmente.... 14 Hanno collaborato a questo numero: R. Bixio, E. Besana, M. Mainetti, C. Parrenin. D o u ire t.....................................................19 Foto di copertina: Analisi dello sviluppo urbano...........21 Corte di una abitazione trogloditica in profon­ dità nella regione di Matmatah (Tunisia)(foto L'abitazione trogloditica di E. Besana). a D o u ir e t.............................................. 37 Il contenuto e la forma degli articoli pubblicati impegnano esclusivamente gli Autori. Nessuna Una abitazione a Douiret................... 42 parte della presente pubblicazione può essere ri­ prodotta in alcun modo senza il consenso scritto Altre tipologie architettoniche........59 degli Autori. Conclusioni.............................................71 REDAZIONE: Carla Galeazzi Glossario............................................. 76 do Villa Marignoli - Via Po, 2 Bibliografia........................................ 77 00198 Roma Tel. (+39) 068418014/5/7 Fax (+39) 068411639 e-mail: [email protected] http://www.ssi.speleo.it Abbonamenti e distribuzione per le Sul prossimo numero: librerie: Erga Edizioni Lineamenti di storia del Via Biga, 52 R - 16144 Genova Tel. (+39) 0108328441 sottosuolo dell'antica Napoli Fax (+39) 0108328799 S. Del Prete, B. Bocchino e-mail: [email protected] http://www.erga.it Le cavità artificiali nella "Rupe Stampa: Atenea" di Agrigento Erga Edizioni - Via Biga, 52 R - 16144 Genova G. Lombardo ed altri Edizione, amministrazione e pubblicità: Erga Edizioni Le "Stufe di Nerone" a Napoli Finito di stampare nel mese di ottobre 2000 G. Middleton 2 N° 2 - 2000 Opera Ipogea L’indagine sul villaggio tunisino di Duiret: ima tessera nel grande mosaico delle civiltà rupestri nel mondo di R oberto Bixio* Come è ovvio aspettarsi, molte caratteristiche differenziano le strutture sotter­ ranee ubicate in aree del globo tra loro molto distanti, quali quelle scavate nel loess cinese, quelle ricavate nei tufi vulcanici della Cappadocia, in Turchia, quelle presenti nei teneri strati di marna calcarea che costituiscono lo jbel, cioè il bor­ do degli altopiani della Tunisia meridionale. Le differenze riguardano le tecni­ che, le morfologie, le motivazioni storiche, i processi socio-culturali, ecc. Ma, nel contempo, non c’è da meravigliarsi se possono essere identificati altrettanti ele­ menti che, viceversa, accomunano le tipologie di tali insediamenti. Le abitazioni-rifugio sotterranee della Cina, scrive Gideon Golany (1992), sono sostanzialmente classificabili in tre tipi: (1 ) cliffside-type cave dwelling, costitui­ te da uno spazio scavato orizzontalmente nel bordo di una rupe; (2) sunken courtyard-type cave dwelling, composte da un grande pozzo quadrato o rettan­ golare, scavato a cielo aperto, attorno al cui perimetro si inoltrano unità abitative ipogee; (3) vaulted cave dwelling, costruzioni in pietra o mattoni, coperte di terra, integrate da uno o più livelli scavati nel sottosuolo. Le indicazioni che emergono dalle indagini condotte da Erica Besana e Mario Mainetti negli insediamenti rupestri della Tunisia meridionale conducono a clas­ sificazioni non dissimili dalle prime due sopra citate che, in parte, ritroviamo in Cappadocia. Le differenze più notevoli riguardano l’estensione e la correlazio­ ne degli spazi sotterranei che in Tunisia, come in Cina, sono costituiti da insie­ mi di vani semplici, di norma tra loro non comunicanti, affacciati attorno a un cortile a pozzo oppure allineati sul fronte dei rilievi e raggruppati in unità abitative scandite da cortili delimitati da edifici costruiti. Viceversa, in Cappadocia, la regola è rappresentata dalla interconnessione delle camere sot­ terranee che formano le unità, a loro volta raccordate sino a sviluppare com­ plessi reticoli che si estendono per centinaia di metri, a volte per chilometri, nel cuore delle montagne. In alcuni casi tali reticoli sono scavati su molteplici livelli che raggiungono profondità oltre i quaranta metri sotto la superficie del piano di campagna (Bixio, Castellani e altri, 1995). Omologhe appaiono invece le motivazioni che hanno spinto popolazioni assai differenti, e in epoche diverse, quali i Berberi della Tunisia tra 1X1 e il XVIII secolo, e le comunità greche della Cappadocia tra il VI e il XTV secolo, a scavare le proprie abitazioni nelle profondità della roccia anziché costruirle in elevato, sulla superficie delle terre in cui vivevano, esercitando l’agricoltura e l’alleva­ mento del bestiame. Difesa dalle razzie arabe e, di conseguenza, mimetizzazione rispetto al paesag­ gio, sembrano essere le motivazioni primarie che accomunano l’origine degli segue in ultima pagina * Centro Studi Sotterranei di Genova N° 2 - 2000 Opera Ipogea 3 DOUIRET Architetture trogloditiche del jbel tunisino-tripolitano di Erica Besana e Mario Mainetti traduzioni di Christelle Parrenin PREFAZIONE: dalla prima spedizione ad oggi Queste pagine fanno parte di uno studio sul ricerca sul campo. Durante l’estate 1994 possibile restauro di Douiret, villaggio sca­ siamo stati per la prima volta sul luogo, vato nel sud tunisino. È lo sviluppo di que­ grazie ad un’iniziativa di ASNAPED sto progetto che ci ha portato all’analisi del­ (Association de Sauvegarde de la Nature l’architettura trogloditica in tutto l’arco et de Protéction de l’Environnement à tripolitano, argomento di questa pubblica­ Douiret) che riunì studenti tunisini, fran­ zione. cesi e italiani per rilevare parte delle abi­ Il nostro lavoro a Douiret è iniziato con la tazioni e discutere sul futuro del villaggio. Foto 1 : Diffusione del trogloditismo nel Mediterraneo centrale. La mappa originale presenta le architetture suddivise in: abitazioni utilizzate nell'ultimo secolo, abitazioni antiche, luoghi di culto, altre funzioni. Questa carta e quella della successiva fig.1 fanno parte di una ricerca più vasta, tuttora in corso e quindi inedita, sul trogloditismo nel Mediterraneo in generale, (studio e grafica di E. Besana e M. Mainetti). 4 N° 2 ■ 2000 Opera Ipogea Da quando i campi non sono più coltivati e e ne facilitino la comprensione. In Tunisia le case abbandonate non vengono più sot­ è favorito il turismo dei viaggi organizzati toposte ai periodici lavori di manutenzio­ ed è difficile viaggiare secondo i propri tem­ ne, le precipitazioni sono divenute un vero pi. Questo porta ad una tendenza degli abi­ e proprio problema. L’acqua delle piogge tanti a sfruttare le ondate di cercatori di non è assorbita dal terreno impermeabile tutto ciò che è tipico in maniera poco dell’altopiano e si riversa a valle, non più propositiva. L’amore per la propria terra e trattenuta dagli antichi sistemi di per la propria cultura si perde nella richie­ canalizzazione, distruggendo sia i granai sta di qualche moneta per far visitare la costruiti, sia le grotte che non sostengono propria casa e spesso la vita si riduce al­ il peso del terreno bagnato. l’attesa del turista in una sorta di zoo uma­ Risulta chiaro che, per impedire che il vil­ no. laggio crolli, bisogna fare qualcosa e que­ Per evitare ciò si sta progettando, con sto qualcosa non può essere un intervento finanziamenti Europei, un museo che per­ forte e risolutivo, ma deve essere un insie­ metta di conoscere le case di Douiret e nel­ me di piccoli interventi nati da un’appro- lo stesso tempo promuova il recupero di tes­ fondita analisi storica e socioeconomica. C’è siture tradizionali. Il museo sarà integra­ bisogno di idee che possano dare il via ad to da un albergo che consenta di ospitare un autonomo e progressivo sviluppo, evi­ una trentina di persone permettendo ai tando imposizioni esterne e consentendo ai viaggiatori di sostare nel villaggio. locali di creare la propria storia. Già adesso, per iniziativa di alcuni abitan­ Solo in questo modo si può evitare il rischio ti, sono stati aperti, in
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